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MILANO
MILANO Arte e cultura del milanese
mdaMilano
artMagazine
ottobre2010 Michela Sala
"Colori. Colori assoluti, vibranti di luce e di pennellate. Colori che prendono forma per creare improbabili architetture, paesaggi alieni o alienati, luoghi della mente o altri luoghi. E quello che appare statico e circoscritto in realtà si muove, coinvolge e travolge in una cosmogonia cromatica dove saltano tutti i confini e le dicotomie, dove non esiste più la superficie o il profondo, il vivo o l‟artificiale, il pensiero o l‟emozione o anche soltanto l‟astratto o il figurativo. Rimane quell‟unica panica realtà essenziale che sono i colori, il loro combinarsi e contrastarsi, le loro energie, il gusto ed il piacere di vivere tout court e lo stordimento per la promessa di una felicità possibile. Volendo, di questi quadri avrei potuto sottolineare la cura, la precisione esecutiva, il forte senso cromatico, la tecnica e l‟antico sentore di buon manufatto, ma ho preferito dire della loro magia …"
Biennale architettura - Venezia Per la prima volta alla direzione della 12. Mostra Internazionale d'Architettura dal titolo People meet in architecture, aperta a Venezia fino al prossimo autunno, è stata chiamata una donna: Kazuyo Sejima che poco tempo fa ha anche ottenuto l'importante premio Pritzker per il 2010. Nata in Giappone, nella prefettura di Ibaraki, è una delle protagoniste dell'architettura contemporanea; tra le opere realizzate recentemente figurano il New Museum of Contemporary Art di New York e il Serpentine Papillon di Londra. Questa Biennale, allestita come di consueto negli ultimi anni nell'area dei Giardini e in quella dell'Arsenale, si snoda in un itinerario che s'integra nei due grandi percorsi alla ricerca di quegli spazi che favoriscano dialogo e rapporti personali in un'epoca di tecnologie sempre più avanzate. Qui si prende visione di tutte quelle necessità che occorrono ad ambiti ed a situazioni mondiali tanto diversi, anche se a volte le proposte sconfinano nel design e nel decorativismo. Alle proposte avveniristiche si alternano idee del passato. Ben cinquantatre sono le partecipazioni nazionali e tra queste, per la prima volta, l'Albania, il Regno del Bahrain – premiata per il miglior padiglione nazionale - l'Iran, la Malesia, la Repubblica del Ruanda e la Thailandia. A questi stati si affiancano i Padiglioni Italia e Venezia. Nel primo, AILATI. „Riflessi dal futuro‟ allestito alle Tese delle Vergini, il curatore Luca Molinari analizza la situazione italica leggendola criticamente e, contemporaneamente, sostenendo proposte che l'architettura nostrana dovrebbe affrontare. L'esposizione si snoda in tre grandi aree tematiche: per rileggere gli ultimi anni Amnesia nel presente.1990-2010, per confrontarsi con la situazione attuale Laboratorio Italia mentre Italia 2050 indica visioni aperte sul futuro prossimo. A questo si abbina l'altro padiglione italiano che rende un omaggio al Veneto: ad uno scultore, Toni Benetton e ad un architetto, Toni Follina. Ne sono i curatori Carlo Sala e Nico Stringa. Del primo è proposta la sua interpretazione per restituire rispettabilità alle periferie e alle costruzioni di qualità limitata, mentre dell'altro grandi opere di acciaio corten ornano le aree urbane di nuovi contenuti. A tutto questo si aggiungono gli Eventi collaterali - ben venti organizzati in diverse sedi in e fuori Venezia promossi da enti e istituzioni nazionali ed internazionali.
Parigi, durante il quale non è stato attratto tanto dagli Impressionisti quanto dal romanticismo di Meissonier e dall'abilità di Fortuny. Ha vissuto e lavorato nella sua Venezia e perfezionato quella capacità tecnica che gli ha permesso di superare la descrizione aneddotica e popolare per una pittura di genere, raggiungendo anche una preziosa ricercatezza di luci. Giacomo Favretto. Venezia, fascino e seduzione coprodotta con il Chiostro del Bramante di Roma, è la prima mostra dedicata al pittore dal lontano 1899 e fa rinverdire quel successo ottenuto nella sua breve, ma intensa carriera. L'esposizione nei saloni del Museo Correr, parte dagli inizi della sua vicenda artistica: dal tempo degli studi ai primi successi fino alla partecipazione, nel 1878, all'Esposizione Universale di Parigi da cui torna con nuovi orientamenti e maniere. Intorno agli anni '80 il pittore raggiunge la completezza espressiva: all'accorta osservazione della realtà unisce tocchi d'ironia dipingendo il suo mondo, con la moda e il gusto del tempo, riprendendo anche la tradizione dell'usanza settecentesca. La mostra documenta abbondantemente questo periodo con opere provenienti da grandi musei italiani e stranieri, tra cui Susanna e i due vecchi in prestito dalla Galleria Nazionale di Budapest - che per la prima volta arriva in Italia - e lo straordinario Lavandaie della collezione Katalinic, mai esposto prima. L'ultimo dei suoi capolavori, Liston moderno conclude la rassegna dato che si spegne durante la sua partecipazione all'Esposizione Nazionale di Venezia del 1887 lasciando in eredità il gusto per la pittura di genere ampiamente documentata in mostra.
Artisti Paolo Massimo Ruggeri "Sono nato a Cremona nel 1955, ma avrebbe potuto essere qualsiasi altro anno e luogo. Per anni ho continuato a dipingere tenui atmosfere rarefatte e stemperate, poi, come in uno scoppio, i miei quadri sono diventati spudorate e vivissime costruzioni di forme e di colori. Ed oggi non penso più che un mio quadro sia la rappresentazione della mia interiorità, ma che sia piuttosto un atto di creazione e non solo di creatività. La creazione di nuovi mondi. Una cosmogonia cromatica, dove la bellezza e l'arte non si legano alla fatica di vivere o alla dolce e malinconica impotenza esistenziale, ma gridano che c'è altro. Parlo della felicità. Ovviamente nella mia vita ci sono altre cose. Le cose migliori sono spesso indicibili: le raccontano meglio i miei quadri."
Un caleidoscopio di colori intensi, di forme libere, opere di ampio respiro su grandi tele. Questa è la pittura di Paolo Massimo Ruggeri, nato a Cremona (1955) , studi compiuti a Parma. Esperto ed affermato artista non ha mai cercato la visibilità delle mostre. Solo esposizioni di qualità e scelte, a Cortina D‟Ampezzo, a Montecarlo, a S. Maria del Popolo a Roma, a Genova a Salsomaggiore e al Castello Estense di Ferrara, a Milano, a Nizza. “ Amo l‟azzardo, il senso dell‟armonia , l‟equilibrio sottile e raffinato”- spiega Ruggeri - “ da bambino mi piaceva disegnare, colorare, era il mio svago più che il gioco. Ero attratto dal mondo degli adulti.” Una sorta di precoce maturita”. L‟autore dichiara assonanze agli spazi di Klimt o a certi colori carichi di Van Gogh. Le pitture ad olio, morbido e steso, di Paolo Massimo Ruggeri, su tele di grande formato sono dinamiche, vibranti di luminosità, fortemente espressive. Sono composizioni cosmiche, spazi liberi di forme e di colori, vivaci in tutte le tonalità cromatiche, sviluppate dall‟autore in una sorta di partenogenesi della pittura, che si moltiplica incessantemente in forme aliene, istintive, autonome. Ruggeri quando crea s‟impegna di non essere razionale. Le sue composizioni nascono d‟istinto, non si tratta di pittura mentale, c‟è una sorta di stacco dal pensiero. Energie di grafica informale , di spazi, di tinte, di composizioni forse ricorrenti. Lirismo, sogno, armonie, utopie che si combinano o contrastano. Accostamenti repentini di colori eclatanti che danno corpo a effetti molto definiti o sfumati. Idee, sensazioni, miti nella loro rappresentazione universale, non sempre definiti, che si muovono, non sono statici. Dimensioni universali che significano tutto ciò che l‟osservatore riesce a vedere ed ognuno a proprio modo. Universi liberi o paralleli che s‟incrociano. Gli opposti non sono tali, ma s‟intersecano, si toccano come nella significativa opera “ Toccami”. Titoli magici alchemici fatati. Non c‟è applicazione di prospettiva o di ombre nelle opere di Ruggeri. Esistono giochi di sovrapposizioni, suggestioni, stimoli iniziali, su cui si sviluppa la sintesi. Valori assoluti e primari degli elementi grammaticali della pittura: segno e colore. I quadri a grande formato sono come porte aperte sul cosmo poetico e visionario, simbolo della sua arte. Ermanno Sagliani
In questo numero allegato inserto n. 10
I vari gradi del giudizio Inserti in capitoli tratti dal volume ’Capire l’Arte’, del professor Franco Migliaccio, artista, critico d’Arte e docente di storia dell’arte moderna e contemporanea all’accademia di belle arti di Brescia.
Venezia, fascino e seduzione. Giovani coppie ritratte nei loro momenti più confidenziali, un incontro occasionale e l'affaccio al balcone di palazzo Ducale, il gondoliere e la fioraia, il banco del lotto e la raccolta del riso ed ancora la scuola di pittura con la lezione di anatomia sono tra i temi preferiti del pittore Giacomo Favretto (Venezia 1849-1887) che, fin da bambino dotato di grande talento, nella seconda parte del 1800 dà vita alla "moderna scuola veneziana". La sua creatività vivace ed intuitiva è stata subito riconosciuta sia nella sua città sia all'estero, in modo particolare dopo il viaggio a
Info: franco migliaccio@tiscali.it Gli inserti sono presenti on-line in ‘mdarte.it’ alla sezione ‘mdarteRivista’.
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Artisti Tinamaria Marongiu Nata a Cagliari vive e lavora da diversi anni a Roma. Cantautrice e ArtCounselor, si è affacciata nel mondo musicale ancora in giovanissima età in qualità di interprete. Ha realizzato diversi lavori discografici, prodotti da Paolo Dossena, con il nome "Cristina". per la "Polygram" e la "Virgin", tra questi, un album dal titolo “Contremano” distribuito in tutta Europa. Un lavoro che è stato in vetta alle classifiche radiofoniche tedesche. Cantante della sigla della telenovela “Gli Emigranti” in onda per un anno sul canale “Italia Uno”. Ha partecipato, in rappresentanza dell‟Italia, ad una delle edizioni del “Festival Internazionale di Malta”. Ha avuto ruolo di protagonista in un lavoro teatrale per l‟ETI (Ente Teatrale Italiano), cimentandosi sia come attrice che come cantante insieme agli attori Valerio Isidori ed Emi Eco. Ha vissuto per un periodo in America dove ha seguito un corso di canto presso il “Golden Gate College” in Huntington Beach – California. Ha frequentato il CET (Università della Musica fondata e diretta da Giulio Rapetti in arte “Mogol”), in qualità di interprete. Con il nome d'arte “Tinamaria” ha partecipato, in veste di cantautrice sia per quanto riguarda la parte musicale che quella letteraria, al concorso “L‟Altra Musica”, organizzato dall‟associazione “IMAIE”, risultando una delle vincitrici. Nel Marzo 2004, partecipa, sempre con un suo brano musicale, accompagnata da un gruppo di musicisti cubani, alla Kermesse organizzata dall‟AFI, tenutasi al “Radio Music Village” di Sanremo, in concomitanza con il festival. Nel 2005 “Tinamaria” partecipa al concorso “Gli Italiani nel Mondo” e con un suo brano inedito, “Madreterra”, vince il premio della critica. Con la stessa canzone si esibisce, sempre ospite dell‟AFI, sul palco del Radio Music Village. Nel 2007, grazie anche al contributo “IMAIE”, Tinamaria ha realizzato, a l‟Habana – Cuba e mixato e masterizzato in Italia (Top Studio di Roberto Benini – Savio), il suo cd“Dal Poetto al Malecòn”. messo in commercio con etichetta discografica Interbeat e distribuito dalla CNI (Compagnia Nuove Indie). I brani di “Tinamaria”, arrangiati dallo straordinario flautista e compositore cubano “Josè Luis Cortes”, acquisiscono maggiore espressione e forza. Il cd contiene dieci brani di cui uno in lingua sarda, due in lingua spagnola e i restanti in italiano. Tinamaria, con questo suo lavoro, apre una finestra di collegamento tra la sua musica e la musica cubana, creando una sorta di gemellaggio tra l‟isola di Sardegna e l‟isola di Cuba. Il 10 dicembre 2007, presso il Teatro Tor di Nona (Roma), con una performance, presenta ufficialmente alla stampa il cd che promuoverà successivamente attraverso canali radiofonici e televisivi e soprattutto attraverso i suoi concerti. Nel Luglio 2008 partecipa come ospite al premio Lunezia. 2009-2010 un master in ArtCounseling, attraverso il quale, Tinamaria, sperimenta tecniche artistiche tra le più svariate, che le aprono nuove frontiere e la portano oggi a collocarsi come artista multimediale. Durante la sua performance, "Performance di un percorso Multimediale", Tinamaria, attraverso la sua musica, poesia, video-visual-poetry e oggetti di visual-poetry, esprime frammenti della sua creatività, offrendo al fruitore un viaggio nel suo mondo. "...Tinamaria è un‟artista poliedrica, proiettata verso spazi aperti e liberi da ogni genere di standardizzazione, conformismo e omologazione. ..." "...Rivolta alla curiosità, sempre attenta a cogliere aspetti casuali e non predeterminati, che generano, a loro volta, nuovi input artistici. ..." Tinamaria è una delle semifinaliste al premio Musicultura 2010. 2010 brano musicale in promozione "IMPOSSIBLE LOVE", ascoltabile su internet.
Lungi da me il pensiero che tortura e toglie spazio all'arte del creare. Non sempre mi vorrei su questa vita che a volte fa di me una cosa morta... perduta tra le gente in cerca di fortuna e palpiti del cuore intermittenti. Vorrei che qui, di me, restasse almeno un poco del mio dolce godere del pensare... Vorrei lasciare… qualcosa da donare, un fermoimmagine di immagini di vita che vivano in eterno, perché verrà che anch'io dovrò partire... senza bagaglio, per non ritornare.
„area di astrazione,sospesa fra il reale e l‟esistenziale, in cui spazi, visioni e forme si correlano tra loro come unica ricerca d‟un suo modo di essere e di esistere con tutto ciò che le ruota attorno.Per apprezzare compiutamente le sue opere è opportuno guardare dentro le immagini, laddove si viene catturati dalla curiosità di penetrare oltre la stessa intenzionalità operativa, con cui Ella tende ad inserire l‟elemento-memoria all‟armonia delle forme ed alla stesura di fondo delle cromie. Da ciò si evidenzia un‟arte pittorica dalla connotazione di “inedito artistico”, che apparentemente si presenta fine a se stesso,mentre invece restituisce sensazioni ed emozioni di un percorso esistenziale, inteso come libera espressione di stati d‟animo e sincera rappresentazione di sentimento……. Teresa Rizzo
Recensioni "Un "Cuor di veneto" ancora tutto da scoprire" Il nuovo contributo editoriale di Stefano Lorenzetto
Caterina Spatafora E' nata a Messina; dopo aver vissuto a Roma, adesso vive ed opera a Milano. L‟artista, autodidatta, ha al suo attivo diverse estemporanee, allestite nella Provincia di Roma; ricordiamo la sua partecipazione ad una mostra collettiva al Teatro Euclide nell‟omonima piazza della capitale. Di recente, per la pittrice dello Stretto, è stata allestita una mostra personale al Museo Archeologico di Villa Genovesi nella provincia di Messina. Attratta, in particolare dalla sua pittura informale, riguardo la produzione della pittrice ho scritto… “La pittura è musica e la musica è anche poesia; la pittura racchiude stati d‟animo, è poesia e musica insieme, espresse attraverso il linguaggio iconico e per mezzo di un funzionale bilanciamento ritmico-cromatico degli elementi costitutivi di ciascun‟opera”. In questa tridimensionale visione dell‟arte si colloca la produzione di Caterina Spatafora che sembra attingere alle vaste dinamiche delle partiture musicali delle più intime “sinfonie del cuore”. Essa sembra ispirarsi ai “pentagrammi musicali”dai ritmi dettati dal più sottile sentire, affondati, con le loro radici, nell‟infinita gamma dei colori dell‟anima, ricco caleidoscopio di variegati sentimenti che prendono corpo sulle tele (sfaccettature cromatiche del sentire) trasferite, imprigionate e suggellate per mezzo della materia (l‟olio e l‟acrilico) nello spazio canonico del quadro di forte energia vitale. Ecco, dunque, dalle mani di artista, autodidatta, di Caterina Spatafora, nascere opere informali, astratte; tele giocate su un ventaglio di possibili nuances cromatiche che, la passione o l‟amore, l‟affetto, l‟amicizia o altri stati d‟animo, suggeriscono all‟autrice che compone in una gradevole armonia d‟insieme. In altre opere astratte, l‟artista tenta di “inquadrare il mondo” attraverso la rappresentazione di figure geometriche che occupano la centralità della tela, evocano diaframmi di macchine fotografiche, assurgendo, la stessa forma geometrica, a dignità d‟arte. Inoltre, l‟artista allarga i suoi confini sul genere figurativo che assume, quali elementi di rappresentazione simbolica, il cavallo, simbolo di libertà, la finestra o il balcone, anch‟essi simbolici “tentativi di inquadrare il mondo” per carpirne i più intimi segreti… Caterina ripercorre i sentieri dell'Informale con una pittura di segno, di gesto e di materia affidata esclusivamente all'abbandono emozionale. Sono opere le sue che non mirano a rappresentare brani di realtà più o meno trasfigurata, ma solo propri stati d'animo e di spirito, o attimi del proprio vissuto e della propria esistenza. È dunque una pittura autobiografica, che ci parla del mondo concitato delle pulsioni che si agitano nel cuore e nell'anima dell'artista. Col dripping interviene anche il caso, a testimoniare l'inatteso, l'incontrollabile e l'imponderabile, così come fu per i maestri storici del movimento di riferimento. I colori, a volte dissonanti, hanno valore evocativo e grande capacità di coinvolgere il fruitore. Franco Migliaccio (Critico d'arte) Da una prima lettura delle tele di C.S. possiamo rilevare che la sua arte pittorica si distacca dal genere figurativo,inteso nella pienezza del termine,per muoversi lungo un filone ideale che si apre verso un
Stefano Lorenzetto, veronese, editorialista del "Giornale", dov'è stato vicedirettore vicario, e collaboratore di "Panorama" e "Monsieur", ha sfornato recentemente il suo nuovo libro... e che libro ... dire che vi ha messo passione è davvero poco. D'altronde la sua variegata e assidua attività di scrittore e giornalista, non poteva che trovare conferma e slancio nel suo "Cuor di Veneto". In 35 anni di professione giornalistica ha scritto per una quarantina di testate e ha vinto il premio Saint-Vincent. Ha pubblicato Fatti in casa, Dimenticati (premio Estense), Italiani per bene, Tipi italiani, Dizionario del buon senso, Vita morte miracoli, Baldus e Si ringrazia per le amorevoli cure prestate. Come autore televisivo ha realizzato Internet café per Rai Educational. Le 500 puntate della rubrica Tipi italiani, uscite sul Giornale a partire dal 1999, lo hanno fatto entrare nel Guinness World Records per un singolare primato: la più lunga serie di interviste da un'intera pagina che sia mai apparsa fino a oggi sulla stampa mondiale. Per meglio comprendere l'intento di Lorenzetto occorre necessariamente leggere il libro e scoprirlo pagina dopo pagina... Lui stesso, in un lungo comunicato-articolo pubblicato su "Il Giornale" scrive di se stesso, e del libro: "Per capire davvero un luogo bisognerebbe esserci nati. Stefano Lorenzetto è veneto, figlio orgoglioso di un popolo che fu per 1.100 anni nazione, e in questo libro ci racconta la controversa regione d'Italia attraverso le storie dei suoi poliedrici abitanti, eredi della repubblica più longeva mai apparsa sulla faccia della Terra: il Beppe Grillo dei poveri, l'imprenditore che fa lavorare i matti, l'ultimo cicisbeo, la donna che lo faceva per soldi, il nuovo Marco Polo, il cercatore di ossa, lo sposo di Venezia, fino al Grande Vècio dei Serenissimi e al presidente dello Stato veneto. Partendo dalla sua esperienza personale di povertà e fatica, l'autore smonta molti stereotipi giornalistici, per arrivare alla conclusione che non l'Italia, bensì il Veneto, è una repubblica fondata sul lavoro: "Il lavoro non è nemmeno un dovere, per i veneti: è il senso stesso del vivere". Per due secoli confinati nell'orto concluso della miseria, condannati a una marginalità geografica prim'ancora che culturale, carico di terza classe sulle rotte dell'emigrazione, carne da macello per i fronti di guerra, bestie da soma per l'industrializzazione d'Italia, balie per la prole dei nobili, servette per i capricci dei sióri romani e milanesi, sembrava che il destino di questo popolo di zotici, tonti, alcolizzati e baciapile potesse essere uno solo: estinguersi per miseria. I veneti che mugugnano ma sgobbano, che protestano contro la rapacità dello Stato ma pagano le tasse, che sognano l'indipendenza ma non si appellano mai a vallate in armi, che si mostrano sospettosi con gli stranieri ma ne accolgono più di qualsiasi altra regione d‟Italia dopo la Lombardia, che non sono ancora pronti a fondere il bianco col nero ma continuano a mandare i missionari a morire in Africa sulle orme di monsignor Daniele Comboni, che sembrano aridi ma vantano un'impressionante fioritura di opere buone, che tirano su capannoni ma si struggono di nostalgia per le ville palladiane, hanno ancora quest'enorme fortuna di ricordare da quali sacrifici è scaturita la loro ricchezza e di vivere come se tutto fosse in prestito, come se l'incantesimo potesse rompersi da un momento all'altro". Cos'altro aggiungere se non l‟invito a leggere le appassionanti riflessioni di Stefano Lorenzetto sulla sua terra e percepire quindi, appieno ( forse), il suo Cuor di Veneto. Carmen Minutoli
i ent m nta u p ap Gli L’artista poeta. Brano di Tinamaria Marongiu: Pensiero d'artista... Che cosa lascerò in questi luoghi quel di' che su di me cadrà la nuda terra?... www.mdarte.it
t ven e a d di m
Lorenzo Filomeni - personale 4/24 ott ArteGioia107, Milano Felicita Alberti - personale 4/31 ott Colombo Caffè, Busto A. VA Angela Di Bari - personale di incisioni calcografiche 5/12 ott Associazione 'Il Laboratorio', Roma
SALVATORE MELILLO personale: SEXTING l’arte degli autoscatti osè 5/30 ottobre 2010 Galleria Famiglia Margini
Via S. D’Orsenigo 6 , Milano
GALLERIA D’ARTE
Giovanni Mangiacapra - personale 6/27 ott Maschio Angioino, Napoli Laura Minici Zotti: Magic Lantern Show - spettacolo 7 ott Il Teatro Verdi di Pordenone Antonella Ciliberto - personale 7/20 ott Dynamo, Milano Dalla tradizione all'astrazione - collettiva 8/10 ott Galleria Sant'Angelo, Biella Tempo pieno - collettiva 9/16 ott Il Sole Arte, Roma Owen Frederick Ransen e Silvia Menuzzi - doppia personale 9/24 ott Spazio Zero, Gallarate VA Il mondo in presenza di cose - collettiva 9/31 ott Spazio Culturale Combo, Perugia Claudio Destito - personale 9 ott/18 nov Galleria Marelia, Bergamo Veronique Pozzi e Attilio Tono - Art in progress e food performance 9 ott/28 nov Museo Centanin, Monselice PD Silvio Vigliaturo - personale 9 ott/27 feb MACA, Acri CS Ketty Tagliatti - personale 10 ott/28 nov Il Chiostro, Saronno Giancarlo Ossola - personale 13 ott/13 nov Galleria Ostrakon, Milano
Concorso Young Design Awards - premiazione e mostra 15 ott/15 nov MTN internet company, Cava de'Tirreni Nicola Perucca - personale 16 ott/14 nov Galleria Mercurio, Viareggio Nino Bandiera - personale fotografica 22 ott/5 nov Galleria OltreDimore, Bologna
PROSECUZIONI Tiziana Curti - personale 12 set/1 ott Gran caffè letterario 'Giubbe Rosse', Firenze Bu-Io Not-Te - collettiva 18 set/1 ott Vista Arte e Comunicazione, Roma Spilimbergo Fotografia 2010 - rassegna fotografica 24 lug/3 ott Palazzo Tadea, Spilimbergo Giorgio Benedetti - personale di pittura 30 ago/3 ott Colombo Caffè, Busto A. VA Silvio Vigliaturo - personale 3 set/3 ott Sale espositive La Castellamonte, Castellamonte Dalla Femme Fatale alla Donna Androide - collettiva 4 set/3 ott Refettorio monastico, San Benedetto Po MN Ivo Stelluti - personale 18 set/3 ott Spazio Zero, Gallarate VA T.lli Gigi, Aldo e Riccardo Morbelli - mostra di pittura 18 set/3 ott Palazzo Robellini, Acqui Terme George Tatge - personale fotografica 18 set/3 ott Centro Rocca Paolina, Perugia Ersilia Leonini - personale 22 set/4 ott Galleria Il Borgo, Milano Fabio De Paolis - personale 23 set/6 ott Dynamo, Milano Mario Ferrante - personale 24 set/6 ott Galleria Edarcom, Roma Il Mito della Ribellione - collettiva 25 set/6 ott Casa Int.e delle Donne, Roma
SUSANNA ANNA REDAELLI collettiva: “Estate Arte” 7 agosto/7 ottobre 2010
Galleria 9+1 Moniga Del Garda BS Splendido Atelier d'Arte inserito nel grandioso contesto architettonico sanremese, costruito agli inizi del novecento, e adibito in gran parte dal 1927 a casinò; dove mare e fiori incorniciano un surreale ambiente d'arte, spettacolo e nobile mondanità. La galleria è condotta magistralmente da Giulietta Calzini, che qui inizia il suo lavoro nell'ambito del mondo pittorico estendendosi dalla metropoli lombarda alla Costa Azzurra. Annovera tra i suoi pittori artisti come il maestro Pastorelli, famoso per le vecchie Milano, Anval di Mentone, pittrice astratta, il Marongiu di Cagliari, per il quale ha curato due personali nei Casino di Sanremo e Mentone e il noto Maestro Raimondo Barbadirame, da Dolceacqua, orgoglio della pittura ligure del mondo che ha saputo in essa esaltare la bellezza naturale di questa terra e la sua civiltà contadina. L'esposizioni delle opere di Barbadirame, sono valse alla Calzini in qualità di gallerista il conferimento della medaglia d'oro degli Yacht d'epoca tenutosi ad Imperia sotto il patrocinio della provincia, nel settembre 1989 da dieci anni cura le pubbliche relazioni del grande impressionista Francesco Mancini e in Italia e Germania, dove il Maestro ha una quotazione elevatissima. La Calzini è una gallerista scrupolosa, profonda intenditrice di talenti pittorici. La sua conoscenza spazia dall'arte classica alla moderna fino a quella d'avanguardia. Nella sua galleria possiamo trovare le tele di Cascella, di Treccani e di Salvatore Fiume. Tra i pittori dell'est vanno ricordati Silia Aronova pittrice astrattista bulgara e l'illustre Maestro Dimitri Yordanov, autore del quadro di Alfredo Nobel che si trova nel museo di Villa Nobel a Sanremo anch'egli bulgaro di Sofia.
Segnali di esistenza - collettiva 28 set/8 ott SBLU_spazioalbello, Milano Ignazio Fresu - installazione scultorea 27 ago/9 ott Chiostro Complesso San Francesco, Arcevia
LUCIANA LIBRALON personale: ‘Emozioni Liberty’ 24 settembre/9 ottobre 2010 Piemonte Artistico Culturale
TORINO Angelo Titonel - personale 3 set/13 ott Palazzo Pubblico Antichi Magazzini del Sale, Siena Paola Marzano - personale 30 ago/14 ott Angelucci Caffè, Roma Destini di animali - Personale di tre artisti milanesi 23 set/15 ott Arteincornice, Sala Incontri, Torino Kirka (Juan Manuel Marull) - personale 23 set/15 ott SpaziArti Ungallery, Milano Claudia Margadonna - personale 18 set/16 ott Gelateria Riva Reno, Milano Carlo Modesti - personale 23 set/16 ott galleria Antonia Jannone, Milano Joan Mirò - mostra di pittura 17 lug/17 ott Fortezza Orsin, Sorano Roberto Cicchinè - personale 19 set/17 ott Galleria Marconi, Cupra Marittima Biennale del Libro d'Artista - mostra internazionale 18 set/18 ott Palazzo Merolla, Marano di Napoli Ann Baratto - personale 18 set/20 ott AKKA-BA, Roma Valentina Ruospo Guadalupi - personale 24 set/21 ott Società Promotrice Delle Belle Arti, Torino Paolo Avanzi - personale 25 set/22 ott Art cafè Rieti, Rieti Marica Fasoli - personale 29 set/22 ott Museo Fondazione Luciana Matalon, Milano La vita sorpresa - presentazione libro e mostra 25 set/23 ott Archivio Dedalus, Milano Beatitudine - collettiva 31 lug/24 ott Museo Staurós, Isola del Gran Sasso TE Guest - collettiva 17 set/24 ott Museo San Francesco, San Marino Gianpiero Actis - personale 24 set/24 ott Società Promotrice Delle Belle Arti, Torino Dal paesaggio alle atmosfere astratte - collettiva 24 set/24 ott Società Promotrice Delle Belle Arti, Torino Ripercorriamo le tappe delle vacanze...in ARTE! - collettiva 11 set/30 ott Galleria Arteincornice, Torino Gal Weinstein - personale 16 set/30 ott Galleria Riccardo Crespi, Milano Omar Galliani - mostra 6 ago/31 ott Palazzo della Pretura, Sassoferrato AN Michael Ajerman - personale 16 set/6 nov Galleria Eventinove, Torino
INAUGURAZIONI Anna Maria Taddei - personale 1/13 ott CentroArteModerna, Pisa FiPOP Il pop a Firenze - collettiva 1/16 ott Sessantaquattrorosso, Firenze Kate Groobey/James Jessop - doppia personale 1 ott/6 nov Non Permanent Gallery, Torino Espressiva-mente 2010 - rassegna culturale 2 ott Vecchio frantoio restaurato, Teramo Renzo Eusebi - personale 2/14 ott Galleria 'Studio C', Piacenza Goffredo Godi - mostra antologica 2/15 ott Fondazione 'Venanzo Crocetti' Roma Cinque mostre a Satura - rassegna d'arte contemporanea 2/16 ott Associazione Culturale Satura, Genova Ernesto Piccolo - personale 2/28 ott Accademia delle Arti del Disegno, Firenze Massimo Vitangeli - personale 2 ott/7 nov CACT, Bellinzona www.mdarte.it
La vera forza delle immagini di Vito Carta non sta nell'impulsività e nella frenesia dell'impeto creativo, seppur essi regalino molta forza e carattere agli scatti; ma sta nel ritrovamento di una frazione del vissuto quotidiano, non solo quello dell'artista, che prende le scene dal bacino delle proprie esperienze e ricordi, ma anche del vissuto degli astanti. Ogni scatto è un caleidoscopio in cui le immagini dei viaggi onirici di Carta ci fanno ritrovare i nostri tempi e i nostri vissuti. Ognuno di Noi, infatti, potrà ritrovare qualcosa di proprio nelle rappresentazioni: una suggestione, un colore o una scena che ci proietteranno in una sorta di déjà vu in cui sarà confortante ritornare - magari con calma - per poter meglio apprezzare le sensazioni e i sapori di ciò che al nostro sguardo, sempre meno attento e sempre più svogliato, è sfuggito. Emanuela Pitti
Ulrich Rückriem mostra personale 22 settembre/4 novembre 2010 A Arte Studio Invernizzi
Via D. Scarlatti 12 Milano Carlo Ciussi a Castel Pergine - personale 17 apr/7 nov Castel Pergine, Pergine Valsugana XLIII Premio Vasto - rassegna d'arte 23 lug/7 nov Scuderie di Palazzo Aragona, Vasto Ch Margarida Paiva - personale 25 set/8 nov Galleria muratcentoventidue, Bari Combattenti da Livorno a Brescia - collettiva 25 set/13 nov Entroterra, Brescia La collezione - collettiva 18 set/ 14 nov Museo d'Arte , Mendrisio (Svizzera) Ronnie Cutrone - personale 17 set/20 nov Lorenzelli Arte, Milano Il vuoto e le forme 2010 Metropoli//Antimetropoli - collettiva 29 ago/21 nov Calle della Tana, Venezia Tentazione: le arti si interrogano - doppia personale 6 dic09/5 dic 2010 Galleria Cavallucci, Sermoneta (Lt) Maurizio Cariati - personale 25 set/25 dic Galleria GiaMaArt studio, Vitulano (Bn) Lucca e l'Europa. Un'idea di Medioevo (V-XI secolo) - mostra 25 set2010/9 gen2011 Centro Ludovico Ragghianti, Lucca Boo Saville - personale 15 set2010/14 gen2011 Studio Visconti, Milano
La collezione Garda di Ivrea al Mao mostra 28settembre2010/16gennaio2011 MAO Torino Daily Expo - comunicazione, arte e cultura 29 set2010/29 set2015 Naba, Milano
le, altri la figura umana, taluni, ancora, nel virtuosismo della rielaborazione grafica, appaiono quasi come scene astratte generate dalla pura luce. Ad uno sguardo poco attento, insomma, non si riesce a cogliere un filo conduttore o un tema assoluto. In realtà, e basta farsi sommergere dai mondi immaginati dall'artista per capirlo, le impalpabili sensazioni dei viaggi onirici, sono i reali protagonisti dei lavori di Carta. A chi non è capitato di sognar e ? Durante il sogno, le immagini d e i nostri ricordi si scompigliano e si mescolano fra l o r o esatt amente c o m e nelle fotografie di Carta: le immagini si confondono e si fondono tra loro; a volte lasciando in trasparenza il paesaggio che sta al di là e sotto l'immagine principale, invece, in altri scatti, il soggetto ci appare talmente pieno di luce o di colore che la figura sovrasta tutto il resto. Durante il sonno e attraverso i sogni, la mente elabora e immagazzina i ricordi. Il sogno è il metodo in cui i dati appresi durante la giornata si fissano nella memoria a lungo termine. Consciamente non possiamo controllare questa conservazione delle immagini: non possiamo decidere quale ricordo prevaricherà sugli altri, sarà la nostra psiche a decidere tutto questo per noi. Come teorizzato da André Breton nel manifesto del Surrealismo del 1924, l'artista doveva operare in una sorta d'automatismo psichico, ovvero quel processo in cui l'inconscio, quella parte di noi che emerge durante i sogni, riaffiora anche quando siamo svegli e ci permette di associare libere parole, pensieri e immagini senza freni inibitori e scopi preordinati. Seguendo quest'insegnamento, Carta crea le sue rielaborazioni grafiche in cui piazze – volti – sorrisi – cieli – corpi – città – paesaggi – sguardi – sensazioni - emozioni si fanno unica immagine. Nelle sue fotografie quasi claustrofobiche nella composizione, ma al contempo liriche e leggere nelle scelte cromatiche, ritroviamo sprazzi del caos delle nostre città iper-frenetiche, dove si staglia, come immagine predominante, il passaggio di un pedone. Ritroviamo l’ampio respiro degli spazi aperti simbolizzato da una donna che apre le ali come una contemporanea Nike di Samotracia.
Il rinnovamento dei sogni nei viaggi di Vito Carta Come poter classificare le immagini di Carta? I suoi scatti sono flash di colori e luci; alcuni hanno il paesaggio come tema principa-
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