Reg. Trib. di Napoli N. 27 del 6/4/2012
num. 4 - Anno II luglio/agosto 2013
IN QUESTO NUMERO La bici “strettamente” personale Obama, il leader più seguito su Twitter “Get Lucky”, spopola la parodia Scosse elettriche per evitare Facebook Social network vs paparazzi Mini architetture per cani fortunati Le migliori App per i vostri bambini
pagina
2
®
numero 4 - luglio/agosto 2013
Editoriale
I NOI Collabtuooraarticcoolon inviaci il thalia.it magazine@men
Scopri il nostro
mondo su
tare Vuoi divoepnle? purple pe
tuo ttraverso il Collegati a e all’area dedicata n smartpho
®
Registrazione al Tribunale di Napoli N. 27 del 6/4/2012 Direttore Responsabile: Fabrizio Ponsiglione Direttore Editoriale: Stefania Buonavolontà Art Director: Marco Iazzetta Grafica & Impaginazione: Menthalia Design Hanno collaborato in questo numero: Valeria Aiello, Stefania Buonavolontà, Flaviana Cimmino, Andrea Ponsiglione, Marco Quadretti, Elena Serra, Diego Vecchione Menthalia srl direzione/amministrazione 80125 Napoli – 49, Piazzale V. Tecchio Ph. +39 081 621911 • Fax +39 081 622445 Sedi di rappresentanza: 20097 S. Donato M.se (MI) – 22, Via A. Moro 50132 Firenze – 17/A, Via degli Artisti Tutti i marchi riportati appartengono ai legittimi proprietari. La pubblicazione delle immagini all’interno dei “Servizi Speciali” è consentita ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca.
l futuro prossimo dei film di fantascienza è arrivato, ed anche con qualche anno anticipo, se si considera il 2019, l’era dei “replicanti” di Ridley Scott. Sono infatti trascorsi poco più di trent’anni dal primo film capace di catapultarci su un pianeta Terra popolato da personaggi surreali che, grazie ad innesti meccanici, potenziavano le proprie capacità, consentendo azioni altrimenti impossibili. Quasi ad esorcizzare la paura che il mondo diventasse schiavo della tecnologia stessa, Blade Runner e in seguito la trilogia di Matrix, hanno messo a nudo le fragilità del corpo umano che cessa di essere qualcosa di naturale, per diventare un elemento modificabile e tecnologico. Quell’aspetto tipico della fantascienza di mondi decadenti e ipertecnologici dominati dagli interessi di grandi multinazionali commerciali oggi si materializza, così come accade per quei sogni mattutini. E sottilissimi circuiti elettronici capaci di assumere la forma del corpo si integrano perfettamente con il reale futuro prossimo. È decisamente interessante il nuovo progetto di alcuni ricercatori dell’Università di Tokyo che con quest’ultima innovazione sfidano il mondo degli arti artificiali. Nulla a che vedere con Google Glass e dispositivi analoghi che, pur essendo indossabili, restano ingombranti se paragonati alle pellicole elastiche di circa 2 micron su cui vengono stampati circuiti destinati ad usi che richiedono la massima flessibilità. Più leggeri di una piuma e capaci di essere avvolti attorno a un capello, i nuovissimi circuiti indossabili sono una vera rivoluzione per i tanti che oggi ricorrono a protesi funzionali. In questa direzione i ricercatori giapponesi realizzano le innovative pellicole che possono essere collocate su qualsiasi parte del corpo, permettendo di ripristinare diverse funzionalità motorie, anche in ambienti bagnati. Un enorme passo in avanti verso innovazioni che potrebbero portare alla creazione di veri e propri tessuti intelligenti, ultrasensibili e capaci non solo di stimolare il movimento ma anche di raccogliere e trasferire informazioni dall’ambiente, come ad esempio la percezione del tatto. E se saremo definiti androidi organici o esseri umani “potenziati” poco importa. Nel frattempo attenderemo di poter vedere quelle cose che noi umani… non potremmo mai immaginare.
Marco Iazzetta General Manager Menthalia
®
numero 4 - luglio/agosto 2013
La bici “strettamente” personale di Andrea Ponsiglione, Events Management
D
opo le lattine di Coca Cola personalizzate con nomi di persone e parole varie, è giunto il momento di firmare anche le bici con cui andiamo in giro per le strade della città. È l’idea che è venuta in mente a Juri Zaech, designer di origine svizzera ma che viene a Parigi. Con il progetto Write a Bike, Zaech solletica la nostra immaginazione, frullando insieme graphic design e passione per il mondo delle biciclette fino a creare delle originalissime due ruote. La struttura della bici viene totalmente modificata e il telaio modellato per andare a comporre le lettere del proprio nome. Una sorta di tipografia sperimentale, con un disegno industriale che strizza l’occhio ad una mobilità sostenibile. Su questa serie non appare ancora nessun pedale a coprire i caratteri dal sapore retrò. Uno stile di cui lo stesso Zaech è uno degli esponenti più in voga degli ultimi anni. Noto a livello mondiale per Frontage, un carattere tipografico dall’aspetto particolarmente artigianale, il designer pedala oggi verso questa nuova
avventura. Sul sito del designer www.jurizaech.com è possibile ammirare i vari modelli di bici da lui realizzati e numerosi altri progetti che portano la sua firma. Per ora si tratta solo di un idea ma non è escluso che in futuro qualche brand specializzato non lanci un modello… autografato.
Frontage Guardando non troppo indietro ecco rispuntare il nome di Juri Zaech e del carattere tipografico che lo ha reso celebre in tutto il mondo. Si tratta di Frontage, uno dei font più belli e accattivanti degli ultimi anni. Basato su una semplice griglia che crea un aspetto amichevole, il carattere permette infiniti design grazie alla caratteristica dell’essere stratificato.
Questo permette una grande personalizzazione e lo rende adatto a titoli e logotipi. Formato da 224 caratteri in sei stili che possono essere editati manualmente, Frontage si adatta bene ai colori lasciando quindi molto spazio alla creatività.
pagina
3
pagina
4
®
numero 4 - luglio/agosto 2013
Obama, il leader più seguito su Twitter di Diego Vecchione, Graphic Designer
N
egli ultimi cinque anni, Twitter ha assunto un ruolo di rilievo nella comunicazione. Oltre agli hashtag più popolari, alle @mentions, ai follow, ai followers e alle tweet star c’è un qualcosa in più che va ben oltre la moda del momento. Una rivoluzione nella comunicazione con i leader del mondo che a loro volta hanno la possibilità di rispondere al singolo cinguettio. Una possibilità che, per quanto possa apparire scontata nel meccanismo del social network stesso, permette oggi di ricevere e trasmettere a livello globale informazioni dirette, cosa che storicamente non era mai accaduta. E, a volte, di sentirsi davvero emozionati dall’essere letti, e qualche volta, menzionati in un tweet di risposta. E se da un lato, per chi vive a livello globale come i tanti leader mondiali che ormai popolano il noto network, è una grande possibilità per trasmettere senza mediazione degli
organi di stampa il proprio pensiero ad un pubblico sempre crescente, dall’altro, agli utenti è finalmente permesso di mettersi in contatto diretto con i leader stessi. Secondo “Twiplomacy”, che si presenta come il principale studio globale sulla presenza dei leader mondiali su Twitter, diffuso da Burson-Masteller, più dei tre quarti (77,7%) dei leader mondiali hanno una presenza su Twitter. Tutti i 45 governi europei e tutti i paesi del Sud America ad eccezione di Suriname hanno una presenza ufficiale su Twitter. In Nord America, Asia e Africa il 79%, 76% e il 71% di tutti i governi utilizzano il servizio di microblogging, mentre in Oceania solo 4 Paesi su 14 non sono presenti sul social network. Quasi la metà dei 505 account considerati nello studio sono personali di capi di Stato, capi di Governo e ministri degli Esteri; un terzo di questi leader mondiali cinguetta personalmente, anche se sono in pochi a farlo regolarmente. Il presidente degli Stati Uniti @BarackObama è il leader mondiale più seguito su Twitter. Con i suoi 35.710.651 follower al 26 agosto 2013 è il quarto più popolare account, subito alle spalle di Lady Gaga. Papa Francesco è il secondo dei leader mondiali più seguiti con 7.200.332 follower complessivi dei nove account diverse @Pontifex. La casa bianca è in terza posizione con 4.018.510 follower. @WhiteHouse e gli account di @LaCasaBianca combinati. Il presidente turco Abdullah Gül (@cbabdullahgul) e il primo ministro Recep Tayyip Erdoğan (@RT_Erdogan) completano la top five. Seguono la regina Rania di Giordania (@QueenRania), presidente dell’Indonesia Susilo Bambang Yudhoyono (@SBYudhoyono), primo ministro russo Dmitry Medvedev (@MedvedevRussia & @MedvedevRussiae), il governo del Regno Unito (@Number10gov) e Cristina Kirchner dell’Argentina (@CFKArgentina) completano la lista dei 10 account più seguiti con più di 2 milioni follower ciascuno. Il ministro degli esteri svedese @CarlBildt è il leader mondiale con più connessioni mentre il premier ugandese @AmamaMbabazi è il
®
numero 4 - luglio/agosto 2013
leader mondiale più colloquiale con il 96% dei suoi tweets che sono risposte ad altri utenti. Molti governi utilizzano anche Twitter come un feed automatizzato di notizie dal proprio sito o pagina Facebook. La maggior parte dei presidenti latinoamericani hanno account personali e comunicano frequentemente su Twitter, come la presidente argentina Cristina Fernández de Kirchner, @CFKArgentina, che è il leader più seguito in America Latina, con oltre 2,1 milioni di followers. Twitter è diventato uno strumento di comunicazione scelto dai tre quarti dei governi asiatici. Il presidente indonesiano Susilo Bambang Yudhoyono @SBYudhoyono ha goduto di una crescita di seguaci fenomenale negli ultimi 2 mesi. In Australia il primo ministro Kevin Rudd @KRuddMP è tra i leader più colloquiali, condividendo
pagina
spesso momenti personali su Twitter. E l’Italia? Modesta la prestazione del Bel paese. Secondo lo studio il premier @EnricoLetta è il più attivo, ma si insiste sul fatto che “dialoga principalmente con giornalisti”, ed infatti il suo bagaglio di followers tra i colleghi europei e mondiali è scarsino: solo 9, compresi l’account di Palazzo Chigi, della Farnesina e del Servizio esterno dell’Unione europea. Il più noto dei restanti 6 è Herman van Rompuy @euHvr. Poi c’è @Enver_ Hoxhaj, il brillante ministro degli Esteri del Kosovo, il Ministero degli Esteri canadese (in inglese e in francese), il premier lettone Valdis Dombrovskis @Vdombrovskis, e una dei due Capitani reggenti di San Marino, Antonella Mularoni @Amularoni. Meglio dell’account @Palazzo_Chigi, che non è seguito da nessun altro governo.
TOP 50 MOST FOLLOWED WORLD LEADERS
5
pagina
6
®
numero 4 - luglio/agosto 2013
“Get Lucky”, spopola la parodia di Valeria Aiello, Project Manager
P
er diventare il tormentone dell’estate non basta essere un brano orecchiabile, serve qualcosa in più. E spesso, a premiare non sono gli sforzi in ricercatezza. Lo sanno bene Jovanotti, David Guetta e Robin Thicke che, in questa calda stagione estiva, nulla hanno potuto nei confronti di Tony Cotina e del suo “Spellacchi”. Una vera e propria ossessione da UVA che sulla hit dei Daft Punk diventa un ritornello dal retrogusto di latte solare. Lo vedi scorrere in time line tra le immancabili foto di piedi al mare che ti nauseano a tal punto da farti optare per il link. Nemmeno il tempo di ascoltarla che ti ritrovi a canticchiare la parodia di Get Lucky, quasi non esistesse più il testo del pezzo tre volte disco d’oro in Francia. E, per evitare gli “spellacchi” ormai in agguato, decidi di abbandonare lettino e protezione per fare un salto al lido. Ma solo mentre ti avvicini a quell’oasi di ombra, ti accorgi che a tirar su la melanina ci pensano gli animatori, impegnati nel nuovo ballo di gruppo dell’estate. Sono tutti lì, a scongiurare la scottatura a suon di latte al cocco e carotene. Una ricetta di successo firmata Revenex Quote, il duo formato da Luca Iavarone e Simone Petrella, che in Tony Cotina trova la formulazione giusta per scottare la concorrenza. Sul loro canale ufficiale di You Tube www. youtube.com/user/revenexquote, l’irriverente gruppo satirico napoletano mostra tutta la sua creatività. Dalla parodia su Sara Tommasi a “Spellacchi”, passando per Massimo di Cataldo e la “Sigaretta elettronica”. Proprio quest’ultima a far esplodere il fenomeno Tony Cotina. Con il suo timbro inconfondibile Cotina esalta la tradizione neomelodica napoletana per reinterpretarla in chiave strettamente personale. Il risultato della clip è sensazionale: un mix di vecchio e nuovo, tutto da svapare. Napoli sullo sfondo: lo stadio San Paolo, la statua di Dante Alighieri, le giostrine del
Molosiglio, il lungomare di Santa Lucia. E poi i bus e le immagini dal City Sightseeing ad accendere l’incalzante ritornello. Su YouTube l’ennesimo trionfo. Oggi con oltre 200.000 visualizzazioni il volto e voce dell’attore di Sala Consilina diventano tanto virali fino a raggiunge anche Fiorello. È lo stesso showman siciliano a rimanere conquistato da questo pezzo, tanto da twittarlo segnalando il videoclip ad amici del calibro di Lorenzo Jovanotti e Claudio Cecchetto. Dopo di che Fiorello decide di condividere il pezzo anche su Facebook, definendo geniale l’irriverente protagonista. Immediata l’entusiasta reazione di Tony Cotina che via Facebook fa sapere:
“Che Fiorello mi ha twittato è stato un bel fatto, ma quando poi mi ha risposto anche “grandissimo” veramente mi so’ svapato! Andate e svapate!!!”. Poi il rilancio ad agosto con un tweet sulla parodia dell’estate. “Torna Tony Cotina” scrive Fiorello che ha poi ha chiamato Tony Cotina per complimentarsi, invitandolo ad andare a trovarlo a Roma. “Voglio assolutamente conoscerti, sei fortissimo” ha detto Fiorello a Tony. È divertente immaginare quali movenze possa aver fatto l’attore di fronte alla constatazione della sempre più crescente ed inarrestabile popolarità raggiunta. Lo stesso Tony che da un ragazzo sincero salese inizia dalla compagnia di Mario Scarpetta la sua scalata verso il successo. Vincenzo Salemme, Nello Mascia, Vincenzo Cerami, Antonio e Maurizio Casagrande, Margherita Buy, Renato Carpentieri, sono solo alcuni degli attori con cui Tony ha recitato. Primo amore il teatro, poi film e fiction ad arricchire la carriera di un attore che fa della leggerezza una vera e propria filosofia di vita.
®
numero 4 - luglio/agosto 2013
La (non) concorrenza Sull’onda del successo di Get Lucky, l’idea di crearne una parodia all’italiana non è un’esclusiva di Revenex Quote e Tony Cotina. Chi prima, chi dopo ha pensato di raccontare qualche esperienza sulle note dell’ultimo singolo tratto dall’album Random Access Memories. Il primo video apparso su YouTube è scioccante: racconta dell’arte “dei pacchi” e dei “polli” che alla stazione di Napoli “ci stanno sempre”. Il lavoro di Marco Critelli, l’Alessandro Borghese di “Made in Sud” e Pino Valito di Radio Punto Nuovo, ricorda quel realismo tutto alla napoletana del film “Pacco, doppio pacco e contropaccotto” di Nanni Loy. E se da un lato, al posto delle macchine fotografiche, ci sono i più moderni iPod e iPhone, dall’altro guadando nel pacco troviamo il solito mattone. Diverso il caso di “Ma come c**** ti vesti?” di Daniele Brogna. Liberamente ispirata alla serie condotta da Enzo Miccio e Carla Gozzi, i noti esperti di stile che dispensano preziosi consigli su come cambiare la propria immagine, la parodia proposta da Daniele Brogna narra del gusto nel vestire di Maria Pia, la sua ragazza, che nel video è interpretata dal-
lo stesso Brogna. Diversa l’idea che invece spopola nel bresciano, firmata da Piergiorgio Cinelli con Andrea David, che rendono Get Lucky un incomprensibile “Ghet l’OKI” che sta per “hai l’OKI?”. Anche all’estero il brano dei due ragazzi in tuta spaziale e caschi robotici non si sottrae a cover di ogni genere e tipo. Proprio dalla Francia incalza la rivisitazione storica del pezzo che ripercorre le sonorità degli anni ‘20, degli anni ‘30, fino ad arrivare al futuro. In questa versione sperimentale, “Evolution of ‘Get Lucky’” di PV Nova viaggia nel tempo in un unico video che racchiude lo stile musicale dei vari decenni. Tra le versioni più curiose c’è quella realizzata da cinque pianisti ribattezzati per l’occasione “Daft Pianist”. Gli artisti francesi raggiungono man mano il piano per dare vita ad una cover a dieci mani da brivido. Ma a Get Lucky non viene risparmiato nulla. Ed ecco spuntare un pezzo frutto del mash up tra Daft Punk e il Michael Jackson: una versione quasi più bella dell’originale in cui la voce di Michael Jackson è remixata a partire dai maggiori successi del re del pop.
pagina
7
pagina
8
®
numero 4 - luglio/agosto 2013
Scosse elettriche per evitare Facebook di Marco Quadretti, Web developer
SCOPRI SE SEI SOCIAL NETWORK DIPENDENTE 1. Se i tuoi pensieri non superano i 140 caratteri. 2. Se nel tuo linguaggio abituale utilizzi termini come taggami, mi staggo, ti poko, ti addo, sendami, etc. 3. Se un'amicizia con qualcuno finisce solo se lo cancelli da Facebook. 4. Se prima di assaggiare un nuovo piatto, scatti una foto e la carichi su Instagram. 5. Se in un posto ci sei stato solo se effettui un check-in su Foursquare. 6. Se provi a scoprire le password dei Wi-Fi più vicini quando il tuo smartphone non riesce a collegarsi al 3G. 7. Se hai più di 500 amici! 8. Se condividi foto di cuccioli per avere tanti "mi piace". Si sa che i cuccioli piacciono a tutti!
GUARDA IL VIDEO!
S
ei dipendente da e-mail, social network o altre distrazioni on-line? Niente paura, la soluzione è già stata inventata e si chiama “Pavlov Poke”! Il sistema è stato creato da Robert R. Morris e Dan McDuff, due studenti del MIT Media Lab, che non riuscivano a terminare la tesi di laurea a causa delle troppe ore spese su Facebook; esso consiste nell’emanazione di scosse elettriche quando si accede a pagine web che generano fonti di distrazione. Infatti, il congegno elettronico scarica sul palmo della mano dell’utente, vere e proprie scariche elettriche, non rischiose, ma fastidiose al punto da non avere più la voglia di tornare sul social network di Zuckerberg. Come funziona? Il design è semplice ed ha quattro componenti importanti. • UI Inspector: è un software utilizzato per monitorare l’utilizzo delle applicazioni su un PC. • Processing Code: se si sta visitando troppo spesso una pagina web che può creare distrazioni, uno script produce un messaggio di allerta sullo schermo. • Arduino: un Arduino è connesso tramite USB al computer. Quando lo script lancia il messaggio di allerta, l’Arduino crea un corto circuito e invia scariche elettriche agli elettrodi. • Elettrodi: sono due strisce di metallo conduttore posizionati sulla tastiera. Al momento dell’“Alert” la corrente viene scaricata direttamente sul palmo della mano dell’utente. Anche se il progetto è nato per gioco, bisogna considerare quanto le tecnologie di comunicazione possano creare dipendenza, ne è un esempio il social network Facebook. Gli utenti infatti utilizzano questo social network per una media di 400 minuti al mese. Un recente studio dell’Università di Chicago afferma che Facebook e Twitter creano più dipendenza di alcol e sigarette. Nel tempo infatti l’uso di Facebook riduce notevolmente il benessere soggettivo. Come se non bastasse, secondo alcuni studi recenti, molti utenti spende-
rebbero troppo tempo sui social network tra immagini, giochi e messaggi portando via troppe ore di studio, di lavoro e di sonno che non potranno mai più essere recuperate. Questi siti sono realizzati sulla base di qualcosa che si chiama “engagement metrics” oppure se si preferisce “metriche di fidanzamento”. Il loro guadagno economico è direttamente proporzionale alla quantità di accessi giornalieri, tempo di permanenza, etc., entrando spesso in conflitto con la salute del consumatore. Quasi sempre infatti, i prodotti che hanno una “high engagement metrics”, sono estremamente dannosi per l’utente finale (come le sigarette ad esempio). E se strumenti come “Pavlov Poke” possono aiutare ad eliminare abitudini sbagliate che già abbiamo, l’unica vera soluzione a questo problema è quello di cambiare le abitudini quotidiane. Bisogna procedere con cautela e valutare autonomamente quanto quel determinato prodotto ci crei dipendenza. Purtroppo però è sempre più difficile resistere al fenomeno dei social network, soprattutto con le nuove tecnologie che diventano sempre più mobile: è già prevista infatti una versione di Google Glasses che verrà collegato direttamente ai bulbi oculari. Ahi!
®
numero 4 - luglio/agosto 2013
Social network vs paparazzi di Flavia Cimmino, Account Office
N
on si era mai assistito a un’estate così bollente. Tantissimi tweet e foto piccanti pubblicate su Instagram e su Facebook, tanto da fare concorrenza ai paparazzi appostati. I vip quest’anno fanno da sé e immortalano i loro momenti privati. Nessuna foto rubata, il gossip lo si fa in casa. Dalla cliccatissima Belen, passando per Santiago e Stefano De Martino, fino alla Canalis. Il problema copertina quest’anno non si pone. E con i post fai da te vanno in crisi i fotografi, uffici stampa e riviste scandalistiche costrette a cedere il passo ai più comodi social network. Il resto viene da sé. Migliaia di retweet e condivisioni per le pose hot di star e starlette che riempiono la nostra time line. Un grosso problema per i giornalisti che quest’anno, per la prima volta, hanno disertato alcune delle più note località di villeggiatura, tra cui Saint-Tropez. È il quotidiano francese “Nice-Matin” ha notare l’inaspettata assenza. Ma la colpa non sarebbe solo dei social network ma anche delle denunce per violazione della privacy che ormai sono all’ordine del giorno. Il tanto discusso topless di Kate Middleton è solo uno degli ultimi esempi. A spiegare il fenomeno dei paparazzi disertori JeanMichel Psaila, direttore dell’agenzia Abaca: “Tra social network, crisi della stampa, che dispone di meno mezzi per i reportage, e la moda dei processi per violazioni della privacy, i giornali sono meno tentati a inviare i loro giornalisti sul posto e tante star per scelta non vengono più fotografate. Se i vip americani stanno al gioco, i francesi invece denunciano regolarmente i giornali”. Non avrebbe quindi più senso inviare flotte di fotografi in ogni baia ad attendere lo yatch di turno. L’epoca dei teleobiettivi nascosti nelle palme e dei grandi scoop sembra ormai finiti. Il gioco a quanto pare non varrebbe davvero più la pena. E in un mondo che cambia, cambia anche il modo di “parapazzare”. Non meravigliamoci quindi se il fotografo sceglierà di stare su Instagram anzichè partire per Saint Tropez, a inseguire vip che da prede diventano cacciatori, di scoop, si intende.
Quindi, armatevi di smartphone a caccia dello scoop. È arrivato il momento del nuovo modo di fare gossip, perché tutti possono contribuire al giornalismo scandalistico, anche chi fino a poco tempo prima non aveva la benché minima idea di come funzionasse il mondo dei pettegolezzi. Chiunque, insomma, può diventare paparazzo, con i mezzi giusti e, soprattutto, nel posto giusto. Come è accaduto a Raquel Sabtz, l’autrice di uno scatto che ritrae Beyoncé sorridente mentre esce da un ristorante di Brooklyn con la figlia Blue Ivy in braccio. Nulla di scandaloso, solo un’immagine normale, scattata da una persona normale, e postata su proprio account Instagram. In pochi minuti la foto prende il volo e ad accorgersene è lo “Splash News”. Il sito di gossip ha così contattato la ragazza, ha acquistato la foto e la notizia, per poi rivenderla a “People.com”, “NYDailyNews.com”, “The Huffington Post” e molti altri ancora. Potrebbe trattarsi di una rivoluzione nel mondo del gossip? Artisti, attori e vip in genere sarebbero così costantemente monitorati e la luce dei riflettori resterebbe sempre accesa, almeno fino a quando non si voglia scegliere di spegnerla, ovviamente.
pagina
9
pagina
10
®
numero 4 - luglio/agosto 2013
Mini architetture per cani fortunati di Stefania Buonavolontà, Marketing & Communication
S
i tratta di una particolare iniziativa che lega il modo dell’architettura a quello dei nostri fedeli amici. Ideato da Esteban Suárez di BNKR Bunker Arquitectura in collaborazione con altri nove studi emergenti, il progetto “Dogchitecture” è la prima esposizione di architettura canina che comprende dieci cucce molto particolari che farebbero davvero felici i nostri amici a quattro zampe. Le opere in mostra fino al Polyforum Siquerios di Città del Messico fino al 9 agosto 2013, sono sostenute da una catena di negozi messicani. La Dogchitecture si concentra sulle diverse razze canine con un design pensato ad hoc: comfort e protezione sembrano essere al centro di questa speciale collezione, che vanta colori fluo e magnetici e forme accattivanti. L’ispirazione deriva probabilmente da Architecture for Dogs, un progetto dalla designer giapponese Kenya Hara, direttore creativo di Muji, che ha cercato di reinventare la cuccia per fido integrandola nel mondo del design. Ma lo scopo nobile oltre alla certa pubblicità per architetti e negozianti, risiede nella forte sensibilizzazione contro l’abbandono dei cani, proprio in questo periodo estivo.
BNKR
NUUGI
Tra i progetti, un’idea che si ispira al cane che insegue la sua coda. Si tratta di uno spazio che permette al cane di avere una cuccia unica e divertente. Una dimora ideale per le piccole taglie che amano esplorare e scivolare in divertenti scivoli. A realizzarla la stessa BNKR, che sceglie un rosa fluo per rendere ancora più unica la creazione. Molto interessante anche il progetto Nuugi, un idea oltre il razionale e logico, ricca con il fascino. Caratterizzata da forme curve, la cuccia si ispira al concetto emotivo della “prima casa” intesa come grembo materno. Basata principalmente sui sensi e ricordi, Nuugi ci invita ad ascoltare il nostro istinto a sviluppare la nostra creatività. Divertentissima anche la A-001, una cuccia che appare come un groviglio capace di combinare in un luogo unico una creazione sintetica e i processi naturali che si trovano negli istinti di alcuni animali. La Taller 13 propone invece un’idea che risponde a una semplice domanda: è il cane ciò che ami di più? La risposta è nell’amore dei padroni per il proprio fido amico. La coesistenza tra specie prende il sopravvento e non passa inosservata, celebrando il legame tra il cane e l’uomo in uno spazio unico per le due specie. Una forma esago-
A-001
®
pagina
numero 4 - luglio/agosto 2013
nale consente di avere un comodo sostegno per gli umani e una perfetta cuccia per il cane. I due amici sono uniti nello stesso spazio da uno stesso elemento. Ispirata ai disegni delle case più moderne, è invece la proposta Broissin, una forma capace di creare un approccio artistico ed estetico che rompe definitivamente con i paradigmi stabiliti e osa per mostrare che la forma non è essenziale quando l’approccio dello spettatore è un’esperienza unica.
TALLER 13
Tra le più curiose, Esos che prende in considerazione il comfort e la funzionalità: la cuccia formata da stringhe che generano tensione, assume una forma concava figura che permette ai nostri amici di riposare all’interno. Quando si tratta di andare a dormire, la cuccia è facilmente ribaltabile, diventando una sorta di “igloo”, il tutto per dare vita a uno spazio che è sia personale che privato in grado di far sentire il cane sicuro e felice.
BROISSIN
ESOS
11
pagina
12
®
numero 4 - luglio/agosto 2013
Le migliori App per i vostri bambini di Elena Serra, Events Management
L
e avete provate già tutte ma i vostri figli non vi stanno davvero più a sentire? Ecco che la tecnologia è subito pronta a venirci in aiuto. I cuccioli d’uomo, ormai diventati digitali, non aspettano altro che una bella app da manipolare sui nuovi device. E che ci si trovi al mare o in montagna, basta solo ricordarsi di mettere i dispositivi sotto carica durante la not-
te per godersi qualche ora del giorno seguente in assoluto relax. O almeno questo è quello che ci assicura Wired , il portale dedicato al mondo di internet e della tecnologia, che ha individuato le applicazioni giuste per i più piccoli. Forse è il caso di scaricarle prima che la meritata vacanza si trasformi in una vera e propria ultima spiaggia.
Chore Monster Questa app consente a genitori e bambini di divertirsi assegnando a tutta la famiglia una serie di compiti. Idele per i giovanissimi in età scolare, e per quei coniugi più pigri, Chore Monster è la versione digitale del tabellone che di solito si trova appeso in cucina. Permette di assegnare a tutta la famiglia una serie di compiti, di verificare in che modo siano stati fatti e di dare un voto finale. Il tutto dìsi può gestire via web, cosa più facile per il genitore, o via app, cosa più semplice e immediata per i bimbi. Disponibile su web e iTunes.
My Chores Aggiungi un bambino. Aggiungi alcune faccende domestiche. Aggiungi alcuni premi. Valuta il comportamento. Stabilisci delle ricompense. My Chores è un applicazione gratuita che fornisce gli strumenti per insegnare ai figli il valore del buon comportamento. Il meccanismo è quello di Chore Monster ma senza grafica cartoon. Disponibile su iTunes.
iTouchiLearn Morning Routines Tuo figlio è un pigrone? Fai fatica a buttarlo giù dal letto? La prima cosa che vuol fare al mattino è sedersi sul divano e guardare la TV? Allora è il caso di buttarla sul gioco. Con questa app il bambino viene proiettato nel mondo virtuale delle routine mattutine. Ogni routine contiene un’attività che deve essere completata per passare alla routine successiva. Dopo aver completato con successo ogni routine mattutina i giocatori ricevono delle stelle come ricompensa e possono giocare nello spazio giochi finale. Adatto anche a bambini in età prescolare. Disponibile su iTunes.
®
numero 4 - luglio/agosto 2013
Sogni d’oro! Questa app è adatta ai bambini da 1 e 4 anni. Sogni d’oro! è un libro che illustra il rituale della buona notte grazie alle bellissime illustrazioni di Heidi Wittlinger e all’elegante narrazione. Si spengono tutte le luci della casa e gli animali della fattoria sono stanchi. Ma chi li mette a letto? Chi spegne le luci nelle loro stalle? È questo il compito del bambino. Vedendo come gli animali vanno a dormire il bambino si predispone dolcemente ad andare a letto, o meglio questa è la speranza dei genitori.
Bo’s Bedtime Story Bo’s Bedtime Story permette ai più piccoli di mettere di giocare con la giraffa Bo, il simpatico cartoon che ha bisogno di aiuto prima di andare a dormire. Presenta una grafica affascinante, una colonna sonora piacevole e alcune narrazioni che rendono questa app perfetta per i bambini dai 2 ai 6 anni. Il gioco è disponibile sia su iTunes che su Google Play.
iRewardChart iRewardChart ha lo scopo di aiutare i genitori a tenere traccia del buon comportamento dei figli e premiarli in modo appropriato. Aggiungi il profilo di ogni figlio, assegna delle attività o dei buoni comportamenti che vuoi mantengano e assegna delle ricompense a obiettivo raggiunto (un gelato, un’uscita allo zoo, cucinare il piatto preferito). Disponibile sia nella versione Pro che Lite, iRewardChart è fruibile sia su iTunes che su Google Play.
Beep & Boop Beep & Boop è una semplice e divertente app che trasforma l’apprendere le buone maniere in un gioco. Quando il vostro bambino si è comportato bene (si è lavato le mani prima di venire a tavola, è stato gentile con il fratello, ecc.) potete farlo notare utilizzando il beep, pulsante verde. Quando invece si comporta male consapevolmente rilanciate con un boop. Il gioco inizia con il fissare degli obiettivi e dei premi in base al numero di beep che il bambino guadagna. I boop ovviamente fanno perdere punti. Disponibile per iTunes.
Morning Kids Si tratta di un gioco educazionale adatto ai bambini dai 3 a 6 anni. Morning Kids rende la routine della vita quotidiana un gioco e aiuta a creare una buona atmosfera mattutina. L’app può essere impostata in base all’età del bambino e in base alle proprie abitudini. Vestirsi, allacciarsi le scarpe, mettere l’orologio o riporre il pigiama nel casseto non è mai stato così divertente. Disponibile per iTunes
pagina
13
ana di
La versione itali
ter is S y M t u o h it W Not il best seller con
oltre
500.000 copie
ndo
il mo vendute in tutto
DISPONIBILE IN LIBRERIA E ONLINE SU www.essereinnocenti.it www.menthalia.it Milano – Firenze – Napoli
Seguici su:
®
numero 4 - luglio/agosto 2013
Curiosità A 96 anni Fred Stobaugh è la star più Iphone punta all'oro anziana del web
I
l fenomeno virale più anziano del web ha un nome: Fred Stobaugh, il 96 enne dell’Illinois, che ha dovuto dire addio alla sua compagna di vita Lorraine, scomparsa pochi mesi fa, dedicandole un brano dal titolo “Oh Sweet Lorraine”. La musica, si sa, va oltre le barriere del tempo e dello spazio e sulle dolci note della canzone, Fred fa viaggiare il proprio messaggio d’amore. L’anziano statunitense decide di partecipare a un concorso della Green Shoe Studio per “giovani” cantautori presentando il pezzo scritto di proprio pugno. L’unico spedito via lettera e non via mail. “Non canto per non spaventare la gente”, spiegava con autoironia il vedovo nella lettera d’accompagnamento. Il produttore Jacob Colgan, colpito dalla storia commovente dell’uomo che ha raccontato di aver incontrato la sua donna nel 1938 e di esserle stato affianco fino all’ultimo giorno, ha deciso di musicarla, dando vita al brano che è diventato un singolo di successo. Da lì un successo globale. In pochissimi giorni il video è stato visualizzato da oltre 400mila persone e ora può essere scaricato tramite iTunes e GooglePlay. “Vorrei rivivere i bei tempi dall’inizio. Il ricordo resterà per sempre, dolce Lorraine” racconta il quasi centenario capace di commuove tutto il web e di superare il “finché morte non vi separi” per ambire all’eterno.
L
a leggenda la conosciamo bene, e magari ci è capitato pure di tradurla dal latino. Si narra di un Re caduto in miseria, che prega Apollo affinché gli dia il potere di trasformare in oro tutto ciò che tocca. Oggi il re Mida si chiama Apple e la prima cosa che la casa di Cupertino ha deciso di toccare è proprio l’iPhone. Ebbene sì, il tanto atteso iPhone 5S si veste di una colorazione oro/champagne . Le prime immagini del nuovo melafonino, apparse sui siti Moumantai e Weekly.ascii, stanno facendo il giro della rete: lo chassis del nuovo iPhone 5S è confrontato con gli attuali modelli iPhone 5 in versione bianca e nera. Seppur non emergano evidenti differenze tra l’iPhone 5 attuale e il nuovo iPhone 5S, ad uno sguardo attento balza all’occhio un particolare: mancano infatti i pannelli inferiore e superiore per antenne e fotocamera. Proprio nel pannello posteriore infatti sono attese le novità che secondo i primi rumors potrebbero interessare la dimensione dell’obiettivo della fotocamera e la presenza del doppio flash LED. Non dovrebbe cambiare nulla invece per quanto riguarda la posizione e la forma dei pulsanti, dei fori per gli speaker e microfono, della porta Lightning infine nella posizione e nella forma dell’alloggiamento per la SIM card. L’oro è la nuova scommessa targata Apple con cui, con il prossimo iPhone 5S, intende rompere il tradizionale bicromatismo storicamente legato ai suoi smartphone. Bianco e nero, infatti, saranno presto accompagnati quindi da una colorazione decisamente più chic e allo stesso tempo di nicchia. Una nicchia che poi tanto piccola non è se consideriamo che sia in Cina che in India si tratta di un colore molto in voga e che Apple è interessata all’ampiezza del mercato mobile asiatico dove, ancora, il prezzo della linea iPhone non è riuscita a penetrare.
pagina
15
O SFOGLIABILE ONLINE! OPPURE RICHIEDILO IN NEWSLETTER!
magazine.menthalia.com LA COMUNICAZIONE DA OGGI HA IL PUNTO DI VISTA! ®
numero 0 febbraio 2012
pagina
Tutto PD è comunicazion JD]LQH e
3
®
numero - Anno
di Stefania Stefanelli, Autrice e Sceneggiatrice Televisiva
num ero 1
C
rediamo che il mondo della comunicazione sia quello della carta stampata, della tv, del cinema, della pubblicità, della rete, dei social network, del marketing aziendale, delle case editrici e delle radio. Ma non è mica tutto qui. Questi sono solo settori specifici. Nonché rami in cui gli studiosi hanno voluto suddividere la materia per farne un corso di laurea, l’ennesimo.
L’al gor i la fo tm m rm aogdell’i az nciu ine cio
Sco per ta
E
®
di St ef
bben ania ula il pe e sì, Buo mat navo algo cian ttego da og em atic lont fusio ritmo cia, ch lezzo, gi an che a ch à, M la che e Il di ne. ne dir si chiacc l’inc e ci pagin arke stu iu tica rettore a3 svel ting dia voglia hiera cio, la ve , ha Ale dell’U del a il o &C o qu D loci nno la web om rand ssandr nivers ipartim tà di un un anto mun di di i, che o Panc ità la ento flus men dificat ta so le o, nalm ffusio da an ones Sapien di In ion dall’a: oggi di in prev ni stu i, e form za en ne Re ed ne g. ® delle simm il vant formaz ere, di un te sonodelle vo dian due su di Ro anu Trib. stu mer di pre info etria aggio ioni la velo dio “alg appr ci su o il m oi do ma, o 1 Napo ecca tto più rmaz info oritm od lle com è fo cità sv re rm at pe li nd ni io ar pe di Ann N. 27 o de i al ti so sm men iate in rsone ni gius ativa titivo amen ll’in la fo ciali, o oI de e ciuc rmul nu / ap l 6/4/ fi info ti ha form siano te. Il dal po è dato and m fa di io” az rile 2012 er com rmativ min azioni in grad tto ch ssesso nel iograp Rumou o2 2012 ui loro Sette sem maz petitiv a e da to il su di o di eD h co r sp -m re liv tiche pagi nduc read agg gioc ioni di o, ov to più ello sparat perirev ve ic gare se, na ne di io tanc ing sioni are d’a valo ro ch valore di asim i argo e m 20 e L’riaa - e che log( una turalm atem 12 cam che nticip re ha i ha m al va met lgo pi salv Nec N)/C piccol ente atiche i ru po de l’asim o. Pens ù va aggior ntaggi . ae in in se e r nt m lla o m it i a nel essari ia pote in bo ors su fina etria mo aggi inVfois in mo gl n ro ntiss ese, pe form la re numer un po Le rsa. ll’asc nza e inform alle rip e pu à dell o la p ’ ima r sp aV a qu es ò te zion te soci o delle di chia er at a or is della ub cu form ieo su anto iva D ’in ie con misu e e C ale ch pers rimen ha as-l lla bli ula: ciu anni soci scient on cadu influi L’i nel la c età ifich po, rerebb è la “c e pren e da ti: N R sc c it ’5 n ti te ta io 0 qu che cons obe tere à va no dei Cono ed pari al e il liv ondu diamo cui è le e sono an flow no a titolur es tta fo ist rto aG ssa i io ig e m terne. rappor ello di nza” in cons rmat e ”, ov punt do La partor lo “o si n n Ba pi oog vero o la zars isce spec te tà della aggior Più la to tr soci ; ques idera- a com nion chio ron q cond la Sì, la ore e al a m t’u te feld : er le la Si tr notiz e sarebb cond le am ità de ltim on m u gono unicaz leader cosi oria de e Kat ano gl di p e ale izio scri arc sign do e la uttanz icizie l grup a che atta di ia. mod una ioni s”, se ddetta l “tw z met i M u ur d sa na tta a. ori velo in a de l’atte ha ca uno ar cità sarebb tern sc na i a rem d più Sì, ec prim o di gros di m condo teor o step lB e c tin re ia di di e tusia nzione tturato studio o ritt bors verl m ura o inte o influ a racc tto, sa part assa no la qu sugl ffus alta a D ran bens ch un a o a. a st o dis nte m nd a vo grad smat delle in m molto e de n ione ale i d Im tras enti olto e m eti Sì, am p gli en o i il ì ra u e ra le l zie o di in dall’id gran en ch inte ne metto all’int da un il mes pubb ggiungo av n’ep oltre od ch esa p ost a o g pro B re di m re a da veic dicare ea ch azie e non ssan tti, age na reb oca p o d etta tta ata i a fo cqu ran prio rand form eno no il erno grupposaggio lico in e un nde si di te i m ro che olar su is m de d b ; c lo at . ch a ll Co visto ti e q e q d e h e diffu azio tive essa lla co di pe vien velo e, m ro la a form .com ca gg ne te e n nch dip ue ott sse e in nte di ie fi e ch uelpy cità a so stra pata sion . Er nell’us io ad mun rson e ul , en so ecc on e c into lla c i e re e div , pro una nan per e ci wr dall si e perc prat da de a sia an e ità , o al de m ez la olo i he se d id p sc zia la della Ed dei tre in ch orre tutto lle lla o gl itin 'occ ce am m io sc ro fi no rla! di o A rv i se ua ri arp ri a, ni, ia tà oggi, qu tv e radio, i anni mezzi perso- e lo zio pli g & hio cont del su ch ri, q ndy izi h nti un o qu a e, Con indicatip ro n a de di as ri ro de q i velo em e i co cine trol in lla lla pri uell pers e la uell W a e rsi, o sta ella o Co dei d cord esp dei viv lare netw cità de porane me a ma… cart grande co o a titi sn a c arh tic qu tu Ne , m qu i co i, eri con e a st c le h s nsu e e o h o h n l lo di ork... lle no a, ec suggel e M A d e m e am i, la e sa ch ell su e n su de tt lla c bb e c l, un la tta a c un’e e qu tizie covi m “u sso lon esp e c ’im mo lle lo ze mer lle p m dett he n ano ond senz ato poca el lo all’i lo sture la so er ica m os bo n n ciati tan ara m , fi ro e arc a er, . o a e iz o d ci . La g(N nter a a n d , ri en si di tio ch lo om on 1 a. le re am Qu ioen tte gin no a ei ell A nost )/C no de o su ete g n ve e id , un e, (A 96 za riz e a bit lo e lla go m ella m tal ra. dive m nifi co ud ro di za olt pro le, etnta i social co nd en dis un MA 0, l’A “ a M sim m og pe stru ini rc ca in ce nc ito tifi eg term ) d m to y o in po arc n rc ir boa? va tta orr re e ca no sv alc HotJ tere sito ! in efi eri a. i si epit e e ce ria ta e ente ch un o u e, niv can ng a tr st un u ss , c ola È zio nte d in ”. e lo pro na un a il M de adiz end i d ly” ante on u pri , du ne. ch se La diff do loro seg bra ark nz io oli ei ha l’ n c tt e g d o e gn nc nq te pit a, in nale de log re illu st m nata efin ere o o com no, nd eti ira , iz nz se b u co ng è ifi ipa ue ve , e o d ve e lla hi inte stra udio vis un cato le , il so anc ion ia d rviz ina n si me F ro d a ai ce m loro più rp tore lo he e a z m d ta sig d pre bis sc ace sim nc con , ciò ett im fa reta ad se è a qu io d ion la utto pe nifi ella ro og li ritt bo ile, he su c end m mo am co nco ello i un e re lin ri, rlop cato paro gati no ag si, o ne” a b ok sc so mer he o v d nti ea ch iù pli n q ra de nume ass com su ian ven opri rpre . È vie in ine di e v u po la m a ch i diff . arn ua ac l ro 3 d oc e ll’orm ca ga re nd d ne evico og nil rta a e - giu e lche nfi lio ate to rc co ere la ire iato Go a ch vis co en ivert pergno l’a ne no ra re a. Q nn nzia 2012 cl’in me del a ogle i fa e re to me tem en m c ch a tu le, di ue ota rs ll e Pro num ma n p te e li tt qu un st olo ra te sim a p sia oso ita com il lo nte d c ero rc M il i la . se i i ello pu o, p si ca dei bolo aro ista sfo “dro e u go m em edia 4 - a p a Q pa co la e te n n n n g u c rò Tu arc ici. mo lugl er cos go on L “C ta do a a ra sti de to d est co tto a n L’a a io 20 i c a si ria su ac e ne b on da m i p di , co icato o o rc a i c arc ro ge m p asc ssu nco 12 onsu gn ti nsu c avv m mato ste a”, me leu, on are a erc ri c e nte n tto e ta uò e n nto ra ali d tolo m osì ien m ifica th co en eo id he ch Q ella di le co ell fo co ato rM d end n i c a fo e q © lo e n e u uin de un vie stit a m nd n ri co ific o il ell’i olle nd ua ri? gic nti elch na v di p finiz in ne p uire ente am feri è sì arn si mm ttiv o n ndo ! a fic ® e le ita o io si erc o d en m de a b div che e la gnifi ag i, ell un ss di Ro e lle az pro iam ne fo me ep div el c tale enti ch eva en p pe ca ina da e a b bert ien p a CUP n on è rn di ito, eAMERICA’S oG eq iere nda uto er m rce to d rio entr bitu rand de ria: o aff SPECIALE ita pe se ire sum che ccaaudi din è uiv d d si o zio i c a e o o is re in oso, ale i C se no ltis ne ma m i e ra E te ltre rma poc rcez div bra ato la Poet nd a re o io ie nd re I po ad oca tan nim sim ne rca une a p ne sc no a e sc on tr c pri ni, ne se . un Co te c o i lla fin , e ien i d hia n p all’in eti difen o c asm he m c og ritto re o ste o em to la e orr di fa i qu ccia ensa il a om alt a m nre – o della tuizion dono ta d is Fa tern pi Fin paginmu ette bra . è p te p este nte te à. Afric e l p il e, c u o d lu lo o re n po a paro sono m o tu et uri Ed ce”, m erc art ca , se di 3nica q d h anist rta ok na nd ebo qu ai la a p tti! li ch en h e d teg n sca p è a– esia le dure il loro coragg le che re uell a firm cors e a ok, Attiv ,e o d no ale sc och Arc sta er i w an te a é il ell ori on mp larm è l’arte e plas compi iosi “g conduc ssd ato a in un un ista c eb ov q v a m e. ri a al scer ch iato issi het met nost oi to è m uerr e in H lib bic a M n osa add istic uello ostro ass Bad entr re a BTTF ente sin di utili arne Fin ias e/ e iacc ch mi ipi ten ri aff ® uman adu ell di ic o sn m a d ate ate qu ert DPOE tetico zzare il sens errare ieri ce o o il n hie e u ann e pau do arch sua e BO à allriz a m vo ted di o oo i F b in o. Righ le co più tto ad ar nick ostro ravamno “s i fa re a du etip [… ’odio a i sa ?! L bis d ac en in q sta La po stituzioEP MB 'P ed espr modo La po ts . si g. ri nam ra i, oreImrca rà Nie ink tic si eb e c ua log re o Re in qu ] Qua è Tr v v o co no c h guag esia fa ne pe SNB essivo partico pro Inre ssi, mnu de padell scri nte edin o di on ook e se lcu ica MB b m co ib.ardie es. ero in nosc n av esto ndo tr la va, e m gio sp della linr lo più RVBMF lingu al l v ra e tto p . T fà , m n na Dic si d lav ra eerom3p Na no rete iuto re Fan ec eta vo , au E wit m a on to isp oro m le-ta l’epo o scav una mio sil ovo li N. m m ra st l’a ev fanno foric iale, un gua qu in ritm USPWB a A pre ta o e. po ” co m paro enzi ata ro , Tstrare che ra, se ter, agg gari “s 27 MB ie a, cio ot se mic a A nib e istero mnn a o eno o de Tu tess n o ger p stic lingu con pro insc lo ma no o iorè fa costr idian suon com è nella la i tti e co il an nza izia rist ili per . D te I/cigialug l 6/4/20 a vo g n st pat i co iù p o, p Que fu in ste, aggio loro “m quell uzione a un lin i. e un mia 12 so 1, che am è fo otele a tu sino at rib ” dno m rpg e glia ari q sie ao un co to n ote oss o 20 ferm sto scav abiss vita o. &o te u te strumperò, il iversa ezzi” che le ritmica N 115 se ici nd nel tti g re i per alta ve 12 tto ca n la di i qu nti iam eCm o alre o poes a le pa o inter za on co 5 a, po nes am l’E li “a lazi so to, il co lingu ento mezzo le. A di ndendoaltre ar oaan no Par del “n aver ali e se o av ro più ti ff cehrà , per zio n 1-1 ssed sun enta tica mic oni nali nie nche ia mod le di Ba iore tes ver la clo uvo e il fare mp ere Rolan a. infl che us erenza il loro in aff No ch ne: tenti 0sg esse o sc le Nic i”. fam , in nte azio a es re ndo ud, la”. co se re p ag la vi onda erna. Il rthes timon g pa scrit d Barth eg alla om nato la po di quen è... do si g.) ia a gin ilia tead oteri bbe di “co Ecc llegammp iù p geg più ta, e po nell’abi poeta m propos tre tu del esia è cotte pag ma ve so am . Si tutti liereb vit ach a re ic g «Dav tura co es de ri un co da et nn o la de mon 3 lo av n5H le hi qu n o ar rife gli b a, ea n es en più coli ini se .. “Por nse o rta alla sso de oderno ito de er p fu do: p er di sce anti all queste scrive . o g n si llasa o di es , ri ri al e d ia ch ar to ll’e nu J 7 to se lu tu ed ensa e lu la il e oni” ola dir cose e leg mro m ULE polto minos ce paro sistenz è colui nd stre aver to sa con vati va a tri i viv cch e con gliere a pagin parole: dram . G po anch re a co . o u “i ma m etto a e. La ” de le pi a, de rà ch alla Fac ben er é m n ria chiarez le paro a bian ag c - A L 1 n de st lla ste prim ù nu lna ti osa N i e, lla es u i, g . e q qual nes e ca ile nn DSR ov nu mit so n al man eolo eboo (7, ssa Tu a scritt attesta za la su che de , nel ui co sio sta el te o OL 1 racc Wstr m ov à” a tro ca ca k? tto ikipofa deCe,os’ n ri 1/ ce sa te ciò ore av re che a posiz vono omen olt i fa m a ad e po su mp lu l e’ q to ch fase es tto post solo lizseg ve eg an di m rvel bel gli G no rmainreed i torn Vi cce o cit mon e fa e rte un li ne ione ne nalar do ue Il C o-a HO . so st r co . Saa azio lon lo, il m nu e in iaa:sc ac ciò de pre a al arriva st e” g tu n e quest do civile che a tragic cetta lla Sto- e m lo v S re iam u oc u ost nd se i m d ola gle riv tt ve e li la luce ild po enet i te o lou d.. o? nte el stit (soft rice che i co da cu a Natu forma de; so a disp i dati, o ne disp 20 tea cn in se cl e: “I lo attto i ar nn in abo uisce wa vute ci d? . erde coarnchai usu le su i lo scr ra parla ora un n sott olo form ou n in suoi ità tra L’aut do can rata la re a d elab essi o occh g at d iv poi ro cao deco e mani, ittore è , elabo a vera fo più entica In po tin . E no s a a p ora , u dw soft iare vid ntfoi rm ie ch ica) com rm ra lin Natu i il ered rativo la Stor escluso pre fatti la “r a an co stra serv rog le n “s ra, è pi elevato poesia gu Ret are/ war e/ er si puti atic e a e : ut ve l’u iser che sì i b ice) ram info up cui itata da compr ia mett al cont aggi viv e re qu tosto della lin nonconè e”. soft e) gra o elabal cl di perm indic ng (i a co egli ra i una omett e un ien un et a n La w im no de ch so vat la man ella e mi r- erlo te mai cui n zi o str rio, tra com otidian il cont gu Stor en po non do mag stri e estr ezza “pru dia foto ci unrr are e al orare te, se ton un ital il ra m gaiequ stat co Nasce ssa far è respo ia passate, una umen md d rv ia anco e logora o è un d rioag: chsonotida ian nu ve azzi so i nost em ”. den mo to gio e o da a.ette odisotr l’uti dat i m izio o, ti insie- ftw ri o ra pe ta, S a alpo vo n poich così uso. nsabile ta e di scrittur za E li cio n m ib la ch em p zz el i Ve nellata esia re vèis o roa u zz (t d at d le iam ” rc , ma a o ic ve m olt no m i in are, dat el llm rete dim diba é lo scr una tra ev teildpaltrla In qu are. epire iltrap qu i n ite o d ra ori ffer aè la rsa, di m otiv re a n c’ ond un et i per clou an a ste a al es-p ell’u e vir i ri mite zzar to In oen C supon ale sola tenti ttere co ittore, gicità tem esto se tent lutic da c., so d zi ata di po ente i geo corr è p o o cu er so tu sors CP e/ nt st on olao , po impo che da ro i segormai della d al tr n en ti: unno rnoet è oda si di ranea nsqo lari il “c didi so e st fi zetatta ve nal co l scr ag au , d etote i an se q el te izza har U le legat ebb di “o poli ere q o. zesircottacoIaz, cen ng i, uan po non ngono fondo ni ance sciente, ittur es lo mar inten socia ssolve apnpa er p ti a o cn alis ues rm te u IazMa p ter ano i di te gegiag muod ve arere co d ket vectic al si de a, in erch ch ap si st ai “t o in port ci, o aMalcrcoh© te Seco come un la Lette un pa strali gua le. Solo qrso i ” er ual unil mpoe un ri ing e tri, olog ti co tecnine p ve e ra u p© ssa an é issà cl treb aelch ettr una paro ndo Ba a ricon tura co to est onnipo co ic me o è U ruzi lica no hun iziare nit pure e risc . sc e co fond poeticaco dalinqque in lin su à zi d iam n- con m a es v ougu on ata b iam lle d aggio sid e off una - lo ltim oni on apo er”, an com sem hio nose le che rthes, ciliazio me un raneo gli m sceual to ia mod inoff amente rie ici ch oe ad erona siano il po p ad ne e m ritua er Ric erta stes a in delle i “clo stro term che m pli per ... tura a o, o Nella . te at versa ensiva, semleprto ries m h u fo le e nuov eta m ». er e ard Po leoolt far . ceseiarei se n nrse l’i per so te ord reti ud fanIn in i pro cial cee, pi oder role poesia en, la fa senz l’esisten perché e presven un mte ostste no ù de em- e p re o trlin gra nterr qu m ine di ” do dotere co ble i” a o pe ri ssa singo che rip moder ce v i n nse spaz a trion za e tu mai pr m iù ai im ,rm di m”, uzi el ch po m di coV com in far n is uti bnlo il m o lu rca rirchép eo-ce o cose no dell’i larità roduco na i co in qu io aper e su tte le ha un “P one e h olt Stem nes à ad eccth qua- i mide rv p qu sue piuta,spo umlsai in ui n Per colp a vio inte dei a cr o imp po e sioV punt nvenzio ll’esp no la ncetti stara i se ello arag di della este ist to, più este, com att re er so se ea pe nel ne.is ter- delcle n m enigmualissim ne. In ienza, profon no pa pora poesia. anze ris ambigu a crea ponent u-n sori ne al o- m dop fort ito g lenta st” e rvizLo to ortcia co ielo di p o u li i è an sepp aticit i e pr questo si tratta tà e gend neo ten Ed è co iede la o, in ndo un i, ensi ali e Il alit qual na i Stati tem C“Net dui “IRstat -le ec la à, se conc o o og ta di U nA co er sì fo “Come Unga i versi isi, no nso se dell’arte ch da U pesonflix nste a po ciel à. o ni ac calar che il rza “p luso; m zr nosta mbr e o ta Cnit ta ” a a-ed del n rtat o d miat retti, poeta olitic cu si le b A po i. an m a ce nt sa ne i ra ca ta o” in ne eta o e r a” ag p u . U di as lla re co , tu nteur m noi rici Inte L’ Al lla seco italia la loro netin sa tratte altà, ntem e e (Speil d rn n ia J Nuh nte tto r io legria h nda no Gi ican resp zza. co le i no et nei cia è to ansnit : efe nu nell’i Nau instrof ue,e a vit azz ch co mpGit ue vità è qu a di rn oà“t v fu n nel qu ntimo frago ne lori o rrille in ato en di di cil a sa 201 dic ole lm ale il della ch di ima Kn alla uto” uoin pie e p m nitt e e lva 2 pens foresta are de no e, iù ag vag) no d l sogn are se ch v d rta ci i in e it a. nu pia ar oc Euph nza ag s’infitti o vo cc le n ire sc rase ch dal le ion el Kezil è tradi e R ia o. le fo re. ahab li.. oc ri k
“
”
in questo nume
”
S
La
m ar ca ch eh oi n
ma
ne
“
y fotolia
Int ern et,
T
”
/C
nu
(N)
pa gin a
3
“
”
un cie lo c on tan te “ nu vol e”?
DJ
t E ONE as IAL NZ elf EC toCABER SP TEeATgaRO iB L GIO GA id IVAL STia GIOR ur FE r im Ila su a on a da est in sc Vi dic mp rlan ro s à e me in te in I lavo Vi ce ro re eb W viga e pa n du Na erra re, u Gu olta à c it As rios Cu
App munati s gaullza inPeoesia
®
m en te
zi
log
ga
© me nth alia
Tutto è comunica zione Comunicazione , troppi esperti App, fenomeno o fenomenali? Social Business: che confusione! Passa il favore!
E\ IRWROLD
in que sto nu me ro
“
ro
2 01 /2 12 /4 20 l6 de gio 7 ag .2 m li N po o I/ Na nn di -A b. 2 Tri g. ro Re me
Lo è quello che diciamo, ovviamente. Ma anche il tono che usiamo nell’esprimerci, gli occhi che fissano l’interlocutore o che teniamo bassi per nasconderli e nasconderci, le mani che tormentiamo per l’ansia o che usiamo per gesticolare e dare forza al pensiero che stiamo esternando, le gambe liberamente accavallate o di contro in buon ordine una accanto all’altra, il volume della nostra voce, le gote che si colorano di rosso contro la nostra volontà. Sì, anche il nostro corpo comunica. A volte La comunicazione da solo, per istintive reazioni che tradisconon è solo questo. È molto di più: no le nostre emozioni, altre volte col nostro aiuto, quando lo usiamo per affermare la è tutto il resto. nostra personalità. Sono i segnali di fumo, quelli stradali, il Perché un nuovo taglio di capelli dice che modo in cui è disposta la merce al super- abbiamo voglia di aria nuova. E se il taglio mercato, i colori scelti per le pareti di un è drastico o stravagante, che quella vecchia ufficio pubblico o di un negozio, il layout di proprio non la tolleriamo più. un sito internet, l’arredamento di una casa, Provate a farci caso, a guardare le cose digli accordi di una chitarra, le parole, i si- versamente, a chiedervi se c’è una scelta lenzi, il design di un’auto, la formazione di precisa o semplicemente dell’altro dietro una squadra di calcio, gli abiti delle nuove ad ogni singola cosa su cui posate gli occhi collezioni, i rifiuti nei sacchetti, il colore dei nelle vostre giornate. Fosse anche un sasso che ha spaccato una vetrina. confetti, i fiori sulle lapidi. Chiedetevi cosa significa veramente ciò che Anche? Certamente. Perché una rosa rossa lasciata su una tomba avete davanti. al posto di un crisantemo rivela che qual- E vi scoprirete vostro malgrado novelli cuno ancora ricorda l’amore, la passione, Sherlock Holmes, capaci di interpretare tutto, di cogliere i segnali di ogni cosa, di che chi non c’è più gli ha donato in vita. vedere oltre, semplicemente guardando a Così come il colore blu di una parete o di un abito trasmette tranquillità e distende lo fondo il mondo. sguardo, mentre il rosso cattura l’attenzione Salvo poi capire, probabilmente, che quee centrifuga il cervello, mettendolo in moto sta innata e profonda capacità non volete ogni volta che prova ad entrare in stand-by, godervela né usarla, perché in grado di sopraffarvi, rubando magia all’apparente senza dargli tregua. E le informazioni che leggiamo in primo mistero dell’universo. piano in una pagina web o cartacea sono Molto meglio lasciarsi sorquelle su cui ci viene implicitamente chie- prendere, certe volte. sto di concentrare l’attenzione, mentre ciò E rinunciare a capire. che è ai margini, lo dice proprio il termine, Ma questo, che lo voè un contorno del quale in primo momento gliate o no, svelerebbe di voi si può fare a meno. anche la pigriTutto è comunicazione. Nel senso che rende partecipi di informa- zia che preferizioni, sottotesti; che significa molto altro reste nascondere. rispetto a quello che si legge in superficie. E anche noi lo siamo.
april e 20 12
1 / febbraio 20
P
D]
LQ
“
“
“
”
”
ze
tta
nu
12 20 2 4/ 1 l 6/ 20 de re 27 emb 12 N. tt oli I/se 4/20 12 l 6/ Nap no e 20 de di n 27 embr ib. -A N. . Tr . 5 sett oli Nap o I/ Reg num di nn ib. -A . Tr . 5 m Reg
”
ne ziine ggaaz mmaa
H
Iaz
rco
Ma
©
“
in
in q ues to n um ero
App u Vis nti sull à a Dic Vis co Poesia ia n And molo co Cristia y n Dia Warh n i gom o Min ol. A letto ello itoli no La ll fine che pa a cort ss e del Un d “Uli el mon ione l’im sse” pera Gre do: en tu te tore Curi è tren tto da netevi d liber rider osità i per e il gi orn o...
”
.
SPECI
ALE
Be Social!
qu es to nu m er o
an
d
Ro
ll
ou
o
AL ER TIV GAB ES L F GIO E A IOR OR E G 'ON ON E D ANZ PIT C OS ATRO TE
iglio lini
NON PERDERE IL NUMERO MENSILE SCARICABILE SU IPHONE E IPAD
Il Menthalia Magazine è diventato un portale di informazione sulla comunicazione e dintorni Con articoli sempre attuali, interessanti e social addicted!