Trovare la poesia nascosta

Page 1

Tina Festa Tina Festa vive a Matera e qui divide il suo tempo tra l’insegnamento nella Scuola Primaria e la libera professione nel campo della didattica delle arti. Dal 2010 è insegnante certificata in Zentangle® che le ha ispirato un nuovo approccio didattico dedicato alla pratica di segni e grafemi e destinato alla Scuola dell’Infanzia: gli Scarabocchi Zen®. Nel 2014 ha creato il Metodo Caviardage® dopo averlo sperimentato personalmente dal 2009.

TROVARE LA POESIA NASCOSTA Educare alla bellezza con il Metodo Caviardage®

TROVARE LA POESIA NASCOSTA

A tutti, prima o poi, capita di cimentarsi con la scrittura di testi poetici per esprimere attraverso le parole le proprie emozioni. Non sempre però ci riusciamo! Il foglio bianco ci blocca, ci incute timore e ci fa desistere privandoci della possibilità di fare poesia. Il Metodo Caviardage® è un utile strumento che permette di superare il blocco creativo per poter condividere il nostro sentire. Questo libro vi illustrerà come fare… educando alla Bellezza. La pratica costante del trovare la “poesia nascosta” in noi e intorno a noi diventa un’attitudine mentale ed etica e l’incontro con la bellezza ci fa riscoprire il gusto della vita e permette di conoscere “luoghi” del nostro essere ancora inesplorati. In questo libro scoprirete le origini del Metodo Caviardage®, la sua visione del mondo e come è possibile utilizzarlo per se stessi come pratica di benessere, di meditazione e, se adeguatamente formati, come strumento di lavoro nella didattica scolastica, nel counseling, in arte terapia, psicoterapia e nelle relazioni di aiuto.

Tina Festa

In copertina disegno di Ranghos

Euro 16,50 (I.i.)

edizioni la meridiana p a r t e n z e


Tina Festa

TROVARE LA POESIA NASCOSTA Educare alla bellezza con il Metodo CaviardageÂŽ


Il Metodo Caviardage di Tina Festa è un marchio registrato in tutta Europa.

2019 © edizioni la meridiana via Sergio Fontana 10/C – 70056 Molfetta (BA) – tel. 080.3971945 www.lameridiana.it info@lameridiana.it ISBN 978-88-6153-548-0 Progetto grafico: Andrea Ranghino Editing: Mariella Sciancalepore Contatti: www.caviardage.it | tinafesta@caviardage.it | info@caviardage.it In copertina disegno di: Ranghos


iNDiCE

Introduzione di Antonia Chiara Scardicchio..................... 9 Premessa..............................................................................13 La Filosofia del Metodo Caviardage®............................ 19

Parte Prima

ALLA RICERCA DELLA POESIA NASCOSTA 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.

Il Caviardage, la storia................................................29 La tecnica base............................................................35 La forza evocativa delle parole................................43 La cancellazione creativa.......................................... 47 Caviardage e Zentangle®..........................................53 Caviardage e collage..................................................57 Caviardage, disegno e pittura.................................. 61 La libertà di creare: nuove sfide..............................65

Parte Seconda

LA FOUND POETRY 9. Il Metodo Caviardage® e la Found Poetry di Adele Cammarata....................................................73 10. L’uso dei quotidiani nella pratica del caviardage.... 81 11. Metodo Caviardage® e Cut-up................................85 12. Caviardage con Flusso di coscienza.......................89 13. La Poesia dorsale di Mariella Sciancalepore...........93

Parte Terza

APPLICAZIONI 14. Il Metodo Caviardage® a scuola di Mariella Sciancalepore e Giovanna Palumbo.......99 15. Il Metodo Caviardage® nella Relazione d’aiuto di Valeria Salsi.............................................................107 Sfide creative ed esercizi pratici...................................111 L’Offerta Formativa nel Metodo Caviardage®...........113 Ringraziamenti..................................................................117


introduzione

di Antonia Chiara Scardicchio

Non e 'la tecnica, ma la filosofia Questioni di posto Trovare la poesia nascosta. Educare alla bellezza con il Metodo Caviardage non è un libro passatempo, un libro per solo diletto. Non è un libro con nuove “tecniche” per quelli che amano la manualità e, agli occhi di taluni scienziati, rinunciano all’intelletto per “svagare” la mente. Oh no, qui la mente non si “svaga”: non si perde, ma si riannoda, si riprende tutti i brandelli sparsi e persi, si ricuce e ricompone, congiungendo sé e mondo, senso e non-senso, pieni e vuoti.

Mi sono chiesta, sfogliando in anteprima questo libro prezioso, in quale scaffale potrebbe riporlo l’esperto di educazione, relazione e cura. Sembrerebbe doversi collocare tra i volumi di Didattica o, forse, per i piu’frettolosi, nella sezione “arti creative” e “bricolage”.

C’è Scienza nella Poesia di Tina. Così come c’è grande generosità nel suo non voler custodire solo per sé le sue scoperte da ricercatrice ma nel volerle condividere per fare del suo viaggio una esplorazione sempre in comunità, mai solitaria, sempre condivisa, mai elitaria.

C’è Bellezza. Fervida certezza della complessità dell’esistere, intriso di dolore tanto quanto di riscatto, questo volume è, allora, anche un percorso di autoconoscenza, autoeducazione alla ricerca della propria Bellezza, nel tumulto di tutto ciò che intorno cospira a convincerci che la Poesia sia roba per pochi, quelli che non portano pesi oppure che vogliono eluderli.

Questo mi farebbe molto arrabbiare!

Sicch ho scritto accorata questa presentazione per raccontare del “posto giusto” per questo libro

Questo è un libro per educare alla Bellezza. E diventa allora, nel frequentarlo, piccola scuola, persino, tanto di Filosofia quanto di Politica.

TROVARE LA POESIA NASCOSTA

9


No: la Poesia di Tina è per chi il mondo lo abita, non lo fugge. Lo soffre, certo, con passione estesa e moltiplicata. Ma non per questo rinuncia alla Ragione né al coraggio di abitarlo, abitarlo con coscienza e responsabilità. Questo è un libro viatico: a volte gli esercizi spirituali si travestono da esercizi materiali! Ed eccola l’impresa di Tina: educarci a cercare la “poesia nascosta” come attitudine mentale ed etica, impegno calviniano alla ricerca e all’annuncio, laddove il Disincanto in agguato ci spinge invece nella direzione contraria, ci schiaccia verso la convinzione che l’arte debba essere solo rifugio e nido e non, invero, trampolino e scuola di Consapevolezza… ove questa parola coincida con l’assunzione in prima persona dell’avere a cuore il Bene di tutti e di ciascuno. Su quale scaffale, tra quali altri titoli porre, dunque, questo libro?

Estetica, oltrepassa i significati che storicamente la filosofia ha attribuito a tale denominazione (studio del Bello e del giudizio su di esso) e sta a indicare quel tipo particolare di conoscenza che connette visibile ed invisibile, questioni di fisica e questioni di cinema, equazioni matematiche ed opere d’arte, ingegneria e musica, biologia e danza, psichiatria e poesia. Ed ecco: nella disciplina del crocevia tra Arte e Scienza, è proprio che qui si posiziona il libro che avete tra le mani.

Ed ecco: nella disciplina del crocevia tra Arte e Scienza, e’proprio che qui si posiziona il libro che avete tra le mani

C’è una scienza nuova che Gregory Bateson ha definito “scienza delle connessioni”: scienza delle ibridazioni tra arte e scienza, piccolo e grande, silenzioso e manifesto, che si identifica con la Teoria Sistemica e che abbraccia gli studi e le teorie sulla Complessità. Questa scienza, che egli ha definito

10

Tina Festa

La tecnica è Filosofia. Tina è un’artista ed una straordinaria ricercatrice. Lo si ponga – se non si vuole scandalizzare i più, quelli della vecchia scienza – quelli prima di Bateson, prima della Complessità, prima della Sistemica – se non tra i libri di Filosofia o di Estetica o di Scienza o di Educazione Civica e Politica, allora lo si ponga tra i libri dedicati alla “cura di sé”. Perché sì, questo libro funziona così: c’è un prima e c’è un dopo, si è diversi dopo averlo attraversato. Questo libro è un’esperienza. Ci fa ben più che meri lettori. La mia è stata questa: costantemente, per ogni pagina, fortissima saliva alla mia mente una poesia di Gianni Rodari che poi è un Manifesto filosofico che intreccia Poesia e Impegno, tanto estetico quanto politico, per la Bellezza:


E’ difficile fare le cose difficili: parlare al sordo, mostrare la rosa al cieco. Bambini, imparate a fare le cose difficili: dare la mano al cieco, cantare per il sordo, liberare gli schiavi che si credono liberi.

Gianni Rodari

Ed ecco, questo di Tina è proprio così: un libro per imparare, col suo tocco di grazia, a fare tutte queste Cose Difficili. Un esercizio decisamente spirituale, passando attraverso la meraviglia del nostro impegno materiale (questo libro, nella mia libreria, confesso che sta nel reparto Poesia. Reparto che è a sua volta custodito nel settore Vita tutta intera). #Antonia Chiara Scardicchio. Ricercatrice e docente di Pedagogia, Università degli Studi di Foggia.

Vivere Il passato è parte sacra della vita. Il presente è un privilegio. Chi possiede una mente libera e serena (come te) diventa come il cielo e le stelle: moto incessante da non potersi afferrare.

TROVARE LA POESIA NASCOSTA

11



premessa

Nel mondo della luce, il buio entra in scena come un disperato.

UN METODO PER TROVARE LA POESIA NASCOSTA Una guida alla scrittura creativa tra arte poetica e arte visiva

Il mondo e’pieno di poesia che attende di es. Poesia fatta di suoni, di immagini, sere scoperta

colori, di odori e di materia. Siamo circondati da tanta bellezza e poesia ma viviamo senza rendercene conto. La poesia è intorno a noi ma spesso è nascosta alla nostra vista dalla frenesia quotidiana. Quando ci fermiamo e ci concediamo il tempo per ammirare la bellezza ci rendiamo conto che questa era già dentro di noi! Finalmente ci sentiamo bene, come se fossimo tornati a casa dopo un lungo viaggio, in un meraviglioso incontro con noi stessi. L’incontro con la bellezza, infatti, ci fa riscoprire il gusto della vita e ci fa conoscere “luoghi” del nostro essere ancora inesplorati. C’è tanta bellezza nella poesia e a tutti, prima o poi, capita di cimentarsi con la scrittura di testi poetici per cercare di esprimere attraverso le parole le proprie emozioni. Non sempre ci riusciamo! Il foglio bianco ci blocca, ci incute timore e riteniamo, dopo alcuni tentativi, di non essere all’altezza. A volte però basta poco per aiutarci a superare il blocco creativo! Una scoperta, una lettura, un incontro sono come delle piccole chiavi che ci aprono nuovi mondi, nuovi modi di osservare quello che ci circonda e che ci consento-

no di comunicare le nostre emozioni attraverso nuove modalità espressive. Queste piccole chiavi d’oro possono anche essere rappresentate da una persona, un artista o un insegnante carismatico, un sito web, un libro, un luogo, o altro ancora: eventi che ci capitano nella vita come un’epifania. È quello che è successo a me quando mi sono imbattuta nel caviardage.

Il mio incontro con il caviardage

Il mio incontro con il caviardage non è stato del tutto casuale: è nato dalla mia grande curiosità di conoscere e ideare, personalmente, nuove tecniche per aiutare me e altre persone a esprimere la propria creatività sopita. Non ho condotto studi artistici di tipo accademico e, sebbene abbia sempre desiderato sin da piccola esprimermi attraverso l’arte, mi sono avvicinata a essa grazie all’incontro con persone meravigliose che mi hanno dato la possibilità di scoprire vie alternative per poter realizzare piccole cose, con mezzi semplici e ottenere ugualmente risultati gratificanti e mai banali. Nel 2004 la mia vita ha subìto un grande cambiamento a seguito di alcune vicende dolorose che mi TROVARE LA POESIA NASCOSTA

13


Quella pagina, rielaborata anni dopo con Il Metodo Caviardage, e’diventata questa..

14

Tina Festa


hanno portato a rimettere in discussione ogni cosa: il mio lavoro, il mio rapporto con Dio, con il mondo e con gli altri. Tali vicende mi hanno spinta a rivedere le priorità nella mia vita. Ho lavorato tanto su di me e come il Barone di Munchausen di Calvino mi sono tirata fuori da una situazione nella quale stavo sprofondando “afferrandomi per il codino”. Come lui, tutti dovremmo saperci afferrare per i capelli e tirarci fuori da soli dal pantano. Grazie anche alla mia famiglia, ho recuperato fiducia in me stessa e grazie ai miei compagni di viaggio del corso in teatroterapia1 ho scoperto che l’arte gestuale e vocale può aiutare a stare bene. Vivevo però in quegli anni il grande desiderio di Arte che vuoi nascere dall’interno Io povera di metafore, esprimere il mio partorisci in immagini t s u n a m i i nte forme, colori, riore attraverso il mio dolore e la vita. un’arte fatta di materia e non solo di gesti e voce. Ho acquistato materiali per dipingere ma le tecniche pittoriche delle Belle Arti (acquerello, pittura a olio) non mi aiutavano a stare meglio, al contrario mi facevano stare più male che bene: io cercavo dei modi creativi che fossero liberi da un risultato prettamente estetico e che si potessero apprendere subito per dar forma al mio dolore. Non avendo trovato niente che facesse al caso mio mi sono dedicata in quel periodo solo alla scrittura diaristica. L’impossibilità e l’incapacità di creare per far “partorire” in forme e colori quello che in maniera chiara avevo in mente, affinché non implodesse, è un elemento ricorrente nelle pagine di quegli anni. In questa del 7 marzo 2015 scrivevo:

Scuola di formazione in Teatroterapia – www.teatroterapia.it

1

Maledetta arte Maledetta arte che vuoi a tutti costi prendere forma! È colpa tua se sto così male! Di chi altri se no? Maledetta che approfitti di me! Che vuoi utilizzare il mio dolore per nascere! E più io fermo le mie mani e non le addestro e più tu mi pugnali dall’interno. Ma io non sono capace e non posso farti nascere! Non so come! La mia scrittura è MIA, non parla ad altri, non dice! Sono povera di aggettivi, di metafore di dialoghi articolati. Le mie mani non sono avvezze a muovere pennelli e a mescolare colori, né a plasmare idee. Tu gridi, maledetta, e mi dici: gettami fuori di te, partoriscimi, urla il primo pianto, urla il dolore! Ma io non ci riesco… non ci riesco! Tu continui imperterrita ad apparirmi: in immagini, in forme, in colori, ed io non so se mai potrò placare il mio dolore e ritrovare la vita di questo istante in opere partorite da me o da altri, e acquietarmi, finalmente esausta. Alcuni anni dopo ho finalmente trovato il modo di esprimermi quando ho scoperto l’Arte Postale, ho ideato il mio personale percorso creativo con gli Scarabocchi Zen® e con il Metodo Caviardage®: forme artistiche legate ad una filosofia di vita dove la persona che crea entra in relazione con se stessa e con il mondo che la circonda. Si tratta di attività creative che permettono di meditare attraverso l’arte.

Arte Postale

Nel 2009 ho cominciato a dedicarmi all’Arte Postale e sono entrata a far parte del circuito internazionale dei mail artisti. L’Arte Postale è una particolare forma espressiva artistica che, attraverso la creazione di piccoli lavori della dimensione di una cartolina e la partecipazione a progetti di Mail Art, diffusi in tutto il monTROVARE LA POESIA NASCOSTA

15


ghe erano state eliminate con il colore nero lasciando leggibile solo una piccola porzione di testo. Ho iniziato a creare i miei lavori di Mail Art utilizzando una tecnica che non conoscevo e che sperimentavo di giorno in giorno per ottenere un risultato simile alle opere menzionate: con mia grande meraviglia ho scoperto le potenzialità di questo approccio all’arte e alla vita e la gratificazione immediata che si prova dopo aver dedicato del tempo a questa attività. Con il tempo ho sviluppato diverse attività e strategie operative che ho deciso di inserire nei laboratori di Arte e Benessere da me condotti e rivolti a persone di ogni età. La conduzione di numerosi laboratori dedicati al caviardage con il processo creativo che ho ideato in diversi luoghi, la sperimentazione personale e il feedback positivo, nonché le testimonianze dettagliate che ho ricevuto (e continuo a ricevere ancora oggi) dalle persone che hanno partecipato ai miei corsi, mi hanno permesso di mettere a punto il Metodo che presento in questo libro. do, dà la possibilità a tutti, artisti professionisti e non, di vivere l’arte sia come libera espressione individuale che come mezzo di comunicazione. Ciò permette di entrare in rete con idee, energie, artisti e persone a livello universale. Nella realizzazione dei miei lavori di Arte Postale ho utilizzato diverse tecniche artistiche ma ero costantemente alla ricerca di una qualche particolare tecnica che mi permettesse di creare una cartolina artistica che contenesse un messaggio poetico e visivo insieme. Ogni domenica pomeriggio amavo guardare la trasmissione “Passepartout”, realizzata e condotta da Philippe Daverio. Il critico d’arte introduceva il tema di ogni puntata in studio con un’opera alle sue spalle Expedition Nocturne, di Anna Rosa Gavazzi2 che mi colpiva in modo particolare anche perché avevo nella mia libreria un bel libro la cui copertina era realizzata allo stesso modo3: una pagina dove la gran parte delle ri www.annarosagavazzi.com Raoul Vaneigem, Niente è sacro, tutto si può dire. Riflessione sulla libertà di espressione, Ponte alle Grazie, Milano 2004.

2 3

16

Tina Festa

Cercare con la pazienza ad ogni stagione il piacere di passare qualche giornata in mezzo alla campagna e nel bosco.

Postilla

Il libro che avete tra le mani costituisce un valido sussidio didattico per chi vuole approcciarsi al caviardage, conoscerne la storia e la filosofia, ma non sostituisce i corsi ufficiali perché il rapporto diretto con uno degli Insegnanti certificati formatisi a Matera sotto la mia guida è fondamentale per apprendere il Metodo Caviardage (d’ora in poi anche MC) in tutte quelle sfumature che non possono essere rese in un libro. Durante i corsi l’insegnante certificato vi trasmetterà la propria personale esperienza del metodo e ve ne farà sperimentare le infinite possibilità di applicazione. In fondo al volume troverete una scheda dettagliata sull’Offerta Formativa del Metodo Caviardage. Per conoscere l’elenco aggiornato degli Insegnanti certificati e tutti gli eventi in programma sul territorio nazionale consultate il sito sito www.caviardage.it.


TROVARE LA POESIA NASCOSTA

17



LA FILOSOFIA DEL METODO CAVIARDAGE

®

U

no dei motivi che porta le persone a scegliere di dedicarsi al Metodo Caviardage è il riconoscersi nella filosofia di base, nei principi che lo animano, perlomeno in alcuni aspetti se non in tutti. Per me è fondamentale che chiunque si avvicini a questo metodo comprenda ogni punto di questa filosofia, la condivida e ne

tragga anche spunto per migliorare la vita stessa, una briciola per volta.

Conoscere, amare, rispettare e proteggere sono per me i 4 pilastri sui quali si fonda la vita. È questo un pensiero che trasferisco in quello in cui credo, che sono e anche in quello che faccio e pertanto è il pensiero fondante anche del Metodo Caviardage.

altri lo seguono. Per esempio quando amiamo qualcuno desideriamo approfondire la sua conoscenza e questo ci porta a rispettarlo e a volerlo proteggere. Lo stesso avviene nei confronto della natura: più la conosciamo, e la viviamo con tutti i sensi, e più la amiamo, la rispettiamo e la proteggiamo. Ciò accade ogni volta che facciamo le cose con passione, ogni volta che qualcosa coinvolge tutto il nostro essere: l’amore per l’arte, per un essere umano, per il mondo.

Io immagino i 4 pilastri come degli ingranaggi in movimento che portano energia e vita a tutto il resto e non importa quale ingranaggio parta prima perché gli

Cosa avviene dentro e fuori di me quando mi dedico con consapevolezza al caviardage? Gli spunti che vi offro qui di seguito cercano di dare una risposta a questa domanda.

TROVARE LA POESIA NASCOSTA

19


1. Riporto la poesia alle sue vere origini

Cammino nel mondo in punta di piedi e con occhi grandi! È questo lo stare al mondo dell’Uomo Nuovo. Partiamo innanzitutto dal significato della parola “Poesia”. La Poesia viene presa in considerazione prevalentemente come genere letterario. Per comprenderne il senso profondo noi ne approfondiamo la conoscenza partendo dall’etimo. La parola Poesia deriva dal latino pŏēsis, che a sua volta deriva dal verbo greco ποιέω: inventare, comporre, produrre, fare. La saggezza dell’etimo ci suggerisce un rapporto naturale fra l’uomo e la poesia dove questa può essere vista come un modus vivendi “un camminare nel mondo in punta di piedi e con occhi grandi”4 e un creare con le mani ed è quindi per tutti e non solo appannaggio di pochi eletti.

2. Mi ascolto, sono consapevole di quel che sono

Mi ascolto, sono presente a me stesso. Nella mia voce interiore c’è quello che io realmente sono. Ascolto il suono della mia voce che mi dice le cose che ho bisogno di sentirmi dire per volermi bene. Non ci dedichiamo al Metodo Caviardage perché vogliamo una poesia che sia astrazione, immaginazione, fantasia… al contrario facciamo poesia con la consapevolezza di chi ha le mani e la testa nella vita vera, e la poesia di riflesso rimanda alla nostra vita e all’essere nel qui e ora, nell’attimo presente personale e nell’attimo presente universale.

3. Faccio sentire la mia vera voce

Ascolto la mia voce e lascio che venga fuori in tutta la sua potenza. Non ho paura del giudizio del mondo. Cosa facciamo con il Metodo Caviardage? Aiutiamo noi stessi a tirare fuori la voce, la poesia, la bellezza del mondo, la bellezza che abita in ciascuno di noi, quella personale, intima. È una straordinaria occasione per dare forma e voce alle proprie emozioni nascoste.

“Se la poesia iniziasse ad essere vista come un modus vivendi, come un comunicare normale e non eccezionale, come un camminare nel mondo in punta di piedi e con occhi grandi, senza calcare rumorosamente i tacchi con discorsi e pensieri e giorni prosaici, certo il mondo sarebbe un luogo più bello. Magari anche se ci fossero poeti meno boriosi e più bravi e che non siano convinti che la poesia — il fare — è loro esclusivo appannaggio per diritto di nascita.” Testo originale pubblicato su unaparolaalgiorno.it: https://unaparolaalgiorno.it/significato/P/poesia

4

20

Tina Festa


4. Ho un nuovo sguardo sulla vita

Apro gli occhi alla vita, coltivo un nuovo sguardo, scelgo il Bello, il valore. Osservo la magia del quotidiano. Trasformo l’ordinario in bellezza. Il Metodo Caviardage è una metafora dello sguardo che si deve avere sulla vita, dell’attitudine che dobbiamo avere, soprattutto in questo periodo storico: dobbiamo noi prima di tutto – e poi aiutare anche gli altri – a guardare e cercare la bellezza. Scegliamo la voce dell’anima, ciò che è profondo, pertanto anche le nostre debolezze, scegliamo l’arte, la voce che non ha il coraggio di uscire o che non trovando parole proprie parla attraverso quelle degli altri. Osserviamo la quotidianità con gratitudine. L’esperienza di osservare le cose con meraviglia ci coinvolge completamente, nella mente, nel corpo, nel cuore e nell’anima ed è paragonabile ad un’esperienza mistica, spirituale che ci mette in relazione con le cose, gli eventi, la vita. È il “Divino Wow”5.

5. Rimuovo gli ostacoli e cio’che limita la mia liberta’

Non ho paura di imparare cose che non conosco, non mi pongo limiti nell’apprendere, non trovo scuse. Ogni momento della mia vita è quello giusto per iniziare una nuova attività, per conoscere, per imparare ad imparare. La mancanza di abilità nello scrivere, nel comporre poesie, nell’esprimere emozioni, la mancanza di tempo, di occasioni, mancanza di abilità artistiche, la mancanza di strumenti per creare, la mancanza di autostima: sono tutti ostacoli che poniamo a noi stessi e che ci impediscono di esprimerci creativamente. Il Metodo Caviardage ci aiuta a superare queste difficoltà.

6. Creo versi attingendo dalla mia anima

Riconosco che in me c’è poesia che attende di prendere forma. Io, come tutti, posso creare versi e dare voce alla mia anima. Grazie al Metodo Caviardage tutti sono poeti. Il MC fa scendere dal piedistallo i poeti e la poesia diventa accessibile a tutti perché lo è sempre stata! Il caviardage è democratico perché ci fa capire che tutti siamo poeti e che la poesia è bella perché è parte della vita, è la vita stessa, e tutti possiamo aspirare alla Bellezza.

5

https://tinafesta.wordpress.com/2010/01/18/il-divino-wow/

TROVARE LA POESIA NASCOSTA

21


7. Mi riapproprio delle parole

Utilizzo le parole come materia viva, esse sono energia pura per cambiare il mio mondo e la terra in cui vivo. Il Metodo recupera il valore della parola, aiutando le persone che non riescono ad usare la voce ad esprimersi attraverso la parola. Con il MC si acquisisce maggiore consapevolezza sulle parole e su come combinarle e come usarle.

8. Guardo le mie mani mentre agiscono

Recupero la manualità come valore, scrivendo a mano, ritagliando, incollando... e osservando le mie mani che lavorano ritrovo la mia essenza. Ci siamo allontanati dall’esperienza umana della coordinazione oculo-manuale dove l’occhio è rivolto alla mano che sta agendo. Noi scriviamo al pc, muoviamo il mouse, scriviamo guardando lo schermo e non la nostra mano. Dobbiamo riconnetterci con l’esperienza umana del dare valore alle mani che fanno.

9. Focalizzo l’attenzione sul momento

Vivo l’attimo presente con la consapevolezza che nel qui ed ora costruisco la mia vita. Il caviardage è attuato nel carpe diem, noi cogliamo l’attimo presente sotto forma poetica e scopriamo che l’attimo presente pienamente vissuto mi conduce in modo naturale ai miei obiettivi, come ponte di unione tra passato e futuro, ciò che ho fatto e ciò che intendo realizzare.

22

Tina Festa


10. Alleno il mio intuito

Ho fiducia nel mio intuito, il mio sesto senso, perché è molto più saggio della mia mente, è dono sacro e lo alleno. Quando cominciamo a creare caviardage con una certa frequenza, sempre nel rispetto dei passaggi fondamentali, cominciamo a diventare più liberi e a lasciarci andare senza aspettarci niente dal risultato finale. Seguiamo il nostro intuito nella creazione e ci accorgiamo che anche nella vita è così: bisogna acuire il sesto senso per cogliere al volo quelle prime parole sulle quali tessere il messaggio che la vita ci manda.

11. Aumento la stima di me

Ho fiducia in me, imparo a conoscermi e ad apprezzarmi. Scopro le mie potenzialità e non ho paura di mostrarle. Imparo un passo per volta a volermi bene, osservando con gioia i piccoli risultati quotidiani. Se non credo in me chi lo farà? È un momento bellissimo quando si completa un lavoro con il MC! Sia perché si è portato a compimento un lavoro che non si pensava di poter realizzare e sia perché ci si ritrova dentro come un vestito comodo.

12. Affronto la mia vita un passo per volta

Procedendo passo dopo passo, con il focus sul momento che sto vivendo mi accorgo che passare dal semplice al complesso non mi spaventa più. Anzi mi sprona! Il MC offre un’occasione per rallentare il passo e cambiare il mio punto di vista lungo il percorso, sulla vita, sui problemi, sulle attività che svolgo. Come la vita il caviardage ha un percorso che porta da ciò che è più semplice a ciò che è più complicato e a qualcosa di nuovo da scoprire e da condividere.

TROVARE LA POESIA NASCOSTA

23


13. Alleno la creativita’e sviluppo il pensiero divergente

In quanto essere umano, rispondo alla mia vocazione di artista agendo perché tutto nella vita è creatività, perché la verità è che tutti siamo nati creativi, con l’insaziabile desiderio di provare! Non è necessario essere poeti, come pure non è necessario essere degli artisti per creare con il Metodo Caviardage, eppure, un po’ per volta, queste attività sono nuova linfa per il nostro potenziale creativo.

14. Mi prendo il tempo per me

Mi ritaglio del tempo per creare. Quel tempo è il mio tempo, è il carburante per proseguire sulla mia strada. “Dentro di te c’è un santuario in cui puoi ritirarti ogni volta che vuoi” (H. Hesse) Il Metodo Caviardage può essere vissuto come una cerimonia, come un rituale per rilassarsi e per meditare.

15. Imparo ad andare oltre

Imparo a fare ciò che non conosco (e desidero apprendere) con padronanza degli strumenti adatti, rispettando i miei tempi, dedicandomi con passione. Quando avrò la conoscenza e avrò superato gli inevitabili stalli, avrò la competenza per utilizzare quanto appreso in modo personalissimo. È importante apprendere le regole in modo corretto per poterle rompere deliberatamente.

24

Tina Festa


16. Scopro e valorizzo il mio stile

Il mio stile è unico e rispecchia quello che sono. Io sono unico, proprio come tutti gli altri. Sono desideroso di mostrarlo. Ogni lavoro è unico e anche se si utilizza la stessa pagina il risultato per ciascuno di noi sarà diverso ed egualmente meraviglioso perché il MC riesce a tirare fuori quello che abbiamo dentro di noi e noi siamo unici e meravigliosi.

17. Mi apro all’altro, lo includo

Quello che faccio mi apre all’altro e, come in un girotondo di gioia, apro il cerchio della mia vita a tutti. L’altro diventa parte di un tutto in movimento, diventa ricchezza. È un’apertura che io condivido con gli altri come in un abbraccio collettivo. Il caviardage è una metodologia inclusiva per diversi motivi: fa scrivere chi non sa scrivere, chi non può tenere agevolmente la penna in mano per motivi fisici ad esempio, o chi ha dei blocchi emotivi, chi è limitato dalla poca conoscenza della lingua italiana perché è da poco nel nostro Paese o perché a casa si parla in un’altra lingua.

18. Scopro il seme fecondo della condivisione

Condivido con gioia i doni che mi sono stati fatti. Condividere è rinnovare il gesto del dono. Nella poesia il dono di sé, la condivisione della bellezza sono connaturati. Condividere idee, creatività, progettualità è fondamentale nel MC, è nutrimento per il cambiamento, la crescita e il miglioramento. “Raramente la creatività è riconducibile al contributo di un singolo individuo. Essa è spesso il risultato di una complessa interazione di fattori di natura psicologica, sociale e culturale. La creatività e la collaborazione sono due concetti strettamente legati, in quanto tramite la collaborazione si possono scomporre problemi complessi e essere distribuiti in base alle competenze. Inoltre la collaborazione stimola il pensiero divergente, facilita il coordinamento e consente ai membri del gruppo di condividere pratiche, metodi e conoscenze.”6 Elaborato finale corso di laurea. Furia Paola, il pensiero creativo: teorie, metodi, tecniche di applicazione e focus sui contesti educativi. https://docplayer.it/47960391-Il-pensierocreativo-teorie-metodi-tecniche-di-applicazione-e-focus-sui-contesti-educativi.html

6

TROVARE LA POESIA NASCOSTA

25


Tina Festa Tina Festa vive a Matera e qui divide il suo tempo tra l’insegnamento nella Scuola Primaria e la libera professione nel campo della didattica delle arti. Dal 2010 è insegnante certificata in Zentangle® che le ha ispirato un nuovo approccio didattico dedicato alla pratica di segni e grafemi e destinato alla Scuola dell’Infanzia: gli Scarabocchi Zen®. Nel 2014 ha creato il Metodo Caviardage® dopo averlo sperimentato personalmente dal 2009.

TROVARE LA POESIA NASCOSTA Educare alla bellezza con il Metodo Caviardage®

TROVARE LA POESIA NASCOSTA

A tutti, prima o poi, capita di cimentarsi con la scrittura di testi poetici per esprimere attraverso le parole le proprie emozioni. Non sempre però ci riusciamo! Il foglio bianco ci blocca, ci incute timore e ci fa desistere privandoci della possibilità di fare poesia. Il Metodo Caviardage® è un utile strumento che permette di superare il blocco creativo per poter condividere il nostro sentire. Questo libro vi illustrerà come fare… educando alla Bellezza. La pratica costante del trovare la “poesia nascosta” in noi e intorno a noi diventa un’attitudine mentale ed etica e l’incontro con la bellezza ci fa riscoprire il gusto della vita e permette di conoscere “luoghi” del nostro essere ancora inesplorati. In questo libro scoprirete le origini del Metodo Caviardage®, la sua visione del mondo e come è possibile utilizzarlo per se stessi come pratica di benessere, di meditazione e, se adeguatamente formati, come strumento di lavoro nella didattica scolastica, nel counseling, in arte terapia, psicoterapia e nelle relazioni di aiuto.

Tina Festa

In copertina disegno di Ranghos

Euro 16,50 (I.i.)

edizioni la meridiana p a r t e n z e


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.