Mk genius 2015 ridotto

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Media Key S.r.l. - Via Arcivescovo Romilli, 20/8 - 20139 Milano - www.mediakey.tv – Supplemento a Media Key n° 350 - Euro 50

GENIUS 2015/16

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GENIUS


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Editoriale

Le tracce indelebili dei Capitani e i successi dei Key People In un mondo dove quasi tutto oggi appare temporaneo e di breve durata il nostro gruppo editoriale ha tagliato quest’anno il traguardo del 33° compleanno. Lo specialissimo Genius invece è alla sua ottava edizione. In queste otto edizioni abbiamo tratteggiato le carriere dei più grandi capitani d’azienda mondiali e Italiani e presentato i successi dei Key People della marketing communication. Le esperienze di vita e le tappe delle loro carriere possono permettere di avere dei riferimenti e anche degli insegnamenti per i manager a cui è indirizzato il volume. Insomma per chi vuol fare carriera può trovare nelle pagine che seguono ottimi spunti che hanno comunque alcuni denominatori comuni come la voglia di fare, rischiare e non aspettare la fortuna: questa bisogna andarsela a cercare con l’olio di gomito. Con questo specialissimo fascicolo ci proponiamo quindi di portare esempi e consigli su come raggiungere il successo ed essere performanti. E tutto ciò attraverso il reportage del World Business Forum tenutosi recentemente a Milano, con personaggi del calibro di Richard Branson, l’imprenditore dislessico che racconta la sua incredibile carriera (noi lo avevamo preceduto con il Genius del 2013); di Ken Robinson esperto di Creatività e autore del libro Fuori di testa, perché la scuola uccide la creatività, e di Greg Bandeau che rivela le caratteristiche della Leadership dell’innovazione. Il forum ‘I pilastri della Leadership’, di Bologna organizzato da Performance Strategies con esperti di leadership quali Daniel Goleman, Giuseppe Vercelli e il generale Angioni completa l’introduzione alla parte del fascicolo dedicata ai grandi Capitani Mondiali e ai Key People. Soprattutto attraverso i servizi sui grandi imprenditori e personaggi importanti a livello mondiale miriamo a evidenziare come siano riusciti a raggiungere i livelli attuali, così alti, attraverso i racconti delle loro storie professionali dando l’opportunità ai lettori di trovare spunti interessanti per le loro carriere. Parliamo di Tim Cook, che, dopo la morte di Steve Jobs, ha avuto il comando di Apple, e che ora è considerato come uno dei venti uomini più importanti del pianeta. Parliamo di Carlos Ghosn, CEO di Renault-Nissan, uno dei leader mondiali più influenti del mercato automobilistico con il pallino dell’innovazione; di Li Ka Shing, noto come il superman di Hong Kong che a 87 anni guida con impressionante lucidità la Cheung Kong Holdings (controlla la Hutchinson Whampoa che a sua volta controlla la 3HG); di Naguib Sawiris, dal fiuto imprenditoriale e dall’iperattivismo incredibili; di Jacques Séguéla, il fabbricatore di sogni, fra i più grandi comunicatori di ogni tempo e inventore della pubblicità ultraspettacolare (esempio lo spot, di molti anni fa, della Citroën Visa che decolla dalla portaerei Clemenceau per atterrare, cadendo, su un sottomarino); di Maurice Lévy, carismatico leader di Publicis che è riuscito a trasformare Publicis nel terzo più grande gruppo mondiale acquisendo una dopo l’altra grandi firme dell’advertising mondiale come Leo Burnett, Saatchi & Saatchi, ZenithOptimedia ecc... Non poteva mancare, fra i grandi, la presenza femminile. Lo charme, unito al talento, alla classe e all’intelligenza, ha permesso a Christine Lagarde, la dama di ferro, di raggiungere i vertici del Fondo Monetario Internazionale, così come l’eccellente lavoro svolto e la voglia estrema di conoscere i segreti dell’universo ha condotto Fabiola Gianotti a essere la prima donna a capo del Cern. In questo volume abbiamo inoltre voluto intervistare diversi leader italiani che si sono distinti per il lavoro svolto e per le iniziative messe in campo. Vi proponiamo quindi le interviste a Maria Cristina Farioli (IBM), a Giorgio Brenna (Leo Burnett), a Mario Genzini ( EmmeGi Group), ad Anita Lissona (Lead Communication), a Filippo Carrazzali (Pubblilink Adv), a Omer Pignatti (Homina Pdc), al trio di The Others, Mauro Mazzon, Paolo Torchio e Arianna Niero, e a Lorenzo Suraci, leader di RTL 102.5, la radio più ascoltata d’Italia. E con questo, speriamo, utile contributo, cogliamo l’occasione per augurare ai nostri lettori un 2016 ricco di successi. Buona lettura e buon Anno nuovo! Roberto Albano ■

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Dati Web+Mobile: Ottobre 2015 (Google Analytics)

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Sommario

EDITORIALE ■

Le tracce indelebili dei Capitani e i successi dei Key People . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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WORLD BUSINESS FORUM EDIZIONE SPECIALE DICEMBRE ■

GENIUS Direttore responsabile e coordinamento editoriale Roberto Albano Tel. 02 52.20.37.32 roberto.albano@mediakey.it redazione@mediakey.it

Storie che scaldano il cuore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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MANAGEMENT ■

Comunicazione, pubblicità e PR Anna Meneghetti anna.meneghetti@mediakey.it

Lezioni di leadership . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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CAPITANI D’IMPRESA

Piera Piscozzi piera.piscozzi@mediakey.it ■

Tim Cook: Il leader ‘autentico’ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Carlos Ghosn: Il marziano delle quattro ruote . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Fabiola Gianotti: La signora della scienza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Responsabile del trattamento dati Roberto Albano

Christine Lagarde: La dama di ferro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Organizzazione eventi Responsabile: Roberto Albano Producer: Astrid Fiorella Tel. 02 52.20.37.33 - eventi@mediakey.it

Maurice Lévy: L’anima e il cuore di Publicis . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Li Ka-Shing: L’ultimo imperatore d’oriente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Naguib Onsi Sawiris: Il tycoon d’Egitto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Jacques Séguéla: Fabbricatore di sogni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Impaginazione Carla Forte Tel. 02 52.20.37.25 carla.forte@mediakey.it Sara Barile Tel. 02 52.20.37.23 sara.barile@mediakey.it

Amministrazione/Traffico Carla Oggioni Tel. 02 52.20.37.20 carla.oggioni@mediakey.it Ufficio abbonamenti Tiziana Cerutti Tel. 02 52.20.37.21 tiziana.cerutti@mediakey.it Stampa GalliThierry Milano

KEY PEOPLE ■

Maria Cristina Farioli: Marketing, lavori in corso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Pubblicità - Consegna materiale: 20 gg. prima del mese di copertina

Giorgio Brenna: Una carriera in continua ascesa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Editore

Filippo Carrazzali: Vicini al cliente a tempo pieno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Marco Genzini: L’arte di comunicare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Anita Lissona: Ogni cliente è un ‘mondo nuovo’ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Marco Longeri e Gianfranco Clerici: Scegliamo la voce migliore! . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Omer Pignatti: Nuove visioni a tempo di web . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Lorenzo Suraci: Sempre sul pezzo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Paolo Torchio, Mauro Mazzon e Arianna Niero: Gioco di squadra . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Distribuzione G.M.A. Sas

srl Direzione - Amministrazione - Redazione - Pubblicità

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Associato USPI (Unione Stampa Periodica Italiana)

COMMUNICATION STORY ■ 2015: Un anno all’insegna di Expo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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World Business Forum

Storie che scaldano il cuore Al World Business Forum gli story-maker fanno palpitare il cuore della platea e lasciano il segno con lezioni di vita che resteranno fra le cose migliori viste e udite in questi anni nella manifestazione milanese. di Raul Alvarez

La dodicesima edizione del World Business Forum (Milano, 3-4 novembre) è all’insegna dei racconti che scaldano il cuore. Gli story makers che per due giorni hanno catturato il pubblico con i loro racconti sono personaggi di varia provenienza. Imprenditori come Richard Branson, venuti su dal nulla e riusciti a costruire un impero. Artisti, esploratori di nuovi mondi come Sarah Lewis, cultori dell’uso positivo dell’errore come risorsa per crescere e innovarsi. Studiosi dei processi educativi, come Ken Robinson, che denuncia un sistema scolastico inadeguato a rispondere alle esigenze del mercato del lavoro di oggi. Ma anche persone comuni – si fa per dire – come Francesca Fedeli e Roberto D’Angelo, genitori di un bambino nato con una grave disfunzione celebrale, e Maria Belòn, sopravvissuta allo tsumani tailandese del 2004: vittime di tragedie da cui si sono ripresi divenendo testimoni della voglia di vivere e di ricostruire la propria vita su ciò che ‘resta’. Il perseguitato politico Ziauddin Yousafzai, padre di Malala, Premio Nobel per la pace, entrambi perseguitati dai talebani per aver osato rivendicare il diritto allo studio delle donne del loro villaggio. E infine, narratori di professione, come Alessandro Baricco, romanziere e imprenditore di successo che, con la sua Scuola Holden di Torino è riuscito a mettere in piedi un’azienda invidiabile che sforna scrittori, sceneggiatori, copywriter e fumettisti. In una sola parola: professionisti della creatività. È l’unico ad aver dato una definizione di storytelling, e lo ha fatto in modo accattivante: “Sfila i fatti dalla realtà, quello che resta è storytelling, cioè qualcosa che si spalma sulla realtà rendendola migliore. Un fatto senza storytelling non è reale”. Molti altri i personaggi saliti sul palco, tutti animati dallo stesso desiderio: la voglia di raccontare e di raccontarsi, di fare delle proprie esperienze una storia memorabile.

RICHARD BRANSON, STORIE IMPRESE E IMPRENDITORI

Cominciamo dall’uomo che ha costruito attorno a sé una leggenda, lasciando la scuola a quindici anni per inseguire i suoi sogni e avventurarsi in imprese spericolate. Fondatore di Virgin Group, Branson è oggi uno degli imprenditori più ricchi al mondo; l’unico ad aver creato aziende da otto miliardi di dollari in otto diversi settori: editoria, discografia, trasporto aereo e ferroviario, sanità,

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1. Malala Yousafzai, l’attivista pakistana è la più giovane vincitrice del Premio Nobel per la pace.

fitness, finanza, comunicazioni mobili, industria alberghiera, viaggi in mongolfiera. Adesso il suo interesse principale è lo sviluppo di Virgin Unite, la fondazione no profit cui si dedica con impegno per rendere il mondo un luogo migliore e il business, più etico. I suoi successi sono celebrati in quattro voluminose autobiografie che ne esaltano il mito: oltre 2mila pagine, godibilissime, pubblicate in Italia dall’editore Tecniche Nuove. Prima di prendere la parola proietta un video che lo inquadra durante una delle sue tante impresa sportive: la traversata del Pacifico (’91) in mongolfiera e in kite surf della Manica (2012). Immagini e musica ce la mettono tutta per dare enfasi alla leggenda. Inglese. 65 anni ben portati. Atletico. Capello lungo, stile beatnik, fisico prestante, un sorriso che accende i riflettori e un’energia che sprizza da tutti i pori. A chi gli chiede quale sia il segreto del suo successo risponde: “Non ho segreti, semmai consigli. Abbiate passione per ciò che fate. Credete in voi stessi, nel prodotto e nel cliente. Perseverate, delegate, ascoltate e divertitevi. E oggi aggiungo: fate del bene. Fare soldi solo per spenderli è un concetto superato. La sua vicenda personale potrebbe ispirare un film. Parte svantaggiato: “Ho scoperto presto di essere dislessico”, racconta. “Ma forse fu proprio questa la molla per intraprendere la carriera imprenditoriale. L’istinto mi diceva che non avrei mai superato gli esami per accedere a una professione tradizionale, tanto meno a quella di avvocato come mio padre e mio ■

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nonno. L’idea di crearmi un’attività in proprio che non richiedesse una solida formazione accademica sembrava l’opzione migliore. Nonostante avessi seri problemi di ortografia, coltivavo in segreto l’ambizione a diventare giornalista”. Sembrerebbe un’impresa impossibile, invece, a sedici anni, Branson vince un concorso di scrittura organizzato dalla sua scuola, lo Stowe College. “È stata la dimostrazione che sapevo scrivere e che avrei potuto farlo anche in modo professionale. Ma difficilmente i giornali avrebbero assunto un dislessico. Decisi così di fondarne uno mio, Student, un magazine per gli allievi della scuola e la comunità dove sorgeva l’istituto. “Volevo trattare temi scottanti come la guerra in Vietnam, il razzismo, la salute sessuale. Ho sempre avuto un forte senso di responsabilità sociale e l’impulso a non accettare l’inaccetabile”. Era un progetto audace per un ragazzo delle scuole superiori senza capitale, né una sede né una macchina da scrivere. Dal telefono a pagamento nel salone della scuola - era quello il mio ufficio - mi misi a vendere pubblicità per pagare la stampa della rivista. Presi accordi con lo stampatore per saldare i debiti appena ricevuti gli incassi. Stilai persino un rudimentale business plan che conservo ancora. Non fu facile, ma alla fine Student decollò. Fu il mio primo successo come imprenditore”. È in quel periodo che, stando alla leggenda, il preside dello Stowe College profetizza ai genitori di Richard:“Questo ragazzo o finisce in galera o diventa un milionario”. “Da questa piccola,


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