Augenklinik Bellavista 2017

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KLINIK BELLAVISTA AG Clinica oculistica Dr.med. Gerald Stiegler

Fortsetzung der St.Galler Augenheiltradition in der wunderschönen Gegend zwischen Bodensee und Alpstein

Proseguimento della tradizione oftalmica sangallese nella meravigliosa zona tra il lago di Costanza e l’Alpstein

Il progetto è stato realizzato, secondo un’idea del Dr.med. Gerald Stiegler, dai seguenti architetti e progettisti: direco ag, Rickenbach, Carlos Martinez Architekten AG, Berneck e Burckhardt+Partner AG, Zurigo



Saluto

KLINIK BELLAVISTA AG Clinica oculistica Dr.med. Gerald Stiegler

Benvenuti a Speicher

ition Fortsetzung der St.Galler Augenheiltrad Bodensee und Alpstein in der wunderschönen Gegend zwischen

oftalmica sangallese Proseguimento della tradizione di Costanza e l’Alpstein nella meravigliosa zona tra il lago dai seguenti architetti e progettisti: un’idea del Dr.med. Gerald Stiegler, Il progetto è stato realizzato, secondo AG, Zurigo Architekten AG, Berneck e Burckhardt+Partner direco ag, Rickenbach, Carlos Martinez

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Stampa:

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La ristampa, anche in estratti, solo con permesso scritto da MetroComm SA. ISSN 1660-2757

È con grande piacere che possiamo celebrare l’apertura della Bellavista. Dopo un’intensa fase di costruzione, il nuovo edificio sull’imponente cresta del Vögelinsegg è ultimato. Ora Speicher ospita anche un moderno centro sanitario. Speicher sperimenta così una vera e propria rinascita nel settore sanitario: già nel secolo scorso sul Vögelinsegg è stata diretta una ben nota casa di cura. Dopo un lungo periodo d’ inattività, ora è tornata la vita. Il Comune è lieto che la clinica Bellavista AG abbia deciso di realizzare una costruzione moderna in questa posizione esposta. Essa si trova in un luogo con una magnifica vista panoramica, facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici e vicino alla principale arteria di traffico della Svizzera Orientale. Per il nostro Comune è un gran beneficio che ivi siano stati creati nuovi posti di lavoro. Il settore sanitario offre una vasta gamma di possibilità d’impiego e questo non solo a vantaggio del paese, ma dell’intera regione. Che i principali stabilimenti industriali non si stabiliscano nell’Appenzellerland, ma s’insedino, per comprensibili ragioni, in prossimità delle principali vie di transito corrisponde alla realtà. Viceversa, la nostra zona improntata ruralmente, è ideale per il settore sanitario. La clinica a questo proposito può beneficiare della posizione privilegiata, da un lato in mezzo ad una zona rurale, dall’altro nelle vicinanze della città. L’accessibilità è ottimale; l’orario ferroviario dei treni dell`Appenzell, a fitta cadenza, con una fermata presso la Bellavista, garantisce un ottimale utilizzo dei mezzi pubblici. Anche in auto sono raggiungibili in pochi minuti sia la città di San Gallo, sia l’autostrada. Speicher ha molto da offrire: un grazioso villaggio con buone opportunità di alloggio in un paesaggio intatto, con scuole moderne di tutti i livelli, le più diverse opportunità di svago, sia in ambito sportivo che in ambito culturale, così come un’infrastruttura al passo coi tempi. Abbiamo scelto lo slogan «Ovviamente Speicher», che tradotto letteralmente dal Tedesco sarebbe «ubicato vicino», perché è letteralmente ovvio che si venga da noi. Auguro a tutto il team guidato dal Dr. med. Gerald Stiegler molto successo nella sua attività. Peter Langenauer, sindaco di Speicher

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Dr. med. Gerald Stiegler:

Il capo in persona si occupa della visita, della consulenza e del trattamento.


Intervista

Prosecuzione della tradizione oftalmica sangallese Chi non ricorda il «periodo d’oro» dell’oftalmologia sangallese, quando qui venivano trattati pazienti da tutto il mondo, dato che essa godeva di un’eccellente reputazione internazionale? Sono due i nomi inseparabilmente connessi alla Clinica di San Gallo: quello del Prof.Dr.med. Alfred Bangerter, che fino al 1974 ne era stato il medico capo e colui il quale era stato, nel 1961, il fondatore della scuola di ortottica e pleottica OPOS nella Svizzera Orientale. E quello del Dr.med. Gerald Stiegler, che insieme a Bangerter ha portato a fama mondiale la Clinica di San Gallo. Ora Stiegler ritorna nella Svizzera Orientale: sul Vögelinsegg a Speicher AR. Testo: Stephan Ziegler Immagini: Stéphanie Engeler, zVg

Nel 1983, nel centro di San Gallo, si celebrava l’inauguraziocò Bangerter: Stiegler crebbe a Salisburgo e completò i suoi ne del primo albergo di lusso della città del Gallus: L’Einstein, studi a Vienna. Dal 1971 al 1975 stette presso l’Ospedale Candopo cinque anni di ristrutturazione – la proprietà, in posiziotonale di San Gallo come oculista, dal 1975 al 1982 prestò atne privilegiata, in precedenza ospitava varie aziende tessili – tività nella scuola di ortottica e pleottica (OPOS) della Svizzeapre le sue porte. Che proprio all’inizio degli anni 80 San Galra Orientale, anch’essa fondata anche dal Prof. Bangerter. lo si arricchisse di un albergo quattro Dal 1982 al 1989 Gerald Stiegler fece la stelle, non può sorprendere gli esperti sua comparsa a Heiden, ove continuò a «Quello che ho imparato a di storia: dato che allora, durante gli dirigere la clinica del Prof. Bangerter. San Gallo e sviluppato a anni 70 ed 80, la clinica nell’ospedale In seguito assunse la conduzione di Salisburgo, ora verrà cantonale di San Gallo godeva letteraluna clinica privata a Vigaun / Salisburcontinuato a Speicher.» mente di fama mondiale. Ospiti provego. A Speicher, l’oculista di vasta espenienti da ogni continente venivano in rienza, di fama internazionale, con la questo istituto nella Svizzera Orientale per farsi guarire dalle sua clinica Bellavista AG, offre l’intero spettro dell’oftalmololoro malattie o debilità oculari. La clientela, in parte eminengia. te – si trovavano tra i pazienti anche personaggi famosi della società, dell’economia e della politica – dal 1983 poteva finalÈ ritornato mente risiedere, in conformità con il loro stato sociale, nell’al«Quello che ho imparato a San Gallo e sviluppato a Salisburbergo di lusso di nuova apertura. Non era cosa rara che un go, ora verrà continuato a Speicher» dice il nativo Salisburprincipe arabo o un sovrano russo affittasse un intero piano ghese dal passaporto svizzero. «Si può trovare un posto più per se stesso e il suo entourage. bello nei dintorni per ritornare sani?» Effettivamente la veduta dal Vögelinsegg è clamorosa – non è senza motivo che Fama leggendaria la clinica di Stiegler porti il nome Bellavista, bel panorama. La reputazione leggendaria dell’ospedale di San Gallo era L’occhio spazia su tutto il lago di Costanza, dal Thurgau a San stata costituita dal Prof.Dr.med. Alfred Bangerter, a capo Gallo e dal Vorarlberg fino in Baviera e Baden-Württemberg. dell’ospedale dal 1946 al 1975. Dopo il suo pensionamento Inoltre la Bellavista ha anche una buona posizione in quanto come medico capo, continuò a dedicarsi alla sua OPOS. Quanai trasporti: l’aeroporto Altenrhein è raggiungibile in 25 Mido poi, negli anni 80, Bangerter prese congedo anche da quenuti di macchina, quello di Zurigo in 65 e quello di Friedrichsta, aprì un day hospital nella Rosenbergstrasse a San Gallo, shafen in 75. La stessa Monaco di Baviera è raggiungibile in nel quale accudì i suoi pazienti fin oltre il suo 90esimo comtre ore di macchina, così come Stoccarda o Innsbruck. pleanno. Il Dr.med. Gerald Stiegler, durante molti anni affian-

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Quindi in realtà un ritornare in un luogo di operato da tanto tempo conosciuto – e caro? «Così si può dire. Già da molto volevo tornare nella Svizzera Orientale e quando venne messo in vendita questo magnifico pezzo di terra, non ebbi bisogno di riflettere a lungo. Ora qui conduciamo la prosecuzione della buona, vecchia, precisa tradizione oftalmologica sangallese con i mezzi più moderni – e questo a poco più di cinque chilometri da dove tutto ebbe inizio.» Oltre all’ottima posizione – perché un paziente dovrebbe scegliere proprio lo studio Bellavista di Stiegler? «Oltre al fatto che, da generalisti, offriamo tutto lo spettro dell’oftalmologia, ivi usufruiamo di un’enorme esperienza», dice il medico oculista che opera già da decenni. Ma, in generale oggi non si osserva forse una tendenza verso la specializzazione, via dai generalisti? Gerald Stiegler: «Purtroppo è così. Noi però siamo dell’opinione che ci sia bisogno di una visuale olistica della persona, del suo corpo e della sua salute. Guardi, il corpo per noi è costruito intorno all’occhio, se così dir si voglia – gli occhi sono gli organi più importanti dell’essere umano. Indi sarebbe da temerari valutarli disconnessi dal loro ambiente. Ovviamente intratteniamo i migliori contatti con al-

tri specialisti, per esempio di neurochirurgia, perché proprio questi ultimi, in caso di problemi oculistici, spesso possono essere di supporto.» Suona logico, alla fin fine nessun altro organo è talmente vicino all’occhio – e così strettamente collegato con esso – come il cervello. «Ultima ratio» Gerald Stiegler sente anche come suo dovere offrire un’ultima possibilità a persone che sembrano già essere oltre ogni possibilità di terapia. «In questi casi bisogna parlare con le persone, metterli al corrente della situazione, spiegare loro il tutto, in modo che lo possano capire, senza nascondersi dietro un incomprensibile gergo medico. Le possibilità ed i rischi devono essere evidenti ed il paziente deve avere tutte le informazioni per poter decidere di propria responsabilità.» Ivi c’è bisogno di molta sensibilità psicologica, empatia ed intuitività, per poter consigliare ed informare le persone in modo individuale – caratteristiche di cui senza dubbio Gerald Stiegler dispone: Con un’esperienza operativa decennale egli dispone di eccezionale sapere ed abilità, sia in ambito operatorio che conservativo. E cosa è importante per lui: «Noi non


Intervista

Bellavista significa bel panorama. L’occhio spazia sul lago di Costanza, dal Thurgau a San Gallo ed al Vorarlberg e fino in Germania

raccomandiamo ciò che l’industria offre in maniera aggressiva o addirittura prescrive, ma ciò che possiamo raccomandare in base alla nostra esperienza.» In questo modo è garantita una consulenza indipendente dai marchi. Nella Bellavista sarà Gerald Stiegler in persona ad eseguire ogni trattamento – nella più moderna infrastruttura che al momento esista in ambito oculistico. Per Gerald Stiegler inoltre è implicito che egli stesso visiti e consigli tutti i suoi pazienti: «Chi viene da me giustamente si aspetta di essere visitato, consigliato ed operato dal capo in persona. Ne rispondo con il mio buon nome.» Naturalmente è garantita anche un’adeguata assistenza sia durante che dopo la terapia. In un luogo che difficilmente potrebbe essere più bello.

Il dottor Stiegler è formidabile sia umanamente sia professionalmente. Si è preso molto tempo per me, mi ha consigliato in modo ottimale ed il risultato ha superato le mie aspettative - la sua competenza specialistica e l’esperienza nell’ambito del laser oculare mi hanno impressionato. Lo posso raccomandare senza limitazione alcuna. Grazie di cuore per l’efficace trattamento. Citazione originale di un paziente su docfinder.at Oltremodo competente, empatico, molto rassicurante, professionalmente impressionante, molto scrupoloso, con un gran senso dell’umorismo, affabile, collaboratori molto gentili e competenti – una categoria a sé. Buona discussione del caso, dei problemi insorti, soluzioni, anche orientate al futuro. Oltremodo impressionante. Principalmente pazienti stranieri, che seguono il loro medico ovunque. Tutti parlano correntemente Italiano. Il mio oculista precedente mi aveva spiegato che ormai ero oltre ogni possibilità di terapia, per mia fortuna ho trovato il dottor Stiegler. Citazione originale di un paziente su docfinder.at

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L’edificio è travolgente, grazie alla sua impressionante sequenza spaziale, così come per mezzo della sua armoniosa espressività formale e contenutistica.


Nuova costruzione

Ottica nitida Sul pendio dello storico villaggio di Vögelinsegg, a Speicher, si presenta fiera la straordinaria facciata della Bellavista, essa è stata costruita dalla direco ag, Rickenbach, Carlos Martinez Architekten AG, Berneck e Burckhardt+Partner AG, Zurigo, secondo un’idea progettuale del Dr.med.Gerald Stiegler. Come parte di un complesso, l’edificio media abilmente tra solidità e leggerezza, storico ed odierno, nonché formale e contenutistico.

Per il progetto della Bellavista è stata accentrata la storicità del villaggio, ove nel 1403, durante la battaglia di Vögelinsegg, gli Appenzellesi riuscirono a conquistare la loro indipendenza. Il vincolo di non effettuare interramenti o correzioni sullo storico pendio, portò gli architetti a cogliere l’occasione per sviluppare un volume che si collocasse nel paesaggio come una roccia. La Bellavista perciò rappresenta una reminiscenza della fermezza di allora, esternando al contempo una rivendicazione di continuità in quanto a qualità e tecnologia.

finestre a decorso orizzontale, si smaterializza nella parte mediana. L’intera area della clinica si trova in questo settore. La vetrata provvede ad una strutturazione ritmica della facciata e conferisce un’ottica limpida ed una certa leggerezza all’edificio. Al tempo stesso ricorda strati di pietrame adagiati l’uno sull’altro.

Dal lato Sud si accede alla clinica dall’ingresso principale, ove si giunge nell’area d’ingresso inondata di luce e nell’ampia sala d’aspetto. Da lì si accede alle sale operatorie, ai locali da visita ed Nonostante la notevole agli ambulatori. Al piano inferiore si L’edificio svetta, sapientemente posigrandezza, grazie al cromatismo trovano le stanze dei pazienti, che ofzionato sul bordo dell’area e si apre frono tutte le comodità per un esclusiverso Nord in direzione del lago di Coscuro, l’edificio si dissimula vo soggiorno in day-hospital o in ricostanza. Nonostante la notevole granconsapevolmente e – con tre dezza, grazie al cromatismo scuro, gomiti – interpreta la topografia vero stazionario. Tutte le stanze sono orientate verso Nord ed offrono veduessa si dissimula consapevolmente e – del pendio. te pittoresche, senza però essere espocon tre gomiti – interpreta la toposte agli sguardi dall’esterno. Grazie grafia del pendio. Le componenti alle ampie vetrate a tutta parete, l’ambiente circostante viestrutturali del cemento armato pigmentato di nero sono ne visualmente trasportato all’interno della stanza formanesattamente pianificate, le superfici sono state cagliate dudo effetti di luce naturale. Premendo un pulsante, si possorante il trattamento suppletivo. In questo modo si rafforza no attivare i vetri elettrocromici che permettono – proprio il carattere roccioso. Il cemento armato a vista dell’involucro in caso di occhi sensibili – di oscurare la stanza. dell’edificio, a seconda dell’incidenza della luce, varia il suo colore. La solidità della costruzione, grazie ad una banda di

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Sopra la Bellavista, nel soppalco, si trovano quattro esclusive Penthouse. Anche in queste si delinea un nitido linguaggio architettonico, che si articola per mezzo di una ridotta gamma di materiali, come pure forti attinenze tra l’interno e l’esterno. Gli appartamenti, dalla visuale unica, risaltano rispetto all’edilizia residenziale convenzionale grazie ad una ponderata concezione dello spazio, un’alta qualità delle rifiniture interne, così come ampi spazi aperti.

L’edifico seduce grazie alla sua impressionante sequenza di spazi ed attraverso l’ armoniosa espressività formale e contenutistica. La Bellavista è il perfetto esempio di come una struttura possa crescere a seconda delle circostanze, dovute sia al tipo di compito, sia alle sfide concernenti il luogo. Lungi da ogni metafora, oltre al gioco di alternanza tra storicità e modernità, è soprattutto la sua superba qualità che rende la Bellavista un edificio speciale.


Nuova costruzione

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Tra il lago di Costanza e l’Alpstein Il successo della Bellavista, non è dovuto solamente alla costruzione futuristica, alla moderna infrastruttura ed al personale competente, ma anche ai bellissimi dintorni, nei quali la Bellavista è adagiata. Sapientemente posizionata tra il lago di Costanza e l’Alpstein, la Bellavista non solo offre la possibilità di escursioni a San Gallo, ma anche nel Thurgau, nel Rheintal o nell’Appenzello. Non c’è da sorprendersi che un soggiorno alla Bellavista faccia doppiamente bene!


Dintorni

San Gallo: città patrimonio dell’umanità con fama mondiale San Gallo, la piccola metropoli della Svizzera Orientale, porta l’ habitus di una cosmopoli – e questo le sta molto bene. La città deve tale fama, non solo all’abbazia come patrimonio culturale dell’umanità, ma anche ai successi del ramo tessile. Il pizzo ed il ricamo «sangallo» ancora oggi sfilano sulle passerelle delle grandi metropoli della moda. Per questo motivo la cittadina di 80 000 abitanti è già stata definita sobborgo di New York. In realtà San Gallo è molto più affascinante delle grosse metropoli ed in un finesettimana lungo può essere esplorata quasi completamente.

Chissà se San Gallus si era immaginato un tale futuro per il suo eremo? La leggenda della fondazione di San Gallo dice che il monaco viaggiatore di origine irlandese, nel 612 avesse inciampato sull’altopiano selvaggio. L’uomo, profondamente Credente, cadde in un cespuglio di rovi. Quando poi un orso in carne ed ossa gli portò della legna da ardere, per lui fu cosa certa che quel posto fosse stato scelto appositamente per lui da Dio stesso. Fu lì che cento anni dopo venne eretto il convento che nel Medioevo catapultò San Gallo nel fulcro dei centri culturali ed artistici dell’Occidente. Oggi l’abbazia è patrimonio culturale mondiale e l’opulento complesso barocco, con biblioteca e cattedrale, fanno restare a bocca aperta perfino i più refrattari alla cultura. Collisione di epoche e stili I Sangallesi, normalmente così riservati, negli statement sulle facciate delle case, si mostrano molto sicuri di sé. Ben 111 balconi finestrati sfarzosamente decorati, dimostrano esperienza nelle cose di mondo, potere ed influenza. Legioni di Dei greci popolano cuspidi ed arcate. Avvincenti storie e curiosi dettagli ivi vengono raccontati con dipinti multicolori. L’orgoglio civile si susseguiva con la sontuosità claustrale. Dal Medioevo fino all’inoltrato XIX Secolo San Gallo fu una città tessile di rilievo. Il benessere alimentato per secoli si mostra nell’architettura, che – in una variopinta miscela conserva il meglio di differenti epoche in uno spazio ristretto. Barocco, Rococò o Classicismo in alcuni angoli di strada vanno direttamente a scontrarsi con edifici moderni, per esempio del famoso architetto spagnolo Santiago Cala-

trava. Fastose case in stile liberty, come la «Oceanic», «Pacific» o «Atlantic», ricordano la passata importanza economica. Cultura sul tavolo e sul palcoscenico Anche la cultura culinaria di San Gallo è condizionata dal benessere civile. Quella più originaria oggigiorno si può trovare nei tipici «Erststockbeizli» (osterie del primo piano). Tali tradizionali locali sangallesi hanno prescelto come dislocazione per la trattoria quelle che un tempo erano sale da pranzo di case private, poste nei rappresentativi balconi finestrati ed ivi offrono piatti di cucina regionale. Se si gironzola per il centro storico, ad ogni passo si trovano specialità sangallesi come la «Bratwurst» (salsiccia arrosto), la cioccolata ed i tipici pandizenzero chiamati «Biber», inoltre birra e formaggi. Macellai, panettieri e trattorie di vecchia data, rendono una passeggiata nel centro storico un’indimenticabile esperienza culinaria. Inoltre, lato pratico, al contempo offrono le energie necessarie per rovistare nella molteplicità di originali negozietti. Innumerevoli musei, innanzitutto il museo tessile della città ispirano gli affamati di cultura Una vita culturale attiva, con un teatro a tre orientamenti di prim’ordine, innumerevoli offerte di artigianato, festival come il Festival sangallese o il San Gallo OpenAir, organizzati regolarmente, così come serie di concerti, mantengono alta la nomea della città come metropoli della Svizzera Orientale.

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Su e giù per l’Appenzello Il Säntis troneggia in cima, a suo ridosso ci sono l’Altmann ed il Hoher Kasten. Questi nomi significativi mostrano la strada. Gli escursionisti scalano giganti di roccia con zelo sportivo. In fondo alla valle, golosi ed amici della natura passeggiano per ogni dove, su tappeti verdi, attraverso boschi e campi, sui sentieri letterari che circondano Herisau. È impossibile esimersi dalle risate lungo la cosiddetta via della satira.

Le immagini di colline erbose di un verde profondo, tra ascendenti e miti nuvole nebbiose, che non riescono a resistere ai forti raggi del sole albeggiante, godono di fama mondiale. Esse aiutarono Fuchs, Gantenbein, Hautle ed altri fotografi e pittori conosciuti ad assurgere a grande fama. In lontananza si ode l’abbaiare del «Bläss», il cane appenzellese ambito in tutto il mondo, che – come tanti individui della sua stessa specie – vive in uno dei numerosi ed imponenti masi, che troneggiano su altrettante colline. Attraverso aspre valli su imberbi volte A causa dei continui su e giù dell’Appenzello, la costruzione di strade e l’uso di barrocci, era possibile solo entro certi limiti. Fare escursioni era letteralmente solo una cosa per pochi temerari. Così, per arrivare nei paesi del circondario, il malgaro trasportava giornalmente per parecchi chilometri forme di formaggio sul «Reffli» (una sorta di telaio di legno) e latte nel «Holztrans» (sorta di recipiente di legno). Ancora oggi il bottaio Hans Mösli appronta in fine lavoro d’artigianato ciò di cui una volta il malgaro aveva bisogno per il suo lavoro giornaliero. È anche per via della piazza del paese che vale la pena visitare il grazioso borgo. Che è stato insignito perfino il premio Wakker. Chi oggigiorno passeggia lungo i 1200 chilometri dei graziosissimi sentieri escursionistici dell’Appenzello potrà fare un’esperienza indimenticabile: natura in combinazione con usanza e tradizione su percorsi escursionistici tematici. Il «Witzweg», la via della satira, che da Heiden arriva a Walzenhausen, farà scoprire i segreti dell’umorismo «listig-träfen» (furbesco-birbone) e pungente del popolo appenzellese. La via della salute presso Heiden mostra le erbe, l’idroterapia, le fonti e le forze curative. Il «Waggelweg»,

della durata di tre ore, una sorta di percorso avventuroso-artistico-commerciale intorno al paesino di Wald, svela forme di artigianato appenzellese sconosciuto e permette uno sguardo furtivo nella lavorazione di erbe, così come nella manifattura di ceramiche e sculture. «….chi si nasconde viene cancellato dalla memoria…» – una cognizione con cui si scontrerà il letterato esperto che percorrerà il sentiero di Robert Walser intorno a Herisau. Costui, uno dei probabilmente più insigni autori svizzeri, per molti anni visse nella clinica e casa di cura del cantone Appenzello Esterno. I posti in cui visse, così come il luogo di sepoltura e di morte sono parte di questo percorso, così come innumerevole tavole di citazioni provenienti dalla prosa e dalle opere letterarie di Walser. Onde verdi, colossi spaventosi L’Alpstein è forse «la più bella catena montuosa del mondo», disse il famoso geologo Albert Heim (1849-1937). Il massiccio dell’Alpstein, che si erge dall’Appenzello Orientale fino a 2500 m. sul livello del mare, è una catena montuosa, che riesce a sorprendere anche i non esperti nei loro tour esplorativi. Quattro funivie – Säntis, Hoher Kasten, Ebenalp e Kronberg – trasportano in montagna alpinisti esperti e nel pieno della forma, ma anche coloro che vogliono solo godere del magnifico panorama. Il Hoher Kasten, un imponente blocco calcareo, è un ambito punto di partenza per escursionisti interessati di flora e di geologia. A circa 1800 m. sul livello del mare si trova un magnifico giardino alpino. In questo luogo fitologi alle prime armi scopriranno che l’aconito è una delle piante più velenose che esistano, che le scabiose e le knautie si possono distinguere, o che nella genziana gialla possono passare più di 15 anni dalla germinazione dei semi fino alla fioritura. Un percorso escursionistico porta dal


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Hoher Kasten fino alla Saxerlücke, durante il cammino si rivelano fenomeni geologici di grande effetto. Circa 15 milioni di anni fa l’allora ancora pianeggiante Appenzello fu abbracciato dalle forze di spinta del continente africano, che premevano verso Nord. Da questo movimento tettonico nacquero spettacolari falde rocciose ed avanfosse, come lo straordinario Sax-Schwende-Bruch. Ghiacciai, acqua e gelo, col tempo formarono crinali, pareti rocciose e valli delineate dal Seealpsee, il Fählensee ed il Sämtisersee. Gli alpinisti definiscono la zona comprendente Hundstein, Meglisalp e Kreuzberge come il paradiso delle scalate. Nel profondo azzurro del Fählensee sono già state pescate trote colossali. Per gli scalatori stanchi o i pescatori meno fortunati, la vicina trattoria di montagna Bollenwees, ha in serbo i nutrienti Rösti. Contro la sete infernale e la fame da leoni La parete posteriore dell’osteria Äscher è di vera roccia, il menu è intagliato nel legno. La locanda, insieme al Wildkirchli, una formazione di grotte di montagna abitate per lungo tempo da orsi ed eremiti, si erge nel bel mezzo della parete sudorientale dell’Ebenalpstock, che è facilmente raggiungibile con la telecabina di Wasserauen-Ebenalp. In alto, sopra le colline tra Steinegg e Fähnernspitz, si trova l’originaria osteria di montagna Eggli, con fattoria integrata, che induce il visitatore di passaggio a soffermarsi per godere della magnifica vista e dell’ accogliente ambiente. In soli 26 comuni e distretti dell’Appenzello, si trovano ben 600 ristoranti e trattorie, il che significa che ogni ora di percorso escursionistico c’è un’accogliente osteria che aspetta di essere visitata. Ci sono parecchie perle culinarie che fanno smuovere anche il più pigro dei pigri. L’osteria Schnuggenbock vicino a Teufen è rinomato per le sua cucina nutriente, come le «Südwooscht» (salsicce appenzellesi), provenienti dalle vicine macellerie appenzellesi, con «Chääsmagroone» ed «Eppfelmues» (maccheroni al formaggio e mousse di mela). Nella piacevole osteria, con tanto di stufa in maiolica, ci si serve direttamente dal calderone di rame. – e quando, alle dieci di sera, puntualmente scoppia il temporale, il viandante può comodamente stare seduto all’asciutto.

Parla la montagna Attraverso l’audioescursione sul Kronberg, con il titolo «Ampio cielo – stretta valle», la montagna parla agli escursionisti. Si hanno a disposizione due percorsi differenti, durante i quali una narratrice parla in prima persona agli ascoltatori, raccontando di streghe, bracconieri, Santi, malgari, del Credo e del rapporto degli Appenzellesi con la natura. Le trame delle storie, leggende e canzoni si svolgono tutte intorno o sul Kronberg. I lettori MP3 che servono per ascoltare queste storie, si possono affittare presso la stazione a valle della funivia del Kronberg. Chi invece preferisse godere dell’audiolibro nella tranquillità della propria poltrona invece che circondato dalla natura, può farlo anche tra le proprie quattro mura. Chi invece volesse un’avventura boschiva, può recarsi nel nuovo «Seilpark» ai piedi del Kronberg, ove ponti di corda, sospesi nel bosco a otto metri d’altezza, richiedono coraggio, abilità e concentrazione, per rilassarsi profondamente tra abeti rossi e pini silvestri. A partire dagli otto anni anche bambini accompagnati, possono dilettarsi in diversi percorsi, che constano tra le sei e le otto tappe. La cultura lascia le sue tracce Nell’Appenzello i battitori tendono le orecchie. Escursioni e cultura si ottengono in un unico pacchetto: La «Kulturspur Appenzellerland» (traccia di cultura appenzellese) è un percorso tematico lungo 50 chilometri e marcato in entrambe le direzioni, da Degersheim, lungo Herisau, Trogen, Heiden, fino a Rheineck. L’escursionista volenteroso incrocerà sulla sua strada 50 oggetti di cultura, come il comune di campagna di Hundwil in quanto paese panoramico, il «ponte parlante» come opera di edilizia costruttiva straordinaria, oppure la «casa Abendroth», come eccezionale opera artistica nello spazio pubblico. Chi invece preferisce muoversi su prati verdi con un Fairway, non deve far altro che recarsi a Gonten. Qui conoscitori ed esperti di golf alpino, possono assolvere un impegnativo percorso di 18 buche. Il campo da golf di Gonten è lungo 5,1 chilometri; è ben congegnato, con buche Par 3 e Par 4. Inoltre tre buche Par 5 impegnano al massimo gli sportivi del green.

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Apoteosi tra lago e Säntis I dintorni di impronta campestre di San Gallo sono una magnifica area di percorsi escursionistici e ciclistici, che si affacciano ripetutamente sul lago di Costanza e sulle montagne.

Rorschach – arte fatta di sabbia Rorschach, la cittadina portuale sul lago di Costanza, con i suoi centri civici e la sua «Kornhaus», si mostra variopinta ed industriosa. Fastosa come un castello barocco, è l’emblema della città ed al contempo il più bel granaio della Svizzera. I numerosi negozi, i tanti ristoranti e la passeggiata del lungolago invogliano a fare due passi o a fare il bagno: per esempio negli storici bagni, costruiti – a cavallo del secolo su una sorta di trampoli di legno. Le famiglie con bambini tendono a preferire lo stabilimento balneare di Rorschach, con il suo scivolo gigante, l’ampio prato ove prendere il sole, il Beachvolley e le vaste possibilità di attività sportive. Nel museo del «Kornhaus», il visitatore può letteralmente vivere la storia dall’Età della Pietra ai giorni nostri, toccando con mano e sperimentando. Per gli appassionati di rebus, al piano superiore, c’è un parco giochi sperimentale, che invita a fare esercizi mentali, partecipando e pensando in modo autonomo. In agosto a Rorschach ci si dedica all’arte arenaria, ovvero il Festival internazionale delle sculture di sabbia, per il quale ogni anno vengono trasportate circa 250 tonnellate di sabbia sul lungolago. Dieci squadre di artisti, provenienti da ogni parte del mondo, si sfidano, trasformando questo finissimo materiale edilizio in sculture altissime ed imponenti. Il lago e la montagna vicinissimi Rorschach è il punto di partenza per gite in antichi paesaggi fluviali, sul lago o sulla montagna. Dalla «terrazza» del Vorderland appenzellese, sopra Rorschach, i gitanti posso-

no godere di una magnifica vista sul lago di Costanza. Ivi passa anche l’ameno tour del «Witzweg», ove gli ospiti, servendosi di navi della «weisse Flotte» (flotta bianca), per il trasporto di gitanti, possono esplorare il braccio selvaggio del Vecchio Reno, oppure passeggiare o fare un giro con la ferrovia d’epoca. Inoltre navi regolari della «weisse Flotte» collegano Rorschach con quasi ogni porto del lago di Costanza. Altenrhein, Rheineck e St.Margrethen Nel museo aeronautico di Altenrhein, tutto ruota intorno all’elemento aria. Aerei e motori d’epoca, informazioni sulla tradizione aereonautica di Altenrhein, con la ditta Dornier e gli stabilimenti aereonautici, rapiscono il visitatore portandolo nel mondo dell’aria. A Thal, direttamente presso l’aeroporto di Altenrhein, si può visitare l’ultima opera edilizia concepita da Friedensreich Hundertwasser, cominciata quando egli era ancora in vita: il mercato coperto di Altenrhein. Fino all’inizio del secolo, il Reno fluiva nel lago di Costanza presso Altenrhein. Oggi il corso naturale del fiume fa parte di una riserva naturale che si estende fino a Rheineck, ove si può gironzolare per il pittoresco centro storico oppure inerpicarsi con la ferrovia a cremagliera fino alla stazione climatica di Walzenhausen. Thal si trova a poca distanza da Rheineck. La posizione protetta, in un affossamento tra le colline appenzellesi ed il Buechberg, permette la prosperazione di ottimo vino. La piazza del paese, con la sua chiesa e l’imponente municipio è protetta in quanto patrimonio storico.


Dintorni

Passeggiare ed andare in bicicletta in alto, sopra il lago La regione del lago di Costanza tra Rorschach e St.Margrethen è molo adatta per passeggiate e gite in bicicletta. La vista sul lago di Costanza dall’altopiano sopra Goldach ed il Rorschacherberg è particolarmente bella. Si estende da Untereggen verso est, fino allo «Steinig Tisch» (che letteralmente significa tavolo di pietra), sopra l’originario sbocco del Reno. L’immagine della bellissima regione sopra il lago è coniata da tranquilli stagni e paludi, come altresì da una serie di imponenti castelli. Vino ed orgoglio cittadino: escursione nella valle del Reno sangallese Già nel Medioevo re, vescovi ed abati tedeschi si contendevano la zona viticola viziata dal sole. Vicino al piccolo paese Berneck, prolifiche pendici orientate verso sud caratterizzano il paesaggio della valle del Reno. È direttamente nelle cantine sociali o nelle semplici trattorie viticole del luogo

che bisognerebbe assaggiare il tipico Blauburgunder (varietà di pinot nero) o il Müller Thurgau (vitigno paglierino tenue) – insieme ad una sostanziosa merenda a base di Chäs e Speck (formaggio e speck). Da qui la cittadina Altstätten, nella valle del Reno, è vicinissima. Imponenti mura di cinta con tanto di porta della città, case borghesi ornate con cuspidi, e imponenti costruzioni barocche sono testimonianza dell’agguerrimento ed al contempo del benessere dei cittadini già a partire dal Medioevo. E come nella bella città dell’Adige a sud delle Alpi, anche qui indigeni e turisti passeggiano oziosamente tra gli ombreggianti porticati. Fonti: www.stgallen-bodensee.ch www.appenzell.ch www.bodensee.eu

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Servizio

Indirizzo: Klinik Bellavista AG Vögelinsegg 2 CH-9042 Speicher Tel. +41 71 343 81 81

Trattamenti: – Trattamento ambliopia con terapia occlusiva – Glaucoma/pressione oculare – Trattamento a base d’iniezioni secondo il Prof.Bangerter – Consulenza low-vision ed adattamento correzioni ingrandenti – Visita sotto anestesia per bambini piccoli – Trattamento laser della retina – Trombosi della retina – Degenerazione maculare organicamente compromessa – Retinopatia pigmentosa – Esercizi di ortottica-pleottica – Trattamenti specialistici in caso di malattie della macula – Uveite/infiammazione oculare Operazioni: – Amotio/distacco della retina – rattamento della miopia e della presbiopia con laser a eccimeri – Operazioni e trattamenti laser del glaucoma – Operazioni di cataratta/cataratta secondaria e correzioni – Cheratoplastiche/trapianti di cornea – Trattamenti con laser a eccimeri, Yag ed infrarossi – Correzioni plastico-estetiche delle palpebre – Chirurgia plastico-ricostruttiva delle palpebre – Strabismo – Vitrectomie e chirurgia della retina/del corpo vitreo

Orari di apertura: Lunedì – Venerdì: Sabato – Domenica:

ore 08.00 - 18.00 ore 10.00 - 14.00

Come arrivare con l’auto: Prendete l’uscita 82 St.Gallen-St.Fiden e proseguite in direzione Trogen. Proseguite lungo la Rorschacherstrasse seguendo i cartelli stradali in direzione Trogen. A partire dall’uscita dell’autostrada la durata del viaggio è di circa 10 minuti. Come arrivare con la ferrovia: Con la Appenzeller Bahn S21, linea St.Gallen-Trogen, a partire dalla stazione di San Gallo il tempo di percorrenza è di 20 minuti scarsi. I treni durante il giorno circolano a intervalli tra i 15 ed i 30 minuti. Scendete alla fermata Vögelinsegg. La Bellavista si trova ad una minima distanza pedonale dalla fermata.



KLINIK BELLAVISTA AG Clinica oculistica Dr.med. Gerald Stiegler


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