MEDIA KEY SYNTHESIS - MENSILE PROFESSIONALE DI COMUNICAZIONE, MEDIA E MARKETING
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21° Interactive Key Award Le nomination del premio dedicato alla comunicazione digitale
Azienda del mese WindTre: nasce il nuovo brand
Agenzia web del mese Adacto e la digital evolution
Milano Digital Week La città trasformata
Mensile professionale di Comunicazione, Media e Marketing – Maggio-Giugno 2020 - N. 394-395 - Euro 7
ANNO XXXVIII – N. 394-395 – MAGGIO-GIUGNO 2020
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EDITORIALE | MAGGIO-GIUGNO 2020 media key
21° INTERACTIVE KEY AWARD IN STREAMING
_IN COPERTINA LUCA TARGA, CEO DI INSIDE COMUNICAZIONE.
OGNI CRISI CELA ANCHE DELLE OPPORTUNITÀ CHE VANNO SFRUTTATE. IN UN CONTESTO MOLTO LIMITATO, COME QUELLO ATTUALE, LA TECNOLOGIA E IL WEB POSSONO DARE UN FORTE CONTRIBUTO PERMETTENDO DI REALIZZARE EVENTI CHE IN SITUAZIONI NORMALI SI SVOLGEVANO IN MODO CLASSICO. AD ESEMPIO IL NOSTRO INTERACTIVE KEY AWARD, L’EVENTO DI PREMIAZIONE DEI MIGLIORI PROGETTI WEB GIUNTO ALLA VENTUNESIMA EDIZIONE, IL 2 LUGLIO ALLE 18,30 SARÀ VISIBILE A UNA PLATEA MOLTO PIÙ AMPIA A SOCIAL UNIFICATI E SUL NOSTRO SITO WWW.MEDIAKEY.TV. LA DIFFICILISSIMA E DOLOROSA SITUAZIONE CHE ABBIAMO VISSUTO IN QUESTI MESI HA SPINTO A RICERCARE SOLUZIONI CHE PROMETTONO DI OTTENERE, COME NEL CASO DEL NOSTRO EVENTO, RISULTATI DI AUDIENCE ADDIRITTURA MAGGIORI RISPETTO AL PASSATO. IL MERCATO DELLA MARKETING COMMUNICATION STA DANDO QUALCHE CENNO DI RISVEGLIO. MEDIA KEY È ATTIVO IN QUESTO SETTORE DA 38 ANNI: UN PERIODO ABBASTANZA LUNGO DA AVER POTUTO ATTRAVERSARE CRISI SCONFORTANTI SEGUITE DA RIPRESE EUFORICHE ‘DISEGNANDO’ REGOLARMENTE LA CURVA GAUSSIANA CHE RICORDA LA CURVA DEL COPRICAPO DI NAPOLEONE. AVENDOLE VISSUTE IN PASSATO, SONO CONVINTO CHE LA RIPRESA POTRÀ ESSERE PIÙ FORTE E PIÙ VELOCE DI QUANTO DICANO LE FONTI PREVISIONALI. CERTO, OCCORRE PERSEVERARE E NON MOLLARE MAI. QUALITÀ CHE CARATTERIZZANO ANCHE E SOPRATTUTTO L’OPERATO DI LUCA TARGA, IL BRILLANTE IMPRENDITORE CHE FIGURA COME PROTAGONISTA SULLA COVER DI QUESTO FASCICOLO GUIDANDO CON SUCCESSO LA SUA AGENZIA, INSIDE, CHE HA ALL’ATTIVO BEN 110 PREMI FRA CUI ANCHE I NOSTRI AWARD. L’AZIENDA DEL MESE NON POTEVA CHE ESSERE WINDTRE, NUOVO BRAND NATO DALLA FUSIONE FRA WIND E 3, AVVENUTA IL 6 MARZO DI QUEST’ANNO, CHE STA DIMOSTRANDO DI ESSERE AL FIANCO DEI PROPRI CLIENTI E CAPACE DI MODALITÀ INNOVATIVE NELLA COMUNICAZIONE. LA WEB AGENCY DEL MESE È INVECE ADACTO CHE, CONDOTTA DAL CO-FOUNDER ANDREA CINELLI, DA OLTRE 20 ANNI CONTINUA A DISTINGUERSI PER IL SUO APPROCCIO UMANISTICO ALLA TECNOLOGIA. IN QUESTO FASCICOLO, IN USCITA (ANCHE ONLINE SUL NOSTRO SITO) IN COINCIDENZA CON LA PREMIAZIONE DELL’INTERACTIVE KEY AWARD, FIGURANO LE NOMINATION FRA LE QUALI IL 2 LUGLIO SCOPRIREMO I VINCITORI. FRA GLI ALTRI SERVIZI, VI PRESENTIAMO YEEA, UN’IDEA INNOVATIVA DI SITE BY SITE CHE PERMETTE DI COINVOLGERE I LAVORATORI IN MODO DIRETTO NELLA DIFFUSIONE DEI CONTENUTI LEGATI AL BRAND, DUE SERVIZI SULLA DIGITAL WEEK DI MILANO E UNO SPECIAL REPORT DEDICATO AGLI EFFETTI DEL CORONAVIRUS SUL BUSINESS DELLE AZIENDE ITALIANE. LO SPECIAL INCLUDE ANCHE ALCUNE INTERESSANTI INTERVISTE AD AZIENDE E AGENZIE CHE DESCRIVONO LA LORO OPERATIVITÀ IN PERIODO DI LOCKDOWN. CONCLUDE IL VOLUME UNA CARRELLATA CON ALCUNE FRA LE PIÙ BELLE CAMPAGNE STAMPA E OUTDOOR CHE POTREBBERO BEN FIGURARE AL NOSTRO PRESS, OUTDOOR & PROMOTION KEY AWARD, DI CUI SONO GIÀ APERTE LE ISCRIZIONI. CON LA NOSTRA RIVISTA IN VERSIONE CARTACEA E DIGITALE, LA NEWSLETTER, IL SITO E IN PARTICOLARE I NOSTRI TRE AWARD VOGLIAMO DARE UN CONTRIBUTO AGLI OPERATORI ED ESSERE LORO VICINI AFFINCHÉ QUESTI MOMENTI DIFFICILI POSSANO ESSERE SUPERATI NEL MIGLIOR MODO POSSIBILE. BUONA LETTURA! ROBERTO ALBANO
DIRETTORE RESPONSABILE E COORDINAMENTO EDITORIALE ROBERTO ALBANO ROBERTO.ALBANO@MEDIAKEY.IT, REDAZIONE@MEDIAKEY.IT COLLABORATORI FABIENNE AGLIARDI | RAUL ALVAREZ | PASQUALE BARBELLA | CLAUDIO BRANCA | LAURA CAMINADA MADELA CANEPA | MAURIZIO ERMISINO | ELISABETTA FLAMINI | HELEN ALBANO | EMANUELE GABARDI | GIANNI MARTINELLI CASTIGLIA MASELLA | MAURO MURERO | CLAUDIO NUTRITO | RICCARDO ROSSIELLO | BARBARA TOMASI | ALESSIA ZAMPANO IMPAGINAZIONE SARA BARILE SARA.BARILE@MEDIAKEY.IT | LUISA PAOLA BASSU LUISA.BASSU@MEDIAKEY.IT COMUNICAZIONE E PR ANNA MENEGHETTI ANNA.MENEGHETTI@MEDIAKEY.IT | UFFICIO COMMERCIALE PIERA PISCOZZI PIERA.PISCOZZI@MEDIAKEY.IT ORGANIZZAZIONE EVENTI: RESPONSABILE ROBERTO ALBANO | PRODUCER ASTRID FIORELLA ASTRID.FIORELLA@MEDIAKEY.IT SIMONA DAGNELLO SIMONA.DAGNELLO@MEDIAKEY.IT | SIMONA SACCONE SIMONA.SACCONE@MEDIAKEY.IT RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DATI ROBERTO ALBANO | AMMINISTRAZIONE/SEGRETERIA COMMERCIALE CARLA OGGIONI CARLA.OGGIONI@MEDIAKEY.IT UFFICIO ABBONAMENTI TIZIANA CERUTTI TIZIANA.CERUTTI@MEDIAKEY.IT STAMPA GALLI THIERRY STAMPA SRL - MILANO | DISTRIBUZIONE G.M.A. SAS | CONSEGNA MATERIALE 20 GG. PRIMA DEL MESE DI COPERTINA Direzione - Amministrazione - Redazione - Pubblicità
Via A. Romilli, 20/8 - 20139 Milano – Tel. 02 52.20.37.1 - Fax 02 55.21.30.37 – E-mail: info@mediakey.it – Sito internet: www.mediakey.tv La testata è registrata presso il Tribunale di Milano, n° 245/18.6.82 - Sped. in Abb. Postale - 45% art. 2 comma 20/b - Legge 662/96-Filiale di Milano. Media Key S.r.l. è iscritta nel Registro Nazionale della Stampa presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Servizio dell’Editoria, Divisione X Legge 5/8/1981 n. 416, Art. 11 con il N° 01397 Vol. 14 - Foglio 769 in data 21/11/84. È inoltre iscritta al ROC n. 29902.
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Mensile professionale di Comunicazione, Media e Marketing Maggio-Giugno 2020 - N. 394-395 - Euro 7
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_ EDITORIALE 21° INTERACTIVE KEY AWARD IN STREAMING
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_ COVER STORY INSIDE: LA CREATIVITÀ E LA CURA
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_ AZIENDA DEL MESE RICOMINCIO DA... WINDTRE
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_ AGENZIA WEB DEL MESE ADACTO E LA ‘DIGITAL EVOLUTION’
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_ FOCUS: MARKETING DI RELAZIONE IL CIBO: UN’ESPERIENZA ‘DA VIVERE’
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_ FOCUS: GREEN COMMUNICATION SIAMO SEMPRE PIÙ SENSIBILI ALLE TEMATICHE AMBIENTALI
COVER STORY
RICOMINCIO DA... WINDTRE IL NUOVO BRAND UNICO WINDTRE NASCE IL 6 MARZO 2020. GLI OBIETTIVI: FACILITARE LE RELAZIONI UMANE E AIUTARCI AD AFFRONTARE LE SFIDE DEL PRESENTE.
INSIDE: LA CREATIVITÀ E LA CURA CON LUCA TARGA, CEO DI INSIDE COMUNICAZIONE, ABBIAMO PARLATO DI ‘CREATIVITÀ IMPRENDITORIALE’ E DI NUOVE SOLUZIONI PER IL BUSINESS DELL’ERA POST-COVID, DI CONVERSION MARKETING, NUMERI E CONCRETEZZA.
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MARKETING DI RELAZIONE GREEN COMMUNICATION NUOVE TECNOLOGIE IL CIBO: UN’ESPERIENZA SIAMO SEMPRE PIÙ QUEL CAMALEONTE DI ‘DA VIVERE’ UNO SMARTPHONE! SENSIBILI ALLE UN REPORT DE L’ECO TEMATICHE AMBIENTALI COME CONTRASTARE DELLA STAMPA HA ANALIZZATO LO SPAZIO CHE WEB, STAMPA, RADIO E TV HANNO DEDICATO LO SCORSO ANNO ALL’INFORMAZIONE ALIMENTARE, IN PRIMO PIANO ANCHE IN TERMINI DI VALORIZZAZIONE DEL MADE IN ITALY.
CRESCE L’ATTENZIONE DEGLI ITALIANI VERSO LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE, ECONOMICA E SOCIALE, COME TESTIMONIATO DALL’OSSERVATORIO SULLA SOSTENIBILITÀ DI ASSIRM.
LA FLESSIONE DELLE VENDITE DI CELLULARI E SMARTPHONE? IMPLEMENTANDO DELLE SOLUZIONI INNOVATIVE E UTILI, AL LIMITE GENIALI E STRAVAGANTI… MA IN ALCUNI CASI DECISAMENTE UN PO’ TROPPO BIZZARRE.
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_ FOCUS: NUOVE TECNOLOGIE QUEL CAMALEONTE DI UNO SMARTPHONE!
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_ CRITEO GLOBAL CHANNEL PARTNER QUERYO, PRIMA TOP AGENCY CERTIFICATA IN ITALIA
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_ SITE BY SITE NASCE YEEA: L’EMPLOYEE ADVOCACY PER I BRAND
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_ ASSOCIAZIONI E COMUNICAZIONE UNA E ASSOREL: L’UNIONE FA LA FORZA
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_ STEMINTHECITY 2020 UN’EDIZIONE VIRTUALE RICCA DI EVENTI
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_ MILANO DIGITAL WEEK 2020 IL FUTURO AUMENTATO DELLA CITTÀ
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_ IAB ITALIA MILANO, CITTÀ TRASFORMATA
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_ 21° INTERACTIVE KEY AWARD LE NOMINATION
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_ L’INDAGINE DOXA IL BICCHIERE MEZZO PIENO
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_ DIGITAL MARKET PIT STOP!
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_ #MKINTERVISTA INNOVARE COGLIENDO LE OPPORTUNITÀ
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_ PRESS, OUTDOOR, PROMOTION & BRAND IDENTITY CAMPAIGN LE CAMPAGNE
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UNA E ASSOREL: L’UNIONE IL FUTURO AUMENTATO DELLA CITTÀ FA LA FORZA CON LA FUSIONE DI UNA E ASSOREL IL MONDO DELLA COMUNICAZIONE HA UNA VOCE ANCORA PIÙ AUTOREVOLE NEI CONFRONTI DEL MERCATO, DELLE ISTITUZIONI E DEL MONDO ASSOCIATIVO.
MILANO DIGITAL WEEK 2020 ACCETTA LA SFIDA DEL LOCKDOWN E CONFERMA IL DIGITALE COME POTENZIALE HABITAT DI CIVILTÀ PER IL FUTURO AUMENTATO CHE CI ATTENDE.
PIT STOP!
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DAL RUOLO DELLA PUBBLICITÀ ALL’ORIENTAMENTO DEI CONSUMATORI NEL LOCKDOWN: LA CRISI PUÒ ESSERE INTERPRETATA COME UNA TEMPORANEA SOSTA AI BOX E NON COME LA FINE DI UNA CORSA.
LE NOMINATION DEL 21° INTERACTIVE KEY AWARD 40 _ BEVANDE E ALIMENTARI
51 _ DISPLAY ADV
41 _ FAMILY LIFESTYLE/ FARMACEUTICI
52 _ MOBILE COMMUNICATION
42 _ TRASPORTO ED ENERGIA
ADACTO E LA ‘DIGITAL EVOLUTION’
53 _ VIRALI
43 _ FINANZA, ASSICURAZIONI,
CREAVANO DIGITAL BRAND COMMUNITY DA 500.000 UTENTI QUANDO ANCORA FACEBOOK NON NE AVEVA NEANCHE UNO, E ADVERGAME PRIMA CHE LA GAMIFICATION DIVENTASSE MAINSTREAM. LA SFIDA DI OGGI? L’EVOLUZIONE DIGITALE – MA NON CHIAMATELA ‘TRANSFORMATION’.
CONSULENZA E RICERCA
44 _ TEMPO LIBERO
54 _ SPOT WEB
55 _ CAMPAGNE INTEGRATE
MULTIMEDIALI 45 _ MEDIA & EDUCATIONAL, P.A. 56 _ CAMPAGNE INTEGRATE DIGITALI 46 _ SITI CORPORATE 57 _ ELETTRONICA, TECNOLOGIA E 47 _ AMBIENTE, CONSUMO
INNOVAZIONE
RESPONSABILE, INIZIATIVE NO PROFIT 58 _ E-COMMERCE WEB E MOBILE 48 _ SOCIAL MEDIA STRATEGY FOOD 59 _ BUSINESS TO BUSINESS 49 _ SOCIAL MEDIA STRATEGY NON FOOD 60 _ BRAND ENTERTAINMENT/ 50 _ DIGITAL PR
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WEBSERIES
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Ore 15:45 di un giovedĂŹ di qualche mese fa:
Per vedere cosa siamo stati capaci di fare quella volta, casestudy.cernutopizzigoni.com Per vedere cosa siamo capaci di fare con voi, info@cernutopizzigoni.com
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media key MAGGIO-GIUGNO 2020 | COVER STORY
INSIDE: LA CREATIVITÀ E LA CURA
LUCA TARGA, CEO DI INSIDE COMUNICAZIONE.
CON LUCA TARGA, CEO DI INSIDE COMUNICAZIONE, ABBIAMO PARLATO DI ‘CREATIVITÀ IMPRENDITORIALE’ E DI NUOVE SOLUZIONI PER IL BUSINESS DELL’ERA POST-COVID, DI CONVERSION MARKETING, NUMERI E CONCRETEZZA. DI CLAUDIO BRANCA
PUÒ LA CREATIVITÀ AIUTARCI A COLMARE LE DISTANZE, E A SANARE LE FERITE CHE L’ERA DEL COVID-19 SI LASCERÀ ALLE SPALLE? È NEI MOMENTI DI CRISI CHE MATURANO LE PIÙ GRANDI OPPORTUNITÀ DI CAMBIAMENTO – E QUESTA CONTEMPORANEITÀ NON È DI CERTO UN CASO.
conoscere da vicino i reparti che la compongono, perché se ti sei sporcato davvero le mani nel fare, allora sarai in grado di distinguere e sapere come nasce un prodotto, un’idea, un progetto. Sposo totalmente, e desidero fare mia, la visione di chi è riuscito a costruire un grande impero in tutto il mondo, vendendo hamburger e patatine fritte. Ricordate il film The Founder? Come diavolo fa un uomo di 52 anni, al tramonto, rappresentante di macchine per frappè, a fondare un impero del fast food con 1.600 ristoranti in 50 Stati, cinque Paesi stranieri e un’entrata annuale che viaggia intorno ai settecento milioni di dollari? Una parola: perseveranza. Niente a questo mondo può sostituire la buona vecchia perseveranza, né il talento – che c’è di più comune degli uomini di talento che non hanno successo? – né il genio – il genio non riconosciuto è ormai un cliché –, l’istruzione nemmeno – visto che il mondo è pieno di cretini istruiti. Soltanto la perseveranza e la determinazione sono onnipotenti. Prima di acquisire Inside mi sono occupato di gestire la catena di supermercati di famiglia, e sono stato manager in grandi gruppi del mondo GDO finché non ho deciso di concentrarmi su una delle mie più grandi passioni: aiutare le aziende a comunicare e a farsi ascoltare dai propri clienti. Per questo ho acquisito Inside, agenzia di comunicazione integrata, marketing e digital strategies divenuta punto di riferimento in Italia per il B2B e vincitrice di 110 premi grazie ai lavori prodotti in soli 15 anni di iscrizioni ai vari concorsi nazionali. Un team creativo, giovane e sempre alla ricerca di nuovi stimoli, 33
In momenti del genere è fondamentale individuare e potenziare i fattori critici per il successo, oltre che per la sopravvivenza, del proprio business. Metodo, numeri e una diversa creatività – più concreta, utile e risolutiva – sono gli elementi fondamentali su cui Luca Targa, CEO di Inside Comunicazione, ci suggerisce di fare leva per una ‘ripresa’ che sia anche ‘rinascita’.
LUCA TARGA, CEO DI INSIDE COMUNICAZIONE. PUÒ PRESENTARSI AI NOSTRI LETTORI E PRESENTARCI LA SUA AGENZIA? CHE COSA VI CARATTERIZZA? CHE COSA VI DISTINGUE? Sono innanzitutto un imprenditore, nato nella scuola dei numeri, amante della creatività e di qualsiasi forma di arte e bellezza – uno che parla la stessa lingua del cliente, che sa quanto siano importanti per le aziende numeri e risultati. La mia formazione deriva dalla scuola di grandi imprenditori e manager, che ho avuto il piacere di conoscere e con i quali ho potuto collaborare. Mi ricordo in particolare la frase di uno di loro: “caro Luca, quando imparerai a riconoscere una persona da come cammina sarai pronto per diventare un buon capitano d’azienda”. Ed è vero: per dirigere un’eccellente agenzia bisogna
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COVER STORY | MAGGIO-GIUGNO 2020 media key
professionisti distribuiti in 9 aree specializzate e 2 sedi nelle città di Milano e Ferrara.
SI DEFINISCE UN AMANTE DELLA CREATIVITÀ, PERCIÒ QUAL È LA SUA VISIONE SULLA CREATIVITÀ? Il momento che stiamo vivendo ci offre la grande opportunità di rimodulare il concetto di creatività – di estenderlo in portata e significato. Possiamo finalmente svincolarlo da un livello squisitamente estetico e intenderlo in senso lato come pensiero e azione che interpretano la realtà. Per capirci, sono creative le aziende che sanno leggere opportunità dove molti vedono solo difficoltà, che hanno menti flessibili e riescono a reinventarsi in poco tempo, valutando le proprie risorse, le proprie capacità ed elaborando nuove soluzioni. In questo periodo abbiamo visto molti esempi di aziende creative e imprese che hanno saputo convertire la propria produzione adattandola al momento, o che hanno trovato nuovi modi di fare impresa (e per salvare la propria impresa), usando la creatività. In questo senso riscopriamo una dimensione della creatività molto meno astratta rispetto a come siamo abituati a intenderla, più ‘utile’ anche in quel senso materiale e immediato che molti, e troppo spesso, non le attribuiscono.
COSA C’È CHE NON VA NEL MODO COMUNE DI INTENDERE LA CREATIVITÀ? PUÒ FARCI QUALCHE ESEMPIO? Non c’è nulla che non vada, ma spesso ci si limita a vederne l’aspetto estetico, quasi come se la creatività assolvesse solo a esigenze di tipo artistico, quando invece si tratta di una vera e propria forma mentis, di un approccio strategico. In fondo, se ci pensiamo bene, al giorno d’oggi tutti noi abbiamo l’opportunità di esprimere il nostro estro creativo, soprattutto grazie alla tecnologia. Quando mandiamo un SMS e costruiamo il messaggio pensando a chi lo riceverà e all’occasione per cui stiamo scrivendo. Quando scattiamo una foto con il nostro smartphone, o giriamo un video, per mostrare al mondo il nostro personale punto di vista – che è certamente diverso da quello di tutte le altre persone che hanno già vissuto un momento simile, e lo hanno già raccontato, ma da una prospettiva differente. La creatività è un modo di essere, uno stile di comunicazione, una chiave di lettura di ciò che ci circonda.
SOPRA, LA CAMPAGNA PER POLYGLASS. SOTTO LA CAMPAGNA PER ALBAPLUS.
UNA ‘CREATIVITÀ IMPRENDITORIALE’ QUINDI – PIÙ VICINA AL PROBLEM SOLVING CHE ALLO SLANCIO DELL’ARTISTA. PUÒ LA CREATIVITÀ AIUTARCI ANCHE A COLMARE LE DISTANZE – E SANARE LE FERITE – CHE L’ERA DEL COVID-19 SI LASCERÀ ALLE SPALLE? La vita può e deve andare avanti anche a un metro di distanza, e le cose che ci rendevano umani prima e caratterizzavano le nostre vite non sono improvvisamente venute meno. Hanno solo bisogno di un modo per essere adattate a questa nuova realtà, scoprendo a volte che le nuove soluzioni possono essere anche più efficaci di quelle a cui eravamo abituati. Prendiamo ad esempio i virtual meeting: quanti stanno sperimentando l’efficacia di uno strumento che permette di ottimizzare tempi e costi, con il pregio di essere più incisivi nell’organizzare le proprie agende e le proprie giornate? Oppure pensiamo alle fiere e agli eventi: oggi la tecnologia ci mette a disposizione soluzioni di ogni tipo, dalle più semplici alle più elaborate, per organizzare eventi virtuali, virtual tour, live streaming, e molto altro, come alternativa a quelle fiere ‘fisiche’ alle quali non potremo partecipare per ancora un po’ di tempo. Si tratta spesso di investimenti che, pur essendo significativi, vengono facilmente ammortizzati nel tempo: gli stessi strumenti potranno essere riutilizzati per organizzare in futuro iniziative analoghe, aggiornabili però con uno sforzo e un costo decisamente inferiori.
È DAVVERO TUTTO COSÌ FACILE? QUALI RESISTENZE INCONTRANO QUESTE NUOVE SOLUZIONI? CHE COSA DOBBIAMO ABBANDONARE #
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SOPRA, LUCA TARGA RITIRA IL PREMIO ‘HALL OF FAME’ AL DODICESIMO PRESS, OUTDOOR & PROMOTION KEY AWARD. SOTTO, A SINISTRA, LA CAMPAGNA PER PASTIFICIO ANDALINI. A DESTRA, LA STRATEGIA SU CUI SI FONDA IL METODO INSIDE CONVERSION MARKETING, CHE PUNTA A CONVERTIRE I VISITATORI IN CLIENTI.
E CHE COSA DOBBIAMO INVECE SCOPRIRE (O RISCOPRIRE) PER RIUSCIRE A ESSERE ‘CREATIVI’ IN QUESTA NUOVA ERA? Molti clienti hanno maturato questa consapevolezza e si stanno organizzando per avviare progetti – anche in tempi brevissimi – che consentano di mettere in piedi veri e propri live show, esperienze virtuali all’interno dell’azienda, ma anche training di formazione per aggior-
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nare i propri clienti e trasmettere loro il proprio know-how, il tutto connettendosi semplicemente dal proprio tavolo di lavoro. La fiducia e il desiderio di affidarsi alla tecnologia stanno inevitabilmente crescendo, e chi ha già scelto di adottarla per la propria azienda ne sta indubbiamente apprezzando i risultati. Un esempio concreto è DHL Express Italy per cui già da qualche anno curiamo il progetto finalizzato a intercettare lead qualificati grazie all’applicazione del potente Metodo Inside Conversion Marketing e proseguito poi con attività di inbound marketing. Se i clienti rinnovano la propria fiducia, vuol dire che le nostre strategie, tradotte in azione, funzionano. Come dicevo all’inizio sono ‘figlio dei numeri’, e sui numeri lavoriamo. Nel senso che il nostro metodo e le nostre iniziative garantiscono il risultato al cliente in termini di ROI e KPI. Se il cliente poi lo desidera andiamo anche oltre, fino a ottimizzare tutto il processo della vendita.
IN COSA CONSISTE IL METODO INSIDE CONVERSION MARKETING? QUAL È L’IDEA? PERCHÉ FUNZIONA? PUÒ FARCI QUALCHE ESEMPIO? Si tratta di un processo di comunicazione digitale integrato che ha come obiettivo la conversione di anonimi utenti in clienti fidelizzati, un metodo vincente per sviluppare strategie di impresa e soluzioni di business capaci di garantire obiettivi di vendita e Lead Generation. Un cliente fidelizzato, infatti, acquista prodotti e servizi dell’azienda e si fa promotore del marchio, contribuendo al miglioramento dei risultati di vendita e generazione di nuovi lead. La strategia su cui è
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COVER STORY | MAGGIO-GIUGNO 2020 media key
IN ALTO A SINISTRA, LA CAMPAGNA PER DHL, A DESTRA LA CAMPAGNA ‘SAPORI DEL DESERTO’. fondato il Metodo Inside Conversion Marketing parte dall’identificazione dei reali bisogni delle Buyer Personas e prevede un processo di analisi e perfezionamento continuo delle attività. Con un unico obiettivo: convertire i visitatori in clienti. Come tutti i metodi o brevetti anche questo è frutto della grande esperienza e dell’ingegno di chi l’ha creato, Inside Lab con i propri tecnici e professionisti, un sapere che custodiamo gelosamente. Anche FAMI (Fabbrica Accessori Mobili Industriali), che dal 1929 si occupa della realizzazione e della fornitura di arredamento industriale consolidando la propria leadership di settore, ha deciso di differenziarsi ed emergere all’interno di un ambiente digitale estremamente competitivo, sviluppando insieme a Inside una strategia di marketing pensata appositamente per la rete. Il progetto, sviluppato dalle aree Inside Strategy e Inside Digital, applica il Metodo Inside Conversion Marketing utilizzando il digital marketing per evidenziare l’importanza del marchio agli occhi del target di riferimento e, ovviamente, per ottenere contatti commerciali di qualità. Molte aziende con le quali collaboriamo stanno sfruttando questo momento proprio per ripensare e dare un nuovo assetto alla propria strategia di comunicazione e marketing, cogliendo l’occasione per consolidare la propria leadership o affermarsi ulteriormente all’interno dei propri mercati attraverso strumenti digital e online. Un altro esempio è SIPA, azienda del Gruppo Zoppas Industries con oltre 30 anni di esperienza nelle tecnologie per la produzione, il riempimento e il confezionamento secondario di contenitori in PET. SIPA ha scelto Inside e sposato il nostro metodo per fare cultura di settore, incrementando così la brand identity dell’azienda e valorizzando il suo impegno nello sviluppo di soluzioni sostenibili. O ancora, Great Lengths, colosso internazionale leader nella produzione e distribuzione di extensions in 50 Paesi, ha coinvolto Inside proprio in questi mesi per affermare e consolidare una struttura comunicativa digitale, coordinando la sede centrale con le 50 countries
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con l’obiettivo di uniformare la comunicazione dell’azienda e dare vita a un tono di voce coerente che rappresenti globalmente Great Lengths nel mondo, identificando e strutturando anche logiche di lavoro e di gestione del business condivise tra tutti i Paesi. Con Orthofix invece, azienda nata negli anni ‘80 a Verona e oggi conosciuta in tutto il mondo grazie alle ricerche scientifiche del prof. Giovanni De Bastiani in campo ortopedico, la collaborazione è ormai consolidata, e anche quest’anno l’azienda ha riconfermato Inside come partner di comunicazione digitale per cinque dei propri settori aziendali: Pediatric & Limb Reconstruction, Foot & Ankle, Trauma, Abs, Academy.
QUAL È IL VALORE AGGIUNTO DEL VOSTRO APPROCCIO PER CHI, COME I VOSTRI CLIENTI, SI TROVA ALL’INIZIO DEL LUNGO E INCERTO PERCORSO VERSO LA NUOVA NORMALITÀ? CHE COSA PUÒ INSEGNARCI QUESTO MOMENTO DI CRISI? Un approccio concreto, basato sui numeri, in cui sono i dati a guidare la strategia e i risultati a definire eventuali correzioni o aggiustamenti in corso d’opera, grazie a un monitoraggio costante. Ciò consente di ottimizzare gli investimenti, valutando l’opportunità di incrementarli o rimodularli a seconda degli obiettivi di volta in volta raggiunti. La nostra partnership con il cliente inizia con la condivisione di KPI, il ritorno dell’investimento e la garanzia del risultato. Ogni decade vive almeno una grande crisi, esito di grandi cambiamenti (si pensi alle Twin Towers nel 2001 o al fallimento Lehman Brothers nel 2008 le cui conseguenze si sono protratte fino al 2013), e anche quello che stiamo vivendo è un grande cambiamento: dobbiamo essere pronti ad adattarci, ricercando flessibilità e sviluppando un’organizzazione in grado di assecondare queste trasformazioni repentine, per ripartire più forti e rinnovati. Le difficoltà si presentano a tutti, ma la differenza si fa decidendo se le vogliamo considerare alibi o opportunità. La creatività può aiutarci in questo. MK
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media key MAGGIO-GIUGNO 2020 | AZIENDA DEL MESE
RICOMINCIO DA... WINDTRE IL NUOVO BRAND UNICO WINDTRE NASCE IL 6 MARZO 2020. GLI OBIETTIVI: FACILITARE LE RELAZIONI UMANE E AIUTARCI AD AFFRONTARE LE SFIDE DEL PRESENTE. DI CLAUDIO BRANCA
ISABELLA MATERA, HEAD OF CORPORATE & DIGITAL COMMUNICATION DI WINDTRE.
FEDERICA MANZONI, HEAD OF COMMERCIAL COMMUNICATION DI WINDTRE.
MENTRE IL DISTANZIAMENTO SOCIALE METTEVA ALLA PROVA LE NOSTRE ABITUDINI E LA NOSTRA CAPACITÀ DI SALVAGUARDARE LE RELAZIONI PIÙ IMPORTANTI IN UN MOMENTO DI PROFONDA DISCONNESSIONE, UN NUOVO BRAND SI È AFFACCIATO SUL MERCATO DELLA TELEFONIA INTEGRATA FISSA E MOBILE.
tutti, nello stesso momento, ci siamo trovati di fronte a uno scenario sconosciuto. In questo contesto, la forza di WINDTRE è stata quella di perseguire fino in fondo i propri valori, dimostrando di essere un brand capace di stare al fianco delle persone, supportandole nelle sfide del presente – anche quelle di un presente così inaspettato e di una ‘nuova normalità’ che stiamo tutti imparando a conoscere. Questo è avvenuto in comunicazione, per esempio, con uno spot che abbiamo realizzato interamente da remoto raccontando una storia vicina alla quotidianità che si stava vivendo: quella del compleanno di un bambino, festeggiato inevitabilmente a casa, ma pur sempre insieme a familiari e amici grazie alla tecnologia. Ad accogliere la sfida di dirigere uno spot interamente da casa, in soli cinque giorni, è stato il regista Marco Bellone, che per l’occasione ha anche svolto il ruolo di direttore della fotografia e quello di attore, insieme alla sua famiglia. Tutti gli altri protagonisti del cast hanno partecipato alle riprese senza mai lasciare l’abitazione, utilizzando i propri device e la rete WINDTRE. Inoltre, la nostra azienda ha avviato numerose iniziative concrete a supporto della comunità, come le donazioni alla Croce Rossa Italiana e alle strutture ospedaliere. Oppure il progetto ‘Studiare Connessi – Un nuovo modo di fare scuola’, realizzato con Microsoft Italia e La Fabbrica per supportare la didattica a distanza, e il numero verde avviato insieme a Senior Italia Feder-
La sua missione è di strettissima attualità: facilitare le relazioni umane, mettere la tecnologia di una rete ‘Top Quality’ al servizio delle persone e farci sentire tutti ‘molto più vicini’. Una sfida importante, raccontata dalle voci di Isabella Matera – Head of Corporate & Digital Communication – e Federica Manzoni – Head of Commercial Communication – di WINDTRE.
IL NUOVO BRAND UNICO WINDTRE ENTRA IN SCENA IN UN MOMENTO MOLTO PARTICOLARE DELLA NOSTRA STORIA RECENTE. UN PERIODO DI GRANDE TRASFORMAZIONE PER LE NOSTRE ABITUDINI, PER IL NOSTRO MODO DI VIVERE LE RELAZIONI E GLI AFFETTI, DI COMUNICARE E DI SOCIALIZZARE NEL QUOTIDIANO. COME AVETE VISSUTO E INTERPRETATO QUESTO MOMENTO? COME DIALOGA LA NUOVA IDENTITÀ DI WINDTRE, AZIENDA GUIDATA DA JEFFREY HEDBERG, CON LA NASCENTE ‘NUOVA NORMALITÀ’? ISABELLA MATERA: Il nuovo brand è stato lanciato il 6 marzo, pochi giorni prima che venisse annunciato il lockdown. Improvvisamente,
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AZIENDA DEL MESE | MAGGIO-GIUGNO 2020 media key
Anziani e a SIPEM SoS per offrire supporto psicologico agli anziani che vivono soli.
IN TERMINI DI COMUNICAZIONE QUALI SONO LE RICADUTE DI UN POSIZIONAMENTO VALORIALE COSÌ FORTE, E DI UN PURPOSE COSÌ NETTO E ‘UMANO’? ISABELLA MATERA: Al centro di ogni nostra comunicazione c’è il ruolo del brand WINDTRE come ‘Human Network Builder’, abilitatore delle connessioni umane, attraverso i migliori prodotti, servizi di elevata qualità e tecnologie innovative. Ma anche, e soprattutto, attraverso la ‘Top Quality Network’, una rete nata per unire le persone, con una forte attenzione ai valori di accessibilità e di inclusività. L’obiettivo del brand WINDTRE è, infatti, quello di dare a tutti la possibilità di eliminare le distanze, siano esse fisiche o emotive. Da qui il claim del marchio, ‘Molto più vicini’, che chiude ogni nostro spot.
E PER QUANTO RIGUARDA GLI ALTRI TOUCHPOINT? COME CAMBIA A LIVELLO OMNICHANNEL IL CUSTOMER JOURNEY? QUALE SARÀ IL RUOLO DEI CANALI DIGITALI E DELL’ESPERIENZA ONLINE? ISABELLA MATERA: Le parole ‘Molto più vicini’ sono l’inizio di una relazione con le persone: sono una promessa da mantenere con coerenza e consistenza, attraverso tutta la customer experience. Anche nel corso degli ultimi mesi il racconto del brand è stato trasversale, e ha coinvolto canali digitali e fisici. Cito come esempio l’iniziativa ‘WinBirthday’, un contest digitale che ha permesso ai più piccoli di ricevere gli auguri di compleanno direttamente dai brand ambassador di WINDTRE, Rosario Fiorello e Fabio Rovazzi. Ma anche le campagne lanciate sui social per mettere in contatto i nostri clienti direttamente con i punti vendita, senza dover uscire di casa. In generale, la rapida accelerazione digitale vissuta in questo periodo ha ridefinito i CON LA NASCITA DEL BRAND UNICO WINDTRE, SPAZI INTERNI, ARREDI E VETRINE SONO STATI RINNOVATI PER RENDERLI PIÙ ACCOGLIENTI, TECNOLOGICI E ACCESSIBILI.
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concetti di tempo e spazio: il brand deve saper essere sempre presente, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Inoltre occorre pensare a spazi fisici e digitali sempre più ibridi, con attenzione alla sicurezza e alle tecnologie all’avanguardia nel luogo fisico, senza tralasciare gli aspetti della relazione e del contatto umano nel luogo digitale.
A PROPOSITO DI QUESTO: CHE COSA VIVRÀ DI DIVERSO UN CLIENTE NEI VOSTRI SPAZI FISICI? FEDERICA MANZONI: La nascita del brand unico WINDTRE è stata accompagnata anche dal rinnovo e dalla modernizzazione di tutti i touchpoint, in primo luogo la rete dei punti vendita, diffusa capillarmente sul territorio e, da sempre, uno dei nostri asset più importanti. Il nuovo concept, ideato con la collaborazione dello studio PCMV, ha interessato gli spazi interni, gli arredi, la piattaforma di comunicazione e le vetrine, ed è nato con l’intento di rendere i nostri ambienti ancora più accoglienti, tecnologici e accessibili. Nei nostri negozi, è possibile provare gli ultimi modelli di smartphone e le nuove tecnologie, sperimentare la qualità della nostra rete fissa nell’angolo casa, ricaricare il proprio smartphone e ricevere assistenza dal nostro staff. Il tutto, in un contesto sicuro, confortevole e green, grazie ai dispositivi per il monitoraggio della qualità dell’aria, e a un arredo partecipativo e inclusivo. La comunicazione è perlopiù digitale e si avvale di una piattaforma di monitor connessi tra loro che offrono un palinsesto di animazioni e contenuti video coordinati e gestiti dai nostri headquarter in remoto. In molti negozi abbiamo predisposto anche un angolo business, per servire i clienti con partita IVA, che hanno bisogno di soluzioni adatte alla propria professione. In ambito advertising supportiamo la rete di vendita con campagne di affissioni e stampa locali che mettono al centro i nostri addetti, il nuovo layout e le nostre offerte fisse e mobili, con l’intento di comunicare localmente il restyling e l’accessibilità delle nostre soluzioni consumer e business in linea con il valore di vicinanza al cliente. Vicinanza che abbiamo voluto manifestare anche con il lancio del servizio di delivery, che permette di scegliere da casa l’offerta più adatta
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SOPRA, LO SPOT REALIZZATO INTERAMENTE DA REMOTO DAL REGISTA MARCO BELLONE. SOTTO, UN’IMMAGINE DELLA CAMPAGNA PER WINDAY, IL PROGRAMMA DEDICATO AI CLIENTI WINDTRE, E UN FRAME DELLA CAMPAGNA PER L’OFFERTA ‘CUBE LARGE’. alle proprie esigenze e di ricevere a domicilio Sim, tablet o dispositivi di mobile broadband.
WINDTRE È IN ONDA, IN QUESTI GIORNI, CON LA NUOVA CAMPAGNA ESTIVA. PUÒ PARLARCI DI QUESTO PROGETTO? FEDERICA MANZONI: Con la campagna estiva di WINDTRE, diretta da Gabriele Muccino, proseguiamo nel racconto del posizionamento ‘Human Network Builder’ del marchio, capace di porsi come facilitatore delle relazioni umane, supportando le persone ogni giorno nelle sfide del presente attraverso una tecnologia inclusiva, accogliente e totalmente accessibile. Negli ultimi mesi abbiamo sperimentato modalità innovative di condivisione e comunicazione, la tecnologia ci ha permesso di mantenere vive le nostre relazioni con la famiglia, gli amici, i com-
pagni di scuola, i colleghi e di continuare a coltivare le nostre passioni per rimanere ‘molto più vicini’. Le nostre nuove abitudini digitali si stanno oggi consolidando in una nuova ‘normalità’ perché abbiamo scoperto la bellezza e la facilità di restare uniti anche a distanza e siamo sempre più consapevoli che una connettività stabile, performante e affidabile sia uno strumento fondamentale. Con il nuovo spot Tv, attualmente in onda sulle principali reti televisive nazionali, abbiamo voluto proprio raccontare la possibilità di portare con sé il proprio mondo anche in vacanza, grazie ai servizi di connettività mobile offerti da WINDTRE sulla ‘Top Quality Network’. La bambina protagonista e la sua famiglia sono in procinto di partire per il mare, ma grazie all’offerta ‘Cube Large’ possono facilmente portare nella loro casa di vacanza i film e i cartoni animati che amano, la musica ‘da ballare’, e continuare a chiacchierare anche a distanza con il simpatico vicino di casa, il nostro brand ambassador Rosario Fiorello che appare in scena con il suo cane Lao. Con il lancio delle campagne di prodotto introduciamo inoltre il tema dell’accessibilità. Le offerte WINDTRE infatti sono soluzioni di alta qualità che poggiano su una rete ad altissime prestazioni ma restano accessibili e convenienti. La soluzione ‘Cube Large’ mette infatti a disposizione 100 Giga di traffico mobile al costo di 12,99 euro al mese, con la funzionalità ‘Easy Pay’, e dà la possibilità di avere il dispositivo WiFi portatile ‘WebCube.4G+’ incluso offrendo un supporto concreto nella gestione della quotidianità.
ACCANTO ALLE CAMPAGNE COMMERCIALI E DI BRAND, ABBIAMO VISTO ANCHE UNA SERIE DI BREVI SPOT LEGATI ALL’INIZIATIVA WINDAY. PUÒ SPIEGARCI DI CHE COSA SI TRATTA? FEDERICA MANZONI: WINDAY è il programma esclusivo e totalmente gratuito con cui WINDTRE conferma la sua vicinanza alla customer base. Ogni giorno, accedendo all’app WINDTRE, è possibile ricevere sconti e coupon, anche per la visione di film e contenuti on demand, vincere ricariche telefoniche e partecipare all’estrazione di premi di valore, tra cui automobili e scooter. Nel mese di maggio l’iniziativa è stata supportata da una campagna Tv fatta di formati brevi, da 7 e da 10 secondi, pianificati tutti fuori break sulle maggiori emittenti. L’obiettivo principale è stato quello di raccontare la molteplicità dei vantaggi WINDAY e il posizionamento ‘Human Network Builder’ del brand WINDTRE. MK
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ADACTO E LA ‘DIGITAL EVOLUTION’ CREAVANO DIGITAL BRAND COMMUNITY DA 500.000 UTENTI QUANDO ANCORA FACEBOOK NON NE AVEVA NEANCHE UNO, E ADVERGAME PRIMA CHE LA GAMIFICATION DIVENTASSE MAINSTREAM. LA SFIDA DI OGGI? L’EVOLUZIONE DIGITALE – MA NON CHIAMATELA ‘TRANSFORMATION’. DI CLAUDIO BRANCA ANDREA CINELLI, CO-FOUNDER DI ADACTO, È AL CENTRO DELL’INNOVAZIONE DIGITALE... PRATICAMENTE DA QUANDO IL DIGITALE ERA ANCORA NUOVO. COM’È NATA ADACTO E COME SI È EVOLUTA NEL TEMPO? Adacto è nata più di 20 anni fa in uno scenario entusiasmante per la comunicazione digitale. Era il 1998, l’internet che oggi conosciamo muoveva appena i primi passi, ma già si pensava alle potenzialità della Rete come mezzo di comunicazione. L’agenzia si sviluppa fin da subito a partire da un modello organizzativo molto originale basato sulla contaminazione e condivisione delle conoscenze e sull’approccio umanistico alla tecnologia. Questa visione ci consentiva di trasformare input e brief spesso abbastanza generici in progetti e soluzioni evolute, in termini di strategia, creatività e innovazione applicativa. La vera storia di Adacto comincia in realtà alla soglia del 2000, quando pubblicammo il nostro primo sito, che piacque così tanto da farci notare e chiamare anche dalle grandi aziende. Vincemmo le nostre prime gare importanti con ERG e Sammontana (con le quali lavoriamo ancora oggi), in uno scenario che è sempre stato estremamente competitivo. Anche per questo puntammo sugli advergame, che in quel momento erano una novità assoluta e consentivano di sintetizzare alcuni aspetti tipi del nostro pensiero: engagement, raccolta dati profilati, tecnologie cutting edge. Utilizzavamo le dinamiche di relazione – che in seguito sono confluite nei social network – creando degli ambienti dove, oltre a comunicare il prodotto e la marca, rispondevamo al bisogno delle persone di comunicare attraverso la Rete. Abbiamo costruito community numerose e partecipate, in qualche caso anche 500mila, per clienti come ERG, Sammontana, Sony, Siemens ecc. E il vero valore che proponevamo ai nostri clienti, cosa che allora non era affatto scontata, stava proprio nella relazione con queste community e nei dati che raccoglievamo. Le community erano una fonte di informazioni strategiche che potevano essere riportate in logiche di prodotto, aiutando le aziende a intercettare meglio i bisogni e gli orientamenti dei propri clienti, mettendoli al centro dell’evoluzione del brand.
PER METTERE TUTTO IN PROSPETTIVA, STIAMO ANCORA PARLANDO DEGLI ‘ANNI ZERO’? CONSIDERANDO CHE FACEBOOK È NATA NEL 2004, UN APPROCCIO DEL GENERE DEVE ESSERE STATO DECISAMENTE DI ROMPENTE... Sì, stiamo ancora parlando dei primi anni 2000. Erano progetti fortemente innovativi, e la metà delle case history di marketing interattivo di quegli anni erano nostre. Se andavi a sentire una lezione all’Università, o ascoltavi la radio, magari si parlava dei nostri progetti: per noi rappresentavano una testa di ponte importantissima per portare un approccio strategico di ampio respiro e posizionare l’agenzia come partner per l’innovazione digitale. Un posizionamento che ci ha accompagnato in tutti questi anni e che si basa su una forte competenza e padronanza delle principali tecnologie. Ricordo che la capacità di
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ANDREA CINELLI, CO-FOUNDER DI ADACTO. sintetizzare le ragioni del business e della comunicazione con il feed tecnologico è uno dei nostri tratti distintivi, fin dai tempi in cui fummo ‘adottati’ da Macromedia, per poi lavorare direttamente per Adobe, di cui siamo partner e profondi conoscitori delle soluzioni dedicate alla customer experience e in particolare di Adobe AEM.
IL VOSTRO APPROCCIO AL DIGITALE È CAMBIATO RISPETTO ALLE ORIGINI, O QUESTO MIX DI STRATEGIA E CURA PER IL CONTENUTO, DI TECNOLOGIA E UMANESIMO, FA ANCORA PARTE DEL VOSTRO ESSERE ‘SERIOUSLY DIGITAL’? Noi crediamo che sia proprio il nostro approccio a fare la differenza. Essere affidabili, orientati al risultato, consistenti. Siamo seri, ma non seriosi, competenti, ma non noiosi o pedanti. Ci piace vederci ancora come dei ‘meccanici’, di quelli che vanno col cacciavite a regolare il carburatore, sporcandosi le mani. Crediamo fortemente che le agenzie siano al ‘servizio’ delle aziende e non viceversa e che sia fondamentale mettere al centro i bisogni dei nostri clienti. È un approccio realistico e solido, professionale e misurato in termini di business. A volte ci dicono che i nostri progetti sono ‘pesanti’, ma è perché – restando nella metafora – noi mettiamo le mani nel motore. Per affrontare le cose nella loro reale complessità servono consapevolezza e competenze: solo così possiamo davvero semplificare, magari facendo emergere dei temi che l’azienda non ha ancora affrontato. La vera natura del digital è essere ‘meta’, un media e un contenitore uni-
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AGENZIA WEB DEL MESE | MAGGIO-GIUGNO 2020 media key
SOPRA, CORSALAND, IL PROGETTO DI COMUNICAZIONE INTERNA PER I DIPENDENTI IN OCCASIONE DEL LANCIO DELLA NUOVA OPEL CORSA. SOTTO, UN PROGETTO PER GENERALI (A SINISTRA) E QUELLO PER MSC FOUNDATION (A DESTRA).
versale, lo spazio in cui le cose accadono. Il nostro lavoro è aiutare le aziende a farle accadere. Anche per questo parliamo poco di noi e siamo così poco autoreferenziali. Non è solo una questione di stile: credo che il ‘non apparire’ sia la grande sfida per il digitale oggi.
A PROPOSITO DI QUESTO RUOLO DI FACILITAZIONE, QUAL È IL VOSTRO APPROCCIO AL DIGITAL NELLE SUE APPLICAZIONI INTERNE ALL’AZIENDA, COME LE RISORSE UMANE, IL CHANGE MANAGEMENT E LA COMUNICAZIONE INTERNA? Noi abbiamo da sempre portato la prospettiva del consumatore ‘esterno’ anche nelle applicazioni ‘interne’ alle aziende, perché, in fondo, abbiamo a che fare con le stesse persone, con gli stessi ‘umani’. Non esiste distinzione tra un cliente e un dipendente: usano i medesimi strumenti, le stesse interfacce e hanno le stesse aspettative nel momento in cui interagiscono con il digitale e attraverso di esso, con paradigmi comportamentali che, almeno in parte, sono assolutamente convergenti. Per questo, il nostro approccio progettuale non può che essere convergente. Molto spesso il problema non è strettamente legato semplicemente alla tecnologia, quanto al fatto che il focus culturale dell’azienda è più lento a evolversi rispetto alle abitudini dei suoi dipendenti, intesi come individui e non soltanto come prestatori d’opera. Dobbiamo considerare i processi di cambiamento nelle aziende come processi di adeguamento sia della parte tecnologico-infrastrutturale sia della parte culturale. E non possiamo pensare di fare semplicemente ‘digital transformation’. Abbiamo abolito questo termine dal vocabolario dell’agenzia, ed è da tempo che diciamo che la digital transformation è un miraggio: in azienda non si fanno rivoluzioni, ma evoluzioni. Intendo dire che l’adattamento delle aziende, esattamente come quello delle persone, ha i suoi tempi naturali. È un discorso valido tanto dal punto di vista tecnologico quanto da quello culturale. Per noi le aziende sono organismi e le persone... sono persone! Aziende e persone devono evolversi di pari passo, in sinergia, all’interno di uno spazio condiviso. Le une e le altre si confrontano con un ecosistema esterno che richiede un continuo
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processo di evoluzione, e con un habitat interno che deve essere progettato e riprogettato di continuo per supportare una crescita a un passo sostenibile – lento, se necessario. È importante restituire alle persone quel tempo che loro non riescono più a darsi, anche in termini di formazione e di training. Il nostro approccio è di accompagnamento lento, ma orientato a un cambiamento solido.
COME SI RIFLETTE QUESTO APPROCCIO SULLA VOSTRA STRUTTURA? Qualcuno ha detto che siamo come i Navy Seals. Siamo specializ-
LA PROGETTAZIONE DEL DESIGN SYSTEM PER SACE-SIMEST E LA SUA APPLICAZIONE SU UN PRODOTTO FINANZIARIO.
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media key MAGGIO-GIUGNO 2020 | AGENZIA WEB DEL MESE A SINISTRA, DUE PROGETTI AUTOMOTIVE: LA REVISIONE DELLA UX/UI PER ALCUNE DELLE PRINCIPALI AREE DI QUATTRORUOTE, E APRILIA PER IL GRUPPO PIAGGIO. tanto i bisogni impliciti quanto quelli espliciti, mettendo l’individuo, i suoi bisogni e i suoi paradigmi al centro. In questo modo possiamo superare le divisioni, che nella realtà sono fittizie, tra i diversi ambiti di specializzazione agendo su uno scenario più ampio per dare il massimo valore al nostro cliente.
E IL VOSTRO APPROCCIO FUNZIONA? QUALI RISULTATI PORTA?
zati, ma non ci comportiamo come specialisti. È vero, ognuno di noi ha un suo ambito di competenza specifico su cui è ‘ben addestrato’, ma il gruppo ha molte competenze distribuite, e tutti si prestano a fare quanto necessario per portare a casa la missione. La forza del gruppo non è data solo dalla somma delle singole specializzazioni, ma dalle trasversalità che ci rendono incredibilmente efficaci e resilienti nelle complessità. La visione convergente di cui abbiamo parlato prima è il segreto della nostra efficacia e ciò che ci consente di muoverci tra i progetti di UX/UI, lo sviluppo applicativo su piattaforme enterprise e la produzione dei contenuti. Quando affrontiamo un progetto il nostro obiettivo è rispondere ai bisogni: per noi è indifferente che lo scenario sia quello della comunicazione rivolta al cliente o quello di un progetto rivolto ai dipendenti di un’azienda. Dal punto di vista consulenziale abbiamo un problema da comprendere, una soluzione da progettare e realizzare, e un pubblico che ne deve beneficiare. Internamente, a supporto del nostro approccio, abbiamo sviluppato un framework metodologico che si chiama Fusion Process Management, e che vuole rispondere alla necessità di governare in modo strutturato progetti e processi complessi, con l’approccio smart che da sempre ci contraddistingue. Mettiamo insieme un Gannt con un Kanban per intenderci – il waterfall con l’agile. Esternamente questo si traduce in una capacità di problem solving in grado di guardare alla richiesta del nostro cliente a 360°, analizzando
Con vent’anni di attività alle spalle ne potrei citare molti. Corsaland per esempio, realizzato in collaborazione con MRM, è un progetto di comunicazione interna e di engagement dei dipendenti Opel, a supporto del lancio della nuova Opel Corsa. Al di là del progetto in sé, che ci riporta al tema iniziale del gaming, quello che mi interessa è proprio l’approccio che abbiamo adottato: per coinvolgere i dipendenti non abbiamo riproposto le solite logiche ‘aziendali’, ma abbiamo messo a frutto tutta la nostra esperienza nel mondo consumer, facendo convergere l’efficacia di un engagement realmente centrato sulle persone con gli obiettivi di un progetto rivolto a una audience interna. L’efficacia del nostro approccio è dimostrata dalla ricerca di Lundquist ‘Positioning of Italian companies in .trust 20192020’. La ricerca ha valutato le aziende italiane in funzione della loro capacità di bilanciare sul digitale una narrazione coinvolgente e distintiva con la ‘sostanza’ e le ha classificate attribuendo tre livelli alle più virtuose: ‘Gold’, ‘Silver’ e ‘Bronze’. Per motivi diversi, siamo oggi ingaggiati da tutte e quattro le aziende posizionate nel settore ‘Gold’: Terna, Generali, Eni ed Acea (con Areti). Tra le ‘Silver’ abbiamo ERG e tra le ‘Bronze’ abbiamo il Gruppo Piaggio e Amplifon. Noi ci consideriamo dei trequartisti: ‘cuciamo tra le linee’. Grazie alla nostra distribuzione di competenze, riusciamo a dialogare all’interno delle aziende con tutti, sviluppiamo progetti strategicamente e tecnologicamente complessi, abilitando l’evoluzione dell’azienda. Sono la nostra cultura e il nostro approccio, prima che le nostre competenze, a permetterci di fare tutto questo. Fa parte del nostro Dna ed è probabilmente il più grande valore che proviamo a trasmettere ai nostri clienti: il potenziale dell’evoluzione digitale. MK
SOPRA, IL PROGETTO PER SANT’ANNA. A DESTRA, IL LAVORO PER TERNA.
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FOCUS | MAGGIO-GIUGNO 2020 media key
Marketing di relazione
MAURO MURERO GIORNALISTA. COLLABORA CON NUMEROSE TESTATE SPECIALIZZATE IN MARKETING E COMUNICAZIONE D’IMPRESA E CON PERIODICI FINANZIARI GENERALISTI.
IL CIBO: UN’ESPERIENZA ‘DA VIVERE’ UN REPORT DE L’ECO DELLA STAMPA HA ANALIZZATO LO SPAZIO CHE WEB, STAMPA, RADIO E TV (CITATI IN ORDINE DI POSIZIONAMENTO NEL RANKING) HANNO DEDICATO LO SCORSO ANNO ALL’INFORMAZIONE ALIMENTARE, TEMATICA DI PRIMO PIANO ANCHE IN TERMINI DI VALORIZZAZIONE DEL MADE IN ITALY.
UN MOMENTO DEL FESTIVAL DEL GIORNALISMO ALIMENTARE DI TORINO, CHE HA FATTO DA CORNICE ALLA PRESENTAZIONE DEL ‘RAPPORTO SULL’INFORMAZIONE ALIMENTARE NEI MEDIA ITALIANI’ REALIZZATO DA L’ECO DELLA STAMPA.
Secondo un detto popolare che era tornato d’attualità ai tempi di Expo Milano, quando l’Italia era nota in tutto il mondo come il Bel Paese (definizione che speriamo sia ancora valida e ci riporti presto ad attirare turisti da ogni parte del mondo), l’enogastronomia è la seconda ragione – alle spalle del patrimonio artistico – per cui gli stranieri vengono a visitare la Penisola… ma la prima in assoluto per cui ci vogliono tornare! Un concetto che sembra essere ben chiaro ai media nazionali, visto che durante lo scorso anno solare la televisione, la stampa, il web e la radio si sono complessivamente occupati per 1.373.312 volte dell’argomento ‘cibo’. Il dato è emerso dalla prima edizione del ‘Rapporto sull’informazione alimentare nei media italiani’, recentemente realizzato da L’Eco della Stampa (storica società italiana leader nei campi del media intelligence e delle rassegne stampa) al fine di misurare l’impatto dei temi alimentari sui media, intercettare gli argomenti più discussi e analizzare le modalità di informazione. Frammentando più nel dettaglio il dato complessivo citato in precedenza si evince una netta predominanza del web (poco meno di 730mila ‘citazioni’, ovvero oltre la metà del totale), seguito dalla stampa, dalla radio e dal ‘fanalino di coda’ televisione (meno di 31mila citazioni). Se per la radio e la Tv l’andamento nel corso dell’anno è stato sostanzialmente costante, per quanto concerne web e stampa il picco di informazioni fornite ai consumatori sul tema del cibo si è registrato in autunno, più specificamente nel mese di ottobre, in coincidenza con le numerose pubblicazioni relative al Rapporto Unicef 2019 su ‘Bambini, cibo e nutrizione’ (di cui la Rete ha ‘parlato’ molto) e con eventi come la mostra di Steve McCurry dedicata al Food a Forlì, che ha ottenuto ampia eco sulla stampa. Correlando gli aspetti strettamente statistici a un tema fondamentale (e lo sarà ancora di più quando il Sistema Paese dovrà trovare il modo di riprendersi dopo la tragica prima parte del 2020) come quello della valorizzazione del made in Italy, va anche precisato che nel 2019 il cibo ha rappresentato il 13,5% dell’informazione complessiva legata alla suddetta tematica. Inoltre, la generale e crescente sensibilità verso il concetto di reale sostenibilità ha consentito al tema dello spreco alimentare di iniziare a farsi spazio tra i contenuti trattati. Come sottolinea Guia Beatrice Pirotti, docente presso SDA Bocconi e coordinatrice del Master of Management in Food & Beverage, “un primo aspetto socialmente interessante è che il cibo ‘si vive’: diventa esperienza e fa parte della vita di tutti i giorni non più come consumo semplicemente funzionale – il doversi nutrire – ma anche e soprattutto come bene esperienziale, in grado di aggregare le persone. Si registra una compartecipazione sempre più vissuta tra utente finale e aziende, fino alla co-creazione di cibi e bevande. Il consumatore vuole dire la sua, non sta più solo a guardare cosa fanno le aziende del food & beverage: sempre più spesso vuole esprimere un parere, essere coinvolto già nella fase di ideazione del prodotto. Diventa di fatto un ‘consum-attore’ e le aziende utilizzano i social o le community online per promuovere nuove idee e nuovi prodotti, ascoltando proprio quello che è stato affermato dall’utente finale”.
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Green Communication
BARBARA TOMASI GIORNALISTA E REDATTRICE, COLLABORA CON TESTATE OFFLINE E ONLINE DI COMUNICAZIONE, MARKETING E GRANDE DISTRIBUZIONE SPECIALIZZATA E NON.
SIAMO SEMPRE PIÙ SENSIBILI ALLE TEMATICHE AMBIENTALI CRESCE L’ATTENZIONE DEGLI ITALIANI VERSO LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE, ECONOMICA E SOCIALE, COME TESTIMONIATO DALL’OSSERVATORIO SULLA SOSTENIBILITÀ DI ASSIRM.
È DATATA MAGGIO 2020 LA SECONDA EDIZIONE DELLA RICERCA ‘ITALIANI E SOSTENIBILITÀ’, A CURA DELL’OSSERVATORIO SULLA SOSTENIBILITÀ DEL CENTRO STUDI ASSIRM.
A distanza di un anno dalla prima wave, l’Osservatorio sulla Sostenibilità guidato dal Centro Studi Assirm ha presentato a maggio, in pieno lockdown, la seconda edizione della ricerca ‘Italiani e sostenibilità’ svolta a fine 2019 su un campione di 1000 casi, rappresentativo della popolazione italiana. L’indagine monitora l’attenzione e l’impegno di cittadini e imprese sul tema a fornire nuove chiavi interpretative, mostrando l’evolversi della situazione con periodicità annuale. La ricerca considera tre ambiti di cruciale interesse, rappresentati dalla sostenibilità ambientale, dalla sostenibilità economica e dalla sostenibilità sociale. Con sostenibilità ambientale si intende l’insieme dei fattori e delle pratiche che contribuiscono alla qualità dell’ambiente a lungo termine. La sostenibilità economica è la capacità di generare occupazione e reddito di qualità per la popolazione al fine di promuovere una crescita economica sicura; per sostenibilità sociale si intende la promozione paritaria del benessere umano (come sicurezza, salute, istruzione, giustizia...). Rispetto ai dati di un anno fa, i risultati evidenziano un cambiamento nel modo di percepire e vivere il fenomeno. Per quanto riguarda la sostenibilità ambientale, aumenta la sensibilità verso una maggiore tutela dell’ambiente a supporto dello sviluppo edilizio (82%) e della crescita industriale (73%), in chiave economica cresce la necessità di un mercato più sostenibile, equo e solidale (77%), mentre a livello sociale benessere (74%) e pari opportunità (73%) sono le nuove parole chiave. In termini di priorità, secondo l’opinione pubblica è urgente puntare su ambiente (21%), energia (19%) e sviluppo (11%). Preoccupa molto la questione inquinamento e aumenta il problema della mobilità, mentre sembra meno rilevante un’azione immediata legata all’alimentazione (6%), alla casa (4%) e al turismo (2%). Analizzando poi l’interesse e l’impegno percepiti dagli intervistati emerge una chiara insoddisfazione derivata molto probabilmente dalle grandi aspettative createsi dopo l’arrivo di Greta Thunberg e dei movimenti ‘Fridays for future’, nati su ispirazione della giovanissima attivista svedese. Sicuramente gli interpellati considerano l’impegno effettivamente dedicato al problema non all’altezza della sua gravità, registrando più una reazione emotiva che una vera e propria iniziativa concreta. Molta delusione anche verso le istituzioni per la scarsa applicazione di quanto stabilito nei documenti e negli appuntamenti internazionali sul tema. Insomma: se ne parla tanto ma si sta concretizzando poco o nulla. Ultima ma non meno importante, l’informazione. Se in chiave quantitativa sembra ridursi il divario informativo almeno per ciò che riguarda il tema della sostenibilità ambientale, grazie anche ai grandi eventi mondiali e all’ampia risonanza ottenuta su media e social network, in chiave qualitativa i dati restano molto critici. Oltre un italiano su due dichiara infatti che le informazioni disponibili non sono sufficientemente corrette, trasparenti e affidabili. “Questo Osservatorio rappresenta un ulteriore strumento di conoscenza che l’associazione mette a disposizione del mondo economico e dell’opinione pubblica”, ha precisato Matteo Lucchi, presidente Assirm. “Considerata la crescente rilevanza che sta assumendo questo tema nella quotidianità individuale delle persone e nelle strategie aziendali, diventa fondamentale analizzarla e comprenderla per agire tempestivamente e correttamente a favore di quella che si è trasformata nella vera sfida di questo secolo”.
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Chi ha detto che ill Paradiso non esiste, non è mai stato in Val a Veno osta. Un mondo fan a tastiico dove i sapori, i colori, gli g agricoltori e i prodotti della terra sono i protagonisti di una magia buona, croc ccante ma soprattutto na aturale. Mele cosÏ buone e genuine non possono ch he venire dal Paradiso delle Mele. vip.coop
SĂźdtirol
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Nuove tecnologie
RICCARDO ROSSIELLO GIORNALISTA SPECIALIZZATO IN HIGH TECH, COLLABORA CON ISTITUTI DI RICERCA E RIVISTE DI SETTORE DEDICATE ALLA TELEVISIONE DIGITALE E ALLE NUOVE TECNOLOGIE APPLICATE AL MULTIMEDIA.
QUEL CAMALEONTE DI UNO SMARTPHONE! COME CONTRASTARE LA FLESSIONE DELLE VENDITE DI CELLULARI E SMARTPHONE? SECONDO GLI SVILUPPATORI, IMPLEMENTANDO DELLE SOLUZIONI INNOVATIVE E UTILI, AL LIMITE GENIALI E STRAVAGANTI… MA IN ALCUNI CASI DECISAMENTE UN PO’ TROPPO BIZZARRE.
AFFECTIVE HEALTH, IL SISTEMA COLLEGATO A UN BRACCIALETTO CAPACE DI CAPTARE I SEGNALI ELETTRICI EMESSI DALLA CUTE REGISTRANDO LE EMOZIONI DI CHI LO INDOSSA.
Su un dato gli analisti concordano: malgrado il boom di videochiamate e l’impennata della crescita degli smart worker durante l’emergenza Coronavirus, le vendite di smartphone, tablet e pc subiranno nel 2020 un’importante flessione. Secondo i ricercatori di Gartner, a pagarne maggiormente le conseguenze saranno proprio i cellulari, le cui consegne segneranno un –14,6% (meno di 1,5 miliardi di pezzi), mentre gli smartphone avranno un calo del 13,7% (1,3 miliardi di pezzi). Della stessa opinione gli analisti di Counterpoint che, per il mercato italiano, proiettando i dati del primo trimestre 2020, ravvisano un calo delle vendite di smartphone su base annua attorno al 21%. Il peggiore risultato in Europa che, nello stesso periodo di riferimento, ha avuto una flessione del 7%. Per avere un termine di paragone, nel Regno Unito è stato dell’8% e in Germania dell’11%. Si prolunga quindi, anche se di poco e soprattutto a causa della minore disponibilità economica, il ciclo di vita dei nostri ormai inseparabili compagni (da 2,5 a 2,7 anni, sempre secondo Gartner). Se non saranno le difficoltà a installare la tanto discussa applet Immuni, decisamente indigesta per alcuni sistemi operativi, a smuovere le vendite potrebbero riuscirci alcune delle proposte stravaganti apparse negli ultimi mesi. Indossando un apposito braccialetto elettronico capace di comunicare con lo smartphone, ad esempio, un plus potrebbe essere ‘Affective Health’: tecnologia che si propone di svelare in tempo reale le nostre emozioni, captando, attraverso il braccialetto, i segnali elettrici emessi dalla cute. Una spirale colorata che apparirà sullo schermo dello smartphone ci dirà qual è il nostro umore scrivendo una sorta di diario delle emozioni. Potrebbe essere uno strumento utile per evitare molti litigi e delusioni! Il prototipo, che è stato sviluppato dall’università britannica di Lancaster e dall’Istituto reale di tecnologia svedese (Kth) nell’ambito del programma europeo Horizon 2020, è capace anche di monitorare, attraverso i biodati del nostro corpo (battito cardiaco, livello di traspirazione, conduttanza cutanea ecc.), il livello di stress, le prestazioni e i tempi di recupero durante l’attività fisica. Honor Play 4 Pro di Huawei, invece, è un nuovo smartphone 5G appena presentato in Cina e pensato per il pubblico giovanile, dotato di un sensore a infrarossi che rileva la temperatura corporea. È sufficiente avvicinare il dispositivo alla fronte o al polso per conoscere la temperatura di una persona o di una qualsiasi superficie. Un poco inquietante nell’aspetto e nelle funzionalità, ci sembra invece la pelle artificiale che Marc Teyssier e i suoi colleghi di Telecom Paris hanno ideato per farne delle cover (ribattezzate Skin-On), per tablet e smartphone. Il nuovo materiale, costituito da uno strato di filo di rame estensibile posto tra due strati di silicone, è in grado di rilevare e interpretare una vasta gamma di sollecitazioni piuttosto inusuali per un apparecchio elettronico. Per rabbia, infatti, la custodia si può schiaffeggiare; per nervosismo o frustrazione, la si può pizzicare o tirare; mentre per divertimento, la si può solleticare... facendo comparire sullo schermo dello smartphone una faccina sorridente. Il team di sperimentatori ha dichiarato di voler rendere questa pelle artificiale sempre più antropomorfa, includendo peli e altre caratteristiche come la temperatura corporea: una sorta di Tamagotchi di nuova generazione, di cui non sentivamo la mancanza.
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CRITEO GLOBAL CHANNEL PARTNER | MAGGIO-GIUGNO 2020 media key
QUERYO, PRIMA TOP AGENCY CERTIFICATA IN ITALIA CRITEO, PIATTAFORMA TECNOLOGICA GLOBALE CHE OFFRE SOLUZIONI DI ADVERTISING AD ALTO IMPATTO, ANNUNCIA IL LANCIO UFFICIALE DEL PROGRAMMA GLOBAL CHANNEL PARTNER, CHE CONSENTE L’ACCESSO A NUOVI STRUMENTI E RISORSE ESCLUSIVE DEDICATE ALLE TOP AGENCY CERTIFICATE. “QUERYO È LA PRIMA AGENZIA IN ITALIA A DIVENTARE PARTNER CERTIFICATO, SCELTA FRA UN RISTRETTO GRUPPO DI TOP AGENCY, SELEZIONATE PER INNOVATIVITÀ, CRESCITA E COMPETENZE”, SPIEGA ALBERTO TORRE, MANAGING DIRECTOR ITALY DI CRITEO. Dopo un primo progetto pilota, che ha coinvolto un ristretto gruppo di agenzie a livello internazionale, il Programma Global Channel Partner è stato perfezionato e arricchito di risorse e strumenti dedicati ai professionisti del digital marketing, ed è stato presentato ufficialmente in Italia con il primo badge ‘Criteo Partner’ assegnato a Queryo. Oltre al badge di riconoscimento ufficiale, che li include nella lista dei partner globali privilegiati di Criteo, i partner avranno a disposizione una serie di servizi e insight finalizzati a potenziare e favorire il successo delle strategie digitali realizzate: analisi, case study, alta formazione e supporto costante, che gli consentiranno di migliorare ulteriormente le performance delle campagne. “Siamo orgogliosi che Queryo sia il primo Criteo Partner in Italia, e siamo certi che ciò potrà consolidare una collaborazione già stabile e proficua, finalizzata a offrire sempre il massimo ai nostri clienti”, ha dichiarato Roberto Pala, CEO di Queryo, in occasione del lancio del program-
ma sul blog della piattaforma. “Da sempre il nostro obiettivo è garantire il top della qualità e dell’assistenza, sia in fase di progettazione della strategy sia in fase di monitoraggio e ottimizzazione. Criteo ci accompagna in questa nostra mission e, grazie al Programma Partner, ci dà la possibilità di usufruire di nuove risorse e strumenti aggiuntivi, per continuare a garantire servizi di consulenza high-level, analisi predittive e campagne data driven ad altissime performance”. Queryo è un’agenzia digitale con un approccio sperimentale spiccatamente data-driven, che ha sviluppato una sua tecnologia proprietaria e si è focalizzata sull’analisi predittiva dei dati. Puntando sulla progettazione mirata e su un atteggiamento proattivo rispetto al digital marketing in generale, ha massimizzato la crescita per sé e per i propri clienti, ottenendo un portfolio ricco di grandi brand nazionali e internazionali. Il badge Criteo Global Channel Partner si aggiunge oggi alle sue referenze e arricchisce il team Queryo di un importante riconoscimento a livello internazionale. “È un riconoscimento molto gradito e importante”, ha precisato Roberto Pala, “che ci consentirà di offrire ai nostri clienti servizi sempre più personalizzati e innovativi”. MK
ROBERTO PALA, CEO DI QUERYO.
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Noi non facciamo f contrratti. Giuriamo per Bill Bernbach, Da Davvid Ogilvyy,, Leo Burnett e tutti gli dei e le dee della comunicazione, chiamandoli a testimoni, che eseguiremo, ben oltre le nostre ffo orze e
www.publione.it
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Noi facciamoo un giuramennto. i nostri orari di laavvoro, questo giuramento e questo impegno scritto: di stimare come un partner ogni impresa che ci sceglie e di vivere ogni gioia e ogni dolore insiem me a lei.
Milano • Forlì • Napoli
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media key MAGGIO-GIUGNO 2020 | SITE BY SITE
NASCE YEEA: L’EMPLOYEE ADVOCACY PER I BRAND I VALORI E IL BRAND STORYTELLING CONDIVISI DAI LAVORATORI SUI SOCIAL VANTANO UN ENGAGEMENT NETTAMENTE SUPERIORE RISPETTO A QUELLO GARANTITO DAI CANALI ISTITUZIONALI DELL’AZIENDA. È QUESTO IL CONCETTO ALLA BASE DELL’EMPLOYEE ADVOCACY, CHE PREVEDE LA CONDIVISIONE DA PARTE DEI LAVORATORI DI CONTENUTI AZIENDALI RILEVANTI SUI PROPRI PROFILI. DI VITTORIO ROSSINI
SITE BY SITE – DIGITAL.TOGETHER, AGENZIA SPECIALIZZATA IN PROGETTI AZIENDALI DI INNOVAZIONE STRATEGICA DIGITALE, DAL 2004 CONSENTE ALLE IMPRESE DI INTRAPRENDERE UN PERCORSO DI TRASFORMAZIONE DIGITALE DI VALORE. L’agenzia, associata a IAB e certificata Google Premier Partner, è attiva sul mercato italiano con un team di oltre quaranta esperti in grado di proporre servizi integrati di search marketing, social media marketing, display advertising e altre tecniche volte a sfruttare le potenzialità del digital (e non solo) per la creazione di strategie vincenti. Nel laboratorio di Digital Investigation di Site by Site sono attualmente in fase di sviluppo nuove metodologie, con l’obiettivo di portare nelle aziende la cultura dell’Employee Advocacy e nuove soluzioni tecnologiche finalizzate alla sua ottimizzazione. È già da tempo che si sente parlare di questo approccio, molto efficace per tutte le aziende presenti sui social media, visto che permette di coinvolgere i lavoratori in modo diretto nella diffusione dei con-
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tenuti legati al brand o al settore di appartenenza. Ce ne parla in questa intervista Riccardo Bonetto, IT Manager di Site by Site che si sta occupando, insieme al suo team, dello sviluppo di YEEA Employee Advocacy.
QUAL È L’ULTIMA TAPPA DEL COSTANTE PERCORSO EVOLUTIVO DELLA DIGITAL INVESTIGATION, UNO DEGLI INDISCUSSI CAVALLI DI BATTAGLIA DI SITE BY SITE? Le aziende attive sui social hanno oggi a disposizione un potenziale notevole per implementare il marketing sulle piattaforme: il loro personale. Soprattutto chi non si occupa direttamente di social marketing può giocare un ruolo da protagonista. Ogni singolo individuo può infatti diventare un portavoce attivo dei valori che contraddistinguono l’azienda e moltiplicare così i contatti utili. L’Employee Advocacy, in sostanza, prevede di coinvolgere i lavoratori attraverso la condivisione di contenuti aziendali rilevanti sui propri profili.
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SITE BY SITE | MAGGIO-GIUGNO 2020 media key
QUALE VANTAGGIO RAPPRESENTA QUESTA TIPOLOGIA DI COMUNICAZIONE, RISPETTO A QUELLA PROMOSSA DALL’AZIENDA?
RICCARDO BONETTO, IT MANAGER DI SITE BY SITE.
Le persone che lavorano in un’azienda risultano due volte più affidabili – in termini di credibilità – rispetto a una comunicazione edita dall’azienda stessa, che si tratti di un post social oppure di una pubblicità. Con l’Employee Advocacy, infatti, non è solo l’impresa a parlare, ma lo fanno anche le persone che la compongono; inoltre, la somma dei contatti sui social di ciascun lavoratore (ad esempio 500 contatti cadauno) è sicuramente superiore ai contatti del profilo aziendale. Se consideriamo un’azienda di 100 collaboratori, il bacino si allarga a 50.000 utenti potenzialmente raggiungibili. Ne consegue che al giorno d’oggi ogni persona, se coinvolta in una strategia di Employee Advocacy, è potenzialmente un membro attivo del marketing aziendale, anche quando il suo ruolo è differente. Dunque, questo meccanismo che contribuisce a migliorare e amplificare l’immagine aziendale può essere adatto a piccole e grandi realtà nelle quali ogni lavoratore può diventare un portavoce attivo dei valori che contraddistinguono il brand, rafforzando la percezione del marchio agli occhi delle persone.
QUALI SONO, PIÙ SPECIFICAMENTE, I RIFLESSI DELL’EMPLOYEE ADVOCACY SULL’ECOSISTEMA AZIENDALE? I vantaggi sono molteplici per entrambe le parti coinvolte. L’azienda aumenta visibilità, credibilità e reputazione nei confronti di pubblici diversi: prospect, clienti, fornitori e altri stakeholder. Dal canto loro, i lavoratori ne traggono un beneficio enorme in termini umani e relazionali: coloro che sono coinvolti in prima persona nelle attività di comunicazione aziendale si sentono valorizzati, accrescono la loro reputazione e sono sottoposti a nuovi e importanti stimoli.
ANCHE SE L’IMPATTO DELL’EMPLOYEE ADVOCACY IN UNA STRATEGIA DI MARKETING AZIENDALE È UN DATO DI FATTO INNEGABILE, IN ITALIA LA SUA DIFFUSIONE È ANCORA LIMITATA. QUALI SONO GLI STEP CHE SUGGERITE PER UNA RAPIDA ADOZIONE ANCHE NEL NOSTRO PAESE? Per riuscire a coinvolgere davvero gli stakeholder all’interno della comunicazione corporate, è necessario considerare alcuni fattori fondamentali. Partendo dal presupposto che ogni strategia vive in funzione del raggiungimento degli obiettivi, nell’ambito dell’Employee Advocacy il KPI da tracciare è sicuramente riferito al numero di condivisioni effettuate dai contatti del lavoratore. Ma senza un sistema organizzato non vi è modo di monitorare i risultati e, più gli obiettivi saranno specifici, LO STRUMENTO PRINCIPALE DI YEEA È UNA APP, PRODOTTA IN COLLABORAZIONE CON WHAPPY, CHE PERMETTE ALLE AZIENDE DI ADOTTARE PRINCIPI E TECNICHE DELL'EMPLOYEE ADVOCACY.
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più i collaboratori saranno in grado di aiutare il brand. Un altro fattore necessario è l’utilizzo di un’app con cui ogni persona possa essere informata di un contenuto, da condividere con uno strumento semplice e immediato. Ancora, non sono da sottovalutare le dinamiche ludiche: ne deriva che un altro strumento fondamentale è la gamification, nel senso che la competizione e il gioco tra colleghi, in ottica strategica, possono essere di grande stimolo. Infine, una volta definiti i KPI deve essere chiaro l’intervallo temporale entro cui poter ricavare o ricevere un report volto a monitorare e misurare l’andamento della strategia di Advocacy.
QUALE CONTRIBUTO DIRETTO STA DANDO SITE BY SITE ALLA DIFFUSIONE DEI CONCETTI FIN QUI ESPOSTI? In Site by Site stiamo investendo tempo e risorse per lo sviluppo e il lancio di un nuovo servizio di Employee Advocacy: YEEA, il cui strumento principale è un’app, prodotta in collaborazione con Whappy, un’azienda specializzata in soluzione di enterprise gamification. L’app di YEEA permette alle aziende di adottare i principi e le tecniche dell’Employee Advocacy, con l’obiettivo di ottimizzare la comunicazione interna e quella esterna attraverso la brand image e lo storytelling aziendale, con meccanismi di gamification. Come ho già avuto modo di mostrare, i vantaggi di questo strumento sono diversi e interessano entrambe le parti coinvolte. È per questo che nel nostro laboratorio di Digital Investigation crediamo molto in questo servizio, perchè adatto a ogni azienda sia in termini di concetto sia di costo e soprattutto perchè crediamo in un principio: un team coeso crea un brand più forte. La voce di tutti ha un’eco maggiore. MK
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media key MAGGIO-GIUGNO 2020 | ASSOCIAZIONI E COMUNICAZIONE
UNA E ASSOREL: L’UNIONE FA LA FORZA LE ASSOCIAZIONI UNA E ASSOREL DELIBERANO LA FUSIONE, DANDO VITA A UNA CASA COMUNE IN GRADO DI DARE UN NUOVO SPRINT AL BUSINESS. IN QUESTO MODO IL MONDO DELLA COMUNICAZIONE HA UNA VOCE ANCORA PIÙ FORTE E AUTOREVOLE NEI CONFRONTI DEL MERCATO, DELLE ISTITUZIONI E DI TUTTO IL RESTO DEL MONDO ASSOCIATIVO.
di un giorno importante”, sottolinea Emanuele Nenna, “perché rende tutti noi più forti. La visione comune, la voglia di puntare a traguardi ambiziosi, il rispetto per il valore che ognuna delle due parti acquisisce con questa fusione sono le premesse per un nuovo importante capitolo della storia del nostro mercato. Due anni fa c’era chi riteneva impossibile vedere un giorno sotto lo stesso tetto Assocom, Unicom e Assorel, ed eccoci qua. Ci siamo arrivati perché, come dovrebbe essere sempre quando si parla di associazioni, a gui-
DI GIANNI MARTINELLI SI SONO SVOLTE NELLA GIORNATA DEL 27 APRILE LE ASSEMBLEE STRAORDINARIE DI UNA E ASSOREL, NEL CORSO DELLE QUALI GLI ASSOCIATI DI ENTRAMBE LE SIGLE HANNO DELIBERATO L’APPROVAZIONE DEL PROGETTO DI FUSIONE IN UNA, AZIENDE DELLA COMUNICAZIONE UNITE. L’ufficializzazione della fusione è stata comunicata il 28 aprile in una conferenza stampa virtuale alla quale hanno partecipato Emanuele Nenna, Presidente di UNA, Massimo Tafi, Presidente di Assorel e Andrea Cornelli, Vice Presidente di UNA e portavoce di PR Hub. Grazie a questo nuovo passo avanti, il mondo della comunicazione avrà una voce ancora più forte nel confronto con il mercato, le istituzioni e tutto il resto del mondo associativo. Mai come ora l’industry della comunicazione si trova a svolgere un ruolo di rilevanza centrale, nel contesto di un mercato che si trova di fronte a sfide inedite. La fusione con Assorel andrà ad ampliare la rappresentanza del comparto PR, già consolidato all’interno di UNA attraverso PR Hub.
IL COMMENTO DI EMANUELE NENNA, PRESIDENTE DI UNA “Si tratta
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EMANUELE NENNA, PRESIDENTE DI UNA.
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ASSOCIAZIONI E COMUNICAZIONE | MAGGIO-GIUGNO 2020 media key
dare è stato il senso di responsabilità che ognuno dei protagonisti di questa storia ha messo sul tavolo, nell’interesse comune della nostra industry”. “La nostra mission principale”, continua Emanuele Nenna, “sarà quella di alzare ancora di più il volume della nostra voce. Ce lo chiedono con insistenza tutti i nostri associati, perché solo tutti insieme possiamo contare di più. Vogliamo proseguire il nostro lavoro che già siamo convinti di fare molto bene, ma puntiamo a renderlo ancora più efficace, più forte e più visibile. In questo momento storico così complicato, dobbiamo unirci e compattarci e dissipare tutti i dubbi e le incertezze di chi ancora non crede alle associazioni”. “Solo unendosi e raccogliendo voci sempre diverse”, conclude Nenna, “possiamo essere più incisivi, più visibili e più forti. Il mondo, non solo il nostro settore, ha bisogno di compattarsi e unire le energie verso obiettivi sempre più ambiziosi e importanti. Chi non si unisce a noi sta sprecando una grande opportunità!”.
IL COMMENTO DI MASSIMO TAFI, PRESIDENTE DI ASSOREL “L’Assemblea di Assorel che mi ha eletto a settembre scorso”, attacca Massimo Tafi, “mi aveva dato un mandato chiaro: verificare fino in fondo le possibilità della fusione con UNA. Le cose sono andate così e quindi ne sono contento e voglio ringraziare tutto il Consiglio Direttivo e tutti gli associati che – pur attraverso un percorso non breve e non privo di difficoltà – alla fine hanno votato il progetto di fusione. È un momento importante, tanto più importante in una fase come questa in cui tutto sta cambiando – il Covid ne è stato acceleratore negativo ma formidabile. Da domani il comparto della comunicazione sarà più forte. In UNA noi di Assorel portiamo tutto il peso e il valore della nostra storia, della specificità della nostra professione, tutta la nostra passione insieme alla qualità delle nostre agenzie. È anche un segnale bello e significativo per quanti credono che l’associazionismo in generale e quello imprenditoriale in particolare siano superati: noi crediamo il contrario, e lo abbiamo speri-
ANDREA CORNELLI, VICE PRESIDENTE DI UNA E PORTAVOCE DI PR HUB. mentato in questi mesi. Occorre che tutti si sia un po’ più generosi”. “Questa fusione”, conclude Massimo Tafi, “è il punto di arrivo di un percorso lungo e non sempre facile, in cui siamo riusciti a superare tutti gli ostacoli perché avevamo molto chiaro l’obiettivo finale da raggiungere. Adesso questo nostro percorso continuerà in una forma nuova, ancora più ambiziosa e sicuramente più adatta alle esigenze del mercato. In questo momento di crisi sanitaria, sociale ed economica, dobbiamo tutti insieme riuscire a convergere su tematiche utili al nostro Paese. Il fatto che molti settori economici siano sempre più miscelati e integrati tra loro è un arricchimento e un’occasione per tutti”.
IL COMMENTO DI ANDREA CORNELLI, VICE PRESIDENTE DI UNA E PORTAVOCE DI PR HUB “Oggi abbiamo ridisegnato una parte importante della comunicazione del futuro”, ricorda Andrea Cornelli, “rendendo ancora più forte e autorevole il comparto delle relazioni pubbliche in un contesto da sempre stimolante come quello di UNA. Le agenzie associate, tutte, possono e potranno contare su uno straordinario amplificatore del valore consulenziale offerto al mercato grazie alla sempre più intensa sinergia tra tutte le diverse anime presenti in UNA. Mi auguro che il successo del nostro progetto possa portare presto altre agenzie, ancora non associate, ad aderire conferendo ancora maggiore forza a un mercato, il nostro, per cui prevedo un grande sviluppo, nazionale e internazionale”. A proposito del nome associativo, Cornelli ricorda quanto successo nel caso della fusione con Unicom: “L’obiettivo è anche stavolta quello di ricostruire una voce comune, quindi l’etichetta e il brand al quale faremo tutti riferimento saranno solo quelli di UNA e non ci sarà motivo di tenere in vita altri marchi”. “Il mercato”, conclude Cornelli, “ci chiede di essere forti e autorevoli. Solo unendo le forze e solo grazie a posizionamenti ben strutturati riusciremo a raggiungere tutti insieme gli obiettivi che perseguiamo. La forza, la visione strategica e la competenza sono insiti nel nostro Dna e sono asset assolutamente strategici per il futuro”. MK
MASSIMO TAFI, PRESIDENTE DI ASSOREL.
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media key MAGGIO-GIUGNO 2020 | STEMINTHECITY 2020
UN’EDIZIONE VIRTUALE RICCA DI EVENTI L’EDIZIONE 2020 DI STEMINTHECITY DIVENTA COMPLETAMENTE DIGITALE COME RISPOSTA ALL’EMERGENZA SANITARIA COVID-19. L’INIZIATIVA PROMOSSA DAL COMUNE DI MILANO PER INCORAGGIARE LA DIFFUSIONE DELLE DISCIPLINE TECNICO-SCIENTIFICHE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE DIGITALI NEI CONFRONTI DELLE GIOVANI GENERAZIONI, CON UN’ATTENZIONE PARTICOLARE ALLE BAMBINE E ALLE RAGAZZE, EVOLVE IN UNA PIATTAFORMA DIGITALE RICCA DI EVENTI E PROPOSTE. DI GIANNI MARTINELLI
STEMINTHECITY È L’INIZIATIVA DEL COMUNE DI MILANO PER PROMUOVERE LA DIFFUSIONE DELLE DISCIPLINE TECNICO-SCIENTIFICHE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE DIGITALI COME OPPORTUNITÀ PER IL FUTURO PROFESSIONALE DELLE NUOVE GENERAZIONI, CON UN’ATTENZIONE PARTICOLARE RIVOLTA ALLA POPOLAZIONE FEMMINILE. La quarta edizione si è trasformata in un progetto completamente digitale, aperto e inclusivo, che ci accompagnerà fino all’edizione del 2021. L’obiettivo è coinvolgere tutto l’ecosistema formativo – insegnanti, genitori, istituzioni e aziende – per creare un maggior livello di consapevolezza che contribuisca a rimuovere gli stereotipi culturali che allontanano le bambine e le ragazze dai percorsi di studio e dalle carriere STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics). I risultati ottenuti nella scorsa edizione di STEMintheCity hanno confermato un interesse crescente verso questi temi da parte dei cittadini
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milanesi e non solo: più di 14mila persone hanno partecipato agli oltre 150 eventi realizzati grazie al contributo di 146 partner e organizzati in tutti i municipi di Milano, ai quali hanno preso parte più di 100 scuole di diverso ordine e grado. La disparità di genere è, però, ancora una questione aperta: i dati 2019 dell’ITU, Agenzia delle Nazioni Unite per le Tecnologie della Comunicazione, rivelano che nella maggior parte dei Paesi del mondo le donne sono ancora indietro rispetto agli uomini nel trarre vantaggio dal potere della trasformazione offerta dalle tecnologie digitali, con un divario in crescita. Si stima, per esempio, che oltre la metà della popolazione femminile mondiale (52%) non stia utilizzando internet rispetto al 42% degli uomini. Dopo aver esplorato nel 2019, in occasione del cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci, il legame tra arte e scienza e i fattori che portano le persone a sapere riconoscere e sviluppare il proprio ‘genio’,
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STEMINTHECITY 2020 | MAGGIO-GIUGNO 2020 media key
l’edizione 2020 si focalizza sulla sostenibilità ambientale, tema cruciale oggi per tutta la società, su cui convergono l’interesse e l’attenzione del mondo pubblico, del mondo privato, dell’opinione pubblica. STEMintheCity vuole contribuire a generare maggiore consapevolezza sugli scenari che riguardano la sostenibilità ed essere opportunità di analisi, studio e dibattito su questo tema, inserendo le discipline STEM fra le direzioni che le nuove generazioni possono perseguire per partecipare al processo di cambiamento positivo verso un’economia e una società sostenibili. “È nostro dovere garantire ai giovani le conoscenze e gli strumenti per avere le competenze in grado di dare risposte alle urgenze del nostro Pianeta”, afferma Roberta Cocco, assessora alla Trasformazione Digitale e Servizi Civici, “il valore della cultura STEM sta proprio nel suo essere trasversale a ogni ambito della nostra vita professionale e privata e uno strumento indispensabile per raggiungere gli obiettivi che l’esigenza di innovazione e di progresso richiedono. Il programma della manifestazione del 2020 declinerà il valore della connessione tra le STEM e l’ambiente partendo dal piano della formazione per arrivare a quello del lavoro, con iniziative per i giovani che si apprestano a intraprendere il proprio percorso professionale”. “La nuova e travolgente sensibilità ambientale dei più giovani è un importante sprone per l’attività degli amministratori pubblici”, commenta l’assessora all’Educazione Laura Galimberti, “ed è nostro dovere sostenerla, agevolarla, amplificarla e fare così in modo che non si perda e che sia un investimento importante per il futuro di tutti noi. Già a partire dalle scuole dell’infanzia il tema ambientale è declinato in tanti progetti, dal recupero dei materiali a come evitare lo spreco di acqua ed energia, e crediamo che la scienza e la tecnologia debbano essere sempre più delle alleate per raggiungere obiettivi di sostenibilità”.
L’EDIZIONE VIRTUALE 2020 STEMintheCity 2020 ha preso il via ad aprile, riconosciuto a livello internazionale come il mese delle STEM, con un palinsesto formativo articolato e ricco di contenuti. È stata predisposta una piattaforma ricca di eventi e webinar formativi, news, testimonianze e articoli di approfondimento per stimolare i ragazzi e le ragazze a migliorare le loro competenze digitali e a intraprendere percorsi di studio e carriera in ambito STEM, superando qualunque stereotipo di genere. “In un momento storico in cui il mondo ascolta con sempre più fiducia donne e uomini di scienza, le discipline STEM sono fondamentali per fornire risposte concrete a questa emergenza”, dichiara Roberta Cocco. “Il Comune di Milano ha trasformato STEMintheCity in un progetto completamente digitale per offrire uno spazio virtuale ancora più ampio e permettere
ai ragazzi e soprattutto alle ragazze la possibilità di accedere a distanza, da qualsiasi luogo si trovino, a contenuti di qualità, offrendo suggestioni per approfondire le conoscenze tecnico scientifiche ed essere protagonisti del grande cambiamento che li attende. Abbiamo coinvolto donne e uomini che in questo momento stanno dando un importante contributo mettendo a fattor comune le loro competenze all’interno delle istituzioni, del mondo della scienza, della formazione e del lavoro, per aiutarci a comprendere come affrontare le criticità e a definire il nostro domani”.
ESEMPI DI EVENTI STEM In collaborazione con Fastweb Digital Academy si è tenuto il 29 aprile il webinar ‘Digital Writing: come cambia la scrittura nell’epoca del digitale?’ Il digitale ha portato molti cambiamenti, anche al nostro modo di scrivere. Scrivere per raccontarsi, per informare, per presentare, per convincere: capita a tutti, sempre più spesso su canali digitali diversi e a prescindere dall’età, dal ruolo, dal contesto in cui ci muoviamo. Saper scrivere sul web non è una dotazione genetica, si può affinare con le giuste tecniche e un po’ di pratica. In questo webinar si è fatto chiarezza su quelle che sono e saranno le capacità essenziali della comunicazione scritta: chiarezza, sintesi, struttura, stile, creatività. Cyberbullismo, fake news, condivisione di immagini o video non appropriati sono solo alcuni dei molti pericoli che affollano la rete e a farne le spese sono soprattutto i più piccoli. In questo scenario, Trend Micro, leader globale di cybersecurity e da sempre attenta all’educazione e alla formazione dei nuovi cittadini digitali, presenta la campagna video di security awareness ‘Conta fino a 3!’. Dedicata ai minori e ai genitori come audience primarie, la campagna digitale ha l’obiettivo di mostrare quali sono le pratiche corrette di navigazione e di utilizzo del web da adottare per utilizzare in maniera consapevole internet, i social media e, più in generale, i moderni dispositivi tecnologici. MIA - Miss in Action è il programma di accelerazione dedicato alle startup al femminile e promosso da Digital Magics e dal Gruppo BNP Paribas, per supportare la creazione di imprese digitali tecnologiche che siano fondate o il cui team sia composto in maggioranza da donne. Nasce con l’obiettivo di aiutare l’imprenditorialità femminile a dare il proprio contributo all’ecosistema dell’innovazione italiana, sostenendo le startup più meritevoli nello sviluppo dei loro prodotti o servizi innovativi. Arrivata alla seconda edizione, MIA Miss in Action ha selezionato le 13 startup finaliste che avranno la possibilità di partecipare all’Innovation Day del 25 maggio, quest’anno in versione digitale. MK
IN ALTO A SINISTRA, OLIVIA TASSARA, GIORNALISTA DI SKY TG24, CHE HA CONDOTTO L’EDIZIONE 2020 DI STEMINTHECITY. A DESTRA, ROBERTA COCCO, ASSESSORA ALLA TRASFORMAZIONE DIGITALE E SERVIZI CIVICI DEL COMUNE DI MILANO.
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_Il futuro aumentato della milano trasformata ok.qxp_Layout 1 23/06/20 11:48 Pagina 32
media key MAGGIO-GIUGNO 2020 | MILANO DIGITAL WEEK 2020
IL FUTURO AUMENTATO DELLA CITTÀ MILANO DIGITAL WEEK 2020 ACCETTA LA SFIDA DEL LOCKDOWN E CONFERMA IL DIGITALE COME POTENZIALE – E NON VIRTUALE – HABITAT DI CIVILTÀ PER IL FUTURO AUMENTATO CHE CI ATTENDE. DI CLAUDIO BRANCA LA MILANO DIGITAL WEEK 2020 È STATA COSTRETTA AD AFFRONTARE, E PROPRIO ALL’ULTIMO MINUTO, LE LIMITAZIONI DI UNA CITTÀ FISICAMENTE CHIUSA DALL’EMERGENZA COVID-19. Si è dovuta reinventare o, per essere più precisi, i suoi curatori, gli organizzatori, i partner e le istituzioni hanno dovuto trasformare un evento cittadino, profondamente radicato nella città-piattaforma di Milano, in qualcosa di nuovo e diverso. Con Nicola Zanardi, Presidente di Hublab e curatore della Milano Digital Week, abbiamo parlato di questa edizione full-digital e delle soluzioni che ci lascia in eredità per il ‘futuro aumentato’ che ci aspetta.
COME AVETE AFFRONTATO LA SFIDA DI UNA MILANO DIGITAL WEEK A CUI È STATA TOLTA MILANO? COM’È STATO PASSARE DALLA ‘MILANO CITTÀ AUMENTATA’ – CONCEPT ORIGINARIO DI MDW2020 – ALLA ‘CITTÀ TRASFORMATA’ DELLA VERSIONE FULL-DIGITAL? ‘Se non abbiamo più la città, siamo mutilati’. È quello che ci siamo detti io e Sergio Amati – Direttore Generale di IAB Italia, coideatore e cocuratore della Milano Digital Week – uscendo da un incontro un paio di mesi prima dell’evento. Avevamo lanciato una call legata alla ‘Città Aumentata’, e grazie al concetto della realtà aumentata eravamo riusciti a travalicare i confini della città metropolitana, ottenendo un ottimo riscontro. Poi è successo quello che sappiamo. Capisco che trasferire sul piano digitale la Milano Digital Week possa sembrare più facile rispetto ad altri eventi, ma non è così automatico. Abbiamo guardato a Milano, una città che si è trasformata obtorto collo su dinamiche vitali e quotidiane come la mobilità, il lavoro e la scuola, e abbiamo iniziato a ragionare su vari livelli. Abbiamo pensato alle trasformazioni in corso e a quelle che potrebbero avvenire. Il supporto dei partner è stato fondamentale: non solo da marzo a oggi non ne abbiamo perso neanche uno, ma ne abbiamo anche guadagnati un altro paio – e già questo è un bel risultato. Non avere più a disposizione i luoghi della città è stata una grande perdita – un esempio tra tutti: una sede come BASE, nell’area ex Ansaldo, ha una valenza simbolica ed emotiva insostituibile per af-
NICOLA ZANARDI, PRESIDENTE DI HUBLAB E CURATORE DELLA MILANO DIGITAL WEEK. SOTTO, L’EVENTO MULTI-HACKATHON VIRTUALE CON CUI MDW2020 HA ACCOLTO LA SFIDA DEL DIGITALE. frontare i temi del lavoro – ma abbiamo provato ad affrontare il problema agendo su due piani. Il primo è stato quello delle imprese, la cui proposta di webinar e altre attività ha visto una partecipazione massiccia da parte del pubblico, come se ci fosse stata una disintermediazione tra la produzione del sapere, il mondo del lavoro e il pubblico. Il secondo è stato uno spostamento, negli hackathon previsti, da temi più verticali e tecnologici a temi trasversali e di largo interesse – in linea con gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU. Ogni azienda ha ‘adottato’ un tema e sviluppato il proprio hackathon, e il totale dei partecipanti è stato di 900 persone da tutta Italia – perché la Milano Digital week in versione totalmente digitale è diventata ancora di più un evento nazionale: una Italian Digital Week.
E IL RISCONTRO DI PUBBLICO, IN GENERALE, COME È STATO? I dati che stiamo raccogliendo confermano un riscontro di carattere nazionale. Dal punto di vista della curatela abbiamo avuto 250 speaker in totale, diverse lectio magistralis di grande interesse e più di 540 eventi. Stiamo ancora raccogliendo e integrando i dati, ma a un primo riscontro abbiamo già superato le 120mila visualizzazioni uniche. Reggere sulla rete un volume di questo genere non è affatto banale, e per farlo abbiamo gestito per un’unica piattaforma tre sfide tecnologiche, assieme a tre partner diversi: mantenere la qualità del segnale,
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_Il futuro aumentato della citta.qxp_Layout 1 24/06/20 15:18 Pagina 33
MILANO DIGITAL WEEK 2020 | MAGGIO-GIUGNO 2020 media key
MODO PUÒ UN EVENTO DI QUESTO TIPO CONTRIBUIRE A TEMI COSÌ IMPORTANTI E UNIVERSALI?
SOPRA, LA MILANO DIGITAL WEEK SI È PROPOSTA COME UN LABORATORIO ALL’INTERNO DEL QUALE IMMAGINARE E SPERIMENTARE TUTTO QUELLO CHE IL DIGITALE POTRÀ, E FORSE DOVRÀ, ESSERE NEL MONDO FUTURO, ‘TRASFORMATO’. SOTTO, QUESTA EDIZIONE 2020 È UN PROGETTO SULLA CAPACITÀ CONNETTIVA DI TRASFORMAZIONE DELLA CITTÀ CHE TRASCENDE I PROPRI CONFINI MILANESI E DIVENTA, GRAZIE AL DIGITALE, UNA DIGITAL WEEK NAZIONALE. intervenire tempestivamente sulle correzioni necessarie, identificare e instradare gli utenti nel modo migliore a seconda del dispositivo di fruizione. È una soluzione che anche altri eventi potrebbero riutilizzare nei prossimi mesi, e fino a quando non potremo tornare ad abitare e far vivere i luoghi fisici della nostra città.
LA MILANO DIGITAL WEEK SI È PROPOSTA COME UN LABORATORIO ALL’INTERNO DEL QUALE IMMAGINARE E SPERIMENTARE TUTTO QUELLO CHE IL DIGITALE POTRÀ – E FORSE DOVRÀ – ESSERE NEL MONDO FUTURO, ‘TRASFORMATO’. QUALI SONO LE NUOVE SOLUZIONI EMERSE DURANTE QUESTA EDIZIONE? QUALI ISPIRAZIONI CI LASCIA PER IL ‘FUTURO AUMENTATO’ CHE CI ASPETTA? Un primo tema di ampio respiro e molto importante è il bisogno di spazi di discussione e conversazione per la nostra società, di habitat in cui vivere e far funzionare la nostra democrazia. Questo evento ha superato i limiti dei social network, e delle loro echo chamber in cui ogni conversazione è viziata dalla sola presenza di interlocutori che, più o meno consapevolmente, ci scegliamo a priori perché la pensano come noi. È un salto di qualità importante, e alza notevolmente il livello di un confronto pubblico e la sua utilità. Un secondo spunto di riflessione è quello sul ruolo che il lavoro avrà nel nostro futuro – tanto su quello immediato della cosiddetta ‘ripartenza’ che ci attende, quanto sul modello di società e di civiltà che sceglieremo di costruire. Possiamo dire che il secolo scorso si è fondato su identità e lavoro: in una certa misura tu eri quello che facevi, e al tuo lavoro corrispondeva uno status. Questa serialità e continuità è stata funzionale per il modello di sviluppo che ci ha portati a essere da un miliardo e mezzo di esseri umani ai 6 miliardi e 900mila di oggi. Il tema è: quale sarà il modello del millennio che stiamo vivendo? Perché, nel momento in cui ho più ricchezza a livello globale, questa si polarizza ancora di più verso l’alto accrescendo le disuguaglianze? Come possiamo ridurre quelle disuguaglianze cognitive che alimentano le disuguaglianze in senso lato? Quale sarà il ruolo della cultura e della conoscenza in tutto ciò? Che tipo di maturazione avrà la Rete, ora che sta uscendo da una prima fase generativa e si approccia alla maturità?
UNA MILANO DIGITAL WEEK MOLTO PIÙ MATURA DEI SUOI TRE ANNI DI ETÀ – PIÙ CHE UN LABORATORIO SEMBRA ESSERE GIÀ UN HABITAT DI CIVILTÀ. IN CHE
Saremmo presuntuosi a definirci in questo modo. Milano è sempre stata un laboratorio di transizione sostenibile, e noi abbiamo cercato di costruire un momento di confronto sul futuro, sulla sostenibilità e sul ruolo della città attraverso il digitale. Con tutta l’umiltà del caso, abbiamo cercato di lanciare qualche piccolo seme e abbiamo dato spazio al dibattito. Ad esempio con il concerto di Venerus, trasmesso in streaming a pagamento da un Museo della Scienza e della Tecnologia vuoto. Il prezzo del biglietto era simbolico, ma l’iniziativa è andata a scardinare un modello che non funziona: quello del consumo gratuito della cultura. La fruizione di contenuti artistici e culturali è un vero e proprio collante sociale, un meccanismo di coesione di cui la nostra democrazia ha bisogno – tutti noi ne abbiamo bisogno – ma che in questo momento è particolarmente penalizzato dalla mancanza del supporto di luoghi fisici condivisi. C’è un rapporto, che in questa settimana è emerso molto bene, tra tecnologie e habitat. E stando a casa abbiamo capito, ad esempio, che gli habitat possono rigenerarsi molto rapidamente – anche grazie al supporto del digitale.
CHE COSA SI PUÒ MIGLIORARE NELLE PROSSIME EDIZIONI DELLA MILANO DIGITAL WEEK? Tutto. Noi siamo ipercritici, e sappiamo che tutto può essere sempre migliorato. Ci sono però tre punti principali su cui mi piacerebbe fare dei progressi. Il primo sarebbe riuscire a coinvolgere di più il target degli studenti delle scuole secondarie. Sono loro il vero laboratorio di idee e di intelligenza, di verginità progettuale: loro possono realmente lavorare al cambiamento, e sono un bacino a cui dobbiamo attingere. Il secondo punto è un tema di prospettiva: vorremmo che la Milano Digital Week diventasse sempre più un punto di riferimento stabile e continuo, che superasse il meccanismo dell’evento maturando una progettualità permanente durante tutto l’anno. Il terzo punto è il coinvolgimento delle aziende. Abbiamo già molti partner, e molto interessanti, ma dovremmo riuscire a raggiungere partner istituzionali di altri settori – e penso in particolare a tutto il mondo produttivo. In quell’area si stanno facendo operazioni molto interessanti, ma noi facciamo ancora fatica a intercettarle. Il mondo delle piccole e medie imprese è il cuore economico del nostro Paese, e il cuore della nostra biodiversità di competenze – forse per storia, o forse per attitudine, siamo degli ideatori e dei problem-solver di pregio, ma facciamo ancora a fatica a valorizzare questo sistema. Con una buona dose di digitalizzazione, però, potremmo farcela. MK
Photo: Alberto Wolfango Amedeo D’Asaro aka Palazziclub
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IAB ITALIA | MAGGIO-GIUGNO 2020 media key
MILANO, CITTÀ TRASFORMATA A FINE MAGGIO SI È SVOLTA, COMPLETAMENTE ONLINE, LA TERZA EDIZIONE DELLA MILANO DIGITAL WEEK, GRAZIE ALLA REALIZZAZIONE IN TEMPI BREVISSIMI DI UNA NUOVA PIATTAFORMA TECNOLOGICA IN GRADO DI GESTIRE GLI OLTRE 450 EVENTI DIGITALI PREVISTI. MILANO OGGI È UNA ‘CITTÀ TRASFORMATA’, MODIFICATA DALLE CONTINGENZE ATTUALI, MA FORTE ANCHE DELLA SUA INNATA RESILIENZA. DI GIANNI MARTINELLI ‘MILANO CITTÀ AUMENTATA’ ERA IL TEMA DELLA TERZA EDIZIONE DELLA MILANO DIGITAL WEEK CHE DOVEVA TENERSI DALL’11 AL 15 MARZO. LA MANIFESTAZIONE, SVOLTASI DAL 25 AL 30 MAGGIO, È STATA PROMOSSA DAL COMUNE DI MILANO – ASSESSORATO ALLA TRASFORMAZIONE DIGITALE E SERVIZI CIVICI – E REALIZZATA DA CARIPLO FACTORY, IAB ITALIA E HUBLAB, E SI È TRASFORMATA IN UN’EDIZIONE COMPLETAMENTE ONLINE A CAUSA DELL’EMERGENZA COVID. Questi ultimi mesi hanno cambiato profondamente le modalità, i ritmi e le prospettive di tutti noi e anche la città di Milano si è trasformata, da qui il nuovo claim della manifestazione. Per riflettere e interpretare questo ‘ritorno al futuro’, occorre forse fermarsi un momento e guardare il panorama che abbiamo davanti, in questa nuova fase seguita a giorni immobili eppure velocissimi. Sono oltre 450 gli eventi digitali gestiti dalla nuovissima piattaforma tecnologica realizzata in tempi record. Conferenze, seminari, live contest, mostre, workshop, performance ideate e curate appositamente per la manifestazione si sono incrociati con un’intensa programmazione che è stata attivata tramite la call for proposal 2020. È stata un’opportunità di riflessione e confronto per cittadini, aziende, studenti, millennials, istituzioni, università e centri di ricerca, con particolare attenzione ai temi di formazione per studenti e all’ecosi-
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stema di startup e luoghi d’innovazione avviati da giovani under 35. Seguendo il fil rouge del claim ‘Città Trasformata’, Milano, città aperta per vocazione e codice genetico, è stata trasformata in una piattaforma capace di coniugare inclusione sociale e innovazione sostenibile come valori fondanti della sua natura e come chiave di accoglienza dell’altro. Per saperne di più abbiamo intervistato il Direttore Generale di IAB Italia, Sergio Amati.
CI PUÒ PARLARE DELLA NUOVA EDIZIONE DIGITALE DI MILANO DIGITAL WEEK 2020 DICENDOCI QUALI SONO STATI I PRINCIPALI PUNTI DI FORZA DELLA MANIFESTAZIONE? L’emergenza che abbiamo vissuto in questi ultimi mesi non ci ha scoraggiati, anzi ha fortificato lo spirito d’innovazione e d’iniziativa di tutti noi italiani, perché solo in questo modo si possono superare le crisi. Abbiamo realizzato una nuova piattaforma in grado di gestire gli oltre 450 eventi digitali. La Milano Digital Week è un’iniziativa cresciuta tantissimo e anche l’edizione di quest’anno è stata una conferma del grande dinamismo e del grande interesse del panorama digitale, con Milano che è diventata, come dice lo stesso claim, una ‘Città Trasformata’ percorrendo il tema dell’Open Access, l’accessibilità alla conoscenza abilitata dal digitale, che unisce la città e favorisce l’inclusione.
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media key MAGGIO-GIUGNO 2020 | IAB ITALIA
QUALI SONO STATE LE TEMATICHE PIÙ IMPORTANTI AL CENTRO DEL DIBATTITO? Quest’anno abbiamo affrontato principalmente due tematiche. La prima è proprio quella dell’inclusione perché il digitale non chiude e separa, bensì apre e unisce le persone. Non crea muri ma costruisce ponti. La seconda riguarda invece l’importanza dell’innovazione come strumento per superare crisi e difficoltà. Abbiamo a questo proposito organizzato un evento nazionale dedicato a tutti gli assessori all’innovazione. Siamo infatti convinti che le amministrazioni locali abbiano svolto un ruolo decisivo nel superamento della crisi, e saranno sempre più importanti anche in futuro.
QUALI SONO STATI I PRINCIPALI OBIETTIVI CHE VI SIETE POSTI CON QUESTA MANIFESTAZIONE?
Photo: Ales Nesetril
Milano Digital Week è un evento dedicato alla cultura e all’educazione digitale. Il nostro obiettivo principale è stato quindi quello di far comprendere il valore aggiunto che questi strumenti possono dare ai bisogni e alle necessità dei cittadini. Il digitale aiuta a migliorare la nostra vita, il nostro rapporto con gli altri e con le istituzioni. Un plauso particolare, a questo proposito, va a Roberta Cocco, Assessore alla Trasformazione digitale del Comune di Milano, grande promotrice dell’evento. Insieme a noi di IAB Italia, che con Cariplo Factory e Hublab abbiamo organizzato Milano Digital Week, ha voluto far passare il messaggio che attraverso la tecnologia i cittadini devono avere una vita più semplice in assoluto e in particolare nei confronti della pubblica amministrazione. Milano è una delle città italiane che offre ai propri cittadini il maggior numero di servizi digitali. Le nuove tecnologie non sono importanti tout court, ma lo diventano quando si trasformano in abilitatori e facilitatori sociali.
SERGIO AMATI, DIRETTORE GENERALE DI IAB ITALIA.
CI PUÒ CITARE QUALCHE EVENTO E QUALCHE FOCUS CHE HANNO DESTATO PARTICOLARE INTERESSE?
FRA I PRINCIPALI OBIETTIVI DI MILANO DIGITAL WEEK C’È QUELLO DI FAR COMPRENDERE IL VALORE AGGIUNTO CHE LA CULTURA E L’EDUCAZIONE DIGITALE POSSONO DARE AI CITTADINI.
L’edizione di quest’anno ha avuto un importante focus sui giovani, che sono e saranno i veri protagonisti di questa rivoluzione digitale. L’appuntamento per loro è con la ‘Job vision’, che si sarebbe dovuta tenere presso lo spazio BASE, ma che ovviamente si è tenuta online ospitando l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, con momenti di valutazione delle skill, analisi delle competenze, formazione e talk su temi legati alle professioni del futuro. Un altro evento molto importante è stato il ‘Big hackathon’, un grande incontro di giovani talenti pronti a mettersi alla prova con lo sviluppo di idee per il futuro della città e dell’intero Paese, con premiazione durante la cerimonia finale del miglior progetto sul tema. Infine le posso citare un evento che ci ha visti direttamente protagonisti come IAB Italia. Si tratta dello ‘IAB game changers’, un workshop di talks tra personaggi che vogliono cambiare le regole del gioco e usano il digitale per vincere le sfide del futuro.
CHE RUOLO HA AVUTO IL TEMA DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE? Nel settembre 2015 più di 150 leader internazionali si sono incontrati alle Nazioni Unite per contribuire allo sviluppo globale, promuovere il benessere umano e proteggere l’ambiente. Sono stati individuati 17 obiettivi globali di sviluppo sostenibile, noi di Milano Digital Week ne abbiamo selezionati 10 per promuoverli nel ‘Big hackathon’. Siamo infatti convinti e consapevoli che tutti noi dobbiamo fornire un contributo per raggiungere questi obiettivi in base alle nostre capacità. MK
Photo: Marvin Meyer
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LE NOMINATION
01 - BEVANDE E ALIMENTARI ok.qxp_Layout 1 23/06/20 16:15 Pagina 40
media key MAGGIO-GIUGNO 2020 | 21° INTERACTIVE KEY AWARD
BEVANDE E ALIMENTARI NOMINATION
INDIRIZZO WEB: WWW.GRUPPOPOLI.IT – PRODOTTO: GRUPPO POLI – CLIENTE: SEVEN – AGENZIA: ARCHIMEDE SOC. COOP. INDIRIZZO WEB: WWW.MOLINARI.IT – PRODOTTO: SAMBUCA MOLINARI – CLIENTE: MOLINARI – AGENZIA: IM*MEDIA/KLEINRUSSO INDIRIZZO WEB: WWW.MANDRAROSSA.IT – PRODOTTO: MANDRAROSSA – CLIENTE: MANDRAROSSA – IDEAZIONE CONCEPT, DIR. CREATIVA – STRATEGIA, DISEGNO E SVILUPPO WEB: IM*MEDIA – SHOOTING FOTO, PRODUZIONE E POSTPRODUZIONE VIDEO: TOKAY CREATIVE STUDIOS INDIRIZZO WEB: WWW.BREAKFREEBEER.COM – PRODOTTO: BREAK FREE BEER – CLIENTE: ITALIAN WINE BRANDS – AGENZIA: WEBPERFORMANCE
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02 - FAMILY LIFESTYLE FARMACEUTICI ok.qxp_Layout 1 22/06/20 11:13 Pagina 41
21° INTERACTIVE KEY AWARD | MAGGIO-GIUGNO 2020 media key
FAMILY LIFESTYLE/ FARMACEUTICI NOMINATION
INDIRIZZO WEB: WWW.TAU-MARIN.IT – PRODOTTO: TAU MARIN – CLIENTE: ALFASIGMA – AGENZIA/SVILUPPO/IMPLEMENTAZIONE: WEBSOLUTE COMPANY INDIRIZZO WEB: WWW.ATLASCONCORDE.COM – PRODOTTO: CERAMICHE ATLAS CONCORDE – CLIENTE: CERAMICHE ATLAS CONCORDE – AGENZIA/SVILUPPO/IMPLEMENTAZIONE: WEBSOLUTE COMPANY INDIRIZZO WEB: WWW.CLEI.IT – PRODOTTO: SITO WEB CLEI – CLIENTE: CLEI – AGENZIA: IM*MEDIA
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03 - TRASPORTO ED ENERGIA.qxp_Layout 1 22/06/20 11:18 Pagina 42
media key MAGGIO-GIUGNO 2020 | 21° INTERACTIVE KEY AWARD
TRASPORTO ED ENERGIA NOMINATION
SOGGETTO/PRODOTTO: LEASYS CARCLOUD – CLIENTE: LEASYS RENT – AGENZIA: IM*MEDIA INDIRIZZO WEB: LIGHTBOX.TERNA.IT – PRODOTTO: TERNA LIGHTBOX - BLOG AZIENDALE – CLIENTE: TERNA – AGENZIA: ADACTO INDIRIZZO WEB: WWW.TERNA.IT – PRODOTTO: TERNA - CORPORATE SITE – CLIENTE: TERNA – AGENZIA: ADACTO SOGGETTO/PRODOTTO: KIA CARE – CLIENTE: KIA MOTORS COMPANY ITALIA – AGENZIA: GWC WORLD - MILANO
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05 - FINANZA ASSICURAZIONI CONSULENZA E RICERCA.qxp_Layout 1 22/06/20 11:18 Pagina 43
21° INTERACTIVE KEY AWARD | MAGGIO-GIUGNO 2020 media key
FINANZA, ASSICURAZIONI, CONSULENZA E RICERCA NOMINATION
INDIRIZZO WEB: WWW.SUSHIKO.IT – PRODOTTO: SUSHIKO – CLIENTE: G.L. GROUP – AGENZIA: COMUNICO GROUP INDIRIZZO WEB: WWW.CASSACENTRALE.IT – PRODOTTO: SITO GRUPPO CASSA CENTRALE – CLIENTE: CASSA CENTRALE BANCA – AGENZIA: MESSAGE SOGGETTO/PRODOTTO: CALENDARIO CREVAL 2020 – CLIENTE: CREDITO VALTELLINESE
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06 - TEMPO LIBERO ok.qxp_Layout 1 22/06/20 11:17 Pagina 44
media key MAGGIO-GIUGNO 2020 | 21° INTERACTIVE KEY AWARD
TEMPO LIBERO NOMINATION
INDIRIZZO WEB: WWW.MSCOCEANCAY.COM/IT – PRODOTTO: OCEAN CAY - MSC MARINE RESERVE – CLIENTE: MSC CRUISE – AGENZIA: ADACTO INDIRIZZO WEB: WWW.VISITROMAGNA.IT – PRODOTTO: VISIT ROMAGNA – CLIENTE: DESTINAZIONE TURISTICA ROMAGNA – AGENZIA: EXPANSION GROUP INDIRIZZO WEB: WWW.GEASAR.IT/FLIGHT-CLUB – PRODOTTO: 30 GIORNI DI EVENTI IN AEROPORTO, APERTI A TUTTI – CLIENTE: GEASAR - AEROPORTO DI OLBIA – AGENZIA: IDEA DOCET – SVILUPPO/IMPLEMENTAZIONE: REEF STUDIOS INDIRIZZO WEB: SODACHALLENGE.IT – PRODOTTO: SODASTREAM – CLIENTE: SODASTREAM - PEPSI GROUP – AGENZIA: GWC WORLD - MILANO
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07 - MEDIA & EDUCATIONAL PA.qxp_Layout 1 22/06/20 11:20 Pagina 45
21° INTERACTIVE KEY AWARD | MAGGIO-GIUGNO 2020 media key
MEDIA & EDUCATIONAL, P.A. NOMINATION
SOGGETTO/PRODOTTO: SAVILLS TENANT SCHOOL – CLIENTE: SAVILLS ITALIA – AGENZIA: ACQUA GROUP INDIRIZZO WEB: WWW.MINDSANTANNA.IT – PRODOTTO: MASTER IN MANAGEMENT AND INNOVATION DESIGN – CLIENTE: SCUOLA SUPERIORE SANT’ANNA – AGENZIA: ADACTO INDIRIZZO WEB: WWW.BIKEPLAY.TV – PRODOTTO: BIKE SMART MOBILITY – CLIENTE: BLUE FINANCIAL COMMUNICATION
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08 - SITI CORPORATE.qxp_Layout 1 22/06/20 11:21 Pagina 46
media key MAGGIO-GIUGNO 2020 | 21° INTERACTIVE KEY AWARD
SITI CORPORATE NOMINATION
INDIRIZZO WEB: WWW.ENEL.COM/PEOPLE/ENEL-PEOPLE.HTML – PRODOTTO: ENEL PEOPLE – CLIENTE: ENEL – AGENZIA: IMILLE INDIRIZZO WEB: WWW.OLITALIA.COM/IT – PRODOTTO: OLITALIA – CLIENTE: GRUPPO OLITALIA – AGENZIA/SVILUPPO/IMPLEMENTAZIONE: WEBSOLUTE COMPANY INDIRIZZO WEB: WWW.UVETEVENTS.COM/IT – PRODOTTO: UEVENTS – CLIENTE: UEVENTS – AGENZIA: VERGANI&GASCO
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09 - AMBIENTE CONSUMO RESPONSABILE INIZIATIVE NO PROFIT.qxp_Layout 1 22/06/20 11:22 Pagina 47
21° INTERACTIVE KEY AWARD | MAGGIO-GIUGNO 2020 media key
AMBIENTE, CONSUMO RESPONSABILE, INIZIATIVE NO PROFIT NOMINATION
INDIRIZZO WEB: NASTROROSA.IT – PRODOTTO: NASTRO ROSA PER LA LOTTA AL TUMORE AL SENO – CLIENTE: FONDAZIONE AIRC PER LA RICERCA SUL CANCRO – AGENZIA: ACQUA GROUP INDIRIZZO WEB: WWW.DONNE.IT – PRODOTTO: DONNE.IT – CLIENTE: FEDERCASALINGHE OBIETTIVO FAMIGLIA – AGENZIA: SITE BY SITE INDIRIZZO WEB: MSCFOUNDATION.ORG – PRODOTTO: MSC FOUNDATION – CLIENTE: MSC CRUISE – AGENZIA: ADACTO
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10 - SOCIAL MEDIA STRATEGY FOOD.qxp_Layout 1 22/06/20 11:23 Pagina 48
media key MAGGIO-GIUGNO 2020 | 21° INTERACTIVE KEY AWARD
SOCIAL MEDIA STRATEGY FOOD NOMINATION
SOGGETTO: SAVING WALLS – PRODOTTO: MELA VAL VENOSTA: 8 MURALES E COMUNICAZIONE SOCIAL – CLIENTE: VIP COOP. SOC. AGRICOLA – AGENZIA: COO’EE ITALIA SOGGETTO: WUDY - INDIE VS MAINSTREAM – PRODOTTO: WUDY – CLIENTE: AIA – AGENZIA/SVILUPPO/IMPLEMENTAZIONE: YOUNG DIGITALS SOGGETTO: LA FANPAGE FACEBOOK BISTEFANI – PRODOTTO: KRUMIRI – CLIENTE: BAULI – AGENZIA: COPIAINCOLLA.COM
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11 - SOCIAL MEDIA STRATEGY NON FOOD.qxp_Layout 1 22/06/20 11:24 Pagina 49
21° INTERACTIVE KEY AWARD | MAGGIO-GIUGNO 2020 media key
SOCIAL MEDIA STRATEGY NON FOOD NOMINATION
SOGGETTO: WINDAY - DENTRO LE CHAT DI GRUPPO – PRODOTTO: WINDAY – CLIENTE: WIND TRE – AGENZIA: H48 – CASA DI PRODUZIONE: THE JACKAL SOGGETTO: #DILLOATUASORELLA – PRODOTTO: MYCONTRACEPTION ITALIA – CLIENTE: BAYER ITALIA – AGENZIA: TRUE COMPANY – CASA DI PRODUZIONE: CICCIOTUN SOGGETTO/PRODOTTO: #ORIGINALATHOME – CLIENTE: ORIGINAL MARINES – AGENZIA: ARKAGE
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12 - DIGITAL PR.qxp_Layout 1 22/06/20 11:25 Pagina 50
media key MAGGIO-GIUGNO 2020 | 21° INTERACTIVE KEY AWARD
DIGITAL PR NOMINATION
SOGGETTO: IL FUTURO DEL LUPPOLO – PRODOTTO: BIRRIFICIO ANGELO PORETTI 4 LUPPOLI – CLIENTE: CARLSBERG ITALIA – AGENZIA: IMILLE/AIDA PARTNERS SOGGETTO: WINDAY - DENTRO LE CHAT DI GRUPPO – PRODOTTO: WINDAY – CLIENTE: WIND TRE – AGENZIA: H48 – CASA DI PRODUZIONE: THE JACKAL SOGGETTO: NIVEA #MOUSSEADDICTED – PRODOTTO: NIVEA MOUSSE CORPO & DOCCIA – CLIENTE: BEIERSDORF – AGENZIA: KIWI – CASA DI POST PRODUZIONE: POST WANTED SOGGETTO: #DILLOATUASORELLA – PRODOTTO: MYCONTRACEPTION ITALIA – CLIENTE: BAYER ITALIA – AGENZIA: TRUE COMPANY – CASA DI PRODUZIONE: CICCIOTUN
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50 #
13 - DISPLAY ADV ok.qxp_Layout 1 22/06/20 11:27 Pagina 51
21° INTERACTIVE KEY AWARD | MAGGIO-GIUGNO 2020 media key
DISPLAY ADV NOMINATION
SOGGETTO: BANNER INTERSTITIAL 360 – PRODOTTO: AZIENDA PER IL TURISMO VAL DI FASSA – CLIENTE: AZIENDA PER IL TURISMO VAL DI FASSA – AGENZIA: WEBPERFORMANCE SOGGETTO: CAMPAGNA DI WEB ADVERTISING PER JUNIORTHO PAEDIATRICS POWERED BY ORTHOFIX – PRODOTTO: JUNIORTHO PAEDIATRICS POWERED BY ORTHOFIX – CLIENTE: ORTHOFIX – AGENZIA: INSIDE SOGGETTO: L’ESSENZA DELLA MUSICA – PRODOTTO: RADIO MONTE CARLO – CLIENTE: RADIO MONTE CARLO – AGENZIA: LORENZO MARINI GROUP SOGGETTO: #IORESTOACASA - ANZIANI – PRODOTTO/CLIENTE/AGENZIA: ACEA
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15 - MOBILE COMMUNICATION.qxp_Layout 1 22/06/20 11:28 Pagina 52
media key MAGGIO-GIUGNO 2020 | 21° INTERACTIVE KEY AWARD
MOBILE COMMUNICATION NOMINATION
SOGGETTO/PRODOTTO: PINETA SOUND – CLIENTE: PINETA NATURE RESORT – AGENZIA: ARCHIMEDE SOGGETTO/PRODOTTO: NEXI BUSINESS – CLIENTE: NEXI SOGGETTO/PRODOTTO: EASYCOOP – CLIENTE: DIGITAIL – AGENZIA: SYSDATA SOGGETTO/PRODOTTO: APP PER IL VITTORIANO DI ROMA – CLIENTE: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI E PER IL TURISMO – AGENZIA: VERGANI&GASCO
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16 - VIRALI.qxp_Layout 1 22/06/20 11:29 Pagina 53
21° INTERACTIVE KEY AWARD | MAGGIO-GIUGNO 2020 media key
VIRALI NOMINATION
SOGGETTO: WINDAY - DENTRO LE CHAT DI GRUPPO – PRODOTTO: WINDAY – CLIENTE: WIND TRE – AGENZIA: H48 – CASA DI PRODUZIONE: THE JACKAL SOGGETTO: THE DRIVING FJONA - IL TEST DRIVE PIÙ CRIMINALE DELLA STORIA – PRODOTTO: THE DRIVING FJONA - TEST DRIVE – CLIENTE: TECH PRINCESS – AGENZIA: TECHDREAM – CASA DI PRODUZIONE: DON’T MOVIE SOGGETTO: #GOODVIBES – PRODOTTO: SCHARLAU - EXCLUSIVE & YOURS – CLIENTE: SCHARLAU – AGENZIA: GRUPPO ICAT – CASA DI PRODUZIONE: VIDEOZONE/GODIGITAL
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17 - SPOT WEB ok.qxp_Layout 1 22/06/20 11:32 Pagina 54
media key MAGGIO-GIUGNO 2020 | 21° INTERACTIVE KEY AWARD
SPOT WEB NOMINATION
SOGGETTO: MISSIONE: ESSERE UN GRANDE – PRODOTTO: SPOT SOCIALE – CLIENTE: FONDAZIONE BUZZI – AGENZIA: COO’EE ITALIA SOGGETTO: JEEP LONELY BOY – PRODOTTO: JEEP INSTITUTIONAL – CLIENTE: FCA FIAT CHRYSLER AUTOMOBILES, JEEP BRAND – AGENZIA: LEO BURNETT CO. SOGGETTO: JEEP TERRAIN – PRODOTTO: JEEP-JUVENTUS SPONSORSHIP – CLIENTE: FCA FIAT CHRYSLER AUTOMOBILES, JEEP BRAND – AGENZIA: LEO BURNETT CO. SOGGETTO: IL PROCESSO DELLA FERMENTAZIONE – PRODOTTO: FLORENA FERMENTED SKINCARE – CLIENTE: BEIERSDORF – AGENZIA: FCB MILAN – CASA DI PRODUZIONE: 360FX AND FOOD FILM
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S1 - CAMPAGNE INTEGRATE MULTIMEDIALI ok.qxp_Layout 1 23/06/20 16:11 Pagina 55
21° INTERACTIVE KEY AWARD | MAGGIO-GIUGNO 2020 media key
CAMPAGNE INTEGRATE MULTIMEDIALI NOMINATION
SOGGETTO: MEDIASET HA A CUORE IL FUTURO - TUMORE AL SENO – PRODOTTO: CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE CONTRO IL TUMORE AL SENO – CLIENTE: MEDIASET – DIREZIONE CREATIVA COORDINAMENTO IMMAGINE: MEDIASET SOGGETTO: MISSIONE: ESSERE UN GRANDE – PRODOTTO: FONDAZIONE BUZZI – CLIENTE: FONDAZIONE BUZZI – AGENZIA: COO’EE ITALIA SOGGETTO: IL PARADISO DELLE MELE – PRODOTTO: MELE VAL VENOSTA – CLIENTE: VIP COOP. SOC. AGRICOLA – AGENZIA: COO’EE ITALIA SOGGETTO: #CLOSED4WOMEN PER I DIRITTI DELLE DONNE – PRODOTTO: ACTION AID – CLIENTE: ACTION AID – AGENZIA: FCB MILAN
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S2 - CAMPAGNE INTEGRATE DIGITALI ok.qxp_Layout 1 22/06/20 11:34 Pagina 56
media key MAGGIO-GIUGNO 2020 | 21° INTERACTIVE KEY AWARD
CAMPAGNE INTEGRATE DIGITALI NOMINATION
SOGGETTO/PRODOTTO: RACE TO CHANGE – CLIENTE: ENEL – AGENZIA: IMILLE SOGGETTO: BLACK FRIDAY: QUALCOSA CHE NON HAI MAI COMPRATO – PRODOTTO: OFFERTE BLACK FRIDAY AUTOTORINO – CLIENTE: GRUPPO AUTOTORINO – AGENZIA: CERNUTO PIZZIGONI & PARTNERS SOGGETTO/PRODOTTO: LA SCELTA DI HUMANA: PARITÀ DI GENERE. – CLIENTE: HUMANA ITALIA – AGENZIA: SERVICEPLAN GROUP ITALIA – SUPPLEMENTO/IMPLEMENTAZIONE: NEVEREST SOGGETTO/PRODOTTO: SIMON URMET – CLIENTE: URMET – AGENZIA: COMUNICO GROUP
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S3 - ELETTRONICA TECNOLOGIA E INNOVAZIONE.qxp_Layout 1 22/06/20 11:36 Pagina 57
21° INTERACTIVE KEY AWARD | MAGGIO-GIUGNO 2020 media key
ELETTRONICA, TECNOLOGIA E INNOVAZIONE NOMINATION
SOGGETTO: CHATBOT SVINANDO – PRODOTTO: SVINANDO – CLIENTE: ITALIAN WINE BRANDS – AGENZIA: WEBPERFORMANCE SOGGETTO: HOMEPAGE VIRTUAL TOUR – PRODOTTO: COVERINGS 2020 VIRTUAL TOUR – CLIENTE: GRUPPO CERAMICHE RICCHETTI – AGENZIA: BLUEDOG SOGGETTO/PRODOTTO: APP PER IL VITTORIANO DI ROMA – CLIENTE: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI E PER IL TURISMO – AGENZIA: VERGANI&GASCO
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S4 - E-COMMERCE WEB E MOBILE.qxp_Layout 1 22/06/20 11:44 Pagina 58
media key MAGGIO-GIUGNO 2020 | 21° INTERACTIVE KEY AWARD
E-COMMERCE WEB E MOBILE NOMINATION
SOGGETTO: BLACK FRIDAY: QUALCOSA CHE NON HAI MAI COMPRATO – PRODOTTO: OFFERTE BLACK FRIDAY AUTOTORINO – CLIENTE: GRUPPO AUTOTORINO – AGENZIA: CERNUTO PIZZIGONI & PARTNERS SOGGETTO/PRODOTTO: EASYCOOP – CLIENTE: DIGITAIL – AGENZIA: SYSDATA SOGGETTO/PRODOTTO: LEASYS CARCLOUD – CLIENTE: LEASYS RENT – AGENZIA: IM*MEDIA INDIRIZZO WEB: WWW.SVINANDO.COM – PRODOTTO: SVINANDO – CLIENTE: ITALIAN WINE BRANDS – AGENZIA: WEBPERFORMANCE
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S5 - BUSINESS TO BUSINESS ok.qxp_Layout 1 24/06/20 15:20 Pagina 59
21° INTERACTIVE KEY AWARD | MAGGIO-GIUGNO 2020 media key
BUSINESS TO BUSINESS NOMINATION
INDIRIZZO WEB: WWW.HOPPERIX.IT – PRODOTTO: GESTIONALE HOPPERIX – CLIENTE: ONECLIKE – AGENZIA: FKDESIGN SOGGETTO/PRODOTTO: SAVILLS TENANT SCHOOL – CLIENTE: SAVILLS ITALIA – AGENZIA: ACQUA GROUP SOGGETTO/PRODOTTO: MYCMS - LO SPIRITO DEL NUOVO GRUPPO BANCARIO COOPERATIVO È GIÀ IN RETE – CLIENTE: CASSA CENTRALE BANCA - CREDITO COOPERATIVO ITALIANO – AGENZIA: GRAFFITI SOGGETTO: HOMEPAGE VIRTUAL TOUR – PRODOTTO: COVERINGS 2020 VIRTUAL TOUR – CLIENTE: GRUPPO CERAMICHE RICCHETTI – AGENZIA: BLUEDOG
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S6 - BRAND ENTERTAINMENT WEBSERIES.qxp_Layout 1 22/06/20 11:47 Pagina 60
media key MAGGIO-GIUGNO 2020 | 21° INTERACTIVE KEY AWARD
BRAND ENTERTAINMENT/ WEBSERIES NOMINATION
SOGGETTO: ROAD MOVIE: LE NOSTRE PERSONE, LA NOSTRA STORIA – PRODOTTO: C.I.A. CONAD – CLIENTE: C.I.A. COMMERCIANTI INDIPENDENTI ASSOCIATI – AGENZIA: PUBLIONE SOGGETTO: WINDAY - DENTRO LE CHAT DI GRUPPO – PRODOTTO: WINDAY – CLIENTE: WIND TRE – AGENZIA: H48 – CASA DI PRODUZIONE: THE JACKAL SOGGETTO: GIRELLA DAY A GIRELLA VILLA: CON UNA GIRELLA PUOI TUTTO – PRODOTTO: GIRELLA MOTTA – CLIENTE: BAULI – AGENZIA: COPIAINCOLLA.COM – CASA DI PRODUZIONE: OLYMPIQUE SOGGETTO: AMAZON ITALIA LOGISTICA - IL BORGO DEL NATALE 2019 – PRODOTTO: IL BORGO DEL NATALE 2019 – CLIENTE: AMAZON ITALIA LOGISTICA – AGENZIA: SOCIAL CONTENT FACTORY – CASA DI PRODUZIONE: SOCIAL CONTENT FACTORY
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Disegno pubblicato dall’Associazione Nazionale Carabinieri di Chiaravalle e realizzato da Franco Rivolli
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COMUNICARE OLTRE LA DISTANZA
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media key MAGGIO-GIUGNO 2020 | L’INDAGINE DOXA
IL BICCHIERE MEZZO PIENO UN’INDAGINE DI BVA DOXA INCENTRATA SUGLI EFFETTI DEL CORONAVIRUS SUL BUSINESS DELLE AZIENDE ITALIANE PRESENTA, COME ERA LECITO ATTENDERSI, UNA SERIE DI ELEMENTI NEGATIVI MA, AL CONTEMPO, PRESTA ANCHE IL FIANCO AD ALCUNE CONSIDERAZIONI CONFORTANTI, RICONDUCIBILI ALLA CAPACITÀ DEL SISTEMA PAESE DI NON ARRENDERSI SENZA LOTTARE E DI ANTEPORRE LA TENACIA E LA RESILIENZA ALLA DEPRESSIONE E ALLA RASSEGNAZIONE. DI MAURO MURERO
MEZZO VUOTO PER IL PESSIMISTA, MEZZO PIENO PER L’OTTIMISTA. STIAMO PARLANDO SEMPRE... DELLO STESSO BICCHIERE, DUNQUE, IL FATTO CHE LA VALUTAZIONE DEL SUO CONTENUTO DIPENDA ESCLUSIVAMENTE DAGLI OCCHI DI CHI LO GUARDA FA DI QUESTO DETTO PROVERBIALE IL SIMBOLO STESSO DEL CONCETTO DI ‘SOGGETTIVITÀ’. Una tesi che abbraccia anche il mondo dell’economia, dell’industria, della produzione, degli investimenti: anche di fronte a situazioni di stallo, dovute a fattori strettamente ‘interni’ (l’andamento dei mercati finanziari) o ‘esterni’ (la guerra del Golfo, la tragedia dell’11 settembre 2001 o, passando ai giorni nostri, la terribile esperienza sociale che tutto il mondo sta vivendo nel 2020), rimane sempre affidata al libero arbitrio dell’individuo la scelta fra la visione più nera e quella più rosea, ovviamente proiettata più sull’imminente futuro che su una valutazione limitata al solo ‘oggi’.
I TIMORI E LA RESILIENZA In quest’ottica, il quadro delineato dalla recente ricerca di BVA Doxa incentrata sugli effetti della diffusione del
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Coronavirus – nonché delle misure implementate per contenere il contagio – sul business delle aziende italiane presenta, come era lecito attendersi, una serie di elementi negativi ma, al contempo, presta anche il fianco ad alcune considerazioni confortanti, riconducibili ancora una volta alla capacità del Sistema Paese di ‘non mollare mai’ e di anteporre la tenacia e la resilienza alla depressione e alla rassegnazione. Togliamoci subito il peso degli ‘elementi negativi’ ricordando che circa i tre quarti delle aziende italiane, secondo quanto emerso dall’indagine, segnalano che l’emergenza legata alla diffusione del Covid-19 ha avuto riflessi negativi immediati, mentre una quota più contenuta sostiene di aver fatto fronte al primo impatto e di aver registrato cedimenti a partire dal mese di aprile. Va precisato che nella maggior parte dei casi (due aziende su tre) le ripercussioni negative dell’emergenza riguardano soprattutto l’andamento del mercato interno: gli effetti sull’export sono ancora incerti e, tutto sommato, potrebbero essere meno negativi di quanto si poteva temere all’inizio del lockdown. In termini di contrazione degli investimenti, a pagare dazio – come
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L’INDAGINE DOXA | MAGGIO-GIUGNO 2020 media key MEZZO PIENO O MEZZO VUOTO? OGNUNO VEDE IL BICCHIERE CON I PROPRI OCCHI, TANTO È VERO CHE ANCHE IN QUESTO DIFFICILE PERIODO IL 45% DEGLI ITALIANI NON RINUNCIA A DICHIARARSI ‘SPERANZOSO’.
spesso succede nei periodi di crisi – sono soprattutto quelli dedicati al marketing e alla comunicazione. Detto questo, con il protrarsi dell’emergenza legata alla diffusione del Covid-19 in Italia si è accentuato un clima di generica ‘preoccupazione’ che però, come accennato in apertura, non è sfociato in una sorta di ‘resa senza condizioni’, bensì nella consapevolezza di dover affrontare una dura battaglia e nella volontà di mettere in campo tutte le migliori strategie possibili per preservare la sostenibilità economica. Ad esempio, tra gli aspetti messi in evidenza dall’indagine spicca il sostanziale gradimento espresso nei confronti dello smart working, fenomeno che in linea teorica non dovrebbe essere considerato ‘eccezionale’, visto che da tempo la società italiana si auto-attribuisce la capacità di annullare le distanze spazio-temporali e di vivere in una sorta di ‘connessione globale’ – ma che all’atto pratico non rappresenta certo un pilastro storico del sistema economico e produttivo nazionale. L’indagine BVA Doxa ha accertato che lo smart working è stato molto apprezzato dalle aziende italiane, fatto particolarmente degno di nota se si considera che la sua introduzione è legata alla necessità di far fronte a un’emergenza improvvisa e non è dunque il frutto di una scelta volontaria, ponderata e ‘testata’. A riguardo, ecco un dato eloquente: il 40% del campione (percentuale davvero rilevante, viste le premesse appena fatte) è rimasto talmente soddisfatto che intende proseguire l’esperienza anche quando… non sarà più obbligatorio farlo, ovvero quando l’incubo del contagio sarà solo un bruttissimo ricordo. Per inciso, si tratta di un orientamento significativo anche in termini di relazione tra azienda e forza lavoro, nel senso che può essere interpretato come un segnale di fiducia e di consapevolezza del fatto che è comunque possibile remare tutti nella stessa direzione anche non condividendo per otto ore al giorno gli stessi spazi ‘fisici’. Tornando, nell’inevitabile alternanza prevista dalla ‘teoria del bicchiere’, agli elementi poco confortanti comprensibilmente emersi dalla ricerca, va anche messo in evidenza un aspetto importante, ovvero la trasversalità del timore di effetti negativi per l’impresa. Tale paura, infatti, non sembra essere correlata alle dimensioni delle aziende e si manifesta in modo sostanzialmente identico sia tra quelle più grandi sia
tra quelle PMI che, come è noto, rappresentano da sempre il vero cuore pulsante del Sistema Paese e hanno dato un contributo determinante, in numerosi e variegati ambiti, alla valorizzazione del made in Italy nel mondo. Se buona parte delle aziende prevede un impatto significativo sugli investimenti (con tagli che, come detto, si rifletteranno in particolare sui piani di marketing e di comunicazione), ecco subito pronta un’altra occasione di soddisfazione per il ‘partito degli ottimisti’ e del bicchiere mezzo pieno: il 25% delle imprese interpellate (percentuale che, essendo ancora in piena fase emergenziale, nessun analista dotato di un minimo di buon senso potrebbe permettersi di definire ‘modesta’) dichiara di voler puntare a un’accentuazione delle proprie attività di marketing, in sostanza traducendo in pratica il celebre ideogramma cinese che associa, secondo alcune interpretazioni occidentali del suo reale significato, il concetto di ‘crisi’ a quello di ‘opportunità’: proprio nei periodi in cui le difficoltà sono più marcate si possono gettare i semi per far crescere alberi particolarmente robusti. Non solo: è addirittura del 41% la quota di chi intende sfruttare il momento di crisi per aumentare, o come minimo per mantenere invariata, la propria esposizione mediatica. Sempre a proposito di percentuali ‘minoritarie’ ma che, in un periodo storico come questo, devono essere valutate ben al di là del loro valore strettamente numerico, va anche sottolineato che nonostante la maggioranza assoluta tema ancora ripercussioni consistenti per un lungo periodo di tempo, il 33% circa delle aziende manifesta già oggi – quando l’uscita dalla fase d’emergenza non è ancora vicina – un atteggiamento ottimistico e ritiene che nel giro di qualche mese i problemi saranno stati affrontati, superati e risolti. È in questo orientamento e in questa forma mentis che c’è la vera ‘Italia che vince’: ovviamente, avremmo preferito tutti che il problema non ci fosse... ma una volta che c’è, meglio lottare e accettare la sfida che rinunciare in partenza e, a quel punto, pagarne davvero le conseguenze anche a lungo termine.
IL 25% DELLE IMPRESE INTERPELLATE DA BVA DOXA DICHIARA DI VOLER PUNTARE A UN’ACCENTUAZIONE DELLE PROPRIE ATTIVITÀ DI MARKETING, TRASFORMANDO IL PERIODO DI CRISI IN UNA POTENZIALE OCCASIONE PER NUOVE OPPORTUNITÀ.
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media key MAGGIO-GIUGNO 2020 | L’INDAGINE DOXA A SINISTRA, IL 73% DELLE AZIENDE ITALIANE HA INTRODOTTO LO SMART WORKING IN MANIERA ‘MASSIVA’, OVVERO APPLICANDOLO AL MAGGIOR NUMERO POSSIBILE DI PERSONE. SOTTO, IL 40% DELLE IMPRESE È RIMASTO TALMENTE SODDISFATTO DALLO SMART WORKING CHE INTENDE PROSEGUIRE L’ESPERIENZA ANCHE QUANDO NON SARÀ PIÙ OBBLIGATORIO FARLO, OVVERO A EMERGENZA FINITA.
SMART WORKING: UN ESPERIMENTO RIUSCITO In tale contesto, torniamo per un istante e con maggiori dettagli al tema – che riservava potenzialmente più di un’incognita – dello smart working. Costrette a dover attuare politiche di ‘lavoro agile’ al fine di rispettare precise disposizioni governative e di limitare la diffusione del contagio, 73 aziende italiane su 100 hanno introdotto lo smart working in maniera ‘massiva’, ovvero applicandolo al maggior numero possibile di persone. Anche se sono soprattutto le multinazionali straniere con sede nel Bel Paese ad aver attivato tali politiche di ‘lavoro agile’, le aziende italiane, come detto in precedenza, hanno a loro volta ‘scoperto’ con soddisfazione che lo smart working funziona: è nientemeno che del 90% la quota di chi esprime un giudizio favorevole in termini di efficienza e di gestione ottimale dell’attività lavorativa. Il fatto che per quattro imprese su dieci – in particolare quelle attive nei settori Finance, Utilities e TLC – i cambiamenti strutturali introdotti in questo periodo saranno mantenuti anche a emergenza finita la dice lunga sulla validità del pur ‘forzato’ esperimento: malgrado le circostanze in cui è stata introdotta, la pratica sembra destinata a durare nel tempo e a incidere sui modelli organizzativi aziendali del prossimo futuro. CONSUMATORI: C’È SPAZIO ANCHE PER LA ‘SPERANZA’Anche sul versante della naturale controparte dell’offerta, ovvero la domanda e, quindi, l’orientamento degli end user, la ‘teoria del bicchiere’ trova ancora fondamento. Se la quarantena mette ovviamente a dura prova il morale degli ita-
STRESS E ANSIA, PAURA E RABBIA, MA ANCHE SPERANZA E FIDUCIA: DAL PUNTO DI VISTA DEI CONSUMATORI, LA VOCAZIONE ALLA RESILIENZA STA AIUTANDO A NON CADERE IN ECCESSI DI SCONFORTO E RASSEGNAZIONE.
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liani, che provano principalmente preoccupazione (62%) e incertezza (57%), ciò non significa che la parola ‘speranza’ sia stata dimenticata: nella crisi c’è spazio anche per questo sentiment, che nonostante tutto accomuna il 45% degli individui. Il dato emerge dal monitoraggio continuativo di BVA Doxa sulle opinioni e previsioni degli italiani all’epoca del Coronavirus, che nella sua terza e quarta wave ha dedicato un focus allo ‘stato emotivo’ della popolazione. Con il protrarsi della quarantena per contrastare l’emergenza sanitaria la vita quotidiana è stata stravolta e questo ha generato un forte senso di incertezza, un calo di fiducia nelle istituzioni e sensazioni come noia e affaticamento: un carico di emozioni negative che potrà lasciare strascichi e che non dovrà essere trascurato a livello sociale. Detto questo, gli italiani si dimostrano ancora una volta resilienti: la speranza verso una risoluzione o un cambiamento nelle prossime settimane è infatti in crescita, secondo i dati della quarta wave (condotta nel periodo 17/20 aprile) dell’Osservatorio settimanale partito lo scorso 20 marzo. Il quarto aggiornamento ha rilevato che il morale degli italiani, pur messo a dura prova dal lockdown prolungato, sfiora la sufficienza: in una scala da 1 a 10 gli individui valutano il proprio morale con un voto medio di 5,9, che migliora il 5,6 della rilevazione precedente e sfiora, per l’appunto, quel 6 che nel ‘linguaggio scolastico’ rappresenta storicamente lo spartiacque fra bocciatura e promozione. Nel carico di emozioni con valenza negativa, quelle che coinvolgono gli italiani in maniera più energica sono stress (29%), ansia (29%), paura (25%) e rabbia (18%). Tra le emozioni che stimolano lo sconforto – uno stato emotivo a valenza negativa con bassa attivazione di energia – prevalgono tristezza (35%), noia (31%), stanchezza (31%) e depressione (16%). Ma non manca, ancora una volta, un insieme di sensazioni positive a sostegno della resilienza degli italiani di fronte alla crisi: il 45% si dichiara speranzoso, il 18% fiducioso, il 17% addirittura positivo. Il ‘sentimento di contentezza’, composto da emozioni come dinamismo (5%), felicità (4%) e divertimento (2%), appare decisamente minoritario, ma pretendere il contrario sarebbe davvero troppo: resta il fatto che fra i molti dati che abbiamo visto in questa analisi ce ne sono diversi in grado di... riempire almeno una parte del bicchiere, in attesa di passare tutti insieme, quando l’emergenza sarà finita, a uno strameritato brindisi! MK
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media key MAGGIO-GIUGNO 2020 | DIGITAL MARKET
PIT STOP! DAL PROLIFERARE DI INDAGINI SULL’ANDAMENTO DELLO SCENARIO DIGITALE NEL PERIODO DELL’EMERGENZA SANITARIA – RICONDUCIBILI A DIVERSE FONTI E FOCALIZZATE SU VARI PARAMETRI DI ANALISI, DAL RUOLO DELLA PUBBLICITÀ ALL’ORIENTAMENTO DEI CONSUMATORI – SEMBRA EMERGERE ALMENO UN DENOMINATORE COMUNE: LA CRISI PUÒ E DEVE ESSERE INTERPRETATA COME UNA TEMPORANEA SOSTA AI BOX E NON COME LA FINE DI UNA CORSA CHE NESSUNO VUOLE INTERROMPERE. DI MAURO MURERO PIT STOP, UN’ESPRESSIONE NOTA E DIFFUSA ANCHE AL DI FUORI DEL MONDO DELLO SPORT: A BENEFICIO DEI LETTORI DI MEDIA KEY EVENTUALMENTE DISINTERESSATI AL MONDO DELLA FORMULA UNO, RICORDIAMO CHE ESSA DEFINISCE ESSENZIALMENTE LE RAPIDE E TEMPORANEE SOSTE AI BOX EFFETTUATE DAI PILOTI PER FARE RIFORNIMENTO, CAMBIARE IL TRENO DI GOMME E COSÌ VIA. Sosta ‘temporanea’, per l’appunto: niente a che vedere con un definitivo ‘ritiro’ e questo, fuor di metafora, è quello che le varie fonti preposte al monitoraggio del digital market auspicano e prevedono, ipotizzando che la battuta d’arresto provocata dall’emergenza sanitaria non rappresenti comunque un abbandono della sfida competitiva. Ad esempio, una serie di spunti di riflessione molto interessanti è stata offerta da AdKaora, digital company che opera con l’esplicito intento di ‘cambiare le regole dell’advertising online con soluzioni creative e tecnologiche’. Concentrandosi sullo specifico tema ‘il valore e la vicinanza nella pubblicità’, AdKaora ha analizzato le iniziative di alcuni brand che hanno saputo modificare velocemente il loro messaggio di comunicazione spostando il focus, per l’appunto, sulla vicinanza ai consumatori e contestualizzandolo alle circostanze contingenti. Dallo studio è emerso che tempestività, reattività e contestualizzazione sono risultati elementi vincenti e premianti per la comunicazione di alcune marche; le attività dei brand maggiormente apprezzate dagli
utenti sono quelle che evidenziano la capacità di prendersi cura della community di riferimento. Inoltre, la digital company ha proposto un’analisi relativa a ‘come comunicare in tempi sfidanti’, incentrata su come possono e devono essere ripensate le strategie di comunicazione in periodi particolari e delicati come quello dell’emergenza sanitaria. Ne è emerso che gli utenti sono alla ricerca di contenuti mediatici positivi e, allo stesso tempo, di una connessione emotiva con i loro marchi preferiti; la preoccupazione maggiore è ancora correlata al rischio sanitario, ma il desiderio di normalità è comunque molto forte, così come lo è la certezza che in futuro si darà più spazio alle priorità, privilegiando il ritorno ad alcune specifiche attività piuttosto che ad altre evidentemente ritenute di minore importanza. La terza analisi di AdKaora riguarda invece il ‘proximity marketing in tempi sfidanti’ e si concentra ancor più specificamente sui cambiamenti degli stili di vita dei consumatori e sulle attività di proximity durante il periodo del lockdown in Italia. Il report presenta una serie di dati rilevati in collaborazione con i partner della società e gli elementi presi in esame sono quelli della pedonalità, degli acquisti e del media/advertising. Pedonalità. Sono state analizzate le visite di più di 22mila punti vendita della Grande Distribuzione Organizzata e, se da un lato è stato riscontrato un prevedibile calo generale, dall’altro si è anche registrato un aumento di traffico relativo ad alcune specifiche insegne. In altre parole, le limitazioni imposte agli spostamenti hanno portato tutti i consumatori a rivedere le proprie decisioni: un atteggiamento che ha portato a un fisiologico calo delle visite nelle maggiori insegne della GDO, ma anche a scelte più consapevoli riguardo a quali punti vendita frequentare e alla cadenza periodica con cui farlo. Acquisti. Su un panel di 2.800 utenti si è LE LIMITAZIONI IMPOSTE AGLI SPOSTAMENTI HANNO PORTATO I CONSUMATORI A RIVEDERE LE PROPRIE DECISIONI D’ACQUISTO: UN ATTEGGIAMENTO CHE HA CAUSATO UN FISIOLOGICO CALO DELLE VISITE NELLE MAGGIORI INSEGNE DELLA GDO, MA ANCHE SCELTE PIÙ CONSAPEVOLI RIGUARDO A QUALI PUNTI VENDITA FREQUENTARE.
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DIGITAL MARKET | MAGGIO-GIUGNO 2020 media key
rilevato che alcune categorie di prodotti hanno perso interesse agli occhi dei consumatori, mentre in ambito FMCG (Fast Moving Consumer Goods) l’analisi della composizione del ‘carrello’ mostra alcuni cambiamenti di abitudini, frutto anche e soprattutto degli effetti psicologici della lunga fase di lockdown. Media e adv. In quest’ambito, il focus dello studio è sul sentiment degli utenti, sulle loro nuove abitudini di fruizione online e sul comportamento degli advertiser. In tale contesto AdKaora rende noto di aver registrato un significativo aumento di traffico in riferimento a siti e app che fanno capo alla propria concessionaria ma, al contempo, anche una contrazione generale degli investimenti (soprattutto nel campo del proximity marketing), anche se il sentiment degli utenti nei confronti dell’advertising rimane sostanzialmente positivo.
IL CONSUMO DI CONTENUTI Dal canto suo Teads, The Global Media Platform, ha preso in esame a livello mondiale i principali trend di consumo dei contenuti editoriali online. Teads, che oggi raggiunge il 92% della popolazione internet in Italia (dato comScore), ha sviluppato uno strumento tecnologico, il Teads Media Barometer, volto proprio ad analizzare quali sono le tipologie di contenuti editoriali maggiormente lette dai consumatori ogni giorno. Dall’inizio dell’anno Teads ha registrato sul territorio EMEA un incremento del 55% del traffico sulla sua piattaforma, che raccoglie i più grandi e prestigiosi publisher mondiali. La crisi e le implicazioni legate alla diffusione del coronavirus hanno costretto la popolazione ad aumentare tempi e volumi di fruizione dei contenuti di informazione sulle principali testate giornalistiche online: grazie al Media BaromeCAROLINE HUGONENC, GLOBAL VP RESEARCH & INSIGHTS DI TEADS. ter, Teads ha analizzato i contenuti più visti e quelli che hanno destato maggiore interesse nei lettori, esaminando gli andamenti in una finestra di 30 giorni collocata tra l’inizio di marzo e l’inizio di aprile. Nella categoria Food si registra un incremento significativo della fruizione di contenuti relativi alla cucina e alla preparazione dei cibi (+54%); gli articoli che trattano di utensili o oggetti da cucina per particolari ricette hanno registrato addirittura un delta del +63%. I contenuti legati a ricette e ingredienti sono tra i più ricercati dagli italiani: il loro consumo si è intensificato del +49%. Sempre in Italia, i contenuti legati alla gestione delle proprie finanze sono tra le principali priorità di lettura: il consumo editoriale registrato in questa categoria è nell’ordine del +148% (+58% per i soli contenuti relativi alle pensioni e +43% per quelli legati a prestiti e finanziamenti). Per quanto concerne l’intrattenimento, i giochi si posizionano come una delle maggiori categorie di interesse durante la quarantena, con un aumento del +82%, seguiti dai videogiochi (+58%). Inoltre, i consumatori dimostrano di essere fortemente propensi ad aderire ad attività di solidarietà e beneficenza: i contenuti di questa categoria registrano picchi nientemeno che del +164%. Come sottolinea Caroline Hugonenc, Global VP Research & Insights di Teads, “l’evoluzione del consumo di contenuti riflette il cambiamento delle priorità degli end user, testimoniato dall’incremento relativo alla categoria Food, che cresce del 33% e sorpassa la categoria Shopping (-38% nel mese di marzo). Anche il consumo di contenuti relativi alle esigenze fisiologiche e sociali sta aumentando in modo rilevante”. SOPRA, LA COPERTINA DELL’ULTIMO SPECIAL ANNUAL DI MEDIA KEY DEDICATO AD ‘AGENCIES & MEDIA PROFILES’. PER L’INDUSTRY DELLA COMUNICAZIONE PARLARE DI RALLENTAMENTO E NON DI STOP, NONCHÉ DI NUOVE OPPORTUNITÀ CHE POSSONO NASCERE DALLE DIFFICOLTÀ, È IL MODO MIGLIORE PER RENDERE UN SERVIZIO UTILE ALL’INTERO MERCATO.
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IL RUOLO DELLE AGENZIE Ovviamente, anche il mondo istituzionale (enti, organismi, associazioni di rappresentanza delle varie tipologie di attori che operano sul mercato) non ha potuto esimersi dall’analizzare a sua volta, così come hanno fatto le singole imprese, i riflessi dell’emergenza sanitaria che ha colpito l’Italia e il resto del mondo, condizionando la vita dei cittadini e delle aziende.
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media key MAGGIO-GIUGNO 2020 | DIGITAL MARKET
MARIANNA GHIRLANDA, RESPONSABILE DEL CENTRO STUDI UNA.
EMANUELE NENNA, PRESIDENTE DI UNA.
È il caso di UNA – Aziende della Comunicazione Unite, che ha svolto una specifica indagine finalizzata a indagare la percezione delle agenzie italiane, le azioni messe in atto per fronteggiare l’emergenza e le previsioni per i prossimi dodici mesi. Il sondaggio è stato condotto dal Centro Studi UNA tra gli associati e si è avvalso anche della collaborazione di Assorel; fra i rispondenti c’erano i rappresentanti di tutte le anime di UNA, con particolare riferimento alle realtà operanti negli ambiti della pubblicità, delle PR, della comunicazione integrata, degli eventi, del branding e del digital. La netta maggioranza degli interpellati (88%) concorda sul fatto che l’emergenza avrà un impatto concreto sull’andamento del mercato della comunicazione, anche se più di un’agenzia su due non è ancora in grado di stimarne e quantificarne la portata. Fra i pochi che si sono cimentati nel tentativo previsionale, il 7% del campione ipotizza una flessione del valore complessivo del mercato nell’ordine dei cinque punti percentuali, mentre il 12% raddoppia l’entità della stima pessimistica e prevede un calo a doppia cifra. Va però detto che tale quota (12%) corrisponde esattamente a quella di
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chi, al contrario, ritiene che non ci siano gli estremi per ipotizzare ricadute negative sul business. Per quanto riguarda il versante delle misure attivate per tutelare i dipendenti e l’interesse civico, lo smartworking (75%) ha decisamente prevalso; il 53% ha sospeso le trasferte di lavoro e il 41% ha cancellato i meeting basati sulla presenza di persone fisiche, optando per alternative prettamente tecnologiche quali le video-conferenze, la messaggistica istantanea e così via. Solo il 6% del campione ha preso la drastica decisione di chiudere le sedi operative. “I dati confermano una situazione che era sostanzialmente prevedibile”, afferma Marianna Ghirlanda, Responsabile del Centro Studi UNA: “di fronte a qualsiasi emergenza il mercato tende inizialmente verso la contrazione. Questo fatto evidenzia la necessità di trovare misure alternative per far fronte al momento congiunturale ed è proprio in momenti simili che i brand devono dimostrare maggiore vicinanza agli utenti, nella consapevolezza che la comunicazione rimane una leva fondamentale per mantenere vivo il rapporto tra marchio o prodotto e consumatore. È interessante osservare come la stragrande maggioranza delle agenzie abbia messo in atto politiche di smartworking a tutela dei dipendenti e del Paese intero, segno di maturità e responsabilità civica”. Per quanto concerne gli effetti più immediati della fase emergenziale, il dato più rilevante è quello relativo alla cancellazione degli eventi (66%); detto questo, dall’indagine emerge comunque la piena volontà delle agenzie e dei brand di ‘posticipare’ piuttosto che ‘annullare’. Tale orientamento propositivo traspare a vari livelli: è il caso delle campagne pubblicitarie, per le quali la riprogrammazione supera di gran lunga la cancellazione, delle produzioni e degli stessi eventi. “Il mercato ha sicuramente modificato la sua dieta mediatica”, precisa ancora Marianna Ghirlanda, “con una maggiore esposizione alle fonti online rispetto a quelle ‘fisiche’. Dal punto di vita delle agenzie e dei brand, questa considerazione può fare da spunto per consigliare attività diverse o per ridefinire le strategie senza compromettere gli obiettivi di business”. “All’interno delle agenzie continueremo a lavorare sulla prevenzione”, aggiunge Emanuele Nenna, Presidente di UNA, ”seguendo scrupolosamente le indicazioni delle autorità competenti. Faccio però anche un appello: da comunicatori esperti dobbiamo contribuire a una corretta narrazione dell’emergenza. Credo che leggere correttamente le informazioni a disposizione e trasmettere messaggi di fiducia, a partire dalla nostra sfera diretta di influenza, possa aiutare. Per la nostra industry parlare di rallentamento e non di stop, di posticipo e non di cancellazione, di nuove opportunità che possono nascere dalle difficoltà e lavorare insieme ai brand per definire strategie di rilancio è il modo migliore di rendersi utile, in un momento così particolare e complicato”.
IL PRESIDIO DEI SOCIAL In chiusura di questa analisi è d’obbligo fare un cenno anche allo stato dell’arte dei social, altro elemento di primaria importanza del variegato scenario del digital market. A riguardo, sono stati da poco pubblicati gli ultimi dati della ricerca ‘Italiani e social media’, appuntamento ormai fisso proposto da Blogmeter, leader in Italia nei servizi di Integrated Social Intelligence e istituto di ricerca certificato ASSIRM. Blogmeter ha condotto l’indagine per il quarto anno consecutivo, intervistando oltre 1.700 individui residenti in Italia e rappresentanti (per sesso, età e area geografica) degli iscritti ad almeno un canale social. L’obiettivo della survey è stato quello di individuare le motivazioni che spingono gli italiani a utilizzare i social e capire, in particolare, come si caratterizzano i target demografici, quali sono i loro interessi e i touchpoint più adatti per coinvolgerli efficacemente. Per la ricerca di quest’anno Blogmeter è stata affiancata da partner come NORSTAT – società di full service di data solutions – per la
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DIGITAL MARKET | MAGGIO-GIUGNO 2020 media key I SOCIAL SI DIMOSTRANO UN TOUCHPOINT FONDAMENTALE PER LA FORMAZIONE DELLE OPINIONI DEI CONSUMATORI. QUASI UN ITALIANO SU CINQUE AFFERMA DI AVER CAMBIATO IDEA SU UN PRODOTTO DOPO AVER LETTO O VISTO UN CONTENUTO SOCIAL.
realizzazione delle interviste, ACS Marketing Solutions (per le elaborazioni statistiche), Wavemaker e GroupM, la cui expertise ha permesso un approfondimento sul consumatore a livello di profilo socio-demo-psicografico, attitudinale e comportamentale. Sul fronte dei ‘social propriamente detti’ a fare la parte del leone sono… i soliti noti, Facebook e YouTube in testa, mentre su quello dei servizi di messaggistica al primo posto rimane imbattuto WhatsApp, seguito da Messenger. In riferimento alla correlazione con il periodo emergenziale e con la lunga fase di lockdown, la survey ha rilevato che questo particolarissimo contesto ha aperto la strada a nuovi bisogni ed esigenze ed è alla base del boom registrato, in termini sia di download sia di effettivo utilizzo, dalle app di messaggistica e di teleconferenza. Ancora, lo studio dimostra come i social continuino a rappresentare, per gli italiani, un grande ‘palcoscenico’: il 48% li usa prevalentemente per guardare foto e video, per non perdersi quello che succede nel mondo e nella cerchia dei propri amici. I social rimangono anche un luogo di interazione: il 12% degli utenti del Bel Paese li utilizza come un canale di visibilità, postando i propri contenuti. In tema di motivazioni che spingono gli italiani a utilizzare i social, la classifica rimane invariata rispetto all’anno scorso: sulla cresta dell’onda ci sono lo svago, le esigenze informative e quella volontà di rimanere in contatto con amici e parenti che, come è facile immaginare, è stata a dir poco fondamentale nel periodo di lockdown.
ANCHE IN QUESTO PERIODO LO SMARTPHONE SI CONFERMA LO STRUMENTO PREFERITO PER RIMANERE CONNESSI SIA CON LA FAMIGLIA SIA CON IL MONDO DEL LAVORO.
Inoltre, i social si dimostrano un touchpoint fondamentale per la formazione delle opinioni dei consumatori: quasi un italiano su cinque afferma di aver cambiato idea su un prodotto dopo aver letto o visto un contenuto social. Oggi come oggi, dunque, il presidio di questi ultimi appare davvero vitale per le aziende intenzionate a essere al vertice in uno scenario caratterizzato da un sensibile inasprimento del tasso d’intensità competitiva. Ancora, nella sua ‘Analisi dei principali cambiamenti del mondo mobile’, svolta per IAB Italia, la tech company Ogury (la cui mission è quella di fondare un ecosistema di digital advertising etico e affidabile, alimentato dalla scelta dell’utente) si è soffermata sulle principali modifiche che il lockdown ha introdotto nelle abitudini e nei comportamenti quotidiani dei consumatori italiani. Ne è emerso che lo smartphone si conferma lo strumento preferito per rimanere connessi sia con la famiglia sia con il mondo del lavoro, fornendo un adeguato supporto tecnologico alla nostra ‘esigenza di contatto’. MK A SINISTRA, KEANU REEVES IN UNA SCENA DELLA CELEBRE SAGA CINEMATOGRAFICA MATRIX. DURANTE LA LUNGA FASE DI LOCKDOWN, UN MONDO SEMPRE PIÙ TECNOLOGICO HA CONSENTITO AGLI INDIVIDUI DI VEDERE ALMENO PARZIALMENTE SODDISFATTE LE LORO NECESSITÀ DI ‘CONTATTO’.
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INNOVARE COGLIENDO LE OPPORTUNITÀ IN QUESTA EMERGENZA LA COMUNICAZIONE PUBBLICITARIA STA SUBENDO UN CAMBIAMENTO RADICALE. DAL PERIODO DEL LOCKDOWN ABBIAMO INTERVISTATO I PROTAGONISTI DEL SETTORE PER SPIEGARE COME SI STANNO MODIFICANDO I CONTENUTI E I LINGUAGGI DELLA PUBBLICITÀ.
NICOLA CESARE BALDRIGHI PRESIDENTE DEL CONSORZIO TUTELA GRANA PADANO
COME VI SIETE ORGANIZZATI PER PORTARE AVANTI IL VOSTRO LAVORO IN QUESTA EMERGENZA SANITARIA? Il Consorzio Tutela Grana Padano ha dovuto fronteggiare le proprie esigenze di programmazione con quelle delle aziende consorziate, che non possono in alcun modo fermare la propria attività, e con la domanda dei consumatori, quanto mai preoccupati di restare senza cibo, come dimostrano le code davanti ai supermercati e l’esaurimento sugli scaffali di molti prodotti. Stiamo quindi agevolando al massimo le attività che consentono di avere cibo sulle tavole degli italiani, a partire dalla marchiatura del prodotto perché quello è il nostro compito, anche se oggi costa sacrifici e sforzi. Con la stessa determinazione garantiamo ai nostri dipendenti di operare nella massima sicurezza.
LA VOSTRA AZIENDA COME STA AFFRONTANDO QUESTO CAMBIAMENTO SUL FRONTE DELLA COMUNICAZIONE? AVETE DOVUTO RIMODULARE LE STRATEGIE E I BUDGET IN PUBBLICITÀ? Innanzitutto, abbiamo destinato un milione di euro del budget pubblicitario a donazioni a favore degli ospedali delle regioni e delle province che rientrano nella zona di produzione del Grana Padano e sono tra le più colpite dal Covid-19. Inoltre, la pandemia coincide con un periodo che tradizionalmente è di investimenti in comunicazione e in promozione. Basti pensare su tutti al periodo pasquale, che da sempre coincide con una crescita dei consumi per le festività e che quest’anno in quasi tutta Europa sarà trascorso in silenzio e nell’isolamento delle mura domestiche, senza neppure le celebrazioni religiose.
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Abbiamo quindi ritenuto di cambiare, ma senza modificare la programmazione, proprio perché siamo consapevoli dell’enorme drammaticità della situazione e profondamente grati a chi mette a rischio la propria vita per salvare quella degli altri, ma anche determinati e convinti che ne usciremo. Il nostro nuovo messaggio riassume questi sentimenti: “Grazie a chi ogni giorno lavora per mungere e consegnare il latte. Grazie a chi ogni giorno trasforma questo latte in Grana Padano. Grazie a chi ci garantisce il cibo tutti i giorni e a tutti coloro che lavorano fuori casa, grazie alla speranza che ogni giorno ci anima e ci dà energia, grazie a chi sta a casa e grazie agli eroi di questa guerra: i medici, gli infermieri e i volontari. Tutti insieme combattiamo e la vita tornerà ad avere un sapore meraviglioso”.
CERTAMENTE QUANDO QUESTA EMERGENZA SARÀ PASSATA LE ABITUDINI E GLI STILI DI VITA CAMBIERANNO. QUALE SARÀ LA VOSTRA PROPOSTA PER VALORIZZARE LA COMUNICAZIONE DEI VOSTRI PRODOTTI RESTANDO SEMPRE PIÙ VICINI ALLE ESIGENZE DEL CONSUMATORE? Ripartire dalle certezze e dai valori. Grana Padano DOP ha quasi mille anni di storia. È stato creato dai monaci cistercensi per sconfiggere la fame e aiutare i più poveri a superare le carestie senza disperdere una goccia di latte trasformandolo in un formaggio che ha proprio nel tempo e nella stagionatura uno dei suoi punti di forza. Ha superato pestilenze, come si chiamavano nei secoli le pandemie, guerre e calamità, e quindi è abituato a resistere. Ha dato energia a chi doveva lavorare duramente per ricostruire cit-
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tà, aziende, comunità. È una certezza di genuinità, di ricchezza di proprietà nutritive, di bontà. È fatto da gente che crede nel proprio lavoro e nella lealtà verso chi gli dà fiducia. Lavoreremo per affermare questi valori, accenderemo fiducia, garantiremo sicurezza, beni di cui tutto il mondo avrà bisogno.
IL MOTTO DI TUTTO IL PAESE È #PRONTIARIPARTIRE PIÙ FORTI DI
PRIMA. QUAL È IL VOSTRO SUGGERIMENTO PER FAR RIPARTIRE L’ITALIA E RILANCIARE L’ECONOMIA? Comprare e mangiare italiano. Lo dicono il ministro Bellanova, gli assessori regionali, tutta la grande filiera agroalimentare italiana che può reggere a questa emergenza se saprà essere solidale e compatta. I consumatori sceglieranno qualità garantita, i produttori sapranno offrirla e insieme risolleveremo l’Italia.
ALBERTO DE MARTINI CO-FOUNDER E CHIEF EXECUTIVE OFFICER DI CONIC
COME VI SIETE ORGANIZZATI PER PORTARE AVANTI IL VOSTRO LAVORO IN QUESTA EMERGENZA SANITARIA? Naturalmente lavoriamo tutti da casa, ma per fortuna eravamo già abituati, perché lasciavamo totale libertà alle nostre persone di organizzare il loro tempo. Speriamo che questa esperienza induca tutti a capire che il lavoro va misurato sui risultati e non sugli orari.
QUALI IDEE E NUOVE OPPORTUNITÀ DI COMUNICAZIONE STATE STUDIANDO PER I VOSTRI CLIENTI? Dedichiamo sessioni di lavoro ad hoc per analizzare la comunicazione attuale dei nostri clienti e proporre, dove necessario, adeguamenti rispetto ai contenuti e ai linguaggi più opportuni in questo periodo così particolare. Ma lo facciamo anche per brand che non sono ancora nostri clienti: esaminiamo i diversi settori merceologici e studiamo nuove idee per ridurre l’impatto dell’emergenza e coglierne le opportunità, che non sono poche.
L’EMERGENZA ATTUALE HA SPINTO LE AZIENDE A UN CAMBIAMENTO NELLE STRATEGIE MEDIA E A RIMODULARE I BUDGET IN PUBBLICITÀ? Certamente sì. Molte aziende hanno cancellato o rimandato gli investimenti. Oppure li hanno spostati sui media più utilizzabili da casa. Un aspetto interessante è il ritorno (in parte forzato) dei target più giovani alla televisione tradizionale. Un’occasione preziosa a disposizione dei brand, per utilizzare la ricchezza del linguaggio audiovisivo nella relazione con un target che, di solito, ne fruisce solo attraverso brevi pillole sulle piattaforme digitali.
CERTAMENTE QUANDO QUESTA EMERGENZA SARÀ PASSATA LE ABITUDINI E GLI STILI DI VITA CAMBIERANNO. QUALE SARÀ LA VOSTRA #
PROPOSTA PER VALORIZZARE LA COMUNICAZIONE DELLE AZIENDE/ CLIENTI PER ESSERE SEMPRE PIÙ VICINI ALLE ESIGENZE DEL CONSUMATORE? In realtà è adesso il momento migliore per consolidare la relazione tra brand e consumatore. Il futuro risentirà moltissimo di questo periodo. Si dice che gli amici si riconoscono nel momento del bisogno. E le aziende ripetono continuamente di voler essere amiche dei consumatori: ecco, ora è il momento di dimostrare che non sono chiacchiere, non è solo storytelling, ma è sostanza fatta di reattività, capacità di cogliere nuovi insight in tempo reale, prontezza nel rimodulare non solo la comunicazione, ma anche l’offerta. A proposito di amici (miei), tempo scaduto per la ‘supercazzola’.
IL MOTTO DI TUTTO IL PAESE È #PRONTIARIPARTIRE PIÙ FORTI DI PRIMA. QUAL È IL VOSTRO SUGGERIMENTO PER FAR RIPARTIRE L’ITALIA E RILANCIARE L’ECONOMIA? Una sola regola, più che mai attuale: concentrarsi prima sulle cose da fare, e poi su come dirle. Abbiamo sviluppato una ricerca con il nostro partner Hokuto che si chiama ‘La pubblicità vista dalla quarantena’. Abbiamo imparato molto su come gli italiani vivono i nostri messaggi in questo periodo. La loro richiesta è molto chiara: non cambiate stile, continuate a intrattenerci, a distrarci, a farci sorridere. Ma diteci se state facendo qualcosa per noi e che cosa state facendo. La prima wave, appena presentata, si riferisce alle prime settimane di quarantena, ma ora partiamo con la seconda, che ci dirà in che modo il vissuto sta cambiando, col passare del tempo. Alcune aziende ‘illuminate’ ci stanno chiedendo di salire a bordo per indirizzare domande ad hoc al nostro panel. È così che si fa: alzare il livello dell’ascolto e del commitment. Non c’è altra ricetta.
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ANDREA FEDRIZZI DIRETTORE MARKETING CONSORZI MELINDA & LA TRENTINA
COME VI SIETE ORGANIZZATI PER PORTARE AVANTI IL VOSTRO LAVORO IN QUESTA EMERGENZA SANITARIA? In questo contesto delicato e complesso, Melinda si è mossa con rapidità mettendo in atto tutte le misure indicate dal Ministero della Sanità per tutelare la salute dei propri dipendenti, soci e collaboratori e limitare la possibilità di contagio. C’è piena consapevolezza di come lo svolgimento regolare dell’attività nelle sale e negli uffici sia fondamentale per rifornire i negozi in modo da garantire la presenza del prodotto tutti i giorni sulle tavole degli italiani. Questo ha fatto sì che tutti i reparti interagissero e rispondessero positivamente a questa delicata situazione, uniti e solidali. A una prima azione di condivisione generale della documentazione informativa e applicazione delle regole igieniche, ha fatto seguito un intervento diretto a tutto il personale, amministrativo, manageriale e del reparto lavorazione prodotto, adottando misure di protezione dei luoghi di lavoro, annullando le occasioni di riunioni allargate e applicando per molti uffici la modalità del telelavoro, oltre a inibire l’accesso alla sede del Consorzio e alle Cooperative da parte di fornitori, consulenti, trasportatori e ogni altro personale esterno. Nelle sale i lavoratori sono stati dotati di mascherine e oggi accedono agli stabilimenti in più turni, vengono mantenuti in piccoli gruppi fissi sulle linee di lavorazione mentre sulla linea di confezionamento sono state posizionate delle barriere mobili che separano fisicamente gli operatori l’uno dall’altro. Le stesse pause vengono, inoltre, scaglionate in maniera da evitare assembramenti. Sono state poi azzerate le visite dei commerciali ai clienti e buyer, applicando la modalità smart working. A tutti i soci e dipendenti di ogni singola Cooperativa sono stati forniti strumenti utili alla corretta conoscenza del problema e regole di sicurezza cui attenersi, invitandoli a sospendere ogni forma assembleare o di formazione in aula. Il Centro Visitatori MondoMelinda ha prima interrotto le visite e ogni forma di degustazione e poi ha chiuso temporaneamente l’attività. Melinda quindi non si è fermata e non intende farlo, mantiene alta la soglia di attenzione nei confronti del problema, pronta ad adottare ulteriori nuove iniziative volte a ridurre i rischi qualora ne nascesse l’esigenza e nel contempo intende proseguire la propria attività a salvaguardia dell’intera filiera.
LA VOSTRA AZIENDA COME STA AFFRONTANDO QUESTO CAMBIAMENTO SUL FRONTE DELLA COMUNICAZIONE? AVETE DOVUTO RIMODULARE LE STRATEGIE E I BUDGET IN PUBBLICITÀ? Nonostante l’importante scossone che il Paese sta vivendo in questi giorni, il budget dedicato alla comunicazione è stato mantenuto rimodulando la nostra strategia adattandola a questo particolare momento, ma senza stravolgimenti. Melinda è un brand che da sempre vuole trasmettere positività e semplicità, entrando a far parte delle
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famiglie italiane con bonaria discrezione. In questo momento particolare il consumatore ha bisogno soprattutto di certezze, di essere rassicurato e in questo la nostra abituale propensione a un atteggiamento delicato e discreto crediamo possa essere elemento chiave per un rapporto ancora più diretto e profondo con il consumatore, che vogliamo mantenere ora più che mai. Melinda vuole essere una presenza costante, un porto sicuro anche in questa difficile situazione in cui desideriamo rimanere coerenti e aderenti alla nostra natura per continuare a essere la Melinda di sempre, quella che porta ogni giorno nelle case degli italiani tutto il gusto di una mela inconfondibile e la passione di chi la coltiva.
CERTAMENTE QUANDO QUESTA EMERGENZA SARÀ PASSATA LE ABITUDINI E GLI STILI DI VITA CAMBIERANNO. QUALE SARÀ LA VOSTRA PROPOSTA PER VALORIZZARE LA COMUNICAZIONE DEI VOSTRI PRODOTTI RESTANDO SEMPRE PIÙ VICINI ALLE ESIGENZE DEL CONSUMATORE? Guardiamo al futuro con fiducia e determinazione, proseguendo nel nostro percorso di sviluppo strategico, orientati alla ricerca di soluzioni ancora più sostenibili in ogni fase. Le nostre attività avranno sempre come target principale il consumatore e saranno orientate a dare un supporto utile e un concreto benefit a chi sceglierà le nostre mele, sia in termini di prodotto sia in termini di attività di promozione a esso correlate. Un esempio di questo approccio è già il progetto che abbiamo sviluppato a supporto delle famiglie in questo momento particolare che prende il nome di ‘In compagnia di Melinda’. Questa attività prevede la stampa sulle confezioni di mele da 2 e 3 kg di giochi e ricette da fare a casa con tutta la famiglia e vede protagonista il cagnolino Mela. Dicono che il cane sia il migliore amico dell’uomo e fedele compagno di vita, mai come in questo momento la nostra mascotte simboleggia la volontà di essere vicino alle famiglie e di tener loro compagnia in una situazione così particolare. La strada per il futuro sarà quindi quella di continuare su questo percorso di vicinanza al consumatore con un approccio non invadente ma discreto e dimostrandoci concreti, trasparenti e coerenti.
IL MOTTO DI TUTTO IL PAESE È STATO ‘ANDRÀ TUTTO BENE’, CON L’AUGURIO DI USCIRNE PIÙ FORTI DI PRIMA. QUAL È IL VOSTRO SUGGERIMENTO PER FAR RIPARTIRE L’ITALIA E RILANCIARE L’ECONOMIA? Eventi come questo ci fanno rivedere l’ordine delle nostre priorità e riflettere profondamente sulla centralità delle relazioni umane nella nostra esistenza. In questo momento critico sta uscendo il vero spirito italiano insito in ognuno di noi che è coraggioso, tenace e resiliente. Combattiamo distanti ma ognuno a fianco dell’altro verso un unico obiettivo: rialzarci più forti e consapevoli di prima. Al motto ‘andrà tutto bene’, che forse non tiene conto delle realtà per le quali
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in questo momento purtroppo ‘tutto bene’ non sta andando, preferisco un ‘insieme ce la faremo!’. Da italiano credo non sia solo uno slogan ma la piena fiducia in un Paese come il nostro che, viste anche le tante battaglie superate in passato, riuscirà ad affrontare anche questa emergenza uscendone fortificato. Fondamentale per la ripar-
tenza sarà la collaborazione all’interno dello stesso settore ma anche trasversalmente tra realtà diverse, perché, anche se a volte sembra scontato dirlo, ‘è l’unione che fa la forza’ e mai come in questo momento sarà importante mettere in pratica questo detto attraverso azioni concrete per fare sistema.
MASSIMILIANO GUSMEO CEO DI TRUE COMPANY
COME VI SIETE ORGANIZZATI PER PORTARE AVANTI IL VOSTRO LAVORO IN QUESTA EMERGENZA SANITARIA? Eravamo già pronti e organizzati, solo che non avevamo ancora testato il sistema in maniera così massiva: ogni membro del team di True Company ha un computer portatile e chi ha avuto bisogno di una postazione fissa ha potuto recuperarla in ufficio visto che abbiamo iniziato la fase di home working già dal 24 febbraio, quando ancora non c’era nessun tipo di obbligo di fermo lavorativo. Inoltre, tutta la documentazione, i lavori e i materiali si trovano su un sistema cloud condiviso già da diverso tempo, quindi ognuno di noi può facilmente accedervi da remoto; anche le presentazioni sono create su cloud e per mantenerci in contatto usiamo sistemi di video call strutturate. Grazie a ciò non abbiamo riscontrato alcun down a livello tecnologico, amministrazione compresa – solitamente l’area più analogica – che è stata già da tempo digitalizzata.
QUALI IDEE E NUOVE OPPORTUNITÀ DI COMUNICAZIONE STATE STUDIANDO PER I VOSTRI CLIENTI? Molti clienti si sono rivolti a noi per avere la nostra opinione e consulenza su come affrontare la crisi e abbiamo proposto loro diverse attivazioni. In alcuni casi abbiamo rimodulato i messaggi per meglio adeguare la comunicazione al momento storico. Stiamo anche studiando idee per tenere il morale alto della nostra truppa perché alla lunga non potersi vedere e non poter parlare vis-à-vis è frustrante. Per esempio, pochi giorni fa, abbiamo inviato a casa di ogni collaboratore un ‘kit aperitivo’ per condividere insieme un momento di svago, sempre in video call.
L’EMERGENZA ATTUALE HA SPINTO LE AZIENDE A UN CAMBIAMENTO NELLE STRATEGIE MEDIA E A RIMODULARE I BUDGET IN PUBBLICITÀ? Se poc’anzi ho parlato dei messaggi che vengono adeguati, anche se in forma lieve, anche i budget evidentemente non possono subire che una contrazione. È chiaro che le aziende stanno iniziando a soffrire, alcune hanno dovuto ricorrere alla cassa integrazione, e di conseguenza anche il budget dedicato alla comunicazione ha subito dei tagli. I media inevitabilmente si stanno spostando sempre più sul digitale – e non potrebbe essere altrimenti, visto che non possiamo uscire di
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casa – anche se è curioso come nel 2019 True Company abbia realizzato pochissime campagne stampa sui quotidiani, mentre in piena emergenza ne ha fatte parecchie e non è una questione di costi.
CERTAMENTE QUANDO QUESTA EMERGENZA SARÀ PASSATA LE ABITUDINI E GLI STILI DI VITA CAMBIERANNO. QUALE SARÀ LA VOSTRA PROPOSTA PER VALORIZZARE LA COMUNICAZIONE DELLE AZIENDE/ CLIENTI PER ESSERE SEMPRE PIÙ VICINI ALLE ESIGENZE DEL CONSUMATORE? Io non sono così sicuro che gli stili di vita cambieranno; certamente questa esperienza ci permetterà di gestire meglio alcuni aspetti della vita che prima magari faticavamo a digerire, come strutturare in maniera permanente alcuni giorni in home working per le mamme e i neo papà oppure per evitare che le persone passino la maggior parte del loro tempo nel traffico ecc. In generale, però, la storia ci racconta come l’uomo dimentica in fretta e ciò che manca tanto in questo periodo tornerà a essere poco considerato. Per questo, anche la comunicazione, a mio avviso, avrà degli affinamenti, ma non cambierà radicalmente: i consumatori torneranno a volere quello che desideravano prima e i brand torneranno ad affinare il proprio modo di comunicare proprio come facevano nel periodo antecedente la crisi.
IL MOTTO DI TUTTO IL PAESE È #PRONTIARIPARTIRE PIÙ FORTI DI PRIMA. QUAL È IL VOSTRO SUGGERIMENTO PER FAR RIPARTIRE L’ITALIA E RILANCIARE L’ECONOMIA? È arrivato il momento di smetterla, finalmente, di autodenigrare il proprio Paese, di considerarci degli individualisti che non sono in grado di lavorare per lo sviluppo della propria nazione; è arrivato il momento di smetterla di considerare la comunicazione degli altri Paesi superiore alla nostra. Quello che sta succedendo ci sta portando una nuova consapevolezza: è un vero rinascimento per rilanciare l’orgoglio di essere italiani e allora se vogliamo far ripartire il Paese più forte di prima, scegliamo il made in Italy. In particolare, faccio un appello alle aziende che si affidano ad agenzie straniere per fare comunicazione: scegliete agenzie italiane e possibilmente indipendenti, guidate da imprenditori che ci mettono il cuore.
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YARI DAVOGLIO BUSINESS & CLIENT DIRECTOR DI BLUEDOG
COME VI SIETE ORGANIZZATI PER PORTARE AVANTI IL VOSTRO LAVORO IN QUESTA EMERGENZA SANITARIA? Come tutte le agenzie di comunicazione abbiamo attivato lo smart working. Certo, non è facile non parlare vis-à-vis con colleghi e clienti, ma questo sacrificio è niente rispetto a quanto stanno affrontando alcune persone e altre aziende, a cui esprimiamo la nostra sincera vicinanza.
QUALI IDEE E NUOVE OPPORTUNITÀ DI COMUNICAZIONE STATE STUDIANDO PER I VOSTRI CLIENTI? Come agenzia tattica orientata al business dei clienti, stiamo lavorando a diverse soluzioni, tra cui alcuni progetti di realtà virtuale, che diano la possibilità ai nostri clienti di sopperire il più possibile alle attività fisiche come eventi, showroom, fiere, ma soprattutto di fornire alle loro reti commerciali uno strumento digitale per continuare a presentare prodotti e servizi anche da remoto. Ovviamente allarghiamo queste idee al new business per dare soluzioni concrete anche ad aziende non ancora clienti, e il riscontro è a oggi positivo.
L’EMERGENZA ATTUALE HA SPINTO LE AZIENDE A UN CAMBIAMENTO NELLE STRATEGIE MEDIA E A RIMODULARE I BUDGET IN PUBBLICITÀ? Sì, anche i nostri clienti ci hanno chiesto di fermare o rimandare alcune attività, soprattutto di advertising. Con altri, invece, stiamo rivedendone la strategia di campagna alla luce del delicato periodo.
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CERTAMENTE QUANDO QUESTA EMERGENZA SARÀ PASSATA LE ABITUDINI E GLI STILI DI VITA CAMBIERANNO. QUALE SARÀ LA VOSTRA PROPOSTA PER VALORIZZARE LA COMUNICAZIONE DELLE AZIENDE/ CLIENTI PER ESSERE SEMPRE PIÙ VICINI ALLE ESIGENZE DEL CONSUMATORE? A oggi non abbiamo una sola proposta. Possiamo però affermare con certezza che bisogna digitalizzare le attività il più possibile perché, se è vero che normalmente il digitale è a supporto dell’analogico (ma in alcuni casi ci sono realtà ‘full digital’, basti pensare al settore energetico), in situazioni come questa è l’unico modo di fare business. Avere una piattaforma di intelligenza artificiale permette a noi di guardare molto avanti e ai nostri clienti di aumentare l’efficienza del loro marketing digitale.
IL MOTTO DI TUTTO IL PAESE È STATO ‘ANDRÀ TUTTO BENE’, CON L’AUGURIO DI USCIRNE PIÙ FORTI DI PRIMA. QUAL È IL VOSTRO SUGGERIMENTO PER FAR RIPARTIRE L’ITALIA E RILANCIARE LA COMUNICAZIONE? Anzitutto va detto che ‘andrà tutto bene’ se verrà gestita l’emergenza nel migliore dei modi, cosa che forse non sta succedendo, sia dal punto di vista sanitario sia dal punto di vista economico. Sicuramente ci sono molte attività digitali che devono continuare anche in questo periodo, seppur difficile e incerto. Ci rivolgiamo ovviamente a tutte le imprese che hanno la possibilità d’investire sul canale digitale, appunto nell’ottica di proseguire il proprio business e non fermarsi. In Bluedog non ci fermiamo, continuiamo a dare il massimo supporto ai nostri clienti.
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Photo: Depositphotos - Hasloo
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PRESS, OUTDOOR, PROMOTION & BRAND IDENTITY CAMPAIGN
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media key MAGGIO-GIUGNO 2020 | PRESS, OUTDOOR, PROMOTION & BRAND IDENTITY CAMPAIGN
ACHILLEA ‘BIO PER NATURA’ ACHILLEA È LA DIVISIONE PONTI CHE FIN DAGLI ANNI ’80 SI OCCUPA DI PRODOTTI BIOLOGICI DI ALTISSIMA QUALITÀ. ‘BIOLOGICI PER NATURA’ È DA SEMPRE LA PROMESSA DISTINTIVA DEL BRAND. LA NUOVA IDENTITY, COSTRUITA PER RAFFORZARE L’IDENTITÀ DELLA MARCA, RACCONTA LA SEMPLICITÀ DEGLI INGREDIENTI UTILIZZATI E LA GENUINITÀ DEI SUOI PRODOTTI. IL PROGETTO DI REBRANDING HA INTERESSATO L’INTERA COMUNICAZIONE DELL’AZIENDA: DALLE LINEE DI PACKAGING AL SITO WEB, DAI MATERIALI BTL, AGLI ADV PER CANALI SPECIALIZZATI BIO. GLI OBIETTIVI RAGGIUNTI SONO STATI QUELLI DI RENDERE CHIARA L’ARCHITETTURA DI MARCA, RAFFORZARE IL FAMILY FEELING TRA TUTTE LE REFERENZE E CONFERIRE FRESCHEZZA E NATURALITÀ.
CREDITS CLIENTE PONTI BRAND ACHILLEA
AGENZIA AND COMMUNICATION
VIP VAL VENOSTA PRESENTA IL PARADISO DELLE MELE IL PARADISO DELLE MELE È LA RAPPRESENTAZIONE DI UN LUOGO MAGICO DOVE CRESCONO LE MELE PIÙ BUONE, PIÙ CROCCANTI, PIÙ NATURALI: LE MIGLIORI. IL POSIZIONAMENTO RIMARCA LA MAGIA DI QUESTO LUOGO E PER QUESTO È STATO CREATO ATTRAVERSO UNA COMUNICAZIONE EMOZIONALE CHE COINVOLGE TUTTI I SENSI. ALLA BASE IL CONCETTO DI PARADISO, PER DEFINIZIONE UN LUOGO INCANTEVOLE, CHE NELL’IMMAGINARIO COMUNE RIMANDA A UNO STATO IDILLIACO DI FELICITÀ. UNA MAGIA CON UNA MODALITÀ DI RAPPRESENTAZIONE INEDITA, QUELLA FOTO-REALISTICA, CHE ELEVA L’IMPORTANZA DELLA MELA AL RUOLO DI FRUTTO REALE E TANGIBILE IN UN MONDO FANTASTICO. QUESTO È IL CONCEPT CHE HA GUIDATO LA REALIZZAZIONE DELLA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE DI VIP VAL VENOSTA PER IL 2020.
CREDITS CLIENTE VIP VAL VENOSTA BRAND VIP VAL VENOSTA
DIREZIONE CREATIVA ALESSANDRO TOSATTO ART DIRECTOR GIANNI MORANDINI MASSIMO IPPOLITO AGENZIA COPYWRITER NICCOLÒ GATTO COO’EE ITALIA DIREZIONE CREATIVA ESECUTIVA MINIATURISTA CLEMENS WIRTH MAURO MIGLIORANZI
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PRESS, OUTDOOR, PROMOTION & BRAND IDENTITY CAMPAIGN | MAGGIO-GIUGNO 2020 media key
‘MISSIONE: ESSERE UN GRANDE’, LA CAPITAL CAMPAIGN DI FONDAZIONE BUZZI 10 MILIONI DI EURO IN 3 ANNI: QUESTO È L’OBIETTIVO DELLA FONDAZIONE BUZZI PER IL NUOVO HUB CHE SORGERÀ ACCANTO AL GIÀ ESISTENTE OSPEDALE DEI BAMBINI VITTORE BUZZI, UN RACCOLTA FONDI PER RENDERLO UN’ECCELLENZA EUROPEA. IL CONCEPT CREATIVO RUOTA ATTORNO ALLA GRAVITÀ, INTESA COME LA FORZA MAGNETICA CHE REGOLA I MECCANISMI DELLO SPAZIO, MA ANCHE COME LA GRAVITÀ DELLA SITUAZIONE, RELATIVA ALLE MALATTIE E AI PROBLEMI CHE TANTI BAMBINI SONO COSTRETTI AD AFFRONTARE OGNI GIORNO. PER QUESTO IL PROGETTO DESCRIVE IL BUZZI COME UN MONDO IN ASSENZA DI GRAVITÀ E LO SPOT È IL SOGNO DI UN BAMBINO DI ANDARE NELLO SPAZIO. UN VIAGGIO IMMAGINATO NELLA SUA CAMERETTA, LONTANO DAI PROBLEMI DELLA DEGENZA E DELLE TERAPIE CHE DEVE AFFRONTARE.
CREDITS CLIENTE FONDAZIONE BUZZI BRAND FONDAZIONE BUZZI
DIREZIONE CREATIVA MASSIMO IPPOLITO COPYWRITER NICCOLÒ GATTO REGISTA ALESSANDRO MASSARI AGENZIA COO’EE ITALIA DIREZIONE FOTOGRAFIA DIREZIONE CREATIVA ESECUTIVA ALESSANDRO ZONIN MAURO MIGLIORANZI
BUSTAFFA ‘DITE CHEESE’ BUSTAFFA È USCITA DAL PERCORSO PIÙ CANONICO SOLITAMENTE SCELTO PER LA COMUNICAZIONE DEL SUO SETTORE, IN QUESTO CASO GIOCANDO CON LO STILE DI VANITY FAIR E CON LE ASPETTATIVE DEI SUOI LETTORI. IL CONCEPT CREATIVO SI È PROTRATTO IN MODO TRASVERSALE ATTRAVERSO IL LINGUAGGIO TIPICAMENTE FASHION E QUELLO PIÙ FEDELE A UNA COMUNICAZIONE FOOD. PUNTO DI PARTENZA È STATO UN SERVIZIO FOTOGRAFICO CHE HA COINVOLTO TRE MODELLI VESTITI PRINCIPALMENTE DI BIANCO E ROSSO, I COLORI ISTITUZIONALI DELLA MARCA. PUNTO D’ARRIVO L’ESPOSIZIONE DI CREAZIONI IN TEMA FINGER FOOD CHE DIMOSTRANO LA VERSATILITÀ DEI PRODOTTI BUSTAFFA E LA LORO CAPACITÀ DI STIMOLARE LA FANTASIA IN CUCINA. TRA PARTENZA E ARRIVO, IL PERCORSO È STATO CONDOTTO ATTRAVERSO CHIAVI INASPETTATE PER UN BRAND ALIMENTARE, SINTETIZZATE DALL’HEADLINE ‘DITE CHEESE’, IDEALE TRAIT D’UNION TRA LA FOTOGRAFIA POSATA, TIPICAMENTE MODA, E IL MONDO DEI FORMAGGI.
CREDITS CLIENTE BUSTAFFA BRAND BUSTAFFA
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AGENZIA COPIAINCOLLA CREATIVE DIRECTOR SILVIA PAVESI COPYWRITER VALERIA CIVA FOTOGRAFIA LUCA RIGHI ACCOUNT EXECUTIVE SEBASTIANO FURIO
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media key MAGGIO-GIUGNO 2020 | PRESS, OUTDOOR, PROMOTION & BRAND IDENTITY CAMPAIGN
GIRELLA ROSA WEDDING PARTY GIRELLA FRUTTI ROSSI È IL MATRIMONIO SIMBOLICO TRA CACAO E FRUTTI ROSSI. IL LORO WEDDING PARTY È STATA LA CHIAVE CREATIVA PER RACCONTARE IL PRODOTTO. È INIZIATO CON 3 FLASHMOB A MILANO PER ANNUNCIARE L’UNIONE. UNA SERIE DI CONTENUTI EDITORIALI DEL BRAND, DELLA COMMUNITY EXPERIENCE E DI INFLUENCER HANNO CREATO ATTESA E VISIBILITÀ ATTORNO ALL’EVENTO E HANNO PRODOTTO CONTENUTI LIVE IL 25 OTTOBRE, IL GRANDE GIORNO IN PIAZZA SANT’EUSTORGIO A MILANO: CON TANTO DI PARTECIPAZIONI DI NOZZE, INVITATI, BOUQUET, BACIO DEGLI SPOSI, E ALLESTIMENTO CON PLATEA E ALTARE. SONO STATE OFFERTE CENTINAIA DI GIRELLE ROSA. C’È STATO L’AMORE DI UNA COPPIA CHE RIVOLUZIONA IL MONDO DI GIRELLA, CREANDONE UNA MAI ESISTITA PRIMA.
CREDITS CLIENTE BAULI BRAND GIRELLA MOTTA
SAPORI DEL DESERTO, UNA STORIA CHE ARRIVA DA LONTANO TAMRA È UNA SOCIETÀ ITALIANA DI IMPORT-EXPORT DI PRODOTTI ALIMENTARI – IN PARTICOLARE IL DATTERO SAUDITA – NATA CON L’OBIETTIVO DI FAR INCONTRARE IN MODO ARMONICO LA CULTURA EUROPEA E QUELLA MEDIO-ORIENTALE. LA COLLABORAZIONE CON INSIDE HA PRODOTTO LA NASCITA DEL PROGETTO DI BRANDING ‘SAPORI DEL DESERTO’, DI CUI L’AGENZIA HA CURATO TUTTI GLI ASPETTI, DALLO STUDIO DI LOGO E PAYOFF ALL’APPLICAZIONE DELLO STESSO SU STRUMENTI DI IMMAGINE COORDINATA, PROSEGUENDO CON LA PROGETTAZIONE DEI DIFFERENTI FORMATI DI PACK, DEL FLYER E DEL SITO WEB. OBIETTIVO DI TUTTA LA COMUNICAZIONE È RACCONTARE LA STORIA E LE QUALITÀ DEI PRODOTTI ATTRAVERSO UNO STORYTELLING NON SOLO NARRATIVO MA ANCHE VISUALE, CHE CONIUGA ILLUSTRAZIONI ORIGINALI E UN COPY SUGGESTIVO.
CREDITS CLIENTE TAMRA BRAND SAPORI DEL DESERTO AGENZIA INSIDE DIRETTORE STRATEGICO E CONSULENZIALE SUL CLIENTE LUCA TARGA ACCOUNT EXECUTIVE MICHELE TRAVAGLI
DIRETTORE CREATIVO ELENA BAGLIETTI SENIOR ART DIRECTOR MICAELA GUANDALINI ILLUSTRATORE FRANCESCA COSARO COPYWRITER SILVIA MALACARNE WEB DESIGNER MATTEO TASCA
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AGENZIA COPIAINCOLLA CREATIVE DIRECTOR DIEGO GUIDO COPYWRITER DIEGO GUIDO ART DIRECTOR SILVIO RONDELLI ACCOUNT EXECUTIVE BRUNELLA BRINDANI
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PRESS, OUTDOOR, PROMOTION & BRAND IDENTITY CAMPAIGN | MAGGIO-GIUGNO 2020 media key
LANCIO DI PRODOTTO POLYLEAF BY POLYGLASS POLYGLASS FA PARTE DEL GRUPPO MAPEI ED È UNA TRA LE PIÙ SIGNIFICATIVE AZIENDE EUROPEE PRODUTTRICI DI MEMBRANE IMPERMEABILIZZANTI. È STATA SCELTA INSIDE PER LANCIARE IL NUOVO PRODOTTO POLYLEAF, IL PIÙ LEGGERO SUL MERCATO. IL CONCEPT VISUAL SI CARATTERIZZA PER LA PRESENZA DI UN PALLONCINO, SIMBOLO DI LEGGEREZZA, NERO COME LA MEMBRANA E RIPORTANTE IL LOGO POLYLEAF, COME SE FOSSE RICAVATO DALLA GUAINA IMPERMEABILIZZANTE. IL VISUAL È STATO DECLINATO SUI PRINCIPALI STRUMENTI DI PROMOZIONE: LEAFLET, ESPOSITORI, LOCANDINA, ADESIVO CALPESTABILE, TAPPETINO DA BANCO PER RIVENDITA, ARGOMENTARIO DI VENDITA, VIDEOANIMAZIONE PER FIERA, NEWSLETTER E POST PER I SOCIAL. INOLTRE, PER CELEBRARE IL 50° ANNIVERSARIO DELL’AZIENDA, L’AGENZIA HA CREATO UN LOGO DI GRANDE IMPATTO VISIVO.
CREDITS CLIENTE POLYGLASS S.P.A. BRAND POLYLEAF AGENZIA INSIDE DIRETTORE STRATEGICO E CONSULENZIALE SUL CLIENTE LUCA TARGA
ACCOUNT EXECUTIVE ELENA PUTINATI DIRETTORE CREATIVO ELENA BAGLIETTI SENIOR ART DIRECTOR MICAELA GUANDALINI FRANCESCA ZANELLA COPYWRITER LEONARDO ROSA
ALBAPLUS, VISUAL CHE FANNO LA DIFFERENZA ALBAPLUS È UN BRAND METALMECCANICA ALBA CHE REALIZZA E COMMERCIALIZZA AI CONTRACT – IN PARTICOLARE HO.RE.CA. – SEDIE E TAVOLI DI DESIGN. LA COLLABORAZIONE CON INSIDE È NATA MOLTI ANNI FA E DA ALLORA L’AGENZIA AFFIANCA IL BRAND PER TUTTA LA COMUNICAZIONE OFFLINE E ONLINE, AIUTANDO ALBAPLUS A MANTENERE LA PROPRIA IMMAGINE COSTANTEMENTE RINNOVATA E A DISTINGUERSI DALLA CONCORRENZA. COSÌ È NATA LA CAMPAGNA DEDICATA AI PRODOTTI MAUI, MOMO E SPIKE, CIASCUNO DEI QUALI IDENTIFICATO ATTRAVERSO UN ELEMENTO CARATTERIZZANTE EVOCATO NELLE FORME DEL PRODOTTO STESSO. TUTTO IL PROGETTO È STATO SEGUITO DAI CREATIVI DI INSIDE, CHE SI SONO OCCUPATI DELLA DIREZIONE ARTISTICA DELLO SHOOTING FOTOGRAFICO E DELLA REALIZZAZIONE GRAFICA DEGLI STRUMENTI DI COMUNICAZIONE, IN PARTICOLARE DEI CATALOGHI DI PRODOTTO.
CREDITS CLIENTE METALMECCANICA ALBA BRAND ALBAPLUS AGENZIA INSIDE DIRETTORE STRATEGICO E CONSULENZIALE SUL CLIENTE LUCA TARGA
ACCOUNT EXECUTIVE ELENA PUTINATI DIRETTORE CREATIVO ELENA BAGLIETTI SENIOR ART DIRECTOR MICAELA GUANDALINI DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA MATTEO TASCA
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media key MAGGIO-GIUGNO 2020 | PRESS, OUTDOOR, PROMOTION & BRAND IDENTITY CAMPAIGN
RADIO MONTE CARLO ‘L’ESSENZA DELLA MUSICA’ UN PROGETTO STRATEGICO E CREATIVO CHE MIRA A RILANCIARE IL BRAND E VALORIZZARE LA SUA IMMAGINE NEL MERCATO DELLE PIÙ IMPORTANTI EMITTENTI RADIO NAZIONALI. IL PROGETTO HA INIZIO CON UN RESTYLING DEL LOGO: MONTE CARLO SI È APPROPRIATO DI UN SIMBOLO IDENTITARIO, FORTEMENTE CARATTERIZZANTE E DISTINTIVO: IL PROFUMO, UN OGGETTO CHE RACCHIUDE APPIENO IL SUO MONDO VALORIALE. PROFUMO COME SINTESI VISIVA DEL MARCHIO, LA CUI BIDIMENSIONALITÀ SI TRASFORMA NELLA TRIDIMENSIONALITÀ DEL SUO OGGETTO PER DIVENTARE SIMBOLO, ICONA. IL PROFUMO DIVENTA L’ELEMENTO COMUNICATIVO ESSENZIALE PER RAPPRESENTARE IL BRAND, LA SUA FIRMA E IL SUO KEY VISUAL. LA SUA METAFORA VIENE ESPLICITATA NEL CLAIM ‘L’ESSENZA DELLA MUSICA’, UN HEADLINE CHE LANCIA LA NUOVA PROMESSA DI BRAND IN MODO ASSERTIVO E FORTEMENTE CARATTERIZZANTE.
CREDITS CLIENTE RADIO MONTE CARLO BRAND RADIO MONTE CARLO
AGENZIA LORENZO MARINI GROUP DIRETTORE CREATIVO LORENZO MARINI COPYWRITER ELENA CANTI FOTOGRAFIA ALESSANDRO DALLA FONTANA
FERRETTI YACHTS ‘STAY HOME’ UNA CAMPAGNA STAMPA WORLDWIDE, UNA MULTISOGGETTO CHE HA L’OBIETTIVO DI VALORIZZARE IL NUOVO POSIZIONAMENTO DI FERRETTI YACHTS. FERRETTI YACHT È MOLTO PIÙ DI UN COMUNE YACHT. È LA TUA BARCA, IL TUO MODO DI VIAGGIARE, IL TUO MODO DI VIVERE IL MARE, MA ANCHE IL TUO SPAZIO PERSONALE E DOMESTICO, IN OGNI DOVE. È UNO YACHT FATTO COME UNA CASA, CON TUTTI I COMFORT E L’ATMOSFERA DI UNA CASA. ‘STAY HOME’ È UNA CAMPAGNA CHE SPOSA IL TEMA DEL VIAGGIO, MA LO REINTERPRETA IN CHIAVE CONTEMPORANEA. GLI ANNUNCI MIRANO A COMUNICARE UNO STILE DI VITA SUPERLATIVO E ICONICO, MA SENZA RINUNCIARE AL BENESSERE E ALL’AUTENTICITÀ DELL’ESPERIENZA FERRETTI; UN’AUTENTICITÀ CHE SI ESPRIME NEI DETTAGLI DI MOMENTI DI VITA UNICI ED EMOZIONANTI.
CREDITS CLIENTE FERRETTI YACHTS BRAND FERRETTI YACHTS
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AGENZIA LORENZO MARINI GROUP DIRETTORE CREATIVO LORENZO MARINI FOTOGRAFIA LUCIO GELSI
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PRESS, OUTDOOR, PROMOTION & BRAND IDENTITY CAMPAIGN | MAGGIO-GIUGNO 2020 media key
VECCHIO AMARO DEL CAPO LANCIA IL VINILE A SANREMO VECCHIO AMARO DEL CAPO CELEBRA IL SUCCESSO DEL NOTO JINGLE ‘SPETTACOLARE GHIACCIATO’, APPRODANDO ALLA 70ª EDIZIONE DEL FESTIVAL DI SANREMO COME OSPITE D’ONORE DI CASA SANREMO, L’AREA HOSPITALITY DELLA KERMESSE. IN TUTTI GLI APERITIVI, CENE DI GALA E DOPO CENA SONO STATE PRESIDIATE DELLE POSTAZIONI DEDICATE, PRESSO LE QUALI HANNO PRESO VITA VERE E PROPRIE ESPERIENZE DI GUSTO INCENTRATE SUL CONSUMO GHIACCIATO DEL PRODOTTO PRESENTATO ANCHE IN VERSIONE CAPOTONIC. TESTIMONIAL DELL’AMARO DEL CAPO, LUCA SARDELLA IDEATORE E INTERPRETE DELLA CANZONE CHE COMPARE ANCHE NEL NUOVO SPOT TV ‘SPETTACOLARE@HOME’.
CREDITS CLIENTE DISTILLERIE FRATELLI CAFFO BRAND VECCHIO AMARO DEL CAPO AGENZIA PUBLIONE PROJECT MANAGER LORIS ZANELLI
DIRETTORE CREATIVO PAOLO FERRIGNO ACCOUNT MANAGER SUSANNA UGUZZONI ART DIRECTOR LUCA SENSI COPYWRITER PATRICIA DE CROCE
CONCORSO CONAD, LA SPESA CHE PREMIA CON LA CASA IN OCCASIONE DELL’ANNIVERSARIO DI C.I.A. – CONAD È STATO IDEATO IL CONCORSO ‘INSIEME DA 60 ANNI’ CHE HA MESSO IN PALIO ‘1 CUCINA IKEA AL GIORNO’, PER 60 GIORNI, E UNA CASA COME SUPERPREMIO FINALE. IL CONCORSO È STATO PROGETTATO A PARTIRE DALL’IDEAZIONE DEL CONCEPT COMPRESI LO SVILUPPO DELLA MECCANICA E L’IMPLEMENTAZIONE DEI SOFTWARE E DELLE PROCEDURE CORRELATE. A SUPPORTO DEL CONCORSO È STATA IDEATA E PIANIFICATA UNA CAMPAGNA PUBBLICITARIA CROSSMEDIALE CHE HA PREVISTO LA MESSA IN ONDA DI SPOT RADIO E TV SULLE PRINCIPALI EMITTENTI AREALI E SU SKY ADSMART, AFFIANCATI DA STAMPA E AFFISSIONI. A SUPPORTARE L’OPERAZIONE, UNA CAMPAGNA DIGITAL SULLE PRINCIPALI TESTATE NAZIONALI.
CREDITS CLIENTE C.I.A. BRAND CONAD AGENZIA PUBLIONE DIRETTORE CREATIVO PAOLO FERRIGNO
DIRETTORE PROGETTI DIGITALI MAURO GENNACCARI PROJECT MANAGER ELENA BABINI ACCOUNT MANAGER SUSANNA UGUZZONI ART DIRECTOR LUCA SENSI, FRANCESCO GALLI COPYWRITER PATRICIA DE CROCE
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media key MAGGIO-GIUGNO 2020 | PRESS, OUTDOOR, PROMOTION & BRAND IDENTITY CAMPAIGN
60 ANNI, È FESTA! PER I 60 ANNI DI C.I.A. – CONAD, È STATO IDEATO E REALIZZATO L’EVENTO DI CELEBRAZIONE DELLA FONDAZIONE DELLA COOPERATIVA. UNO SHOW CON 4MILA INVITATI E IMPORTANTI OSPITI INTERNAZIONALI, INCENTRATO SUL CONCEPT DELLA ‘SFIDA’. LA PROIEZIONE DEL DOCU-FILM SULLA STORIA DELLA COOPERATIVA, NARRATA DALLA VOCE DI GIANCARLO GIANNINI, HA DATO IL VIA A UNA SERATA ANIMATA DA ALESSANDRO CATTELAN CHE SI È CONCLUSA CON IL CONCERTO A SORPRESA DELLA CANTANTE GIORGIA. UN PROGETTO ‘CHIAVI IN MANO’ DALL’IDEAZIONE AL ‘SU IL SIPARIO’, REALIZZATO IN UN PERFETTO GIOCO DI SQUADRA CHE HA COORDINATO CONTENUTI, ALLESTIMENTO, OSPITI, BACKSTAGE ARTISTI, GESTIONE SCENICA, VISUAL E CONTENT, LOGISTICA.
CREDITS CLIENTE C.I.A. BRAND CONAD AGENZIA PUBLIONE PROJECT MANAGER ELENA BABINI
DIRETTORE CREATIVO PAOLO FERRIGNO ACCOUNT MANAGER SUSANNA UGUZZONI ART DIRECTOR LUCA SENSI COPYWRITER PATRICIA DE CROCE
MINI SPIEDINI, MAXI RISULTATO: ‘PRODOTTO DELL’ANNO 2020’ I MINI SPIEDINI MARTINI CONQUISTANO IL PUBBLICO E DIVENTANO L’ELETTO PRODOTTO DELL’ANNO 2020. L’ASSEGNAZIONE DEL PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO, ISTITUITO PER VALORIZZARE LA QUALITÀ NELL’INNOVAZIONE, È STATA COMUNICATA ATTRAVERSO UNA CAMPAGNA STAMPA SUI PRINCIPALI MAGAZINE DI SETTORE. LA CREATIVITÀ HA MESSO IN RELAZIONE LA COMPONENTE DI INNOVAZIONE CON L’AMPLIAMENTO DELLA FASCIA DI CONSUMATORI. LA DOMANDA E LA RISPOSTA IN CUI È ARTICOLATA L’HEADLINE VIENE POSTA INFATTI DA UNA BAMBINA E CI RACCONTA TUTTO DEI MAXI SPIEDINI E DEL PREMIO APPENA RICEVUTO: ‘QUAL È IL COLMO PER UN SECONDO? ESSERE COSÌ BUONO DA DIVENTARE PRIMO’.
CREDITS CLIENTE MARTINI ALIMENTARE BRAND MARTINI-QUANDO VUOI AGENZIA PUBLIONE DIRETTORE CREATIVO PAOLO FERRIGNO
ACCOUNT MANAGER GIORGIA BALDINI ART DIRECTOR FRANCESCO GALLI COPYWRITER PATRICIA DE CROCE
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w.a academy