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Mensile professionale di comunicazione e produzione cine-televisiva

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Media Key srl, Via Arcivescovo Romilli, 20/8 - 20139 Milano - www.mediakey.tv

MOVIE & ARTS: A COLPO SICURO

N째 290 Ottobre 2011

Ottobre 2011 - N. 290 - e 6

I PROTAGONISTI DELLE TV DIGITALI



EDITORIALE

TV KEY 290 – OTTOBRE 2011

UNA POST PRODUCTION ALLA RIBALTA La campagna di Movie & Arts, così simpatica e d’impatto, realizzata dall’agenzia A&B, è la protagonista della copertina di questo fascicolo di Tv

Key. Proprio come protagonista in un mercato difficile come quello attuale è la struttura di post produzione guidata da Gianfilippo Napolitano, che può vantare una costante crescita anche in piena crisi economica. Mentre tutti mirano a ridure i costi, andando controcorrente Napolitano ha avuto l’ardire di aprire da poco una nuova sede a Roma, la terza dopo quelle di Milano e Torino. Nei loro complessivi 900 metri quadrati, corredati di tecnologie all’avanguardia e con un team di trenta persone di elevata professionalità al servizio del cliente, Movie & Arts si pone un solo obiettivo: quello di risolvere brillantemente i problemi di agenzie, case di produzione o clienti diretti che si rivolgono a loro. Non a caso il payoff della struttura è ‘We have the solution’. Descriviamo poi tre spot andati in onda di recente, molto diversi fra loro, che hanno attirato la nostra attenzione. Si tratta del film per Latterie Soresina (cooperativa agricola che fa parte del Consorzio Grana Padano), ideato dall’agenzia Selection e realizzato dalla cdp Haibun, che punta sul valore della territorialità per caratterizzare Gran Soresina coma marca di riferimento; dello spettacolare spot per William Hill, un’agenzia inglese di scommesse e giochi online, ideato dall’agenzia Leagas Delaney e ispirato ai film di James Bond: ma in questo caso la mission impossible è stata quella portata a termine dalla cdp Piana Film per superare tutti gli ostacoli che si sono presentati durante la lavorazione; e della nuova campagna per le offerte Fiat, che si basa su un format coraggioso e anticonformista e che ha come protagonisti Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, graffianti ‘Iene’ televisive. Segue poi uno speciale dedicato alle tv digitali, dove ripercorriamo la storia e andiamo alla scoperta delle novità dei palinsesti di alcuni fra i più importanti operatori emergenti: vi presentiamo infatti le interviste ad Andrea Castellari e Antonella d’Errico (Gruppo Discovery), a Georgina Twiss ed Ermanno Zacchetti (Eurosport), a Gian Paolo Tagliavia (MTV Italia), a Giorgina di Santo e Maria Theresia Braun (NBC Universal Global Networks Italia), a Luca Montrone (Telenorba) e a Jaime Ondarza (Turner Italia). Un interessante articolo sul convegno ‘Il futuro della tv’, promosso dal Corecom Lazio in collaborazione con Key4biz, ci consente di fare il punto sulle trasformazioni in atto nel comparto televisivo, dove le nuove tecnologie e le nuove piattaforme stanno cambiando non solo il linguaggio e il modo di comunicare ma anche le abitudini di visione da parte dei fruitori. Completano questo fascicolo, in uscita alla vigilia del 43° Key Award, i consueti servizi centrati sul mercato dell’home entertainment e sull’analisi dei dati Auditel. Buona Lettura! Roberto Albano

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Ottobre 2011 - N. 290

Mensile professionale di comunicazione e produzione cine-televisiva

EDITORIALE

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UNA POST PRODUCTION ALLA RIBALTA

COVER STORY

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MOVIE & ARTS: WE HAVE THE SOLUTION

SPOT DA NON PERDERE

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GRAN SORESINA: NIENT’ALTRO CHE LA VERITÀ

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IL MIO NOME È HILL, WILLIAM HILL

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FIAT DICE STOP AI PRIVILEGI DELLA CASTA!

IL FUTURO DELLA TV

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LO SCHERMO IN EVOLUZIONE

TV DIGITALI

MEDIA KEY EVENTS

Responsabile Roberto Albano Produzione Responsabile Raffaella Fracchia RobertoFiorella Albano Astrid Produzione eventi@mediakey.it Astrid Fiorella astrid.fiorella@mediakey.it Stampa Eurgraf - Cesano Boscone (MI) Stampa Distribuzione Eurgraf - Cesano Boscone (MI) Taimm Distribuzione Taimm

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DISCOVERY: CRESCITA E NOVITÀ

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EUROSPORT: VINCERE LA SFIDA MULTIMEDIALE

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MTV: LA MUSICA È CAMBIATA

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NBCUNIVERSAL: UN TRIS DI FUOCHI D’ARTIFICIUO

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TELENORBA: IL VOLANO DELLA CRESCITA

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TURNER: SEMPRE SULLA CRESTA DELL’AUDIENCE

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Pubblicità --Consegna Pubblicità Consegnamateriale: materiale: 20 gg. gg. prima primadel delmese mesedidicopertina copertina Editore: Media Editore: MediaKey KeyS.r.l. S.r.l.

Direzione,Amministrazione, Amministrazione, Redazione, Pubblicità Direzione, Redazione, Pubblicità

Via Arcivescovo Via ArcivescovoRomilli, Romilli,20/8 20/8 20139 Milano 20139 Milano Tel. 02 52.20.37.1 Tel. 02 52.20.37.1 Fax Fax020255.21.30.37 55.21.30.37 info@mediakey.it ––www.mediakey.tv info@mediakey.it www.mediakey.tv Registrazione n° 348/16.5.90 presso il Registrazione n° 348/16.5.90 presso il TriTribunale di Milano bunale di Milano Sped. in Abb.to Postale - 45% Art. 2 Comma 20/b Sped. Abb.to Postale 45% Art. 2 Comma Legge in 662/96 - Filiale di -Milano 20/b Legge 662/96 - Filiale di Milano Media Key S.r.l. è iscritta nel Registro Nazionale la Presidenza Media Keydella S.r.l. Stampa è iscrittapresso nel Registro del Consiglio deiStampa Ministri, Servizio dell’Editoria, Nazionale della presso la Presidenza Divisione X Legge 5/8/1981Servizio n. 416, dell’EditoArt. 11 del Consiglio dei Ministri, con il numero 01397 Vol. 14 Foglio 769Art. in data ria, Divisione X Legge 5/8/1981 n. 416, 11 21/11/84. Iscritta al ROC n. 7278 con il numero 01397 Vol. 14 - Foglio 769 in data 21/11/84. Iscritta al ROC n. 7278 Prezzo di copertina: 6 euro Prezzo di copertina arretrato: euroeuro Abbonamento annuo Italia: 9 120 Abbonamento cumulativo annuo165 Italia: Abbonamento annuo Estero: euro120 euro Abbonamento cumulativo annuo Estero: 165 euro L’abbonamento comprende l’invio di Media Key L’abbonamento comprende l’invio di Media Key Synthesis (10 fascicoli), Tv Key (9 fascicoli), più gli Synthesise (10 fascicoli), Tv Key (9 fascicoli), più gli speciali l’Annual. speciali e l’Annual.

IL MERCATO DELL’HOME ENTERTAINMENT

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SEMPRE PIÙ… SMART TV!

ANALISI DATI AUDITEL TV GENERALISTA

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RAI-MEDIASET: SFIDA ALL’ULTIMO RESPIRO

ANALISI DATI AUDITEL TV SAT E DTT

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SKY FESTEGGIA I 5 MILIONI DI ABBONATI

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NEWS

Tutti i diritti sono riservati Tutti i diritti sono riservati Associato all’USPI Associato all’USPI Unione Stampa Unione StampaPeriodica PeriodicaItaliana Italiana

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SOMMARIO

Direttore responsabile Roberto Albano roberto.albano@mediakey.it roberto.albano@mediakey.it Coordinatore editoriale redazione@mediakey.it Clara CollaboratoriZambetti Tel. 02 52.20.37.24 Fabienne Agliardi clara.zambetti@mediakey.it Raul Alvarez redazione@mediakey.it Pasquale Barbella Collaboratori Nicole Cavazzuti Gianni Martinelli Maurizio Ermisino Raul Alvarez Elisabetta Agliardi Flamini Fabienne Emanuele Gabardi Silvia Fissore Silvia Marchetti Gianni Martinelli Claudio Nutrito Marianna Venturini Mauro Murero Mauro ClaudioMurero Nutrito Cecilia ChristianLevi Rainer Emmanuel Albano Riccardo Rossiello Helen Giulia Albano Rubino Riccardo MariannaRossiello Venturini Maurizio Ermisinografico Art director e progetto Art director Stefania Gaia Gaia Paltrinieri Paltrinieri Stefania Tel. 02 02 52.20.37.26 52.20.37.26 Tel. stefania.paltrinieri@mediakey.it stefania.paltrinieri@mediakey.it Impaginazione Ufficio commerciale Carla Forte Roberto Albano 52.20.37.25 Tel. 02 52.20.37.32 carla.forte@mediakey.it roberto.albano@mediakey.it Impaginazione Sara Barile Carla Tel. 02Forte 52.20.37.23 Tel. 02 52.20.37.25 sara.barile@mediakey.it carla.forte@mediakey.it Comunicazione, pubblicità e PR Sara AnnaBarile Meneghetti Tel. 02 52.20.37.23 anna.meneghetti@mediakey.it sara.barile@mediakey.it Manuela Lattuada Comunicazione, pubblicità e PR manuela.lattuada@mediakey.it Anna Meneghetti Piera Piscozzi anna.meneghetti@mediakey.it piera.piscozzi@mediakey.it Amministrazione/Traffico Responsabile trattamento dati Carla Oggioni Roberto Albano carla.oggioni@mediakey.it roberto.albano@mediakey.it Abbonamenti/Distribuzione Amministrazione/Traffico Tiziana Cerutti Carla Oggioni tiziana.cerutti@mediakey.it Responsabile trattamento dati carla.oggioni@mediakey.it Albano UfficioRoberto abbonamenti roberto.albano@mediakey.it Tiziana Cerutti tiziana.cerutti@mediakey.it MEDIA KEY EVENTS


COVER STORY

MOVIE & ARTS È L’UNICA STRUTTURA DI POST PRODUZIONE IN ITALIA CON TRE SEDI OPERATIVE, TUTTE DI ALTO LIVELLO TECNICO-ARTISTICO. OFFRE SERVIZI COMPLETI E MIRA SEMPRE A COSTRUIRE CON I PROPRI CLIENTI UN RAPPORTO BASATO SULLA FIDUCIA, IL RISPETTO RECIPROCO E LA QUALITÀ LAVORATIVA.

DI

GIANNI MARTINELLI

MOVIE & ARTS: WE HAVE THE SOLUTION Movie & Arts è una struttura di post produzione in continua crescita e operativa al 100%. Offre servizi vari e completi, ai quali va aggiunto l’importante apporto creativo e consulenziale che è in grado di dare in ogni processo produttivo. Per saperne di più abbiamo intervistato il suo Presidente e Amministratore unico, Gianfilippo Napolitano. Tv Key: Siamo giunti all’ultimo

trimestre dell’anno. Che osservazioni può fare sull’andamento del settore specifico in cui opera la sua società? Gianfilippo Napolitano: Non si può certo dire che il settore in cui operiamo sia in salute. Purtroppo ci scontriamo ogni giorno con le sofferenze economiche di ogni azienda, sia essa casa di produzione, agenzia o cliente diretto. Chiaramente queste considerazioni variano a seconda delle dimensioni delle realtà aziendali, ma è innegabile che stiamo vivendo un periodo economico di bassissima liquidità da parte di tutti e che questa situazione sempre più radicata crea enormi problemi di stabilità alle realtà più piccole e quindi a maggior rischio di sofferenze. Il sistema di pagamento non allineato al resto d’Europa crea un ulteriore problema, perché purtroppo tutti i player del settore si sostituiscono in qualche modo alla banca per il cliente finale. Noi post produzioni rappresentiamo l’ultimo anello della catena produttiva e siamo molto sensibili alle ormai insostenibili dilazioni di pagamento che i nostri clienti ci costringono a sostenere. È vero che questa problematica la vivono tutti i player del settore, come ho

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già detto, ma noi siamo costretti a sostenere costi per le tecnologie e il personale anticipando le richieste future e a prescindere dai progetti potenziali che entreranno. Se vogliamo essere competitivi e garantire servizi di qualità, dobbiamo rinnovare il parco macchine con costanza e avere operatori sempre disponibili in ogni momento. Chi lavora con troppi freelance rischia di non poter garantire il servizio quando verrà richiesto. Tv Key: Come pensa che si possa chiudere il 2011? Quali obiettivi avete per la fine dell’anno? Gianfilippo Napolitano: Per quanto ci riguarda, da quando siamo nati abbiamo sempre vissuto un trend positivo di crescita, e quest’anno rappresenta il migliore di sempre. In quest’ottica abbiamo inaugurato a settembre, a Roma, la terza sede della Movie & Arts, che si va ad aggiungere a quelle consolidate di Milano e Torino per una superficie complessiva di 900 metri quadri di spazi interamente operativi, dotati della massima avanguardia tecnologica e con un team di trenta persone per garantire il più alto supporto qualitativo in ogni fase di after-shooting. Per la fine dell’anno mi piacerebbe che questa nuova sede fosse riconosciuta nel territorio e vantasse lavori in attivo in grado di soddisfare le esigenze e le aspettative del cliente, un elemento base all’interno della politica lavorativa di Movie & Arts. Un altro importante obiettivo è riuscire a dimostrare ai nostri clienti la potenzialità del network capillare della struttura che, operando su sedi diverse ma sempre


Tv Key: Quali sono i settori che

sono andati meglio quest’anno? Gianfilippo Napolitano: Il nostro

principale core business è la post produzione pubblicitaria, ma quest’anno è andato molto bene anche il settore audiovisivo per gli eventi, che vogliamo potenziare sempre più. La nostra caratteristica è dare un servizio completo in tutte le fasi della post produzione, dal montaggio al color grading, dal finishing al 3D, dagli effetti visivi all’audio, e naturalmente la motion graphics e la supervisione. Ci consideriamo un ‘facilities partner’ per i nostri clienti, e non un service: questo perché ci piace lavorare con il cliente alla creazione del progetto o al suo sviluppo, comprendendo appieno le necessità di post produzione e potendo così organizzare e pianificare al meglio il lavoro ottimizzando anche risorse, tempi e costi. Non ci piace essere chiamati con la richiesta di ore di sala, preferiamo prendere parte ai progetti, ed è per questo che in Movie & Arts le idee prendono vita. Siamo una struttura moderna ed efficiente, in grado di gestire abitualmente oltre 70 progetti al mese, coordinati da otto esperti producer pronti ad accogliere e seguire al meglio ogni cliente. Il nostro è uno spazio dove nascono piccoli grandi capolavori grazie alla dedizione e alla disponibilità dei collaboratori e alla completezza dei servizi offerti, il tutto senza mai venderci per ciò che non siamo o che non possiamo realizzare al massimo della qualità e professionalità che normalmente siamo in grado di garantire.

La struttura

economico come quello che stiamo vivendo credo che sia un segnale importante, indice di una realtà solida e della volontà di credere ancora in questo settore, mettendoci l’impegno e la dedizione che i clienti in qualche modo si aspettano da noi. Tutto questo è stato possibile proprio per la fiducia che hanno riposto in noi. Un’altra novità è stata la scelta di affidare a un’agenzia la campagna stampa per la nuova comunicazione di Movie & Arts. Abbiamo voluto cambiare le carte in tavola e far diventare chi normalmente è nostro cliente il nostro comunicatore, come se fossimo un brand vero e proprio. È stato un progetto molto interessante e soprattutto è costruttivo capire come gli altri ci vedono, quali punti di forza e quali debolezze percepiscono, e in funzione di queste amplificare delle attitudini, modificare degli atteggiamenti e correggere le lacune. Questo progetto, seguito dall’agenzia A&B con la fotografia di Paolo Cecchin, ci ha reso più forti e consapevoli di quale percorso dobbiamo fare per entrare nel nuovo anno in modo più efficace.

Movie & Arts ha tre sedi operative che insieme formano un’unica struttura, dislocata logisticamente ma con un solo cuore e con una sola testa. Ogni progetto, a prescindere da dove sia richiesto o seguito, può contare sull’esperienza e la professionalità di tutta l’azienda. Lo sviluppo delle sue parti avviene in modo trasparente ed è gestito internamente senza che il cliente percepisca alcun rallentamento o la necessità di comunicare con le altre sedi. Il producer che segue un progetto lo fa a prescindere dalla sede che ci lavora realmente, e si preoccupa affinché tutto funzioni alla perfezione senza intoppi per mancanza di comunicazione. Su questo punto, Movie & Arts è particolarmente attenta: perché nelle società che si occupano di comunicazione spesso e volentieri si creano problemi proprio per la mancanza di comunicazione interna.

I servizi offerti – Post produzione di spot pubblicitari (campagne nazionali e internazionali) – Supervisione on set – Visual effects – Compositing – Editing – Color Grading – Motion Graphics – 3D Animation – Sound design e Foley – Link audio e mix – Lavorazioni in stereoscopia e autostereoscopia – Realizzazione di supporti audiovisivi

progetti sui quali lavoriamo ci soddisfano. Ogni produzione, dal film in computer graphics alla semplice riedizione, dal radiocomunicato alla sigla di una convention, ha le sue uniche caratteristiche. Tutto è stimolante e lo svolgiamo al meglio, mettendoci impegno e dedizione. I progetti che affrontiamo meritano e necessitano della nostra massima attenzione e professionalità. Per-

Tv Key: Ci può descrivere un paio

di progetti che vi hanno dato particolari soddisfazioni? Gianfilippo Napolitano: Tutti i

sonalmente, un progetto cui sono particolarmente affezionato è lo spot che abbiamo realizzato in CGI per la gamma Jeep; è l’unico spot realizzato in Italia con il concept dei Transformer. Lo voglio citare perché di quello spot ho seguito personalmente la regia e la fotografia, oltre chiaramente alla fase produttiva vera e propria, a livello sia video che audio; in pratica è stata una produzione inteGianfilippo Napolitano, Presidente e Amministratore unico di Movie & Arts.

Tv Key: Quali sono state le ultime novità che vi hanno visto protagonisti? Gianfilippo Napolitano: La novità più importante è l’apertura della sede romana. In un momento

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collegate, garantisce una forza produttiva molto elevata perché tutto il team può lavorare in coordinata sullo stesso progetto o su più progetti differenti in contemporanea.


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ramente Movie & Arts, realizzata in tempi incredibili. Questo è stato possibile grazie alla fiducia accordataci da agenzia e cliente e alla dedizione, all’entusiasmo e alla professionalità del nostro team interno. Tv Key: Qual è il mix vincente tra

creatività e tecnologia nei vostri progetti? Gianfilippo Napolitano: Il mix vincente sono sempre le persone, il team che lavora al progetto. Loro sono il cuore di tutto quello che facciamo, e chiaramente avere a disposizione l’ultima tecnologia, aggiornata e veloce, ne esalta la produttività con serenità ed energia. Per me è fondamentale che gli strumenti di lavoro siano sempre al top. Ogni anno investiamo per rinnovare il parco macchine e per accrescere sempre di più la parte tecnologica. Gli strumenti sono la tavolozza creativa di tutto il mio team: solo in questo modo le persone possono dedicarsi senza ansie e preoccupazioni al vero lavoro, sia esso creativo o tecnico. Tv Key: Quanto è importante la

formazione e l’aggiornamento professionale nel vostro settore? Gianfilippo Napolitano: Domanda semplice, ma di difficile risposta. Concettualmente la formazione è importantissima, ma purtroppo la maggior parte delle scuole e dei corsi formativi sono distanti dalle necessità del settore, soprattutto se si parla di pubblicità. Non viene spiegato lo stile di montaggio di uno spot, ma quello dei lungometraggi; non vengono insegnate tecniche di montaggio e di finalizzazione su macchine dedicate, ma solo su sistemi minori; e per finire, il linguaggio utilizzato non è quello a cui siamo abituati ogni giorno. Purtroppo c’è ancora molta distanza tra la formazione e il mondo del lavoro, e questo fa sì che ogni nuova leva che si propone debba essere analizzata più per la sua attitudine caratteriale che non per ciò che ha imparato a scuola. Questo ci co-

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Sale di lavorazione, di incisione e di motion graphics all’interno delle strutture.

qualità dei servizi offerti. Per noi questo aspetto è davvero importante, e sono molto sensibile a dare la possibilità ai giovani di intraprendere questa carriera se vedo nei loro occhi lo stesso fuoco che ha spinto me a iniziare. Ogni volta che faccio un colloquio con un candidato, cerco di scovare in lui questo fervore e questo desiderio di farcela: e se lo trovo, è facile che gli dia una possibilità anche se non esiste una vera e propria preparazione tecnica; chiaramente la sua attitudine e dedizione segneranno il suo futuro all’interno della società. Cerco di non dimenticarmi mai il tempo in cui ero seduto dall’altra parte della scrivania.

stringe a immaginare cosa potrebbero dare questi ragazzi all’attività, che impegno possono dedicare e che tipo di futuro potrebbero avere in azienda. Bisogna sempre mettere in conto che un nuovo collaboratore dovrà essere formato e ‘iniziato’ al settore, e sperare che il percorso professionale sia condiviso con intelligenza e costanza. L’aggiornamento professionale è un altro argomento fondamentale, perché ogni professionista che si definisca tale deve stare sempre al passo con le novità del proprio ramo settoriale. Questo permette di essere sempre attenti all’ottimizzazione dei processi lavorativi e all’elevamento della

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Tv Key: Quali sono i punti di forza che vi distinguono dai competitor? Gianfilippo Napolitano: In questo momento siamo l’unica struttura di post produzione in italia con tre sedi operative, tutte di alto livello tecnico-artistico. Ma il nostro maggior punto di forza è il tipo di rapporto che creiamo con il cliente, basato sulla fiducia, il rispetto reciproco e la qualità del lavoro. Vogliamo offrire un ambiente sereno per tutti coloro che entrano in contatto con noi, a partire dalle stesse persone che lavorano all’interno. Al riguardo non sono disposto ad accettare compromessi: sono convinto che la trasparenza a ogni costo sia l’elemento più importante nelle persone. Vogliamo dare il massimo su ogni progetto, non solo prestando attenzione ai particolari tecnico-operativi ma anche rispettando i ruoli di tutti coloro che vi sono coinvolti: può essere considerato anacronistico, ma credo che se oggi siamo arrivati dove siamo è proprio grazie all’attenzione maniacale per i progetti, i ruoli e i contesti lavorativi. Per il nostro cliente diventiamo un confidente, la struttura che può risolvere i suoi problemi lavorativi, ed è per spiegare meglio questo concetto che il nostro payoff è stato cambiato in ‘We have the solution’. Tv Key: Su quali strategie intendete puntare nel prossimo futuro? Quali sono le principali sfide che vi attendono? Gianfilippo Napolitano: La sfida è continuare a crescere senza perdere pezzi per strada. Sicuramente ci aspetta un anno ancora difficile per il mercato, ma lo affronteremo in modo più ‘pesante’ sia in termini di persone che di uffici. Le strategie che useremo sono sempre le stesse: fornire ai clienti supporto e fiducia, garantire la professionalità e contemporaneamente il sorriso. Perché se non si lavora bene, nulla è duraturo. Vogliamo sempre avere la soluzione e darla con la nostra firma.



SPOT DA NON PERDERE

NEL NUOVO SPOT DI LATTERIA SORESINA, IDEATO DALL’AGENZIA SELECTION E PRODOTTO DALLA CDP HAIBUN, NON CI SONO ATTORI PROFESSIONISTI E SI PUÒ TOCCARE CON MANO IL TERRITORIO DOVE SI SNODA L’INTERA FILIERA DI PRODUZIONE DELLA COOPERATIVA, CHE PUNTA SU QUESTO PRODOTTO PER AFFERMARSI NEL MERCATO DI RIFERIMENTO.

DI

MAURIZIO ERMISINO

GRAN SORESINA: NIENT’ALTRO CHE LA VERITÀ

La verità, tutta la verità, nient’altro che la verità: è questa l’idea che guida da sempre la comunicazione di Latteria Soresina, e che permea anche il nuovo spot. Realizzato con la creatività di Selection e la produzione di Haibun, è stato girato proprio a Soresina, dove si dipana tutta la filiera produttiva della cooperativa. Racconta un viaggio a piedi, in bicicletta, sul cassone di un furgone, attraverso campi di mais, prati verdi, strade sterrate e alzaie lungo i navigli, lungo un tappeto rosso che contraddistingue la qualità dei prodotti dell’azienda. A Soresina sono fieri del loro territorio, e vogliono invitarci tutti a vedere com’è, a toccare con mano

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la natura. Per questo lo spot è stato girato senza attori professionisti ma con le persone del luogo, i famosi “attori presi dalla strada”, come si faceva nel cinema ai tempi del neorealismo. E proprio come quei film, anche questo spot vuole trasmettere in maniera forte l’idea di verità. Latterie Soresina fa parte del Consorzio del Grana Padano. Ma accanto alla pubblicità fatta dal consorzio, ha deciso – unico tra i suoi componenti – di fare comunicazione anche sul proprio marchio e sul proprio prodotto, Gran Soresina. “Il nostro obiettivo, essendo tra l’altro i primi produttori di Grana Padano”, ci spiega Tiziano Fusar Poli, Pre-

Lattera Soresina, che fa parte del Consorzio del Grana Padano, è il primo produttore di questo formaggio d.o.p. e ha l’obiettivo di posizionarsi come marca di riferimento. Il nuovo spot punta sul valore della territorialità, invitando i consumatori a visitare i luoghi della sua filiera produttiva.

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zare il posizionamento. “Il Grana Padano è il formaggio italiano d.o.p. più venduto nel mondo”, ricorda Boschetti. “Il nostro obiettivo è quello di un posizionamento qualitativo ma anche quantitativo, fatto di esperienza, capacità e di corrette economie di scala, seppur all’interno di un mercato che ha le sue regole. Un posizionamento da leader”. Per rafforzare la propria immagine attraverso il nuovo spot, Gran Soresina punta sulla territorialità, qualcosa che in pochi possono vantare a questi livelli. “Il Grana Padano è una d.o.p. perché è prodotto all’interno di un territorio ben definito, dove però ci sono circa duecento produttori e distributori”, spiega Boschetti. “Il nostro punto di forza consiste nel poter dire che il nostro prodotto viene solo dal latte dei nostri soci, tutti situati nel raggio di pochi chilometri da Soresina, dove si trova la nostra sede. In questo territorio si realizza l’intera filiera, a partire dall’alimentazione degli animali, controllata non solo da noi ma anche da un ente esterno certificatore”. È proprio questo è stato il punto di partenza dello spot. “Il brief è stato scritto a due mani con il cliente”, racconta Gianmaria Mocchetti, Direttore clienti e Responsabile new business dell’agenzia Selection. “Abbiamo individuato nella territorialità l’elemento caratteristico e qualificante della proposta di Gran Soresina. L’intera filiera si completa infatti in un raggio fisico limitato, tra Crema e

Cremona. Il fatto di essere una cooperativa con duecento soci coinvolti e interessati, che le mucche siano allevate soltanto nel territorio, che il latte sia prodotto solo da queste mucche: tutto concorre a creare l’eccellenza in termini di prodotto. Trattandosi poi di un Grana Padano, è di per sé un prodotto di grande prestigio”. Da questa idea di partenza, il passaggio alla creatività è stato immediato. “Il concetto è stato preso come driver di comunicazione ed è stato esplicitato per mezzo di una passeggiata nella natura, che permette di scoprire diverse realtà, come la presenza degli animali o quella degli allevatori”, spiega Mocchetti. “È un viaggio che si snoda tra le campagne e i vicoli del soresinese, e che si conclude a una festa organizzata in una cascina del territorio, dove si ha la possibilità di gustare il celebre formaggio”. Da questo concetto si è arrivati a definire una serie di ‘quadri’ che raccontassero con efficacia la vita a Soresina in maniera sincera ed emozionante. “Il territorio è piccolo, e c’è un controllo totale della cooperativa su tutto ciò che accade negli allevamenti”, racconta Antonia Capasso, autrice della creatività insieme a Massimo Dalprà. “È questo che rende l’azienda differente dalle grande produttrici di latte e derivati. Da tempo la promessa di Gran Soresina è la verità. Abbiamo voluto invitare i consumatori a compiere un viaggio ideale, in bicicletta o a

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Credits Cliente: LATTERIA SORESINA Direttore marketing: GIANLUCA BOSCHETTI Prodotto: GRAN SORESINA

SPOT DA NON PERDERE

sidente di Latteria Soresina. “è quella di diventare la marca di riferimento per questo formaggio. Nel 2004 abbiamo deciso di muoverci verso la comunicazione di massa, dopo aver lavorato in chiave di marketing, produttiva e commerciale, per preparare l’azienda a questo salto. Latteria Soresina, nonostante la sua lunga storia, partiva con una notorietà molto bassa perché non aveva mai approcciato la comunicazione e la distribuzione in modo così importante”. “Abbiamo cominciato con una comunicazione più istituzionale, senza specificare il prodotto”, racconta Gianluca Boschetti, Direttore marketing, “ma puntando subito sul concetto di verità: noi facciamo le cose come vanno fatte, e la realtà che abbiamo nel nostro territorio si può toccare con mano. È da questa verità che nasce la qualità dei prodotti, una verità fatta di etica, di comportamenti e di atteggiamenti trasparenti verso gli stakeholder. Dopo i primi due spot, nel 2009 si è deciso finalmente di puntare sul prodotto con ‘Red carpet’, film che si connotava con la distesa del tappeto rosso davanti alla consumatrice che aveva scelto una busta di Gran Soresina. L’obiettivo era quello di apportare ulteriori elementi di qualità a un prodotto, il Grana Padano, che già comunicava valore grazie all’intensa attività di marketing effettuata dal Consorzio”. Tutti gli spot fanno parte di un’unica strategia volta a raffor-

Agenzia: SELECTION Direttore clienti e Responsabile new business: GIANMARIA MOCCHETTI Creatività: ANTONIA CAPASSO MASSIMO DALPRÀ Casa di produzione: HAIBUN Presidente: CESARE FRACCA Executive producers: CESARE FRACCA FRANCESCA VALENTI Regia e Fotografia: BEN HARTENSTEIN Montaggio: BOB FIOCCHI Musica: “VOGLIO VIVERE COSÌ”, EDIZIONI CURCI, COVER E ARRANGIAMENTO DI VETRIOLO Location: SORESINA E ZONE LIMITROFE Durata: 1X30” Post produzione: SQUARE

piedi, da soli o in famiglia, per verificare con i propri occhi che l’attività produttiva si svolge tutta alla luce del sole. Abbiamo immaginato una sorta di cammino di Santiago, molto più

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SPOT DA NON PERDERE

profano, dove si va alla ricerca della verità”. “È un’idea semplice, diretta, che si differenzia dal panorama delle comunicazioni di prodotti dello stesso settore, dando un’identità particolare”, aggiunge Mocchetti. “Il retaggio che ci siamo portati dalla comunicazione di lancio di Gran Soresina è questo tappeto rosso, che appare e scompare nel corso dello spot, a sottolineare il prestigio e l’eccellenza di questi luoghi e questi prodotti. Un altro link allo spot istituzionale è dato dalla colonna sonora, Voglio vivere così, un brano che racconta proprio questo modo di essere. Abbiamo cercato di legare il linguaggio della comunicazione ai precedenti spot, e questo ha fatto sì che il filmato abbia lavorato bene in termini di insight: trasferisce al consumatore i valori in modo credibile, com’era la volontà del cliente. Il claim istituzionale è infatti ‘La verità pura e semplice’”. Fissata l’idea, a questo punto è partito il viaggio vero e proprio nel cuore di Soresina e del suo territorio, con sopralluoghi e casting molto accurati che fanno la differenza in uno spot di questo tipo. “I nostri creativi sono partiti con un’idea ben chiara”, conferma Mocchetti. “A una presentazione con un filmato montato con immagini di repertorio è seguita una perlustrazione approfondita del territorio per valutare quali potessero essere gli aspetti di particolare rilievo, e quindi una fase di scouting alla ricerca di personaggi locali: i protagonisti dello spot sono tutti residenti della zona, qualcuno è anche dipendente dell’azienda, sempre nell’ottica di far risaltare la verità”. “Con la casa di produzione Haibun abbiamo cercato tra le location del territorio quelle più evocative, anche nell’ambito di una promessa di realtà: tutto quello che si vede è vero, non è stato ricreato niente”, conferma Antonia Capasso. “Il cast consiste in gente del posto, non c’è nessun attore professionista. Si

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Lo spot Gran Soresina, ideato dall’agenzia Selection e realizzato dalla casa di produzione Haibun con la regia di Ben Hartenstein, è stato girato a Soresina e dintorni con la gente del luogo: attori non professionisti che testimoniano la realtà in cui nasce il formaggio e la qualità che si può ritrovare in tutte le fasi della sua lavorazione.

tratta di personaggi individuati dal regista (che fra l’altro non è italiano: si tratta dell’olandese Ben Hartenstein) e dal casting director tra Soresina e i paesini limitrofi. Abbiamo voluto stare lontani dallo stereotipo del contadino italiano visto con gli occhi di uno straniero. Il regista ha capito immediatamente che non stavamo cercando qualcuno come Sophia Loren, ma persone reali, naturali, proprio come quelle che abbiamo trovato. È stato messo un annuncio sul quotidiano locale, e si è presentata un sacco di gente: bambini, mamme, nonni, famiglie intere, tutti con grande entusiasmo, che hanno mantenuto anche quando hanno rivisto il film e hanno riconosciuto il vicino di casa, l’amico del bar e così via”. Il regista Ben Hartenstein è stato scelto dalla casa di produzione perché “è in grado di tirare fuori dalle persone quel lato umano di cui avevamo bisogno”, spiega Cesare Fracca, Pre-

sidente di Haibun ed Executive producer dello spot insieme a Francesca Valenti. “Si tratta di un film a vignette, con una serie di situazioni molto brevi, dove quello che conta è riuscire a far emergere in pochi secondi le personalità degli attori. Abbiamo fatto un casting di gente vera in loco, proprio a Soresina. Credo che sia uno dei pochi casi di uno spot recitato dall’intera popolazione di un luogo. Non c’è un attore professionista che sia uno: abbiamo spedito un casting director per una settimana e mezzo a mettere cartelli, contattare associazioni, negozi, scuole, anche il comune, per trovare persone di tutte le età che potessero partecipare allo spot. Ben, con la sua grande umanità, ci ha dato la garanzia di portare a termine la cosa nel modo giusto. Abbiamo trasformato la popolazione del luogo, un centinaio di persone, in attori che interpretano sé stessi. È come aver fatto un piccolo spezzone di cinema-ve-

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rità: e da qui nasce quell’entusiasmo che traspare dal film”. Obiettivo riuscito: i volti e i luoghi di Soresina, come si dice in gergo, ‘bucano’ lo schermo e il messaggio arriva dritto allo spettatore. Merito anche della maestria con cui lo spot è stato girato. “Siamo andati a effettuare le riprese nei momenti ideali: giravamo spesso all’alba o nel tardo pomeriggio, quando la luce naturale sottolineava al meglio la situazione. La sequenza del campo di grano è stata girata alle sette del mattino, per esempio. Non abbiamo aggiunto alcuna luce artificiale, se non qualche candela accesa per l’ultima scena. Il direttore della fotografia ha fatto un attento sopralluogo, scena per scena, decidendo di conseguenza a che ora girare ognuna di queste situazioni, proprio per non intervenire con le luci artificiali”. Il risultato è un ottimo esempio di come la filosofia produttiva e lo stile di comunicazione possano sposarsi alla perfezione. E quando lo dice anche il mercato, allora non ci sono proprio dubbi: “I risultati di track fatti sul nostro target sono soddisfacenti”, conferma Gianluca Boschetti. “I codici di comunicazione della campagna hanno centrato il bersaglio. Si tratta di uno spot tanto semplice quanto vero: gli indici di notorietà, di gradimento e di trasmissione della brand equity hanno fatto registrare dei valori molto positivi e superiori ai benchmark”.


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SPOT DA NON PERDERE

È ISPIRATO A UN FILM DI JAMES BOND IL NUOVO SPOT DI WILLIAM HILL, AGENZIA INGLESE DI SCOMMESSE E GIOCHI ONLINE CHE SBARCA IN ITALIA IN GRANDE STILE. IL CLAIM INVITA INFATTI A ‘GIOCARE IN GRANDE’, E LA SPETTACOLARITÀ DELLO SPOT È LA GARANZA DI UN DIVERTIMENTO SICURO. LA CREATIVITÀ È DALL’AGENZIA LEAGAS DELANEY E LA PRODUZIONE È DI PIANA FILM, CON LA REGIA DI DARIO PIANA.

DI

MAURIZIO ERMISINO

IL MIO NOME È HILL, WILLIAM HILL

Guerre stellari, Apocalypse Now, Eyes Wide Shut: che cosa hanno in comune questi film? Il fatto di aver avuto una lavorazione molto tormentata e di essere stati tutti dei grandi successi. Proprio

come il nuovo spot dell’agenzia di betting online William Hill, ideato da Leagas Delaney e prodotto da Piana Film, di grande effetto nonostante i molti problemi logistici che si sono presentati durante la lavorazione. Ma alla testa del progetto c’era Dario Piana, che come il Mr. Wolf di Pulp Fiction risolve problemi. E così la ricerca di un anfiteatro dove ambientare l’arrivo in Italia di William Hill è stata risolta con un colpo di genio e con un

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trucco da grande cinema. D’altra parte l’atmosfera dello spot è proprio quella di un film d’azione, di una spy story alla 007. È l’imbrunire, siamo in Inghilterra, e mister William Hill riceve una chiamata. Esce dalla sua villa e sulla sua auto raggiunge un elicottero. Arriva così in volo fino in Italia, dove c’è molto movimento intorno a una grande arena: dal cielo sta per essere calata una gigantesca roulette, per giocare in grande. A questo punto a Hill non resta che schiacciare il bottone e lanciare la pallina. L’agente segreto non è altro che la personificazione del brand inglese numero uno del betting, e il suo sbarco in Italia è rap-

presentato in maniera efficace da un monumento che evoca il Colosseo e altri anfiteatri romani. “Il cliente”, spiegano Stefano Rosselli e Stefano Campora, direttori creativi di Leagas Delaney, “è arrivato da noi con una ricerca per farci vedere come il nome William Hill, che in Italia era sconosciuto, poteva essere interpretato. Gli italiani percepivano questo nome come quello di un agente segreto alla James Bond o qualcosa di simile. Questo ci ha dato lo spunto per la campagna, l’idea di trasformare questo nome in un personaggio”. Stiamo parlando di uno spot che doveva lanciare il brand in Italia, e per questo l’operazione era mol-

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to delicata. “Sapevamo già che contemporaneamente a William Hill sarebbero sbarcati nel nostro paese molti altri brand di giochi online”, rivelano Rosselli e Campora. “Abbiamo perciò voluto trovare un posizionamento originale che riuscisse a smarcarsi da tutti i concorrenti. Il marchio William Hill, in Inghilterra e nel mondo, è conosciuto come il numero uno delle scommesse, e abbiamo deciso di presentarlo come un personaggio che invitava la gente a giocare alla grande. ‘Play big’ è il concetto che sta dietro a tutta la campagna: gioca su un livello più alto, divertendoti di più, perché te lo propone un numero uno”.


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“Siamo andati a prendere tutti gli elementi che connotano questo tipo di cinema, dalla residenza sontuosa (naturalmente all’inglese) all’automobile di grossa cilindrata, dalla segretaria bellissima fino all’elicottero personale”, raccontano Campora e Rosselli. “Volevamo rappresentare l’arrivo in Italia di questo signore per dare il via a un modo di giocare più spettacolare, lanciando una pallina all’interno di un’arena che potrebbe essere il Colosseo come l’Arena di Verona, qualcosa di legato al nostro paese ma non ben identificato”.

Credits Cliente: WILLIAM HILL Italy country manager ROBY SALVADORI Marketing manager DANIELE BONASEGLA Prodotto: BETTING ONLINE Agenzia: LEAGAS DELANEY Direttori creativi: STEFANO ROSSELLI, STEFANO CAMPORA Art directors: ANDREA CORNACCHIA, LUCA IANNUCCI Copywriter: TOMMASO ROSSI

Il protagonista dello spot, interpretato da Jeremy Sheffield, è un agente speciale che giunge in Italia per garantire a tutti un gioco spettacolare, sicuro e affidabile. All’inglese.

L’affidabilità è un concetto importante, visto che si parla di scommesse online, un settore molto delicato. “Quello del gioco online è un terreno piuttosto scivoloso”, confermano i creativi. “Ci ha rassicurato è il fatto che William Hill fosse inglese, e dunque affidabile. La nostra casa madre di Londra ci ha parlato molto bene dell’azienda”. La William Hill ha chiesto all’a-

genzia di produrre una creatività veloce e di impatto. “Dovevamo agire con rapidità, perché il cliente sbarcava per la prima volta in un paese dove sono all’opera diversi competitor. L’altra preoccupazione riguardava il nome, abbastanza complicato: per il dominio web hanno dovuto acquistare diverse parole, perché un italiano può correre il rischio di storpiare la grafia. Quel-

lo che abbiamo cercato di fare è un film di grande impatto e grande memorabilità, che legasse il nome dell’azienda a quello di una persona per aumentare la brand awareness”. Stabilita l’idea di partenza, quello dei creativi è stato un viaggio affascinante negli stilemi del cinema di spionaggio, alla ricerca degli ingredienti adatti per caratterizzare al meglio la storia.

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Casa di produzione: PIANA FILM Executive producer: PAOLO GATTI Producer: CLAUDIA TONDINI Producer post produzione: JOANA SKIAVINI Regia: DARIO PIANA Fotografia: STEFANO MORCALDO Montaggio: MARCO BATTILORO Musica: “THE DIFFERENCE”, DI THEMUSICBANK Scenografia: ROBERTO RE Location: MILANO/COMO Durata: 1X60” - 1X30” Post produzione: EDI - EFFETTI DIGITALI ITALIANI

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SPOT DA NON PERDERE

Se l’idea è stata chiara fin dall’inizio, realizzarla non è stato così semplice. Ma è da questi particolari che si giudica una casa di produzione. Leagas Delaney ha scelto Piana Film, perché “Dario Piana è molto famoso per i film con un forte impegno in post produzione, è stato il primo in Italia a realizzare cose di questo tipo e ha lavorato sempre ad altissimo livello. Inoltre è quello che ha offerto il progetto più interessante, è disponibile e paziente”, come hanno dichiarato i creativi. E la cdp Piana Film si è dimostrata la carta vincente, per come ha saputo proporre soluzioni e cambiare in corsa dall’idea iniziale. Già, perché una volta scelto di identificare l’Italia con il Colosseo, a voi cosa verrebbe in mente? Di girare al Colosseo, naturalmente. Ma le cose non sono così semplici. “Si è subito presentata una prima difficoltà: il Colosseo non è un luogo facile dove girare”, ha spiegato l’Executive producer Paolo Gatti. “Dopo un paio di

settimane di confronti con la municipalità romana e con il Ministero dei Beni Culturali, abbiamo avuto la conferma che non avrebbero mai consentito a farci utilizzare il Colosseo per uno spot legato al mondo del gioco”. E così è dovuto scattare giocoforza il piano B. “In una prima fase avevamo pensato a un’alternativa moderna, come lo Stadio Olimpico o San Siro”, svela Gatti. “Però il cliente era molto legato all’idea dell’Italia come patria dell’antichità. La nostra ricerca si è rivolta allora ad altre arene romane, che non sono poi tante: in Italia c’è l’Arena di Verona, in Francia quelle di Nîmes e Arles, che purtroppo ci hanno dato risposte negative. E poi ci sono altre due arene molto grosse: quella di Tunisi, che però è situata in un contesto desertico, e per di più in quei mesi c’era una rivolta in atto, e poi quella di Pola, in Istria, la più grande arena romana dopo il Colosseo. Attraverso un service croato abbiamo cominciato una

serie di verifiche e di richieste di autorizzazioni, fino a quando ci sono arrivati gli okay dal governo croato e dai beni culturali”. La soluzione sembrava finalmente trovata, per la soddisfazione di tutti, ma altre sorprese erano dietro l’angolo. “Avevamo vinto la gara grazie a questa ipotesi alternativa”, ricorda Paolo Gatti, “ma una settimana prima dell’inizio delle riprese il service croato ci ha richiamato: il sindaco di Pola non voleva più firmare. Dopo 24 ore di panico, siamo andati a parlare con lui. Era molto dispiaciuto ma era emerso un problema: c’era una crisi di governo e si doveva andare alle elezioni. E dare a un’azienda di gioco online il permesso di girare all’Arena gli avrebbe fatto perdere consenso politico”. Un altro stop imprevisto, l’ennesimo. Ed ecco entrare in scena mister Wolf, cioè Dario Piana, colui che risolve i problemi, stavolta con un colpo ad effetto. “Ci siamo riuniti con il regista”, racconta Gatti, “e lui ha trovato una so-

luzione nella perfetta tradizione cinematografica. È una tecnica tuttora in voga nel grande cinema, anche nei kolossal hollywoodiani, quella di ricostruire porzioni di realtà con modellini di qualità elevatissima. Girare tutto in computer grafica avrebbe richiesto mesi e mesi di lavorazione, e l’effetto fasullo si sarebbe comunque visto. Il vero vantaggio era che il cliente non aveva una data precisa per l’on air, e avevamo guadagnato un mesetto. Così abbiamo detto a William Hill che avremmo costruito un modello di arena romana, fatto da Vittorio Comi, uno dei più grandi esperti italiani in questo settore. Con un diametro di tre metri, aveva le proporzioni perfette per mantenere gli effetti di luce. Si è trattato di un modello ricostruito nei minimi particolari: il selciato intorno, i lampioni, gli archi, le mattonelle, e bonsai di pino per dare una connotazione romana. È stato un lavoro che ha richiesto cinque settimane”.


Trovata la soluzione giusta per l’arena, la lavorazione del film è potuta partire. La scena con i camion davanti al Colosseo è stata girata in maniera molto complessa, davanti a uno schermo verde, con le immagini del modellino incollate in compositing in un secondo momento. “L’inquadratura iniziale è stata fatta con un enorme green back arrivato da Budapest, perché qui non ci sono schermi di trenta metri per diciotto, messo fuori dal

piazzale dell’Alfa Romeo di Arese”, racconta il producer. “Abbiamo girato dalle sei di pomeriggio alle cinque di mattina, tutto in una notte, sotto la pioggia, ricreando l’azione di una truppa speciale che sta attrezzando l’arena per la discesa di questa fantomatica roulette. Abbiamo usato un piazzale perché nessun teatro sarebbe stato adatto”. L’aver girato dal vero, seppur con un modellino, non significa che non ci sia stato un

grande lavoro anche in fase di post produzione. “La post ha fatto tutto il lavoro di integrazione, con gru realizzate in 3D, luci e riflessi”, spiega Gatti. “La roulette è una roulette vera, in acciaio e legno, con un diametro di circa tre metri. Nella scena in cui la si vede scendere nell’arena, è stata calata con un’enorme gru per ottenere il massimo del realismo in fatto di luci. Abbiamo girato completamente in motion control, per quasi 24 ore. Si

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tratta di una tecnica che viene usata quando si deve integrare un modellino in una scena girata in blue back, realizzando una serie di inquadrature con fuochi diversi e in varie posizioni per ottenere un realismo perfetto nel risultato finale”. Se lo spot ha un appeal davvero hollywoodiano è anche merito della fotografia, opera di un altro grande artista, Stefano Morcaldo. “Le luci sono molto cinematografiche”, conferma il producer. “Da questo punto di vista abbiamo voluto dare al film un sapore di cinema tradizionale, come se si trattasse di un action movie di Ridley o Tony Scott. Il contesto è notturno, quindi i colori non dovevano risultare eccessivi. Il tutto è stato impostato per dare una grande atmosfera, perché il signor William Hill parte da una villa, ipoteticamente a Londra (in realtà è Villa Erba a Como, riadattata per farla sembrare ancora più inglese)”. E inglese è anche il protagonista, Jeremy Sheffield, scelto dopo un casting a Parigi e Londra: anni fa aveva fatto un video con Natalie Imbruglia, Torn. “Il lavoro sui suoi abiti è stato molto attento: si voleva ricreare un look alla James Bond, ma che non fosse troppo rigido”, precisa Gatti. “Non gli abbiamo messo la cravatta perché doveva essere un personaggio amichevole, simpatico e ammiccante. Il grosso lavoro è stato sulla fisionomia: doveva essere un uomo maturo, dare sicurezza, un uomo d’affari che portasse qualcosa in un altro paese”. Lo spot è stato una grande impresa, bisogna ammetterlo. Dario Piana segue ogni progetto dall’inizio alla fine come se fosse un suo bambino (ha anche fatto vedere alla troupe Inception, un film all’avanguardia, tutto realizzato con modellini). Visto che siamo in tema, non si può che dire “Missione compiuta”.

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L’impegno produttivo, nella realizzazione dello spot, è stato notevole. La creatività è dell’agenzia Leagas Delaney, la cdp è Piana Film.


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LUCA BIZZARRI E PAOLO KESSISOGLU SONO I PROTAGONISTI DELLA NUOVA CAMPAGNA PUBBLICITARIA FIAT, FIRMATA DALL’AGENZIA LEO BURNETT. IL FORMAT, CORAGGIOSO E ANTICONFORMISTA, PRENDE DI MIRA LE DEBOLEZZE, I VIZI E IL MALCOSTUME CHE DA SEMPRE CARATTERIZZANO LE CLASSI PRIVILEGIATE IN ITALIA. LA REGIA È DI PAOLO GENOVESE, LA CASA DI PRODUZIONE ITC TOOLS.

DI

GIANNI MARTINELLI

FIAT DICE STOP AI PRIVILEGI DELLA CASTA!

Da ottobre sono on air sulle principali reti televisive nazionali gli spot della nuova campagna promozionale Fiat con le ex ‘Iene’ Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu. I due

presentano le soluzioni semplici Fiat ironizzando sul malcostume che da sempre caratterizza le classi privilegiate italiane, al contrario di Fiat che è sempre più vicina alle persone ‘normali’, grazie alle sue offerte vantaggiose e ai prezzi competitivi. Come quello di Panda MyLife, che viene offerta sul mercato a soli 8.590 euro con climatizzatore, barre portatutto e servosterzo dual drive. In uno dei divertenti sketch attualmente on air, ‘sua eccellen-

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za’ Paolo, seduto sul sedile posteriore di un auto blu, si rivolge all’autista Luca osservando come sia assurdo che in Italia l’auto blu ce l’abbiano tutti, dagli assessori ai consiglieri: bisogna davvero dire basta ai privilegi della casta! Forse, continua Paolo, è meglio quindi dipingere la macchina di fucsia e l’interno di rosso porpora… Di fronte alla sorpresa di Luca, Paolo non può che mettersi a ridere e dirgli che stava ovviamente scherzando! In un altro soggetto, Paolo e Luca sono sempre in auto ma bloccati dall’uscita di una scolaresca. Visto però che è ora di pranzo, è il caso di mettere la sirena per chiede-

re spazio… E come non approfittare di un parcheggio riservato al corpo docenti di un’università, visto che Paolo è fratello del rettore? Insomma, saltare le code, abusare di auto blu, nepotismi di vario genere: comportamenti condannabili ai quali fanno da contraltare le soluzioni Fiat: semplici, concrete e democratiche. Ideati dal team creativo di Leo Burnett formato da Riccardo Robiglio e Paolo Dematteis, gli spot sono diretti dal regista Paolo Genovese e realizzati dalla casa di produzione ITC Tools. “L’idea creativa della campagna”, attacca Riccardo Robiglio, Executive creative director

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dell’agenzia Leo Burnett, “è nata da una stretta collaborazione tra il nostro team e gli autori del duo comico Luca e Paolo. Cercavamo un tema che fosse il più attinente possibile all’attualità, all’Italia che stiamo vivendo, al clima che si respira. Siamo partiti quindi da due premesse: la prima è che Fiat è sempre stato un brand legato alle persone, e la seconda è che i due testimonial danno il meglio di loro quando riescono a fare della satira graffiante, come a Le Iene o a Sanremo. Quando Luca e Paolo si ‘arrabbiano’, diventano ancora più simpatici e interessanti, riuscendo a sbeffeggiare al meglio il potente di turno. In-


Cliente: FIAT Prodotto: PROMOZIONI FIAT Agenzia: LEO BURNETT Executive creative directors: RICCARDO ROBIGLIO, PAOLO DEMATTEIS Creative directors: MARCO GUCCIARDI Art director: RICCARDO PAGANINI Copywriter: SARA GRECO

Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu sono i protagonisti della nuova stagione promozionale Fiat. Quello ideato dal reparto creativo di Leo Burnett è un format che fa satira prendendo di mira vizi e malcostume delle classi privilegiate italiane, ai quali fanno da contraltare le soluzioni Fiat.

sieme alla casa di produzione ITC Tools siamo riusciti a girare veramente un sacco di sketch: quelli che stiamo vedendo in televisione sono davvero una piccolissima parte, ma visto che le stagioni promozionali di Fiat non si fermano mai, siamo convinti che presto ne andranno in onda molti altri”. “Lavorare con i due testimonial e con tutto il loro team creativo è stato molto bello e stimolante”, continua Robiglio. “Se in un set girano molte idee, è sicuramente un fatto positivo. Vorrei ricordare per esempio uno sketch che non è ancora andato in onda ma che spero che si possa vedere molto presto. Si tratta di uno soggetto quasi muto, fatto quasi interamente di sguardi, di gesti e di ammiccamenti. L’autista

Luca ricorda a sua eccellenza Paolo che non gli ha ancora pagato lo stipendio degli ultimi tre mesi. Paolo rimane un po’ stupito e sorpreso, ma continua a giocare con il suo Blackberry senza dire altro. C’è un gioco di sguardi davvero divertente, con Luca che si aspetta che Paolo dica qualcosa e quest’ultimo che non ha nessuna intenzione di proferire parola”. “Oggi Fiat in Italia punta molto su due categorie di auto”, ricorda Riccardo Robiglio: “quelle piccole come la Panda e la 500, e quelle grandi come il Freemont, una macchina che può portare fino a sette persone e che viene venduta a un prezzo assolutamente competitivo. Non è un caso che il claim del gruppo Fiat, utilizzato nella loro comunica-

Casa di produzione: ITC TOOLS Executive producer: EMANUELA CAVAZZINI Producer: STEFANO RENOLFI Regia: PAOLO GENOVESE Fotografia: AGOSTINO CASTIGLIONI Montaggio: ANTONIO DIPEPPO Location: TEATRO AD ATENE Durata: 3X30” - 1X15” Post produzione: EDI - EFFETTI DIGITALI ITALIANI

zione istituzionale, sia ‘People First, Then Cars’: prima le persone e poi le macchine. Anche in questa campagna il brand punta ad avvicinarsi alle persone comuni, quelle che non godono dei privilegi della casta e che vivono una vita normale senza possedere auto blu, corsie preferenziali sulle strade o parcheggi riservati”. “Anche se ricorda il cinema della commedia all’italiana”, conclude il creativo di Leo Burnett, “quella dei mostri sacri Tognazzi, Sordi e Gassman, che descrivevano impietosamente le piccole e grandi debolezze dell’italiano medio, si tratta di una campagna prettamente televisiva. Ovviamente è importante anche la pianificazione sul web, ma ritengo che per una marca ge-

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neralista come Fiat, la televisione rimanga il mezzo fondamentale e imprescindibile. Questo non significa essere tradizionalisti e andare contro i new media: qualche anno fa, circa nove mesi prima del lancio della nuova 500, avevamo per esempio lanciato un’importante operazione sul web, ‘500 wants you’, che si è rivelata un enorme successo. I diversi mezzi vanno quindi utilizzati e sfruttati per quelle che sono le loro caratteristiche principali. La sfida principale per il futuro per Fiat, e per tutti i brand, sarà quella di riuscire a inserirsi con efficacia in questo grande sistema di conversazione tra le persone. È un sistema liquido, nel quale una marca può entrare solo se riesce a offrire del vero valore aggiunto. Gli uten-

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Credits


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ti vorranno sempre qualcosa in più prima di concedere la loro attenzione: Fiat lo sta già facendo e il mercato sta rispondendo nella maniera migliore”. A Emanuela Cavazzini, Executive producer di ITC Tools, abbiamo chiesto invece di presentarci il regista e di parlarci degli aspetti collegati alla produzione dello spot. “Il regista di questa campagna è Paolo Genovese”, ha risposto, “decisamente un nome importante e che sta ottenendo un meritato successo. Si tratta di un regista molto noto e stimato nell’ambito della pubblicità, ma la sua attività non si ferma certamente agli spot, visto che è anche autore di film e di fiction. Insomma, può vantare un curriculum

ma reciproca e anche una grande amicizia. Il trio collabora alla perfezione anche nei contributi ai dialoghi e nella costruzione delle scene. Le battute degli spot e degli stessi film vengono spesso studiate insieme, con un grande affiatamento anche con l'agenzia, sempre teso verso l’obiettivo di raggiungere il miglior risultato. Ovviamente il fine ultimo di una campagna pubblicitaria è quello di vendere un prodotto, e i dialoghi devono essere quindi legati al prodotto stesso. Negli spot con Luca e Paolo le battute rendono al meglio in quanto sono integrate come una commedia dentro lo spot. In totale sono state realizzate e montate ben 28 situazioni, tutte girate nella stessa

molto pieno, corposo e completo: ha diretto, per esempio, l’ultimo film di Aldo, Giovanni e Giacomo, La banda dei Babbi Natale. La sua scelta, al di là delle indubbie doti registiche e della sua capacità di far recitare al meglio gli attori, è stata molto azzeccata anche per il suo estremo senso della misura nel girare commedie sofisticate e divertenti, mai sguaiate e urlate. Ha un senso dell’umorismo quasi anglosassone, che si sposava alla perfezione con questo progetto”. “Bisogna poi sottolineare l’ottimo sodalizio professionale e artistico del regista con i due testimonial d’eccezione, Luca e Paolo”, continua Emanuela Cavazzini, “I due sono stati infatti i protagonisti del suo film Immaturi, ed è proprio in questa occasione che è nata una grande sti-

I primi sketch in onda pubblicizzano l’offerta per la nuova Panda MyLife. Ma la casa di produzione ITC Tools è riuscita a girare ben 28 episodi in una sola giornata di riprese.

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giornata, in uno studio di Atene. La scelta della Grecia come location è stata motivata dal fatto che il regista e i due attori, al tempo dello shooting, erano impegnati nell’amena isoletta greca di Paros a girare il loro nuovo film, che presto vedremo al cinema. Ovviamente Paros si distingue per le bellezze turistiche e naturalistiche ma non certo per i teatri di posa, quindi la scelta è caduta su Atene, che si trova distante solo 40 minuti d’elicottero. Il giorno delle riprese è stato davvero entusiasmante: Luca e Paolo sono arrivati appunto in elicottero verso le 8 di mattina, e dopo un’oretta per il trucco e il parrucco abbiamo iniziato a girare. Dovevamo concludere ne-

cessariamente alle 17, ora in cui i due protagonisti avevano il volo di rientro. Il fatto di avere girato ben 28 sketch comici in sole otto ore è stato davvero un successo. Abbiamo utilizzato due macchine da presa fisse, una sul totale loro e una sul primo piano di Paolo. Abbiamo tolto i vetri dell’auto per poi ricostruirli in post produzione, inserendo i fondi appropriati. La macchina da presa veniva però anche mossa leggermente dai macchinisti, perché dovevamo comunque riprodurre il leggero basculamento di un’automobile che sta viaggiando sulla strada. A Milano abbiamo poi montato e sistemato il tutto”. “Mi preme sottolineare di nuovo il grande affiatamento tra i

due attori e il regista”, aggiunge l’Executive producer. “Durante le riprese era quasi sempre buona la prima, altrimenti sarebbe stata davvero un’utopia girare così tanto materiale in così poco tempo. Luca e Paolo sapevano cogliere immediatamente al volo le intenzioni dell’agenzia, mettendoci ovviamente anche del loro e d’accordo con i creativi. Gli unici errori, se così si può dire, erano dovuti alle risate che immancabilmente scappavano se la battuta era troppo divertente o la situazione troppo surreale. Questo può far capire il clima delle riprese: è stata una giornata indubbiamente faticosa ma anche estremamente divertente con momenti davvero esilaran-

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ti. Quelli andati in onda finora sono sicuramente alcuni dei soggetti più soft perché per adesso, e direi anche giustamente visto il momento che stiamo attraversando, non si è voluto urtare troppo la sensibilità di alcuni personaggi e di alcune istituzioni. Questi piccoli soggetti descrivono in maniera perfetta e terribilmente veritiera la società di oggi, e posso assicurare che durante le riprese ci sono stati dei veri e propri momenti esilaranti degni dei migliori sketch de Le Iene e in cui Luca e Paolo hanno proprio dato il meglio di loro”. “La premessa di questa campagna”, conclude Emanuela Cavazzini, “è stata la sfida colta dall’agenzia creativa che il cliente ha

voluto condividere e ha sposato in pieno. In un momento come quello che l’Italia sta attraversando, pieno di difficoltà dal punto di vista sociale, economico e politico, proporre a un cliente come Fiat una campagna che andasse contro le regole e che potesse anche dare fastidio è stata una sfida audace ma anche vincente e premiante. Insieme all’agenzia e a tutto il cast artistico abbiamo fatto questo test in Grecia che poteva però anche essere bocciato dai vertici aziendali e invece è stato accettato e condiviso dallo stesso Sergio Marchionne. Il cliente, quando ha visto gli sketch, è scoppiato a ridere di gusto e ha deciso di mandare in onda, almeno per adesso, quelli che riteneva più adatti. Una scelta lungimirante, che avvicina ancora di più Fiat alle persone”.




CON KEY4BIZ, GLI ADDETTI AI LAVORI DEL MONDO DELLA TELEVISIONE E DELL’ADVERTISING SI SONO CONFRONTATI SULL’ATTUALE MOMENTO DI PASSAGGIO DALLA VECCHIA ALLA NUOVA TV.

DI

RICCARDO ROSSIELLO

LO SCHERMO IN EVOLUZIONE È indubbio che gli ultimi anni abbiano rappresentato per il mondo della televisione un periodo di grandi cambiamenti. Il passag-

gio dalla tv analogica terrestre a quella digitale, il rilancio della piattaforma satellitare grazie all’implementazione di tecnologie innovative e rivoluzionarie come l’HD e il 3D, l’affermarsi di modelli altrettanto inediti e anomali quali la mobile tv e l’IPTV (la tv via internet) rappresentano una fase assai più importante rispetto a quel progresso tecnologico che in passato aveva sancito il pas-

saggio dalla televisione in bianco e nero a quella a colori. Le tecnologie non hanno solo cambiato il linguaggio e i modi di comunicare ma anche le abitudini di visione da parte dei fruitori. Eppure oggi ci troviamo, in molti casi, con una televisione tecnologicamente innovativa che utilizza ancora il linguaggio della vecchia tv. Lo suggerisce il titolo del convegno svolto a Roma, presso la Casa del Cinema di Villa Borghese: ‘Il futuro della tv: vecchia tv vs. nuova tv’. L’evento, promosso dal Core-

com Lazio in collaborazione con Key4biz, si è trasformato in un incontro di community, cui hanno partecipato rappresentanti del mondo del mercato, delle università, dell’industria culturale, delle istituzioni, della creatività, del marketing e della pubblicità, nato per sapere qualcosa di più sul futuro della televisione tradizionale e per riflettere su quali possono essere le linee guida per lo sviluppo di un nuovo modo di fare comunicazione, informazione e intrattenimento mediatico.

UTENTI PROTAGONISTI E NON SOLO SPETTATORI Tanti gli interventi e le personalità eccellenti che si sono alternate al microfono per dare il proprio contributo. Francesco Soro, Presidente di Corecom Lazio e Coordinatore nazionale di Corecom, ha messo l’accento sul cambiamento di prospettiva portato dalle nuove tv, dove “gli utenti finali sono sempre più spesso produttori anch’essi di contenuti”. Carlo Freccero, Direttore di Rai 4, ha sottolineato come la tv sia “sempre più un mezzo ibrido, contaminato da tecnologie tra loro molto diverse ma già interconnesse grazie alla rete. Un esempio lo ha fornito Michele Santoro con Tutti in piedi, programma andato in onda in web-visione, che ha raccolto attorno a sé milioni e milioni di utenti internet, alla pari di altri grandi momenti di intrattenimento proposti dalla televisione generalista”. Alberto Marinelli, docente alla Sapienza - Università di Roma, ha poi aggiunto che il pubblico sarà sempre più protagonista per via dello ‘user generated flow’: “un flusso di contenuti parallelo a quello mainstream, con un diverso modello di consumo basato sullo sharing content attraverso le miriadi di reti sociali e i molteplici device di connessione a internet”. Il convegno ‘Il futuro della tv: vecchia tv vs. nuova tv’ si è svolto a Roma presso la Casa del Cinema di Villa Borghese.

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IL FUTURO DELLA TV

IN OCCASIONE DI UN INCONTRO AVVENUTO A ROMA, PROMOSSO DAL CORECOM LAZIO IN COLLABORAZIONE


IL FUTURO DELLA TV

Dove va la televisione? Approfittando della presenza al convegno di numerose personalità del settore, abbiamo rivolto loro una semplice domanda – “Dove va la televisione?” – per mettere a confronto esigenze, prospettive e punti di vista: dal pubblico al privato, dalla pubblicità al giornalismo. Ecco quello che ci hanno risposto. Giancarlo Leone (Vicedirettore generale della Rai) Va sicuramente verso la tematizzazione e la specializzazione. Fino a qualche anno fa la televisione gratuita, quella in chiaro e per tutti, aveva la possibilità di fornire poche reti a livello nazionale: i tre canali Rai, i tre Mediaset, le due emittenti di Telecom Italia Media e le tante tv locali. Se invece si cercava un’offerta specializzata, bisognava rivolgersi a Sky oppure a Mediaset Premium. Adesso, grazie al digitale terrestre, tutti possono vedere almeno 50 canali tematici: programmi per bambini, sport, news, film, storia, fiction, documentari. È una televisione che cerca di rispondere alle esigenze di tutti, ma soprattutto alla richiesta di qualità. Più ci si specializza, più si riesce a fornire prodotti qualitativamente validi.

Gina Nieri (Consigliere di amministrazione di Mediaset) La televisione sta andando verso una maggior ricchezza di possibilità per essere fruita e quindi anche una maggior ricchezza di offerta. L’importante è che sia un’offerta che rispetti le leggi, e quindi senza pirateria.

Internet e la televisione sono mondi che ormai procedono a braccetto, visto che in rete si possono trovare tantissimi canali in streaming e che molti televisori sono abilitati per connettersi online non solo per consentire di guardare i programmi o i video di YouTube, ma soprattutto per far condividere contenuti e discussioni in tempo reale con gli amici, tramite Facebook o Twitter. Con la tv si cerca internet e su internet si va alle ricerca delle tv. Le nuove reti e i nuovi modi di fare televisione hanno inoltre cambiato gli stessi soggetti protagonisti, che non sono solo gli spettatori e gli attori dei media. Gianni Celata, anch’egli docente alla Sapienza, ha ricordato come ai broadcaster, i produttori di contenuti, si siano

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affiancate le tech industry, fornitrici di tecnologia, e i broadbander, cioè le telco. A trainare la nuova televisione restano comunque i video: nel 2014, secondo Celata, rappresenteranno il 57% del traffico totale, contro il 40% odierno.

LA TV DIGITALE E LA PUBBLICITÀ L’intervento di Layla Pavone, Managing director di Isobar Communications e Presidente onorario di IAB Italia, è in parte sintetizzato dalla dichiarazione che lei stessa ci ha rilasciato (vedi box). Da rimarcare comunque la rivendicazione della centralità del pubblico, che decreta il successo o meno dei contenuti televisivi “perché crea contestualmente domanda e fa audience: due fat-

tori strategici per chi spende in pubblicità”. E nel pronunciare la sentenza su quali sono le piattaforme che perdono terreno e quelle che invece lo guadagnano, il pubblico è molto chiaro: i media tradizionali, ovvero stampa, televisione, radio e cinema, sono in crisi; il digitale, invece, è in continua crescita. Normale quindi che sia proprio nel settore del digitale – internet, web tv, IPTV, mobile tv, ecc. – che si concentreranno sempre più gli investimenti pubblicitari. Ai mezzi classici non resta che adeguarsi o morire. Un tentativo di televisione che si adegua è sicuramente quella ‘sociale’ o ‘partecipata’. Questo il significato della presenza al convegno della giornalista e conduttrice Ilaria D’Amico,

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che oltre a essere volto di Sky ha condotto per La7 la trasmissione Exit, e quella di Andrea Vinello, conduttore di Agorà su Rai 3: due tentativi, sebbene primordiali, di aprire attraverso la tv una finestra sul mondo di internet. Nel primo caso, infatti, c’era l’inserimento nella trasmissione, quale contributo d’opinione, di messaggi provenienti da Twitter; nel secondo, l’intervento nel programma dell’attore internet, opinionista della grande rete.

I SOCIAL NETWORK E LA SOCIAL TV Non poteva mancare un riferimento all’ascesa di Facebook e alle sue ripercussioni in termini di… audience. Luca Colombo, Country manager di Facebook, ha ricordato: “In


Ilaria D’Amico (Giornalista di Sky Italia) La televisione va in tutti gli spazi che si sono liberati con questo modo nuovo di viverla: con il computer sulle gambe o seduti sul divano davanti alla tv. Diventa quindi sempre più una piattaforma allargata, con tanti vasi capillari che andranno riempiti da chi produce i programmi, perché se così non fosse verrebbero riempiti dagli altri. Sempre di più la gente sceglie di privilegiare chi ha capito che bisogna interagire con tante forme diverse di comunicazione, piuttosto che restare fermi e cercare l’editore di cui già conosce tutto. La gente va verso la novità e verso l’identità, verso un conduttore che ti comunica qualcosa, verso un programma che ha personalità.

Italia abbiamo qualcosa come 20 milioni di utenti che si collegano al mese, di cui 12 milioni che si collegano ogni giorno. Ciò significa che anche la tv deve confrontarsi con noi e deve ibridarsi con la rete. Negli Stati Uniti il 43% degli utenti di Facebook guarda la televisione sul web e il 17% interagisce con i programmi, intervenendo in tempo reale”. Un dato che spiega come mai siano sempre di più le ‘connected tv’, i televisori che possono connettersi a internet con semplicità, non per navigare ma per accedere a contenuti e servizi. Si tratta comunque di fenomeni che avranno una progressione più lenta di quanto si immagina oggi, almeno per quanto riguarda l’evoluzione dei

contenuti. Questa è, in sintesi, l’opinione di Fabrizio Salini, nuovo Direttore entertainment & cinema di Sky, che ha ricordato: “La televisione come la conosciamo noi rimarrà tale per almeno altri venti anni”. Da parte sua Luca Tomassini, Amministratore delegato di Vetrya, ha ammesso: “Le IPTV non hanno dato i risultati sperati, mentre gli OTT (over-thetop content) sono riusciti a raccogliere l’attenzione del pubblico, proponendo interattività e condivisione”. Pierluigi Dal Pino, Direttore generale di Microsoft Italia, ha ricordato che della partita fanno parte anche le ‘media room’ e i servizi dedicati accessibili dalle console di gioco, come Xbox Live, Kinect e Skype. E non vanno dimenticati natu-

ralmente gli smartphone, i netbook, i tablet, i notebook...

LA PAROLA AI BROADCASTER L’ampia panoramica effettuata dal convegno ‘Il futuro della tv: vecchia tv vs. nuova tv’ si è quindi conclusa con gli interventi dei broadcaster. Le opinioni di Giancarlo Leone, Vicedirettore generale della Rai, e Gina Nieri, Consigliere di Mediaset, le abbiamo raccolte di persona (vedi box). Da sottolineare un’apparente condivisione di vedute: mentre il dirigente Rai ricorda che, riferendosi senza nominarlo a Google, c’è qualcuno che sfrutta gli investimenti degli altri, il consigliere di Mediaset rammenta che la perdita per i broadcaster dovuta al mancato rispetto del

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diritto d’autore in internet ammonta a circa 500 milioni di euro l’anno. Peggio va alle piccole reti locali, che – come ha spiegato Fabrizio Berrini di Aeranti-Corallo – sono in difficoltà per la mancanza di frequenze, anche per la decisione avversa di riservare agli operatori telefonici le frequenze da 61 a 69 UHF del digitale terrestre. Sulla stessa onda è Filippo Rebecchini di FRT, secondo cui lo spostamento di otto canali nazionali verso la banda larga è un altro colpo mortale alle tv locali. Non hanno aggiunto molto alla discussione gli interventi finali dei politici, che hanno ricordato – se mai ce ne fosse stato bisogno – che la tv è in grado di orientare le masse, così come lo è ormai anche internet.

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IL FUTURO DELLA TV

Layla Pavone (Presidente onorario di IAB Italia) La direzione verso cui va la televisione è già quella palesata oggi: verso un’evoluzione multipiattaforma. Le persone sono neutrali rispetto all’utilizzo dei vari device – dalla televisione che abbiamo davanti al divano al mobile, dal tablet al personal computer, alle console. Dal nostro punto di vista, è solo una questione di contenuti. Detto questo, c’è anche una rivoluzione in termini di codici di comunicazione e di format televisivi, concetto che riguarda anche internet, e quindi anche per la televisione si deve prevedere l’interazione con l’utente. Non a caso si parla di social tv. Le persone sono ormai in grado di governare tutti i processi della comunicazione, anzi ne sono protagonisti. E anche quando guardano la televisione da spettatori, in realtà attraverso il concetto di multitasking interagiscono e si appropriano di un mezzo che fino a qualche tempo fa era freddo e limitato nelle possibilità di interagire. La televisione sta diventando uno strumento che mette le persone nelle condizioni di poter partecipare ai processi più importanti. L’audiovideo è un aspetto fondamentale. Per questo la televisione continua a crescere ancora: occorrerà adeguarsi a segnali che, in alcuni passaggi, sono ancora deboli, ma con logiche di evoluzione che devono tener conto di modalità di fruizione diverse. I broadcaster sono preoccupati dell’evoluzione e degli user generated content: credo invece che occorra usare anche questi per aumentare il valore del contenuto che lo stesso broadcaster, che è quello che investe, può offrire al suo target di riferimento.


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GRUPPO DISCOVERY EUROSPORT MTV ITALIA NBC UNIVERSAL TELENORBA TURNER ITALIA


TV DIGITALI

MENTRE REAL TIME, CHE HA APPENA COMPIUTO UN ANNO DI VITA, SI LAUREA NONA RETE NAZIONALE PER SHARE, IL GRUPPO DISCOVERY ITALIA FA NASCERE LA CONCESSIONARIA INTERNA DISCOVERY MEDIA: UN TEAM DI VENDITA SPECIALIZZATO, CHE PERMETTERÀ DI GESTIRE IN PROPRIO LA RACCOLTA PUBBLICITARIA.

DI

RICCARDO ROSSIELLO

DISCOVERY: CRESCITA E NOVITÀ È tempo di grandi novità per Discovery, il gruppo che raccoglie le emittenti Discovery Channel, Discovery Science, Discovery Travel & Living e Animal Planet

(disponibili su Sky nell’area Lifestyle & Documentari), cui si aggiungono il canale Real Time (visibile anche sul digitale terrestre free e sulla piattaforma TivùSat) e il giovanissimo Discovery World (Mediaset Premium). Stavolta infatti non parliamo solo di reti televisive, anche se la notizia che Real Time compie un anno e si laurea la nona tv nazionale è sicuramente di rilievo. La vera notizia è la nascita di Discovery Media: di cosa si tratti e quali fini si proponga ce lo raccontano Andrea Castellari, Vice president of distribution and advertising & President advertisement Italy del gruppo Discovery, e Antonella d’Errico, Vice president channels, che ci presenta in anteprima le ultime novità dei palinsesti. Tv Key: L’affermazione di Real Time è ormai un dato di fatto. Che bilancio si può trarre per questo canale? Andrea Castellari: A un anno di distanza dal lancio di Real Time, ci troviamo di fronte a una tappa davvero significativa del nostro percorso. Probabilmente la più significativa da quando – nel 2005 – il brand è giunto sul mercato italiano all’interno del pacchetto Sky. Da allora le evoluzioni della tecnologia e l’avvento del digitale hanno creato nuove opportunità. Sicuramente però, a così poco tempo dal lancio sul free-

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Andrea Castellari, Vice president of distribution and advertising & President advertisement Italy del gruppo Discovery.

che necessaria in un’epoca di grandi cambiamenti come quella che stiamo vivendo. Il mercato dei media è infatti profondamente legato al mondo dell’innovazione tecnologica e deve quindi reinventare i propri modelli di business molto più sovente. La creazione di Discovery Media, se vogliamo, è stata la naturale conseguenza dell’aver raggiunto una massa critica interessante sotto il profilo degli ascolti e aver saputo costruire dei marchi solidi e apprezzati dalla business community; ma è anche una mossa molto coraggiosa da parte di un’azienda che – in un momento di mercato nient’affatto facile – decide di assumersi il rischio di investire nel paese Italia, di assumere nuove persone e di portare una ventata di ottimismo in tutto il mercato della pubblicità. Tv Key: Cos’è Discovery Media?

to-air, essere la nona rete nazionale in chiaro con oltre l’1,2% di share è un risultato molto incoraggiante e per certi versi inatteso. È un traguardo frutto della forte coesione e determinazione del team interno, che ha saputo affrontare coraggiosamente questa nuova avventura. In modo complementare e sinergico, tutto ciò si innesta nella più consolidata esperienza di Discovery sulla pay tv, dove (e anche questa è storia recente) il lancio di Discovery World nel 2011 sulla piattaforma del gruppo Mediaset ha permesso di completare l’offerta premium rendendo fruibile a tutti i telespettatori ita-

liani il nostro prodotto e riaffermando una volta di più la strategia di diversificazione che ci sta portando rapidamente verso il 2% di share sul totale del nostro portfolio. Tv Key: Quali sono le caratteristiche attuali del gruppo e i suoi possibili sviluppi? Andrea Castellari: Attualmente Discovery Networks Southern Europe – ovvero la divisione che cura, oltre all’Italia, anche Spagna e Portogallo, guidata dal General manager Marinella Soldi – appare come un gruppo in crescita che sta cambiando pelle. Si tratta di un’evoluzione rapida e continua, ma an-

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Andrea Castellari: Sarà la nostra grande sfida per il 2012. La decisione è stata presa nel luglio scorso a fronte del successo del lancio su digitale terrestre di Real Time e dell’ottimo andamento di tutti canali Discovery su Sky. Publikompass, che ha seguito Discovery Networks dal 2004, è stata un partner ideale per Discovery e ha accompagnato la nostra crescita nei sei anni che ci hanno portato dal lancio su Sky fino all’attuale distribuzione su satellite, digitale terrestre free e a pagamento. La scelta attuale di costruire un team interno è stata quindi del tutto indipendente dalla concessionaria, con la


Tv Key: Quali sono stati i programmi di maggior successo? Antonella d’Errico: Ma come ti vesti?! con Enzo Miccio e Carla Gozzi, arrivato alla quinta serie e che ha raggiunto punte di oltre un milione di contatti, con una share in prima serata dell’1,26% sul totale individui e del 3% sulle donne 20-49enni, Cerco casa… disperatamente con Paola Marella, Il boss del-

le torte, Cortesie per gli ospiti, Fuori menu… tutti titoli che stanno diventando dei piccoli cult televisivi, con talent che si sono ormai accreditati come volti conosciuti a livello nazionale. Oltre a un prime time molto forte, Real Time esprime molta innovazione e una proposta realmente alternativa per il pubblico anche in day time, dove cresce la competizione nel genere cucina, di cui noi siamo antesignani. Alessandro Borghese, protagonista dello show quotidiano Cucina con Ale, mantiene l’1% sul totale individui e il 3% sulle giovani donne grazie a un mix di ricette e divertimento. Tv Key: Qual è la formula di questo successo?

Antonella d’Errico, Vice president channels di Discovery Networks Southern Europe. A destra, ‘Cerco casa… disperatamente’ con Paola Marella e ‘Ma come ti vesti?!’ con Carla Gozzi ed Enzo Miccio.

quale per altro stiamo lavorando insieme in ottima armonia per la chiusura del 2011. Il team interno sarà operativo dal 2012 ed è stato presentato al mercato in un evento ad hoc il 10 novembre. Si tratterà in tutto di una trentina di persone, supportate da una forte struttura di back office. Discovery Media avrà un Direttore generale di grande esperienza quale Giuliano Cipriani, che ha già lavorato sui nostri brand proprio in Publikompass e che ha maturato in MTV una solida esperienza commerciale. A lui sarà affiancata anche una nuova figura di Direttore delle brand partnerships. Questo perché la raccolta pubblicitaria oggi è un ambito sempre più complesso e sofisticato, fatto di aspetti complementari che devono agire in totale armonia. Non basta più coinvolgere i clienti con gli spot: bisogna diventare loro partner, saper cogliere le esigenze di business prima che quelle di marketing,

e proporre nuove modalità di visibilità online, offline e on air. Non ci sono ricette precostituite ma nuove opportunità che richiedono approcci innovativi, dinamici e sempre più pragmatici. Dunque, Discovery Media sarà una nuova concessionaria per 5 dei 6 brand presenti sul mercato italiano: Discovery Channel, Discovery Travel & Living, Discovery Science, Animal Planet e Real Time, mentre Discovery World continuerà a essere gestito da Digitalia ’08. Tv Key: Torniamo a Real Time e al suo successo a un anno dal lancio. Come è andato quest’anno il canale? Antonella d’Errico: Il primo anno di vita di Real Time è stato sicuramente molto soddisfacente, con ascolti record che a settembre hanno raggiunto i 109.000 ascoltatori nel minuto medio e oltre 4 milioni e 200mila contatti medi giornalieri. Questo significa che ab-

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biamo raggiunto – e per noi sono dati significativi – una share dell’1,2% sul totale individui e del 2,7% sulle donne nella fascia 20-49 anni. Real Time diventa così il nono canale nazionale più visto (tra i digitali è secondo solo a Boing), mantenendo la leadership digitale sul target femminile 20-49.


TV DIGITALI Antonella d’Errico: Penso che

Real Time e il factual entertainment, genere in cui il canale è pioniere in Italia, abbiano rappresentato una ventata di aria fresca per il nostro panorama televisivo free. Senza sport, news o fiction, Real Time ha conquistato il pubblico perché si è dimostrato un canale fresco e leggero senza essere vacuo, anzi lasciando sempre qualcosa agli spettatori: un’idea, un suggerimento pratico, un confronto con esperienze reali simili alle proprie. Cerchiamo – e pensiamo di esserci riusciti – di intrattenere in modo intelligente ma non intellettuale: dando cioè anche delle informazioni utili. Gli spettatori lo hanno compreso e si sono affezionati ai nostri protagonisti: i nostri talent svolgono infatti realmente le professioni vicine al tema dei programmi, non sono attori o presentatori. Infine viene il posizionamento chiarissimo di Real Time, che è davvero ‘Tutto il tuo mondo’ e mette al centro la vita reale della donna: cucina, design, casa e ospitalità, fashion, matrimoni, cui si aggiungono via via temi più provocatori, che fanno discutere e che sorprendono. Come My Fat Gipsy Wedding, in onda da settembre dopo il grande successo ottenuto su Channel 4, Malattie misteriose, Donne mortali. È il lato della vita meno dolce, se vogliamo, ma altrettanto coinvolgente e autentico.

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nale apprezzato da tutta la famiglia. Con un’estesa ricerca sul pubblico del free ci eravamo già convinti che gli spettatori italiani ricercassero un entertainment più garbato. Ma non avevamo la certezza di come avrebbe reagito il pubblico più vasto del free-to-air. Oltre al grande successo di numeri, che ci ha assolutamente confortati nella nostra scelta, non abbiamo notato forti scostamenti sull’andamento dei programmi tra spettatori free e pay, il che indica che il pubblico è maturo e che oggi i contenuti di qualità, freschi e moderni, possono essere apprezzati da tutti.

Alessandro Borghese conduce ‘Cucina con Ale’. Sotto, ‘Il mio grosso grasso matrimonio gipsy’.

ma), Paint your life e Wedding planners, condotti dagli straordinari Alessandro Borghese, Enzo Miccio, Carla Gozzi e Barbara Gulienetti. Nuovi saranno invece gli episodi di Cerco casa… disperatamente che si spingono oltre i confini nazionali – a Ibiza, Saint Moritz e in Provenza – e dove Paola Marella sarà coadiuvata da due architetti: il romano Andrea Spera, già protagonista delle passate stagioni, e la new entry milanese Roberto Radisa, professionista con la passione per il design e per l’arredamento di interni. Torna anche Alessandro Borghese con il suo appuntamento quotidiano, Cucina con Ale, che nella passata stagione ha avuto picchi del 5,5%, e una versione nuova di Com’è fatto, personalizzata dalle introduzioni di Barbara Gulienetti: un esempio di localizzazione di contenuti pre-esistenti per un programma che è un cult internazionale. Per tutte le nostre produzioni, il Direttore programmi Laura Carafoli e il Produttore esecutivo Francesca Carravieri hanno saputo innovare partendo dalle nostre peculiarità culturali, facendo di queste una leva fortissima di aggancio alla realtà locale. Una necessità, questa, tanto più forte quando si parla di temi quali la moda, la casa o la cucina, dove gli italiani sono maestri. Tv Key: E immaginiamo che non

Tv Key: Parliamo del target

Tv Key: Concludiamo con le no-

finisca qui.

dei canali…

vità in arrivo nei palinsesti. Antonella d’Errico: A fine novembre parte una nuova serie originale, Shopping Night, con Enzo Miccio e Carla Gozzi: il nostro primo game show sul tema del look, in cui tre telespettatrici potranno realizzare una notte di shopping da sogno, ma una sola vincerà! Continuiamo poi a produrre episodi e spin-off dei programmi che identificano il nostro brand, quali Ma come ti vesti?! (giunto alla quinta edizione), Cortesie per gli ospiti (alla setti-

Antonella d’Errico: Avendo a

Antonella d’Errico: Pur essendo per tradizione creatori e distributori di programmi e canali di factual decisamente maschili (di cui il nostro flagship Discovery Channel è capostipite), per l’approdo sul digitale terrestre in Italia abbiamo puntato sul target femminile. Il 70% del nostro pubblico è composto da donne, anche se molti programmi testimoniano un co-viewing del 50% specialmente in prima serata, il che rende Real Time un ca-

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disposizione l’enorme patrimonio di produzioni del gruppo Discovery, numero uno al mondo nel factual entertainment con oltre 100.000 ore di programmazione, è evidente che è più facile trovare il giusto mix fra contenuti locali e formati internazionali innovativi e impattanti. E il successo di Real Time ci incoraggia anche in altri paesi – come la Spagna – dove stiamo per lanciare un canale free-to-air in partnership con Unidad Editorial.



TV DIGITALI

UNA WEB TV CON CONTENUTI IN STREAMING E ON DEMAND, APPLICATION PER IPHONE E IPAD: EUROSPORT SI CONFERMA LA PIATTAFORMA MULTIMEDIALE NUMERO UNO PER GLI APPASSIONATI DI SPORT IN EUROPA. ECCO TUTTE LE NOVITÀ DELL’ULTIMO ANNO E I PUNTI DI FORZA DELLA PROGRAMMAZIONE DELLA NUOVA STAGIONE. DI

NICOLE CAVAZZUTI

EUROSPORT: VINCERE LA SFIDA MULTIMEDIALE Dopo avere conquistato la leadership fra i canali televisivi sportivi a livello continentale, Eurosport ha da tempo raccolto la sfida dei nuovi media trasformandosi in una vera e propria piattaforma multi-

ne pubblicitaria e contenuti editoriali i propri punti di forza. Abbiamo intervistato Georgina Twiss, Amministratore delegato, ed Ermanno Zacchetti, Sales director di Eurosport Italia.

mediale che veicola i propri contenuti anche su web e mobile. Una

Tv Key: Quali sono state le prin-

strategia rafforzata dal lancio in Italia, all’inizio di quest’anno, della web tv Eurosport Player, che va ad aggiungersi ai canali satellitari Eurosport, Eurosport HD ed Eurosport 2, ed è visibile da fine ottobre anche attraverso applicazioni per dispositivi Apple. Una piattaforma multimediale che per battere la crisi del mercato pubblicitario televisivo offre agli investitori un modello che fa della targetizzazione e dell’integrazione tra comunicazio-

cipali novità e i successi del 2011 per Eurosport in Italia? Georgina Twiss: Eurosport, che secondo la release estiva 2011 di EMS si conferma prima piattaforma multimediale sportiva in Europa, vuole continuare a offrire a tutti gli appassionati il meglio dello sport ovunque e in ogni momento, sempre al passo con le innovazioni del panorama media internazionale, quindi attraverso le applicazioni mobile per iPhone, iPad, Blackberry e

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Sopra, l’interfaccia di Eurosport Player per iPhone. In basso a sinistra, Georgina Twiss, Amministratore delegato di Eurosport Italia.

dispositivi Android, che in due anni hanno ormai superato i cinque milioni di download. Il servizio Eurosport Player, lanciato a inizio anno, consente di vedere i canali Eurosport in diretta e in modalità on demand, nonché di accedere a contenuti aggiuntivi non trasmessi in tv, come l’accesso contemporaneo a sette campi di gioco in occasione dei tornei di tennis del Grande Slam. Il servizio è accessibile dal pc e, grande novità dell’autunno 2011, anche su iPhone e iPad. Un upgrade, questo, fondamentale per la soddisfazione della brand promise di Eurosport: rendere disponibili i nostri contenuti di qualità al maggior numero di persone attraverso la più ampia varietà di dispositivi. Senza dimenticare la nuova applicazione Live Score per iPhone, che fornisce punteggi, risultati finali e goal alert in tempo reale per tutte le principali competizioni. Nelle prime

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due settimane dal lancio, avvenuto all’inizio di ottobre, l’Italia ha raggiunto il secondo posto della graduatoria europea del numero dei download con oltre 42.000 utenti, di cui 25.000 solo nella seconda settimana dal ‘go live’. Per quanto riguarda i successi vorrei invece citare i grandi risultati del sito Yahoo! Eurosport, che nel mese di settembre 2011 si è posizionato al primo posto della classifica stilata come ogni mese da comScore, con oltre 2,3 milioni di visitatori unici. Tv Key: Ci può presentare la web

tv Eurosport Player? Georgina Twiss: Eurosport Player

offre lo streaming dei canali televisivi Eurosport ed Eurosport 2 oltre a contenuti on demand selezionabili da un archivio di 30mila video dei migliori eventi sportivi, disponibili fino a sette giorni dopo la prima messa in onda. Non solo: offriamo anche


TV DIGITALI Photo: Getty Images

Eurosport offre una copertura di 1.600 ore per la stagione invernale. A destra, l’interfaccia di Eurosport Player per pc.

le sfide non trasmesse sui canali tv e numerosi appuntamenti esclusivi riservati agli abbonati, oltre a news, interviste e magazine quotidiani.

discipline sportive sui nostri canali, anche quest’anno Eurosport si conferma la piattaforma numero uno per gli sport invernali con oltre 1.600 ore di trasmissione su Eurosport, Eurosport HD ed Eurosport 2 dedicate a sci di fondo, biathlon, slittino, combinata nordica, salto con gli sci, curling, hockey, figure skating, sci e snowboard. Inoltre sulla web tv Eurosport Player abbiamo lanciato un bonus channel dedicato proprio agli sport invernali. Natural-

Photo: Getty Images

Tv Key: A livello di programmazione, quali sono i punti di forza del palinsesto televisivo per la fine del 2011 e i primi mesi del 2012? Georgina Twiss: Innanzitutto la coppa del mondo di sci alpino con la trasmissione in diretta di tutti i 43 appuntamenti della stagione, con il commento di Carlo Gobbo e Alfredo Tradati per le 22 gare maschili e di Gianmario Bonzi e Claudia Morandini per le 21 competizioni femminili. Dopo i grandi risultati della scorsa stagione, che hanno visto oltre 2,5 milioni di spettatori unici assistere alle

mente continuiamo a seguire con attenzione il calcio, con oltre 1.400 ore di trasmissione: la nuova stagione di Eurogoals, che vede Rafa Benitez e Arsène Wenger consulenti d’eccezione, propone ogni lunedì alle 17.30 il meglio di Champions League, Europa League e campionati nazionali; inoltre trasmettiamo i match di qualificazione per Euro 2012 e l’edizione 2012 della Coppa d’Africa. Da non dimenticare, sempre a inizio 2012, gli Australian Open per il tennis che, nonostante la trasmissione in orario notturno, hanno registrato nello scorso gennaio un totale di quasi 1,3 milioni di spettatori unici, segnando un importante +30% rispetto al 2010; poi i motori con la Dakar, il ciclismo, il basket con le finali di Eurocup ad aprile… Complessivamente, nel corso della stagione copriremo più di 130 discipline sportive. Eurosport trasmette il grande tennis internazionale.

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Tv Key: Qual è il bilancio della

raccolta pubblicitaria in questi primi dieci mesi del 2011? Ermanno Zacchetti: Possiamo affermare con grande entusiasmo che a circa due mesi dalla chiusura dell'anno siamo a circa +7% rispetto al medesimo periodo del 2010. È interessante rilevare come, all’interno di questo dato, la parte di investimenti destinata alle campagne sui new media abbia registrato un significativo +13%, il che testimonia come i nostri clienti vedano negli strumenti internet e mobile una componente fondamentale dei loro investimenti. Per l’ultima parte dell’anno, il fatto di poter contare su ordini consolidati e di aver rinnovato diversi accordi con partner storici ci fa pensare che, con l’attuale trend di raccolta, arriveremo all’obiettivo finale del +10% che ci eravamo prefissati. Tv Key: Come si è evoluta la pia-

nificazione pubblicitaria nell’era del mobile? Ermanno Zacchetti: A livello

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quantitativo, nel 2009 il comparto internet e mobile pesava sulla raccolta pubblicitaria per circa il 4%; lo scorso anno per il 19%; quest’anno, a oggi, vale circa il 29%. I numeri parlano da soli: il comparto new media, di cui il mobile rappresenta una parte significativa, è evidentemente cresciuto in maniera forte. Ed è destinato a crescere ancora, anche perché abbiamo iniziato a proporre campagne sul mobile in maniera strutturata solo dall’anno scorso. A livello qualitativo, poi, sono sempre più numerosi i centri media e le aziende che ci chiedono appuntamenti, progetti e proposte non solo per amplificare la propria comunicazione ma spesso per pianificare in maniera esclusiva la parte mobile per andare a colpire il nostro target preferenziale, quello rappresentato dall’uomo appassionato di sport, adulto e up market. Tv Key: Qual è la ricetta alla

base dello sviluppo del comparto new media? Ermanno Zacchetti: Lo sviluppo

del comparto è stato anche possibile grazie alla decisione, presa nel gennaio 2010, di gestire direttamente la raccolta pubblicitaria locale su tv e new media, attraverso un network di agenti, in cui la struttura di Download Advertising rappresenta il partner principale. Questa scelta ci ha permesso di realizzare anche iniziative speciali ad hoc. La strategia è stata vincente sin dall’inizio, e in futuro lo sarà in maniera ancora più evidente. Tv Key: Ci parli di una case study di successo. Ermanno Zacchetti: Noi raccogliamo advertising a due livelli: paneuropeo, per le aziende italiane che attraverso di noi comunicano in tutta Europa sui canali Eurosport, e locale, per i clienti che fanno pubblicità solo sull’Italia. Sul mercato italiano merita di essere segnalata la collaborazione avviata da quasi due anni con il cliente LottomaticaBetter. È una collaborazione che, se in un primo momento ci ha portato a sviluppare campagne di advertising classico online e on

Sotto, Ermanno Zacchetti, Direttore commerciale di Eurosport Italia. A destra, l’applicazione Live Score per i dispositivi mobile e la sezione ‘Giochi e scommesse’ promossa da Lottomatica-Better.

air, si è poi evoluta in una vera e propria partnership per diverse iniziative: dalla realizzazione della sezione ‘Giochi e scommesse’ del nostro sito internet alla presenza su mobile e sull’applicazione per iPhone, da un blog dedicato all’interattività con gli utenti a una serie di sviluppi tecnici legati all’advertising su mobile che ora sono disponibili per tutti clienti. A livello paneuropeo, invece, mi piacerebbe citare la partnership con Regione Trentino, con cui abbiamo sviluppato un progetto di valorizzazione della comunicazione attraverso la copertura televisiva di eventi sportivi da loro realizzati e interviste mirate. E non è tutto: per il prossimo futuro abbiamo in programma la partecipazione congiunta a eventi e fiere per il pubblico, con richiami diretti allo sport in Trentino.

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Tv Key: Quali sono le vostre aspettative per i prossimi mesi? Ermanno Zacchetti: Ci attendiamo una richiesta di prodotti pubblicitari particolari e una maggior integrazione editoriale sviluppata in stretta collaborazione con le aziende coinvolte. Penso, per esempio, alla semplice integrazione editoriale video o allo sviluppo di vere e proprie sezioni dedicate al cliente sui nostri newmedia. In questo periodo di generale flessione degli investimenti le aziende saranno sempre più attente a dove investire i propri budget, ricercando la qualità sui vari mezzi. Ci saranno quindi meno campagne pubblicitarie spalmate ovunque e più pianificazioni mirate su target specifici. Eurosport è oggi ben strutturata anche in Italia per rispondere nel migliore dei modi a questa nuova sfida del mercato.


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21-06-2011

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IL NETWORK TELEVISIVO CHE FA CAPO A MTV ITALIA, FORTE DI UN’OFFERTA MULTIPIATTAFORMA E DIVERSIFICATA CHE SPAZIA DAL DIGITALE TERRESTRE AL SATELLITE PASSANDO PER IL WEB, SI PREPARA A CONQUISTARE IL MERCATO PUBBLICITARIO E LANCIARE UN NUOVO CANALE IN ALTA DEFINIZIONE.

DI

NICOLE CAVAZZUTI

MTV: LA MUSICA È CAMBIATA C’era una volta la ‘Music Television’. Oggi MTV, a 14 anni dal debutto in Italia, ha ormai comple-

MTV Italia, ci ripercorre la storia del network e ce ne svela le strategie.

tato la metamorfosi, e da canale prettamente musicale è diventato una rete televisiva generalista e dedicata al pubblico giovane. Per

questa stagione punta su un palinsesto ricco di novità, ma anche sul lancio di un nuovo canale in alta definizione. È l’ennesima evoluzione del Gruppo MTV Italia, joint venture fra Telecom Italia Media (che ne controlla il 51%) e il colosso statunitense Viacom (cui fa capo il restante 49% attraverso MTV Networks Europe). Gian Paolo Tagliavia, Amministratore delegato di

Tv Key: Quali sono state le principali tappe della storia del Gruppo MTV in Italia? Gian Paolo Tagliavia: MTV è arrivata in Italia nel 1997, e da allora ha vissuto diverse fasi, anticipando gusti e tendenze del pubblico giovane, portando novità e programmi inediti per il panorama televisivo del nostro paese e, soprattutto, creando un forte legame con i ragazzi italiani. Programmi come TRL – Total Request Live – o eventi come MTV Day hanno fatto

del canale un vero punto di riferimento per le nuove generazioni. Da un paio di anni siamo entrati in una nuova fase: vogliamo dar voce alle storie dei ventenni di oggi, i cosiddetti ‘Millennials’, con programmi come Il testimone, le MTV News o Ginnaste - Vite parallele, senza dimenticare anche il nostro lato umoristico e provocatorio con programmi come I soliti idioti e Jersey Shore. Oltre al continuo sviluppo della rete principale, un anno di svolta per noi è stato il 2004, quando abbiamo portato in Italia sulla piattaforma Sky anche Nickelodeon, oggi leader nell’area kids, e Comedy Central.

sultato? Contiamo su un’offerta per tutti i gusti. Il marchio Comedy Central, invece, è una esclusiva di Sky, con Comedy Central (canale 122) e Comedy Central +1 (canale 123), reti interamente dedicate alla comicità e al divertimento. Sempre in esclusiva su Sky, ecco poi Nickelodeon, il brand leader sui ragazzi dai 7 ai 12 anni con Nickelodeon (canale 605) e Nickelodeon +1 (canale 606). Per i più piccoli e le famiglie abbiamo invece Nick Jr. (canale 602) e Nick Jr. +1 (canale 603). Insomma, in questi anni abbiamo fatto davvero parecchia strada.

Tv Key: Quali sono le peculiarità

Gian Paolo Tagliavia: I ‘Millen-

delle varie reti del gruppo?

nials’, la generazione nata al tempo di internet, ragazzi tra i 14 e 24 anni, sempre iperconnessi e multitasking. MTV Italia racconta infatti storie di giovani che vivono e affrontano la quotidianità e il proprio tempo con la voglia di farcela, con la speranza di trovare il proprio posto nella società, ma anche con la consapevolezza di dover affrontare molte sfide. Sono ragazzi che di fronte alle difficoltà hanno un atteggiamento positivo e mai disfattista, giovani che esaltano la propria individualità all’interno del tessuto sociale e che danno il massimo valore all’autenticità, all’onestà e alle emozioni. Amano divertirsi e vivere la vita al massimo, non ribellandosi al sistema ma giocando secondo le sue stesse regole. Sanno apprezzare il talento in tutte le sue manifestazioni. E sono protagonisti nelle MTV News con gli appuntamenti quotidiani e la puntata speciale del weekend, impegnati a raccontare con i propri occhi, per esempio, cosa si-

Tv Key: Qual è il target di riferi-

mento di MTV Italia?

Gian Paolo Tagliavia: Con la ri-

Gian Paolo Tagliavia, Amministratore delegato di MTV Italia.

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voluzione digitale, in questi anni il network di MTV Italia si è sempre più diversificato, con tre brand di successo, molto forti e ben connotati. Sul canale 8 del digitale terrestre abbiamo MTV, entrata ‘di diritto’ tra i canali generalisti con programmi sia di produzione italiana che provenienti dal network internazionale. Sul canale 67 c’è invece MTV Music, che presta particolare attenzione alla musica in tutte le sue diverse forme: suo fiore all’occhiello è il progetto MTV New Generation. La musica vive anche sul sito MTV.it, con tutte le nostre classifiche, le live session pensate e create solo per il web e le anteprime esclusive. E non basta: sulla piattaforma Sky siamo presenti con quattro canali, ognuno dedicato a un genere musicale diverso: MTV Hits (canale 704), MTV Classic (canale 705), MTV Rocks (canale 706) e MTV Dance (canale 707). Ri-

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Tv Key: Quali sono le principa-

li novità del palinsesto della nuova stagione per i canali del gruppo MTV Italia? Gian Paolo Tagliavia: Per quanto riguarda MTV Italia, a settembre è iniziata la quarta stagione di Jersey Shore, reality show con protagonisti otto ragazzi italo-americani, girata interamente in Italia a Firenze, con un pubblico di appassionati in costante crescita e sempre più trasversale. Dal 17 ottobre è partito Ginnaste - Vite parallele, un docu-reality di produzione italiana incentrato sulla vita quotidiana di sette ginnaste della squadra italiana della Federazione di Ginnastica Artistica. Il

programma, in onda con una striscia quotidiana, una puntata speciale ogni venerdì sera e una maratona ogni domenica pomeriggio, mostra le ragazze tra allenamenti sfiancanti, tensioni per le gare importanti, gioie per le vittorie ma anche momenti di vita di adolescenti come amori e amicizie, studi e shopping. Due delle sette ragazze del programma hanno preso parte ai recenti campionati mondiali di ginna-

stica a Tokyo, seguite dalle telecamere di MTV. A metà ottobre è ripartita anche HitList Italia con Valentina Correani, in diretta dallo studio di Milano con vista sul Duomo, con tanti ospiti che suonano dal vivo. Per quanto riguarda le serie, sono in onda la terza stagione di 16 anni e incinta e i nuovi episodi di Plain Jane: la nuova me, versione internazionale con ragazze provenienti da tutto il

mondo e girata anche in Italia; ma anche From Above: saranno famose, un reality sulle aspiranti nuove Destiny’s Child, un gruppo di cinque ragazze che sotto l’occhio attento e impietoso di Matthew Knowles (papà di Beyoncé e fautore del successo delle DC) cercherà di sfondare nel mondo del pop mondiale, oltre alla terza stagione di Teen Mom, spin-off di 16 anni e incinta sulla maternità di quattro ragazze. Ecco poi in diretta da Belfast gli MTV Europe Music Awards 2011, presentati dalla giovane star Selena Gomez, un grande evento di musica e glamour internazionale diventato negli anni un appuntamento imperdibile. A dicembre, poi, riflettori puntati su Spit Gala, un evento speciale dedicato al mondo delle rap battle italiane, che diventerà un appuntamento fisso nel 2012 con Marracash. Tv Key: Parliamo di raccolta pubblicitaria. La stagione 2010/2011 è stata particolarmente difficile: qual è il vostro bilancio e quali sono state in particolare le criticità che avete affrontato? Gian Paolo Tagliavia: Per quanto riguarda la raccolta, MTV Pubblicità ha chiuso il 2010 con

In alto, Valentina Correani, conduttrice del programma ‘HitList Italia’. In basso a sinistra, Pif, che presenta invece ‘Il testimone’. A destra, Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio, la coppia de ‘I soliti idioti’.

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gnifichi vivere a Lampedusa o l’attuale difficile situazione in Libia. Non solo: sono anche al centro del nostro pomeriggio, con una programmazione quotidiana occupata dai cosiddetti ‘transformational shows’, ovvero contenuti sui ragazzi in via di trasformazione fisica, emotiva o caratteriale. È il caso di Teenager in crisi di peso, ma anche di Plain Jane: la nuova me, uno show presentato dalla modella e giornalista di moda Louise Roe che in ogni puntata trasforma una ragazza normale in una donna stupenda e sicura di sé, degli studenti di A scuola di emozioni e delle baby mamme di 16 anni e incinta. Si tratta di un filone editoriale di cui siamo fieri e che ci ha definito molto negli ultimi due anni.


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In questa pagina, immagini dei programmi ‘Ginnaste - Vite parallele’, ‘16 anni e incinta’, e ‘Jersey Shore’ (con il cast nelle strade di Firenze). Sotto, Selena Gomez, conduttrice degli MTV Europe Music Awards 2011.

buoni risultati (+16,5% rispetto al 2009) in cui hanno avuto un ruolo fondamentale gli eventi sul territorio e la capacità di creare progetti di sponsorizzazione pensati ad hoc con i clienti. Il 2011 ci ha visto in maggiore sofferenza, come d’altro canto tutto il mondo pubblicitario, anche se eventi come i TRL Awards, gli MTV Days e gli MTV Europe Music Awards riescono sempre a essere un polo di attrazione per i brand che si vogliono posizionare su un target mirato e in un contesto internazionale.

Music all’inizio del 2011 è stata la naturale conseguenza di questa strategia: il canale musicale affianca quello tradizionale, ormai consacrato all’intrattenimento per giovani adulti. In Italia siamo riusciti a dar vita a uno dei network MTV più forti al mondo anche perché abbiamo saputo costruire un’identità ricca e multiforme grazie alle piattaforme digitali.

Tv Key: Avete in programma il lancio di nuovi canali nei prossimi mesi, anche alla luce delle nuove tecnologie applicate al piccolo schermo come l’alta definizione e il 3D? Gian Paolo Tagliavia: Il nostro network, per natura e vocazione, è in costante evoluzione ed è sempre aperto ai cambiamenti e alle novità: il prossimo passo sarà sicuramente il lancio di un canale

Tv Key: Quali risultati ha portato il recente e già citato spin-off del brand MTV su più canali sul digitale terrestre e sul satellite? Gian Paolo Tagliavia: Il processo di sviluppo dell’offerta MTV, in realtà, era cominciato fin dalla fine degli anni novanta. Data la natura del nostro pubblico, siamo stati i primi a investire massicciamente sul web e sul mobile, e parte del nostro successo è riconducibile proprio a questa strategia. Anche in televisione abbiamo colto immediatamente l’opportunità presentataci da SKY di arricchire la nostra offerta con canali tematici dedicati a segmenti di pubblico diversi e complementari. Il lancio di MTV

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in HD. Sul 3D ci siamo posizionati già da tempo con Playmaker, l’unità produttiva di MTV Italia, che da un paio d’anni realizza e produce eventi in tre dimensioni per tutto il network: per citarne solo alcuni, il concerto dei Vampire Weekend a Torino nel 2010 e l’ultima edizione di Isle of MTV dello scorso giugno a Malta. Tv Key: Come saranno strutturate

le strategie di comunicazione del Gruppo MTV Italia? Gian Paolo Tagliavia: Le strategie cambiano, evidentemente, in relazione ai diversi canali, ma ci sono alcuni elementi comuni a tutti. Grazie al lavoro svolto in questi anni, dal punto di vista della notorietà e del gradimento i nostri brand sono molto forti e connotati. In questo periodo, perciò, non abbiamo tanto bisogno di comunicare il mondo di riferimento di ciascuno, quanto di rafforzarne giorno dopo giorno la promessa attraverso elementi concreti. Diventa quindi fondamentale sfruttare anche i mezzi non televisivi per creare prodotti ed eventi che veicolino con coerenza i valori della marca. Per quanto riguarda la promozione on air, l’obiettivo è sempre quello di incrementare la già forte connessione emotiva sviluppata con il pubblico, anche grazie alla nostra forza consolidata sui media digitali, che rappresentano un canale di comunicazione molto prezioso per un editore televisivo.


RICETTA VINCENTE DI NBC UNIVERSAL GLOBAL NETWORKS ITALIA, CHE ATTRAVERSO STUDIO UNIVERSAL, STEEL E DIVA UNIVERSAL VUOLE SODDISFARE I TELESPETTATORI DI TUTTE LE ETÀ E CARATTERISTICHE. CON IL SUO TRIDENTE D’ATTACCO, LA SOCIETÀ PARTE DEL GRUPPO NBCUNIVERSAL SI PROPONE COME VERO LEADER DEL MERCATO. DI

MARIANNA VENTURINI

NBCUNIVERSAL: UN TRIS DI FUOCHI D’ARTIFICIO Il gruppo NBCUniversal, uno dei maggiori network di intrattenimento al mondo, è presente con contenuti di qualità e brand avvincenti in ben 150 paesi. La sua offerta sul mercato italiano si declina in tre canali capaci di coinvolgere un vasto pubblico: Studio

Universal è la rete per gli amanti del cinema classico, Steel è rivolta a chi ama le emozioni forti e Diva Universal si caratterizza per una programmazione tutta al femminile. Anche nei prossimi mesi NBC Universal Global Networks Italia offrirà il meglio dei suoi palinsesti ai telespettatori. Ne parliamo con Giorgina di Santo, Direttore programmazione e acquisizioni, e con Maria Theresia Braun, Direttore on-air e marketing. Tv Key: Quali saranno i punti

forti della programmazione di Studio Universal nella nuova stagione? Giorgina di Santo: Studio Universal è e rimane il canale del grande cinema classico americano di tutti i generi, con undici film al giorno e 150 diversi titoli al mese, senza repliche nella stessa giornata. Il suo payoff lo ricorda al meglio: ‘La TV del cinema da chi fa cinema’. Proprio per celebrare questa vocazione, a ottobre andrà in onda Hollywood Invasion, un documentario scritto e diretto da Marco Spagnoli, prodotto e distribuito dal nostro canale. L’Italia, l’Europa e il mondo degli anni della Hollywood sul Tevere sono stati raccontati per la prima volta attraverso i materiali d’archivio di NBCUniversal per offrire uno

sguardo inedito e originale su trent’anni di storia del grande cinema internazionale. La sceneggiatura mostra una duplice invasione: da un lato quella della macchina produttiva americana in Europa, guidata dai grandi studios hollywoodiani, e dall’altro quella dei talenti europei, registi e star che hanno reso quell’epoca indimenticabile e hanno conquistato l’immaginario collettivo degli Stati Uniti degli anni sessanta e settanta con carisma e talento. Inoltre, direttamente dalle ‘Giornate degli Autori’ della 68a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Studio Universal presenta La penna di Hemingway. Per la serie ‘A noi piace corto’, che rientra tra le iniziative del canale per la promozione e il sostegno della produzione di opere realizzate dalle giovani leve del cinema italiano, viene proposto il cortometraggio del regista Renzo Carbonera interpretato da Sergio Rubini e Christiane Filangieri. Attraverso la metafora della penna, il film vuole dare un assaggio della fragilità della memoria e comunicare l’idea che la storia di un luogo si tramandi soprattutto attraverso le vicende dei singoli. Sempre per la serie ‘A noi piace corto’ è in programmazione anche Jody delle giostre, cortometraggio tratto dall’esperienza reale del giovane regista Adriano Sforzi che ha lavorato in un luna park fino all’età di 15 anni. Il film è il racconto breve di un bambino a metà tra due realtà diverse: il gioco, come punto di riferimento per ogni bimbo, e il lavoro, principale causa del-

Dall’alto, ‘Hollywood Invasion’ (nella foto, Marilyn Monroe all’aeroporto di Londra nel 1956), un frame del cortometraggio ‘La penna di Hemingway’ con Cosimo Cinieri e Christiane Filangieri’, e il regista Nicholas Ray in una scena de ‘L’amico americano’.

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TRE CANALI, TRE PROGRAMMAZIONI DIVERSE PER RISPONDERE A TUTTE LE ESIGENZE DEL PUBBLICO. È QUESTA LA


TV DIGITALI l’emarginazione del protagonista da parte di tutti i coetanei. La pellicola ha vinto il David di Donatello 2011 come miglior cortometraggio ed è stata riconosciuta come film di interesse nazionale-culturale. Ma c’è di più: Studio Universal dedica il ciclo ‘Viaggio nel cinema americano’ – la serie di appuntamenti con autori e interpreti del cinema statunitense, come Miloš Forman, Jim Jarmusch e molti altri – al famoso regista Sidney Lumet, recentemente scomparso. Martedì in seconda serata saranno trasmessi Quel pomeriggio di un giorno da cani, Quinto potere, Power, Il mattino dopo. E a proposito di ricorrenze, a novembre Studio Universal ricorderà Nicholas Ray: a 100 anni

Sopra, Nino Frassica, interprete del cortometraggio ‘L’agnellino con le trecce’. A destra, Maria Grazia Cucinotta, che ha esordito alla regia con ‘Il maestro’ (sotto, il cast), approdato poi su Diva Universal.

dalla nascita del regista statuinitense, il canale dedicherà un ciclo a uno dei più straordinari e talentuosi ribelli del cinema americano, con una rassegna di film (La donna del bandito, Neve rossa, Gioventù bruciata, Lampi sull’acqua) accompagnati dalla prima visione di un ricco e originale documentario di nostra produzione intitolato Hollywood bruciata - Ritratto di Nicholas Ray. Infine, a novembre e dicembre, ogni domenica alle 14.00, trasmetteremo Stelle e produttori: l’epoca d’oro di Hollywood, una serie di sette documentari che raccontano la storia

della nascita di Hollywood e delle donne e degli uomini che da visionari si sono trasformati in icone. La serie ha ricevuto tre nomination agli Emmy Awards 2011 come migliore serie non fiction, migliore performance voice over e migliore scrittura per una serie non fiction. Ciascun episodio sarà accompagnato da un film chiave del periodo descritto: a novembre Passerotti di William Beaudine, con la fidanzatina d’America Mary Pickford; Nascita di una nazione di David Wark Griffith; Beyond the Rocks, l’unico film che vede coprotagonisti due star del muto come Rodolfo Valentino e Gloria Swanson; e per finire, il trionfo del Technicolor de ll mago di Oz di Victor Fleming. Anche a dicembre continuerà la messa in onda della serie Stelle e produttori: l’epoca d’oro di Hollywood, con film quali Quarto potere, Viale del tramonto, Che fine ha fatto Baby Jane?. Tv Key: Passiamo al vostro ca-

nale rosa, Diva Universal. Che cosa ha in serbo? Giorgina di Santo: A ottobre sarà trasmesso L’agnellino con le trecce, un cortometraggio per af-

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fiancare l’Associazione Sclerosi Tuberosa e per sostenere la ricerca. Questa nuova iniziativa vede Diva Universal impegnata ancora una volta a favore del sociale. Il canale è coproduttore del corto diretto da Maurizio Rigatti, prodotto da Unicorno Visioniparallele e interpretato tra gli altri da Nino Frassica, testimonial dell’associazione. L’A.S.T. Onlus, nata nel 1997, promuove la sensibilizzazione di istituzioni e opinione pubblica sui problemi collegati alla sclerosi tuberosa, nonché il finanziamento di attività volte a migliorare la qualità della vita delle persone affette da questa malattia genetica che colpisce un bambino ogni 7.000 nati. All’ultima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Maria Grazia Cucinotta ha aperto il concorso dedicato ai cortometraggi di ‘Controcampo Italiano’ con Il maestro, suo esordio alla regia. Il corto, approdato su Diva Universal, è ispirato alla storia del nonno della regista e racconta la vita di un insegnante – interpretato dall’attore Renato Scarpa, già con lei ne Il postino – che, arrivato alla pensione dopo una vita dedicata al lavoro, si ritrova solo e abbandonato. A novembre sbarcherà su Diva Universal Lezioni di giallo (titolo originale: Murder 101),


la serie di tv movie che vede Dick Van Dyke nel ruolo del professor Maxwell, uno sbadato ma brillante criminologo. A dargli manforte c’è Mike Bryant (Barry Van Dyke), ex poliziotto che vede in lui un nuovo padre. A dicembre tornerà anche Poirot, il detective più amato della televisione, mentre prosegue la terza stagione di E.R., la nota serie che racconta le vicende del policlinico di Chicago tra mille vicissitudini e colpi di scena. Infine arriverà per la prima volta su Diva Universal Quincy, la celebre serie prodotta tra il 1976 e il 1983 e trasmessa in prima visione negli Stati Uniti da NBC. Fu una delle prime a mescolare il genere medico con il poliziesco, e si è contraddistinta per le tematiche sociali trattate in diversi episodi. Tv Key: Steel è il canale per un

target maschile e giovane. In questo caso che cosa avete preparato? Giorgina di Santo: Su Steel trasmettiamo contenuti come film, serie tv e fiction di genere thriller, horror, avventura, azione e commedia. A ottobre riappaiono i pivelli di Rookie Blue, con la seconda stagione inedita. Il successo della messa in onda americana ha già assicurato il rinnovo per una terza stagione del Grey’s Anatomy versione poliziesco. A novembre, invece, è il turno di $#*! My Dad Said, la serie nata dal blog di Justin Halpern, un anonimo ragazzo diventato un fenomeno dei social network per aver riportato su Twitter le frasi

dette da suo padre. Il successo è stato immediato e ha portato alla pubblicazione del libro omonimo, primo nella classifica delle vendite negli Stati Uniti. Il protagonista della serie è uno splendido William Shatner (il mitico capitano Kirk di Star Trek), assolutamente perfetto per la parte. Non bisogna poi dimenticare Syfy, lo spazio all’interno del canale dedicato alla fantascienza, al fantastico e a tutto ciò che si trova al confine tra realtà e immaginazione. Ci sono grandi film e serie tv in prima visione legati ai generi fantascientifico, horror e fantasy. Syfy è un’esclusiva di Steel, dove trasmette generalmente tutte le notti dopo la mezzanotte, e una sera la settimana a partire dalle 21.00. Data la specificità del canale, non deve stupire che la programmazione sia dedicata a Halloween con il ciclo ‘Halloween Scary Kids’. A novembre trasmetteremo il gran finale della decima e ultima stagione di Smallville

(presentato in anteprima al Roma Fiction Fest 2011), con un Clark Kent pronto ad assumersi le responsabilità che comportano i suoi superpoteri. Sui nostri schermi arriva per la prima volta in Italia anche la seconda stagione di Haven. Da notare la partecipazione di Jason Priestley (guest star di alcune puntate e regista di un episodio), il Brandon della serie Beverly Hills 90210. Dicembre vedrà il ritorno del vampiro romantico immortalato dal telefilm Moonlight. La serie narra le vicende di Mick St. John, detective di Los Angeles trasformato in vampiro dalla moglie Coraline durante la prima notte di nozze. Incapace di accettare il suo nuovo status, Mick metterà le sue capacità a disposizione dell’umanità nei panni di un investigatore privato. Tv Key: Nei vostri palinsesti non mancano mai le iniziative di utilità sociale. Quali saranno le prossime? Maria Theresia Braun: Le iniziative sociali costituiscono un importante impegno dei nostri brand, in particolare di Diva Universal. In un momento particolarmente ‘caldo’ della comunicazione sociale come il mese di ottobre, abbiamo intensificato il nostro impegno con la fondazione Susan G. Ko-

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men a sostegno delle tappe autunnali della Race for the Cure, la mini-maratona mirata a sensibilizzare l’attenzione sulla prevenzione e sulla cura del tumore al seno. Oltre alla consueta pianificazione dello spot, da noi ideato e prodotto anche quest’anno, abbiamo sviluppato un’operazione di direct marketing, inviando a una selezionata lista di contatti un paio di classici guanti da cucina Vileda (uno dei prodotti ‘Fiocco Rosa’, di cui parte dei proventi viene destinata alla fondazione Susan G. Komen) rivisitati mediante il classico tocco di Diva Universal. Questo autunno inauguriamo inoltre una nuova partnership con Save the Children, l’organizzazione che si dedica alla lotta contro la mortalità infantile e a tutela della salute delle mamme. Pianificheremo sul canale non solo lo spot per la raccolta fondi ma anche delle brevi pillole dal titolo Donne dal campo, storie di donne legate ai progetti dell’associazione, prodotte grazie alla collaborazione di alcune testimonial come Caterina Guzzanti. Tv Key: Sono previste iniziative

per fidelizzare il pubblico? Maria Theresia Braun: Tra i pro-

getti di fidelizzazione siamo in procinto di lanciare un concorso destinato agli appassionati di Syfy, legati quindi alla programmazione di fantasy, fantascienza, horror e paranormale, in onda su Steel. L’iniziativa, in collaborazione con la testata SciFiNow, verrà lanciata nella notte di Halloween ed è mirata a coinvolgere il pubblico dei grandi appassionati del genere, invitandoli a inviare delle storie filmate della durata massima di 5 minuti, in tema con i contenuti del nostro brand, che verranno selezionate da una giuria popolare sul sito www.syfy.it e da una giuria di esperti. Il vincitore della selezione finale sarà ospite e protagonista della terza edizione del Fantasy Horror Award che si svolgerà come di consueto a giugno a Orvieto.

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A sinistra, i protagonisti della serie ‘Haven’, in onda su Steel. In basso, William Shatner e Jonathan Sadowski nella divertente sitcom ‘$#*! My Dad Said’.


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DAL 1976 A OGGI, TELENORBA HA VISSUTO DA PROTAGONISTA TUTTA LA STORIA DELL’EMITTENZA RADIOTELEVISIVA LOCALE IN ITALIA. UNA STORIA FONDAMENTALE PER LO SVILUPPO ECONOMICO DEL PAESE, IN VIRTÙ DELL’IDONEITÀ DELLE TV LOCALI A SUPPORTARE L’ATTIVITÀ COMUNICAZIONALE DI QUELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE CHE, DA SEMPRE, RAPPRESENTANO IL CUORE PULSANTE DEL SISTEMA ITALIA.

DI

MAURO MURERO

TELENORBA: IL VOLANO DELLA CRESCITA

Luca Montrone, fondatore e Presidente di Telenorba. Sono passati tre decenni e mezzo, ma il 1976 è ancora ricordato come un anno storico per lo scenario televisivo italiano. È infatti nel luglio di quell’anno che la Corte Costituzionale dichiara la non legittimità di alcuni articoli contenuti nella riforma Rai dell’anno precedente e volti a impedire “l’installazione e l’esercizio di impianti di diffusione radiofonica e televisiva via etere di portata non eccedente l’ambito locale”. A tale sentenza può essere ricondotto, di fatto, il punto di partenza del lungo viaggio compiuto dalle emittenti private (o ‘libere’, termine oggi obsoleto e forse semplicistico ma all’epoca considerato suggestivo): sono già una cinquantina quelle ope-

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rative in varie aree dello Stivale alla fine del 1976, dunque a meno di un semestre di distanza dalla sentenza della Corte. E se il nord, tecnicamente e culturalmente più attrezzato a gettarsi in quest’avventura, fa la parte del leone, anche nell’area meridionale del paese prende forma nell’autunno di quello stesso anno una realtà destinata a dare un contributo di primissimo piano alla storia dell’emittenza locale italiana. A Conversano, in provincia di Bari, un gruppo di imprenditori pugliesi guidati da Luca Montrone fonda RadioTeleNorba, che già nella ragione sociale (Norba era il nome della stessa Conversano nell’era pre-latina) ribadisce una volontà che non verrà mai meno

nei 35 anni successivi: quella di stabilire un legame viscerale e indissolubile con il territorio di riferimento, trasformando tale legame in uno degli assi portanti della linea editoriale portata avanti dalle emittenti radiofoniche e televisive del Gruppo. Ne abbiamo parlato con Luca Montrone, fondatore e attuale Presidente di Telenorba. Tv Key: Qual era l’assetto del

mercato radiotelevisivo italiano a metà anni settanta, quelli della nascita dell’emittenza privata e della stessa Telenorba? Luca Montrone: All’inizio della seconda metà degli anni settanta la neonata emittenza locale aveva già trovato una precisa collocazione nel tessuto sociale ed

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economico del paese. Alla base del successo rapidamente riscosso c’erano soprattutto due motivazioni: da un lato un bisogno diffuso, da parte della popolazione, di centri d’informazione alternativi e più aderenti al territorio; dall’altro la necessità delle piccole e medie imprese di accedere al mercato radiotelevisivo, che fino a quel momento – data l’esistenza delle sole reti nazionali, tramite le quali non si poteva certo veicolare il prodotto locale – era stato loro precluso. Con l’avvento dell’emittenza locale i cittadini avevano finalmente a disposizione un mezzo facilmente fruibile e le PMI potevano far conoscere i propri prodotti: si irrobustiva così un asse fondamentale dell’economia na-


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zionale, ovvero il sodalizio tra le stesse PMI e le tv locali forti, che entravano nelle case promuovendo la produzione locale con conseguente aumento dei consumi. Ovviamente, più aumentavano gli investimenti pubblicitari destinati elle emittenti locali più queste potevano investire in programmi, tecnologia e professionalità, in modo da aumentare l’audience; in sostanza, si stava creando – in un periodo in cui non vigeva ancora il duopolio televisivo – un circolo virtuoso estremamente positivo per il paese in termini di pluralismo e di sviluppo economico. Tv Key: Possiamo ricostruire,

anche con qualche data precisa, gli anni dei ‘primi passi’ di Telenorba e dei primi successi ottenuti? Luca Montrone: La Telenorba S.p.A. si costituisce nel novembre 1976, con il preciso scopo di salvaguardare il pluralismo dell’informazione e lo sviluppo economico del territorio; le trasmissioni iniziano a dicembre, irradiate in bianco e nero nella zona della provincia di Bari. Nel 1979 l’azienda si dota di un capitale sociale di 250 milioni di vecchie lire; a seguire, iniziano le trasmissioni della seconda emittente, Teledue, e si estende progressivamente (prima all’intero territorio regionale pugliese e qualche anno dopo anche a Basilicata e Molise) l’area di copertura. All’inizio degli anni ottanta Telenorba chiede all’Istituto di Statistica della Facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Bari, retto dal professor Giovanni Girone, di condurre uno studio che verifichi il ruolo dell’emittente nell’ambito dello sviluppo socio-economico della regione Puglia. Condotta su un campione molto ampio, l’indagine rivela che per le aziende fare pubblicità su Telenorba aveva innescato un processo di espansione e causato un incremento medio di fatturato dell’11,8%, che si traduceva anche in una crescita dell’occupazione (e, a ulteriore conferma di

Gli studi di TG Norba 24, rete all news diffusa sul satellite e sul digitale terrestre, e la presentazione del canale a Milano, presso Palazzo Reale, il 15 aprile 2011.

questa positiva spirale, si può ricordare che in quel periodo, secondo i dati Istat, nelle regioni coperte dal segnale di Telenorba il tasso di disoccupazione era inferiore di 6 punti percentuali rispetto a quello delle altre regioni meridionali). Già nei primi anni di attività si percepisce il crescente successo in termini di audience, anche in mancanza di dati d’ascolto ufficiali; successivamente, dalle prime indagini ISTEL emerge che Telenorba è la prima tv locale in Italia a livello di audience, primato che Auditel ha sempre ribadito. In quest’ottica, va sottolineato che l’azienda ha sempre creduto moltissimo nel suo ruolo di propulsore per lo sviluppo socioeconomico del territorio. È risaputo che l’Italia non ha mai

avuto una grande tradizione nell’ambito della diffusione e lettura dei quotidiani d’informazione, con l’ulteriore aggravante, nel caso del sud, rappresentata dal gap rispetto alle regioni centrosettentrionali; nel meridione si è sempre letto poco e questo costituiva un problema in termini sia di pluralismo sia di sviluppo. In tale contesto, fin dall’inizio Telenorba ha sempre puntato moltissimo sul rapporto con le imprese e con i cittadini del territorio di riferimento: secondo un’indagine Eurisko, essa rappresenta il principale organo di informazione dei pugliesi. Tv Key: Quali sono stati i principali progressi compiuti, in tre decenni e mezzo, sul versante della rete di copertura, dell’as-

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setto del gruppo e della programmazione? Luca Montrone: Dal ‘bianco e nero’ limitato alla provincia di Bari all’assetto attuale, i progressi sono stati enormi. Telenorba 7 (è questa la denominazione esatta) copre non solo Puglia, Basilicata e Molise, ma anche parte di Calabria e Campania; dal canto suo la seconda emittente storica del Gruppo, Teledue (da qualche anno nota come Telenorba 8), si è sempre posizionata tra le prime quindici tv locali italiane. A esse si affiancano Telenorba 7+1 e Telenorba 8+1, che trasmettono gli stessi palinsesti ritardati di un’ora, Telenorba Verde, che si occupa di ambiente, turismo e agricoltura, Business TV, focalizzata sugli annunci economici,

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Norba Shopping e altre emittenti in fase di studio, che inizieranno le trasmissioni nel 2012, dopo il definitivo passaggio dal sistema analogico al DTT. Ancora, alla fine di ottobre 2010 è partito TG Norba 24, in onda sul satellite (canale 510 della piattaforma Sky) e sul digitale terrestre. Tengo a precisare che mentre altre televisioni locali pagano per trasmettere sul satellite con posizionamenti assolutamente scadenti, TG Norba 24 vi è approdata su invito di Sky e trasmette nel blocco delle ‘numerazioni 500’, quello di tutti i maggiori canali all news nazionali e internazionali. Alla base della scelta di avere anche un mezzo a copertura nazionale c’è la volontà di portare la voce del Mezzogiorno in tutte le aree del paese, a beneficio dei tanti meridionali residenti al nord ma anche di tutti coloro i quali ignorano che esiste un sud ‘migliore’, diverso da quello che viene spesso dipinto dall’informazione nazionale. Non c’è mai stato, storicamente, un media del Mezzogiorno in grado di coprire con forza tutto il territorio italiano; abbiamo deciso di riempire questo vuoto, anche avvalendoci di un’indagine condotta dal centro media Mindshare Italy che ha dato risultati eccezionali, confermando che c’è una grandissima aspettativa nei confronti del nostro progetto (un progetto, per inciso, che certamente non va ‘contro’ il nord: anzi, punta a stabilire un quotidiano confronto tra nord e sud, per stimolare la crescita di tutto il paese). TG Norba 24 raggiunge sul satellite 5 milioni di famiglie, per un totale di 16 milioni di cittadini; inoltre è visibile in chiaro sul digitale terrestre e attualmente copre già una dozzina di regioni, per un totale di 40 milioni di individui (destinati a diventare 60 milioni quando lo switch-off sarà completato in tutta la penisola). La raccolta pubblicitaria è stata affidata a Sky Pubblicità, a riprova di quanta fiducia ripone il Gruppo Sky nel nostro mezzo nazionale.

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Sopra, Checco Zalone negli studi di Telenorba, per la trasmissione ‘Fuori controllo’. In basso, Simona Ventura premia Renzo Arbore alla festa dei 30 anni di Telenorba a Bari, nel dicembre 2007. Tv Key: In 35 anni, di strada se

ne può percorrere molta: fermo restando che è giusto guardare sempre avanti, il cammino fin qui percorso vi lascia soddisfatti? Luca Montrone: Siamo sicuramente molto soddisfatti ma, al contempo, siamo anche amareggiati per quanto non abbiamo potuto fare, a causa del sistema duopolistico nel quale siamo sempre stati costretti a operare. L’Italia è un paese molto particolare, diverso dagli altri, con un tessuto economico che, come detto, non si basa sulla grande industria bensì sulle piccole e medie imprese, che rappresentano oltre il 70% del prodotto intermo lordo. Ne deriva che il paese non aveva bisogno di tante reti nazionali che promuovessero e stimolassero il consumo di prodotti a loro volta ‘nazionali’: questi ultimi sono talmente pochi che i network, per riempire tutti gli spazi pubblicitari, hanno dovuto rivolgersi ai mercati esteri, stimolando il consumo di prodotti provenienti da altri paesi. Al Sistema Italia sarebbe invece servita un’emittenza locale forte e di qualità, in grado di promuovere e supportare il consumo dei prodotti di quelle imprese locali che rappresentano l’asse portante dell’economia nazionale: la

stessa Corte Costituzionale ha condiviso questi princìpi, visto che una sua sentenza del 2002 ha tentato di ridimensionare il duopolio, disponendo che una delle reti Mediaset si trasferisse sul satellite e che a una delle reti Rai fosse inibita la pubblicità. Anche il Parlamento, in passato, ha cercato in qualche modo di riequilibrare il sistema televisivo, destinando alle emittenti locali una quota del cosiddetto ‘canone Rai’ (che in realtà è una tassa sul possesso del televisore) per poterle sostenere in un sistema

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duopolistico, proprio in virtù del loro ruolo di volano per la crescita delle PMI. Ma lo scenario non è mai cambiato e anche l’attuale governo, invece di portare progressivamente a regime la legge del 1993, ha dimezzato la copertura finanziaria e, dunque, anche i contributi alle televisioni locali. Le conseguenze sono dolorosamente sotto gli occhi di tutti: il Pil non cresce e il conflitto d’interessi ha frenato lo sviluppo economico del paese. Senza il suddetto conflitto, le emittenti locali avrebbero ricevuto quanto stabilito dalla legge e con quelle risorse avrebbero potuto fronteggiare l’ostilità di un mercato duopolistico; esse, inoltre, avrebbero rappresentato un soggetto forte e potente nel panorama televisivo nazionale, in grado di far crescere le PMI e di rendere l’intero sistema economico italiano persino più florido e produttivo di quelli di Francia e Germania (invece siamo costretti a confrontarci con Grecia e Portogallo, ossia con i fanalini di coda dell’Europa). In Italia non può esserci sviluppo economico senza crescita delle PMI; e non può esserci crescita delle PMI senza l’affermazione delle tv locali. Dopo la Corte Costituzionale e il Parlamento, speriamo che lo capiscano anche le altre istituzioni e che agiscano di conseguenza.


INTERNATIONAL, TRUTV E I CANALI INEDITI (PER L’ITALIA) TNT E TCM: È LA MAGNIFICA SQUADRA MESSA IN CAMPO DAL GRUPPO TURNER, DAPPRIMA RILANCIATA DALL’ARRIVO DEL SATELLITE, POI DALLA PIATTAFORMA DIGITALE TERRESTRE, E SEMPRE PREMIATA DA UN PUBBLICO IN CONTINUA CRESCITA.

DI

RICCARDO ROSSIELLO

TURNER: SEMPRE SULLA CRESTA DELL’AUDIENCE La mission di Cartoon Network – il primo canale del Gruppo Turner a essere sbarcato in Italia – è stata subito molto chiara: fornire contenuti adatti ai bambini

costruire e ripercorrere la storia della presenza del Gruppo nel nostro paese, anticipandoci alcune delle mosse strategiche dei mesi a venire.

ma godibili anche dagli adulti.

Un valore che si è cercato di preservare nel tempo, non da ultimo attraverso il controllo dell’affollamento pubblicitario e la scelta dei titoli da mettere in onda, creando ‘fasce protette’ all’interno delle quali tutta la famiglia viene invitata a partecipare e a divertirsi davanti allo spettacolo offerto dallo schermo televisivo. È stata principalmente questa la chiave del successo di quel primo canale, successo che continua ancora oggi e che è stato successivamente replicato e declinato nelle reti nate negli anni seguenti per soddisfare target sempre più specifici e una platea sempre più attenta. Boomerang, Boing, e ora Cartoonito, sembrano passaggi tanto naturali da apparire quasi scontati. Ci si meraviglia semmai di come CNN International sia rimasto un caso isolato – l’unico canale al di fuori del target bambini – e di come, a parte la breve apparizione di TruTV (non per colpa sua, ma per il forfait dato da Dahlia Tv), non abbiano trovato sbocco in Italia anche altri canali del Gruppo che navigano già da tempo in acque sicure nel resto del mondo, come TNT e TCM (Turner Classic Movies). Non è detto però che le cose non possano cambiare nel prossimo futuro: questo ci ha lasciato intendere Jaime Ondarza, che di Turner Italia è Amministratore delegato e che ci ha aiutato a ri-

Tv Key: Quando comincia la storia del Gruppo Turner in Italia? Jaime Ondarza: È già una storia piuttosto lunga. L’attività, da subito concentrata sul nostro modello di business principale, la pay tv, iniziò infatti negli anni novanta sulle piattaforme satellitari Stream e Tele+, dove lanciammo il nostro primo canale italiano, Cartoon Network. Contemporaneamente cominciammo a fare i primi esperimenti per la gestione di blocchi di programmazione sulla televisione free grazie alla collaborazione con La7. Accanto al target bambini, decidemmo quindi di concentrarci sull’informazione con CNN International. Il posizionamento è stato subito chiaro, sia in pay che in free, e premiato immediatamente dal gradimento del pubblico. Così, mentre la pay tv cresceva, Cartoon Network continuava a occupare i primi posti delle audience. Un raro esempio di continuità, se si considera quanti dei canali di allora oggi non esistono più o hanno cambiato nome. Molti degli adolescenti di oggi sono cresciuti guardando Cartoon Network. È una grande soddisfazione.

biamo cercato di dare un nostro contributo facendo nascere, giusto nell’agosto di quell’anno, il nostro secondo canale: Boomerang. Con la nuova rete, che si rivolge a un target di bambini leggermente più piccoli, abbiamo reso ancora più chiara la mission di Cartoon Network, offrendo la possibilità

a quest’ultima di concentrarsi sulla fascia di età, soprattutto maschietti, che va dai 6 anni in su. Boomerang si è infatti rivolto da subito ai bambini delle elementari, ma soprattutto ha cercato una visione congiunta di questi bambini con i fratellini più piccoli e con i genitori. Il tutto sfruttando la nostra li-

Tv Key: Poi nel 2003 è arriva-

ta Sky… Jaime Ondarza: Fu un momen-

to molto importante, che ha rilanciato in grande stile il modello della pay tv, al quale ab-

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Jaime Ondarza, Amministratore delegato di Turner Italia.

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CARTOON NETWORK, BOOMERANG, BOING, E – DA POCHISSIMO – CARTOONITO. E ANCORA, CNN


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Tv Key: Anche per Boing la cre-

Un’immagine della serie australiana ‘Bananas in Pyjamas’. In basso, il logo del nuovo canale Cartoonito per il pubblico prescolare sul digitale terrestre.

brary di grandi classici – dai titoli Hanna & Barbera a quelli Warner Bros. – e arricchendola contemporaneamente con le ultime produzioni: nuove serie dei cartoon storici, come Tom & Jerry e Scooby-Doo, ma anche nuovi classici, ovvero cartoni che si stavano affermando in quel momento. Tv Key: In questa fase avete dimostrato grande versatilità e lungimiranza, sperimentando tutte le piattaforme disponibili. Jaime Ondarza: È vero. Turner, tra la fine degli anni novanta e i primi anni del 2000, è stata tra le prime aziende del settore a essere presente contemporaneamente sulla tv di Fastweb, sui telefoni cellulari (prima come video e poi come tv), a distribuire servizi non lineari e persino dei giochi – da controllare solo col telecomando – come i Cartoon Network Games. Ho lasciato per ultimo il digitale terrestre, che nel biennio 2003/2004 stava muovendo i primi passi: anche qui abbiamo assolto al ruolo di pionieri, lanciando – in partnership con Mediaset e per primi al mondo – un canale commerciale free sul digitale terrestre.

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Nasceva così, il 20 novembre 2004, Boing: un canale e un brand oggi internazionali, che si è proposto da subito come il canale free per i bambini ma con la vocazione di essere anche un canale nazionale e per tutti. Mentre da un lato consumavamo la nostra grande impresa con il pubblico targettizzato della piattaforma pay, dall’altro ci preoccupavamo di portare al pubblico free, con un programma di windowing e qualche mese di ritardo, contenuti di qualità rivolti ai bambini, assolvendo di fatto a un ruolo che sarebbe spettato al servizio pubblico, inventando un lavoro e un mercato che allora ancora non esistevano.

scita è stata costante… Jaime Ondarza: Direi vertiginosa. Una crescita che continua ancora oggi, e che ne ha fatto una delle emittenti più popolari della tv italiana. Boing non è solo il primo tra i canali nazionali dedicati ai bambini, ma in termini di ascolto è anche uno dei primi canali tematici per bambini sul target adulti. Sui bambini fa oltre il 12% di share, mentre sul target primario degli individui Boing è stabile tra l’1,65 e il 2% di share. Domenica 11 settembre, per citare un dato, nel prime time serale, che non è certo l’ora di punta per il pubblico dei bambini, ha avuto oltre 700mila spettatori. È diventato un canale di riferimento grazie alla grande qualità della programmazione, pur in presenza di un’agguerritissima concorrenza. L’Italia è il paese al mondo con la maggior presenza di canali gratuiti per bambini sul digitale terrestre: cinque reti concorrenti, escluso Boing, alle quali si è aggiunto da poco, giusto ad agosto, l’ultimo nato dalla joint venture tra il Gruppo Turner e Mediaset: Cartoonito, il fratello minore di Boing. Tv Key: Qual è il target a cui si rivolge Cartoonito? Jaime Ondarza: L’operazione che abbiamo compiuto è per certi versi simile a quella fatta a suo tempo con Cartoon

Network e Boomerang. Senza negare la vocazione di Boing, che resta un canale popolare e per tutti, ‘il canale per i bambini italiani’, ci siamo resi conto che potevamo fare qualcosa per rendere ancora più mirato il dialogo col suo pubblico. Molte ricerche e studi di settore, infatti, ci dicevano che esisteva spazio per un’offerta prescolare di qualità, un’esigenza cui Boing non era in grado di rispondere 24 ore su 24 senza snaturarsi. Gli interessi di un bambino tra i 3 e i 5 anni non sono sicuramente gli stessi di uno di 8, anche se il prodotto è sempre moralmente corretto e garantito nei contenuti. Così anche Boing si è ‘sdoppiato’ dando alla luce Cartoonito, un marchio realizzato da Turner a livello internazionale proprio per venire incontro alle esigenze del pubblico prescolare. Cartoonito è un importante segmento strategico per il Gruppo, che intendiamo valorizzare con un piano di sviluppo importante e aggressivo. Parliamo infatti di un canale o di un blocco già lanciato in Europa, Medio Oriente e Africa, un marchio che avrà, secondo le nostre previsioni, un’alta penetrazione nelle case in Europa, e che quindi potrà soddisfare al meglio sia il nostro partner nell’operazione, Mediaset, che i nostri inserzionisti, che ci chiedevano da tempo un canale prescolare. Un target nuovo, aria fresca, che ci dovrebbe permettere di crescere ancora. Tv Key: Quali sono le serie proposte da Cartoonito? Jaime Ondarza: Si tratta sia di produzioni pensate appositamente per l’Italia sia di produzioni europee, marchi che per i bambini sono già un riferimento come Baby Looney Tunes, Caillou, Hello Kitty, Il trenino Thomas… e prossimamente Jelly Jamm, un prodotto che abbiamo sviluppato con la casa di produzione spagnola Vodka e con Bandai, giocattolaio internazionale, nonché la nuova se-

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rie per i più piccoli Bananas in Pyjamas, che verrà programmata prima su Boomerang e poi su Cartoonito. Tv Key: Turner però non è solo

un editore per bambini... Jaime Ondarza: Un nome su tut-

ti: CNN. Veniamo da un appuntamento importante come il decennale dall’11 settembre. Ebbene, CNN è stato il canale più citato dai giornali in Italia e nel mondo per il suo modo, sempre corretto, di trattare l’informazione e di approfondire la notizia, per il suo essere sempre in prima fila. Un successo di pubblico che in Italia è anche frutto di una precisa scelta editoriale. Il canale CNN distribuito su Sky, infatti, non è una fotocopia della rete americana, ma CNN International: un’emittente creata appositamente per il pubblico internazionale che si avvale di studios molto importanti, con sede a Londra, e una fitta rete di uffici di corrispondenza. Non un ca-

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nale adattato, ma fatto su misura. Oltre ai marchi affermati di cui abbiamo parlato finora, poi, Turner ne ha anche degli altri che però in Italia non sono diventati dei canali dedicati 24 ore su 24, nonché contenuti e format di grande valore di cui il Gruppo è editore e produttore. TruTV, per esempio: un canale molto importante negli Stati Uniti, che era stato lanciato in Italia attraverso la piattaforma a pagamento Dahlia Tv, che purtroppo però non ha potuto proseguire le attività. Si tratta di un brand che riproporremo sicuramente, stiamo valutando tutte le opportunità: in proprio, come marchio, canale o blocco, oppure mettendone a disposizione la library, che comprende prodotti già fatti, format originali di grande successo negli Usa o ancora in divenire. Un altro marchio importante è Adult Swim, che si occupa di prodotti di animazione per adulti – per ironia, linguaggio e temi – specifici per la fascia notturna. Anche queste produzioni sono inedite per l’Italia: non abbiamo ritenuto corretto, infatti, inserirle nei palinsesti di Cartoon Network, che sull’EPG (electronic program guide) di Sky è catalogato come canale per bambini e sul digitale terrestre fa parte del pacchetto famiglia. Un altro canale molto importante è TCM (Turner Classic Movies): dedicato al cinema di qualità, è

Sopra, la locandina di ‘Jelly Jamm’. In alto a sinistra, il team Antivirus di ‘Virus Attack’. Sotto, La serie ‘Lo straordinario mondo di Gumball’ è la prima interamente prodotta dai Cartoon Network Studios di Londra.

presente in Europa ma non in Italia. Infine c’è TNT, emittente di primaria importanza negli Stati Uniti, dove trasmette serie tv, film e persino il campionato di basket NBA. È già stata lanciata in Spagna, in Germania e in Turchia. L’Italia per il momento sta partecipando alla produzione di contenuti, in vista magari di un lancio futuro. Tv Key: Chiudiamo con una

breve carrellata sulle novità della programmazione. Jaime Ondarza: Le novità sono tantissime. Su Boing, a settembre, è arrivato Virus Attack, serie d’azione a cui Turner e Cartoon Network hanno partecipato fin dalla concezione con il produttore Mondo Tv e Suk, poi sposata da Giochi Preziosi, il più grande giocattolaio italiano. E poi, i nuovi Scooby-Doo, Ben 10, Spongebob, Garfield… Anche Cartoon Network e Boomerang apriranno a molte novità. Una serie che diventerà un classico, la prima interamente

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prodotta dai Cartoon Network Studios europei, è Lo straordinario mondo di Gumball. Già da qualche anno, infatti, abbiamo affiancato ai nostri studios a Hollywood (ex Hanna & Barbera) gli studios europei, anche questi a Londra, nei quali lavorano persone di tutte le nazionalità. Gumball è una serie universale, quasi una sit-com, che negli Stati Uniti è già in onda e in cima alle classifiche di audience e gradimento. In più, è realizzata con una tecnica di animazione avveniristica e impegnativa che mette insieme metodi tradizionali con il 3D e la live action. Davvero da vedere. Su Cartoon Network sarà poi la volta di un inedito game show dedicato a Ben 10, prodotto in Italia e in vari paesi europei sulla base di un format di Turner. Poi c’è The Regular Show, altra produzione dei Cartoon Network Studios. Su Boomerang, infine, si potranno vedere gli episodi de I Puffi in versione rimasterizzata, mentre a ottobre – come già detto – arriverà la serie australiana Bananas in Pyjamas.

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IL MERCATO DELL’HOME ENTERTAINMENT

I PRODUTTORI DI APPARECCHI TELEVISIVI E I PRINCIPALI NETWORK INTERNAZIONALI SI PREPARANO A UN FUTURO CHE VEDRÀ L’ALTA DEFINIZIONE DIVENTARE UNO STANDARD E I NUOVI SISTEMI INTERATTIVI SPOSTARE I CONFINI TECNOLOGICI. INTANTO AUMENTANO A DISMISURA LE APP A DISPOSIZIONE DEI TELESPETTATORI PER RENDERE GLI SCHERMI ANCORA PIÙ INTELLIGENTI.

DI

RICCARDO ROSSIELLO

SEMPRE PIÙ… SMART TV! C’era una volta un tempo, neanche troppi anni fa – era il 2005 – in cui, in quasi tutte le case delle famiglie italiane, al ruolo di centro catalizzatore e focolare domestico assolveva un vecchio televisore a tubo catodico. I canali tv andavano e venivano, soprattutto nei giorni di tempo cattivo. Non lo si poteva appendere alla parete, non ci si potevano vedere le foto, non lo si poteva usare per navigare in internet… e solo con l’adattatore giusto lo si poteva usare per vedere i video girati con la camcorder. Ad appena il 3% della popolazione era permesso di realizzare i propri sogni: solo loro avevano potuto sostituire il vecchio apparecchio con uno

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nuovo, di ultima generazione, in alta definizione. Da allora la penetrazione dei televisori HD nelle case italiane non ha conosciuto pause. Resta da domandarsi quale sarà il futuro dell’HD nel pianeta? È proprio questo il tema di uno studio realizzato da Informa Telecoms & Media, team di ricerca che analizza dati sul mercato globale e che si focalizza proprio sulle previsioni dell’evoluzione del mercato fino al 2016: un quinquennio che, assicurano gli esperti, cambierà ancora e definitivamente lo scenario. Entro cinque anni, infatti, la maggior

parte delle piattaforme dei diversi paesi avranno attivato la visione di contenuti in alta definizione. Il passaggio dalla Standard Definition all’High Definition concluderà lo ‘switchover’. E nel frattempo il traguardo tecnologico si sarà spostato ancora. Alle porte, infatti, pressa già l’Ultra HD, che promette di migliorare ancora di più la qualità della visione rispetto allo stesso HD. Per quanto riguarda le date più vicine, invece, Informa Telecoms & Media stima che a fine 2011 saranno circa 34 milioni le nuove famiglie (ovviamente in

All’IFA di Berlino, la più importante fiera europea dedicata al mercato consumer electronics e alle sue applicazioni, i produttori di apparecchi televisivi hanno presentato le loro ultime novità.

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tutto il mondo) che passeranno all’HD, portando il totale a 131 milioni di abitazioni. Un numero che dovrebbe essere triplicato entro il 2016. Il volano di questa crescita, come in passato, saranno ancora una volta eventi planetari come le Olimpiadi e i campionati mondiali di calcio. Tanti i fattori chiave che interverranno sui 53 mercati su cui si è concentrato lo studio della società di ricerca: Australia, Brasile, Cile, Croazia, Finlandia, Grecia, Irlanda, Israele, Italia…

IL NORD AMERICA LEADER NELL’HD Secondo le proiezioni effettuate dagli analisti, la leadership assoluta nel campo dell’alta defi-


nizione sarà degli Stati Uniti, che nel 2016 dovrebbero vantare una quota di programmi trasmessi in HD pari a quasi il 91%. In Europa, invece, sarà di esempio per tutti l’Inghilterra, che dovrebbe arrivare entro cin-

que anni al 94% delle unità familiari convertite all’alta definizione, al terzo posto assoluto dietro Canada e Nuova Zelanda (entrambi col 95%). Il risultato britannico avrebbe potuto essere addirittura allineato a quello

dei paesi del Nord America, se il dato non fosse stato in qualche modo abbassato dalla piattaforma Dtt di Freeview, che secondo le previsioni nel 2016 avrà solo circa il 50% degli utenti convertito all’HD.

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IL MERCATO DELL’HOME ENTERTAINMENT

Panasonic Viera Connect. All’IFA di Berlino, prima ancora che presentare i suoi nuovi televisori, Panasonic ha puntato soprattutto a promuovere i servizi Viera Connect, compatibili con i modelli al plasma delle serie VT30, GT30, ST30, UT30, G30, S30, con gli LCD delle serie DT35, DT30, D35 e E30, ma anche con modelli più datati come VT20, GT20, V20, G20 (plasma) e V20, D28 (37” e 32”), D25 e G20 (LCD). Non si è ritenuto quindi promuovere, come consuetudine, risoluzioni straordinarie, colori sfavillanti o dimensioni prodigiose, ma una piattaforma di app esclusiva. Basta accedere, con il semplice telecomando, al Viera Connect Market per iniziare la spesa tra bancarelle virtuali che offrono video, musica, sport, social networking, lifestyle, giochi, salute e fitness. La novità è che le applet non vengono scaricate fisicamente nella memoria del televisore, portandosi dietro tutte le consuete controindicazioni (rallentamenti, download interrotti, memoria insufficiente, problemi di compatibilità). Restano invece in uno storage remoto che, via cloud, permette un accesso veloce e una fruizione fluida. La controindicazione, però, è che in caso di problemi di connessione nessuno dei servizi acquistati sarà disponibile. Ma questo, promuovendo le novità, ovviamente viene taciuto. Sullo store possono essere acquistati anche numerosi accessori hardware, quali occhiali 3D firmati Panasonic, schede SD, webcam per Skype, gamepad, tastiere e altro. Purché, naturalmente, si disponga di una carta valida per effettuare acquisti online. Molti i servizi on demand già disponibili (ma ancora più saranno quelli che arriveranno in futuro), come Wuaki TV (show televisivi in lingua spagnola), FetchTV (in inglese), iConcerts, ecc. Geniale l’opzione che permette ai telefonini Apple e Android di sincronizzarsi automaticamente con il televisore e trasformarsi in un telecomando tramite il display touch. La smart tv di Panasonic realizza anche la piena simbiosi del tv con il tablet. Tramite il touchscreen si può inviare allo schermo principale il filmato in riproduzione, usando il tablet per continuare a navigare, caricare contenuti extra o commentare il programma in diretta con gli amici. Si può persino usare Twitter mentre si guarda il proprio programma televisivo preferito!

Se nel 2005 i televisori HD Ready presenti nelle case non superavano il 3% delle famiglie di tutto il mondo ed erano ancora visti come una tecnologia lontana dall’affermarsi, entro la fine del 2011 – grazie a un trend di crescita piuttosto rapido – la quota dovrebbe assestarsi intorno al 23%, per raggiungere il 48% nel 2016. Il dato sulla diffusione degli apparecchi predisposti per l’alta definizione, naturalmente, non significa che anche tutte le trasmissioni siano già state convertite in questo standard. Secondo la ricerca di Informa Telecoms & Media, infatti, entro il 2016 soltanto il 70% dei televisori HD verrà utilizzato realmente per vedere programmi con questa risoluzione e quindi sfruttato al massimo delle proprie possibilità. Il 30% delle trasmissioni, vuoi per impossibilità di conversione, vuoi per tecnologie di trasmissione obsolete, vuoi ancora per difficoltà economiche, sarà ancora trasmesso nella vecchia risoluzione. Riepilogando, quindi: la Nuova Zelanda passerà dal 70% di penetrazione di televisori HD del 2011 al 95% del 2016; il Canada dall’80% al 95%; il Regno Unito dall’81% al 94%. Il dato mondiale invece passerà dal 23% del 2011 al 48% del 2016. La percentuale di programmi trasmessi in HD, invece, sarà la se-

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IL MERCATO DELL’HOME ENTERTAINMENT

Arriva Sky 3D, il primo canale italiano in tre dimensioni

di un 70% stimato nel 2016. Questi numeri indicano che, alla fine del periodo di previsione, i servizi tv in molti paesi raggiungeranno il punto critico in cui la maggioranza degli utenti, se non proprio tutti, potranno accedere liberamente ai contenuti in alta definizione senza dover sottostare a ulteriori colli di bottiglia. Un dato che rende più vicina la prospettiva di una seconda ondata di switchover dopo il 2016, quando l’HD sarà ormai diventato la nuova definizione standard. Ci si troverà allora in una situazione di mercato che potrebbe fornire le basi per un’ulteriore nuova generazione di televisori e di contenuti ancora più evoluti sotto il profilo tecnologico: l’Ultra HD. Ovviamente, congiuntura economica permettendo.

Sky annuncia l’arrivo del primo canale italiano interamente in 3D, sviluppato in partnership esclusiva con Samsung. Unico nel panorama televisivo nazionale e on air a partire dal 6 settembre sul canale 150 della piattaforma Sky, il nuovo Sky 3D mette a disposizione un palinsesto ricco e di alta qualità e tecnologia di ultimissima generazione, capaci di offrire un’esperienza di intrattenimento indimenticabile e coinvolgente e di aprire nuovi scenari per il mercato del 3D.

INTANTO, I GRANDI PRODUTTORI…

Si tratta di una vera e propria rivoluzione tecnologica: dopo aver trasmesso a ottobre 2010 la Ryder Cup di golf (primo evento in diretta e in 3D nella storia del nostro paese), con Sky 3D l’azienda conferma la propria leadership tecnologica nel mercato televisivo italiano e Samsung estende ulteriormente il proprio impegno nel sostenere l’innovazione del mercato tv e l’evoluzione del 3D. I programmi sono accessibili attraverso contenuti spettacolari in 3D ‘nativo’ (non immagini bidimensionali convertite): sport in diretta, grandi film, concerti internazionali e documentari per vivere la tv in una dimensione domestica nuova e irripetibile. La scelta di Sky di siglare una partnership esclusiva con Samsung per lo sviluppo di questa novità assoluta e di tutte le iniziative correlate garantisce agli utenti italiani di disporre della miglior offerta 3D oggi fruibile. Il sodalizio consolida ulteriormente la posizione di Samsung quale innovatore e anticipatore di tendenze sul fronte dell’innovazione tecnologica. Per il sesto anno consecutivo leader nel mercato tv in Europa e nel mondo, nella prima metà di quest’anno Samsung ha raggiunto in Italia il 55% di market share nel segmento delle tv 3D e il 40% in quello delle web connected tv, mantenendo la leadership ormai consolidata nel nostro paese da sette anni. I contenuti prodotti per la prima volta in 3D da Sky arricchiscono la piattaforma della smart tv di Samsung, che comprende già 900 applicazioni a livello mondiale e 200 in Italia, sviluppate insieme ad aziende leader del mondo editoriale, telco, broadcasting e servizi, garantendo un’esperienza di intrattenimento sempre più unica. Sky 3D propone un palinsesto ricco e completo per tutti i gusti, che comprende i principali appuntamenti con lo sport italiano e mondiale di Sky Sport, fino ai grandi film proposti da Sky Cinema. Ma spazio anche all’intrattenimento e agli eventi speciali. Per la visione del 3D è necessario avere un decoder MySky HD o Sky HD ed essere in possesso di un televisore 3D e degli appositi occhialini.

guente: davanti a tutti gli Stati Uniti, che passeranno dall’82% del 2011 al 91% del 2016; quindi il Belgio, dal 40% all’89%;

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poi la Svezia, che salirà dal 44% all’88%. Il dato globale con cui effettuare il paragone, invece, parla di un 45% nel 2011 e

Queste nuove prospettive daranno sicuramente nuova linfa ai grandi produttori di televisori, che potranno beneficiare nuovamente della spinta promozionale fornita dall’evoluzione tecnologica. Intanto, però, oggi sono costretti a curarsi le ferite dovute alla generale contrazione dei mercati mondiali. Sony, per esempio, nel quarto trimestre 2010 – un periodo chiave per le vendite, perché include il Natale – ha registrato un utile operativo in calo del 5,9%. L’azienda ha motivato il dato spiegando che il peggioramento è dovuto alla forte concorrenza sul mercato dei televisori e all’apprezzamento dello yen rispetto all’euro e al dollaro. Sta di fatto che è stata sorpassata da alcuni dei suoi avversari proprio nel settore dove era più forte: televisori e lettori di musica. Anche per questo il colosso giapponese ha avviato già da tempo una politica di riposizionamento che l’ha visto investire parecchio nelle attività online che mettono insieme i dispositivi e i contenuti di propria produzione (musica, video, giochi). L’utile netto nel terzo tri-

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mestre era stato di 72,3 miliardi di yen (641 milioni di euro), in calo dell’8,6%, sebbene superiore alle attese degli analisti che prevedevano 65,9 miliardi di yen. Nello stesso periodo l’utile operativo si è attestato a 137,52 miliardi di yen (1,22 miliardi di euro), mentre gli analisti lo davano vicino ai 127 miliardi. Insomma, una situazione che poteva essere persino più nera. Il fatturato è stato di 2.206,2 miliardi di yen (19,6 miliardi di euro), con un calo dell’1,4%. Per l’intero anno il gruppo ha invece confermato l’obiettivo di 200 miliardi di yen di utile operativo. Questo il dato delle attività specifiche: sono stati venduti 7,9 milioni di televisori LCD (contro i 5,4 milioni dell’anno precedente) e 7,5 milioni di fotocamere digitali reflex (contro 6,5 milioni). C’è stata invece una contrazione delle vendite della console Tridimensionalità, alta definizione e interattività: la tv del futuro sarà sempre di più al centro della casa.


IL MERCATO DELL’HOME ENTERTAINMENT

PlayStation 3 e della PSP (6,3 milioni di PS3 contro 6,5; e 3,6 milioni di PSP contro 4,2), mentre sono cresciute quelle relative ai giochi: 57,6 milioni di titoli per PS3 (47,6 l’anno precedente) e 16,5 milioni per PSP (contro 15 milioni). Sul risultato negativo ha pesato anche il bilancio di Sony Pictures, che ha faticato non poco a migliorarsi rispetto all’anno precedente. Che la strada vincente possa essere quella delle applicazioni, invece, sembra confermarlo la politica di Samsung, che ha già raggiunto una crescita del 500% nell’offerta di contenuti dedicati alla sua Smart TV, con più di 900 servizi oggi disponibili sullo store Samsung Apps. Il lancio di 200 nuove applet dedicate alla Smart TV in un solo mese, l’introduzione di dieci nuovi titoli al giorno a livello globale, le nuovissime applicazioni destinate agli utenti europei (quali CNBC, Muzu.TV, HealthClubTV e BodyinBalance), un numero di download di

Samsung 60D8000 e non solo. Molto ammirato all’IFA il televisore LCD Samsung 60D8000: uno schermo da ben 60 pollici (con buona pace di chi sosteneva che dimensioni simili le avrebbero offerte esclusivamente i modelli al plasma). Riconoscibile per il Samsung One Design, ha una cornice ultrasottile (solo 1,5 centimetri!) e, tra le sue peculiarità, il Samsung Smart Hub e un videoregistratore integrato che consente di mettere in pausa i programmi mentre si guardano in tempo reale, registrare i programmi preferiti e rivedere serie e film quando si vuole. Dal punto di vista visivo, la dinamica è quella ideale per godersi i contenuti 3D… un’opzione che sembra ormai scontata. Con questo modello il colosso coreano conta di rafforzare la propria posizione che la vede leader (con il 30,8% di market share) nel segmento dei televisori a schermo piatto, tra cui i tv LCD e al plasma. Come se non bastasse, nella prima metà del 2011 Samsung ha conseguito un risultato record grazie alla giovane tecnologia 3D: una market share del 46,9%. Tradotto in parole povere, questi dati significano che nei primi sei mesi dell’anno un terzo dei televisori LED e la metà dei dispositivi 3D venduti in Europa erano targati Samsung.

applicazioni e servizi vicino ai dieci milioni, per non parlare della domanda di contenuti per Explore 3D (il servizio di video on demand 3D in streaming di Samsung, che ha registrato più di due milioni di accessi in tutto il mondo, di cui la metà in Europa), il successo di applicazioni video come Netflix, YouTube e Vimeo, che sono le più utilizzate al mondo insieme a quelle informative quali Google Maps e AccuWeather.com: non c’è proprio dubbio, il futuro passa per le app.

TV INTELLIGENTI Quali altre componenti guideranno la crescita di questo mercato fino al 2016? Di certo non solo la conversione del parco televisori e dei contenuti dalla standard alla high definition. Come abbiamo potuto constatare di persona allo IFA 2011, la più grande fiera europea dedicata al mercato consumer electronics e alle sue applicazioni, che si è svolto dal 2 all’11 settembre a

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Berlino, l’altro aspetto dominante sarà ancora volta l’ibridazione dell’apparecchio televisivo con metodi di navigazioni e opzioni tipiche del mondo internet. Che si continui a investire, lo dicono poi i dati che riassumono la fiera tedesca: un’area espositiva di 140.200 metri quadrati (+4% rispetto all’edizione 2010), visitata da oltre 238.000 persone (+3%), che hanno potuto incontrare ben 1.441 espositori (+1%) per un business di oltre 3,7 miliardi di euro. Se all’IFA c’era un denominatore comune, questo è stato la sfida fra i produttori di televisori nel presentare i propri portali di applicazioni supportate dai modelli di ultimissima generazione. Proprio le applicazioni, ora che tutti i televisori sono Full HD e che la passata generazione di modelli HD Ready si è quasi estinta, sembrano infatti il plus in grado di fare la differenza. Ormai è chiaro: vincerà chi saprà creare piattaforme di servizi caratterizzate da grandi numeri, in

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IL MERCATO DELL’HOME ENTERTAINMENT

Toshiba: 3D ma senza occhialini. Al CES di Las Vegas, nel gennaio 2011, Toshiba aveva presentato il prototipo del primo televisore 3D di grandi dimensioni da utilizzare senza occhialini. A distanza di nove mesi (giusto quelli necessari per un parto), quel prototipo è diventato una realtà commerciale. Il nuovo modello, siglato 55ZL2, sarà disponibile in Europa da dicembre al prezzo indicativo di 8.000 euro. La risoluzione è di 3840x2160 pixel, chiamata in termini tecnici 4k2k: ben quattro volte quella del Full HD (1080x1024). La peculiarità dell’apparecchio è una tecnologia stereoscopica (Toshiba 3D Glasses Free) che sposta le lenti polarizzate… sullo schermo del televisore! In sostanza, vengono scomposte sullo schermo, contemporaneamente, nove versioni diverse dell’immagine, ognuna contraddistinta da una prospettiva leggermente diversa. Cinque differenti punti di vista permettono allo spettatore, in qualunque posizione esso sia rispetto allo schermo, di ricevere le classiche due immagini per occhio. Per rendere sempre efficace il sistema, il televisore si occupa anche di seguire lo sguardo spettatore. Il 55ZL2 è infatti dotato di un sistema di riconoscimento della posizione del volto, che percepisce anche i più leggeri movimenti della testa, tramite una telecamera montata sull’apparecchio. Si tratta di un sistema comunque tutto da sviluppare, che non ha ancora raggiunto l’effetto di completa immersione nel mondo 3D garantito con gli scomodi, ma intramontabili, occhialini.

grado cioè di attirare il maggior numero di sviluppatori. Anche in questo caso, però, si profila il solito problema di dover definire uno standard di comunicazione unico, che possa semplificare la realizzazione delle applet ma an-

che il loro utilizzo da parte dell’utente, abbassandone i costi di progettazione. Oggi invece è come se ogni produttore debba per forza progettare, sviluppare e promuovere un proprio sistema operativo. Non stupiscono

quindi i percorsi decisi da Samsung e Panasonic e l’alleanza tra LG, Philips, Loewe e Sharp per la definizione di uno standard unico. Da una parte potrebbe crearsi un consorzio da cui nei prossimi mesi nascerà una piat-

LG e la Pentouch TV. Il vanto della casa coreana all’IFA era la Pentouch TV: uno apparecchio che, oltre alle app, può contare anche sul touchscreen. Utilizzando due speciali penne elettroniche si possono infatti selezionare i contenuti toccando direttamente l’icona. Il modello in questione è LG Pentouch TV PZ850A, che può essere usato anche in maniera assai più fantasiosa che per ricevere contenuti o scaricare app. La funzione interattiva ‘Album da disegno’, per esempio, lo trasforma in un foglio elettronico su cui è possibile creare qualsiasi immagine, poi da memorizzare e rivedere quando si vuole nella ‘Galleria’. Si possono anche organizzare e sfogliare più facilmente le proprie foto e i video: sicuramente un concetto innovativo di cornice fotografica digitale (ma con questo LG si può fare anche l’editing delle foto). E ancora, si possono scrivere direttamente sul televisore note e avvertenze per il resto della famiglia, come una piccola lavagna sempre fruibile a tutti. E ci sono anche applicazioni per l’ufficio e per internet. Passano quasi in secondo piano le note tecniche: schermo al plasma da 60 pollici di schermo, supporto per il 3D, risoluzione 1920x1080, contrasto dinamico 3.000.000:1.

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taforma unica di sviluppo di applicazioni per le tv, che permetterà l’utilizzo delle medesime applet su tutte le nuove tv prodotte da LG, Philips, Loewe e Sharp (probabilmente la scelta cadrà sull’Html5). Dall’altra, invece, Samsung – forte della sua posizione di principale produttore di tv al mondo e dei suoi numeri (le sue app tv sono state scaricate cinque milioni di volte, dato di maggio 2011) – continuerà il suo percorso da sola. L’ultima novità? Una versione di YouTube in 3D! Camminerà da sola pure Panasonic (che nel 3D collabora proprio con Samsung), che offre già ai propri utenti la possibilità di acquistare applet e prodotti da negozi online accessibili direttamente utilizzando i propri televisori. Questa tendenza, come già anticipato nello speciale che avevamo dedicato allo stesso tema quasi un anno fa, farà dei televisori qualcosa di molto simile agli attuali smartphone, con applicazioni dedicate a meteo, traffico, contenuti tv on demand, e la possibilità di navigare in internet e di interagire con social network come Facebook, Twitter e Flickr. E pensare che le prime smart tv erano comparse, proprio all’IFA, solo un anno fa!


RIEMPIRSI DI NOVITÀ E DI GRANDI NOMI. SI RIAPRE COSÌ IL DUELLO PER CONQUISTARE LA VETTA DELLA CLASSIFICA SANCITA DAI DATI AUDITEL. A INCONTRARE I GUSTI DEGLI SPETTATORI SONO SOPRATTUTTO LE FICTION. DI

RICCARDO ROSSIELLO

RAI-MEDIASET: SFIDA ALL’ULTIMO RESPIRO Con l’arrivo dell’autunno, la sfida tra i canali tv per conquistare la leadership della prima serata secondo i dati Auditel torna ad accendersi. I programmi in replica fanno spazio ai grandi ritorni: su tutti, i varietà del sabato sera condotti da Maria De Filippi e Antonella Clerici, ma anche i programmi di Carlo Conti, le fiction di Don Matteo, la comicità di Colorado. Tante anche le novità, fra le quali il discusso Baila!, e numerosi anche i flop. Alla fine il computo delle audience rivela come la vittoria nelle prime serate di settembre sia stata in discussione fino all’ultimo, come non accadeva da mesi: diciassette leadership per Rai 1, sedici per Canale 5, due per Rai 3. A far breccia nei gusti degli spettatori è soprattutto la fiction, che si aggiudica 19 serate su 35. Seguono quindi varietà (7), talk show (2), sport (3) e film (1). Sarà un caso che proprio questi ultimi due generi, fanalino di coda delle reti gratuite generaliste, sono quelli su cui si basano le audience record dei canali delle pay tv?

LUNEDÌ, DOMINA LA FICTION Il lunedì monopolizzato dal Grande fratello è solo un ricordo. In questa ripresa di stagione, la prima serata della settimana torna feudo della grande fiction di mamma Rai. Uniche eccezioni, la giornata che vede protagonista il film di Canale 5 e quella dedicata al concorso di Miss Italia. Si comincia il 5 settembre,

Le fiction di Rai 1, come ‘Tiberio Mitri - Il campione e la miss’ con Luca Argentero (sopra) e ‘Il signore della truffa’ con Gigi Proietti (sotto), conquistano come sempre la vetta delle classifiche Auditel della prima serata.

quando – come anticipato – si aggiudica la serata la commedia Un’estate al mare (4 milioni di spettatori su Canale 5) con Enrico Brignano e Gigi Proietti, superando Rai 1 che non programma una fiction, come avverrà regolarmente in seguito, bensì il film drammatico Fortapàsc (3,4 milioni di spettatori). Segue Rai 2, con un episodio inedito della serie Squadra

speciale Cobra 11 e con l’ultimo episodio inedito della serie Countdown. Lunedì 12 settembre ricomincia il ciclo delle fiction Rai. E il primo posto nella classifica delle audience è occupato, secondo le rilevazioni sul campione Auditel, dalla seconda puntata della fiction Il segreto dell’acqua, che su Rai 1 fa registrare 3,3 milioni di spettatori

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e batte la fiction di Canale 5 Il commissario Zagaria, con Lino Banfi, che si ferma a 3 milioni. Al terzo posto il trio di telefilm CSI: Miami, CSI: NY e CSI: Scena del crimine, che su Italia 1 attraggono un pubblico di 2,7 milioni di spettatori. Lunedì 19 settembre le fiction di Rai 1 si prendono una pausa per lasciare spazio alla seconda e ultima serata del con-

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ANALISI DATI AUDITEL TV GENERALISTA

DOPO LE MOLTE REPLICHE ESTIVE, IN AUTUNNO I PALINSESTI DEI CANALI TELEVISIVI GENERALISTI TORNANO A


ANALISI DATI AUDITEL TV GENERALISTA

(Rai 3), in seguito lo scettro passa alla seconda e conclusiva puntata delle fiction iniziate al lunedì su Rai 1. Si comincia con un’eccezione: martedì 6 settembre l’incontro di calcio tra Italia e Slovenia, valido per le qualificazioni agli europei del 2012, regala a Rai 1 quasi 7,5 milioni di spettatori. Meno della metà, 3,4 miliocorso di bellezza di Miss Italia 2011, che fa registrare circa 5 milioni di spettatori. Segue, con 4,2 milioni di contatti, la prima visione su Canale 5 della commedia Un’estate ai Caraibi. Bel risultato per Italia 1, che con l’esordio della nona stagione inedita di CSI: Miami fa registrare una media di 3,1 milioni di spettatori. La serata di lunedì 26 è nuovamente appannaggio delle fiction di Rai 1. Tiberio Mitri - Il campione e la miss ottiene 4,1 milioni di contatti, battendo di poco (la differenza è di soli 100mila spettatori) la prima puntata del talent show musicale di Canale 5 Baila!. A 800mila spettatori di distanza arriva quindi la serie poliziesca programmata da Italia 1. Per avere un termine di paragone tra audience sul terrestre e audience sul satellite, la prima visione del film italiano Maschi contro femmine (su Sky Cinema 1) raccoglie nella stessa serata 811.000 spettatori (e il 3,05% di share), mentre altri 328.000 (1,71%) li registra nella versione in differita (su Sky Cinema +1). Lunedì 3 ottobre, infine, è la volta della fiction Il signore della truffa, che sempre su Rai 1 fa registrare una platea di quasi 5,5 milioni di spettatori. Al secondo posto, a sorpresa, c’è la puntata speciale del programma di Rete 4 Quarto grado (3,9 milioni di spettatori). In terza posizione, con 2,7 milioni di spettatori in media, ecco i due episodi inediti di CSI: Miami (Italia 1). Nelle retrovie crolla a 2,1 milioni di spettatori il varietà musicale di Canale 5 Baila!, che deve guar-

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In alto, un momento dell’incontro di calcio Italia-Slovenia (Rai 1). Sopra, Giovanni Floris conduce ‘Ballarò’ (Rai 3). In basso, il cast della fiction ‘Anna e i cinque - La nuova serie’ (Canale 5) con Sabrina Ferrilli e Pierre Cosso.

darsi persino da Voyager - Indagare per conoscere (1,9 milioni di spettatori su Rai 2).

MARTEDÌ, NEL SEGNO DELL’INFORMAZIONE Nella serata del martedì la Rai si ritrova a fare concorrenza a sé stessa. Mentre nelle prime settimane di ottobre, infatti, in testa alle audience c’è Ballarò

ni di contatti, li fa registrare il film drammatico Come un uragano su Canale 5. Solo 1,8 milioni, infine, per le due parti della miniserie di Italia 1 El Dorado - La città perduta e per il film d’animazione di Rai 2 Cars - Motori ruggenti. Martedì 13 settembre, come detto, la classifica della prima serata vede in testa Ballarò

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(4,6 milioni di spettatori su Rai 3). Al secondo posto c’è la puntata conclusiva de Il commissario Zagaria (3,3 milioni su Canale 5). Al terzo, i primi due episodi della terza stagione di The Mentalist (2,3 milioni su Rete 4). Martedì 20 settembre, malgrado un leggero calo (200mila spettatori in meno), si registra la conferma di Ballarò. Segue vicinissima (ad altri 200mila spettatori di distanza) la terza puntata della fiction Anna e i cinque - La nuova serie, programmata da Canale 5. Staccata, con 3 milioni di spettatori circa, ecco la terza puntata della fiction Il mistero dell’acqua (Rai 1). Il 27 settembre Ballarò supera di misura la seconda e ultima parte della fiction Tiberio Mitri - Il campione e la miss: 4.160.000 spettatori e il 15,78% di share contro 4.151.000 spettatori e il 15,51% di share. Dietro, fuori dalla bagarre, la commedia Io, loro e Lara su Canale 5 non va oltre i 3 milioni di spettatori e se la vede fino all’ultimo con il film programmato dalla rete sorella Italia 1, Segnali dal futuro, che ottiene appena 100mila spettatori in meno. Martedì 4 ottobre, infine, Ballarò viene battuto dalla seconda e ultima parte della fiction Il signore della truffa, che incolla alla poltrona 4,8 milioni di spettatori (il talk show di Rai 3 ne ottiene 100mila in meno). Ancora staccata, anche se in ripresa, Canale 5, che con la replica del film Il 7 e l’8 raggiunge quota 3,7 milioni di spettatori.


Anche la prima serata del mercoledì è dominata dalla fiction. Stavolta però si tratta di quella di Canale 5, che con Anna e i cinque - La nuova serie, protagonisti Sabrina Ferilli e Pierre Cosso, riesce a monopolizzare la prima posizione del podio. Il 7 settembre la prima puntata ottiene poco più di 3,8 milioni di spettatori, lasciando a un milione di spettatori di distanza Rai 1, che affida le sue sorti al rimontaggio del film tv La mia casa è piena di specchi. Quindi c’è Squadra speciale Cobra 11, che su Rai 2 fa registrare poco meno di 2,5 milioni di contatti. Mercoledì 14 settembre è la serata di Champions League. L’incontro di calcio Manchester CityNapoli ottiene su Rai 1 circa 5,5 milioni di spettatori. Poco può fare la fiction di Canale 5, che pure aggiunge 100mila spettatori alla platea della settimana precedente. Non male l’esordio della nuova serie di Chi l’ha visto?: circa 3,2 milioni di spettatori su Rai 3. Nelle retrovie, da segnalare lo scarso risultato ottenuto dalla seconda puntata del game show The Cube - La sfida, che su Italia 1 viene seguito solo da 1,6 milioni di spettatori. Mercoledì 21 la fiction riprende la testa, stabile con i suoi 3,8 milioni di spettatori. Sul secondo gradino del podio sale Chi l’ha visto? (3,1 milioni su Rai 3). Scarso il risultato ottenuto dalla quarta puntata de Il segreto dell’acqua, che non va oltre la boa

L’incontro di Champions League fra Manchester City e Napoli (Rai 1) è stato il programma più visto di mercoledì 14 settembre. In basso, Terence Hill e Nino Frassica nell’ottava stagione di ‘Don Matteo’ (Rai 1) e Gerry Scotti che conduce ‘Io canto’ (Canale 5).

dei 2,6 milioni di contatti, solo 100mila in più di quelli ottenuti dal film di animazione Kung Fu Panda (Italia 1) e dall’action movie Il monaco (Rai 2). Mercoledì 28 invece, Anna e i cinque - La nuova serie subisce una netta impennata andando a toccare quota 4,1 milioni di spettatori. Batte così la partita di Champions League tra Milan e Viktoria Plzen, che su Rai 2 fa registrare 3,9 milioni di contatti. Stabile, a 3,1 milioni, Chi l’ha visto?. Mercoledì 5 ottobre, infine, gran finale per la fiction di Canale 5, che con l’ultima puntata arriva a quota 4,5 milioni di spettatori. Al secondo posto c’è Chi l’ha visto?, che fa registrare 3,8 milioni di spettatori. Al terzo posto – sicuramente un buon risultato – ecco l’esordio stagionale de Le Iene Show, che ottiene 3,3 milioni di spettatori. Deludente invece la seconda puntata del varietà di Rai 1 Me lo dicono tutti! (solo 3,6 milioni di spettatori).

GIOVEDÌ, IL RITORNO DI DON MATTEO A parte un’eccezione rappresentata dall’exploit della fiction Dov’è mia figlia? (Canale 5), la serata del giovedì è monopolizzata dalla nuova serie di Don Matteo con Terence Hill e Nino Frassica. Ma come detto, si comincia con un’eccezione. Giovedì 8 settembre, infatti, la leadership viene ottenuta dalla prima puntata della fiction drammatica in prima visione su Canale 5 Dov’è mia figlia? (4,5 milioni di spettatori). Circa 3,5 milioni sono invece i contatti per Rai 1, che programma una replica de Il commissario Montalbano. Al terzo posto si affaccia finalmente anche La7, che con la prima visione del documentario Silvio Forever ottiene una platea di 2,4 milioni di spettatori. Nulla da segnalare nelle retrovie. Giovedì 15 settembre segna il ritorno del duo Terence HillNino Frassica, che con la nuo-

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va serie – l’ottava! – di Don Matteo arriveranno a conquistare, soprattutto con il primo episodio della serata, ascolti degni delle partite della nazionale di calcio. In questa serata, in particolare, il responso Auditel è di 5,7 milioni di spettatori in media. Si difende, ma resta staccata, la prima puntata della terza edizione del varietà musicale di Canale 5 Io canto, che fa registrare 4,2 milioni di spettatori. A seguire, la partita di calcio tra Udinese e Rennes, valida per la fase a gironi di Europa League, che su Italia 1 fa circa 2,3 milioni di contatti e stacca di soli 100mila spettatori i primi due episodi inediti della sesta stagione di Criminal Minds (Rai 2). Giovedì 22 Don Matteo 8 comincia a dare segnali delle proprie ambizioni: circa 6,1 milioni di spettatori in media, dice Auditel. Aumenta il divario con il talent show di Canale 5, sebbene questo conosca una crescita di 100mila spettatori. Sale invece di 400mila contatti la serata poliziesca di Rai 2, che si prende il terzo posto. Il 29 settembre Don Matteo 8 cresce ancora: 6,8 milioni di spettatori in media, con oltre 7,1 milioni per il primo episodio. È invece una perdita netta quella di Io canto, che scende a quota 3,6 milioni. Chiude il podio la diretta dell’incontro di calcio tra Sporting Lisbona e Lazio, valido anch’esso per la fase a gironi di Europa League, che su Italia 1 ottiene 2,5 milioni di spettatori. Nelle retrovie, da segnalare il cattivo esordio del

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ANALISI DATI AUDITEL TV GENERALISTA

MERCOLEDÌ, LA SERATA DI ANNA


ANALISI DATI AUDITEL TV GENERALISTA

La prima serata, giorno per giorno Data

Programma

Spettatori (x 1.000)

Share (%)

Canale

05/9 Un’estate al mare

4.035

19,52 Canale 5

06/9 Qual. europei di calcio: Italia-Slovenia

7.483

30,41 Rai 1

07/9 Anna e i cinque - La nuova serie

3.863

18,09 Canale 5

08/9 Dov’è mia figlia?

4.565

20,98 Canale 5

09/9 Sangue caldo

3.733

17,36 Canale 5

10/9 Ciao Darwin 6 - La regressione

2.781

17,85 Canale 5

11/9 Dov’è mia figlia?

3.846

18,34 Canale 5

12/9 Il segreto dell’acqua

3.311

14,16 Rai 1

13/9 Ballarò

4.637

19,20 Rai 3

14/9 Champions League: Man. City–Napoli

5.511

20,67 Rai 1

15/9 Don Matteo 8

5.932

23,86 Rai 1

16/9 I migliori anni

3.994

18,77 Rai 1

17/9 C’è posta per te

4.518

23,19 Canale 5

18/9 Dov’è mia figlia?

3.604

14,73 Canale 5

19/9 Miss Italia 2011

5.024

25,93 Rai 1

20/9 Ballarò

4.473

17,64 Rai 3

21/9 Anna e i cinque - La nuova serie

3.859

15,16 Canale 5

22/9 Don Matteo 8

6.473

23,63 Rai 1

23/9 Sangue caldo

4.315

18,75 Canale 5

24/9 C’è posta per te

4.640

23,95 Canale 5

25/9 Dov’è mia figlia?

4.427

18,95 Canale 5

26/9 Tiberio Mitri - Il campione e la miss

4.132

15,99 Rai 1

27/9 Tiberio Mitri - Il campione e la miss

4.151

15,51 Rai 1

28/9 Anna e i cinque - La nuova serie

4.159

16,07 Canale 5

29/9 Don Matteo 8

7.165

26,05 Rai 1

30/9 I migliori anni

4.363

18,87 Rai 1

01/10 C’è posta per te

4.713

23,39 Canale 5

02/10 Il segreto dell’acqua

3.683

15,39 Rai 1

03/10 Il signore della truffa

5.487

21,06 Rai 1

04/10 Il signore della truffa

4.823

17,96 Rai 1

05/10 Anna e i cinque - La nuova serie

4.500

17,79 Canale 5

06/10 Don Matteo 8

7.521

27,85 Rai 1

07/10 Qual. europei di calcio: Serbia-Italia

7.610

27,61 Rai 1

08/10 C’è posta per te

4.771

23,56 Canale 5

09/10 Il generale Della Rovere

4.220

17,13 Rai 1

nuovo talent show musicale di Rai 2 Star Academy, pensato per rimpiazzare X-Factor (passato a Sky): solo 1,3 milioni di contatti in media fino a oltre la mezzanotte. Giovedì 6 ottobre, infine, c’è un ulteriore miglioramento per Don Matteo 8: 6,9 milioni di spettatori in media e oltre 7,5 milioni per il primo episodio. In ripresa, ma comunque lontano anni luce, il talent show musicale di Canale 5 (4 milioni di spettatori). Altrettanto lontana (2,6 milioni di spettatori) la commedia Olè, programmata

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La prima serata del venerdì vede una sfida continua tra ‘I miglior anni’, condotto da Carlo Conti su Rai 1, e ‘Sangue caldo’ con Asia Argento e Gabriel Garko (Canale 5).

aggiudica il primo round… in assenza di avversari. Rai 1, infatti, programma il replicatissimo Pretty Woman, film cult con Richard Gere e Julia Roberts. Al terzo posto c’è un altro esordio stagionale, quello di Quarto grado, che su Rete 4 totalizza quasi 2,6 milioni di contatti. A circa 100mila spettatori di distanza seguono i tre episodi in replica della seconda stagione di NCIS - Unità anticrimine (Rai 2). Lontani tutti gli altri. Il 16 settembre inizia il vero match fra I miglior anni e Sangue caldo. Il primo scontro diretto se l’aggiudica la prima puntata della nuova edizione del varietà, che su Rai 1 fa registrare circa 4 milioni di spettatori, staccando di 400mila spettatori la seconda puntata della fiction di Canale 5. Al terzo posto ecco un altro esordio stagionale, quello del varietà Co-

da Italia 1. Ascolti bassi per tutti gli altri canali.

VENERDÌ, LOTTA A DUE Sono principalmente due i leader che si alternano in testa alla classifica della prima serata del venerdì: la fiction di Canale 5 Sangue caldo, con Asia Argento e la partecipazione di Gabriel Garko, e il varietà di Rai 1 I migliori anni, condotto da Carlo Conti. Venerdì 9 settembre, la fiction in prima visione su Canale 5 (3,7 milioni di spettatori) si

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lorado, che su Italia 1 attira una platea di oltre 2,6 milioni di spettatori. Staccato di 100mila contatti c’è poi Quarto grado. Il venerdì successivo, il round è appannaggio di Sangue caldo, che ottiene 4,3 milioni di spettatori. Circa 4,1 milioni invece per il varietà condotto da Carlo Conti. Ai punti, siamo quindi in parità. Che si tratti di una lotta a due lo conferma il dato del terzo posto, occupato ancora da Colorado, che si ferma a 2,5 milioni di spettatori: oltre 1,5 milioni di distacco dalla coppia di testa. Venerdì 30, nel segno di un’alternanza di risultati, torna in vantaggio I migliori anni, con 4,3 milioni di spettatori. Scende sotto i 4 milioni, invece, la quarta puntata della fiction di Canale 5. Continua a crescere Colorado, che tocca la quota di 3 milioni di spettatori. Venerdì 7 ottobre, infine, pau-


sa tecnica: su Rai 1 va infatti in scena la sfida di calcio tra Serbia e Italia, valida per le qualificazioni ai campionati europei del 2012. Il risultato: oltre 7 milioni di spettatori. Abbastanza stabile, con 4,1 milioni di contatti, la fiction di Canale 5. Confermato anche il terzo posto del varietà comico di Italia 1, che però perde circa 200mila spettatori. La nuova sfida tra i due veri contendenti della serata è quindi rimandata al 14 ottobre. Per il momento il varietà di Rai 1 batte la fiction di Canale 5 per due round a uno.

SABATO… NON C’È STORIA La prima serata del sabato non è contraddistinta dalla medesima competizione. Malgrado Rai 1 tenti di marcare da vicino l’avversario mettendo in gioco il suo asso, Antonella Clerici, la serata resta saldamente nelle mani di C’è posta per te e della regina Maria De Filippi. Sabato 10 settembre, comunque, a guardare tutti dall’alto in basso è l’ultima replica del varietà di Canale 5 Ciao Darwin 6 - La regressione. Il pubblico,

in parte ancora in vacanza, è modesto e la leadership popolare: solo 2,7 milioni di spettatori. Al secondo posto, all’esordio stagionale, c’è la serie poliziesca Castle, che su Rai 2 fa registrare 2,2 milioni di contatti. Altrettanto modesta la lotta per il terzo posto, che vede circa 1,6 milioni di spettatori sia per Speciale Porta a porta - 11 settembre, dieci anni che hanno cambiato il mondo (Rai 1) che per il film fantastico Harry Potter e la pietra filosofale (Italia 1). Dal 17 settembre tornano in pista su Canale 5 C’è posta per te e Maria De Filippi. Rai 1 gli contrappone la quinta edizione del varietà musicale Ti lascio una canzone, condotto da Antonella Clerici. Il verdetto è 4,5 milioni di spettatori contro 4,3 milioni. Al terzo contendente restano le briciole: 2,1 milioni di spettatori per la serie Castle di Rai 2. La settimana successiva, sabato 24 settembre, il dato Auditel è ancora a vantaggio del programma di Maria De Filippi, e anzi il divario si allarga: 4,6 milioni di spettatori contro 4,2 milioni. Ancora terza, ma lontana,

la serata poliziesca di Rai 2, con 2 milioni di contatti. Sabato 1° ottobre, il distacco cresce ancora e C’è posta per te batte Ti lascio una canzone per 4,7 milioni di spettatori a 4,2 milioni. Ben più viva la lotta per il terzo gradino del podio, che vede in lizza il film Nanny McPhee - Tata Matilda (Italia 1) e Castle (Rai 2), entrambi a quota 2,2 milioni di contatti. Anche sabato 8 ottobre, infine, le posizioni restano immutate, con il varietà di Canale 5 che resta a 4,7 milioni di spettatori e quello di Rai 1 che risale a 4,3 milioni. Nelle retrovie spicca la serata poliziesca di Rai 2, che fa registrare 2,1 milioni di contatti con l’episodio inedito della serie Castle.

Domenica 18 settembre il verdetto è lo stesso, con la fiction di Canale 5 che fa registrare 3,6 milioni di spettatori e il secondo contendente, Rai 2, fermo a 3 milioni. Rai 1 si deve accontentare invece di 2,8 milioni di spettatori: tanti ne registra la prima serata del concorso di bellezza Miss Italia 2011. Domenica 25 si aggiudica nuovamente la serata Dov’è mia figlia?, con 4,4 milioni di spettatori, battendo nuovamente Il segreto dell’acqua, ferma a 2,8 milioni. Per la fiction di Canale 5 è l’ultima puntata: dalla prossima settimana tutto tornerà in discussione. Al terzo posto chiude il podio la serata poliziesca di Rai 2. Domenica 2 ottobre la fiction di

DOMENICA, ANCORA FICTION

Rai 1 ha finalmente strada libera. Gli bastano 3,6 milioni di spettatori per andare a occupare la prima posizione. Dietro c’è la serata poliziesca di Rai 2, con quasi 3 milioni di contatti, che anticipa Presadiretta (Rai 3), fermo a 2,5 milioni di spettatori. Domenica 9 ottobre, infine, oltre 4,2 milioni di spettatori seguono la prima parte della fiction di Rai 1 Il generale Della Rovere. Il programma stacca di oltre un milione di spettatori l’esordio stagionale di Distretto di Polizia 11, che su Canale 5 fa registrare 3,1 milioni di contatti. Gli è vicinissima la domenica poliziesca di Rai 2, che attrae 3,1 milioni di spettatori con l’episodio di NCIS - Unità anticrimine e 2,9 milioni con quello di Hawaii Five-0. Circa 3 milioni di spettatori, infine, anche per Presadiretta (Rai 3).

La nostra analisi della settimana di rilevazioni Auditel si conclude con una colpo di scena. La domenica è infatti appannaggio di una fiction, e fin qui non è una novità. La sorpresa è che si tratta di una produzione di Canale 5. Per la prima volta Rai 1 viene spodestata dal trono in quella che è tradizionalmente una delle sue prime serate. Vediamo come è andata. Domenica 11 settembre la seconda parte della fiction Dov’è mia figlia? (Canale 5) ottiene 3,8 milioni di spettatori e supera la prima puntata della fiction di Rai 1 Il segreto dell’acqua, che si ferma a 3 milioni. Gli è vicina Rai 2, che programma l’ultimo appuntamento estivo con Rai 2 Rewind: 2,7 milioni di contatti in media.

59

290 TV Key

ANALISI DATI AUDITEL TV GENERALISTA

Salvo Sottile e Sabrina Scampini conducono ‘Quarto grado’ su Rete 4. In basso, Pierfrancesco Favino nella fiction ‘Il generale Della Rovere’ (Rai 1) e Maria De Filippi, che con ‘C’è posta per te’ (Canale 5) monopolizza la prima serata del sabato.


ANALISI DATI AUDITEL TV SAT E DTT

IL NETWORK SATELLITARE A PAGAMENTO RAGGIUNGE UN TRAGUARDO IMPORTANTE E RITOCCA MOLTI DEI SUOI PRIMATI, AMPLIANDO ULTERIORMENTE LA PROPRIA OFFERTA. MA ANCHE LA PAY TV SULLA PIATTAFORMA DIGITALE TERRESTRE, DOPO GLI INTERLOCUTORI MESI ESTIVI, HA RIPRESO SPEDITA IL SUO CAMMINO. DI RICCARDO ROSSIELLO

SKY FESTEGGIA I 5 MILIONI DI ABBONATI Sky non ha ancora raggiunto i tredici milioni di contatti unici giornalieri, cifra che qualche anno fa sembrava a portata di mano dopo che la piattaforma aveva superato più volte con facilità la barriera dei dodici milioni di spettatori, ma in compenso ha toccato un traguardo che, in prospettiva, potrebbe rivelarsi importante già dai mesi a venire: i cinque milioni di abbonati. Questa cifra infatti, considerando che gran parte degli abbonamenti è sottoscritta da famiglie, corrisponde a una platea potenziale di almeno 15 milioni di spettatori. Il che, per esempio in occasione di un evento davvero importante, potrebbe rendere nuovamente vicini i 13 milioni di contatti di cui sopra. Il merito di questa crescita va ancora una volta ai canali portanti dell’offerta Sky, ovvero quelli dedicati al cinema, al calcio e allo sport, ma pure alle reti all news come Sky Tg24. Va riconosciuto infatti che, di pari passo alla crescita dei propri abbonati, Sky ha costantemente ampliato la propria offerta, aggiungendo negli anni più di novanta nuovi canali e centinaia di nuovi format televisivi. Le stesse collaborazioni con i gruppi italiani RCS, De Agostini e Sitcom hanno permesso la nascita di nuovi canali e hanno dato spazio a produzioni indipendenti che non avrebbero trovato spazio nei canali tradizionali. Nella nota ufficiale diffusa dalla stessa Sky, si ricorda anche che il gruppo è stato il primo investitore nell’industria del calcio

TV Key 290

Le nuove e attesissime serie televisive ‘Terra Nova’ (prodotta da Steven Spielberg) e ‘I Borgia’ hanno consentito alle reti FOX e Sky Cinema di battere alcuni record di ascolti per i canali satellitari nel mese di settembre.

attraverso una copertura capillare e molti spazi di approfondimento. Non va poi dimenticato che

Sky dà lavoro – direttamente e indirettamente – a quasi 15mila persone, generando un valore economico pari a 15,9

60

miliardi di euro, o la particolare attenzione che il gruppo di Murdoch ha sempre avuto nei confronti delle nuove tecnolo-


guardare agli abbonati di domani.

I NUOVI RECORD DI SKY Commentando il raggiunto traguardo dei cinque milioni di abbonati, l’Amministratore delegato di Sky Italia Andrea gie. Come l’alta definizione, che Sky ha introdotto per prima e che oggi è fruibile da circa due terzi delle famiglie abbonate (il 67% per la precisione). Sky è stata anche la prima piattaforma televisiva italiana a offrire ai propri abbonati un decoder che integra tutte le funzionalità di un PVR (Personal Video Recorder), tant’è che oggi il MySky viene usato da circa un terzo degli abbonati del gruppo. Ci sono poi le trasmissioni in 3D (Sky 3D è il primo canale italiano dedicato 24 ore su 24 ai programmi in tre dimensioni), che stanno muovendo ancora i primi passi, e il servizio Sky Go, che consente di poter vedere anche in mobilità sul proprio tablet il meglio della programmazione, ovunque ci si trovi in Italia. Sky comunque non si ferma. È sempre di questi giorni la creazione del progetto ‘Sky per le scuole’, attraverso il quale il gruppo di Rupert Murdoch offrirà a tutti gli istituti pubblici secondari di primo grado che ne faranno richiesta l’installazione gratuita di un impianto satellitare e di un decoder MySkyHD, oltre all’attivazione di un abbonamento gratuito, valido per cinque anni, a un pacchetto di canali di news e documentari, con le principali reti all news da tutto il mondo e la migliore programmazione documentaristica nazionale e internazionale. Insomma, Sky sembra già voler

Canali della piattaforma Sky Spettatori unici

Share medio

Target comm. 15-54

05/09

Data

8.733.195

9,4%

12,4%

06/09

8.824.350

9,1%

12,3%

07/09

8.943.815

9,2%

12,2%

08/09

8.693.624

10,0%

12,8%

09/09

8.874.171

10,3%

13,8%

10/09

8.941.970

11,5%

14,7%

11/09

9.897.314

13,0%

17,2%

12/09

9.112.149

9,6%

12,3%

13/09

9.112.711

9,9%

13,2%

14/09

9.493.704

10,3%

14,0%

15/09

8.945.580

8,2%

11,1%

16/09

8.763.867

8,1%

11,0%

17/09

9.649.205

11,2%

14,9%

18/09

10.634.010

12,5%

16,2%

19/09

9.178.898

8,3%

11,5%

20/09

9.081.654

8,8%

11,9%

21/09

9.538.045

9,3%

12,8%

22/09

9.150.047

8,4%

11,7%

23/09

8.604.429

7,9%

10,8%

24/09

9.350.483

10,5%

14,1%

25/09

9.589.002

10,9%

14,4%

26/09

8.998.272

8,0%

11,2%

27/09

9.425.807

9,1%

12,3%

28/09

8.846.106

8,2%

11,4%

29/09

8.775.516

7,6%

10,6%

30/09

8.880.193

8,0%

11,0%

01/10

9.254.403

10,6%

14,2%

02/10

10.132.656

11,9%

15,6%

03/10

9.096.651

7,9%

11,0%

04/10

9.107.374

8,0%

11,4%

05/10

8.973.144

7,3%

10,0%

06/10

9.050.736

7,7%

11,0%

07/10

9.120.906

7,7%

10,4%

08/10

9.581.225

9,8%

13,3%

09/10

10.117.572

9,8%

13,6%

61

Zappia ha detto tra l’altro: “Il nostro sguardo è proiettato alle sfide che ci attendono in un contesto economico che, pur complesso, ci consente di guardare ai prossimi mesi e anni con ottimismo, sulla base della convinzione che investendo in innovazione e creatività Sky potrà continuare a crescere e contribuire positivamente allo sviluppo economico del nostro paese”. E intanto, come a voler confermare le parole di Zappia, alla ripresa della stagione televisiva Sky non ha mancato di far segnare nuovi e numerosi primati di audience. Il primo dei nuovi record viene stabilito lunedì 11 settembre, quando gli spettatori unici che seguono i canali della piattaforma nell’intera giornata sono 9.897.314 (share medio del 13%, il 17,2% se si considera il target commerciale 1554 anni). Si tratta del record di share nelle 24 ore per la piattaforma Sky. Per completare la panoramica della giornata, segnaliamo che nel prime time, tra le 21.00 e le 23.00, l’audience media dei canali Sky è di 2.858.994 spettatori (13% di share). Tra le 9.00 e mezzogiorno lo share è del 13%, mentre nel pomeriggio, tra le 15.00 e le 18.00, è del 16,5%. Nella fascia preserale, tra le 18.00 e le 21.00, i canali Sky registrano uno share dell’11,7%, mentre in seconda serata, tra le 23.00 e le due di notte, il dato è pari al 13,1%. Il secondo primato arriva venerdì 16 settembre, quando gli spettatori unici che seguono i canali della piattaforma sono 8.763.867 (share medio dell’8,1%, l’11% per il target commerciale 15-54 anni). Nel prime time, tra le 21.00 e le 23.00, l’audience media dei canali è di 1.806.039 spettatori (7,6% di share). Tra le 9.00 e mezzogiorno, lo share è del 9,1%, mentre nel pomeriggio, tra le 15.00 e le 18.00, è dell’11,1%. Nella fascia preserale, tra le 18.00 e le 21.00, i canali Sky registrano uno

290 TV Key

ANALISI DATI AUDITEL TV SAT E DTT

Andrea Zappia,

Amministratore delegato di Sky Italia, ha commentato con soddisfazione il raggiungimento del traguardo dei cinque milioni di abbonati al network satellitare.


ANALISI DATI AUDITEL TV SAT E DTT

Ascolti mensili dei canali Sky - Settembre 2011 AMR all day

AMR p. time

AMR all day

AMR p. time

Sky Sport 1

66.282

418.110

Lady Channel

6.740

3.491

FoxCrime, FoxCrime +1 e FoxCrime +2

57.456

186.560

Sky Sport 3

5.339

22.291

Sky Cinema 1 e +1

57.453

231.402

Discovery Travel & Living

4.991

9.770

FOX, FOX +1 e FOX +2

40.614

80.025

MGM

4.539

14.956

Sky Sport24

32.446

50.667

Sky Sport 2

4.479

11.761

FoxLife, FoxLife +1 e FoxLife +2

31.090

63.788

AXN Sci - Fi

4.463

4.872

Sky Tg24

28.100

24.130

Interattività (escl. Meteo)

4.432

3.803

Max e Max +1

24.192

70.112

Discovery Science

3.976

9.379

Nickelodeon e +1

22.486

29.580

Nat Geo Wild

3.957

6.972

Comedy

21.152

47.982

Eurosport 2

3.778

8.896

Disney Channel e +1

20.660

22.879

Nick Jr.

20.630

17.035

MTV Hits

3.696

1.750

Sky Uno e Sky Uno +1

19.987

44.045

Leonardo

3.466

3.290

E! Entertainment

3.294

6.423

Diva Universal

3.291

15.471

GXT e GXT +1

3.254

4.102

Gambero Rosso

3.085

5.847

Sky Music

2.745

1.312

Sky Cinema +24

19.790

74.909

Sky SuperCalcio

18.239

71.217

Boomerang e Boomerang +1

17.911

18.385

Sky Cinema Family

16.168

51.107

Sky Cinema Hits

16.069

49.862

Discovery Channel e +1

14.401

27.198

AXN e AXN +1

13.914

22.493

Passion

13.379

46.277

Cartoon Network e +1

12.587

11.496

Eurosport

12.266

22.453

Dove TV

2.522

3.966

Marcopolo

2.495

3.669

SportItalia 1

2.346

4.735

Nat Geo Adventure

2.245

3.330

Toon Disney e +1

2.147

2.110

1.480

2.910

Disney Junior e +1

11.773

8.972

Man-ga

DeaKids e DeaKids +1

11.607

9.242

Animal Planet

1.471

2.411

1.348

2.763

History e History +1

11.195

25.102

Match Music

Nat Geo e Nat Geo +1

10.592

26.052

My Deejay

1.339

1.382

Disney XD e +1

1.978

10.022

11.759

Sky Meteo 24

1.269

Comedy Central e +1

9.768

19.590

SportItalia 2

1.188

3.096

Lei

9.056

13.275

Sky Inside

1.180

1.791

Fox Retro

8.275

14.515

Music Box

1.167

1.024

Alice

7.127

6.741

DeaSuper

1.082

1.150

Sky Cinema Classics

6.990

22.387

You & Me

1.080

2.047

share del 7,7%, mentre in seconda serata, tra le 23.00 e le due di notte, lo share sale all’8,1%. Il nuovo record riguarda il cinema e il doppio appuntamento con la serie tv I Borgia, su Sky Cinema 1 e Sky Cinema +1 (entrambi offerti sia in Standard Definition che in High Definition): il quinto episodio, dalle 21.10 circa, viene visto in media da 314.353 spettatori complessivi (di cui 14.890 in ascolto differito, ovvero il 4,7% dell’ascolto medio totale), mentre il sesto, dalle 22.05, ottiene un ascolto medio di 291.885 spettatori (di cui 21.112 in ascolto differito, ovvero il 7,2% dell’ascolto totale). Domenica 18 settembre si torna

TV Key 290

invece a ritoccare i primati dei canali sportivi, in una giornata in cui gli spettatori unici che seguono i canali Sky sono 10.634.010 (share medio del 12,5%, il 16,2% per il target

commerciale 15-54 anni). Nel prime time l’audience media è di 3.353.686 spettatori, pari al 13,1% di share. Tra le 9.00 e le 12.00 lo share dei canali Sky è del 13,3%, tra le 15.00 e

L’incontro di calcio fra Juventus e Milan ha fatto registrare su Sky Sport 1 e Sky Calcio 1 uno share del 10,3%, il miglior risultato di sempre per un posticipo di Serie A.

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le 18.00 è del 17,3%, tra le 18.00 e le 21.00 è del 10,9%, mentre in seconda serata, tra le 23.00 e le due di notte, il dato sale al 10,3%. Il nuovo record riguarda gli ascolti di Sky Sport 24, che tocca quota 3.076.332 spettatori unici nell’arco delle 24 ore. Ancora un primato per i canali sport anche mercoledì 21 settembre, quando sono 9.538.045 gli spettatori unici che seguono i canali della piattaforma Sky. Nell’intera giornata, lo share medio è del 9,3% (il 12,8% se si considera il target commerciale 15-54 anni). Nella fascia prime time l’audience media dei canali Sky è di 3.457.116 spettatori (pari al 12,6% di


Hot Bird Tv Awards 2011: le nomination La quattordicesima edizione degli Hot Bird Tv Awards (evento promosso dall’operatore satellitare Eutelsat in collaborazione con Eurovisioni e SAT Expo, le cui votazioni si concluderanno il 17 novembre) vedrà una massiccia presenza di tv satellitari made in Italy. Le nomination, infatti, annoverano entrambe le piattaforme leader del nostro mercato: Sky e TivùSat. Sette le emittenti nominate – su un totale di 40 candidate – nelle dieci categorie del premio: Babel, Rai Storia, Rai 5, SMtv San Marino, Sky Cinema 1 HD, Sky Uno e Tg Norba 24. Queste le nomination complete: 1) Bambini/Ragazzi: Carousel (Russia), MiniMini (Polonia), Yourfamily (Germania) 2) Cinema: Kino Soyuz (Russia), NTV Plus 3D by Panasonic (Russia), Sky Cinema 1 HD (Italia) 3) Cultura/Educazione: Babel (Italia), Mezzo Live HD (Francia), Rai Storia (Italia) 4) Documentari: BBC Knowledge (Polonia), DMAX (Germania), IZ TV (Turchia) 5) Fiction/General Entertainment: Comedy Central Polska (Polonia), PMC Family (Emirati Arabi Uniti), Sky Uno (Italia) 6) Lifestyle: Domo.tv (Polonia), NRJ Paris (Francia), Rai 5 (Italia) 7) Musica: France Ô (Francia), Rock Tv (Ungheria), TRACE Urban (Francia), Viva Polska (Polonia) 8) News/Informazione: BBC Arabic (Regno Unito), CNC World (Cina), TG Norba 24 (Italia), TVN CNBC (Polonia) 9) Sport: ESPN UK (Regno Unito), Novasports HD (Grecia), TRACE Sports (Francia) 10) Vetrina Nazionale: CCTV News (Cina), DW-TV (Germania), SMtv San Marino (San Marino), TVE Internacional (Spagna)

altro martedì 4 ottobre. Questa volta, però, non riguarda né lo sport né il cinema, bensì l’intrattenimento. Ma andiamo con ordine: nell’arco delle 24 ore sono 9.107.374 gli spettatori unici che seguono i canali della piattaforma (share medio dell’8%, l’11,4% se si considera il target commerciale 1554 anni). Nella fascia prime time l’audience media è di 2.449.559 spettatori, pari all’8,9% di share. Tra le 9.00 e mezzogiorno lo share è dell’8,6%, mentre tra le 15.00 e le 18.00 è dell’8,8%. Nella fascia preserale, tra le 18.00 e le 21.00, il dato scende a 6,6%, per risalire fino al 10,7% in seconda serata, tra le 23.00

e le due di notte. Il nuovo primato riguarda la prima puntata della nuova serie tv di Steven Spielberg Terra Nova, in onda dalle 21.00 su FOX (sia in SD che in HD), FOX +1 e FOX +2. L’episodio viene seguito in media da 627.252 spettatori (di cui 48.918, ovvero il 7,8%, in ascolto differito), con un totale di 1.145.173 spettatori unici e una permanenza del 55%. Si tratta dell’episodio di una serie tv più visto di sempre su Sky. Il precedente primato apparteneva alla puntata di Grey’s Anatomy programmata il 13 giugno scorso, vista in media da 563.766 spettatori complessivi. Non male neppure il risultato

63

registrato, a partire dalle 22.40, dal secondo episodio del telefilm, trasmesso in versione originale con sottotitoli italiani a sole 24 ore dalla messa in onda statunitense e seguito da una media di 307.898 spettatori: segno della grande attesa che si è creata intorno al debutto di questa serie, che potrebbe riservare altre sorprese nel prossimo futuro. Appena due giorni dopo, giovedì 6 ottobre, viene stabilito un altro primato che riguarda l’intrattenimento. Durante la giornata sono 9.050.736 gli spettatori unici che seguono i canali della piattaforma Sky (share medio del 7,7%, l’11% se si considera il target commerciale 15-54 anni). Nel prime time l’audience media è di 1.918.221 spettatori, pari al 7,3% di share (10, 4% per il target commerciale 15-54 anni). Tra le 9.00 e le 12.00 lo share è dell’8,8%, mentre nel pomeriggio sale al 10%. Nella fascia preserale il dato è 6,7%, e in seconda serata risale al 9,6%. Il record riguarda l’episodio di CSI: Scena del crimine in onda dalle 21.00 circa su FoxCrime (in SD e in HD), FoxCrime +1 e FoxCrime +2: la puntata raccoglie infatti un ascolto medio di 528.731 spettatori complessivi (di cui 42.829 in ascolto differito, pari all’8,1% dell’ascolto medio totale): è il miglior risultato per una puntata di questa serie in onda su Sky. L’ultimo record, relativamente al periodo da noi preso in considerazione questo mese, arriva venerdì 7 ottobre, quando sono 9.120.906 gli spettatori unici che seguono i canali della piattaforma (share medio del 7,7%, del 10,4% se si considera il target commerciale 15-54 anni). Nella fascia prime time l’audience media dei canali Sky è di 1.735.103 spettatori, pari al 6,4% di share. Tra le 9.00 e le 12.00 lo share è dell’8,6%, tra le 15.00 e le 18.00 è del 10,3%, tra le 18 e le 21 è del 6,8%, mentre in seconda serata sale

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ANALISI DATI AUDITEL TV SAT E DTT

share). Tra le 9.00 e mezzogiorno il dato è del 7,4%, mentre nel pomeriggio, tra le 15.00 e le 18.00, sale all’8,6%. Nella fascia preserale, tra le 18.00 e le 21.00, lo share arriva all’8,9%. In seconda serata, infine, raggiunge l’11,7%. Il nuovo primato riguarda il programma Sky in campo, su Sky Sport 1 (in Standard Definition e in High Definition), che raccoglie in media da 270.572 spettatori. È addirittura un tris di primati quello che viene stabilito domenica 2 ottobre, quando gli spettatori unici che seguono i canali della piattaforma Sky sono 10.132.656 (share medio dell’11,9%, il 15,6% per il target commerciale 15-54 anni). Nella fascia prime time, tra le 21.00 e le 23.00, l’audience media è di 3.542.672 spettatori pari al 13,5% di share (il 17,6% se si considera il target commerciale 15-54 anni). Tra le 9.00 e mezzogiorno, lo share dei canali della piattaforma Sky è del 13,2%, mentre nel pomeriggio, tra le 15.00 e le 18.00, è del 14,9%. Nella fascia preserale, tra le 18.00 e le 21.00, il dato sale al 10,1%, mentre in seconda serata, tra le 23.00 e le due di notte, raggiunge l’11%. Il primo record riguarda gli ascolti dei canali Sky Sport e Calcio nelle 24 ore: 582.641 spettatori medi e il 5,42% di share. Il secondo è il record di share anche nella fascia prime time: 9,5%, con una media di 2.502.538 spettatori. Merito del posticipo della sesta giornata di Serie A, Juventus-Milan, andato in onda dalle 20.45 circa su Sky Sport 1 e Sky Calcio 1 (entrambi in SD e in HD) e visto nel complesso da 2.747.459 spettatori, con uno share – e questo è il terzo record della giornata – del 10,3% (3.828.937 gli spettatori unici), il miglior risultato di sempre per un posticipo di Serie A su Sky. A questa già lunga serie di primati se ne aggiunge poi un


ANALISI DATI AUDITEL TV SAT E DTT

al 10,2%. Il primato riguarda ancora la serie I Borgia, programmata da Sky Cinema 1 e Sky Cinema +1 (sia in SD che in HD): il dodicesimo e ultimo episodio della serie, trasmesso dalle 22.05 circa, registra infatti una media di ben 420.586 spettatori complessivi. L’undicesimo episodio, in onda dalle 21.10 circa, aveva raccolto un ascolto medio di 331.445 spettatori.

GLI ASCOLTI MEDI DI SKY A SETTEMBRE Anche questo mese diamo spazio al dato relativo agli ascolti medi mensili. Innanzitutto i numeri si confermano in crescita, con i canali della piattaforma Sky che durante il mese di settembre raccolgono in media 7.829.148 spettatori unici al giorno. A giugno erano stati, sempre in media, 7 milioni e 600mila; a luglio 6 milioni e 900mila; mentre ad agosto erano stati 6.364.822. Nell’arco delle 24 ore l’audience media dei canali Sky è stata di 943.325 spettatori, con una share del 10,05% (il 12,85% se si considera il target commerciale 15-54 anni). Erano 865.993 a giugno, 855.348 a luglio e 794.681 ad agosto. Nel prime time, tra le 21.00 e le 23.00, l’audience media dei canali Sky è stata invece di 2.501.922 spettatori, con una share del 10,35%. La media quotidiana delle news di Sky Tg24, a settembre, è stata di 2.129.977 spettatori unici, mentre quella di Sky Sport24 è stata in media di 1.992.791 spettatori unici. Nel dettaglio, nella fascia prime time (21.00-23-00) l’ascolto medio dei canali della piattaforma Sky ha visto delinearsi la seguente classifica: Sky Sport 1 (66.282), FoxCrime, FoxCrime +1 e Fox Crime +2 (57.456), Sky Cinema 1 e Sky Cinema +1 (57.453). La variazione più evidente rispetto ai mesi passati è quindi la prima posizione dei canali Sky Sport, che grazie agli anticipi e ai posticipi del campionato

TV Key 290

L’episodio di ‘CSI: Scena del crimine’ andato in onda su FoxCrime il 6 ottobre ha fatto registrare il miglior ascolto di sempre per una puntata di questa serie sulla piattaforma Sky.

di calcio, conquistano la prima posizione. Le cose cambiano di poco se consideriamo il dato nell’intera giornata: Sky Sport 1 resta in testa (418.110), ma la seconda posizione la conquista il duo Sky Cinema 1 e Sky Cinema +1 (231.402), con FoxCrime, FoxCrime +1 e Fox Crime +2 al terzo posto (186.560). Anche in questo caso Sky Sport si issa in testa, spodestando i canali di cinema che invece avevano dominato incontrastati durante tutta l’estate.

NEWS DALLA PAY TV SU DTT Non sono moltissimi i dati che riguardano la pay tv su digitale terrestre. In parte a causa dei turni di campionato non giocati per lo sciopero indetto dai giocatori prima e per gli impegni della nazionale poi, ma anche perché – a parte Premium Calcio – non viene diffuso alcun dato relativio agli altri canali a pagamento facenti parte del pacchetto Mediaset Premium. Si comincia venerdì 9 settembre, quando è di scena l’anticipo di serie A tra Milan e Lazio, che viene seguito sui canali Calcio Premium da 1.030.000 telespettatori totali (4,57% di share). Lunedì 12 settembre, invece, la quarta giornata di Serie B con Vicenza-Torino ed Empoli-Sampdoria ottiene un

ascolto complessivo di 142.000 telespettatori e uno share dello 0,58%. Martedì 13 settembre, la prima giornata della Champions League raccoglie un ascolto complessivo pari a 1.206.142 telespettatori, con il 4,64% di share. Barcellona-Milan, in particolare, totalizza il 4,18% di share e 1.088.744 telespettatori. Mercoledì 14 Manchester City-Napoli e Inter-Trabzonspor vengono seguite complessivamente da 986.000 telespettatori, pari a una share del 3,72%. Sabato 17 settembre è la volta della terza giornata di andata di Serie A. Nella fascia dalle ore 20.30 alle ore 22.30, il match fra Inter e Roma ottiene 919.000 telespettatori e il 4,11% di share. Per quanto concerne la Serie B, invece, Premium Calcio è nettamente leader tra le pay tv con un ascolto complessivo di 174.000 telespettatori (1,54% di share). Domenica 18 settembre tocca quindi al resto delle partite della giornata. Lo share complessivo è del 6,23%, pari a un’audience di 968.000 telespettatori. Il posticipo serale Napoli-Milan viene seguito da 1.281.000 telespettatori (4,94% di share). Mercoledì 21 settembre tocca alla quarta giornata (la prima infrasettimanale) di Serie A. L’ascolto complessivo raggiunge il 5,47% di share e 1.515.248

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telespettatori totali. In particolare, gli incontri Milan-Udinese (526.197 telespettatori, share dell’1,90%), Chievo-Napoli (365.488 telespettatori, share dell’1,32%) e Fiorentina-Parma (72.730 telespettatori, share dello 0,26%), superano la concorrenza sui canali pay. Sabato 22, l’anticipo della quinta giornata di campionato tra Roma e Siena fa registrare una share del 2,26% e 606.000 telespettatori totali. Domenica 23 settembre, poi, fra le altre partite di questo turno spiccano Bologna-Inter (608.000 telespettatori e uno share del 4,2% fra le 18.00 e le 20.30) e i due match Napoli-Fiorentina e Milan-Cesena (1.015.000 telespettatori e una share complessiva del 4,42% nella fascia dalle 20.30 alle 22.30). Mercoledì 28 settembre ecco la seconda giornata di Champions League. Gli incontri programmati durante la prima serata totalizzano una share del 2,84% e 789.945 telespettatori. In particolare, Diretta Premium fa registrare 226.932 telespettatori (share dello 0,81%), superando la concorrenza pay. Venerdì 30 settembre il mese si conclude con gli anticipi della settima giornata di andata della serie Bwin, che nella fascia dalle 20.30 alle 22.30 totalizzano 246.000 telespettatori, apri allo 0,94% di share.


Lottomatica va al cinema con ArmosiA

Amadori ritorna on air con quattro nuovi spot tv (per un totale di oltre

Rai Cinema e Lottomatica realiz-

20.000 passaggi sulle principali reti televisive), per raccontare la qualità

zano un’operazione di co-marke-

dei bocconcini di pollo ‘Le Birbe’ e della linea ‘I Fidatissimi’. Proseguendo

ting e di product placement che

1

con la leggerezza del format ‘La casa di Marta e Marco’, l’agenzia

sembrava già scritta: Better, leader nelle scommesse sportive, e Bar

DLV BBDO ha ideato episodi in cui la casa si apre a nuovi ospiti, scelti tra i dieci ‘consum-attori’ vincitori del casting ‘Evviva! Vado in TV’.

Sport, adattamento cinematogra-

Le caratteristiche principali dei prodotti saranno raccontate attraverso i

fico del romanzo cult di Stefano

momenti di vita quotidiana della simpatica coppia Marta e Marco. La

Benni, uscito nelle sale il 21 ottobre

regia degli spot è stata affidata a Luca Lucini e la casa di produzione

2011; il tutto con il supporto del-

è FilmMaster. Con la direzione creativa di Stefania Siani e Federico

l’agenzia di comunicazione

2

Pepe, firmano la creatività i copy Valentina Amenta, Gennaro Borrelli e Georgia Ferraro e gli art Davide Fiori e Christian Andrea Longhi.

ArmosiA. Better è presente nel film con un placement forte e che va oltre gli schemi classici: il film è

casiraghi greco& e Mercurio Cinematografica per il porto sicuro di CheBanca!

infatti ambientato negli anni ’70, ma Better risulta già essere presente

Prosegue l’attività di comunicazione a sostegno di Conto Deposito Che-

come marchio di successo nel cam-

Banca!: dopo stampa, web e radio, è on air anche il nuovo spot

po delle scommesse.

3

televisivo. Per il film, l’agenzia casiraghi greco& ha scelto un codice di su toni pacati e rassicuranti, utilizzando poca musica (solo in sottofondo)

The Beef e MUG per Stroili Oro con Blasi

e ambientando interamente la seconda parte all’interno di una filiale

Con gli attuali 350 punti vendita

dell’istituto. Proprio dal clima disteso e accogliente emerge un messaggio

in tutta Italia, Stroili Oro è l’insegna

forte: CheBanca! è un porto sicuro per i propri risparmi anche in un

leader in Italia nel segmento della

comunicazione diverso rispetto alle precedenti campagne, puntando

gioielleria specializzata nel retail

‘clima di tempesta’. Il commercial, prodotto dalla cdp Mercurio Cine-

4

matografica, porta la firma del regista Maki Gherzi. È stato girato a

diretto e rappresenta un format uni-

Monza: nel celebre parco per la scena della tempesta e, per la prima

co e innovativo. Per la nuova cam-

volta, in una vera filiale di CheBanca! per la seconda parte dello spot.

pagna, al via in questi giorni su televisione e stampa, è stata ricon-

LIVE HAPPilly: nuovo posizionamento illy, ideato da Saatchi & Saatchi con Akita

fermata l’agenzia The Beef e la testimonial sarà ancora Ilary Blasi. Sono previsti due soggetti: uno isti-

La nuova campagna pubblicitaria di illycaffè firmata da Saatchi &

5

Saatchi, l’agenzia che ha recentemente iniziato a collaborare con l’a-

tuzionale e uno di prodotto. Que-

zienda triestina, è l’occasione per lanciare il nuovo posizionamento

st’ultimo presenta la nuova colle-

della marca – ‘LIVE HAPPilly’ – che racconta quanto i piccoli gesti quo-

zione Tattoo, gioielli temporanei

tidiani possano trasformarsi in istanti di pura rivelazione, dove tutto ciò

da applicare sulla pelle in oro e

che accade intorno all’improvviso appare straordinario, dando vita a

argento vero. Direzione creativa

momenti di felicità. Come degustare una tazzina di buon caffè e lasciarsi

di Valeria Rusconi, cdp MUG Film.

andare al piacere dei sensi che si fonde con quello intellettuale ed Akita con la regia di Luca Maroni, raccontano con un linguaggio delicato

Il Giulio Cesare di Tim con Santo e Indiana

ed emotivo il piacere che deriva dal gustare un caffè illy attraverso

Sono on air i nuovi spot Tim dedi-

dodici momenti di autentica rivelazione e poesia quotidiana.

cati a Giulio Cesare. In questi epi-

6

estetico: il piacere di illy. Gli spot, girati a Roma dalla casa di produzione

sodi vediamo il condottiero romano

I nuovi spot per Terre des Hommes firmati da Altavia Every e Bedeschifilm

(Neri Marcorè) che si lamenta per non essere stato avvisato che qual-

7

Il tema è di quelli importanti: la lotta alla violenza sui bambini. I cuori in gioco a sostegno di una battaglia così difficile e impegnativa sono tanti: Terre des Hommes (organizzazione da 50 anni in prima linea per la protezione dell’infanzia), l’agenzia Altavia Every, la cdp Bedeschifilm e i testimonial che hanno prestato il loro volto alla nuova campagna per la raccolta fondi: Raul Cremona, Luigi Pelazza e Carla Signoris. Nei due giorni di riprese sono state girate tre versioni dello spot, con

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.

Amadori CheBanca! illycaffè Terre des Hommes Better Lottomatica Stroili Oro Tim

cuno sta organizzando un complotto alle sue spalle e l’amico Marco Antonio (Marco Marzocca) che si giustifica dicendogli che aveva finito il credito e non aveva avuto la possibilità di chiamarlo. Giulio Cesare allora gli consiglia: ‘Passa

la regia del giovane talento Claudio Gallinella: una da 15 secondi e

a Tim’. La regia è del norvegese

una da 30 con la Signoris protagonista e una da 30” con Raul Cremona

Harald Zwart. L’agenzia è Santo,

e Luigi Pelazza. Lo spot andrà in onda in spazi gratuiti sulle principali

direzione creativa di Sebastian

emittenti nazionali e su Discovery Channel, nelle metropolitane, nei

Wilhelm e Maximiliano Anselmo.

cinema e negli aeroporti nei circuiti Telesia e Opus Proclama.

Cdp Indiana Productions.

65

290 TV Key

NEWS

L’agenzia DLV BBDO e la cdp FilmMaster aprono la casa di Amadori a nuovi ospiti


NEWS

Nuovo episodio della campagna Wind con Panariello, Incontrada e Movie Magic

Freddy va a Istanbul con DLV e Diaviva

È on air il terzo episodio della campagna Wind con Giorgio Panariello,

Freddy lancia la sua nuova colle-

nei panni di Naomo, e Vanessa Incontrada. Nei precedenti spot i due

zione autunno-inverno 2011 con

testimonial erano impegnati nell’organizzazione del ‘matrimonio del mil-

l’agenzia DLV BBDO e la campa-

1

lennio’ e nelle celebrazioni del ‘gran giorno’. In questa puntata Naomo

gna ‘Istanbul’, pianificata su tv, ci-

è partito con la neo-sposa per il viaggio di nozze, pianificato nei minimi

nema e stampa. L’operazione fa

dettagli dalla perfetta wedding planner Vanessa che, dal suo moderno

parte del progetto ‘The Slounge

loft, si connette con pc e Internet Key, curiosa di sapere come stia pro-

Way’, iniziato nel 2010. In questa

cedendo il viaggio. Al centro della comunicazione l’offerta Super Internet

terza tappa del viaggio slounge,

Unlimited che, acquistando una Internet Key di Wind, permette di attivare

firmata dai direttori creativi Fede-

l’opzione Mega Unlimited e navigare da pc senza limiti a soli 15 euro

rico Pepe e Stefania Siani, la co-

2

al mese per due anni. Produce Movie Magic International, con la regia di Marcello Cesena. Musica: Lenny Kravitz e Stand.

munità degli sloungers si stabilisce di fronte ai ponti sul Bosforo e sopra ai tetti di Istanbul, crocevia tra

Giocare o non giocare? Hi! e The Family lanciano in tre spot la nuova sfida del poker

oriente e occidente, ma anche tra passato e presente. La regia è di

“Allora, giochi o non giochi? Accetta la sfida di gdpoker.it”: questa è

Marco Gentile per la casa di pro-

la tag-line della nuova campagna tv e stampa ideata per GDpoker da

duzione Diaviva.

3

Giancarlo Broggi (copy) e David Di Vito (art) di Hi!, con la direzione Balduzzi) lanciano una sfida al pubblico del poker online e a tutti i

Findus e McCann navigano insieme

neofiti, maschi e femmine di ogni età (over 18), facendo appello allo

Dopo quasi quarant’anni, i Baston-

spirito competitivo che alberga in ognuno di noi e puntando ad affermare

cini di Capitan Findus rinnovano

il primato di GDpoker, prima poker house italiana, grazie alle imbattibili

la loro tradizionale e già apprez-

creativa di Emilio Haimann. I tre spot (cdp The Family, regista Leone

zatissima ricetta e diventano an-

promozioni online sul sito www.gdpoker.it. In ogni spot, il protagonista,

4

dalla ragazza alle prime armi al professionista, si trova al classico bivio

cora più croccanti, anche al forno.

e, nel momento in cui deve operare una scelta (giocare o non giocare),

Ed è proprio dalla voglia di supe-

vive, come in un sogno, tutte le ‘possibilità’ che la scelta comporta.

rare sé stessi che prende spunto la creatività per raccontare un gu-

Parte la nuova campagna per eni gas e luce: firmano TBWA\Italia e Mercurio

sto a prova di morso. Firmano l’art director Alessia Quartu e i copywriter Alice Bottaro e Giorgia Spi-

L’agenzia TBWA\Italia e la cdp Mercurio Cinematografica firmano la

5

campagna a supporto del pacchetto relax superSemplice di eni gas e

na, con la direzione creativa ese-

luce, dedicato alla famiglia, che include anche la sostituzione della

cutiva di Alex Brunori. Colonna

vecchia caldaia. Lo spot mantiene la creatività originale e divertente e

sonora di Antongiulio Frulio, mix

il linguaggio semplice che utilizza pupazzi animati creati dall’artista

Studio Suoni. La pianificazione

torinese Andrea Rugolo. Il protagonista principale è sempre il dottor

prevede uno spot da 15”, on air

Bang, scienziato che nel suo laboratorio studia i problemi energetici

su tutte le principali emittenti.

delle famiglie e cerca di risolverli salvo poi scoprire che eni gas e luce creatività è di Anna Di Cintio e Cristian Palici, art director, Francesca

Heineken in radio con Y&R e JWT Italia

De Sisto e Claudia Marini, copywriter, con la direzione creativa di Esme-

Ha preso il via sulle principali radio

ralda Spada e la direzione creativa esecutiva di Geo Ceccarelli.

nazionali ‘Difficile dirlo, facile

6

ha già trovato una soluzione ideale per ogni diversa esigenza. La

amarlo!’, la nuova campagna che

Forchets e Casta Diva per QVC, il canale per lo shopping più amato dalle donne

Strongbow Gold dedica a questo canale. Si tratta di una multisog-

7

A un anno dalle prime trasmissioni in Italia, QVC sceglie uno sguardo intrigante per presentarsi al pubblico femminile, per raccontarsi e parlare di shopping di qualità, quello che piace alle donne. Con ‘Lo shopping più amato dalle donne è quello che conquista le altre donne’, il canale mette in risalto un aspetto femminile nascosto e sconosciuto agli uomini. Acqua e sapone, provocante, di classe, androgina, emancipata e in carriera: ogni donna prima di tutto vuole essere ammirata dalle altre

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.

Wind GDpoker eni gas e luce QVC Freddy Bastoncini di Capitan Findus Strongbow Gold

getto che prevede due spot da 30 e uno da 15 secondi, appositamente ideati per giocare sul brand name del prodotto che Heineken ha portato sul mercato italiano la scorsa estate e renderlo in questo modo memorabile. Come lo spot

donne. E nessuno meglio di una donna può saperlo. Alla regia del

televisivo, anche quelli radiofonici

filmato c’è infatti Carole, alias K-Roll, regista francese di grande sensibilità

sono firmati Y&R Ireland e JWT Ita-

e spirito estetico. Lo spot è on air sulle reti Mediaset e Sky nei formati

lia, che segue lo sviluppo della

da 30 e da 15 secondi, oltre che nei formati da 45” per il web, ideati

comunicazione anche per le altre

dall’agenzia creativa Forchets e prodotti dalla cdp Casta Diva.

attività locali del brand.

TV Key 290

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N째 290 Ottobre 2011

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