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MILANO Arte e cultura del milanese
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artMagazine
novembre2010 Michela Sala
TINAMARIA MARONGIU
Salvador Dalì Spesso se capita di parlare d'arte o meglio di mostre e si chiede il nome di un pittore esce Dalì: un nome usato di frequente, anzi abusato. Facile conoscere chi è, ma di solito è l'esito della sua personalità! Frutto di un processo mediatico? Anticipatore di tempi? Pop star? E si attizza sempre la curiosità. Dopo la grande retrospettiva di Palazzo Grassi a Venezia di qualche anno fa che prevedeva l'opera omnia del pittore catalano, di lui in Italia non si è visto molto negli ultimi tempi. Ora a Palazzo Reale di Milano, dopo oltre cinquant'anni dall'ultima mostra in questa sede, sono arrivate le opere e il curatore – Vincenzo Trione - propone una lettura nuova, lontana dai soliti aneddoti. Si tratta del "paesaggio", di come mette in scena i luoghi e dai quali traspare che può essere definito "pittore geografico". Rappresenta la terra con il suo aspetto naturale, le modificazioni e i fenomeni. Anche quando è definito surrealista, Salvador Dalì (Figueras 1904- 1989) è fuori dal gruppo per la sua dimensione metafisica. Costruisce un grande palcoscenico – dell'inconscio – aggiungendovi le ossessioni, eterne, di tutti. Quando re-inventa i luoghi che ha conosciuto, essi appaiono sfaccettati come la sua terra di Figueras, là dove i Pirenei scendono al mare al confine tra Spagna e Francia, con i suoi scogli, i pescatori e la luce mediterranea. E i dettagli sono nitidi, si tratti del primo piano o dello sfondo: l'atmosfera è sempre limpida, quasi un miracolo meteorologico, che fa pensare a Piero della Francesca o a Vermeer. L'esposizione è allestita per affinità geografiche e non filologiche come capita spesso di vedere, supportati da Oscar Tusquets Blanca, architetto scenografo e teatrale e, per di più, testimone vivente del Maestro. I capitoli e i paragrafi riguardano il guardare dietro e intorno a sé attraverso i paesaggi storici, l'esaminare il dentro di sé con quelli autobiografici e l'andare oltre con quelli dell'assenza. Per la prima sezione sono presenti ‘La Venere di Milo’ con tiretti e Melanconia Atomica mentre le Tre età e la Ricerca della quarta dimensione approfondiscono l'esaminarsi interiormente. L'immaginario surrealista diventa tangibile nella Stanza dei Desideri, dove è ricostruita la celebre Stanza di Mae West con gli specchi utilizzati a Figueras sostituiti da schermi televisivi come dovevano essere in realtà e mai realizzati. Nella stanza del silenzio è presente il Cristo Crocefisso, con il quale Dalì, religioso a modo suo, dichiara la necessità del sacro: nella scena mancano tutti i segni della passione e del dolore, la testa del Cristo è piegata verso destra, non guarda il visitatore, è già alla ricerca di un'altra dimensione. Con il passare del tempo si fa sempre più forte l'assenza della figura umana sino alla sua sparizione ed al trionfo del paesaggio. Lo testimonia l'ultimo dipinto ad olio prima della sua morte con Il rapimento di Europa: un monocromo azzurro, squarciato da lacerazioni, come una crepa automatica. La mostra si conclude con un epilogo nel quale è documentato il rapporto tra Dalì e Walt Disney: sono quadri che rivelano rimandi alla classicità, ricordi rinascimentali e atmosfere metafisiche. Un giorno di felicità La città di Como festeggia la ventesima edizione della mostra internazionale d'arte tessile con un'interessante esposizione curata da Luciano Caramel, nell'ex Chiesa di San Francesco, una struttura ricca di fascino. Dopo un approfondito lavoro di selezione delle numerosissime opere di fiber art, di venti centimetri di lato provenienti da tutto il
rappresentazioni statiche dell’Essere in costante divenire
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APERTURA 6 novembre 2010 dalle ore 19,00 mondo, ora i cinquantaquattro minitessili e le installazioni sono offerte alla visione del pubblico. Rispetto, speranza, positività, condivisione, tolleranza sono i soggetti liberamente ispirati all'omonimo libro di racconti di Isaac B. Singer, scrittore polacco insignito del premio Nobel per la letteratura nel 1978. Come il piccolo protagonista anche gli artisti esprimono in queste opere momenti di felicità che si possono nutrire pure in periodi difficili come l'attuale: sono per esempio, i contatti con la natura e l'ambiente, gli affetti, la musica, il gioco e la fratellanza che suggeriscono ripensamenti ora tradotti in opere validissime. La luce soffusa che si diffonde nello Spazio culturale Antonio Ratti nella sua sede del mirabile edificio del 1200, si riversa sulle opere finaliste e le numerose installazioni, realizzate per la maggior parte da donne e pervenute in numero sorprendente da tutti i cinque continenti. La mostra, oltre che nell'ex tempio dove sono esposti i minitessili e il maggior numero di installazioni, si snoda anche in slarghi e piazze di Como. Sono numerose le presenze di artisti che spaziano dal mondo latino all'Asia, dai paesi nordici a quelli dell'Est Europeo. Solo qualche esempio e per porre l'accento sul concetto di 'felicità' faccio qualche nome poiché tutte andrebbero descritte: ecco l'opera della brasiliana di origine cilena, Barbara Andrea Palomino Ruiz che lega tra loro centonovantadue mini personaggi stretti in cerchi, che ballano l'antica danza cilena della Cacharpaya e l'interpretazione di Ana Zlatkes che rappresenta in Amor due nonne tessitrici che parlano tra loro di nipoti e vita quotidiana. Ed ancora l'italiana Giusy Marchetti ci stupisce con un ricordo degli anni '70 legato a Lucio Battisti, "Mi ritorni in mente" interpretato con una straordinaria Fiat 500, originale, ricoperta da undicimilaottocento metri di filato all'uncinetto. Le installazioni che parlano di storie, oggetti e ricordi hanno varie dimensioni e suggeriscono come essere più felici oggi. Al Museo Archeologico Giovio, altro esempio, grandi figure di ferro riciclato da forchette, coltelli e cucchiai, è sistemato il messaggio dello scultore africano Freddy Tsimba, nato e cresciuto a Kinshasa che con "On the other bank of life" cerca un mondo dove si accettino, al di là delle differenze, gli altri. Eventi e performance che esprimono tutta l'energia di Un giorno di felicità si moltipli-
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cano in tutta la città di Como, dal Museo Didattico della Seta a quello Archeologico, dal Chiostrino Sant'Eufemia alla Biblioteca Comunale, alla Camera di Commercio alla Hästens Store che presenta Il letto dei sogni, un'installazione creata con Angela Missoni. Valerio Adami Locarno è una piacevole cittadina sulla sponda settentrionale del Lago Maggiore ed è conosciuta principalmente per il Festival internazionale del film, poi come meta turistica favorita dal microclima che consente alla vegetazione mediterranea di prosperare, ma non è da sottovalutare che sia nota per la sua pinacoteca civica - Casa Rusca – ricca d'opere d'arte ed esposizioni temporanee, sistemata in un palazzo restaurato del XVIII secolo. Nelle belle sale della galleria sono ora messi in mostra i quadri, di grande formato, realizzati da Valerio Adami, uno dei protagonisti dell'arte europea attuale che ha vissuto e lavorato in molte città sparse nei quattro angoli della terra: dall'Europa agli Stati Uniti, dall'America Latina a Cuba ed anche in India. Artista molto versatile, Valerio Adami (Bologna 1935) è l'artefice di uno stile originale che rappresenta il suo pensiero con colori puri privi di chiaroscuro, circoscritti da un contorno nero e ben definito. La nitidezza delle linee e la saturazione dei colori rendono la sua poetica spaesante. All'inizio Valerio studia a Milano presso l'Accademia di Brera con la guida del professor Funi; la sua pittura è di tipo espressionista, ma con il passare del tempo si pone il problema del recupero della figurazione: Adami lo risolve seguendo i modelli della Pop Art americana. Passa, per così dire, dall'influenza di Francis Bacon a quella di Roy Lichtenstein per sviluppare un tipo di racconto fuori dell’ordinario, a volte anche ironico, dove le cose di tipo comune diventano simboli, anche sessuali, dei nostri tempi. Attraverso le sale espositive e il succedersi di una sessantina di quadri, per opera del curatore Rudy Chiappino, appare il mondo di Adami, con i suoi soggetti tratti dalla vita quotidiana e caratterizzati dalla determinazione. Sono lavori compiuti tra la metà degli anni Sessanta e i giorni nostri, con alcune tele realizzate per l'occasione. È così possibile comprendere l'evoluzione dell'artista attraverso le tematiche che lo hanno caratterizzato. Tramite un 'classicismo rivisitato' Adami presenta sia ritratti di personaggi che hanno contraddistinto la cultura contemporanea, che sue riflessioni. Le tele nascono da ricordi di viaggio, paesaggi visitati o esperienze vissute ed è proprio in questo che risiede la forza di Adami: ha interpretato queste situazioni con il suo personale linguaggio pittorico.
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Artisti Lucrezia Rolle Lo sguardo lieve dell'acquerello è l'emozione che l'artista intende trasmettere con un personalissimo ritorno all'espressione romantica, sia quando imprime su carta le immagini di paesaggi incontaminati dalle odierne brutture, sia quando si allontana dal reale e in un astratto basato sul gioco acqua-colore indica più sentimenti che non visioni. Il paesaggio è la forma prediletta dell'artista che tende a rappresentare il suo amore per gli antichi borghi, per le piccole serene città di provincia, così come di qualche angolo della vecchia Roma, accarezzati dal dolce fluire delle acque, nei quali il tempo ed il ritmo della vita sembrano scanditi da sonorità e colori più lievi. Dopo aver partecipato a vari stages di pittura di nudo, l'artista ha privilegiato la figura femminile e soprattutto i volti, nei quali esalta il gioco dei capelli, come simbolo di vitalità e originalità.
MOODGATE Sonorizzazioni + visual- proiezioni live E' un live set originale sia per il sound che per la realizzazione tecnica, crea un' atmosfera musicale molto elegante e suggestiva jazzlounge/ ambient/ etnic/ latin jazz, con musicisti dal background artistico di sicuro prestigio come da curriculum, che si fanno contaminare dalle sonoritàe tecnologie più attuali. Il set è formato da: Andrea Bozzetto - electric piano Andrea Ayassot - sassofono Adriano De Micco - pad percussion Rossano Zinico - sound designer
Giuseppe Vorro
L‟acquerello, con la sua inconsistenza materica e le sue trasparenze eteree, sembra proprio il mezzo più adatto per le realizzazioni poetiche di Lucrezia Rolle. L‟artista, proprio con tale tecnica, realizza dei delicati paesaggi che a prima vista potrebbero sembrare semplici scenari naturalistici. A ben guardare essi hanno però quasi sempre qualcosa di particolare in quanto, seppur con atteggiamento mai panico, evidenziano situazioni che spesso non rientrano nella normalità (ad esempio “Incendio sul Gargano” o la suggestiva “Città che muore”). Della natura Rolle coglie aspetti inconsueti o inusuali che, talora, trasmettono sottili inquietudini e piccole angosce all‟osservatore attento, il quale può godere di una pittura d‟intonazione romantica che si svela senza rumore e affollamenti. Anzi, alcuni dipinti (come “Brume in palude”) sono costruite sull‟eleganza di una vuotezza che ricorda la soavità delle antiche pitture orientali. Un pregio questo particolarmente apprezzabile in una società che, come la nostra, ama il chiasso e la frenesia dell‟apparire. Franco Migliaccio
Daniele Faraotti Premio speciale della giuria al concorso "A. DAolio" di Sulmona (2005). Daniele Faraotti ha tenuto concerti in varie città italiane presentando un repertorio originale sia in formazione trio con Ernesto Geldes ed Enrico Mazzotti sia come solista. "Ciò che non sei più" è il titolo del primo album (pubblicato Alka Record). "Ciò che non SAI più" l'ep con due inediti e la clip di "Come si fa" pubblicato il 15 giugno 2009. Sempre per Alka Record. Le pubblicazioni hanno ottenuto buone e talvolta ottime recensioni sia nei siti web più accreditati che su riviste specializzate (Blow Up, Beautifulfreaks, Music Plus etc). Una particolare alchimia tra indie, rock, progressive e altre influenze eterogeneamente elaborate è la sommaria descrizione del suo stile – essenziale dal vivo, trova in studio altri spunti per ampliare e deragliare inaspettatamente verso altri suoni – lo studio di registrazione fornisce altre idee per sperimentare altri ascolti, mentre la varietà sembra essere il filo conduttore alla produzione – a tratti eclettico e fuori dagli schemi, guarda alla canzone come ad una forma ideale, dove, nel rigore dei 3/4/5 minuti, sentirsi liberi – liberi di farla suonare, possibilmente sempre nuova.
Nato a Milano negli anni 60. Studi di chitarra jazz e violino da autodidatta a partire dall'età di 14 anni. Ai primi studi musicali si è subito affiancata la scrittura di canzoni sia dal punto di vista dei testi che della musica. L'impulso decisivo alla ricerca compositiva venne dalla scoperta del genio di Lucio Battisti nel periodo della seconda metà degli anni settanta. Una intensità di influenza mai venuta meno e sempre arricchita di nuovi risvolti. Le prime esperienze come chitarrista in bands pop-rock risalgono, giovanissimo, alla fine degli anni settanta con proposizione di brani di Lou Reed, Dire Straits, Rolling Stones, Queen e primi tentativi si realizzazione di proprie composizioni. Conclusa questa esperienza nei primissimo anni '80, seguono anni di elaborazione personale. Sul fronte della ricerca di una propria dimensione compositiva. Nella seconda metà degli anni '80 riprende la voglia e la possibilità di suonare in gruppo. È la volta del gruppo Slep, tra il pop, il rock e la canzone italiana d'autore e non. A suo modo sperimentale, che iniziando dalla proposizione di cover per la maggior parte italiane approda ad una propria isola compositiva e realizzativa derivante da un miscuglio tra diversi input musicali tanti quante le influenze che ciascun componente portava. Diversi concerti in locali e manifestazioni estive e diverse registrazione di demo. Progetto infine conclusosi con la registrazione del brano 'Veleni' nella compilation 'Malambro' prodotto dal comune di Cologno Monzese con la direzione artistica di Mino Di Martino ex Giganti. Con qualche superstite del gruppo inizia un girovagare, per un paio di anni circa, tra un'esperienza e l'altra. Costruendo disfando e ancora costruendo gruppi: Alibi, Histeria, X. Ancora sperimentazioni di miscele. Esibizioni live (tra cui una al Rolling stones di Milano) e qualche registrazione di demo, fino all'esperienza gruppi nel 1993. Inizia l'esperienza solista di cantautore (songwriter) che sfocia nel 1995 con il Cd autoprodotto 'In fede' realizzato con la collaborazione di Niccolò Lapidari che qualche anno dopo partecipa all'album 'Argilla', come paroliere, della Vanoni. Qualche esibizione live per quanto è possibile per un artista singolo. Lavoro solitario poi nel proprio piccolo studio home recording provando e riprovando colori, atmosfere musicali, testi e coltivando la voce. Diversi brani hanno preso forma e sostanza da questa esperienza conclusa poi nel maggio del 1999. Nei primi mesi del 2001 il risultato di questo percorso trova posto nel secondo Cd autoprodotto 'Perla tangente'. Registrazione nel 2002 con una band pop rock di un Cd dal titolo '.Exe' con alcuni brani ripresi dai due precedenti cd e di altri presi dal cassetto ormai quasi senza fondo. Sempre dal quel cassetto più di due manciate di brani scritti nel produttivo decennio degli anni '90 costituiscono il quarto cd autoprodotto in formato low-fi dal titolo 'Se mi trovo così' che vede la luce nell'anno 2006. Infine nel 2007 il Cd dal titolo 'Abbandonati' con la band con nuovi brani ed una maggiore maturazione. Nel prossimo vicino futuro si realizzerà con un'altra piccola band un cd con nuovi brani in versione più raccolta rispetto alle precedenti registrazioni.
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Recensioni Museo Aligi Sassu Il Museo Aligi Sassu inaugurato a Thiesi, lo scorso 23 maggio, nel periodo estivo sarà aperto dal venerdì alla domenica, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.30 alle 20.30. La raccolta del nuovo Museo Sassu si compone di 120 opere grafiche generosamente donate da Helenita Olivares Sassu e Vicente Sassu Urbina, vedova e figlio adottivo dell'artista, da Alfredo Paglione, cognato dell'artista, noto gallerista e collezionista milanese e da Antonio Serra di Thiesi, parente e amico dell'artista. Le opere grafiche esposte sono state elaborate dal Maestro fra il 1929 e il 1995 con diverse tecniche: acquaforte, acquatinta, puntasecca, litografia. La collezione permanente è curata da Alfredo Paglione e Silvia Pegoraro, con la collaborazione di Elsa Betti. Oltre a questa si potranno ammirare I Moti Angioini e La Vita e la Natura opere murali realizzate da Sassu a Thiesi negli anni '60 che formeranno il nucleo centrale del nuovo Museo Sassu. Di origine thiesina per parte di padre, Aligi Sassu trascorse a Thiesi diversi anni dell'infanzia, ricevendo dai luoghi, dai paesaggi e dalle usanze di questo territorio impressioni e suggestioni che ne hanno segnato la vita e l'arte. La produzione grafica di Sassu può dirsi parallela a quella pittorica: nelle incisioni ritornano gli stessi temi che si trovano nella pittura, dalla realtà sociale al mito, dal soggetto sacro a quello profano e provocatorio della Maison Tellier. Dal punto di vista del linguaggio si nota un'immediatezza espressiva estremamente pungente come nei 35 lavori, presenti in mostra, della cartella Aligi Sassu. Opera grafica del 1963, presentata con l'introduzione di Salvatore Quasimodo e il saggio critico di Giorgio Mascherpa. In questo gruppo di opere le Crocefissioni del 1930 e del 1942 convivono con i vari Ciclisti, Musici e Giocatori di dadi del 1931, con La ruffiana e Le modelle del 1939, e con altri lavori che denotano il profondo legame di Sassu con la letteratura. La sua straordinaria capacità di "estrarre" immagini di grande intensità emotiva e narrativa raggiunge il suo apice tra il 1980 e il 1986, anni in cui realizza 113 tavole ad acrilico che illustrano con potenza coloristica altrettanti passi della Divina Commedia. Le opere "letterarie" che troviamo nella cartella presentata da Quasimodo ed esposta al Museo Sassu di Thiesi sono Orlando, del 1938, e Scendeva dalla soglia d'uno di quegli usci..., del 1943, ispirato alla celebre pagina dei Promessi Sposi, che Sassu illustra nello stesso anno con 58 tavole ad acquerello. Quanto all'Orlando, ispirato all'Orlando Furioso, Sassu vi ritorna nel 1974, creando 15 incisioni a colori che illustrano il poema ariostesco - tutte esposte al Museo Sassu di Thiesi – raccolte nella cartella Fantasie d'amore e di guerra dell'Orlando Furioso. Il mondo ariostesco, con il suo infinito dinamismo e la sua ricchezza cromatica, è quello più vicino al mondo poetico di Sassu, come lo stesso artista ci dice: La poetica di messer Ludovico è forse quella che mi è più congeniale: il poema, fin da quando ero giovane, mi sembrò aperto a tutte le espressioni del colore e della forma, come un luogo deputato, dove la suggestione del movimento si dipana, corre e tutto travolge nella passione di una fantasia che travalica le cadenze temporali. (...) immagini indomabili, che imposero alla mia mano il segno. Il rapporto con la letteratura si evince da molti altri lavori grafici esposti in permanenza a Thiesi, come nel caso del sodalizio con l'amico poeta Raffaele Carrieri, autore delle poesie che accompagnano le 20 litografie, acqueforti e acquetinte della celebre cartella I cavalli innamorati, edita nel '73 dalla milanese Galleria Trentadue di Alfredo Paglione. Cinque grandi litografie Omaggio alla Sardegna, con i versi del poeta sardo Sebastiano Satta (1867-1914), restituiscono il mito di una Sardegna arcaica e maestosa. Lo stesso legame, questa volta con la narrazione sacra, pervade le sette opere grafiche (sei litografie e un„acquaforte) che illustrano l'Apocalisse. L'"espressionismo" di Sassu raggiunge qui alti vertici sorretto dal soggetto drammatico e misterico del Libro, ma anche dal clima di profonda rivalutazione della "sensualità" della pittura che l‟arte europea viveva all‟inizio degli anni '80 . I cavalli sono protagonisti di un‟altra splendida raccolta di 10 litografie presentate a Thiesi, I cavalli dell'imperatore creati nel 1989 sotto l‟ispirazione di una serie di tavolette votive giapponesi, ed Ettore e Achille III e Achille e Xanto, due delle cinque acqueforti della cartella Nelle nuvole i miei cavalli. La potenza e la vitalità dello splendido animale si diffondono anche da una cartella di nove incisioni a colori all'acquatinta e puntasecca, con introduzione di Werner Spies, dove troviamo lavori come Il grande cavallo rosso e I cavalli di Poseidone: Il Mito del Mediterraneo del 1989-90. Questo titolo anticipa quello dell'imponente murale in ceramica realizzato presso il Parlamento Europeo di Bruxelles nel 1992-93 I Miti del Mediterraneo, nel quale i soggetti riconducono alle radici più profonde e affascinanti dell'immaginario visivo di Sassu: il paesaggio di Mallorca e quello della Sardegna si richiamano continuamente nei loro colori vivaci e nel rinvio ai miti classici della civiltà mediterranea greco-latina in un tripudio di movimento. Completano la raccolta di grafica del Museo Sassu di Thiesi 17 fogli sciolti di grande formato, degli anni '80: da Cavalli verdi (1987) a Ettore e Achille (1987), da I due soli I (1987) ad Andromeda (1989), ancora una volta mito e realtà, immaginazione visionaria e potenza de ll a nat ura s'intrecciano nell'universo di Sassu, dove il colore non abbandona mai il suo ruolo di generatore della forma e non cessa mai di essere il veicolo di profonde emozioni.
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INAUGURAZIONI Latitude 34-40: secondo atto - collettiva 1/30 nov Villa di Donato, Napoli Andrea Amadio - personale 4/17 nov Dynamo, Milano Anna Pinzari/Chantal Corso - mostra di pittura 5/13 nov Museo Fondazione Luciana Matalon, Milano Mostra piccolo formato - collettiva 5/26 nov martinArte, Torino Diego Patrian - personale 5 nov/5 dic Volo, Milano Teatro alla Moda - personale 5 nov/5 dic Fondazione Roma Museo, Roma Olivero Domenico - urban art 6 novembre 2010 Centro città, Torino Paesaggio, architettura, acqua - mostra fotografica 6/11 nov Palazzo Verbania, Luino VA Metamorfosi cromatiche - collettiva 6 nov/4 dic Arteincornice, Torino La Porta della Felicità - Festival del Libro per ragazzi 8/14 nov Musei M. Ciliverghe di Mazzano, PInAC Rezzato BS Attese: Fabrizio Pozzoli/Gianfranco Ferroni - bipersonale 10 nov/30 gen Gli eroici furori, Milano Linea di confine - collettiva 11 nov/8 gen Camera16, Milano Maria Laet - personale 12 nov/11 dic Galleria R. Crespi, Milano Oggi Sposi 2010 - fiera 13/14 nov Castello Pasquini, Castiglioncello Johanna Reich - personale 13 nov/20 dic Galleria Muratcentoventidue, Bari Le parole tra noi leggere - collettiva 16 nov/3 dic SBLU_spazioalbello, Milano La collezione Bellini/Pezzoli - mostra 18 nov/30 gen Museo Bagatti Valsecchi, Milano Luciano Alessi - personale 19 nov Ristorante Rua dei Notari, Ascoli Piceno Marino Bocciardo - personale 20/28 nov Università Popolare Sestrese, Genova Aldo Mondimo - personale 20 nov/20 feb MACA, Acri CS Reporter - esposizione fotografica 24 nov/23 dic Galleria Stanza del Borgo, Milano
Carlo Scarpa il grande architetto veneziano invitava i suoi allievi a considerare e conoscere la grande importanza dei materiali usati per poter raggiungere il risultato sperato. Una grande lezione che nell'epoca in cui si tende a esaltare l'effimero tende ad essere troppo spesso dimenticata. La stessa sapienza e amore per la qualità dei materiali li ritrovo nelle opere di Tinamaria Marongiu. Una conoscenza accompagnata dal gusto per l'indagine sulla crisi umana contemporanea rappresentata dalle pastiglie, il simbolo del benessere psicologico. Ricordo come Carlo Mauri nel suo viaggio sulle tracce di Marco Polo raccontasse come certi popoli tenessero le pastiglie di antibiotico in mano pensando che fossero come dei talismani. Un'interpretazione semplice che può portarci a sorridere. Ma il comportamento dell'uomo evoluto non è dissimile. Noi le ingoiamo non rispettando spesso le dosi e i tempi. Puntando sempre sull'effetto miracoloso. Il percorso della "magica pillola" ci fa sentire più sicuri. Ed ecco allora pillole studiate nella forma, nel colore per renderle accattivanti come confetti. Ma non sempre possono soddisfare i nostri desideri. Ecco allora il tutto definito dal contenitore in plexiglass. Un contenitore che serve a tenere sotto controllo il desiderio espresso da colori riposanti come l'azzurro, il verde acqua ma anche il sogno come atto di positività. Non si può non sognare. Il sogno è la vita stessa. Forse l'opera diventa la soglia tra l'essere e l'avere. Una soglia instabile, oscillante tra paradiso ed inferno. E spesso la piccola, insignificante, accattivante pillola ne è la soglia. La durata effimera ci porta al consumo eccessivo. Eccessivo, continuo...dirompente. Quindi il titolo stesso delle sue opere ci riporta al mondo magico delle scatole, contenitori che possono ingoiare, conservare o proteggere i nostri ricordi. Strumenti messi a disposizione del nostro essere che non sempre riesce a ragionare nei termini di equilibrio. Giancarlo Da Lio
PROSECUZIONI Paola Brusa - personale 21 ott/3 nov Dynamo, Milano Nino Bandiera - personale fotografica 22 ott/5 nov Galleria OltreDimore, Bologna Rassegna d'arte contemporanea - collettiva 23 ott/5 nov Galleria Vicolo del Pavone, Piacenza Michael Ajerman - personale 16 set/6 nov Galleria Eventinove, Torino Kate Groobey/James Jessop - doppia personale 1 ott/6 nov Non Permanent Gallery, Torino Incontri - collettiva 22 ott/6 nov Galleria La Bitta, Roma Cinque mostre a Satura - rassegna d'arte contemporanea 23 ott/6 nov Ass. Satura, Genova Carlo Ciussi - personale 17 apr/7 nov Castel Pergine, Pergine Valsugana XLIII Premio Vasto - rassegna d'arte 23 lug/7 nov Scuderie di Palazzo Aragona, Vasto CH Massimo Vitangeli - personale 2 ott/7 nov CACT, Bellinzona
In questo numero allegato inserto n. 11
La funzione della critica Inserti in capitoli tratti dal volume ’Capire l’Arte’, del professor Franco Migliaccio, artista, critico d’Arte e docente di storia dell’arte moderna e contemporanea all’accademia di belle arti di Brescia.
TINAMARIA MARONGIU Le opere di "Tinamaria Marongiu": Suggellate all’interno di teche di materiali in plexiglass e forex (installazioni - opere oggetto di poesia visiva) prodotto di una elaborazione interiore, intendono esprimere momenti di gioia, di malessere personale e sociale, che accompagnano e minano il nostro tempo. Frammenti di vita e di pensieri percepiti come in uno scatto fotografico, rappresentante la quotidianità spesso osservata dal lato più crudo, toccante e rappresentativo di un universo in fase di continuo mutamento e in disfacimento. La snervante richiesta del collettivo, sempre più incalzante, di una omologazione e standardizzazione, che tende a soffocare la personalità dell'individuo, e che genera grande insoddisfazione, confusione e malattia nel proprio 'essere al mondo'. Questo nostro mondo, così fragile e in continuo sconvolgimento, sconquassato costantemente da catastrofi naturali, grazie anche alla sapiente mano dell'uomo, che con il progresso accompagna al patibolo la terra e se stesso, nella sua distruzione. I materiali utilizzati sono fra i più svariati: le 'pillole' e tutto quello che 'cura', simbolo principe di un malessere fisico-esistenziale. Cera, carta, legno, raffia, fiori, catrame, materiali ed oggetti di uso comune, atti a rappresentare pensieri, accadimenti e vissuti estemporanei. Intercettazioni di un 'IO' sensibile, di momenti di vita, che lasciano un segno e che si traducono in 'Opere Oggetto'. Maria Casu
Info: franco migliaccio@tiscali.it Gli inserti sono presenti on-line in ‘mdarte.it’ alla sezione ‘mdarteRivista’.
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Ulrich Rückriem
Racconti di colore
mostra personale 22 settembre/4 novembre 2010
mostra collettiva 16 ottobre/4 novembre 2010
A Arte Studio Invernizzi
Biblioteca civica Lingotto "D. Bonhoeffer"
Via D. Scarlatti 12, Milano
TORINO
Picasso Sconosciuto - mostre, performance, videoart 14 ott/7 nov Ass. Sassetti Cultura, Milano Piero Gilardi - personale 16 ott/7 nov Galleria Genus, San Benedetto del Tronto Il Grande Blu - collettiva 16 ott/7 nov Monastero del Ritiro, Siracusa Margarida Paiva - personale 25 sett/8 nov Galleria muratcentoventidue, Bari Carla Breeze - personale 22 ott/12 nov Galleria Embrice, Roma Combattenti da Livorno a Brescia - collettiva 25 sett/13 nov Entroterra, Brescia Giancarlo Ossola - personale 13 ott/13 nov Galleria-Studio Ostrakon, Milano Sofia Rondelli - personale 20 ott/13 nov SpaziArti Ungallery, Milano Valentina De Martini - personale 23 ott/13 nov Il Sole Arte Contemporanea, Roma La collezione - collettiva 18 sett/14 nov Museo d'Arte, Mendrisio Geography of proximity - collettiva 14 ott/14 nov MCA, Valletta (Malta) Creativitique: automatismi della creazione - collettiva 15 ott/14 nov Imbiancheria del Vajro, Chieri TO
Grandi autori in Galleria mostra collettiva 29 ottobre/10 novembre 2010 Galleria ViviArteViva
TORINO
Valeria Ciotti mostra retrospettiva 20 ottobre/6 novembre 2010 Studio Laboratorio Anna Virando
TORINO Il trascendente nell’arte pittorica Mostra collettiva 23ottobre/14novembre Nuova struttura polifunzionale
Caselle Torinese Sironi, Guttuso, Vedova. Arte e ideologie politiche a confronto mostra 9ottobre2010/9gennaio2011 Palazzo Salmatoris - Cherasco (Cuneo)
La collezione Garda di Ivrea al Mao mostra 28settembre2010/16gennaio2011 MAO Torino Nicola Perucca - personale 16 ott/14 nov Galleria Mercurio, Viareggio Concorso Young Design Awards - premiazione e mostra 15 ott/15 nov MTN internet company, Cava de'Tirreni Anja Puntari - personale 15 ott/15 nov Fondazione La Quadriennale, Roma Claudio Destito - personale 9 ott/18 nov Galleria Marelia, Bergamo Ronnie Cutrone - personale 17 set/20 nov Lorenzelli Arte, Milano Le ragioni della leggerezza - collettiva 13 ott/20 nov Galleria Effearte, Milano Giorgio Chiesi - personale 21 ott/20 nov Galleria La Torre, Milano Daniele Cascone - personale 23 ott/20 nov Galleria Lo Magno, Modica RG Il vuoto e le forme 2010 Metropoli/Antimetropoli - collettiva 29 ago/21 nov Calle della Tana, Venezia La Gaia Età - collettiva 24 ott/21 nov Galleria Marconi, Cupra Marittima AP 12 Passi sulle orme di Caravaggio - collettiva 16 ott/27 nov Galleria Don Chisciotte, Roma
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Mimmo Di Dio - personale 9 ott/28 nov Galeria Il ritrovo di Rob Shazar, S.Agata de' Goti BN Veronique Pozzi e Attilio Tono - art in progress e food performance 9 ott/28 nov Museo Centanin, Monselice PD Ketty Tagliatti - personale 10 ott/28 nov Il Chiostro Arte Contemporanea, Saronno Francine Mury - personale 22 ott/28 nov Folini, Chiasso (Svizzera) Felicita Alberti - personale 4/28 nov Colombo Caffè, Busto Arsizio VA Alberto Ghinzani - personale 14 ott/30 nov Studio d'Arte del Lauro, Milano Il cielo sopra di noi - mostra di pittura e scultura 29 ott/14 nov Casa del Conte Verde, Rivoli TO Emanuele Biagioni - personale 29 ott/15 nov galleria Tartaglia Arte, Roma Carmen Einfinger/Gilberto Giovagnoli - doppia personale 29 ott/5 dic Museo San Francesco, Rep. San Marino Luoghi Comuni - danza contemporanea 30 ottobre 2010 Fontana Piazza De Ferrari, Genova Toni Servillo - spettacolo teatrale 30/31 ottobre 2010 Teatro la Fenice, Senigallia AN Lino Tardia - personale 30 ott/10 nov Galleria Edarcom, Roma Sentimental...Eros4... - doppia personale 30 ott/11 nov Salotto dell'Arte, Torino Daniele Bianco - personale 30 ott/11 nov Galleria "Studio C", Piacenza Silvia Gabardi - personale 30 ott/14 nov Spazio Zero, Gallarate VA La nuova figurazione - collettiva 30 ott/14 nov Pinacoteca Civica, Imperia Ernesto Portas - personale 30 ott/5 dic Ca' la Ghrionda, Ponte Ronca di Zola Predosa BO Raffaella Milandri - proiezione foto, filmati e poesie 31 ottobre 2010 Sala Docens, Ascoli Piceno Nori Costa - personale 31 ott/21 nov Lettere Caffè, Roma
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