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Newsletter Mensile VOI SIETE IL CAMPO DI DIO Partendo dal Campus Fidei di Guaratiba che avrebbe dovuto ospitare la grande Veglia e la S. Messa della Giornata Mondiale della Giovantù di Rio de Janeiro, ma impraticabile per le abbondanti piogge, Papa Francesco ha visto nei tre milioni di giovani assiepati nella spiaggia di Copacabana il vero Campo della Fede dove Dio ancora oggi semina e i giovani discepoli si allenano e costruiscono la Chiesa del terzo millennio. Pagina 1
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GMG 2011 CHIAMATI ALL’AMICIZIA CON GESÙ Sono stati ottanta i partecipanti al secondo corso estivo per gli adolescenti del Teen-Disciples Project. Pagina 5
PORZIUNCOLE IN FESTA L’ultima domenica di luglio i giovani del Progetto Discepoli di ritrovarsi a Palermo per l’annuale giornata dedicata alle Porziuncole. Pagina 6
34° GIOVANI VERSO ASSISI Continuano le iscrizioni al 34° Convegno Nazionale “Giovani verso Assisi”. Pagina 7
Partendo dal Campus Fidei di Guara3ba che avrebbe dovuto ospitare la grande Veglia e la S. Messa della Giornata Mondiale della Giovantù di Rio de Janeiro, ma impra3cabile per le abbondan3 piog-‐ ge, Papa Francesco ha visto nei tre milioni di giovani assiepa3 nella spiaggia di Copacabana il vero Campo della Fede dove Dio ancora oggi semina e i giovani discepoli si allenano e costruiscono la Chiesa del terzo millennio. Il testo dell’intervento del Papa durante la Veglia.
VOI SIETE IL CAMPO DELLA FEDE Newsletter - Giugno 2013
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Cari giovani, Guardando voi oggi qui presen0, mi viene in mente la storia di san Francesco d'Assisi. Davan0 al Crocifisso sente la voce di Gesù che gli dice: “Francesco, va’ e ripara la mia casa”. E il giovane Francesco risponde con prontezza e generosità a questa chiamata del Signo-‐ re: riparare la sua casa. Ma quale casa? Piano piano, si rende conto che non si traKava di fare il muratore e riparare un edificio faKo di pietre, ma di dare il suo contributo per la vita della Chiesa; si trat-‐ tava di meKersi a servizio della Chiesa, amandola e lavorando per-‐ ché in essa si rifleKesse sempre più il Volto di Cristo.
Anche oggi il Signore con0nua ad avere bisogno di voi giovani per la sua Chiesa. Cari giovani, il Signore ha bisogno di voi! Anche oggi chiama ciascuno di voi a seguirlo nella sua Chiesa e ad esse-‐ re missionari. Cari giovani, il Signore oggi vi chiama! Non al muc-‐ chio! A te, a te, a te, a ciascuno. Ascoltate nel cuore quello che vi dice. Penso che possiamo imparare qualcosa da ciò che è successo in ques0 giorni, di come abbiamo dovuto cancellare, per il mal tempo, la realizzazione di questa Vigilia nel “Campus Fidei”, a Gua-‐ ra0ba. Forse, non è che il Signore voglia dirci che il vero campo della fede, il vero “Campus Fidei”, non è un luogo geografico, bensì siamo noi stessi? Sì! È vero! Ciascuno di noi, ciascuno di voi, io, tuX! Ed essere discepolo missionario significa sapere che siamo il Campo della Fede di Dio! Per questo, partendo dall’immagine del Campo della Fede, ho pensato a tre immagini che ci possono aiu-‐ tare a capire meglio che cosa significa essere discepolo-‐missiona-‐ rio: la prima immagine, il campo come luogo in cui si semina; la seconda, il campo come luogo di allenamento; e la terza, il campo come can0ere. 1. Primo: Il campo come luogo in cui si semina. Conosciamo tuX la parabola di Gesù che narra di un seminatore andato a geKare i semi nel campo; alcuni di essi cadono sulla strada, in mezzo ai sas-‐ si, tra le spine e non riescono a svilupparsi; ma altri cadono su ter-‐ ra buona e producono molto fruKo (cfr Mt 13,1-‐9). Gesù stesso spiega il significato della parabola: il seme è la Parola di Dio che è geKata nei nostri cuori (cfr Mt 13,18-‐23). Oggi… tuX i giorni, ma oggi in modo speciale, Gesù semina. Quando acceXamo la Parola di Dio, allora siamo il Campo della Fede! Per favore, lasciate che Cristo e la sua Parola entrino nella vostra vita, lasciate entrare la semente della Parola di Dio, lasciate che germogli, lasciate che cresca. Dio fa tuKo, ma voi lasciatelo agire, lasciate che Lui lavori in questa crescita! 2
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Gesù ci dice che i semi cadu0 ai bordi della strada o tra i sassi e in mezzo alle spine non hanno portato fruKo. Credo che, con onestà, possiamo farci la domanda: Che 0po di terreno siamo, che 0po di terreno vogliamo essere? Forse a volte siamo come la strada: ascol0amo il Signore, ma non cambia nulla nella nostra vita, per-‐ ché ci lasciamo inton0re da tan0 richiami superficiali che ascol0a-‐ mo, Io vi domando, ma non rispondete adesso, ognuno risponda nel suo cuore: Sono un giovane, una giovane, intonGto? O siamo come il terreno sassoso: accogliamo con entusiasmo Gesù, ma siamo incostan0 davan0 alle difficoltà non abbiamo il coraggio di andare controcorrente. Ognuno di noi rispon-‐ da nel suo cuore: Ho coraggio o sono un co-‐ dardo? O siamo come il terreno con le spine: le cose, le passioni nega0ve soffocano in noi le parole del Signore (cfr Mt 13,18-‐22). Ho l’abitudine nel mio cuore di giocare in due ruoli: fare bella figura con Dio e fare bella fi-‐ gura con il Diavolo? Voler ricevere la semente di Gesù e allo stesso tempo annaffiare le spi-‐ ne e le erbacce che nascono nel mio cuore? Oggi, però, io sono certo che la semente può cadere in terra buona. Ascol0amo ques0 te-‐ s0moni, come la semente è caduta in terra buona. “No, Padre, io non sono terra buona, sono una calamità, sono pieno di sassi, di spi-‐ ne, di tuKo”. Sì, può darsi che questo sia nella superficie, ma libera un pezzeJo, un piccolo pezzo di terra buona, e lascia che cada lì e vedrai come germoglierà. Io so che voi volete essere terreno buo-‐ no, cris0ani veramente, non cris0ani part-‐0me; non cris0ani “ina-‐ mida0”, con la puzza al naso, così da sembrare cris0ani e, soKo soKo, non fare nulla; non cris0ani di facciata, ques0 cris0ani che sono “puro aspeKo”, ma cris0ani auten0ci. So che voi non volete vivere nell'illusione di una libertà inconsistente che si lascia trasci-‐ nare dalle mode e dalle convenienze del momento. So che voi puntate in alto, a scelte defini0ve che diano senso pieno. E così o mi sbaglio? È cosi? Bene, se è così facciamo una cosa: tuX in silen-‐ zio, guardiamo al cuore e ognuno dica a Gesù che vuole ricevere la semente. Dite a Gesù: guarda, Gesù, le pietre che ci sono, guarda
le spine, guarda le erbacce, ma guarda questo piccolo pezzo di terra che 0 offro perché entri la semente. In silenzio, lasciamo en-‐ trare la semente di Gesù. Ricordatevi di questo momento, ognuno Newsletter - Agosto 2013
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sa il nome della semente che è entrata. Lasciatela crescere, e Dio ne avrà cura. 2. Il campo. Il campo oltre ad essere un luogo di semina è luogo di allenamento. Gesù ci chiede di seguirlo per tuKa la vita, ci chie-‐ de di essere suoi discepoli, di “giocare nella sua squadra”. La mag-‐ gior parte di voi ama lo sport. E qui in Brasile, come in altri Paesi, il calcio è passione nazionale. Si o no? Ebbene, che cosa fa un gioca-‐ tore quando è convocato a far parte di una squadra? Deve allenar-‐ si, e allenarsi molto! Così è la nostra vita di discepoli del Signore. San Paolo descrivendo i cris0ani ci dice: «Ogni atleta è disciplinato in tuKo; essi lo fanno per oKenere una corona che appassisce; noi invece una che dura per sempre» (1Cor 9,25). Gesù ci offre qualcosa di supe-‐ riore della Coppa del Mondo! Qualcosa di superiore della Coppa del Mondo! Gesù ci offre la possibilità di una vita feconda, di una vita felice e ci offre anche un futuro con Lui che non avrà fine, nella vita eter-‐ na. È quello che ci offre Gesù. Ma ci chiede che pa-‐ ghiamo l’entrata, e l’entrata è che noi ci alleniamo per “essere in forma”, per affrontare senza paura tuKe le situazioni della vita, tes0moniando la nostra fede. AKraverso il dialogo con Lui: la preghiera. Pa-‐ dre, adesso ci fa pregare tuX? No? Ti domando… ma rispondete nel vostro cuore, non a voce alta, ma nel silenzio: Io prego? Ognuno risponda. Io parlo con Gesù oppure ho paura del silenzio? Lascio che lo Spirito Santo parli nel mio cuore? Io chiedo a Gesù: che cosa vuoi che faccia, che cosa vuoi della mia vita? Questo è allenarsi. Domandate a Gesù, parlate con Gesù. E se commeKete un errore nella vita, se fate uno scivolone, se fate qualcosa che è male, non abbiate paura. Gesù, guarda quello che ho faKo! Che cosa devo fare adesso? Però parlate sempre con Gesù, nel bene e nel male, quando fate una cosa buona e quando fate una cosa caXva. Non abbiate paura di Lui! Questa è la preghiera. E con questo vi allenate nel dialogo con Gesù, in questo discepolato missionario! AKraverso i Sacramen0, che fanno crescere in noi la sua presenza. AKraverso l’amore fraterno, il saper ascoltare, il comprendere, il perdonare, l’accogliere, l’aiutare gli altri, ogni persona, senza escludere, senza emarginare. Cari giovani, siate veri “atle0 di Cristo”!
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3. E terzo: il campo come canGere. Qui s0amo vedendo come si è potuto costruire questo proprio qui: hanno iniziato a muoversi i ragazzi, le ragazze, si sono da0 da fare e hanno costruito la Chiesa. Quando il nostro cuore è una terra buona che accoglie la Parola di Dio, quando “si suda la maglieKa” [si sudano seKe camicie NDR] cercando di vivere da cris0ani, noi sperimen0amo qualcosa di grande: non siamo mai soli, siamo parte di una famiglia di fratelli che percorrono lo stesso cammino: siamo parte della Chiesa. Que-‐ s0 ragazzi, queste ragazze non erano soli, ma insieme hanno faKo un cammino e hanno costruito la Chiesa, insieme hanno realizzato quello che ha faKo san Francesco; costruire,
ripara-‐ re la Chiesa. Ti domando: volete costruire la Chiesa? [Sì….] Vi animate a farlo? [Sì…] E domani avrete dimen0cato di questo “sì” che avete deKo? [No…] Così mi piace! Siamo parte della Chiesa, anzi, diven0amo costruKori della Chiesa e protagoni-‐ s0 della storia. Ragazzi e ragazze, per favore: non meJetevi nella “coda” della storia. Siate protagonisG. Giocate in aJacco! Calcia-‐ te in avanG, costruite un mondo migliore, un mondo di fratelli, un mondo di giusGzia, di amore, di pace, di fraternità, di solida-‐ rietà. Giocate in aJacco sempre! San Pietro ci dice che siamo pie-‐ tre vive che formano un edificio spirituale (cfr 1 Pt 2,5). E guar-‐ diamo questo palco, si vede che esso ha forma di una chiesa co-‐ struita con pietre vive. Nella Chiesa di Gesù siamo noi le pietre vive, e Gesù ci chiede di costruire la sua Chiesa; ciascuno di noi è una pietra viva, è un pezzeKo della costruzione, e, quando viene la pioggia, se manca questo pezzeKo, si hanno infiltrazioni, ed entra l’acqua nella casa. E non costruire una piccola cappella che può contenere solo un gruppeKo di persone. Gesù ci chiede che la sua Chiesa vivente sia così grande da poter accogliere l’intera umanità, sia la casa per tuX! Dice a me, a te, a ciascuno: “Andate e fate discepoli tuX i popoli”. Questa sera rispondiamogli: Sì, Signore, anch’io voglio essere una pietra viva; insieme vogliamo edificare la Chiesa di Gesù! Voglio andare ed essere costruKore della Chiesa di Cristo! Vi animate a ripeterlo? Voglio andare ed essere costruKore
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della Chiesa di Cristo, vediamo adesso… [i giovani lo ripeto-‐ no] Poi dovete ricordare che l’avete deKo insieme. Il tuo cuore, cuore giovane, vuole costruire un mondo miglio-‐ re. Seguo le no0zie del mondo e vedo che tan0 giovani in tante par0 del mondo sono usci0 per le strade per esprimere il desiderio di una civiltà più giusta e fraterna. I giovani nelle strade. Sono giovani che vogliono essere protagonis0 del cambiamento. Per favore, non lasciate che altri siano prota-‐ gonisG del cambiamento! Voi siete quelli che hanno il futu-‐ ro! Voi… AKraverso di voi entra il futuro nel mondo. A voi chiedo anche di essere protagonis0 di questo cambiamento. Con0nuate a superare l’apa0a, offrendo una risposta cris0a-‐ na alle inquietudini sociali e poli0che, che si stanno presen-‐ tando in varie par0 del mondo. Vi chiedo di essere costruKori del mondo, di meKervi al lavoro per un mondo migliore. Cari giovani, per favore, non “guardate dal balcone” la vita, met-‐ tetevi in essa, Gesù non è rimasto nel balcone, si è immerso, non “guardate dal balcone” la vita, immergetevi in essa co-‐ me ha faJo Gesù. Resta però una domanda: da dove cominciamo? A chi chie-‐ diamo di iniziare questo? Da dove cominciamo? Una volta hanno chiesto a Madre Teresa di CalcuKa che cosa doveva cambiare nella Chiesa, se vogliamo cominciare, da quale pa-‐ rete? Da dove -‐ hanno chiesto a Madre Teresa -‐ bisogna ini-‐ ziare? Da te e da me! rispose lei. Aveva grinta questa donna! Sapeva da dove iniziare. Anche io oggi le rubo la parola a Madre Teresa e 0 dico: iniziamo? Da dove? Da te e da me! Ognuno, ancora una volta in silenzio, si chieda: se devo ini-‐ ziare da me, da dove inizio? Ciascuno apra il suo cuore per-‐ ché Gesù gli dica da dove iniziare. Cari amici, non dimenGcate: siete il campo della fede! Siete gli atleG di Cristo! Siete i costruJori di una Chiesa più bella e di un mondo migliore. Alziamo lo sguardo verso la Madon-‐ na. Essa aiuta a seguire Gesù, ci dà l'esempio con il suo “sì” a Dio: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola» (Lc 1,38). Lo diciamo anche noi, insieme con Ma-‐ ria, a Dio: avvenga per me secondo la tua parola. Così sia!
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CHIAMATI ALL’AMICIZIA CON GESÙ Sono stati ottanta i partecipanti, tra adolescenti ed animatori, al secondo corso per adolescenti del Teen-‐Disciples Project, u n’esperienza di conoscenza di Gesù per crescere n ell’amicizia con Lui. Come ogni amicizia umana, anche quella con Gesù ha bisogno di tempo per crescere e consolidarsi: bisogna conoscere sempre più l’amico per entrare in sintonia con esso, per condividere pensieri, modi di fare, s0li di vita, obieXvi da raggiungere… Il corso “L’amicizia con Gesù”, proposto a Pergusa dalla Scuola di Evangelizzazione MGF-‐Sicilia dal 19 al 21 luglio, mirava proprio a creare le basi per iniziare un percorso di crescita con Colui che ha chiamato “amici” coloro che ha invitato a seguirlo come suoi disce-‐ poli. Conoscere Gesù, il suo modo di pensare, di rapportarsi con gli uomini e le cose, i suoi progetti e la sua missione, è il fondamento indispensabile per costruire con Lui una amicizia solida e duratura, fino al punto di diventare una cosa sola con Lui, un “alter Christus”. Di Francesco d’Assisi i biografi ci raccontano che il santo dedicò non poco tempo ed energie per crescere nell’amicizia con il suo Maestro: «Era davvero molto occupato con Gesù. Gesù portava sempre nel cuore, Gesù sulle labbra, Gesù nelle orecchie, Gesù negli occhi, Gesù nelle mani, Gesù in tutte le altre membra». (FF 522) Così, Don Valen0no Iezzi e Carlos Macias De Lara, coautori del cor-‐ so, nei tre giorni di Pergusa hanno esposto agli 80 partecipan0, adolescen0 e animatori, il modo di vedere, sen0re, parlare, agire di Gesù affinché chiunque voglia crescere nell’amicizia con Lui possa, giorno dopo giorno, conformarvisi con tuKa la propria vita. Gesù, oggi come duemila anni fa, con0nua a chiamare giovani e adul0 al discepolato per stare con Lui per conoscerlo sempre me-‐ glio e per inviarli come suoi tes0moni nel mondo. Non basta, infat-‐ 0, parlare di Gesù, del suo amore, della sua compassione, della sua misericordia… se poi la vita del discepolo contraddice quanto si annuncia con la bocca. Occorre, perciò, che ogni discepolo passi molto tempo nell’in0mità con Gesù, così come durante il corso si è Newsletter - Agosto 2013 Luglio 2013
dato tanto tempo al dialogo ornate con Lui presente nella Parola e nell’Eucaris0a. Veramente toccan0 sono sta0 i momen0 di incontro personale con Gesù-‐Eucaris0a, ricchi di in0mità, di vicinanza e con-‐ taKo fisico, di sguardi profondi, di ges0 di affeKo e di amicizia che sgorgavano dal cuore. Forse, più delle tante parole, giochi e dinamiche del corso, è pro-‐ prio questo rapporto in0mo, a tu per tu con Gesù, che ha segnato par0colarmente il cuore dei giovanissimi partecipan0, alimentando in loro il desiderio di con0nuare nelle proprie comunità e gruppi questo modo semplice e direKo di stare con Gesù, vivo e risorto in mezzo a noi, poiché l’amicizia con Lui non si realizza tuKa in una volta, ma cresce un po’ per volta, giorno dopo giorno, proporzio-‐ nalmente alla capacita e alla volontà di col0varla. Questo corso, dunque, si propone come un trampolino di lancio per col0vare nei gruppi locali quanto sinte0camente appreso su Gesù, ma anche per far crescere quelle amicizie che sono nate tra gli stessi adolescen0 partecipan0 al corso. È grazie a Gesù, che ci ha chiama0 a sé per vivere questa esperienza di fede, che è stato possibile conoscersi reciprocamente e formare quella famiglia di amici che ha Gesù co-‐ me modello di amore. Grazie di cuore a tuX gli adolescen0 che hanno colorato di gioia e di forte commozione questa tre-‐giorni di Pergusa; siate sempre fedeli discepoli e apostoli di Gesù perché questo nostro mondo cresca sempre più nell’amore e nella pace per formare una vera fraternità universale. Grazie agli animatori per la loro collaborazio-‐ ne, all’équipe di servizio e i due grandi apostoli, Don Valen0no e Carlos, che il Signore ha scelto e ci ha inviato per farsi conoscere e amare sempre meglio da ognuno di noi. Grazie Gesù! Tu#e le foto su: www.mgfsicilia.org 5
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Neanche il caldo umido di quest’ul3ma domenica di luglio ha impedito ai giovani del ProgeKo Disce-‐ poli di ritrovarsi a Palermo per l’annuale giornata dedicata alle Porziuncole, il nucleo fondamentale del progeKo per la Nuova Evangelizzazione del Movimento Giovanile Francescano di Sicilia.
PORZIUNCOLE IN FESTA A tre anni dallo start del Progetto Discepoli, la seconda edizione della Festa delle Porziuncole ha visto più che raddoppiare il numero dei partecipanti, nonostante le tante giustificate assenze, tanto che si so-‐ no resi necessari due pullman che accompagnassero i giovani evange-‐ lizzatori dalla Sicilia centro-‐orientale presso il capoluogo siciliano. La fa0ca della levataccia così come quella di tornare a casa a noKe più che avanzata, non hanno impedito al caldo-‐umido della giornata palermitana di trasformarsi fin da subito nel calore dell’amicizia e della gioia del ritrovarsi tra fratelli che hanno compiuto le stesse scelte e che camminano, sia pur in ciKà diverse, allo stesso ritmo dell’unico Vangelo. Fra’ Saverio, guida delle Porziuncole, ha sottolineato nel suo insegna-‐ mento del mattino come la strada del discepolato e dell’evangelizza-‐ zione sia molto lunga, che ha non una mèta da raggiungere se non quella di conformarsi totalmente a Gesù, lui che non aveva neanche una pietra dove posare il capo, così come non si può essere frenati nel discepolato dal proprio passato, personale o ecclesiale, o dall’antepor-‐ re alla stare con Gesù e i fratelli e alla corsa del Vangelo altri impegni e priorità se non quelli dettati dalla sequela di Gesù. Il senso del cammi-‐ no del discepolo di Cristo sta proprio nel camminare. Nell’omelia della Celebrazione Eucaristica, vissuta nella maestosa Basi-‐ lica di San Francesco, capo e madre dell’Ordine Francescano siciliano, la preghiera del Padre Nostro è diventata progetto di vita, modello di vita evangelica a cui deve conformarsi, al pari di Gesù “immagine del Padre”, ogni buon discepolo di Cristo per essere parte di quei “giusti” che possono salvare società odierna dall’autodistruzione. Ma è stato nel Worship serale che la giornata ha avuto il suo apice. Tra i canti di lode e di adorazione è risuonato forte l’invito di Gesù ad al-‐ zarsi e ad abbandonare i propri percorsi di morte dove si è condotti o conduciamo gli altri a motivo delle scelte contrarie alla vita, alla gioia, alla speranza. Come Gesù dice al giovane figlio della vedova di Nain (cfr Lc 7,11-‐17) così ancora oggi la sua Parola dice ad ogni giovane “Alzati!” e cambia la sofferenza in gioia, il lamento in danza, la morte in vita. Ogni giovane che ha conosciuto Gesù e ha sperimentato la sua salvezza è capace di cambiare le sorte dei propri familiari, amici e per-‐ fino quella della propria città/società. Questo è, in fondo, la visione del 6
Progetto Discepoli che dal prossimo settembre metterà in campo mol-‐ te novità nell’ambito dell’evangelizzazione dei giovani e che sono state presentate, alla presenza del neo-‐Ministro Provinciale dei Frati Minori Conventuali di Sicilia fra’ Giambattista Spoto, nel pomeriggio di questa lunga ed intensa giornata dei Disciples di Sicilia.
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Segreteria per la Sicilia
MOVIMENTO GIOVANILE FRANCESCANO DI SICILIA
Convento S. Maria della Dayna Salita San Francesco 90035 Marineo (Pa) tel/fax: 091/8725133 e.mail: segreteria@mgfsicilia.org Newsletter - Febbraio 2013
TUTTE LE INFORMAZIONI SU:
www.mgfsicilia.org 7
PROGRAMMA U FFICIALE CON L E I NTEGRAZIONI P ER L A S ICILIA MARTEDÌ 29 OTTOBRE Dalle 16.00 circa: Partenze da Palermo e Catania) (I luoghi e gli orari esa= saranno comunica> a fine se@embre) 19.30: Liturgia di inizio pellegrinaggio presso la Chiesa di San Francesco d’Assisi di Messina (Viale Bocce@a). 21.00: Partenza da Messina Cena al sacco e colazione dell’indomani a cura dei partecipan>.
34° Convegno Nazionale GIOVANI VERSO ASSISI ASSISI, 30 OTTOBRE / 3 NOVEMBRE 2013 SCHEDA PER LA RACCOLTA DEI DATI Da consegnare al responsabile locale. Scrivere a stampatello! Grazie.
COGNOME …………………………………………………………………………………………………………………………....………………… NOME …………………………………………………………………………………………………………………………..……………………………...
MERCOLEDÌ 30 OTTOBRE Arrivo ad Assisi e pranzo in ristorante. Dopo pranzo, sistemazione negli alberghi assegna>ci dalla Segreteria nazionale. Tempo libero. 19,30 Cena 21,00 Basilica Inf: Veglia di preghiera e accoglienza delle regioni.
CAP …………………………….………… CITTÀ …………………………...……………………………………………………………………..
GIOVEDÌ 31 OTTOBRE 09,00 Basilica Superiore: Celebrazione delle Lodi 10,00 Relazione di frate Mirko Montagu> OFMConv. e suor Emiliana Norbiato Elis. 12,30 Pranzo 16,00 Gruppi di condivisione sul tema della giornata. 18,00 Basilica Inferiore: Introduzione alla liturgia Penitenziale A seguire: Tempo per le Confessione dei pecca> e assoluzione individuale. Apertura Tomba di S. Francesco: silenzio e preghiera personale. Cena al sacco 22,00 Piazza Inferiore: Thé caldo per tu=
DOC. DI RIC.: TIPO: ❏ C.I. ❏ PAT
VENERDÌ 1 NOVEMBRE: Solennità di Tu3 i San4 09,00 Basilica S.: Introduzione alla Lec>o Divina proposta da suor Benede@a Rossi 10,00 Meditazione personale: sarà disponibile la Basilica Superiore, Tomba di San Francesco, il Bosco di S. Francesco, altre cappelle o luoghi che ciascuno potrà sce-‐ gliersi in ci@à. Sarà aperta la cappella dell’Adorazione Eucaris>ca con la presenza di fra> e suore. 12,30 Pranzo. 16,00 Condivisione della Lec>o per so@ogruppi. Sarà a=vo il centro di ascolto (nel chiostro inferiore di Sisto IV). 19.00 Basilica Superiore: Celebrazione Eucaris>ca della Solennità di Tu= i San>. 20.00 Cena 21.30 Basica Inferiore: Adorazione Eucaris>ca. Sarà a=vo il centro di ascolto nella cappella di santa Caterina, chiostro dei Mor> e giardino dei Novizi. SABATO 2 NOVEMBRE: Commemorazione dei defun4 09,00 Basilica Superiore: Celebrazione eucaris>ca 10,00 Gruppi di approfondimento a tema: 1. La gioia a@raverso la bellezza. 2. La gioia nella sofferenza. 3. La gioia nella liberazione dal male. 4. La gioia nell’esperienza Missionaria. 5. Gioia o dipendenza in internet e nel gioco d’azzardo! 6. Gioia e poli>ca: alla ricerca del bene comune. 7. La gioia a confronto con le altre religioni. Gruppo vocazionale di orientamento alla vita consacrata o sacerdotale e Gruppo vocazionale di orientamento alla vita. Sarà aperta la cappella dell’Adorazione Eucaris>ca con la presenza di fra> e suore. Sarà a=vo il centro di ascolto. 13,00 Pranzo. 16,00 Incontro per regioni e Vespri. 19,30 Cena. 21,00 Serata di Fraternità: “Gioia Infinita” animata da fra’ Michele Rocco OFMConv. -‐ fra’ Marco Bellaghioma OFMConv. -‐ fra’ Fabio Paciel-‐ lo OFMConv. -‐ fra’ Cyrille Diwa Kpalafio OFMConv. Presso Umbria Fiere – Bas>a Umbra DOMENICA 3 NOVEMBRE 07,30 Colazione in albergo 08,00 Carico bagagli sui pullman 09,00 Basilica Superiore: Celebrazione Eucaris>ca Consegna del Mandato 10,30 Tempo libero 13,00 Pranzo in ristorante a cura dell’organizzazione regionale. 15,30 Partenza per la Sicilia Cena in autogrill a cura dei partecipan>. LUNEDÌ 4 NOVEMBRE Arrivi nei luoghi di partenza nella primissima ma=nata.
VIA …………………………………………………………………………………………………...……………………..… N. ………………………… LUOGO E DATA DI N. ………………………………………………………………..………………………………………………….. N. …………………….……………………………………….……..
Rilasciato da ……………………………………………...…………………………………. il ……………………………………………..…… RECAPITI: TEL ……………………………………………………. CELL ……………………………...……………………………… EMAIL ………………………………………………………………………………………………..…………………………………...……………………
VIAGGIO: in pullman GT con partenze da Palermo, Catania e Messina. ADESIONI: in gruppo o singolarmente tramite modulo online su mgfsicilia.org ETÀ: la partecipazione è riservata a quanti hanno compiuto 17 anni e non superano i 30. QUOTA DI PARTECIPAZIONE: € 240,00 Comprende viaggio a/r, alloggio in pensione completa in albergo, partecipazione convegno, N. 2 pranzi in ristorante (extra programma nazionale), spese di segreteria. CONTATTI: segreteria@mgfsicilia.org Tel/Fax: 091.8725133 (fraʼ Saverio)
34° Convegno Nazionale GIOVANI VERSO ASSISI ASSISI, 30 OTTOBRE / 3 NOVEMBRE 2013 SCHEDA PER LA RACCOLTA DEI DATI Da consegnare al responsabile locale. Scrivere a stampatello! Grazie.
COGNOME …………………………………………………………………………………………………………………………....………………… NOME …………………………………………………………………………………………………………………………..……………………………... CAP …………………………….………… CITTÀ …………………………...…………………………………………………………………….. VIA …………………………………………………………………………………………………...……………………..… N. ………………………… LUOGO E DATA DI N. ………………………………………………………………..………………………………………………….. DOC. DI RIC.: TIPO: ❏ C.I. ❏ PAT
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Rilasciato da ……………………………………………...…………………………………. il ……………………………………………..…… RECAPITI: TEL ……………………………………………………. CELL ……………………………...……………………………… EMAIL ………………………………………………………………………………………………..…………………………………...……………………
VIAGGIO: in pullman GT con partenze da Palermo, Catania e Messina. ADESIONI: in gruppo o singolarmente tramite modulo online su mgfsicilia.org ETÀ: la partecipazione è riservata a quanti hanno compiuto 17 anni e non superano i 30. QUOTA DI PARTECIPAZIONE: € 240,00 Comprende viaggio a/r, alloggio in pensione completa in albergo, partecipazione convegno, N. 2 pranzi in ristorante (extra programma nazionale), spese di segreteria. CONTATTI: segreteria@mgfsicilia.org Tel/Fax: 091.8725133 (fraʼ Saverio)