Mensile professionale di comunicazione e produzione cine-televisiva
GENIO ITALIANO
Edizione speciale 2010
Edizione speciale 2010 - e 20
I PROTAGONISTI DELLO SPOT
EDITORIALE
TV KEY GENIO ITALIANO
ITALIA 2010: PRODUZIONE DI ALTO LIVELLO E GENIALITÀ TELEVISIVA Sulla scia del successo dei due volumi di Media Key Genio Italiano – stampati a dicembre del 2008 e a dicembre del 2009 – abbiamo deciso di estendere l’idea che ha funzionato così bene nel mondo dei grandi capitani d’impresa, delle aziende e della comunicazione al panorama della produzione e della tv. Ecco dunque Tv Key Genio Italiano, un volume in grande formato che verrà distribuito anche al Festival Internazionale dell’Advertising di Cannes. Quale occasione migliore, infatti, per presentare questa nuova iniziativa del nostro gruppo editoriale, sempre all’avanguardia? E così sono quattro quest’anno, e non tre come al solito, le pubblicazioni che potrete trovare al Palais des Festivals:
Media Key, Tv Key, l’Annual di Tv Key, e il Genio Italiano di Tv Key. Un bel passo avanti, anche in un periodo di crisi. Ma come sta andando il mondo della tv e della produzione? Dopo un 2009 decisamente difficile, dall’inizio di quest’anno si sono notati parecchi segnali positivi. La ripresa dovrebbe essere vicina: lo notano i professionisti che lavorano nelle case di produzione, di post produzione e di servizi per la tv, ma lo confermano anche i dati diffusi da Nielsen. Gli investimenti pubblicitari sul mezzo televisivo sono cresciuti del 6% nei primi tre mesi di quest’anno. Dopo una fase di rallentamento, da gennaio si sono girati parecchi spot. Tutto, anche la nascita di nuove case di produzione come BlowUpFilm e ITC Tools, lascia sperare che la crisi sia ormai alle nostre spalle. Questo speciale fascicolo inizia con un lungo articolo che traccia la storia della televisione negli ultimi trent’anni: dalle trasmissioni in bianco e nero della Rai, nata nel 1954, al moderno digitale terrestre, dalla tv satellitare e all’innovativa televisione in 3D, bisogna ammettere che di strada ne è stata fatta parecchia. Riflettori puntati, quindi, sul Gruppo Sitcom, il primo a fare la televisione tematica in Italia, quando SKY ancora non era arrivato. Oggi i suoi canali sono quattro, Leonardo, Alice, Marcopolo e Nuvolari. Un approfondimento di Pasquale Diaferia, uno dei più noti creativi italiani, fa il punto sull’evoluzione della creatività negli ultimi trent’anni, con particolare accento su quella veicolata in tv. La prima sezione di questo volume è dedicata ai direttori creativi. Ecco, quindi, le interviste esclusive a Claudio Antonaci di Max Information, Pino Rozzi e Roberto Battaglia di 1861united, Aldo Biasi di Aldo Biasi Comunicazione, Marco Cremona di McCann Erickson, Francesco Emiliani di Grey, Bruno Ferlazzo consulente di On comunicazione, Vicky Gitto di Y&R Brands, Roberto Greco di Ogilvy & Mather, Silvano Guidone di Silvano Guidone & Associati, Pietro Maestri di JWT Italia, Michele Mariani di Armando Testa, Enrico Dorizza e Sergio Rodriguez di Leo Burnett Italia, Luca Albanese e Francesco Taddeucci di DDB. Ed eccoci alla seconda sezione, dedicata ai protagonisti della produzione e della post, con le interviste esclusive a Giorgio Marino di FilmMaster, Marco Arisi Rota di Akita Film, Giovanni Bedeschi di Bedeschifilm, Luca Puccioni di Diaviva, Emanuela Cavazzini di ITC Tools, Ago Panini di laCasa, Enrica de Biasi di Les Enfants Pictures, Brunetto e Jean-Christophe Casalini di Mach 2 Azione, Dario Piana di Pianafilm, Elisa D’Angelo di Bloompix, Romano Di Bari di Flippermusic, Roberto Serra e Marco Longieri di Top Digital. Questi personaggi ci parlano delle novità relative alle strutture che dirigono, dei loro lavori più recenti e significativi, ma anche della loro carriera nel mondo della produzione e della loro passione per l’advertising. Chiudiamo questo volume speciale con nove personaggi di spicco del mondo della televisione che sono stati anche testimonial di successo di campagne pubblicitarie memorabili; molti di loro sono stati ospiti durante i nostri galà dedicati alla creatività in tv, su stampa, affissione e web. Si tratta di Mike Bongiorno, Aldo, Giovanni e Giacomo, Paolo Bonolis, Raffaella Carrà, Piero Chiambretti, Rosario Fiorello, Massimo Lopez, Gerry Scotti e Simona Ventura. Vi divertirete a sfogliare queste pagine, ricordando i famosi film pubblicitari di cui sono stati protagonisti negli anni. Buona lettura e appuntamento sulla Croisette di Cannes per conoscere i nomi dei vincitori dei prestigiosi Leoni, che speriamo quest’anno l’Italia riceverà numerosi! Roberto Albano
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Genio italiano TV Key
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Responsabile Roberto Albano Produzione Astrid Fiorella, Vito De Biasi eventi@mediakey.it Stampa Eurgraf - Cesano Boscone (MI) Distribuzione Taimm ■ ■ ■
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Edizione speciale Genio Italiano
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EDITORIALE
03 ITALIA 2010: PRODUZIONE DI ALTO LIVELLO E GENIALITÀ TELEVISIVA COME CAMBIA LA TELEVISIONE
09 1982-2010: AI CONFINI DELLA REALTÀ CANALI TELEVISIVI
24 GRUPPO SITCOM: I PIONIERI DELLA TV TEMATICA COME CAMBIA LA CREATIVITÀ
29 DALL’ETÀ DELL’ORO A QUELLA DEL DUBBIO ■ ■ ■
46 48 50 52 54 56 58 60 62 64 66 68 70 ■ ■ ■
I PROTAGONISTI DELLA CREATIVITÀ CLAUDIO ANTONACI DIRETTORE CREATIVO DI MAX INFORMATION PINO ROZZI E ROBERTO BATTAGLIA DIRETTORI CREATIVI ESECUTIVI DI 1861UNITED ALDO BIASI PRESIDENTE ED EXECUTIVE CREATIVE DIRECTOR DI ALDO BIASI COMUNICAZIONE MARCO CREMONA DIRETTORE CREATIVO ESECUTIVO DI MCCANN ERICKSON FRANCESCO EMILIANI EXECUTIVE CREATIVE DIRECTOR DI GREY BRUNO FERLAZZO CONSULENTE DI ON COMUNICAZIONE VICKY GITTO EXECUTIVE VICE PRESIDENT E GROUP EXECUTIVE CREATIVE DIRECTOR DI Y&R BRANDS ROBERTO GRECO EXECUTIVE CREATIVE DIRECTOR DI OGILVY & MATHER SILVANO GUIDONE PRESIDENTE E DIRETTORE CREATIVO DI SILVANO GUIDONE & ASSOCIATI PIETRO MAESTRI DIRETTORE CREATIVO ESECUTIVO DI JWT ITALIA MICHELE MARIANI DIRETTORE CREATIVO ESECUTIVO DI ARMANDO TESTA ENRICO DORIZZA E SERGIO RODRIGUEZ GROUP CREATIVE DIRECTORS DI LEO BURNETT ITALIA LUCA ALBANESE E FRANCESCO TADDEUCCI DIRETTORI CREATIVI DI DDB I PROTAGONISTI DELLA PRODUZIONE E DELLA POST I PROTAGONISTI DELLA PRODUZIONE
76 80 84 87 90 93 96 99 102
FILMMASTER: UN MODELLO DI FLESSIBILITÀ AKITA FILM: L’ECCELLENZA NELLA PRODUZIONE BEDESCHIFILM: ALTA QUALITÀ AUTORIALE DIAVIVA: A VELE SPIEGATE, CON SPIRITO DI SQUADRA ITC TOOLS: PASSIONE, SINERGIE E AGILITÀ LACASA: LA REALTÀ FILTRATA DALL’OCCHIO DEL REGISTA LES ENFANTS PICTURES: DALLE FOTO AL CINEMA, SEMPRE CON METODO MACH 2 AZIONE: UNA STORIA DI FAMIGLIA E PROFESSIONALITÀ PIANAFILM: VERSATILITÀ, IL TUO NOME È PIANA I PROTAGONISTI DELLA POST
105 BLOOMPIX: IMMAGINI IN FIORE 108 FLIPPERMUSIC: MUSICA PER L’IMMAGINE 111 TOP DIGITAL: QUALITÀ E PASSIONE SENZA COMPROMESSI I PROTAGONISTI DELLA TELEVISIONE
114 115 116 117 118 119 120 121 122
MIKE BONGIORNO: UNA CARRIERA DURATA 50 ANNI ALDO, GIOVANNI E GIACOMO: COMICITÀ A TUTTO CAMPO PAOLO BONOLIS: ALL’INSEGNA DELL’IRONIA RAFFAELLA CARRÀ: LA ‘RAFFA’ NAZIONALE PIERO CHIAMBRETTI: LA PICCOLA PESTE ROSARIO FIORELLO: LO SHOWMAN PIÙ VERSATILE MASSIMO LOPEZ: DAL TEATRO AL TELEFONO GERRY SCOTTI: CHI VUOL ESSERE TESTIMONIAL? SIMONA VENTURA: LA SIGNORA DELLA TV
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SOMMARIO
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1982-2010: AI CONFINI DELLA REALTÀ DI
MAURO MURERO
RAI NEL GENNAIO 1954 ALLE ESPERIENZE DELL’EMITTENZA LOCALE E ALLA NASCITA DELL’ATTUALE MEDIASET; DALL’AFFERMAZIONE DEL SATELLITE E DI NEOLOGISMI COME ‘PAY TV’ ALL’EPOCALE PASSAGGIO DALL’ANALOGICO AL DIGITALE TERRESTRE. SONO SOLO ALCUNE DELLE TAPPE PRIMARIE DI UNA STORIA MERAVIGLIOSA, CHE HA COME PROTAGONISTA UN MEZZO GIUSTAMENTE CONSIDERATO COME UNA DELLE PIÙ GRANDI INVENZIONI DEL XX SECOLO.
“Voi fate tutto quello che vi dice la
troppo presente, troppo insostituibile è
invadessero i focolari domestici degli
tengono la forma d’arte più degna di
televisione. State cominciando a
diventato il tubo catodico nelle case del-
Stati Uniti e successivamente della
nota di tutto il XX secolo, per certi ver-
credere che la televisione sia real-
la gente comune (e in particolare degli
vecchia Europa, il concetto dello scon-
si ha perfino oscurato il suo ‘grande fra-
tà e che siano le vostre vite a essere
italiani, che si consumano gli occhi sul
finamento dell’irrealtà nella realtà e vi-
tello’. E se quanto espresso finora ha ac-
irreali”. Quanto c’è di reale – per l’ap-
piccolo schermo con un’intensità che
ceversa aveva già ragione di esistere. Vo-
cezioni sostanzialmente negative, che
punto – e quanto di irreale nelle paro-
alla carta stampata non si sono mai so-
lendo fare ancora sfoggio di citazioni ci-
chiamano in causa alla lontana anche
le che l’attore Peter Finch, nei panni di
gnati di dedicare...): appare più che le-
nematografiche, ce n’è una che sembra
il suo pericoloso potere subliminale (“ti
un aggressivo anchorman che riporta alle
cito pensare che per parte del suo pub-
particolarmente adatta alla circostanza.
dico che è così: lo ha detto anche la te-
stelle gli ascolti di un network in diffi-
blico, anche solo per una piccola mi-
Nella scena finale de L’uomo che ucci-
levisione”, sorta di bollo e timbro di ori-
coltà, rivolge al suo pubblico in una sce-
noranza, esso abbia sviluppato un potere
se Liberty Valance di John Ford, il pro-
gine e matrice divina), non mancano
na clou di Quinto potere, il capolavoro
persuasivo e di condizionamento tale da
tagonista James Stewart – nei panni di
quelle positive: nella storia moderna,
di Sidney Lumet uscito nel 1976?
stravolgere perfino le proporzioni e da
un celebre politico che ha usurpato
l’incidenza del mezzo in esame sulla so-
Anche scremando dalla citazione l’en-
stabilire un rapporto di interscambio tra
una fama non meritata – racconta la sua
cietà e sul costume è stata comunque
fasi drammatica imposta dalle esigen-
realtà e fantasia, tra fiction e verità, tra
vera storia a un giornalista; ma questi,
straordinaria (pensate all’immenso pa-
ze narrative della fiction, è probabile che
fatti e opinioni.
strappando tutti gli appunti e lasciando
trimonio culturale e storico che rap-
qualcosa di vero ci sia. Troppo forte,
Del resto, anche prima che i televisori
che al mondo rimanga la sola verità ‘ir-
presenta, per il nostro paese, mezzo se-
reale’, spiega al senatore – e soprattut-
colo di archivio Rai).
to agli spettatori – che “quando la leggenda supera la realtà, è la leggenda che
TRENT’ANNI DI PIETRE MILIARI
interessa alla gente”.
La nostra analisi prende il via dal 1982,
A sua volta, la televisione è per sé stes-
anno della nascita di Media Key, e ri-
sa ‘leggenda’: sorella minore del ci-
percorre quasi trent’anni di storia del
nema, ovvero di quella che molti ri-
mezzo televisivo in Italia. È quasi inutile sottolineare che anche il trentennio
Dal videoregistratore e dal telecomando allo schermo ultrapiatto con sistema Dolby Surround e possibilità di accesso ai conenuti multimediali di internet: due immagini simbolo di come si è evoluto il ‘salotto’ televisivo negli ultimi vent’anni.
precedente sarebbe di importanza indiscutibile, ricco com’è di episodi che vanno considerati come autentiche pietre miliari nel percorso evolutivo dell’informazione e della comunicazione di massa. Si va dalle sperimentazioni del 1952 – lo stesso anno in cui la Rai, nata nel 1944 sulle ceneri dell’Eiar, vede il suo capitale di maggioranza passare sotto il controllo dell’Iri – alle prime ‘emissioni’ ufficiali del 1954; dalla nascita dei primi programmi cult (il festival di Sanremo, Lascia o raddoppia?, Il musichiere: un paese intero che si dava appuntamento nei bar o nelle case dei pochi fortunati che già avevano ‘l’apparecchio’ e guardava Nunzio Filogamo, Mike Bongiorno o Mario Riva come se fossero dei marziani) ai telegiornali e ai grandi eventi sportivi internazionali (ah, se ci fosse stata l’Auditel il 17 giugno 1970, la notte della di-
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Genio italiano TV Key
COME CAMBIA LA TELEVISIONE
DALLA PRIMA TRASMISSIONE UFFICIALE DIFFUSA DALLA
COME CAMBIA LA TELEVISIONE
La Rai comincia ufficialmente le sue trasmissioni nel 1954 (a destra, il primo monoscopio). Sotto, Mike Bongiorno con Edi Campagnoli e Totò in una scena del film ‘Totò, lascia o raddoppia?’ (1956), che dimostra quanto fosse popolare il celeberrimo quiz. A fianco, Mario Riva (a destra) ne ‘Il musichiere’: siamo solo negli anni ’50, ma la tv propone già i suoi primi miti.
retta ‘via satellite da Città del Messico’
stazioni affiliate e Publikompass, nelle
di Italia-Germania 4-3...!). O ancora, dal-
vesti di concessionaria di pubblicità.
l’era dei cinque canali – Programma na-
Passano circa ventiquattr’ore ed è il tur-
zionale, Secondo programma, Svizze-
no di Rete 4: un grande socio di mag-
A questo punto è necessario fare un pic-
la Rai, che ancora non ha raggiunto la
ra, Capodistria e Montecarlo – a quel-
gioranza (Mondadori), altri importanti
colo passo indietro e ricordare che al-
soglia dei trecento miliardi!
la delle prime emittenti locali, quasi
soci minoritari sempre provenienti dal-
l’inizio dell’autunno del 1980 lo stesso
Tutto questo, all’atto pratico, mette an-
coincidente (il giro di boa è a metà de-
l’editoria (Carlo Perrone, Carlo Carac-
Berlusconi si era reso artefice della co-
che fine alle speranze di Rete 4 di na-
gli anni ’70) con l’avvento del colore.
ciolo), Gpe e Manzoni per la raccolta
stituzione di Canale 5, capostipite e fu-
vigare da sola: vengono fatti alcuni ten-
E ancora, impossibile non citare la leg-
pubblicitaria e 23 emittenti, circa un ter-
tura ammiraglia di Mediaset. La base era
tativi, compresi importanti avvicenda-
ge di riforma Rai dell’aprile 1975, che
zo delle quali gravitano nell’orbita di Te-
rappresentata dalla fusione di cinque
menti di vertice, ma alla fine l’accordo
quattro anni dopo porterà anche alla na-
lemond, a sua volta facente capo al grup-
emittenti locali del Centro-Nord, la più
che nell’estate del 1984 porta i rappre-
scita della terza rete di stato.
po Mondadori.
nota delle quali era probabilmente Te-
sentanti di Mondadori/Formenton a
E poi, per l’appunto, arriva il 1982: che
Al di fuori di quella che è destinata a di-
lemilano, che insieme a Telebiella, Tam
passare la palla a ‘Sua Emittenza’ appare
non sancisce solo la nascita del nostro
ventare la galassia Fininvest/Media-
(Tele Alto Milanese), Pin (Prima Rete
come una conclusione inevitabile. A
gruppo editoriale, ma anche – per una
set, va anche ricordata – sempre nei pri-
Indipendente, dei Rizzoli) e a pochi al-
questo punto il tris di emittenti nelle
coincidenza assolutamente casuale, che
mi mesi del 1982 – la nascita del circuito
tri figura fra i pionieri dell’emittenza te-
mani della Fininvest (emittenti che dal
ben si incastra con le radici cronologi-
Euro Tv, che faceva capo all’allora pa-
levisiva privata in Italia. Al momento
1986 saranno sotto la gestione operati-
che di questa analisi – quelle di Italia 1
tron della Parmalat, Calisto Tanzi, e che
dell’acquisizione di Italia 1, Canale 5 è
va di Rti e dal 1995, come vedremo, fa-
(già Antenna Nord) e di Rete 4 (già Vi-
un quinquennio più tardi si trasforme-
già arrivata a ‘pesare’ oltre 160 miliar-
ranno capo a Mediaset, nell’ambito
deo Bergamo e Video Delta), che ve-
rà in Odeon Tv. Euro Tv si configura
di di lire di pubblicità tabellare; la rete
del processo di ristrutturazione delle at-
dono la luce all’inizio di gennaio. Quel-
come il classico esempio di syndication,
che Berlusconi ha rilevato da Rusconi
tività comunicazionali della stessa Fi-
lo stesso anno Italia 1 passa da Rusco-
ovvero un consorzio di singole emittenti
ne vale circa 75 e la somma delle due
ninvest) può assicurare agli investitori
ni al gruppo Fininvest della famiglia
del tutto indipendenti fra loro, che han-
cifre non è molto lontana da quella che
pubblicitari un pubblico potenziale
Berlusconi, affiancandosi a Canale 5
no in comune la raccolta pubblicitaria
quantifica il fatturato pubblicitario del-
complessivamente quantificabile in ol-
(costituita nel settembre 1980), mentre
ma che conservano piena autonomia in
Rete 4, venduta da Mondadori, si ag-
riferimento alla struttura dei palinsesti
giunge alla compagnia nel 1984. Com’è
(un’altra divergenza primaria, rispetto
noto, questi sono i presupposti per
alle nuove reti che stanno per ribaltare
l’esaltante e inarrestabile sviluppo del-
l’assetto del mercato nazionale del-
l’emittenza privata e commerciale, de-
l’etere, è la bassissima percentuale di
stinata a rivoluzionare totalmente lo sce-
produzione di programmi propri).
nario audiovisivo italiano e a condi-
Rusconi, tuttavia, dimostra presto di vo-
zionare in modo radicale e irreversibi-
ler tenere i piedi per terra: l’entusiasmo
le l’assetto del mercato nazionale del-
per la presenza in un settore nuovo e in
la comunicazione pubblicitaria.
pieno sviluppo non deve sovrastare
Un giovane Silvio Berlusconi e, a fianco, i marchi di Canale 5, Italia 1 e Rete 4: l’impero televisivo Fininvest (oggi Mediaset), destinato a scrivere la storia dell’emittenza commerciale in Italia, nasce negli anni ’80.
l’esigenza di far tornare i conti. QuanL’IMPERO FININVEST
do questi ultimi cominciano a non qua-
La coincidenza di cui sopra ci obbliga
drare (la causa primaria è individuabi-
di fatto a non lasciare indietro neanche
le nel costo dei programmi, eccessiva-
un giorno, o poco più: la ricostruzione
mente lievitato dopo le prime ‘aste’ fra
di questi anni di televisione in Italia par-
competitor per assicurarsi acquisti di pre-
te infatti dal 3 gennaio del 1982, quan-
stigio), Rusconi cerca subito un acqui-
do l’editore Rusconi – che aveva iniziato
rente e lo trova in Silvio Berlusconi. Al-
l’esplorazione del mercato dell’etere con
l’inizio del 1983 Italia 1 è già nelle mani
Antenna Nord a Milano e Quinta Rete
dell’imprenditore milanese, che per ri-
a Roma – costituisce Italia 1. Alla nuo-
levarla si assume – considerando anche
va avventura partecipano la Rea, società
il deficit già accumulato dalla rete – un
di distribuzione che controlla le emittenti
onere finanziario nell’ordine dei 35
di proprietà del gruppo, una dozzina di
miliardi di lire.
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sono fra i primi grandi ‘colpi’ messi a segno dall’emittenza privata: bellissime nell’aspetto, spericolate sul set, vincenti nel gradimento del pubblico.
tre 11 milioni di telespettatori. Il che, di
citrici della Coppa Intercontinentale. In
fatto, mette la parola fine a tre decenni
una sera di giugno l’Inter si aggiudica
di monopolio Rai.
la coppa battendo 3-1 il Milan in un derby giocato a San Siro sotto una pioggia
‘CHARLIE’S ANGELS’ & CO.
torrenziale e davanti a un diluvio di te-
Prima di esaminare cosa succede nello
lespettatori: è un episodio che passa alla
stesso periodo sul versante dell’emit-
storia e che viene tuttora ricordato
tenza pubblica e di riprendere il fonda-
come il primo, eccezionale evento me-
mentale discorso dell’affermazione – in-
diatico – due partite per sera, riprese
tesa, senza timore di esagerare, anche
spettacolari, coinvolgimento di esperti
come fenomeno sociale – dell’emittenza
e opinionisti – firmato Fininvest.
trasposizioni cinematografiche – è stra-
denza con il suo primo compleanno, ini-
privata sul piano commerciale, soffer-
A livello generale, come accennato, i
ordinario; non a caso, quando il setti-
zia a trasmettere il serial in prima sera-
miamoci su un altro fattore prioritario
colpi più eclatanti vengono messi a se-
manale Sorrisi e Canzoni Tv decide di
ta, due volte alla settimana. È un suc-
(del quale, tra l’altro, la suddetta capa-
gno sul fronte delle fiction. Addirittura
dedicare un ampio servizio alla serie e
cesso senza precedenti: basti ricordare
cità di catalizzare l’interesse dell’uten-
nel 1979, Antenna Nord – la futura Ita-
alle interpreti che ne hanno decretato il
che quando l’intreccio – peraltro piut-
za pubblicitaria è una diretta conse-
lia 1 – acquista negli Stati Uniti la se-
successo, lo inserisce in un’apposita ru-
tosto inverosimile, il che non impedisce
guenza).
rie Charlie’s Angels, composta da epi-
brica che viene denominata ‘Quando
al pubblico italiano di incollarsi al te-
Tale fattore è, né più né meno, quello
sodi polizieschi autoconclusivi che
vincono le altre tv’.
leschermo – prevede un tentativo di omi-
della qualità della programmazione. Nei
hanno per protagoniste tre avvenenti e
loro primi anni di vita, anche prima che
spericolate investigatrici, capeggiate
DOMANDE DA UN MILIONE
sopportabile J.R. Ewing, la domanda-
Berlusconi riunisse tre reti sotto l’egi-
dall’ ‘invisibile’ Charlie (benché si sap-
DI DOLLARI
tormentone “Chi ha sparato a J.R.?” (che
da della Fininvest, i nuovi competitor
pia chi è l’attore, John Forsythe, di lui
Anche Canale 5 (The Love Boat, Haz-
trova risposta nella puntata andata in
della Rai si impongono all’attenzione
si vedono solo le spalle e le mani) e gui-
zard) e Rete 4 (La famiglia Bradford,
onda l’11 gennaio 1983, con un’au-
del pubblico proprio per la crescente ca-
date sul campo da un sex-symbol come
Dynasty) sono ‘altre tv che vincono’; e
dience degna di una semifinale di
pacità di inserire nei loro palinsesti pro-
la biondissima Farrah Fawcett. Il gra-
l’asso pigliatutto, destinato a entrare nel-
Champions League) tiene desta l’at-
grammi di grandissimo successo, di-
dimento del pubblico italiano per le av-
la storia della televisione italiana, vie-
tenzione di mezza Italia quasi come se
mostrandosi in più di un’occasione – se-
venture degli Angeli di Charlie – che in
ne calato proprio dall’ex-Telemilano.
si riferisse a un fatto di cronaca anziché
gnatamente per quanto concerne l’ac-
tempi più recenti hanno anche avuto due
Dal febbraio 1981 la prima rete della Rai
a una pittoresca sceneggiatura.
La nostalgia per le vecchie produzioni dei ‘prolifici’ anni ’80 ha raggiunto il culmine con il recente lancio di un intero canale, Fox Retro, dedicato alle serie di culto che hanno caratterizzato un’epoca. Sopra, Arnold, il protagonista di ‘Harlem contro Manhattan’, in una delle cartoline del circuito promozionale Promocard per Fox Retro.
cidio ai danni del protagonista, l’in-
quisto di serial e telefilm stranieri,
trasmette in seconda
Un altro valido esempio di tale traspo-
quasi sempre americani – più oculati e
serata le prime tredi-
sizione si verifica meno di dieci anni
lungimiranti dell’emittenza di stato.
ci puntate di Dallas,
dopo, all’inizio degli anni ’90, e si ri-
Oltre che per la fiction, il discorso vale
un serial ambientato
ferisce a un altro serial trasmesso dal-
per lo sport. All’inizio dell’estate del
nel dorato e cinico
le reti Fininvest (con risultati di ascol-
1981 Canale 5, che ha già ottenuto le ne-
mondo dell’industria
to che però, dopo l’interesse iniziale,
cessarie legittimazioni giuridiche, or-
petrolifera del Texas,
sono imparagonabili a quelli ottenuti da
ganizza e trasmette le partite della Cop-
reduce dagli straor-
Dallas). A sua volta reduce da un trion-
pa Superclubs (più nota come ‘Mun-
dinari ascolti regi-
fo sui teleschermi americani, I segreti di
dialito’), mini-torneo calcistico fra
strati sul mercato sta-
Twin Peaks costruisce le sue gotiche e
squadre europee e sudamericane già vin-
tunitense. La Rai, tut-
tetre atmosfere intorno all’interrogati-
tavia, non va oltre
vo “Chi ha ucciso Laura Palmer?”; e la
questo primo ciclo;
puntata finale del primo ciclo, quella in
Canale 5 non si lascia
cui viene svelata la soluzione del mistero
sfuggire l’occasione
(soluzione che, rubando ancora per un
e nel mese di set-
attimo il mestiere ai critici televisivi, è
tembre, in coinci-
di un’assurdità incredibile), mette fi-
Sottovalutato dalla Rai, che ne trasmise solo i primi 13 episodi, dal settembre 1981 il serial ‘Dallas’ viene trasmesso da Canale 5, registrando ascolti straordinari.
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Genio italiano TV Key
COME CAMBIA LA TELEVISIONE
Serie americane come ‘Charlie’s Angels’ e ‘The Love Boat’
COME CAMBIA LA TELEVISIONE
Sotto, un’immagine da ‘I segreti di Twin Peaks’, serie ideata e prodotta da David Lynch: la domanda tormentone “Chi ha ucciso Laura Palmer?” riuscì a catalizzare l’attenzione del pubblico televisivo negli anni ’90. A destra, il duello delle audience fra il kolossal bellico ‘Venti di guerra’, interpretato tra gli altri da Robert Mitchum e Ali McGraw e trasmesso da Rete 4, e la fiction ‘Uccelli di rovo’, con Richard Chamberlain e Rachel Ward, vede soccombere l’emittente di Mondadori, accelerando il suo ingresso nell’orbita Fininvest.
diamo questo sintetico excursus, dedi-
di rovo. Le vicissitudini ecclesiastiche
cento miliardi sul versante delle spon-
cato ai principali punti di forza della loro
e umane di Padre Ralph (Richard
sorizzazioni tv. Sempre in tema di
programmazione nei primi anni ’80, ri-
Chamberlain) surclassano, in materia di
‘muri’, ricordiamo – con finalità pura-
cordando che perfino un evento im-
ascolti, quelle dei protagonisti del ko-
mente statistiche, ma utili per delinea-
portantissimo come il già citato pas-
lossal bellico, e come previsto danno il
re la curva d’incremento del giro d’af-
saggio di Rete 4 da Mondadori all’or-
colpo di grazia alla vacillante situazio-
fari delle tre reti – che, limitatamente alla
nalmente l’animo in pace a un pubbli-
bita Fininvest viene storicamente ri-
ne di Rete 4, che pochi mesi dopo è già
pubblicità tabellare, quello dei 1.500 mi-
co televisivo roso dalla curiosità.
condotto proprio a uno scontro stellare
nelle mani del gruppo Berlusconi.
liardi di lire viene abbattuto nel 1987,
I due esempi non sono esagerati – per
sul terreno della fiction. Nel novembre
rendersene conto basterebbe sfogliare
1983, infatti, Rete 4 acquista sul mer-
ANNI ‘80: IL CROLLO DEI ‘MURI’
2.500 nel 1991, per poi sfondare alla fine
le testate specializzate dell’epoca nel-
cato statunitense il kolossal Venti di
Vediamo ora qualche eloquente dato ri-
del 1995 il tetto dei 3.000 miliardi.
le settimane immediatamente prece-
guerra: dieci puntate (girate al costo di
ferito al trend della raccolta pubblicitaria
denti la messa in onda delle due pun-
quaranta milioni di dollari) ambientate
delle reti Fininvest nei primi anni del pe-
tate risolutive – ed è quasi inutile sot-
negli Stati Uniti all’immediata vigilia
riodo in esame. Per esempio, un anno su
DEL PAESE
tolineare che avallano alla perfezione
dell’attacco giapponese a Pearl Harbor,
cui è indispensabile fare alcune osser-
Per scoprire quali contorni assume lo
uno dei presupposti iniziali e primari di
con un cast di primissimo piano capi-
vazioni statistiche è il 1985, e non cer-
sviluppo della raccolta pubblicitaria
questa analisi: la televisione vista come
tanato da Robert Mitchum e da Ali
to per il semplice fatto che sancisce il
per l’emittenza di stato, sempre in re-
strumento di ‘realtà artificiale’, in gra-
McGraw. I vertici dell’emittente credono
giro di boa di metà decennio. Per co-
lazione al primo decennio (1982/1992)
do di trasformare un fatto che non è mai
molto in questa operazione, al punto di
minciare va ricordato che alla fine di
del periodo preso in esame, è però ne-
successo (gli attori che impersonava-
trasformarla nel classico ‘o la va o la
quell’anno la market share della tele-
cessaria una premessa, apparentemen-
no J.R. Ewing e Laura Palmer stavano
spacca’: l’impegno economico profuso
visione nell’ambito del totale area clas-
te del tutto ovvia ma in realtà talmente
benissimo...) in una vicenda da segui-
per il lancio promozionale e pubblici-
sica era la più alta (48,7%) mai registrata
importante da non poter essere trascu-
re con un approccio più da telegiorna-
tario è talmente elevato che un insuc-
nella storia, primato destinato a durare
rata: in sostanza, è necessario ricorda-
le che da telefilm. È un fenomeno che
cesso di audience, e quindi dei relativi
per il resto del decennio (nel 1991 si re-
re che l’inizio del suddetto periodo – i
riguarda anche le produzioni italiane:
riscontri commerciali, sancirebbe au-
gistrerà invece per la prima volta una
primi anni ’80 – coincide anche, per la
ne La piovra 4, una delle tappe più riu-
tomaticamente anche la fine dei sogni
quota superiore alla maggioranza as-
Rai e per la sua concessionaria Sipra,
scite della celeberrima saga della Rai
di gloria televisivi di Mondadori. Ai pia-
soluta del mercato). Inoltre, il 1985 è sta-
con la fine del regime monopolistico in
sulla lotta contro la mafia, Michele Pla-
ni alti di Canale 5 lo sanno benissimo,
to anche il primo anno in cui le tre reti
cui le due strutture si erano di fatto tro-
cido esce di scena dopo aver girato due
e alla messa in onda di Venti di guerra
Fininvest hanno viaggiato fianco a
vate a operare per oltre cinque lustri.
finali diametralmente opposti: in uno
oppongono nel medesimo periodo quel-
fianco per tutti i dodici mesi (nel 1984
Fino al termine degli anni ’70, quando
il commissario Cattani rimane vivo e
la di un’altra fiction statunitense, Uccelli
l’ingresso di Rete 4 nel gruppo di Ber-
le prime emittenti private avviano il pro-
vegeto (e leggenda vuole che convoli
lusconi era avvenuto soltanto
cesso di rivoluzione dello scenario del-
addirittura a giuste nozze), nell’altro
a fine estate): un debutto ce-
l’etere, per il colosso di Viale Mazzini
viene assassinato dai sicari di Cosa No-
lebrato nel migliore dei modi
(la storica sede centrale di Roma, con la
stra. Per lo sconforto delle sue fan, il fi-
dalla loro concessionaria Pu-
celebre statua equestre) la parola ‘con-
nale che va in onda è il secondo; ma la
blitalia ’80, ovvero con un fat-
correnza’ non esisteva: in virtù del suo
notizia delle due possibilità ha ormai
turato che abbatte il muro dei
ruolo di gestore unico ed esclusivo del
fatto il giro dei salotti televisivi, con-
mille miliardi di vecchie lire
servizio radiotelevisivo pubblico e del-
tribuendo non poco allo straordinario
sul fronte della pubblicità ta-
l’assenza di competitor privati, la Rai
indice d’ascolto registrato dalla puntata
bellare e sfiora quello dei
aveva goduto di assoluta libertà d’azio-
quello dei 2.000 nel 1989 e quello dei
ne, intesa anche e soprattutto come in-
conclusiva. La sera del 20 marzo 1989 si sintonizzano su Raiuno circa 17
Michele Placido nei panni del commissarrio Cattani, ‘assassinato’ nell’ulti-
milioni di telespettatori, a coronamento di un successo già sancito dal fatto che lo share medio nell’arco delle sei
ma puntata de ‘La piovra 4’ davanti a 17 milioni di telespettatori.
puntate è superiore al 50%. Torniamo alle reti del Biscione e chiu-
TV Key Genio italiano
RAI: LA MEMORIA STORICA
12
tensità di potere contrattuale (all’insegna del proverbiale ‘o mangi questa minestra…’) nei confronti degli utenti pubblicitari. Al contempo, l’ente audiovisivo dell’Iri aveva ripetutamente dimostrato l’im-
la consapevolezza che il giusto e ra-
geneo fra i due principali operatori del
gionevole obiettivo di garantire alla pro-
mercato non è oggettivamente possibi-
duzione e agli sponsor determinati ri-
le): la concessionaria della futura Me-
sultati d’ascolto non deve ledere oltre
diaset chiude sfiorando i 480 miliardi di
misura la dignità dell’offerta. Quando
lire di pubblicità tabellare (ricordiamo
invece tale errore è stato commesso (su
che Rete 4 non è ancora in scuderia),
entrambi i fronti, ovviamente: non è que-
mentre quella delle reti Rai si assesta,
stione di pubblico o privato, ma sem-
in riferimento alla sola televisione, in-
plicemente di buon gusto) e il concet-
torno a quota 360 miliardi. Al di là del-
portanza del proprio ruolo istituziona-
to di tv nazional-popolare è stato inter-
l’impossibile confronto – dopo l’ac-
le nell’ottica della costruzione del ‘pro-
pretato e applicato nella sua accezione
quisizione di Rete 4 il divario aumen-
filo’ sociale e culturale di un paese che
più becera, degenerando in direzione
ta in modo sempre più vistoso – gettia-
– proprio nel periodo in cui la Rai as-
della ‘tv spazzatura’, i risultati sono sta-
mo una sintetica occhiata al percorso di
sumeva l’attuale denominazione, ri-
ti oggettivamente negativi, con buona
Sipra: dai 600 miliardi di lire o poco
sorgendo dalle ceneri dell’Eiar – era
pace anche di chi sostiene regolarmen-
meno del 1985 si arriva a quota 1.000
uscito distrutto dalla drammatica e ter-
te (e di solito ha buone ragioni per far-
miliardi a fine decennio e a poco meno
ribile esperienza della Seconda Guerra
lo) che chi critica la qualità media dei
di 1.500 miliardi (che salgono a oltre
Mondiale. Come si è già sinteticamen-
programmi della televisione italiana
1.500 se si considerano anche i proventi
te accennato all’inizio di questa anali-
dovrebbe farsi un’istruttiva serata di zap-
delle sponsorizzazioni, a loro volta as-
si, per tutti gli anni ’50, ’60 e ’70 (e non
ping in Germania, Gran Bretagna, Fran-
solutamente imparagonabili – come è
solo allora, ovviamente: la limitazione
cia, Spagna, Stati Uniti, Giappone e
ovvio che sia – con quelli dei network
è dovuta al fatto che ci stiamo ora oc-
quant’altro.
commerciali) nel 1993.
d’intrattenimento per i più piccoli. Sotto, scene da ‘Atlas Ufo Robot’ (trasmesso per la prima volta sulle reti Rai) e ‘Jeeg Robot d’Acciaio’ (Fininvest): anche sul terreno dei cartoni animati si sono giocate le sfide tra i network.
cupando del periodo in cui il regime monopolistico non era ancora diventato oli-
GLI ANNI ’80 DI SIPRA
TMC: L’IMPOSSIBILE TERZO POLO
gopolistico) la funzione dell’emittenza
Anche per Sipra, la storica struttura cui
In un’analisi come questa un capitolo va
di stato nell’ottica testé citata è stata di
è affidata in concessione esclusiva la rac-
inevitabilmente dedicato anche a TMC
straordinaria rilevanza, con particolare
colta pubblicitaria per le reti radiotele-
(Telemontecarlo), l’attuale La7, che
riferimento non solo alle componenti più
t’altro che indifferente anche sulla com-
visive di stato, giunge dunque il mo-
nel corso degli anni è stata protagoni-
prettamente informative, divulgative e
posizione dei palinsesti Rai.
mento di fare i conti con uno scenario
sta di una serie di vicissitudini di vario
culturali della programmazione com-
Da un lato, l’affermazione del tris d’as-
competitivo le cui leggi, prima della ri-
genere – gestionali, economiche e per-
plessiva, ma anche alla capacità di fare
si calato dal gruppo Berlusconi ha si-
forma del 1975, le erano del tutto sco-
fino giudiziarie – ma tutto sommato è
da banca dati per tutti i principali av-
curamente fatto del bene anche al-
nosciute. Come si è già accennato, nel
stata anche in grado di giocare, almeno
venimenti che hanno caratterizzato la
l’emittenza di stato, stimolandola a
1982 la concessionaria della tv pubbli-
in determinati periodi, un ruolo tutt’al-
storia moderna d’Italia.
percorrere la strada della qualità, del-
ca (operativa fin dalla preistoria del mer-
tro che di secondo piano.
Con l’avvento del regime concorren-
l’innovazione, dell’investimento a 360
cato: era stata infatti costituita nel 1926,
Per esempio, nella fase primordiale
ziale, e nella fattispecie con le peculia-
gradi (tecnologia, management, artisti,
inizialmente con l’unico scopo di gestire
della scalata al successo dell’impero Fi-
ri connotazioni che esso ha assunto in
programmi); dall’altro, è effettivamen-
la raccolta della pubblicità radiofonica)
ninvest, l’emittente monegasca (la cui
Italia (nel senso che non si è andati ver-
te difficile negare che la logica con-
può vantare un fatturato poco al di sot-
nascita risale all’estate del 1974) è re-
so la nascita di numerosi competitor me-
correnziale si basa su presupposti com-
to della soglia dei 300 miliardi di lire.
duce da un periodo di gloria: durante la
dio-piccoli, bensì in direzione di una ra-
merciali che in tema di scenario audio-
L’anno successivo, il 1983, è quello che
seconda metà degli anni ’70 aveva ar-
pida costruzione di un altro colosso), le
visivo sono legati a filo doppio alla spie-
sancisce il definitivo e irreversibile
ricchito, insieme alla Tv Svizzera e a Ca-
cose sono parzialmente e inevitabil-
tata legge dell’audience. Come in tutte
sorpasso di Publitalia nei confronti di Si-
podistria, un panorama nazionale ancora
mente cambiate. La pluricitata funzio-
le cose, l’importante sarebbe non esa-
pra (la considerazione, ovviamente, è
scarno, distinguendosi anche per il
ne informativa e culturale della Rai non
gerare e non superare certi limiti, nel-
puramente statistica: un confronto omo-
buon livello del magazzino di film e te-
è venuta a cadere, ed è giusto che sia
lefilm e per la programmazione rivol-
così: il potenziale divulgativo dell’ap-
ta al pubblico giovane (notevole il suc-
parato pubblico è talmente grande che
cesso riscosso dal contenitore musica-
l’ente, per certi versi, ha il dovere mo-
le/informativo Un peu d’amour, d’ami-
rale di non sprecarlo, ovvero di non ri-
tié e beaucoup de musique, dal titolo in
nunciare mai a dare un contributo so-
francese ma condotto rigorosamente in
stanzioso e significativo alla crescita socio-culturale del paese. Chiarito questo, è però innegabile che l’esplosione dell’emittenza commerciale, i successi dell’impero Fininvest e il fenomeno – che soltanto oggi comincia a dare parziali segni di cedimento – della ‘vocazione monocanale’ di un’utenza pubblicitaria che si convince in breve che al mondo non esista altro che il mezzo televisivo, hanno inciso in modo tut-
Raffaella Carrà, uno dei ‘mostri sacri’ della televisione, per anni testimonial della Rai: dalle prime edizioni di ‘Canzonissima’, al fianco di Corrado, al successo di ‘Carramba! Che sorpresa’. A destra, un momento di ‘Fantastico 6’ del 1985, con il conduttore Pippo Baudo fra le vallette Galyn Görg e Lorella Cuccarini, quest’ultima al suo esordio in tv.
13
Genio italiano TV Key
COME CAMBIA LA TELEVISIONE
Un giovanissimo Paolo Bonolis in ‘Bim Bum Bam’, contenitore
COME CAMBIA LA TELEVISIONE
opinionisti di prim’ordine (spiccano, per
Gli investimenti pubblicitari in tv
esempio, i commenti tecnici del-
Anno
milioni di euro
miliardi di lire
l’istrionico José Altafini e del garbato e
1982 391,3 1983 603,1 1984 806,8 1985 1.000,2 1986 1.170,8 1987 1.411,2 1988 1.638,7 1989 1.757,3 1990 1.995,5 1991 2.199,2 1992 2.349,6 1993 2.385,1 1994 2.464,9 1995 2.594,5 1996 2.806,5 1997 3.067,2 1998 3.337,3 1999 3.680,2 2000 4.134,2 2001 4.003,7 2002 4.027,8 2003 4.204,0 2004 4.655,0 2005 4.808,0 2006 4.850,0 2007 4.952,0 2008 4.892,0 2009 (stima) 4.422,0 2010 (stima) 4.640,0
757,7 1.167,8 1.562,2 1.936,6 2.267,0 2.732,4 3.172,9 3.402,7 3.863,9 4.258,2 4.549,5 4.618,2 4.772,8 5.023,7 5.434,2 5.939,0 6.462,0 7.126,0 8.004,9 7.752,1 7.798,9 8.140,1 9.013,3 9.309,6 9.390,9 9.588,4 9.472,2 8.562,2 8.984,3
nalisti e di ex giocatori che si rivelano
competentissimo Giacomo Bulgarelli) e acquisisce grande credibilità e autorevolezza presso il pubblico degli appassionati, sfruttando anche potenzialità ‘giuridiche’ che le stesse reti Fininvest conquistano solo nel tempo (per esempio la diffusione in diretta degli incontri ufficiali della nazionale di calcio, in concorrenza ‘in tempo reale’ con la Rai). Una tappa importante di questa evolu‘La domenica sportiva’ della Rai
zione risale al settembre 1990: sulla scia
trova due concorrenti nei programmi sportivi domenicali di Italia 1 e TMC: rispettivamente ‘Pressing’, con Raimondo Vianello (affiancato, nella foto, da Antonella Elia e Giorgio Chinaglia), e ‘Galagoal’, che vede alla conduzione Alba Parietti.
di una felice e teoricamente estemporanea esperienza fatta in estate, durante le ‘notti magiche’ dei campionati mondiali svoltisi in Italia, nasce infatti Galagoal, programma del prime time domenicale dedicato alla giornata calcistica. La capacità di reggere la gara dell’audience con l’ipercollaudata La do-
italiano dall’esordiente Jocelyn). Come
menica sportiva della Rai e con Pres-
accennato, la storia di TMC è caratte-
sing, l’analogo programma domenica-
rizzata anche da frequenti passaggi di
le della Fininvest che debutta a sua vol-
proprietà: inizialmente soggetta a ge-
ta – su Italia 1 – nel settembre 1990, va
stione franco-monegasca (la Corte Co-
attribuita non solo alla citata competenza
stituzionale, legittimando la presenza sul
tecnica, ma anche a un’idea azzardata
territorio nazionale di impianti di ripe-
protagonista di una grande azione di ri-
che si rivela vincente: affidare la con-
tizione dei segnali provenienti dal-
lancio di Raiuno. La mancanza di una
duzione ad Alba Parietti, che dall’alto
l’estero, le consente comunque di tra-
linea programmatica precisa continua
dello sgabello su cui sta seduta mostra
smettere fin dal primo giorno in lingua
però a essere avvertita dal pubblico, e
più gambe che cognizioni tecniche,
italiana), nel corso degli anni ’80 ope-
questo problema – unito all’assoluta im-
ma della quale non si può certo dire che
ra sotto il controllo della brasiliana
possibilità di contrastare, in campo
non faccia notizia. E forse incide anche
Rete Globo. Quest’ultima, fra il 1990 e
pubblicitario, le politiche commerciali
sulle decisioni di Italia 1, che un paio
il 1993, cede progressivamente la tota-
della Fininvest – fa sì che l’ipotesi di un
d’anni dopo affida la conduzione di
lità del pacchetto azionario al gruppo
terzo polo televisivo, capace di inserir-
Pressing nientemeno che a Raimondo
Ferruzzi di Raul Gardini, che colloca al
si ad armi quasi pari nel duello fra il Ca-
Vianello, sicuramente un appassionato
vertice dell’emittente Emanuele Mila-
vallo di viale Mazzini e il Biscione di
di calcio ma anche e soprattutto uno dei
no, già vicepresidente della Rai e poi
Cologno, non vada mai neanche vicina
più longevi, apprezzati, ironici e cari-
a evolversi in un fatto concreto.
smatici personaggi del mondo dello spet-
Le cose vanno un po’ meglio – a tratti,
tacolo italiano (memorabile l’edizione
anzi, decisamente meglio – quando la
condotta con Antonella Elia al fianco):
rete assume connotazioni più speciali-
una scelta a sua volta premiata dal
stiche, con particolare riferimento al
pubblico e che conferma come la sdram-
mondo dello sport. Con tenacia e abi-
matizzazione della presunta sacralità del-
lità, TMC mette insieme un team di gior-
lo sport sia tutt’altro che sgradita agli appassionati.
I telefilm ‘Chips’, ‘A-Team’ e ‘Starsky & Hutch’ sono tre dei molti successi made in Usa trasmessi dalle rete italiane nel corso degli anni ’80.
TV Key Genio italiano
Fonte: Elaborazione su dati Media Key.
Oscar Mammì, Ministro delle Poste e delle Telecomunicazioni all’epoca della legge sulla riforma del sistema televisivo che porta il suo nome (agosto 1990).
LA LEGGE MAMMÌ Dopo aver ricordato che a metà anni ’80
223 dell’agosto 1990, più nota come leg-
si verifica un altro episodio importan-
ge Mammì dal nome del Ministro del-
te, ovvero la nascita di Auditel (la pri-
le Poste e delle Telecomunicazioni del-
ma rilevazione è datata 7 dicembre
l’epoca. Teoricamente volta a porre
1986), passiamo a un ulteriore avveni-
fine a un lungo periodo di sostanziale de-
mento che merita indubbiamente una ci-
regolamentazione dello scenario del-
tazione, anche se le sue ripercussioni sul-
l’etere, la normativa si è occupata es-
l’assetto del mercato, rivalutate in chia-
senzialmente di frequenze, stabilendo-
ve storica, non sono state particolar-
ne la quantità occupabile in ambito na-
mente eclatanti. Ci riferiamo alla legge
zionale e locale e codificandone i criteri
14
COME CAMBIA LA TELEVISIONE di concessione da parte del ministero competente. A limitarne, come detto, la
Enrico Mentana (Tg5), Emilio Fede (Tg4) e Paolo Liguori (‘Studio Aperto’) sono i volti storici dei telegiornali del Gruppo Mediaset.
portata storica, c’è la fondamentale
da parte degli avversari, l’obbligo di adeguarsi alle nuove esigenze del mercato. Uno di questi adeguamenti, come ab-
considerazione che la legge si è so-
leati in Kuwait è iniziata). Poco dopo
posito di modello americano, ricordia-
biamo visto, risiede nell’abitudine –
stanzialmente fermata a una ‘ufficia-
viene il turno del Tg4, che viene affidato
mo che è proprio nel periodo della Guer-
pressoché inesistente nella lunga era del
lizzazione’ giuridica dello stato dell’arte,
allo stesso Emilio Fede (alla direzione
ra del Golfo che il pubblico europeo
monopolio della tv di stato – di asse-
fornendo l’indispensabile avallo istitu-
del tg di Italia 1 subentra Vittorio Co-
prende confidenza con l’innovativo
gnare ai direttori anche il ruolo di an-
zionale a un assetto che si era configu-
rona, che cederà presto il posto a Pao-
format informativo targato CNN.
chorman; sul versante Mediaset, i vari
rato nel corso degli anni in modo auto-
lo Liguori). In vigore ancora oggi, la ge-
Nel 1992 è la volta del Tg5, che parte
Liguori (farà eccezione il suo successore
nomo e selvaggio, senza porre in esse-
stione Fede viene notoriamente carat-
con quattro conduttori che si alternano
a Studio Aperto, Mario Giordano), Fede
re modifiche che sotto certi aspetti sa-
terizzata da un viscerale e incondizio-
a rotazione (Sposini, Parodi, Buonamici
e Mentana facilitano enormemente il
rebbero state invece necessarie (si pen-
nato appoggio all’attività imprendito-
e – anche in questo caso – il direttore,
processo d’identificazione di chi pre-
si alla pressoché inesistente definizio-
riale, e successivamente politica, del-
Enrico Mentana): decisamente meno
ferisce i loro rispettivi notiziari, inte-
ne delle norme volte a regolamentare il
l’editore di riferimento, Silvio Berlu-
schierato del Tg4 e di Studio Aperto, il
grando la presentazione dei fatti con
settore emergente della tv satellitare, via
sconi; un appoggio che non solo non vie-
telegiornale della rete ammiraglia del
commenti ed editoriali – decisamente
cavo e a pagamento).
ne nascosto o negato, ma – al contrario
Biscione conquista maggior credibili-
schierati nei primi due casi, più equili-
– è addirittura sbandierato, orgogliosa-
tà generale e, di fatto, in periodi rela-
brati nel terzo – che, proprio in virtù del
L’ORA DEL ‘TIGGÌ’!
mente e sfacciatamente, procurando al
tivamente brevi diventa il vero com-
ruolo di chi li pronuncia, agli occhi dei
Nel 1991 il rapporto competitivo fra Rai
notiziario e al suo conduttore (che pe-
petitor del Tg1 (nell’edizione principale,
telespettatori assumono indubbiamen-
e Fininvest si estende al campo dei te-
raltro si identificano l’uno nell’altro)
quella che precede il prime time, i due
te il carattere dell’autorità. Anche in casa
legiornali, punto focale della compo-
consensi o dissensi sempre radicali. Si
notiziari vengono tuttora trasmessi
Rai si preme sul pedale della spettaco-
nente informativa dei rispettivi palin-
tratta di informazione/spettacolo (lo
allo stesso orario).
larizzazione, con telegiornali più mo-
sesti. In quest’ottica proprio la citata leg-
stesso ‘scoop’ dell’attacco alleato nel
Quattro decenni dopo il primo tele-
derni e, per l’ennesima volta, competi-
ge Mammì, oggetto di giudizi negativi
Golfo è stato spesso ridimensionato ad
giornale sperimentale della Rai – andato
tivi; a Lilli Gruber, forse il mezzobusto
da parte di numerosi osservatori e ana-
arte – e proprio per questo ricordato in
in onda sul Programma Nazionale nel
più celebre degli ultimi anni – non solo
listi, gioca un ruolo primario, conce-
più occasioni – dal direttore/condutto-
settembre 1952, due anni prima del-
fra le donne – viene addirittura attribuita
dendo l’opportunità della diretta anche
re), che garantisce apparizioni presso-
l’inizio delle emissioni ufficiali, e diretto
l’invenzione di un nuovo modo di pre-
alle reti nazionali private ma vincolan-
ché continue a Striscia la notizia e che
da Vittorio Veltroni – il panorama dei tg
sentare ‘fisicamente’ le notizie, accen-
do ciascuna di esse alla produzione e alla
trae non pochi spunti dal modello di
nazionali assume dunque una fisiono-
tuando un rapporto quasi di complici-
diffusione di un notiziario proprio.
quella televisione americana che ben pri-
mia completa: analogamente a quanto
tà con lo spettatore di cui non si trova-
Nel gennaio 1991, con la direzione di
ma di quella italiana aveva deciso, per
è avvenuto sui versanti dello sport,
va traccia nei decenni precedenti.
Emilio Fede, debutta su Italia 1 Studio
esempio, che valeva la pena di affida-
della fiction e dell’intrattenimento, co-
Anche altri aspetti innovativi non sono
Aperto, che come palcoscenico per il suo
re la conduzione in studio allo stesso di-
mincia l’era della competizione a tutto
da trascurare; fra questi spiccano la co-
ingresso in campo sceglie un’occasio-
rettore del notiziario; per inciso, a pro-
tondo, che comporta ancora una volta,
lonna sonora durante l’annuncio dei ti-
ne di per sé drammatica (l’inizio dell’operazione Desert Storm, più nota come la prima Guerra del Golfo) ma felicissima per le ciniche leggi dell’audience (il neonato notiziario è il primo a dare la notizia che l’offensiva degli al-
toli di testa, la conduzione in coppia – Nasce il concetto di ‘traino’ televisivo: ogni programma lancia quello che lo segue e gli lascia in eredità i propri spettatori: per esempio, nelle immagini, il quiz preserale ‘Passaparola’ (con Gerry Scotti e Alessia Mancini), il Tg5 (con l’annunciatrice Cesara Buonamici) e il varietà giornalistico ‘Striscia la notizia’ (con gli storici conduttori Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti).
15
anch’essa di matrice statunitense – e, tutt’altro che all’ultimo posto, l’incastro del tg fra il programma che lo precede e quello che lo segue. Se la ‘ruota finale’ di Passaparola viene vista da 4 o 5 mi-
Genio italiano TV Key
COME CAMBIA LA TELEVISIONE
Fra i serial americani di maggior successo negli anni ’90 figurano ‘Beverly Hills 90210’, ‘X-Files’ ed ‘E.R. Medici in prima linea’.
un’evoluzione importante, cui è anche legata una notevole crescita dell’interesse del pubblico (oggi come oggi è sicuramente uno dei settori che tirano di più sul piccolo schermo). Se in riferilioni di persone, il Tg5 che parte un
1999/2000. Alla fine del 2002, il valore
sito nel decennio precedente può esse-
mento agli anni ’80 abbiamo parlato so-
istante dopo ringrazia di tutto cuore; e
complessivo per il mercato pubblicitario
re ricondotta a diversi assi nella mani-
prattutto di colpi messi a segno sul mer-
dopo mezz’ora, magari, si sdebita con
televisivo in Italia viene stimato in cir-
ca, su alcuni dei quali ci siamo già sof-
cato americano (da Charlie’s Angels a
un collegamento in diretta con i con-
ca 7.800 miliardi di lire (esprimere i va-
fermati. Uno di questi, per esempio, è
Dallas) e all’inizio degli anni ’90 spic-
duttori di Striscia la notizia, che an-
lori nella vecchia divisa nazionale,
la concessione del diritto alla diffusio-
cano i vari X-Files, Friends, Beverly
nunciano che la puntata di quella sera
per quanto ufficialmente anacronistico,
ne in diretta, che è alla base della nascita
Hills 90210, Melrose Place (a loro
è piena di sorprese e non la si può as-
è ovviamente utile in termini di com-
dello stesso progetto Mediaset e che, dal-
modo piccoli fenomeni ‘sociali’, sia nel
solutamente perdere. È il noto concet-
parazione omogenea), a fronte dei
l’inizio degli anni ’90, rivoluziona in
paese d’origine sia in Italia), negli ulti-
to del ‘traino’, così interpretato nel
14.587 del totale area classica più in-
modo tutt’altro che irrilevante la com-
mi tempi il successo di questa tipologia
modo migliore; ed è inutile sottolinea-
ternet (la share è superiore al 53%).
ponente informativa dei palinsesti del
di programmazione nasce dall’eccellente
gruppo e i cardini sui cui si basa la con-
livello medio delle produzioni italiane.
re che anche la Rai lo ha recepito e apCAVALLI DI BATTAGLIA
correnza con la Rai.
Per esempio Distretto di polizia, rea-
Vediamo ora alcune delle tappe princi-
Alla diretta sono legati anche i colpi
lizzato da Mediatrade e ormai giunto alla
UN SECONDO DECENNIO
pali che hanno caratterizzato, sotto di-
messi a segno sul versante dello sport:
decima serie annuale, figura regolar-
DI PUBBLICITÀ
versi punti di vista, il percorso evoluti-
negli ultimi anni l’esclusiva della diretta
mente fra i campioni d’ascolto stagio-
Torniamo per un attimo a occuparci di
vo compiuto dal 1993 a oggi dalle va-
in chiaro degli incontri di Champions
nali; analogo successo per altre serie a
advertising e vediamo in sintesi, come
rie emittenti che rappresentano l’offer-
League è il fiore all’occhiello di una stra-
sfondo poliziesco e per ‘one shot’ di va-
abbiamo fatto in riferimento al decen-
ta televisiva in Italia. Lo spunto è offerto
tegia che si è rivelata vincente – per un
ria ambientazione.
nio precedente, quale configurazione as-
proprio dalla configurazione quantita-
breve periodo Mediaset aveva soffiato
Ultimi ma non ultimi, ecco i program-
sume il trend degli investimenti pub-
tiva testé citata, dalla quale emerge chia-
alla tv di stato anche un patrimonio sto-
mi d’intrattenimento: non sempre di
blicitari sul mezzo televisivo dall’inizio
ramente la capacità dei due attori prin-
rico quale il Giro d’Italia di ciclismo –
grande livello sul piano dei contenuti,
degli anni ’90 alla fase iniziale del nuo-
cipali di ‘fare’ il mercato quasi da soli
e che ha portato il gruppo, al di là del-
ma regolarmente premiati da altissimi
vo millennio.
(nel 2000, per citare un anno dall’evi-
la diffusione di determinati ‘big event’,
dati d’ascolto. Tra l’altro, tornando per
Parlando dei due principali operatori del
dente significato simbolico, l’accoppiata
a confezionare programmi d’informa-
l’ennesima volta al fondamentale tema
mercato in esame, dopo la crisi del
Sipra/Publitalia chiude il ventesimo
zione a loro volta in grado di compete-
della competizione duopolistica che
1993/94 (che costringe il duopolio a una
secolo e il secondo millennio gestendo
re – sul piano degli ascolti e su quello
caratterizza il mercato italiano, è proprio
frenata in termini di fatturato), Publi-
oltre il 92% delle risorse complessiva-
dell’autorevolezza di conduttori e opi-
su questo fronte che Rai e Finin-
talia registra nei tre anni successivi tas-
mente riversate sul mezzo dall’utenza
nionisti – con i prodotti storici della Rai
vest/Mediaset si sono spesso scambia-
si d’incremento corrispondenti, in ter-
pubblicitaria). Partiamo dalle reti Me-
(in quest’ottica la ‘ammiraglia’ può
ti i colpi più duri; Pippo Baudo, Enri-
mini di valore assoluto, a circa 200 mi-
diaset, che ora possono finalmente es-
essere considerata Italia 1, per vocazione
liardi di lire l’anno; proprio nel 1997
sere chiamate così: la denominazione en-
rete giovane del gruppo).
raggiunge la soglia dei 3.000 miliardi
tra ufficialmente in vigore all’inizio del
Va poi ancora citata la fiction, da qual-
di lire di sola tabellare, cui ne vanno ag-
1995 e rappresenta il punto d’arrivo di
che anno a questa parte soggetta a
giunti 500 che derivano dalle telepro-
un progetto volto a riorganizzare e ren-
mozioni e televendite. Successiva-
dere autonome, in relazione agli altri in-
mente le cose vanno ancora meglio, con
teressi – numerosi e diversificati – del
incrementi a doppia cifra o giù di lì per
gruppo, le attività di comunicazione del-
tutto il triennio 1998/2000, a cui segue
la Fininvest. Dal 1996 Mediaset, che al-
per due anni una frenata simile, in ter-
l’atto della sua costituzione si avvale del-
mini di risultati, a quella del biennio
l’ingresso di grandi gruppi esteri nel ca-
1993/94. Quanto a Sipra, supera quo-
pitale sociale, è anche quotata in borsa.
ta 1.500 miliardi di lire nel 1995 e quo-
Per quanto concerne il livello qualita-
ta 2.500 nell’ultimo anno del secolo,
tivo della programmazione, la capaci-
dopo una seconda metà del decennio
tà delle tre reti targate Publitalia di con-
molto positiva, soprattutto nel biennio
solidare il ruolo da protagoniste acqui-
plicato da tempo.
TV Key Genio italiano
16
Maria De Filippi e i protagonisti del ‘Grande fratello’ nella casabunker di Cinecittà. ‘Tv del dolore’, ‘tv verità’ e ‘reality show’ sono alcuni dei neologismi ricorrenti nel linguaggio televisivo del nuovo millennio.
Ferrari e Giorgio Tirabassi), ‘Il commissario Montalbano’ (al centro Luca Zingaretti)‘, ‘Il maresciallo Rocca’ (con Stefania Sandrelli e Gigi Proietti) e ‘La squadra’ (con Massimo Bonetti e Renato Carpentieri).
Maurizio Costanzo, una delle colonne storiche di Mediaset, e di Michele Santoro, all’epoca uno dei portabandiera dell’informazione targata Rai) considerano una specie di terra promessa e un punto d’approdo che prima o poi bisognerà per forza raggiungere, si aggiun-
parlare de La piovra, ormai da oltre ven-
gono i problemi derivanti dalle vicissi-
ticinque anni (la prima serie, che fece re-
tudini economiche e giudiziarie della
gistrare un ascolto medio nientemeno
nuova proprietà. Proprio in coinciden-
che di quindici milioni di telespettato-
za con il giro di boa fra il secondo e il
ri a puntata, andò in onda nella prima-
terzo millennio, tutto questo sfocia nel-
vera del 1984) uno dei fiori all’occhiello
la cessione delle frequenze della vecchia
della televisione italiana.
TMC a Seat Pagine Gialle e nella con-
Oltre ai due principali attori, apportano
seguente nascita de La7, che però non
risorse al mercato pubblicitario televi-
mantiene del tutto le promesse. Alla fine
sivo anche l’emittenza locale e la pay tv
della stagione 2000/01 Fabio Fazio, teo-
(a entrambe dedicheremo un apposito
ricamente destinato a essere uno dei vol-
paragrafo), nonché Telemontecarlo. Per
ti e dei nomi di punta del ‘nuovo’ canale,
ca Bonaccorti, Lorella Cuccarini, Mar-
quanto riguarda quest’ultima, intorno a
dà grande enfasi all’interruzione, deci-
co Columbro, Claudio Lippi, Fiorello,
metà decennio si verificano alcuni av-
sa a malincuore proprio per lanciarsi nel
Fabrizio Frizzi, Paolo Bonolis e Simo-
venimenti importanti: la messa a pun-
nuovo progetto, del suo pluriennale
na Ventura sono solo alcuni dei nomi
to di palinsesti di buon livello, il rag-
legame con Quelli che… il calcio, pro-
dello star system che nel corso degli anni
giungimento di buoni obiettivi pubbli-
gramma cult del pomeriggio domenicale
saltano una o più volte dalla parte pri-
citari (in particolare negli anni pari, quel-
di Raidue: nell’aria, evidentemente,
vata a quella pubblica della barricata e
– in alcuni casi assolti in modo eccel-
li in cui si svolgono alternativamente le
c’erano i presupposti per una grande e
viceversa. Inoltre, il versante più ‘leg-
lente – cui è istituzionalmente deputa-
Olimpiadi e le grandi manifestazioni cal-
stimolante avventura che, di fatto, non
gero’ della programmazione – inteso in
ta l’emittenza pubblica. Quanto all’in-
cistiche internazionali) e il passaggio
si è poi verificata.
senso generale e comprendente, per
trattenimento, alcuni innegabili vantaggi
nell’orbita del gruppo Cecchi Gori
esempio, anche i quiz – dà un contributo
in sede di produzione (grandi sponsor,
(1995, un anno prima dell’ingresso nel
PREGI E DIFETTI
decisivo all’estensione dei palinsesti,
prestigiosi ospiti, un numero relativa-
lotto delle emittenti soggette alla rile-
DELL’EMITTENZA LOCALE
ampliando notevolmente (si pensi alla
mente ridotto di interruzioni pubblici-
vazione Auditel). L’alternanza fra de-
Tornando a fare riferimento ai dati sul-
citata fascia preserale, ovvero quella che
tarie) hanno aiutato la Rai a confezio-
lusioni e soddisfazioni che ha spesso ca-
la raccolta pubblicitaria televisiva cita-
fa da ‘traino’ ai tg della sera, ma anche
nare – soprattutto nell’importantissimo
ratterizzato l’attività di TMC sotto tut-
ti in precedenza (con un valore assolu-
al mattino, all’ora di pranzo – fra i pio-
prime time del sabato – una serie di
ti i punti di vista (interesse del pubbli-
to oscillante, rispettivamente nel 2002
nieri dell’esplorazione di questa fascia
show di grandissimo impatto, affidati ad
co, riscontri commerciali, giudizi criti-
e nel 2003, pochissimo al di sotto e al
ricordiamo il grande Corrado, con il suo
artisti come Adriano Celentano, Gian-
ci sul livello qualitativo della pro-
di sopra degli 8.100 miliardi di vecchie
Il pranzo è servito – e al pomeriggio) le
ni Morandi e Fiorello e regolarmente
grammazione), continua a manifestar-
lire), va detto che è anche e soprattut-
parti di programmazione giornaliera
premiati da ascolti eccezionali.
si e si fa sentire in modo decisamente ne-
to merito di certi lungimiranti impren-
gradite al pubblico e, quindi, appetibi-
Sul fronte della fiction, il discorso è pres-
gativo nell’ultima parte del secolo. Al-
ditori, indipendentemente da come sono
li per gli inserzionisti.
soché identico a quello fatto per Me-
l’ormai assoluta impossibilità di in-
poi andate a finire le loro singole av-
La degenerazione del concetto, come ab-
diaset: seguendo di pari passo l’evolu-
carnare realmente quel terzo polo che
venture, se negli anni ’80 il sistema ra-
biamo già visto, presta indubbiamente
zione dei gusti del pubblico, alle pro-
molti uomini di comunicazione (anche
diotelevisivo italiano ha registrato una
il fianco a osservazioni critiche tutt’al-
duzioni importate – spesso vincenti
se ‘accasati’ nel duopolio: è il caso di
scossa d’assestamento profonda e irre-
tro che tenere. Tanto in casa Rai quan-
anche al di fuori del prime time: si pen-
to in casa Mediaset, dietro alla nascita
si a La signora in giallo e a La signo-
di neologismi come ‘tv del dolore’
ra del West, regolarmente replicate al-
(Carramba! Che sorpresa, C’è posta per
meno una volta l’anno – sono state pro-
te, Stranamore) o ‘reality show’ (Gran-
gressivamente affiancate quelle nazio-
de fratello, Survivor, L’isola dei famo-
nali. Alcuni titoli di ambientazione po-
si) si celano esempi di quanto si sia di-
liziesca sono diventati veri e propri cult
sposti a fare in nome dell’Auditel.
(Il maresciallo Rocca, Il commissario
Veniamo alla Rai, per la quale i terreni
Montalbano, La squadra), così come
più fertili sono sostanzialmente gli stes-
eclatante è stato il successo di serie – o
si. Lo sport è da sempre in prima linea,
di proposte autoconclusive in due o tre
con particolare riferimento ai grandi
puntate – più leggere (Commesse, Don
eventi di straordinario interesse inter-
Matteo), a sfondo storico e biografico
nazionale (campionati mondiali ed eu-
(Perlasca, Padre Pio, Soraya), con
ropei di calcio, giochi olimpici); del-
pretese moralistico/educative (I ragaz-
l’informazione abbiamo già parlato a
zi del Muretto, Un prete tra noi, Casa
lungo, sottolineando i doveri divulgativi
famiglia) e via di questo passo. Per non
Sulle emittenti locali, come Telelombardia, impazzano le trasmissioni dedicate al calcio che riscuotono grande successo fra gli appassionati pur non potendo contare sulle immagini delle partite.
17
Genio italiano TV Key
COME CAMBIA LA TELEVISIONE
I campioni d’ascolto della fiction poliziesca italiana: ’Distretto di polizia’ (con Ricky Memphis, Isabella
COME CAMBIA LA TELEVISIONE
Satelliti nello spazio, parabole sui tetti: la televisione satellitare conquista l’Italia come il mondo. SKY, la principale piattaforma del settore, nasce nel nostro paese dalla fusione fra Telepiù e Stream (2003). Tre anni più tardi lancerà la prima offerta in alta definizione (HD) nel nostro paese.
versibile. L’emittenza locale ha imparato
genze del pubblico con indiscutibile
da tempo che competere con i grandi
puntualità, precisione e competenza, sen-
network in determinati ambiti sarebbe
za aver nulla da invidiare, pur nell’in-
pura follia, causa la clamorosa dispari-
feriorità dei mezzi a disposizione, alle
tà di risorse (è il caso del magazzino di
grandi reti nazionali. Il livello medio del
film: come pretendere che un western
magazzino film, come accennato, è in-
o un drammone in bianco e nero degli
vece radicalmente e comprensibilmen-
anni ’50, per quanto valido e ben fatto,
te più basso; lo stesso intrattenimento
attiri più della ‘prima visione’ di turno
oscilla fra la capacità di toccare punte
su Raiuno o Canale 5?). Meglio dedi-
elevate e lo scadimento in quella che, in
care tempo e risorse – umane e finan-
precedenza, abbiamo definito come
ziarie – ad altro: all’intrattenimento
l’accezione più becera del concetto di
dialettale, all’informazione con tele-
tv nazional-popolare; per non parlare
giornali locali, ai cartoni animati per i
delle ore notturne, dove improponibili
lo concesso dalla Commissione di Bru-
giovani e giovanissimi, all’immancabile
banditori e venditori di fumo – ovvero
xelles, News Corporation – l’impero me-
offerta sportiva. In questa chiave, il di-
di quadri, tappeti, gioielli e oggettisti-
diatico che fa capo a Rupert Murdoch
scorso riprende temi già sottolineati in
ca varia, presumibilmente non di pri-
e che già controllava Stream – può ac-
riferimento all’ex Telemontecarlo: in
m’ordine – si alternano alle offerte di ca-
quisire anche il controllo di Telepiù. È
Lombardia, per esempio, il tifoso del-
rattere sessuale (promozione di video-
smettere via etere e in chiaro (sui canali
praticamente il preludio all’atto di na-
l’Inter o del Milan trova nei palinsesti
teche, sexy shop, hotline e via di que-
denominati Telepiù 1, 2 e 3) nel no-
scita di SKY, episodio fondamentale nel-
di Telelombardia, di Telenova, di An-
sto passo).
vembre del 1990 su iniziativa di alcu-
la storia recente e futura della comuni-
ni importanti imprenditori del settore, fra
cazione audiovisiva italiana; un mo-
tenna Tre, di Italia 7 Gold, e così via, piena sintonia con le sue esigenze di in-
TELEPIÙ E ‘L’ALBA’ DEL SATELLITE
cui Silvio Berlusconi, Vittorio Cecchi
mento di svolta che si aggiunge a im-
formazione e di approfondimento (e non
In un’analisi incentrata essenzialmente
Gori e Leo Kirch. Di date e tappe sto-
portanti novità che, negli anni imme-
solo di domenica o nelle serate di cop-
sulla ricostruzione di uno scenario sto-
riche se ne aggiungono diverse altre, an-
diatamente precedenti, avevano ri-
pa, ma per tutta la settimana). Una del-
rico e che ha avuto nei primi anni ’80
che al di là delle variazioni nell’asset-
guardato anche e soprattutto le appli-
le realtà televisive pluriregionali di
il suo punto di partenza, era inevitabi-
to societario (riduzione delle quote di
cazioni tecnologiche.
maggiore successo è Telenorba, fonda-
le soffermarsi a lungo sull’emittenza
partecipazione di Berlusconi, uscita di
Prima di esaminare più dettagliata-
ta da Luca Montrone, che ha saputo svi-
analogica tradizionale: non certo per ri-
Cecchi Gori dalla società e così via). Nel
mente il percorso di sviluppo del satel-
luppare in modo davvero notevole la sua
dimensionare il ruolo di una tv – quel-
maggio 1991, per esempio, inizia l’era
lite e della televisione digitale terrestre
emittente (che copre Abruzzo, Molise,
la multipiattaforma, sia free sia a pa-
del decoder, con le prime diffusioni crip-
(Dtt), ricordiamo sinteticamente alcune
Puglia, Calabria e Basilicata, con rile-
gamento – che qualche anno fa era quel-
tate di film da parte di Telepiù 1, cui si
date importanti, citando a titolo di
vanti indici di ascolto). Un tema che ab-
la ‘del futuro’ e che oggi è ovviamente
affianca a settembre Telepiù 2 con la
esempio il fatto che il secondo millen-
biamo già affrontato, e che per forza di
quella del presente, ma semplicemente
programmazione sportiva; nella sta-
nio si era concluso con la comparsa sul
cose va qui riproposto, è quello della
per l’incontestabile considerazione che
gione 1992/93 cominciano, in virtù di
mercato del primo televisore al plasma
qualità dei programmi, non sempre a li-
a ‘fare il mercato’, per buona parte de-
un accordo fra Telepiù e gli organi fe-
– avvenuta nel 1997 – e con l’utilizzo
velli d’eccellenza. Sullo sport, per
gli ultimi trent’anni, era stata soltanto la
derali competenti (Lega Calcio e FIGC),
della tecnologia a cristalli liquidi (lcd,
esempio, niente da dire: sia in sede di
tv via etere. È però altrettanto ovvio che
le trasmissioni in diretta delle partite –
inizialmente concepita per i soli moni-
cronaca sia in sede di commento e di ap-
la parte conclusiva dell’analisi stessa
una per ogni turno – di Serie A e Serie
tor dei personal computer) anche nella
profondimento, l’offerta copre le esi-
deve obbligatoriamente vertere sull’af-
B, un evento destinato a sconvolgere
costruzione di apparecchi televisivi,
fermazione di un ‘nuovo’...
l’offerta calcistica televisiva in Italia. Nel
dal 2000. La fine dello stesso 2003, anno
che è ormai avanzato (prima il
1996/97 parte l’operazione di sfrutta-
di nascita di SKY, vede Mediaset im-
satellite, poi il digitale terre-
mento della tecnologia digitale, che ha
pegnata nelle prime trasmissioni digi-
stre): e dal punto di vista cro-
come primo eclatante risultato la dif-
tali terrestri, seguìta a breve distanza
nologico, parlare dei primi
fusione via satellite a pagamento di tut-
(gennaio 2004, in coincidenza con il
passi di tale evoluzione signi-
te le partite della massima serie calci-
mezzo secolo di vita della televisione ita-
fica anche e soprattutto parla-
stica e di quella cadetta.
liana) dalla Rai; poco dopo nasce Spor-
re di Telepiù, la prima pay tv
Dopo che la nascita di Stream porta a un
titalia, canale gratuito dedicato allo
della storia della comunica-
periodo di concorrenza e di divisione dei
sport con la formula ‘non solo calcio’
zione italiana, che inizia a tra-
diritti televisivi venduti dalle varie
(spettacolari partite di hockey su ghiac-
squadre di Serie A e B fra i due attori,
cio, il grande basket NBA, la ‘carova-
si arriva al capitolo decisivo, ovvero alla
na’ del wrestling, e così via). Nel 2005
fusione fra i competitor. È l’aprile del
la Rai avvia la sperimentazione della tv
2003 quando il collegio dei venti com-
mobile, basata sullo standard DVB-H
missari europei dà formalmente il via li-
(Digital Video Broadcast Handheld),
bera all’operazione: in virtù dell’aval-
mentre Mediaset e La7 lanciano sul di-
Rupert Murdoch, imprenditore e produttore televisivo, proprietario di News Corporation che controlla SKY Italia.
TV Key Genio italiano
18
produzione e distribuzione cinemato-
vedere le dirette in streaming di SKY
grafica italiana; e stipula un accordo fi-
Tg24. Inoltre l’offerta televisiva è di-
nalizzato all’acquisizione – operativa
sponibile anche sulla IPTV di Fastweb,
l’anno successivo – di Taodue, azienda
su Alice Home Tv di Telecom Italia e su
leader in Italia nell’ambito della fiction
Infostrada Tv di Wind, e sono ricevibi-
di qualità.
li i canali appositamente studiati insie-
Da sottolineare anche l’operazione
me a Vodafone, H3G, Tim e Wind per
Cina: nell’agosto del 2008 Pechino
i sistemi di mobile tv.
ospita la 29ª edizione dei giochi olimpici dell’era moderna e Mediaset ottie-
Nel 2005 Mediaset lancia la sua offerta sulla televisione digitale terrestre: il servizio Mediaset Premium, che col tempo si allarga a diversi canali di calcio, cinema e serie tv. Nella foto, Piersilvio Berlusconi, Vicepresidente di Mediaset e Presidente e Amministratore delegato di Rti.
MEDIASET: LE NUOVE FRONTIERE
ne la concessione per la raccolta pub-
Nel 2004, lo stesso anno in cui fa il suo
blicitaria del Gruppo China Global
debutto nel panorama radiotelevisivo ita-
Media, artefice del lancio del canale
liano la tv digitale terrestre, il Gruppo
sportivo China Sport Network, con-
Mediaset presenta i canali Boing e
sorzio di emittenti regionali che può van-
Mediashopping, il primo vertente su una
tare un bacino d’utenza di circa 400 mi-
programmazione interamente dedicata
lioni di telespettatori (sarà Publieurope
ai bambini e il secondo incentrato sul-
a raccogliere la pubblicità del canale su
la vendita a domicilio.
scala internazionale).
Ma il vero botto si verifica l’anno suc-
Sempre nel 2007, tornando all’ ‘av-
gitale terrestre (argomento su cui tor-
tà di autopromozione, oltre 32.000 ore
cessivo: risale infatti al 2005 il lancio di
ventura’ del digitale terrestre, vede la
neremo più avanti) l’offerta di servizi
di programmi televisivi, 20.000 delle
Mediaset Premium, servizio che tramite
luce anche Iris, un nuovo canale gratuito
pay-per-view di vari eventi.
quali prodotte dalle reti SKY (oltre a pro-
carta prepagata permette di assistere in
dedicato al grande cinema d’autore, alla
grammare il meglio del cinema nazio-
diretta alle partite di calcio di Serie A
musica, alla letteratura, al teatro. Il suo
SKY ITALIA: UN NUOVO
nale e internazionale, l’emittente è in-
(poi integrate con la Champions League
battesimo è il preludio al fondamenta-
MODELLO DI OFFERTA
fatti attiva nel campo della produzione
e con la Coppa Uefa/Europa League) e
le progetto datato 2008. È infatti in quel-
La nascita ‘ufficiale’ di SKY Italia, che
di nuova fiction italiana).
che offre anche cinema in prima visio-
l’anno che viene presentata Premium
fa capo al 100% a News Corp., risale
L’offerta, in sostanza, verte su una va-
ne (anche in questo caso, come vedre-
Gallery, la nuova offerta di contenuti ac-
alla fine di luglio 2003, pochi mesi dopo
rietà di canali che mirano a soddisfare
mo, l’offerta sarà ampliata), teatro ed
quistabili con carta prepagata sul digi-
l’operazione di fusione di cui si è det-
i diversi interessi del pubblico dei tele-
eventi live in pay-per-view.
tale terrestre: tre nuovi ‘mondi’ televi-
to. L’idea su cui si basa l’impostazione
spettatori, spaziando dal cinema alle va-
Dopo aver costruito nel 2006 la prima
sivi (ribattezzati Joi, Mya, Steel, cia-
strategica è dichiaratamente semplice –
rie discipline sportive, dall’intratteni-
rete europea per la mobile tv in digita-
scuno dei quali è duplicato da un cana-
proporre ai telespettatori i migliori con-
mento alle news, dai documentari ai
le terrestre con tecnologia DVB-H,
le gemello con la programmazione dif-
tenuti televisivi nazionali e internazio-
viaggi, dalla musica ai canali specifi-
Mediaset consacra il 2007 all’impegno
ferita di un’ora) per vedere, in antepri-
nali – e all’atto pratico si rivela ripagante,
camente dedicati a bambini e ragazzi.
sul fronte delle acquisizioni e del-
ma italiana e in esclusiva assoluta, il me-
visto che il dato aggiornato alla fine di
Sono poco meno di 200 i canali tema-
l’espansione internazionale. Assumen-
glio delle serie tv e del grande cinema
marzo 2010 parla di un numero di ab-
tici e pay-per-view che fanno capo alla
do di fatto la fisionomia di una vera e
americano di Time Warner e di NBC
bonati che ha raggiunto quota 4 milio-
piattaforma digitale, cui si aggiungono
propria major, sorta di apripista anche
Universal. Nella seconda metà dell’an-
ni e 700mila unità. Per gli utenti l’offerta
80 canali audio tematici e radio digita-
a livello continentale, compie una serie
no entra nel pacchetto Gallery anche Di-
di SKY ha evidentemente rappresenta-
li: dal momento del lancio della piatta-
di operazioni di rilievo: in consorzio con
sney Channel e soprattutto inizia la pro-
to un modello di intrattenimento nuovo,
forma a oggi l’offerta è cresciuta co-
Cyrte Found e Goldman Sachs rileva da
grammazione di Premium Calcio 24: la
in grado di attirare – grazie al livello qua-
stantemente, arricchendosi nel corso del
Telefonica il controllo dell’olandese
concorrenza fra digitale terrestre e tv sa-
litativo della programmazione e a una
tempo di oltre 60 nuovi canali.
Endemol, leader mondiale fra le case di
tellitare scende nell’arena del pallone,
serie di servizi innovativi rispetto a quel-
Prima televisione italiana a trasmettere
produzione di format
li storicamente garantiti dall’emittenza
in alta definizione (a far conoscere al
(come testimonia il suc-
generalista – fasce di pubblico sempre
grande pubblico questa opportunità
cesso delle trasposizioni
più ampie. Fra gli assi portanti dell’at-
sono stati i mondiali di calcio vinti dal-
italiane del preserale Chi
tività spiccano, fin dall’inizio, una po-
l’Italia in Germania nel 2006) con un
vuol essere milionario? e
litica di investimenti particolarmente in-
pacchetto di venticinque canali HD, gra-
del Grande fratello, il pa-
tensa e il coinvolgimento di molti par-
zie a MySKY e MySKY HD – ovvero
dre di tutti i reality); ac-
tner italiani chiamati in causa nella
i decoder dotati di hard disk – l’emittente
quisisce Medusa Film, ov-
realizzazione del progetto editoriale: il
consente anche di registrare i program-
vero la principale società di
riferimento non è soltanto agli editori di
mi, metterli in pausa in diretta e ri-
canali tematici, ma anche alle case di
prenderne la visione con massima fles-
produzione impegnate nel confeziona-
sibilità. In sintonia con quell’integrazione
mento di programmi e nuovi format per
sinergica multimediale che, come sì è
i canali di cinema, sport e news. In so-
detto, è direttamente correlata all’in-
stanza, si tratta di uno sforzo produtti-
cessante sviluppo tecnologico, SKY è
vo che mette la piattaforma in condi-
presente sul web tramite un video por-
zione di trasmettere ogni anno, senza
tale con news, approfondimenti e un fo-
considerare le varie repliche e l’attivi-
rum che offre ai visitatori la possibilità
Boing, nato nel 2004 dall’accordo fra Rti e Turner Europe e trasmesso sulla piattaforma digitale terrestre, è il primo canale tematico della tv italiana rivolto ai bambini e ai ragazzi.
19
Genio italiano TV Key
COME CAMBIA LA TELEVISIONE
di contribuire con i propri contenuti e di
COME CAMBIA LA TELEVISIONE
Mario Giordano, direttore della nuova testata giornalistica News Mediaset, che fornirà immagini, notizie e servizi a tutte le strutture informative del Gruppo Mediaset. Sotto, una campagna del Ministero delle Comunicazioni relativa allo switch-off dal segnale analogico al digitale terrestre.
quella che – dato l’interesse mediatico
ca) e Telecom Italia Media (il rimanente
ed economico che circonda lo sport più
3,5%). TivùSat si configura all’atto
amato dagli italiani e più diffuso nel
pratico come una piattaforma comple-
mondo – esaspera forse più di ogni al-
mentare a quella del digitale terrestre e
tra i toni dell’intensità competitiva.
ha il pregio di raggiungere le aree del ter-
Sempre nel 2008, verso la fine dell’an-
ritorio non coperte dalle reti terrestri.
no, il progressivo arricchimento del-
L’importante anno 2009 si chiude con
l’offerta di Mediaset Premium è testi-
l’annuncio di un’ulteriore novità dal ca-
Alessia Marcuzzi, conduttrice fissa del-
viene ovviamente messa in evidenza so-
moniato da ulteriori lanci: Premium Fan-
rattere particolarmente rivoluzionario,
le ultime cinque edizioni del Grande fra-
prattutto la portata degli importanti
tasy verte su proposte dedicate a bam-
visto che si tratta di un servizio che nes-
tello) ma lascia spazio nel prime time an-
mutamenti che si stanno verificando
bini e ragazzi e porta ad affiancare a Di-
sun altro broadcaster attivo nello sce-
che a personaggi già resi popolari dai ca-
“sotto la superficie di un ascolto so-
sney Channel anche Playhouse Disney,
nario televisivo nazionale aveva mai of-
nali analogici generalisti (è il caso di Fe-
stanzialmente stabile”: la tv satellitare
Cartoon Network e Hiro.
fertto fino ad allora: nasce infatti Pre-
derica Nargi e Costanza Caracciolo, ve-
prima e il digitale terrestre poi stanno ri-
Nello stesso anno si verifica una joint
mium On Demand, sorta di library di-
line ‘in carica’ di Striscia la notizia) e
definendo i tradizionali rapporti di for-
venture tra Medusa Film e Taodue,
gitale sempre disponibile, con un cata-
ripropone anche momenti cult dell’ar-
za tra le reti, con inevitabili ripercussioni
frutto di due operazioni di cui si è det-
logo di cinquanta film aggiornati quo-
chivio storico di Mediaset, fra cui la pri-
anche sulle pianificazioni pubblicitarie.
to in precedenza, al fine di costituire un
tidianamente e con le più celebri serie
ma edizione dello stesso Grande fratello.
Sul primo dei due ambiti citati, la ric-
polo italiano di produzione in grado di
televisive americane. Premium On De-
Il lancio di La5 precede di meno di una
chezza dell’offerta – e insieme a essa,
competere con le principali major ope-
mand vede la luce a novembre, lo stes-
settimana la fatidica data del 18 maggio,
gli oltre 300 milioni di euro investiti in
ranti sui mercati internazionali.
so mese in cui nascono altri due cana-
quando i telespettatori di una parte
pubblicità classica dal 2003 al settem-
Il resto è storia ancor più recente: nel
li cinematografici che entrano nei pac-
ampia e importantissima dello Stivale
bre 2008 – hanno consentito a SKY di
febbraio 2009, per esempio, nasce
chetti a pagamento: Premium Cinema
(Lombardia, Piemonte, Emilia-Roma-
far decollare la share del totale tv sa-
www.tv.mediaset.it, nuova sezione del
Emotion e Premium Cinema Energy.
gna) non trovano più sui loro tele-
tellitari dal 2,4% al 9,0% (target Indi-
sito Mediaset.it interamente dedicata al
Anche l’anno che chiude il primo de-
schermi il segnale analogico di Raidue
vidui, fascia oraria 07.00-02.00); pa-
mondo della televisione e a tutte le tra-
cennio del secolo comincia con delle no-
e di Rete 4: l’acquisto di un decoder di-
rallelamente, nello stesso periodo Rai e
smissioni di intrattenimento delle reti del
vità: sono infatti datate rispettivamen-
gitale esterno o di un televisore con de-
Mediaset hanno perso rispettivamente
gruppo, che a primavera porta di fatto
te gennaio e marzo 2010 l’attivazione
coder integrato sono le condizioni per
3,3 e 4,5 punti di share.
“la tv in rete”. Viene anche intensifica-
di www.video.mediaset.it (la nuova
poter continuare a seguirli, in attesa che
In considerazione del profilo degli ab-
ta qualitativamente e quantitativamen-
area video del portale Mediaset.it, con
a settembre/ottobre il concetto – nel ri-
bonati, il guadagno di share del totale sa-
te l’offerta cinematografica tramite la na-
programmi integrali visibili a schermo
spetto dei piani istituzionali legati allo
tellite in circa un lustro è stato ancor
scita di Premium Cinema e la riparten-
intero) e la piena operatività della nuo-
switch-off nazionale dall’analogico al di-
maggiore tra le fasce anagrafiche più
za di Studio Universal.
va testata giornalistica News Mediaset,
gitale terrestre – si estenda anche a tut-
giovani e tra coloro che sono in possesso
L’assoluta ‘conditio sine qua non’ che
agenzia interna affidata alla direzione di
ti gli altri canali.
di un titolo di studio più elevato. Se fra
è da tempo diventata l’integrazione si-
Mario Giordano e il cui fine primario è
nergica multipiattaforma è anche alla
quello di fornire immagini, notizie e ser-
LO STUDIO MEDIA ITALIA
lite è cresciuta dal 3,4% al 13,8%, sot-
base dell’importante accordo definito nel
vizi a tutte le varie strutture informati-
In riferimento ai primi anni del terzo mil-
traendo 6,8 punti di share a Rai e 3,4 a
luglio 2009 da Publitalia ’80 e Monda-
ve che fanno capo al Gruppo Mediaset.
lennio, un significativo excursus sullo
Mediaset, tra i bambini l’incremento è
dori Pubblicità per la realizzazione di
Parallelamente prosegue il ping pong fra
sviluppo dello scenario televisivo na-
stato ancor più clamoroso: dal 4,7% al
un’iniziativa congiunta finalizzata alla
le iniziative legate alla tv generalista, al-
zionale è consentito dallo studio di
21,1%, una share che si è clamorosa-
raccolta di pubblicità online: ne deriva,
l’informazione, al web e al digitale ter-
Media Italia sull’evoluzione della tv di-
mente avvicinata al 23,5% di una Rai
alla fine di tale mese, la costituzione di
restre: verso la metà di maggio è la vol-
gitale nel nostro paese, diffuso alla
che ha comunque perso 10,3 punti
una nuova società partecipata in modo
ta di quest’ultimo, visto che vede la luce
fine del 2008.
(Mediaset, assestata sul 45,4%, ne ha
paritario e denominata Mediamond.
il nuovo canale gratuito La5, sotto la di-
Premesso che al momento della pub-
persi a sua volta 8,2).
Tra l’altro, in quegli stessi giorni vede
rezione di Massimo Donelli. Dedicata
blicazione del rapporto “l’ascolto del-
Se SKY è ovviamente da considerare
la luce anche TivùSat, prima piattafor-
essenzialmente al pubblico del gentil
la tv nel suo complesso, dopo il calo re-
come il primario motore della crescita,
ma digitale satellitare gratuita italiana:
sesso, nei promo che precedono la fase
gistrato nel 2007, è apparso in ripresa in
lo studio precisa che l’ascolto non è però
a realizzarla è una società partecipata da
di lancio la nuova rete si affida soprat-
quasi tutte le fasce orarie e presso qua-
concentrato solo sui canali dell’editore
Rai (48,25%), Mediaset (quota identi-
tutto ai volti femminili ‘di casa’ (come
si tutti i segmenti della popolazione”,
(SKY Cinema, SKY Sport, SKY Tg24
TV Key Genio italiano
gli adulti 15/34enni la quota del satel-
20
l’ascolto direttamente collegata al nu-
pio, una stima vertente su panel GfK Re-
mero degli abbonati, il cuore del pro-
tail and Technology Italia e dati mini-
blema diventa proprio la non facile con-
steriali parla già di 18,3 milioni di de-
quista di nuovi utenti. E ancora, è al-
coder acquistati, nella maggioranza as-
trettanto inutile sottolineare che a com-
soluta dei casi (51,5%) di tipo zapper
plicare l’assetto dello scenario non c’è
(quasi 9,5 milioni di prodotti), nel
stata solo la congiuntura economica ne-
36,6% non finanziati e nell’11,9% in-
gativa ma anche lo sviluppo del digita-
terattivi finanziati. Nel medesimo pe-
le terrestre, con le opportunità che ne
riodo, la stima GfK Retail and Te-
sono derivate – per le famiglie non do-
chnology sul mercato totale (compren-
tate di impianto di ricezione satellitare
sivo anche dei decoder digitale terrestre
– in termini di offerta di canali, sia a pa-
integrati in apparecchi di elettronica di
gamento (sempre sul primario asse cal-
consumo: dvd player/recorder, ctv, lcd,
cio-cinema) sia gratuiti.
plasma) è di 31,2 milioni di pezzi: nel 58,9% dei casi si tratta di decoder a sé
Decoder stand-alone acquistati in Italia a fine febbraio 2010
L’ASCESA DEL DIGITALE TERRESTRE
stanti (i 18,3 milioni di cui si è detto nel-
Mentre si continua a correre verso il
la stima precedente) e nel 41,1% di de-
completamento dello switch-off e ‘l’ar-
coder integrati in altri apparecchi.
chiviazione’ definitiva del segnale ana-
In sede di ipotesi di sviluppo per l’im-
logico in tutte le regioni d’Italia, va ri-
minente futuro, è ovviamente più che ra-
cordato che l’analisi di Media Italia in-
gionevole prevedere una continua in-
dica nel novembre 2008 la data, sanci-
tensificazione della diffusione, in virtù
ta dalle stime Auditel, in cui le famiglie
del decreto legislativo contenuto nella
attrezzate per la ricezione dei canali di-
Finanziaria del 2008 (in base al quale
gitali terrestri hanno superato il nume-
tutti i nuovi televisori immessi sul mer-
ro di quelle che avevano optato per SKY
cato devono ora avere incorporato un de-
(4,8 milioni contro 4,6 milioni) e sot-
coder per ricevere il segnale Dtt) e – fat-
tolinea anche che il numero di decoder
tore per forza di cose determinante – del
venduti fra il 2004 e il 2008 oscilla in-
calendario di progressivo spegnimento
torno ai dieci milioni di pezzi. Circa due
del segnale analogico (il piano è desti-
terzi di essi erano decoder stand-alone
nato a concludersi nel 2012 con il
(interattivi o semplici zapper), ma pro-
coinvolgimento di Toscana, Umbria, Ca-
prio nel 2008 o poco prima ha comin-
labria e Sicilia).
ciato a crescere in modo rilevante la dif-
Per inciso, il gradimento potenziale
e così via), che assorbono il 34% del to-
fine di recuperare pressione e copertura
fusione di quelli integrati in altri devi-
del pubblico dei telespetattori non ri-
tale ascolto satellitare ma che lasciano
su importanti segmenti della popola-
ce, in particolare nei tv-set.
guarda certamente la sola offerta a pa-
spazio anche a gruppi editoriali quali Fox
zione: a titolo di esempio, in un perio-
La fonte dei dati testé citati sulla ven-
gamento di cinema e sport di qualità.
(18%), Disney (8%) e la stessa Rai (8%).
do compreso in quello esaminato ma
dita dei decoder è GfK Eurisko, le cui
Eloquente il caso di Rai 4, lanciata nel
Analogamente, il grande calcio ai mas-
circoscritto a un solo anno – dal no-
rilevazioni continuative consentono – ri-
luglio 2008 sotto la direzione di Carlo
simi livelli (campionato nazionale di Se-
vembre 2007 all’otobre 2008 – gli
spetto al 2008 – ulteriori aggiorna-
Freccero: visibile solo in digitale terre-
rie A e Champions League) conferma la
spot tabellari trasmessi sulle reti SKY
menti della tendenza: anzi, la dimen-
stre (non in analogico né sul satellite),
sua capacità di catalizzare audience di
e Fox hanno sfiorato il milione e
sione quantitativa assunta dal mercato
è stata la prima rete del Dtt a far pub-
assoluto rilievo, ma al contempo non as-
600mila, contro i 585mila di Mediaset
in quest’ultimo periodo (ricordiamo
blicare quotidianamente i suoi dati Au-
sorbe tutto l’ascolto satellitare nelle va-
e i 162mila della Rai.
che lo switch-off sta toccando aree
ditel ed è rapidamente diventata la
rie fasce di programmazione ed evi-
In contraddizione solo apparente con
geograficamente ed economicamente di
quinta rete digitale su base nazionale,
denzia un’elevata variabilità di risulta-
quanto espresso, va però detto che il sa-
primaria importanza, Lombardia in pri-
alle spalle di SKY Sport 1, FoxCrime,
ti, ovviamente da correlare a fattori come
tellite ha anche manifestato una certa
mis, e che secondo i piani il 70% dello
SKY Vivo e Disney Channel.
l’oggettiva importanza delle singole
perdita di ‘vigoria’ – sotto alcuni aspet-
Stivale dovrebbe essere ‘all digital’ en-
Sulla base di queste prime evidenze, in
partite e l’ampiezza del bacino dei tifosi
ti fisiologica – rispetto al passato, con
tro la fine del 2011) rende l’idea di quan-
tema di futura ‘ridistribuzione’ delle au-
delle squadre coinvolte.
gli incrementi a doppia cifra sostituiti da
to sia stato consistente lo sviluppo nel-
dience legata per l’appunto all’avven-
In sede di analisi del comportamento
variazioni algebriche più contenute; ed
l’ultimo paio d’anni.
to dei nuovi canali, Media Italia stima
degli investitori pubblicitari, lo studio
è ovvio che, essendo la crescita del-
In relazione al febbraio 2010, per esem-
che nel 2012 le sei reti tradizionali (Rai
di Media Italia rileva anche che molti di essi hanno investito sul satellite al
Il piano di switch-off dalla piattaforma analogica a quella digitale terrestre prevede di completare la copertura dell’intero paese entro il 2012. Ma gran parte dell’Italia è già raggiunta dal segnale digitale.
21
Genio italiano TV Key
COME CAMBIA LA TELEVISIONE
Decoder per il digitale terrestre presenti in Italia a fine febbraio 2010
COME CAMBIA LA TELEVISIONE
In coincidenza con la nuova offerta sul digitale terrestre, la Rai ha rivoluzionato la propria immagine con nuovi loghi di rete e di testate.
e Mediaset) potrebbero registrare una share complessiva più bassa di circa dieci punti rispetto a quella del 2008, a
programmi criptati cui gli utenti possono
meno di non saper reagire con una pro-
accedere solo a pagamento la data del
grammazione più forte.
2012 rimane la soglia minima prevista.
In sostanza, in una fase evolutiva in cui
Indipendentemente dalle date precise, è
lo sviluppo dell’offerta satellitare prima
comunque logico presumere che questa
e del digitale terrestre poi stanno ridi-
li già visibili da tempo dai possessori di
UN’ARENA SEMPRE
decisione avrà un’incidenza non indif-
segnando i rapporti di forza tra le reti,
decoder (come lo splendido Rai Storia,
PIÙ COMPETITIVA
ferente sull’esasperazione del tasso
l’impatto dal punto di vista pubblicita-
eccellente esempio di come la tv possa
Fra gli altri operatori che sono scesi nel-
d’intensità competitiva; basti vedere
rio è duplice e chiama in causa sia la mi-
anche essere al servizio della cultura),
l’arena competitiva del digitale terre-
quanto si è già intensificata, paralella-
nor capacità degli spot diffusi dalle emit-
quelli da poco lanciati (il ‘raddoppio’ di
stre (free o pay che sia) ricordiamo per
mente con l’aumento del numero di
tenti tradizionali di generare pressione
Rai Sport Più, anch’esso nel maggio
esempio Dahlia Tv, che opera in Italia
utenti del canale Premium Calcio, la
sia – a parità di pressione stessa – una
2010) e quelli che seguiranno, si può dav-
– dopo essere praticamente sorta sul-
‘battaglia’ comunicazionale fra Me-
riduzione della copertura dei piani ri-
vero parlare di un’offerta a 360 gradi.
le ceneri di Cartapiù – dal marzo 2009
diaset e SKY per spiegare ai potenzia-
spetto al passato. Nello scenario del
Rai 5, per esempio, presenterà docu-
e che propone canali a pagamento con
li clienti – a suon di spot e di testimo-
2012, in sede di pianificazione televisiva
mentari, reportage e programmi dal
il denominatore comune ‘adrenalina e
nial ad hoc – quale delle rispettive of-
le reti tradizionali svolgeranno ancora
taglio entertainment, seguendo itinera-
passione’: ancora una volta si ruota in-
ferte è davvero la più completa, la più
un ruolo fondamentale, ma al contem-
ri ‘alla scoperta della cultura’; in coin-
torno al pallone (la Serie A, le dirette
conveniente e la più idonea a soddisfa-
po si accentuerà la necessità di una loro
cidenza con lo svolgimento dei cam-
delle Serie B in esclusiva assoluta per
re la loro passione sportiva. Per inciso,
‘intelligente integrazione’ con i canali
pionati mondiali di calcio in program-
il Dtt, il calcio internazionale), ma non
ricordiamo che fino a oggi la presenza
della televisione moderna.
ma in Sudafrica dall’11 giugno all’11 lu-
mancano altri sport (compresi quelli
free di News Corp. sul digitale terrestre
glio (visibili in alta definizione anche via
estremi), i documentari e i canali de-
è limitata al canale Cielo, sul quale si
DTT: L’IMPEGNO DELLA RAI
satellite sulla piattaforma TivùSat, gra-
dicati ai soli adulti.
sono già visti – in programmi d’intrat-
In una fase evolutiva così importante, che
zie a un accordo di sperimentazione con
Ma fra i competitor, tra poco tempo, do-
tenimento – nomi notissimi della storia
porterà a breve alla scomparsa del se-
Telespazio ed Eutelsat) sarà lanciato Rai
vrebbe arrivare nientemeno che SKY:
recente del piccolo schermo (è il caso
gnale analogico, è ovviamente di gran-
HD, canale incentrato soprattutto sui
l’orientamento dell’Unione Europea,
di Lorella Cuccarini, così come Fiorel-
de rilievo l’impegno della televisione
principali eventi sportivi ma anche sul-
manifestato nella fattispecie dal com-
lo ha occupato il prime time di SKY sul
pubblica. Al di là di fattori già segnala-
le grandi produzioni di fiction e di in-
missario alla concorrenza, sembra infatti
satellite con il suo one-man-show).
ti in questa analisi come ‘l’esplorazione’
trattenimento; i grandi film nazionali e
quello di concedere alla piattaforma che
In conclusione, è d’obbligo sottolineare
del digitale terrestre avvenuta nel 2004
internazionali, dai classici del passato ai
fa capo a News Corp. di partecipare nei
che nonostante tutti i cambiamenti
o il gradimento subito riscosso da Rai 4
successi più recenti, caratterizzano il pa-
prossimi mesi al bando per l’assegna-
tecnologici che sta attraversando, la te-
(e si può aggiungere il lancio dei nuovi
linsesto di Rai Movie (canale rivolto an-
zione delle frequenze sul digitale ter-
levisione del nuovo secolo resta co-
loghi di reti e testate, coinciso con lo
che agli appassionati della fiction, un ge-
restre. Tale possibilità, ai tempi della fu-
munque figlia di quella che l’ha pre-
switch-over che ha riguardato l’Italia set-
nere che negli ultimi anni ha dato alla
sione fra Telepiù e Stream e della con-
ceduta. Anche se le innovazioni tecni-
tentrionale nel maggio di quest’anno),
Rai – e non solo a essa - grandissime
seguente nascita di SKY, non era pre-
che stanno condizionando sempre più
quella che va messa in evidenza è la mol-
soddisfazioni); Rai Gulp, insieme a
vista in tempi così stretti (il periodo di
visceralmente le nostre vite (l’ultima ri-
tiplicazione dei canali free – anche se
Rai YoYo, continua a occuparsi del tar-
attesa avrebbe dovuto concludersi nel
voluzione in arrivo è quella del 3D), un
chiaramente resta in vigore il paga-
get dei bambini/ragazzi, mentre Rai
2012); la deroga da parte delle autori-
ruolo decisivo continueranno a giocarlo
mento del canone annuo – a disposizio-
News è e resterà il punto di riferimen-
tà competenti è peraltro relativa alle sole
gli uomini e le donne; l’augurio – con
ne del telespetattore: considerando quel-
to per l’offerta di informazione.
tramissioni free in chiaro, mentre per i
la speranza che non sia destinato a rimanere tale – è che fra altri dieci, cento, mille anni si possano citare nuovi nomi che hanno saputo scrivere la storia della televisione, così come l’hanno saputa scrivere Enzo Tortora, Corrado Mantoni, Mike Bongiorno e Raimondo Vianello.
La prossima frontiera della televisione sarà il 3D? Molti produttori di apparecchi televisivi, come LG, hanno già cominciato a offrire schermi che consentono di fruire della visione tridimensionale di film ed eventi sportivi anche nel salotto di casa.
TV Key Genio italiano
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CANALI TELEVISIVI
FRA I PRIMI A FARE LA TELEVISIONE TEMATICA IN ITALIA, QUANDO LA PIATTAFORMA SKY NON ERA ANCORA SBARCATA NEL NOSTRO PAESE, OGGI IL GRUPPO SITCOM HA QUATTRO CANALI DALLA FORTE PERSONALITÀ: LEONARDO, ALICE, MARCOPOLO E NUVOLARI. CON UNA CARATTERISTICA COMUNE: L’ITALIANITÀ. DI MAURIZIO ERMISINO
GRUPPO SITCOM I PIONIERI DELLA TV TEMATICA Signore e signori, siamo davanti a un pezzo di storia della televisione. Il Gruppo Sitcom, acronimo che sta per Società Italiana Comunicazione, è stato il primo a fare la tv tematica in Italia. Oggi, tra satellite e digitale terrestre, questa modalità sembra una cosa naturale: eppure non era così nel lontano 1997, quando la piattaforma SKY non c’era ancora e Tele+ stava per compiere i primi passi. In quell’anno nasceva Marcopolo, un canale italiano completamente dedicato ai viaggi. L’anno dopo è stata la volta della rete all-news INN. Nel 2000 arrivano anche Nuvolari, rivolto agli appassionati di motori, Alice, dedicata alla cucina e alla casa, e Leonardo, il canale dello stile, della moda e dell’arte: in poche parole, del genio italiano. I canali vengono trasmessi in chiaro, non a pagamento, fino a quando l’accordo con SKY, nel 2003, comporta un ulteriore salto di qualità: INN chiude e nella piattaforma di Rupert Murdoch, oltre a Marcopolo che vi era già presente, entrano Nuvolari, Alice (ora completamente dedicato alla cucina) e Leonardo (diventato nel frattempo il canale della casa). Valter La Tona, Presidente e Amministratore delegato del Gruppo Sitcom.
Oggi Sitcom è il primo gruppo edito-
realizzare un canale tematico con Mar-
riale italiano indipendente e può con-
copolo, quando la piattaforma si chia-
tare anche sulle sinergie con DAD, con-
mava ancora DStv e stava diventando
Valter La Tona: Guardando in giro
mo scontrati con un gruppo svedese
cessionaria pubblicitaria, e Sitcom Edi-
Tele+ con l’arrivo di Canal Plus. Gli ab-
nelle piattaforme, tutti i canali al-
di abbigliamento dal nome simile. Poi-
tore, comparto dedicato alla carta stam-
bonati erano soltanto 70mila, e non
l’epoca avevano nomi di società o era-
ché Marco Polo è il viaggiatore ita-
pata che pubblica Leonardo - Case &
c’era ancora Stream, che doveva par-
no composti da iniziali. L’idea era
liano per eccellenza, il nome era per-
Stili, Alice Cucina e Marcopolo - Dia-
tire sul progetto cavo di Telecom. Ab-
quella di individuare dei nomi che non
fetto per una rete sui viaggi. Per Ali-
ri di viaggio, dirette emanazioni su car-
biamo iniziato le trasmissioni come pri-
soltanto fossero dei riferimenti per il
ce avevamo qualche dubbio sul fatto
ta dei suoi canali televisivi. Valter La
mo canale tematico indipendente ita-
settore ma che avessero una chiara
che chiamare un canale con il nome
Tona, Presidente e Amministratore de-
liano. Credo che i secondi, a distanza
identità italiana, perché eravamo
di una donna potesse essere letto nel
legato di Sitcom, ci ha raccontato que-
di qualche mese, siano stati quelli di
l’unico prodotto italiano sulla piatta-
modo sbagliato, ma ci abbiamo lavo-
sta appassionante storia.
Match Music.
forma. Era essenziale che il pubblico
rato molto. Leonardo è un nome che
capisse subito che si trattava di cana-
è rimasto nel tempo, anche se è cam-
Tv Key: Quali sono stati i primi passi
Tv Key: Una carta vincente sono i nomi
li italiani. Trovare i nomi non è stato
biato il posizionamento del canale: ori-
del Gruppo Sitcom?
delle vostre tv, immediatamente rico-
poi così facile, c’è stato qualche pro-
ginariamente trattava di arte, stile
Valter La Tona: Siamo stati i primi a
noscibili. Come li avete scelti?
blema di diritti: per Marcopolo ci sia-
italiano, genialità. Poi abbiamo vira-
TV Key Genio italiano
24
Tv Key: Come è nata la vostra divi-
sulla casa, che inizialmente erano su
sione per la carta stampata, Sitcom
Alice insieme a quelli sulla cucina. La
Editore?
scelta di Nuvolari è stata semplice, è
Valter La Tona: Da subito la nostra
bastato trovare un accordo con l’Aci
idea era quella di ragionare secondo
Mantova che gestisce la Fondazione
il modello americano di Discovery,
Nuvolari.
fatto di canali televisivi tematici ma
CANALI TELEVISIVI
to e ci abbiamo trasferito i contenuti
anche di editoria, produzione di conTv Key: Quanto è stato importante
tenuti e merchandising. Più che di una
l’accordo con SKY del 2003 per l’ul-
tv tematica, parliamo di un sistema te-
teriore crescita del gruppo?
matico di comunicazione, dove la
Valter La Tona: L’accordo con SKY ha
televisione è una parte importante ma
sconvolto la nostra realtà: avevamo due
lo è anche l’editoria tradizionale.
canali sulla piattaforma Tele+, Mar-
Non è una novità: diciamo che ci è vo-
copolo e INN, che era un canale di
luto tempo per arrivarci, abbiamo
news, e tre canali in chiaro, che di-
dovuto attendere che le condizioni ma-
stribuivamo in tutta Europa tramite
turassero. Ma di fatto abbiamo appli-
Astra. SKY ci ha chiesto di chiudere
cato quella che era l’idea imprendi-
INN, perché lo spazio delle news sa-
toriale di partenza, e con ottimi ri-
rebbe stato di SKY Tg24. Così i canali
sultati. Alice Cucina, in particolare, è
in chiaro sono entrati nella piattaforma
un vero successo: in un anno siamo
SKY e per noi è stato un cambiamen-
riusciti a scalzare i leader del merca-
to importante: i tre canali hanno assunto
to, che sono lì da vent’anni.
una dignità e una valenza economica più precisa. Ma è cambiato anche il mo-
Tv Key: L’editoria tradizionale serve
dello industriale che ci sta dietro.
anche per rinforzare i brand? Valter La Tona: Certo: i brand hanno bisogno di vivere il più possibile e su più mezzi pos-
Sopra, Giovanni Di Pillo, conduttore di ‘Grip’ su Nuvolari. A sinistra, Mattia Poggi, protagonista di ‘Mattia, detto fatto!’. In basso, Luisanna Messeri, che conduce ‘Il club delle cuoche’, entrambi su Alice.
sibile. Siamo un piccolo editore indipendente
levisivo. È capitato con Rusconi ai
fondamentale. Una parte del mercato,
e una strategia di ‘co-
tempi di Italia 1, poi con Rizzoli e De
probabilmente anche per una minore di-
pertura’ del mercato a
Agostini. L’unica che, si fa per dire,
sponibilità di risorse, comincia a capi-
360 gradi diventa indi-
rimane al fuori del mondo della tv è
re che se si vuole arrivare a target pre-
spensabile, sia rispetto
la Mondadori, che però è partner del
cisi è fondamentale ottimizzare l’in-
ai grandi operatori in-
primo operatore televisivo italiano.
vestimento invece di disperdere gli
ternazionali, come Di-
sforzi. Siamo ancora molto distanti dal
scovery e Fox, sia ri-
Tv Key: Televisione tematica significa
valorizzare questi target: essendo pic-
spetto ai grandi editori
targettizzazione del pubblico. Quanto
coli, il prezzo non lo fa la qualità del no-
italiani tradizionali, che
è importante questo aspetto per gli in-
stro ascolto ma il mercato, ovvero le
tentano sempre di en-
vestimenti pubblicitari?
grandi concessionarie concorrenti. Più
trare nel segmento te-
Valter La Tona: La targettizzazione è
che da quelle delle reti generaliste, il fattore determinante è dato dalle politiche di SKY Pubblicità, che gestisce più dell’ottanta per cento della pubblicità all’interno della piattaforma. Tv Key: Si può fare una buona televisione a costi contenuti? I vostri canali ne sono un esempio… Valter La Tona: Sicuramente sì. Ma per noi non è una scelta, è un imperativo, altrimenti non riusciremmo a stare nel mercato. Negli ultimi anni è cambiato molto anche l’approccio di un certo establishment della televisione, ovvero personaggi e testimonial, nei nostri confronti. In parte perché la tv generalista ha ridotto gli spazi, in parte perché quegli spazi
25
Genio italiano TV Key
CANALI TELEVISIVI sono stati riempiti dai reduci dai reality: e così da parte dei classici personaggi televisivi c’è stata la ricerca
Sopra, Lorenzo Ciompi, protagonista de ‘Le case di Lorenzo’, e Alessia Mancini, che conduce ‘Tendenze casa’ su Leonardo. In basso, Marco Liorni, conduttore di ‘Tra cielo e terra’ su Marcopolo.
nardo è una ragazza più giovane, trenta-trentacinquenne. Tv Key: Possiamo dire che è anche più
di nuovi spazi dove potersi esprimere. Ma forse contano anche altri ele-
to questo prima o poi venga scoper-
contano l’Italia, in genere lo fanno at-
ricca?
menti fondamentali: da noi si lavora
to anche dai clienti pubblicitari.
traverso prodotti acquistati all’estero,
Valter La Tona: Più che economica-
con una maggiore libertà e un mag-
e quindi sono gli stranieri che parla-
mente ricca, forse è collocata diver-
gior piacere nel costruire il prodotto,
Tv Key: Parliamo ora del pubblico
no dell’Italia. È molto diverso parla-
samente dal punto di vista geografico,
uscendo da certi meccanismi tradi-
che segue i vostri canali, partendo da
re di casa propria facendolo con un lin-
perché oltre che alla capacità di ac-
zionali. E poi si ha un maggiore im-
Marcopolo.
guaggio, dei contenuti e una cultura
quisto conta anche molto l’aspetto di
patto nei confronti del pubblico:
Valter La Tona: Marcopolo, oggi
che sono gli stessi del telespettatore.
sogno e di desiderio. Il pubblico di Ali-
quando la gente riconosce per strada
come oggi, è rivolto a un uomo ita-
personaggi già molto noti, nove per-
liano adulto e anche maturo. Tutto
Tv Key: Anche Nuvolari è un canale
zionale, con punte d’eccellenza dal lato
sone su dieci gli parlano dei nostri
questo ha a che fare con scelte preci-
‘maschile’…
degli ascolti in zone come l’Emilia-
programmi. I nostri volti scoprono
se in fatto di posizionamento, e so-
Valter La Tona: Nuvolari è molto più
Romagna, il Lazio e una buona parte
così il valore di parlare a una comu-
prattutto con il fatto che dedichiamo
maschile. Se Marcopolo lo è al sessanta
del Sud. Quello di Leonardo è molto
nità e la forte identità che il pubbli-
molto spazio all’Italia, al nostro ter-
per cento, Nuvolari lo è all’ottanta per
più settentrionale, trasversale alle aree
co ha con il mezzo. Speriamo che tut-
ritorio, Quando gli altri canali rac-
cento. Inoltre è più giovane: andiamo
del Nord-est e del Nord-ovest.
ce è distribuito sull’intero territorio na-
dalla fascia dei ragazzi, dei teenager, fino ai 35-45enni. Qui la segmentazione
Tv Key: Cosa vi riserva il futuro?
di età è molto legata ai programmi: le
Valter La Tona: Abbiamo in serbo
competizioni e la parte più adrenalinica
molte novità. Vogliamo continuare a
della programmazione vanno incontro
spingere sulla personalità e sul-
al pubblico giovane, mentre tutta la par-
l’identità dei nostri canali, sempre con
te di produzione e analisi del prodot-
la chiave dell’italianità e della rico-
to va incontro a un gusto più adulto, più
noscibilità dei volti legati ai canali.
maturo, soprattutto per il segmento che
Dall’altro lato abbiamo cominciato an-
riguarda l’auto.
che a diversificare: se guardate la copertina di Alice Cucina, per tornare
TV Key Genio italiano
Tv Key: Alice e Leonardo sono inve-
alla carta stampata, c’è Stefania San-
ce più femminili.
drelli. La sua passione è stata una pia-
Valter La Tona: Alice e Leonardo han-
cevole sorpresa per noi, ma anche lei
no entrambi identità prevalentemen-
ha scoperto quanto sia importante il
te femminili. Il pubblico di Alice lo è
nostro mondo per il pubblico. Pur non
più marcatamente, ed è anche leg-
essendo ancora apparsa sui nostri ca-
germente più adulto. Potremmo dire
nali televisivi, già la semplice presenza
che la spettatrice tipo di Alice è una
sulla copertina le ha dato più risulta-
quarantenne, mentre quella di Leo-
ti di una cover ‘nazional-popolare’.
26
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DI
PASQUALE DIAFERIA
DALL’EDONISMO REGANIANO ALLA ‘YOUCRACY’, LA DEMOCRAZIA DI INTERNET IN CUI I CONSUMATORI SONO IL PALINSESTO E GENERANO I CONTENUTI: TRENT’ANNI DI CAMBIAMENTI NELLA PUBBLICITÀ, E SOPRATTUTTO NEI CREATIVI.
La prima reazione, quando mi com-
ci nastri video in formato U-matic. In
na un commercial degno della messa in
missionano un’analisi, è quella di
un faldone era ben conservata addirit-
onda a fianco di produzione miliona-
andare ad aprire i miei archivi: ar-
tura la pellicola della copia lavoro di un
rie e magari si vince un Leone d’Oro
madi pieni di carte e supporti ma-
film Bizarre Atkinsons del 1983, sce-
a Cannes nella Young Competition. Se
gnetici, documenti messi via con pa-
na e colonna, con i suoi piccoli frame
il digitale ha reso praticabile la creati-
zienza e metodo, sui più svariati ar-
e quel nastrino color crema dove veniva
vità in modo inimmaginabile ai tempi
gomenti. Dopo la proposta dell’editore
inciso l’audio che molti creativi digi-
delle grandi agenzie, quelle del 17,65%
di Tv Key di esaminare la creatività pub-
tali non hanno mai visto. Assieme ai
per intenderci (compenso in percentuale
blicitaria degli ultimi trent’anni, mi sono
supporti su cui si montava il cinema alla
sul budget delle agenzie internaziona-
tuffato nell’enorme massa di materia-
voro ma anche quello degli altri (quel-
moviola c’era anche l’odore della cow,
li fino alla fine degli anni ’80, ndr), bi-
le che ho accumulato proprio in questi
lo di valore, s’intende) è perché solo
la colla tuttora persistente su alcuni ese-
sogna ammettere che purtroppo ha
decenni. Apparentemente solo per cul-
voltandosi a osservare le cose avvenute
cutivi stampa. La sensazione, insomma,
anche sbracato il mercato della creati-
tura professionale: salvagenti per evi-
tanto tempo fa ci si fa un’idea dei cam-
è che il passaggio dall’analogico al di-
vità. Riconoscere un’idea, la sua rile-
tare il rischio sempre perenne di pre-
biamenti in corso. Per esempio, se
gitale abbia cambiato in modo defini-
vanza e la sua inaspettatezza, è diven-
sentare come idea geniale un annuncio
devo darvi la prima sensazione di cosa
tivo la creatività. Trent’anni fa, per fis-
tato decisamente più difficile. Si tende
già uscito da qualche parte nel mondo.
è cambiato nella creatività, la risposta
sare un’idea, si poteva disporre al
a confondere l’esecuzione con l’idea,
Ma la vera ragione per cui impilo da
sta negli armadi. Appena aperti, hanno
massimo di un pezzo di carta per uno
perché è più facile realizzare qualcosa
tempo immemore non solo il mio la-
rivelato una bella quantità di giurassi-
scarabocchio o due appunti di dialogo.
in digitale che proporre qualcosa di dav-
Oggi, in epoca di digitale spinto, di web
vero originale. Ci si dimentica che una
2.0, YouTube e Flickr, con programmi
marca costruisce la propria differenza
di montaggio e sonorizzazione a di-
sui valori, non solo sull’immediatezza;
sposizione del pc di qualunque quin-
sull’indice di gradimento, non sullo sha-
dicenne, quando si ha un’intuizione pri-
re. Dico questo senza diventare un ‘lau-
ma la si gira e poi si decide se vale qual-
dator temporis acti’, senza pensare
cosa. Con un videofonino si confezio-
che si stesse meglio quando si stava
Tre frame dello spot ‘A menu of lights’, Grand Prix giapponese al Festival dell’Advertising di Cannes nel 1982, colpo d’ala poetico per Matsushita Electric a cura dell’agenzia Hakuhodo (regia di Satomi Masatake). Sotto, tre frame di ‘Laundrette’, spot per Levi’s vincitore del Leone d’Oro nel 1986: l’agenzia BBH di Londra ingaggia come proagonista Nick Kamen, che diventerà poi una popstar di successo.
29
Genio italiano TV Key
COME CAMBIA LA CREATIVITÀ
DALL’ETÀ DELL’ORO A QUELLA DEL DUBBIO
COME CAMBIA LA CREATIVITÀ
Due soggetti della campagna per Absolut Vodka, quasi mille variazioni concettuali ed estetiche sul tema della bottiglia di vodka piú trasparente del mondo, con interventi d’autore (Andy Warhol e altri). La serie continua ancora oggi. Agenzia: TBWA\Chiat\Day. visivo del mondo, un prodotto assolu-
verso le pagine pubblicitarie dei giornali
tamente sconosciuto con semplici an-
o i billboard dell’affissione. Mentre
nunci stampa. Partendo dalla convin-
Glen Grant e Chivas condannano la re-
zione che design e mistero siano le ca-
clame italiana alla mediocrità televisiva,
ratteristiche vincenti degli aspiranti
Absolut dimostra al mondo che conta-
‘prodotti culto’, un’insignificante ac-
no le idee, non i testimonial o la ‘bella
quavite svedese diventa l’affascinante
figura’, e che la stampa è ancora un me-
protagonista di una campagna capola-
dia vivo e vegeto, come confermano casi
voro nata da un’idea della TBWA di
clamorosi di monomedia non tv: le
peggio, semplicemente osservando il
condizionare da questa “insostenibile
New York e interpretata da centinaia di
campagne ‘United Colors of Benetton’,
passare degli anni e la progressiva
necessità della bella figura”. Eroi come
artisti e designer (e per inciso anche pub-
nate dalla genialità della Eldorado di Pa-
trasformazione della creatività da co-
Michele, l’esperto di whisky frequen-
blicitari). Grazie a essa Absolut, una vod-
rigi o i poster delle sigarette Silk Cut
struttrice delle marche che hanno ca-
tatore di party, o Ambrogio, lo chaffeur
ka priva di qualsivoglia storia, si co-
(agenzia Saatchi & Saatchi Londra) o
ratterizzato il periodo più consumisti-
amante della signora in giallo dei Fer-
struisce una reputazione straordinaria e
Benson & Hedges (agenzia Collett Dic-
co, positivo e di ‘cosciente incoscien-
rero Rocher, influenzano definitiva-
globale. Il primo dei quasi mille annunci
kenson & Pearce). Nel momento del suo
za’ della storia umana, a compagna di
mente l’approccio che i clienti italiani
realizzati, ‘Absolut Perfection’, risale al
massimo splendore e potenza economi-
strada di marche che vivono in un’epo-
hanno con la comunicazione commer-
1980. La serie che ne deriva, nel ven-
ca, la pubblicità comincia a non accon-
ca di dubbi, insicurezza, dislessia so-
ciale, assieme all’altro elemento che ci
tennio successivo, porta al massimo gra-
tentarsi più di riprodurre all’infinito i pro-
ciale, discontinuità.
terrà per vent’anni nella serie B del mer-
do le possibilità espressive offerte dal-
pri codici. Non si nutre più soltanto di sé
cato mondiale: l’obbligo dello spot in
la stampa. Si tratta di una pura campa-
stessa ma diventa capace di sconfinare
L’EDONISMO REGANIANO
tv, la madre di tutti i media. Almeno un
gna d’immagine, con un testo di due pa-
in modo intelligente in altri ambiti e ter-
L’inizio degli anni ‘80, quelli successivi
paio di generazioni di pubblicitari cre-
role (‘Absolut’ più qualcosa d’altro, spes-
ritori, senza per questo abdicare al pro-
agli anni di piombo in Italia e alle gran-
scono nella convinzione che solo se si
so la firma dell’artista interprete), ma le
prio ruolo. Superando l’esaltazione del-
di crisi petrolifere nel mondo, è soste-
fa un bel commercial si è un profes-
pagine che si susseguono nel tempo sono
l’estetica e dell’apparenza, la comunità
nuto da un periodo di straordinario vi-
sionista di successo. Col risultato im-
degne di riempire una galleria d’arte.
dei pubblicitari comincia a investigare
talismo economico, una vera età del-
mediato che nei concorsi internazionali
Non a caso vi hanno collaborato foto-
formule alternative, a elaborare gli stru-
l’oro. Ronald Reagan caratterizza que-
i nostri film borghesi ed esibitivi ven-
grafi di culto come Helmut Newton e ar-
menti e le opportunità disponibili per no-
gli anni con la presidenza più holly-
gono dimenticati, e diventa sempre
tisti del calibro di Andy Warhol, Keith
bilitare la propria funzione, a far spiccare
woodiana della storia americana. La
più difficile trovare un art director ita-
Haring, Kenny Scharf, Edward Ru-
il volo anche alla creatività televisiva. E
banda dei personaggi di Quelli della not-
liano capace di realizzare un bell’an-
scha, Stephen Sprouse, Armand Ar-
le marche che verranno pilotate da que-
te di Renzo Arbore, la trasmissione più
nuncio stampa.
man, Romero Britto, Yrjö Edelmann.
sta creatività radicale, ispirata da illu-
Alla serie vengono dedicate esposizio-
minazioni ‘colte’: (l’arte, la sociologia,
strampalata espressione ‘edonismo re-
ABSOLUT PRINT
ni, cataloghi, cartoline per collezionisti,
persino – in qualche caso – la letteratu-
ganiano’ per descrivere meravigliosa-
È curioso che proprio mentre la pub-
e la campagna si estende fino a intera-
ra) saranno destinate a diventare straor-
mente il momento di follia collettiva che
blicità occidentale degli anni ‘80 tra-
gire con eventi di portata storica. Nel
dinari casi di successo: diventeranno le
caratterizzerà il decennio. Più degli
bocca di iperboliche suggestioni tele-
1990, per esempio, ventisei artisti del-
brand globali, che continueranno la loro
Yuppie, acronimo di ‘Young, Urban,
visive; mentre la moda, la cosmesi e i
l’ex URSS partecipano alla realizzazione
missione nel decennio successivo, alcune
Professional, Protestant’, la classe bian-
profumi esportano i canoni estetici del-
di altrettanti annunci dedicati alla Ab-
fino a oggi.
ca con l’MBA in tasca che si arricchi-
l’edonismo reganiano ai settori mer-
solut Glasnost. Il primo della serie,
sce negli Usa di quegli anni; più del cra-
ceologici più disparati; mentre una nuo-
pubblicato su Interview, fu una specie
1984
xismo della ‘Milano da bere’, claim di
va sensualità, all’insegna del look e del
di discorso di benvenuto ufficiale e
L’anno cruciale della nuova era della
una delle campagne di Marco Migna-
successo, permea centinaia di campagne
inatteso a Gorbaciov in occasione del-
creatività televisiva è il 1984, di nome
ni che hanno superato il prodotto e ge-
basate sui ‘lifestyle aspirazionali’; in
la sua visita negli Stati Uniti. Curioso che
e di fatto. Era l’anno del futuro ipotiz-
nerato una categoria socio-geografica;
quello stesso momento la stampa com-
una vodka svedese accogliesse un pre-
zato da George Orwell molti anni pri-
più del berlusconismo, che ha in quel
pie uno degli balzi più significativi
sidente russo. Ma gli Stati Uniti sono
ma, nel romanzo che si intitola appun-
decennio la sua consacrazione, il resto
della storia della pubblicità.
straordinari anche per la loro capacità di
to 1984 e che profetizza un universo do-
sarà solo logica conseguenza: l’edoni-
Probabilmente proprio per combattere
contaminare tutto e il suo contrario.
minato da un tiranno, il ‘Grande Fra-
smo reganiano contagia tutta la socie-
questa omologazione – istigata da un
In termini di produzione di senso, men-
tello’, che esercita un capillare controllo
tà. Si supera la voglia di benessere col
marketing edonistico, poco coraggioso,
tre gli artisti si accalcano alla porta del-
di regime sulla privacy di tutti i citta-
bisogno di esibire, di mettere in vetri-
e spesso benedetta dai copy test – sul
l’agenzia per mettere la loro firma a fian-
dini del pianeta attraverso la pianifica-
na sé stessi e i propri successi. E per
mezzo più antico e più praticato fino a
co di quella di Absolut, i consumatori
zione linguistica (è obbligatorio espri-
questo non c’è niente di meglio dei pro-
quel momento nascono in questo periodo
yuppie di tutto il mondo sciamano nei su-
mersi in una ‘neolingua’ privata di
dotti di marca, che consentono anche
alcune delle campagne più sorpren-
permercati. Vogliono ardentemente met-
qualsiasi connotazione emotiva) e la per-
agli strati più bassi della società di sen-
denti del secolo. Mentre la tv diventa la
tere la bottiglia minimalista, trasparen-
petua vigilanza di telecamere. È curio-
tirsi parte di questa grande e coinvol-
culla di codici sempre più ripetitivi e su-
te e serigrafata, nei loro mobili bar: una
so constatare come l’invenzione di
gente ondata consumistica. La creatività,
perficiali, ecco spuntare una campagna
straordinaria dimostrazione di come
un’entità in origine tanto malefica sia di-
soprattutto nel nostro paese, si lascia
che lancia sul mercato Usa, il più tele-
l’arte pop possa esprimersi anche attra-
ventata, dagli anni ‘90 a oggi, un mo-
rivoluzionaria della tv italiana, crea la
TV Key Genio italiano
30
COME CAMBIA LA CREATIVITÀ Pubblicità e letteratura. Il lancio di Apple Macintosh prende le mosse da uno dei romanzi-chiave del Novecento, ‘1984’ di George Orwell, e influenza una generazione di creativi. Agenzia TBWA\Chiat\Day, regia di Ridley Scott, Grand Prix a Cannes nel 1984.
albori della pubblicità; ma qui il ‘be-
to probabilmente, non aveva. È diffi-
fore’ è intensamente drammatico, as-
cile pensare che i milioni di telespet-
sai più grave del solito mal di testa o
tatori del Super Bowl fossero tutti fans
mal di pancia. Per molto meno, ancora
sfegatati di Orwell, autore troppo
oggi, migliaia di idee creative (buone
colto e di nicchia.”
dello televisivo da replicare in molti pae-
modalità di comunicazione – con una
o banali che siano) finiscono nel ce-
In sintesi, l’analisi di Barbella evidenzia
si, con varianti derivate da quello che
strategia tutta allusiva, mai esplicita, seb-
stino perché sospettate di letture ‘an-
come ‘1984’ di Macintosh introduca una
con un orribile neologismo si definisce
bene destinata a una audience indiffe-
siogene’, negative, controproducenti.
nuova modalità di costruzione della
format tv. Nel 1984, quello vero, Apple
renziata (il Super Bowl negli Usa è
Qui l’ansia diventa un elemento cen-
marca: parla a tutti con un exploit degno
lancia Macintosh con il famoso com-
l’equivalente mediatico e sportivo del no-
trale dell’architettura strategica e nar-
di passaparola, ma con una esecuzione
mercial realizzato da Ridley Scott, due
stro Festival di Sanremo).
rativa. Sbattendosene dei copy test,
creativa che screma e seleziona il pub-
anni dopo Blade Runner (il film prefe-
Vediamo i principali fattori innovativi di
Macintosh si arrischia a drammatiz-
blico, creando una fascia di adepti, di fe-
rito dai pubblicitari della mia genera-
‘1984’:
zare il problema oltre ogni limite per
deli pronti a far proprio il verbo di Ap-
zione) che è del 1982.
■
Il prodotto è citato solo alla fine e ri-
far rifulgere la soluzione in tutto il suo
ple. Si può dire che questo spot ha avu-
Al proposito cito integralmente la bel-
mane inspiegato e mai mostrato. È
splendore. (Per inciso, qualche mese
to – direttamente o indirettamente – una
lissima analisi che nel 2002, proprio su
vero che le comunicazioni teasing esi-
fa per gioco si è sottoposto ‘1984’ a
profonda influenza sulla fabbrica delle
Media Key, scrisse magistralmente Pa-
stono da sempre, così come è vero che
un copy test che ha distrutto il film,
idee pubblicitarie, formando una nuova
squale Barbella.
a ‘1984’ farà seguito una campagna
premiato l’anno precedente come il
generazione di creativi (e il sottoscritto
“Partendo dal romanzo di Orwell, lo spot
più esplicativa. Ma in questo caso la
migliore commercial della storia del-
si sente parte in causa), cui ha aperto la
mette in scena un’umanità di oppressi,
promessa – una promessa di libera-
un universo di prigionieri in tetra uni-
zione – è talmente ‘alta’ da relegare ap-
forme grigio-cenere, mentre vengono irreggimentati in una sala funerea per su-
la televisione).
strada verso un nuovo modo di conce-
È stato osservato che il Grande Fra-
pire la comunicazione commerciale di
parentemente in secondo piano lo
tello della campagna Macintosh è
massa.
strumento che la renderà possibile.
una metafora di IBM. Siamo nel re-
■
La natura stessa della promessa (il con-
gno dell’allusione totale, e gli autori
LE BRAND GLOBALI
mo indottrinamento di Big Brother. Ed
sumer benefit, secondo i manuali di
non ritengono evidentemente indi-
Lo straordinario successo mediatico
ecco che all’improvviso irrompe nella
una volta) sfugge ai canoni conven-
spensabile che il pubblico colga o in-
del lavoro di Chiat\Day per Macintosh
sala una giovane ribelle, portando con sé
zionali. Mille prodotti hanno pro-
terpreti tutti gli indizi e le sfumature
sposta per la prima volta l’asse della
una ventata d’aria fresca, di salute, di co-
messo di migliorarci la vita, ma si ri-
del messaggio. ‘1984’ può essere let-
creatività statunitense da New York,
lore. Brandisce un martello, lo fa rotea-
maneva nell’ambito del generico o del-
to come un episodio mascherato di
dove in Madison Avenue si concentra-
re, lo lancia contro il gigantesco scher-
le piccole felicità quotidiane. Qui si
campagna comparativa, così ben ce-
vano quelli che avevano fatto la fase sto-
mo, infrangendolo e cancellando d’un
alza il tiro: si ipotizza un nuovo mo-
lato al punto da tenere buoni gli av-
rica dell’advertising (da Ogilvy a Ber-
colpo l’autorità del despota. Dirà la
dello di comportamento e di società.
vocati della concorrenza. Lo spot è ge-
nbach), alla costa ovest. Con Jay Chiat
voce fuori campo che sta arrivando
Macintosh usa i toni delle campagne
niale non solo per quello che dice, ma
la California non è più solo la mecca del
Macintosh, e che per questo ‘il 1984 non
di pubblica utilità per promuovere una
anche per quello che non dice. La pub-
cinema. Los Angeles e la west coast di-
sarà come il 1984’. Il film della
nuova generazione di computer, la più
blicità scopre – paradossalmente – il
ventano da quel momento il punto di ri-
Chiat\Day (direttore creativo Lee Clow,
friendly e facile da usare che sia mai
fascino della reticenza.
ferimento per tutti i creativi pubblicita-
con la collaborazione di Jay Chiat) e di
stata concepita, e si concentra sul ri-
La comunicazione commerciale ha
ri del mondo. Allegri e colti, ex figli dei
Ridley Scott (Grand Prix a Cannes e in
sultato: una civiltà affrancata dal-
sempre amoreggiato con le arti figu-
fiori, con un’originale capacità di leggere
qualunque altro contest creativo del-
l’obbligo del lavoro come dovere e pu-
rative (si pensi alla grande stagione
i tempi nuovi e un rapporto verso la pub-
l’anno) annuncia una rivoluzione tec-
nizione, dai suoi orari costrittivi, dal-
delle affiche francesi e italiane, da Tou-
blicità meno legato a USP e simili
nologica e sociale ed è a sua volta rivo-
la routine. In uno degli spot successivi,
louse-Lautrec in poi, o ai grandi de-
oscenità markettare, i ‘western creative’
luzionario in più d’un senso. Lo è dal
i colletti bianchi di un’azienda giocano
signer della grafica russa, polacca, bal-
sono il drive di una straordinaria vitali-
a squash nelle ore d’ufficio.
canica), con il cinema, con la musica.
tà in tutta la provincia americana. Talenti
Per la prima volta una campagna
Raramente con la letteratura, se si
che un tempo si sarebbero dati alla sce-
la pianificazione dei mezzi. È il primo
commerciale affronta di petto una
esclude il prestito di firme d’autore al
neggiatura e al gionalismo contribui-
spot che va in onda una volta sola, con-
complessa materia problematica come
copywriting (vedi D’Annunzio o, più
scono a far nascere agenzie che svilup-
traddicendo tutte le regole di frequenza
l’alienazione, l’insoddisfazione esi-
tardi, gli scrittori arruolati da Olivet-
pano creatività fresca e inattesa in po-
e Grp’s dettate dai responsabili media, da
stenziale, la critica sociale – sia pure
ti nel suo periodo d’oro). Macintosh
sti non tradizionalmente votati alla pub-
allora sempre più potenti e influenti. Pas-
per decretare la fine di un ‘mondo sba-
ha il coraggio di infrangere anche que-
blicità. Piccoli centri (stiamo parlando
sa nei break pubblicitari del Super Bowl
gliato’. È vero che la meccanica del
sto tabù, dando per scontata una po-
degli Stati Uniti, vi ricordo) come Min-
e fa il botto desiderato. Inaugura nuove
‘before and after’ è praticata fin dagli
polarità che il testo orwelliano, mol-
neapolis e Portland diventano capitali del
bire, da una video proiezione, l’ennesi-
■
punto di vista narrativo, strutturale, culturale; lo è persino dal punto di vista del-
■
■
31
Genio italiano TV Key
COME CAMBIA LA CREATIVITÀ
L’ITALIA A CANNES (1982 – 1995) 11 ORI, 13 ARGENTI, 29 BRONZI (DUE RAPPRESENTANTI ITALIANI IN GIURIA)
Leone d’Oro Leone d’Argento
Barilla ‘Rome’ (Young & Rubicam; FilmMaster)
RAI ‘No interruptions’ (McCann-Erickson; SBP)
Banca di Roma ‘Treno’ (Saatchi & Saatchi; FilmMaster)
Yomo ‘Grillo’ (J.W. Thompson; Videco)
Mentos (Selection; Politecne)
Volkswagen Golf ‘Manichini’ (Verba DDB; FilmMaster)
Leone di Bronzo
Cucirini Coats (Meridian; BRW & Partners) Panigal - Sole Bianco ‘Fantozzi’ (Armando Testa; Arno Film) Gillette Italia Bristol Europe Replay Shape Forma (Foote Cone & Bel- (Michele Rizzi & ding; Fadear) Ass; BRW & P.) 1982
1983
Kraft Maionese (Publicis FCB/MAC; FilmMaster)
Lindt ‘Sensazioni’ (Leo Burnett; Central Prod.)
Audi 100 S4 ‘L’uovo’ (Verba DDB; FilmMaster)
Cartiere Tronchetti Kleenex ‘Super 3’ ‘The Hammer Blow’ (Pirella G. Lowe; (RSCG; R. Barzizza) New Ways)
Prontorama (Aipem Billet; FilmMaster)
Ergovis ‘Tennista’ Agnesi ‘Silenzio’ (Saatchi & Saatchi; (Canard; NPA) NPA)
Anti-Aids ‘Love’ (Gavino Sanna; Craig Bell NPA)
Hatù Ico (New Information; Sirio)
Samurai ‘Smile’ (STZ; BRW & Partners)
Tonno Maruzzella (Conquest; FilmMaster)
Olio Sagra (CPV; Cinema!)
Italtel ‘Nocturne’ (Publimarket; Croma)
Charro ‘Beauty Bros V’ (Soncini & Ginepro; Kira Films)
Cult ‘Michele’ (Soluzioni; Controcampo)
Colgate ‘Defend’ (Publicis FCB/MAC; The Film Company)
RAI ‘Receipt’ Pioneer Hi-Fi (McCann-Erickson; (FCA; Edivideo) BRW & Partners)
Mondadori ‘De Crescenzo’ (DCP Mondadori; Pidue Film)
Grappa Libarna (Benton Bowles; MG Film)
Barilla ‘Treno’ Barilla ‘Child’ Edif ‘Elle’ (Young & Rubicam; (Young & Rubicam; (McCann-Erickson; FilmMaster) FilmMaster) Fadear)
Mitsubishi (Convention; Guppo Cooper)
SIP ‘Incontri’ (Publicis FCB/MAC; Mercurio Cinematografica)
Johnny Lambs (Impact Dolci & Biasi; FilmMaster)
Volkswagen Golf ‘Black Sheep’ (Verba DDB; FilmMaster)
Club Med (Publicis FCB/MAC; Central Prod.)
SIP ‘Allunga la vita’ (Armando Testa; FilmMaster)
Mulino Bianco ‘Venezia’ (Armando Testa; BRW & Partners)
Bistefani (Armando Testa; Arno Film)
Maximilian I (Benton Bowles; Film 77)
Panasonic Europ Assistance Chiquita ‘Technics Hi-Fi’ (Columbia; (Young & Rubicam; (J.W. Thompson; FilmMaster) NPA) FilmMaster)
Lega per la difesa del cane (CGSS; New CBN)
Americanino (Studio CSA Uno; FilmMaster)
Domopack (Ata Tonic; Film 77)
Donazione sangue ‘Mario’ (Publicis FCB/MAC; Biagetti & Partners)
RCS Max (Universal Adv; FilmMaster)
Assoc. Italiana Editori (Sanna & Biasi; Politecne)
Corriere della Sera (TBWA Italia; Euphon)
1984
1985
1989
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1986
1987
1988
I GIURATI ITALIANI
Anna Scotti
Anna Scotti
Carlo Broglia
Carlo Broglia
Gianni Cottardo
Alberto Levi
Milka Pogliani
Andrea Concato
Arcangelo Fiorani
Annamaria Testa
Pasquale Barbella
Aldo Biasi
Emanuele Pirella
Cesare Casiraghi
Giorgio Arinci
Giorgio Arinci
Claudio M. Masi
Claudio M. Masi
Marco Testa
Marco Testa
Gavino Sanna
Marco Mignani
Ugo Gatti
Alessio Fronzoni
Daniele Cima
Gianfranco Marabelli
Dino Betti van der Noot
Maurizio D’Adda
mondo delle idee e motori delle nuove
mente un beneficio, ma delega al tar-
no, nel mini-kolossal calcistico intitolato
coinvolti nel gioco ‘io ti tocco, tu scap-
marche globali. In particolare la secon-
get il raggiungimento del risultato e la
‘Good vs. Evil’, il Bene contro il Male),
pi’, si avverte un’atmosfera da post-11
da, città piovosa e noiosa, si rivela la lo-
sua dimensione. Questo tipo di impo-
fino alla sfida metafisica: sconfiggere il
settembre, anche se non vi è alcun cen-
cation ideale per la nascita di una mar-
stazione è simile alla rivoluzionaria
male con un calcio di rigore; liberarsi
no che alluda a quella o ad altre cata-
ca stimolante non solo nelle idee ma an-
‘opera aperta’ dei romanzieri di metà
dall’oppressione claustrofobica (il gio-
strofi. Ma nei volti di chi insegue e di chi
che nei contenuti di comunicazione,
‘900, quando gli artisti lasciavano il fi-
co di calcio a tre in una gabbia o in una
è inseguito si legge un’angoscia perso-
sempre più planetari. La grande intui-
nale a disposizione del lettore. La de-
stiva); combattere l’agorafobia. In ‘Tag’,
nale e collettiva, una sindrome da cac-
zione di Nike, e della Wieden & Ken-
lega al consumatore è una delle più sor-
il film con cui Nike vince il Grand Prix
cia all’untore che va ben oltre l’innocua
nedy di Portland che la segue fin dai
prendenti acquisizioni concettuali del-
a Cannes nel 2002, un innocente gioco
contagiosità del gioco. Lo sport in-
primi passi, è quella di trasformare lo
l’advertising contemporaneo. Micro-
infantile si trasforma in una sottile e tre-
somma come religione integrale, come
sport in una metafora esistenziale a 360
soft (‘Where do you want to go today?’),
menda allegoria del Day After. Nella me-
somma e sfogo di tutte le tensioni mu-
gradi, buona per tutti i consumatori, da
Apple (‘Think different’), Swatch (‘Time
tropoli in cui tutti, nessuno escluso, sono
scolari e spirituali che consentono al-
New York a Roma, da Buenos Aires a
is what you make of it’) e molti altri chie-
Sydney. La vita come sfida permanente,
dono al pubblico una collaborazione at-
agonismo (in relazione agli altri e a sé
tiva. Le marche che sostengono questa
stessi), lotta all’ultima goccia di sudo-
posizione rinunciano a imporre istru-
re per superare qualsiasi ostacolo e av-
zioni: lasciano alla persona spazio e li-
versità: il claim ‘Just do it’ riassume, in
bertà per arrivare dove gli pare, si pro-
tre parole, una concezione etica inte-
pongono come utensili di ricerca, come
grale. Come a dire: “Puoi arrivare do-
alleati nel suo progetto di esplorazione
vunque tu voglia, se solo ti impegni. Il
e di crescita. Nei capitoli più epici del-
successo dipende esclusivamente da te”.
la propria comunicazione, Nike spinge
Una simile strategia presuppone im-
la sfida oltre lo sport e oltre la fisica. L’at-
plicazioni inedite per la pubblicità pre-
tivismo ipercinetico si estende agli og-
anni ‘80: i creativi non si accontenta-
getti inanimati (match di tennis com-
no di proporre una visione di marca ma
battuti fra poster che si fronteggiano sul-
ambiscono a idealizzarla, a collocarla
lo stesso viale, campionati planetari
in una più ampia visione della vita e del
fra calciatori dipinti sui muri delle cit-
mondo. Inoltre la marca esita a defini-
tà) e alla filosofia morale (un megateam
re sé stessa, non promette esplicita-
di campioni contro i diavoli dell’infer-
TV Key Genio italiano
I Paesi ricchi realizzano produzioni all’altezza di Hollywood. È del 1988 uno dei film più spettacolari: un bombardiere nero sfiora una Peugeot 205 senza l’ausilio di alcun effetto speciale (ag.: HDM Paris), anticipando il kolossal pubblicitario di Jacques Séguéla che, per il lancio della Citroën Visa GTI, utilizza addirittura la portaerei Clemenceau con i suoi aerei Super Étendard e un sottomarino. Nasce così un nuovo filone creativo: le strategie dello star system vengono applicate alle marche per farle emergere grazie a una forte spettacolarità.
32
3 ORI, 6 ARGENTI, 12 BRONZI
(DAL 1998 UN RAPPRESENTANTE ITALIANO IN GIURIA)
Superga (Pirella G. Lowe; BRW & Partners) 1996
1997
Sangiorgio ‘Malice’ (McCann-Erickson; Mercurio Cinematografica)
The Face (Fagan Reggio Del Bravo; Mercurio Cinematografica)
Ariston Aqualtis ‘Underwater’ (Leo Burnett; FilmMaster)
Opel Tigra Poste ‘Business (McCann-Erickson; Man’ (Leo Burnett; Nemo) BRW & Partners)
Fiat ‘Scacchi’ (Leo Burnett; Mercurio Cinematografica)
Peugeot 2006 ‘The sculptor’ (Euro RSCG; Bandits)
Heineken ‘Dog’ (JWT; FilmMaster)
Telecom Italia ‘Gandhi’ (Y&R; Colorado)
Halls Extra Strong ‘Vapours’ (JWT; MovieFarm)
per la musica: Flora by Gucci (REM; FilmMaster)
Forum Crisalide ‘Reverse’ (Leo Burnett; Mother Film)
Reactine ‘Savana’ (JWT; Mercurio SPQR)
Flora by Gucci (REM; FilmMaster)
Swatch (BGS DMB&B; Filmgo)
Excite ‘Sveglia’ (Lowe Pirella Göttsche; New Ways)
MTV ‘Pena di morte’ (Saatchi & Saatchi; BRW & Partners)
Rexona ‘Blind’ (Lowe Pirella; FilmMaster)
Nintendo ‘Classroom’ (Leo Burnett; The Family)
Durex ‘Elevator, snow swimming pool’ (McCann; FilmMaster)
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
Luca Miniero
Enrico Dorizza
Pietro Maestri
Paola Manfroni
Fabrizio Russo
Luca Scotto di Carlo
1998
I GIURATI ITALIANI
Alberto De Martini
Gianni Cottardo
Franco Moretti
Maurizio Sala
Milka Pogliani
Emilio Haimann
Pietro Maestri
Maurizio D’Adda
Emanuele Pirella
l’umanità di sopravvivere e progredire
tà e pensiero strategico globale che
tesa e l’ambiente dedicandosi alla lettu-
delle grandi novità del ventennio in
in un environment avventuroso e sem-
mette la marca nello scaffale mentale dei
ra, depongono a favore di una sua su-
esame è proprio il ruolo affidato alla mu-
pre più ostile.
giovani di tutto il mondo. BBH decide
periorità morale oltre che estetica. In se-
sica: non più i jingle scemotti del passato,
di usare per il denim di San Francisco un
guito Levi’s adotterà in modo costante
ma una sofisticatissima qualità disco-
LE NUOVE AGENZIE: GLOBALI E
umorismo realistico e corrosivo, che par-
l’equazione fra erotismo e bellezza in-
grafica a commento dell’azione). Il cul-
INDIPENDENTI
te dalla convinzione che per i nuovi con-
teriore. Il mondo Levi’s si popola di gio-
mine della serie si raggiunge con ‘Odys-
Molte altre marche seguono l’esempio di
sumatori sia più convincente scegliere
vani ribelli che portano via le ragazze a
sey’ (2002), la fuga verso una libertà
Nike. Pepsi imposta su questi nuovi
marche congeniali al proprio nuovo
quarantenni perbenisti con la macchina
ignota e definitiva, grazie a una corsa so-
principi di comunicazione la sua guerra
modo di essere e sentire. Gli eroi Levi’s
in panne, che fanno il bagno nudi nel fiu-
vrumana che sfonda persino la fisicità
contro Coca-Cola (‘The choice of the new
sono i ‘rebels without a cause’ di questi
me spiati dalle figlie di un quacchero al-
delle pareti. In linea con il nuovo mil-
generation’), così come tante piccole nuo-
nuovi anni. Pensano e agiscono in aper-
larmato, che comprano preservativi per
lennio, oggi le campagne Levi’s più ori-
ve agenzie faranno crescere con essi i loro
ta, beffarda opposizione al mondo che li
uscire con la figlia di chi glieli ha ven-
ginali sono prodotte da agenzie di Mum-
clienti. Fallon McElligot di Minneapolis,
circonda: un establishment conformista,
duti, che violano i giardini dei ricchi per
bai in India, pur mantenendo ancora l’ap-
che porterà BMW dagli Usa – suo primo
bigotto, ipocrita, opportunista, devoto al
godersi a sbafo le loro piscine (riferi-
proccio strategico e creativo hegartiano.
mercato d’esportazione – al resto del
dio denaro e alle convenzioni più retri-
mento a uno dei racconti più corrosivi di
Ma torniamo ai primi anni ‘80. Sempre
mondo, oppure Crispin Porter+Bogusky
ve. Spesso usano consapevolmente il pro-
John Cheever, già ispiratore di un film
a Londra i fratelli armeni Saatchi co-
di Miami. che in quest’ultimo decennio
prio appeal erotico come arma offensi-
con Burt Lancaster, Un uomo a nudo, ri-
struiscono un’agenzia che riuscirà a va-
rilancerà la Volkswagen che fu di Bill
va nei confronti di una società che di-
preso da Muccino in uno dei suoi film più
lorizzare una grande quantità di giova-
Bernbach, ne sono splendidi esempi.
sapprovano. La serie comincia nel 1985
famosi). Talvolta la trasgressione si fa
ni creativi. Bob Isherwood, Paul Arden,
Allo stesso modo, anche mercati più pic-
con ‘Laundrette’: un ragazzo piuttosto
scottante: un travestito sfida il volgare
Tim Mellors e Mary Wells sono alcuni
coli degli Stati Uniti, come l’Inghilter-
sexy si spoglia con disinvoltura in una
taxi driver maschilista che sbava per lui
fra i tanti che saranno capaci di lavora-
ra o la Francia, trovano in questa rivo-
lavanderia pubblica, getta i suoi panta-
credendolo di sesso femminile; una ra-
re attorno alla spettacolarità della ‘Sin-
luzione culturale un nuovo entusiasmo.
loni in lavatrice e si mette a leggere in at-
gazza in fuga si spoglia e si riveste – per
gle Minded Proposition’. Nascono così
L’epica contemporanea dei jeans ame-
tesa che la macchina compia il suo do-
confondere le idee agli inseguitori – nel-
grandi campagne per brand sempre più
ricani nel mondo viene per esempio co-
vere. Sui volti degli astanti si leggono rea-
la sordida toilette di una stazione di ser-
internazionali, ma anche piccoli capo-
struita a Londra da un’agenzia very
zioni scandalizzate ma ambigue; il ra-
vizio sotto gli occhi di un presunto cie-
lavori come quella elettorale per Mar-
british e da un creativo di grande mo-
gazzo in mutande suscita sgomento e
co. Tutte le situazioni sono puntualmente
gareth Thatcher, la lady di ferro. Ba-
dernità come John Hegarty: BBH diventa
maldicenze ma anche un’inconfessata at-
ricondotte a una precisa caratteristica di
sandosi sulla comparazione generata
per Levi’s quello che Wieden & Kennedy
trazione. La sua assoluta indifferenza nei
prodotto, tutti i film usano la musica in
dal claim ‘Labour isn’t working’, mise
era stato per Nike, il centro di creativi-
loro confronti, e il fatto che ‘nobiliti’ l’at-
modo intelligente e seduttivo (un’altra
all’angolo i laburisti che col governo pre-
33
Genio italiano TV Key
COME CAMBIA LA CREATIVITÀ
L’ITALIA A CANNES (1996 – 2009)
COME CAMBIA LA CREATIVITÀ
A sinistra, dall’alto, un Grand Prix di Nike, vinto a Cannes nel 1998, che fa leva sull’ironia; il megaspot fantabiblico di Nike che nel 1996 ha conteso fino all’ultimo il Grand Prix al film Rolo Nestlé; un altro Leone d’Oro di Nike che ha utilizzato già nel 1995 grandi tecnologie ed effetti speciali.
magine meno idealista e molto più borsistica, con la costruzione della holding WPP. Sempre figlia di una consulenza elettorale è un’altra ondata creativa e glo-
I film per Nike hanno sempre ottenuto un grande successo al Festival di Cannes. Qui sopra, ‘Tag’, Grand Prix 2002: un innocente gioco infantile come metafora dell’insicurezza contemporanea.
balizzante, questa volta proveniente dalla Francia. Jacques Séguéla, ex giornalista convertito alla réclame, come pre-
a interpretare meglio la rivoluzione cul-
Racconta di un gruppo di novizie che rie-
mio per la campagna che porta alla no-
turale degli anni ‘80/’90 per trarne van-
scono a sistemare il pene di una statua,
mina di François Mitterand a Presiden-
taggio e visibilità. Le agenzie francesi
rotto accidentalmente. Lo faranno con
cedente avevano generato il più alto nu-
te della Repubblica si ritrova a gestire an-
sono infatti riuscite a essere sempre in pri-
tutta l’ingenuita e la malizia che lo ste-
mero di disoccupati della storia inglese.
che in questo caso le maggiori brand in-
ma fila, guidando le proprie marche a
reotipo assegna alla sessualità nei con-
Giocando col nome del partito concor-
ternazionali made in France. Lo farà con
conquistare i mercati globali, a differenza
venti. Gli spagnoli faranno anche film fin-
rente che non aveva risolto il problema
lo stile scoppiettante e cinico che carat-
di quelle italiane, arroccate sui trionfi lo-
ti, ma al seguito dei successi iberici ar-
del lavoro, i Saatchi si garantiranno la be-
terizza la pub d’oltralpe e creerà l’eter-
cali di Pastamatic e Aiazzone.
rivano gli argentini, compagni di lingua.
nevolenza del futuro primo ministro
nità per molte maison. Come il com-
che affiderà loro fior di campagne per le
merical in cui la piccola Citroën Visa GTI
LA OLA LATINA
cietà sudamericana è in piena espansio-
aziende statali inglesi: saghe mondiali
gareggia in velocità con i caccia in de-
E LA NEW ECONOMY
ne e proprio all’inizio degli anni ‘90,
come quella di British Airways, con fil-
collo dalla portaerei Clemenceau, uno dei
In coda a questa tendenza post-1984 ar-
quando nel resto del mondo si manife-
mati sempre più hollywoodiani e in
simboli della ‘grandeur’ francese: dopo
rivano buoni ultimi gli spagnoli, che solo
stano i segni di una profonda crisi eco-
pieno stile anni ‘80, di British Rail, di Bri-
il tuffo in mare e l’apparente débacle del-
dal 1975 si erano liberati del loro ditta-
nomica, in quei paesi i migliori cervel-
tish Telecom (‘It’s for you’), delle tante
la ‘Star Strategy’, la filosofia creativa lan-
tore Francisco Franco. Come sempre, chi
li si dedicano alla pubblicità come
con vocazione sociale (stella polare è
ciata da Séguéla con il suo libro Holly-
è in ritardo copia chi traccia la strada. Ma
espressione di un’arte moderna e di
l’annuncio che proponeva l’immagine di
wood lava più bianco, ecco che un sot-
gli spagnoli, che grazie a talenti come
grande prestigio. Così, sempre più spes-
un ‘uomo incinto’ e che per la prima vol-
tomarino nucleare, sempre d’oltralpe,
Bassat, Casadevall/Pedreño e Torralba
so, nelle competizioni internazionali
ta incitava al dovere di riflettere sul rap-
provvede a far riemergere l’utilitaria. Più
imitano gli inglesi interpretando con la
primeggiano proprio questi nuovi mer-
porto tra i due sessi). Saatchi & Saatchi
che di lieto fine possiamo parlare di ini-
propria personalità quelli che ritengono
cati, capaci di generare creatività disi-
diventa così sinonimo di ‘Ideas Com-
zio di disruption, la disciplina che Jean-
i più creativi, riescono rapidamente a su-
nibita, moderna e originale.
pany’. Charles & Maurice, i due fratel-
Marie Dru, una delle D dell’altra fran-
perare il décalage. Dalla fine degli anni
Non di rado i sudamericani, comunica-
li che poi perderanno il controllo della so-
cesissima BDDP, promuoverà negli anni
‘80 sono in prima fila con campagne stre-
tori allegri e simpatici, si ritagliano
cietà, finiscono sulla copertina di Time,
‘90 come contributo a un nuovo pensiero
pitosamente divertenti, come quella del-
compiti di vertice nei network. Ruoli che
portando agli operatori di questa indu-
strategico ancora più cinico e inquietante.
la colla Rubber Cement che vince il
gli italiani non riescono a ricoprire, an-
stria la miglior reputazione di ogni tem-
Anche l’antica e parastatale Publicis se-
Grand Prix a Cannes nel 1992, anche se
che perché in pochi parlano un inglese
po. Nel decennio successivo, il loro ex
guirà poi questo trend, con la forza dei
si sospetta che sia un ‘trucios’, cioè una
accettabile. Anche per invida, dunque, dal
direttore finanziario Martin Sorrell darà
suoi tanti clienti locali. Ma in generale
campagna realizzata solo per essere
Bel Paese partono accuse ai colleghi la-
al mestiere una sterzata verso un’im-
il sistema francese è quello che è riuscito
iscritta ai concorsi e mai andata in onda.
tini: vincono con campagne false, quin-
E in scia ci sono anche i brasiliani. La so-
di sono da censurare. L’unico risultato è quello di alienarci in tutte le giurie del mondo la simpatia verso i prodotti creativi italiani, proprio quando allearci con i nostri cugini latini ci avrebbe permesso di vivere un po’ meglio un decennio A sinistra lo spot ‘Twist’ per Levi’s Engineered Jeans, che ha vinto un Leone d’Oro al Festival di Cannes del 2001 (ag.: BBH), e due frame dello spot Levi’s ‘Odyssey’: in fuga dalle costrizioni e dalle angosce di un mondo sempre piú inquietante, la pubblicità come specchio di nuove paure, nuove tensioni. Vince il Leone d’Oro a Cannes 2002 (ag.: BBH).
TV Key Genio italiano
34
COME CAMBIA LA CREATIVITÀ La Gran Bretagna vince il Grand Prix a Cannes nel 1999 con il film ‘Litany’, realizzato dall’agenzia Lowe HowardSpink di Londra (cdp: Helen Langridge Associated) per il quotidiano inglese ‘The Independent’: una sequenza di fotografie dove testo e voce sono fondamentali nel dare forza alle immagini e alla conclusione finale.
che si sarebbe rivelato di grandi oppor-
online, dove cominciano a stabilire gli
schi futuri per l’industria tout court, e per
tunità. Dalla metà degli anni ‘90, infat-
standard. La periferia è diventata il cen-
quella della comunicazione per deriva-
ti, diventa sempre più importante inter-
tro, in assoluta linea con le caratteristi-
zione. La vera mazzata arriva l’11 set-
net: la rete permette anche ai paesi più
che della rete ma sopratutto della glo-
tembre 2001, data che rischia di passa-
arretrati nell’industria della creatività,
balizzazione.
re alla storia – almeno a quella della pubblicità – come un nuovo 1984. L’atten-
come il nostro, di ripartire da zero. Come ai tempi delle radio private, il web
11/9: L’ERA DEL DUBBIO
tato alle Torri Gemelle, nonostante le ras-
consente ai beginner di scrivere la gram-
Il millennio si chiude con il capolavoro
sicurazioni di chi vede nella spedizione
matica della nuova comunicazione. Che
di un altro grande creativo che sin dal-
in Iraq rapidamente organizzata un’op-
le potenzialità ci siano lo dimostra il caso
l’inizio degli anni ‘80 realizza campagne
portunità di produzione e consumo, si ri-
di Barchetta Web, prima cyber car al
di grande valore. Frank Lowe, con la sua
vela in breve per quello che è: una splen-
mondo, ideata e realizzata totalmente in
Lowe Howard-Spink, incanta il mondo
dida opportunità per i finanziari alla Sor-
Italia. Purtroppo la rete viene frenata dal
con campagne acidissime per Stella Ar-
rell, che nel frattempo hanno assunto il
sistema dei media e da quello poltico, a
tois, il deodorante Axe, la vodka Smir-
controllo di tutte le aziende e anche del-
favore della più consolidata televisione.
noff, fino al Grand Prix del 1999 per il
le agenzie, di mettere in atto un’energi-
Nei paesi sudamericani, ma anche in Spa-
quotidiano The Independent: un film per
ca cura dimagrante in termini occupa-
gna, i governi investono invece nella rete
un giornale nazionale che diventa qua-
zionali. Ma i consumi sono mossi anche
e nelle sue infrastrutture, e centinaia di
si un inno mondiale alla rivolta contro le
dall’ottimismo. E in tempi di guerra al
giovani art director si dedicano con
tante prescrizioni della società globa-
terrorismo islamico e di crescita dei pro-
passione ai nuovi media. Ed ecco che in
lizzata. Anche qui la pubblicità di qua-
duttori asiatici, l’economia occidentale
questo settore in espansione il lavoro la-
lità esercita una capacità di visione qua-
si modifica inesorabilmente.
tino è all’altezza dei mercati guida come
si profetica. Le prime manifestazioni con-
L’unica certezza sembra essere il dubbio.
Stati Uniti, Inghilterra, Francia, Ger-
tro la creazione dei mercati planetari fi-
Consumare forse, vivere solo con cini-
mania. Da noi i pochi pionieri vengono
niscono dritte nei telegionali. Le decine
smo e ironia, per sopravvivere ai mutui
derisi. Risultato: all’inizio del nuovo mil-
di migliaia di giovani di tutto il mondo
subprime, alla sindrome della quarta set-
lennio, il sottoscritto si reca come primo
che a Seattle contestano il G8, la riunione
timana, all’ossimoro del precariato sta-
italiano nella storia alla giuria Cyber di
dei ministri delle più grandi potenze in-
bile o alla globalizzazione che offre pro-
Cannes 2000. Assisto con piacere e
dustriali, sono la promozione migliore per
dotti a prezzi ridicoli ma che toglie il la-
contribuisco, anche se con dolore, alla vit-
No Logo, il libro di Naomi Klein. La gior-
toria brasiliana del Grand Prix nella pub-
nalista americana e i suoi violenti sup-
blicità online con uno straordinario ban-
porter, oltre la globalizzazione, conte-
ner in braille per una charity dedicata ai
stano nelle piazze le marche globali, Nike
ciechi. Un’idea semplice, poco tecno-
in testa. Anche se autorevoli settimana-
logica ma perfettamente concepita per i
li liberal come The Economist difendo-
media digitali, molto latina, per un
no le brand con copertine appassionate,
cliente senza budget. È la consacrazio-
è la religione delle marche, la pubblici-
ne: il Brasile – con il suo uomo imma-
tà, a subire un attacco senza preceden-
gine Marcelo Serpa, Direttore creativo
ti. L’implosione delle dot-com compa-
di AlmapBBDO – e il Sud America di
ny (le aziende basate su internet) e lo
lingua spagnola rappresentano la serie A
scoppio della bolla speculativa high
non solo nella pubblicità tradizionale,
tech che ha portato troppo in alto tutte le
dove vincono tutto, ma anche in quella
borse del mondo sembrano presagire fo-
35
La Spagna ottiene un risultato eclatante nel 1992 con il Grand Prix di Cannes grazie al film dell’agenzia Casadevall/Pedreño per la colla Rubber Cement.
Il Press Grand Prix per Lego nel 2006, fortemente voluto dal presidente David Droga, giovane e anticonvenzionale, premia più la capacità dei consumatori di immaginarsi la propria versione del prodotto che un’enunciazione di caratteristiche positive o di unique feature della marca. Lo user generated content diventa mentale, prima che multimediale.
Genio italiano TV Key
COME CAMBIA LA CREATIVITÀ
A destra, ‘Silenzio, parla Agnesi’: l’Italia vince il Leone d’Oro a Cannes nel 1986 (ag.: Canard; creativi: Lorenzo Marini e Roberto Gorla). Sotto, Il film per il centro di post produzione italiano The Face che vince un Argento a Cannes 2002 citando con ironia lo spot Levi’s ‘Odyssey’. Il protagonista, che nella pubblicità dei jeans superava tutte le barriere abbattendole, nel commercial prodotto da Mercurio Cinematografica corre al ritmo della stessa musica e con un mood assolutamente identico. Ma termina la sua avventura sbattendo contro un muro che non si sfonda. Delizioso il super finale: ‘Need a post?’.
splendido billboard, il messaggio com-
rappresentata da un annuncio, non com-
merciale di una banca sudafricana: ma
missionato dalla vodka con cui abbiamo
sul retro dell’impianto pubblicitario,
aperto il saggio, che recita ‘Absolute Im-
l’istituto di credito ha piazzato anche dei
potence’. È prodotto dalla rivista ame-
voro e di conseguenza il denaro per com-
milioni di persone: lo stesso ascolto di
pannelli solari che generano energia
ricana AdBuster, un’intelligente novità
prare qui quello che altrove si produce
una puntata di Zelig, genere comico e tipo
elettrica per la scuola elementare che sta
di questo inizio di millennio, e propugna
in abbondanza. In tempi come questi, le
di pubblico assolutamente simile, anche
lì a fianco, in uno dei quartieri più poveri
una salutare ‘ecologia mentale’ attraverso
marche si confrontano con consumato-
se da un punto di vista scientifico si trat-
di una megalopoli. Anche in questo
la sovversione del linguaggio pubblici-
ri ormai insensibili, assuefatti, globaliz-
ta di dati apparentemente non compa-
caso, è insignificante il particolare che la
tario. Il suo manifesto è rappresentato dal-
zati e no global al tempo stesso, che san-
rabili. La realtà è che un numero simile
banca sia una di quelle che nel periodo
la bandiera americana in cui, invece del-
no che la pubblicità brutta ed enfatica
di consumatori non si raggiunge più con
dell’apartheid si erano compromesse
le stelle degli stati confederati, su cam-
(‘Fate come me!’) non morirà mai; che
i super spot come ‘1984’, quello che pro-
con il regime razzista.
po blu figurano proprio quelle marche
i testimonial a tutti i costi, le ‘velone’ alla
metteva il mondo nuovo. Al massimo si
Gli inquinatori si propongono come
globali che abbiamo celebrato nel cor-
Saratoga, continueranno a esistere; ma
può provare a farli riflettere con film
ecologisti, salvatori del mondo per vin-
so di queste pagine. Partendo da questi
che non credono più alle magnifiche sor-
come ‘Evolution’ per Dove. Grand Prix
cere il Nobel per la pace (e per il Power
esempi, ‘era del dubbio’ risulta perfino
ti e progressive. Cresce ovunque la ca-
a Cannes 2007, commissionato dalla
Point, aggiungiamo noi). I produttori di
una definizione riduttiva.
tegoria dei ‘milionari globali’, ma anche
multinazionale Unilever (ag.: Ogilvy),
creme di bellezza vogliono far recupe-
Per fortuna il giovane e brillante David
la povertà, altrettanto globale. In mezzo
circolato moltissimo su internet e po-
rare l’autostima smarrita alle vittime del-
Droga (scuola Saatchi), da presidente del-
c’è la classe media, una working class
chissimo in tv, è dedicato alla falsità del
la loro stessa pubblicità. I banchieri si pre-
le giurie di Cannes 2006, riesce a tra-
sempre più in sofferenza che punta ai pro-
modello di bellezza che sta dietro ai co-
sentano come salvatori di quartieri che
smettere un segnale davvero forte e po-
dotti low cost, molta economia e poca im-
smetici. In trenta secondi si assiste alla
anche la finanza senza scrupoli ha con-
sitivo. Premia col Grand Prix per la stam-
magine; che attinge disperatamente al
trasformazione di una ragazza comune
tribuito a degradare. Quando diciamo che
pa un annuncio Lego che riporta tutti sui
credito al consumo per non perdere il tre-
in una modella super glamour. La fi-
la pubblicità è entrata nell’era del dub-
terreni della creatività pura e del potere
no della modernità, che si tratti di una la-
danzata del giovane regista e art direc-
bio, non ci riferiamo solo all’atteggia-
della mente: ‘Imagine’, dove da una ta-
vatrice o di una tv al plasma di ultima ge-
tor, dopo ore di trucco, parrucco e ritocco,
mento sempre più marcato dei consu-
vola azzurra composta dai noti matton-
nerazione; che ha la consapevolezza di
complici Photoshop e le moderne tec-
matori verso la comunicazione com-
cini di plastica spunta un microscopico
aver perso l’innocenza degli anni ‘80.
nologie, si ritroverà a occhieggiare ai pas-
merciale; parliamo anche della confu-
periscopio bianco, quasi invisibile. È una
Consumatori che ora sono il palinsesto.
santi da un poster a lato della strada. È
sione che regna tra gli operatori e tra gli
metafora della capacità di guardare so-
Non si influenzano più con gli spot su-
la condanna senza appello della pubbli-
stessi clienti, che provano a salvare il
pra e sotto la linea, per dirla con un ter-
persmaltati: adesso passano la serata su
cità come l’abbiamo intesa in questi ul-
mondo dopo averlo mandato al disastro.
mine del marketing. È un premio a una
YouTube, non scelgono più passivamente
timi venticinque anni: peccato che la sen-
E ci provano solo con la pubblicità, quan-
company globale ma non globalizzan-
cosa vedere, non si stordiscono più con
tenza venga emessa proprio da chi fino
do sarebbero necessari strumenti di mi-
te, che vende ai bambini di tutto il mon-
una televisione di massa. Lo dimostra lo
a oggi ci ha proposto quello dei consu-
nor immagine e maggiore sostanza.
do ma comunica da sempre cercando di
straordinario successo del video musical-
mi e degli spot smaltati come il miglio-
Una sorta di incapacità a redimersi ben
educare i suoi giovani consumatori e i
umoristico Amateur, di uno sconosciu-
re dei mondi possibili. Stesso caso,
to e geniale ragazzotto svedese, Lasse
sempre a Cannes 2007, per il Grand Prix
Gjertsen, visto su YouTube da più di sei
della sezione press and poster. Uno
TV Key Genio italiano
Tre frame dallo spot per Peugeot 206, Leone d’Oro a Cannes nel 2003 (ag: Euro RSCG; creativi: Giovanni Porro e Roberto Greco; cdp: Bandits).
36
d’Oro nel 2006 a Cannes (ag. Leo Burnett; cdp: FilmMaster). Il 1993 è stato l’anno di maggiore successo per l’Italia a Cannes, con tre Leoni d’Oro. Fra questi, lo spot per Volkswagen Golf ‘Manichini’ (ag.: Verba DDB; cdp: FilmMaster). Sotto, un frame di uno spot della campagna ‘Una telefonata allunga la vita’: Leone d’Oro per l’Italia nel 1994 (ag.: Armando Testa; cdp: FilmMaster).
rispettivi genitori a decidere da sé in
ma di collegamenti con il mondo del de-
quali mondi fantastici vogliono gioca-
sign e dei resti di quella ‘generazione di
re e diventare protagonisti, con straor-
talenti’ che aveva reso straordinario il ci-
dinaria continuità con lo spot che già nel
nema italiano dagli anni ‘60 fino a metà
gior parte agiscono ora da indipendenti.
Grand Prix della mia vita, l’estetica al ser-
1989 parodiava la guerra tra Merlino e
degli anni ‘80. Così, nonostante il pesante
Così, tra fee sempre più bassi e nessun
vizio della comunicazione produce va-
la Maga Magò de La spada nella roc-
handicap ereditato da Carosello e Dri-
investimento in formazione creativa, le
lori di senso superiori a quelli del pro-
cia, proponendo le successive magiche
ve In, il Leone d’Oro di Cannes che nel
buone campagne italiane diventano
dotto tout court. Peccato che la soddi-
trasformazioni di una composizione
1986 viene assegnato a ‘Silenzio, parla
sempre più rare. Cresce l’adattamento
sfazione di vedere premiati colleghi
di mattoncini (claim: ‘A new toy eve-
Agnesi’ vale doppio, perché Roberto
e la localizzazione di quelle interna-
della mia generazione venga annullata
ryday’). Immaginare, probabilmente,
Gorla e Lorenzo Marini riescono nel-
zionali, con una progressiva scompar-
dalla pochezza del cliente che, informato
sarà la sfida che i pubblicitari e non solo
l’impresa di portare al premio una mar-
sa non solo dello stile locale ma perfi-
del prestigioso riconoscimento, preferi-
dovranno accettare nei prossimi anni.
ca follower. Non il leader Barilla, re-
no dei creativi di lingua italiana.
sce partire per le vacanze. Per gli uomi-
Ancora una volta si dovrà tornare a con-
sponsabile dell’appiattimento basato su
Non rappresentano una smentita il Leo-
ni azienda è più significativa una tele-
vincere solo con la forza delle idee,
bella figura e frequenza dei passaggi tv,
ne d’Oro allo spot per Aqualtis Ariston
vendita a Striscia la notizia che un ri-
come nei bei tempi della storia del-
ma la piccola Agnesi riesce ad approvare
nel 2006 e quello nella Young Creative
conoscimento mondiale sul palco del
l’uomo. Rinunciare all’uso della fan-
un commercial di valore internazionale,
Competition di Micol Talso nel 2007.
Grand Auditorium al Palais des Festivals.
tasia, per i pubblicitari e non solo, si-
un caso praticamente unico nel mondo
Due episodi: di straordinaria qualità, ma
Dietro l’apparente pessimismo, due
gnificherà non essere neanche presi in
tipicamente italiano delle paste alimen-
sempre episodi. Il secondo, che vede
nomi ci aiutano ancora a pensare a que-
considerazione dal cinico popolo del
tari. Il merito è soprattutto dei creativi e
come protagonista la giovane copywri-
sto lavoro in modo positivo. Il primo è
nuovo dubbioso millennio.
poco del sistema industriale, ancor meno
ter di 1861united, dimostra che i talen-
quello di Dario Piana, l’unico regista che
dell’azienda, che non a caso non riusci-
ti qui da noi ci sarebbero. Messi in com-
in vent’anni abbia vinto due Leoni
CARTOLINE DALL’ITALIA
rà più a raggiungere quella qualità né tan-
petizione sullo specifico skill creativo con
d’Oro a Cannes, con un filo dorato e sen-
Non potevamo chiudere questa cavalcata
tomeno la sopravvivenza. Agnesi verrà
i pari età dei paesi avanzati, possono an-
za parole che unisce il silenzio degli abis-
attraverso venticinque anni di creativi-
infatti ceduta all’estero e poi riacquista-
che prevalere. Il dramma poi si manife-
si di Aqualtis a quello di Pasta Agnesi.
tà pubblicitaria senza parlare di noi ita-
ta da un gruppo italiano. Ma le vette se-
sta nel lavoro di tutti i giorni, dove i clien-
Il secondo è quello del più giovane Gigi
liani. Facciamo dunque il punto sul
miologiche di un film senza audio, nel
ti non sembrano davvero apprezzare il
Piola, autore della geniale parodia del-
ruolo che abbiamo ricoperto all’interno
quale i protagonisti non parlano perché
coraggio e la capacità di comunicare in
lo spot Levi’s ‘Odyssey’ per una casa di
di un’industria così influente sui processi
troppo impegnati a gustare la squisita pa-
modo originale e inaspettato da parte di
post produzione. Come nelle favole con
produttivi oltre che sulla costruzione del-
sta di Imperia, non verranno più raggiunte
copy e art nazionali.
l’happy end, vince un Argento a Cannes
la cultura di massa. Il panorama potrebbe
da nessun altro prodotto made in Italy.
Il caso di Aqualtis, uno splendido film di
con un film snobbato in precedenza da
sembrare deprimente: i riconoscimenti
Il secondo acuto tricolore è rappre-
Enrico Dorizza e Sergio Rodriguez, di-
tutte le giurie nazionali. Dario e Gigi sono
si contano sulle dita di una mano, le cam-
sentato da una campagna internazionale
rettori creativi di Leo Burnett Italia da più
le dimostrazioni viventi della qualità del
pagne davvero globali e moderne sono
per Peugeot 206, creata da Giovanni
di un decennio, è ancora più lampante.
talento creativo italiano. Entrambi i re-
ben poche, forse anche perché le rare
Porro e Roberto Greco (ag.: Euro
Si tratta di un film davvero internazio-
gisti sono infatti due ex art director: sol-
multinazionali italiane non affidano la
RSCG), che vince l’Oro a Cannes
nale, senza parole, dove gli sconfinati
tanto fuori dai labirintici corridoi dalle
propria comunicazione alle agenzie di
2003 e resta a lungo in corsa per otte-
spazi della nuova lavabiancheria Ariston
agenzie sono riusciti a immettere ‘aria
pubblicità (gli stilisti della moda in pri-
nere il Grand Prix, riconoscimento
sono rappresentati in modo estetico e oni-
creativa’ negli asfittici storyboard na-
ma fila) o non si fidano di quelle nostrane
mai ottenuto da una campagna ideata
rico. La biancheria si muove nella cen-
zionali. Una misura di quanto poco la no-
(Diesel, che vince premi ovunque nel
da un italiano. Porro, grande talento trie-
trifuga come gli abitanti delle profondi-
stra industria sia riuscita a usare il talento.
mondo lavorando con chiunque, basta
stino del network francese Euro RSCG,
tà degli oceani. Reggiseni che diventa-
Per fortuna davanti a noi, e a chi vorrà
che non sia italiano, ne è la più eviden-
è anche uno dei pochi ad aver denun-
no valve di conchiglie, piumoni che nuo-
fare questo lavoro nei prossimi venti-
te dimostrazione). Eppure, nonostante né
ciato nel 2007 il reale problema strut-
tano come razze, calzini che avanzano
cinque anni, ci sono le infinite possibi-
la società, influenzata da un sistema me-
turale dell’industria della pubblicità ita-
come cavallucci marini: tutta l’icono-
lità della ‘Youcracy’, la democrazia di in-
diatico basato sulle veline e i Corona, né
liana, quello di essere un mercato di
grafia della Sirenetta, con la potenza del-
ternet, e del web 2.0. Le chanche, per i
le aziende abbiano mai supportato la rea-
frontiera, con le principale agenzie in
la tecnologia del nuovo millennio e la sa-
creativi italiani, sono quelle di lavorare
le crescita della comunità creativa, alcune
mano a network internazionali votati
pienza degli ‘effetti speciali diretti’ di
in rete con i clienti di tutto il mondo. Ma-
eccellenze si sono comunque manifestate,
alla finanza e al cost cutting e svuota-
scuola italiana. Come per ‘Menu of
gari tra un paio di decenni saremo qui a
frutto probabilmente non solo del caso
te dei pochi talenti creativi, che in mag-
Light’ di Matsushita del 1982, il primo
celebrare un’altra realtà, lo strapotere di
37
Genio italiano TV Key
COME CAMBIA LA CREATIVITÀ
A sinistra, lo spot Ariston Aqualtis che ha vinto il Leone
COME CAMBIA LA CREATIVITÀ
I social network hanno modificato completamente il panorama mediatico globale. Oggi i consumatori possono realmente influenzare la reputazione di una marca attraverso i contenuti generati e messi in rete usando le più popolari piattaforme. Nessuna azienda può più ignorare questa parte del processo, come nessuna agenzia può più ignorare il valore dei premi internazionali: il Gunn Report stila ogni anno una classifica delle maggiori agenzie in base ai premi vinti. La reputazione creativa passa ormai da questi misuratori.
quei talenti italici, autori di qualcosa che
volgimento della nostra industria possono
In questo scenario, la tendenza che spa-
no generare narrazioni affascinanti e
non si chiamerà più pubblicità ma for-
risultare vincitrici solo le grandi strutture
riglia tutto è l’affermarsi del web, dei so-
grandi idee. Ma la realtà è che ormai si
se brand generated content. Creativi
che hanno denaro e copertura globale del
cial network e degli UGC che diventa-
conquistano consumatori e credibilità an-
globali, che con gli amici più intimi con-
pianeta. Altri, tra cui il sottoscritto, con-
no UGBC (user generated brand con-
che con la capacità delle marche di con-
tinueranno a parlare una lingua ormai
tinuano a pensare che i clienti acquiste-
tent): le marche cambiano e seguono i
versare e legarsi ai consumatori con un
estinta: quella del Bel Paese.
ranno da noi ancora e soprattutto idee e
flussi di produzione di senso: oggi arri-
rapporto digitale empatico, coinvolgen-
talento: di questo si dovranno fornire le
vano dai media digitali in un rapporto a
te, reciproco.
DALLA CRISI FINANZIARIA
agenzie del futuro, di qualunque forma
due vie. La vecchia regola della tra-
AGLI USER GENERATED BRAND
e dimensioni le possiamo immaginare,
smissione ipodermica dei valori di mar-
DAVID DROGA, L’INNOVATORE
CONTENT
indipendenti o globali.
ca attraverso l’acquisto di spazi sui me-
NELLA CONTINUITÀ
Pare buffo analizzare la pubblicità quan-
Come conseguenza di questa situazione
dia viene oggi capovolta dal sempre mag-
Ma ritorniamo al nostro compito di
do i temi sociali rilevanti sembrano es-
di mercato, la creatività e i premi che la
giore desiderio di partecipazione dei con-
analisi. La certezza che qualcosa sia ine-
sere altri: la politica è in grado di go-
valutano sono diventati, prima che un bu-
sumatori. Nella vita sociale si partecipa
sorabilmente cambiato la dà la nomina
vernare il globo oppure sono le multi-
siness globale, uno strumento di misu-
alle trasmissioni televisive per un quar-
di David Droga a presidente di tutte le
nazionali a prendere le decisioni eco-
razione. Il Gunn Report delinea ormai i
to d’ora di celebrità e si esprime il pro-
giurie a Cannes 2008. David è una sor-
nomiche, come gli ogm, le dipendenze
ranking delle agenzie di successo (e gli
prio parere con sondaggi e voti elettro-
ta di enfant terrible di questo mestiere.
energetiche dal petrolio e il primato del-
stipendi dei relativi creativi). L’orga-
nici istantanei. Logico che anche sulla
Australiano, con una fila di Leoni vin-
la finanza (anche nel generare disastri
nizzazione del Festival di Cannes deci-
pubblicità, o meglio sul rapporto con le
ti, si guadagna il trasferimento a Londra
epocali) hanno già ampiamente dimo-
de di assegnare da quest’anno un premio
marche, gli stessi consumatori vogliano
e la carica di Worldwide creative direc-
strato? Per restare al nostro lavoro, riu-
nella speciale categoria dedicata alle
esprimere pareri o avere la sensazione di
tor alla Saatchi negli anni d’oro del me-
sciranno i giornali di carta a resistere nel-
agenzie indipendenti, sempre più pesanti
contribuire a prendere le decisioni.
stiere. Realizza alcuni tra gli spot più bel-
la loro antica forma, sotto la spinta del-
in termini di riconoscimenti ed efficacia
Perfino un manager italiano di una mul-
li degli ultimi decenni del passato mil-
le versioni online e del citizen journa-
creativa. In questi tre anni la stessa or-
tinazionale ha recentemente dichiarato
lennio e diventa, con il brasiliano Mar-
lism? E la televisione avrà ancora la sua
ganizzazione, oltre alla prestigiosa ma-
che gli skill più creativi trovano ormai
celo Serpa, uno dei punti di riferimento
centralità, quando il digitale, i telefoni-
nifestazione mondiale, ha orrnai colo-
espressione fuori dai circuiti tradizionali
delle nuove generazioni della comuni-
ni, l’iPad, la PlayStation stanno portan-
nizzato tre continenti con i suoi premi re-
delle agenzie e sono nelle mani dei so-
cazione mondiale. Dopo un passaggio in
do a nuove modalità di fruizione di in-
gionali: Eurobest per la nostra Europa,
cial network. Ovviamente l’orgoglio
Publicis, decide però di creare la sua
trattenimento e informazione?
DubaiLynx per l’Africa e il Medio
professionale dei creativi porta a dire che
agenzia indipendente, Droga5, nel 2006.
Aggiungete che non si può nascondere
Oriente, Shangai per l’Estremo Oriente,
la costruzione delle grandi marche è an-
Lo guida il principio del Brand Mo-
che il mercato della comunicazione
lasciando gli intoccabili Stati Uniti al lea-
cora privilegio di pochi esperti che san-
mentum, il risultato del cambiamento del
commerciale sia ancora ricco e profit-
der Clio. Questo perché sono maturate
tevole. Ma se non lo si analizza solo con
scuole creative che stanno sviluppando
gli occhi avidi dei contabili, sta soffrendo
eccellente prodotto sia in Africa sia in
di una crisi sistemica tosta, dalla quale
Asia, grazie anche ai tassi di sviluppo di
non si riesce a capire se si uscirà im-
quei mercati e alla conseguente neces-
mutati. C’è chi dichiara che dallo scon-
sità di comunicare per costruire marche.
TV Key Genio italiano
David Droga è il primo creativo di network di forte reputazione ad aprire una struttura indipendente, Droga 5, votata soprattutto alla realizzazione di azioni di comunicazione non convenzionale. Il caso di Still Free (sotto, a sinistra) come quello di Hard Chorus per Puma (a destra) sono la dimostrazione che la pubblicità oggi può conquistarsi spazio sui media usando idee forti, rilevanti e così inaspettate da guadagnarsi la dignità di notizia.
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da stadio, una romantica canzone dei Sa-
a Trafalgar Square, in cui decine di mi-
vage Garden. Nessuna concessione al ro-
gliaia di persone, autoconvocate via so-
manticismo: in realtà vogliono ricorda-
cial network, hanno cantato Hey Jude
re alle proprie fidanzate che il 14 feb-
riprese da centinaia di telecamere e mi-
braio 2010 è domenica e si gioca il cam-
crofoni. La performance, postata in
pionato di calcio. Centinaia di migliaia
tempo reale su YouTube, ha generato un
di tifosi lo inviano per e-mail alle pro-
passaggio immediato nei tg britannici
prie fidanzate, tutti i giornali inglesi par-
prima di cena e un rimbalzo mediatico
lano del fenomeno, la Puma si sfrega le
da decine di milioni di persone. Che
mani per una clamorosa campagna
hanno visto il film, montato come un
pubblicitaria, costata poche decine di mi-
normale spot con un logo alla fine e il
gliaia di sterline e che sta rendendo se-
claim ‘Life for sharing’, l’hanno poi in-
condo moltiplicatori geometrici. Senza
viato a parenti e amici, l’hanno ‘em-
la presunzione di avere la palla di vetro,
beddato’ nei propri siti e blog, ne han-
è garantito che sarà un prossimo Oro a
no garantito una diffusione virale e glo-
Cannes.
bale mai vista prima. Significativo che sul palco di Cannes, a ritirare il Leone
CAMPAGNE INTEGRATE
d’Oro ci fossero due direttori creativi
rapporto tra creatività e media. Se pri-
su YouTube, milioni di persone lo vedono
Sul principio del Brand Momentum
della Saatchi & Saatchi: quello del ge-
ma i clienti pagavano le idee in per-
e si scambiano il link, giornali e tele-
molti creativi hanno poi costruito la pro-
neral advertising e quello del digital.
centuale sugli investimenti (l’indimen-
giornali cominciano a occuparsi del
pria fama e il successo delle marche a
Una volta per tutte, è evidente che le
ticato 17,65%), quotando sostanzial-
caso, interrogandosi sulla sicurezza na-
loro affidate. Alex Bogursky con la pic-
squadre che realizzano queste perfor-
mente allo stesso moto le idee medio-
zionale. Solo quando il Pentagono avrà
cola Crispin Porter di Miami ha porta-
mance nascono dalla capacità di co-
cri e quelle geniali, Droga sfida il mer-
smentito tre volte che il fatto sia real-
to ai massimi livelli di reputazione in-
municare, usando solo in un secondo
cato: cari clienti, premiate le grandi idee,
mente avvenuto, ma quando ormai de-
ternazionale il noioso e poco nobile
tempo le specializzazioni. Prima le
quelle che sono capaci di conquistarsi
cine di milioni di persone hanno cono-
Burger King, anche con operazioni un-
idee, poi la tecnologia applicativa.
spazio al di là dell’investimento, in
sciuto la marca Still Free, Droga potrà
conventional come il videogioco in cui
modo indipendente e gratuito perché così
permettersi di andare davanti alle tele-
è protagonista il grasso Re degli Ham-
MA IL CINEMA NON MUORE
fresche, originali e rilevanti da acquisi-
camere a spiegare cos’è la nuova pub-
burger, in vendita solo nelle omonime ca-
Non inganni la sensazione che ormai le
re il valore di notizia.
blicità. Un mix di creatività, abilità pro-
tene di fast food, o l’applicazione web
campagne non abbiano più bisogno di
Massima espressione del Brand Mo-
duttive (la scritta sul motore è stata fat-
con la quale ti guadagni un panino gra-
uno spot di grande traino. Anche se ope-
mentum è proprio la prima campagna di
ta girando in blue back su un aereo del-
tis se cancelli almeno dieci amici dalla
razioni come ‘The Fun Theory’ per
Droga5. Per il lancio della marca ame-
lo stesso modello di quello presidenzia-
tua lista di Facebook. Inutile dire che i
Volkswagen vanno nelle strade europee
ricana di streetwear Still Free, Droga or-
le) e media relation, che costruiscono
commercial realizzati da Bogursky, che
a provocare i consumatori; anche se at-
ganizza uno dei più grandi colpi di co-
‘campagne notizia’ facilmente misura-
hanno vinto molti premi negli ultimi due
tività come Uniqlock, l’applicativo oro-
municazione: realizza un filmato asso-
bili, e in cui lo spazio media, la reputa-
anni, sono solo una piccola parte della
logio web della casa di moda giapponese
lutamente falso, girato come un video
zione di marca e l’interesse del consu-
campagna in cui i pezzi principali era-
Uniqlo, riescono a stabilire una relazio-
amatoriale. In una notte buia e tempestosa
matore si conquistano non in base alla
no queste soluzioni digitali e di relazio-
ne virtuosa con i consumatori sulla rete;
un gruppo di adolescenti viola lo spazio
forza finanziaria del cliente ma solo per
ne. A dimostrazione che, almeno al-
nonostante le tante eccellenze nell’un-
di una base militare in cui è ospitato l’Air
la qualità, il coinvolgimento, l’origina-
l’estero, si sta lavorando su altri standard.
conventional, l’anno scorso si è celebrata
Force One, l’aereo del Presidente degli
lità dell’idea. Droga ripeterà con successo
La certificazione di questa tendenza non
Stati Uniti (all’epoca George W. Bush).
l’esperimento per altri clienti, fino al me-
l’ha data solo la trionfale campagna elet-
I ragazzi arrivano fin sotto il velivolo e
raviglioso Hard Chorus Puma di qualche
torale di Barack Obama, tutta basata su
con le bombolette scrivono ‘stillfree.com’
mese fa, un video in cui un gruppo di
social network, relazioni fra elettori ed
sulla turbina sinistra. Il video è postato
hooligan in un bar canta, come in un coro
e-mailing, premiata a Cannes 2009 come miglior campagna Titanium. Basti pensare che in competizione con il primo presidente di colore c’è stata la campagna inglese per T-mobile. Quello che la Saatchi & Saatchi di Londra ha fatto per la monolitica compagnia telefonica tedesca ha del miracoloso. Invece di una campagna televisiva, è stata studiata una serie di happening e flash mob nelle strade di Londra, culminati con il famoso Sing: un karaoke
39
Genio italiano TV Key
COME CAMBIA LA CREATIVITÀ
Alex Bogursky, uno dei più giovani creativi statunitensi, nobilita il conto Burger King non solo con ottimi spot ma anche con videogiochi e software per i social network che passano alla storia (a sinistra). In basso a destra, due immagini del karaoke di T-Mobile a Trafalgar Square (ag.: Saatchi & Saatchi Londra). In basso a sinistra, un’immagine della trionfale galoppata elettorale di Barack Obama (campaign manager: David Pluff) che nello stesso anno rastrella tutti i premi di Cannes per la comunicazione integrata.
COME CAMBIA LA CREATIVITÀ
Philips produce uno straordinario capolavoro per il lancio dei nuovi schermi legati al formato nativo del cinema: un spot che vince il Grand Prix 2009 (‘Carousel’, produzione RS&A), ma che si diffonde anche e soprattutto sulla rete. L’operazione viene ripetuta nel 2010 con una serie di cinque filmati, tutti con lo stesso dialogo ma con storie diverse, diretti da diversi registi: ‘Parallel Lines’, che si candida come uno dei pezzi migliori dell’utlima edizione del Festival di Cannes. consumatore è il palinsesto, e i valori del-
così, come nel caso della campagna per
la marca il contenuto.
Fiat 500 che riscuote successo a livello
La sensazione è che ne vedremo anco-
internazionale ma è prodotto creativo di
ra delle belle, nel momento in cui la con-
un’agenzia francese. Altrettanto cla-
vergenza tra tv, telefonia e web sarà to-
moroso è il caso Diesel Kids, premiato
tale. L’iPhone e l’iPad solo solo i primi
a Eurobest come miglior film online con-
riflessi del mondo che sta arrivando,
tinentale: abituati a creatività svedesi,
la necessità di un’alta qualità video che
le, da ‘Tag’ di Nike, permea tutta la co-
come il primo Macintosh (in un altro film
olandesi o francesi per la marca di
sappia ancora essere centrale nella stra-
municazione: l’inquietudine, l’ango-
di Ridley Scott, guarda caso!) faceva già
Renzo Rosso, nessuno si accorge che il
tegia di comunicazione. Esemplare il
scia, la paura che serpeggia ormai ovun-
capire nel 1984 che il futuro sarebbe sta-
lungo commercial diffuso dall’azienda
caso di Carousel, il film che si è aggiu-
que, anche nel dorato mondo del con-
to diverso dai film di fantascienza.
veneta è stato ideato e realizzato da Ab-
dicato il Grand Prix 2010: uno straordi-
sumo. Philips, dimostrando di aver su-
nario pezzo di cinema, un anello di due
perato anche quei concorrenti che in pas-
SMS DAL BEL PAESE
lanesi sottovalutato in patria. Con il film
minuti che descrive, con un intermina-
sato avevano prodotto grandi pezzi di
Mentre si cominciano a scrivere le pa-
per la Scuola d’Arte Drammatica Pao-
bile piano sequenza di particolari con-
pubblicità, ha lanciato una nuova sfida:
gine della storia dei prossimi decenni
lo Grassi, Enrico Dorizza e Sergio Ro-
gelati in still frame, una rapina da parte
quest’anno con ‘Parallel Lines’, già
pubblicitari, proviamo a permetterci
driguez di Leo Burnett confermano il va-
di un gruppo di implacabili delinquenti
candidato al Grand Prix, ha prodotto cin-
qualche nota sulla nostra realtà. In un
lore che li aveva portati al Leone d’Oro
mascherati da clown che riescono a
que filmati in collaborazione con Ridley
mondo che cambia velocemente, noi sia-
di Ariston Aqualtis. Nel 2008 i due
beffare esercito e polizia schierati in for-
Scott & Associates. I film, corti e non
mo ancora tv-centrici. La par condicio è
vincono tutti i premi mondiali, in un anno
ze debordanti. Oltre che attraverso il nor-
promozionali, veri pezzi di cinema nel
il tema politico, mentre la gente va a for-
di magra drammatica per la creatività na-
male broadcast, il film è stato diffuso an-
formato nativo 21:9, hanno in comune
marsi le idee altrove sul web, o piutto-
zionale. Chiudiamo con i tanti talenti emi-
che via sito web corporate Philips, i so-
solo le cinque battute di dialogo prede-
sto non vota più. Nell’anno dell’asten-
grati: li rappresenta tutti la storia di An-
cial network e i blog privati. Anche per-
finito (le ‘lines’ del titolo): la tesi è che
sionismo record, stiamo ancora aspet-
drea Stillaci. L’ex Direttore creativo di
ché i dettagli del freezing non parlano
nel cinema non è importante la storia, ma
tando una broadband nazionale e le
JWT Milano se ne va a Parigi qualche
solo della grande qualità dei televisori wi-
come la racconti. Mix perfetto di intrat-
connessioni wireless pubbliche nelle
anno fa, si impone come manager di mul-
descreen Philips. La forza degli still ci
tenimento e comunicazione commerciale,
strade senza le limitazioni della legge Pi-
tinazionale e poi costituisce una propria
fa riflettere sulla vera natura del cinema,
esprime un mondo valoriale di prodot-
sanu. Logico che grandi casi di web o un-
agenzia. L’anno scorso ha vinto un bel-
immagine prima di tutto. La musica pri-
to che porta gli appassionati a esserne i
conventional advertising, con queste
lissimo Oro nella sezione Press con la
va di melodia e l’assenza di una sce-
primi veri evangelizzatori via social
premesse, siano irrealizzabili.
campagna ‘Goodbye Innocence’. Gli
neggiatura tradizionale ribadiscono un
media. Quanto sono lontani i tempi
Allora assistiamo ancora più piacevol-
adolescenti che celebrano il passaggio dal
tema che dal crollo delle Torri Gemel-
della ‘unique selling proposition’: qui il
mente stupiti al successo di pezzi di crea-
candore infantile al cinismo di noi adul-
tività tricolore. Come il film per Flora by
ti sono la perfetta metafora dello stato del-
Gucci che vince l’Oro a Cannes 2009 per
l’arte della creatività nazionale. Siamo
il ‘Best use of music’. Forse è più un ri-
creativi forti e adulti, siamo capaci di
conoscimento al regista Chris Cunnin-
rompere i nostri giocattoli per esprimerci
gham che al nostro paese, ma va bene
nel mondo vero.
stract: Groove, laboratorio di talenti mi-
Andrea Stillaci vince un Oro a Cannes 2009 con la campagna stampa per SHS (a sinistra). Lo spot per la Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano (ag.: Leo Burnett Milano, cdp: Bedeschifilm) vince il Clio mettendo in scena il furto di uno scooter sventato da una futura attrice. ‘Flora by Gucci’ (ag.: REM, cdp: FilmMaster) ha vinto un Leone d’Oro nel 2009 per l’uso della musica.
TV Key Genio italiano
40
WANTED
Alberto Sarti
Roberto Serra
Andrea Sarti
Fabio Castelli
Dodo Occhipinti
“Piercing Boy”
“Bob Serratura”
“TatuHatu”
“Il Tenebrone”
“Er Paparazzo”
Marco Longieri
Flavio Ibba
Vincenza Filomena
Malgorzata Polit
“Mr. Cordless”
“The Moogflon”
“Baby Danger”
“East End Girl”
MARCO LONGIERI Originario dei Rom stanziali di Cassina de’ Pecchi. Ras dei motorini rubati a 15 anni, a 18 passa alle motrici di camion. A 21 anni si “specializza” nelle autoradio e con l’avvento dei telefonini guida una banda di minorenni che rapina i cellulari ai ragazzini ricchi. Già noto come “Roming Hood” è un grande esperto di cimici.
Sceneggiatura di Paolo Stecca Fotografie di Nicolò Quirico Artwork by Traccia - www.traccia.it Si ringrazia il carcere minorile di Alberobello per aver rilasciato in permesso speciale la spregiudicata Vincenza Filomena.
ROBERTO SERRA Nasce a Malta in una famiglia della nobiltà decaduta dell’isola. Giovanissimo ruba una barca a vela e fugge in Sicilia dove viene affiliato alle cosche dell’Etna. Esperto di casseforti, nel giro degli scassinatori è noto come “Bob Serratura”. Attualmente ritenuto molto pericoloso per l'insana passione per gli esplosivi, dalle miccette al plastico.
Top Digital srl via Giovanni da Procida, 6 - 20149 Milano Tel. 02.3310.5613 - Fax 02.3310.0528 www.topdigital.it - topdigital@topdigital.it PRODUZIONE E POST-PRODUZIONE AUDIO AL SERVIZIO DELLA COMUNICAZIONE
I PROTAGONISTI DELLA CREATIVITÀ CLAUDIO ANTONACI DIRETTORE CREATIVO DI MAX INFORMATION PINO ROZZI E ROBERTO BATTAGLIA DIRETTORI CREATIVI ESECUTIVI DI 1861UNITED ALDO BIASI PRESIDENTE ED EXECUTIVE CREATIVE DIRECTOR DI ALDO BIASI COMUNICAZIONE MARCO CREMONA DIRETTORE CREATIVO ESECUTIVO DI MCCANN ERICKSON FRANCESCO EMILIANI EXECUTIVE CREATIVE DIRECTOR DI GREY BRUNO FERLAZZO CONSULENTE DI ON COMUNICAZIONE VICKY GITTO EXECUTIVE VICE PRESIDENT E GROUP EXECUTIVE CREATIVE DIRECTOR DI Y&R BRANDS ROBERTO GRECO EXECUTIVE CREATIVE DIRECTOR DI OGILVY & MATHER SILVANO GUIDONE PRESIDENTE E DIRETTORE CREATIVO DI SILVANO GUIDONE & ASSOCIATI PIETRO MAESTRI DIRETTORE CREATIVO ESECUTIVO DI JWT ITALIA MICHELE MARIANI DIRETTORE CREATIVO ESECUTIVO DI ARMANDO TESTA ENRICO DORIZZA E SERGIO RODRIGUEZ GROUP CREATIVE DIRECTORS DI LEO BURNETT ITALIA LUCA ALBANESE E FRANCESCO TADDEUCCI DIRETTORI CREATIVI DI DDB
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Genio italiano TV Key
I PROTAGONISTI DELLA CREATIVITÀ
“La comunicazione deve evolversi per rispettare un target sempre più avido di informazioni e deve farlo attraverso qualità, affidabilità e innovazione, perché altrimenti il consumatore – grazie alla velocità e alla capillarità degli attuali media – impiega un tempo assai breve a ‘disamorarsi’ della marca”.
CLAUDIO ANTONACI DIRETTORE CREATIVO DI MAX INFORMATION Tv Key: Come sta cambiando il con-
se in passato, anzi… In questo pe-
sto prezzo. Se i nostri nonni si in-
date lo scalpore che fece il primo spot
sumatore?
riodo di crisi, dovendo fare i conti con
formavano attraverso il consiglio
della saga ‘Dove c’è Barilla, c’è
Claudio Antonaci: La risposta è
la fatidica ‘quarta settimana’, quel tra-
del parente o dell’amico, quando
casa’? Durava due minuti! Oggi fac-
solo una: il consumatore non sta
guardo in salita che lo porta a supe-
l’unico media era il ‘passaparola’, e
ciamo festa quando capita di poter rea-
cambiando affatto! Ha sempre due
rare la fine del mese, il nostro eroe
se i nostri genitori si sono informa-
lizzare un 20 secondi! Ma vi imma-
gambe, due braccia e una testa. E noi
deve far ricorso al suo unico super-
ti attraverso i giornali, la radio e poi
ginate il ‘sommo poeta’ che, dopo aver
comunicatori dobbiamo solo spera-
potere: l’informazione. Conscio di
la televisione, oggi noi abbiamo in-
mostrato l’Opera Letteraria Assoluta
re che continui a usarla come ha sem-
potersi tutelare solo attraverso di
ternet. Però se cambiano i mezzi e
nella Storia dell’Umanità, corredata da
pre fatto. Paradossi a parte, il con-
essa, il consumatore sfrutta tutti i
cambia la velocità, non cambia la vo-
una serie di slide del Doré, si sente dire
sumatore di oggi non è più né meno
mezzi a sua disposizione per ottene-
glia di essere correttamente informati,
dal product manager: “Guardi Ali-
oculato e obiettivo di quanto non fos-
re sempre la massima qualità al giu-
come altresì non cambia la necessi-
ghieri, per essere Divina, è Divina! Ma
tà di informare correttamente. Perciò
come Commedia, mi consenta, è un
mi sento di affermare che il consu-
po’ troppo… lunghetta! Non ci per-
matore non è cambiato ma è sicura-
mette di raggiungere una soglia mi-
mente in continua evoluzione.
nima di GRP’s compatibile con il nostro budget. E se facessimo del ‘viral’?
Tv Key: Come deve cambiare la co-
Che ne dice?”. Oppure Marcel Proust
municazione per adeguarsi ai nuovi
che, presentato il suo sublime capo-
consumatori?
lavoro, si sente dire: “Caro Proust! Per
Claudio Antonaci: Direi che deve fare
caso è parente di quello che correva in
una rivoluzione a 360 gradi per… non
Formula Uno? Ma veniamo alla sua
cambiare affatto! Come diceva Ferri-
Recherche, volevo per l’appunto mo-
ni? “Non capisco ma mi adeguo!”. La
strarle i risultati della nostra ‘recher-
comunicazione non deve cambiare
che’: si tratta di una ponderata fatta su
per adeguarsi ai nuovi consumatori per
un campione del nostro target e ri-
il semplice fatto che non esistono
guarda proprio le madeleine, il biscotto
‘nuovi consumatori’: esistono ‘i con-
da lei citato. Mi creda, non va, non
sumatori’ e basta! La comunicazione
buca, non penetra fra i giovani. Provi
deve però evolversi per rispettare un
a fare dei formati brevi, che so… dei
target sempre più avido di informa-
10 secondi, dei 7… ma sì, anche dei
zioni. Pertanto non può basarsi sul solo
5 secondi, che così facciamo tanti
marchio, o brand che dir si voglia.
GRP’s!”. Dunque la comunicazione
Oggi deve essere più che mai in gra-
deve sì adeguarsi ai tempi e ai cam-
do di sostenere il valore della marca e
biamenti di tendenza, ma proprio per
deve farlo attraverso qualità, affida-
il rispetto del consumatore non deve
bilità e innovazione, perché altrimen-
mai perdere di vista la sua funzione:
ti il nostro consumatore – grazie alla
comunicare!
velocità e alla capillarità degli attuali
TV Key Genio italiano
media – impiega un tempo assai bre-
Tv Key: Su quali elementi si basa per
ve a ‘disamorarsi’ e a rivolgere altro-
realizzare campagne efficaci?
ve il proprio interesse. Basti pensare
Claudio Antonaci: Soltanto su una
alla durata degli spot: io sono della ge-
cosa, sempre la stessa: il buon senso.
nerazione cresciuta con Carosello,
Posso essere ironico, simpatico, sua-
dove i commercial duravano tre minuti.
dente, dissacratore, concreto, didattico,
Poi sono arrivati i 30 secondi, ma ogni
esplicativo e perfino retorico, ma pur
tanto c’era qualche eccezione. Ricor-
sempre di buon senso, qualsiasi sia il
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Romano da sempre, ma bolognese da sette anni, è Direttore creativo di Armando Testa dalla fine del secolo scorso. Dal 2003 svolge questa funzione presso Max Information, la più importante agenzia di Bologna, facente parte anch’essa del Gruppo Armando Testa. È autore di numerose campagne di successo, tra le quali la recentissima Euronics ‘Ahhh… Qui mi sento un leone!’. Andando a ritroso, è colpa sua se il calciatore Fabio Cannavaro rompeva una finestra e poi, come un bambino, implorava al citofono: “Capò, ce lo ridate ‘o pallone, pe’ piacere?”; o se Cesare Cremonini corteggiava Vanessa Incontrada sul treno di TIM; o se Gabriel Batistuta giocava a pallone 1. Valigerie Roncato ‘Roncato Uno’, agenzia: Max Information, Direttore creativo, Copywriter e Art director: Claudio Antonaci.
vestito da suora, sempre per TIM; o se ‘La metamorfosi’ di Kafka veniva maldestramente usata per schiacciare uno scarafaggio, nel premiatissimo spot per l’insetticida VAPE.
2. Euronics ‘Il cliente è nel suo regno’, agenzia: Max Information, Direttore creativo e Art director: Claudio Antonaci, Copywriter: Leonardo Manzini.
E non finisce qui: è anche colpa sua se un tappo di spumante finiva nell’ombelico dell’affascinante Naomi Campbell, dando vita alla saga ‘Martini! There’s a party!’; o se Nancy Brilli andava in giro vestita da
tipo di linguaggio e quindi di comuni-
suo appartamento, mette la musica
cazione che io e la mia squadra abbia-
giusta, le offre China Martini, le si sie-
dea bendata a premiare i vincitori del SuperEnalotto…
mo deciso di usare. In poche parole,
de accanto, le mette il braccio attor-
Insomma, ne ha combinati di guai! E molti altri ne combinerà a Bolo-
penso che ci si debba mettere nei pan-
no alla spalla, ma… accavallando le
gna, favorito dagli effetti ‘dopanti’ dei tortellini!
ni del destinatario della comunicazio-
gambe, le mostra un orribile calzino
ne, il nostro beneamato consumatore,
bianco corto, nonché il polpaccio pe-
e domandarsi che tipo di messaggio vor-
losissimo! Con questa campagna, che
re non può assolutamente fare a meno
so che abbia scelto Max Information
remmo ricevere se fossimo al suo po-
ebbe molto successo a livello di mer-
dell’altro. Ovvero, una produzione può
è stato per noi motivo d’orgoglio e di
sto, anche perché – non mi stancherò
cato, vincemmo un sacco di premi. In-
anche essere fantasmagorica, può es-
grandissima soddisfazione. A tale fi-
mai di ripeterlo – noi stessi siamo pri-
fine, ricordo quando dovemmo lan-
sere un kolossal, forte anche dell’at-
ducia noi abbiamo risposto con un im-
ma di tutto dei consumatori.
ciare VAPE Tecno, un insetticida par-
tuale evoluzione del 3D, ma se dietro
pegno e un entusiasmo che penso si
ticolarmente potente, efficace perfino
non c’è un’idea… signori miei, mi
veda attraverso gli spot. Com’è nata
Tv Key: Nella sua carriera profes-
contro gli scarafaggi. E fu proprio que-
spiace ma si vede! Allo stesso modo,
l’idea? Nel modo più semplice e più
sionale quali sono state le campagne
st’insetto che ispirò l’idea di far dire
una bella idea può facilmente essere
efficace: ponendo il consumatore al
di maggior successo (in termini sia di
al protagonista dello spot: “E qua ce
rovinata o mortificata da una produ-
centro della comunicazione, esaltan-
premi sia di risultati sul mercato)?
vò qualcosa de ppiù pesante… Kaf-
zione mediocre. A questo punto ci sta
do il fatto che da Euronics il cliente
Claudio Antonaci: Iniziamo da quel-
ka!”. Con questa campagna Nicola e
bene un appello: esaltiamo le idee con
sta tanto bene da sentirsi a casa sua,
la per Stream, l’antesignana di SKY,
io vincemmo il Mezzo Minuto d’Oro,
delle produzioni che siano sempre de-
anzi nel suo regno! E com’è fatto que-
in cui Fabio Cannavaro rompeva il ve-
che ci fu consegnato al Galà della Pub-
gne di esse!
sto cliente? Semplice, ha la faccia di
tro di una finestra con una pallonata,
blicità nientemeno che da Nancy
suscitando l’ira di un barbuto omac-
Brilli, alla quale avevamo già fatto
Tv Key: Ci può illustrare due case hi-
cente: dare corpo all’espressione
cione che si affacciava urlando. Pre-
spalare mucchi di monete d’oro nei
story recenti nelle quali meglio si è
‘Ahhh… Qui mi sento un leone!’ e
miato al Mezzo Minuto d’Oro, lo spot
panni della dea bendata per la cam-
concretizzata una comunicazione fon-
non lasciarla relegata a un’afferma-
non era altro che la traduzione del brief
pagna di lancio del SuperEnalotto.
data su un’idea forte e innovativa,
zione verbale. È stata una sfida mol-
spiegando come sono nate e come si
to ambiziosa anche nella produzione,
‘Stream porta il calcio a casa tua!’:
un leone. Questa è stata l’idea vin-
avevamo portato rotoli di prato sin-
Tv Key: Quale ruolo riconosce alla
sono sviluppate?
con la realizzazione di un cliente-leo-
tetico, due porte, due squadre e un
qualità della produzione e quale al-
Claudio Antonaci: Con molto pia-
ne in 3D. L’altra case history di cui vo-
campione acclamato nella bellissima
l'idea?
cere! Iniziamo con Euronics, un nome
glio parlare riguarda la valigeria Ron-
Piazza Anfiteatro di Lucca, trasfor-
Claudio Antonaci: Anche qui penso
di prestigio nella distribuzione del-
cato, un cliente ‘storico’ per Max In-
mandola in uno stadio di calcio! Per
che la risposta sia una sola: un fatto-
l’elettronica di consumo. Il fatto stes-
formation. Stavolta dovevamo lanciare Roncato Uno, un nuovo trolley leg-
lanciare lo Spumante Martini abbia2
mo fatto volare un tappo attraverso
gerissimo. Come dirlo senza correre
l’oceano, facendolo finire nell’om-
il rischio di essere noiosi? Anche qui
belico di Naomi Campbell che escla-
abbiamo fatto ricorso al buon senso e
mava: “Martini! There’s a party!”. Per
alla semplicità: abbiamo immaginato
rilanciare la China Martini, pressoché
il dialogo di una coppia giovane e di-
scomparsa dal mercato, siamo parti-
namica che però non è una coppia
ti dal bellissimo claim di Nicola Mo-
qualsiasi ma è rinomata per bellezza,
rello, ‘China Martini. Dolce e amara
serietà, simpatia e affidabilità: tutti va-
come la vita’. Decidemmo così di rac-
lori positivi che si riversano sul pro-
contare delle clamorose gaffe, evi-
dotto. I protagonisti dello spot sono in-
denziate da un totalizzatore di pun-
fatti Martina Colombari e Billy Co-
teggio che appariva in alto sullo
stacurta. La campagna ha avuto un
schermo. Ecco quindi un ragazzo
grandissimo successo perché il mes-
che invita una bellissima ragazza nel
saggio è semplice, chiaro ed efficace.
47
Genio italiano TV Key
I PROTAGONISTI DELLA CREATIVITÀ
BIOGRAFIA
1
I PROTAGONISTI DELLA CREATIVITÀ
“La comunicazione, se vuole iniziare un nuovo dialogo, dovrebbe iniziare il disarmo e smantellare le piattaforme lanciamissili del marketing tradizionale. Ha bisogno di un ripensamento profondo e di tenere ben presente una parola: rispetto”.
PINO ROZZI E ROBERTO BATTAGLIA DIRETTORI CREATIVI ESECUTIVI DI 1861UNITED Tv Key: Come sta cambiando il con-
diamo conto di quanto sia preciso il
come sta cambiando il consumatore,
si nasce un’idea, e se convince tutti
sumatore?
linguaggio, e di come sia micidiale nel
diremmo per prima cosa che è cam-
partiamo come treni e la facciamo ger-
Pino Rozzi e Roberto Battaglia:
rivelare le cose. ‘Consumatore’, se
biato il termine per definirlo. Oggi par-
mogliare in ogni direzione possibile.
‘Consumatore’ è una parola desueta
guardiamo bene, è un termine che im-
leremmo di persone, clienti, interlo-
tanto quanto lo è ‘desueta’. Perdona-
plica, per chi vende, lo sfruttamento
cutori, soci, aficionados, fans, amici,
Tv Key: Nella vostra carriera profes-
teci il gioco di parole, ma noi pub-
intensivo delle risorse di chi compra.
discepoli, e non più di consumatori.
sionale quali sono state le campagne
blicitari li adoriamo e ormai possiamo
È una sorta di pasturazione che si pre-
usarli solo nelle interviste. Scherzi a
figge come unico scopo l’accumulo di
Tv Key: Come deve cambiare la co-
premi sia di risultati sul mercato)?
parte, pensiamo veramente che oggi
una ricchezza ingente ma alla fine po-
municazione per adeguarsi ai nuovi
Pino Rozzi e Roberto Battaglia: Sia-
bisognerebbe parlare più di persone
vera, perché priva di rispetto e di re-
consumatori?
mo molto affezionati ai primi lavori
che di consumatori. Spesso non ci ren-
lazione. Perciò, alla domanda su
Pino Rozzi e Roberto Battaglia: Non
fatti insieme: Superga, Campari, MTV,
si deve adeguare, deve solo ascolta-
BMW. E siamo anche contenti di
re. Spesso si cerca di capire quali armi
tutto il lavoro fatto per SKY, Voda-
e strategie si possono mettere a pun-
fone, Yamaha, o delle case history che
to per raggiungere il target. Anche qui,
stiamo mettendo insieme per IKEA e
ancora una volta, il linguaggio si ri-
per Freddy. Negli anni abbiamo rice-
vela: tutti termini bellici! La comu-
vuto molti premi, ma il trofeo più
nicazione, se vuole iniziare un nuovo
grande rimane sempre il successo
dialogo, dovrebbe iniziare il disarmo
della marca. Abbiamo clienti esigen-
e smantellare le piattaforme lancia-
ti, la cui prassi è misurare costante-
missili del marketing tradizionale.
mente l’efficacia della comunicazio-
Persino la Russia sta tirando in secca
ne in termini di risultati. E sono qui
i suoi sottomarini nucleari. Perché non
con noi da molto tempo.
di maggior successo (in termini sia di
possiamo farlo noi? La comunicazione ha bisogno di un ripensamento pro-
Tv Key: Quale ruolo riconoscete alla
fondo e di tenere ben presente una pa-
qualità della produzione e quale al-
rola: rispetto.
l’idea? Pino Rozzi e Roberto Battaglia: Tra
Tv Key: Su quali elementi vi basate
una grande idea realizzata male e
per realizzare campagne efficaci?
un’idea mediocre realizzata benissi-
Pino Rozzi e Roberto Battaglia: Per
mo, che differenza c’è? Nessuna. En-
prima cosa parliamo tanto con i nostri
trambe sono il ritratto di un’incertez-
clienti. Passiamo intere giornate in riu-
za. Prendiamo Michelangelo, che è
nioni fiume, discutiamo molto, a vol-
stato lo scultore più grande di tutti i
te arriviamo a litigare con loro. Se sia-
tempi e che a venticinque anni aveva
mo convinti che un’idea sia giusta,
già terminato di scolpire la Pietà: un
non cediamo di un passo e loro lo san-
genio assoluto, la cui mano era guidata
no. Come sanno riconoscere che, se
da Dio, ma anche un maniaco della
come agenzia diventiamo troppo ac-
materia! Lui andava di persona a
condiscendenti, alla fine non esce
Carrara per scegliersi i marmi, e li vo-
mai un ottimo lavoro, né per noi né per
leva senza la minima imperfezione.
loro. In secundis, parliamo tanto tra di
TV Key Genio italiano
noi, in agenzia. Tutti sono coinvolti nei
Tv Key: Potete illustrarci due case hi-
progetti come se fossimo una grande
story recenti nelle quali meglio si è
tribù. Il lavoro prende forma in modo
concretizzata una comunicazione fon-
destrutturato, aperto. Da questa osmo-
data su un’idea forte e innovativa,
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Pino Rozzi Inizia il suo percorso professionale in BBDO, dove dal 1983 al 1985 è copywriter. Dal 1985 al 1986 è impegnato in Canada nel ‘Corporate Communication Program’ allo Humber College of Applied Arts di Toronto. Successivamente entra in Baker Lovick (BBDO Group). Dal 1987 al 1988 è Copywriter in TBWA. Nel 1989 è creatore ed editore di BLA (California Communication magazine) a Los Angeles. Dal 1990 al 1998 passa da Senior copywriter a Direttore creativo presso Lowe Group. È qui che conosce Roberto Battaglia, con il quale inizierà a lavorare in coppia. Dal 1998 al 2001 è Direttore creativo per il network BBDO. Nel 2001 ne assume la direzione creativa europea. Entra in Red Cell nel 2002, con la carica di Executive creative director.
2
Fonda 1861united, di cui oggi è Amministratore delegato e, insieme a Roberto Battaglia, Direttore creativo esecutivo. Roberto Battaglia Nel 1983 muove i primi passi nel mondo della comunicazione presso la Bold Ad. Dal 1988 al 1998 ricopre il ruolo di Art director alla Saatchi & Saatchi. Lo stesso anno si trasferisce alla Pirella Göttsche Lowe in qualità di Creative director e qui conosce Pino Rozzi con cui inizierà a collaborare. Dal 1998 al 2001 è Direttore creativo per il network BBDO. Entra in Red Cell nel 2002, con la carica di Executive creative director. Fonda 1861united, di cui oggi è Presidente e, insieme a Pino Rozzi, Di1. Vodafone ‘Casa Totti’, agenzia: 1861united, Direttori creativi esecutivi: Pino Rozzi e Roberto Battaglia, Direttori creativi: Vincenzo Celli e Peppe Cirillo, Copywriter: Vincenzo Celli, Art director: Peppe Cirillo.
rettore creativo esecutivo.
3
2. IKEA ‘Easy Change’, agenzia: 1861united, Direttori creativi esecutivi: Pino Rozzi e Roberto Battaglia, Direttori creativi: Francesco Poletti e Serena Di Bruno, Copywriter: Francesco Poletti, Art director: Serena Di Bruno. 3. SKY ‘Gold Box’, agenzia: 1861united, Direttori creativi esecutivi: Pino Rozzi e Roberto Battaglia, Direttori creativi: Federico Ghiso e Giorgio Cignoni, Copywriter: Federico Ghiso, Art director: Giorgio Cignoni 4. Yamaha ‘Rain’, agenzia: 1861united, Direttori creativi esecutivi: Pino Rozzi e Roberto Battaglia, Direttori creativi: Francesco Poletti e Serena Di Bruno, Copywriters: Francesco Poletti e Luca Beato, Art directors: Serena Di Bruno e Aureliano Fontana. 5. SKY ‘Lacrime’, agenzia: 1861united, Direttori creativi esecutivi: Pino Rozzi e Roberto Battaglia, Direttori creativi: Francesco Poletti e Serena Di Bruno, Copywriter: Francesco Poletti, Art director: Serena Di Bruno.
4
mide di pensiero, e il risultato è sta-
ora contare su una piattaforma di co-
spiegando come sono nate e come si
Invece di partire da un grande film
to sorprendente. Un’altra case histo-
municazione che va dal design al pu-
sono sviluppate?
istituzionale, abbiamo scelto di par-
ry riguarda invece 1861united. Ab-
blishing, dall’arte fino al digital, e sen-
Pino Rozzi e Roberto Battaglia: La
tire dal packaging di prodotto, e da lì
biamo costruito un arcipelago per se-
za tutti i rischi dell’outsourcing. La
prima che ci viene in mente è il lavoro
siamo risaliti a tutto il resto. Abbia-
guire meglio la comunicazione inte-
storia della cucina, diceva Artusi, è
che abbiamo appena fatto per SKY.
mo, per così dire, rovesciato la pira-
grata di tutti i nostri clienti. Possiamo
stata scritta in cucina.
5
49
Genio italiano TV Key
I PROTAGONISTI DELLA CREATIVITÀ
BIOGRAFIE
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I PROTAGONISTI DELLA CREATIVITÀ
“Bisogna dire basta alla vecchia coppia creativa formata da art e copy. Oggi bisogna puntare su ‘team di pensiero’, un insieme di professionisti che sappiano usare le nuove tecnologie, gli eventi, i viral, la guerrilla per produrre strategie di comunicazione veramente efficaci”.
ALDO BIASI PRESIDENTE ED EXECUTIVE CREATIVE DIRECTOR DI ALDO BIASI COMUNICAZIONE Tv Key: Quali risultati avete ottenuto
biamo ottenuto e non mi posso certo la-
sbloccata, nelle aziende c’è stato un ri-
rivestito di istituzionalità. Oggi molti
in un anno così difficile per molti
mentare, considerando anche tutte le dif-
torno della fiducia e una voglia di
clienti preferiscono concentrare i loro
come il 2009?
ficoltà del mercato.
muoversi. Ovviamente da parte nostra
investimenti pubblicitari in campagne
c’è stata una grande ‘spinta’ per favo-
che enfatizzano le offerte e le sconti-
Aldo Biasi: Il 2009 per Aldo Biasi Comunicazione è stato un anno buono, sia
Tv Key: Quali sono state le principali
rire questo clima di fiducia, abbiamo vo-
stiche. Anche Berloni propone tutta una
per quanto riguarda il bilancio sia per
difficoltà che avete dovuto affrontare?
luto convincere i clienti che quello era
serie di ottime promozioni, ma per te-
quanto riguarda gli utili. Devo am-
Aldo Biasi: Sicuramente il fatto che al-
proprio il momento giusto per investi-
nere alto il valore della marca e non sca-
mettere che l’inizio dell’anno non è sta-
cuni clienti, almeno a inizio 2009,
re, anche per un motivo di costi e di spe-
dere in un’operazione discount abbia-
to dei più facili, ma fortunatamente la
hanno cautamente congelato i loro in-
se piuttosto convenienti. Le difficoltà
mo deciso di rivestire di istituzionali-
situazione si è raddrizzata presto. Sono
vestimenti in pubblicità. Come già di-
del mercato hanno infatti spinto Sipra,
tà il nuovo spot.
quindi soddisfatto dei risultati che ab-
cevo, però, la situazione si è presto
Mediaset e SKY a proporre dei prezzi assolutamente interessanti e molte
Tv Key: Ci può raccontare più nel det-
aziende nostre clienti ne hanno bene-
taglio questa campagna e parlarci
ficiato.
della sua pianificazione? Aldo Biasi: Berloni, in occasione dei
Tv Key: E per quanto riguarda il
suoi primi cinquant’anni, voleva espri-
2010?
mere una sintesi dei valori che hanno
Aldo Biasi: Paradossalmente quello
caratterizzato mezzo secolo di vita: tra-
in corso, che a detta di tutti doveva es-
dizione, esperienza, impegno nei con-
sere l’anno della ripresa, sarà invece an-
fronti dei consumatori. Lo spot ci por-
cora più difficile. Molte delle aziende
ta nel cuore del reparto produttivo, fra
che hanno provato a investire lo scor-
mobili e cucine, dove a ribadire l’im-
so anno si sono dovute comunque
pegno di qualità è lo stesso Marcello
scontrare con la stagnazione dei con-
Berloni, co-fondatore dell’azienda di
sumi, che stentano ancora a ripartire.
famiglia insieme al fratello Antonio.
Quelle che nel 2009 ‘ci avevano pro-
Sono il suo volto, i suoi gesti e le sue
vato’, quindi, adesso sono ancora più
parole a raccontare la nuova offerta:
timorose e in un certo senso rassegna-
dieci anni di garanzia sui mobili,
te. Posso fare l’esempio della grande di-
dieci anni di garanzia sugli elettro-
stribuzione dove i consumi stanno an-
domestici (in collaborazione con As-
cora rallentando, la gente spende meno
surant Solutions) e dieci anni di assi-
e con sempre più oculatezza. I negozi
stenza gratuita, con pronto interven-
di quartiere vanno addirittura meglio de-
to, per danni all’impianto elettrico e
gli ipermercati. Questa pausa nei con-
idraulico (in collaborazione con Eu-
sumi sta determinando una situazione
rop Assistance). E se la cucina ac-
di stand by nelle aziende, tanto che sono
quistata è di valore uguale o superio-
convinto che la vera ripresa ci sarà solo
re a 8.000 euro, tutti questi vantaggi
nel 2011.
sono compresi nel prezzo. Ma solo fino al 31 agosto. Inoltre, i conces-
TV Key Genio italiano
Tv Key: Ci può parlare di alcune del-
sionari Berloni offrono ai clienti che
le campagne più interessanti che ave-
acquistano un arredamento completo
te realizzato recentemente?
per la casa una crociera MSC di set-
Aldo Biasi: A questo proposito posso
te notti per due persone. La pianifi-
citare il lavoro che abbiamo realizzato
cazione prevede una declinazione su
per Berloni. Si tratta di una campagna
tv (45, 30 e 15 secondi), radio, web,
promozionale che abbiamo però anche
stampa e affissione locale.
50
Aldo Biasi è un creativo a 360 gradi. Grande appassionato di arte, pittore, scrittore, è da quasi quarant’anni una delle personalità di maggiore prestigio e rilievo nel panorama della creatività e della comunicazione italiana. Il suo ingresso in questo mondo avviene però per caso ed è frutto di una scelta d’amore. Volendosi sposare, per garantirsi uno stipendio chiede aiuto alla cara amica Delfina, figlia di Armando Testa. Va così a parlare con il padre e accetta con grande entusiasmo il ruolo di copywriter presso lo studio Armando Testa nel 1969. Da quel momento la sua carriera è un susseguirsi ininterrotto di successi. Nel 1976 entra in Benton & Bowles come capogruppo creativo e quindi assume la carica di Executive creative director. Nel 1981 fonda la Impact & Dolci Biasi, un’avven-
2
tura che termina cinque anni dopo quando diventa Executive creative director in Leo Burnett, ruolo che velocemente abbandona per assumere la carica di Co-managing director ed Executive creative director in Publicis/FCB. Nel 1994, insieme a Gavino Sanna, fonda la Sanna & Biasi, agenzia di taglio fortemente creativo, progettata per rispondere alle mutate esigenze del mercato. Ma solo quattro anni dopo decide di proseguire da solo, costituendo la Aldo Biasi Comunicazione, di cui è ancora oggi Presidente ed Executive creative director. In quasi quarant’anni di carriera ha ottenuto numerosissimi riconoscimenti, tra i quali spiccano due Leoni d’Oro, tre Leoni d’Argento e tre Leoni di Bronzo al Festival Internazionale dell’Advertising di Cannes. Per tre anni ha anche ricoperto la ca-
1. Berloni ‘Promozione 50 anni’, agenzia: Aldo Biasi Comunicazione, Direttore creativo: Aldo Biasi, Copywriter: Arianna Biasi, Art director: Lorenzo Biasi. 2. Moige ‘Ombre’, agenzia: Aldo Biasi Comunicazione, Direttore creativo: Lorenzo Biasi, Copywriter: Arianna Biasi, Art director: Martina Tonelli. 3. Conad ‘Sapori & dintorni’, agenzia: Aldo Biasi Comunicazione, Direttore creativo: Aldo Biasi, Copywriter: Aldo Biasi, Art director: Martina Tonelli.
rica di Vicepresidente e poi Presidente dell’Art Directors Club Italiano.
Tv Key: Visto che li ha appena citati,
mo ancora piuttosto arretrati. La vera
cosa pensa dei social network e di tut-
sfida da affrontare e vincere in futuro
ti i media cosiddetti unconventional?
è quindi proprio quella della contem-
Aldo Biasi: I social network sono un
poraneità. In Italia abbiamo delle
Tv Key: E per quanto riguarda Conad?
anno migliaia di bambini e i numerosi
bene e un male inevitabile. Ci sono,
strutture e degli approcci creativi or-
Aldo Biasi: Abbiamo recentemente
fatti di cronaca confermano che sia-
crescono, hanno sempre più consen-
mai datati e arretrati. Occorre ammo-
realizzato uno spot per Sapori & Din-
mo in presenza di un’emergenza rea-
si, ma bisogna anche regolamentarli.
dernarsi il più velocemente possibile
torni Conad, cioè quell’ampia selezio-
le da affrontare subito e con ogni arma.
La pubblicità può entrare nei social net-
e costruire una nuova cultura della
ne di prodotti fatti con materie prime lo-
Dal 5 maggio, giornata nazionale
work ma va saputa gestire e control-
creatività. Bisogna dire basta alla vec-
cali e con metodi tradizionali di tra-
contro la pedofilia, è stato trasmesso
lare. Abbiamo a che fare con strumenti
chia coppia creativa formata da art e
sformazione e preparazione. Si tratta di
il nostro spot che mostra come i pe-
molto interessanti e dal potenziale
copy. Oggi bisogna puntare su ‘team
una festa di sapori, nuovi e allo stesso
dofili siano solo ‘a un click’ dai nostri
elevato, ma dobbiamo considerare il
di pensiero’, un insieme di professio-
tempo antichi, specialità esclusive del-
figli. Una bambina è chiusa nella
fatto che in questo settore siamo tutti
nisti che sappiano usare le nuove tec-
la migliore cucina italiana tradiziona-
sua cameretta davanti a un pc e sta par-
alle prime armi. Personalmente, in tem-
nologie, gli eventi, i viral, la guerril-
le. Nello spot vediamo Massimo Mar-
tecipando a qualche social network.
pi non sospetti, ho creduto in questi
la per produrre strategie di comuni-
tina, un vero chef della UIR (Unione Ita-
Sua mamma è tranquilla, ma forse non
nuovi mezzi di comunicazione e oggi
cazione veramente efficaci.
liana Ristoratori), che nella cucina del
dovrebbe esserlo perché ogni volta che
sono sempre più convinto che fini-
suo ristorante si sente dire che sono fi-
la bimba batte una lettera sulla tastiera
ranno per sostituire i media tradizio-
Tv Key: Per concludere, quali sono i
nite le olive taggiasche. Per trovarle ba-
ecco che degli uomini inquietanti si
nali, televisione in primis. Durante le
principali punti di forza di Aldo Biasi
sta recarsi in un ipermercato Conad e
materializzano vicino alla porta di
mie numerose esperienze all’estero ho
Comunicazione?
cercare tra i prodotti della linea Sapo-
casa, nel giardino, ovunque. Lo spot
potuto verificare come in molti paesi
Aldo Biasi: Innanzitutto l’esperienza,
ri & Dintorni. È uno spot che ci ha dato
è stato trasmesso anche sul web e ha
la rete venga già usata dalla quasi to-
ma anche la costante e continua ricer-
grandi soddisfazioni, e non è un caso
avuto un’eco importante.
talità delle persone, mentre in Italia sia-
ca dell’innovazione. Spesso proponia-
che proprio le olive taggiasche abbiano avuto un boom di vendite.
mo delle soluzioni creative difficili da 3
capire perché sono troppo ‘avanti’ nel tempo. Non ci adagiamo su quello
Tv Key: Avete continuato a lavorare an-
che pensiamo che il cliente voglia, e
che nel sociale?
purtroppo questo ci fa perdere diverse
Aldo Biasi: Il sociale è un settore che
gare alle quali partecipiamo. Ma non
ci sta particolarmente a cuore. Que-
molliamo perché crediamo nelle nostre
st’anno abbiamo lavorato per il Moi-
idee e in quello che facciamo. Questo
ge, il movimento italiano dei genito-
è il nostro punto di forza e ci piace an-
ri, per portare l’attenzione sul gra-
che che i clienti riconoscano alla mia
vissimo problema della pedofilia. La
agenzia un approccio sempre innova-
pedofilia è una piaga che affligge ogni
tivo e non convenzionale.
51
Genio italiano TV Key
I PROTAGONISTI DELLA CREATIVITÀ
BIOGRAFIA
1
I PROTAGONISTI DELLA CREATIVITÀ
“Nei momenti di crisi si tende a tagliare i budget e a smorzare i toni creativi, ma non c’è niente di più sbagliato. Bisognerebbe invece aumentare il peso della propria comunicazione, per rafforzare nei consumatori quella sensazione di bisogno che genera l’impulso all’acquisto”.
MARCO CREMONA DIRETTORE CREATIVO ESECUTIVO DI MCCANN ERICKSON Tv Key: Come sta cambiando il con-
postati per loro natura non più su un
consumatori e alla loro sensibilità se le
zionare. È un impasto molto compli-
sumatore?
concetto di monologo ma di dialogo.
marche hanno deciso di puntare stra-
cato da creare, ma trovo che sia l’uni-
Marco Cremona: Il consumatore ne-
Si tratta di una transizione riassunta in
tegicamente sulla salvaguardia del-
co modo per raggiungere quel livel-
gli ultimi anni ha subito una trasfor-
maniera impeccabile dalla copertina di
l’ambiente. Non solo: grazie ai blog e
lo di efficacia che oggi è più che mai
mazione epocale. È infatti passato da
Time della fine del 2006 in cui la per-
ai social network come Twitter, men-
necessario per dimostrare che la co-
un ruolo passivo, in cui ascoltava le
sona dell’anno non era un politico, una
tire per un’azienda diventa pressoché
municazione è uno strumento del-
marche parlare dal piedistallo della co-
rockstar, un attore o uno sportivo, ma
impossibile e i progetti di comunica-
l’economia, non un esercizio estetico
municazione tradizionale, a un ruolo
‘tu’. Ognuno di noi, insomma, diven-
zione che promettono senza mantene-
fine a sé stesso. Nei momenti di cri-
molto più attivo nella comunicazione
ta improvvisamente protagonista del-
re vengono prontamente sbugiardati in
si si tende a tagliare i budget e a smor-
integrata. Questo è stato reso possibi-
la vita di un brand e questo è senza dub-
rete, impietosamente, davanti a tutto il
zare i toni creativi, ma non c’è nien-
le dall’avvento dei nuovi media, im-
bio positivo. Per esempio, è grazie ai
mondo. Un messaggio sbagliato può
te di più sbagliato e grottesco. Biso-
essere la rovina di un’azienda e anche
gnerebbe invece aumentare la po-
in questo vedo aspetti positivi, nel sen-
tenza creativa e il peso della propria
so che aumenta la responsabilità del-
comunicazione, per creare ancor di più
le agenzie nel comunicare in maniera
nei consumatori quella sensazione di
trasparente e oculata.
bisogno che è una ‘conditio sine qua non’ per l’impulso all’acquisto.
Tv Key: Come deve cambiare la comunicazione per adeguarsi ai nuovi
Tv Key: Nella sua carriera profes-
consumatori?
sionale quali sono state le campagne
Marco Cremona: Deve diventare oli-
di maggior successo (in termini sia di
stica di fatto e non più solo di nome. In
premi sia di risultati sul mercato)?
Italia siamo ancora molto indietro in
Marco Cremona: In termini di mer-
questo senso, le campagne davvero in-
cato, la campagna che mi ha dato più
tegrate si contano sulle dita di una mano.
soddisfazioni è stata quella di Telecom
I fattori che ostacolano questa evolu-
‘Gandhi’. Un lavoro che ha avuto l’in-
zione sono molti e coinvolgono clien-
credibile fortuna di appassionare un in-
ti, agenzie e lo stesso grande pubblico.
tero Paese e di ricevere il riconosci-
I clienti, purtroppo, a volte non hanno
mento più alto per un creativo: un Leo-
il coraggio di puntare su progetti am-
ne a Cannes. La seconda campagna
biziosi o non conoscono nemmeno il
che ricordo con grande piacere è
vero significato di ‘campagna inte-
‘Excite, il mondo che vorrei’, che ri-
grata’. Magari ne chiedono una per cu-
sale al lontano 2000 ma che è stato il
riosità ma poi perseverano con quelle
mio primo lavoro televisivo e la mia
tradizionali. Le agenzie tardano a com-
prima campagna di un certo spesso-
piere il giusto scatto di mentalità, for-
re. Anche in quel caso è arrivato un
se perché le persone che ci lavorano non
Leone sulla Croisette.
si rendono ancora conto che lo scatto è tra obsoleto e moderno, e a lungo ter-
Tv Key: Quale ruolo riconosce alla
mine – cinicamente ma realisticamen-
qualità della produzione e quale al-
te – anche tra disoccupato e occupato.
l’idea? Marco Cremona: Per me l’idea è tut-
TV Key Genio italiano
Tv Key: Su quali elementi si basa per
to. Il trattamento, in certi casi, sta pur-
realizzare campagne efficaci?
troppo diventando più importante
Marco Cremona: Cerco di coinvol-
dell’idea stessa e a volte – con le nuo-
gere, incuriosire, divertire ed emo-
ve tecnologie – la fagocita. Attribui-
52
Marco Cremona lavora in pubblicità da più di 18 anni. Dopo aver ottenuto una laurea magna cum laude in Scienza della comunicazione alla Boston University, ho cominciato a lavorare nell’agenzia di suo padre, dove ha imparato le basi del mestiere e i piccoli segreti di un copywriter. Dopo questa realtà affascinante ma piuttosto piccola, ecco il salto nei grandi network: nel 1995 entra in Leo Burnett e lavora da subito su clienti prestigiosi come Coca-Cola, Fiat, Kellogg, Philip Morris e Sprite. Poi passa in Lowe, dove vince il suo primo Leone a Cannes con la campagna per il motore di ricerca Excite. In Lowe cerca di carpire qualche segreto da Emanuele Pirella, mentre lavora su clienti come Loro Piana, Muller e MTV. Nel 2000 parte per il Brasile e lavora per due anni e mezzo nella sede pau-
2
lista della Lowe. In questa realtà creativa di valore assoluto, cerca di assorbire l’incredibile capacità di sintesi e di universalità di un linguaggio pubblicitario che deve parlare ai target più disparati, dall’analfabeta al premio Nobel. Dopo l’esperienza brasiliana, torna in Italia come Direttore creativo alla Young & Rubicam. Tra i grandi marchi con i quali collabora – da Barilla a Danone, da Colgate a Blockbuster – quello che più gli rimane nel cuore è Telecom, che con la campagna ‘Gandhi’ segna il progetto di maggior successo del suo percorso professionale e il secondo Leone a Cannes. Nel 2005 parte l’esperienza californiana, con un anno e mezzo come Direttore creativo della sede di Los Angeles della Young & Rubicam. Poi il ritorno in Italia, la carica di Direttore creativo europeo per il cliente Alfa Romeo e – nel 2008 – l’arrivo in McCann Erickson, dove è
1. La Gazzetta dello Sport ‘Rugby’, agenzia: McCann Erickson, Direttore creativo esecutivo: Marco Cremona, Responsabile creativo: Gaetano Del Pizzo, Copywriters: Valerio Delle Foglie e Sergio Esposito, Art directors: Federico Fanti e Valentina Di Martino. 2. Casa do Menor ‘Mani’, agenzia: McCann Erickson, Direttore creativo esecutivo: Marco Cremona, Responsabile creativo: Gaetano Del Pizzo, Copywriter: Valerio Delle Foglie, Art director: Federico Fanti.
nominato Direttore creativo esecutivo. Dal 2008 è anche Presidente dell’Art Directors Club Italiano.
3
3. Telecom ‘Gandhi’, agenzia: Y&R, Direttori creativi esecutivi: Aldo Cernuto e Roberto Pizzigoni, Copywriter: Marco Cremona, Art director: Isabella Bernardi. 4. La Gazzetta dello Sport ‘Rugby’ (campagna ambient), agenzia: McCann Erickson, Direttore creativo esecutivo: Marco Cremona, Responsabile creativo: Gaetano Del Pizzo, Copywriters: Valerio Delle Foglie e Sergio Esposito, Art directors: Federico Fanti e Valentina Di Martino. 5. Excite ‘Il mondo che vorrei’, agenzia: Pirella Göttsche Lowe, Direttori creativi esecutivi: Aldo Cernuto e Roberto Pizzigoni, Copywriter: Marco Cremona, Art director: Isabella Bernardi.
sco un valore assoluto all’idea perché
Tv Key: Ci può illustrare due case hi-
a me, facendo un parallelo, un vesti-
story recenti nelle quali meglio si è
to meraviglioso su una brutta donna
concretizzata una comunicazione fon-
non dice nulla.
data su un’idea forte e innovativa, 4
spiegando come sono nate e come si
lo per La Gazzetta dello Sport è stato
di San Siro con il rugby non era esat-
sono sviluppate?
un altro progetto pieno di soddisfazio-
tamente un’impresa agevole, ma con le
Marco Cremona: Le due case history
ni. L’obiettivo era creare awareness at-
nostre idee abbiamo dato un contribu-
riguardano Casa do Menor e La Gaz-
torno alla partita di rugby Italia-Nuo-
to importante. Anche in questo caso sia-
zetta dello Sport. La prima è un’asso-
va Zelanda, organizzata appunto dal
mo partiti dalla necessità di creare una
ciazione fondata in Brasile da un padre
quotidiano sportivo. Riempire lo stadio
campagna non tradizionale.
missionario italiano per accogliere ed educare bambini vittime di abusi ses-
5
5
suali. La necessità era quella di creare awareness e ovviamente raccogliere fondi. Per questo abbiamo progettato 4
una campagna integrata che è riuscita in tempi brevi a raggiungere gli obiettivi che ci eravamo posti. Allo stesso tempo siamo riusciti a ottenere risultati creativi importanti, come testimoniano i premi all’Epica e i due bronzi e l’argento agli Adci Awards. Lo spot è stato inoltre l’unico film italiano in shortlist all’Eurobest di quest’anno. Quel-
53
Genio italiano TV Key
I PROTAGONISTI DELLA CREATIVITÀ
BIOGRAFIA
1
I PROTAGONISTI DELLA CREATIVITÀ
“Una campagna efficace nasce da un’agenzia efficace. Oggi rimaniamo folgorati da fotografie costosissime e da budget televisivi imponenti, ma sappiamo ancora emozionarci di fronte a un rough che anche solo schizzato ci fa vedere la potenza di un visual o di un titolo”.
FRANCESCO EMILIANI EXECUTIVE CREATIVE DIRECTOR DI GREY Tv Key: Come sta cambiando il con-
ruoli, riesce a essere protagonista e
municazione per adeguarsi ai nuovi
ceviamo da chi ha voglia di venire a
sumatore?
comprimario, comparsa e figurante.
consumatori?
lavorare qui. Abbiamo rifatto l’agen-
Francesco Emiliani: Credo che il
Il problema è che molte aziende vo-
Francesco Emiliani: La comunica-
zia per poter esprimere campagne,
consumatore stia cambiando anche
gliono fargli recitare anche il ruolo di
zione deve cambiare a prescindere dai
campagne che in ogni caso non giu-
adesso. Eccolo lì che cambia. È
regista, produttore ecc. È un consu-
nuovi consumatori. Oggi questa parola,
dico: lascio la parola ai miei esimi
sempre meno fedele, ha più mezzi per
matore più attento, che merita ri-
‘comunicazione’, rimane un’espres-
colleghi o ai consumatori. O alla mia
confrontare e confrontarsi, non si li-
spetto. E noi come agenzia siamo i
sione vuota, generica. Invece deve tor-
mamma.
mita più a osservare. Prova, testa, pa-
primi a volerlo tenere nella giusta
nare a essere piena di valori e signi-
ragona. Nell’era dell’interazione il
considerazione.
ficati. Oggi abbiamo la tecnologia, il
Tv Key: Quale ruolo riconosce alla
digitale, che sono alleati fondamentali
qualità della produzione e quale al-
per creare nuovi scenari, nuovi insight,
l’idea?
nuovi obiettivi.
Francesco Emiliani: È una questio-
consumatore, perdonate la battuta, diventa consumattore. Recita diversi
Tv Key: Come deve cambiare la co-
ne antica. Si va sempre più verso il Tv Key: Su quali elementi si basa per
valore della produzione, la qualità
realizzare campagne efficaci?
tecnologica diventa sempre più in-
Francesco Emiliani: Su un forte insight
vadente. Oggi rimaniamo folgorati da
in fase di brief, su un progetto condi-
fotografie costosissime e da budget
viso tra cliente e agenzia e poi all’in-
televisivi imponenti, ma sappiamo
terno del gruppo di lavoro. E lo ripeto,
ancora emozionarci di fronte a un
gruppo di lavoro. La forza di una
rough che anche solo schizzato ci fa
squadra crea una campagna efficace:
vedere la potenza di un visual o di un
plannercreativiaccountproduzioneeag-
titolo. Per me i ruoli sono paritetici.
giungoamministrazionetrafficocentra-
Mi piacerebbe che alcuni clienti ri-
lino. Tutto attaccato. E senza isterismi
conoscessero e apprezzassero mag-
dei singoli. Una campagna efficace na-
giormente il valore del budget di pro-
sce da un’agenzia efficace.
duzione. Oggi si cerca di tagliare sempre di più. Certe cose, purtroppo
Tv Key: Nella sua carriera profes-
o per fortuna, hanno un prezzo.
sionale quali sono state le campagne
Quello giusto. Poi magari vediamo le
di maggior successo (in termini sia
megaproduzioni internazionali di
di premi sia di risultati sul mercato)?
brand iperfamosi e restiamo con la
Francesco Emiliani: La campagna di
bava alla bocca...
maggior successo degli ultimi anni è
TV Key Genio italiano
la Grey, un’idea nata con Mario At-
Tv Key: Ci può illustrare due case hi-
talla, Giuliano Lasta e Matilde Artusi.
story recenti nelle quali meglio si è
Siamo una campagna (il nostro pay-
concretizzata una comunicazione
off di agenzia la dice chiara e lunga:
fondata su un’idea forte e innovati-
‘Famously effective since 1917’). Ab-
va, spiegando come sono nate e
biamo prima creato un’agenzia con-
come si sono sviluppate?
creta, strategicamente, creativamen-
Francesco Emiliani: Cito il braccio
te e finanziariamente solida. Per me
rosso di Telecom Italia per il lancio
questo è il primo risultato di un’agen-
di Impresa Semplice: una forte e sem-
zia che voglia definirsi tale. I nostri
plice icona che ha saputo muoversi
titoli sono le persone che riescono a
all’interno di tutti i media, tradizio-
divertirsi facendo le notti, i nostri key
nali e non, un simbolo che ora è si-
visual sono i curriculum vitae che ri-
nonimo di partnership, di fiducia, di
54
Inizia la sua carriera sul finire degli anni ‘80 come aspirante copywriter a Roma in Promos Italia, divenuta in seguito Italia/BBDO. Passa poi a Publicis.FCB/MAC. Nel 1993 è a Milano in Livraghi Ogilvy & Mather. Nel 1994 va in Verba DDB. Diventa Direttore creativo di Verba e poi a livello internazionale di DDB. A fine 1999 è Executive creative director di Publicis Italia. Segue l’esperienza imprenditoriale/creativa di Suite 3, un’inedita agenzia di pubblicità installata in una vera suite di un hotel business nell’area trendy di Corso Como a Milano. Continua la sua esperienza come Partner e Direttore creativo in On, agenzia che gli permette di comprendere ulteriormente il significato dell’im1
presa creativa, seguendo clienti come BMW e MINI. Dai primi mesi del 2007 è in Grey come Executive creative director.
3
1. Sisal ‘Win for Life!’, agenzia: Grey, Direttore creativo esecutivo: Francesco Emiliani, Copy supervisor: Claudia Bavelloni, Head of art: Francesco Fallisi, Art director: Daniele Dagrada. 2. Telecom ‘Impresa Semplice’ (istituzionale), agenzia: Grey; Direttore creativo esecutivo: Francesco Emiliani; Copy supervisor: Simona Angioni; Art director: Daniele Dagrada.
3
3. Sisal Gioca il Giusto ‘Campana’, ‘Papera’, agenzia: Grey; Direttore creativo esecutivo: Francesco Emiliani, Copy supervisor: Claudio Bavelloni, Copy: Livia Cappelletti; Head of art: Francesco Fallisi; Art director: Andrea Pioppi. 4. Telecom ‘Impresa Semplice’ (prodotto), agenzia: Grey; Direttore creativo esecutivo: Francesco Emiliani; Copy supervisors: Simona Angioni, Claudia Bavelloni; Art directors: Daniele Dagrada, Alice Pozzi. 2
2
sviluppo. E con i tempi che corrono
ver tirare fuori i propri soldi per cer-
non era certo così semplice l’impre-
care di incontrare la dea fortuna. Ab-
sa. E poi mi piace citare ‘Gioca il giu-
biamo sviluppato tutto: dal naming al
sto’ per Sisal, una campagna per sen-
logo, dal primo soggetto a tutti gli al-
sibilizzare i giocatori (sempre più nu-
tri. Una bella partita giocata insieme
merosi e desiderosi) a non eccedere
al cliente. E secondo me abbiamo
nel momento in cui si trovano a do-
vinto, a prescindere.
4
55
Genio italiano TV Key
I PROTAGONISTI DELLA CREATIVITÀ
BIOGRAFIA
1
I PROTAGONISTI DELLA CREATIVITÀ
“Noi creativi dovremmo approfondire l’aspetto psicologico del target cui è rivolta la campagna pubblicitaria per coglierne gli aspetti comportamentali che più lo caratterizzano, immedesimandoci per capire cosa vorremmo sentirci dire dalla pubblicità”.
BRUNO FERLAZZO CONSULENTE DI ON COMUNICAZIONE Tv Key: Come sta cambiando il con-
biamenti, di cui in parte siamo anche
miologi stanno ancora catalogando,
cosa guarda, come parla ecc.) per poi
sumatore?
responsabili, e ne teniamo conto per
così che intercettare il consumatore è
costruire il messaggio più funziona-
Bruno Ferlazzo: Tutto scorre, tutto
cercare di intercettare il nostro target
sempre più un lavoro di fine neuro-
le a intercettare il modello aspirazio-
cambia. E il consumatore? I ricerca-
nel migliore dei modi. Ma il proble-
chirurgia. Per questo è molto diffici-
nale del consumatore. Ma osservan-
tori ci parlano di nuovi modelli com-
ma è che il consumatore non sta
le rispondere al quesito di partenza,
do la pubblicità, specie televisiva, vi
portamentali che rispecchiano un’evo-
solo cambiando ma si sta anche di-
ma per semplificare parlerei princi-
sembra di ritrovare quanto sopra de-
luzione sociale: ci sono quindi nuo-
versificando: per classi sociali e cul-
palmente di due macro-gruppi, quel-
scritto? Personalmente non credo.
vi modi di guardare e vivere la fa-
turali d’appartenenza ma anche per
li più importanti per i consumi e quin-
Con le dovute eccezioni, mi pare che
miglia, il lavoro, il tempo libero, il
nuovi stili di vita e aspirazioni in con-
di per noi pubblicitari. Il primo, il più
oggi la maggior parte degli spot sia
sesso, l’età matura ecc. Noi creativi
tinua evoluzione. Nascono quindi
giovane, è composto da nuovi con-
condizionata dalla ricerca ossessiva
naturalmente osserviamo questi cam-
nuovi cluster che ricercatori e se-
sumatori che vogliono essere prota-
dell’impatto, con un bombardamento
gonisti e amano distinguersi: vo-
che finisce con il premiare la quanti-
gliono apparire come una sorta di
tà invece della qualità del messaggio.
esploratori di frontiera sensibili e
Ma questo è spesso avulso dai valo-
attivi nei confronti dei nuovi model-
ri e dal plus che il marchio vorrebbe
li comportamentali veicolati dalla
comunicare, e così si finisce con il
globalizzazione mediatica. Parados-
massificare invece che distinguere,
salmente, sono quelli che finiscono
sprecando un sacco di soldi dei clien-
con l’essere più sottilmente intercet-
ti e aumentando lo zapping degli
tabili da noi pubblicitari. La seconda
spettatori.
tipologia, più numerosa, è composta da coloro che privilegiano stili di vita
Tv Key: Su quali elementi si basa per
più concreti e che quindi compiono
realizzare campagne efficaci?
scelte rivolte alla ricerca di valori for-
Bruno Ferlazzo: Sintetizzerei la ri-
ti e duraturi. Che poi sono gli stessi
sposta con una headline rivolta a noi
di sempre: la famiglia, l’amicizia,
creativi: ‘Fate un passo avanti, tornate
l’amore, la felicità interiore, ma rivisti
indietro’. Indietro, intendo, ai meto-
in una nuova ottica, più attuale e in li-
di di un po’ di tempo fa, usati in tut-
nea con l’evoluzione sociale.
te le migliori multinazionali della pubblicità. Ipotizzando di partire da un
TV Key Genio italiano
Tv Key: Come deve cambiare la co-
buon briefing (ahimè, merce rara di
municazione per adeguarsi ai nuovi
questi tempi), dopo un approfondito
consumatori?
lavoro di analisi del prodotto, della
Bruno Ferlazzo: In qualche misura la
concorrenza e soprattutto del target si
risposta è già contenuta in quella
passa alla definizione della sintesi stra-
precedente. Bisogna diventare degli
tegica, contenente anche la copy stra-
Zelig, noi creativi dovremmo appro-
tegy: un documento scarno ma es-
fondire l’aspetto psicologico del tar-
senziale, una pagina e mezza al mas-
get cui è rivolta la campagna pubbli-
simo, condivisa con tutti coloro che
citaria per coglierne gli aspetti com-
partecipano al progetto, cliente com-
portamentali che più lo caratterizza-
preso possibilmente. Da lì in avanti,
no, immedesimandoci per capire cosa
dopo l’identificazione delle diverse
vorremmo sentirci dire dalla pubbli-
strategie di comunicazione percorri-
cità. Si tratta di un lavoro molto ra-
bili, inizia la ricerca creativa dove si
zionale, fatto innanzitutto di attenta os-
mette in gioco il vero talento. Dai crea-
servazione del target (cosa legge,
tivi mi aspetto un messaggio emo-
56
Bruno Ferlazzo ha diretto i reparti creativi di Publicis, Lowe Pirella Göttsche, JWT/Conquest (oggi Red Cell) e BBDO Italy. Nel 2001 ha fondato con Luca Barabino la NewRed & Ferlazzo, agenzia di pubblicità controllata dal gruppo Barabino & Partners, di cui fino al febbraio 2009 è stato Partner e Direttore creativo. Oggi è consulente di comunicazione, collabora con agenzie di pubblicità oltre ad alcuni clienti che segue direttamente. Fra le sue campagne di successo ci sono quelle realizzate nel corso degli anni per De Beers, Peroni, Amstel Beer, Fiat, Kodak, Canguro, Pomì, Liabel, Campari, Pirelli, Europe Assistance e Maruzzella.
menti. ma soprattutto riposizionò la 3
2
4
marca nell’area dei premium price. Poi Fido Gatto di Quaker, una serie di diversi spot da 20 secondi con la regia di John Perkins, uno specialista del petfood. Erano congegnati come fossero dei test di detersivo, con divertenti comparazioni con altri cibi o prodotti della concorrenza, dove i gatti sceglievono sempre il prodotto pubblicizzato. Vinse il Clio Award, l’Eurobest e l’Epica. Ma la campagna cui sono più affezionato è quella per
1. Cirio, agenzia: Lowe Pirella Göttsche, Copywriter: Gigi Barcella, Art director: Bruno Ferlazzo.
Radio Rai della prima metà degli anni
2. Amstel Beer, agenzia: Publicis, Copywriter: Dario Diaz, Art director: Bruno Ferlazzo.
levisiva multisoggetto: difficilissi-
3. Pirelli P4000, agenzia: BBDO Italy, Copywriter: Enrica Ficai Veltroni, Art directors: Lucia Fabiani e Bruno Ferlazzo.
i valori della radio correva il rischio
4. Ciocorì Motta, agenzia: Italia BBDO, Copywriter: Anna Maria Testa, Art director: Bruno Ferlazzo.
era molto forte, una mano che per 30
5. Samsonite, agenzia: Mediterraneum, Copywriter e Art director: Bruno Ferlazzo.
l’audio, diverso per ogni spot, indu-
6. Gran Biscotto Rovagnati, agenzia: Bruno Ferlazzo C., Copywriter: Pino Pilla, Art director: Bruno Ferlazzo.
5
’90. Si trattava di una campagna tema, poiché usare la tv per comunicare di affossare quest’ultima. Ma l’idea secondi copriva l’obiettivo mentre ceva lo spettatore a credere che dietro la mano ci fosse Luciano Pavarotti che cantava Nessun dorma o Nando
zionale che sorprenda e spiazzi il
fortunato perché ho lavorato spesso
Martellini che commentava un’emo-
consumatore sugli aspetti stretta-
con clienti che si sono fidati, per-
zionante partita della nazionale. Quan-
mente legati ai valori che gli si vo-
mettendo così che le mie campagne
do la mano lentamente sfilava dal-
zo. Purtroppo spesso ciò avviene a
gliono comunicare: è questa la diffe-
vedessero la luce. Ricordo lo spot per
l’obiettivo, si scopriva che dietro
scapito dell’idea, non perché l’alta
renza tra l’impatto fine a sé stesso (che
Tonno Maruzzella, girato a Favigna-
c’era una piccola e quasi insignifi-
qualità del girato la uccida ma sem-
si dimentica in fretta) e un messaggio
na con la regia di Alessandro D’Ala-
cante radio portatile: a dimostrazio-
plicemente perché l’idea non c’era già
forte (che resta e produce ritorni per
tri, dove tutto – compresi i tonni di
ne della forza evocativa del mezzo. La
in partenza e la qualità generale del
la marca).
plastica – lo faceva sembrare un fil-
campagna restò in onda poco poiché,
filmato mascherava questa grave
mato degli anni ’30. Mi ero ispirato
probabilmente per ragioni politiche
mancanza. Al contrario, ricordo uno
Tv Key: Nella sua carriera profes-
a un documentario di Pietro Germi e
come quelle di moda anche oggi, l’al-
breve spot che qualche decennio fa
sionale quali sono state le campagne
girammo nell’antica tonnara dei Flo-
lora validissimo Direttore generale
vinse un Grand Prix a Cannes proprio
di maggior successo (in termini sia di
rio. Vinse un Leone d’Argento a
della Rai fu giubilato. Non vinse
per la forza e la semplicità della sua
premi sia di risultati sul mercato)?
Cannes in un anno in cui l’Italia
nessun premio, ma in Rai mi hanno
idea: in un primissimo piano si mo-
Bruno Ferlazzo: Sono stato piuttosto
portò a casa solo cinque riconosci-
confermato che ancora oggi è molto
strava una carta di credito Visa men-
apprezzata e ricordata.
tre lo speaker recitava “Tutto ciò che
6
avete visto prima di questo spot e tutTv Key: Quale ruolo riconosce alla
to quello che vedrete dopo, potrete
qualità della produzione e quale al-
comprarlo con questa”. Ritengo quin-
l’idea?
di che uno spot senza un’idea sem-
Bruno Ferlazzo: L’idea innanzi tut-
plice e forte rappresenti un pessimo
to. Guardando gli spot in onda in tv
lavoro da parte dell’agenzia e un
o al cinema, osserviamo come in ge-
pessimo investimento per i clienti. I
nere lo standard produttivo sia elevato
quali, sorprendentemente, a volte
e in linea con l’evoluzione del mez-
non se ne rendono conto.
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Genio italiano TV Key
I PROTAGONISTI DELLA CREATIVITÀ
BIOGRAFIA
1
I PROTAGONISTI DELLA CREATIVITÀ
“Credo nella costruzione della marca con una forte partnership creativo-strategica tra agenzia e cliente. La sperimentazione creativa fine a sé stessa non porta da nessuna parte, va sempre focalizzata sul territorio di comunicazione in cui ci si muove”.
VICKY GITTO EXECUTIVE VICE PRESIDENT E GROUP EXECUTIVE CREATIVE DIRECTOR DI Y&R BRANDS Tv Key: Come sta cambiando il con-
di premi sia di risultati sul mercato)?
sumatore?
Vicky Gitto: Più che le campagne,
Vicky Gitto: Il consumatore ha un at-
amo citare le marche che mi hanno
teggiamento molto più critico, tende
permesso di esprimere i progetti più
a essere sempre meno fedele e a ri-
rilevanti in assoluto. Se citassi le
vendicare sempre di più un ruolo da
campagne, farei esempi sporadici. Io
protagonista, per cui i nuovi media
credo molto di più nella costruzione
sono spesso fondamentali.
della marca con una forte partnership creativo-strategica tra agenzia e
Tv Key: Come deve cambiare la co-
cliente. Entrando nello specifico:
municazione per adeguarsi ai nuovi
BMW auto e moto, Gruppo Campa-
consumatori?
ri, Volkswagen, Audi, Henkel, e ul-
Vicky Gitto: Non credo che debba
timamente Barilla, Pirelli, Telecom,
cambiare in assoluto. Sono convin-
Coop, Arena costumi…
to che se una marca ha l’esigenza di proporre una visione più moderna,
Tv Key: Quale ruolo riconosce alla
debba prendere seriamente in consi-
qualità della produzione e quale al-
derazione l’ipotesi di partire dal
l’idea?
consumatore come asse su cui co-
Vicky Gitto: Una grande idea può so-
struire i propri progetti di comuni-
pravvivere anche senza una grande
cazione. Spesso si è talmente foca-
esecuzione, il contrario no. Tuttavia
lizzati sul prodotto da non cogliere le
ci sono casi eclatanti in cui l’esecu-
opportunità che una visione ribalta-
zione ha reso straordinarie idee ab-
ta può offrire.
bastanza ordinarie.
Tv Key: Su quali elementi si basa per
Tv Key: Ci può illustrare due case
realizzare campagne efficaci?
history recenti nelle quali meglio si
Vicky Gitto: Esperienza, intuito,
è concretizzata una comunicazione
sensibilità, professionalità dei colla-
fondata su un’idea forte e innovati-
boratori e gli strumenti strategici di
va, spiegando come sono nate e
cui il nostro gruppo si avvale. Ho un
come si sono sviluppate?
grande rispetto per i prodotti e le mar-
Vicky Gitto: In assoluto ho trovato
che per cui lavoriamo, pertanto cer-
straordinariamente affascinante il
co sempre di costruire case history di
progetto sviluppato per Barilla. È
successo nella piena consapevolez-
partito tutto da una campagna tv,
za che i territori di comunicazione di
quindi da un mezzo tradizionale.
una marca sono imprescindibili dal-
Estrapolando dagli spot delle frasi
l’efficacia del risultato. La speri-
come “Gli amici sono i fratelli che
mentazione creativa fine a sé stessa
ti scegli”, gli utenti hanno formato
non porta da nessuna parte, va sem-
dei gruppi di fan su Facebook. A quel
pre focalizzata sul territorio di co-
punto con il reparto comunicazione
municazione in cui ci si muove.
di Barilla abbiamo deciso di cavalcare questo fenomeno spontaneo.
TV Key Genio italiano
Tv Key: Nella sua carriera profes-
Abbiamo realizzato un’applicazione
sionale quali sono state le campagne
che permetteva agli utenti di creare
di maggior successo (in termini sia
album fotografici da inviare ai pro-
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Vicky Gitto, 42 anni, inizia la sua carriera con uno stage come Junior co4
pywriter in Publicis Milano. Nel 1997 vince la prima edizione italiana dei Giovani Leoni e rappresenta l’Italia alla Young Creative Competition del Festival di Cannes, concorrendo insieme alle migliori coppie di giovani creativi del mondo. Subito dopo viene chiamato come Copywriter in BGS D’Arcy, dove lavora con Pasquale Barbella e Gavino Sanna, firmando campagne per Swatch, Lacoste, Riso Gallo, Champion Apparel e Fiat... Nel 2000 passa come Copy supervisor in D’Adda, Lorenzini, Vigorelli,
2
BBDO, la più giovane e creativa agenzia nel panorama italiano di quegli anni, dove presto viene promosso Direttore creativo e si occupa dei clienti principali dell’agenzia: BMW, Gruppo Campari, Bayer… Nel 2005 entra in DDB Italia come membro del consiglio d’amministrazione e Group executive creative director, per promuovere l’integrazione 5
tra le diverse società del gruppo, riuscendo immediatamente a portare al top il nome dell’agenzia, che – solo per citare alcuni risultati – nel 2009 è stata nominata in Italia Best Holistic Agency of the Year, Radio Agency of the Year, ha vinto il Grand Prix, oltre a diversi ori, argenti e bronzi agli Adci Awards.
3
Oggi Vicky Gitto, nominato creativo dell’anno agli NC Awards, è uno dei creativi più premiati d’Italia con centinaia di ori, argenti e/o shortlist agli Adci Awards, New York Festival, Cresta, Clio, Eurobest, Epica, Cannes Festival, One Show, AD Print, London International Awards, International Automotive Advertising Awards… Da metà maggio 2009 è entrato nel board di Young & Rubicam Brands Italia con la carica di Executive vice president e Group executive creative director. Il suo arrivo in Y&R Brands è coinciso con lo storico cambio di sede di Y&R e la forte volontà del gruppo di ridefinire le proprie strategie di comunicazione.
1. Campari Soda ‘Design’, agenzia: DDB, Direttore creativo esecutivo e Copywriter: Vicky Gitto, Art director: Salvatore Zanfrisco. 2. Pattex Wood ‘Soldatino’, agenzia: DDB, Direttore creativo esecutivo: Vicky Gitto, Copywriter: Alessandro Mian, Art director: Ricard Valero.
7
3. Arena Italia ‘Gabbiani’, agenzia: Y&R Brands, Direttore creativo esecutivo e Copywriter: Vicky Gitto, Art director: Cristian Comand. 4. Volkswagen ‘Beetle Limited Edition’, agenzia: DDB, Direttore creativo esecutivo e Copywriter: Vicky Gitto, Art director: Massimo Valeri. 5. Barilla ‘Mina’, agenzia: Y&R Brands, Direttore creativo esecutivo: Vicky Gitto, Copywriter: Mary Apone, Art director: Marco Panareo. 6. Pirelli Tyres ‘Foglia’, agenzia: Y&R Brands, Direttore creativo esecutivo e Copywriter: Vicky Gitto, Art director: Cristian Comand. 7. Arena Italia ‘Baywatch’ (virale), agenzia: Y&R Brands, Direttore creativo esecutivo e Copywriter: Vicky Gitto, Art director: Cristian Comand.
6
pri amici, utilizzando le nostre fra-
nale, che il cliente per la prima vol-
si e rafforzando il tema del piacere
ta ci ha aperto i propri mercati este-
della condivisione, molto importan-
ri, richiedendoci un coordinamento
te per la marca. Un altro progetto in-
dall’Italia delle attività di comuni-
teressante è stato quello che ha por-
cazione in Europa, in particolare in
tato per la prima volta la marca
Francia. Ritornando a quanto detto
Arena a comunicare i propri valori
in precedenza, in entrambi i casi non
attraverso un film virale, anticipan-
si è trattato di fare delle rivoluzioni
do una serie di operazioni che si svi-
per le marche ma uno spostamento
lupperanno nei prossimi mesi sui me-
degli asset di comunicazione verso
dia più tradizionali. Il valore del ri-
visioni più aggiornate, pur rima-
sultato e l’apprezzamento degli uten-
nendo fermamente nei territori spe-
ti è stato tale, non solo a livello lo-
cifici in termini di valori e messag-
cale ma anche a livello internazio-
gi veicolati.
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Genio italiano TV Key
I PROTAGONISTI DELLA CREATIVITÀ
BIOGRAFIA
1
I PROTAGONISTI DELLA CREATIVITÀ
“La cosa più importante in una campagna è che riesca a trasportare il messaggio. L’idea esiste solo nel momento e nel modo in cui è eseguita e presentata al pubblico. Il resto sono chiacchiere”.
ROBERTO GRECO EXECUTIVE CREATIVE DIRECTOR DI OGILVY & MATHER Tv Key: Come sta cambiando il con-
solo quello che pensano i guru del mar-
fatto, creando buona creatività, quel-
tante in una campagna è che riesca a
sumatore?
keting. L’ultima invenzione è che sono
la che tutti vorrebbero. Come mai
trasportare il messaggio: tutto deve es-
Roberto Greco: Credo che il consu-
i consumatori stessi a fare la pubblicità:
solo il 5% della pubblicità, su tutti
sere al servizio del messaggio perché
matore resti prima di tutto una perso-
non saremo invece di fronte a una de-
i mezzi, è ricordato in modo positi-
questo arrivi a destinazione, alle per-
na e che quindi cambi secondo la
vastante mancanza di idee e di creati-
vo dal pubblico? Sia ben chiaro che
sone a cui è rivolto. Spesso l’errore è
propria storia e quella del mondo in cui
vità da parte di chi è pagato per farla?
lo stesso vale per i prodotti creativi
proprio quello di voler soddisfare
in genere (libri, film, musica ecc.),
più persone possibili e quindi, ag-
to il gergo con cui si definiscono le per-
Tv Key: Come deve cambiare la co-
ma oggi come oggi in pubblicità la
giungendo una cosa qui e una là, si fi-
sone e le cose: mai come oggi si può
municazione per adeguarsi ai nuovi
creatività sembra l’argomento meno
nisce per produrre qualcosa che non
affermare che quello che i guru del mar-
consumatori?
importante di fronte al più surreale
interessa a nessuno.
keting pensano che pensi la gente, è
Roberto Greco: Come ha sempre
dei dibattiti, quello tra ‘new media’
vive. Piuttosto credo che sia cambia-
e ‘advertising’. Vale a dire che pas-
Tv Key: Nella sua carriera profes-
siamo la maggior parte del tempo a
sionale quali sono state le campagne
parlare di quel 90% che non interessa
di maggior successo (in termini sia di
a nessuno.
premi sia di risultati sul mercato)? Roberto Greco: Quelle per Swatch e
Tv Key: Su quali elementi si basa per
per Peugeot 206.
realizzare campagne efficaci? Roberto Greco: La cosa più impor-
Tv Key: Quale ruolo riconosce alla
1
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TV Key Genio italiano
60
3
Nasce a Milano il 7 novembre 1956, segue studi classici e si laurea in lettere moderne sempre nella stessa città. Dal 1980 al 1985 lavora saltuariamente presso radio private, case editrici e in altre svariate attività: lo scopo è quello di avere abbastanza soldi per viaggiare il più possibile intorno al mondo. Nel 1986 viene assunto come junior copywriter in una piccola agenzia di pubblicità. Due anni dopo cambia agenzia e inizia a lavorare presso la CGSS Azzurra con clienti come Lego, Panasonic, Microsoft, Canon, Olivetti, Fiat. Il 1992 è l’anno della svolta: Azzurra CGSS viene assorbita dalla Barbella Gagliardi Saffirio e Roberto Greco riceve l’incarico di direttore creativo associato. 4
Lascia la BGS D’Arcy per assumere, insieme a Giovanni Porro, la direzione creativa sul cliente Peugeot e su alcuni new business in Euro RSCG MCM, dove nel luglio del 2004 assume la direzione creativa esecutiva. Da poco più di due anni è direttore creativo esecutivo di Ogilvy & Mather. Nel suo palmares, due Leoni al Festival dell’Advertising di Cannes.
5
4
5
1. Peugeot ‘The sculpture’, agenzia: Euro RSCG, Direttori creativi: Roberto Greco e Giovanni Porro, Copywriter: Roberto Greco, Art director: Giovanni Porro. 2. ANCMA ‘Occhio alla moto’, agenzia: Ogilvy, Direttore creativo: Roberto Greco, Copywriters: Marco Geranzani e Raffaele Gobbo, Art directors: Giordano Curreri e Pierpaolo Marconcini.
qualità della produzione e quale al-
data su un’idea forte e innovativa,
l’idea?
spiegando come sono nate e come si
3. S.Pellegrino ‘Chef’, agenzia: Ogilvy, Direttore creativo: Roberto Greco, Copywriter: Marco Geranzani, Art director: Giordano Curreri.
Roberto Greco: L’idea esiste solo
sono sviluppate?
nel momento e nel modo in cui è ese-
Roberto Greco: ‘Forte’ e ‘innovativa’
4. Consorzio del Prosciutto di Parma ‘È arrivato il Marino’, agenzia: Ogilvy, Direttore creativo: Roberto Greco, Copywriter: Marco Geranzani, Art director: Giordano Curreri.
guita e presentata al pubblico. Il resto
sono due aggettivi che mi obbligano
purtroppo sono chiacchiere.
a essere molto severo. Preferisco par-
5. Galbani ‘Le storie del furgoncino’, agenzia: Ogilvy, Direttore creativo: Roberto Greco, Copywriter: Valeria Cornelio, Art director: Paolo Tognoni. 6. Hag ‘Cantante’, agenzia: Ogilvy, Direttore creativo: Roberto Greco, Copywriter: Paola Napolitani, Art directors: Sara Montrasio e Francesco Toscano. 6
lare della capacità che abbiamo nel Tv Key: Ci può illustrare due case hi-
creare format duraturi e riconoscibili,
story recenti nelle quali meglio si è
come quelli per il caffè Hag e per il
concretizzata una comunicazione fon-
Consorzio del Prosciutto di Parma.
6
61
Genio italiano TV Key
I PROTAGONISTI DELLA CREATIVITÀ
BIOGRAFIA
4
I PROTAGONISTI DELLA CREATIVITÀ
“La vastissima esperienza che ho accumulato dà ai miei clienti il vantaggio di trovare una struttura agile e brillante, popolata da giovani creativi in gamba più uno, io, che in questi anni in pubblicità un po’ di campagne ne ha fatte. È poco?”.
SILVANO GUIDONE PRESIDENTE E DIRETTORE CREATIVO DI SILVANO GUIDONE & ASSOCIATI nanzitutto ringrazio Armando per quel-
mi è stato enormemente utile, anche se
Italia che ha la credibilità e la vocazione
versato tutta la storia della pubblicità
lo che mi ha dato: la sintesi visiva so-
non l’ho mai conosciuto, è Rosser
per impossessarsi di questo concetto.
italiana, dalla gavetta ai Leoni di
pra ogni cosa, rubare cultura all’arte,
Reeves. Nel suo libro Reality in Ad-
Per fortuna, dopo il primo pensiero ne
Cannes. Ci può raccontare i passi più
non accontentarsi mai di un’immagine
vertising (tradotto in italiano da Fausto
venne un altro: ‘Il caffè è un piacere, se
significativi della sua carriera?
banale, manipolare la fotografia o i di-
Lupetti come I miti di Madison Avenue,
non è buono che piacere è?’. E così è
Silvano Guidone: Una domanda così
segni come plastilina per ottenere
ndr), a un certo punto scopro questa fra-
iniziata una delle campagne seriali più
fa rabbrividire… Per rispondere devo
un’immagine più nuova e sorprenden-
se: “Se cerchi un’idea guarda negli oc-
longeve d’Italia, con la regia di Lucia-
necessariamente fare dei passi indietro
te, speculare un segno fino all’osses-
chi il prodotto, dentro a esso troverai
no Emmer, un grande amico da poco
e parlare dei miei anni in Armando Te-
sione… Crescere e lavorare con lui è
certamente lo spunto giusto”. Forse la
scomparso, e l’interpretazione di Nino
sta dal 1955 (quando avevo quindici
stata un’esperienza entusiasmante: gra-
frase non era esattamente questa, ma era
Manfredi e della governante Natalina:
anni) al 1995 (quarant’anni dopo). In-
zie Armando! Un altro personaggio che
qualcosa che condividevo. L’ho fatta
più di 120 spot che hanno posizionato
mia e mi è stata molto preziosa. Ap-
Lavazza come marca leader per im-
profitto di questa chiacchierata per
magine, simpatia e umanità. Ancora
evidenziare per la prima volta il diver-
oggi, con la grande campagna del Pa-
so approccio creativo tra Armando Te-
radiso (non più mia), Lavazza continua
sta e me. Chiariamo subito, Testa era un
ad affascinare il pubblico. Un’altra
gigante, un artista puro: partiva da
campagna che mi sta molto a cuore è
un’intuizione, quasi sempre visiva, e poi
quella di Bistefani, con il claim ‘Chi
l’adattava e la plasmava sul problema
sono io, Babbo Natale?’. È durata 22
che aveva di fronte. Io facevo l’oppo-
anni, vincendo anche un Leone a Can-
sto, m’immergevo fino al collo dentro
nes. È quasi commovente che alcune
al prodotto per venirne fuori con
campagne pubblicitarie, poche in verità,
un’idea… Ecco, questo approccio mi
ci accompagnino negli anni facendoci
ha permesso di creare alcune campagne
invecchiare insieme ai loro protagoni-
che ho realizzato nel lungo e stupendo
sti. Di Bistefani mi addolora solo il ri-
periodo come direttore generale crea-
schio che abbandonando quel prolifi-
tivo in Armando Testa.
co filone di comunicazione la sua im-
Foto: Daniela Foresto
Tv Key: Come creativo lei ha attra-
magine sparisca lentamente nella nebTv Key: Quali sono queste campagne?
bia in Val Padana.
Silvano Guidone: Cominciamo con
TV Key Genio italiano
Lavazza. Attorno al 1976/77, in segui-
Tv Key: Lei ha utilizzato anche Paolo
to a gelate nei paesi d’origine, il prez-
Villaggio...
zo del caffè era cresciuto mettendo in
Silvano Guidone: Sì, ecco un’altra
difficoltà le aziende italiane. E Lavaz-
campagna che mi fa piacere ricordare,
za, tra le più grandi, ne pativa le mag-
che ha meritato un Leone d’Argento a
giori conseguenze. Un grande psico-
Cannes e che nel breve arco della sua
logo-ricercatore, oggi scomparso, dopo
vita ebbe grande successo: quella ap-
attente ricerche aveva proposto al-
punto per il detersivo Sole Bianco
l’azienda di presentare al mercato le di-
della Panigal di Bologna, con un Pao-
verse marche di caffè Lavazza con cam-
lo Villaggio aggressivo e divertente che,
pagne pubblicitarie differenti fra loro,
al contrario del testimonial di Dash che
come fa Ferrero per intenderci. La
seduceva le donne con due fustini al po-
cosa non mi convinceva… Un mattino
sto di uno, le legava alla sedia costrin-
mi sveglio con un pensiero: il caffè è
gendole ad assistere alla prova lavag-
una cosa piacevole, un piccolo premio
gio. Amo molto i marchi, anche quel-
gratificante, e c’è una sola azienda in
li creati da altri. Il perché è semplice:
62
Silvano Guidone nasce a Torino il 5 maggio del 1939. Nel 1955 entra in quello che si chiamava ‘Studio Testa’, diventando nel corso degli anni Direttore generale creativo, poi Vicepresidente e socio di minoranza. Nel 1994 fonda la Silvano Guidone & Associati (di cui è il Presidente), una struttura agile e fortemente orientata alla creatività. Guidone pensa che la pubblicità debba saper vendere con un sorriso e crede nei ‘filoni di comunicazione’: campagne concepite per durare nel tempo e per costruire immagini di marca solide e durature. L’headline che lo descrive meglio: ‘Ma chi sono io, Babbo Natale?’. 2
3
uno degli slogan più conosciuti della
4
grande distribuzione. Anche Alitalia è un magnifico marchio ideato dalla Walter-Landor. Io ho semplicemente isolato la ‘A’ del timone per farla volare nel cielo, come e meglio di un aereo. E per chiudere il mio periodo in Armando Testa, parliamo di Mulino Bianco. Ho detto di amare i marchi, e Mulino Bianco meritava il massimo dell’amore possibile. Ho trasformato il mulino
1. Bistefani ‘Chi sono io, Babbo Natale?’, agenzie: Armando Testa e Silvano Guidone & Associati, Direttore creativo: Silvano Guidone, Copywriters: Franco Carrer e Delfina Testa.
da segno grafico in un mulino vero, con
blindate per interni), ultimamente la
un’azzardata campagna forse troppo
campagna per il passaggio al digitale
ambiziosa, dove una famiglia, come sti-
terrestre e altri ancora…
le di vita, sceglieva di andare a vivere in un mulino trasformato in casa. Gli
Tv Key: Che vantaggi può dare, a lei ma
2. Mulino Bianco ‘La famiglia del mulino’, agenzia: Armando Testa, Direttore creativo: Silvano Guidone, Copywriter: Franco Carrer.
spot furono realizzati da tre maestri:
soprattutto ai suoi clienti, la vastissima
Giuseppe Tornatore, alla sua prima
esperienza che ha accumulato?
3. Esselunga ‘Prezzi corti’, agenzia: Armando Testa, Direttore creativo: Silvano Guidone, Copywriter: Ennio Onnis.
regia pubblicitaria, con le musiche di
Silvano Guidone: Trovare una struttura
Ennio Morricone e le scenografie di
agile e brillante, popolata da giovani
4. Lavazza ‘Più lo mandi giù e più ti tira su’, agenzia: Armando Testa, Direttore creativo: Silvano Guidone, Sceneggiature: Silvano Guidone e Luca Manfredi.
Gianni Quaranta. Una piccola nota a
creativi in gamba più uno, io, che in
margine: per i cinque anni della cam-
questi anni in pubblicità un po’ di
5. Cirio ‘Tengo ‘o core italiano’, agenzia: Silvano Guidone & Associati, Direttore creativo: Silvano Guidone, Copywriter: Francesco Lanucara, Art director: Luca Guidone, Account: Barbara Faraggiana, Regista: Ricky Tognazzi, casa di produzione: Little Bull.
pagna, ogni domenica i pullman por-
campagne ne ha fatte. È poco?
Chiusdino. Ho parlato forse troppo
Tv Key: Cosa le piacerebbe che di-
6. Yoga AQ ‘Quotidiana gioventù’, agenzia: Silvano Guidone & Associati, Direttore creativo: Silvano Guidone, Copywriter: Francesco Lanucara, Art director: Luca Guidone, Account: Barbara Faraggiana, Regista: Ricky Tognazzi, casa di produzione: Little Bull.
del mio periodo in Armando Testa, per-
cessero di lei i consumatori a proposi-
ché il mio cuore è là. Oggi, con la mia
to delle campagne da lei ideate?
‘agile’ agenzia, continuo comunque a
Silvano Guidone: Più che i consuma-
divertirmi (da vero masochista). Tra i
tori, che hanno altre preoccupazioni che
miei clienti ci sono Derby (succhi di
non pensare a un pubblicitario e alle sue
frutta), Yoga Optimum, Cirio (pelati e
campagne, mi piacerebbe che i miei fi-
7. Digitale terrestre ‘Switch over Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna’, agenzia: Silvano Guidone & Associati, Direttore creativo: Silvano Guidone, Art director: Roberto De Filippo; Account: Marco Nieloud.
tavano i turisti a visitare il mulino di
se il marchio è protagonista, dà alla co-
con l’asta superiore della ‘S’ che so-
passate) con l’ormai nota campagna con
gli, i miei nipoti e – perché no? – an-
municazione una fisionomia unica.
vrastava il resto della parola, ‘uper-
Gérard Depardieu e la frase “Tengo ‘o
che qualcun altro, pensassero: ”Però,
Pensate per esempio a Esselunga: al-
market’. Grazie a questa ‘S lunga’
core italiano”, Galfrè Antipasti d’Italia,
quel Guidone, che è vissuto forse trop-
l’inizio il suo nome era Supermarket Ita-
nacque il marchio Esselunga, che con
Acetificio De Nigris (aceto balsamico
po all’ombra di un gigante… non è poi
liani, con un logo creato da Max Uber
l’aggiunta dei prezzi corti è diventato
di Modena I.G.P.), Okey Porte (porte
così male!”.
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Genio italiano TV Key
I PROTAGONISTI DELLA CREATIVITÀ
BIOGRAFIA
1
I PROTAGONISTI DELLA CREATIVITÀ
“La comunicazione deve essere dialogica e non solo uno strumento di intrattenimento e persuasione. Per il resto i fondamentali sono gli stessi e fa sempre bene ricordarli: semplicità, chiarezza, idea originale, esecuzione impeccabile e canali scelti su misura per il target di riferimento”.
PIETRO MAESTRI DIRETTORE CREATIVO ESECUTIVO DI JWT ITALIA Tv Key: Come sta cambiando il con-
sto a un dialogo in cui il pubblico si
municazione per adeguarsi ai nuovi
Tv Key: Nella sua carriera profes-
sumatore?
pone allo stesso livello della marca.
consumatori?
sionale quali sono state le campagne
Pietro Maestri: Il consumatore come
Può interagire, a volte reagire, con-
Pietro Maestri: Deve essere dialogi-
di maggior successo (in termini sia di
eravamo abituati a pensarlo e ‘mirar-
dividere le informazioni, fare massa
ca e non solo uno strumento di intrat-
premi sia di risultati sul mercato)?
lo’ è decisamente in via di estinzione.
critica grazie ai social network, ai blog
tenimento e persuasione. Dipende ov-
Pietro Maestri: Escludo tutte quelle
Si tratta di un processo legato a mol-
ecc. Prima si accendeva la tv e si pen-
viamente dai canali che si utilizzano,
che risalgono alla mia ‘infanzia pro-
ti fattori sociali, economici e cultura-
sava “Vediamo cosa mi dicono”.
ma in generale l’approccio deve essere
fessionale’ e tiro fuori solo quelle gros-
li, ma soprattutto all’uso che il con-
Adesso si accende un computer e si
da pari a pari, sia dal punto di vista del
so modo più recenti. Il lancio di al-
sumatore fa dei canali di contatto con
pensa “Vediamo cosa ho da dire”.
contenuto sia da quello dell’esecuzione
meno cinque modelli Alfa Romeo, in
creativa. Anche la crisi ci ha messo del
particolare la 156 (il film con Vene-
suo nel far diminuire in modo rilevante
zia ghiacciata); il lancio di Maxibon
le ‘campagnone’ altisonanti in cui si
(un mio cliente storico che seguo da
chiedeva allo spettatore-consumatore
16 anni) con Stefano Accorsi, il fa-
di rimanere con la bocca aperta, con-
moso ‘Du gust is megl che uan’;
gelata in un “Ooooh” di ammirazione.
molto lavoro per Candy in una deci-
Per il resto i fondamentali sono gli stes-
na di mercati; il lancio di Wind, con
si e fa sempre bene ricordarli: sem-
la campagna dell’arancia divisa in due;
plicità, chiarezza, idea originale (e sot-
moltissime campagne Kraft con ec-
tolineo originale!), esecuzione im-
cellenti risultati di mercato; la parti-
peccabile e canali scelti su misura per
cella dell’acqua Lete (soprattutto la
il target di riferimento.
sua trasformazione in 3D); Heineken,
le marche, in primis internet. La passività ha in gran parte lasciato il po-
Tv Key: Come deve cambiare la co-
che ormai è da anni il nostro fiore alTv Key: Su quali elementi si basa per
l’occhiello dal punto di vista creativo;
realizzare campagne efficaci?
Kellogg, in particolare con le ultime
Pietro Maestri: Temo di dovermi ri-
due campagne Corn Flakes; il lavoro
petere: un pensiero strategico appun-
per Kit Kat a livello internazionale con
tito, chiaro e sintetico, che possa ge-
il concept ‘Work Like a Machine’. Per
nerare un’idea creativa che sia ‘media
quanto riguarda i premi, non li ante-
proof’ e che quindi possa essere svi-
pongo mai come obiettivo all’effica-
luppata in qualsiasi canale si voglia
cia delle campagne. Certo che un pal-
con la stessa efficacia; ricerche fatte
mares molto ricco a livello naziona-
a monte per capire cosa dire e a chi
le e internazionale (tra gli altri, sette
dirlo, per minimizzare i margini di er-
Leoni a Cannes negli ultimi sei anni,
rore; talento e dedizione, dedizione e
purtroppo tutti di bronzo) non mi di-
talento; una grande capacità (del Di-
spiace affatto.
rettore creativo esecutivo) di saper gestire le risorse al meglio e far lavora-
Tv Key: Quale ruolo riconosce alla
re le diverse expertise nel modo mi-
qualità della produzione e quale al-
gliore: un lavoro molto simile a quel-
l’idea?
lo di un allenatore di calcio, insomma;
Pietro Maestri: Idea 100%, esecu-
un cliente esigente ma che ti sappia se-
zione 80%. Il totale ovviamente fa
guire su strade che non siano l’enne-
180, ma solo così si arriva a risultati
sima ripetizione di cose viste e stra-
eccellenti.
viste. Insomma, ci vuole un’incredi-
TV Key Genio italiano
bile alchimia di elementi: per questo
Tv Key: Ci può illustrare due case hi-
è raro che accada.
story recenti nelle quali meglio si è
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Nasce nel 1961 a Monza. Nel 1982 entra in McCann Erickson come Junior copywriter. Nel 1984 è in Ogilvy & Mather e nel 1986 in Young & Rubicam come Creative group head. Due anni dopo diventa Vicedirettore creativo di TBWA\Italia. Nel 1991 è co-fondatore di Transatlantic, agenzia indipendente che conta uno staff di una decina di persone e un portafoglio di clienti piuttosto importante (Maxibon, Coppa del Nonno Motta, Ferrovie dello Stato, Ericsson, Primigi). Nel 1994 Transatlantic si fonde con Conquest (ora Red Cell) e Pietro Maestri assume la carica di Direttore creativo esecutivo e Senior partner Italia (Milano, Torino e Roma), con la responsabilità di tutti i clienti na-
2
zionali e internazionali. Dal 15 gennaio 2002 è in JWT Italia come Direttore creativo esecutivo. Ha rappresentato l’Italia al Festival dell’Advertising di Cannes nel 2002 e nel 2006 come giurato per la categoria Film. Tra i numerosi premi nazionali e internazionali vinti, annovera sette Leoni a Cannes.
3
1. 10 e Lotto ‘La squadra’, agenzia: JWT Italia, Direttore creativo esecutivo: Pietro Maestri, Direttore creativo JWT Roma: Paolo Ronchi, Vicedirettore creativo e Copywriter: Alessandra Amigoni, Art director: Massimiliano Traschitti, Art buyer: Simona La Marra, cdp: Think Cattleya, Regista: John O’Hagan. 2. Be-Total ‘Fuel for life’, agenzia: JWT Italia, Direttore creativo esecutivo: Pietro Maestri, Copywriter: Alfredo Ruggieri, Art director: Pierfranco Fedele, cdp: Mercurio Cinematografica. 3. Kellogg ‘Kellogg’s Corn Flakes’, agenzia: JWT/RMG Connect, Direttore creativo esecutivo: Pietro Maestri, Direttore creativo associato: Fabrizio Granata, Copywriter: Salvatore Livecchi, Art director: Pinky Mascetti. 4. Heineken ‘Are you still with us?’, agenzia: JWT Italia, Direttore creativo esecutivo: Pietro Maestri, Direttori creativi: Bruno Bertelli e Cristiana Boccassini, Copywriter: Bruno Bertelli, Head of art: Cristiana Boccassini.
concretizzata una comunicazione fon-
a Machine’. Sono due ottimi esem-
data su un’idea forte e innovativa,
pi in cui un forte concetto creativo ha
spiegando come sono nate e come si
poi permesso di sviluppare l’idea in
constatazione di una realtà di fatto:
fidanzata fissa, forse una moglie e un
sono sviluppate?
qualsiasi canale – dalla tv all’even-
la ‘Heineken generation’ ha oggi
figlio piccolo. Eppure l’approccio
Pietro Maestri: Heineken ‘Are you
to – si sia deciso di applicarla. La
inevitabilmente qualche anno in più.
mentale alla vita non è cambiato, è
still with us?’ e Kit Kat ‘Work Like
campagna Heineken è nata dalla
Questo significa anche un lavoro, una
‘solo’ cambiata un po’ la vita. Si tratta di un concetto nato in agenzia a
4
Milano e poi sviluppato su tv, radio, web, eventi sul territorio e guerrilla marketing. Per quanto riguarda Kit Kat, abbiamo lavorato con una task force JWT internazionale per rinfrescare il notissimo tema ‘Have a Break, Have a Kit Kat’. È nata così la frase ‘Work Like a Machine’, che ben definisce come moltissime persone si sentono nell’affrontare il lavoro, lo studio o altri impegni un po’ alienanti. L’idea si è subito rivelata fertile, infatti vari team creativi in diverse parti del mondo hanno prodotto ottime idee che poi sono state sviluppate in almeno una mezza dozzina di canali.
65
Genio italiano TV Key
I PROTAGONISTI DELLA CREATIVITÀ
BIOGRAFIA
1
I PROTAGONISTI DELLA CREATIVITÀ
“La grande quantità di canali a disposizione non cambia l’essenza del lavoro creativo. Al di là del mezzo prescelto, rimane fondamentale la qualità delle idee, la capacità di raccontare storie, la volontà di stupire nel rispetto assoluto dei valori della marca”.
MICHELE MARIANI DIRETTORE CREATIVO ESECUTIVO DI ARMANDO TESTA Tv Key: Come sta cambiando il
forti. Ma non è sufficiente presen-
nuovi media ha moltiplicato le pos-
nalità creativa e passione per la
consumatore?
targli i prodotti, spiegargli i benefi-
sibilità di incontrare il nostro target
marca.
Michele Mariani: Forse la novità più
ci, informarlo sui vantaggi, bisogna
in situazioni e luoghi diversi. Ecco
rilevante è che oggi la comunica-
alimentare i suoi sogni, raccontargli
perché diventa fondamentale trac-
Tv Key: Nella sua carriera profes-
zione deve essere guidata dal con-
storie, soddisfare la sua continua vo-
ciare i suoi movimenti, per avere la
sionale quali sono state le campagne
sumatore e non dal prodotto. Il con-
glia di novità.
certezza di intercettarlo al momen-
di maggior successo (in termini sia
sumatore è più attento, esigente,
to giusto con il mezzo giusto. Ma le
di premi sia di risultati sul mercato)?
volatile. Bisogna cercare di comu-
Tv Key: Come deve cambiare la co-
marche continuano ad avere bisogno
Michele Mariani: Oltre ai lavori per
nicare alle sue condizioni, cercare di
municazione per adeguarsi ai nuo-
di grandi idee. E in una situazione di
Tim, Mulino Bianco e Lancia, dal
intuire i suoi bisogni, riconoscere le
vi consumatori?
mercato così delicata, la comunica-
punto di vista prettamente creativo mi
sue vere passioni, i suoi desideri più
Michele Mariani: L’evoluzione dei
zione deve ritornare a essere di so-
piace ricordare la campagna per Em-
stanza. Dal punto di vista dei con-
porio Armani Occhiali e quella per
tenuti non è più sufficiente declina-
Pirelli di qualche anno fa, dove in tv
re la stessa idea su tutti i media ma
e soprattutto in stampa siamo riusciti
è importante plasmarla e adattarla in
a coniugare perfettamente i valori del-
modo da avere una presenza della
la marca con la filosofia creativa del-
marca multiforme, efficace e inno-
l’agenzia, cioè forte identità visiva,
vativa, naturalmente con la certezza
impatto e sintesi.
di guidare tutte le operazioni in un’unica direzione. Anche se non tut-
Tv Key: Quale ruolo riconosce alla
te le attività di comunicazione pas-
qualità della produzione e quale al-
seranno in futuro attraverso l’agen-
l’idea?
zia di pubblicità, è importante che la
Michele Mariani: La crisi costringe
regia di tutto ciò rimanga salda-
tutti a essere più intelligenti e più ef-
mente nelle mani di coloro che co-
ficaci anche con budget più ristretti.
noscono la marca molto bene. In un
È chiaro che la qualità dell’idea ri-
momento in cui la gente è insicura,
mane importante, ma non sono tra co-
è importante comunicare in modo di-
loro che pensano che le basse risor-
retto, senza fronzoli, cercando di co-
se di produzione favoriscano neces-
struire un forte legame emotivo con
sariamente le idee. L’aspetto quali-
il pubblico.
tativo e artistico di questo mestiere rimane sempre molto importante, è
Tv Key: Su quali elementi si basa per
un errore minimizzarlo. La qualità
realizzare campagne efficaci?
deve diventare un ossessione, sia nel-
Michele Mariani: La grande quan-
la ricerca creativa sia nella capacità
tità di canali a disposizione non
di tradurre le idee in progetti di co-
cambia sostanzialmente quella che è
municazione. Le eccellenze italiane
l’essenza del lavoro creativo. Al di
nella moda o nel design ci dimostrano
là del mezzo prescelto, rimane fon-
che la qualità delle idee deve essere
damentale la qualità delle idee, la ca-
accompagnata da un standard altis-
pacità di raccontare storie, la volontà
simo di produzione.
di stupire nel rispetto assoluto dei va-
TV Key Genio italiano
lori della marca. Le campagne più ef-
Tv Key: Ci può illustrare due case hi-
ficaci, oggi più che mai, sono quel-
story recenti nelle quali meglio si è
le che costruiscono valore, quelle che
concretizzata una comunicazione
riescono a declinare impatto, origi-
fondata su un’idea forte e innovati-
66
Dopo la laurea all’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Urbino, entra in FCB nel 1988 come borsista AssAP. Nel 1989 approda in J. Walter Thompson Milano come Art director. Lavora sui clienti Kodak, Rolex, De Beers, Campari, Heineken, Kellogg. Nel 1990 frequenta la prestigiosa New York Film University e, dopo alcuni passaggi in JWT Madrid e JWT Londra, nel 1996 è in Armando Testa Milano come Art supervisor. Nel 1998 lavora in Linea Marche Fashion Company in qualità di Responsabile comunicazione sui marchi moda Vic Matiè, OXS e Akethon. Dal gennaio 2000 è di nuovo in Armando Testa come Direttore creativo. Ha firmato campagne per Pirelli, Yomo, Tim, Telecom, Sergio Tacchini,
1
Daikin, Esselunga, Sammontana, Birra Moretti, Riso Gallo, Pasquale Bruni, Ferrè, Motorshow, Smau, Giorgio Armani, Ferragamo, Mulino Bianco, Lancia, Martini, Lavazza. Dal 1992 è socio dell’Art Directors Club Italiano. va, spiegando come sono nate e
2
come si sono sviluppate? Michele Mariani: Una è il progetto di comunicazione internazionale Lavazza, che si sviluppa in 15 paesi e che racconta la vocazione alla qualità del 1
brand attraverso la cifra stilistica di fotografi di fama mondiale. La comunicazione celebra la cultura di appartenenza della marca, la sua identità profondamente italiana, l’ ‘Italian Espresso Experience’, attraverso un percorso visivo innovativo che nasce
2
dalla libertà di un calendario per poi trasformarsi in campagna stampa, affissione e web. La scelta di grandi maestri della fotografia, applicata a 1. Martini ‘La vie en Rosato’ (tre frame), agenzia: Armando Testa, Direttore creativo esecutivo: Michele Mariani, Vicedirettore creativo e Copywriter: Michele Pieri, Art director: Barbara Ghiotti.
una piattaforma strategica solida e coe-
2. Lavazza ‘Nessun dorma’ e ‘Vitruvio’, agenzia: Armando Testa, Direttore creativo esecutivo: Michele Mariani, Vicedirettore creativo e Copywriter: Michele Pieri, Direttore creativo e Art director: Andrea Lantelme.
una personalità forte, riconoscibile, in-
rente negli anni, ha permesso alla marca Lavazza di costruirsi all’estero novativa, che profuma di quel glamour tutto italiano che tanto piace agli
3. Emporio Armani Occhiali, agenzia: Armando Testa, Direttore creativo: Michele Mariani, Copywriter: Claudia Casamassa, Art director: Paola Balestrieri.
amanti del nostro paese. Le foto di Mondino, LaChappelle, Leibovitz,
glietto da visita per trasferire tutta la
4. Pirelli ‘Pugno’, agenzia: Armando Testa, Direttore creativo e Art director: Michele Mariani, Direttore creativo e Copywriter: Maurizio Sala.
Aldridge, Watson, Newton, sono di-
passione, la qualità, lo stile della
ventate anno dopo anno il miglior bi-
marca Lavazza all’estero. L’altra case history che mi fa piacere citare è il pro-
3
4
getto che Armando Testa ha sviluppato a livello europeo per Martini. In questo caso l’obiettivo era trasferire i valori della marca, la gioia di vivere, l’autenticità, lo stile, attraverso il prodotto Martini Rosato. Da questa piattaforma è nata l’idea di una visione della vita ‘rosata’, tipicamente italiana, positiva e contagiosa, che ci fa vedere le cose più belle di quanto siano. Lo spot ‘La vie en Rosato’ ci restituisce una visione di Roma colorata, ironica e leggera, assolutamente in linea con la brand essence Martini, ed è stato pianificato con successo in tutto il mondo.
67
Genio italiano TV Key
I PROTAGONISTI DELLA CREATIVITÀ
BIOGRAFIA
1
I PROTAGONISTI DELLA CREATIVITÀ
“La comunicazione deve capire che il rapporto top-down tra marca e utente non esiste più. In un contesto di social network in cui ognuno di noi può dire attivamente la sua, un messaggio deve farsi prendere, commentare e scambiare in maniera naturale e spontanea”.
ENRICO DORIZZA E SERGIO RODRIGUEZ GROUP CREATIVE DIRECTORS DI LEO BURNETT ITALIA Tv Key: Come sta cambiando il con-
Tv Key: Come deve cambiare la co-
niera naturale e spontanea. Questo è
rispondere brillantemente alla voca-
sumatore?
municazione per adeguarsi ai nuovi
il futuro imminente della comunica-
zione internazionale della marca con
Enrico Dorizza e Sergio Rodriguez:
consumatori?
zione in Italia, perché in altri paesi è
una serie di cortometraggi ‘firmati’ Pi-
Il consumatore di oggi è al centro di
Enrico Dorizza e Sergio Rodriguez:
già realtà. Per i nativi digitali, cioè le
relli di altissima qualità narrativa e
una rivoluzione tecnologica che lo tra-
La comunicazione deve capire che il
persone nate dopo il 1984, non esiste
produttiva. Poi c’è Aqualtis Ariston,
sforma da soggetto passivo a membro
rapporto top-down tra marca e uten-
altra forma di dialogo se non attraverso
lo spot più premiato del 2007 nel mon-
attivo di una comunità sempre più
te non esiste più o è controproducen-
il computer o lo smartphone. Se una
do, inserito dalla rivista Shots tra i cen-
grande e influente. Ogni comunità
te. In un contesto di social network in
marca vuole intercettare questo target
to migliori spot della storia: un suc-
vive di interscambio istantaneo e per-
cui ognuno di noi può dire attivamente
sempre più numeroso, non può che
cesso talmente popolare che ancora
manente e ciò ridefinisce gli schemi
la sua, un messaggio deve farsi pren-
aprirsi al nuovo accettando di diven-
oggi va in onda in molti paesi, senza
classici della comunicazione.
dere, commentare e scambiare in ma-
tare a suo modo membro attivo di que-
perdere la sua efficacia e il suo pote-
sta community, che ha le sue regole e
re ipnotico.
i suoi dogmi. Tv Key: Quale ruolo riconoscete alla Tv Key: Su quali elementi vi basate
qualità della produzione e quale al-
per realizzare campagne efficaci?
l’idea?
Enrico Dorizza e Sergio Rodriguez:
Enrico Dorizza e Sergio Rodriguez:
Innanzitutto è utile ridefinire il termine
Dipende dall’idea. Un’idea geniale che
stesso ‘idea’. Ai nostri creativi noi
non gode di valori produttivi altissi-
chiediamo piattaforme perché devo-
mi è comunque in grado di farsi stra-
no essere in grado di guidare svilup-
da nel cuore e nella testa della gente.
pi online e offline. Il punto di partenza
Ma dipende appunto dalla qualità
resta sempre e comunque l’essere
del pensiero che c’è dietro e dalla sua
umano, con i suoi bisogni, i suoi so-
capacità di creare un legame empati-
gni, le sue aspettative e le sue abitu-
co con le persone. Se invece i valori
dini. Questa è la filosofia HumanKind
produttivi sono elevati ma sotto non
che noi di Leo Burnett proponiamo a
c’è niente di solido o rilevante, il mes-
tutti i nostri clienti. Ed è proprio fo-
saggio resta un po’ come quei film il
calizzandosi sulle abitudini che pos-
cui unico valore sono gli effetti spe-
sono nascere nuovi e inaspettati pun-
ciali: sgrani gli occhi la prima volta
ti di contatto tra una persona o una co-
che li vedi, ma sbadigli la seconda.
munità e una marca. Tv Key: Potete illustrarci due case hi-
TV Key Genio italiano
Tv Key: Nella vostra carriera profes-
story recenti nelle quali meglio si è
sionale quali sono state le campagne
concretizzata una comunicazione fon-
di maggior successo (in termini sia di
data su un’idea forte e innovativa,
premi sia di risultati sul mercato)?
spiegando come sono nate e come si
Enrico Dorizza e Sergio Rodriguez:
sono sviluppate?
Siamo legati emotivamente a tutto il
Enrico Dorizza e Sergio Rodriguez:
lavoro fatto in tutti questi anni, ov-
Un’idea recente che riteniamo molto
viamente con delle punte di soddi-
innovativa è l’affissione umana per Ing
sfazione professionale in merito a
Direct, con protagonisti veri clienti che
idee innovative per la categoria e
dialogano coi passanti sui valori e i be-
per il momento storico in cui sono
nefit di Conto Arancio. Questa idea,
uscite. Per esempio siamo orgogliosi
che si basa sul concetto ‘I nostri
del progetto Pirelli Film, che ha saputo
clienti sono la nostra migliore pub-
68
Enrico Dorizza Nasce a Venezia il 5 novembre 1958 e inizia la sua carriera come Graphic designer. Dopo alcuni anni presso lo studio Gaffuri, entra in McCann Eriksson come Art director. Nel 1990 fa il suo ingresso in Leo Burnett, dove nel 1997 diventa Worldwide creative director per Fiat Auto. Nel 2006 viene promosso Group creative director per le sedi italiane di Leo Burnett e Arc insieme a Sergio Rodriguez. Ha fatto parte della giuria di vari premi internazionali, tra cui il Festival dell’Advertising di Cannes nella sezione Film nel 2005. Fra i numerosi premi vinti, figurano un Leone d’Oro, due d’Argento e tre
2
di Bronzo al Festival di Cannes, un Grand Prix ai Clio Awards, due Clio d’Argento, quattro Eurobest e quattro Epica Awards. Sergio Rodriguez In Leo Burnett dal 1990 in qualità di Junior copywriter, assume responsabilità crescenti fino a diventare il responsabile creativo delle tre sedi italiane di Leo Burnett e di Arc. Nel 1999 è tra i co-fondatori di Black Pencil, unità creativa di Leo Burnett. Trouble shooter per il network Leo Burnett con incarichi a Dubai, Mosca, Londra e Chicago, nella sua vita professionale vanta esperienze su marche importanti come Procter & Gamble, Fiat, Coca-Cola, Assicurazioni
1. Tim ‘Irruzione’, agenzia: Leo Burnett, Direttore creativo esecutivo: Sergio Rodriguez, Copywriters: Fabio Andreini e Pietro Putti, cdp: FilmMaster, regista: Umberto Riccioni.
Generali, Poste Italiane, Kellogg, Diageo, Pirelli, Telecom Italia, Indesit Company.
2. Tim ‘Pericolo’, agenzia: Leo Burnett, Direttore creativo esecutivo: Sergio Rodriguez, cdp: FilmMaster, regista: Umberto Riccioni.
È membro del board creativo mondiale di Leo Burnett, socio dell’Art Directors Club Italiano e socio dell’Art Directors Club di New York.
3. Ariston Aqualtis ‘Mondo sommerso’, agenzia: Leo Burnett, Group creative directors: Enrico Dorizza e Sergio Rodriguez, Copywriter: Francesco Simonetti, Art director: Antonio Cortesi, cdp: FilmMaster, regista: Dario Piana.
Fra i numerosi premi vinti, figurano un Leone d’Oro, due d’Argento e tre di Bronzo al Festival di Cannes, un Grand Prix ai Clio Awards, due Clio
4. Ing Direct ‘Chiedi a chi ce l’ha – Bus’, agenzia: Leo Burnett, Group creative director: Enrico Dorizza, Copywriters: Santiago Saiegh e Matteo Lazzarini, Art director: Corrado Cardoni. 5. Ing Direct ‘Chiedi a chi ce l’ha’, agenzia: Leo Burnett, Group creative director: Enrico Dorizza, Copywriter: Santiago Saiegh, Client creative director: Corrado Cardoni, cdp: Mercurio Cinematografica, regista: Giuseppe Capotondi.
blicità’, la consideriamo un esempio
modo in cui lavoriamo: da veri e pro-
interessante di come far dialogare
pri autori cinematografici, pensando
media diversi, con un approccio che
diversi episodi secondo una trama e
sa essere interessante su ogni canale.
una caratterizzazione dei personaggi
Se la caliamo nel comparto bancario,
in una logica di miniserie in continua
sia in Italia sia all’estero, questa case
evoluzione. I risultati ci confermano
history è pura innovazione perché si
che il gradimento verso questa formula
basa su una nuova media-idea. C’è
è altissimo e che la gente pone sem-
molta innovazione anche nel serial di
pre la domanda più bella per chi fa il
Tim, non tanto nella costituzione di
nostro mestiere: “Cosa succede nella
una nuova coppia comica ma nel
prossima puntata?”.
3
d’Argento, quattro Eurobest e quattro Epica Awards.
4
5
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Genio italiano TV Key
I PROTAGONISTI DELLA CREATIVITÀ
BIOGRAFIE
1
I PROTAGONISTI DELLA CREATIVITÀ
“La comunicazione oggi deve essere soprattutto multimediale e deve parlare sempre più la lingua del consumatore. Occorre utilizzare un linguaggio schietto e andare al nocciolo della questione, servendosi di tutti gli strumenti a disposizione”.
LUCA ALBANESE E FRANCESCO TADDEUCCI DIRETTORI CREATIVI DI DDB Tv Key: Come sta cambiando il con-
molto bene e scegliere con intelligen-
cerche, si studia il target per sapere
Luca Albanese: Io ho iniziato la mia
sumatore?
za. Di conseguenza cambia anche il
come suscitare la sua attenzione.
carriera in McCann, dove ho fatto la pri-
Luca Albanese: Il consumatore si è
tono delle comunicazioni: si ricorre a
molto evoluto negli ultimi anni e ov-
meno trucchi ed effetti speciali, perché
Tv Key: Come deve cambiare la co-
soddisfazione di vedere quel claim
viamente questo ha avuto delle riper-
ormai il consumatore ha visto tutto, al
municazione per adeguarsi ai nuovi
durare più di vent’anni è stata grande.
cussioni nel modo di comunicare di chi
cinema, in televisione, su internet.
consumatori?
Firmai proprio le prime campagne isti-
fa pubblicità. Oggi ci sono più strumenti
Quindi il linguaggio deve essere più
Francesco Taddeucci: La comunica-
tuzionali della Rai, che non aveva mai
per fare arrivare il messaggio al target,
onesto e schietto che in passato, più den-
zione oggi deve essere soprattutto mul-
comunicato in precedenza. Devo dire
che in generale è sottoposto a più sti-
tro ai veri insight. C’è anche un mag-
timediale. Ma sicuramente deve parla-
che è stata una bella storia di successo,
moli, ma questo non significa che sia
giore lavoro di strategia a monte rispetto
re sempre più la lingua del consumatore,
continuata anche quando mi sono spo-
più vulnerabile. Anzi, sa difendersi
agli scorsi decenni. Oggi si fanno ri-
che è smaliziato e ha in mano strumenti
stato in Saatchi & Saatchi. Il segreto è
per verificare l’attendibilità o meno del-
proprio questo: quando c’è fiducia da
le informazioni che la marca vuole co-
parte del cliente, quando i creativi fan-
municare. Non si può più ‘mentire’
no delle cose belle e che funzionano, si
come avveniva un tempo o comunque
ottiene un credito che si porta avanti a
agli albori della pubblicità. Occorre uti-
lungo. Quella campagna ha sicura-
lizzare un linguaggio schietto e anda-
mente influenzato tutta la mia carriera.
re al nocciolo della questione, serven-
Francesco Taddeucci: Io invece cite-
dosi di tutti gli strumenti a disposizio-
rei la campagna istituzionale che ab-
ne. Il web è una delle chiavi più im-
biamo ideato in Saatchi & Saatchi per
portanti per parlare in modo diretto, an-
Enel, girata tra l’altro da Paul Arden, un
che perché online si può instaurare un
maestro della pubblicità. Si tratta del-
dialogo vero e proprio con il consu-
la fortunatissima campagna dei tre bu-
matore, misurando addirittura il gradi-
chini nella sabbia e in altre situazioni,
mento di un certo servizio oppure
con il claim ‘Se fosse così facile ave-
coinvolgendolo nella fase di creazione
re l’energia, forse non avresti bisogno
o messa a punto di un prodotto.
di noi’. L’obiettivo era dare valore
ma campagna Rai ‘Di tutto, di più’. La
alla presenza dell’energia partendo da Tv Key: Su quali elementi vi basate per
gesti quotidiani, come appunto inseri-
realizzare campagne efficaci?
re una spina in una presa. Il payoff era
Luca Albanese: Cerchiamo di tenere
‘Enel. L’energia che ti ascolta’. Anco-
sempre presente la nuova figura del con-
ra oggi, ogni volta che Enel fa una ri-
sumatore. Occorre trovare degli insight
cerca sull’efficacia delle varie campa-
reali, dire delle cose vere e quindi
gne che si sono susseguite nel tempo,
partire sempre dalla realtà del prodot-
la gente ricorda sempre quella e loro
to, senza inventare nulla di diverso da
sono disperati! Si chiedono perché le
quello che il prodotto può promettere.
campagne nuove non funzionino al-
Dopodiché è essenziale trovare un’idea
trettanto bene.
forte e spalmarla su tutti i mezzi a disposizione. Il cuore deve essere una re-
Tv Key: Quale ruolo riconoscete alla
altà che maschera l’idea.
qualità della produzione e quale all’idea?
TV Key Genio italiano
Tv Key: Nella vostra carriera profes-
Francesco Taddeucci: Direi che ul-
sionale quali sono state le campagne di
timamente il rapporto tra idea e pro-
maggior successo (in termini sia di pre-
duzione si è sbilanciato a favore del-
mi sia di risultati sul mercato)?
la prima. Si punta sempre su una bel-
70
BIOGRAFIE
1
Luca Albanese Ha iniziato il suo percorso professionale nel 1980 in Troost Campbell Ewald, per passare poi nel 1982 in McCann Erickson Roma, dove ha firmato la campagna istituzionale di posizionamento Rai, quella del payoff ancora oggi usato ‘Rai. Di tutto di più’. È membro dell’Art Directors Club Italiano dal 1989, e all’ADCI ha vinto 8 ori, 13 argenti e 4 bronzi, più 25 ori, 19 argenti e 21 bronzi come direttore creativo. Al Festival dell’Advertising di Cannes ha vinto un Leone d’Argento con la campagna Rai 2
3
e uno di bronzo con Greenpeace, oltre a un Leone d’Oro come direttore creativo per la campagna Banca di Roma girata da Federico Fellini. Sem-
I PROTAGONISTI DELLA CREATIVITÀ
1
pre a Cannes, nel 2003, è stato il giurato italiano nella sezione Press & Poster. Dopo l’esperienza di The Name, a fine 2009 sbarca in DDB insieme a Francesco Taddeucci. Francesco Taddeucci È il copywriter più premiato in Italia, con 13 ori e 5 argenti all’ADCI e svariati riconoscimenti internazionali a Cannes, New York Festivals, Clio,
1. Ministero per i Beni e le Attività Culturali ‘Colosseo’, ‘David’, agenzia: DDB, Direttori creativi: Luca Albanese e Francesco Taddeucci, Copywriter: Alessandro Mian, Art director: Ricard Valero.
Epica, Eurobest, ADCE. È stato giurato a Cannes nel 2006. Da sempre appassionato di musica, dal 2008 conduce alcuni spazi nel programma ‘Gli spostati’ su Rai Radio2. È stato docente di scrittura creativa alla Libera
2. Audi A4 ‘Skier’, agenzia: DDB, Direttori creativi: Luca Albanese e Francesco Taddeucci, Copywriter: Stefano Guidi, Art director: Alessandro Campani.
Università Maria Ss. Assunta di Roma, ed è docente alla Writing School della Luiss, al fianco di nomi prestigiosi come Corrado Augias, Roberto
3. Volkswagen Service ‘Re Artù’, agenzia: DDB, Direttori creativi: Luca Albanese e Francesco Taddeucci, Copywriter: Stefano Guidi, Art director: Rosella Tito.
Cotroneo, Carlo Lucarelli, Marco Bellocchio, Andrea Camilleri. Entra in Saatchi & Saatchi Roma nel 1990 come copywriter. Nel 1999 viene
4. Audi A3, agenzia: DDB, Direttori creativi: Luca Albanese e Francesco Taddeucci, Copywriter: Elena Carella, Art director: Hugo Gallardo.
nominato Direttore creativo insieme a Luca Albanese. Nel 2007 fondano insieme l’agenzia The Name e nel 2009 arriva in DDB.
5. Tomato Splat, agenzia: DDB, Direttori creativi: Luca Albanese e Francesco Taddeucci, Copywriter: Nicoletta Zanterino, Art director: Francesco Epifani.
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5
4
6. Dixan ‘Predator’, agenzia: DDB, Direttori creativi: Luca Albanese e Francesco Taddeucci, Copywriter: Valerio Le Moli, Art director: Armando Viale.
la idea e si cerca di risparmiare sulla
spiegando come sono nate e come si
produzione, anche perché ci sono
sono sviluppate?
meno soldi a disposizione per l’ad-
Luca Albanese: Siamo in DDB da
vertising, per via della crisi. Quindi,
sei mesi: tra le nostre campagne cite-
se un tempo la produzione era a vol-
rei quella per Audi A3, legata al con-
te in grado di ‘salvare’ un’idea me-
sumo della vettura, con l’immagine di
diocre, oggi questo non succede più.
una boccetta e il disegno che partiva su
il Mibac, il Ministero per i Beni e le At-
lia e per la campagna abbiamo scelto il
Il peso dell’idea è cresciuto e il suo
un muro dove l’auto scorreva creando
tività Culturali, per cui avevamo fatto
payoff ‘Se non li visiti, li portiamo via’.
ruolo è diventato fondamentale. Bi-
un paesaggio che si interrompeva dopo
quella campagna provocatoria sui mo-
Si è trattato di un’autentica provoca-
sogna riuscire a fare una bella cam-
un chilometro. Ha avuto molto successo
numenti trasportati all’estero. Il Co-
zione. Questa campagna ha fatto mol-
pagna con pochi mezzi e quindi con
ed è stata anche richiesta all’estero, una
losseo smontato, il David trasportato
to rumore, non solo sui mezzi classici
produzioni più semplici, meno ricche.
grossa soddisfazione. È stata una pro-
dall’elicottero: l’obiettivo era quello di
ma anche su veicoli alternativi. Non per
Oggi c’è più lavoro per i creativi, quin-
duzione locale, pensata e realizzata in
provocare gli italiani, che hanno il
niente l’abbiamo iscritta al Festival del-
di, e anche più responsabilità.
Italia, che è piaciuta tanto e che funziona
maggior numero di opere d’arte del
l’Advertising di Cannes nelle sezioni Ti-
anche in altri paesi del mondo. Ovvia-
mondo entro i confini del loro paese ma
tanium e Media Lions: speriamo che
Tv Key: Ci potete illustrare due case
mente le campagne televisive sono
che vanno nei musei solo quando si tro-
verrà apprezzata nel giusto modo anche
history recenti nelle quali meglio si è
quelle che la gente ricorda di più, ma
vano all’estero. Quindi abbiamo volu-
all’estero, visto che ha come soggetti
concretizzata una comunicazione fon-
abbiamo fatto anche molte campagne
to spingere gli italiani ad andare più
monumenti e capolavori artistici italiani
data su un’idea forte e innovativa,
stampa e un’operazione interessante per
spesso nei tanti musei che ci sono in Ita-
noti in tutto il mondo.
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6
71
Genio italiano TV Key
Il portale mediakey.tv continua la sua crescita. Media Key mette a disposizione degli abbonati, nella sezione Operatori, un database di oltre 4.000 aziende operanti nel settore, suddivise per categoria merceologica e corredate da un profilo descrittivo della società. La Web tv si arricchisce di oltre 2.000 spot pubblicitari, prodotti dal 1988 in poi, recuperati dall’archivio Media Key e accompagnati dai credits di coloro che li hanno realizzati: uno strumento di ricerca prezioso sia per gli addetti ai lavori sia per gli appassionati di pubblicità. Oltre alle esclusive per gli abbonati, registrandosi al sito tutti potranno seguire le novità e gli aggiornamenti nelle News, potenziate oggi da una newsletter quotidiana. Nella sezione Eventi è possibile effettuare le iscrizioni ai premi, consultare l’Albo d’Oro delle manifestazioni e visionare le gallery fotografiche e i video delle premiazioni. La sezione Shop offre la possibilità di acquistare comodamente con carta di credito le riviste pubblicate dal gruppo, Media Key e Tv Key, i numeri speciali (Annual di Aziende, Agenzie e Case di produzione, Genio Italiano), le sculture e i diplomi assegnati ai vincitori durante gli eventi. Un altro vantaggio è la possibilità di acquistare in formato pdf (gratis per gli abbonati) i numeri arretrati delle pubblicazioni per recuperare i fascicoli ormai esauriti.
NEWS E NEWSLETTER Media Key ha investito molte energie anche nella sezione News, importantissima per coloro che operano nel settore. In questo spazio vengono riportati in tempo reale tutti i comunicati stampa legati alla comunicazione. Inoltre la newsletter, diventata quotidiana, propone ogni giorno un approfondimento, un’intervista o una video intervista realizzata dalla nostra redazione.
I PROTAGONISTI DELLA PRODUZIONE E DELLA POST FILMMASTER UN MODELLO DI FLESSIBILITÀ AKITA FILM L’ECCELLENZA NELLA PRODUZIONE BEDESCHIFILM ALTA QUALITÀ AUTORIALE DIAVIVA A VELE SPIEGATE, CON SPIRITO DI SQUADRA ITC TOOLS PASSIONE, SINERGIE E AGILITÀ LACASA LA REALTÀ FILTRATA DALL’OCCHIO DEL REGISTA LES ENFANTS PICTURES DALLE FOTO AL CINEMA, SEMPRE CON METODO MACH 2 AZIONE UNA STORIA DI FAMIGLIA E PROFESSIONALITÀ PIANAFILM VERSATILITÀ, IL TUO NOME È PIANA BLOOMPIX IMMAGINI IN FIORE FLIPPERMUSIC MUSICA PER L’IMMAGINE TOP DIGITAL QUALITÀ E PASSIONE SENZA COMPROMESSI
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Genio italiano TV Key
I PROTAGONISTI DELLA PRODUZIONE
LEADER TRA LE CASE DI PRODUZIONE DEL MERCATO ITALIANO PER SPOT REALIZZATI, SEMPRE DI QUALITÀ, MA ANCHE PER PROGRAMMI TELEVISIVI, EVENTI, CONTENUTI INTERATTIVI E PROGETTI WEB, FILMMASTER SI RACCONTA ATTRAVERSO IL SUO PRESIDENTE: GIORGIO MARINO.
DI
ELISABETTA FLAMINI
FILMMASTER UN MODELLO DI FLESSIBILITÀ Nata nel 1976 con l’intento di
ristorante i clienti avessero deciso di cu-
neggiature e individuare i talenti pri-
Van den Bergh ad Algida, e poi Fin-
realizzare filmati pubblicitari a tut-
cinare, perfezionando i piatti destina-
ma che diventino famosi (a posteriori
dus, tutte società del Gruppo Unile-
to tondo, nell’arco di poco tempo
ti al loro palato sempre più esigente.
è troppo facile).
ver. Fu una grande opportunità per
FilmMaster giunge a collocarsi tra
Questo modello è poi stato adottato da
le prime cinque case di produzio-
tutti ed è ancora oggi, con alcune cor-
Tv Key: Quali sono state le sue espe-
rattere comunque anche umanistico.
ne di spot nel mondo, iniziando poi
rezioni di tiro, il punto di riferimento
rienze precedenti?
In quel periodo ho ‘varato’ campagne
a diversificare la sua produzione.
per molti. Successivamente lanciammo
Giorgio Marino: Il mio ruolo di
come quelle di Bio Presto con l’uo-
Nascono così K-Events, una delle più
un’altra novità con la creazione di un
Presidente di FilmMaster beneficia
mo in ammollo e ho seguito i primi
importanti agenzie di eventi italiane;
reparto chiamato ‘l’Officina’, una vera
ancor oggi di tutti gli anni trascorsi in
vagiti di un colosso come Cornetto
FilmMaster Television, specializzata
e propria fabbrica di talenti destinati alla
agenzia (la Lintas). Dopo aver esor-
Algida, ancora oggi leader d’imma-
nella realizzazione di format, fiction
regia. In questo contesto nacquero fil-
dito come Account assistant, ho rag-
gine nel settore. A titolo puramente in-
e film per la tv; e infine FilmMaster
mmaker ancora oggi considerati di gran
giunto il ruolo di Account director,
formativo, con il costo di un 30 se-
Clip, leader nella produzione di video
successo. L’attività di ricerca è anco-
con la responsabilità dei budget più
condi di allora, oggi si realizza a sten-
musicali. Ce ne parla Giorgio Marino,
ra oggi è una delle nostre carte vincenti.
importanti, da Lever a Gibbs, da
to un animatic. Tempi che cambiano.
Presidente di FilmMaster.
In fondo il vero ruolo di un produtto-
una formazione manageriale, di ca-
re è quello di saper valutare le sceTv Key: Quando e con quali intenti nasce FilmMaster? Giorgio Marino: FilmMaster nasce nel 1976 e i fondatori, oltre a me, sono Sergio Castellani e Stefano Coffa, cui si aggiungerà in seconda battuta Marco Balich, divenuto a breve l’autentico deus ex machina degli show internazionali. L’intento originario era quello di creare un nuovo modello di casa di produzione a ‘misura’ di agenzie e clienti. Le cdp di allora erano infatti strutturate per fornire un buon prodotto cinematografico, ma i produttori all’epoca, tutti ‘ottimi tecnici’, non avevano dimestichezza con l’advertising e le sue regole, così che agenzie e clienti non parlavano la stessa lingua, dando spesso origine a equivoci e incomprensioni di vario genere. L’esperienza maturata da noi soci nelle agenzie ci chiarì invece subito qual era il punto debole di quelle strutture, individuando una soluzione. Nacquero così i progress, gli executive, i producer, la ricerca regia, i post producer ecc. Con questi intenti realizzammo allora la casa di produzione ideale, quella che avremmo voluto come interlocutrice quando eravamo in agenzia. È come se in un
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Giorgio Marino, socio cofondatore e presidente di FilmMaster.
I PROTAGONISTI DELLA PRODUZIONE Tv Key: Quali sono state le principali
spot della FAO che ha come testimo-
campagne di FilmMaster dalla nascita
nial Jeremy Irons. Attualmente stiamo
a oggi? Quando arrivò la prima
realizzando una campagna che ci ha
commessa importante?
commissionato Archè, per la sensibi-
Giorgio Marino: Campagne storiche?
lizzazione nelle scuole africane sui
Prima fra tutte il due minuti della
temi problematici come l’alcolismo,
campagna Barilla (con la musica di Van-
il bullismo e gli abusi sessuali.
gelis). E poi Kodak, Paraflu, Superga, Tv Key: Qualche aneddoto o ricordo
Telecom con Massimo Lopez, Capitalia, Heineken... fino alle recenti Flora by Gucci e Ariston Aqualtis, che han-
In alto, alcuni frame dei lavori realizzati da FilmMaster. Qui sopra, Jeremy Irons, protagonista dello spot della FAO.
divertente dai backstage? Giorgio Marino: Per lo spot Flora by
no conquistato ben due Ori a Cannes.
Gucci, girato in Lituania lo scorso
Quanto alle commesse, tutte sono sta-
Tv Key: Realizzate anche campagne
buiamo allo sviluppo di campagne so-
anno, in sette giorni di riprese con-
te importanti per noi, dalla prima al-
sociali?
ciali su temi cui siamo particolarmente
centrate solo all’alba e al tramonto ab-
l’ultima. Come i gradini di una scala.
Giorgio Marino: Da anni contri-
sensibili, come nel caso dell’ultimo
biamo utilizzato 23mila fiori finti in-
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Genio italiano TV Key
I PROTAGONISTI DELLA PRODUZIONE
Tv Key: Vi occupate anche di produzioni internazionali? Giorgio Marino: Oggi è molto difficile strappare alle agenzie internazionali progetti fuori dal loro territorio: per questo in FilmMaster il numero di campagne internazionali è irrilevante. L’ultima è stata quella di Alice per Telecom in Germania. Tv Key: I premi ritirati a oggi? Giorgio Marino: Se si escludono le centinaia di premi ‘minori’, citerei senz’altro i riconoscimenti ottenuti a Cannes, perché la sfida è più dura e sempre penalizzata da handicap nazionali di lungo corso. Da tempo, infatti, A sinistra, Ada Bonvini, Amministratore delegato, Partner ed Executive producer; a destra Karim Bartoletti, Partner ed Executive producer.
gli italiani non suscitano la curiosità dei giurati internazionali e al termine di ogni festival il nostro malumore sulla Croi-
filati nel terreno. Con questo esca-
to. Chiude il cerchio il reparto pro-
stellitto, Daniele Luchetti, Spike Lee,
sette è un classico. Congiura o dura re-
motage abbiamo ottenuto un risulta-
duzione, più efficiente e organizza-
Dario Piana, David Lynch, Chris
altà? Entrambe. Congiura perché si for-
to fotografico eccellente, senza to-
to della protezione civile, e una post
Cunningham e molti altri.
mano sbarramenti potenti da parte dei
gliere nulla alla regia dell’ottimo
produzione capace e rapida, ‘dogana’
Chris Cunningham.
di ogni attività in chiusura di pro-
Tv Key: E un personaggio prima
che dura realtà perché in passato ab-
paesi di tradizione anglosassone, ma an-
getto. Un ruolo importante è ricoperto
sconosciuto lanciato invece da un vo-
biamo sempre offerto un’immagine
Tv Key: Da chi è composto oggi il
anche dal reparto casting e dal reparto
stro filmato?
‘provinciale’ del nostro comparto.
team di FilmMaster?
ricerca regia, punti fondamentali per
Giorgio Marino: Stefano Accorsi,
L’abitudine radicata di ‘noleggiare’ re-
Giorgio Marino: FilmMaster è oggi
il buon esito di ogni film. Qualche
lanciato nel 1994 dal nostro spot di
gisti stranieri, infatti, e poi l’esiguità del
diretta da tre Executive producer
numero? Due sedi a Milano e Roma,
Maxi Bon. Ricordo che il cliente vo-
numero e lo scarso talento dei nostri re-
partners, Karim Bartoletti, Michela
3.800 lavori dalla nascita, 120 di-
leva una campagna sul doppio gusto del
gisti, nonché l’appiattimento generale
Gabelli e Ada Bonvini, la quale ri-
pendenti e centinaia di collaborato-
prodotto e cercava una coppia di atto-
della nostra comunicazione, sono ele-
copre anche il ruolo di Amministra-
ri esterni, dai direttori della fotogra-
ri che impersonassero due personaggi
menti che inducono un disvalore nel no-
tore delegato, mentre a Roma ab-
fia ai registi.
un po’ impacciati nell’approccio con le
stro cinema, ormai purtroppo ampia-
ragazze. Il taglio doveva essere ironi-
mente consolidato. Non eravamo né sia-
biamo Fabrizio Razza nel ruolo di Executive producer. Inoltre lo zoc-
Tv Key: Quali sono i personaggi di
co. Il regista Daniele Luchetti centrò in
mo un paese leader, ma purtroppo ne-
colo duro di FilmMaster è rappre-
chiara fama che hanno lavorato con
pieno il ruolo principale, con Stefano
anche in fase emergente. Di conse-
sentato dalle producer e dalle loro as-
voi?
Accorsi, che era del tutto digiuno di
guenza l’interesse nei nostri confronti
sistenti, un concentrato di profes-
Giorgio Marino: Tra i nomi più pre-
pubblicità e cinema. Il suo ‘Tu gust is
era ed è inferiore anche rispetto a pae-
sionalità, esperienza ed entusiasmo
stigiosi che hanno ‘frequentato’ Film-
mei che uan’ è citato ancora oggi, a ri-
si come la Spagna prima e l’Argentina
che le rendono energiche ‘badanti’ di
Master segnalo senz’altro Federico
prova del successo e dell’originalità di
poi, più combattivi e ricchi di iniziati-
ogni progetto che viene loro affida-
Fellini, Ferzan Ozpetek, Sergio Ca-
quella sceneggiatura.
va nella ricerca di un modello di comunicazione innovativo. Nonostante ciò FilmMaster è riuscita a conquistare 24 Leoni, di cui 8 d’oro massiccio, unica italiana in mezzo a una concorrenza preparatissima e agguerrita. Tv Key: Qual è un motto o una massima che la rappresenta nel lavoro? Giorgio Marino: A differenza dei supposti grandi uomini che dichiarano “Mi spezzo ma non mi piego”, amo invertire i termini di metafora dicendo “Mi piego ma non mi spezzo”! Mi ritengo infatti sapientemente flessibile: considero la flessibilità un approccio maturo, forse non propriamente etico ma di certo funzionale. Così il servizio per i clienti risulta sempre efficiente, e
A sinistra, Michela Gabelli, Partner ed Executive producer; a destra, Fabrizio Razza, Executive producer (Roma).
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di certo... ne usciamo a testa alta.
I PROTAGONISTI DELLA PRODUZIONE
L’ALTA QUALITÀ È IL VALORE PIÙ GRANDE E IRRINUNCIABILE PER LA STRUTTURA GUIDATA DA MARCO ARISI ROTA, CHE PUNTA SU UN TEAM DI REGISTI E DI PRODUCER ESTREMAMENTE FORTE E COMPETITIVO. NEL SUO SHOWREEL SPICCANO PRODUZIONI PLURIPREMIATE PER CLIENTI COME SKY, IKEA, BREIL E CITROËN. DI CLARA ZAMBETTI
AKITA FILM L’ECCELLENZA NELLA PRODUZIONE L’idea creativa deve essere forte, questo è indubbio. Ma un ruolo altrettanto importante spetta alla produzione, che deve valorizzare il film. La qualità è da sempre il punto di forza di Akita Film, che la assicura attraverso una scelta di registi di altissimo livello e un team di produzione decisamente professionale e dunque competitivo. Questa casa di produzione milanese, nata nel 2004 da un’idea di Marco Arisi Rota e Paolo Zaninello, è cresciuta nel tempo collezionando successi come ‘Fuffi’, ‘Il gladiatore’ e ‘Lacrime’ per SKY, ‘Prigione’ per IKEA, ‘Treno’ per Breil. Tv Key: Com’è nato il suo interesse per il mondo della produzione? Marco Arisi Rota: Ho avuto la fortuna di vivere da sempre nel mondo della produzione perché mio padre, dopo aver per anni lavorato come inviato per la Rai, decise di fondare una sua casa di produzione, la Commercial Film, divenuta in seguito Milano Cinematografica. Ho cominciato a lavorare con lui quando ero ragazzo. Eravamo specializzati negli spot pubMarco Arisi Rota, fondatore di Akita Film.
blicitari, ma producevamo anche pa-
formazione diversa, anche tecnica. A
recchi documentari sul mondo mari-
un certo punto mio padre si è stacca-
no. A quei tempi le case di produzio-
to dalla Milano Cinematografica e
nuove professionalità e a un parco re-
questo punto che ci eravamo prefis-
ne erano strutturate diversamente ri-
quindi ho diretto io la società negli ul-
gisti di prestigio. Sia io sia Paolo ave-
sati. Naturalmente nella storia di Aki-
spetto a oggi e tutte avevano le pro-
timi anni.
vamo parecchia esperienza come pro-
ta ci sono stati momenti di grandi suc-
prie macchine da presa, le attrezzature
duttori quando ci siamo lanciati in
cessi e momenti di crisi, ma comun-
per girare, i propri teatri... Quindi ho
Tv Key: A un certo punto ha deciso di
questa avventura. All’interno di Aki-
que ogni anno siamo riusciti a crescere
avuto la fortuna di accostarmi fin da
fondare Akita Film. Com’è nata que-
ta Film abbiamo voluto persone di
rispetto all’anno precedente. Di que-
giovane al mondo del cinema, impa-
sta sfida?
grande competenza e professionalità:
sto siamo ovviamente molto soddi-
rando a conoscere tutti i segreti del-
Marco Arisi Rota: Akita Film nasce
producer, executive producer, registi,
sfatti. Abbiamo avuto la fortuna di la-
la regia e della produzione. In Mila-
nel 2004 appunto come una nuova sfi-
ognuno è stato selezionato con l’obiet-
vorare con grandi creativi e di pro-
no Cinematografica, infatti, ho rico-
da imprenditoriale. È stata fondata da
tivo di offrire ai clienti l’eccellenza e
durre spot molto belli, che sono sta-
perto nel tempo tutti i ruoli, dal-
me e da Paolo Zaninello con l’obiet-
la massima qualità. Oggi grazie a que-
ti premiati e riconosciuti dalla critica
l’operatore cinematografico al diret-
tivo di creare una struttura di più am-
sto staff siamo molto competitivi sul
anche all’estero, oltre che apprezza-
tore di produzione. Quindi, rispetto ad
pio respiro rispetto a Milano Cine-
mercato, abbiamo lavorato molto in
ti dal pubblico, e questo ci ha dato
altri imprenditori-produttori, ho una
matografica, più competitiva grazie a
questi sei anni proprio per arrivare a
modo di migliorare molto anche
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lo dicono tutti. Abbiamo lavorato mol-
siderazione dei clienti.
to per arrivare a questo grado di eccellenza e quindi siamo soddisfatti
Tv Key: Com’è strutturato il team di
che il mercato riconosca i nostri sfor-
Akita?
zi. Ultimamente abbiamo anche raf-
Marco Arisi Rota: Attualmente il
forzato la produzione e oggi non ab-
team di Akita è costituito da due
biamo più punti deboli: la squadra che
executive producer di grande espe-
abbiamo formato è quella giusta.
rienza, Paolo Zaninello e Chicco Mazzini. Sono affiancati da Marcel-
Tv Key: Akita Film punta anche su gio-
lo Noera, che cura da vicino tutti gli
vani talenti. Possiamo fare un esempio?
aspetti delle gare oltre allo scouting e
Marco Arisi Rota: Recentemente ab-
ai rapporti con i registi. Completano
biamo preso sotto le nostre ali un gio-
il nostro team due producer, un assi-
vanissimo regista/autore molto crea-
stente di produzione e altre tre persone
tivo. Si chiama Marco Gradara e ci ha
del reparto produzione, più un mon-
colpito subito per il suo modo di la-
tatore interno.
vorare anche semplicemente realizzando un backstage. Vogliamo farlo
Tv Key: Su quali elementi avete deciso
Sopra, due frame dello spot per SKY HD ‘CSI’ (agenzia: 1861united, regi-
crescere senza fretta e senza ansie.
di puntare per distinguervi dalle al-
sta: Xavier Mairesse). In basso, frame dagli spot SKY ‘Fuffi’ (agenzia: Red Cell, regista: Matteo Pellegrini) e MySKY ‘Il gladiatore’ (agenzia: 1861united, regista: Xavier Mairesse).
Speriamo che sentirete parlare di lui
sionalità interne abbiamo costruito un
Tv Key: Alla rosa di stranieri del ca-
guarda i registi. Innanzitutto abbiamo
Tv Key: Possiamo individuare gli
parco registi che riteniamo di alto
libro di John Doe e Sebastian Valino,
preso con noi Marcello Noera, una per-
spot che lei ritiene fondamentali nel-
profilo e molto competitivo. Quello che
si sono aggiunti a gennaio Luca Ma-
sona di grande esperienza e spessore che
la storia di Akita?
cerchiamo di fare è lavorare il più pos-
roni e Paolo Monico. Oggi Akita Film
tanti anni fa è stato anche socio di Mer-
Marco Arisi Rota: Lo spot ‘Fuffi’ per
sibile con i nostri registi in esclusiva.
offre una scelta di registi di altissimo
curio Cinematografica. Avere registi di
SKY, che abbiamo realizzato pochi
Questo rappresenta, a nostro avviso, un
livello: come ci siete arrivati?
talento per Akita Film è un punto di for-
mesi dopo l’apertura di Akita Film, ha
elemento di grande sicurezza per agen-
Marco Arisi Rota: Abbiamo scelto
za, quindi questo ingresso nella strut-
indubbiamente segnato un momento
zia e cliente, in quanto – contrariamente
Luca Maroni e Paolo Monico perché ci
tura è stato molto importante. Anche se
importante soprattutto per l’impennata
a quanto succede molto spesso nel no-
sembrava importante avere nel nostro
siamo alla continua ricerca di registi
di credibilità che ha riscosso in quel-
stro mercato – conosciamo alla perfe-
roster anche registi italiani di grande
nuovi, con Noera e con altri profes-
la occasione la nostra immagine agli
zione chi stiamo ‘vendendo’. In linea
spessore. Perché proprio Luca e Pao-
sionisti italiani e stranieri abbiamo
occhi dei creativi dell’agenzia. Il film
generale non ci piace vendere uno
lo? Perché sono nettamente i migliori
formato un gruppo molto competitivo,
era di complicata realizzazione per
showreel ma una persona in carne e ossa
tra i registi italiani non legati a doppio
che ci rende unici sul mercato della pro-
molti motivi, tra i quali una deadline
di cui conosciamo già la cultura, le pe-
filo ad altre case di produzione. Nel loro
duzione italiana. Akita Film è attual-
di consegna che avrebbe fatto impal-
culiarità, i punti di forza e l’approccio
genere Maroni e Monico sono due fuo-
mente una delle case di produzione
lidire chiunque. Eppure quello spot è
ai progetti da un punto di vista sia crea-
riclasse. Negli ultimi due anni credo che
maggiormente in grado di offrire una
andato benissimo e ha ricevuto pa-
tivo sia produttivo.
siamo migliorati molto per quanto ri-
scelta di registi di altissimo livello. Ce
recchi riconoscimenti. Un’altra tappa
tre case di produzione? Marco Arisi Rota: Oltre alle profes-
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nei prossimi anni.
Genio italiano TV Key
I PROTAGONISTI DELLA PRODUZIONE
come immagine oltre che nella con-
I PROTAGONISTI DELLA PRODUZIONE
importante nella storia di Akita Film
clienti tendono a investire meno, ri-
è stata la campagna dell’anno scorso
sparmiando sulla produzione e quindi
per MySKY: un’altra sfida vinta alla
sulla qualità dei film pubblicitari. Suc-
grande. Abbiamo prodotto in soli due
cede che a volte si aggiudichi una gara
giorni di shooting due film, ‘Il gla-
chi si offre di realizzare uno spot per
diatore’ e ‘La rapina’, che implicavano
un budget inferiore a scapito della qua-
un grande sforzo realizzativo. È sta-
lità. Mi dispiace quando succedono
to un piccolo miracolo dal punto di vi-
queste cose perché, amando molto
sta della produzione. Notevole è sta-
questo lavoro, noi di Akita ci impe-
to anche il contributo della post pro-
gniamo a farlo nel modo migliore. Da
duzione. Vorrei citare, infine, due
sempre puntiamo sulla qualità, che per
spot recenti e già pluripremiati: ‘La-
noi è fondamentale: alle volte rima-
crime’ di SKY e ‘Prigione’ di IKEA.
niamo penalizzati ma continuiamo
Spero che un giorno verranno consi-
sulla nostra strada perché pensiamo che
derati un’altra tappa importante nel-
la qualità sia irrinunciabile e alla fine
la storia di Akita Film.
sia sempre un’arma vincente. Se partiamo sapendo che possiamo dare al-
Tv Key: Riguardo allo spot ‘Fuffi’ di
l’agenzia e al cliente un lavoro di alto
SKY che ha appena ricordato, sembra
livello, lo facciamo. Altrimenti diciamo di no. Finora ci siamo potuti per-
che il cliente e l’agenzia siano rimasti molto impressionati per il modo in
Sopra, due frame dello spot IKEA ‘Prigione’ (agenzia: 1861united, registi:
mettere di fare queste scelte e speria-
cui avete risolto l’emergenza del-
mo di poter andare avanti così, pun-
l’elefante, è vero?
Nick & Sune). In basso, due frame dallo spot SKY ‘Lacrime’ (agenzia: 1861united, regista: Xavier Mairesse).
Marco Arisi Rota: È vero. Era il 2004
più interessante di quello spot è il toc-
duzione, però altre scene sono state gi-
te i tempi non siano più quelli di ven-
e Akita Film era nata da poco. Un ve-
co di ironia intelligente che ha aiuta-
rate veramente con l’acqua, per esem-
t’anni fa. Basta vedere il nostro sho-
nerdì mi chiamarono dall’agenzia:
to il concept della campagna: solo con
pio all’interno della casa, e poi ab-
wreel per averne una conferma. Non
avremmo dovuto girare uno spot di
l’HD si possono vivere grandi emo-
biamo ricostruito i fondi. Nonostan-
per niente abbiamo risposto alla re-
SKY in due giorni. Ma c’era prima da
zioni. Dalla scelta delle musiche a
te tutto fosse stato programmato, si è
cessione investendo sia nella struttura
risolvere un problema: avevamo ven-
quelle del cast e delle location, tutto
trattato di una sfida importante che ri-
interna sia nei registi, per offrire più
tiquattr’ore di tempo per trovare un
è andato nella direzione di comunicare
teniamo di aver vinto. Ha diretto il tut-
qualità ed essere ancora più competi-
elefante di piccole dimensioni. Non sa-
questo messaggio in maniera sempli-
to Xavier Mairesse, un regista belga
tivi. Devo riconoscere, comunque,
rebbe stato un problema trovare un
ce e leggera. Da un lato c’è la gran-
che rappresentiamo in Italia e con il
che come Akita Film non abbiamo ri-
elefante adulto in Italia, ma un cuc-
dezza del lungometraggio che attrae
quale abbiamo fatto anche la campa-
sentito della crisi in alcun modo: ab-
ciolo era irreperibile. In poche ore ser-
l’attenzione del pubblico e dall’altro
gna MySKY che comprendeva ‘Il gla-
biamo avuto la fortuna di lavorare mol-
viva una soluzione. Siamo riusciti a
c’è un messaggio un po’ ironico e sim-
diatore’ e ‘La rapina’.
to per SKY e questo ci ha consentito
scovare con non poca fortuna un ele-
patico che parla di una tecnologia. Lo
fantino in Malesia e siamo partiti
shooting è stato complesso perché ab-
Tv Key: Negli ultimi mesi avete prodotto
immediatamente per girare lì il film.
biamo dovuto dare la sensazione di
parecchi spot per clienti top, tra cui Ci-
Tv Key: Cosa c’è nel futuro di Akita
L’agenzia e il cliente sono rimasti mol-
una città allagata, Torino: in alcuni
troën e Miele. La crisi è superata?
Film?
to impressionati perché, a parte il col-
punti ci siamo avvalsi della post pro-
Marco Arisi Rota: Purtroppo no. I
Marco Arisi Rota: Speriamo di con-
tando sempre sulla qualità, nonostan-
di non registrare cali di fatturato.
po di fortuna, abbiamo dimostrato di
tinuare a crescere come abbiamo fat-
saper risolvere le emergenze tempe-
to negli ultimi anni. Ci impegneremo
stivamente e di saper realizzare un film
sempre più e dedicheremo ancora
di alta qualità in tempi strettissimi.
maggiore attenzione alle esigenze
Quello spot è piaciuto veramente
delle agenzie e dei clienti, per offrire
tanto. E da quel giorno Akita Film ha
ancora più cura dei dettagli. Speriamo
iniziato a crescere, quindi crediamo
di essere accompagnati da un po’ di
che il piccolo elefante ci abbia porta-
fortuna, perché anche quella è fon-
to fortuna!
damentale. L’advertising resterà il core business della società, ma stiamo
Tv Key: Che cosa possiamo racconta-
cercando di allargare la nostra sfera di
re, invece, del più recente e pluripre-
azione attraverso partnership e co-
miato spot ‘Lacrime’ di SKY?
produzioni con l’estero.
Marco Arisi Rota: Direi prima di tutto che si è trattato di una grande pro-
Tv Key: Un sogno nel cassetto?
duzione che ha ricevuto prestigiosi ri-
Marco Arisi Rota: Quello di ogni pro-
conoscimenti internazionali. È stato un
duttore, ovvero realizzare un lungo-
lavoro complicato soprattutto perché
metraggio. Fino ad ora non ci è ca-
abbiamo dovuto girare prevedendo
pitata la sceneggiatura giusta ma pri-
quello che sarebbe stato il grande in-
ma o poi capiterà senz’altro. Ne sono
tervento di post produzione. La cosa
sicuro.
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I PROTAGONISTI DELLA PRODUZIONE
È STATA LA PRIMA CDP DI STAMPO ANGLOSASSONE, CIOÈ DI REGISTI INDIPENDENTI, A OPERARE SUL MERCATO ITALIANO. UNENDO LE GRANDI CAPACITÀ DEI SUOI REGISTI A UNA NATURALE VOCAZIONE A TROVARE E VALORIZZARE NUOVI TALENTI, È IN GRADO DI OFFRIRE AI CLIENTI LA PROPOSTA PIÙ GIUSTA PER OGNI LAVORO.
BEDESCHIFILM ALTA QUALITÀ AUTORIALE Un regista famoso che ha dato il
anche il cinema, visto che sono già in
quindi operare le migliori scelte, an-
vorato con passione. Personalmente
suo nome a una cdp di primo pia-
programma le riprese di un lungo-
che nella valorizzazione del budget,
sono sempre più innamorato di que-
no: se all’estero questo non è un
metraggio.
per garantire la qualità del risultato.
sto lavoro.
fatto insolito, nel panorama delle
Seguendo questa filosofia, la nostra
case di produzione italiane si trat-
Tv Key: Qual è stata l’evoluzione di
struttura vanta un reparto di editing
Tv Key: Facciamo un passo indietro.
ta di un caso più unico che raro. So-
Bedeschifilm dalla sua fondazione a
offline e online, con montatore e
Quali sono state le tappe più impor-
stenuta dall’autorialità e dalla propria
oggi?
operatore di post produzione interno.
tanti della carriera di Giovanni Be-
passione, Bedeschifilm offre ai suoi
Giovanni Bedeschi: Siamo nati nel
Abbiamo inoltre come missione quel-
deschi prima di questa avventura?
clienti un servizio su misura grazie alla
2002, proponendo una filosofia mol-
la di far crescere i giovani talenti e di
Giovanni Bedeschi: Sono nato nel
possibilità di contare su registi che si
to vicina a quella delle case di pro-
rappresentarli sia per il mercato ita-
1961 e mi sono diplomato all’Istitu-
dedicano totalmente al progetto su cui
duzione anglosassoni nelle quali il re-
liano sia per quello estero. Con or-
to d’arte Beato Angelico di Milano.
lavorano, offrendo maggiori garanzie
gista è anche produttore. In questo
goglio posso dire che siamo stati la
Nel 1980 ho iniziato la mia carriera in
di ottima riuscita ed efficacia. Nel suo
modo il regista viene coinvolto fin
prima casa di produzione a operare
pubblicità, lavorando per diverse
futuro, come ci rivela il fondatore, c’è
dalle prime fasi del progetto e può
nel nostro mercato con questa speci-
agenzie di Milano tra cui Ata, Bates
fica modalità. Finora sono stati otto
e McCann. Nel 1991 divento Direttore
anni molto intensi in cui abbiamo la-
creativo associato in Saatchi & Saat-
Giovanni Bedeschi, regista e fondatore di Bedeschifilm.
chi e lo stesso anno curo la regia del mio primo spot per Neutro Roberts, scelto quell’anno da Paul Arden per il New Talent Showcase al Festival Internazionale della Pubblicità di Cannes. Nel 1992 comincia la mia carriera come regista, prima in NPA, poi in New Partners e infine in BBE Politecne. Nel 1996 inizio il mio percorso come free lance e curo la regia di spot per clienti quali Bayer, Barilla, Binda, Breil, Lovable, Peroni, Sector, Tissot, Valtur e Panettone Motta (con Renato Pozzetto). Nello stesso periodo mi occupo anche della regia di videoclip per diversi grandi artisti tra cui Jovanotti, Baccini e Raf. All’estero ho girato spot in diversi paesi, tra cui Messico, Stati Uniti, Russia e in Medio Oriente. Tv Key: Quali sono i punti di forza che distinguono Bedeschifilm dalle altre cdp presenti sul mercato? Giovanni Bedeschi: I punti di forza sono il nostro team di registi, cresciuti con noi e appassionati come me: registi che sposano il loro talento con la capacità di saper lavorare in team per valorizzare al meglio ogni progetto.
TV Key Genio italiano
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I PROTAGONISTI DELLA PRODUZIONE In questa pagina, alcuni frame di spot prodotti da Bedeschifilm per i clienti Canon, Knorr, Fox, Samsonite e Intesa Sanpaolo. delle Olimpiadi di Torino 2006. Ab-
si e trasmesso nei tredici paesi dove
biamo vinto la gara internazionale in-
il gruppo bancario è presente.
detta dal Comitato Olimpico Interna-
Qui hanno a disposizione una vera e
Tv Key: Quali sono gli spot più si-
propria ‘Italian Factory’ per potersi
gnificativi prodotti da Bedeschifilm
esprimere. Nel corso degli anni ab-
nella sua storia?
biamo imparato a lavorare in team,
Giovanni Bedeschi: Vorrei citare
condividendo e sviluppando il nostro
una case history fatta l’anno scorso
talento. Il gruppo, cui sono molto af-
con Leo Burnett Italia per un cliente
fezionato, è composto da Gigi Piola (il
degli Emirati Arabi. Abbiamo vinto la
primo regista che ha creduto nella mia
gara proponendo uno dei nostri regi-
scommessa), Edo Lugari e Stefano
sti per ognuno dei quattro soggetti del-
Moro, che si occupano di live action
la campagna, che vedevano protago-
con tratti e colori completamente di-
nisti quattro diversi testimonial. È sta-
versi. Dal gennaio di quest’anno c’è
to un bellissimo lavoro che ha visto
poi Luca Robecchi, un grande spe-
tutta la nostra squadra all’opera con-
cialista di table top. All’inizio del-
temporaneamente. Poi mi piace ri-
l’anno abbiamo fondato La Palestra di
cordare il film istituzionale che ab-
Bedeschifilm, in risposta alle nuove
biamo prodotto per la presentazione
zionale, aggiudicandoci questo pre-
Tv Key: Quali sono invece i lavori re-
stigioso lavoro che è stato visto solo
centi più importanti?
all’estero e non in Italia perché na-
Giovanni Bedeschi: I nuovi spot per
sceva come ideale biglietto da visita
la linea Thè San Benedetto, girati in
delle nostre Olimpiadi invernali. In-
Libano con un casting bello e me-
fine ricordo lo spot internazionale di
morabile; lo spot Samsonite, diretto da
Intesa Sanpaolo, un commercial che
Edo Lugari con grande personalità; il
abbiamo prodotto in tre diversi pae-
nuovo spot Granbiscotto Rovagnati,
esigenze dell’attuale situazione di mercato, che sempre più spesso richiede la realizzazione di filmati virali e low cost. La Palestra è un nuovo luogo per la ricerca e lo sviluppo di idee e progetti legati al mondo dell’audiovisivo e per dare nuove opportunità di lavoro a giovanissimi registi, ai nuovi talenti del montaggio e della direzione della fotografia. All’interno della struttura, i giovani selezionati vengono coordinati dai registi senior di Bedeschifilm durante la realizzazione dei clip. Tra i primi lavori sfornati dalla Palestra, cito il virale per la moto Dorsoduro Factory (cliente Piaggio Aprilia, agenzia WLF), per la regia di Cinzia Pedrizzetti.
85
Genio italiano TV Key
I PROTAGONISTI DELLA PRODUZIONE girato in una delle più antiche salumerie di Milano; e lo spot Cuore di
Gli altri registi che fanno parte di Bedeschifilm: Luca Robecchi, Edoardo Lugari, Gigi Piola e Stefano Moro. Sotto, la squadra della casa di produzione.
Tv Key: Cosa c’è nel futuro di Bedeschifilm? Giovanni Bedeschi: Il cinema. Stia-
Brodo Knorr, un bellissimo esempio di quanto sia bravo Luca Robecchi nel
zione. Alla post produzione ci sono
becchi (table top director), Gigi Pio-
mo preparando le riprese del nostro
table top.
Luca Angeleri, Editor ed Editing su-
la (humour, comedy).
primo lungometraggio, Il ristorante,
pervisor; Francesca Catalisano, Edi-
un film di genere, virtuoso perché ve-
Tv Key: Com’è strutturato il team di
tor; Patrick Rizzi, Animatore 3d e
Tv Key: Quali sono le passioni di Gio-
drà contemporaneamente all’opera
Bedeschifilm?
compositing; Francesca Castellari,
vanni Bedeschi, a parte l’advertising?
noi quattro registi di live action.
Giovanni Bedeschi: Lo staff di Be-
Assistant editor. Promotion and de-
Giovanni Bedeschi: Il cinema, per-
Ognuno di noi girerà un episodio al-
deschifilm è composto da Giovanni
velopment sono seguiti da Laura Bo-
ché è il nostro presente prossimo. La
l’interno del ristorante che in qualche
Bedeschi, Director ed Executive pro-
nino. I registi in esclusiva sono Gio-
musica, perché la amo, suono il pia-
modo interferirà con gli altri. Si trat-
ducer; Emanuela Murelli, Executive
vanni Bedeschi (visual, storytelling),
noforte e il sax. La poesia, perché mi
terà di un film a otto mani con tratti
producer; Federico Salvi, Producer;
Edoardo Lugari (visual, vignette, sto-
ricorda la mia mamma. La corsa del
diversi, una vera sfida per suggellare
Elio Scalamandrè, Produzione; Lo-
rytelling), Stefano Moro (visual, sto-
mattino, perché mi aiuta a riflettere.
il nostro modo di lavorare con un ori-
renzo Calzeroni, Direttore di produ-
rytelling, post production), Luca Ro-
E infine, i colori nerazzurri.
ginale debutto nel cinema.
TV Key Genio italiano
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PER SPIEGARE LA CHIAREZZA D’INTENTI, DA SEMPRE ELETTA A FILOSOFIA AZIENDALE NELLA CASA DI PRODUZIONE DIAVIVA, DI CUI È PRESIDENTE E SOCIO FONDATORE DAL 1983, ANNO IN CUI LA SOCIETÀ VIDE LA LUCE A REGGIO EMILIA PER UNA SCOMMESSA TRA AMICI.
DI
ELISABETTA FLAMINI
DIAVIVA A VELE SPIEGATE, CON SPIRITO DI SQUADRA Luca Puccioni ci riceve nella sede milanese di Diaviva in corso Concordia, all’ultimo piano di uno stabile storico con splendida vista su piazza del Tricolore. Classe ‘58, originario di Reggio Emilia dove risiede ancora oggi con moglie e tre figli, il Presidente di Diaviva non sembra amar parlare molto di sé. Preferisce che a farlo siano i suoi lavori, spot di straordinario successo, frutto di un lavoro di squadra che, coesa e affiatata, è rimasta quasi la stessa dagli esordi. “Siamo un bel gruppo”, tiene subito a precisare. “La struttura aziendale è orizzontale, e ognuno di noi segue un filone, uniformato secondo un codice condiviso che è la spina dorsale dell’azienda”. Diaviva conta una decina di professionisti che si confrontano di continuo e scambiano pareri, con lo sguardo sempre ben saldo verso l’obiettivo da perseguire. Ma partiamo dall’inizio. Tv Key: Per cosa sta il nome Diaviva? Luca Puccioni: Per ‘diapositiva viva’. Il nome, scelto dai miei due amici soci, è rimasto sempre lo stesso. Tv Key: Chi erano questi soci?
Luca Puccioni, Presidente e socio fondatore di Diaviva.
Luca Puccioni: Due miei amici, ap-
veri, registrò 500mila contatti solo su YouTube. Dal primo spot l’azienda di-
punto, uno dei quali, Milvio Lasagni,
lei? Da quali esperienze proveniva?
di uno spot per Parmigiano Reggiano.
lavora ancora qui in qualità di Vice-
Luca Puccioni: Fino a quel momento
Nonostante fossimo quasi degli emer-
presidente. L’altro, che è uscito nel
mi ero occupato della società di fami-
genti, il contatto era mio, così si fi-
Tv Key: Vogliamo ripercorrere il pas-
1991, si chiama Ermanno Giglietti. In-
glia, un’azienda di giocattoli, che
darono.
sato di Diaviva per tappe epocali?
sieme avevano già costituito il nucleo
esportava anche in vari paesi all’este-
dell’attuale società, uno studio di
ro. Avevo una fitta rete di contatti e una
Tv Key: E fu un successo, che aprì poi
spot per i Solari Bilboa: era il 1988, e
animazione dove si realizzavano an-
certa conoscenza del mercato interna-
la saga del Parmigiano.
con la regia di Mario Barbi abbiamo
che pubblicità per il cinema. Diciamo
zionale. Poteva funzionare.
Luca Puccioni: Quel primo spot andò
portato il primo seno nudo sullo scher-
molto bene, come del resto tutti gli al-
mo. Fu uno scandalo e un gran suc-
che Diaviva era già un piccolo studio
venne un cliente storico.
Luca Puccioni: Ricordo per esempio lo
cinematografico. Mi chiesero di en-
Tv Key: Quando arrivò la prima
tri prodotti per loro. In particolare
cesso di vendita per l’azienda, che ri-
trare a farne parte come commercia-
commessa importante?
uno del 2006, di Armando Testa e idea-
mase poi con noi per molti altri anni.
le nel 1983.
Luca Puccioni: Nel 1986. L’agenzia
to da German Silva, vinse premi su pre-
MAC, poi diventata Publicis FCB/
mi. E la musichetta, rielaborazione di
Tv Key: Un successo che fu l’inizio di
MAC, ci commissionò la realizzazione
una canzone originale dei Ricchi e Po-
una lunga serie…
Tv Key: Perchè lo chiesero proprio a
87
Genio italiano TV Key
I PROTAGONISTI DELLA PRODUZIONE
“NON ESISTE VENTO A FAVORE PER IL MARINAIO CHE NON SA DOVE ANDARE”. LUCA PUCCIONI CITA SENECA
I PROTAGONISTI DELLA PRODUZIONE
Luca Puccioni: Infatti. Nel 1989 fu la
riserva negli Stati Uniti. Nel 1994, per
Luca Puccioni: Neri Marcorè, per
Tv Key: Non c’è nulla prodotto in out-
volta di Calze Levante, con la regia di
produrre uno spot sugli ultimi scoo-
esempio. O meglio: non lo lanciammo
sorcing, dunque?
Tinto Brass, con cui entrammo in con-
ter Malaguti chiamati Phantom, gi-
noi, ma lo spot da lui interpretato per
Luca Puccioni: Esatto. In Diaviva en-
tatto grazie a una mia conoscenza.
rammo interamente in una base Nato
Pagobancomat nel 1997 coincise con
tra una commessa ed esce il prodot-
Però allora c’era la Sacis, l’organo
dove c’erano i veri Phantom, gli ae-
la sua ascesa. In quei pochi frame l’at-
to finito, realizzato interamente dal
censore della Rai: non passammo
rei: era difficilissimo ottenere i per-
tore doveva ridere dall’inizio alla
gruppo. Siamo tutti professionisti,
l’esame.
messi, ma ci riuscimmo. E lo spot ri-
fine: non era poi così facile! Marcorè
come dicevo all’inizio, un aggregato
sultò un capolavoro. Come quello
ci riuscì alla perfezione, dimostrando
di eccellenze.
Tv Key: Ma lo spot poi uscì, e quasi
montato nel 1995 per Aspirina: l’an-
quel talento che da lì a poco sarebbe
senza modifiche: come mai?
gelo protagonista del video, che com-
esploso sotto gli occhi di tutti.
Luca Puccioni: Il censore dell’epoca,
pare su un picco, in realtà era su una
parlando dello spot con Panorama e
guglia scelta da noi vicino a Cortina.
Tv Key: Torniamo allo spirito di cor-
esempio, uno dei nostri Producer, in
L’Espresso prima della sua uscita, lo
All’epoca non esistevano le attuali tec-
po che campeggia in Diaviva. Come
Diaviva dal 1993. Era già noto al gran-
definì “uno stupro in diretta”, senza di-
niche di compositing, ma ci arran-
lavora il team?
de pubblico per aver prodotto la ce-
scuterne con noi né chiederci di cam-
giammo alla perfezione.
Luca Puccioni: Siamo molto affiata-
leberrima serie Supergulp, Fumetti in
biare alcune scene. Facemmo allora
Tv Key: Qualche nome? Luca Puccioni: Guido De Maria, per
ti, e squadra che vince non si cambia.
Tv. Per noi ha raccolto in dvd tutti i
causa ai giornali che avevano pub-
Tv Key: Un angelo che ricorda Bru-
La nostra, in particolare, non cambia,
programmi televisivi della serie già
blicato le sue dichiarazioni, rendendo
no Ganz ne ‘Il cielo sopra Berlino’...
indicando così anche l’ottima salute
comparsi nel 1975, usciti poi in edi-
pubblica la documentazione ancora
Luca Puccioni: Esatto! Per quello
aziendale. Personalmente sono con-
cola lo scorso anno in abbinamento a
top secret da noi prodotta per Sacis.
spot avevamo pensato proprio a Wim
trario alla mercificazione di collabo-
La Gazzetta dello Sport. Un lavoro co-
Vincemmo la causa. A questo punto
Wenders, ma poi affidammo la regia
ratori e registi: un giorno qua, uno là,
lossale, che pare si replichi quest’an-
lo spot passò e fu un successo.
a Renzo Martinelli, che realizzò co-
solo per inseguire il vantaggio eco-
no in autunno, sempre per RCS.
munque un ottimo prodotto.
nomico. Noi ci impegniamo sempre al massimo, ma tutti insieme. Inoltre
Tv Key: Perché colossale?
lizzazioni successive?
Tv Key: È mai successo che con i vo-
siamo una delle poche case, a quan-
Luca Puccioni: Perché bisogna coor-
Luca Puccioni: Nello spot per il Pin-
stri spot abbiate lanciato qualche
to mi risulta, in cui si realizza tutto in-
dinare l’acquisizione di tutti i diritti in-
guino De’Longhi realizzato nel 1990,
attore prima sconosciuto?
ternamente.
ternazionali nel mondo, le proprietà di
Tv Key: Qualche curiosità sulle rea-
prodotti famosissimi come i Fantastici
per esempio, per impersonare il protagonista ‘Orso Grigio’ utilizzammo un vero capo indiano, trovato in una
TV Key Genio italiano
Milvio Lasagni, Vicepresidente di Diaviva, e i Producer Federica Chiesi, Alain Sanyas e Guido De Maria.
Quattro, Spider-Man, Nick Carter, Sturmtruppen di Bonvi, Mandrake,
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rie campagne sociali per cui questo assioma non vale. Ce ne vuol parlare? Luca Puccioni: Ogni anno realizziamo due o tre campagne sociali, su temi variabili di volta in volta, per il puro piacere di creare qualcosa di socialmente utile, senza fini di lucro. Tv Key: Un esempio? Luca Puccioni: Quella realizzata quest’anno sul tema dell’alcol alla guida. Lo slogan recita ‘Quando chi guida ha bevuto, ogni viaggio può essere l’ultimo. Pensaci. O guidi o bevi’. Visto lo spot, l’AIVIS (Associazione Italiana Vittime Infortuni della Strada) ha deciso di asCorto Maltese e tantissimi altri, per
sociarvi il suo nome, e con lei lo por-
poi adattarli al nostro mercato. Il che
teremo a Cannes.
significa non solo tradurli, ma cambiare alcune scene, magari girando-
Tv Key: Quali altri prodotti porterete al
ne di nuove, omettendone altre... Di
Festival dell’Advertising di Cannes,
tutto questo si è occupato De Maria,
cui avete sempre partecipato?
mentre l’acquisizione dei diritti l’ab-
Luca Puccioni: Porteremo lo spot rea-
biamo seguita insieme.
lizzato per la rivista Rolling Stone. Prodotto dal nostro Alain Sanyas e di-
Tv Key: De Maria è anche il produ-
retto dal bravissimo Marco Gentile, è un
cer della celeberrima campagna per
esempio di spot in cui tutto ha funzio-
Loacker.
nato alla perfezione, in cui cioè la par-
Luca Puccioni: ‘Loacker, che bontà’: l’ha ideata tanti anni addietro e ha vin-
Alcuni spot prodotti da Diaviva. Sopra, Loacker e Bayer. In basso, Veneta Cucine e Rolling Stone.
te visual e il copy, realizzati rispettivamente da Federico Pepe e Stefania
to vari premi.
Siani, si sono integrati alla perfezione Tv Key: Una produzione nasce o di-
Tv Key: Senza perdere di vista l’obiet-
Tv Key: Loacker è anche una cam-
venta internazionale?
tivo finale.
pagna internazionale. Ne avete fatte
Luca Puccioni: Alcune produzioni
Luca Puccioni: Che resta comunque
Tv Key: Risultati?
altre?
partono già con l’intento di essere dif-
la ‘chiamata all’acquisto’. Alcuni
Luca Puccioni: Lo ha citato persino Mar-
Luca Puccioni: Bayer, la casa farma-
fuse all’estero. Altre diventano inter-
spot muovono sentimenti, emoziona-
co Travaglio ad Annozero, quale em-
ceutica, ha prodotto con noi il video
nazionali in seguito al successo otte-
no, se ne parla a lungo e magari per
blema di denuncia verso la corruzione
diretto da Gil Bauwens che poi è sta-
nuto. La creatività viene sempre testata
questo diventano internazionali. Poi,
della classe governativa, contribuendo
to diffuso in dieci paesi nel mondo.
a livello di gradimento, e se questo è
però, il loro reale valore si misura in
a farlo salire agli onori della cronaca.
Inoltre ricordo De’Longhi, altra cam-
alto è più facile che una campagna
termini di vendita. Tanto più uno
Una vera soddisfazione. E a pochi
pagna internazionale, ma la lista è dav-
ideata originariamente per il mercato
spot induce all’acquisto, tanto più ha
giorni dalla sua uscita, solo su YouTu-
vero lunga...
italiano diventi internazionale.
funzionato.
be aveva fatto registrare 25mila contatti.
89
nei 45 secondi della durata del video.
Genio italiano TV Key
I PROTAGONISTI DELLA PRODUZIONE
Tv Key: Diaviva ha realizzato anche va-
I PROTAGONISTI DELLA PRODUZIONE
DOPO UNA LUNGA ESPERIENZA IN CASE DI PRODUZIONE COME BBE CINEMATOGRAFICA E BRW, NEL 2007 EMANUELA CAVAZZINI RICEVE DA BEPPE CASCHETTO LA PROPOSTA DI APRIRE UNA STRUTTURA CHE COMPLETASSE IL SUO GRUPPO. È NATA COSÌ ITC TOOLS, AGILE COME UNA PICCOLA CDP MA ORGANIZZATA COME UNA GRANDE.
DI
MAURIZIO ERMISINO
ITC TOOLS PASSIONE, SINERGIE E AGILITÀ Da piccola voleva fare la ballerina:
de il posto di Little Tony. Inutile dire
cevo la modella negli spot, mi affa-
Benton & Bowles di Milano e mi è ba-
si metteva davanti allo specchio a
che le grandi star sono personaggi di
scinava il mondo che circondava le
stato poco per capire che non era quel-
provare le coreografie con la mu-
una professionalità indiscutibile: pre-
produzioni, la gente che vedevo in-
lo il mestiere che volevo fare, anche
sica. Nella vita tutto torna, e così
cisi, attenti, disponibili e dotati di edu-
torno al set. Questo settore era anco-
se mi affascinava moltissimo il lavo-
Emanuela Cavazzini, con la sua
cazione, cortesia e gentilezza uniche.
ra pionieristico, non c’erano scuole o
ro dell’agenzia. Dopo quattro anni ho
casa di produzione ITC Tools, ha
È stata un’esperienza splendida.
corsi di formazione, il lavoro del
deciso di fare il grande salto, sono pas-
appena prodotto insieme a JWT e
produttore era ancora artigianale.
sata alla casa di produzione BBE Ci-
Nokia il videoclip più popolato e
Tv Key: Facciamo un passo indietro.
Uscita dall’università, immaginavo
nematografica, che con FilmMaster e
ballato del mondo, con le coreografie
Quali sono state le tappe più impor-
che le persone che facevano questo
BRW era quella più importante. Era
del Garrison Rochelle di Amici e la re-
tanti della sua carriera?
mestiere lavorassero all’interno del-
la cdp dei film Coop con Woody Al-
gia di Domenico Liggeri, nome sto-
Emanuela Cavazzini: Ho iniziato tan-
le agenzie: non ho fatto altro che man-
len: iniziare in questo modo ti dà l’op-
rico del videoclip italiano e autore di
tissimi anni fa. Ho finito l’università
dare il curriculum alle agenzie e in bre-
portunità di crescere bene e in fretta.
X Factor. Danza, musica e cinema
nel 1985 e da grande volevo fare pro-
ve mi sono trovata ad avere proposte
Erano tempi in cui si montava in pel-
sono elementi ricorrenti nella vita di
prio questo lavoro. Da ragazzina fa-
come account. Sono entrata nella
licola, non c’erano i computer, le email o i cellulari: il lavoro era molto
Emanuela Cavazzini, vere passioni anche nel suo lavoro. Dopo anni di espe-
Emanuela Cavazzini, General manager di ITC Tools.
rienza in grandi case di produzione come BBE Cinematografica e BRW, un giorno ha deciso di contattare con un sms Beppe Caschetto, produttore cinematografico, televisivo e teatrale e manager di molti tra i più importanti artisti di spettacolo, per suggerirgli il tassello mancante che mancava al suo gruppo (già comprendente ITC Movie e ITC 2000): una struttura dedicata alla pubblicità e ai video. Quella che si dice l’idea giusta al momento giusto. Così è nata ITC Tools, una casa di produzione piccola, veloce e agile ma con la mentalità di una grande, che può contare sulle grandi sinergie del Gruppo ITC. Come una ballerina, ITC Tools è agile e piena di passione. E l’ultimo lavoro è stato proprio al fianco di un grande nome del ballo, Raffaella Carrà. Delle riprese di questo nuovo spot, ma anche d’altro, abbiamo parlato con Emanuela Cavazzini, General manager di ITC Tools. Tv Key: Qual è il lavoro che avete appena finito di girare? Emanuela Cavazzini: Abbiamo girato lo spot Danacol con il nuovo testimonial, Raffaella Carrà, che pren-
TV Key Genio italiano
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più complesso, completo e vicino a
Y&R, regia: Max Croci), per Mellin ‘Latti’ (agenzia: Euro RSCG, regia: Nadia De Paoli) e per Danone Vitasnella ‘Farfalle’ (agenzia: Y&R, animazione 3D: Rumblefish).
Fiat Argentina, con la sede argentina di Leo Burnett come agenzia. Si trattava di realizzare tre film girati tra Buenos Aires, le Pampas e Cordoba, gestiti totalmente da una casa di produzione italiana: un’esperienza importante ma complessa, durata due mesi. L’altra campagna che ricordo in modo particolare è stato il lancio di Q8, con lo spot della barca a vela, una produzione durata oltre un mese e mezzo tra l’Africa, Roma e Londra, realizzata con l’allora direttore della fotografia di Steven Spielberg, Michael Salomon. È stata anche un’esperienza umana importante, perché sul set ho conosciuto mio marito. Io unisco molto l’aspetto passionale al mio lavoro. Tv Key: A proposito, quali sono le passioni che hanno influenzato il suo lavoro? Emanuela Cavazzini: Amo la musica, mi è sempre piaciuta in tutte le sue espressioni e mi ha sempre accompagnato, in diversi aspetti, dall’infanzia e dall’adolescenza. Al di là della carica di energia che mi trasmette, ho studiato chitarra classica e ho potuto conoscere personaggi importanti del mondo della musica. Poi amo il cinema. E da bambina sognavo di fare la ballerina, mi mettevo davanti allo specchio e mi inventavo delle coreografie. Per fortuna il mio mestiere mi ha portato a unire tutte le mie passioni. Tv Key: Come è nata ITC Tools? Emanuela Cavazzini: Una mattina, alla fine del 2007, mi sono svegliata con la sensazione di essere arrivata alla fine di un’esperienza. Le dinamiche e le tempistiche del nostro lavoro erano cambiate tantissimo, e lo stress era quello che succedeva nel cinema. È
tecne, all’inizio degli anni ’90, e
grande produttore, di grandissima
aumentato. Stavo pensando al mondo
stato un grande vantaggio: inoltre ho
come tutte le fusioni ha portato un po’
lungimiranza e passione.
degli eventi. Non so per quale moti-
avuto maestri come Max Brun, bra-
di scompiglio. Così mi chiamò la
vissimi a insegnarmi il mestiere.
McCann Erickson, per lavorare nel re-
Tv Key: Quali sono gli spot di quel pe-
a Beppe Caschetto: lui aveva dei te-
vo mi sono trovata a mandare un sms
parto cinema. Ma in quei due anni e
riodo che ama ricordare?
stimonial che lavoravano già da tem-
Tv Key: Dopo la BBE, com’è conti-
mezzo la produzione mi è mancata
Emanuela Cavazzini: Ne ho fatti tan-
po in questo campo, e mi ero trovata
nuata la sua avventura?
tantissimo, così tornai in una cdp e co-
tissimi. Ho un ricordo particolare di
anche in gara contro la sua ITC. E ho
Emanuela Cavazzini: C’è stato il mo-
minciarono i miei undici anni in
un’enorme produzione che feci con
pensato che una persona che operava
mento in cui BBE si fuse con Poli-
BRW al fianco di Giulio Romieri,
BRW nel 1997: una campagna per
da tempo in questo settore potesse rap-
91
Genio italiano TV Key
I PROTAGONISTI DELLA PRODUZIONE
A sinistra, frame dagli spot per Danone Activia ‘Magri’ (agenzia:
I PROTAGONISTI DELLA PRODUZIONE
presentare un’importante expertise per il Gruppo ITC. Mi ha chiamato subito: dopo aver lanciato la sua società di management, dopo aver aperto la ITC Movie e aver prodotto quindici film, dopo aver lavorato in televisione e in spettacoli teatrali, il vero tassello mancante per diventare un gruppo multifunzionale era proprio la produzione di spot pubblicitari, film istituzionali, video musicali e virali. Beppe ha colto al volo la mia idea: ho mandato l’sms al momento giusto. Tv Key: Uno dei punti di forza di ITC Tools è chiaramente la sinergia all’interno del gruppo… Sopra, un’immagine dall’evento per Nokia ‘Come & Dance Rihanna’ (comunicazione web, evento live in tre piazze italiane, videoclip). Sotto, un frame dello spot per Upstream sul concorso in occasione dei 10 anni di Grande Fratello (agenzia: Upstream, regia: Daniele Luchetti).
sona Garrison Rochelle, il coreogra-
persone legate alla produzione, auto-
Tv Key: Gli spot Activia sono un esem-
ogni artista che incontri impari sem-
che dovevano riprendersi e caricare il
ri, registi, fornitori. C’è un inter-
pio della sinergia tra voi e i testimo-
pre qualcosa.
loro video sul sito della Nokia e poi
scambio e una collaborazione a 360
nial di ITC…
gradi, grazie alla possibilità di attin-
Emanuela Cavazzini: Nei nuovi
Tv Key: Nokia ‘Come & Dance Ri-
larla tutti insieme. Le riprese sono sta-
gere a un panorama vastissimo di pro-
spot Activia, accanto ad Alessia
hanna’ è un progetto multimediale
te fatte da Domenico Liggeri, regista
fessionalità e di agevolazioni a livel-
Marcuzzi, c’è anche Geppi Cuccia-
davvero interessante…
di videoclip, autore di pubblicazioni
lo di forza contrattuale.
ri. Il format si è evoluto: Alessia ha
Emanuela Cavazzini: È un progetto
sulla storia di questa forma d’arte e au-
una spalla, una compagna estrema-
che ha come veicoli il web, l’evento
tore di programmi come X Factor. Noi
Tv Key: Quali sono gli altri plus di
mente divertente e azzeccata non solo
e il videoclip finale: tre forme di co-
di ITC abbiamo coinvolto le scuole di
ITC Tools?
per il prodotto ma per le dinamiche
municazione perfettamente integrate
danza italiane, principalmente quelle
Emanuela Cavazzini: Arrivo da lun-
all’interno dello spot. Sono due pro-
l’una nell’altra. Si tratta di un’opera-
dislocate nelle zone di Roma, Milano
ghissime esperienze in case di pro-
fessioniste estremamente diverse
zione che dura cinque mesi, portata
e Catania, che erano le tre piazze pre-
duzione iper-organizzate e struttura-
una dall’altra, ma proprio per questo
avanti insieme all’agenzia JWT. Par-
disposte per l’evento: abbiamo orga-
te. Il plus di ITC Tools è quello di ap-
sono incredibilmente complemen-
te dal loro brief: realizzare il videoclip
nizzato una regia mobile in simulta-
portare lo stesso schema professionale
tari. Geppi non è più solo Zelig, sta
più popolato e ballato del mondo at-
nea sulle tre location. Non abbiamo gi-
all’interno di una struttura piccola, che
lavorando a Victor Victoria e a Italia’s
traverso il coinvolgimento di persone
rato ogni giorno in una città, ma con-
si allarga e si restringe a fisarmonica
Got Talent: non è più solo una co-
che danzano in piazza sulle note del
temporaneamente in tutte e tre, con un
a seconda delle necessità. La nostra è
mica, sta facendo un suo percorso
brano di Rihanna Rude Boy. Tutto è
collegamento satellitare per permet-
una cdp agile e molto veloce, però con
professionale e raggiungendo un
iniziato attraverso internet, con il re-
tere al regista di governare le 14 te-
tutte le caratteristiche di approccio,
pubblico più allargato. Lavorare su
clutamento di persone attraverso
lecamere piazzate nelle tre diverse lo-
sviluppo e gestione proprie di una
queste gag sottili e ironiche è diver-
un’operazione di web communication
cation e riprendere in campo largo,
struttura grande e organizzata.
tente, ma è anche bello perché da
che ha visto coinvolto in prima per-
medio e stretto tutte le persone che bal-
Emanuela Cavazzini: Ci sono delle enormi sinergie, al di là dei talenti stessi. E non intendo solo gli artisti conosciuti al pubblico, ma anche le
fo di Amici, che ha studiato la coreografia del brano: questa doveva essere studiata e riprodotta dalle persone,
venire in piazza il 24 aprile per bal-
lavano. È stata un’impresa titanica, uno sforzo produttivo ma anche burocratico immenso: abbiamo dovuto curare le amministrazioni comunali, il satellite, le ambulanze, le transenne. Si tratta di piazze di chiese, e quindi ci voleva l’autorizzazione del parroco e del vescovo: S. Maria in Trastevere a Roma, Piazza S. Lorenzo a Milano e Piazza del Duomo a Catania. Ma è stato divertente. L’occasione di lavorare con persone come Garrison, i suoi ballerini e Domenico Liggeri è stata grande. In una parola: chapeau. Ma le grandi imprese ci piacciono: ora stiamo lavorando a un evento per Microsoft a cura dell’agenzia Wunderman di Milano.
TV Key Genio italiano
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SENZA I FORMALISMI E I FILTRI TIPICI DELLE GRANDI STRUTTURE. CON UN OCCHIO ATTENTO ALLA RAPPRESENTAZIONE DELLA REALTÀ E UN ALTRO ALL’IRRIVERENZA. DI MAURIZIO ERMISINO
LACASA LA REALTÀ FILTRATA DALL’OCCHIO DEL REGISTA “Questa casa non è un albergo”. “Mi casa es tu casa”. “Fa’ come se fossi a casa tua”. “Ci si vede a casa”. “Giochiamo in casa”. “Vino della casa”. “Specialità della casa”. “Offre la casa”. “Stasera a casa di Ago”. “Telefono casa”. “Casa di produzione”. Sono alcune delle frasi che ci accolgono nella home page del sito de laCasa, cdp fondata dal regista Ago Panini con Cecilia Mazzà e Claudio Pintus. L’idea era quella di creare una struttura che fosse la casa di chi ci lavora, dove ognuno si senta a proprio agio, senza formalismi e senza quei filtri che si trovano nelle società più grandi e complesse. Cresciuto insieme a Luca Lucini, con cui ha iniziato a girare videoclip, Ago Panini ha realizzato fino a oggi più di duecento film pubblicitari. Può contare su sodalizi con molti brand importanti, come Mulino Bianco, That’s Amore e Lancia: per quest’ultimo ha girato di recente lo spot capolavoro ‘Colazione da Tiffany’. In tutti i suoi lavori dimostra di conoscere benissimo le regole della pubblicità e di saperle usare con intelligenza per sperimentare e fare variazioni sul tema. Lo scorso anno ha esordito al cinema con Aspettando il sole, un
Ago Panini, regista e fondatore de laCasa insieme a Cecilia Mazzà e Claudio Pintus (foto di Amedeo Novelli).
film coraggioso che utilizza sapientemente molti attori famosi contro ruo-
lo: di recente ho curato le foto della
cosa mettere dentro. Sono ragionamenti
geva un libro, noi abbiamo giocato a
lo. E in ogni lavoro di Panini c’è
campagna Cadillac negli Stati Uniti e
naturali per chi fotografa, e mi hanno
carte con Vinnie Colaiuta, il suo bat-
qualcosa che non ci si aspetta. La spe-
la copertina del disco di Giuliano Pal-
portato a riflettere sul mio modo di la-
terista. E poi c’è la letteratura. Ma la
cialità della casa è anche questa.
ma & The Bluebeaters. Il passo suc-
vorare: per esempio basarsi sulla real-
pubblicità è stata la mia università ed
cessivo è stato quando, in uno dei miei
tà, senza modificare nulla. Anche se già
è il posto dove mi sento a casa: da
Tv Key: Quali sono le sue passioni,
riflessi di radicalismo, ho cercato di fare
nel momento in cui si inquadra la re-
quando ho iniziato, ho girato più di due-
quelle che l’hanno fatta diventare
un passo indietro, abbandonando la ri-
altà la si modifica, si racconta una bu-
cento spot e ho esplorato tutti i gene-
quello che è oggi?
cerca tecnologica e ricominciando a fo-
gia, non la si mostra mai a 360 gradi.
ri cinematografici.
Ago Panini: Una delle cose che mi ha
tografare con una Leica M6. Leggen-
Un’altra mia grande passione è stata la
guidato di più è stato un regalo che mi
do i testi di grandi maestri come Hen-
musica: con la mia band, gli Ottantot-
Tv Key: Lei ha iniziato assieme a Luca
ha fatto mia mamma quando avevo
ri Cartier-Bresson ho capito che foto-
totasti, al concerto del Primo Maggio
Lucini: come sono stati i vostri esordi?
quindici anni: una macchina fotogra-
grafare, così come dipingere o fare del
per uno strano colpo di fortuna abbia-
Ago Panini: Io e Luca siamo molto
fica Fujica STX1. Così ho iniziato a fo-
cinema, consiste quasi più nello sce-
mo suonato prima di Sting, condivi-
amici: ci siamo conosciuti per caso a
tografare e non ho mai smesso di far-
gliere cosa lasciare fuori piuttosto che
dendo con lui il camerino. Mentre leg-
diciotto anni alla Rai, alla mensa
93
Genio italiano TV Key
I PROTAGONISTI DELLA PRODUZIONE
LA CASA DI PRODUZIONE CREATA DA AGO PANINI È UN LUOGO DOVE TUTTI SI SENTONO A PROPRIO AGIO,
I PROTAGONISTI DELLA PRODUZIONE delle comparse, e abbiamo condiviso da subito la passione per il cinema. Io suonavo, Luca era appassionato di
Frame da alcuni spot prodotti da laCasa: Bertolli ‘Fans’, Bertolli ‘Scarpetta’, Cadillac ‘Gallery’ (per il mercato americano), Disaronno ‘OJ’ (con la regia del collettivo Kroitnijz), Eridania ‘Passione’ e Lancia Musa ‘Colazione da Tiffany’.
in gioco, senza barriere ma con grande poliedricità. Tv Key: In tutti i suoi film, pur restando
auto, ma il cinema ci univa. Abbiamo fondato una casa di produzione ultra-
Mazzà e Claudio Pintus abbiamo
Io sono un regista un po’ atipico nel
nell’ambito della pubblicità main-
indipendente, che si è fatta le ossa con
dato vita a laCasa, volevamo un po-
panorama italiano, cerco sempre di
stream, c’è una certa irriverenza…
qualche videoclip nel mondo della
sto che per noi fosse come una casa,
non fare due volte la stessa cosa, per-
Ago Panini: Nel nostro lavoro non bi-
musica underground. Poi Luca è an-
tanto che in realtà l’unico ufficio
ché mi annoio. Quando Pietro Verri
sogna cadere nella tentazione di con-
dato in Inghilterra, io sono rimasto
esecutivo è molto piccolo. E voleva-
mi ha chiamato per realizzare lo spot
siderare le regole sacre e inviolabili.
qua, e più tardi abbiamo iniziato uf-
mo che fosse una casa anche per le
di Eridania, che era un’animazione a
Bisogna sempre chiedersi qual è il vero
ficialmente a girare videoclip e pub-
agenzie e i clienti con cui lavoriamo.
passo uno, non mi sembrava vero.
significato delle cose. Ogni volta che
blicità. In seguito Luca ha avuto la
Quasi sempre chi è entrato ne laCasa
Quando arrivano sfide come la cam-
si applica la regola senza saperne
chance, meritatissima, di lavorare nel
ci è poi tornato molto volentieri. Uno
pagna del Mulino Bianco, prodotta in
l’origine è come quando si usa una pa-
cinema, partendo subito in grande con
dei nostri punti di forza è l’aver eli-
collaborazione con BRW, cerco sem-
rola a sproposito, svuotando il proprio
la regia di Tre metri sopra il cielo: io
minato tutti i filtri possibili: in casa ci
pre di coglierle: uno dei marchi più
pensiero. La sfida vera è quella di rea-
gli ho dato una mano, scrivendo i te-
siamo sempre noi.
mainstream d’Italia mi voleva, in-
lizzare spot mainstream: fare un film
sti dello speaker radiofonico.
tendeva rinfrescare l’immagine ed era
dove appaiono un occhio, un naso, una
Tv Key: A chi si rivolge laCasa? E
stato colpito da un lavoro che avevo
foglia e una scritta ‘think’, senza alcun
Tv Key: Perché la sua struttura si
quali sono le sue caratteristiche?
fatto con That’s Amore, dove avevo
marchio, è facile. Ma la pubblicità è
chiama laCasa?
Ago Panini: laCasa è incentrata su di
provato a ribaltare un po’ le regole.
un’altra cosa: deve funzionare, la
Ago Panini: Quando con Cecilia
me, quello che offre è il mio lavoro.
Offriamo sempre la voglia di metterci
gente deve comprare quelle marche al
TV Key Genio italiano
94
si in gioco cercando di chiedersi che
Elle ‘Carwash’, Mulino Bianco ‘Abbracci’ (cdp: BRW), That’s Amore ‘Grotta’, That’s Amore ‘Primizie’.
cosa si vuole raccontare. Per esempio, negli spot di famiglie che fanno colazione se ne vedono tante. Ma provare a rappresentarle come sono re-
Sant, che aveva clonato Psycho di Al-
almente, per non dare la sensazione
fred Hitchcock.
di essere fasulli, è importante: non vuol dire fare un film realista, alla Ken
Tv Key: Lo spot ‘Sogni’ per That’s
Loach, ma semplicemente portare le
Amore non cita un film, ma rico-
cose nella realtà.
struisce un mondo comunque vicino all’immaginario filmico…
Tv Key: Per Lancia ha realizzato spot
Ago Panini: Il brief era proprio quel-
memorabili: ‘Bang Bang’ con Carla
lo di raccontare fiabe nella realtà. Già
Bruni e ‘Colazione da Tiffany’…
la canzone I sogni son desideri è una
Ago Panini: Lancia fa parte di quei
citazione, e le visioni che ha la pro-
clienti che si sono trovati bene ne la-
tagonista sono di matrice cinemato-
Casa. E questo vale anche per Armando
grafica: il pilota romantico, i pompieri
Testa, che cura la creatività degli spot.
con la faccia da macho come nei film
Pur trattandosi di automobili, un pro-
di Tony Scott. Il film è stato girato a
dotto assolutamente mainstream e con
Budapest, completamente per strada.
il bisogno di fare grandi numeri, c’è
È tutto reale, gli unici interventi sono
sempre la voglia di mettersi in gioco.
nella scelta del cast.
Alla base di tutto c’è stata l’idea di reinventare il riposizionamento di Y e
Tv Key: Zero ‘Ricordati che devi
Musa come macchine di lusso. Nel
morire’ e MTV ‘World Aids Day’
caso del film con Carla Bruni, l’intui-
sono gli spot più vicini al suo stile di
zione geniale è stata proprio quella di
cinema?
scegliere lei: oltre a essere una modella
Ago Panini: Non sono i film più per-
e una cantante famosissima, una del-
sonali, ma sono quelli che rispec-
le donne più belle del mondo, due mesi
chiano il mio stile più sperimentale.
dopo è diventata anche la moglie del
In realtà il mio stile personale è un po’
presidente francese Nicolas Sarkozy. Il
un misto di tutto. Se guardate le mie
gioco è consistito nel creare attorno a
foto, scoprirete che basandomi su
lei un’atmosfera di lusso, e lei ha in-
ambienti reali, attraverso un’angola-
terpretato la canzone Bang Bang in
tura particolare, cerco di raccontare
modo molto sensuale. Il lavoro per ‘Co-
sensazioni o storie che mostrino la re-
lazione da Tiffany’ è stato una gioia in-
altà in maniera diversa. Lo spot Zero
finita per tutti: abbiamo sezionato e ri-
fa venire fuori il mio lato sperimen-
montato i filmati originali, in modo da
tale: è fatto tutto con la macchina fo-
sapere dove, come e quando interve-
tografica. Come ‘World Aids Day’, fa
nire. Il film è stato completamente ri-
parte di quei lavori ‘fatti con le for-
girato: il direttore della fotografia Pao-
bici’, con mezzi tecnici poverissimi,
lo Caimi ha fatto un lavoro di studio
una macchina fotografica e una se-
sulla luce e sui filtri. Abbiamo lavora-
quenza di foto. Tutta una serie di gio-
to calcolando, a partire dalle inqua-
chi, come le animazioni con la Pola-
drature originali, le posizioni delle
roid e un certo modo un po’ casuale
macchine da presa e i movimenti di
di usare la macchina a mano, è poi fi-
macchina. E abbiamo girato prestissi-
nita nel mio film Aspettando il sole,
mo la mattina, perché l’angolo tra la
in cui c’è molta voglia di essere me-
quinta e la cinquantasettesima strada è
tacinematografici e di citare in conti-
uno dei posti più congestionati di tut-
nuazione. Roberto Saviano dice che
ta New York. La vetrina di Tiffany è un
oggi è la mafia che si ispira ai film e
luogo di pellegrinaggio: immaginate
non viceversa. Significa che viviamo
cosa è successo quando è scesa una mo-
immersi nelle immagini: siamo come
della vestita come Audrey Hepburn. Un
dei deejay che remixano continua-
paio di giorni dopo su Flickr c’erano
mente cose che hanno visto e sentito
centinaia di foto di passanti che ave-
in tutti i media possibili. Mi capita
vano fotografato il nostro remake di
spesso di girare, vedere mostre, leg-
Colazione da Tiffany. È stata un’ope-
gere libri, che poi si compongono in
razione simile a quella di Gus Van
un mosaico strambo che ho in testa.
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Genio italiano TV Key
I PROTAGONISTI DELLA PRODUZIONE
Frame di alcuni spot prodotti da laCasa: Lancia Y ‘Bowling’, Lancia Y
supermercato. È interessante metter-
I PROTAGONISTI DELLA PRODUZIONE
LA CASA DI PRODUZIONE LES ENFANTS PICTURES NASCE NEL 2005 DAL GENIO CREATIVO E IMPRENDITORIALE DI UNA COPPIA DI COMPROVATA ESPERIENZA NEL CAMPO E DI GRANDE AFFINITÀ D’INTENTI, ENRICA DE BIASI E PIERRE NAVONI. CON ATTIVITÀ CHE SPAZIANO DAL SETTORE DELLA FOTOGRAFIA A QUELLO DEGLI AUDIOVISIVI, SI È SUBITO DISTINTA SUL MERCATO PER QUALITÀ E PROFESSIONALITÀ. DI ELISABETTA FLAMINI
LES ENFANTS PICTURES DALLE FOTO AL CINEMA, SEMPRE CON METODO Enrica de Biasi sceglie per incon-
mia creatura. Ne sono l’Amministra-
settore degli audiovisivi, e con esse
così via. In Italia, invece, tutto è affi-
trarci una location informale, un
tore delegato e l’Executive producer
il rispetto delle leggi e delle norme
dato al fotografo, non ci sono obbli-
bar milanese nel cuore di Brera, a
di riferimento, con tutti i compiti e le
anche nell’ambito della sicurezza
ghi, si ignorano certe regole, rispettate
poca distanza dalla sede di Les En-
responsabilità che ne conseguono.
dei set. Da qui la scelta di un nome
invece con sufficiente rigore nel set-
fants Pictures in zona Sempione.
che facesse subito intuire la fre-
tore degli audiovisivi. Si è radicata una
Data la relativa giovinezza della so-
Tv Key: Qual è la storia di Les En-
schezza e il carattere innovativo de-
non-conoscenza che ha sviluppato
cietà, peraltro molto nota agli addetti
fants Pictures?
gli intenti programmatici.
un modo di lavorare a sé stante.
ai lavori, sembra naturale chiederle
Enrica de Biasi: Les Enfants Pictu-
subito degli esordi.
res nasce nel 2005 come evoluzione
Tv Key: Qual è dunque il core busi-
Tv Key: Un esempio?
di una precedente società, Photologie,
ness della società?
Enrica de Biasi: Alcuni anni fa si do-
Tv Key: Vuole presentarsi?
una casa di produzione con agenzia
Enrica de Biasi: Realizziamo spot
veva realizzare una campagna foto-
Enrica de Biasi: Ho una formazione
di fotografi al suo interno, sempre
pubblicitari e tanti servizi fotografici,
grafica con una decina di bambini. Se
assolutamente classica, con laurea e un
mia e di mio marito. Nasce con l’in-
dalle campagne stampa alle affissio-
nel caso del cinema rivolgersi al Tri-
dottorato in filosofia. Ho inoltre due di-
tento di consolidare e proporre un la-
ni, fino a editoriali per le riviste.
bunale dei Minori per ottenere i per-
plomi musicali, conseguiti al conser-
boratorio dedicato alle produzioni
vatorio, in pianoforte e canto. Ho
creative in ogni loro forma, in parti-
Tv Key: Che cosa intende quando par-
fia no, il fotografo poteva utilizzarli
fondato Les Enfants Pictures con mio
colare per proporre al mercato delle
la di ‘artigianalità’ a proposito delle
quasi del tutto liberamente. Dunque lo
marito, e la considero per questo una
produzioni fotografiche – da sempre
produzioni fotografiche italiane?
scopo ultimo di Les Enfants Pictures
gestite, almeno in Italia, in modo piut-
Enrica de Biasi: In ogni parte del
è quello di unire questi due mondi, i
Enrica de Biasi, Amministratore
tosto artigianale – quel metodo, quel-
mondo si affronta un servizio foto-
settori della produzione fotografica e
delegato ed Executive producer di Les Enfants Pictures.
l’impostazione e quella professio-
grafico come se si trattasse di un film:
cinematografica, uniformandone le re-
nalità che già si trovano invece nel
si chiedono liberatorie, permessi, e
gole come succede all’estero.
TV Key Genio italiano
messi è obbligatorio, per la fotogra-
96
I PROTAGONISTI DELLA PRODUZIONE Londra e durata ben dieci settimane...
un approccio ironico anziché il con-
Ricordo infine la campagna di Re-
sueto stile serioso legato ai medici-
nault Scénic del 2007, girata da Ste-
nali. Infine abbiamo appena ultima-
ve Hudson tra il Sudafrica, in mez-
to il calendario Campari, con 16
zo agli animali della savana, e la Spa-
foto magistrali aventi per protagonista
gna. Lunghissima, anche qui, la post
Olga Kurylenko, nota al grande pub-
produzione londinese, perché l’in-
blico per la sua partecipazione al film
tento era quello di simulare un habitat
Quantum of Solace. Si è trattato di
perfetto per gli esseri umani all’in-
una produzione fotografica più assi-
terno dell’auto, osservati e ‘raccon-
milabile a quella di un lungome-
tati’ dagli animali feroci al di fuori. Volevamo rappresentare una sorta di Alcuni lavori prodotti da Les Enfants Pictures: in alto, tre frame dallo spot
mondo alla rovescia.
‘Alice Training Camp’ per Hansenet Germania (agenzia: Republic/Dpole, regia: Howard Greenhalgh). A destra, due immagini del Calendario Campari 2010 (agenzia: MRM Worldwide, fotografia: Simone Nervi). Sotto, due annunci per Carrera ‘Shine On’ (agenzia: MRM Worldwide, fotografia: Simone Nervi).
Tv Key: E quali sono state invece le
Tv Key: Quali sono state le campa-
re il soggiorno in Puglia. Oppure ri-
pagna di Hansenet ‘Alice Training
gne più significative prodotte da
cordo la campagna corporate per la
Camp’ per il mercato tedesco, rea-
Les Enfants Pictures dalla nascita a
banca Eurizon, firmata da Howard
lizzata in Sudafrica da Howard Gre-
oggi?
Greenhalgh nel 2007, che ha pre-
enhalgh, cui ci lega un’amicizia pro-
Enrica de Biasi: Ricordo con parti-
sentato incredibili difficoltà tecniche.
fonda. Per l’occasione abbiamo ri-
colare affetto lo spot realizzato per
Per rendere tangibile il concept ‘To
costruito un campo di addestramen-
l’Ente Nazionale del Turismo, firmato
see beyond’, quel dovere di traspa-
to militare, ispirato a Full Metal
da Marco Schillaci nel 2006. Abbia-
renza che si vorrebbe proprio di
Jacket di Stanley Kubrick, in uno
mo attraversato tutta l’Italia, fil-
ogni banca, abbiamo deciso di ‘ri-
spazio impervio al confine con la Na-
mandone angoli sconosciuti ed en-
costruire’ una città di vetro. Il pro-
mibia. Abbiamo poi utilizzato 200
trando a contatto con famiglie vera-
tagonista dello spot si aggirava in un
stuntmen, sia uomini sia donne, sce-
ci. Abbiamo così scoperto la convi-
percorso in cui tutto diventava tra-
gliendo Vanessa Hessler per il ruolo
vialità e l’accoglienza di tanti paesi:
sparente: passando per esempio da-
di Alice. Un grosso impegno. Sono
in particolare, mi è rimasto nel cuo-
vanti all’Opera, vedeva tutti i balle-
state carine anche le campagne per
rini all’interno. Sono stati tre giorni
Buscofen e Mucosolvan. Ricordo la
di riprese a Lisbona, con una post
prima, in particolare, perché Enrico
produzione realizzata interamente a
Trippa – che l’ha diretta – ha scelto
campagne di livello nell’ultimo anno? Enrica de Biasi: Certamente la cam-
traggio che a quella di uno spot: una produzione kolossal, girata interamente a Milano in una settimana, con una troupe numerosa composta dal gotha del design e del fashion. Tv Key: Da chi è composto il team di Les Enfants Pictures? Enrica de Biasi: Il nostro è un team fisso, composto da 25 professionisti che operano nei diversi settori che interessano la nostra società. Vale a dire: la produzione audiovisiva, quella fotografica, la post produzione audiovisiva e il ritocco fotografico di qualità.
97
Genio italiano TV Key
I PROTAGONISTI DELLA PRODUZIONE
Tv Key: Può dirci qualcosa di più sui progetti internazionali cui ha accennato? Enrica de Biasi: Abbiamo avuto la soddisfazione di essere i coproduttori effettivi, e non solo esecutivi, del film Wilde Salome, scritto, diretto e interpretato da Al Pacino, che ha riservato per sé il ruolo di Erode. Lo stile è lo stesso del suo Looking for Richard, da noi tradotto come Riccardo III - Un uomo, un re, prova magistrale di teatro nel teatro che tanto successo riscosse quando uscì nel 1996. Inoltre produrremo un altro film, The anatomist, ispirato all’omonimo romanzo di Federico Andahazi che ha già venduto 30 milioni di copie nel mondo, sotto la direzione della regista argentina Gabriella Tagliavini. Sopra: due frame dallo spot per Renault Scénic (agenzia: Publicis Roma, regia: Steve Hudson). A destra, tre frame dallo spot per Eurizon (agenzia: Publicis Milano, regia: Howard Greenhalgh). Sotto, l’annuncio Renault Scénic ‘PlayStation Portable’ (fotografia: Kurt Stallaert) e tre frame dallo spot per Buscofen (agenzia: Red Cell, regia: Enrico Trippa).
Tv Key: Les Enfants Pictures dispone anche di uno spin-off di alto profilo… Enrica de Biasi: È vero, si chiama Les
Tv Key: Quali sono i vostri progetti
Enfants Publishing ed edita dal
futuri?
2003 la testata I duellanti. Fon-
Enrica de Biasi: Vogliamo consoli-
dato e diretto da Gianni Canova,
dare il nostro lavoro e ampliarlo ver-
nostro guru e mentore che ci aiu-
so altre opportunità, trovando si-
ta a capire i film, I duellanti è un
nergie con i mercati della comuni-
mensile dedicato al mondo del
cazione. Per esempio stiamo valu-
cinema e, più in generale, dei
tando alcuni progetti internazionali
media. L’alta reputazione di cui
in campo cinematografico, ai quali
gode tra cinefili e addetti ai la-
offriremo il servizio della produzione
vori ha spinto Quentin Taranti-
esecutiva in Italia, agevolato dalla
no a concedergli, unica testata in
Rising che segue il cinema a Los An-
possibilità di usufruire dei benefici
Europa, un’intervista one-to-
geles, diretta da Giulia Marletta.
di legge che i decreti attuativi appena
one. Sempre con I duellanti ab-
pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale ri-
biamo presentato poi in antepri-
Tv Key: Quali sono stati i principa-
servano ai produttori stranieri che in-
ma assoluta nel mese di aprile
li cambiamenti occorsi in questi pri-
vestono nel nostro Paese, attraverso
ri esecutivi. Da un punto di vista per-
l’ultimo film di Roman Polanski,
mi cinque anni di vita della società?
la defiscalizzazione per i produtto-
sonale, da sette anni organizzo a Pan-
L’uomo nell’ombra, nel cinema An-
Enrica de Biasi: Per effetto della cri-
teo di Milano.
si, specie nell’ultimo anno, si è regi-
telleria, la mia isola del
strata una contrazione dei budget dei
buen retiro, il festival ‘La musica e il vento’, che
Tv Key: Volendo riassumere, quan-
clienti. In precedenza per un film me-
prevede tra luglio e ago-
te sono le sezioni di cui si compone
dio si spendevano anche 250mila
sto una decina di con-
Les Enfants Pictures?
euro, oggi ci si attesta sui 150mila. La
certi di grande musica
Enrica de Biasi: Les Enfants Pictures
volontà di comunicare è rimasta la
classica e jazz. Intendo
è la società di produzione, Les Enfants
stessa, ma c’è maggiore attenzione alla
continuare anche in que-
Publishing è quella editoriale, e infi-
spesa. Grazie alla gran varietà dei ser-
sta direzione.
ne abbiamo Les Enfants Revolution
vizi offerti, però, noi non ne abbiamo risentito troppo. Tv Key: Qual è una sua massima personale, poi utilizzata anche per Les Enfants Pictures? Enrica de Biasi: “Cerca di scoprire il disegno che sei chiamato a essere, poi mettiti con passione a realizzarlo nella vita”. Lo diceva Martin Luther King.
TV Key Genio italiano
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PRODUZIONE ITALIANA, HANNO FONDATO INSIEME LA SOCIETÀ MACH 2 AZIONE PER COPRIRE TUTTI GLI ELEMENTI DELLA PRODUZIONE, CON UNA VISIONE FUORI DAI SOLITI SCHEMI. DI MAURIZIO ERMISINO
MACH 2 AZIONE UNA STORIA DI FAMIGLIA E PROFESSIONALITÀ I due fratelli Casalini, Jean-Chri-
li, produzione radiocomunicati), Bru-
fluenzare le nostre scelte, anzi spes-
Tv Key: Cosa scrivereste in un’idea-
stophe e Brunetto, sono figli d’ar-
netto è il visual (produzione, regia, ef-
so si identificano e diventano la stes-
le lettera di presentazione?
te. La madre era una pittrice, il pa-
fetti speciali, montaggio). Mach 2
sa cosa. La nostra storia è legata a di-
Jean-Christophe Casalini: Abbia-
dre – fondatore della Paul Casali-
Azione vuole uscire dalle logiche
verse passioni: alcune normali vi-
mo analizzato il mercato e siamo
ni & C. – è stato un grande nome
cliente-fornitore e vedere ogni figura
vendo in un settore come il nostro,
convinti, per dimensione e workflow,
della produzione pubblicitaria ita-
del mondo della comunicazione come
quali il cinema, la musica e i raccon-
di essere adatti per affrontare le nuo-
liana per svariati decenni. I genitori
un potenziale partner con cui intera-
ti, altre invece più legate ai rapporti
ve sfide. La nostra è una storia di fa-
hanno trasmesso loro la passione per
gire in un gioco di squadra. Già dai
umani, come quelle con diverse cari-
miglia che nasce nel 1965 con la Paul
esprimersi attraverso le immagini e i
loro bellissimi studi si può capire la
che istituzionali che ci hanno portato
Casalini & C., che per oltre 45 anni ha
suoni, e anche una visione imprendi-
passione e la gioia che Mach 2 Azio-
a dirigere l’evento organizzato a Pa-
prodotto filmati e spot per il mercato
toriale. Jean-Christophe e Brunetto
ne mette nel suo lavoro.
rigi per convincere il comitato del-
italiano ed estero con serietà e solidità.
l’Expo 2015 ad assegnare l’ambito
Nell’ambiente godiamo di grande ri-
Casalini hanno respirato l’aria dei set fin da piccoli e hanno proseguito la
Tv Key: Quali sono le vostre passio-
progetto a Milano. Sottolineerei anche
spetto da parte di tutti i professionisti,
carriera specializzandosi in due cam-
ni, quelle che influenzano le vostre at-
la nostra affidabilità, che ci permette
perché manteniamo la massima cor-
pi complementari e sinergici: Jean-
tività?
di essere coinvolti in progetti dove la
rettezza nei rapporti, compresi quel-
Christophe è l’audio (mix, sound de-
Brunetto Casalini: Il nostro lavoro e
segretezza è fondamentale: l’evento
li con i fornitori. Ora tutto il potenziale
sign, produzione e clearance musica-
le nostre passioni si alleano per in-
Expo ne è un esempio, ma anche di-
delle tre aziende di famiglia si è uni-
verse campagne come quelle politiche
to sotto un unico logo, coniugando
o informative scientifiche.
esperienze e professionalità, creando
Brunetto e Jean-Christophe Casalini, titolari di Mach 2 Azione.
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Genio italiano TV Key
I PROTAGONISTI DELLA PRODUZIONE
JEAN-CHRISTOPHE È L’AUDIO, BRUNETTO IL VISUAL. I DUE FRATELLI, FIGLI DI PAUL CASALINI, NOME STORICO DELLA
I PROTAGONISTI DELLA PRODUZIONE
al 2008, quando ha deciso di ritirarsi dopo una brillante carriera in cui ha realizzato oltre mille filmati pubblicitari, cartoni animati, film istituzionali e telefilm. Negli anni ’90, con l’informatizzazione degli editing audio e video, siamo stati tra i primi a proporre al mercato sistemi di editing digitali e abbiamo tracciato percorsi professionali ben distinti in un mondo che a quei tempi richiedeva una grande specializzazione, mentre oggi si richiedono anche altre competenze allargate. Sopra, una sala di registrazione di Mach 2 Azione. A destra, il set dello spot Michelin ‘Avvenire’ (1975) negli studi della Paul Casalini & C. In basso, un frame di uno spot per Trony ‘Ale & Franz’ (agenzia: OVNI, regia: Matteo Pellegrini).
le sinergie più innovative e offrendo un servizio unico nel suo genere, che spazia dalla consulenza tecnica all’esecuzione produttiva, valorizzando tutti gli aspetti fondamentali in ogni lavorazione. passi attraverso un approccio diverso Tv Key: Qual è la vostra filosofia?
al lavoro: noi stessi dovremmo in-
Jean-Christophe Casalini: In questi
ventare progetti o proporre nuovi me-
ultimi anni abbiamo potuto assistere
todi di lavorazione e nuove strade da
allo sviluppo di tecnologie con costi
percorrere.
accessibili e di facile utilizzo, che hanno permesso anche ai non professio-
Tv Key: Quali sono state le vostre
mente, intraprendendo la strada del-
Tv Key: Jean-Christophe si occupa di
nisti di esibire un potenziale di capa-
esperienze prima di fondare Mach 2
la produzione, abbiamo fondato e
sound design. Come svolge il suo la-
cità espressiva. Di conseguenza oggi
Azione?
amministrato diverse società.
voro?
agenzie, network, free lance e addi-
Brunetto Casalini: Jean e io abbiamo
Jean-Christophe Casalini: Siamo
Jean-Christophe Casalini: Il mio
rittura clienti si cimentano nella rea-
esperienze simili, abbiamo studiato in
figli d’arte. Nostra madre, Annette Lo-
background è quello di musicista.
lizzazione di audiovisivi. A ragiona-
scuole bilingue, vissuto e lavorato
rentzen, era una pittrice; ci ha regalato
Mi viene naturale abbinare musica e
re in termini di ‘old economy’ si
spesso all’estero. Siamo nati e cresciuti
la sensibilità e la capacità di esprimere
rumore con un utilizzo intelligente di
avrebbe la sensazione di avere sette
sui set, cimentandoci già in fasce
concetti attraverso le immagini e, nei
campionature e registrazioni dal vivo.
miliardi di concorrenti! Noi invece vi-
come ‘attori’. Finiti gli studi, abbia-
suoi silenzi, l’amore per il suono. No-
Non mi limito agli effetti sonori di-
viamo questa trasformazione come un
mo fatto la gavetta nel settore, ini-
stro padre Paul, fondatore con Clau-
sponibili nelle library: cerco il suono
evento positivo, evolutivo e molto de-
ziando come ‘maestranze’ per poi ri-
dio Casiraghi della Paul Casalini & C.,
appropriato per ogni elemento visivo
mocratico, e accettiamo tutte le figu-
coprire ruoli più artistici e di sempre
è stato uno dei pilastri produttivi nel
senza mai risparmiarmi. Applico una
re coinvolte come potenziali partner,
maggior responsabilità. Parallela-
panorama italiano, da Carosello fino
mia metodologia ‘cinematografica’,
nuovi interlocutori con i quali interagire come in un gioco di squadra. Brunetto Casalini: Ci vogliamo svincolare dal classico rapporto cliente-fornitore e lavoriamo con case di produzione, agenzie, clienti diretti. Riteniamo che sia arrivato il momento di offrire le esperienze professionali da noi acquisite per completare con grande flessibilità le capacità espressive dei talenti coinvolti, offrire servizi di post produzione nei nostri studi, soddisfare esigenze di collaborazione e anche investire le nostre risorse dove lo riteniamo opportuno. Crediamo che il futuro della produzione, e in qualche modo anche dell’economia in generale,
TV Key Genio italiano
100
affinato ulteriormente la metodologia,
Group di New York per realizzare de-
fino ad arrivare – con Natale a Casa
gli studi ‘box in the box’ che ci con-
Deejay, Malavana e infine Estôma-
sentano di lavorare in ambienti cor-
go (produzione Zenkrane & Indiana
rettamente sonorizzati ed ergonomi-
Productions) – alla gestione sempli-
ci tra loro per lavorazioni video e au-
ce e completa di tutti i passaggi ed
dio. È stato un ingente investimento
elementi acustici coinvolti, dal sound
nel segno della qualità, ripagato com-
design fino al mix finale in 5.1. Il
pletamente con il nostro lavoro.
suono di Estômago ha avuto la no-
Brunetto Casalini: Oggi, entrando nei
mination al Cinema Brazil Grand Pri-
nostri studi, si potrà notare un am-
ze nel 2009.
biente ben realizzato con aspetti architettonici e soluzioni tecniche non
Tv Key: Qual è invece l’approccio di
indifferenti per una casa di produzio-
Brunetto al visual?
ne. Ma in verità ciò a cui tengo di più
Brunetto Casalini: Ogni progetto ha
è che si apprezzi l’ambiente gioioso
una sua storia particolare legata sia alla
e si percepisca l’entusiasmo dei pro-
tecnica sia al rapporto personale avu-
fessionisti che ci lavorano, esaltato dal-
to con le varie parti. I nostri lavori di
la voglia di esprimersi, ognuno nel
produzione hanno tutti un denomina-
proprio campo ma sempre con un gio-
tore comune: i contenuti dell’imma-
co di squadra.
gine. Nel nostro sito web si possono notare lavori pensati per progetti di
Tv Key: Nel vostro futuro ci sono an-
incrementandola negli anni. Arrivo al
1993, quando mi fu proposta la so-
grandi budget e grandi programma-
che progetti alternativi alla produzione
mix con i vari elementi come fosse-
norizzazione di Sud, rimasi molto stu-
zioni così come filmati più semplici
pubblicitaria?
ro sezioni di orchestra, che poi inte-
pito che nessuno in Italia avesse an-
veicolati alla presentazione interna di
Brunetto Casalini: Tra i progetti
gro con la musica. Il risultato è sem-
cora sfruttato la quadrifonia appli-
un progetto o di un test. Questo è reso
futuri, legati alle nuove tecnologie,
pre una pienezza acustica originale,
cabile con il sistema Dolby. Ho pro-
possibile dall’esperienza acquisita
ci sono ovviamente le serie tv o i film
con una definizione dei dettagli che,
posto questa soluzione a Salvatores
nella produzione, ma anche nella re-
e punteremo su nuove idee di distri-
scherzosamente, chiamo sempre
che, essendo un pioniere (e un cu-
gia, nella supervisione degli effetti spe-
buzione. La nostra struttura, oltre a
‘quantistici’.
rioso come me), ha assecondato con
ciali, nel montaggio, nell’animazione,
sceneggiature originali, ha acquisito
entusiasmo la mia sfida. Con Sud per
nel 3D. Diamo sempre un valore ag-
opzioni per diverse opere come an-
Tv Key: Nel suo curriculum ci sono
la prima volta in Italia viene men-
giunto per il semplice fatto che ab-
che diritti d’autore legati all’anima-
anche film per il cinema e la tv. Ci può
zionata nei titoli la figura del sound
biamo passione per il nostro lavoro.
zione. La struttura conta su reparti di
raccontare questa esperienza?
designer, riconoscendomi una lavo-
Jean-Christophe Casalini: Mi ri-
razione al di sopra della semplice so-
Tv Key: Sul vostro sito si vedono an-
produzioni musicali. Nel sito si pos-
tengo un pioniere e un esploratore co-
norizzazione. Nel 1996, con Nirva-
che i vostri bellissimi e modernissimi
sono vedere lavori da noi realizzati
raggioso. Non mi fermo mai alle
na, è stato inevitabile proporre la pri-
studi. Che caratteristiche hanno?
per case di produzione, agenzie e
esperienze acquisite; la staticità men-
ma colonna sonora in 5.1 codificata
Jean-Christophe Casalini: Ci siamo
clienti diretti che noi consideriamo
tale e creativa mi inorridisce. Nel
Dolby Digital. Negli ultimi anni ho
affidati al Walters-Storyk Design
sempre come partner.
produzione, post produzione, 3D,
101
Genio italiano TV Key
I PROTAGONISTI DELLA PRODUZIONE
A sinistra, il progetto degli studi di Mach 2 Azione, curato da Walters-Storyk Design Group. In basso, un frame dello spot Bulgari ‘Lucea’ (agenzia: Ogilvy & Mather, regia: Fabrizio Ferri) e una foto del palco a Parigi per la presentazione del programma Expo 2015 (agenzia: Sec Relazioni Pubbliche e Istituzionali, regia: Brunetto Casalini).
I PROTAGONISTI DELLA PRODUZIONE
IL REGISTA ITALIANO PIÙ COMPLETO, DARIO PIANA, DA UN ANNO È DIVENTATO ANCHE UN BRAND: LA SUA CDP, UNA ‘BOUTIQUE’ DELLA PRODUZIONE, SI CHIAMA INFATTI PIANAFILM. NEL FRATTEMPO, DOPO LE MORTI DI IAN
STONE, PIANA SI APPRESTA A TORNARE AL CINEMA CON IL TERZO EPISODIO DI LOST BOYS.
DI
MAURIZIO ERMISINO
PIANAFILM VERSATILITÀ, IL TUO NOME È PIANA È una delle firme più note della pubblicità italiana. E da un anno è anche un brand, visto che ha dato il suo nome alla casa di produzione che ha fondato, una ‘boutique’ della produzione, piccola e flessibile ma in grado di lavorare anche a grosse produzioni grazie alla partnership con Movie Magic International. Prima di diventare un regista completo, in pubblicità come al cinema, Dario Piana è stato un disegnatore, un pubblicitario, un montatore. Ama il rock di Emerson, Lake & Palmer, Yes, Jimi Hendrix ed Eric Clapton, e il cinema di Orson Welles, Stanley Kubrick, Francis Ford Coppola, Martin Scorsese e i fratelli Coen. È un vero professionista della pubblicità, in grado di confezionare prodotti diversissimi fra loro ma accomunati da lucidità, intensità e capacità di cogliere nel segno: che si tratti di humour o di pathos, le sue sono sempre visioni spettacolari e piene di fantasia. È il regista del recente spot di Mediaset Premium Cinema, quello in cui i bambini in fasce parlano con le frasi di Fight Club e una famiglia a Dario Piana, fondatore e Amministratore delegato di Pianafilm, con Giulia Buffa,
tavola con quelle de Il gladiatore. È
vuole tempo. Per una casa piccola
anche l’autore del famoso film di Ari-
come la nostra, in un momento non
ston Aqualtis, premiato con un Leo-
felicissimo per un mercato come
ne d’Oro al Festival dell’Advertising
quello della pubblicità dove tutti
basata sul regista. All’inizio la gen-
Con Movie Magic ci siamo trovati
di Cannes, che di recente è andato di
amano sperimentare, fare e disfare,
te diceva: Dario si è messo da solo.
anche a confrontarci in gara. È più
nuovo in onda. Evidentemente l’ac-
non è facile. Però sono soddisfatto.
Poi ha detto: Dario lavora con la Mo-
che altro una partnership tecnica: ave-
qua gli porta bene, visto che ha ap-
È andata anche meglio del previsto:
vie Magic. E poi ancora: no, è di-
re un partner che può assicurare la
pena girato uno spot ‘sottomarino’
abbiamo partecipato a diverse gare,
verso, Dario è da solo ma è una casa
parte produttiva di una grossa pro-
per l’Acquario di Genova.
abbiamo fatto cose nuove con regi-
di produzione, è un produttore di-
duzione rappresenta un ‘tool’ in più,
sti giovani e mezzi alternativi, come
verso perché è un regista.
come avere un garage dove par-
Executive producer.
Tv Key: Pianafilm ha da poco com-
il web. Abbiamo mantenuto clienti
piuto un anno. È soddisfatto della scel-
come Fastweb e abbiamo fatto cose
Tv Key: Quella della piccola struttu-
nership non toglie nulla alla nostra
ta di mettersi in proprio?
interessanti insieme a Movie Magic
ra partner di una grande cdp è una
flessibilità e indipendenza creativa,
Dario Piana: Sono contento, anche
International, nostro partner produt-
formula vincente?
al nostro essere una boutique. Ma fa
se non si è mai contenti fino in fon-
tivo. L’idea era quella di dare vita a
Dario Piana: Sì, ma si tratta di una
sì che essere una boutique non sia un
do e per raggiungere certi obiettivi ci
una casa di produzione all’inglese,
sinergia più pratica che strategica.
limite.
TV Key Genio italiano
cheggiare tante macchine. La part-
102
Carosello, quando si avevano due-tre
di idee, la barzelletta, il mini short.
minuti a disposizione e si poteva rac-
Non coinvolgono un processo pro-
contare una storia sul serio.
duttivo complesso, e spesso non vengono nemmeno girati in pellicola. Si
Tv Key: In una vecchia intervista par-
investe soprattutto sull’attore, sul-
lavamo di come citare il cinema nel-
l’idea, sulla location. E poi c’è il gros-
la pubblicità. Lo spot per Mediaset
so vantaggio di non avere limiti nel-
Premium in questo senso è geniale…
la lunghezza come invece nel film da
Dario Piana: L’idea era già forte: sei
30 secondi, il nemico numero uno del
così catturato dal cinema che diven-
racconto. È un po’ come nel vecchio
ta parte della tua vita. L’elemento più impattante, come insegnano i fratel-
Tv Key: La versatilità che la carat-
li Coen e gli spot più riusciti, è il con-
terizza come regista è anche una ca-
trasto. Quando si vuole citare un film
ratteristica di Pianafilm?
d’azione dove accade qualcosa di ina-
Dario Piana: Non ci interessa proporre
spettato, bisogna farlo in modo così
registi che tutti possono avere. Il no-
realistico che poi, quando arriva la
stro intento è quello di far crescere gio-
parte comica, questa fa ridere di
vani registi italiani, e anche qualche
più. Se si fa ridere già all’inizio, si ri-
straniero, non tanto dandogli la mia im-
mane in un contesto da parodia. Qui
pronta ma garantendo loro una su-
è il contrario: c’è la vita quotidiana,
pervisione globale, senza frustrarne le
e l’assurdo è che venga presa come
potenzialità. Più i nostri registi sono di-
un film. Si reagisce a situazioni nor-
versi fra loro e più hanno uno stile per-
mali usando le battute dei film. Ini-
sonale, meglio è. Diventare delle mie
zialmente l’idea era semplicemente
copie non avrebbe senso, la mia ver-
quella di far pronunciare ai perso-
satilità nasce da un’esperienza parti-
naggi le battute dei film, ma ci sem-
colare: ho disegnato fumetti, poi ho fat-
brava un po’ debole. Che invece il
to il montatore, e poi il regista. Sono
film si impossessi della tua vita,
esperienze diverse che si sono som-
con le battute, le musiche, gli eli-
mate in anni in cui tutto era speri-
cotteri di Apocalypse Now, diventa
mentale, pionieristico. I registi che ven-
divertente: il contrasto ha fornito
gono qui hanno caratteristiche molto
l’effetto giusto. Tutto è nato dalla sce-
personali: vanno esaltate quelle. La mia
na con i bambini che parlano con le
supervisione deve arricchirli, la mia
voci di Fight Club. Un bimbo di nove
versatilità deve diventare un back-
mesi non avrebbe mai potuto parla-
ground utile per sviluppare le loro ca-
re così: a quel punto era divertente
ratteristiche.
che avesse la voce di Brad Pitt. E vista la forza di questa idea, le altre sce-
Tv Key: Uno dei primi lavori di Pia-
ne non potevano essere distoniche.
nafilm è stato lo spot per MINI Ray.
Inizialmente si era pensato di modi-
Come lo ricorda?
ficare i labiali dei bambini con il
Dario Piana: Doveva essere una co-
computer, ma sarebbero diventati
medy, una cosa sottile all’inglese.
mostruosi. La frase da dire era mol-
MINI Ray ha la caratteristica di essere
to lunga, e con il montaggio abbiamo provato a sovrapporla alle im-
una ‘cattiva ragazza’, una giamburrasca. L’idea di fondo era che questi
Dall’alto, frame dagli spot diretti da Dario Piana per Ariston Aqualtis (agen-
magini degli altri bambini che ascol-
ragazzi dispettosi, ma simpatici, do-
zia: Leo Burnett, cdp: FilmMaster), Axa (agenzia: Lowe Pirella, cdp: FilmMaster), MINI Ray (agenzia: Bcube, cdp: Movie Magic International e Pianafilm) e Lucozade Energy (agenzia: Ogilvy & Mather Dublino, cdp: MaxFilms). Sotto, Austrian Casino (cdp: Sabotage).
tano. Abbiamo trovato un bambino
mente era un’impresa quasi impossi-
lone, un unico corridoio e basta.
per le piccole parti mostrate nel
bile. Abbiamo trovato delle soluzio-
Ho suggerito di variare i soffitti,
montaggio, alle battute di Brad Pitt.
ni legate all’esperienza: non essendoci
così le stanze sembravano tut-
Siamo anche stati fortunati quando ha
la possibilità di andare in una vera vil-
te diverse.
fatto una pausa perfetta.
struita. Ma non c’era il budget per co-
Tv Key: Com’è nato il virale per
Tv Key: A proposito di cinema, cosa
struire una casa così grande: l’idea in-
Despar? E qual è il segreto di
ci può raccontare di ‘Lost Boys III’?
telligente è stata quella di realizzare
un buon virale?
Dario Piana: Ho due vite cinemato-
degli sfondi simmetrici e usare il
Dario Piana: Un virale è fatto
grafiche, una qui e una in America.
montaggio e i punti di vista per farli
con pochi soldi, quindi ha bi-
Negli States o fai un colpo al box of-
sembrare differenti. In realtà c’è un sa-
sogno di un’idea forte. I virali
fice, e allora tutti ti cercano, oppure
vevano circolare con la macchina all’interno di una casa. Produttiva-
molto spontaneo e gli abbiamo fatto fare dei versi che corrispondessero,
la e smontarla tutta, l’abbiamo rico-
103
Genio italiano TV Key
I PROTAGONISTI DELLA PRODUZIONE
più vincenti sono comedy con gran-
I PROTAGONISTI DELLA PRODUZIONE devi cercarti tu i film da fare. Io mi ritengo già molto fortunato: sono forse l’unico regista italiano, oltre a Muccino, ad aver fatto un film americano (Le morti di Ian Stone, ndr). Mentre stavo decidendo se trasferirIn alto a sinistra, frame dagli spot per Top Gear (agenzia: D’Adda, Lorenzini, Vigorelli, BBDO, cdp: FilmMaster) e Studio Universal ‘SWAT’ (cdp: FilmMaster). Sopra, un annuncio per Pianafilm. Al centro, tre personaggi creati da Dario Piana per uno spot Smart. In basso, Dario Piana al lavoro.
mi negli Stati Uniti o meno, c’è stato il crollo delle borse e molti progetti si sono fermati. E io non me la sono sentita. Così ho preferito continuare i miei progetti qui e tenere i miei con-
‘SWAT’ di Studio Universal. L’eclet-
Tv Key: C’è qualcosa che non ha an-
tatti in America, dove continuerò a la-
tismo dipende dal fatto che per me
cora capito di questo lavoro?
vorare ma con più calma. Per Lost
ogni film va fatto in maniera diversa.
Dario Piana: C’è ancora un po’ di
Boys III mi ha chiamato la Warner
L’unico comune denominatore è il ten-
frustrazione: a volte ci si domanda
tativo di immedesimarmi in quello che
perché il tuo lavoro non viene ap-
che da dieci anni continua anche sui
Tv Key: Possiamo dire che il tratto co-
devo fare e di cercare l’essenziale.
prezzato, perché viene fatto in un al-
fumetti: il secondo film non era sta-
mune dei suoi film, diversissimi fra
Non faccio un carrello, se non mi ser-
tro modo da qualcun altro e poi il ri-
to amato dai fan, e la serie andava rin-
loro, è una certa intensità, una luci-
ve. Non mi innamoro del mezzo, ma
sultato non è all’altezza. Recente-
novata. Ho accettato, ed è stato mol-
dità di sguardo, un saper cogliere nel
lo uso. Ogni inquadratura ha un suo
mente un mio film è stato citato come
to divertente farlo. Anche la Warner
segno?
senso. Tento di dare sempre, in ogni
esempio per un nuovo spot, ma io
Bros ha apprezzato il mio lavoro: stia-
Dario Piana: Mi sembra un’analisi ac-
inquadratura, una piccola focalizza-
non sono stato preso in considera-
mo finendo di montarlo, uscirà a giu-
curata. Non ho mai voluto legarmi a
zione su quello che sto raccontando.
zione per dirigerlo. È un mistero.
gno-luglio in America.
uno stile: chi guarda la showreel di
In ogni caso, la sorpresa è fonda-
Pianafilm crede che si tratti di registi
mentale: non bisogna mai far capire
Tv Key: E c’è qualcosa che nella sua
Tv Key: Ha appena girato uno spot
diversi. Passiamo da Aqualtis agli spot
quello che verrà dopo. In questo
vita ancora non ha fatto e che vor-
per l’Acquario di Genova. Dopo
con Valentino Rossi, ai film tipo
modo si cattura lo spettatore.
rebbe fare?
Bros, dicendo che c’è questa franchise
Ariston Aqualtis, sembra avere un
Dario Piana: Ho fatto il musicista
feeling particolare con l’acqua…
rock per tanti anni, ho sempre ama-
Dario Piana: Già lo squalo di Arena
to le orchestre, e il mio sogno nel cas-
mi aveva portato molta fortuna. Aqual-
setto è rimasto sempre quello di in-
tis anche. E di tanto in tanto nell’ac-
cidere un disco con una grande or-
qua ci torno. All’Acquario di Geno-
chestra sinfonica.
va c’è esposto un sommergibile: l’idea era quella di riprodurre un film di guerra per poi passare alla realtà del museo. Mi sono divertito molto a girare una cosa alla Caccia a ottobre rosso, ma con attori italiani. Questo dimostra che film del genere si possono girare anche in Italia.
TV Key Genio italiano
104
COME BAARÌA DI TORNATORE E OGGI SPOSI DI LUCINI, E SPOT PER H3G, HEINEKEN, SCAVOLINI, ALFA ROMEO E BAYER, HA ARRICCHITO LA SUA SQUADRA CON NUOVI ARTISTI IN GRADO DI FARLE FARE UN ULTERIORE SALTO DI QUALITÀ.
DI
MAURIZIO ERMISINO
BLOOMPIX IMMAGINI IN FIORE Lo scorso dicembre Bloompix ha fe-
Squadra che vince non si cambia. E in-
dietro alla tecnologia, per vincere
percorso ‘tout court’. Sin da piccola,
steggiato il suo primo compleanno
fatti Bloompix vede sempre Patrizio
conta sempre il fattore umano. È
grazie al lavoro da manager globe-
– è stata fondata nel dicembre del
Lamura ed Elisa D’Angelo al timone.
proprio il caso di dire che Bloompix,
trotter di mio padre, ho girato il mon-
2008 da Elisa D’Angelo e Patrizio
Ma una squadra che vince si può rin-
ovvero il periodo di massimo splen-
do. Ho quindi iniziato molto presto ad
Lamura – e come tutti i giovanissi-
forzare per essere ancora più compe-
dore, freschezza e vigore delle im-
abbracciare nuove realtà e la ‘comu-
mi era piena di entusiasmo. Che
titiva. In questo senso sono importanti
magini, oltre a essere il suo nome ben
nicazione’ attraverso lo studio di
non si è per nulla spento: anzi, a
i nuovi ingressi: Michela Zizzari per
rappresenta il leitmotiv dell’azienda,
nuove lingue. Ho trascorso l’infanzia
qualche mese di distanza, è più for-
il 3D e Vitantonio D’Ambrosio per la
lo sbocciare delle immagini.
e parte dell’adolescenza in Germania
te di prima. Dopo i film Baarìa di
motion graphics 2D e 3D. “Bloompix
Giuseppe Tornatore e Oggi sposi di
è nata per passione”, aveva detto Pa-
Tv Key: Qual è stato il suo percor-
chi di una bambina, e poi con quelli
Luca Lucini, l’avventura nel cinema
trizio Lamura presentando la società.
so professionale prima di fondare
di una giovane donna, mi sono dovuta
continuerà con progetti importanti. An-
E dall’intervista a Elisa D’Angelo,
Bloompix?
confrontare con nuove culture e nuo-
che la pubblicità, core business della
Amministratore delegato, traspare
Elisa D’Angelo: Più che di percorso
vi panorami, dovendo adottare usi e
casa di effetti speciali, è ormai una cer-
proprio una storia di passione: perché
professionale, dovrei parlare del mio
costumi diversi. A seguire è stata la
e poi in Francia. Dapprima con gli oc-
tezza, con clienti come H3G, Heineken, Scavolini, Alfa Romeo e Bayer.
volta dell’Inghilterra, dove ho freElisa D’Angelo, Amministratore delegato di Bloompix.
quentato un college orientato all’arte e al teatro, studiando cinema e televisione e iniziando a concretizzare la mia passione per il settore. Dopo tanti anni trascorsi all’estero sono tornata in Italia, dove mi sono specializzata in video design allo IED (l’Istituto Europeo del Design di Milano), e infine ho seguito il master in regia cinematografica all’Eicar (Ecole International de Création Audiovisuelle et Réalisation) di Parigi. Questo percorso internazionale, unito alla grande passione per questo mestiere, mi ha portata a fondare Bloompix insieme al mio socio Patrizio Lamura. Tv Key: Quali sono le sue passioni extra-lavorative, quelle che la influenzano ancora oggi nel suo lavoro? Elisa D’Angelo: Sono sempre stata una ragazza riflessiva e attenta, con una forte propensione per l’osservazione dei dettagli nelle loro forme e colori. Tutto il mio percorso formativo è stato caratterizzato da questa vena artistica. Ho sempre frequentato corsi di pittura, scultura e fotografia. I numeri e le parole non mi hanno mai trasmesso sensazioni forti quanto invece forme, colori e immagini. Fortu-
105
Genio italiano TV Key
I PROTAGONISTI DELLA POST
LA GIOVANISSIMA CASA DI EFFETTI SPECIALI STA BRUCIANDO LE TAPPE. DOPO PROGETTI IMPORTANTI AL CINEMA,
I PROTAGONISTI DELLA POST natamente le mie passioni extra-la-
Sopra, due immagini di una scena del film ‘Baarìa’ di Giuseppe Tornatore,
parte dei casi si trattava di realizza-
vorative, quali la pittura, la fotografia
prima e dopo il compositing effettuato da Bloompix, e due di ‘Oggi sposi’ di Luca Lucini. In basso, frame da spot per Alfa Mito e La Gazzetta dello Sport.
re in 3D e compositing le set exten-
e il cinema, sono parte integrante del mio lavoro ed è per me un piacere in-
tion di via Guttuso a Bagheria e l’inserimento di attori e veicoli virtuali.
vestire tempo in ricerca e sviluppo al
ting, modellazione e animazione 3D,
e Final Cut Studio per l’editing, Flint
Per gli shot in 3D è stata realizzata la
fine di poter impiegare nuove tecno-
realizzazione di visual effects e com-
2010 per l’online e il compositing,
ricostruzione di circa 120 edifici,
logie e interessanti soluzioni creative
positing, motion graphics 2D e 3D, co-
Maya 2010 per il 3D e After Effects per
tutto in 4K. Abbiamo anche trattato
per il nostro target.
lor grading, matte painting e online
la motion graphics. Oggi stiamo in-
altre tipologie di scene, come il mor-
pubblicitario. Offriamo anche servizi
vestendo su Realflow 5.
phing con cui il personaggio di Man-
Tv Key: Qual è la mission di Bloom-
di consulenza per la post produzione
pix? E quali sono i servizi che offre?
in fase creativa per le agenzie e in fase
Tv Key: Come siete stati coinvolti in
adulta. Questa scena è stata partico-
Elisa D’Angelo: La mission di Blo-
di pre-produzione per le cdp, oltre che
film importanti come ‘Baarìa’ e ‘Oggi
larmente complessa poiché la transi-
ompix è quella di essere l’anello di con-
la supervisione sul set per gli effetti vi-
sposi’? E qual è stato il ritorno di im-
zione tra i due shot è stata decisa in
giunzione che unisce la sceneggiatu-
sivi. Stiamo investendo fortemente in
magine per Bloompix?
fase di post produzione: non essendo
ra, la regia, la produzione e le attese del
nuove risorse per la realizzazione di
Elisa D’Angelo: A pochi mesi dalla
stato predisposto il girato in fase di
cliente finale. Gli utenti devono sen-
progetti stereoscopici. Il nostro studio
nostra nascita, l’azienda che aveva in
shooting, erano presenti incongruen-
tire la forza della simbologia visiva, as-
è attrezzato con software e hardware
appalto la post produzione del film
ze quali differenti angoli di ripresa,
sociare ricordi e sensazioni quando ve-
di ultima generazione, abbiamo un par-
Baarìa ci ha scelti per contribuire alla
condizioni di illuminazione ed ele-
dono un’immagine. La qualità è prio-
co workstation con la forza di calco-
lavorazione di parte dell’enorme
menti in movimento nel background.
ritaria in tutte le nostre azioni. A tale
lo indispensabile per affrontare progetti
quantità di visual effects shots. Ab-
Per quanto riguarda Oggi sposi, oltre
scopo Bloompix offre un servizio di
anche a 4K. I software principali con
biamo lavorato ad alcune tra le sce-
al color grading abbiamo realizzato in
post produzione video a 360 gradi: edi-
i quali lavoriamo sono Avid Nistris DX
ne più complesse. Nella maggior
3D un dirigibile e un elicottero che
TV Key Genio italiano
nina si trasforma da bambina ad
106
I PROTAGONISTI DELLA POST sono stati inseriti in alcuni shot del matrimonio. Come dicevo, Bloompix
Sopra, frame da spot per H3G, Heikenen, Limoni Profumerie e Aspirina. In basso, una foto di gruppo dello staff di Bloompix.
in quel periodo era ancora in fase di
occhialini è ancora un limite, crediamo molto in questa tecnologia. Nei prossimi dieci anni vedremo svilup-
start-up e l’occasione di lavorare su
interessanti contatti per una futura col-
merie, Bayer e altri ancora, occupandoci
pare tecnologie e soluzioni per im-
film come quelli di Tornatore e Lu-
laborazione. Inoltre ci sono concrete
di tutte le fasi della post produzione: edi-
magini oleografiche che, passando dal
cini è stata una vetrina di prestigio per
possibilità di collaborare al prossimo
ting, compositing, grafica 2D-3D, co-
cinema al web, renderanno il mondo
presentare le nostre potenzialità.
film, ancora in fase di sviluppo, di un
lor grading, online, fino all’emissione.
virtuale un compagno inseparabile del-
importante regista italiano. Ci sarà da Tv Key: Continuerete a lavorare nel
la comunicazione, fondendo i nostri Tv Key: Come vi ponete nei riguar-
sbizzarrirsi.
sogni e la realtà.
di del 3D?
cinema?Avete già qualche progetto in cantiere?
Tv Key: E per quanto riguarda la pub-
Elisa D’Angelo: La stereoscopia è
Tv Key: Bloompix di recente ha al-
Elisa D’Angelo: Si, continueremo a la-
blicità?
l’ultima frontiera offerta dal mercato,
largato la propria squadra: chi sono
vorare per il cinema. A tal fine nel-
Elisa D’Angelo: La pubblicità è il no-
noi stiamo investendo in questo seg-
i vostri nuovi collaboratori?
l’ultimo anno ho avuto diversi incontri
stro core business. Abbiamo lavorato
mento e continueremo a farlo. Siamo
Elisa D’Angelo: È sempre difficile tro-
a Roma per stringere rapporti nel
con successo per clienti come H3G,
già dotati di hardware e software
vare le persone giuste per creare un
settore cinematografico. Sono anche
Scavolini, Heineken, Alfa Romeo, La
adatti per lo sviluppo di soluzioni 3D.
team forte ed equilibrato. Più che dei
stata negli Stati Uniti, dove ho avuto
Gazzetta dello Sport, Limoni Profu-
Anche se il fatto di dover mettere gli
puri tecnici, siamo un team di creativi di talento con spiccate capacità tecniche. Al nostro gruppo si sono recentemente uniti Michela Zizzari per il 3D e Vitantonio D’Ambrosio per la motion graphics 2D e 3D. Michela ha una formazione artistica e politecnica e ha maturato un’esperienza decennale nel campo della progettazione e del 3D, sia nell’ambito architettonico sia nella post produzione pubblicitaria. Anche Vito ha più di dieci anni di esperienza maturata sul campo, come grafico video ed editor. Ha collaborato a progetti importanti, tra cui la campagna web per Diesel Kid ‘Fall-winter 2008’ che ha vinto l’Epica Award come miglior film online e gli spot Total che dovrebbero partecipare al Festival dell’Advertising di Cannes di quest’anno.
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Genio italiano TV Key
I PROTAGONISTI DELLA POST
FLIPPERMUSIC OPERA CON SUCCESSO DA MOLTI ANNI NEL CAMPO DELL’EDITORIA MUSICALE E DELLA PRODUZIONE DISCOGRAFICA. OGGI È UNA AZIENDA LEADER NEL MERCATO PER L’AMPIEZZA E LA QUALITÀ DEL SUO REPERTORIO MUSICALE, CHE CONTA CIRCA 200.000 TITOLI. ABBIAMO INTERVISTATO IL SUO FONDATORE E ATTUALE PRESIDENTE, ROMANO DI BARI.
DI
GIANNI MARTINELLI
FLIPPERMUSIC MUSICA PER L’IMMAGINE Sono ormai passati oltre 42 anni da
1961, alla bella età di 25 anni, sono en-
viare una mia attività nel settore mu-
torio gestito (oltre 200.000 titoli).
quando Romano Di Bari, giovane
trato alla RCA Italiana dove sono ri-
sicale per meglio sfruttare le mie
Siamo leader però anche a livello in-
di belle speranze che aveva matu-
masto fino al 1967 svolgendo varie
esperienze. Rientrato a Roma, grazie
ternazionale grazie alla library musi-
rato significative esperienze lavo-
mansioni e acquisendo molteplici e
ad alcuni contatti con la Rai e ad al-
cale Primrose, realizzata con compo-
rative presso le più importanti
preziose esperienze. Non dobbiamo
cune ricerche nel settore televisivo-
sitori italiani e largamente utilizzata
case discografiche italiane, decise
infatti dimenticare che all’epoca la
musicale nazionale e internazionale,
all’estero.
di mettersi in proprio e di fondare
RCA Italiana era la principale casa di-
mi sono deciso a dare vita a una casa
Flippermusic, una casa editrice
scografica italiana e tra le più impor-
editrice musicale specializzata nella
Tv Key: Come si è concluso il 2009
musicale specializzata nella realiz-
tanti a livello mondiale. Nel 1967
realizzazione di musiche di com-
per Flippermusic e per il mercato di
zazione di musiche di commento per
l’editore Alfredo Rossi mi chiamò a
mento per immagini. Così nacque
riferimento in generale?
immagini. Oggi l’azienda è una real-
Milano come Direttore generale del-
Flippermusic, che nei 42 anni suc-
Romano Di Bari: Purtroppo tutto il
tà di successo a livello sia nazionale
la sua casa discografica Ariston Re-
cessivi è diventata una casa disco-
2009 è stato un anno molto diffici-
sia internazionale, con un’attività ri-
cords, ma dopo poco più di un anno,
grafica leader nel mercato nazionale
le per il settore pubblicitario in ge-
volta a tutti gli operatori del mondo
e quindi nel 1968, maturai l’idea di av-
per la qualità e l’ampiezza del reper-
nerale, e in particolare per il mercato degli spot televisivi e dei filmati
della comunicazione. In particolare si rivolge al mercato televisivo e radio-
Romano Di Bari, Presidente e Chief executive officer di Flippermusic.
fonico, pubblicitario, cinematografico e istituzionale/aziendale. Rappresenta in esclusiva per l’Italia cinquanta cataloghi di music library, sette cataloghi di musica classica e un catalogo di artisti indie, rock & pop provenienti dagli Stati Uniti. Di tutti i cataloghi detiene i diritti editoriali e discografici. Flippermusic si occupa inoltre di consulenza musicale (sia di library sia di brani famosi), fornitura musicale tramite download attraverso il sito con motore di ricerca www.flippermusic.it, realizzazione di brani originali, sigle, promo, ident, jingle, musica classica, selezioni creative o ad hoc sulla base di un brief del cliente, ricerca di brani ‘in the style of’, versioni particolari o cover per sostituire brani non utilizzabili, e molto altro ancora. Per conoscere meglio Flippermusic, abbiamo intervistato il suo fondatore e attuale Presidente Romano Di Bari. Tv Key: Si può presentare brevemente e dirci come è nata l’idea di fondare Flippermusic? Romano Di Bari: Dopo avere svolto per alcuni anni lavori in banca, nel
TV Key Genio italiano
108
industriali che assorbono una note-
I PROTAGONISTI DELLA POST
A sinistra, Fabio Di Bari, Managing director di Flippermusic. A destra, i nuovi supporti di Flippermusic: l’hard disk esterno con circa 100mila brani musicali, munito di motore di ricerca, e la collana in dvd contenente 700 brani per ogni uscita. Sotto, la campagna media di Flippermusic per il 2010 si basa principalmente sul concetto di ‘search & download’ tramite il sito www.flippermusic.it. care di contrastare questa crisi così complicata sono essenzialmente due. La prima è stata quella di aumentare le offerte musicali dei nostri repertori, cercando di migliorare continuamente il servizio di offerta e i contatti post-vendita. La seconda è stata quella di attivare uno straordinario programma di marketing per consolidare da un lato il nostro posizionamento sul mercato esistente atvole quantità di musica di commen-
traverso molteplici interventi, e dal-
to e che costituiscono quindi una no-
l’altro esplorare aree sempre nuove
tevole fetta di introiti del settore. For-
nelle quali andare a proporre l’uso
tunatamente, grazie a una diversifi-
della musica strumentale preregi-
Tv Key: Quali sono le prospettive per
è stato il nostro nuovo sito internet
cazione operativa avviata da Flip-
strata.
il 2010?
www.flippermusic.it, che oltre a dare
Romano Di Bari: Anche se, come ac-
agli utenti la possibilità di ascoltare
traverso l’attività internazionale e un
Tv Key: Quali sono le caratteristiche
cennavo, sono sempre fiducioso per
e scaricare brani scelti tra oltre
sempre crescente utilizzo dei reper-
più importanti per avere successo nel
il futuro, purtroppo gli indicatori
200.000 titoli, fornisce ai profes-
tori nelle trasmissioni televisive dei
vostro mercato?
economici per l’anno in corso non
sionisti del settore tutta una serie di
vari clienti, è stato possibile attenuare
Romano Di Bari: Per avere successo
sono molto positivi. Malgrado le
strumenti che facilitano il compito di
il trend negativo del mercato. Le dif-
nel nostro mercato di riferimento bi-
nostre speranze, i miglioramenti del
adattare la musica selezionata alle di-
ficoltà, inutile negarlo, sono molte-
sogna avere essenzialmente due ca-
mercato saranno lenti e i risultati ri-
verse immagini. Si tratta quindi di un
plici, ma sono comunque fiducioso
ratteristiche. Innanzitutto occorre for-
chiederanno il doppio dell’impegno.
sito assolutamente innovativo e cu-
per il futuro.
nire un repertorio musicale di indi-
Ma si tratta di sforzi e di sfide che
stomer-oriented. Noi di Flippermu-
scutibile qualità e di indubbia quan-
Flippermusic è attrezzata per af-
sic crediamo molto nelle nuove tec-
Tv Key: Quali sono le strategie che
tità. In secondo luogo bisogna sempre
frontare e vincere.
nologie della comunicazione digita-
avete utilizzato per contrastare la
tener conto delle diverse esigenze
crisi che si è fatta così sentire in mol-
dei clienti, dando loro un servizio a
Tv Key: Quali sono le ultime novità
ti settori della comunicazione?
360 gradi che sappia fornire un ef-
che vi hanno visto protagonisti?
Romano Di Bari: Le principali stra-
fettivo valore aggiunto e sia pre-
Romano Di Bari: L’ultima iniziati-
Tv Key: Credete anche in Facebook
tegie che abbiamo utilizzato per cer-
miante per i loro obiettivi.
va che abbiamo presentato al mercato
e, più in generale, nei cosiddetti mez-
permusic già negli anni precedenti at-
le e ci stiamo sempre più attrezzando anche per queste nuove sfide.
zi non convenzionali? Romano Di Bari: Assolutamente sì, siamo convinti che i media non convenzionali, come Facebook ma non solo, siano destinati ad acquisire sempre più importanza nel contatto e nella comunicazione con i clienti. Si tratta di nuove strategie di marketing tutte ancora da esplorare ma che rappresentano il futuro. Tv Key: Può citare alcuni lavori recenti che vi hanno dato particolari soddisfazioni? Romano Di Bari: Particolari soddisfazioni ci arrivano di continuo dalle A sinistra, il flyer della nuova campagna media di Flippermusic per l’anno 2010 e la copertina di uno dei progetti musicali della label Primrose Music.
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Genio italiano TV Key
I PROTAGONISTI DELLA POST diverse e preziose collaborazioni con svariate emittenti televisive a carattere satellitare e su digitale terrestre. Tra
Sopra, Monica Zobbi, Account ufficio di Milano, e Sofia Farinetti, Account ufficio di Roma. Sotto, l’home page del sito di Flippermusic e la pagina web per l’ascolto delle ricerche effettuate con il player audio munito di onda sonora del brano.
queste posso citare SKY, FOX, Tur-
peccare di superbia. Posso solo dire che, anche se cerchiamo di fare sempre meglio di loro, rispettiamo molto le capacità professionali dei nostri
ner, MGM, Gambero Rosso, DeaKids,
nome del male, per la quale abbiamo
con gli autori Pivio e Aldo De Scal-
competitor. Il mio auspicio è che tut-
Fastweb, Boing, Cartoon Network,
realizzato la colonna sonora con gli au-
zi. Infine, tra gli ultimi progetti in-
to si svolga sempre in un clima di
Steel, Magnolia, GXT, K2 e molte al-
tori Omino Stanco e Zu.
teressanti sui quali abbiamo lavora-
competizione leale.
to, cito il documentario I segreti di
tre. Tra gli ultimi progetti che abbiamo realizzato posso citare la realiz-
Tv Key: Cosa ci può dire, invece, del
Roma di Corrado Augias, anch’esso
Tv Key: Per concludere, qual è la sfi-
zazione della colonna sonora e della
lavoro che avete realizzato per la fic-
in uscita in edicola con La Repub-
da più importante che dovrete af-
sigla, entrambe in coedizione con
tion ‘Moana’ che ultimamente ha fat-
blica e L’Espresso. Anche in questo
frontare nel prossimo futuro?
Cattleya, per la fiction Romanzo Cri-
to tanto scalpore?
caso abbiamo curato la realizzazio-
Romano Di Bari: Sarò brevissimo e
minale, andata in onda su SKY Ci-
Romano Di Bari: Si tratta di una pro-
ne della colonna sonora.
coinciso. La sfida più importante del
nema e Italia 1 e in Francia su Canal+.
duzione SKY Cinema e Polivideo e
La serie, che ha avuto un ottimo ri-
ovviamente siamo ben contenti di
Tv Key: Quali sono le caratteristiche
scelta della migliore tecnologia da ap-
torno di pubblico, è attualmente in
avere partecipato a un progetto che
principali che vi distinguono dai
plicare al nostro settore. Noi di Flip-
uscita in edicola con La Repubblica e
ha avuto tanta visibilità a livello
competitor?
permusic ci stiamo già attrezzando in
L’Espresso. Sempre su SKY Cinema
mediatico. Anche in questo caso ab-
Romano Di Bari: Non è facile ri-
questo senso e non ci faremo coglie-
è andata in onda anche la fiction Nel
biamo realizzato la colonna sonora
spondere a questa domanda senza
re impreparati.
TV Key Genio italiano
prossimo futuro sarà quella della
110
SITUAZIONE DI MERCATO SICURAMENTE NON FACILE, L’AZIENDA STA CONFERMANDO IL SUO TREND DI CRESCITA GRAZIE A UNA PROGRAMMAZIONE ACCURATA E ALLA PASSIONE CON CUI I DUE SOCI, MARCO LONGIERI E ROBERTO SERRA, CONTINUANO AD AFFRONTARE TUTTE LE SFIDE. DI GIANNI MARTINELLI
TOP DIGITAL QUALITÀ E PASSIONE SENZA COMPROMESSI Fondata nel 1992 da Marco Lon-
re le ultime novità di questo innova-
tendo dalla voglia di creare un nostro
gie e quindi nella qualità. Ripensan-
gieri e Roberto Serra, Top Digital è
tivo studio di produzione audio ab-
studio e dalle discussioni al bar del-
do oggi al nostro primo studio in uno
una casa di produzione e post pro-
biamo intervistato Marco Longieri.
la scuola di tecniche cinetelevisive,
scantinato da 100 mq e vedendo la no-
alla fine degli anni ’80. E così nel
stra ultima sede, possiamo dire che ci
duzione audio per la pubblicità e non solo. Nata quasi per scom-
Tv Key: Come è nata l’idea di fondare
1992, con l'entusiasmo della giovane
sentiamo orgogliosi del nostro lavo-
messa dalla passione e dall’entu-
Top Digital?
età ma anche con il peso di un mega-
ro ma non ancora soddisfatti: ogni vol-
siasmo dei due giovani soci, oggi
Marco Longieri: Top Digital non na-
leasing e delle aspettative di chi ci ha
ta che siamo in vista di un traguardo
l’azienda è una realtà affermata sul
sce da una ricerca di mercato o dalla
permesso di ottenerlo, è nata Top
spostiamo più in là il punto di arrivo
mercato con un trend in continua
volontà di professionisti del settore di
Digital. L’entusiasmo per fortuna non
per crearci nuovi stimoli. Ci piace-
crescita. Offre servizi di post produ-
sviluppare nuovo business nel mercato
lo abbiamo ancora perso, così come
rebbe stabilire un nuovo ‘benchmark’
zione audio, sound design, produzio-
delle audioproduzioni, bensì dalla
non abbiamo perso la voglia di sco-
per la qualità audio nel mondo della
ne di comunicati radio, jingle e co-
semplice passione per questo lavoro.
prire e di investire in nuove tecnolo-
produzione o post produzione, non
lonne sonore, doppiaggio per il cine-
Io e Roberto Serra, soci da sempre, ab-
ma e la tv, e molto altro. Per scopri-
biamo iniziato quest’avventura par-
111
Roberto Serra e Marco Longieri, fondatori di Top Digital.
Genio italiano TV Key
I PROTAGONISTI DELLA POST
LA QUALITÀ, LA FLESSIBILITÀ E LA DISPONIBILITÀ SONO LE MARCE IN PIÙ DI TOP DIGITAL. NONOSTANTE UNA
I PROTAGONISTI DELLA POST
avete utilizzato per contrastare la
in Top Digital offriamo sempre un ot-
crisi che si è fatta così sentire in mol-
timo servizio al cliente, dal sorriso al
ti settori della comunicazione?
caffè, con la bravura dei nostri tecni-
Marco Longieri: La qualità del nostro
ci ma anche accompagnando il clien-
lavoro, la flessibilità e la disponibili-
te in tutte le fasi, dallo sviluppo crea-
tà sono le nostre marce in più. Ma que-
tivo alla pre-produzione e all’orga-
sto non basta: cerchiamo di venire in-
nizzazione della produzione. Come ul-
contro alle preoccupazioni dei clien-
timo punto, ma certamente di grande
ti che oggi esigono risultati efficaci a
importanza, metterei la capacità di
fronte di una giusta spesa. Non per
coinvolgere ed essere coinvolti: quan-
questo scendiamo a compromessi sul-
do iniziamo un lavoro, ci siamo den-
la qualità: credo che in questo mo-
tro completamente e vogliamo aiuta-
mento specifico il nostro punto di for-
re in tutti i modi i nostri clienti a ot-
za sia il rapporto qualità/prezzo dei no-
tenere un risultato eccellente. Ogni la-
stri servizi. Anche se la percezione del-
vorazione, piccola o grande, breve o
l’elemento qualitativo è soggettiva, alla
impegnativa, riceve il massimo del-
fine sono i fatti che parlano bene per
l’attenzione e della passione per que-
noi: il lavoro finito nei tempi presta-
sto lavoro. E questo si vede, anzi di-
biliti, sempre più ridotti. Diciamo che
rei proprio che si sente!
mediamente i nostri clienti sono molto soddisfatti e questo li fa rimanere da
Tv Key: Quali sono le prospettive per
noi. E da quanto ci dice qualche ami-
il 2010?
co, parlano anche bene di noi in giro.
Marco Longieri: Il mercato si muove un po’ a tentoni, mese per mese,
L’ingresso degli studi di Top Digital a Milano. Sotto, una delle cinque sale regia.
Tv Key: Quali sono le caratteristiche
stagione per stagione. Le nostre pro-
più importanti per avere successo nel
spettive sono ottime, confortate dal-
vostro mercato?
l’andamento ‘storico’ della nostra at-
Marco Longieri: La tecnologia ag-
tività. Ci auguriamo ottime cose per
giornata, che necessita di grandi e con-
tutto il settore, anche se la prudenza
tinui investimenti; l’elevata profes-
è più che mai opportuna. Le nostre
sionalità, frutto di competenza, espe-
sale di registrazione sono sempre
semplicemente restando al passo con
tinua e ci sta fornendo grosse soddi-
rienza ma anche di sana passione
piene e a volte facciamo fatica a col-
i tempi e le tecnologie ma anche cer-
sfazioni commerciali oltre che pro-
per questo lavoro; la cordialità e la di-
locare nuove produzioni, speriamo che
cando di offrire al mercato, e nello spe-
fessionali. Certo, fa effetto continuare
sponibilità nei confronti di tutti i
continui così. Dobbiamo anche con-
cifico ai nostri clienti, il più elevato ri-
a sentire notizie, ufficiali o di corrido-
clienti, grandi e piccoli. Credo che
siderare che ci troviamo in anni di
ferimento qualitativo del settore. La
io, relative ad aziende in crisi e a per-
oggi in Italia le aziende che offrono
transizione: transizione dai vecchi
cosa più importante però è semplice-
sonale licenziato. Credo di non scoprire
servizi siano ancora molto indietro per
media a quelli innovativi, da un modo
mente la voglia di fare bene il nostro
l’acqua calda dicendo che non si trat-
quanto riguarda la qualità delle rela-
di comunicare ad altri più ‘evoluti’.
lavoro, divertendoci anche un po’: vo-
ta di un buon periodo in generale.
zioni in generale. Chi riceve un buon
Fortunatamente la gente riceve i mes-
servizio lo apprezza, e questo – tutto
saggi audio sempre allo stesso
sommato – non è molto frequente. Noi
modo… e cioè con le orecchie!
gliamo continuare su questa strada. Tv Key: Quali sono le strategie che Tv Key: Come si è concluso il 2009 per Top Digital e per il mercato di riferimento in generale? Marco Longieri: Il settore, come qualsiasi altro comparto legato a servizi di ‘valore aggiunto’, sta soffrendo. Oggi per le aziende ‘aggiungere valore’ significa spendere e questo le spaventa, per cui non vogliono andare oltre una spietata pragmaticità. Noi abbiamo costruito la nostra professionalità sulla qualità e sul servizio, e oggi raccogliamo il frutto di questo impegno anche di fronte alla staticità degli investimenti pubblicitari. La nostra crescita non si è mai esaurita e abbiamo ampliato di pari passo spazi e offerta, continuando a migliorare anche nelle tecnologie. Sia pure a fronte di sforzi finanziari notevoli, la nostra crescita con-
TV Key Genio italiano
112
tissima: siamo alla terza serie di 26 puntate da 26 minuti, con una distribuzione praticamente mondiale. Tv Key: Credete in Facebook e, più in generale, nei cosiddetti mezzi non convenzionali? Marco Longieri: La pubblicità non cambia, cambiano i media e i supporti di comunicazione. Ovunque serve qualità e capacità di generare attenzione. Noi siamo professionalmente e tecnicamente pronti ad agire in ogni nuovo mezzo che necessiti di audio che si presenterà sul palcoscenico della comunicazione. Facebook è un fenomeno di ampia portata, per ora ci limitiamo a giocarci un po’. Per esempio abbiamo creato la nostra ‘fan page’, che ci serve per tenere vivo e sorridente il rapporto con i nostri amici e clienti. Tv Key: Quali sono i tratti distintivi di Top Digital rispetto ai competitor? Marco Longieri: Che domande: siamo più belli e prestanti fisicamente… Naturalmente scherzo, se tutto si basasse sull’estetica e sulla modalità relazionale allora non saremmo ancora qui. Ma le relazioni sono importanti e sono il nostro forte. Posso avanzare una teoria: noi facciamo dell’ottimo lavoro, sempre con il sorriso. Teoria che si trasforma in pratica tutti i giorni nelle nostre sale di registrazione: come dire, siamo gioiosaDue delle sale di registrazione di Top Digital, punto di riferimento qualitativo del settore.
cuno citandone solo alcuni. Diciamo
mente superprofessionali. Ecco, que-
che da un punto di vista pubblicitario
sta mi sembra un’ottima definizione.
i nostri virali ci hanno dato soddisfaTv Key: Quali sono le ultime novità
un medesimo breve filmato possa
zioni oltre ogni aspettativa. Un’altra
Tv Key: Qual è la sfida più importante
che vi hanno visto protagonisti?
raccontare molte storie con un audio
lavorazione che ci ha dato molta gra-
che dovrete affrontare nel prossimo fu-
Marco Longieri: Sono diversi i lavo-
diverso che lo accompagna. E così un
tificazione professionale è stata la post
turo?
ri che ci hanno visti protagonisti, al-
bambino può diventare di volta in vol-
produzione di una serie di film di ani-
Marco Longieri: Non possiamo negare
meno sul nascere, e non vorrei fare tor-
ta un dattilografo, un percussionista,
mazione in 3D/4D con NWAVE, so-
che ci piacerebbe rimanere un punto
to a nessuno citandone solo alcuni. Ho
un dj, uno spadaccino, mentre una rana
cietà leader nella produzione di car-
di riferimento per la produzione e la
detto ‘sul nascere’ perché purtroppo
che salta può finire contro un vetro,
toon per le sale cinematografiche dei
post produzione audio in Italia. La sfi-
sempre più spesso veniamo coinvolti
sotto un camion, contro dei birilli e così
parchi divertimento. In realtà noi ci
da, o meglio l’obiettivo, è quello di
in produzioni che all’inizio hanno
via. Abbiamo creato un canale su
siamo occupati principalmente del
sempre: lavorare con passione, pro-
una buona dose di creatività da svi-
YouTube e in meno di un mese ab-
doppiaggio in italiano, ma aver col-
fessionalità, piacere e allegria, sempre
luppare ma successivamente vengono
biamo registrato decine di migliaia di
laborato con dei superprofessionisti
nell’ottica di raggiungere l’eccellen-
molto compresse dalle esigenze ‘pro-
visualizzazioni complete di entrambi
degli effetti speciali alla produzione
za, come abbiamo fatto in tutti questi
mozionali’ del prodotto. Comunque,
gli spot: un successo che non ci sa-
di quei film è stato entusiasmante e
anni riuscendo a farci apprezzare per
un lavoro che ci ha visto sicuramen-
remmo mai aspettati.
molto istruttivo dal punto di vista stret-
questo. Non ci inventeremo cose stra-
tamente tecnico. Sempre a proposito
ne o iniziative particolari, perché pen-
te protagonisti è stato quello che ci siamo autoprodotti: si tratta di due spot
Tv Key: Ci può citare qualche lavo-
del mondo dell’animazione, stiamo la-
siamo che continuare a far bene il no-
virali ideati e realizzati da Luca Lo-
ro recente che vi ha dato particolari
vorando per Demas & Partners alla
stro lavoro senza troppi clamori sia il
renzini e Luca Pannese di Saatchi &
soddisfazioni?
terza stagione di Street Football, ispi-
modo migliore per distinguerci e per
Saatchi. Gli spot evidenziano l'im-
Marco Longieri: Anche in questo
rato al libro di Stefano Benni La
continuare a dare il massimo della sod-
portanza del suono, dimostrando come
caso farei sicuramente torto a qual-
compagnia dei Celestini. Anche in
disfazione ai nostri clienti.
113
Genio italiano TV Key
I PROTAGONISTI DELLA POST
questo caso la soddisfazione è eleva-
I PROTAGONISTI DELLA TELEVISIONE
HA FATTO LA STORIA DELLA TELEVISIONE ITALIANA, ATTRAVERSANDO TUTTE LE FASI EVOLUTIVE DI QUESTO MEZZO: DALLE PRIME TRASMISSIONI A CARATTERE NAZIONAL-POPOLARE ALL’AVVENTO DELLE EMITTENTI COMMERCIALI.
MIKE BONGIORNO UNA CARRIERA DURATA 50 ANNI Nato a New York da genitori di origine italiana, Mike Bongiorno è stato tra i volti più noti
1
della televisione italiana fin dalla nascita di quest’ultima. Dopo i trascorsi da partigiano durante la seconda guerra mondiale, ha lavorato come giornalista negli Stati Uniti per conto della radio italiana. Ha esordito sul piccolo schermo nel 1954 con Arrivi e partenze, e da allora è stato fra i protagonisti del nuovo mezzo. Il 19 novembre 1955 lancia il primo quiz della televisione italiana, Lascia o raddoppia? (versione italiana del quiz americano The $64,000 Question, o meglio del suo adattamento francese Quitte ou double?), contribuendo a far entrare il nuovo mass media nella cultura popolare di una nazione che, all’indomani della seconda guerra mondiale, stava subendo radicali mutamenti. Il programma ottenne subito un ottimo riscontro di pubblico e Mike divenne molto popolare, contribuendo all’aumento della vendita di televisori e del numero di spettatori (che all’epoca si chiamavano teleabbonati): non tutti però potevano permettersi un apparecchio televisivo, e allora, per vedere il programma, il giovedì sera la gente si riuniva in famiglia o nei bar, mentre i cinema, per non perdere pubblico,
2
interrompevano la normale programmazione e proiettavano il quiz televisivo. Nel 1963 Umberto Eco (che peraltro era stato fra i compilatori di alcune delle domande di Lascia o raddoppia?), resosi conto della portata sociale, gli dedica il saggio Fenomenologia di Mike Bongiorno, nel quale la tecnica comunicativa del conduttore viene analizzata in maniera accademica. Dal 1960 al 1962 Bongiorno conduce il programma di successo
Campanile sera, basato su giochi in piazza con due conduttori esterni: Enzo Tortora e inizialmente Renato Tagliani, poi sostituito da Enza Sampò. Negli anni ‘60, con la nascita di Carosello, simbolo del consumismo e del boom economico, Mike è protagonista di diversi short pubblicitari prestando il volto a un’industria che produce shampoo. Anni dopo, nel 1976, sarebbe salito sul Cervino per sponsorizzare la grappa Bocchino. Prosegue la sua carriera con Caccia al numero (1962), La fiera dei sogni (1963) e Giochi in famiglia (1966). A partire dal 1963 ha condotto il Festival di Sanremo per un totale di undici edizioni,
3
l’ultima nel 1997. Negli anni ‘70 è ancora protagonista con Rischiatutto (1970), Personaggi
in fiera (1975), Ieri e oggi (1976) e Scommettiamo? (1976). All’inizio degli anni ‘80 abbandona la Rai per passare alla televisione commerciale, diventando volto di punta dei canali di Silvio Berlusconi con trasmissioni a lui particolarmente congeniali: Bis (1981), Superflash (1982),
Pentatlon (1985) e Telemike (1987). Nel 1987 viene nominato vicepresidente della Fininvest e nel 1990 vicepresidente di Canale 5. Dal 1989 al 2003 ha condotto il più longevo dei suoi programmi, La ruota della fortuna. Seguono varie trasmissioni per ragazzi, come Genius. Nel nuovo millennio ha formato una coppia affiatata insieme a Fiorello. Insieme sono stati testimonial di numerosi spot pubblicitari per Infostrada, che continueranno a essere messi in onda anche dopo la sua morte, avvenuta all’età di 85 anni l’8 settembre 2009. Il suo è stato un funerale di stato, celebrato nel Duomo di Milano alla presenza di numerosi ammiratori e diverse personalità della politica e della televisione italiana.
1. Mike Bongiorno lancia il primo 6 quiz televisivo ‘Lascia o raddoppia?’. Nella foto è con Gianluigi Marianini, uno dei più famosi vincitori. 2. Nel 2007 riceve la Laurea Magistrale Honoris Causa in televisione, cinema e produzione multimediale. 3. Mike Bongiorno riceve il premio ‘Mission Impossible al 26° Key Award per la sua impresa al Polo Nord. 4-5. Sono innumerevoli gli spot per Infostrada insieme a Fiorello, l’ultimo con il figlio Leonardo. 6. Appassionato di montagna, gli affidano il suo primo spot pubblicitario per Grappa Bocchino girato in cima al monte Cervino.
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ALDO, GIOVANNI E GIACOMO COMICITÀ A TUTTO CAMPO Popolare trio comico di attori e registi teatrali, televisivi e cinematografici, è formato da Cataldo Baglio (nato nel 1958), Giovanni Storti (1957) e Giacomo Poretti (1956). I tre sono anche protagonisti di popolari campagne di advertising, in particolare per Yomo e per Wind, di cui curano anche la creatività. Nell’ottobre 1998 appaiono sul palco del 21° Key Award per ricevere un premio come testimonial di spot pubblicitari. Cataldo Baglio, meglio noto semplicemente come Aldo, nasce a Palermo e poi incontra a Milano Giovanni Storti; insieme studiano danza mimica e frequentano la scuola di melodramma del Teatro Arsenale di Milano. Aldo si diploma nel 1978 e subito prende parte a vari spettacoli di cabaret fra cui E domani? (1979) e I suggestionabili (1982). Giacomo Poretti, che nel trio impersona il disordinato e l’ipocondriaco, dopo aver lavorato per dieci anni come infermiere e caposala inizia da solo la carriera nel 1988, esibendosi in spettacoli quali Mens
sana in corpore nano (1989) e Non parole ma og-
1
getti contundenti (1990), dove conosce Giovanni che ne è il regista. Nel cabaret fa coppia per la prima volta con Marina Massironi, sua moglie all’epoca, in Hansel e Strudel. Dopo anni di apprendistato, il trio – ribattezzatosi Aldo, Giovanni e Giacomo – recita in teatro insieme a Marina Massironi sin dal 1991, in spettacoli quali Lampi
d’estate, Ritorno al Gerundio, Aria di tempesta, I corti e Il circo di Paolo Rossi. In televisione fanno la loro prima apparizione nell’estate del 1992 accanto al duo comico Zuzzurro e Gaspare nel Tg
delle vacanze; lo stesso anno partecipano a Su la testa! di Paolo Rossi. Seguono apparizioni in Cielito Lindo con Claudio Bisio e (nel triennio
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1995-1997) in Mai dire gol, trasmissione della Gialappa’s Band. Nel 1999 i tre inscenano lo spettacolo Tel chi el telùn, che viene ripreso e trasmesso su Canale 5, per la regia di Egidio Romio. Negli anni 2000 tornano accanto alla Gialappa’s Band a proporre sketch nella trasmissione Mai dire domenica. In seguito alternano spettacoli teatrali (spesso trasmessi anche in televisione, su Canale 5 e Italia 1) come Anplagghed e Pur Purr Rid (2008), e apparizioni televisive in programmi come Zelig (su Canale 5) e Che tempo che fa (su Raitre).Nel frattempo hanno riscosso successo anche al cinema: nel 1997, insieme a Marina Massironi, realizzano il loro primo film dal titolo Tre uomini e una gamba, con Massimo Venier sceneggiatore e regista, nel quale ripropongono diversi sketch tipici del loro repertorio. Seguono poi altri lungometraggi:
Così è la vita (1998), Chiedimi se sono felice (2000), La leggenda di Al, John & Jack (2002),
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Tu la conosci Claudia? (2004), la versione cinematografica di Anplagghed (2006) e Il cosmo sul comò (2008). La regia di quest’ultimo non è più di Massimo Venier, loro storico collaboratore, ma del comico Marcello Cesena, noto anche come regista di spot pubblicitari.
1. Alcuni momenti delle gag tratte da ‘I corti’. 2. Con Teo Teocoli a ‘Mai dire gol’. 3. Un frame tratto da uno spot per Yomo.
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4-5. Due frame tratti dagli spot per Wind. 6. Aldo, Giovanni e Giacomo sono stati ospiti alla 21ª edizione del Key Award.
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I PROTAGONISTI DELLA TELEVISIONE
DAL TEATRO ALLA TELEVISIONE, DAL CINEMA ALLA PUBBLICITÀ: IL TRIO COMICO PIÙ FAMOSO D’ITALIA SI È ESIBITO SU OGNI MEZZO E SU OGNI PALCOSCENICO, RISCUOTENDO SEMPRE UNO STRAORDINARIO SUCCESSO.
I PROTAGONISTI DELLA TELEVISIONE
DOPO GLI ESORDI COME INTRATTENITORE PER BAMBINI, È DIVENTATO UNO DEI PIÙ POPOLARI PRESENTATORI TELEVISIVI. SEMPRE AFFIANCATO DAL FIDO LUCA LAURENTI, È PROTAGONISTA DA ANNI NEGLI SPOT DEL ‘PARADISO’ LAVAZZA.
PAOLO BONOLIS ALL’INSEGNA DELL’IRONIA Nato a Roma nel 1961 e celebre per il suo stile ironico e ammiccante, ha debuttato in
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televisione negli anni ‘80 sulla Rai conducendo il programma per bambini 3,2,1... contatto!. Nel 1982 è passato sulla neonata emittente privata Italia 1, dove ha presentato un programma analogo destinato a molta fortuna, il contenitore di cartoni animati Bim Bum Bam, al fianco di Licia Colò e del popolare pupazzo animato Uan. Lascia Bim Bum Bam solo nel 1990, per condurre il quiz Doppio Slalom su Canale 5. Subito dopo è alla guida di Urka!, in onda su Italia 1, trasmissione a metà tra gioco a quiz demenziale e intrattenimento per ragazzi, che ha fatto anche da rampa di lancio a Luca Laurenti, sua storica spalla televisiva, che in futuro lo affiancherà con regolare frequenza. Negli anni seguenti conduce alcuni varietà tra cui Bulli & pupe,
Non è la Rai e Belli freschi, e si ripresenta in Rai nel 1994, dove conduce – tra gli altri – I cervelloni (in prima serata su Raiuno per tre anni consecutivi) e le prime edizioni di Beato tra le donne. Dopo il ritorno in Mediaset, avvenuto nel 1996, continua a riscuotere molto successo con programmi come il quiz preserale Tira e molla, ideato da Corrado e
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condotto insieme a Laurenti ed Ela Weber, e i varietà di prima serata Ciao
Darwin (il cui successo lo porta alla vittoria di un Telegatto nel 1999) e Chi ha incastrato Peter Pan? (dove un gruppo di bambini si confronta con personaggi dello spettacolo, con il mondo degli adulti e la società), che conquistano il pubblico del sabato sera. Dopo la conduzione del tg satirico
Striscia la notizia in coppia con Luca Laurenti, mantenuta per quattro anni durante i quali i due si alternano a Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti, torna ancora alla televisione di stato dove riscuote grande successo con un’edizione di Domenica in e soprattutto con il quiz Affari tuoi, che sin dal suo debutto ottiene ascolti record, oltrepassando spesso i dieci milioni di telespettatori e garantendo alla Rai la riconquista della fascia denominata access prime time, da molti anni appannaggio di Mediaset. Dopo il palcoscenico del 55° Festival di Sanremo nel 2005, esperienza di grande successo sia di pub-
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blico sia di critica, replicata poi nel 2009, ritorna in Mediaset conducendo programmi come
Serie A, dedicato ai risultati sportivi, e Fattore C, ma soprattutto il talk show di seconda serata Il senso della vita e una nuova edizione di Ciao Darwin. In tempi più recenti ha riscosso grande successo anche la riproposizione di Chi ha incastrato Peter Pan?. Ha avuto diverse esperienze di doppiatore e anche come attore: ha debuttato sul grande schermo con una breve apparizione nel film Classe mista 3A dell’amico Federico Moccia, mentre il primo ruolo importante in un film è arrivato nel 2006 grazie al film Commediasexi di Alessandro D’Alatri. Dal 2003 è testimonial pubblicitario per Lavazza. In particolare è protagonista, sempre insieme a Luca Laurenti, dei fortunati spot televisivi della campagna ‘Paradiso’.
4. Con ‘Chi ha incastrato Peter Pan?’ conquista il pubblico del sabato sera 5. Paolo Bonolis e Luca Laurenti sono testimonial, dal 2003, per la Lavazza. 6. ‘Il senso della vita’, talk show in seconda serata, ha ottenuto sempre ottimi ascolti nonostante l’orario.
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1. Il primo appuntamento televisivo su Italia 1 è stato ‘Bim Bum Bam’, programma di intrattenimento per i bambini. 2. Ha condotto sei edizioni di ‘Ciao Darwin’, vincendo anche un Telegatto nel 1999. 3. Nel 2005 conduce il Festival di Sanremo, ottenendo un enorme successo.
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RAFFAELLA CARRÀ LA ‘RAFFA’ NAZIONALE Nata a Bologna nel 1943, è la più celebre conduttrice, showgirl e cantante della tele-
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visione italiana. Esordisce come attrice cinematografica: debutta infatti a soli nove anni nel film Tormento del passato (1952), apparendo nei titoli con il suo vero nome: Raffaella Pelloni. Dopo essersi diplomata al Centro Sperimentale di Cinematografia, partecipa a diverse altre pellicole, tra cui I compagni (1963) di Mario Monicelli e Il colonnello Von Ryan (1965) con Frank Sinatra. Ma presto il pubblico si affezionerà a lei come conduttrice di programmi televisivi. Nella stagione 1969/1970 arriva il primo vero successo in tv, nello spettacolo Io Agata e tu, in cui lancia un nuovo stile di showgirl, scattante e moderna. Nell’autunno dello stesso anno è al fianco di Corrado in Canzonissima, dove dà scandalo per l’ombelico scoperto sfoggiato nella sigla mentre canta Ma che musica maestro! L’anno seguente è di nuovo a Canzonissima, lancia il famoso ballo Tuca Tuca e canta la sigla Chissà se va. Sempre in questa edizione lancia anche una canzoncina che si ispira a un personaggio da lei inventato, Maga Maghella, che la farà diventare il sogno di tutti i bambini. Segue poi (nel 1974) Milleluci, presentato assieme alla grande Mina, e a seguire la sua terza Canzonissima, che questa volta conduce da sola. Negli anni ‘70 si fa conoscere in Spagna, e il successo
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delle sue canzoni porta TVE a offrirle una trasmissione tutta sua, La hora
de Raffaella; la cantante diventa amatissima nel paese iberico. Nel 1978 presenta il varietà del sabato sera Ma che sera, nel 1981 Millemilioni e nel 1982 affianca ancora Corrado che presenta Fantastico 3 con Gigi Sabani. Dal 1983 al 1985 è al timone di Pronto, Raffaella?, programma di mezzogiorno della Rai in cui lavora per la prima volta con il suo ex compagno, Gianni Boncompagni (che ne cura la regia e ne è autore assieme a Giancarlo Magalli). Lo straordinario successo le fa vincere nel 1984 il titolo di personaggio televisivo femminile a livello europeo, consegnatole dall’European Tv Magazines Association. Nelle stagioni successive conduce Buonasera Raffaella (1985) e Domenica In (1986). Nel 1987 passa a Fininvest, rea-
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lizzando gli spettacoli Raffaella Carrà Show e Il principe azzurro. Ritorna in Rai nel 1989, prima di scegliere nuovamente la Spagna dal 1992 al 1995. Nel 1995 torna in Italia con
Carràmba! Che sorpresa, il successo personale più clamoroso: condurrà il programma per diverse edizioni, fino al 2002, nella fascia prime time del sabato sera con uno share medio del 40%, cambiando a volte il titolo in Carràmba! Che fortuna. Nel 2001 presenta la 51ª edizione del Festival di Sanremo. Gli ultimi programmi condotti sono Sogni (2004), antenato de Il treno
dei desideri, e Amore (2006), dedicato alle adozioni a distanza. Raffaella Carrà è l’unica donna della storia della televisione italiana ad aver condotto più programmi abbinati alla Lotteria Italia: ben dieci. Tra le sue numerose hit canore, ricordiamo Forte forte forte, E salutala per me,
Ballo ballo, Pedro, Fatalità, Bellissimo. Negli anni della disco-music ha tenuto banco nelle clas-
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sifiche con ritmi a essa ispirati, come Rumore,Tanti auguri e la scandalosa A far l’amore comincia
tu. In pubblicità, dal 2010 è testimonial di Danone Danacol. 1. Una giovane Raffaella Carrà con Frank Sinatra in una scena del film ‘Il colonnello Von Ryan’. 2. ‘Io Agata e tu’, il programmma musicale che lancia Raffaella Carrà come showgirl. 3. Nel 1970 conduce ‘Canzonissima’ a fianco di Corrado. 4. ‘Pronto Raffaella?’, in onda a mezzogiorno sulla Rai, ottiene un successo enorme e le fa vincere il titolo di personaggio europeo femminile. 5. Dopo un po’ di anni torna in tv con ‘Carramba! Che sorpresa’, poi diventato ‘Carramba! Che fortuna’, abbinato alla Lotteria Italia. 6. Nel 2001 conduce il Festival di Sanremo.
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I PROTAGONISTI DELLA TELEVISIONE
ATTRICE, CANTANTE, BALLERINA, SHOWGIRL E CONDUTTRICE TELEVISIVA: POPOLARISSIMA IN TUTTA EUROPA (SPECIALMENTE IN ITALIA E IN SPAGNA), È STATA UN VERO FENOMENO DI COSTUME DAGLI ANNI SETTANTA FINO A OGGI.
I PROTAGONISTI DELLA TELEVISIONE
CONDUTTORE E SHOWMAN IRRIVERENTE E IMPREVEDIBILE, ‘PIERINO LA PESTE’ – COME VIENE SOPRANNOMINATO – SA METTERE COME POCHI ALTRI ALLA BERLINA TUTTE LE CONTRADDIZIONI E LE IPOCRISIE DELLA SOCIETÀ.
PIERO CHIAMBRETTI LA PICCOLA PESTE Nato il 30 maggio 1956 in Valle d’Aosta ma torinese d’adozione, comincia a mettersi
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in mostra nel 1976 come disc-jockey in discoteca e presso alcune emittenti radiofoniche di Torino. Dal 1981 al 1986 lavora come animatore turistico sulle navi da crociera, mettendo in mostra il suo spiccato senso dell’umorismo. Artisticamente si esibisce in coppia con Erik Colombardo in spettacoli di cabaret. Nel 1977 conduce sulla televisione privata GRP la trasmissione in diretta Non siamo gazzose. La sua prima vera esperienza da ‘solista’ è in una televisione privata torinese, Rete Manila 1, con una trasmissione quotidiana nella fascia oraria di mezzogiorno, Il dedicone, che fa scalpore per gli ascolti e perché andava in onda in diretta con le telecamere in mezzo alla strada. A metà degli anni ’80 è ideatore e conduttore di divertenti trasmissioni radiofoniche (La Mecca, Testa di sigaro). Nel 1982 vince il concorso Rai ‘Un volto nuovo per gli anni ’80’. Una delle sue prime apparizioni in un programma nazionale è invece nel 1984 nella trasmissione di Rete 4 Quo vadiz?, diretta da Maurizio Nichetti. Sempre nel 1984 debutta su Raiuno con il programma quotidiano Forte Fortissimo,
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scritto da Marco Di Tillo e Annabella Cerliani. Il successo arriva nel 1987, quando Raitre lo ingaggia per la trasmissione Va’ pensiero e gli affida la rubrica ‘Divano in piazza’. Del 1988 è invece alla guida di Complimenti
per la trasmissione, dove si mischia con umoristica sfrontatezza alla gente comune incontrata per strada. È qui che Chiambretti divenne ufficialmente ‘Pierino la peste’ e molti cominciano a vedere in lui una sorta di Woody Allen all’italiana. Irriverente folletto della televisione, conduce anche Prove
tecniche di trasmissione (1990), dove per primo deride il serioso mondo del calcio; Il portalettere (1991), in cui – vestito da postino – va a suonare ai citofoni delle celebrità; Good Bye Cortina (1993), come inviato nei paesi dell’ex Patto di Varsavia; il satirico Telegiornale zero (1992), quasi un contraltare di Striscia la notizia; e due edizioni de Il laureato (1994) insieme a Paolo Rossi ed Enzo Jannacci. Dopo una breve parentesi radiofonica a Rai Radio2
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(1994) con una Luciana Littizzetto agli esordi, presenta diverse edizioni del concerto del primo maggio. Nel 1997 gli viene affidato il Festival di Sanremo, insieme a Mike Bongiorno e Valeria Marini. L’anno successivo (1998) conduce per la prima volta il Dopofestival. Torna a temi più cari nel 1999, anno di Fenomeni. Insieme a Gianni Boncompagni torna alla ribalta in Rai nel 2002 con la trasmissione ‘cult’ Chiambretti c’è. Lascia poi la Rai per passare a La7, dove inaugura nel 2004 il programma che lo consacra: Markette - Tutto fa brodo in tv, un show di seconda serata. Nel 2006 conduce lo spettacolo introduttivo della cerimonia di apertura dei giochi olimpici invernali a Torino, per la quale sarà anche consulente creativo. Dal 2008 passa a Mediaset con il nuovo programma in seconda serata Chiambretti Night - Solo per numeri
uno, che ottiene ottimi risultati di ascolto. 4 1. Nel 1990 Piero Chiambretti conduce ‘Prove tecniche di trasmissione’, la prima trasmissione che prende in giro il serio mondo del calcio. 2. Insieme al grande Mike Bongiorno e a Valeria Marini, nel 1997 presenta il Festival di Sanremo. 3. Antonella Clerici premia un giovanissimo Piero 5 Chiambretti, creatore e testimonial della campagna per Pagine Gialle. 4. Nel 2004 approda a La7 e gli viene affidato il programma che lo consacra: ‘Markette – Tutto fa brodo in tv’. 5. A Mediaset conduce ‘Chiambretti Night – Solo per numeri uno’, che ha ottenuto ottimi ascolti.
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ROSARIO FIORELLO LO SHOWMAN PIÙ VERSATILE Rosario Tindaro Fiorello, conosciuto semplicemente come Fiorello, nasce a Catania nel
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1960 e comincia la propria carriera lavorando nei villaggi turistici della Valtur, prima come aiuto cuoco, poi come barman e infine come animatore. Sul finire degli anni ‘80 conosce Claudio Cecchetto, che gli affida un programma su Radio Deejay. Nel 1989 inizia a condurre Viva
Radio Deejay, mentre dal 1992 raggiunge la popolarità anche in televisione grazie alla fortunata trasmissione Karaoke su Italia 1, della quale il suo lungo codino diviene subito un simbolo. In seguito torna in tv con varietà quali Non dimenticate lo spazzolino da denti o La febbre del
venerdì sera, ma soprattutto con Buona Domenica con Maurizio Costanzo, Paola Barale e Claudio Lippi. Seguono poi Matricole (con Simona Ventura) e più edizioni del Festivalbar. Dal 2001 al 2008 ha condotto insieme a Marco Baldini la trasmissione radiofonica Viva Radio2, vera artefice del rilancio radiofonico dell’azienda di stato, durante la quale il conduttore sfoggia le sue doti di cantante, imitatore di personaggi famosi (fra i quali Mike Bongiorno) e intrattenitore. Per la Rai nel 2001 conduce anche in televisione
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lo show Stasera pago io: il successo è grandissimo e Fiorello si impone come mattatore televisivo, replicando negli anni successivi con Stasera
pago io in euro e Stasera pago io Revolution. Nel 2006 realizza due speciali su Raiuno, sempre assieme al fidato Marco Baldini, intitolati Viva
Radio2... e un po’ anche Raiuno: citando l’attualità e il costume, fornisce un esempio di trasmissione divertente, irriverente e mai volgare, che raggiunge grandi record d’ascolto (oltre dieci milioni di spettatori). Sempre su Raiuno, dal 21 gennaio 2008 e immediatamente dopo il telegiornale della sera, conduce un
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varietà con Marco Baldini della durata ‘teorica’ di soli due minuti (in realtà i minuti sono venti):
Viva Radio2... minuti. A gennaio 2009 annuncia il suo passaggio a SKY in esclusiva per un anno, con la trasmissione Fiorello Show. A marzo 2009, per pubblicizzare il nuovo programma, appare su Raidue a X Factor, dove irrompe Valerio Staffelli per consegnargli il tapiro d’oro; si forma così un vero e proprio miscuglio di televisioni definito da Fiorello stesso ‘Skraiset’ (ovvero l’unione di SKY, Rai e Mediaset). Ricompare poi a Striscia la notizia dove, con Valerio Staffelli e Antonello Piroso, direttore del tg di La7, si reca in viale Mazzini (sede della Rai) per dare vita a un ennesimo miscuglio di televisioni, stavolta definito ‘Skrai7set’. Oltre che in teatro, in radio, in televisione, ha lavorato molto anche in pubblicità. È stato testimonial di Mirabilandia (nel 1993, promuovendo l’allora neonato parco divertimenti), Citroën AX, Maina (con un celebre spot andato in onda nel periodo di Natale 2004, in cui interpretava un boss siciliano, Don Ro-
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sario), Vogue, Harmont & Blaine e Fiat (in una serie di spot girati nel 2008 nello studio di Viva Radio2 con il collega Marco Baldini). Ma sono da ricordare soprattutto le sue campagne per Wind Infostrada (2008-2009), girate dapprima con Tommasino e poi con l’amico e collega Mike Bongiorno, da lui definito “il mio compagno di giochi”.
1. Dopo alcuni anni come 7 animatore turistico, inizia la sua carriera televisiva, girando per le piazze d’Italia con il ‘Karaoke’. 2. Nel 1995 conduce ‘Non dimenticate lo spazzolino da denti’. 3. Nel 2001 gli affidano un altro varietà, ‘Stasera pago io’, che riscuote grande successo. 4. Per ben sette anni conduce insieme a Marco Baldini la trasmissione radiofonica ‘Viva Radio2’ 5. Sempre con Marco Baldini conduce sulla Rai ‘Viva Radio2... minuti’. 6. Dopo Rai e Mediaset è la volta di SKY, quando gli viene affidato il varietà ‘Fiorello Show’. 7. È stato anche testimonial per Fiat. 8. Numerosissimi gli spot televisivi con Mike Bongiorno per Infostrada.
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I PROTAGONISTI DELLA TELEVISIONE
CONDUTTORE RADIOFONICO E TELEVISIVO, CANTANTE E IMITATORE DI MOLTI PERSONAGGI FAMOSI, È STATO PROTAGONISTA INSIEME CON L’AMICO MIKE BONGIORNO DI NUMEROSE CAMPAGNE PUBBLICITARIE PER INFOSTRADA.
I PROTAGONISTI DELLA TELEVISIONE
IN TRIO CON MARCHESINI E SOLENGHI HA FATTO LA STORIA DEL TEATRO E DELLA TELEVISIONE. E IN PUBBLICITÀ HA INTERPRETATO UNA DELLE CAMPAGNE PIÙ LUNGHE E MEMORABILI, QUELLA DEL FORTINO DI TELECOM ITALIA.
MASSIMO LOPEZ DAL TEATRO AL TELEFONO 1
Nato ad Ascoli Piceno nel 1952, Massimo Lopez è un attore, comico e doppiatore italiano. Ha fatto parte del celebre Trio con Tullio Solenghi e Anna Marchesini, con i quali ha lavorato dal 1982 al 1994, proseguendo successivamente la sua carriera artistica da solo. È anche stato testimonial in diversi spot pubblicitari dapprima per Sip e poi per Telecom Italia, dove interpretava il popolare ruolo di un condannato a morte che chiede di fare un’ultima, interminabile telefonata di fronte al plotone di esecuzione. La campagna ‘Una telefonata allunga la vita’, ideata dall’agenzia Armando Testa con la direzione creativa di Mauro Mortaroli e la regia di Alessandro D’Alatri, è stata premiata nel 1994 con il Leone d’Oro al Festival Internazionale dell’Advertising di Cannes. Il debutto di Lopez nel mondo dello spettacolo avviene a teatro nel 1975 con Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello, accanto ad attori come Giorgio Albertazzi e Lina Volonghi. Nel corso degli anni ‘70 e nei primi anni ‘80, prima della nascita del Trio, ha partecipato a numerose rappresentazioni teatrali. In seguito ha
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avuto un notevole successo con gli spettacoli Allacciare le cinture di sicu-
rezza (1987) e In principio era il Trio (1991), scritti, diretti e interpretati insieme ad Anna Marchesini e Tullio Solenghi. Dal 2003 al 2005 ha interpretato, insieme a Solenghi, La strana coppia di Neil Simon, prodotto da Alessandro Lopez e Angelo Tumminelli per la Stemal con la regia di Gianni Fenzi. Sempre per la Stemal porta nei teatri di tutta Italia Ciao Fran-
kie (2005), un divertente one-man show in tributo a Frank Sinatra, e Oh Romeo (2006) di Ephraim Kishon. In televisione ha partecipato a numerose trasmissioni insieme ai suoi colleghi del Trio: Tastomatto, Domenica In, Fan-
tastico 7. Sempre con Marchesini e Solenghi è stato ospite fisso in tre edizioni del Festival di Sanremo: nel 1986, nel 1987 e nel 1989. Il massimo del successo televisivo del Trio è arrivato nel 1990 con I promessi sposi, parodia dell’omonimo romanzo di Alessandro Manzoni. Successivamente allo scioglimento del
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Trio è stato protagonista e conduttore di diversi programmi televisivi: Massimo Ascolto (Raidue, 1994), Scherzi a parte (Canale 5, 1995 con Teo Teocoli e 1997 con Lello Arena), I guastafeste (Canale 5, 1996), Buona Domenica (Canale 5, 1998-1999), Fantastica Italiana (Raiuno, 2000 assieme a Mara Venier). È stato anche protagonista di diverse fiction e sitcom televisive, tra cui Un uomo in trappola (1984) per Raiuno, Professione fantasma (1997) per Italia 1, Com-
pagni di scuola (2001) per Raidue e Max e Tux (2002) per Raiuno. Nel 2005 ha fatto la comparsa nel film Regina dei fiori e ha condotto Striscia la notizia assieme a Tullio Solenghi. Sempre nel 2007 partecipa al talent show Ballando con le stelle. Dai primi mesi del 2007 partecipa quotidianamente al morning show radiofonico La carica di 101 su R101 con svariate imitazioni di personaggi famosi. Nel 2008 ritorna in televisione con lo spettacolo Non esiste più la mezza
stagione con Tullio Solenghi e Anna Marchesini per festeggiare i 25 anni dalla nascita del celeberrimo Trio. Nel 2007 e nel 2008 ha presentato due edizioni del Key Award.
1. Massimo Lopez ha 6 iniziato la sua carriera con Anna Marchesini e Tullio Solenghi, con i quali ha lavorato per ben dodici anni. 2. La locandina de ‘I promessi sposi’, una parodia dell’omonimo romanzo di Alessandro Manzoni interpretata dal Trio. 3. Ha presentato la 38ª e la 40ª edizione del gala dei winner del Key Award. 4. La locandina del concerto di Massimo Lopez dedicato a Frank Sinatra. 5. Il primo spot per Sip, girato nel lontano 1994, che ha vinto un Leone d’Oro al Festival di Cannes. 6. Anni dopo è ancora testimonial per Telecom Italia.
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GERRY SCOTTI CHI VUOL ESSERE TESTIMONIAL? Popolare conduttore televisivo e radiofonico, attore, disc jockey e persino deputato:
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Virginio Scotti – meglio noto con lo pseudonimo di Gerry – è attualmente Presidente di Monradio, che gestisce R101, l’emittente radiofonica del Gruppo Mondadori. Tra i programmi da lui condotti in tv con grande successo si ricordano Chi vuol essere milionario?, Passaparola e La cor-
rida. Nato a Camporinaldo, frazione facente capo al comune di Miradolo Terme (Pavia) il 7 agosto 1956, inizia la sua carriera in alcune radio locali come Radio Milano International, proprio quella che in seguito diverrà R101. Nell’estate del 1982 approda a Radio Deejay, chiamato da Claudio Cecchetto. Prima dell’incontro con quest’ultimo aveva lavorato anche per un’agenzia di comunicazione, inventando testi e campagne pubblicitarie: il responsabile gli aveva prenotato un biglietto aereo per gli Stati Uniti, dove si sarebbe dovuto recare per prendere parte a un corso di regia televisiva, ma la telefonata di Cecchetto riesce a convincerlo a restare in Italia con una proposta interessante: diventare la prima voce di Radio Deejay. E non solo arriva al grande pubblico, ma sbarca anche in televisione con Deejay Te-
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levision su Italia 1, il primo programma a trasmettere videoclip musicali, antesignano di MTV. Da allora ha condotto quiz, varietà e show musicali, recitando spesso anche in sitcom o film tv, sempre per Mediaset. L’azienda di Cologno Monzese lo ritiene infatti il suo personaggio di punta, e Mike Bongiorno lo considerava il suo erede. Se durante i primi anni si specializza nella conduzione di programmi musicali (nel 1986 partecipa anche al Festivalbar in qualità di cantante, e successivamente presenterà la manifestazione per cinque edizioni), dal 1987 conduce Candid Camera
Show e Smile, ottenendo un considerevole successo: la media degli ascolti supera i 4 milioni di ascoltatori. Dal 1990 prende il posto di Raimondo Vianello ne Il gioco dei 9, e inizia a diventare il re del quiz. Il 1992 è l’anno de La grande sfida, trasmissione del venerdì sera presentata su Canale 5 con Valeria Marini. Nel 1993/94 e nel 1994/95 conduce Buona Domenica su Canale 5 insieme a Ga-
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briella Carlucci. Dal 1999 approda alla fascia preserale di Canale 5, dove inizia a condurre vari quiz. Si inizia con Passaparola, affiancato da Alessia Mancini e da altre ragazze chiamate ‘letterine’. Nel 2000 sperimenta un nuovo quiz, un format della Endemol che mette il palio ben un miliardo di lire e che ha riscosso molto successo all’estero: Chi vuol essere miliardario? (che poi verrà rintitolato Chi vuol essere milionario?). Per molto tempo i due quiz si alterneranno, fino a quando, dal 2006, Scotti si dedicherà solo al secondo. Frattanto, dal 2002, rinverdisce i fasti de La corrida – Dilettanti allo sbaraglio, raccogliendo il testimone da Corrado. Oltre ad aver presentato alcune edizioni del Gran galà della pubblicità, è protagonista di numerose telepromozioni nel corso dei suoi programmi ed è da molti anni sponsor-man dell’azienda Riso Scotti. Dal 2006 non è più un semplice testimonial del prodotto ma è diventato socio della Riso
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Scotti Snack, società nata nel 2001 e controllata dalla casa madre per il 60%.
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5. Ultimamente è stato un componente della giuria di ‘Italia’s got talent’ con Maria De Filippi e Rudy Zerbi. 6. È anche testimonial per Riso Scotti.
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1. Dopo gli esordi radiofonici si dedica alla conduzione di varietà, show musicali e quiz come ‘Passaparola’. 2. Il più grande successo lo ottiene nel preserale con ‘Chi vuol esser milionario?’. 3. Approda in prima serata conducendo ‘La corrida - Dilettanti allo sbaraglio’, un tempo presentata dal grande Corrado. 4. Si cimenta anche in film e fiction televisive, tra cui ‘Finalmente soli’ con Maria Amelia Monti.
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I PROTAGONISTI DELLA TELEVISIONE
OLTRE AI GRANDI SUCCESSI RISCOSSI IN RADIO E IN TELEVISIONE, È SEMPRE STATO LEGATO AL MONDO DELLA PUBBLICITÀ, CON RUOLI CHE VANNO DA IDEATORE DI TESTI E CAMPAGNE A PROTAGONISTA DI TELEPROMOZIONI.
I PROTAGONISTI DELLA TELEVISIONE
POPOLARE CONDUTTRICE DI PROGRAMMI COME ‘L’ISOLA DEI FAMOSI’, ‘X FACTOR’ E ‘QUELLI CHE… IL CALCIO’, FREQUENTA DA SEMPRE ANCHE IL MONDO DELLA PUBBLICITÀ E HA CONDOTTO NUMEROSE EDIZIONI DEL KEY AWARD.
SIMONA VENTURA LA SIGNORA DELLA TV Nata a Bentivoglio (BO) nel 1965, è attualmente una delle più note conduttrici televi-
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sive. Si trasferisce giovanissima a Chivasso, in Piemonte, e riesce a garantirsi una certa notorietà grazie ad alcuni concorsi di bellezza. Dopo alcune esperienze su reti televisive locali, debutta nella tv nazionale come valletta al fianco di Giancarlo Magalli nel programma Domani sposi, in onda nel 1988 su Raiuno. Lavora poi come praticante giornalista sportiva a TMC, come inviata di Galagoal e speaker di notiziari sportivi, prima di approdare alla Domenica Sportiva, programma calcistico della Rai nel quale la presenza femminile era stata, fino a quel momento, abbastanza marginale. Nel 1991 conduce insieme a Pippo Baudo un’edizione di Domenica
In. Da allora la sua notorietà è in crescita e tra i programmi da lei condotti si ricordano Mai dire gol dal 1994 al 1997 (con la Gialappa’s Band); Cuori e denari nel 1995; Scherzi a parte nel 1995 (accanto a Teo Teocoli e Massimo Lopez) e nel 1999 (accanto a Marco Columbro); Boom (con Gene Gnocchi, suo amico e futuro collaboratore, e Teo Teocoli); il Festival-
bar 1997 (al fianco di Amadeus e Alessia Marcuzzi); Gli indelebili ‘99 e
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infine Comici (2000). Nel corso degli anni ‘90 presenta anche cinque edizioni del Key Award. Il programma che le ha dato più rilievo è stato però Le Iene, che tra gag umoristiche e battute varie si propone di scovare truffe e inganni. La Ventura dà a questo programma un’immagine sexy e seducente (è l’unica iena non in giacca e cravatta), strada che verrà seguita anche dalle sue ‘eredi’ alla conduzione. Dopo aver vinto per tre anni consecutivi (2000, 2001 e 2002) il premio come donna televisiva dell’anno, Simona Ventura partecipa al reality in un’unica puntata Cari amici
miei e conduce varie edizioni di Matricole. L’ultimo programma da lei condotto sulle reti Mediaset è stato Piccole canaglie con Pino Insegno. Nell’agosto del 2001 torna alla Rai e diviene presentatrice del programma calcistico Quelli che...
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il calcio, ricevendo il testimone da Fabio Fazio. Durante la sua conduzione il programma, nato per seguire con ironia i 90 minuti della domenica di campionato di Serie A, cambia radicalmente impostazione con l’inserimento di parecchi comici, balletti e la presenza di vallette. In seguito conduce La grande notte del lunedì sera, programma impregnato di satira di costume. Ma il vero boom di ascolti lo raggiunge con la conduzione del reality show L’isola dei famosi, a partire dall’autunno 2003. Nel 2004, Tony Renis la vuole alla guida del Festival di Sanremo. Nel 2005 il successo delle nuove edizioni de L’isola dei famosi e dell’altro reality Music Farm spinge la Rai ad affidarle un quiz in access prime time, Le tre scimmiette, in temporanea sostituzione di Affari tuoi. Nel 2008 diviene giudice di X Factor, talent show di Raidue, insieme a Mara Maionchi e Marco Castoldi, detto Morgan. Il programma ottiene un buon successo e Simona lancia una nuova cantante: Giusy Ferreri. Lavora con sempre maggiore frequenza nel-
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l’ambito della moda e della pubblicità: è stata testimonial per Citroën, M&M’s, Malerba, Cynar, Prinz e Blanx. Nel 2006 è stata anche la testimonial dei giochi olimpici invernali di Torino.
1. Una giovanissima Simona Ventura incoronata Miss Muretto. 2. Conduce brillantemente ‘Le iene Show’. 3. Simona Ventura con la scultura del Key Award, di cui ha presentato la serata di gala per ben cinque volte. 4. Molto legata al mondo del calcio, conduce da molti anni ‘Quelli che... il calcio’. 5. Si dedica anche al cinema, interpretando ‘La fidanzata di papà’ con Massimo Boldi. 6. Nel 2008 è giudice della trasmissione ‘X Factor’ con Morgan e Mara Maionchi. 7. Conduce già da sei anni il reality ‘L’isola dei famosi’.
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