Quotidiano Meeting - Venerdì 23 agosto 2019

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VENERDÌ 23 AGOSTO 2019

IN PRIMO PIANO

13.30 INTERGRUPPO SUSSIDIARIETÀ

Quotidiano

#6•ANNO 40

MEETING

Aleppo, luci tra le macerie

Il vescovo e il Gran Muftì accendono la speranza di Davide Amata La guerra in Siria prosegue nella regione di Idlib. Nonostante siano cessati i bombardamenti, ad Aleppo le condizioni di vita dei siriani sono ancora drammatiche: diversi quartieri devono essere ricostruiti e liberati dalle macerie. Soprattutto è necessario restituire un futuro alle famiglie e ai bambini orfani, molti dei quali nati durante la permanenza dei jihaidisti nella zona est di Aleppo. “Un nome e un futuro è quello che vorremo assicurare ai bambini orfani della città”, ha esordito il giornalista Andrea Avveduto, introducendo gli ospiti venuti nonostante le molte difficoltà, prima di mostrare un video dell’incontro tra il vicario apostolico di Aleppo Abou Khazen e il Gran Muftì Mahmoud Akkam. Un’amicizia di cui proprio Abou Khazen, testimonia l’importanza: “Siamo diventati amici di un gruppo di musulmani. Ad alcune famiglie abbiamo offerto degli appartamenti in cui vivevano delle suore prima della guerra.

Partecipano Maurizio Lupi, Graziano Del Rio, capogruppo del Partito Democratico alla Camera, Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri e altri leader politici

SALA NERI UNIPOLSAI

15.00 LIBERI DI CREDERE

Intervengono Thomas Georgeon, postulatore dei martiri d’Algeria e Javier Prades Lopez , rettore Università San Damaso di Madrid. Introduce Stefano Alberto, docente di Teologia

AUDITORIUM INTESA SANPAOLO B3

17.00

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IL SISTEMA SCUOLA-IMPRESA

Libertà di credere: amicizia e martirio

ARENA SUSSIDIARIETÀ & LAVORO B1

di Maurizio Vitali Thomas Georgeon, monaco trappista, è postulatore della causa di beatificazione dei 19 martiri d’Algeria. Per la prima volta è a Rimini dove oggi interverrà al Meeting per l’amicizia fra i popoli sul tema “Liberi di credere”, insieme al teologo Javier Prades, rettore dell’Università San Damaso di Madrid. La libertà religiosa in occidente sembra un principio acquisito. Sono altri i mondi in cui non si è liberi di credere. O no? Indubbiamente in occidente vi è libertà

Partecipano Stefano Antonio Donnarumma, Ad Acea e presidente Consorzio Elis e Gigi De Palo, presidente nazionale Forum delle associazioni familiari

21.30 SUONI, FIGURE, FORME NEL PURGATORIO DI DANTE

Gabriele Dell’Otto, illustratore, Adelfo Galli, scultore e Franco Nembrini, scrittore

SALONE INTESA SANPAOLO B3

di coscienza, di opinione e di religione. E questo è fondamentale. Io però vorrei porre l’accento su questo: non si nasce cristiani, come invece, ad esempio, si nasce musulmani. Cristiani si diventa, tramite il Battesimo, cioè tramite un atto di libertà, esercitato magari dai genitori. Nel cristianesimo la libertà di credere deve appoggiarsi sul desiderio dell’uomo e richiede una responsabilità. Quindi? Non è poi così ovvia questa libertà. Il consumismo, che ci fa passare quasi compulsivamente da un bene all’altro,

ci fa consumare tutto ma non ci rende liberi. È vero anche che la nostra tradizione liberale tende a limitare la religione al momento privato, non accettando che abbia rilievo nello spazio pubblico. Questo è un limite ed un errore. Oggi aggravato alla paura dell’islam. Parlo soprattutto della Francia, ma non è tanto diverso altrove. La Francia ha reagito accentuando l’idea di laicità, cioè appunto l’idea (e l’obbligo) di mantenere nell’ambito strettamente privato ogni esercizio o manifestazione religiosa.

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Le città in movimento

Volontari per quarant'anni

Il Meeting dei fotografi


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IN PRIMO PIANO

La rinascita di Aleppo

Collaborazione tra Vescovo e Gran Muftì per aiutare bambini e vedove Dopo la morte di un sacerdote ci ha sorpreso un messaggio di condoglianze del muftì in cui citava San Paolo”. In video-collegamento dal convento francescano di Aleppo interviene anche il Gran Muftì: “Il termine opposto all’estremismo è la moderazione. La moderazione è il tentativo di realizzare la giustizia, e la giustizia significa dare a ciascuno il suo diritto. Tutti in Siria siamo cittadini della stessa nazione. Mi rivolgo ora ai musulmani risiedenti in Svizzera, in Italia, in Francia e negli altri paesi europei; siete diventati cittadini di questi Paesi e dovete rispettarne le leggi”. Il francescano Firas Lufti, responsabile del Franciscan care center di Aleppo descrive vivida-

Finita la guerra sono partite molte Ong

mente la situazione di Aleppo: “Nonostante le rovine donne e bambini abitano ancora in case semidistrutte. Con la fine della guerra molte Ong presenti in città sono andate via. Abbiamo deciso di andare incontro ai musulmani con l’atteggiamento del buon samaritano. Molti bambini nati dai foreign fighters non sono riconosciuti, bisogna dar loro un nome insieme a tutto l’occorrente per vivere. Li aiutiamo anche con lo sport, l’arte, il nuoto e la musica. Dopo un lavoro costante alcune donne musulmane si sono fidate e hanno accettato gli aiuti”. La psicologa Binan Kayyali, direttrice del Franciscan care center di Aleppo, mostra alcuni disegni dei bambini e rivela le loro sofferenze: “La guerra ha distrutto la statura psicologica delle persone, molte donne sono rimaste senza mariti. La violenza si è manifestata in varie forme, anche quella sessuale. Molti bambini soffrono di depressione infantile, spesso i contraccolpi dei bombardamenti affiorano soltanto in un secondo momento”. Binan Kayyali prosegue il suo racconto descrivendo le immagini dei disegni che raffigurano la paura della violenza e il dolore per le sofferenze della guerra. E sottolinea come un anno di tera-

Un’immagine di Aleppo con i segni evidenti della devastazione della guerra

pie e di attenzione abbia migliorato gradualmente la loro condizione e conclude: “Desideriamo ricostruire l’uomo e incoraggiare la coesistenza pacifica”. Proprio alla ricostruzione della vita dei bambini siriani è dedicato il progetto “Un nome e un futuro”, attivato dall’associazione pro Terra Sancta è rintracciabile sul loro sito internet. Davide Amata

Dobbiamo essere come il buon samaritano

Libertà è testimonianza Parla Thomas Georgeon, postulatore dei 19 martiri di Algeria In Italia capita che la religione cattolica sia presa come uno dei fattori di una identità etnica e nazionale da difendere. Ha avuto notizia del nostro ultimo ministro dell’Interno, Salvini, con il rosario in mano in qualche comizio? Sì. Non è la logica dei 19 martiri. Direi che è il contrario. Essi hanno cercato di nutrirsi anche della fede dell’altro, non certo per cambiare religione, ma per arricchire e approfondire la propria fede in Cristo. Guardiamoci dall’essere reciprocamente ignoranti della nostra fede. Perché l’ignoranza conduce alla violenza, all’intolleranza, all’odio. Parlerà dei martiri di Algeria, oggi, affrontando il tema dell’incontro? Certamente sì. Da loro ci giunge un messaggio decisivo. La loro libertà di credere ha coinciso con la scelta libera di restare in Algeria nonostante il gravissimo rischio di perdere la vita in un periodo dominato da scontri armati, pericoli d’ogni genere, odio, disgusto dell’altro. Alle sollecitazioni dei governi e del Vaticano stesso ad abbandonare il Paese, rispondevano – ognuno con

il proprio accento – che non potevano abbandonare gli amici. Hanno voluto condividere la sorte della gente con cui avevano intessuto quello che chiamerei dialogo della quotidianità. Non per difendere la Chiesa? Ma la Chiesa in Algeria, dopo la decolonizzazione e l’indipendenza dalla Francia, non aveva proprio nulla da difendere in un Paese musulmano dal quale i cristiani se n’erano andati quasi tutti. Avrebbe potuto tranquillamente sopravvivere come “chiesa d’ambasciata”: assistenza spirituale e celebrazioni liturgiche per il personale diplomatico. Invece il genio dell’arcivescovo di Algeri, card. Duval, lo portò a proclamare, nel 1968: “Dobbiamo essere una Chiesa algerina”. Una Chiesa cioè al servizio del popolo, con la testimonianza e l’amicizia.

gente, chi li conosceva, mai lo chiese. Anzi. E portarono la vergogna, poi, oltre al dolore per la loro uccisione. La libertà di credere consisteva per loro in una testimonianza di vita. Una vita donata a Cristo, e a un popolo che pure non era il loro, per servire la Chiesa in quel Paese. Un esempio chiaro di che cosa significasse amicizia ci è dato dal vescovo Clavéry e da Mohammed, che gli faceva da aiutante e autista

Rischio la pelle, ma l’amicizia è più importante

Ha usato due volte la parola amicizia. Non a caso, mi pare. E’ una dimensione essenziale nella testimonianza di questi martiri. Dicevano: se la gente ci chiede di andarcene, ce ne andremo. Ma quella

in estate, quando diversi preti erano in ferie. Furono trucidati insieme. Un vescovo cattolico e un ragazzo musulmano. Entrambi sapevano di correre un pericolo mortale. Il vescovo confidò a un suo prete: “Anche solo per l’amicizia con un ragazzo come Mohammed vale la pena di restare qui”. E Mohammed confidò a un suo amico: “So che rischio la pelle, ma per amicizia continuo a fare quello che faccio”. Maurizio Vitali

Thomas Georgeon


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IN PRIMO PIANO

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Convivenza La sfida dell’abitare Luoghi e incontri per riflettere sul rapporto tra città ed estetica Stefano Boeri visita la mostra “L’uomo all’opera. La grandezza del costruire”

di Giulia Ciancaglini Per architettura di spazi e geografia di culture il Meeting sembra quasi una città. Strade, piazze, ristoranti, l’arena della salute e quella sportiva, cinema, auditorium, servizi e un popolo che ci vive. Ma quando una città è davvero vivibile? E come costruirla oggi? Domande che trovano ampio spazio nella quarantesima edizione tra luoghi e incontri sul tema dei centri abitati. Prima di tutto nella mostra “L’uomo all’opera. La grandezza del costruire” (padiglione A1), pensata da ingegneri e architetti che, attraverso le varie epoche storiche, ricordano l’importanza di seguire un ordine che già c’è. L’esposizione pone attenzione ai materiali, ai maestri di questa arte e a opere come la Sagrada Familia e l’Eurotunnel. Poi un’arena dedicata alla polis

Le nuove sfide: automazione, clima e povertà

(Arena Polis A1) con un programma di dibattiti e testimonianze per approfondire aspetti che riguardano la vita di tutti, dato che la metà della popolazione mondiale vive in città e nel 2030 questo dato arriverà fino al 75%.

E ancora gli incontri, in particolare la rassegna “Città e Bellezza”, che ha chiesto a tre architetti italiani Manfredo Catella, Lorenzo Margiotta e Stefano Boeri - come è cambiato, nel tempo, il rapporto tra città ed estetica. Margiotta ha presentato il manifesto di alcuni architetti spagnoli che hanno compiuto un esercizio paradossale: applicare le regole che l’Unesco impone per i propri siti a monumenti costruiti dopo la nascita dell’istituzione. Il risultato? Foro Romano, Basilica di San Pietro, Torre di Pisa e Tour Eiffel non esisterebbero. Una provocazione che, per superare l’immobilismo dovuto alla tutela e alla conservazione, propone come contromisura il dinamismo. “La città, come organismo vivente, è dinamica, perché al suo interno c’è vita”, ha detto Marco Aluigi, referente per l’Arena Polis. Infine gli ospiti: dall’architetto del

Bosco Verticale Boeri a Giuseppe Sala, sindaco di Milano. Secondo il primo cittadino, una città moderna deve “lavorare su tre piani: i servizi di base, una visione del futuro e un racconto, perché spiegare una città è un elemento che aiuta moltissimo”. Tre sono invece le sfide da affrontare per una città dei nostri tempi secondo Boeri: l’automazione, “perché l’intelligenza artificiale produce un’accelerazione tale da sostituire le reti dell’intelligenza e della cultura umana e questo creerà un grande vuoto dal punto di vista del lavoro”; il cambiamento climatico, considerando che “sono le città a produrre il 70% di CO2 presente nell’atmosfera”; la povertà, dato che “più di un terzo dei cittadini del mondo vive in favelas, slum o baracche”.

“Tra tanti giovani curiosi di conoscere” In fiera l’assessore alla salute della Regione Toscana di Oreste Malatesta Stefania Saccardi, assessore alla Salute, welfare e sport della regione Toscana, ha voluto essere presente al Meeting perché “C’è tanta gente che ha voglia di incontrarsi e dialogare, ci sono tanti giovani curiosi di conoscere”. Nell’area salute la Toscana ha allestito uno stand che presenta servizi di eccellenza nell’ambito della

sanità nazionale. Lo stand è suddiviso in due aree, una dimostrativa e l’altra ambulatoriale. Nella prima si svolgono dimostrazioni pratiche di nuove tecnologie; nella seconda specialisti medici sono disponibili a visitare gratuitamente gli ospiti del Meeting. Tra i servizi presentati, la pet therapy, metodologia che aiuta il bambino ad affrontare le terapie dolo-

rose mediante la compagnia di un cane appositamente addestrato a favorire effetti rilassanti; la Scuola cani guida per ciechi, unica scuola pubblica in Italia, considerata all’avanguardia in questo campo; l’attività fisica adattata, prescritta dal medico al fine di modificare lo stile di vita delle persone anziane e prevenire danni legati alla sedentarietà; il Robot Ortopedico, un’in-

Stefania Saccardi, assessore della Regione Toscana

novazione tecnologica che sostituisce la persona del medico chirurgo in talune operazioni al ginocchio e all’anca; l’esoscheletro, un apparecchio che permette alle persone disabili non deambulanti di camminare; il gruppo endoscopico opera con apparecchiature e metodologie che permettono di realizzare la colonscopia indolore, senza il bisogno di anestesia.


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VITA MEETING

Oltre le sbarre un canto di speranza Da Rimini a Padova il concerto dei musicisti venezuelani di Andrea Canton Il Meeting per l’amicizia fra i popoli anche quest’anno conferma l' attenzione verso il mondo del carcere, con incontri dedicati al tema ma anche con la visita, come ogni anno, di alcune persone recluse. E se nel 2008 il carcere era venuto al Meeting con la grande esposizione “Libertà va cercando, ch’è sì cara. Vigilando redimere”, quest’anno tocca al Meeting entrare in carcere. Oggi alle 12, infatti, nella Casa di reclusione di Padova, in via Due Palazzi, si terrà il concerto “Venezuela. Il popolo il canto il lavoro”, proposto ieri, alle 22, a Rimini negli spazi della fiera. Il concerto, a cura di Trabajo y Persona, raccoglie e tesse insieme, in

un’immaginaria giornata, i canti della tradizione venezuelana legati al mondo del lavoro. L’associazione Trabajo y Persona, fondata dieci anni fa in Venezuela, è impegnata nella formazione professionale in un contesto che

Un dono ai nostri detenuti

negli ultimi mesi si è fatto via via più drammatico: “La bellezza per entusiasmare il lavoro, il lavoro per risorgere - spiega Alejandro Marius, fondatore di Trabajo Y Persona e già ospite cinque anni fa al Meeting - nella nostra tradizione gli allevatori, i pescatori, le lavandaie e i lavoratori nel settore della cioccolata cantano mentre lavorano. Francisco José Sanchéz, musicista senza lavoro che aveva vissuto a New York e in Australia, che è diventato il nostro direttore musicale, ha radunato i migliori musicisti venezuelani per testimoniare come anche dentro la crisi si possa costruire bellezza. “Venezuela. Il popolo il canto il lavoro” è anche un libro-cd, edito da Itaca, i cui proventi contribuiranno a sostenere l’associazione. Nel volume trova spazio anche la testimonianza della trappista madre Cristiana Piccardo, 94 anni, già badessa di Vitorchiano all’epoca di don Giussani il cui esempio spinse Marius, già dirigente di una multinazionale, di impegnarsi a tempo pieno nel campo sociale, stringendo amicizie e collaborazioni in tutto il mondo. «Siamo rimasti stupiti da questa disponibilità – confessa Nicola Boscoletto della Cooperativa Giotto, che opera in carcere a Padova – avreb-

Alejandro Marius

bero potuto scegliere per la seconda mondiale di questo concerto qualsiasi altra sede, ben più utile per il ritorno commerciale. Hanno scelto invece di regalare un concerto a cento detenuti. Questo ci stupisce e ci onora di una così grande amicizia». Altri eventi del Meeting quest’anno hanno acceso i riflettori sul mondo del carcere: sono intervenuti Claudio Burgio, fondatore e presidente dell’Associazione Kayros Onlus, Gianluca Guida, direttore dell’Istituto penale minorile di Nisida, Nicolò Ceccolini, cappellano dell’Istituto penale minorile Casal del Marmo. È stato proiettato “Viaggio in Italia: la Corte costituzionale nelle carceri” di Fabio Cavalli con la presenza della vicepresidente della Corte costituzionale Marta Cartabia. Alejandro Marius interverrà sabato 24 maggio alle 15, in occasione dell’incontro “Il bene comune: testimonianze dal Venezuela”.


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VITA MEETING

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Quaranta e non sentirli In fiera dalla prima edizione: ogni anno una novità di Camillo Bartolini Si sa, il Meeting è capace di catturare l’affetto di migliaia di visitatori che tornano spesso nel corso degli anni. Chi l’avrebbe immaginato, però, che si aggirino tra i padiglioni veri e propri highlander, volontari in tutte le quaranta edizioni? Eppure non sono pochi quelli che il Meeting l’hanno visto nascere e crescere, contribuendo, anno dopo anno, a renderlo quello di oggi. Cos’ha reso possibile una tale fedeltà? È “solo perché è vissuta come novità e non ripetizione, consapevole di un bene per me nel Meeting. Ho visto una mano che mi guidava durante anni”, dice Rosanna Menghi, da sempre impegnata nel viavai dell’ufficio stampa. Nadia Zangheri invece, pilastro della libreria, riconosce “di essere cresciuta insieme al Meeting. Certo è un sacrificio, ma è bello per questo”. Se chiedete a Enrico Assorati, un responsabile dei servizi generali, la risposta è tanto semplice quanto vera: “vengo perché è bello. È una fatica sostenuta

Radio Meeting La viva voce Così cresce la voglia di tornare Volontari senior e junior

con gli amici per creare un posto che parla a tutti gli uomini”. Per lo storico fotografo Angelo Tosi “è la convenienza, generata da fiducia e amicizia” a mettere voglia di tornare. Nelle loro parole traspare una profonda gratitudine e una certezza: il Meeting è uno splendido quarantenne destinato ancora a grandi soddisfazioni. Non resta che chiedere ai veterani del volontariato cosa possano desiderare per il futuro della manifestazione. E se Rosanna spera che “continui essere luogo di incontro, esperienze e volti, qual-

cosa da custodire e vivere nell’anno”, Enrico si augura di mantenere “un grande respiro che risponda alle esigenze dell’uomo che sono sempre le stesse ma sempre nuove”. Per Nadia l’essenziale è che si continui a formare “un punto di autorità a cui la gente guarda, perché serve al mondo”. La ricetta la offre Angelo: “Occorre rimanere un luogo di vita animato da volontari e non professionisti di mestiere”. Certo il tempo e la fatica si fanno sentire ma non provate a chiedergli se rifarebbero tutto daccapo. Perché? La risposta già la conoscete.

Il volontario e la scarpina della hostess Dietro le quinte: il “magazzino” dove si aggiusta tutto di Nicholas Masetti Qualunque sia l’ospite, la mansione o l’orario di lavoro, il volontario ha solo una finalità: essere il cuore pulsante del Meeting. Maglietta colorata, cordialità e voglia di fare sono le caratteristiche che lo contraddistinguono tra il pubblico accorso questa settimana a Rimini. “Dedicare tempo a questo evento mi ha cambiato la vita” racconta una hostess. Il suo compito è accompagnare e seguire gli ospiti, a volte anche per tutto il giorno, attendendoli all’aeroporto o alla stazione d’arrivo grazie al lavoro degli autisti, circa una quarantina, che a volte passano la notte fuori o percorrono centinaia di chilometri per raggiungere il politico, lo storico e il docente. Ci sono anche i parcheggiatori, seduti a turno in strada sotto un ombrellone per evitare il caldo torrido della riviera romagnola, e cinque giardinieri che annaffiano più di cento piante tra i padiglioni. I servizi interni invece, dotati di ra-

Sotto il sole nei parcheggi e con l’acqua tra le piante

IN ONDA

Il duro lavoro del parcheggiatore rallegrato dalla chitarra

diolina, si mettono in contatto con la squadra a 11 del gruppo Charlie, scorta ufficiale degli ospiti. Pulizie, elettricisti, mostre, fast food: qualunque mansione svolta all’interno della Fiera è volontariato. Sono 2830 di cui circa 800 universitari e 250 studenti. Il reparto magazzino e pronto intervento invece aggiusta e ripara “anche la scarpa di una hostess”, racconta sorridendo un volontario di Milano. Proprio dalla Lombardia arriva il più anziano. Francesco Meroni ha 81 anni, è impegnato alla segreteria sport ed è al suo sesto anno consecutivo. “Mi piace stare con i ragazzi, mi mantiene giovane” racconta Meroni, appassionato di timbri e francobolli con un passato di due anni e mezzo a Salvador de Bahia, Brasile, dove aiutava bambini poveri. Il record della giovane età invece lo detiene Giada Greco, di Como. Do-

Per il secondo anno a Rimini c’è Radio Meeting. Un nuovo modo di raccontare protagonisti ed eventi, in onda tre volte al giorno sulle frequenze di Radio Vaticana Italia: 103.8 FM per Roma città. 105 FM per Roma e provincia. In Italia su DAB + la radio digitale (per informazioni www. digitalradio.it) e canale tv 733. In streaming www.vaticannews.va. Con servizi e interviste pubblicate sul portale Radio VaticanaVaticannews. Per una settimana Radio Meeting diventa l’anima parlante dell’esplosiva e sfaccettata quotidianità dentro la fiera. Tre i momenti di approfondimento: il primo in onda alle 11.30, protagonista ogni giorno una tra le venti mostre esposte. A seguire il secondo momento alle 17.05, le Storie dal mondo e dall’Italia diventano il cuore dell’incontro che il meeting fa risuonare e sentire forte. Ultimo momento alle 19.12, a parlare gli ospiti degli incontri e degli eventi. Ai microfoni i giornalisti Luca Collodi e Alessandro Guarasci, con Concetta Russo, volontaria al meeting e con il supporto tecnico di Patrizio Ciprari. La radio viaggia, parla e arriva rapida alla pancia di chi non riesce a vivere dal vivo, ma riesce ad immaginare dalla viva voce. Fotografie che lasciano il segno e creano un’eco. E così, in questo nuovo anno, una nuova avventura. Al Meeting e alla famiglia radiofonica si sono aggiunti gli studenti dell’università Iusve - Istituto Universitario Salesiano Venezia. Per loro un’esperienza unica di stage in redazione, e si sa, il Meeting è palestra di vita, è formazione resiliente, è sfida, è domanda.

Volontario al computer

menica 18 agosto ha festeggiato sedici anni con gli amici del ristorante bergamasco “Il Caravaggio” che “mi hanno fatto cori e una torta con delle candeline”. Studia all’alberghiero, sala bar, ma nel weekend svolge attività caritative con professori e amici. Il Meeting, grazie a personaggi come loro, vive di volontariato e, come racconta una ragazza a fine giornata, “per i rapporti che nascono qua lo rifarei sempre e comunque, nonostante la fatica”.

IL NUMERO

2.830 Numero dei volontari: pre-Meeting 333 Meeting 2.469 solo smontaggio 28


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MOSTRE

Storie di donne inquiete Percorso tutto al femminile da Maria Skobcova a Sandra Sabattini di Matteo Rigamonti Non c’è soltanto la ragazza di Hong Kong dell’omonima mostra nel padiglione A1 al Meeting di Rimini. Altre donne dalle storie altrettanto affascinanti popolano gli spazi della fiera. Un percorso quasi interamente al femminile per chi, appena arrivato o in procinto di partire, vuole scegliere una visita fuori dagli schemi. Si comincia con la storia e la testimonianza della santa ortodossa madre Maria Skobcova, al secolo Elizaveta, che accettò la sfida dell’emigrazione a Parigi come chiamata di Cristo e dono di libertà fino al martirio in un campo di

PAD. D3

Maria Skobcova, “Camminare sulle acque”

PAD. D3

Etty Hillesum, “Il cielo vive dentro di me”

concentramento (padiglione D3). Donna piena di domande, dopo anni di ribellione, sperimentò un nuovo monachesimo e l’imitazione di Maria come possibilità di vita nuova. A pochi metri, nel medesimo padiglione, la mostra che racconta Etty Hillesum, giovane ebrea olandese la cui vita venne stravolta positivamente dall’incontro con lo piscoterapeuta Julius Spier, e che oggi sarà presentata dal teologo Javier Prades, rettore dell’Università San Dámaso di Madrid, e Marina Corradi, scrittrice, alle 16.30 nel foyer B2. Ci si sposta

PAD. C3

Sandra Sabattini, “Questa vita non è mia”

poi in C3 per scoprire l’itinerario umano e spirituale di Sandra Sabattini con la mostra “Questa vita non è mia”. “Vulcano di gioia”, “amante della musica e del disegno”, “gazzella” quanto a destrezza atletica: così viene descritta la Venerabile nata a Riccione nel 1961 e morta il 2 maggio 1984, investita da un auto mentre si recava a un incontro della Comunità Papa Giovanni. L’educazione cattolica (la “buona radice”) e l’incontro con don Oreste Benzi aprirono il suo animo alla vocazione di seguire Gesù, povero e servo, condividendo

la vita degli ultimi, tossicodipendenti e persone con gravi disabilità. Fino alla decisione di iscriversi alla facoltà di Medicina. Sempre in C3 la mostra per i quarant’anni dell’Istituto oncologico romagnolo (Ior). Con il racconto di esperienze di solidarietà, aiuto e compagnia ai pazienti oncologici. Come le volontarie che, con umanità e discrezione infinite, guidano le pazienti nella scelta della parrucca durante i periodi di chemioterapia. E un pannello finale dedicato alla storia di Annalena Tonelli, nata a Forlì e missionaria in Somalia.


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MOSTRE

“La compassione che ci unisce”

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PAD. A3

Il messaggio di carità e attenzione per l’uomo nello spazio della Lega Musulmana Mondiale di Alessandro Pavanati All’interno dello stand della Lega Musulmana Mondiale, nel padiglione A3, è possibile conoscere da vicino questa Ong attiva dal 1962, che raccoglie rappresentanti da cinquanta Paesi musulmani, con lo scopo di fornire aiuto e supporto alle popolazioni in difficoltà in tutto il mondo, a prescindere dal credo. A colpire è innanzitutto il titolo: “La compassione che ci unisce”. Come racconta Fatma Zoha Ben Bali, algerina, responsabile delle relazioni con il pubblico della sede di Roma, “il principio che anima il nostro operato è che ogni essere umano ha il sacrosanto diritto di essere salvato e di vivere con dignità. Puntiamo a portare servizi sanitari completi, dalla cura all’assistenza sociale, al soccorso d’emergenza. In Indonesia, per lo tsunami, siamo stati ad esempio i primi ad intervenire”. “Negli ultimi cinque anni – specifica

- abbiamo offerto un servizio gratuito per circa 2 miliardi di euro, raggiungendo 681 milioni di persone nel mondo, in 100 Paesi, attraverso le nostre sedi presenti in 42 Paesi. Ci concentriamo soprattutto su Paesi senza infrastrutture mediche”. Territorio di intervento principale è l’Africa, dove l’organizzazione sostiene anche missioni cattoliche. Il percorso che ha portato alla partecipazione al Meeting parte nel 2017. Il primo incontro è stato nel settembre 2017 presso la Santa Sede, con Papa Francesco. “Quella visita storica – racconta Ben Bali – è stata fatta per ringraziare il Santo Padre per quanto sta facendo per i rifugiati nel mondo. Lo scopo è anche rafforzare la bella amicizia che c’è fra il mondo arabo-islamico e il mondo cristianocattolico”. Nell’aprile 2018 ci fu la visita del Cardinal Tauran in Arabia Saudita. Lì nacque l’idea della prima

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Una delle sale della mostra

partecipazione al Meeting, nel 2018. Nel marzo 2019 c’è stata la visita a Riyadh della delegazione del Meeting. “Abbiamo voluto concretizzare un’amicizia – conclude Fatma Zoha Ben Bali – non solo tra popoli e culture, ma fra persone”. All’interno della mostra è riprodotto uno degli uffici del quartier generale di Gedda dell’Organizzazione Internazionale di Soccorso, Assistenza e Sviluppo (l’ente all’interno della Lega che si occupa di intervenire nelle situazioni di bisogno), dove vengono raccolte segnalazioni di emergenza su disastri naturali, guerre, eventi geopolitici, per poter intervenire a supporto di vittime e feriti.

Fatma Zoha Ben Bali: “La nostra vuole essere un’amicizia fra persone, oltre che fra popoli e culture”


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PAD. C2

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Le Marche: dalla ferita del sisma alla rinascita con lo sguardo rivolto all’innovazione

venerdì 23 agosto - ore 17.00 (arena CdO for innovation)

DOPO LA TRAGEDIA, TRA INNOVAZIONE E RIPARTENZA Parteciperanno:

LUCA CERISCIOLI - Presidente Regione Marche Lo Claudio Pettinari - Rettore Università degi Studi di Camerino Pietro Marcolini - Presidente Istituto Adriano Olivetti, ISTAO Luigi Passaretti e Francesco Balloni

Cna Ascoli Piceno, referenti Progetto Cittadella delle Attività Produttive, Arquata del Tronto

Omero Papi

Lorem ipsum Presidente della CSR Cassa di Sovvenzioni e Risparmio fra il Personale della Banca di Italia Progetto Cittadella delle Attività Produttive ad Arquata del Tronto

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MOSTRE

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Lo sguardo dei fotografi

Grandi immagini raccontano il Meeting: un’esposizione “diffusa” e un catalogo di Francesco Cofano Eventi, spettacoli, personalità istituzionali, accademiche e del mondo dell’imprenditoria. Ma non solo. Il Meeting appartiene ai visitatori, che affollano i padiglioni con il loro muoversi senza sosta, e ai volontari, che con impegno e generosità regalano ogni anno una settimana di dialogo e confronto. È proprio a loro che Iconphotos, un collettivo formato da quasi trenta fotografi, ha deciso di dedicare la mostra diffusa “Tutto nasce da uno sguardo”: sette installazioni con tre foto ciascuna distribuite negli spazi della fiera. Un’esposizione diversa da tutte le altre. In alcune immagini i volontari lavorano nell’immediata vigilia del Meeting, in altre guidano gli spettatori con parole e gesti. Non mancano istantanee che catturano il pubblico concentrato su mostre o dibattiti o che sorprendono le persone immerse in un momento di riflessione. Alcuni trittici sono in bianco e nero, altri a colori. Quasi mai i protago-

Una delle fotografie della mostra

Lo spettatore può imbattersi nelle foto per caso e vederle in ordine sparso, oppure munirsi di una piantina e cercare gli spazi dedicati nei vari padiglioni seguendo l’ordine voluto dagli allestitori. Così come può passarci davanti senza notarle o guardarle soltanto in parte,

soffermandosi su alcune immagini e saltandone altre. Le persone osservano e nelle foto si specchiano. Manca un percorso stabilito come in una mostra normale ma questo non significa che non ci sia un disegno preciso. Non a caso la foto dell’installazione finale ritrae un abbraccio coinvolgente tra due persone: l’essenza del Meeting, che nasce con l’incontro e per l’incontro.

che oggi è stata intitolata a Vaccaro. “É stato un attimo – racconta il fotografo – ero a qualche decina di metri dai due e ho visto un bacio, così ho corso e sono arrivato in tempo per immortalare l’ultimo bacio tra i due”. Dalla paura e dalla violenza si passa al periodo post-bellico, quello della rinascita e dell’umano, con foto che raffigurano scene di festa, danze e bambini. Nella mostra, visitata mercoledì da Vittorio Sgarbi, si vedono bar, edicole, piazze che portano lo spettatore nei fatti tipici dell’uomo dell’epoca.

L’ultima sala della mostra itinerante, realizzata grazie al contributo della Strada dei Parchi spa e della Diocesi di Termoli, ospita decine di fotografie di volti famosi: da Enzo Ferrari a Vittorio De Sica, da Sophia Loren a Pablo Picasso, fino al presidente americano John Fitzgerald Kennedy. “Ero con lui il giorno del famoso discorso pronunciato dal presidente a Berlino – conclude Vaccaro –. Era un uomo straordinario, è stato un onore poter fotografare il suo carisma e la sua umanità”.

I fotografi del collettivo Iconphotos con Tony Vaccaro

nisti delle foto guardano nell’obiettivo perché non si accorgono dello scatto. La mostra, infatti, vuole fissare attimi minimi, anche “periferici”. Momenti apparentemente ordinari ma capaci di rendere efficacemente la vita che brulica durante l’iniziativa.

Ciò che conta sono gli occhi Gli scatti quotidiani di Tony Vaccaro

PAD. C3

Una visitatrice ossera la mostra

di Nicholas Masetti Giacomo Puletti “Quello che conta nella fotografia sono gli occhi” dice Tony Vaccaro, e nella mostra allestita in suo nome nel padiglione C3, lo sguardo può captare tutto quello che ha composto la vita del fotografo italo-americano. La guerra prima, la rinascita, l’umano e i volti famosi poi. Nato a Greensburg (Pennsylvania) nel 1922 da italiani immigrati, trascorse la sua giovinezza nelle campagne di Campobasso, in Molise, dopo aver perso entrambi i genitori a pochi mesi di distanza quando aveva quattro anni. Affidato a uno zio violento, decise di prendere in mano la sua vita cominciando a fotografare attimi di quotidianità. “Se vuoi scoprire la verità, devi andare all’origine”, dice Vaccaro, 96 anni, dalla sala Neri UnipolSai del Meeting. Si presenta con la sua macchina fo-

tografica “Leica” al collo e sorretto da un bastone che, dice orgogliosamente, “mi ha regalato Frank Lloyd Wright, l’architetto più famoso del mondo”. La sala, gremita, ascolta in silenzio. “Ho cercato di fotografare la bellezza delle cose semplici – spiega Vaccaro – perché tutto deve essere ricondotto all’essenza della vita: l’amore”. Tra il 1944 e il 1947 ritrasse la Seconda guerra mondiale da diverse città tedesche come Francoforte, Berlino e Darmstadt, seguendo la vita dei soldati e dei civili. Camminando tra fari cupi e piccole lampade accese, il percorso della mostra dà l’idea che vive nella testa del “fotografo dell’umano”, dall’omonimo titolo dell’allestimento. La sua foto più famosa è forse “Il bacio della liberazione”, che raffigura una bambina francese che bacia un soldato statunitense nel 1944, al centro di una piazzetta della Normandia

Guido Guidi e Luca Fiore, giornalista Tracce

“Educati a guardare” L’obiettivo di Guidi

C’è sempre qualcosa da vedere di Alice Possidente Filippo Campo Antico Lo sguardo è stato il tema cardine della conversazione che ha visto protagonista il fotografo Guido Guidi, insieme al giornalista Luca Fiore nei padiglioni del Meeting. “Ovunque tu guardi c’è qualcosa da vedere”, il titolo dell’incontro. Se fissare insistentemente, nell’ideale comune, è sintomo di maleducazione, per un fotografo è essenziale. “Fissare è un modo per ricordare le cose. Non basta avere gli occhi. Gli occhi vanno educati e a scuola non educano a guardare”, ha detto. Ma non si è parlato soltanto di fotografia. Si è spaziato da citazioni di Seneca a Roland Barthes a Picasso. Perché, ha spiegato Guidi, “da buon

fotografo ho l’abitudine di captare le frasi belle e di trascriverle, che è un’operazione quasi fotografica”. E poi perché “un fotografo non fa soltanto il fotografo. È interessato a tutte le altre arti”. Avvicinatosi al mondo della fotografia in giovane età, Guidi ha ricordato di essersi fatto regalare a 13 anni una fotocamera professionale con il cavalletto. “Volevo essere da subito un professionista”. Anche se la sua formazione iniziale è legata alla pittura. In una sala gremita e partecipe, alla richiesta del pubblico di commentare alcune delle sue foto proiettate in sala, ha risposto: “Di solito non parlo mai del mio lavoro, lo faccio e basta”.


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VITA MEETING

Dalla Cina un anelito di libertà

La vita delle comunità cattoliche Brian Grim all’incontro “La mia Cina”

di Francesco Cofano La libertà religiosa ai tempi della Cina di XI Jinping. Due appuntamenti dedicati allo Stato diventato, in circa vent’anni, il principale attore economico sullo scacchiere internazionale, per riflettere sulle prossime sfide che attendono la società cinese in tema di diritti civili. Prima la proiezione del reportage “Good Plan” del giornalista spagnolo Fernando De Haro: un viaggio attraverso alcune province cinesi per osservare la vita delle comunità cattoliche in questi anni. Poi l’incontro “La mia Cina” in cui il presidente della Religious Freedom and Business Foundation, Brian Grim, racconta la sua esperienza in Estremo Oriente negli anni Ottanta da missionario battista e poi, dopo la conversione, da cattolico negli anni

Novanta. Un viaggio nella Cina degli ultimi 70 anni, dalla Rivoluzione Culturale di Mao Zedong al presente di Xi, passando per il ventennio di Deng Xiaoping. È proprio con quest’ultimo che la Cina si è lasciata alle spalle la ricetta maoista per aprirsi al mondo e al mercato, dando vita all’ibrido social-liberista volano del boom economico attuale. Così facendo il Paese si è imposto dal punto di vista geopolitico ma è rimasto indietro sul piano delle libertà. Fino a oggi, in cui i vescovi vengono arrestati, i crocifissi rimossi e le telecamere piazzate nei luoghi di culto per controllare la predicazione dei pastori. Un’ostilità nei confronti della religione che arriva al punto di far sostituire l’immagine di papa Francesco con quella di Xi. La maggior parte dei sacerdoti

Il reportage di De Haro e dei fedeli incontrati da De Haro si rifiuta di parlare, terrorizzata dalle eventuali repressioni della polizia, e i cattolici scelgono di praticare la propria religione nell’intimità della famiglia, lontani dai riflettori del luogo di culto. Così la Chiesa cat-

tolica in Cina è diventata la “Chiesa del silenzio”. L’obiettivo è la “sinizzazione” delle religioni, ossia il loro adattamento al potere socialista. Questa politica colpisce anche un milione di musulmani, gli uiguri, rieducati nei campi di lavoro nel Xinjiang per paura di una loro radicalizzazione. Un laicismo lontano dalle cronache quotidiane. Eppure questo atteggiamento non è destinato a pagare, almeno sotto l’aspetto economico, forse quello più caro allo Statp: Grim sostiene che ci sia un legame preciso tra libertà religiosa e crescita della ricchezza di un paese. Secondo un suo studio la religione ha contribuito all’economia americana più di quanto abbiano fatto grandi aziende come Apple, Amazon e Google.

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VITA MEETING

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Viaggio nella cooperazione Partnership parola chiave per promuovere occasioni di sviluppo di Clarissa Cancelli Due incontri e un reportage per raccontare le attività promosse dal governo italiano. “Meno fragili, più uguali” il tema comune ai due panel intitolati “People & peace for change” e “Planet & prosperity for development” per richiamare all’attenzione le 5 P dell’Agenda 2030 dell’Onu. Testimonianze, racconti, filmati che comunicano l’impegno della Cooperazione italiana, i cui obiettivi sono il progresso, l’amicizia e la capacità imprenditoriale. Il tutto per rendere i popoli più simili e annullare le discriminazioni. “Negli incontri abbiamo parlato di 4 P, ma ne manca una che è la prima: partnership - ha detto Giorgio Marrapodi, direttore generale Maeci-Dgcs -. Partenaria-

Annullare le discriminazioni

Senza amicizia non c’è progresso

L’Arena Internazionale A3

to, come quello che il ministero degli Esteri da più di 50 anni ha con il Ciheam e che ha contribuito alla formazione di migliaia e migliaia di persone. Ma un partenariato è anche il Meeting, che mette insieme realtà diverse da 40 anni”. Negli incontri si parla di resilienza, di miglioramento delle condizioni di vita delle comunità, ma soprattutto delle esperienze dirette di uomini e donne che sono

riusciti a costruirsi una carriera e soprattutto una vita grazie alle attività della Cooperazione. Questo raccontano Azar Barkam, dalla Palestina, ora funzionario del ministero dell’Agricoltura tunisino, e Jasmin Tuzovic, dal Montenegro, proprietario di una azienda agricola in Marocco. Nel primo incontro, moderato da Antonio Stornaiolo, sono intervenuti anche Magdalena Lutz, project officer Cihe-

am Bari, e Leonard Mizzi, capo unità per lo sviluppo rurale della Commissione europea Dg Devco. Il secondo appuntamento si apre con le parole di Luca Maestripieri, direttore dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, seguito da quelle che lui stesso definisce “rappresentanze” di Paesi partner, che hanno portato testimonianze sulla collaborazione tra diverse comunità e l’Italia: Rajaa Ben Lacheb, Ali Dbouk, Workineh Wabe Dube, Funga Tola Uke e infine Biagio di Terlizzi, direttore aggiunto di Ciheam Bari. In conclusione il reportage “Siamo là. Un viaggio nella Cooperazione italiana” sulle attività finanziate dal governo in sei Paesi: Somalia, Bolivia, Palestina, Senegal, Sudan e il bacino del Mediterraneo.


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VITA MEETING

Uno o mille euro Ragioni per donare Fino a domani prosegue il fundraising di Leonardo Cavallo “Partecipo al Meeting da tanti anni, lo ritengo un evento importante per la mia vita, per quella dei miei figli, dei miei nipoti e per quelli che incontro”. Questo il motivo per cui un volontario di lungo corso, che ha preferito mantenere l’anonimato, ha donato mille euro presso le postazioni di fundraising presenti all’interno della fiera. Fino a domani sera chi vuole potrà raggiungere i banchetti contrassegnati col cuore rosso e la scritta “#DonaOra” per lasciare un contributo volontario a sostegno del Meeting. “Che uno doni un euro o mille - prosegue l’uomo - dona in base a quello che può e a quanto ci tiene. Con la mia famiglia abbiamo deciso che questo valeva la pena perché è un evento bello e desiderabile, e mi sembrava giusto, potendo, sostenerlo”. Lo stesso pensiero deve avere mosso anche una donna che ha devoluto cinquecento euro, dicendo ai volontari del fundraising: “Dono per i miei figli e per i miei nipoti: non so se verranno mai, ma finché c’è il Meeting c’è speranza”.

Come sostenere il Meeting

Collegarsi al sito Internet https://sostienici.meetingrimini.org/

Bonifico bancario c/c bancario INTESA SANPAOLO intestato a: Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli IBAN: IT 84K03 06909 60610 0000071814

Bonifico postale c/c postale n. 11139474 intestato a: Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli


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VITA MEETING

Prevenzione e sicurezza di Giulia Ciancaglini I medici della Fondazione Ania, nella Hall Sud, effettuano ogni giorno gratuitamente check up ginecologici, senologici e oculistici mentre altri operatori propongono prove su tre simulatori di guida, per sensibilizzare sul tema della sicurezza stradale, e un percorso, con un approccio fisico e ludico per informare sulle buone pratiche di prevenzione oncologica. È il quarto anno che Ania partecipa al Meeting. Nel

Ricerca come curiosità La ricetta di Novartis

VILLAGGIO RAGAZZI

Magie di bolle

2018 i suoi medici hanno salvato un uomo che si è presentato con un infarto in corso. Le dottoresse in senologia dall’inizio della settimana hanno indirizzato tre pazienti a ulteriori controlli per sospetto di tumore. “A parole tutti sono a favore della prevenzione e la considerano fondamentale per la propria salute. Nei fatti in Italia sono poche le persone che si sottopongono regolarmente ai check up e ancora troppe le persone che se ne dimenticano – ha detto Umberto Guidoni, segretario generale della fondazione - è

un problema culturale a cui da anni Ania cerca di porre rimedio promuovendo lungo lo stivale iniziative rivolte alla prevenzione di malattia e alla promozione di corretti stili di vita”. In media al giorno, 100 persone si fanno visitare, oltre 400 – tra cui molti bambini, attratti dal lato giocoso della parete fatta di fili rosa e rossi – passano nell’area oncologica, e tra i 50 e i 60 si mettono al volante, per imparare manovre importanti, evitare un ostacolo improvviso o controllare il veicolo in caso di acquaplaning.

Bolle e magia ogni giorno al Villaggio ragazzi, insieme al bubble performer foggiano Cristian Paglia. Soffiando, impiastricciandosi, viaggiando in un mondo spettacolare come quello delle bolle di sapone. Decine di bambini sono conquistati in questi giorni dai loro segreti e pronti, chissà, a diventare veri ‘scultori’ di bolle professionisti. Dalle più semplici, che conosciamo più o meno tutti, anche se magari non ci venivano un granché, a vere e proprie sculture, che mettono anche cinque bolle una attaccata all’altra. I bimbi scoprono che bastano le mani per creare opere meravigliose. Basta ascoltare i consigli di Cristian.

di Francesca Marchese e Laura Ruffato Novartis è una delle principali multinazionali farmaceutiche e quest’anno al Meeting di Rimini è stata presente sia come sponsor sia attraverso la figura di Gianluca Ansalone, Head of public affairs dell’azienda. Il convegno “Ricerca come curiosità: rilanciarla per ridare forza alla sanità” ha visto la partecipazione di Novar-

tis nella trattazione del valore della ricerca come nuova frontiera dello sviluppo. Sono infatti innovazione e ricerca i due punti cardinali che guidano la mission aziendale. La collaborazione tra pubblico e privato è necessaria per un’evoluzione della medicina farmaceutica. Tenere il passo con i cambiamenti tecnologici e sociali in atto non è da meno. Un’innovativa misura intrapresa è ad

esempio l’estensione del congedo parentale a tutti i dipendenti, a prescindere dal sesso. Un utilizzo illuminato e corretto del digitale e delle nuove tecnologie è fondamentale per la frontiera del settore farmaceutico: la medicina personalizzata, che ha come fulcro non solo la patologia, ma soprattutto la persona e la sua dignità in ogni circostanza, inclusa quella della sofferenza.

I medici di Ania: cento visite al giorno Un simulatore dinamico di guida

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SPETTACOLI

“Solo cose belle” Il lungometraggio di Kristian Gianfreda ha chiuso la programmazione di Sentieri del Cinema di Alessandro Pavanati re i bambini al cinema. La risposta La presentazione del film di Kriè stata ottima, con una presenza stian Gianfreda, regista riminese, anche fino a ora tarda, poiché aldal titolo “Solo cose belle”, ispirata cune proiezioni sono terminate all’esperienza della Comunità Papa a ridosso della chiusura dei padiGiovanni XXIII è il culmine di una glioni. Per tante persone è magari programmazione, quella di Sentieri l’unica volta all’anno che vanno al del Cinema al Meeting 2019, volta cinema”. a coinvolgere grandi e piccoli, con Dopo l’incontro con Carulli e il un’occasione di giudizio sulla vita grande ritorno al Meeting del reanche divertente. Da Green Book, gista polacco Zanussi, oggi è la di Peter Farrelly, con Viggo Morvolta di Gennaro Nunziante, che Antonio Autieri tensen e Mahershala Ali (2018), a Il con Otello Cenci racconterà come professore e il pazzo, di P. B. Shemran con Mel “In commedia stat virtus” (ore 19, Arena Percorsi Gibson, Sean Penn e Natalie Dormer (2019), per A2). “Anno dopo anno c’è sempre più spazio per passare agli Incredibili 2, di Brad Bird (2018) e il cinema al Meeting”. chiudere con la pellicola di Gianfreda. “Solo cose L’esperienza milanese di Sentieri del Cinema, belle – spiega Gianfreda – è una commedia ispi- con incontri e cineforum, sta contagiando anrata alla vita di una casa-famiglia dell’Associazio- che altre città. “Proprio quest’anno – racconta ne Papa Giovanni XXIII, il cui incontro con la gio- Autieri – abbiamo avuto la richiesta di aiuto di vanissima protagonista stravolge la vita di tutta alcuni amici di Rimini a creare anche qui mola comunità. In realtà è una storia che parla di di- menti di condivisione per chi ama il cinema. versità, della crescita dei giovani, di una ragazza, Beppe Musicco, il nostro presidente, tra poco del cambiamento della vita, delle scelte, di come andrà in Russia a tenere alcune lezioni sul cinele ‘cose belle’ vadano cercate e non è facile”. ma italiano per studenti di italianistica. Ma sia“La settimana del Meeting – racconta Antonio mo arrivati anche in Azerbaijan”. Autieri, tra gli ideatori di Sentieri del Cinema – è Uno strumento molto apprezzato e che è riteuna bella occasione di vedere film e collaborare nuto utile da tanti amici è il sito, www.sentiea incontri sul cinema. Quest’anno abbiamo pen- ridelcinema.it. Nel 2020 l’associazione compirà sato anche a titoli adatti a famiglie, per avvicina- vent'anni.

MOTHER FORTRESS

Risorgere in Siria di Filippo Campo Antico Non ci sono eroi in “Mother Fortress”, il film documentario di Maria Luisa Forenza che sarà presentato e proiettato domani, sabato, alle 14 all’Arena Percorsi A2. La storia di madre Agnes è fatta di gesti caritatevoli. La sua vita in un monastero a nord di Damasco, catturata dalla telecamera di Forenza, è lo strumento di narrazione per raccontare una comunità “che viene percepita da chi la abita come il corpo di Cristo estesosi all’intera Siria: un luogo di sofferenza e di dolore commenta la regista –. Quello stesso dolore che la Siria ha dovuto attraversare e superare. Madre Agnes ci accompagna in questo posto che ha saputo risorgere, perché il popolo siriano non ha risentimento o rancore, ma una grande dignità”. Madre Agnes è solo una piccola, ma fondamentale parte di quella comunità.

Una scena del film


IL PROGRAMMA

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INCONTRI DAVANTI AL MISTERO DEL DOLORE INNOCENTE: NON UNA SPIEGAZIONE, MA UNA PRESENZA Salone Intesa Sanpaolo B3 | Ore 11.30 Franca Benini, centro regionale Veneto di terapia del dolore e cure palliative pediatriche, Padova; Chiara Locatelli, Neonatologia Policlinico sant’Orsola, Bologna; testimonianze di Simona Amore, mamma di Arianna; Elena Borin, sorella di Messicana e Matteo; Elena Olivi, mamma di Ester. Introduce Marco Maltoni, unità cure palliative, Forlì. LE REGIONI E L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA Sala Neri UnipolSai | Ore 11.30 In collaborazione con Regione Friuli Venezia Giulia. Stefano Bonaccini, presidente Emilia-Romagna; Massimiliano Fedriga, presidente Friuli Venezia Giulia; Attilio Fontana, presidente Lombardia; Maurizio Fugatti, presidente provincia autonoma di Trento; Nello Musumeci, presidente Sicilia; Giovanni Toti, presidente Liguria. Introduce Lorenza Violini, prof. di Diritto costituzionale all’Università degli studi di Milano, dipartimento riforme costituzionali Fondazione per la sussidiarietà. AL CUORE DELLA SOSTENIBILITÀ Arena Sussidiarietà&Lavoro B1 | Ore 12.00 Amarildo Arzuffi, dir. area formazione Fondimpresa; Paola Cicognani, dir. agenzia regionale per il lavoro EmiliaRomagna; Maurizio Del Conte, prof. associato Diritto per il lavoro, Università Bocconi; Luigi Sbarra, segretario generale aggiunto Cisl. Introduce Massimo Ferlini, presidente Formaper, dipartimento lavoro Fondazione per la sussidiarietà. NUTRIRE MENTE E CORPO DELL’UOMO Arena Meeting Salute C3 | Ore 12.00 Monica Caradonna, giornalista; Umberto Nizzoli, presidente Società italiana per lo studio dei disturbi del comportamento alimentare; Ferruccio Santini, presidente Società italiana obesità; Matteo Scibilia, chef. Introduce Francesco Lombardini, medico odontoiatra. IMPIANTI NEURALI PER LA TERAPIA DEL PARKINSON Arena Brain D3 | Ore 12.00 Domenico Gerardo Iacopino, prof. di Neurochirurgia all’Università di Palermo, dir. del reparto di Neurochirurgia del Policlinico universitario e della scuola di specializzazione in Neurochirurgia dell’Università di Palermo. Introduce Sergio Martinoia, prof. ordinario di Bioingegneria, Dipartimento di informatica, bioingegneria, robotica e ingegneria dei sistemi, Università degli studi di Genova. WORK-LIFE BALANCE, TRA DATI E INNOVAZIONE Arena Cdo for Innovation D3 | Ore 12.00 Gigi Gianola, resp. Fabbrica per l’eccellenza; Emmanuele Massagli, presidente Adapt e Aiwa; Jana Merunková, co-fondatrice e direttore Yourchance; Laura Tolosi, responsabile marketing Eudaimon. Introduce Nicola Varcasia, resp. comunicazione Cdo. IL LATO BUONO DELL’HIGH TECH Arena Percorsi A2 | Ore 12.00 Lorenzo Caggioni, Google strategic engineer. Introduce Davide Perillo, dir. Tracce. IL FUTURO DELLA COOPERAZIONE È NELLE VOSTRE MANI. UNA COOPERAZIONE CON I GIOVANI, PER I GIOVANI. Arena Internazionale A3 | Ore 12.00 Emanuela Claudia Del Re, viceministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale; Stefano Manservisi, dir. generale, Commissione europea Dg Devco; Rejoice Namale, fondatrice Youth arise network in Malawi e Young leader 2019; Segundo Tejado Muñoz,

OGGI AL MEETING sottosegretario del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale; Mariam Yassin Hagi Yussuf, inviata speciale del primo ministro della Somalia per bambini e migranti. In occasione dell’incontro proiezione del video messaggio di Jayathma Wickramanayake, inviato speciale Onu per i giovani. Introduce Liana Mistretta, giornalista Rai. SPORT AL FEMMINILE. L’ALTRA METÀ DEL CIELO IN PRIMA PAGINA Sport Village C7 | Ore 12.00 Anna Nastri, Ss Lazio; Francesca Schiavone, campionessa di tennis; Carolina Visca, Gruppo sportivo fiamme gialle e atleta Fidal (lancio del giavellotto); Valentina Vezzali, dirigente federale Federazione italiana scherma, pluricampionessa olimpica. Conduce Conchita Sannino, inviata de La Repubblica. INTERGRUPPO SUSSIDIARIETÀ: LE RIFORME ISTITUZIONALI Sala Neri UnipolSai | Ore 13.30 Graziano Delrio, capogruppo Pd alla Camera; Mariastella Gelmini, capogruppo Forza italia alla Camera; Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri; Maurizio Lupi, presidente Intergruppo parlamentare per la sussidiarietà; Roberto Speranza, segretario nazionale Articolo 1; Gabriele Toccafondi, deputato al parlamento italiano. Introduce Giorgio Vittadini, presidente Fondazione per la sussidiarietà. TUMARANKÈ Arena Percorsi A2 | Ore 14.00 Proiezione e presentazione del reportage a cura di Dugong Films. Partecipa Morr Ndiaye. LIBERI DI CREDERE Auditorium Intesa Sanpaolo B3 | Ore 15.00 Thomas Georgeon, postulatore dei martiri d’Algeria; Javier Prades Lopez, rettore Università San Damaso di Madrid. Introduce Stefano Alberto, docente di Teologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. DEMOCRAZIA A UNA SVOLTA Salone Intesa Sanpaolo B3 | Ore 17.00 Sabino Cassese, giudice emerito della corte costituzionale e prof. di Global governance alla School of government della Luiss Guido Carli; Luís Miguel Poiares Maduro, global governance programme director e professor of law all’Istituto universitario europeo (Eui); Antonio Polito, vice direttore de Il Corriere della Sera e scrittore. Introduce Andrea Simoncini, prof. ordinario di Diritto costituzionale all’Università di Firenze. STORIE DI MANAGER, STORIE DI UOMINI E DI DONNE Sala Neri UnipolSai | Ore 17.00 Paolo Scaroni, deputy chairmain di Rothschild e presidente Ac Milan; Clara Gaymard, co-founder Raise e presidente Womens Forum. Introduce Samuele Rosa, senior economist al Fmi. IL SISTEMA SCUOLA-IMPRESA. EDUCARE I GIOVANI AD ESSERE AGENTI DEL CAMBIAMENTO E ORIENTARLI AI MESTIERI DEL FUTURO Arena Sussidiarietà&Lavoro B1 | Ore 17.00 Enrica Arena, co-founder Orange fiber (startup sociale); Marco Bussetti, ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca; Lorella Carimali, insegnante di matematica e fisica, candidata al global teacher prize, Inspiring

Fifty Italy; Giuseppe "Azel" Cuna, studente di istituto tecnico e campione mondiale di Human beatbox; Gigi De Palo, presidente nazionale Forum delle associazioni familiari; Stefano Antonio Donnarumma, ad Acea e presidente di turno del Consorzio Elis; Valentino Magliaro, 100 Forbes under 30 e founder Humans to Humans; Lorenza Morandini, impact investor e executive vp Impact hub Milano. Introduce Valeria Bonilauri, resp. innovazione e sviluppo di Elis. LA FIDUCIA È LA VERA RIVOLUZIONE Arena Polis Edison A1 | Ore 17.00 Giuseppe Albera, architetto studio Albera Monti associati; Alberto Bonfanti, ass. Portofranco Milano; Michela Conti, co-founder and marketing manager HelloUgo. Introduce Valeria Peverelli, supervisor community relations sec spa. #PARLIAMODIDIABETE Arena Meeting Salute C3 | Ore 17.00 Riccardo Fornengo, Asl To4 consigliere Amd nazionale; Walter Marrocco, resp. scientifico Federazione italiana medici di medicina generale). Introduce Luciano Onder, giornalista. DOPO LA TRAGEDIA, TRA INNOVAZIONE E RIPARTENZA Arena Cdo for Innovation D3 | Ore 17.00 In collaborazione con regione Marche. Francesco Balloni, progetto Cittadella delle attività produttive, dir. Cna Ascoli Piceno; Luca Ceriscioli, presidente regione Marche; Pietro Marcolini, presidente Istituto Adriano Olivetti; Omero Papi, progetto Cittadella delle attività produttive, presidente Cassa di sovvenzioni e risparmio fra il personale della Banca d’Italia; Luigi Passaretti, progetto Cittadella delle attività produttive, presidente Cna Ascoli Piceno; Claudio Pettinari, rettore Università di Camerino. Introduce Emilia Guarnieri, presidente Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli. L’ALTRO GIORNALE DEL PAPA Arena Percorsi A2 | Ore 17.00 Virman Cusenza, dir. de Il Messaggero. Introduce Roberto Fontolan, dir. Centro internazionale di Cl. SITUAZIONE, RISORSE, ATTRATTIVITÀ DEL SISTEMA ECONOMICO ITALIANO Salone Intesa Sanpaolo B3 | Ore 19.00 Dialogo con Giovanni Tria, ministro dell’Economia e delle finanze. Interventi introduttivi di Alberto Brugnoli, prof. di Economia applicata all’Università degli studi di Bergamo e dir. scientifico Fondazione per la sussidiarietà; Fabrizio Palermo, ad e dir. generale di Cassa depositi e prestiti. Modera Bernhard Scholz, presidente Cdo. VERO O FALSO? L’INFORMAZIONE NELL’EPOCA DEL “FAKE” Sala Neri UnipolSai | Ore 19.00 Massimo Gaggi, editorialista de Il Corriere della Sera negli Stati Uniti e autore di Homo premium; Walter Quattrociocchi, head of the laboratory of data science and complexity all'Università di Venezia. Introduce Davide Perillo, dir. Tracce. LE NUOVE PORTE DELLE CITTÀ Arena Polis Edison A1 | Ore 19.00 Emilio Bellingardi, dir. generale Sacbo; Angelo Costa, ad Arriva Italia; Renzo Iorio, ad Nugo. Introduce Barbara Marinali, consigliere Autorità di regolazione dei Trasporti.

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ESSERE LEADER E FARE TEAM: UNA SFIDA POSSIBILE Arena Meeting Salute C3 | Ore 19.00 Francesco Galli, ad Gruppo ospedaliero San Donato; Giampaolo Ugolini, dir. Uo Chirurgia generale, Ospedale di Faenza; Fabio Zaffagnini, ideatore di Rockin'1000. Introducono Mattia Altini, presidente Società italiana medici manager, e Pasquale Chiarelli, controller Irccs Casa sollievo della sofferenza. ESPERIENZA E CERVELLO Arena Brain D3 | Ore 19.00 Mauro Ceroni, prof. di Neurologia all’Università degli studi di Pavia. VEDENDO, CAMBIAMO. INSIEME DIVERSAMENTE Arena Cdo for Innovation D3 | Ore 19.00 Andrea Bonsignori, dir. scuola Cottolengo di Torino; Davide Minelli, dir. TechSoup Italia; Juan Emilio Parada, ass. Edu-Down; Muni Sigona, presidente onlus La Casa di Toti. Introduce Mauro Battuello, Cdo opere sociali. IN COMMEDIA STAT VIRTUS Arena Percorsi A2 | Ore 19.00 Gennaro Nunziante, regista, sceneggiatore e attore in dialogo con Otello Cenci, regista e dir. artistico del Dipartimento spettacoli Fondazione Meeting. L’EUROPA DOPO LE ELEZIONI E L’AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE Arena Internazionale A3 | Ore 19.00 Enrico Giovannini, portavoce Asvis; Luca Maestripieri, dir. Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo; Stefano Manservisi, dir. generale, Commissione europea Dg Devco; Francesco Petrelli, portavoce Concord Italia; Marina Ponti, global director Un sdg action campaign; Raffaele Salinari, portavoce Cini. Introduce Silvia Stilli, Asvis gdl17. L’ESSENZIALE È INVISIBILE AGLI OCCHI? SUONI, FIGURE, FORME NEL PURGATORIO DI DANTE Salone Intesa Sanpaolo B3 | Ore 21:30 Gabriele Dell’Otto, illustratore; Adelfo Galli, scultore; Franco Nembrini, insegnante e scrittore. MAISHA Arena Internazionale A3 | Ore 21.30 Sei musicisti europei e sei musicisti africani si incontrano per la prima volta ad Addis Abeba, dando vita a una jam session di quindici giorni. Alla presenza del regista Fabian Ribezzo. A cura della Commissione europea-Dg Devco. SPETTACOLI DOMUS DEI ET IANUA COELI Sala Neri UnipolSai | Ore 21.30 Concerto multimediale per pianoforte del maestro Marcelo Cesena e la regia di Alessandro Spinnato ispirato ai cicli dei mosaici del Duomo di Monreale. PIERRE E MOHAMED Arena Percorsi A2 | Ore 21.45 Monologo teatrale con accompagnamento musicale tratto dal libro “Pierre e Mohamed. Algeria, due martiri dell’amicizia” di Adrien Candiard (Emi). Regia di Francesco Agnello. Con Francesco Agnello e Lorenzo Bassotto. Acquista il biglietto presso la Biglietteria Meeting, Ingresso Hall Sud LA “PRESENZA” DELLA MUSICA (50 ANNI DI AMICIZIA SUI SENTIERI DELLE NOTE) Open Arena Illumia Piscine Ovest Ore 22.00 Concerto rock-latino dedicato a Paolo Bruschi a cura della band Cenere Fatata. Con Duccio Corsi, voce, Carlo Cuccia, basso, Maurizio Pezzi, tastiere, Pierino Pazzagli, batteria, Angelino Villani, percussione–voce, Renzo Imola, percussioni, Anthony Sebastianelli, chitarra, Gogo Bertozzi, chitarra–voce.

Direttore: Gianfranco Giuliani Direttore Responsabile: Cesare Trevisani Editore: Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, Fondazione

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costituita in data 31 marzo 2008 con atto a ministero del Notaio Plescia di Rimini (rep. n. 47.236/7949, registrato all’Agenzia delle Entrate di Rimini il 10 aprile 2008 al n. 4.919/I), sede: via Flaminia 18/20, c.p. 1106, 47900 Rimini. Tel. 0541 - 783100, Fax. 0541 - 786422

Progetto grafico: R&S&C Comunicazione e Marketing Impaginazione: Monica Gori Fotolito e stampa: CED Via dell’Industria, 52 Erbusco (BS) Registrazione Tribunale di Rimini n. 16/91 del 15/07/1991


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Ci trovi dal 18 al 24 agosto in

HALL SUD


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