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Newsletter Mensile PER UNA VERA RIFORMA Il Vangelo quale nostra “forma di vita” e l’Eucaristia quale “fonte e culmine” della nostra vita cristiana sono la vera “riforma” a cui Francesco richiama i fedeli cattolici di tutti i tempi e a cui come giovani MGF siamo chiamati a rispondere, anche e soprattutto con l’esperienza delle Porziuncole. Pagina 1
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Settembre 2015 E...STATE MGF Notizie e testimonianze dall’estate appena trascorsa. Pagine 8-12
CALENDARIO MGF 2015-2016 Il calendario degli eventi 2015-2016 che presto sarà consegnato a tutte le sedi locali MGF. Pagina 5
36° GIOVANI VERSO ASSISI Ultimo mese per iscriversi al 36° Convegno Nazionale Giovani verso Assisi. Pagina 6
BACHECA MGF Tutti gli appuntamenti MGF per il mese di Settembre. Pagina 12
PER UNA VERA RIFORMA Il Vangelo quale nostra “forma di vita” e l’Eucaris9a quale “fon-‐ te e culmine” della nostra vita cris9ana sono la vera “riforma” a cui Francesco richiama i fedeli ca=olici di tu> i tempi e a cui come giovani MGF siamo chia-‐ ma9 a rispondere, anche e so-‐ pra=u=o con l’esperienza delle Porziuncole. Newsletter - Settembre 2015
L’ispirazione per questa mia riflessione mi è venuta da un articolo pubblicato su Aleteia.org a firma di Brantly Millegan dal titolo “Quattro cose dei cattolici che scan-‐ dalizzano davvero chi non crede. Abbiamo bisogno di un'altra riforma cattolica”. L’ar-‐ ticolo, che riporterò integralmente di se-‐ guito, parte da quattro critiche, amare perché fondate, ai fedeli cattolici da parte di una persona che quotidianamente si confronta, nel contesto americano, con chi non crede o non appartiene alla Chiesa Cattolica e si conclude affermando che
occorre una “una riforma. Non uno sci-‐ sma, ma una vera riforma, allo stile di quella modellata dai santi, in cui possiamo rinnovare la nostra dedizione alla fede cattolica”. Questa affermazione non poteva non sol-‐ lecitare in me lo spirito francescano che ho accolto venticinque anni fa con la Pro-‐ fessione dei consigli evangelici. San Fran-‐ cesco ottocento anni fa vive in un conte-‐ sto sociale-‐religioso tumultuoso, segnato dall’insorgenza di vari movimenti di rifor-‐ ma della Chiesa. Tra eresia e santità i mo-‐ 1
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vimenti di rinnovamento spirituale del Medioevo attraversano la storia stessa d'Europa e si configurano a buon diritto come pre-‐ cursori della Riforma protestante e come terreno di origine per le riflessioni della successiva Riforma cattolica o Controriforma. Per-‐ sonaggi contemporanei a san Francesco, con quasi la medesima storia vocazionale come ad esempio Pietro Valdo (precursore della Riforma Protestante a cui si ispirerà la Chiesa evangelica valdese), si porranno nei confronti della Chiesa Cattolica in ma-‐ niera diametralmente opposta. Mentre san Francesco avverte l’ispirazione divina di riformare se stesso all’interno della Chiesa Cattolica, senza alcun intento di fondare un nuovo Ordine religio-‐ so né di rifare la Chiesa secondo i fondamentali e più radicali princìpi evangelici, altri invece, constatando i “peccati” della Chiesa, si sono messi all’esterno di essa con l’intento di abbatter-‐ la – denunciandone le pecche – oppure costituendo delle sette con numerosi seguaci (vedi i catari-‐albigesi) che si mossero in maniera parallela ed esterna a quella Romana. E così quella che all’inizio voleva essere una Riforma della Chiesa si è invece tra-‐ dotta in una “chiesa alternativa”, distinta inconciliabilmente dal-‐ l’unica Santa Chiesa Cattolica e Apostolica. La “riforma” francescana, invece, è stata veramente tale perché san Francesco non ha inteso riformare niente e nessun altro se non sé stesso a partire da Gesù-‐Parola e Gesù-‐Eucaristia. Nel suo Testamento, prima ancora di ricordare l’avvento dei primi frati, sottolinea la sua personale devozione alla Parola e all’Euca-‐ ristia da cui muove la sua vocazione e che non può non passare dalla Chiesa Cattolica e dai suoi ministri. Mentre altri “riformato-‐ ri”, rigettando i ministri della chiesa gerarchica rigettarono di con-‐ seguenza la Parola da essi predicata e l’Eucaristia da essi ammini-‐ strata, Francesco d’Assisi non cade in questa trappola. Ha bisogno della Parola e dell’Eucaristia per vivere la sua vocazione-‐missione a “riparare la Chiesa che va in rovina” e pertanto non può fare a meno della chiesa gerarchica. Così scrive il santo: “Poi il Signore mi dette e mi dà una così grande fede nei sacerdoti che vivono secondo la forma della santa Chiesa Romana, a motivo del loro ordine, che anche se mi facessero persecuzione, voglio ricorrere proprio a loro. E se io avessi tanta sapienza, quanta ne ebbe Sa-‐ lomone, e mi incontrassi in sacerdoti poverelli di questo mondo, nelle parrocchie in cui dimorano, non voglio predicare contro la loro volontà. E questi e tutti gli altri voglio temere, amare e ono-‐ rare come miei signori. E non voglio considerare in loro il peccato, poiché in essi io riconosco il Figlio di Dio e sono miei signori. E faccio questo perché, dello stesso altissimo Figlio di Dio nient'al-‐ tro vedo corporalmente, in questo mondo, se non il santissimo corpo e il santissimo sangue suo che essi ricevono ed essi soli amministrano agli altri. E voglio che questi santissimi misteri so-‐ pra tutte le altre cose siano onorati, venerati e collocati in luoghi preziosi. E dovunque troverò manoscritti con i nomi santissimi e le parole di lui in luoghi indecenti, voglio raccoglierli, e prego che siano raccolti e collocati in luogo decoroso. E dobbiamo onorare e venerare tutti i teologi e coloro che amministrano le santissime parole divine, così come coloro che ci amministrano lo spirito e la vita.” (FF 112-‐115)
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GenMum, 11). Così, Francesco, ricorda gli inizi dell’Ordine fran-‐ cescano: “E dopo che il Signore mi deNe dei fraM, nessuno mi mostrava che cosa dovessi fare, ma lo stesso AlMssimo mi rivelò che dovevo vivere secondo la forma del santo Vangelo. Ed io la feci scrivere con poche parole e con semplicità, e il signor Papa me la confermò” (FF 116). Riformare la Chiesa, nell’auten[co spirito francescano che è poi lo spirito conciliare del Va[cano II, equivale a rifondare la nostra fede sulla Parola e sull’Eucaris[a, in comunione con i suoi ministri, altrimen[ ci ritroveremmo come mol[ nella storia a fare una chiesa diversa da quella di Cristo; sarà la chiesa di qualcuno o di un qualche movimento spirituale, ma non la Chiesa di Cristo. Possiamo subire il fascino di bu^are tu^o giù per ricostruire la Chiesa ex-‐novo (o almeno desiderarla), secondo il nostro sen[re e per quanto animato da buoni sen[men[, oppure lasciarci ispirare da quel lavoro fran-‐ cescano, paziente e non privo di fa[che, di riformare noi stessi e quindi, con la nostra tes[monianza, ricollocare i fratelli, pietra su pietra, sull’unico fondamento che è Cristo da cui s’innalza l’edificio della Chiesa Apostolica. Il Vangelo quale nostra “forma di vita” e l’EucarisMa quale “fonte e culmine” della nostra vita crisMana sono la vera “ri-‐ forma” a cui Francesco richiama i fedeli caPolici di tuQ i tempi e a cui come giovani MGF siamo chiama[ a rispondere, anche e sopra^u^o con l’esperienza delle Porziuncole. Perciò, acco-‐ gliamo nel nostro oggi, con fiducia e fabvo impegno personale, l’esortazione di Francesco morente: “Cominciamo, fratelli, a servire il Signore Iddio, perché finora abbiamo faNo poco o nes-‐ sun profiNo!” (FF 500). Fa^a questa lunga premessa, vi so^opongo l’ar[colo annuncia-‐ to all’inizio che condivido appieno e so^oscrivo nella conclu-‐ sione: abbiamo bisogno di una riforma… francescana! Buona riflessione. fra’ Saverio BenenaM
Se, dunque, oggi c’è bisogno di una riforma, non può che esse-‐ re quella indicata dal Concilio VaMcano II che nello spirito au-‐ tenMcamente evangelico -‐ e possiamo dire francescano -‐ ha il suo fondamento proprio nella Dei Verbum-‐Parola di Dio e nel-‐ l’EucarisMa “fonte e culmine di tuPa la vita crisMana” (Lumen 2
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QUATTRO COSE... "Mol9 ca=olici non conoscono la Bibbia”, “mol9 ca=olici usano an9concezionali”, “la religione di mol9 ca=olici è mor-‐ ta”... Non c'è niente di nuovo in queste e in altre criMche si-‐ mili, sopra^u^o se hai trascorso un po' di tempo difendendo la fede ca^olica in Internet o da un'altra parte. Ad ogni modo, mi ra^ristano ugualmente, almeno per una ragione importan-‐ te: sono assolutamente, innegabilmente e scandalosamente vere. Sì, noi ca^olici siamo peccatori come qualsiasi altra per-‐ sona, e il nominalismo contagia qualunque religione. Ma pos-‐ siamo fare meglio. Abbiamo la pienezza del Vangelo di Gesù Cristo e l'accesso completo alla sua grazia infinita. Dovremmo adeguarci a uno standard più elevato. È importante osservare che nessuno dei problemi che elenco qui sono ineren[ al ca^olicesimo in sé, perché derivano da ca^olici che non vivono la propria fede. Ancor di più, nessuno di ques[ problemi è applicabile a tub i ca^olici, almeno non in modo significa[vo. Tu^e queste cose, tu^avia, sono appli-‐ cabili a un numero di ca^olici sufficiente a provocare scandalo nei non ca^olici, dando loro facili ragioni per non prendere sul serio il ca^olicesimo. Non pretendo di non essere parte del problema. Lo sono. Ma mi piacerebbe anche essere parte della soluzione. Per questo, ecco qua^ro cose che purtroppo noi ca^olici facciamo e che scandalizzano a ragione i non ca^olici, e che dobbiamo miglio-‐ rare per offrire il Vangelo al mondo in modo più idoneo. 1. Non parlare abbastanza di Gesù Viene rappresentato sulla croce al centro della maggior par-‐ te delle chiese cattoliche, è il suo Vangelo che siamo incari-‐ cati di portare fino ai confini della terra ed è misteriosamen-‐ te presente sull'altare ad ogni Messa. Gesù è assolutamente al centro della fede cattolica, inizio e fine di tutto. Almeno si suppone che lo sia. Questo problema è enorme e può essere esagerato. Anche tra i fedeli cattolici, a volte sembra che possiamo passare molto tempo parlando della Chiesa, del clero, del papa, della Messa, degli insegnamenti morali, dei sacramenti, di Maria e dei santi – tutte cose importanti –, ma menzionare difficil-‐ mente Gesù. Lo ammetto: i cristiani evangelici a volte segnano un punto a loro favore quando dicono che tutte queste cose possono essere una distrazione. E hanno ragione a scandalizzarsi di questo. Ovviamente la soluzione non è l'altro estremo, stabilendo una sorta di minimalismo, ma avere un ordine appropriato delle cose. I cattolici devono seguire l'insegnamento della loro Chiesa e mettere Gesù al di sopra di tutto, perché Egli è Dio incarnato e l'unico che può salvarci. Tutto il resto esiste solo per aiutare ad avvicinarci a Lui e deve essere considera-‐ to come tale. 2. Non conoscere le ScriPure “L'ignoranza delle Scri^ure è l'ignoranza di Cristo”. Non è la citazione di un predicatore fondamentalista della Bibbia, ma del santo e do^ore della Chiesa del IV secolo Girolamo. È cita-‐ to anche nella Dei Verbum, la Cos[tuzione dogma[ca sulla Divina Rivelazione promulgata dal Concilio Va[cano II nel Newsletter - Settembre 2015
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1965. Sembra che mol[ ca^olici siano ignoran[ su Cristo. La Chiesa ca^olica è d'accordo con i nostri fratelli e le nostre sorelle protestan[ sul fa^o che la Bibbia è la Parola di Dio ispi-‐ rata e inappellabile in tu^o ciò che afferma. È la via principale mediante la quale impariamo cose su Cristo e sul cammino di salvezza. Noi ca^olici abbiamo la Bibbia e siamo incoraggia[ a conoscerla, ma la maggior parte di noi non la conosce. 3. DissenMre dall'insegnamento della Chiesa Può sembrare contraddi^orio, ma si riferisce in par[colare a quegli insegnamen[ con cui altri cris[ani o non cris[ani non sono d'accordo. Perché dovrebbero prendere sul serio l'inse-‐ gnamento ca^olico quando sembra che non lo facciano nean-‐ che i ca^olici stessi? Pur essendo un laico, offro umilmente questo pensiero, visto che mol[ protestan[ me l'hanno espresso: è difficile per alcu-‐ ni non ca^olici prendere sul serio la presunta autorità dei ve-‐ scovi (un aspe^o essenziale del ca^olicesimo) quando sembra che essi perme^ano una grande discrepanza. Quando parlo con i miei amici evangelici della fede, posso in-‐ dicare tu^a la confusione e disunione che la sola scriptu-‐ ra provoca nei protestan[ e poi mostrare che il magistero cat-‐ tolico offre la soluzione – almeno in via di principio. Si ha l'im-‐ pressione che i nostri vescovi perme^ano spesso grande di-‐ saccordo, confusione e disunione su temi importan[, mentre i protestan[ hanno la sola scriptura. Perché, dicono, un vesco-‐ vo è buono se in realtà non protegge la fede e man[ene un'apparenza di ordine? Questo può facilmente far sì che i protestan[ accantonino la necessità del Magisterium, affer-‐ mando che ciò che hanno i ca^olici non è migliore di quello che hanno loro. 4. Non vivere l'insegnamento della Chiesa Questo aspe^o è simile al numero tre, e si riduce a questo: nessuno è a^ra^o dall'ipocrisia. Questo messaggio non ha grande importanza, ma noi ca^olici possiamo sempre usare questo promemoria. Sì, tub pecchiamo e nessuno è perfe^o, non importa quale religione professi. Ma ci s[amo almeno provando? La nostra fede fa qualche differenza? È un eufemismo dire che la Chiesa ha a^eggiamen[ morali controculturali, ma la sua tes[monianza si riduce enorme-‐ mente quando sembra che noi ca^olici non cerchiamo di vi-‐ verli. Non ispira i non ca^olici a elevarsi all'eroica virtù richie-‐ sta dagli insegnamen[ della Chiesa il fa^o che i ca^olici non sembrino neanche provarci. Abbiamo bisogno di una riforma Non è mia intenzione far sì che la gente res[ solo nella Chiesa in sé. La Chiesa è la Chiesa di Cristo, indipendentemente dalla fedeltà (o mancanza di essa) dei suoi membri in un determina-‐ to momento. Ed esistono fedeli ca^olici che stanno facendo cose meravigliose. Ma abbiamo bisogno di una riforma. Non uno scisma, ma una vera riforma, allo s[le di quella modellata dai san[, in cui pos-‐ siamo rinnovare la nostra dedizione alla fede ca^olica. È allora che possiamo, in modo efficace, rispe^are il comandamento di Cristo, e il primo proposito dell'esistenza della Chiesa: por-‐ tare il Vangelo della salvezza al mondo intero. Brantly Millegan 3
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SETTEMBRE 12 – ENNA: Animazione Ord. Presbiterale (Gr. Jubilate) 13 – PERGUSA: MGF 10&LODE (Festa delle Porziuncole) 18/20 – ROMA: Prove Coro GvA OTTOBRE 28/2 Nov - ASSISI: 36° Giovani verso Assisi NOVEMBRE 27/29 – PERGUSA: Corso Tetelestai DICEMBRE 19 – ENNA: Christmas Worship Concert (Gr. Jubilate) GENNAIO 22/24 – PERGUSA: VI Leader Conference - Corso Giona FEBBRAIO 12/14 – PERGUSA: Il pozzo dell’amore (per fidanzati) MARZO 5/6 – PATERNÒ: Notte di Luce APRILE 8/10 – PERGUSA: Corso Nuova Vita 22/25 – ROMA: Pellegrinaggio Giubilare MAGGIO 6/8 – PERGUSA: Corso Emmaus GIUGNO 1/2 – PERGUSA: Ritiro Formativo Gruppo Jubilate LUGLIO 29/31 – PERGUSA: Corso giovanissimi (Teen-Disciples)
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Le i si c scriz i il 3 hiude oni r 0s ett anno em bre !!!
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PROGRAMMA PER LA SICILIA Mercoledì 28 o6obre: Partenze PULLMAN 1 Catania (piazzale stazione FS): alle 19.00 PULLMAN 2 Palermo (presso la stazione FS): alle 17.00 20.30: Liturgia di inizio pellegrinaggio presso la Chiesa di San Francesco d’Assisi di Messina (Viale Bocce^a), presieduta dal Ministro Provinciale fra’ Giambabsta Spoto. 22.00: Partenza da Messina Cena al sacco e colazione dell’indomani a cura dei partecipan[. Giovedì 29 O6obre Arrivo ad Assisi e pranzo in ristorante a cura del-‐ l’organizzazione regionale. Dopo pranzo, sistemazione negli alberghi assegna-‐ [ci dalla Segreteria nazionale. Tempo libero. 19.30 Cena in albergo 21.00 Basilica Inf: Veglia di Accoglienza Venerdì 30 O6obre 09.00 Celebrazione delle Lodi Incontri francescani... 13.00 Pranzo in albergo 16.00 Abvità in gruppo 19.00 Cena in albergo 21.00 Celebrazione Eucaris[ca
Sabato 31 O6obre 09.00 Celebrazione delle Lodi 10.30 Riflessione/relazione a due voci sul tema 13.00 Pranzo in albergo 16.00 Laboratori di Speranza: -‐ Economia -‐ Relazioni -‐ Web -‐ Cosa pubblica -‐ Lavoro -‐ Biblico-‐Francescano -‐ Adorazione eucaris[ca 19.15 Liturgia Penitenziale Cena al sacco fornita dall’albergo Domenica 1 Novembre: Solennità di Tu- i San/ 09.00 Celebrazione delle Lodi 09.30 Tes[monianze di Speranza -‐ dall’immigrazione -‐ dalle periferie urbane -‐ dalla disabilità 13.00 Pranzo in albergo 17.00 S.Messa conclusiva in Basilica Superiore 19.30 Cena in albergo 21.00 Serata di fraternità con mandato 23.00 Partenza per la Sicilia N.B.: Coloro che viaggiano con mezzi propri, possono perno^are nell’albergo. Lunedì 2 Novembre: Commemorazione dei Defun/ Arrivi al mabno nei luoghi di partenza.
NOTE LOGISTICO-ORGANIZZATIVE VIAGGIO: Avverrà in pullman GT. Non saranno acce^ate richieste di partecipazione con mezzi diversi ad eccezione degli studen[ e dei lavoratori con sede in altre regioni ovvero per gius[fica[ mo[vi au-‐ torizza[ dalla Segreteria. SISTEMAZIONE: In albergo con servizio di pensione completa dalla cena del 29 o^obre alla cena del’1 novembre. Non si acce^ano iscri-‐ zioni con alloggio proprio. ETÀ: La partecipazione è riservata a quan[ hanno compiuto 18 anni e non superano i 28. Oltre solo per gli animatori, i responsabili e gli accompagnatori dei gruppi locali. Non sono ammesse eccezioni se non preven[vamente autorizzate dalla Segreteria. La Segreteria re-‐ gionale si riserva di rifiutare le richieste non mo[vate e/o per altri mo[vi a giudizio della stessa. POSTI DISPONIBILI: Per abba^ere i notevoli cos[ di partecipazione al convegno, in buona parte coper[ dal SRPG, i pos[ sono limita[ secondo la seguente formula: -‐ Nessun limite alle iscrizioni. -‐ Le iscrizioni saranno però acce^ate man mano che si riempiranno per intero i pullman, facendo fede la data di iscrizione congiunta-‐ mente al pagamento della quota. Pertanto chi prima si iscrive (e ver-‐ sa la quota!) ha più certezza di partecipare. Newsletter - Luglio 2014
-‐ Le richieste dei ritardatari che non riusciranno a trovare posto nei pullman e che nell'insieme non riusciranno a riempirne uno, non potranno essere accolte in assenza di soluzioni alterna[ve. QUOTA DI PARTECIPAZIONE: 230 Euro La quota di partecipazione comprende: il viaggio a/r in pullman GT; l’alloggio in pensione completa in hotel (in Assisi o in S. Maria degli Angeli) dalla cena del 29 o^obre alla cena dell’1 novembre; pranzo del 29 o^obre; spese di segreteria. Per coloro che saranno autorizza[ a partecipare con mezzi propri, rivolgersi personalmente alla Segreteria MGF per stabilire la quota in base agli eventuali pranzi extra, uso dei pullman-‐nave^a, ecc. N.B.: i pas[ lungo il viaggio a/r sono a carico dei partecipan[. ISCRIZIONI: Mediante modulo online disponibile sul sito mgfsicilia.org; Occorre compilarlo in ogni sua parte, personalmente o da parte del responsabile del gruppo locale, entro e non oltre il 30 se^embre. COMUNICAZIONI: Ogni informazione circa la partecipazione al Con-‐ vegno ed eventuali modifiche al programma saranno comunicate tempes[vamente ai capi-‐gruppo e pubblicate sul sito mgfsicilia.org. E.mail Segreteria Regionale: segreteria@mgfsicilia.org TUTTE LE INFO SONO ONLINE SUL SITO WEB www.mgfsicilia.org 7
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IL DONO DI BIAGIO Anche un fas[dioso ritardo può esse-‐ re un dono di Dio! Il nostro si chiama Biagio Conte. Non sappiamo quan[ di voi lo conoscono: è un missionario laico che da più di 25 anni dedica la sua vita ai poveri e abbandona[ nella sua ci^à, Palermo, avviando diversi luoghi di sostegno a loro favore e do-‐ ve lavora un'equipe di volontari, tra cui anche medici. Nei primi anni della sua conversione decide di vivere co-‐ me eremita, ma dopo un lungo viag-‐ gio a piedi verso Assisi, tornando nel-‐ la sua terra avvia la Missione di cui vi abbiamo parlato. Ul[mamente vive anche da pellegrino; come lui stesso ci ha raccontato nella sua tes[mo-‐ nianza fa^a al Santuario della Ma-‐ donna della roccia a Belpasso: «quando il Signore chiama, bisogna me^ersi in cammino», ed è proprio quello che lui ha fa^o nel se^embre 2014 dopo aver sen[to in un'omelia "ognuno prenda la sua croce e mi segua". Dice Biagio: «Ho sen[to di portare fisicamente quella croce pro-‐ vata, che la società vuole togliere, che non vuole neanche nominare».
cendosi strumento di quest'umile uomo, condivide le sofferenze di que-‐ sta società ma allo stesso tempo ci dà speranza, abrandoci a sé e riempien-‐ doci del suo Amore. L'invito che que-‐ sto discepolo ci fa è di rimanere saldi nella casa di Dio. In ogni luogo dove il Signore è presente nell'Eucaris[a possiamo chiedere aiuto e sostegno, qualunque problema si presenta il Signore ci viene in soccorso. Suggeri-‐ sce un rimedio per questa società malata: meno giudizi e più preghiera, nella certezza che il Signore ascolta sempre. Infine il messaggio della pa-‐
Anche un ritardo ad un ap-‐ puntamento può trasfor-‐ marsi in un dono di Dio. ce: apertura all'altro, nella sua diver-‐ sità anche religiosa, e l'importanza del perdono, perché "perdonando sarete perdona[". Siamo gra[ al Signore per quel ritardo che ci ha porta[ a Belpasso per la messa serale, dove ci ha fa^o speri-‐ mentare la sua presenza a^raverso questa tes[monianza, spronando an-‐ che noi giovani a una vita meno ma-‐ terialista e consumis[ca fondata sulla verità e sull'Amore. Dario e Sibilla Porziuncola di Centuripe
Così, in ques[ giorni, sta concludendo il suo pellegrinaggio per tu^a la Sici-‐ lia, che ha avuto inizio 5 mesi fa, dove ha portato questa croce, simbolo di speranza e pace, nelle piazze tra i gio-‐ vani, tra i quar[eri di Palermo, in mol[ altri paesi tra disabili, ammala[, sofferen[, così come tra i senza te^o nei por[ci di Catania. Il Signore, fa-‐ 8
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Il pellegrinaggio a Medjugorje dei giovani della Parrocchia Maria Immacolata della Medaglia Miracolosa di Pedara.
AL DI LÀ DI TUTTO... La nostra esperienza a Medjugorje e quella di tan[ altri meravigliosi ragazzi è iniziata il lunedì 3 Agosto quando la pioggia ci ha accolto facendoci già sen[re la nostalgia del nostro sole, ma non potevamo ancora immaginare quante emo-‐ zioni avremmo da li a poco prova-‐ to. Mol[ di noi sono arriva[ a Mo-‐ star con molto scebcismo cre-‐ dendo di trovare solo e soltanto fana[smo, altri ancora non vole-‐ vano proprio venire ma in un modo o nell'altro erano lì, chia-‐ ma[ dal Signore. I primi due giorni sono sta[ carichi di tanta gioia, musica, colori e in-‐ contri perché abbiamo pian piano imparato a conoscerci vivendo la bellissima esperienza del Fes/val dei Giovani che aveva riunito lì a Medjugorje più di 70.000 ragazzi provenien[ da tu^e le par[ del mondo. Che dire? Non ci si cono-‐ sceva eppure avevamo tub l'im-‐ pressione di aver trascorso una vita insieme, il tempo quasi si an-‐ nullava e dava spazio a una fra-‐ ternità che andava oltre i confini territoriali, le diverse lingue o an-‐ che l'età anagrafica perché lì sem-‐ plicemente eravamo tub uni[ da una sola cosa: l'amore di Dio che ci riempiva il cuore di gioia, di mil-‐ le emozioni. La preghiera comuni-‐ taria, gli abbracci inaspe^a[ con fratelli mai conosciu[ ma ritrova[, le confidenze, la presenza della nostra Madre Celeste che dolce-‐ mente ogni giorno ci portava a suo Figlio, tu^o questo ci ha fa^o versare lacrime di gioia, ci ha riempito il cuore dell'amore in-‐ Newsletter - Settembre 2015
condizionato del Signore. Lui era lì, ac-‐ canto a sua M a d r e e sempre pre-‐ sente. Non si può preten-‐ dere di vede-‐ re chissà co-‐ sa o aspet-‐ tarsi che suc-‐ cedano cose d e l l ' a l t r o mondo e il nostro errore inizialmente é stato pro-‐ prio questo: una aspe^a-‐ [va che poi invece si è realizzata nel modo più semplice possibile. Il Signore in-‐ fab si è reso presente nei fratelli che ci erano accanto, nelle mi-‐ gliaia di sacerdo[ da tu^o il mon-‐ do, nel cuore dei piccoli e degli umili.
nostro sudore, ha spazzato via la paura in un momento molto par-‐ [colare e semplicemente ci ha permesso, come ci perme^e ogni giorno, di amarci con quello stes-‐ so Amore che ci dona, incondizio-‐ natamente.
Negli ul[mi giorni la salita sul monte delle apparizioni, il Podbr-‐ do e sul Krizevac ci hanno fa^o sperimentare esperienze molto for[. La debolezza, la stanchezza che provammo nello scalare quel monte non erano niente in con-‐ fronto a ciò che provammo duran-‐ te il percorso e ciò che trovammo lassù; davan[ quella bianca croce, maestosa e imponente sul bellis-‐ simo paesaggio dei Balcani c'era Lui, il ristoro dei nostri cuori e del-‐ le nostre anime affannate, Lui che con tenerezza ha asciugato il
Non è possibile riuscire a contare quante meraviglie il Signore ha compiuto in noi in quei giorni, co-‐ me non è possibile darsi razio-‐ anlmente una spiegazione di come ha sciolto e scioglie ancora i cuori più duri e chiusi o come riesca a trasformare ogni affanno in gioia. Ma d'altronde perché capire? Medjugorjie è così, come l'amore del Signore, non deve essere capito ma provato, accolto e ricambiato. I nostri cuori erano tutti lì, come in un porto dove le barche attingono all'unica Fonte di vita che è Dio. 9
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BUONA LA PRIMA! La Festa del Perdono di Assisi o della Porziuncola, Domenica 2 Agosto, è stata l’occasione per la prima uscita pubblica della neonata Worship Band della zona di Palermo, capofila in or-‐ dine di tempo delle altre band zonali che pian piano si stanno cos[tuendo. Significa[vamente ha assunto in no-‐ me di JUBAND, termine che unisce le parole Jubilate (dal Gruppo Jubilate) e Band. Tale denominazione vuole so^olineare lo s[le e l’appartenenza al Movimento Giovanile Francescano che, anche così, ne da il suo ricono-‐ scimento ufficiale quale sua par[co-‐ lare espressione. Il tema del Worship proposto a Mari-‐ neo presso la nostra Chiesa conven-‐ tuale e Centro regionale per la Pasto-‐ rale Giovanile non poteva non essere che la Misericordia. Nel contesto del-‐ la Festa del Perdono di Assisi, i can[ e
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Il 2 Agosto la neonata JUBAND della zona di Paler-‐ mo ha animato a Marineo il suo primo Worship.
sopra^u^o la pre-‐ dicazione di fra’ Saverio hanno vo-‐ luto aprire il cuore dei numerosi par-‐ tecipan[ al Volto della Misericordia di Dio, visibile e sperimentabile nel Corpo di Cri-‐ sto che è l’Euca-‐ ris[a e la Chiesa i n [ m a m e n t e connessi. Lusinghieri i commen[ dei partecipan[ p ro ve n i e n [ da tuta la zona di Pa-‐ lermo invi-‐ ta[ median-‐
te il tam-‐tam media[co nei so-‐ cial-‐network. Si auspica da parte di tub che la JUBAND PALERMO possa definire al più presto un calendario stabile di appuntamen[ durante l’an-‐ no oper offrire questa opportunità di preghiera con il canto e di nuova evangelizzazione dei giovani. Mentre arrivano “voci” della nascita immi-‐ nente di una JUBAND nella zona di Siracusa… Stay-‐tuned! 10
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UN CONTO APERTO L’idea del viaggio con il treno bianco, che trasporta gli ammalati a Lourdes per prestargli servizio e assistenza, nasceva cinque anni fa come ringraziamento a Maria che mi era stata vicina in un pe-‐ riodo difficile e di tribolazione. Partivo, dunque, con l’idea di saldare un conto, di adempiere una promessa. Insieme ad altri volontari abbiamo disegnato su un cartellone una vite e dei tralci e abbia-‐ mo scritto sugli acini dei grappoli d’uva i nomi e le intenzioni delle persone che ci avevano affidato le loro preghiere. L’idea era quella di stare tutti uniti nella preghiera come i tralci alla vite. Non avevo la più pallida idea di cosa significasse assistere un disabile o un anziano in carrozzina, né ne avevo mai imboccato alcuno, anzi essendo un po’ schizzinosa pensavo che sarebbe stato un gran bel sacrificio da offrire a Maria. E non mi sarei sen[ta più in debito. Quanto mi sbagliavo! Mi sono resa conto già durante il primo turno di ser-‐ vizio che la mia prospebva era del tut-‐ to errata.
L’esperienza di Angela, della Porziuncola di Catania, che questa estate si è recata a Lourdes assistendo i pelle-‐ grini ammala9 e disabili del Treno Bianco.
e lei si è affidata a me. Insieme abbia-‐ mo abba^uto un muro di pregiudizi e falso pie[smo.
Basta solo non fermarsi all’ostacolo, amare e accogliere incondizionata-‐ mente.
Giun[ a Lourdes i miei amici avevano l’ansia di recarsi alla gro^a a pregare. Io li vedevo, in quello spiazzo, soffrire il caldo e il sole cocente, ma restavano con lo sguardo rivolto verso il cielo rac-‐ chiuso in quella roccia, sgranando il Rosario, fino alla fine. Un giorno ho chiesto ad un’amica, che era in carroz-‐ zina dall’infanzia, cosa chiedeva nelle sue preghiere. Lei mi ha risposto che pregava per gli altri e ringraziava Maria, quella mamma fedele e premurosa, che non le faceva mai mancare il suo conforto.
Durante il viaggio di ritorno, finalmen-‐ te, ho capito. Maria mi aveva chiamata a Lourdes per farmi un altro regalo: in tan[ vol[ sofferen[, in tan[ sorrisi ri-‐ conoscen[, in tante sguardi commossi ho ritrovato il volto, il sorriso e lo sguardo di Suo figlio. D’improvviso il treno si ferma, guardo fuori dal fine-‐ strino e vedo che ci siamo ferma[ pro-‐ prio davan[ ad un vigneto. Credo che con quelle vi[ Dio abbia messo la Sua firma ai miei pensieri.
Ho avuto il privilegio di incontrare e servire Cristo e non sono stata io ad aiutare loro ma sono stati loro a gua-‐ rirmi. Ho scoperto che c’è un’umanità che sa di divino dentro ognuno di noi.
Per tub i giorni di grazia che ho vissuto a Lourdes, per le amicizie che ho stret-‐ to, per quell’Incontro tanto desiderato, non sme^erò mai di ringraziare Maria e sono convinta che il conto con Lei resterà aperto a tempo indeterminato. E ne sono felice!
All’inizio ero un’imbranata con gli am-‐ mala[: li aiutavo, ma non gli parlavo, non li ascoltavo né li guardavo negli occhi. Forse per [midezza, ma, più probabilmente, per paura. Ad un certo punto, Gianfranca, con quel suo elo-‐ quio poco comprensibile, sbo^a e fa: “ non [ preoccupare, [ insegno io come si fa, fida[ di me, insieme ce la faccia-‐ mo”. Finalmente l’ho guardata, l’ho ascoltata e ci siamo fa^e una risata per la mia goffaggine. Mi sono fidata di lei Newsletter - Settembre 2015
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M G F
S I C I L I A
N E W S L E T T E R
CALENDARIO MGF 2 Settembre a Marineo XXV di Professione Religiosa di fra’ Saverio e altri 4 confratelli 11 Settembre a Enna Veglia di preghiera in preparazione dell’Ordinazione Presbiterale 12 Settembre a Enna Ordinazione Presbiterale di fra’ Salvatore Cannizzaro
13 SETTEMBRE A PERGUSA Festa delle Porziuncole 18-20 Settembre a Roma Prove Coro GvA
NUOVI GIOVANI FRATI ADORAZIONE GIOVANI - JESUS
4YOU
Catenanuova: 17 Settembre - H 20. 00 Paternò: 24 Settembre - H 19.30 Pedara: 28 Settembre - H 20.30 Durante il mese di settembre le Por ziuncole animeranno vari momenti di preghiera e di aggregazione che sarann o tempestivamente comunicati sul sito web e attraverso i social-network.
mgf-sicilia-on-line www.mgfsicilia.org
Venerdì 28 a Padova e Sabato 29 agosto ad Assisi, al termine dell’anno di Noviziato, hanno emesso la Profes-‐ sione Temporanea qua^ro giovani fra[ siciliani: Filippo di Trapani, Davide e Giacomo di Palermo e Ciro di Mari-‐ neo. Adesso, pur iniziando per essi la vita da fra[, con-‐ [nuerà quella fase di discernimento e di formazione che li porterà all’eventuale Professione Perpetua, a quel Sì pieno e “per tu^a la vita” nell’Ordine dei Fra[ Minori Conventuali. Ad essi auguriamo di lasciarsi conformare sempre più a Cristo secondo l'esempio e il carisma di san Francesco d’Assisi. Li accompagniamo con la pre-‐ ghiera mentre non ci stanchiamo di chiedere al Signore altre vocazioni francescane dalle nostre Porziuncole. Nelle foto: in alto Davide e Filippo; in basso Ciro e Gia-‐ como (i primi delle due file).
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CENTRO REGIONALE PER LA PASTORALE GIOVANILE OFM CONV. Convento S. Maria della Dayna Salita San Francesco 90035 Marineo Tel: 091 8725133 segreteria@mgfsicilia.org
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