NOTIZIARIO
R I V I S TA D E L L A F O N DA Z I O N E M E E T I N G P E R L’A M I C I Z I A F R A I P O P O L I
3
ANNO XXXVI
AGOSTO 2015
SPONSORED BY:
La Bella Principessa di Leonardo alla Villa Reale di Monza, il Museo della Follia a Palazzo della Ragione a Mantova, il Trittico di Antonello da Messina ricomposto al Museo Bagatti Valsecchi di Milano, Nicola e Giovanni Pisano le origini della scultura moderna in Chiesa S. Gottardo in Corte a Milano sono solo alcune delle mostre del progetto Expo Belle Arti che Regione Lombardia ha realizzato per promuovere il territorio e le bellezze lombarde. Visita il sito www.expobellearti.regione.lombardia.it e scopri tutti i padiglioni e gli itinerari del progetto Expo Belle Arti a cura di Vittorio Sgarbi.
CARTA FLASH EXPO. NESSUNA CARTA TI SOMIGLIA DI PIÙ.
VIENI A THE WATERSTONE, LO SPAZIO DI INTESA SANPAOLO IN EXPO, E PERSONALIZZA LA TUA CARTA FLASH EXPO CON LA TUA FOTO. Acquista la tua Carta Flash Expo, potrai vivere al meglio l’esperienza di Expo Milano 2015 e avrai anche accesso al programma MasterCard Priceless Milan. Scopri i vantaggi su www.intesasanpaolo.com/carte/carta-flash-expo-usaegetta.jsp
www.expo.intesasanpaolo.com Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni contrattuali fare riferimento ai Fogli Informativi disponibili nella Filiale di Expo e sui siti delle Banche del Gruppo Intesa Sanpaolo che commercializzano il prodotto. La vendita della Carta è soggetta ad approvazione della Banca. Priceless Cities è un’iniziativa di MasterCard, per le informazioni su come partecipare al programma, fai riferimento al sito www.priceless.com/milan
www.expobellearti.regione.lombardia.it
VI ASPETTIAMO: piazza Intesa Sanpaolo, padiglione A1
2
AGOSTO 2015
SOMMARIO
w w w . m e e t i n g r i m i n i . o r g
NOTIZIARIO
R I V I S TA D E L L A F O N DA Z I O N E M E E T I N G P E R L’A M I C I Z I A F R A I P O P O L I
TESTIMONIANZE
3
6
Presentazione del Meeting a Roma
ANNO XXXVI
AGOSTO 2015
TESTIMONIANZE
17
Presentazione del Meeting a Rimini INTERVISTE
Chomsky: ecco il salto dell'uomo nel linguaggio
24
Da Avvenire del 6 agosto 2015 di Andrea Galli
INTERVISTE
In copertina: Amalia Rodrigues
Piscaglia
27
SPETTACOLI 2015
31
Di Simona Angela Gallo
Spettacoli Sagra Malatestiana SPETTACOLI 2015 NOTIZIARIO Anno XXXVI - N.3 Agosto 2015 Questo numero è stato chiuso in redazione il 19/08/2015 Proprietario/Editore: Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli Autorizzazione del Tribunale di Rimini n. 2008 del 2/11/82 DIRETTORE RESPONSABILE: Alver Metalli COORDINAMENTO REDAZIONALE: Stefano Pichi Sermolli REDAZIONE: Annamaria Pesaresi, Simona A. Gallo, Daniela Schettini. FOTO: Roberto Masi, Angelo Tosi PROGETTO GRAFICO: Davide Cestari, Lucia Crimi IMPAGINAZIONE: R&S&C - Modena REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE: Via Flaminia, 18-20 - C.P. 106 - 47923 Rimini Tel 0541/78.31.00 Telefax 0541/78.64.22 email - meeting@meetingrimini.org www.meetingrimini.org PUBBLICITÀ: Evidentia Communication (società a direzione e coordinamento di Fondazione Meeting) Tel 0541/18.32.501 Fax 0541/78.64.22
Coro CET
di Stefano Pichi Sermolli
33
Correva l'anno VILLAGGIO RAGAZZI
Una bella avventura di Annamaria Pesaresi
SPORT
Mettiamoci in gioco di Annamaria Pesaresi
RISTORAZIONE
Il cibo al Meeting non manca di Annamaria Pesaresi
36 39 43 47
PRESENTAZIONI MEETING 2015
ROMA
Presentazione del Meeting a Roma Il 2 luglio a Roma, presso la Sala del Tempio di Adriano, sede dell’Unione delle Camere di Commercio, si è svolta la presentazione della XXXVI edizione del Meeting. Ecco la sintesi degli interventi. Emilia Guarnieri
S
Presidente Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli
aluto tutti i presenti, padre Mauro Lepori, e vi ringrazio perché questo momento tradizionalmente segna l’inizio del Meeting, l’occasione per lanciare con alcuni autorevoli ospiti anticipazioni sull’imminente edizione. Ringrazio i partner che continuano a sostenerci e continuano a investire in comunicazione, amici nuovi e vecchi che rendono possibile questa avventura che ormai dura da 36 anni. Tra questi, un grazie particolare ai nostri main partner Enel, Intesa San Paolo, Wind e un benvenuto alle new entry Ferrero, Poste Italiane e Unipol Sai. Un grazie particolare ai nostri ospiti di questa sera: Sua Eminenza il Cardinale Jean-Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, che ci ha voluto onorare della sua presenza; Padre Imad Gargees, sacerdote di rito caldeo del Kurdistan iracheno e studioso di Diritto Canonico, ed il dottor Roberto Snaidero, Presidente di FederlegnoArredo, che oggi ci aiuteranno ad entrare nei contenuti del tema del Meeting 2015. Prima lascio la parola al dottor Nicola Colicchi della Camera di Commercio di Roma, ringraziandolo per l’ospitalità.
Nicola Colicchi
Presidente Osservatorio Economia civile della CCIAA di Roma
G
razie a tutti di essere qui. E’ ormai qualche anno che la Camera di Commercio vuole ospitare la presentazione del Meeting. Non è il Meeting che deve ringraziare la Camera, ma il contrario. Solo un’annotazione: voi conoscete Roma, è grande, ma in effetti è piccola, piccolissima e io, durante l’anno, ho spesso l’occasione di incontrare uomini e donne del Meeting che vanno in giro, corrono,
> 6
AGOSTO 2015
AGOSTO 2015
7
ROMA
TESTIMONIANZE
incontrano, fanno un lavoro di una fatica e di una dedizione assolute perché contro ogni corrente. Mi sembra facciano un lavoro da benedettini: in un momento in cui stiamo perdendo il metodo della comunità, dell’incontro, dell’apertura al prossimo; il metodo della conservazione intelligente dell’identità vista come un valore che ci fa progredire dandoci la base, loro sono gli unici che tentano di conservare veramente, come fanno i benedettini appunto, questa identità di confronto che è la base della nostra civiltà e della nostra comunità. Di questo voglio ringraziarvi.
Emilia Guarnieri
Presidente Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli
Di che è mancanza questa mancanza, cuore, che a un tratto, ne sei pieno? di che? Rotta la diga ti inonda e ti sommerge la piena della tua indigenza … Viene, forse viene, da oltre te un richiamo che ora, perché agonizzi, non ascolti. Ma c’è, ne custodisce forza e canto la musica perpetua … ritornerà. Sii calmo. Questa è la versione integrale del poeta Luzi da cui è tratta la frase che dà il titolo all’edizione n.° 36 del Meeting. E questo titolo, così suggestivo, sarà affidato all’intervento di padre Lepori, il Padre Generale dei Cistercensi, che oggi ha voluto essere qui con noi. Io mi permetto non tanto un approfondimento del titolo, ma qualche flash che possa introdurci alle prospettive che un titolo di questo genere apre.
La prima cosa è questa: sarà un Meeting su ciò che ‘manca’, su ‘ciò che non c’è’, sull’assenza? Vorrà essere l’analisi delle cose che non vanno? Dei drammi e delle tragedie che non si riesce a risolvere? E ne potremmo citare tanti: l’immigrazione, la crisi dell’Europa, la crisi della Grecia, la violenza che ci esplode sempre più da vicino, la ripresa economica che stenta a decollare, fino a quella crescente disaffezione (non la chiamo “alla politica” ma al bene di tutti) come se a nessuno interessasse più né il bene di sé, né il bene degli altri, né il bene di tutti. È una disaffezione che genera sempre più individualismo e solitudine. Vorrà essere un Meeting sulle ‘mancanze’ e sulle cose che non vanno? O invece, piuttosto, il desiderio di ascoltare quel richiamo, dice Luzi “che ora, perché agonizzi, non ascolti”, ma è un richiamo che c’è. Il Meeting vuol essere il desiderio di rimettersi in ascolto di quella “musica perpetua” che “ritornerà”. Tra l’altro a questo richiamo, a questa mancanza, a questa impronta che ogni uomo porta nel suo cuore, sarà dedicato lo spettacolo inaugurale del Meeting: “L’impronta – Cuori moderni” attraverso una scelta di testi poetici, curati da Davide Rondoni, per la regia di Otello Cenci e affidati alla voce, all’interpretazione di diversi attori italiani. Com’è nella sua natura e nella sua storia, il Meeting non sceglie la strada della negatività e neppure sceglie la strada dell’analisi, sceglie invece la strada dell’incontro, la strada dell’amicizia. Se ci fosse anche un solo uomo che sente vibrare dentro di sé questo richiamo, anche un solo uomo che è in piedi di fronte alla propria domanda (il problema infatti non è se questa mancanza ci sia o non ci sia, la mancanza c’è, il problema è che la copriamo), se ci fosse anche un solo uomo che sente vibrare dentro di sé il richiamo della propria umanità, un solo uomo che non si rassegna alla disperazione del non senso, che non cerca di assordarsi (e le cose con cui
ci si assorda sono il denaro, il potere, le mode per far tacere questo uomo) questo uomo bisognerebbe cercarlo; perché di questo uomo ne abbiamo bisogno tutti. Seguire, guardare e vedere che c’è un uomo così, perché un uomo, un ‘io’ così può cambiare il mondo. Come ci ricordano alcune immagini che abbiamo tutti di fronte: l’immagine dell’universitario in piazza Tienanmen davanti al carro armato … Un uomo così, un uomo cosciente di sé, può cambiare il mondo. E questi sono gli uomini che da sempre il Meeting ha cercato, ha incontrato: persone capaci di andare dietro al proprio desiderio di verità e di giustizia, dietro alla propria sete di bene di cui la mancanza, l’impronta che ci portiamo dietro è segno. Perché è proprio questa mancanza materiale e spirituale che lancia l’uomo nel suo rapporto con la realtà, che lo spinge alla ricerca (e il Meeting quest’anno avrà importanti figure di scienziati come Noam Chomsky, Duccio Macchetto). E’ questa mancanza che porta l’uomo a trovare soluzioni più adeguate alla vita, a rispondere ai bisogni; per questo noi sempre abbiamo invitato scienziati, ricercatori, imprenditori. E anche quest’anno il Meeting sarà ricco di queste esperienze italiane e straniere.
Roberto Snaidero Presidente di FederlegnoArredo
> 8
AGOSTO 2015
AGOSTO 2015
9
LO SAPEVI? CON UN SOLO BIGLIETTO
ROMA
TESTIMONIANZE
PUOI SCENDERE E RISALIRE!
dormo ad Ancona visito Senigallia © Karyna Chekaryova - Fotolia - © FS Italiane | DCCEM
pranzo a Pesaro parto da Bologna Il piacere di accompagnarvi I biglietti regionali per percorsi superiori a 200 km sono validi 24 ore dalla convalida*, puoi quindi decidere di effettuare soste nelle località comprese tra quella di partenza e quella di arrivo indicate sul biglietto (purché sulla stessa tratta), e divertirti a scoprire le bellezze del nostro Paese. Centinaia di località in tutta Italia, alcune poco conosciute, in cui scoprire tesori d’arte e paesaggistici o godere di appaganti esperienze gastronomiche! Scegli il treno regionale per vivere una nuova esperienza di viaggio e sali e scendi ogni volta che vuoi!
Come Presidente di FederlegnoArredo e del salone del Mobile siamo alla quarta partecipazione. Nel 2011, quando mi hanno rieletto Presidente, avevo dubbi e preoccupazioni a partecipare al Meeting e, molto timidamente, mi sono presentato rimanendoci solo due giorni, ma mi è rimasto ‘qualcosa’ del cuore di questo pubblico. Il secondo anno abbiamo partecipato in maniera più completa e da lì è nato questo amore tra me e il Meeting di Rimini, perché ho visto, in questa manifestazione, una cosa che non avevo mai visto prima: una miriade di giovani che arrivavano sorridenti, che guardavano con occhi meravigliati; giovani famiglie che guardavano e visitavano gli stand: qui è nato questo amore. Io rappresento il settore del legno arredo, una delle eccellenze dell’economia in Italia e a livello internazionale: qui è nato il mio progetto di fare una scuola per i giovani. Il nostro settore è composto da anziani che raggiungono la propria realizzazione poi escono dal mondo del lavoro. Da quello che ho visto a Rimini mi è venuta l’idea di creare, nella mia federazione, qualcosa che possa dare speranze ai giovani. Così, nel 2014, siamo riusciti ad aprire una scuola per giovani. Quest’anno abbiamo due classi. Ma oltre a questo abbiamo fatto un altro passo, creando l’Istituto Tecnico Superiore, un istituto post diploma, dove ho voluto che fosse indicata, a questi giovani, la possibilità di entrare nel nostro mondo in maniera preparata, perché ora, in Italia, non abbiamo nessuna scuola che possa offrire loro quel know how, quella preparazione di cui le aziende hanno bisogno. Avevamo solo 25 posti con 125 richieste di ragazzi che volevano entrare. Io rappresento tremi-
la aziende e al Meeting, forse qualcuno lo ricorda, un anno abbiamo illustrato come si costruisce una casa in legno, una casa che costruivamo di giorno e distruggevamo di notte per poterla ricostruire il giorno dopo e c’era l’esposizione di mobili dell’eccellenza del made in Italy. L’anno scorso abbiamo fatto una specie di bosco, insomma, qualcosa che rappresentasse un mondo economico che coinvolge 350 mila persone. Il nostro settore esporta 11 miliardi di euro. Quest’anno facciamo uno stand che abbiamo intitolato ‘Benvenuti a casa nostra. Storie di lavoro, passione, educazione’. Oltre a presentare quest’istituto professionale, potremo incontrare altri giovani e all’interno dello stand presenteremo la storia delle nostre aziende non viste solo dal punto di vista del prodotto, ma anche dal punto di vista di ‘chi’ ci sta dietro. Ci sarà l’imprenditore che parla, che racconta la sua storia; il progettista che dice come ha fatto quel pezzo di cucina, di porta, di lampada. Vogliamo dare anche un segnale molto chiaro: io e tutti i miei collaboratori e colleghi crediamo nel nostro Paese. Abbiamo preparato anche un filmato che presenteremo a Rimini: ‘l’Italia che vive’, un filmato che presenta il nostro settore ma che vuole presentare anche l’italian live stile. Si ‘sparla’ sempre dell’Italia, io invece credo che dobbiamo parlarne bene. Lunedì partirò per Cuba dove sapete che la situazione sta cambiando. Voglio essere tra i primi ad andare a rappresentare le mie aziende in quel paese che ha bisogno di crescere; voglio cercare di fare accordi per giovani architetti che possano lavorare con gli architetti di quel paese, per dare e ricevere in
un mondo nel quale ci sono situazioni che impediscono la collaborazione. Ho imparato questo dal Meeting di Rimini: cerco di dare lo stesso segnale positivo anche se ho quattro nipoti e credo di essere al termine della mia vita professionale, avendo quasi 70 anni. Credo e spero di essere ricordato per avere dato qualcosa ai giovani.
Emilia Guarnieri Grazie presidente Snaidero, credo che questo sguardo carico di preoccupazione, ma soprattutto di passione nei confronti dei giovani, sia come un traguardo attraverso cui guardare la realtà. Quel che lei diceva mi suggerisce una frase di papa Francesco: “Che tipo di mondo desideriamo trasmettere a coloro che verranno dopo di noi?” E’ uno dei passaggi della recente enciclica Laudato si’. A che scopo passiamo da questo mondo? per che scopo lavoriamo e lottiamo? Occorre rendersi conto che quello che c’è in gioco è la dignità di noi stessi. Tutte le provocazioni contenute nell’enciclica, per la loro radicalità e inevitabilità anche di questioni e domande che pongono, ci stanno fortemente provocando nel lavoro di questi giorni; i temi affrontati, da quelli ecologici a quelli economici e antropologici, saranno il filo conduttore di diversi incontri della prossima edizione. Se c’è una ragione per vivere, e stiamo dicendo che la ragione per vivere è proprio l’inseguire quella domanda, quella mancanza, quel ‘richiamo, c’è una ragione anche per morire e i martiri di oggi ce lo rendono
www.trenitalia.com *Esclusi i biglietti acquistati on line, su ProntoTreno e SmarTv Samsung, che hanno una validità di quattro ore dalla data/ora di partenza del treno acquistato. In Trentino, il biglietto regionale per percorsi superiori a 200 km è valido entro le ore 24.00 del giorno di emissione. Per percorrenze fino 10 AGOSTO 2015 a 200 Km, il viaggio deve essere terminato entro 6 ore dall’ora della convalida. Per maggiori informazioni visita il sito internet www.trenitalia.com
> AGOSTO 2015
11
MOSTRE 2015 adr.it autostrade.it
ROMA
atlantia.it
sempre più evidente. Uomini che nella persecuzione affermano e testimoniano la bellezza e la positività di un’esistenza vissuta nella fede, sono esattamente la documentazione che se c’è una ragione per vivere c’è anche una ragione per morire. Quella stessa ragione, quella passione e quell’amore, quello stesso rapporto che fa vivere e lo stesso amore e la stessa passione che può anche far dare la vita. Tanti di voi avranno visto l’intervista a Miryam, la bambina irachena che vive nel campo profughi, che ha 10 anni e con assoluta semplicità e naturalezza dice: “Sono triste perché ci hanno costretto a lasciare le nostre case, ma il Signore ci protegge, è sempre con noi, non importa dove siamo”.
ATLANTIA. NUOVI ORIZZONTI Atlantia è un polo infrastrutturale integrato leader nel mondo per investimenti, know-how e tecnologie al servizio della mobilità con: • una rete di 5000 km di autostrade nel mondo ed uno dei primi scali aeroportuali d’Europa • un piano di investimenti combinato di oltre 20 miliardi di euro in Italia Atlantia: Autostrade per l’Italia ed Aeroporti di Roma insieme. Per portare più investimenti in Italia e più Italia nel mondo
LA PASSIONE DI MUOVERE IL PAESE
12
GIUGNO 2015
È un accento che a me riecheggia altre parole e altro contesto che mi permetto di citare, perché sarà presente nel Meeting di quest’anno: la grande opera di Claudel L’Annuncio a Maria: “A che serve la vita se non per essere data. Forse che il fine della vita è vivere?”. Sono parole di Claudel ne L ’Annuncio a Maria. Non è un caso che quest’anno il Meeting riproponga in una nuova traduzione, quella di Sinisi, un allestimento teatrale di questa opera che riecheggia questa posizione. La posizione di qualcuno che ha una ragione per vivere e quindi anche una ragione per morire. Il problema della vita non è vivere o morire, il problema della vita è avere un senso. Pensate quante persone sono felici nella persecuzione, quante sono tristi nell’abbondanza. Oggi ,in questo piccolo abbrivio di Meeting, rendiamo presente l’esperienza di questi luoghi martoriati, di questi fratelli, invitando padre Imad Gargees del Kurdistan iracheno, che adesso studia diritto canonico qui a Roma, a raccontarci qualcosa della sua terra e qualcosa dei suoi fratelli.
Padre Imad Gargees
Sacerdote di rito caldeo del Kurdistan iracheno
Buonasera, vi ringrazio dell’invito a stare con voi per dare una testimonianza sui cristiani perseguitati in Iraq. Vorrei ringraziarvi anche per l’aiuto ricevuto dalle vostre preghiere, quelle preghiere che ci danno la forza di sopportare la nostra brutta situazione in Iraq, ma anche in Siria. La situazione di oggi è una crisi che non durerà per sempre, ma il problema sono le vittime che hanno dovuto lasciare tutto e scappare. Potevano restare nelle loro case e nei loro territori pronunciando una sola parola, che cambiavano la loro religione, diventando musulmani. Così sarebbero rimasti nelle loro case. Ma hanno già lasciato tutto a causa della fede; una fede che ha dato loro la forza di andare avanti, di fuggire in altre zone dove c’è sicurezza, tranquillità e pace, ma manca la loro casa e la tranquillità che avevano. Così più di 125 mila cristiani hanno già lasciato la pianura di Ninive e sono andati verso il vicino Kurdistan, una zona molto tranquilla, e così sono stati accolti da parte del governo del Kurdistan, da parte della Chiesa locale unita con le chiese universali. Quei 125 mila cristiani sono lì da circa un anno, ma ancora non c’è una luce, una speranza di soluzione o di cambiamento. In Kurdistan oggi ci sono più di due milioni di
profughi, non solo cristiani di Iraq, ma anche di Siria e yazidi maschi che sono stati ammazzati a migliaia e donne che a migliaia sono state rapite e costrette alla schiavitù solo perché non sono musulmane. Mi ha colpito molto il video di Myriam, quella bambina di 10 anni che parlava spontaneamente e senza chissà quale preparazione, con parole che le uscivano dal cuore. Quando lei dice: “Ringrazio il Signore perché ci ha conservato la vita” possiamo comprendere la sofferenza di altri. Noi cristiani avevamo la possibilità di scegliere di andare via dalle nostre case senza niente, invece gli yazidi sono stati uccisi subito, perché loro non credono in Dio; così come i kurdi che cadono nelle mani dell’Isis, quelli vengono uccisi subito. E poi Myriam continua: “Dio non ci lascia’”, una speranza molto bella, e dice: “Dio ci ama perché non ha permesso all’Isis che ci uccidesse. Dio ama anche quelli che stanno facendo del male; Dio non ama solo una cosa: il Diavolo”. Infine Myriam dice: “Io chiedo al Signore che perdoni quelli che hanno già fatto del male contro di noi”. Questa è la nostra fede cristiana. Ringraziamo il Signore per questa fede e quei principi che abbiamo nella nostra vita. Quella bambina di dieci anni ci dà speranza. Oggi noi abbiamo bisogno di vivere e di convivere. Io sono stato parroco in Iraq per 7 anni ed ero il primo che andavo a ricambiare gli auguri con i miei confratelli musulmani e curdi vicini. La stessa cosa da parte loro: erano i primi a ricambiare gli auguri a Pasqua, Natale e nelle altre feste. Così noi dobbiamo sempre cercare la luce per vivere insieme. Nella mia diocesi il vescovo, più di 15 anni fa, ha fatto una scuola che si chiama International School. Quando il vescovo ha realizzato questa scuola, al governo curdo ha scritto una lettera in cui diceva che lui, in questa scuola, non avrebbe insegnato la ma-
AGOSTO 2015
13
ROMA
ROMA
teria ‘religione’ (né per i cristiani, né per i musulmani). Il governo curdo era molto contento di questo e i ragazzi che vengono in questa scuola superiore possono crescere con una mentalità di convivenza e accettazione di altra gente. Una scuola gratuita per tutti, cristiani e musulmani. Ci sono 252 ragazzi che studiano insieme; i cristiani sono circa 35, ma tutti studiano la lingua aramaica, la lingua che nel nostro paese viene usata solo dai cristiani. Così speriamo che la tranquillità e la pace che abbiamo nella zona del Kurdistan possa tornare anche in altre zone dell’Iraq. Abbiamo questa fiducia e chiediamo al Signore che non ci abbandoni mai.
Emilia Guarnieri Il rischio del dubbio, quando le cose vanno molto male, è che un’umanità alta non sia possibile. Invece quando qualcuno testimonia un umano così è sicuramente una speranza per tutti. L’ultimo intervento di oggi sarà quello del Cardinale Tauran che ringrazio particolarmente per l’aiuto che non ci ha mai fatto mancare nell’intelligenza delle cose, nel capire le cose. La fede che diventa intelligenza della realtà nel rapporto e nell’amicizia con il cardinale in questi anni l’abbiamo veramente sperimentata. Quest’anno abbiamo chiesto al Cardinale di aprire il Meeting con un incontro dal titolo: Le religioni sono parte della soluzione, non il problema, frase che gli abbiamo ‘strappato’ da un’intervista.
Cardinale Jean-Louis Tauran
Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso “Il mondo non sarà distrutto da quelli che compiono il male, ma da quelli che li guardano senza far niente”: così scriveva Albert Einstein. I cristiani appartengono a questo mondo. È mondo
14
AGOSTO 2015
che Dio ama. Del resto, il mondo non è ateo: nella sua stessa sostanza esso appartiene a Dio e alle Sue creature. Purtroppo è diventato un mondo “precario”, come osserva Papa Francesco nella sua ultima enciclica Laudato si. Di fronte al succedersi delle crisi e delle ingiustizie, nonché di fronte alla spaventosa violenza di cui siamo testimoni, molti si pongono le tre domande fondamentali formulate da Immanuel Kant: Cosa posso conoscere? Cosa devo fare? Cosa posso sperare? I cristiani non devono affrontare il mondo con la paura, ma piuttosto ricordarsi che sono chiamati a orientarlo verso Dio e verso il servizio della persona umana. Del resto molte persone, anche non cristiane, si aspettano che i cristiani abbiano il coraggio e la forza di prendere iniziative, per trasfigurare la creazione, affinché, grazie a noi, le realtà mondane non siano di ostacolo alla nostra crescita spirituale ma piuttosto una chiamata; e che Dio trovi il suo posto: il primo posto. Dio è tanto necessario alla città, quanto la scienza e la tecnica. Una città senza campanili, una città in cui si vedano solamente fabbriche e computer, diventa ben presto un inferno. Forse ciò che più manca al mondo di oggi è la “vita interiore”, nel senso più ampio della parola. Siamo super-informati, ma abbiamo grande difficoltà a mettere in ordine le nostre idee; siamo sollecitati lungo la giornata da visite, riunioni, giornali, distrazioni. Già se-
coli fa, il filosofo francese Blaise Pascal affermava: “il tragico dell’uomo è che non sa restare in pace nella sua stanza”. Dopo la fine della II guerra mondiale, si sono prese le distanze, in Occidente, da tali convinzioni. Dio è stato mandato in congedo! Si pensava che si potesse vivere e capire il destino dell’uomo senza di Lui. Si poteva essere credenti o cristiani ma non lo si doveva far vedere. Però una volta che si è detto che forse Dio non è necessario, una volta formulato l’etsi Deus non daretur, altri déi hanno fatto subito la loro apparizione. I “profeti” di allora si sono scordati che l’uomo è un animale religioso. Quindi, scomparso Dio all’orizzonte, non pochi dei nostri contemporanei si sono messi in ginocchio davanti a nuovi déi che esercitano su di loro una vera tirannia. Si parla oggi di secolarizzazione, ma i déi non sono stati mai cosi numerosi come oggi. E questi déi sono benvenuti: ci rassomigliano tanto! Lusingano i nostri istinti: “io prima di tutto e di tutti” (ecco la volontà di dominio e il potere); “quello che conta è che mi senta giovane e bello” (ecco l'edonismo); “il piacere prima di tutto, senza costrizione - o come recitava un graffito su un muro alla Sorbona di Parigi – “E' proibito proibire” (ecco la tirannia del sesso). Così oggi il problema non è Dio, quanto l'idolatria. Si avverte un ritorno al sacro, o piuttosto, ad una certa “religiosità”: l'uomo di oggi è alla ricerca più di una certa saggezza, che di una religione. Avendo egli costruito un mondo a sua misura, adorando déi simili a lui, ha dato origine ad una civiltà limitata a sua misura, cioè segnata dalla morte. E così si spiega il successo delle sette, dei veggenti, dell'astrologia. Perché è vivo il bisogno di una Trascendenza, in cui i nostri interrogativi più profondi possano trovare una risposta: qual è il senso della mia vita, e della storia? Perché vivere? Perché soffrire? Cosa posso sapere dell'ori-
gine e della fine del mondo? “Dai tempi più antichi fino ad oggi - leggiamo nella Dichiarazione conciliare Nostra ætate, al n. 2 - presso i vari popoli, si trova una certa sensibilità a quella forza arcana che è presente al corso delle cose e agli avvenimenti della vita umana, ed anzi talvolta vi riconosce la Divinità suprema o il Padre”. L’ateismo, insegnato e praticato durante questi ultimi anni, in realtà non è mai riuscito ad eliminare Dio dall’orizzonte dell’umanità. L’uomo è la sola creatura che pensi ad un al-dilà, che s’interroghi sul “senso del senso”, come scrive Paul Ricoeur. Le tombe e i riti funerari della preistoria attestano questo rapporto dell’uomo con il divino. Almeno da centomila anni il fatto religioso s’impone. Quindi, la religione non è un momento della storia: essa appartiene alla natura stessa dell’uomo. Lo sappiamo, la storia non conosce una cultura che non sia religiosa. Avremo occasione, il mese prossimo, di riflettere su tutto ciò. Si tratta di una riflessione tanto più importante che oggi come oggi, per ragioni a noi ben note, le religioni fanno paura. Dovrebbero invece essere fonte di serenità. Quale responsabile del dicastero della Curia Romana incaricato del dialogo con le religioni non cristiane, penso che sia dovere dei seguaci delle religioni di: promuovere una pedagogia del vivere insieme, ossia imparare a vivere con gli altri rispettando le singolarità; non temere di distinguere tra bene e male, ricordando che se vi sono dei diritti, vi sono anche dei doveri; costituire comunità dove ogni persona sia accolta qualche sia la sua origine etnica, le sue opinioni politiche, o le sue convinzioni religiose: insomma, accettare l’altro per come è, e non per come vorremmo che fosse. Penso che i capi religiosi debbano aver cura di accompagnare i responsabili politici del nobile ed arduo compito di amministratori della cosa pubblica, ricordando che, se è vero che
tutto è politico, la politica non è il tutto dell’uomo. È necessario che Dio resti all’orizzonte delle società secolari in quanto l’uomo “non vive solo di pane”. Noi cristiani, oggi a Roma e domani a Rimini, abbiamo un appuntamento con Dio e con la Storia. Nella grande crisi culturale che viviamo, che in realtà è la crisi della trasmissione dei valori, in un Occidente in cui l’analfabetismo religioso è giunto a un tasso da far paura, dobbiamo ritrovare le nostre radici non solamente culturali, ma anche religiose, e non temere di trasmetterle ai giovani. Diversamente, avremo generazioni con eredi senza eredità, e costruttori senza modelli. Ecco, cari amici, alcuni pensieri che desidero condividere con voi per prepararci all’incontro del mese prossimo. Vorrei concludere con le parole di un vecchio rettore romano, Seneca: “multa non quia difficilia sunt non audemus, sed quia non audemus sunt difficilia” (Lettera a Lucilio). Traduco: “non è perché le cose sono difficili che non osiamo, ma perché non osiamo sono difficili”. Quindi osiamo! Arrivederci a Rimini!
Emilia Guarnieri E anche quest’anno il Meeting sarà un luogo che vorrà osare. Osare cosa? Osare l’amicizia, rischiare il dialogo. Osare di incontrare tutto e tutti. La storia di questi 35 anni è stata una storia segnata da una possibilità reale di incontro e di dialogo. Ascoltando gli interventi di oggi mi veniva da chiedermi: com’è possibile che un luogo così fortemente ‘identitario’ sia frequentato da imprenditori, da uomini di governo, economisti, opinion leader provenienti dalle culture più diverse? Com’è possibile che quest’anno venga al Meeting Fausto Bertinotti in un dialogo sulla mancanza? O che torni il nostro amico Luciano Violante? Che venga Piero
Sansonetti? Che vengano giuristi del mondo arabo e turco a paragonarsi sul futuro delle costituzioni dei loro Paesi? Che vengano ministri italiani a confrontarsi sul tema del lavoro e del welfare e della politica internazionale?Credo che sia un grande e suggestivo paradosso che continua ad accadere e l’esperienza di questi anni incrementa l’audacia di cui si parlava. Perché dell’amicizia fra i popoli, l’obiettivo e lo scopo del Meeting, si potrebbe dire esattamente quello che il Cardinale ci ricordava citando Seneca: le cose diventano difficili quando non si osa, le cose diventano difficili quando non si ha il coraggio; uno non se lo dà da solo, come diceva don Abbondio, il coraggio nasce quando uno vede l’altro che ce l’ha; quando uno viene sollecitato dalla chiamata di qualcun altro. Faccio questa sottolineatura perché quest’anno al Meeting ci sarà un personaggio storico, biblico, un grande riferimento della nostra tradizione giudaico-cristiana che è Abramo. Abramo ha osato tanto perché qualcun altro gli ha detto: ‘Vieni’. Perché è rinato nel rapporto con chi gli ha detto: ‘Vai’. Ad Abramo sarà dedicata una grande mostra e Abramo sarà sullo sfondo di un altro grande momento del Meeting in cui il professore ebreo Joseph Weiler e il Presidente della Fraternità di Cl, don Julian Carron, dialogheranno intervistati da Monica Maggioni, con la coda dell’occhio rivolta a questo personaggio per vedere se oggi è possibile (non dimentichiamo che sono di fronte due fedi diverse) un percorso che faccia rinascere un io umano, che faccia nascere persone capaci di osare. In tutto questo contesto vi do l’ultima notizia: la partecipazione del presidente del Consiglio Matteo Renzi. Questo ci fa piacere; il Presidente interverrà sul tema “L’Italia e la sfida del mondo”.
AGOSTO 2015
15
PRESENTAZIONETESTIMONIANZE MEETING 2015
MOSTRE 2015
Presentazione del Meeting a Rimini Giovedì 9 luglio presso la Sala del Giudizio del Museo di Rimini si è svolta la presentazione della XXXVI edizione del Meeting. Tanti gli interventi e i contributi, di cui riportiamo un estratto. Mons. Francesco Lambiasi
V
Vescovo di Rimini
i ringrazio per la possibilità di questo saluto. Vorrei fare un piccolo esercizio di lingua e provare a declinare alcuni dei vocaboli, delle parole che compongono il dizionario del Meeting. La prima parola è cuore come indica il titolo di questa trentaseiesima edizione. “Di che è mancanza questa mancanza, cuore, che a un tratto ne sei pieno?” e poi il poeta continua “rotta la diga t'inonda e ti sommerge la piena della tua indigenza” . Ecco, la parola cuore, e il frammento di questa splendida poesia di Mario Luzi, fanno venire alla mente Agostino il quale, nelle Confessioni, se ne esce con lo slancio di poesia: “Ci hai fatto per Te Signore e il nostro cuore è inquieto finché non riposi in Te”. In una traduzione più letterale “e il nostro cuore è senza quiete finché quiete non trovi in Te”. E poi viene alla mente Pascal: il cuore nel senso biblico del termine, cioè non solo come la sede delle emozioni, ma come la sede (che il Concilio definisce) “del sacrario, del tabernacolo dove Dio abita”. E poi viene alla mente Teresa di Calcutta, la quale diceva che noi nasciamo con qualcosa dentro che ci inquieta, che ci smuove, che ci sbilancia e non sappiamo dare un nome. Il cuore umano è l'unico cuore sulla terra che è capace di trascendersi. E viene alla mente anche Kierkegaard che diceva: “Il cuore umano è un crepaccio assetato d'infinito”.
Siamo finiti assetati d'infinito. Che bella parola possiamo declinare quest'anno al Meeting! Poi ce ne sarebbero altre, ma se il linguaggio è quello del cuore è il linguaggio dell'arte, della poesia, della musica. E poi i destinatari privilegiati: i giovani. Parlare del cuore ai giovani, con i giovani, cercando di intercettarli sul terreno del vissuto. Davvero una bella edizione e mi fermo qua, perché non vorrei sciuparla con parole che potrebbero essere inadeguate. Però vorrei esprimere ancora gratitudine per questa trentaseiesima edizione che ci fa fare un bel passo avanti in questa strada cominciata dal Meeting. Grazie di cuore e di cuore tanti e tanti auguri.
Andrea Gnassi
Mons. Francesco Lambiasi
16
GIUGNO 2015
AGOSTO 2015
17
>
Repubblica di San Marino Patrimonio dell’Umanità
RIMINI
TESTIMONIANZE SEGRETERIA DI STATO TURISMO
Andrea Grassi Ph. Studio MW San Marino
Sindaco di Rimini
B eventi
SAN MARINO EXPO MILANO 2015
Fino al 10 settembre Divertilandia Parco giochi a cura di Artvision Group Fino al 13 settembre Incanto del Quasi Dipinti di Antonio Saliola Fino al 31 ottobre Small enough to be big San Marino partecipa a EXPO 2015 21 - 25 - 26 - 28 - 29 agosto SAN MARINO ESTATE Concerti e spettacoli serali
29 - 30 agosto San Marino Comics Festival 2 e 13 settembre Giallo sul Titano 3 settembre Festa di San Marino e Anniversario di Fondazione della Repubblica Concerto di Nina Zilli 11 - 13 settembre Gran Premio TIM di San Marino e della Riviera di Rimini Campionato del mondo di MotoGP 13 settembre - 11 ottobre 8 novembre - 13 dicembre Mercatino Vintage 16 - 26 settembre Concorso Internazionale di Canto Renata Tebaldi
23 agosto Alba in Concerto
28 agosto 18 - Tour 2015AGOSTO 2015 Negrita
19 settembre Concerto del Coro della Città di Losanna Musica tradizionale Svizzera 20 settembre Concerto classico del Coro della Città di Losanna e Corale San Marino 20 settembre - 15 novembre 20 dicembre Mercatino dell’Antiquariato e delle cose d’altri tempi
24 - 25 ottobre Simposio Mondiale sulle Origini Perdute della Civiltà e gli Anacronismi StoricoArcheologici Simposio Mondiale su Scienza, Tradizione e Dimensioni del Sacro 6 dicembre - 6 gennaio Il Natale delle Meraviglie 31 dicembre Notte di San Silvestro
La scelta di presentare la trentaseiesima edizione nella Sala del Giudizio, in questo nostro museo, non è la volontà di costruire un momento istituzionale, ma invece testimonia che, anche in questo cambiamento, i percorsi e le traiettorie hanno bisogno di ricercare dei nessi nelle connessioni col mondo che ciascuno di noi
25 - 27 settembre Raduno dei Campeggiatori 30 settembre - 15 dicembre Ceramiche sammarinesi di manifatture estere 1° ottobre Cerimonia di Investitura dei Capitani Reggenti
Ph. Goffredo Taddei
27 agosto Convivium Lo chef stellato Luigi Santini rievoca l’antico menù servito in occasione dell’inaugurazione di Palazzo Pubblico nel 1894. Video mapping su Palazzo Pubblico.
18 settembre - 22 novembre Anton Molnar - Paintings of an Exhibition
3 - 4 ottobre Congresso Internazionale di Studi delle Esperienze di Confine 8 - 11 ottobre RALLYLEGEND
L'abitudine che ha portato la fatica del Meeting non è quella alla stanchezza; è riuscito a resistere anche ai cambiamenti più tumultuosi che stiamo vivendo. Diceva il nostro Vescovo, citando il titolo straordinario della poesia di Mario Luzi, che vuole andare a indagare il tema della 'mancanza'. Ne abbiamo parlato, quando ci siamo incontrati con i responsabili del Meeting, di come poter reinventare un rapporto tra la città e il Meeting: questo tema che ci interroga sulla velocità, sulla conclusione senza speranza, sull'essere sempre 'connessi' e al tempo stesso, 'senza nesso'. Ci si interroga su come questa 'mancanza' può essere riempita dal cuore e quindi da una passione.
ha. Uno dei grandi sogni potrebbe essere quello di ospitare, tra le tante e potenti meraviglie che la città potrà offrire a se stessa e al mondo, il Meeting in una ritrovata 'piazza delle arti' che fa dialogare la Rocca Malatestiana con il Teatro che andiamo a ricostruire, inaugurato con una prima verdiana. Stiamo ricostruendo il teatro ottocentesco della città, questa ferita che langue da 70 anni. La nostra intenzione è quella di aprire sul retro il Teatro e farlo dialogare con la Rocca. Oggi essere qui è l'inizio di quel sogno che domani ci porterà ad ospitare il Meeting in quella piazza. Grazie alla passione dei tantissimi volontari che provengono da tutta Italia, Rimini diventa, per una settimana, la scena di un dibattito finalmente nazionale che interroga, che scuote, fa incrociare sensibilità e percorsi diversi in un Paese dove, senza alcuna intenzione polemica, sono più roboanti i dibattiti sulle ruspe o sul calcio mercato.
questo nostro percorso, il Meeting lo abbiamo voluto simbolicamente legare con uno degli eventi culturali più sentiti, più amati, più radicati della nostra comunità, la Sagra Musicale Malatestiana. È vero che la crisi porta con sé la scarsezza di risorse, ma forse la crisi impone anche dei salti nel provare ad unire le forze. Una collaborazione non nelle dichiarazioni, ma il tentativo di affiancarci al percorso di cambiamento. Essere interpreti insieme di questo cambiamento credo valga la pena e riempia di nesso la vita di tutti noi. Grazie.
Abbiamo bisogno davvero di fermarci e, se c'è un appuntamento nel caldo dell'estate che rimetta al centro il dibattito sulle arti, sulla bellezza, sulla cultura, sulla spiritualità, il Paese può giovarsene e forse il Meeting ha trovato il suo contesto naturale in questa nostra comunità: una grande piazza aperta, la nostra città. Rimini quindi c'è, con le sue contraddizioni, con la sua capacità di saper offrire quel qualcosa, quel clima che forse, davvero, in questa parte d'Italia solamente si può trovare. Questo nostro cammino, Andrea Gnassi
Ph. Goffredo Taddei
Fino al 2 settembre tutti i martedì sera Mi Gusto SAN MARINO ESTATE Percorsi Culinari itineranti nel centro storico con menù di carne, pesce o vegetariano.
2015
uongiorno, la prima parola è ‘grazie’ perché 36 anni di storia, di cammino, di fatica, di passione, di volontà non sono sempre rintracciabili nelle altre iniziative culturali, com’è invece per quelle che il Meeting ha proposto al nostro Paese e al mondo a partire dalla nostra città. Grazie anche per esserci, dopo 36 edizioni, in un tempo che cambia così potentemente.
Per informazioni su tutti gli eventi: Ufficio del Turismo Tel 0549 882914 www.visitsanmarino.com info@visitsanmarino.com
>
AGOSTO 2015
19
RIMINI
TESTIMONIANZE
Emilia Guarnieri
Presidente Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli Come accennava il sindaco Andrea Gnassi, si può dire che ciò su cui amiamo soffermarci è il rapporto con la città che quest’anno si è reso ancora più stringente nella collaborazione con la Sagra, nel rapporto positivo con albergatori e operatori turistici. Non solo, nel tempo si sono costruite amicizie e abbiamo potuto riconoscere reciprocamente la positività del rapporto. Il Meeting lo facciamo per contribuire all'amicizia fra i popoli, per continuare la consegna dataci da Giovanni Paolo II nell'82: “Costruite senza stancarvi mai la civiltà della verità e dell'amore”. Più andiamo avanti, più ci accorgiamo di quanto crediamo in questo compito e missione. Quindi anche il tema della mancanza lo affronteremo così, leggendo in questa mancanza strutturale che ogni uomo non può non riconoscere in sé, una grande risorsa; leggendo, in questa grande mancanza, una molla che porta l'uomo ad agire, lo porta a intraprendere, a scoprire, a fare ricerca, a legarsi agli altri, a cercare l'altro nella sua
diversità; che è di per sé diverso. Quando l'uomo smettesse di riconoscere questa mancanza, smetterebbe di muoversi, di agire, smetterebbe di amare, smetterebbe di relazionarsi con un altro uomo. Ogni mossa è sempre per cercare quello che non si ha. Ma quella mancanza è un richiamo che ora “… perché agonizzi non ascolti”. Mi colpisce che anche il quadro di Frisoni, da cui il manifesto del Meeting ha preso le mosse, mostri, in mezzo all'oscurità, un riflesso luminoso che evidentemente è richiamo a qualcos'altro. Il riflesso c'è, perché c'è qualcosa che produce il riflesso in mezzo alla tenebra. È in forza di questo bagliore di speranza, in questa certezza in un’ultima, inesorabile positività della realtà, che anche quest'anno il Meeting non volerà sopra la realtà anzi, proverà a confrontarsi con le emergenze grandi e drammatiche di oggi, dialogando anche con chi ha responsabilità civile e istituzionale. Sarà il tema della ripresa economica con il ministro Padoan; sarà il tema dell'eurozona per cui abbiamo invitato economisti di livello internazionale; saranno le prospettive dell'economia globale con Carlo Cottarelli; sarà il dialogo con il premier
Renzi sulla risorsa Italia di fronte alle sfide di oggi, ma sarà anche il tema della Corte Costituzionale italiana, degli organismi internazionali; col ministro Gentiloni ci occuperemo di un tema cruciale e di forte attualità come l'immigrazione e anche di un importante confronto tra giuristi sul tema 'Islam, costituzioni e democrazia'. Ci sarà una giurista italiana insieme a giuristi di Egitto e Tunisia. Mentre mi preparavo mi chiedevo: “Ma cosa tiene insieme tutte queste cose?”. Mi è tornata alla mente una battuta dettami da una persona di Rimini che avevo appena conosciuto casualmente per strada (anzi è stata lei a chiedermi: “Ma lei è la signora che fa il Meeting?”). Mi ha detto: “Quante belle cose organizzate, quanti spettacoli - poi testuale - ma tutti quei giovani che lavorano, che danno il loro tempo, tutti quei giovani sono la cosa più bella”. Questa battuta mi ha molto colpito: ma è vero che tutte queste cose vengono legate da 'tutti quei giovani', cioè la forza di un'amicizia, di uno slancio ideale, un'esperienza e uno sguardo condiviso. Il Meeting diventa lo spazio in cui chiunque arrivi si trova a proprio agio, si trova valorizzato, si trova accolto. Sono esattamente tutti quei giovani che, non come forza organizzativa, ma come forza ideale, come amicizia, come soggetto che fa il Meeting, tengono insieme tutte queste cose. E questo aspetto continuiamo a sottolinearlo e a dirlo solo perché è vero. Non continueremmo a dirlo se non fosse che ogni anno, con stupore, continuiamo a verificarlo; vediamo riaccadere questo piccolo miracolo. Non continueremmo a dirlo se non sapessimo e non ci accorgessimo che questo piccolo miracolo, ultimamente, non dipende da noi. Questo ci dà la libertà di continuare a dire che il Meeting è una cosa bella e un luogo accogliente.
>
Stefano Pichi Sermolli, capo Ufficio Stampa della Fondazione Meeting e Emilia Guarnieri
20
AGOSTO 2015
AGOSTO 2015
21
RIMINI
TESTIMONIANZE
Elisabetta Gualmini Vice presidente della regione Emilia Romagna
Sono molto lieta di essere qua, vi porto i saluti del Presidente Stefano Bonaccini. Si parla di mancanza dentro l’uomo, ma la mancanza è anche ricerca, è anche desiderio, è tentativo di guardare oltre, sempre per andare a cercare cose nuove.
anche per il resto del Paese, addirittura nelle zone del terremoto, laddove le energie sono venute più a mancare; vediamo segnali più positivi di crescita soprattutto nell’export, come a dire ‘bisogna darsi da fare’.
Come Governo della Regione il nostro lavoro è ancora all’inizio, ma questa giunta è particolarmente lieta di ospitare un evento come la trentaseiesima edizione del Meeting, non solo per il significato e il valore che ha in termini, se volete, quantitativi (parliamo di 800 mila visitatori, di una manifestazione di approfondimento culturale e artistico di straordinario livello), ma perché è un momento in cui si può parlare di valori; si può fare una riflessione fermandoci e chiedendoci davvero: “Dove stiamo andando?”.
E sui valori abbiamo davvero tante cose in comune: il volontariato, i giovani (stiamo investendo moltissimo sulle politiche giovanili e per l’adolescenza). Sono valori come la partecipazione, la multiculturalità, lo stare insieme e lo stare a galla, anche perché c’è una dimensione sociale molto forte che ci interessa e in risposta alla quale cerchiamo di costruire servizi anticipando i bisogni delle persone. Siamo un po’ tutti alla ricerca.
Questa terra, che tutto sommato continua a tenere anche nella crisi economica che sta falcidiando negli ultimi anni, l’Emilia Romagna, è riuscita a stare a galla: ad oggi vediamo dati positivi che fanno da traino
Se questa vostra iniziativa ci darà l’energia, i contenuti culturali e di approfondimento religioso per trovare nuove strade, per interrogarci su come fare meglio, penso che sarà una sfida che avremo vinto tutti insieme. Quindi vi ringrazio.
Elisabetta Gualmini
22
AGOSTO 2015
AGOSTO 2015
23
TESTIMONIANZE
TESTIMONIANZE
CHOMSKY:
ecco il salto dell'uomo nel linguaggio da Avvenire del 6 agosto 2015 di Andrea Galli
Professor Chomsky, dopo decenni di ricerche, cosa la impressiona di più del mistero del linguaggio?
D
«Proprio di questo parlerò a Rimini. Penso che il mistero più grande sia quello che possiamo definire classico, il problema che portò Descartes a postulare la res cogitans come una proprietà che distingue gli esseri umani da qualsiasi altro “animale- macchina”. La proprietà è il cosiddetto “aspetto creativo dell’uso del linguaggio”, l’abilità di ogni uomo di produrre nuove frasi, senza limite, per esprimere i propri pensieri in modi appropriati alle situazioni, ma non determinati da esse – “indotti” ma non “costretti” secondo i seguaci di Descartes – e di evocare in altri pensieri che loro stessi, come riconoscono, avrebbero potuto formulare».
a quando uscì nell’ormai lontano 1957 la sua prima opera di rilievo, Syntactic Structures, il nome di Noam Chomsky resta uno di quelli con cui chi si occupi di linguistica deve, volente o nolente, fare i conti. La sua idea di una grammatica profonda e 'universale' – l’insieme delle proprietà innate e comuni a ogni uomo su cui si svilupperebbero le grammatiche particolari delle differenti lingue – ha posto da allora un’obiezione radicale al linguaggio visto come frutto di apprendimento su una tabula rasa. Nella sua critica alla corrente del “comportamentismo” nella psicologia del 900 e ai suoi derivati, ha rimarcato l’unicità in natura del linguaggio umano. Giunto a 87 primavere, ma ancora in prima linea nel dibattito scientifico, Chomsky, statunitense, professore emerito di linguistica al Mit di Boston, sarà uno degli ospiti del prossimo Meeting di Rimini (martedì 25 agosto), dove interverrà insieme al neurolinguista Andrea Moro – introdotti entrambi dall’astrofisico Marco Bersanelli – sul tema Stupirsi di fatti semplici: il linguaggio dell’uomo e i limiti della comprensione
24
AGOSTO 2015
Pensa ancora, come ha sostenuto anche nel recente passato, che sia difficile conciliare la nascita del linguaggio con l’attuale biologia evoluzionistica? «È difficile in primo luogo per i problemi insiti nello studio dell’evoluzione delle capacità cognitive, in generale. Le evidenze sono estremamente sottili e l’attuale metodologia di indagine della biologia evoluzionistica non ci porta molto lontano. I problemi di fondo sono affrontati in un
importante articolo scritto da un biologo evoluzionista di fama, Richard Lewontin, contenuto nell’opera enciclopedia del Massachusetts Institute of Technology Invito alle scienze cognitive. Sono problemi di particolare rilievo per quanto riguarda il linguaggio perché si tratta di una facoltà così “isolata”, senza analogie significative in altre specie, che il lavoro comparativo ci dice assai poco. Tuttavia non mancano alcuni contributi degni di nota. Forse il più importante è quello di Eric Lenneberg apparso nel suo lavoro del 1967 Fondamenti biologici del linguaggio, che ha posto le basi per il moderno studio della biologia del linguaggio. Penso che le scoperte sul linguaggio negli ultimi anni ci permettano di portare avanti questi studi in modalità che io e altri abbiamo discusso». Lei è d’accordo con chi sostiene che il linguaggio è il principale segno di una differenza ontologica tra uomo e animale? «È la visione tradizionale: di Descartes, Darwin e molti altri, inclusi i principali studiosi contemporanei delle origini dell’uomo come Ian Tattersall. Penso sia una posizione di considerevole valore».
Noam Chomsky La ricerca sui traduttori automatici continua, con grandi investimenti: è un vicolo cieco o possiamo aspettarci in futuro un software in grado di fornirci una traduzione da una lingua stranier «affidabile e utile, benché mai perfetta? «Le posso citare un aneddoto personale. Il mio primo incarico accademico 60 anni fa includeva il lavoro part-time a un progetto per una macchina in grado di tradurre. Spiegai subito che non vi avrei lavorato perché non esisteva da alcuna parte un approccio al problema, a livello scientifico, che partisse da principi riconosciuti
e al momento ci saremmo dovuti accontentare di sforzi ingegneristici di basso livello, abbastanza rozzi. Molti anni dopo la Ibm e altri giunsero alle stesse conclusioni. I programmi oggi disponibili hanno una certa utilità, il che va bene, ma hanno poco valore intellettuale o scientifico. Non dovrebbe essere una sorpresa. È relativamente da poco che le scienze più avanzate hanno potuto dare un contributo significativo al potenziamento di capacità tecniche, siano esse ingegneristiche o mediche. E anche campi di gran lunga più semplici del linguaggio umano – per esempio la rimarchevole capacità di
orientamento degli insetti o i loro sistemi di comunicazione – si situano ai limiti della ricerca scientifica. La comprensione scientifica è cosa ardua. La scienza esplora all’interno dei confini di ciò che è compreso e si concentra, tipicamente, su sistemi artificialmente astratti dai complessi fenomeni dell’esperienza. Ed è il motivo per cui, dopo tutto, gli esperimenti degli scienziati sono astrazioni e idealizzazioni di alto livello. Tradurre implica una serie di abilità e si fonda su delle risorse intellettive che vanno ben al di là del linguaggio stesso».
AGOSTO 2015
25
SPETTACOLI
MOSTRE 2015
Pietro da Cortona - Trionfo della Divina Provvidenza - Palazzo Barberini, Roma.
Informati sulle probabilità di vincita e sul regolamento di gioco sui siti www.aams.gov.it e www.giocodellotto.it e presso i punti vendita.
interventi di restauro
miliardi di euro investiti per il nostro patrimonio artistico
Questi sono i numeri che fanno notizia.
Da sempre ci impegniamo a rendere l’Italia un Paese ancora più bello. Nel 1997,
PIÙTUA PIÙTUA
D
irettore questa collaborazione è una bella sfida…
«La collaborazione fra la Sagra e il Meeting poggia su alcuni progetti comuni è una grande sfida che si concentra, in particolare, attorno allo spettacolo multimediale L’impronta – Cuori moderni per la regia di Otello Cenci. La sfida è quella di creare, intorno a linguaggi diversi, una partitura unica. Oggi c’è il rischio di cadere in una sorta di nuovo manierismo: non si può neanche più fare un quartetto d’archi se alle spalle non c’è qualche immagine, qualche video, qualche danzatore sulla scena, qualche luce galeotta che si muove, quasi alla ricerca di effetti speciali. La sfida più interessante non è quella di assemblare i linguaggi, l’uno come sottofondo dell’altro, ma il tentativo di costruire un’unica partitura che alla fine dia conto di questa miscela. Questo lavoro ha avuto il merito di mettere insieme tantissimi artisti, diversamente difficili da coinvolgere». Attori cha daranno voce ad alcune stelle della poesia mondiale, da Mario Luzi, “creatore” del titolo del Meeting 2015, a Giacomo Leopardi; dal premio Nobel
cultura la la cultura
lo sport lo sport
patrimonio artistico e paesaggistico e per promuovere numerose iniziative culturali. PERCHÉ CREDIAMO CHE ANCHE LA NOSTRA STORIA POSSA CAMBIARE IL FUTURO.
26GIOCODELLOTTO.IT GIUGNO 2015
di Simona Angela Gallo
PIÙTUO PIÙTUO
Gioco del Lotto per destinare parte dei proventi al recupero e alla conservazione del
l’arte
Due delle manifestazioni più prestigiose e conosciute del panorama culturale riminese, la Sagra Musicale Malatestiana ed il Meeting per l’amicizia fra i popoli, intrecciano i loro programmi per illuminare con una luce nuova alcune serate d’agosto. Ce ne parla Giampiero Piscaglia, Direttore artistico della Sagra.
PIÙTUA PIÙTUA
grazie alla legge 662/96, è stata introdotta un’estrazione infrasettimanale del
l’arte
Lottomatica S.p.A. concessione ministeriale per Il Gioco del Lotto
anni di progetti in tutta Italia
DUE STORIE che si incontrano
Giampiero Piscaglia Par Lagerkvist a Clemente Rebora fino a Kikuo Takano. «Esattamente. E l’altra colonna di questa collaborazione è La dolce vita e cioè tutta la musica di tutti i più grandi, importanti film italiani del secolo scorso. Vorrei ricordare che questa produzione ha inaugurato
nientemeno che la stagione sinfonica di una delle più grandi orchestre del mondo, la New York Philharmonic Orchestra, alla presenza di tantissimi personaggi prestigiosi a New York l’anno scorso. Anche questa è un sfida che sta bene sia nelle corde della Sagra che del Meeting. E’ un’ estensione del concerto di musica sinfo-
AGOSTO 2015
27
>
SPETTACOLI
ESPERIENZE E PERCORSI
nica: si tratta di composizioni, e voglio ricordare quelle di Bacalov, di Morricone, di Piovani, di Cipriani, di Trovaioli, a commento dei grandi capolavori del cinema italiano degli inizi del secolo scorso, che hanno una loro dignità da concerto vero e proprio. Inoltre non dimentichiamo che quelle musiche e quei film hanno formato intere generazioni di fruitori, non solo di cinema, ma anche di musica cosiddetta colta. Quindi questa sfida va un po’ oltre i confini stretti, canonici della musica sinfonica, per abbracciare anche certi territori del cantautorato e della musica pop».
jobsact.lavoro.gov.it
Oltre alle serate in comune fra i due programmi, cos’altro lega la Sagra e il Meeting? La loro carta d’identità dice che sono nati entrambi a Rimini e poi?
«La collaborazione di cui stiamo parlando è un po’ scritta nella longevità delle due manifestazioni. Questa è una città, come mi pare sia stato detto da Piero Bellini tempo fa, in preda alla “sindrome del Conte Ugolino”, cioè più abituata a divorare le proprie creature piuttosto che allevarle amorevolmente; ci sono invece delle realtà che a questo destino sono sfuggite. La Sagra è una delle più longeve manifestazioni musicali italiane: nasce quattro anni dopo la Sagra Musicale Umbra, in quegli anni ‘50 in cui sono nati tutti i più grandi festival che hanno segnato un pezzo della musica in Italia. Anche il Meeting ha compiuto 36 anni. Oltre alla longevità, li accomuna anche l’origine legata alle persone. Sia il Meeting che la Sagra non sono nati in virtù di una programmazione venuta dall’alto, sono nati da perso-
ne in carne e ossa. C’è una leggenda che parla di una pizzata con cinque persone dalla quale è scaturita l’idea di voler fare il Meeting a Rimini, poi benedetto da don Giussani con il famoso augurio: “Vi auguro di non stare mai tranquilli”. La Sagra ha avuto un po’ la stessa genesi: non è nata semplicemente per la celebrazione dei 500 anni del Tempio Malatestiano, ma in virtù del fatto che in quella occasione si è messo in moto un tale protagonismo di volontari e di comitati che hanno dato vita a un seguito, cioè a quella che poi è diventata Sagra del Tempio Malatestiano, successivamente presa per mano da un personaggio come Glauco Cosmi che l’ha curata amorevolmente e fatta vivere fino a consegnarcela, “splendida signora di 66 anni”, come una delle manifestazioni più care al cuore dei riminesi».
casa del welfare jobs act A1
Presso la tutto sul pad.
Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini
28
GIUGNO 2015
>
AGOSTO 2015
29
ESPERIENZE E PERCORSI
SPETTACOLI
SPETTACOLI DEL MEETING IN COLLABORAZIONE CON LA SAGRA MALATESTIANA L'impronta - Cuori Moderni Giovedì 20 - ore 21,45 Arena Frecciarossa1000 D3 Spettacolo Multimediale Ingresso a pagamento Con il contributo filmato di: Francesca Benedetti, Maddalena Crippa, Gioele Dix, Sandro Lombardi, Glauco Mauri, Ermanna Montanari, Michele Nani, Massimo Popolizio, Galatea Ranzi, Roberto Sturno, Pamela Villoresi e con la partecipazione straordinaria di Michael Lonsdale. Il Meeting è sempre stato appuntamento per uomini vivi. Lo spettacolo "L'impronta" è un appuntamento per chi non ha paura di avere fame e di condividere la voce del cuore.
Teresa de Jesus. Nata per voi Venerdì 21 - ore 19 Chiesa del Suffragio di Rimini OPERA in Musica Musica di Alessandro Nidi , testo di Giampiero Pizzol, cantante solista Daniela Piccari, voce Laura Aguzzoni, pianoforte Alessandro Nidi, tastiera Emanuele Nidi, chitarra Enrica Savigni, contrabbasso Giuliano Nidi, percussioni Sebastiano Nidi Con la partecipazione del chitarrista Piero Bonaguri che eseguirà brani del compositore Joaquìn Rodrigo. Donna di fuoco, incandescente e trasparente come un lampo, Teresa attraversa il secolo d'oro della Spagna lasciando un segno profondo nell'anima della cultura occidentale. Non è solo una mistica, una riformatrice, una scrittrice, una mente d'ingegno, ma un'attiva fondatrice di conventi; è una libera donna di Dio.
30
GIUGNO 2015
La dolce vita: la musica del cinema italiano Domenica 23 - Ore 21 Palacongressi di Rimini Ingresso a pagamento Concerto Con la straordinaria partecipazione di Alice, Morgan, Andrea Obiso, Federico Paciotti, Tosca e Raphael Gualazzi. Direttore Steven Mercurio Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini Musiche di Nino Rota, Ennio Morricone, Luis Bacalov, Nicola Piovani, Stelvio Cipriani, Armando Trovaioli, Giovanni Fusco, Riz Ortolani, Nino Oliviero. La Dolce Vita: The Music Of Italian Cinema è un concerto-evento in cui lo spettatore segue un percorso musicale creato dalle più belle ed importanti colonne sonore della storia del cinema Italiano. Ad accompagnare questo viaggio musicale sono le immagini originali create da Giuseppe Ragazzini, che evocano le storie dei vari film e i diversi stati emotivi che quei film suscitano, attraverso la musica.
Emotion 2015 - EMO Milano 2015 si presenta al Meeting Lunedì 24 agosto- ore 19,00 Chiesa del Suffragio di Rimini Concerto d’organo e tromba Interpreti Fabio Nava e Mario Mariotti. Quattro secoli di musica italiana, dal Seicento ai giorni nostri. Questo il senso di un percorso che intende offrire all’ascoltatore uno sguardo sull’evoluzione dei linguaggi e degli stili compositivi della musica italiana nel tempo.
AGOSTO 2015
31
SPETTACOLI
MOSTRE 2015
UN CUORE più grande della guerra Al Meeting un’esposizione Esperienze e Percorsi e uno spettacolo saranno dedicati ai canti del popolo soldato. Abbiamo intervistato Francesco Morabito, presidente del gruppo corale CET. di Stefano Pichi Sermolli prende sia la provocazione del titolo del Meeting di quest’anno che l’intervento di padre Pizzaballa al Meeting dello scorso anno, Il potere del cuore; a confronto sono il cuore dell’uomo e un evento così drammatico e travolgente come la guerra. Questo perché la stessa vita del coro, e il suo repertorio, nascono da tale contrapposizione di cuore e guerra, che sembrano essere l’uno il contrario dell’altro e che invece hanno potuto generare un patrimonio di ricchezza e bellezza che è arrivato fino a noi». Può precisare cosa intende per “cuore”?
Coro CET
C
ento anni fa, lo scoppio della prima guerra mondiale, universalmente conosciuta e celebrata come “la grande guerra”; eppure il coro CET è presente al Meeting 2015 con un appuntamento che porta un titolo provocatoriamente debordante tale definizione: Un cuore più grande della guerra.
32
GIUGNO 2015
Ne parliamo con Francesco Morabito, Presidente del gruppo corale. «Al Meeting portiamo un evento che si compone di un grande concerto e di una mostra sui canti nati o adattati in occasione della prima guerra mondiale. Il titolo è Un cuore più grande della guerra e ri-
«Il cuore è certamente del popolo che va in guerra e quindi dei giovani soldati di allora che si portano dietro tutta la loro tradizione e le cose di casa; che ricordano la morosa, la mamma; che sono dolenti rispetto alla durezza della guerra e alla perdita dei compagni, ma che rappresentano un popolo tutto costruito e nato su un ideale cristiano. Questi contenuti non sono mai di recriminazione, nemmeno quando parlano della grande battaglia; sono eventualmente di orgoglio, ma mai di disperazione e possono nascere solo nel tessuto, nella consapevolezza di un destino più grande anche della guerra, ultima-
AGOSTO 2015
33
>
RIMINI
ESPERIENZE E PERCORSI
mente positivo e buono, che è un riverbero della croce di Cristo». Quindi innanzitutto un momento di ascolto con il concerto del 22 agosto. «Sì; i brani del nostro repertorio sono quasi 300, quelli che eseguiremo a Rimini saranno circa 20. Sono bellissimi, commuovono ma, in alcuni casi, sono anche molto divertenti e travolgenti». E della mostra cosa ci può dire? «Nella mostra potremo ascoltare sia brani originali dei primi anni del secolo, registrati durante la guerra, che il loro
adattamento armonico successivo che ha completato, e quasi inverato e reso ancora più belle e vere, le espressioni delle melodie. Questi canti hanno avuto la forza di trasmettere la loro bellezza fino a noi, con una forma artistica di eccezionale valore che ha esaltato i contenuti e che ha affascinato i giovani di oggi, coetanei dei giovani di allora. La mostra ricostruisce un percorso che va dagli entusiasmi prebellici alla disillusione e al permanere, negli anni del conflitto, di un umano che non si è perso nonostante i tragici eventi e che traspare nella armonizzazione di quelle melodie che i soldati avevano portato con sè quando
erano partiti e che già durante il conflitto si cercava di eseguire a più voci per dar loro una forma e una bellezza più alte. Questo lavoro di armonizzazione è stato ripreso ed è continuato anche grazie all’apporto di musicisti di importantissimo livello come Antonio Pedrotti, Luigi Pigarelli, Renato Dionisi, Arturo Benedetti Michelangeli che, affascinati da quei contenuti, si sono messi al servizio di quel repertorio e hanno dato una forma che ha consentito poi, a quei brani, di essere eseguiti nelle sale da concerto di tutto il mondo». Ci racconta qualcosa del Coro CET? «Il coro ha un nome che significa “ragazzo” in dialetto. Nasce nel 2000 dall’esperienza di studenti universitari che si ritrovano, proveniendo da vari cori, per studiare il repertorio dei cosiddetti canti della montagna, una raccolta popolare che ci arriva dagli inizi del ‘900 in una forma artistica splendida. Questo lavoro li ha appassionati durante l’università e ancora oggi lo vogliono portare avanti». «Aggiungiamo che il coro è oggi riconosciuto come una delle espressioni più significative nel panorama nazionale e ha raggiunto diversi traguardi importanti: nel 2009 è stato insignito dello stemma del Coro della SAT (capostipite dei “Cori di montagna”); nel 2007 ha vinto il Concorso Nazionale di Ivrea; nel 2010 ha ottenuto il primo posto nella sezione canto popolare al Concorso “Trofei Città di Vittorio Veneto” e nel 2014 ha meritato la fascia oro al 53° Concorso Internazionale Seghizzi di Gorizia».
Francesco Morabito, Presidente Coro CET
34
GIUGNO 2015
AGOSTO 2015
35
CORREVA l’anno... 1982
1980
1988
1981 1993
2006
1986
1992 1983
1989
2012 2000 1994
1998
1999
2004
1995 2014 1990 2011
1996
2010 2003
1997
2002
2014
1985
2008
2013
1991
2014
VILLAGGIO RAGAZZI
Meeting di Rimini, 20 - 26 agosto 2015
BENVENUTI A
CASA
NOSTRA
STORIE DI PASSIONE, LAVORO, EDUCAZIONE
Vieni alla mostra per conoscere il “saper fare italiano”. Ogni giorno puoi incontrare imprenditori e opinion leader per confronti e approfondimenti su opportunità di lavoro e di crescita. Ti aspettiamo al Pad. C1 disponibile su apple store e android
Una bella avventura Un luogo di svago, creatività ma anche educativo e stimolante per i bambini con un programma ricco di proposte, ospiti d’eccezione e spettacoli musicali. di Annamaria Pesaresi
D
a diversi anni il Villaggio Ragazzi è diventato “una bella avventura”: i bambini sono accompagnati nelle esperienze proposte, che stimolano la loro intelligenza ed il loro cuore a guardare, domandare, scoprire e riconoscere; hanno adulti da seguire che, a loro volta, seguono l’esperienza educativa che il Meeting è. E’ un servizio reso alle famiglie, grazie al quale i bambini possono vivere il Meeting a propria misura e dove la cura del luogo si fonde con i contenuti educativi dei temi e delle tecniche proposti. Tante le offerte di quest’anno: all’apertura il “Lancio della giornata”, momento in cui tutti gli appuntamenti verranno illustrati a suon di musica e, subito dopo, ogni spazio del Villaggio si animerà per dare il via alle diverse attività. Novità di quest’anno, i laboratori manuali proposti dal “Parco di Pinocchio” e la
conferma di quelli artistici curati e guidati dall’amico Giuseppe Pecci. Naturalmente non mancherà il Capobanda, la mascotte del villaggio, che aiuterà bambini e ragazzi a scegliere fra le diverse proposte. Ogni giorno, nel Teatro di Padre Marco Finco, si replicherà lo spettacolo “Frate Jacopa dei Settesoli” dedicato alla nobildonna romana, rimasta vedova in giovane età, che ha avuto la grazia di incontrare San Francesco, incontro che ha rinnovato e fatto fiorire di luce nuova tutta la sua vita, perfino la “mancanza” che abitava il suo cuore . All’interno del grande Teatro dei Cuori ogni giorno si terrà un incontro: un esempio fra tutti la presentazione delle mostre del villaggio: “Quando Einstein scoprì che il segreto è nel cuore”, “Dante. Beatrice, i lupi e le stelle” e “In te c’è più di quanto tu creda. L’avventura umana secondo Tolkien. Lo Hobbit”. Inoltre ci sarà la possibilità di incontrare una delle più grandi ballerine classiche italiane, Liliana Cosi, che racconterà la sua passione per la danza e l’insegnamento, ma soprattutto l’ incontro più grande, che ha dato gusto e senso a tutta la sua vita. AGOSTO 2015
39
>
VILLAGGIO RAGAZZI
Invitata al Meeting, dopo tanti anni torna con piacere, perché ne apprezza le proposte e soprattutto la capacità di rapporto coi ragazzi: ha fiducia in loro e vuole provocare la loro fantasia. Nel titolo c’è l’eco di ciò che vive nel cuore dell’uomo, Dio. “Bisogna puntare il compasso nel centro della persona – ha detto in una recente intervista - poi tutto va a posto, anche se non si tolgono fatica o dolore. La danza – ha continuato - è un mezzo bellissimo con cui l’unità dell’essere è portata al pubblico. È l’interiore della persona che muove il corpo, non l’estetica, ma la psiche, la ragione. La danza è un’arte completa che fa emergere l’uomo a 360 gradi”. E ancora saranno ospiti al Villaggio Ragazzi il giornalista sportivo Nando Sanvito, con le sue video storie di sport, ed Enzo Gibellato, docente di Storia dell’Arte, che guiderà in
un percorso alla scoperta di opere di famosi artisti. Due giovani attori presenteranno una selezione di libri per ragazzi, recitando appassionatamente alcuni brani tratti da: “Io sono Zero” di Luigi Ballerini, “El Pavarott” di Luca Doninelli e “Il Duomo di Milano” a cura di Davide Cestari e Maria Serra. Tutte le sere il Teatro dei Cuori ospiterà avvincenti spettacoli: “Giovanni, un bosco di 200 anni” con Carlo Pastori e Walter Muto; “Dove lo butto, storie di ambienti e disambientati” di Giampiero Pizzol, Martino Chieffo e Marco Brambini; “Piccola piazza d’arti APG23” con Emanuela Frisoni e Paolo Summaria e “Le penne dell’Orco” (tratto dalla favola di Italo Calvino, “L’Orco con le penne”), presentato dall’ Associazione Culturale Korekané, con l’ attore Alberto Guiducci e il musicista Tiziano Paganelli. Tre saranno le serate dedicate alla musica: la presentazione
del nuovo cd “Ho un amico grande grande”, le canzoni per bambini di Claudio Chieffo cantate da Benedetto Chieffo e con Maurizio Cercone alla chitarra; “A scuola cantando” con l’allegria, i canti e i balli del Maestro Alberto Villa e “Cavoli, Animali, Monelli e Suonatori” con le canzoni per bambini (e non solo) di e con Carlo Pastori e Walter Muto (P&M). Per i più piccoli tornerà il Teatro dei Burattini: tanti personaggi e storie da raccontare, per gli spettatori da 3 a 6 anni. Non mancherà La Libreria per Ragazzi, non solo per comprare, ma anche per curiosare, sfogliare, leggere e ascoltare, ogni pomeriggio, le Letture animate e, tutte le sere alle 22.00, la fiaba della buonanotte narrata dal Capobanda. Mercoledì 26 agosto chiusura alla grande con la Festa del Villaggio, insieme a tutti gli amici che durante la settimana avranno abitato ed animato il Villaggio.
AGOSTO 2015
41
SPORT
Per trovare il benessere non serve andare lontano.
Mettiamoci in gioco La parola d’ordine per coloro che visiteranno i padiglioni dedicati allo Sport è “Mettersi in gioco”. di Annamaria Pesaresi
L
o spazio A7-C7 conta una superficie di ben 13.000 mq di spazi e aree a tema, è aperto tutti i giorni, dalle 11.00 alle 23.30 (giovedì 20/08 l’apertura del padiglione sarà alle 12.00) ed è promosso insieme a CSI (Centro Sportivo Italiano) e CdO Sport, con numerose attività sportive (calcio a 5, basket, pallavolo, tennistavolo, giochi di strada, dama e scacchi, atletica leggera, baseball, judo, ginnastica artistica, lacrosse e danza sportiva), esibizioni e prove libere (ginnastica acrobatica, danza sportiva, baseball, giochi di strada), tornei e sfide per tutte le età (basket, tennistavolo, calcio a 5, scacchi, bridge). Tornei e sfide L’Associazione Rimini Bridge organizza il 4° torneo di Bridge mentre è a cura del CSI il 4° torneo di Calcio a 5 “Memorial Giuseppe Fabbri”, riservato ai più giovani.
La CdO Sport promuove poi l’iniziativa dal titolo “Un giorno da leoni”, un pomeriggio dedicato ad attività ludiche per bambini di scuole primarie e secondarie di primo grado. Non mancheranno inoltre tornei di scacchi, di tennistavolo e di calcio a 5. Esibizioni e possibilità di provare Per gli amanti della ginnastica acrobatica la Polisportiva Riccione Sezione ginnastica Acrobatic Team Riccione propone uno spettacolo acrobatico e coreografico mentre invece chi preferisce cimentarsi nella danza sportiva avrà a disposizione tutta la settimana per esibirsi in balli tradizionali, caraibici e tanti altri ancora, il tutto grazie alla Federazione Italiana Danza Sportiva. Ci sono i Giochi di Strada, una selezione dei giochi di una volta da sperimentare ancora oggi.
Orogel, un mondo di benessere e bontà naturale. Orogel offre una vasta gamma di prodotti naturalmente ricchi di proprietà nutritive, coltivati esclusivamente in Italia nei terreni più vocati rispettando i ritmi della natura. Bontà, ma anche gusto e leggerezza: questo è il Benessere Orogel.
Nei migliori supermercati.
>
AGOSTO 2015
43
SPORT
Scuole promosse da CdO sport Considerazione particolare meritano le Scuole promosse da CdO Sport. La Scuola di Judo, in collaborazione con ASD LA GIRAFFA, la Scuola di Ginnastica Artistica, in collaborazione con ASD Gymnasticando di Urbino e Polisportiva Bernate Arcore, e la Scuola di Lacrosse, in collaborazione con A.D. Aquile Nere Lacrosse Spezia e Federazione Italiana Giuoco Lacrosse.
Ha trionfato negli Internazionali d’Italia nel 2007 e del Roland Garros; è stata la prima italiana ad aggiudicarsi un titolo del Grande Slam. Costretta a fermarsi da un infortunio al Beach Tennis di cui, nel 2009, vince i Campionati Europei. L’evento, organizzato da CdO sport, offre la possibilità di ammirare il mondo dello sport con gli occhi di una professionista e, chissà, di attrarre i più giovani nella sana competizione agonistica.
New Entry Acchiappa gioco promosso da Kinder Verrà allestito nell’area Kinder + Sport Village pad. A5 un nuovo ed entusiasmante gioco: l’Acchiappa gioco! Sarà in funzione sabato e domenica e prevede la partecipazione di genitori e figli.
Manifestazioni esterne Non mancheranno infine le grandi manifestazioni e gare ciclistiche in esterna: “In bici sulle tracce di Alberto” organizzato da Umana Dimora, Associazione Alberto Marvelli e Meeting di Rimini, un percorso nei luoghi in cui è vissuto il giovane beato riminese e che terminerà con la visita alla mostra ad esso dedicata allestita all’interno della Fiera; il “X Triathlon non agonistico” per tutti con le discipline di nuoto (400 metri), ciclismo (mountain bike 10 Km) e corsa (3 Km), promosso da CSI e Centro Sociale S. Andrea (RSM). Per gli amanti delle passeggiate serali ci sarà la consueta “Camminata per le vie e la storia di Rimini” con partenza dall’Arco di Augusto, oppure si potrà partecipare al “Corri Meeting Rimini 2015”, camminata ludico – motoria organizzata dal CSI di Rimini. Non mancherà infine, presso lo stadio del Baseball di Rimini, il 1° Torneo Baseball Giovanile Meeting Rimini a cura della Federazione Italiana Baseball-Softball. Incontro con… una campionessa È stato pensato per tutti, dai piccini ai più grandi l’incontro con Mara Santangelo, ex tennista, consigliera del Coni e della Federazione Italiana Tennis. Mara è la vincitrice del primo titolo WTA a Bangalore (India) e della Fed Cup 2006 assieme a Flavia Pennetta, Francesca Schiavone e Roberta Vinci.
AGOSTO 2015
45
RISTORAZIONE
Il cibo al Meeting non manca! Una panoramica delle proposte culinarie alla scoperta delle novità e delle conferme della prossima edizione. di Annamaria Pesaresi
Graticula Pad. D5
Peroni, la birra Italiana per eccellenza, entra nel segmento in continua crescita* delle birre ad alta gradazione con un prodotto unico: la nuova Peroni Forte. Una birra dall’aspetto giovane e intrigante, che con il suo gusto dolce amaro è ideale per un consumo di socializzazione serale nel fuori casa. * (-CAGR -5% F12-F15 Fonte IRI)
Lo chef Alessandro, responsabile del ristorante dedicato agli amanti della buona carne, ama descrivere la sua proposta di cucina di quest’anno come vicina e solidale. Come questi aggettivi possano sposarsi alla famosa “Chianina Igp”, valorizzata nel gusto e nel sapore dal taglio con cui viene servita (tagliata, appunto), alle verdure fresche o ai formaggi artigianali lo si spiega nel bel rapporto instauratosi fra lo chef e i produttori e fornitori. La carne proviene infatti da allevamenti di fiducia e le verdure da un’azienda agricola pesarese; i formaggi sono il frutto di una neo nata collaborazione con l’Associazione Papa Giovanni XXIII che, in una delle case di sostegno e recupero per ex detenuti, ha avviato la produzione di formaggio affidata ai ragazzi stessi. È così che nascono “Il formaggio del perdono” e “Nuvola bianca”, una delicata ricotta che accompagnerà la tartare di manzo
sulle tavole del Meeting. Lasciamo che, entrando nel ristorante Graticula, i prodotti freschi, artigianali e vicini, geograficamente ma anche umanamente, ci sorprendano e capiremo forse cosa intendono i ragazzi dell’Associazione quando dicono che “dalle mucche imparano a diventare buoni.”
Spazio Benessere Orogel Pad. D5 Si tratta di uno spazio dedicato al mangiar sano e di qualità, con menù scelti da chef attenti al benessere e al gusto delle tipicità italiane. Alessandra, responsabile dello spazio vegetale, racconta che l’idea di ristorante “Benessere” nasce da una duratura collaborazione con l’azienda Orogel e dalla voglia di proporre piatti equilibrati e leggeri che abbiano come protagoniste le verdure ma anche carni bianche e pesce.
AGOSTO 2015
47
>
RISTORAZIONE
Romagnolo
Corte San Nicola Pad. A2
Piscina Ovest Poste Italiane
In un’area animata da danze tipiche romagnole prende luogo il ristorante tradizionale della riviera, caratterizzato da un allestimento ed un menù semplici ma accoglienti. Anche se la novità di quest’anno è la pizza, inusuale ed originale new entry, il punto di forza del ristorante è la pastasciutta che, ci dice Giovanna, la responsabile, viene “tirata” dal vivo da due sfogline e poi cotta e servita come nelle case delle vere azdòre romagnole. Principalmente ci saranno le celebri tagliatelle e i tipici cappelletti, ma anche altre gustose tipologie di pasta come strozzapreti e gnocchi. Stimolante e divertente è l’iniziativa chiamata Con le mani in pasta, un laboratorio per bambini che combinerà l’insegnamento delle regole per una buona sfoglia alla stimolazione della fantasia: l’obbiettivo è quello di creare un nuovo formato di pasta sotto la guida esperta delle sfogline; non finisce qui, al termine del laboratorio ciascun partecipante riceverà il diploma di chef artista. Ma la cucina romagnola non si esaurisce con i primi piatti, protagonisti saranno infatti anche piatti di carne e frittura di pesce. Oltre al Romagnolo, Giovanna cura anche il menù dell’area Street Food presso le Piscine Ovest Poste italiane. L’idea è quella di creare uno spazio aperto in cui poter consumare un pasto completo direttamente sul posto o mentre si gira e si visitano i padiglioni. L’area è composta da Bar, per caffetteria, bevande e gelati, da Frutta golosa, per snack salutari ma anche sorbetti e succhi freschi, e da Cartoccio, per coni di fritto, hamburger e altre tipologie di cibo perfetto da mangiare in piedi. E per i più affamati, la piada è fritta!
Quattro anni fa don Peppino e altri tre amici, tutti appassionati della buona cucina, passeggiando nel padiglione della ristorazione del Meeting hanno intuito che la loro passione ed organizzazione si sarebbero sposate perfettamente con la proposta di lavoro volontario del Meeting. Coinvolgendo conterranei, amici e famiglie hanno proposto una visione della cucina assai innovativa, quella che valorizza il mangiare in compagnia preparato da professionisti, sì, ma non dell’arte culinaria! Ai fornelli ci saranno medici, insegnanti, impiegati, docenti universitari, tutti accomunati dal desiderio di vivere il Meeting come protagonisti assistendo dal loro punto di vista privilegiato. Porteranno quest’anno principalmente loro stessi, racconta don Peppino, accompagnati dalla calorosa accoglienza, certo, ma anche dal buon cibo e dal desiderio di mettere il cuore nel servizio proposto. Presso le Piscine Ovest Poste Italiane prenderà vita la Sagra Pugliese, luogo che, tradizionalmente, consente di gustare piatti del giorno e specialità come salsicce, fritti e verdure, carne, dolci e buon vino e di sperimentare ancora di più lo spirito pugliese di festa ed ospitalità. Ah, e sono solo amatori…
La Birreria Meeting: con la classica birra alla spina e un angolo dove, con un ricco aperitivo, rinfrescarsi con le bollicine del Muller Thurgau.
Pad. B5
48
AGOSTO 2015
Bar Alcamo Pad. C1
Direttamente da Alcamo Vincenzo ed un gruppo di amici approdano, ormai da quindici anni, a Rimini portando con sé tipicità siciliane, in particolare del trapanese e mettendole in vendita al popolo curioso del Meeting. Arancini, cannoli, granite ma anche specialità salate fanno parte del menù del bar per una merenda golosa o un pranzo veloce. Il segreto di tanto successo? La gente, spiega Vincenzo, chiede di tornare a lavorare con noi, si trova bene. Punto di forza è il gesto volontario in cui il ricavato va a sostegno anche di una cooperativa di disabili.
Birreria
Apicius
Pad. D5 Grande ritorno del ristorante Apicius che quest’anno ripropone deliziosi piatti come abbacchio, porchetta, bucatini all’amatriciana, saltimbocca e altre specialità della tradizione romana.
Città dei maestri Pad. C3
Lo storico ristorante dedicato alle famiglie e ai più piccoli, con primi e secondi piatti semplici e genuini realizzati con materie prime scelte. Un’oasi di ristoro e tranquillità tra i giochi del Villaggio Ragazzi.
Fast Food
Pad. B5-D5 Tanti punti dedicati al fast food di qualità e con un occhio ai prezzi dove mangiare pizza, piadina, hamburger, kebab, pollo e cotolette, insalate, primi piatti e pesce, panini e focacce, gnocco fritto e macedonie. Ideale per tutti i gusti!
Gelateria e Pausa Caffè Pad. B5/D5
Gelati, sorbetti, granite, yogurt con la frutta per un fresco e dolce ristoro. In più bibite fresche e caffè per ogni momento.
Chiosco Creperia Nutelleria Pad. C3 e Pad. Sport A7/C7
La vera crepes alla Nutella è qui! E poi waffle, dolci, bibite fresche e snack veloci.