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Newsletter Mensile LA PROVA DEL FALLIMENTO Papa Francesco nel discorso tenuto pochi giorni fa ai giovani di Cagliari indica la via per non cadere nella disperazione e nella tristezza a seguito dei fallimenti nella vita come nelle esperienze pastorali e missionarie. Pagina 1
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34° GIOVANI VERSO ASSISI Ultimi giorni per inviare le proprie iscrizioni che saranno comunque accettate in base ai posti disponibili. Pagine 4-5
MI MANCAVA GESÙ La testimonianza di Giuseppe Pio sull’esperienza vissuta a Pergusa al Corso Adolescenti di questa estate. Pagina 6
INCONTRI HD Vi presentiamo l’altra novità del Progetto Discepoli che sarà avviata nei prossimi mesi nelle città dove sono presenti le Porziuncole. Pagina 7
LA PROVA DEL FALLIMENTO Mi ha posi)vamente impressionato il breve discorso – in termini di righe, ma non di tempo – che Papa Francesco ha rivolto ai giovani che ha incontrato a Cagliari durante la sua visita pastorale nel ca-‐ poluogo sardo lo scorso 22 se=embre.
dimostra di conoscere anche abbastanza bene le difficoltà, le paure e le tentazioni dei giovani delle realtà ecclesiali, i quali, prima di tut-‐ to, devono affrontare quella sorta di scoraggiamento che ormai si respira all’interno di quasi tutte le realtà ecclesiali.
Con questo discorso il Papa conferma di conoscere molto bene la realtà ecclesiale odierna e le sfide a cui è chiamata la Chiesa univer-‐ sale così come e soprattutto le piccole Chiese locali e i pochi giovani che, come un piccolo “resto”, avvertono la chiamata ad essere sale, luce e lievito del mondo. Se Papa Francesco ci ha abituati nei suoi sei mesi di pontificato a guardare oltre i confini geografici delle “sa-‐ crestie” per volgere sguardo e attenzione alle “periferie” esistenziali e materiali del mondo di oggi, in questo discorso ai giovani sardi
Commentando il vangelo della chiamata dei primi discepoli sulla riva del lago di Tiberiade, dopo una no=e di pesca andata a male, Papa Francesco ha offerto tre piste di riflessione consequenziali. La prima riguarda l’esperienza del fallimento. Pietro, da uomo pra)co ed esperto pescatore, di fronte alla richiesta di Gesù di prendere il largo e ge=are la rete per la pesca, manifesta la fru-‐ strazione per il suo fallimento: «Maestro, abbiamo fa)cato tu=a la no=e e non abbiamo preso nulla».
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speranza, la speranza fa parte del vostro essere. Un giovane senza speranza non è giovane, è invecchia-‐ to troppo presto! La spe-‐ ranza fa parte della vostra giovinezza! Se voi non ave-‐ te speranza, pensate se-‐ riamente, pensate seria-‐ mente… Un giovane senza gioia e senza speranza è preoccupante: non è un giovane».
Sembra quasi di vedere il Papa che chiede ai giovani con insistenza di uscire per annunciare il Vangelo, come ha fatto appena un paio di mesi fa con i tre milioni di Rio, e questi che gli rispondono: Caro Pa-‐ pa, ci abbiamo tentato, abbiamo fatto di tutto, ma abbiamo fallito! Papa Francesco conosce bene questa esperienza. Sa bene che le nostre comunità ecclesiali non sono fresche e pimpan) come la famiglia del Mulino Bianco al risveglio ma=u)no: «Nella Chiesa – ha de=o il Papa – facciamo tante volte questa esperienza: i sacer-‐ do), i catechis), gli animatori si affa)cano molto, spendono tante energie, ce la me=ono tu=a, e alla fine non vedono risulta) sem-‐ pre corrisponden) ai loro sforzi… Comunità dove la fede appare un po’ sbiadita, non mol) fedeli partecipano aXvamente alla vita della Chiesa, si vedono dei cris)ani a volte stanchi e tris), e mol) ragazzi, dopo aver ricevuto la Cresima, se ne vanno. Il Sacramento del congedo, dell’addio, come ho de=o io. È un’esperienza di falli-‐ mento, un’esperienza che ci lascia vuo), ci scoraggia». Proprio sul sacramento della Cresima, su cui le comunità ecclesiali puntano, con grande dispendio di risorse e di energie, per poi co-‐ struire la Pastorale Giovanile, già il Papa si era soffermato, quasi a voler affondare il coltello nella piaga: «come si chiama, questo Sacramento? La Cresima …no! È cambiato il nome: “Sacramento dell’addio”. Fanno questo e se ne vanno dalla Chiesa: è vero o no? Questa è un’esperienza di fallimento». Il Papa, quindi, non minimizza il problema, non lo so=ovaluta né ne sminuisce il significato – «Pensate alle esperienze di fallimento che voi avete sperimentato, pensate. È certo: tuX noi ne abbia-‐ mo» –, ma lo reinterpreta alla luce di Cristo: l’esperienza del falli-‐ mento «è una prova, ed è importante!». Una prova che, come qualunque altra a cui la vita ci so=ome=e, pone i giovani di fronte ad un bivio: la sfiducia e, quindi, la disperazione e la tristezza da una parte o la fiducia in Gesù dall’altra. A questo punto, è bene rileggere a=entamente le parole del Papa per intero: «Certamente una cosa da non fare è quella di lasciarsi vincere dal pessimismo e dalla sfiducia. Cris)ani pessimis): è bru=o questo! Voi giovani non potete e non dovete essere senza 2
Ed ecco il secondo punto proposto dal Papa, l’alter-‐ naEva alla sfiducia e al pessimismo, che è la fidu-‐ cia in Gesù. E qui, ripren-‐ dendo ancora una volta il brano evangelico, il Papa fa comprendere chiaramente che fidarsi di Gesù è ben altra cosa che fidarsi di progeH e metodologie: «Pie-‐ tro, in quel momento cri)co, gioca se stesso… dice: “Mah, sta be-‐ ne: sulla tua parola ge=erò le re)”. A=enzione! Non dice: sulle mie forze, sui miei calcoli, sulla mia esperienza di esperto pescatore, ma “Sulla tua parola”, sulla parola di Gesù! E il risultato è una pe-‐ sca incredibile, le re) si riempiono, tanto che quasi si rompevano». Su questo aspetto, per chi si occupa di nuova evangelizzazione, non sarà ribadito mai abbastanza il concetto: i nuovi mezzi e i nuovi me-‐ todi a servizio della nuova evangelizzazione non servono a nulla se prima non c’è un cuore che si fida totalmente ed incondizionata-‐ mente di Gesù e della sua Parola! È come nel settore della medici-‐ na: se il malato non accetta/riconosce la sua malattia e non si fida del medico, a nulla varrà sottoporsi alle terapie di guarigione e riabi-‐ litative prescritte. Come sanno bene gli specialisti della medicina, la prima guarigione del paziente parte dalla testa, dalla sua capacità/ volontà di fidarsi del medico e delle sue terapie e dalla speranza/se-‐ renità che la guarigione è possibile. È in questa collaborazione tra paziente e medico che si innesta l’efficacia delle terapie. Già il Papa, nella sua intervista a Civiltà Ca=olica di recente pubbli-‐ cazione, parlava della Chiesa come di “un ospedale da campo do-‐ po una ba=aglia”: «È inu)le chiedere a un ferito grave se ha il co-‐ lesterolo e gli zuccheri al)! Si devono curare le sue ferite. Poi po-‐ tremo parlare di tu=o il resto. Curare le ferite, curare le ferite… E bisogna cominciare dal basso. La Chiesa a volte si è fa=a rinchiu-‐ dere in piccole cose, in piccoli preceX. La cosa più importante è invece il primo annuncio: “Gesù Cristo E ha salvato!”». Ecco ciò a cui dobbiamo puntare con decisione: l’annuncio della salvezza in Gesù Cristo, la fede in Lui. Tu=o il resto, la crescita nella fede, il discepolato in qualunque contesto/metodo forma)vo, viene dopo. A che serve tentare di riabilitare a camminare chi ha le ossa delle gambe fra=urate?! Così, spesso, le nostre realtà ecclesiali, soprat-‐ tu=o i gruppi giovanili, sono come i repar) di degenza per mala) terminali, per i quali nessuno si è preso la briga di curare la causa della malaXa stessa. So di essere duro, anche negli esempi, ma spero di essere compreso nel conce=o di base: senza una fede Newsletter - Ottobre 2013
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salda in Gesù, sulla sua Pa-‐ rola, tutti gli altri discorsi catechetici, morali, missiona-‐ ri… cadono nel vuoto e sono inconcludenti e spingono solo ad ulteriori esperienze di fallimento. Sulla tua Paro-‐ la! Unicamente fidandoci di Gesù potremo pescare, per-‐ ché senza di Lui, senza fidarci di Gesù non potremo far nulla (cfr Gv 5,5). Comprendiamo bene, allora, l’esortazioni del Papa ai gio-‐ vani nel proseguo del suo discorso: «La Parola del Si-‐ gnore ha riempito le reti, e la Parola del Signore rende effi-‐ cace il lavoro missionario dei discepoli… Lui è il Signore! Lui cambia la prospettiva della vita. La fede in Gesù conduce a una speranza che va oltre, a una certezza fondata non sol-‐ tanto sulle nostre qualità e abilità, ma sulla Parola di Dio, sull’in-‐ vito che viene da Lui». Perciò – e questo è il terzo e ul)mo punto proposto dal Papa – quan), accogliendo il mandato di Gesù, “prendono il largo” per ge=are le re) dell’annuncio evangelico, proprio perché ripongono la propria fiducia in Gesù, di fron) ai fallimen) non possono e non devono fare i supereoi. Ciò che suscita perseveranza e porta frut-‐ to nell’esperienza dell’evangelizzazione, nonostante i conEnui fallimenE e difficoltà, è la fiducia in Gesù. E così il Papa ricorda i suoi 60 anni di sacerdozio: «tan) anni con alcuni successi, di gioia, ma tan) anni di fallimen), di fragilità, di peccato… 60 anni sulla strada del Signore, dietro a Lui, accanto a Lui, sempre con Lui. Sol-‐ tanto vi dico questo: non mi sono pen)to! Non mi sono pen)to!
Ma perché? Perché io mi sento Tarzan e sono forte per andare avan)? No, non mi sono pen)to perché sempre, anche nei mo-‐ men) più bui, nei momen) del peccato, nei momen) della fragili-‐ tà, nei momen) di fallimento, ho guardato Gesù e mi sono fidato di Lui, e Lui non mi ha lasciato da solo». Ed ecco l’invito finale che vogliamo fare nostro, quali giovani fran-‐ cescani, che voglio per primo fare mio di fronte ai tan) piccoli o grandi fallimen), nella vita come nel ministero pastorale: «Siate sempre uomini e donne di speranza! Niente lamentele! Niente scoraggiamento! Niente buSarsi giù, niente andare a comprare consolazione di morte: niente! Andare avanE con Gesù! Lui non fallisce mai, Lui non delude, Lui è leale!». Grazie Papa Francesco! fra’ Saverio Benena:
I N R O I G I M I ULTIMISS ! ! ! A v G L A I S R E V I R C S I R E P Dall’1 ottobre si potranno accettare altre iscrizioni solo se ci sarà disponibilità di posti sui pullman! Newsletter - Ottobre 2013
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i n o i z ri c s i no n Le a r de u !! ! i e h r c b si tem t e s il 30
Segreteria per la Sicilia
MOVIMENTO GIOVANILE FRANCESCANO DI SICILIA
Convento S. Maria della Dayna Salita San Francesco 90035 Marineo (Pa) tel/fax: 091/8725133 e.mail: segreteria@mgfsicilia.org 4
TUTTE LE INFORMAZIONI SU:
www.mgfsicilia.org
Newsletter - Luglio/Agosto 2013
PROGRAMMA U FFICIALE CON L E I NTEGRAZIONI P ER L A S ICILIA MARTEDÌ 29 OTTOBRE Dalle 16.00 circa: Partenze da Palermo e Catania) (I luoghi e gli orari esa= saranno comunica> a fine se@embre) 19.30: Liturgia di inizio pellegrinaggio presso la Chiesa di San Francesco d’Assisi di Messina (Viale Bocce@a). 21.00: Partenza da Messina Cena al sacco e colazione dell’indomani a cura dei partecipan>.
34° Convegno Nazionale GIOVANI VERSO ASSISI ASSISI, 30 OTTOBRE / 3 NOVEMBRE 2013 SCHEDA PER LA RACCOLTA DEI DATI Da consegnare al responsabile locale. Scrivere a stampatello! Grazie.
COGNOME …………………………………………………………………………………………………………………………....………………… NOME …………………………………………………………………………………………………………………………..……………………………...
MERCOLEDÌ 30 OTTOBRE Arrivo ad Assisi e pranzo in ristorante. Dopo pranzo, sistemazione negli alberghi assegna>ci dalla Segreteria nazionale. Tempo libero. 19,30 Cena 21,00 Basilica Inf: Veglia di preghiera e accoglienza delle regioni.
CAP …………………………….………… CITTÀ …………………………...……………………………………………………………………..
GIOVEDÌ 31 OTTOBRE 09,00 Basilica Superiore: Celebrazione delle Lodi 10,00 Relazione di frate Mirko Montagu> OFMConv. e suor Emiliana Norbiato Elis. 12,30 Pranzo 16,00 Gruppi di condivisione sul tema della giornata. 18,00 Basilica Inferiore: Introduzione alla liturgia Penitenziale A seguire: Tempo per le Confessione dei pecca> e assoluzione individuale. Apertura Tomba di S. Francesco: silenzio e preghiera personale. Cena al sacco 22,00 Piazza Inferiore: Thé caldo per tu=
DOC. DI RIC.: TIPO: ❏ C.I. ❏ PAT
VENERDÌ 1 NOVEMBRE: Solennità di Tu- i San/ 09,00 Basilica S.: Introduzione alla Lec>o Divina proposta da suor Benede@a Rossi 10,00 Meditazione personale: sarà disponibile la Basilica Superiore, Tomba di San Francesco, il Bosco di S. Francesco, altre cappelle o luoghi che ciascuno potrà sce-‐ gliersi in ci@à. Sarà aperta la cappella dell’Adorazione Eucaris>ca con la presenza di fra> e suore. 12,30 Pranzo. 16,00 Condivisione della Lec>o per so@ogruppi. Sarà a=vo il centro di ascolto (nel chiostro inferiore di Sisto IV). 19.00 Basilica Superiore: Celebrazione Eucaris>ca della Solennità di Tu= i San>. 20.00 Cena 21.30 Basica Inferiore: Adorazione Eucaris>ca. Sarà a=vo il centro di ascolto nella cappella di santa Caterina, chiostro dei Mor> e giardino dei Novizi. SABATO 2 NOVEMBRE: Commemorazione dei defun/ 09,00 Basilica Superiore: Celebrazione eucaris>ca 10,00 Gruppi di approfondimento a tema: 1. La gioia a@raverso la bellezza. 2. La gioia nella sofferenza. 3. La gioia nella liberazione dal male. 4. La gioia nell’esperienza Missionaria. 5. Gioia o dipendenza in internet e nel gioco d’azzardo! 6. Gioia e poli>ca: alla ricerca del bene comune. 7. La gioia a confronto con le altre religioni. Gruppo vocazionale di orientamento alla vita consacrata o sacerdotale e Gruppo vocazionale di orientamento alla vita. Sarà aperta la cappella dell’Adorazione Eucaris>ca con la presenza di fra> e suore. Sarà a=vo il centro di ascolto. 13,00 Pranzo. 16,00 Incontro per regioni e Vespri. 19,30 Cena. 21,00 Serata di Fraternità: “Gioia Infinita” animata da fra’ Michele Rocco OFMConv. -‐ fra’ Marco Bellaghioma OFMConv. -‐ fra’ Fabio Paciel-‐ lo OFMConv. -‐ fra’ Cyrille Diwa Kpalafio OFMConv. Presso Umbria Fiere – Bas>a Umbra DOMENICA 3 NOVEMBRE 07,30 Colazione in albergo 08,00 Carico bagagli sui pullman 09,00 Basilica Superiore: Celebrazione Eucaris>ca Consegna del Mandato 10,30 Tempo libero 13,00 Pranzo in ristorante a cura dell’organizzazione regionale. 15,30 Partenza per la Sicilia Cena in autogrill a cura dei partecipan>. LUNEDÌ 4 NOVEMBRE Arrivi nei luoghi di partenza nella primissima ma=nata.
VIA …………………………………………………………………………………………………...……………………..… N. ………………………… LUOGO E DATA DI N. ………………………………………………………………..………………………………………………….. N. …………………….……………………………………….……..
Rilasciato da ……………………………………………...…………………………………. il ……………………………………………..…… RECAPITI: TEL ……………………………………………………. CELL ……………………………...……………………………… EMAIL ………………………………………………………………………………………………..…………………………………...……………………
VIAGGIO: in pullman GT con partenze da Palermo, Catania e Messina. ADESIONI: in gruppo o singolarmente tramite modulo online su mgfsicilia.org ETÀ: la partecipazione è riservata a quanti hanno compiuto 17 anni e non superano i 30. QUOTA DI PARTECIPAZIONE: € 240,00 Comprende viaggio a/r, alloggio in pensione completa in albergo, partecipazione convegno, N. 2 pranzi in ristorante (extra programma nazionale), spese di segreteria. CONTATTI: segreteria@mgfsicilia.org Tel/Fax: 091.8725133 (fraʼ Saverio)
34° Convegno Nazionale GIOVANI VERSO ASSISI ASSISI, 30 OTTOBRE / 3 NOVEMBRE 2013 SCHEDA PER LA RACCOLTA DEI DATI Da consegnare al responsabile locale. Scrivere a stampatello! Grazie.
COGNOME …………………………………………………………………………………………………………………………....………………… NOME …………………………………………………………………………………………………………………………..……………………………... CAP …………………………….………… CITTÀ …………………………...…………………………………………………………………….. VIA …………………………………………………………………………………………………...……………………..… N. ………………………… LUOGO E DATA DI N. ………………………………………………………………..………………………………………………….. DOC. DI RIC.: TIPO: ❏ C.I. ❏ PAT
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Rilasciato da ……………………………………………...…………………………………. il ……………………………………………..…… RECAPITI: TEL ……………………………………………………. CELL ……………………………...……………………………… EMAIL ………………………………………………………………………………………………..…………………………………...……………………
VIAGGIO: in pullman GT con partenze da Palermo, Catania e Messina. ADESIONI: in gruppo o singolarmente tramite modulo online su mgfsicilia.org ETÀ: la partecipazione è riservata a quanti hanno compiuto 17 anni e non superano i 30. QUOTA DI PARTECIPAZIONE: € 240,00 Comprende viaggio a/r, alloggio in pensione completa in albergo, partecipazione convegno, N. 2 pranzi in ristorante (extra programma nazionale), spese di segreteria. CONTATTI: segreteria@mgfsicilia.org Tel/Fax: 091.8725133 (fraʼ Saverio)
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Come anticipato nello scorso numero, ecco la testimonianza di un altro ragazzo di Pergusa che h a partecipato al Corso Adolescenti e stivo.
MI MANCAVA GESÙ Mi chiamo Giuseppe Pio Costa. Quest’anno ho partecipato al corso “L’amicizia con Gesù”, svoltosi nei giorni 19-‐20-‐21 luglio, presso l’Oasi Francescana a Pergusa. È stata la prima volta che partecipa-‐ vo ad un corso di questo genere.
e chiederle simbolicamente perdono. L’insegnamento ricevuto da ciò è che si deve essere capaci, non solo di perdonare, ma anche di sapersi umiliare, distruggere il proprio orgoglio e chiedere perdono per un nostro sbaglio, grande o piccolo che esso sia…
Prima di parteciparvi, sen)vo la mia vita vuota a tal punto, che sembrava quasi senza senso. Ad aggravare la situazione si è ag-‐ giunta una condizione di malessere, che si è protra=a per un pe-‐ riodo alquanto lungo, vissuta da mia madre e che tu=’oggi si pro-‐ trae, anche se, grazie al cielo, con minore intensità. Tu=a la mia famiglia ne ha risen)to, anche se in modo indire=o, e seppure io cercassi di nascondere questo mio vuoto interiore a coloro che mi stavano vicino e sopra=u=o a me stesso, cercando di apparire forte, in realtà mi sen)vo sempre più triste ed abba=u-‐ to nel vedere mia madre nascondere la sua sofferenza dietro un coraggioso sorriso che serviva a non farci stare preoccupa).
Questo è solo uno dei momen) trascorsi al corso. Ve ne sono sta) mol) altri tuX di pari o addiri=ura di maggiore intensità, che sono sta) vissu) da tuX i partecipan) in modo molto aXvo e presente spiritualmente.
Mi sen)vo spento, quasi privo di vita, finché un giorno ho saputo di questo corso “L’amicizia con Gesù” e fui invitato a parteciparvi. Devo amme=ere che in un primo momento non fui realmente convinto di prendervi parte. Poi ho capito che quello che mancava nella mia vita, era Gesù. Così ho deciso di parteciparvi puntando tu=o su questa mia esperienza con il Signore, nella speranza che questa mi avrebbe aiutato a cambiare ciò che non andava nella mia vita e modificarla semmai ce ne fosse stato bisogno. È stata una esperienza molto forte, incentrata su argomenti appar-‐ tenenti al vissuto adolescenziale, che venivano analizzati mediante alcuni passi biblici e le parole pronunciate da due persone eccezio-‐ nali, Carlos e Don Valentino, i quali sono stati capaci di farmi gustare ogni singolo istante di questa esperienza meravigliosa. Le loro parole sono state molto forti e i momenti vissuti veramente affascinanti e commoventi. Ad esempio, uno di questi, basato sul tema del per-‐ dono, era costituito dal pensare ad una persona nei confronti della quale era stato compiuto del male, immaginandola seduta su di una sedia, ai piedi della quale, si poteva, chi si sentiva di farlo, avvicinarsi Newsletter 6 - Ottobre 2013
Per quanto mi riguarda, questo corso, è stata certamente l’espe-‐ rienza che mi mancava e che cercavo da qualche tempo, per risco-‐ prire il volto di Gesù, la Sua amicizia, il Suo amore. Naturalmente, come è intuibile dal )tolo del corso, tu=o ciò ci ha aiutato a creare un’amicizia con Gesù, che va col)vata ed accresciuta, giorno per giorno, momento per momento, e che non può essere raggiunta o contenuta in una singola esperienza. Essere amici, vuol dire prima di tu=o, conoscere la persona che ) sta accanto. Solo se ci si cono-‐ sce davvero si può instaurare una vera amicizia, costruita su solide basi e des)nata ad essere, di conseguenza, duratura nel tempo. Così è l’amicizia con Gesù. Egli si mostra disponibile ad essere no-‐ stro amico. Spe=a solo a noi acce=are la sua proposta e dirigerci verso le sue braccia misericordiose ed il suo cuore, che è pronto ad amarci per quello che siamo, senza dis)nzione alcuna. Egli non da alcun peso al fa=o che noi, spesso, a causa della nostra debolezza umana, cediamo al peccato o che, comunque, abbiamo nel nostro cuore una parte che ci induce a ciò. Egli guarda solo la nostra parte buona, la nostra parte migliore, anche se essa, spesso, si rivela essere nascosta. Gesù scruta i nostri cuori, Lui riesce a vedere que-‐ sta nostra parte buona e ci ama proprio per quella. Concludo enunciando quella che è stata, per quest’anno, la frase rappresenta)va del corso e che, traccia chiaramente, quella che è la strada per divenire discepoli ed amici di Gesù: ”Non si diventa amici tu=o in una volta, ma si diventa amici un po’ per volta”. Giuseppe Pio Newsletter - Marzo 2013 6
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Continuiamo la presentazione delle novità che saranno presto avviate da parte dei giovani del Progetto Discepoli. Questo mese vi presentiamo gli INCONTRI HD, una iniziativa volta a creare un spazio fisico e di tempo in cui incontrare i propri coetanei nell’amicizia e nella te-‐ stimonianza di una scelta di fede e di vita. Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. Ella aveva una sorel-‐ la, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i mol: servizi. Allora si fece avan: e disse: "Signore, non t'importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiu:". Ma il Signore le rispose: "Marta, Marta, tu : affanni e : agi: per mol-‐ te cose, ma di una cosa sola c'è biso-‐ gno. Maria ha scelto la parte miglio-‐ re, che non le sarà tolta". (Lc 10,38-‐42)
Con questa aXvità, noi giovani del Di-‐ sciples Project, quali discepoli di Gesù, ci incontriamo ogni mese, in uno spazio ampio e accogliente, per condividere la gioia dell'amicizia, per mangiare insie-‐ me, per raccontarci le esperienze vissu-‐ te, per ascoltare la Parola di Gesù e ap-‐ profondirla, quale migliore nutrimento della nostra vita, e per pregare insieme e gli uni per gli altri.
venu)! Con i nostri paren), amici, col-‐ leghi di studio o di lavoro, ci piace con-‐ dividere la nostra esperienza di disce-‐ polato di Cristo e di Chiesa giovane che ama l'accoglienza sincera, le relazioni profonde, la musica, la convivialità semplice... dove ognuno possa sen)rsi di casa.
terna e un momento di ascolto della Parola di Gesù e di preghiera.
Si può partecipare agli Incontri HD su invito personale di un giovane MGF op-‐ pure di propria iniziativa, ma comuni-‐ cando sempre anticipatamente ai refe-‐ renti locali la propria partecipazione così da poter predisporre adeguatamente La scale=a di ogni incontro prevede, in per la cena. linea di massima, un aperi)vo, tra una Agli incontri nella Casa dei Discepoli presentazione degli ospi) e una chiac-‐ Per maggiori informazioni, (House of the Disciples) tuX sono ben-‐ chierata tra amici, una piccola cena fra-‐ visita il sito www.mgfsicilia.org Newsletter - Ottobre 2013
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CALENDARIO MGF rancesco ta di San F 4 ottobre: Fes à pellesco si recher ce n ra F pa a P i prinisi e visiterà ss A in o n gri ani. ari francesc cipali santu
18/20 ottobre a Marin eo Quarta Leader Confere nce
in evidenza ISI 2013 ERSO ASS izioni!!! GIOVANI V dono le iscr iu ch si e es i el m indicazion All’inizio d re secondo le b to ot 9 2 ! il ed Partenza e. Stay tun rnite onlin fo o n n ra sa che
ADORAZIONE GIOVANI - JESUS
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Marineo: 2 ottobre - H 21.30 Catania: 10 ottobre - H 20.30 Enna: 11 ottobre - H 20.30 Messina: 11 ottobre - H 19.00 Noto: 11 ottobre - H 20.30 Catenanuova: 17 ottobre - H 19.30
mgf-sicilia-on-line www.mgfsicilia.org il sito web ufficiale
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CENTRO REGIONALE PER LA PASTORALE GIOVANILE E VOCAZIONALE OFM CONV. Convento S. Maria della Dayna Salita San Francesco 90035 Marineo Tel: 091 8725133 segreteria@mgfsicilia.org
L’inizio di un nuovo anno pastorale – se mai la fede e la pastorale possono andare in vacanza… – è segnato ogni anno dall’incontro di verifica, formazione e programma-‐ zione dei leader del Proge=o Discepoli. Giunta al quarto anno, la prossima Leader Conference, che si terrà presso il Centro Regionale di Marineo dal 18 al 20 ottobre, avrà come filo conduttore la celebre frase paolina di 1Cor 6,12 con la quale l’apostolo risponde a chi sostiene la liceità di ogni modo di vivere e di fare in forza della liber-‐ tà evangelica con la visione di una liberazione che fa la “differenza” cristiana e che unicamente giova alla salvezza. Di fronte all’imperante rela)vismo culturale, morale e religioso, il messaggio paolino è quanto mai a=uale e di urgente applicazione, tanto che, parafrasando la sostanza del magistero ordinario di Papa Francesco, possiamo sin-‐ te)zzarlo con un famoso slogan: be different & make dif-‐ ference! Ma se ciò vale all’interno del contesto sociale, in quanto francescani l’impera)vo ci impegna anche e so-‐ pra=u=o nel contesto ecclesiale. In questo senso, il Proge=o Discepoli fa la differenza nel-‐ l’a=uale situazione di stallo, di rassegnazione, di chiusura, di a=accamento alle e)che=e associa)ve, di autocele-‐ brazione, di compromesso con le ideologie del mondo… che pervade, purtroppo, la stragrande maggioranza di comunità e gruppi ecclesiali. «La verità – affermava Paul Claudel – non ha nulla a che ve-‐ dere col numero di persone che essa persuade». Ciò signifi-‐ ca che la libertà del cristiano non si misura dall’assimilazione della mentalità-‐verità e degli stili di vita del mondo a partire dal “così fan tutti”…, ma dall’essere stato liberato da Cristo Gesù, Via Verità e Vita, e da uno stile di vita segnato dal Vangelo che provoca naturalmente l’opposizione del mon-‐ do: sarete odiati da tutti a causa del mio nome… Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia. (cfr Lc 21,17; Gv 15,19) Questo combaXmento – che è interiore ed esteriore allo stesso tempo – ha però un epilogo nella vi=oria di Cristo sul mondo: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tuG i popoli… Ed ecco, io sono con voi tuG i giorni, fino alla fine del mon-‐ do» (cfr Mt 28,18-‐20). Con questa certezza, vogliamo vivere e portare a tuX la verità del Vangelo.
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