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Newsletter Mensile FAMIGLIA DELLE FAMIGLIE Si è conclusa il 18 ottobre la III Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei Vescovi, sul tema “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”. L’Assemblea ha inviato un Messaggio alle famiglie in cui si sintetizza il lavoro dell’Assemblea stessa. Pagina 1
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RITROVARSI + SPOSI Con l’esperienza dei Marriage Course vogliamo corrispondere come Movimento alle aspirazioni della recente Assemblea Straordinaria del Sinodo dei Vescovi sulla famiglia. Pagina 4
MI FIDO DI TE Si è appena conclusa la 35ma edizione del Convegno Nazionale “Giovani verso Assisi”. Una bella e ricca esperienza di spiritualità e fraternità francescana. Pagina 5
CORSO GIOVANNI Dopo quasi tre anni ritorna a Pergusa il Corso Giovanni. Un'esperienza da non perdere per fare propri i fondamenti del discepolato cristiano. Online su mgfsicilia.org il modulo per le iscrizioni. Pagine 6 BACHECA MGF Tutti gli appuntamenti MGF per il mese di Novembre. Pagina 6
FAMIGLIA DELLE FAMIGLIE
Si è conclusa il 18 o.obre la III Assemblea genera-‐ le straordinaria del Sinodo dei Vescovi, sul tema “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto del-‐ l’evangelizzazione”. L’Assemblea, oltre a produrre una Relazione che servirà da base per i lavori del Sinodo Ordinario del prossimo anno, ha inviato un Messaggio alle famiglie in cui si sinteJzza il lavoro dell’Assemblea stessa. Newsletter - Novembre 2014
Noi Padri Sinodali riuniti a Roma intorno a Papa Francesco nel-‐ l’Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi, ci rivolgiamo a tutte le famiglie dei diversi continenti e in particola-‐ re a quelle che seguono Cristo Via, Verità e Vita. Manifestiamo la nostra ammirazione e gratitudine per la testimonianza quotidiana che offrite a noi e al mondo con la vostra fedeltà, la vostra fede, speranza, e amore. Anche noi, pastori della Chiesa, siamo na> e cresciu> in una fami-‐ glia con le più diverse storie e vicende. Da sacerdo> e vescovi ab-‐ biamo incontrato e siamo vissuti accanto a famiglie che ci hanno 1
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narrato a parole e ci hanno mostrato in aB una lunga serie di splendori ma anche di fa>che. La stessa preparazione di questa assemblea sinodale, a par>re dal-‐ le risposte al ques>onario inviato alle Chiese di tuDo il mondo, ci ha consen>to di ascoltare la voce di tante esperienze familiari. Il nostro dialogo nei giorni del Sinodo ci ha poi reciprocamente arric-‐ chito, aiutandoci a guardare tuDa la realtà viva e complessa in cui le famiglie vivono. A voi presen<amo le parole di Cristo: «Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui e cenerò con lui ed egli con me» (Ap 3, 20). Come usava fare durante i suoi percorsi lungo le strade della Terra Santa, entrando nelle case dei villaggi, Gesù con>nua a passare anche oggi per le vie delle nostre ciDà. Nelle vostre case si sperimentano luci ed ombre, sfide esaltan>, ma talora anche prove dramma>che. L’oscurità si fa anco-‐ ra più fiDa fino a diventare tenebra, quando si insinua nel cuore stesso della famiglia il male e il peccato. C’è, innanzituDo, la grande sfida della fedeltà nell’amore coniugale. Indebolimento della fede e dei valori, individualismo, impoveri-‐ mento delle relazioni, stress di una frenesia che ignora la riflessio-‐ ne segnano anche la vita familiare. Si assiste, così, a non poche crisi matrimoniali, affrontate spesso in modo sbriga>vo e senza il corag-‐ gio della pazienza, della verifica, del perdono reciproco, della ri-‐ conciliazione e anche del sacrificio. I fallimen> danno, così, origine a nuove relazioni, nuove coppie, nuove unioni e nuovi matrimoni, creando situazioni famigliari complesse e problema>che per la scelta cris>ana. Tra queste sfide vogliamo evocare anche la fa>ca della stessa esi-‐ stenza. Pensiamo alla sofferenza che può apparire in un figlio di-‐
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versamente abile, in una malaBa grave, nel degrado neurologico della vecchiaia, nella morte di una persona cara. È ammirevole la fedeltà generosa di molte famiglie che vivono queste prove con coraggio, fede e amore, considerandole non come qualcosa che viene strappato o infliDo, ma come qualcosa che è a loro donato e che esse donano, vedendo Cristo sofferente in quelle carni malate. Pensiamo alle difficoltà economiche causate da sistemi perversi, dal «fe>cismo del denaro e dalla diDatura di un’economia senza volto e senza scopo veramente umano» (Evangelii gaudium, 55), che umilia la dignità delle persone. Pensiamo al padre o alla madre disoccupa>, impoten> di fronte alle necessità anche primarie della loro famiglia, e ai giovani che si trovano davan> a giornate vuote e senza aDesa, e che possono diventare preda delle deviazioni nella droga o nella criminalità. Pensiamo, pure, alla folla delle famiglie povere, a quelle che s’ag-‐ grappano a una barca per raggiungere una meta di sopravvivenza, alle famiglie profughe che senza speranza migrano nei deser>, a quelle perseguitate semplicemente per la loro fede e per i loro valori spirituali e umani, a quelle colpite dalla brutalità delle guerre e delle oppressioni. Pensiamo anche alle donne che subiscono vio-‐ lenza e vengono soDoposte allo sfruDamento, alla traDa delle per-‐ sone, ai bambini e ragazzi viBme di abusi persino da parte di colo-‐ ro che dovevano custodirli e farli crescere nella fiducia e ai membri di tante famiglie umiliate e in difficoltà. «La cultura del benessere ci aneste>zza e […] tuDe queste vite stroncate per mancanza di pos-‐ sibilità ci sembrano un mero speDacolo che non ci turba in alcun modo» (Evangelii gaudium, 54). Facciamo appello ai governi e alle organizzazioni internazionali di promuovere i diriB della famiglia per il bene comune.
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Cristo ha voluto che la sua Chiesa fosse una casa con la porta sempre aperta nell’accoglienza, senza escludere nessuno. Siamo perciò grati ai pastori, fedeli e comunità pronti ad accompagnare e a farsi carico delle lacerazioni interiori e sociali delle coppie e delle famiglie. C’è, però, anche la luce che a sera splende dietro le finestre nelle case delle città, nelle modeste residenze di periferia o nei villaggi e persino nelle capanne: essa brilla e riscalda corpi e anime. Questa luce, nella vicenda nuziale dei coniugi, si accende con l’incontro: è un dono, una grazia che si esprime – come dice la Genesi (2,18) – quan-‐ do i due volti sono l’uno "di fronte" all’altro, in un "aiuto corrispon-‐ dente", cioè pari e reciproco. L’amore dell’uomo e della donna ci insegna che ognuno dei due ha bisogno dell’altro per essere se stes-‐ so, pur rimanendo diverso dall’altro nella sua identità, che si apre e si rivela nel dono vicendevole. È ciò che esprime in modo suggestivo la donna del Cantico dei Cantici: «Il mio amato è mio e io sono sua… io sono del mio amato e mio amato e mio», (Ct 2,16; 6,3). L’i>nerario, perché questo incontro sia auten>co, inizia col fidan-‐ zamento, tempo dell’aDesa e della preparazione. Si aDua in pienez-‐ za nel sacramento ove Dio pone il suo suggello, la sua presenza e la sua grazia. Questo cammino conosce anche la sessualità, la tene-‐ rezza, la bellezza, che perdurano anche oltre la vigoria e la fre-‐ schezza giovanile. L’amore tende per sua natura ad essere per sempre, fino a dare la vita per la persona che si ama (cf. Gv 15,13). In questa luce l’amore coniugale, unico e indissolubile, persiste nonostante le tante difficoltà del limite umano; è uno dei miracoli più belli, benché sia anche il più comune. Questo amore si diffonde aDraverso la fecondità e la genera>vità, che non è solo procreazione, ma anche dono della vita divina nel baDesimo, educazione e catechesi dei figli. È pure capacità di offri-‐ re vita, affeDo, valori, un’esperienza possibile anche a chi non ha potuto generare. Le famiglie che vivono questa avventura luminosa diventano una tes>monianza per tuB, in par>colare per i giovani. Durante questo cammino, che è talora un sen>ero d’altura, con fa>che e cadute, si ha sempre la presenza e l’accompagnamento di Dio. La famiglia lo sperimenta nell’affeDo e nel dialogo tra marito e moglie, tra genitori e figli, tra fratelli e sorelle. Poi lo vive nell’ascol-‐ tare insieme la Parola di Dio e nella preghiera comune, una piccola oasi dello spirito da creare per qualche momento ogni giorno. C ’è quindi l’impegno quo>diano dell’educazione alla fede e alla vita
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buona e bella del Vangelo, alla san>tà. Questo compito è spesso condiviso ed esercitato con grande affeDo e dedizione anche dai nonni e dalle nonne. Così la famiglia si presenta quale auten>ca Chiesa domes>ca, che si allarga alla famiglia delle famiglie che è la comunità ecclesiale. I coniugi cris>ani sono poi chiama> a diventa-‐ re maestri nella fede e nell’amore anche per le giovani coppie. C’è, poi, un’altra espressione della comunione fraterna ed è quella della carità, del dono, della vicinanza agli ul>mi, agli emargina>, ai poveri, alle persone sole, malate, straniere, alle altre famiglie in crisi, consapevoli della parola del Signore: «C’è più gioia nel dare che nel ricevere» (At 20,35). È un dono di beni, di compagnia, di amore e di misericordia, e anche una tes>monianza di verità, di luce, di senso della vita. Il ver>ce che raccoglie e riassume tuB i fili della comunione con Dio e col prossimo è l’Eucaris>a domenicale, quando con tuDa la Chiesa la famiglia si siede alla mensa col Signore. Egli si dona a tuB noi, pellegrini nella storia verso la meta dell’incontro ul>mo quan-‐ do «Cristo sarà tuDo in tuB» (Col 3,11). Per questo, nella prima tappa del nostro cammino sinodale, abbiamo rifleDuto sull’accom-‐ pagnamento pastorale e sull’accesso ai sacramen> dei divorzia> risposa>. Noi Padri Sinodali vi chiediamo di camminare con noi verso il prossimo sinodo. Su di voi aleggia la presenza della famiglia di Ge-‐ sù, Maria e Giuseppe nella loro modesta casa. Anche noi, unendoci alla Famiglia di Nazaret, eleviamo al Padre di tuB la nostra invoca-‐ zione per le famiglie della terra: Padre, dona a tu2e le famiglie la presenza di sposi for7 e saggi, che siano sorgente di una famiglia libera e unita. Padre, dona ai genitori di avere una casa dove vivere in pace con la loro famiglia. Padre, dona ai figli di essere segno di fiducia e di speranza e ai giovani il coraggio dell’impegno stabile e fedele. Padre, dona a tu> di poter guadagnare il pane con le loro mani, di gustare la serenità dello spirito e di tener viva la fiaccola della fede anche nel tempo dell’oscurità. Padre, dona a noi tu> di veder fiorire una Chiesa sempre più fedele e credibile, una ci2à giusta e umana, un mondo che ami la verità, la gius7zia e la misericordia.
PROSSIMAMENTE NELLE ZONE MGF… CORSO NUOVA VITA Pergusa: 7-9 Novembre Noto: 14-16 Novembre Marineo: 19-21 Dicembre Per maggiori informazioni e iscrizioni, mettiti in contatto con i referenti locali. Newsletter - Novembre 2014
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RITROVARSI + SPOSI Può un invito a cena far riscoprire la bellezza di essere sposi, la ricchezza del dono del matrimonio, mai goduta abbastanza? Sembra proprio di sì a sen>re le prime risonanze delle coppie di sposi che hanno acceDato l’invito e stanno sperimentando i Marriage Course propos>, come an>cipato in queste pagine, da tre coppie del Movimento Giovanile Francescano che han-‐ no aperto le porte di casa per la Nuova Evangelizzazione delle famiglie. Per il primo ciclo di incontri seBmanali -‐ oDo incontri in totale -‐ par>> all’inizio di oDobre, sono tre le coppie ospi-‐ tan>, scelte per questa prima esperienza in base alla natura-‐ le divisione zonale della Sicilia -‐ occidentale, centrale e orientale -‐ con il dichiarato obieBvo di allargarla su tuDo il territorio anche, se lo vorranno, mediante le coppie che la stanno ricevendo. Ma ciò che più conta è che l’esperienza funziona e fin dal primo incontro sta dando i fruB spera>: anche coppie di sposi avan> negli anni di matrimonio stanno scoprendo aspeB di sé e della loro relazione su cui mai avevano pre-‐ stato aDenzione. E ciò sta portando, come recita lo slogan del progeDo, a ritrovarsi più sposi di prima, sfatando il luo-‐ go comune che vuole la vita matrimoniale come un percor-‐ so in discesa, faDo di rou>ne e di sbiadimento dell’amore. Anche con questa esperienza dei Marriage Course, a cui si sommano i corsi della Scuola di Evangelizzazione dedica> alle coppie (Nozze di Cana, Nazareth, Azaria…), vogliamo corrispondere come Movimento alle aspirazioni della re-‐ cente Assemblea Straordinaria del Sinodo dei Vescovi sulla famiglia nel contesto della Nuova Evangelizzazione. Accompagniamo l’impegno delle coppie ospitan> e il per-‐ corso dei loro ospi> con la nostra preghiera. 4
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#MiFidodiTe Sarà stato il programma, ben ar>colato tra momen> assembleari nelle basiliche e ritrovo in gruppi più o meno grandi in varie par> di Assisi; sarà stato il numero ridoDo dei partecipan> rispeDo agli anni prece-‐ den>; sarà stato il bel tempo… comunque quello di quest’anno, il tren-‐ tacinquesimo, è stato un Giovani verso Assisi bello, snello, partecipato, fruDuoso, sia soDo l’aspeDo contenu>s>co che spirituale. Complici la crisi economica e i numerosi giorni feriali che segnavano il calendario del Convegno Nazionale appena concluso, i partecipanti a questa edizione del GvA erano veramente pochi, non solo per quanto riguarda la nostra Regione (55 partecipanti, cioè appena un terzo della media degli anni scorsi), ma anche riguardo al totale complessivo (circa 500). Ma ad ascoltare le testimonianze/condivisioni dei partecipanti è comunque stata un’esperienza intensa che ha offerto la possibilità di una maggiore attenzione e approfondimento del tema del Convegno e una più intensa ed intima esperienza di preghiera e di contatto con il Signore. Il tema della Fede, quale virtù contrapposta alla Superbia, è stato svi-‐ luppato a livello biblico con la Lec>o Divina introdoDa da fra’ Dinh Anh Nhue Nguyen, mentre per l’approfondimento e la tes>monianza sul tema si sono alterna>, con brevi e successivi interven>, due eccellen> ospi>: S.E.R. Mons. Simone Gius>, Vescovo di Livorno, e P. Beppe Pie-‐ rantoni, missionario Dehoniano, che nel 2001 ha subito il rapimento nelle Filippine da parte di fondamentalis> islamici. Entrambi, oltre ad entusiasmare i giovani con il loro affabile modo di porsi in dialogo con essi, come a cerchi concentrici, in un con>nuo avvicendarsi al microfo-‐ no, hanno saputo ben condurre gli ascoltatori all’essenza stessa della Fede che ha per oggeDo l’esperienza di Dio che è Amore. Poi, nei vari gruppi di approfondimento propos>, suddivisi in molteplici ambi>, i giovani hanno avuto la possibilità di approfondire il tema nei suoi risvol> pra>ci ed esistenziali. E così, ancora, secondo il personale sen>re di ognuno e il proprio percorso spirituale, si è potuto scegliere tra quaDro proposte di preghiera sul tema della fede: preghiera di lo-‐ de, adorazione eucaris>ca, adorazione della croce e preghiera mariana. Insomma, grazie a questo schema di programma, ognuno ha potuto “confezionarsi” il proprio GvA senza perdere nulla, bensì facendolo proprio in maniera personale, secondo il bisogno di ciascuno. Per quanto riguarda la nostra Regione, il faDo di aver viaggiato tuB su un unico pullman ha dato la possibilità di sperimentare legami fraterni Newsletter - Novembre 2014
p i ù p r o f o n d i , condividendo di faDo, sempre insieme, ogni momento della giornata. E ciò è s t a t a q u e l l a Grazia che ha compensato il r a m m a r i c o per i tan> fratelli che n o n h a n n o potuto par-‐ tecipare ma che abbiamo sempre portato nel cuore e nella pre-‐ ghiera accanto a noi. Ora l’esperienza di Assisi, per non restare un evento da segnare nel calendario dei ricordi, aDende di completarsi nella vita quo>diana, nella res>tuzio-‐ ne al Signore con la preghiera perseverante e ai fratelli me-‐ diante una coe-‐ rente tes>mo-‐ nianza di fede, e, non ul>ma, nella crescita spirituale e for-‐ ma>va in seno alla comunità ecclesiale con le proposte e le esperienze dei gruppi giovanili francescani. 5
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CALENDARIO MGF
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A Pergusa dal 28 al 30 Novembre
7-9 Novem bre a Pergu sa Corso Nuov a Vita zona le
in evidenza
14-16 Novembre a Noto Corso Nuova Vita zonale
28-30 Novembre CORSO GIOVANNI
Corso Vocazionale Base: II Incontro a cura della PV Provinciale a Trapani: 9 Novembre a Palermo: 22 Novembre a Catania: 23 Novembre ADORAZIONE GIOVANI - JESUS
4YOU
Marineo: 5 Novembre - H 21.00 Catania: 6 Novembre - H 20.30 Enna (S. Tommaso): 13 Novembre H 20.30 Catenanuova: 20 Novembre - H 19.3 0 Palermo: 20 Novembre - H 20.30 Noto: 20 Novembre - H 21.00 Messina: 21 Novembre - H 19.30 Roma: 21 Novembre - H 20.30 Pedara: 24 Novembre - H 20.30 Paternò: 27 Novembre - H 19.30
mgf-sicilia-on-line www.mgfsicilia.org il sito web ufficiale
www.facebook.com/MGFsicilia
CENTRO REGIONALE PER LA PASTORALE GIOVANILE OFM CONV. Convento S. Maria della Dayna Salita San Francesco 90035 Marineo Tel: 091 8725133 segreteria@mgfsicilia.org
CORSO GIOVANNI Dopo quasi tre anni ritorna a Pergusa dal 28 al 30 No-‐ vembre il Corso Giovanni. Un'esperienza da non perde-‐ re per fare propri i fondamen< del discepolato cris<a-‐ no. Online su mgfsicilia.org il modulo per le iscrizioni. Non basta riconoscere Gesù come Salvatore personale, né proclamarlo come Signore della nostra vita. È neces-‐ sario riconoscerlo Maestro, unico ed escludente, che vuole formare discepoli che siano come lui, per instau-‐ rare il Regno di Dio in questo mondo. Questo corso è direDo più al cuore che all’intelleDo. Non si traDa, infaB, di imparare una doDrina ma di tra-‐ sformare la propria vita. L’evangelizzazione, infaB, è faDa da uomini e donne che, avendo vissuto l’incontro personale con Gesù Cristo, acceDano di diventare suoi discepoli, meDendosi alla sua scuola per imparare da Lui a dire un “Sì” totale al suo Amore. Gesù, lui stesso, è il grande pedagogo che ha vissuto questo cammino con i dodici. Li ha chiama> personalmente, li ha forma> ed infine li ha invia> come apostoli del Regno. Presentando il piano di Gesù e la sua pedagogia, il COR-‐ SO GIOVANNI ci dimostra la grande esigenza che ciascu-‐ no deve assumere per diventare discepolo di Cristo. Gesù, infaB, invita il suo discepolo ad entrare nella sua dinamica eucaris>ca che lo conformerà a Sua immagine e a sua somiglianza. Ascoltando la voce del maestro che ci dice “Fate questo in memoria di me”, è impossibile non ricominciare lo stesso processo per formare altri discepoli di Cristo. Il Corso Giovanni è perciò una meravigliosa avventura che permeDe al discepolo di fare per un altro ciò che Gesù ha faDo per lui. Al termine di questa esperienza ognuno avrà faDo questa scelta radicale che trasformerà tuDa la sua vita di fede e d’impegno.
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