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GRUPPO TURNER: FORTISSIMAMENTE LEADER
N째 286 Aprile-Maggio 2011 Aprile-Maggio 2011 - N. 286 - e 6 Mensile professionale di comunicazione e produzione cine-televisiva
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EDITORIALE
TV KEY 286 – APRILE-MAGGIO 2011
UNA TV DA 190 MILIARDI DI DOLLARI DI PUBBLICITÀ Questo fascicolo è strutturato principalmente su due speciali: uno sulle Tv Digitali, con la presentazione di alcune fra le principali televisoni satellitari e digitali terrestri, e un altro sugli investimenti pubblicitari televisivi nel mondo, con dati tratti dal rapporto ‘Advertising Expenditure Forecast’ di ZenithOptimedia. Parlando di televisioni satellitari e digitali, la copertina non poteva che essere dedicata a un Gruppo di grande successo in questo settore: Turner Broadcasting System Italia, con il suo Amministratore delegato Jaime Ondarza e il Vice direttore generale Giovanni Parenti. In questi ultimi tempi il Gruppo Turner ha raggiunto la leadership sul target Kids con i suoi tre canali Cartoon Network, Boing e Boomerang, i cui programmi sono distribuiti attraverso l’utilizzo di tutte le piattaforme disponibili e cioè satellite (Sky), digitale terrestre (Mediaset Premium), web (Fastweb) e mobile (3 Italia). Nelle pagine che seguono figurano anche interviste ad altri operatori di successo del comparto delle tv satellitari e digitali: Digitalia ’08, partecipata al 100% da Publitalia ’80, che con i canali di cui gestisce la raccolta pubblicitaria ha raddoppiato il fatturato superando i 100 milioni di euro; il Gruppo Discovery, che con i suoi sette canali ha registrato un aumento del 41% delle audience; Eurosport, che con il nuovo tool ‘Eurosport Player’ emette i programmi anche in streaming permettendo agli utenti di scegliere il proprio palinsesto; e infine NBC Universal, che con i suoi tre canali (Studio Universal, Steel e Diva Universal, ex Hallmark) è in grado di coinvolgere un vasto pubblico di tutte le età e caratteristiche. Nel secondo speciale riportiamo una sintesi degli interessanti dati sugli investimenti pubblicitari sulla televisione a livello mondiale e per ogni singolo paese, con le previsioni fino al 2013. Secondo le informazioni fornite dagli analisti di ZenithOptimedia, la televisione rimane il mezzo più importante per l’advertising, con una share media in costante crescita, tanto che alla fine di quest’anno gli investimenti sul mezzo dovrebbero superare il 40% dell’intero mercato della pubblicità. Il giro d’affari degli spot, in valore assoluto, dovrebbe superare addirittura i 190 miliardi di dollari, con una crescita del 5,4% sul 2010: e questo malgrado la recessione da tsunami del Giappone, la grave crisi greca e le rivoluzioni arabe. Fra gli altri servizi che vi proponiamo figurano un articolo sullo spot Sustenium Plus, ricco di effetti speciali e ideato dal Cerchio Creativo di Tribe Communication per Menarini: un altro sullo spot per Giotto di Ferrero Germania, prodotto per il mercato tedesco dalla cdp ITC Tools; la presentazione di un leader di settore come Flippermusic, che sta impostando nuove logiche di sviluppo; e un’interessante riflessione sui registi cinematografici di rilievo che si cimentano sempre più spesso con gli spot pubblicitari: D’Alatri, Luchetti, Tornatore, Lucini, Muccino, Ozpetek, per citarne alcuni. Chiudono questo numero la consueta analisi del mercato dell’home entertainment, incentrata stavolta sulle nuove camcorder che permettono di registrare video in 3D, e i servizi sulle audience delle tv generaliste e delle tv satellitari e digitali. Arrivederci al prossimo Tv Key Speciale Cannes e buona lettura! Roberto Albano
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Aprile-maggio 2011 - N. 286
Mensile professionale di comunicazione e produzione cine-televisiva
EDITORIALE
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UNA TV DA 190 MILIARDI DI DOLLARI DI PUBBLICITÀ COVER STORY
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GRUPPO TURNER: FORTISSIMAMENTE LEADER SPOT EXPORT
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FERRERO: ELISABETTA AMA SOLO GIOTTO SPOT DA NON PERDERE
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SUSTENIUM PLUS, CHE EFFETTI SPECIALI CON TRIBE! CINEMA E PUBBLICITÀ
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PANE, AMORE E... SPOT!
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TALENTI E CREATIVITÀ OLTRE LA CRISI
FLIPPERMUSIC
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TELEVISIONI DIGITALI
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LE NUOVE TELEVISIONI AVANZANO
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DIGITALIA ’08: IL FUTURO DELLA PUBBLICITÀ È PREMIUM
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DISCOVERY: LA FORZA DEI CONTENUTI
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EUROSPORT: PER VERI SPORTIVI. OVUNQUE
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NBC UNIVERSAL SI FA IN TRE
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IL MERCATO DELLA TV
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UN MONDO DI PUBBLICITÀ IN TELEVISIONE IL MERCATO DELL’HOME ENTERTAINMENT
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IL 3D ENTRA IN CASA IL RAPPORTO UNIVIDEO ANALISI DATI AUDITEL TV GENERALISTA
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A PRIMAVERA, LEADERSHIP IN EQUILIBRIO ANALISI DATI AUDITEL TV SAT E DTT
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VINCERÀ COME SEMPRE L’OFFERTA MIGLIORE
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NEWS
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SOMMARIO
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COVER STORY
NEL VARIEGATO PANORAMA DELLE RETI TELEVISIVE – SATELLITARE, DIGITALE TERRESTRE, MOBILE TV, IPTV – QUELLO DI TURNER ITALIA VIENE PERCEPITO COME UN MODELLO DA EMULARE.
DI
RICCARDO ROSSIELLO
GRUPPO TURNER: FORTISSIMAMENTE LEADER Nel triennio 2007-2009, i canali Cartoon Network e Boomerang hanno conosciuto un’affermazione senza precedenti tra i bambini e le famiglie italiane (la crescita
è del 101% sul target kids): merito di una distribuzione crossplatform che comprende, oltre al satellite (con Sky), anche digitale terrestre, IPTV (con Fastweb) e telefonia mobile (con 3 Italia). Il successo di pubblico ha portato con sé quello commerciale, facendo di Turner l’editore della pay tv numero uno in Italia nella raccolta di advertising per bambini (la concessionaria è Cairo Communication). Un’onda lunga che continua grazie all’intelligente sfruttamento delle property attraverso il licensing e il merchandising legato a serie come Ben 10, Bakugan - Battle Brawlers o Le Superchicche. Nel 2004 Turner Italia ha deciso di cogliere anche le opportunità della nascente piattaforma digitale terrestre, dando vita (in joint-venture con Rti) a Boing, il primo canale gratuito interamente dedicato ai ragazzi. Quasi inutile aggiungere che anche questa emittente è leader in Italia nel suo target, ma anche uno dei canali più seguiti in assoluto del paese. Cresce di conseguenza anche la sua raccolta pubblicitaria, curata da Digitalia ’08. Il Gruppo Turner, infine, è anche CNN e, all’estero, TNT e TCM (Turner Classic Movies)… Ne abbiamo parlato con Jaime Ondarza, Amministratore delegato di Turner Broadcasting System Italia, società del Gruppo TimeWarner, e da maggio anche di Turner Francia, e con Giovanni Parenti, Vicedirettore generale e punto di riferimento per le funzioni di business e svilup-
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po dell’azienda in Italia, inclusa la divisione licensing (Cartoon Network Enterprises), la gestione delle concessionarie di pubblicità, la distribuzione dei canali e le ricerche di mercato.
dato di rilievo perché non è questo il suo target: considerando i bambini, i risultati sono ancora più netti. Vorrei sottolineare che l’operazione Boing sul free non ha cannibalizzato in alcun modo i canali pay, che hanno continuato indisturbati la loro crescita, superiore anche a quella dei concorrenti. Era questa la vera sfida: differenziare l’offerta a pagamento da quella gratuita. Sul digitale terrestre,
Tv Key: Vogliamo partire da un parallelo tra la realtà italiana e quella francese? Jaime Ondarza: Non nascondo che mi sento molto stimolato dalle caratteristiche di questi due mercati, che per il Gruppo sono sicuramente tra i più importanti sia in termini di dimensioni che in valore. Hanno molte cose in comune, ma anche molte differenze. Tanto per dirne una, all’estero Turner significa anche TNT e TCM e non è solo il leader del target kids. Da noi, invece, il trio Cartoon Network, Boomerang e Boing è preponderante. Questo malgrado Turner sia presente in Italia da molti anni anche con la versione internazionale di CNN. Abbiamo lanciato di recente anche TruTV su Dahlia, una piattaforma che ormai sembra destinata a scomparire… ma ciò non significa che il brand non avrà altri sviluppi. Nella fascia bambini, come risaputo, Turner è leader incontrastato: una posizione consolidata nella pay tv con Cartoon Network e Boomerang – gli ultimi dati in nostro possesso confermano la crescita: 25 AMR sui bambini e 8,1% di share – ma anche nel Dtt free con Boing, in partnership con Rti, un canale che fa ascolti da tv generalista: ben l’1,08% di share sugli individui! È un Jaime Ondarza, Amministratore delegato di Turner Broadcasting System Italia.
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dopo Rai, Mediaset e La7 c’è Boing: in questo l’Italia ha fatto da apripista per altri paesi. Tv Key: All’estero invece, qual è
la situazione? Jaime Ondarza: Stiamo ancora
muovendo i primi passi. Per esempio, in Francia Boing non esiste come canale ma è stato lanciato nel maggio 2010 come blocco all’interno della rete Gulli del Gruppo Lagardère.
COVER STORY Oltralpe i bambini non vanno a scuola non solo il sabato e la domenica ma anche il mercoledì. Il prime time di queste giornate è pertanto particolarmente importante, così Lagardère ci ha chiesto di programmare con il marchio Boing quella parte di palinsesto. È un’operazione che ha avuto grandissimo successo, e la partnership quindi continuerà anche il prossimo anno. In Spagna, invece, la versione full 24 ore di Boing è stata lanciata lo scorso settembre. Tv Key: Boing come cavallo di Troia per entrare nei mercati? Jaime Ondarza: Non solo: Boing è anche la piattaforma ideale per uno dei nostri asset strategici, lo sviluppo delle nostre proprietà oltre la televisione. Ben 10, per citare il caso più eclatante, non è più solo una serie animata di successo ma anche il giocattolo più venduto in Italia, Spagna, Inghilterra…, una delle property maschili più importanti al mondo. Si tratta di una strategia vincente che intendiamo confermare con Generator Rex, un’altra property Turner realizzata dai Man of Action, gli stessi creatori di Ben 10: una storia epica che ha per protagonista un adolescente e che su Cartoon Network sta ottenendo altissimi ascolti. Abbiamo già un contratto mondiale con Mattel
Sopra, ‘La foresta dei sogni’ e ‘Takeshi’s Castle’. In basso a sinistra, ‘Occhi di gatto’, e a destra, ‘Incorreggibili’.
esiste anche un TCM Cinema Festival, al quale partecipano appassionati che vengono da tutti gli Stati Uniti per riscoprire il cinema classico. TCM potrebbe arrivare in Italia, come ci viene richiesto da molti appassionati, ma non necessariamente sulle piattaforme esistenti, Sky o Mediaset.
che lancerà il giocattolo sul territorio italiano in settembre. Tv Key: Avete in previsione altre attività di licensing e merchandising? Jaime Ondarza: Lanceremo tra breve in Italia e più avanti in Francia un’altra property maschile d’azione: Virus Attack. È una produzione tutta italiana, realizzata da Mondo Tv in coproduzione con Turner e ideata da Suk, un’azienda che si occupa di sviluppare concetti per il mondo dei bambini. Il merchandising sarà invece appannaggio di Giochi Preziosi.
Tv Key: Sempre nel target adulti il Gruppo Turner può contare anche su TNT… Jaime Ondarza: In questo periodo Turner si sta occupando proprio di un ambizioso piano di lancio. Si tratta di un canale seguitissimo negli Stati Uniti e che è stato portato per la prima volta in Europa dai nostri colleghi spagnoli registrando un successo immediato. Oggi è uno dei primi canali della piattaforma iberica. Successivamente è stato lanciato in Germania, dove si è sdoppiato in TNT Serie e TNT Film, e quindi in Turchia. Prossimamente lo porteremo nei paesi nordici e, probabilmente, in un paese africano. È già presente invece in America Latina.
Tv Key: Non sarebbero maturi i tempi per proporre TCM anche in Italia? Jaime Ondarza: Turner Classic Movies è un marchio che fa dispiacere non vedere sugli schermi italiani, soprattutto se si tiene conto della grande tradizione e cultura cinematografica del nostro paese. TCM prende per mano lo spettatore per fargli scoprire o riscoprire il bello del cinema: grandi film classici, attinti dalla library TimeWarner, ma pure documentari, prodotti sempre da noi. Molta attenzione è dedicata anche alla qualità delle copie dei film messi in onda, che sono sempre le migliori disponibili. Investiamo molto per avere master restaurati e di qualità; per valorizzarli, tra poco partiremo con il canale HD. I fan di TCM su Facebook sono quasi 40mila: una vera comunità. In America
qualità dei contenuti. Per esempio Falling Skies, una produzione TNT con qualità cinematografica, prodotta da Steven Spielberg con tutti gli ingredienti tipici del suo estro: epica, personaggi molto forti, storia avvincente; in una parola: appassionante. Ma penso anche a CNN: una televisione che non ha mai fatto sconti sulla qualità dell’informazione. Interessano anche a noi l’audience e la pubblicità, certo, ma non per questo abbiamo mai messo in secondo piano il nostro ruolo di comunicazione autorevole al di sopra delle parti. È una scelta che ha pagato. A febbraio 2011 CNN ha ottenuto nella prima serata (lunedì-venerdí, dalle 20.00 alle 22.00) la maggiore crescita di ascolti rispetto a ogni altra tv via cavo americana di all-news. Rispetto
Tv Key: Qual è la forza del Gruppo Turner? Jaime Ondarza: Quella di seguire il pubblico su tutte le piattaforme, ma soprattutto la
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Giovanni Parenti, Vice direttore generale di Turner Broadcasting System Italia. A sinistra, ‘Ben 10 Ultimate Alien’, ‘Star Wars: The Clone Wars’, ‘Generator Rex’ e ‘Wakfu’. In basso, ‘Caillou’. Giovanni Parenti: Sia dal punto di
vista editoriale che da quello commerciale stiamo lavorando molto sui contenuti per i bambini più piccoli, dai 3 ai 6 anni. L’abbiamo fatto con Boomerang a partire dallo scorso anno, avvalendoci dell’aiuto di alcuni partner che hanno sponsorizzato le specifiche aree di contenuto. Sono bambini che iniziano a interagire con la televisione e che quindi meritano un’offerta appropriata, un target che riteniamo molto interessante. Un contenuto importante nel segno di questa svolta è In the Night Garden (da noi La foresta dei sogni), una produzione BBC frutto di un importante investimento che abbiamo fatto in Italia. Cercheremo poi di affiancare l’offerta con il licensing e giocattoli realizzati con i nostri partner. Tv Key: Cosa vi ha sorpreso di più nelle ultime rilevazioni? Giovanni Parenti: Sotto il profilo commerciale, direi la sostanziale assenza di caduta di ascolti nei break pubblicitari. I nostri piccoli telespettatori concepiscono i contenuti dei canali Turner con una forte continuità di visione della programmazione.
a un anno fa, CNN ha registrato una crescita del 55% sul core target 25-54 anni e del 31% sul totale individui. Tv Key: Passiamo a Gio-
vanni Parenti. Strategicamente, in che direzioni si sta muovendo Turner Italia?
Tv Key: Che tipo di dialogo si stabilisce con chi vuole fare pubblicità sui canali del Gruppo Turner? Giovanni Parenti: Cerchiamo di mettere a disposizione dei partner commerciali le nostre competenze e le esperienze con i bambini – comprese le ricerche quantitative e qualitative – per realizzare spot, iniziative, concorsi, laddove necessario anche a partire dalla produzione. È un’interazione che va oltre la televisione, come la partecipazione ad attività su internet. Condividiamo degli interessi: la valorizzazione dei contenuti, nostri o acquisiti, e la loro esposizione nelle diverse finestre. Siamo uno dei pochi editori che riescono a fare tutto ciò nel target bambini sia sul free che sul pay. Offriamo l’opportunità di sfruttare quello che già facciamo per noi.
Tv Key: Parliamo del fenomeno dell’ascolto condiviso… Giovanni Parenti: Sui nostri canali resta un fenomeno fortissimo: oltre il 50% di media, con oltre il 60% per alcuni programmi. Facciamo tantissimi focus nel corso dell’anno che ci consentono di capire la crescita del fenomeno: la televisione rimane un mezzo fondamentale per socializzare anche all’interno della famiglia in maniera responsabile.
Tv Key: Chiudiamo con una
carrellata sulle ultime novità.
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Giovanni Parenti: La line-up di
Cartoon Network è sicuramente molto importante. Abbiamo lanciato da poco Generator Rex, l’ultimissima serie di Ben 10 Ultimate Alien, Virus Attack, Wakfu, oltre alla live action Takeshi’s Castle e alla comedy Adventure Time. Per il back to school, oltre alla nuova serie di Scooby-Doo, c’è una produzione interamente europea dei nostri studios: Lo straordinario mondo di Gumball. È un prodotto destinato a diventare un classico in Europa e negli Usa, costruito su un mix di animazione tradizionale, computer grafica e live action. Si potrà vederlo in anteprima sul canale il 7 giugno e verrà inoltre presentato a Cartoons on the Bay 2011. Su Boomerang ci sono le serie prescolari, Caillou con nuovi episodi da giugno e Cuccioli cerca amici da aprile…
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ELISABETTA CANALIS, PERFETTA E AUTOIRONICA TESTIMONIAL DELLA BELLEZZA ITALIANA, È LA PROTAGONISTA ASSOLUTA DELLO SPOT PER LE PRALINE GIOTTO GIRATO A ROMA DA ITC TOOLS PER CONTO DI FERRERO GERMANIA, CON LA CREATIVITÀ DI HEIMAT BERLINO E LA REGIA DI FRANCESCO NENCINI. DI
MAURIZIO ERMISINO
FERRERO: ELISABETTA AMA SOLO GIOTTO
“Ho provato di tutto: un caffè con Paolo, un caffè con Francesco, e un caffè con Giacomo. Ma il caffè è veramente perfetto solo con Giotto”. Sono le parole di Elisa-
mai un modello di bellezza e dell’italianità nel mondo, un ruolo che fino a poco tempo fa sembrava appannaggio esclusivo di Monica Bellucci. Complice la
storia d’amore con George Clooney e la campagna internazionale per Peta, la Canalis è ormai famosissima nel mondo, ed è la perfetta ambasciatrice del fa-
betta Canalis nel nuovo spot girato da ITC Tools per Ferrero Germania con la creatività di Heimat Berlino. Si tratta di un film che da noi non vedremo in onda, perché Giotto, la pralina da accompagnare al caffè, è un prodotto destinato al mercato tedesco, austriaco e svizzero: ma è un esempio di come una casa di produzione italiana possa essere competitiva e perfetta per soddisfare le esigenze di un grande cliente internazionale, oltre che di come Elisabetta Canalis sia or-
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scino italiano. Lo spot gioca in maniera molto sottile sulla sua storia con Clooney, con un gioco di parole sulla G di Giotto e di George. “La storia è questa: vari ragazzi cercano di incontrarmi, ma solo Giotto è il mio preferito”, ha dichiarato Elisabetta Canalis, ironica. “In realtà ho smesso di flirtare con i ragazzi qualche anno fa”, ha aggiunto. “Mi piace davvero Giotto, e per me è un onore essere il testimonial di questo brand italiano”. Elisabetta Canalis è la protagonista dello spot per Giotto, pralina da accompagnare al caffè e commercializzata da Ferrero in Germania, Austria e Svizzera.
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Lo spot è stato girato a Roma da ITC Tools, la casa di produzione che fa parte del Gruppo ITC di Beppe Caschetto, con la regia di Francesco Nencini.
La Canalis è il vero valore aggiunto di uno spot costruito su di lei. “La scelta di Elisabetta Canalis non è stata fatta sulla sua popolarità o la sua fama, che in Germania non è certo ai livelli dell’Italia”, precisa Emanuela Cavazzini, Executive producer di ITC Tools, “ma perché da un lato incarna perfettamente il prototipo di bellezza italiana e dall’altro il suo sguardo, la luce dei suoi occhi e il suo sorriso si sposano con l’idea di una donna corteggiata e che ama farsi corteggiare, ma che poi sceglie un solo compagno per condividere i momenti di piacere legati al caffè, e cioè Giotto”. Carlo Vassallo di Ferrero Germania conferma: “Abbiamo scelto Elisabetta Canalis perché crediamo che sia una vera ragazza italiana, una vera donna italiana”. E il regista Francesco Nencini, che lavora ormai da dieci anni con Ferrero Germania, aggiunge: “Elisabetta è
rock’n’roll allo stato puro. È così come la vedi, una persona simpatica, sincera, molto espansiva, piacevole da avere intorno. E anche collaborativa”. Il risultato è un film fresco, ironico, divertente e un po’ malizioso: un’operazione riuscita. “È il frutto di un’alchimia che si crea tra regista e testimonial”, spiega soddisfatto Nencini. Lo spot di Giotto è anche un esempio di come funzionino le sinergie in seno al Gruppo ITC. A produrre il film è stata ITC Tools, la cdp specializzata in videoclip e pubblicità del gruppo di Beppe Caschetto che rappresenta proprio la Canalis, e questo ha messo la casa di produzione in una posizione privilegiata per il progetto, anche se naturalmente non è stata scelta solo per questo. “Sicuramente è stato un punto di partenza per partecipare alla gara”, spiega Emanuela Cavazzini. “Poi credo che abbiano in-
fluito molto il budget di produzione e la regia proposta. Producendo direttamente e non come service di una casa di produzione tedesca, il mark up decisamente più basso ha influito sui costi finali complessivi a vantaggio del cliente. E la scelta di un regista italiano, in particolare di un regista che già aveva lavorato per Ferrero Germania con grande successo in passato, capace di trasmettere l’italianità ricercata dal cliente e dall’agenzia con grande garbo ed eleganza, ha dato un importante contributo finale”. E in effetti il brief sembrava fatto apposta per una produzione e un regista italiani. “La richiesta era quella di un film fresco e solare in cui si sprigionassero l’italianità in generale e quella di Elisabetta Canalis in particolare”, racconta la produttrice. “Un film in cui lei fosse al centro di tutto, per raccontarci che i momenti perfetti per gustare il caffè sono solo quelli con Giotto, a dispetto dei corteggiatori in carne e ossa”. Italianità, sole, caffè, una bella donna: che cosa mancava ancora per rendere lo spot perfetto? La risposta è semplice: Roma. “Vendere un prodotto attraverso
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SPOT EXPORT
Elisabetta Canalis significa vendere la sua italianità”, ribadisce Francesco Nencini. “E non c’è luogo come Roma che susciti un fascino così forte sugli stranieri, in particolare sul mercato tedesco, che è molto legato alle classiche icone dell’Italia. Il resto è stato una scelta del cliente: Giotto, nella loro linea di marketing, è un prodotto che si consuma con il caffè, e dunque si trattava di mettere in scena queste situazioni nel modo in cui chi ci guarda dall’estero vuole vedere”. “La scelta delle location, con questo brief e avendo Roma a disposizione”, aggiunge Emanuela Cavazzini, “è stata facile e molto
Credits Cliente: FERRERO MSC GMBH Advertising manager: GABI JACOBI Senior production manager: MARIA MALVA Product manager: SANDRA SAUER Prodotto: GIOTTO PRALINE Agenzia: HEIMAT BERLINO Creative director: TIM SCHNEIDER Account manager: CHRISTINA WALKE Casa di produzione: ITC TOOLS Executive producer: EMANUELA CAVAZZINI Producer: VALENTINA MEREU Regia: FRANCESCO NENCINI Fotografia: LUCA ROBECCHI Montaggio: LORENZO COLUGNATI PER XLR8 MILANO Scenografia: LAURA POZZAGLIO Location: ROMA Durata: 1X30” Post produzione: NEIL REYNOLDS PER VENIM BERLINO
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SPOT EXPORT ampia. Ci siamo ispirati al film Mangia Prega Ama. Una volta approvato il mood generale siamo andati nel dettaglio della singola location che potesse perfettamente rispecchiare l’impostazione scelta”. Non a caso il modello è stato proprio un film che mostra l’Italia come viene vista dall’esterno. “Anche per lo stile di regia e l’illuminazione ci siamo ispirati al film con Julia Roberts”, spiega la producer, “con luci naturali, controluce, morbidi movimenti della macchina da presa a seguire i personaggi”. E il regista aggiunge: “Luca Robecchi, direttore della fotografia più che affermato, che conosco da anni, non si affida mai al caso. Abbiamo scelto location che ci permettessero di ottenere la giusta profondità, per rendere la città riconoscibile dietro ai primi piani di Elisabetta. E poi abbiamo scelto un tono caldo insieme al bianco perché richiamava le caratteristiche del prodotto. Abbiamo girato in digitale con Alexa, la nuova macchina da presa della Arri, che lavora in HD ma con una pasta molto cinematografica”. Accanto a Elisabetta, è proprio Roma l’altra grande protagonista del film. “Le location sono state riallestite da una scenografa per le riprese”, racconta Nencini. “Si tratta del bar In Roma, in una piazzetta dietro ai Fori Im-
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L’italianità è una delle caratteristiche di Giotto e dello spot, che è stato ideato dall’agenzia Heimat di Berlino ed è destinato al mercato tedesco, austriaco e svizzero.
periali, e della terrazza di Civita, una fondazione legata alle Generali, a Piazza Venezia. La cosa più complicata è stata organizzare la produzione in due giorni in modo che gli spostamenti fossero agevoli e che il tempo fosse sfruttato il più possibile per le riprese anziché per gestire l’inevitabile traffico legato alla presenza di un personaggio così famoso. L’agenzia creativa è di Berlino, e ho avuto il piacere di guidarla in quella che per loro era un’avventura romana. Per dei tedeschi entrare nel fascino di un posto come Roma è stato piacevole. Il Direttore ceativo si è divertito molto”. Oltre alla Canalis, a Giotto e a Roma, ci sono poi i tre attori non protagonisti. “Come per le location, anche per il casting siamo partiti inizialmente da un mood generale condiviso con l’agenzia”, spiega la Cavazzini. “Alcuni sono attori con cui avevo già lavorato”, aggiunge Nencini. “L’importante era scegliere persone che non avessero imbarazzi di fronte a Elisabetta, ma che fossero in grado di lavorare con lei in maniera naturale e sbarazzina, di riportare la stessa attitudine di Elisabetta davanti alla telecamera. Si tratta di Massimo Bulla, Yuri Buzzi e Alex Senchenko, attori che lavorano
da tempo in televisione e pubblicità e hanno una grande esperienza di set”. Ma quali sono stati i problemi produttivi più difficili da affrontare? “Purtroppo il brutto tempo”, risponde la producer. “Avremmo dovuto girare il 28 e 29 marzo, ma le previsioni davano pioggia. Con l’agenzia e il cliente dalla Germania già a Roma, abbiamo quindi deciso di spostare di un giorno le riprese e ci siamo avvantaggiati già il sabato 26 con le still dei fondali di Roma, dalla terrazza della Fondazione Civita in piazza Venezia, che sarebbero poi servite da inserire dietro i diversi pack shot da girare poi su green back. Anche le foto sono state scattate da Francesco Nencini, che oltre a essere un ottimo regista è un bravo fotografo”. Quando si dice l’esperienza e la capacità di problem solving. “Emanuela è un produttore molto preparato, quasi cinematografico, molto adatto a un’operazione di questo tipo”, aggiunge Nencini. “È una persona sempre molto precisa, attenta e presente su tutto il corso della lavorazione dalla pre alla post produzione”. Oltre che una testimonial perfetta per operazioni di questo tipo, Elisabetta Canalis è anche una brava attrice. “Oltre a San-
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remo e ad alcuni film italiani, ha girato anche una fiction in America”, ricorda Francesco Nencini. “Mi sembra più qualificata di altri per diventare un’attrice a tempo pieno perché ha già avuto molte esperienze. Ho l’impressione che lei l’abbia capito e stia cercando di afferrare questa opportunità, senza smettere di studiare”. “Elisabetta è una persona estremamente solare oltre che indubbiamente molto bella”, è il parere di Emanuela Cavazzini. “E nonostante il suo rapporto con George Clooney e la sua consacrazione sui red carpet internazionali, non si è affatto montata la testa. Ormai vive a Los Angeles e frequenta il mondo dello star system hollywoodiano, ma fortunatamente le sue radici italiane e un’educazione molto solida l’hanno preservata fino a oggi dalle ‘folies’ da star. Non so dire se diventerà un’attrice a livello internazionale, certo è che la sua determinazione sarda, mista al senso della misura delle cose, potranno aiutarla se dovesse decidere di intraprendere quella strada”. Su Elisabetta Canalis sembrano essere tutti d’accordo. A noi è rimasto solo un cruccio: non poter assaggiare Giotto, destinato al mercato tedesco. Se i manager della Ferrero in Italia ci stanno leggendo, lo chiediamo: portate Giotto anche nel nostro paese?
SPOT DA NON PERDERE
È UN VERO E PROPRIO FILM D’AZIONE, IN LIVE ACTION E COMPUTER GRAFICA, LO SPOT GIRATO DA TOMASO CARIBONI PER SUSTENIUM PLUS, L’INTEGRATORE DI MENARINI, CON LA CREATIVITÀ DI TRIBE COMMUNICATION E L’APPORTO PRODUTTIVO DI RIVIERA FILMS.
DI
MAURIZIO ERMISINO
SUSTENIUM PLUS, CHE EFFETTI SPECIALI CON TRIBE!
“Volevamo stupirvi con effetti speciali”, recitava una famosa pubblicità. E riesce davvero a stupirci il nuovo spot Sustenium Plus, ideato dall’agenzia Tribe Communication e prodotto da Riviera Films con uno sfoggio di effetti degno di un blockbuster d’azione. Lo scopo è quello di ri-
posizionare l’integratore di Menarini come un prodotto in grado di ridare forza non solo a chi è stanco ma anche a chi è in forze e vuole sentirsi al meglio nello sport e nella vita. Proprio da questa idea è partito il brief dell’azienda: “Volevamo riposizionare l’immagine del brand presso un consumatore giovane, orientato a una vita attiva, che in
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qualche modo fosse un po’ legato allo sport”, ci ha spiegato Maurizio Luongo, Direttore business unit OTC di Menarini. “Sustenium Plus è un supporto interessante per chi pratica sport a qualsiasi livello. Ma c’è anche una fascia di consumatori che fa sport quotidianamente per stare in forma e non per agonismo, una fascia in linea con gli integratori tonici. Fino a oggi Sustenium era stato gestito come ricostituente su consiglio del medico, orientato dunque a una fascia meno giovane. Volevamo riposizionare il brand presso un target che guarda più ai mass media e meno alla visita del medico, più attivo rispetto alla propria
salute e alla propria vita quotidiana. Questa strategia è stata il fulcro del brief che abbiamo dato alle agenzie in gara, Tribe l’ha vinta perché ha capito che volevamo parlare allo sportivo ma non a quello professionista, a un giovane dinamico che magari nella vita fa il manager”. E qui arriviamo agli effetti speciali dello spot, con una felice intuizione del Cerchio Creativo di Tribe Communication: “Ci siamo resi conto che questo prodotto, che ha dei principi attivi al suo interno ed è adatto anche per lo sport, doveva avere un trattamento di alto livello aspirazionale”, dichiara l’account Federica Pinetti:
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“qualcosa di moderno, di tecnologico, che ‘bucasse’ all’interno della programmazione”. “Abbiamo scelto un trattamento ipertecnologico”, prosegue Alessandro Egro, Responsabile nuovi linguaggi di Tribe, “e lavorando insieme alla casa di produzione e al regista abbiamo realizzato un film ad alto impatto energetico, molto dinamico, vitaminico”. Dalle varie interviste all’agenzia risulta evidente che Tribe si è rivelata vincente seguendo il cliente in maniera molto particolare: “Il metodo del Cerchio Creativo è particolarmente efficace quando l’agenzia lavora a stretto contatto con il cliente”,
Lo spot per Sustenium Plus mostra un uomo (l’attore è il pallavolista Andrea Ruggeri) che supera tutte le sfide e gli ostacoli grazie all’energia dell’integratore di Menarini.
Credits Cliente: MENARINI Direttore business unit OTC: MAURIZIO LUONGO Prodotto: SUSTENIUM PLUS
dice Alessandro Fellegara, Amministratore delegato di Tribe, “e quello che abbiamo fatto è stato seguire la lavorazione passo passo, come dei veri partner, in modo da essere sempre allineati su tutti i passaggi e arrivare a un risultato finale più che soddisfacente”. “Ho cercato di stare dietro ai nostri creativi”, aggiunge il Presidente e Direttore creativo Francesco Gemelli. “Sono spumeggianti, e ho cercato di assecondarli nelle loro richieste e fare in modo che tutto arrivasse nel modo più limpido e cristallino al cliente”. Questo bel rapporto di creatività e fiducia tra Tribe e Menarini era iniziato già prima di Sustenium. “La nostra relazione è cominciata nell’ottobre scorso”, ricorda Alessandro Egro, “quando ci avevano chiamato in una gara per Youderm, una nuova crema antibrufoli. Si sono subito innamorati del nostro approccio: le nostre creatività tendono sempre a cercare la ra-
dice del prodotto e dell’identità dell’azienda”. Lo stesso è accaduto con lo spot per Sustenium Plus, in cui vediamo un giovane vestito di bianco che, come un vero supereroe in un mondo tecnologico fatto di barriere e di sfide, le supera tutte correndo, saltando, gettando il cuore oltre l’ostacolo. “Andando alla ricerca delle radici e del dramma – in senso greco – che c’è dentro ogni prodotto, e cercando di raffigurarlo, siamo arrivati a due conclusioni completamente diverse”, racconta Giovanni Pagano, Direttore creativo di Tribe. “Nel caso di Youderm, il significato del prodotto era stato esplicitato dalla ragazza che si metteva a urlare davanti allo specchio; in questo caso il dramma del prodotto, che è quello di tirarti su nei momenti in cui ne hai bisogno, ci ha portato in una direzione molto più tecnologica e più adulta”. “Il bello di Tribe è che i creati-
vi non sono gli unici depositari della creatività”, spiega Alessandro Egro. “L’account percepisce le intenzioni del cliente e ciò che intende fare. In questo caso si trattava di un qualcosa di estremamente tecnologico e innovativo, e così ci ha passato informazioni vitali che hanno facilitato il compito ai creativi. Io, Giovanni e i copywriter abbiamo capito che per differenziarci dalla concorrenza, che si basava sulla stanchezza e sulle sfide della vita reale, dovevamo andare da tutt’altra parte: entriamo in un mondo tecnologico e facciamo vedere come questo prodotto permette di superare tutti i problemi e gli ostacoli. L’esigenza era quella di mostrare le qualità di Sustenium. Abbiamo creato una sorta di demo, e far partire lo spot con il versamento del prodotto nel bicchiere ha conquistato il cliente, era proprio quello che voleva: verso il prodotto in un bicchiere, e il mio corpo entra in
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Agenzia: TRIBE COMMUNICATION Amministratore delegato: ALESSANDRO FELLEGARA Direttori creativi: FRANCESCO GEMELLI GIOVANNI PAGANO Responsabile nuovi linguaggi: ALESSANDRO EGRO Account: FEDERICA PINETTI Casa di produzione: RIVIERA FILMS Executive producer: SUZANNE REYNEKE Producer: VALERIA MORETTI Regia: TOMASO CARIBONI Fotografia: 2DOP Musica: MARCO ACQUAVIVA Location: TEATRO DI POSA Durata: 1X15” Post produzione: INSERTCOIN
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uno stato dove c’è forza, non ci sono crampi né dolori”. “A differenza di altri spot analoghi”, aggiunge Giovanni Pagano, “in questo spot non c’è un problem solving, semmai siamo di fronte a un ‘solving puro’. Mostriamo il momento magico in cui, grazie a Sustenium, ti trasformi in un supereroe vestito di bianco in un mondo dipinto di bianco dove ci sono degli ostacoli che vengono superati con rinnovata forza e leggerezza. Essendo un quindici secondi non c’era il tempo di impostare un discorso più articolato e complesso: abbiamo preferito andare direttamente al lato positivo del prodotto”. E non è una cosa
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da poco, visto che il consumatore ha la percezione di trovarsi di fronte a un prodotto non per chi sta male ma per qualcuno che sta bene e vuole stare ancora meglio. “La radice di Sustenium è proprio questa”, conferma Egro. “Non prenderlo quando sei stanco, ma prendilo per fare di più, perché ti piace correre, ti piace vivere e vuoi vivere al massimo. Il target sono persone che hanno voglia di fare, che si alzano la mattina e lo prendono perché hanno davanti una giornata straordinaria”. E dagli effetti del prodotto e della creatività passiamo a quelli speciali veri e propri, quelli dello spot girato da Riviera Films. “La scelta definitiva della casa di produzione è stata fatta perché noi avevamo il regista giusto”, afferma Suzanne Reyneke, Executive producer di Riviera Films. “Si tratta di Tomaso Cariboni, un regista italiano che lavora spesso anche all’estero. È molto attento alle esigenze dei creativi e del cliente, una persona davvero intelligente, che ascolta e
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cerca sempre di portare avanti il progetto in modo che i risultati siano quelli desiderati. Ed è molto bravo a risolvere i problemi che possono sorgere in qualsiasi produzione”. Quello di Cariboni è stato un lavoro assai particolare. “Il regista ha lavorato allo storyboard dell’agenzia rimanendo fedele a quelle che erano le esigenze dell’agenzia e del cliente, ma anche arricchendolo”, racconta la produttrice. “Come protagonista abbiamo scelto un attore che in realtà è uno sportivo: per noi era la parte più importante del lavoro. Siamo andati a cercare proprio un atleta perché lo spot richiedeva tantissima fisicità, un grosso impegno da parte del testimonial. Siamo andati a fare un casting tra gli sportivi e la scelta è caduta su Andrea Ruggeri, un pallavolista: da notare che Sustenium Plus è anche uno degli sponsor della Lega Pallavolo Serie A. Nello storyboard il protagonista era vestito di bianco e noi abbiamo mantenuto questa scel-
Il commercial, che fa grande uso di effetti speciali, è stato ideato dall’agenzia Tribe Communication e prodotto da Riviera Films, che lo ha girato nei suoi studi di Genova. Il regista è Tomaso Cariboni.
ta, anche perché non si tratta di un prodotto solo per gli sportivi ma per tutti, e non aveva senso vestirlo da atleta”. Nel filmato il protagonista salta, corre, vola. “Lo spot ha due segreti”, svela Suzanne Reyneke. “Uno è il trampolino elastico, l’altro il tapis roulant. Dovendo girare le azioni di uno sportivo in un teatro di posa, o hai una struttura enorme dove farlo correre e saltare con elastici, oppure devi ingegnarti con tutti i mezzi possibili per simulare l’azione e risparmiare anche un sacco di soldi”. Durante le riprese era presente il responsabile degli effetti speciali, che poi ha completato il lavoro in post produzione. “Questo film è un matrimonio tra live action, ovvero i movimenti del nostro eroe, e la computer grafica in 3D, con la quale è stato creato tutto il mondo intorno a lui”, spiega l’Executive producer. “C’è stata una grande collaborazione tra agenzia, regista e post produzione per creare esattamente il look cercato per le parti in 3D, come le lettere e le particelle che formano l’alone arancione, realizzate in maniera particolare. Siamo andati a cercare l’immagine di una materia mai usata prima per un farmaco: abbiamo voluto creare delle particelle un po’ vetrose, anziché le solite fiamme o gli elementi liquidi. È stata una scelta del regista, ed è stata su-
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bito apprezzata”. Lo spot è stato girato in alta definizione e ad alta velocità, in modo che i ralenti venissero meglio, nel teatro di posa a Genova. Ma questa storia non finisce qui. La relazione tra Menarini e Tribe Communication continuerà con un altro spot: merito dell’approccio creativo dell’agenzia al cliente. “Il metodo che abbiamo è sempre quello del Cerchio Creativo”, spiega Alessandro Fellegara, “che significa mettere insieme una professionalità consulenziale e un approccio creativo. Il cliente ha un obiettivo, noi lo facciamo nostro, ed è come se ci immedesimassimo in lui anche da un punto di vista relazionale, non solo creativo, e pensassimo e parlassimo con il suo linguaggio. Ecco perché con Sustenium abbiamo realizzato due versioni con due finali diversi, per sostenere le scelte creative e quelle razionali e permettere così al cliente di scegliere qual fosse la strada migliore”. “Da un punto di vista creativo per noi non è mai importante il budget”, conclude Francesco Gemelli, “in quanto ai creativi non diciamo mai quanto vale il lavoro in termini economici: per noi tutti i lavori sono uguali e quando seguiamo un progetto lo facciamo sempre con la stessa passione che contraddistingue l’agenzia”. E con la capacità di stupire tutti.
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MAURIZIO ERMISINO
PANE, AMORE E... SPOT! “Io non capisco perché un regista debba girare della pubblicità… Se tu ti concentrassi di più, faresti più film. Ho l’impressione che tu perda tempo”. È una divertente scena di Aprile, e le parole sono quelle di Nanni Moretti, che arriva sul set dove Daniele Luchetti sta girando uno spot e comincia a criticarlo. Luchetti, paziente, ribatte che non c’è niente di strano, e cita David Lynch, Federico Fellini, Ridley Scott, Woody Allen, grandi registi di cinema che hanno lavorato anche in pubblicità. Ma Moretti rimane della sua idea e ridacchia sotto i baffi. È una scena emblematica: mentre in America non ci sono steccati tra cinema e pubblicità né pregiudizi per gli artisti che si dedicano all’uno o all’altra, in Italia tutto diventa più difficile, c’è un sottile snobismo della critica e degli addetti ai lavori, si tende facilmente a etichettare gli autori come pubblicitari o cinematografici. Eppure ci sono registi che dalla pubblicità hanno fatto il grande salto al cinema e che agli spot tornano volentieri, così come registi di cinema che, per una volta sola o periodicamente, si prendono una vacanza dalla settima arte per girare un commercial.
mercial c’era già tanto cinema. Parliamo del famosissimo spot per Kodak degli anni Ottanta, che citava apertamente Blade Runner di Ridley Scott: quello in cui un alieno, buggerato da un negoziante, pretendeva che le sue foto fossero stampate su carta Kodak esclamando il famosissimo ‘ciribiribì Kodak’. “Blade Runner è un film che ha
scioccato la nostra generazione”, ha raccontato D’Alatri. E il suo commercial è una parodia di quel film. “Mi sono molto divertito a farlo, anche perché nel mio primo spot, un 15 secondi per Brooklyn, la scenografia era di Peter Hampton, che aveva lavorato in Blade Runner. Gli effetti speciali, come l’astronave e il rullino che
Sopra, un frame dal celebre spot per Sip (poi Telecom Italia) ‘Una telefonata allunga la vita’, diretto da Alessandro D’Alatri con Massimo Lopez (agenzia: Armando Testa; cdp: FilmMaster), che ha inaugurato la serialità in pubblicità. In basso, un altro celebre spot diretto da D’Alatri, quello per Kodak (agenzia: JWT; cdp: FilmMaster).
DALLA PUBBLICITÀ AL CINEMA Un nostro grande nome che passa dalla pubblicità al cinema trovandosi sempre a proprio agio è Alessandro D’Alatri, che in trent’anni di carriera ha girato centinaia di spot. D’Alatri nasce proprio come pubblicitario, come attore e aiuto regista di grandi registi di Carosello. Ma nei suoi primi com-
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ANCHE IN ITALIA I GRANDI REGISTI CINEMATOGRAFICI SI CIMENTANO FREQUENTEMENTE CON GLI SPOT
CINEMA E PUBBLICITÀ vola, all’epoca si facevano con le sovraimpressioni, non c’era il digitale: vennero due tecnici inglesi di effetti speciali, perché nessuno in Italia era in grado di realizzarli. Quindi lavorai con persone che erano vicine al cinema: un interscambio straordinario”. Ma la carriera di D’Alatri è ricca di spot di successo. Tra i più famosi ci sono quelli della campagna per la Sip (poi Telecom Italia) ‘Una telefonata allunga la vita’, con Massimo Lopez catturato dalla legione straniera e in attesa di fucilazione nel deserto. Sono girati come un vero e proprio film, in cinemascope. Il vero spot geniale è il primo, dove tutto – dalla musica severa ai primi piani e al montaggio – trasuda tensione, per poi sciogliersi in una tarantella rilassante che suggerisce lo scampato pericolo. Da lì il telefono ha caratterizzato la vita pubblicitaria di D’Alatri: dagli spot Tim con Christian De Sica nei panni del vigile Persichet-
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Sopra, frame dagli spot diretti da Luca Lucini per Calzedonia (agenzia: Saatchi & Saatchi; cdp: FilmMaster) e illy (agenzia: Progetti Nuovi; cdp: FilmMaster). In basso, lo spot diretto da Giuseppe Tornatore per Coca-Cola (agenzia: Bcube; cdp: Movie Magic International).
ti, a quelli Telecom con John Travolta e Michelle Hunziker. Un altro spot che ha fatto la storia è quello dei profilattici Control, in cui un professore trova un preservativo in classe e chiede “Di chi è questo?” e tut-
ti rispondono “È mio”. Il trait d’union tra il cinema e la pubblicità del regista sembra essere la grande commedia all’italiana, di cui D’Alatri è considerato uno dei pochi eredi, come dimostrano film quali
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La febbre e Commediasexi. “Negli ultimi trent’anni abbiamo assistito a una forzatura della commedia”, spiega il regista. “Ci sono altri filoni che l’Italia non ha più percorso, pensiamo al cinema western, a quello d’azione e all’animazione. La commedia è invece il genere che sembra più strutturale al cinema italiano. E la pubblicità, che da sempre si ispira al cinema, è in forma di commedia al novanta per cento. A volte sarebbe anche bello cambiare: ho fatto spot di cui sono orgoglioso, come Superga, dove il taglio comico non era presente. Oggi si fa commedia perché la pubblicità sta usando soprattutto i testimonial, e questa formato è funzionale sia in cinema sia in pubblicità. La serialità televisiva l’abbiamo lanciata proprio noi con Lopez e gli spot della Sip, ed è stata una formula vincente. Lo stesso è avvenuto con la campagna del Paradiso Lavazza, del quale sono coautore della soluzione scenografica e tecnica insieme a Mauro Mortaroli: ancora oggi funziona”. Un altro autore che ha fatto il grande salto dalla pubblicità al cinema, in epoca più recente, è Luca Lucini: decine di videoclip e spot, e poi il botto con Tre metri sopra il cielo e successi come Solo un padre e Oggi sposi. Le sue campagne di maggior successo sono state quella di Tim con le tre ragazze in barca
a vela, che ha rilanciato in tempi recenti l’idea della serialità, e quella che ha lanciato in Italia il marchio Müller. O ancora la campagna Illy, che è riuscita a ricreare la narrazione cinematografica pura in pubblicità (“Ho preso un attore che aveva fatto una parte nel mio film, e che lavora nel teatro, Santo Pennisi”, spiega Lucini) e la campagna Calzedonia, con la colonna sonora di Billy Joel ha avuto un successo internazionale (oggi è in onda in Spagna). Qual è la caratteristica comune che hanno i suoi film e i suoi spot? “Quando si tratta di tirar fuori le emozioni, sia per i film più romantici che ho girato che per gli spot di quel tipo, spesso mi trovo bene”, risponde Lucini. “Ma sono a mio agio anche quando si tratta di tirare fuori l’ironia: ho fatto film più comici, come L’uomo perfetto e Oggi sposi. Un regista mette in scena quello che è, ma molto poi dipende dalla creatività”. Un’altra caratteristica di Lucini è quella di scegliere gli attori con molta cura. “È una cosa che faccio sempre: al cinema spesso c’è più attenzione per il cast principale che per quello secondario, scelto magari all’ultimo momento. Invece chiunque dica anche una sola battuta deve essere di un buon livello, perché è que-
Sopra, un frame dello spot per AIRC, diretto da Ferzan Ozpetek, con Valeria Golino (agenzia: Wlf; cdp: The Family). In basso, la locandina del cortometraggio pubblicitario ‘Heart Tango’ per Intimissimi, diretto da Gabriele Muccino, con Monica Bellucci (agenzia: Leo Burnett; cdp: Indiana Production).
sto che dà credibilità all’insieme. In molti film e spot italiani si privilegia la faccetta pulita, quella da fotomodella, quando invece c’è bisogno di tirare fuori un po’ di carattere”.
DAL CINEMA ALLA PUBBLICITÀ Un regista tipicamente cinematografico è Giuseppe Tornatore, vincitore del premio Oscar per Nuovo Cinema Paradiso. Da quel film fino a Baarìa, il re-
gista siciliano ha affascinato il pubblico per come ha raccontato la bellezza dell’Italia e per come ha saputo dare un tono rètro, con una patina d’antichità, alle sue opere. Tutto quanto torna nei suoi lavori in pubblicità: lo spot girato per Banca Monte dei Paschi di Siena, quello dall’andatura circolare con la musica di Paolo Conte, è proprio un viaggio in una tipica giornata italiana, in cui, con un montaggio analogico, vari
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frammenti d’Italia sono legati tra loro. Piazze, volti e scorci ci riportano l’immagine di un paese tradizionale, popolare, coinvolgente, come quello ritratto dai suoi film e che ritorna anche nel recente spot per la CocaCola, che parte da lontano (da Atlanta, dal 1800 e dal suo fondatore) per arrivare all’Italia degli anni Cinquanta, quella così amata da Tornatore, e ai giorni nostri. Se nelle immagini del dopoguerra, raffinate, in bianco e nero, girate ad arte per sembrare una registrazione domestica, c’è già il Tornatore nostalgico che conosciamo. E nell’intero spot affiora un concetto, quello della formula della felicità, che ricorre in tutto il cinema del regista. La ricerca della felicità è anche il titolo di un film di Gabriele Muccino, quasi una costante di tutti i suoi personaggi. Ma il suo cinema è fatto anche di belle donne. Una di queste, Monica Bellucci, l’Alessia di Ricordati di me, è la protagonista di un famoso spot per Intimissimi nel quale mette in scena una delle caratteristiche di molti film di Muccino, la sensualità, ricordandoci come fra le carte vincenti del regista ci sia la capacità di valorizzare al massimo le attrici. “Nel cuore di una donna ci sono tanti cuori, ognuno balla a un ritmo diverso”: e la Bellucci, fotografata in toni caldi, si fa in sette per Muccino. La sensualità è anche una delle caratteristiche del cinema di Ferzan Ozpetek, dove si mescolano passione, melò e commedia. Proprio quest’ultima è la cifra stilistica di una fortunata serie di spot girati dal regista per Poste Italiane, iniziata con il famoso commercial per il lancio di Pacco Celere, quello con la pannocchia che cadeva sulla strada. Oltre a tirare fuori un’ironia che nei suoi film rimane più sottotraccia e soffusa, in pubblicità Ozpetek ha continuato il sodalizio con alcuni attori già visti nei suoi film, come Massimo Poggio. Alla sua anima più sociale e solida-
CINEMA E PUBBLICITÀ Due frame dello spot per l’Ospedale Bambino Gesù, diretto da Daniele Luchetti (agenzia: McCann Erickson; cdp: Front Line). In basso, un frame da uno spot per 3 Italia, diretto da Daniele Luchetti (agenzia: Brand Portal; cdp: Buddy Film).
le appartiene invece il filone degli spot girati per AIRC: quello con Valeria Golino e i bambini si avvicina, per la piccola protagonista e per le musiche di Andrea Guerra (tratte proprio dal film), a Cuore sacro; in quello con Isabella Ferrari, con la voce off dell’attrice che racconta l’impegno dell’associa-
zione, c’è un altro dei capisaldi di Ozpetek, da Le fate ignoranti a Saturno contro: le tavola imbandita come momento di condivisione e di incontro. Tipici, per esempio, gli sguardi d’intesa che si scambiano le due protagoniste. Quando si parla di commedia un nome che non si può non
fare è quello di Carlo Verdone. Lui, che non ha mai accettato di comparire come testimonial in uno spot e che di recente ha ricordato di aver ricevuto una telefonata dall’avvocato Agnelli e aver rifiutato uno spot per la Uno, ha diretto commercial per Nestlé, Polo, IP, Agip e Johnson & Johnson, e definisce
la pubblicità una grande palestra, un lavoro delicato dove bisogna comunicare in modo efficace quello che vuole il committente senza mortificare la propria arte. Nello spot per Agip Formulissima avviene un doppio corto circuito tra il cinema e la pubblicità di Verdone: c’è un personaggio simile al Furio di Bianco, rosso e Verdone, a sua volta evoluzione del pedante dei suoi primi sketch; il regista però non lo interpreta ma lo fa fare a Luigi Petrucci, altro famoso pedante della galleria di Verdone, il Postiglione di Compagni di scuola. E Daniele Luchetti? Non vogliamo assolutamente menzionarlo solo per la gag con Moretti. Il regista de Il portaborse e Mio fratello è figlio unico si divide da più di vent’anni tra cinema e pubblicità, ed è considerato una sicurezza in entrambi. Impossibile citare tutti i suoi spot. Ma, in pubblicità come al cinema, è attentissimo agli attori, alla loro scelta e al loro movimento. Basti pensare che fu lui a scegliere un giovanissimo Stefano Accorsi per gli spot Maxibon, quelli di ‘Du gust is megl che uan’. E c’è sempre lui dietro agli spot 3 con Raoul Bova e Teresa Mannino. Ma c’è anche uno spot bellissimo e appena uscito, su cui nemmeno Moretti avrebbe da ridire: quello per l’Ospedale Bambino Gesù. È ispirato a Toro scatenato di Scorsese, film di cui ricrea la sequenza dei titoli di testa, nello stesso luminoso bianco e nero e con la stessa colonna sonora, la Cavalleria Rusticana di Mascagni.
CINEMA E PUBBLICITÀ INSIEME: SI PUÒ? Ma quanto è facile passare dalla pubblicità al cinema? Dario Piana, specialista di spot e attivo anche al cinema, ci aveva avvertito: “In Italia esiste da sempre un forte pregiudizio ideologico nei confronti dei registi di spot, anche se negli ultimi anni alcuni di noi, come Luca Lucini, sono riusciti produrre
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opere cinematografiche di grande successo. Nel resto del mondo, invece, provenire dagli spot è una garanzia di qualità e ti facilita il compito. All’estero non esiste, come da noi, l’etichettatura: il regista come tale può affrontare sfide e generi differenti senza suscitare lo sdegno dell’intellighenzia”. Piana, il salto dalla pubblicità al cinema il salto l’ha fatto, ma lavorando soprattutto all’estero, con gli horror Le morti di Ian Stone e Lost Boys: The Thirst. “I pregiudizi sono enormi”, conferma D’Alatri. “Quando io sono passato al cinema era un’epoca in cui artisti come Ridley Scott giravano Blade Runner arrivando dalla pubblicità. E così Alan Parker, o l’Adrian Lyne di 9 settimane e ½. Ho pensato: è fantastico, se nel mondo succede questo al-
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Un frame dagli spot Maxibon di Daniele Luchetti con Stefano Accorsi (agenzia: Conquest; cdp: FilmMaster).
lora può accadere anche qui da noi. Invece mi scontrai con forti barriere, e in seguito ho sempre avuto l’etichetta di quello che proveniva dal poco nobile mondo della pubblicità. Mi ricordo che qualche critico scrisse ‘Si sente la mano pubblicitaria di D’Alatri’ a proposito di Senza pelle, un film che di pubblicitario non aveva niente. Al contrario, il mondo della pubblicità non ha alcun pregiudizio nei confronti del cinema: molti autori che vengono dal cinema, che consideravano la pubblicità come la me-
retrice dell’audiovisivo, l’hanno utilizzata come un bancomat, cosa che noi che veniamo dalla pubblicità non abbiamo mai fatto. Io la considero una forma espressiva, mi diverte farla, mi piace il giocattolo della comunicazione”. Ma le cose stanno cambiando. “All’inizio c’era molto snobismo, una cosa solamente italiana”, conferma Luca Lucini. “Nel resto del mondo è diverso: pensiamo a Guy Ritchie, Spike Jonze, Ridley Scott. Sono contento di aver contribuito a cambiare questo atteggiamen-
to, grazie anche a Cattleya, che mi ha cercato, dimostrando una certa apertura”. Lucini fa intendere come oggi un regista che arrivi dalla pubblicità sia considerato un plus. “Un conto è esordire non sapendo nulla del set, un conto è farlo dopo aver già girato 80-90 giorni all’anno da dieci anni. Per me il set, la gestione della troupe, il rapporto coi capi reparto erano le cose più normali della Terra, cose di tutti i giorni. Oggi i registi di pubblicità non sono più visti come un pericolo, ma come una risorsa”.
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NUOVE LOGICHE DI SVILUPPO PER SUPERARE IL MOMENTO DIFFICILE INTERSECANDO TALENTI, RISORSE E TECNOLOGIE. L’IDEA DI FLIPPERMUSIC, FRA MUSICA, VIDEO E PAROLE, CONSISTE NEL RECUPERARE LA VITALITÀ DELLE DIVERSE FORME ESPRESSIVE E ATTIVARE CONTAMINAZIONI STRATEGICHE FRA DIFFERENTI ‘ISOLE CREATIVE’ PER COMUNICARE MEGLIO E DI PIÙ. ANCHE E SOPRATTUTTO IN TEMPI DI CRISI.
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GIANNI MARTINELLI
TALENTI E CREATIVITÀ OLTRE LA CRISI Dal mondo della musica un invito all’immaginazione e al colore, soprattutto nei momenti di crisi.
l’impulso a individuare altre ‘isole’ creative indipendenti, abituate ad agire fuori dai codici convenzionali e dalle consuete logiche di mercato, con le quali aggregarci”.
LA LEGGEREZZA SOSTENIBILE DI UN NUOVO MEDIA
Uscire dagli schemi. Individuare percorsi laterali e nuove logiche di creatività. In tempi di crisi si può, anzi si deve. Perché per superare l’impasse, l’approccio più costruttivo è proprio quello di rimboccarsi maniche e pensieri e mettersi in gioco. Una lettura della crisi come momento di opportunità e di stimolo di cui è pienamente convinto Piero Sessa, un lungo passato di consulente musicale e dal 2011 nuovo responsabile dello sviluppo di Flippermusic, attiva da quarant’anni nel settore della sincronizzazione come editore musicale e produttore discografico. L’unica library italiana che pro-
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muove e valorizza all’estero i copyright di library music creati da musicisti italiani, con il risultato che sono presenti in 27 paesi del mondo. “Oggi è fondamentale invitare al cambiamento anche le aziende, che investono meno ma proprio ora dovrebbero comunicare in modo più intenso e incisivo. Occorre offrire loro strade alternative, più efficaci perché più duttili e leggere, prima di tutto nelle idee ma anche nei costi. Per una realtà come la nostra non basta, anche se comunque lo facciamo e continueremo a farlo, proporre un catalogo di alta qualità sempre più ricco e più ampio. Abbiamo
voluto ampliare gli orizzonti, provare a reinventarci partendo dalle nostre radici e dalla nostra identità”. E proprio facendo riferimento a un retaggio musicale consolidato in quasi mezzo secolo di attività, la direzione nella quale muoversi si è delineata con chiarezza. “La prima cosa che mi ha colpito, analizzando a fondo la realtà di Flippermusic, è come le library musicali siano delle appartate, fertilissime oasi di creatività. Luoghi dove, fuori dalle pressioni delle major discografiche e dall’ansia di prestazione da classifica, gli artisti si sentono più liberi di esprimersi. Da qui
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Uno sguardo curioso e aperto che ha portato Piero Sessa a concretizzare una prima, sinergica collaborazione imperniata su un nuovo media. Si chiama multimedia room e l’ha inventata Shaa, società di video & sound platform e content provider. La multimedia room non è una tv, non è una radio, è tutte queste cose insieme e molto di più. È una ‘scatola’ leggerissima dietro la quale c’è un software sofisticato ma estremamente user friendly, uno strumento a misura di aziende, pubblicabile online o utilizzabile in store, studiato per accogliere contenuti video e sonori, per organizzarli attraverso aree tematiche e palinsesti e renderli fruibili tramite indicizzazioni e parole chiave. Fattore distintivo: musica e video sono fra loro indipendenti, dando la possibilità all’utente di abbinare liberamente le imma-
FLIPPERMUSIC gini alla colonna sonora selezionata a seconda dello stato d’animo e del desiderio del momento. “Creare una sinergia con Shaa attorno a questo progetto è stato per noi del tutto naturale. Per alimentare la propria multimedia room molte aziende avranno la necessità di integrare i loro contenuti. Flippermusic mette a loro disposizione il suo vasto patrimonio musicale oltre a produzioni e progetti sonori che potremo realizzare ad hoc. E per ampliare ancora di più la proposta, l’accordo ha coinvolto anche una realtà specializzata nel settore visivo come Tips Images”. Con un archivio di oltre due milioni e mezzo di immagini creative ed editoriali, aggiornate continuamente dal lavoro di fotografi professionisti e agenzie di tutto il mondo, e con migliaia di ore di filmati, fra cui l’esclusiva italiana della BBC Motion Gallery, Tips Images rappresenta il partner ideale per offrire una comunicazione multimediale nel senso più contemporaneo del termine.
Sopra, network in progress! In basso, non è un magazine, non è un cd: è molto di più, a cura di Flippermusic.
una comunicazione autoreferenziale. Con la multimedia room l’azienda cliente diventa editore dei propri contenuti, spesso molto ricchi ma fino a ieri difficilmente valorizzabili, ed è in grado di elargirli mettendosi realmente dalla parte di chi li guarda, li ascolta e li legge. È un media strutturato per coinvolgere ed emozionare. Insomma, per comunicare davvero e quindi per vendere con maggiore efficacia. In più offre possibilità applicative praticamente infini-
te”. Dall’istituto bancario che detiene una fondazione d’arte di cui si potranno ammirare le opere accompagnandole con il proprio sound preferito, all’agenzia di viaggi che desidera far assaporare ai suoi potenziali clienti la magia del deserto o di una festa popolare attraverso un reportage, fino all’azienda di elettrodomestici che potrà raccontare i suoi prodotti con dei tutorial che, a differenza di un asettico libretto di istruzioni, saranno sceneggiati e avvincenti come un corto.
OLTRE GLI STEREOTIPI DEL COMUNICARE “Insieme a Shaa e Tips Images”, continua Piero Sessa, “vogliamo uscire dai meccanismi obsoleti di
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CONTAMINARE LINGUAGGI, MESCOLARE TALENTI “È il punto di partenza per intraprendere una continua ricerca di nuove risorse anche nel ruolo di talent scout: filmmaker, musicisti, sceneggiatori, redattori, fotografi, visual designer, piccole, autonome imprese creative, da far incontrare in un network in progress per costruire e integrare i contenuti della multimedia room nelle sue tante declinazioni e per dare vita a sempre nuove iniziative”. Nascono da qui incontri stimolanti con realtà come ‘esterni’, impresa culturale che agisce in particolare a Milano attraverso iniziative, eventi, installazioni che reinterpretano gli spazi urbani, con un’apertura affine a quella di Flippermusic. “Interagire con ‘esterni’ significa schiudere a raggiera tante opportunità di scambio e collaborazione. Il Milano Film Festival che organizzano ogni anno, per esempio, o il Trick Animation Film Festival dedicato all’animazione sperimentato di recente sono una vera miniera di risorse creative per tutto ciò che riguarda la produzione video. E dall’altro lato rappresentano una tipologia di evento che si presta a essere
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FLIPPERMUSIC
Chi è Flippermusic Il primo gruppo editoriale indipendente, forte di un catalogo ricco di brani musicali realizzati da band e compositori di fama internazionale. Un crossover di culture, generi e mood musicali provenienti dal mondo ne fanno la prima e unica music bank Italiana. Musica, comunicazione, letteratura, cinema, tv, teatro e danza, arte, viaggi, moda e sport sono le sue passioni. La musica da 40 anni è anche un lavoro, sempre con la stessa passione.
Aree di attività Rivolte al settore della comunicazione televisiva, pubblicitaria, cinematografica, radiofonica e aziendale: – production music – musiche originali – realizzazione cover – consulenza musicale – manifestazioni ed eventi d’arte – assistenza nei rapporti con la SIAE in materia del diritto d’autore – identificazione dei referenti legali per la trattativa e l’acquisizione dei diritti di utilizzo dei brani musicali – brand cd promozionali Sopra, Piero Sessa, Responsabile sviluppo di Flippermusic. Sotto, contaminazione dei linguaggi: musica e fumetto si incontrano nell’immagine di Luca Enoch. © Luca Enoch/Sergio Bonelli Editore/Art & Sound.
comunicata attraverso la multimedia room”. Una collaborazione che tocca anche il versante musicale. “Seguiamo molto da vicino la scena dei musicisti e delle etichette indipendenti, altro importante bacino di talenti e idee. E così abbiamo deciso di promuovere il progetto di musica elettronica MIDI2USB ideato da teque-nique.net, che verrà presentato a Audiovisiva 2011, organizzato da ‘esterni’ e in programma il prossimo 28 maggio”. Un network-pensiero che prende il via dalla stessa natura trasversale della musica, DNA di Flippermusic. “È nelle corde del linguaggio musicale contaminare e trasformare, in un tam tam creativo che ha portato dal blues al rock, dal reggae al dub e così via. L’altro aspetto molto interessante che vogliamo valorizzare è l’attitudine della musica a intrecciarsi con le altre arti e espressioni creative. Proprio per questo siamo sempre più orientati a lavorare a progetti di installazioni sonore, interfacciandoci con architetti, artisti e designer”.
RECUPERARE LA VITALITÀ DELLE FORME ESPRESSIVE In questa logica musicale delle contaminazioni, l’obiettivo è
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recuperare in tutta la sua intensità ogni aspetto e sfaccettatura della comunicazione, per renderla più ricca e autentica. ”Non vanno dimenticate le parole, i testi, che nella musica sono fondamentali. La scrittura nelle sue diverse forme ha un ritmo, una musicalità, ed è sempre più presente in ogni contesto della vita di un’azienda, a cominciare dal web e non solo”. Lungo il suo percorso di ricerca, Flippermusic ha incontrato Parole in formazione, progetto formativo di un gruppo di copywriter, graphic designer e professionisti di public speaking, che si concentra sulla parola nei suoi diversi aspetti, testuale, visivo e di oralità, per restituirle forza e intensità. “Mescolare e intrecciare i diversi linguaggi”, conclude Piero Sessa, “non significa diluirli e appiattirli, ma al contrario potenziarli e renderli ancora più vitali. L’obiettivo è poter dare alle aziende, in un effetto moltiplicatore, più idee, più stimoli, più progettualità. Sempre con uno sguardo fuori schema, che io trovo racchiuso in una frase bellissima creata da Ivan, poeta urbano di strada: ‘Chi getta semi al vento farà fiorire il cielo’”.
TELEVISIONI DIGITALI
IL TAGLIO DELLE FREQUENZE 61-69 DEL DTT IN FAVORE DELLA BANDA LARGA, L’ASTA PER I RESTANTI MULTIPLEX, IL SUCCESSO DI POKERITALIA24 E IL RIDIMENSIONAMENTO DI LA9, I PREMI A SKY E L’ASCESA DI ASTRA… DI
RICCARDO ROSSIELLO
LE NUOVE TELEVISIONI AVANZANO Ancora una volta il nostro appuntamento con il mondo delle televisioni digitali prende avvio dall’ennesima mossa pensata per modificare l’equilibrio della bilancia sui cui piatti giocano la loro partita Mediaset e Sky, rispettivamente pay tv digitale terrestre e pay tv satellitare. Al rinnovo
dell’accordo strategico tra Sky e Fastweb, Mediaset ha risposto con l’alleanza trasversale con Vodafone: anche in questo caso si tratta di un’offerta commerciale congiunta che permette di accedere ad agevolazioni rivolte agli abbonati della pay tv come a quelli della telefonia. L’offerta, valida fino al 30 giugno, prevede la possibilità per i vecchi e nuovi clienti di Mediaset Premium di sottoscrivere una connessione telefonica (tre opzioni a scelta) a prezzi scontati, comprensiva di un periodo gratuito di sei mesi. Ai clienti dell’operatore telefonico, invece, è riservata la fruizione gratuita per quattro mesi del pacchetto Premium. In definitiva… SKY-Mediaset 1 a 1: palla al centro!
ANCORA NUMERI Secondo il rapporto ‘Next Generation Television: la sfida dell’Over-the-Top’, pubblicato da IT Media Consulting, i ricavi totali dell’OTT (Over the Top, appunto) in Europa occidentale alla fine del 2011 raggiungeranno i 340 milioni di euro. Di questi, oltre 210 saranno generati dalla pubblicità, mentre i restanti da servizi a pagamento (abbonamenti e programmi on demand). Ancora più rosee le prospettive
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per il futuro in funzione del numero crescente di dispositivi video connessi al web: per il 2014 le proiezioni parlano di ricavi per quasi 3 miliardi di euro, pari a un tasso annuo di crescita del 110%. Le stime di IT Media Consulting dicono che nel 2014 il mercato della tv OTT in Europa sarà dominato dai ricavi derivati da servizi a pagamento (servizi transattivi e su abbonamento), mentre i servizi finanziati dalla pubblicità perderanno peso in maniera proporzionale: dal 70% del 2011 passeranno al 40% nel 2014. Per gli analisti il mercato vivrà due fasi: nella prima la pubblicità sarà il modello di business dominante, favorita da una bassa propensione degli utenti a pagare per i servizi video online, abituati come sono a fruire gratuitamente dei contenuti sul web; nella seconda, la tv OTT inizierà ad adottare i modelli di business ereditati dalla pay tv tradizionale (pay-per-view e abbonamento). Un ruolo fondamentale lo giocheranno sicuramente i televisori di nuova generazione che offrono la connessione diretta a internet (connected tv), consentendo a broadcaster, fornitori di contenuto e altri service provider di offrire agli utenti contenuti televisivi e servizi correlati tramite protocollo IP. Una sorta di anticamera verso quei servizi video avanzati, collegati a nuove offerte interattive e personalizzate, di cui si fa un gran parlare già da parecchio tempo. Sarà la volta buona?
Tav. 1: Copertura televisiva Famiglie di 35 paesi in Europa e Nord Africa Cavo: 71 milioni
Satellite: 79,1 milioni 29%
32%
34%
5% IPTV: 12,1 milioni
Terrestre: 83,7 milioni
Fonte: Satellite Monitor (SES Astra).
DTT: IL TAGLIO DELLE FREQUENZE Con la pubblicazione del cosiddetto Decreto Omnibus sulla Gazzetta Ufficiale n. 74 del 31 marzo 2011, continua l’iter per il passaggio al digitale delle aree tecniche non ancora coperte da questo servizio. Al momento il calendario ministeriale degli switch-off è congelato a causa dell’impossibilità di garantire alle emittenti locali una frequenza digitale per ogni frequenza analogica. La causa è l’assegnazione, da parte del governo, della banda da 800 MHz (i canali dal 61 al 69) ai servizi di telefonia mobile in banda larga. La riduzione dello spettro delle frequenze ha infatti ridimensionato lo spazio per le emittenti locali, che finora avevano potuto contare su 27 frequenze e che invece, di fatto, ne avranno disponibili solo 18. Il ridimensionamento – che interessa sia le emittenti operanti nelle aree ancora da digitalizzare (circa 150/180 tv locali che verranno in parte risarcite con i proventi dell’asta, stimati intorno ai 2,4 miliardi di euro) sia i soggetti
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già migrati al Dtt – costringerà alcuni operatori a fungere solo da fornitori di servizi di media audiovisivi, facendosi ospitare dai ‘colleghi’ più fortunati dietro pagamento di un canone. Ma il 10% dell’asta (240 milioni di euro, se si prende per buona la stima di cui sopra) potrebbe non bastare a indennizzare le emittenti che avrebbero dovuto occupare le frequenze 61-69. Gli investimenti stimati sul digitale, solo nelle aree digitalizzate, supererebbero infatti i 500 milioni di euro. Lo stesso decreto legge prevede anche l’anticipo del passaggio al digitale terrestre dell’intera penisola dal 31 dicembre 2012 al 30 giugno 2012. Si accelerano quindi i tempi per il passaggio al Dtt in Liguria, Toscana, Umbria, Marche, Molise, Abruzzo, Puglia, Calabria, Sicilia e nella provincia di Viterbo. Imminente anche il via alle procedure per l’assegnazione dei cinque (più uno) multiplex ad altrettanti operatori televisivi tramite il meccanismo del ‘beauty contest’. Il Ministero ha già inviato la bozza di regola-
Tav. 2: Digitalizzazione delle infrastrutture Percentuale di famiglie con segnale digitale Satellite
Cavo
Terrestre 42%
62%
95%
Totale: 79,1 milioni Digitale: 75,2 milioni Analogico: 4,0 milioni
Totale: 71,0 milioni Digitale: 29,4 milioni Analogico: 41,6 milioni
IPTV
100%
Totale: 83,7 milioni Digitale: 51,7 milioni Analogico: 32 milioni
Digitale
Fonte: Satellite Monitor (SES Astra).
mento per la gara al Commissario UE Almunia, che entro 15 giorni dovrà procedere all’approvazione con o senza modifiche. I contendenti saranno Sky (che ha ricevuto il via libera a partecipare alla gara proprio dall’Europa), Rai, Mediaset e TI Media (che deve sperimentare la tecnologia Dvb-T2). Altri nomi potrebbero essere RCS, L’Espresso, Liberty Media (già presente in Italia con QVC), Virgin e RTL-Bertelsmann.
DTT: CHI VIENE E CHI VA Successi, nuovi arrivi, defezioni… In un panorama da subito tanto ricco e variegato come quello della televisione digitale terrestre c’era da aspettarselo. Iniziamo dalle buone notizie: PokerItalia24, il canale televisivo tematico sul Texas Hold’em, in onda in chiaro sul canale 59 del digitale terrestre e sul canale 222 di Sky, ha superato l’obiettivo dei 600mila contatti giornalieri, andando a occupare il 46° posto della graduatoria tra i canali più visti in Italia, sia sul digitale sia sul satellite, prima tra le reti sportive che non trasmettono calcio. Una scalata imprevedibile se si considera che l’emittente ha esordito da poco più di un anno (il 26 febbraio 2010, per la precisione). A marzo sono poi partite le trasmissioni di tre nuovi canali digitali del gruppo Mediaset: il semigeneralista Free Me, nato dalle ceneri di Mediashopping, e due new entry del pacchetto Mediaset Premium, BBC Knowledge e Di-
Totale: 12,1 milioni
scovery World, che coprono rispettivamente le aree del factual entertainment e documentari. È una notizia decisamente cattiva, invece, la decisione da parte del Gruppo La9 di dismettere gli studi televisivi di Villorba (presentati in pompa magna nell’ottobre del 2009 e costati quattro milioni di euro) e ridimensionare l’organico dei giornalisti e dei dipendenti (che in parte verranno trasferiti nella sede centrale di Padova). Da Treviso, dove da mesi era stato dislocato tutto il pacchetto dell’informazione, il gruppo non trasmetterà più (si spegneranno i canali digitali La12 e La13). “Il digitale terrestre ci ha penalizzati enormemente”, è stato il commento dell’imprenditore Romi Osti. “Da quando è stato introdotto, abbiamo dovuto lasciare a casa 20 persone su 90 a causa di un piano frequenze assurdo che ci ha consegnato canali disturbati e non visibili in tutte le aree. Le televendite, unica vera arma di cui disponiamo, non funzionano più perché il pubblico non riesce a vederci. Mi sento tradito dal Ministero delle telecomunicazioni. Prevediamo un calo di audience fra il 60 e il 70%”. Stime allarmistiche? Lo sapremo presto…
SATELLITE: PREMIATA SKY In occasione della 54ª edizione del New York Festival, il concorso che assegna i riconoscimenti alle migliori produzioni della creatività televisiva di ol-
Analogico
tre 35 paesi, i creativi di Sky P&P (Planning & Promotion) hanno ricevuto ben quattro premi: il promo Six Nations Rugby ‘Avatar’ ha ottenuto una medaglia di bronzo nella categoria Art Direction e un Finalist Award nella categoria Animation; il promo di Romanzo Criminale 2 ha ottenuto un Finalist Award nella categoria Soundtrack/Audiomix; il promo Sky ‘World Cup’ ha ottenuto un Finalist Award nella categoria Animation. Sky P&P ha ricevuto anche due nomination agli ultimi Promax BDA European Awards: una per il promo Sky Tg24 Multimedia nella categoria Best News & Current Affairs, e una per il promo ‘Casa dello Sport’ nella categoria Best Sports Campaigns. Buone notizie per Sky anche dal web. Nell’incontro con i centri media e gli investitori pubblicitari che ha avuto per protagonisti Sky.it e Websystem (la divisione digital della concessionaria di pubblicità del Gruppo 24 ORE), legati da una nuova partnership, sono stati resi noti gli ultimi dati di accesso. Negli ultimi due anni, dicono le rilevazioni Audiweb, Sky.it ha raddoppiato il proprio traffico, sfiorando i 4 milioni di utenti unici mensili e superando i cento milioni di pagine viste al mese. Attirano soprattutto le aree news, sport e intrattenimento, sempre più arricchite da contributi multimediali e interattivi (come la sezione Ecostyle, lanciata in occasione dell’Earth Day). E le novità non si fermeranno qui…
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SES Astra, società del Gruppo SES, ha reso noto che nel 2010 il numero di abitazioni servite dalla flotta satellitare Astra è aumentato, raggiungendo 135 milioni di case in Europa e Nord Africa, oltre la metà di tutte le famiglie che risiedono in queste regioni. Secondo ‘Satellite Monitor’, l’annuale ricerca di mercato che analizza la copertura televisiva in 35 paesi e basata su circa 70.000 interviste faccia a faccia e via telefono, Astra è cresciuta su tutte le piattaforme e in tutte le modalità di diffusione: dalla ricezione diretta via satellite (direct-to-home) e via cavo, all’alta definizione (HD) fino all’IPTV. Il mercato che più sta crescendo rapidamente – l’avevamo previsto su queste stesse pagine in tempi che sembrano già lontani – è quello dell’HD: oggi 16 delle 20 milioni di abitazioni con HDTV ricevono il segnale direttamente dai satelliti Astra. La flotta di SES supporta più di 210 canali in HD forniti dai principali broadcaster. Ma anche nel segmento crescente dell’IPTV (la televisione su protocollo IP), SES Astra si posiziona da leader. Attraverso i network headend, i satelliti Astra alimentano già circa 10 delle 12 milioni di case dotate di IPTV. Il satellite è la più grande infrastruttura digitale di massa, in grado di raggiungere un totale di 79 milioni di case, con un tasso di digitalizzazione pari al 95% (75 milioni), contro i 71 milioni di case raggiunte via cavo, con tasso di digitalizzazione pari al 42% (29 milioni). Per quanto riguarda l’Italia, il numero di case che ricevono programmi televisivi dal satellite è passato nel 2010 da 7,9 a 8,4 milioni, con un tasso di digitalizzazione pari al 100%. Di queste, 2,1 milioni hanno ricevuto nel 2010 l’offerta free-to-air di Astra, composta da oltre 300 canali internazionali digitali trasmessi dalla posizione orbitale a 19.2° Est. Sono invece 21,5 milioni le famiglie che ri-
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TELEVISIONI DIGITALI
SATELLITE: CRESCONO SES ASTRA E TIVÙSAT
TELEVISIONI DIGITALI
Attraverso Vodafone Tv Connect è possibile navigare in internet sul televisore di casa, registrare e mettere in pausa i programmi del digitale terrestre, e dal 15 aprile anche seguire i servizi dell’agenzia Ansa.
cevono segnali digitali via satellite, tramite rete terrestre o fibra ottica. In particolare, nel 2010 il 58% delle famiglie italiane riceve il segnale Dtt e il 39% il satellite, mentre l’IPTV copre il 4% del mercato italiano. Notizie positive arrivano anche da TivùSat, la piattaforma satellitare gratuita italiana, partecipata da Rai, Mediaset e Telecom Italia Media, sul mercato da agosto 2009, che ha superato la boa delle 900.000 smart card attivate (per la precisione: 900.958 card al 26 aprile). Ricordiamo che TivùSat non richiede la sottoscrizione di alcun tipo di abbonamento: occorrono un decoder, una parabola satellitare orientata su Eutelsat 13° Est e la smart card acquistabile insieme al decoder, dopo di che si avrà l’accesso alla visione integrale dei canali generalisti, a gran parte dell’offerta diffusa sul digitale terrestre e ai canali satellitari italiani e internazionali che offrono intrattenimento, informazione, cultura, sport, musica, cinema… Complessivamente, 55 canali televisivi e 32 radio.
WEB TV: DA GOOGLE ALL’ANSA Secondo un articolo apparso di recente sul Wall Street Journal, Google avrebbe deciso di investire quasi 100 milioni di dollari per la creazione di una serie di canali tematici su YouTube pensati come alternativa alla tradizionale tv su internet. I nuovi canali, che saranno almeno venti, dovrebbero essere lanciati entro la fine dell’anno e vanteranno contenuti professionali ad hoc spaziando dalle serie tv ai film per il web, dai salotti tv e agli show tradizionali. Google diventerà quindi produttore ed editore di contenuti. Non ci sarà un canone di abbonamento da
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pagare, perché sarà la pubblicità a sostenere i costi di esercizio. L’ambizione è quella di arrivare a competere con i colossi della tv satellitare, di quella tradizionale e della tv on demand. Le premesse sono interessanti: nel 2010 il fatturato di YouTube, che è il terzo sito più visitato al mondo, è stato di 544 milioni di dollari (nel 2011 potrebbe arrivare a 800 milioni). Non va inoltre dimenticato inoltre che YouTube è fruibile anche attraverso console fisse o portatili, smartphone e tablet, oltre che naturalmente via computer o tv, il che amplia di molto le possibilità di accesso e la fruibilità. Basterà questo per prendersi una fetta della grande torta - 70 miliardi di dollari! – della pubblicità televisiva negli Stati Uniti? Qualcosa si muove anche nel mondo delle web tv made in Italy, anche se è poca cosa rispetto ai capitali investiti sul Dtt (500 milioni di euro solo per le emittenti locali) e sul satellite. Dal 15 aprile l’Ansa, la prima agenzia giornalistica italiana, è presente con notizie, foto e approfondimenti video sui televisori di casa dotati di servizio Vodafone Tv Connect. L’obiettivo è quello di realizzare una web tv aggiornata in tempo reale 24 ore su 24, 365 giorni all’anno. Anche qui però, come per il CuboVision di Telecom, occorre un apparecchio, la Vodafone Station, in grado di dirottare il segnale di internet e i contenuti personali multimediali (come foto, musica e video) sul televisore. Quello realizzato dal-
l’Ansa per Vodafone Tv Connect è un piccolo bouquet, accessibile nei menu web tv e widget, che comprende le top news di cronaca, politica, economia, cultura, spettacolo e sport dall’Italia e dal mondo, notizie sintetiche e tempestive accompagnate da una foto; le foto gallery della giornata, tante immagini di moda, sport, tendenze e curiosità da tutto il mondo; e i video di primo piano, servizi televisivi monotematici per approfondire determinati argomenti.
DAL MONDO DELLE TECNOLOGIE A proposito di televisori di nuova generazione, la rivista Science ha pubblicato un articolo dedicato ad alcuni interessanti esperimenti compiuti nell’istituto giapponese Riken. Pare che si sia riusciti a ottenere degli ologrammi tridimensionali colorati utilizzando la luce normale anziché i laser: una tecnologia che potrebbe quindi rivoluzionare in breve tempo cinema e tv, mandando finalmente in soffitta gli occhiali oggi necessari per vedere i film in tre dimensioni. Gli attuali display 3D in vendita nei negozi di elettronica, infatti, danno l’illusione della profondità sovrapponendo due immagini bidimensionali attraverso gli occhiali polarizzati che lo spettatore deve indossare. L’olografia tradizionale, invece, permette di ottenere immagini 3D ma di un solo colore, mentre gli ologrammi ‘arcobaleno’, come quelli sulle carte di credito, cambiano colore a se-
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conda dell’angolo da cui si osservano. La nuova tecnica, al contrario, permette di vedere immagini 3D nei colori reali da ogni angolazione. Diversamente dagli ologrammi tradizionali, basati sulla complessa tecnica dell’interferenza ottica, la tecnica approntata nei laboratori giapponesi utilizza le proprietà di particelle chiamate plasmoni, generate dall’oscillazione da un insieme di elettroni liberi (plasma), che si propagano su un sottilissimo strato di metallo rivestito con un materiale resistente alla luce che contiene un ologramma ottenuto da laser rossi, blu e verdi, posto su un vetro. A seconda dall’angolo da cui proviene, la luce bianca provoca la diffrazione di diversi gruppi di plasmoni, producendo immagini tridimensionali. Quanto ci vorrà per passare dai televisori al plasma a quelli a plasmoni? Via alle scommesse! È una notizia decisamente negativa e inaspettata, infine, quella che arriva da Philips Electronics, che manda in archivio il primo trimestre 2011 con un calo degli utili e annuncia l’uscita dal settore tv dopo 80 anni. Il gruppo olandese ha comunicato che cederà il 70% della divisione tv all’azienda di monitor di Hong Kong TPV Technology, mantenendo solo una quota del 30% della nuova società. Philips, anche a causa della concorrenza di rivali come Sony e Panasonic, ha deciso di focalizzare le proprie attività nel business della cura della persona e dei prodotti medicali.
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DOPO AVER ABBANDONATO LE SPONSORIZZAZIONI SPORTIVE E LE ATTIVITÀ NON LEGATE AL CORE BUSINESS TELEVISIVO, LA CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ DIGITALE DEL GRUPPO MEDIASET HA DECISO DI FOCALIZZARE LA PROPRIA FORZA SUL DTT. E QUEST’ANNO, DOPO GLI OLTRE 100 MILIONI DI EURO DI FATTURATO NEL 2010, PUNTA A UN ULTERIORE INCREMENTO.
DI
NICOLE CAVAZZUTI
DIGITALIA ’08: IL FUTURO DELLA PUBBLICITÀ È PREMIUM La concessionaria di pubblicità Digitalia ’08, partecipata al 100% da Publitalia ’80, da gennaio 2011 è specializzata esclusivamente sulle pay tv del Gruppo Mediaset (fatta eccezione per il canale Boing, destinato al pubblico dei bambini). L’obiettivo dichiarato per il 2011 è quello di una crescita ulteriore. E per raggiungerlo punta sulle iniziative speciali e sulle attività legate ai programmi: alle aziende propone un target profilato non solo per canale, ma anche per contenuto. Per conoscere le novità e le strategie per i prossimi mesi abbiamo intervistato Guido Confalonieri, Direttore marketing di Digitalia ’08. Tv Key: Come si è chiuso il
2010? Guido Confalonieri: Bene. Il 2010 è stato un anno importante dal punto di vista della crescita della raccolta pubblicitaria: abbiamo quasi raddoppiato il fatturato della raccolta tv. Non solo: abbiamo assistito a una svolta dal punto di vista organizzativo. Dopo esserci specializzati sulle pay tv, stiamo sviluppando un’area dedicata alle iniziative speciali che al mo-
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Guido Confalonieri, Direttore marketing di Digitalia ’08. In basso, le sponsorizzazioni di Vitasnella per ‘Gossip Girl’ (su Mya) e di Audi per ‘The Event’ (su Joi), e l’home page di Premium Net Tv.
mento vede impegnata una decina di professionisti e che l’anno scorso ha inciso intorno al 15% del nostro commissionato, un dato a regime rispetto alla media delle concessionarie. Tv Key: A quanto ammonta il fat-
sono ancora riservati, ma abbiamo superato ampiamente i 100 milioni di euro. Complessivamente siamo cresciuti di oltre il 50%, e va tenuto conto che nel 2009 una parte cospicua del fatturato proveniva dalle sponsorizzazioni sportive.
turato del 2010 per la raccolta pubblicitaria di Digitalia nel suo complesso? Guido Confalonieri: I numeri
Tv Key: Come volete implementare le iniziative speciali? Guido Confalonieri: In senso
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convenzionale le iniziative speciali sono attività parallele alla semplice vendita della pubblicità tabellare, come formati brevi e telepromozioni, che abbiamo promosso già dal 2010. Il nostro sforzo, a partire da quest’anno, è quello di utilizzare in maniera più precisa e coerente i mezzi in concessione, tutti accomunati da una notevole forza di contenuti. Mediaset Premium, infatti, oltre al calcio offre contenuti esclusivi di intrattenimento: dalle inedite serie tv
Tv Key: Concretamente, qual è
stato il vostro primo sforzo? Guido Confalonieri: Costruire
un pacchetto di iniziative speciali focalizzate sulle sponsorizzazioni dei contenuti. Dopo aver selezionato le migliori serie e il cinema d’eccellenza, abbiamo analizzato i loro contenuti e il target di riferimento specifico per delineare un profilo dei prodotti dei nostri canali, che per natura sono già molto targetizzati. Il risultato? Oggi possiamo proporre alle aziende un target profilato non solo per canale ma anche per contenuto. Non solo: dal momento che gli stessi contenuti sono idonei a veicolare messaggi, cerchiamo delle affinità tra le serie e il prodotto pubblicizzato. Tv Key: Può citare un paio di case history? Guido Confalonieri: Ford Fiesta e Vitasnella volevano parlare a un target femminile giovane e così si sono legate a Gossip Girl, una serie seguita da donne tra i 15 e i 35 anni. Mentre Lancia, da anni presente al Festival del Cinema di Venezia, sponsorizza con una certa continuità le grandi anteprime cinematografiche. Tv Key: I prossimi passi nel campo delle iniziative speciali? Guido Confalonieri: Da maggio è in onda un nuovo prodotto editoriale chiamato ‘Magazine’. Dura circa 150 secondi ed è dedicato alle curiosità del mondo del cinema e delle serie televisive, con due spazi da 60 secondi contenenti a loro volta due filmati che evocano il prodotto commerciale proposto. Con il ‘Magazine’ proponiamo quindi al cliente un’evoluzione delle classiche telepromozioni. Siamo convinti che le iniziative speciali
Tv Key: A febbraio avete lanciato
Tre annunci della nuova campagna pubblicitaria di Mediaset Premium: dall’alto, i soggetti ‘Doc’, ‘Serie’ e ‘Cinema’.
e le attività connesse ai contenuti saranno un elemento trainante della raccolta pubblicitaria del nostro futuro: puntiamo a raddoppiare il fatturato legato a tali servizi entro la fine dell’anno. Tv Key: Il ‘Magazine’ sarà seguito dal lancio di nuovi canali? Guido Confalonieri: Sì, anche se è prematuro parlarne. Mediaset Premium rafforzerà la strategia fondata sulla qualità dei contenuti che la contraddistingue fin dalle origini. Il prodotto che il nostro editore ci ha consegnato finora è di grandissimo valore. Gli accordi in esclusiva con Time Warner e NBC Universal ci hanno consentito di presentare
il meglio della programmazione seriale e cinematografica degli ultimi anni. Joi, Mya e Steel sono canali di alta gamma nel mercato della tv, con la caratteristica di attrarre un pubblico raffinato e selezionato. Lo stesso concetto vale per l’ampia offerta cinematografica organizzata nei tre canali Premium (Cinema, Energy ed Emotion), con l’importante contributo di Studio Universal che rafforza e completa l’opportunità di scelta. E da non molto, ecco anche documentari e programmi di factual entertainment, un genere che abbina alla spettacolarità e all’impatto emotivo delle immagini e dei racconti una preziosa valenza formativa. Grazie all’accordo
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l’offerta on demand con il servizio Premium Net Tv, visibile su tv e computer. Guido Confalonieri: Sì. In realtà Mediaset Premium dava già la possibilità di avere una tv su richiesta, ma i contenuti erano limitati. La grande differenza la fa internet, che permette di incrementarne il numero. Premium Net Tv rappresenta un passo avanti sotto due aspetti: la fruizione del contenuto e lo sviluppo futuro di campagne pubblicitarie legate alla qualità e al target del contenuto. Presto approderà anche su smartphone e tablet. Tv Key: Chiudiamo con un bilancio dei primi mesi del 2011. Come sono stati per il mercato pubblicitario? Guido Confalonieri: Dopo un biennio particolarmente delicato per gli investimenti, il primo trimestre del 2011 non ha fatto registrare risultati brillanti. Il mondo delle pay tv rimane però in forte sviluppo, grazie all’elevata diffusione del digitale terrestre, e Mediaset Premium ha registrato un costante aumento di abbonati che ha portato effetti benefici sulla raccolta pubblicitaria. Per il 2011 puntiamo a mantenere un tasso di crescita importante.
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strategico con i due maggiori produttori mondiali di questi contenuti, BBC Worldwide e Discovery Communications Europe, da marzo sono infatti partiti due nuovi canali inediti: BBC Knowledge e Discovery World. Il primo rappresenta una rivoluzione nel factual entertainment, grazie allo straordinario mix tra scienza, tecnologia, storia, natura e programmi d’avventura. Discovery World è il canale documentaristico per tutta la famiglia che spazia dalla storia all’archeologia, dalle biografie agli eventi, dall’avventura alla natura. Quanto ai prossimi passi, non posso ancora anticipare nulla ma l’offerta si allargherà ulteriormente.
alle prime visioni cinematografiche di grande appeal per il pubblico, rappresentato principalmente da giovani di livello socio-economico alto, predisposti a seguire le fiction seriali e i cicli di film.
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IL GRUPPO DISCOVERY È LEADER NEL COMPARTO DEL FACTUAL ENTERTAINMENT GRAZIE A UN SISTEMA DI CONTENUTI CHE STA RISCONTRANDO UN SUCCESSO SEMPRE CRESCENTE. CON I SUOI SETTE CANALI E UNA PRESENZA SU TUTTE LE PIATTAFORME TELEVISIVE, SIA PAY SIA FREE, DISCOVERY NETWORKS CONFERMA ANCHE IN ITALIA I RISULTATI ECCEZIONALI CHE L’HANNO RESA GRANDE ALL’ESTERO.
DI
GIANNI MARTINELLI
DISCOVERY: LA FORZA DEI CONTENUTI Con oltre 1,5 miliardi di abbonati in più di 180 paesi, la media company Discovery Communications è leader mondiale per quanto riguarda i contenuti non fiction. Discovery Networks è presente anche in Italia con Discovery World (distribuito su Mediaset Premium), quattro canali sulla piattaforma Sky (Discovery Channel, anche in versione HD, Discovery Science,
Discovery Travel & Living e Animal Planet) e Real Time sul digitale terrestre free (oltre che su Sky e TivùSat). Per saperne di più abbiamo intervistato Andrea Castellari, Vicepresidente ad & affiliates sales di Discovery Networks Sud Europa. Tv Key: Com’è andato il 2010 per Discovery? E questi primi mesi del 2011?
Andrea Castellari: Il 2010 è sta-
to un anno eccezionale per il Gruppo Discovery in Italia. Abbiamo registrato un aumento del 41% in termini di ascolto, ma soprattutto è stato l’anno della diversificazione del nostro portafoglio. La nostra strategia è quella di essere presenti su tutte le piattaforme: se fino a sei mesi fa eravamo solo su Sky, oggi con il canale Real Time siamo anche sul digitale terrestre free e dal 1° marzo abbiamo anche lanciato Discovery World su Mediaset Premium. Oggi, con 7 canali e un ascolto medio superiore all’1%, siamo orgogliosi di essere il quinto operatore televisivo nazionale. Siamo la prima media company non fiction nel mondo, con un posizionamento molto forte ed estremamente diversificato a seconda dei canali. In questo modo riusciamo a diversificare i target e a massimizzare gli ascolti. A questo proposito vorrei citare il caso di Real Time, una rete molto italiana che si avvale in gran parte di produzioni locali. Tv Key: Come sta andando la raccolta pubblicitaria? Andrea Castellari: Stiamo ottenendo risultati eccezionali anche in questo settore. Lo scorso anno, per esempio, abbiamo registrato una crescita intorno al 60%. L’aumento percentuale a tre cifre di questi primi mesi dell’anno ci conferma che la strada che abbiamo intrapreso è proprio quella giusta. Mi preme ringra-
ziare anche pubblicamente l’ottimo lavoro svolto dalla concessionaria di pubblicità PK, guidata da Maurizio Scanavino. Il mercato è sempre difficile, con continui e repentini cambiamenti che rendono spesso complicata la possibilità di monetizzare al massimo. Il sistema di acquisto media in Italia non è ancora sufficientemente sofisticato da premiare la qualità degli ascolti anzichè la ‘quantità’. In termini di power ratio il cliente continua a pagare molto di più l’ascoltatore di Rete Quattro rispetto a quello di Real Time. In questo senso siamo ancora molto lontani dal monetizzare correttamente le crescite dell'ultimo anno che sono – a seconda dei mesi – anche del 400%. Il network sta crescendo più rapidamente della capacità di adattare le politiche commerciali, sicuramente non per demerito di PK ma per colpa di logiche che almeno in Italia siamo ancora lontani dall’aver superato. Tv Key: Quali sono le ultime novità che vi hanno visto protagonisti? Andrea Castellari: Abbiamo aperto il 2011 con tre partnership d’eccezione: Chanel, 20th Century Fox e Star. Si tratta di marchi eccellenti che operano in segmenti di mercato molto diversi (la cosmesi, l’entertainment e il mass market) e che hanno trovato in noi un mezzo ideale per comunicare i propri messaggi a target diversificati e ri-
Andrea Castellari, Vicepresidente ad & affiliates sales di Discovery Networks Sud Europa.
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cettivi come quelli che Discovery riesce a coinvolgere. Per quanto riguarda Chanel, ogni sabato per tutto il mese di gennaio la Linea Sublimage è stata protagonista dello speciale Misterious China, in onda su Discovery Travel & Living. Abbiamo collaborato all’editing di quattro videopillole Chanel, rendendole più in linea con i contenuti del canale. I contenuti sono relativi a un progetto di ricerca e conservazione di alcune specie di fiori in via d’estinzione nel territorio del Ladakh, in Nepal. Legata a questa iniziativa vi è inoltre un’attività benefica di Chanel a favore delle popolazioni locali del Nepal, uno dei paesi più poveri al mondo. Per quanto riguarda Star, è stata rinnovata la fortunata partnership con il programma Fuori menu con Alessandro Borghese. Si tratta di una sponsorizzazione esclusiva con la presenza de I Brodi Pronti Star in tutti gli episodi della nuova serie fino a marzo 2011. L’iniziativa prevede inoltre un product placement in due puntate dove i prodotti Star trovano perfetta colloca-
Sopra, Alessandro Borghese, presentatore dei programmi ‘Fuori menu’ e ‘Cucina con Ale’, e sotto, Carla ed Enzo di ‘Ma come ti vesti?!’.
zione tra gli ingredienti base di una cucina. Tv Key: E per quanto riguarda
20th Century Fox? Andrea Castellari: Discovery è
stata scelta per il lancio del film I fantastici viaggi di Gulliver con Jack Black, uscito nelle sale cinematografiche a febbraio. La pellicola è stata supportata da un concorso intitolato ‘Gulliver grande o piccolo, vero o falso?’, riservato alle scuole primarie e secondarie di primo grado, in collaborazione con Primissima. Le classi, rispondendo a dieci domande ideate da Discovery, potevano vincere una gita al celebre parco tematico Italia in Miniatura di Rimini. L’iniziativa è stata promossa su tutti i canali Discovery presenti sulla piattaforma Sky nell’area lifestyle & documentari. Tv Key: Ci può dire qualcosa di più sugli ascolti? Andrea Castellari: Come già detto, Discovery Networks ha chiuso il 2010 registrando +41% in termini di ascolto nel minuto medio e +34% in termini di
share rispetto al 2009, con un trend in continua crescita. Un discorso a parte merita Real Time, che si è attestato come il canale più visto sul digitale terrestre free dal target donne 25-49 anni, con un ottimo 2% di share. Il canale è particolarmente apprezzato dai ceti medio-alti e sta peraltro performando molto bene non solo di mattina ma anche in prima serata, quando si evidenzia una visione del canale sempre più condivisa con un significativo incremento del target maschile (dal 28% al 36% nel 2010). La media giornaliera raggiunge oltre 100.000 ascoltatori e lo 0,95% di share (con una distribuzione che coinvolge per ora il 70% della popolazione italiana) e un prime time che registra oltre 200.000 ascoltatori nel minuto medio. Tv Key: Quali sono i principali punti di forza di Discovery? Andrea Castellari: Siamo il maggior Gruppo televisivo al mondo che produce contenuti non fiction. Siamo leader di un sistema di contenuti unico, che sta avendo sempre di più successo e diventando sempre più popolare. Si tratta molto spesso di contenuti a metà tra il reality e la fiction, il cosiddetto factual entertainment. Mi riferisco per esempio a trasmissioni di successo quali Ma come ti vesti?!, Corte-
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sie per gli ospiti, Paint your Life ecc. Ma sono da segnalare anche produzioni internazionali come Il boss delle torte e il nuovo Cucine da incubo US con Gordon Ramsey. Tutte trasmissioni che raccontano la realtà in modo divertente ed emozionante; gli stessi conduttori si presentano come persone ‘vere’ e si fanno chiamare sempre per nome, come i mitici Carla ed Enzo di Ma come ti vesti?!. Tv Key: Quale sarà la sfida principale da vincere in futuro? Andrea Castellari: È molto importante che il mercato pubblicitario italiano si adegui alle logiche dei mercati internazionali, che sono sicuramente più sofisticati e riconoscono maggiormente il valore di un brand e la sua capacità di targetizzare. I nostri prodotti sono sì di nicchia ma anche estremamente sofisticati. Basti pensare al canale Real Time, che sulla piattaforma free ha mantenuto la stessa classe socio-economica di telespettatori che ha su Sky. Questo significa che il valore di questi prodotti dovrebbe essere più alto rispetto a quello dei grandi canali nazionali. In Italia, purtroppo, si ancora fatica a ragionare in questi termini: la sfida principale per il futuro sarà quindi quella di promuovere sempre di più un’inversione di tendenza. Ci possiamo riuscire solo continuando a sfruttare quello che è il nostro principale punto di forza: i contenuti.
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CON IL NUOVO TOOL EUROSPORT PLAYER, LE TRASMISSIONI DI EUROSPORT POSSONO ESSERE VISTE IN STREAMING ONLINE E PERMETTONO AGLI UTENTI DI SCEGLIERE IL PROPRIO PALINSESTO. MA EUROSPORT, CHE HA APPENA RINNOVATO LA PROPRIA VISUAL IDENTITY, È ANCHE MOBILE, SU SMARTPHONE E TABLET. DI
MAURIZIO ERMISINO
EUROSPORT: PER VERI SPORTIVI. OVUNQUE Gioia, rabbia, coinvolgimento, emozione, incoraggiamento e sorpresa: sono queste le sensazioni che si provano quando ci si avvicina allo sport, da praticanti come da spettatori. Euro-
sport si è ispirato proprio alle passioni che muovono gli sportivi per realizzare i nuovi layout dei propri canali tv, un aspetto del restyling della visual identity del popolare network sportivo che comprende anche un logo tutto nuovo. Per capire che cos’è Eurosport basti ricordare che trasmette ogni anno eventi di oltre 150 discipline
sportive e che consente ai propri utenti, grazie alla tecnologia, di crearsi un palinsesto personalizzato attraverso il servizio di streaming online Eurosport Player. Inoltre il gruppo è sempre più multimediale e multipiattaforma, ed è presente – oltre che in televisione e su internet – anche sui dispositivi mobile come gli smartphone e i tablet. Ne abbiamo parlato con Ermanno Zacchetti, Direttore commerciale di Eurosport per l’Italia. Tv Key: Qual è il posizionamento
di Eurosport, in mezzo al mare magnum della pubblicizzatissima offerta televisiva satellitare e digitale di oggi? Ermanno Zacchetti: Eurosport non è più solo un canale tv, è la piattaforma multimediale leader in Europa nell’intrattenimento sportivo. È un gruppo che declina su più media il proprio messaggio: c’è la tv, con Eurosport, Eurosport HD ed Eurosport 2, ma c’è anche il network di undici siti web in dieci lingue che rappresenta la destinazione numero uno dello sport in tutta Europa; c’è Eurosport Player, il servizio di streaming online, ed Eurosport Events, che organizza e promuove eventi sportivi. E poi c’è tutta la parte mobile, con applicazioni
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Sopra, l’home page del sito Eurosport Player. A sinistra, Ermanno Zacchetti, Direttore commerciale di Eurosport.
per iPhone e iPad. Il nostro posizionamento può essere declinato in tre aspetti: siamo una piattaforma multisport, che offre non solo calcio ma un’ampia serie di discipline; siamo sport live, in diretta per oltre il settanta per cento del palinsesto; e siamo emozione: cerchiamo di trasmettere ai telespettatori quella passione che solo lo sport e gli atleti possono dare. Tv Key: In termini sia economici che di prestigio e fidelizzazione, quanto ‘paga’ specializzarsi in molti sport invece che puntare sul solito calcio? Ermanno Zacchetti: Certamente il calcio in Europa e soprattutto in Italia è lo sport per eccellenza come popolarità, quindi fa grande massa. Ma è anche vero che oltre al calcio Eurosport trasmette ogni anno più di 150 discipline sportive che hanno un proprio pubblico, i propri appassionati, uno zoccolo duro di praticanti: un bacino davvero ampio. Nel corso degli anni
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questa linea editoriale ha creato un forte collegamento tra gli sportivi ed Eurosport. Anche se non offriamo solo calcio, oltre il novanta per cento della popolazione europea ci conosce. Tv Key: Oggi è importantissimo essere multipiattaforma, e in questo senso l’offerta di Eurosport Player è fondamentale. In cosa consiste? Ermanno Zacchetti: Eurosport Player è un servizio di streaming online che permette a tutti gli appassionati di accedere direttamente dal proprio pc ai contenuti della piattaforma multimediale di Eurosport: è possibile seguire in streaming Eurosport ed Eurosport 2, ma anche vedere altri eventi on demand o contenuti non trasmessi dalle nostre reti tv. Si avvale della Silver Light Technology, che consente al player di adattarsi automaticamente alla connessione internet dell’utente, e una funzione di visualizzazione multiscreen che per-
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A destra, due immagini legate alla promozione del nuovo look & feel di Eurosport.
mette di seguire contemporaneamente i diversi canali e di crearsi i programmi come si vuole in tempo reale. Questo ci permette, per esempio, di trasmettere in simultanea l’azione da tutti i campi durante i tornei del Grande Slam di tennis. Offriamo l’opportunità agli spettatori di scegliere il campo che preferiscono in ogni momento: il nostro utente non è lo sportivo generico che guarda solo l’atleta nazionale, ma un vero esperto che va a cercarsi la partita più interessante per lui. Tv Key: Eurosport non è solo in tv e sul web, ma anche su cellulare e tablet. Cosa comporta a livello di raccolta pubblicitaria? Ermanno Zacchetti: Ormai la prospettiva di chi offre contenuti è quella di ‘esploderli’ su tutti i mezzi: un evento sportivo può essere portato in tv con la diretta, su internet con un commento scritto, sul mobile con l’aggiornamento live. Ogni mezzo esprime una particolarità diversa. Eurosport non poteva mancare su strumenti come l’iPhone o l’iPad, perché è lì che sta andando l’evoluzione della comunicazione. Il giorno stesso che l’iPad è stato lanciato in Europa, Eurosport era presente con la sua applicazione. L’anno prima era stato il primo gruppo sportivo in Europa a essere sull’iPhone. Questo fa sì che le applicazioni iPhone e iPad di Eurosport siano le più scaricate e le più utilizzate in Europa fra quelle di carattere sportivo. A livello commerciale c’è un ampliamento dell’offerta pubblicitaria: la nostra forza vendita affianca a quelle tv e internet l’offerta mobile per le aziende che vogliono fare comunicazione su tutte le piattaforme. Nelle ultime settimane stanno aumentando le aziende presenti solo sul mobile. Pensiamo che questo nuovo
modo di comunicare possa apportare un 5-10 per cento aggiuntivo alla nostra raccolta pubblicitaria. Tv Key: Il rinnovamento del marchio e delle grafiche è funzionale a raccontare questo cambiamento? Ermanno Zacchetti: Anche l’aspetto grafico del canale si integra sempre più con il contenuto. Nel logo c’è un cambio di font e una colorazione diversa, ma non si tratta solo di un restyling grafico: al posto delle classiche stelle di Eurosport abbiamo degli atleti che esprimono passione, emozione, coinvolgimento. Inoltre è stato rinnovato tutto il layout delle piattaforme di Eurosport, dai promo di rete agli in e out dei break pubblicitari, sino alle sigle delle trasmissioni, per dare un tocco di modernità e di energia alla nostra immagine. Tv Key: Ci sono cambiamenti
anche nelle offerte agli inser-
zionisti? Che obiettivi di crescita vi prefiggete? Ermanno Zacchetti: In realtà il cambio di grafica non ha cambiato la sostanza della parte advertising. I break continuano a essere molto corti, da novanta secondi al massimo, gli inserimenti paneuropei rimangono all’interno dei programmi, quelli italiani tra un programma e l’altro. L’unica cosa che è cambiata sono gli ‘ad jingle’ paneuropei, un prodotto in posizione privilegiata nel break, in entrata e in uscita: la posizione rimane la stessa ma beneficia della variazione del layout, con un’immagine più fresca, dinamica e coinvolgente. L’impatto della grafica sulla raccolta pubblicitaria non c’è se non in maniera indiretta, perché il canale è più vivo. A livello generale, confermo il dato tendenziale di questi mesi: siamo in linea con la previsione di chiudere il 2011 con un 5-10 per cento in più come raccolta pubblicitaria.
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Tv Key: Come vi muovete sui social network e che importanza date a questi strumenti a livello strategico? Ermanno Zacchetti: Oggi essere multimediali significa anche essere sui social network. E non in maniera banale o perché tutti lo fanno, ma perché per il gruppo rappresenta una scelta strategica. Andiamo a comunicare direttamente con i fan di sport, con informazioni sulla programmazione dei canali. I social network ci servono anche per promuovere il nostro sito, Yahoo! Eurosport: Facebook (e a breve Twitter) ci aiuta a indirizzare gli utenti sul sito, e spesso linkiamo delle notizie e chiediamo un commento ai nostri utenti. Nell’ottica della nuova immagine coordinata del gruppo, Facebook è anche utile per raccogliere il feedback degli utenti. Inoltre funge da canale diretto tra i fan della nostra pagina e i nostri commentatori, che rispondono ai commenti dei post in diretta.
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STUDIO UNIVERSAL, STEEL E DIVA UNIVERSAL: TRE CANALI DAL TARGET DIFFERENTE PER COINVOLGERE UN PUBBLICO DI TUTTE LE ETÀ E CARATTERISTICHE. È QUESTA LA RICETTA VINCENTE DI NBC UNIVERSAL PER CONQUISTARE L’INTERESSE DI TELESPETTATORI SEMPRE PIÙ ESIGENTI. IN ATTESA DELLO SCORPORO DI SCI FI, CHE DOVREBBE DIVENTARE UN CANALE INDIPENDENTE..
DI
MARIANNA VENTURINI
NBC UNIVERSAL SI FA IN TRE Il gruppo NBCUniversal è presente
Alfredo Baccarini, il cortometraggio che segna l’esordio alla regia di una diva tutta italiana: Maria Grazia Cucinotta.
in 39 paesi e vanta oltre 28 milioni di spettatori nel mondo. La sua offerta sul mercato italiano consiste in tre canali, capaci di coinvolgere
ad ampio spettro un pubblico molto vasto: Studio Universal per gli amanti del cinema classico americano, Steel per chi cerca emozioni forti, e l’ultimo nato, Diva Universal, il canale tutto al femminile. Ne abbiamo parlato con Luca Federico Cadura, Chairman di NBC Universal Global Networks Italia. Tv Key: Il primo aprile è nato un canale rosa: Diva Universal. Di che cosa si tratta? Luca Federico Cadura: Hallmark Channel ha cambiato il suo look e si è trasformato in Diva Universal, un nuovo canale tutto al femminile, distribuito sulla piattaforma Sky (canale 128). La rete propone un’anima e un’immagine da diva, con un palinsesto vario e stimolante pensato specificamente per un pubblico femminile indipendente, che rifugge dalla frenesia metropolitana. La spettatrice tipo di Diva Universal è raffinata, consapevole, con una certa dose di ironia, e cerca sul piccolo schermo passione, emozione e carattere. Hallmark aveva già una platea di affezionati estimatori, potendo vantare una linea editoriale ben definita e ricca di contenuti di successo. Questo rilancio ci permette di rafforzare il posizionamento del canale presentandolo con un look più fresco, dal sapore contemporaneo e con un nome riconosciuto a livello internazionale. Siamo sicuri che piacerà ai nostri vecchi fan e conquisterà nuovi telespettatori. La mission di Diva resta quella di Hall-
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Luca Federico Cadura, Chairman di NBC Universal Global Networks Italia.
mark: parlare alle donne over 40. Ora però vogliamo traghettare questo mondo in un ambiente più moderno e aggiornato. Tv Key: Quali saranno le novità dei palinsesti di Diva? Luca Federico Cadura: Diva Universal esalta il ruolo che ogni donna si è conquistata nel mondo di oggi: quello di protagonista, di ‘diva’, appunto. È un modo di essere che riflette un palinsesto fatto dei migliori sceneggiati europei in costume, di avvincenti serie crime e di indimenticabili tv movie americani ed europei, senza dimenticare l’approfondimento ricco di interviste e speciali per celebrare le dive di sempre. Verranno confermati i cavalli di battaglia della programmazione, da Poi-
rot a Miss Marple e Sherlock Holmes, passando per Giardini e misteri, ma non mancheranno le novità, come la serie Una donna alla casa bianca con Geena Davis alle prese con il difficile ruolo di presidente americano, madre e moglie. È una figura emblematica per il nostro canale: rappresenta la poliedricità di tutte le donne del mondo, soprattutto del nostro pubblico. Rimarranno in palinsesto le serie cult come Dallas, Radici e Il Commissario Rex, fino alle indagini degli avvocati in divisa di JAG che prenderanno il via a giugno. Inoltre avremo quattro thriller, in anteprima nazionale e in esclusiva, dedicati alla signora del giallo, Mary Higgins Clark. Da non perdere infine l’appuntamento speciale con
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Tv Key: Un occhio di riguardo è dedicato ai temi sociali. Come intendete affrontarli? Luca Federico Cadura: Il brand Diva Social è nato apposta per rivolgere l’attenzione a temi di utilità sociale. Abbiamo firmato prestigiose collaborazioni, come quelle con il WWF, l’AIRC e Komen Italia per la lotta ai tumori del seno. In particolare, Diva Universal ha sostenuto ‘L’ora della Terra’, l’evento globale del WWF contro il cambiamento climatico, e in occasione delle celebrazioni della Giornata mondiale della Terra (il 22 aprile) ha dedicato uno speciale di Donne nel mito a Wangari Maathai, ambientalista, biologa e soprattutto prima donna africana ad aver ricevuto il premio Nobel per la pace per il suo contributo alle cause dello sviluppo sostenibile e della democrazia. Proprio Donne nel mito offre una serie di brevi documentari, arricchiti da interviste esclusive e materiali d’archivio, per raccontare in modo unico e intenso le dive che hanno saputo toccare i cuori e suscitare l’ammirazione del mondo. Infine, Nino Frassica sarà protagonista di un cortometraggio, L’agnellino con le trecce, per sostenere l’associazione sclerosi tuberosa. Tv Key: Quali sono gli obiettivi
del canale in termini di ascolti? Luca Federico Cadura: Nel mese
di lancio Diva Universal si è mantenuta in linea con gli standard di Hallmark. L’offerta di
TELEVISIONI DIGITALI Sopra, il cast di ‘Being Human’. A destra, ‘The Blues Brothers’ e Gianluca Sportelli, vincitore del Cinemaster Studio Universal 2010. In basso, gli interpreti di ‘$#*! My Dad Said’ e Geena Davis, protagonista di ‘Una donna alla casa bianca’.
Sky è molto ricca e ogni canale ha il suo bacino di spettatori. Noi ci rivolgiamo a un target ben definito: nonostante la forbice di pubblico cambi, abbiamo sempre una percentuale costante di pubblico femminile 40enne all’ascolto.
restre di Mediaset Premium. È il canale di cinema più antico sul mercato, l’unico capace di resistere in un’offerta pay per la qualità dei film trasmessi, tutti unici e di altissimo livello, cui si affiancano contenuti aggiuntivi che prevedono grafiche informative, interviste e correlati.
Tv Key: Cosa è cambiato negli
anni per il vostro canale storico, Studio Universal? Luca Federico Cadura: Studio Universal, ‘la tv del cinema da chi fa cinema’, creato nel 1998 dalla Universal Studios, è oggi il nostro marchio più forte. Offre soltanto i migliori film di Hollywood ed è diventato un vero e proprio punto di riferimento per gli appassionati cinefili. Per dieci anni è stato nel bouquet di Sky, poi è stato rilanciato nel 2009 sul digitale ter-
Tv Key: Siete molto attenti anche alle nuove generazioni di cineasti… Luca Federico Cadura: Certo, è importante guardare ai giovani. Al pugliese Gianluca Sportelli, classe 1979 e vincitore del Cinemaster Studio Universal 2010, il progetto per giovani registi italiani organizzato dal canale, è stata data la possibilità di seguire un Master della durata di due settimane negli Universal Studios di Los An-
geles e di incontrare i responsabili dei dipartimenti che, all’interno della major cinematografica americana, curano il processo di realizzazione dei film: dall’arrivo delle sceneggiature alla scelta del cast, dalle riprese fino alla promozione delle pellicole nei singoli paesi. Il suo cortometraggio La famiglia Starnazza, scelto tra i tanti lavori dei giovani diplomati del Centro Sperimentale di Cinematografia, verrà presto trasmesso su Studio Universal. Tv Key: E i progetti su Steel a che punto sono? Luca Federico Cadura: Il target del canale è il pubblico maschile e giovane. Steel trasmette contenuti come film, serie tv e fiction di genere thriller, horror, avventura, azione e commedia. In particolare Sci Fi è uno spazio all’interno del canale interamente dedicato alla fantascienza, al fantastico e a tutto ciò che si colloca al confine tra realtà e immaginazione, compresi horror e fantasy. Ospita grandi film e serie tv in prima visione. In onda generalmente dopo la mezzanotte, e una sera alla settimana a partire dalle 21.00 in prima serata, questo spazio tutto azione e fanta-
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scienza dovrebbe essere scorporato per diventare un canale a sé. Ci stiamo provando da qualche anno e il brand è abbastanza completo per essere fatto uscire dal blocco e diventare indipendente. Tv Key: Quali saranno le novità nei palinsesti di Steel? Luca Federico Cadura: Proporremo due nuove commedie. $#*! My Dad Said è ispirata alla vita di Justin Halpern, un anonimo ragazzo diventato un fenomeno dei social network, con oltre un milione e mezzo di persone che lo seguono su Twitter, e autore poi di un libro best-seller. A fine maggio andrà in onda anche una sit-com statunitense, Mike & Molly. Avremo poi Aliens in America, serie che racconta come un ragazzo musulmano viene accolto da una famiglia borghese americana che decide di ospitarlo per aiutare il figlio maggiore a inserirsi meglio a scuola. Su Sci Fi ci sarà invece Being Human, serie televisiva americana basata sull’insolita convivenza di un fantasma, un vampiro e un licantropo che, nonostante la loro condizione, cercano di vivere come persone normali. Insomma, non ci si annoierà di certo.
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L’Interactive Key Award è una produzione MediaKeyEvents, la sezione eventi del Gruppo editoriale Media Key
IL MERCATO DELLA TV
LA TELEVISIONE RIMANE IL MEZZO PIÙ IMPORTANTE AL MONDO PER CHI INVESTE IN PUBBLICITÀ E NEL 2011 DOVREBBE INCREMENTARE ULTERIORMENTE IL SUO PESO NEL MEDIA MIX. SECONDO IL RAPPORTO ‘ADVERTISING EXPENDITURE FORECAST’ DI ZENITHOPTIMEDIA, GLI INVESTIMENTI GLOBALI IN ADVERTISING POTREBBERO SUPERARE QUOTA 190 MILIARDI DI DOLLARI CON UNA SHARE DI OLTRE IL 40%.
DI
GIANNI MARTINELLI
UN MONDO DI PUBBLICITÀ IN TELEVISIONE Il rapporto ‘Advertising Expenditure Forecast’ di aprile 2011, realizzato dagli analisti di Ze-
Tav. 1: Investimenti globali in advertising Valori in milioni di dollari a prezzi correnti
nithOptimedia, prevede per l’anno in corso un quadro decisamente migliore per il mercato pubblicitario mondiale, soprattutto se pensiamo ai risultati piuttosto negativi registrati nel 2009. In particolare sono buone le notizie per la televisione, che mantiene saldamente la leadership di mezzo più utilizzato dagli investitori ed è destinata a incrementare ulteriormente il suo peso nel media mix. Il mercato televisivo sta attraversando una stagione di importanti e decisive trasformazioni. Da un lato si sta completando il passaggio alla televisione digitale e multicanale, dall’altro emergono nuove piattaforme digitali, come la mobile tv, che propongono sistemi e modelli di consumo diversi da quelli tradizionali. Si tratta di un mercato, quindi, ancora molto variegato e ad altissimo indice di concorrenzialità, in cui operano attori tradizionali e nuovi, con l’intento di contribuire ad accelerare le dinamiche di utilizzo delle cosiddette ‘nuove tv’. Anche in Italia si registra un costante incremento degli abbonati alla piattaforma digitale e alle nuove offerte veicolate sul digitale terrestre a banda larga. I ricavi complessivi, quindi, crescono grazie soprattutto alle buone performance dei servizi pay legati alle nuove piattaforme digitali (Sky in particolare). Per capire meglio queste nuove tendenze, entriamo nel dettaglio
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Nord America Europa Occidentale Europa Centrale e Orientale Asia/Pacifico America Latina Medio Oriente e Nord Africa
2009 156.556 100.327 26.801 100.129 25.331 10.618
2010 160.556 105.392 28.488 107.863 29.140 11.156
2011 164.768 109.094 31.332 112.877 31.445 11.166
2012 170.475 113.116 35.519 122.216 33.864 11.703
2013 176.118 116.926 40.423 130.511 36.909 12.354
Resto del mondo Totale
8.658 428.421
9.348 451.943
10.147 470.829
11.169 498.062
12.347 525.587
2012 65.539 35.727 20.151 50.998 20.199 7.332 3.752 203.698 40,9
2013 67.440 36.984 23.172 54.506 21.948 7.826 4.104 215.980 41,0
Fonte: Advertising Expenditure Forecast, April 2011 (ZenithOptimedia).
Tav. 2: Investimenti globali in televisione Valori in milioni di dollari a prezzi correnti 2009 55.344 30.467 14.743 41.048 14.635 6.415 2.850 165.502 38,6
Nord America Europa Occidentale Europa Centrale e Orientale Asia/Pacifico America Latina Medio Oriente e Nord Africa Resto del mondo Totale Share % tv su totale
2010 59.495 33.134 15.657 44.681 17.344 6.864 3.140 180.315 39,9
2011 62.580 34.521 17.553 46.345 18.812 6.925 3.433 190.169 40,4
Fonte: Advertising Expenditure Forecast, April 2011 (ZenithOptimedia).
dei risultati presentati nel rapporto di ZenithOptimedia. Secondo l’edizione di aprile dell’analisi dedicata ai dati e alle stime del mercato internazionale dell’adverstising, gli investimenti pubblicitari aumenteranno a livello globale nel 2011 di circa il 4,2% e sono confortanti anche le previsioni di crescita per il prossimo biennio: nel 2012 si dovrebbe registrare un ulteriore crescita globale del 5,8%, mentre nel 2013 la crescita dovrebbe raggiungere il 5,5%. Altre interessanti osservazioni emergono analizzando il giro d’affari complessivo:
nel 2010 si era toccata la cifra di 451.943 milioni di dollari, mentre quest’anno è previsto un valore di 470.829 milioni. Nel 2012 si prevede un’ulteriore crescita fino a 498.062 milioni, mentre nel 2013 si dovrebbe addirittura arrivare a 525.587 milioni di dollari. Secondo le previsioni degli analisti di ZenithOptimedia, quello attuale e il prossimo biennio saranno quindi i tanto auspicati ‘anni della ripresa’, anche se per adesso occorre ancora ‘navigare a vista’, perché gli effetti della profonda crisi economica e finanziaria che ha colpito le prin-
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cipali economie del mondo si fanno ancora sentire. Ovviamente la situazione cambia a seconda delle diverse aree geografiche, ma quasi tutti i principali paesi del mondo registrano comunque un segno positivo, a eccezione del Giappone (recessione da tsunami), della Grecia (in grave crisi e zavorrata da un debito colossale) e dei paesi arabi (sconvolti dalla rivolta).
GLI INVESTIMENTI SULLA TELEVISIONE A livello globale, gli investimenti pubblicitari sulla televi-
IL MERCATO DELLA TV sione hanno raggiunto nel 2010, secondo ZenithOptimedia, quota 180.315 milioni di dollari, in crescita di quasi il 9% rispetto ai 165.502 milioni di dollari del 2009. Anche nel 2011 si prevede un incremento: il giro d’affari dovrebbe raggiungere la cifra di 190.169 milioni di dollari, con una crescita costante che continuerà anche nel successivo biennio 2012/2013. Anche a livello di peso nel media mix, la televisione continua ad acquisire importanza. Se nel 2009 venivano convogliati sul mezzo il 38,6% degli investimenti mondiali in advertising, nel 2010 questa percentuale è arrivata al 39,9% e nell’anno in corso è destinata a salire al 40,4%. Insomma, in poche parole la televisione continua a essere il mezzo dominante nel campo dell’adverstising, anche se la situazione varia significativamente nelle diverse regioni geografiche del pianeta. Entriamo nel dettaglio. L’area dell’America del Nord dovrebbe registrare una crescita del 5,2% nel 2011 per quanto riguarda gli investimenti nella televisione, con un giro d’affari complessivo stimato in 62.580 milioni di dollari. Anche nel 2010 i risultati erano stati comunque piuttosto confortanti, con una crescita significativa del
Sopra, lo spot televisivo che nel 2010 ha vinto il Grand Prix nella sezione Film al Festival dell’Advertising di Cannes: ‘The man your man could smell like’ per il cliente Old Spice (agenzia: Wieden + Kennedy di Portland, Stati Uniti). La campagna ha avuto un ampio riscontro anche sul web e sui social network. In basso, uno dei 17 Leoni d’Oro attribuiti l’anno scorso a Cannes: lo spot ‘Cleans Your Balls’ per Axe (agenzia: BBH di New York, Stati Uniti).
7,5% rispetto a quelli decisamente negativi ottenuti invece nel biennio 2008 (–1,3%) e 2009 (–9,0%). Secondo le stime di ZenithOptimedia, la crescita dovrebbe mantenersi anche nel 2012 (+4,7%) e nel 2013 (+2,9%). Per quanto riguarda invece il peso della televisione nel media mix, nel 2010 ha raggiunto quota 37,1%, mentre è
previsto che salga fino al 38,0% nel 2011 e arrivi al 38,4% nel 2012. Solamente nel 2013 dovrebbe esserci un leggero decremento, con la televisione che dovrebbe calare dello 0,1% e arrivare a pesare per il 38,3%. Per quanto riguarda l’area dell’Europa Occidentale, i risultati sono più o meno in linea con quelli del Nord America. Nel
43
2011 la televisione è prevista in crescita del 4,2%, un buon risultato considerando anche l’importante incremento registrato già nel 2010 (+8,8%). Anche nel biennio 2012 e 2013 la crescita dovrebbe mantenersi costante: si prevede un +3,5% in entrambi gli anni. Nel 2010 sono stati investiti sulla televisione 33.134 milioni di dollari, mentre nel 2011 si dovrebbe arrivare a 34.521 milioni e nel 2012 a 35.727 milioni. Anche in quest’area geografica l’anno peggiore è stato il 2009, con un calo del 10,7% rispetto al già negativo 2008 (–3,1%). Per quanto
286 TV Key
IL MERCATO DELLA TV
Tav. 3: Investimenti in televisione per paese Valori in milioni di dollari a prezzi correnti Paese Canada
2010 2.970
2011 3.148
Var. % +6,0
Stati Uniti
56.525
59.431
+5,1
Nord America
59.495
62.580
+5,2
Austria Belgio Danimarca Finlandia
Paese Australia
2010 3.104
2011 3.243
Cina
9.121
10.261
+12,5
Corea del Sud
2.230
2.676
+20,0
1.459
1.722
+18,0
18.511
16.905
–8,7
923
952
+3,1
938
1.022
+9,0
Filippine
1.965
2.083
+6,0
Giappone
404
410
+1,5
Hong Kong India
2.138
2.471
+15,6
Indonesia
2.214
2.657
+20,0
Malesia
865
949
+9,7
Nuova Zelanda
379
398
+5,0
Pakistan
276
286
+3,6
Singapore
512
558
+9,0
Taiwan
740
777
+5,0
1.772
2.011
+13,5
370
406
+9,7
Francia
4.666
4.844
+3,8
Germania
5.408
5.620
+3,9
395
417
+5,6
6.222
6.396
+2,8
487
521
+7,0
1.199
1.259
+5,0
661
679
+2,7
Regno Unito
5.098
5.353
+5,0
Spagna
3.435
3.538
+3,0
679
741
+9,1
Asia/Pacifico
Irlanda Italia Norvegia Paesi Bassi Portogallo
Svezia
Var. % +4,5
Thailandia Vietnam
436
480
+10,1
44.681
46.345
+3,7
1.207
1.231
+2,0
Argentina
1.101
1.232
+11,9
33.134
34.521
+4,2
Brasile
8.760
9.680
+10,5
Armenia
69
72
+4,3
Cile
480
488
+1,7
Azerbaijan
53
61
+15,1
Colombia
558
614
+10,0
Svizzera Europa Occidentale
59
66
+11,9
Costa Rica
188
200
+6,4
Bosnia & Herzegovina
409
454
+11,0
Ecuador
197
236
+19,8
Bulgaria
460
483
+5,0
Messico
3.883
4.107
+5,8
Croazia
790
830
+5,1
Panama
311
326
+4,8
29
34
+17,2
Perù
275
298
+8,4
Georgia
116
119
+2,6
Porto Rico
720
730
+1,4
Grecia
724
579
–20,0
Uruguay
80
81
+1,2
Kazakhstan
970
1.164
+20,0
Lettonia
42
42
+0,0
Venezuela
791
821
+3,8
Lituania
645
644
–0,2
America Latina
17.344
18.812
+8,5
18
18
+0,0
Arabia Saudita
48
50
+4,2
Polonia
1.179
1.234
+4,7
Bahrain
32
20
–37,5
Repubblica Ceca
1.343
1.403
+4,5
629
510
–18,9
298
304
+2,0
79
83
+5,1
Russia
4.118
5.065
+23,0
Kuwait
287
306
+6,6
Serbia
1.142
1.273
+11,5
Libano
970
1.045
+7,7
Slovacchia
645
702
+8,8
Slovenia
571
639
+11,9
Pan Arab
1.302
1.610
+23,7
Qatar
+19,4
Medio Oriente e Nord Africa
Bielorussia
Estonia
Moldavia
Romania
Turchia Ucraina Ungheria Uzbekistan Europa Centrale e Orientale
356
425
Egitto Emirati Arabi Uniti
Oman
Israele
296
307
+3,7
22
25
+13,6
Sudafrica
15.657
17.553
+12,1
Totale
8
6
–25,0
4.802
4.895
+1,9
9
9
+0,0
6.864
6.925
+0,9
383
399
+4,2
2.758
3.034
+10,0
180.315
190.169
+5,5
Fonte: Advertising Expenditure Forecast, April 2011 (ZenithOptimedia).
riguarda il peso nel media mix, la tv ha raggiunto il 31,4% nel 2010 ed è prevista in crescita fino al 31,6% nel 2011. La situazione dovrebbe mantenersi piuttosto costante fino al 2013. Veniamo adesso all’Europa Centrale e dell’Est, zona dove i risultati dell’anno in corso dovrebbero essere decisamente positivi, visto che gli analisti di
TV Key 286
ZenithOptimedia prevedono una crescita complessiva del 12,1%. Nel 2012 l’incremento dovrebbe addirittura salire al 14,8%, e nel 2013 al 15,0%. Per quanto riguarda il giro d’affari, nel 2010 gli investimenti sulla televisione sono stati di 15.657 milioni di dollari, mentre nel 2011 dovrebbero essere pari a 17.553 milioni. Nel 2013 si
dovrebbe addirittura raggiungere quota 23.172 milioni di dollari. Per quanto riguarda il peso nel media mix, la televisione ha raggiunto addirittura il 55,0% nel 2010 ed è stimata in crescita di un ulteriore punto percentuale nel 2011 (56%). La quota di investimenti pubblicitari dovrebbe addirittura raggiungere il 57,3% nel 2013.
44
Nell’area Asia/Pacifico il 2010 è stato l’anno della ripresa con un +8,9%. Quest’anno l’aumento dovrebbe essere sicuramente più contenuto, intorno al 3,7%, anche a causa del decremento del Giappone (–8,7%), toccato pesantemente dallo tsunami. Ricordiamo che l’investimento televisivo del Giappone rappresenta oltre
Percentuale sul totale mercato Paese Canada
2010 33,4
2011 33,7
2012 33,5
Paese Australia
2010 32,0
2011 31,5
2012 31,4
Stati Uniti
37,3
38,2
38,7
Cina
39,3
39,6
39,6
Nord America
37,1
38,0
38,4
Corea del Sud
33,5
36,2
36,5
Austria
23,2
23,9
23,7
Filippine
74,6
75,0
74,8
Belgio
40,8
41,1
41,2
Giappone
42,8
40,7
42,2
Danimarca
17,9
18,1
18,5
Hong Kong
31,9
31,7
31,5
Finlandia
20,8
21,3
21,2
Francia
35,4
35,5
35,4
India
42,3
42,9
44,0
Indonesia
54,2
54,5
53,1
Malesia
38,3
38,2
38,1
Nuova Zelanda
29,9
30,2
31,4
Pakistan
60,8
61,4
61,9
Singapore
32,6
33,3
33,6
Taiwan
42,0
41,7
42,2
Thailandia
56,8
59,1
60,3
Vietnam
78,3
78,8
79,3
41,4
41,1
41,7
Germania
22,0
22,3
22,4
Irlanda
19,9
20,0
20,3
Italia
57,6
57,9
57,9
Norvegia
20,9
20,7
20,4
Paesi Bassi
22,7
23,2
23,5
Portogallo
58,6
58,8
59,2
Regno Unito
28,3
28,7
28,4
Spagna
42,3
42,0
41,6
Svezia
23,0
23,3
23,2
Asia/Pacifico
Svizzera
28,4
28,1
28,0
Argentina
47,1
47,8
47,8
Europa Occidentale
31,4
31,6
31,5
Brasile
67,6
68,3
68,1
Armenia
79,9
78,9
79,1
Cile
50,4
50,1
49,9
Azerbaijan
73,3
74,2
74,8
Colombia
46,8
47,0
46,0
Bielorussia
60,4
60,7
62,0
Costa Rica
40,4
40,9
41,2
Bosnia & Herzegovina
85,9
86,3
86,9
Ecuador
53,3
56,3
57,7
Bulgaria
64,2
64,8
65,6
Messico
74,4
74,5
75,2
Croazia
69,3
68,5
68,7
Panama
68,9
68,9
68,7
Estonia
31,9
33,3
33,8
Perù
53,1
51,6
51,1
Georgia
78,0
74,7
70,9
Porto Rico
49,5
49,2
49,0
Grecia
27,7
26,9
25,6
Uruguay
54,3
54,8
55,5
Kazakhstan
89,2
89,1
88,3
Lettonia
47,4
49,2
49,2
Venezuela
53,5
52,5
52,5
Lituania
84,4
84,3
84,4
America Latina
63,0
63,3
63,3
Moldavia
53,1
50,8
51,0
Polonia
52,5
52,7
53,2
Repubblica Ceca
42,0
41,6
41,6
Romania
65,1
66,0
67,0
Russia
52,3
52,8
53,5
Serbia
85,4
86,1
86,2
Slovacchia
55,0
56,4
59,5
Oman
Slovenia
66,2
68,4
68,9
Pan Arab
Turchia
55,9
57,6
59,2
Qatar
3,4
3,6
3,7
57,1
57,4
58,0
Arabia Saudita
4,5
4,6
4,7
Bahrain
18,1
13,8
16,4
Egitto
50,6
51,3
52,3
4,1
4,0
4,1
Kuwait
33,5
33,7
33,7
Libano
79,3
80,7
82,0
Emirati Arabi Uniti
5,1
4,7
5,4
94,4
94,3
94,1
Ucraina
50,8
51,8
51,7
Medio Oriente e Nord Africa
Ungheria
34,4
35,1
35,8
Israele
37,0
37,2
37,4
58,8
58,8
58,8
39,9
40,4
40,9
Uzbekistan
53,1
53,4
52,2
Sudafrica
Europa Centrale e Orientale
55,0
56,0
56,7
Totale
Fonte: Advertising Expenditure Forecast, April 2011 (ZenithOptimedia).
il 40% del totale Asia/Pacifico. Nel 2012 per la regione potrebbe esserci un vero e proprio exploit, con una crescita del 10,0%. Buoni i risultati previsti anche nel 2013, con +6,9%. Nel 2010 gli investimenti sulla televisione hanno raggiunto i 44.681 milioni di dollari e sono previsti in crescita contenuta nel 2011 (46.345 milioni
di dollari) e decisa nel 2012 (50.998 milioni di dollari). Per quanto riguarda invece il peso della televisione nel media mix, nel 2010 il mezzo ha raggiunto quota 41,4% del totale mercato, mentre è previsto un leggero calo al 41,1% nel 2011 e un deciso aumento al 41,7% nel 2012. Ottime notizie per la zona del-
l’America Latina. In questo caso gli investimenti pubblicitari sulla televisione nel 2010 sono cresciuti addirittura del 18,5%, ma sono buone anche le previsioni per l’anno in corso (+8,5%). La crescita non dovrebbe arrestarsi neppure nel prossimo biennio, e potrebbe assestarsi su un +7,4% nel 2012 e un +8,7% nel 2013. Per quan-
45
to riguarda il giro d’affari, gli investimenti sono stati di 17.344 milioni di dollari nel 2010 e raggiungeranno quota 21.948 milioni nel 2013. La share della televisione nel media mix ha raggiunto addirittura il 63,0% nel 2010 ed è prevista in ulteriore crescita nel 2011 (63,3%). La situazione dovrebbe mantenersi stabile nel 2012 (63,3%) e in
286 TV Key
IL MERCATO DELLA TV
Tav. 4: Il peso della televisione nel media mix
IL MERCATO DELLA TV Un frame dallo spot ‘Karen’, uno dei soggetti della campagna per Vonage che ha vinto il Leone d’Oro a Cannes nel 2010 per gli Stati Uniti. L’agenzia è la TBWA\Chiat\Day di New York.
leggerissimo decremento nel 2013 (63,2%). Veniamo infine all’area del Medio Oriente e dell’Africa del Nord. In questa zona si sono registrati buoni risultati di crescita nel 2010 (+7,0%) mentre quest’anno si dovrebbe invece ottenere un risicato +0,9%, un risultato influenzato pesantemente dalle rivolte nei paesi arabi. Solamente nel 2012 si dovrebbe tornare a crescere a ritmo sostenuto con +5,9%, per salire infine a un +6,9% nel 2013. Il giro d’affari in quest’area non è sicuramente comparabile con quello delle zone più ricche del mondo, ma la televisione continua comunque a essere il mezzo sul quale vie-
ne convogliata la stragrande maggioranza degli investimenti pubblicitari. Il giro d’affari complessivo nel 2010 è stato di 6.864 milioni di dollari, cifra che dovrebbe mantenersi più o meno stabile anche nell’anno in corso (6.92 milioni di dollari). Se invece analizziamo il media mix, si nota come la televisione sia largamente il mezzo preferito, con un peso del 57,1% nel 2010. Nel 2011 tale peso dovrebbe raggiungere il 57,4%, per arrivare infine al 58,7% nel 2013. Esaurita la panoramica a livello di macro-aree geografiche, andiamo a esaminare le situazioni degli investimenti nei principali paesi del mondo.
ITALIA Per capire e analizzare il ruolo della televisione in Italia occorre fare un piccolo confronto con il resto dell’Europa. Il paese europeo nel quale la televisione incide di meno nel media mix, nel 2010, è stato la Danimarca con il 17,9%, mentre quello in cui incide di più è il Portogallo con il 58,6%, seguito subito a ruota dall’Italia con il 57,6%. In assoluto, però, l’Italia nel 2010 è stato il paese europeo nel quale le aziende hanno investito maggiormente in advertising sulla televisione, con 6.222 milioni di dollari. La cifra è prevista in ulteriore crescita anche nel 2011 (6.396 milioni di dollari) così come l’importanza
Tav. 5: Italia Investimenti in tv (milioni di $) Var. % su anno precedente Quota % nel media mix
2009 5.870 –10,2 56,4
2010 6.222 +6,0 57,6
2011 6.396 +2,8 57,9
2012 6.588 +3,0 57,9
2013 6.806 +3,3 58,0
2012 62.274 +4,8 38,7
2013 64.066 +2,9 38,6
Fonte: Advertising Expenditure Forecast, April 2011 (ZenithOptimedia).
Tav. 6: Stati Uniti Investimenti in tv (milioni di $) Var. % su anno precedente Quota % nel media mix
2009 52.630 –9,0 35,5
2010 56.525 +7,4 37,3
2011 59.431 +5,1 38,2
Fonte: Advertising Expenditure Forecast, April 2011 (ZenithOptimedia).
TV Key 286
46
della televisione nel media mix. Se nel 2009 questa percentuale era del 56,4%, nel 2010 è cresciuta (come abbiamo visto) al 57,6% e nel 2011 arriverà al 57,9%. Nonostante la sempre maggior importanza dei cosiddetti new media digitali, quindi, nel nostro paese le aziende preferiscono ancora di gran lunga convogliare i propri investimenti verso la televisione, che in questi ultimi anni è comunque anche molto cambiata. Innanzitutto si sta completando il passaggio dalla piattaforma analogica a quella digitale: in Italia, come nella maggior parte dei paesi europei, la data di completamento dello switchoff è fissata al 12 dicembre del 2012. Bisogna però anche ricordare come l’economia italiana sia ancora piuttosto colpita dalla grave recessione del 2009 che aveva determinato un calo del Pil del 5%. Le nuove piattaforme televisive, che moltiplicano l’offerta dei contenuti e consentono una migliore targettizzazione delle audience, stanno promuovendo la ripresa e aiutando in questo modo tutto il mercato.
STATI UNITI La situazione economica americana è in ripresa: nell’ultimo trimestre del 2010 il Pil è aumentato del 2,8%, registrando così il quarto risultato positivo dopo la grave flessione dell’ultimo periodo. In particolare i consumi sono in ripresa e nelle famiglie sta pian piano ritornando la fiducia, grazie anche ai recenti interventi del Presidente Barack Obama. Il tasso di disoccupazione rimane però preoccupante, nonostante sia migliorato rispetto al record negativo raggiunto nel 2009. Gli Stati Uniti sono il paese che spende maggiormente in investimenti pubblicitari sui cosiddetti ‘major media’, con circa 151.665 milioni di dollari nel 2010, e la televisione è il mezzo sul quale vengono maggiormente convogliati (56.525 milioni di dollari). In particolare,
Investimenti in tv (milioni di $)
2009 4.472
2010 5.098
2011 5.353
2012 5.514
2013 5.679
Var. % su anno precedente Quota % nel media mix
–11,0 26,5
+14,0 28,3
+5,0 28,7
+3,0 28,4
+3,0 28,4
Fonte: Advertising Expenditure Forecast, April 2011 (ZenithOptimedia).
Tav. 8: Germania Investimenti in tv (milioni di $) Var. % su anno precedente Quota % nel media mix
2009 5.058
2010 5.408
2011 5.620
2012 5.780
2013 5.933
–9,8 21,1
+6,9 22,0
+3,9 22,3
+2,8 22,4
+2,6 22,5
Fonte: Advertising Expenditure Forecast, April 2011 (ZenithOptimedia).
pionato del mondo di rugby, uno sport molto seguito e apprezzato nel Regno Unito. Venendo ai numeri, gli investimenti pubblicitari sulla televisione sono stati di 5.098 milioni di dollari nel 2010 e dovrebbero raggiungere quota 5.353 milioni di dollari nel 2011, con un incremento quindi del 5%. La televisione rappresenta il 28,3% del mercato pubblicitario inglese nel 2010 e si prevede che possa arrivare al 28,7% nel 2011.
GERMANIA nel 2010, sono cresciuti del 10% gli investimenti in spot televisivi locali (20.134 milioni di dollari contro i 18.304 milioni del 2009). Buoni anche i risultati ottenuti dalle televisioni via cavo, che sono cresciute dell’8,3%. Nel 2011 i dati sono previsti in ulteriore miglioramento. Gli investimenti pubblicitari dovrebbero raggiungere quota 59.431 milioni di dollari, con un incremento del 5,1% rispetto al 2010. Il peso della televisione nel media mix americano
(37,3% nel 2010) raggiungerà il 38,2% nel 2011 per arrivare addirittura al 38,7% nel 2012. Concludendo, la situazione economica americana si sta lentamente riprendendo dopo un biennio piuttosto negativo. Il 2011 sarà un anno sicuramente positivo e la televisione continuerà a essere il mezzo più utilizzato dagli investitori.
REGNO UNITO Buone notizie per la televisione nel Regno Unito. Nel 2010 gli investimenti pubblicitari su
questo mezzo sono cresciuti del 14% grazie in particolare alle aziende dei settori retail, finanza e entertainment. Anche il primo trimestre del 2011 ha fatto registrare dei buoni risultati, con una crescita dell’8%. Si teme un decremento nel periodo di giugno-luglio, visto che quest’anno non sono presenti avvenimenti sportivi del calibro dei campionati del mondo di calcio che si sono svolti lo scorso anno in Sudafrica. Già nei mesi di settembre e ottobre è però in programma il cam-
La crescita economica tedesca supera ampiamente le stime di mercato. Il Pil in Germania sale dell’1,5% rispetto al quarto trimestre del 2010, quando registrava un +0,4%. Il dato annuo segna un incremento del 4,9%, risultato superiore dello 0,7% rispetto alle attese. Si tratta della crescita più forte dalla riunificazione tedesca in poi. Questi risultati positivi sono sostenuti in particolare dalle esportazioni, dal buon andamento della produzione industriale e dal calo notevole della disoccupazione. Nonostante il successo crescente dei media digitali, la televisione si conferma al secondo posto come mezzo preferito dalle aziende investitrici, preceduto solo dalla stampa. In particolare, nel 2010 gli investimenti sono stati di 5.408 milioni di dollari rispetto ai 5.058 milioni di dollari del 2009. Nel 2011 è prevista un’ulteriore crescita fino a 5.620 milioni di dollari. Per quanto riguarda il peso della televisione nel media mix occorre dire che è piuttosto basso: ciò denota la grande forza degli editori. Nel 2010 la tv in Germania ha convogliato inRegno Unito e Germania hanno vinto a Cannes nel 2010 due Leoni d’Oro rispettivamente con lo spot per Johnnie Walker ‘The Man Who Walked Around The World’ (agenzia: BBH London) e con il virale per 13th Street Horror Channel ‘Last Call’ (agenzia: Jung Von Matt di Amburgo).
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286 TV Key
IL MERCATO DELLA TV
Tav. 7: Regno Unito
IL MERCATO DELLA TV
Tav. 9: Francia Investimenti in tv (milioni di $) Var. % su anno precedente Quota % nel media mix
2009 4.196 –11,0 34,2
2010 4.666 +11,2 35,4
2011 4.844 +3,8 35,5
2012 4.965 +2,5 35,4
2013 5.089 +2,5 35,4
Fonte: Advertising Expenditure Forecast, April 2011 (ZenithOptimedia).
fatti il 22,0% degli investimenti pubblicitari e si prevede che raggiungerà il 22,3% nel 2011, una crescita che potrebbe anche consentirle di insidiare nel breve-medio periodo la leadership della stampa.
FRANCIA La televisione si conferma in Francia come il mezzo più utilizzato dagli investitori pubblicitari. Anche l’economia francese, al pari di quella tedesca, è prevista in crescita e tutto il mercato dell’advertising non può che beneficiare di questo nuovo ottimismo. In particolare gli investimenti sulla televisione nel 2010 hanno raggiunto quota 4.666 milioni di dollari, in decisa salita rispetto ai 4.196 milioni di dollari del 2009. Nell’anno in corso è previsto un ulteriore aumento, per un giro di affari che dovrebbe arrivare a 4.844 milioni di dollari. Per quanto riguarda il media mix, nel 2010 in Francia la televisione ha pesato per il 35,4% e si conferma nettamente al primo posto. Non siamo ai livelli italiani, ma la televisione francese è comunque uno dei canali più apprezzati dai pubblicitari. Non sarà facile nei prossimi anni confermare questi ottimi risultati, vista anche la forte cre-
Anche la Francia è uscita dal Festival dell’Advertising di Cannes del 2010 con un Leone d’Oro nella categoria Film: lo ha conquistato il divertente spot per Canal+ ‘Closet’ (nelle immagini, due frame) ideato dall’agenzia BETC Euro RSCG di Parigi.
scita dei new media digitali, ma intanto nel 2011 la tv dovrebbe incrementare le sue quote di mercato arrivando a convogliare il 35,5% del totale degli investimenti in advertising.
SPAGNA Il mercato spagnolo della pubblicità non sta sicuramente attraversando un buon momento, in linea con la non positiva situazione economica. Un dato
Tav. 10: Spagna Investimenti in tv (milioni di $) Var. % su anno precedente Quota % nel media mix
2009 3.297 –23,0 42,2
2010 3.435 +4,2 42,3
2011 3.538 +3,0 42,0
2012 3.688 +4,3 41,6
2013 3.864 +4,8 40,9
2012 10.332 +6,7 68,1
2013 11.131 +7,7 68,4
Fonte: Advertising Expenditure Forecast, April 2011 (ZenithOptimedia).
Tav. 11: Brasile Investimenti in tv (milioni di $) Var. % su anno precedente Quota % nel media mix
2009 7.200 +7,3 65,7
2010 8.760 +21,7 67,6
2011 9.680 +10,5 68,3
Fonte: Advertising Expenditure Forecast, April 2011 (ZenithOptimedia).
TV Key 286
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può valere per tutti: nel 2010 gli investimenti totali in advertising sono più bassi di quelli che erano stati registrati nel 2004, ben sei anni prima. C’è da evidenziare che gli anni 2007 e 2008 sono stati veramente positivi per la Spagna, ma poi dal 2009 è iniziato il crollo e anche oggi la risalita è piuttosto faticosa. La televisione continua a essere il mezzo principale e a rappresentare quindi il volano di questa difficile ripresa. In particolare, nel 2010 gli investimenti pubblicitari sul mezzo hanno raggiunto la cifra di 3.435 milioni di dollari, una cifra migliore rispetto ai 3.297 del 2009 ma significativamente più bassa rispetto a quella del 2008 che era di 4.283 milioni di dollari. Nel 2011 è previsto un ulteriore aumento, anche se non troppo marcato, e si dovrebbe arrivare a 3.538 milioni di dollari. La televisione spagnola pesa nel media mix per il 42,3% nel 2010, in crescita rispetto al 2009 (42,2%). Nel 2011 ci dovrebbe essere un leggero calo, fino ad arrivare a quota 42,0%.
BRASILE La cosiddetta area del Bric, costituita da Brasile, Russia, India e Cina, è quella sulla quale si concentrano ormai da diversi anni gli interessi degli economisti di tutto il mondo. Si tratta infatti di paesi in forte sviluppo e che risentono meno di altri della crisi economica, ma anche loro devono loro fare i conti con una situazione globale non facile. Vediamo cosa prevedono gli analisti di ZenithOptimedia per quanto riguarda il mercato degli investimenti pubblicitari sulla televisione. L’economia brasiliana si conferma in crescita e impermeabile agli effetti più dannosi della crisi mondiale, e anche il mercato degli investimenti in advertising continua nel suo trend positivo, toccando nel 2010 un considerevole +18,1%. In particolare la televisione si conferma di gran lunga il mez-
Tav. 12: Russia Investimenti in tv (milioni di $)
2009 3.582
2010 4.118
2011 5.065
2012 6.331
2013 8.041
Var. % su anno precedente Quota % nel media mix
–18,1 52,8
+15,0 52,3
+23,0 52,8
+25,0 53,5
+27,0 54,5
2012 2.882 +16,6 44,0
2013 3.403 +18,1 45,1
Fonte: Advertising Expenditure Forecast, April 2011 (ZenithOptimedia).
Tav. 13: India 2009 1.858 +5,8 41,6
Investimenti in tv (milioni di $) Var. % su anno precedente Quota % nel media mix
2010 2.138 +15,1 42,3
2011 2.471 +15,6 42,9
Fonte: Advertising Expenditure Forecast, April 2011 (ZenithOptimedia).
milioni di dollari, nel 2010 a 2.138 milioni, e nel 2011 saliranno a 2.471 milioni di dollari. Nel media mix la televisione indiana ‘pesava’ per il 41,6% nel 2009, per il 42,3% nel 2010, e si prevede che arriverà al 42,9% quest’anno. Anche per il prossimo biennio la crescita dovrebbe continuare, fino ad arrivare al 45% nel 2013.
RUSSIA L’economia russa ha subito una brusca frenata nel 2009 come conseguenza della grave crisi economica e finanziaria. Dopo anni di crescita, anche a doppia cifra, i consumi sono calati e anche il mercato della pubblicità ha rallentato. Nel 2010, fortunatamente, le cose sono andate meglio e il Pil è tornato a salire del 4,0%, crescita che dovrebbe confermarsi anche nel 2011. La televisione rimane il mezzo più importante a livello di investimenti pubblicitari, seguito dalla stampa e da internet, che guadagna la terza posizione della classifica a scapito dell’outdoor. Gli investimenti pubblicitari sulla tv hanno raggiunto i 4.118 milioni di dollari nel 2010 e arriveranno a 5.065 milioni di dollari nel 2011, con una crescita del 23%. Oltre la metà del mercato del-
CINA Per l’India, a Cannes 2010, un Leone d’Argento per lo spot della campagna contro la violenza domestica ‘Bell Bajao!’. L’agenzia, che ha lavorato pro bono, è Ogilvy & Mather di Mumbai, il regista è Bauddhayan Mukherjee per la cdp Little Lamb Films.
l’advertising russo è dominata da questo mezzo, che nel 2010 è arrivato ad acquisire il 52,3% degli investimenti totali. Secondo gli analisti di ZenithOptimedia, nel 2011 la televisione russa dovrebbe raggiungere il 52,8% del mercato.
INDIA L’economia indiana ha ripreso la sua crescita dopo un 2009 piuttosto difficile. Quest’anno la crescita del Pil è stimata intorno al 8,4%, un altro buon risultato dopo quello ottimo registrato nel 2010 (+9,7%). Per quanto riguarda il mercato de-
gli investimenti pubblicitari, la crescita è stata sostanziosa e si prevede che l’India, nel 2013, possa raggiungere la quattordicesima posizione nella classifica delle nazioni dove si investe maggiormente in pubblicità (nel 2009 la posizione occupata dall’India era la sedicesima). Anche in questo caso la televisione è il mezzo su cui viene convogliata la maggioranza degli investimenti, seguita a ruota dalla stampa quotidiana, che in questo paese riveste un ruolo molto importante. Nel 2009 gli investimenti in campagne televisive erano stati pari a 1.858
Tav. 14: Cina Investimenti in tv (milioni di $) Var. % su anno precedente Quota % nel media mix
2009 7.849 +6,9 39,6
2010 9.121 +16,2 39,3
2011 10.261 +12,5 39,6
Fonte: Advertising Expenditure Forecast, April 2011 (ZenithOptimedia).
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2012 11.800 +15,0 39,6
2013 13.312 +12,8 39,2
Arriviamo infine alla Cina, uno dei paesi emergenti che hanno registrato la maggior crescita economica in questi ultimi anni. Per quanto riguarda il mercato dell’advertising, l’incremento è previsto a doppia cifra anche nei prossimi tre anni. In particolare, nel 2010 l’aumento è stato del 16,9%, un risultato decisamente migliore rispetto quello registrato l’anno precedente (+4,6%). Questi risultati sono confermati dal fatto che la Cina è collocata ormai stabilmente al quarto posto nella classifica dei paesi dove si investe maggiormente in pubblicità, ed è previsto che raggiunga la terza posizione nel 2013. A livello di singolo mezzo, la televisione è di gran lunga quello più importante. Il 39,3% del totale degli investimenti pubblicitari nel 2010 è stato dedicato alla tv e tale percentuale arriverà quest’anno al 39,6%. A livello numerico nel 2010 sono stati investiti ben 9.121 milioni di dollari, mentre nel 2011 si arriverà alla cifra di 10.261 milioni di dollari.
286 TV Key
IL MERCATO DELLA TV
zo più importante, visto che su di essa nel 2010 sono stati convogliati il 67,6% degli investimenti pubblicitari totali. E la percentuale aumenterà ancora nel 2011, raggiungendo addirittura il 68,3%. A livello numerico, gli investimenti hanno toccato la cifra di 8.760 milioni di dollari nel 2010 e cresceranno fino a 9.680 milioni di dollari nel 2011. Anche gli anni successivi dovrebbero essere molto positivi sia per l’economia brasiliana che per la pubblicità in particolare. Non bisogna infatti dimenticare che il Brasile ha acquisito il diritto di organizzare i campionati del mondo di calcio del 2014 e le Olimpiadi del 2016, due grandi eventi sportivi internazionali che contribuiranno a incrementare il giro di affari nel settore pubblicitario e, in particolare, in quello televisivo.
IL MERCATO DELL’HOME ENTERTAINMENT
LO SVILUPPO DELLA STEREOSCOPIA E L’ARRIVO DEI PRIMI TELEVISORI 3D SUGLI SCAFFALI DEI NEGOZI HANNO SPINTO I MAGGIORI PRODUTTORI DI ELETTRONICA DI CONSUMO A PROPORRE ANCHE VIDEOCAMERE AMATORIALI IN GRADO DI EFFETTUARE RIPRESE IN TRE DIMENSIONI. BASTERANNO QUESTE NOVITÀ A RISOLLEVARE UN MERCATO IN FLESSIONE?
DI
RICCARDO ROSSIELLO
IL 3D ENTRA IN CASA Ci sono comparti, all’interno del grande contenitore dell’home entertainment, collegati tra loro come vasi comunicanti. Pren-
diamo quello della videoripresa e della registrazione amatoriale: è da sempre connesso al settore della registrazione professionale. Il cinema passa dal bianco e nero al colore? Ecco che giungono costose pellicole a colori anche sul mercato amatoriale. Il sonoro spopola? Arrivano a disposizione di tutti pellicole dotate di traccia magnetica per le sovraincisioni audio. La televisione rivoluziona costi e modalità della registrazione audiovideo grazie all’arrivo del nastro magnetico (“Vai con l’Ampex!”, si diceva in tv)? Ecco arrivare nei negozi i primi videoregistratori e le prime (enormi) camcorder. Ogni passo avanti fatto nel settore professionale è stato seguito, a distanza di più o meno tempo, da un aggiornamento nel settore amatoriale. Non stupisce pertanto che, passando in rassegna i nuovi modelli di camcorder presentati tra la fine dell’anno scorso e l’inizio di questo, si ritrovino gran parte delle novità che hanno ravvivato il settore professionale: dalla linea ultrapiatta tipica-
Canon, camcorder in parata. Con otto nuovi modelli di camcorder, Canon ha rinnovato la maggior parte della sua offerta, dagli apparecchi entry level al professional. Si comincia con le Legria HF R siglate R26, R28 e R206. Dotate di sensore CMOS da 3,2 megapixel e di processore Digic DV III, vantano zoom ottico 20x e monitor LCD da 3,0 pollici, stabilizzatore d’immagine Dynamic IS e face detection che rileva fino a 35 volti contemporaneamente. Si sale di caratteristiche e prezzo con le Legria HF M: HF M41, HF M46 e HF M406. Qui parliamo di apparecchi dotati del nuovo sensore CMOS di casa Canon: l’HD CMOS Pro, con prestazioni migliorate in condizioni di scarsa luminosità. Ci avviciniamo poi al top con Legria HF G10, anch’essa costruita intorno al sensore HD CMOS Pro. Permette riprese in AVCHD, è dotata di ottica 10x grandangolare, stabilizzatore d’immagine, filtri Cine-look, display touchscreen da 3,5 pollici e doppio slot SDXC (per integrare la memoria on board da 32 GB). Il massimo della gamma è infine Canon XA10, con caratteristiche (sensore, ottica, OIS, display) simili a quelle della HF G10, ma in più con funzioni di ripresa IR (a infrarossi) e memoria integrata da 64 GB.
mente iPhone/ iPad style all’introduzione in ambito casalingo, dopo l’alta definizione, anche della ripresa tridimensionale. C’è da chiedersi però, come sempre davanti alle nuove tendenze, se si tratta di cambiamenti davvero irrinunciabili che possono motivare l’esilio in soffitta della vecchia camcorder e la sua sostituzione con un modello di ultima generazione. L’alta definizione, che ormai non è più una novità, è sicura-
mente una tecnologia in grado di dare grandi soddisfazioni all’amatore, perfetto compendio dei televisori Full HD. Un filmato registrato in SD (Standard Definition) e visto su un televisore HD, soprattutto se di grandi dimensioni, è difatti un’esperienza da dimenticare. La praticità di camcorder leggerissimi e sin troppo simili a degli smartphone, però, è tutta da verificare. Non sempre ‘micro’ è il massimo della maneggevolezza. Dotare poi di
stabilizzatori d’immagine camcorder e fotocamere digitali sembra davvero paradossale: aggiungere artefatti per ottenere un risultato più vicino alla realtà! Ancora più perplessi lascia l’arrivo della videoripresa 3D in ambito domestico, da fruire poi su un televisore che implementa questo tipo di tecnologia. Può rappresentare un valore aggiunto in grado di convincere il potenziale utente a portarsi a casa una camcorder di
JVC, un ibrido foto e video. JVC GC-PX1 è una videocamera High Speed che garantisce cattura video con risoluzione Full HD (formato H.264 e risoluzione 1920×1080 a 60 fps e a 36 mbps, oppure slow motion a 300 fps con risoluzione 640×360). Esteticamente la forma un po’ squadrata la rende simile a una fotocamera reflex. Il monitor/display è un touchscreen da 3 pollici a 230.000 colori, il sensore CMOS retroilluminato è da 10,6 megapixel, l’obiettivo è uno zoom ottico 10x, la memoria on board è di 32 GB (per l’espansione sono supportate le schede SDHC, SDXC, SD). Come fotocamera, invece, permette di scattare immagini a 10 megapixel, con velocità di chiusura per gli scatti di 1/2-1/4000 secondi, stabilizzatore ottico per le immagini, lenti da 38.5-385mm con F2.8-4.5 e sensibilità ISO da 100 a 6400. Ha dimensioni molto compatte (13,1×6,7×12,2 centimetri) e peso di 430 grammi.
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questo tipo? Il 3D sembra più un gioco, un gadget, che non una vera motivazione all’acquisto o una forma di linguaggio. L’apporto delle novità adot-
tate da quest’ultima generazione di apparecchi, quindi, è davvero tutto da dimostrare.
I PRIMI MODELLI DI CAMCORDER 3D La prima azienda a realizzare una videocamera con capacità di registrazione in formato 3D per il mercato consumer, la HDC-SDT750, è stata Panasonic (l’annuncio risale alla scorsa estate). Quasi contemporaneamente sono apparsi sul mercato anche alcuni modelli di fotocamera digitale compatta con doppio obiettivo e capacità di registrazione 3D. Stiamo par-
LE VENDITE NEL 2010 Basteranno queste novità a risollevare un mercato che, se-
Samsung, anche per i mancini. Tra tutte le caratteristiche tecniche proposte dal mercato, Samsung non poteva che sceglierne una che la diversificasse: la nuova HMX-Q10, infatti, grazie al design Switch Grip può essere impugnata sia con la mano destra che con la sinistra. Come? Grazie a un sensore magnetico che ruota l’interfaccia mostrata sullo schermo LCD. Per il resto: sensore CMOS BSI da 5 megapixel e 1/4.1 pollici, obiettivo SchneiderKreuznach 10x con stabilizzatore ottico, monitor LCD sensibile al tocco con dimensione da 2,7 pollici. Supporta lo standard SDHC in Full HD a 50/60i e varie opzioni creative, dal time lapse al bianco e nero. Come fotocamera invece permette di scattare immagini da 4,7 megapixel. Negli Stati Uniti costa 299 dollari. Philips inventa lo Zoom audio. Uno dei problemi tipici della ripresa amatoriale è la difficoltà di catturare l’audio dei soggetti ripresi in lontananza. In campo professionale la soluzione è rappresentata dai radio microfoni wireless, che vengono nascosti sotto l’abito degli attori: ottimo, ma anche la via più costosa. Realizzando la sua videocamera Esee, Philips ha così pensato di integrare una nuova tecnologia detta Zoom Audio, che permette a chi effettua la ripresa di indirizzare la registrazione del suono verso un punto particolare, escludendo i rumori dovuti all’ambiente. Una trovata geniale che si aggiunge alle altre caratteristiche tecniche della ESee: modulo Wi-Fi per la condivisione delle registrazioni sui social network (Facebook, YouTube…), cattura video con risoluzione 1920×1080 (Full HD a 1080p), zoom ottico da ben 23x, registrazione su schede SD.
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286 TV Key
IL MERCATO DELL’HOME ENTERTAINMENT
Panasonic a tutto 3D. Panasonic, come detto, punta decisamente sulla nuova tecnologia 3D. Sono ben quattro su sei, infatti, le videocamere che rinnovando l’offerta delle compatte rivolte all’utenza consumer sono anche compatibili con il 3D (tramite apposito obiettivo opzionale). Le sigle dei modelli sono: HDCTM900 (220 GB di memoria), HDC-HS900 (32 GB), HDC-SD800, HDC-SD90, HDC-SD80 e HDCSD40. Le prime tre si basano sul nuovo sistema 3MOS e sul nuovo processore Crystal Engine PRO, in grado di garantire una qualità paragonabile a quella delle videocamere professionali, e sono dotate di obiettivo firmato Leica Dicomar. La registrazione è Full HD, supportata dal sistema HYBRID O.I.S. e da uno stabilizzatore d’immagine ibrido (elettrico/ottico). Si scende di un gradino con la HDC-SD90, compatibile anch’essa con il 3D ma priva del sistema 3MOS. L’obiettivo è da 3,32 megapixel (le precedenti erano da 9,15 megapixel). Analoga la risoluzione di registrazione video (1920×1080 a 50 fps), non supportata però da memoria on board. Esclusivo invece l’Intelligent Zoom 40x, in grado di estendere la capacità dello zoom ottico da 21x di cui dispone fino a 40x. I restanti due modelli, adatti all’utente entry level, non sono compatibili col 3D.
lando comunque di prodotti di fascia bassa (come costo ma anche come qualità), che possiamo considerare più un antipasto che una portata. Poi sono arrivate Sony e JVC, che durante il CES 2011 (il Consumer Electronics Show svoltosi a Las Vegas a gennaio) hanno presentato i modelli siglati HDR-TD10E e GZ-TD1. Quella di Sony è una videocamera dotata di doppio sensore CMOS Exmor Re a doppia ottica, che può registrare filmati sia in 2D sia in 3D in risoluzione Full HD. Dotata di memoria interna da 64 GB, costa circa 1600 euro. L’ultima nata di JVC, invece, è una compatta molto simile al modello di Panasonic. Doppio obiettivo, doppio sensore CMOS da 3,32 megapixel e processore di nuova generazione per l’elaborazione dei contenuti 3D. Anche questa è compatibile con il formato AVCHD (per le riprese 2D) e LR Indipendent Format, nonché col Side by Side AVCHD 3D (per le riprese stereoscopiche). Il prezzo dovrebbe essere in linea col modello di Sony.
IL MERCATO DELL’HOME ENTERTAINMENT
Toshiba, l’ergonomia prima di tutto. Anche Toshiba sceglie il formato compatto, pur se solo per registrare e rivedere nel formato 2D. Camileo B10 e P100, questi i nomi dei due nuovi modelli, rappresentano un piccolo concentrato di tecnologia ma con una maneggevolezza garantita (l’interfaccia utente è estremamente semplice da utilizzare). Entrambe registrano video in Full HD, scattano immagini da ben 16 megapixel, vantano uno zoom digitale fino a 16x, possono archiviare i contenuti su schede fino a 64 GB SD/SDHC/SDXC. Anche in questo caso la connessione a display e tv è garantita da una porta HDMI. Grazie al Camileo Upload Button, presente su entrambi i modelli, la condivisione attraverso YouTube, Facebook e Picasa di foto e filmati memorizzati su schede SD è facile e immediata. Sulla P100 è incluso uno zoom ottico 8x (solo per la registrazione video), che è invece un 5x per la cattura delle immagini. Altre caratteristiche peculiari sono l’impugnatura ergonomica ‘a pistola’ e lo schermo touchscreen da 3 pollici estraibile a lato del dispositivo. La B10, una volta collegata tramite un cavo USB al computer, può invece essere usata anche come webcam.
condo quanto riportato nello studio annuale dell’Osservatorio Findomestic, ha visto nel 2010 un calo delle vendite di videocamere? A ben vedere non sembra trattarsi di una flessione dovuta a problemi di tipo strutturale, ma di un effetto collaterale dovuto alla crescita costante di un altro comparto: quello degli schermi piatti compatibili con il digitale terrestre. Gli acquisti di questi prodotti stanno beneficiando dell’importante im-
pulso alla sostituzione proveniente dal progressivo switchoff della televisione analogica nelle regioni italiane. Sulla base dei dati GfK Retail and Technology, si rileva che nei primi nove mesi del 2010 c’è stato un aumento dei volumi (quantità valorizzate a prezzi costanti) prossimo al 21% rispetto al corrispondente periodo del 2009: un risultato eccezionalmente positivo anche in termini di valore degli acquisti (+9,9% nello stesso periodo).
Il settore è trainato dagli apparecchi video (in particolare televisori e decoder), che pesano per circa l’80% delle vendite di elettronica di consumo. Di contro, le vendite degli altri prodotti sono state cannibalizzate proprio da quelle di tv e decoder. Trova così trova una spiegazione il segno meno in valore un po’ per tutti i prodotti del comparto, comprese le videocamere: audio portatile (–19%), videocamere (–13%), lettori dvd (–14%), car audio (–15%) e audio domestico (–9%). La ricerca specifica che tale riduzione di quota sta avvenendo principalmente a causa di una contrazione delle quantità domandate e non, come avvenuto nel recente passato, solo per l’andamento dei prezzi medi, che in diversi casi si sono stabilizzati. In dettaglio, per le videocamere e i lettori dvd si re-
gistra una stabilizzazione dei prezzi, e nemmeno le innovazioni introdotte in questi due segmenti di mercato (l’alta definizione per le videocamere e il Blu-ray per i lettori) – la cui penetrazione può dirsi ancora marginale e che si accompagna peraltro a forti riduzioni di prezzo – sono state in grado di contrastare la contrazione del mercato. Un altro fattore concorrenziale, che sembra avere grande appeal soprattutto tra gli utenti meno avvezzi alle tecnologie, è la chimera di poter realizzare con la macchina fotografica digitale filmati Full HD che abbiano la stessa qualità e versatilità di quelli prodotti con una videocamera. E così molti acquistano una fotocamera di nuova generazione pensando di portarsi in casa anche una camcorder.
Sony, la supercompatta per il 3D. A parte i modelli quasi broadcast citati all’inizio di quest’articolo, Sony punta anche su un modello di videocamera compatibile con le riprese tridimensionali e super compatta: Bloggie 3D. Dotata per questo di doppio sensore (Sony Exmor CMOS), vanta un display da 2,4 pollici (da guardare senza occhialini) e consente una risoluzione massima in registrazione video di 1080p (Full HD). La memoria interna è da 8 GB (equivalente a 4 ore di filmati). L’immancabile funzione fotocamera permette di scattare foto fino a 5 megapixel (valore non eccezionale, ma superiore alla risoluzione garantita da telefonini e smartphone) con un flash LED. Tra le altre caratteristiche meritano una menzione la funzione Face Detection e lo stabilizzatore d’immagine e video. Per quanto concerne le connessioni c’è anche l’HDMI, perfetto per il collegamento a display e televisori ad alta definizione 2D o 3D, e una USB, per effettuare upload su YouTube e condividere le riprese. Se chi è dall’altra parte è dotato di monitor apposito e dei classici occhialini a lenti blu e rosse, potrà vederle in 3D. Molto accessibile il prezzo: 249 dollari.
TV Key 286
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2010 HA SFIORATO COMUNQUE I 590 MILIONI DI EURO, CON QUASI 153 TRANSAZIONI AL MINUTO. QUANTO INCIDERÀ SUL MERCATO LA CRESCENTE DIFFUSIONE DEI SUPPORTI IN ALTA DEFINIZIONE COME IL BLURAY DISC?
DI
RICCARDO ROSSIELLO
IL RAPPORTO UNIVIDEO Un altro comparto dell’home entertainment che deve ponderare con cura le proprie scelte, visto che si fonda su processi industriali (una cosa è ‘sbaglia-
re’ un modello di camcorder, un altro puntare su un supporto multimediale bocciato dal mercato) è quello dell’audiovisivo. Il 18 aprile scorso, Univideo ha presentato presso la Casa del Cinema di Roma il rapporto annuale 2011 sull’andamento dell’home video in Italia: un’occasione per fare il punto sullo stato di salute del settore. Secondo quanto riportato, nel 2010 sono stati venduti 47,4 milioni di supporti fisici e compiuti 33 milioni di atti di noleggio, per un fatturato totale di circa 590 milioni di euro. Il calo rispetto all’anno precedente è stato sensibile: –10,6%. Il calo del fatturato delle sole vendite (che contano per 336 milioni di euro) è stato invece contenuto (–2,6%), in parte compensato dalla crescita del Blu-ray Disc e al successo di titoli forti e di grande appeal. In dettaglio, il Blu-ray ha raggiunto un giro d’affari di 40 milioni di euro, con una crescita rispetto al 2009 del 72% in valore e del 109% in quantità. Tra i vettori di distribuzione, il commercio elettronico di dvd e Blu-ray ha fatto segnare un +4,3%; la quota dell’ecommerce è pertanto passata dal 7,4% del 2009 all’8,0% nel 2010. È decisamente in calo invece il giro d’affari delle edicole, che ha perso quasi il 20% (–18,1% per la precisione), attestandosi su 164 mi-
Tav. 1: Fatturato dell’home video nelle diverse aree di business Valori in milioni di euro 1.200 1.000 800 600 400 200 0 2003
2004
2005
vendita
2006
2007
2008
edicola
2009
2010
noleggio
Fonte: elaborazioni Prometeia su dati ‘Indagine annuale sull’evoluzione della vendita e del noleggio di materiale audiovisivo’, GfK e Pressdi/Mdis
Tav. 2: Vendita: quota di mercato del Blu-ray Disc Percentuale in valore 16% 12% 8% 4% 0% 2007
2008
2009
Fonte: elaborazioni Prometeia su dati GfK.
lioni di euro. Le vendite sono state sostenute principalmente dai supporti allegati a quotidiani e periodici, mentre il calo più accentuato si è registrato nei collezionabili. Peggio ancora è andata al noleggio, che ha fatto segnare un netto –21,6% rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda i vettori di distribuzione emergenti, sono
ancora trascurabili i numeri del digital delivery (la distribuzione di contenuti multimediali in streaming e download): in futuro le cose potrebbero migliorare, visto che – soprattutto a fine 2010 – si sono moltiplicate le offerte di contenuti audiovisivi online, declinate in più modalità e con più player. Anche se il mercato basato sul supporto fi-
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2010
1° trimestre 2011
sico manterrà un ruolo rilevante pure nei prossimi anni, l’online potrebbe rappresentare grandi opportunità di crescita per il settore dell’home entertainment. A patto però che una politica dei prezzi più vantaggiosa per l’utente possa compensarlo dei problemi ancora legati alla non perfetta efficienza della rete e al digital divide.
286 TV Key
IL MERCATO DELL’HOME ENTERTAINMENT
NONOSTANTE IL TREND NEGATIVO DEGLI ULTIMI ANNI, IL GIRO DI AFFARI DEL SETTORE DELL’HOME VIDEO NEL
ANALISI DATI AUDITEL TV GENERALISTA
CONCLUSA LA SFIDA INVERNALE, CHE HA VISTO IL CONSUETO DOMINIO DEL FESTIVAL DI SANREMO, PER LA TV GENERALISTA È ORA LA VOLTA DEL RUSH PRIMAVERILE CHE PORTA AI ‘SONNACCHIOSI’ PALINSESTI ESTIVI. DI
RICCARDO ROSSIELLO
A PRIMAVERA, LEADERSHIP IN EQUILIBRIO Anche questo appuntamento con l’analisi delle audience della tv generalista si occupa di un periodo relativamente lungo: quasi 50 giorni! Riduciamo quindi al minimo il commento per lasciare ampio spazio ai dati rilevati da Auditel attraverso il suo campione. Anticipiamo solo il computo finale: 27 prime serate per Rai 1, 21 per Canale 5 e una per Rai 2. Una situazione di sostanziale equilibrio, quindi, che premia da una parte Ballando con le stelle, Il commissario Montalbano e le fiction di Rai 1, dall’altra Zelig, Lo show dei record e RIS Roma 2 – Delitti imperfetti. Non decollano invece Centocinquanta, Ciak… si canta, L’isola dei famosi e La corrida – Dilettanti allo sbaraglio…
LUNEDÌ, IL RITORNO DI MONTALBANO La prima serata del lunedì vive tutta nell’attesa del grande ritorno delle indagini del Commissario Montalbano.
TV Key 286
Sopra, una scena della fiction ‘Atelier Fontana – Le sorelle della moda’ (Rai 1), con Alessandra Mastronardi, Anna Valle e Federica De Cola. In basso, Luca Zingaretti nei panni del Commissario Montalbano (Rai 1), dominatore della prima serata del lunedì.
Lunedì 28 febbraio si aggiudica la serata la seconda e ultima parte della fiction di Rai 1 Atelier Fontana – Le sorelle della moda (quasi 8,9 milioni di spettatori). Stacca, fin quasi a doppiarla, la ventesima puntata del reality show Grande Fratello
(fermo sotto i 5 milioni di spettatori). Per rendersi conto di come in questa serata manchi la competizione basta il risultato del terzo classificato, un episodio della sesta stagione della serie poliziesca CSI: NY, che su Italia 1 ottiene solo una media di 2,1 milioni di spettatori. Il 7 marzo, invece, risale in prima posizione Grande Fratello, che recupera oltre un milione di spettatori, arrivando a quota 6,2 milioni. Si difende onorevolmente Rai 1, anche se perde tantissimi spettatori rispetto alla settimana precedente: Il commissario Manara 2 (una sostituzione dell’ultimo momento, visto che era prevista la messa in onda della fiction dedicata al pugile Tiberio Mitri) si ferma a 5,6 milioni. Diminuisce anche il distacco del terzo classificato, grazie alla riproposizione del film Rambo 2 – La vendetta, che su Rete 4 ot-
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tiene 2,7 milioni di spettatori e scavalca così CSI: NY, che su Italia 1 non va oltre una media di 2,2 milioni. Dal 14 marzo torna in tv l’amatissimo Il commissario Montalbano, personaggio con cui ormai l’attore Luca Zingaretti è entrato in perfetta simbiosi. I dati Auditel individuano la sua platea in oltre 9,5 milioni di spettatori: un pubblico, è evidente, totalmente diverso da quello del reality show in onda su Canale 5, che sembra non soffrire di ripercussioni negative: i suoi spettatori rimangono oltre 6 milioni. Lontano, ma non è un novità, il terzo contendente: la replica su Rete 4 del film d’azione Rambo 3, con quasi 2,3 milioni di spettatori. Lunedì 21 marzo, la fiction di Rai 1 con Luca Zingaretti perde qualcosa ma resta comunque sopra i 9 milioni di spettatori. D’altronde anche Grande Fra-
La serie poliziesca ‘RIS Roma 2 – Delitti imperfetti’ (Canale 5) è una delle protagoniste della sfida dell’audience del martedì sera. In basso, una scena della fiction ‘Come un delfino’ (Canale 5), con Raoul Bova.
tello vede calare il proprio pubblico (5,8 milioni). Guadagna qualcosa invece il film di Rete 4: The Keeper registra circa 2,4 milioni di spettatori. Lunedì 28 marzo Il commissario Montalbano si riprende parte del pubblico perduto, risalendo a 9,3 milioni di spettatori. Il dato relativo alla seconda posizione conferma l’impressione che il pubblico delle fiction e quello dei reality show abbiano ben pochi punti di contatto: Grande Fratello, nonostante la concorrenza di Luca Zingaretti, registra infatti il record di questa edizione: una media di 6,3 milioni di spettatori. Al di sotto delle aspettative, infine, il risultato ottenuto dal film d’avventura Pirati dei Caraibi – Ai confini del mondo, che su Italia 1 ottiene 2,2 milioni di contatti: una platea inferiore persino a quella che ha visto le repliche di Rambo. Lunedì 4 aprile va in onda l’ultimo dei quattro nuovi episodi che hanno per protagonista il commissario uscito dalla penna di Andrea Camilleri: ancora 9,3 milioni di spettatori. Pochi giorni dopo il nuovo record, scende sotto i 6 milioni di spettatori Grande Fratello, il cui andamento si conferma altalenante. La terza piazza viene stavolta conquistata da Rai 2 (con gli ormai canonici 2,2 milioni
di spettatori), grazie ai due episodi inediti della quinta e ultima stagione di Ghost Whisperer – Presenze. Lunedì 11 aprile, senza più avversari, Grande Fratello si riprende la prima posizione. Il pubblico comunque resta lo stesso: 6,2 milioni di spettatori. Si difende Rai 1 con la prima parte della fiction poliziesca La donna della domenica, che registra poco più di 5,1 milioni di spettatori. Al terzo posto, con circa 2,4 milioni di contatti, il film d’azione su Italia 1 Shadow Man – Il triangolo del terrore. La domanda è d’obbligo: che fine hanno fatto gli oltre 9 milioni di spettatori che fino alla settimana prima si sintonizzavano su Rai 1 per seguire le inchieste del commissario Montalbano? In parte li ritroviamo distribuiti nelle audience dei cosiddetti canali minori, ma gli altri? Che siano frange del pubblico pay, Dtt e satellite?
Canale 5 raggiunge una platea di 3,6 milioni di spettatori. Se la gioca con L’isola dei famosi (Rai 2), programmata per la prima volta di martedì, che ne ottiene 3,3 milioni. Martedì 22 marzo approda nel palinsesto di Canale 5 un concorrente degno di Cugino & cugino, RIS Roma 2 – Delitti imperfetti… ed è subito sfida. Una sfida a tre, visto che anche Ballarò ottiene una platea analoga. Questi il dato al fotofinish Auditel: una media di 4.636.000 spettatori e il 16,91% di share per i due episodi di RIS Roma 2; 4.626.000 contatti e il 16,85% di share per Ballarò; 4.582.000 e il 16,45% di share per i due episodi di Cugino & cugino. Staccato segue il reality show di Rai 2, che aggiunge alla sua platea altri 100mila spettatori. Martedì 29 marzo è di scena su Rai 1 l’amichevole di calcio Ucraina-Italia, che conquista facilmente la vetta anche se con un’audience non proprio straordinaria: circa 5,4 milioni di spettatori. La serie Cugino & cugino, nel frattempo, si è conclusa. A Rai 1 il compito di rimpiazzarla con un programma altrettanto efficace. La sorpresa della serata è invece la settima puntata de L’isola dei famosi, la cui platea subisce una netta impennata: 5,1 milioni di spettatori! Cresce anche la serie poliziesca programmata da Canale 5, che ottiene in media 4,8 mi-
MARTEDÌ, CUGINI CONTRO RIS La sfida del martedì si gioca essenzialmente tra due contendenti: la fiction di Rai 1 Cugino & cugino, con Nino Frassica e Giulio Scarpati, e la serie poliziesca di Canale 5 RIS Roma 2 – Delitti imperfetti, con Fabio Troiano ed Euridice
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286 TV Key
ANALISI DATI AUDITEL TV GENERALISTA
Axen. Peccato solo che la sovrapposizione, e quindi la concorrenza diretta, duri solo qualche settimana. Il 1° marzo si aggiudica la serata la prima parte della fiction Come un delfino, con Raoul Bova e Ricky Memphis, che su Canale 5 fa registrare circa 6 milioni di spettatori. Relativamente poco distante la fiction di Rai 1 Cugino & cugino che ottiene una media di 5,4 milioni di spettatori. Circa 4,9 milioni invece per il talk-show di Rai 3 Ballarò. Molto lontani tutti gli altri. Martedì 8 marzo vince invece Cugino & cugino, anche se il dato non è proprio da record: 4,8 milioni di contatti. A mezzo milione di spettatori di distacco segue Ballarò (Rai 3). Quindi, con il consueto distacco abissale dai primi due posti, la replica del film d’azione Man on Fire – Il fuoco della vendetta: circa 2,4 milioni di spettatori su Rai 2. Fa comunque meglio della prima parte della replica della fiction Il sangue e la rosa, che su Canale 5 ottiene solo 2,3 milioni di spettatori. Martedì 15 marzo sul primo gradino del podio c’è ancora Cugino & cugino, che pure perde 100mila spettatori rispetto alla settimana precedente. Si avvicina quindi Ballarò, che ne registra 4,4 milioni. Buono il risultato ottenuto dalla prima visione del lunghissimo film Australia, che su
ANALISI DATI AUDITEL TV GENERALISTA
lioni di contatti. Scende invece a 4,2 milioni Ballarò. Lontani tutti gli altri contendenti. Martedì 5 aprile si aggiudica la serata RIS Roma 2 – Delitti imperfetti, che pure perde spettatori (circa 400mila), fermandosi a quota 4,4 milioni. Ne perde molti di più, circa 1,3 milioni, il reality show di Rai 2, che si attesta intorno ai 4,1 milioni di spettatori. A circa 100mila contatti di distanza segue infine Ballarò. Da segnalare i 3,2 milioni di spettatori che lasciano solo in quarta posizione l’ammiraglia Rai 1, che affida le sue sorti alla replica della fiction Una sera d’ottobre. Il 12 aprile è ancora un testa a testa tra Canale 5 e Rai 2. Si aggiudica nuovamente la serata la fiction della rete Mediaset, che registra in media 4,3 milioni di spettatori. A circa 100mila contatti di distanza segue L’isola dei famosi, dopo altri 100mila viene Ballarò. Non va benissimo, invece, la seconda e ultima parte della fiction La donna della domenica, che su Rai 1 ottiene 3,6 milioni di spettatori.
MERCOLEDÌ, UNA FICTION BATTE LA STORIA La sfida del mercoledì è tutta tra il varietà a carattere storico condotto da Pippo Baudo e Bruno Vespa per Rai 1, Centocinquanta, e la nuova fiction di Canale 5, Non smettere di sognare, con Katy Saunders e Roberto Farnesi. Prima però… Mercoledì 2 marzo conquista la
leadership della serata la fiction in due parti Come un delfino (Canale 5), che ottiene una media di oltre 7,3 milioni di spettatori. Merito dell’inedito duo Raoul Bova-Ricky Memphis. Al secondo posto, doppiata, c’è Chi l’ha visto? (Rai 3) che supera i 3,6 milioni di contatti. Solo 3,3 milioni invece per L’isola dei famosi (come già visto, andrà molto meglio nella collocazione del martedì). Nelle retrovie, da segnalare in negativo la prima visione del film Operazione Valchiria, che su Rai 1 si ferma a 2,7 milioni di spettatori. Appena 100mila in meno sono infine gli spettatori de Le Iene Show. Mercoledì 9 marzo è la volta di un outsider, l’incontro di calcio di Champions League Tottenham-Milan, che conquista la serata per Rai 1 grazie a una platea di oltre 6,1 milioni di spettatori. Si migliora di 100mila contatti Chi l’ha visto? (3,7 milioni in totale). Segue, a 3,5 milioni di spettatori, L’isola dei famosi (Rai 2), per l’ultima volta di mercoledì sera. Il 16 marzo, Centocinquanta (Rai 1) parte con quasi tre ore e mezza di non stop: il nuovo varietà che celebra i 150 anni dell’unità d’Italia ottiene, malgrado la lunghezza della diretta, ben 5,4 milioni di spettatori. Si prende quasi un milione di spettatori di distacco (4,5 milioni è il suo risultato) la prima puntata della fiction Non smettere di sognare (Canale 5). Al terzo posto sale infine Le Iene
Mercoledì 9 marzo l’incontro di calcio Tottenham-Milan, valido per la Champions League, ha fatto registrare oltre 6,1 milioni di spettatori su Rai 1.
TV Key 286
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Che succede nel daytime? Dopo aver parlato della sfida tra i tg serali, questo mese mettiamo sotto osservazione un’altra fascia oraria particolarmente importante e combattuta: il daytime. A parte i leader delle singole giornate, che riportiamo nella consueta tabella riepilogativa, abbiamo scelto una giornata tipo infrasettimanale, quella di venerdì 15 aprile, e una domenica, quella del 17 aprile, per passare in rassegna i vari protagonisti. Equilibri e pesi delle audience sono infatti piuttosto stabili. Nell’infrasettimanale, ‘Unomattina’ batte sistematicamente ‘Mattino Cinque’. Nella giornata in questione, Auditel dice: 1.188.000 telespettatori e share del 23,25% nella prima parte, 1.091.000 spettatori e 25,26% di share nella seconda, per il programma di Rai 1; 871.000 e 18,87% nella prima parte e 809.000 e 18,38% nella seconda, per il programma di Canale 5. La rete Mediaset si prende la rivincita con ‘Forum’ (1.786.000 spettatori e il 21,04% di share), che supera regolarmente il programma analogo di Rai 1, ‘Verdetto finale’ (1.279.000 spettatori e il 29,07% di share). Per il resto, gli altri programmi di Rai 1 battono largamente la concorrenza: ‘Occhio alla spesa’ ottiene 1.090.000 spettatori e il 18,68% di share (i dati de ‘La prova del cuoco’ sono riportati in tabella), mentre ‘I fatti vostri’ fa registrare 1.069.000 e il 12,67% di share. Su Italia 1, per avere dei termini di paragone, ‘Cotto e mangiato - Il menu del giorno’ registra 609mila spettatori e il 6,30% di share, mentre la replica di ‘Dr. House - Medical Division’ poco più di 200mila spettatori e circa il 5% di share. Su Rete 4, invece, la replica di ‘Distretto di Polizia 8’ registra 548mila spettatori e il 4,93% di share, mentre ‘Ricette di famiglia’ ne fa 486mila e il 2,91% di share. Su La7, infine, ‘Omnibus’ non supera i 270mila spettatori e il 5,02% di share, ‘Coffee Break’ i 103mila e il 2,40% di share. Per quanto riguarda la domenica, invece, ‘Mattina in famiglia’ (Rai 1) registra 1.481.000 spettatori e uno share del 25,06%; ‘Mezzogiorno in famiglia’ (Rai 2) 1.446.000 spettatori e il 12,50% di share; la replica della fiction ‘L’onore e il rispetto’ (Canale 5) ottiene 880mila spettatori e l’8,10% di share. Tra gli altri programmi spicca la ‘S.S. Messa da Piazza San Pietro’ (Rai 1), celebrata dal Papa in occasione della Domenica delle Palme, che raduna 2.106.000 spettatori, pari al 21,57% di share (del successivo ‘Linea verde’ diamo i dati completi nella tabella). Buoni i numeri di Rete 4, che con ‘Melaverde’ registra 1.483.000 spettatori e il 10,01% di share, mentre con ‘Pianetamare’ ne ottiene 1.194.000 e il 6,49%. Modesti invece i risultati di Italia 1, dove il telefilm ‘Aaron Stone’ non va oltre una media di 337mila telespettatori e il 4,04% di share; ‘Segreto svelato’, infine, ne registra 416mila e il 4.69% di share.
Data
Programma
Spettatori (x 1.000)
Le migliori audience del daytime
Share (%)
Canale
Data
Programma
Spettatori (x 1.000)
Share (%)
Canale
28/02 Atelier Fontana – Le sorelle della moda
8.894
29,92 Rai 1
28/02 La prova del cuoco
2.997
20,43 Rai 1
01/03 Come un delfino
6.046
22,89 Canale 5
01/03 La prova del cuoco
2.998
20,68 Rai 1
02/03 Come un delfino
6.673
22,69 Canale 5
02/03 La prova del cuoco
2.804
19,98 Rai 1
03/03 Annozero
5.677
21,23 Rai 2
03/03 La prova del cuoco
2.731
16,62 Rai 1
04/03 Zelig
5.351
20,84 Canale 5
04/03 La prova del cuoco
2.776
20,37 Rai 1
05/03 Ballando con le stelle
5.477
25,03 Rai 1
05/03 La prova del cuoco
3.236
21,88 Rai 1
06/03 Amici
5.206
25,67 Canale 5
06/03 Linea verde (seconda parte)
4.372
22,80 Rai 1
07/03 Grande Fratello
6.189
26,28 Canale 5
07/03 La prova del cuoco
2.866
19,35 Rai 1
08/03 Cugino & cugino
5.087
18,29 Rai 1
08/03 La prova del cuoco
2.704
18,87 Rai 1
09/03 Champions League: Tottenham–Milan
6.170
20,52 Rai 1
09/03 La prova del cuoco
2.689
20,35 Rai 1
10/03 Il Commissario Manara 2
5.779
19,72 Rai 1
10/03 La prova del cuoco
2.848
21,51 Rai 1
11/03 Zelig
5.450
21,53 Canale 5
11/03 La prova del cuoco
2.733
20,62 Rai 1
12/03 Ballando con le stelle
5.651
26,31 Rai 1
12/03 La prova del cuoco
2.683
18,77 Rai 1
13/03 Edda Ciano e il comunista
6.423
24,74 Rai 1
13/03 Linea verde (seconda parte)
4.146
18,31 Rai 1
14/03 Il Commissario Montalbano
9.561
32,59 Rai 1
14/03 La prova del cuoco
2.857
20,18 Rai 1
15/03 Cugino & cugino
5.140
16,82 Rai 1
15/03 La prova del cuoco
2.800
20,15 Rai 1
16/03 Centocinquanta
5.401
24,11 Rai 1
16/03 La prova del cuoco
2.997
20,56 Rai 1
17/03 Lo show dei record
6.122
23,15 Canale 5
17/03 Celebr. del 150° annivers. dell’Unità d’Italia 3.051
29,93 Rai 1
18/03 Zelig
5.833
23,63 Canale 5
18/03 La prova del cuoco
2.787
18,43 Rai 1
19/03 Ballando con le stelle
5.284
24,81 Rai 1
19/03 La prova del cuoco
2.644
19,19 Rai 1
20/03 51° Premio TV 2011 – Premio Regia Televisiva 4.897
19,92 Rai 1
20/03 Linea verde (seconda parte)
3.612
17,74 Rai 1
21/03 Il Commissario Montalbano
9.032
31,20 Rai 1
21/03 La prova del cuoco
2.862
19,79 Rai 1
22/03 RIS Roma 2 - Delitti imperfetti
4.865
16,30 Canale 5
22/03 La prova del cuoco
2.593
19,57 Rai 1
23/03 Non smettere di sognare
4.635
17,66 Canale 5
23/03 La prova del cuoco
2.542
19,72 Rai 1
24/03 Il Commissario Manara 2
5.563
18,96 Rai 1
24/03 La prova del cuoco
2.569
20,92 Rai 1
25/03 Europei 2012: Slovenia–Italia
8.039
28,62 Rai 1
25/03 La prova del cuoco
2.467
19,48 Rai 1
26/03 Ballando con le stelle
5.202
26,29 Rai 1
26/03 La prova del cuoco
2.678
20,23 Rai 1
27/03 Un medico in famiglia 7
6.387
22,14 Rai 1
27/03 Formula 1: GP d'Australia
3.906
52,39 Rai 1
28/03 Il Commissario Montalbano
9.293
31,37 Rai 1
28/03 La prova del cuoco
2.822
20,33 Rai 1
29/03 Amichevole di calcio:Ucraina–Italia
5.473
18,34 Rai 1
29/03 La prova del cuoco
2.717
21,31 Rai 1
30/03 Non smettere di sognare
4.503
17,46 Canale 5
30/03 La prova del cuoco
2.458
20,22 Rai 1
31/03 Lo show dei record
5.820
22,71 Canale 5
31/03 La prova del cuoco
2.524
20,27 Rai 1
01/04 Zelig
6.271
24,59 Canale 5
01/04 La prova del cuoco
2.544
21,65 Rai 1
02/04 Ballando con le stelle
5.047
24,01 Rai 1
02/04 La prova del cuoco
2.609
20,56 Rai 1
03/04 Un medico in famiglia 7
5.567
19,82 Rai 1
03/04 Linea verde (seconda parte)
3.632
20,19 Rai 1
04/04 Il Commissario Montalbano
9.295
32,45 Rai 1
04/04 La prova del cuoco
2.409
19,40 Rai 1
05/04 RIS Roma 2 - Delitti imperfetti
4.425
14,76 Canale 5
05/04 La prova del cuoco
2.572
21,31 Rai 1
06/04 Non smettere di sognare
4.225
16,48 Canale 5
06/04 La prova del cuoco
2.220
18,22 Rai 1
07/04 Lo show dei record
5.430
22,45 Canale 5
07/04 La prova del cuoco
2.379
20,30 Rai 1
08/04 Squadra antimafia 3 – Palermo oggi
5.206
22,56 Canale 5
08/04 La prova del cuoco
2.487
20,77 Rai 1
09/04 Ballando con le stelle
4.934
24,82 Rai 1
09/04 La prova del cuoco
2.550
20,44 Rai 1
10/04 Un passo dal cielo
6.289
22,80 Rai 1
10/04 Formula 1: GP della Malesia (1ª parte)
4.132
45,29 Rai 1
11/04 Grande Fratello
6.233
27,51 Canale 5
11/04 La prova del cuoco
2.470
19,84 Rai 1
12/04 RIS Roma 2 - Delitti imperfetti
4.467
15,28 Canale 5
12/04 La prova del cuoco
2.363
20,18 Rai 1
13/04 Champions League: Schalke 04–Inter
4.710
19,23 Rai 1
13/04 La prova del cuoco
2.595
20,52 Rai 1
14/04 Lo show dei record
5.319
21,85 Canale 5
14/04 La prova del cuoco
2.454
20,54 Rai 1
15/04 Squadra antimafia 3 – Palermo oggi
5.039
21,52 Canale 5
15/04 La prova del cuoco
2.586
20,38 Rai 1
16/04 Ballando con le stelle
5.031
24,24 Rai 1
16/04 La prova del cuoco
2.793
21,67 Rai 1
17/04 Un passo dal cielo
6.529
23,40 Rai 1
17/04 Formula 1: GP della Cina
4.018
40,65 Rai 2
Show (Italia 1), con i 3,1 milioni di spettatori. Da mercoledì 23 marzo le posizioni in testa alla classifica cambiano radicalmente. I dati dicono più per demerito del varietà di Rai 1 che per merito dei
suoi antagonisti. Se la fiction di Canale 5 cresce solo di 100mila spettatori, arrivando a quota 4,6 milioni, e il varietà di Italia 1 aggiunge al suo pubblico altri 500mila spettatori (totale 3,6 milioni), è un vero tracollo
quello che colpisce il varietà storico di Rai 1, che rispetto all’esordio perde quasi 2 milioni di spettatori (3,5 milioni la sua platea, dice Auditel). Mercoledì 30 marzo stesso risultato, con la differenza che la
57
fiction di Canale 5 riperde i 100mila spettatori guadagnati la settimana prima, Le Iene Show mantiene la stessa platea, mentre Centocinquanta cala ancora (3,3 milioni nella prima parte e 1,7 milioni nella seconda).
286 TV Key
ANALISI DATI AUDITEL TV GENERALISTA
Le migliori audience della prima serata
ANALISI DATI AUDITEL TV GENERALISTA
di Benjamin Button. Nelle posizioni di rincalzo vanno segnalati i 2,7 milioni di spettatori del programma documentaristico Wild – Oltrenatura (Italia 1): si tratta dell’ultimo appuntamento infrasettimanale per il programma condotto da Fiammetta Cicogna, che da qui in avanti sarà programmato di domenica. Verificheremo se l’ennesimo trasloco porterà i risultati sperati. Giovedì 17 marzo lo scenario cambia nuovamente: su Canale 5 arriva infatti Lo show dei record, condotto quest’anno da Gerry Scotti. L’esordio, vuoi
La fiction ‘Non smettere di sognare’ (Canale 5), con Katy Saunders e Roberto Farnesi, ottiene un buon riscontro il mercoledì sera. ‘Il commissario Manara 2’ (Rai 1), con Guido Caprino e Roberta Giarrusso, cattura invece il pubblico del giovedì.
Mercoledì 6 aprile si conferma al primo posto la fiction di Canale 5, che stavolta scende a 4,2 milioni di contatti (300mila spettatori in meno). Non ne approfittano troppo gli altri contendenti: Le Iene Show sale di altri 100mila spettatori (3,7 milioni il totale secondo Auditel), Chi l’ha visto? supera i 3,4 milioni, mentre nelle posizioni di rincalzo il varietà storico di Rai 1 scende ancora (3 milioni di contatti in media nella prima parte). L’ultimo mercoledì preso in esame questo mese vede al primo posto, nuovamente, una partita di Champions League: è Schalke 04-Inter, valida per il ritorno dei quarti di finale, che su Rai 1 registra circa 5,5 milioni di spettatori. Segue Non smettere di sognare (Canale 5), con 4,3 milioni di spettatori, e quindi Chi l’ha visto? (Rai 3), con 3,5 milioni. Solo 3,1, infine, per Le Iene Show (Italia 1).
GIOVEDÌ, RECORD E INVESTIGAZIONI Se la sfida del mercoledì è soprattutto a distanza, a causa delle poche sovrapposizioni tra i due programmi leader, diversa è la situazione del giovedì e dei due contendenti Il commissario Manara 2 (Rai 1) e Lo show dei record (Canale 5). Il 3 marzo si aggiudica la serata Annozero (Rai 2), che raggiunge una media di 5,6 milio-
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ni di spettatori e conferma la sete di informazione da parte del pubblico in una fase politica, nazionale e internazionale, a dir poco movimentata. Batte di 400mila spettatori uno dei protagonisti della sfida anzidetta, Il commissario Manara 2 (Rai 1), al debutto stagionale. Lontani tutti gli altri, a cominciare dal film drammatico Changeling, programmato da Canale 5, che si ferma a 3,4 milioni di contatti. Giovedì 10 marzo Il commissario Manara 2 aggiunge 300mila spettatori alla sua platea (arrivando così a 5,5 milioni di spettatori e ribaltando la classifica). Annozero ne perde infatti 400mila (si ferma a quota 5,2 milioni), retrocedendo in seconda posizione. Si conferma al terzo posto, con il consueto distacco abissale (non va oltre i 3,3 milioni di spettatori), il film proposto da Canale 5, che in questa serata è Il curioso caso
per l’effetto ‘prima puntata’, vuoi per il pubblico di aficionados che seguono Scotti in ogni sua impresa, è ottimo: oltre 6,1 milioni di spettatori. La fiction poliziesca di Rai 1, di contro, perde 400mila spettatori, retrocedendo a quota 5,1 milioni. 200mila li perde pure Annozero, che scende di un’altra posizione. Nelle retrovie non c’è storia: per trovare il quarto posto occorre scendere a 2 milioni di spettatori e al film in replica su Italia 1 Il cavaliere oscuro. Giovedì 24 marzo torna in vetta Il commissario Manara 2 (Rai 1), grazie a un recupero di circa 200mila spettatori (il totale è quindi di 5,3 milioni) ma soprattutto alla defaillance subita dalla seconda puntata del varietà di Canale 5, che perde un milione di spettatori tondo tondo e scende a quota 5,1 milioni. Gli è in scia Annozero, che mantiene il suo zoccolo duro.
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Giovedì 31 marzo Lo show dei record si prende la rivincita, andando a recuperare ben 700mila contatti (totale: 5,8 milioni) e staccando gli ultimi due episodi de Il commissario Manara 2, che pure riesce a incollare davanti allo schermo 5,5 milioni di spettatori. Se la gioca sempre molto bene Annozero: 5,4 milioni di spettatori secondo Auditel. Restando in tema di programmi giornalistici di informazione, da segnalare il debutto stagionale su Rete 4 di Top Secret, condotto da Claudio Brachino, che però non va oltre il milione di contatti. Giovedì 7 aprile Lo show dei record, ormai senza più un valido antagonista, ha la strada spianata, anche se il dato parla di una nuova flessione di pubblico: 5,4 milioni di spettatori. Gli è dietro di un soffio Annozero, distanziato solo di 100mila spettatori. Non sembra avere lo smalto mostrato in passato Un medico in famiglia 7, a cui Rai 1 si affida per battere gli avversari. La serie con protagonista Giulio Scarpati, nella nuova collocazione del giovedì, si ferma a una media di 5 milioni di spettatori. Per trovare il quarto contendente si deve scendere sotto i due milioni di spettatori (Dr. House – Medical Division). Per avere un’idea di quanto siano ancora distanti i canali free trasmessi solo su digitale terrestre basti il dato di Iris, che col film Bordertime registra 273mila spettatori, e di La5, che con la prima visione del film ll caso dell’infedele Klara ne ottiene 245mila. Giovedì 13 aprile stessa sentenza, benché il varietà condotto da Gerry Scotti scenda ancora (5,3 milioni di spettatori). Sono 5,1 milioni i contatti registrati da Annozero, solo 4,9 quelli de Un medico in famiglia 7. Nelle retrovie debutta su Rai 3 la sesta stagione di Desperate Housewives – I segreti di Wisteria Lane: solo 1,1 milioni di spettatori. Se continua così, l’impressione è che Lo show dei record avrà vita facile…
‘Zelig’ (Canale 5) si conferma come uno dei programmi più amati dal pubblico (nella foto, Paola Cortellesi e Claudio Bisio). In basso, il cast di ‘Squadra antimafia 3’ (Canale 5), leader di ascolti del venerdì sera.
VENERDÌ SAREBBE SOLO ZELIG SE… In una programmazione che dispensa fiction a profusione, tanta informazione, un discreto numero di varietà e qualche reality show, Zelig (Canale 5) resta l’unico programma con una forte impronta umoristica in grado di soddisfare tutti i gusti. Non c’è avversario in grado di tenergli testa: il tema resta pertanto quello del gradimento in termini relativi. Venerdì 4 marzo l’ottava puntata di Zelig realizza una platea di oltre 5,3 milioni di spettatori. Rai 1 gli oppone Gigi, tu vuo’ fa’ l’americano, che ottiene una buona media: 4,7 milioni di contatti. Sul terzo gradino del podio c’è invece Quarto grado, programma giornalistico di Rete 4, che supera la boa dei 3 milioni di spettatori. Venerdì 11 la febbre Zelig sale di 200mila spettatori (totale 5,5 milioni). Si allarga la forbice con Gigi, tu vuo’ fa’ l’americano, che scende sotto i 4 milioni di spettatori. Stabile, infine, il programma giornalistico di Rete 4. Venerdì 18 marzo la platea di Canale 5 sale ancora: 5,8 milioni di spettatori. Recupera solo in parte Rai 1, che si gioca il game-show speciale L’Eredità presenta: Fratelli di test. Condotto anche questo da Car-
lo Conti, ottiene una media di 4,2 milioni di spettatori. Si distanzia infine Quarto grado, che su Rete 4 perde circa 200mila contatti e viene pericolosamente avvicinato dall’inedito della settima stagione di Dr. House – Medical Division: 2,6 milioni di spettatori. Il 25 marzo è la serata dell’ousider: l’incontro di calcio Slovenia-Italia, valido per le qualificazioni ai campionati europei del 2012, raggiunge su Rai 1 oltre 8 milioni di spettatori. Subisce il contraccolpo anche Zelig, che scende a 5,1 milioni di contatti. Segue il programma giornalistico di Rete 4, con 2,9 milioni di spettatori. Venerdì 1° aprile, senza imprevisti sul percorso, Zelig tocca il suo picco stagionale
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SABATO, NIENTE AVVERSARI PER MILLY Se la serata del venerdì è quasi sempre appannaggio dei codici di Zelig, il dominio del sabato è ancora più netto grazie al successo di Milly Carlucci con Ballando con le stelle. Anche qui il tema è: il programma di Rai 1 riuscirà a battere sé stesso? Il dato di sabato 5 marzo parla di oltre 5,4 milioni di contatti. Ben lontana La corrida – Dilettanti allo sbaraglio (Canale 5), ferma a poco più di 4 milioni di spettatori. Ancora più distante il terzo contendente: 2,3 milioni per la replica del film d’animazione L’era glaciale (Italia 1), che batte di 100mila spettatori il primo appuntamento del nuovo ciclo di Ulisse, il piacere della scoperta (Rai 3). Il 12 marzo la platea del programma di Milly Carlucci si amplia, raggiungendo quota 5,6 milioni. Sale anche la nona puntata del varietà di Canale 5, che resta comunque a debita distanza: 4,4 milioni di spettatori. Quindi c’è Rai 2, che con l’episodio inedito della quinta stagione della serie poliziesca Criminal Minds fa registrare 2,3 milioni di spettatori. Il 19 marzo, però, Ballando con le stelle registra una flessione che lo porta a meno di 5,3 milioni di spettatori. Va molto peggio a La corrida, che sprofonda a 3,8 milioni. Sale invece l’episodio inedito di Criminal Minds, che arriva a 2,4
286 TV Key
ANALISI DATI AUDITEL TV GENERALISTA
con 6,2 milioni di spettatori. Peccato solo che si tratti dell’ultima puntata. Buon risultato per la prima visione del film tv Storia di Laura, che su Rai 1 attrae una platea di 4,6 milioni di spettatori. Nei suoi standard Quarto grado: 2,8 milioni di spettatori. Venerdì 8 aprile, in assenza di Zelig, le carte in tavola vengono rimescolate. Cambiano i contenuti ma non la rete leader, che resta Canale 5: arriva infatti la fiction Squadra antimafia 3 – Palermo oggi, che subito fa registrare 5,2 milioni di spettatori. Rai 1 invece affida le sue sorti alla nuova edizione, la terza, del varietà musicale Ciak… si canta, ottenendo circa 4 milioni di contatti. L’impressione è che pur cambiando i fattori non cambi il risultato. Al terzo posto NCIS: Los Angeles, che su Rai 2 ottiene 2,3 milioni di spettatori. La leadership della fiction di Canale 5 viene confermata anche il venerdì successivo, il 15 aprile, anche se a fronte di una leggera flessione: 5 milioni di spettatori, dice Auditel. Annaspa invece Ciak… si canta, che si ferma a quota 3,5 milioni. Se ne avvantaggiano le serie poliziesche di Rai 2, NCIS: Los Angeles e Blue Bloods, che fanno registrare 2,4 milioni di contatti in media. Dietro tutti gli altri, a cominciare dal deludente game-show di Italia 1 Fenomenal, che nell’ultima puntata viene visto da 2,3 milioni di spettatori.
ANALISI DATI AUDITEL TV GENERALISTA
milioni di spettatori. Stabili le posizioni nelle retrovie. Il 26 marzo c’è ancora un calo di pubblico per Ballando con le stelle, che si ferma alla soglia dei 5,2 milioni di spettatori. Si riprende invece il varietà di Canale 5, che risale a quota 4,2 milioni. Un milione di spettatori, quelli che distanziano Rai 1 da Canale 5, rappresentano comunque un cuscinetto sostanzioso. Sul gradino più basso del podio si conferma la serie poliziesca di Rai 2 Criminal Minds con oltre 2,4 milioni di spettatori. Sabato 2 aprile il pubblico di Ballando con le stelle si riduce a 5 milioni (ma è anche vero che sui canali pay c’è il derby calcistico tra Inter e Milan). Risale invece a 3,8 milioni di contatti La corrida. Poco sopra i 2 milioni di spettatori seguono Criminal Minds (Rai 2) e Ulisse, il piacere della scoperta (Rai 3). Sabato 9 aprile sono ancora poco meno di 5 milioni gli spettatori del programma condotto da Gabriella Carlucci, che non sembra più in grado di ripetere i picchi registrati a metà marzo. Non ne approfitta il varietà di Canale 5, che perde altri 100mila contatti (fermandosi a quota 3,7 milioni). Buona l’audience della replica del film La fabbrica di cioccolato, che su Italia 1 catalizza l’attenzione di 2,7 milioni di spettatori. Niente da segnalare nelle posizioni di rincalzo. Sabato 16 aprile, stesso risultato per Ballando con le stelle: cinque milioni di spettatori. Recupera qualcosa, ma è ormai al-
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Nella sfida del sabato sera, Milly Carlucci con ‘Ballando con le stelle’ (Rai 1) supera sistematicamente Flavio Insinna con ‘La corrida’ (Canale 5). In basso, il cast di ‘Un medico in famiglia 7’ (Rai 1), una delle fiction vincenti della domenica.
l’ultima puntata, La corrida – Dilettanti allo sbaraglio: 4,1 milioni di contatti. Lontano, come ormai consuetudine, il terzo classificato: la prima visione del film Racconti incantati (Italia 1), che ottiene oltre 2,5 milioni di spettatori.
DOMENICA… LA SOLITA FICTION La domenica è per consuetudine la serata delle fiction: anche i dati di marzo e aprile lo confermano. Il 6 marzo, l’unica eccezione alla regola è la leadership di Amici (Canale 5)… ma si tratta dell’ultima puntata dell’edizione 2010/11. Ottiene una media di 5,2 milioni di spettatori con un picco (alle 21.52) di 6,5 milioni (quello di share invece viene toccato alle 1.02: 49,72%!). Segue, a circa un milione di contatti di distanza, il film Notte prima degli esami – Oggi, programmato su Rai 1. A un altro milione di distanza
c’è la replica del film I Fantastici 4 e Silver Surfer (Italia 1). Il 13 marzo è la volta della fiction Edda Ciano e il comunista, che su Rai 1 attrae una platea di circa 6,4 milioni di spettatori. Staccatissimo, con appena 3,7 milioni di contatti, il film in replica Matrimonio alle Bahamas (Canale 5). Si ferma invece a 3 milioni di spettatori la settima stagione della serie poliziesca di Rai 2 NCIS – Unità anticrimine. La serata di domenica 20 marzo è appannaggio della diretta del galà del 51° Premio TV 2011 – Premio Regia Televisiva, trasmesso da Rai 1, che totalizza 4,9 milioni di spettatori. Al secondo posto sale l’accoppiata di Rai 2 NCIS – Unità anticrimine e Hawaii Five-O (3,5 milioni di spettatori). Solo 3,1 milioni di contatti, infine, per la replica del film Johnny Stecchino (Canale 5). Domenica 27 marzo saluta l’esordio vincente di Un medico in
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famiglia 7 (Rai 1), che incolla alla poltrona 6,2 milioni di spettatori. Ancora staccatissima Canale 5 (3,7 milioni di spettatori), che affida le sue sorti al ritorno de Il senso della vita, condotto da Paolo Bonolis. Poco distante, con 3,5 milioni di contatti, segue il programma giornalistico di Rai 3 Report, che batte di 400mila spettatori i telefilm domenicali di Rai 2. Domenica 3 aprile si conferma in vetta Un medico in famiglia 7 (che da qui in poi traslocherà al giovedì, come già visto), con oltre 5,2 milioni di spettatori. Al secondo posto sale Report, con 3,1 milioni di contatti, e quindi c’è la serata poliziesca di Rai 2 (2,9 milioni di spettatori in media). Molto male va Il senso della vita, che su Canale 5 si ferma a 2,4 milioni di spettatori. Domenica 10 aprile è la volta di un’altra fiction di Rai 1, Un passo dal cielo, che fa segnare una platea di circa 6 milioni di spettatori. Ancora secondo Report, che pure perde 100mila contatti rispetto alla settimana precedente. Scende di 200mila spettatori anche la serata poliziesca di Rai 2, mentre ne recupera 100mila la terza puntata del programma di Canale 5. Il 17 aprile, infine, Un passo dal cielo conferma la sua leadership con 6,1 milioni di contatti. Nuovamente 3,1 milioni di spettatori per Report, e circa 2,6 milioni per la quarta puntata del varietà di Canale 5, che riesce a superare la serata di Rai 2 (poco più di 2,5 milioni di spettatori).
MANIERA ESPONENZIALE… E INTANTO MURDOCH MEDITA DI COMPRARE IL CIRCUS DELLA FORMULA 1. DI
RICCARDO ROSSIELLO
VINCERÀ COME SEMPRE L’OFFERTA MIGLIORE Il numero di contatti unici giornalieri della piattaforma Sky è stabile. A febbraio le escursioni sopra i nove milioni di contatti erano state cinque, mentre a marzo, il giorno 17, si è tornati sopra i dieci milioni. Ma in compenso le cadute sotto gli otto milioni di contatti unici a marzo sono state dodici, mentre a febbraio erano state solo tre. Ad aprile, in poco più di due settimane, sono già cinque. L’analisi Starcom basata sui dati Auditel, che vi proponiamo più avanti, parla di una leggera flessione. Più che logico quindi che Sky attribuisca un peso importante alle nuove tecnologie – per esempio il 3D, che si è aggiunto all’alta definizione – e alle piattaforme alternative al satellite, come i servizi offerti via fibra ottica (Fastweb) e il digitale terrestre (ne abbiamo parlato nella nostra introduzione dedicata alle diverse piattaforme). Come commentare poi la notizia che Rupert Murdoch, magnate dei media e proprietario tra le altre cose di Sky Italia, e Carlos Slim, l’uomo più ricco del mondo, stanno creando una cordata per comprare la Formula 1? News Corporation e JPMorgan Advisor sarebbero in trattativa per formare un consorzio che dovrà avanzare un’offerta per rilevare il ‘circus’ della F1 da CVC Capital Partners, la società capitanata da Bernie Ecclestone. È anche vero però che le trattative sono ancora a un livello preliminare e che già nel 2002 un tabloid inglese aveva dato ampia eco all’interesse del magnate australiano per il mondo della Formula 1, ma poi non se n’era fatto nulla. Potrebbe essere
questo l’investimento in grado di dare ulteriore valore aggiunto all’offerta di Sky (e non parliamo certo solo di Sky Italia), senza contare coloro che dovrebbero negoziare proprio con Murdoch i diritti televisivi e gli investimenti che il magnate australiano farebbe per rendere la Formula 1 un prodotto ancora più spettacolare e appetibile. Non ci resta che metterci alle finestra e aspettare lo sviluppo degli eventi. Certo è che, se così fosse, a Sky Italia c’è già chi si sta leccando i baffi!
LE TV DIGITALI A MARZO SECONDO STARCOM Come di consueto, prima di esaminare i nuovi record stabiliti dai canali Sky e i risultati delle pay tv su digitale terrestre, diamo spazio alle elaborazioni realizzate da Starcom partendo dai dati Auditel. A marzo le tv digitali fanno registrare nel totale giorno – dice
Il reality show ‘Grande Fratello’ e i programmi collegati sono fra i punti di forza di La5, canale fra i più visti della piattaforma digitale terrestre. In basso, una scena del film ‘Come tu mi vuoi’ (migliore audience della rete nel mese di marzo).
Starcom – una crescita del 36% rispetto al periodo omologo di un anno prima. Il dato positivo riguarda un po’ tutte le fasce orarie, con una leggera prevalenza per mattina e pomeriggio. Lo share raggiunto è quasi del 24%. La parte più importante (il 10%) proviene dai canali digitali multipiattaforma che, in confronto al marzo 2010, fanno
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segnare +83% di ascolti. Il 7,7% deriva invece dalle tv satellitari monopiattaforma (in lievissimo calo rispetto a marzo 2010); il 6,2% dalle tv digitali monopiattaforma (+48% su marzo 2010, dato che comprende le ‘Altre tv digitali’ – Premium Gallery – e le tv locali e nazionali nelle regioni All Digital). Per ciò che concerne i singoli
286 TV Key
ANALISI DATI AUDITEL TV SAT E DTT
NONOSTANTE LA LEGGERA FLESSIONE DELLE EMITTENTI SATELLITARI, LE TELEVISIONI DIGITALI CRESCONO IN
ANALISI DATI AUDITEL TV SAT E DTT
Canali della piattaforma Sky Data
Spettatori unici
Share medio
Target comm. 15-54
Spettatori unici
Share medio
28/02
8.902.496
8,1%
11,6%
25/03
7.750.770
6,1%
8,2%
01/03
8.348.374
6,7%
9,3%
26/03
8.968.566
7,8%
10,5%
02/03
8.224.021
6,8%
9,3%
27/03
8.666.265
7,9%
10,5%
03/03
8.056.621
6,7%
9,0%
28/03
7.705.384
5,9%
7,9%
04/03
8.183.647
6,8%
8,9%
29/03
7.559.316
6,3%
8,6%
05/03
8.998.331
9,6%
13,1%
30/03
7.812.168
6,4%
8,8%
06/03
9.393.996
9,6%
12,9%
31/03
7.828.083
6,4%
8,8%
07/03
8.006.430
6,7%
8,4%
08/03
8.119.695
7,9%
10,2%
01/04
7.699.833
6,6%
9,0%
09/03
8.276.825
7,4%
10,2%
02/04
8.589.257
10,0%
13,9%
10/03
7.856.564
6,7%
9,1%
03/04
9.238.485
10,4%
14,1%
11/03
8.223.869
7,2%
9,5%
04/04
8.043.241
6,1%
8,3%
12/03
8.682.278
8,9%
12,2%
05/04
8.106.534
7,9%
11,0%
13/03
9.947.460
10,4%
13,6%
06/04
7.830.579
7,2%
9,7%
14/03
7.850.850
6,5%
8,9%
07/04
7.708.334
6,6%
9,1%
15/03
8.434.522
7,8%
10,3%
08/04
7.967.181
7,5%
10,4%
16/03
8.215.169
7,1%
9,4%
09/04
8.569.443
9,6%
12,5%
17/03
10.109.539
7,7%
10,3%
10/04
9.085.268
10,9%
14,1%
8,8%
11/04
8.084.110
7,1%
9,7%
11,4%
12/04
8.049.237
7,2%
9,9%
8.464.792
7,7%
10,5% 9,5%
18/03 19/03
7.773.143 8.511.415
6,8% 8,6%
Data
Target comm. 15-54
20/03
9.123.984
9,7%
12,7%
13/04
21/03
7.962.895
6,5%
8,7%
14/04
7.810.932
6,8%
22/03
7.809.043
6,6%
9,1%
15/04
8.201.134
7,2%
9,8%
23/03
7.778.556
6,6%
9,0%
16/04
8.562.017
10,2%
13,5%
24/03
7.800.084
6,4%
8,8%
17/04
9.215.746
10,2%
13,7%
canali, i più visti nel mese di marzo tra i digitali multipiattaforma sono stati Boing, La5 e Rai 4 (tutti e tre gratuiti su digitale terrestre e TivùSat). Boing costruisce la sua leadership sopratutto nell’access prime time, grazie alla serie animata Ben 10 e a The Garfield Show (501mila spettatori venerdì 25 marzo tra le 20.00 e le 21.00). Su La5 del gruppo Mediaset (107mila spettatori nel minuto medio) i programmi più visti sono i film al femminile, come la commedia Come tu mi vuoi (migliore performance mensile: 454mila spettatori giovedì 24 marzo, fascia oraria 22.0023.00); il reality Grande Fratello (repliche delle puntate in onda il martedì sera, dirette giornaliere, Mai dire Grande Fratello la domenica sera); la soap opera Alisa - Segui il tuo cuore; le repliche della fiction Il bello delle donne il venerdì sera. Segue, come detto, Rai 4, che risulta vincente soprattutto con i telefilm (tra i più seguiti Lost e
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Alias), film horror, thriller, fantastici, drammatici e d’azione, come La foresta dei pugnali volanti (445mila spettatori mercoledì 30 marzo nella fascia oraria 22.00-23.00). Nelle posizioni di rincalzo della classifica dei canali multipiattaforma, da segnalare le emittenti kids: Rai YoYo, rivolta ai bambini da zero a 8 anni (migliore performance mensile registrata giovedì 10 marzo, nella fascia oraria 19.00-20.00, con Pinky Dinky Doo e I cartoni dello Zecchino), e K2, dedicata a un
pubblico di età compresa tra i 4 e i 14 anni, che ama la serie Pokémon DP (migliore performance mensile nella puntata di lunedì 28 marzo: 297mila spettatori nella fascia oraria 18.0019.00). Per il cinema, segnaliamo Iris (86mila spettatori nel minuto medio): migliore performance mensile venerdì 18 marzo con il thriller Il sesto senso, visto da 453mila spettatori nella fascia 22.00-23.00. Per l’intrattenimento, si comporta molte bene Real Time (Gruppo Discovery, 82mila spettatori nel minuto
La soap opera ‘Alisa - Segui il tuo cuore’ è una delle preferite dal pubblico di La5.
62
medio), che propone programmi di lifestyle: il più visto è stato Cucine da incubo – USA (283mila spettatori martedì 8 marzo nella fascia 23.00-24.00). Tra i canali digitali monopiattaforma, i più seguiti sono la rete sportiva pay Premium Calcio HD (quasi 50mila spettatori nel minuto medio) e quella free Mediaset Extra (65mila spettatori nel minuto medio), che punta soprattutto su repliche di telefilm come CSI - Scena del crimine, CSI: Miami, CSI: NY (in onda nel prime time del mercoledì sera) e, a partire da aprile, le dirette delle partite di Champions League trasmesse in precedenza da Rete 4. Per quanto riguarda la tv satellitare, infine, le elaborazioni Starcom confermano che sport, informazione, telefilm e cinema sono i quattro assi della piattaforma Sky. I canali più visti a marzo sono stati, nell’ordine, Sky Sport 1, Sky Tg24, FoxCrime/HD e Sky Cinema 1. Da segnalare l’audience di Sky Sport 1 con
5,6% 5,5% 5,8%
6,9%
7,8% 7,4%
9,1%
Tv digitali multipiattaforma: i canali più visti
9,8% 9,8% 10,0%
121.458
(Audience minuto medio) 107.419
93.350
6,6% 6,5% 6,8%
mar. apr. mag. giu. lug. ago. set. ott. nov. dic. gen. feb. mar. 2010 2010 2010 2010 2010 2010 2010 2010 2010 2010 2011 2011 2011
Boing
La5
Rai4
86.203 81.635 79.392
Iris
Real Time
Rai Yoyo
74.622 73.799
Rai Premium
K2
70.838
Rai News
57.502
Rai Movie
Fonte: elaborazioni Starcom su dati Auditel AGB Marzo 2011 – Fascia 02.00-02.00; Individui L’audience di K2 è comprensiva della quota derivante dalla piattaforma analogica
Fonte: elaborazioni Starcom su dati Auditel AGB – Fascia 02.00-02.00; Individui
Tv satellitari momopiattaforma: trend share
Tv satellitari monopiattaforma: i canali più visti (Audience minuto medio)
7,7% 8,1% 7,9%
9,8% 9,4% 9,5% 9,1%
45.090 42.278
8,0% 8,1% 8,4% 8,6% 8,2% 7,7%
30.621
mar. apr. mag. giu. lug. ago. set. ott. nov. dic. gen. feb. mar. 2010 2010 2010 2010 2010 2010 2010 2010 2010 2010 2011 2011 2011
Sky Sport 1
Fonte: elaborazioni Starcom su dati Auditel AGB – Fascia 02.00-02.00; Individui
l’incontro di Champions League Bayern Monaco-Inter (quasi 1,2 milioni di audience martedì 15 marzo nella fascia oraria 22.0023.00); di Sky Calcio 1 con l’anticipo di serie A Juventus-Milan (792mila spettatori sabato 5 marzo tra le 21.00 alle 22.00); di Sky Cinema 1 con la prima tv della commedia Genitori & Figli (507mila spettatori lunedì 21 marzo dalle 22.00 alle 23.00); e di FoxCrime, dove il primo episodio dell’undicesima stagione di CSI - Scena del crimine, in onda in prima tv giovedì 3 marzo, ha incollato alla poltrona 348mila telespettatori nella fascia oraria 21.00-22.00.
Sky TG24
27.457 27.243
Fox Sky Crime/HD Cinema 1
Sky Sport 24
21.036
Sky Calcio 1
Fox/HD
16.819 15.424
Fox Life
15.423
Sky Cinema Sky Cinema +24 Comedy
Fonte: elaborazioni Starcom su dati Auditel AGB Marzo 2011 – Fascia 02.00-02.00; Individui
merciale 15-54 anni). Il record riguarda l’audience media nella fascia del prime time per un lunedì (più la banca dati si arricchisce di dati, più i primati diventano specifici): 3.492.797 spettatori, pari a uno share dell’11,3% (3.751.523 spettatori e il 12,1% di share se si considera il satellite in generale, ovvero anche le reti non ospitate da Sky). Tra le 9.00 e mezzogiorno lo share è del 7,6%, mentre nel pomeriggio tra le 15.00 e le 18.00 è del 7,2%. Nella fascia preserale, tra le
18.00 e le 20.30, lo share del 6,8%. In seconda serata, tra le 22.30 e le due di notte, è infine dell’8,8%. Un nuovo primato arriva sabato 5 marzo, quando a seguire i canali della piattaforma sono in 8.998.331 (share medio del 9,6%; il 13,1% se si considera il target commerciale). In fascia prime time l’audience media è di 2.956.884 spettatori (l’11,1% di share), mentre in seconda serata lo share è del 9,8%. Il record stagionale riguarda l’anticipo del campionato di calcio
I NUOVI RECORD DI SKY Tantissimi, anche questo mese, i primati stabiliti da Sky. Si comincia lunedì 28 febbraio, giornata in cui gli spettatori che seguono i canali della piattaforma nelle 24 ore sono 8.902.496 (share medio dell’8,1%; l’11,6% se si considera il target com-
23.085
Il film ‘La foresta dei pugnali volanti’ ha fatto segnare una delle migliori audience di marzo per il canale Rai 4.
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di Serie A del sabato. L’incontro Juventus-Milan, in onda dalle 20.45 circa su Sky Sport 1 e Sky Calcio 1 (sia in Standard Definition che in High Definition), registra infatti un ascolto medio complessivo di 2.199.805 spettatori (share dell’8,3%, 3.390.463 i contatti unici). È un record che riguarda il calcio, stavolta la Champions League, anche quello che viene stabilito mercoledì 9 marzo, quando gli spettatori sintonizzati sui canali Sky sono 8.276.825 (share medio del 7,4%). Nel prime time l’audience media della piattaforma è di 2.759.507 spettatori (9,2% di share), mentre in seconda serata lo share è dell’8,3%. Il record viene stabilito dal match di ritorno degli ottavi di finale tra Tottenham e Milan, in onda dalle 20.45 su Sky Sport 1 e Sky Calcio 1: è l’incontro più visto dell’edizione 2010/2011 del torneo, con 1.349.873 spettatori in media, il 4,5% di share e 2.380.286 contatti unici.
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ANALISI DATI AUDITEL TV SAT E DTT
Tv digitali multipiattaforma: trend share
ANALISI DATI AUDITEL TV SAT E DTT
raggiunge l’11%, nel pomeriggio sale al 13,7%, nella fascia preserale scende al 6,9%, e in seconda serata, tra le 22.30 e le due di notte, torna infine prossimo al 10% (9,8%). Stavolta il dato da segnalare riguarda gli ascolti di Sky Tg24. La guerra in Libia fa sintonizzare sul canale di informazione ben 4.324.554 spettatori. Il dato di riferimento più alto era stato ritoccato giusto il giorno prima, sabato 19 marzo. I telefilm americani (come ‘Alias’ e ‘Lost’) sono tra i programmi più seguiti dal pubblico di Rai 4.
Domenica 13 marzo vengono stabiliti altri tre primati importanti: nell’intera giornata sono 9.947.460 gli spettatori unici che seguono i canali della piattaforma Sky. Il primo record riguarda l’audience media nelle 24 ore per i canali della piattaforma, con 1.432.593 spettatori (share del 10,4%; del 13,6% per il target commerciale 15-54 anni). Il secondo riguarda l’audience media nel pomeriggio, tra le 15.00 e le 18.00: 2.884.970 spettatori! Il terzo, infine è il primato di audience media tra le 12.00 e le 15.00 (2.281.798 spettatori), che viene stabilito grazie all’anticipo di Serie A fra Milan e Bari, in onda dalle 12.30 su Sky Sport 1, Sky SuperCalcio e Sky Calcio 7 (tutti in SD e in HD), che ottiene un ascolto complessivo di 1.377.551 spettatori (2.777.714 contatti unici e share del 6,2%). Passano pochi giorni, ed ecco che i numeri di riferimento vengono ritoccati nuovamente. Martedì 15 marzo sono 8.434.522 gli spettatori unici che seguono i canali della piattaforma Sky (share medio del 7,8%). In fascia prime time l’audience media è di 3.066.498 spettatori (10,2% di share). In seconda serata, tra le 22.30 e le due di notte, lo share è del 10%. I nuovi primati riguardano ancora una volta lo sport. Il primo è un ulteriore ritocco al record stagionale per la Champions League su Sky.
TV Key 286
Il match di ritorno degli ottavi di finale tra Bayern Monaco e Inter, infatti, in onda dalle 20.45 su Sky Sport 1 e Sky Calcio 1, viene seguito in media da 1.645.219 spettatori complessivi (5,5% lo share, 2.620.524 i contatti unici) e supera di ben il 20% il dato di Chelsea-Inter, match di ritorno degli ottavi di finale della passata stagione, che il 16 marzo 2010 aveva registrato un’audience media di 1.365.889 spettatori. Il secondo record riguarda il post gara (dalle 22.45), che secondo le rilevazioni ha raccolto complessivamente davanti al video 752.364 spettatori: il massimo risultato stagionale per il programma da studio condotto da Fabio Caressa.
DALL’INFORMAZIONE AI DOCUMENTARI L’ennesimo record per Sky arriva domenica 20 marzo, giornata in cui 9.123.984 spettatori unici seguono i canali della piattaforma (share medio del 9,7%). Nel prime time l’audience media dei canali Sky è di 2.590.943 spettatori (con il 8,9% di share). Tra le 9.00 e mezzogiorno lo share
L’ultimo ritocco al guinness dei primati di Sky arriva proprio il 17 aprile, l’ultimo giorno preso in considerazione in questo appuntamento con i dati Auditel della pay tv satellitare e digitale terrestre. Gli spettatori unici che si sintonizzano sui canali della piattaforma sono 9.215.746 (share medio del 10,2%). Il nuovo record viene stavolta dalle proposte di ‘Mondi e culture’. Il documentario Vaticano segreto, in onda dalle 21.10 circa su National Geographic Channel (in SD e in HD) e National Geographic Channel+1, registra infatti 124.495 spettatori complessivi. È l’audience più alta di sempre nella storia italiana dei canali targati National Geographic. Anche se a volte la parola record sembra un po’ una forzatura – siamo passati dal primato assoluto a quello stagionale, a quello della fascia oraria, finanche a quello della fascia oraria in una determinata giornata – c’è da sottolineare un dato importante: se i contatti unici giornalieri fanno pochi progressi, il miglioramento dei canali Sky non si registra più solo nel calcio
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ma anche nell’informazione, nei documentari, nelle trasmissioni da studio. Segno di un’indubbia crescita qualitativa e nell’affermazione di un’attendibilità e imparzialità che comincia a essere un po’ latitante sulle emittenti generaliste.
I NUMERI DELLA PAY TV SU DTT Gli argomenti relativi alle pay tv sul digitale terrestre riguardano quasi solo il calcio (dei canali dedicati al cinema e alle altre offerte, i comunicati Mediaset non parlano quasi mai). Si comincia con lunedì 28 febbraio, quando Premium Calcio, grazie al posticipo della 27a giornata di Serie A fra Milan e Napoli, registra 1.546.000 spettatori e uno share del 5,01%. Venerdì 4 marzo l’anticipo Lecce-Roma ottiene 518.000 telespettatori e il 2,21% di share. Sabato 5 marzo, sempre nella fascia 20.30-22.30, il match Juventus-Milan registra 1.164.000 telespettatori e uno share del 4,38%. Domenica 6 marzo vanno in onda tutte le altre partite della 28a giornata di Serie A. Complessivamente lo share è del 6,13%, pari a 1.013.000 telespettatori. In evidenza Napoli-Brescia (286.000 spettatori, 1,73% di share) e Udinese-Bari (21.000 spettatori, 0,13% di share), che superano la concorrenza della pay tv via satellite. Martedì 8 marzo sono di scena invece le partite di ritorno degli ottavi di finale di Champions League: l’ascolto complessivo è di 788.000 spettatori (share del 2,90%). Il giorno dopo, ancora Champions League: 613.000 telespettatori e uno share del 2,05%. Venerdì 11 marzo tocca nuovamente a un anticipo della Serie A: fra le 20.30 e le 22.30 Brescia-Inter registra 494.000 spettatori e l’1,73 % di share. Sabato, nella fascia 20.30-22.30, va in scena un altro anticipo, Cesena-Juventus, che ottiene 631.000 telespettatori e il 2,38% di share. Domenica 13 marzo vengono trasmesse le restanti
partite della 29ª giornata di Serie A: le telecronache pomeridiane raccolgono complessivamente 1.076.000 telespettatori, pari al 5,31% di share. In evidenza Milan-Bari, che totalizza il 4,50% di share con 1.002.000 spettatori, e il posticipo Parma-Napoli, con 930.000 spettatori e il 3,13% di share. Martedì 15 marzo torna la Champions League. Bayern Monaco-Inter registra ben 1.005.000 telespettatori e uno share del 3,37%: è il record stagionale, la partita del torneo europeo più vista su Mediaset Premium. Sabato 19 marzo è la volta della serie A. Nella fascia 18.0020.30, Lazio-Cesena registra 314.000 telespettatori e il 2,09% di share, mentre nella fascia 20.30-22.30, Palermo-Milan, fa segnare 879.000 spettatori e il 4,14% di share. La domenica seguente vengono trasmesse le restanti partite della 30a giornata. Le telecronache pomeridiane fanno segnare un ascolto complessivo di 1.109.000 spettatori, pari al 6,77% di share. In evidenza la sfida Bologna-Genoa (37.000 telespettatori e lo 0,23% di share) e Diretta Premium (578.000 spettatori e il 3,53% di share), che superano la concorrenza delle pay tv via satellite. Alle ore 12.30 Fiorentina-Roma totalizza 856.000 spettatori e il
L’incontro di Serie A fra Juventus e Milan ha fatto registrare oltre un milione di spettatori sulle pay tv del digitale terrestre (Mediaset Premium Calcio). In basso, il documentario ‘Vaticano segreto’ ha fatto segnare il dato di audience più alto di sempre per i canali National Geographic in Italia.
4,35% di share, mentre il posticipo Napoli-Cagliari ottiene 882.000 contatti e uno share del 3,06%. Sabato 2 aprile, Premium Calcio raccoglie 1.294.000 spettatori e il 5,09% di share nella fascia 20.30-22.30, con il derby Milan-Inter. Domenica 3 aprile le telecronache pomeridiane della 31a giornata di Serie A registrano un ascolto complessivo di 746.000 spettatori, pari al 5,16% di share. Nuovo record stagionale per l’incontro delle 12.30 (1.055.000 spettatori, con uno share del 5,77%) per Napoli-
Lazio. Il posticipo Roma-Juventus ottiene uno share del 4,09% e una’audience di 1.126.000 pettatori. Martedì 5 aprile torna la Champions League con Inter-Schalke 04: 811.000 contatti e share del 2,77%. Sabato 9 aprile, nella fascia 18.00-20.30, l’anticipo di Serie A Inter-Chievo ottiene 561.000 spettatori e il 3,97% di share, mentre nella fascia 20.30-22.30 Udinese-Roma registra 808.000 contatti e il 3,39% di share. Domenica 10 aprile l’ascolto complessivo della 32a giornata di
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286 TV Key
ANALISI DATI AUDITEL TV SAT E DTT
Serie A su Premium Calcio è di 919.000 telespettatori, con il 6,47% di share. In evidenza Bologna-Napoli (428.000 contatti e il 3,02% di share), che supera la concorrenza pay. L’anticipo delle 12.30 Juventus-Genoa registra 828.000 telespettatori e il 4,76% di share; il posticipo delle 20.45 Fiorentina-Milan ottiene invece 1.104.000 telespettatori e uno share del 4,04%. Martedì 12 aprile ancora Champions League (ma senza squadre italiane): l’incontro Manchester United-Chelsea registra uno share dell’1,24% e un’audience di 352.000 spettatori. Mercoledì 13, il match di ritorno dei quarti di finale tra Shalke 04 e Inter raggiunge l’1,98% di share e 563.000 telespettatori totali. Sabato 16 aprile, nella fascia 18.00-20.30, l’anticipo di Serie A Roma-Palermo ottiene, secondo Auditel, il 4,11% di share e 657.000 spettatori. Nella fascia 20.30-22.30, Milan-Sampdoria e Parma-Inter fanno segnare insieme il 3,98% di share, pari a 1.010.000 spettatori. Il 17 aprile, infine, è la domenica della 33a giornata di Serie A. Complessivamente gli spettatori sono 922.000, con uno share del 6,12%. Molto bene Diretta Premium (522.000 contatti e il 3,46% di share) che supera la concorrenza pay. Il posticipo delle ore 20.45 Napoli-Udinese registra 1.131.000 spettatori e il 4,13% di share.
NEWS
ArmosiA porta il Trio Medusa a Montesilvano per Impresa Semplice di Telecom Italia
Wind: nuovo episodio da Movie Magic
Fa tappa a Montesilvano, in provincia di Pescara, il viaggio che Telecom
Aldo, Giovanni e Giacomo sono
Italia e il Trio Medusa hanno intrapreso lungo la Penisola per incontrare
ancora protagonisti della campa-
gli imprenditori e i professionisti italiani che hanno scelto Impresa Semplice,
gna televisiva Wind, con uno
1
facendoli conoscere al grande pubblico con un’innovativa campagna
sketch realizzato con il tipico trat-
pubblicitaria che vede protagonisti i clienti. L’offerta dedicata alle piccole
tamento da film muto che mette in
e medie imprese, infatti, è al centro di ‘Un’impresa da Trio’, la campagna
risalto la grande abilità mimica
ideata da ArmosiA con la quale i tre comici consegnano il distintivo
del trio. Anche questo episodio,
‘braccio rosso’ agli imprenditori che hanno scelto le soluzioni e i servizi
come il precedente, è ambientato
tecnologici avanzati di Impresa Semplice. La regia dello spot dedicato
all’esterno della ‘pelucheria’, dove
al servizio ‘All Security’ di Impresa Semplice che fornisce soluzioni di
è stato allestito un classico teatro
2
videosorveglianza professionali, con tecnologia analogica o IP, è di Nicola Prosatore. La colonna sonora è Silent Life dei Bent.
delle marionette. Giovanni è il burattinaio e tiene i fili che animano la ‘marionetta’ Aldo, che taglia i
Nuova campagna per Deox, il ‘deodetersivo’: la firmano FROG e brw filmland
capelli al preoccupatissimo cliente Giacomo. Il regista è Marcello
A poco più di un mese dal lancio di Winni’s, Madel torna in comunicazione
Cesena, la cdp Movie Magic In-
sulle reti Mediaset con la nuova campagna Deox. Ideato da FROG,
ternational.
3
agenzia creativa di Milano, lo spot racconta con una spettacolare metafora la cesta del bucato; sulle sue spalle, il peso di una decina di ‘venditori’
Lowe Pirella Fronzoni per Yakult
che cercano di convincerla che il proprio prodotto è il migliore. Solo
È on air sulle principali emittenti
Deox ha però le qualità richieste. Per la seconda volta protagonista della
nazionali la nuova campagna tv
comunicazione è Giacomo Sebastiani, il ‘signor Deox’, che ribadisce
di Yakult. Lo spot da 30 secondi,
le qualità uniche del prodotto. Una donna si avvicina alla lavatrice con
ideato da Lowe Pirella Fronzoni,
con l’ormai noto tormentone “Esatto!” la superiorità del suo prodotto. La
4
produzione è di brw filmland, con la regia di Matteo Pellegrini e la musica
mantiene il mood allegro dei pre-
originale di Fabio Gargiulo. Executive producer Mario Poggioli, Producer
cedenti commercial, ma in questo
Annalisa Manforte, post produzione Postoffice Reloaded.
caso è volto ad enfatizzare i benefici conseguenti all’assunzione
Torna il tormentone ‘Ga el Suv’ di Škoda, on air con Cayenne e Run Multimedia
quotidiana di Yakult. La creatività, sviluppata con la direzione creativa di Umberto Casagrande e
Dopo il grande successo del rap milanese Ga el Suv, Cayenne presenta
5
un nuovo tormentone per Škoda Yeti. E lo fa con una versione altrettanto
Mauro Manieri, è a cura di Silvia
ironica e divertente, dove un giovane gruppo folk tirolese, Die Strüdelz,
Messa (art) e Andrea Stanich
insieme all’ormai famoso DJ Ice, canta sulle note melodiche delle tipiche
(copy). Le animazioni sono state
ballate altoatesine il proprio disappunto verso i suv ingombranti e
realizzate da Delicatessen. La mu-
inquinanti e i loro ‘maleducati’ proprietari, invitandoli a comportamenti
sica è di Ferdinando Arnò (Quiet
più responsabili e rispettosi dell’ambiente. Prendendo esempio da Škoda
Please!).
Yeti GreenLine. Nasce così Ga el Züv: lo scenario è quello incantevole creativa è di Giandomenico Puglisi e Stefano Tumiatti, con Federico
Il green di Renault da Publicis e Mercurio
Bonriposi copywriter e Matteo Airoldi art director. La casa di produzione
‘Green generation’ è il secondo
radio dello spot è Run Multimedia, la regia di Gaetano Morbioli.
episodio della campagna ‘Renault
6
delle Dolomiti, un luogo con una forte cultura dell’ambiente. La direzione
Generation’ a firma Publicis, che
Con Leo Burnett, (h) Films e Fiat tutte le auto che vuoi si chiamano Freemont
questa volta pone l’accento sulla Gamma Eco2, i veicoli della casa
7
Fiat lancia Freemont, l’auto a sette posti che porta su strada le caratteristiche del monovolume, del suv, del cross-over, ma anche della berlina. È una novità assoluta per il mercato automobilistico italiano e una rivoluzione dal punto di vista dello spazio e della versatilità. Con la direzione dei Group creative director Paolo Dematteis e Riccardo Robiglio, il team guidato dai Creative director Marco Gucciardi e Alessandro Sabini ne ha studiato il lancio con una campagna che coinvolge tutti i media (tv,
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.
Telecom Italia Deox Škoda Yeti Fiat Freemont Wind Yakult Renault
francese concepiti per rispondere a criteri di basso impatto ambientale nel corso del loro intero ciclo di vita, dalla produzione al riciclo dei materiali. Girato tra Barcellona e la regione dell’Asturia dal regista spagnolo Daniel Benmayor, anche que-
stampa, radio, web) e che non si limita a esaltare in modo diretto le
sto spot è scandito dal ritmo incal-
possibilità offerte dall'auto ma, attraverso la metafora della vita di un uomo,
zante del brano A-Punk dei Vampire
rivela anche l’aspetto più importante di ogni viaggio: le persone con cui
Weekend, che esprime tutta l’ener-
lo condividiamo. Lo spot si conclude con il payoff di campagna ‘Tutte le
gia di quella generazione a cui Re-
auto che vuoi’. Produce (h) Films con la regia di Kevin Fitzgerald.
nault si rivolge. Produce Mercurio.
TV Key 286
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Media Key srl, Via Arcivescovo Romilli, 20/8 - 20139 Milano - www.mediakey.tv
GRUPPO TURNER: FORTISSIMAMENTE LEADER
N째 286 Aprile-Maggio 2011
286 copia omaggio
Aprile-Maggio 2011 - N. 286 - e 6 Mensile professionale di comunicazione e produzione cine-televisiva