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E l’esistenza diventa una immensa certezza RIMINI FIERA 21·27 AGOSTO 2011
Con il contributo di
INGRESSO LIBERO · WWW.MEETINGRIMINI.ORG Alberto Savorana E l’esistenza diventa una immensa certezza
Roberto Fontolan La sfida dell’imprevisto nella storia
Giorgio Vittadini “150 anni di sussidiarietà”
Bernhard Scholz Ripartire dalla certezza che ogni opera è un bene per tutti
Davide Perillo Esperienze alla prova: la certezza fatta di carne
Marco Bersanelli Certezza scientifica tra relativismo e apertura della ragione Davide Rondoni La certezza dell’arte si chiama vita
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E l’esistenza diventa una immensa certezza “E l’esistenza diventa una immensa certezza” è il titolo scelto per la XXXII edizione del Meeting. Esso parte da una constatazione, semplice e al tempo stesso drammatica: nella mentalità più diffusa ai nostri giorni, nella coscienza con cui ciascuno di noi affronta le sfide e le fatiche del vivere, sembra che non sia più possibile alcuna vera certezza. È qui, al fondo di noi stessi, che si rivela la radice nascosta delle tante “crisi” del nostro tempo: esse non segnano soltanto la messa in discussione o la perdita di certezze che si credevano acquisite – nella politica come nell’economia, nelle scienze come nell’etica, nella cultura come nella convivenza sociale – come è spesso successo in altre epoche storiche. Quello che è in gioco oggi, nell’epoca attraversata dalla grande ombra del nichilismo, è qualcosa di più radicale, e quindi più radicale è la sfida che essa ci pone: gli uomini non sarebbero più capaci di certezza, e anzi ogni certezza sarebbe una nostra costruzione, e alla fine nient’altro che una grande illusione. Quando pensiamo al senso della nostra esistenza non siamo forse tutti tentati, come figli del nostro tempo, di ritenere che la nostra origine e la nostra destinazione siano in balìa della sorte, e che in definitiva nulla possiamo rispetto alle forze incontrollabili di un fato cieco e di un’insensata casualità? Eppure gran parte del pensiero “moderno”, per il quale l’uomo è l’unico, vero artefice del proprio destino, senza bisogno di riferirsi ad un senso più grande di sé, aveva preteso di fornire una strategia “scientifica” e “politica” che dominasse l’incertezza del vivere, il rischio mortale della solitudine e dell’insensatezza, fonte di risentimento e di violenza. Le uniche certezze di cui ancora disponiamo – così si pensa – sono quelle prodotte dal controllo tecnologico del mondo. Tutto il resto, valori ed emozioni, sentimenti ed opinioni, appartiene al gioco del relativismo. Eppure noi ci accorgiamo sempre più che la realtà, sia a livello naturale che sociale, è molto meno controllabile di quanto si creda, e soprattutto scopriamo che l’esistenza dell’io è sempre più indebolita nelle sue ragioni. «A farci sentire un’incertezza più orrenda e devastante che in passato», ha scritto il sociologo Zygmunt Bauman, è la percezione che «la nostra impotenza sia incurabile». Tutta la partita dell’esistenza si gioca qui, nella certezza o nell’incertezza riguardo al motivo per cui ciascuno di noi è al mondo.
Il Meeting proverà a raccogliere questa sfida del nostro tempo, riaprendo una partita da molti dichiarata ormai chiusa. E lo farà, come è suo stile, non in virtù di una più scaltra analisi culturale e politica, ma a partire dall’esperienza in atto di persone che non si accontentano di concepire la propria esistenza come destinata al nulla. Uomini e donne che non censurano il peso dell’incertezza né si sottraggono al lavoro che essa esige, ma che la vivono come il segno evidente che non siamo i padroni di noi stessi, ma siamo in rapporto con qualcosa di Altro, che continua a sopraggiungere alla nostra vita. Prima di ogni calcolo sulle nostre capacità o incapacità, la percezione di fondo del nostro io è quella di una certezza. E non una sicurezza a buon mercato o una garanzia a nostra disposizione, ma una certezza di appartenenza: siamo di qualcuno. Inizialmente noi siamo certi di noi stessi, perché ci viene incontro il volto di nostra madre e ci viene offerto il suo seno. È la prima percezione del vivere, che resta poi come una costante, anche se nascosta o soffocata. Prima di ogni incertezza c’è una certezza: essa è un dato, un incontro, un invito. Il Meeting cercherà di raccontare e testimoniare questo lavoro dell’io che riparte dall’evidenza di un incontro, di tutti quegli incontri in cui si rende presente in carne ed ossa il significato per cui vale la pena vivere, amare, costruire e anche soffrire. La certezza che cerchiamo non è un’ideologia o una strategia o una convinzione psicologica, ma è quella che ci fa riconoscere ciò che già “siamo”. Non tanto che le cose andranno a posto come pensiamo noi, ma che noi stessi siamo in rapporto con Chi ci fa continuamente. Per questo l’esistenza, come dice il titolo del Meeting, diventa una certezza: non si tratta infatti di sapere in anticipo quello che accadrà a noi e nel mondo, ma di essere disponibili a farci provocare da ciò che accade, cioè a chiederne il senso e a riconoscerne la ragione. E la certezza è immensa proprio perché non è un nostro prodotto, ma la scoperta di ciò che ci raggiunge e chiede ogni volta di noi. Questa certezza non potrebbe esistere senza la nostra libertà. E in fondo anche il Meeting è un modo per prendere sul serio l’invito che ci proviene ogni giorno dagli avvenimenti e dagli incontri che accadono: l’invito a rispondere con tutta la nostra attesa, mettendo sempre in gioco la nostra inquietudine.
INDICE
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Editoriale Organizzatori
CONTRIBUTI 18 Alberto Savorana 20 Giorgio Vittadini 22 Davide Perillo 24 Roberto Fontolan 26 Bernhard Scholz 28 Marco Bersanelli 30 Davide Rondoni MOSTRE 35 150 Anni di Sussidiarietà. Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo 39 Con gli occhi degli apostoli. Una presenza che travolge la vita 43 «Cor ad Cor Loquitur». La certezza di Newman, coscienza e realtà 47 Atomo: indivisibile? Domande e certezze nella scienza 51 «Mia sorella la vita». Boris Pasternak 55 ...E rivivrai. Il profeta Ezechiele, la crisi e la speranza 59 «Non sembiava imagine che tace». L’arte della realtà al tempo di Dante 63 San Carlo Borromeo. La casa costruita sulla roccia 67 71
Ante gradus. Quando la certezza diventa creativa Gli affreschi del Pellegrinaio di Santa Maria della Scala a Siena “La Sapienza risplende. Madonne d’Abruzzo tra Medioevo e Rinascimento”.
UOMINI ALL’OPERA 76 Stand 79 Esposizioni CONVEGNI 83 Domenica 21 96 Lunedì 22 112 Martedì 23 120 Mercoledì 24 131 Giovedì 25 143 Venerdì 26 159 Sabato 27 SPETTACOLI 164 Novità: Palco D7 167 É Festa 172 Kim Dong Kyu Concerto per pianoforte 175 La ballata del cavallo bianco 178 Welcome 179 Zero Assoluto Performance in set acustico 182 Scolpire le parole 185 Chi più cercando io vo? 190 Uomini di Dio 195 Job o la tortura da parte degli amici 198 The Chieftains 200 Meeting Rimini Film Festival 203 Pontedera Big Band 206 Niccolò Fabi 209 Il cantico di Maddalena 211 Spring Rolls 214 La penultima cena 218 VILLAGGIO RAGAZZI 224 SPORT 233 ENGLISH DIGEST 254 INDICE ANALITICO PERSONAGGI
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FONDAZIONE MEETING PER L’AMICIZIA FRA I POPOLI www.meetingrimini.org Presidente: Emilia Guarnieri Direttore: Sandro Ricci CHE COS’È IL MEETING É la fine degli anni ’70. Tra alcuni amici di Rimini, che condividono l’esperienza cristiana, nasce il desiderio di incontrare, conoscere e portare a Rimini tutto quello che di bello e buono c’è nella cultura del tempo. Così ha origine il Meeting per l’amicizia fra i popoli nel 1980. Un incontro tra persone di fede e culture diverse. Un luogo di amicizia dove si possa costruire la pace, la convivenza e l’amicizia fra i popoli. Una trama di incontri che nascono da persone che mettono in comune una tensione al vero, al bene, al bello. Da allora ogni anno arrivano grandi personaggi della politica, manager dell’economia, rappresentanti di religioni e culture, intellettuali e artisti, sportivi e protagonisti dello scenario mondiale. Storie di uomini al centro di incontri, mostre, spettacoli e eventi sportivi. La cultura al Meeting si esprime come esperienza, originata dal desiderio di scoprire la bellezza della realtà. Tutto questo nei sette giorni dell’appuntamento che è diventato negli anni il festival culturale più frequentato al mondo. Nell’ultima settimana d’agosto Rimini diventa la capitale della cultura internazionale e viene invasa da “il popolo del Meeting”, come è stato definito dai media: gente curiosa, aperta, capace di giudizio, proveniente da tutto il mondo per questo evento che si ripete da oltre trent’anni. Sin dalla sua origine il Meeting ha scommesso sul desiderio e la passione che ogni uomo ha nel proprio cuore, quel desiderio di bellezza, verità, giustizia che don Luigi Giussani, fondatore del movimento di Co-
munione e Liberazione, ha chiamato esperienza elementare, terreno comune per l’incontro e il dialogo. I TRATTI INCONFONDIBILI I volontari, il cuore del Meeting Per ogni edizione, dall’Italia e da ogni parte del mondo, arrivano a Rimini migliaia di volontari che, pagandosi viaggio e alloggio, organizzano, allestiscono, gestiscono e poi smontano il Meeting. Una testimonianza vivente di come la gratuità sia un valore possibile e sperimentabile; la bellezza di uomini che gratuitamente si spendono per fare esperienza della verità e renderle testimonianza. Una identità certa, una apertura infinita Questa posizione umana e culturale è il punto di partenza per uno sguardo rivolto a tutto il mondo. Il Meeting è un luogo dove è possibile la valorizzazione reciproca, dove la differenza dell’altro è una provocazione positiva, un aiuto a scoprire la verità corrispondente alle esigenze dell’uomo. Per questo ogni anno partecipano ebrei, buddisti, atei, ortodossi, musulmani. Temi trasversali, in rapporto con il mondo Ogni anno, attorno a un titolo, si parla di economia, arte, letteratura, scienza, politica, problemi sociali, musica di ogni genere. Una curiosità e trasversalità unica al mondo. Per 30 anni associazione privata, ora fondazione, ogni anno il Meeting dialoga con istituzioni, rappresentanze diplomatiche, enti pubblici e privati.
COMPAGNIA DELLE OPERE www.cdo.org Presidente: Bernhard Scholz Direttore: Enrico Biscaglia L’origine di Compagnia delle Opere è tutta in un’intuizione di don Luigi Giussani: «Fa’ in modo che tutto quello che uno costruisce esista, aiutalo!». Con questo spirito di servizio e sostegno nei confronti della libera iniziativa delle persone, CDO dal 1986 raggruppa imprenditori e professionisti che desiderano valorizzare i propri talenti, le proprie capacità e risorse economiche e produttive per concorrere al bene comune. Nel tempo, l’attività dell’Associazione si è articolata in diversi ambiti operativi che hanno in comune un obiettivo di fondo: affermare la centralità della persona in qualsiasi contesto sociale e lavorativo e promuovere una concezione dell’uomo, del mercato e dello stato ispirata ai principi di libertà responsabile, solidarietà e sussidiarietà. A oggi CDO è presente in Italia con 39 associazioni locali e all’estero con 16. Le imprese associate sono oltre 34.000, la maggioranza delle quali sono piccole e medie aziende, profit e non profit. CDO diffonde la cultura e il valore della collaborazione a tutti i livelli della vita sociale e imprenditoriale, per accompagnare gli associati in quel cammino di cambiamento, crescita e sviluppo che ogni impresa e ogni opera sono chiamate ad affrontare. Il clima di amicizia operativa che nasce dal rapporto tra e con gli associati si declina in proposte e servizi specifici nei diversi ambiti in cui CDO è presente, tra cui la formazione, l’internazionalizzazione, la costituzione di reti tra imprese, i servizi per l’innovazione, le convenzioni, gli strumenti finanziari e il sostegno alle opere educative e sociali. Per dare un ulteriore sostegno alle piccole e medie imprese CDO organizza Matching, il grande evento per favorire e sviluppare le relazioni tra gli imprenditori, la cui settima edizione è in programma presso Fiera Milano dal 21 al 23 novembre 2011.
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FONDAZIONE PER LA SUSSIDIARIETÀ www.sussidiarieta.net Presidente: Giorgio Vittadini Direttore: Vincenzo Cotticelli La Fondazione per la Sussidiarietà si dedica all’approfondimento culturale e scientifico e alla diffusione di una visione della società basata sulla centralità della persona e sul principio di sussidiarietà. Realizza attività di ricerca, formazione ed editoriale. È stata costituita nel 2002 per iniziativa di Giorgio Vittadini insieme a un gruppo di accademici ed esponenti italiani ed esteri del mondo culturale e imprenditoriale. La sussidiarietà è un principio di organizzazione sociale che riguarda i rapporti tra istituzioni, formazioni sociali e cittadini. Afferma la priorità delle iniziative che nascono “dal basso” – dalle persone e dai gruppi sociali – per la realizzazione del bene comune e impone ai livelli superiori di non sostituirsi a quelli inferiori, ma di sostenerli e svilupparli (“subsidium afferre”). La Fondazione si avvale del lavoro di Dipartimenti scientifici tematici costituiti da accademici ed esperti che si occupano di: Sussidiarietà; Educazione e formazione; Welfare e impresa sociale; Istituzione e pubblica amministrazione; Economia e lavoro; Sviluppo e cooperazione internazionale; Diritti umani e multiculturalità. Principali attività: WEB: www.ilsussidiario.net - Il quotidiano approfondito RICERCHE E STUDI La principale attività di ricerca è il Rapporto sulla Sussidiarietà, pubblicato nella collana Sussidiarietà e… PUBBLICAZIONI Atlantide. Un mondo che fa parlare altri mondi - Quadrimestrale di approfondimento Collana di saggi Punto di fuga Collana Studi e ricerche Collana Persona, formazione, lavoro I Quaderni della sussidiarietà - Monografie su temi di attualità FORMAZIONE Alta formazione: master e scuole internazionali per funzionari pubblici, manager e imprenditori, profit e non profit, realizzate in collaborazione con prestigiose istituzioni ed alte scuole. Scuola di sussidiarietà: rivolta a pubblici amministratori Scuola d’impresa profit: rivolta a imprenditori e manager di PMI Scuola d’impresa non profit: rivolta a responsabili e figure di coordinamento di organizzazioni non profit. Fondazione per la Sussidiarietà Tel: 02.8646.7235 - Fax: 02.8909.3228 - fondazione@sussidiarieta.net - www.sussidiarieta.net
Fin da quando è nata, eni ha unito l’Italia. E non stiamo parlando solamente di sviluppo economico e industriale, ma anche di tutte quelle iniziative di valore sociale e culturale che eni ha lanciato nel corso degli anni e che hanno contribuito a creare un’identità nazionale. È per questo che al meeting di Rimini, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, eni vuole raccontare il nostro comune passato per parlare del nostro comune futuro. Vieni a trovarci al padiglione D5. Lo immagineremo insieme, quel futuro.
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Al Meeting 2011 trovi: UN LUOGO DI BELLEZZA: LA SAGRADA FAMILIA A cura di Mariella Carlotti e Alberto Savorana Lo spazio della hall centrale del Meeting è dedicato quest’anno alla Sagrada Familia di Antonio Gaudi che Benedetto XVI ha consacrato nella sua visita a Barcellona il 7 novembre 2010. Nell’omelia il Santo Padre ha detto: “Gaudi realizzò ciò che oggi è uno dei compiti più importanti: superare la scissione tra coscienza umana e coscienza cristiana, tra esistenza in questo mondo temporale e apertura alla vita eterna, tra la bellezza delle cose e Dio come Bellezza. Antoni Gaudí non realizzò tutto questo con parole, ma con pietre, linee, superfici e vertici”. Attraverso immagini e testi questo spazio vuole raccontare l’origine e le fondamenta ideali di questa cattedrale, opera che “sta nelle mani di Dio e nella volontà del popolo” come disse Gaudi, tempio di fede, splendore di verità e bellezza.
OMAGGIO A GIOVANNI PAOLO II Nell’anno della sua beatificazione, il Meeting vuole ricordare la grande figura di Giovanni Paolo II, che con la sua venuta a Rimini nel 1982, lasciò una traccia indimenticabile e una consegna che negli anni è stato il faro che ha condotto tutto il lavoro del Meeting: “Generare una civiltà che nasca dalla verità e dall’amore. Costruite senza stancarvi mai questa civiltà! Questa la consegna che oggi vi lascio. Lavorate per questo, pregate per questo, soffrite per questo!” All’ingresso Ovest è presente una installazione multimediale dedicata a Giovanni Paolo II dove è possibile guardare un video che racconta la visita di papa Wojtyla a Rimini e al Meeting; inoltre sarà possibile guardare la realizzazione work in progress dell’artista Alessandro La Motta di un portale dedicato al papa polacco. Inoltre foto della visita del Santo Padre saranno esposte in alcune zone della fiera.
CONTRIBUTI
E l’esistenza diventa una immensa certezza di Alberto Savorana
Il Meeting 2011 si vuole paragonare con una delle questioni irrisolte dell’epoca contemporanea: in un contesto di confusione e di insicurezza, di cui l’uomo fa esperienza a ogni livello, è ancora possibile una certezza? Non è una domanda qualunque: senza certezza, infatti, è impossibile vivere. E questo riguarda tutti, indistintamente, perché tutti siamo dotati di quel «cuore» che per natura ci spinge a desiderare cose grandi, come recitava il titolo del Meeting 2010. E questo cuore è così irriducibile che sopravvive anche sotto montagne di condizionamenti e di delusioni, nella forma di un disagio a cui niente e nessuno sembra dare una risposta soddisfacente. «E l’esistenza diventa una immensa certezza». Il titolo del Meeting è un invito a misurarsi con un’ipotesi di lavoro proposta da don Giussani nel 1960, e oggi ancor più decisiva: l’esistenza umana è condannata a una «impotenza desolante» oppure può diventare una «immensa certezza»? Il tema è centrale nella 18
vita di ciascuno, dal momento che la certezza decide di un modo di stare di fronte alla realtà (persone e cose) e di affrontare le circostanze senza essere sopraffatti da esse, ultimamente sconfitti anche se sistemati nel lavoro e negli affetti. Tutto nel mondo sta cambiando, tutto è in movimento: a livello di concezione della natura, dell’uomo, dei rapporti tra le persone e delle relazioni tra i popoli, in campo culturale, giuridico, economico e politico. In un contesto che muta così rapidamente, dominato dall’incertezza del futuro, l’io concreto di ciascuno di noi ha qualche chance? Possiamo accettare la sfida del cambiamento che ci viene lanciata da tutte la parti o dobbiamo rassegnarci a subire le cose fatalisticamente? Un uomo certo di qualcosa che riempie il suo presente avanza nella realtà sicuro − pur in mezzo alle difficoltà e ai problemi di tutti − e guarda con speranza al futuro, senza essere dominato dalla paura, dal disinteresse e dall’indifferenza. In ogni ambito dell’esistenza, personale e sociale, tutti desideriamo qualcosa di così vero da essere in grado di attirare la nostra attenzione e di mobilitare l’energia della nostra libertà. E questo desiderio − tante volte inconfessato − resiste in qualunque situazione. Come ci ricorda continuamente Benedetto XVI, proprio in un’epoca che ha voltato le spalle al desiderio della verità riemerge prepotente la domanda di un significato. Possiamo conoscere le cose come stanno, giudicare ciò che è vero, riconoscerlo e seguirlo? Oppure dobbiamo gettare la spugna? Ma allora la vita diventa la fiera delle interpretazioni − tot capita tot sententiae, dicevano gli antichi −,
CONTRIBUTI
e vince chi fa la voce più grossa o ha in mano il potere. Smarrita la speranza di trovare qualcosa di vero, ci si può illudere di trovare la propria consistenza − perché bisogna pur vivere − in rapporti sottomessi alla fragilità degli umori e delle voglie, che alla fine lasciano solo più vuoti e più tristi davanti al «misterio eterno dell’esser nostro» (G. Leopardi) irrisolto. Proprio a questo livello si colloca la pretesa cristiana. Don Giussani spiegava così il senso della frase che dà il titolo al Meeting: «Non è l’uomo che perde i suoi confini e le sue infermità, è un Altro che si accompagna all’uomo “come gigante sulla sua strada”. Una nuova esistenza s’avvera: e alla sorgente di questa “nuova creatura” nella fragile vena umana s’inserisce misteriosamente l’impeto irresistibile della presenza di Dio. La forza dell’uomo è un Altro, la certezza dell’uomo è un Altro» (L. Giussani, Il cammino al vero è un’esperienza, Rizzoli, Milano 2006, p. 109). Coi suoi quasi quattromila volontari, le centinaia di relatori, le mostre e gli spettacoli, il Meeting intende documentare che l’esperienza cristiana è sorgente di una conoscenza nuova, e quindi di una certezza che è la migliore risposta al nichilismo e al relativismo imperanti − che sconsigliano di cercare qualcosa di duraturo, tanto sembra impossibile da trovare −, ed è l’unica strada per cambiare senza perdersi lungo il cammino della vita. Alla preoccupazione che anima il Meeting 2011 cercherà di rispondere innanzitutto Costantino Esposito, docente di Storia della filosofia nell’Università degli Studi di Bari, con un intervento sul titolo scelto per questa
edizione. Una riflessione sulla modernità alla luce della «inevitabile certezza» sarà proposta dal filosofo francese Fabrice Hadjadj. E padre José Miguel Garcia, della scuola biblica di Madrid, curatore della mostra «Con gli occhi degli apostoli: una presenza che travolge la vita», proietterà i visitatori nella Cafarnao del primo secolo, documentando l’irrompere della certezza nella vita dei contemporanei di Gesù. Un aiuto ad approfondire il tema del Meeting è offerto dalla presentazione del nuovo libro delle Equipe degli universitari di CL, Ciò che abbiamo di più caro: dalla testimonianza di don Giussani emerge l’indicazione della strada per fare esperienza di una certezza, la sola adeguata per uscire dalla confusione e dalla paura: «Amici miei, emergenza uomo! Il nostro compito è quello di ridestare l’identità dell’uomo in questa dissociazione universale, produttiva del potere e quindi necessaria al potere. Ridare all’uomo la sua identità. E la sua identità è un rapporto assoluto, vale a dire sciolto da qualsiasi determinazione. È qualcosa che lo preoccupa, che è in lui – perché non c’era, adesso c’è, perciò gli è dato –, è il rapporto con il Mistero che lo fa. È una percezione della realtà che nasce dal di dentro, percezione conoscitiva e affettiva, che si sviluppa come lavoro in giudizio e in prassi creativa» (L. Giussani, Ciò che abbiamo di più caro, Rizzoli, Milano 2011, p. 69). «O protagonisti o nessuno» era il titolo di un Meeting di qualche anno fa. Per meno di questo non vale la pena di sacrificare una settimana di ferie per venire a Rimini e più tempo ancora per organizzarlo e costruirlo. Buon Meeting a tutti. 19
“150 anni di sussidiarietà” di Giorgio Vittadini
In un momento in cui è forte la necessità di dare una svolta, di individuare punti fermi dai quali ripartire per rimettere in moto il motore ideale, sociale, economico del nostro Paese, il Meeting intende cogliere l’anniversario dei centocinquant’anni dell’unità d’Italia come una preziosa occasione per mettere in luce quel patrimonio, presente nel DNA italiano, fatto di capacità di iniziativa personale e comunitaria tesa al bene comune. Nell’ambito di un ricco ciclo di incontri di taglio socio-economico, il Meeting propone una mostra intitolata “150 anni di sussidiarietà”, racconto di una storia fatta di opere, iniziative e realtà sociali ed economiche che hanno preceduto il formarsi dello Stato unitario, e a cui hanno contribuito tutti gli italiani, con i loro ideali, la loro energia costruttiva, la loro inventiva, la loro solidarietà. Quella che emerge dalla mostra è la documentazione del valore del principio di sussidiarietà: la maggior efficacia ai fini del bene comune delle iniziative che provengono dai livelli di organizzazione sociale più vicini alla singola persona. Il principio di sussidiarietà si fonda sull’idea cristiana di uomo, divenuta poi prerogativa anche delle culture socialista e liberale: 20
ogni singolo uomo vale “più di tutto l’universo” e non è riducibile ad alcuna organizzazione sociale e politica. Ma non per questo è disimpegnato in un distacco autoreferenziale, anzi, solo così può avere la libertà di impegnarsi in ogni lavoro, da quello più umile a quello più evoluto, modificando utilmente la realtà che ha intorno, secondo un’immagine dettata dai suoi bisogni e desideri. Questa concezione di uomo e la cultura che ne è derivata hanno determinato l’identità di un popolo protagonista di una grande civiltà. Un uomo concepito non come individuo isolato – secondo una concezione antropologica che ha preso piede a partire dal Settecento –, ma come essere strutturalmente relazionale, e che realizza i suoi scopi mettendosi insieme ad altri uomini. La miriade di comunità locali hanno dato vita a corpi intermedi, tipici della tradizione secolare e attuale del “welfare sussidiario”: fin dal Medioevo, scuole, ospedali, opere di assistenza, università e, in tempi più recenti per iniziativa dei movimenti cattolico e operaio, anche istituti di credito e mutue, sono nati dall’azione di comunità di uomini mossi da criteri ideali. Anche oggi, in tutto il mondo, realtà fondamentali per il nostro benessere – dalla Mayo Clinic di Rochester, alle grandi università americane, al Food Bank (o Banco Alimentare di casa nostra) – nascono e crescono per l’azione di queste comunità di cittadini non assimilabili né al privato for profit né all’ente pubblico. Una concezione che suggerisce una teoria e una prassi ben lontana dalla neutralità (o, peggio, dall’ostilità) con cui l’ente pubblico, anche nel nostro Paese, per lo più vede l’azione del privato sociale. Come disse Luigi Giussani al convegno della DC Lombarda nel 1987, “è nel primato della società di fronte allo Stato che si salva la cultura della responsabilità. Primato della società allora: come tessuto creato
biamento di cui la nostra gente è stata capace nasce dall’eredità più importante del popolo italiano: la capacità di concepire la realtà come un dato e la conoscenza come un incontro che coinvolge un oggetto e un soggetto, dotato di desideri irriducibili. Un uomo così, che vive all’altezza dei suoi desideri più profondi ha una capacità di muoversi facilmente disponibile ad andare oltre il proprio egoistico tornaconto, perché è cosciente di essere fatto per cose più grandi. Se siamo dotati di questa capacità, perchè il nostro Paese sembra fermo, inceppato (e da molto tempo prima dell’ultima crisi finanziaria)? Forse qualcuno ci ha fatto credere di essere molto più “accontentabili” di ciò che siamo e, ad un certo punto, abbiamo iniziato a vergognarci della nostra cultura, della nostra capacità di conoscere “per avvenimento”, che riponeva una grande fiducia nella positività della realtà e nel desiderio umano non ridotto. Di fronte alle difficoltà, quando l’analisi delle condizioni strutturali sembra non lasciar scampo, è questa intuizione di esser fatti per le cose più grandi che “accende il motore” e rende ragionevole l’appello a un cambiamento necessario, altrimenti affidato al moralismo, alla paura, all’impeto per la riuscita, elementi inevitabilmente parziali. In occasione delle celebrazioni per l’unità d’Italia del 17 marzo 2011, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano , che interverrà al Meeting nell’incontro inaugurale “150 anni di sussidiarietà”, ha affermato: “Nella nostra storia e nella nostra visione, la parola unità si sposa con altre: pluralità, diversità, solidarietà, sussidiarietà. […] Reggeremo alle prove che ci attendono, come abbiamo fatto in momenti cruciali del passato, perché disponiamo anche oggi di grandi riserve di risorse umane e morali”. Occorrono, oggi più che mai, realtà sociali che sostengano il desiderio ideale, non rimanendo nell’astratto, ma sperimentandolo in azione e, in questo modo, modellando la società, come è avvenuto nella storia del nostro Paese.
CONTRIBUTI
da rapporti dinamici tra movimenti che, creando opere e aggregazioni, costituiscono comunità intermedie e quindi esprimono la libertà delle persone potenziata dalla forma associativa”. L’impegno sociale ed economico, caratterizzato da una grande positività e fiducia derivate dalla certezza in una Presenza buona che abita la realtà, ha anche determinato, nella nostra gente, una originale capacità di adattarsi, di cambiare, di affrontare le difficoltà in modo flessibile, tenace e creativo, lungo tutta la sua storia. La situazione del nostro Paese tra il 1880 e il 1915 con venti milioni di emigrati e quella a seguito della distruzione dopo le due guerre mondiali vedevano l’Italia in condizioni socioeconomiche più drammatiche di quelle odierne. Inoltre, la contrapposizione ideologica tra democristiani e comunisti, prima della caduta del Muro, era particolarmente feroce; lo statalismo dell’Italia sabauda e fascista, se non più invadente, era certamente più ideologico; l’ignoranza fino all’analfabetismo era più grande e, fino agli anni Settanta, più diffuso. Cosa successe allora? Come documenta bene la mostra “150 anni di sussidiarietà”, la paura del cambiamento non prevalse mai. Il boom economico del secondo dopoguerra fu reso possibile grazie a un diffuso sistema di piccole e medie imprese, artigiani, maestranze, nato dalla capacità indomita di adattarsi e cambiare di tanti “io” che si rimboccarono le maniche anche in condizioni difficili. I prodotti italiani che vedono la luce in questo periodo e che diventano un simbolo nazionale (dagli elettrodomestici alle automobili, alla manifattura…) sono frutto di una capacità, tanto diffusa quanto “strana”, di considerare in un certo modo la realtà: una realtà che offre sempre un’occasione; fatta in modo tale da corrispondere ai desideri più profondi dell’uomo; che si lascia trasformare in base ai mutevoli bisogni di chi ha davanti… Una realtà concepita in questo modo incontra un soggetto educato a rispettarla nella sua integralità, a non ridurla ai propri schemi e, nello stesso tempo, a non rinunciare a giocare il desiderio di verità, giustizia, bellezza di cui è costituito. Tutto il cam-
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Esperienze alla prova: la certezza fatta di carne di Davide Perillo
Non esistono certezze astratte. Proprio non sono possibili. Neanche quando si parla delle certezze più fredde e distaccate, quelle che siamo abituati (male) a chiamare razionali e oggettive, come se il soggetto dovesse essere coinvolto il meno possibile perché la ragione possa funzionare: le conoscenze scientifiche, le formule matematiche... Persino quelle non sono affatto astratte. Coinvolgono persone. Volti e storie. Nascono – e crescono – nel rapporto tra l’io e la realtà. E servono ad aiutare l’io a crescere. In qualche modo, sono fatte di carne. Se la realtà si fa trasparente nell’esperienza, come ci ha sempre ricordato don Giussani, conoscerla – e diventarne certi – è nella vita, in ciò che accade. Fatti e giudizi. Per questo tra i pilastri portanti del Meeting ci sono le cosiddette “testimonianze”, gli incontri con persone che, affrontando un tema (l’ecu-
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menismo, la primavera araba, la medicina…), raccontano di sé. A legarle, stavolta, c’è il filo di un titolo: “Esperienze alla prova”. Ma all’interno di questa cornice si svaria su più fronti, perché la vita accade – e chiede e genera certezze – dove è, ovvero ovunque. In ogni anfratto dell’esperienza. Per esempio, nelle corsie di un ospedale africano come quello di Ambanja, Madagascar. Il racconto di Stefano Scaringella, frate cappuccino e medico che vive nell’isola malgascia dal 1985 e lì ha trasformato un vecchio lebbrosario in padiglioni e sale operatorie che servono mezzo milione di persone in un raggio di 300 chilometri, aprirà di fatto la kermesse. Accanto a lui, Raffaele Pugliese, direttore del Dipartimento Chirurgico Polispecialistico dell’Ospedale Niguarda di Milano. E protagonista di una strana e affascinante esperienza di educazione: la sua struttura forma chirurghi in tutto il mondo usando mezzi d’avanguardia (robotica, videoinsegnamento e via dicendo), ma soprattutto un’idea nuova di collaborazione tra non profit, privato e pubblico. Che cosa hanno in comune, oltre al mestiere? La certezza che la loro opera è per il mondo. Ha un punto di origine preciso (la fede), ma ha come orizzonte tutto. Ancora Africa, ma più a Nord. In una zona scossa dalla primavera che sta cambiando faccia al mondo arabo e musulmano. Primo fra tutti, l’Egitto. Che con Rimini ha un legame solido, al punto da aver visto nascere un fratello minore del Meeting proprio al Cairo, poco prima che scoppiassero le rivolte dell’inverno scor-
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so. Il tema era La bellezza, spazio del dialogo. Sarà ripreso sul palco della Fiera in un incontro con Tahani al-Jibaly (vicepresidente della Corte Costituzionale egiziana e presidente del Meeting Cairo), il cardinale Antonios Naguib (Patriarca di Alessandria del Copti cattolici), il giudice Hosam Mikawi e il vescovo Armiah (segretario del Pope Shenouda III), alla luce del grande lavoro che si sta facendo per riformare il Paese. E di mesi in cui l’esplosione di quello stesso desiderio umano di verità e felicità che nell’ottobre 2010 radunò nella capitale egiziana intellettuali, religiosi, studenti di fede e cultura diverse sta mostrando come davvero le forze che muovono il cuore dell’uomo sono le stesse che muovono la storia. Altro emisfero, altro dialogo in corso da tempo al Meeting: quello ecumenico. Ne parlerà Andrew Davison, teologo anglicano di Cambridge, ospite abituale di Rimini. E protagonista di un incontro con alcuni amici che in questi anni gli ha letteralmente cambiato la vita, spingendolo a studiare don Giussani - e altri autori cattolici – come chiave per «approfondire la mia tradizione», come ha detto tempo fa a Tracce, il mensile di Comunione e liberazione. Conferma di un fatto, imponente e controcorrente rispetto a certe pretese politically correct: più si è certi di ciò che si è, più ci si può incontrare. A fondo. E più si è certi, più si può abbracciare l’imprevisto. Anche quando si presenta come un dolore inatteso. Per Mariangela Fontanini, che lavora all’Europarlamento di Bruxelles, quel dolore è stata la scoperta che Giulia, la figlia che porta-
va in grembo, aveva una grave malformazione cerebrale. Il consiglio dei medici? «Abortisca. Una vita così non ha senso». Giulia è lì, viva e felice, a dimostrare il contrario. E la sua storia, raccontata dal giornalista Fabio Cavallari, ha sfondato barriere ideologiche e ridato speranze, altro segno inconfondibile della certezza. A raccontarlo, a Rimini, accanto a Mariangela ci saranno il professor Bernard Dan, neuropediatra e clinico di fama mondiale, e Riccardo Ribera d’Alcalá, padre di Giulia, funzionario di quello stesso Parlamento Europeo dove la vicenda di Giulia è stata al centro di un incontro interessantissimo. Ultimo appuntamento del ciclo (ma solo per l’incrocio delle date), la testimonianza di Clara Gaymard: manager di General Electric, madre di otto figli e, a sua volta, figlia di Jerome Lejeune, il genetista francese (già ospite del Meeting) che ha scoperto la causa della Sindrome di Down, è stato membro dell’Accademia Pontificia delle Scienze ed è morto in odore di santità. La signora Gaymard racconterà di lui. Di sé. E di un legame che anche oggi la sta accompagnando nella vita. Perché l’ha aiutata a diventare certa.
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La sfida dell’imprevisto nella storia di Roberto Fontolan
Fortunatamente il nostro mondo resta capace di sorprendere. Nessun leader, nessun think tank, nessuna chiesa, analista, imam, studioso, agente segreto, indovino, viaggiatore, blogger, non c’è stata una persona al mondo che ha immaginato piazza Tahrir, Cairo. È accaduto senza previsioni né programmazioni. Un fatto che ha coagulato in un luogo e in un tempo ciò che certamente fremeva ma non aveva un nome, sentimenti sotterranei, sogni inconfessabili, idee da sempre chiuse nel doppiofondo della mente. Un istante, una mossa, e tutto questo è divenuto storia. È consolante, e anche rassicurante, vedere come la vita del singolo sia intessuta delle stesse dinamiche della vita del mondo, del grande palcoscenico dove nessuno di noi normali pensa solitamente di svolgere un ruolo si-
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gnificativo. Un amore, un dolore, un “imprevisto” e tutto cambia dentro e intorno a te. Le idee che avevi, i fatti che erano accaduti, la tua casa, il lavoro, l’amico, girano in modo diverso, prendi altre decisioni, rinunci, guardi altrove. Mettiamo in campo tutti i possibili marchingegni per guidare sicuri, mantenere il controllo e le prospettive che abbiamo dato alla nostra vita. Ma quando arriva la svolta tutte le nostre armi si rivelano spuntate. Occorre un’altra risorsa, un’altra forza. Nella storia della Tunisia la svolta è arrivata con un povero giovane ambulante che si è dato fuoco. Un dolore imprevisto, una disperazione fuori controllo hanno polverizzato un sistema meticolosamente costruito per evitare sorprese, per stare tranquilli, per eliminare l’incognito dal panorama politico (la cattiva politica, che è quella più praticata, è fatta apposta per sfuggire alla grandezza dei fatti che accadono al di fuori della volontà di chi comanda, o crede di comandare). Un evento così ha richiamato le poderose e incoscienti forze che sempre circolano nella vita di un popolo. La scintilla di un big bang. È una fortuna che anche la storia “funzioni” in questo modo, lasciandoci senza fiato. Grandi potenze e grandi potenti si devono arrendere come tutti, la strategia non esaurisce la realtà, Matrix ha un buco nel codice di programmazione. Il che non significa qualificare
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moralmente una svolta: può essere un bene che poi provoca del male (ad esempio se i salafiti dovessero mai andare al potere in Egitto), un bene che porta del bene e così via, le combinazioni possibili sono tante. Dunque il tema non è quale aggettivo apporre all’imprevisto storico, ma quale risorsa è necessaria per viverlo appieno, per raccoglierne tutta l’invitante provocazione di intelligenza e responsabilità. Cercando le strade di una risposta l’intero Meeting vibra quest’anno nella memoria viva della Grande Sorpresa Araba e di tutto ciò che di drammatico ed entusiasmante ha messo in moto: dagli incontri “La sfida del Nord Africa”, “Mare Nostrum”, “Immigrati, la vera accoglienza”, L’Europa: il compito di salvaguardia della civiltà”, ai testimoni e protagonisti degli eventi che vivranno insieme a noi tutta la settimana. La regione del mondo che secondo gli indici di sviluppo umano dell’Onu peggiora ogni anno, sottoposta alla massima tensione geopolitica, soffocata dall’alternativa tra dittatori e imam, senza libertà e senza speranza; questa regione è stata capace di stupire e riaprire la partita che sembrava compromessa per sempre. La convenienza politica ha portato tanti occidentali a pensare (come i rais, i muftì e gli integralisti islamici) che non tutti gli uomini sono fatti per la libertà (quando ho sentito queste parole da Wael Farouq ho provato un po’
di vergogna) e a nascondere la verità più semplice e travolgente di tutte: “ognuno di noi desidera la felicità” (esordio del cardinale Jean-Louis Tauran alla presentazione del Meeting avvenuta all’ambasciata d’Italia presso la Santa Sede). Gli eventi hanno fatto giustizia di certe menzogne e anche se ciò non garantisce il futuro per nessuno, noi del Meeting ne siamo molto contenti perché nel nostro piccolo tutto quel che facciamo è per la libertà e la felicità degli uomini, noi compresi.
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Ripartire dalla certezza che ogni opera è un bene per tutti di Bernhard Scholz
Non c’è niente nella vita che sfidi la creatività e le capacità umane più del trovare le risposte adeguate alle domande sull’esistenza e alle urgenze che si incontrano lungo la strada. Ma quanto più la sfida diventa alta e impegnativa, tanto più cresce il rischio di abbandonarsi a schemi prefissati, all’omologazione e all’individualismo. Ce ne rendiamo conto anche in questo momento storico, dove tutto sembra stagnare e dove ogni cosa, complici anche le rappresentazioni spesso fuorvianti proposte dai mezzi di comunicazione, sembra essere progettata e costruita a prescindere da quelle stesse domande e urgenze, con un conseguente smarrimento delle persone e dei popoli. Questa situazione ognuno può constatare guardando alle grandi solitudini che permeano la nostra società e il mondo del lavoro. Eppure l’uomo non si arrende e continua a cercare qualcosa che soddisfi la sua tensio26
ne verso la scoperta di un significato. Ma per non disperdersi nei mille problemi della vita e tenere desti la consapevolezza e il senso di questo cercare non si può essere soli. Conditio sine qua non per continuare a sperare, o riscoprire la ragionevolezza di farlo, è il poter contare in ogni circostanza, dalla più avversa alla più lieta, su una certezza, su un punto reale, visibile e tangibile a cui appoggiarsi per ripartire. Chi è animato da questa certezza diventa così esempio per gli altri, trasformando se stesso e le persone che incontra in individui più capaci di affrontare il cammino della vita dentro ogni fatica, accettando perfino le sconfitte ma senza mai farsi determinare da esse. Gli incontri particolarmente importanti per Compagnia delle Opere quest’anno sono stati pensati proprio per condurci alla ricerca di quelle basi fondamentali, di quel punto di partenza che permette di affrontare con realismo e audacia una situazione politica, economica e culturale che è piena di difficoltà e insidie. Proprio verso questo fondamento orienteremo il dialogo con persone che hanno una responsabilità particolare nel mondo economico, sociale e politico. Insieme con Corrado Passera, Consigliere Delegato e CEO Intesa Sanpaolo, al Ministro Paolo Romani, Giuseppe Orsi AD di Finmeccanica e Fulvio Conti, AD e DG Enel, cominceremo col chiederci dove va l’Italia, a quali condizioni cioè si può tornare a parlare di ripresa economica. Al leader della Cisl Raffaele Bonanni, Ferruc-
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cio Dardanello, Presidente di Unioncamere, Giuseppe Mussari, Presidente dell’ABI e Giuseppe Recchi, presidente di eni chiederemo in un incontro sul “Sistema Paese” di individuare gli sforzi necessari per renderlo più coeso e meno dispersivo. Come vivere in modo responsabile il dovere di compiere scelte strategiche in un mondo caratterizzato dal tratto dell’incertezza e dell’instabilità? Ne parlerà John Elkann, giovane Presidente del Gruppo FIAT. Leo Wencel, AD di Nestlè, Roberto Snaidero, Presidente di Federlegno, Andrea Illy, Presidente di Illy Spa, Giuseppe Bonomi, Presidente e Ceo di SEA, interverranno, nel corso dei loro incontri, sulle sfide dell’internazionalizzazione, sul futuro delle Pmi italiane nel mondo e sullo sviluppo di infrastrutture adeguate per la mobilità. Ossama Bessada, AD di Wind, Giuseppe Biesuz, AD Trenord, Carlo Camnasio, Presidente e AD di Philips Italia parteciperanno agli altri incontri dedicati al tema dell’energia, delle fonti alternative, dell’innovazione e della competività delle imprese. Il ruolo dell’Italia in Europa sarà un tema che affronteremo con Antonio Tajani, vicepresidente Commissione Europea, Giorgio Guerrini, presidente nazionale Confartigianato e Sarah Varetto, direttore di Sky TG 24. Di nuovo, a che cosa e dove si può guardare per ritrovare quella certezza che sola è in grado di sostenere gli uomini nella loro responsabilità, aiutandoli ad evitare finte scorciatoie che in realtà si rivelano strade senza
uscita? Compagnia delle Opere stessa è nata dalla certezza che ogni opera, intrapresa imprenditoriale e professionale che nasce dal desiderio autentico dell’uomo è un bene per tutti. Proprio per riaffermare e nel contempo riscoprire questo legame tra il lavoro del singolo, l’impresa in cui opera e il bene comune, CDO si presenta quest’anno con la mostra dedicata agli affreschi del Pellegrinaio del Santa Maria della Scala, a Siena, che affermano e testimoniano come questa certezza è stata in grado di costruire un’opera sociale imponente capace di proseguire per mille anni. Un’opera che ci interroga ancora oggi e ci spinge a chiedere che quella certezza sia sempre più evidente e continui così a sfidare la nostra creatività per contribuire alla costruzione di un mondo più umano, in cui l’esistenza diventa – affrontando la realtà senza “se” e senza “ma” – sempre di più una immensa certezza.
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Certezza scientifica tra relativismo e apertura della ragione di Marco Bersanelli
Che cosa significa raggiungere una certezza in ambito scientifico? Esistono nel percorso della ricerca risultati che diventano punti di non-ritorno? Quanto conta nel cammino verso la certezza l’atteggiamento del soggetto umano e il metodo con cui si interroga la realtà? E chi è nella natura l’essere umano, capace di conoscere e “dire” il reale? Il tema del Meeting mette al centro domande come queste, che stanno al cuore dell’esperienza scientifica. Ed è proprio l’esperienza a mostrare che, in effetti, l’uomo è in grado di raggiungere “punti di non ritorno” nel suo tentativo appassionato di conoscenza della natura. Nessuno oggi può ragionevolmente dubitare, ad esempio, che la materia è composta di atomi e che ogni atomo ha una struttura interna con un nucleo circondato da elettroni. Oggi, grazie a sofisticate tecniche sperimentali, i fisici hanno ottenuto vere e proprie imma28
gini dei singoli atomi, ma ben prima che questo fosse possibile una enorme serie di indizi e risultati indipendenti aveva messo gli scienziati di fronte a una evidenza incontrovertibile: dubitare dell’esistenza degli atomi perché non li si poteva vedere direttamente sarebbe stato come dubitare dell’esistenza dell’America per il solo fatto di non esserci mai stati di persona. Arrivare a delineare in modo stabile e definitivo certi tratti del mondo fisico non è l’esito di un automatismo. Normalmente, infatti, non sono i puri dati sperimentali a costituire il risultato scientifico, ma essi sono una trama di indizi, di “segni”, che gettano luce oltre se stessi e indicano nuovi aspetti del reale. La mostra “Atomo: indivisibile? Domande e certezze nella scienza”, a cura di Euresis, documenterà questa dinamica, non in astratto, ma raccontando una storia. Essa ripercorrerà le tappe che hanno portato alla scoperta della struttura atomica, uno di quei punti di nonritorno che hanno cambiato il cammino della scienza. Nel 1911, esattamente cento anni fa, Ernest Rutherford condusse gli esperimenti che lo portarono al suo modello atomico “planetario”, aprendo così la strada alla fisica nucleare alla chimica, con prospettive che ancor oggi sono lungi dall’essere esaurite. Il prof. Lucio Rossi, responsabile dei Magneti Superconduttori del CERN di Ginevra, introdurrà al percorso offerto dalla mostra con una testimonianza scientifica d’eccezione. Il tema della possibilità della certezza nella conoscenza scientifica mette in gioco in
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modo originale la concezione di ragione che tacitamente ciascuno assume, e mette in evidenza una sorta di schizofrenia di cui soffre il relativismo oggi prevalente. Da una parte si ritiene che la scienza detenga lo scettro della certezza: se non è dimostrato scientificamente, si dice, non possiamo esserne certi. Dall’altra, il relativismo culturale trae buona parte delle sue pretese giustificazioni proprio dall’epistemologia scientifica: non possiamo mai dirci certi di un giudizio (neanche del fatto che la materia è strutturata in atomi!) perché domani ci potrà sempre essere un esperimento in grado di smentire la nostra ipotesi. Solo una concezione vasta della ragione, intesa come apertura sul reale secondo tutta la sua strutturale ampiezza, può rendere conto dell’esperienza di genuina conoscenza che, sia pure lentamente e non senza errori, la scienza consente di fare. Sul tema della certezza nella scienza interverrà al Meeting John Polkinghorne dell’Università di Cambridge, fisico teorico, teologo, scrittore e sacerdote della Chiesa Anglicana, co-protagonista nel 1964 insieme a Murray Gell-Mann e George Zweig della storica scoperta dei quark, i costituenti ultimi della materia nucleare. L’uomo nell’universo è quell’essere vertiginoso in grado di “dire” la realtà, cioè di riconoscerla e di ricercarne il significato. Il linguaggio è espressione, misteriosa quanto fondamentale, dell’essere umano in quanto livello cosciente del cosmo, tanto che il linguaggio si presenta come una capacità
inconfondibilmente e singolarmente umana. Sarà affascinante approfondire questo tema nell’incontro “linguaggio, mistero, comunicazione” che vedrà protagonisti due linguisti italiani di fama internazionale come Andrea Moro dell’Institute for Advanced Study di Pavia e Stefano Arduini dell’Università degli Studi di Urbino. In modo diverso ma altrettanto pregnante il tema dell’identità umana e dell’irriducibilità della persona saranno la nota dominante nel dibattito “La libertà dei geni: complessità e controllo del genoma umano” che vedrà protagonisti Carlo Croce, della Ohio State University, Mauro Ferrari, presidente del Methodist Hospital Research Institute, e Pier Giuseppe Pelicci, del IFOMIEO Campus. Infine, il Symposium Internazionale di San Marino, promosso da Euresis in collaborazione con il Meeting di Rimini e CEUR, quest’anno sarà sul tema “Brain, Mind and Language. The Mystery of the Unity of the Self”, e gli atti saranno pubblicati sulla nuova rivista Euresis Journal.
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La certezza dell’arte si chiama vita di Davide Rondoni
La certezza è la materia e la ferita dell’arte. L’affermazione può suonare paradossale, per chi non abbia esperienza di quanto accade in mille e mille modi nell’arte. O per chi non abbia esperienza della certezza se non in termini immobili, morti. La certezza dell’arte si chiama vita. La morte è la certezza solo della non-arte, della chiacchiera, della moda. Del regno dell’identico. L’arte è il regno del vario, dell’imprevisto. La vita con il suo grido o desio o pianto o sperduta rarissima gioia è la materia certa, insostituita e futura dell’arte. La sua materia. Infinita e dunque certa. Che dia luogo alla figura del debole violentissimo e profetico Amleto, o alla umile superba contadina visione di Cézanne, alla vasta sfida manzoniana o alla fonte inesauribile del fenomeno stesso del linguaggio – ecco in ognuno di queste fi-
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gure e nomi che il Meeting in mezzo ad altri ospita nel suo caravanserraglio prodigioso e monastico, la certezza è il movimento, il riconoscimento, insomma il gesto che l’arte compie nei confronti della vita. La certezza non è un’illuminazione, o non principalmente avviene in tal modo. Solo spiriti eletti o maledetti ne usufruiscono – ed è un dramma per loro innanzitutto, poiché dopo l’illuminazione e anche prima di essa viene la vita, la dura trafila dei giorni e le infinite penombre male illuminate. In arte la certezza è un gesto. Una collana di gesti, una litania, una devozione. Uno smarrimento, una certezza come affidamento. L’artista sa – lo sa per certo! – che il gesto che sta compiendo per esprimere la vita che urge in lui e intorno a lui è rischiosissimo. Ma è certo che non può che compierlo. La certezza vive nel rischio, ogni artista lo sa. Non tanto nel rischio che riguarda la ricezione o la interpretazione della sua opera. Ma nel suo rischio di gesto creante. Il rischio di una obbedienza autentica al suggerimento che potentemente gli sale dal sangue, dalla mente, dalla terra, dal cielo, in un imperio assoluto e totale. Una obbedienza a ciò che è veramente, straordinariamente certo e chiede di essere espresso. Certo non significa chiaro. La maggior parte delle cose della vita sono certe ma non “chiare”. Un’artista vive questa evidenza strana e pur fertile. Non ha chiaro quasi nulla. Ma cer-
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te sono le urgenze, le durezze, le pazienze. Gli strumenti. L’umiliazione casta e feconda di usare pazienza e strumenti. L’onda che lo travolge e travolgerà. Certo è che non ha scampo. Non è chiaro forse a cosa, a Chi deve obbedire (Dante lo aveva chiaro, è Amor) ma sa che il suo destino è legato a tale obbedienza. Si è certi di qualcosa a cui in una certa misura si deve obbedienza (ob audire, ascoltare molto). L’artista è l’uomo più certo che c’è. Senza una misura d’arte nel vivere la certezza, non può farne esperienza né lo scienziato né il prete. Né il padre né la madre. In Shakespeare e nelle sue figure di Elsinore ruotanti intorno a un certo sopruso – l’uccisione del re – che toglie certezza a qualsiasi realtà, nelle mele di Cézanne, nel popolo di Manzoni e in altri grandi capolavori va in scena il rischio umano. E nell’arte più profondamente e senza riparo può andare in scena tale rischio nei suoi mille avvertimenti proprio perché l’arte costituisce – come nido e fortezza, come paniere e mano a conca – il certo riparo o meglio il certo testimone della vita. Da sempre l’arte è tra gli uomini il testimone credibile della vita. Il più credibile. Non il più esatto, se non di una esattezza sperduta e micidiale. Ma il più certo ed eloquente. Perché la certezza se c’è parla. Anche nel suo mutismo è eloquente. Come certi cieli tersi di troppa chiarezza e dunque oscuri da comprendere, o i versi di un poeta o il
comporsi di un romanzo. Materia oscura e forte. Certa nella sua presenza, non nella sua spiegazione. Il Mistero, realtà cortissima, e fondamento e fiore di ogni visione e travaglio artistico, non si spiega e pur si dà nella sua drammatica evidenza. Le cose certe sono poche. La vita la morte, il mistero. E per i cristiani l’entrata in scena – in questa scena di poche cose certe – di un Altro protagonista che ne mostra il destino. Hanno evidenza per i cuori bambini. L’arte le indica, se ne nutre, le attraversa. E come una regina ricca solo di quel che offre, anche al Meeting (luogo prediletto fin dall’inizio) le propone.
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MOSTRE
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150 ANNI DI SUSSIDIARIETÀ
MOSTRE
Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell'uomo
A cura della Fondazione per la Sussidiarietà. Comitato Scientifico: Luca Antonini, Maria Bocci, Edoardo Bressan, Marta Cartabia, Gianluigi Da Rold, Michele Rosboch, Giulio Sapelli, Andrea Simoncini, Vincenzo Tondi, Gian Luigi Trezzi, Giuseppe Verde, Lorenza Violini, Giorgio Vittadini, Danilo Zardin. Con la collaborazione di alcuni studenti universitari. La mostra ha ricevuto la concessione del logo ufficiale delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
Rimini Fiera Padiglione B5
A MOSTR TE N A R E ITIN
Da lunedì a giovedì, ore 13.45 "Un caffè italiano... Domande sull'Unità"
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Costruzioni, Infrastrutture, Energia
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Chi costruisce sa molto bene, infatti, che è fondamentale partire da certezze, da punti fermi, per innalzare e sostenere qualsiasi opera
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CONSTA spa
Meeting 2011:
un nuovo, grande protagonista italiano nel panorama delle costruzioni e delle grandi opere.
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Dalla fusione di aziende storiche del settore come Mattioli, Soles, Vecom, Isoedil che lavorano insieme da molti anni attraverso Consta - Consorzio Stabile di imprese, nasce oggi un’impresa attiva in 22 paesi e 3 continenti. Consta spa opera nei settori: costruzioni di infrastrutture; edilizia pubblica e privata; restauro, consolidamento e isolamento sismico di edifici esistenti; opere speciali; energia; impiantistica e finiture d’interni.
Sede di Padova: Via Crimea, 94 - 35141 Padova | T. +39 049 29 63 800 - F. +39 049 29 63 801
Padova | Treviso | Venezia | Forlì | Milano | Roma | Addis Abeba
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Giorgio Napolitano Discorso alle Camere, 17 marzo 2011 «Non lasciamoci paralizzare dell’orrore della retorica: per evitarla è sufficiente affidarsi alla luminosa evidenza dei fatti. […] Nella nostra storia e nella nostra visione, la parola unità si sposa con altre: pluralità, diversità, solidarietà, sussidiarietà. […] Reggeremo alle prove che ci attendono, come abbiamo fatto in momenti cruciali del passato, perché disponiamo anche oggi di grandi riserve di risorse umane e morali. […] Convinciamoci tutti, nel profondo, che questa è ormai la condizione della salvezza comune, del comune progresso». Luigi Giussani Discorso al convegno di Assago, 6 febbraio 1987 «Una cultura della responsabilità deve mantenere vivo quel desiderio originale dell’uomo da cui scaturiscono desideri e valori: il rapporto con l’infinito, che rende la persona soggetto vero e attivo della storia. Una cultura della responsabilità non può non partire dal senso religioso. Tale partenza porta gli uomini a mettersi insieme. E non nella provvisorietà di un tornaconto, ma sostanzialmente; così che l’insorgere di movimenti è segno di vivezza, di responsabilità e di cultura, che rendono dinamico tutto l’assetto sociale attraverso l’affronto dei bisogni in cui si incarnano i desideri, immaginando e creando strutture operative capillari e tempestive che chiamiamo “opere”. Le opere costituiscono vero apporto a una novità del tessuto e del volto sociale. La politica deve decidere se favorire la società esclusivamente come strumento, manipolazione di uno Stato e del suo potere, oppure favorire uno Stato che sia veramente laico, cioè al servizio della vita sociale».
Nel 150° anniversario dell'unità d’Italia, la Fondazione per la Sussidiarietà ha promosso una mostra per documentare la ricchezza di una storia fatta di opere, iniziative e realtà sociali ed economiche, frutto di energia costruttiva, inventiva, sussidiarietà e solidarietà. Punto sorgivo di tale ricchezza è una cultura fondata sulla convinzione che ogni singolo uomo valga “più di tutto l’universo” e non sia riducibile ad alcuna organizzazione sociale e politica. Questa concezione di uomo ha dato vita a una grande civiltà, che precede il formarsi dello Stato unitario, ricca di diversità unificanti, alla quale hanno contribuito tutti gli italiani, in diversi modi, con il loro lavoro, le loro millenarie tradizioni, il loro impegno sociale e politico, costruendo un grande Paese. La prima parte della mostra affronta quattro periodi cruciali dal 1861 a oggi: dall’Unità alla Grande Guerra; il Fascismo e la Seconda Guerra mondiale; l’Assemblea Costituente; il boom economico e il post Sessantotto. Attraverso questo excursus viene messa in luce l’operatività sociale “sussidiaria” promossa dalle grandi tradizioni popolari (sia religiose che laiche) mediante un percorso dinamico fatto di iconografia, letteratura, stampa e cinema. Il “miracolo” che gli italiani, alla fine del percorso descritto, avranno realizzato, pur tra le inevitabili contraddizioni e distorsioni, non sarà solo quello della promozione dell'Italia a grande potenza industriale, ma anche quello di una virtuosa collaborazione tra ceti sociali e tra i rappresentanti delle istituzioni pubbliche. La seconda parte della mostra offrirà spunti di riflessione sull’attuale momento di stallo - ideale prima che economico e istituzionale - che sta vivendo il nostro Paese, di fronte al quale non basta richiamare l’importanza del rispetto delle regole, ma occorre scommettere sul desiderio e la capacità di ogni singola persona di costruire il bene comune. Non è possibile alcuna svolta senza un popolo che prenda coscienza di sé e del suo valore. Anche oggi, ciò che ha qualificato il secolare sviluppo italiano - l’azione di persone educate a vivere ideali basati su una concezione non ridotta di uomo, di società, di economia - può quindi ricostituire il tessuto connettivo di un popolo fatto da persone che si mettono insieme non per andare contro qualcuno o qualcosa, ma per costruire giorno per giorno pezzi di vita nuova all’altezza dei desideri più profondi, di verità, giustizia, bellezza, felicità… Con questo percorso, la mostra della Fondazione per la Sussidiarietà vuole offrire una riflessione sull'originalità dell'identità italiana. Un giudizio e un suggerimento per un nuovo inizio.
MOSTRE
Benedetto XVI Discorso ai membri dell’ANCI, 12 marzo 2011 «La molteplicità dei soggetti, delle situazioni, non è in contraddizione con l’unità della Nazione, che è richiamata dal 150° anniversario che si sta celebrando. Unità e pluralità sono, a diversi livelli, […] due valori che si arricchiscono mutuamente, se vengono tenuti nel giusto e reciproco equilibrio. Due principi che consentono questa armonica compresenza tra unità e pluralità sono quelli di sussidiarietà e di solidarietà, tipici dell’insegnamento sociale della Chiesa. Tale dottrina sociale ha come oggetto verità che non appartengono solo al patrimonio del credente, ma sono razionalmente accessibili da ogni persona».
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CON GLI OCCHI DEGLI APOSTOLI
MOSTRE
Una presenza che travolge la vita
A cura di JosĂŠ Miguel Garcia. Con la collaborazione di Ettore Soranzo ed Erasmo Figini, Daniela Massara, padre Stefano De Luca, padre Eugenio Alliata. Fotografie di Stefano Ciol. Riprese video di Paolo Lipari. Con il Patrocinio della Custodia di Terra Santa.
Rimini Fiera A MOSTR TE Padiglione B5 N A R E IN IT Presentazione mostra MercoledĂŹ 24 agosto ore 17.00 Auditorium B7
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Nella prima parte verrà descritta la localizzazione e una breve storia di Cafarnao (Kfar Nahum). Oggi ne rimangono solo alcuni resti archeologici, ma nel periodo erodiano essa traeva una relativa importanza dal fatto che era posta lungo la Via Maris e proprio al confine tra due diversi regni. I visitatori saranno aiutati ad immedesimarsi con la vita quotidiana degli abitanti del villaggio tramite oggetti, ricostruzioni, pannelli che permetteranno di guardare e conoscere la vita normale dell’epoca: i lavori più comuni, i tipi di abitazione, la religione, le tradizioni, gli usi e i costumi, ecc. Nella seconda sezione, le testimonianze dei Vangeli aiuteranno a mostrare come la tranquilla vita di Cafarnao, attorno all’anno 30, venga profondamente sconvolta da un episodio apparentemente banale: l’incontro tra due degli abitanti del villaggio, Andrea e Giovanni, con un ebreo di Nazareth di nome Gesù, e la successiva decisione di quest’ultimo di trasferirsi proprio a Cafarnao. Nessun abitante di Cafarnao potrà evitare di avere a che fare con que-
MOSTRE
La mostra ricostruirà il percorso che alcuni abitanti ebrei di Cafarnao hanno fatto dal primo incontro con Gesù di Nazareth fino al riconoscimento di fede che permise loro di arrivare a dare la vita per Lui. Avvalendosi delle fondamentali conoscenze scaturite dagli scavi archeologici realizzati nell’ultimo secolo dai Padri Francescani della Custodia di Terra Santa e dallo studio esegetico dei Vangeli, l’esposizione intende aiutare a vincere il dubbio sul cristianesimo: “Sì, questa storia è accaduta realmente. Gesù non è un mito, è un uomo fatto di carne e sangue, una presenza tutta reale nella storia. Possiamo visitare i luoghi e seguire le vie che egli ha percorso. Possiamo, per il tramite dei testimoni, udire le Sue parole. Egli è morto ed è risorto...i miti hanno aspettato Lui, in cui il desiderio è diventato realtà” (Benedetto XVI).
sto nuovo, inatteso ospite. Ma Gesù attrae anche gente da fuori, così che Cafarnao diventa un luogo a cui accorrono stranieri e sconosciuti, sconvolgendo la vita quotidiana del paese. In seguito si concentrerà l’attenzione sull’esperienza personale di quei pochi uomini che Gesù sceglie come suoi discepoli. La loro unità nascerà dalla sequela, perchè sarà la persona stessa di Gesù a determinare ogni aspetto delle loro vite. Verrà descritto il cammino della certezza che fecero questi discepoli. Stando con quella presenza eccezionale (che si manifestava tanto nei suoi miracoli quanto nel suo modo di insegnare ed agire), la loro vita diventerà più intensa e vera. Nasce il cristianesimo: una Presenza che compie la vita. La convivenza quotidiana, una corrispondenza sempre crescente genera in loro la certezza e l’attaccamento affettivo. Nell’ultima sezione le scoperte archeologiche trovate a Cafarnao mostreranno come la vita nella città continui a rimanere diversa e segnata da Gesù anche dopo la sua morte. I suoi discepoli continuano a vivere assieme uniti dalla Sua Memoria e dalla Sua continua, affermata e riconosciuta Presenza; la casa dove Gesù aveva vissuto diventa dapprima un luogo di venerazione e poi una chiesa; stranieri e sconosciuti continuano ad affluire verso la città come pellegrini per pregare in quei luoghi, come testimoniano i graffiti.
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GVM Care & Research si compone di oltre 30 strutture sanitarie in Italia e in Europa. La persona, il suo benessere: questo il fulcro attorno al quale ruota l’intera attività del Gruppo, prima organizzazione sanitaria privata italiana per numero di strutture e capillarità sul territorio nazionale, con poli di eccellenza per alta specialità e alta complessità.
Le strutture sanitarie del Gruppo Emilia Romagna:
Clinica Privata Villalba Bologna Maria Cecilia Hospital Cotignola_RA Primus Forlì Medical Center Forlì Ravenna Medical Center Ravenna Salus Hospital Reggio Emilia San Pier Damiano Hospital Faenza_RA Villa Torri Hospital Bologna
Lazio:
Villa Bianca Hospital Roma
Liguria:
ICLAS Rapallo_GE
Lombardia:
EMO GVM Centro Cuore Columbus Milano G.B. Mangioni Hospital Lecco
Piemonte:
Clinica Santa Caterina da Siena Torino Maria Pia Hospital Torino
Puglia:
Anthea Hospital Bari Casa Bianca Hospital Cassano Murge_BA Città di Lecce Hospital Lecce D’Amore Hospital Taranto Poliambulatorio Medicol Conversano_BA Villa Lucia Hospital Conversano_BA
Sicilia:
Agrigento Medical Center Agrigento Cosentino Hospital Palermo Maria Eleonora Hospital Palermo
Toscana:
Maria Beatrice Hospital Firenze Maria Teresa Hospital Firenze Pergolino Hospital Firenze Santa Rita Hospital Montecatini Terme_PT
Europa:
GVM Carint Polonia Hôpital Européen de Paris Francia Polyclinique d’Aubervilliers Francia Vila Maria Spital Albania
www.gvmnet.it
studiopagina.it
La centralità della Persona
GVM Care & Research opera anche nei settori dell’industria biomedicale, in ricerca, benessere termale, servizi alle imprese e partecipa a realtà di tipo immobiliare e finanziario con le sue aziende: EUROSETS produce e vende direttamente di-
spositivi medici monouso e sviluppa nuovi prodotti ad alto contenuto tecnologico. Nel 2005 è stato creato un secondo laboratorio di ricerca e sviluppo con alto livello di competenze. Attualmente detiene 25 brevetti di cui ben 19 realizzati negli ultimi cinque anni. Le linee principali di prodotto sono cardiopulmunary, chest drainage, orthopaedic surgery, blood management. KRONOSAN gestisce il sistema di approvvigionamento e acquisti delle società del Gruppo. È attiva nel settore del commercio di dispositivi medico-chirurgici ed attrezzature medico-sanitarie. GVM IDEANDO si occupa di amministrazione, gestione, assistenza e manutenzione dell’hardware, base dati e software di base, sanitari, amministrativi e logistici. GVM ENGINEERING svolge attività di programmazione e progettazione di strutture sanitarie in qualità di general contractor. SIA è attiva nei settori della sanificazione, dei servizi alberghieri e delle pulizie.
TERME DI CASTROCARO e GRAND HOTEL TERME Classificate dal Ministero della Salute di “Prima Categoria Super” e convenzionate col Sistema Sanitario Nazionale, le Terme di Castrocaro offrono cure e trattamenti naturali, basati sulle straordinarie proprietà terapeutiche delle acque e dei fanghi salsobromoiodici. L’offerta si completa con il Grand Hotel Terme, struttura ricettiva di grande pregio dall’affascinante atmosfera art decò.
www.termedicastrocaro.it
«COR AD COR LOQUITUR»
MOSTRE
La certezza di Newman, coscienza e realtà
A cura di Giuseppe Pezzini, Samuele Busetto, Paul Hitchings, Chris Morgan, Stefano Rebeggiani. Con la collaborazione di: Tristan Alonge, Beniamino Arnone, Beatrice Banfi, Alberto Carignano, Chiara Cesara, Lucia Conconi, Dionino Di Florio, Richard Duffield, Anthony Errington, Daniele Federico, Thomas Felici, Marianne Ford, Tommaso Gabrieli, Elena Germanino, Cachi Gomez, Paola Gotti, Marco Govetto, Chris Hack, Michael Hopwood, Silvia Imberti, Ian Ker, Amos Lawless, Philippe Lefebvre, Gianluca Marcato, Laura Marchionni, Maria Martin, Noel Murphy, Riccardo Savini, Siobhan O'Shea, Birmingham Oratory, Manuel Oriol, Chiara Pancheri, Javier Prades, Miguel Ruiz de Zarate, Ana de Santiago, Marco Sinisi, Valeria Sinisi, James Scoular, Roger Sylvester, Simona Sylvester, Vincenzo Tudda, Stefano Utili, Alessandro Ventura.
Rimini Fiera Padiglione A1
A MOSTR TE N A R ITINE
Presentazione mostra Lunedì 22 agosto ore 15.00 Sala A3
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MOSTRE
Raccogliendo la provocazione di Benedetto XVI, che nel suo viaggio in Inghilterra ha indicato il beato Newman come figura a cui guardare, soprattutto per la sua modernità, la mostra ripercorrerà il cammino della sua vita attraverso le tre conversioni che l’hanno caratterizzata, proponendo un percorso biografico e tematico, da cui emergerà come la coscienza sia stata la forza motrice del cammino di Newman verso la certezza della verità (ex umbris et imaginibus in veritatem, fece scrivere nel suo epitaffio) e come tale cammino abbia caratterizzato anche il suo essere educatore e amante della bellezza. La prima conversione è la scoperta che Dio e l’anima sono reali, e che la presenza di Dio può essere percepita con la stessa concretezza e certezza con cui si percepiscono le realtà esteriori, gli oggetti della vita comune, i volti degli amici. Per il giovane Newman è una rivoluzione copernicana: egli realizza che ciò che veramente conta nella vita non è la realtà afferrabile ma l’evidente presenza della persona di Dio, così che tutta l’esistenza diventa un dialogo tra il cuore dell’uomo e il cuore di Dio. La seconda conversione porta alla consapevolezza che la fede non si esaurisce in un'esperienza di dialogo intimistico con Dio ma diventa intelligenza della realtà. Una fede che non è radicata nel reale, che non cambia i criteri con cui l’uomo
si rapporta con il mondo, è in fondo un'illusione e non è all’altezza di rispondere ai desideri profondi dell'uomo. Da qui l’instancabile battaglia di Newman contro il dualismo tra 'cose' e 'parole' e la sorpresa che il vero dialogo tra l'uomo e Dio si apre al dialogo con gli altri uomini, con i cuori degli uomini. Infine la conversione al cattolicesimo. È la scoperta che Dio ha deciso di 'intromettersi negli affari umani' creando un luogo reale della sua presenza che è la Chiesa Cattolica. In questo corpo vivo, la persona di Cristo diventa tangibile: è presente nella comunione tra i fratelli di fede, risplende nella santità della loro vita, si lascia toccare nei sacramenti. Nella comunione della Chiesa il dialogo con il cuore di Dio viene a coincidere con il dialogo tra i cuori degli uomini. EFDA JET
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Affermiamo la sostenibilità: il nostro modo di fare, pensare, essere. Produrre, generare investimenti e ricavi, crescere in tecnologia e conoscenza: il nostro modo di fare è dettato dalla consapevolezza del nostro ruolo. Ridurre le emissioni, produrre più energia da fonti rinnovabili, valorizzare i rifiuti: l’ambiente è la nostra materia prima. È il nostro modo di pensare lo sviluppo industriale sostenibile.
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Servizi e territori rappresentano la nostra storia fatta di presenza, di crescita e di rispetto. È il nostro modo di essere con clienti, dipendenti, fornitori e comunità locali.
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ATOMO: INDIVISIBILE?
MOSTRE
Domande e certezze nella scienza
A cura dell’Associazione Euresis.
Rimini Fiera A MOSTR TE Padiglione A1 N ITINERA Presentazione mostra Lunedì 22 agosto - ore 11.15 Sala A3
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Ernest Rutherford
Che cosa significa raggiungere una “certezza” in ambito scientifico? Esistono, nel percorso della ricerca, risultati che diventano punti di non-ritorno? La certezza è contenuta nella combinazione di osservazioni e misure, oppure c'è un “salto” tra l’insieme dei dati e il diventare certi di qualche cosa? Di che cosa si diventa certi: del dato osservato o di una più ampia realtà che il dato indica? Quanto conta, nel cammino verso la certezza, il metodo con cui si interroga la realtà? Il tema proposto dal Meeting 2011 ci invita a mettere a fuoco l’esperienza del diventare certi nel lavoro scientifico. Ed è proprio l’esperienza a mostrarci che, in effetti, l’uomo è capace di raggiungere “punti di certezza” nella ricerca. Arrivare a delineare in modo stabile e definitivo certi tratti della struttura del mondo fisico non è l’esito di un automatismo, ma comporta la continua messa in gioco del soggetto umano nella tensione verso un punto d’arrivo che non si riduce alla sommatoria dei passi intermedi. Normalmente, infatti, non sono i dati sperimentali a costituire il “risultato” scientifico, ma essi sono una trama di indizi, di “segni”, che aprono alla conoscenza di nuovi aspetti del reale. Così, nel tempo, l’accumularsi di nuove osservazioni, esperimenti, sviluppi teorici, e il continuo confronto critico tra gli scienziati, vanno a costruire una rete sempre più ricca, articolata e interconnessa di fattori convergenti che conducono a evidenze talmente solide e stabili che, a un certo punto, diventa irragionevole dubitarne. La mostra documenterà questa dinamica, non in astratto, ma raccontando una storia. Una di quelle storie che hanno cambiato
MOSTRE
il cammino della scienza, esattamente cento anni fa. Oggi nessuno può ragionevolmente dubitare dell’esistenza degli atomi e della loro struttura nucleare. La mostra ripercorrerà le tappe principali che hanno portato a questo “punto di non ritorno”, rivisitando le domande che – dalle intuizioni degli antichi ai primi modelli ingenui dell’atomo – hanno condotto all’inizio del secolo scorso agli esperimenti decisivi di Ernest Rutherford e alla formulazione (1911) del suo modello atomico “planetario”. La certezza che la materia è strutturata in atomi e che questi hanno un nucleo, non significa affatto che abbiamo capito tutto dell’atomo e del nucleo. Anzi, proprio questa certezza diventa immediatamente il terreno di nuove domande e di nuove scoperte. Dai tempi di Rutherford a oggi, quel particolare aspetto della realtà naturale che chiamiamo atomo ha assunto sempre più il carattere di un oggetto reale, da investigare per capirne meglio la natura. Nel frattempo ha cambiato ripetutamente volto, passando da indivisibile a divisibile, da oggetto pieno a campo di forze. Con analoga logica sperimentale e con tecnologie sempre più sofisticate, la natura della materia è stata esplorata sempre più in profondità, arrivando a svelare la struttura interna dei nuclei atomici stessi. Ciò ha messo nelle mani di noi uomini del XXI secolo gravi responsabilità, così come la straordinaria prospettiva di avere a disposizione, un domani, la stessa forma di energia che tiene accesi il Sole e le stelle. Il visitatore sarà invitato a immergersi nell’ambiente di un laboratorio di punta di inizio ‘900, come quello di Rutherford a Manchester, a rivivere il dibattito che ha accompagnato l’indagine sulla materia, fino alla visita virtuale di alcuni dei più avanzati laboratori scientifici oggi in attività. Al tempo stesso verrà provocato a interrogarsi su quali siano gli elementi della certezza scientifica e a prendere coscienza che la certezza non è possesso definitivo della realtà investigata, ma apertura e obbedienza a tutto ciò che questa realtà ha ancora da svelarci. EFDA JET
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I costruttori di macchine utensili, dalle quali dipende, in larga misura, il modo di progettare e realizzare l’intera gamma dei manufatti, sono tenuti a rendere disponibili sistemi di produzione ecocompatibili, che permettano agli utilizzatori di sfruttare razionalmente le risorse, minimizzando l’uso di energia, materie prime e mezzi. Per questo, le imprese concessionarie del marchio UCIMU, segno distintivo della più qualificata produzione italiana, hanno assunto, da tempo, l’impegno a realizzare macchine utensili capaci di garantire la sostenibilità ambientale del ciclo produttivo di cui sono protagoniste. Impegno che corrisponde a una vera e propria filosofia, la “Blue Philosophy”, di cui il marchio UCIMU è testimonianza probante. Da 1 gennaio 2011, infatti, la attenzione alle problematiche ambientali è criterio di attribuzione del marchio UCIMU, che si somma a affidabilità commerciale, solidità finanziaria, massima attenzione per sicurezza e funzione collaudo, “cura del cliente” monitorata attraverso la metodologia Key Performance Indexes. Depositato a norma di legge, il marchio UCIMU viene concesso alle associate a UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE in grado di dimostrare, attraverso esami approfonditi e severi (regolarmente reiterati), caratteristiche aziendali che nessuno schema di certificazione considera contemporaneamente. Per questo, il marchio UCIMU è espressione delle qualità che cerca l’utilizzatore. IEMCA GIULIANI Faenza RA IMET Cisano Bergamasco BG IMT Cassine AL INNSE BERARDI Brescia ITF Mesero MI JOBS Piacenza LAZZATI Rescaldina MI LOSMA Curno BG LTF Antegnate BG MANDELLI Piacenza MARPOSS Bentivoglio BO MAUS Campodarsego PD MCM Vigolzone PC MECCANICA NOVA Zola Predosa BO MECCANODORA FAVRETTO Riva presso Chieri TO MECOF Belforte Monferrato AL MELCHIORRE Cinisello Balsamo MI
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L MARCHIO DE
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MILLUTENSIL Milano MINO San Michele AL OMERA Chiuppano VI OMLAT Ceresole d’Alba CN OMV Caltana di Santa Maria di Sala VE PAMA Rovereto TN PARPAS Cadoneghe PD PAVENTA Castell’Alfero AT PEAR Firenze PICCO Castano Primo MI PINTO Torino PRIMA INDUSTRIE Collegno TO RIELLO MACCHINE Minerbe VR ROSA Rescaldina MI ROSA SISTEMI Legnano MI ROTOMORS Grugliasco TO SACMA MACCHINE PER LAMIERA Crosio della Valle VA SAET Leinì TO SAFOP Pordenone SALVAGNINI Sarego VI SCORTEGAGNA Cogollo del Cengio VI SERR MAC Budoia PN SICMAT Pianezza TO SIGMA TECHNOLOGY Vigevano PV SIRMU Rivanazzano PV SPERONI Sostegno di Spessa Po PV STREPARAVA Adro BS TACCHI Castano Primo MI TECNOCUT Levate BG THOMAS Isola Vicentina VI TIESSE ROBOT Visano BS VACCARI Brendola VI VIGEL Borgaro Torinese TO WALCO Milano WARCOM Adro BS ZANI Turate CO Elenco aggiornato a 15 aprile 2011
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«MIA SORELLA LA VITA»
MOSTRE
Boris Pasternak
A cura di Adriano Dell’Asta e Giovanna Parravicini. Con la collaborazione di un gruppo di studenti dell'Università Cattolica e statale di Milano e con un gruppo di studenti russi di varie Università.
Rimini Fiera Padiglione C5 Presentazione mostra Domenica 21 agosto ore 15.00 Sala C1
A MOSTR TE N A R E IN IT
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Nella partita coNtro la deforestazioNe facciamo il tifo per Gli alBeri.
Coop lancia il progetto Boschi e Foreste: una serie di iniziative concrete per contrastare la deforestazione e favorire l’aumento di produzioni ecosostenibili entro il 2015. Abbiamo cercato di limitare al massimo l’utilizzo di carta per questa nostra iniziativa; ti invitiamo quindi a consultare e scaricare direttamente il folder e il dossier scientifico dal nostro sito www.coopambiente.it
Pochi mesi prima della morte, sottoposto a una violenta campagna denigratoria per il suo romanzo Il dottor Živago, umiliato ed escluso dalla vita culturale e quotidianamente in pericolo di arresto, insieme ai suoi familiari, Boris Pasternak rispondeva a Leonid Bernstein, direttore d’orchestra della Filarmonica di New York, pubblicamente insultato dal ministro della cultura sovietico e sdegnato da questo comportamento: «Ma che dice? Che cosa c’entrano qui i ministri? Che importanza vuole che abbia! L’artista dialoga con Dio, e Questi gli offre svariati soggetti perché abbia di che scrivere. Può essere una commedia o una farsa, come nel suo caso. O anche una tragedia. Ma tutto è materiale che l’artista può impiegare nel suo lavoro». Pasternak è stato un simbolo per intere generazione in Russia, in quanto testimone che, se la vita è, al fondo, un dialogo ininterrotto con Dio, tutto ciò che accade assume il valore di una positività e di una bellezza. Al funerale di Pasternak, nel maggio 1960, a portare il feretro saranno giovani scrittori tra cui Sinjavskij e Daniel’, segno di una staffetta ideale che continua ancor oggi. Ol’ga Sedakova, una delle voci più suggestive della poesia russa dei nostri giorni, ricorda che per lei e la sua generazione gli scritti di Pasternak «suonavano come
MOSTRE
lettere apostoliche»; erano scritti temuti e vietati dal regime, circolavano esclusivamente attraverso i canali clandestini del samizdat... Poeta, traduttore, scrittore, lungo tutto il suo itinerario esistenziale e artistico Pasternak ha sviluppato un unico grande tema, la Vita. Una Vita che può assumere anche altri nomi. Il primo di essi è Verità. Ma anche Eternità, Immortalità e così via. La Vita, intesa non come l’oggetto, bensì come l’interlocutore del pensiero. Il titolo della mostra – che vuole appunto sottolineare questo aspetto – è tratto da una poesia dello stesso Pasternak, che dà anche il titolo a una delle sue più famose raccolte di versi. La mostra – in cui pannelli di testo e di foto si alterneranno a momenti di recitazione, proiezione e dialogo – si snoderà intorno a tre personaggi emblematici per Pasternak: Amleto, Faust e il dottor Živago. I primi due Pasternak frequentò a lungo come traduttore di Shakespaere e di Goethe, e l’ultimo è protagonista del grande romanzo che gli valse nel 1957 l’assegnazione del Nobel (che fu costretto a rifutare per timore di gravi ritorsioni da parte del regime sovietico). Amleto (cui è dedicata anche la prima poesia del ciclo «Il dottor Živago»), è l’emblema dell’uomo che fa ingresso nella vita, consapevole di una responsabilità e di un sacrificio che gli vengono dall’essere «mandato». Faust è l’uomo che cerca di «strappare» un brandello di felicità con le proprie forze. Il dottor Živago (il nome in russo ha la stessa radice di «vita»), è il superamento della tentazione faustiana e il compimento dell’attesa di Amleto.
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EMME ESSE M.S. è presente nel settore dell’ IMAGING DIGITALE MEDICALE con i seguenti marchi
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“…e inoltre nel settore CARTE PLASTICHE con: Realizzazione di tessere di identificazione e fidelizzazione. Sistemi digitali per l’archiviazione d’immagini e la stampa badge. Produzione di clip, portabadge e cordoncini personalizzati. Forniture in service e personalizzazioni speciali.
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...E RIVIVRAI
MOSTRE
Il profeta Ezechiele, la crisi e la speranza
A cura della FraternitĂ San Carlo.
Rimini Fiera Padiglione A5
A MOSTR TE N A R E IN IT
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anche una profezia della resurrezione di Cristo e della sua vittoria definitiva. Può anche essere letta come la riedificazione del soggetto umano: «Il soggetto è, come dice il capitolo 37 di Ezechiele, la valle delle ossa e lo Spirito creatore che le investe, così che quelle ossa si muovono e si articolano tra loro, e su quelle articolazioni nasce il corpo, e il corpo è investito dall’’anima: è ricreato ognuno ed è ricreato un popolo, nello stesso identico tempo, con lo stesso identico gesto». (Giussani, Dall’utopia alla presenza). Ci sono alcuni elementi fondamentali della rinascita che Ezechiele promette che possono indicare quindi anche al nostro presente una strada positiva. In primo luogo, l’inscindibile binomio io e comunità (le ossa aride nell'interpretazione di Giussani), contro ogni esasperato individualismo e ogni riduzione dell’io alla massa. C'è poi il grande tema della bellezza della creazione e della grandezza della vocazione dell’uomo a collaborare all’azione di Dio, che è l’orizzonte adeguato del lavoro umano. Qui sviluppiamo il tema della memoria dell'azione di Dio nella storia, e il contenuto specifico delle promesse di Ezechiele che riguardano il futuro. Infine, il fondamento di tutto, visibile nella storia d'amore tra il Signore e la donna abbandonata: la fedeltà di Dio, che precede e fonda ogni umano tentativo di risorgere. I tempi odierni ci accomunano alla vicenda di Israele e al suo rapporto con Dio, ma, dopo la risurrezione di Cristo, viviamo ancora di più un’«immensa certezza». Dio si è fatto nostro compagno di strada, presenza concreta e quotidiana. Questa certezza, intuita ma non compiuta nell’esperienza del profeta, è ciò che permette al popolo cristiano di attraversare ogni crisi con la letizia creativa che ha generato la storia a cui apparteniamo.
MOSTRE
Siamo in una situazione di crisi a tanti livelli, dall'economia e la politica alla religione. Da più parti si parla del bisogno di una "nuova antropologia" per trovare una strada in avanti. Il popolo di Israele ha vissuto un momento molto simile durante l'esilio babilonese, ventisette secoli fa. Attraverso la loro esperienza, è possibile rintracciare alcuni degli elementi essenziali per rinascere oggi. La mostra prende le mosse dalla creazione del mondo e dall’inizio della storia di Israele, per arrivare poi al momento drammatico dell'esilio. Con l'aiuto di filmati evocativi proiettati dentro una grande tenda nel deserto e la lettura di testi del profeta, chi visita la mostra si immergerà nel mondo di Ezechiele, per vedere il proprio mondo con occhi nuovi. Il giovane ebreo Ezechiele è la persona attraverso cui Dio rivela al suo popolo che, anche con la distruzione del tempio e della città e la perdita della terra promessa, Egli non è venuto meno alla sua alleanza. Fra tante altre immagini, il profeta Ezechiele paragonerà Israele ad una giovane donna salvata dall’abbandono, cresciuta e adornata da un Signore misericordioso. Divenuta bella e addirittura regina, la giovane disprezza colui che l’aveva soccorsa e si sottrae al rapporto di amore che la costituisce. Con ingratitudine si rivolge ad altri dei: agli idoli stranieri e all'avidità materiale. Così rifiuta la dipendenza, si affida alla propria astuzia politica e sperpera la sua ricchezza. Per questo si trova in esilio, come un estremo appello a ritornare al suo Signore. Il profeta è colui che non solo svela le ragioni del disastro, ma, con una serie di immagini poetiche, promette il ritorno a Gerusalemme, la ricostruzione del tempio, il governo di un re giusto e addirittura la resurrezione dalla morte. Quest'ultima immagine, inizialmente letta come la promessa del ritorno a Gerusalemme dalla "morte" dell'esilio, è
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«NON SEMBIAVA IMAGINE CHE TACE»
MOSTRE
L’arte della realtà al tempo di Dante
A cura di Giovanni Assorati, Nicola Borghesi, Gianluca del Monaco, Stefano Doati, Elena Marchetti, Filippo Piazza, Laura Staccoli. Coordinamento generale di Marco Bona Castellotti.
Rimini Fiera Padiglione A5
A MOSTR TE N ITINERA
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Nella prima cornice del Purgatorio Dante s’imbatte in una serie d’immagini scolpite nel marmo dalla mano di Dio. La loro caratteristica più impressionante è quella di essere così realistiche da sembrare vive. All’inizio del Trecento, il poeta mostra di essere consapevole del fondamentale rinnovamento dell’arte europea che andava realizzandosi tra la fine del Duecento e l’inizio del secolo successivo. Cuore di tale rivoluzione era la riscoperta del naturalismo, che realizzava la volontà di rappresentare l’uomo, gli esseri animati e le cose così come appaiono nella loro realtà. Gli inizi e i primi eccezionali episodi di questa vicenda si devono agli scultori delle cattedrali gotiche francesi e tedesche. Anche l’Italia diede un contributo importante con Nicola Pisano e il figlio Giovanni, Arnolfo di Cambio. Poi, sulla soglia del Trecento, Giotto fece della pittura l’arte per eccellenza, perché in grado di raffigurare l’esistenza dell’uomo calata nel mondo, in una realtà che ognuno può vedere con i propri occhi. Ma qual è il senso di questo sconvolgente rinnovamento dell’arte occidentale? Il nuovo naturalismo dell’arte gotica corrisponde a un più vasto e radicale mutamento che coinvolge in maniera decisiva la civiltà europea. È l’età dei comuni, il tempo della nascita delle università e
MOSTRE
degli ordini mendicanti, di San Francesco e San Domenico, di San Tommaso e San Bonaventura, un’epoca segnata dal superamento di quella diffidenza verso la realtà materiale che aveva caratterizzato i secoli precedenti, alla fine del mondo antico. Fiorisce il principio per il quale è possibile amare tutta la realtà, intesa come luogo in cui la verità può essere conosciuta. San Tommaso, seguendo il pensiero aristotelico, aveva affermato: “Niente è nell’intelletto che non sia stato prima nei sensi”. La riscoperta del singolo e irripetibile valore della realtà fisica divenne pertanto una sfida entusiasmante per gli artisti, chiamati a scuotere e rinnovare l’intera tradizione dell’arte medievale. Il percorso della mostra sarà un viaggio attraverso l’arte della realtà al tempo di Dante, scelto come testimone eccezionale di questa svolta. Dal realismo crudo dell’Inferno agli angeli-nuvola di Giotto, dalla forte espressività delle statue di Giovanni Pisano ai dolci colori delle Maestà dipinte, tutto è teso all’esaltazione visibile della bellezza dell’avvenimento cristiano, come un insieme di fatti riconoscibili nella realtà, presenti a noi oggi come allora.
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www.maggioli.it La storia del Gruppo Maggioli ha inizio un secolo fa e da allora procede, attraverso quattro generazioni, di pari passo con l’evoluzione della Pubblica Amministrazione e delle Libere Professioni ad essa collegate. La mission aziendale è di promuovere e accompagnare l’innovazione nelle organizzazioni pubbliche e private attraverso prodotti e servizi che favoriscano evoluzioni tecnologiche e di processo. E questo obiettivo viene perseguito attraverso 5 Business Unit: Editoria e Convegnistica, Informatica, Document Management, Gestione delle Entrate e Service, Formazione e Consulenza. A Pubblica Amministrazione, professionisti e imprese il Gruppo Maggioli quotidianamente rivolge la più ampia gamma di prodotti innovativi e servizi integrati presente sul mercato. Una proposta fortemente sinergica all’interno della quale si colloca una qualificata offerta per il Settore Sociale: grazie infatti alla competenza specifica acquisita, oggi tutti gli operatori socio-sanitari e assistenziali possono fare affidamento su prodotti di editoria specializzata, servizi internet, software e sistemi informativi, eventi e convegni di approfondimento. Il Gruppo Maggioli porta con sé, da sempre, valori di assoluta eccellenza alimentati da risorse umane dotate di talento e spirito di squadra, valori che si integrano con la responsabilità sociale d’impresa, per un servizio al cliente sempre più all’insegna della professionalità.
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MOSTRE
SAN CARLO BORROMEO. LA CASA COSTRUITA SULLA ROCCIA
A cura dell’Arcidiocesi di Milano e della Veneranda Biblioteca Ambrosiana. Comitato scientifico: Grazia Massone, Davide Milani, Marco Navoni, Alberto Rocca, Domenico Sguaitamatti, Danilo Zardin. Coordinamento generale di Giuseppe Bolis.
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La vicenda di Carlo Borromeo è quella, esemplare, di una vita cambiata alla luce di un destino progressivamente scoperto come vero. Dentro le circostanze obbligate dell’esistenza, l’imprevedibile lo chiamò a spendere in modo radicalmente nuovo la sua libertà e la sua energia vigorosa. Era nato ad Arona, sul Lago Maggiore, nel 1538. La sua era una famiglia della ricca nobiltà lombarda, che in base alle consuetudini in vigore per i figli cadetti lo destinò, ancora giovanissimo, alla vita ecclesiastica. Compiuti gli studi giuridici, lo zio Giovan Angelo Medici fu eletto papa con il nome di Pio IV e Carlo si trasferì a Roma al suo servizio. In un momento di aspre lotte fra le diverse confessioni cristiane, di fronte alla necessità di dare impulso al rinnovamento generale della Chiesa di Roma secondo le linee fissate dal concilio di Trento, divenne il più stretto collaboratore del pontefice, ascendendo al vertice del governo centrale della cattolicità. Negli anni romani maturò però in lui una insoddisfazione crescente per la comoda vita di principe della Chiesa rinascimentale. Attraversò una sofferta conversione personale e approdò, infine, alla scelta di dedicarsi alla missione di vescovo e pastore. Gli era stata affidata la grande diocesi di Milano e qui rientrò nel 1565. Da allora, si consacrò in modo instancabile all’attuazione della riforma cattolica, prolungando gli effetti della sua intensa opera in tutti i territori confinanti. La morte lo colse ancora in giovane età, alla fine del 1584. Divenne subito l’oggetto di una devozione largamente condivisa, presto dilatata fuori d’Italia e in tutti i paesi di missione, e si impose come il paradigma di una santità esigente, generosa fino al sacrificio e ostinatamente creativa, il cui fascino si è prolungato fino ai nostri giorni. Carlo Borromeo è stato uno dei grandi maestri che hanno plasmato il volto del cristianesimo dei tempi moderni: insieme ad altri pionieri di un nuovo modo di mettere in rapporto l’intelligenza della fede e le sfide della realtà, sta all’inizio di una storia che ancora ci riguarda da vicino. I suoi contemporanei hanno subito
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riconosciuto in lui un modello autorevole, che indicava a tutti una strada da percorrere. Si sono appoggiati alla memoria della sua intensa esperienza di vita e già a breve distanza dalla morte la Chiesa lo ha riconosciuto santo, proponendolo alla riconoscente ammirazione del mondo intero. A quattro secoli dalla solenne canonizzazione romana (1610), questa mostra ci rimette sulle tracce del cammino che portò il Borromeo a dare una forma inconfondibile alla sua identità di uomo immerso nei fermenti di una società bisognosa di ritrovare le sue certezze e il suo destino autentico. Di lui colpisce la forza di uno spirito capace di vincere la pigrizia delle consuetudini e la stanchezza delle comodità acquisite, accompagnando la scelta di Cristo con un coraggio e una baldanza ardente che da quattrocento anni costituiscono una vera sfida per quanti lo incontrano, e che interpella anche noi, uomini di oggi. Ma questa dedizione all’ideale, spinta fino al limite di un amore senza risparmio, non è esplosa magicamente da sé: è stata il frutto di una catena di incontri, di scoperte graduali, di una decisione che lo ha introdotto in una prospettiva profondamente nuova. Normalmente san Carlo viene raffigurato come un uomo di Chiesa austero ed esigente. In verità – come la mostra evidenzia – è un uomo vero: in lui veniva prima di tutto il “sì” pronunciato rispondendo a una chiamata spalancata davanti a lui, strada sicura per il suo bene più autentico, capace di imporsi anche davanti a quei fatti tragici – per il Borromeo fu la morte improvvisa del fratello – che per i più costituiscono il segno dell’assenza, e non della presenza di Cristo. Aderendo al fascino di Gesù che invadeva la sua esistenza e rivelava il vuoto delle prospettive di potere e ricchezza da lui ben conosciute, san Carlo si è immedesimato nella carne viva della sua realtà. Lo ha riconosciuto come centro dell’intelligenza e del cuore, lasciandosi conquistare dal desiderio di identificarsi con la stessa logica che aveva dominato la vita di Cristo. San Carlo si è immerso nel flusso della carità che da Dio si espande fino a raggiungere noi uomini, piegandosi sul bisogno sconfinato che ci costituisce, e con la sua libertà si è fatto instancabile moltiplicatore della sua efficacia contagiosa in mezzo al mondo. Da questo fuoco segreto della pietà del cuore di san Carlo è fiorita una certezza che è diventata dinamismo, capacità di costruzione, intelligenza di governo, energia di porsi come guida e punto di riferimento per tutti. Dall’amore senza condizioni per Cristo è scaturito il fiume di una carità umile e appassionata, che lo ha trascinato fino al dono totale di sé per la “riforma del mondo a vera vita cristiana”.
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Gli affreschi del Pellegrinaio di Santa Maria della Scala a Siena
A cura di Marco Barbone e Mariella Carlotti.
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ANTE GRADUS. QUANDO LA CERTEZZA DIVENTA CREATIVA
Rimini Fiera A MOSTR TE Padiglione C1 N ITINERA Presentazione mostra Domenica 21 agosto - ore 19.00 Sala A3
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Mille anni fa iniziava l’avventura di una delle più prestigiose e feconde opere di carità della storia europea: l’Ospedale di Santa Maria della Scala a Siena. A fondarlo secondo la tradizione fu il ciabattino Sorore, secondo la storia i canonici della Cattedrale: in tutti i modi l’opera nacque dalla novità che Cristo aveva introdotto nel mondo “Ama il prossimo tuo, come te stesso”. E infatti l’ospedale nacque ante gradus ecclesiae, davanti alla scala della chiesa, collocazione geografica e ideale: dalla Chiesa viene generato questo fiume di carità che attraversa tutta la vita di Siena. L’ospedale nacque come xenodochium, cioè come luogo di accoglienza dei pellegrini, degli stranieri che arrivavano a Siena da tutta Europa, percorrendo la Francigena. Diventò poi hospitale per i poveri e malati, asilo per i gettatelli, ricovero per i vecchi. La struttura crebbe, mai progettata, inglobando nel tempo, case e strade, una città nella città. Tra le sue mura, uomini e donne si consacrarono a Dio, nel servizio dei poveri: erano gli oblati del Santa Maria, ai quali si aggiunsero tanti senesi – peccatori e grandi santi come Caterina o Bernardino – che sostennero l’opera, regalando ad essa un po’ delle loro energie, del loro tempo o dei loro beni. Le imponenti proprietà agricole, i tanti immobili, i continui lasciti testamentari resero il Santa Maria un’istituzione ricca: ogni giorno venivano date ele-
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mosine ai poveri, tre volte alla settimana per loro si preparava un banchetto. E l’antico ospedale divenne persino banca, assicurando prestiti ai privati, ma anche allo Repubblica di Siena, salvandola più volte dalla bancarotta. La carità si fece bellezza: gli artisti senesi decorarono le volte, le pareti, perfino le copertine dei registri dell’Ospedale e le ampie sale si riempirono di musica e di poesia. La mostra illustra la vicenda di questa medievale “compagnia di opere”, attraverso la riproduzione degli affreschi del Pellegrinaio dell’Ospedale, nei quali il Santa Maria volle fissare in otto grandi “fotogrammi”, la sua origine e il suo scopo. Saranno in mostra 4 registri originali dell’Ospedale nelle cui copertine erano dipinte scene della vita dell’opera. Il quarto registro chiude la mostra: sarà in una teca aperto alle pagine del testamento del Vecchietta, il pittor dell’Ospedale, uno dei grandi maestri del Rinascimento senese, autore del primo affresco del Pellegrinaio. Il pittore destina tutti i suoi averi al Santa Maria e sigla il suo testamento con l’immagine, in lamina d’oro e china, di Cristo risorto. La creatività nasce da uomini come il Vecchietta che sentono Cristo Risorto come il loro nome: è questa certezza che genera opere.
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“LA SAPIENZA RISPLENDE. MADONNE D’ABRUZZO TRA MEDIOEVO E RINASCIMENTO”. Rimini, Musei Comunali, 21 agosto - 1 novembre 2011 MOSTRE
mostra realizzata da
Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Abruzzo Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici dell’Abruzzo in collaborazione con
Museo della Città di Rimini Arcidiocesi di L’Aquila sede metropolitana Diocesi Teramo - Atri
Madonne d’Abruzzo tra Medioevo e Rinascimento 21 agosto · 1 novembre 2011 Rimini · Musei Comunali INGRESSO GRATUITO
www.meetingrimini.org partners
A cura di Lucia Arbace. Comitato scientifico: Lucia Arbace, Marco Bona Castellotti, Anna Colangelo, Mauro Congeduti, Caterina Dalia, Gaetano Curzi, Fabrizio Magani, Franco Marzatico, Graziella Mucciante, Cristiana Pasqualetti, Rosella Rosa, Ernestina Stinziani, Alessandro Tomei, Marta Vittorini. Organizzazione della mostra: Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli di Rimini. Progetto Espositivo: Aurelio Ciotti. Filmato: “Arte salvata”, Copyright Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici dell’Abruzzo.
Orari di apertura
da domenica 21 a sabato 27 agosto: tutti i giorni 9.30-19.30 dal 28 al 15 settembre: da martedì a sabato 9.30-12.30, 16.30-19.30 dal 16 settembre al 1 novembre: da martedì a sabato 8.30-13.00, 16.00-19.00; domenica e festivi 10.00-12.30, 15.00-19.00 Apertura serale: martedì e venerdì di agosto dalle 21 alle 23 Chiuso i lunedì non festivi
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con il quale aprirà i battenti il giorno 21 agosto. L’articolato capitolo della scultura lignea e della pittura abruzzese medievale e rinascimentale rappresenta un fatto d’arte autonomo, pur nelle relazioni che le arti abruzzesi stringono con la cultura figurativa umbra e laziale. In età medievale sopravvive, almeno sino alla fine del XIII secolo, il substrato bizantino, così influente nell’arte italiana. L’autonomia dell’arte abruzzese viene poi riconfermata nel Rinascimento, momento che assiste alla presenza di artisti del calibro del pittore Saturnino Gatti e dello scultore Silvestro dell’Aquila. Fra le opere esposte spiccano per la classica severità la Madonna col Bambino di Castelli, che in antico si conservava nella distrutta abbazia di San Salvatore, e la Madonna di Ambro, proveniente in origine da San Pio di Fontecchio, nei pressi dell’Aquila. La prima è intagliata in due blocchi cavi di legno di noce che conferiscono una consistenza monumentale al compatto gruppo di Maria e di Gesù, ideato per essere collocato su un trono non più esistente. Qui la Vergine sfuma il suo ruolo di regina, descritto dalla splendida corona un tempo ornata di borchie di vetro, in un’espressione confidenziale, mentre il Bambino, a sua volta incoronato, punta verso l’osservatore uno sguardo fermo, leggermente assorto e giudice. La Madonna di Ambro, così denominata forse da un santuario nei pressi di Ascoli Piceno dipendente da Farfa, fin dalla prima occhiata tradisce un ascendente bizantino. Lo vediamo in ogni dettaglio: dalla sontuosa acconciatura di Maria, ai pendilia, i fili di perle che ricadono come quelli di un’imperatrice di Costantinopoli. Anche qui la ieratica regalità di Maria si addolcisce nella sua maternità, perché questa regina in trono è anche lactans, del latte, e deriva da un’iconografia di radici orientali. Saranno in mostra, eccezionalmente, anche la Madonna del latte di Montereale nel suo smagliante cromatismo, e la Madonna di Sivignano, riscoperta e “salvata” da Federico Zeri negli anni sessanta del Novecento da un increscioso episodio di vendita clandestina, sventato dagli abitanti di Sivignano che fecero di tutto per nascondere la “loro” Madonna, impedendone così l’alienazione. Tra i capolavori del Rinascimento non si può dimenticare la Madonna in trono con angeli di Saturnino Gatti, pittore che si innesta nel solco della tradizione del centro Italia, simile nella finezza al Pinturicchio e nell’eleganza ai maestri umbri e laziali del Quattrocento.
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Da un’epigrafe che leggiamo in calce alla superba Madonna duecentesca di Sivignano, “Nel grembo della Madre risplende la sapienza del Padre”, trae ispirazione il titolo della mostra, curata da Lucia Arbace e da un folto comitato scientifico, nella quale verrà presentato un insieme assolutamente eccezionale di dipinti e sculture lignee di area abruzzese che coprono l’arco cronologico tra la fine del XII e gli inizi del XVI secolo. È la certezza che proviene dalla sapienza a stringere un nesso concettuale fra queste superbe raffigurazioni mariane, che fondono il carattere popolare con l’intonazione aulica della regalità di Maria “sedes Sapientiae” e Madre. Alcune di queste opere non furono indenni dai terribili effetti del terremoto del 200... Il loro restauro è la prova di come le Soprintendenze d’Abruzzo si siano date da fare per restituire all’antico splendore e alla fruizione del pubblico, un patrimonio d’arte straordinariamente importante e amato, benché ancora troppo poco conosciuto, testimone di una sintesi di influssi di varia origine culturale e di una devozione profondissima, che si manifesta tuttora nelle processioni e nella presenza, in Abruzzo, di una fitta serie di santuari. La mostra di Rimini comprende una ventina di esemplari di notevoli dimensioni, fra i quali non mancano alcune Maestà più grandi del naturale, che nell’imponenza della rappresentazione e nella smagliante veste cromatica esercitano su qualunque osservatore un indubbio fascino, ed è caratterizzata dal forte accento sul quale si fonda il titolo. Rispetto alle due edizioni precedente, del Castello di Celano e del Buonconsiglio, questa mette insieme esemplari medievali e rinascimentali, in una continuità sancita innanzitutto dal tema mariano e poi dalla connotazione geografica, che, sul piano stilistico, si riveste di una peculiare intensità; le Madonne con Gesù bambino ostentano infatti una intensa vivacità di affetti, sia quando sono atteggiate alla pensosa severità degli sguardi, sia quando entrano in affabile rapporto con chi le osserva. Per questa ragione non sono mai “distanti”, perché sono concepite in un dialogo; affermano in tal modo sia la loro umanità, ma nel contempo la loro divinità, segno eloquente di come l’arte popolare sia innanzitutto “arte per il popolo”, intesa per essere capita da una realtà più varia possibile di persone. In tal senso, la rassegna, allestita nelle sale del Museo della Città, è in perfetta sintonia con gli interessi culturali di Rimini e del Meeting per l’Amicizia, in concomitanza
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“Il Lavoro come bene comune”
Workshop in collaborazione fra Fondazione Obiettivo Lavoro e Fondazione Meeting “Il Lavoro come bene comune” Workshop in collaborazione fra Fondazione Obiettivo Lavoro e Fondazione Meeting Introduce Introduce Alessandro Ramazza
Alessandro Ramazza Partecipano
Partecipano Marco Caravella, Emilio Innocenzi, Dario Odifreddi, Marco Caravella, Emilio Innocenzi, Dario Odifreddi, Giuliano Poletti, Ivan Soncini, Giorgio Vittadini, Nicola Zingaretti Giuliano Poletti, Ivan Soncini, Giorgio Vittadini, Nicola Zingaretti
UOMINI ALL’OPERA
Stand Agesc - Associazione genitori scuole cattoliche www.agesc.it Promuove il primato della famiglia nell’educazione, sostiene la libertà di scelta dei genitori, coopera con tutta la scuola per una formazione integrale della persona, promuove l’opera delle scuole cattoliche e di ispirazione cristiana e dei centri di formazione professionale, lavora con i genitori per la crescita della loro responsabilità educativa anche attraverso corsi specifici. L’Agesc interloquisce con le istituzioni pubbliche (dal Ministero dell’Istruzione fino ai Comuni) rappresentando i genitori e difendendo la libertà di educazione, svolge una presenza attiva nel Paese, anche in collaborazione con altre realtà associative, per far crescere la società civile secondo il principio di sussidiarietà. L’Associazione, nata nel 1975, è attiva in 19 Regioni italiane e in 68 province con la presenza di centinaia di comitati d’istituto presso le scuole cattoliche e i Centri di formazione professionale.
Associazione Cesar Onlus www.cesarsudan.org Cesar onlus, il Coordinamento degli Enti Solidali a Rumbek, è un’associazione nata per coordinare una serie di enti impegnati a promuovere attività di cooperazione e sensibilizzazione a favore delle popolazioni del Sud Sudan. In questi anni Cesar ha realizzato interventi in ambito educativo, sanitario e sociale con progetti di accesso all’acqua, di sviluppo e avvio al microcredito. Per Cesar onlus continua la grande sfida: giorno dopo giorno sta prendendo forma il primo Centro di formazione per inse¬gnanti del Sud Sudan, a Cuiebet, vicino Rumbek, su un terreno donato dalla stessa comunità locale, che parteciperà, com’è tradizione di Cesar, al progetto. Una scuola magistrale che ogni anno formerà 30 docenti che porteranno una istruzione di base completa ad oltre 9.000 bambini già nell’arco dei primi 5 anni di attività. 76
È un progetto, nello spirito di Padre Daniele Comboni, che vuole rafforzare le fondamenta di un Paese e dare a milioni di bambini sudanesi la certezza di un futuro diverso fatto di pace, prosperità, serenità e lavoro. Basato non più su aiuti e progetti di sostegno internazionali, ma sulle capacità, l’intelligenza e l’autonomia degli uomini e delle donne sudanesi.
Associazione Italiana Corea di Huntington - Aich Milano Onlus www.aichmilano.it La Corea di Huntington è una grave malattia genetica neurologica degenerativa, caratterizzata dalla contemporanea presenza di disturbi motori, cognitivi e comportamentali. Nel 1979 familiari e volontari hanno fondato l’Aich con lo scopo di informare sulla natura della malattia malati, familiari, medici, operatori sanitari; coinvolgere le strutture pubbliche per migliorare l’assistenza ai malati e alle loro famiglie; sostenere le attività di ricerca e diffondere i suoi risultati; fornire supporto psicologico ai soggetti a rischio e alle loro famiglie; dare consulenza legale gratuita; ricercare le strutture più adeguate per l’assistenza ai malati.
Cascina Fabio Moreni www.fondazionemoreni.org Il Centro di solidarietà Il Ponte e la Cooperativa Eco-company, che insieme ad altre realtà appartengono al Consorzio AGERE, hanno creato nella Cascina Fabio Moreni, ristrutturata e messa a disposizione dalla Fondazione omonima, una filiera di servizi a favore di persone disabili e svantaggiate. Accanto al laboratorio di assemblaggio, alle attività di fotocopiatura, di giardinaggio e di pulizie, sono da poco sorti 2 nuovi rami d’azienda: un Ristorante, con una capienza di 130 coperti, ed un Laboratorio di lavorazione della carne, nel quale viene prodotto tra l’altro anche il tradizionale salame di Cremona. La presenza di personale qualificato, insieme a due famiglie residenti nella struttura, rendono possibile ogni giorno l’accoglienza e l’accompagnamento all’autonomia e alla responsabilità di 10 soggetti che abitano nei rispettivi mini alloggi.
educazione rivolte alle persone che vivono il disagio in varie forme. I principali ambiti di intervento sono quattro: Area Adulti e Dipendenze, Area Minori, Area Disagio Psichico, Area Disagio Femminile.
O.F.T.A.L.
Compagnia dei Tipi Loschi del beato Pier Giorgio Frassati http://piergiorgiofrassati.blogspot.com La Compagnia dei Tipi Loschi è un movimento ecclesiale nato nell’ottobre del 1993 a S. Benedetto del Tronto (AP) ed ha come scopo l’educazione alla fede cattolica nel mondo contemporaneo, seguendo l’esempio e lo spirito del beato Pier Giorgio Frassati. La Compagnia è diffusa principalmente nel circondario di San Benedetto del Tronto, ma conta suoi membri anche in Lombardia, nel mantovano, nel bresciano, nel lecchese e amici e simpatizzanti un po’ ovunque. Tra le sue peculiarità, la Compagnia riconosce come dote l’amore al Santo Padre e alla Chiesa, il gusto di generare opere nella società, la preoccupazione per l’educazione dei giovani, il sostegno alle famiglie e lo sguardo al mondo con impeto missionario. Essa ha ottenuto il 31 gennaio 2004 il riconoscimento di associazione privata di fedeli di diritto diocesano con personalità giuridica.
Fondazione Don Enzo Boschetti Comunità Casa del Giovane Onlus www.cdg.it La Fondazione Don Enzo Boschetti Comunità Casa del Giovane ONLUS di Pavia si propone, direttamente e per il tramite dell’Associazione Piccola Opera San Giuseppe ONLUS, la Cooperativa Sociale Casa del Giovane, la Cooperativa Sociale Il Giovane Artigiano e l’Associazione Privata di Fedeli Casa del Giovane (realtà storicamente legate alla prima comunità fondata 40 anni fa dal Servo di Dio Don Enzo Boschetti) di realizzare forme concrete di accoglienza e di
L’Opera Federativa Trasporto Ammalati a Lourdes accompagna da più di 75 anni malati e Pellegrini a Lourdes e in altri santuari mariani (Oropa, Loreto, Fatima e Banneux) e in Terra Santa. Ad oggi è diffusa nelle diocesi di Piemonte, Lombardia, Liguria, Sardegna e Valle D’Aosta. I viaggi sono organizzati e condotti da più di 6.400 volontari (sacerdoti, medici, infermieri, farmacisti, dame e barellieri) che, a proprie spese, decidono di mettersi a servizio dei fratelli nel particolare e difficile periodo della prova e della sofferenza. L’associazione si preoccupa della preparazione e formazione dei suoi volontari, sia a livello tecnico che spirituale. I pellegrinaggi sono contraddistinti da una forte presenza di giovani, a cui è chiesto di proseguire il servizio anche al di fuori del pellegrinaggio. Un’esperienza di preghiera, servizio, condivisione, nell’affascinante e difficile scoperta dell’umano e del divino.
UOMINI ALL’OPERA
http://oftal.org
Opere di Don Didimo Mantiero Il Comune dei Giovani è una originale associazione giovanile fondata a Bassano del Grappa nel 1962 da don Didimo Mantiero, un sacerdote che attraverso la formazione, la preghiera e la responsabilità seppe mettere attivamente al servizio della Chiesa la forza dei giovani. La Scuola di Cultura Cattolica di Bassano del Grappa nacque invece nel 1981 dall’iniziativa dei “cittadini” ormai divenuti adulti come naturale estensione dell’Associazione “Comune dei Giovani”. La Dieci è un’associazione il cui scopo è riunire un gruppo di persone che fanno proprio il “patto di Abramo” e si impegnano, soprattutto con la preghiera e il sacrificio, ad offrire a Dio un giorno particolare della settimana per ottenere la salvezza della propria città, dei giovani e per la santificazione dei sacerdoti. 77
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www.sensacional.org Sensacional é una Onlus giovane, dinamica, innovativa che all’amore per i piú bisognosi di tutto il mondo unisce l’impegno costante, l’efficienza e la trasparenza nei progetti che esegue. Sensacional si rivolge in particolare alle aziende interessate ad investire nella Responsabilitá Sociale d’Impresa, proponendo progetti produttivi, sostenibili, redditizi e innovativi che garantiscano allo sponsor il ritorno d’immagine adeguato. Sensacional mira a diventare il punto di contatto tra investitori sociali e le realtà locali, promuovendo un nuovo approccio della cooperazione internazionale, più rispettoso, più legato al territorio e a chi ne fa parte. Sensacional desidera favorire la crescita delle comunità e l’indipendenza locale, mettendo in contatto i diversi attori della società civile e del mercato, formando nuclei locali di lavoro sostenibili. Sensacional, il bene fatto bene!
La Società di San Vincenzo De Paoli è diffusa nei cinque continenti, opera in 143 Paesi con 51.000 Conferenze, comprendenti oltre 700 mila membri. La sede generale è a Parigi. In Italia, la Società è rappresentata dalla Federazione Nazionale, con sede a Roma in Via della Pigna 13/a, ed opera attraverso oltre 84 Associazioni autonome (per lo più su base provinciale) che animano e coordinano oltre 1.400 gruppi, chiamati tradizionalmente “Conferenze di San Vincenzo”. Le Conferenze comprendono circa 14 mila membri, che prestano gratuitamente la loro opera.
UOMINI ALL’OPERA
Sensacional Onlus
Società di San Vincenzo De Paoli È un’organizzazione cattolica internazionale laica, fondata a Parigi nel 1833 dal Beato Federico Ozanam e posta sotto il patrocinio di San Vincenzo de Paoli, il Santo dei poveri, vissuto in Francia nel secolo XVII. Il fine della Società è accompagnare i propri membri in un cammino di fede attraverso l’esercizio della carità, attraverso la promozione della persona nella sua dignità di uomo, mediante l’impegno concreto, attuato nelle forme e nei modi necessari, per la rimozione delle situazioni di bisogno e di emarginazione sociale, in un cammino di sempre maggiore giustizia. Nessun’opera di carità è estranea alla Società. La sua azione comprende ogni forma di aiuto, volto ad alleviare le sofferenze, a promuovere la dignità e l’integrità della persona, senza distinzione di religione, ideologia, cultura, paese di origine.
Esposizioni clanDestino Nel centenario della nascita di Carlo Bo, il massimo teorico dell’Ermetismo, è allestita allo stand di clanDestino una mostra di prime edizioni di libri di poesia e documenti autografi dei grandi poeti del Novecento. Si svolgeranno quotidianamente, alle ore 12 e alle ore 18, incontri con gli autori, presentazioni di romanzi, opere di critica e di poesia coordinati dai direttori della rivista “clanDestino”, Davide Rondoni e Gianfranco Lauretano, e dall’editore Walter Raffaelli. Ogni giorno, poi, la redazione è disponibile a confrontarsi personalmente con giovani poeti e scrittori su temi legati alla scrittura letteraria.
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UN PARTNER PER LE IMPRESE Oggi più che mai gli imprenditori sono chiamati ad affrontare sfide sempre nuove per fronteggiare le difficoltà dei mercati, sostenere il ritmo della crescita e restare competitivi. Per dare impulso all’economia e all’occupazione è fondamentale riuscire ad assecondare queste sfide, sostenendo le imprese e i progetti di chi vuole investire nel nostro Paese. Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, opera con queste finalità, rivolgendosi alle aziende che abbiano progetti d’investimento soprattutto nei settori innovativi e ad alto valore aggiunto. Invitalia valuta le iniziative proposte, eroga le agevolazioni, verifica i risultati raggiunti ed è l’interlocutore unico in tutte le fasi del processo d’investimento. Un valido partner per lo sviluppo delle imprese.
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La cultura della responsabilità.
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Domenica 21 Agosto
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Incontri ore 10.00 - Auditorium B7 S. MESSA Celebra S. Ecc. Mons. Francesco Lambiasi, Vescovo di Rimini.
Nato nel 1947, ha compiuto gli studi nel Seminario Minore di Sezze e poi nel Pontificio Collegio Leoniano di Anagni. Ha conseguito la laurea in Teologia con specializzazione in Teologia fondamentale presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Ordinato sacerdote nel 1971, è stato vice direttore del Seminario Minore di Sezze fino al 1975. È stato rettore del Pontificio Collegio Leoniano di Anagni dal 1993 al 1999. Il 23 maggio 1999 è stato consacrato vescovo per la sede di Anagni-Alatri. Dal 2001 al 2007 è stato assistente ecclesiastico generale dell’Azione Cattolica Italiana. Il 3 luglio 2007 Papa Benedetto XVI lo ha nominato vescovo di Rimini, dove ha fatto il suo ingresso il 15 settembre.
INCONTRI
Francesco Lambiasi
ore 15.00 - Sala A3 ESPERIENZE ALLA PROVA. INCONTRO CON… Partecipano: Raffaele Pugliese, Direttore del Dipartimento Chirurgico Polispecialistico all’Ospedale Niguarda Ca’ Granda; Stefano Scaringella, Responsabile Hospital St. Damien, Madagascar. Introduce Davide Perillo, Direttore di Tracce. Raffaele Pugliese Laureato presso l’Università di Milano nel 1971, dal 1972 al 1975 ha prestato servizio presso l’Ospedale Provinciale di Kitgum (Uganda) nell’ambito di un progetto del Ministero della Sanità Italiana. Nel 1975 è stato assunto come Assistente presso la Divisione di Chirurgia Generale dell’Ospedale di Cittiglio e dal 1976 al 1993 all’A.O. Ospedale Niguarda Ca’ Granda in qualità di Aiuto Chirurgo. Dal 1993 al 1998 ha ricoperto il ruolo di Primario dell’U.O. di Chirurgia Generale dell’Azienda Ospedaliera di Busto Arsizio (VA). Dal 1998 è Direttore della Struttura di Chirurgia Generale Oncologica e Mininvasiva dell’A.O. Ospedale Niguarda Ca’ Granda e dal 2004 Direttore del Dipartimento Chirurgico Polispecialistico. La propria attività operatoria supera i 10.000 interventi di alta chirurgia. Nel 2005, su incarico della Regione Lombardia, ha iniziato l’attività di sperimentazione dell’applicazione del robot alla chirurgia mininvasiva.
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Stefano Scaringella Nasce a Roma nel 1948. Entra in seminario presso l’Ordine dei Frati Cappuccini all’età di 13 anni. Il 30 aprile 1973 diventa sacerdote. Il suo desiderio è di diventare missionario. Per questo scopo intraprende gli studi di medicina presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e nel 1980 consegue la laurea in Medicina e Chirurgia. Parte subito per la missione dei frati cappuccini in Zaire (Congo) dove rimane per circa tre anni, esercitando la professione di medico presso l’ambulatorio della missione. Nel 1983 gli viene chiesto di trasferirsi presso il lebbrosario che l’Ordine ha in Madagascar. Da allora e sino a oggi Padre Stefano esercita lì la sua missione di sacerdote e medico. Il lebbrosario viene chiuso pochi anni dopo e padre Stefano continua a curare i malati presso l’ambulatorio di prima accoglienza e pronto soccorso Clinique Saint Damien, da lui stesso fondato nella cittadina di Ambanja nel nord dell’isola. Nel 1988 padre Stefano trasforma l’ambulatorio nel Centre Medico – Chirurgical Saint Damien, che offre servizi gratuiti ai malati provenienti dall’area nord del Madasgascar.
INCONTRI
Davide Perillo È il direttore di Tracce, mensile internazionale di Comunione e Liberazione. Nato a Roma quarantuno anni fa, Perillo si è laureato in filosofia alla Cattolica di Milano. Il suo percorso professionale inizia con un master vinto alla scuola di giornalismo della Rizzoli, che lo porta prima alla Gazzetta dello Sport e dopo, con Lamberto Sechi all’Europeo. Nel ‘95 passa a Sette, settimanale del Corriere della Sera poi trasformato in Magazine, dove successivamente diventa vice caporedattore.
ore 15.00 - Sala C1 “MIA SORELLA LA VITA”. BORIS PASTERNAK Presentazione della mostra. Partecipano: Adriano Dell’Asta, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a Mosca; Ol’ga Aleksandrovna Sedakova, Poetessa, traduttrice e narratrice russa. Introduce Giovanna Parravicini, Fondazione Russia Cristiana.
Adriano Dell’Asta Nato a Cremona il 26 agosto 1952. Docente di letteratura russa presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia e di Milano, attualmente è direttore dell’Istituto Italiano di Cultura presso l’Ambasciata italiana a Mosca. Collabora da molti anni con la Fondazione Russia Cristiana, come curatore scientifico di molte delle sue iniziative (corsi, convegni, pubblicazioni). Autore di numerose pubblicazioni, sia in Italia che in Russia, è tra l’altro il curatore della traduzione italiana dell’opera omnia del filosofo russo Vladimir Solov’ëv.
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Ol’ga Aleksandrovna Sedakova
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Nasce a Mosca il 26 dicembre 1949; nel 1973 si laurea in filologia all’Università Statale di Mosca, specializzandosi in letteratura slava antica. Docente universitaria, ha esordito pubblicando saggi critici e traduzioni di poeti europei. È tra voci le più suggestive della poesia russa contemporanea. Per molto tempo le sue poesie si sono diffuse in URSS soltanto attraverso il samizdat. Dopo la perestrojka, sono apparsi numerosi volumi di sue opere, tradotte contemporaneamente in varie lingue, tra cui l’inglese, il tedesco, l’ebraico, l’italiano. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti in Russia e all’estero, tra cui importanti premi letterari a Parigi (1991), a Roma (1996), il Premio Vladimir Solov’ëv in Vaticano (1996), la laurea honoris causa della Facoltà teologica dell’Università di Minsk (febbraio 2003), il premio Solženicyn, assegnatole nel maggio 2003, il premio Composampiero per la poesia religiosa (dicembre 2010).
Nata il 15 luglio 1955 a Seregno, è ricercatrice della «Fondazione Russia Cristiana». Ha curato varie pubblicazioni nell’ambito sulla storia della Chiesa in Russia del XX secolo e sulla storia dell’arte bizantina e russa. Risiede a Mosca, dove collabora con la Nunziatura Apostolica e lavora al Centro Culturale «Biblioteca dello Spirito». Tra le sue pubblicazioni Liberi (Rizzoli 2008), e Marija Judina: più della musica (RC Edizioni La Casa di Matriona 2010).
INCONTRI
Giovanna Parravicini
ore 15.00 - Sala Neri GE Healthcare I CRISTIANI SULLA PUBBLICA PIAZZA: DAL VIAGGIO DI BENEDETTO XVI UN NUOVO UMANESIMO NEL REGNO UNITO Partecipano: Austen Ivereigh, Coordinator of the Catholic Voices; John Milbank, Professor in Religion, Politics and Ethics at the University of Nottingham; Adrian Pabst, Lecturer in Politics and Religion at the University of Kent in Canterbury. Introduce John Waters, Columnist of The Irish Times. Austen Ivereigh Nato nel 1966, è giornalista cattolico militante. Scrive regolarmente per The Guardian e Our Sunday Visitor, ed è corrispondente europeo per America magazine di New York. Educato alla scuola pubblica benedettina è stato anche novizio gesuita. È coordinatore della Citizen Organizing Foundation che ha lo scopo di creare un network di cittadini competenti, informati ed organizzati che sappiano agire responsabilmente per il bene comune per influenzare le decisioni che impattano sulle proprie comunità. Nel 2007 ha fondato Strangers into Citizens campagna per i diritti degli stranieri clandestini. Saggista e scrittore, ha lavorato per l’Arcivescovo di Westminster che ha accompagnato a Roma in occasione del conclave per l’elezione di Benedetto XVI. Il suo ultimo libro è Faithful Citizens: a practical guide to Catholic Social Teaching and community organising (2010). John Milbank Nato nel 1952 a Londra è teologo cristiano e professore di Religione, Politica e Etica alla Università di Nottingham. In precedenza ha insegnato alle Università di Lancaster, Cambridge e Virginia. È uno dei fondatori del movimento Radical Orthodoxy. È autore di numerosi libri fra cui Teologia e teoria sociale (1990) e Essere riconciliati: ontologia e perdono (2003). Milbank ha sostenuto e documentato che la ferita della società moderna sta nella separazione tra ragione e fede, per cui si rifiuta una visione unitaria della verità sostenendo invece un irriducibile dualismo. 85
Adrian Pabst
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Ha studiato economia alla Peterhouse di Cambridge e ha poi conseguito il Master in Studi Europei alla London School of Economics. Ha studiato e lavorato a Parigi, conseguendo la laurea in Scienze Politiche e, in seguito, il diploma in Teologia e Filosofia all’Istituto cattolico di Parigi. Rientrato a Cambridge, si è laureato in Teologia e studi religiosi, completando gli studi nel 2006 con il PhD in Filosofia delle Religioni. Pabst ha insegnato all’Università di Nottingham ed è ora Docente di Politica all’Università del Kent e Visiting Professor presso l’Institut d’Etudes Politiques di Lille, Francia. Esperto di politica, economia politica internazionale, geopolitica e religione è membro del Centro di Studio di politica e spiritualità. Ha scritto per The International Herald Tribune, The Guardian, The Moscow Times e The National.
Nato nel 1955, John Waters è scrittore, editorialista e vicedirettore di The Irish Times, il più autorevole quotidiano di Dublino. Ha iniziato la sua carriera giornalistica nel 1981 con Hot Press, la più importante rivista irlandese politico-musicale. Critico musicale, scrittore e anche cantante, ha pubblicato sei libri: Lapsed Agnostic (2007) è stato definito dall’Irish Post un lavoro “affascinante e ispirato”. In Italia nel 2010 è uscito Soggetti Smarriti. Ha scritto anche diverse commedie per radio e teatro.
ore 17.00 - Auditorium B7 150 ANNI DI SUSSIDIARIETÀ Incontro in collaborazione con l’Intergruppo Parlamentare per la Sussidiarietà. Partecipa Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica Italiana. Intervengono Enrico Letta, Vicesegretario del Partito Democratico; Maurizio Lupi, Vicepresidente della Camera dei Deputati; Giorgio Vittadini, Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà. Introduce Emilia Guarnieri, Presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli.
INCONTRI
John Waters
Giorgio Napolitano Nato a Napoli nel 1925, si è laureato in giurisprudenza nel dicembre 1947 presso l’Università di Napoli con una tesi in economia politica. Ha aderito, nel 1945, al Partito Comunista Italiano, di cui è stato militante e poi dirigente fino alla costituzione del Partito Democratico della Sinistra. È stato eletto alla Camera dei Deputati per la prima volta nel 1953 e ne ha fatto parte – tranne che nella IV legislatura – fino al 1996, riconfermato sempre nella circoscrizione di Napoli. Dal 1989 al 1992 è stato membro del Parlamento europeo. Nell’XI legislatura, il 3 giugno 1992, è stato eletto Presidente della Camera dei Deputati, restando in carica fino alla conclusione della legislatura nell’aprile del 1994. Non più parlamentare, è stato Ministro dell’interno e per il coordinamento della protezione civile nel Governo Prodi, dal maggio 1996 all’ottobre 1998. Nel 2005 il Presidente Ciampi lo ha nominatore senatore a vita. Il 10 maggio 2006 è stato eletto Presidente della Repubblica. Enrico Letta Pisano, ha alle spalle un percorso umano e formativo all’insegna dell’Europa. Nel novembre del 1998 diventa a 32 anni ministro per le Politiche Comunitarie. Nel 2000 è ministro dell’Industria, Commercio e Artigianato nel secondo governo D’Alema. Incarico che conserva, con il governo Amato, per il quale è anche ministro del Commercio con l’Estero. Nel 2001 diventa deputato per la prima volta e s’iscrive alla Margherita. Dal 2004 è vicepresidente di Aspen Institute Italia. Il 9 novembre 2009 – dopo le primarie che eleggono Bersani segretario nazionale – viene nominato dall’Assemblea nazionale, ad amplissima maggioranza, vicesegretario unico del Partito Democratico. Ha svolto attività di insegnamento e di ricerca presso la Scuola superiore S. Anna di Pisa e l’Haute Ècole de Commerce di Parigi. 87
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Maurizio Lupi Nato a Milano nel 1959, si laurea nel 1984 in Scienze politiche all’Università Cattolica di Milano. Giornalista pubblicista, fino al 1993 è direttore marketing del settimanale Il Sabato. Capo ufficio stampa di Fiera Milano dal 1993 al 1996, diviene amministratore delegato di Fiera Milano Congressi. Nel 1993 è eletto consigliere comunale a Milano dove dal 1997 al 2001 è assessore allo Sviluppo del territorio. Nel 2001 e 2006 viene eletto deputato per Forza Italia. È socio fondatore dell’Intergruppo parlamentare per la Sussidiarietà. Dal 2008 è Vicepresidente alla Camera dei Deputati.
INCONTRI
Giorgio Vittadini È presidente della Fondazione per la Sussidiarietà ed è direttore del suo quadrimestrale Atlantide. È ordinario di statistica metodologica presso l’Università di Milano Bicocca. Ha fondato e presieduto fino al 2003 la Compagnia delle Opere. È autore di numerosi articoli e saggi su temi socio-economici, in particolare per ciò che riguarda sussidiarietà, welfare, impresa sociale, capitale umano, valutazione e qualità dei servizi alla persona. Emilia Guarnieri Nata a Varazze, frequenta la facoltà di lettere moderne all’Università degli Studi di Bologna, dove si laurea nel 1969. Inizia subito ad insegnare, prima nelle scuole statali e successivamente al liceo classico della Karis, la fondazione che gestisce scuole paritarie, di cui è socio fondatore. Nel 2001 collabora ai tre volumi della Commedia di Dante, per i tipi dalla Bur-Rizzoli, con alcune introduzioni ai canti. Nel 1980 è socio fondatore del Meeting per l’amicizia fra i popoli. Fin dall’inizio responsabile culturale della manifestazione, dal 1993 è Presidente prima dell’Associazione, poi della Fondazione, che promuove la manifestazione. Nel 2003 le viene conferita l’onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Nel 2004 le viene consegnato il Sigismondo d’Oro, massima riconoscenza conferita dal Comune di Rimini.
ore 19.00 - Sala A3 ANTE GRADUS. QUANDO LA CERTEZZA DIVENTA CREATIVA. GLI AFFRESCHI DEL PELLEGRINAIO DI SANTA MARIA DELLA SCALA A SIENA Presentazione della mostra. Partecipano: Mariella Carlotti, Insegnante; Enrico Loccioni, Presidente del Gruppo Loccioni. Introduce Bernhard Scholz, Presidente della Compagnia delle Opere. Mariella Carlotti Nata a Perugia nel 1960, si è laureata alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Perugia. Insegna Lettere alle scuole secondarie superiori. Tra le sue ultime pubblicazioni Il bene di tutti. Gli affreschi del buon governo di Ambrogio Lorenzetti nel Palazzo Pubblico di Siena (2010); Il cuore di Siena. La maestà di Duccio di Buoninsegna (2011).
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Bernhard Scholz
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Nato in Germania 54 anni fa, è dall’aprile 2008 presidente della Compagnia delle Opere. Dopo la maturità classica conseguita presso il liceo umanistico di Einsiedeln (Svizzera), ha studiato Scienze Politiche e Storia Moderna presso le Università di Münster e Freiburg. Si è laureato con una tesi su “Il processo di razionalizzazione in Max Weber”. Ha poi lavorato come giornalista professionista e ha curato l’ufficio stampa dell’arcidiocesi di Freiburg. Al contempo ha approfondito temi legati alle pubbliche relazioni, alla comunicazione interna e alla cultura organizzativa d’impresa. Dalla fine degli anni novanta si è dedicato specificatamente alla consulenza e alla formazione manageriale in imprese multinazionali e in piccole-medie imprese italiane ed internazionali.
Piero Boitani FBA, Linceo, è titolare di Letterature Comparate alla “Sapienza” di Roma e all’Università della Svizzera Italiana di Lugano. I suoi libri più recenti includono Parole alate. Voli nella poesia e nella storia da Omero all’11 settembre (Mondadori, 2004), La prima lezione sulla letteratura (Laterza, 2007), Sulle orme di Ulisse e Letteratura europea e Medioevo volgare (Il Mulino, 2007); Dante’s Poetry of the Donati (Italian Studies, 2007); Il viaggio dell’anima (Valla/Mondadori, 2007) e Il Vangelo secondo Shakespeare (Il Mulino, 2009).
INCONTRI
ore 19.00 - Sala C1 IL PRINCIPE E LE MELE. DUBBIO E REALTÀ NELL’ARTE: AMLETO E CÉZANNE Partecipano: Piero Boitani, Professore Ordinario di Letterature Comparate all’Università degli Studi di Roma La Sapienza; Beatrice Buscaroli, Storica dell’Arte. Introduce Davide Rondoni, Poeta e Scrittore.
Beatrice Buscaroli Storica dell’arte, è stata curatrice delle Civiche Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara dal 1994 al 1998 e direttore artistico dello spazio Lamec di Vicenza. È ora responsabile del sistema museale «Bologna dei Musei» e Attività Espositive del Comune di Bologna. Autrice della monografia su Carlo Cignani (ristampa Electa 2004) e di altri saggi sull’arte bolognese del Seicento, ha curato diverse mostre e i relativi cataloghi (Max Klinger 1996, Futurismo. I gruppi Boccioni e Savarè 1999, Petronio e Bologna. Il volto di una storia 2000). Critico d’arte de «Il Domenicale», collabora a «Il Giornale», «Il Resto del Carlino», «Il Giornale di Vicenza». Dal 1999 è Docente di storia dell’arte presso la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali di Bologna-Ravenna. Davide Rondoni Poeta e scrittore. Nato nel 1964 a Forlì, si è laureato in Letteratura italiana a Bologna, dove ha fondato e dirige il Centro di poesia contemporanea. È presente nelle più importanti antologie di poesia italiana de II Novecento edite da Mondadori e Rizzoli e cura le collane di poesia de Il Saggiatore e Marietti. Dirige la rivista di poesia e arte ClanDestino; in Rai Sat 2000 cura e conduce programmi di poesia e dibattito culturale. Le sue raccolte poetiche più recenti: Avrebbe amato chiunque (2003), Compianto, vita (2003), Il veleno, l’arte (2004), L’acqua visitata dal fuoco (2005), Vorticosa, dipinta (2006), Rimbambimenti (2011). Tra i saggi ha scritto: La parola accesa (2006), Il fuoco della poesia. In viaggio nelle questioni di oggi (2008), mentre si segnalano fra le ultime antologie: La poesia è il tempo (2007), Mettere a fuoco Dio (2007), Dante, Commedia (2001), Il pensiero dominante. Antologia della poesia italiana 1970-2000 (2001). 89
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Focus ore 15.00 - Sala Mimosa B6 CONOSCENZA E SVILUPPO TRA GLOBALIZZAZIONE E IDENTITÀ: L’ESPERIENZA DEL MEDITERRANEO In collaborazione con la Rivista Non Profit. Partecipano: Salvo Andò, Rettore della Libera Università Kore di Enna; Sebastiano Missineo, Assessore dei beni culturali e dell’identità siciliana; Vincenzo Tondi Della Mura, Professore di Diritto Costituzionale all’Università del Salento. Introduce Andrea Simoncini, Professore Ordinario di Diritto Costituzionale all’Università degli Studi di Firenze.
Nato a Ionia (CT) nel 1945, è Rettore della Libera Università della Sicilia Centrale Kore di Enna. Professore Ordinario di Diritto Pubblico Comparato, ha insegnato presso le Università di Bologna, Catania, Malta e alla San Pio V di Roma. È stato Deputato (1979-1994), Membro Direzione Centrale PSI (19811994), Capogruppo del PSI alla Camera dei Deputati (1991-1992), Ministro della Difesa (1992-1993). Dal 1997 è Coeditore del Mediterranean Journal of Human Rights e dal 2009 Presidente della Fondazione Nuovo Mezzogiorno. Tra le sue ultime pubblicazioni I diritti umani nel bacino del Mediterraneo, in AA.VV. L’essenza della democrazia, Carrocci, 2010.
FOCUS
Salvo Andò
ore 15.00 - Sala Tiglio A6 L’UOMO, IL VOLTO, IL MISTERO. CAPOLAVORI DAI MUSEI VATICANI Presentazione della mostra promossa e organizzata dalla Segreteria di Stato alla Pubblica Istruzione e Istituti Culturali della Repubblica di San Marino in colaborazione con i Musei Vaticani. Sono stati invitati: Giovanni Gentili, Storico dell’Arte e Curatore della mostra; Romeo Morri, Segretario di Stato alla Pubblica Istruzione e Istituti Culturali della Repubblica di San Marino; Antonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani e Curatore della mostra; Maria Gloria Riva, Monaca dell’Adorazione Eucaristica e Studiosa d’Arte. La mostra è allestita presso i Musei di Stato della Repubblica di San Marino.
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ore 19.00 - Sala Mimosa B6 L’ASCOLTO DEL CIBO, IL DESIDERIO DEL VINO. ADESSO Sono stati invitati: Luca Doninelli, Giornalista e Scrittore; Paolo Massobrio, Giornalista e Presidente Club di Papillon; Alessandro Meluzzi, Psichiatra, Psicoterapeuta e Fondatore della Comunità Agape Madre dell’Accoglienza; Lucio Sotte, Medico chirurgo esperto in agopuntura e medicina cinese. Introduce Marco Gatti, Giornalista.
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Nato nel 1956, è editorialista e critico letterario per Il Giornale, critico teatrale per Avvenire, di cui è stato redattore ordinario, ricercatore e cronista per Fondazione Eni E. Mattei (Feem). Per anni ha collaborato con l’editore Garzanti nella revisione dei testi, nella cura editoriale di libri, nella lettura e valutazione di manoscritti. È docente di “Drammaturgia applicata” e “Etnografia narrativa” presso l’Università Cattolica di Milano, di “Metodologia della critica dello spettacolo” presso l’Università degli Studi di Pavia. È stato professore di “Storia e Filosofia” e “Estetica” presso l’Istituto Sacro Cuore di Milano. È autore di numerosi libri: romanzi, saggi, raccolte di racconti, libri-intervista, testi per l’infanzia, con i quali ha ottenuto molti premi tra cui: “Giuseppe Berto” (1990), “Selezione Campiello” e “Napoli” (1992), “Supregrinzane” e “Stefanelli” (1995), “Strega (finalista)” e “Grinzane Cavour” (2000), “Elsa Morante”, “Scanno”, “Basilicata” e “Sanviidal” (2004).
FOCUS
Luca Doninelli
Paolo Massobrio Giornalista di economia agricola ed enogastronomia, collabora con La Stampa, il Tempo, Avvenire. È fondatore e presidente del Club di Papillon. Ha partecipato come curatore e conduttore a programmi televisivi di successo di enogastronomia. È autore fra gli altri di: Golosario, Il Tempo del vino, Il Vignaiolo. Mestiere d’Arte e Adesso, il libro per la famiglia per vivere con gusto tutti i giorni dell’anno. Insignito di riconoscimenti internazionali, dal 2007 è docente di giornalismo enogastronomico al master in Giornalismo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
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del mio popolo»
OSCAR ROMERO «Ho udito il grido
Anselmo Palini
Oscar Romero
«Ho udito il grido del mio popolo»
Oscar Romero. «Ho udito il grido del mio popolo» Presentazione del libro di Anselmo Palini (Editrice AVE). Partecipano l’Autore, Insegnante e Saggista; Chiara Finocchietti, Responsabile del Coordinamento Giovani del Forum Internazionale di Azione Cattolica.
Euro 15,00
Editrice AVE
A seguire: Il mio principe. Soffrire, crescere, sorridere con un figlio autistico Presentazione del libro di Gina Codovilli (Ed. Itaca). Partecipa l’Autrice, Insegnante.
TESTI & CONTESTI
l paradosso della vicenda di Oscar Romero è he quest’uomo della tradizione, questo pastore ’anime che aveva del vescovo una visione clasica e tridentina e che, per gran parte della sua ita, non ha avuto alcun interesse per la politica per le questioni sociali, a un certo punto, rifaendosi ai documenti del Concilio, a quelli di Medellin e a Paolo VI, ha compreso sempre più hiaramente, di fronte alle violenze che colpiano i suoi sacerdoti e i suoi fedeli, che era prorio dovere illuminare le realtà terrene con gli nsegnamenti del Vangelo. Come giustamente a scritto il cardinale Carlo Maria Martini, Romero è stato dunque «un vescovo educato al suo popolo». Da una terra dove scorreva il angue, dove gli oppositori erano fatti scompare, dove i diritti umani erano calpestati, la voce ell’arcivescovo di San Salvador, libera e autoreole, ha oltrepassato le frontiere ed è stata senta in tutto il mondo. Quando si rese conto delle offerenze del suo popolo, Romero ne ebbe ompassione e da buon pastore se ne fece arico. Andò consapevolmente incontro alla morte e non vi si sottrasse: la logica evangelica li chiedeva questo e lui vi aderì. Oscar Romero. Ho udito il grido del mio popolo» rappresenta n contributo per far conoscere la straordinaria icenda di questo vescovo, che pagò con la vita proprio servizio al Vangelo.
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ore 15.00 - Eni Caffè Letterario D5 INVITO ALLA LETTURA Introduce Camillo Fornasieri, Direttore del Centro Culturale di Milano.
Oscar Romero. «Ho udito il grido del mio popolo»
Testimoni
Testi & Contesti
Anselmo Palini
NSELMO PALINI, coniugato, tre figli, vive e lavora in rovincia di Brescia. È docente di materie letterarie ella scuola superiore. Nei suoi studi ha approfonito soprattutto i temi della pace, dell’obiezione di oscienza, dei diritti umani. Più recentemente ha reso in esame le problematiche connesse con i otalitarismi nel ventesimo secolo, ricercando in articolare le testimonianze di chi si è opposto a ali sistemi dittatoriali. on l’Editrice AVE ha pubblicato: Testimoni della oscienza. Da Socrate ai nostri giorni (2005), preazione di Franco Cardini, premio Capri San Michele 006, Sezione giovani; Voci di pace e di libertà. Nel ecolo delle guerre e dei genocidi (2007), prefaione di Paolo Giuntella; Primo Mazzolari. Un uomo bero (2009), con postfazione di monsignor Loris rancesco Capovilla. Ha inoltre pubblicato articoli, aggi e inserti su varie riviste.
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ore 19.00 - Sala Neri GE Healthcare STORIE DAL MONDO. Rassegna di reportages internazionali A cura di Roberto Fontolan e Gian Micalessin. Tsunami in Giappone. Voci da una tragedia. Produzione: National Geographic Channel. È stato invitato Vincenzo Petrone, Ambasciatore d’Italia in Giappone. ore 19.00 - Eni Caffè Letterario D5 INVITO ALLA LETTURA Introduce Camillo Fornasieri, Direttore del Centro Culturale di Milano. Sì alla vita. Storie e prospettive del Movimento per la Vita Presentazione del libro di Carlo Casini, Deputato al Parlamento Europeo e Presidente del Movimento per la Vita e Renzo Agasso, Giornalista e Scrittore (Ed. San Paolo). Partecipano gli Autori. A seguire: Non storie, storie vere. Vite al bivio Presentazione del libro di Francesca Bassi (Ed. Cantagalli). Partecipano: l’Autrice, Suora di Carità, già Responsabile della Casa di Accoglienza alla Vita di Cervia; Carlo Casini, Deputato al Parlamento Europeo e Presidente del Movimento per la Vita; Emma Fattorini, Professore Ordinario di Storia Contemporanea all’Università La Sapienza di Roma.
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Lunedì 22 Agosto
Incontri ore 11.15 - Salone B7 ATOMO: INDIVISIBILE? DOMANDE E CERTEZZE NELLA SCIENZA Presentazione della mostra. Partecipa Lucio Rossi, Head of the Magnets, Cryostats and Superconductors Group, CERN. Introduce Mario Gargantini, Giornalista e Direttore della Rivista Emmeciquadro.
INCONTRI
Lucio Rossi È capo del “Magnets, Cryostats and Superconductors Group” al CERN di Ginevra. Laureato in Fisica all’Università di Milano, dal 1981 Lucio Rossi è ricercatore dell’Infn (Istituto nazionale di fisica nucleare) e dal 1992 è professore associato del Dipartimento di Fisica dell’Università di Milano. Il gruppo in cui Lucio Rossi è inserito, diretto dal professor Francesco Resmini, progetta e costruisce il Ciclotrone Superconduttore, uno dei primi acceleratori del mondo che utilizza la superconduttività per generare campi magnetici. In questo progetto Rossi collabora con il professor Emilio Acerbi alla progettazione, costruzione e misure delle bobine superconduttive. Nel 1989 inizia anche la collaborazione con il Cern per lo sviluppo e costruzione dei primi magneti prototipo per Lhc (The Large Hadron Collider). Nel 1997 entra a far parte della collaborazione Atlas e nel 2001 lascia l’università di Milano, in cui rimane professore in congedo, per andare al Cern di Ginevra a dirigere il gruppo Magneti & Superconduttori per il progetto LHC. Rossi ha partecipato anche ad un esperimento spaziale (Ams) propugnando nel 1998 una nuova tecnologia per protezione degli astronauti dalla radiazione in voli interplanetari basata sui grandi magneti superconduttori. Mario Gargantini Nato nel 1947 e laureato in ingegneria elettronica, si è dedicato all’insegnamento come docente di Fisica nelle scuole medie superiori, e ha svolto un’attività di ricerca sulla didattica delle materie scientifiche che prosegue tuttora all’interno del gruppo SEED (Scienza Educazione e Didattica); tale attività l’ha portato a pubblicare articoli su riviste specializzate e a dirigere ed intervenire in numerosi corsi di aggiornamento per insegnanti, in collaborazione con Irrsae Lombardia, Università Cattolica, Associazione Diesse e, dal 1998, a dirigere la rivista Emmeciquadro. Dal 1979 ha iniziato l’attività di giornalista e divulgatore scientifico, collaborando in particolare con Avvenire, Il Giornale, Il Sabato, Il Nuovo Areopago, L’Umana Avventura, Tracce, Mondo Erre, Kos, Uomini e Storie, Class, Qui Touring; e dall’estate 2008 con il quotidiano on line www.ilsussidiario.net.
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ore 11.15 - Sala A3 GIOVANNI PAOLO II: QUELL’UOMO AFFERRATO DA CRISTO Partecipano: Józef Dabrowski, Presidente Nazionale dell’Associazione dei Ferrovieri Cattolici in Polonia; S. Ecc. Mons. Luigi Negri, Vescovo di San Marino-Montefeltro. Introduce Alberto Savorana, Portavoce di Comunione e Liberazione.
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Nato nel 1949 a Minsk Mazowiecki, città a 40 km da Varsavia, ha seguito gli studi al Politecnico di Varsavia. Nel dicembre del 1972 cominciò a lavorare a Cracovia e, nonostante non fosse un militante del partito comunista, fu nominato capo di una squadra responsabile per lo sviluppo e per la realizzazione dei sistemi informativi nella zona ferroviaria di Cracovia e poi dell’intera rete ferroviaria in Polonia. Nel 1973, insieme alla moglie Elisabetta, incontrò per la prima volta il Cardinale Karol Wojtyla. Il frutto di quell’incontro fu l’impegno per il lavoro del Sinodo di Cracovia e il lavoro pastorale presso la nuova parrocchia. Il rapporto con Wojtyla proseguì intenso anche dopo che questi diventò Giovanni Paolo II. Aderì al movimento di Solidarnosc e dopo la proclamazione della legge marziale fu internato per cinque mesi. Dopo il 1989 fu nominato presidente della sezione nazionale del sindacato ferrovieri di Solidarnosc, sviluppando molti rapporti internazionali, specialmente con il Giappone. Nel settembre 1997 fu eletto deputato al Parlamento Polacco e per i seguenti quattro anni svolse la funzione del Presidente della Commissione Parlamentare Trasporti nonché vice presidente del gruppo parlamentare polacco-italiano. Fu partecipe della storica visita di Papa Giovanni Paolo II al parlamento polacco nel 1999. Il 3 Gennaio 2005 lui e sua moglie parteciparono per l’ultima volta alla Messa celebrata dal Papa Giovanni Paolo II nella sua cappella privata.
INCONTRI
Józef Dabrowski
Luigi Negri Nato a Milano nel 1941, è stato ordinato sacerdote nel 1972 e vescovo di San Marino-Montefeltro nel 2005. È stato allievo di don Luigi Giussani al Liceo Berchet e assistente del professor Gustavo Bontadini all’Università Cattolica. Studioso attento del Magistero Pontificio, al quale ha dedicato più di un volume, ha svolto centinaia di conferenze, incontri, seminari in Italia e all’estero per lo studio e la diffusione del Magistero pontificio. Anche allo studio ed alla diffusione della Dottrina Sociale della Chiesa monsignor Negri ha dato un apporto determinante. Nel campo della scuola e della libertà di educazione il contributo di monsignor Negri è stato continuo e sistematico. Attualmente è membro del Comitato Scientifico-Tecnico per la Scuola Cattolica della Conferenza Episcopale Italiana. Alberto Savorana Nato a Forlì, è laureato in Storia e Filosofia all’Università di Bologna. Ha iniziato l’attività giornalistica con una collaborazione presso la Sala Stampa della Santa Sede a Roma nel 1984. Giornalista professionista dal 1987, ha lavorato presso Rai-Usa a New York. È stato responsabile dell’ufficio stampa del Movimento Popolare. Dal 1994 a maggio 2008 è stato direttore del mensile internazionale di Comunione e Liberazione Tracce. Attualmente è responsabile dell’ufficio stampa e pubbliche relazioni di Cl e delle attività editoriali del movimento. Da giugno 2009 è responsabile area editoriale e area dipartimenti scientifici della Fondazione per la Sussidiarietà.
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A.G.C.I ASSOCIAZIONE GENERALE COOPERATIVE ITALIANE Capitale e lavoro nelle stesse mani www.agci.it L’A.G.C.I. (Associazione Generale Cooperative Italiane) nasce a Roma nell’ ottobre 1952, ottiene ufficiale Riconoscimento giuridico con Decreto del Ministro per il Lavoro e Previdenza sociale nel 14 dicembre1961 e costituisce una delle tre maggiori Associazioni Nazionali di rappresentanza,assistenza, tutela e revisione del Movimento cooperativo. Presieduta oggi da Rosario Altieri, l’A.G.C.I. opera senza fini di lucro per la diffusione, il consolidamento,l’integrazione e lo sviluppo della Cooperazione, nel rispetto dei principi di democrazia e di mutualità: ha la propria sede centrale in Roma ed una organizzazione articolata, sull’ intero territorio nazionale, in rappresentanze regionali/provinciali /interprovinciali ed in Associazioni settoriali di categoria (Abitazione, Agrital, Credito e Finanza, Culturalia, Editoria, Produzione e Lavoro, Servizi di Lavoro, Solidarietà). Oltre che in ambito nazionale – dove è presente con un proprio delegato anche presso il CNEL –L’Associazione aderisce ad importanti Organismi europei ed internazionali di rappresentanza della Cooperazione, quali L’ICA, Cooperatives Europe, Cecop, Cecodhas, Cogeca, Cicopa: in essi, L’A.G.C.I. contribuisce alla tutela ed alla promozione delle società cooperative operanti nei diversi ambiti territoriali e settoriali. Attualmente aderiscono all’ Associazione 8250 cooperative, con 404.661 soci, 79.546 soci lavoratori, 30692 dipendenti ed un fatturato di 8.217 milioni di euro.
Compiti istituzionali e servizi per gli associati Nell’ambito delle sue finalità generali e dei suoi compiti istituzionali, L’Associazione si occupa della gestione di attività di informazione, di consulenza sulla problematiche fiscali, legislative, e del lavoro, di tutela e di scambio, di collegamento strategico tra le imprese, di servizio, di coordinamento politico/organizzativo, di diffusione della coscienza e della conoscenza cooperative, di formazione tecnica e professionale dei cooperatori. L’A.G.C.I., in particolare, è competente ad espletare, per conto del Ministero dello Sviluppo Economico, la vigilanza sulle cooperative aderenti, finalizzata a verificare, attraverso la revisione, annuale o biennale, il possesso dei requisiti mutualistici.
Le strutture Collegate L’A.G.C.I. dispone di specifiche strutture di sua diretta emanazione ovvero strettamente collegate, costituite al fine di fornire alle imprese associate un supporto qualificato e professionalmente valido negli ambiti di particolare rilevanza per lo sviluppo di una sana ed efficiente imprenditorialità cooperativa. Tra queste ricordiamo: Banca AGCI Spa, Consorzio Nazionale Servizi Finanziari (Consef), General Fond Spa, Fin.Coop.Ra. Srl, Consorzio Nazionale Meuccio Ruini per la formazione, i servizi al lavoro e l’innovazione tecnologica.
ore 11.15 - Sala C1 SENSO RELIGIOSO, ALLA RADICE DELL’UNIVERSITÀ Partecipano: John Garvey, President of The Catholic University of America; Moshe Kaveh, President of Bar-Ilan University, Israel; Lorenzo Ornaghi, Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Introduce Joseph H. H. Weiler, Director Straus Institute for the Advanced Study of Law & Justice and Co-Director Tikvah Centre for Law & Jewish Civilization at the New York University.
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John Garvey Nato nel 1948, è sposato e padre di cinque figli. Ha studiato presso l’Università Notre Dame e successivamente alla Harvard Divinity School e alla Harvard Law School. Dopo aver insegnato in diverse università americane, è diventato preside della Boston College Law School. Dal 2010 è presidente della Catholic University of America. È un esperto di diritto costituzionale, libertà religiosa e Primo Emendamento, ha vinto numerosi premi per l’insegnamento, è stato presidente della Associazione americana delle Scuole, ha pubblicato cinque libri accademici e seguito diversi casi di primo piano presso la Corte Suprema degli Stati Uniti, tra cui la questione delle scuole parrocchiali. Ha detto: “Penso che la tradizione intellettuale cattolica sia il grande dono della Chiesa per l’istruzione superiore”. Presidente della Bar-Ilan University dal 1996, è una figura centrale nel mondo accademico israeliano, un fisico di fama internazionale, e uno dei più importanti leader della comunità ebraica mondiale. Come Rettore, e più tardi presidente, della Bar-Ilan University negli ultimi dieci anni, Kaveh ha portato l’Università a una serie di conquiste che sono senza pari nel mondo accademico israeliano. Sotto il suo mandato, Bar-Ilan University ha raddoppiato il suo corpo studentesco (oggi conta più di 30.000 iscritti), triplicato i suoi studenti di dottorato (da 500 a 1.500) e avviato 15 nuovi insegnamenti e ambiti di ricerca. Ha ampliato gli edifici per le tecnologie avanzate nel campo della fisica, della psicologia, la ricerca sul cancro, la ricerca della fertilità, la diagnostica medica interdisciplinare, gli studi ebraici, musica, gli studi del cervello, ingegneria, diritto commerciale, filosofia ed etica, e le conferenze internazionali. Di fatto raddoppiando la dimensione del campus. Nel 2004 ha ricevuto il Premio Rotary Israele per la promozione dell’istruzione superiore.
INCONTRI
Moshe Kaveh
Lorenzo Ornaghi Nato a Villasanta (Milano) il 25 ottobre 1948, Lorenzo Ornaghi si laurea in Scienze politiche presso l’Università Cattolica di Milano nel 1972. Dal 1 novembre 2002 è Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Nell’Ateneo cattolico milanese Ornaghi ha percorso le tappe principali della carriera accademica. Nel 1990 diventa titolare della cattedra di Scienza politica nella facoltà di Scienze politiche, a partire dal 1994 in qualità di professore di prima fascia. Autore di numerosi volumi e saggi pubblicati su riviste italiane e internazionali, si è occupato in modo particolare dello Stato e delle sue trasformazioni, di rappresentanza e organizzazione degli interessi, di linguaggio politico. Negli ultimi anni, oltre che alle indagini sul sistema politico e sulle élite dell’Italia, si è dedicato allo studio dell’integrazione politico-istituzionale dell’Europa e al tema della Costituzione europea. Joseph H. H. Weiler Professore universitario presso la NYU School of Law è membro dell’Accademia Americana delle Arti e delle Scienze. Dal 1978 al 1985 è stato membro del Dipartimento di Giurisprudenza presso l’Istituto universitario europeo di Firenze. Ha ricoperto la carica di Membro del Comitato di Giuristi della Commissione per gli Affari Istituzionali del Parlamento europeo che ha co-redatto la Dichiarazione sui Diritti e sulle Libertà dell’Uomo del Parlamento Europeo. È membro dell’Accademia Americana delle Arti e delle Scienze. È inoltre autore di articoli e libri nei settori del diritto internazionale, comparativo e europeo. Fra le sue più recenti pubblicazioni: Un’Europa Cristiana: Un Saggio esplorativo (2003). 99
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ore 11.15 - Sala Neri GE Healthcare SVILUPPO ECONOMICO O STAGNAZIONE DINAMICA: QUO VADIS ITALIA? Partecipano: Fulvio Conti, Amministratore Delegato e Direttore Generale ENEL Spa; Giuseppe Orsi, Amministratore Delegato di Finmeccanica Corrado Passera, Consigliere Delegato e CEO Intesa Sanpaolo; Paolo Romani, Ministro dello Sviluppo Economico. Introduce Bernhard Scholz, Presidente della Compagnia delle Opere.
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Fulvio Conti
Giuseppe Orsi Nato a Guardamiglio nel 1945, laureato in Ingegneria Aeronautica al Politecnico di Milano, successivamente affina le proprie conoscenze in materia di finanza e management presso la “Whartoon School” della University of Pannsylvania. Dopo l’università presta servizio in qualità di Ufficiale presso l’Aeronautica Militare Italiana. Durante questo incarico, acquisisce il brevetto di pilota civile. Giuseppe Orsi è membro del Consiglio di Amministrazione di diverse società, in Italia, nel Regno Unito, nei Paesi Bassi e negli Stati Uniti.
INCONTRI
Laureato in Economia presso l’Università La Sapienza di Roma, è entrato nel 1969 nel Gruppo Mobil, ricoprendo diverse posizioni fino ad assumere, tra il 1989 ed il 1990, la carica di direttore finanziario per l’Europa. Direttore di amministrazione, finanza e controllo della Montecatini, ha rivestito quindi il ruolo di direttore finanziario della Montedison-Compart. Direttore generale e chief financial officer delle Ferrovie dello Stato tra il 1996 ed il 1998, vice presidente di Eurofima nel 1997, tra il 1998 ed il 1999 è direttore generale e chief financial officer di Telecom Italia. Dal 1999 al giugno 2005 è chief financial officer dell’Enel. Amministratore delegato e direttore generale dell’Enel dal maggio 2005, attualmente ricopre anche l’incarico di consigliere di ammnistrazione di Barclays plc, e di AON Corporation. È inoltre vice presidente di Eurelectric e consigliere dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Corrado Passera Nato a Como nel 1954, dal 2007 è Consigliere Delegato e Chief Executive Officer (CEO) di Intesa Sanpaolo, dopo aver ricoperto la carica di Amministratore Delegato e CEO di Banca Intesa. Inizia la sua carriera nel 1980 in McKinsey, per poi passare a CIR, dove diviene Direttore Generale fino al 1990. Dal 1988 al 1995 è Vice Presidente del Credito Romagnolo. Passa poi al settore editoriale dove ricopre la carica di CEO di Arnoldo Mondadori Editore e successivamente di Vice Presidente e CEO del Gruppo Espresso-Repubblica. Nel 1992 entra nel Gruppo Olivetti in qualità di Co-CEO. Nel 1996 diviene Amministratore Delegato e CEO del Banco Ambrosiano Veneto, mentre dal 1998 al 2002 assume la carica di CEO in Poste Italiane. È Consigliere e Membro del Comitato Esecutivo dell’Associazione Bancaria Italiana, del Comitato Scientifico di Consulenza della Scuola Normale Superiore di Pisa, del Consiglio Generale della Fondazione Cini di Venezia, e membro del Consiglio di Amministrazione dell’Università Bocconi. Paolo Romani Nato a Milano nel 1947, sposato con tre figli, è giornalista pubblicista. Dal 4 ottobre 2010 è Ministro dello Sviluppo Economico. Dal 30 giugno 2009 al 4 ottobre 2010 è stato Viceministro allo Sviluppo Economico con delega alle Comunicazioni. Dal novembre 2009 è Assessore del Comune di Monza con delega all’Expo 2015. Dal 1974 è imprenditore televisivo: con l’avvio delle trasmissioni di TV Libera, seconda emittente privata italiana, contribuisce alla rottura del monopolio radiotelevisivo italiano gettando le basi del futuro mercato dell’emittenza privata. È stato editore di Lombardia 7 e amministratore delegato di Telelombardia. Dal 1986 al 1990 è stato corrispondente di guerra, in particolare seguendo la rivoluzione rumena del 1989, la guerra dell’ex Jugoslavia ed i conflitti in Iran-Iraq. 101
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ore 15.00 - Sala A3 «COR AD COR LOQUITUR». LA CERTEZZA DI NEWMAN, COSCIENZA E REALTÀ Presentazione della mostra. Sono stati invitati: Edoardo Aldo Cerrato, Procuratore Generale della Confoederatio Oratorii Sancti Philippi Nerii; Ian Ker, Fellow in Theology at the Oxford University. Introduce Javier Prades López, Decano Facoltà Teologica San Damaso di Madrid. Edoardo Aldo Cerrato Nato ad Asti 55 anni fa, laureato in Lettere classiche all’Università di Torino e sacerdote dal 1975. Ha insegnato Lettere nei Licei fino al 1994 quando è stato eletto procuratore generale della Confederazione Oratoriana. Tra le sue pubblicazioni, San Filippo Neri. La sua opera e la sua eredità, Pavia, 2002. È direttore della rivista Annales Oratorii. Ian Ker
INCONTRI
Sacerdote, docente di teologia all’Università di Oxford, è un esperto della figura di Newman, al quale ha dedicato una biografia, considerata la più completa, e numerosi altri studi.
Javier Prades López Nato a Madrid nel 1960, è sacerdote della Diocesi di Madrid. Laureato in Giurisprudenza (Universidad Autónoma de Madrid), ha conseguito il Dottorato Teologia alla Gregoriana di Roma. È Direttore del Dipartimento di Teologia Dogmatica e Preside della Facoltà “San Dámaso (Madrid). È direttore della Revista Española de Teología, membro della rivista internazione di teologia Communio e socio fondatore di “Asociación para la Investigación y la Docencia Universitas”.
ore 15.00 - Sala C1 NATALITÀ E FAMIGLIA In collaborazione con l’Intergruppo Parlamentare per la Sussidiarietà. Interviene Maurizio Sacconi, Ministro del Welfare. Sono stati invitati: Maurizio Gasparri, Senatore della Repubblica Italiana, PdL; Maurizio Lupi, Vicepresidente della Camera dei Deputati; Alessia Maria Mosca, Deputato al Parlamento italiano, PD; Barbara Saltamartini, Deputato al Parlamento italiano, PDL; Gabriele Toccafondi, Deputato al Parlamento Italiano, PdL; Tiziano Treu, Senatore della Repubblica Italiana, PD. Introduce Emmanuele Forlani, Coordinatore della Segreteria dell’Intergruppo Parlamentare per la Sussidiarietà. Maurizio Sacconi Nato a Conegliano Veneto (TV) nel 1950 è dal 2008 Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali. Dopo la laurea in Giurisprudenza ha insegnato Economia del lavoro presso la Facoltà di Economia di Roma Tor Vergata. Dal 1979 al 1994 è stato deputato al Parlamento italiano per quattro legislature e ha svolto l’attività parlamentare nella commissione Industria e, successivamente, nella commissione Bilancio. Tra il 1992 e il 1993 è stato Sottosegretario delegato alla conduzione del ministero della Funzione pubblica e ha curato la riforma delle amministrazioni pubbliche e del pubblico impiego definita dal decreto legislativo n. 29/93, nello stesso periodo e’ stato docente a contratto presso la Facoltà di Economia dell’Università Luiss di Roma. Dal 2001 al 2006 è stato Sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. 102
ore 15.00 - Sala Neri GE Healthcare IL SISTEMA PAESE In collaborazione con Unioncamere. Partecipano: Raffaele Bonanni, Segretario Generale CISL; Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere; Giuseppe Mussari, Presidente dell’ABI e Presidente della Banca Monte dei Paschi di Siena; Giuseppe Recchi, Presidente di eni. Introduce Bernhard Scholz, Presidente della Compagnia delle Opere.
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Ferruccio Dardanello Nato a Mondovì nel 1944, si è laureato in Scienze Politiche. Dal 1984 è Presidente dell´Unione del Commercio, del Turismo e dei Servizi della Provincia di Cuneo. Consigliere Regionale del Piemonte dal 1998 al 1993, viene successivamente nominato Presidente della CCIAA di Cuneo. Nel 1994 è Amministratore delegato del G.E.I.E. EUROCIN - Cuneo Imperia Nizza, Gruppo Europeo di Interesse Economico costituito fra Camere di Commercio transfrontaliere. Dal 1998 assume la carica di Presidente Confcommercio Piemonte. Nel 2003 viene insignito dell’onorificenza di Grand’Ufficiale della Repubblica Italiana. Presidente nel 2008 di Unioncamere Piemonte, diviene nel 2009 Presidente di Unioncamere nazionale.
INCONTRI
Raffaele Bonanni Nato a Bomba (CH) nel 1949 inizia l’attività sindacale nel 1972 dopo aver frequentato il Centro Studi CISL di Firenze. Dopo una lunga esperienza nella CISL, nel 1981 è diventato Segretario Generale della sezione di Palermo e, successivamente, nel 1989, è stato eletto Segretario Generale della CISL siciliana. È stato Vice Presidente della Federazione Europea delle costruzioni (FETBB). Nel 1998, 2001 e 2005 è stato Segretario Confederale della CISL. Si è occupato di mercato del lavoro, formazione professionale, trasporti, infrastrutture e politiche per il Mezzogiorno, partecipando con un ruolo propositivo alla stesura del “Patto per l’Italia del 2002”. È Segretario Generale della CISL dal 2006.
Giuseppe Mussari Da aprile 2006 è Presidente di Banca Mps. Si è laureato in giurisprudenza all’Università di Siena con il massimo dei voti. Esercita la professione di Avvocato dal 1993; è stato anche presidente della camera penale senese. Consigliere di amministrazione e Presidente di vari enti e società, è membro del Consiglio e del Comitato Esecutivo dell’ABI e, dal maggio 2007, del Supervisory Board di Axa S.A. In passato ha ricoperto la carica di Presidente della Fondazione MPS. Dal 15 luglio 2010 Presidente dell’Associazione Bancaria Italiana, ABI. Giuseppe Recchi È nato a Napoli nel 1964. Dopo la laurea in Ingegneria al Politecnico di Torino, inizia la sua carriera nel 1990 come ingegnere di cantiere di Tilema, un’impresa britannica leader internazionale nella costruzione di ciminiere e di torri di raffreddamento per impianti di produzione di energia elettrica, di cui diventa Presidente e Amministratore Delegato nel 1994. Dal 1995 al 1999 è Presidente e Amministratore delegato della Recchi America Inc., leader negli Stati Uniti nella costruzione di ponti ad alta tecnologia. Nello stesso periodo è anche Amministratore Delegato della divisione esteri della Ferrocemento - Recchi, società attiva con più di 80 filiali e joint ventures in Nord e Sud America, Asia, Africa, Europa e Medio Oriente. In General Electric dal 1999, ricopre inizialmente diverse cariche in General Electric Capital a Stamford (USA) e a Londra. Nel 2001 è nominato Amministratore Unico di General Electric Capital Sfg Italia, società attiva nel corporate e project financing, private equity e capital markets. In qualità di Presidente e Amministratore Delegato di General Electric per il Sud Europa, rappresenta tutti i business del Gruppo nella gestione dei rapporti con i clienti, con le istituzioni e gli investitori. Nel periodo 2004-2006 è stato Professore a contratto presso lo facoltà di Economia dell’Università di Torino. 103
Centro Commerciale Conad, Torino
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ore 17.00 - Auditorium B7 EGITTO: LA BELLEZZA, LO SPAZIO DEL DIALOGO Partecipano: Tahani Al Gibali, Vice President of the Supreme Constitutional Court e Presidente del Meeting Cairo; H. G. Bishop Armiah, General Bishop and Secretary of His Holiness Pope Shenouda III; Hosam Mekkawy, Presidente del Tribunale del Cairo Sud; Sua Beatitudine Card. Antonios Naguib, Patriarca di Alessandria dei Copti-Cattolici Introduce Emilia Guarnieri, Presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli.
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Pascual Chávez Villanueva Dal 2002 è il nono successore di Don Bosco alla guida dei Salesiani. È stato ordinato sacerdote l’8 dicembre del 1973 a Guadalajara e si è trasferito poi in Italia, dove ha completato la sua formazione. Il XXV Capitolo Generale dell’istituto, riunitosi a Roma il 3 aprile 2002, lo ha eletto Rettore Maggiore della Congregazione (IX successore di Don Bosco). È stato confermato alla guida dell’istituto dal XXVI Capitolo Generale, riunitosi nei giorni della Pasqua del 2008: il suo mandato scadrà nel 2014. In quanto moderatore supremo dell’istituto, è anche Gran Cancelliere della Pontificia Università Salesiana.
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ore 19.00 - Sala A3 GIOVANI E FORMAZIONE: TUTTI ABILI PER UNA VITA DA PROTAGONISTI In collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Partecipano: Pascual Chávez Villanueva, Rettor Maggiore dei Salesiani; Guido Piccarolo, President & Co-founder Los Angeles Habilitation House; Maurizio Sacconi, Ministro del Welfare. Introduce Dario Odifreddi, Presidente della Fondazione Piazza dei Mestieri.
Guido Piccarolo È l’Amministratore Delegato e co-fondatore della Los Angeles Habilitation House (LAHH), una organizzazione non-profit con finalità sociali che fornisce diversi servizi per aziende, agenzie non-profit e dipartimenti federali e statali. La missione della LAHH è quella di creare e gestire opportunità di lavoro per persone con disabilità mentali e fisiche. Guido Piccarolo comincia la sua carriera negli Stati Uniti dopo aver conseguito la laurea in Economia e Commercio presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano. Guido matura la sua formazione professionale con una significativa esperienza di lavoro nel crescente mercato dell’e-commerce. La svolta nella carriera di Piccarolo avviene nel 2002, quando viene assunto alla Walt Disney Company. Il suo lavoro risulta essere determinante nella gestione delle risorse finanziarie per la produzione televisiva di film d’animazione. La carriera di Piccarolo include ruoli di leadership a THQ dove, assunto nel 2006 come Finance Manager, contribuisce allo sviluppo degli obiettivi aziendali e al miglioramento della pianificazione finanziaria e gestionale dei costi diretti alla produzione.
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player globale nel settore delle energie rinnovabili
GROUP OF MEN AT WORK
"Costruire un futuro in cui lo sviluppo sia in sintonia con l'ambiente, a dimensione umana, preservando anche per i nostri figli la possibilitĂ di usufruire delle stesse risorse oggi disponibili." www.sorgent-e.com
Dario Odifreddi Dario Odifreddi, imprenditore, 49 anni sposato con Elena, ha 3 figli, Federica, Marco e Luca. È Presidente della Piazza dei Mestieri, opera educativa, nata a Torino nel 2004, che sostiene il percorso educativo e accompagna all’inserimento lavorativo oltre 500 adolescenti ogni anno. È autore e curatore di numerose pubblicazioni sui sistemi educativi e formativi.
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Giorgio Guerrini È nato nel 1958 ad Arezzo dove risiede. Imprenditore nel settore dell’alimentazione, è attualmente Presidente di Confartigianato Toscana. In precedenza è stato Presidente dell’Associazione Artigiani di Arezzo ed ha guidato il Gruppo Giovani della medesima Associazione.
INCONTRI
ore 19.00 - Sala C1 ITALIA: UN PAESE CHE DEVE CRESCERE CON L’EUROPA In collaborazione con Unioncamere. Partecipano: Giorgio Guerrini, Presidente Nazionale Confartigianato e Presidente R.ETE. Imprese Italia; Antonio Mastrapasqua, Presidente dell’INPS; Mauro Moretti, Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato; Antonio Tajani, Vicepresidente Commissione Europea, Commissario responsabile per l’Industria e l’Imprenditoria; Sarah Varetto, Direttore Sky Tg24. Introduce Bernhard Scholz, Presidente della Compagnia delle Opere.
Antonio Mastrapasqua 51 anni, sposato, laureato in Economia e Commercio, è titolare di un noto studio commercialista a Roma. Ha svolto nel passato molti incarichi manageriali presso imprese private, soprattutto nell’attività di ristrutturazione e riorganizzazione aziendale. Dal settembre 2008 è presidente dell’Inps.
Mauro Moretti Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato, si laurea in Ingegneria Elettrotecnica a Bologna nel 1977, vincendo nello stesso anno il concorso per i ruoli direttivi della allora Azienda Autonoma Ferrovie dello Stato. Da allora la sua carriera professionale si è svolta nell’ambito della stessa Società, in cui ha ricoperto numerosi incarichi in diversi settori di attività e nelle varie Società del Gruppo. Dal 2007 è rappresentante di Federtrasporto e Presidente di Italferr S.p.A; nello stesso anno viene nominato Vice Presidente del CER (Community of European Railway and Infrastructure Companies) e dal 2008 è Presidente di Grandi Stazioni S.p.A. È Membro del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e della Giunta ANIE. Antonio Tajani Nato a Roma nel 1953, si laurea in Giurisprudenza alla Sapienza. Già ufficiale dell’Aeronautica Militare Italiana ha lavorato come giornalista per Il Settimanale; ha condotto il Giornale Radio 1 Rai ed è stato responsabile della redazione romana de Il Giornale. È stato inviato speciale in Libano, Unione Sovietica e Somalia. Parlamentare Europeo nel 1994, 1999 e nel 2004, è stato Presidente della delegazione di Forza Italia dal 1999 fino al 2008. Già Vicepresidente della Commissione europea per i trasporti, è attualmente Vicepresidente della Commissione europea per l’industria e l’imprenditoria. 107
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Focus ore 13.45 - Pad. B5 UN CAFFÈ ITALIANO… DOMANDE SULL’UNITÀ. DALL’UNITÀ ALLA GRANDE GUERRA Partecipano: Maria Bocci, Professore Ordinario di Storia Contemporanea all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; Edoardo Bressan, Professore Ordinario di Storia Contemporanea all’Università degli Studi di Macerata; Danilo Zardin, Professore Ordinario di Storia Moderna all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Introduce Mattia Savoia, Studente di Storia all’Università degli Studi di Milano.
FOCUS
Maria Bocci Entrata in ruolo nel 2003 come professore associato di Storia contemporanea nella Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, dal 2008 è direttore del Dipartimento di Storia dell’economia, della società e di Scienze del territorio “Mario Romani”. Edoardo Bressan Insegna Storia contemporanea presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Macerata. I suoi studi hanno riguardato le istituzioni sociali fra Settecento e Novecento, fino ai recenti sviluppi del Welfare State, con particolare attenzione all’azione caritativa del cattolicesimo lombardo e italiano. Danilo Zardin È professore ordinario di Storia moderna presso l´Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove coordina il dottorato in Storia e letteratura dell’età moderna e contemporanea. Al centro dei suoi studi è il sistema culturale e religioso dell’Europa di Antico Regime, con speciale riferimento a Milano e alle terre lombarde.
ore 15.00 - Sala Mimosa B6 IL FUTURO DELLE PMI ITALIANE: RETI, FINANZA E TERRITORIO In collaborazione con Unioncamere. Partecipano: Miro Fiordi, Amministratore Delegato del Credito Valtellinese; Giorgio Giacomello, Delegato per i rapporti esterni e istituzionali dei Vivai Cooperativi Rauscedo; Giuseppe Tripoli, Capo del Dipartimento per l’impresa e l’internazionalizzazione e Responsabile per l’Italia per le piccole e medie imprese del Ministero dello Sviluppo Economico; Alberto Zerbinato, Presidente di Energy4life. Introduce Massimo Ferlini, Vicepresidente della Compagnia delle Opere. Miro Fiordi Nasce a Sondrio, è sposato e padre di quattro figli. È amministratore Delegato e Direttore Generale del Credito Valtellinese. All’interno di questa banca ha percorso tutta la sua carriera. È consigliere dell’Associazione Bancaria Italiana e membro dei consigli d’amministrazione di altri istituti bancari. 108
ore 15.00 - Sala Tiglio A6 I FINANZAMENTI PER IL SOSTEGNO A DISTANZA Sono stati invitati: Marida Bolognesi, Consigliere dell’Agenzia per il Terzo Settore e coordinatrice del progetto “Il Sostegno a distanza in chiaro”; S. Ecc. Mons. Jean Gabriel Diarra, Vescovo di San, Mali e Presidente della Conferenza Episcopale del Mali; Stefano Zamagni, Presidente dell’Agenzia il Terzo Settore. Introduce Alberto Piatti, Segretario Generale della Fondazione AVSI.
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ore 19.00 - Sala Tiglio A6 ANNO EUROPEO DEL VOLONTARIATO: OPPORTUNITÀ E SFIDE PER IL VOLONTARIATO Incontro in collaborazione con la Consulta Nazionale Comitati di Gestione dei fondi speciali per il volontariato. Sono stati invitati: Cristina de Luca, Presidente Comitato di gestione dei fondi speciali per il volontariato del Lazio; Marco Granelli, Assessore alla Sicurezza e Coesione Sociale, Polizia locale, Protezione civile, Volontariato del Comune di Milano e Presidente CSVnet; Mario Melazzini, Vice Presidente del Centro Clinico NEMO e Presidente dell’AISLA; Antonio Miglio, Vicepresidente dell’ACRI; Carlo Vimercati, Presidente Consulta Nazionale Comitati di Gestione. Introduce Monica Poletto, Presidente Compagnia delle Opere-Opere Sociali.
TESTI & CONTESTI
Alberto Piatti Nato a Varese nel 1957, sposato e padre di cinque figli vive a Milano. Laureato in Scienze Agrarie nel 1984, dopo due anni da borsista all’istituto di Zootecnia dell’Università Statale di Milano presso la cattedra di Zootecnia Speciale e la frequenza a corsi brevi di management aziendale, ha intrapreso l’attività di imprenditore agricolo. Dal dicembre 2004 ha assunto la carica di Segretario Generale dell’ONG internazionale AVSI della quale è stato Consigliere Delegato sin dal 1994.
ore 19.00 - Sala Mimosa B6 GIOCO: RESPONSABILITÀ E COMUNICAZIONE. I PRIMI RISULTATI DI UNA RICERCA Partecipano: Giovanni Emilio Maggi, Direttore delle Relazioni Istituzionali di Sisal e Presidente ACADI; Marco Pedroni, Sociologo, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Centro di Ricerca ModaCult; Giancarlo Rovati, Professore Ordinario di Sociologia Generale all’Università Cattolica Sacro Cuore di Milano. Intervento di saluto di Maurizio Lupi, Vicepresidente della Camera dei Deputati. Introduce Sergio Luciano, Giornalista.
Testi & Contesti ore 15.00 - Eni Caffè Letterario D5 INVITO ALLA LETTURA Introduce Camillo Fornasieri, Direttore del Centro Culturale di Milano. Collana della Fondazione per la Sussidiarietà
Andrea Simoncini Professore ordinario di Diritto costituzionale nell’Università di Firenze Lorenza Violini Professore ordinario di Diritto costituzionale nell’Università Statale di Milano Paolo Carozza Professor of Law alla Notre Dame University, Indiana, Stati Uniti Marta Cartabia Professore ordinario di Diritto costituzionale nell’Università di Milano Bicocca
Esperienza elementare e diritto Andrea Simoncini Lorenza Violini Paolo Carozza Marta Cartabia Prefazione di Julián Carrón
Punto di Fuga
Il lavoro era volto a «verificare la capacità che l’esperienza elementare – l’espressione di don Giussani contenuta nel suo libro più noto, Il senso religioso – ha di illuminare alcune delle questioni irrisolte che agitano il dibattito odierno intorno al diritto e alla definizione dei nuovi diritti». I quattro autori − docenti universitari in Italia e negli Stati Uniti − da tempo sono impegnati in una riflessione comune sul tema del diritto, e per questo hanno accettato la sfida: utilizzare concretamente la propria esperienza elementare per comprendere il fenomeno del diritto, che esercita un influsso sempre più determinante nella vita della persona e della società e che, per gli autori, è oggetto quotidiano di studio e di ricerca.
Esperienza elementare e diritto
Ogni anno la Fondazione per la Sussidiarietà dedica il suo «Seminario di impostazione culturale» a un tema legato al dibattito culturale in corso nella società. Questo volume racchiude il percorso che ha avuto come contenuto «Esperienza elementare e diritto». A partire dalle relazioni degli autori, si sono realizzate delle vere e proprie «riflessioni dialogate», che hanno arricchito e completato gli interventi originali.
euro 11,00 (i.i.) www.guerini.it
Esperienza elementare e diritto Presentazione del libro di Andrea Simoncini, Lorenza Violini, Paolo Carozza e Marta Cartabia (Ed. Guerini e Associati). Partecipano: Stefano Alberto, Docente di Teologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; Andrea Nicolussi, Professore Ordinario di Diritto Civile all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Introduce Alberto Savorana, Portavoce di Comunione e Liberazione.
A seguire: Cattedrali Presentazione del libro di Luca Doninelli (Ed. Garzanti). Partecipa l’Autore, Giornalista e scrittore.
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LA RICERCA È NEL DNA DELLE IMPRESE DEL FARMACO
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77 72
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30
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Fonte: Istat
2009
40
Dal 1951 a oggi 1 mese di vita guadagnato ogni 4
47
1991
50
1971
Consentire una vita migliore e più lunga: una sfida che la Ricerca continua ad affrontare quotidianamente. Grazie anche alle imprese del farmaco. Perché la Ricerca è vita.
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Dal 2002 a oggi le imprese farmaceutiche hanno aumentato del 40% gli investimenti in R&S e del 13% il numero dei Ricercatori, investendo 1.240 milioni di euro nel 2010. Il sostegno alla Ricerca farmaceutica proviene dalle imprese per oltre il 90%.
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La scoperta di un farmaco richiede idee, investimenti elevati e l’impegno di molte persone per molti anni.
Italia: anni di aspettativa di vita alla nascita (media uomini e donne)
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Negli ultimi sei decenni, la nostra aspettativa di vita è passata da 65 a 82 anni. Un fenomeno da attribuire per il 40%, secondo le stime, alla Ricerca farmaceutica e alla disponibilità di nuove terapie.
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A seguire: giugno - 2011
un mensile diretto da Aldo Bonomi
La comunità e la scena. Le politiche di un’amicizia
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Trenta volte Incamminati di Luca Doninelli 1981-2011. Storia di una Compagnia indipendente fondata da Giovanni Testori e Franco Branciaroli: il Teatro degli Incamminati da Post Hamlet a oggi
Trenta volte Incamminati Presentazione del libro di Luca Doninelli (Ed. Vita Altraidea). Partecipa l’Autore, Giornalista e scrittore.
ore 19.00 - Sala Neri GE Healthcare STORIE DAL MONDO. Rassegna di reportages internazionali A cura di Roberto Fontolan e Gian Micalessin.
ore 19.00 - Eni Caffè Letterario D5 INVITO ALLA LETTURA Introduce Camillo Fornasieri, Direttore del Centro Culturale di Milano. La più umana delle passioni. Storia di Francesco Ricci
TESTI & CONTESTI
Libia: i ragazzi e la rivoluzione di Gian Micalessin, Premio Ilaria Alpi. Produzione: MTV News. Partecipano: l’Autore, Giornalista; Francesca Ulivi, Direttore Tg e Responsabilità Sociale di MTV.
Presentazione del libro di Alessandro Rondoni (Ed. BUR-Rizzoli). Partecipa l’Autore, Giornalista e Scrittore.
A seguire: Don Francesco Ricci. Fino agli estremi confini della terra Presentazione del libro a cura di Marco Ferrini (Ed. Itaca). Partecipa S. Ecc. Mons. Luigi Negri, Vescovo di San Marino-Montefeltro.
ore 20.30 - BackMusic In tutti i giorni eroi Presentazione del CD dei Controtempo I Controtempo sono un gruppo di rock italiano, fondato nel 2004 da Marco Spaggiari, attuale cantante, chitarrista e autore dei pezzi, a cui negli anni si affiancano Luca Benazzi (batteria), Patrizio Pastorelli (basso e cori), Elvis Nascetti (chitarra solista) ed Andrea Pozzetti (tastiera). La band affonda le radici della sua identità musicale proprio nel cuore della pianura padana, trovando la sua più autentica espressione artistica nel classico rock italiano di targa emiliana, dove il sound energico del gruppo si incontra con le linee melodiche tipiche della canzone italiana e con testi che nascono tra le pagine della vita di ogni giorno.
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Martedì 23 Agosto
Incontri ore 11.15 - Salone B7 L’ITALIA UNITA, STORIA DI UN POPOLO IN CAMMINO Partecipano: Giuliano Amato, Presidente dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana e Presidente del Comitato dei Garanti per i 150 anni dell’Unità d’Italia; Maria Bocci, Professore Ordinario di Storia Contemporanea all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; Marta Cartabia, Professore Ordinario di Diritto Costituzionale all’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Introduce Giorgio Vittadini, Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà.
INCONTRI
Giuliano Amato Nato a Torino nel 1938, è giurista e uomo politico italiano. Laurea in Giurisprudenza a Pisa e Master in Diritto Comparato alla Columbia University di New York, dopo aver insegnato in altri atenei dal 1975 al 1997 è professore di Diritto Costituzionale Italiano e Comparato nella Facoltà di Scienze Politiche dell’Università La Sapienza di Roma. Tiene seminari alla Scuola di Legge della Columbia University e della New York University e, nel 2009, alla Università Luiss di Roma. Membro del Parlamento (1983-1994; 2001-2008), è stato Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri (1983-1987), Ministro del Tesoro (1987-1989; 1999-2000), Ministro per le Riforme Costituzionali (1998-1999), Ministro dell’Interno (2006-2008), Vicepresidente del Consiglio (1987-1988) e due volte Presidente del Consiglio (1992-1993;2000-2001). Autore di diversi libri, scrive su riviste e quotidiani. È Presidente dell’Istituto dell’Enciclopedia. Marta Cartabia Nata a San Giorgio su Legnano (Milano) nel 1963, è Professore Ordinario di Diritto costituzionale all’Università di Milano-Bicocca. Dopo la laurea in Giurisprudenza all’Università di Milano nel 1987, è stata Reaserch fellowship nella Michigan Law School, Ann Arbor, Usa, sotto la direzione dei professori J. H. H. Weiler e T. Sandalow. Nel 1993 ha conseguito il PhD nell’Istituto Universitario Europeo di Fiesole, con menzione della Commissione. È componente del comitato di direzione della rivista Quaderni costituzionali e componente del FRALEX – Fundamental rights legal experts dell’Agenzia dei diritti fondamentali dell’Unione europea, Vienna.
ore 11.15 - Sala A3 AMARE LA REALTÀ, DIFENDERE LA RAGIONE: GUARDARE IL MONDO CON GLI OCCHI DI CHESTERTON Partecipano: Alison Milbank, Associate Professor of Literature and Theology at the Department of Theology and Religious Studies, University of Nottingham; Edoardo Rialti, Professore e traduttore di letteratura inglese. Introduce Ubaldo Casotto, Giornalista. Alison Milbank È professore associato di Letteratura e Teologia alla Università di Nottingham. I suoi campi di ricerca sono specialmente le relazioni tra religione e cultura nel periodo post-illuminista, con un interesse particolare per la letteratura e l’arte non realistica, come il gotico, il fantastico, l’horror e il fantasy. Ha insegnato per cinque anni nella Facoltà di inglese dell’Università di Virginia. Alison è anche prete anglicano e vicario in una parrocchia. Ha pubblicato un volume sulla poetica cattolica di Tolkien e di G.K. Chesterton. 112
Edoardo Rialti
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È studioso e traduttore delle opere di C. S. Lewis, J. R. R. Tolkien, T. Howard e M. D. O’ Brien. Si è laureato a Firenze in Letteratura su Torquato Tasso e John Milton. Insegna Letteratura alla facoltà Teologica di Firenze, e all’Istituto Teologico di Assisi.
ore 11.15 - Sala Neri GE Healthcare IL RISCHIO EDUCATIVO, LA TRADUZIONE IN LINGUA ARABA Partecipano: Abdel-Fattah Hassan, Professore di Letteratura Italiana alla Ain Shams University del Cairo e già parlamentare dei Fratelli Musulmani; Ambrogio Pisoni, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Introduce Alberto Savorana, Portavoce di Comunione e Liberazione.
INCONTRI
ore 11.15 - Sala C1 LA LETTERATURA DELL’INFANZIA: CERTI E FANTASIOSI Partecipano: Antonio Faeti, Scrittore e Saggista; Renata Rava, Coordinatrice Didattica della Scuola Primaria Sacro Cuore di Milano; Raffaella Zardoni, Illustratrice. Introduce Davide Rondoni, Poeta e Scrittore.
Abdel-Fattah Hassan È stato eletto come deputato indipendente nel Parlamento egiziano e appartenente al movimento dei Fratelli Musulmani. Dopo avere ricevuto in giovane età un’educazione religiosa, è stato nominato imam di Roma. Una volta ritornato in Egitto, ha alternato l’attività politica e il lavoro come docente di Letteratura italiana nelle principali università del Cairo. Ha annunciato di non volersi ricandidare alle elezioni politiche del 28 novembre 2010. Ambrogio Pisoni Laureato in Filosofia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, Sacerdote della diocesi di Milano dal 1980, è stato Docente di Filosofia presso il Seminario della Diocesi di Milano dal 1980 al 1992. Dal 1991 è assistente spirituale all’Università Cattolica di Milano. È responsabile di Comunione e Liberazione per l’Asia.
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ore 15.00 - Sala A3 ESPERIENZE ALLA PROVA. INCONTRO CON… Partecipa: Andrew Davison, Tutor in Doctrine at the Westcott House in Cambridge. Introduce Stefano Alberto, Docente di Teologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Andrew Davison È Professore in Dottrina al Westcott House di Cambridge. In precedenza aveva ricoperto lo stesso incarico al St. Stephen’s House di Oxford ed era stato cappellano junior del Merton College. Ha insegnato chimica al Merton nel 1990 e in seguito si è specializzato in biochimica. Si è formato a Westcott House e svolto il ministero nel sud-est di Londra. Attualmente sta lavorando a un dottorato di ricerca a Cambridge sulle concezioni teologiche della finitudine. È autore, con Alison Milbank, di un libro di ecclesiologia, For the Parish: A Critique of Fresh Expressions e curatore di un nuovo libro di preghiere, Lift Up Your Hearts (entrambi pubblicati 2010). Ha scritto e tenuto conferenze di apologetica e su questi argomenti ha promosso una scuola estiva per tre anni a Oxford, oltre a coordinare conferenze di ecclesiologia anglicana sul tema Returning to the Church.
INCONTRI
Stefano Alberto Nato nel 1959, sacerdote della Fraternità dei Missionari di San Carlo Borromeo, è Docente di Teologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Membro del Consiglio nazionale di Comunione e Liberazione, ha curato Vangelo e storicità. Un dibattito, 1995; La Chiesa Corpo mistico di Cristo nel primo capitolo della Lumen Gentium, 1996; Generare tracce nella storia del mondo. Nuove tracce d’esperienza cristiana, 1998, con Luigi Giussani e Javier Prades.
ore 15.00 - Sala C1 INDUSTRIA GLOBALE E LAVORO LOCALE: CONFLITTI O SINERGIE? In collaborazione con Unioncamere. Partecipano: Andrea Gibelli, Vicepresidente della Regione Lombardia e Assessore all’Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione; Federico Golla, Amministratore Delegato di Siemens Spa; Luigi Gubitosi, Manager; Leo Wencel, Presidente e Amministratore Delegato di Nestlè Italiana. Introduce Bernhard Scholz, Presidente della Compagnia delle Opere. Andrea Gibelli Nato a Codogno (Lo) nel 1967, è laureato in architettura. Dal 22/5/2008 fino alla nomina di Vicepresidente della Regione Lombardia, avvenuta il 23/04/2010, è stato Presidente della decima Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati. In Regione Lombardia riveste anche il ruolo di Assessore all’Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione. Federico Golla Laureato in Ingegneria Elettronica al Politecnico di Torino, entra in Siemens dove ricopre diversi incarichi in Italia e all’estero e dove attualmente è Amministratore Delegato. Nel 1999 dirige la divisione Trasporti mentre nel 2001 è di nuovo responsabile della divisione Medicale. Dal 2002 al 2007 è stato membro del board del COCIR, l’organizzazione Europea che riunisce le industrie produttrici di apparecchiature radiologiche ed elettromedicali. Nel 2009 è stato eletto Presidente dell’Associazione Elettromedicali di Assobiomedica e Vice Presidente della Federazione ANIE. 114
Leo Wencel
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Capo mercato del Gruppo Nestlé in Italia. Prima di arrivare in Italia, è stato Capo Mercato Polonia e Paesi Baltici portando la Polonia ad essere un mercato chiave per l’Europa. Ha inoltre ricoperto incarichi in Finlandia, Russia e Ucraina. È polacco, coniugato e padre di due bambine.
ore 15.00 - Sala Neri GE Healthcare IL MEDIOEVO E LA NASCITA DEL MERCATO Partecipano: Paolo Nanni, Università degli Studi di Firenze; Gabriella Piccinni, Università degli Studi di Siena. Introduce Giorgio Vittadini, Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà.
Laureato nel 1991 in Lettere indirizzo storico, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Firenze (tesi in Storia medievale, relatore Prof. Giovanni Cherubini) ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca nel 1996 in Economia e Pianificazione Forestale presso il Dipartimento Economico Estimativo Agrario e Forestale della Facoltà di Agraria dell’Università di Firenze. Ha svolto attività di Ricerca post-dottorato nel biennio 1997-1999. Nel triennio 2001-2004, è stato Assegnista di Ricerca presso il Dipartimento di Studi Storici e Geografici dell’Università degli Studi di Firenze. Dal 2005 è Ricercatore (confermato nel 2008) presso la Facoltà di Agraria dell’Università di Firenze. È Direttore responsabile della «Rivista di storia dell’agricoltura» dal 1995, fa parte del Comitato scientifico della stessa.
INCONTRI
Paolo Nanni
Gabriella Piccinni Nata a Siena nel 1951, dall’anno 2000 è professore ordinario di Storia Medievale all’Università di Siena, dove insegna dal 1979. È direttrice della Scuola di dottorato di ricerca “Riccardo Francovich. Storia e archeologia del medioevo, Istituzioni e archivi” e ne dirige altresì la sezione di ‘Storia medievale’ dal 2007. Ha svolto attività didattica all’estero, tenendo lezioni di base e dottorali alle Università La Sorbona di Parigi, Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi, Valencia, Saragozza, Granada, Pamplona, Oviedo, Lieda.
ore 17.00 - Auditorium B7 E L’ESISTENZA DIVENTA UNA IMMENSA CERTEZZA Partecipa Costantino Esposito, Professore Ordinario di Storia della Filosofia all’Università degli Studi di Bari. Introduce Emilia Guarnieri, Presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli. Costantino Esposito Nato a Bari nel 1955, è Professore Ordinario di Storia della filosofia nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bari. I suoi principali interessi di ricerca riguardano: il pensiero di Martin Heidegger (in particolare il nesso fenomenologia-ontologia, il problema della storia, il nichilismo, la lettura di Kant, Schelling e Agostino); la filosofia di Immanuel Kant (in particolare il rapporto fra “critica” e “metafisica”); l’opera metafisica di Francisco Suárez, come passaggio dall’eredità scolastica all’ontologia dei “moderni”.Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Il fenomeno dell’essere. Fenomenologia e ontologia in Heidegger, 1984; Heidegger. Storia e fenomenologia del possibile, 1992; Filosofia moderna (assieme a S. Poggi), 2006. Dal 2000 dirige la rivista internazionale Quaestio. Annuario di storia della metafisica. 115
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INCONTRI
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ore 19.00 - Sala A3 IMMIGRATI, LA VERA ACCOGLIENZA: TRA DIRITTI E DOVERI Partecipano: Robert George, McCormick Professor of Jurisprudence at Princeton University; Patrick Weil, Directeur de Recherche CNRS au Centre d’Histoire Sociale du XXe Siècle, Université Paris-I; Joseph H. H. Weiler, Director Straus Institute for the Advanced Study of Law & Justice and Co-Director Tikvah Centre for Law & Jewish Civilization at the New York University. Introduce Andrea Simoncini, Professore Ordinario di Diritto Costituzionale all’Università degli Studi di Firenze. Robert George Nato nel 1955, è McCormick Professor of Jurisprudence e Direttore del James Madison Program in American Ideals and Institutions all’Università di Princeton, oltre che membro del Consiglio Presidenziale americano sulla Bioetica. Laureato allo Swarthmore College ha conseguito un Master in Teologia e un Dottorato in Giurisprudenza all’Università di Harvard, oltre a un Dottorato superiore in filosofia del diritto presso il medesimo ateneo e a diversi altri titoli accademici onorari. Nominato dal Presidente George W. Bush alla United States Commission on Civil Rights (1993-98), è stato Judicial Fellow presso la Corte Suprema degli Stati Uniti (1989-90), dove gli è stato attribuito il Justice Tom C. Clark Award. È membro del Council on Foreign Relations. È stato premiato con il “Bradley Prize for Intellectual and Civic Achievement” e il “Philip Merril Award for Outstanding Contributions to the Liberal Arts” dell’“American Council of Trustees and Alumni”.
ore 19.00 - Sala C1 LA CERTEZZA DELLA NOTIZIA? Partecipano: Roberto Napoletano, Direttore de Il Sole 24 Ore; Virman Cusenza, Direttore di Il Mattino; Antonio Preziosi, Direttore di Radio Uno e del GR Rai. Introduce Alberto Savorana, Portavoce di Comunione e Liberazione. Roberto Napoletano Nato a La Spezia nel 1961, ha iniziato a scrivere a diciassette anni su Napoli Oggi e Napoli Notte. È stato quindi assunto da Il Mattino di Napoli (diventandone il responsabile dell’economia) ed in seguito è approdato a Il Sole 24 Ore, dove ha ricoperto il ruolo di vice direttore presso la redazione romana. Dal 2006, per cinque anni, è stato direttore de Il Messaggero. Dal marzo 2011 è direttore de Il Sole 24 Ore. Tra i suoi libri sono da segnalare: Se il Sud potesse parlare (1999), Padroni d’Italia (2004) e Fardelli d’Italia (2005). Antonio Preziosi Lucano, giornalista parlamentare con una carriera tutta interna alla Rai, dopo la laurea con lode in Giurisprudenza, Preziosi supera la selezione per il primo Master di giornalismo radiotelevisivo organizzato dalla Rai a Perugia. Quindi viene assunto alla Rai di Palermo. Dopo tre anni come cronista e conduttore del Telegiornale Regionale della Sicilia, viene chiamato al Giornale Radio. In qualità di giornalista parlamentare inviato presso la presidenza del Consiglio dei Ministri, segue i tutti i governi di Prodi, D’Alema, Amato e Berlusconi. Si occupa di tutti i G8, i Consigli Europei ed i principali eventi di politica interna ed internazionale. Insegna Comunicazione Politica presso l’Università Pontificia Salesiana dove cura anche il corso monografico dedicato alla figura dell’inviato speciale.
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Focus
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ore 15.00 - Sala Mimosa B6 COOPERATIVE SOCIALI, LUOGHI DI VITA Partecipano: Rosario Altieri, Presidente di AGCI (Associazione Generale Cooperative italiane); Sara Barbieri, Responsabile area territorio–famiglia della Cooperativa Sociale Paolo Babini; Giuseppe Guerini, Presidente di Federsolidarietà-Confcooperative; Andrea Villa, Presidente della Cooperativa Sociale Il Carro. Introduce Monica Poletto, Presidente della Compagnia delle Opere-Opere Sociali.
FOCUS
ore 13.45 - Pad. B5 UN CAFFÈ ITALIANO… DOMANDE SULL’UNITÀ. AI TEMPI DEL FASCISMO Partecipano: Maria Bocci, Professore Ordinario di Storia Contemporanea all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; Edoardo Bressan, Professore Ordinario di Storia Contemporanea all’Università degli Studi di Macerata; Danilo Zardin, Professore Ordinario di Storia Moderna all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Introduce Sara Farè, Studentessa di Lettere all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Giuseppe Guerini Presidente nazionale di Federsolidarietà Confcooperative, 44 anni, bergamasco, è cooperatore sociale dal 1988. Ha avuto un ruolo dirigenziale in diverse cooperative; si è occupato di programmazione delle politiche sociali e di politiche attive del lavoro, è presidente regionale della Lombardia di Federsolidarietà; come imprenditore cooperativo è oggi Presidente della cooperativa sociale Ecosviluppo. La sua pluriennale esperienza nella cooperazione sociale gli ha permesso di collaborare come docente con diversi istituiti. È autore di pubblicazioni sulle politiche sociali. Dal 2008 è Segretario generale di Confcooperative Bergamo. Dal settembre 2010 è membro del Comitato Economico Sociale Europeo (CESE) di Bruxelles.
ore 19.00 - Sala Mimosa B6 NUOVO RINASCIMENTO: SCIENZA E ARTE NEL TERZO MILLENNIO In collaborazione con Centrica Srl. Partecipano: Cristina Acidini, Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze; Vito Cappellini, Presidente del Centro di Eccellenza per la Comunicazione e l’Integrazione dei Media (MICC) dell’Università di Firenze. Introduce Alessandra Vitez, Responsabile del Dipartimento Mostre della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli.
ore 19.00 - Sala Tiglio A6 IL NUOVO WELFARE: DALL’ASSISTENZIALISMO ALLA SUSSIDIARIETÀ In collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Partecipano: Giuseppe Guerini, Presidente di Federsolidarietà Confcooperative; Nello Musumeci, Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; Andrea Olivero, Presidente nazionale delle ACLI; Monica Poletto, Presidente Compagnia delle Opere-Opere Sociali; Vincenzo Saturni, Presidente di AVIS Nazionale. Introduce Lorenzo Malagola, Capo della Segreteria Tecnica del Ministro del Lavoro. 117
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Testi & Contesti ore 11.15 - Eni Caffè Letterario D5 INVITO ALLA LETTURA Introduce Camillo Fornasieri, Direttore del Centro Culturale di Milano. Siamo solo noi nell’universo? Presentazione del libro di Elio Sindoni (Editrice San Raffaele). Partecipano: l’Autore, Professore Ordinario di Fisica Generale all’Università degli Studi di MilanoBicocca; Marco Bersanelli, Professore Ordinario di Astrofisica all’Università degli Studi di Milano. A seguire:
TESTI & CONTESTI
La rivincita di Rosmini. Itinerari nel pensiero del nuovo millennio
CLAUDIO VITTORIO GROTTI
La rivincita di Rosmini
Presentazione del libro di Claudio Grotti (Edizioni Biblioteca Rosminiana). Partecipano: l’Autore, Insegnante; Umberto Muratore, Direttore del Centro Internazionale di Studi Rosminiani di Stresa.
Itinerari nel pensiero del nuovo millennio
ore 19.00 - Sala Neri GE Healthcare STORIE DAL MONDO. Rassegna di reportages internazionali A cura di Roberto Fontolan e Gian Micalessin. Ward 54 di Monica Maggioni. Premio Opera Prima al Festival di Biarritz. Produzione: RaiCinema e Mediakite. Partecipa l’Autrice, Giornalista e Conduttrice Televisiva.
ore 15.00 - Eni Caffè Letterario D5 INVITO ALLA LETTURA Introduce Camillo Fornasieri, Direttore del Centro Culturale di Milano. Il diritto naturale nell’età del pluralismo Presentazione del libro di Robert George (Ed. Lindau). Partecipano l’Autore, McCormick Professor of Jurisprudence at Princeton University; Andrea Simoncini, Professore Ordinario di Diritto Costituzionale all’Università degli Studi di Firenze; Francesco Viola, Professore Ordinario di Filosofia del Diritto all’Università degli Studi di Palermo.
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ore 19.00 - Eni Caffè Letterario D5 INVITO ALLA LETTURA Introduce Camillo Fornasieri, Direttore del Centro Culturale di Milano.
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La grande occasione - Don Giorgio Pontiggia e i ragazzi di Portofranco Presentazione del libro di Giorgio Pontiggia e Portofranco (Piccola Casa Editrice). Partecipano: Alberto Bonfanti, Presidente di Portofranco; Giorgio Vittadini, Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà.
NICOLA ZITARA
N. Zitara, L’INVENZIONE DEL MEZZOGIORNO
L’INVENZIONE DEL MEZZOGIORNO Una storia finanziaria
L’invenzione del Mezzogiorno. Una storia finanziaria Presentazione del libro di Nicola Zitara (Ed. Jaca Book). Partecipano: Guido Orsi, Vicepresidente Jaca Book Spa; Gianfranco Solferino, Storico dell’Arte; Francesco Tassone, Direttore della Casa Editrice Quale Futuro.
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di fronte e attraverso
ore 20.30 - BackMusic Lights Of Your Party Presentazione del Cd di The Piedmont Brothers Band. In principio erano gli anni ‘60 e ‘70 e la comune passione per i Beatles, i Byrds, Bob Dylan, CSN&Y ed il suono Country californiano di Backersfield, da Buck Owens a Herb Pedersen e Chris Hillman, anche se Ron Martin è di Eden, in North Carolina e Marco Zanzi di Varese. Nasce in questo clima l’idea di formare la Piedmont Brothers Band dove i due ‘brothers’, i due fratelli, sono loro, Ron e Marco e la ‘band’ vecchi e nuovi amici musicisti accomunati dalla medesima passione. Il genere musicale della Piedmont Brothers Band è piuttosto vario, ma può sicuramente rientrare nella definizione ‘Americana’, termine coniato abbastanza di recente e che comprende musica con influenze Country, Bluegrass, Folk, Gospel, Blues e Celtica.
TESTI & CONTESTI
nato nel 1927 a Siderno, laureato in legge a Napoli, diviene vicediettino dello Ionio», giornale indipendente che nel 1966 deve chiula redazione di «Quaderni calabresi» quale caporedattore, porta la con Francesco Tassone, verso una decisa critica economica e politi971 L’unità d’Italia: nascita di una colonia (3ª ed. 2010) e nel 1972 erno, entrambi per Jaca Book. Nicola Zitara è mancato a Siderno il veva potuto consegnare e rileggere la versione definitiva del presen-
Storia
L’INVENZIONE DEL MEZZOGIORNO Una storia finanziaria
Mezzogiorno è la descrizione di come, manu militari, il capitale, gli he tosco-piemontesi abbiano espropriato il Sud delle sue banche, letro creditizio dell’economia meridionale e, tra l’altro, del primo no, che vide in Napoli l’unica metropoli a cavallo tra Settecento e enisola. rciò, non in terre selvagge, ma di conquista su terre competitive rd dove spesso la condizione contadina era peggiore. Non accuiva tramite la tratta degli africani o su indios immiseriti, ma su impoverita radicalmente da una conquista militare e dal furto dei di credito e delle terre. redito al farsi dell’Italia? No, qui non si discute il farsi l’Italia, si ne di una colonia strumentale allo sviluppo del Centro-Nord. sono imprescindibili per guardare al formarsi del paese; proseguiismo non permette la progettualità per l’oggi e per il domani. ci fu il plauso per quanto operato sul piano politico-militare da a della borghesia meridionale non è un’obiezione, ma la conferma tara. Ogni colonia basa il suo perdurare sull’esistenza di una bore rappresenta il tramite con la metropoli colonialista. Questa borparte quella stessa borghesia agraria che ha distrutto il tessuto zzogiorno. una storia finanziaria, è un importante strumento per la storia gealmente tratteggiata nei classici saggi di Zitara L’unità d’Italia: naa e Il proletariato esterno.
Storia
A seguire:
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Mercoledì 24 Agosto
Incontri ore 11.15 - Salone B7 LA CERTEZZA NELLA CONOSCENZA SCIENTIFICA Partecipa John Polkinghorne, Fellow of the Royal Society and Fellow (and former President) of Queens’ College (Cambridge). Introduce Marco Bersanelli, Professore Ordinario di Astrofisica all’Università degli Studi di Milano.
INCONTRI
John Polkinghorne Nato nel 1930 in Inghilterra, è un esponente di spicco del rapporto tra scienza e religione e vincitore del Premio Templeton 2002. A seguito di importanti contributi allo studio della fisica delle particelle elementari, è diventato professore di Fisica Matematica presso l’Università di Cambridge nel 1968 ed è stato eletto Fellow della Royal Society nel 1974. Nel 1979 si è dimesso dalla cattedra per prepararsi al sacerdozio anglicano. Ha ricevuto il titolo di cavaliere nel 1997 per il suo impegno verso l’etica della scienza, la religione, l’insegnamento. Ha scritto numerosi libri sulla compatibilità tra scienza e religione, tra cui The Way the World Is (1983), his Gifford Lectures The Faith of a Physicist (1994) and Belief in God in an Age of Science (1998). Marco Bersanelli È nato a Milano nel 1960. Ha conseguito la laurea in Fisica con orientamento in astrofisica presso l’Università degli Studi di Milano. Si occupa prevalentemente di astrofisica e cosmologia sperimentale, e in particolare dell’osservazione dell’universo primordiale attraverso il Fondo Cosmico di Microonde. È a capo della progettazione e sviluppo della Low Frequency Instrument utilizzato dal satellite Plank Surveyor. Ha maturato una vasta esperienza professionale negli Stati Uniti, nel 1989 e nel 1991 ha partecipato alle spedizioni scientifiche alla base americana Amundsen-Scott al Polo Sud (nel 1991 ha ottenuto la medaglia d’oro della National Science Foundation per l’attività scientifica svolta in Antartide). È docente di astrofisica all’Università degli Studi di Milano. Nel 2003 ha curato il volume Solo lo stupore conosce (Bur – I libri dello spirito cristiano).
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ore 11.15 - Salone A3 QUALI CERTEZZE IN UN MONDO INCERTO? INCONTRO CON JOHN ELKANN Partecipa John Elkann, Presidente di Fiat. Introduce Bernhard Scholz, Presidente della Compagnia delle Opere.
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John Elkann
ore 11.15 - Sala C1 LINGUAGGIO, MISTERO, COMUNICAZIONE Partecipano: Stefano Arduini, Professore di Linguistica Generale all’Università degli Studi di Urbino; Pietro Barcellona, Professore Ordinario di Filosofia del Diritto all’Università degli Studi di Catania; Andrea Moro, Professore Ordinario di Linguistica Generale all’Institute for Advanced Study (IUSS) di Pavia. Introduce Davide Rondoni, Poeta e Scrittore.
INCONTRI
È Presidente e Amministratore Delegato di EXOR e Presidente di Fiat S.p.A., società di cui ha ricoperto la carica di Consigliere dal dicembre 1997. Nato a New York nel 1976, ha conseguito la Maturità scientifica al Liceo Victor Duruy di Parigi e la laurea in Ingegneria Gestionale al Politecnico di Torino. Durante il periodo universitario ha maturato esperienze di lavoro in numerose società del Gruppo Fiat: in Gran Bretagna e in Polonia (nell’area produzione) e in Francia (vendite e marketing). Ha iniziato la sua carriera professionale nel 2001 presso la General Electric come membro del Corporate Audit Staff con incarichi in Asia, Stati Uniti e in Europa. John Elkann è Presidente della Giovanni Agnelli e C. Sapaz. È inoltre Presidente di Itedi e dell’Editrice La Stampa. John Elkann fa parte del Comitato di Presidenza di Confindustria ed è Consigliere della Fondazione Italia-Cina. È inoltre Vice Presidente dell’Italian Aspen Institute e della Fondazione Giovanni Agnelli.
Stefano Arduini Si è laureato in Lettere all’Università di Bologna, sotto la guida di Luigi Heilmann, e ha conseguito nel 1984 il perfezionamento in Linguistica alla Scuola di Perfezionamento in Scienze Linguistiche dell’Università di Pisa. È professore di seconda fascia di Linguistica generale alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Urbino, dove insegna dal 1986. Nella stessa Facoltà insegna Semiotica ed Estetica. È direttore del Centro Europeo per l’Editoria dell’Università di Urbino. È direttore del Master Redattori per l’editoria della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Urbino. Piero Barcellona È docente di Istituzioni di diritto privato presso l’Università di Catania, è stato membro del Consiglio superiore della Magistratura e in seguito deputato e membro della Commissione giustizia della Camera. È autore di molte pubblicazioni; per Marietti ha pubblicato La lotta tra diritto e giustizia (Milano, 2008).
Andrea Moro Nato a Pavia nel 1962, è professore ordinario di Linguistica generale presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Dottore di ricerca in Linguistica, borsista Fulbright, si diploma all’università di Ginevra ed è stato “visiting scientist” al MIT e alla Harvard University. Ha tenuto corsi alla Scuola Normale Superiore di Pisa e allo IUSS di Pavia. Tra le sue pubblicazioni: I confini di Babele (Longanesi, 2006; trad. ingl. The Boundaries of Babel, MIT Press, 2008) e Breve storia del verbo essere (Adelphi, 2010). 121
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ore 11.15 - Sala Neri GE Healthcare NOMOS E PROFEZIA: ESSERE EBREO, ESSERE CRISTIANO Due lezioni su Deuteronomio 13 e 18 a cura di Joseph H. H. Weiler e Ignacio Carbajosa Partecipano: Ignacio Carbajosa Pérez, Professore di Antico Testamento presso la Facoltà di Teologia San Dámaso di Madrid; Joseph H. H. Weiler, Director Straus Institute for the Advanced Study of Law & Justice and Co-Director Tikvah Centre for Law & Jewish Civilization at the New York University. Introduce Stefano Alberto, Docente di Teologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ignacio Carbajosa Pérez
INCONTRI
Nato nel 1967 a Cartagena, nel 2006 si è laureato in Sacra Scrittura all’Istituto Biblico di Roma con una tesi sulle caratteristiche della versione siriana dei libri quarto e quinto dei Salmi. Dal 2007 è direttore della rivista Estudios Bìblicos e dal 2006 membro del consiglio di redazione di Communio. È professore aggregato di Antico Testamento alla Facoltà San Dámaso di Madrid.
ore 15.00 - Sala A3 ESPERIENZE ALLA PROVA. INCONTRO CON… Partecipano: Fabio Cavallari, Giornalista e Scrittore; Bernard Dan, Neuropsichiatra e Direttore de Höpital Universitaire Des Enfants Reine Fabiola, Bruxelles; Mariangela e Riccardo, Genitori di Giulia Ribera D’Alcalá. Introduce Davide Perillo, Direttore di Tracce.
ore 15.00 - Sala C1 L’ITALIA IN CIFRE: RADIOGRAFIA DI UN DECLINO? in collaborazione con Unioncamere. Partecipano: Andrea Cammelli, Professore di Statistica Sociale all’Università degli Studi di Bologna e Direttore di AlmaLaurea; Enrico Giovannini, Presidente di ISTAT. Introduce Carlo Lauro, Professore di Statistica all’Università Federico II di Napoli e Responsabile Area Ricerche Fondazione per la Sussidiarietà. Andrea Cammelli È dal 1980 Professore associato confermato di Statistica Sociale presso la Facoltà di Scienze Statistiche dell’Università di Bologna. Ha svolto la propria attività di ricerca dedicandosi particolarmente all’analisi di lungo periodo dei processi formativi, soprattutto nel campo della formazione universitaria; attività concretizzatasi in numerose pubblicazioni, in Italia ed all’estero. Ha fatto parte della Commissione per le rilevazioni statistiche presso l’UNESCO a Parigi, ed è stato membro delle Commissioni Diritto allo Studio e Rapporti Internazionali del Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica. Enrico Giovannini È Presidente dell’Istat dal 4 agosto 2009. Dal gennaio 2001 al luglio 2009 è stato Chief Statistician e Director of the Statistics Directorate dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) di Parigi, dove ha disegnato e realizzato una profonda riforma del sistema statistico dell’Organizzazione, istituito il Forum Mondiale sulla “Statistica, Conoscenza e Politica” e lanciato il Progetto Globale sulla “Misurazione del progresso delle società”. Dal 2002 è professore di Statistica economica presso la Facoltà di Economia dell’Università di Roma “Tor Vergata”. 122
ore 15.00 - Sala Neri GE Healthcare DOPO FUKUSHIMA, SOLO RINNOVABILI? Partecipano: Guido Bortoni, Presidente dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas; Marco Ricotti, Membro dell’Agenzia per la Sicurezza Nucleare e Professore di Impianti nucleari al Politecnico di Milano; Ermete Realacci, Deputato al Parlamento Italiano; Stefano Saglia, Sottosegretario di Stato al Ministero dello Sviluppo Economico; Paolo Togni, Presidente Associazione VIVA; Giuliano Zuccoli, Presidente del Consiglio di Gestione di A2A. Introduce Marco Bersanelli, Professore Ordinario di Astrofisica all’Università degli Studi di Milano.
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Guido Bortoni
Marco Ricotti Si è laureato in Ingegneria nucleare nel 1990 e ha conseguito il PhD in Scienza e tecnologia negli impianti nucleari nel 1993 al Politecnico di Milano. Dal 2005 è professore straordinario di Impianti nucleari, Dipartimento di Energia, al Politecnico di Milano. Dal 2005 è membro del Consiglio direttivo del Cirten (Consorzio inter-universitario per la ricerca tecnologica nucleare). Dal 2008 è vicedirettore del Dipartimento di energia del Politecnico di Milano. È stato consulente presso società di ingegneria nel settore impiantistico, dedicandosi a studio e progettazione di reattore integrale modulare (progetto internazionale Iris) e di reattore di IV generazione (progetto internazionale Elsy). È autore di oltre 100 contributi tra pubblicazioni su riviste internazionali e presentazioni a congressi internazionali. Alla fine del 2010 è stato nominato membro dell’Agenzia per la sicurezza nucleare.
INCONTRI
Pavese, classe 1960, ingegnere, ha ricoperto il ruolo di capo dipartimento per l’energia del Ministero dello Sviluppo Economico. Dopo un’esperienza decennale al gruppo Enel e un periodo trascorso all’estero con Bonneville Power Administration di Portland-Oregon (Usa) e con Edf, Bortoni é stato direttore centrale della direzione mercati dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas presiedendo alla formulazione di provvedimenti e delle istruttorie dell’Autorità nel settore elettrico e del gas. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche in ambito internazionale ed italiano, ha tenuto Lectures in corsi post-universitari in materia energetica e di regolazione.
Stefano Saglia Nato a Milano nel 1971, dal 1995 al 2000 è stato Dirigente presso l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale della Lombardia. Eletto per la prima volta alla Camera dei Deputati nel maggio del 2001, è stato confermato nelle Elezioni Politiche sia del 2006 che del 2008. Nella XV Legislatura è stato Vice Presidente della Commissione Attività Produttive della Camera e ha ricoperto il ruolo di vicecoordinatore del dipartimento economico di Alleanza Nazionale, nonché di responsabile del settore Energia di Alleanza Nazionale. È tra i fondatori dell’Intergruppo Parlamentare sulla Sussidiarietà. Relatore alla Camera di importanti riforme tra le quali il riassetto del settore energetico in Italia, la legge sulla tutela del Risparmio e quella sull’Impresa Sociale. Rieletto nelle Politiche del 2008 alla Camera per il Popolo delle Libertà, è Presidente della XI Commissione Lavoro Pubblico e Privato fino all’aprile 2009, quando viene nominato Sottosegretario di Stato allo Sviluppo Economico.
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Giuliano Zuccoli
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ore 17.00 - Auditorium B7 CON GLI OCCHI DEGLI APOSTOLI. UNA PRESENZA CHE TRAVOLGE LA VITA Presentazione della mostra. Partecipano: José Miguel Garcia, Professore di Esegesi del Nuovo Testamento presso la Facoltà di Teologia San Dámaso di Madrid; Pierbattista Pizzaballa, Custode di Terra Santa. Introduce Giancarlo Cesana, Professore di Igiene all’Università degli Studi di Milano-Bicocca. José Miguel Garcia Nato a Madrid nel 1951, ha studiato Teologia al seminario di Madrid ed è stato ordinato sacerdote in questa diocesi nel 1975, dove ha svolto diversi incarichi pastorali. Nel 1976 ha ottenuto la Laurea in Teologia (specializzazione in Sacra Scrittura) all’Università Pontificia di Comillas. Durante il corso del 1980-81 ha studiato alla Scuola Biblica di Gerusalemme sotto la direzione di Padre Pierre Benoit, ottenendo il titolo di Alunno Diplomato. Ha ottenuto il Dottorato in Teologia alla Facoltà di Teologia di Notre de España con sede a Burgos. È stato collaboratore dei Cuadernos de Evangelio y Estudios Bíblicos dove ha pubblicato lavori di esegesi e filologia neotestamentaria. Dal 1994 ad oggi è Visiting Professor alla facoltà San Damaso di Madrid dove insegna esegesi del Nuovo Testamento. È Professore Associato alla Facoltà di Educazione della Università Complutense e Delegato Episcopale della Cultura per la Diocesi di Madrid. È direttore della collana Studia Semitica Novi Testamenti, dove ha pubblicato numerosi libri.
INCONTRI
Laureato in ingegneria elettrotecnica presso il Politecnico di Milano, inizia la sua attività professionale nel Gruppo Falck, dove nel 1990 assume la responsabilità di direttore generale “Falck Nastri”. Nel 1985 è amministratore delegato della società Sondel, operante nel settore della produzione di energia elettrica. Nel 1996 entra a far parte del consiglio di amministrazione di AEM e tre anni più tardi ne assume la guida. Dal 2002 è presidente di Edipower. È Presidente del Consiglio di Gestione di A2A, Presidente di Edison SpA, Amministratore Delegato di Transalpina di Energia s.r.l. e Vice Presidente Consigliere del Credito Valtellinese.
Pierbattista Pizzaballa Francescano, Custode di Terra Santa dal 2004, è nato a Cologno al Serio nel 1965. Ordinato sacerdote nel 1990, poi alla Custodia di Terra Santa. Dopo gli studi filosofici-teologici, consegue il Baccellierato in Teologia al Pontificio Ateneo Antonianum di Roma, la Licenza in Teologia Biblica allo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, il Master all’Università Ebraica di Gerusalemme. Insegna Ebraico moderno alla Facoltà Francescana di Scienze Bibliche e Archeologia di Gerusalemme. Su incarico del Patriarcato Latino segue la pastorale dei fedeli cattolici di espressione ebraica.
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ISTITUTO ISTITUTO DEI DEI CIECHI CIECHI DI DI MILANO MILANO
IL GUSTO ALLE STELLE Vuoi Vuoi sapere sapere perché perché al al buio buio c’è c’è più più gusto? gusto? Vuoi Vuoi scoprire scoprire se se il il vino vino ha ha un un suono? suono? Vieni Vieni aa trovarci trovarci allo allo stand stand dell’Istituto dell’Istituto dei dei Ciechi Ciechi di di Milano Milano “Il “Il gusto gusto alle alle stelle”, stelle”, potrai potrai esplorare ambienti suggestivi e degustare esplorare ambienti suggestivi e degustare prelibatezze prelibatezze regionali. regionali. Padiglione Padiglione A1 A1 stand stand 17 17
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CON IL SOSTEGNO DI
ore 19.00 - Sala A3 LO STATO DELLA GIUSTIZIA Partecipa: Michele Vietti, Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura. Introduce Paolo Tosoni, Presidente della Libera Associazione Forense.
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Michele Vietti Piemontese, 56 anni, avvocato, ex sottosegretario alla Giustizia, è il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura. Nato a Lanzo Torinese nel 1954, si è laureato in Giurisprudenza all’Università di Torino nel 1977 e dal 1978 al 1987 ha collaborato presso la prima Cattedra di Diritto Civile della Facoltà di Giurisprudenza dell’ateneo. Nel 2001, nel 2006 e nel 2008 è stato eletto alla Camera dei deputati. Dal 2002 ha aderito all’Unione Democratici Cristiani e Democratici di Centro (Udc).
Nato bel 1962, Avvocato, nel 2001 ha costituito lo “Studio Legale Associato Brusa Spagnolo Tosoni”. Nel corso dell’attività professionale, ha acquisito una specializzazione penalistica nel campo dei reati di natura economica e societaria e dei reati contro la Pubblica Amministrazione. È presidente della “Libera Associazione Forense”, cui aderiscono professionisti del mondo del diritto di tutta Italia. È membro del Consiglio Direttivo del “Centro Studi e Ricerca di Diritto Penale dell’Economia” di Milano.
INCONTRI
Paolo Tosoni
ore 19.00 - Sala C1 LA SOSTENIBILITÀ DEL WELFARE PUBBLICO E PRIVATO Partecipano: Johnny Dotti, Amministratore Delegato di Welfare Italia; Marco Morganti, Amministratore Delegato di Banca Prossima; Lester Salamon, Direttore Centro per gli Studi sulla Società Civile alla Johns Hopkins University di Baltimora. Introduce Riccardo Bonacina, Presidente e Direttore Editoriale di Vita Non Profit. Johnny Dotti Giovanni all’anagrafe, nato nel 1963, è sposato con Monica. Hanno tre figli e vivono in provincia di Bergamo in una comunità di famiglie. Laureato in pedagogia, è un imprenditore sociale di lungo corso. Ha guidato per sei anni, dal 2002 al 2008, il gruppo cooperativo Cgm (il Consorzio Gino Matterelli è la più grande rete italiana della cooperazione sociale con 1.100 cooperative associate) di cui è stato consigliere delegato. Attualmente è presidente di Welfare Italia Servizi. Insegna, alla Cattolica di Milano, Analisi e gestione di fenomeni sociali complessi. Lester M. Salamon È professore alla Johns Hopkins University di Baltimora, dove è anche Direttore del Center for Civil Society Studies. In precedenza è stato direttore del Center for Governance and Management Research at The Urban Institute in Washington, D.C., e ha insegnato in varie università, tra cui Harvard. Salamon è uno dei maggiori esperti a livello internazionale nel campo della ricerca di nuovi strumenti di governo e del non profit negli Stati Uniti e nel mondo.
ore 20.00 - Chiesa di S. Agostino DIVINA LITURGIA IN RITO BIZANTINO SLAVO Celebrano: Padre Romano Scalfi e Padre Rostislav Kolupaev. Con il Coro di Russia Cristiana. 127
Un progetto originale di Ambrogio Sparagna per l’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica con Gianni Aversano, il Coro Amarcanto per l’occasione diretto da Anna Rita Colajanni e con la partecipazione di Davide Rondoni
Piazza Cavour Rimini 21 Agosto 2011 Ore 21.30 Spettacolo gratuito Per informazioni Tel. 0541 783100 www.meetingrimini.org
con il contributo di
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Focus ore 13.45 - Pad. B5 UN CAFFÈ ITALIANO… DOMANDE SULL’UNITÀ LA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA Partecipa: Lorenza Violini, Professore Ordinario di Diritto Costituzionale all’Università degli Studi di Milano e Responsabile del Dipartimento Pubblica Amministrazione della Fondazione per la Sussidiarietà. Introduce Anna Cavallo, Studentessa di Giurisprudenza all’Università degli Studi di Milano.
Nata a Varese nel 1955 è Professore ordinario di Diritto Costituzionale e di Diritto Pubblico Comparato presso l’Università degli Studi di Milano. Ha approfondito lo studio di diritto regionale, dei diritti fondamentali e dei processi di integrazione europea. Ha coordinato e diretto dal 1996 al 1999 i programmi Erasmus/Socrates, Tempus e doppi Diploma per la Facoltà di Economia dell’Università di Pavia. Collabora con la Fondazione per la Sussidiarietà.
FOCUS
Lorenza Violini
ore 15.00 - Sala Mimosa B6 IL LAVORO COME BENE COMUNE In collaborazione con la Fondazione Obiettivo Lavoro. Partecipano: Marco Caravella, Consigliere di Amministrazione della Cooperativa Placido Rizzotto; Emilio Innocenzi, Presidente Team Service; Dario Odifreddi, Presidente della Fondazione Piazza dei Mestieri; Giuliano Poletti, Presidente di Lega Coop; Ivan Soncini, Amministratore Delegato di CCPL Gruppo Industriale Cooperativo; Giorgio Vittadini, Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà; Nicola Zingaretti, Presidente della Provincia di Roma. Introduce Alessandro Ramazza, Presidente di Obiettivo Lavoro.
ore 19.00 - Sala Tiglio A6 IL RUOLO DELLE UTILITIES NELLA NUOVA STRATEGIA EUROPEA PER L’ENERGIA E L’AMBIENTE Partecipano: Francesco Asdrubali, Professore Associato di Fisica Tecnica all’Università degli Studi di Perugia e Direttore del Centro Interuniversitario di Ricerca sull’Inquinamento da Agenti Fisici “Mauro Felli”; Franco Cotana, Professore Ordinario di Fisica Tecnica Industriale e Direttore del Centro Ricerche Biomasse all’Università degli Studi di Perugia; Paolo Paoletti, Managing Director BU Corporate Development del Gruppo Sorgenia; Federico Rossi, Professore di Fisica Tecnica all’Università degli Studi di Perugia e Direttore del Consorzio IPASS S.c.a.r.l.; Simone Togni, Presidente dell’Associazione Nazionale Energia del Vento. Introduce Carlo Andrea Bollino, Professore Ordinario di Economia Politica all’Università degli Studi di Perugia e Presidente dell’Associazione Italiana degli Economisti dell’Energia.
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Testi & Contesti ore 15.00 - Eni Caffè Letterario D5 INVITO ALLA LETTURA Introduce Camillo Fornasieri, Direttore del Centro Culturale di Milano.
Luigi Negri
Luigi Negri
FEDE E CULTURA
SCRITTI SCELTI
FEDE E CULTURA
SCRITTI SCELTI
Fede e cultura. Scritti scelti
Quando a un autore in occasione del suo genetliaco viene chiesto di raccogliere gli scritti che egli stesso considera più significativi, si crea l’occasione per ordinare il proprio pensiero secondo un itinerario che sia al contempo un contributo culturale da conservare. Questo è avvenuto per Luigi Negri, pensatore e pastore, già docente di Filosofia Morale all’Università Cattolica di Milano e attuale vescovo di San MarinoMontefeltro. L’autore ha voluto scegliere due generi di scritti che scandiscono le due parti della presente opera. La prima raccoglie scritti filosofici e da questi, oltre alla amicale lontana influenza del metafisico Bontadini, non è certo assente una larga competenza teologica e una forte passione alla storia della cultura. Il tema della crisi, quella che oggi chiameremmo crisi antropologica radicale, percorre l’approccio di autori che da Campanella a Hobbes giunge ai novecentisti Guardini e Guitton. La crisi inizia in quel Rinascimento, così ricco per l’Occidente di scienze, arti e sapere e così propenso all’autonomizzazione dell’uomo fino a renderlo più facilmente preda dell’ideologia e del potere, perché più povero di vita relazionata con il senso e la dimensione religiosa. La seconda parte è una conseguenza della prima. Il pensatore-pastore accompagna, nel suo messaggio pastorale e culturale, Giovanni Paolo II durante tutto il suo pontificato con scritti interpretativi che aiutano a cogliere nel Cristo la pienezza di umanità e la chiave culturale dello stesso uomo contemporaneo.
Presentazione del libro di S. Ecc. Mons. Luigi Negri (Ed. Jaca Book). Partecipano l’Autore, Vescovo di San Marino-Montefeltro; Livio Melina, Preside del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia.
A seguire: già e non ancora
TESTI & CONTESTI
Ministero della bellezza. Il sacerdozio cattolico Presentazione del libro di Francesco Ventorino (Ed. Marietti 1820). Partecipano: l’Autore, Professore Emerito di Ontologia e di Etica presso lo Studio Teologico San Paolo di Catania; S. Ecc. Mons. Luigi Negri, Vescovo di San Marino-Montefeltro. ore 19.00 - Sala Neri GE Healthcare STORIE DAL MONDO. Rassegna di reportages internazionali A cura di Roberto Fontolan e Gian Micalessin. Restrepo. Inferno in Afghanistan di Tim Hetherington e Sebastian Junger.Premio Grand Jury al Sundance Film Festival. Produzione: National Geographic Channel. ore 19.00 - Eni Caffè Letterario D5 INVITO ALLA LETTURA Introduce Camillo Fornasieri, Direttore del Centro Culturale di Milano. Carta straccia. Il potere inutile dei giornalisti italiani Presentazione del libro di Giampaolo Pansa (Ed. Rizzoli). Partecipano: l’Autore, Giornalista e Scrittore; Alberto Savorana, Portavoce di Comunione e Liberazione.
A seguire: In viaggio con un Santo Presentazione del libro di Filippo Anastasi (Ed. Il Messaggero di Padova). Partecipano: l’Autore, Vice Direttore e Responsabile Informazione Religiosa GR RAI; Ugo Sartorio, Direttore Messaggero di Sant’Antonio.
ore 20.30 - BackMusic Le cose della vita Presentazione del Cd di Cesare Aresi. A saperla vedere c’è una luce nelle cose che, sola, ne giustifica l’attrattiva. Le canzoni di Cesare Aresi nascono quando ne individua le tracce nelle pieghe della vita. O quando non le vede più e allora ne grida l’assenza. Ma si tratta quasi sempre di dettagli, di particolari apparentemente insignificanti. Eppure in quei dettagli si gioca la vita intera.
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Giovedì 25 Agosto
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Incontri ore 11.15 - Salone B7 LA RIFORMA DEL FEDERALISMO FISCALE Sono stati invitati: Gianni Alemanno, Sindaco di Roma; Roberto Calderoli, Ministro per la Semplificazione Normativa; Piero Fassino, Sindaco di Torino. Introduce Luca Antonini, Professore Ordinario di Diritto Costituzionale all’Università degli Studi di Padova e Vicepresidente della Fondazione per la Sussidiarietà.
Nato a Bari nel 1958, Gianni Alemanno è sposato ed ha un figlio. È laureato in Ingegneria per l’ambiente e il territorio ed è stato imprenditore nel campo dei servizi. Attivo in campo sociale, ha contribuito a promuovere molte iniziative culturali e non profit. Militante politico fin da giovanissimo, nel 1989 è stato il successore di Gianfranco Fini nella carica di Segretario nazionale del Fronte della gioventù. Dall’inizio degli anni Novanta, all’impegno politico ha affiancato quello nelle istituzioni: nel 1990 viene eletto al Consiglio regionale del Lazio, nel 1994 entra a far parte della Camera dei Deputati e viene riconfermato nelle elezioni del 1996, del 2001 e del 2006. Dall’11 giugno 2001 fino all’aprile 2006 è stato Ministro delle Politiche Agricole e Forestali del Governo Berlusconi. Dal 2008 è sindaco di Roma.
INCONTRI
Gianni Alemanno
Roberto Calderoli Nasce a Bergamo nel 1956. Laureato in Medicina e Chirurgia, si specializza in chirurgia maxillo-facciale. Medico ospedaliero, inizia la sua esperienza politica nella seconda metà degli anni ’80 con il movimento della Lega Lombarda. Nel 1990 è eletto consigliere comunale a Bergamo. Nel 1992 è eletto alla Camera dei Deputati. Nel 1993 diventa Presidente della Lega Lombarda. Nel 1994 è eletto alla Camera dei Deputati dove diventa Presidente della Commissione Affari Sociali. Nel 1995 e sino al 2002 è Segretario Nazionale della Lega Lombarda. Nel 1996 viene eletto alla Camera dei Deputati e dal 1996 al 1998 diventa Vice Presidente della Commissione Affari Sociali. Nel 2001 è eletto al Senato della Repubblica e Vicepresidente del Senato. Il 20 luglio del 2004 è nominato Ministro per le Riforme Istituzionali. Nel 2006 è eletto al Senato della Repubblica e diventa nuovamente Vice Presidente del Senato. Nel 2008 è eletto al Senato della Repubblica e nominato Ministro per la Semplificazione normativa. Piero Fassino Nato ad Avigliana (Torino) nel 1949, laureato in Scienze Politiche, nel 1968 si iscrive al Pci ed è eletto consigliere comunale a Torino nel 1975 e consigliere provinciale nel 1980. Deputato a partire dal 1994, ha svolto il ruolo di Sottosegretario agli Esteri nel governo Prodi, Ministro del Commercio Estero nel governo D’Alema e Ministro della Giustizia nel governo Amato. È stato segretario dei Ds, Democratici di sinistra. È stato eletto Sindaco di Torino, al primo turno, il 16 maggio 2011 con 255.237 voti, pari al 56,66% dei consensi. 131
ore 11.15 - Sala A3 LA LIBERTÀ DEI GENI: COMPLESSITÀ E CONTROLLO DEL GENOMA UMANO Partecipano: Carlo Croce, Direttore del Dipartimento di Virologia Molecolare, Immunologia e Genetica Umana presso l’Ohio State University e del Comprehensive Cancer Center, Ohio State University; Mauro Ferrari, President & CEO The Methodist Hospital Research Institute, Huston; Pier Giuseppe Pelicci, Molecular mechanisms of cancer and ageing at IFOM-IEO Campus. Introduce Marco Pierotti, Direttore Scientifico dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano.
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Carlo Croce
Mauro Ferrari Nato a Udine nel 1959, è tra i più importanti esperti mondiali di bioingegneria e nanotecnologie. Dopo la laurea in Matematica conseguita nel 1985 presso l’Università di Padova, ottiene il Ph.D. in Ingegneria Meccanica all’Università della California, Berkeley, nel 1989. Ferrari lavora nel campo delle nanotecnologie; attualmente è professore di Medicina Molecolare e direttore del Dipartimento di Ingegneria Biomedica dell’Università del Texas, Health Science Center, professore di Bioingegneria alla Rice University of Houston e presidente della Alliance for Nano-Health di Houston. Considerato il padre della nanomedicina, Ferrari è specializzato nella ricerca e nella sperimentazione di trattamenti per la cura del cancro che sfruttano le nanotecnologie. È autore di venti brevetti ormai riconosciuti, di sei libri e di oltre centocinquanta articoli scientifici.
INCONTRI
Nato a Milano nel 1944, è un oncologo famoso per la ricerca sui meccanismi genetici del cancro. Croce ha ricevuto nel 2006 il premio Memorial Clowes dalla American Association for Cancer Research per le sue scoperte sui meccanismi molecolari della leucemia. Nel 2010 è stato eletto membro dell’American Academy of Arts and Sciences. Nello stesso anno è diventato direttore della Cattedra di John W. Wolfe per il Programma umani Cancer Genetics presso la Ohio State University.
Pier Giuseppe Pelicci È Co-Direttore scientifico dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO, Milano, Italia) e Chairman del Dipartimento di Oncologia Sperimentale (DEO), Direttore Scientifico della Fondazione SEMM (Scuola Europea di Medicina Molecolare, Milano) e Presidente del Consorzio Cogentech (Consorzio per le Tecnologie Genomiche, Milano). È Professore ordinario di Patologia all’Università di Milano e co-fondatore della holding Genextra. Genextra controlla quattro realtà operanti nel settore delle biotecnologie (Congenia, DAC, Tethis e Intercept).
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ore 11.15 - Sala C1 L’IMPRESA ITALIANA NEL MONDO In collaborazione con Unioncamere. Partecipano: Andrea Illy, Presidente di Illy Spa; Roberto Snaidero, Presidente di FederlegnoArredo; Ettore Sansavini, Presidente del Gruppo Villa Maria; Massimo Scaccabarozzi, Presidente di Farmindustria; Umberto Vattani, Presidente dell’ICE; Raffaello Vignali, Vicepresidente X Commissione Attività Produttiva, Commercio e Turismo della Camera dei Deputati. Introduce Enrico Biscaglia, Direttore Generale della Compagnia delle Opere. Andrea Illy
INCONTRI
Andrea Illy è presidente e amministratore delegato di illycaffè S.p.A., azienda di famiglia fondata nel 1933 a Trieste. È presidente dell’Association Scientifique International du Cafè, membro dell’Advisory Board della SDA Bocconi e vicepresidente di Altagamma. Nel 2004 ha ricevuto il Premio “L’Imprenditore dell’Anno”, conferitogli da Ernst & Young Italia. Nato a Trieste nel 1964, Andrea Illy si è laureato in Chimica presso l’Università di Trieste; e ha conseguito il Master Executive presso la SDA-Bocconi di Milano. È sposato ed ha tre figlie. Roberto Snaidero Roberto Snaidero è Presidente di FederlegnoArredo, l’associazione che rappresenta le aziende italiane della filiera del legno e dell’arredo e che organizza, con la sua società Cosmit, il Salone Internazionale del Mobile e, con una società partecipata, MADEexpo, la fiera dell’Architettura, Design e Edilizia a Milano.
Umberto Vattani Nato a Skopje, in Macedonia, nel 1938, dopo aver svolto i suoi studi anche in Francia, Gran Bretagna e negli Stati Uniti (con una borsa di studio “Fulbright”), si laurea presso l’Università di Roma in Giurisprudenza nel 1960, ed in Scienze Politiche nel 1962. Ha ricoperto diversi e prestigiosi incarichi nella pubblica amministrazione e nell’aprile 1989 è nominato Ambasciatore. Dal luglio 1992 all’agosto 1996, è Ambasciatore d’Italia nella Repubblica Federale di Germania. Successivamente è nominato Capo di Gabinetto del Ministro degli Affari Esteri, Lamberto Dini, e quindi Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri, incarico che ricopre dal settembre 1997 al settembre 2001. Dal 25 settembre 2001 è Rappresentante Permanente d’Italia presso l’Unione europea a Bruxelles. Il 9 gennaio del 2004 viene nominato Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri.
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ore 15.00 - Sala A3 ESPERIENZE ALLA PROVA. INCONTRO CON… Partecipa Clara Gaymard, Fondazione Jérôme Lejeune, Vice President of Government Strategy and Sales at GE International, and President and CEO of GE France. Introduce Letizia Bardazzi, Fondazione per la Sussidiarietà.
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Clara Gaymard
ore 15.00 - Sala C1 SAN CARLO BORROMEO. LA CASA COSTRUITA SULLA ROCCIA Presentazione della mostra. Partecipano: S. Em. Card. Dionigi Tettamanzi, Amministratore Apostolico dell’Arcidiocesi di Milano; Armando Torno, Giornalista de Il Corriere della Sera. Introduce Giuseppe Bolis, Professore di Introduzione alla Teologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e curatore della mostra.
INCONTRI
È Presidente di GE France e Vice Presidente di GE International. Ha iniziato la sua carriera nel 1982 al Comune di Parigi, nell’ufficio del sindaco Jacques Chirac e poi al Dipartimento Relazioni Internazionali. Ha poi ricoperto dal 1986 al 1990 la carica di revisore e consulente presso la Corte dei conti. Tra il 1991 e il 1993, è stata consigliere commerciale presso l’Ufficio di espansione economica del Cairo. Di ritorno a Parigi, si è occupata di relazioni commerciali con l’Unione europea presso il Ministero dell’Economia. Ex studente dell’ENA, laureata in giurisprudenza e storia, madre di nove figli, Clara Gaymard è Cavaliere della Legion d’Onore, ed è anche decorata con l’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
ore 15.00 - Sala Neri GE Healthcare LAVORI IN CORSO: L’ITALIA CHE ARRIVA Partecipano: Giuseppe Bonomi, Presidente e CEO di SEA Aeroporti Milano; Raffaele Cattaneo, Assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia; Fabio Cerchiai, Presidente di Autostrade per l’Italia e di Atlantia Spa; Altero Matteoli, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti; Renzo Tondo, Presidente della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia. Introduce Paola Garrone, Professore Ordinario di Economia dei Servizi e delle Reti all’Università Politecnico di Milano e Responsabile Dipartimento Public Utilities Fondazione per la Sussidiarietà. Giuseppe Bonomi Nato a Varese nel 1958, è laureato in giurisprudenza. Nel 1993 diventa assessore all’urbanistica nel comune di Varese per Lega Nord. Nel 1994 è eletto deputato ed entra a far parte del consiglio di amministrazione della società SEA. Due anni più tardi ricopre il ruolo di assessore ai lavori pubblici nel comune di Milano nella giunta guidata dal sindaco Formentini nel 1996; dal 1997 al 1999 è presidente della SEA nel periodo dell’avvio dell’hub intercontinentale, il progetto “Malpensa 2000”. Dal 2003 al 2004 è presidente della compagnia aerea Alitalia. Dal 2004 è presidente della compagnia aerea Eurofly, incarico che lascia a fine 2006, quando il sindaco di Milano Letizia Moratti lo riporta a guidare la società Sea. Fino al 2006 è stato consigliere di amministrazione della società ANAS.
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INFORMARSI BENE, VIVERE MEGLIO Dalle 14.00 alle 15.00
Dalle 18.30 alle 19.30
MULTICULTURALITÀ E INTEGRAZIONE ALIMENTARE (Daniela Martini - Nutrizionista Nutrition Foundation of Italy)
OGNI ACQUA MINERALE HA IL SUO GUSTO: IN VIAGGIO TRA LE FONTI DEL BELPAESE (Simone Rugiati - Chef e conduttore televisivo con Massimo De Bellis - Medico Specialista in Medicina Termale)
L’IMPORTANZA DI UNA CORRETTA IDRATAZIONE: I FALSI MITI E LE VERITÀ SCIENTIFICHE (Mario Pappagallo - Giornalista medico-scientifico)
LA PLASTICA: UNA RISORSA DALLE 1000 VITE (Fabio Chimetto - Responsabile Ricerca & Sviluppo Sanpellegrino S.p.A. Nestlé Waters Italia)
LA PLASTICA: UNA RISORSA DALLE 1000 VITE (Fabio Chimetto - Responsabile Ricerca & Sviluppo Sanpellegrino S.p.A. Nestlé Waters Italia)
NON SI BUTTA VIA NIENTE, QUANDO LO SPRECO SI TRASFORMA IN RICCHEZZA (Marco Lucchini - Direttore Generale Fondazione Banco Alimentare Onlus)
“NATURALMENTE” ACQUA: ALLA SUA SCOPERTA DALLA FONTE ALLA TAVOLA (Renza Tomasello - Responsabile Assicurazione Qualità Sanpellegrino S.p.A. Nestlé Waters Italia)
MAMMA, MANAGER E MOLTO PIÙ (Pilar Montilla - Responsabile Ricerca e Progetti Internazionali Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna)
ETICHETTIAMO: SCOPRIRE IL CONTENUTO DELLE ETICHETTE SUI PRODOTTI ALIMENTARI (Tina Napoli - Coordinatrice programmi e campagne a tutela del consumatore Cittadinanzattiva Onlus)
ALIMENTAZIONE E SOVRAPPESO (Giuseppe Fatati - Presidente Fondazione ADI Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica)
Cerchi risposte? Ti aspettiamo al Nestlé Point. Padiglione C5 Al termine degli incontri sarete nostri ospiti per una pausa caffé
Fabio Cerchiai
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Nato a Firenze nel 1944, laureato in Economia e Commercio, ha ricoperto incarichi di primo piano in Consigli di Amministrazione di numerose società assicurative e finanziarie in Italia e all’estero. È Presidente di Autostrade per l’Italia Spa e di Atlantia Spa dall’aprile 2010. Ha iniziato la sua attività nel 1964 alle Assicurazioni Generali delle quali è stato Amministratore Delegato dal 1997 al 2002. Presidente dell’ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici) dal 2002, è stato Presidente di INA e Assitalia dal 2000 al 2003; ha quindi assunto l’incarico di Presidente di Meliorbanca tra il 2004 ed il 2009. Consigliere di Edizione S.r.l. dal 2005 nonchè Presidente del Gruppo Assicurativo ARCA dal 2008, il 27 marzo 2009 è stato nominato, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, Componente del CNEL, in rappresentanza della categoria imprese, settore assicurativo.
È nato a Tolmezzo (Udine) nel 1956, laureato in Scienze Politiche all’Università di Trieste, imprenditore nel settore alberghiero e della ristorazione. Ha iniziato la carriera politica a soli 19 anni, come consigliere comunale a Tolmezzo, cittadina di cui è stato sindaco dal 1990 per otto anni. Nel 1998 è stato eletto al Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia e nominato assessore, prima al Lavoro e poi alla Sanità, per diventare Presidente della Regione dal 2001 al 2003. Dopo un’esperienza come deputato, è stato eletto Presidente della Regione nelle elezioni dell’aprile 2008. È presidente della Federazione Italiana Dama e impegnato nelle attività sociali nel campo delle adozioni internazionali.
INCONTRI
Renzo Tondo
ore 17.00 - Auditorium B7 L’INEVITABILE CERTEZZA: RIFLESSIONE SULLA MODERNITÀ Partecipa Fabrice Hadjadj, Filosofo e Scrittore. Introduce Stefano Alberto, Docente di Teologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Fabrice Hadjadj Nato nel 1971 a Nanterre, filosofo ed intellettuale francese di cultura ebraica, si è convertito nel 1998 al cristianesimo. Collabora con Figaro Littéraire e Art press, insegna filosofia e letteratura al liceo privato cattolico Sainte-JeanneD’Arc di Brignoles. Autore di diversi libri, nel 2006 ha vinto il Grand Prix catholique de littérature.
ore 19.00 - Sala A3 I CRISTIANI IN POLITICA Partecipano: Paul Jacob Bhatti, Consigliere del Ministro del Pakistan per le minoranze religiose; Phillip Blond, Direttore di ResPublica; Joseph Daul, Presidente del gruppo del PPE al Parlamento Europeo; Marcos Zerbini, Deputato al Parlamento dello Stato di San Paolo (Brasile). Presiede e introduce Roberto Formigoni, Presidente della Regione Lombardia. Phillip Blond È direttore di ResPublica e ricercatore al NESTA. È accreditato a livello internazionale come esperto politico, economico e culturale. Ha scritto su testate come The Financial Times, The Independent, The Guardian e The Sunday Times. È fautore di un radicale e progressivo “Torysmo” in politica. Nel 2009 The Times ha definito il suo libro Red Tory come uno dei più importanti dell’anno. 137
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Dal 1996 forniamo soluzioni software affidabili, efficaci e soprattutto innovative alle più prestigiose organizzazioni sanitarie con l’obiettivo di migliorarne e facilitarne i processi clinici e assistenziali. A questo dedichiamo da sempre le nostre migliori risorse in tutto il mondo: tempo, investimenti ma soprattutto cervello, perché è da qui che nasce la vera innovazione.
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Joseph Daul Nato nel 1947 a Strasburgo (Francia), è sposato e ha due figli e cinque nipoti. Ha studiato alla Ecole d’Agricolture e all’Ecole du syndicalisme agricole e si è laureato presso l’Institut des Hautes Etudes de la Défense Nationale a Parigi nel 1981. Eletto per la prima volta al Parlamento europeo nel 1999. È diventato un membro molto attivo della Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, della quale è stato nominato presidente nel gennaio 2002. Come membro della delegazione del Parlamento europeo per i negoziati WTO, ha partecipato alle conferenze ministeriali di Seattle (1999), Doha (2001) e Cancun (2003). Nel gennaio 2007, è stato eletto Presidente del Gruppo PPE-DE.
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Roberto Formigoni Nato a Lecco nel 1947, dal 1973 vive a Milano. Roberto Laureato in Filosofia all’Università Cattolica di Milano, ha studiato Economia politica alla Sorbona di Parigi. Nel 1973 è tra i fondatori del Movimento Popolare, di cui sarà presidente nazionale fino al 1987. Eletto parlamentare europeo nel 1984 (con oltre 450 mila preferenze è il primo degli eletti DC), è rieletto nel 1989, ricoprendo per cinque anni il ruolo di Vicepresidente. Entra per la prima volta al Parlamento italiano nel giugno del 1987. Rieletto nel 1992 e nel 1994, nel 1993-94, è Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Ambiente. È Presidente della Regione Lombardia dal 1995. Nella sua attività ha varato provvedimenti innovativi quali la legge di riforma della sanità, centrata sul principio della libertà di scelta dell’utente e sulla concorrenza tra ospedali pubblici e privati; la legge sulla famiglia, intesa come soggetto sociale e non oggetto di assistenza; la normativa per le imprese e i voucher per la scuola e l’assistenza.
INCONTRI
Marcos Zerbini Nato in Brasile, a San Paolo, dalla fine degli anni Ottanta è impegnato nei movimenti in difesa dei lavoratori senza terra che vivono nelle favelas di San Paolo. Fonda insieme a Cleuza Ramos, l’Associaçào dos Trabalhadores Sem Terra. Nel corso di pochi anni ha aiutato 100 mila persone ad acquistare un terreno e abitare per la prima volta in una casa di loro proprietà. Il 24 febbraio 2008 di fronte a 50 mila persone Marcos e Cleuza hanno consegnato il movimento dei Sem Terra nelle mani di Julián Carrón, responsabile di Comunione e Liberazione. Marcos svolge anche attività politica ed oggi è deputato dello stato di San Paolo.
ore 19.00 - Sala C1 INNOVAZIONE E COMPETITIVITÀ In collaborazione con Lombardia Informatica. Sono stati invitati: Marco Arzilli, Segretario di Stato all’Industria della Repubblica di San Marino; Ossama Bessada, Amministratore Delegato di Wind Spa; Giuseppe Biesuz, Amministratore Delegato di Trenord; Luca Ferrarini, Presidente del Gruppo Ferrarini-Vismara; Carlo Camnasio, Presidente e Amministratore Delegato di Philips Italia; Alberto Daprà, Vice Presidente di Lombardia Informatica. Introduce Bernhard Scholz, Presidente della Compagnia delle Opere. Ossama Bessada Laureato in ingegneria delle telecomunicazioni, 39 anni, è amministratore delegato di Wind Telecomunicazioni e Group Executive Vice President della Business Unit Europa e Nord America di VimpelCom. Il manager, che vanta oltre 17 anni di esperienza nel campo delle telecomunicazioni, ha ricoperto dal 1° aprile 2009 la carica di Chief Operating Officer di Wind. Precedentemente è stato Chief Commercial Officer di Orascom Telecom Holding, ha ricoperto il ruolo di Direttore responsabile delle strategie di sviluppo prodotto per i dati & VAS per il Gruppo GSM Services Development, nonché amministratore delegato di Arpu+ dove è stato in grado di rendere l’azienda fornitore leader VAS nel Medio Oriente. Ossama Bessada ha notevolmente contribuito al successo del lancio di una serie di importanti start-up come direttore commerciale di Syriatel e, successivamente, come direttore marketing di Orascom Telecom Algeria. 139
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Focus
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ore 13.45 - Pad. B5 UN CAFFÈ ITALIANO… DOMANDE SULL’UNITÀ IL BOOM ECONOMICO Partecipano Gianluigi Da Rold, Giornalista; Gian Luigi Trezzi, Professore Ordinario di Storia Economica all’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Introduce Francesco Babbi, Studente di Economia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
ore 15.00 - Sala Tiglio A6 PRESENTE E FUTURO DEL FARMACO COME STRUMENTO DI CURA. DOVE VA LA RICERCA FARMACOLOGICA? Sono stati invitati: Roberto Dall’Aglio, Membro della Commissione Tecnico Scientifica di AIFA; Fabrizio Pane, Presidente della Società Italiana di Ematologia e Professore all’Università Federico II di Napoli; Stefano Portolano, Amministratore Delegato di Celgene Srl; Davide Prosperi, Ricercatore in Biochimica e Responsabile del Nanobiolab presso il Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze all’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Introduce Carlo Lucchina, Direttore Generale della Direzione Sanità della Regione Lombardia.
ore 19.00 - Sala Mimosa B6 L’ESPERIENZA RELIGIOSA NELL’EBRAISMO E NEL CRISTIANESIMO IL MEETING INCONTRA THE ELIJAH INTERFAITH INSTITUTE Partecipano: Alon Goshen-Gottstein, Director of The Elijah Interfaith Institute; Ambrogio Pisoni, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Alon Goshen-Gottstein È direttore dell’Istituto Interfaith Elia (già Scuola di Elia per lo studio della Sapienza nelle Religioni del mondo), e docente e direttore dal 1997 del Beit Morasha College di Gerusalemme, Centro per lo Studio del Pensiero rabbinico. Ha anche insegnato presso il Pontificio Istituto Ratisbonne di Gerusalemme, 1997-2001, alla Scuola per studenti stranieri, Università di Tel Aviv, 1997-99; all’Istituto Schehter di Studi Ebraici (ramo del Jewish Theological Seminary), 1996-98; al Dipartimento di Storia ebraica sia a Haifa che all’Università Ben Gurion, 1996; e come ospite ha tenuto conferenze presso l’Università di Uppsala, 1996-97. È stato assistente didattico e docente nel dipartimento di filosofia ebraica all’Università di Tel Aviv, 1991-95. Ordinato rabbino nel 1977, ha conseguito la laurea presso l’Università Ebraica di Gerusalemme. Stanford University Press ha pubblicato il suo The Sinner e Amnesiac The Rabbinic Invention of Elisha ben Abuya and Eleazar ben Arach nel 2000. Il God’s Presence: An Introduction to Judaism for the Christian Student è di imminente pubblicazione da parte di Hendrickson Press.
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Testi & Contesti
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ore 11.15 - Eni Caffè Letterario D5 INVITO ALLA LETTURA Introduce Camillo Fornasieri, Direttore del Centro Culturale di Milano. Una nuova cultura per un nuovo umanesimo. I grandi discorsi di Benedetto XVI Presentazione del libro a cura di Lorenzo Leuzzi (Ed. LEV). Partecipano: il Curatore, Cappellano di Montecitorio; Pierluca Azzaro, Professore di Storia del Pensiero politico all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; Giuseppe Costa, Direttore della Libreria Editrice Vaticana; Fabrice Hadjadj, Filosofo e Scrittore. A seguire: PIETRO BARCELLONA
Il mondo sta attraversando un cambiamento senza precedenti che, per essere fronNessuno ha il coraggio di discutere davvero della crisi, come crisi definitiva di un modello di capitalismo non più proponibile, e come crisi dell’ideologia del godimento effimero e del vorace consumo, illimitato e alimentato artificialmente da una pubblicità asservita al mercato. Disorientamento e solitudine disperata sono i veri temi della crisi. Siamo di fronte a un mutamento antropologico: gli uomini e le donne del nostro tempo, sedotti per decenni
Passaggio d’epoca
teggiato, richiede un’analisi all’altezza della dimensione epocale.
Passaggio d’epoca L’Italia al tempo della crisi
speranza e la fiducia nel futuro. Ciò che accade richiede una svolta capace di incidere profondamente sugli stati d’animo: oltre l’economia, occorre cercare un ubi consistam dell’umanità che ridia un ruolo centrale allo spirito di fratellanza. Trasformare la crisi nella ricerca di un nuovo spazio umano che ridia senso al bisogno di affetti e di comunità: questo è il tema centrale di questo passaggio d’epoca.
PIETRO BARCELLONA
dal miraggio dell’opulenza di massa e dal consumo senza limiti, abbandonano la
Pietro Barcellona, originale figura intellettuale del nostro tempo, filosofo, giurista ed analista politico, si interroga con spirito innovativo sul senso della vita e della storia umana. È stato docente universitario, membro del Consiglio Superiore della Magistratura, deputato e componente della Commissione giustizia della Camera. Autore di numerosi saggi, per Marietti ha pubblicato: La lotta tra diritto e giustizia (2008), L’ineludibile questione Dio (2009), L’oracolo di Delfi e l’isola delle capre (2009) e Incontro con Gesù (2010).
€ 12,00 IVA inclusa
MARIETTI 1820
Progetto grafico: studio grafico Andrea Musso
Passaggio d’epoca. L’Italia al tempo della crisi Presentazione del libro di Pietro Barcellona (Ed. Marietti 1820). Partecipano: l’Autore, Professore Ordinario di Filosofia del Diritto all’Università degli Studi di Catania; Davide Rondoni, Poeta e Scrittore.
TESTI & CONTESTI
dorso 7 mm
Barcellona-passaggio_epoca2:eco 23/06/11 11:59 Pagina 1
MARIETTI 1820
ore 15.00 - Eni Caffè Letterario D5 INVITO ALLA LETTURA Introduce Camillo Fornasieri, Direttore del Centro Culturale di Milano. La casa, la terra, gli amici: la Chiesa nel terzo millennio Presentazione del libro di Massimo Camisasca (Ed. San Paolo). Partecipano: l’Autore, Superiore Generale della Fraternità Sacerdotale dei Missionari di San Carlo Borromeo; Aldo Cazzullo, Giornalista e Scrittore. A seguire: VIVA L’ITALIA! Risorgimento e Resistenza: perché dobbiamo essere orgogliosi della nostra nazione Presentazione del libro di Aldo Cazzullo (Ed. Mondadori). Partecipa l’Autore, Giornalista e Scrittore.
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e immediatezza, Maniscalco ome fosse seduto a con una sigaretta e una a leggersi d’un fiato, un briciolo di quel fiato…
Maurizio “Riro” Maniscalco, pesarese di nascita (1955) e tradizione, milanese di educazione, newyorkese di acquisizione, vive con moglie, figli e nipoti negli Stati Uniti dal 1994. È direttore dell’Emerald Institute di New York. “Finto musicista” (cantante, polistrumentista, un amore infinito per il blues), ha inciso tre albums con la Bay Ridge Band e due con il grande amico (e musicista vero) Jonathan Fields (Blues and Mercy, 2006, e Sketches of You, 2010 – Itaca Dischi). Gionalista a tempo perso, è anche “finto scrittore”. Per la Società Editrice Fiorentina ha pubblicato l’affascinante (e divertente) Mi mancano solo le Hawaii. Appunti di vita e di viaggio di un italiano trapiantato in America (2008) e Dal Ponte all’Infinito. The Way of the Cross over the Brooklyn Bridge (2009). Per Itaca ha collaborato alla realizzazione di tre volumi della collana «Educare con la Musica».
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Musica, parole e storie
nov – che di queste cose se ica è abbastanza per tutta vita non è abbastanza per role e storie è l’avventura ccontata con lo spirito di di uno ormai più vicino ai nta. delle sette note sin da i sé, delle sue scoperte portandoci per mano o di avvenimenti grandi ci costringe a fare quel volte con ilarità, altre con o con dolore, ma sempre con passo della nostra esistenza to c’entra con tutto”. prima chitarraccia da rica della Bay Ridge Band of You, attraverso mille a come onnipresente
Maurizio “Riro” Maniscalco
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ore 18.00 - BackMusic Presentazione del CD Sketches of you e del libro Musica parole storie di Riro Musica, parole Maniscalco e storie Dopo le avventure della Bay Ridge Band e di Blues and Mercy, Sketches of You, il nuovo cd di Riro Maniscalco. Fotogrammi di un viaggio in note fatto di ricerca umana, di amore e dignità, di certezza autentica, come anche di solitudine a volte bruciante. Musica, parole e storie è l’avventura di una vita in musica raccontata con lo spirito di un ragazzino e il cuore di uno ormai più vicino ai sessanta che ai cinquanta. Maurizio “Riro” Maniscalco
Ovvero: come si diventa un vero finto musicista
ore 19.00 - Sala Neri GE Healthcare STORIE DAL MONDO. Rassegna di reportages internazionali A cura di Roberto Fontolan e Gian Micalessin.
TESTI & CONTESTI
Secret Access: il Vaticano Anteprima nazionale History (canale 407 di Sky)
ore 19.00 - Eni Caffè Letterario D5 INVITO ALLA LETTURA Introduce Camillo Fornasieri, Direttore del Centro Culturale di Milano. Augusto Del Noce. La legittimazione critica del moderno Presentazione del libro di Massimo Borghesi (Ed. Marietti 1820). Partecipano: l’Autore, Professore Ordinario di Filosofia Morale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Perugia; Alessandro Banfi, Giornalista. A seguire: Don Oreste Benzi. Parroco, cioè padre Presentazione del libro di Valerio Lessi (Ed. Paoline). Partecipano: l’Autore, Giornalista e scrittore; Elio Piccari, Parroco de La Resurrezione, Rimini; Paolo Ramonda, Responsabile Comunità Papa Giovanni XXIII.
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Venerdì 26 Agosto
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Incontri ore 11.15 - Salone B7 MARE NOSTRUM Sono stati invitati: Gian Carlo Blangiardo, Professore Ordinario di Demografia all’Università degli Studi di Milano-Bicocca; Roberto Maroni, Ministro dell’Interno. Introduce Robi Ronza, Giornalista.
Nato nel 1948, si è laureato in economia e commercio all’Università Cattolica di Milano. È dal 1988 professore ordinario di Demografia all’Università degli Studi di Milano-Bicocca. I suoi interessi di ricerca riguardano l’area statistica metodologica e l’area demografica: migrazioni, fecondità, politiche familiari, abortività. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche, è stato membro della Commissione ISTAT per il censimento della popolazione del 2001.
INCONTRI
Gian Carlo Blangiardo
Roberto Maroni Nato a Varese nel 1955, si laurea in Giurisprudenza. Nel 1990 aderisce alla Lega Lombarda e viene eletto segretario provinciale di Varese fino al 1993. Con Umberto Bossi contribuisce alla nascita della Lega Nord. Eletto deputato per la prima volta nel 1992, diventa prima Vicepresidente del gruppo parlamentare leghista alla Camera e poi Capogruppo. Nel 1994, riceve l’incarico di Vicepresidente del Consiglio del I Governo Berlusconi e di Ministro dell’Interno. Durante il II e III Governo Berlusconi è nominato ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. Attualmente è Ministro dell’Interno.
ore 11.15 - Sala A3 MANZONI E IL RISCATTO DEL POPOLO Partecipano: Mario Morcellini, Preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione all’Università la Sapienza di Roma. Introduce Davide Rondoni, Poeta e Scrittore. Mario Morcellini Dal 2005 è preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione dove insegna Sociologia della comunicazione. È stato Direttore di ricerca e consulente per il Ministero dell’Università e della Ricerca, il CNR, la Rai, l’Ordine dei Giornalisti, la Federazione della Stampa, la Regione Lazio, la Provincia e il Comune di Roma. Gran parte del suo impegno istituzionale è stato dedicato alla nascita e al consolidamento accademico dell’area disciplinare delle Scienze della comunicazione. I suoi temi di studio e di ricerca di riflessione si sono incentrati sui percorsi dell’educazione nell’età dei media, entro una prospettiva tesa a indagare serenamente l’influenza dei media sulla modernizzazione dell’industria culturale e televisiva italiana e sul giornalismo. 143
Air Liquide Sanità Service, nel cuore dell’ospedale, condivide con medici e pazienti le esigenze e il desiderio quotidiano di migliorare la qualità delle terapie da somministrare in condizioni di massima serenità e sicurezza. L’INNOVAZIONE è un impegno continuo di Air Liquide Sanità Service. A completamento dell’offerta gas, propone i seguenti servizi innvovativi: • Zer0pensieri, il metodo sicuro di effettuare la manutenzione; • Alwaysgas, per la garanzia di continuità di fornitura dei gas medicinali; • HospitAls, per la gestione degli appalti Medical Global Service; • CryoSMART TM, per la gestione delle Biobanche; • La Formazione, per agevolarVi nell’attività quotidiana; • QualityGas, servizio a supporto del farmacista ospedaliero nel controllo periodico statistico della qualità del gas secondo Farmacopea Ufficiale alle unità terminali e in uscita dalle centrali di produzione on site; • AliGes, consulenza per l’implementazione nelle strutture ospedaliere del sistema di gestione operativa per la distribuzione dei gas medicinali e del vuoto come da Allegato G della norma sugli impianti UNI EN ISO 7396.
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ore 11.15 - Sala C1 LA CERTEZZA DELLA SALUTE Partecipano: Giancarlo Cesana, Professore Ordinario di Igiene all’Università degli Studi di Milano-Bicocca; S. Ecc. Mons Zygmunt Zimowski, Presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per gli Operatori Sanitari. Introduce Marco Bregni, Presidente dell’Associazione Medicina e Persona.
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Giancarlo Cesana
Zygmunt Zimowski Nato nel 1949, è presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per gli Operatori Sanitari. È stato ordinato sacerdote nel 1973 ed eletto vescovo della diocesi di Radom, in Polonia, il 28 marzo 2002, consacrato per le mani dell’allora cardinale Joseph Ratzinger. È stato vescovo di Radom fino al 18 aprile 2009, quando papa Benedetto XVI lo ha chiamato, conferendogli la dignità arcivescovile, a presiedere il Pontificio Consiglio della Pastorale per gli Operatori Sanitari.
INCONTRI
È Professore di Igiene all’Università degli Studi di Milano Bicocca, dove insegna anche Medicina del Lavoro e Storia della Medicina. È Direttore del Centro Studi di Sanità Pubblica, situato presso l’Ospedale San Gerardo di Monza. Nel luglio 2009 è stato nominato Presidente della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico. Studia le relazioni tra fattori sociali e malattia. Sul tema è autore di numerose pubblicazioni scientifiche e vari libri. Tra gli altri, Il “ministero” della salute. Note introduttive alla medicina (Società Editrice Fiorentina). È di Comunione e Liberazione.
ore 11.15 - Sala Neri GE Healthcare DESIDERIO, POPOLO E PARTITI Partecipano: Massimo Borghesi, Professore Ordinario di Filosofia Morale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Perugia; Mauro Magatti, Professore Ordinario di Sociologia Generale e Preside della Facoltà di Sociologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; Alberto Martinelli, Professore Emerito di Scienza Politica e Sociologia dell’Università degli Studi di Milano. Introduce Andrea Simoncini, Professore Ordinario di Diritto Costituzionale all’Università degli Studi di Firenze. Massimo Borghesi È professore ordinario di Filosofia morale nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Perugia. Ha insegnato, dal 1981 al 2007, Estetica, Etica, Teologia filosofica nella Pontificia Università S. Bonaventura in Roma dove è stato, dal 2000 al 2002, direttore della “Cattedra Bonaventuriana”. Dal 2008 è docente di Storia dell’ateismo nella Pontificia Università Urbaniana. È membro del consiglio scientifico di numerose case editrici e riviste (Studium, Cosmopolis, Atlantide, Humanitas). È stato membro, dal 1993 al 2002, del comitato di redazione della rivista “Il Nuovo Areopago”. È collaboratore della rivista internazionale “30Giorni”. È autore di numerose pubblicazioni.
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Mauro Magatti Sociologo ed economista, si è laureato con lode in Discipline Economiche Sociali (DES) all’Università Bocconi di Milano nel 1984, ha conseguito il PhD in Social Sciences (UK) nel 1991. Ricercatore universitario dal 1994, dal 2002 è professore ordinario in Sociologia generale. Dal 2006 è Preside della Facoltà di Sociologia presso l’Università Cattolica di Milano. Visiting fellow presso l’Università di Edinburgo e di Canterbury, è stato visiting professor presso l’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi (2006-2007) e presso l’Universita Cattolica di Buenos Aires (2008-2009).
Nato a Milano nel 1940, si è laureato in Economia e Commercio all’Università Bocconi nel 1964. Professore ordinario di Scienza della politica all’Università degli studi di Milano, ha insegnato in università straniere, tra cui l’Università di California a Berkeley, l’Università di Stanford, e la New York University. Dal 1987 al 1999 è stato Preside della Facoltà di Scienze politiche dell’Università degli Studi di Milano. È stato membro del consiglio nazionale della scienze e della tecnologia per tutta la sua durata. È autore di libri e saggi sul sistema politico italiano, l’imprenditorialità e lo sviluppo economico e le politiche sociali. Collabora ai maggiori quotidiani italiani.
INCONTRI
Alberto Martinelli
ore 15.00 - Sala A3 VOLONTARIATO E SVILUPPO INTERNAZIONALE Partecipano: Alberto Piatti, Segretario Generale della Fondazione AVSI; S. Em. Card Robert Sarah, Presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum. Introduce Roberto Fontolan, Direttore del Centro Internazionale di Comunione e Liberazione. Robert Sarah Presidente del Pontificio Consiglio “Cor Unum”, Arcivescovo emerito di Conakry (Guinea), è nato a Ourous, distretto di Koundara, nell’arcidiocesi di Conakry, il 15 giugno 1945. Ordinato sacerdote il 20 luglio 1969 nella cattedrale di Sainte Marie a Conakry, è stato poi inviato a Roma, dove ha ottenuto la licenza in teologia alla Pontificia Università Gregoriana e ha arricchito la sua formazione culturale al Pontificio Istituto Biblicum, approfondendola successivamente con un periodo di studio all’Istituto Biblicum di Gerusalemme (1971-1972) dove ha ottenuto la licenza in sacra scrittura. Tornato in patria, è stato parroco e poi rettore del Seminario minore. È stato quindi eletto arcivescovo di Conakry il 13 agosto 1979 e ordinato l’8 dicembre successivo. Amministratore apostolico di Kankan, presidente della Conferenza episcopale della Guinea, presidente della Conferenza episcopale regionale per l’Africa Occidentale francofona (Cerao), presidente del Catholic Biblical Centre for Africa and Madagascar (Bicam), consultore della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, il 1° ottobre 2001 Giovanni Paolo II lo ha nominato segretario della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, ufficio che ha svolto per nove anni, fino al 7 ottobre 2010, quando Benedetto XVI lo ha designato presidente del Pontificio Consiglio «Cor Unum». Da Benedetto XVI creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 20 novembre 2010.
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Roberto Fontolan
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Nato nel 1956, giornalista, ha lavorato a lungo nella carta stampata (Avvenire, Il Sabato) e alla Rai. È stato direttore della televisione del gruppo Il Sole 24 Ore. È docente nel master di giornalismo dell’Università Cattolica di Milano. È direttore di Oasis, rivista internazionale promossa dal Patriarca di Venezia Card. Angelo Scola. È responsabile del Centro Internazionale di Comunione e Liberazione.
Gabriella Alemanno Nata a Bari nel 1955 si è laureata in Giurisprudenza presso l’Università La Sapienza di Roma. È avvocato dal 1991 ed è membro di numerose commissioni e autrice di numerosi articoli. Dal 2002 è Esperto SECIT e Vicedirettore Generale dell’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato. Nel 2005 è stata nominata Direttore della direzione per le strategie dell’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato. Ha esperienza nell’insegnamento e ha partecipato a molti convegni e corsi di aggiornamento. È stata nominata, su proposta del Rettore, professore non temporaneo presso la SSEF.
INCONTRI
ore 15.00 - Sala C1 LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: FRENO O SOSTEGNO ALLO SVILUPPO? In collaborazione con Invitalia. Partecipano: Gabriella Alemanno, Direttore dell’Agenzia del Territorio; Domenico Arcuri, Amministratore Delegato di Invitalia; Attilio Befera, Direttore della Agenzia delle Entrate; Renata Polverini, Presidente della Regione Lazio. Introduce Monica Poletto, Presidente della Compagnia delle Opere – Opere Sociali.
Attilio Befera Nato a Roma nel 1946, laureato in economia e commercio, è stato dirigente bancario e ispettore centrale tributario (SECIT). Assunto nel 1965 da Efibanca, ha svolto tutte le funzioni aziendali fino ad assumere, quale direttore centrale, la responsabilità delle strutture che presidiavano le aree amministrativa, fiscale, informatica ed organizzativa della banca. Nel marzo 1997 è nominato dirigente generale del Ministero delle Finanze con l’incarico di direttore centrale per la riscossione del Dipartimento delle Entrate. Dal 1 ottobre 2011 è direttore centrale dell’Agenzia delle Entrate. Renata Polverini Nata a Roma nel 1962, è dal 2010 presidente della Regione Lazio. Figlia di una delegata sindacale della CISNAL, si è dedicata giovanissima all’impegno sindacale nella CISNAL e poi nell’UGL. Diplomata in ragioneria, nel 1996 ha acquisito il posto di responsabile delle relazioni internazionali e comunitarie e dal settembre 1998 rappresenta l’UGL nel gruppo II del CESE. Nello stesso anno entra in Segreteria Confederale ed assume la carica di Segretario Generale della Federazione del Terziario. Dal 1999 al 2005 ha ricoperto l’incarico di Vice Segretario Generale della Confederazione, occupandosi, fra l’altro, delle principali vertenze unitarie degli ultimi anni, dall’Alitalia alla Fiat di Melfi, dalla Thyssen-Krupp di Terni al rinnovo del contratto per il pubblico impiego.
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ore 17.00 - Auditorium B7 LA SFIDA DEL NORD AFRICA: CONCILIARE STABILITÀ E DIRITTI Sono stati invitati: Nabil El-Arabi, Segretario Generale della Lega Araba; Tarek Ben Ammar, Produttore Cinematografico e Fondatore di Quinta Communications; Wael Farouq, Professore alla American University in Cairo e Vicepresidente del Meeting Cairo; Franco Frattini, Ministro italiano degli Affari Esteri; Naguib Sawiris, Chairman & CEO Weather Investments Group. Intervento di saluto di Antonella Mularoni, Segretario di Stato agli Affari Esteri della Repubblica di San Marino. Introduce Roberto Fontolan, Direttore del Centro Internazionale di Comunione e Liberazione.
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INCONTRI
ore 15.00 - Sala Neri GE Healthcare FEDERALISMO IN SANITÀ: RISORSE UMANE E FINANZIARIE. QUALE FUTURO? Partecipano: Francesco Bombelli, Presidente del Consorzio HCM; Mario Colombo, Direttore Generale Istituto Auxologico Italiano; Sandro De Poli, Presidente di GE Healthcare Italia; Carlo Lucchina, Direttore Generale della Direzione Sanità della Regione Lombardia; Marina Panfilo, Pubblic Affairs & Regional Access Director Pfizer Italia; Costantino Passerino, Direttore Centrale Fondazione Salvatore Maugeri. Introduce Marco Bregni, Presidente dell’Associazione Medicina e Persona.
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Meeting di Rimini – Villaggio “Lavori in Corso”, Padiglione B5 - D5 Meeting di Rimini – Villaggio “Lavori in Corso”, Padiglione B5 - D5
ore 19.00 - Sala C1 LE STRADE DEL SABATO SERA: SICUREZZA E STUPEFACENTI In collaborazione con la Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale. Partecipano: Marco Bertoli, Psichiatra e Direttore Sanitario dell’Azienda per i servizi sanitari Isontina di Gorizia; Iles Braghetto, Presidente della Fondazione San Gaetano; Silvio Cattarina, Presidente della Cooperativa Sociale L’Imprevisto; Umberto Guidoni, Segretario Generale della Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale. Introduce Monica Poletto, Presidente Compagnia delle Opere-Opere Sociali.
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Iles Braghetto
Silvio Cattarina Nato nel 1954 a Storo, laureato in sociologia a Urbino, nel 1990 dà vita alla Comunità terapeutica educativa per minori devianti e tossicodipendenti. Nascono poi «L’Imprevisto», il Centro diurno, la Comunità terapeutica femminile «Tingolo per tutti», le Case di reinserimento, la Cooperativa sociale «Più in là». I Centri e le Comunità lanciati da Silvio Cattarina rappresentano un punto di riferimento e un modello osservato e studiato per la sua unicità e per il suo rilevante interesse oltre che per i significativi risultati. Gli è stato assegnato il Premio Circolo della Stampa di Pesaro 2011 “per la capacità, la tenacia e l’entusiasmo con cui sta operando da una vita sul difficile fronte del recupero giovanile”.
INCONTRI
Laureato in lettere presso l’Università di Padova, insegnante di religione, è stato consigliere regionale del Veneto e presidente della Commissione Bilancio e Affari Istituzionali della Regione Veneto. In passato è stato anche assessore regionale alla Sanità e vicesindaco della città di Padova. Fino al 2009 è stato deputato del Parlamento europeo. Nel febbraio 2009 annuncia di voler uscire dall’UDC per candidarsi alle Regionali con l’Alleanza di Centro di Francesco Pionati che ha sostenuto Luca Zaia candidato alla presidenza del Veneto.
Umberto Guidoni Nato nel 1954 a Storo, laureato in sociologia a Urbino, nel 1990 dà vita alla Comunità terapeutica educativa per minori devianti e tossicodipendenti. Nascono poi «L’Imprevisto», il Centro diurno, la Comunità terapeutica femminile «Tingolo per tutti», le Case di reinserimento, la Cooperativa sociale «Più in là». I Centri e le Comunità lanciati da Silvio Cattarina rappresentano un punto di riferimento e un modello osservato e studiato per la sua unicità e per il suo rilevante interesse oltre che per i significativi risultati. Gli è stato assegnato il Premio Circolo della Stampa di Pesaro 2011 “per la capacità, la tenacia e l’entusiasmo con cui sta operando da una vita sul difficile fronte del recupero giovanile”.
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ore 19.00 - Sala Neri GE Healthcare CIBO: QUALITÀ O QUANTITÀ PER NUTRIRE IL PIANETA? Partecipano: Giuseppe Battagliola, Presidente de La Linea Verde Spa; Stefano Berni, Direttore Generale del Consorzio per la Tutela del Grana Padano; Marco Lucchini, Direttore Fondazione Banco Alimentare Onlus; Vincenzo Tassinari, Presidente di Coop Italia. Introduce Camillo Gardini, Presidente della Compagnia delle Opere Agroalimentare.
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Stefano Berni
Vincenzo Tassinari Nato nel 1949, si laurea in Economia a Bologna. Nel 1975 è capo servizio amministrativo della CAMST. Nel 1979 è Direttore Amministrativo e Finanziario del Consorzio Interregionale Cooperative di Consumo e nel 1983 ne diviene Presidente. Nel 1991 è Vice Presidente dell’INTERCOOP di Copenhagen. Dal 1996 al 2000 è Presidente di ECR-Italia. Dal 2004 insegna Economia e Gestione delle Imprese Commerciali presso la Bicocca di Milano. Dal 2005 è Presidente di Centrale Italiana, nata dall’alleanza tra Coop, Despar, Sigma e Il Gigante. Nel 2006 è stato eletto Vice Presidente di INDICOD–ECR e Co-chair di ECR Italia. Dal 1988 è Presidente di Coop Italia.
INCONTRI
Nato a Moglia (Mantova) nel 1955, dal 1989 è stato Direttore della Federazione Provinciale Coldiretti di Padova. Dal 1991 al 1993 è stato Direttore della rivista “Il Coltivatore”. Dal 1992 al 1994 è stato Parlamentare eletto Deputato nelle liste della D.C., arrivando primo per preferenze in tutto il Veneto. Nel 1994 è stato nominato Direttore Generale dell’Associazione Nazionale Bieticoltori con sede in Bologna. Dal 1998 è Direttore Generale del Consorzio Tutela Grana Padano sito a Desenzano del Garda (Brescia).
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Focus ore 13.45 - Pad. B5 UN CAFFÈ CON… HO VISTO UN RE. INCONTRO CON ENZO JANNACCI Partecipa Enzo Jannacci, Cantautore. Introduce Giorgio Vittadini, Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà.
Nato a Milano nel 1935 è cantautore, cabarettista, attore e cardiochirurgo, uno dei maggiori protagonisti della scena musicale italiana del dopoguerra. Caposcuola del cabaret italiano, nel corso della sua quasi cinquantennale carriera ha collaborato con svariate personalità della musica, dello spettacolo, del giornalismo, della televisione e della comicità italiana, divenendo artista poliedrico e modello per le successive generazioni di comici e di cantautori. Autore di quasi trenta album, alcuni dei quali rappresentano importanti capitoli della discografia italiana, e di varie colonne sonore, Enzo Jannacci, dopo un periodo di ombra nella seconda metà degli anni novanta, è tornato a far parlare di sé ottenendo vari premi alla carriera e riconoscimenti per i suoi ultimi lavori discografici. È uno dei pionieri del rock and roll italiano, insieme ad Adriano Celentano, Luigi Tenco, Little Tony e Giorgio Gaber, con il quale formò un sodalizio durato più di quarant’anni.
FOCUS
Enzo Jannacci
ore 15.00 - Sala Mimosa B6 PON RETI E MOBILITÀ L’Italia al centro del sistema di trasporto euromediterraneo: intermodalità, nuove infrastrutture, sicurezza e innovazione per lo sviluppo della logistica In collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Partecipano: Pietro Baratono, Autorità di Gestione del PON Reti e Mobilità 2007/2013 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; Letterio Denaro, Responsabile di Linea d’Intervento del PON Reti e Mobilità 2007/2013 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; Mario Laurenti, Direttore Generale per i Sistemi Informativi, Statistici e la Comunicazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; Lanfranco Senn, Direttore Scientifico di Gruppo CLAS; Roberto Zucchetti, Presidente del Gruppo CLAS.
ore 19.00 - Sala Mimosa B6 IL NUOVO APPRENDISTATO PER SOSTENERE L’OCCUPAZIONE GIOVANILE In collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Partecipano: Cesare Fumagalli, Segretario Generale Confartigianato; Emmanuele Massagli, Segreteria Tecnica del Ministro del Lavoro; Alessandro Mele, Direttore della Fondazione Cometa; Gianni Rossoni, Assessore al Lavoro e Formazione della Regione Lombardia; Giorgio Santini, Segretario Confederale Cisl. Introduce Francesco Riccardi, Giornalista di Avvenire.
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Testi & Contesti ore 11.15 - Eni Caffè Letterario D5 INVITO ALLA LETTURA Introduce Camillo Fornasieri, Direttore del Centro Culturale di Milano. Il bicentenario dell’indipendenza dei paesi latino-americani: ieri e oggi
quaderni di
GUZMÁN CARRIQUIRY
Il bicentenario dell’indipendenza dei paesi latinoamericani: ieri e oggi
Rubbettino
Presentazione del libro di Guzmán Carriquiry (Ed. Rubbettino). Partecipano: l’Autore, Segretario della Pontificia Commissione per l’America Latina; Anibal Fornari, Ricercatore Indipendente del Consilio Nazionale Ricerche Scientifiche e Tecniche dell’Argentina.
A seguire: Franco Nembrini
DI PADRE IN FIGLIO
TESTI & CONTESTI
Conversazioni sul rischio di educare
Prefazione del Card.
Camillo Ruini
Di padre in figlio. Conversazioni sul rischio di educare Presentazione del libro di Franco Nembrini (Ed. Ares). Partecipa l’Autore, Direttore della Scuola La Traccia; Stefano Alberto, Docente di Teologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
ore 15.00 - Eni Caffè Letterario D5 INVITO ALLA LETTURA Introduce Camillo Fornasieri, Direttore del Centro Culturale di Milano. Cosa tiene accese le stelle. Storie di italiani che non hanno mai smesso di credere nel futuro Presentazione del libro di Mario Calabresi (Ed. Mondadori). Partecipano l’Autore, Direttore de La Stampa; Alessandro D’Avenia, Insegnante e Scrittore. A seguire:
Emilia e i suoi ragazzi
Emanuele Boffi, 34 anni, giornalista, lavora al settimanale «Tempi» dall’ottobre 2000.
Emilia e i suoi ragazzi. L’opera civile della fede
Emanuele Boffi
Emilia Vergani (Carate Brianza, 6 novembre 1949 - Asunción, 30 ottobre 2000) è stata «un’operaia di carità». Moglie di Giancarlo Cesana, ha aderito sin dalla giovinezza al movimento di Comunione e Liberazione, dalla cui esperienza ha tratto un originale metodo di intervento nel campo dell’assistenza sociale e della lotta all’abbandono scolastico. Dalla sua passione educativa è nato nel 1997 il Centro In-Presa, dove, attraverso il lavoro, si indica ai giovani una strada per scoprire che la vita ha un senso e che la realtà è positiva. Sviluppando le intuizioni della sua fondatrice, In-Presa ha proseguito e allargato negli anni le sue attività (oggi si occupa di formazione professionale, alternanza scuola-lavoro, inserimento lavorativo, aiuto pomeridiano allo studio, ed è anche un circolo ricreativo serale), muovendosi sempre all’interno di un percorso pedagogico che trae linfa da una profonda esperienza di fede. «I ragazzi di In-Presa meritano di più. C’è da fargli provare di più della bellezza della vita. Non è che mi metto ad amare di più, ma è che il mio bisogno è essere amata di più. Tutto il mio comportamento, anche quello di cui mi vergogno, è la ricerca di questo: “Una piaga incurabile che non vuole guarire”. È una continua inquietudine soprattutto se l’amore totale te lo aspetti da chi non lo può dare» (dal Diario di Emilia).
Presentazione del libro di Emanuele Boffi (Ed. Lindau). Partecipano l’Autore, Giornalista e Scrittore; Stefano Giorgi, Direttore di In-presa. Emanuele Boffi
Emilia e i suoi ragazzi L’opera civile della fede
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ore 19.00 - Eni Caffè Letterario D5 INVITO ALLA LETTURA Introduce Camillo Fornasieri, Direttore del Centro Culturale di Milano. La guerra contro Gesù Presentazione del libro di Antonio Socci (Ed. Rizzoli). Partecipano: l’Autore, Giornalista e Scrittore; Massimo Borghesi, Professore Ordinario di Filosofia Morale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Perugia. A seguire: La ragazza che guardava il cielo. Storia di una grazia inattesa Presentazione del libro di Alberto Reggiori (Ed. Rizzoli). Partecipano: l’Autore, Medico; Veronica Asaba, Operatrice sociale, Responsabile del Meeting Point di Hoima, Uganda. 158
SAB
Sabato 27 Agosto
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Incontri ore 11.15 - Salone B7 QUALE DESTINO PER L’EUROPA? Partecipano: Gianni Pittella, Vicepresidente del Parlamento Europeo; Mario Mauro, Capogruppo del Popolo della Libertà al Parlamento Europeo; Giulio Tremonti, Ministro dell’Economia e delle Finanze. Introduce Bernhard Scholz, Presidente della Compagnia delle Opere.
Nato a Lauria nel 1958, è sposato e padre di due figli. Nel luglio 2009 è stato eletto primo Vicepresidente del Parlamento europeo. Il Presidente del Parlamento europeo, Jerzy Buzek, ha affidato a Pittella, nella sua qualità di primo Vicepresidente, il compito di rappresentare il Parlamento europeo nei seguenti ambiti: Bilancio del Parlamento europeo, Conciliazione legislativa, Assemblea Parlamentare Euro Mediterranea (APEM), America latina, Politica immobiliare del Parlamento europeo, Implementazione dello statuto del deputato e dell’assistente accreditato.
INCONTRI
Gianni Pittella
Mario Mauro Nato nel 1961, si laurea in Lettere e Filosofia alla Cattolica di Milano. Nel 1999 entra al Parlamento europeo, eletto nelle liste di Forza Italia e aderisce al PPE-DE. Rieletto nel 2004, diventa Vicepresidente del Parlamento Europeo. Dal 2000 al 2006 ricopre la carica di Responsabile nazionale del Dipartimento Università e Ricerca di Forza Italia. Oggi è a capo del Dipartimento Università del PDL. Dal 2008 è docente presso l’Università Europea di Roma. Nel 2009 è Rappresentante personale della Presidenza dell’OSCE contro razzismo, xenofobia e discriminazione, con particolare riferimento a quelle contro i cristiani. Giulio Tremonti Nato a Sondrio nel 1947 è professore ordinario presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Pavia. È autore di alcuni libri come Rischi fatali (2005) e Lo Stato criminogeno (1997). È stato Visiting Professor all’Institute Comparative Law, Oxford e ha tenuto dibattiti e conferenze in Italia e all’estero. È condirettore della Rivista di diritto finanziario e scienza delle finanze. È Presidente di Aspen Institute Italia. Pubblica i suoi articoli sui principali quotidiani europei. Deputato al Parlamento Italiano dal 1994, è oggi Ministro dell’Economia e delle Finanze.
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ore 15.00 - Auditorium B7 CIÒ CHE ABBIAMO DI PIÙ CARO Presentazione del libro di Luigi Giussani (Ed. BUR-Rizzoli). Partecipano: Eugenio Borgna, Primario emerito di Psichiatria dell’Ospedale Maggiore di Novara; Aldo Trento, Missionario in Paraguay. Introduce Emilia Guarnieri, Presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli.
SAB
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Nato nel 1930 a Borgomanero, si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1954 presso l’Università di Torino, conseguendo la specializzazione in Malattie nervose e mentali nel 1957. È libero docente in Clinica delle malattie nervose e mentali dell’Università di Milano dal 1962. Dal 1970 al 1978 è stato direttore dell’Ospedale Psichiatrico di Novara, mentre dal 1978 è responsabile del Servizio di Psichiatria dell’Ospedale Maggiore di Novara. Si è occupato, in particolare, di psicopatologia delle depressioni e delle schizofrenie in numerosi lavori. Egli stesso spiega sulla rivista Studi di psichiatria come la passione per «la soggettività, per l’interiorità dei pazienti» lo abbia spinto a occuparsi solo di psichiatria, tralasciando il suo interesse iniziale per la neurologia. «Mi sembra di poter dire che, solo occupandomi di psichiatria, abbia potuto riconoscere e, almeno in parte, cercare di realizzare il mio destino (…): quello, cioè, di seguire il cammino misterioso che va verso l’interno e che è la premessa ad avvicinarsi all’interiorità, alla soggettività degli altri-da-noi; al fine di comprenderne le sofferenze e alleviarle».
INCONTRI
Eugenio Borgna
Aldo Trento Nato nel 1946 in provincia di Belluno, dal 1989 è uno dei più noti missionari della Fraternità San Carlo Borromeo in Paraguay. Ad Asunción è responsabile di una clinica per malati terminali e presso la parrocchia di San Rafael ha realizzato un asilo, una scuola elementare, un’azienda agricola in cui trovano impiego malati di Aids non terminali, due piccole case per bambini orfani ed una casa per anziani. Durante l’edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli di Rimini 2009, ha curato la mostra sulle “riduzioni” create nel 1600 dai gesuiti in Paraguay, da cui ha preso ispirazione per il proprio lavoro.
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SPETTACOLI
Novità
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Al Meeting una nuova arena spettacoli, con stage, reading e concerti Padiglione D7 ingresso gratuito
Lunedì 22 Agosto 2011 - ore 21.00
Verità e mistero A cura dell’Associazione PATRES Hanno collaborato Leonardo Lugaresi e Angela Maria Mazzanti
Partecipano studenti dell’Ateneo di Bologna Regia di Andrea Soffiantini Nella cultura contemporanea è largamente diffusa l’opinione secondo la quale sarebbe impossibile stabilire una qualsiasi relazione tra verità e mistero. Ma accadono eventi che rendono ragione di questa profonda connessione. Dagli atti di un seminario internazionale su “Verità e mistero fra tradizione greco-romana e multiculturalismo tardoantico”, svoltosi presso l’Università degli Studi di Bologna, è stata tratta una drammatizzazione. Il testo ripropone fatti storici, documenti epigrafici e passi di opere di autori fra il I e il IV secolo d.C.
Martedì 23 Agosto 2011 - ore 21.00
Stage di danze irlandesi Con il corpo di ballo dei Chieftains, Cara Batler, Jon & Nathan Pilatzke, Alyth Mc Cormack, Triona Marshall Tutti gli appassionati di danza e musiche celtiche e irlandesi, o chi per la prima volta si vuole cimentare con uno Skip o con un Rising step (passi di danza irlandese) non può perdere questo appuntamento con lo Stage di danze celtiche condotto dal mitico corpo di ballo dei Chieftains. Jon & Nathan Pilatzke, gli straordinari ballerini di Ottawa Valley Dance (Jon è anche ottimo violinista) insieme alla fantastica Irish Dancer Cara Butler, con Triona Marshall, che da qualche anno è la magica Arpa dei Chieftans e la cantante Alyth Mc Cormack, vi faranno rivivere le atmosfere e le tradizioni dell’incantevole terra d’Irlanda. Le danze apprese potranno essere poi immediatamente sperimentate nel concerto dei Chieftains che si terrà Mercoledì 24 Agosto in Arena D3. Per prenotazioni e informazioni: spettacoli@meetingrimini.org
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Mercoledì 24 Agosto 2011 - ore 19.30
Coro di voci bianche Branko - Serbia Sezione giovanile dell’omonimo Sodalizio Canoro Ecclesiastico Branko, storico coro della Cattedrale di Niš, è composto da bambini e ragazzi di età compresa tra i 6 ed i 16 anni. Nel 2009, al Festival internazionale Giornate di musica sacra di Hajnowka in Polonia, ha conseguito il primo premio per la sua categoria. È diretto da Jovana Mikić .
ore 21.00
Stage di tango argentino Con Carlotta Santandrea e Patricio Lolli Carlotta Santandrea e Patricio Lolli condurranno i partecipanti in un viaggio all’interno dell’affascinante mondo del tango argentino. Un percorso per apprendere non solo i passi, ma anche le origini e le atmosfere del tango: i ruoli dell'uomo e della donna, l'importanza della guida, l'invito nelle milonghe (sono i luoghi dove si balla il tango in Argentina). Lo stage è aperto a tutti coloro che vogliono imparare e capire un po' di più di questo ballo che affascina il mondo intero.
Giovedì 25 Agosto 2011 - ore 19.30
Incontro con i giurati del Meeting Film Festival
SPETTACOLI
Per prenotazioni e informazioni: spettacoli@meetingrimini.org
Una serata esclusiva rivolta ai filmakers che hanno partecipato alla IV edizione del Meeting Rimini Film Festival e a tutti gli appassionati della settima arte. Un’occasione imperdibile di confronto con illustri maestri del cinema.
ore 21.00
Trio In Canticis Formato da Guya e Marina Valmaggi, Francesco Mingucci, offre un breve reportage musicale del viaggio fra i superstiti dello tsunami in Giappone, nella città di Ishinomaki, dove, collaborando con la professoressa Wakako Saito (università di Nagoya), ha portato la musica come forma di amicizia, conforto e speranza per la rinascita.
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È Festa
SPETTACOLI
Musica e parole di un'Italia appassionata
Piazza Cavour - Rimini Ingresso libero Spettacolo inaugurale Domenica 21 Agosto 2011 - ore 21.30 Un progetto originale di Ambrogio Sparagna per l’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica con Gianni Aversano
Coro Amarcanto per l'occasione diretto da Anna Rita Colajanni e con la partecipazione di Davide Rondoni
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È festa è uno spettacolo originale composto da una grande Orchestra di strumenti popolari e da un affiatato Coro. Un insieme straordinario costruito per celebrare con la gioia del canto e della danza popolare il sentimento d’amore per la propria terra e le proprie radici. Guidati dalla passione per la cultura popolare lo spettacolo attraversa la Storia dell’Unità nazionale mediante l’utilizzo di canti provenienti da varie regioni. Nello spettacolo trovano posto le tante voci ed espressioni musicali popolari che hanno così intimamente caratterizzato la nostra storia nazionale contrassegnati dalla proposta di alcuni esempi poetici scelti e letti da Davide Rondoni. Nello spettacolo accanto a ballate che raccontano di eroi popolari fra cui spiccano Garibaldi e Pio IX, i personaggi più cantati nel Risorgimento popolare, trovano posto anche brani legati alla devozione religiosa popolare, in particolare canti processionali, invocazioni a San Paolo e a Gesù Bambino e danze in onore della Madonna nei diversi dialetti, a riprova di come il canto religioso popolare
abbia favorito sensibilmente la coesione dell’Unità nazionale. Si tratta di canti di grande suggestione poetica che testimoniano come il popolo, pur subendo la complessità della Storia, abbia provato con la forza della poesia cantata vissuta come un’esperienza comunitaria a trovare un possibile sostegno all’incalzare tragico degli eventi, così come appare evidente nel repertorio che racconta il grande esodo delle classi popolari avvenuto con l’emigrazione della fine del diciannovesimo secolo. Ai primi anni del Novecento appartiene anche il repertorio di canti satirici napoletani che deridono la nuova borghesia imperante dell’epoca. La ricerca di una comune identità passa anche attraverso alcuni canti sociali che descrivono le condizioni del lavoro contadino, da quello in risaia a quello delle terre bonificate. Uno spettacolo dal ritmo vertiginoso e travolgente. Una grande Festa popolare quindi, dove canti sociali, religiosi, pizziche e tammurriate sono un’affascinante trama sonora per celebrare con gioia e semplicità i primi centocinquant’anni del nostro Bel Paese.
Orchestra Popolare Italiana dell'Auditorium Parco della Musica Dopo la PMJO Parco della Musica Jazz Orchestra, è questa la nuova produzione della Fondazione Musica per Roma: l'Orchestra Popolare Italiana dell'Auditorium Parco della Musica, la seconda orchestra residente dedicata al repertorio popolare italiano diretta da Ambrogio Sparagna. L'Orchestra, caratterizzata dalla presenza importante di strumenti musicali tipici della tradizione popolare italiana, è finalizzata alla produzione di programmi originali dedicati sia ai repertori popolari regionali, sia alle forme e ai generi del folklore nazionale. Sotto questa prospettiva la creazione dell'Orchestra Popolare Italiana dell'Auditorium Parco della Musica di Roma, un'orchestra residente, costituisce un'espressione alta di vitalità culturale che conferma l'Auditorium Parco della Musica di Roma come ideale punto di riferimento del panorama musicale nazionale ed internazionale. L'Orchestra realizza progetti originali su commissione della Fondazione Musica per Roma con cui stabilisce calendari e modalità di rappresentazioni, sia nell'ambito delle proprie strutture, sia promuovendole in Italia e all'estero. Il carattere di esclusività favorisce la residenzialità dell'Orchestra configurandola come un'iniziativa specifica della Fondazione Musica per Roma. L'organico, composto prevalentemente da giovani musicisti provenienti da varie regioni, prevede una trentina di elementi tra cantanti e strumentisti, scelti nel panorama della musica popolare italiana, ed è articolato nelle seguenti sezioni: corde: chitarra, chitarra battente, arpa popolare, ghironda; plettri: mandola, mandolino, mandoloncello; fiati: zampogna, ciaramella, flauti pastorali, clarinetti, sax, tromba; organetti; archi: lira, violino, violoncello, contrabbasso; percussioni: tamburelli, batteria, percussioni tradizionali. Per ciascuna produzione originale è prevista la partecipazione di ospiti, sia essi "alberi di canto" (musicisti o gruppi strumentali della tradizione popolare vivente), sia artisti nazionali ed internazionali. Il debutto dell'Orchestra Popolare Italiana è avvenuto nell'ambito del Festival di Villa Adriana di Tivoli il 6 luglio con lo spettacolo "Bbella fatte chiamà". Canti d'amore dalla Campagna Romana. 168
Gianni Aversano Insegnante di storia e filosofia, cantante, attore, chitarrista, autore e studioso di storia e cultura napoletana, fondatore del Trio Napolincanto. Presente più volte al Meeting, si è esibito in importanti teatri italiani e nelle principali città italiane ed europee. Ha ricevuto il premio Histonium per l’impegno artistico e culturale finalizzato alla riscoperta della bellezza e del messaggio universale della canzone napoletana. Il Tg1 musica, il Tg2 della RAI, Radio 1 RAI, La stanza della musica su Radio 3 RAI, Radio Vaticana, L’Espresso, Avvenire e numerosi quotidiani regionali hanno intervistato e parlato di lui. Da alcuni anni voce solista dell’Orchestra Popolare di Ambrogio Sparagna. Da segnalare il recente incontro e la collaborazione per un cd di canzoni originali che uscirà a breve con il più grande poeta napoletano vivente, Salvatore Palomba, autore tra l’altro dei testi delle canzoni di Sergio Bruni. Coro Amarcanto È formato da una quindicina di cantori e musicisti che con passione e freschezza affrontano, ormai da una decina di anni, i più diversi repertori della musica popolare internazionale. I componenti del gruppo hanno portato avanti per due anni una fitta ricerca musicale in collaborazione con il giornalista RAI Alver Metalli. Nel 2008 ha pubblicato un CD (“Mi Virgencita” Itacalibri ed.). Tra il 2006 e il 2007 l’Ensemble Amarcanto è stato invitato a partecipare alla trasmissione televisiva di Rai 2 Mizar, come esempio di impegno di coinvolgimento di giovani nello studio e nella riproposizione di stili musicali espressione di culture diverse. Nell’agosto 2009 il gruppo ha partecipato al VII° Festival corale Singing world di San Pietroburgo aggiudicandosi il premio di preferenza del pubblico ed il premio per il miglior programma. Il 10 giugno 2010, sempre con l’Orchestra popolare di Ambrogio Sparagna, si è esibito nella Chiesa di Sant’Apollinare in Classe all’interno del Ravenna Festival in un repertorio di canti popolari. Attualmente è in distribuzione il CD Amarcanto.
SPETTACOLI
Ambrogio Sparagna Figlio di musicisti tradizionali di Maranola (LT), studia Etnomusicologia all'Università di Roma con Diego Carpitella e realizza con lui numerose campagne di rilevamento sulla musica popolare italiana. Nel 1976 fonda la prima scuola di musica popolare contadina in Italia presso il Circolo Gianni Bosio di Roma e nel 1984 la Bosio Big Band, un'originale orchestra di organetti. Ha al suo attivo un'intensa attività concertistica internazionale in numerosi Paesi europei ed extraeuropei e un'ampia esperienza di didatta realizzata anche in ambito universitario. Dal 2004 al 2006 è Maestro concertatore del Festival la Notte della Taranta dove per l’occasione fonda una grande orchestra di sessanta elementi composta da strumenti popolari (con molti concerti, dalla Puglia alla Cina). Nel 2007 fonda l'Orchestra Popolare Italiana dell'Auditorium Parco della Musica di Roma, un grande gruppo strumentale stabile che raccoglie giovani interpreti provenienti da tutte le regioni della Penisola, allo scopo di promuovere e valorizzare il repertorio della musica popolare italiana. Con questo organico dà vita a numerosi progetti di spettacolo sia nell’ambito della stagione della Fondazione Musica per Roma, che in Italia e all’estero. Nel 2009 è ospite speciale del WOMEX. World Music Expo di Copenhagen.
Davide Rondoni Poeta e scrittore. Nato nel 1964 a Forlì, si è laureato in Letteratura italiana a Bologna, dove ha fondato e dirige il Centro di poesia contemporanea. È presente nelle più importanti antologie di poesia italiana de II Novecento edite da Mondadori e Rizzoli e cura le collane di poesia de Il Saggiatore e Marietti. Dirige la rivista di poesia e arte ClanDestino; in Rai Sat 2000 cura e conduce programmi di poesia e dibattito culturale. Ha tenuto e tiene corsi di poesia e letteratura nelle Università di Bologna, Milano Cattolica, Genova, Iulm e in diversi Istituti specializzati nonché all’estero a Yale University e Columbia University (Usa). È direttore artistico del festival DANTE09 a Ravenna. Ha partecipato ai più importanti festival di poesia in Italia e all’estero. Ha pubblicato alcuni volumi di poesia, tra cui Il bar del tempo, uscito per Guanda nel gennaio '99, Avrebbe amato chiunque con i quali ha vinto, tra gli altri, i premi più importanti in Italia (tra cui Montale, Carducci, Gatto, Ovidio, Camaiore, Metauro), Apocalisse amore, Mondadori, 2008. Un libretto edito nel 2001, Non sei morto, amore (e ripubblicato nel 2006) è letto in performance dall'autore insieme ad un pianista di blues, oltre che messo in scena da Sandro Lombardi e David Riondino. 169
LUNEDĂŒ 22 Kim Dong Kyu Concerto per pianoforte
ore 19.45 Teatro D2 La ballata del cavallo bianco Reading tratto dal testo di G.K. Chesterton
ore 21.45 Arena D3 Welcome Film
ore 21.45 SALA NERI
Zero Assoluto Performance in set acustico
Introduzione al concerto dei Bunarma ore 22.00 Area Piscine Ovest
Concerto per pianoforte
Kim Dong Kyu
Teatro D2 Lunedì 22 Agosto 2011 - ore 19.45 Il palcoscenico del Meeting ospita Kim Dong Kyu, giovane e virtuoso pianista sudcoreano, che per l’occasione eseguirà un programma musicale d’eccellenza con brani di R. Schuman, S. Prokofiev, L. V. Beethoven e I. Stravinsky. Una serata speciale con il Primo Premio della IV edizione dell’International Piano Competition “Repubblica di San Marino”, concorso pianistico tra i più impor172
tanti del panorama delle competizioni musicali internazionali che ha laureato vincitori del calibro di Sofya Gulyak, Eugheny Brakhman e Daniil Trifonov. Kim, 25 anni, ha conquistato il premio di San Marino grazie all’interpretazione del Concerto per pianoforte e orchestra n°3 di S. V. Rachmaninoff, accompagnato dall’Orchestra della Repubblica di San Marino diretta dal maestro Philippe Entremont.
SPETTACOLI Kim Dong Kyu Ha compiuto i suoi studi diplomandosi presso la “Seoul Art High School” e la “Korea National University of Arts” in Corea. Ha vinto il Concorso Internazionale “Jeunesses Musicales Belgrade” tenutosi in Serbia ed il Primo Premio al Concorso Pianistico Internazionale “Repubblica di San Marino 2010”. Ha ottenuto numerosi premi in Korea, tra i quali il Primo Premio al Korea Music Competition, al Samic Music Competition, all’Inje Music Competition; il Secondo Premio all'Ewha & Kyunghyang Music Competition ed allo Joongang Music Competition. Si è esibito con l’Orchestra da Camera Giovanile KNUA ed il suo debutto con un recital in Korea alla Knua Hall nel Giugno del 2006 ha ottenuto caloroso successo. Ha tenuto concerti sia come solista che in ensemble di musica da camera in numerose città della Korea, Spagna, Francia, Germania. Ha partecipato nel 2004 e nel 2008 al “France Couchevel Music Festival”. Attualmente studia in Germania presso la “Hochschule für Musik und Theater Hannover” sotto la guida del maestro Matti Raekallio. 173
La ballata del cavallo bianco
SPETTACOLI
Testo di Gilbert Keith Chesterton
Arena D3 LunedĂŹ 22 Agosto 2011 - ore 21.45 Tratto dal testo pubblicato in Italia da Raffaelli Editore a cura di Marco Antonellini Traduzione e adattamento di Annalisa Teggi Interpretato da Massimo Popolizio
Messa in scena Otello Cenci Presenza scenica e voce Laura Palmeri In collaborazione con
Voce solista Eleanor Shanley 175
Cento anni fa, nel 1911, G.K. Chesterton si sveglia improvvisamente nel cuore della notte a seguito di un sogno e scrive di getto questo poema che riscuote enorme successo e fa nascere uno stuolo di ammiratori entusiasti, tra cui lo storico Christopher Dawson e gli scrittori Grahm Greene e C.S. Lewis, autore delle Cronache di Narnia e e del personaggio di Berlicche. La storia, scritta per il popolo, per essere letta in lunghe serate attorno al camino, è ambientata nella Valle del Cavallo Bianco, luogo nel quale il leggendario re Alfred sconfisse gli invasori danesi nel nono secolo.
“...La notte sarà tre volte più buia su di te e il cielo diventerà un manto d’acciaio. Sai provar gioia senza un motivo, dimmi, hai fede senza una speranza?” “...la tempra del guerriero come quella del prete: lanciare i propri cuori oltre le certezze / per guadagnare ciò che il cuore desidera.” Questi sono alcuni dei versi evocativi che, interpretati dall’attore Massimo Popolizio, accompagneranno gli spettatori, insieme a grandi immagini e musica, in un viaggio lungo il pendio della White Horse Hill, nel Sud dell’Inghilterra, per rivivere una storia lontana che illumina il presente.
La tapisserie de bayeux, conservata nell'omonimo museo in Normandia, Francia.
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tramandando il racconto di quelle personalità, come re Alfred, in cui tale tratto ha brillato in modo fulgido. «Si fa presto a creare una storia, ma non è facile evocare la storia di un eroe. Quando ne esiste una, possiamo essere assolutamente certi che ci troviamo di fronte ad una personalità storica magari avvolta dal mistero, ma sicuramente autorevole» (G. K. Chesterton, Alfred il Grande). E la ballata è la forma per eccellenza del racconto popolare, è il canto che raccoglie l'intera tribù attorno al fuoco. Ma, avverte subito l'autore, quella di Alfred non è una favola: la grande battaglia, di cui egli fu protagonista per difendere la sua terra dagli invasori Danesi, parla all'uomo di oggi di una battaglia eterna e quotidiana per sostenere la certezza che il Creato è una cosa buona. L'intero poema è un canto che ridisegna il significato della parola 'speranza', allontanandola dal regno delle illusioni e radicandola nella libera partecipazione creativa che l'uomo possiede fin dall'alba dei tempi. Annalisa Teggi
Massimo Popolizio Nato a Genova nel 1961, nell’84 si è diplomato a Roma all’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio D'Amico”. Intraprende la carriera di attore teatrale e, appena diplomato, inizia una proficua collaborazione artistica con il regista teatrale Luca Ronconi. Nel 1995 vince un Premio Ubu come miglior attore per gli spettacoli Re Lear di William Shakespeare e Verso Peer Gynt ispirato al Peer Gynt di Henrik Ibsen; viene nuovamente premiato nel 2001 per I due gemelli veneziani di Carlo Goldoni. Nel 2006 si aggiudica invece l'Eschilo d'Oro, conferitogli da parte dell'INDA. È la voce di Lord Voldemort nella saga dei film di Harry Potter, di Tom Cruise (Dott. William "Bill" Harford) in Eyes Wide Shut e di Lionel Abelanski (Shlomo) in Train de vie. Ha acquistato poi visibilità con le sue più recenti interpretazioni cinematografiche in Romanzo criminale, Mare nero e Mio fratello è figlio unico, nonché nel recente ruolo di Vittorio Sbardella ne Il Divo di Paolo Sorrentino.
SPETTACOLI
All'inizio del XX secolo, quando in ambito artistico letterario si andava definendo l'immagine di una modernità fatta di uomini vuoti o smarriti, dall'identità che vacillava tra nessuno e centomila, Chesterton volse gli occhi ad un passato remotissimo per poter parlare di un uomo vivo. In questo senso la parola attualità riceve un significato profondo e pieno: non è la semplice informazione sui fatti dell'ultima ora, ma l'annuncio che, dentro il tumulto della storia, la tradizione di ogni popolo preserva, custodisce e trasmette quel nocciolo di evidenze fondamentali che nutrono l'umanità, ricordando agli uomini di essere dei viventi. Chesterton compie due scelte importanti: sceglie di raccontare la vicenda di re Alfred basandosi sulle leggende, e non sulla storiografia, e sceglie di raccontarla nella forma della ballata. Entrambe sono scelte pensate per parlare al popolo: la leggenda, anche quando inventa, è per Chesterton un messaggio vero, nel senso che parla di un tratto umano distintivo in cui il popolo si riconosce e di cui lascia traccia nella memoria collettiva,
Eleanor Shanley È una delle voci più belle e pure di Irlanda. Nel 1989 Eleonor si unisce al gruppo irlandese De Danann, allora all'apice del successo. Nei cinque anni di tour con la band, ha registra due album: A Jacket of Batteries e Half Set in Harlem. Una volta abbandonato il gruppo, intraprende una carriera da solista e continua a registrare molti album tra cui Eleanor Shanley prodotto da Donal Lunny, Desert Heart e l'album di platino Eleanor Shanley and Friends. Fino ad oggi la sua carriera di cantante l’ha portata in molte tournée in giro per il mondo: Stati Uniti, Australia, Europa, Cina, Giappone e Medio Oriente. Maria Laura Palmeri Nasce nel 1989 a Cattolica. Dal 2002 al 2004 frequenta un corso di attività teatrale presso il Laboratorio stabile Alcantara, portando in scena due rappresentazioni: nel 2003 lo spettacolo tratto da Enrico V di Sheakspeare La fragola e l’ortica mentre; nel 2004 La storia dei due sfortunati amanti, tratto da Romeo e Giulietta. Nel 2005 si unisce al gruppo di teatro-danza Blueline dove approfondisce l’utilizzo del corpo e della voce. Nel 2008/2009 studia recitazione alla Scuola Civica “Paolo Grassi” di Milano, frequentando un corso propedeutico all’attività teatrale professionale. 177
Welcome
SALA NERI
- Proiezione film
Lunedì 22 Agosto 2011 - ore 21.45 Regia Philippe Lioret Cast Vincent Lindon, Firat Ayverdi, Audrey Dana, Derya Ayverdi, Thierry Godard, Selim Akgül, Firat Celik, Murat Subasi, Olivier Rabourdin, Yannick Renier, Mouafaq Rushdie, Behi Djanati Ataï
Welcome ha come protagonista Bilal, un giovane iracheno che ha lasciato il suo paese alla volta di Calais nella speranza di imbarcarsi per l’Inghilterra dove lo attende la sua fidanzata, un’adolescente che il padre ha promesso in sposa a un ricco cugino. Bilal cerca di salire clandestinamente su un traghetto ma il suo tentativo fallisce così decide di attraversare la Manica a nuoto ma per farlo deve allenarsi. Bilal si reca quindi presso una piscina comunale dove incontra Simon, un istruttore di nuoto di 178
Musiche Nicola Piovani, Wojciech Kilar, Armand Amar Paese Francia 2009 Durata 115 Min
mezza età che sta per separarsi da sua moglie che in realtà ama ancora in gran segreto. L’istruttore viene colpito dall’ostinazione e dai sentimenti del ragazzo e per questo decide di aiutarlo. Simon grazie all'amicizia con il ragazzo, trova il coraggio necessario per prendere importanti decisioni nella sua vita. Vincitore di svariati premi, come il Premio LUX assegnato dal Parlamento europeo, ha ottenuto dieci candidature ai Premi César 2010, fra cui quelle per il miglior film e il miglior regista.
Zero Assoluto Performance in set acustico
- Ingresso libero
Lunedì 22 Agosto 2011 - ore 22.00 Introduzione al concerto del gruppo musicale Bunarma, vincitore del Contest 2010 Edison-Change the music. Dopo due anni di distanza dal loro terzo album Sotto una pioggia di parole, Thomas De Gasperi e Matteo Maffucci, noti al grande pubblico come gli Zero Assoluto, tornano con il loro quarto album dal titolo Perdermi, distribuiti da Emi Music. Il duo Matteo-Thomas, autore di brani come Semplicemente e Per dimenticare, e il singolo di lancio dell’album, Questa estate strana, un brano che richiama le sonorità anni ’80. Perdermi è sicuramente un album maturo e importante per gli Zero Assoluto. Un album che “racconta storie di trentenni, raccontate da trentenni che mostrano maggiore consapevolezza di sè, ma al tempo stesso mostrano incertezza dinanzi ad un futuro che non offre nè sicurezza nè stabilità“. Il nucleo centrale dell’album, infatti,
Serata in collaborazione con
SPETTACOLI
Area Piscine Ovest
è dato proprio dall’esortazione che Matteo e Thomas danno ai ”giovani trentenni” a prender la vita di petto, a cercare di trarre il buono dalle cose e ad assaporarne la felicità anche in periodi meno positivi come quelli che stiamo vivendo. Gli Zero Assoluto, vincitori di quattro dischi di platino, due dischi d’oro, un doppio disco di platino e numerosi altri riconoscimenti hanno portato avanti come testimonial i temi della Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale. Grazie a questa collaborazione, con lo slogan “La rivoluzione è l’attenzione” hanno contribuito a sensibilizzare verso corretti comportamenti alla guida le migliaia di giovani che hanno coinvolto con la loro musica e che hanno incontrato durante i loro concerti.
Bunarma Hanno scelto di chiamarsi Bunarma, “d’animo buono”. Sarà perché i quattro giovani componenti della band di Palmi hanno una particolare affinità con le parole del dialetto calabrese. Come giocolieri le strappano al passato e alla quotidianità, le fondono con i ritmi antichi del popolo e creano una musica che sa di etnico e di magia, di ricordo e di promessa. Sono Asia alla voce, Saverio Garipoli alla chitarra e alla voce, Sasà Filippone al basso, Meki Marturano alla batteria. 179
MARTEDĂŒ 23 Scolpire le parole Spettacolo teatrale
ore 19.45 Teatro D2 Che piĂš cercando io vo? Concerto lirico
ore 21.45 Arena D3 Uomini di Dio Film
ore 21.45 SALA NERI
Tangaruah Spettacolo di tango
ore 22.00 Area Piscine Ovest
Scolpire le parole Eugenio Corti: la milizia del vero, il canto della bellezza
Teatro D2 MartedĂŹ 23 Agosto 2011 - ore 19.45
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Progetto teatrale di Paola Scaglione
Interventi musicali di Flavio Pioppelli
Con Andrea Soffiantini
Su musiche di Claudio Chieffo e della tradizione
alcuni episodi tratti dalle opere di Corti, in un percorso tematico che fa rivivere nella trasposizione scenica i temi principali dell'opera di questo scrittore: la fede vissuta, la guerra, la vocazione a scrivere, l'amore, il lavoro, la battaglia ideale, il senso del vivere e del morire. La rappresentazione, che riconosce e mette in scena l'indissolubile legame tra la vita e le opere di Corti, deriva dalla consapevolezza che l'ipotesi di vita proposta nelle sue opere si esprime innanzitutto nella sua persona, nella sua testimonianza umana e artistica, nel suo essere maestro e compagno di strada per il lettore.
Andrea Soffiantini Nato a Milano nel 1953, inizia l’attività artistica a vent’anni. Nel 1979 incontra il drammaturgo Giovanni Testori per il quale interpreta Interrogatorio a Maria, e Factum Est. Con il teatro degli Incamminati recita in Post Hamlet e nei Quattro Quartetti di T.S. Eliot. Con il teatro dell’Arca recita nel Sogno di una notte dimezza estate, nelle Allegre Comari di Windsor, nella Bisbetica Domata, nel doppio ruolo di Tonino e Zanetto ne I due gemelli veneziani di C. Goldoni con la regia di F. Branciaroli. Con la regia di Antonio Syxty recita nella Commedia degli errori di W.Shakespeare, nell’Annuncio a Maria di P. Claudel, nella commedia di P.C. de C. Marivaux Il gioco dell’amore e del caso e nel monologo del giovane autore friulano Paolo Sartori A piedi nudi sul palco. Recita con Franco Branciaroli nel Caligola e nella Peste di A. Camus diretto da Claudio Longhi, in Edipo Re di Sofocle e nella Medea di Euripide. Con Elsinor teatro stabile di innovazione insieme a Franco Palmieri mette in scena San Paolo dalla Traduzione della prima lettera di Giovanni Testori. Nel 2010 al Meeting ha interpretato Caligola per la regia di Otello Cenci.
SPETTACOLI
L’omaggio teatrale a Eugenio Corti ha la struttura di una presentazione drammatizzata della figura e dell’opera dello scrittore e il suo obiettivo è quello di avvicinare lo spettatore all’uomo e alla sua opera letteraria. Si tratta di un percorso teatrale in cui si intrecciano armonicamente il livello del racconto biografico e la lettura drammatizzata di alcuni testi dello scrittore. La messa in scena dei momenti più rilevanti della vita di Eugenio Corti, rievocati nel dialogo tra Andrea Soffiantini e Paola Scaglione attraverso le parole con cui lo scrittore stesso li ha raccontati in diverse occasioni, si alterna alla lettura di
Paola Scaglione Pubblicista, saggista e studiosa di letteratura, da molti anni si occupa in modo particolare dell'opera e del percorso biografico di Eugenio Corti. Autrice di numerosi articoli su questo scrittore, ha pubblicato tra l'altro il volume di saggi La trama del vero. Scritti in onore di Eugenio Corti (Bellavite Editore) e l'intervista-biografia Parole scolpite. I giorni e l'opera di Eugenio Corti (Edizioni Ares), tradotta in francese da François Livi (Università Sorbona - Parigi).
Flavio Pioppelli È direttore e insegnante di pianoforte della scuola“Messaggio Musicale Federico Mariotti” di Forlì. Ha collaborato in studio e dal vivo con numerosi musicisti. Ha inoltre accompagnato al pianoforte in oltre 400 concerti in Italia e all'estero il cantautore Claudio Chieffo, per il quale ha curato e arrangiato i brani del CD Neanche per sogno.
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Che più cercando io vo?
SPETTACOLI
L’Orchestra da camera del Teatro Regio di Parma interpreta le più belle arie d’opera italiane
Arena D3 Martedì 23 Agosto 2011 - ore 21.45 Orchestra da Camera del Teatro Regio di Parma
Tenore Gian Luca Pasolini
Soprano Silvia Dalla Benetta
Direttore Sergio Pellegrini
Baritono Luca Salsi
Serata in collaborazione con Emilia Romagna Festival
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Una serata dedicata alla Grande Opera, quella che viene presentata il 23 Agosto al Meeting di Rimini. Da Rossini a Puccini, da Donizzetti a Verdi, queste sono solo alcune delle più famose e immortali sinfonie d’opera insieme ad arie e duetti eseguiti da nomi di spicco della lirica italiana. Accompagnati dall’Orchestra da Camera del Teatro Regio di Parma, sul palco del Meeting si esibiscono il soprano Silvia Dalla Benetta, il tenore Gian Luca Pasolini ed il baritono Luca Salsi, offrendo una serata di grande poesia. Ricordo ancora l’istante e il brivido, lo struggimento dell’istante in cui il fatto dell’esistenza di Dio è diventato un’evidenza carica di significato nella mia vita. Ero in seminario e frequentavo la prima liceo classico: durante la lezione di canto, per il primo quarto d’ora, il professore era
solito spiegare storia della musica facendoci ascoltare alcuni dischi. Quel giorno il disco a 78 giri incominciò a girare, e d’improvviso il canto di un tenore allora famosissimo ruppe il silenzio della classe. Con una voce potente e piena di vibrazioni Tito Schipa incominciò a cantare un’aria del quarto atto de La Favorita di Donizetti: “Spirto gentil, ne’ sogni miei, brillasti un dì, ma ti perdei. Fuggi dal cor mentita speme, larve d’amor fuggite insieme”. Quando il bravissimo tenore intonò “Spirto gentil, ne’ sogni miei…”, al vibrare della primissima nota io ho intuito, con struggimento, che quello che si chiama “Dio” – vale a dire il Destino inevitabile per cui un uomo nasce – è il termine dell’esigenza di felicità, è quella felicità di cui il cuore è insopprimibile esigenza. Luigi Giussani
PROGRAMMA MUSICALE trascrizioni a cura di Stefano Franceschini Gioachino Rossini Cenerentola, Sinfonia Gioachino Rossini Il Barbiere di Siviglia, Una voce poco fa Giuseppe Verdi Il Trovatore, Udiste? Come albeggi Giuseppe Verdi La Traviata, Preludio atto I Giuseppe Verdi La Traviata, Di Provenza il mar, il suol Giuseppe Verdi La Traviata, Sempre libera degg'io Gaetano Donizetti La Favorita, Spirito gentil Vincenzo Bellini Norma, Sinfonia Gaetano Donizetti L’elisir d’amore, Una furtiva lagrima Giuseppe Verdi Otello, Ave Maria Giuseppe Verdi Un ballo in maschera, Eri tu che macchiavi Giuseppe Verdi Il Trovatore, Tacea la notte placida Giuseppe Verdi Rigoletto, Cortigiani vil razza dannata
Teatro Regio di Parma L’Orchestra del Teatro Regio di Parma è stata profondamente innovata nel 1999 in collaborazione con il Parma Opera Ensemble (oggi I Solisti del Teatro Regio di Parma), gruppo cameristico specializzato nel repertorio lirico e ben noto nel panorama musicale internazionale, i cui solisti sono oggi le prime parti dell’orchestra. Dal 2002 l’Orchestra è impegnata in tutte le produzioni liriche, concertistiche (sinfoniche e cameristiche), nei balletti, nelle tournée e nel Festival Verdi del Teatro Regio di Parma, affrontando il grande repertorio operistico, sinfonico e sacro, sotto la guida di alcuni tra i migliori direttori del panorama musicale internazionale: Muti, Maazel, Temirkanov, Bartoletti, Chung, De Burgos, Plasson, Palumbo, Guingal, Renzetti. Questo impegno ha ottenuto consensi di pubblico e critica e molti sono gli attestati di stima da parte dei direttori. 186
Sergio Pellegrini In qualità di clarinettista, ha collaborato con numerose orchestre quali l’Orchestra Filarmonica della Scala, l’Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli, l’Orchestra da Camera Italiana del M° Salvatore Accardo, l’Orchestra da Camera di Mantova, l’Orchestra del Teatro Regio di Parma. Nel 1997 ha fondato il Parma Opera Ensemble, composto da alcuni fra i più prestigiosi strumentisti italiani. Il gruppo è poi divenuto I Solisti del Teatro Regio di Parma. Questo ensemble si è esibito nelle principali manifestazioni musicali in Italia e all’estero. Dal 2005 è Presidente e Direttore artistico dell’Orchestra del Teatro Regio di Parma. Nel 2007 ha debuttato come direttore d’orchestra. Dal 2008 dirige nelle tournée in Italia l’East European Philharmonic Orchestra, formazione nata dalla collaborazione fra musicisti provenienti delle varie orchestre russe, ukraine, moldave e rumene. Ha diretto inoltre per gli Amici della Musica di Milano la Balkan Festival Orchestra nell’XVI edizione dei Notturni alla Villa Reale. Con l’Orchestra del Teatro Regio di Parma ha diretto Solisti quali Nikolaj Luganski, Corrado Giuffredi, Andrea Oliva, Andrea Bacchetti e cantanti come Leo Nucci, Riccardo Zanellato, Gladis Rossi, Silvia Dalla Benetta e Bruno Ribeiro. Il 10 marzo 2012 dirigerà il soprano Barbara Frittoli con l’Orchestra da camera del Teatro Regio di Parma al Lisinski Concert Hall di Zagabria.
SPETTACOLI
All’estero, grande successo hanno riscosso le tournée nel dicembre 2001, con il coro della Fondazione Arena di Verona per le celebrazioni del Centenario Verdiano, ad Annecy, al Bonlieu Scéne Nationale e a Lyon all’Auditorium National; nel luglio 2002 con Nabucco all’Arena di Nimes; nel settembre 2003 in Corea del Sud, con Aida al Jamshil Olympic Stadium e nel settembre 2004 con lo Stabat Mater di Rossini a Marsiglia per il Festival de Musique à Saint Victor; nel novembre 2005 a Città del Messico con l’opera Rigoletto; nel novembre 2006 a Nuova Delhi e Bombay; nel novembre 2007 a Bilbao con l’opera Aida e nel dicembre 2007 a Nuova Delhi; nel marzo 2008 è stata ad HongKong con l’opera Rigoletto; nel maggio 2009 si è esibita al Hessisches Staatstheater di Wiesbaden con Nabucco e nel giugno dello stesso anno a Pechino con Rigoletto; nel 2010 l’Orchestra è tornata a Bilbao (Falstaff a maggio e Il Corsaro a novembre); certo il rinnovo della collaborazione con l’ABAO della città basca per il 2012 e 2013. L’Orchestra del Teatro Regio di Parma ha più volte partecipato al Festival Internazionale W.A. Mozart al Mart di Rovereto. Ed è l’Orchestra del Teatro Regio di Parma il 6 settembre di ogni anno ad essere invitata dalla città di Modena e dal suo Teatro Comunale per ricordare insieme il M° Pavarotti in concerti apprezzatissimi. L’Orchestra da Camera ha inoltre collaborato con interpreti di fama internazionale quali Boris Belkin e Nikolay Lugansky. Dal 1° gennaio 2011 e fino al 2013, anno delle celebrazioni del bicentenario verdiano, il Maestro Andrea Battistoni è stato nominato primo direttore ospite del Teatro Regio di Parma.
Silvia Dalla Benetta Contraddistinta come soprano lirico di coloratura e in possesso di grande estensione vocale, interprete di ruoli virtuosistici tipici del belcanto, da Mozart a Rossini, da Bellini a Donizetti, Silvia Dalla Benetta sta affrontando un cambiamento di vocalità che la sta portando a debuttare nel repertorio drammatico di agilità. Ha lavorato con importanti direttori d’orchestra tra cui A. Allemandi, D. Callegari, F.M. Carminati, M. De Bernard, R. Gandolfi, C. Montanaro, P.G. Morandi, D. Oren, D. Renzetti, M. Rota, J. Webb, J. Kovatchev e ha cantato nei teatri più prestigiosi tra i quali Staatsoper di Amburgo, Teatro Carlo Felice di Genova, Teatro Massimo di Palermo, Teatro Regio di Parma, Teatro Verdi di Trieste, Teatro la Fenice di Venezia, Teatro Filarmonico di Verona, oltre a numerosi teatri di tradizione nelle città di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Ferrara, Livorno, Lucca, Mantova, Modena, Novara, Pavia, Pisa, Ravenna, Reggio Emilia, Rovigo, Trento, Vicenza e tournée in America latina, Canada, Cina, Cipro, Germania, India, Svizzera e Stati Uniti. Si è diplomata con lode al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia nel 1992 e successivamente si è perfezionata con Silva Stella, Salio Walli, Ida Adami Corradetti, Romano Gandolfi, Denia Mazzola, Lowe Sherman, Margaret Baker-Genovesi, Luciana Serra e Alida Ferrarini. È stata vincitrice di numerosi concorsi tra cui il Concorso Internazionale di Lignano Sabbiadoro, il Concorso Internazionale Antonio Buzzolla di Adria, il Premio Tim di Roma, ha ottenuto una borsa di studio al Concorso Internazionale Iris Adami Corradetti di Padova e nel 2004 si è aggiudicata il Primo Premio della giuria popolare e il Secondo Premio della giuria tecnica al Festival della Lirica di Sanremo. Ha da sempre alternato l’opera lirica all’operetta, alla concertistica, alla musica sacra e alla musica da camera. 187
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Una società unica in Italia, esclusivamente dedicata al trasporto ferroviario regionale. Un nome in cui si fondono la storia e la competenza di due leader: Trenitalia e LeNORD (FNM). Una missione chiara: dare risposte nuove ed efficaci alla domanda di mobilità pubblica dei cittadini lombardi.
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SPETTACOLI
Luca Salsi Nato a San Secondo Parmense, si è diplomato in canto al Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma sotto la guida del soprano Lucetta Bizzi, in seguito si è perfezionato con il baritono Carlo Meliciani. Ha debuttato giovanissimo al Teatro Comunale di Bologna nella Scala di seta di Rossini (1997). Vincitore, nel 2000, del primo premio assoluto al concorso “Gian Battista Viotti” di Vercelli, ha iniziato un’intensa attività che l’ha condotto su alcuni dei maggiori palcoscenici del mondo, fra i quali Metropolitan di New York, Teatro alla Scala, Washington Opera, Los Angeles Opera, New Israeli Opera di Tel Aviv, Staatsoper di Berlino, Teatro Regio di Parma, Teatro Lirico di Cagliari, Teatro Carlo Felice di Genova, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro Filarmonico di Verona, Teatro Massimo di Palermo, Festival Puccini di Torre del Lago. Ha lavorato con importanti direttori d’orchestra, fra i quali Mark Elder, Gabriele Ferro, Daniele Gatti, Placido Domingo, Gustavo Dudamel, Julia Jones, Nicola Luisotti, Pier Giorgio Morandi, Renato Palumbo, Donato Renzetti, Emmanuel Villaume e Alberto Zedda, e con registi quali Daniele Abbado, Robert Carsen, Hugo De Ana, Giuseppe Patroni Griffi, Anthony Minghella, Lamberto Puggelli, Maurizio Scaparro e Franco Zeffirelli. Ha interpretato ruoli quali Sharpless in Madama Butterfly (New York, Washington, Berlino, Seul e Torre del Lago), Marcello nella Bohème (Washington, Los Angeles, Milano, Palermo e Torre del Lago), Ford nel Falstaff (Bari, Cagliari), Figaro nel Barbiere di Siviglia (Bologna, Garsington, Genova, Tenerife e Cagliari), Valentin nel Faust di Gounod (Parma), il ruolo titolo nel Gianni Schicchi (Napoli), Germont nella Traviata (Ancona), Ezio nell’Attila (Verona) e Frank in Edgar (Torre del Lago). Nella stagione 2008/09 ha interpretato Il Corsaro al Festival Verdi di Parma, La bohème al Teatro Carlo Felice di Genova, I Pagliacci al Maggio Musicale Fiorentino e al Teatro Lirico di Cagliari ed Ernani a Piacenza. Nei mesi scorsi ha interpretato con grande successo La traviata (Germont) al Teatro Donizetti di Bergamo e al Maggio Musicale Fiorentino e Falstaff (Ford) all’Opéra de Liège e all’Opera di Roma, L’elisir d’amore (Belcore) al Teatro Verdi di Trieste, I Puritani al Teatro Lirico di Cagliari. Il calendario dei suoi prossimi impegni annovera, fra le altre cose, Madama Butterfly (Sharpless) al Maggio Musicale Fiorentino, al Teatro Regio di Torino e al Metropolitan di New York, Un ballo in maschera (Renato) alla Washington Opera e Il Corsaro (Seid) a Bilbao. Gian Luca Pasolini Nato a Riccione, è un tenore italiano dotato di una vocalità particolarmente elegante, aderente ai diversi stili musicali, abbraccia senza sforzo un vasto repertorio grazie alle sue particolari qualità tra cui una emissione morbida in tutta la gamma vocale specialmente in quella acuta e sovra acuta. A 30 anni inizia gli studi musicali ottenendo l’ammissione in conservatorio per “meriti speciali” per rare qualità vocali. Si laurea nel 2002 con il Massimo dei voti presso il conservatorio Rossini di Pesaro con Roberto Merolla. Consegue il “Master” con lode in canto lirico nel 2007 presso il Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze con Benedetta Pecchioli e Marta Taddei. Si perfeziona all’Accademia Verdi-Toscanini di Busseto con Alain Billard e all’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino con Bernadette Manca di Nissa. Debutta nel 2006 con Carmina Burana al Maggio Musicale Fiorentino con diretta radiofonica Rai3, scelto personalmente dal maestro Zubin Mehta per festeggiare il suo 70° compleanno. Nel 2007 inizia la collaborazione con il Teatro alla Scala di Milano che gli offre il ruolo di protagonista assoluto nella nuova opera di Fabio Vacchi Teneke, con la direzione di Roberto Abbado e la regia di Ermanno Olmi. Da questa data canta regolarmente e collabora con le delle maggiori istituzioni Teatrali del mondo, tra cui New York, Los Angeles, Vancouver, Berlino, Milano, Mosca, San Pietroburgo, Beij ī ng, Seoul, Tokyo. In questi anni ha avuto già il piacere e l’onore di essere diretto e condotto da maestri come Daniele e Roberto Abbado, Daniel Barenboim, Arnoud Bernard, Semyn Bychkov, Cristina Comencini, Richard Jones, Jannis Kokkos, Zubin Mehta, Einuntas Necrosius, Ermanno Olmi, Kazushi Ono, Donato Renzetti, Emilio Sagi, Dmitri Tcherniakov, Lothar Zagrosek, Michail Zaniecki, Alberto Zedda e tanti altri.
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Uomini di Dio
SALA NERI
- Proiezione film
Martedì 23 Agosto 2011 - ore 21.45 Regia Xavier Beauvois Cast Lambert Wilson, Michael Lonsdale, Olivier Rabourdin, Philippe Laudenbach, Jacques Herlin, Loïc Pichon, Xavier Maly, Jean-Marie Frin, Sabrina Ouazani, Adel Bencherif, Abdelhafid Metalsi, Abdellah Moundy, Un monastero in cima alle montagne del Maghreb in un periodo non precisato degli anni ‘90. Otto monaci cistercensi francesi vivono in armonia con la popolazione musulmana. Vicini agli abitanti del villaggio, partecipano alle loro attività lavorative e alle loro feste e si occupano delle loro quotidiane necessità mediche. Quando un gruppo di lavoratori stranieri viene massacrato, il panico si impadronisce della regione. L’esercito cerca di convincere i monaci ad accettare una protezione armata, ma i confratelli la rifiutano. Poco dopo ricevono la visita di un gruppo di fondamentalisti islamici che rivendicano la responsabilità del massacro. Christian, il Priore, affronta con fermezza Ali Fayattia, il leader degli uomini armati, convincendolo ad andarsene. Ma il dubbio si è insinuato tra i monaci: alcuni vogliono andar via, altri insistono sul loro dovere di restare. Christian propone un periodo di riflessione prima di prendere una decisione collettiva. I monaci 190
Farid Larbi, Benhaïssa Ahouari, Idriss Karimi, Abdellah Chakiri, Farid Bouslam, Maria Bouslam, Soukaïna Bouslam, Hamid Aboutaieb, Saïd Naciri, Rabii Ben Johail, Fadia Assal, Zhour Laamri, Olivier Perrier Durata 110 min. Paese Francia 2010 provano ad andare avanti come se niente fosse cambiato, ma l’atmosfera si fa sempre più tesa. Quando accettano di curare alcuni terroristi, le autorità protestano e cominciano a premere perché tornino in Francia. Christian organizza una nuova votazione. Ma stavolta i confratelli sono tutti d’accordo. Rimarranno, a qualsiasi costo. Uomini di Dio testimonia il reale impegno dei monaci e la forza del messaggio di pace che desideravano attestare restando in mezzo ai loro fratelli musulmani: la possibilità di trovare un comune terreno di fraternità e spiritualità tra cristianità e islam. I monaci chiamavano i membri dell’esercito "i fratelli della pianura" e i terroristi "i fratelli della montagna". Per nulla ingenui, erano consapevoli di trovarsi su un sottile spartiacque tra due fazioni con posizioni ambigue. Il film di Xavier Beauvois adotta il punto di vista dei monaci e mostra il ritmo di vita di un monastero cistercense. Gran Premio Giuria al Festival di Cannes 2010
Area Piscine Ovest
- Ingresso libero
Martedì 23 Agosto 2011 - ore 22 Artisti Carlotta Santandrea - pianoforte, voce e ballo Alejandro Gabriel Angelica - ballerino David Pecetto - bandoneon Questo spettacolo racconta la storia del tango argentino dalle sue origini fino alle ultime evoluzioni musicali, e offre uno spaccato della cultura di un popolo caratterizzato da una varietà incredibile di etnie, con una presenza importantissima di italiani, che si è riconosciuto in questa musica. La descrizione storica e musicale viene commentata da Patricio Lolli, argentino di La Plata, accompagnato al pianoforte e al ballo da Carlotta Santandrea, e partirà dal 1870, anno in cui la milonga campera arriva a Buenos Aires dalla sterminata Pampa e incomincerà a contaminare e ad essere a sua volta contaminata da tutti i popoli che sbarcano al porto della grande città. Arriva da Cuba l’habanera, dagli africani insediati nel Rio della Plata arriva il candombe, e poi arrivano gli italiani la cui nostalgia della patria lontana imprime nella musica quella
Massimo Scattolin - chitarra classica Massimiliano Turone - contrabbasso Roberto Rossi - batteria e percussioni Patricio Lolli - voce recitante e ballo
SPETTACOLI
Tangaruah “Historia, mùsica, baile, poesia”
melanconia che caratterizza le melodie del tango della seconda generazione. Saranno presenti riferimenti al grande poeta Borges e al suo rapporto con la musica tanghera. Ci sarà anche un cenno al folklore argentino e si ballerà una chacarera, ballo tipico del territorio centro-settentrionale dell’Argentina. La parte centrale dello spettacolo sarà dedicata ad un gigante della musica argentina: Astor Piazzolla. Si parlerà della sua vita e del suo genio innovativo, dei problemi e incomprensioni avute nella sua patria e del successo poi avuto in Francia. Gran finale sarà il tango dell’ultima generazione il tango nuevo elettronico, composto e cantato da Carlotta Santandrea e proposto dai ballerini Alejandro Angelica e Carlotta Santandrea che rappresenteranno il diverso stile del ballo dell’ultima generazione. 191
la libreria del meeting un’occasione irripetibile per trovare il libro che cerchi
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MERCOLEDĂŒ 24 Job o la tortura da parte degli amici Spettacolo teatrale
ore 19.45 Teatro D2 The Chieftains Concerto
ore 21.45 Arena D3 Meeting Rimini Film Festival Premiazioni
ore 21.45 SALA NERI
Pontedera Big Band Concerto
ore 22.00 Area Piscine Ovest
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MOLTO PIÙ CHE BUONO
Job
SPETTACOLI
Angelo verde di Letizia Fornasieri
O la tortura da parte degli amici
Teatro D2 MercoledĂŹ 24 Agosto 2011 - ore 19.45 Testo di Fabrice Hadjadj
Traduttore e Dramaturg Fabrizio Sinisi
Teatro degli Incamminati
Assistente alla regia Matteo Bonanni
Regia di Andrea Maria Carabelli Contributo audio di Sandro Lombardi
Con Roberto Trifirò e Andrea Maria Carabelli E con la cantante lirica Dina Perekodko 195
La scena si apre su un Dio che immediatamente, intimo e familiare, supera il vuoto che lo separa dagli spettatori, sussurra loro da vicino come il più geloso confidente. Segue un dialogo tra Dio e Satana dove a confliggere non sono il Bene e il Male, o non appena questi, ma la tenerezza e la rabbia, la gioia e l'avvilimento: la vicenda di Giobbe è già tutta delineata in queste poche battute. Così, quando in terza battuta Fabrice Hadjadi colloca Giobbe in un letto d'ospedale, attaccato ad una flebo, lo spettatore sa già bene qual è la posta in gioco. Quello che con Giobbe va in scena nelle sequenze successive è la vita come incontro e come rituale: gli amici e la moglie vanno a visitarlo, uno per uno, e ciascuno di loro esprime un punto di vista sempre diverso; ma ogni posizione è, almeno per un aspetto, sempre comune: essa mira ad abbassare il tiro della questione. La sofferenza di Giobbe viene sempre ridotta a qualcosa di causale, di non decisivo. E solo nel monologo finale, curiosamente - genialmente - dedicato non al dolore ma alla gioia, esplode tutta la verità della figura di Giobbe: attraversamento del dolore, sì; ma per arrivare ad una comprensione di che cosa il dolore e la sofferenza veramente sono: un'esigenza, una domanda, una tensione inestinguibile - ma, soprattutto, una vita." Fabrizio Sinisi NOTA INTRODUTTIVA di Sandro Lombardi Se è vero, come diceva Mario Luzi, che un’opera è attuale quando continua ininterrotta ad agire nel presente, in contemporaneità con esso, allora questo criterio vale in misura ancor maggiore per un testo contemporaneo – ed è con questo interrogativo che ho tentato di accostare questa insolita pièce di Fabrice Hadjadi. Ed è interessante rilevare come il testo resista effettivamente alla prova del nostro tempo: non in virtù di tematiche più o meno incidenti nella nostra cronaca, ma nella sua confidenza, nella sua intima familiarità con le cose eterne dell’uomo: il destino, l’amore, il rapporto con il divino, ma – soprattutto – il dolore e la possibilità che questo abbia un senso. È qui infatti che Job rivela tutta la sua potenzialità 196
e la sua pertinenza: andando a interrogare qualcosa che da sempre ha interrogato l’uomo, e sempre forse lo interrogherà: il supremo scandalo del suo esistere, il nocciolo profondo del suo mistero. È quindi a questo livello che Hadjadi gioca la sua partita: quello di un attraversamento cognitivo del dolore sulla base di un’ostinazione, certo, di una pazienza – come vuole, a mio parere solo parzialmente giustificata, la tradizione su Giobbe – ma anche di un rischio e di una scommessa: quella sottesa, seppure mai esplicitata, della Risurrezione. Attraversa queste pagine un’insopprimibile tensione di speranza che ricorda quanto nell’aprile 1979 scriveva Giovanni Testori sul Corriere della sera: «Senonchè, dopo la Passione di Cristo e dopo la sua Resurrezione, il dolore dell’uomo non è più un dolore cieco, un dolore muto, un dolore demente, folle e disperato; bensì un dolore che conduce l’uomo nel grembo stesso della sua speranza; un dolore che lo conduce a raggiungere il senso primo ed ultimo della sua vita. È dunque un dolore santo, un dolore attivo, anche storicamente, anche socialmente; un dolore, ecco, felice». L’attualità di questo testo, la sua sinergia con le nostre urgenze esistenziali più pressanti, mi sembra che non stia tanto nelle – relativamente facili – collocazioni di temi e oggetti degli anni nostri in una tessitura testuale fondamentalmente ancora biblica, ma nel giocarsi una partita serrata, fiduciosa e attenta con questa scommessa, con questa possibilità: questa pervicace speranza che Giobbe, forse, non sceglie – da cui pare lui stesso scelto, personalmente scelto. Questa differenza emerge anche nel confronto con un’altra, altissima, ripresa letteraria del personaggio di Giobbe: il Giobbe, appunto, di Joseph Roth, romanzo in cui il protagonista Mendel Singer, ebreo osservante nell’Europa alle soglie della Prima Guerra Mondiale, subisce ogni sorta di disgrazie: che lo portano a rinnegare e addirittura a bestemmiare quel Dio da cui sentiva provenire solo il male. Per poi, dopo un colpo di scena nel finale, recuperarne il rapporto nella scoperta che la grazia, imprevista e imprevedibile, lo aveva preceduto quando anche la speranza l’aveva ormai abbandonato. Nel Giobbe di Hadjadi questo non avviene: non c’è un crollo del protagonista; mai Giobbe si abbandona alla bestemmia e alla
sa, non meglio, ma certo più consapevolmente dello stesso Giobbe, già dal monologo iniziale: è un Dio che ha travalicato il vuoto che lo separa dalla sua creatura. E il dolore non è la dilatazione di quel vuoto, ma piuttosto la strada – dura, incomprensibile, scandalosa – che Egli sceglie per arrivare al cuore della vicenda umana: «Io conosco ogni presente / come il mio respiro, / come il mio unico figlio, / come la mia fidanzata sotto gli alberi in fiore».
Andrea Maria Carabelli Nato a Milano nel 1976, cultore della materia di Drammaturgia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Come attore corporeo si è formato seguendo per 5 anni la Scuola di Arti Circensi e teatrali diretto da Carlo Rossi, allievo del clown ceko Bolek Polivka. Come attore vocale si è formato seguendo Sandro Lombardi dal 2001 nella Compagnia Lombardi-Tiezzi di Firenze: L’Ambleto di Giovanni Testori, Grimmm di Francesco Niccolini, I giganti della montagna di Luigi Pirandello, Passaggio in India di Forster (2009-2010). Nel 2004 e nel 2005 è stato lector ufficiale per la lettura di passi del Paradiso e dell’Inferno di Dante presso il Battistero del Duomo di Firenze. Insieme al regista e collega Giorgio Sciumè ha fondato la compagnia teatrale Studi imperfetti che tra gli altri spettacoli ha messo in scena I padri di Testori (2003); Nati due volte di Giuseppe Pontiggia (2004); Come se fossimo stati messi lì proprio in quel momento di Raymond Carver (2005); Serafino Gubbio Cyborg dream tratto dal romanzo di Pirandello I quaderni di Serafino Gubbio operatore (2009). Ha appena debuttato come regista e attore il 24 giugno 2011 con lo spettacolo prodotto dal Teatro degli Incamminati, Processo e morte di Stalin di Eugenio Corti con la straordinaria partecipazione di Franco Branciaroli.
SPETTACOLI
recriminazione, per quanto i suoi stessi amici – e qui sta uno dei rovelli della vicenda – lo incoraggino ad abbandonare la partita o a cedere alla furia della recriminazione. Non certo, io credo, perché Hadjadi sia caratterialmente più mite di quanto lo fosse Roth: ma perché nel testo di Hadjadi è in azione un’istanza diversa, una diversa percezione del divino nella vita. Il Dio del Giobbe di Hadjadi è sorprendentemente vicino, intimo: e questo anche lo spettatore lo
Roberto Trifirò Ha frequentato la Civica Scuola d’Arte Drammatica del Piccolo Teatro di Milano. Ha esordito nel 1982 nel ruolo di Ascanio ne Il Candelaio di Giordano Bruno per la regia di Aldo Trionfo. Nel 1998 esordisce alla regia con Il primo amore di Giacomo Leopardi, da lui stesso interpretato al teatro Pier Lombardo di Milano. Numerosi sono le opere che lo vedono nella doppia veste di interprete e regista. Nel 1999 è terzo classificato al premio Ubu Teatro come miglior attore protagonista per il ruolo di Amleto. Per la televisione ha partecipato a Stelle in fiamme, Rai Due, regia di Italo Moscati e a Il padre di mia figlia, Rai Due, regia di Livia Giampalmo. È stato regista interprete del fil Il bicchiere della staffa. Dina Perekhodko Nata a Aleisk (Russia) nel 1988, si è diplomata al liceo musicale di Vladimir. Ha cantato l’opera lirica presso l’Accademia internazionale del Belcanto (Deutschlandsberg, Austria). È insegnanate di musica in alcune scuole di Milano e a tenuti concerti di musica sacra a Vladimir (Russia), Deutschlandsberg, Preding e Graz (Austria), Milano, Seveso. Sta completando gli studi presso il Conservatorio di musica G.Verdi di Milano. 197
The Chieftains La leggenda della musica celtica
SALA D3 * Mercoledì 24 Agosto 2011 - ore 21.45 Sono gli Ambasciatori della musica Irlandese e Celtica. Nel (lontano) 1962, quando i Beatles cominciavano ad emettere i loro primi vagiti ed i Rolling Stones non esistevano ancora, a Dublino, Repubblica d’Irlanda, cinque mattacchioni decidevano di mettere in piedi una band di “folk revival” denominata The Chieftains, i Condottieri, certi com’erano che le “jig” e i “reel” della tradizione celtica avrebbero trovato una dignitosissima collocazione accanto al rock e al beat allora imperanti. Infatti, come ha sentenziato tempo fa il grande Joe Jackson, “i Chieftains non sono soltanto sopravvissuti al mutare delle mode e dei costumi musicali: hanno anche completamente ridefinito il concetto stesso di ‘irish’”. È il giusto riconoscimento a quarant’anni di attività intensissima e straordinariamente intelligente, ed è anche uno scrigno pieno di gioielli rilucenti: diciannove duetti visionari con altrettante star della musica internazionale, da Sting a Sinead O’Connor, 198
da Mick Jagger a Joni Mitchell, da Diana Krall ad Art Garfunkel da Pavarotti a Sting. Da oltre 40 anni i Chieftains sono sempre gli stessi, ma sempre diversi. Ogni loro concerto è un happening, un evento che coinvolge il pubblico ed i musicisti ospiti che, di volta in volta portano con loro sul palco, scoprendo talenti sempre nuovi. Come nel caso dei fratelli Jon e Nathan Pilatzke, incredibili ballerini di Step e Ottawa Valley Dance (una sorta di incrocio tra la danza tradizionale Irlandese ed il Tip tap) che insieme alla fantastica Irish Dancer Cara Butler formano il corpo di ballo dei mitici Chieftains. Jon è anche un ottimo violinista, che si aggiunge al leggendario violino dei Chieftains Sean Keane. Oltre al mitico flautista, considerato tra i migliori del mondo, Matt Molloy, proprietario di un Pub a Westport dove ha suonato ed inciso dischi il gotha del folk di matrice celtica e non solo. Kevin Conneff, bodhran e voce, uno dei pilastri dei Chieftains. Triona Marshall, giovane
* Martedì 23 Agosto 2011 ore 21.00 presso il palco D7 - Stage di danze irlandesi
The Chieftains Nascono a Dublino nel 1962 per iniziativa di Paddy Moloney, suonatore di tin whistle e di uillean pipes (le piccole cornamuse irlandesi) già componente del gruppo neotradizionalista Ceoltoiri Chualann a fianco di Sean O’Riada. Grazie alla sua energica verve, la formazione (che in origine comprende Sean Potts, Martin Fay, David Fallon e Mick Tubridy) ottiene subito un buon seguito in patria e qualche anno dopo conquista favori anche in Inghilterra, dove è il leggendario dj e talent scout John Peel a promuoverla invitandola nei suoi programmi radiofonici. Dopo alcuni avvicendamenti (entrano in line up prima il violinista Sean Keane, poi l’arpista Derek Bell e il suonatore di bodhran Kevin Conneff), la band trova un assetto stabile e nel 1976 diventa celebre in tutto il mondo: merito del regista Stanley Kubrick, che gli commissiona la colonna sonora del film “Barry Lyndon”. Subito dopo pubblica un concept album, Bonaparte’s Retreat, incentrato sul contributo che gli irlandesi diedero alla guerra napoleonica contro gli inglesi, inaugurando una fase frenetica e ricca di soddisfazioni della sua carriera: nel ’77 i Chieftains fanno il tutto esaurito alla Royal Albert Hall di Londra, due anni dopo (poco dopo l’ingaggio del flautista Matt Molloy) suonano al Phoenix Park di Dublino davanti a un milione e 350 mila persone, lì
radunate per accogliere Papa Giovanni Paolo II. Guidati con mano ferma dal piccolo e spiritato Moloney, fanno ormai parte del jet set musicale internazionale e diventano gli ambasciatori della cultura irlandese nel mondo: tra i loro fan figura anche Mick Jagger, che nel 1983 li invita ad aprire un concerto estivo dei Rolling Stones allo Sloane Castle. Ultima produzione discografica è San Patricio: un disco che non racconta una storia, ma un pezzo di storia, gli avvenimenti della seconda metà del XIX secolo, quando americani e messicani si davano battaglia dalle parti del Rio Grande. Nelle truppe Usa militavano moltissimi irlandesi, tra cui quelli del battaglione Saint Patrick che, resisi conto di avere in comune molte più cose col nemico, si pensi alla fede cattolica, decisero di disertare e passare tra le fila messicane.
SPETTACOLI
e talentuosa prima arpa dell’orchestra sinfonica di Dublino, che, da quando è mancato purtroppo Derek Ding Dong Bell, è la magica Arpa dei Chieftans. Naturalmente non può mancare il Chief dei Chieftains: Paddy Moloney, che nonostante le molte primavere conserva ancora la verve, e fa venire la pelle d’oca con il suono inimitabile della sua Uillean Pipe e del tin whistle.
Corpo di Ballo dei Chieftains Jon & Nathan Pilatzke, gli straordinari ballerini di Ottawa Valley Dance (Jon è anche ottimo violinista) che insieme alla fantastica Irish Dancer Cara Butler, formano il corpo di ballo dei mitici Chieftains. Una mescolanza di suoni e passi della tradizione che parte dalla verde Irlanda per giungere nell’America irlandese e nella valle di Ottawa in Canada. Una combinazione di danza e musica che, per vitalità ed esuberanza, lascerà il pubblico senza fiato. Cara Butler è una bravissima ballerina e, nell’ambito della Irish stepdance, è detentrice di sei titoli regionali, sei titoli nazionali e cinque medaglie del mondo. Jon and Nathan Pilatzke, di origini irlandesi e tedesche, sono i frontmen del gruppo e sono cresciuti artisticamente immersi nella ricca e variegata tradizione del melting pot canadese. Oltre ad essere un valente musicista, Jon è considerato come uno di migliori ballerini tradizionali in Canada. 199
Meeting Rimini Film Festival
SALA NERI
- Premiazioni - Ingresso libero
Mercoledì 24 Agosto 2011 - ore 21.45 Torna con la IV edizione il Meeting Rimini Film Festival, concorso internazionale di cortometraggi, organizzato dal Meeting, in collaborazione con Made Officina Creativa, The School of Visual Arts di New York, la Scuola di Cinema, Televisione e Nuovi Media della Fondazione Scuole Civiche di Milano, RadioCinema, nonché da Best Movie, la rivista di cinema più diffusa in Italia. Anche quest’anno il concorso si avvale di un partner internazionale come il festival spagnolo Encuentro Madrid, il cui primo 200
classificato entrerà di diritto fra i finalisti del Meeting Rimini Film Festival 2011. Oltre 90 le opere pervenute per questa edizione da Italia, Inghilterra, Stati Uniti, Brasile, Russia, Spagna, Germania, Cina e Iran. I corti sono stati visionati da una giuria di esperti e quest’anno, dopo i registi Pupi Avati, Alessandro D'Alatri e l'attore Gigio Alberti, il presidente di giuria sarà il regista e produttore Krzysztof Zanussi, considerato uno dei maestri del cinema polacco e internazionale.
Con la volontà di creare sempre maggiori opportunità di confronto e crescita alla scoperta del linguaggio cinematografico il Festival propone per il 25 Agosto, dalle ore 19.30, presso il palco D7, una esclusiva serata di incontro con i giurati rivolta ai candidati e a tutti gli appassionati. Il cortometraggio vincitore si aggiudicherà un soggiorno studio gratuito di dieci settimane presso la School of Visual Arts di New
York. Al secondo andrà uno stage presso la scuola di cinema e televisione di Milano. Al terzo classificato va una Videocamera HD Canon HR10 offerto da:
Ai tre vincitori verrà consegnata la statuetta premio del Meeting Rimini Film Festival realizzata dallo scultore Luciano Perfetti. Giurati Alessando Casanova Direttore di RadioCinema.it che trasmette 24 ore al giorno colonne sonore e programmi di informazione e approfondimento cinematografico.
Monica Maggioni Giornalista italiana, è a capo della redazione esteri del TG1, conduce Speciale TG1 L’Inchiesta ed insegna “Tecnica del documentario” alla Writing School della Luiss. Salvatore Petrosino Direttore della Facoltà di "Film Animazione e Produzione" alla School of Visual Art di New York e docente di "produzione cinematografica".
Presidente di Giuria Krzysztof Zanussi Regista di cinema, teatro e scrittore. Responsabile del TOR Film Studio. Membro della Pontificia Commissione della Cultura in Vaticano ed ex-presidente della Associazione Eurovisioni. É anche membro della European Film Academy, dell'Accademia Polacca delle Scienze, del PEN-Club e della Polish Writers Association. Giudice d’onore Alessandro D’Alatri Regista di cinema, teatro, pubblicità e videoclip. Collabora da oltre quindici anni con il Centro Sperimentale di Cinematografia di Milano. Nel 2010 ha presentato il suo settimo lungometraggio intitolato Sul Mare.
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Vittorio Giacci Critico cinematografico ed esperto di mass-media e spettacolo. Presidente della Scuola di Cinema ACT Multimedia.
Andrea Piersanti Giornalista, docente di "teorie e tecniche degli audiovisivi" all'Università La Sapienza, consulente aziendale per i Media. Pietro Sarubbi Attore, Docente di Regia presso la Scuola di cinema e televisione di Milano e Responsabile per il Coordinamento dell'Innovazione e dello Sviluppo della Didattica Scuola di Cinema Televisione e Nuovi Media. Vito Sinopoli Direttore responsabile del mensile di cinema Best Movie. Pina Traini Giornalista della Sala Stampa della Santa Sede, direttore artistico del premio cinematografico Golden Graal. Si ringrazia Simonetta D’Italia rappresentate USA comitato organizzativo. 201
Tre media una sola strategia
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Pontedera Big Band in concerto
Area Piscine Ovest
- Ingresso libero
Mercoledì 24 Agosto 2011 - ore 22.00 La Premiata Filarmonica Volere è Potere rappresenta dal 1835 un’importante Associazione no profit di Pontedera, che promuove la cultura musicale in tutta la Toscana e costituisce un punto di aggregazione sociale per tutti coloro che vogliono avvicinarsi alla musica. I 176 anni di storia sono stati costellati da numerose vittorie a concorsi nazionali ed internazionali: Torino, Cannes e, tra le altre, la Coppa del Granduca Adolfo, primo premio al Concorso Internazionale di Differdange (Lussemburgo) nel 1959, e la vittoria nel 2010 al Concorso Internazionale per bande giovanili Diffwinds 2010 tenutosi nella stessa città. Parte integrante delle attività dell’Associazione è la Scuola di Musica completamente riorganizzata nel 2004 per volontà di alcuni soci-musicisti. La Pontedera Big Band, espressione diretta del movimento della Filarmonica e della Scuola di Musica, nasce nel Gennaio 2010,
SPETTACOLI
Filarmonica di Pontedera composta da 20 elementi
raccogliendo l’eredità di varie formazioni jazz del territorio, con lo scopo di dare la possibilità ai “veterani” e ai giovani della Filarmonica Volere è Potere di integrarsi, scambiarsi esperienze musicali e suonare insieme. Vista l’esperienza di tutti i musicisti la Pontedera Big Band si è presto consolidata con una netta impronta stilistica e professionale, avvalendosi anche del supporto di professionisti già affermati nel panorama musicale Jazz. Ha già partecipato a manifestazioni nazionali e internazionali tra cui spicca la partecipazione al Blues Express 2010 in Lussemburgo. Alla Band è stato dato il nome di Pontedera per voler rappresentare il legame forte che esiste tra la Band e il territorio in cui è nata. La formazione è composta da 20 elementi, ma il movimento coinvolge più di trenta elementi che a rotazione, a seconda degli eventi e del repertorio, vengono chiamati a far parte del gruppo. 203
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GIOVEDĂŒ 25 Job o la tortura da parte degli amici (replica) Spettacolo teatrale
ore 19.45 Teatro D2 Niccolò Fabi Concerto
ore 21.45 Arena D3 Il cantico di Maddalena Film
ore 21.45 SALA NERI
Spring Rolls Concerto
ore 22.00 Area Piscine Ovest
Niccolò Fabi in concerto
Arena D3 Giovedì 25 Agosto 2011 - ore 21.45
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lunghe passeggiate/le più bianche nevicate e le parole che ti scrivo/non so dove l'ho comprate/di sicuro le ho cercate senza nessuna fretta/perché l'argento sai si beve/ma l’oro si aspetta” (Il negozio di antiquariato). Sarà al Meeting il musicista e paroliere, con 6 album all’attivo, che da sempre colpisce per la ricerca dei suoi testi e la bellezza della musica, con un concerto inserito nella tourneè estiva che calcherà le piazze più belle d’Italia.
Niccolò Fabi È figlio d’arte: il padre, Claudio, è stato uno dei più importanti produttori discografici degli anni Settanta (PFM, Alberto Fortis), e non solo. La sua esperienza parte da Roma, la città dove è nato nel 1968 e si è inserito nel fervido ambiente musicale di inizio Novanta, assieme a nomi come Daniele Silvestri, Max Gazzè, Federico Zampaglione, Riccardo Sinigallia. Nel 1997, con Capelli, vince il Premio della Critica nelle Nuove Proposte al Festival di San Remo. Dello stesso anno è il disco d’esordio, Il giardiniere, stretto fra melodie pop, reminiscenze anni 80 e qualche fendente rock. Nel 1998 presenta, sempre a San Remo, Lasciarsi un giorno a Roma. Fa parte del secondo album, Niccolò Fabi, che contiene pure Vento d’ estate, in coppia con Max Gazzè e Immobile assieme a Frankie HI-NRG. Il terzo lavoro, Sereno ad Ovest, è del 2000, è ideato e arrangiato in proprio e sostenuto dal singolo Se fossi Marco. L’anno dopo esce una raccolta dei suoi pezzi più celebri, cantati in lingua spagnola per il mercato estero. La cura del tempo è del 2003: il protagonista è il tempo che scorre, la storia, la prospettiva dell’esistenza. Fra gli ospiti Fiorella Mannoia, che canta in Offeso. Canzoni come È non è, Il negozio d’antiquariato sottolineano una vena compositiva sfaccettata e matura, che supera le pastoie del pop italiano. Dopo la partecipazione, nel 2005 a La fantastica storia del pifferaio magico di Edoardo Bennato, Fabi arriva a Novo mesto, 2006, con brani come Costruire e Oriente che proseguono il suo allontanamento dalla linearità dei brani dei primi tempi. Seguono, nello stesso anno, la raccolta Dischi volanti 1996-2006 e un altro cd per il mercato spagnolo. Nel 2007 la produzione del documentario Live in Sudan racconto di un viaggio e di un concerto di beneficenza effettuato nel paese africano e soprattutto del progetto Violenza 124: sette variazioni sul tema della violenza, condotte da un’idea musicale dell’artista assieme a Mokadelic, Olivia Salvadori & Sandro Mussida, Boosta, Roberto Angelini, gli Gnu Quartet e la Artale Afro Percussion Band. Un doppio cd, a cui fa seguito la partecipazione alla scrittura con i Mokadelic della colonna sonora del film di Gabriele Salvatores Come dio comanda tratto dall’omonimo libro di Niccolò Ammaniti. È il preludio a un nuovo disco, Solo un uomo, pubblicato nel maggio 2009, cui è seguito il tour omonimo che ha registrato oltre cinquanta date. Il 30 agosto 2010, Niccolò Fabi organizza al Casale sul Treja, a Mazzano Romano, Parole di Lulù, la festa di compleanno per la figlia Olivia, scomparsa il 3 luglio a seguito di una forma acuta di meningite. All’evento, inizialmente pensato per un piccolo gruppo di amici, col passare delle settimane è divetato un grande concerto a cui hanno preso parte oltre cinquanta musicisti e circa ventimila persone. Durante le dodici ore del concerto, attraverso offerte libere e l’acquisto di magliette, vengono raccolti i fondi a favore di Medici con l’Africa CUAMM per la costruzione del reparto pediatrico dell’ospedale di Chiulo in Angola. A novembre viene pubblicato il singolo Parole parole cantata da Niccolò Fabi con Mina. I proventi dalla vendita della canzone sono ugualmente devoluti per l’ospedale di Chiulo.
SPETTACOLI
Raccontano la vita le canzoni di Niccolò Fabi, una vita che esprime domande: “eppure ci manca sempre qualcosa/la vita è una corsa meravigliosa/eppure ci manca sempre qualcosa” (La Bellezza), la vita con i suoi drammi e le sue scelte: “a volte un'isola è la cura del tempo /a volte un'isola è solo isolamento/è come cadere al buio/scegliere” ”(Fuori o dentro). Una vita che cerca la meraviglia “Per ogni cosa c'è un posto/ma quello della meraviglia/è solo un po' più nascosto” e che chiede le cose più belle “Ma le più
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Il cantico di Maddalena Anteprima assoluta Regia Mauro Campiotti Cast Attrice protagonista nel ruolo di Madre Maddalena Silvia Ferretti Commissario Milanesi Pietro Sarubbi Novizia ribelle Elisabetta Pellini Padre di Caterina Emanuele Vezzoli Paese Italia 2011 Prodotto da Mauca Film
SALA NERI
- Proiezione film
Giovedì 25 Agosto 2011 - ore 21.45 - Ingresso gratuito Caterina Sordini nasce a Porto Santo Stefano da famiglia benestante. Viene battezzata mentre un volo di tortorelle bianche si libera nel cielo dell’Argentario. La bambina è vivace al punto di perdersi all’età di cinque anni tra le rocce che scendono a picco sul mare. L’angoscia dei famigliari è grande e quando Caterina viene ritrovata gravemente ferita agli occhi, la disperazione assale la madre. Contrariamente ad ogni ragionevole e drammatica diagnosi medica, la bambina guarisce e corre verso l’adolescenza maturando nella bellezza fisica ed interiore. Felicemente fidanzata ed ormai prossima alle nozze, la giovane Sordini ha la visione di Cristo nello specchio della propria stanza che la invita a seguirla. Lo sconvolgimento è totale, la provocazione troppo forte per non mettere in discussione tutta l’esistenza. Caterina lascia il fidanzato e sceglie la clausura presso il Monastero di Ischia di Castro. Non sempre e non tutto, nella vita del convento sembra facilitare il percorso di fede della giovane. Ma il rapporto con il Mistero cresce fino alla nuova grande visione in refettorio. Anche l’autorità religiosa è costretta a
SPETTACOLI
Per Monastery of Perpetual Adoration S. Francisco USA
verificare gli accadimenti narrati dalla Badessa Caterina ora Madre Maria Maddalena. Le sue estasi premonitrici trovano riscontro nella realtà. La vittoria di Napoleone, l’arresto di Pio VII, l’avanzata del positivismo illuminista, la sfida culturale che la sua fede richiede, sono aspetti e fatti che la vedono impegnata in prima persona per ottemperare alla richiesta di Cristo: la fondazione dell’Ordine delle Adoratrici Perpetue. Con ostinazione Maddalena si batte per scrivere la regola, ma il traditore è in agguato. Quando Roma è in mano ai giacobini, il nemico sferra il suo attacco. Così, il nuovo convento viene perquisito e chiuso, Madre Maddalena arrestata, processata. Accusata di essere spia e prostituta viene condannata all’esilio a Firenze. Ma dalla sconfitta nasce il germoglio nuovo che conferma la profezia. Maddalena ritorna a Roma più forte di prima circondata da giovani fiorentine che hanno deciso di seguirla per continuare l’esperienza della preghiera adorante e della clausura. Tutto era stato predetto: il ritorno del Santo Padre, la sconfitta di Napoleone la nascita del nuovo Ordine e la morte al cadere delle foglie. 209
Spring Rolls
SPETTACOLI
Soul, Blues, Rock per rivivere le hit degli anni ’80 e ‘90
Area Piscine Ovest
- Ingresso libero
Giovedì 25 Agosto 2011 - ore 22.00 Nell'interland riminese cinque talenti naturali, nutriti di solidi studi e di ampie frequentazioni musicali, maturano separatamente la propria sensibilità, iniziando giovanissimi il percorso musicale. Quando si incontrano negli anni dell’adolescenza emerge un'affinità di gusti e scelte artistiche. Ne è nato un complesso vocalestrumentale capace di parlare tanto ai giovanissimi quanto agli amanti del rock classico. Chi ascolta la musica degli Spring Rolls assapora infatti uno stile particolare, fatto di pennellate di blues, soul, con uno sguardo al jazz supportato da un substrato rock. In questo stile originale si dispongono a reinterpretare la migliore musica (straniera ed italiana) degli anni '80-'90, arricchendola con composizioni proprie. Un lungo sodalizio mai interrotto.
AL Una voce straordinaria, capace di una rara verticalità e ricca di timbrica, nelle tre ottave di estensione sostenute sempre dalla sua chitarra. DAVIDE Chitarra e voce, si muove brillantemente come solista tanto nel repertorio chitarristico classico quanto nelle più ardite creazioni contemporanee. MAX Pianista, un prezioso prestito della musica jazz al mondo del rock, infonde con suoi arrangiamenti una raffinatezza tutta originale ai brani affrontati. DANIELE Virtuoso del basso, disegna impeccabilmente i ritmi, in perfetta sintonia con tutti gli strumenti, senza rinunciare alla ricerca di un suono sempre nitido e personale. LUCA Batterista, collabora con gruppi italiani e stranieri, con i quali è comparso più volte in televisione su canali internazionali. Sostiene i brani con assoluta sicurezza contribuendo all'affiatamento dell'ensemble musicale. 211
VENERDĂŒ 26 La penultima cena Spettacolo teatrale
ore 21.45 Arena D3
La penultima cena
Arena D3 VenerdĂŹ 26 Agosto 2011 - ore 21.45 Di e con Paolo Cevoli 214
Regia di Daniele Sala
Roma imperiale. Nella cucina di una villa patrizia, Paulus Simplicius Marone sta allestendo un sontuoso banchetto. Mentre farcisce alcuni maialini con albicocche passite e garum, racconta la sua vita avventurosa. Le umili origini ad Ariminum, l'adozione da parte una famiglia nobile che lo porterà a Roma dove potrà apprendere l'arte culinaria alla scuola di Apicio, il più famoso chef dell'antichità. Al tempo stesso arrotonda le entrate con affari più o meno leciti ideati nel negozio del barbiere Filone, quartier generale di una compagnia variegata di clientes e perditempo. Tutto fila liscio fino a quando Paulus e soci vengono processati per truffa a causa della vendita di uno afrodisiaco egiziano. In caso di condanna la pena sarebbe la schiavitù e per questo motivo Paulus decide di fuggire nella terra più lontana e desolata dell'impero: la Palestina. Così il cuoco romagnolo si trova a Cana mentre due sposini celebrano il matrimonio. Per convincerli ad assegnargli l'incarico, propone i suoi servizi sottocosto, magari risparmiando sul vino. Ma accade l'imprevisto. Il miracolo di
Gesù. Gli occhi di Paulus si incrociano con quelli del Maestro. Da quel momento la sua vita non sarà più la stessa. E da buon romagnolo Paulus ha subito un'idea imprenditoriale: quello lì deve diventare mio socio, logicamente non operativo, mi basta che ci metta l'immagine. Per giorni segue la comitiva di Gesù e individua la persona giusta che potrebbe permettergli di parlare col Maestro: Giuda. In attesa di contattare il futuro socio, Paulus cerca di trarre profitto nel soddisfare l'appetito della moltitudine che segue il Profeta. Allestisce un chiosco di pani e pesci in attesa che Gesù termini il suo discorso. Quel giorno purtroppo gli affari non vanno tanto bene. Qualcuno distribuisce gratis pani e pesci. Così Paulus arrabbiato con il suo contatto, chiede a Giuda la possibilità di rifarsi economicamente. Concordano per una cena privata, con un sessanta/settanta invitati, in occasione della Pasqua ebraica. Purtroppo si presentano solo in tredici. Da quel momento tutto va a rotoli. Gesù viene catturato, Giuda si fa di nebbia. Paulus Simplicius, preso dallo sconforto, decide di tornare a Roma. Meglio schiavo a Roma che libero in questa terra disgraziata. Ma le cose non andranno più come il nostro cuoco romagnolo aveva pensato. Dall'incontro con Gesù, Paulus Simplicius Marone non è più lo stesso. E quando per le strade di Roma ritrova alcuni commensali di quella famosa Ultima Cena...
SPETTACOLI
Monologo storico-comicogastronomico. Paolo Cevoli, nei panni del cuoco romano Paulus Simplicius Marone, salta di palo in frasca e da un fornello all'altro parlando di cucina, di religione, di amore, di politica. Una performance teatrale ben oltre le apparizioni cabarettistiche televisive.
Paolo Cevoli Nato nel 1956 a Riccione, figlio di albergatori (che gestivano la mitica pensione Cinzia), nel 1983 si laurea in giurisprudenza. Il primo lavoro lo vede impegnato nello sviluppo e nella gestione dei fastfood Italy&Italy. Dal 1990 al 1999 lavora sempre nel settore della ristorazione. Commento: “Numero 14 (quattordici) locali comprati, inventati, ristrutturati, gestiti e rivenduti. In compagnia di soci-amici e amici-soci.Tanto sgobbato. Tanto imparato. Tanto divertito”. Negli anni 1990-1991 arriva terzo al concorso per giovani comici "La Zanzara d'Oro". Comincia a calcare il palcoscenico dello Zelig e incrocia Gino & Michele e Giancarlo Bozzo. Nel 2001 arriva al grande successo con il personaggio dell’Assessore Cangini Palmiro (“Prima viene il cognome e poi il nome per una questione di educazione e di rispetto”), assessore alle attività varie ed eventuali del Comune di Roncofritto. Per tutto il decennio è ospite fisso di Zelig e protagonista di tour estivi. Escono i suoi libri: Cent'anni di Roncofritto (2002) che ha vinto il Premio Forte dei Marmi, Mare mosso bandiera rossa (2003) che ha vinto il Premio Flaiano, Maiali & menaggment (2004) che non ha vinto niente, Si vive solo 200 volte scritto con Patrick Fogli (2008). Tra i suoi spettacoli Roncofritto global show e Motonave Cenerentola (2003-2004), Ah, che bel vivere! (2005 - 2006) con Claudia Penoni, Disco Paradise '77 (2009 - 2010) con Claudia Penoni, Duilio Pizzocchi e Andrea Vasumi. Partecipa al film 2061 un anno eccezionale (2007) con Diego Abatantuono. Dal 2010 è in tour con La Penultima Cena. L’ultimo spettacolo è Musica Maestro (2011) con Andrea Poltronieri, Caterina Soldati e Roberto Ravaioli. “Ho ricominciato a lavorare però mi divertisco da matti. E il mio lavoro normale lo tengo ancora”. 215
SONO I VOSTRI SOGNI A DARCI ENERGIA.
ENERGIA PER FAR MUOVERE IL MONDO A EMISSIONI ZERO.
Realizzare. È questa la parola che ha sempre guidato la nostra energia: realizzare i progetti che nascono dalle vostre aspirazioni. Così siamo partiti dal sogno di muoversi a emissioni zero e a costi contenuti, e abbiamo realizzato le prime stazioni di ricarica pubbliche e domestiche per veicoli elettrici, che renderanno le nostre città più vivibili. Innovando, abbiamo reso possibile un benessere più sostenibile perché abbiamo sempre creduto in un’energia inarrestabile. Come i vostri sogni.
enel.com
VILLAGGIO RAGAZZI
Pad. C3 - Il Capobanda vi invita a: Incredibile Enel - Villaggio Ragazzi Ore 11.00 - 22.30 Un intero padiglione dedicato ai più piccoli. Ogni giorno canti, balli e giochi con gli amici del Villaggio Ragazzi. Laboratori di attività manuali e mostre da guardare e con cui interagire, una libreria “animata dei piccoli”, incontri del pomeriggio, serate di animazione e divertimento.
Appuntamenti quotidiani nel Teatro “FinComics” ore 11 “Lancio della giornata” con tutti gli appuntamenti a suon di musica ore 11-14 e 20-22 Giochi da tavolo a cura di Antonino Calogero - coop. soc. “Lanza del Vasto” ore 16 Giochi con il Capobanda
Appuntamenti quotidiani nell’Arena Enel dalle 11 alle 22,30 Aree espositive expo + giochi e laboratori ore 11-14-15 spazio ai laboratori a tutta scienza, un’occasione per scoprire l’energia tra esperimenti, giochi e tanto divertimento ore 12-16 Enel presenta: “Energy Story”, il musical che invita a scoprire, divertendosi, la storia e i misteri del mondo dell’energia ore 19 (domenica 21, mercoledì 24, giovedì 25 e venerdì 26): Incredibilibri: lettura di libri con Marco Liorni
Incontri ore 18 nell’Arena Enel Domenica 21 Presentazione del “Laboratorio Azzurro: Coloriamo Il mondo” cura di NINISIL - Studio di Silvana Ninivaggi Lunedì 22 Enel presenta: La Tombola dell’Energia con Patrizio Roversi Martedì 23 Paola Platania, astrofisico, e il Dott. Beniamino Danese, “reinventore” di materiali didattici per l’educazione scientifica, presentano la Mostra del Villaggio “Siamo tutti scienziati” Mercoledì 24 La Società dell’Allegria presenta “Inni di Gioia”: per cantare la Bellezza che abbiamo incontrato e che ha reso certa e lieta la nostra esistenza. Con la band “I tin bòta” (Quelli che non mollano) 218
Giovedì 25 Video storie di sport, presentate dal giornalista sportivo Nando Sanvito Venerdì 26 Cinzia Dell’Era presenta il CD “È arrivato il cantastorie”
Spettacoli e animazioni ore 21 nell’Arena Enel Domenica 21 Serata di canti e balli con il Maestro Villa e gli amici del villaggio Lunedì 22 La Compagnia dei Menditanti presenta “SCIARIVARI’,attenzione! arrivano i clown! cosa accadrà mai?” di e con Miro Gatti e Drai Pastori e la straordinaria collaborazione di Sara Massucco Martedì 23 Enel presenta: La Tombola dell’Energia con Patrizio Roversi Mercoledì 24 La “Compagnia dei Rintocchi” presenta “Merlino…il maestro, ovvero ogni riferimento alla spada nella roccia è puramente casuale” Giovedì 25 L’Associazione “L’altro cantiere” presenta “Cappuccetto Rosso e l’Angelo” di Giampiero Pizzol
Venerdì 26 Festa finale del Villaggio con canti e balli in compagnia del maestro Villa e di tutti gli amici del villaggio
Enel presenta Novità del 2011: Incredibile Enel! L’energia come non l’avete mai vista Dopo due anni e 16 città italiane visitate, il grande tour Enel dedicato all’energia fa tappa a Rimini. Sette giorni in cui il Villaggio Ragazzi sarà in elettrizzante fermento. Nel grande tendone di 800 metri quadrati, aperto a bambini, ragazzi, famiglie e a tutti i curiosi, l’energia assumerà forme sempre diverse. Si trasformerà in intrattenimento con il musical Energy Story, la Tombola
Gli exhibit interattivi Trova l’energia Consolle interattiva che spiega come nasce e si trasforma l’energia. Lo sai che l’energia? Divertente gioco per scoprire tutto quello che c’è da sapere sulle fonti rinnovabili. Acchiappa energia Simulazione di un ambiente domestico con utili consigli per ottimizzare i consumi di energia elettrica. Caccia alla CO2 Curioso gioco che svela tutti i segreti di questa molecola, anche le sue applicazioni più utili. Smart reality Esplorare l’energia del futuro con la realtà aumentata.
Spazio “Piccola casa Editrice” Il Mondo di Pesce Felice Il protagonista di quest’area è Pesce Felice, il simpatico personaggio della rivista Pim Pam, che insieme ai suoi compagni di avventura accompagnerà i piccoli visitatori alla scoperta di tante attività. I bambini, accompagnati da adulti, saranno alle prese con semplici costruzioni, disegni, piccoli lavoretti e tanti giochi. Uno spazio ludico dedicato ai bambini da 3 a 6 anni. Tutti i giorni a partire dalle ore 11.30. Su prenotazione.
gnanti in cui si svolgono attività di laboratori creativi guidati da esperti. Attraverso la visione di immagini e attività pratiche verranno realizzati semplici lavoretti, usando materiali poveri e di riciclaggio che si trovano in qualsiasi parte del mondo. Verranno inoltre presentati e raccontati progetti realizzati con bambini e adulti in Italia, Albania, Kossovo, Argentina, Rwanda, Burundi, Brasile. Spazio a cura di NINISIL - Studio di Silvana Ninivaggi. I laboratori per bambini saranno lunedì, martedì, mercoledì e giovedì alle 11,30, mentre quelli per genitori e insegnanti si svolgeranno negli stessi giorni alle ore 14,30.
La mostra del Villaggio Siamo tutti scienziati! Un’esposizione didattica interattiva il cui obiettivo è scoprire le basi sulle quali si può fondare una certezza scientifica. Pannelli, esperimenti “dal vivo” e osservazioni al microscopio, permetteranno ai ragazzi di immergersi in una sorta di laboratorio scientifico e affrontare, divertendosi, le grandi avventure della scienza. Mostra scientifica per i ragazzi da 7 a 11 anni. Tutti i giorni a partire dalle ore 11.30, ogni 45 minuti. Su prenotazione.
Piccole Tracce” e Pim Pam Point Il Capobanda ti aspetta al desk Abbonamenti e Informazioni dedicato alle riviste.
VILLAGGIO RAGAZZI
dell’energia condotta da Patrizio Roversi e le letture di Incredibilibri con Marco Liorni, in divertimento con i giochi interattivi su fonti rinnovabili, centrali, consumo intelligente e CO2, in esperienza con gli incontri con gli scienziati e i laboratori edutainment, in conoscenza con il percorso interattivo dedicato alla scoperta del mondo Enel. Nell’Arena, nell’Officina dell’Energia, nella Galleria Enel e in tutti i luoghi dell’Incredibile Tour potrete divertirvi e allo stesso tempo imparare tante cose utili da mettere in pratica nella vita di tutti i giorni.
Teatro-Laboratorio di Fincomics Tutti i giorni ore 15 spettacolo laboratorio “L’Eterno ha bisogno di tempo” con e di Giorgio Borghini ore 17 laboratorio ”Ecco il mare” ore 19 spettacolo musicale “Il viaggio, il capitano e il mare” con Padre Marco Finco, Giorgio Borghini e Umberto Tenaglia
Laboratorio Azzurro: Coloriamo Il mondo È uno spazio per bambini, genitori e inse219
Progettiamo e realizziamo
ambienti educativi per l�infanzia asili aziendali asili nido scuole materne ludoteche Nella nostra offerta potete trovare: arredi giochi didattici cancelleria giochi per esterno arredi per palestre pavimentazioni di sicurezza psicomotricita`
FORNITURE SCOLASTICHE Cancelleria - Giochi didattici - PsicomotricitĂ - Arredi Via Sangro 9 - 20132 Milano - Tel. 02 70608017 - Fax 02 70605017
e-mail: info@didatticasport.it - www.didatticasport.it
Popotus Una vera e propria redazione fatta dai piccoli, che impareranno come si fa un giornale con il tema “Metti una favola in prima pagina”. Libreria Ragazzi - Jaca Book Con letture animate il mattino per i più piccini e il pomeriggio per i bambini della scuola primaria. Ogni sera alle ore 22.00 il Capobanda racconta la fiaba della buonanotte.
Il Villaggio accoglie i più piccoli Area Kids Per bambini fino a 3 anni con giochi a cura di Didattica e Sport.
Bambini al Meeting con Service Web Il baby club per bambini dai 4 agli 8 anni con orari: domenica dalle 14.30 alle 20.30 mentre da lunedì a venerdì dalle 11 alle 20.30. I genitori potranno affidare i bambini, per una o più ore, a personale qualificato. Il servizio è a pagamento e verranno effettuati sconti per i fratelli. Per informazioni tel. 0541 52065, e-mail: segreteria@cooperativaserviceweb.it, www.cooperativaserviceweb.it.
Dove mangiare Anche quest’anno, nel Padiglione del Villaggio, c’è il ristorante Il Chicco e il Grano che offrirà menù interamente dedicati ai bambini e alle famiglie. Papperia Casa Humana Un punto attrezzato per mamma e bambino, un ambiente tranquillo e riservato con tutti i confort per la mamma e il suo bebè, dove sarà possibile, inoltre, utilizzare e provare numerosi prodotti della linea Humana baby.
VILLAGGIO RAGAZZI
Leggere scrivere e colorare
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Lottomatica - corporate graphic design and brand book management Lottomatica - corporate graphic design and brand book management
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Il Gioco del Lotto per lo Sport Il Gioco del Lotto per lo Sport
SPORT
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domenica 21 / sabato 27 agosto ore 11 / 23.30 (sabato fino ore 16)
Il Gioco del Lotto - Sport Village Il luogo dello sport vissuto con passione e amicizia promosso unitamente a CSI (Centro Sportivo Italiano) e CdO Sport. PER TUTTA LA SETTIMANA Attività sportive possibilità di gioco libero, sfide e tornei nelle seguenti specialità: calcio a 5, volley, basket, calciobalilla, tennistavolo, rugby, giochi di una volta, giochi di strada. Ci sarà anche un’area di sabbia dove praticare beach volley, beach tennis, beach rugby. Novità 2011 un’area dedicata al golf (green, minigolf, area tiri e un simulatore di gioco). Esibizioni e possibilità di provare: da Lunedì 22 a Mercoledì 24 agosto ore 15-19 SCHERMA Esibizioni e prove libere con istruttori dell’Accademia d’arme G. Voltolini di Rimini Martedì 23 agosto - ore 16-18 GINNASTICA ACROBATICA Esibizione e intrattenimento ginnico acrobatico a cura della Polisportiva Riccione Sezione ginnastica Acrobatic Tim Riccione a cura dell’Associazione Sportiva BRIANTEA 84 - Cantù www.briantea84.it
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SFIDE 5° TORNEO DI CALCIO BALILLA MEETING Lunedì 23 agosto dalle ore 20.30 Aperto a tutti senza limite di età (per bar, circoli, parrocchie, ecc.) TORNEI DI CALCETTO per fasce di età ATTIVITÀ Promosse da CdO Sport Tutti i giorni ore 11.30-22 A SCUOLA DI RUGBY in collaborazione con Lecco Rugby. Da lunedì 22 a venerdì 26 agosto ore 17-19 A SCUOLA DI CALCIO “Le società si raccontano”: giochi e allenamenti. Da martedì 23 a venerdì 27 agosto ore 15-17 A SCUOLA DI LACROSSE In collaborazione con A.D. Aquile Nere Lacrosse La Spezia e con Federazione Italiana Giuoco Lacrosse. Mercoledì 24 agosto ore 15-17 MERCOLEDÌ DA LEONI Giochi per bambini e ragazzi delle Scuole Elementari e Medie.
Giovedì 25 e Venerdì 26 agosto alle ore 12 e alle ore 16.45 BASKET IN CARROZZINA Squadra Aurora Assicurazioni Under 22 Prove libere per tutti.
Giovedì 25 agosto dalle ore 11 VIª GAGLIARDA’S MEETING Torneo di Calcio a 5 delle Opere di Accoglienza.
Giovedì 25 agosto ore 14.00 e 18.00 Venerdì 26 agosto ore 11.00 e 15.30 CALCIO A 5 Squadra Rolafer Briantea84, Campione d’Italia 2011
Nel padiglione dello sport è allestita la mostra MONTAGNA: ESPERIENZA DI BELLEZZA E NON SFIDA AL PERICOLO A cura di Gagliarda Sambenedettese A.S.D. di Grottammare-San Benedetto del Tronto (AP).
MOSTRA
Martedì 23 agosto ore 18 Presentazione del libro di Roberto Corsi. DIO SALVI LA REGINA. ATLETICA TRA IMPIANTI E RIMPIANTI Mercoledì 24 agosto ore 18 Presentazione della mostra MONTAGNA: ESPERIENZA DI BELLEZZA E NON SFIDA AL PERICOLO A cura di Gagliarda Sambenedettese A.S.D. di Grottammare-San Benedetto del Tronto (AP).
CdO Sport è un’associazione appartenente alla Compagnia delle Opere che intende perseguire l’educazione attraverso lo sport, partendo dalla centralità dell’io e del bisogno della persona. La bellezza dello sport si concretizza in un lavoro costante che richiede equilibrio, impegno, dedizione, intensità, fatica. In sintesi, ogni sportivo è chiamato a un cammino di ascesi. È per il gusto di questa bellezza e per il gusto di questa ascesi che lo sport fa bene, perché ottenuto con la volontà diventa utilità immanente alla vita dell’uomo. Nell’approfondire e nel fare proprio questo cammino, CdO Sport intende creare una rete di rapporti in cui ci si aiuti innanzitutto a “crescere delle persone”, creando altresì degli strumenti adeguati che permettano l’esistenza e la crescita di ogni realtà associativa. Cdo Sport Via Legnone 4 - 20158 Milano Tel. 02 67481330 - Fax 02 87152440 www.cdosport.it - segreteria@cdosport.it
Il Centro Sportivo Italiano é un’associazione senza scopo di lucro, fondata sul volontariato (conta oltre 100.000 operatori, tra tecnici e dirigenti e 850.000 atleti in tutta Italia), che promuove lo sport come momento di educazione, di crescita, di impegno e di aggregazione sociale, ispirandosi alla visione cristiana dell’uomo e della storia nel servizio alle persone e al territorio. Tra le più antiche associazioni di promozione sportiva del nostro Paese, il Csi risponde ad una domanda di sport non solo numerica ma qualificata sul piano culturale, umano e sociale. Da sempre i giovani costituiscono il suo principale punto di riferimento, anche se le attività sportive promosse sono rivolte ad ogni fascia di età. Educare attraverso lo sport è la mission del Centro Sportivo Italiano. Lo sport inteso dal Csi può anche essere uno strumento di prevenzione verso alcune particolari patologie sociali quali la solitudine, le paure, i timori, i dubbi, le devianze dei più giovani. Un’attività sportiva organizzata, continuativa, seria, promossa da educatori, allenatori, arbitri, dirigenti consapevoli del proprio mandato educativo, infatti, aiuta i giovani ad andare oltre, ad abbandonare gli egoismi e ad affrontare la strada della condivisione, della sperimentazione del limite, della conoscenza di sé. Proprio per questo, il CSI prevede un’articolazione della proposta sportiva nel rispetto delle età e dei bisogni di ciascun atleta, permettendogli in tal modo di scoprire il meglio di sé, di imparare a conoscere il proprio corpo, a valorizzarlo o, a stimarlo. Centro Sportivo Italiano Via della Conciliazione 1 - 00193 Roma Tel. 06 68404550 - Fax 06 68802940 www.csi-net.it - segreteria@csi-net.it
SPORT
INCONTRI
Coordinamento iniziative sportive: Ufficio Sport Meeting Cell. 348 0841435 - 348 0841451 Tel. 0541 783100 - Fax 0541 786422 Centro Sociale S. Andrea (RSM) Tel. 0549 900759 - Fax 0549 953516 e-mail: csandrea@omniway.sm
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domenica 21 agosto
18ª Prova del Campionato Italiano UDACE 7° Campionato Italiano BANCARI B.C.C. 1ª Gran Combinata B.C.C. 3° Romagna Challenge (Campionato Romagnolo di Gran fondo e Medio fondo 2011) Evento promosso in collaborazione con la Repubblica di San Marino. Con il patrocinio del Comune di RIMINI e della Federazione B.C.C. Emilia Romagna e l’approvazione dell’UDACE CSAIN.
Partenza ore 7 Rimini Fiera Arrivo a Covignano (piazzale Fonti Galvanina) Premiazioni dalle ore 13 presso Rimini Fiera Padiglione Sport – Il Gioco del Lotto Sport Village (area premiazioni C7) Gara ciclistica di gran fondo (151,8 Km), di Medio Fondo (100,8 Km) e Turistico (59 Km) aperta a tutti gli enti della consulta nazionale in regola con il tesseramento 2011, organizzata da A.S.D. Team C.B.R. - Cicli Vicini, Fondazione Meeting per l’Amicizia fra i Popoli, CRAL Banca Malatestiana, Associazione iDEE. In collaborazione con M.S.P. San Marino e Centro Sociale S. Andrea (RSM).
Il percorso in sintesi La Gran Fondo Castelli Malatestiani e Repubblica di San Marino mantiene il percorso degli anni passati di 151 e 100 Km ed il giro cicloturistico di 59 Km. La gara si svolge nell’immediato entroterra della Provincia di Rimini, attraverso la Repubblica di San Marino e alcune località della Provincia di Forlì - Cesena su strade fuori dal traffico caotico della riviera. Si attraverseranno classici borghi medioevali, si potranno ammirare castelli e fortezze Malatestiane avendo sempre a vista il panorama sul mare Adriatico e la vicina riviera Romagnola, il fascino del Monte Titano con la sua rupe che si avvicina, alcuni caratteristici e spettacolari passaggi, il tutto fra la calda accoglienza degli appassionati spettatori romagnoli. La conformazione fisica delle zone attraversate dal percorso sono le classiche zone preappenniniche con salite non lunghe, ma di solito ripide e impegnative, zone collinari con diversi saliscendi fra tratti pianeggianti che col passare dei chilometri mettono a dura prova la resistenza dei ciclisti. Sono previsti alcuni Gran Premio della Montagna (per il Giro dei Castelli malatestiani) a Sogliano “Memorial GINO BULGARELLI” e GPM a Monteleone. Un gran premio della montagna (per il Campionato Italiano BCC) a Torriana “Memorial Cav. UMBERTO MAZZOTTI“.
SPORT
XVIII Giro dei Castelli Malatestiani e della Repubblica di San Marino Gran Fondo Mario Vicini e Medio Fondo
Informazioni: www.teamcbr.it Tel / Fax 0541 741134 e-mail: info@teamcbr.it
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domenica 21 agosto
2° TRIATHLON Sprint del Titano / Meeting di Rimini
Ritorna dopo il grande successo dello scorso anno la seconda edizione del Triathlon Sprint del Titano / Meeting di Rimini. Si tratta di un evento atteso da tutti gli appassionati di Triathlon (Triathleti Master, Giovani ed Esordienti) grazie alla sua particolarità di svolgersi nel favoloso scenario del Monte Titano nella Repubblica di San Marino. Nuoto 750 mt - Bici 20.000 mt - Corsa 5.000 mt Partenza domenica 21 agosto ore 9,00 alla piscina del Multieventi Sport Domus di Serravalle (RSM). Premiazioni sempre presso il Multieventi alle ore 14,00.
Nel pomeriggio: 2° Mini Triathlon del Titano 2° Triathlon Kids del Titano / MEETING RIMINI Valido come tappa del Circuito Nord Est Parteciperanno le categorie dei Giovanissimi (cuccioli, esordienti, ragazzi) e le categorie giovani (cadetti, allievi). Partenza ore 13,00 Premiazioni presso Multieventi a Serravalle (RSM) alle ore 17,00 Iscrizioni on line: www.duathlon.it (Referente gara Giuliano Mami cell. 335 7242155) Organizzato da ASD TRIATHLON DUATHLON SGR RIMINI e Meeting di Rimini Si applica il regolamento F.I.Tri.
SPORT
Evento promosso in collaborazione con la Repubblica di San Marino.
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Vivere sicuri non è solo un desiderio. Ăˆ un diritto.
Towards a Safer World
ATTIVITÀ PER TUTTI
La passione dello sport inizia da subito, in questo torneo si ha la possibilità di assistere alle partite di squadre provenienti dai vivai di società che sanno abbinare educazione e sano agonismo. In collaborazione con CSI.
Martedì 23 e Venerdì 26 agosto - ore 21 CAMMINATE PER LE VIE E LA STORIA DI RIMINI Ritrovo ore 21 Arco d’Augusto. Passeggiate per riscoprire le bellezza del centro storico di Rimini con l’aiuto di esperte guide che sanno valorizzare le stupende tracce che l’uomo ha lasciato in tutti i secoli in questa città. È consigliata la prenotazione presso Il Gioco del Lotto – Sport Village Rimini Fiera. A cura dell’A.S.D. La Pedivella e CSI.
Mercoledì 24 agosto - ore 17,30 CORRI MEETING RIMINI 2011 Km 2 per ragazzi - Km 6 per adulti. Camminata ludico - motoria - non agonistica aperta a tutti per incentivare questa semplice attività che fa bene al corpo ed allo spirito. Partenza dalle ore 17,30 Padiglione sport di Rimini Fiera (esterno ingresso Ovest) Premiazioni ore 19 Padiglione sport (Gioco del Lotto Sport Village) di Rimini Fiera. A cura del CSI.
Giovedì 25 agosto - ore 18 Lido S. Giuliano (a sinistra della Darsena) RIMINI VII TRIATHLON NON AGONISTICO PER TUTTI IN MOUNTAIN BIKE Con le discipline di nuoto (400 metri), ciclismo (mountain bike 10 Km) e corsa (3 Km). Nata dalla passione di alcuni amici per cimentarsi in questa bella e completa specialità sportiva, senza l’assillo del risultato, ma mettendo al primo posto il provare le proprie capacità e vivere il tutto in un clima di sana amicizia.
SPORT
Lunedì 22 e Martedì 23 agosto - ore 14,15 Il Gioco del Lotto – Sport Village – Rimini Fiera XVII TORNEO MEETING BASKET GIOVANILE Torneo per squadre maschili under 13.
Ritrovo ore 17,30 a Consorzio Lido S. Giuliano (a sinistra della Nuova Darsena) Partenza ore 18 Termine ore 19,30 circa Realizzato in collaborazione con CSI (Centro Sportivo Italiano) e Centro Sociale S. Andrea (RSM).
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ENGLISH DIGEST
And existence becomes an immense certainty Rimini, 21 August- 27 August 2011 “And existence becomes an immense certainty” is the title that we chose for the XXXII edition of the Meeting. It stems from a simple, but at the same time dramatic observation: nowadays, in the most common mentality, in the consciousness with which each one of us faces the challenges and hardships of our life, it seems that it is not possible to have true certainty any more. It is here, at the bottom of our own being, that the hidden reason of many “crises” of our times reveals itself: such crises not only express the objection to or the loss of certainties that were considered acquired – in politics as well as in economics, in science as well as in ethics, in culture as well as in society – the same way it often happened during other historical times. What is at stake today, the era characterized by the great shadow of nihilism, is something more radical, therefore also the challenge that it sends us is more radical: human beings are not capable of certainty anymore; rather, each certainty is of our own making, and, finally, just a great illusion. When we think about the meaning of our existence, aren’t we all tempted, as children of our time, to believe that our origin and our destiny are at the mercy of luck, and that after all we have no power against the uncontrollable forces of a blind fate and of a meaningless fortuitousness? Yet, most of the “modern” thought, – according to which man is the only, true maker of his own destiny, without any need to refer to a greater meaning, – had claimed to provide a “scientific” and “political” strategy that would govern the uncertainties of living, the mortal risk of solitude and meaninglessness, source of resentment and violence. The only certainties still in our possession – we believe – are those produced by the technological control of the world. Anything else, values and emotions, feelings and opinions, belong to relativism. But we acknowledge more and more that reality, both at a natural level and at a social level, is much less governable than what we think, and most of all we discover that the existence of the I gets weaker and weaker in its reasons. The perception that “our powerlessness is incurable,” wrote the sociologist Zygmunt Bauman, “makes us feel an even more dreadful and devastating uncertainty than in the past.” The whole game of existence is played here, in the certainty or uncertainty regarding the reason why each one of us is in this world. The Meeting will try to accept this challenge of our times, reopening a game that many had already declared over. And, according to its style, it will do it not in virtue of a more shrewd cultural and political analysis, but starting from the experience in progress of people who are not satisfied with a concept of their own existence as destined to nothingness. Men and women who don’t censor the weight of uncertainty, nor escape the work that it demands, but who live it as the evident sign that we are not the masters of ourselves, on the contrary we are in relationship with something Else which continues to reach us in our life.
Before any calculation about our abilities or inabilities, the basic perception of our I is that of a certainty. And not a cheap assurance or a guarantee at our disposal, but a certainty of belonging: we are of somebody. Initially we are certain about ourselves, because our mother’s face meets us and she offers us her breast. This is the first perception of life, which afterwards remains as a constant, even though hidden or suffocated. Before any uncertainty there is a certainty: it is a given, an encounter, an invitation. The Meeting will try to tell and witness this work of the I that starts over from the evidence of an encounter, of all those encounters where the meaning is present in the flesh, for which it is worth living, loving, building, and also suffering. The certainty we are looking for is not an ideology, nor a strategy, nor a psychological persuasion, but it is the certainty that makes us recognize what we already “are.” Not so much that the things will be fine as we expect them, but that we ourselves are in relationship with the one Who makes us continuously. This is why existence, as the Meeting’s title says, becomes a certainty: as a matter of fact, it is not about knowing ahead of time what will happen to us and in the world, but being available to make ourselves be provoked by what happens, that is, to ask for its meaning and to recognize its reason. And certainty is immense precisely because it is not of our own making, but rather it is the discovery of what reaches us and asks of us each time. This certainty would not exist without our freedom. After all, also the Meeting is a way to take seriously the invitation we receive every day from the events and encounters that happen: the invitation to respond with all our expectation, always putting at stake our restlessness.
CONTRIBUTION And existence becomes an immense certainty by Alberto Savorana The Meeting 2011 wishes to confront one of the unresolved questions of contemporary times: in a context of confusion and insecurity, which man experiences at every level, is certainty still possible? It is not just any question: without certainty, in fact, it is impossible to live. And this applies to everyone indiscriminately because all of us have been given that “heart” which, by nature, is pushed to desire great things, as the title of the Meeting 2010 stated. And this heart is so irreducible that it survives, even under mountains of conditioning and delusions, in the form of an uneasiness to which nothing and no one seems to be able to respond satisfactorily. “And existence becomes an immense certainty”. The title of the Meeting is an invitation to measure oneself against the hypothesis of work proposed by don Giussani in 1960, and which again today is decisive: is human existence condemned to a “desolate impotence”, or can it become an “immense certainty”? The theme is central to the life of every person, from the moment that certainty decides on a way to stay with reality (people and things) and to deal with circumstances without being overpowered by them and ultimately defeated even if set up well in work in personal life. The entire world is changing, everything is in move-
ENGLISH DIGEST
32nd Meeting for Friendship Amongst Peoples
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ment: on the level of the conception of nature, of man, the relationships between people and the relations between peoples, culturally, juridically, economically and politically. In a context that is changing so rapidly, dominated by uncertainty about the future, does the concrete “I” of each of us have some chance? Can we accept the challenge of change that is thrown at us from all sides or do we have to settle for being subjected to things fatalistically? A man certain of something that fills his present goes surely into reality—even in the middle of the difficulties and the problems that we all have—and looks with hope to the future, without being dominated by fear, disinterest, and indifference. In every area of existence, personal and social, everyone desires something so true that it is able to attract our attention and mobilize the energy of our freedom. And this desire - many times inconfessed - withstands in any situation. As Benedict XVI continuously reminds us, even in an era that has turned its back on the desire for the truth, the demand for meaning reemerges powerfully. Can we see things as they are, judge what is true, recognize it and follow it? Or should we throw in the towel? But then life becomes the festival of interpretations - tot capita tot sententiae, as the ancients said - and the loudest voice, or the person who has power at the moment, wins. Having lost the hope of finding something true, one can be deluded into finding his own consistency - because one needs to live - in relationships subject to the fragility of moods and whims, which at the end leave the person only emptier and sadder in front of the unresolved “eternal mystery of our being” (Leopardi). The Christian claim is found exactly at this level. Don Giussani explained the meaning of the phrase that became the title of the Meeting like this: “We cannot strip ourselves of our weakness and of that which confines us. Rather, an Other accompanies us, ‘like a giant on the path’. A new existence is realized. The irresistible impetus of God’s presence mysteriously enters the fragile human makeup, at the source of this ‘new creature’. Our strength is an Other. Our certainty is an Other” (Giussani, The Journey to Truth is an Experience, McGill Queen’s University Press, Montreal 2006, p. 72). With its almost four thousand volunteers, hundreds of speakers, exhibits, and shows, the Meeting intends to document the fact that the Christian experience is the source of a new consciousness, and thus a certainty that is a better response to nihilism and to the prevailing relativism - that discourages searching for something lasting, since it seems impossible to find - and is the only road to changing without losing oneself on the path of life. Costantino Esposito, Professor of the History of Philosophy at the University of Bari, will attempt to respond to the problem that gives life to the Meeting 2011 in an intervention on the title for this year. A reflection on modernity in the light of the “inevitable certainty” will be held by the French philosopher Fabrice Hadjadj. And Father José Miguel Garcia, from the Biblical School of Madrid, curator of the exhibit “Through the Eyes of the Apostles. A Presence that Overwhelms Life”, will project viewers into Capernaum in the first century, documenting the explosion of certainty in the lives of the contemporaries of Jesus. Something to help us go
deeper into the theme of the Meeting is offered by the presentation of the new book of the Equipe of CL university students, That which we hold most dear. From the testimonies of don Giussani, indications of the road to experience this certainty, the only one adequate for leaving confusion and fear, emerge. “My friends, a human emergency! Our task is to reawaken the identity of man in this universal dissociation, that creates power and therefore is necessary for power. To give man back his identity. And his identity is an absolute relationship, that is, it is free from every determination. It is something that pre-occupies him, is in him - because it was not there and now it is, therefore it was given to him - and it is the relationship with the Mystery that makes him. It is a perception of reality that is born from within, a cognitive and affective perception that is developed as a work in judgment and in creative practices” (L. Giussani, Ciò che abbiamo di più caro, Rizzoli, Milano 2011, p. 69). “Either protagonists or nobodies” was the title of the Meeting a few years ago. For anything less than this it is not worth it to sacrifice a week of vacation to come to Rimini and all the time it takes to organize and build it. Happy Meeting to all!
“150 years of subsidiarity” by Giorgio Vittadini In a time when the necessity of providing a turning point, of individuating milestones from which to begin again to restart the ideal social and economic engine of our country, is strong, the Meeting intends to seize the anniversary of 150 years of Italian unification as a valuable occasion to highlight that patrimony, present in Italian DNA, that is made up of the capacity of personal and community initiative aimed at the common good. As part of an extensive series of meetings about socioeconomics, the Meeting presents an exhibition entitled “150 years of subsidiarity” that tells a story of work, initiatives and social and economic realities that preceded the formation of the unified country, which all Italians contributed to with their ideals, their constructive energy, their inventiveness, and their solidarity. What emerges from the exhibition is the documentation of the value of the principle of subsidiarity: the most effective initiatives for the common good are the initiatives coming from the levels of social organization closest to the individual. The principle of subsidiarity is based on the Christian idea of man, which then became the prerogative of socialist and liberal cultures as well: each person is worth “more than the entire universe” and is not reducible to any social or political organization. But this does not mean that he is disengaged in self-detachment. Indeed, this is the only way he can have the freedom to engage in any work, from the humblest to the most evolved, effectively changing the reality around him according to an image dictated by his needs and desires. This conception of man and culture that has arisen has determined the identity of a people that is the protagonist of a great civilization. A man conceived not as an isolated individual - according to an anthropological concept that has taken hold since the eighteenth century - but as a structurally relational be-
of the Italian people: the ability to conceive reality as a given and knowledge as an encounter that involves an object and a subject, with irreducible desires. A man like that, who lives up to his deepest desires, has an ability to move easily and to be available to go beyond his own selfish profit because he is conscious of being made for greater things. If we have this ability, why does our country seem to stand still, stuck (and since long before the latest financial crisis)? Perhaps someone made us believe that we are much more “easy to please” than we are and, at some point, we began to feel ashamed of our culture, of our ability to know “by happening”, which requires great trust in the benevolence of reality and in our human desire not reduced. In the face of difficulties, when the analysis of the structural conditions seems to leave no way out, this insight that we are made for greater things is what “turns on the ignition” and makes it reasonable to ask for a necessary change. Otherwise, we are given to moralism, fear, and the drive for success, which are inevitably incomplete things. On the occasion of the celebrations of the Unification of Italy on 17 March 2011, the President of the Italian Republic, Giorgio Napolitano, who is speaking at the Meeting at the inaugural encounter of “150 years of subsidiarity”, said: “In our history and in our vision, the word unity is married to other words: plurality, diversity, solidarity, subsidiarity. [...] We will be able to withstand the trials that await us, as we did in the crucial moments of our past, because today as well we have large reserves of human and moral resources”. What we need, now more than ever, are social realities that underpin the ideal desire, that do not remain abstract, but that experience the ideal in action and, thus, that shape society, as happened in the history of our country.
Experience to the Test: Certainty made of Flesh by Davide Perillo Abstract certainties do not exist. They are simply not possible. Not even when one is speaking of colder and more detached certainties; those that we are used to (incorrectly) calling rational and objective, as though the subject has to be involved as little as possible for reason to function: scientific knowledge; mathematical formulas; etc. Even those are not really abstract. They involve people. Faces and stories. They are born - and grow - in the relationship between the “I” and reality. And they serve to help the “I” grow. Somehow, they are made of flesh. If reality becomes transparent in experience, as Don Giussani always reminded us, understanding it - and becoming certain of it - is in life, in what happens. Facts and judgments. For this reason, among the pillars of the Meeting, there are the so-called “testimonies”, the encounters with people who, dealing with a theme (ecumenism, the Arab Spring, medicine, etc.), tell about themselves. Connecting them all, this time, is the title “Experience to the Test”. But many possible subjects can be contained in this frame because life happens and asks and generates certainty - wherever it is, that is, everywhere, in every ravine of experience. For example, in the wards of an African hospital like that
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ing, one which achieves its goals getting together with other men. The myriad of local communities have set up intermediary bodies, typical of the secular and the current “welfare subsidiary” tradition. Since the Middle Ages, schools, hospitals, charities, universities and, in more recent times, on the initiative of the Catholic and workers’ movements, even banks and sickness benefit funds, are born from the action of the community of men driven by ideal criteria. Even today, all over the world, realities that are critical to our well-being - from the Mayo Clinic in Rochester to the great American universities, the Food Bank (or the Italian Banco Alimentare) - are born and grow because of the action of these communities of citizens, which are not comparable to either private for-profits or public entities. This concept suggests a theory and a practice far from neutrality (or worse, from hostility) with which the public body, even in Italy, mostly sees the action of the private sector. As Luigi Giussani said at the DC Lombard conference in 1987, “it is in the primacy of society before the state that you find a culture of responsibility. The primacy of society, then, as a fabric created by dynamic relationships between movements which, creating works and aggregates, build intermediate communities and, thus, express freedom enhanced by the associative form”.The commitment to social and economic development, characterized by a large positivity and confidence derived from the certainty of a good Presence that inhabits reality, has also resulted, in our people, in an unusual ability to adapt, to change, and to address problems in a flexible, tenacious and creative manner throughout our history. The situation in our country between 1880 and 1915, with twenty million emigrants, and the one resulting from the destruction after the two world wars had more dramatic socio-economic conditions than today. Moreover, the ideological opposition of Christian Democrats and Communists, before the fall of the Berlin Wall, was particularly ferocious. The statism of fascist and Savoian Italy, if not more intrusive, was certainly more ideological. The ignorance even unto illiteracy was far larger and until the seventies, much more widespread. What happened then? As the exhibition “150 years of subsidiarity” documents, the fear of change never prevailed. The economic boom after World War II was made possible thanks to a widespread system of small and mediumsized businesses, artisans and craftsmen, created by the indomitable ability to adapt and change that so many “I”s, who rolled up their sleeves even in difficult conditions, had. Italian products that are born now and have become national symbols (from household goods to cars and manufacturing, etc.) are the result of a capacity, as widespread as “strange”, to consider the reality in a certain way: a reality that always offers opportunity, made so as to correspond to the deepest desires of man, who lets itself be transformed according to the changing needs of those in front of him… A reality conceived in this way meets a subject brought up to respect it in its entirety, not to reduce it to his schemata and, at the same time, not to give up the desire for truth, justice, beauty of which he is made. All the changes our people have been able to make were born from the most important inheritance
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of Ambanja, Madagascar. In fact, the story of Stefano Scaringella, a Capuchin friar and doctor who has lived on the Malagasy island since 1985 and has transformed an old leper colony into operating rooms and halls that serve half a million people in the radius of 300 kilometers, will open the event. Together with him will be Raffaele Pugliese, the Director of the Poli-specialized Surgery Department of the Niguarda Hospital in Milan. He is the protagonist of a strange and fascinating educative experience. His department forms surgeons all over the world, using cutting-edge methods (robotics, video-teaching, and so on), but above all using a new idea of collaboration between non-profits, private and public organizations. What do they have in common, besides their profession? The certainty that their work is for the world. It has a precise starting point (faith), but its horizon is the entire world. Africa again, but further North, in an area hit by the spring that is changing the face of the Arab and Muslim world. First among them all: Egypt, which has a solid link with Rimini, to the point where a younger brother of the Meeting was born in Cairo, shortly before the revolts began last winter. The theme was Beauty: a Space for Dialogue. It will be resumed on the stage of the Rimini Meeting in an encounter with Tahani al-Jibaly (Vice-president of the Egyptian Constitutional Court and President of the Meeting in Cairo), Cardinal Antonios Naguib (Patriarch of the Coptic Catholics in Alexandria), Judge Hosam Mikawi and Bishop Armiah (secretary of Pope Shenouda III), in light of the great work that is being done to reform the country. And in light of the months in which the explosion of human desire for truth and happiness that in October 2010 gathered intellectuals, religious, students of different faiths and cultures in the Egyptian capital, is showing how the forces the move the hearts of men are really the same ones that move history. Another hemisphere, another dialogue, this time the ecumenical one, a main item at the Meeting since long time. Andrew Davison, an Anglican theologian from Cambridge and frequent guest at Rimini, will speak about it. A meeting with some friends has changed his life in the past few years, pushing him to study don Giussani - and other Catholic authors - as keys to “deepening my tradition”, as he said some time ago in Traces, the monthly magazine of Communion and Liberation. He confirms an imposing fact, against the tide of politically correctness. The more one is certain of what one is, the more one can meet others. Thoroughly. And the more one is certain, the more one can embrace the unexpected. Even when it presents itself as an unexpected pain. For Mariangela Fontanini, who works in the European Parliament in Brussels, this pain took form in the discovery that Giulia, the daughter she was carrying in her womb, had a serious cerebral malformation. The doctor’s advice? “Abortion. A life like this has no sense”. Giulia is here, alive and happy, to demonstrate the opposite. And her story, told by journalist Fabio Cavallari, has broken through ideological barriers and revived hopes, another incontrovertible sign of certainty. Professor Bernard Dan, neuro-pediatrician and clinician of international fame, and Riccardo Ribera d’Alcala, an official of the same European Parliament where the story of Giulia was the center of an extremely interesting meeting, will
be telling the story at the Meeting. The last event in the cycle (last but not least) is the testimony of Clara Gaymard, Manager of General Electric, a mother of eight children and, in turn, the daughter of Jerome Lejeune, the French geneticist (and former guest of the Meeting), who discovered the cause of Down syndrome and was a member of the Pontifical Academy of Sciences until he died in the odour of sanctity. Mrs. Gaymard will talk about him and about herself. And about the bond between them that even today is accompanying her through life. Because he helped her to be certain.
The Challenge of the Unforeseen in History by Roberto Fontolan Fortunately our world is still capable of surprising us. No leader, no think tank, no church, analyst, imam, scholar, secret agent, fortuneteller, traveller, blogger, there was no one in the world that imagined Tahrir Square, Cairo. It happened without predictions or plans. A fact that coagulated in a time and place something that certainly simmered but did not yet have a name, underground feelings, inconfessable dreams, ideas that had been kept closed in the false bottom of the mind. An instant, a movement, and all of that was history. It is consoling, and also reassuring, to see how the life of an individual is interwoven with the same dynamics as the life of the world, of the grand stage where none of us normally think of having a significant role. A love, a pain, a “surprise” and everything changes inside and around us. The ideas that wyou had, the facts that happened, your house, work, and friends go differently, you make different decisions, give up, and look beyond. We deploy all of the possible gimmicks in order to drive safely, maintain control and keep hold of the prospects that we have given to our lives. But when the turning point comes, all of our weapons are blunt. We need another resource, another force. In the history of Tunisia, the turning point came with a poor young stallholder who set himself on fire. An unexpected pain, out-of-control desperation, pulverized a system that had been meticulously constructed to avoid surprises, to stay calm, to eliminate the unknown from the political sphere (bad politics, which is the politics most often practiced, is done on purpose to escape from the greatness of the facts that happen outside of the will of the one who commands, or believes he is commanding). An event like this recalled the mighty and senseless forces that always circulate in the life of a people. The spark of a big bang. It is fortunate that history functions like this, leaving us breathless. Great powers and powerful people must give in to it like everyone else, strategy does not use up reality, Matrix has a hole in the programming code. This is not meant to morally qualify a turning point. It could be a good thing that leads to something bad (for example, if the Salafites come into power in Egypt), or a good thing that leads to something good, etc., there are many possible combinations. Thus, the question is not what adjective to affix to a historical contingency, but what resource is necessary to live it fully, to collect all of the enticing provocation of intelligence and responsibility. Searching for the correct path
Starting Again from the Certainty that Every Work is a Good for All by Bernhard Scholz There is nothing in life that challenges creativity and human capacity more than finding adequate responses to questions about existence and to needs that one meets on the road. But the more the challenge becomes difficult, the more the risk grows of giving in to preconceived schemas, standardization and individualism. We realize this even in this historical moment, where everything seems to stagnate and where everything, including even the often misleading representations proposed by the media, seems to be designed and built without regard for those same questions and needs, with a consequent loss of individuals and peoples. Everyone can see this situation by looking at the great solitude that permeates our society and the world of work. And still man does not give in and continues to search for something that satisfies his tension towards the discovery of meaning. But in order not to lose oneself in the thousand problems of life and to keep the awareness and the sense of the search alive, one cannot be alone. Conditio sine qua non for continuing to hope, or for rediscovering the reasonableness of hoping, is being able to count on a certainty, on a real, visible and tangible point that one can lean on to begin again, in every circumstance, from the most adverse to the most joyful. A person who is animated by this certainty becomes an example for others, transforming himself and the people he meets into individuals who are more capable of facing the walk of life and all the difficulties, even accepting defeats but without ever letting himself be determined by them. The encounters that are particularly important for the Compagnia delle Opere this year were designed to lead us in search of
that fundamental basis, that starting point that allows us to face political, economic and cultural situations that are full of difficulties and pitfalls with realism and boldness. We will direct the dialogue toward this point with people who have particular responsibilities in the economic, social and political world. Together with Corrado Passera, the Managing Director and CEO of Intesa Sanpaolo, Minister Paolo Romani and Fulvio Conti, CEO and Director General of Enel, will we begin to ask ourselves where Italy is going, on which conditions we can talk again about economic recovery. In an encounter on the Italian “Country System” we will ask the leader of CISL, Raffaele Bonanni, the President of Unioncamere, Ferruccio Dardanello, and the President of ABI, Giuseppe Mussari, to individuate the efforts necessary to make it more cohesive and less distracting. How can one live the duty of making strategic choices in a world characterized by the trait of uncertainty and instability in a responsible way? John Elkann, the young President of FIAT will speak about it. Leo Wencel, the CEO of Nestlè, Roberto Snaidero, President of Federlegno, Andrea Illy, President of Illy Spa, Giuseppe Bonomi, President and CEO of SEA, will also participate, in the course of their events, on the challenges of internationalization, on the future of the Italian SME in the world and on the development of adequate infrastructures for mobility. Ossama Bessada, CEO of Wind, Giuseppe Biesuz, CEO of Trenord, Carlo Camnasio, President and CEO of Philips Italy will participate in other meetings dedicated to the theme of energy, alternative sources, innovation, and the competitiveness of companies. The role of Italy in Europe will be the theme that we will discuss with Antonio Tajani, VicePresident of the European Commission, Giorgio Guerrini, National President Confartigianato and Giuseppe Orsi, CEO of Finmeccanica. Again, to what and where can one look to find the certainly that is the only thing able to support men in their responsibility, helping them avoid fake shortcuts that are actually dead-end roads? The Compagnia delle Opere itself was born from the certainty that every work, business, or professional undertaking that is born from the authentic desire of man is a good for all. In order to reaffirm and at the same time to rediscover this connection between the work of the individual, the enterprise in which he works, and the common good, CDO will present itself this year with an exhibit dedicated to the frescos of the Pellegrinaio of Santa Maria della Scala in Siena, which affirm and testify to how this certainty is able to build an imposing social work capable of lasting for a thousand years. A work that still asks us and pushes us to ask that this certainty be ever more evident and that, thus, continues to challenge our creativity to contribute to the building of a more human world in which existence becomes - facing reality without “ifs” and “buts” - more and more an immense certainty.
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to an answer, the whole Meeting this year pulsates in living memory of the Great Arab Surprise and all it dramatically and excitingly has set in motion; from the meetings “The Challenge of North Africa”, “Mare Nostrum”, “Immigrants, true hospitality”, “Europe: the task of preservation of civilization”, to the witnesses and protagonists of the events that will live with us all week. The region of the world which, according to the UN human development indices, declines each year, subject to the greatest geopolitical tension, stifled by the alternative between dictators and imams, without freedom and without hope, this region was able to surprise and re-open the game that seemed compromised forever. Political convenience led many Westerners (along with the Rais, the Mufti, and the Islamic fundamentalists) to believe that not all men are made for freedom (when I heard these words from Wael Farouq, I felt a bit of shame) and to hide the simplest and most overwhelming truth of all: “we all want happiness” (from the beginning of Cardinal Jean-Louis Tauran’s speech at the presentation of the Meeting at the Italian embassy in the Vatican). The events have unmasked some lies and even if they do not guarantee a future for anyone, we at the Meeting are very happy because our small contribution is for the freedom and happiness of all people, ourselves included.
Scientific Certainty between Relativism and Openness to Reason by Marco Bersanelli What does reaching a certainty mean in the scientific sphere? Are there results obtained in the course of research that become “points of no return”? How much
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does the attitude of the human subject and the method with which he questions reality matter in the path towards certainty? And who is man, capable of knowing and “telling” the real, in nature? The theme of the Meeting puts questions like these, which go to the heart of scientific experience, at the center. And it is experience that shows that, in fact, man is able to reach “points of no return” in his passionate attempt to understand nature. No one today can reasonably doubt, for example, that matter is composed of atoms and that every atom has an internal structure with a nucleus encircled by electrons. Today, thanks to sophisticated experimental techniques, physicists have gotten real images of single atoms, but well before this was possible, a long series of clues and independent results put scientists in front of incontrovertible evidence: doubting the existence of the atom because it was not possible to see it directly would be like doubting the existence of America for the sole reason that one had not been there. To be able to delineate, in a stable and definitive way, some features of the physical world is not the result of automatism. Normally, in fact, scientific results are not made up of pure experimental data, but that data is simply a series of indications, of “signs” that throw light beyond themselves and indicate new aspects of reality. The exhibit “Is the atom really invisible? Questions and Certainties in Science”, put on by Euresis, documents this idea, not abstractly, but by telling a story. It will go over the steps that led to the discovery of the structure of the atom, one of the “points of no return” that changed the path of science. In 1911, exactly one hundred years ago, Ernest Rutherford conducted the experiments that led to his “planetary” atomic model, thus opening the road from nuclear physics to chemistry, with possibilities that are still far from being exhausted today. Professor Lucio Rossi, head of Superconducting Magnets at CERN in Geneva, will introduce the exhibit with an exceptional scientific testimony. The theme of the possibility of certainty in scientific knowledge puts the conception of reason that we tacitly assume into play in an original way and highlights the sort of schizophrenia that today’s relativism is suffering from. On the one hand, one believes that science holds the scepter of certainty: if something is not scientifically demonstrated, one says, we cannot be certain. On the other hand, cultural relativism draws many of its own claims of justification from scientific epistemology: we cannot ever say we are certain of a judgment (not even of the fact that matter is made up of atoms!) because tomorrow there could always be an experiment able to disprove our hypothesis. Only a vast conception of reason, understood as an openness towards reality in all its structural magnitude, can have the experience of genuine knowledge, albeit slowly and not without errors, that science allows. John Polkinghorne from the University of Cambridge, theoretical physicist, theologian, writer and priest in the Anglican Church, co-discoverer in 1964, together with Murray Gell-Mann and George Zweig, of the quark, the final component of nuclear matter, will speak on the theme of certainty in science at the Meeting. Man in the universe is that vertiginous being able to “tell” reality, that is, to recognize it and search for its meaning. Language is the expression, as mysteri-
ous as essential, of the human being conscious of the cosmos, so that language presents itself as an unmistakable and singular human capacity. It will be fascinating to go deeper into this theme in the encounter “Language, Mystery, Communication” that will be led by two Italian linguists of international fame, Andrea Moro from the Institute for Advanced Study in Pavia and Stefano Arduini from the University of Urbino. In a different but just as meaningful way, the theme of human identity and the irreducibility of the person will be the keynote of the debate “The Freedom of Genes: Complexity and Control of the Human Genome”, with Carlo Croce, from Ohio State University, Mauro Ferrari, the President of the Methodist Hospital Research Institute, and Pier Giuseppe Pelicci, from the IFOMIEO Campus. Lastly, the International Symposium of San Marino, promoted by Euresis in collaboration with the Meeting of Rimini and CEUR will be on the theme “Brain, Mind and Language. The Mystery of the Unity of the Self” and the proceedings will be published in the new Euresis Journal.
The Certainty of Art, that is Life by Davide Rondoni Certainty is the material and the wound of art. This affirmation could seem paradoxical for those who have not experienced what happens in a thousand ways in art. Or for those who have not experienced certainty if not in immobile, dead, terms. The certainty of art is called life. Death is the certainty only of non-art, of small talk, of trends. Of the reign of the identical. Art is the reign of the variety, the unforeseen. Life with its scream or desire or cry or rare lost joy is the certain material, unsubstituted and future of art. Its material. Infinite and thus certain. Giving space to the figure of the weak, violent and prophetic Hamlet, or to the humble, superb rural vision of Cézanne, to the vast Manzonian challenge or the inexhaustible source of the phenomenon of language itself—in each of these figures and names that the Meeting hosts, amongst others, in its prodigious and monastic caravanserai, certainty is the movement, the recognition, the gesture that art performs in life. Certainty is not illumination, or does not principally happen that way. Only elect or damned spirits will use it and it is a tragedy for them first, because after the illumination, and even before it, comes life, the hard procedure of the days and the infinite dimly lit shadows. In art, certainty is a gesture. A series of gestures, a litany, a devotion. A loss, certainty as trust. The artist knows—knows for certain!—that the gesture he is making to express the life that is pressing in and around him is extremely risky. But he is certain that he cannot not do it. Certainty lives in risk, every artist knows that. Not really in the risk surrounding the reception of interpretation of his work, but in the risk of a creating gesture. The risk of an authentic obedience to the suggestion that is powerfully rising in him from his blood, from his mind, from the ground, from the sky, in an absolute and total command. An obedience to that which is truly, extraordinarily certain and which asks to be expressed. Certain does not mean clear. Most of the things in life are certain but not “clear”. An artist lives this strange
EXHIBITION 150 Years of Subsidiarity Curator: the Foundation for Subsidiarity. Scientific Committee: Luca Antonini, Maria Bocci, Edoardo Bressan, Marta Cartabia, Gianluigi Da Rold, Michele Rosboch, Giulio Sapelli, Andrea Simoncini, Vincenzo Tondi, Gian Luigi Trezzi, Giuseppe Verde, Lorenza Violini, Giorgio Vittadini, Danilo Zardin. With the collaboration of some university students. The exhibition was granted the use of the official logo of the celebrations for the 150th anniversary of Italian Unification. Pavilion B5 Benedict XVI Address to the members of the National Association of Italian Municipalities, March 12, 2011. “The multiplicity of people and situations is not in contradiction with the national Unity, recalled by the
150th anniversary that is being commemorated. Unity and plurality, at different levels… are reciprocally enriching values if they are kept in the proper reciprocal balance. Two principles that permit this harmonious coexistence of unity and plurality are subsidiarity and solidarity, which are characteristic of the Church’s social teaching. The subject of this social doctrine consists of truths that do not belong exclusively to the patrimony of believers but are rationally accessible to everyone.” Giorgio Napolitano, President of the Republic of Italy Address to Parliament, March 17, 2011. “Let us not be paralysed by the horror of rhetoric: to avoid it, we only have to entrust ourselves to the luminous evidence of the facts. (…) In our history and in our vision, the word unity marries well with others: plurality, diversity, solidarity, subsidiarity. We shall resist the trials that await us, as we have done in crucial moments of the past, because even today we have at our disposal great reserves of human and moral resources. (…) Let us all be profoundly convinced that this is now the condition for our common salvation, for our common progress.” Luigi Giussani Address at the convention of Democrazia Cristiana, Assago, February 6, 1978 “A culture of responsibility must keep alive that original desire of man from which spring desires and values: the relationship with the infinite which makes the person a true and active subject of history. A culture of responsibility cannot but start off from the religious sense. This point of departure leads men to join together, not in view of short-lived opportunism, but substantially; thus the birth of movements is a sign of liveliness, of responsibility and of culture, which make the whole social organization dynamic by facing up to the needs in which the desires take flesh, imagining and creating capillary and adequate operative structures called “works.” These works constitute a true contribution to novelty in the tissue and in the aspect of society. Politics must decide whether to favour society exclusively as an instrument, a manipulation of a state and its power, or favour a state that is truly “secular,” that is, at the service of social life.” On the 150th anniversary of Italian unification, the Foundation for Subsidiarity has promoted an exhibition documenting the wealth of a history of social and economic works, initiatives and realities, fruit of constructive and inventive energy, subsidiarity and solidarity. The origin of this wealth is a culture founded upon the conviction that every single person is worth “more than the entire universe” and is irreducible to any social or political organization. This conception of man has given rise to a great civilization, which precedes the formation of the unitary state, rich with unifying diversities, to which all Italians have contributed in various ways, with their work, their millenary traditions, their social and political commitment, building up a great country. The first part of the exhibition focuses on four crucial periods from 1861 to the present day: from the Unification to the Great War; Fascism and the Second World War; the Constituent Assembly; the economic boom and the period after 1968. This excursus high-
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and fertile evidence. Almost nothing is clear for him. But the needs, the harshness, the patience is certain. The tools. The chaste and fruitful humility to use patience and tools. The wave that washes overwhelms him and will overwhelm him. It is certain that there is no escape. Perhaps it is not clear to what or Who he must obey (Dante had it clear, it is Love), but he knows that his destiny is tied up in that obedience. He is certain of something to which he owes obedience (ob audire, to listen much). The artist is the most certain person existing. Without a measure of art in living certainty, a scientist or a priest cannot have experience. Neither can the father or mother. In Shakespeare and in his characters at Elsinore, revolving around a certain abuse of power—the killing of the king—that takes away certainty in every reality, in Cézanne’s apple, in Manzoni’s people, and in the other great masterpieces, human risk goes on stage. And this risk can go on stage in its thousands of warnings more profoundly and without shelter in art because art constitutes—like a nest and a fortress, like a basket and a basin—the certain shelter, or better, the certain testimony of life. From the beginning, art was the credible testimony of life among men. The most credible. Not the most exact, unless it is of a lost and deadly exactness. But the most certain and eloquent. Because, if certainty is there, it speaks. Even in its muteness it is eloquent. Like some clear skies, too clear and thus too dark to understand, or the verses of a poet or the composition of a novel. Dark matter and strong. Certain in its presence, not in its explanation. The Mystery, extremely short reality, and foundation and flower of every artistic vision and labor, cannot be explained and yet is given in its dramatic evidence. There are very few certain things. Life, death, the mystery. And for Christians, the entrance on the stage—in this scene of few certain things—of Another protagonist that shows them their destiny. They have evidence for children’s hearts. Art shows them, feeds on them, crosses through them. And like a queen, rich only with what she offers, proposes them at the place preferred from the beginning, the Meeting.
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Gruppo BPER. La nostra forza è la tua forza. Banca Popolare dell’Emilia Romagna Banca della Campania Banca di Sassari Banca Popolare del Mezzogiorno Banca Popolare di Aprilia Banca Popolare di Lanciano e Sulmona Banca Popolare di Ravenna Banco di Sardegna Carispaq - Cassa di Risparmio Provincia dell’Aquila
Questo è il marchio del Gruppo BPER. Un gruppo bancario composto da 9 banche con 1300 sportelli e 11000 uomini.
Through the eyes of the Apostles A presence that overwhelms life Created by José Miguel Garcia, with the collaboration of Ettore Soranzo, Erasmo Figini, Daniela Massara, Fr. Stefano De Luca, Fr. Eugenio Alliata. Photography by Stefano Ciol, video by Paolo Lipari, with the contribution of the Custody of the Holy Land. Pavilion B5 The exhibition reconstructs the journey that some Jewish inhabitants of Capernaum made from the first encounter with Jesus of Nazareth to the point of acknowledging him with a faith that enabled them to lay down their lives for Him. By making use of the fundamental knowledge deriving from the archaeological excavations carried out over the years by the Franciscans of the Custody of the Holy Land and exegetical studies of the Gospels, the exhibition aims at overcoming doubt about Christianity: “This did really happen; Jesus is not a myth, but a man made of flesh and blood, a real presence in history. We can visit the places and follow the ways he travelled. By means of witnesses, we can hear His words. He died and rose… the myths were waiting for Him, in which the desire has become reality” (Benedict XVI). In the first part a description and a brief history of Capernaum (Kfar Nahum) is given. Today only a few archaeological remains survive, but at the time of Herod it had a certain importance from the fact that it was situated on the Via Maris, on the border between two kingdoms. The visitors will be helped to identify with the daily life of the inhabitants of the village by
means of objects, reconstructions, and panels which will enable them to see and know the daily life at the time, the most common activities, the kind of houses, religion, traditions and customs. In the second section, the witness of the Gospels will help to show how the quiet life of the village around 30 AD was deeply revolutionised by an apparently banal event – the encounter of two of the villagers, John and Andrew, with a Jew from Nazareth called Jesus, and the subsequent decision of Jesus to move here to Capernaum. No inhabitant of Capernaum could avoid meeting this unexpected newcomer. But Jesus attracted people from outside, too, and Capernaum became a place where new and unknown people came and gathered, transforming the daily life of the village. Next attention is focussed on the personal experience of those few men whom Jesus chose as his disciples. Their unity was born from following Him, because it was the very person of Jesus who was to determine every aspect of their lives. There is a description of the journey of certainty that the disciples made. Living with that exceptional presence (that revealed itself both in the miracles and in his way of teaching and acting), their lives became more intense, more true. Christianity is born: a Presence that fulfills life. The daily life together, an ever growing correspondence generates certainty in them, and an affective attachment. In the last section, the archaeological discoveries at Capernaum reveal how the life of the town remained changed and marked by Jesus even after his death. His disciples went on living together united by His Memory, and by His continuing, affirmed, and acknowledged Presence; the house where Jesus had lived became first a place of veneration and then a church; villagers and strangers kept on coming to the town as pilgrims to pray in those places, as the graffiti witness.
“Cor ad Cor Loquitur” Newman’s certainty, consciousness and reality Curators: Giuseppe Pezzini, Samuele Busetto, Paul Hitchings, Chris Morgan, Stefano Rebeggiani. In collaboration with: Tristan Alonge, Beniamino Arnone, Beatrice Banfi, Alberto Carignano, Chiara Cesara, Lucia Conconi, Dionino Di Florio, Richard Duffield, Anthony Errington, Daniele Federico, Thomas Felici, Marianne Ford, Tommaso Gabrieli, Elena Germanino, Cachi Gomez, Paola Gotti, Marco Govetto, Chris Hack, Michael Hopwood, Silvia Imberti, Ian Ker, Amos Lawless, Philippe Lefebvre, Gianluca Marcato, Laura Marchionni, Maria Martin, Noel Murphy, Riccardo Savini, Siobhan O’Shea, Birmingham Oratory, Manuel Oriol, Chiara Pancheri, Javier Prades, Miguel Ruiz de Zarate, Ana de Santiago, Marco Sinisi, Valeria Sinisi, James Scoular, Roger Sylvester, Simona Sylvester, Vincenzo Tudda, Stefano Utili, and Alessandro Ventura.
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lights the social commitment promoted by the great popular traditions (both religious and secular) by means of a selection including images, literature, journalism and cinema. The “miracle” achieved by the Italian people, after the journey described, albeit through inevitable contradictions and distortions, was not only that of the promotion of Italy to the rank of a major industrial power, but also that of a virtuous collaboration between the various social classes and between representatives of public institutions. The second part of the exhibition will offer points for reflection on the present moment of inertia – ideal rather than economic and institutional – that our country is passing through, before which it is not enough to insist on the importance of respect for the rules, but rather to focus on the desire and the capacity of each single person to build up the common good. No change is possible without a people that becomes aware of itself and its value. Today, too, what qualified Italy’s secular development – the action of people educated to live ideals based on a non-reduced concept of man, of society, and of economy – can rebuild the connective tissue of a people made up of persons who join together not in order to go against someone or something, but in order to build, day by day, pieces of new life adequate to the deepest desires, for truth, justice, beauty, and happiness. With this itinerary, the Exhibition of the Foundation for Subsidiarity wants to offer a reflection on the originality of the Italian identity, a suggestion for a new beginning.
Pavilion A1 Taking up the challenge of Benedict XVI who, in his visit to Britain, indicated Newman as a figure to look at, above all, for his modernity, the exhibition relates his life by means of the three conversions that characterized
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it, proposing a biographical and thematic journey, from which it emerges that consciousness was the moving force in Newman’s journey towards certainty of the truth (as he had written in his epitaph ex umbris et imaginibus in veritatem) and that this journey also characterized his being an educator and a lover of beauty. His first conversion was the discovery that God and the soul are real, and that the presence of God can be perceived with the same concreteness and certainty as that with which we perceive exterior realities, the objects in everyday life, the faces of friends. For the young Newman, it was a Copernican revolution: he came to realize that what really counts in life is not tangible reality, but the evident presence of God’s person, in such a way that the whole of existence becomes a dialogue between the human heart and God’s heart. The second conversion brings the awareness that faith is not exhausted in a experience of intimistic dialogue with God, but becomes intelligence of reality. A faith that is not rooted in reality, that does not change the criteria with which man relates with the world, is in the end an illusion, and is unable to answer man’s deep desires. This leads to Newman’s untiring struggle against the dualism between “things” and “words” and the surprise that true dialogue between man and God is open to dialogue with other men, with the human heart. Lastly, his conversion to Catholicism was the discovery that God decided to “get involved in human affairs” creating a real place of his presence which is the Catholic Church. In this living Body, Christ’s person becomes tangible: He is present in the communion among bothers in faith, He shines in the holiness of their lives, and He lets himself be touched in the sacraments. In the communion of the Church, the dialogue with God’s heart comes to coincide with the dialogue between human hearts.
Is the Atom Really Indivisible? Questions and uncertainties in science Curator: Associazione Euresis
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Pavilion A1
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What do we mean by reaching a “certainty” in the scientific field? In the paths of research, are there really results that become “points of no return”? Is certainty contained in the combination of observations and measurements, or is there a “leap” between the amassing of data and becoming certain of something? Of what do we become certain: of the data observed, or of a wider reality that the data point to? In progress towards certainty, how much does the method with which we question reality count? The theme proposed by the Meeting 2011 invites us to focus on the experience of reaching certainty in scientific work. And it is precisely experience that shows us that man is actually able to reach “points of certainty” in research. The capacity to outline in a stable and definitive way certain traits of the physical world is not the outcome of an automatic process, but implies the commitment of the human subject in a tension towards a point of arrival that is not merely the sum of the individual steps. Normally, it is not the experimental data that constitute the scientific “result,” they are rather a web of clues, of “signs,” which open up to knowledge of a new aspects of reality. Then, in time,
the build-up of new observations, experiments, theoretical developments, and continuous critical confrontation among scientists, go to build up a network that grows richer, more articulate and interconnected that lead to evidence so solid and stable that, at a certain point, it becomes unreasonable to doubt it. The exhibition will illustrate this dynamics, not in abstract, but by recounting an event. One of the events that changed the path of science, exactly one hundred years ago. Today, no one can reasonably doubt the existence of atoms and their nuclear structure. The exhibition will follow the main steps that brought us to this “point of no return,” by revisiting the questions that – from the intuitions of the ancients to the first naïve models of the atom – led, at the beginning of the last century, to the crucial experiments of Ernest Rutherford and to the formulation of his “planetary” model of the atom. The certainty that matter is built of atoms and that these atoms have a nucleus, doesn’t mean at all that we have understood everything of the atom and of the nucleus. This very certainty becomes immediately the basis for new questions and new discoveries. From Rutherford’s day to now, that particular aspect of natural reality that we call the atom has taken up more the character of a real object, to be investigated in order better to understand its nature. In the meantime, it has changed its face repeatedly, passing from indivisible to divisible, from a solid object to a field of forces. With analogous experimental logic and with more and more sophisticated technologies, the nature of matter has been explored more and more deeply, to the point of revealing the internal structure of the atomic nucleus. This has given us, men of the 21st century, grave responsibilities. For example, the extraordinary prospect of having at our disposal, tomorrow, the same form of energy that keeps the sun and the stars shining. The visitor will be invited to immerse himself in the environment of an advanced laboratory of the beginning of the 20th century, like that of Rutherford in Manchester, to relive the debate that accompanied the research into matter, then on to make a virtual visit to some of the most advanced scientific laboratories working today. At the same time, he will be provoked to question himself over what are the elements of scientific certainty and to take account of the fact that certainty is not the definitive possession of the reality under investigation, but openness and obedience to all that this reality has still to reveal.
“My Sister, Life” Boris Pasternak Created by Adriano Dell’Asta and Giovanna Parravicini. With the collaboration of a group of students of the State University and the Catholic University Milan, and a group of Russian students from various universities. Pavilion C5 A few months before his death, subjected to a violent defamatory campaign because of his novel Doctor Zhivago, humiliated and excluded from the cultural life and daily under threat of arrest, along with his family, Boris Pasternak replied to Leonard Bernstein, conductor of the New York Philharmonic Orchestra, publicly
... And you will live again The Prophet Ezekiel, crisis and hope Curators: The St. Charles Fraternity Pavilion A5 We are in a situation of crisis at many levels, the economy, politics, and religion. On many sides, need is being expressed for a “new anthropology” in order to find a way to go forward. The people of Israel lived a similar moment during their exile in Babylon, 2,700 years ago. Through their experience, it is possible to trace some elements essential for a rebirth today. The exhibition looks back to the beginning of Israel’s history, in the creation, and the call of Abraham, moving forward then to dramatic moment of the exile. With the help of a film projected inside a huge desert tent, the visitor will be immersed in Ezekiel’s world, so as to see his own
world in a new light. The young Hebrew Ezekiel is the person through whom God reveals to his people that, even with the destruction of the temple and the city, and the loss of the promised land, He has not gone back on his covenant. With many images, the prophet Ezekiel compares Israel to a young woman, saved from her abandonment, made to grow and adorned by a merciful Lord. Now beautiful, and a queen, the woman despises the one who had rescued her, and runs away from the love relationship that constitutes her. Ungratefully, she follows other gods: foreign idols, and material goods. In this way, she refuses to depend, entrusting herself to her own political cunning and wastes her riches. This is why she finds herself in exile, like an extreme appeal to return to her Lord. The prophet not only reveals the reasons for the disaster but, with a series of poetic images, promises the return to Jerusalem, the reconstruction of the temple, government by a just king, and even the resurrection of the dead. This last image, initially seen as the promise of a return to Jerusalem from the “death” of exile, is at the same time a prophecy of the resurrection of Christ and of his definitive victory. It can also be read as the rebuilding of the human subject: “The subject, as chapter 37 of Ezekiel says, is the valley full of bones and the Creator Spirit who fills them, in such a way that they move and cling together, and on that skeleton grows the body, and the body is filled with the soul: each one is recreated and the people is recreated at the same time, with the very same gesture.” (Giussani, Dall’utopia alla presenza) There are some basic elements in the rebirth the Ezekiel promises, which can indicate a positive road for us today. In the first place, the incredible binomial the “I” and the community (the dry bones in Giussani’s interpretation), against all exasperated individualism and all reduction of the “I” to the crowd. Then there is the great theme of the beauty of creation and the greatness of man’s vocation to collaborate with God’s action, which is the adequate horizon of human work. Here we develop the theme of the memory of God’s action in history, and the specific content of Ezekiel’s promises about the future. Finally, the foundation of everything, visible in the story of the love between the Lord and the abandoned woman: God’s faithfulness, which precedes and underpins every human attempt to rise again. Our own days resemble the ups and downs of Israel in its relationship with God but, after Christ’s resurrection, we live even more in an “immense certainty.” God has become our travelling companion, a concrete, daily presence. This certainty, sensed but not fulfilled in the prophet’s experience, is what enables the Christian people to pass through every crisis with the creative joy that generated the history we belong to.
“Non sembiava imagine che tace [he did not seem a silent image]” The Art of Reality in the Age of Dante
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insulted by the Soviet Cultural Minister, and offended by this behaviour, “What are you saying? What have ministers got to do with this? What importance do you think they have? An artist dialogues with God, and He offers various subjects for him to write about. It may be a comedy or a farce, as in your case; or even a tragedy. But it is all material that the artist can use in his work.” Pasternak was a symbol for entire generations in Russia, a witness as he was that if life, in the end, is an uninterrupted dialogue with God, all that happens assumes the value of a positivity, of beauty. At Pasternak’s funeral, in May 1960, young writers like Siniavski and Daniel were among the pallbearers, the sign of an ideal escort that continues today. Olga Sedakova, one of the most suggestive voices of present day Russian poetry, recalls that for her and her generation Pasternak’s writings “sounded like Apostolic letters,” they were writings feared and banned by the regime, they circulated only through the clandestine networks of samizdat. Poet, translator, writer, throughout the whole of his existential and artistic journey, Pasternak developed one great theme, Life. A Life that can take up other names. The first of these is Truth; but also Eternity, Immortality… Life not seen as the object, but as the interlocutor of thought. The title of the exhibition – which means to stress this aspect – is taken from one of Pasternak’s own poems, which gives its name also to one of his most famous collection of verses. The exhibition – whose panels of texts and photographs alternate with moments of recitation, projection and dialogue – will rotate around three characters emblematic for Pasternak: Hamlet, Faust, and Dr. Zhivago. Pasternak was very familiar with the first two as translator of Shakespeare and Goethe, and the last is the main character in the great novel that earned him the Nobel prize for literature in 1957 (he was forced to refuse it out of fear of retaliation by the Soviet regime). Hamlet (to whom he dedicated the first poem of the “Dr. Zhivago” cycle), is the emblem of man who comes into life, aware of a responsibility and a sacrifice that are given him as a “mandate.” Faust is the man who tries to “grab” a piece of happiness with his own strength. Dr. Zhivago (the name in Russian has the same root a “life”), is the overcoming of the Faustian temptation and the fulfilment of Hamlets’ expectation.
By Giovanni Assorati, Nicola Borghesi, Gianluca del Monaco, Stefano Doati, Elena Marchetti, Filippo Piazza, Laura Staccoli. General coordination by Marco Bona Castellotti. Pavilion A5 In the first “Cornice” of the Purgatory, Dante encoun-
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EDIZIONE
2011
DAL 21 AL 23 NOVEMBRE 43.000 INCONTRI 22 SETTORI 43 PAESI 50 WORKSHOP 6 SALONI TEMATICI
Matching è il grande evento per conoscere il mercato, creare sviluppo e incontrare i protagonisti. Matching coinvolge gli imprenditori, allarga gli orizzonti e apre a nuovi traguardi. Matching è in programma dal 21 al 23 novembre 2011 a fieramilano, Rho (MI). Dai un appuntamento al tuo business. Segreteria organizzativa: mail: info@e-matching.it - fax: (+39) 02 6739.6206 - Via Legnone, 20 - 20158 Milano
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Saint Charles Borromeo. The house built on the rock Curators: Archdiocese of Milan and the Veneranda Biblioteca Ambrosiana. Scientific Committee: Grazia Massone, Davide Milani, Marco Navoni, Alberto Rocca, Domenico Sguaitamatti, Danilo Zardin. General Coordinator Giuseppe Bolis. Pavilion C5 Charles Borromeo (1538-1584) was one of the great masters who have shaped Christianity in modern times: together with other pioneers of a new way to relate the knowledge of faith and the challenges of reality, he is at the beginning of a story that still concerns us. His contemporaries immediately recognized him as an authority who indicated to everybody a path
to follow. They leant on the memory of his intense life experience, and already shortly after his death the Church recognized him as a saint, proposing him to the grateful admiration of the whole world. Four centuries after his solemn canonization in Rome (1610), this exhibition puts us on the path that led Charles Borromeo to give a unique shape to his identity as a man immersed in the turmoil of a society in need of rediscovering its certainties and its authentic destiny. What is striking in him is the strength of a spirit capable of winning the laziness of the habits and the tiredness of the gained comfort; his choice for Christ goes along a courage and a fierce boldness that for four hundred years have been a real challenge to those who meet him and also to us, today. But this dedication to the ideal, pushed to the limit of a love without reserve, didn’t magically start by itself: it was the result of a chain of encounters, of gradual discoveries, of a decision that introduced him to a profoundly new perspective. St. Charles is usually portrayed as an austere and demanding Church man. Actually - as the exhibition points out - he is a true man: the most important thing regarding him was his “yes” pronounced in reply to a call wide open before him, a safe road to his most authentic good, capable of imposing itself even over those tragic facts - for Borromeo, his brother’s death - that for most people are a sign of Christ’s absence, not of His presence. Adhering to the charm of Jesus who filled his life and revealed the emptiness of power and richness that he well knew, St. Charles identified himself with the real flesh of his reality. He recognized Him as the center of his intelligence and of his heart, letting himself be conquered by the desire of identifying himself with the same logic that had dominated the life of Christ. St. Charles wanted to follow God in His charity towards man, his compassion for his boundless need, and used his freedom to work effectively within the world. From this secret fire of compassion in St. Charles’ heart a certainty has flourished that became dynamism, ability to build, intelligence in leadership, energy to act as a guide and reference point for all. From his unconditional love for Christ a river of humble and passionate charity has sprung that brought him to giving of himself totally for the “reform of the world to true Christian life”.
Ante gradus. When certainty becomes creative. The frescoes in the Pilgrim’s Hall at Santa Maria della Scala in Siena Curators: Marco Barbone and Mariella Carlotti. Pavilion C1 A thousand years ago the adventure of one of the most prestigious and prolific works of charity in European history began: the Hospital of Santa Maria della Scala [Saint Mary of the Staircase], in Siena. According to the tradition, the cobbler Sorore founded it; according to history, the canons of the Cathedral did: anyhow, this work was born of the novelty that Christ had introduced into the world: “Love your neighbor as yourself.” And indeed the hospital was born ante gradus ecclesiae, in front of the church’s staircase, both a geographical and an ideal location: the Church generates this river
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ters a series of images carved in marble by the hand of God. Their most striking feature is that they are so realistic to seem alive. At the beginning of the fourteenth century, Dante shows that he is aware of the fundamental renewal in the European art that took place between the end of the thirteenth century and the beginning of the following one. At the heart of such revolution was the rediscovery of naturalism, which fulfilled the desire to represent man, the living beings, and the things as they appear in their individual aspect. The beginnings and the first great episodes of this story are due to the sculptors of the Gothic cathedrals in France and Germany. Also Italy gave an important contribution with Nicola Pisano and his son Giovanni, and Arnolfo di Cambio. Then, on the threshold of the fourteenth century, Giotto made of painting the art par excellence, being able to depict the existence of man in the world, within a reality that everyone can see with their own eyes. But what is the meaning of this great renewal in Western art? The new naturalism of Gothic art corresponded to a wider and more radical movement that concerned the whole European civilization. This was the age of the Italian city-states, the age when the university was born, as well as the mendicant orders of St. Francis and St. Dominic, St. Thomas and St. Bonaventure; it was an age marked by the overcoming of the distrust towards the material reality that had characterized the earlier centuries, at the end of the ancient world. A principle flourishes according to which it is possible to love the whole reality understood as the place where it is possible to know the truth. St. Thomas, following Aristotle’s philosophy, had said: “There is nothing in the intellect that was not previously in the senses.” Thus, the rediscovery of the individual and unique value of the physical reality became an exciting challenge for the artists, who were called to shake up and renew the entire tradition of medieval art. The exhibition will be a journey through the art of reality at the time of Dante, chosen as an exceptional witness to this turning point. From the raw realism of the Inferno to Giotto’s angel-clouds, from the strong expressivity of Giovanni Pisano’s statues to the sweet colors of the Majesties: everything wants to visibly exalt the beauty of the Christian event, as a set of facts that are recognizable in reality, present to us today as then.
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of charity that marks the entire life of Siena. The hospital began as xenodochium, namely as a place for the reception of pilgrims, foreigners who came to Siena from all over Europe, along the via Francigena. Later it became hospitale for the poor and the sick, shelter for the gettatelli [orphans], hospice for the old. The structure, never planned, grew, and over time incorporated houses and roads, a city within a city. Within its walls, men and women consecrated themselves to God in the service of the poor: they were called the Oblates of the Santa Maria Hospital, and soon many Sienese people joined them – sinners as well as great saints, like Catherine or Bernardino – who supported the work, offering their energies, time, and property. The large land, the numerous properties, the continuing legacies made the Santa Maria a rich institution: every day alms were given to the poor, three times a week a banquet was prepared for them. And the antique hospital became even a bank, providing loans to individuals, but also to the Republic of Siena, saving it from bankruptcy several times. Charity became beauty: the Sienese artists decorated vaults, walls, and even the covers of the hospital records; the large rooms were filled with music and poetry. The exhibition illustrates the story of this medieval “company of works” through the reproduction of the frescoes of the Pilgrim’s Hall, where the Santa Maria wanted to fix in eight large “frames” its origin and its purpose. Four original hospital records will be on display: on their covers scenes from the life of the work were depicted. The fourth record closes the exhibition: it will be inside a shrine open to the pages showing the Vecchietta’s will, who was the hospital’s painter, one of the great masters of the Renaissance in Siena and the painter of the first fresco in the Pilgrim’s Hall. The artist devoted all his possessions to the Santa Maria and initialed his will with the image of the Risen Christ in golden leaf and Indian ink. Creativity comes from people like Vecchietta who recognize the Risen Christ as their own name: this is the certainty that generates works.
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“Wisdom Shines. Madonne of Abruzzo from the Middle Ages to the Renaissance” Rimini, Musei Comunali, August 20– November 1, 2011 Curated by Lucia Arbace. Scientific committee Lucia Arbace, Marco Bona Castellotti, Anna Colangelo, Mauro Congeduti, Caterina Dalia, Gaetano Curzi, Fabrizio Magani, Franco Marzatico, Graziella Mucciante, Cristiana Pasqualetti, Rosella Rosa, Ernestina Stinziani, Alessandro Tomei, Marta Vittorini. Organization of the exhibit Foundation for the Rimini Meeting for Friendship Among Peoples. Exhibition of project Aurelio Ciotti. Video “Saved Art”, Copyright Superintendence for the historical, artistic and ethnoanthropological goods of Abruzzo. This exhibit that take place in Rimini, curated by Lucia Arbace and a large scientific community (Allemandi catalogue), shows about twenty panels and wooden sculptures from the Abruzzo region, which cover a chronological period from the end of the 12th century to the beginning of the 16th century and an extensive area of Abruzzo. Some of these superb depictions of the Vir-
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gin, which fuse the folk imprint with more noble and learned intonations, and which stand out in their solemn, to say the least, setting, have been reassembled and restored after the earthquake, so that now we are able to read them in their morphological and chromatic particularities. The chapter on wooden sculptures and Medieval sculpture from Abruzzo is still under the lens of art historiography, but after decades of studies designed locally, we can finally record a marked progress in the research, which led to the individuation of peculiar stylistic traits that qualify these Abruzzo productions as autonomous art, though in relationship with the figurative culture of Umbria and Lazio, as well as the Byzantine substrate, which was so influential in the art of Central Italy in the Medieval era. This autonomy was reconfirmed in the Renaissance, a moment that witnessed the production of artists of the caliber of the painter Saturnino Gatti and the sculptor Silvestro dell’Aquila. Some of the best examples of the group, which are connected to each other on the basis of the subject–The Virgin and Child Enthroned–were shown in the Piccolomini Castle of Celano and a limited selection from the XII-XIV century were shown in the Buonconsiglio Castle in Trento. Rimini’s edition presents a new selection and is characterized by a strong emphasis on the concept which underpins the title of the event: Wisdom Shines. Madonnas of Abruzzo from the Middle Ages to the Renaissance, which was inspired by an inscription we read at the bottom of the superb thirteenth-century Madonna from Sivignano. Among the works on display, the Madonna and Child of Castelli, from Teramo, which was kept in the old destroyed abbey of St. Saviour and Our Lady of Ambro, originally from San Pio of Fontecchio, near the l’Aquila, stand out for their classical severity. The first is carved in two blocks of walnut that give a monumental quality to the close-knit group of Mary and Jesus, designed to be placed on a throne that no longer exists. Here the Virgin softens her role as queen, attested by the beautiful crown once studded with glass, in an expression of confidence, while the Child, crowned in turn, gazes at the observer steadily, slightly absorbed and above all a judge. Our Lady of Ambro, so named perhaps from a shrine near Ascoli Piceno, depending from Farfa, from the first glance betrays a Byzantine influence. We see it in every detail: from Mary’s luxurious hair, to the pendilia, the strands of beads that fall like those of an empress of Constantinople. Here too, the solemn majesty of Mary softens in her motherhood because this queen on the throne is also lactans, following the oriental iconography. The sculptor of this amazing piece is to be found among the Umbrian painters active in the circle of the Benedictine monasteries. The name of Alberto Sotio, who made the cross painted in the Cathedral of Spoleto in 1187, the supreme example of central Italian painting prior to Cimabue, was even suggested. Amazingly, the Madonna of the milk of Montereale will also be present, with its dazzling colors. From a later era, special mention must be made of the Virgin of the Teacher of St. Catherine Gualino, probably from an artist of Teramo, who instilled in the figures a grace full of intensity and subtlety of feeling that is not separated from their forms. A great representative of the Renais-
SHOW Opening event Piazza Cavour - Rimini Sunday 21st August 2011 Time 21.30 (9.30 pm)
É festa [We celebrate] An original project by Ambrogio Sparagna. For the Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica with Gianni Aversano, the Ensemble Amarcanto directed by Anna Rita Colajanni and with the partecipation of Davide Rondoni. È Festa [We Celebrate] is an original performance given by a large orchestra of folk instruments and a big choir. An extraordinary ensemble built to celebrate, through the joy of singing and folk dance, the feeling of love for our land and our roots. Driven by a passion for popular culture, the show explores the history of the national unity through songs from various regions. This event will host the many voices and expressions of popular music so intimately connected with our nation’s history, while Davide Rondoni will read selected poetry readings. In the show, alongside ballads that tell of folk heroes such as Garibaldi and Pope Pius IX, the most popular characters celebrated in the people’s uprising, there are also songs associated with popular religious devotion, especially processional chants, invocations to the Child Jesus and St. Paul and dances in honor of Our Lady in the different dialects, as proof of how popular religious singing has noticeably enhanced the cohesion of national unity. These are highly suggestive poetic songs that testify how the people, while struggling through the complexities of history, have used the power of poetic song, in a communal experience, to find support in the face of tragic events, as exemplified in the repertoire that recounts the exodus of the popular classes which took place with the emigration of the late nineteenth century. A repertoire of Neapolitan satirical songs of the early twentieth century also belongs to this theme, with their derision of the new bourgeoisie prevailing at the time. The search for a common identity also finds expression in some songs that describe the social conditions of rural work, from the rice fields to the toil for land reclamation. A fast paced spectacle with overwhelming rhythm. A great popular cele-
bration where songs of the people, religious chants, cord plucks and tammurriate [traditional neapolitan folk dance] will offer a fascinating sound track to celebrate with joy and simplicity the first hundred and fifty years of our beautiful country.
Theatre D2 - Monday 22nd August 2011 Time 19.45 (7.45 pm)
Piano recital by Dong Kyu Kim The stage of the Meeting hosts Kim Dong Kyuko, a young virtuoso pianist from South Korea, which on this occasion will perform a program of musical excellence with pieces by R. Schumann, S. Prokofiev, L. van Beethoven and I. Stravinsky. A special evening with the winner of First Prize at the fourth edition of the “Republic of San Marino” International Piano Competition, one of the most important piano competitions in the panorama of international music, which has graduated winners like Sophia Gulyak, Daniil Trifonov, Eugheny Brakhman. Kim, aged 24, won the San Marino prize with an interpretation of the Concerto for Piano and Orchestra No. 3 by Sergei Rachmaninoff, accompanied by the Orchestra of the Republic of San Marino, conducted by Philippe Entremont. Dong Kyu Kim He completed his studies, graduating at the “Seoul Art High School” and “Korea National University of Arts” in Korea. He won the International Competition “Jeunesses Musicales Belgrade” held in Serbia, and the First Prize at the International Piano Competition “Republic of San Marino 2010”. He has won many prizes in Korea, including First Prizes at the “Korea Music Competition”, the “Samic Music Competition”, and “Inje Music Competition’ and the Second Prizes at the” Ewha & Kyunghyang Music Competition” and at the “Joongang Music Competition”. He has performed with the Youth Chamber Orchestra KNUA and his debut with a recital in Korea at the Knua Hall in June 2006 enjoyed a warm success. He has given concerts as a soloist and in chamber music ensembles in many cities of Korea, Spain, France, Germany. In 2004 and 2008 he participated in the “France Couchevel Music Festival”. He is currently studying in Germany at the “Hochschule für Musik und Theater Hannover” under the guidance of maestro Matti Raekallio.
Arena D3 - Monday 22nd August 2011 Time 21.45 (9.45 pm)
The ballad of the white horse Adapted from the text published by Raffaelli Editore Translation and adaptation by Annalisa Teggi. Edited by Marco Antonellini. In collaboration with The G.K. Chesterton Institute for Faith & Culture. One hundred years ago, in 1911, G.K. Chesterton woke up suddenly in the middle of the night following a dream and wrote this poem which immediately became highly successful and initiated a crowd of enthusiastic admirers, including the historian Christopher Dawson and writers Graham Greene and C.S. Lewis, author of the Chronicles of Narnia and creator of the character, Screwtape. The story, written for the large public, to be read in long evenings around the fireplace,
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sance from these lands is the painter Saturnino Gatti, who rightly fits into the large group of great teachers that worked between the fifteenth and sixteenth centuries in the large swatch of Italy that also includes central Umbria, Lazio and Marche. It is difficult to subject these noble and varied works to a strict hierarchy of value, being a series of masterpieces that, as such, deserves to be known by as diverse an audience as possible. In this sense, the exhibition organized in Rimini, from August to November, in the Museum of the City will make a substantial contribution to the reputation of this important chapter of Italian art, even in relation to the diverse ethnic and cultural backgrounds of the people visiting the Meeting for Friendship, whose opening will coincide with the opening of the exhibition.
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“... Night shall be thrice night over you, And heaven an iron cope. Do you have joy without a cause, Yea, faith without a hope?“ “... For this is the manner of Christian men, Whether of steel or priestly pen, That they cast their hearts out of their ken To get their heart’s desire.“ These are some of the evocative verses, recited by Massimo Popolizio, that will accompany the audience, along with large images and music, on a journey along the slope of the White Horse Hill in the South of England, to live again a distant story that illuminates the present. In the early twentieth century, as the artistic and literary movements began to define an image of modernity centered on the emptiness of man, lost and of frail identity wavering amidst the multitudes, Chesterton turned his eyes to a long distant past to speak of a living man. In this sense, the word “actuality” is renewed with a full and deep meaning: it isn’t the simple factual information of the last hour, but the announcement that, throughout the tumult of history, the tradition of each nation preserves, protects and transmits that core of essential evidence that nourishes humanity, reminding mankind that we are living beings. Chesterton takes two important decisions: choosing to tell the story of King Alfred according to legends, not to history, and chooses to tell it in the form of a ballad. Both choices were designed to speak to the people. The legend, even with its component of invention, for Chesterton consists of a real message in that it speaks of a distinctive human trait in which people will recognize themselves and which leaves a trace in the collective memory, passing on the story of those characters, such as King Alfred, in which this trait has shone so brightly. «It’s easy to create a story, but it is not easy to evoke the story of a hero. When it exists, we can be absolutely certain that we are facing a historical personality perhaps shrouded in mystery, but surely authoritative» GK Chesterton, Alfred the Great). And the ballad is the form par excellence of the folktale, is the song that the gathers the whole tribe around the fire. However the author immediately warns that Alfred’s story is not a fairy tale: the great battle of which he was the protagonist to defend his land from the invading Danes, speaks today of man’s daily eternal battle to support the certainty that creation is a good thing. The whole poem is a song which redefines the meaning of the word “hope”, away from the realm of illusions and rooting it in the free creative participation that is within man since the dawn of time. Annalisa Teggi
Sala Neri - Monday 22nd August 2011 Time 21.45 (9.45 pm)
Welcome Director: Philippe Lioret. Cast: Vincent Lindon, Firat Ayverdi, Audrey Dana, Derya Ayverdi, Thierry Godard, Selim Akgul, Firat Celik, Murat Subasio, Olivier Rabourdin, Yannick Renier, Mouafaq Rushdie, behi Djana Atai. Music: Nicola Piovani, Wojciech Kilar, Armand Amar. Country: France 2009. Cinema release: 11/12/2009
In Welcome the main character is Bilal, a young Iraqi who left his country to go to Calais in the hope of embarking for England where his girlfriend awaits him, an adolescent who has been promised in marriage to a rich cousin by his father. Bilal tries to secretly board a ferry, but his attempt fails, so he decides to swim across the English Channel but for this he must train. Thus Bilal goes to a public swimming pool where he meets Simon, a middle-aged swimming instructor who is about to separate from his wife whom he still secretly loves. The instructor is impressed by the obstinacy and feelings of the boy and decides to help him by training him and encouraging him to never give up, not only in this venture but in life in general. In turn, however, Bilal helps Simon to open his heart, but the man will face a tough world, especially with those who choose to help others in defiance of the immigration laws. Winner of several awards, such as the Lux Prize awarded by the European Parliament, this film has received ten nominations for the 2010 César Awards, including ones for Best Picture and Best Director.
West Pools Ovest (Muisland) Monday 22nd August 2011 Time 22.00 (10.00 pm)
Zero Assoluto in concert The concert will be introduced by the musical group Bunarma, winner of the 2010 Edison-Change the music contest. An evening in collaboration with Edison. Two years after their third album, Under a hail of words, Thomas De Gasperi and Matteo Maffucci, known to the general public as Zero Assoluto [Absolute Zero], are back with their fourth album, Perdermi [Losing myself], distributed by EMI Music. The duo Matthew-Thomas, authors of the popular tunes, Semplicemente [Simply] and Per dimenticare [To forget], has already enjoyed considerable success with the single launched from the album, Questa estate strana [This strange summer], a song that recalls the sounds of the 80s and that is already playing intensely in the major Italian radio networks. Perdermi is definitely a mature album and an important one for Zero Assoluto. An album that “tells the stories of those in their thirties, by those in their thirties who display greater self assuredness, but at the same time are uncertain before a future that offers neither security nor stability.” The core of the album, in fact, is exactly given by the exhortation that Matthew and Thomas give the “young thirtysomethings” to take life head on, to try to get the good things and savour the happiness even in less positive times such as these we are experiencing. Zero Assoluto, with this album, once again are able to communicate simply and directly with their fans, also thanks to the discovery of sounds which are newer compared to pop, incorporating elements of the classic ballad. Zero Assoluto, winners of four platinum albums, two gold albums, a double-platinum awards and numerous others, have continued as testimonials for the ANIA Foundation for Road Safety. Through this collaboration, with the slogan “Revolution is care”, they help foster a better driving behaviour in the thousands of young people who love their music and attend their concerts.
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starts from the Valley of the White Horse, the legendary place where King Alfred defeated the Danish invaders in the ninth century.
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Sculpting in words Eugenio Corti: the malice of truth, the chant of beauty Progetto teatrale di Paola Scaglione con Andrea Soffiantini. Interventi musicali di Flavio Pioppelli su musiche di Claudio Chieffo. This theatrical tribute to Eugenio Corti is structured as a dramatized presentation of the figure and work of the writer and its goal is to bring the audience closer to the man and his literary work. In this theatrical path we have a harmonious interplay of biographical narrative and dramatized reading of some of the writer’s texts. The staging of the highlights of the life of Eugenio Corti, evoked in dialogue between Andrea Soffiantini and Paola Scaglione through the words with which the writer himself has told them several times, alternate with the reading of some scenes from the works of Corti, in a thematic journey that, by means of stage transposition, bring to life the key themes of the writer (a lived faith, war, the vocation to write, love, work, the battle of ideals, the meaning of life and death). The play, which recognizes and depicts the steadfast link between the life and works of this writer, takes strength from acknowledging that the life-hypothesis proposed by Corti in his works is expressed essentially in his person, in his human and artistic testimony, in his mission as teacher and companion for the reader.
Arena D3 - Tuesday 23rd August 2011 Time 21.45 (9.45 pm)
“Che più cercando io vo?” [What more need I look for?]
from “L’elisir d’amore” [“Elixir of Love”] by Gaetano Donizetti
The Chamber Orchestra of the Parma Royal Theatre perf orms the most beautiful Italian opera arias Soprano: Silvia Dalla Benetta Baritone: Luca Salsi Tenor: Gian Luca Pasolini The Chamber Orchestra of the Teatro Regio di Parma Director: Sergio Pellegrini An evening organised in cooperation with Emilia Romagna Festival I still remember the instant and the thrill, the yearning of the instant when the fact of God’s existence became a primary fact charged with meaning in my life. I was in seminary in the first year of classical high school. During our singing lesson, for the first quarter of an hour, the professor would usually illustrate the history of music by having us listen to records. That day, a 78 rpm record started going round on the turntable, and the song of a tenor who at the time was very famous suddenly broke the silence of the classroom. With a powerful voice full of vibrato Tito Schipa began an aria from the fourth act of Donizetti’s La Favorita, “Spirto gentil, ne’ sogni miei, brillasti un dì, ma ti perdei. Fuggi dal cor mentita speme, larve d’amor fuggite insieme”. [Ye, gentle spirit, you once shined, in my dreams, but, after, I lost you forever.
Leave my frail heart, you false promises, ye ghosts of love - disappear altogether and at once] When this marvelous tenor sang “Spirto gentil, ne’ sogni miei…” when the very first note vibrated on the air, I intuited, heartrendingly, that what is called “God” - by which I mean the inevitable Destiny for which a person is born - is the ltimate end of the need for happiness, it is the happiness that the heart irrepressibley needs. (Luigi Giussani) An evening dedicated to the Great Opera, this is what will be presented on Aug. 23 at the Rimini Meeting. From Rossini to Puccini, from Donizetti to Verdi, these are just some of the most famous and immortal lyric symphonies in the program along with opera arias and duets to be performed by the leading names of the Italian opera. Accompanied by the Chamber Orchestra of the Teatro Regio of Parma, on the stage of the Meeting will perform the soprano Silvia Benetta, tenor Gianluca Pasolini and baritone Luca Salsi, offering an evening of great poetry. PROGRAM Gioachino Rossini Cenerentola, [Cinderella], Sinfonia Gioachino Rossini The Barber of Seville, Una voce poco fa [A voice has just echoed] Giuseppe Verdi Il Trovatore, Udiste? Come albeggi [Did you hear? As it dawns] Giuseppe Verdi La Traviata, Preludio atto I Giuseppe Verdi La Traviata, Di Provenza il mar [The sea and soil of Provence] (baritone) Giuseppe Verdi La Traviata, Sempre libera [Always free] Gaetano Donizetti La Favorita [The favoured one], Spirito gentil Vincenzo Bellini Norma, Sinfonia Gaetano Donizetti L’elisir d’amore [The elixir of love], Una furtiva lagrima Giuseppe Verdi Otello, Ave Maria Giuseppe Verdi Un ballo in maschera, [The masked ball] Eri tu [It was you] Giuseppe Verdi Il Trovatore, Tacea la notte placida Giuseppe Verdi Rigoletto, Cortigiani vil razza dannata [Accursed race of courtiers] Teatro Regio di Parma [The Parma Royal Theatre] The Orchestra of the Teatro Regio of Parma was refounded in 1999 in collaboration with the Parma Opera Ensemble (today known as I Solisti del Teatro Regio di Parma [the Solo Artists of the Parma Royal Theatre]), a group specializing in chamber music repertoire and well known in the international music scene, whose soloists are today in the forefront of the orchestra. Since 2002 the Orchestra has been involved in all opera productions, in concerts (symphonic and chamber music), in ballet, on tour and in the Verdi Festival in Parma’s Teatro Regio, taking on the great opera repertoire, symphonic and sacred, under the guidance of some among the best directors of the international music scene: Muti, Maazel, Temirkanov, Bartoletti, Chung, De Burgos, Plasson, Palumbo, Guingal, Renzetti. This commitment has won acclaim from audiences and critics and many expressions of esteem on the part of directors. Abroad, the December 2001 tour, with the choir of the Arena di Verona Foundation for the Verdi centenary celebrations, enjoyed great success in Annecy at the Bonlieu Scène Nationale National Auditorium, and in Lyon at the Auditorium National; in July 2002 with Nabucco at the
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Theater D2 - Tuesday 23rd August 2011 Time 19.45 (7.45 pm)
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Nimes Arena, in September 2003 in South Korea with Aida at the Jamshil Olympic Stadium. In September 2004 the Orchestra peformed Rossini’s Stabat Mater in Marseille for the Festival de Musique à Saint-Victor, in November 2005 they performed Rigoletto in Mexico City. Aida was performed in November 2006 in New Delhi and Bombay and in November 2007 in Bilbao and again in New Delhi in December 2007. In March 2008 in Hong Kong they performed Rigoletto. In May 2009 they were at the Hessisches Staatstheater Wiesbaden with the Nabucco and in June of that year in Beijing with Rigoletto. In 2010 the Orchestra returned to Bilbao (Falstaff in May and Il Corsaro in November) and their collaboration with the ABAO of the Basque city for 2012 and 2013 has been already confirmed. The Orchestra of the Teatro Regio of Parma has frequently participated in the W.A. Mozart International Festival at the Rovereto Mart. It is the Orchestra of the Teatro Regio of Parma which is invited each year on September 6th, by the city of Modena and its Municipal Theatre, to remember Maestro Pavarotti in very much appreciated concerts. The Chamber Orchestra has collaborated with internationally renowned performers such as Boris Belkin and Nikolai Lugansky. From January 1st 2011 up to 2013, the year of the Verdi bicentenary celebrations, Master Andrea Battistoni has been appointed as the first guest conductor of the Teatro Regio of Parma.
Sala Neri - Monday 22nd August 2011 Time 21.45 (9.45 pm)
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Men of God
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Director: Xavier Beauvois Cast: Lambert Wilson, Michael Lonsdale, Olivier Rabourdin, Philippe Laudenbach, Jacques Herlin, Loïc Pichon, Xavier Maly, Jean-Marie Frino, Sabrina Ouazani, Adel Bencherif, Abdelhafid Metals, Abdellah Moundy, Farid Larbi, Benhaïssa Ahouari, Idriss Karimi, Abdellah Chakira, Farid Bouslam, Mary Bouslam, Soukaina Bouslam Hamid Aboutaieb, Saïd Naciri, Rabii Ben Johail, Fadia Assal, Zhour Laamri, Olivier Perrier Length: 110 ‘ Cinema release: 22/10/2010 A monastery in the Maghreb mountains of North Africa in an unspecified period of the 1990’s... Eight French Cistercian monks live in harmony with the Muslim population. They are close to the villagers, participate in their daily activities and their work and assist with their daily medical needs. When a group of foreign workers are murdered, panic takes hold of the region. The army tries to convince the monks to accept armed protection, but it is refused. Shortly after they receive a visit from a group of Islamic fundamentalists who claim responsibility for the massacre. Christian, the Prior, firmly confronts Fayattia Ali, the leader of the gunmen, convincing him to leave. But doubt has crept in among the monks, some want to leave, others insist on their duty to stay. Christian proposes a period of reflection before taking a collective decision. The monks try to carry on as if nothing had changed, but the atmosphere is getting tense. When they accept to aid some terrorists, the authorities protest and press them to return to France. Christian calls for a new vote. But this time the brothers are all in agreement. They will remain, whatever the cost... Men of God testifies to the real commitment of the monks and the strength of the message of peace to which they wanted to bear witness among their Muslim brothers: the possibility of defining a brotherly and
spiritual common ground between Christianity and Islam. The monks called the members of the army, “the brothers of the plain” and the terrorists, “the brothers of the mountains”. In no way naive, they were well aware of being threading a thin dividing line between two factions with ambiguous positions. The film by Xavier Beauvois adopts the point of view of the monks and illustrates the pace of life in a Cistercian monastery. Grand Jury Prize at the Cannes Film Festival 2010.
Sala Neri - Wednesday 24th August 2011 Time 21.45 (9.45 pm)
Rimini Meeting Film Festival Prize-giving Jury president: Krzysztof Zanussi Director of cinema, theatre and writer. Director of the TOR Film Studio. Member of the Vatican Pontifical Cultural Commission and ex-president of the Eurovision Association. He is also a member of the European Film Academy, The Polish academy of the Sciences, the PENClub and the Polish Writers Association. The Rimini Meeting Film Festival, coming to its fourth edition, is an international short film competition, organized by the Meeting in collaboration with Made Creative Workshop, The School of Visual Arts in New York, the School of Film, Television and New Media of the Foundation of Civic Schools in Milan, RadioCinema, as well as Best Movie, the most widespread film magazine in Italy. Also this year the competition takes on an international partner, the Spanish festival, Encuentro Madrid, whose winner shall pass straight into the group of finalists for the Rimini Meeting Film Festival 2011. More than 90 works have been submitted for this edition from Italy, England, United States, Brazil, Russia, Spain, Germany, China and Iran. The shorts shall be viewed by a jury of experts; this year, after the directors Pupi Avati, and Alessandro D’Alatri and actor Gigio Alberti, the president of the jury will be the director and producer Krzysztof Zanussi, a frequent guest of the meeting and considered one of the masters of international and Polish cinema. With the aim of creating more and more opportunities for discussion and growth in the discovery of the language of cinema, the Festival invites all fans and candidates to an exclusive evening meeting with the jurors on 25th August at 19:30 (7.30 pm), at stage D7. The short film winner will receive a free ten-week study stage at the School of Visual Arts in New York.
West Pools Area - Wednesday 24th August 2011 Time 22.00 (10.00 pm)
Pontedera Big Band in concert
Pontedera Filarmonica Orchestra composed of 20 elements Since 1835 the Premiata Filarmonica “Volere è Potere” (Where there is a will, there is a way) has been an important non-profit association in Pontedera, promoting musical culture in Tuscany and acting as a social gathering point for those who want to approach music. Its 176-year history has been punctuated by several national and International victories: Turin, Cannes and, among others, the Grand Duke Adolf Cup, the first prize at the International Differdange Competition (Luxembourg) in 1959, and victory in the 2010 Diffwinds International Competition for youth bands held in the same city. An integral part of the
Arena D3 - Thursday 25th August 2011 Time 21.45 (9.45 pm)
Niccolò Fabi in concert
The songs of Niccolò Fabi speak of life, a life that poses questions: “yet there is always something missing / life is a wonderful ride / but there is always something missing” (Beauty), life with its drama and its choices: “sometimes an island is the cure for time / sometimes an island is only isolation / it’s like falling in the dark / choosing” “(Outside or inside). A life that seeks wonderment: “For everything there is a place / but for wonder / it’s just a little more hidden,” and asking the most beautiful things: “But the longest walks / the whitest snowfalls and the words I write to you / I do not know where I bought them / I certainly searched for them without hurry / because you know silver is to be drunk / but gold is to be awaited” (The antique shop). The musician and lyricist, who produced 6 albums, will be at the meeting, always impressing us for the depth of his lyrics and the beauty of his music, with a concert from his summer tour that will visit the most beautiful squares in Italy.
Area Piscine Ovest (West Pool) Thursday 25th August 2011 - Time 22.00 (10.00 pm)
Spring Rolls
Soul, Blues, Rock with five artists form Rimini to live again the hits of the 1980’s and 1990’s In the hinterland of Rimini, five naturally talented youngsters, nourished on solid research and extensive musical acquaintances, separately developed their individual sensitivities, initiating their musical journeys at a very early age. When they met in their teens (a very favorable moment for the blossoming of young bands) there gradually emerged, through occasional collaborations, an affinity of tastes and artistic direction that led them to perform their first concerts in various formations (playing in two, sometimes in three or four together), until finally they closed the circle and committed to a common adventure, sharing experiences and creativity. The vocal-instrumental band which has emerged communicates equally well to both the very young and to the lovers
of classic rock. Listening to the music of the Spring Rolls brings a taste of a very particular style, composed of strokes of blues and soul with a hint of jazz, all supported on a substrate of rock. With this original style they are set to reinterpret the best music of the ‘80s and ‘90s, (Italian and international), enriching it with their own compositions. Their comradeship was never interrupted, even when two of them firmly embraced the music career, while the others decided to combine their playing with other professional commitments.
Area D3 - Friday 26th August 2011 Time 21.45 (9.45 pm)
The second last supper by and with Paolo Cevoli
A comical-historical-gastronomic Monologue. Paolo Cevoli, in the role of the Roman chef, Paulus Simplicius Marone, hops around the kitchen stove and rambles on about religion, love and politics. A theatrical performance well beyond Cevoli’s TV cabaret shows Imperial Rome. In the kitchen of a patrician villa, Paulus Simplicius Marone is preparing a sumptuous feast. While stuffing pigs with apricots, raisins and garum, he tells the story of his adventurous life. His humble origins in Ariminum, the adoption by a noble family that took him to Rome where he learnt the culinary arts at the school of Apicius, the most famous chef of antiquity. At the same time he used to supplement his income with not altogether legitimate business ventures conceived in Philo’s barber shop, the meeting place of wastrels and diverse riffraff. Everything goes smoothly until Paulus and his associates are put on trial for fraud for the sale of an Egyptian aphrodisiac. If convicted the sentence would have been slavery, so Paulus decided to flee to the most remote and desolate land in the Empire: Palestine. So this cook from Romagna happens to be in Cana as a couple of newlyweds celebrate their wedding. To get the contract for the reception he bids below cost, perhaps hoping to save on the wine. But the unexpected happens. The miracle by Jesus. The Master’s eyes meet the gaze of Paulus. From that moment his life would never be the same. And just like a typical Romagna guy, Paulus immediately gets a business idea: that chap must be my partner, obviously not an operational one, we could just market his image. For days he trails Jesus and his followers until he finds the right person that could get him and introduction to the Master: Judas. While waiting for a contact with his prospective partner, Paulus tries to take some profit by satisfying the hunger of the multitudes that follow the Prophet. He sets up a kiosk selling loaves and fishes while Jesus continues his speech. Unfortunately that day business is miserable. Someone distributes free bread and fish. So Paulus, angry with his contact, asks Judas to help him recoup his losses. They agree on a private dinner, with sixty to seventy guests for the Passover festivity. Unfortunately only thirteen turn up. From that moment everything falls apart. Jesus is captured, Judas disappears in the mist. Paulus Simplicius, crippled by discomfort, decides to return to Rome. Better to be a slave in Rome than a freeman in this ill-fated land. But things don’t turn out as our Romagna cook had thought. From the encounter with Jesus, Paulus Simplicius Marone is no longer the same man. And when walking the streets of Rome he meets up with some of the guests at that famous Last Supper...
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Association is the School of Music which was fully reorganized in 2004 by the will of some member-musicians. The “Pontedera Big Band,” a direct expression of the Philharmonic movement and the School of Music, was founded in January 2010, gathering the legacy of various jazz ensembles of the territory, with the aim of giving an opportunity to “veterans” and the young people of the Philharmonic “Volere è Potere” for integration, exchange of experiences and to play music together. Given the experience of all the musicians participating, the Pontedera Big Band quickly established a distinct stylistic and professional imprint, also through the support of professionals who were already established in the Jazz music scene. They have already participated in national and international events among which the participation in the “Blues Express 2010” in Luxembourg. The band was given the name “Pontedera” for its desire to represent the strong bond that exists with the territory in which it was born. The formation consists of 20 permanent elements, but the group involves more than thirty elements who are called to rotate in participation, depending on the repertoire and on the events.
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INDICE ANALITICO PERSONAGGI Aboutaieb Hamid 190 Acidini Cristina 117 Agasso Renzo 95 Ahouari Benhaïssa 190 Akgül Selim 178 Alberto Stefano 109, 114, 122, 137, 158 Alemanno Gabriella 149 Alemanno Gianni 131 Al Gibali Tahani 105 Alliata Eugenio 39 Alonge Tristan 43 Altieri Rosario 117 Amato Giuliano 112 Anastasi Filippo 130 Andò Salvo 91 Angelica Alejandro Gabriel 191 Antonellini Marco 175 Antonini Luca 35, 131 Arbace Lucia 71 Arcuri Domenico 149 Arduini Stefano 121 Aresi Cesare 130 Armiah 105 Arnone Beniamino 43 Arzilli Marco 139 Asaba Veronica 158 Asdrubali Francesco 129 Assal Fadia 190 Assorati Giovanni 59 Aversano Gianni 167, 169 Ayverdi Derya 178 Ayverdi Firat 178 Azzaro Pierluca 141 Babbi Francesco 140 Banfi Alessandro 142 Banfi Beatrice 43 Baratono Pietro 157 Barbieri Sara 117 Barbone Marco 67 Barcellona Pietro 121, 141 Bardazzi Letizia 135 Bassi Francesca 95 Batler Cara 164 Battagliola Giuseppe 155 Beauvois Xavier 190 Befera Attilio 149 Ben Ammar Tarek 151 Bencherif Adel 190 Berni Stefano 155 Bersanelli Marco 28, 118, 120, 123 Bertoli Marco 153 Bessada Ossama 139 Bhatti Paul Jacob 137 Biesuz Giuseppe 139 Biscaglia Enrico 11, 134 Blangiardo Gian Carlo 143 254
Blond Phillip 137 Bocci Maria 35, 108, 112, 117 Boffi Emanuele 158 Boitani Piero 89 Bolis Giuseppe 63, 135 Bollino Carlo Andrea 129 Bolognesi Marida 109 Bombelli Francesco 151 Bona Castellotti Marco 59, 71 Bonacina Riccardo 127 Bonanni Matteo 195 Bonanni Raffaele 103 Bonfanti Alberto 119 Bonomi Giuseppe 135 Borghesi Massimo 142, 145, 158 Borghesi Nicola 59 Borgna Eugenio 161 Bortoni Guido 123 Bouslam Farid 190 Bouslam Maria 190 Bouslam Soukaïna 190 Braghetto Iles 153 Bregni Marco 145, 151 Bressan Edoardo 35, 108, 117 Bunarma 179 Buscaroli Beatrice 89 Busetto Samuele 43 Calabresi Mario 158 Calderoli Roberto 131 Camisasca Massimo 141 Cammelli Andrea 122 Camnasio Carlo 139 Campiotti Mauro 209 Cappellini Vito 117 Carabelli Andrea Maria 195, 197 Caravella Marco 129 Carbajosa Pérez Ignacio 122 Carignano Alberto 43 Carlotti Mariella 15, 67, 88 Carozza Paolo 109 Carriquiry Guzmán 158 Cartabia Marta 35, 109, 112 Casanova Alessando 201 Casini Carlo 95 Casotto Ubaldo 112 Cattaneo Raffaele 135 Cattarina Silvio 153 Cavallari Fabio 122 Cavallo Anna 129 Cazzullo Aldo 141 Celik Firat 178 Cenci Otello 175 Cerchiai Fabio 135 Cerrato Edoardo Aldo 102 Cesana Giancarlo 125, 145 Cesara Chiara 43
Cevoli Paolo 214, 215 Chakiri Abdellah 190 Chávez Villanueva Pascual 105 Chieffo Claudio 182 Chieftains 164, 198 Ciol Stefano 39 Ciotti Aurelio 71 Codovilli Gina 95 Colajanni Anna Rita 167 Colangelo Anna 71 Colombo Mario 151 Conconi Lucia 43 Congeduti Mauro 71 Conti Fulvio 101 Costa Giuseppe 141 Cotana Franco 129 Cotticelli Vincenzo 13 Croce Carlo 133 Curzi Gaetano 71 Cusenza Virman 116 Dabrowski Józef 97 D’Alatri Alessandro 201 Dalia Caterina 71 Dalla Benetta Silvia 185, 187 Dall’Aglio Roberto 140 Dana Audrey 178 Dan Bernard 122 Daprà Alberto 139 Dardanello Ferruccio 103 Da Rold Gianluigi 35, 140 Daul Joseph 137 D’Avenia Alessandro 158 Davison Andrew 114 Dell’Asta Adriano 51, 84 del Monaco Gianluca 59 de Luca Cristina 109 De Luca Stefano 39 Denaro Letterio 157 De Poli Sandro 151 de Santiago Ana 43 Diarra Jean Gabriel 109 Di Florio Dionino 43 D’Italia Simonetta 201 Djanati Ataï Behi 178 Doati Stefano 59 Dong Kyu Kim 172, 173 Doninelli Luca 93, 109, 111 Dotti Johnny 127 Duffield Richard 43 El-Arabi Nabil 151 Elkann John 121 Errington Anthony 43 Esposito Costantino 115 Fabi Niccolò 206, 207 Faeti Antonio 113 Farè Sara 117
Hopwood Michael 43 Illy Andrea 134 Imberti Silvia 43 Innocenzi Emilio 129 Ivereigh Austen 85 Jannacci Enzo 157 Johail Rabii Ben 190 Junger Sebastian 130 Karimi Idriss 190 Kaveh Moshe 99 Ker Ian 43, 102 Kolupaev Rostislav 127 Laamri Zhour 190 Lambiasi Francesco 83 Larbi Farid 190 Laudenbach Philippe 190 Laurenti Mario 157 Lauro Carlo 122 Lawless Amos 43 Lefebvre Philippe 43 Lessi Valerio 142 Letta Enrico 87 Leuzzi Lorenzo 141 Lindon Vincent 178 Lioret Philippe 178 Lipari Paolo 39 Loccioni Enrico 88 Lolli Patricio 165, 191 Lombardi Sandro 195 Lonsdale Michael 190 Lucchina Carlo 140, 151 Lucchini Marco 155 Luciano Sergio 109 Lugaresi Leonardo 164 Lupi Maurizio 87, 102, 109 Magani Fabrizio 71 Magatti Mauro 145 Maggi Giovanni Emilio 109 Maggioni Monica 118, 201 Malagola Lorenzo 117 Maly Xavier 190 Maniscalco Riro 142 Marcato Gianluca 43 Marchetti Elena 59 Marchionni Laura 43 Mariangela Ribera D’Alcalà 122 Maroni Roberto 143 Marshall Triona 164 Martinelli Alberto 145 Martin Maria 43 Marzatico Franco 71 Massagli Emmanuele 157 Massara Daniela 39 Massobrio Paolo 93 Massone Grazia 63 Mastrapasqua Antonio 107 Matteoli Altero 135 Mauro Mario 159 Mazzanti Angela Maria 164 Mc Cormack Alyth 164 Mekkawy Hosam 105
Melazzini Mario 109 Mele Alessandro 157 Melina Livio 130 Meluzzi Alessandro 93 Metalsi Abdelhafid 190 Micalessin Gian 95, 111, 118, 130, 142 Miglio Antonio 109 Mikić Jovana 165 Milani Davide 63 Milbank Alison 112 Milbank John 85 Missineo Sebastiano 91 Morcellini Mario 143 Moretti Mauro 107 Morgan Chris 43 Morganti Marco 127 Moro Andrea 121 Morri Romeo 91 Mosca Alessia Maria 102 Moundy Abdellah 190 Mucciante Graziella 71 Mularoni Antonella 151 Muratore Umberto 118 Murphy Noel 43 Mussari Giuseppe 103 Musumeci Nello 117 Naciri Saïd 190 Naguib Antonios 105 Nanni Paolo 115 Napoletano Roberto 116 Napolitano Giorgio 87 Navoni Marco 63 Negri Luigi 97, 111, 130 Nembrini Franco 158 Nicolussi Andrea 109 Odifreddi Dario 105, 129 Olivero Andrea 117 Oriol Manuel 43 Ornaghi Lorenzo 99 Orsi Giuseppe 101 Orsi Guido 119 O’Shea Siobhan 43 Ouazani Sabrina 190 Pabst Adrian 85 Palini Anselmo 95 Palmeri Laura 175 Palmeri Maria Laura 177 PancheriChiara 43 Pane Fabrizio 140 Panfilo Marina 151 Pansa Giampaolo 130 Paoletti Paolo 129 Paolucci Antonio 91 Parravicini Giovanna 51, 84 Pasolini Gian Luca 185, 189 Pasqualetti Cristiana 71 Passera Corrado 101 Passerino Costantino 151 Pecetto David 191 Pedroni Marco 109 Pelicci Pier Giuseppe 133
INDICE ANALITICO PERSONAGGI
Farouq Wael 151 Fassino Piero 131 Fattorini Emma 95 Federico Daniele 43 Felici Thomas 43 Ferlini Massimo 108 Ferrari Mauro 133 Ferrarini Luca 139 Ferretti Silvia 209 Ferrini Marco 111 Figini Erasmo 39 Finocchietti Chiara 95 Fiordi Miro 108 Fontolan Roberto 24, 95, 111, 118, 130, 142, 147, 151 Ford Marianne 43 Forlani Emmanuele 102 Formigoni Roberto 137 Fornari Anibal 158 Fornasieri Camillo 95, 109, 111, 118, 119, 130, 141, 142, 158 Frattini Franco 151 Frin Jean-Marie 190 Fumagalli Cesare 157 Gabrieli Tommaso 43 Garcia José Miguel 39, 125 Gardini Camillo 155 Gargantini Mario 96 Garrone Paola 135 Garvey John 99 Gasparri Maurizio 102 Gatti Marco 93 Gaymard Clara 135 Gentili Giovanni 91 George Robert 116, 118 Germanino Elena 43 Giacci Vittorio 201 Giacomello Giorgio 108 Gibelli Andrea 114 Giorgi Stefano 158 Giovannini Enrico 122 Giussani Luigi 161 Godard Thierry 178 Golla Federico 114 Gomez Cachi 43 Goshen-Gottstein Alon 140 Gotti Paola 43 Govetto Marco 43 Granelli Marco 109 Grotti Claudio 118 Guarnieri Emilia 9, 87, 105, 115, 161 Gubitosi Luigi 114 Guerini Giuseppe 117 Guerrini Giorgio 107 Guidoni Umberto 153 Hack Chris 43 Hadjadj Fabrice 137, 141, 195 Hassan Abdel-Fattah 113 Herlin Jacques 190 Hetherington Tim 130 Hitchings Paul 43
255
Pellegrini Sergio 185, 187 Pellini Elisabetta 209 Perekhodko Dina 197 Perekodko Dina 195 Perillo Davide 22, 83, 122 Perrier Olivier 190 Petrone Vincenzo 95 Petrosino Salvatore 201 Pezzini Giuseppe 43 Piatti Alberto 109, 147 Piazza Filippo 59 Piccari Elio 142 Piccarolo Guido 105 Piccinni Gabriella 115 Pichon Loïc 190 Pierotti Marco 133 Piersanti Andrea 201 Pilatzke Jon 164 Pilatzke Nathan 164 Pioppelli Flavio 182, 183 Pisoni Ambrogio 113, 140 Pittella Gianni 159 Pizzaballa Pierbattista 125 Poletti Giuliano 129 Poletto Monica 109, 117, 149, 153 Polkinghorne John 120 Polverini Renata 149 Pontiggia Giorgio 119 Popolizio Massimo 175, 177 Portolano Stefano 140 Prades Javier 43 Prades López Javier 102 Preziosi Antonio 116 Prosperi Davide 140 Pugliese Raffaele 83 Rabourdin Olivier 178, 190 Ramazza Alessandro 129 Ramonda Paolo 142 Rava Renata 113 Realacci Ermete 123 Rebeggiani Stefano 43 Recchi Giuseppe 103 Reggiori Alberto 158 Renier Yannick 178 Rialti Edoardo 112 Riccardi Francesco 157 Riccardo Ribera D’Alcalà 122 Ricci Sandro 9 Ricotti Marco 123 Riva Maria Gloria 91 Rocca Alberto 63 Romani Paolo 101 Rondoni Alessandro 111 Rondoni Davide 30, 89, 113, 121, 141, 143, 167, 169 Ronza Robi 143 Rosa Rosella 71 Rosboch Michele 35 Rossi Federico 129 Rossi Lucio 96 Rossi Roberto 191 256
Rossoni Gianni 157 Rovati Giancarlo 109 Ruiz de Zarate Miguel 43 Rushdie Mouafaq 178 Sacconi Maurizio 102, 105 Saglia Stefano 123 Sala Daniele 214 Salamon Lester 127 Salsi Luca 185, 189 Saltamartini Barbara 102 Sansavini Ettore 134 Santandrea Carlotta 165, 191 Santini Giorgio 157 Sapelli Giulio 35 Sarah Robert 147 Sartorio Ugo 130 Sarubbi Pietro 201, 209 Saturni Vincenzo 117 Savini Riccardo 43 Savoia Mattia 108 Savorana Alberto 15, 18, 97, 109, 113, 116, 130 Sawiris Naguib 151 Scaccabarozzi Massimo 134 Scaglione Paola 182, 183 Scalfi Romano 127 Scaringella Stefano 83 Scattolin Massimo 191 Scholz Bernhard 11, 26, 88, 101, 103, 107, 114, 121, 139, 159 Scoular James 43 Sedakova Ol’ga Aleksandrovna 84 Senn Lanfranco 157 Sguaitamatti Domenico 63 Shanley Eleanor 175, 177 Simoncini Andrea 35, 91, 109, 116, 118, 145 Sindoni Elio 118 Sinisi Fabrizio 195 Sinisi Marco 43 Sinisi Valeria 43 Sinopoli Vito 201 Snaidero Roberto 134 Socci Antonio 158 Soffiantini Andrea 164, 182, 183 Solferino Gianfranco 119 Soncini Ivan 129 Soranzo Ettore 39 Sotte Lucio 93 Sparagna Ambrogio 167, 169 Staccoli Laura 59 Stinziani Ernestina 71 Subasi Murat 178 Sylvester Roger 43 Sylvester Simona 43 Tajani Antonio 107 Tassinari Vincenzo 155 Tassone Francesco 119 Teggi Annalisa 175 Tettamanzi Dionigi 135 Toccafondi Gabriele 102
Togni Paolo 123 Togni Simone 129 Tomei Alessandro 71 Tondi Della Mura Vincenzo 91 Tondi Vincenzo 35 Tondo Renzo 135 Torno Armando 135 Tosoni Paolo 127 Traini Pina 201 Tremonti Giulio 159 Trento Aldo 161 Treu Tiziano 102 Trezzi Gian Luigi 35, 140 Trifirò Roberto 195, 197 Tripoli Giuseppe 108 Tudda Vincenzo 43 Turone Massimiliano 191 Ulivi Francesca 111 Utili Stefano 43 Varetto Sarah 107 Vattani Umberto 134 Ventorino Francesco 130 Ventura Alessandro 43 Verde Giuseppe 35 Vezzoli Emanuele 209 Vietti Michele 127 Vignali Raffaello 134 Villa Andrea 117 Vimercati Carlo 109 Viola Francesco 118 Violini Lorenza 35, 109, 129 Vitez Alessandra 117 Vittadini Giorgio 20, 35, 13, 87, 112, 115, 119, 129 Vittorini Marta 71 Waters John 85 Weiler Joseph H. H. 99, 116, 122 Weil Patrick 116 Wencel Leo 114 Wilson Lambert 190 Zamagni Stefano 109 Zanussi Krzysztof 201 Zardin Danilo 35, 63, 108, 117 Zardoni Raffaella 113 Zerbinato Alberto 108 Zerbini Marcos 137 Zero Assoluto 179 Zimowski Zygmunt 145 Zingaretti Nicola 129 Zitara Nicola 119 Zucchetti Roberto 157 Zuccoli Giuliano 123
Meeting 2011 Rimini, 21-27 agosto 2011 Rimini Fiera Orari: dalle 10.45 alle 24.00 (sabato chiusura ore 16.00) tel. +39 0541 783100 fax +39 0541 786422 meeting@meetingrimini.org www.meetingrimini.org Coordinamento redazionale: Valerio Lessi Progetto grafico: R&S&C Comunicazione e Marketing Stampa: Cantelli Rotoweb Castelmaggiore Raccolta pubblicitaria: Evidentia Communication srl via Flaminia, 18 - 47923 Rimini tel. +39 0541 1832501 fax +39 0541 786422 Il catalogo è stato chiuso in redazione il 20 luglio 2011.
Con il patrocinio di: Presidenza del Consiglio dei Ministri Regione Emilia-Romagna Provincia di Rimini Comune di Rimini Con il contributo di: Camera di Commercio, Industria, Agricoltura, Artigianato di Rimini; Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini; Rimini Fiera; Provincia di Rimini; Associazione Industriali di Rimini. In collaborazione con Repubblica di San Marino: • Segreteria di Stato per gli Affari Esteri, gli Affari Politici, le Telecomunicazioni e i Trasporti • Segreteria di Stato per le Finanze e il Bilancio • Segreteria di Stato per il Turismo e lo Sport • Segreteria di Stato per le Attività Produttive • Segreteria di Stato per il Territorio, l’Ambiente e l’Agricoltura • Segreteria di Stato per l’Istruzione e Cultura
Ci sono grandi progetti e progetti che diventano grandi e ci sono grandi idee che diventeranno grandi realtà, o parte di una grande realtà: il nostro Paese.
in collaborazione con
MEETING RIMINI - 21.27 AGOSTO 2011 - RIMINI FIERA PAD. D5
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