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Newsletter Mensile - Anno IV IO VADO A ROMA! Riflessione di inizio anno pastorale sul Progetto Discepoli. Esso ha un obiettivo ben definito che non può essere dirottato, ma perseguito e vissuto fino in fondo. Se così non fosse, allora SESA-MGF SICILIA sarebbe un’altra cosa… Riconoscimento della Scuola Pagina 1 di Evangelizzazione Sant’Andrea - MGF Sicilia. Pagina 4
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Settembre 2012 AL SIGNORE LA LODE... Grandi meraviglie il Signore ha compiuto a Marineo al Jubilate Worship Concert.
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ULTIMO MESE PER IL GVA
Le iscrizioni al 33° GvA si chiuderanno il 30 settembre. Sul sito mgfsicilia.org il programma, le info e i moduli per le iscrizioni. Pagina 6
CORSO CANA
A settembre weekend residenziale per coppie di sposi proposto dalla Scuola di Evangelizzazione S. Andrea MGF. Pagina 8
IO VADO A ROMA! Un giovane frate si decise un giorno a fare un pellegrinaggio a Roma, per riconfermare presso la tomba di San Pietro la propria fede cattolica e rinnovare il proprio impegno ad essere un sincero discepolo e apostolo di Cristo. Nella maestosa basilica vaticana c’era già stato tante volte, ma sempre accodandosi ai numerosi pellegrinaggi offerti dai tour-operator, insieme ad altri preti e seminaristi oppure con i propri parrocchiani e collaboratori laici. Andare a Roma da solo era un’iniziativa che andava fuori dai soliti schemi, suoi e di tutta la gente che conosceva. In tanti – confratelli e laici – appresa la notizia, si erano proposti di accompagnarlo nel viaggio, ma ognuno aveva delle proposte per renderlo “più interessante”. Qualcuno suggeriva di prendersela un po’ comoda, approfittando del viaggio a Roma per visitare le vestigia della capitale. A questi il giovane prete rispose: Io vado a San Pietro per riconfermare la mia fede e la mia vocazione! Altri si proposero di accodarsi, magari raggiungendo la città eterna a tappe: prima a S. Giovanni Rotondo, poi una sosta a Napoli (Hai mai visto la costiera amalfitana? E il santuario di Pompei?...). Anche a questi il giovane frate rispose: Io vado a Roma per riconfermare la mia fede e la mia vocazione presso la tomba di San Pietro! Altri ancora proponevano di fare una capatina a Firenze, però dopo il pellegrinaggio a Roma. Ma anche a questi il frate rispose: Io vado a Roma a riconfermare la mia fede e la mia vocazione! Newsletter - Settembre 2012
Fu così che alla fine il giovane frate si ritrovò da solo a compiere il sospirato pellegrinaggio. Tutti gli aspiranti compagni di viaggio, ad uno ad uno, si erano defilati accampando la scusa che a Roma c’erano già stati e che in un prossimo futuro, se si fosse presentata l’occasione, avrebbero approfittato dei soliti variegati pacchetti preconfezionati, abbondantemente offerti dalle agenzie di viaggio. Arrivato a Roma in aereo, salì sul treno che lo portò alla stazione centrale da dove prese la metro per scendere alla fermata più vicina al Vaticano (almeno così indicavano i cartelli all’interno del vagone su cui era salito, stipato come una latta di sardine sotto sale di vocianti turisti, preti e suore di tutte le nazionalità. Uscito dai sotterranei romani si ritrovò in una piazza a lui sconosciuta. In Vaticano c’era già stato, ma i pullman dei viaggi organizzati l’avevano sempre fatto scendere a ridosso del maestoso colonnato del Bernini. Adesso doveva orientarsi da solo in una città che gli appariva nuova e sconosciuta. Così si decise a chiedere indicazioni per raggiungere Piazza San Pietro dirigendosi decisamente verso un vigile urbano che, madido di sudore, dirigeva il caotico traffico automobilistico del mattino. “Scusi, – esordì imbarazzato il giovane frate – mi sa indicare la strada per raggiungere Piazza San Pietro?”. Sbuffando e anche un po’ infastidito, il vigile sciorinò un percorso fatto di vie, incroci e traverse da riempire la pagina di un blocknotes: “Vada a destra e prosegua fino al semaforo. Poi svolti a 1
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sinistra e dopo il primo incrocio giri di nuovo a sinistra. Si troverà in una via stretta. La percorra fino al semaforo e poi svolti a destra…” E così via per circa cinque minuti! A occhio e croce, senza conoscere affatto il percorso indicato, si trattava di almeno un paio di chilometri di vie e viuzze, se non di più! Eppure sentiva dentro che non doveva essere così lontana la méta. Così, con la semplicità disarmante di un bambino, il giovane frate esclamò: “Ma io sono a piedi!”. E il vigile urbano, con nonchalance, rispose: “Allora vada dritto sulla strada di fronte a lei. A cento metri c’è la piazza che cerca!”.
Questa storiella la considero la parabola del Progetto Discepoli alle porte del suo terzo anno di vita e di quella che considero la mia personale vocazione e missione nella Chiesa di frate minore conventuale e sacerdote. Le origini del Progetto Discepoli, in quanto progetto per la Nuova Evangelizzazione dei giovani, devono farsi risalire ad almeno un decennio addietro quando, di comunità nel convento di Noto, dirigevo un ben avviato oratorio con centinaia di membri tra ragazzi, adolescenti, giovani e giovani adulti. Già in quel tempo, ricco di soddisfazioni umane ed apostoliche, il Signore lanciò la sua sfida: a che serve avere l’oratorio e la chiesa piena di giovani – spesso litigiosi, altre volte annoiati e spenti, tutti infarciti della mentalità del mondo – se nel frattempo migliaia di giovani passeggiano dinanzi alle porte della chiesa indifferenti a Me e al mio Amore? Eppure in quel tempo mettevo puntualmente a frutto tutti i suggerimenti e gli strumenti utili ad una efficace Pastorale Giovanile derivanti dall’esperienza della Chiesa post-conciliare, sia nel campo oratoriale che associazionistico, e dall’esperienza consolidata dell’associazionismo francescano. Non mi lasciavo perdere neanche le ultime novità e sperimentazioni provenienti da vari ambiti, soprattutto diocesani. Non occorreva far altro che seguire le linee indicate da ricerche, sussidi e manuali e il “gioco” era fatto. Se qualcosa andava storto, se i frutti tardavano ad arrivare, la responsabilità era del direttore dell’oratorio o degli animatori o, non ultima istanza, dalle nuove generazioni tirate per la maglietta da una società avviata inesorabilmente verso la scristianizzazione. Ricordo i tempi in cui ogni anno ci si inventava qualcosa di nuovo per tenersi stretti i giovani e avvicinarne di nuovi: coro, teatro, musica, giochi, grest, campi-scuola, giornate di festa, ritiri, danza, attività sportive di
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N E W S L E T T E R vario genere e così via. Sono stati tempi bellissimi sotto tutti i punti di vista, nonostante gli inevitabili problemi e le preoccupazioni del lavorare pastoralmente per e con i giovani. Ma in fondo era un copiae-incolla di metodologie già sperimentate da altri o da continuare come da tradizione (nel nostro ambiente francescano si suole definirle “cose che ci appartengono”); anche l’empasse faceva parte del pacchetto preconfezionato. Un po’ come ancora oggi ogni parroco sa e mette in contro che i suoi ragazzi, nonostante le sue tante fatiche e tutte le più belle iniziative catechetiche e oratoriali, ricevuta la cresima non li rivedrà più… Iniziare percorsi nuovi, rompendo con gli schemi comuni o con le “cose che ci appartengono”, fa un po’ paura a tutti – rischi di camminare da solo! – e inevitabilmente ti sottopone a giudizi di condanna inappellabili (come quelli subiti da quella rana che un giorno volle uscire dal pozzo dove la sua colonia aveva da sempre vissuto, per esplorare il mondo esterno….) e devi imparare a districarti tra le mille tentazioni – ispirate dalle più nobili e sante intenzioni – di addivenire a qualche compromesso. I compromessi, inoltre, sono spesso ammantati dalle belle vesti della carità fraterna, del non lasciare nessuno indietro, della pazienza se il tempo di percorrenza del tragitto si allunga un po’, se alla méta prefissata aggiungi qualcos’altro… Ma il rischio è quello di perdere solo del tempo e di fare della méta “Andare a Roma” solo una tappa di un percorso più grande e più lungo, che alla fine svalorizza la mèta stessa. Allora bisogna continuamente ricordare a se stessi e a chi vuole farsi tuo compagno di viaggio quale è l’obiettivo verso cui orientare e spendere tutte le energie e risorse. C’è nel vangelo lucano un lietmotiv che mi ha sempre affascinato. L’evangelista, infatti, ha costruito il suo Vangelo come un unico lungo viaggio di Gesù verso Gerusalemme, tanto che più volte ripete – come un ritornello – che Gesù era diretto decisamente, con i suoi discepoli, verso Gerusalemme (cfr. Lc 9,51; 13,22; 17,11; ecc.). Nel Vangelo secondo Giovanni, invece, al cap. 6 troviamo una delle espressioni più dure e, a mio parere, più significative del messaggio evangelico: concluso il discorso del Pane di Vita in cui Gesù è ben determinato a far comprendere la necessità e la concretezza del nutrirsi fisicamente e materialmente della sua Carne e del suo Sangue, premessa indispensabile per avere la vita eterna, l’evangelista fa notare che da quel momento molti discepoli – non i farisei o gli scribi o i sadducei! – lo abbandonarono. Lungi dal tentare una conciliazione fra diverse vedute e interpretazioni del suo messaggio, Gesù si volta verso i dodici che ancora gli stanno attorno e li sfida: Volete andarvene anche voi? (Cfr Gv 6,66-67) Ogni compromesso avrebbe svalorizzato il significato e la portata del suo messaggio e di quanto di lì a poco si sarebbe compiuto. La Nuova Evangelizzazione, di cui è strumento il nostro Progetto Discepoli, è “nuova – come specificò il B. Giovanni Paolo II – nei mezzi, nell'ardore, nelle espressioni” ma il suo contenuto rimane l’immutabile Vangelo di Cristo. Riprendendo, dunque, la nostra parabola iniziale, possiamo arrivare a San Pietro con il treno o la nave piuttosto che con l’aereo; possiamo lasciarci guidare da una mappa cartacea o da un bel navigatore hi-tech, ma mai e poi mai! si potrà percorrere la strada con l’atteggiamento spento di chi
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è senza speranza per il domani, soprattutto edulcorando o annacquando il Vangelo della Salvezza di Gesù il Cristo! In questo viaggio non c’è posto per chi vuole ammirare le indiscutibili bellezze paesaggistiche della costiera amalfitana o per chi vuole tuffarsi nostalgicamente nella storia e nell’arte passata. Quelli sono altri viaggi, che hanno un loro indiscutibile valore. Ma noi andiamo da Pietro a rinnovare la nostra fede e la nostra vocazione!
N E W S L E T T E R insaziabili, commettono ogni sorta di impurità. Ma voi non così avete imparato a conoscere il Cristo, se davvero gli avete dato ascolto e se in lui siete stati istruiti, secondo la verità che è in Gesù, ad abbandonare, con la sua condotta di prima, l'uomo vecchio che si corrompe seguendo le passioni ingannevoli, a rinnovarvi nello spirito della vostra mente e a rivestire l'uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella vera santità (Ef 4,17-24).
Il Progetto Discepoli va a Roma, cioè ha una missione specifica: l’evangelizzazione. Questa missione non è un optional, ma è richiesta e confermata dal successore di Pietro il quale dichiara che “il mandato d'evangelizzare tutti gli uomini costituisce la missione essenziale della Chiesa”, essa “esiste per evangelizzare” (Evangelii nuntiandi, 14); Qualcun altro ti dirà: Ok! che “una evangelizzazione nuova Prima si va a rinnovare la propria fede e la propria Per Gesù ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero nei metodi, nel fervore e nella sua vocazione nella Chiesa, ma che spazzatura, per guadagnare Cristo… dimenticando ciò che mi sta alle espressione è necessaria nei paesi di più consolidata tradizione importanza ha il dopo? Che spalle e proteso verso ciò che mi sta di fronte, corro verso la mèta... cristiana dove interi gruppi di problema c’è ad andare altrove, battezzati hanno perduto il senso a valorizzare la storia e l’arte di vivo della fede o addirittura non si riconoscono più come membri della una città come Firenze o Arezzo o una delle tante mete turistiche della nostra bella Italia? Perché ritornare subito e decisamente a chiesa” (Redemptoris Missio, 33) e che, non ultimo, “la missione casa? Perché – rispondo io – se hai percorso e gustato la via della universale coinvolge tutti, tutto e sempre. Il Vangelo non è un bene Nuova Evangelizzazione ti si apriranno scenari nuovi, nuovi esclusivo di chi lo ha ricevuto, ma è un dono da condividere, una bella entusiasmi ti pervaderanno e, come San Paolo, senza alcun rigurgito notizia da comunicare. E questo dono-impegno è affidato non soltanto ad nostalgico, non potrai non dire: Per Gesù ho lasciato perdere tutte queste alcuni, bensì a tutti i battezzati, i quali sono «stirpe eletta, … gente santa, cose e le considero spazzatura, per guadagnare Cristo… dimenticando ciò popolo che Dio si è acquistato» (1Pt 2,9), perché proclami le sue opere che mi sta alle spalle e proteso verso ciò che mi sta di fronte, corro verso la meravigliose” (Benedetto XVI, Messaggio per la Giornata Missionaria mèta, al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù. (Cfr Ef Mondiale 2011). Qualcuno ti chiederà: cosa ci perdi a fare delle tappe intermedie? L’importante non è andare a Roma? Sì – rispondo io – ma così perdi il senso e l’ardore con cui affronti un viaggio che ha e non può non avere un obiettivo ben preciso: rinnovare la propria fede e la propria vocazione nella Chiesa.
3,8-14). Ma le insidie al viaggio non si trovano solamente alla partenza, ce ne sono di più ingannevoli quando sei in prossimità della méta. Attorno ad essa, vigili, si aggirano personaggi che dovrebbero facilitarti nello scatto finale dell’incontro con Gesù ed invece stanno lì per complicarti la vita. Sono come quegli scribi e farisei ipocriti di cui Gesù dice: percorrete il mare e la terra per fare un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete degno della Geènna due volte più di voi (Mt 23,15).
Il Progetto Discepoli va a Roma. Non è una gita di piacere, ma un pellegrinaggio di fede che comporta un cambiamento radicale di mentalità. Sono bandite le divaricazioni, i compromessi e le perdite di tempo, girando inutilmente attorno all’obiettivo: ripartire da Cristo, centro, orientamento e fine della vita cristiana. E voi, cari fratelli e sorelle, dove volete andare? fra’ Saverio Benenati
E se non ti hanno fatto smarrire la strada per arrivare a Gesù, ti fanno perdere l’entusiasmo del ritorno a casa – alla missione – dove poter vivere con rinnovato ardore e coerenza una vita da discepolo di Cristo e da intrepido evangelizzatore. In questo nostro viaggio che è il Progetto Discepoli non c’è posto per alcun vigile che pretende di dirigere il traffico a suo piacimento o secondo i propri schemi mentali, condizionando chi gli sta attorno. Una sola è la Via ed è – per dirla con San Francesco – il santo Vangelo di nostro Signore Gesù Cristo, nostra forma di vita. O ci si lascia trasformare nella mente e nel cuore, nel pensare e nell’operare, dal Vangelo che è la stessa persona viva e operante di Gesù Cristo, oppure si è di intralcio! Vi dico dunque e vi scongiuro nel Signore: non comportatevi più come i pagani con i loro vani pensieri, accecati nella loro mente, estranei alla vita di Dio a causa dell'ignoranza che è in loro e della durezza del loro cuore. Così, diventati insensibili, si sono abbandonati alla dissolutezza e, Newsletter - Settembre 2012
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SESA-MGF SICILIA La Scuola di Evangelizzazione del Movimento Giovanile Francescano di Sicilia ha ricevuto a Roma lo scorso agosto la certificazione di Scuola Locale SESA. Non un semplice “pezzo di carta”... Alla presenza di numerose Equipe Nazionali Europee e di Scuole Locali italiane, nell’ambito del Seminario Europeo tenutosi a Roma dal 6 al 10 agosto, il Movimento Giovanile Francescano di Sicilia, nella persona di fra’ Saverio, rappresentante tutta l’Equipe, ha ricevuto dalle mani di José Prado Flores, Fondatore e attuale Direttore del Consiglio Internazionale della Scuola Sant’Andrea, il riconoscimento di Scuola Locale di Evangelizzazione. Non un semplice “pezzo di carta” da appendere ad una parete del nostro Centro Regionale di Marineo, ma una responsabilità ed un impegno alla Nuova Evangelizzazione, nella e con la Chiesa, secondo il metodo kerygmatico, carismatico e comunionale della SESA il cui obiettivo è la formazione di evangelizzatori capaci di formare a loro volta altri evangelizzatori nelle comunità locali. La SESA non essendo un movimento ecclesiale, bensì un metodo di evangelizzazione, si incarna in ogni spiritualità e carisma delle comunità dove sono costituite le Scuole Locali e vengono riprodotti i corsi. Una potenzialità - poiché il Vangelo è di tutti e per tutti - ma anche un rischio se i corsi diventano solo il pretesto per veicolare altri messaggi e raggiungere altri obiettivi che non siano l’annuncio del Vangelo sic et simpliciter, secondo la dottrina della Chiesa. La certificazione di Scuola Locale, pertanto, è un punto di arrivo ma anche di partenza di un percorso di attenta valutazione da parte dell’Equipe Nazionale della fedeltà ai contenuti e alla metodologia dei Corsi, al Magistero della Chiesa, agli obiettivi propri della SESA e alla comunione ecclesiale mediante e sotto la responsabilità di un sacerdote quale assistente ecclesiastico dell’equipe locale. Ma è anche un impegno da parte dell’Equipe Locale a ricevere e riprodurre costantemente i Corsi, non limitandosi ai primi di chiara matrice evangelizzatrice, ma anche ai successivi che hanno l’obiettivo di formare i nuovi evangelizzatori di domani, ma già da oggi all’opera nella collaborazione con tutta la Chiesa ad essere quello che è chiamata ad essere: missionaria. Per il Movimento Giovanile Francescano di Sicilia la Scuola di Evangelizzazione è una grazia dello Spirito Santo, arrivata a noi e sostenuta con passione dal Responsabile Nazionale Carlos Macias De Lara, ma anche dall’Assistente Ecclesiastico nazionale Don Luca
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Paitoni e i tanti membri dell’Equipe Nazionale i quali, in varie esperienze tenutesi a Pergusa, hanno avuto modo di conoscere e apprezzare i giovani che compongono la nostra equipe locale. Ad oggi, i membri dell’equipe SESA-MGF SICILIA sono una ventina tra giovani e giovani-adulti di varie città della regione ed esprimono la varietà del Movimento stesso: terziari francescani, gifrini, giovani del Progetto Discepoli, Leader di Porziuncole o dei Teen-Disciples, giovani del cammino neocatecumenale come del Rinnovamento nello Spirito, oltre a fra’ Saverio, quale responsabile del Movimento e Sr Rosaria, grande coordinatrice di tutta l’equipe. A differenza della stragrande maggioranza delle scuole locali SESA, non solo italiane, la nostra Scuola Locale ha la caratteristica di non essere legata ad una città o una parrocchia, bensì ad un contesto regionale molto ampio e l’equipe riflette tale caratteristica. I giovani dell’equipe, infatti, sono di varie città dell’isola e questo comporta non poche difficoltà ad una assiduità di incontri formativi per l’equipe stessa ma anche programmatici e preparatori ai vari corsi che ormai quasi mensilmente vengono riprodotti. L’obiettivo auspicato, da valutare attentamente ed eventualmente da attuarsi nei prossimi anni, è quello di poter costituire altre equipe all’interno del Movimento regionale che possano riprodurre i corsi a livello zonale e/o nelle grandi parrocchie dei Frati Minori Conventuali di Sicilia. D’altronde, ciò corrisponde anche all’obiettivo della SESA, quello cioè di formare evangelizzatori che, costituendosi in equipe, possano riprodurre i corsi ricevuti. Pertanto, i giovani che ad oggi hanno ricevuto i corsi dalla nostra Scuola Locale e stanno proseguendo nel suo programma di formazione, rappresentano una grande risorsa per le loro comunità di provenienza dove, in futuro, potranno costituirsi in equipe locali e proseguire con maggiore capillarietà l’opera evangelizzatrice. Intanto si apre un nuovo anno pastorale ricco di corsi ed esperienze che finora hanno visto la partecipazione di oltre seicento giovani e che stanno formando una nuova generazione di giovani che, anche in questo modo, si stanno riappropriando della vocazione-missione francescana di riparare la Chiesa di Cristo rimettendo al centro il Vangelo e il suo annuncio a tutti gli uomini.
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AL SIGNORE LA LODE E IL GRAZIE Non ci si abitua mai al Signore! Forse è questa la frase che meglio può sintetizzare l'esperienza del Jubilate Worship Concert vissuta la sera di sabato 1 settembre a Marineo; la chiesa madre gremita fino a mezzanotte di gente, tra cui molti giovani mgf di Pergusa, Palermo e varie altre città della zona. Iniziato come un classico concerto ben presto ha coinvolto all’unisono tutti i presenti nel canto, nella preghiera, l’adorazione, l’affidamento della propria vita a Gesù. Tutti con le braccia alzate verso Colui che è Amore che salva, presente e operante nell’Eucaristia. Non ci si potrà mai abituare mai al Signore, perché ogni miracolo che compie, soprattutto di conversione, ha di fronte persone e storie di peccato e di fallimenti uniche. E come sempre, Egli inizia a lavorare da lontano, come quando attese che una donna samaritana, proprio quella particolare donna con la sua storia di peccato e di fallimento, si recasse a mezzogiorno ad attingere acqua al pozzo. Così attende ancora oggi coloro che Egli da sempre ha amato ma si sono lasciati ingannare da falsi amori fino a rendersene schiavi, più o meno consapevolmente. Ma il suo amore gratuito e generosamente elargito è come una luce che di colpo, anziché accecare, fa verità sulla vera condizione in cui l'uomo peccatore si trova. E tutto cambia! Da una parte la gioia di sentirsi amati e perdonati, dall'altra la contrizione e le lacrime per la chiara coscienza del male commesso a se stessi e spesso anche a chi ci stava accanto. Chi ha già sperimentato tutto questo e oggi testimonia con gioia ciò che il Signore ha operato nella sua vita, non si abitua mai alle lacrime di chi ritorna a Gesù, al grido potente di salvezza che esplode dal cuore dell’uomo. Così, le fatiche del viaggio dalle varie città della Sicilia, delle prove serrate, delle poche ore di sonno… sono state ricompensate dalla gioia di sentirsi strumenti per il ricongiungimento a Gesù anche di un solo giovane. Ma il Signore ha fatto molto di più! I giovani del Gruppo Jubilate, con la potenza della musica e del canto, hanno fatto penetrare, sabato sera, nel cuore di tanti giovani, insieme alla Parola di salvezza, la fiducia, la lode, il grazie per un'esperienza d'amore che converte e salva. Il nostro grazie va unicamente al Signore che ha voluto posare il suo sguardo d'amore su questi giovani che a loro volta hanno accettato di essere usati come suoi strumenti di grazia per la nuova evangelizzazione. Un'esperienza che continua… Newsletter - Settembre 2012
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ULTIMO MESE PER ISCRIVERSI ON-LINE IL PROGRAMMA, LE INFO E I MODULI PER LE ISCRIZIONI AL 33° CONVEGNO NAZIONALE “GIOVANI VERSO ASSISI”. PER LA SICILIA LE PARTENZE SONO FISSATE PER IL POMERIGGIO DEL 30 OTTOBRE. IL RITORNO LA MATTINA DEL 5 NOVEMBRE. Il 33° Convegno Nazionale Giovani verso Assisi si propone di continuare la riflessione sulla Nuova Evangelizzazione iniziata lo scorso anno. C’è, infatti, uno stile che contraddistingue l’andare per il mondo da parte dei discepoli di Cristo: il servizio e la lode. Come Francesco ottocento anni fa, così i giovani francescani di oggi vanno per il mondo con lo stile del servizio, testimoniando il proprio amore per Cristo nella carità fraterna, soprattutto verso i poveri e i sofferenti, e conla gioia di chi ha sperimentato che Dio è Amore ed eterna è la sua misericordia. All’interno delle maestose mura del Sacro Convento e delle sue Basiliche, i canti, le liturgie, le riflessioni e il confronto con i fratelli provenienti da tutt’Italia ci aiuteranno ad immergerci in una esperienza viva di Gesù, per renderci suoi fedeli discepoli e apostoli della gioia, come Francesco d’Assisi. Chiunque può partecipare al Convegno Nazionale: non occorre appartenere ad un gruppo o un movimento ecclesiale specifico, ma avere solo la volontà di mettersi in ascolto del Signore, pronti a non lasciar cadere invano ciò che Egli vorrà donarci. Il Convegno Nazionale è stato e continua ad essere da tre decenni luogo di incontro con Gesù, esperienza del suo Amore e di comunione fraterna, occasione di formazione al discepolato francescano e di discernimento per riconoscere e sostenere la propria vocazione-missione nella Chiesa e nel mondo. Se vuoi essere dei nostri, ti aspettiamo!
LOGISTICA
QUOTA DI PARTECIPAZIONE
MODALITÀ DI PAGAMENTO
VIAGGIO. Avverrà in pullman GT. Non saranno accettate richieste di partecipazione con mezzi diversi ad eccezione degli studenti e dei lavoratori con sede in altre regioni ovvero per giustificati motivi autorizzati dalla Segreteria.
240 EURO La quota di partecipazione comprende: - il viaggio a/r in pullman GT; - l’alloggio in pensione completa in hotel (in Assisi o in S. Maria degli Angeli) dalla cena del 31 ottobre alla colazione del 4 novembre; - Pranzi del 31 ottobre e del 4 novembre a cura della Segreteria regionale. -Spese di Segreteria. N.B.: i pasti lungo il viaggio a/r sono a carico dei partecipanti.
Per chi non si è già iscritto a luglio o agosto e ha già pagato le relative quote mensili: Acconto entro il 30 settembre 2012: 120,00 Euro Saldo entro il 20 ottobre 2012: 120,00 Euro
SISTEMAZIONE. In albergo con servizio di pensione completa dalla cena del 31 ottobre alla colazione del 4 novembre. Non si accettano iscrizioni con alloggio proprio. ETÀ. La partecipazione è riservata a quanti hanno compiuto 17 anni e non superano i 30. Non sono ammesse eccezioni se non preventivamente autorizzate dalla Segreteria. La Segreteria regionale si riserva di rifiutare le richieste non motivate e/o per altri motivi a giudizio della stessa.
Scarica da sito www.mgfsicilia.org il modulo Excel zippato (comprende anche le schede cartacee, la liberatoria, il programma). Occorre compilarlo in ogni sua parte, personalmente o in gruppo, e inviarlo al più presto possibile e comunque entro e non oltre il 30 settembre all'indirizzo e.mail: segreteria@mgfsicilia.org della Segreteria Regionale MGF.
VERSAMENTO SU CCP N.: 5505474 intestato a: Benenati Francesco Salita San Francesco sn - 90035 Marineo oppure mediante Bonifico Codice IBAN: IT32 U076 0104 6000 0000 5505 474 Le quote possono sempre essere consegnate a mano ai responsabili del SRPGV-MGF Sicilia.
PROGRAMMA, INFO E ISCRIZIONI SU: WWW.MGFSICILIA.ORG 6
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Nel Movimento Giovanile Francescano di Sicilia tanti giovani hanno maturato nel tempo la loro vocazione all’amore consacrandola nel vincolo del matrimonio. Oggi, pertanto, sono numerose le coppie di sposi che servono nella pastorale giovanile trasmettendo alle nuove generazioni il bagaglio di fede e di formazione ricevuti anni addietro. La loro esperienza, inoltre, e l’impegno mai venuto meno nella Nuova Evangelizzazione, Il Corso Cana - a motivo della proposta nell’ambito della Pastorale li porta ancora oggi ad aprire le proprie case ad altre giovani coppie, Giovanile - si rivolge ed è aperto esclusivamente alle coppie di sposi che non abbiano ancora celebrato il 20° anniversario di matrimonio. condividendo con esse l’amore di Dio per gli uomini. A tutte queste coppie di sposi si rivolge il CORSO CANA che la Per i numerosi bambini al seguito è previsto un servizio di Scuola di Evangelizzazione S. Andrea - MGF proporrà a Pergusa animazione (dai 3 anni in su) suddivisi per fasce d’età e di interesse. (Oasi Francescana Madonnina del Lago) sabato 15 e domenica 16 L’inizio del Corso è previsto per le 10.00 di sabato 15 settembre e si settembre. concluderà non prima delle ore 17.00 di domenica 16 settembre. Guidati da Carlos Macias De Lara (resp. nazionale della SESA) e sua moglie Carmen, insieme ad altre due coppie di evangelizzatori, gli sposi partecipanti saranno guidati, come in una pinacoteca, ad entrare dentro alcuni quadri coniugali delineati nella Sacra Scrittura per comprendere il messaggio che l’Artista ha voluto comunicare agli sposi di tutte le epoche.
È richiesto un contributo spese di 60 Euro a persona (30 Euro per i bambini/ragazzi dai tre anni in sù). Le coppie che desiderano arrivare con comodo la sera precedente, possono pernottare presso la struttura ospitante (cena esclusa), comunicandolo tempestivamente e corrispondendo alla struttura un supplemento di 10,00 Euro a persona.
Dopo l’esperienza estiva del “Primo incontro con Gesù” a cui hanno partecipato oltre un centinaio tra adolescenti e animatori di varie città dell’isola, come programmato prenderà il via ad ottobre il cammino dei Teen-Disciples, un percorso di formazione degli adolescenti improntato alla Nuova Evangelizzazione, cioè come specificò il B. Giovanni Paolo II - “nuova nei mezzi, nell’ardore e nelle espressioni”. Ma affinché ci sia una vera nuova evangelizzazione occorre che ci siano dei nuovi evangelizzatori, che sappiano ben usare i nuovi mezzi ed esprimere con nuovo ardore la gioia di annunciare Gesù al mondo. È, perciò, in linea con tale necessità che si terrà a Marineo, presso il Centro Regionale per la PGV, a fine mese (29/20 settembre), l’incontro di formazione alla leadership per coloro che sono stati stati chiamati a guidare e formare gli adolescenti del Progetto Discepoli. Un impegno sicuramente più arduo dei “colleghi” leader delle Porziuncole, poiché siamo di fronte ad un’età “di passaggio” e di trasformazione dell’individuo, molto bella ma anche molto problematica sotto il punto di vista dell’annuncio del Vangelo e della formazione al discepolato cristiano. È questa, infatti, la cosiddetta “età dell’abbandono”, sollecitato dalle mille lusinghe del mondo secolarizzato e neo-
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pagano, dalle sollecitazioni dei new-media e, soprattutto, dall’incapacità di molte famiglie ad adempiere pienamente alla loro funzione educativa nei confronti delle giovani generazioni, in particolare, degli adolescenti.
La cosiddetta “sfida educativa” è, appunto, una sfida che il Movimento Giovanile Francescano ha già raccolto con il Progetto Discepoli rivolto ai giovani e che ora si allarga anche agli adolescenti con il Teen-Disciples Project.
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CALENDARIO MGF 8/9 a Termini Imerese Consiglio Regionale Gi.Fra.
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CONDIVISIONE LAST-‐MINUTE Mentre chiudiamo questo numero della Newsletter è arrivata questa testimonianza di un giovane che ha partecipato al Jubilate Worship Concert. La pubblichiamo a gloria del Signore. Ciao fra’ Saverio, è insolito che io scriva una testimonianza per via della mia timidezza, ma dopo l'esperienza fatta mi sento di dover condividere la mia emozione con te e poi con tutti voi.
15/16 a Pergusa CORSO CANA 21/23 a Caserta Capitolo Nazionale Fraterno Gi.Fra.
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Settembre è il mese delle iscrizioni al Convegno Nazionale Giovani verso Assisi. Entro il 30 settembre occorre inviare i moduli con i dati degli iscritti e le quote (anche se parziali). È responsabilità di tutti adoperarsi per favorire la partecipazione di quanti più giovani possibile a questo appuntamento annuale, evento di grazia, Invitate, invitate, invitate!
mgf-sicilia-on-line www.mgfsicilia.org il sito web ufficiale
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CENTRO REGIONALE PER LA PASTORALE GIOVANILE E VOCAZIONALE OFM CONV. Convento S. Maria della Dayna Salita San Francesco 90035 Marineo Tel: 091 8725133 segreteria@mgfsicilia.org
Il worship è sempre un esperienza che interiormente ti tocca, che scava dentro il tuo cuore e che riesce a tirare fuori dubbi e false certezze che nel quotidiano nella tua vita - pur facendo un cammino di fede - ti fanno prendere delle decisioni errate. Ebbene, stare dinanzi a Gesù Eucarestia nei giorni di venerdì e sabato e poter dialogare con Lui ha tirato fuori da me le risposte che cercavo da tempo per vivere la mia vita nella serenità con Lui e poi con i miei fratelli, per crescere spiritualmente e trasmettere la gioia data dall'incontro con Gesù con le persone con cui giornalmente mi rapporto e che con me sono in cammino. Sabato è stato il culmine vedere in ciascuno di noi volti gioiosi e altri che, come il mio, guardando il Santissimo incontrollatamente piangevano di un amore incondizionato, inginocchiati e in ascolto solo della sua voce... A distanza di due giorni riesco ancora a percepire quel momento bellissimo e riesco ancora ad emozionarmi e piangere perché in quel momento la mia anima era invasa da Lui e da Lui non volevo distaccare il mio sguardo interrompendo il mio stretto contatto face-to-face con Nostro Signore. Ma come tutte le cose bellissime che noi facciamo, esse hanno sempre un inizio e hanno sempre una fine, una fine che in me è un punto di partenza che ha cambiato e ha rivoltato e rovesciato la mia anima e adesso sono pronto per stare con Lui in un intimo dialogo per far capire che sotto il suo sguardo sotto la sua protezione si è sempre puri e si è liberi da tutti i problemi della vita. Grazie di cuore… piango nel scrivere, ma il pianto è un pianto di gioia. Ringrazio ogni ragazzo/a che mi sta vicino. San Francesco diceva: "Questo voglio, questo bramo, questo desidero con tutto il mio cuore". Ora ho capito che in Lui e per Lui c'è Amore. Sentivo il bisogno d esternarti queste parole. Il detto dice: c'è sempre la prima volta in tutto. Ora è il mio turno. Grazie di cuore. A tutti i giovani che hanno sperimentato con potenza l’Amore di Gesù al Worship di Marineo e a Lui hanno affidato la propria vita, assicuriamo le nostre preghiere, le preghiere di tanti giovani che hanno già fatto questa esperienza e ne sono usciti totalmente trasformati ed oggi sono impegnati nel testimoniare la propria fede in Cristo a chi ancora non lo conosce personalmente. Affidatevi ogni giorno a Gesù nella preghiera. Non trascurate di dedicare tempo a Lui, mettendovi con umiltà e gioia ai piedi della Sua presenza nell’Eucaristia. La perseveranza è un dono che va coltivato ogni giorno, ricordando che la fede aumenta testimoniandola, non solo nelle gradi cose, ma nei piccoli gesti e scelte di ogni giorno. Il Signore vi benedica tutti.
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Newsletter - Settembre 2012