Novembre 2015

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M O V I M E N T O

G I O VA N I L E

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Newsletter Mensile IL SIGNORE ALLA BASE Francesco d’Assisi inizia il suo Testamento con la persona di Gesù il Signore, quasi a volerci dire fin da subito che ciò che sta per donarci – la sua esperienza vocazionale e la sua spiritualità - non gli appartiene, ma è un dono di Dio di cui ne è stato solo un amministratore. Pagina 1

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SUOI A 360° La testimonianza che Fausto e Mariarosa hanno dato ai sacerdoti partecipanti all’annuale Convegno Nazionale dei Parroci OFM Conv.. Pagina 3

NON C’E’ 2 SENZA 4 Le due Porziuncole di Catenanuova si sono moltiplicate in contemporanea. Un evento commovente per una fraternità costantemente in missione. Pagina 5

FAMIGLIE MGF Nasce a Pergusa una Porziuncola di genitori dei porziuncolini a servizio dei giovani e delle famiglie. Pagina 6

RIEMPIRE LA CASA A Noto è stata costituita una equipe che si occupa stabilmente di organizzare momenti di incontro informali con Gesù amico di tutti. Pagina 6

BACHECA MGF Tutti gli appuntamenti MGF per il mese di Novembre. Pagina 8

IL SIGNORE ALLA BASE

Francesco d’Assisi inizia il suo Testamento con la persona di Gesù il Signore, quasi a volerci dire fin da subito che ciò che sta per donarci non gli appar@ene ma è un dono di Dio di cui ne è stato solo amministratore. Newsletter - Novembre 2015

Se c’è un “luogo” dove possiamo incon-­‐ trare e conoscere il cuore di Francesco e dove, pertanto, possiamo a:ngere al-­‐ l’acqua viva e fresca della sua spirituali-­‐ tà, questo è certamente il suo Testa-­‐ mento. Prossimo alla morte, Francesco d’Assisi dischiude il suo cuore regalando a tu6 i suoi seguaci di ieri e di oggi la sua

più profonda tes:monianza di come tut-­‐ to ha avuto inizio e indicando allo stesso tempo un percorso vocazionale impre-­‐ scindibile per quanto sentono la chiama-­‐ ta alla vita francescana, consacrata nel-­‐ l’Ordine minori:co o meno. Vorrei per-­‐ tanto offrirvi, a par:re da questo numero e finché altre urgenze non me ne disto-­‐ 1


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glieranno, alcune riflessioni su questa magna carta della vocazione e della spiritualità francescana. Il Signore de,e a me, frate Francesco, d'incominciare a fare peni-­‐ tenza così… Queste sono le prime parole con cui inizia il Testamen-­‐ to di Francesco. E ciò che risalta subito all’occhio è proprio l’incipit: “Il Signore de-e a me, frate Francesco…”. Quando qualcuno si ac-­‐ cinge a scrivere il suo testamento, legale o spirituale che sia, le prime parole di solito sono: “Io N.N….”. Francesco d’Assisi invece inizia il suo Testamento con la persona di Gesù il Signore, quasi a volerci dire fin da subito che ciò che sta per donarci – la sua espe-­‐ rienza vocazionale e la sua spiritualità – non gli appar:ene. Esso è un dono di Dio e come tale Francesco lo consegna ad ognuno di noi. Egli ne è stato in un certo senso “amministratore” e adesso ci consegna questo “capitale” arricchito dei suoi fru6 perché noi con:nuiamo ad amministrarlo proficuamente come ha faWo lui. Il povero fra:cello di Assisi, distaccato non solo dalle cose materiali ma anche rispeWo ai doni spirituali che Dio gli ha elargito, non in-­‐ tende congelare l’esperienza francescana a sé stesso, a quello che lui pensa o che il Signore gli ha dato di sperimentare. Al contrario, considera tuWa l’esperienza che ha vissuto solo l’inizio di un’opera che Dio potrà con:nuare come solo Egli vorrà. E ciò non si discosta dalle sue ul:me parole ai confratelli piangen: per la separazione imminente: «Cominciamo, fratelli, a servire il Signore Iddio, perché finora abbiamo fa-o poco o nessun profi-o!» e, ancora: «Io ho fa-o la mia parte; la vostra, Cristo ve la insegni». E in quest’ul:ma frase di Francesco sembrano riecheggiare le parole di san Paolo ai Corin:: «Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come un saggio archite-o io ho posto il fondamento; un altro poi vi costrui-­‐ sce sopra. Ma ciascuno sJa a-ento a come costruisce. InfaK nes-­‐ suno può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo» (1Cor 3,10-­‐11). Francesco, al pari di Paolo, ha posto il fondamento di un edificio, l’Ordine dei Frati Minori, di cui ogni suo seguace rappresenta un mattone. Per quanto possano essere diverse le provenienze e le qualità di ogni singolo mattone, le fondamenta non possono esse-­‐ re altre da quelle che Francesco ci consegna nel suo Testamento. E la prima cosa da sapere, ci dice Francesco, è che tutto parte per ini-­‐ ziativa di Dio. Per quanto ci possiamo sentire attratti dal suo stile di vita, dalla sua spiritualità fondata radicalmente nel Vangelo, dalla sua santità, dal suo anelito missionario, in povertà e fraternità… per quanto tutto di lui e dell’Ordine da lui fondato possa attrarci, la vo-­‐ cazione francescana è vera ed autentica solo quando parte da Dio. Molti oggi si definiscono francescani – quasi fosse una moda o uno status symbol -­‐ sia all’interno della Chiesa sia fuori di essa. Sì, fuori dalla Chiesa e perfino fuori dalla fede in Dio! Quanti ecologisti af-­‐ fermano di avere uno spirito francescano, pur dichiarandosi non credenti! Quanti altri si dicono francescani ma contestano la Chiesa, i suoi ministri e il suo insegnamento! E quanti dicono di essere spiri-­‐ tualmente francescani o perfino di avvertire la vocazione francesca-­‐ na, magari con la richiesta di consacrarsi nell’Ordine francescano, solo perché attratti dalla figura di Francesco o dalla sua povertà o di qualche altra caratteristica della vita e della spiritualità francescana. Ma è lo stesso Francesco a rimandare tutti al mittente: il Signore! Non si può essere seguaci di Francesco se non si è innanzi tuGo seguaci di Cristo. Non si può comprendere Francesco d’Assisi sen-­‐ za Cristo e il suo Vangelo. Senza Cristo non esisterebbe neanche Francesco. Egli è stato quello che è stato, perché ha voluto fare 2

della sua esistenza, una trasparenza di Cristo. E noi non possiamo accontentarci di essere suoi seguaci, se non cerchiamo di fare di Cristo il centro di tuWo, il centro della nostra vita, del nostro pensa-­‐ re ed operare. Si può essere discepoli francescani solo se si è innanzi tuGo di-­‐ scepoli di Cristo. È Cristo, il Signore, che ha suscitato la vocazio-­‐ ne-­‐missione di Francesco ed è sempre Cristo che conMnua a susci-­‐ tarla in migliaia e migliaia di giovani che si sentono aGra: dallo sMle di vita del Poverello di Assisi. Dove sta, dunque, l’eccezionali-­‐ tà della vocazione-­‐missione francescana? Nel corrispondere a quanto il Signore dice e da di fare a chi ha scelto e chiamato per la vita francescana. Essere francescani, pertanto, non è tentare mal-­‐ destramente di fotocopiare Francesco ai giorni d’oggi, ma saper cogliere quanto il Signore ci chiede oggi sul fondamento posto in Francesco. Come posso essere francescano oggi nella mia famiglia, nella mia comunità ecclesiale, nel mio territorio? Come posso cor-­‐ rispondere oggi alla chiamata che sento a consacrarmi totalmente al Signore come san Francesco? In fondo è la domanda di sempre per chiunque avverte la chiamata al discepolato-­‐missionario: Si-­‐ gnore, cosa vuoi che io faccia? E Francesco per ben tre volte, oltre all’incipit, scrive nel suo Testamento che “il Signore mi diede…” di fare questo e di fare quell’altro…. elencando così quelle caraWeri-­‐ s:che imprescindibili della vocazione-­‐missione francescana. Ma di ciò vi scriverò la prossima volta. Intanto me6amoci in ascolto del Signore per comprendere la nostra personale vocazione, vuoi che sia alla consacrazione religiosa e/o sacerdotale, vuoi che sia alla consacrazione matrimoniale. Il Signore vi dia Pace. fra’ Saverio BenenaJ Newsletter - Novembre 2015


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SUOI A 360° Pubblichiamo la testimonianza che Fausto e Mariarosa hanno dato ai sacerdoti partecipanti allʼannuale Convegno Nazionale dei Parroci OFM Conv. che si è tenuto questʼanno a Noto dal 5 al 9 Ottobre. Siamo una giovane coppia di sposi che il Signore ha chiamato ad essere suoi a 360 gradi ancor prima del ma-­‐ trimonio, quando nel maggio del 2012, dopo qualche resistenza, acco-­‐ gliemmo l’invito a partecipare al Cor-­‐ so Nuova Vita di cui tanto ci avevano parlato i giovani dell’MGF. Eravamo fidanza: già da parecchi anni e colla-­‐ boravamo a pieno ritmo nella nostra parrocchia di appartenenza, la stessa dove ci siamo conosciu:, dove ci siamo sposa: e, grazie a Dio, dove viviamo tuWora. Eravamo impegna-­‐ :ssimi nelle varie a6vità parrocchiali (catechismo, oratorio, animazione liturgica) e pertanto quel corso ci sembrava assolutamente superfluo per due come noi molto a6vi in co-­‐ munità e cer: della strada che sta-­‐ vamo percorrendo. Stante l’insisten-­‐ za dell’invito che più volte ci era stato rivolto, in quell’occasione sen:mmo di non poter più dire di no, pur non essendo molto convin: dell’adesione. In realtà ci rendemmo conto che fino Newsletter - Novembre 2015

a quel momento il Signore non aveva faWo altro che preparare il terreno per la nostra conversione. A sorpresa quel Corso fu per noi un vero e proprio scossone, un richiamo quasi imperante di Dio che, dopo aver minato le nostre certezze e mes-­‐ so a nudo le nostre fragilità, ci spin-­‐ geva ad abbandonare al suo amore tu6 quegli aspe6 della nostra per-­‐ sona e del nostro caraWere che tene-­‐ vamo nascoste, quelle imperfezioni che fingevamo di non avere, al fine di mostrarci quanto più perfe6 agli oc-­‐ chi degli altri, e sopraWuWo a rimeWe-­‐ re in discussione la nostra vita spiri-­‐ tuale e sociale. Il Corso Nuova Vita è certamente un’esperienza molto personale e la chiamata di Dio ha avuto degli effetti e delle reazioni diverse in noi due, ma entrambi percepimmo fin da subito quel forte monito a riflettere su ciò che avevamo fatto fino a quel momento, a riconoscere con corag-­‐

gio ed umiltà se quanto operato era realmente per il Signore o più per una soddisfazione personale. Egli ci chiedeva di abbandonare determi-­‐ nate abitudini, certi modi di fare che niente avevano a che fare con quan-­‐ to Gesù ci insegna. Da lì iniziò un percorso di riflessione e di discerni-­‐ mento personale e di coppia in cui ci siamo messi fortemente in discus-­‐ sione, ma durante il quale il Signore ci fu sempre accanto come mai av-­‐ venuto prima. Alla fine di questo non poco tormen-­‐ tato periodo ci sen:vamo totalmente conquista: da Gesù. Avevamo spa-­‐ lancato la porta del nostro cuore al suo infinito amore e Lui non smeWe-­‐ va di sorprenderci. La chiamata fu con:nua ed insistente, a par:re dal-­‐ l’ingresso nell’équipe regionale della Scuola di Evangelizzazione del Movi-­‐ mento Giovanile Francescano, pas-­‐ sando per la scelta di unirci in matri-­‐ monio, nonostante le tante incertez-­‐ ze lavora:ve, fino ad arrivare all’ade-­‐ 3


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sione al cammino della Porziuncola. Proprio in riferimento a quest’ul:mo “SI’” il Signore ci fece comprendere che la nostra conversione sarebbe stata credibile ed auten:ca solo nel momento in cui avremmo mostrato con coraggio il nostro cambiamento nel nostro ambiente quo:diano, te-­‐ s:moniando quanto avvenuto a colo-­‐ ro che conoscevano i “vecchi” Fausto e Mariarosa.

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cinquenni che ogni se6mana, a fine giornata, si meWevano in macchina per venire da noi, fu già una gran bel-­‐ la tes:monianza. Fu così che nacque la prima Porziuncola e da allora in poi si è registrato una con:nua crescita in numero, conversioni e vite messe nelle mani del Signore. Tra le altre cose, questo cammino ha faWo crescere in noi il bisogno sem-­‐ pre più forte di nutrirsi dei sacra-­‐

ha dato a noi: amore vero e sincero che si traduce nella comprensione, nell’ascolto, nella vicinanza, nell’ac-­‐ compagnamento nelle difficoltà ol-­‐ tre che nella preghiera. Naturalmen-­‐ te ciò che ci proponiamo di dare agli altri lo chiediamo a Dio prima di tut-­‐ to per noi stessi, perché camminare con Lui non è semplice e le sofferen-­‐ ze e difficoltà non mancano. Abbia-­‐ mo infatti compreso che più ci si

La Porziuncola si rivelò fin da subito uno strumento efficace per vivere quo:dianamente la Parola di Dio e condividerla se6manalmente con i fratelli, invocando insieme lo Spirito Santo e pregando per tan: altri gio-­‐ vani, nonché uno s:molo ad operare concretamente per il Signore. La pri-­‐ ma cellula vide l’adesione di appena cinque giovani (oggi tu6 leaders del-­‐ le varie Porziuncole ne:ne), instra-­‐ da: da due giovani ragazzi di Catania, Paco e CarloWa, che con amore ed impegno ci spiegarono il metodo e sopraWuWo la finalità del Proge-o Discepoli: annunciare a quante più persone l’amore che Dio ha riversato su ognuno di noi! Il periodo di forma-­‐ zione durò circa due mesi e mezzo e l’esempio di quei due giovani ven:-­‐

Le Porziuncole Al mese di Ottobre, le Porziuncole in Sicilia sono 24, suddivise in 4 aree geografiche. Le Porziuncole in Formazione ex-novo sono 4. Le Porziuncole sono gruppi di massimo dodici giovani che si incontrano settimanalmente nelle case per pregare, condividere le personali esperienze di fede e di evangelizzazione, per ascoltare ed approfondire la Parola sotto la guida del frate responsabile regionale, e per intercedere in favore dei giovani della propria città. In quanto discepoli-missionari, i giovani delle Porziuncole fanno proprio il mandato di evangelizzare i propri coetanei con l’esempio e la parola.

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men: (sopraWuWo dell’Eucaris:a an-­‐ che tu6 i giorni e del sacramento della riconciliazione accompagna: da un padre spirituale). Oggi, dopo 3 anni appena, esistono ben 4 Porziuncole (per un totale di circa 35 porziuncolini), l’ultima delle quali nata da pochissimo e che ac-­‐ coglie soprattutto i fratelli più picco-­‐ li, giovani di 18-­‐20 anni che hanno incontrato il Signore e che sentono di doversi mettere al servizio dei loro coetanei, soprattutto dei più lontani da Dio. Noi crediamo fortemente in questo progetto, lo abbiamo sposato ed è entrato a casa nostra e nella nostra vita in maniera concreta ed operan-­‐ te. Nella semplicità cerchiamo di dare agli altri quello che Dio stesso

dona al Signore e più Lui chiede e quando chiede sa sempre che pos-­‐ siamo dargli qualcosa, nonostante sia umanamente faticoso dirgli “Sì Signore, sia fatta la tua volontà”. Grazie a Dio però la Porziuncola è anche fraternità e sostegno, luogo in cui si trova il supporto dei fratelli anche e soprattutto attraverso la preghiera. Ed in questo dono vicen-­‐ devole degli uni agli altri si mettere sempre al centro Gesù Cristo, la linfa vitale delle nostre relazioni. Il Signore benedica sempre questo cammino, fra’ Saverio e tutti i ragaz-­‐ zi impegnati nell’evangelizzazione, nonché le comunità e realtà nelle quali con amore quotidianamente operiamo. Fausto e Mariarosa Newsletter - Novembre 2015


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NON CʼÈ 2 SENZA 4! Le due Porziuncole di Catena-­‐ nuova si sono mol@plicate in contemporanea. Un evento commovente per una fraterni-­‐ tà di discepoli costantemente in missione dentro la propria ci,à ma anche fuori dai suoi confini.

La serata di giovedì 1 oWobre è stata la volta delle due Porziuncole di Ca-­‐ tenanuova a vivere un momento di forte commozione e condivisione nel-­‐ la "Doppia festa della mol:plica-­‐ zione". Doppia mol:plica-­‐ zione, ossia suddivisione in quaWro dis:nte Porziuncole, i cui membri che si autodefiniscono "salva: dalle mani di Dio" intendono portare Gesù vivo ai fratelli, evangelizzando con ges: e parole sul territorio Catenanovese. Ad affiancare Antonio e Cris:na, lea-­‐ d e r s d e l l e due Porziun-­‐ cole-­‐madri, ci sono ades-­‐ so Daniela e Jessica, due giovani ra-­‐ gazze cariche ed entusiaste pronte a se-­‐ guire lo stato di vita evan-­‐ gelica propo-­‐ sto e vissuto da Francesco e C h i a r a d’Assisi.

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L'evento rappresenta l'inizio di un lungo cammino faWo da gente che vuole avere uno s:le di vita aWra6-­‐ vo, rendendo grazie al Signore per tuWo ciò che ci ha dato e ci dà aWra-­‐ verso i fratelli. Noi siamo, in linguag-­‐ gio matema:co, se presi individual-­‐ mente, il mol:plicando (porziuncole-­‐ madri) e il mol:plicatore (porziunco-­‐ le-­‐figlie) che se considera: in riferi-­‐ mento ad un insieme, solo unendoci a Cristo possiamo dare fruWo (pro-­‐ doWo) che sia nostro nutrimento e per chiunque si accos: a Lui. AWraverso la Porziuncola noi viviamo se6manalmente il dono del Perdono e della Parola. Ripartendo dall'ascolto della Parola ritroviamo il suo ardore che ci riunisce, ci sos:ene, ci consola. Segui: da fra Saverio, con:nuiamo questa nostra marcia dentro la nostra fede, accogliendo speranzosi tuWe le anime che si fermano sull'uscio della nostra porta. 5


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zia di Gesù mediante un momento di predicazione, tes:monianza e pre-­‐ ghiera che conclude queste serate.

RIEMPIRE LA CASA L’evangelizzazione passa anche a,raverso momen@ di gratuita amicizia e dalla condivisione di una esperienza di Chiesa che non è mai noiosa e insignifi-­‐ cante. Con questo spirito i por-­‐ ziuncolini di Noto hanno cos@-­‐ tuito una equipe che si occupa-­‐ re stabilmente di organizzare momen@ di incontro informali con Gesù amico di tuM.

Prendendo spunto da Gesù che spes-­‐ so donava la sua Parola sedendo a tavola con i suoi amici e seguaci ma anche e sopraWuWo con pubblicani e peccatori, noi giovani delle Porziun-­‐ cole organizziamo, a cadenza quasi mensile, delle cene o apericene invi-­‐ tando i nostri amici più o meno lon-­‐ tani da Dio, verso cui s:amo rivol-­‐ gendo le nostre aWenzioni e preghie-­‐ re, per far vivere il calore dell’amicizia senza giudizi né pretese. In queste serate denominate Incontri HD (House of Disceples -­‐ Casa dei Discepoli) vogliamo tes:moniare una Chiesa-­‐giovane, che sa diver:rsi e stare bene con gli altri e lo facciamo annunciando esplicitamente l’amici-­‐

Il messaggio ed il senso profondo di ques: incontri sta principalmente nella gratuità con la quale si offrono e si preparano le cene o apericene. È interessante e s:molante invitare degli amici e far trovare loro un am-­‐ biente bello ed accogliente, dove ogni deWaglio è curato con aWenzio-­‐ ne! TuWo ciò viene percepito dall’in-­‐ vitato ed offre l’opportunità di intes-­‐ sere relazioni e di chiacchierare in fraternità e semplicità, preparando il terreno all’ascolto della Parola e al-­‐ l’annuncio di Gesù, centro della no-­‐ stra vita e motore di ogni nostra a6-­‐ vità, che ci spinge ad annunciare con gioia ed entusiasmo che tuWo questo è possibile grazie a Lui che ci invita quo:dianamente a prenderci cura dei fratelli che fanno parte del nostro oikos e che magari ancora non hanno vissuto la grazia dell’incontro vero con il Signore. Questo è quanto avvenuto anche a Noto sabato 17 oWobre quando la casa di un porziuncolino è stata gioiosamente invasa da quasi 70 gio-­‐ vani (tra giovani delle Porziuncole e rispe6vi invita:) desiderosi di vivere, ognuno dal proprio punto di vista, una serata “alterna:va”.

Nasce a Pergusa una Porziuncola di genitori dei porziunco-­‐ lini a servizio dei giovani e delle famiglie. rivolto esclusivamente ai giovani. Sono stati però pro-­‐ prio questi ultimi, in partico-­‐ lare un giovane della por-­‐ ziuncola di Pergusa e la so-­‐ rella adolescente che insie-­‐ me altri due teens della co-­‐ munità di Pergusa, hanno evangelizzato i propri genito-­‐ ri. Essi, grazie all’ascolto del-­‐ le esperienze di fede dei propri figli, hanno maturato il desiderio di voler fare un cammino di discepolato come essi e hanno chiesto di poter creare questa cellula di preghiera, ascolto e condivi-­‐ sione della Parola. Anche i genitori si affiancheranno, quindi, ai loro figli e agli altri giovani delle porziuncole ennesi

FAMIGLIE MGF Sabato 3 ottobre con l’atto di affida-­‐ mento a Gesù davanti al parroco e al-­‐ l’assemblea si è costituita ufficialmente la quarta porziuncola ennese formata da tre coppie di adulti. Si tratta di una novità all’interno del Progetto Discepoli dato che il cammino delle porziuncole è 6

nella nuova evangelizzazione dei giova-­‐ ni e delle famiglie. Il loro impegno sarà anche quello di coadiuvarli nell’organiz-­‐ zazione delle attività di evangelizzazio-­‐ ne. Affidiamo questi genitori a Gesù perché possano diventare testimoni fedeli e strumenti fecondi al servizio della missione che la Chiesa, al termine del Sinodo sulle famiglie, ha assunto in particolare impegnandosi ad “amare incondizionatamente tutte le famiglie e in particolare quelle che attraversano un momento di difficoltà: nessuna fa-­‐ miglia deve sentirsi sola o esclusa dal-­‐ l’amore o dall’abbraccio della Chiesa; il vero scandalo è la paura di amare e di manifestare concretamente questo amore” (Papa Francesco, discorso di chiusura del Sinodo sulla famiglia). Newsletter - Novembre 2015



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BACHECA MGF 27-29 Novembre a Pergusa CORSO TETELESTAI

Preghiamo per... i giovani che fino all’1 Novembre parteciperanno al 36° Giovani verso Assisi; bondantemente in una Abbiamo raggiunto ab di oltre 80 iscritti. sola settimana la quota ta di attesa nell’evenÈ pertanto aperta la lis alche posto prima deltualità che si liberi qu l’inizio del corso.

ADORAZIONE GIOVANI

i porziuncolini che stanno discernendo la propria possibile vocazione alla vita consacrata francescana; le coppie di sposi e di fidanzati che stanno vivendo situazioni di difficoltà nella loro relazione; la Porziuncola di Pietraperzia che nascerà ex-novo durante il mese di Novembre.

CATANIA

CATENANUOVA

ENNA/PERGUSA MARINEO

Chiesa S. Francesco dʼAssisi

Chiesa S. Chiara

Chiesa S. Lucia

Giovedì 4 Novembre ore 20.30

Santuario S. Maria della Dayna

Giovedì 19 Novembre Venerdì 20 Novembre ore 19.30 ore 20.30 Mercoledì 4 Novembre dopo la S. Messa delle ore 21.00

NOTO

PALERMO

PATERNOʼ

PEDARA

Chiesa S. Francesco dʼAssisi

Basilica S. Francesco dʼAssisi

Chiesa Chiesa Mad. dellʼAlto Maria Immac. (ex-monastero) della Medaglia Miracolosa

Venerdì 20 Novembre Giovedì 12 Novembre Giovedì 26 Novembre ore 20.30 ore 21.15 ore 19.30 Lunedì 30 Novembre ore 20.30

mgf-sicilia-on-line www.mgfsicilia.org il sito web ufficiale

www.facebook.com/MGFsicilia

CENTRO REGIONALE PER LA PASTORALE GIOVANILE OFM CONV. Convento S. Maria della Dayna Salita San Francesco 90035 Marineo Tel: 091 8725133 segreteria@mgfsicilia.org

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