L'ORCHETTO SMEMORATO

l’orchetto

SMEMORATO Favole di pace

‘L’orchetto smemorato’ è una storia nota scritta da Stefano Bordiglione L’abbiamo letta in classe. Ci è piaciuta ma… abbiamo voluto cambiarle il finale.

Siamo certi che il Signor Bordiglione non ci tirerà le orecchie e non si rammaricherà per questa nostra licenza…

AA.VV.

AA.VV.

ISBN 978-88-0000-002-3

Euro 5,00 (I.i.)

edizioni la meridiana

Progetto realizzato dagli alunni delle classi III A, B, C della Scuola Primaria "Papa Giovanni XXIII" di Margherita di Savoia, as.

2012/2013.

edizioni la meridiana p a r t e n z e

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Progetto curricolare lettura "Dal libro all'autore andata e ritorno”.

Riduzione del testo “L’Orchetto smemorato” di Stefano Bordiglioni con un finale diverso, elaborato dagli alunni classi III A, B, C - Istituto Comprensivo di Margherita di Savoia - a.s. 2012/2013 Dirigente scolastico: Marina Attimonelli

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2013 © edizioni la meridiana Via G. Di Vittorio, 7 - 70056 Molfetta (BA) - tel. 080/3346971 www.lameridiana.it info@lameridiana.it ISBN 978-88-6153-000-0

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Classi III A,B, C

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L’orchetto smemorato

Zannalunga era un orco bambino.

Aveva occhi vispi, bocca grande, braccia lunghe e gambe corte.

Siccome, non andava mai a scuola, si divertiva a giocare a calcio, a nascondino, a pallavolo, a guardie e ladri.

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L’orchetto aveva un appetito insaziabile, infatti, ogni mattina, mamma Orca gli preparava una ricca merenda fatta di sei pizze margherita,

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dodici grandi panini alla nutella, ventiquattro frittate con i fagiolini, quarantotto scatole di wafer che lui divorava in un baleno appena entrava nel bosco.

STORIE STRAMPALATE

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Nonostante tutto, era infelice perché era solo, sempre solo, nessuno gli era amico, nessuno voleva giocare con lui e non sapeva spiegarsi il perché!

Ripeteva continuamente:

Ohimé, ohimé! Possibile che nessuno voglia giocare con me?

Un giorno d’estate, nel bosco, osservò felice un fiore giallo. Si avvicinò, lo annusò, lo divorò e continuò a ripetere triste e confuso:

Ohimé, ohimé! Possibile che nessuno voglia giocare con me?

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Ohime’ohime’!

Possibile che nessuno voglia giocare con me?

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Zannalunga improvvisamente sentì alle sue spalle una voce. Era un leprotto che giocava con un cavolo e lo invitava a fare una partita a calcio.

Subito l’orchetto accettò l’invito e giocarono insieme per quasi mezz’ora. Ad un tratto, la sua natura “orche-

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Ohime’ohime’!

Possibile che nessuno voglia giocare con me?

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sca” venne fuori e divorò il leprotto senza rendersene conto.

Iniziò a cercare l’amico con cui stava giocando e ritenendosi sfortunato perché era stato abbandonato, dette un calcio al cavolo e se lo mangiò e ripeté:

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Ohimé, ohimé! Possibile che nessuno voglia giocare con me?

Dall’alto di un ramo di una quercia, un passerotto, che aveva assistito alla scena, era inorridito per ciò che aveva fatto l’orchetto.

Dopo un po’ Cirp, il passerotto, vedendo arrivare un cinghialetto, pensò che Zannalunga non lo avrebbe mangiato perché troppo grosso.

L’orchetto e il cinghialetto fecero subito amicizia e decisero di giocare a “buchinfretta”.

Avrebbe vinto chi scavava la buca più L’ORCHETTO SMEMORATO

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profonda. Zannalunga dette il via contando:

Uno, sette, tredici, cinqua ntotto, quattro , tre, sessa nta, nove, dieci.

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Infatti, non era mai andato a scuola.

La buca più profonda e larga la fece cinghialetto.

L’orchetto si congratulò con lui e subito lo divorò.

Cirp rabbrividì vedendo la scena.

Nuovamente Zannalunga cercava l’aL’ORCHETTO SMEMORATO

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mico cinghialetto dicendo:

lamentandosi,

Ohime’ohime’!

Possibile che nessuno voglia giocare con me?

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L’uccellino pensò di volare via, ma fu fermato dall’orchetto, che gli chiese di giocare con lui.

Cirp volò su di un ramo più alto rifiutandosi di giocare, per non essere mangiato come gli altri. Zannalunga incredulo, si meravigliò perché non ricordava nulla di ciò che aveva fatto.

L’uccellino lo salutò e mentre volava via lo invitò a mangiare meno ed a farsi una cura di fosforo per la memoria.

Zannalunga, rimasto solo e triste, pensò di ritornare a casa e mentre camminava, dal ramo di un albero, si staccò un frutto che cadde sulla sua testa. A causa del colpo, per magia, gli ritornò la memoria.

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L’orchetto, infatti, ricordò di aver mangiato gli amici e per questo si sentì in colpa. Zannalunga, pianse tanto e ogni lacrima versata si trasformò in ciascuno degli amici divorati. Ed ecco che apparvero il fiore

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giallo, il leprotto, il cavolfiore, il cinghialetto e la margherita.

Cirp, contento per ciò che era accaduto, diventò anche lui amico di Zannalunga.

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Gli autori III A Dargento Myriam - Di Biase Deborah – Di Gaetano Fabrizio – Di Pasquale Giovanna – Di Stefano Ettore – Dialferio Lukas – Dilecce Noemi – Distaso Giuseppe – Farano Arianna – Forte Felisia – Francavilla Aurora – Gambatesa Francesco – Nenna Valeria – Papa Giuseppe – Predut Laura Elena – Riontino Michele – Ronzino Francesca Pia – Spera Antonella Insegnante: Maria Dolores Dicursi III B Barletta Gabriel – Battaglia Francesco – Capacchione Angela – Cristiano Francesca – Di Giorgio Vincenzo Gabriele – Di Lecce Rita – Dibenedetto Eugenia – Dipaola Sara – Francavilla Dalila – Lapi Daniele – Lombardi Giuseppe Pio – Manco Luana – Paradiso Daniele Pio – Piemontese Giuseppe – Pugliese Federica- Riontino Paola - Santovio Antonio – Zappatore Pasquale - Zeno Marinella Insegnanti: Isabella Oresta – Vito Domenico Casamassima III C Biccari Umberto – Bucci Simona – Castellani Eva – Ceci Giuseppe – Cinque Vanessa – Coroforte Lucia – Damato Maria – Dambra Simone – Dibenedetto Vincenza – Fedele Federica – Giannino Annalisa – Lanotte Michele – Lanotte Michele Vincenzo – Penza Antonio – Perrucci Giulia – Prudente Giuseppe – Riontino Federica – Riontino Vincenzo – Russo Ruggiero – Sernia Justine Jennifer – Turchiarulo Vito Nicola – Valendino Gianluca Insegnante: Carmela Rinelli

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la meridiana, a partire dai vissuti, dalle inquietudini, dalle marginalità un itinerario di ricerca e di incontro possibile per tutti: dall’identità alla relazione dal potere alla nonviolenza radicale.

Finito di stampare nel mese di aprile 2013 presso edizioni la merdiana Via G. Di Vittorio, 7 - Molfetta (BA)

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SMEMORATO Favole di pace

‘L’orchetto smemorato’ è una storia nota scritta da Stefano Bordiglione L’abbiamo letta in classe. Ci è piaciuta ma… abbiamo voluto cambiarle il finale.

Siamo certi che il Signor Bordiglione non ci tirerà le orecchie e non si rammaricherà per questa nostra licenza…

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Euro 5,00 (I.i.)

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Progetto realizzato dagli alunni delle classi III A, B, C della Scuola Primaria "Papa Giovanni XXIII" di Margherita di Savoia, as.

2012/2013.

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