N° 281 Settembre-Ottobre 2010
Settembre-Ottobre 2010 - N. 281 - e 6
I PROTAGONISTI DELLA TELEVISIONE DIGITALE I PALINSESTI DI RAI E MEDIASET
MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA
Media Key srl, Via Arcivescovo Romilli, 20/8 - 20139 Milano - www.mediakey.tv
SAPORI: LA FESTA NEL CUORE – I PROTAGONISTI DELLA TV DIGITALE
ROMA FICTION FEST
Mensile professionale di comunicazione e produzione cine-televisiva
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EDITORIALE
TV KEY 281 – SETTEMBRE–OTTOBRE 2010
UNA TV SEMPRE PIÙ RICCA È dedicato al mondo delle tv digitali questo numero di Tv Key che fa il punto sulla situazione del mercato satellitare, web e digitale terrestre per poi presentare alcune emittenti di spicco del settore. Ma andiamo con ordine. La copertina e la cover story sono dedicate al nuovo spot Sapori, che segna il ritorno in comunicazione del famoso brand del Gruppo Colussi. La campagna ideata dalla Aldo Biasi Comunicazione e prodotta da Avana Film mira a dare ai prodotti Sapori – e precisamente ai Ricciarelli, al Panforte e ai Cantuccini – il posizionamento che spetta loro: non quello di dolci relegati al periodo natalizio, ma di squisitezze di alta pasticceria adatte a essere gustate in qualsiasi periodo dell’anno. Il raffinato spot, girato con tecniche all’avanguardia dal regista belga Stef Viaene, mostra una festa di sapori e di colori che ha come protagonisti gli ingredienti dei dolci Sapori, fatti di zucchero, latte, miele, mandorle, frutta candita, che danzano al ritmo dei tamburi tipici di Siena, la loro città natale. Per rimanere nel mondo della produzione, gli spot da non perdere di questo mese sono tre: Stroili Oro, Loaker e SKY. Il film per Stroili Oro – ideato da Pasquale Diaferia per l’agenzia The Beef e prodotto da Bedeschifilm – intende aumentare la notorietà del marchio ed elevarne il tono e la percezione. Una donna affascinante sta per rubare dei gioielli in un negozio Stroili Oro, ma poi scopre che può permettersi di comprarli: colpo di scena! Loaker torna in comunicazione con quattro spot ideati dai creativi della Pedrini Adv e prodotti da Diaviva. La campagna presenta diversi prodotti dell’azienda altoatesina, alternando le classiche immagini dei nanetti a cartoni animati a quelle di protagonisti in carne e ossa. Nuova campagna anche per SKY, con la creatività di 1861united e la produzione di Akita Film. Cassano, Frey, Pato, Miccoli e Vucinic sono alcuni dei calciatori che si confrontano con le loro ‘versioni brutte’ e in bassa definizione. “Siamo proprio uguali”, “Proprio uguali no”, è il tormentone dei uno degli spot più visti dell’estate: ironia a piene mani come sempre in casa SKY! Ed eccoci allo speciale sulla Tv Digitale. Durante l’estate i campionati mondiali di calcio hanno fatto da traino negli ascolti delle ‘nuove televisioni’: quelle in streaming sul web e quelle satellitari in alta definizione. Nel frattempo la Commissione Europea ha autorizzato SKY a trasmettere gratuitamente sul digitale terrestre, nonostante le critiche del viceministro, ora ministro, Paolo Romani, dei rappresentanti di Mediaset e DGTVi. Vedremo se SKY darà vita a un’offerta nuova per il dtt. Le emittenti sulle quali puntiamo i riflettori sono tutte molto conosciute al grande pubblico. Il Gruppo Discovery, presente da anni con successo su SKY con tanti canali e recentemente approdato sulla piattaforma del digitale terrestre con Real Time: una grossa novità che mostra l’interesse verso le nuove opportunità offerte dal dtt. Eurosport punta sul 3D, sul mobile e su contenuti di alta qualità e di sicuro interesse per il pubblico. In particolare le nuove applicazioni create per l’iPhone, l’iPad e il Blackberry dimostrano che il canale è attento alle innovazioni tecnologiche. Continua il successo dei canali del gruppo NBC Universal: Studio Universal, Hallmark e Steel conquistano sempre più audience grazie a palinsesti molto ricchi e di alto livello. Il Gruppo Turner, con i canali Cartoon Network, Boomerang e Boing, conserva la leadership nel settore kids ed è presente sia sul satellite sia sul digitale terrestre. Il Gruppo Sitcom è impegnato su più fronti: i canali televisivi Alice, Leonardo, Marcopolo e Nuvolari, tre mensili e Sitcom Club, che opera sulla piattaforma IPTV di Telecom Italia. Non potevano mancare un commento della Mostra del Cinema di Venezia, un reportage del Roma Fiction Fest e la consueta analisi dei dati di ascolto relativi alla tv generalista e a quella satellitare. Buona lettura!
Roberto Albano
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PREMIUM CALCIO: GRANDI NOVITÀ E SPETTACOLARI ESCLUSIVE Tutto il meglio della Serie A con 12 grandi squadre. Le partite di Juventus, Inter, Milan, Roma, Lazio, Napoli, Genoa, Bari e da quest’anno Fiorentina, Palermo, Bologna e Brescia, con anticipi e posticipi in alta definizione. Tutte le emozioni della Champions League e due esclusive assolute: l’Europa League e l’attesissimo Mondiale per Club.
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Responsabile Roberto Albano Produzione Responsabile Raffaella Fracchia RobertoFiorella Albano Astrid Produzione eventi@mediakey.it Astrid Fiorella, Vito De Biasi eventi@mediakey.it Stampa Eurgraf - Cesano Boscone (MI) Stampa Distribuzione Eurgraf - Cesano Boscone (MI) Taimm Distribuzione Taimm ■ ■ ■ ■ ■ ■
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EDITORIALE
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UNA TV SEMPRE PIÙ RICCA
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SAPORI: LA FESTA NEL CUORE
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STROILI ORO: UNO TIRA L’ALTRO LOACKER: NUOVI MOMENTI DI BONTÀ IL CALCIO PIÙ BELLO È SOLO SU SKY
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LA PUBBLICITÀ AL CINEMA
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IL DIGITALE PASSA DALLA PELLICOLA
COVER STORY
SPOT DA NON PERDERE
RICERCHE
KODAK
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L’abbonamento comprende l’invio di Media Key L’abbonamento comprende l’invio di Media Key Synthesis (10 fascicoli), Tv Key (9 fascicoli), più gli Synthesise (10 fascicoli), Tv Key (9 fascicoli), più gli speciali l’Annual. speciali e l’Annual.
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TV DIGITALI
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UN’ESPLOSIONE DI CANALI
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DISCOVERY DIVERSIFICA E SBARCA SUL DTT FREE
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EUROSPORT: 3D, MOBILE E MOLTO ALTRO
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NBC UNIVERSAL: IL CINEMA VINCE IN TV
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GRUPPO TURNER: ECCO LE NUOVE STRATEGIE
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GRUPPO SITCOM: IMPEGNATI SU PIÙ FRONTI
MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA
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A SOFIA COPPOLA IL LEONE DI TARANTINO ROMA FICTION FEST
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POLIZIESCHI, FAMIGLIE E REMAKE: LA VITA DOPO LOST PALINSESTI RAI
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SAVIANO E DE FILIPPO, EVENTI DA NON PERDERE PALINSESTI MEDIASET
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IL BISCIONE CALA TUTTI I SUOI ASSI ANALISI DATI AUDITEL TV GENERALISTA
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L’EFFETTO MONDIALI INCIDE SULLE AUDIENCE ANALISI DATI AUDITEL TV SAT
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OLTRE 4,5 MILIONI DI ABBONATI PER SKY
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NEWS
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SOMMARIO
Direttore responsabile Roberto Albano roberto.albano@mediakey.it Coordinatore editoriale Clara Zambetti Tel. 02 52.20.37.24 clara.zambetti@mediakey.it redazione@mediakey.it Collaboratori Gianni Martinelli Raul Alvarez Nicole Cavazzuti Fabienne Agliardi Raul Alvarez Silvia Fissore Fabienne Agliardi Marchetti Silvia Fissore Claudio Nutrito Silvia Marchetti Marianna Venturini Claudio Nutrito Mauro Murero Marianna Venturini Cecilia Murero Levi Mauro Emmanuel Cecilia LeviAlbano Helen Albano Emmanuel Albano Riccardo Rossiello Helen Albano Maurizio Rossiello Ermisino Riccardo Art director Maurizio Ermisino Stefania Gaia Paltrinieri Art director Tel. 02 52.20.37.26 Stefania Gaia Paltrinieri stefania.paltrinieri@mediakey.it Tel. 02 52.20.37.26 Ufficiostefania.paltrinieri@mediakey.it commerciale Albano UfficioRoberto commerciale Tel. 02 52.20.37.32 Roberto Albano roberto.albano@mediakey.it Tel. 02 52.20.37.32 Impaginazione roberto.albano@mediakey.it Carla Forte Impaginazione Tel. 02Forte 52.20.37.25 Carla carla.forte@mediakey.it Tel. 02 52.20.37.25 Sara Barile carla.forte@mediakey.it Tel. 02Barile 52.20.37.23 Sara sara.barile@mediakey.it Tel. 02 52.20.37.23 Comunicazione, pubblicità e PR sara.barile@mediakey.it Anna Meneghetti Comunicazione, pubblicità e PR anna.meneghetti@mediakey.it Anna Meneghetti Amministrazione/Traffico anna.meneghetti@mediakey.it Carla Oggioni Amministrazione/Traffico carla.oggioni@mediakey.it Carla Oggioni Abbonamenti/Distribuzione carla.oggioni@mediakey.it Tiziana Cerutti Abbonamenti/Distribuzione tiziana.cerutti@mediakey.it Tiziana Cerutti Responsabile trattamento dati tiziana.cerutti@mediakey.it Roberto trattamento Albano dati Responsabile roberto.albano@mediakey.it Roberto Albano roberto.albano@mediakey.it MEDIA KEY EVENTS
COVER STORY
IL FAMOSO BRAND DEL PANFORTE, DEI RICCIARELLI E DEI CANTUCCINI TORNA IN TELEVISIONE CON UNO SPOT IDEATO DALL’AGENZIA ALDO BIASI COMUNICAZIONE E PRODOTTO DA AVANA. UN TRIPUDIO DI INGREDIENTI DI QUALITÀ INDICA IL NUOVO POSIZIONAMENTO DI QUESTI DOLCI DI ALTA PASTICCERIA ADATTI A TUTTE LE OCCASIONI.
DI
CLARA ZAMBETTI
SAPORI: LA FESTA NEL CUORE
Un rullo di tamburi introduce una vera e propria festa di ingredienti: mandorle, latte, burro, zucchero, rosso d’uovo, frutta candita sembrano danzare insieme per dare origine a dolcezze invitanti. Scopriamo alla fine dello spot di che si tratta: Ricciarelli, Panforte e Cantuccini firmati Sapori, il famoso e storico brand della Colussi. Il payoff finale, ‘La festa nel cuore’, indi-
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ca il nuovo posizionamento individuato per questi prodotti di alta pasticceria che fanno degli ingredienti genuini e di primissima qualità il loro punto di forza. Dunque, non più dolci relegati al periodo di Natale, ma raffinate prelibatezze da gustare tutto l’anno. L’idea creativa della nuova comunicazione, frutto del lavoro dell’agenzia guidata da Aldo Biasi, punta proprio su-
gli ingredienti, ripresi con una tecnica all’avanguardia per un risultato di forte impatto. La produzione, che è stata particolarmente lunga e complicata, è stata affidata ad Avana Film. Il regista prescelto è il belga Stef Viaene, famoso proprio per la sua capacità di dare raffinatezza e valenza quasi pittorica alle scene di food. Lo spot è uno, ma declinato in tre finali per pro-
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muovere i tre dolci più noti firmati Sapori, ovvero i Ricciarelli, il Panforte e i Cantuccini. Nicola Ghelfi, Amministratore delegato del Gruppo Colussi, ci parla delle importanti novità relative al brand Sapori: “Sapori di Siena è un brand dall’antica e nobile tradizione, caratterizzato da un’elevata conoscenza e da un notevole potenziale di sviluppo che, come a
COVER STORY Gli ingredienti dei dolci fanno festa, perché Sapori ha ‘la festa dentro’, come recita il payoff. Ideato da Aldo Biasi Comunicazione e prodotto da Avana Film, lo spot è unico ma declinato in tre finali, per promuovere i tre dolci più noti firmati Sapori: i Ricciarelli, il Panforte e i Cantuccini.
volte accade in caso di cambiamenti di proprietà e manageriali, aveva perso il timone della brand identity. Siamo dunque tornati all’origine della marca e al suo dna e ci siamo chiesti: chi è Sapori? La risposta è stata chiara: Sapori è
pasticcere in Siena dal 1832. Questa affermazione cattura l’essenza della marca e contiene tutti gli ingredienti per infonderle nuova energia sia in Italia sia all’estero: Sapori è un pasticcere, non è un fornaio; Sapori fa prodotti di alta qualità,
golosi e gratificanti; Sapori è nata a Siena e Siena è un patrimonio formidabile, molto più conosciuta sul worldwideweb di altre città d’arte come Roma, Venezia o Firenze; Sapori è nato nel 1832: ha una lunga tradizione e la tradizione è il passato che insegna. Partendo da queste basi, abbiamo fatto una cosa molto semplice: abbiamo ricercato la massima coerenza fra l’identità della marca e i componenti del marketing mix. Prima di tutto abbiamo messo il prodotto al centro e migliorato significativamente la qualità di tutti i prodotti Sapori: i nostri Ricciarelli sono unici perché più buoni e più morbidi; i nostri Cantuccini, grazie alla speciale biscottatura e agli ingredienti di prima scelta, sono piacevolmente croccanti e non duri come il marmo come altri; il panforte e le specialità senesi sono prodotti unici ed eccellenti. Ma le specialità senesi sono solo l’inizio: un pasticcere eccellente non può offrire solo dolci tipici, ma deve applicare la sua arte anche ad altre categorie di prodotti. La nuova confezione è il degno vestito di Sapori, curata sia all’esterno sia all’interno, pensata
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Credits Cliente: GRUPPO COLUSSI Amministratore delegato: NICOLA GHELFI Prodotto: SAPORI (PANFORTE, CANTUCCINI, RICCIARELLI) Agenzia: ALDO BIASI COMUNICAZIONE Fondatore e Direttore creativo: ALDO BIASI Casa di produzione: AVANA FILM Executive producer: ALESSIO MAZZONI Art buyer: GIULIETTA RIMOLDI Regia: STEF VIAENE Fotografia: JEAN POISSON Effetti speciali: EFFECTIV TEAM (AMBURGO) Montaggio: GREGORIO SEBASTIO Musica: ‘TAMBURI’ - SING SING Durata: 1X30” Post produzione: EDI - EFFETTI DIGITALI ITALIANI
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per persone che amano le specialità dolci italiane belle e buone a Siena come a Milano, Londra, New York, Mosca ecc. Si tratta di un pubblico globale che conosce e apprezza il saper fare e l’arte di Siena e dell’Italia. Per raggiungere quest’obiettivo abbiamo affidato il progetto della nuova grafica a Vittorio Mancini & Associati, che riteniamo sia il miglior designer per le marche italiane di alta qualità, e la brand communication strategy a una coppia di grandi professionisti della comunicazione come Aldo Biasi e Salvo Scibilia”. Ma quali sono gli obiettivi che l’azienda si pone con questa campagna di comunicazione? “Dopo molti anni di silenzio e con tante cose da dire su Sapori”, prosegue Nicola Ghelfi, “ci siamo dati l’obiettivo di cambiare le regole del gioco della comunicazione della pasticceria e della ricorrenza in particolare, avendo sempre in mente un pubblico internazionale. Abbiamo messo il prodotto e il saper fare di Sapori al centro di un copy assolutamente innovativo e spettacolare, dove sono gli ingredienti a fare festa, perché Sapori di Siena non fa prodotti per la festa: Sapori ha la festa dentro, dal 1832”. Ad Aldo Biasi, fondatore e direttore creativo di Aldo Biasi Comunicazione, abbiamo chiesto di parlarci del lavoro svolto dalla sua agenzia per il clien-
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Sopra, Vittorio Mancini, Amministratore unico della Vittorio Mancini & Associati. In basso, Aldo Biasi, fondatore e Direttore creativo della Aldo Biasi Comunicazione, e Alessio Mazzoni, Executive producer di Avana Film.
te, soprattutto dal punto di vista della creatività: “Colussi è un nostro cliente importante, per il quale lavoriamo da tempo. Abbiamo realizzato questi spot soprattutto con l’obiettivo di spostare i prodotti Sapori dal posizionamento della ricorrenza natalizia (che hanno avuto per anni) a quello della qualità. Gli spot sono stati mandati in onda in occasione del Palio di Siena lo scorso agosto e verranno pianificati di nuovo prossimamente sulle reti nazionali”. Sapori è un marchio storico che da diversi anni era posizionato – soprattutto per quanto riguarda il Panforte e i Ricciarelli – sull’area della ricorrenza pura. Poi c’è stato un periodo di
silenzio nella comunicazione. “Spostandoci nell’area della qualità degli ingredienti”, sottolinea Aldo Biasi, “abbiamo voluto staccarci da una ricorrenza, il Natale, che è ampiamente presieduta da panettoni e pandori. Sapori ha prodotti che sono oggettivamente validi tutto l’anno. Sono dei dolci di qualità con un’origine senese ma una vocazione internazionale. Quindi abbiamo progettato questa comunicazione dove il fulcro sono gli ingredienti, cioè le mandorle, le uova, il burro, la cannella... che fanno festa dentro. Non è una festa legata al Natale ma alla qualità del food, che si ritrova, per esempio, dentro una fettina di Panforte. Su que-
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sto concetto, che è sintetizzato nello slogan ‘La festa nel cuore’, abbiamo realizzato questi spot dove andiamo a ritrarre gli ingredienti presi nel momento della loro intima relazione. Abbiamo scelto un regista specializzato in food, cercando di offrire allo spettatore uno spettacolo più originale possibile. Lo spot, girato a circa 2.500 fotogrammi al secondo, cioè in un super slowmotion dove il bianco d’uovo abbraccia la mandorla, si caratterizza per le scene quasi pittoriche. Tutto è sostenuto da un rullo di tamburi che sono idealmente quelli del Palio di Siena. La pasticceria di qualità sta negli ingredienti: da questi dettagli ritratti in modo spettacolare noi usciamo, a un certo punto, per finire su un cantuccino, su una fetta di panforte o su un pezzo di ricciarello. Il payoff finale recita ‘La festa nel cuore’, per indicare il carattere di alta pasticceria dei dolci firmati Sapori”. La casa di produzione è Avana Film, scelta per la proposta del regista, il belga Stef Viaene. “Molto bravo, Stef Viaene è specializzato in questi super effetti sul food, reinterpretati in chiave inaspettata”, prosegue Aldo Biasi. “Ogni inquadratura è una specie di piccolo quadro, futurista o surrealista. Stef Viaene è un regista molto serio, che non fa la star ma lavora con professionalità, entusiasmo e attenzione ai minimi dettagli. È
delle storie dei Cantuccini, del Panforte e dei Ricciarelli Sapori. Conoscendo la sua reel, abbiamo pensato che fosse la persona più adatta. Il film è stato girato in cinque giorni più un giorno di prelight: abbiamo impegnato una società di effetti speciali di Amburgo, la Effectiv Team, che ha portato in Italia attrezzature speciali perché la preparazione dello spot è cominciata due settimane prima dello shooting. Tutti gli effetti speciali sono stati preparati attraverso lunghi test: per esempio le uova che si scontrano in aria e la mandorla che è investita dal miele sono state simulate con apparecchiature tecniche nei minimi dettagli e con liquidi speciali per garantire gli effetti visivi migliori. Sul set avevamo un’altra equipe italiana. Questi preparativi ci hanno permesso di girare un film molto bello, piuttosto unico nel suo genere”. È stata dunque una produzione complessa e laboriosa,
che ha consentito di realizzare uno spot di grande impatto. “Abbiamo utilizzato una nuova macchina, la Phantom V640”, prosegue Alessio Mazzoni, “che consente di arrivare a 2.700 fotogrammi al secondo in Full HD: quando si riprende un oggetto o un liquido a questa velocità e poi lo si guarda alla velocità normale di 25 fotogrammi al secondo, si ha l’impressione che fluttui nel vuoto quasi immobile. Abbiamo anche effettuato la color correction sul set, per cui tutte le inquadrature del food venivano controllate in tempo reale perché volevamo essere sicuri del risultato. I colori del food hanno infatti un’importanza fondamentale per la riuscita di uno spot di questo genere. Dal punto di vista tecnico, girando a questa velocità estrema, le grosse difficoltà sono i controlli del fuoco (perché ci sono stati anche dei movimenti di macchina), le luci, l’esposizione, i colori. La
post produzione è durata circa due mesi ed è stata molto complicata, anche perché il regista ha scelto elementi da inquadrature diverse e li ha integrati. Per esempio, l’immagine della mandorla avvolta dal miele è un mix di tre diverse inquadrature, una del miele, una della mandorla e una degli schizzi di latte. Le ricerche dei pezzi più adatti sono state fatte tra una quantità di materiale enorme. Diciamo che il regista, essendo bravo ma anche molto pignolo, ci ha fatto sudare abbastanza per produrre questo spot! È stato un lavoro di compositing, di maschere per isolare i vari prodotti e poi combinarli assieme. Una bella sfida, ma il risultato finale ci ha dato grande soddisfazione”. In effetti il risultato è di altissimo livello, con la sequenza di immagini raffinate e impeccabili, perfette in ogni minimo dettaglio, che si mescolano alla musica vivace dei tamburi in una festa di bontà firmata Sapori.
COVER STORY
stata una produzione molto lunga. Abbiamo girato per quasi una settimana perché ogni inquadratura esige tempi lunghissimi per ottenere un super ralenti con una perfetta messa a fuoco. Penso che sia stato il primo spot girato in Italia a questa velocità. Dopo lo shooting ci sono stati parecchi giorni di post produzione, curati da EDI, perché molto di questo materiale, una volta girato, andava rielaborato. Si è trattato dunque di una produzione molto impegnativa”. Ed ecco appunto i dettagli tecnici relativi alla produzione degli spot raccontati da Alessio Mazzoni, Executive producer di Avana. “Vista l’idea creativa abbiamo pensato di scegliere un regista che noi riteniamo tra i migliori al mondo per questo tipo di lavoro. Stef Viaene è un tecnico eccezionale, molto preparato e preciso, dotato di un lato visionario molto spiccato che emerge nell’interpretazione
SPOT DA NON PERDERE
‘LA RAPINA’, DIRETTO DA GIOVANNI BEDESCHI PER LA CDP BEDESCHIFILM, CON LA CREATIVITÀ DI PASQUALE DIAFERIA PER L’AGENZIA THE BEEF, È IL NUOVO SPOT DI STROILI ORO: PER FAR COMPIERE ALLA GIOIELLERIA DI UDINE UN ULTERIORE SALTO DI QUALITÀ.
DI
MAURIZIO ERMISINO
STROILI ORO: UNO TIRA L’ALTRO
Il nuovo spot di Stroili Oro, ideato da Pasquale Diaferia per l’agenzia The Beef e prodotto dalla cdp Bedeschifilm, intende aumentare la notorietà del marchio ed elevarne il tono e la percezione.
Un fischiettio che sembra uscire da un film di Tarantino introduce in scena una donna bellissima, vestita di nero, che entra in una gioielleria. Qui, all’improvvi-
so, urla “Questa è una rapina”, e comincia a far razzia di gioielli. Ma a un certo punto si ferma: il suo sguardo incontra dei gioielli molto particolari. Li vede, li prova, se ne innamora. Ed ecco il colpo di scena. Quei gioielli decide di comprarli, e porge la carta di credito al commesso. Si tratta di preziosi Stroili Oro, il brand italiano che ha cambiato la concezione di gioielleria: così belli che uno tira l’altro, e a prezzi così convenienti che non occorre rubarli.
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È ‘La rapina’, il nuovo spot di Stroili Oro, diretto da Giovanni Bedeschi per Bedeschifilm e girato nello scintillante bianco e nero di Stefano Morcaldo. L’agenzia è The Beef, con la creatività di Pasquale Diaferia. “Possiamo definire Stroili come ‘Fast Jewellery’, anche se non è solo questo”, spiega Maurizio Merenda, Amministratore delegato di Stroili Oro. “Proiettiamo un’immagine molto alta, che è in linea con la qualità dei prodotti che offriamo. Possiamo offrire alta qualità a un prezzo contenuto grazie al fatto che abbiamo 350 negozi, e questo ci consente di mantenere dei volumi di vendita molto importanti.
Cliente: STROILI ORO Amministratore delegato: MAURIZIO MERENDA Prodotto: STROILI ORO
SPOT DA NON PERDERE
Credits
Agenzia: THE BEEF Presidente e fotografo della campagna stampa: PAOLO SPADACINI Direttore creativo: PASQUALE DIAFERIA Casa di produzione: BEDESCHIFILM Executive producer: EMANUELA MURELLI Producer: PAOLA TICOZZI Regia: GIOVANNI BEDESCHI
Una bella donna sta per rubare dei gioielli in un negozio Stroili Oro, ma poi scopre che può permettersi di comprarli: è questo il sorprendente colpo di scena del filmato pubblicitario.
E vendere a un prezzo che tutti possono sopportare senza stress: ecco il concetto di ‘Fast Jewellery’. Partiamo dai diamanti, con le collezioni classiche, per arrivare all’oro, che è la nostra specialità, passando per l’argento e altri materiali, come l’acciaio. I nostri gioielli possono essere acquistati dalla signora che compra da Cartier, ma al tempo stesso ci rivolgiamo a una platea molto più ampia, di giovani che hanno meno mezzi ma vogliono togliersi qualche sfizio e cercano la rassicurazione di un brand noto. Come retailer vendiamo prodotti di marca come Guess, D&G, Morellato, Breil, ma in più vendiamo i prodotti con il nostro marchio”. Stroili è nata e si è diffusa con una strategia molto particolare, che ha cambiato il concetto tipico della gioielleria. “All’inizio i centri commerciali sono stati la via più facile per consolidare questo modello che si contrappone alla gioielleria tradizionale, chiusa con doppia porta blindata, e quindi con una barriera tra i prodotti e chi vuole avvicinarsi a questo mondo”, ricorda l’Amministratore delegato. “Il centro commerciale consente di avere grandi spazi aperti,
senza barriere”. Una strategia che ora però è in evoluzione: “Avendo acquisito rapidamente quote di mercato e avendo investito negli ultimi due anni sulla notorietà del marchio, abbiamo pensato che fosse un peccato non capitalizzare al massimo questa comunicazione e stabilire una presenza anche nei centri cittadini: restare fuori dal centro città significa rinunciare a un buon settanta per cento del mercato”, spiega Merenda. “Abbiamo quindi pensato a location di grandissimo prestigio, in posizioni top, con negozi molto belli. Sul modello di altre grandi insegne che sono partite dai centri commerciali e poi si sono spostate verso i centri città, anche noi abbiamo cercato un buon equilibrio fra le due realtà. Abbiamo appena aperto il nostro negozio a Roma, in via del Corso, all’angolo con via Condotti”. Il nuovo spot si integra perfettamente in questa strategia. “Lo scopo della campagna tv è quello di aumentare notevolmente la brand awareness, sia nei centri
città sia nei centri commerciali”, conferma Merenda. “Il nuovo spot non è pensato specificamente per raggiungere l’uno o l’altro pubblico, quanto per far conoscere di più l’insegna leader nel settore della gioielleria in Italia. Il claim ‘Uno tira l’altro’ la dice tutta, fa capire subito la facilità d’acquisto di un prodotto Stroili Oro”. “Abbiamo voluto insistere sul concetto del precedente spot di Stroili Oro”, aggiunge Paola Spasaro, Direttore clienti dell’agenzia The Beef, “che presentava già il claim ‘Uno tira l’altro’. In quel film si vedeva una donna che mangiava i gioielli, uno dopo l’altro. Stavolta spieghiamo che non occorre rubarli, perché si possono comprare facilmente: hanno un prezzo tale che ne puoi comprare più di uno! All’inizio Stroili era una catena che non veniva pubblicizzata, era solamente un punto vendita nei centri commerciali. Oggi la si vuole far diventare un vero brand, la si vuole far conoscere a tutti i consumatori. In questo senso va vista anche la
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Fotografia: STEFANO MORCALDO Montaggio: LUCA ANGELERI Musica: ‘WHISPER BEAT’, AUTORE: MICHELE RANAURO, VOCE: EMANUELA BOSONE Scenografia: VANNA BELLAZZI Location: VILLA BORROMEO – SENAGO (MI) Durata: 1X30” – 1X15” – 1X10” Post produzione: BF POST
politica dell’apertura dei punti vendita nei centri città”. Per una simile operazione occorreva trovare il giusto tono e realizzare un film che fosse elegante, d’impatto, con il giusto sex appeal ma anche con l’ironia. “L’ironia, che era presente anche nello spot precedente, non manca nemmeno in questo”, conferma Paola Spasaro. “Questa volta sta nel fatto che chi era entrato per fare una rapina sceglie poi di comprare i gioielli, perché se ne innamora e perché se li può permettere. È una comunicazione d’impatto anche a livello visivo, soprattutto rispetto a quanto si vede in onda oggi. Secondo noi è un ottimo
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SPOT DA NON PERDERE
L’attrice protagonista dello spot è la modella croata Ana Tanic, che aveva già interpretato il precedente film di Stroili Oro.
modo per emergere. L’attrice è una bella donna nel vero senso della parola, molto ironica già di suo. Lo spot è soprattutto sorprendente, e sfrutta una testimonial con un viso bellissimo”. Questa donna bellissima si chiama Ana Tanic, e la sua scoperta non è un caso. Per lo spot Stroili Oro si è infatti ricomposta una squadra che aveva già fatto la storia della pubblicità in fatto di gioielleria. Paolo Spadacini, Presidente di The Beef, e Giovanni Bedeschi, regista e titolare di Bedeschifilm, avevano già lavorato con Maurizio Merenda a spot leggendari come quelli di Breil (‘Toglietemi tutto ma non il mio Breil’, l’agenzia si chiamava Show Up), Swatch e Tissot, sempre prestando grande attenzione ai testimonial, con nomi come Elisabetta Canalis, Monica Bellucci e molte altre donne bellissime. Spadacini è partito dal brief del cliente: “Si tratta di un brand che era ancora poco conosciuto presso il grande pubblico, perché finora è stato distribuito solo nei centri commerciali”, spiega. “Si trattava di aumentarne la notorietà. Inoltre è un prodotto di prezzo molto accessibile che vuole diventare più aspirazionale e bisognava dunque elevarne il tono e la percezione, pur lasciando capire che è alla portata di tutti, cosa che avevamo risolto con il claim ‘Uno tira l’altro’ nel primo film”. Una volta ricevuto il brief, l’a-
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genzia ha operato in un modo piuttosto insolito per la pubblicità italiana. “Abbiamo indetto una gara internazionale fra creativi”, racconta Spadacini. “Abbiamo fatto una shortlist dei migliori, ne sono andati in finale in due, e poi è stato scelto Pasquale Diaferia. In The Beef non abbiamo una struttura creativa interna, ma scegliamo di volta in volta i migliori creativi free-lance a livello mondiale. Sono convinto che un creativo non sia bravo a fare tutto: c’è chi è più predisposto all’umorismo, chi ad altre cose. Nessuno di noi soci dell’agenzia è un creativo, volutamente: ci siamo resi conto che se chi è bravo a fare una cosa ne fa troppe, poi magari si stanca e non riesce a rendere bene”. Subito dopo è cominciato il lavoro sullo spot. “Il direttore creativo della campagna, Pasquale Diaferia, ha creato un mix di aspirazionalità dal punto di vista estetico – il bianco e nero, la patinatura, una donna bellissima – e di ironia”, aggiunge Spadacini. “Lo spot ha le caratteristiche di un film cinematografico, con una prima parte piena di violenza e di suspence e una seconda che punta sulla sdrammatizzazione. Siamo stati fortunati a trovare una modella che sa muoversi molto bene. Abbiamo confermato Ana Tanic perché, oltre a essere bella, sa anche recitare”. E di cinema parliamo con Giovanni Bedeschi, regista e titolare di Bedeschifilm, a partire
dal riferimento a Quentin Tarantino. “È soprattutto la colonna sonora, con quel fischiettio, a riportarci a Tarantino”, racconta Bedeschi, riferendosi al Twisted Nerve di Bernard Herrmann che in Kill Bill introduceva il personaggio di Elle Driver. “La musica ha dato una marcia in più all’immagine, e quel fischio conduce subito nell’atmosfera che volevamo suggerire. La colonna sonora ha influenzato anche il montaggio di Luca Angeleri: lo spot inizia lento, al ralenti, come tanti film di moda con belle donne e in bianco e nero. Poi di colpo arriva un ‘quick cut’, per raccontare l’energico passaggio all’azione della protagonista, quando tira fuori la pistola e mette tutti a terra nel giro di un secondo. Poi il film rallenta di nuovo nel momento in cui lei si avvicina al banco e vede i gioielli. C’è un cambio di atteggiamento: da decisa, come doveva essere una rapinatrice, di colpo viene fuori il suo lato femminile, prova i gioielli e ne rimane affascinata”. “Abbiamo deciso di interpretare questo spot in maniera molto elegante e glamour, ispirandoci al bianco e nero di Richard Avedon”, continua il regista. “Avevamo un’immagine ben precisa in mente. È stato molto importante anche il lavoro di styling: volevamo rendere l’attrice elegante e sofisticata, in modo che il momento in cui tira fuori la pistola giungesse inaspettato. La cosa interessante, che è nata in corso d’opera, è che le abbiamo fatto dire ‘Fermi tutti, questa è una rapina’ nella sua lingua, che
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è il croato. Ci piaceva questa cosa, perché incuriosisce e diventa un altro momento memorabile del film”. Molta dell’eleganza e dello stile del film si deve allo scintillante bianco e nero della fotografia. “Stefano Morcaldo ha creato una luce bellissima e ha interpretato bene il brief che gli avevo dato, quello di ispirarsi al bianco e nero di Avedon”, conferma Bedeschi. Ma è servito molto lavoro anche per quanto riguarda il set. “Abbiamo ricreato la gioielleria nell’antica Villa Borromeo a Senago, fuori Milano”, rivela il regista. “Abbiamo costruito in un chiostro un negozio che potrebbe essere nel centro di Parigi o di Milano, come Tiffany a New York. C’è qualcosa di neoclassico, qualche elemento moderno. Vanna Bellazzi ha fatto un lavoro molto bello”. E infatti il film ha a tratti un’aria di altri tempi: “Il bianco e nero ricorda anche i vecchi noir, sicuramente”. Per ogni grande film ci vuole un grande attore protagonista. E allora il finale è tutto per lei, Ana Tanic. “Ho trovato Ana in un’agenzia di modelle, era piaciuta subito all’agenzia e al cliente già nel primo film”, racconta Giovanni Bedeschi. “Si è deciso di confermarla, perché in qualche modo è adatta all’immagine che Stroili Oro vuole dare dei suoi gioielli: è una donna sofisticata ma non inavvicinabile. Ha questa ironia e questa simpatia innata che traspaiono nel film. E pur non avendo studiato da attrice, si muove come tale”.
SPOT DA NON PERDERE
LOACKER TORNA IN COMUNICAZIONE CON QUATTRO NUOVI SPOT (MA UN ALTRO È GIÀ IN ARRIVO) CHE PUNTANO SULLA DIFFERENZIAZIONE DEI PRODOTTI. LA CREATIVITÀ È DI PETRINI ADV, LA STRATEGIA DI ECOMUNICARE, LA PRODUZIONE DI DIAVIVA E L’ESTRO DI GUIDO DE MARIA, CHE HA DIRETTO LE SEQUENZE IN ANIMAZIONE.
DI
MAURIZIO ERMISINO
LOACKER: NUOVI MOMENTI DI BONTÀ
Si scrive Loacker, si legge wafer, si canta “Che bontà!”. Il marchio altoatesino torna in comunicazione mantenendo quello stile inconfondibile che lo contraddistingue da oltre venticinque anni, senza passare mai di moda. I testimonial sono i nanetti creati nel 1984 da Guido De Maria, un nome storico del fumetto, della tv e della pubblicità italiana (suoi i caroselli della Cera Grey, di Nelsen Piatti e la camicia coi baffi di Costanzo, ma anche la storica trasmissione SuperGulp!). Ma se la comunicazione segue la via della tradizione e della continuità, la differenza è che oggi l’azien-
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da punta ancora di più sul prodotto. E così i nanetti disegnati offrono i wafer a persone in carne e ossa che rappresentano il target di riferimento del brand. La nuova campagna è curata dall’agenzia Petrini Adv insieme a Ecomunicare, che si occupa di strategia, gestione e accounting. La casa di produzione è Diaviva. “Siamo un’azienda che crea un prodotto di marca”, spiega Hans Peter Dejakum, Direttore marketing di Loacker. “Dal 1984 ci siamo dati un branding e uno stile unico, diverso da tutta la comunicazione abituale. Questo mondo cartoon
è stato fonte di successo e ha fatto la nostra storia, non solo in Italia ma in tanti altri paesi. I nanetti sono stati i testimonial della qualità e della bontà di Loacker, ma hanno creato uno stile e una continuità anche nel mondo della comunicazione”. “Dopo una pausa, i nanetti sono tornati nel 1994”, aggiunge Alessandro Petrini, Direttore creativo di Petrini Adv, “quando si è formata l’attuale squadra di comunicazione e sono nati dei personaggi nuovi. Prima erano indistinti: poi è arrivato Mestolo, il capo dei nani, e si sono definiti altri personaggi, come Quadra-
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tolo, funzionale al lancio dei Quadratini”. I nuovi spot corrispondono a nuovi obiettivi. “Con la comunicazione passata”, spiega Dejakum, “quella basata sul claim ‘Loacker, che bontà!’, siamo riusciti a costruire una notorietà del 95 per cento. Oggi vogliamo dire: ‘Attenzione, Loacker non è solo qualità e bontà’. Vogliamo far conoscere ai consumatori le caratteristiche dei singoli prodotti, e allo stesso tempo lanciare anche un invito a un maggior consumo. Siamo partiti da un obiettivo di marketing: abbiamo analizzato i diversi target e la penetrazione
Loacker torna in comunicazione con una campagna incentrata sui differenti prodotti dell’azienda altoatesina. L’agenzia creativa è Petrini Adv, la casa di produzione è Diaviva.
del prodotto all’interno del mercato dolciario e abbiamo scoperto che c’è la possibilità di crescere ancora. Oggi circa la metà degli italiani consuma wafer, e di questi il 60 per cento sceglie Loacker. Vogliamo invitare gente nuova a provare i nostri prodotti e contemporaneamente suggerire ai nostri clienti di incentivare il consumo. Così è nato questo concetto: ‘Concediti un momento di bontà’”. Da questa riflessione si è arrivati al nuovo claim, ‘Conceditelo’. “Il brief che abbiamo ricevuto nasce da due considerazioni fondamentali”, conferma Alessandro Petrini. “La prima è che i prodotti Loacker sono già molto consumati e apprezzati ma c’è ancora dello spazio per crescere, ci sono ancora persone che
non conoscono il prodotto. Il primo obiettivo allora è quello di stimolare questo pubblico a provare il marchio. Il secondo aspetto riguarda invece i prodotti specifici. Vorremmo spingere i consumatori a provare nuovi gusti, ad allargare la propria esperienza”. Ecco com’è nata l’operazione dei nuovi spot Loacker, che mescolano tradizione e novità. “La campagna 2010”, spiega Dejakum, “è dedicata a quattro soggetti: il Pacco Famiglia, gli Snack (che hanno un target diverso, quello del consumo fuori casa), i Quadratini (un wafer da mangiare a bocconcini), e il Fondente (una specialità più per adulti, cui abbiamo dedicato un soggetto a parte). In futuro ci sarà anche uno spot dedicato a Chocolat, che andrà in onda
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sto, “è che la gente che fa questo lavoro è rimasta sempre la stessa. Io ho iniziato con Giovanni Ferrari e i suoi allievi migliori, e nel tempo abbiamo affinato il tratto. L’animazione è sempre fatta a mano, anche se non più con la tecnica del ripasso sull’acetato: oggi il disegno su carta viene passato al computer per la trasposizione del tratto a matita in nero e per la colorazione. Utilizziamo il computer anche per la parte scenografica. Prima i fondali venivano colorati con l’aeorografo, usando tutta una serie di maschere per le luci e per le ombre, mentre adesso si realizza tutto al computer, grazie il quale i risulta-
Credits Cliente: LOACKER Direttore marketing: HANS PETER DEJAKUM Prodotti: LOACKER QUADRATINI, SNACK, FONDENTE, PACCO FAMIGLIA Agenzia: PETRINI ADV Direttore creativo: ALESSANDRO PETRINI Account director: LUCIO CHIAPPA (ECOMUNICARE) Account supervisor: LAURA MUZIO (ECOMUNICARE) Casa di produzione: DIAVIVA Executive producer: FEDERICA CHIESI Regia animazione: GUIDO DE MARIA Regia live action: PIETRO FOLLINI Animatore: GIOVANNI FERRARI Scenografie: ANTONIO DALL’OSSO Montaggio live action: DEPA PER AMP 3D special effects supervisor: ANDREA TROVATO Finalizzazione e compositing: SIMONE PACE PER AMP Audio: TOP DIGITAL
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nei prossimi mesi: è il classico Napolitaner completamente ricoperto di cioccolato”. “La difficoltà principale era quella di dare un segno di novità pur mantenendo elementi molto forti e riconoscibili, come i nanetti e la musica”, racconta Petrini. “Loacker è sempre stato sinonimo di wafer: non li chiamiamo nemmeno wafer, ma direttamente Loacker. Quest’ultima campagna ha l’obiettivo di dire alla gente che esistono prodotti diversi, ciascuno con una propria caratterizzazione. Per questo servono spot brevi ma differenziati l’uno dall’altro, per mettere in evidenza i prodotti che di volta in volta promuoviamo”. Ecco allora entrare nell’incantato mondo dei cartoon Loacker la vita reale, cioè le persone in carne e ossa, a cui sono destinati i wafer creati dagli operosi nanetti. “Quest’anno, per la volontà di differenziare i prodotti, abbiamo scelto di essere un po’ più precisi sui momenti di consumo”, spiega il creativo, “che naturalmente corrispondono a diversi target: si tratta di un suggerimento sui momenti migliori in cui gustare il prodotto. Per esempio, il Fondente è un po’ più adulto e adatto a un consumo serale, mentre lo Snack viene portato a scuola. Il Napolitaner è un prodotto storico, il wafer per antonomasia, e quindi lo ritroviamo in famiglia”. Pianificata la strategia, è arrivato il momento di mettere in azione i nanetti: un lavoro complicato, fatto di animazione tradizionale per i disegni, di animazione 3D per la parte food e di produzione live action, come abbiamo visto. Di questo lavoro, durato oltre due mesi intensi, abbiamo parlato con Guido De Maria, a tutti gli effetti il papà dei nanetti Loacker. Gli abbiamo chiesto come si fa a mantenere uno stile così coerente e riconoscibile negli anni. “La cosa fondamentale”, ha rispo-
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ti si possono raggiungere più velocemente. Ora le scenografie si montano, si smontano, si spostano: con il computer è un gioco da ragazzi, così come cambiare colori e ombre. Ma non dimentichiamo che il computer è sempre manovrato dal disegnatore: tutto nasce dalla mano e dal cuore dell’uomo”. Gli spot Loacker affascinano anche per il tratto tradizionale, per non essersi lasciati tentare dalle mode e dal desiderio di attualizzare a tutti i costi il disegno, nell’epoca della computer grafica, del 3D e di personaggi con superfici sempre più renderizzate e fotorealistiche. “Abbiamo resistito alle tentazioni”, afferma con orgoglio De Maria, “anche se in alcuni casi abbiamo reso l’immagine più moderna. La differenza che si può vedere tra il nostro primo cartone animato e gli ultimi è la stessa che si trova tra Biancaneve e i sette nani e Cenerentola. I colori all’inizio erano più forti e terrosi, mentre oggi tutto è più aereo e sofisticato, il tratto è più leggero. In quest’ultima serie di spot ho voluto appesantire il tratto per tornare sulla strada della tradizione”. E veniamo infine ai veri protagonisti degli spot, i nanetti. Oggi ognuno di loro ha un piccolo spazio, alla fine degli spot, per accompagnare il prodotto a cui è legato. “Mestolo, il nostro nano, porge la domanda”, spiega il regista, “mentre a rispondere sono i consumatori: marito e moglie, un gruppo di studenti in biblioteca, dei ragazzi stesi sull’erba. Una volta c’era solo Mestolo, e gli altri nanetti erano tutti uguali. Poi abbiamo pensato a dei nanetti specifici. Sono così arrivati Quadratolo, che rappresenta i Quadratini; Cioccolo, che dà vita ai wafer ricoperti di cioccolato; Nocciolo, per il wafer classico; Cialdino, un nano bambino; e anche una signorina, Vanigliola. Nelle vecchie campagne i nanetti erano tutti insieme nel-
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I nuovi spot uniscono all’animazione (diretta da Guido De Maria) una parte in live action (diretta da Pietro Follini) per comunicare come la bontà di Loacker sia rivolta a diversi tipi di consumatore.
l’ultima inquadratura, mentre oggi abbiamo dato maggior importanza a Mestolo e, in ogni spot, alla fine c’è il nanetto che corrisponde al wafer di cui abbiamo parlato. Quadratolo è l’altro protagonista, con uno spot tutto per sé”. Una volta creati i nanetti, con la realizzazione grafica di Renato Berselli e la scenografia di Antonio Dall’Osso, sono
state realizzate le scene food, che in alcuni casi è riprodotto in 3D da Andrea Trovato, 3D special effects supervisor (con il lavoro di finalizzazione e di compositing di Simone Pace per AMP). Infine è stata la volta delle riprese live action, con la regia di Pietro Follini. “Si tratta di cinque situazioni diverse, ognuna delle quali è legata a un prodot-
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to della campagna e a un target ben preciso”, spiega Federica Chiesi, Executive producer di Diaviva. “Quella che ci serviva era un’unica location in grado di ospitare le diverse situazioni, permettendoci di mostarre ambientazioni diverse. Le scene sono state girate tutte in un giorno e mezzo: siamo stati molto bravi a trovare una bellissima casa a Carpi, in provincia di Modena, dove abbiamo potuto dar vita a tutti questi ambienti con un allestimento scenografico davvero minimo. Era impensabile ricostruire tutto in teatro, visto che avevamo bisogno di due ambienti esterni e tre interni. Le inquadrature e la fotografia ci hanno aiutato, ma la casa aveva già tutto. Per esempio, dovevamo riprodurre l’ambientazione di un parco e siamo capitati in un giardino enorme: grazie anche a una panchina già presente nel background, abbiamo ricreato l’ambiente che volevamo”. “Il casting non è stato difficile”, aggiunge la produttrice, “e tutto è stato preparato a dovere: al casting director è stato passato un brief preciso, e lui ha fatto un lavoro molto completo. Tutto è stato preparato a puntino, ci siamo mossi subito sui vari reparti e nulla è stato lasciato al caso. Siamo riusciti a essere attenti a ogni voce di costo e a controllare tutto quanto”. “La campagna partirà alla fine di settembre”, conclude il Direttore marketing di Loacker, “e sarà on air fino a tutto ottobre. Da metà ottobre a metà novembre partirà invece la comunicazione del settore Gran Pasticceria, il mondo cioccolato di Loacker. Faremo spot televisivi, radio, campagne stampa, web e anche eventi in store, una combinazione a 360 gradi di tanti fattori per avere successo”. E allora, che cosa state aspettando? Concedetevi anche voi un momento di bontà!
SPOT DA NON PERDERE
CE LO GARANTISCONO CASSANO, PATO, LEGROTTAGLIE, CAMBIASSO, FREY, VUCINIC, AFFIANCATI DAI LORO BRUTTISSIMI ‘ALTER EGO’: BRUTTI, PERCHÉ SONO IN BASSA DEFINIZIONE. LA NUOVA CAMPAGNA SKY HA LA CREATIVITÀ DI 1861UNITED E LA PRODUZIONE DEGLI SPOT È DI AKITA FILM.
DI
MAURIZIO ERMISINO
IL CALCIO PIÙ BELLO È SOLO SU SKY
Gli italiani lo sanno: esistono due Cassano. “Siamo proprio uguali”. “Proprio uguali no”. Inizia così uno degli spot più visti di questa estate: in scena, Antonio Cassano e il suo doppio. Men-
tre il primo si allena, scattando veloce tra i paletti, il secondo preferisce dedicarsi alle patati-
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ne fritte. E in campo la differenza si vede, anche dalla stazza e dai brufoli. Questo perché il calcio in tv non è tutto uguale: il calcio ‘più bello’ è solo su SKY. Per esprimere questo concetto, il network non ha messo in campo solo il ‘Fantantonio’ nazionale ma una vera e pro-
pria squadra di calciatori (dieci in tutto), mettendoli a confronto con delle brutte copie per far risaltare il loro vero aspetto fisico. Perché nessuno come SKY può mostrare il calcio in maniera così bella. Il risultato è un’esilarante sfilata di ‘mostri’ affiancati ai grandi campioni. Uno strabico Frey si butta parecchi secondi in ritardo per parare un rigore, mentre la brutta copia di Pato, tutto dentoni, sembra abile come una foca a tenere la palla sulla testa, ma ben presto scopriamo che ce l’ha letteralmente incollata addosso. Un Legrottaglie invecchiato e stempiato si illuderà di essere al centro del-
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l’attenzione, mentre l’intervistato è quello vero. Vucinic è alle prese con un sosia pelosissimo al quale viene fatta una ceretta nello spogliatoio, e Cambiasso è costretto a subire i dispetti del suo doppio brutto e cattivo. E poi ci sono ancora Gillet, Pellissier, Sculli e Miccoli. La campagna è stata ideata dai direttori creativi di 1861united Giorgio Cignoni e Federico Ghiso, con la direzione creativa esecutiva di Pino Rozzi e Roberto Battaglia. Il progetto è stato coordinato da Alvaro Krupkin, Direttore brand communication di SKY, e si sviluppa su tv, affissioni, radio e internet. Gli spot sono
Cassano (pagina precedente), Frey, Pato, Miccoli e Vucinic sono alcuni dei calciatori che si confrontano con le loro versioni ‘brutte’ e in bassa definizione nei nuovi spot di SKY.
stati prodotti da Akita Film, per la regia di David Lodge. “L’obiettivo era quello di comunicare il messaggio che SKY è la casa del calcio in Italia”, spiega Alvaro Krupkin. “Soltanto SKY offre tutta la Serie A in HD. Con un’offerta nettamente migliore della concorrenza, a partire da questa stagione, diamo a tutti la possibilità di vedere il calcio a un prezzo mai visto”. Krupkin parla apertamente di concorrenza: ecco la grande novità della campagna di quest’anno, che affronta la pubblicità in maniera comparativa. “In un mercato così competitivo bisogna essere comparativi, è l’unico modo di agire”, spiega il Direttore della comunicazione. “Lo stile di SKY è unico e in-
confondibile, abbiamo sempre parlato al pubblico usando un linguaggio ironico e divertente, caratteristica del nostro brand. Anche quest’anno non è stato diverso: abbiamo cercato di comunicare la ‘point of difference’ dell’offerta, perché ‘Il calcio più bello è solo su SKY’”. Oltre all’ironia, però, c’è anche l’altro marchio di fabbrica della comunicazione di SKY, i testimonial, le stelle più amate del calcio. “SKY ha da sempre ottimi rapporti con i calciatori e i club. Per la nostra campagna abbiamo scelto squadre provenienti da tutto il territorio nazionale, mentre tra i calciatori abbiamo scelto quelli con la personalità più adatta a comunicare in modo divertente”. Paolo Zaninello, Exe-
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zione, ed era sempre desolatamente deserta. Il posizionamento ‘Il calcio più bello è solo su SKY’ probabilmente non sarebbe mai nato senza avere avuto costantemente sotto gli occhi, in maniera così dichiaratamente comparativa, la sala vuota con il calcio più ‘brutto’ e quella piena con il calcio più bello. Al di là degli aneddoti, per come siamo abituati a lavorare in 1861united le idee non sono mai il frutto di una fortunata intuizione ma il risultato di un collaudato metodo di lavoro tra creativi, account, planner e direzione creativa. Per quanto riguarda la traduzione
Credits Cliente: SKY ITALIA Direttore brand & communication: ALVARO KRUPKIN Advertising production manager: ANNALISA ORSI Prodotto: SKY CALCIO Agenzia: 1861UNITED Direzione creativa esecutiva: PINO ROZZI, ROBERTO BATTAGLIA Direttori creativi: FEDERICO GHISO, GIORGIO CIGNONI Casa di produzione: AKITA FILM Executive producer: PAOLO ZANINELLO Producer: SONIA SASSELLA Regia: DAVID LODGE Fotografia: RENATO ALFARANO Montaggio: ANTONIO CIVILINI (YOU_ARE) Musica: ‘LA STORIA DI NOI DUE’ DI PUPO Scenografia: ANDREA ROSSO Location: STADIO BRIANTEO (MONZA) Durata: 1X60” – 4X30” – 4X15” Post produzione: YOU_ARE
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cutive producer di Akita Film, aggiunge: “Per ragioni di tempo sono stati scelti solo calciatori che non partecipavano ai campionati mondiali, visto che abbiamo girato a giugno, a mondiali iniziati”. “Il brief del cliente era molto chiaro”, rivelano Pino Rozzi e Roberto Battaglia, direttori creativi esecutivi dell’agenzia 1861united. “L’obiettivo era comunicare la superiorità dell’offerta qualitativa del calcio SKY rispetto alla concorrenza. Compito non facile, perché il mercato è diventato estremamente competitivo e sempre più aggressivo, con una forte riduzione degli spazi televisivi. Bisognava trovare un’idea capace di superare le barriere degli spazi tradizionali e in grado di entrare subito nel cuore delle persone. Chi ha provato l’esperienza di vedere una partita su SKY in HD sa perfettamente che non c’è paragone con la stessa partita vista su altri canali. A noi toccava il compito di sostenere questa superiorità e convincere chi ancora non si è abbonato che c’è calcio e calcio, e che quello più bello è solo su SKY. In altre parole siamo partiti dal dato di fatto che ci sono due modi di guardare il calcio in tv e che, anche se sembrano uguali, proprio uguali non lo sono. Da questa constatazione alle parole che dice Cassano all’inizio dello spot il passo è veramente e volutamente breve”. L’idea, fortissima, è nata in modo molto particolare. “Con il senno di poi”, ammettono Cignoni e Ghiso, “verrebbe da dire che era già scritta nelle caratteristiche del prodotto. Nel periodo in cui stavamo lavorando alla campagna c’erano i mondiali di calcio: la sala dove guardarli all’interno dell’agenzia, quella con SKY e il megaschermo Full HD, non era solo sempre piena ma anche disumanamente sovraffollata. C’era anche un’altra sala in agenzia dove guardare le partite, ma non aveva l’alta defini-
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film già montato sulle note di La storia di noi due e incredibilmente la canzone ci è sembrata scritta apposta per questo spot! Al primo ascolto ci ha subito conquistato. E lo stesso è successo al cliente, che non ha avuto dubbi nel sceglierla come colonna sonora che poi è diventata il tormentone dell’estate”. Il contributo della casa di produzione Akita Film è stato una vera e propria impresa. Tutto è stato girato in tre giorni e in
La campagna è stata ideata dai creativi dell’agenzia 1861united. Gli spot sono stati prodotti da Akita Film, con la regia dell’inglese David Lodge.
creativa del posizionamento richiesto, il punto d’entrata è stato sicuramente il plus fornito dall’alta definizione”. Da quel momento si è trattato di declinare l’idea in una serie di scenette e di trovare la chiave giusta per esprimerla. “Ancora prima di pensare alle varie situazioni, abbiamo cercato di capire quale fosse il giusto tono per mettere in scena i calciatori belli contro i loro alter ego decisamente brutti, goffi e anche un po’ sfortunati”, svelano i due creativi. “E qui è stata la vera difficoltà, perché la sindrome di Gastone/Paperino era dietro l’angolo. Le persone tendono a preferire i perdenti: a nessuno è simpatico il bello e fortunato Gastone, tutti sono dalla parte del povero Paperino. Ecco allora che abbiamo pensato che tra i calciatori belli e il loro alter ego brutto si dovesse instaurare un rapporto non di superiorità, cattiveria o umiliazione, ma una sorta di tenero affetto. Una volta stabilito questo tono, abbiamo scritto circa una ventina di situazioni e poi confrontandoci con il regista abbiamo selezionato le migliori. La disponibilità e l’entusiasmo dei calciatori sul set hanno fatto il resto: Cassano, oltre a essere veramente simpatico, si è rivelato televisivamente il nuovo Totti. Pellissier era felicissimo, Frey non vedeva l’ora di interpretare la sua gag, Cambiasso è tornato apposta dall’Argentina per girare lo spot. Ognuno
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di loro, dal primo all’ultimo, è stato capace di tirare fuori doti di recitazione che sulla carta erano sicuramente un’incognita. Poi, per quanto riguarda il tipo di scena da far fare a ciascuno, abbiamo cercato di restare fedeli alle caratteristiche dei calciatori: Pato è funambolico e giustamente fa la foca, Pellissier è un bomber e cerca di insegnare al suo alter ego come si fa un goal”. A questa atmosfera giocosa, affettuosa e surreale contribuisce non poco la canzone scelta per fare da colonna sonora agli spot. Si tratta de La storia di noi due, un vecchio brano di Pupo. “Quando lavoriamo a un film”, spiegano i creativi, “non cerchiamo una musica che sia solo bella, orecchiabile e memorabile: vogliamo che la musica stessa sia in grado di dare un valore aggiunto all’idea dello spot. Nel caso in questione, avevamo selezionato quattro o cinque canzoni delle quali eravamo molto soddisfatti. Poi però, una volta entrati in sala montaggio, abbiamo visto il
un’unica location, con dieci calciatori da gestire. “Per questioni logistiche dovute alle disponibilità dei testimonial, si è deciso insieme ad agenzia e cliente di individuare un’unica location, lo Stadio Brianteo di Monza”, racconta Paolo Zaninello di Akita Film. “Oltre al campo da gioco abbiamo utilizzato altri settori, realizzando delle piccole scenografie come il corridoio delle interviste e la stanza dei massaggi. La casa di Cassano è stata ricostruita all’interno della sala vip dello stadio, gli spogliatoi sono stati allestiti nella palestra mettendoci degli armadietti, e così via. Eravamo sempre lì, pronti a effettuare le riprese man mano che i calciatori arrivavano”. Una volta convocati i testimonial, restava il problema di imbruttirli. “La parte più importante del film era proprio quella”, concorda Zaninello. “Bisognava creare degli alter ego brutti dei vari calciatori senza snaturarli eccessivamente, mantenendone la riconoscibilità e cercando di variarli il più pos-
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sibile l’uno dall’altro. E magari evidenziando nella copia, accentuandole, quelle che erano già delle caratteristiche dei calciatori. Per fare questo solitamente si fanno dei calchi del viso, dei denti e delle mani, cosa che non è stata possibile. Così abbiamo lavorato in pre-produzione su comparse che avevano caratteristiche simili ai giocatori, in modo da fare su di loro le varie prove di trucco. Una volta definito per ognuno il tipo di intervento da fare, non appena i calciatori arrivavano venivano portati al trucco, dove restavano anche due o tre ore. Abbiamo sempre girato prima le scene con gli alter ego brutti e poi quelle con le versioni normali, tenendo presenti le necessità della post produzione, e alla fine abbiamo combinato insieme le varie scene. La cosa più complicata è stata saltare da un set all’altro in base alla disponibilità dei calciatori. È stata una sorta di ingegneria produttiva”. Importante è stata anche la scelta del regista. “Come sempre, abbiamo fatto alcune proposte di regia all’agenzia”, spiega l’Executive producer. “Hanno scelto l’inglese David Lodge, perché è molto bravo a raccontare storie con un tocco di humour”. Ma com’è stato lavorare con i calciatori? “Visto che a volte i testimonial arrivano sul set senza essere molto informati su quello che li attende, eravamo preoccupati che, una volta visto come dovevano diventare, si rifiutassero o non volessero farlo. Invece sono stati tutti disponibili: a volte sono stati loro a invitarci a esagerare con il trucco, a prendersi in giro fra di loro quando si accavallavano negli shooting, e ci hanno dato più tempo a disposizione. Nel mese di luglio, negli aeroporti, mi è capitato di sentire la gente che commentava la campagna stampa uscita prima del film, e che si divertiva molto”. È il bello del calcio. E il bello di un successo annunciato.
COMMERCIALE AL CINEMA. GRAZIE ALLA DIGITALIZZAZIONE DELLE SALE E ALLA DIFFUSIONE DEL 3D, IL MEZZO STA VIVENDO UNA NUOVA GIOVINEZZA, REGISTRANDO UN RITORNO DI INTERESSE DA PARTE DEL PUBBLICO E DEGLI INSERZIONISTI PUBBLICITARI. I RISULTATI DELL’INDAGINE NE CONFERMANO L’EFFICACIA.
DI
GIANNI MARTINELLI
LA PUBBLICITÀ AL CINEMA Roberto Roseano (Direttore ricerche), Orsola Saporiti (Vice direttore media research) e Valentino Cagnetta (Amministratore delegato) hanno presentato a Milano i risultati di un’interessante indagine realizzata da Media Italia sul ricordo della pubblicità nelle sale cinematografiche. In
particolare l’attenzione si è concentrata sia sulla pubblicità tabellare (gli spot) sia sulle ‘iniziative speciali’ (il cosiddetto below the screen). È innegabile infatti che il cinema, anche dal punto di vista pubblicitario, stia vivendo una nuova giovinezza. Grazie alla digitalizzazione delle sale, alla diffusione dei film in 3D e alla proiezione di eventi spettacolari quali concerti e partite di calcio, il grande schermo sta registrando un ritorno di interesse da parte del pubblico e degli inserzionisti pubblicitari. Per queste ragioni, dopo aver condotto studi e ricerche su televisione, radio, stampa ed esterna, quest’anno Media Ita-
lia ha focalizzato l’attenzione proprio su questo mezzo. Dal 2000 al 2009 le presenze al cinema nel nostro paese sono aumentate del 34%, attestandosi attorno ai 100 milioni annui. Se nel 2000 gli spettatori erano stati 74 milioni, nel 2009 hanno toccato quota 99 milioni, con una crescita costante e un valore in linea con quello registrato nel 2008 (segno che, nonostante la crisi in corso, le presenze nelle sale cinematografiche non sono calate). Se andiamo ad analizzare i dati relativi ai primi cinque mesi del 2010, emergono altre interessanti osservazioni. Nell’anno in corso la crescita è stata del 19% rispetto al 2009, grazie al boom del 3D e al fenomeno Avatar, leader indiscusso fra i film più visti con quasi 7,5 milioni di biglietti venduti, il 77% dei quali per la versione in tre dimensioni. Nel gennaio 2010 (mese di uscita del colossal di James Cameron) sono
Roberto Roseano, Paola Allais, Eugenio Bona e Valentino Cagnetta, board di Media Italia.
‘Avatar’, il film della 20th Century Fox, ha fatto registrare il record di spettatori nei primi cinque mesi del 2010 con 7.477.393 presenze, di cui ben 5.786.821 per la versione 3D.
stati ben 17 milioni gli spettatori nelle sale cinematografiche, rispetto ai 13 milioni del 2008 e del 2009. Anche i mesi di febbraio e marzo si sono caratterizzati per un trend di crescita delle presenze, con un numero di spettatori che ha superato di circa due milioni quelli registrati nei due anni precedenti. Un altro fenomeno degno di nota è la progressiva destagionalizzazione. I mesi invernali, soprattutto dicembre e gennaio, restano quelli di maggiore affluenza, ma la quota di presenze nel periodo aprileagosto è cresciuta in dieci anni (dal 1999 al 2009) dal 18,2% al 28,2%. Nello stesso arco temporale è molto aumentato il peso dei multiplex, che sono passati dal 4% al 39% del totale degli schermi e assorbono ormai il 53% delle presenze. Di contro, le strutture con un solo schermo sono calate dal 70% del 1999 al 19% del 2009. La digitalizzazione delle sale ha consentito di superare alcune rigidità che penalizzavano la pianificazione pubblicitaria.
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Oltre a una notevole riduzione dei tempi di prenotazione e dei costi di produzione, oggi è finalmente possibile abbinare gli spot a film specifici. Gli effetti di queste innovazioni sono evidenti nel trend degli investimenti pubblicitari nel cinema rilevati da Nielsen: +12% nei primi quattro mesi di quest’anno (rispetto al +4,4% del mercato totale dell’advertising). Anche il dato del 2009 non era stato comunque negativo, perché si era registrato un –4% di fronte a un calo complessivo del mercato del 12%. Bisogna però sottolineare come il cinema non venisse sicuramente da un periodo positivo: nel 2008 il calo degli investimenti rispetto all’anno precedente era stato addirittura del 16%, con un mercato invece in crescita del 3%. Stesso trend negativo anche nel 2007 con un –8% per il cinema e un +4% per il totale mercato. Stiamo quindi assistendo a una decisa inversione di tendenza, che va analizzata nel dettaglio per capirne la portata e i diversi aspetti.
281 TV Key
RICERCHE
SONO STATI PRESENTATI I RISULTATI DI UNO STUDIO DI MEDIA ITALIA SUL RICORDO DELLA COMUNICAZIONE
RICERCHE
Tav. 1: Presenze annuali nei cinema Milioni di persone 98 84
89
87
104 92
91
99
99
74
+34%
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
Fonte: Cinetel dal 2000, Audimovie dal 2007.
Tav. 2: Trend degli investimenti pubblicitari nei cinema Valori in migliaia di euro 76.190 69.789 58.322
55.750
+12%
2006
2007
2008
2009
13.976
15.591
Gen-Apr. 09
Gen-Apr. 10
Fonte: Nielsen (stima investimenti netti).
I RISULTATI DELLA RICERCA DI MEDIA ITALIA Grazie alla dimensione dello schermo, al mix fra audio e video e all’assenza di importanti fattori di distrazione, in teoria la pubblicità al cinema dovrebbe essere la più impattante tra tutti i mezzi e quindi la più efficace. Ma è così anche in pratica? Quante persone sono esposte agli spot pubblicitari che precedono la proiezione del film? E cosa succede prima di entrare in sala? Per rispondere a queste domande Media Italia ha intervistato 1.000 adulti tra i 18 e i 74 anni nel corso di due weekend dello scorso maggio. Le interviste sono state effettuate al termine della proiezione di film presso otto multisale nelle
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quattro città che assorbono un terzo del totale di biglietti venduti in Italia: Torino, Milano, Bologna e Roma. Più del 56% degli intervistati ha dichiarato di aver trascorso oltre cinque minuti negli altri locali del cinema (atrio, biglietteria, bar, sale d’aspetto, corridoi ecc.) prima dell’ingresso in sala. In particolare. il 26% vi ha trascorso dai sei ai dieci minuti, il 10% dagli undici ai quindici minuti, mentre il 4% ha dichiarato di avere trascorso negli altri locali del cinema addirittura oltre trenta minuti. Tra le attività svolte in questo lasso di tempo spicca l’acquisto di bevande e/o snack (56% degli intervistati). Seguono il conversare con altre persone (41%), passeggiare
(25%), guardare le locandine dei film (25%), fare shopping (7%) e giocare con i videogame (3%). Il tempo d’attesa rappresenta una buona opportunità di contatto pubblicitario e non a caso in numerose multisale sono presenti iniziative di ‘below the screen’. Molti intervistati hanno dichiarato di averle notate e di apprezzarle. I valori più alti sono andati all’esposizione di prodotti e ai cartelloni pubblicitari di grandi dimensioni. Un risultato molto importante è stato quello relativo agli ingressi in sala. La proiezione del film solitamente inizia 20-25 minuti dopo l’apertura della sala, periodo nel quale vengono proiettati spot e trailer di altri film. Era molto importante
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quindi studiare il flusso degli ingressi. Sulla base del monitoraggio di trecento spettacoli, risulta che il 58% degli spettatori è entrato prima dell’inizio del primo spot pubblicitario e il 19% entro cinque minuti. Ciò significa che il 77% del pubblico ha avuto la possibilità di vedere gran parte degli spot, mentre solo il 2% è entrato all’ultimo momento, potendo vedere solo gli spot posizionati appena prima dell’inizio del film. È interessante osservare che la percentuale di ingressi anticipati è maggiore negli spettacoli serali rispetto a quelli pomeridiani (78% contro 71%) ed è molto accentuata a Milano (84%). Al termine della proiezione, gli intervistatori hanno intercettato all’uscita dalla sala alcuni spettatori, bilanciati per sesso e classe di età, invitandoli a ricordare quali spot avevano visto prima del film. Nonostante fossero passate quasi due ore dall’esposizione, oltre il 45% degli intervistati è stato in grado di ricordare spontaneamente almeno uno spot (mediamente ne sono stati ricordati quasi tre). La percentuale è più elevata tra gli uomini rispetto alle donne (48% contro 43%) e tra i 18-34enni rispetto ai 5574enni (58% contro 43%). Gli spot che hanno ottenuto i maggiori valori di ricordo sono stati quelli relativi a un’auto e a un gelato, con l’11,6%, seguiti da una moto (10,9%), una banca (9,7%) e una bevanda (9,3%). Complessivamente la media di tutti gli spot è stata del 5,5%. L’interesse per la categoria merceologica si è comunque confermato molto importante. Pur esposti a tutti gli spot, gli uomini hanno ricordato di più quello di una moto (14,9%), mentre le donne quello di un gelato (12,8%). Il ricordo spontaneo è un indicatore molto importante dell’impatto di uno spot e il cinema, per le sue caratteristiche tecniche, dovrebbe in teoria garantire valori più elevati degli altri mezzi.
Percentuale di intervistati con ricordo spontaneo e corretto di almeno uno spot
Tv
Cinema
57,7 45,4 36,2
47,7
43,0
39,8 28,1
27,5
18-34
35-54
29,2
25,7
21,0
Totale
43,2
55+
M
Classe di età
F Sesso
Fonte: Media Italia (maggio 2010).
Per verificare questa ipotesi. Media Italia ha condotto un’ulteriore indagine su un mezzo affine al cinema e cardinale nello scenario italiano, la televisione. La ricerca, basata su oltre ottocento interviste telefoniche ad adulti dai 18 ai 74 anni nello stesso periodo e nelle stesse città, ha rilevato il ricordo spontaneo degli spot visti sulle principali emittenti nell’ultima mezz’ora. Il confronto dei risultati ha confermato e quantificato una notevole efficacia del cinema. In particolare, la quota degli intervistati che ricordano almeno uno spot visto al cinema è del 45%, rispetto al 28% del pubblico televisivo in genera-
le. È maggiore anche il numero di spot ricordati in media dagli spettatori nelle sale cinematografiche: 2,5 contro 1,4 del pubblico televisivo. Anche il ricordo medio per spot è più che doppio (5,5% contro 2,1%). Da notare che lo spot più ricordato in televisione è stato quello di una compagnia telefonica con il 10,2%, un valore non molto distante dal top del cinema (11,6% per gli spot di un auto e di un gelato). Ma già il secondo e terzo spot nella graduatoria del cinema hanno registrato valori più alti dei pari classifica della tv, rispettivamente l’11,6% contro l’8,4% e il 9,7% contro il
5,5%. Volendo sintetizzare in un solo dato la differenza di efficacia tra i due mezzi, è stato rapportato il numero medio di spot ricordati, includendo anche chi non ricordava spontaneamente alcuno spot. Il risultato, degno di nota, è che il cinema ha un valore triplo rispetto alla televisione. Oltre al ricordo spontaneo è stato misurato anche il ricordo complessivo (spontaneo più stimolato) degli spot visti al cinema. Grazie a tecniche di sollecitazione del ricordo, una quota elevatissima degli intervistati (circa il 95%) ha ricordato almeno uno spot, ricordandone in media ben otto. Gli spot che hanno ottenuto i
Lo spot ‘Gocciole Pavesi’ della Barilla, il primo film pubblicitario italiano in 3D stereoscopico proiettato nei cinema, ha vinto un premio speciale al 41° Key Award.
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maggiori valori di ricordo totale sono quelli relativi a un prodotto alimentare (64,5%), a un gelato (62,9%) e a un altro alimentare (57,1%). Complessivamente la media di tutti gli spot è stata del 37,8%. Il 67% ha poi concordato sul fatto che gli spot proiettati sul grande schermo sembrano più belli e spettacolari che in tv e per il 57% degli intervistati ciò significa una maggiore valorizzazione dei prodotti. Il 55% ha dichiarato che la pubblicità al cinema è più spettacolare ed emozionante rispetto a quella su tutti gli altri mezzi. Se uno spot è bello, il 42% si è detto interessato a vederne una versione più lunga e articolata rispetto quella che passa in tv. Infine, il 16% degli intervistati ha dichiarato di aver comprato un prodotto dopo averne visto lo spot al cinema.
CONCLUSIONI Premesso che il cinema è un mezzo integrativo e non sostitutivo della televisione, la ricerca ha confermato l’elevato impatto mnemonico degli spot visti al cinema. Il risultato è ancora più significativo se si tiene presente che il ricordo in televisione è stato misurato entro mezz’ora dall’esposizione a un commercial, mentre il ricordo al cinema è stato misurato a distanza di almeno un’ora e mezza dalla esposizione agli spot e dopo le emozioni suscitate dal film. Il cinema è quindi un mezzo in grado di garantire un’elevata efficacia agli spot pubblicitari, sia per la spettacolarità della proiezione sul grande schermo sia per l’attenzione prestata dal pubblico. Un pubblico che in gran parte si trova già in sala durante la proiezione dei commercial e spesso, prima di entrare, permane nelle altre aree del cinema, potendo così essere soggetto ad altre tipologie di comunicazione come l’esposizione di prodotti e i manifesti pubblicitari.
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RICERCHE
Tav. 3: Cinema e tv: ricordo spontaneo
KODAK
CON IL LANCIO DELLE ULTIME PELLICOLE VISION3, KODAK CONTINUA A FORNIRE AI FILMMAKER PRODOTTI IN GRADO DI SODDISFARE TUTTE LE ESIGENZE CREATIVE.
DI
NICOLE CAVAZZUTI
L’INSOSTITUIBILE QUALITÀ DELLA PELLICOLA A pochi mesi dalla presentazione delle nuove pellicole per la cinematografia VISION3 200T 5213/ 7213 e VISION3 2254/5254, abbiamo incontrato Giovanna Rimoldi, Responsabile marketing & comunicazione della divisione Entertainment Imaging di Kodak. Intervistata a tutto tondo, anticipa i prossimi impegni e le nuove sfide di Kodak, analizza la strategia di comunicazione, mette a fuoco l’importanza del web e spiega in che modo Kodak abbia pensato di avvicinare i giovani delle scuole di cinema alla pellicola. Tv Key: Quali sono le caratteristiche dei nuovi prodotti Kodak? Giovanna Rimoldi: Lo scorso luglio abbiamo presentato al mercato due nuovi prodotti rivoluzionari, uno destinato alla ripresa e uno appositamente studiato per il processo di digital intermediate (meglio conosciuto come D.I). Per quanto riguarda la ripresa, alla famiglia VISION3 si è aggiunta la nuova 200T 5213/7213, una pellicola al tungsteno con eccezionali prestazioni sia in interni con luce controllata sia in esterni con Giovanna Rimoldi, Responsabile marketing & comunicazione della divisione Entertainment Imaging di Kodak.
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situazioni di luce estreme, che unisce la nitidezza e l’incisione di una pellicola 100 ASA con la versatilità di una pellicola 200 ASA, offrendo così i benefici di due pellicole in una e consentendo ai filmmaker una maggior elasticità di utilizzo sul set. Riteniamo di aver comprovato una volta di più il valore indiscutibile, le immense possibilità e la potenza creativa della ripresa in pellicola. Questo nuovo prodotto è stato scelto da molti direttori di fotografia, tra i quali citiamo Manfredo Archinto per lo spot McDonald’s (già in onda), Erik Sohlstrom per lo spot Martini con Monica Bellucci, Massimiliano Gatti per lo spot Nescafé e Renato Alfarano per quello di Alfa Mito. Per quanto riguarda la post produzione, con l’introduzione della nuova VISION3 2254/5254 abbiamo risposto alle esigenze del mercato fornendo uno strumento all’avanguardia progettato appositamente per l’output digitale. La 2254 infatti è la prima intermediate su tecnologia VISION3 specifica per il D.I. e ottimizzata per tutti i film recorder esistenti oggi sul mercato con tecnologia laser, crt e led. Grazie alla sua capacità di registrare molte più informazioni rispetto alla tecnologia precedente, la Kodak intermediate VISION3 si pone come ponte tra le eccezionali prestazioni del nostro negativo e la qualità spettacolare delle pellicole da stampa Kodak VISION e PREMIER. La nuova pellicola fornisce una riproduzione dei colori più fedele su tutta la scala tonale, una brillantezza e una riproduzione dei dettagli senza confronti con immagini più in-
cise, che facilitano e velocizzano il lavoro di post produzione digitale. Il flusso di lavoro della post produzione, come abbiamo visto nel corso di questi anni, è in continua evoluzione e l’impegno di Kodak è stato e sarà sempre quello di migliorare la qualità dei nostri strumenti creativi con l’evolversi del mercato in modo da assicurare prodotti all’avanguardia con prestazioni eccellenti. Tv Key: Qual è il ruolo del web
nella vostra comunicazione? Giovanna Rimoldi: Il web è si-
curamente un media in crescita. Sul nostro sito italiano (www.kodak.it/go/motion) si trovano tutte le informazioni inerenti i prodotti per la cinematografia, nonché gli eventi e le attività riguardanti la realtà italiana. Per quanto riguarda la comunicazione, di anno in anno diamo sempre più spazio al web proprio perché ci permette di comunicare più velocemente. La nostra recente campagna ‘Pellicola. Nessun compromesso’ è stata veicolata anche tramite il sito e newsletter inviate a tutti i professionisti dell’industria cinematografica. Questa campagna spiega perché la pellicola sia ancora oggi il miglior mezzo di cattura delle immagini per realizzare un film,
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una fiction o uno spot. Nei diversi capitoli della campagna tocchiamo differenti argomenti: la qualità delle immagini, i costi, il formato 16mm, la post produzione e infine l’archiviazione. I testimonial sono tra le più importanti figure professionali dell’industria cinematografica americana. Se si leggono attentamente i testi dei diversi soggetti, quello che si evince è che la pellicola non è poi così costosa come tutti vogliono far credere. Non sempre il digitale permette di risparmiare, anzi molto spesso costringe a dover sostenere costi imprevisti legati alle ore di post produzione necessarie a ricostruire ciò che in ripresa non è stato possibile catturare: aspetto al quale nessuno mai pone la giusta attenzione. Detto questo, nel nostro settore non si può parlare solo attraverso il web. Rimane fondamentale, per noi, il rapporto umano. Imprescindibile è la relazione con la figura del direttore della fotografia, ma sono molto importanti anche quelle con registi e case di produzione. Tv Key: Come è stata divulgata
la campagna oltre che sul web? Giovanna Rimoldi: Abbiamo rea-
lizzato dei depliant informativi che abbiamo distribuito duran-
Tv Key: Quali sono le prossime
sfide di Kodak? Giovanna Rimoldi: Nell’ambito
te gli eventi più importanti del nostro settore (i festival di Berlino, di Cannes e di Venezia, tanto per citarne alcuni). Il nostro obiettivo, come accennato prima, è quello di far capire agli addetti ai lavori che la pellicola può essere la risposta giusta anche in casi di budget limitati; è disponibile in diversi formati e per questo in grado di soddisfare ogni esigenza. Tv Key: Riguardo alle sponso-
rizzazioni, quali sono stati gli eventi principali del 2010? Giovanna Rimoldi: Abbiamo confermato la nostra presenza al Festival del Cinema di Cannes dove per il 23° anno consecutivo abbiamo sponsorizzato il premio Camera d’Or, dedicato al regista della migliore opera prima e consistente in 50.000 euro di pellicola negativa. È un auspicio perché il regista vincitore possa realizzare un secondo progetto in pellicola. Continuiamo la nostra collaborazione con i più importanti festival di cortometraggi, come quelli di Torino, Genova e Bologna, offrendo sempre premi in pellicola per consentire ai giovani filmmaker di realizzare altre opere in pellicola. Siamo da poco tornati dalla Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia, dove finalmente quest’anno la presenza di film italiani si è fatta sentire. Il nostro
Un’immagine dal set del film ‘20 sigarette’ (a sinistra, Vittorio Omodei Zorini, direttore della fotografia). In basso, un momento del Cinematography Workshop.
premio (40.000 euro in pellicola), selezionato all’interno della sezione ‘Controcampo Italiano’ è stato assegnato all’unanimità dalla giuria presieduta da Valerio Mastrandrea, Susanna Nicchiarelli e Dario Edoardo Viganò alla pellicola 20 sigarette di Aureliano Amadei sulla strage avvenuta a Nassiriya nel 2003. È un bellissimo film, che consiglio a tutti di andare a vedere al cinema. Infine sosterremo la prossima edizione del Key Award sponsorizzando il premio speciale alla miglior fotografia degli spot andati in onda dal 1° luglio 2009 al 30 settembre 2010. Tv Key: Come pensate di avvicinare i giovani registi alla pellicola? Giovanna Rimoldi: Facendo for-
mazione nelle scuole di cinema e diffondendo informazioni sui benefici che si hanno girando in pellicola. A tal fine abbiamo realizzato con successo già diversi workshop. In particolare a Milano abbiamo realizzato due workshop (entrambi in partnership con ARRI Italia, Movie People e Square Cinema) in due scuole di cinema, girando una sorta di cortometraggio (ideato dagli stessi studenti) in 35mm 2P. I workshop, della durata di tre giorni, si sono tenuti nel mese di maggio prima presso il distaccamento milanese del Centro Sperimentale di Cinematografia (con la supervisione del regista Fabio Ilacqua e la preziosa collaborazione del direttore della fotografia Luca Robecchi) e poi presso le Scuole Civiche di
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della produzione continueremo a sostenere il digitale. Al tal fine continueremo a impegnarci per far capire i vantaggi della pellicola e per promuovere le tecniche di ripresa che permettono di risparmiare notevolmente su i costi legati alla pellicola e al suo sviluppo, ovvero le riprese a 2-perf e 3-perf. Forse non tutti sanno che girando in 35 mm 3-perf si risparmia il 25% sia sull’acquisto di pellicola sia sui costi di sviluppo. Un’immagine in 35mm 3-perf è fino a 3,9 volte più grande di un’immagine Super 16mm ed è perfetta per la trasmissione ad alta definizione e compatibile per il grande schermo. Film come Oggi sposi di Luca Lucini, Cosa voglio di più di Silvio Soldini e Amore 14 di Federico Moccia – per citarne alcuni – sono stati girati con questa tipologia di ripresa. Nel caso di ripresa in 35mm 2-perf, il risparmio sulla pellicola e sul relativo costo di sviluppo è pari al 50% rispetto alla ripresa tradizionale a 4-perf. Un’immagine in 35mm 2-perf è circa tre volte più grande rispetto all’immagine in Super 16mm per il grande schermo e circa 1,6 volte più grande per la televisione ad alta definizione. La ripresa a 2-perf rappresenta un’ottima alternativa al digitale: prezzo accessibile e la flessibilità e l’ineguagliabile qualità del 35mm.
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KODAK
Milano (con la supervisione di Ercole Visconti e la preziosa collaborazione del direttore della fotografia Manfredo Archinto). In entrambi gli eventi i ragazzi hanno potuto girare con una cinepresa 35mm (mai usata fino a quel momento). È un progetto che porteremo avanti anche l’anno prossimo, perchè il giudizio è stato molto positivo sia da parte degli studenti sia da parte degli insegnanti e delle stesse scuole.
TV DIGITALI
COME AMPIAMENTE PRONOSTICATO, DURANTE L’ESTATE I CAMPIONATI MONDIALI DI CALCIO HANNO FATTO DA TRAINO AGLI ASCOLTI DELLE ‘NUOVE’ TELEVISIONI: DA QUELLE IN STREAMING SUL WEB ALL’ALTA DEFINIZIONE SATELLITARE. NEL FRATTEMPO, LA COMMISSIONE EUROPEA HA AUTORIZZATO SKY A TRASMETTERE (GRATUITAMENTE) SUL DIGITALE TERRESTRE.
DI
RICCARDO ROSSIELLO
UN’ESPLOSIONE DI CANALI Apriamo il nostro consueto appuntamento sulle tv digitali con qualche informazione sullo stato di salute del mercato globale della televisione – satellite, digitale terrestre, IPTV, web tv, mobile tv – fornita attraverso i
dati di una ricerca realizzata dalla società specializzata ITMedia Consulting. Non si tratta solo di buone notizie, ma questo era prevedibile: colpa della crisi finanziaria e dei tagli alle spese cui sono state costrette le famiglie. In effetti, se i programmisti possono gioire – il tempo trascorso dai telespettatori davanti agli schermi è aumentato – non si può dire la stessa cosa di chi investe nel settore. Per la prima volta negli ultimi anni il mercato televisivo europeo ha fatto un passo indietro: nel 2009 ha raggiunto un valore di 86,9 miliardi di euro, con un calo del 3,1% rispetto all’anno precedente, quando c’era stata una crescita limitata (+0,9%). Per il secondo anno consecutivo anche gli investimenti pubblicitari hanno fatto registrare performance negative.
I ricavi da pay tv continuano invece a rappresentare la principale fonte di crescita per il settore (superando persino quelli della pubblicità), registrando però un aumento inferiore a quello del 2008. All’interno di questo comparto, il video on demand e il pay per view si stanno guadagnando un loro spazio vitale. Sono in crescita anche le piattaforme di pay tv, che cercano di recuperare posizioni sui grandi competitor proponendo offerte di dual e triple play, ovvero unendo servizi di telefonia, internet e tv. Il trend è positivo anche per la televisione multichannel. Nel 2009, infatti, il numero dei canali tematici ha continuato a crescere, malgrado lo spreco delle frequenze di cui parleremo più avanti. Trattandosi di un fenomeno che ha diversificato l’offerta ma che l’ha anche frammentata, non stupisce che a una crescita del numero dei canali non abbia fatto seguito un aumento del ricavato pubblicitario. Ci sono poche variazioni rispetto al 2008, e si tratta co-
munque di una quota ancora ridotta rispetto alla spesa pubblicitaria totale. Per quanto riguarda la transizione verso la televisione digitale, Finlandia, Lussemburgo, Svezia, Paesi Bassi, Svizzera, Norvegia e Danimarca hanno già completato lo switch-off nel 2009, mentre Belgio e Spagna hanno spento la tv analogica rispettivamente a marzo e aprile 2010. Secondo ITMedia Consulting, oltre il 77% delle abitazioni europee sono già passate alla televisione digitale. Crescono anche i servizi satellitari free-to-air, pensati per servire chi non è raggiunto dal segnale digitale terrestre e per arginare il fenomeno del digital divide. Un fenomeno che sta muovendo i primi passi, ma che potrebbe avere sviluppi interessanti nel prossimo futuro, è infine quello della tv ibrida: un apparecchio in grado integrare funzioni finora disponibili solo attraverso dispositivi distinti e separati, come tv broadcast, servizi internet, mediacenter ecc. Dopo questa panoramica generale vediamo cosa accade nei singoli segmenti di mercato, iniziando dalla televisione digitale terrestre, scossa da un autentico terremoto. La causa? Il network di Rupert Murdoch, tanto per cambiare.
DIGITALE TERRESTRE: ARRIVA SKY La Commissione Europea, come ha annunciato il portavoce Jonathan Todd, ha dato il via libera ‘condizionato’ all'ingresso anti-
cipato di SKY Italia nel mercato del digitale terrestre. SKY potrà quindi partecipare alla prossima gara per l'assegnazione delle frequenze, a condizione però che trasmetta ‘in chiaro’: niente pay tv, quindi, almeno per i primi anni. La decisione è stata ovviamente criticata pesantemente dall’allora vice ministro Paolo Romani, ora ministro, e dai rappresentanti di Mediaset e DGTVi, che hanno già promesso battaglia. Vedremo come andrà a finire, e soprattutto cosa deciderà di fare SKY. È vero che il mercato del Dtt offre grandi opportunità alla media e lunga distanza (visto che, come detto, per i primi anni SKY sarebbe costretta a trasmettere in modalità free), ma è altrettanto vero che SKY difficilmente sceglierà di fare concorrenza a sé stessa trasmettendo in chiaro quello che sulla piattaforma satellitare è a pagamento. E allora: si tratterà solo di occupare le frequenze in attesa che decorrano i termini decisi dalla UE, oppure SKY darà vita a un’offerta nuova che non ha nulla a che vedere con quella satellitare? Per scoprirlo, non resta che stare alla finestra e aspettare.
TROPPI DOPPIONI E CANALI SPENTI Altri argomenti di discussione sul fronte dell’offerta del digitale terrestre li pone sul tavolo una recente inchiesta del ministero dello sviluppo economico sulle città ‘all digital’ (Roma, Torino, Trento, Bolzano, Ca-
Anche se il numero di canali tematici sta continuando a crescere, favorito dalla crescente digitalizzazione del panorama televisivo italiano, molte frequenze sono occupate da repliche e doppioni degli stessi canali (spesso locali) su diversi multiplex.
TV Key 281
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DTT: SEGNALI POSITIVI, NONOSTANTE TUTTO
gliari: esclusa Napoli). La relazione fa innanzitutto il consueto aggiornamento sullo stato di digitalizzazione del paese. Si ricorda che sei regioni sono già completamente digitali; che entro il 2010 il Nord Italia sarà del tutto convertito al Dtt; che alla fine dello stesso anno il 70% delle famiglie sarà digitalizzato (mentre scriviamo, il numero delle famiglie dotate di almeno un ricevitore digitale terrestre ha già superato abbondantemente i 15 milioni); che nel 2011 avverranno gli switchoff nelle regioni del versante adriatico; che nel 2012 passeranno al digitale la Toscana, l’Umbria, la Sicilia e la Calabria. Più avanti, però, viene reso noto qualche dato contraddittorio che darà sicuramente spunto a molte riflessioni. L’inchiesta evidenzia infatti che al momento attuale circa un terzo delle frequenze disponibili risulta ‘sprecato’. Se i programmi diffusi sull’intero territorio utilizzano poco più del 71% delle risorse assegnate, tale cifra è destinata ulteriormente a scendere in virtù della consuetudine di replicare i programmi su un secondo multiplex. In sostanza, il canale viene ritrasmesso (a volte con lo stesso nome) e reso accessibile su un
numero diverso del telecomando. Sono troppi anche i canali test. Ciò nonostante, ci sono operatori che chiedono un mux aggiuntivo. Ancora più critici i dati che riguardano l’emittenza locale, che al momento occupa poco più della metà delle frequenze a disposizione. Rispetto al numero ideale di sei canali disponibili per ogni mux, l’indagine rivela che al momento ne sono attivi in media solo 3,3: appena il 54% delle risorse! Il valore scende ulteriormente se si tiene conto che spesso le emittenti locali ripetono la stessa programmazione su canali apparentemente diversi. A che serve riempire l’etere di monoscopi o programmi ripetuti? È uno spreco inconcepibile anche in prospettiva. Smartphone, laptop e tablet chiedono infatti, e in maniera sempre più pressante, delle frequenze su cui far transitare la banda larga mobile. Ecco spiegata la gara per la banda a 800 MHz annunciata da Paolo Romani nell’ambito del nuovo piano frequenze approvato da Agcom.
Rispetto allo stato del digitale terrestre in Europa e ai dati resi noti da ITMedia Consulting, la ricerca pubblicata dal ministero dello sviluppo economico sottolinea un trend confortante. A parte il problema delle frequenze ‘sprecate’, infatti, i ricavi del comparto televisivo si mantengono consistenti. Secondo quanto reso noto nella relazione, l’incremento rispetto al 2008 è dell’1,7%. Anche in questo caso i ricavi complessivi da pay tv sono in crescita, mentre quelli legati alla pubblicità sono in discesa. Un segnale importante, come hanno sottolineato i portavoce di DGTVi, è rappresentato dall’approvazione del piano di assegnazione delle frequenze, che prevede risorse per le tv nazionali (con cinque nuovi multiplex a gara), per l’alta definizione, per le tv locali (con almeno 13 mux, che corrispondono a 65 programmi locali per ogni regione) e per la radio, e che consente di liberare nove frequenze televisive da destinare alla larga banda wireless, come chiede la Commissione Europea. Sempre dall’Unione Europea arriva un altro segnale importante: la definizione della data, il 2015, per assestare l’ennesimo colpo mortale al digital divide. La raccomandazione UE pone sul piatto nuovi ragguagli tecnici che puntano a una migliore razionalizzazione dell’uso delle frequenze della banda da 800 MHz (il documento dice: “per la diffusione di servizi innovativi di comunicazioni elettroniche ad
alta velocità mediante tecnologie wireless”). Un’iniziativa in linea con le pressioni esercitate da Bruxelles per destinare parte dello spettro tv alla banda larga mobile.
SKY, SEMPRE PIÙ PRODUCER Sul fronte della tv satellitare, a parte le ultime campagne promozionali di SKY, le novità sono tutte concentrate sulle nuove produzioni del gruppo di Murdoch che, confortato dai risultati della scorsa stagione, sta spingendo parecchio in tal senso. Da segnalare in particolare Romanzo Criminale 2 – La serie, una produzione Cattleya e SKY Cinema per la regia di Stefano Sollima. Si tratta di dieci nuovi episodi, programmati a partire da novembre 2010, che racconteranno la parabola discendente e conclusiva della nota banda di criminali. Romanzo Criminale, nota a margine, è stata venduta e apprezzata anche in Spagna, Francia (dove è stata trasmessa da Canal+ riscuotendo un successo senza precedenti), Paesi Bassi, Canada, America latina e paesi scandinavi. La fiction storica I Medici è invece una coproduzione internazionale con BBC Scozia realizzata da Kudos (società di Shine Group) con WildSide (Lorenzo Mieli). Si tratta di dramma in otto episodi che racconterà vizi e virtù della più importante famiglia del Rinascimento italiano, a partire dalle figure di Cosimo Medici e di suo nipote Lorenzo. Non è ancora entrata in programmazione e già
Il calendario dello switch-off dal segnale analogico al digitale terrestre in Italia. La transizione sarà completata entro il 2012.
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TV DIGITALI
Paolo Romani, ministro allo sviluppo economico, già vice ministro con delega alle comunicazioni.
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si parla di un sequel che arriverà a raccontare la vita di personaggi come Nicolò Machiavelli, Michelangelo Buonarroti e Galileo Galilei. Bisognerà aspettare l’autunno 2010, invece, per vedere i primi ciak di Faccia d’Angelo, una miniserie in produzione da Goodtime per SKY Cinema e dedicata alla figura di Felice Maniero, il boss della Mafia del Brenta. Nella prossima stagione, gli abbonati SKY potranno inoltre godersi numerosi programmi d’acquisto. Innanzitutto la miniserie The Sea Wolf, ispirata all’omonimo romanzo di Jack London e che si impone per il cast d’eccezione: Sebastian Koch (Le vite degli altri, premio Oscar come migliore film straniero, e The black book), Neve Campbell (Scream), Tim Roth (Lie to me, Le Iene, Pulp Fiction, La leggenda del pianista sull’oceano). Quindi Temple Grandin, storia di una psicologa e zoologa interpretata da Claire Danes (Romeo+Juliet), tra i più celebri casi di autismo, protagonista di uno dei racconti di Oliver Sacks raccolti in Un antropologo su Marte. Tra
La seconda serie di ‘Romanzo criminale’, prodotta da Cattleya e SKY Cinema, verrà programmata a partire da novembre 2010 sui canali SKY. Nel frattempo la prima serie è stata venduta in numerosi paesi.
gli altri attori del cast: David Strathairn (nominato all’Oscar per Good night and good luck) e Julia Ormond (Vento di passioni). Ed ancora, You don’t know Jack, film evento diretto dal premio Oscar Barry Levinson (Rain Man) con un cast che comprende Al Pacino, Susan Sarandon e John Goodman. Verrà programmato da SKY Cinema nel gennaio 2011 e racconta la singolare storia di Jack Kevorkian, medico statu-
Al Pacino è il protagonista di ‘You don't know Jack’, film per la televisione diretto da Barry Levinson e ispirato alla storia di Jack Kevorkian, il ‘Dottor Morte’. Verrà trasmesso in anteprima su SKY Cinema nel gennaio 2011.
nitense di origine armena che ha praticato l’eutanasia su oltre 130 malati terminali (tanto da venire ribattezzato ‘Dottor Morte’). Condannato nel 1999 a 25 anni di reclusione per omicidio di secondo grado, è stato poi scarcerato nel giugno 2008. Sarà quindi la volta della terza stagione di 30 Rock, la serie comica con Tina Fey e Alec Baldwin (ma anche Oprah Winfrey, Jennifer Aniston, Steve Martin e Salma Hayek), vincitrice di dieci Emmy Award e sei Golden Globe. Un’esclusiva di SKY Uno in programmazione per il prossimo autunno.
VOLA L’HD DI SES ASTRA Chiudiamo l’analisi del comparto satellitare con una buona notizia per l’alta definizione che arriva da SES Astra. Il provider ha infatti comunicato di avere venduto oltre un milione di smart card per la visione dei canali a pagamento della piattaforma HD+, che come è noto comprende le versioni in alta definizione dei più popolari canali televisivi privati tedeschi: RTL, SAT1, ProSieben, VOX e Kabel Eins. Finora sono stati venduti in Germania oltre 220 mila ricevitori. Da aprile, inoltre, sono arrivati nei negozi i primi centomila moduli CI+ (al prezzo di 79 euro; il rinnovo ne costerà invece
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solo 50) da usare nei decoder e nei televisori dotati di ricevitore satellitare e smart card. Un gran bel risultato, soprattutto se si considera che la piattaforma HD+ è stata lanciata meno di un anno fa (il 1° novembre 2009, per la precisione). Buone notizie, sempre da SES Astra, arrivano anche sul fronte TNTSAT, l’offerta per il Dtt francese via satellite trasmessa appunto attraverso la flotta Astra: 18 programmi free-to-air, France O, i 24 canali regionali di France 3 e quattro canali free-toair in alta definizione. L’ultimo rilevamento (a fine giugno) parla di 2,3 milioni di ricevitori venduti. Ciò significa che in un anno, tra giugno 2009 e giugno 2010, sono stati assegnati circa 800.000 ricevitori. Una bella spinta per un’offerta di canali che era stata lanciata nel marzo 2007 e che finora aveva fatto registrare una crescita piuttosto lenta. “Con la transizione verso la tv digitale in atto”, ha dichiarato Ferdinand Kayser, Presidente e Chief executive officer di SES Astra, “ci aspettiamo un ulteriore aumento nella seconda metà del 2010 e nel 2011”.
DVB-H: È OK LA SPERIMENTAZIONE RAI Interessanti novità tecnologiche arrivano pure dalla Rai, che in questo ambito ha sempre ri-
WEB TV: DA RAINET A SITCOM CLUB La vera novità offerta dai campionati mondiali di calcio in Sudafrica? Non certo l’HD, forse le proiezioni nei cinema 3D
Le partite del mondiali di calcio in Sudafrica, trasmesse in streaming sul sito rai.tv di Rainet, hanno fatto registrare audience di tutto rispetto: segno che c’è molta richiesta per questa modalità di broadcasting, anche grazie all’arrivo di device portatili come l’iPad di Apple.
o le trasmissioni su smartphone e tablet, sicuramente la televisione in streaming via web. A dirlo è l’incredibile audience raggiunta da Rainet, che ha offerto via internet alcune partite del mondiale. Ecco qualche cifra: Sudafrica-Messico è stata seguita da 500mila utenti unici (tanto da causare seri problemi di banda e difficoltà di ricezione per molti utenti), Italia-Paraguay da 310mila, Italia-Nuova Zelanda da 282mila. Ma il record è stato fatto segnare dalla ‘partita della vita’, persa purtroppo dalla nostra nazionale di calcio, Italia-Slovacchia, che ha incollato davanti ai monitor oltre un milione di utenti unici.
Cifre inaspettate per la Rai, che pure aveva già trasmesso in streaming eventi importanti come gli europei di calcio del 2008 (la partita più vista fu Italia-Romania: 120mila utenti unici) e le Olimpiadi di Pechino. Ma si conta di fare ancora meglio in futuro, ora che è stata resa disponibile l’applicazione Rai per guardare le partite in diretta sull’iPad, la già famosa tavoletta-reader di Apple. Il fatto che non fosse disponibile sin dalle prime gare del mondiale ha creato un certo disappunto tra gli appassionati, segno che la richiesta c’è eccome! Complessivamente il sito web della Rai ha registrato nel mese
I canali televisivi prodotti dal Gruppo Sitcom sbarcano sulla piattaforma IPTV di Telecom Italia. Sitcom Club è il nome della nuova offerta che prevede, oltre ai quattro canali lineari già noti al pubblico italiano (Alice, Leonardo, Marcopolo e Nuvolari), anche ulteriori sei canali tematici on demand: La cucina italiana, La casa italiana, Viaggi & Paesaggi, Auto & Moto, Cani, Gatti & Co. e Fitness.
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dei mondiali 8,2 milioni di utenti unici registrati. Nel mese di giugno le pagine sfogliate sono state 118,2 milioni (+50,6% rispetto a giugno 2009). In particolare Rai.tv ha ottenuto 4,3 milioni di utenti unici (+192,2%) e 37,9 milioni di pagine viste (+123,9%). D’altronde, a prescindere dai media utilizzati, i mondiali in Sudafrica sono stati un fenomeno televisivo planetario. Forniamo anche qualche dato: l’ascolto cumulato di tutte le partite ha superato i 4 miliardi di ascoltatori, con una crescita del 4% rispetto ai mondiali del 2006 in Germania; la finale Olanda-Spagna è stata seguita da 187 milioni di individui nel minuto medio; seguono le due semifinali Germania-Spagna (139 milioni) e Uruguay-Olanda (111 milioni), e quindi il quarto di finale Argentina-Germania (104 milioni). Le squadre che hanno totalizzato il maggior numero di spettatori sono state Spagna (712 milioni), Germania (676 milioni), Olanda (551 milioni), Uruguay (490 milioni) e Brasile (430 milioni). Sempre dal web, ma stavolta dalla piattaforma IPTV (Internet Protocol Television), arriva l’ultima notizia che segnaliamo in questo appuntamento dedicato al mercato globale della televisione. I quattro canali televisivi prodotti dal Gruppo Sitcom (Alice, Leonardo, Marcopolo e Nuvolari), fino a oggi distribuiti in esclusiva da SKY Italia (solo Nuvolari è disponibile in via sperimentale su Dtt), sono sbarcati il 23 giugno sull’IPTV di Telecom Italia. La nuova offerta si chiama Sitcom Club e prevede, oltre ai quattro canali di cui sopra, sei nuovi canali tematici: La cucina italiana, La casa italiana, Viaggi & Paesaggi, Auto & Moto, Cani, Gatti & Co. e Fitness. Il pacchetto viene offerto a 6 euro al mese (solo 1,90 euro/mese per chi si abbonava entro il 31 luglio 2010). Che sia l’inizio di un nuovo fenomeno? Sitcom, ovviamente, ci crede.
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vendicato la propria leadership. La sperimentazione dello standard DVB-SH avviata a Torino da Rai, 3 Italia, Alcatel-Lucent e Eutelsat prosegue infatti di gran carriera dopo aver dato risultati eccellenti nei test di febbraio. Il DVB-SH (Digital Video Broadcasting – Satellite services to Handheld) – lo ricordiamo – è un’evoluzione del DVB-H terrestre, nata per fornire una maggiore efficienza nell’uso delle frequenze e per consentire l’integrazione tra segnali satellitari e reti terrestri. Sofisticate tecniche di codifica e di ricezione attribuiscono inoltre al DVB-SH ottime prestazioni radio per la ricezione mobile sia all’aperto sia indoor. In altre parole, si tratta di una soluzione che permette di ricevere la tv mobile su telefonini commerciali sia da reti terrestri sia da satellite, senza perdite di segnale. Nei test effettuati a Torino si sono dimostrati i vantaggi di una rete terrestre a più livelli che integra i trasmettitori a bassa potenza, propri degli operatori mobili, e quelli a media potenza, tipici del broadcasting.
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REAL TIME È APPRODATO SULLA PIATTAFORMA DIGITALE TERRESTRE FREE: CHE SIA L’INIZIO DI UN NUOVO CORSO? ABBIAMO CERCATO DI SCOPRIRLO INTERVISTANDO MARINELLA SOLDI, GENERAL MANAGER DI DISCOVERY NETWORKS PER IL SUD EUROPA E AMMINISTRATORE DELEGATO PER L’ITALIA.
DI
RICCARDO ROSSIELLO
DISCOVERY DIVERSIFICA E SBARCA SUL DTT FREE Sono passati tredici anni da quando Discovery Channel, il canale più visto nell’area Lifestyle & Documentari della piattaforma SKY, è apparso per la prima volta in Italia. Uno straordinario caso di longevità che è stato seguito dai successi di Discovery Science, Discovery Travel & Living, Real Time e Animal Planet. Dal primo settembre, il canale Real Time è approdato sul digitale terrestre free. Cosa si nasconde dietro questa strategia e cosa si aspetta Discovery dal Dtt? Lo abbiamo chiesto a Marinella Soldi, General manager di Discovery Networks Sud Europa e Amministratore delegato di Discovery Italia. Tv Key: Ripercorriamo le tappe
del successo di Discovery nel nostro paese. Marinella Soldi: Discovery Marinella Soldi, General manager di Discovery Networks Sud Europa e Amministratore delegato di Discovery Italia.
Networks è presente in Italia con cinque canali e un time shift sulla piattaforma SKY; uno di questi, Real Time, è ora disponibile anche sul digitale terrestre free. Il primo canale che abbiamo lanciato in Italia, nel 1997, è stato il flagship Discovery Channel, dedicato alle passioni maschili attraverso una molteplicità di generi che raccontano l’avventura più vera attraverso le parole e le emozioni di chi l’ha vissuta in prima persona. A Discovery Channel, disponibile anche in simulcast HD, è seguito nel 2003 il lancio di altri due canali, Discovery Science e Discovery Travel & Living: il primo è dedicato a chi vuole essere aggiornato sulle ultime innovazioni in campo scientifico e tecnologico, mentre il secondo offre ai telespettatori la possibilità di scoprire viaggi prestigiosi, percorsi esclusivi, curiosità sempre nuove per una dolce evasione quotidiana. Tv Key: E poi sono seguiti Real Time e Animal Planet… Marinella Soldi: Esatto. Real Time è nato cinque anni fa da un’idea made in Italy e ha costruito il suo successo sulla piattaforma SKY divenendo in poco tempo il primo canale non-fiction dell’area intrattenimento della pay tv: tale successo ci ha spinto a renderlo disponibile dal 1° settembre 2010 anche all’ampio pubblico del Dtt free. Real Time è il canale dedicato all’intrattenimento femminile che mette al centro della propria programmazione la vita reale delle donne, attraverso storie ed espe-
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rienze vere e combinando evasione e informazione, racconti e suggerimenti pratici. Real Time racconta le donne e il loro mondo attraverso diversi generi televisivi: dal puro intrattenimento ai reportage, dalle docu-fiction ai makeover show, dai talk show ai programmi di approfondimento su temi sociali e di costume. Nel 2005 abbiamo lanciato in Italia anche Animal Planet, il canale dove gli animali sono i protagonisti assoluti: documentari e reality portano lo spettatore alla scoperta delle meraviglie della natura. Tv Key: Com’è organizzato lo
staff che gestisce i cinque canali di Discovery Networks? Marinella Soldi: L’Italia ha un ruolo centrale nelle strategie di Discovery in Europa, anche perché è il paese dove la dimensione in termini di business è significativamente più consistente. La sede di Milano è diventata l’headquarter delle attività in Sud Europa. Qui vengono gestite le verie attività dei canali di Italia, Francia, Spagna e Portogallo: oltre alla programmazione e la produzione, anche la promozione on air, il marketing e la comunicazione. A Milano, in particolare, da giugno è operativo il nostro ‘creative hub’. In esso sono presenti tutte le nazionalità, le culture e le lingue dei vari paesi: sono personalmente convinta che la contaminazione tra culture diverse stimoli l’innovazione e sia fonte di idee creative che possono arricchire ulteriormente la qualità. Dal 2009 ricopro il ruolo di General ma-
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nager per il Sud Europa, con il compito di supervisionare le attività locali di Discovery in Italia, Francia, Spagna e Portogallo, e sono membro del gruppo senior di direzione EMEA di Discovery Networks. Nella sede di Milano collabora con me Antonella d’Errico, che ricopre il ruolo di Vice president channels Sud Europa, e Andrea Castellari, Vice president advertising and affiliates sales Sud Europa. Tv Key: Quali sono i vostri target di riferimento? Marinella Soldi: La nostra offerta di canali in Italia è ben bilanciata, rivolgendosi a target sia maschili sia femminili, di diverse fasce d’età. Real Time è dedicato all’intrattenimento femminile e si rivolge a tutte le donne e alle famiglie alla ricerca di un intrattenimento utile e intelligente. Puntare proprio su Real Time per il nostro debutto nel digitale terrestre free è un segnale della nostra capacità di innovazione: nonostante Discovery Channel sia il nostro canale flagship, abbiamo scelto quello che ha portato nel nostro paese il genere unico e nuovo del ‘real entertainment’. Tutt’altro posizionamento ha invece Discovery Channel, un canale prettamente maschile con focus sui giovani uomini tra i 25 e i 39 anni. Discovery Travel & Living e Animal Planet raggiungono invece un pubblico più ampio: grazie alla loro programmazione, che spazia dal lifestyle al mondo animale, sono trasversali come genere e
TV DIGITALI Alcuni dei programmi proposti dai canali di Discovery Networks: da sinistra, Giovanni Soldini presenta ‘Deadliest catch’; Alessandro Borghese, Marina Sagona e Roberto Ruspoli in ‘Cortesie per gli ospiti – New York’; i talent di Real Time: Alessandro Borghese, Chiara Tonelli, Roberto Ruspoli, Paola Marella, Barbara Gulienetti, Enzo Miccio; Bear Grylls in ‘L’ultimo sopravvissuto: Metropolis’. In basso, ‘Deadliest catch’.
sono seguiti in particolare dagli adulti. Il primo si rivolge alla fascia d’età dai 25 ai 44 anni, mentre il secondo agli adulti fino ai 54 anni. Tv Key: Con la ripresa della stagione televisiva assisteremo all’arrivo dei nuovi palinsesti. Possiamo citare qualche anteprima? Marinella Soldi: Discovery proporrà nei prossimi mesi appuntamenti sia con serie di culto sia con coinvolgenti novità all’insegna della qualità, dell’innovazione e delle emozioni. Per citarne solo alcune, su Discovery Channel vivremo storie mozzafiato con la quinta stagione di Deadliest catch, il reality ambientato nel Mare di Bering che quest’anno vanterà un presentatore d’eccezione, Giovanni Soldini. Avremo diversi titoli dedicati al tema della sopravvivenza, primo fra tutti L’ultimo sopravvissuto: Metropolis, con il temerario Bear Grylls. Torna poi in prima tv il programma di riferimento per tutti gli appassionati di motori, Top gear, giunto alla quattordicesima edizione. Inoltre ci sarà spazio per un appuntamento dedicato all’attualità, con uno speciale sul disastro ambientale nel Golfo del Messico: Marea nera: disastro nel golfo.
gli ospiti, questa volta ambientata a New York, e di Vendo casa, con gli utili consigli di Paola Marella per destreggiarsi nell’acquisto nella vendita di immobili. Su Animal Planet vedremo sfilare centinaia di razze di cani, gatti e altri animali domestici in Pets 101, e scopriremo le nuove teorie sulla salvaguardia dell’ambiente in uno speciale dal titolo Salviamo il mondo! Su Discovery Science andranno in onda Era solo fantascienza, un viaggio nel futuro della vita umana, e Powering the future, una serie che spiega l’importanza delle energie rinnovabili. Infine Travel & Living ci farà conoscere I favolosi Beekman Boys, con l’ex dirigente pubblicitario Josh Kilmer-Purcell e Brent Ridge, direttore esecutivo di Martha Stewart Living: la tendenza sociale al downshifting, il lasciarsi tutto alle spalle per trasferirsi in campagna, diventa con i due protagonisti un esilarante studio sociale.
Tv Key: In che modo comunicherete il lancio di Real Time sul Dtt? Marinella Soldi: Il debutto di Real Time sul digitale terrestre sarà accompagnato da una campagna creata da Saatchi & Saatchi, che partirà a fine ottobre. D’altro canto la scelta di entrare nell’arena del Dtt free richiede un nuovo modello di business, unicamente basato sulla raccolta pubblicitaria. Continueremo ad affidarci a Publikompass e proporremo campagne in target studiate appositamente per uno specifico prodotto, puntando molto sulle brand partnership e sulle opportunità che possiamo offrire alle aziende tramite il nostro creative hub interno. Tv Key: Sono previste altre iniziative collaterali? Marinella Soldi: Con il lancio di Real Time sul digitale terrestre free abbiamo inaugurato un sito internet, www.realtimetv.it, e abbiamo intensificato la nostra presenza sui social media.
Tv Key: Quale sarà l’offerta degli altri canali Discovery? Marinella Soldi: Real Time proporrà nuovi episodi di programmi di culto quali Ma come ti vesti?!, Cerco casa, Wedding planners, Il boss delle torte. A novembre arriva la nuova stagione di Cortesie per
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Tv Key: Cosa vi ha spinto a far debuttare Real Time sul digitale terrestre? Marinella Soldi: La scelta di rendere disponibile Real Time anche sul digitale terrestre è dettata dalla consapevolezza dell’attuale rapida evoluzione del mercato: vogliamo cogliere la nuova opportunità offerta dalla piattaforma digitale, in grande crescita nel nostro paese, veicolando contenuti di intrattenimento di qualità al grande pubblico e ampliando ulteriormente l’audience raggiunta dal canale. L’approccio pionieristico di Discovery Networks, quindi, si riflette ancora una volta anche nelle strategie di business in Italia, portando un primo grande contributo nell’innovare l’offerta e il livello qualitativo del Dtt free. Real Time continuerà comunque a essere disponibile in chiaro sulla piattaforma SKY. E nei prossimi mesi saranno lanciati Real Time+1, con la programmazione posticipata di un’ora, e Real Time HD, in esclusiva su SKY. Il canale ha una storia di grandi successi: solo negli ultimi due anni la crescita degli ascolti è stata del 40%. Real Time è nato da un’idea italiana e sul digitale terrestre avrà un palinsesto costituito al 95% da produzioni locali, con finestre sul meglio della programmazione internazionale.
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CON LE SUE APPLICAZIONI DEDICATE A IPHONE, IPAD E BLACKBERRY, CHE STANNO RISCUOTENDO GRANDE SUCCESSO, E CON LA TRASMISSIONE IN 3D DEL ROLAND GARROS E DEGLI US OPEN DI TENNIS, EUROSPORT SI CONFERMA COME UN NETWORK SEMPRE ATTENTO ALL’INNOVAZIONE. ECCO LE HIGHLIGHT DELLA PROSSIMA STAGIONE.
DI
CLARA ZAMBETTI
EUROSPORT: 3D, MOBILE E MOLTO ALTRO Palinsesti molto forti, grandi novità e largo spazio alle innovazioni tecnologiche sul web, nel mobile e con la tv in 3D. Eurosport conferma il suo alto posizionamento
come canale sportivo e il crescente gradimento da parte di telespettatori e inserzionisti pubblicitari. Abbiamo intervistato Ermanno Zacchetti, Direttore commerciale. Tv Key: Come sta andando la raccolta pubblicitaria locale a otto mesi dall’internalizzazione? Ermanno Zacchetti: Fino al 31 dicembre 2009 Eurosport, per quanto riguarda la raccolta pubblicitaria locale, che comprende
gli inserzionisti degli spazi pubblicitari italiani, si avvaleva di una concessionaria esterna. Dal 1° gennaio 2010 abbiamo deciso di centralizzare anche questa raccolta, oltre a quella paneuropea, attraverso l’ufficio commerciale di Eurosport Italia, implementando sul territorio un network di agenti e di agenzie da noi direttamente coordinate. La scelta strategica di internalizzare la raccolta pubblicitaria è finalizzata ad avere un contatto più diretto con il mercato e a creare un maggiore coordinamento con la nostra divisione editoriale per lo sviluppo di progetti integrati. La raccolta sta registrando ri-
Ermanno Zacchetti, Direttore commerciale di Eurosport.
sultati positivi: a oggi abbiamo già superato il fatturato di tutto il 2009, e la prospettiva di crescita nei prossimi quattro mesi è molto incoraggiante. In questi otto mesi abbiamo trasmesso un centinaio di campagne di oltre cinquanta marchi sul locale, con una prevalenza della categoria merceologica dell’automotive, seguita da alimentare e healthcare. Dall’inizio dell’anno siamo anche stati in grado di sviluppare iniziative speciali molto interessanti che prima ci erano precluse: una su tutte quella con Lottomatica. Abbiamo sviluppato iniziative sulla parte televisiva, ma anche su internet e sull’iPhone, con sponsorizzazioni e collaborazioni editoriali. Tv Key: Possiamo approfondire gli sviluppi che ci sono stati soprattutto sul versante del mobile? Ermanno Zacchetti: Eurosport è stata la prima emittente televisiva a lanciare nel luglio 2009 un’applicazione per l’iPhone. Questa applicazione è gratuita, è l’unica di tipo sportivo a vantare nove differenti versioni linguistiche, e ha fatto registrare un record di oltre due milioni e 500mila download a livello europeo. Per quanto riguarda l’Italia, è stata scaricata oltre 210mila volte, è in cima alle classifiche di download ed è spesso indicata proprio dagli utenti in diversi siti e blog come una delle migliori applicazioni sportive. Abbiamo avuto modo di proporla anche ai nostri clienti, e in occasione dei mondiali di calcio abbiamo sviluppato un’iniziati-
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va importante con Lottomatica: seguendo la diretta scritta dell’evento, sul display compariva un banner di Lottomatica personalizzato a seconda della partita in corso. Cliccando sul banner era possibile accedere all’applicazione di Lottomatica e giocare in diretta sulla partita che si stava seguendo sul proprio iPhone: una perfetta integrazione di comunicazione. È stata un’iniziativa vincente, che ha confermato Eurosport ai vertici delle applicazioni sportive in molti paesi, tra cui l’Italia. Nel maggio 2010 abbiamo lanciato anche l’applicazione per l’iPad, che ha totalizzato a livello europeo 90mila download ed è attualmente l’applicazione sportiva più popolare in Europa. Per quanto riguarda l’iPad, il primo cliente a livello paneuropeo che ha usufruito di questo tipo di comunicazione è stato Peugeot, che è stato partner del lancio dell’applicazione in occasione dei French Open di tennis. Certamente questa declinazione in iPhone e iPad pone Eurosport ancora una volta all’avanguardia nel modo di comunicare, a livello sia editoriale sia pubblicitario. Eurosport è stato uno dei primi editori a lanciare il proprio portale sportivo all’inizio del 2000, e ancora una volta è tra i primi a lanciare queste nuove tecnologie. La pubblicità sui new media è commercializzata a livello paneuropeo direttamente da Eurosport e a livello locale dalla nostra rete commerciale sul territorio. Si possono acquistare spazi in versione paneuropea o in versione italiana, in rotazione sul portale
Tv Key: Sta per iniziare la stagione degli sport invernali: quali sono le sue potenzialità commerciali? Ermanno Zacchetti: Eurosport è da sempre il canale degli sport invernali: ogni anno trasmettiamo oltre mille ore di programmazione con un’ampia parte di eventi live. Offriamo la copertura di tutte le gare di coppa del mondo di sci alpino, sci di fondo, biathlon, combinata nordica, salto con gli sci, slittino, freestyle e snowboard. Quest’anno si aggiungono i campionati mondiali di specialità: quelli di Garmisch per quanto riguarda lo sci alpino, e poi quelli di sci nordico, di biathlon e di slittino, gli europei e i mondiali di pattinaggio di figura. Anche per gli sport invernali rispetteremo la divisione della programmazione tra i vari canali: gli eventi classici andranno in onda su Eurosport, le discipline alternative quali freestyle e snowboard su Eurosport 2, il canale sportivo della nuova generazione. Tv Key: Quali offerte pubblici-
tarie avete previsto? Ermanno Zacchetti: Per questi
eventi è possibile realizzare una pianificazione paneuropea, che da sempre è la nostra colonna portante, ma anche una pianificazione locale, in termini di sponsorizzazione, con spot mirati durante le dirette o pianifi-
Eurosport è da sempre il canale degli sport invernali (photo credits: Getty Images).
cazione di break pubblicitari a ridosso della programmazione degli sport invernali. Noi proponiamo ovviamente offerte legate agli sport invernali su tutta la piattaforma Eurosport, quindi in televisione ma con la possibilità di integrare sul web con una sezione dedicata e sul mobile con iPhone e iPad. Per quanto riguarda internet, anche quest’anno l’organizzazione commerciale è confermata: per campagne pubblicitarie solo internet il riferimento è Yahoo! Pubblicità, in virtù di una partnership che abbiamo ormai da diversi anni; mentre le campagne in bundle, cioè internet più tv, sono seguite direttamente da noi. La scorsa stagione di
sport invernali è stata un grande successo, il traino più importante è stato ovviamente lo sci alpino, seguito dallo sci di fondo. In Italia tutte le discipline invernali su Eurosport esprimono una audience superiore rispetto alla media del canale. Si tratta certamente di un ambito molto importante in cui comunicare. Tv Key: Abbiamo parlato delle applicazioni per iPhone e iPad, possiamo parlare anche del 3D? Ermanno Zacchetti: Abbiamo inaugurato il progetto 3D qualche mese fa in occasione del Roland Garros di tennis, in collaborazione con Panasonic, e lo abbiamo riproposto lo scorso
Eurosport trasmetterà tutta la coppa del mondo di sci alpino (photo credits: Getty Images).
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Tv Key: Quali sono i prossimi eventi di punta in onda su Eurosport? Ermanno Zacchetti: In questa stagione autunnale si concludono alcune discipline tipicamente estive, come il ciclismo: dopo la Vuelta di Spagna, che ha visto il trionfo di Nibali, i campionati mondiali di ciclismo su strada a Melbourne e la Parigi-Tours, la stagione terminerà sabato 16 ottobre con il Giro di Lombardia. Sul fronte motori, il mondiale Superbike si è da poco concluso con la vittoria di Max Biaggi, mentre il campionato FIA WTCC affronterà le ultime due tappe. Dopo il successo degli US Open, gli appassionati di tennis potranno continuare a seguire le migliori atlete del mondo alle prese con gli ultimi, decisivi tornei del WTA Tour: solo le prime otto del ranking mondiale avranno accesso al gran finale del Sony Ericsson Championship di Doha a fine ottobre, con la speranza di avere Francesca Schiavone protagonista. Il calcio sarà come sempre in primo piano con i nostri magazine Eurogoal e Champions Club, con gli highlight dei vari campionati nazionali e delle competizioni internazionali, della Champions League e dell’Europa League. Seguiremo anche le qualificazioni agli Europei del 2012 con l’Euro 2012 Live Tour e una serie di programmi dedicati, come gli highlight delle migliori partite. L’ultima cosa che vorrei sottolineare è una chicca che dura solo un giorno: la maratona di New York, il 7 novembre. Eurosport segue da anni l’atletica con ampie programmazioni: la maratona di New York è l’appuntamento conclusivo della stagione, certamente di prestigio anche in termini di comunicazione.
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settembre per gli US Open. Eurosport si propone come pioniere delle nuove tecnologie. La partnership con Panasonic è ormai consolidata da anni, a partire dal progetto HD.
e su tutte le applicazioni, in maniera verticale o trasversale sui singoli sport.
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IL CINEMA PRIMA DI TUTTO, MA ANCHE MOLTE ALTRE NOVITÀ NEI PALINSESTI DI STUDIO UNIVERSAL, HALLMARK CHANNEL E STEEL, I TRE CANALI DEL GRUPPO NBC UNIVERSAL GLOBAL NETWORKS ITALIA CHE STANNO VIVENDO UN MOMENTO MAGICO E CONTINUANO A RISCUOTERE AMPI CONSENSI DI PUBBLICO.
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CLARA ZAMBETTI
NBC UNIVERSAL: IL CINEMA VINCE IN TV La partecipazione alla Mostra del cinema di Venezia, la grande prima del documentario Dante Fer-
retti: scenografo italiano, la nuova campagna di comunicazione di Studio Universal e tutte le no-
vità nei palinsesti dei tre canali targati NBC Universal. Di questo e di molto altro abbiamo parlato con Luca Federico Cadura, Presidente di NBC Universal Global Networks Italia. Tv Key: Quali sono le novità più importanti di questa stagione? Luca Federico Cadura: In questo periodo le novità più numerose riguardano senz’altro Studio Universal. Siamo appena tornati Luca Federico Cadura, Presidente di NBC Universal Global Networks Italia.
dalla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, dove sono accadute cose molto positive. Prima di tutto abbiamo presentato una nuova produzione dedicata a Dante Ferretti, che manderemo in onda su Studio Universal il 3 ottobre alle 19.50. Si tratta di un documentario affascinante che assomiglia un po’ a Studio Universal perché rappresenta un ponte tra l’Italia e il grande cinema americano. Dante Ferretti è scenografo, artista e art director di fama internazionale, premio Oscar conteso da registi del calibro di Fellini, Scorsese e Gilliam. Dante Ferretti: scenografo italiano, diretto da Gianfranco Giagni e prodotto da Cinecittà Studios, è un viaggio nella vita e nella carriera di questo grande perso-
naggio, che ha vinto due premi Oscar per i film The Aviator e Sweeney Todd ma anche tre Bafta Awards, cinque David di Donatello e dodici Nastri d’Argento. Insomma, un personaggio come ne esistono pochi. Tv Key: Il documentario su Dante Ferretti è stato uno dei momenti clou della vostra partecipazione alla Mostra del cinema di Venezia, ne vogliamo parlare? Luca Federico Cadura: Abbiamo presentato questo documentario il 10 settembre, riscuotendo parecchi consensi. Sempre a Venezia siamo stati presenti con un’originale operazione di street marketing che è piaciuta molto al pubblico. Abbiamo creato dei cartonati a forma di fumetto che riportavano famose frasi di film come “Sono il Signor Wolf, risolvo problemi” e “Francamente me ne infischio”, e le nostre hostess li posizionavano sulle teste degli appassionati di cinema presenti al festival. Sempre a Venezia abbiamo lanciato la nuova campagna pubblicitaria di Studio Universal. Tv Key: In cosa consiste la nuo-
va campagna? Luca Federico Cadura: La cam-
pagna si articola in uno spot per la televisione e per il cinema e in diversi annunci stampa. Il payoff è ‘Con Studio Universal il grande cinema ti entra dentro’. Continuiamo a dire che chi guarda Studio Universal è talmente coinvolto e reso protagonista, che alla fine il cinema diventa parte della sua vita. Per la stampa abbiamo pensato a storie di gente che ormai
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‘pensa cinema’ e che, quindi, anche nelle situazioni quotidiane, si comporta in modo strano. C’è per esempio un tizio che va al mare, ma ci va con un’armatura da cavaliere medievale perché ha paura che lo squalo lo attacchi. Un altro signore va in un motel ma non osa fare la doccia perché è sicuro che qualcuno lo accoltellerebbe e perciò si immerge nel lavandino. Lo spot è molto cinematografico, lo abbiamo girato a Cinecittà in un giorno e in una notte. Nei primi venti secondi sembra di essere in un film d’azione: si capisce che qualcosa sta andando storto all’interno di un sottomarino e quindi è necessaria un’emersione immediata. Alla fine del conto alla rovescia il sottomarino sbuca nel bagno di un’allarmata signora, solo perché il capitano desidera comunicarle che il cinema di Studio Universal arriva a casa sua grazie a Mediaset Premium. Ovviamente la signora, spaventatissima e col bagno distrutto, ha una reazione un po’ violenta! Tv Key: Sempre Studio Universal firma una collana di film in dvd. Di che si tratta? Luca Federico Cadura: È una raccolta di otto film in dvd intitolata ‘Studio Universal Presents’. Abbiamo scelto alcuni grandi classici della Universal, che spaziano dalla fantascienza alla commedia, dall’azione al romanticismo, e precisamente: L’esercito delle dodici scimmie, La mia Africa, Assassinio sull’Orient Express, Per favore non toccate le vecchiette, Giovani, carini e disoccupati, Fa’ la
TV DIGITALI cosa giusta, Sul lago dorato e The truth about Charlie. Si tratta di una collezione irrinunciabile per gli amanti del cinema, dal momento che ogni titolo comprende due dischi: il primo contiene il film, il secondo raccoglie i contenuti speciali del canale, tra cui le interviste esclusive, gli speciali di Viaggio nel cinema americano, i trailer originali e altre chicche. Il packaging è molto curato: una volta completata la collezione, gli otto box daranno vita alla scritta-logo di Studio Universal. Quindi il canale esce dalla televisione ed entra nel mondo della grande distribuzione di homevideo. Tv Key: A proposito di televisione, quali sono gli highlight della programmazione autunnale di Studio Universal? Luca Federico Cadura: Si tratta di una programmazione particolarmente ricca e affascinante. Iniziamo con un tributo a Orson Welles a venticinque anni dalla morte, che comprende alcuni dei suoi film più belli come Quarto potere, L’infernale Quinlan e Moby Dick. Un altro tributo lo abbiamo dedicato a Rock Hud-
In alto a sinistra, ‘Wolff, un poliziotto a Berlino’. A destra, una scena del documentario ‘Dante Ferretti: scenografo italiano’. Qui a sinistra, ‘Haven’.
son, con otto film molto noti, da Il letto racconta a Il figlio di Kociss, da Il trapezio della vita a Secondo amore. Sempre a ottobre manderemo in onda Il gladiatore perché è il decennale di questo film e ad esso abbiamo legato un’altra operazione del nostro settore homevideo: uscirà, infatti, un dvd speciale consigliato da Studio Universal. In prima tv assoluta trasmetteremo domenica 3 ottobre alle 19.50 il documentario su Dante Ferretti di cui ho già parlato prima. Tra le highlight di novembre vorrei anticipare un ciclo di film dedicato a Tim Burton (tra i quali Ed Wood e Beetlejuice) e anche un Viaggio nel cinema americano con una sua intervista esclusiva.
Tv Key: Che cosa ci aspetta, invece, su Hallmark Channel? Luca Federico Cadura: Su Hallmark segnalo la prima visione di Wolff, un poliziotto a Berlino, una seguitissima serie tedesca autoprodotta dal canale Sat1. Dopo l’enorme successo de Il commissario Rex, ci aspettiamo riscontri positivi anche da questo telefilm, il cui protagonista è un uomo di grande intuito, con una figlia ragazza-madre, che vive nella capitale tedesca a pochi mesi dalla caduta del muro. Le sceneggiature nascono dalle idee di autori di spicco, tedeschi e americani, come Karl Heinz Willschrei e Steve Brown. È una serie piacevole, adatta a Hallmark, sulla quale riponiamo molte speranze. Un altro appuntamento importante sarà Hallmark Halloween, misteri esoterici veri o presunti, a partire dalle 23.00 con Sherlock Holmes: Il vampiro del Sussex e Seconda pelle. Tv Key: E veniamo a Steel...
grande serie che lanceremo il 18 ottobre in prima tv è Haven, che arriva in esclusiva su Sci Fi. È tratta dal romanzo di Stephen King The Colorado Kid e sarà in onda alle 21.00. Haven è una cittadina del Maine dove succedono cose strane e dove vivono persone dotate di speciali abilità che cercano di condurre una vita normale: l’agente dell’FBI Audrey Parker viene mandata a indagare su un omicidio misterioso che porterà alla luce importanti segreti. Nel cast ci sono Emily Rose, che abbiamo visto nell’ultima stagione di E.R., Lucas Bryant ed Eric Balfour, già visto in 24. Non poteva mancare una celebrazione di Halloween con la Zombie Night, domenica 31 ottobre: si inizia con La notte dei morti viventi, il famoso film del 1968 che consacrò il mito del regista George A. Romero; si prosegue con un documentario inedito dedicato proprio a quel leggendario film, per poi chiudere con L’alba dei morti viventi.
Luca Federico Cadura: Su Steel ci
sono parecchie prime visioni. Continua la nostra produzione Rookie Blue, da ottobre ogni sabato alle 21.00 con un episodio inedito. È una serie che sta andando molto bene negli Stati Uniti e anche in Italia ci puntiamo parecchio. Il 17 ottobre inizierà la terza stagione di Chuck, per la prima volta in Italia con un doppio episodio, ogni domenica alle 21.00. Un’altra L’operazione di street marketing realizzata da Studio Universal alla Mostra del cinema di Venezia.
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Tv Key: Potrebbe fare un bi-
lancio del 2010 per NBC Universal? Luca Federico Cadura: Il bilancio per NBC Universal è molto positivo. Tutti i nostri canali stanno andando molto bene, gli ascolti crescono e ne siamo molto contenti. È un bel momento. Anche la raccolta pubblicitaria sta procedendo molto bene: attualmente siamo già un buon 20% sopra gli obiettivi ambiziosi che ci eravamo prefissati, basandoci sui buoni risultati dell’anno scorso.
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PIOGGIA DI NOVITÀ PER I TRE CANALI DEL GRUPPO TURNER, MA ANCHE PER I SITI WEB E PER LA GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE DEI CONTENUTI DI TURNER ITALIA. CE NE PARLA LUCA MAGNANI, CHE HA APPENA ASSUNTO IL NUOVO INCARICO DI SENIOR MARKETING, FRANCHISE MANAGEMENT E NEW MEDIA DIRECTOR. DI
RICCARDO ROSSIELLO
GRUPPO TURNER: ECCO LE NUOVE STRATEGIE Sono tantissime le novità di Turner Italia, che anche durante l’estate ha riservato sorprese non solo agli spettatori dei suoi canali (Cartoon Network, Boomerang e Boing) ma anche ai navigatori dei siti web. In più c’è la nuova carica assunta da Luca magnani, ora diventato Senior marketing, franchise management e new media director, un ruolo cui spetta la gestione della comunicazione sugli show principali dei canali Turner per curarne la promozione a 360 gradi. Facciamoci spiegare mission e problematiche dallo stesso Luca Magnani, ormai una vecchia conoscenza di Tv Key. Tv Key: In cosa consiste il nuovo incarico? Luca Magnani: Si tratta di un’integrazione rispetto a quelli che
Luca Magnani, Senior marketing, franchise management e new media director di Turner Italia.
erano i miei precedenti ruoli in azienda. Mantengo la gestione di alcune aree tradizionali – marketing, relazioni pubbliche, interactive – che ora vengono affiancate da un’attività editoriale per la promozione dei contenuti on air. Quindi non solo comunicazione e promozione off air, al di fuori dei canali, ma anche sui canali stessi, con una supervisione della parte creativa e di presentation: le strategie di promozione dei nostri contenuti direttamente sui canali. In questa riorganizzazione si inserisce il nuovo ruolo di franchise management: una novità a livello sia aziendale sia internazionale, che fa parte di un programma di coordinamento più ampio tra tutti i territori, e in maniera particolare con Londra, che è il nostro ufficio centrale EMEA. Si tratta di un approccio filosofico, prima ancora che commerciale, alla gestione delle nostre property. A livello italiano, ma anche internazionale, in fatto di offerta tematica per bambini l’attività televisiva è quella più importante, ma è pur sempre componente di un meccanismo più ampio e più complesso. Tv Key: D’altronde il
ruolo di apripista vi calza a pennello… Luca Magnani: È vero. Il Gruppo Turner ha sempre avuto nel proprio dna la
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diversificazione dell’offerta su tutte le piattaforme disponibili, sia sotto il profilo tecnologico-distributivo sia sotto quello della fruizione dei contenuti televisivi. Siamo nati con la tv digitale – col satellite prima, col digitale terrestre poi – ma sin dagli esordi, quasi dieci anni fa, siamo apparsi anche sull’IPTV di Fastweb. E ancora, siamo stati tra i primi a lanciare dei canali on demand per bambini: Cartoon Network Kids e Cartoon Network Family. Siamo stati anche pionieri nella distribuzione di contenuti sulla mobile tv: i primi, in Italia, a chiudere un accordo mondiale tra le tv di Turner e H3G per fare di Cartoon Network il primo canale Turner sui telefonini. Era il 2004. Da pochissimo, infine, siamo anche sulla piattaforma smartphone e iPhone, dove abbiamo lanciato e commercializzato delle applicazioni legate alla serie Ben 10 come ‘Mouth-off’, una divertente modalità che permette di parlare come… alieni. Abbiamo fatto sperimentazione, cavalcato nuove tendenze. Tv Key: Torniamo al nuovo incarico… Luca Magnani: All’interno del franchise management si inserisce il business del licensing e merchandising, che è diventato ormai una parte fondamentale del ciclo di vita di una property. La mission è quella di individuare a livello nazionale e internazionale le property più importanti, prodotte dai nostri studios in America o in Europa, o acquisizioni di cui abbiamo
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tutti i diritti, e poi trattarle per sfruttarne al massimo le opportunità di visione, commerciali e di business. Tv Key: Quali sono le tempisti-
che? Luca Magnani: Un lancio nor-
malmente – da quando si inizia a lavorarci a quando si conclude – dura al massimo sei mesi. Nel franchise management l’arco temporale varia dai tre ai cinque anni. Ciò significa che bisogna elaborare delle strategie che permettano di capire quale può essere il potenziale di una prima serie del franchise, cosa si può portare sul licensing e sul merchandising, comprendere per tempo se è opportuno o necessario sviluppare serie successive. Sono decisioni che si portano dietro investimenti importanti, e soprattutto un ‘time to market’ abbastanza ampio, sia per le produzioni di serie che per il licensing. Tv Key: Lo dimostra la case hi-
story di ‘Ben 10’… Luca Magnani: In effetti il li-
censing di Ben 10 ha raggiunto in Europa un fatturato che ha superato persino quello negli Stati Uniti. Un grande risultato per noi, visto che il mercato principale di Turner resta quello americano. Ma è anche un esempio di come sia possibile rivitalizzare un personaggio attraverso la produzione di nuove serie. Siamo partiti nel 2006 con il personaggio da bambino; quindi è diventato teenager con Ben 10: Forza Aliena; e ora stiamo per lanciare Ben 10: Ultimate Alien.
Tv Key: Per questo tipo di operazioni, Turner Italia è in una posizione privilegiata… Luca Magnani: In effetti, siamo l’unico editore kids in Italia che può realizzare delle strategie sia su pay tv sia su free tv. Insieme a RTI gestiamo Boing, il primo canale per bambini in Italia e l’ottavo a livello nazionale, il che ci consente di elaborare strategie che hanno ripercussioni sulla parte commerciale per sfruttare al meglio le property. Il tutto con un’attività di coordinamento, sia locale sia internazionale, con le divisioni che si occupano di programming, licensing, commerciale, promozione on air e off air, internet e via discorrendo. Tv Key: Ci sono novità che ri-
guardano il sito web? Luca Magnani: Anche in questo
caso si tratta di una naturale evoluzione condita da un po’ di sperimentazione. Il processo è partito nel settembre dell’anno scorso con il passaggio dell’offerta di Cartoon Network a livello EMEA sul web 2.0. Ab-
biamo cambiato la piattaforma tecnologica, trasformando il sito in qualcosa di completamente dinamico su base comportamentale. Più è complicato il software che c’è dietro, più risulta facile la fruizione per i bambini che stanno dall’altra parte dello schermo. Basandosi su una library molto ricca – ci sono oltre cento giochi online – il sito è in grado di proporre ai bambini contenuti relativi agli show ai quali si sono dimostrati più interessati durante la navigazione o alla tipologia preferita di contenuti. Un plus che in un anno ci ha permesso di aumentare il traffico del 220%. Tv Key: A parte il cambio di piattaforma, che peso hanno avuto nella crescita le attività editoriali? Luca Magnani: Sicuramente di rilievo. Penso per esempio al ‘My Game’ (Game Creator) di Ben 10: Forza Aliena, un supergioco online che permette ai bambini di costruire e testare un proprio game completamente personalizzato e, oltre a giocarci, di metterlo a disposizione di tutti gli utenti del sito. In area EMEA sono state raggiunte 138 milioni di giocate, di cui 12 milioni solo in Italia. Oppure penso a ‘My Alien’, con cui i bambini possono creare il proprio extraterrestre: siamo già arrivati a sette milioni di alieni! Tv Key: Un’altra novità importante sul web è il nuovo sito di Boomerang… Luca Magnani: Certo, anche perché parliamo di un target leggermente più giovane – dai 3 ai
6 anni – rispetto a quello di Cartoon Network, e quindi con esigenze diverse dal punto di vista sia televisivo sia web. Boomerangtv.it, così come i domini europei, offre una serie di giochi da fare da soli oppure insieme ai genitori. Il sito è completato poi dal blog ‘Dimmimamma’, di cui abbiamo già ampiamente raccontato nella passata intervista, che è invece rivolto alle mamme e in cui suggeriamo argomenti di discussione all’interno di diverse aree tematiche, chiedendo poi un feedback. Tv Key: Veniamo infine alle novità dei palinsesti. Luca Magnani: Il ‘back to school’ sarà particolarmente ricco. Tra settembre e ottobre Boomerang rafforzerà molto l’offerta rivolta a un pubblico pre-scolare, anche se continuerà a rivolgersi ai bambini più piccoli e a tutta la famiglia. All’offerta di grandi classici dell’animazione, come i nuovi episodi de La pantera rosa, si affiancheranno molte novità: Gli orsetti del cuore, la comedy Capitan Clark e In the Night Garden, una produzione BBC realizzata dagli stessi autori della serie Teletubbies che vanta già un record: quello di show televisivo per bambini più costoso della storia (12 o 14 milioni di sterline). Il titolo italiano è ancora da confermare. La serie, infatti, verrà lanciata in ottobre. Cartoon Network punterà
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soprattutto sull’action. A settembre avremo Beyblade, i nuovi episodi di Shin Chan e soprattutto gli episodi inediti di Ben 10: Forza Aliena, che andranno nel blocco serale del venerdì denominato ‘Big Bang’. Un evento importante sarà il ‘10.10.10’: domenica 10 ottobre 2010 sarà infatti la giornata di Ben 10. Tra i tanti episodi inediti, anche la battaglia finale di Forza Aliena, con gli ultimi due episodi della serie. Boing, infine, resta fedele alla sua mission di canale generalista per bambini (4-14 anni). Manderemo in onda la seconda stagione di Teen Angels (la prima serie è stata uno dei grandi successi di Cartoon Network e, nello scorso maggio, di Boing stessa). Buoni riscontri li sta dando anche il sito di Teen Angels (15mila contatti per il concerto online), che rientra a pieno titolo nella nostra strategia di franchising. Non parliamo di Flor, che ha numeri ancora superiori. Su Boing sbarcherà anche la prima stagione di Ben 10: Forza Aliena, che segue la prima serie di Ben 10. Quindi avremo Mister Bean - Il live action. Un nuovo format, una produzione italiana per Turner, sarà infine Let’s Goal! Football Test, game show dedicato al calcio che avrà come tutor il giocatore Clarence Seedorf, qui affiancato dal giornalista sportivo di SKY Marco Cattaneo.
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A sinistra, ‘Ben 10: Forza Aliena’, la star di Cartoon Network. Sotto, il sito web di Boomerang. In basso, il cast della serie argentina ‘Teen Angels’, in onda su Boing.
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SI PUÒ ESSERE VINCENTI ALLO STESSO TEMPO IN TELEVISIONE, SUL WEB E IN EDICOLA? LA RISPOSTA È AFFERMATIVA SE SI IMMAGINANO TUTTI QUESTI MERCATI COME DEI VASI COMUNICANTI. DI
RICCARDO ROSSIELLO
GRUPPO SITCOM: IMPEGNATI SU PIÙ FRONTI Prima ancora della programmazione dei canali, dell’organizzazione dei palinsesti e della distribuzione di volti e prodotti nelle diverse fasce orarie, risulta essenziale definire il legante, la strategia che unisce tutte queste com-
tendo una crescita superiore alla media. Merito dei nuovi mezzi di comunicazione messi al servizio del mercato e della concessionaria, dell’impegno del gruppo su nuovi fronti, e soprattutto del ‘coraggio di osare’.
ponenti fino a farle diventare una proposta riconoscibile e a volte ad-
Tv Key: Su quali fronti è impe-
dirittura unica. Per questo moti-
gnata DAD?
vo abbiamo scelto di incontrare – quale portavoce del Gruppo Sitcom – Mario Bianchi, Vicepresidente di DAD (Digital ADvertising), la concessionaria di pubblicità del gruppo. Con lui abbiamo parlato dell’espansione editoriale verso diverse piattaforme; dell’attività di DAD, che ha trovato significato nella stessa tematicità dell’offerta Sitcom; dell’andamento di un mercato che recupera finalmente qualcosa rispetto all’anno scorso, e che ha dato un vantaggio in più al Gruppo Sitcom, permet-
Mario Bianchi: DAD è la concessionaria di pubblicità del Gruppo Sitcom. Ha il compito prioritario di trattare tutti i mezzi di comunicazione targati Sitcom, ma è anche sul mercato per gestire mezzi di editori terzi. In particolare si occupa dei quattro canali televisivi di Sitcom (Alice, Leonardo, Marcopolo e Nuvolari) e dei due canali di Chello Zone (Fantasy e JimJam). Sono canali uniti dalla peculiarità di essere altamente tematici: quelli Sitcom si occupano di cucina e alimentazione, del mondo
Mario Bianchi, Vicepresidente di DAD (Digital Advertising), la concessionaria di pubblicità del Gruppo Sitcom.
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della casa in senso lato, di viaggi e turismo e di motori, mentre quelli di Chello Zone sono rivolti rispettivamente a un pubblico di giovani e adulti che prediligono film d’azione, fantascienza, avventura e thriller adrenalinici, e ai bambini in età prescolare, con la finalità di fare formazione divertendo. Da un anno e mezzo Sitcom è anche editore nel campo della carta stampata ed è in edicola con tre mensili: Alice Cucina, Leonardo - Casa & Stili e Marcopolo - Diari di viaggio. Solo Nuvolari non ha l’area stampa. Si tratta di un meccanismo che è fortemente unito ai siti web, dedicati a spazi firmati, che fanno sistema con ciascuna di queste aree tematiche. Tv Key: L’ultima novità è Sitcom
Club…
forte tematicità dei nostri canali, inoltre, anche i numeri di nicchia sono fortemente apprezzati. Tv Key: Com’è organizzata
DAD? Mario Bianchi: La scelta di gestire
la raccolta pubblicitaria in proprio è stata senza dubbio importante. Oggi DAD è presente sul territorio in modo da coprirlo in maniera capillare. Abbiamo gli uffici a Milano, e poi una serie di aree di vendita: Milano, Padova per il triveneto, Torino per Piemonte e Liguria, Bologna per il centro Italia, e Roma per il centro-sud. I canali tematici richiedono una cura particolare. Non basta vendere genericamente un target per fare GRP’s, occorre disporre di una struttura dedicata.
Mario Bianchi: Sitcom Club è
un’iniziativa editoriale che porta i quattro canali Sitcom e due offerte on demand sulla piattaforma IPTV di Telecom Italia. L’operazione non è stata gestita da DAD ma riguarda anche noi per i contatti che si andranno a creare. È comunque l’ennesima riprova che stiamo parlando di un editore fortemente innovativo, che ha pienamente compreso come un produttore di contenuti (il Gruppo Sitcom è il primo produttore indipendente di contenuti televisivi in Italia) debba cercare di collocare i propri prodotti su tutte le piattaforme che la tecnologia e l’evoluzione mettono a disposizione, dal satellite all’IPTV e, un domani, dal digitale terrestre al mobile. Credo che sia l’ambizione di tutti i produttori televisivi. Grazie alla
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Tv Key: Qual è la vostra propo-
sta? Mario Bianchi: Ci muoviamo sostanzialmente su due binari. Uno è quello dei clienti affini per tematicità ai nostri canali, cui proponiamo degli account di settore: la cucina, l’arredamento, i viaggi, i motori. L’altro è la vendita di contatti a chi compra GRP’s, dando il nostro contributo di completamento delle campagne con canali qualitativamente interessanti sui vari target (responsabili di acquisto, donne, uomini ecc.). Questo ha fatto sì che i grandi clienti utilizzino i canali Sitcom, mentre le aziende con un’offerta tematica vicina ai nostri contenuti li utilizzino specificatamente anche a prescindere dal fatto che dispongano di una campagna televisiva o meno.
gnificativa da prendere come esempio? Mario Bianchi: Con Henkel, che doveva presentare un nuovo detersivo, Vernel Cristalli, abbiamo partecipato all’inaugurazione di un temporary shop a Milano. Il prodotto non aveva una tematicità coerente con la nostra attività, ma Henkel aveva comunque bisogno di animare il temporary shop per favorire il traffico. Così abbiamo realizzato dei nostri format da collocare all’interno del negozio. I nostri cuochi – come il giovane conduttore di Mattia: Detto fatto!, che propone sempre forme di cucina molto veloci e pensate per i giovani – sono stati collocati nell’evento. Inutile aggiungere che sono state proprio le partecipazioni di Alice a far registrare i picchi di maggior frequentazione. Si è trattato di una formula di compartecipazione innovativa e interessante. Si può essere disponibili e attivi, dimostrando al tempo stesso coerenza con la propria mission.
Quando il cliente è tematico, possiamo essere un partner sia di complemento sia unico. Tv Key: Possiamo fare qualche ci-
fra? Come vi muoverete in prospettiva? Mario Bianchi: Il percorso virtuoso che ci ha portato dalla televisione alla stampa e al web ci ha permesso di aumentare gradualmente il fatturato pubblicitario, fino ad arrivare all’importante crescita di questo primo semestre 2010, che ha fatto segnare un +40% circa rispetto all’anno scorso. Il nostro lavoro futuro, in sintonia con l’editore, sarà quindi improntato in massima parte sull’affinamento delle nostre capacità di stare su questi due binari: la proposta di contatti/ GRP’s e quella di canali tematici affini al settore merceologico del cliente. In prospettiva si lavorerà sulle piattaforme, sulle offerte e sulla crescita dei mezzi da offrire. La dimostrazione che il sistema funziona e fa economia di scala è Alice, il nostro canale televisivo di maggior successo ma anche la testata cartacea più comprata e il sito web che fa registrare i numeri più alti. Ciò è accaduto perché, col passaparola, si è creata una community di persone interessate alla cucina, certo, ma anche allo stile di composizione di Alice, che gioca molto sui suoi personaggi, ognuno con le sue specifiche competenze e caratteristiche.
In alto, Giulia Marrone (che conduce ‘Primo piano’ su Nuvolari) e Lorenzo Ciompi (‘Le case di Lorenzo’ su Leonardo). Al centro, Folco Quilici e Massimo Bulla (‘In luoghi e tempi lontani’ su Marcopolo). Sotto, il numero di agosto del mensile ‘Alice Cucina’.
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Tv Key: In definitiva, il vostro è un pubblico molto ricettivo, che vede la tv, legge i giornali e naviga in internet. Ve lo invidieranno in molti… Mario Bianchi: I nostri telespettatori, i lettori e i navigatori web spesso sono le stesse persone. Non in modo esclusivo, ma la sovrapposizione è forte. Ciò significa che proporsi su più piattaforme funziona. Scegliere anche la stampa tradizionale, in particolare, è stata una mossa molto coraggiosa ma vincente. L’idea è stata quella di creare dei periodici non fini a sé stessi, ma finalizzati a completare un sistema. Nel campo dell’arredamento, per esempio, il mensile ci ha permesso di ampliare l’utenza e di trasferirla dalla stampa alla televisione, vincendo quelle resistenze che vogliono questo particolare settore più in sintonia col mezzo stampa e meno abituato a quello televisivo. L’importante è avere sempre il coraggio di osare.
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Tv Key: C’è una case history si-
MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA
CONFLITTO DI INTERESSI A VENEZIA 67? QUENTIN TARANTINO, PRESIDENTE DI GIURIA, PREMIA TRA LE POLEMICHE LA SUA EX PER SOMEWHERE, GIRATO ANCHE IN ITALIA. DUE PREMI ANCHE PER BALADA TRISTE DE
TROMPETA, DEL VISIONARIO SPAGNOLO ALEX DE LA IGLESIA. L’ITALIA? A BOCCA ASCIUTTA. DI RICCARDO ROSSIELLO
A SOFIA COPPOLA IL LEONE DI TARANTINO ‘Tutto intorno a te’, recita il claim di una nota pubblicità. ‘Tutto intorno a lui’ potrebbe essere invece il tema ideale per riassumere l’ultima Mostra del cinema di Venezia. ‘Lui’ è ovviamente
Quentin Tarantino, il cineasta che come nessun altro ha saputo coniugare cinema d’autore e cultura pop, il regista di Pulp Fiction, Kill Bill e Bastardi senza gloria, che è stato scelto dal Direttore Marco Müller come Presidente della giuria con quella che si può definire una mossa abile e ad effetto. Intorno alla presidenza di Tarantino è stata costruita una Mostra che sembra fatta su misura per i suoi gusti da cinefilo e anche per i suoi affetti. Tanto che si è
parlato spesso di un possibile ‘conflitto di interessi’, soprattutto all’annuncio del palmares. A vincere il Leone d’Oro per il miglior film è stata infatti la sua ex fidanzata, Sofia Coppola (figlia del grande Francis Ford Coppola) per Somewhere, suscitando qualche non troppo velata polemica. “È un film che spicca sugli altri per la qualità, per gli aspetti tecnici come la fotografia, per le interpretazioni fantastiche”, ha spiegato Tarantino per motivare la sua scelta. “Noi siamo rimasti incantati già alla prima proiezione, poi il giudizio è maturato nel corso dei giorni, ci siamo tornati su più di una volta. Un giurato mi ha detto: ‘È un fantastico film del cavolo’. La scena del protagonista, Stephen Dorff, nei panni di un attore che va al In alto, Quentin Tarantino, presidente della giuria e protagonista assoluto alla 67a Mostra del cinema di Venezia. A sinistra, Sofia Coppola, vincitrice del Leone d’Oro per ‘Somewhere’. Sotto, una scena del film con Stephen Dorff ed Elle Fanning.
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trucco e si fa un calco di gesso per invecchiare è l’immagine più bella che mi porto da Venezia”. Si dice spesso che un regista faccia in fondo sempre lo stesso film. E forse è così anche per Sofia Coppola, che con gran classe e tatto ha costruito la propria carriera sul racconto della solitudine e dell’alienazione, di cui ogni suo lavoro è una va-
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riazione sul tema. Anche quando si era trattato di raccontare la Versailles del Settecento in Marie Antoinette, in fondo la Coppola parlava di sé stessa. In Somewhere è raccontato anche un episodio della sua infanzia, quando Sofia aveva accompagnato il padre a una serata dei nostri Telegatti. “Non capivamo nulla di quello che dicevano sul palco. Sul filo dei ricordi, volevo darne una rappresentazione il più possibile veritiera”, ha spiegato la regista, che ha girato quella scena proprio a Milano, coinvolgendo Simona Ventura, Nino Frassica, Valeria Marini e Maurizio Nichetti. È uno sguardo un po’ beffardo non tanto verso la nostra tv, quanto verso tutte quelle premiazioni (forse anche l’Oscar?) in fondo un po’ vuote. In realtà Somewhere sembra ripetere lo schema del film simbolo della Coppola, quel Lost in Translation ambientato
Una scena di ‘Road to Nowhere’ di Monte Hellman, con Shannyn Sossamon. Il regista americano ha vinto un premio speciale per l’insieme della sua opera.
tutto in un hotel di Tokyo: il suo nuovo lavoro vive soprattutto nel leggendario Chateau Marmont di Los Angeles, l’albergo dove morì di overdose John Belushi. Qui risiede un attore hollywoosiano di chiara fama, Johnny Marco (Stephen Dorff), profondamente svuotato dentro nonostante una carriera che va a gonfie vele. L’incontro con la figlia adolescente (Elle Fanning), come si può ben immaginare, gli cambia la vita. “Sono attratta dai momenti di transizione delle persone, volevo esplorare il mondo dello showbiz nella Los Angeles del nostro tempo”, ha dichiarato Sofia Coppola. Il suo lungometraggio sembra ispirato a Paper Moon o al Toby Dammit di Fellini, ma lei afferma di aver pensato ad American Gigolo, “un film simbolo su Los Angeles”. Secondo gli addetti ai lavori, Somewhere forse non era il miglior film del festival e probabilmente nemmeno il miglior film della Coppola, ma il Leone d’Oro può essere letto anche come il riconoscimento a un percorso arrivato già a quattro film, a una poetica precisa e coerente che si snoda attraverso ogni opera. Ma il conflitto di interessi e le premiazioni ‘tarantinate’ non si esauriscono qui. Come non leggere in questo senso infatti il premio speciale per l’insieme dell’opera (cioè l’intera car-
‘Balada triste de trompeta’, diretto dallo spagnolo Alex de la Iglesia, ha portato a casa il Leone d’Argento per la miglior regia e il premio per la sceneggiatura.
riera) a Monte Hellman, colui che lo scoprì e gli produsse Le iene? Road to Nowhere, il film con cui Hellman è tornato dietro la macchina da presa, racconta l’ossessione di un regista per portare al cinema una storia vera che si rivelerà una trappola. È uno di quei film metacinematografici, dall’aria un po’ retrò, di cui forse non si sen-
dove due pagliacci orrendamente sfigurati si sfidano per l’amore di un’acrobata. “Oggi non si inventa più nulla: al cinema andrebbe premiato il miglior barman, chi prepara i cocktail, il trucco è mescolare bene gli ingredienti”, ha dichiarato il regista spagnolo ritirando il premio, parole che sembrano riferirsi anche al ci-
nema di Tarantino, cocktail di generi per eccellenza. Un altro film che ha fatto il bis di premi è stato il polacco Essential Killing di Jerzy Skolimowski, che racconta la storia di un talebano trasferito dagli americani dall’Afghanistan in un paese amico per essere interrogato, che però riesce a fuggire. Il lungometraggio ha vinto il Premio Speciale della Giuria e la Coppa Volpi per il miglior attore, assegnato a Vincent Gallo (quella per la miglior attrice è andata alla greca Ariane Labed per Attenberg). Proprio l’interprete stralunato è stato suo malgrado uno dei protagonisti della Mostra di Venezia: sbarcato al Lido coperto da un passamontagna per non farsi fotografare, Gallo ha disertato tutti gli incontri, dalle conferenze stampa alla premiazione. Una sua foto al Lido veniva comprata a peso d’oro, ma nessuno è riuscito a individuarlo, anche se di tanto in tanto qualcuno diceva di averlo visto, da solo e rivolto verso il muro, mentre mangiava in qualche osteria di quart’ordine. Forse non tutti sanno che Vincent Gallo era presente al Lido anche come regista: il suo Promises Written in the Water, film in cui fa praticamente di tutto (è regista, sceneggiatore, attore, produttore, montatore e autore delle musiche), è costituito da dieci inquadrature fisse in bianco e nero ed era il più serio candidato al Cuscino d’Oro, l’ironico premio pensato da quelli di Caterpillar, la geniale trasmissione di Radio2, per il film più noioso. Non avrà voluto farsi notare, Gallo, ma è avvenuto proprio il contrario.
ALTRI ‘TARANTINATI’: DA WOO A RODRIGUEZ
Vincent Gallo ha ricevuto la Coppa Volpi come miglior attore grazie alla sua interpretazione in ‘Essential Killing’ del regista polacco Jerzy Skolimowski.
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Il segno di Tarantino, invece, era presente ovunque. Anche il Leone d’Oro alla carriera sembra stato pensato apposta per un’edizione nel nome di Quentin. È stato infatti assegnato a John Woo, regista cinese di 64
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MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA
tiva il bisogno. Ed è figlio dei gusti tarantiniani anche il premio a Balada triste de trompeta di Alex de la Iglesia, spagnolo visionario che arriva dall’horror. Il suo film, che uscirà nelle sale a febbraio distribuito da Mikado, porta a casa il Leone d’Argento per la migliore regia e l’Osella per la migliore sceneggiatura. De la Iglesia fa un’operazione simile a quella del suo connazionale Guillermo Del Toro ne Il labirinto del Fauno: per parlare dei drammi del franchismo, costruisce una vicenda carica di fantasia ambienta in un circo
MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA anni che ha influenzato tutta la nuova generazione di autori americani, da Tarantino a Robert Rodriguez passando per i fratelli Wachowski. Woo (che ha portato in regalo a Venezia il suo nuovo Reign of Assassins) è il maestro per eccellenza del cinema d’azione e del gangster movie di Hong Kong (i suoi genitori fuggirono lì negli anni ’50 dalla Cina di Mao). “Eravamo poverissimi”, ha raccontato. “Non potendo pagare il biglietto, entravo nei cinema di straforo. Quando mi beccavano, mi picchiavano e mi scaraventavano fuori. Ma non mollavo: con il naso sanguinante cercavo una fessura e sbirciavo da lì il film. Qualche anno dopo l’occhio l’avrei messo sul mirino della macchina da presa”. Un’infanzia che sembra un film, e una carriera che negli anni ’90 è proseguita a Hollywood, con titoli come Face/Off e Mission Impossible 2. Lui, che gira le scene d’azione come fossero coreografie di una danza, ha detto la sua anche sul 3D. “Io non lo userò mai: per me il cinema è pellicola. Il 3D è un’invenzione fantastica, ma a me sa tanto di videogioco”. Tutto il programma della Mostra, comunque, era un omaggio al cinema che ama Tarantino. Dal ricordo di Bruce Lee nel settantesimo anniversario della nascita, al sequel non uffi-
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Da un finto trailer in ‘Grindhouse’ a un lungometraggio vero e proprio: è il ‘Machete’ di Robert Rodriguez, interpretato da Danny Trejo. Nel cast, anche Robert De Niro e Jessica Alba.
ciale di Dalla Cina con furore, Legend of the Fist di Andrew Lau, fino a Machete, evento della sezione ‘Mezzanotte’, diretto dal sodale di Quentin, Robert Rodriguez. È un film che nasce da un finto trailer inserito in Grindhouse, l’opera a quattro mani di Tarantino e Rodriguez (da noi sdoppiata in due pellicole: A prova di morte e Planet Terror), che ha entusiasmato gli spettatori a tal punto da spingerli a chiedere a gran voce, tramite la rete, a Rodriguez di farne un vero lungometraggio (con un cast d’eccezione, da Robert De Niro a Jessica Alba). In molti credevano poi che Tarantino avrebbe premiato un altro dei suoi autori preferiti, quel Takashi Miike per il quale il regista americano fece un cameo tre anni fa (in Sukiyaki Western Django). Il suo film, 13 Assassins, remake di un classico di cappa e spada degli anni ’60, è piaciuto a Quentin, ma i premi a disposizione erano finiti. Stessa cosa per Tsui Hark, maestro dei film di arti marziali che a Venezia ha presentato il suo Detective Dee and the Mistery of Phantom Flame, storia di un serial killer che nel nono secolo va in giro ad ammazzare i dignitari della dinastia Tang.
NON PREMIATI MA AMATI Già, perché non è possibile premiare tutti. E così sono rimasti a bocca asciutta alcuni dei titoli che più avevano ottenuto l’apprezzamento della critica, quasi all’unanimità. Ma forse erano troppo lontani dallo stile amato da Tarantino. Se pochi addetti ai lavori, alla vigilia delle premiazioni, pronosticavano il Leone d’Oro a Sofia Coppola, in molti erano pensavano che in lizza per la vittoria ci fossero altri due titoli. Post mortem di Pablo Larraín arriva dal Cile
e racconta i drammi del golpe che rovesciò il governo di Salvador Allende, morto a Santiago l’11 settembre 1973. La sequenza dell’autopsia sul suo cadavere è la scena simbolo del film. Il golpe cileno viene visto attraverso gli occhi del funzionario di un obitorio, incaricato di battere a macchina i referti del medico. Lui annota ogni cosa, ma sembra non vedere cosa accade all’esterno, preso com’è a pensare all’amore per una ballerina, sua vicina di casa. È una chiara metafora di chi chiude gli occhi davanti alla realtà, una storia immaginaria ma reale nei dettagli. “La scena dell’autopsia di Allende è la copia esatta di quello che avvenne realmente”, racconta il regista. “L’abbiamo girata nelle stesse mura dell’obitorio, sullo stesso tavolo, con gli stessi strumenti”. L’altro film che ha impressionato la critica, altrettanto crudo e crudele, arriva dalla Cina, altra terra che nel secolo appena trascorso è stata teatro di orrori. The Ditch (Il fosso) di Wang Bing è un film-choc ambientato nel 1960 a Gaotai, nel Deserto dei Gobi, nel nord-ovest del paese: è li che chi non la pensava come il partito veniva confinato ai lavori forzati, a scavare fossi senza un motivo.
‘Post mortem’ del cileno Pablo Larraín avrebbe meritato, secondo molti critici, di vincere il Leone d’Oro. Il film mescola le tragedie della storia (il golpe contro Salvador Allende) con quelle personali.
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La pellicola cinese ‘The Ditch’ di Wang Bing, il film a sorpresa della Mostra, racconta la dura vita in un campo di rieducazione maoista nel Deserto dei Gobi alla fine degli anni cinquanta.
Fossi che spesso finivano per diventare la sua tomba, visto che – tra il freddo e il cibo ridotto ai minimi livelli – molti di coloro che dormivano nei tunnel sotterranei rischiavano di non svegliarsi più. “Ci ho messo sei anni a girarlo”, ha raccontato il regista, che ha usato il suo tipico stile documentaristico. “Prima per raccogliere le testimonianze dei sopravvissuti ai campi, spesso reticenti per paura, poi per le riprese vere e proprie. Non avendo autorizzazioni di sorta, abbiamo dovuto fare tutto clandestinamente”. Non ha invece trovato tutti d’accordo, ma è stato a lungo in predicato per un premio, Venere nera di Abdellatif Kechiche, il regista che qualche anno fa aveva sfiorato il Leone d’Oro con Cous Cous. Il suo lavoro era lo scandalo annunciato del concorso: racconta infatti la storia vera di Saartjie, una donna sudafricana che agli inizi dell’Ottocento veniva esibita a Londra e Parigi come fenomeno da baraccone in eventi circensi, dato che aveva glutei enormi e organi genitali femminili fuori dal comune. Siamo insomma dalle parti di Elephant Man. Kechiche non risparmia nulla in un film di due ore e quaranta, faticoso, ripetitivo, con lunghissime scene in cui la macchina da presa rimane addosso al corpo della donna.
Ma non risparmia nulla nemmeno all’attuale governo francese, visto che vede il film come una metafora dell’oggi. “Non è un film sul passato, è molto contemporaneo, parla dell’attuale deriva xenofoba della politica francese che si riversa sia nelle espressioni gergali di tutti i giorni, dove si esprime disprezzo per chi è diverso da noi, sia in azioni precise”, ha dichiarato senza peli sulla lingua Kechiche, il cui film sarà distribuito in Italia da Lucky Red. E a proposito di film scandalo, un altro choc annunciato ri-
come cigno bianco, meno come cigno nero. A farle scoprire il suo lato oscuro è Lily (la Kunis, che ha vinto il Premio Mastroianni come attrice emergente, nonostante sia sulla scena da un bel po’), collega e rivale. “Il bianco è chi vuole apparire come gli altri la vorrebbero. Il nero è colei che, anzitutto, vuol piacere a sé stessa. In questo senso mi sento molto black”, ha dichiarato la Portman, viso da eterna bambina, come ce la ricordiamo dai suoi esordi in Leon di Luc Besson, che da cigno bianco si sta trasformando in cigno nero attraverso ruoli sempre più impegnativi e difficili. È stata la star perfetta per aprire un festival noir come questo targato Tarantino.
ITALIANI, ZERO TITULI Così direbbe Josè Mourinho, ex allenatore dell’Inter, se gli chiedessero un parere sul cinema italiano. Facendo i conti, è da ben dodici anni (dal 1998, quando Gianni Amelio vinse con Così ridevano) che l’Italia non porta a casa un Leone d’Oro. E quest’anno è andata anche peggio degli anni scorsi, dove avevamo rimediato almeno qualche premio di consolazione per i nostri attori. Del resto non c’è da stupirsi: Venezia, per i distributori italiani, è soprattutto una vetrina dorata per promuovere con una cassa di risonanza più ampia i titoli in listino in modo che incassino di più. E per questo si scelgono dei prodotti sicuri, di buona qualità, ma senza rischi e senza il colpo di genio. In questo senso, dopo Nuovomondo che quattro anni fa sfiorò il colpaccio, i film italiani che si sono avvicinati al capolavoro sono forse solo due, Gomorra di Garrone e Il divo di Sorrentino, e sono andati entrambi a Cannes. A Venezia avrebbero vinto a mani basse, ma hanno preferito la massima Natalie Portman è la star di ‘Black Swan’ di Darren Aronofsky, film di apertura di questa edizione del festival.
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guardava proprio il film d’apertura, Black Swan di quel Darren Aronofsky che due anni fa aveva sbancato il Lido vincendo il Leone d’Oro con The Wrestler. Lo scandalo sarebbe dovuto essere il bacio saffico tra Natalie Portman e Mila Kunis, che nel film sono due ballerine rivali che si contendono la scena mentre la loro compagnia sta mettendo in scena Il lago dei cigni. Il bacio e le altre effusioni ci sono stati, ma si è subito capito che era tutto un sogno della protagonista. Nel film, che ha convinto a metà la critica, sono presenti tutti i tratti della poetica di Aronosfky: l’ossessione, le ferite, la decadenza, il corpo umano come esasperata espressione dell’anima. “Danza classica e wrestling quasi si somigliano”, ha dichiarato il regista riferendosi al suo film precedente. “Entrambi richiedono ai loro seguaci dedizione assoluta e un esasperato uso del corpo. Credo di aver fatto due film in parallelo, l’uno è il doppio dell’altro”. E proprio il tema del doppio è al centro del film: cigno bianco e cigno nero, Nina e Lily. Nina (la Portman) è una ballerina che vuole diventare etoile: si trova a suo agio
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competizione a livello internazionale: è come se, potendo scegliere, avessero deciso di giocare in Champions League invece che nel campionato italiano. Venezia infatti rischia di diventare un festival troppo nazionale: i film italiani in concorso e nelle altre sezioni erano tantissimi, davvero troppi (ben 41 titoli). E lo scorso anno è stata anche inaugurata la sezione ‘Controcampo Italiano’, riservata interamente a titoli di casa nostra, forse per toglierne qualcuno al Festival di Roma. Detto questo, i film italiani non erano poi così male, anzi. Ma il nostro cinema non riesce a uscire dai nostri confini. Al momento in cui scriviamo, un solo film italiano sui quattro in concorso è stato richiesto all’estero, in Francia: è La pecora nera di Ascanio Celestini (tra i fuori concorso, Gorbaciof di Stefano Incerti è stato venduto anche in Australia). Celestini, grande narratore e affabulatore (viene dal mondo dei contadini e dei racconti tramandati in maniera orale), porta al cinema un suo bellissimo spettacolo teatrale sui manicomi, costruendolo come un film vero e proprio e non come teatro filmato. “Ho fatto un’analisi sulla banale normalità del manicomio, sulla solitudine. Si è matti perché si è soli e senza speranza”, ha raccontato. “In manicomio vengono tolti i diritti come individuo, tolta l’identità, è terrificante. Però è anche una liberazione: dalla consapevolezza e dalla responsabilità. I manicomi esistono ancora, sono gli ospedali
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Abdellatif Kechiche torna a Venezia con ‘Venus noire’, scandalo annunciato del concorso, un film dalle parti di ‘Elephant man’.
psichiatrici giudiziari e certe cliniche”. Il film italiano più amato dai critici è stato forse La passione di Carlo Mazzacurati. È un lungometraggio che nasce da uno spunto autobiografico: il regista, per paura di non ricevere il permesso di restaurare una sua casa di campagna, aveva accettato di dirigere una rappresentazione sacra. Qui il protagonista della storia è Silvio Orlando, nei panni di un regista che non riesce a creare niente da cinque anni. Quando una perdita nei tubi nella sua casa danneggia un affresco nella chiesetta adiacente, il sindaco gli propone di sdebitarsi curando la regia della processione del Venerdì Santo con una compagnia di attori improvvisati. Tra questi c’è Corrado Guzzanti, metereologo televisivo che per una sera diventa Gesù Cristo: le sue scene sono travolgenti, mentre la battuta
migliore, sull’ingratitudine dell’Italia che bandì Dante e Garibaldi, è “anche Baggio fu costretto a giocare in esilio due anni nel Brescia”. A proposito di Italia, in concorso c’era anche Noi credevamo, monumentale opera di Mario Martone (tre ore e mezza di durata) sul Risorgimento, accolta da applausi e piaciuta a tutti. L’Unità d’Italia è un tema importante di questi tempi: Martone parla infatti del passato per legarlo al presente. Grande cast (Toni Servillo nei panni di Mazzini, e poi Luigi Lo Cascio, Luca Zingaretti e Luca Barbareschi) e grande preparazione (sette anni) per un film che è “una bella rilettura della storia, ma per chi non conosce il nostro Risorgimento è difficile, non raggiunge una dimensione universale”, come ha dichiarato Gabriele Salvatores, membro della giuria, spiegando perché la pellicola non fosse stata premiata.
Ascanio Celestini con ‘La pecora nera’ (a sinistra, Maya Sansa e lo stesso Celestini) e Carlo Mazzacurati con ‘La passione’ (a destra, Corrado Guzzanti) sono due dei quattro registi italiani presenti in concorso alla rassegna.
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“La solitudine dei numeri primi ha confuso le idee alla giuria, che faceva fatica a riconoscere i personaggi”, ha detto invece Salvatores a proposito del film di Saverio Costanzo, tratto dal best seller di Paolo Giordano. Il suo lavoro è stato definito un po’ freddo, costruito, poco immediato. Ma Costanzo, raccontando la storia di un ragazzo e una ragazza segnati da traumi infantili e dalla solitudine, ha spiazzato gli spettatori, tradendo un po’ il libro e facendone un’opera molto personale. “Questo è un horror sentimentale”, ha dichiarato, “con una certa ironia perché c’è molta sofferenza e non volevo creare ricatti sul dolore. Il cinema non deve essere mai consolatorio”. E gli sprazzi horror si ritrovano anche nella musica e nella luce di un film molto raffinato e ricercato a livello di forma. “Il modo di raccontare l’Italia dei registi che ci hanno preceduto era universale, c’erano invenzioni di stile e altre cose che la giuria ha cercato invano”, ha spiegato il giurato Salvatores. “Nessuno ha detto ‘Non ce ne frega niente dei film italiani’, il fatto è che c’era un divario con gli altri”. Un film italiano in effetti un premio l’ha vinto, ma nella sezione Controcampo Italiano, tutta dedicata al cinema nazionale: è Venti sigarette, pellicola con la quale Aureliano Amadei ha raccontato la strage di Nassiriya del 2003, da lui vissuta in prima persona (è l’unico civile sopravvissuto) quando si era recato lì come aiuto regista per girare un documentario. Una sto-
‘Noi credevamo’ di Mario Martone, con Toni Servillo, è un affresco sul Risorgimento e sull’Unità d’Italia. ‘La solitudine dei numeri primi’ di Saverio Costanzo, con Luca Marinelli e Alba Rohrwacher, è tratto dal best seller di Paolo Giordano. A destra, ‘Venti sigarette’ di Aureliano Amadei e ‘Vallanzasca – Gli angeli del male’ di Michele Placido.
ria raccontata senza retorica e senza politica, in modo crudo e addirittura con un po’ di ironia: indubbiamente una delle belle sorprese del festival. Poteva esserlo anche Vallanzasca - Gli angeli del male, film sulla storia del famoso bandito diretto da Michele Placido, che per evitare le polemiche (le proteste dei parenti delle vittime si sono fatte sentire) non è entrato in concorso. A Marco Müller, Direttore della Mostra, è stato chiesto se l’Italia avrebbe avuto qualche possibilità in più di vincere qualcosa se il film di Placido fosse stato in concorso. “Assolutamente sì”, è stata la sua risposta. Placido ha rinnovato la formula del suo Romanzo criminale: unire storia italiana e cinema di genere.
MÜLLER NON FA L’AMORE COI CRITICI A proposito di Marco Müller, ha fatto notizia una sua sfuriata contro i critici della carta stampata in un incontro con gestori dei siti internet e blogger. Il Direttore si è lamentato di
La prospettiva, insomma, è diversa. “Ormai siamo arrivati a una situazione incestuosa: non è possibile che a contribuire alla linea redazionale dell’Ansa Cinema sia una persona che prima lavorava al Festival di Roma, adesso è tornata a fare le
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Giornate degli Autori e da sempre vorrebbe diventare il Direttore di Venezia”, continua. “Sapete meglio di me quanti collaboratori dei quotidiani scrivono sulla rivista della Direttrice del Festival di Roma”. La polemica è servita, e il Festival di Roma è in arrivo, pronto a far concorrenza a una Mostra di Venezia dai prezzi altissimi (un tramezzino può costare 18 euro) e poco ospitale, con un cantiere aperto per il nuovo Palazzo del Cinema, il cui progetto è stato prima ridotto e ora è fermo. Ma su Tarantino, Müller ha vinto. Il carisma dell’autore de Le iene è riuscito anche a far cambiare le regole: d’ora in poi i film potranno accumulare più di un riconoscimento, esclusa l’opera che vince il Leone d’Oro. Ai giurati Tarantino ha chiesto di non leggere i giornali per non essere influenzati (ma Salvatores ha confessato di non averlo ascoltato). Dulcis in fundo, ancora un po’ di colore sulla star della mostra. Quentin ha bevuto soddisfatto il Kill Spritz, bevanda creata in suo onore dai baristi dell’Hotel Danieli, ed è stato visto mangiare un hamburger gigante, uno di quelli che piacerebbero ai suoi personaggi Vincent Vega e Mia Wallace di Pulp Fiction, alla Palazzina Grassi, locale trendy firmato Philippe Starck. Colto dai fotografi mentre beveva vodka al bar dell’Excelsior, li ha allontanati con la mano, dicendo “Vorrei continuare a girare liberamente, ma se non mi lasciate qualche attimo di tranquillità mi costringete a barricarmi in camera”. Ha annunciato che gli piacerebbe fare un film con i suoi amati Lino Banfi e Barbara Bouchet, star dei B-movie italiani degli anni ’70, in cui Banfi potrebbe essere un serial killer. L’ipotesi di vedere il Nonno Libero nazionale nei panni di un assassino ci mette un po’ i brividi, ma potrebbe anche funzionare. Tarantino può tutto: e tutto gira intorno a lui.
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come i giornali trattano la Mostra. “Se leggo i siti e i blog, vedo che l’interesse suscitato dai film di ‘Orizzonti’ (sezione collaterale al concorso, ndr) è quello che ci aspettavamo, mentre osservando la stampa quotidiana rimango sbalordito dal fatto che non ci si trovino neanche due righe”, ha tuonato. “A questo punto dovremmo fare la mostra solo nei momenti in cui i capiredazione sono addormentati, per evitare che con le loro scelte uccidano la sezione”. Già, ma le pagine di un quotidiano riservate al cinema sono al massimo due, e ogni giorno ci sono due-tre film in concorso da coprire a livello critico e di cronaca. L’editoria è in crisi e i quotidiani mandano meno inviati. I blogger scendono a Venezia in massa a proprie spese e coprono tutto, spesso senza ricavarci niente.
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LA SERIE TV CULT DI J.J. ABRAMS SI È CONCLUSA E TUTTI SONO ALLA RICERCA DEL SUO EREDE, CHE ANCORA NON SI TROVA. MA AL ROMA FICTION FEST SI SONO VISTI MOLTI PRODOTTI INTERESSANTI, QUASI TUTTI ARRIVATI DALL’AMERICA.
DI
RICCARDO ROSSIELLO
POLIZIESCHI, FAMIGLIE E REMAKE: LA VITA DOPO LOST E ora, che ne sarà di noi? Lost è terminato con una grande puntata finale, uno degli eventi clou del Roma Fiction Fest, la manifestazione andata in scena lo scorso luglio nella capitale tra il
Cinema Adriano e l’Auditorium della Conciliazione. E adesso è tutto un affannarsi a cercare la nuova serie che creerà fenomeni di assuefazione. L’erede di Lost non è ancora stato trovato, e forse non ci sarà per lungo tempo. In compenso la serie creata da J.J. Abrams, Carlton Cuse e Damon Lindelof è ancora ben salda nell’immaginario collettivo di pubblico e addetti ai lavori, che hanno visto (o rivisto) volentieri The End, la puntata finale del serial, e hanno accolto con affetto Naveen Andrews, l’attore inglese di origine indiana che interpreta il personaggio di Sayid Jarrah, reduce iracheno e
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naufrago del volo Oceanic. “Il finale di Lost? Non l’ho visto”, ha risposto scherzando a chi gli chiedeva di spiegarglielo. Ha invece rivelato come è riuscito a creare l’accento iracheno con cui parla il suo personaggio: “È stato difficilissimo imparare quella pronuncia. Ho avuto un coach che mi ha insegnato un dialetto tra l’egiziano, il siriano e l’iracheno”. Andrews è un attore di successo. Ma non tutti sanno che ha iniziato la sua carriera quasi per caso. “Avevo 17 anni e nessuna qualifica”, ha confessato. “Il governo in Gran Bretagna dà un sussidio per tre anni a chi frequenta una scuola di recitazione. Avrei potuto anche scegliere di andare al college, ma essendo indiano sapevo di non avere chance. Alla scuola di recitazione invece sono stato preso, ho frequentato le lezioni per
Il Roma Fiction Fest, evento dedicato alle fiction televisive provenienti da tutto il mondo, si è svolto nella capitale presso il Cinema Adriano e l’Auditorium della Conciliazione. Sopra, Castel Sant’Angelo. In basso a destra, Naveen Andrews, uno degli interpreti di ‘Lost’.
tre anni e a quel punto ho deciso di farne il lavoro della mia vita. Ora ho 41 anni e non potrei fare nessun’altra cosa”. Lost è un’opera che prova a dare una risposta al senso della vita, a ipotizzare l’esistenza di qualcosa per cui la nostra vita, che ci sembra tutto, può essere solo una preparazione. Abbiamo scritto che è come un grande poema epico, come l’Iliade e l’Odissea messe insieme (la guerra e il viaggio senza fine). Ma Lost è anche una Divina Commedia 2.0, ovvero in versione pop e realista, aggiornata alla forma visiva e al sentire comune dei nostri tempi. Prova a fare domande e a dare risposte a temi su cui le religioni e la filosofia lavorano da sempre. E lo fa nel modo migliore, senza citare mai una religione dominante. Quello che è efficace di Lost è che rie-
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sce a regalarci una visione molto concreta, ‘terrena’, semplice e attuale della vita eterna: rivedere chi amiamo, smettere di
Sopra, Barry Jossen, Vicepresidente esecutivo di ABC. Sotto, Stana Katic, protagonista femminile di ‘Castle’.
scappare e di nascondersi, trovare il proprio posto nel mondo. Forse sarà banale, ma a noi basta così. Quella sesta stagione che sembrava girare a vuoto, in cui forse qualche situazione appariva stiracchiata, finisce nel migliore dei modi (tornando al punto di partenza: con un occhio che si chiude quando all’inizio si era aperto) e consegna la serie alla storia della fiction televisiva, collocandola accanto al Twin Peaks di David Lynch. Come nella storica serie creata dal maestro del cinema, anche qui non bisogna sempre seguire la logica ma basta affidarsi alle emozioni. Come Twin Peaks, anche Lost va seguita di cuore e di pancia, prima ancora che di testa. Non conta capire, ma credere. E proprio ‘credere’ è la chiave per la crescita dei protagonisti. Grazie a una scrittura che crea costantemente mistero e attesa, grazie a un approfondimento psicologico che nasce dalla dialettica tra i vari piani temporali, grazie a una sceneggiatura sempre debitrice verso la cultura pop (vedi il riferimento a Yoda e a Star Wars, proprio nell’ultima puntata), Lost ha rivoluzionato il mondo
delle serie tv. E forse ha cambiato anche la nostra vita.
I GIOIELLI DELLA ABC Ma Lost è solo la punta di diamante di un network che si chiama ABC, che da anni investe e rischia in show televisivi di qualità che poi vende in tutto il mondo. Proprio alla ABC è stato dedicato il Focus della manifestazione ed è stato assegnato il Roma Fiction Fest Award for Industry Excellence. Divisione della Walt Disney Company, ABC è leader nello sviluppo, nella produzione e nella distribuzione di contenuti d’intrattenimento per la televisione e le piattaforme digitali. Lost a parte, basta fare qualche nome e l’importanza di questi studios balza subito agli occhi: Grey’s Anatomy e il suo spin-off Private Practice, il nuovo Cougar Town, Ugly Betty, Brothers and Sisters, Criminal Minds, Castle e l’ormai classico Desperate Housewives. Nella stagione 2010/2011 sono in arrivo nuove serie come No Ordinary Family, My Generation, Off the Map, Detroit 1-8-7 e Happy Endings. Desta molta curiosità Body of Proof, interpreta-
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na Katic). La puntata che è stata presentata al festival è particolarmente ironica: parte dallo spunto che stanno per trarre un film da uno dei libri di Castle, e così tra i poliziotti è tutto un parlare di chi potrebbe interpretarli sul grande schermo (da Angelina Jolie per la protagonista ad Halle Berry per la coroner di colore). Quello che rende Castle molto particolare è la tensione sessuale tra i due protagonisti, destinati a finire prima o poi insieme, ma chissà dopo quante puntate: ricordate Mulder e Scully di X-Files? “Credo che non ci sia niente di più bello del gioco preliminare di attrazione tra un uomo e una donna” ha raccontato a Roma la protagonista Stana Katic. “La tensione sessuale si crea quando due intelligenze si incontrano”. In più in questa puntata c’è l’arrivo di un’altra donna, un’agente dell’FBI (ancora Dana Delany): Castle è affascinato dai suoi mezzi tecnologici e sembra andare d’accordo con lei, scatenando la gelosia di Kate. Il serial va in onda in Italia su FoxLife e Raidue, confermando la strategia multipiattaforma della ABC: prima sul satellite e poi sulle tv generaliste.
ALTRI POLIZIESCHI E MYSTERY Restando in tema di polizieschi, a Roma sono state presentate al-
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to da Dana Delany (una delle attrici di Desperate Housewives) nel ruolo della dottoressa Megan Hunt, medico che collabora con la polizia per risolvere dei casi sexy ma che scoprirà di dover lavorare molto anche sulla sua famiglia, che negli anni ha trascurato. “Ci serviva una protagonista forte e carismatica”, ha raccontato Barry Jossen, Vicepresidente esecutivo di ABC. “Ci sono state diverse proposte per il ruolo, ma Dana Delany ci sembrava un’attrice di grande statura. Abbiamo chiesto alla produzione di Desperate Housewives se ce la poteva prestare per l’episodio pilota, e la cosa ha funzionato alla grande”. La forza della ABC consiste nel cercare sempre la qualità. Castle, per esempio, è un prodotto low cost rispetto a Lost. Realizzato con mezzi più modesti, è semplice a livello di regia e fotografia e coinvolge attori poco noti. Quello che è di serie A è la scrittura: ironica, leggera, frizzante. E poi c’è il ritmo velocissimo, senza un attimo di pausa. La serie è un poliziesco su uno scrittore di gialli, Nick Castle (Nathan Fillion), annoiato dal proprio successo. Quando un assassino inizia a imitare gli omicidi dei suoi romanzi, Castle affianca nelle indagini la polizia di New York e la detective Kate Beckett (Sta-
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A sinistra, Jim Caviezel, protagonista della nuova serie di ‘The prisoner’. In basso, l’orange carpet del Roma Fiction Fest.
tre miniserie di questo tipo. Luther è una produzione inglese, firmata BBC. Siamo a Londra, ritratta come una città moderna, fredda e asettica, molto diversa da quella cui siamo abituati. Luther (Idris Elba), l’ultimo di una serie di detective di colore che abbiamo visto sul piccolo schermo (da Shaft all’Ispettore Tibbs), è un personaggio tormentato come gli eroi del noir: è stato sospeso per aver ucciso un pedofilo, in un caso shock che gli è rimasto dentro come un’ossessione. Per questo ha anche perso la moglie, che ora ha un altro uomo. Nel corso della serie le sue indagini si intrecciano con un sofferto percorso personale, soprattutto quando entra in scena una killer fredda e glaciale: quello tra loro è un gioco tra cacciatore e preda in cui i ruoli finiscono spesso per invertirsi. Nell’era di 24, un poliziesco classico come questo potrebbe sembrare datato: ma è comunque solido, ben scritto e interpretato, e carico di tensione. Mistero di altro tipo, invece, per The Prisoner, remake della serie britannica degli anni ‘60. Un uomo, conosciuto come Sei, si trova intrappolato in un luogo chiamato ‘il villaggio’ senza ricordare come ci è arrivato. Anche gli altri abitanti sono identificati da un numero e non ricordano la vita
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precedente. Le torri gemelle, il terrorismo e il Gesù di Mel Gibson, cioè Jim Caviezel: sono queste le carte vincenti di una miniserie suggestiva, firmata IVC/AMC (da noi in onda su FX) e fondata sulla paranoia. Se la serie originale era nata nel 1967, in piena Guerra fredda, il nuovo The Prisoner affronta le paure di oggi. Onirico, sfaccettato, misterioso (e in questo senso è forse la cosa che più si avvicina a Lost tra tutte quelle viste al festival), si avvale di volti magnetici: insieme a Jim Caviezel c’è un vecchio leone inglese come Ian McKellen, che dona un tocco shakespeariano al tutto.
Barry Levinson, e un film del genere non avrebbe sfigurato al cinema. Racconta la storia di Jack Kevorkian, più noto con il soprannome di ‘Dottor Morte’, che dall’inizio degli anni ‘90 ha praticato il suicidio assistito, sfidando il sistema legale americano che non lo prevedeva. Una sfida che è stata anche e soprattutto mediatica, fatta di molte battaglie vinte ma di una guerra persa e terminata con una condanna a otto anni di ga-
GRANDI ATTORI PER GRANDI PROGETTI Da tempo è chiaro come la fiction statunitense sia parecchio avanti rispetto a quella di casa nostra, grazie a maggiori investimenti (un telefilm americano viene venduto in tutto il mondo, e il ritorno è diverso) ma soprattutto ad attori e registi che dal cinema passano tranquillamente alla televisione senza perdere di dignità, anzi nobilitando il prodotto televisivo. Uno di questi casi è You Don’t Know Jack, tv-movie firmato HBO (altro nome di garanzia quando si parla di televisione), forse la vera perla del Roma Fiction Fest: il protagonista è Al Pacino, il regista
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lera. You Don’t Know Jack è un ritratto umanissimo di una persona sfaccettata e complessa: Kevorkian ama la musica classica ed è ateo (“La mia religione si chiama J.S. Bach”), è allo stesso tempo un uomo modesto, che vive con poco, ma che si paragona a Galileo, specchio dei tempi che devono cambiare per non restare al Medioevo. Il Dottor Morte è soprattutto un Al Pacino commovente e intenso come non lo vedevamo da anni. È il caso di dire che il grande attore ha fatto bene alla tv, ma che anche la tv ha fatto bene a lui. È una grande fiction americana, con grandi attori (ci sono anche Susan Sarandon e John Goodman) per un film civile, sulla scia di classici del cinema come Erin Brokovich e The Insider. Dalla HBO, e sempre legato alla realtà, proviene anche un altro prodotto di qualità. Si
A VOLTE RITORNANO Da tematiche così serie passiamo a toni decisamente più leggeri e a due prodotti dove troviamo delle vecchie conoscenze. Il protagonista (e regista in alcune puntate) di Call Me Fitz è Jason Priestley, cioè il Brandon Walsh di Beverly Hills 90210. Una seconda vita è dunque possibile per attori così legati a un personaggio? Le cronache dicono che il salto di qualità dal piccolo al grande schermo è riuscito a pochissimi (forse solo a uno, George Clooney), che molti attori finiscono nel dimenticatoio e che solo qualcuno riesce a reinventarsi in tv. È appunto il caso di Jason Priestley, che in questo telefilm
In alto, Jason Priestley, protagonista di ‘Call Me Fitz’. A sinistra, Eika Christensen, una delle attrici di ‘Parenthood’.
sembra l’esatto contrario del classico bravo ragazzo che ricordavamo in Beverly Hills 90210: è un ‘bad guy’, un cialtrone, un seduttore incallito e dedito a tutti i vizi possibili. Qualche ruga e un volto espressivo lo aiutano nell’impresa. Richard ‘Fitz’ Fitzpatrick è un venditore d’auto: un giorno, sul suo posto di lavoro arriva un nuovo socio. Ma in realtà è una presenza soprannaturale: la sua coscienza? Questa sitcom volutamente scorretta batte bandiera canadese (The Movie Network), si segue con piacere, e fa apprezzare Priestley per la capacità e la voglia di rimettersi in gioco. Così come si rimette in gioco Lauren Graham, nota soprattutto per Una mamma per amica, che brilla nel cast corale di
Parenthood, serie americana targata NBC (da noi in onda su Joi di Mediaset Premium) e firmata da Ron Howard come produttore esecutivo. Prende spunto da un film dallo stesso nome (da noi Parenti, amici e tanti guai) e vede in scena la famiglia Braverman, numerosa, pittoresca e imperfetta. È un telefilm leggero, veloce, ma allo stesso tempo intenso. E con ottimi attori, tra cui spiccano le donne: accanto a Lauren Graham c’è Monica Potter (Patch Adams). Quello di Lauren Graham deve essere un karma: anche stavolta interpreta una madre single, che ha avuto due figli da una rockstar tormentata che l’ha lasciata in cattive acque. Così torna nella grande casa dei suoi genitori a Berkeley, dove ritrova una sorella in carriera, con problemi con la figlia, e due fratelli: uno non è evidentemente pronto per diventare padre, ma scopre che la fidanzata sta per avere un figlio da sola; l’altro è un marito e padre felice, ma scopre che il figlio ha la sindrome di Asperger, una lieve forma di au-
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tismo. Sotto la leggerezza di superficie fanno insomma capolino anche temi seri. E ci si commuove già alla fine della prima puntata, quando si sente Bob Dylan con la sua Forever Young. La famiglia è al centro anche di The Good Wife, ma da tutt’altro punto di vista: la brava moglie del titolo, Alicia Florrick (Julianna Margulies) è sposata con un politico finito in uno scandalo di corruzione e sesso. Nel tentativo di dimenticare, e per portare a casa il pane mentre il marito è in prigione, torna al suo vecchio lavoro, quello di procuratrice legale. E si trasforma così in donna in carriera. Tra gli attori del telefilm, prodotto dalla CBS e da noi in onda su Raidue, c’è Chris Noth, il famoso Mr. Big di Sex and the City, che qui è il marito di Alicia. Se queste ultime due serie sono per famiglie, è invece per stomaci forti Spartacus: Blood and Sand, prodotto dall’americana Starz, che rilancia l’antica Roma dopo i fasti del serial Rome prodotto dalla BBC. Spartacus prova a riprendere le suggestioni de Il gladiatore, ma aggiornandole al gusto peplum-pulp di 300. In un’arena, a Capua, un gladiatore sta aspettando il momento del suo combattimento: tramite un flashback arriviamo in Tracia e capiamo com’è stato catturato. Se non mancano volti noti come il John Hannah di Sliding Doors e la Lucy Lawless di Xena: principessa guerriera, per forma e contenuti tutto è portato all’estremo: i ralenti si sprecano, il sangue scorre a litri (aggiunto in post produzione con effetti non eccezionali) e soprattutto c’è sesso a tutto spiano (solo nella prima puntata, tre amplessi e un’orgia). Spartacus è probabilmente una delle cose più violente e ‘spinte’ viste finora a livello di fiction televisiva. Per sapere se la tv saprà andare persino oltre, aspettiamo la prossima edizione del Roma Fiction Fest.
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tratta di Treme, una storia che ha inizio nell’autunno del 2005, tre mesi dopo l’uragano Katrina e il fallimento del sistema anti-inondazioni di New Orleans. Gli avvenimenti descritti nella serie, seppur romanzati, ripercorrono la reale cronologia degli eventi politici, economici e culturali che hanno seguito la tempesta. Treme è un prodotto d’autore: stupisce che un film così americano e così duro sia diretto da una donna, e per di più europea: è Agnieszka Holland, la regista di Europa Europa. Treme è una serie che sembra avere poco ritmo, e nella sua prima puntata non pare mettere in campo storie e domande che spingano a seguire le puntate successive. Ma questo è lo stile HBO, che tende a conquistare i suoi spettatori lentamente, usando le prime puntate di una serie per presentare i personaggi e poi aspettando quelle successive per far decollare il racconto. La prima puntata affascina comunque quando entra in scena John Goodman, ancora lui: comprimario in You Don’t Know Jack, mattatore assoluto e in grandissima forma (in ogni senso) qui. Insieme a Steve Zahn e Melissa Leo, conferma il discorso di cui sopra sui grandi attori in tv.
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IL RITORNO DI LORELLA CUCCARINI A DOMENICA IN E QUELLO DI PIPPO BAUDO SU RAI 3; LE SERATE-EVENTO DI ROBERTO SAVIANO CON FABIO FAZIO E IL TEATRO DI EDUARDO DE FILIPPO CON MASSIMO RANIERI SU RAI 1; LA MUSICA DI X-FACTOR E LA CHAMPIONS LEAGUE: È LA RAI CHE VEDRAI.
DI
MAURIZIO ERMISINO
SAVIANO E DE FILIPPO, EVENTI DA NON PERDERE Il ritorno della più amata dagli italiani, Lorella Cuccarini, e quello – eterno – di Pippo Baudo. La sfida affascinante di portare il teatro in prima serata, grazie all’idea di Massimo Ranieri di proporre su Rai 1 quattro commedie del grande Eduardo De Filippo. E un altro grande personaggio che arriva dalla Campania, Roberto Saviano, che con Fabio Fazio farà quattro serate-evento per leggere la realtà di oggi da una prospettiva diversa e inusuale. La musica, con X-Factor, un programma in grado di rinverdire i fasti del varietà, che presenta grandi novità e tre nuovi giudici – Elio, Enrico Ruggeri e Anna Tatangelo – accanto a Mara Maionchi e al
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conduttore ormai navigato Francesco Facchinetti. Ma anche con Due, e i suoi estemporanei duetti. E poi tanto calcio, tanta fiction, tanta informazione, e anche cinema: tra i titoli in arrivo, il premio Oscar The Millionaire, il film di Sex and the City e Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo. È il nuovo palinsesto Rai, presentato a Roma e Milano lo scorso giugno. “La nuova Rai è una grande squadra di cui Sipra si sente parte integrante”, ha dichiarato Roberto Sergio, Presidente di Sipra, la concessionaria di pubblicità della Rai, che ha tracciato un bilancio degli ultimi tre anni. “Nel 2008 eravamo agli inizi dell’era digita-
le: c’era la necessità di interpretare questo cambiamento e di presentare agli investitori un prodotto all’altezza. Abbiamo risposto in maniera adeguata alle sfide del mercato. Il primo trimestre del 2010 è stato migliore di quello del 2009, e il secondo anche. La Rai ha oggi la più importante offerta digitale free in Europa”.
RAI 1: TEATRO E GRANDI RITORNI Forte dei risultati acquisiti anche nelle aree all digital, nella prossima stagione Rai 1 accentuerà ancora il proprio ruolo di canale generalista e i suoi caratteri di sobrietà, autorevolezza e attenzione alle tematiche sociali e culturali. Confer-
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merà anche la capacità di sperimentare con la qualità in prima serata: dopo l’esperimento del Concerto all’Arena di Verona, ecco la grande sfida del teatro di Eduardo De Filippo portato in televisione da Massimo Ranieri, dell’opera I promessi sposi di Michele Guardì e del Rigoletto da Mantova. Il day time di Rai 1 si propone di sviluppare un rapporto diretto con il pubblico per coglierne le istanze e rappresentarne le dinamiche socio-culturali. In questo senso vanno tutta una serie di programmi di infotainment: da Uno mattina, condotto da Eleonora Daniele e Michele Cucuzza, a Bontà loro, il nuovo spazio pomeridiano inaugurato la scorsa prima-
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vera da Maurizio Costanzo, fino a Festa italiana e a La vita in diretta, condotto quest’anno da Lamberto Sposini e da un gradito ritorno, Mara Venier. Un altro gradito ritorno è quello di Lorella Cuccarini, l’ultima grande soubrette, a Domenica In, mentre è confermata L’arena di Massimo Giletti. Non mancano le rubriche attente al quotidiano, come Occhio alla spesa, La prova del cuoco con Antonella Clerici e Verdetto finale con Veronica Maya. Il week-end è dedicato al tempo libero, al territorio e alla voglia di avventura. Al sabato arriva Uno mattina in famiglia, il programma di Michele Guardì, Tuttobenessere con Daniela Rosati, Easy Driver con Ilaria Moscato, Lineablu, Dreams Road e Passaggio a nord-ovest con Alberto Angela. La domenica, oltre a Uno mattina in famiglia, c’è Magica Italia con Fabrizio Rocca, Linea verde orizzonti con Gianfranco Vissani, e Linea verde con Elisa Isoardi. E la rubrica religiosa A sua immagine. Se nell’importante fascia preserale sono confermati L’eredità e I soliti ignoti, con Carlo Conti e Fabrizio Frizzi, il prime time vedrà alcune serateevento dal grande respiro culturale. A cominciare da I promessi sposi, opera di Michele Guardì dallo stadio di San Siro, e il Rigoletto da quello che è il suo luogo d’ambientazione, cioè Mantova. Ma il vero – è proprio il caso di dirlo – colpo di teatro è il ritorno della grande prosa in televisione dalla porta principale, in prima serata. La scommessa di quest’anno, che speriamo sia vincente, è costituita da quattro commedie dell’immortale Eduardo De Filippo: Filumena Marturano, Napoli milionaria, Questi fantasmi e Sabato, domenica e lunedì, fortemente volute e interpretate da Massimo Ranieri. Si tratta di una produzione prestigiosa e imponente, che speriamo sia
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premiata dal pubblico televisivo e possa aprire una nuova strada. Last but not least, Porta a porta, il salotto di Bruno Vespa che da anni chiude le serate degli italiani: punto di forza della seconda serata di Rai 1, avrà importanti incursioni nel prime time in caso di eventi di particolare importanza. Libri, cinema, musica e cultura saranno i temi che animeranno la ‘terza serata’ di Rai 1: la parte del mattatore spetta a Gigi Marzullo, con Applausi, Cinematografo, Appuntamento e Sottovoce. Ma Rai 1 è anche sinonimo di grande fiction. Flavio Insinna torna nel ruolo del commissario Santamaria in Ho sposato uno sbirro 2. Veronica Pivetti, dopo essere stata professoressa, diventa una Robin Hood in gonnella ne La ladra. I panni della docente saranno invece indossati da Luciana Litizzetto, alle prese con un liceo torinese in Fuoriclasse. Cinzia TH Torrini ci porta invece nella Maremma del XIX secolo con Terra ribelle. Gabriella Pession sarà la protagonista di Rossella, storia del-
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la rampolla di una ricca famiglia di industriali che sceglie di sposare un giornalista di umili origini. Sotto il cielo di Roma, con James Cromwell, racconta il dramma di Pio XII durante l’occupazione nazista di Roma, quando non riuscì a salvare gli oltre mille ebrei del ghetto. A proposito di religione, Gigi Proietti sarà San Filippo Neri in Preferisco il paradiso. Storia e sport sono al centro di Tiberio Mitri - Un pugno e un bacio, dove Luca Argentero impersonerà il pugile triestino, e de Il bandito e il campione, che come l’omonima canzone di De Gregori racconta la storia dell’amicizia tra il ciclista Girardengo e il fuorilegge Sante Pollastri. Il protagonista è Beppe Fiorello, che reciterà anche ne Il sorteggio, storia di un operaio di Mirafiori che viene sorteggiato per far parte della giuria popolare
in un processo contro le Brigate Rosse nel 1977. Torniamo indietro fino al 1935 con Le ragazze dello swing, con Andrea Osvart, che racconta la storia del Trio Lescano.
RAI 2: MUSICA E CALCIO Raggiungere pubblici diversi all’insegna dell’originalità, senza dimenticare la storia di Rai 2. È questa la strada su cui continuerà a lavorare la seconda rete Rai, con l’intenzione di confermare i successi dell’ultimo anno. Ora deve affrontare una sfida cross-mediale, nel
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segno dell’interattività e della convergenza tra le proprie trasmissioni e le nuove tecnologie: digitale terrestre, ma anche internet e telefonia mobile, perfette per l’audience giovane della rete, che fruisce delle trasmissioni anche non in diretta, andandole a rivedere e ricercare sul web, e con uno spirito costruttivo, commentando sui siti dedicati alle varie trasmissioni. La musica è la grande protagonista, con i duettievento di Due, il talent show di qualità X-Factor e Top of the Pops. Il day-time di Rai 2 comincia alle ore 7 con Cartoon Flakes, dedicato ai più piccoli, a cui il canale continua a pensare nonostante la grande offerta delle reti tematiche. In questo senso, in autunno tornerà anche L’albero azzurro, storica trasmissione che quest’anno festeggia il ventennale. Alle 11 tutti in piazza per un altro classico della tv, il ‘people show’ I fatti vostri di Michele Guardì, con Giancarlo Magalli al timone, affiancato da Adriana Volpe, Marcello Cirillo e l’attesissimo Paolo Fox che con il suo oroscopo registra ogni giorno altissimi indici d’ascolto. Dopo il Tg2 delle 13 e le sue rubriche, alle 14 spazio al nuovo Pomeriggio 2, dal taglio sperimentale, che racconterà gli umori dell’Italia in modo complementare alle trasmissioni tipiche di questa fascia oraria. Il pomeriggio si tinge poi di giallo dalle 16.15 con serie amatissime come La signora in giallo e Numb3rs. Dopo la fascia quotidiana di X-Factor, dal lunedi al sabato alle 19 con Francesco Facchinetti e Alessandra Barzaghi, ecco Squadra speciale Cobra 11 a concludere il pomeriggio e condurre fino al Tg2 delle 20.30. Ovviamente X-Factor non sarà solo fascia quotidiana ma si
nalisti saranno confermati per i due programmi che hanno vinto negli ascolti: Michele Santoro è confermato al giovedì in prima serata e Gianluigi Paragone al venerdì in seconda serata, dove avrà L’ultima parola. Nella seconda serata di mercoledì è invece previsto un appuntamento dedicato all’informazione economica. Nuovo appuntamento in seconda serata: Tv mania, dedicato a chi vuole approfondire il piccolo schermo anche dal punto di vista semiologico. Se-
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conferma uno dei programmi di punta della rete. In onda quest’anno al lunedì e condotto per la quarta stagione consecutiva da Francesco Facchinetti, è sì un talent show dedicato alla musica, ma grazie alle coreografie di Luca Tommassini punta a essere l’erede e la versione aggiornata di un genere che ormai non si fa più: il varietà. Sarà un X-Factor tutto nuovo: quattro categorie (gruppi, over 25, e la categoria under 24 divisa in uomini e donne come nell’edizione inglese) e tre nuovi giudici (Elio di Elio e le Storie Tese, Enrico Ruggeri e Anna Tatangelo) insieme, ovviamente, alla confermatissima Mara Maionchi. Al termine non mancherà il programma satirico che lo prenderà in giro (Terminator, condotto da Belen Rodriguez). La musica, comunque, è la grande protagonista della rete. Due, dopo il successo delle serate con le coppie Pausini-Ferro e Dalla-De Gregori, continuerà a unire due grandi artisti della musica italiana per una serataevento. Emozioni, di Simona Ercolani, realizzerà monografie sui grandi della musica, sullo stile di Sfide: si parte con Vasco Rossi. Un altro grande colpo in chiave di ascolti è il ritorno su Rai 2 delle partite di Champions League: ogni mercoledì si potrà seguire l’incontro di una delle squadre italiane impegnate nella più importante competizione sportiva europea per club. Il calcio su Rai 2 ci sarà anche la domenica, con l’ormai classico Quelli che… con Simona Ventura, Stadio Sprint con i commenti a caldo, e 90° Minuto, con i gol del campionato. Nelle settimane senza Champions League, il mercoledì sarà dedicato alla scienza con Voyager - Ai confini della conoscenza, affascinante programma di Roberto Giacobbo. Prima serata anche per Monica Setta: Solo per amore racconterà per otto puntate i sentimenti. I grandi gior-
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conda serata vuol dire anche La storia siamo noi, che quest’anno sarà dedicata ai 150 anni dell’unità d’Italia. E non può mancare la fiction. Se Rai 1 offre la grande fiction italiana, Rai 2 presenta il meglio dei serial americani. Domenica 5 settembre è partita la seconda stagione di Castle (ne parliamo nell’articolo dedicato al Roma Fiction Fest) ed è tornato in scena N.C.I.S. con la seconda parte della settima stagione. Venerdì è l’altra serata dedicata all’investigazione, con N.C.I.S. Los Angeles e Criminal Minds. Debutta anche una serie italiana, Persone sconosciute, thriller in 13 episodi coprodotto da Rai e Fox Television. Investigazione anche al sabato, ma tutta al femminile: Cold Case e, in anteprima nazionale, The Good Wife. Il week-end di Rai 2 è anche spirituale: Sulla via di Damasco, condotto da monsignor Giovanni D’Ercole, arcive-
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scovo dell’Aquila, comincia alle 10.15. Dalle 11.30, sabato e domenica, è la volta di Mezzogiorno in famiglia, con Amadeus, Laura Barriales e l’attesissimo Paolo Fox. Ancora musica il sabato alle 14 con Top of the Pops, storico format della BBC con classifiche ed esibizioni dal vivo (conducono Ivan Olita e Gaia Ranieri), e poi via ai telefilm One Tree Hill e Life Unexpected. Alle 17.15 un altro programma storico, Sereno variabile di Osvaldo Bevilacqua.
RAI 3: BAUDO E L’EVENTO SAVIANO Raccontare il paese e il territorio, porre domande, suscitare curiosità, ampliare gli orizzonti: sin dalla sua nascita questa è stata la mission di Rai 3, declinata in forma sempre diverse, attraverso la sperimentazione ma anche la continuità, mantenendo un’identità e un’immagine di rete molto forte e una grande fidelizzazione con il proprio pubblico. Una finestra aperta sul mondo: ecco cosa vuole continuare a essere Rai 3, una rete che continua a soddisfare le esigenze informative, culturali e di servizio per target molto diversi fra loro dal punto di vista della classe socio-economica e del livello di istruzione. Rai 3 continuerà a distinguersi per l’impegno, l’approfondimento, l’informazione e l’attenzione al sociale: rimarrà una rete dalla spiccata vocazione di servizio e con un marcato orientamento verso i talk e i programmi d’informazione e d’inchiesta, non perdendo di vista appeal, freschezza e un intrattenimento raffinato e ironico. In questo senso sono tutti confermati i cavalli di battaglia di Rai 3, gli appuntamenti con quelli che ormai sono dei classici dell’inchiesta, della cronaca, del reportage e dell’attualità: Presadiretta di Riccardo Iacona, Report di Milena Gabanelli, Chi l’ha visto? e Ballarò di Giovanni Floris. A que-
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ste trasmissioni storiche si affiancano grandi ritorni come quello di Pippo Baudo, con una nuova serata di intrattenimento, e partecipazioni straordinarie come quella di Roberto Saviano, protagonista insieme a Fabio Fazio delle serate speciali di Vieni via con me. Si tratta di quattro prime serate per guardare l’attualità da un punto di vista inatteso e spiazzante. Ognuno dei due personaggi sarà conduttore e ospite insieme, in uno scambio di ruoli, opinioni e provocazioni, per accendere i riflettori su alcune realtà invisibili, formulare proposte per un progresso possibile e raccontare persone e idee del nostro tempo: quelle che vincono, ma anche quelle che sembrano perdere. Fazio sarà anche al timone di Che tempo che fa. Torna anche Carlo Lucarelli con un nuovo format televisivo basato sul suo proverbiale talento narrativo, stavolta al servizio dell’informazione e dell’attualità: racconterà alcune importanti vicende italiane che, dopo essere state sotto i riflettori, sono finite nella penombra. A proposito: La grande storia ritorna al venerdì, seguita da Hotel Patria, che eredita da Mi manda Raitre l’attenzione nei confronti dei cittadini, dei loro problemi e dei torti subiti. Il sabato sarà dedicato alla divulgazione scientifica con Ritorno al futuro, condotto da Alex Zanardi, uno che ha saputo usare la scienza e la tecnica nel corso di tutta la sua vita. Tornerà anche Nati liberi: Licia Colò, grazie alla magia dello studio virtuale, ci guiderà nel mondo degli animali e della natura, con le suggestive immagini della National Geographic Society. La seconda serata di Rai 3 vede in prima fila Serena Dandini e la sua banda in Parla con me, Un giorno in pretura di Roberta Petrelluzzi, Amore criminale con Camila Raznovich e Storie maledette di Franca Leosini. Grandi novità in vista invece la domenica, con Gene Gnocchi
Fabrizio Del Noce, Direttore di Rai Fiction, con Adriana Volpe, alla presentazione dei nuovi palinsesti. In basso, i 13 canali dell’offerta Rai.
Show: il surreale comico proporrà una personalissima lettura dell’attualità e della cultura all’insegna dell’ironia. Il day time vedrà un nuovo programma di attualità condotto da Andrea Vianello, che metterà ancora al centro i cittadini e la loro voglia di comprendere fatti e opinioni: l’obiettivo è quello di superare le barriere comunicative tra la politica e la società italiana. La mattinata prosegue con Michele Mirabella, in un nuovo talk show sugli italiani, e Le storie di Corrado Augias, incontri con personaggi di spicco di letteratura, spettacolo e attualità. La domenica sarà il momento dei Racconti di vita di Giovanni Aversa, e di In ½ h di Lucia Annunziata. Il pomeriggio, dalle
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16 alle 19, è di Geo & geo, condotto da Sveva Sagramola, mentre nel fine settimana torneranno, dopo il debutto estivo, Quelli di Caterpillar, per raccontarci il sabato pomeriggio degli italiani. Nella fascia preserale a Blob si aggiunge Zaum, altro programma fatto di montaggio. Ma non dobbiamo dimenticare che la Rai, comprendendo anche quelli del digitale terrestre, conta oggi 13 canali e che l’offerta sarà più che mai ampia: si va da Rai 4, canale cult con ottimi film e serie amatissime (con particolare attenzione agli anime) ai nuovi Rai YoYo e Rai Gulp, dedicati ai più piccoli, fino all’annunciato Rai 5, un canale tutto dedicato alla cultura.
FRATELLO, DA PAPERISSIMA A CHIAMBRETTI NIGHT, PROMOSSO SU CANALE 5. A NOMI DI PUNTA COME PAOLO BONOLIS E DIEGO ABATANTUONO, A PRIMAVERA SI AGGIUNGERANNO FLAVIO INSINNA E ALFONSO SIGNORINI.
DI
RICCARDO ROSSIELLO
IL BISCIONE CALA TUTTI I SUOI ASSI Se quella degli ascolti televisivi è una partita a poker, allora Mediaset cala sul tavolo tutti i suoi assi vincenti. Il palinsesto delle tv di Cologno Monzese potrebbe benissimo essere intitolato ‘I grandi classici’, visto che l’autunno porta sul piccolo schermo i più grandi successi di Canale 5, Italia 1 e Rete 4, i format più amati dai telespettatori, le fiction più seguite. Tornano così I Cesaroni, arrivato alla quarta edizione, il Grande Fratello, che compie ben undici anni, e Paperissima. Chiambretti Night viene ‘promosso’ e trasloca su Canale 5. Ma Italia 1 avrà i suoi programmi cult, tutti giocati sulla comicità, come All Star, il nuovo programma di Diego Abatantuono, e quello di Ale e Franz. “La forza dell’esperienza e il coraggio dell’innovazione”:
così ha definito i palinsesti di Mediaset il Vicepresidente Pier Silvio Berlusconi, sintetizzando certezze e aspirazioni del gruppo. La nuova stagione televisiva è appena iniziata, ma si guarda già all’anno prossimo con numerose anticipazioni. Una probabile new entry potrebbe essere l’Alfonso Signorini Show, uno spettacolo creato su misura per il re del gossip. Fra i volti nuovi di Mediaset ci sarà invece sicuramente Flavio Insinna: l’amato attore/conduttore dovrebbe sbarcare in primavera con la versione tutta nuova de La corrida, un programma nelle sue corde, dove succederà a volti come Corrado e Gerry Scotti. Per lui potrebbe esserci anche una fiction. La primavera vedrà anche il ritorno di Zelig, per la prima volta dopo tante edizioni senza Va-
nessa Incontrada. Al suo posto è prevista Paola Cortellesi.
CANALE 5: ARRIVA CHIAMBRETTI È su Canale 5, la rete ammiraglia del gruppo Mediaset, che andranno in onda i grandi classici, le colonne portanti dell’autunno televisivo. Una di queste è sicuramente il Grande Fratello. E dire che alla prima edizione c’era chi prevedeva che fosse un esperimento destinato a durare un paio d’anni o poco più: invece il padre di tutti i reality di anni ne ha compiuti undici, e con la conduzione leggera e divertente di Alessia Marcuzzi andrà in onda anche quest’anno in versione ‘extended’, con i concorrenti che passeranno anche Natale e Capodanno nella casa più famosa d’Italia. Durata prevista: venti settimane, con conclu-
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sione a metà febbraio. Si parte il 25 ottobre, ogni lunedì. Il martedì sarà invece la giornata di Io canto, condotto da Gerry Scotti e cominciato il 13 settembre. Ai cantanti bambini si aggiungeranno anche dei ragazzi di età superiore, per un format che così si sposta verso il talent. Il programma andrà avanti fino al 30 ottobre. Durata sulla lunga distanza anche per Paperissima, il classico dei classici di Canale 5. Una colonna portante di Mediaset è senz’altro Paolo Bonolis. Quello che arriverà sui teleschermi sarà doppio: da ottobre con la nuova stagione di Chi ha incastrato Peter Pan?, destinato ai più piccoli, e nel nuovo anno con Il senso della vita, il programma introspettivo più amato dal presentatore romano. Il sabato è invece rigorosamente di Maria De Filippi e del suo C’è posta per te, ormai un altro piccolo grande classico. Il punto di forza della fiction, polemiche de La Padania permettendo, è l’ambientazione romana, anzi della Garbatella, de I Cesaroni 4. La serie è partita il 9 settembre e andrà avanti fino agli inizi del 2011. Il mattatore assoluto è sempre Claudio Amendola, le sue spalle Max Tortora e Antonello Fassari sono confermate, mentre esce dal cast Elena Sofia Ricci: la sua Lucia si allontanerà da casa per seguire la propria carriera, mentre la neo-mamma Eva, interpretata da Alessandra Mastronardi, si dovrà guardare dall’arrivo di una rivale, la
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NEI PALINSESTI AUTUNNALI, TORNANO TUTTI I SUCCESSI DELLE RETI MEDIASET: DA I CESARONI AL GRANDE
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Canale 5
punk Sofia (Giorgia Sinicorni). Rudi e Alice intanto rischiano di innamorarsi e diventare i nuovi Marco ed Eva. Approda invece alla seconda stagione Due mamme di troppo, miniserie con le simpatiche Lunetta Savino e Angela Finocchiaro nelle vesti di suocere invadenti. È già andata in onda Il peccato e la vergogna, presentata al Roma Fiction Fest 2010, che annovera la collaudata coppia formata da Gabriel Garko e
Manuela Arcuri e racconta una storia ambientata durante il Fascismo. Claudia Pandolfi torna a grande richiesta nei panni del commissario Giulia Corsi in Distretto di Polizia 10. E poi vedremo anche Le due facce dell’amore e Sbirri. La seconda serata sarà appannaggio dell’approfondimento sulla politica e l’attualità di Matrix, condotto da Alessio Vinci. Dal 30 settembre c’è l’atteso arrivo dell’irriverente Piero Chiambretti, proveniente da Italia 1, con il composito carrozzone del suo Chiambretti Night. Tra le new entry, il secchione Luca Tassinari e nuove, bellissime ballerine. Tra i tormentoni una ‘Tarantino Story’, in cui si cercherà di far incontrare il regista e suo padre, e un’inchiesta sulle escort nel calcio. Domenica è il giorno di Terra!, con i reportage di Toni Capuozzo. Barbara D’Urso è invece la regina dei pomeriggi e della domenica, rispettivamente con Pomeriggio Cinque e con Buo-
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na Domenica, dal 19 settembre. Ma nel pomeriggio di Canale 5 c’è anche un altro classicissimo: la soap opera per eccellenza, Beautiful, cui viene affiancata un altro classico, Centovetrine, la via italiana al genere. Il telefilm americano è invece presente con Damages, che si appoggia sulle spalle di una grande attrice del cinema, Glenn Close. Il sabato è dedicato ai più giovani con la serie tv Le ragazze del campus, ambientata tra i circoli studenteschi dei college americani. Il pomeriggio è all’insegna di Verissimo, dalle 15.30 con Silvia Toffanin. Al sabato sera, in seconda serata dal 25 settembre, torna Nonsolomoda 25, condotto per il secondo anno da Valeria Bilello. Il palinsesto di Canale 5 è completato da Mattino Cinque e Forum, con Federica Panicucci e Rita Dalla Chiesa che ci conducono fino al Tg5 delle ore 13, e dall’immancabile preserale che fa da traino al Tg5 delle 20: alle 18.50 scatta l’ora di Gerry Scotti e delle domande di Chi vuol essere milionario?. Dopo il Tg, il classico Striscia la notizia con la collaudata coppia Greggio-Iacchetti.
ITALIA 1: SERIAL E COMICITÀ Nella nuova stagione, la ‘rete giovane’ per eccellenza del gruppo Mediaset punta a confermarsi tale. E intanto rimane la casa dei serial made in Usa e della comicità italiana, così come conferma la formula della prima e della seconda serata legate da prodotti gemelli o affini. E così al pubblico verranno ancora proposti ‘pacchetti’ che comprenderanno CSI, CSI: New York e CSI: Miami, o le nuove serie Flashforward, The Vampire Diaries e The Mentalist. Quest’ultima giunge alla sua seconda stagione, in cui il protagonista Patrick Jane (Simon Baker) continuerà nella ricerca di John il Rosso. Ma la vera chicca è forse Flashforward, serial partito lo scorso anno e salutato da
All Star, promettente serie ambientata nel mondo del calcio amatoriale, con un cast ‘stellare’ che annovera Diego Abatantuono, Fabio De Luigi e Ambra Angiolini (ma anche vecchie volpi della comicità come Bebo Storti, Gigio Alberti e Ugo Conti). La serie si svolge attorno a un campetto dove un gruppo di amici, che giocano insieme da quando avevano dieci anni, si accorgono di non essere più giovani. Stessa formula tra sitcom e produzione per Sketch Show, con Ale e Franz, in prima serata. Avrà l’onore del prime time anche la nuova stagione di Colorado, condotto ancora da Rossella Brescia, che quest’anno sarà affiancata da Nicola Savino e DJ Angelo. Comicità e inchiesta si incontreranno in un altro programma cult targato Italia 1: Le iene. Qui squadra che vince non si cambia: ‘lady Totti’ Ilary Blasi sarà affiancata come sem-
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tutti dopo le prime puntate come il nuovo Lost; attesa forse un po’ tradita dal prosieguo della serie, che è stata poi cancellata (quella che va in onda è la prima e unica stagione). Lo spunto è davvero interessante: un giorno di settembre tutte le persone del mondo vivono un ‘blackout’ di due minuti durante il quale intravedono degli avvenimenti del proprio futuro. L’agente FBI Mark Benford (Joseph Fiennes) e la sua squadra indagano sul perché. Ma le proposte di Italia 1 in fatto di telefilm non finiscono qui. Si prosegue con Heroes, serie cult che al suo inizio ha suscitato entusiasmi quasi pari a quelli di Lost, e con Smallville. È stato un successo anche Ugly Betty, la storia di una ragazza non proprio bellissima che entra nel mondo della moda, remake di una serie sudamericana trasportata con successo negli Stati Uniti. C’è anche Party of Five, la serie che lanciò due giovanissimi attori, Matthew Fox e Neve Campbell, poi diventati famosi rispettivamente per Lost e i film di Scream. E poi l’irriverente e geniale My Name is Earl, la storia di un uomo che comincia a credere nel karma e cerca di porre rimedio alle sue malefatte, stilando una lista che da quel momento diventa la protagonista assoluta della sua vita. Geniale e irriverente è anche la serie a cartoni animati I Simpson, che da anni ormai colora quotidianamente le nostre giornate di giallo e di buonumore. A proposito di cartoni animati, la proposta di Italia 1 è ricca: Sailor Moon, Viva Piñata, Alla ricerca della valle incantata, Scooby e Scrappy Show, gli immancabili Gormiti, Casper III e Kilar II. Anche i film di Italia 1 sono destinati ai più giovani, come Harry Potter e il calice di fuoco e Lemony Snicket - Una serie sfortunata di eventi. Per quanto riguarda il sorriso, la rete sperimenta una fusione tra sitcom e produzioni con
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pre da Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu. Per loro doppio appuntamento: mercoledì in prima serata e domenica in seconda. A proposito di Totti, l’appuntamento con l’informazione di Italia 1 è dedicato sempre anche allo sport. Le edizioni del telegiornale Studio Aperto delle 12.25 e delle 18.30 sono infatti seguite, alle 13 e 19, da Studio Sport. All’interno dell’edizione delle 12.25 di Studio Aperto torna poi Cotto e mangiato, rubrica di ricette di Benedetta Parodi. Alle 20.30 è la volta del Mercante in fiera di Pino Insegno.
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Rete 4
La programmazione di Italia 1 sarà anche ricca di film tv, lungometraggi girati apposta per la televisione ma degni del cinema. Un divo come Wesley Snipes è infatti il protagonista di Nuclear Target, mentre un’altra star del cinema d’azione, Steven Seagal, torna sullo schermo con il film tv Ruslan.
RETE 4: GRANDE CINEMA E CALCIO È il cinema il punto di forza di Rete 4: tra i film in prima visione che la rete manderà o ha mandato in onda ci sono Gran Torino di Clint Eastwood (una sorta di ‘testamento’ per l’at-
tore/autore, visto che ha dichiarato che è l’ultimo film in cui reciterà), Changeling, sempre diretto da Eastwood con Angelina Jolie come protagonista, Pride and Glory e il sorprendente Juno, storia di una sedicenne incinta che tre anni fa vinse il Festival di Roma. Ai film in prima serata si aggiunge la storica seconda serata, che da anni conosciamo con il nome ‘I bellissimi di Rete 4’.
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Non mancano le serie tv americane, con titoli come Law & Order, Criminal Intent e Bones, forte dell’amato attore David Boreneaz di Angel in puntate in prima visione. È in prima visione anche la settima stagione di West Wing – Tutti gli uomini del presidente, con i nuovi protagonisti Jimmy Smits e Teri Polo nei panni rispettivamente del Presidente degli Stati Uniti Matt Santos e della moglie Helen Santos, che proveranno a non far rimpiangere il grande Martin Sheen delle precedenti stagioni. Ma l’offerta di telefilm di Rete 4 è ricchissima, e fatta di personaggi molti amati: dal Chuck Norris di Walker Texas Ranger al detective Hunter, fino al simpatico cane poliziotto di Tequila e Bonetti. In questa galleria non può mancare lo storico Perry Mason, con Raymond Burr affiancato da William Katt nei panni dell’aiutante Paul Drake Jr, e il mitico tenente Colombo di Peter Falk. Completano l’offerta poliziesca Un detective in corsia e Wolff un poliziotto a Berlino, presentati in coppia al mattino, e Il giudice e il commissario e Hamburg Distretto 21. Le miniserie italiane vedono una accanto all’altra due belle e amate attrici italiane, madre e figlia anche nella realtà: Amanda e Stefania Sandrelli sono le star di Io e mamma, rispettivamente nei panni di un avvocato e della madre che l’aiuta a risolvere i casi. E c’è anche un altro attore amatissimo del cinema e della tv italiana, rilanciato alla grande da I Cesaroni: Claudio Amendola è il poliziotto Bruno in Tutti per Bruno, affiancato da Gabriele Mainetti e Antonio Catania. La telenovela a sorpresa arriva dalla Germania e si chiama Tempesta d’amore. Ma c’è anche il superclassico della soap opera, Sentieri. Torneranno poi produzioni che stanno dando buoni risultati: Salvo Sottile con Quarto grado ed Elena Guarnieri con un
IL DIGITALE TERRESTRE Mediaset, gruppo notissimo per le reti in chiaro, è anche digitale terrestre. Iris è la rete free ricchissima di offerte per quanto riguarda le serie tv e il cinema, a cominciare dalla sesta e dalla settima stagione del telefilm di culto degli ultimi anni, 24, con l’agente antiterrorismo Jack Bauer interpretato in maniera indelebile da Kiefer Sutherland. Cult sono anche Prison Break, ormai la serie carceraria per eccellenza, CSI, CSI: Miami e il poliziesco The Shield. Altri titoli in programma su Iris sono Highlander, Baywatch e Perry Mason. Tra i film spicca invece Da zero a dieci, opera seconda del rocker Luciano Ligabue. La5 è la rete free al femminile. Le serie tv sono il cult Friends e Settimo cielo, più alcuni titoli amatissimi dai più giovani (ma non solo), come Dawson’s Creek e The O.C. Ci sono poi la sitcom Will & Grace e le soap italiane Vivere e Centovetrine. Fra le miniserie, Donne sbagliate (nel cast Virna Lisi e Manuela Arcuri) e L’isola dei segreti (con Ricky Tognazzi, Adriano Giannini e Romina Mondello). Le reti pay del digitale terrestre di Mediaset invece si chiamano Mya, Joi e Steel. I punti di forza di Joi sono le serie Dr. House, The Mentalist, Cold Case – Delitti irrisolti e Monk (ma anche l’italiana I liceali 2) e film come Duplicity, con Clive Owen e Julia Roberts, e
L’attimo fuggente, una delle interpretazioni storiche di Robin Williams. Mya è giovane e femminile. Oltre a riproporre Beautiful, offre tutte le serie più amate dalle ragazze: da Grey’s Anatomy a One Tree Hill, da Friends a Una mamma per amica, fino a The Tudors, Dirt e la nuovissima United States of Tara. I film sono Saturno contro di Ferzan Ozpetek, 10 cose che odio di te, 40 giorni e 40 notti con i bellissimi Josh Hartnett e Shannyn Sossamon, e Moll Flanders con Robin Wright Penn e Morgan Freeman. Steel è azione e adrenalina: si va da R.I.S. 5 – Delitti imperfetti a Taken, da Chuck a Star Trek e West Wing (qui va in onda la quarta stagione, c’è ancora Martin Sheen). Ma c’è spazio anche per un particolare mix tra cinema d’autore e horror, come il sottovalutato Twin Peaks – Fuoco cammina con me di David Lynch, prequel cinematografico della famosa serie tv. E i canali non finiscono qua: ci sono ancora Hiro, con i cartoni per i più piccoli; il cinema di Studio Universal, Premium Cinema Energy e Premium Cinema Emotion, con tutti i film in prima visione tv; sei canali di Premium Calcio, con tutto il calcio minuto per minuto (anche in alta definizione: Premium Calcio HD 1 e 2); e last but not least, Premium Moto GP: non vorrete mica perdervi Valentino Rossi in ripresa dall’infortunio e, dal prossimo anno, sulla rossa Ducati?
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PALINSESTI MEDIASET
nuovo ciclo di Vite straordinarie. E c’è ovviamente il Tg4 di Emilio Fede, alle 11.30 e alle 18.55 (dove torna anche Sipario, dedicato al mondo dello spettacolo). E poi il calcio: l’Europa League, quella che una volta si chiamava Coppa Uefa, va in scena il giovedì: in campo per l’Italia la Juventus, la Sampdoria, il Palermo e il Napoli. Il calcio è argomento di discussione anche in Controcampo, ogni domenica in seconda serata.
Digitale terrestre
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ANALISI DATI AUDITEL TV GENERALISTA
QUELLA DELLA TELEVISIONE GENERALISTA SI È RIVELATA, COM’ERA AMPIAMENTE PREVEDIBILE, UN’ESTATE NEL SEGNO DEL GRANDE CALCIO. MA NON SONO MANCATE ALCUNE INTERESSANTI SORPRESE. DI
RICCARDO ROSSIELLO
L’EFFETTO MONDIALI INCIDE SULLE AUDIENCE Come di consueto, prima di affrontare i temi proposti dalla nuova stagione televisiva che comincia in autunno, occorre riassumere quanto accaduto durante l’estate (o almeno, nel periodo dal 31 maggio al 15 agosto). Un compito reso ancora più difficile e interessante, come ogni quattro anni, dalla programmazione dell’evento più importante in assoluto per le tv nel mondo, i campionati mondiali di calcio: una variabile che ha influenzato le offerte delle televisioni sia pay sia free, orientato le audience, cambiato le normali abitudini dei telespettatori.
LUNEDÌ, UN MEDICO NEL… PALLONE A parte i normali avvicendamenti, che in periodo così lungo (per il solo lunedì: dal 31 maggio al 9 agosto) ci possono stare, il re della prima serata di inizio settimana non può che essere Giulio Scarpati, protagonista de Un medico in famiglia 6, programmato in replica subito dopo la conclusione dei
mondiali di calcio di Sudafrica 2010. Lunedì 31 maggio sono ancora di scena gli scampoli della passata stagione. A issarsi al primo posto della graduatoria delle audience è infatti Zelig – Svisti e mai visti (Canale 5), ennesimo montaggio de Il meglio di…. Ben staccata, con circa tre milioni e mezzo di telespettatori, la seconda e ultima parte del film tv Sanguepazzo (Rai 1), con Monica Bellucci e Luca Zingaretti. Batte di poco più Chi l’ha visto? (Rai 3). Molto vicino (oltre tre milioni di spettatori) il film tv Atterraggio d’emergenza (Italia 1). Lunedì 7 giugno è la volta del 41° Premio Barocco 2010, condotto su Rai 1 da Fabrizio Frizzi, trainato dallo stesso conduttore in Soliti ignoti – Identità nascoste. Segue al secondo posto Chi l’ha visto? (più di 3,2 milioni di spettatori), che guadagna una posizione a scapito della programmazione di Italia 1 (La pupa e il secchione – Il ritorno: circa tre milioni) e Canale 5 (Ne-
I campionati mondiali di calcio in Sudafrica hanno fatto sentire i loro effetti sulle audience, nonostante l’eliminazione precoce della nazionale azzurra. Italia-Paraguay ha fatto registrare quasi diciannove milioni di spettatori su Rai 1.
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‘Zelig - Svisti e mai visti’ (Canale 5) conquista la prima serata del 31 maggio, primo giorno del periodo di dati Auditel preso in esame in questo articolo (dal 31 maggio al 15 agosto).
mici amici – I promessi suoceri: meno di tre milioni). Lunedì 14 lo scenario muta completamente. Sono cominciati infatti i mondiali di calcio e nella serata in questione, poi, debutta la nostra nazionale. L’incontro Italia-Paraguay (Rai 1) raccoglie davanti alla tv qualcosa come 18,9 milioni di spettatori, cui vanno aggiunti gli 1,4 milioni di spettatori che seguono la partita sul canale SKY Mondiale 1. Quasi inutile aggiungere che i risultati ottenuti dagli altri canali sono praticamente trascurabili. Il 21 giugno troviamo in vetta un’altra partita del mondiale, Spagna-Honduras, che pur restando lontana dal risultato registrato dalla partita dell’Italia incolla alla poltrona circa sette milioni e mezzo di spettatori: un risultato comunque ragguardevole. Mantiene il suo pubblico di aficionados Chi l’ha visto?, che resta ancora sopra alla boa dei tre milioni di spettatori. Risultato simile per il film Ice Princess – Un sogno sul ghiaccio (Rai 2).
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Lunedì 28 giugno svetta ancora una partita del mondiale, quella degli ottavi di finale tra Brasile e Cile. Se la cava bene la conclusione della fiction Maria Montessori – Una vita per i bambini (Canale 5), che ottiene circa 3,1 milioni di spettatori. Segue il film L’asilo dei papà, che su Italia 1 registra 2,7 milioni di spettatori. Liquidati i mondiali di calcio, lunedì 5 luglio si affaccia alla ribalta la replica della serie italiana Un medico in famiglia 6 (Rai 1), che pure ottiene un risultato nella media: 3,2 milioni di spettatori. Segue, con tre milioni circa, il film commedia Tutta la vita davanti (Canale 5) con Sabrina Ferilli e Massimo Ghini. Chi l’ha visto?, invece, si ferma a 2,8 milioni di spettatori. Lo scenario non cambia il 12 luglio, con la serie con Giulio Scarpati e Lino Banfi che si attesta intorno a una media di tre milioni di spettatori. Scende a 2,6 milioni l’ultima puntata stagionale di Chi l’ha visto?. Su Italia 1 ottiene il terzo posto (2,4 milioni di spettatori) il pro-
gramma documentaristico Wild – Oltrenatura. Sette giorni dopo si conferma al primo posto Un medico in famiglia 6, i cui episodi richiamano in media 3,5 milioni di spettatori. Staccato di oltre mezzo milione segue il film thriller La ragazza del lago (Canale 5). Stabile infine, su Italia 1, Wild – Oltrenatura. Il 26 luglio Un medico in famiglia 6 perde momentaneamente la leadership in favore del film programmato da Canale 5 Licenza di matrimonio, con Robin Williams e Mandy Moore. La sfida si conclude infatti con 3,5 milioni contro 3,3. Lontano, a 2,2 milioni, Wild – Oltrenatura. Passa una settimana, e il 2 agosto la serie con Giulio Scarpati e Lino Banfi si riprende la vetta battendo sul filo di lana il film Non è mai troppo tardi, programmato su Canale 5. Il lunedì successivo, il 9 agosto, è ancora Un medico in famiglia 6 a vincere la serata, superando di circa mezzo milione di spettatori il film Il buio nell’anima (Canale 5). Chiude la parata, stabile, il programma documentaristico di Italia 1.
MARTEDÌ, ALL’INSEGNA DEI FILM Se i risultati del lunedì sono di facile lettura, decisamente contrastata – calcio a parte – è la serata del martedì. Al primo posto della classifica, infatti, si alternano repliche di film tv e pri-
me visioni di film per il cinema. Si parte il 1° giugno con l’ottimo risultato ottenuto dall’ultima puntata di Donna detective – Seconda serie (Rai 1), con una media di oltre 5,1 milioni di spettatori. Non gli è da meno, seppur distanziato, il programma di informazione Ballarò (Rai 3), che si ferma a 4,1 milioni di spettatori. A un altro milione di spettatori di distanza viene quindi, al terzo posto, il film Commediasexi (Canale 5). Martedì 8 giugno troviamo invece l’inossidabile Il commissario Montalbano (Rai 1) che, sebbene in replica, ottiene ben 4,5 milioni di spettatori. In calo, a quota 3,9 milioni, l’ultima puntata di Ballarò. Non lontano il film con Sandra Bullock e Michael Caine Miss detective, che su Canale 5 registra poco meno di 3,7 milioni di spettatori. A 2,2 milioni viene quindi il varietà di magia Masters of Magic (Rai 2), condotto dai comici Raul Cremona e il Mago Forest. Il 15 giugno, con i mondiali di calcio già avviati, non è certo una sorpresa la prima posizione: l’incontro tra Brasile e Corea del Nord sfiora i nove mi-
fine la serie tedesca Squadra Speciale Cobra 11 (Rai 2). Il 29 giugno è ancora nel segno del calcio: gli ottavi di finale tra Spagna e Portogallo portano a Rai 1 circa otto milioni di spettatori. Più di 3,6 milioni vanno invece alla commedia con Sandra Bullock e Hugh Grant Two Weeks Notice – Due settimane per innamorarsi (Canale 5). Ancora sopra i 2,2 milioni di spettatori invece la serie tedesca di Rai 2. Martedì 6 luglio la prima semifinale dei mondiali di Sudafrica 2010 tra Olanda e Uruguay supera la media dei dieci milioni di spettatori. Si migliora di circa 100mila spettatori la serie di Rai 2: un risultato che le basta per salire al secondo posto della classifica di questa prima serata, staccando la la replica della miniserie Magnitudo 10.5 su Canale 5. Il 13 luglio, a mondiali ormai conclusi, c’è spazio per la replica di Un medico in famiglia 6, che ottiene il massimo risultato col minimo sforzo: 2,7 milioni di spettatori. Ad appena 100mila spettatori di distanza troviamo Squadra Speciale Cobra 11. Occupano il ter-
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zo gradino del podio, con 2,3 milioni di spettatori, i primi episodi della serie Women’s Murder Club (Canale 5), che approdano finalmente sugli schermi dopo un lungo periodo di purgatorio. Il 20 luglio, nel pieno rispetto degli avvicendamenti cui facevamo riferimento all’inizio, troviamo in vetta con circa 3,5 milioni di spettatori il film Sei giorni, sette notti (Rai 1). Non supera i 2,8 milioni di spettatori invece la risposta di Canale 5: il film Megafault – La terra trema. In leggero calo, a 2,5 milioni di spettatori, l’accoppiata proposta da Rai 2 Squadra Speciale Cobra 11 e Lasko. Nuovo giro e nuova corsa il 27 luglio. Il primo gradino del podio è per il film tv La tata dei desideri (4,5 milioni di spettatori su Rai 1); il secondo è per The Storm – Catastrofe annunciata (2,4 milioni su Canale 5); il terzo è per 40 anni vergine (2,3 milioni su Italia 1). Da segnalare il debutto discreto del varietà di Rai 3 Circo Massimo Show, con Fabrizio Frizzi e Belen Rodriguez, che supera i due milioni di spettatori. Martedì 3 agosto si aggiudica la serata un altro film: il tedesco La casa sul lago (4,3 milioni di spettatori su Rai 1). Ne ottiene solo 2,2 L’altra sporca ultima meta su Italia 1. Idem per Squadra Speciale Cobra 11 (Rai 2). Appena 2,1 infine, per il film Contatto finale, programmato da Canale 5. Scende a 1,5 milioni il varietà di Rai 3. Per ritrovare una platea degna di nota occorre aspettare, il 10 agosto, il ritorno del grande calcio. L’incontro amichevole tra Italia e Costa d’Avorio incolla alle poltrone ben 8,2 milioni di spettatori. Come di consueto, quando va in scena il calcio tutti gli altri seguono staccatissimi: solo 2,2 milioni di spettatori per il film tv Beautiful Dreamer – La memoria del cuore (Canale 5), meno di due milioni per la serie di Rai 2, sotto il milione e mezzo gli altri contendenti.
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ANALISI DATI AUDITEL TV GENERALISTA
La seconda serie di di ‘Donna detective’ ottiene un ottimo risultato con la sua ultima puntata. E lo stesso vale per il rimontaggio in un unico episodio de ‘Il commissario Rocca e l’amico d’infanzia’ (entrambi su Rai 1).
lioni di spettatori. Al film La casa sul lago del tempo con Keanu Reeves e Sandra Bullock, programmato da Canale 5, non restano che 3,4 milioni di spettatori. Quasi tre, invece, per Chi l’ha visto? (Rai 3), in questa inedita collocazione. Martedì 22 giugno è la volta di Grecia-Argentina, che raggiunge circa otto milioni di spettatori. Con poco più di 3,1 milioni segue la replica del film commedia su Canale 5 Miss F.B.I. – Infiltrata speciale. Si affaccia al terzo posto in-
ANALISI DATI AUDITEL TV GENERALISTA
La prima serata, giorno per giorno Data
Programma
31/5 Zelig – Svisti e mai visti
Spettatori (x 1.000)
Share (%)
Data
Canale
Programma
Spettatori (x 1.000)
Share (%)
Canale
4.059.000 17,10 Canale 5
08/7 SuperQuark
3.921.000 21,26 Rai 1
01/6 Donna detective - seconda serie
5.215.000 21,56 Rai 1
09/7 Il mistero dei templari
3.111.000 18,80 Rai 1
02/6 Mannaggia alla miseria
4.817.000 20,39 Rai 1
10/7 Sudafrica 2010: Uruguay–Germania
03/6 Annozero
2.712.000 10,61 Rai 2
11/7 Sudafrica 2010: Olanda–Spagna
04/6 Nel nome del cuore
5.539.000 24,63 Rai 1
12/7 Un medico in famiglia 6
3.429.000 16,18 Rai 1
05/6 Calcio: Svizzera-Italia
6.835.000 34,19 Rai 1
13/7 Un medico in famiglia 6
3.086.000 15,53 Rai 1
06/6 Arena di Verona 2010 – Lo spettacolo... 4.595.000 21,83 Rai 1
14/7 Nemico pubblico
3.139.000 18,13 Rai 1
07/6 41° Premio Barocco 2010
4.324.000 18,32 Rai 1
15/7 SuperQuark
3.455.000 21,29 Rai 1
08/6 Il commissario Montalbano
4.566.000 19,42 Rai 1
16/7 Perché te lo dice mamma
2.567.000 16,54 Canale 5
09/6 Il maresciallo Rocca e l’amico d’infanzia 3.959.000 17,57 Rai 1
17/7 Stelle sulla terra
2.394.000 18,26 Rai 1
10/6 Squadra antimafia 2 – Palermo oggi
6.027.000 27,78 Canale 5
18/7 Il commissario Manara
3.086.000 19,38 Rai 1
11/6 Attenti a quei due – La sfida
4.738.000 23,03 Rai 1
19/7 Un medico in famiglia 6
3.797.000 16,52 Rai 1
12/6 Sudafrica 2010: Inghilterra–Stati Uniti
6.802.000 35,61 Rai 1
20/7 Sei giorni, sette notti
3.428.000 19,03 Rai 1
13/6 Sudafrica 2010: Germania–Australia
6.462.000 30,80 Rai 1
21/7 Mr. & Mrs. Smith
3.321.000 18,88 Rai 1
22/7 SuperQuark
3.499.000 21,05 Rai 1
23/7 Napoli prima e dopo
4.138.000 25,66 Rai 1
14/6 Sudafrica 2010: Italia–Paraguay
18.907.000 63,18 Rai 1
15/6 Sudafrica 2010: Brasile–Nord Corea
8.975.000 34,99 Rai 1
16/6 Sudafrica 2010: Sudafrica–Uruguay
7.154.000 29,58 Rai 1
17/6 Sudafrica 2010: Francia–Messico
8.459.000 35,57 Rai 1
18/6 Sudafrica 2010: Inghilterra–Algeria
7.804.000 35,28 Rai 1
19/6 Sudafrica 2010: Camerun–Danimarca
6.720.000 31,42 Rai 1
20/6 Una voce per Padre Pio
4.494.000 21,07 Rai 1
21/6 Sudafrica 2010: Spagna–Honduras
7.428.000 28,44 Rai 1
22/6 Sudafrica 2010: Grecia–Argentina
8.020.000 32,22 Rai 1
23/6 Sudafrica 2010: Ghana–Germania
7.859.000 32,71 Rai 1
7.336.000 43,78 Rai 1 13.453.000 60,99 Rai 1
24/7 Ciao Darwin 4
2.310.000 17,15 Canale 5
25/7 Il commissario Manara
3.035.000 17,53 Rai 1
26/7 Licenza di matrimonio
3.575.000 19,01 Canale 5
27/7 La tata dei desideri
4.572.000 23,07 Rai 1
28/7 Il caso Thomas Crawford
3.041.000 16,60 Rai 1
29/7 SuperQuark
3.762.000 21,72 Rai 1
30/7 Una notte per Caruso - Premio Caruso 2010 3.244.000 18,80 Rai 1 31/7 Ciao Darwin 4
2.899.000 20,30 Canale 5
01/8 Il commissario Manara
3.159.000 18,51 Rai 1
02/8 Un medico in famiglia 6
3.335.000 16,46 Rai 1
24/6 SuperQuark
4.391.000 21,75 Rai 1
25/6 Sudafrica 2010: Cile–Spagna
5.582.000 26,14 Rai 1
26/6 Sudafrica 2010: USA–Ghana
5.404.000 29,59 Rai 1
27/6 Sudafrica 2010: Argentina–Messico
8.156.000 39,71 Rai 1
05/8 SuperQuark
3.531.000 19,62 Rai 1
28/6 Sudafrica 2010: Brasile–Cile
7.592.000 31,98 Rai 1
06/8 La leggenda della sirena
2.906.000 16,80 Canale 5
29/6 Sudafrica 2010: Spagna–Portogallo
8.010.000 34,70 Rai 1
07/8 Una luce dal passato
2.345.000 16,91 Rai 1
30/6 Colpevole d’innocenza
4.143.000 19,91 Canale 5
08/8 Il commissario Manara
3.088.000 18,57 Rai 1
01/7 SuperQuark
3.505.000 18,07 Rai 1
09/8 Un medico in famiglia 6
3.492.000 18,26 Rai 1
02/7 Scusate il disturbo
3.393.000 18,80 Rai 1
10/8 Calcio: Italia–Costa d’Avorio
8.199.000 42,68 Rai 1
03/7 Ciao Darwin 4
2.649.000 17,44 Canale 5
11/8 Ghost Whisperer – Presenze
2.336.000 13,06 Rai 2
04/7 Indovina chi sposa mia figlia?
2.635.000 16,52 Canale 5
12/8 SuperQuark
3.101.000 19,95 Rai 1
05/7 Un medico in famiglia 6
3.495.000 15,59 Rai 1
13/8 Calcio: Trofeo TIM
4.574.000 29,03 Canale 5
03/8 La casa sul lago
4.249.000 23,08 Rai 1
04/8 I giorni dell’abbandono
2.736.000 15,21 Canale 5
06/7 Sudafrica 2010: Olanda–Uruguay
10.028.000 43,03 Rai 1
14/8 Ciao Darwin 4
2.489.000 17,76 Canale 5
07/7 Sudafrica 2010: Germania–Spagna
11.583.000 49,91 Rai 1
15/8 Il commissario Manara
2.651.000 18,07 Rai 1
MERCOLEDÌ, CALCIO E CINEMA Anche la prima serata del mercoledì, dicono i dati rilevati dal campione Auditel, è occupata in buona parte dai mondiali di calcio. Il resto è appannaggio del cinema. Si comincia mercoledì 2 giugno con la vittoria di misura del film tv Mannaggia alla miseria (Rai 1), diretto da Lina Wertmüller, sulla fiction poliziesca Squadra antimafia 2 – Palermo oggi (Canale 5). Al terzo posto c’è la prima serata del varietà musi-
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cale di Italia 1 Wind Music Awards con Paola Perego (2,5 milioni di spettatori), che stacca di 200mila spettatori Raidue Rewind. Il 9 giugno è la volta del rimontaggio in un’unica serata de Il maresciallo Rocca e l’amico d’infanzia (Rai 1), con Gigi Proietti e Giancarlo Giannini, che registra circa quattro milioni di spettatori. Poco distante (circa 3,8 milioni) lo speciale che conclude la stagione di Annozero (Rai 2) con Michele Santoro. Si difende bene l’am-
miraglia Mediaset (3,5 milioni), grazie alla programmazione del film Via dall’incubo con Jennifer Lopez. Perde 200mila spettatori invece Wind Music Awards (Italia 1). Poi arrivano i mondiali di calcio e… non ce n’è più per nessuno. Il 16 giugno oltre 7,1 milioni di spettatori seguono l’incontro di calcio tra Sudafrica e Uruguay (Rai 1). Nulla può la controprogrammazione di Canale 5, che pure gioca la carta di uno dei grandi successi della passata stagione televisiva: la terza sta-
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gione de I Cesaroni. Il risultato non va oltre i tre milioni di spettatori. Per avere un termine di paragone, su Rai 2 il tv movie Nora Roberts – La palude della morte ottiene oltre 2,5 milioni di spettatori, mentre Sabrina, con Audrey Hepburn e Humphrey Bogart, ne registra 2,3. Perde altri 600mila spettatori, infine, il programma condotto da Paola Perego su Italia 1. Mercoledì 23, ancora calcio. L’incontro tra Ghana e Germania incolla alle poltrone 7,8 milioni di spettatori. Accorcia le di-
stanze Canale 5, che grazie al film d’avventura Flicka – Uno spirito libero ottiene 3,6 milioni di spettatori. Scende invece a 2,2 milioni il film tv Nora Roberts – Due vite in gioco. Mercoledì 30 giugno, serata in cui il calcio fa pausa, sale al primo posto il film programmato da Canale 5 Colpevole d’innocenza. Si ferma a 3,5 milioni la ventesima edizione del concorso di bellezza Miss Italia nel Mondo 2010 (Rai 1). Segue, con 2,5 milioni, Squadra Speciale Cobra 11 (Rai 2). Il 7 luglio ritorna il calcio… ed è vittoria di grande misura. Germania-Spagna, seconda semifinale dei mondiali di Sudafrica 2010, supera la boa degli 11,5 milioni di telespettatori. Qui si dovrebbero aggiungere altri 1.474.000 spettatori (6,2% di share), ovvero quelli che hanno visto la partita sul canale SKY Mondiale 1. Si difende Rai 2: con Ghost Whisperer – Presenze raggiunge una audience di 2,2 milioni. Il 14 luglio è la volta di un altro film, Nemico pubblico (Rai 1), che stacca di circa 500mila spettatori gli episodi di Ghost Whisperer – Presenze (2,6 milioni su Rai 2). Crolla a 2,2 milioni la replica la replica della terza stagione de I Cesaroni. Mercoledì 21 ancora un film, Mr. & Mrs. Smith, che su Rai 1 ottiene 3,3 milioni di spettatori. Conferma il suo pubblico Ghost Whisperer – Presenze. I Cesaroni scendono sotto i due milioni, scavalcati persino dal film di Italia 1 Superhero – Il più dotato fra i supereroi (2,2 milioni).
Il 28 luglio è vittoria di misura per Il caso Thomas Crawford (Rai 1) sul rimontaggio del varietà musicale di Canale 5 Io canto e poi… (per entrambi, poco più di tre milioni di spettatori). Staccato di un milione di spettatori il film Bad Boys (Italia 1). Mercoledì 4 luglio è quasi ex aequo tra il film I giorni dell’abbandono (Canale 5) e il thriller The Contract (2,7 milioni per entrambi). Ad appena 100mila spettatori di distanza la programmazione di Ghost Whisperer – Presenze. L’11 agosto infine, a sorpresa, si piazza al primo posto la serie programmata da Rai 2, che con una media di 2,4 milioni di spettatori batte Codice Carlo Magno (Rai 1, 100mila spettatori in meno); Un sogno per domani (Canale 5, 200mila spettatori in meno); Lo smoking (Italia 1, 300mila spettatori in meno).
IL GIOVEDÌ DI SUPER PIERO Su chi sia il re della prima serata del giovedì non c’è neppure da discutere: l’intramontabile Pie-
Piero Angela, con il programma divulgativo ‘SuperQuark’ (Rai 1), è il dominatore delle prime serate del giovedì.
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divulgativo di Rai 1 SuperQuark. Il responso delle audience è di 4,4 milioni di spettatori. Dietro, a 2,9 milioni, segue Ghost Whisperer – Presenze (Rai 2); quindi le repliche de I Cesaroni (Canale 5), con 2,7 milioni. Giovedì 1° luglio il primato va ancora al programma di Piero Angela. Fermi a 2,7 milioni I Cesaroni, mentre gli episodi di Ghost Whisperer – Presenze sono a 2,5 milioni. Debutto con 1,4 milioni di spettatori per la seconda stagione di Robin Hood (Rete 4). Giovedì 8 luglio, stesso responso: poco meno di quattro milioni di spettatori per SuperQuark, quasi tre milioni per Ghost Whisperer – Presenze, 2,3 per I Cesaroni. Il 15, Piero Angela perde spettatori ma non la leadership. Squadra Speciale Cobra 11 (Rai 2) è comunque ben distante (2,3 milioni); solo 2,2 per Women’s Murder Club su Canale 5. Il 22 luglio lo scenario non muta: circa 3,5 milioni di spettatori per SuperQuark, poi Women’s Murder Club, quindi Squadra Speciale Cobra 11. SuperQuark consolida la sua posizione giovedì 29 luglio, aggiungendo alla sua platea altri 200mila spettatori. L’unica novità è che dietro a Women’s Murder Club si affaccia il varietà di Italia 1 Mitici ’80, con Sabrina Salerno, che si avvicina a tre milioni di spettatori. Il 5 agosto il dato Auditel riporta la platea di SuperQuark ai numeri del 22 luglio. Non ne approfittano Canale 5 Donne, regole… e tanti guai! ottiene 2,8 milioni di spettatori) e Rai 2 (Kate & Leopold si ferma a 2,1). La panoramica sulle prima serate del giovedì si conclude il 12 agosto, con Piero Angela che perde pubblico (3,1 milioni di spettatori, dice Auditel) ma tiene lo stesso a distanza North Country – Storia di Josey (2,5 milioni su Canale 5) e Fuga per la vittoria (1,6 milioni su Rete 4).
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ANALISI DATI AUDITEL TV GENERALISTA
Il 10 giugno ‘Squadra antimafia 2 – Palermo oggi’ (Canale 5) incolla agli schermi televisivi oltre due milioni di spettatori.
ro Angela, campione di divulgazione, classe e correttezza. Giovedì 3 giugno, però, il suo SuperQuark è ancora lungi dal tornare sugli schermi. Strada libera quindi per Michele Santoro, che con Annozero totalizza ben 5,6 milioni di spettatori. Staccatissimo il film programmato da Canale 5, Spanglish – Quando in famiglia sono troppi a parlare, che ottiene 3,2 milioni di spettatori. Non supera i 2,5 milioni il rimontaggio del varietà di Italia 1 Fenomenal. Da segnalare i 2,4 milioni di spettatori che seguono su Rai 3 gli ultimi episodi di Law & Order – I due volti della giustizia. Il 10 giugno è giorno di gloria per la puntata finale di Squadra antimafia 2 – Palermo oggi (Canale 5), che catalizza l’attenzione di ben sei milioni di spettatori. Al secondo posto, con un risultato che fa già ben sperare (4,6 milioni di spettatori), lo Speciale SuperQuark di Rai 1, condotto da Piero Angela. Lontanissima (due milioni di contatti) la replica della prima puntata del gameshow Primo e ultimo con Teo Mammucari (Italia 1). Giovedì 17 giugno si aggiudica la serata la partita dei mondiali di calcio Francia-Messico, che su Rai 1 raduna una platea di 8,5 milioni di spettatori. Solo 2,7 milioni per la replica de I Cesaroni su Canale 5, mentre Ghost Whisperer – Presenze, su Rai 2, ne racimola 2,2 milioni. Giovedì 24 giugno si affaccia alla ribalta la prima puntata del nuovo ciclo del programma
ANALISI DATI AUDITEL TV GENERALISTA
VENERDÌ? FRITTO MISTO Alla resa dei conti, la serata televisiva più difficile da decifrare è quella del venerdì, che non ha un solo re e neppure una sfida ricorrente ma solo tanti contendenti. Venerdì 4, con una platea di oltre 5,5 milioni di spettatori nella prima parte, la prima serata è vinta dalla serata di beneficenza Nel nome del cuore (Rai 1), condotta da Carlo Conti. Non se la cava male, anche se ben distanziato, il film Se solo fosse vero (Canale 5): poco meno di quattro milioni. Chiude al terzo posto l’accoppiata CSI: Scena del crimine e CSI: NY su Italia 1 (2,3 milioni). L’11 giugno c’è un nuovo cambio al vertice. Si aggiudica la serata infatti la puntata pilota del varietà Attenti a quei due – La sfida (Rai 1), con Fabrizio Frizzi, Max Giusti e Alena Seredova. L’audience media stimata da Auditel è di oltre 4,7 milioni di spettatori. Più staccata questa volta la controprogrammazione di Canale 5, che con il film The Rebound – Ricomincio dall’amore non supera i 3,2 milioni di spettatori. Si affaccia sul terzo gradino del podio Rete 4, che grazie al film The Transporter riesce a ottenere 2,3 milioni di spettatori. Ne fa le spese la serata CSI di Italia 1, che crolla a 1,6 milioni di spettatori. Venerdì 18 giugno tocca al calcio primeggiare. La sfida della seconda giornata dei mondiali di calcio tra Inghilterra e Algeria ottiene su Rai 1 circa 7,8 milioni di spettatori. Scende ancora il film di Canale 5 (meno di tre milioni di spettatori), che stavolta è Il matrimonio del mio migliore amico. Seguono su Rai 2, a poco meno di due milioni di spettatori, i tre episodi della terza stagione della serie poliziesca NCIS – Unità anticrimine. Venerdì 25 vince ancora una partita del mondiale: Cile-Spagna. Il risultato è al di sotto della media (solo cinque milioni di spettatori) a causa dell’improvvisa... nausea da calcio del
TV Key 281
Il film ‘Se solo fosse vero’ (Canale 5) raduna una platea di poco inferiore ai quattro milioni nella serata del 4 giugno.
pubblico televisivo italiano. Nel pomeriggio, infatti, la nazionale di Marcello Lippi è stata eliminata. Ne trae beneficio il film di Canale 5 Vizi di famiglia, che sale a quota 3,5 milioni di spettatori. Ben 2,3 milioni di spettatori per la serata poliziesca di Rai 2, solo 1,5 milioni invece per quella investigativa di Italia 1. Il 2 luglio l’audience scende in maniera considerevole: solo 3,4 milioni di spettatori per il rimontaggio in un’unica puntata della fiction Scusate il disturbo (Rai 1) con Lino Banfi e Lino Toffolo. Se scappi ti sposo (Canale 5) si ferma sotto i 2,8 milioni. Allineata al risultato della settimana precedente la serata poliziesca di Rai 2. Venerdì 9 luglio torna al primo posto un film, Il mistero dei Templari (Rai 1), che ottiene poco più di 3,1 milioni di spettatori e batte l’altro film programmato da canale 5, Scrivimi una canzone, che si ferma a 2,7. Si conferma al terzo posto la serata di Rai 2.
Il 16 c’è la vittoria di misura (almeno in termini di spettatori) del film Perché te lo dice mamma (Canale 5) sul 53° Festival di Castrocaro 2010 (Rai 1): 2.567.000 spettatori e il 16,54% di share contro 2.558.000 e il 18%. Ancora sopra i due milioni i tre episodi conclusivi della terza stagione di NCIS. Il 23 luglio si affaccia alla ribalta un varietà, Napoli prima e dopo, che su Rai 1 ottiene 4,3 milioni di spettatori: oltre il doppio della platea della quarta stagione di NCIS su Rai 2. Il film I could never be your woman (Canale 5) è fermo a poco più di due milioni. Venerdì 30 luglio è il turno di un altro varietà: Una notte per Caruso, Premio Caruso 2010, che supera i 3,2 milioni di spettatori. Non è molto lontano (circa tre milioni di spettatori) il film drammatico in prima visione su Canale 5 L’amore e altri luoghi impossibili. Miglior risultato degli ultimi due mesi per CSI: Scena del crimine, che tocca i 2,2 milioni di spettatori. Il 6 agosto si naviga su cifre piuttosto basse. Basti sapere che i due maggiori contendenti – il film La leggenda della sirena su Canale 5 e la fiction Il coraggio di Angela su Rai 1 – non arrivano neppure a tre milioni di spettatori. Terza, e ormai campione di regolarità, NCIS – Unità anticrimine. Venerdì 13 agosto è la volta del grande ritorno del calcio nazionale, con la sfida a tre tra Inter, Juventus e Milan nel Trofeo Tim (4,5 milioni di spettatori su
Le repliche di ‘Ciao Darwin 4’ (Canale 5), con Paolo Bonolis e Luca Laurenti, monopolizzano le serate del sabato in cui il calcio è assente.
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Canale 5). Segue Rai 1, che affida le sue chance al film tv La terza verità – Le voci che uccidono, registrando 2,7 milioni di spettatori. Chiude il podio NCIS – Unità anticrimine su Rai 2 (1,8 milioni).
SABATO, È PARI TRA IL CALCIO E BONOLIS Due i protagonisti del sabato: il primo è il grande calcio, che fino al 10 luglio non lascia quasi mai spazio ai concorrenti; il secondo e il varietà Ciao Darwin 4, che – sebbene in replica – riesce a monopolizzare le restanti serate. Ma vediamo in dettaglio come è andata. Sabato 5 giugno è di scena l’ultimo test prima dei mondiali di Sudafrica 2010. Morale della favola, la sfida tra Svizzera e Italia su Rai 1 raggiunge più di 6,8 milioni di spettatori: più del doppio di quelli che si gustano su Canale 5 l’ennesima replica del film French Kiss (poco più di tre milioni). Quindi troviamo NCIS – Unità anticrimine, che su Rai 2 ottiene l’ennesimo exploit. La settimana successiva si fa sul serio, con l’incontro di calcio tra Inghilterra e Stati Uniti. L’audience del 12 giugno è la stessa della settimana prima. Al secondo posto si classifica la replica della prima puntata di Ciao Darwin 4 (Canale 5), che ottiene 2,8 milioni di spettatori. Quindi, con 1,6 milioni, un classico della commedia all’italiana: Pane, amore e gelosia (Rai 3). Il 19 giugno ancora una partita di calcio, Camerun-Danimarca, e pubblico simile a quello delle settimane precedenti: circa 6,7 milioni di spettatori. Sempre 2,8 milioni per lo show della coppia Bonolis-Laurenti. Al terzo posto della serata, il film Una ragazza e il suo sogno, che su Italia 1 raggiunge 2,6 milioni di spettatori. Sabato 26 giugno si giocano gli ottavi di finale tra Stati Uniti e Ghana. La partita incolla agli schermi circa 5,4 milioni di spettatori, non certo una platea
Le inchieste del commissario Manara (Rai 1), con Guido Caprino, conquistano il pubblico domenicale nei mesi di luglio e agosto.
fantascienza Jurassic Park (Italia 1) e della striscia quotidiana dedicata ai campionati europei di atletica leggera (Rai 2). Il 7 agosto Auditel rileva quasi a pari merito, con 2,3 milioni di spettatori, il film indiano Una luce dal passato e l’ottava puntata del varietà condotto da Paolo Bonolis e Luca Laurenti. Sul gradino più basso del podio c’è il film Il mondo perduto – Jurassic Park (1,8 milioni di spettatori su Italia 1). Sabato 14 agosto, infine, con una platea di telespettatori ancora molto ridotta, c’è la vittoria sul filo di lana per Bonolis e Laurenti sul film indiano Un pizzico d’amore e di magia programmato da Rai 1. Due milioni di spettatori scelgono invece il film Jurassic Park III (Italia 1).
DOMENICA, FICTION… E LA FINALE Situazione ben chiara anche nella serata della domenica, che, a parte il solito calcio, vede primeggiare le inchieste del commissario Manara. Il 6 giugno, 4,5 milioni di spettatori si sintonizzano sul varietà di Rai 1 Arena di Verona 2010 – Lo spettacolo sta per iniziare. La fiction I delitti del cuoco (Canale 5) si conclude con una platea di 3,5 milioni. Il ritorno su Italia 1 di Dr. House – Medical Division, con le puntate inedite della sesta stagione, è al terzo posto della serata. Si chiude infine con 2,2 milioni il ciclo primaverile di Report (Rai 3).
Il 13 giugno vince la serata la sfida di calcio dei mondiali in Sudafrica tra Germania e Australia (Rai 1, 6,4 milioni di spettatori). Debole l’opposizione del film Al di là del lago (Canale 5, 2,8 milioni di spettatori). Subito in flessione infine Dr. House – Medical Division (2,1 milioni di spettatori). Domenica 20 giugno troviamo al primo posto Una voce per Padre Pio (Rai 1, 4,5 milioni di spettatori). A seguire, il film tv In questo mondo di ladri (Canale 5, tre milioni di spettatori circa). In ripresa la serie investigativa-ospedaliera con Hugh Laurie (2,5 milioni di spettatori circa). La settimana successiva, oltre otto milioni di spettatori seguono gli ottavi di finale tra Argentina e Messico (Rai 1); 2,4 milioni la replica della fiction Maria Montessori – Una vita per i bambini (Canale 5); quasi due milioni il film tv Nora Roberts – Il mistero del lago (Rai 2); solo 1,7 milioni per Dr. House – Medical Division (Italia 1). Il 4 luglio, vittoria con numeri modesti per il film Indovina chi sposa mia figlia? (Canale 5): 2,6 milioni di spettatori. Sono 2,4 milioni quelli che seguono il 23° Premio internazionale del cinema Rodolfo Valentino su Rai 1; oltre 2,1 milioni, infine, per i due episodi inediti della quinta stagione di Numb3rs (Rai 2). L’11 luglio, platea in grande spolvero per la finale dei mondiali di calcio di Sudafrica
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2010 tra Olanda e Spagna, che su Rai 1 registra quasi 13,5 milioni di spettatori. Domenica 18 luglio il primo gradino del podio viene occupato dai primi due episodi in replica della fiction di Rai 1 Il commissario Manara (poco più di 2,8 milioni di spettatori). Da qui in poi nessun concorrente riuscirà a scalzarla da questa posizione. Il primo sconfitto, con 2,3 milioni di spettatori, è il film Rain Man – L’uomo della pioggia (Canale 5). Solo 1,8 milioni di spettatori per Dr. House – Medical Division con Hugh Laurie (Italia 1). Domenica 25 luglio, stesso risultato per la fiction poliziesca di Rai 1, che batte gli ultimi episodi della sesta stagione di Dr. House – Medical Division (2,2 milioni di spettatori). Quindi il film tv La donna velata (2,1 milioni su Canale 5). Domenica 1° agosto porta ancora bene a Il commissario Manara, che si rafforza ulteriormente fino a superare i tre milioni di spettatori. Canale 5 aveva puntato sul film Quando meno te lo aspetti (2,5 milioni), Italia 1 sul classico di fantascienza Guerre stellari (1,7 milioni). L’8 agosto il commissario di Rai 1 si conferma oltre i tre milioni di spettatori. Resta a 2,3 invece il film programmato da Canale 5 Dreamer – La strada per la vittoria, così come si ferma a 1,6 milioni L’impero colpisce ancora (Italia 1). Il 15 agosto infine, anche a causa della festività di Ferragosto, Il commissario Manara scende nuovamente a 2,6 milioni. Non ne approfittano però i diretti avversari: 2,2 milioni di spettatori per la film commedia su Canale 5 13 a tavola, solo 1,5 per la serie poliziesca di Rai 2 Numb3rs, 1,4 milioni per Il ritorno dello Jedi su Italia 1. Il computo finale delle prime serate non ammette discussioni: 62 vittorie per Rai 1, 13 per Canale 5, 2 per Rai 2. Che dire… i mondiali di calcio si sono fatti sentire eccome!
272 TV Key
ANALISI DATI AUDITEL TV GENERALISTA
proporzionata all’evento: l’effetto dell’eliminazione dell’Italia dai mondiali e l’esodo per le vacanze cominciano a farsi sentire. Abbastanza stabile (2,7 milioni) Ciao Darwin 4, quasi un pareggio (1,8 milioni) per il film Un principe tutto mio (Italia 1) e la commedia italiana L’emigrante (Rai 3). Il 3 luglio, con una media di appena 2,6 milioni di spettatori, vince la serata la replica della quarta puntata di Ciao Darwin 4. Segue, con 2,5 milioni, il film L’ultimo sogno (Rai 1), che sopravanza la commedia su Italia 1 Mrs. Doubtfire – Mammo per sempre e quella su Rai 3 Chi si ferma è perduto. Sabato 10 luglio c’è la finale per il terzo posto dei mondiali in Sudafrica tra Uruguay e Germania (oltre 7,3 milioni di spettatori). Solo 2,3 milioni per la replica del film Il principe cerca moglie (Canale 5) e 1,3 milioni per gli episodi della seconda stagione di Private Practice (Rai 2). Il 17 luglio, ascolti modesti (2,4 milioni di spettatori) permettono al film di Bollywood Stelle sulla Terra di conquistare la vetta della classifica. Il duo Bonolis-Laurenti non brilla, visto che si deve accontentare di solo due milioni di spettatori. Terzo posto altrettanto modesto (1,5 milioni) per la commedia di Italia 1 Un allenatore in palla, quasi la stessa platea di Totò contro i quattro (Rai 3). Il 24 luglio c’è ancora una leadership debole ma sufficiente e sconfiggere gli avversari. La serata se l’aggiudica Ciao Darwin 4 con una media di 2,3 milioni di spettatori; poco più di 1,8 milioni di spettatori vanno invece al film The Mask 2 (Italia 1); 1,7 milioni al film indiano Un fidanzato in affitto (Rai 1); 1,6 milioni alla commedia Operazione San Gennaro (Rai 3). Sabato 31 luglio Ciao Darwin 4 porta a casa 2,9 milioni di spettatori; sono 2,3 milioni quelli del film indiano Appartamento per… 3; e 1,5 milioni quelli della replica del film di
ANALISI DATI AUDITEL TV SAT
ANCHE ALLE TELEVISIONI SATELLITARI ‘L’EFFETTO MONDIALI DI CALCIO’ HA PORTATO QUALCHE BENEFICIO. IL TREND PERÒ NON È STATO TALE DA FAR RAGGIUNGERE AGLI ASCOLTI NUOVI TRAGUARDI ASSOLUTI. DI
RICCARDO ROSSIELLO
OLTRE 4,5 MILIONI DI ABBONATI PER SKY Anche per quanto riguarda le televisioni satellitari, i dati dei tre mesi estivi – giugno, luglio e agosto – pongono sul tavolo numerosi temi di discussione. Uno lo anticipiamo subito: il mancato record di contatti unici giornalieri. Malgrado il grande interesse suscitato dai mondiali di calcio, l’attesa impennata degli ascolti non c’è stata. Nel corso dell’estate, anzi, si è assistito a una generalizzata fuga dalla televisione (da tutte le televisioni), il che sembra dimostrare che la crescita dell’offerta non aumenta necessariamente la platea del piccolo schermo. Al contrario l’utente medio, disorientato da un numero di canali fin troppo vasto (quanto ci vuole per fare zapping tra tutte le emittenti del digitale terrestre e del decoder SKY?), finisce con lo spazientirsi e spegnere il televisore. Un altro dato importante suggerisce che l’italiano ama sicuramente il calcio, ma solo quando la propria squadra del cuore è protagonista. L’analisi
degli ascolti, infatti, dimostra che dopo l’eliminazione della nazionale di Marcello Lippi il calo dell’audience e di interesse verso le partite del mondiale di Sudafrica 2010 è stato totale e generalizzato. Ecco cosa comporta non convocare Cassano e Balotelli! Scherzi a parte, alla fine di questo articolo pubblichiamo un’interessante tabella, fornita da Auditel, che disegna la mappa degli abbonati SKY collocandoli con precisione sul territorio nazionale: si tratta di un pubblico virtuale di 12 milioni e 324mila individui. Ecco spiegato perché, se non aumentano gli abbonamenti, sarà difficile raggiungere i 13 milioni di contatti unici giornalieri.
GIUGNO SECONDO STARCOM Le ultime elaborazioni dei dati Auditel compiute dallo staff di Starcom accorpano insieme, sotto l’unica voce ‘Tv digitale’, sia le audience delle emittenti satellitari che quelle delle te-
L’incontro fra Germania e Inghilterra ai campionati mondiali di calcio in Sudafrica è stato il più visto sui canali SKY, con una media di 1.237.409 spettatori e uno share record dell’11,75%.
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levisioni digitali terrestri. Il metodo è sicuramente giustificato, ma finisce col mascherare il dato che riguarda le sole televisioni satellitari e quello delle sole televisioni diffuse via Dtt. La scelta è in parte motivata dal fatto che alcune emittenti trasmettono la stessa programmazione su piattaforme diverse, e quindi l’accorpamento aiuta a capire qual è stata l’audience di un canale a prescindere dalla tecnologia adottata per diffonderlo. Al contrario, però, non aiuta a comprendere qual è l’effettiva penetrazione della singola piattaforma. Per raggiungere il nostro scopo, qui limitato alle sole televisioni satellitari, non ci resta quindi che elaborare le… elaborazioni ed estrarre i dati che più ci interessano. Per quanto riguarda il mese di giugno, Starcom annuncia che la tv digitale (satellite e Dtt) raggiunge il 21,9% di share con un balzo in avanti di quasi 4 punti percentuali rispetto al mese precedente e una crescita del 77% rispetto al giugno 2009. Di questa quota di share, il 10% deriva dalle tv satellitari mono-piattaforma dove dall’11 giugno sono andate in onda le partite dei mondiali di calcio 2010 e gli altri programmi dedicati all’evento. L’aumento di ascolti rispetto al periodo analogo del 2009 è a sua volta del 10%. Le crescite maggiori, sempre per quanto riguarda la tv digitale nella sua globalità, vengono registrate nella fascia oraria pomeridiana e in prima serata: rispettivamente +15% e +17%.
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Il 5,1% proviene invece dalle tv digitali mono-piattaforma (i cui ascolti giornalieri sono rilevati a partire dallo scorso febbraio), che raccolgono consensi soprattutto da parte del pubblico pomeridiano e notturno. Sono però le tv digitali multi-piattaforma a muoversi più velocemente, arrivando a catturare nuovi ascoltatori in tutte le fasce orarie e a coprire una quota di share pari al 6,8%: più del doppio in confronto a un anno fa. Per quanto riguarda nello specifico le reti satellitari monopiattaforma, il canale più visto è SKY Super Calcio, che per il periodo dei mondiali è andato in onda in simulcast con SKY Calcio 1 e ha trasmesso in diretta tutti gli incontri nonché le rubriche dedicate all’evento: SKY Mondiale Show, Calciomercato Speciale Mondiali, Mondiale Remix. I due canali, che occupano le primissime posizioni nella classifica dei satellitari mono-piattaforma e, rispettivamente, la seconda e la quinta del ‘Totale tv digitali’, sono stati rinominati SKY Mondiale 1. Su SKY Super Calcio l’incontro più visto è coinciso con l’esordio della nazionale azzurra, Italia-Paraguay: 1,2 milioni di tifosi all’ascolto lunedì 14 giugno (fascia oraria 21.00-22.00). Su SKY Calcio 1 la migliore performance viene fatta registrare dall’altra gara degli azzurri, Italia-Nuova Zelanda, domenica 20 giugno: 960mila spettatori nella fascia 17.00-18.00. Bene anche il canale all news sportivo SKY Sport 24.
Spettatori unici
Share medio
Target comm. 15-54
Spettatori unici
Share medio
Target comm. 15-54
31/05
Data
7.713.972
8,7%
11,8%
08/07
7.106.470
8,8%
11,7%
01/06
7.567.504
8,3%
11,3%
09/07
7.010.472
9,0%
11,5%
02/06
8.187.677
8,9%
11,3%
10/07
6.656.233
9,7%
12,5%
03/06
7.771.696
7,5%
10,0%
11/07
6.971.013
9,8%
12,7%
10,4%
12/07
6.736.608
8,9%
11,6%
6.762.405
8,9%
12,0%
04/06
7.540.919
8,4%
Data
05/06
7.363.906
9,0%
12,1%
13/07
06/06
7.462.921
9,3%
12,5%
14/07
6.897.152
8,7%
11,4%
07/06
7.876.158
8,7%
12,0%
15/07
6.835.684
9,0%
11,9%
08/06
7.756.584
8,3%
11,3%
16/07
6.696.680
9,2%
12,5%
11,2%
17/07
6.067.181
9,5%
12,9%
10,9%
18/07
6.348.847
8,8%
11,6%
10,6%
19/07
6.801.946
9,2%
12,3%
20/07
6.751.405
9,1%
12,1%
21/07
6.723.845
9,2%
12,1%
22/07
6.675.341
8,9%
12,1%
23/07
6.802.303
9,1%
12,4%
24/07
6.737.246
9,9%
13,5%
25/07
6.479.140
8,7%
11,6%
26/07
6.814.593
9,2%
12,0%
27/07
6.872.833
9,0%
11,9%
28/07
6.787.713
8,7%
11,4%
29/07
6.667.214
8,7%
11,9%
30/07
7.115.586
9,1%
12,3%
31/07
6.795.667
9,4%
12,7%
01/08
6.474.930
9,1%
12,1%
02/08
6.626.959
9,0%
11,9%
03/08
6.618.929
8,9%
11,8%
09/06 10/06 11/06
7.810.573 7.645.558 7.983.543
8,5% 8,5% 9,6%
12/06
7.842.709
11,5%
15,0%
13/06
7.867.238
10,9%
14,0%
14/06
8.543.815
10,4%
13,6%
15/06
8.048.782
10,0%
12,8%
16/06
7.691.541
9,7%
10,6%
17/06
7.853.532
9,9%
12,3%
18/06
7.673.119
9,9%
12,8%
19/06
7.970.229
11,2%
14,5%
20/06
8.838.545
11,4%
14,4%
21/06
7.881.459
10,0%
12,9%
22/06
7.978.871
9,6%
12,6%
23/06
7.911.087
9,9%
12,7%
24/06
8.154.308
9,5%
12,1%
25/06
7.489.012
9,5%
12,2%
26/06
7.437.920
10,6%
13,6%
04/08
6.639.388
9,4%
12,6%
27/06
7.656.752
10,6%
13,5%
05/08
6.744.960
8,8%
11,6%
28/06
8.009.474
10,4%
13,5%
06/08
6.546.335
9,4%
12,2%
29/06
7.973.234
10,1%
12,7%
07/08
6.125.247
9,7%
12,7%
30/06
7.418.730
8,7%
11,1%
08/08
6.114.831
9,6%
13,3%
01/07
7.045.063
9,0%
11,8%
09/08
6.243.597
8,9%
11,7%
02/07
7.765.596
10,7%
13,6%
10/08
6.018.652
8,2%
11,0%
03/07
7.438.029
11,3%
14,7%
11/08
5.725.836
8,1%
10,8%
04/07
7.185.446
10,3%
13,6%
12/08
5.953.552
8,2%
11,1%
05/07
7.341.437
9,5%
12,5%
13/08
5.822.920
7,6%
10,4%
06/07
7.405.988
9,7%
12,5%
14/08
5.964.193
8,8%
11,6%
07/07
7.255.385
9,4%
12,0%
15/08
5.480.430
8,4%
11,2%
Oltre allo sport, si confermano in cima alle preferenze dei telespettatori le serie tv e l’informazione di SKY Tg24. Tra i telefilm, i più seguiti sono sempre quelli di FoxCrime con le vicende poliziesche di CSI (migliore performance mensile giovedì 3 giugno, con 271mila spettatori nella fascia 21.0022.00), CSI: Miami, White Collar, Five Days, Numb3rs, Law & Order, Criminal Minds. Tra le prime tv di SKY Cinema 1, da segnalare Star Trek: Il futuro ha inizio, che lunedì 7 giugno
ha superato i 421mila spettatori.
LUGLIO SECONDO STARCOM A luglio, sempre secondo le elaborazioni Starcom, la tv digitale (satellite e Dtt) arriva a sfiorare il 23% di share nel totale giorno, con una crescita del 75% rispetto a luglio 2009 e un balzo in avanti di ben 9 punti percentuali rispetto all’inizio dell’anno. Componente importante di questa crescita è sicuramente la debolezza del-
l’offerta televisiva in chiaro nel periodo estivo. I picchi di ascolto sono concentrati la mattina e nel pomeriggio dalle 15.00 alle 18.00, quando lo share supera il 28%. Il 9,6% di share deriva dalle tv satellitari mono-piattaforma che, sulla spinta dei mondiali di calcio in Sudafrica terminati l’11 luglio, guadagnano il 6% rispetto al periodo analogo del 2009. I contenuti che riscuotono maggiore successo sulle reti satellitari sono ancora i telefilm polizieschi di FoxCrime (come
71
NCIS: oltre 249mila spettatori all’ascolto lunedì 26 luglio, fascia 21.00-22.00), l’informazione di SKY Tg24, il cinema in prima tv di SKY Cinema 1 (il film più visto del mese è Baarìa di Giuseppe Tornatore: 440mila spettatori lunedì 26 luglio, fascia 22.00-23.00). Ottimi risultati anche per i canali calcio: SKY Sport 24 ottiene la seconda posizione nella classifica dei satellitari mono-piattaforma grazie agli aggiornamenti sui campionati mondiali nella prima parte del mese e
281 TV Key
ANALISI DATI AUDITEL TV SAT
Canali della piattaforma SKY
ANALISI DATI AUDITEL TV SAT
agli speciali dedicati al calciomercato. Bene anche SKY Super Calcio e SKY Calcio 1, in onda in simulcast tutto il giorno per il periodo dei mondiali: il risultato più brillante è quello ottenuto dalla finalissima di domenica 11 luglio, OlandaSpagna (trasmessa anche sulla tv generalista), vista da un milione di spettatori su SKY Super Calcio e da altri 723mila su SKY Calcio 1.
AGOSTO SECONDO STARCOM Ad agosto la tv digitale supera il 23% di share nel totale giorno, con una crescita del 70% rispetto all’agosto 2009 (+10% circa rispetto allo scorso gennaio). Come già nei mesi precedenti, i picchi di ascolto (oltre il 28% di share) si concentrano la mattina e di pomeriggio nella fascia oraria che va dalle 15.00 alle 18.00. Un dato negativo comunque c’è: il 9,7% di share giornaliero deriva dalle tv satellitari mono-piattaforma: il confronto con il periodo analogo del 2009 segna un –6% di ascolti. Il calo più evidente viene registrato soprattutto intorno a mezzogiorno (12.00-15.00) e nel pomeriggio. Tiene invece il prime time. I contenuti che riscuotono maggiore successo continuano a essere i telefilm polizieschi di FoxCrime (NCIS segna oltre 294mila spettatori lunedì 9 agosto, fascia 22.0023.00), l’informazione di SKY Tg 24, il cinema in prima tv di SKY Cinema 1 (il film più visto del mese è Una notte al museo 2, lunedì 30, con quasi 490mila spettatori nella fascia 21.00-22.00). Ottimi i risultati dei canali calcio: SKY Sport 24 mantiene la seconda posizione nella classifica dei satellitari mono-piattaforma (merito degli speciali dedicati al calciomercato e alle anteprime sulla nuova stagione di campionato). Il picco più alto lo tocca SKY Sport 1 con l’incontro preliminare di Champions League tra Sampdoria e Werder Brema:
TV Key 281
798mila spettatori martedì 24 agosto, fascia 22.00-23.00.
Penetrazione di SKY presso le famiglie italiane
I NUOVI RECORD DI SKY Per quanto riguarda il network SKY, i nuovi primati si limitano al mese di giugno e all’effetto propulsivo dei mondiali di calcio di Sudafrica 2010. Il primo record viene stabilito martedì 15 giugno, quando gli spettatori unici che seguono i canali della piattaforma SKY sono 8.048.782 (share medio del 10,0%, o del 12,8% se si considera solo il target commerciale 15-54 anni). Se si aggiungono tutte le altre reti satellitari ricevibili attraverso il decoder SKY (esclusi i principali canali gratuiti generalisti: Rai 1, Rai 2, Rai 3, Canale 5, Retequattro, Italia 1 e La7), lo share sale all’11,4% (al 14,5% se si considera il target commerciale 15-54 anni). In prime time l’audience media dei canali SKY è stata di 2.235.309 spettatori, con l’8,8% di share. Il dato sale a 2.478.814 spettatori medi con il 9,7% di share se si considera il satellite nella sua globalità. Tra le 9.00 e mezzogiorno lo share dei canali della piattaforma SKY è dell’11,7%, mentre nel pomeriggio, tra le 15.00 e le 18.00, è del 15,1% (il 13,7% e il 17,2% per il satellite nella sua totalità). Nella fascia preserale, tra le 18.00 e le 20.30, i canali SKY fanno registrare uno share del 9,1% (del 10,4% per il satellite). In seconda serata, tra le 22.30 e le due di notte, lo share raccolto dai canali della piattaforma SKY è dell’11,3% (il 12,6% per il satellite). Il record di cui parlavamo arriva dagli ascolti di Calciomercato Mondiale, l’approfondimento quotidiano condotto da Alessandro Bonan, in onda dalle 23.30 su SKY Sport 1 e SKY Mondiale 1 (sia in Standard Definition sia in High Definition), che fa registrare il record stagionale di audience media con 220.659 spettatori complessivi. Un altro record viene segnato domenica 20 giugno, quando 8.838.545 spettatori unici se-
Totale famiglie
24.282.485
Con accesso a Dtt
17.054.440
Abbonate a SKY Piemonte Valle d’Aosta
4.515.764
100,0%
320.532
7,1%
14.233
0,3%
Liguria
157.562
3,5%
Lombardia
870.667
19,3%
44.853
1,0%
282.916
6,3%
Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Emilia-Romagna
87.686
1,9%
422.330
9,4%
Marche
127.068
2,8%
Toscana
339.040
7,5%
Umbria
74.497
1,6%
Lazio
530.473
11,7%
Campania
355.856
7,9%
Molise
19.982
0,4%
Abruzzo
94.004
2,1%
184.869
4,1%
Basilicata
28.039
0,6%
Calabria
124.812
2,8%
Sicilia
299.319
6,6%
Sardegna
137.026
3,0%
SKY Cinema
3.354.829
74,3%
SKY Sport
2.646.697
58,6%
SKY Calcio
2.339.965
51,8%
SKY HD
1.918.806
42,5%
MySKY
652.357
14,4%
Puglia
Fonte: Auditel (luglio 2010)
guono i canali della piattaforma SKY (share medio dell’11,4%, il 14,4% se si considera il target commerciale 15-54 anni; il 12,9% e il 16,2% se si considera il satellite nella sua totalità). In prime time l’audience media è di 2.655.278 spettatori con l’11,4% di share (2.914.782 spettatori medi e il 12,6% di share se si considera tutto il satellite). Tra le 9.00 e le 12.00 lo share dei canali della piattaforma SKY è del 13,2%, mentre nel pomeriggio, tra le 15.00 e le 18.00, è del 12,4% (15,4% e 14,3% per il satellite). Nella fascia preserale, tra le 18.00 e le 20.30, i canali SKY registrano uno share dell’11,1% (il satellite del 12,6%). In seconda serata, tra le 22.30 e le due di notte, lo share è invece dell’11,1%
72
(12,4% se si considera il satellite). Il record segnato in questa giornata riguarda l’ascolto medio e lo share nelle 24 ore per i canali SKY Sport e SKY Calcio: rispettivamente 543.069 spettatori e il 4,7%. L’ultimo record stabilito nel periodo da noi preso in esame arriva domenica 27 giugno, quando a seguire i canali della piattaforma SKY ci sono 7.656.752 spettatori unici (share medio giornaliero del 10,6% (13,5% se si considera il target commerciale 15-54 anni; 12,1% e 15,2% se si considera il satellite in generale). In prime time l’audience media dei canali SKY è di 2.001.645 spettatori con il 9,7% di share (2.197.269 spettatori medi e il 10,7% di share se si considera il satellite).
La prima visione del film ‘La doppia ora’, a Ferragosto, ha fatto registrare un ascolto di circa 115mila spettatori su SKY Cinema. Buoni ascolti anche per il documentario ‘Ai confini della scienza’ su National Geographic Channel.
Tra le 9.00 e le 12.00 lo share dei canali della piattaforma SKY è dell’11,8%, mentre nel pomeriggio, tra le 15.00 e le 18.00, è del 13,6% (per il satellite il 13,7% e il 15,7%). Nella fascia preserale, tra le 18.00 e le 20.30, i canali SKY registrano uno share del 10,7% (il 12,1% per tutto il satellite). In seconda serata, tra le 22.30 e le due di notte, lo share è del 12,1% (13,5% se si considera il satellite). Il record riguarda i mondiali di calcio in Sudafrica, e nello specifico la seconda giornata degli ottavi di finale. Il match tra Germania e Inghilterra, trasmesso in esclusiva su SKY dalle 16, viene infatti visto in media da 1.237.409 spettatori (1.813.961 i contatti unici) con uno share dell’11,75%: si tratta del miglior dato di share registrato fin qui da una partita della Fifa World Cup 2010.
IL DATO PIÙ BASSO Il più alto numero di contatti unici, relativamente al periodo da noi preso in esame, viene toccato domenica 20 giugno (ne abbiamo appena parlato). Il più basso invece è quello del giorno di ferragosto: solo 5.480.430 contatti unici. Ecco in dettaglio l’andamento della giornata del 15 agosto. Lo share medio è dell’8,4% (11,2% se si considera il target commerciale 15-54 anni; il 10,3% e il 13,5% per il satellite in generale). In prime time l’au-
dience media dei canali SKY è di 1.116.019 spettatori con il 7,8% di share (1.321.295 e 9,2% di share se si considera tutto il satellite). Tra le 9.00 e mezzogiorno, lo share dei canali della piattaforma SKY è del 9,7%, mentre nel pomeriggio, tra le 15.00 e le 18.00, è del 9,1% (11,9% e 11,6% per il satellite). Nella fascia preserale, tra le 18.00 e le 20.30, i canali SKY registrano uno share dell’8,1% (9,9% per il satellite). In seconda serata, tra le 22.30 e le due di notte, lo share è del 10,8% (12,2% per il satellite). Il film in prima tv La doppia ora, in onda dalle 21.00 su SKY Cinema 1 e SKY Cinema+1 (entrambi sia in Standard Definition sia in High Definition), raccoglie davanti alla tv in media 115.773 spettatori complessivi. Per quanto riguarda lo sport, il match Liverpool-Arsenal di Premier League, in onda dalle 17.00 circa su SKY Sport 1, SKY Super Calcio e SKY Calcio 1, ottiene un ascolto medio di 101.928 spettatori complessivi. Inoltre, nell’intera giornata, il canale
Channel+1 è stato seguito in media da 29.461 spettatori. Nel corso della giornata, le news di SKY Tg24 e SKY Meteo 24 hanno raccolto davanti alla tv 1.627.461 contatti unici.
IL RAFFRONTO CON IL PASSATO Per il resto, sono pochi i temi di analisi. Sui 77 giorni del periodo preso in esame, solo sei volte i contatti unici giornalieri hanno superato gli otto milioni (il 20 giugno vengono sfiorati i nove); 35 volte sono andati sopra i sette milioni; 31 volte sono stati sopra i sei milioni; e 5 volte hanno superato soltanto i cinque milioni: un risultato che migliorerà sicuramente a partire da settembre, anche grazie alle nuove promozioni autunnali di SKY. Si tratta di un dato che in assoluto non sembra eccezionale, ma che se confrontato con il periodo analogo del 2009 lascia ben sperare per il rush di fine d’anno. A Ferragosto 2009, per dirne una, si registrarono ‘solo’ 4.676.353 contatti unici: quasi 804mila in meno del
73
2010. C’è però anche da dire che l’andamento degli ascolti, nonostante il richiamo dei mondiali di calcio, è stato in media simile al 2009, quando si era saliti 15 volte sopra gli otto milioni, 27 sopra i sette, 27 sopra i sei, 7 volte sopra i cinque, e una volta sopra i quattro. Se però andiamo a ritroso fino al 15 agosto 2008, quando nel dato erano compresi anche i canali generalisti Rai, Mediaset e Telecom Italia Media, scopriamo che i contatti unici giornalieri erano addirittura 7.215.369: circa 1.735.000 telespettatori in più. Insomma, malgrado proclami e promesse, sembra difficile che partendo da questo zoccolo duro si possa tentare un nuovo attacco alla vetta dei 13 milioni di contatti unici giornalieri. La riprova è nel confronto con un mercato come quello britannico, sicuramente più frazionato ma anche tecnologicamente più evoluto. A fronte di una popolazione leggermente superiore a quella italiana (60,6 milioni di abitanti contro i 60,3 censiti dall’Istat in Italia al primo gennaio 2010), la pay tv britannica ha avvicinato, lo scorso 30 giugno, i 10 milioni di abbonati (9.860.000 per la precisione). Da noi, a luglio 2010, gli abbonati SKY erano 4.516.000, pari a un pubblico stimato di 12 milioni e 324mila individui (il digitale terrestre conta invece 17 milioni e 54mila famiglie, pari a 41 milioni e 960mila individui). Nella tabella pubblicata nella pagina precedente è illustrata in dettaglio, secondo Auditel, la penetrazione dell’offerta di SKY per area geografica e per pacchetto. Le regioni con il maggior numero di abbonati a SKY sono Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Campania e Toscana. Il 74,3% degli abbonati a SKY ha scelto il pacchetto Cinema, il 58,6% lo Sport e il 51,8% il Calcio. Il 42,5% degli abbonati dispone del decoder HD e il 14,4% di MySKY.
281 TV Key
ANALISI DATI AUDITEL TV SAT
SKY Sport 24 raccoglie 1.343.910 contatti unici. Sui canali Fox, da segnalare tre appuntamenti con i Simpson su FOX e FOX+1: l’episodio trasmesso dalle 21.00 circa è stato visto in media da 163.752 spettatori, quello in onda dalle 20.10 da 142.541 spettatori, mentre quello trasmesso dalle 20.35 circa è stato seguito nel complesso da 140.900 spettatori. Tra le proposte di mondi e culture, il documentario Ai confini della scienza in onda dalle 20.15 su National Geographic Channel e National Geographic
NEWS
Ogni ‘addio’ è un ‘arrisentirci’ con Telecom Italia, Euro RSCG e Indiana
Un nuovo volto per la freschezza di Tic Tac
È arrivato il momento di salutarsi: Michelle Hunziker accompagna John
Stesso confetto bianco, stessa fre-
Travolta a prendere il suo jet e lo saluta commossa mentre l’aereo de-
schezza dolce e delicata… ma
colla. Ma non può finire così: John infatti sorprende Michelle annun-
nuovo testimonial! Dopo otto an-
1
ciandole la sua intenzione di restare. Senza dubbio per Telecom Italia
ni Tic Tac cambia volto: il nuovo
e per Telecom Zero, la nuova offerta voce che permette di chiamare tut-
spot ha come protagonisti i Voca
ti i telefoni fissi nazionali a zero cent al minuto, con scatto alla risposta
People, gruppo musicale fuori dal
e senza costi di attivazione aggiuntivi. E se a forza di salutare Michel-
comune che conquisterà i fan gra-
le perdesse la voce? Niente panico, Francesco Pannofino è pronto a
zie alla sua originalità ed espres-
prestarle la sua. La creatività è di Euro RSCG Milano, con la direzione
sività. A firmare la campagna è
creativa di Francesca De Luca. Art e copy sono Maria Signorini e An-
Ferrero Pubbliregia, l’agenzia gui-
2
tonio De Santis. La regia è di Alessandro D’Alatri con la fotografia di Agostino Castiglioni. La casa di produzione è Indiana Production.
data da Franco Carrer. Il film è stato girato al Parco di Monza dal regista Richard D’Alessio, la casa
Una promo da ululato per 4 Salti in Padella, firmata McCann Erickson e Movie Magic
di produzione è Movie Magic International e la post produzione
Un viaggio a New York per due persone con spostamenti in limousine,
di Giorgio Risi.
un buono da 4000 euro da spendere con l’ausilio di un personal shop-
3
per e una cena indimenticabile in un tempio dell’alta cucina internazioin palio con la promozione ‘Gusta il meglio di New York’ di 4 Salti in Pa-
‘Who is Patrizia?’ debutta in tv
della Findus. L’operazione è supportata – oltre che da attività in store –
La campagna pubblicitaria di Pa-
da una campagna pubblicitaria creata da McCann Erickson Roma. Gli
trizia Pepe, on air da luglio su ma-
spot, insoliti e paradossali, sono incentrati sull’ululato corale con cui i com-
gazine, quotidiani e web, ap-
nale: è questa la promessa più succulenta del ricchissimo menu di premi
proda anche in televisione. Il fa-
mensali esprimono l’apprezzamento per le ricette servite loro dallo chef
4
o per la visione di una Statua della Libertà che stringe in pugno un’invi-
shion brand fiorentino completa
tante forchetta. La regia è di Dario Piana con la fotografia di Stefano Mor-
con questo tassello il suo ambi-
caldo, per la casa di produzione Movie Magic International.
zioso progetto di advertising integrato. Lo spot sviluppa il con-
TBWA\Italia adatta gli spot televisivi per l’arrivo in città del nuovo Nissan Juke
cept della campagna, che gioca sull’identità nascosta della protagonista, presentando una serie di
Nissan Juke, il primo crossover compatto del segmento B, arriva in città
5
e la contamina con la sua energia, che si propaga e si viralizza gra-
modelle dall’aspetto identico ma
zie all’utilizzo del web e di tutti i canali digital, dal mobile marketing
colte in situazioni differenti. È la
ai social network. New media e innovazione confermano così il loro
prima volta che Patrizia Pepe sce-
ruolo chiave all’interno delle strategie di comunicazione Nissan. La crea-
glie il mezzo televisivo per veico-
tività della campagna tv e stampa è stata adattata da TBWA\Italia,
lare la propria immagine.
che a supporto del lancio ha ideato e prodotto tutti i materiali creativi per trasmettere e diffondere l’energia contagiosa di Nissan Juke tramiche al cinema), due soggetti da 30” e un teaser da 10”. Firmano il pro-
Totti, 1861 e Mercurio per Vodafone 1 cent
getto Fabrizio Caperna come Direttore creativo, Olivia Nervi, art di-
Francesco Totti torna in tv nelle ve-
rector, e Diego Tardani, copywriter. La pianificazione è a cura di OMD.
sti di simpatico arrotino e di di-
6
te diversi formati di spot: un taglio lungo da 110 secondi (proiettato an-
sturbatore televisivo con uno spot
Grey trova due testimonial d’eccezione per il lancio di Lactacyd DeoProtect
dedicato alle nuove opzioni 1 Cent di Vodafone. La convenien-
7
Per la campagna tv e stampa di supporto al lancio di Lactacyd DeoProtect, l’ultima novità tra i detergenti intimi GlaxoSmithKline CH, il team creativo di Grey ha scelto un taglio radicalmente innovativo e ha lasciato la parola a due rubinetti, spiando le loro reazioni all’arrivo del nuovo prodotto. Nascono così Signor Caldo e Signor Freddo: il primo impetuoso e umorale, il secondo cinico e invidioso, ma entrambi gelosi dell’ultimo arrivato. Le sue novità hanno infatti cambiato la routine intima della pa-
1. Telecom Italia. 2. 4 Salti in Padella Findus. 3. Nissan Juke. 4. Lactacyd DeoProtect. 5. Tic Tac. 6. Patrizia Pepe. 7. Vodafone 1 cent.
za dell’offerta spinge ‘Franceschino l’arrotino’ a sfrecciare per le strade di Roma e a imbucarsi alle spalle di due conduttori del tg durante la diretta al grido di “Un centesimo!!!”. L’agenzia è 1861united, la casa di produzione Mer-
drona di casa, disorientando i due. Una campagna che esce dagli sche-
curio Cinematografica, con la re-
mi standard della comunicazione di categoria, proponendo un nuovo
gia di Giuseppe Capotondi. La
punto di vista mai esplorato prima. Il Direttore creativo esecutivo è Fran-
pianificazione è a cura di OMD,
cesco Emiliani, la casa di produzione è Movie Magic, il regista degli
la musica è ‘Skinny genes’ di Eli-
spot Riccardo Grandi, il direttore della fotografia Max Gatti.
za Doolittle.
TV Key 281
74
N° 281 Settembre-Ottobre 2010
Settembre-Ottobre 2010 - N. 281 - e 6
I PROTAGONISTI DELLA TELEVISIONE DIGITALE
Mensile professionale di comunicazione e produzione cine-televisiva
281
I PALINSESTI DI RAI E MEDIASET
MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA
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Media Key srl, Via Arcivescovo Romilli, 20/8 - 20139 Milano - www.mediakey.tv
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