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PORTFOLIO PARTE
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L A U R TRIENN F R O M 2 TO
E A ALE 0 0 1 2004
Laboratorio di Progettazione Architettonica e U r b a n a Prof. Marina Montuori anno accademico
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Un Villaggio per Artisti a Labin
L'intervento propone la realizzazione di un Villaggio Workshop per artisti totalmente immerso nel verde. Il sistema insediativo prevede lo sviluppo intorno ad assi principali che, individuando una griglia primaria, suddividono l'intera area in zone con funzionalità diverse: Servizi, Aule e villaggio vero e proprio. Un ulteriore griglia ordina la distribuzione delle 36 cellule abitative, perfettamente autosufficienti e collegate attraverso percorsi carrabili e pedonali. Per ogni cellula è previsto un posto auto privato collocato nella zona posteriore all'abitazione stessa prevedendo il passaggio della strada posteriormente e lasciando quindi totalmente libero e aperto l'affacci o. La griglia dispone le cellule in una sorta di scacchiera che individua cosÏ anche lo spazio verde di pertinenza, separato dal verde piÚ pubblico attraverso l'utilizzo di elementi arborei diversi a seconda delle esigenze. Le aule, totalmente vetrate, sono immerse nel verde e prevedono l'utilizzo sia della superficie interna che di quella esterna nelle immediate vicinanze a spazio espositivo.Per questo verranno realizzati ulteriori posti auto per utenti esterni.
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PL AN I M E T RI A CELL UL A
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- Alberi di taglio grande nelle zone lasciate a verde libero -Alberi di taglio medio a foglia perenne lungo i percorsi carrabili e pedonali per garantire privacy e riparo dall'irraggiamento solare - Siepi divisorie : elementi arborei a foglia perenne - Cespugli di taglio medio utilizzati come ulteriori elementi divisori
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S ERVIZI La zona servizi prevede un unico edificio posto all'ingresso d el l ' i nse dia m en to . E ss o comp ren de : - r e c eption e uffici di r ezional i - ba r e r isto ran te - ne go zio di g en eri ali m ent ar i L ' ed i f icio si con figura com e due volumi pie n i u n i t i d a u n a c o p e rt ur a vetrata che crea una sorta di giardino d'inverno. Punto di ritrovo d el l ' i ntero siste ma, la st r ut t ura i ngloba t utte le f un z i o n i n e ce ss a ri e al l a s u a g estio ne lasciando il resto del l a zona a sp a zi o ve r d e c o mu n e . AU LE L e au l e si con fo rma no seguendo l ' i dea di gr an d i s p a z i c h e p e r mett on o l a totale libertà di lavoro e di movimento. Un nucleo centrale chiuso com p r e nd e se rvizi igienici e un ripost igl io pe r i m ate r i a li . S ul l e p a r eti e st er ne son o p re vist i gr andi l avabi che o ffro n o l a mas s i ma c om o d i tà d i lavoro. Le pareti perimetrali sono completamente vetrate fornendo a l l 'a mbie nte g ran e l umi nosi t à . Per queste i n o lt re è p r e vi s t o u n s i ste m a d i ap ertura ba scul ant e che crea, una vo l t a a p e rte tu tt e , un a zon a coperta completamente immersa nel verde utilizzabile come spazio e sp os itivo. Per o gni au la in oltre sono previ sti par cheggi c h e g ar a nti s co n o p os ti au to p er ut e nti e stern i e per eventuali vi si t at ori. 50
PI ANTA PI ANO TERR A
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IL
METODO
ESTIMATIVO
SCELTO
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Nel procedere con l'Analisi del Valore di Costo del Progetto di Un Villaggio per artisti abbiamo optato per un procedimento Analitico Ricostruttivo. Questa scelta è stata condizionata dal fatto che sul mercato italiano non era possibile reperire dei casi di simile costruzione, data l'innovativa tecnica costruttiva che si basa sul montaggio elementi prefabbricati che vengono assemblati a secco.
5
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Tavolato in legno di Abete Parapioggia Pannello di Compensato
Abbiamo proceduto con il Computo Metrico Estimativo, in cui vengono sommati gli importi delle quantità per i rispettivi prezzi unitari. Una compilato il CME abbiamo realizzato la tabella che mette in evidenza le incidenze percentuali di ciascuna opera secondo una classificazione per materiali e lavorazioni. Stabilite queste basi fondamentali è stato poi steso il Crono Programma per l'organizzazione del cantiere. E' stata effettuata anche una Stima per Elementi Funzionali tramite un'analisi dei prezzi unitari, che meglio si adattava alle tecnologie innovative usate nel progetto. In particolare si è posta l'attenzione su: parete perimetrale esterna solaio del piano soppalcato manto di copertura
Isolante Barriera al vapore Strato di Isolante complementare Controparete in Cartongesso
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Tavolato in legno Travetti in legno Isolante Controsoffitto in cartongesso
Tutte le determinazioni delle dimensioni sono state effettuate rispettando le regole della Misurazione in Linea d'asse e di Vuoto per Pieno.
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prof. Stefano Stanghellini anno accademico
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Lamiera in alluminio
Costo di costruzione di un'opera
Barriera al vapore Pannello a tre strati Isolante
1. RELAZIONE TECNICA
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Controsoffitto in cartongesso
1.1 L'area di insediamento Il sito pianeggiante, che copre una superficie di circa tre ettari, si trova a sud del centro abitativo di Labin ( Albona ), in Croazia, in una posizione non lontana dal centro storico della cittadina e dalla costa. L'area, parte di una contesto naturale molto ampio che si estende fino al mare, contiene all'interno del suo perimetro una vecchia costruzione preesistente in pietra locale molto degradata. Il progetto propone la costruzione di un centro residenziale per villeggiatura, costituito da delle celle abitative indipendenti, facenti riferimento a delle strutture comuni di servizio situate all'ingresso del sito. 1.2 Intervento sull'area L'intervento è volto propriamente alla realizzazione di un villaggio Workshop per artisti. Il sistema insediativo prevede lo sviluppo attorno ad assi principali che, individuando una griglia primaria, suddividono l'intera area in zone con funzionalità diversa : servizi e aule che vanno a comporre un villaggio vero e proprio. Un ulteriore griglia ordina la distribuzione delle 36 cellule abitative, perfettamente autosufficienti e collegate attraverso percorsi pedonali e carrabili. Per ogni cellula è previsto un posto auto privato, collocato nella zona posteriore dell'abitazione stessa, prevedendo il passaggio della strada posteriormente e lasciando dunque totalmente libero l'affaccio. La griglia dispone le cellule in una sorta di scacchiera che individua così anche lo spazio verde di pertinenza, separato dal verde pubblico attraverso l'utilizzo di elementi arborei diversi a seconda delle esigenze.
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1.3 Descrizione della cellula La cellula abitativa è costituita da un volume semplice a base rettangolare ripartito in due settori : da una parte il nucleo dei servizi, rivestito da un tamponamento in legno di abete e nell'altra parte la zona giorno, a doppia altezza, interamente vetrata e riparata dall'irraggiamento solare grazie ad un sistema di oscuramento a lamelle orientabili. Queste garantiscono di sfruttare al massimo la luce naturale e la loro grande flessibilità di orientamento da luogo a suggestivi giochi di luce interni. Le grandi vetrate permettono inoltre di godere pienamente dell'affaccio e della natura circostante sia d'estate, aprendosi verso l'esterno, sia d'inverno, creando un ambiente totalmente immerso in essa. Per ovviare a problemi di introspezione, si è pensato a separazioni naturali, utilizzando elementi arborei dimensionati a seconda delle esigenze. Il sistema costruttivo è stato studiato sulla base di moduli prestabiliti in modo da rendere più veloce ed efficiente il montaggio a secco. Ogni elemento infatti si configura sulla base di un modulo di 60 cm. La struttura portante dell'edificio è in acciaio, mentre i pannelli prefabbricati che costituiscono le pareti di tamponamento sono in legno e cartongesso.
INCIDENZA PERCENTUALE DELLE OPERE OPERE EURO INCIDENZA PERCENTUALE
CALCESTRUZZI €
3.576,09
3,5%
OPERE IN FERRO €
30.993,60
29,98%
OPERE IN LEGNO €
6.763,29
6,54%
CARTONGESSI, ISOLANTI,GUAINE € IMPIANTI €
3.856,25 3,73%
20.000,00
SERRAMENTI €
5.841,26
MANODOPERA €
29.567,63
VARIE €
2.759,60
TOTALE: €
103.357,72
19,35% 5,65% 28,60% 2,66% 100,0%
STESURA DEL CRONOPROGRAMMA
DESCRIZIONE DELLA MANODOPERA SCELTA Per quanto riguarda la stesura del cronoprogramma sono state previste squadre composte da tre elementi ciascuna: - una squadra per gli scavi e la posa di tutte le opere in calcestruzzo e della struttura portante in acciaio - una squadra per il montaggio di tutti gli elementi modulari a secco che vanno a comporre la cellula - una squadra per la realizzazione degli elementi in cartongesso e la finitura e la posa di tutti i pavimenti e le opere in legno - una squadra per il posizionamento di tutti i serramenti e il brie soleil con la realizzazione del sistema di controllo automatico del dispositivo di oscuramento Oltre a ciò sono previsti i tecnici specializzati per la realizzazione dell'impianto elettrico e di quello termoidraulico Gli operai scelti sono operai specializzati per la realizzazione delle opere compiute e finite a regola d'arte.
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Per il corso di Progettazione Urbanistica è stato sviluppato all'interno dell'area del Perco di San Giuliano, collocato nell'area delle Barene che si affacciano su Venezia. L'idea di partenza è stata quella di sviluppare delle piastre residenziali, che possano creare delle zone del tutto autosufficienti all'interno del grande parco urbanto, ma non solo. L'uso di questo nucleo abitativo in un'area relativamente piccola rispetto all'intera superficie del parco, ha permesso di mantenere il piÚ possibile integra la superficie destinata al parco. Infatti nello stendere le linee guida del progetto, non è mai venuta meno l'idea che il parco era comunque una superficie da rispettare, e da mettere a disposizione non solo ai futuri residenti dell'area, ma anche ai residenti di Venezia e Mestre. In particolar modo abbiamo analizzato nel dettaglio la piastra con la superficie piÚ grande, in cui abbiamo organizzato uno spazio residenziale dalle diverse densità che possa essere quindi accessibile alle diverse esigenze. In questa piastra si può anche trovare un grande spazio per il lavoro, oltre a una zona commerciale e spazi ricreativi quali un cinema e degli spazi per lo sport.
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SUPERFICIE TOTALE OCCUPATA DALLE EDIFICAZIONI SUPERFICIE OCCUPADA DAGLI EDIFICI SULLA PIASTRA
superficie del parco considerata: superficie suolo occupata dalle piastre: restituita al parco una superficie verde di densitĂ : totale abitanti: densitĂ abitanti: totale parcheggi necessari:
PERCORSI PEDONALI SECONDARI
PERCORSI PEDONALI E CICLABILI PRINCIPALI
STRADE CARRABILI
PIASTRE
Percorsi pedonali secondari panoramici
Percorsi pedonali secondari
Percorsi pedonali e ciclabili principali
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QUADRO AD OLIO CHE RITRAE L'IDEA DEL PARCO
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la storia e la fortuna di trieste sono legate da sempre al suo affaccio sul mare,alla sua ampia baia che si apre verso oriente, fungendo da tramite tra il nord,l'est europeo ed il mediterraneo.Gia nel secolo XVIII,Carlo VI proclamo' la liberta' di circolazione in adriatico, dichiarando la citta' "porto franco" nel 1719. l'economia subi' allora una trasformazione completa e trieste divenne centro mercantile sempre piu fiorente, con un processo dapprima lento,poi sempre piu rapido. Si presento' allora la necessita' di estendere l'abitato fuori della vecchia cinta; la prima fase di espansione avvenne sull'area delle vecchie saline e si protrasse per circa mezzo secolo.
Laboratorio
di
Restauro
Prof. Andrea Benedetti
anno accademico
03/04
Centrale Termodinamica al Porto Vecchio di Trieste
edifici ad un solo piano fuori terra edifici a due o tre piani fuori terra con cantina e soffitta edificio a quattro piani fuori terra con cantina
La parte nuova si sviluppo' secondo una regolare pianta a vie perpendicolari tra di loro. Nella seconda meta' del secolo xviii incominciarono a sorgere e potenziarsi le attrezzature portuali, le strade, i due moli, gli attuali Moli Fratelli Bandiera e Audace. sotto il regno di maria teresa d'austria,i traffici marittimi iniziarono a p r o s p e r a r e . Accanto al vecchio centro sorse la citta' nuova (quartiere teresiano), vennero migliorate le attrezzature portuali, fu creata una Scuola Nautica, venne aperta la Borsa e vennero create varie altre istituzioni mercantili. Trieste era destinata ad assumere il ruolo di venezia nell'adriatico e nel terzo decennio del xix secolo ebbe inizio la sua prodigiosa ascesa commerciale. Sorsero la Grande Compagnia di Navigazione (Lloyd Triestino), le Assicurazioni Generali, vari cantieri navali e lo Stabilimento Tecnico Triestino, mentre la citta' ed il porto continuavano ad ampliarsi per far fronte alle crescenti esigenze dei traffici.
60
amministrazione uffici centrale idrodinamica stazione trasformatori altri magazzini
"Negli ultimi anni l'autorita' portuale ha concentrato i suoi sforzi sull'elaborazione di progetti di riuso delle strutture esistenti; l'area, la cui estensione e' di circa 800.000 mq, potrebbe essere rifunzionalizzata con l'impianto di strutture commerciali,culturali e turistiche. Il porto deve essere trasformato con lo scopo di restituirgli la vitalita'del passato, attraverso un progetto di recupero architettonico e sociale,un progetto in grado di mantenere lo status di porto,declinandolo su nuove esigenze specifiche per l'economia della nostra epoca.
L' area del Punto Franco Vecchio offre un' importante prospettiva di sviluppo economico del porto di trieste in un momento storico in cui l' Europa sta estendendo i propri confini.Inoltre il Punto Franco rappresenta oggi una risorsa rara nel panorama urbano delle citta' mediterranee ed europee.
L' area del Punto Franco Vecchio costituisce una parte omogenea del Porto e dell' intero insediamento urbano di Trieste; una parte dotata di una chiara e distintiva impronta insediativa. La genesi di questo territorio e' ancora del tutto evidente nelle regole di allineamento dei magazzini e delle palazzine e nelle proporzioni che stabiliscono il rapporto tra spazi aperti e spazi costruiti.Si tratta di un vero e proprio tessuto;di un sistema che ordina e consente le variazioni dei suoi componenti nel rispetto di alcune regole generali e che e' stato capace di modernizzarsi nelle presenze edilizie e nell'uso degli spazi, senza tuttavia mai perdere la sua identita', la sua struttura originaria.E' l'idea di una modernizzazione che non sia cancellazione dell'esistente, tabula rasa, ma piuttosto riattualizzazione dell'antico, grazie ad alcuni innesti di innovazione e alla definizione di un nuovo sistema di regole insediative generali." Studio Boeri, Trieste.
La Stazione Trasformatori La Stazione Trasformatori e' stata costruita nel secondo decennio del secolo scorso ed e' un'importante testimonianza di architettura industriale del XX secolo poiche', pur essendo un volume prettamente tecnico e' stato oggetto di un'attenta cura progettuale. La progettazione dell'edificio e' stata attribuita all'architetto Giorgio Zaninovich, operante a Trieste tra il 1902 ed il 1923.
Stazione Trasformatori
L'andamento orizzontale del prospetto principale si ripete su tutte le facciate ed e' interrotto solamente da una cornice aggettante che separa la sezione soprastante dell'edificio dal vspaio. All'interno sono ancora visibili gli arredi ed i macchinari originali. Gli ambienti sono decorati con piastrelle in maiolica e pregevoli decori in ferro rifiniscono sia le scale d'accesso al podio, che quelle d'accesso all'appartamento. A quest' ultimo si accede da una porta che si apre sulla facciata sud, mentre l'ingresso principale alla centrale (quello nella sala quadri) e' situato sulla facciata est.Con la centrale idrodinamica, la Stazione Trasformatori e' sicuramente uno dei piu' interessanti edifici facenti parte dell' organico tracciato urbanistico del Porto V e c c h i o .
Vista sui binari retrostanti la Stazione Trasformatori
61
ANALISI DELLO STATO DI FATTO
SEZIONI
SISTEMI COSTRUTTIVI
COSTRUZIONI
ELEMENTI ARCHITETTONICI IN LEGNO
ELEMENTI DECORATIVI
ELEMENTI ARCHITETTONICI
SIGLA
MATERIALE
muratura di elevazione
A1
cls armato
muratura di elevazione
A2
mattoni
zoccolo
B1
bugnato rustico
DESCRIZIONE
sezione a-a
Composta da mattoni delle dimensioni di 26x13x6 cm viene usata sia come struttura portante sia come soluzione per il tamponamento della parete perimetrale.
Confezionata con malta bastarda di allettamento con giunti di 1,5cm e mattoni di ottima argilla priva di sali che potevano dare luogo ad efflorescenze. la pasta era omogenea priva di sostanze quali l'ossido di calcio che idratandosi poteva dare luogo a screpolature.
pietra calcarea di Manrupino
E' l'elemento a contatto con la linea di terra che troviamo in facciata. I vari pezzi hanno un'altezza di 30 cm per una larghezza variabile che va da 80cm a 2.20cm
Lavorato a punteruolo fino (broccato) con cordellina marginale, veniva immurato per 10 cm.
B2
malta cementizia
Parte decorativa in aggetto di 2-3 cm sulle lesene del pian terreno
Eseguito stendendo fuori in opera, su un sottofondo di malta bastarda un impasto di cemento portland costituito da 1 parte di cemento portland e 2 parti di malta grassa montato con malta di cemento su retrostante struttura muraria
intonaco
B3
calce
Intonaco realizzato per la parte inferiore della facciata collocato al di sotto del marcapiano
Eseguito con 1 parte di malta di calce grassa e 2 parti di sabbia dolce dell'Isonzo
intonaco sagomato liscio
B4
malta cementizia
Intonaco sagomato a due strati di spessore minimo di 1,5 cm che viene utilizzato come elemento decorativo per l'intera facciata e va a ricoprire il tamponamento in mattoni della parete perimetrale.
Confezionato con malta bastarda composta di una parte di cemento Portland e quattro parti da malta grassa che veniva stesa su un sottofondo di malta bastarda. Raschiata con lame di acciaio.
decorazione con motivi geometrici
B5
malta cementizia
Parte decotrativa in aggetto di 2-3 cm che ritroviamo sopra ogni apertura del primo piano.
Confezionato con malta bastarda composta di una parte di cemento Portland e quattro parti da malta grassa
marcapiano
B6
malta cementizia
Fascia di h pari a 35 cm
Confezionato con malta di calce bastarda e malta cementizia
muratura in mattoni
B7
mattoni
mattoni delle dimensioni 26x13x6 cm confezionati con argilla priva di sali orditi con una legatura di assestamento a croce
legati con malta bastarda di allettamento con giunti di 1,5cm
davanzale
B8
malta cementizia
realizzati in un pezzo unico della lunghezza della finestra, con una sporgenza di 21 cm e una altezza di 19 cm, sono immurati per una profondità di 10 cm
realizzati in malta di calce bastarda e malta cementizia.
elemento decorativo superiore
B9
malta cementizia
Parte decotrativa in aggetto di 2-3 cm è ecorato con motivi geometrici ripetitivi con un'altezza di circa 10 cm
Confezionato con malta bastarda composta di una parte di cemento Portland e quattro parti da malta grassa
cornicione
B10
cls armato
Composto da una cornice e una sottocornice è un elemento in aggetto che sporge di 45 cm
Pezzi realizzati in conglomerato cementizio e uniti tra loro e alla muratura a maschiatura
serramento a due battenti al pianterreno
D1
legno di larice
realizzato in legno di larice con una larghezza pari La cassa era incuneata alla muaratura e fermata con viti alla luce del foro di 100 cm per un'altezza di 110 cm lunghe in zocchetti immurati; colorito ad olio a tre mani
serramento a due battenti al primo piano
D2
legno di larice
realizzato in legno di larice con una larghezza pari a 240 cm per un'altezza massima di 200 cm; possono essere aperti verso l'interno dell'edificio solo i due bettenti centrali aventi dimensioni
La cassa era incuneata alla muaratura e fermata con viti lunghe in zocchetti immurati; colorito ad olio a tre mani
serramento al secondo piano
D3
legno di larice
Costituito da un serramento esterno su cui è montato il parapioggia ed uno interno a due battenti e sopralume aventi dimensioni di 240x225 cm
Fornito per ogni vetrata di sei cardini e relative bandelle all'inglese, catenacci verticali e fermatelai a molla incassati
serramento al secondo piano
D4
legno di larice
Costituito da un serramento esterno su cui è montato Fornito per ogni vetrata di sei cardini e relative il parapioggia ed uno interno a due battenti e bandelle all'inglese, catenacci verticali e fermatelai a sopralume aventi dimensioni di 145x225 cm ciascuno
serramento sulla porta d'ingresso
D5
legno di larice
Costituito da un serramento avente dimensioni 160x70 montato al di sopra del vano della porta esterna di ingresso
Fornito per ogni vetrata di sei cardini e relative bandelle all'inglese, catenacci verticali e fermatelai a molla incassati
serramento ingresso
D6
legno di larice
Costituito da un serramento avente dimensioni 125x100 cm
Fornito per ogni vetrata di sei cardini e relative bandelle all'inglese, catenacci verticali e fermatelai a
porta esterna
D6
legno di larice
a due battenti in larice avente dimensione 146x275 cm.
I battenti si fissavano su cassa di morale 10/10 solidamente fissata al muro. Venivano poi spalmate di
porta interna
D7
legno di abete
a due battenti in legno di abete di dimensioni 155x241con un elemento decorativi aggettante collocato al di sopra della porta.
Montate su cassa di morale 8/8 con fodera e cornice e poi dipinta con colore ad olio
porta interna
D8
legno di abete
Porta a un unico battente in legno di abete avente una larghezza di 95 cm
Montate su cassa di morale 8/8 con fodera e cornice e poi dipinta con colore ad olio
inferriata
E1
ferro
Montata in luce al foro finestra del pianterreno realizzata con motivi geometrici.
Montata solidamente al foro finestra
inferriata
E2
ferro
Montata in luce ai battenti del serramento avente dimensioni 115x45 cm
Montata solidamente al foro finestra
inferriata
E3
ferro
Montata in luce ai battenti
Montata solidamente al foro finestra
rivestimento
F1
ceramica
In quadrelli di ceramica lisci a due tinte con bodure e cornicette in maiolica
Attaccate su intonaco di malta comune
rivestimento parietale
F2
malta cementizia
Fascia di rivestimento della parete interna della sala pannelli di controllo
Confezionato con malta di calce bastarda e malta cementizia
* definizioni tratte da "Punto franco vecchio" di Donatella Calabri, Trieste, 1993
62
TECNICA COSTRUTTIVA*
Realizzato generalmente nella porzione di una parte Ipilastri utilizzati per parte della struttura portante sono realizzati in cls armato e contribuiscono come di cemento e tre di sabbia a cui vengono aggiunte da elementi fondamentali per sostenere parte del peso 4 a 6 parti di ghiaia o pietrisco che era costretto a sopportare il solaio della sala macchine
Costruita nel secondo decennio del XX secolo, la "Centrale Elettrica 129"e' una testimonianza molto importante di architettura industriale, soprattutto perche' conserva al suo interno i macchinari e gli arredi originali.La struttura portante dell'edificio e'in calcestruzzo armato per i pilastri ed in mattoni per le murature di tamponamento.Destano interesse gli elementi decorativi della facciata, realizzati in malta cementizia che, con le fasce verticali di rivestimento in mattoni rossi, conferiscono alla facciata un elegante e regolare ritmo geometrico.
PIANTE
primo piano a
b
a
b
c
piano interrato
secondo piano
copertura
sezione c-c
sezione b-b
PROSPETTI
B10
B10 B9
B9 B7
D4
D3
B8
B8
D4
D4
D3
D3
D3
D3
D3
B8
B8
B8
B8
B8
B8
B8
B7
B4 B5
B4
D2
B6
B6
B2 D1 E1
B2 D1 E1
B3
B7
B4
B4
B5
B5
B5
D2
B3
B7
B7
D2
B3
B3
B4 B5
D2
D2
B2 D1 E1
B2 D1 E1 B1
B6
B6
B2 D1 E1
B2 D1 E1
B1
B1
B7
B4 B5
D2
B6
B2 D1 E1
B8
B4 B5
D2
D2
B6
B2 D1 E1
B5
B5
D2
B7
B4
D3
B2
B3
B3
B1
B3
prospetto nord-est
c
B10
B10 B9
B9 B7
B7
B7
D3
D3
D3
D3
D3
D3
D4
B8
B8
B8
B8
B8
B8
B8
B7
B4
B4
B5
B4
B5
B5 D2
D2
B7
B4
B5
B4
D4
B8
B8
B5
B5
D2
D2
D3
B4
B5
B5
D2
D2
B7
B4
D4 B8
D2
D2 D5
B6 B3
D5 E2
B6
B6
D5 E2
D5 E2
D5 E2
D5 E2
D5 E2
B3
D5 E2
D5 E2
D5 E2
D5 E2
B3
D5 E2
D5 E2
B3
E3
B3
D6 B1
B1
B1
B1
B2 D1 E1
B3
B2 D1 E1
B1
B1
prospetto sud-ovest
B10
B10
B10
B10 B9
B9
B9
B7
B7
B7
B7
D3
D3
D3
D3
D3
B8
B8
B8
B8
B8
D3 B8
B7 B4
B4
B4
B5
B4
B4 D2
B6
B1
B2
B2 B3
B3
B3 B1
prospetto nord-ovest
B5
D2 B6
B6
B4
B5
B5
B5
D2
B2 D1 E1
B4
D2 B6 B2 B3
B3 B1
B1
B1
prospetto sud-est
63
ANALISI DEL DEGRADO
IL DEGRADO DELLE FACCIATE
Il restauro dell'edificio mira alla conservazione complessiva degli elementi originali di facciata che nello specifico non presentano particolari degradi di rilievo.I problemi piu' ricorrenti riguardano degradazioni solo superficiali dei materiali e delle finiture dovute essenzialmente all' azione degli agenti atmosferici. Questi intervengono sugli elementi architettonici con azione erosiva ed abrasiva o causando infiltrazioni d'acqua che provocano frequenti macchie di umidita' ed in seguito il proliferare di forme vegetali e batteriche (muffe). Mentre i fenomeni di questo tipo sono localizzati e nel complesso non molto estesi,si puo' invece rilevare come tutte e quattro le facciate dell'edificio siano caratterizzate da una generale e diffusa alterazione cromatica dei materiali di superficie ed un'evidente concentrazione di incrostazioni lungo le fughe dei mattoni di rivestimento.
elemento
codice
sigla
grafia
strato superficiale di alterazione el materiale, distinguibile per caratteristiche morfologiche e colore scuro
agenti atmosferici (acqua e vento) che provocano infiltrazioni e deposito di polveri
G1
presenza diffusa di muschi, licheni e piante sulla superficie del manufatto.
Provocata dell'umidità e dal degrado della superficie che ne permettono l'aggrappo
G7
presenza di deposito stratiforme aderente al substrato di diversa dimensione e spessore, composto da sostanze inorganiche o da strutture di natura biologica
umidità e infiltrazioni d'acqua, agenti atmosferici, polveri e patine biologiche
G9
strato superficiale di alterazione el materiale, distinguibile per caratteristiche morfologiche e colore ruggine
agenti atmosferici (acqua e vento) che provocano la perdita di colore da parte degli elementi in ferro arrugginito
Presenza di vegetazione
G1
presenza diffusa di muschi, licheni e piante sulla superficie del manufatto.
Provocata dell'umidità e dal degrado della superficie che ne permettono l'aggrappo
Presenza di vegetazione
G1
presenza diffusa di muschi, licheni e piante sulla superficie del manufatto.
Provocata dell'umidità e dal degrado della superficie che ne permettono l'aggrappo
perdita di parte dell'intonaco esterno con conseguente esposizione della muratura in mattoni o asportazione di materiale dalla superficie
Asportazione di materiale dalla superficie dovuta a processi di natura diversa, probabilmente per abrasione, azione degli agenti atmosferici e azione combinata de gelo e disgelo.
Macchia nera
TIPI DI DEGRADO
Marcapiano descrizione**
cause del degrado
presenza diffusa di muschi, licheni e piante sulla superficie del manufatto.
Provocata dell'umidità e dal degrado della superficie che ne permettono l'aggrappo
G8
B6
Presenza di vegetazione
Scagliatura
Bugnato rustico
Intonaco
B2
B3
Mancanza
Distacco
Mancanza
G6
G3
G4
G5
G4
Macchia nera G8
Intonaco sagomato liscio
Decorazione con motivi geometrici
B4
B5
ESEMPI DI DEGRADO
64
Mancanza
G4
Distacco
G5
Incrostazione
G7
Macchia nera
G8
Macchia di ruggine
G9
si rilevano delle linee di discontinuità della pietra calcarea localizzate in alcuni punti distacco seguito da caduta di uno o più strati superficiali subparalleli fra loro (sfoglie)
umidità e infiltrazioni d'acqua che provoca disgregazioni del materiale e conseguente distacco
perdita di parte dell'intonaco esterno con conseguente esposizione della muratura in mattoni o asportazione di materiale dalla superficie
Asportazione di materiale dalla superficie dovuta a processi di natura diversa, probabilmente per abrasione, azione degli agenti atmosferici e azione combinata de gelo e disgelo.
presenta il distacco , totale o parziale, di parti di forma irregolare con uno spessore non uniforme concentrato lungo le linee di giunzione
la penetrazione nell'intonaco dell'umidità incentiva il fenomeno della gelività del materiale e l'innesco di reazioni chimiche tra le componenti dell'inotnaco. La forte azione del vento va poi a contribuire alla perdita della coesione.
perdita di parte dell'intonaco esterno con conseguente esposizione della muratura in mattoni o asportazione di materiale dalla superficie
Asportazione di materiale dalla superficie dovuta a processi di natura diversa, probabilmente per abrasione, azione degli agenti atmosferici e azione combinata de gelo e disgelo.
strato superficiale di alterazione del materiale, distinguibile per caratteristiche morfologiche e per il colore scuro. si estende in particolare sotto i davanzali e lungo il cornicione
agenti atmosferici (acqua e vento) che provocano infiltrazioni e deposito di polveri
perdita di parte dell'intonaco esterno con conseguente esposizione della muratura in mattoni o asportazione di materiale dalla superficie
Asportazione di materiale dalla superficie dovuta a processi di natura diversa, probabilmente per abrasione, azione degli agenti atmosferici e azione combinata de gelo e disgelo.
presenta il distacco , totale o parziale, di parti di forma irregolare con uno spessore non uniforme concentrato lungo le linee di giunzione
la penetrazione nell'intonaco dell'umidità incentiva il fenomeno della gelività del materiale e l'innesco di reazioni chimiche tra le componenti dell'inotnaco. La forte azione del vento va poi a contribuire alla perdita della coesione.
B7
Davanzali
B8
Incrostazione Macchia di ruggine
Elemento decorativo superiore
B9
B10
Mancanza
G4
Incrostazione
G7
Cornicione
Macchia di ruggine
G9
Fessurazione
G6
Presenza di vegetazione
presenza di deposito stratiforme aderente al substrato di diversa dimensione e spessore, composto da sostanze inorganiche o da strutture di natura biologica
umidità e infiltrazioni d'acqua, agenti atmosferici, polveri e patine biologiche
strato superficiale di alterazione del materiale, distinguibile per caratteristiche morfologiche e per il colore scuro. si estende in particolare sotto i davanzali e lungo il cornicione
agenti atmosferici (acqua e vento) che provocano infiltrazioni e deposito di polveri
strato superficiale di alterazione el materiale, distinguibile per caratteristiche morfologiche e colore ruggine
Mattoni facciavista
dovuta probabilmente ad infiltrazioni di acqua piovana ed a spostamenti meccanici dell'edificio o del terreno sottostante
ELEMENTI DECORATIVI
Fessurazione
G1
agenti atmosferici (acqua e vento) che provocano la perdita di colore da parte degli elementi in ferro arrugginito
Serramenti finestre ELEMENTI ARCHITETTONICI IN LEGNO
B1
COSTRUZIONI
Presenza di vegetazione Zoccolo
D1 D2 D3 D4
Serramento a due battenti al pianterreno
Inferriate
G1
Esfoliazione G2
Esfoliazione D6
E1 E2 E3
G2
Corrosione
G10
** definizioni tratte dal NORMAL1/88 ALTERAZIONI MACROSCOPICHE DEI MATERIALI LAPIDEI: LESSICO
Presenza di deposito diffuso stratiforme diffuso composto da sostanze inorganiche o da strutture di natura
umidità e infiltrazioni d'acqua
strato superficiale di alterazione el materiale, distinguibile per caratteristiche morfologiche e colore ruggine
agenti atmosferici (acqua e vento) che provocano la perdita di colore da parte degli elementi in ferro arrugginito
si rilevano delle linee di discontinuità del'elemento localizzate in alcuni punti
dovuta probabilmente ad infiltrazioni di acqua piovana ed a spostamenti meccanici dell'edificio
presenza diffusa di muschi, licheni e piante sulla superficie del manufatto.
Provocata dell'umidità e dal degrado della superficie che ne permettono l'aggrappo
distacco seguito da caduta di uno o più strati superficiali subparalleli fra loro (sfoglie) della verniciatura
degradazione del legno dovuta all'azione dell'acqua piovana e ai venti che provocano il distacco di scaglie della superficie
distacco seguito da caduta di uno o più strati superficiali subparalleli fra loro (sfoglie) della verniciatura
degradazione del legno dovuta all'azione dell'acqua piovana e ai venti che provocano il distacco di scaglie della superficie
Corrosione dovuta a processi chimici del materiale
reazione chimica tra ferro e umidità atmosferica con formazione di strati di ruggine
G4
G7
G7
G8
G8
G8
G8
G5 G4 G4
G9 G8
G4
G9 G8
G9 G8
G9
G1
G5
G8
G8
G8
G8
G8
G4
G9 G9 G8
G8
G8
G9
G9
G8
G8
G7
G8
G8
G5 G5
G8
G4
G5
G1
G8 G7 G8
G8
G8 G8
G5
G5
G5
G8
G8 G5
G4
G5 G8
G4
G5
G8
G5
G5 G1
G1
G1
G1
G5
PROSPETTO NORD EST G5 G8
G5
G5
G8
G8
G5
G5
G8
G8
G8 G5
G8
G5
G4
G8 G7
G5
G4
G7 G8 G8
G8
G5
G8
G5
G3
Presenza di Vegetazione
G1
Esfoliazione
G2
G4
PROSPETTO NORD OVEST
G1
G1
G1
G4 G1
Scagliatura
G3
Mancanza
G4
Distacco
G5
Fessurazione Incrostazione Macchia nera
G8
Macchia ruggine
G9
Corrosione
G10
G8 G5
G5 G5
G6 G7
G8
G8
G5
G5 G5
G4
G8 G5 G5
G4
G5
G5
G5
G4
G4
PROSPETTO SUD EST
65
PIANTE
PROPOSTA DI PROGETTO La proposta progettuale prevede un intervento di riqualificazione dell'edificio nel rispetto della sua natura di fabbricato storico, pur cambiando la destinazione d'uso da stazione trasformatori a centro polifunzionale. Si ipotizza che l'edificio ospiti una biblioteca, uno spazio espositivo, una sala conferenze e un punto di ristoro panoramico, oltre allo spazio della sala quadri che rimane immutata, visto il suo valore s t o r i c o . Nella fase di studio dell'edificio e' risultato subito evidente come la suddivisione dello spazio interno fosse gia' ottimale per indirizzare le linee guida del nuovo progetto. In particolare il corretto utilizzo degli accessi all'edificio esistenti ha permesso di organizzare un percorso lineare e funzionale attraverso tutti gli spazi rivisitati. Dalla sala quadri, si accede ai rinnovati ambienti tramite le due porte situate sotto il podio. Dall'attuale ingresso all'appartamento del secondo piano, vi e' l'accesso preferenziale agli uffici e al punto di ristoro, ma allo stesso tempo questo spazio di accesso permette di collegare tutti i vani. Dall'ingresso ricavato dalla porta di servizio sulla facciata ovest, si puo' accedere con facilita' alla biblioteca, allo spazio espositivo e alla sala c o n f e r e n z e . Con questo tipo di gestione dei percorsi si vuole anche facilitare il lavoro di chi si occupa dell'allestimento delle mostre che si trova ad avere piu' possibilita' nella gestione del flusso dei visitatori. Di conseguenza ogni singola funzione trova un suo spazio privilegiato all'interno della "centrale elettrica 1 2 9 " L'edificio e' stato anche reso accessibile ai disabili, grazie all'inserimento di un piccolo ascensore, che non va ad interrompere al geometria delle facciate.
PIANTA PIANO INTERRATO
PIANO TERRA
PRIMO PIANO
SECONDO PIANO
COPERTURA 66
SEZIONI
SEZIONE A - A
SEZIONE D - D
SEZIONE B - B
SEZIONE C - C
SEZIONE E - E
PARTICOLARE DELLA SCALA SULLA DOPPIA ALTEZZA
DETTAGLIO
67
IPOTESI DI INTERVENTO
IMMAGINI STATO DI FATTO IMMAGINE DOPO IL RESTAURO
L'intervento di restauro intrapreso sulla facciata dell'edificio si ispira a principi di rispetto e recupero dell'assetto originario e degli elementi c o s t i t u t i v i . Poiche' le tipologie di degrado sono limitate ad un deterioramento superficiale della facciata e non vanno ad intaccare gli elementi strutturali dell'edificio, l'intervento di restauro sara' volto essenzialmente al risanamento globale delle superfici:un'operazione di pulitura generale delle facciate ed un conseguente trattamento protettivo per preservare gli elementi dai fenomeni ai quali sono piu esposti, gli agenti atmosferici. Questo intervento viene effettuato dopo il risanamento dei singoli degradi localizzati a seconda del tipo di trattamento richiesto. Decorazione con motivi geometrici
TIPI DI INTERVENTO elemento architettonico
sigla B1
Zoccolo
tipo di -Presenza di vegetazione
tipo di diserbo e pulitura
codice R2 R1
grafia
B5
- Macchia di ruggine
pulitura
- Presenza di vegetazione
diserbo
descrizione*** per la rimozione della vegetazione si prevede: -trattamento con biocida iniettato alla radice della pianta con ulteriori trattamenti a pennello localizzati sulla superficie intonacata - distacco completo di tutta la vegetazione - trattamento a pennello con idrorepellente silanico
Marcapiano
B6
- Macchia di ruggine pulitura
- si prevede un trattamento di pulizia con acqua nebulizzata per tutta la parte da trattare, alla quale si può aggiungere una pulizia effettuata tramite l'uso di spatole, raschietti o carta abrasiva che viene usata per superfici poco estese in cui la pulizia risulti più difficile stuccatura e reintegrazione
R4
Mattoni facciavista
- intervento di stuccatura localizzata, realizzata con malta il cui legante sia costituito da calce idraulica. il tipo di aggregato e la sua granulometria saranno scelti sulla base delle caratteristiche del materiale lapideo. la stesura della malta avviene con spatole a doppia foglia in acciaio
B2
pulitura
- Mancanza stuccatura o reintegrazione
- Distacco Intonaco
B3
pulitura
- Mancanza
consolidamento stuccatura o reintegrazione
R1
R4
R1
R3
R4
protezione B4 Intonaco sagomato liscio
- Distacco
- Esfoliazione - Incrostazione - Macchia nera
B7
pulitura
- Incrostazione
B8
- Presenza di vegetazione
diserbo
- Macchia di ruggine pulitura
Cornicione
B10
diserbo e pulitura
- Presenza di vegetazione - Incrostazione
R1
R2
R1
R2
- Fessurazione
stuccatura o reintegrazione
- realizzazione della stuccatura per le parti d'angolo più danneggiate con un materiale dall'aspetto e granulometria analoghe all'originale; reintegrazione delle parti di intonaco mancante con un materiale dall'aspetto e granulometria analoghe all'originale. il riempimento dovrà avere la stessa quota dello strato originale
R1
consolidamento
R3
- consolidamento della parte con un trattamento a pennello o tramite l'uso di siringhe con un prodotto che, penetrando in profondità, migliori la coesione del materiale alterato e l'adesione tra questo e il substrato sano
stuccatura
R4
- realizzazione della stuccatura per le parti d'angolo più danneggiate con un materiale dall'aspetto e granulometria analoghe all'originale; reintegrazione delle parti di intonaco mancante con un materiale dall'aspetto e granulometria analoghe all'originale. il riempimento dovrà avere la stessa quota dello strato originale - applicazione di uno strato protettivo idrorepellente dato a spruzzo
- si prevede un trattamento di pulizia con acqua nebulizzata per tutta la parte da trattare, alla quale si può aggiungere una pulizia effettuata tramite l'uso di spatole, raschietti o carta abrasiva che viene usata per superfici poco estese in cui la pulizia risulti più difficile
- trattamento con biocida iniettato alla radice della pianta con ulteriori trattamenti a pennello localizzati sulla superficie intonacata - distacco completo di tutta la vegetazione - applicazione di un impacco con sale bisodico e.d.t.a per la rimozione delle macchie di ruggine - risciacquo - rimozione con spazzola - applicazione di uno strato protettivo idrorepellente dato a pennello per la rimozione della vegetazione si prevede: -trattamento con biocida iniettato alla radice della pianta con ulteriori trattamenti a pennello localizzati sulla superficie intonacata - distacco completo di tutta la vegetazione - trattamento a pennello con idrorepellente silanico
per la rimozione delle macchie di ruggine: - applicazione di un impacco con sale bisodico e.d.t.a per la rimozione delle macchie di ruggine - risciacquo - rimozione con spazzola
- consolidamento della parte con un trattamento a pennello o tramite l'uso di siringhe con un prodotto che, penetrando in profondità, migliori la coesione del materiale alterato e l'adesione tra questo e il substrato sano
pulitura
- applicazione di un impacco con sale bisodico e.d.t.a per la rimozione delle macchie di ruggine - risciacquo - rimozione con spazzola
- si prevede un trattamento di pulizia con acqua nebulizzata per tutta la parte da trattare, alla quale si può aggiungere una pulizia effettuata tramite l'uso di spatole, raschietti o carta abrasiva che viene usata per superfici poco estese in cui la pulizia risulti più difficile
- Mancanza
- si prevede un trattamento di pulizia con acqua nebulizzata per tutta la parte da trattare, alla quale si può aggiungere una pulizia effettuata tramite l'uso di spatole, raschietti o carta abrasiva che viene usata per superfici poco estese in cui la pulizia risulti più difficile
- trattamento con biocida iniettato alla radice della pianta con ulteriori trattamenti a pennello localizzati sulla
- applicazione di uno strato protettivo idrorepellente dato a
R1
- Macchia di ruggine
- applicazione di un impacco con sale bisodico e.d.t.a per la rimozione delle macchie di ruggine - risciacquo - rimozione con spazzola - applicazione di uno strato protettivo idrorepellente dato a pennello
- applicazione di uno strato protettivo idrorepellente dato a pennello
protezione
- realizzazione della stuccatura per le parti d'angolo più danneggiate con un materiale dall'aspetto e granulometria analoghe all'originale; reintegrazione delle parti di intonaco mancante con un materiale dall'aspetto e granulometria analoghe all'originale. il riempimento dovrà avere la stessa quota dello strato originale
- si prevede un trattamento di pulizia con acqua nebulizzata per tutta la parte da trattare, alla quale si può aggiungere una pulizia effettuata tramite l'uso di spatole, raschietti o carta abrasiva che viene usata per superfici poco estese in cui la pulizia risulti più difficile
protezione
Davanzali
- applicazione dello strato protettivo in idrorepellente silenico su tutta la superficie lapidea perfettamente asciutta - si prevede un trattamento di pulizia con acqua nebulizzata per tutta la parte da trattare, alla quale si può aggiungere una pulizia effettuata tramite l'uso di spatole, raschietti o carta abrasiva che viene usata per superfici poco estese in cui la pulizia risulti più difficile
- applicazione di uno strato protettivo idrorepellente dato a spruzzo
- Mancanza
R1
protezione
COSTRUZIONI
Bugnato rustico
- Macchia nera
R2
protezione
- tamponatura mediante spugnatura con acqua per rimuovere l'eccesso di materiale protezione
R1
Serramenti finestre
D1 D2 D3
Serramento a due battenti al pianterreno
D6
- Esfoliazione
E1 E2 E3
- corrosione
Inferriate
Raschiatura e verniciatura
Raschiatura e verniciatura
** definizioni tratte dal NORMAL1/88 ALTERAZIONI MACROSCOPICHE DEI MATERIALI LAPIDEI: LESSICO *** definizioni tratte da:_ NORMAL 20/85 INTERVENTI CONSERVATIVI: PROGETTAZIONE ESECUZIONE E VALUTAZIONE PREVENTIVA _"RESTAURO ARCHITETTONICO" di Giovanni Carbonara, UTET
pulitura e protezione
R4
- realizzazione della stuccatura per le parti d'angolo più danneggiate con un materiale dall'aspetto e granulometria analoghe all'originale; reintegrazione delle parti di intonaco mancante con un materiale dall'aspetto e granulometria analoghe all'originale. il riempimento dovrà avere la stessa
R5
- applicazione di uno strato protettivo idrorepellente dato a pennello - abrasivatura e sverniciatura completa della superficie - stuccatura della parte alterata dal degrado - trattamento con impregnanti e successiva verniciatura.
R5
- abrasivatura e sverniciatura completa della superficie - stuccatura della parte alterata dal degrado - trattamento con impregnanti e successiva verniciatura.
R5
- pulitura delle grate tramite abrasivatura con spazzole adatte - applicazione di un convertitore di corrosione dato a pennello - applicazione di uno strato protettivo
pulitura
diserbo
consolidamento
stuccatura e reintegrazione
69
ANALISI DI APPROFONDIMENTO L'analisi del degrado nel dettaglio e' stata effettuata per una fascia verticale della facciata sud dell'edificio.Questa parte,nello specifico, e' interessante in quanto assembla in un' unica fascia tutti gli elementi caratterizzanti l'andamento delle facciate.Gli elementi che la costituiscono non presentano degradi rilevanti,l'intervento di restauro e' qui limitato alla pulitura e al consolidamento delle parti di intonaco e della pietra dello zoccolo soggette a fessurazione.Rilevante e' la presenza di vegetazione rampicante che copre gran parte degli elementi architettonici fino al cornicione superiore. I serramenti in legno non necessitano di interventi diretti,mentre la porta esterna d'ingresso, soggetta ad esfoliazione dovuta all'azione dell'acqua piovana, necessita di una raschiatura a livello della pittura superficiale e di una conseguente riverniciatura. In generale, lo stato di conservazione di tutti gli elementi e materiali presenti in questa fascia e' molto buono e non necessita di interventi radicali.Come il resto dell'edificio, anche questa parte sara' soggetta ad una pulitura generale e ad un trattamento superficiale di protezione. ELEMENTI ARCHITETTONICI SIGLA Muratura di A1 elevazione
TIPO DI INTERVENTO
DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO ***
- Pulitura
- si prevede un intervento di pulitura della superficie effettuato con acqua nebulizzata applicata tramite l'uso di idropulitrice
In questa parte dello zoccolo sono presenti delle fessure probabilmente causate da spostamenti meccanici dell'edificio
- Pulitura - stuccatura
- si prevede un trattamento di pulizia con acqua nebulizzata per tutta la parte da trattare, alla quale si può aggiungere una pulizia effettuata tramite l'uso di spatole, raschietti o carta abrasiva che viene usata per superfici poco estese in cui la pulizia risulti più difficile - intervento di stuccatura localizzata, realizzata con malta il cui legante sia costituito da calce idraulica. il tipo di aggregato e la sua granulometria saranno scelti sulla base delle caratteristiche del materiale lapideo. la stesura della malta avviene con spatole a doppia foglia in acciaio, tamponata mediante spugnatura con acqua per rimuovere l'eccesso di materiale
fessurazione, disgregazione Confezionato con malta e incrostazioni bastarda composta di una parte di cemento Portland e quattro parti da malta grassa
si presentano fessure che mettono in evidenza le parti strutturali su cui si aggrappa il rivestimento. negli elementi di angolo si possono rilevare delle disgragazioni dovute con probabilità ad agenti atmosferici. Le croste presenti sono causate dalla sovrapposizione di intonaco in momenti diversi che voleva tappare la mancanza dell'intonaco originale
- pulitura - Consolidamento - reintegrazione
- trattamento di pulizia con acqua nebulizzata per tutta la parte da trattare, alla quale si può aggiungere una pulizia effettuata tramite l'uso di spatole, raschietti o carta abrasiva che viene usata per superfici poco estese in cui la pulizia risulti più difficile - consolidamento della parte con un trattamento a pennello con un prodotto che, penetrando in profondità, migliori la coesione del materiale alterato e l'adesione tra questo e il substrato sano - stuccatura localizzata, realizzata con malta il cui legante sia costituito da calce idraulica. il tipo di aggregato e la sua granulometria saranno scelti sulla base delle caratteristiche del materiale lapideo. la stesura della malta avviene con spatole a doppia foglia in acciaio, tamponata mediante spugnatura con acqua per rimuovere l'eccesso di materiale
MATERIALE
DESCRIZIONE *
TECNICA COSTRUTTIVA*
Muratura di malta di cemento Portland
Realizzato con la stessa tecnica per l'intero edificio, in questa sezione lo si può ritrovare nelle fondazioni e negli architravi posti dul foro della finestra
Realizzato generalmente nella porzione di una parte di cemento e tre di sabbia a cui vengono aggiunte da 4 a 6 parti di ghiaia o pietrisco
Composta da mattoni delle dimensioni di Confezionata con malta 26x13x6 bastarda e mattoni
DESCRIZIONE DEGRADO
Nessun Degrado rilevato
Muratura di elevazione
A2
muratura in mattoni
Zoccolo
B1
pietra calcarea di Manrupino
Intonaco
B3
Decorazione con motivi geometrici
B5
Intonaco in malta cementizia
Confezionato con malta bastarda
Nessun Degrado rilevato
come in tutto l'edificio l'elemento è ben conservato
- Pulitura
- si prevede un intervento di pulitura della superficie effettuato con acqua nebulizzata
Marcapiano
B6
Intonaco in malta Fascia di h pari a 30 cm con 3 cm di cementizia sporgenza
Confezionato con malta di calce bastarda e malta
presenza di vegetazione
a causa della presenza di una pianta rampicante l'elemento viene in buona parte
-Diserbo - pulitura
- trattamento con biocida iniettato alla radice della pianta con ulteriori trattamenti a pennello localizzati sulla superficie intonacata - distacco completo di tutta la vegetazione.
B7
Mattoni facciavista
mattoni delle dimensioni 26x13x6 cm confezionati con argilla priva di sali orditi con una legatura di assestamento
legati con malta bastarda
Nessun degrado rilevato
l'elemento presenta un ottimo stato di conservazione
- Pulitura
Davanzale
B8
malta
realizzati in un pezzo unico della lunghezza della finestra, con una sporgenza di 21 cm e una altezza di 19 cm, sono immurati per una profondità di 10 cm
realizzati in malta di calce bastarda e malta cementizia.
presenza di vegetazione
a causa della presenza di una pianta rampicante l'elemento viene in buona parte coperto dalla pianta
- Diserbo - pulitura
- trattamento con biocida iniettato alla radice della pianta con ulteriori trattamenti a pennello localizzati sulla superficie intonacata. distacco completo di tutta la vegetazione - pulitura con acqua nebulizzata - applicazione a spruzzo di idrorepellente silanico su superficie perfettamente asciutta
Elemento decorativo
B9
Intonaco in malta cementizia
a causa della presenza di una pianta rampicante l'elemento viene in buona parte coperto dalla pianta
- Diserbo - pulitura
- trattamento con biocida iniettato alla radice della pianta con ulteriori trattamenti a pennello localizzati sulla superficie intonacata. distacco completo di tutta la vegetazione - pulitura con acqua nebulizzata - applicazione a spruzzo di idrorepellente silanico su superficie perfettamente asciutta
Cornicione
B10
- trattamento con biocida iniettato alla radice della pianta con ulteriori trattamenti a pennello localizzati sulla superficie intonacata - distacco completo di tutta la vegetazione. - si prevede un trattamento di pulizia con acqua nebulizzata per tutta la parte da trattare, alla quale si può aggiungere una pulizia effettuata tramite l'uso di spatole, raschietti o carta abrasiva che viene usata per superfici poco estese in cui la pulizia risulti più difficile - disinfestazione e disinfezione mediante l'applicazione del biocida e rimozione manuale della patina biologica. l'applicazione del biocida viene eseguita con pennelli, spruzzino e siringhe. - consolidamento della parte interessata dal degrado con un consolidate a pennello e trattamento dei ferri esposti alle intemperie con un convertitore di corrosione dato a pennello o tramite siringhe - realizzazione della stuccatura con un materiale dall'aspetto e granulometria analoghe all'originale. il riempimento dovrà la quota dello strato originele, nonchè il motivo decotrativo. - abrasivatura della superficie, sverniciatura, stuccatura, rasatura, eventuale sostituzione di parti degradate - trattamento con impregnanti e successiva verniciatura.
Intonaco in malta cementizia
Lavorata a martellina fina, veniva immurata per 10 cm
Intonaco sagomato a due strati di spessore minimo di 1,5 cm
Parte decotrativa in aggetto di 2-3 cm
Confezionato con malta bastarda composta di una parte di cemento Portland e quattro parti da malta grassa
Nessun Degrado rilevato
Fessurazione
presenza di vegetazione
Si possono rilevare dei distacchi che mettono in evidenza i ferri di armatura del cls; è presente vegetazione e le macchie risultano essere causate dalla presenza di muschio e da una perdita del colore da parte dei ferri esposti agli agenti atmosferici
- Diserbo - Pulitura - Consolidamento - Integrazione
La cassa era incuneata e fermata con viti lunghe in zocchetti immurati; colorito ad olio a tre mani
non presenta degradi di rilievo
L'elemento risulta scolorito, ovviamente a causa degli agenti atmoferici che hanno agito nel corso degli anni. Non si possono comunque riscontrare degradi di particolare importanza L'elemento risulta scolorito, ovviamente a causa degli agenti atmoferici che hanno agito nel corso degli anni. Non si possono comunque riscontrare degradi di particolare importanza
- Raschiatura - verniciatura - Raschiatura - verniciatura
- abrasivatura della superficie, sverniciatura, stuccatura, rasatura, eventuale sostituzione di parti degradate - trattamento con impregnanti e successiva verniciatura.
D1
legno di larice
realizzato in legno di larice con una larghezza pari alla luce della porta
Serramento a due battenti al primo piano
D2
legno di larice
Serramento al secondo piano
D3
legno di larice
Porta esterna
D4
Porta interne
D5
legno di abete
a due battenti in legno di abete.
Montate su cassa di morale 8/8 con fodera e cornice e poi dipinta con colore ad olio
Inferriata
E1
ferro
Montata in luce al foro finestra del pianterreno.
Montata solidamente al foro non presenta degradi di rilievo finestra
F1
ceramica
La cassa era incuneata alla non presenta degradi di muaratura e fermata con viti rilievo lunghe in zocchetti immurati; colorito ad olio a tre mani
Costituito da un serramento esterno su cui è montato il parapioggia ed uno interno a due battenti e sopralume.
Fornito per ogni vetrata di sei non presenta degradi di rilievo cardini e relative bandelle all'inglese, catenacci verticali e fermatelai a molla incassati
- Raschiatura - verniciatura
- abrasivatura della superficie, sverniciatura, stuccatura, rasatura, eventuale sostituzione di parti degradate - trattamento con impregnanti e successiva verniciatura.
a due battenti in larice. presenta un'apertura in vetro dalle dimensioni 38x130 cm su cui viene poi a montarsi una ringhiera in ferro dello spessore di 1,5 cm. Sopra di essa viene a collocarsi una serramemto dalle dimensioni 73x160 cm posto al di sopra della linea del marcapiano
L'elemento risulta scolorito, ovviamente a causa degli agenti atmoferici che hanno agito nel corso degli anni. Non si possono comunque riscontrare degradi di particolare importanza
I battenti si fissavano su Esfoliazione cassa di morale 10/10 solidamente fissata al muro. Venivano poi spalmate di olio di lino
Si possono rilevare delle piccole mancanze di parte degli strati superficiali del legno con una conseguente variazione del colore superficiale. Questo degrado si rileva in maniera abbabstanza omegenea in tutto il serramento, e molto probabilmente risulta esser stato causato dagli agentio atmosferici. Le porte sono conservate in buono stato, e si può constatare la non ottimale conservazione della vernice che vi è applicata. Tutte le inferriate montate in luce all'infisso o al foro finestra si presentano in uno stato di non eccessivo degrado
- Raschiatura - verniciatura
- abrasivatura della superficie, sverniciatura, stuccatura, rasatura, eventuale sostituzione di parti degradate - trattamento con impregnanti e successiva verniciatura.
- Raschiatura - verniciatura
- abrasivatura della superficie, sverniciatura, stuccatura, rasatura, eventuale sostituzione di parti degradate - trattamento con impregnanti e successiva verniciatura.
- Pulitura
- pulitura delle grate tramite abrasivatura con spazzole adatte
In quadrelli di ceramica lisci a due tinte con bodure e cornicette in maiolica
Attaccate su intonaco di malta comune
Opere
Pavimento
- pulitura della superficie effettuato con acqua nebulizzata
presenza di vegetazione,erosione, macchie di ruggine
Composto da una cornice e una sottocornice
realizzato in legno di larice con una larghezza pari alla luce della porta
non si ritrova nessun distacco dell'intonaco,degrado che caratterizza questo elemento architettonico in altre parti dell'edificio
Pezzi uniti tra loro e alla muratura a maschiatura
malta cementizia
Serramento a due battenti al pianterreno
* definizioni tratte da "Punto franco vecchio" di Donatella Calabri, Trieste, 1993 ** definizioni tratte dal NORMAL1/88 AòLTERAZIONI MACROSCOPICHE DEI MATERIALI LAPIDEI: LESSICO *** definizioni tratte da NORMAL 20/85 INTERVENTI CONSERVATIVI: PROGETTAZIONE ESECUZIONE E VALUTAZIONE PREVENTIVA "RESTAURO ARCHITETTONICO" di Giovanni Carbonara, UTET
70
DEGRADO**
non presenta degradi
non presenta degradi di rilievo
il pavimento sulla scala si presenta in buono stato, compresi gli elementi di bordura presenti sugli spigoli di ogni gradino, che sono realizzati in ferro e vengono decorati con motivi geometrici.
- applicazione di un convertitore di corrosione dato a pennello
- Pulitura
- pulitura della superficie effettuato con acqua, pennelli, spugne e spazzole
R1
G8 G5
R3
G9
G7
SEZIONE
R4
scala 1:50
B10
B9
G1
R2 D3
B8
R3
G1
G6
B5 D2 B6
R4 D4
D5
F1
R2
G1
R2 G1
R4 G7
G5
G8
ESEMPI DI INTERVENTO
R2
consolidamento
R3
stuccatura e reintegrazione
R4
raschiatura e verniciatura
R5
R3
R5 G3
diserbo
R1
G5 G6
R1
R3
G5
G2
pulitura
R3 R4
R3 R1
R4
DEGRADO PRESENZA DI VEGETAZIONE
ESFOLIAZIONE
FESSURAZIONE
INCROSTAZIONE
SCAGLIATURA
MACCHIA NERA
DISTACCO
MACCHIA DI RUGGINE
71
Progettazione
degli
interni
Prof. Arrigo Rudi anno accademico 03/04
Uno spazio espositivo ai Tolentini
Il corso di Progettazione degli Interni richiedeva la realizzazione di un allestimento per uno spazio espositivo nella sede IUAV dei T o l e n t i n i . Gli artisti per cui andava allestito lo spazio sono Castagna e Finotti, entrambi autori che lavorano con i piÚ diversi materiali e realizzano opere di una certa grandezza, che trovano una perfetta collocazione in uno spazio aperto come quello del Tolentini. Ho pensato di collocare le prime due opere, rispettivamente un'opera di Castagna e una di Finotti, nell'ingreso dello spazio espositivo, in modo tale da introdurre fin da subito il visitatore all'interno della mostra. Il chiostro è stato interamente dedicato alle opere di Finotti che poggiano su dei basamenti realizzati in legno che posano a loro volta su una pavimentazione, sempre in legno, che va a riempire l'intero spazio. Nel giardino, invece, si trovano le opere di Castagna, lavori che risultano particolarmente adatti a questo spazio, visto il continuo riferimento che fanno alla natura. Anche in questo caso ho pensato alla realizzazione di una pavimentazione in legno, che questa volta va anche ad indirizzare il percorso all'interno dell'area. Un ulteriore ritmo all'interno del percorso è dato anche da degli scavi, di diverse profondità , su cui va a collocarsi la pavimentazione, grazie ai quali la percezione sonora dei passi diventa diversa di volta in volta.
72
73
10
9 5
4
6
3
Dettaglio della pavimentazione in legno del girardino 74
12
7
1
Collocazione delle opere in ingresso
11
8
2
Collocazione delle opere nel chiostro
1. La grande donna tartaruga 2. Memoria gotica 3. Anubi 4. Il grande cobra 5. Immagine dissepolta 6. Anatomico che cammina 7. Il nido di zeno 8. Le vele 9. I sassi d'oro 10. La foresta di Birnham 11. Gli occhi degli alberi 12. Il canneto
Collocazione delle opere nel giardino
Dettaglio della pavimentazione in legno del chiostro
Allestimento nel chiostro
Allestimento nel giardino Dettagli di alcuni basamenti
Basamenti in legno delle opere Dettaglio della seduta in legno collocata nel girardino 75
Workshop di Composizione Architettonica Prof. Franca Pittaluga anno accademico
03/04
76
Il labirinto
Il Workshop di Composizione Architettonica tenuto dalla Prof. Franca Pittaluga aveva come obiettivo la realizzazione di un labirinto un po p a r t i c o l a r e . Siamo infatti partiti dalla pianta di un labirinto del Serlio che è stato diviso in 9 quadre, ognuna della quali aveva un tema progettuale diverso da sviluppare a diverse scale. In particolar modo io ho lavorato sul Mercato Meccanico, uno spazio concepito come un grande parcheggio multipiano in cui la macchina diventa l'elemento più importante guidando l'intero movimento all'interno delle 4 strutture che abbiamo sviluppato. L'idea che abbiamo cercato di realizzare è stata guidata dalla realizzazione di quelle che chiamiamo Bolle. Infatti queste Bolle raccolgono in se il motivo di interesse per cui qualcuno debba andare a questo parcheggio, dato che all'interno di esse sono collocati un Drive In, un centro commerciale, un museo verticale, una galleria multimediale, una piscina, delle palestre e dei parchi che sviluppano al loro interno dei microclimi diversi. Tutti questi spazi sono accessibili al puibblico che può entrarvi a piediù, parcheggiando in uno dei livelli del garage, ma soprattutto vi si può accedere direttamente in macchina, basti pensare che il museo verticale è visibile grazie all'inserimento al suo interno di un elevatore per vetture che permette di percorrere in senso verticale questo spazio, oppure la galleria multimediaale, concepita anche questa come una sorta di spazio espositivo, è niente altro che un tunnel che, perforando più livelli, pernette all'automobile di risalire grazie all'uso di una sorta di scala mobile che pernette di attraversare il tutto con la macchina a motore s p e n t o . Ogni spazio che non è direttamente acessibile con l'auto è comunque uno spazio trasparente, grazie all'uso di superfici realizzate in meteriale plastico o in vetro, e quindi anche solo passandoci davanti si può perfettamente sapere cosa accade all'interno.
Brano di CittĂ
77
A
A L_1
L_2
L_3
AA
L_4
A
A L_1
L_5
L_2 L_6
L_3
L_4
L_8
L_9
L_5
L_10
L_6
L_7
L_8
L_9
AA L_10
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L_9
L_1
L_8
L_7
AA
L_6
B
B
A
A
L_5
BB
L_4
L_1
L_6
L_2
L_7
L_3
L_8
L_3
AA
L_2
A
A
B
B
L_1
BB
L_9 L_4
L_5
L_10
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80
81
Workshop
-
Concorso
anno accademico
03/04
Progettati il Lat su Misura
Per il corso concorso Progettati il LaT su MIsura, abbiamo sviluppato uno spazio che viene modellato da due semplici elementi : il tessuto e il legno. Collocando stoffe colorate e disegnate con fantasie geometriche su delle semplici guide scorrevoli, siamo riusciti a realizzare uno spazio estremamente flessibile, e che si dilata anche oltre al limite fisico della stanza, propagandosi all'esterno con l'uso di fibre ottiche che vanno ad illuminare lo spazio del giardino. All'interno del Bar, l'uso del legno ci ha permesso di realizzare semplicemente le zone di servizio e quelle di uso da parte di chi si serve dello spazio del bar. Anche in questo spazio una funzione particolare è data al tessuto che va a determinare il trattamento delle pareti interne. L'intero progetto è stato quindi realizzato con dei sistemi economici e di facile r e a l i z z a z i o n e . I
82
M a I U
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arch. MICOL PILLON via ROMA 13/15 30020 MEOLO V E N E Z I A cell. 3498713801 micolpillon@gmail.com skype micol.stea