Milano giorno e notte Ottobre/Dicembre 2012 - n. 4 anno VIII

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Milano & Giorno

Italiano/English

Notte

Ottobre/Dicembre 2012 - n. 4 anno VIII

Design qualità e garanzia Design quality and guarantee

Fondazione Cariplo: conservare con cura donare con generosità conserves with care donates in a generous way

A Villa Melzi un giardino

per incantare il presente

A garden to enchant the present

Teatro Dal Verme Crescere in armonia Growing in Harmony

Steve Thornton: disegnare con la luce Drawing with Light Cultura - shopping - arte - teatri - locali - curiosità della Milano che conta art and shopping, news and gossip of the Milan “that matters”


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Via Agnello angolo ragazzi del ‘99 20121 Milano fermata MM Duomo Tel. 02 864104 Fax 02 8051410 Open from Monday to Sunday 10,00a.m. - 19,00 p.m.


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MILANO Giorno&Notte

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Ottobre/Dicembre 2012/trimestrale n.4 anno VIII Direttore Responsabile Maria Grazia Rosa Rosso direttore@milanogiornoenotte.com

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Supervisore Editoriale Giorgio Goldstaub g.goldstaub@milanogiornoenotte.com

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Collaboratori: Martina Castoldi, Nadia Mayen, Fabrizio de Marinis, Luca Migliorisi, Luca Neri, Tatiana Ostronina, Andrée Pucci, Matteo Seroldi. Traduzioni: Maurizio Basano Johanna Worton

Un’assistenza a 360° Filantropia come leva per la ripresa Un giardino per incantare il presente Disegnare con la luce Crescere in armonia La vetrina dei sogni

Pubblicità: Giovanna Jacopetti

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L’Esagono s.r.l. Redazione e Pubblicità via V. Arbe 26 - 20124 Milano Tel. 02 43.51.01.71 - Fax 02 48.10.42.14 E mail: redazione@milanogiornoenotte.com info@milanogiornoenotte.com pubblicità@milanogiornoenotte.com www.milanogiornoenotte.com Stampa: Grafiche 2000 Viale Lombardia 10/F 20081 Cassinetta di Lugagnano (Mi) Registrazione Tribunale di Milano n° 658 del 17/11/2003 con il Patrocinio dell’Assessorato Commercio ed Artigianato del Comune di Milano

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Abitare è un’arte

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Le notti a Milano

Colore e bellezza poetica

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Teatri

Agenda

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Appuntamenti in fiera Shopping a Milano La ricerca dei tesori nascosti in Lombardia

Concerti musica jazz, rock, pop... Mostre

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Alberghi

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L’Avv. Mauro Candiani offre la propria consulenza ai nostri lettori

Un’assistenza a 360°

Insomma come Studio, grazie anche ad un collaboratore madrelingua, possiamo fornire una assistenza legale, fiscale e commerciale a 360°, utilizzando anche nostri fidati e capaci partners in vari campi. Nel 2010 i turisti stranieri hanno speso più di 29 miliardi di euro in Italia. Una ricerca dimostra che il mercato russo del turismo è in continua ascesa. Con previsioni di crescita di gran lunga superiori rispetto a quelle di altri Paesi Europei, si calcola infatti che entro il 2016 il turismo proveniente dall'Est potrebbe aumentare fino a 60 milioni di viaggiatori , a fronte dei 40 milioni registrati nel 2011 (+7,4%), per una spesa che nei prossimi quattro anni potrebbe aggirarsi attorno ai 67,1 miliardi di dollari. Forse non tutti sanno che , secondo l’UNESCO, l’Italia possiede il più ampio patrimonio artistico e culturale a livello mondiale (oltre il 50%) con oltre 3400 musei, 2000 aree e parchi archeologici e 43 siti Unesco. Un viaggio in Italia è sempre un tour culturale in quanto il nostro Paese , grazie ai molteplici tesori artistici e alla sua immensa storia , può davvero considerarsi una vera e propria galleria d’arte a cielo aperto, in grado di offrire al turista capolavori di inestimabile valore. Oggi anche il semplice turista qui per shopping o arte può trovarsi nella necessità di usufruire di una rapida ed efficace assistenza legale nella sua lingua madre. Chiunque venga in Italia può contare su un alto grado di civiltà e questa comprende senz’altro la possibilità di vedere tutelati i propri diritti. Siamo sempre riusciti ad interpretare le esigenze dei nostri clienti ed a soddisfarle, consapevoli che sono in terra straniera e che il nostro è uno dei Paesi con le leggi più numerose e ingarbugliate: per questo li prendiamo metaforicamente per mano con un’assistenza personalizzata e particolarmente attenta .

ella città di Milano oggi transitano molti turisti ma anche molti uomini d’affari attratti da fiere, convegni e nelle trattative che vengono a realizzarsi spesso accade che non sempre si riesca a raggiungere un accordo che contemperi le reciproche esigenze., inoltre la complessità delle nostre normative rende necessario l’affiancamento di uno o più professionisti all’uomo d'affari impegnato in relazioni commerciali. Chi giunge nella nostra bella città , per piacere o per lavoro, può trovarsi ad affrontare piccoli e grandi problemi e non è sempre facile per lui individuare con tempestività il partner giusto. Ho avuto modo in particolare di studiare i principali motivi di attrattiva del turismo da diporto e d'affari russo nel nostro paese arrivando cosi a garantire l'assistenza del mio Studio nell’acquisto di immobili in città o località turistiche italiane, l’acquisto di attività commerciali , l’export di abbigliamento, moda e design italiani. Inoltre ho constatato che si sta diffondendo in Russia una cultura del buon bere e del buon mangiare ed i nostri prodotti alimentari sono in cima alle loro preferenze.

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Studio Legale Candiani Da un colloquio conoscitivo, otterete le risposte che cercate su tempi e costi dell’attività da svolgere. Sin dal primo incontro, massima professionalità e sarete seguiti passo dopo passo senza mai lasciarvi da soli. Assistenza contrattualistica per stranieri e non Separazioni e Divorzi - Liti Condominiali - Sfratti, Locazioni - Rircorsi Tributari - Liti Fiscali - Recupero Crediti - Cause di Lavoro - Diritto del Lavoro Consulenza on line: scrivete all’indirizzo di posta elettronica m_candiani@virgilio.it spiegando con poche righe il vostro problema, vi sarà dato subito un parere e qualche consiglio su come è più opportuno muoversi. Milano - Via Foppa, 28 02 48518259 www.studiolegalecandiani.it “ Rho - V. Filippo Meda, 10 Cinisello Balsamo - P.zza Ferravilla, 2

Many tourists pass through the city of Milan these days but also many businesspeople, drawn to its fairs and conventions. It often happens, however, that in the negotiations they come here to undertake, it's not always possible to reach an agreement that meets reciprocal needs. Furthermore, the complexity of our legislation makes support by one or several professionals necessary in trade relations. Those who – for business or pleasure – visit our beautiful city sometimes face small or large problems and it isn't always easy or quick to find the right support. I've had the chance to study, in particular, the main reasons for the appeal of Russian recreational or business tourism in our country. I can therefore guarantee my studio's assistance in the purchase of real estate in Milan or in other Italian tourist locations, as well as in the purchase of businesses, or in the export of Italian clothing, fashion and design. I've also noticed that in Russia, a culture of good food and drink is spreading, with a top preference for our gourmet products. In short, as a studio, and together with a native speaking collaborator, we can provide allround legal, taxation and business assistance, making use of our trusted and competent partners in various fields. In 2010 foreign tourists spent over 29 billion euros in Italy. Research shows that the Russian tourist market is on a continual rise. With a much greater growth forecast than other European countries, it has in fact been estimated that by 2016 tourism from the East could increase to up to 60 million travellers, compared to the 40 million recorded in 2011 (+7.4%). Perhaps not everyone knows that, according to UNESCO, Italy has the largest artistic and cultural heritage worldwide (over 50%) with more than 3400 museums, 2000 archaeological parks and areas and 43 UNESCO sites. A trip to Italy is always a tour artistique given that, with its numerous artistic treasures and immense history our country can truly be considered an open-air art gallery of priceless masterpieces, ready to be enjoyed by tourists. Even a humble tourist who is here to enjoy the shopping or art, may sometimes need some quick and effective legal assistance in their native language. Anyone who comes to Italy can count on a high degree of civility, and this certainly includes having their rights upheld. We have always succeeded in interpreting and meeting the needs of our clients, conscious of the fact that they are on foreign land and that our country's laws are amongst the most numerous and confusing. For this reason, we metaphorically take them by the hand with customized and particularly attentive assistance.

Адвокат Мауро Кандиани. Юридическая и налоговая помощь: При покупке недвижимости по всей территории Италии. Помощь при коммерческой деятельности. Помощь при аренде вилл на курортах Италии. Помощь в оказании медицинских услуг и лечении в частных клиниках Италии. Экспорт итальянской брендовой одежды. Экспорт новых и поддержанных автомобилей. Для получения более подробной информации свяжитесь с нами по E-mail: m_candiani@virgilio.it Мы говорим на русском,итальянском и английском.

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Hotel Star Via dei Bossi 5 (zona Centro) - 20121 Milano Tel. + 39 02 801501 r.a - fax + 39 02 861787 www.hotelstar.it - info@hotelstar.it

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Via Vincenzo Monti 33 20123 Milano tel. +39 02 87 38 18 72 via Battistotti Sassi, 11 20133 Milano tel. +39 02 73 89 510 11


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Un’autentica cornice medievale, con spazi per incontri romantici, una cucina genuina per colazioni di lavoro o per cene di gala. Il parco circostante è l’ideale per eventi all’aperto. A lato del Castello, nelle d e p e n d a n c e un piccolo agriturismo. Arredato con gusto, permette di trascorrere una vacanza economica in campagna a diretto contatto con la natura.

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CASTELLO di COZZO (Pv) tel. +039 0384 75057 cell. +039 333 1840870

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al Porticciolo di Loppia Bellagio gli appartamenti "I Giardini di Villa Melzi" offrono soluzioni ideali per le vostre vacanze

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Una vacanza, di autentiche bellezze naturali e un’ospitalità estremamente gradevole negli appartamenti "I Giardini di Villa Melzi", arredati con gusto e sobrietà. Nel porticciolo di Loppia a pochi minuti dal centro di Bellagio, con la possibilità di un free pass per attraversare e visitare i giardini di Villa Melzi, per tutti i giorni di permanenza, che consentono di raggiungere il Borgo. Una struttura assolutamente consona allo stile del luogo, dove l’ospite gode di attenzione professionale e familiare. Tutto suggerisce lunghe e beate ore di ozio ai fortunati ospiti adiacenti ai giardini di Villa Melzi. A holiday of true natural beauty and extremely pleasant hospitality in the simply, tastefully furnished apartments, "I Giardini di Villa Melzi". Situated at the Loppia dock, just a few minutes from the centre of Bellagio, for each day of your stay you'll have a free pass to cross and visit the Villa Melzi gardens, allowing you to reach the village. The building perfectly agrees with the style of the place, and here guests enjoy professional and friendly service. Everything suggests long and blissful hours of idleness for the fortunate guests, next to the Gardens of Villa Melzi. Per informazioni: tel. +39 339 2214394/ +39 339 4573838 Sig.ra Ornella Capelli Orari: tutti i giorni dalle 9.30 alle 18.00 da fine Marzo ad inizio Novembre www.giardinidivillamelzi.it

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Villa Orphea Bed & Breakfast Via Arbe 26 - 20125 Milano tel. +39 02 680143 fax +39 02 48104214 info@villaorphea.it www.villaorphea.it

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Antica Osteria del Porto Lugano

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Diversi piatti legati alla stagione, non mancano quelli a base di pesce e carni alla griglia. Le rassegne enogastronomiche sono il fiore all'occhiello delle nostre proposte mensili, abbinate ad aziende vinicole prestigiose di diversi regioni italiane, spesso con la partecipazioni di Chef ospiti. La terrazza in riva al fiume e all'ombra di 3 platani secolari, è il luogo ideale nelle giornate di sole per gustare un buon piatto durante la pausa pranzo o per cenare a lume di candela in una zona incantevole e tranquilla. Ampio parcheggio pubblico a pochi metri dal ristorante.

Antica Osteria del Porto Via Foce 9 - CH-6900 Lugano Tel. +41 91 971 42 00 Fax +41 91 971 42 01 email: info@osteriadelporto.ch web: www.osteriadelporto.ch Apertura: LU/ME/GI/DO: 8.30 - 24 - VE/SA: 08.30 - 01.00 Cucina: 11.30/15 - 19.00/23

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Giuseppe Guzzetti Presidente di Fondazione Cariplo BY MARIA GRAZIA ROSA-ROSSO

Filantropia come leva per la ripresa

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In vent’anni di attività sono stati sostenuti 24.226 progetti per un totale di oltre due miliardi di euro di contributi erogati. Fondazione Cariplo non concede erogazioni a fondo perduto, ma vincolate a precise linee strategiche, una filosofia moderna di filantropia che ha prodotto risultati di successo. on è facile trattare in una sola volta il tema che viene proposto in questo articolo. Va da sé infatti che i problemi sociali e politici si legano a quelli dell’integrazione fra culture diverse e che talvolta gli uni si manifestano con la veste degli altri. Se rischiamo di essere in un futuro non molto lontano discriminati nella nostra vita sociale, non solo lavorativa, il principio di ripartizione può forse offrirci una via di salvezza nel segno di una solidarietà che chiama, invoca giustizia: una giustizia non nel senso dell’uguaglianza, ma dell’equità, in cui le disuguaglianze nella distribuzione dei beni compensino il più possibile le disuguaglianze dovute al caso. La solidarietà spinta verso il riconoscimento di una maggiore dignità delle persone viene esercitata da Fondazione Cariplo all’interno di una collettività, di un gruppo, così come nelle antiche corporazioni medioevali, ma con il motivo in più di elevare le condizioni materiali e culturali, attraverso cui ci si ritrova insieme per una causa comune, per rispondere ai bisogni nuovi, ad un naturale e non più dilazionabile processo di trasformazione sociale ed economico. Fondazione Cariplo, nata agli inizi degli anni novanta, è presieduta dal 1997 da Giuseppe Guzzetti, avvocato, ex Presidente della Regione Lombardia. La memoria personale di Guzzetti scava nei meandri del cuore facendone emergere il profondo senso morale, dal quale traspare un modo di intendere la vita in grande assonanza con le trasformazioni che, in questi quindici anni, hanno interessato la Fondazione, anche grazie al suo Presidente. “Nonostante gli anni passati, esordisce Guzzetti, si può dire che si è ancora agli inizi dell’attività, la Fondazione non cessa di inserirsi in modo sempre più attuale nel tessuto sociale, di inter-

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Nella pagina a sinistra: Palazzo Melzi d'Eril Milano in Via Manin 23, attualmente sede della Fondazione Cariplo, questo maestoso palazzo di stile neoclassico è stato, in età napoleonica, la residenza di Francesco Melzi d'Eril, vicepresidente della Repubblica Italiana e cancelliere del Regno Italico.

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venire con efficacia all’interno della comunità milanese, lombarda e delle provincie piemontesi che stanno sul nostro territorio di competenza. Anzitutto bisogna ricordare che la Fondazione ha origini bancarie, quindi finanziarie, ed operava attraverso l’erogazione di aiuti non solo a privati, ma anche ad enti ed associazioni anche pubbliche, erogazioni che avvenivano su domanda degli interessati. Ciò che è cambiato è il metodo adottato per queste erogazioni, che non sono più semplici elargizioni, ma mirati finanziamenti sulla base di dettagliati ed esaminati progetti che devono pervenirci a seguito di regolare bando di concorso. La Fondazione non agisce in proprio, ma individua aree di bisogno a livello sociale, ambientale, culturale, e della ricerca scientifica e promuove iniziative, gestionalmente indipendenti anche se amministrativamente controllate, atte ad intervenire in modo concreto. La Fondazione non vuole essere un operatore passivo, ma elemento attivo e propulsore, finanziando le migliori iniziative e premiando con la continuità i migliori risultati. Lo scopo primario è la coesione sociale, cioè creare delle condizioni per cui chi vive nella comunità milanese o in quella lombarda, come pure nelle due provincie aggregate, possa trovarsi bene, cioè anche chi è portatore di un handicap, o chi è anziano, o con particolari problemi di carattere familiare o sociale possa sentirsi pienamente realizzato, possa non subire condizioni di esclusione o di ulteriore solitudine. Il Presidente ha il compito di stimolare, di porre domande nuove, di sollecitare risposte adeguate, ma quello che è stato fatto e che si continua a fare è reso possibile soprattutto dalla collaborazione di validissimi elementi, sia interni che esterni, che con la loro opera, con la profonda conoscenza dei problemi, con l’instancabile ricerca di ottimizzazione delle soluzioni, contribuiscono al raggiungimento di traguardi di altissimo livello. Voglio ricordare il Prof. Paolo Barbetta, il Dr. Carlo Mango per la ricerca, il Dr. Davide Invernizzi per i servizi alla persona, la Dott.ssa Elena Jachia per l’ambiente, la Dott.ssa Cristina Chiavarino per la cultura, tutti collaboratori di assoluto rilievo. La forza 26


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della Fondazione sta proprio in questi uomini in prima linea, ed anche nelle persone che fanno parte del Consiglio di Amministrazione e della Commissione Centrale di Beneficenza, a tutti loro va riconosciuto il merito del prestigio raggiunto in questi anni dalla Fondazione”. Ogni decisione non è presa individualmente dal Presidente, ma viene esaminata e discussa dai responsabili del settore interessato in prima battuta, e poi collegialmente dagli organi deliberativi, di cui fanno parte anche il Presidente e il Segretario Generale della Fondazione, il Dr. Pier Mario Vello. La Fondazione è particolarmente sensibile ed attiva nel settore dell’housing sociale, cioè un’edilizia privata che metta sul mercato immobiliare abitazioni a canoni estremamente calmierati, di cui possano usufruire diverse realtà sociali, studenti universitari, stranieri in regola con le nostre leggi, studenti lavoratori, giovani coppie, giovani professionisti, anziani a basso reddito, persone che non hanno la possibilità economica di comperare una casa e neppure di affittarla ai prezzi correnti. “Un giorno i responsabili del settore, continua l’avvocato Guzzetti, sono venuti a propormi un’idea innovativa; anzichè finanziare ed affidare ad enti terzi questo importantissimo compito, perché non assumerlo noi direttamente, cioè creando la figura dell’immobiliarista sociale? Un’idea che mi ha laNella pagina accanto: Pier Mario Vello, Segretario Generale della Fondazione Cariplo; a destra: Giuseppe Guzzetti, Presidente Fondazione Cariplo.

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sciato in verità assai perplesso, e non nascondo preoccupato. Significava affrontare appalti, acquisti più diversi, trattare operazioni estranee alla nostra sfera abituale, ed infatti alla prima riunione del Consiglio d’Amministrazione questi dubbi sono emersi in tutta la loro serietà, ma per certi versi ci hanno attratto. Così si è deciso di far nascere una fondazione (la fondazione housing sociale) e il Fondo Abitare Lombardia, da noi finanziato, in collaborazione con altri enti, che si occupa di creare le unità abitative assumendosi tutti i problemi di cui sopra, ed una volta realizzato il progetto emette un bando per l’assegnazione degli alloggi, bando cui possono presentare domanda tutti coloro che ritengono di averne i requisiti”. Si sa che la politica tenta sempre di interferire e di irrompere in quei settori che possono creare privilegi e costituire basi elettoralistiche. Nel corso della sua Presidenza lei si è trovato a combattere contro questo sistema invasivo ed invadente? “Occorre fare un distinguo. Quando per politica s’intendono i partiti, o le loro organizzazioni, o i singoli uomini, debbo dire che siamo sempre riusciti ad impedire qualsiasi intromissione, semplicemente perché abbiamo delle regole statutarie e regolamentazioni e le seguiamo molto attentamente. Per esempio nel nostro Consiglio di Amministrazione può entrare solo quel politico che abbia lasciato ogni incarico almeno da un anno. Se invece si intende quel complesso democratico chiamato a governare,

Nella pagina dall’alto: Lucia Castellano, avvocato, Assessore alla Casa, Demanio e Lavori pubblici del Comune di Milano con Gino Rogoldi di Comunità nuova, intervenuti con altre autorità alla conferenza stampa sul progetto “Abitagiovane” per case agli under 30 a 400 euro al mese; la casa di via Padova, “Maison du monde”, e uno degli appartamenti ristrutturato; Giuseppe Guzzetti con i giornalisti nella stessa occasione . Nella pagina accanto a sinistra: L’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo; in alto a destra: Giuseppe Guzzetti con tutto lo staff della Fondazione.

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è necessario che il rapporto fra noi esista, perché anche noi, pur essendo una struttura privata, siamo al servizio delle comunità, ed in questo senso supportiamo, nei limiti delle nostre possibilità, quelle iniziative che i Sindaci o i Presidenti di Provincia, o di Regione, ci segnalano come importanti ai fini sociali. I miei rapporti personali con tutti i Sindaci che si sono succeduti a Milano, a partire da Formentini, nei miei 15 anni di Presidenza, sono sempre stati ottimi ed improntati alla massima limpidezza. Ed abbiamo fatto diverse cose assai importanti a Milano, come la completa ristrutturazione del Palazzo Reale, e la ristrutturazione del Castello Sforzesco, ancora in corso d’opera, con un investimento complessivo che ad oggi supera i 50 milioni di euro, ed altri progetti ancora in fase istruttoria”. Fondazione Cariplo si è strutturata in quattro principali aree di attività cui fanno capo anche specifici uffici, ambiente (Tutela del suolo, sostenibilità energetica, biodiversità), servizi alla persona (inserimento lavorativo per persone in difficoltà, disabilità, tutela dell’infanzia, housing sociale), arte e cultura (distretti culturali, Musica, Teatro, innovazione nel restauro), ricerca scientifica e trasferimento tecnologico (sostegno alle Università per la ricerca biomedica e agroalimentare, promuovere nuovi approcci vaccinali contro patologie infettive), e per raggiungere i propri obiettivi la Fondazione è affiancata da fondazioni specializzate; solo nel 2011 sono stati assegnati ad enti nonprofit circa 1200 contributi per un valore totale di circa 163 milioni di euro. “La cultura, anche in un momento di crisi come questo, è un elemento centrale, continua Guzzetti, direi fondamentale. La vera dignità e nobiltà umana non possono prescindere dallo studio e dalla cultura. Senza cultura l’uomo non ha aperture, perché dalla cultura derivano i valori, attraverso la cultura i giovani possono tracciare le direttrici della loro esistenza, ma non solo i giovani, anche gli anziani possono trovare nella cultura fondamentali linee-guida per vivere meglio in questa società multietnica, multimediale, e noi in questi anni queste problematiche le abbiamo sempre tenute presenti, sia nel settore della ricerca, sia nel mondo del29


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Fino alle soglie dell’estate la crisi economica ha preoccupato i governi in misura crescente, vengono cercate soluzioni non troppo traumatiche perché si temono reazioni. Il fatto grave e in un certo senso sconvolgente è che i provvedimenti non risultano sufficienti: da un lato le disponibilità finanziarie sono ridotte dal debito pubblico, dall’altro non ci sono forti stimoli alla produzione di beni e di servizi. Si temono quindi il default e la recessione a un tempo. Emigrano i giovani insofferenti, esprimendo altrove la loro vitalità senza sbocco, è evidente che il cammino dell’Unione Europea è ancora molto incerto e che i problemi in attesa sono molto numerosi e che anzi, strada facendo, diventano più complessi. Eppure c’è la convinzione che si debba comunque andare avanti se non si vuole che i popoli europei perdano il diritto ad un ruolo significativo nelle vicende mondiali. “Gli Europeisti dell’immediato Dopoguerra sono stati dei giganti dal punto di vista della lungimiranza, del sentimento politico comune; sognavano una “nazione Europa”, De Gasperi, Adenauer, Schumann, ed altri di questo calibro. Personalmente, sono un europeista convinto, e ritengo che al momento Mario Monti sia la personalità non solo più qualificata, ma anche la più determinata, per poter dare un fondamentale contributo nell’attraversare questo momento difficile dal quale a volte emergono forze disgreganti. Ha una lunga esperienza in ambito europeo ed internazionale, spesso anche di forte contrasto con poteri e potenze mondiali. Tutti elementi estremamente positivi in un panorama di battaglie non facili, da vincere; alla moneta unica europea occorre affiancare una vera politica unica, una socialità unica, una cultura quanto meno unificante; in breve finché non si arriverà ad avere gli “Stati Uniti d’Europa”, e questo appare ancora un traguardo lontano. Occorre tracciare percorsi che ridiano fiducia al nostro Paese e al nostro Continente. E’ per questo che mi sento gratificato quando vedo i risultati positivi in questa nostra attività. Non

l’arte e della letteratura, sia sostenendo manifestazioni culturali che a vario titolo si tengono in Regione, sia infine con il progetto della costituzione dei distretti culturali, che anche all’estero è considerato come un esempio estremamente importante di sviluppo di comunità di territori partendo dalla cultura”. Siamo in tempi di grandi trasformazioni che mettono a dura prova tutti i governi. Forse la seconda parte del 2012 sarà ricordata come una stagione di grande incertezza. Sembra che si stia uscendo dalla grande crisi finanziaria, ma nello stesso tempo si temono le sue conseguenze sull’economia produttiva e sui consumi. I governi dell’Unione europea cercano con provvedimenti misurati di frenare il tasso di disoccupazione, di intervenire nelle situazioni più gravi e di sostenere i settori produttivi in maggior difficoltà. In effetti il sistema economico regge sia pure registrando perdite, chiusure di esercizi e calo dei redditi di molte famiglie. Si direbbe che si stia frenando la tendenza alla crisi, ma lasciando aperto, indeterminato addirittura, il discorso sulle prospettive sociali ed economiche.

Foto dall’ alto: La ricerca scientifica, uno dei settori finanziati dalla Fondazione Cariplo; Giuseppe Guzzetti con un gruppo di giovani premiati per il loro lavoro di ricerca; a destra in alto: un primo piano di Giuseppe Guzzetti.

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facciamo filantropia perché la gente ti ringrazi, perché ci lusinghi, questa sarebbe grettezza. Non abbiamo queste esigenze né queste ambizioni, ma siamo soddisfatti quando possiamo vedere i buoni frutti della nostra opera: i distretti culturali, la ricerca, il progetto Ager, 13 fondazioni con 27 milioni, per l’agroalimentare; l’accordo con Agropolis, questa grande ed importantissima fondazione pubblica francese che ha sottoscritto con noi un impegno per sostenere la ricerca sulle colture di riso e di grano duro, queste sono le cose che mi danno vera soddisfazione, come il fatto che il nostro Dr. Mango è stato sopite, insieme ad altri 19 esponenti da tutto il mondo, del principe Carlo d’Inghilterra a discutere dei problemi dell’alimentazione mondiale. E il nostro operare nell’housing sociale, che con il successo ottenuto a Crema con 90 alloggi ha dimostrato giuste le nostre intuizioni, permettendoci di proporre ora al Governo un vero piano nazionale. Sono solo esempi, e di certo trascuriamo altre iniziative, attraverso una moderna filantropia mirata alle partnership, anche internazionali”. Lei ha trascorso molti anni in Regione e nel mondo politico in generale prima di prendere le redini di questa Fondazione. Trova che il tempo abbia più o meno modificato i rapporti fra i poteri periferici ed il potere centrale dello Stato? E se sì in quali termini? “Certamente molto è cambiato, oggi le Regioni hanno più facoltà decisionale. Ho sempre sostenuto le Regioni fossero lo strumento fondamentale per realizzare lo Stato delle autonomie come ci ha insegnato don Sturzo. Nel tempo qualcosa è cambiato con le Regioni

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che hanno più autonomia, ma ancora molto resta da fare. Il vero politico continua ad essere quello che incide sul mondo reale, ne interpreta i bisogno e offre risposte concrete condivise e condivisibili, il suo pensiero rappresenta una preziosa fonte di considerazioni, in un momento storico che esige davvero un risveglio delle responsabilità di ciascuno”. Così Giuseppe Guzzetti si è espresso con un linguaggio energico, ma controllato e senza ostentazioni retoriche, a vari gradi e modulazioni, offrendo la misura delle sue generose qualità di onesto e coerente intellettuale. In tutta l’intervista è stato affabile, semplice, chiaro e disincantato, simpatico per quella sua estrema sincerità che si traduce nella parola, che ama la misura classica e la notazione realistica e precisa. Non tollera la slealtà, le bugie, ama un rapporto trasparente e leale, una sola parola, sempre quella, ed una leale e fattiva collaborazione. Apprezza il vivere, ha a cuore le proprie idee e i propri obiettivi, non ama le persone fredde e distaccate e apprezza il calore umano e la motivazione. Padre di 4 figli, di cui due gemelli, tutti coniugati, “Ho anche ben 8 nipoti, conclude l’avvocato Guzzetti, che non posso più chiamare nipotini ma ai quali sono molto legato. Il senso della famiglia è in me molto forte, e questo è probabilmente il solo pregio che sento di attribuirmi”. Guzzetti è un uomo che si è raccontato con discrezione com’è nel suo stile; i suoi affetti, non hanno fatto da cornice al suo racconto, ma ne sono stati protagonisti, dietro quell’intimità che è giusto proteggere. 31


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Il motto della Fondazione Cariplo “conservare con cura, donare con generosità”

Il 16 dicembre 2011 Fondazione Cariplo ha compiuto 20 anni: più di due decenni d’impegno a fianco del nonprofit, 20 anni di storia e 180 anni di tradizione filantropica alle spalle. Fondazione Cariplo prosegue infatti la missione filantropica della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde, la storica banca lombarda che dava in beneficenza una parte dei propri utili, come nella tradizione delle antiche Casse di Risparmio e dei Banchi del Monte. L’applicazione della legge Amato-Carli del 1991 ha imposto alle Casse di Risparmio una profonda trasformazione, che ne ha modificato la fisionomia giuridica e l’assetto operativo. Il 1991 rappresenta quindi la data di nascita delle Fondazioni di origine bancaria: da quel momento, infatti, l’esercizio del credito è stato affidato esclusivamente alle Casse di Risparmio, divenute Società per Azioni, mentre l’attività di beneficenza è stata destinata a nuovi soggetti privati appositamente costituiti, le Fondazioni. Nei 20 anni della sua storia la Fondazione Cariplo ha percorso un lungo cammino di modernizza-

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by Fondazione Cariplo

zione, con l’obiettivo di realizzare la sua missione e soddisfare i migliori requisiti di accountability e trasparenza, dotandosi di personale giovane e qualificato ed aprendosi costantemente allo scenario internazionale. Dal 1991 ad oggi ha erogato oltre 2 miliardi di euro (con una media, negli ultimi anni, di 180 milioni di euro e più di 1.000 progetti finanziati all’anno) a sostegno di enti nonprofit che operano nel campo dell’Arte e della Cultura, dei Servizi alla Persona, della Ricerca Scientifica e dell’Ambiente, favorendo in modo determinante l’innovazione e la coesione sociale. I progetti presentati vengono sottoposti ad un rigoroso processo di selezione e valutazione che ne garantisce la validità e la coerenza con le strategie della Fondazione, dettate dai Piani di Azione, i documenti di indirizzo che orientano tutta l’attività erogativa. La maggior parte del patrimonio della Fondazione, in passato, era costituito soprattutto da palazzi e beni immobili, che sono stati pian piano venduti e trasformati in patrimonio finanziario, a parte la

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sede; attualmente il patrimonio ammonta a circa 6 miliardi di euro, praticamente quasi tutti investiti in borsa e in azioni, dunque a reddito non speculativo e dal quale si vuole ricavare quel 2/3 % che consente di distribuire sul territorio le elargizioni filantropiche. Di questi 6 miliardi circa, uno e mezzo è stato impiegato per acquistare azioni di banca Intesa San Paolo, di cui ora la Fondazione è praticamente comproprietaria. Dunque non è la banca che assegna parte dei propri utili alla fondazione, ma viceversa. E’ un’azione di riserva a garanzia degli investimenti che offre stabilità alla banca stessa, che nonostante le oscillazioni del mercato può contare su un socio stabile. E questa è anche la ragione per cui le banche italiane, così strutturate, durante le recenti crisi finanziarie mondiali non hanno corso i rischi delle loro “sorelle” di altri Paesi, dove il sistema delle fondazioni nate da banche non esiste. Esistono altri tipi di fondazioni, le fondazioni d’impresa, che nascono quando ad esempio una grande azienda decide di devolvere parte dei suoi utili al sociale. Oltre all’attività filantropica svolta direttamente, Fondazione Cariplo ha anche adottato in questi anni un sistema in parte mutuato dagli Stati Uniti, quello delle community foundation, facendo nascere sulle province lombarde, e di Verbania e Novara, le fondazioni di comunità vere e proprie presenze attive e antenne del territorio che sanno far emergere i bisogni a livello locale e rispondere alle esigenze di welfare. Lo staff, costituito da una cinquantina di persone, non sarebbe stato assolutamente sufficiente per seguire così peculiarmente il vasto territorio: si sarebbe probabilmente dovuto raddoppiare o addirittura triplicare l’organico, e poiché la Fondazione è molto attenta a non far lievitare i costi di gestione, ha promosso la creazione di queste fondazioni indipendenti locali, con un sistema di incentivazione finanziaria legata alla produttività territoriale: affidando loro una somma da mettere a reddito, la Cariplo si impegna a raddoppiare la somma che la fondazione locale riuscirà a raccogliere sul territorio di sua competenza, con donazioni da persone e aziende; creando così da un lato una forte leva sulla racNella pagina accanto: il palazzo Melzi D’Eril sede della Fondazione a Milano; nella pagina: alcuni progetti di Spazi aperti e Lombardia da salvare, sostenuti dalla Fondazione Cariplo.

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colta e quindi sulle donazioni e d’altro canto garantendo la non dispersione del patrimonio, ma anzi incrementandolo anno per anno. Le fondazioni autonome locali a loro volta fanno filantropia verso organizzazioni non profit e di volontariato; la Cariplo si riserva di esaminare e valutare i vari progetti che vengono proposti, attraverso bandi pubblici, con risorse della Fondazione. Con lo stesso rigore Fondazione Cariplo pubblica direttamente i propri bandi e dà vita alla selezione e alla valutazione, tenendo poi costantemente monitorato la realizzazione del progetto, sino alla rendicontazione economica. Ecco delineato il compito di Fondazione Cariplo, quello di valutare la fattibilità dei progetti, quello di controllarne la gestione, e quello di farli proseguire o meno in base ai risultati ottenuti. I 20 anni già trascorsi ed i 25mila progetti avviati con successo hanno ampiamente dimostrato la validità di questa formula e della nuova fisionomia assunta dalla Fondazione rispetto al suo rapporto con il sistema bancario. Molte sono le azioni concrete e di cultura. I bandi di concorso indicano quali sono le tematiche con una direttiva di massima, ad esempio su temi della coesione sociale, l’housing sociale, il disagio abitativo, il lavoro, che sono i problemi che oggi maggiormente interessano e colpiscono fino ai suoi strati medi la popolazione. Poi le azioni culturali, che possono essere una serata a Quarto Oggiaro o un dibattito anche con cinquanta persone con al centro problematiche di vita, rivalutare vec-

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chie biblioteche di periferia o di paese, ormai dai più considerate luoghi grigi e decadenti, che dopo la chiusura diventano centro di raccolta per il quartiere, con conversazioni e dibattiti riguardanti proprio la vita del quartiere e non solo, anche serate musicali o di spettacolo. Nel quadro di queste azioni è bene ricordare, ad esempio, la consegna simbolica fatta al Pontefice, durante la sua recente visita a Milano, il 2 giugno scorso in Curia, delle chiavi di uno stabile in via Padova, la ‘Maison du monde’. Non dimentichiamo che fino a qualche tempo fa via Padova era soggetta a coprifuoco, scoppiarono tumulti. Questo stabile è stato ristrutturato da Fondazione Cariplo e trasformato in 51 appartamenti da destinarsi ad abitazione a canoni calmierati, cioè di circa 400/450 euro al mese: quindici appartamenti per famiglie di stranieri, residenti e regolari, ed i restanti in parte per ragazzi e studenti venuti da fuori, in parte per giovani coppie o separati, in parte per anziani. A questo traguardo finale la Fondazione è giunta dopo un lungo processo di preparazione, svolto dalle associazioni locali, dalle cooperative sociali, dagli enti nonprofit di assistenza, un processo durato ben 3 anni e che ha creato il substrato, l’humus culturale che ha permesso di giungere a tale risultato. Il criterio di ripartizione delle assegnazioni crea un equilibrio nelle presenze, differenziandoci dalle case popolari, dove tutti gli inquilini hanno più o meno le stesse origini e gli stessi problemi, in una sommatoria che le rende probabili focolai di ulteriore violenza. Il problema della casa sarà al primo posto negli anni futuri: sempre a giugno scorso è stato presentato un progetto dedicato soprattutto ai giovani o a giovani coppie, con la partecipazione di personaggi del mondo dello spettacolo, come Lella Costa e Richi Gianco, proprio per dare un’impronta più vivace a quest’iniziativa, non specificamente di housing sociale, ma volta a supportare le indubbie necessità di una gioventù che, in definitiva, è quella che forse più di chiunque altro è costretta a superare faticosamente lo stato di crisi di oggi. Nelle foto a sinistra: Progetti culturali e spettacoli sostenuti dalla Fondazione; Giuseppe Guzzetti con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano; nella pagina sopra: Giuseppe Guzzetti che consegna al Pontefice le chiavi della “Maison du monde”; l’entrata della sede Fondazione Cariplo.

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Un giardino per incantare il presente

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“...Di ogni giardino sarebbe bello tracciarne la storia, il filo logico, perchè i giardini sono vivi e vitali, una volta nati crescono accanto a noi. Narrano leggende molto antiche, scritte su libri di pietra, storie dal sapore mitico che ci portano a riflettere sull’intimo legame fra la natura e l’uomo, sul fatto che siamo chiamati a collaborare continuamente con la creazione prendendoci cura di un pezzetto di mondo...” racconta il principe Fulco Gallarati Scotti che ha saputo nel tempo conservare lo spirito e la magia di questi giardini.

erché parlare ancora, sulle pagine del nostro giornale, dei giardini di Villa Melzi a Bellagio? Chi non li ha visitati non può capire tanta passione e interesse per questo immenso patrimonio verde spesso sconosciuto fuori dai circuiti istituzionalizzati che, nella bella stagione, diventa l’ideale per giornate all’aperto, passeggiate in compagnia. “Il parco più bello” che ha censito i parchi e i giardini più belli del Paese ha anche istituito un concorso: "Il Parco più bello", l’unico in Italia dedicato ai gioielli verdi e agli angoli segreti all'interno di ville e dimore storiche. Sono 800 i parchi e i giardini che hanno concorso al premio 2012 e tra questi sono stati selezionati dieci finalisti in tutta Italia L'iniziativa è patrocinata dal MIBAC; dal FAI (Fondo Ambiente Italiano) e dall'AIAAP (Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio). Il concorso, nato in America negli anni ‘90, è approdato in Europa solo nel 2003 con l'intento di dare visibilità ad un settore, quello dei parchi e dei giardini, ancora poco conosciuto al grande pubblico e, a dieci anni dalla prima edizione, il successo tra il pubblico e l'attenzione dei media sono cresciuti esponenzialmente. I Giardini di villa Melzi sono tra i dieci più belli del 2012, giardini con una vegetazione di piante secolari ed esotiche e una speciale atmosfera romantica che è servita d’ispi-

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razione a molti personaggi illustri, dallo scrittore Stendhal al musicista Lizst e che testimoniano la passata grandezza delle nobili famiglie Melzi D’Eril e Gallarati Scotti. Di fronte a un riconoscimento così importante il principe Fulco Gallarati Scotti ha voluto che un libro-guida ne testimoniasse la storia. Queste nostre righe così concentrate sono solo una premessa, una sorta di riconoscimento perché sia possibile comprendere meglio, la garbata mediazione sul rapporto fra l’uomo e la storia di questa nobile famiglia. “Non ho mai nascosto l'amore per la terra, e come ogni grande passione che cattura l'animo umano ho sempre sentito il bisogno di svilupparla e divulgarla” mi disse Fulco Gallarati Scotti già nel 2011 in occasione della sua visita a Euroflora di Genova. Il principe Fulco Gallarati Scotti, che attualmente si occupa della gestione di Villa Melzi a Bellagio e di altri beni di famiglia, discende dalla Famiglia Melzi D’Eril ed in tale veste apre il parco ai visitatori da fine marzo all’inizio di novembre, tutti i giorni. Il parco è stato realizzato dal Canonica e dal Villoresi e per aumentare la sensazione di grandezza ed 38

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esaltarne alcune prospettive sono stati modificati con opere colossali i terreni, livellandoli o alzandoli in piccoli colli. Anche la distribuzione della vegetazione, apparentemente naturale, è stato frutto di lunghi studi e tra le piante che adornano il parco si impone un colossale cedro del Libano, e camelie, azalee, rododendri e molte piante tropicali. Vi sono stati trasferiti anche alcuni colonnati e portali provenienti dall’antico Lazzaretto di Milano, costruito da Lazzaro Palazzi nel XV secolo. Davanti alla Kaffehaus, insolito chiosco di stile moresco, si trova la statua di Dante e Beatrice, opera del Comolli. Attorno ad un laghetto artificiale, conosciuto come laghetto giapponese, crescono aceri, lecci e camelie, creando un insieme di grande suggestione. E’ possibile visitare la cappella, il piccolo museo ed il parco dove stupendi gruppi di azalee e rododendri si alternano con magnifiche statue.

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“Sappiamo che ogni giardino è una storia a sé, racconta Fulco Gallarati Scotti, e racchiude una parte delle forze che hanno contribuito a comporla e che la alimentano continuamente. Di ogni giardino sarebbe bello tracciarne la storia, il filo logico, perchè i giardini sono vivi e vitali, una volta nati crescono accanto a noi. Narrano leggende molto antiche, scritte su libri di pietra, storie dal sapore mitico che ci portano a riflettere sull'intimo legame fra la natura e l'uomo, sul fatto che siamo chiamati a collaborare continuamente con la creazione prendendoci cura di un pezzetto di mondo”. Altre sue caratteristiche sono il legame con l’edificio, di cui il giardino rappresenta il suo espandersi all'aperto e dove l’uomo si pone al suo centro, tra aiuole, piazzali, sentieri e bacini d'acqua e dove la bellezza si fonde con una simbologia antica quanto l’uomo stesso. La magia del giardino di Villa Melzi sta nella visione apparentemente ordinata dei suoi crea-

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tori che hanno disegnato spazi che si presentano come date gratuitamente, pienamente, eppure la loro capacità di manifestarsi non si esaurisce nel momento preciso in cui si palesano. L’identico in realtà non è mai identico a se stesso e ogni nuovo giorno è un giorno diverso quando si rivela ciò che perdura nel tempo. In questo loro essere conchiusi, che consente alle dimensioni latenti dell’apparenza di manifestarsi, il giardino di villa Melzi somiglia ad un ponte verso altri mondi o verso altri stati dell’essere: non varchi da attraversare ma varchi attraverso cui si viene chiamati o percorsi senza muoversi da dove ci si trova. Questo spiega perché spesso un giardino nell’immaginario umano è spesso luogo di visioni ed epifanie, sia spirituali che erotiche o di altra natura. C’è qualcosa in questo giardino che fa spazio a quello che il tumultuoso mondo intorno tende ad escludere o soffocare. Fa spazio al pensiero, alla visione, al ricordo, alla rêverie e a quel tempo


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profondo che costituisce l’elemento naturale di tanti fenomeni psichici. È quello che si potrebbe definire un giardino lirico per eccellenza. A differenza dei grandi parchi, i quali, mentre vi si passeggia, si aprono nello spazio e nel tempo, qui si ha una visione sincretica del tutto, sgombra da ostacoli. “Ponendo al primo posto i tempi della natura, continua Fulco, esse rivalutano valori e sentimenti ed esplorano una rotta diversa, volta a conciliare lavoro, creatività e mondo degli affetti. La storia non conserva memoria di molti giardini che nel corso dei secoli hanno abbellito il nostro pianeta, essendo i giardini per natura creazioni effimere che solo di rado lasciano traccia della loro esistenza, né è tenuta a farlo. I giardini non sono monumenti commemorativi. Possono, finché durano, essere luoghi della memoria o di ricordo ma, a parte qualche mirabile eccezione, la loro funzione non è immortalare il loro creatore né sfidare le ingiurie del tempo. La loro funzione, semmai, è reincantare il presente e, immersi nel tempo e nell’incertezza, in lotta aperta contro i capricci della terra, del tempo e degli elementi, possono in qualche modo rallentare il tempo, far sì che il suo flusso confluisca in placidi laghetti, per così dire, ma questo rientra nel loro potere incantatorio, non nella loro capacità di resistenza”.

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Dal suo racconto emergono testimonianze e frammenti di vita capaci di comporre un grande mosaico, fatto di emozioni, fiori e filtri, così potenti da cancellare per magia le odierne aritmie, i disagi, la violenza e l’eccesso di competitività, per lasciare spazio a realizzazioni consapevoli, vissute in un particolare rapporto con la natura e l’arte.

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Quelli di Melzi d’Eril sono allora una testimonianza di questo prodigio scaturito dal genio inconsapevole dei suoi artisti creatori, ma forse il loro segreto non è sepolto nei meandri impraticabili dell’immaginario per sempre, ma può darsi che quel segreto viva nel fenomeno stesso. Probabilmente è proprio in giardini come questi che dobbiamo tornare per reimparare l’arte del vedere e riaccedere al tempo profondo racchiuso nelle loro forme. In fondo il mondo visibile, quello che pulsa di vita e di morte, di sentimenti e follie, della sacralità del quotidiano, non è svanito, è solo diventato temporaneamente invisibile. I giardini dunque possono aiutarci a recuperare la sua visibilità, a patto che diamo loro spazio per


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mostrarsi. I giardini possono raccontare una storia più sottile, l’alternanza degli umori e dei desideri, i chiaroscuri dell’anima, le intermittenze del cuore, i sogni e dove nel silenzio interrotto solo dalle cicale l’atmosfera è di abbandono e il piacere di smarrirsi si fa subito sentire. “Il libro, conclude il principe Fulco Gallarati Scotti, è come un giardino, un giardino che va scoperto viale dopo viale, fiore dopo fiore, albero dopo albero. Così come ci ammalia la vista e l’odore di una bella e profumata rosa, così il libro va studiato con gli occhi e annusato col naso; va sfiorato con le mani come si sfiora raccogliendo un bocciolo; va ascoltato nei fogli scritti, così come si ascoltano le parole; va gustato sfogliando con le dita umide pagina dopo pagina. Eppure ha un dono in più che ci regala, il libro, come del resto un giardino: il piacere di vagare con la fantasia. Questo è il motivo per cui ho voluto che si realizzasse un libroguida sui Giardini di Villa Melzi”. Una testimonianza che parla della vita, dell’ arte e dei giardini di questo incantevole e antico borgo, prospettiva tramite cui osservare l’esistente, ricostruirne la storia, indagarne l’origine e la funzione così rappresentativa di un intero mondo di valori. 43

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delle sfumature che rendono la lettura piacevole ed accattivante. L'attuale proprietario, il principe Fulco Gallarati Scotti (secondogenito di Lodovico e nipote di Tommaso, figlio primogenito di Gian Carlo, principe di Molfetta, e di Maria Luisa Melzi d'Eril dei duchi di Lodi e fratello di Gian Giacomo Gallarati Scotti, protagonisti nella storia di Milano) nei prossimi mesi offrirà un ritaglio inedito della sua storia e dei giardini di Villa Melzi, attraverso le pagine di una guida insolita ma anche molto coinvolgente e colta, da comperare per sé o per altri, assolutamente!

Gli avvenimenti del libro-guida seguono i grandi mutamenti del tempo, e le vicende storiche dove emerge la stupefacente capacità dell’aristocrazia di adattarsi alle novità politiche, mantenendo intatto il proprio potere. Curato da Ornella Selvafolta, professore ordinario di Storia dell’Architettura al Politecnico di Milano, le cui pubblicazioni riguardano in genere argomenti dal XVIII al XX secolo, comprende le vicende evolutive della città e della sua architettura, del territorio e del giardino. I giardini di Villa Melzi, progettati e realizzati fra il 1801 e 1815, sono stati dichiarati Monumento Nazionale Italiano facendo parte dei beni storico-artistici tutelati dallo Stato. Via via che la sua storia si sviluppa, Ornella Selvafolta si rivela una grande descrittrice, di ogni passaggio storico restituisce con acuminata precisione linguistica la complessità e la ricchezza di particolari, muovendosi plastica attraverso lo spettro 44


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by Martina Castoldi

Disegnare con la luce

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Photo by Steve Thornton


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photo by Paul Peregrine

“...Ma per me è stata di più: è stata un fantastico grimaldello sociale e culturale, capace di aprire e forzare nuove porte, nuove conoscenze, capace di condurre a nuovi proficui incontri con fotografie, quadri, libri, film, filosofie, nuove discipline, autori ma soprattutto luoghi e persone. È vero la fotografia si fa da soli ma ci porta sempre verso l’altro. In questo ulteriore paradosso sta forse parte del suo straordinario appeal...”

ma ogni aspetto della fotografia, coltivando un forte senso per il dettaglio. Risoluto, colto, intelligente, Steve Thornton è un uomo che utilizza la macchina fotografica come se fosse una penna con cui raccontarsi e raccontare i luoghi del suo passato e del suo presente. Scatti celebri che hanno fatto il giro del mondo, immagini che hanno documentato la vita, fotografie di un realismo che vanno al di là dello spazio e del tempo e che si imprimono con forza nella memoria, quasi a voler resistere all’avanzare degli anni, e continua ancora oggi a rappresentare con la sua arte uno dei capitoli più convincenti della storia fotografica internazionale. Le sue immagini hanno sempre una forza dirompente, come lui stesso ha dichiarato durante il nostro incontro, il mondo ha bisogno di ritrovare la bellezza. E lui, caparbio e temerario come ha dimostrato sempre di essere nel corso della sua intensa esistenza, vuole contribuire a questa riscoperta per garantire un futuro alle nuove generazioni e per cercare di migliorare il presente. Potrebbe passare giornate intere a fotografare ininterrottamente senza perdere la sua verve iniziale. Quando ha cominciato a fare fotografia era solo un ragazzino che si divertiva ad osservare le cose e continuare a schiacciare il bottone della sua macchina fotografica, Steve ha iniziato a scattare foto a 12 anni, pensando solo che un giorno avrebbe potuto essere un fotografo famoso. Oggi Steve Thornton è uno dei maggiori fotografi

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di fama internazionale nel campo della moda, bellezza, lifestyle, viaggi, resort, riconosciuto e premiato per i suoi lavori, originario di Atlanta, Georgia, ha vissuto due anni a Parigi e due anni a Como egli viaggia in media 175 giorni l’anno per lavoro, è stato in 50 degli Stati d’America e in 11 paesi nel mondo, viene spesso in Italia, minimo due o tre volte all’anno per almeno una ottantina di giorni, soffermandosi a Milano che è diventata il suo punto di riferimento per altri spostamenti nel nostro Paese o in Europa. “Ricerco le contraddizioni, ci dice, e le imperfezioni. Gli sfondi naturali spesso rimangono meri sfondi rispetto ai soggetti, limitandone la fusione e comunicazione. Il mio focus è rivolto ai soggetti, indipendentemente dai luoghi e ambientazioni. La scelta di contesti naturali crea istantaneamente contrasti e rimandi favolistici e simbolici. Ricerco l’inespressività di un volto e l’assenza di compiacimento in uno sguardo fotografato, al fine di cogliere o tentare di cogliere l’essenza di chi scelgo di osservare, priva di artefatti culturali fotografici quali pose standard e ammiccanti. Il

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denudare uno sguardo dalla sensazione di sentirsi fotografato è il io scopo primario. Rincorro la timidezza e i silenzi fotografici per scrutare la personalità dei miei interlocutori diretti fotografati. La fotografia è un’identità universale che vive l’arte figurativa come un’introspezione psicologica, cercando me stesso nelle facce e nei visi altrui. La fotografia nasce anche da un confronto, da un’empatia, da un sapere ascoltare oltre che osservare. Ha delle caratteristiche comuni a un fare psicologico che si palesano in contesti privi di spazio fisico. La fotografia esposta virtualmente assume nuovi significati e si arricchisce di nuove funzioni socio- antropologiche e psicologiche: la fotografia come espressione di nuove forme di dipendenze; di solitudini; di ricerca; di bisogni di certezze e approvazioni continue. È lo specchio visivo di una società che tende a privarsi di sensi e limitarsi ad un isolamento esistenziale fatto di immagini e rappresentazioni. Se qualcuno mi chiedesse qual’è l’aspetto più interessante e più bello del mio lavoro direi sicuramente che è quello di incontrare luoghi e persone, ma soprattuto di farli incontrare fra loro.


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Bride, Your Prom, Bride’s, American Cowboy. Oltre alle collaborazioni con riviste, Thornton ha lavorato per multinazionali prestigiose come General Motors, Hallmark, Citizens, Hyatt and American Express. La fotografia è a tutti gli effetti un linguaggio, il cui alfabeto è composto dall’apparenza visiva del mondo. In una società prevalentemente visiva, la fotografia è tra tutti i linguaggi forse il più diretto, a causa della riconoscibilità dei soggetti e l’immediatezza della fruizione, in grado di scavalcare l’analisi razionale rivolgendosi a una percezione di tipo empatico. Per tale motivo la fotografia è strumento privilegiato di propaganda, usato e abusato

Nel corso degli anni ho sempre più pensato e vissuto la fotografia più che come professione come uno strumento di crescita personale. Mi domando infatti tutto ciò che avrei perso se non l’avessi praticata: visioni, luoghi, letture, incontri, amicizie, amori. Se viviamo la fotografia come tutto questo essa rappresenta davvero una straordinaria avventura del pensiero e dello sguardo. Ma per me è stata di più: è stata un fantastico grimaldello sociale e culturale, capace di aprire e forzare nuove porte, nuove conoscenze, capace di condurre a nuovi proficui incontri con fotografie, quadri, libri, film, filosofie, nuove discipline, autori ma soprattutto luoghi e persone. È vero la fotografia si fa da soli ma ci porta sempre verso l’altro. In questo ulteriore paradosso sta forse parte del suo straordinario appeal. Strumento teraupeutico ideale per i timidi, per chi cerca affannosamente una sua identità differenziata e si è dimostrata, nella mia esperienza, anche uno straordinario elemento di aggregazione e partecipazione, insomma un modo per rimanere se stessi senza sentirsi troppo soli”. Thornton ha lavorato per diverse campagne pubblicitarie internazionali ed ha inoltre collaborato con celebri riviste negli Stati Uniti, a Milano, Parigi, dove ha anche vissuto. Queste riviste includono Zeffrio, Marie France, Teen, Seventeen, Modern 49


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da pubblicitari, giornalisti, politici, che con immagini fotografiche prodotte a tirature industriali invadono luoghi pubblici e privati. Immagini stereotipate, immagini simbolo, immagini icona, vengono utilizzate come mezzi per raggiungere uno scopo. Le immagini che saturano spazi pubblici e privati parlano il linguaggio del potere, condizionando con forme e contenuti standardizzati i pensieri e i comportamenti di ognuno. La società contemporanea è fatta di immagini. La televisione, i giornali, internet divulgano messaggi ed informazioni cercando di impressionare le persone attraverso suoni e fotografie. Il messaggio visivo, dunque, prende il soprav-

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vento sul contenuto del messaggio stesso e l'immagine permette di comprendere meglio quello che si vuole trasmettere, favorisce l’apprendimento e ne garantisce la permanenza nella memoria, perché ciò che resta nella mente di una persona è ciò che colpisce e attira l'attenzione ed è più facile ricordarsi di un immagine che di una frase. Partendo dalla constatazione che la società attuale è sempre più contrassegnata dal trionfo dell’immagine e della comunicazione, per una comprensione del contemporaneo può essere utile addentrarsi in una disciplina quale la pubblicità, che per le sue peculiarità di massima visibilità, divulgazione, nonchè sofisticazione tecnologica, meglio

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riassume la nostra epoca. La pubblicità si è adattata alle dinamiche del mercato e della comunicazione, interagendo con i settori più disparati e riuscendo in ogni caso a sperimentare nuove forme d’applicazione, che hanno via via definito il suo carattere di estrema versatilità. Gli ultimi venti anni del secolo scorso sono stati consacrati al connubio tra pubblicità e immagine. L’immagine ha così ottenuto un ruolo importante nei vari processi comunicativi. Ma è ancora più interessante osservare come la pubblicità si sia rinnovata ancora attraverso un sapiente utilizzo dell'immagine, ed in particolare dell'immagine fotografica. Le agenzie di pubblicità sono tra le fucine creative più feconde e i risultati spesso lasciano a bocca aperta per la loro genialità. Fanno ridere, meravigliare, riflettere e a volte mettono anche un po’ paura. L’obiettivo finale è solo uno: stupire per lanciare un messaggio e far sì che venga accolto e compreso. “Ma io penso, continua Steve Thornton, che sognare non sia sbagliato, solamente che non bisogna sognare le cose sbagliate. Qualsiasi immagine ha un significato socio- politico. Anche


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una cartolina illustrata può avere un significato sociale o educativo. Per me tutto è pubblicità, una piazza, un volto, insomma tutto ciò che è immagine. Tutto ciò che è un’immagine e pubblicamente si può vedere, è pubblicità. Ecco questo è il mio concetto di pubblicità. Quindi qualsiasi cosa". Con uno sguardo complessivo alla sua vita e ai principali lavori, si può notare come Thornton già dagli anni della formazione, si sia dedicato ad una concerned photography, fondata di impegno personale e serietà, portando una ventata di novità nel settore della moda; e ha realizzato vari servizi nei più disparati settori, ma è nella pubblicità, strumento estetico e ideologico, che Thornton trova il territorio adatto per esprimere l’inatteso, sfidando l’ovvietà e i luoghi comuni. “C’è altro oltre al consumo. Il discorso pubblicitario deve essere esplicitamente seduttivo e si deve identificare e distinguere per il suo carattere strategico, cioè generalmente volto alla valorizzazione positiva di un prodotto o di una marca. Solita-

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mente le parole hanno una funzione esplicativa, le immagini hanno invece carattere simbolico. Nelle mie fotografie pubblicitarie il colore con le sue diverse gradazioni è una costante fondamentale, e ha un’importanza basilare nel trasmettere l’essenza del prodotto. La luce gioca un ruolo predominante, primario. Prediligo la luce naturale alla luce artificiale tendente a quella naturale. L’atmosfera del rincorrere la luce giusta è deter-

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minante anche rispetto alle pose fotografiche. I soggetti devono adeguarsi continuamente ai cambiamenti di luce e ombre e questo adeguarsi impone un’attenzione alle mie direttive fotografico-registiche.” Ci si chiede quindi: la pubblicità può essere arte? Thornton supera quest’ultimo concetto proponendo immagini con finalità e utilità esterne alla pura forma del messaggio, vere e proprie rappresentazioni del mondo che ci circonda, in grado di suscitare riflessioni e discussioni. Riassumendo la sua comunicazione è interattiva, creativa e parla della

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realtà, mentre la pubblicità tradizionale ci offre un messaggio preconfezionato, è alla ricerca del consenso e propone situazioni irreali. Molte fotografie di moda e pubblicitarie, allontanate dal testo che le accompagna, del resto sempre più ridotto al minimo indispensabile per riconoscere il prodotto, reggono qualsiasi confronto con la fotografia nata come espressione d’arte. Infatti le migliori fotografie di moda e pubblicitarie, sono proprio quelle in cui lo stesso prodotto è marginale o completamente dissimulato nell’immagine, lasciando il campo all’invenzione totale dell'autore che si assume così il compito di convincere il consumatore della qualità del prodotto attraverso la qualità e la genialità della sua opera. Il messaggio pubblicitario, inoltre, strumentalizza, ma anche favorisce lo sviluppo dei lati più deboli della psiche dell’uomo, dei suoi automatismi inconsci, delle sue vanità e paure sociali, del suo perbenismo e conformismo. La fotografia di moda e pubblicitaria di Thornton, diviene complice di tutto questo e, anziché


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appellarsi al consumatore come se questi fosse un bambino, si rivolge alla sua intelligenza e fantasia, anche se con raffinate operazioni di persuasione occulta. Operazioni che possono senz’altro essere avvertite chiaramente ed apprezzate grazie all'alto livello creativo ed estetico dei suoi scatti. “La fotografia naturalmente, conclude Steve Thornton, si evolve così come si evolve la scrittura o la pittura. Vent’anni fa si poteva fare una fotografia più semplice fermo restando che dentro un’immagine occorre ci siano tutte le complicazioni che

Nella foto sopra: Steve Thornton; sotto: Thornton con la nostra collaboratrice Martina Castoldi.

canza. Oggi preferisco usare il mezzo fotografico per esprimere il mio stato d’animo, i miei sentimenti. Ho dedicato la mia vita alla fotografia. Per me è un mezzo magico, poetico. Io scrivo con la macchina fotografica ed è grazie alla fotografia che ho superato tanti problemi esistenziali. La fotografia continua ad essere il mio secondo cuore.. Vorrei che i giovani capissero che attraverso la macchina fotografica si possono fare cose migliori.”

hanno a che fare con la cultura, con l’esperienza e con l’età. Non puoi fare una buona fotografia se non hai visitato musei, se non hai letto poesie, se non hai visto tanti film. Dietro uno scatto c’è sempre un certo modo di vivere. Prima c’era la pellicola, la carta, l’ingranditore ora c’è il digitale per cui scattare è più facile, anche se il buon reportage continua ad esistere. È ovvio che anche i contesti culturali di appartenenza influiscono sulla resa di un lavoro. Il mio lavoro si è evoluto anche in conseguenza dell’età, non potrei più fare reportage pur se devo ammettere che ne sento la man53


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Musica: crescere in armonia

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Il TeatroDal Verme è sede dell’attività sinfonica della storica Orchestra I Pomeriggi Musicali, è il luogo di una programmazione molto articolata ed eterogenea che apre Milano su un vastissimo panorama musicale che va dal repertorio classico e sinfonico alla scena del rock indipendente, dal jazz alla musica elettronica, dal pop alle maggiori espressioni della musica folk contemporanea internazionale, rappresenta il palcoscenico di riferimento per le maggiori produzioni nazionali ed europee; è la sede prediletta per la realizzazione di Convegni e Congressi internazionali, Festival di Letteratura, Arte, Cinema e Filosofia; è spazio aperto per gli incontri con i più alti esponenti della società, della politica e della scienza mondiali.

l Teatro Dal Verme ha una lunga storia che inizia nella Milano del 1872. Il Teatro prende il nome dall’antica famiglia Dal Verme che nel XIX secolo abitava i palazzi affacciati sulle attuali vie S.Giovanni sul Muro e Puccini. Di fronte a queste strade, allora periferiche, nel 1864 era stato eretto il baraccone di legno del Circo Ciniselli, che provocava continue proteste tra gli abitanti del quartiere. La famiglia Dal Verme qualche anno dopo ha deciso di acquistarlo per abbatterlo ed utilizzare l’area per erigervi un grande teatro che portasse il loro nome. Il Dal Verme è diventato subito un punto di riferimento per la Milano colta e moderna con indimenticabili serate di prosa. Nei primi anni del Novecento il Dal Verme è stato il tempio dell’operetta. Il successo dell’operetta fu tale che era necessario prenotarsi con un anno di anticipo per poter assistere ad una replica. Negli corso degli anni il Dal Verme si è aperto ad ogni tipo di spettacolo, diventando il luogo di sperimentazione prediletto dai Futuristi per le loro performance, l’allegra ribalta estiva delle più famose riviste interpretate dalle star del genere: Dorian Grey, Pietro De Vico, Mario Carotenuto, Pina Renzi, Tino Scotti, un dono di emozioni e di esperienze, per i milanesi dell’epoca, dove principalmente si rappresentava la vita, il proprio mondo interiore che magicamente coincideva con il mondo esterno. Fino al dopo guerra ha avuto in cartellone rappresentazioni opere liriche, la vita dell’uomo con le sue fragilità, le sue parti oscure i suoi dolori, le sue paure, ma anche la voglia di cambiare, di capire,

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di perdonare, di decidere e di gioire. Negli Anni Trenta è stato trasformato in cinema. I bombardamenti del 1943 avevano distrutto gli interni nonché la splendida cupola originaria poi spogliata di tutte le parti metalliche dagli occupanti tedeschi. Restaurato nel 1946 e di nuovo destinato al cinematografo. La speranza di riportare il Teatro Dal Verme ai lustri del passato si è riaccesa quando, nel 1964, gli architetti Ernesto Rogers e Marco Zanuso hanno proposto un progetto che ne prevedeva l'utilizzazione come nuova sede del Piccolo Teatro. Il progetto non è andato in porto soprattutto a causa di difficoltà finanziarie. Si è arrivati così ad un progressivo abbandono della struttura fino alla definitiva chiusura negli Anni Set- tanta. Nel 2001, grazie

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al Comune e alla provincia di Milano è stata possibile una ristrutturazione e trasformazione in Auditorium. Oggi Il Dal Verme è sede dell’attività sinfonica della storica Orchestra I Pomeriggi Musicali, è il luogo di una programmazione molto articolata ed eterogenea che apre Milano su un vastissimo panorama musicale che va dal repertorio classico e sinfonico alla scena del rock indipendente, dal jazz alla musica elet- tronica, dal pop alle maggiori espressioni della musica folk contemporanea internazionale, rappresenta il palcoscenico di riferimento per le maggiori produzioni nazionali ed europee; è la sede prediletta per la realizzazione di Convegni e Congressi internazionali, Festival di Letteratura, Arte, Cinema e Filosofia; è spazio aperto per gli incontri con i più alti esponenti della società, della politica e della scien- za mondiali. Il Teatro è gestito dal 2001 dalla Fondazione Pomeriggi Musicali, e Carlo Peruchetti, con una vita dedicata alla musica, ne è il Direttore Responsabile della Produzione Artistica della Fondazione, ci ha illustrato il continuo crescente successo di questo Teatro che, pur con non poche difficoltà, con la sua variegata e ricca programmazione riesce a coinvolgere un vasto pubblico di tutte le età. “Proprio questa mattina, esordisce Peruchetti, per l’ultimo concerto della stagione, c’erano 300 anziani ed 850 bambini, per una favola di Prokofiev, Pierino e il Lupo, con un testo da noi adattato ad una fascia d’età fra i 6 e gli 11 anni, con un successo strepitoso in un’atmosfera di massima attenzione, nonostante il pezzo durasse più di 35 minuti. I bambini sono molto ricettivi


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fino ad una certa età, diciamo fino alle medie, poi scompaiono dal nostro panorama. Forse i ragazzi arrivati ad una certa età sono distratti da altre cose. Non bisogna dimenticare che l’esperienza sonora è uno dei veicoli primari nella costruzione del mondo intellettivo e affettivo della persona. La musica è dota- zione fondante di ogni persona, non proprietà di individui privilegiati. L’educazione ha il compito di permettere alla persona il massimo spiegamento di questa primaria risorsa. Mentre devo dire che la cultura musicale nella popolazione italiana è molto modesta. Eppure fin dai primi anni di vita il bambino esprime il suo mondo interiore con i suoni. La musica agisce fortemente sulla dimensione affettiva, il far musica permette, al bambino come all’adolescente, di esplorare, nell’emotività della musica, la propria emotività. Purtroppo le scuole italiane non hanno un programma di studi musicali ben definito, per cui tutto è affidato all’interesse dell’insegnante ed alla sua capacità di trasmettere questo interesse ai suoi allievi, ma tali casi sono abbastanza rari. Nei Paesi del nord e centro Europa le sale sono sempre piene, mentre in Italia ciò è un’eccezione, anche se grazie alla nostra programmazione, nel nostro Teatro riusciamo ad avere un discreto numero di abbonati ed un pubblico pagante abbastanza numeroso”. La realtà mediatica rigurgita ogni giorno una mole incredibile di personaggi legati al mondo della musica, persone famose o meno, personalità eccentriche, grandi miti e meteore, DJ, idoli che hanno segnato una generazione, nuove promesse, cantanti avvenenti, musicisti strambi, ballerini improvvisati. Li troviamo ovunque, eppure non esistono soltanto loro. Ci sono anche degli artisti lontani da riflettori, telecamere e palchi da concerti, ma non per questo privi di talento. “Le istituzioni dovrebbero, incalza Peruchetti, dare più spazio ai giovani musicisti, attraverso iniziative rivolte ai ragazzi, eventi e piccoli concerti. Il compito della musica è quello di esprimere quei sentimenti che uno da solo non riuscirebbe a tirar fuori, tutti trovano almeno una canzone che comunichi il proprio stato d’animo. Quindi la musica è anche essere, rappresenta ciò che siamo realmente. Ciò che si ascolta dice ciò che si è. Ecco perché organizziamo concerti con giovani adolescenti”. L’immenso patrimonio musicale del passato e del

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Nella sopra: Carlo Peruchetti, Direttore responsabile della produzione artistica del Teatro Dal Verme.

presente fornisce spazi di esplorazione di idee, emozioni, concezioni del mondo di alto valore estetico, non altrimenti esperibili. E’ anche attraverso questo patrimonio che la civiltà attuale è diventata nei suoi aspetti migliori quello che è. Da questo patrimonio il bambino e il giovane rischiano di rimanere per sempre esclusi se l’educazione non fornisce loro adeguate chiavi di accesso. Nell’universo giovanile, la musica assolve una funzione cruciale nella relazione tra sé e gli altri, tra il proprio mondo interiore e l’ambiente circostante. Essa rappresenta il luogo privilegiato in cui realizzare tanto il bisogno di appartenenza quanto il desiderio di autorealizzazione. Che si tratti di svago e sottofondo o di linguaggio artistico e stile espressivo, la musica per i giovani è, al tempo stesso, fuga nella e dalla realtà, ovvero aper-

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tura e riparo dal mondo. L’Italia oggi presenta una situazione drammatica a livello culturale. Non parliamo soltanto della ben nota crisi dei musei d’arte contemporanea, ma an- che dell’ambiente dello spettacolo. Perdere un teatro in Italia oggi, oppure un festival (Primavera dei Teatri di Castrovillari, vacilla) e non riuscire a chiudere una sta-

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gione teatrale (com’è accaduto al direttore artistico del CRT di Milano, Silvio Castiglioni) per difficoltà economiche è un segno dei tempi di crisi, una ferita inflitta alla città e ai suoi cittadini, che perdono non solo una programmazione culturale, ma soprattutto perdono un luogo d’aggregazione e di incontro dove fare comunità, dove far circolare le idee, dove le domande che interrogano il presente trovano una dimensione concreta. I costi per la gestione sono elevati e non sempre è possibile contare su diversi apporti finanziari. “Purtroppo, ribadisce Carlo Peruchetti, tutto il settore artistico musicale non potrebbe sopravvivere senza l’intervento dello Stato. La nostra Fondazione è riconosciuta dal Comune, dalla Provincia e dalla Regione e fino

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ad oggi poteva godere di una provvidenza che consentiva di chiudere il bilancio in pareggio. Ora le cose si fanno più complesse I nostri proventi diretti infatti riescono a coprire non più del 25/30% dei costi, pur essendo tale percentuale fra le più alte del settore. Detto ciò è ovvio che occorrano interventi pubblici, oppure in alternativa forme di defiscalizzazione, che peraltro non sono state prese in considerazione dal Governo. La nostra programmazione è imper- niata su tre concerti settimanali: una prova generale dedicata a studenti e pensionati, e i concerti del giovedì sera e del sabato pomeriggio aperti a tutto il pubblico. Inoltre una serie di concerti nell’interland oltre a qualche esibizione per eventi speciali. Al di là delle varie azioni promozionali e pubblicitarie verso le scuole per sollecitare l’interesse dei più giovani per la musica classica, abbiamo creato l’Orchestra dei Bambini, una vera orchestra formata da 27 giovani e giovanissimi elementi, scelti attraverso una selezione durissima, con un programma di 8 concerti all’anno, che speriamo di poter portare a 10 quanto prima. E’ il nostro fiore all’occhiello e le sue esecuzioni non richiamano mai meno di mille spettatori paganti. D’altro canto basti pensare che ad ogni apertura del teatro sono necessarie diciotto maschere, quattro vigili del fuoco, due macchinisti, due elettricisti, più i costi indotti, come elettricità, riscaldamento e condizionamento, pulizia, e tutto il supporto tecnico, logistico ed amministrativo. Ed inoltre non dimentichiamo l’Arcim- boldi, che noi gestiamo direttamente, che anche se con la


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sua program- mazione offre un panorama assolutamente completo della musica sino ai giorni nostri richiamando un buon pubblico pagante, data la sua grande struttura porta un notevole cumulo di costi al bilancio generale. Fortunatamente l’invidiabile posizione del Dal Verme e la grande adattabilità dell’Arcimboldi ci consentono di utilizzare le 2 strutture anche per manifestazioni non specificamente musicali, come meetings, esposizioni, conferenze, eventi, con un apporto economico che costituisce il maggior elemento positivo del nostro bilancio. Nella scorsa stagione abbiamo aumentato sensibilmente abbonamenti e spettatori, controcorrente con la realtà di molti altri teatri italiani. Merito solo nostro? No. Direi merito di un pubblico che sente il bisogno di un buon teatro. Di esperienze fortemente connotate nel nostro tempo. Mi auguro che questa tendenza resti, nonostante il pessimismo che avvince un Paese”. Avete in mente qualche altra azione specifica per incrementare l’afflusso del vostro pubblico? Ad esempio verso un potenziale pubblico straniero, residente od in transito su Milano? “In verità no, al di là di una informativa generale dei nostri programmi e del nostro calendario, che certo raggiunge tutti i centri potenzialmente interessati, ma finora in modo non particolarmente mirato. Ogni idea però può essere valida e terremo conto di questa osservazione. Ci auguriamo che l’amore per la musica e per il teatro ci dia la forza di sopravvivere a questi tempi durissimi, affinchè immortali melodie non si spen-

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gano con le luci della ribalta perché come ha scritto Platone “La musica è una legge morale, essa da un'anima all'universo, le ali al pensiero, uno slancio all'immaginazione, un fascino alla tristezza, un impulso alla gaiezza e la vita a tutte le cose. Essa è l'essenza di tutte le cose, essa è l'essenza dell'ordine ed eleva ciò che è buono, di cui essa è la forma invisibile, ma tuttavia splendente, appassionata ed eterna”.

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Pellux: la vetrina dei sogni

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Oggi viviamo una realtà in continua evoluzione, dove per evoluzione si intende attualità, stile, innovazione, senza sacrificare nulla, in nome del design a tutti i costi e a scapito della qualità. Detto questo, è importante ribadire che il leitmotiv aziendale è proprio l’entusiasmo che, unito alla passione, ha fatto si che Di Rienzo si distingua nel panorama della pelletteria, per eleganza e ricercatezza; infatti, la scelta accurata dei materiali, insieme a scelte esclusive, ne fanno la differenza. Il lusso come emblema di cultura, innovazione, bellezza, buon gusto, sobrietà.

etafora della vita e spazio della memoria, che si apre come una fenditura profonda che si allarga progressivamente sino a coprire lo spazio del quotidiano, del reale, per rivisitare luoghi già abitati nel pensiero e nel tempo che permettono di vedere e andare più lontano. E’ La storia della pelletteria Pellux, di via Agnello a Milano, che nasce dal nonno materno, Alvaro, di origine toscana, per l’esattezza fiorentino. Trasferitosi a Torino, nonno Alvaro era un piccolo fabbricante artigiano di portafogli da uomo, ed è stato il primo a produrre il tacco portamonete, quel borsellino proprio a forma di tacco di scarpa da uomo, che si apriva a scatola, alto più o meno un centimetro. Con questa sua novità non ha fatto una grande fortuna, però riusciva a tenere in piedi laboratorio e famiglia. “Mio padre invece, racconta Maurizio Di Rienzo, di origine napoletana, è stato mandato a Torino a fare il militare alla fine della seconda guerra mondiale, si è innamorato della città e non solo, anche di mia madre, e vi è rimasto lavorando come venditore dei prodotti di pelletteria del suocero, nonno Alvaro”. I problemi a quei tempi erano numerosi, e poiché scarseggiavano le materie prime, il pellame era quasi introvabile, così si recuperavano alla Viberti, che a Torino fabbricava pullman, i tessuti di scarto dei sedili, con cui realizzare un tipo di cartella portadocumenti, naturalmente tutto fatto in casa, con la madre di Maurizio e le sue sorelle che cucivano. Inoltre, poiché non c’era materiale adatto per la parte trasparente dei portadocumenti, recuperavano in un ospedale le lastre radiografiche usate, che opportunamente raschiate sopperivano allo scopo.

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Era veramente un inventarsi ogni giorno la vita. “Però la produzione familiare era così scarsa, prosegue Di Rienzo, per la difficoltà di reperire le materie prime che mio padre ha cominciato a fare il rappresentante anche per altre piccole aziende milanesi, con successo grazie alla sua serietà e alla sua grande abilità di venditore. Dei suoi cinque figli, il primo e l’ultima hanno preso strade diverse, mentre mia sorella e mio fratello, seconda e terzo, hanno collaborato con lui in questa impresa, ampliandola fino a toccare zone molto vaste come Piemonte, Liguria, Lombardia e Veneto, e quando io, che mi ero iscritto alla facoltà di giurisprudenza, ho dovuto lasciare gli studi per motivi politici, sono entrato a far parte dell’azienda di famiglia. Abbiamo aperto un magazzino all’ingrosso a Torino, sempre nel campo della pelletteria. Fra i nostri clienti di Milano, forse il più importante e prestigioso, era la pelletteria Pellux, di cui noi siamo stati fornitori per tantissimi anni. Io, che seguivo mio padre nel suo giro di visite, mi ero innamorato di questo negozio, della sua locazione, era già in via Agnello, e nutrivo una sincera ammirazione per il suo proprietario, un austero signore austriaco.

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Lui era un personaggio veramente particolare, basti pensare che ha aperto questo negozio nel 1945, durante la guerra, e lo ha chiamato Pellux Pelletterie di lusso, immaginiamo quale lusso potesse esserci in quel durissimo periodo, ma lui ha voluto connotarsi subito così, e tutto sommato non ha sbagliato”. Cerca nei ricordi e nell'oggi, nella vita di ogni giorno, motivi veri e saldi ideali e valori per cantarli con voce alta e nobile in una società che si va sempre più spersonalizzando e con essa chi la compone, nel quotidiano i frammenti di una vita vissuta non epidermicamente, nei ricordi Di Rienzo ci dà la prova di un’estrema potenza evocativa contro gli idoli imperanti, è pulito nel suo intimo, una sorta di poesia che non ama le menzogne per definizione.

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I suoi rapporti con questo signore sono continuati negli anni successivi, Maurizio Di Rienzo poco alla volta ha cominciato a sostituire il padre e questo gli ha consentito di instaurare un’amicizia che si rispecchiava in similitudine di carattere e stima. “Un giorno mi comunica che nella sua decisione di cedere il negozio e ritirarsi voleva candidarmi come suo successore. La sua proposta mi aveva lusingato ma non avevo il capitale necessario per un acquisto così importante, così fra i miei amici ho cercato un socio, e con l’aiuto di una banca, che ci ha in buona parte finanziato, mi è stato possibile rilevare questa attività. Siamo nel 1984, e in quel periodo le banche ragionavano in un modo diverso da oggi; ricordo che il direttore della sede della Banca Commerciale di Torino quando gli ho raccontato dell’intenzione di rilevare questo negozio a Milano, mi ha risposto: noi che ci stiamo a fare qua? Lo prenda. Così è nata questa avventura, che è andata avanti con noi nella sua veste e la sua struttura originaria del 1952 sino al 1999. In 15 anni, abbiamo avuto grande successo, abbiamo tralasciato la calzatura e dedicati alla grande pelletteria da viaggio, anche perché i viaggi sono sempre stati la mia passione. Dagli Stati Uniti ho acquisito marchi famosi, ma non presenti in Italia, con un notevole riscontro tra i miei clienti”. Nel 2003, uno storico laboratorio di valige in Varese, che produceva moltissimi manufatti di Pellux, entra in crisi, dopo ottant’anni di attività, e Di Rienzo, che sente mancare la perfezione della sua produzione, subentra nell’azienda con il suo socio, che se ne occuperà a tempo pieno. Nasce così la Valigeria Lombarda. Tre in effetti erano i veri tesori di quella ditta, tesori umani: la macchinista (quella che cuce), il tagliatore (quello che taglia) e un modellista, tre personaggi che hanno dimostrato di essere i maestri artigiani pellettieri migliori in assoluto. “Oggi contiamo 22 dipendenti, la Valigeria Lombarda è conosciuta a livello internazionale e siamo certamente tra i migliori in Italia. Mi è mancata mia sorella e mio fratello ha preferito ritirarsi, fortunatamente con i miei dipendenti formiamo una grande famiglia, ogni giorno io posso contare su di loro e loro possono contare su di me in ogni momento. I figli… sono gli esaltatori di sapidità, il manuale 64


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Mia figlia Sara segue la mia attività ed ora è un vero perno dell’azienda. L’altra figlia lavora presso un ente importante, un figlio è giornalista, un altro pilota, per questo il già vissuto non è nostalgia di un tempo ormai trascorso, ma una promessa di un domani tutto da vivere”. Se c'è un viaggio entusiasmante e faticoso, pieno di sorprese e mai fallimentare, è quello che la persona compie dentro di sé per rinnovarsi, esplorare nuovi camdella sopravvivenza, aperto sul più bello, le domande di un figlio, il suo procedere è una striscia al confine fra fantasia e disdetta, tra azzeramento e replica, un patto fra amore e mistero e tutto il poco tempo che potevo definire libero cercavo di trascorrerlo con la famiglia, cercando di dare ai miei quattro figli il massimo del rapporto. Non so quanto abbia concretamente ottenuto dai miei sforzi, ma so che ho provato a fare molto, anche qualcosa di semplice come le parole, e qualcosa di grande come l’impegno, qualcosa di limpido come il sorriso, e l’amore per loro. 65

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pi e di fatto non cedere alla staticità del proprio lavoro, svincolarsi dalle convinzioni, dalle pose, dalle posizioni. Saper interpretare le trasformazioni e operare per rinnovarsi in un mondo che cambia è oggi la vera sfida per chi ha responsabilità aziendali. Oggi viviamo una realtà in continua evoluzione, dove per evoluzione si intende attualità, stile, innovazione, senza sacrificare nulla, in nome del design a tutti i costi e a scapito della qualità.


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eliminati i banchi per uno spazio totalmente agibile dal cliente, che può avvicinarsi al prodotto esposto, verificarlo, sceglierlo con calma, assistito dal personale non più anonimo ma complice nelle scelte. Un sistema particolarmente adatto per una clientela asiatica, abituata proprio ad una libertà di movimento e di scelta, che ha dato, nonostante il perdurare della crisi, ottimi risultati. Quello che Maurizio Di Rienzo domanda al suo personale è la massima cortesia ed educazione, anche con il cliente più ostico; ed un’altra particolarità della sua politica è che compiuto l’acquisto, ogni problema che dovesse sorgere sul prodotto viene garantito da un’assistenza totale

Detto questo, è importante ribadire che il leitmotiv aziendale è proprio l’entusiasmo che, unito alla passione, ha fatto si che Di Rienzo si distingua nel panorama della pelletteria, per eleganza e ricercatezza; infatti, la scelta accurata dei materiali, insieme a scelte esclusive, ne fanno la differenza. Il lusso come emblema di cultura, innovazione, bellezza, buon gusto, sobrietà. Così l’anno scorso il negozio Pellux ha avuto una radicale ristrutturazione, come una rassegna espositiva orientata all’evoluzione e all’affermazione dell’eccellenza del bes . Ha stretto un rapporto di partner ship con l’azienda tedesca RIMOWA (leader mondiale per la valigeria superleggera dando allo store un look completamente diverso, tutto bianco e luminoso,

post-vendita. Sono certa che Pellux resterà un appuntamento imprescindibile per tutti coloro che amano l’eleganza, la modernità, la perfezione nel prodotto di pelletteria, come lo è da decenni. Di Rienzo possiede una scorza caparbia impastata di realtà e sogno, una storia la sua regolata da un codice familiare dove ognuno può apprendere valori comportamentali di vera dignità e nobiltà umana, ciò può essere frutto della sua saggezza e ragione, e insieme vibra di un robusto impegno, con una miniera di passione e di energia, necessari per comunicare con i propri simili. Non è facile aver la sua amicizia alla quale dà grande valore, non ama lo snobismo altezzoso di certi ricchi, odia la maleducazione mentre ap66


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prezza la serena umiltà ed il leale e sincero rapporto. L’iter biografico si stempera qui a poco a poco nell’area luminosa di memorie che hanno ritmato lo scompigliato accavallarsi di episodi, l’imprevedibile alternarsi di incontri e di dialoghi e che hanno ricreato atmosfere svanite nel tempo, in cui la nostalgia qualche volta è riaffiorata insieme a ricordi carichi di intense emozioni.

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Arredamenti in stile e d'epoca architettura e decorazioni d'interni; arredamenti moderni - complementi d'arredo cucine di massello - cucine moderne - lampade d'arredo mobili per bagno - tessuti per arredamento arredamenti su misura - falegnameria propria progettazione di arredamenti d'interni vendita al dettaglio


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Progettazione decorazione d'interni oggettistica

V i a V. M o n t i , 2 5 - 2 0 1 2 3 M i l a n o tel. +39 02/480.11.803 Fax. +39 02/480.11.758 E-mail: informazioni@dimorae.it w w w. d i m o r a e . i t


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La lunga esperienza di Dimorae

Abitare è un’arte

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Una casa è fatta di mobili e arredi, di decorazioni, di utensili e futilità, ma soprattutto di gusto, di simboli e segni di noi che la abitiamo...cose preziose o di nessun valore, porcellane cinesi, argenti antichi, statuine deco, lampade bottiglie e cuscini. Tutte, se le scegliamo per qualche ragione hanno dritto di stare con noi nel modo migliore, sistemate con armonia, accostate con coerenza, valorizzate con gusto, più che dare delle risposte si vuole offrire tante idee, tanti stimoli, tante proposte...cose che vi potranno stare intorno, quelle che entreranno nella vostra casa, coi prossimi regali di Natale, o di un avvenimento, con l’acquisto d’impulso cui un giorno qualunque vi sentirete spinti passando davanti a Dimorae innamorandovi di cose belle, divertenti, preziose, misteriose decorative, funzionali...

n una casa, spesso si ha bisogno di piccoli e grandi oggetti per valorizzare l’arredamento o completare alcuni angoli che possono risultare spogli o incompleti. Se siete alla ricerca di oggetti per completare l'arredamento di casa, o alla ricerca di oggetti inusuali o introvabili per la vostra soddisfazione di possederli o per fare un investimento che si rivaluti nel tempo, o semplicemente state cercando un regalo particolare per un amico, vi possono arrivare suggerimenti certamente utili dagli esperti di Dimorae che hanno recentemente cambiato sede per andare in via Vincenzo Monti una delle via più esclusive di Milano. Il classico ormai conosciuto bene in tutto il mondo, con l’antiquariato di varie epoche, dalle lampade agli oggetti più antichi; il classico dei decori, varie forme di lampade ed oggetti per gli arredamenti più ricercati e particolari, è il grande valore dell’ampia esposizione che potrete visitare da Dimorae, fatta di forme esclusive e particolari, con la possibilità di personalizzare con decori e colori su consiglio dell’arredatore che spesso nei progetti deve seguire una coerenza fra colori e tessuti. “La casa si sviluppa come un racconto a episodi, spiega Milena Carbonini, arredatrice di Dimorae, lunghi corridoi conducono ai diversi ambienti: ai grandi spazi comuni, allo studio e alla zona notte. Tra le richieste dei committenti spesso c’è quella di ricavare uno spazio privato per ogni membro della famiglia e la raccolta di oggetti è specchio dell’epoca, del peculiare gusto dove dipinti si affiancano a

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sculture, quindi arredi e suppellettili, oggetti d’epoca singolari. I nostri artigiani di fiducia operano al più alto livello: pittori, mobilieri, tappezzieri, ogni aspetto dell’arredo e della decorazione viene considerato e valorizzato. Partendo da un’ampia scelta di tessuti, tende, paralumi, tovaglie, copriletti, cuscini vengono studiati col cliente e realizzati nell’ ottica di finiture sartoriali personalizzate”. Certo non è facile sostituire una lunga esperienza e il contatto quotidiano con gli oggetti antichi quando si deve valutare un arredo e la loro autenticità. Tornando agli arredi degli spazi casalinghi, questo gusto per l’antico è molto diffuso e contrasta con la sempre più ingente propo-

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sta di arredi moderni ed hitech. L’antico è molto utilizzato da chi abita in villetta, piuttosto che in appartamento, con vetrinette antiche, tavoli enormi, che richiamano il calore della famiglia e la voglia di stare insieme. Anche le stanze da letto sono in ampia diffusione, specchiere con toilette, armadi e cassapanche. Per approfondire le conoscenze, si può acquisire una visione generale grazie alle riviste che vengono editate. Oppure chiedendo informazioni specifiche agli esperti nel settore di Dimorae. Cos’è uno stile? Etimologicamente significa forma ed espressione, tendenza o tecnica. “Sono un modo per distinguere un mobile da un altro, ribadisce Fiorenza Milesi anche lei arredatrice di Dimorae, ci danno la possibilità di inquadrarlo cronologicamente. Ciò permette di quantificarne anche il valore. Lo stile, inoltre, è seguito anche da coloro che si occupano di produzione di mobili d’antiquariato. Ed è alla base delle conoscenze teoriche di un restauratore. Senza le quali non potrebbe mettere (letteralmente) le mani sugli oggetti che deve restaurare. Nell’arredamento d’antiquariato possiamo ricordare il Liberty. Uno stile di origine americana, che ha tra le caratteristiche l’impiego dei colori, l’uso del vetro e del ferro. Soprattutto nell’arredamento è stato impiegato, e lo è tutt’ora, nelle creazioni di accessori. Austero e solenne è il Rococò. I mobili in mogano dalle caratteristiche forme con intarsi e decorazioni floreali. È molto usato nell’arredamento da giorno, o negli studi professionali. Questo stile di origine francese si può considerare come uno dei leader nei mobili d’antiquariato. A Napoleone si deve lo stile Impero. Ovvero l’utilizzo di in-


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terni, come ricchi di colonne, modanature e motivi classici, propri dell’arte greca e romana. Lo stile impero è visibile soprattutto nelle poltrone, nei sofà, espressioni di maggior rilievo di questa tendenza d’arredo. L’antiquariato è un fenomeno che non conosce crisi, a testimonianza di ciò anche le moltissime fiere dell’antiquariato che si svolgono puntualmente nel nostro paese. I mobili d’antiquariato possono essere, come detto, originali dell’epoca oppure prodotti nello stile di un’epoca di riferimento, cercando di renderli utilizzabili. Ci sono lampade ad olio, che diventano elettriche. Ante in vetro, che diventano completamente in legno e così via. È un mondo quello del mobile d’antiquariato davvero ricco di sfaccettature. Evitiamo il fai da te, e in certi casi affidiamoci alla competenza di esperti”. Magnifici sono gli oggetti, che si possono trovare da Dimorae, in Old Sheffield Plate, termine con cui si identifica una tecnica di produzione di lastre di rame ricoperte con argento mediante l'azione del calore (i manufatti ottenuti per argentatura galvanica non possono essere chiamati con questo nome). La possibilità di far aderire in maniera molto tenace rame ed argento è stata casualmente scoperta a Sheffield da Thomas Boulsover nel 1743 (da qui il nome della tecnica). Inizialmente diffuso in Inghilterra, lo "Sheffield" è ben presto divenuto famoso in tutto il mondo non solo per la raffinata tecnica produttiva ma anche per l’eleganza degli oggetti realizzati dalla metà dell'800 in poi. “Il classico nell'arredamento nulla deve lasciar risaltare più del dovuto, interviene Piero che in Dimorae è l’ago della bilancia, come nelle proporzioni dell'arte classica le forme si devono adattare agli ambienti che le ospitano., uno stile o ancora molto amato dagli italiani di ogni classe d’età, anche i giovani apprezzano questo particolare stile d’arredo legato al passato. Il classico, in ogni settore, conquista per il suo garbo, senza imporsi, per la forza dell’eleganza nelle proporzioni. Lo stile classico predilige i tessuti naturali, e le tende sono una delle declinazioni di questo gusto. Materiali come il lino o la canapa, con la loro consistenza morbida, scendono dalle ampie vetrate come lunghe tuniche, eleganti e sobrie, e uniscono estetica e funzionalità”. La migliore ebanisteria coniuga la bellezza con la comodità; l’eleganza delle forme, la fantasia delle decorazioni e l’equilibrio delle proporzioni che caratterizzano il gusto e la funzione di rappresentanza accoppiando una funzione pratica. Nelle commodes e nelle angoliere, nei secretaires, nelle consoles e 73

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nelle varie versioni della chiffonnire, i cassetti e i ripiani permettono di conservare o di esporre oggetti d'uso e di arredamento, mentre linee curve, gambe a capriolo e piedi a riccio arricchiscono i modelli. Un’asimmetria discreta e appena accennata, curve intrecciate, fianchi a serpentina immettono movimento e dinamismo nelle forme; la superficie acquista varietà, grazie alle impellicciature, ai tasselli, alle lacche e alle guarnizioni bronzee e per i rivestimenti si usano legnami pregiati, quali il palissandro, il mogano e il legno di Cayenne. Una casa è fatta di mobili e arredi, di strutture e decorazioni, di utensili e futilità, ma soprattutto di gusto e di ricordi, di simboli e segni di noi che la abitiamo. Queste righe sono dedicate alle cose che vivono con noi e sono lo specchio delle nostre radici, delle nostre aspirazioni e della nostra storia: cose preziose o di nessun valore, porcellane cinesi, argenti antichi, statuine deco. Lampade bottiglie e cuscini. Tutte, se le scegliamo per qualche ragione hanno dritto di stare con noi nel modo migliore, sistemate con armonia, accostate con coerenza, valorizzate con gusto, più che dare delle risposte si vuole offrire tante idee, tanti stimoli, tante proposte che viene spontaneo ispirarsi ad esse e tentare di riprodurle, per suscitare un processo di scoperta di sé e di creatività attraverso l’arredamento e la decorazione. Questo articolo è dedicato alle cose che vi po-

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tranno stare intorno, quelle che entreranno nella vostra casa, coi prossimi regali di Natale, o di un avvenimento, con l’acquisto d’impulso cui un giorno qualunque vi sentirete spinti passando davanti a Dimorae e innamorandovi di un bicchiere di opaline, cose belle, divertenti, preziose, misteriose decorative, funzionali, cose raccolte dopo anni di ricerche. Sono le vostre cose che rendono tua una stanza, una casa, potete aver scelto con cura una carta da parati, aver assortito convenientemente tessuti e colori, aver disposto i mobili con gusto e con rigore ma ciò che avete fatto fin qui è dare cornice all’ambiente. I tessuti possono scaldare una stanza o trasformarla completamente, regalarle un tono di lussuosa stravaganza o di inquietante raccoglimento, una bomboniera ottocentesca, le possibilità sono infinite, in teoria, possono essere impiegati per rivestire le pareti ottenendo effetti insoliti e per personalizzare morbidamente una stanza. Arredare è anche un modo di affermare se stessi. Lasciatevi stimolare dalle cose, guardatele senza pensare alla loro funzione, considerandole soprattutto per la loro forma. Scoprirete probabilmente che possono essere utilizzate in modo nuovo e vivere una seconda vita inaspettata. 75

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Può essere esaltante circondarsi di luci, di scintillii, di riflessi. Per ottenere questi effetti, un buon uso delle fonti di illuminazioni è naturalmente fondamentale, ma tutti gli elementi dell’arredamento possono concorrere ad un risultato che è proprio il caso di definire “brillante”. Tessuti lucidi, setosi o impreziositi da fili laminati, superfici lisce e riflettenti, oggetti di vetro, cristalli sfaccettati, l’uso di specchi, naturalmente con un dosaggio opportuno. Oltre ad illuminare punti e zone precisi, le lampade possono creare effetti particolari, far risaltare un oggetto o un gruppo di oggetti, suggerire un’atmosfera, nascondere un angolo per esaltarne altri. Accostare elementi attualissimi, che vengono comunque presi in considerazione, a oggetti e mobili del passato, il segreto risiede nello schema cromatico dell’insieme. Simmetria può significare ordine, stabilità, armonia è quanto abbiamo appreso oggi dall’esperienza di Milena, Fiorenza e Piero di Dimorae. Le soluzioni nell’arredamento come nella decorazione sono le più difficili e presuppongono perciò un’estrema sicurezza nello studio degli spazi e dei volumi. Ma non ci sono regole fisse e neppure una sola risposta. L’equilibrio è un problema di ricerca e di studio di proporzioni. “L'esigenza di funzionalità del nostro tempo, concludono i tre protagonisti di Dimorae, ci ha fatto dimenticare che abitare è un’arte. Proprio per questo, da sempre, creiamo anche mobili che esprimono valori essenziali ma ricchi di memorie ancora im-

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portanti. Realizzare arredi avvolti da una tradizione artigiana è un’arte senza tempo che ci appartiene. Per permetterci di presentare la nostra filosofia dell’arredamento attraverso mobili ed oggetti tutto qui è messo in scena come in una casa, i camini sono accesi, i fiori sono sulla tavola e....se prendete un caffè con noi, sapremo dimostrare che cosa sappiamo realizzare per la vostra casa”.

Dimorae - Via V. Monti, 25 - 20123 Milano tel. +39 02/480.11.803 Fax. +39 02/480.11.758 E-mail: informazioni@dimorae.it - www.dimorae.it Arredamenti in stile e d’epoca; vendita al dettaglio; Arredamenti ed architettura d'interni decorazione ed arredamento di interni arredamenti moderni; complementi d’arredo; cucine di massello; cucine moderne; lampade d’arredo; mobili; mobili per bagno; tessuti per arredamento; arredamenti su misura; falegnameria propria; progettazione di arredamenti d’interni

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I tappeti di Gallery Carpet

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by Andrée Pucci

Colore e bellezza poetica Divaghiamo un po’, parliamo di tappeti. Di tappeti persiani, bellissimi, affascinanti e costosissimi se antichi e perfetti. Se te ne innamori, la voglia di possederli quasi ti consuma...

l tappeto orientale suscita la stessa emozione di una vera opera d’arte, un’insospettata rivelazione di bellezza che ci trascina nel luminoso oriente, paese di sogni, dove tutto ha colore smagliante e bellezza poetica, nel mistero che circonda questa culla dell’umanità e di tutte le religioni, paese dalla storia più volte millenaria e dai significati indefinibili. I popoli orientali, sognatori, poeti, artisti sono portati dalla loro stessa natura a spontanee espressioni d’arte travolti dalla fatalità degli eventi, conservano sempre, seppur latenti, molte delle antiche facoltà che si manifestano anche attraverso le arti manuali. L’arte del tappeto, dunque, nell’espressione dell’animo asiatico rappresenta l’aspirazione alla bellezza. “Ogni tappeto, racconta Hanid Babaei, trentasei anni nato a Moghan, proprio in una di quelle regioni a nord dell’Iran dove si concentra una grande produzione di tappeti fatti a mano, costituisce un manufatto artigianale unico ed irripetibile le cui caratteristiche differiscono per schemi culturali e per le risorse

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naturali disponibili. La lucida, sottile e soffice lana è la materia base per la tessitura dei tappeti. In Persia e nel Turkestan vive un curioso tipo di pecora dalla coda adiposa. Quando i pascoli sono abbondanti l'animale concentra tutto il grasso nella coda formando una specie di fiocco, che raggiunge talvolta il peso di venti chili. Questa pecora è dotata di una lana finissima e molto resistente. Nel territorio del Kirman, in Persia, capre bianchissime danno una lana lucida e molto resistente. Per alcuni tappeti di particolare finezza si usa lana di agnello che rende assai morbida la superficie, anche la lana di cammello viene adoperata da sola o mescolata con lana di pecora, talvolta la lana di cammello viene usata con i colori naturali. La seta è da sempre adoperata unicamente per i tappeti ad uso della corte persiana, con la trama e l’ordito pure in seta si raggiunge il massimo della finezza e della sontuosità. Presso le popolazioni nomadi, che eseguono tutt’ora il vecchio metodo, la tosatura della pecora si fa generalmente a primavera avanzata. La bestia prima della tosatura è sottoposta a un lavaggio sulle rive dei fiumi. Dopo la tosatura la lana viene lavata una seconda volta nel fiume o in grandi recipienti, viene calpestata con i piedi e poi stesa ad asciugare all’aria. Quindi si procede alla fase della filatura, effettuata ancora con i metodi tradizionali, e poi alla tintura”. Hanid da oltre dieci anni importa in Italia tappeti persiani, la maggior parte annodati a mano, i suoi genitori da sempre svolgono questo tipo di arte, ma per far fronte a un mercato meno esigente egli commercializza anche tappeti moderni con provenienze

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diverse. La sua grande esperienza acquisita proprio dalla sua famiglia gli consente di dare suggerimenti attendibili a chi desidera visitare o acquistare nel suo emporio. “Ci sono, continua Hanid, principalmente due tecniche di annodatura: il Torkibaft o nodo Ghiordes (nodo turco) simmetrico, e il Farsibaft o nodo Senneh (nodo persiano) asimme- trico. Esiste inoltre il nodo Jofti (doppio) detto anche "truffaldino" in quanto usato per sveltire il lavoro nei manufatti di qualità più commerciale. Questo nodo viene eseguito avvolgendo un filo di trama intorno a quattro fili di ordito anzichè intorno a solo due come avviene nei nodi normali. L’uso del tappeto nel contesto della quotidianità può subire dei danni dovuti ad una scorretta

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manutenzione. È buona norma proteggere il proprio tappeto da polvere, tarme e umidità. Un lavaggio di qualità e adeguato alla tipologia del manufatto è basilare per una buona manutenzione. Le fasi fondamentali nella pulizia del tappeto sono la battitura specializzata che permette di eliminare completamente la pol- vere annidata alla base dei nodi, lavaggio ad acqua e sapone neutro e il ripristino del vello. È sconsigliabile il lavaggio casalingo che può compromettere lo stato ottimale del tappeto se non danneggiarlo gra- vemente. Conservare al meglio e più a lungo il vostro tappeto è più semplice di quanto si possa immaginare: il tappeto nasce per essere usato e calpestato, lo distruggono tarme, umidità intensa e permanente e soprat-


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tutto manutenzione scorretta, i tappeti in seta e antichi devono essere affidati agli esperti per il lavaggio. E’ meglio evitare di sbattere o rovesciare il tappeto alle ringhiere in quanto ciò provoca lo stiramento delle fibre strutturali dell’armatura, frange e bordi. Calpestare il tappeto al rovescio sul pavimento é un metodo di pulizia meno traumatico e permette alla sabbia depositatasi alla base dei nodi di staccarsi. L’uso regolare ma non esagerato del battitappeto non é dannoso; passare con un panno umido con acqua e aceto nel senso del vello rinfresca il tappeto e ridona lucentezza alla superficie. Per macchie di grave entità è meglio intervenire tempestivamente eliminando con un cucchiaio o assorbendo con un panno il liquido sparso, per poi affidarlo alle cure di una ditta specializzata in lavaggi. Negli ultimi anni il riacutizzarsi del fenomeno delle tarme, mette più che mai in pericolo i nostri preziosi manufatti. I tappeti più a rischio sono quelli riposti per lungo periodo che quindi necessitano saltuarie ispezioni di controllo. In caso di inutilizzo del manufatto, dopo un’accurata e profonda pulizia, meglio dopo il lavaggio, cospargere un buon prodotto antitarmico, arrotolare nel senso del vello e riporre in un luogo asciutto, fresco e arieggiato. Assodato che se si vuole arredare la propria casa con un tappeto persiano di buona fattura, occorre spendere una cifra adeguata, è inutile recarsi in quei negozi che annunciano sconti enormi (a volte il 70-80% rispetto al prezzo di listino), con la speranza di fare qualche buon affare. Nessun com-

alcune curiosità... La Persia è stata da sempre considerata la culla del tappeto annodato a mano. La più celebre città del mondo nel campo dei tappeti è Tabriz, prima capitale Safavide, il cui nome è famoso sin dal XV e XVI secolo. Al Victoria and Albert Museum di Londra è attualmente esposto un lavoro risalente proprio a questo periodo, mai superato da altri lavori e noto come il tappeto Moschea di Ardabil. Si tratta di un tappeto enorme: misura 11,50 x 5,34 metri e reca un’iscrizione che lo data 1539-40. Ordinato per la sala centrale del mausoleo dello Shaikh Safi-ed-Din, ha richiesto tre anni di lavoro per realizzarlo. I colori principali di questo magnifico tappeto, con trama ed ordito in seta e pelo in lana, sono il blu, il rosso, il giallo e il verde in varie tonalità.

Un altro importante tappeto di questa zona è quello conservato al Museo Poldi Pezzoli di Milano, di datazione incerta (per alcuni 1542-43, mentre per altri 1522-23), presenta scene di caccia su sfondo floreale, ha l’ordito in seta, la trama in cotone e il pelo in lana. Il tappeto più vecchio conosciuto è stato ritrovato nel 1947 presso alcuni scavi in Siberia. Chiamato Pazyryk o Gorny-Altai trae il suo nome dal luogo in cui è stato rinvenuto. Misura 183x200 cm e presenta una densità di nodi pari a circa 360.000 per metro quadrato. Verosimilmente, il tappeto è stato annodato in Armenia o in Persia nel 400 a.C. Quando è stato rinvenuto, era stato a lungo congelato in un blocco di ghiaccio, motivo per cui è molto ben conservato. Il tappeto si trova oggi al Museo dell’Hermitage di San Pietroburgo. L’arte della tessitura era già praticata

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dalle antiche popolazioni indiane e poi trasmessa agli assiri. L’invenzione del telaio si deve agli egiziani. La sua diffusione fu assai modesta all’inizio poiché era limitata dall’uso di lane con tinte naturali. Si ipotizza che il tappeto di Pazyryk sia originario di Susa, in Persia. Ciò sarebbe confermato dal fatto che la sua decorazione è di stile tipicamente persiano. Il tappeto di Pazyryk presenta, dunque, un’elevata tecnica esecutiva e una rara bellezza. Ciò è la prova che il tappeto fin dai suoi albori (25 secoli fa) aveva raggiunto vertici artistici molto elevati. Con tale scoperta cade anche la teoria secondo la quale il tappeto solo in un’epoca molto recente si è trasformato in opera d’arte e che prima era da considerarsi come semplice manufatto, più confortevole delle pelli d’animale, usato dalle popolazioni nomadi per ricoprire il suolo


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merciante corretto potrà mai offrire ai propri clienti un trattamento di favore del genere; di conseguenza, il prezzo pagato non potrà che essere in linea con l’effettivo valore del tappeto stesso. È evidente che un tappeto persiano dovrebbe essere acquistato oltre che per le sue qualità oggettive, anche perché, molto più semplicemente, piace”. Non è semplice artigianato, si tratta di una parte fondamentale della cultura persiana, una delle forme d’arte più diffuse nella regione, che si innesta con armonia nella storia di questo popolo e lo accompagna lungo i secoli seguendo rigide regole di fabbricazione. Il tutto senza segnare il passo: ancora nel 2008 il 30% della produzione mondiale di tappeti arrivava ancora dall’Iran, per un totale di un milione e duecentomila artigiani esperti dedicati alla loro lavorazione; l’esportazione riguarda ben cento paesi e il totale di tappeti prodotti ogni anno supera i cinque milioni di metri quadri. Al giorno d’oggi, gran parte della fabbricazione è compiuta con mezzi meccanici, ma la lavorazione a mano è ancora diffusissima ed è all’origine di tutti i pezzi più pregiati, che si trovano nei bellissimi negozi di tutto il mondo con cifre che possono far davvero girare la testa: i tappeti fatti a mano sono addirittura la prima categoria di oggetti esportati all'estero a parte il petrolio e derivati. La lana è il materiale più usato per i tappeti d’elezione: di pecora, di capra, di cammello o importata dall'estero (Kork, Manchester). Esistono anche antichi tappeti di seta, ma sono meno comuni perché

delle tende. Nel XV e XVI secolo a Kashan, piccola città dell’Iran centrale, si producevano dei meravigliosi tappeti realizzati in seta mista a fili d’argento e dorati. Si tratta di esemplari di bellezza leggendaria, oggi conservati nei grandi musei o nelle principali collezioni private. Tra i tappeti più belli qui realizzati si ricorda il tappeto di Vienna, il cui campo reca scene di caccia su uno sfondo vegetale con cespugli e fiori. Di rara bellezza, i tappeti Kashan sono assai ricercati ed il loro valore è tutt’oggi ai massimi livelli. È facile riconoscere un tappeto Kashan. Si nota subito la sua eleganza dovuta alla cura nella lavorazione di tipo tradizionale (cioè affidata ancora a donne e ragazzi) e all’uso di una lana molto pregiata che dà un aspetto quasi vellutato alla sua superficie. Caratteristica dei tappeti di Kashan è l’impiego della

seta nell’ordito, nelle trame e nel pelo. Un medaglione centrale con motivi concentrici ricchi di elementi vegetali, quali foglie piumate e rami, è il disegno che ricorre maggiormente. Nel cuore della Persia, Isfahan, sotto il regno del grande imperatore Shah’Abbas (1588-1629), che l’aveva designata a nuova capitale del suo regno, la città conosce un periodo di grandissimo splendore artistico anche nell’annodatura dei tappeti con l’istituzione della karkhana (manifattura statale) e diventa subito famosa per i suoi tappeti di seta caratterizzati da una decorazione prevalentemente floreale. Inoltre si sviluppa la tecnica del tappeto broccato in argento e oro, che viene ad assumere straordinari effetti visivi e cromatici. Gli Isfahan d’epoca sono tappeti di gran pregio e molto rari. In essi prevalgono le tonalità pastello. Oggi a

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Isfahan si producono i Nayim, tappeti moderni tra i più fini e costosi. Sono eccezionalmente annodati e il soggetto floreale viene eseguito con lane molto pregiate. Kerman è una città dell’Iran meridionale e i suoi tappeti sono oggi fra i più esportati in ogni paese del mondo. I disegni più frequenti sono dominati da motivi floreali (cespugli di rose, alberi fioriti) e animali (uccelli, leoni ed altri animali della foresta). Il medaglione centrale è spesso ripetuto anche negli angoli. I colori sono ricchi e intensi (blu, azzurro, rosso, rosa e bianco usati per ornamenti su fondi dalla tonalità più disparata) mentre i disegni dei bordi appaiono non perfettamente definiti. I Kirman erano talmente richiesti dagli americani che nel 1920 nacquero nuovi laboratori appositamente per la produzione di tappeti (detti Kirman americani)


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per il mercato americano. Oggi i Kirman non hanno più i ricchi arabeschi di un tempo in quanto dopo l’ultima guerra, i disegni hanno subito l’influenza occidentale. È rimasto solo un piccolo medaglione centrale che lascia libera la maggior parte del fondo a tinte chiare, con preferenza per l’avorio. Verso la metà del XVI secolo, Herat, città dell’odierno Afghanistan, è diventato un importante centro della produzione di tappeti. Herati (di Herat) viene definita la decorazione dei bordi con foglie lanceolate in posizione simmetrica o con una losanga formata da tralci e fiori. Il motivo che domina il campo del tappeto è costituito da piccolissimi tralci floreali a spirale, con arabeschi e nastri che si intrecciano o si sovrappongono. Gli Herat sono stati importati in gran numero in Europa, dove erano molto ap-

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particolarmente delicati e facili a usurarsi col tempo, quindi spesso presi in poca considerazione dagli artigiani; per questo motivo, il prezzo di un tappeto di seta tende ad aumentare vertiginosamente con l'età, e alcuni dei più antichi sono dei veri e propri tesori per collezionisti. Per evitare che si rovinino troppo è comune appenderli alle pareti come se fossero arazzi impedendo così che vengano calpestati. Nel 1800, con la nascita dell'industrialismo, sono stati realizzati telai meccanici che hanno consentito di avviare una produzione industriale di tappeti. Con il tempo le tecniche di produzione sono divenute più sofisticate e oggi molti dei tappeti in vendita sul mercato è realizzata a macchina. I tappeti industriali che troviamo oggi hanno una buona qualità e spesso è necessario l’occhio di un esperto per vedere la differenza tra un tappeto industriale e uno fatto a mano. Una delle differenze maggiori però è che il tappeto industriale, a differenza di quello realizzato a mano, non è fatto con il cuore.

Realizzare un tappeto a macchina richiede circa 1 ora a seconda della dimensione; un tappeto annodato a mano può richiedere da qualche mese a qualche anno, ecco perché i tappeti industriali hanno prezzi decisamente più bassi. Oggi esiste una scelta enorme per quanto riguarda i tappeti realizzati a macchina, sia per i modelli che per la qualità. Si possono scegliere tappeti dal design moderno in tantissimi colori oppure tappeti orientali con tantissimi motivi. I materiali più usati per i tappeti realizzati a macchina sono lana, viscosa e ciniglia. Lo stile del tappeto orientale si adatta perfettamente con lo stile di qualsiasi arredamento. Le decorazioni a motivi geometrici, i modelli primitivi o popolari e folcloristici si adatteranno molto bene a un ambiente moderno, ad una cameretta per ragazzi, ad una residenza di campagna o al mare, secondo un largo ventaglio di possibilità. Non è semplice oggi di riconoscere un tappeto vero. Perché con il grande interesse che si è

prezzati, e sono riprodotti nelle pitture di alcuni tra i maggiori artisti come Velasquez, Vermeer e Rubens. Fra le curiosità, ricordiamo che quarantacinque abili artigiani, accuratamente selezionati, hanno lavorato ininterrottamente per otto anni (dal 1980 al 1988) alla tessitura del più grande tappeto del mondo, questo capolavoro che ha richiesto 1.300 Kg. di preziosa seta e 1.800 Kg. di fine filo di cotone. Si tratta dunque di una vera e propria opera d’arte che rappresenta una categoria a sé stante. Date le straordinarie dimensioni di questo magnifico persiano (ben 1000 mq!) per mostrarlo si è dovuto ricorrere all’impiego di uno spazio piuttosto insolito: lo stadio sportivo di Seri Begaman nel Brunei. Oltre ad essere il tappeto più grande del mondo è anche quello più pesante. Infatti il trasporto dall’Iran di questo tappeto di

circa 3 tonnellate ha richiesto un volo esclusivo e l’impiego di una squadra di tecnici specializzata per il trasloco. Il tappeto più costoso del mondo è invece un magnifico pezzo antico, di forma quasi quadrata, che viene fatto risalire tra la fine del ‘600 e gli inizi del ‘700. E’ stato acquistato nella seconda metà del XIX secolo da Cornelius Vanderbilt II, il quale lo ha fatto appendere sulla parete nella smoking room del suo palazzo di New York. In seguito è stato collocato nella camera da letto padronale della villa di famiglia a Rodhe Island, dove è rimasto fino al 1977. Oggi è di proprietà di un collezionista privato ed è in ottime condizioni ancora dotato di un vello serico e luminoso, dal disegno a griglia stellata e annodato con ottima lana pashmina). Questo tappeto assai rinomato, che appartiene alla produzione Moghol, misura

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venuto a creare in questi anni attorno ai tappeti, essi sono diventati un grosso affare e zone diverse da quelle tradizionali sono diventate centri di produzione con articoli di imitazione non sempre di buona qualità. Albania, Bulgaria, Romania ed altro paesi dell'Europa Centrale sono oggi, dagli anni ‘50, grossi produttori dei tappeti annodati che invadono coi loro prodotti di bassa qualità i mercati occidentali, ed ecco perché diventa importante affidarsi ad un consulente esperto e soprattutto affidabile.

Gallery Carpet Tappeti Orientali Vendita, permuta e valutazione, lavaggio e restauro Via A. Capecelatro 27 (San Siro) 20148 Milano tel. +39 0249526320 mobile 3275896297/3452155572 3.86x4.11 metri. In Germania ad un’asta di Rippon & Boswell a Wiesbaden, nel Novembre 1989, il pezzo ha ha stabilito un primato imbattibile con 726.000 dollari. Ma successivamente all’asta di Christie’s del 10 Aprile 1995 nessuno avrebbe pensato che tale primato sarebbe stato superato con il prezzo di 992.500 dollari. Nel villaggio di Nain, al margine del deserto, ad un centinaio di chilometri ad est di Isfahan, si producono tappeti tra i più validi nella moderna produzione persiana. Nonostante il paese conti appena 50.000 abitanti, in Occidente è conosciuto tanto quanto i principali centri culturali e storici della Persia, come Teheran, Isfahan e Tabriz. Per concludere questa carrellata di curiosità a Nain, che originariamente era un punto di ristoro prima di attraversare il

deserto, i mercanti vi commerciavano le pregiate lane del kashmir favorendo lo sviluppo dell’artigianato tessile. Nel corso degli ultimi 50 anni, i tappeti Nain si sono distinti per pregio e bellezza e la produzione locale ha raggiunto un ruolo di leadership sui mercati internazionali. I Nain sono elencati tra i tappeti di maggior pregio anche grazie alla densità di annodatura che varia tra i 5.000 e gli 8.000 nodi/mq. con picchi fino a 15.000 nodi/dmq. nei pezzi di maggior valore. I nodi dei suoi tappeti sono minutissimi Senneh (oltre 8000 per dmq.) con una rasatura molto bassa che consente una perfetta resa della decorazione. Motivi e colori riecheggiano quelli di Isfahan (avorio, nocciola, grigio, verde, rosso, blu in contrasto tra loro) così come notevole è l’uso della seta specie nelle rifiniture dei motivi.

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A destra un tappeto Kashan dell’Iran centrale annodato a mano di 20 nodi per cm2 ; a sinistra tappeto eseguito a macchina; guardando il rovescio di entrambi i tappeti, nelle fotografie, è possibile vedere la differenza.

La frangia è cucita Tappeto fatto a macchina

La frangia è Avvolgimento l’estensione manuale dell’ordito del bordo Tappeto fatto a mano


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Agenda

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giornata, “Digital Advertising Industry”, si apre con la presentazione dei dati di scenario e ospita rappresentanti delle diverse componenti della filiera della comunicazione. Info: Digital Events, tel. 02.499881 Rif.: segreteria@iabforum.it; www.iabforum.it

Dal 01/10/2012 al 07/10/2012 - Milano La Settimana della Comunicazione Milano viene coinvolta in una settimana di iniziative aperte al pubblico e diventa sede dell’incontro e del confronto tra giovani talenti creativi, professionisti delle imprese di comunicazione, aziende e cittadini. Una riflessione sui modelli della Rete ora in grado di trasformare tutti in veri protagonisti della comunicazione e ideatori di contenuti, diventando makers. Info: Espressocs.com, tel. 039.2720311, fax 039.736140 Rif.: gisella.varisco@espressocs.com; www.lasettimanadellacomunicazione.org

Dal 18/10/2012 al 21/10/2012 - Padova Detour 2012 - Festival internazionale del cinema di viaggio Si svolge presso il cinema Porto Astra (via Santa Maria Assunta 20) e in altre sedi cittadine, ed è dedicato all'idea del viaggio come esperienza personale e collettiva, fisica e simbolica. Info: Detour Film Festival, tel/fax 049.8808331, cell. 392.0777040/Rif.: info@detourfilmfestival.com; www.detourfilmfestival.com

02/10/2012 alle ore 09: - Milano Strategic Mobile Symposium & Digital Marketing Forum Un appuntamento unico nel settore che permette ai partecipanti di accedere ad un momento mirato di business e formazione, di incontrare, conoscere e interagire con le migliori aziende presenti. Il 2 ottobre all'Hotel Nhow, di via Tortona 35, a Milano. Info: Espressocs.com , tel. 039.2720311, fax 039.736140 Rif.: valeria.ridenti@espressocs.com; http://www.richmonditalia.it/rich/

Dal 25/10/2012 al 26/10/2012 - Milano Expomarketing 2012 Si tiene presso FieraMilanoCity all'interno di ExpoTraining; l'evento è dedicato alle PMI, ai professionisti e alle imprese che vogliono fare networking, coinvolgendo i principali player e opinion leader dell’informazione, della comunicazione, del marketing, della formazione e delle PR. Info: Connetting Managers, tel. 045.7513099, cell. 347.8588209 Riferimenti: www.expomarketing.it

Dal 04/10/2012 al 06/10/2012 - Rho (MI) Viscom Italia 2012 La fiera leader in Europa per la comunicazione visiva s presso Fieramilano Quartiere Rho Milano, Pad. 1/3. Viscom Italia è il luogo ideale dove incontrare i fornitori del settore e un parterre di visitatori qualificati e trasversali come: grafici, stampatori, insegnisti, serigrafi ma anche architetti, designer, agenzie di pubblicità, arredatori, operatori per l’edilizia, l’abbigliamento, l’industria manifatturiera e grande distribuzione. Info: Reed Exhibitions Italia, tel. 02.4351701, fax 02.43517065 - Rif.: viscomitalia@reedexpo.it; www.visualcommunication.it

Dal 25/10/2012 al 04/11/2012 - Milano Festival della Scienza Immaginazione come antidoto alla banalità, coraggio di intraprendere nuove sfide. Differenza, personalità, libertà. Il Festival della Scienza di Genova - dal 25 ottobre al 4 novembre - festeggia la sua decima edizione dedicandola all’Immaginazione. Per tracciare un bilancio, sui primi dieci anni di un’idea visionaria: quella di rendere la scienza accessibile a tutti, di lasciarle invadere la città intera e di trasformarla in un grande gioco. Mostre, laboratori, conferenze ed eventi speciali tornano a coinvolgere la città in modo capillare. Info: Ex Libris Comunicazione, tel. 02.45475230 Riferimenti: ufficiostampa@exlibris.it; www.festivaldellascienza.it

Dal 05/10/2012 al 21/10/2012 - Bergamo X Edizione di BergamoScienza Sono aperte gratuitamente al pubblico conferenze, spettacoli, concerti, laboratori, mostre e incontri con scienziati di fama internazionale tra cui i premi Nobel per la Medicina e Fisiologia Il programma completo è consultabile sul sito di riferimento. Tutte le iniziative sono gratuite e aperte al pubblico fino ad esaurimento posti. Per prenotazioni: prenotazioni.privati@bergamoscienza.it Info: Uff. stampa Delos, tel. 02.8052151 Rif.: delos@delosrp.it; www.bergamoscienza.it

Dal 25/10/2012 al 28/10/2012 - Milano 13° Premio Cairo Giunge alla sua tredicesima edizione il Premio Cairo. Un Comitato di selezionatori composto da dieci protagonisti del mondo dell’arte contemporanea scelti fra direttori di museo, critici, giornalisti e curatori, ha segnalato i venti artisti (tutti rigorosamente under 40) finalisti del Premio. La mostra delle loro opere, come da tradizione, è allestita al Palazzo della Permanente di Milano (via Turati 34) dal 26 al 28 ottobre ed

Dal 10/10/2012 al 11/10/2012 - Milano Iab Forum 2012 Nella prima giornata, “Digital Economy in Italia”, ospiti di rilievo internazionale si confrontano su opportunità, sfide e leve d’azione dell’Agenda Digitale. Seconda 84


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è aperta al pubblico con ingresso gratuito. Il 25 ottobre, alle ore 18.30, si tiene invece la serata di premiazione (prevista per le ore 19.30) a inviti. Riferimenti: http://www.cairoeditore.it/Premio-Cairo2012.html Dal 26/10 al 29/10/2012 - Novegro (MI) Fiera Internazionale del Libro di Milano La prima edizione è in programma dal 26 al 29 ottobre, a ingresso gratuito, presso il Parco Esposizioni Novegro. la prima "Fiera Internazionale del Libro di Milano" è organizzata da Jacqueline Miu è da un gruppo di appassionati (MJM-Sil srl). L’ingresso gratuito, voluto dall’organizzatore, non è che una delle idee vincenti, atta a portare uno sorprendente afflusso di visitatori da tutta Italia, studenti di ogni ordine e grado, nonché turisti. La Fiera vuole essere un punto di riferimento per tutta l’iniziativa editoriale italiana e straniera. Info: Sil, tel. 0362.1788682, fax 0362.1788758 Riferimenti: www.saloneinternazionaledellibro.it Dal 22/11/2012 al 06/01/2013 - Milano Manifesti specchio del tempo: 1960–2000 Dal 22 novembre al 6 gennaio 2013, lo Spazio Oberdan di Milano (viale Vittorio Veneto, 2) ospita “Manifesti specchio del tempo” la prima Mostra di Manifesti Pubblicitari Italiani dal 1960-2000. Sono stati selezionati 150 manifesti pubblicitari tra i più significativi, quelli che hanno colpito la nostra fantasia e segnato il nostro approccio ai prodotti di largo consumo, i poster che hanno proiettato gli italiani in una dimensione moderna e innovativa e contribuito all’evoluzione dello stile di vita, in famiglia e fuori casa. L’ingresso aperto al pubblico è gratuito. Info: Uff. stampa mostra (Oreste Griotti giornalista), tel. 02.83390177, cell. 335.277731 03/12/2012 alle ore 20:30 - Milano Oscar di Bilancio 2012 L’Oscar di Bilancio è il premio che da oltre cinquant’anni seleziona i migliori bilanci sotto il profilo della trasparenza, della comunicazione e della chiarezza. Oltre al Premio Speciale per la Governance Societaria vengono assegnati 8 Oscar, ossia: Fondazioni di Origine Bancaria, Fondazioni d’Impresa, Organizzazioni Erogative Nonprofit; Imprese di Assicurazioni (quotate e non quotate); Grandi Imprese Bancarie, Finanziarie (quotate e non quotate); Medie e Piccole Imprese (non quotate); Medie e Piccole Imprese Bancarie, Finanziarie (non quotate); Organizzazioni Non Erogative Nonprofit; Società e Grandi Imprese Non Quotate e Società e Grandi Imprese Quotate. La cerimonia di premiazione si svolge giovedì 3 dicembre 2012 presso la sede di Borsa Italiana a Milano. Info: G&G Relazioni Pubbliche (Gaudia Lucchini), tel. 02.4986697 Riferimenti: oscardibilancio@ferpi.it; www.ferpi.it 85

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Appuntamenti in Fiera 02 - 06 Ottobre - BIMU Macchine Utensili, Robot, Automazione In mostra le più avanzate proposte di componentistica e lavorazioni strutturali, rassegne specialistiche delle più recenti soluzioni adottate per saldatura, assemblaggio e stampi. - fieramilanocity

09 – 12 Novembre - SALONE FRANCHISING MILANO È una tra le più importanti manifestazioni a livello europeo sul mondo della distribuzione, per il mercato italiano ed internazionale del franchising, delle soluzioni e dei nuovi format commerciali. - fieramilanocity 09 – 11 Novembre- MAKERS ITALY Fiera-laboratorio dedicata all'inventiva e all'intraprendenza dei makers e dei creativi tecnologici italiani - fieramilano

02 – 06 Ottobre - SFORTEC Subfornitura Tecnica & Servizi per l'Industria - fieramilano

09 – 11 Novembre - HOBBY SHOW Il Salone Italiano delle Belle Arti e della Creatività Manuale. Dedicato al settore delle Belle Arti e all'hobbistica creativa, momento d'incontro tra aziende, negozi, associazioni, artigiani, artisti, mostre, workshop, corsi e incontri con autori di libri del settore - fieramilano

03 – 05 Ottobre - FISP International Safety Fair - La fiera include i settori: Fire Show, Exposamu e PlanetaExpo - fieramilano 04 – 06 Ottobre VISCOM VISUAL COMMUNICATION ITALIA Mostra Convegno Internazionale di Comunicazione Visiva e Servizi per l'Evento - fieramilano

09 – 11 Novembre - WEEKEND DONNA Occasioni di svago, relax, shopping, incontri e approfondimenti, uno spazio dove aziende, negozi e associazioni si confronteranno direttamente con il pubblico femminile. Un ricco carnet di iniziative collaterali dagli stage di danza ai dibattiti legati all'universo femminile, dai corsi di cucina alle lezioni di make-up. - Fieramilano

06 – 08 Ottobre - INTERCHARM MILANO The new global beauty event - fiera dedicata alla bellezza a 360° gradi - fieramilanocity 17 – 20 Ottobre - SMAU Esposizione Internazionale di Information Communications Technology - incontro tra domanda e offerta nel campo delle nuove tecnologie, per un pubblico non solo di specialisti ma anche a decision makers di aziende, a funzionari della Pubblica Amministrazione e a liberi professionisti- fieramilano

13 – 18 Novembre - EICMA MOTO Esposizione Internazionale del Motociclo - fieramilano 16 - 19 Novembre - CHIBIMART INVERNO Fashion Accessories and Bijoux Exhibition - propone idee creative e novità, consente di entrare in contatto con aziende internazionali, di acquistare direttamente in mostra, senza costi di spedizione. fieramilanocity

17 - 20 Ottobre - MADE EXPO Milano Architettura Design Edilizia - fieramilano 18 – 20 Ottobre - INTERNATIONAL EXPODENTAL Esposizione internazionale di attrezzature e materiali per odontoiatria e odontotecnica - fieramilanocity

16 - 18 Novembre - G! COME GIOCARE Dedicata al mondo dei bambini, degli adolescenti e delle famiglie. Ingresso gratuito - fieramilanocity

25 – 26 Ottobre - EXPO TRAINING La formazione incontra le imprese - fieramilanocity

01- 09 Dicembre - L' ARTIGIANO IN FIERA Mostra-mercato Internazionale dell'Artigianato - ingresso gratuito - fieramilano

07 – 09 Novembre - SICUREZZA Rassegna Internazionale biennale dei settori antintrusione, rilevazione antincendio, difese passive, home building automation, intelligence e antiterrorismo, prodotti e servizi per forze di Polizia e Vigilanza Privata - fieramilano

07 -09 Dicembre - SALONE DEL LIBRO USATO La rassegna italiana dedicata al libro fuori commercio più grande per numero di espositori e per varietà di quanto esposto, dai fumetti ai libri antichi, dai libri rari ai manifesti cinematografici. fieramilanocity

07 – 09 Novembre ROBOTICA La fiera internazionale della robotica umanoide e di servizio, macchine automatizzate per il tempo libero e l'entertainment all'uso "educativo", dalle applicazioni domestiche a quelle nel settore medico e nelle situazioni di pericolo.- fieramilano

Contatti: Numero verde: 800820029 Tel. +39 02 4997.1 - Fax. +39 02 4997.7379 email: fieramilano@fieramilano.it http://www.fieramilano.it 86


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Shopping a Milano

Mensana Alimenti biologici di qualità, cultura alimentare, integratori alimentari, cosmesi naturale. Consegne a domicilio gratuite su tutta Milano. Abbonamenti a forniture settimanali di frutta e verdura. Accettano tutti i tipi di ticket restaurant. Orari: da lun. a sab. 9,30/13 -16/19,30 Chiuso domenica - Via Sirtori 19 (MM P.ta Venezia) Milano Tel. 02 29408982/02 36585723 Cell. 347 2398428 info@mensana.mi.it - www.mensana.mi.it

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INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Implantologia odontoiatrica IL “TWIN IMPLANT” L’impianto odontoiatrico che risolve anche i casi più complessi. L’équipe di implantologia del San Babila Day Hospital di Milano in circa 40 anni di ricerca ha completamente rivoluzionato l’impianto iuxtaosseo o sottoperiosteo avvalendosi dei progressi della tecnica come: la fusione del titanio, la Tac Multislice, il software, il modello stereolitografico dell’osso del paziente, le sostanze osteoinducenti, la divisione in due parti gemelle Il Direttore Sanitario Antonio T. Di Giulio dell’impianto per cui è definito “Twin Implant ”. Il risultato è un impianto all’avanguardia, pienamente affidabile che risolve anche i casi con osso basso, sottile, vuoto per ampi seni mascellari difficilmente rialzabili, dall’utilizzo immediato e che soprattutto non richiede trapanazione dell’osso, essendo applicato intorno e non dentro l’osso come le viti. L’impianto Twin essendo personalizzato deve essere fuso in titanio su modello stereolitografico dell’osso del paziente. Il titanio è un metallo ben tollerato dall’osso umano, ma dalla fusione alquanto complessa, che richiede macchine sofisticate e tecnici di laboratorio specificamente addestrati. Dalla Tac Multislice un software rileva il modello della cresta ossea da impiantare; ciò permette all’operatore di studiare nei minimi dettagli la morfologia dell’osso del paziente e programmare l’impianto con esattezza. Sul modello vengono ricercate le asperità, i sottosquadri e le zone più adatte a sostenere e ancorare l’impianto in modo che si blocchi appena applicato sull’osso, ottenendo così il primo bloccaggio tecnico, che permette di utilizzarlo immediatamente con la protesi provvisoria, la definitiva dopo 1 mese circa. Una volta fuso, l’impianto viene posizionato sul modello per essere collaudato: si testa la perfetta adesione all’osso, l’ancoraggio ai sottosquadri che sono determinanti per la tenuta immediata e che avrà nel tempo. Il collaudo sul modello è in pratica una prova generale prima dell’applicazione sulla cresta ossea, una simulazione dell’intervento, per cui quello reale sul paziente diventa sicuro e veloce, dovendo soltanto assemblare le due parti del Twin e ricoprirlo con la sostanza osteoinducente. Queste sostanze, utilizzate anche per altri interventi odontoiatrici, in alcuni mesi inducono nuovo osso, pertanto l’impianto rimane inserito tra l’osso del paziente e quello di nuova formazione, che lo protegge come un diaframma da infiltrazioni batteriche. Con questa neoformazione ossea sull’impianto si ottiene il secondo bloccaggio: biologico e definitivo. L’osso neoformato ristruttura anche le pareti esterne del seno mascellare e, spessorando le pareti ossee sottili, migliora anche l’estetica del volto e della protesi.

Il controllo della formazione di nuovo osso sull’impianto può essere verificato con una nuova Tac e un nuovo modello: viene così rilevata una formazione ossea che copre l’impianto e ispessisce la parete ossea su cui è applicato. Le due barre contrapposte del Twin distribuiscono il carico masticatorio su ampie zone dell’osso, i vettori di carico sono rivolti sia all’interno sull’osso duro del palato, che su quello esterno della cresta; le due barre divaricate nella zona dei molari superiori sono orientate a perfetta imitazione delle tre radici di questi denti, divaricate anch’esse, allo scopo di sostenere adeguatamente il carico masticatorio della mandibola. Del vecchio sottoperiosteo nel Twin attuale è rimasta soltanto l’idea originaria di applicazione intorno all’osso. Le differenze sono sostanziali, poiché nei primi tempi, al suo albore, gli operatori che l’applicavano non avevano a disposizione i mezzi tecnici attuali come la fusione del titanio, il modello dell’osso, il software, le sostanze osteoinducenti, la divisione in due parti gemelle dell’impianto, acquisizioni tecniche e intuizioni degli attuali operatori che ne fanno un impianto dalla piena affidabilità, ma che soprattutto risolve con un intervento sicuro e veloce anche i casi dove altre metodiche implantologiche non sono applicabili affatto o con trapianti di osso poco graditi dai pazienti. Il vecchio impianto veniva realizzato in cromocobaltomolibdeno, lega che poteva provocare allergia ad uno dei suoi componenti; per eseguire l’impianto erano necessarie due aperture della fibromucosa gengivale: la prima per rilevare l’impronta dell’osso e la seconda per applicarlo. Inoltre l’impianto era fuso in un unico blocco, percui si potevano avere difficoltà nei casi con asperità e accentuati sottosquadri a detrimento della sua precisione di appoggio sull’osso. Ora, con il Twin, è l’esatto contrario, poiché essendo diviso in due parti gemelle assemblabili, ciò che costituiva un problema per il vecchio impianto diventa un’opportunità nel Twin. Infatti, più l’osso è sottosquadrato e più si blocca saldamente all’osso. Il Twin viene utilizzato appena applicato con un intervento facile e di breve durata, essendo già stato collaudato sul modello dell’osso e non essendo necessario attendere 3 mesi per l’osteointegrazione normalmente richiesta per le viti endossee, che noi inseriamo nei casi con osso alto e largo. Altra caratteristica positiva del Twin è che lo studio, la programmazione dell’impianto, il suo collaudo vengono eseguiti tutti al di fuori della bocca sul modello che la imita in modo da essere già sicuri del suo comportamento immediato e futuro prima di essere applicato sul paziente. San Babila Day Hospital srl - P. IVA 06477120155 direttore sanitario A. Di Giulio MILANO – Via Stoppani 36 tel. 02 2046941 ROMA – Via Oglio 9 tel. 06 8546472

www.sanbabiladayhospital.it

Il Twin Implant è stato pubblicato sulla rivista scientifica USA JIACD “ The Journal of Implant & Advanced Clinical Dentistry” Volume 2 N° 9 – Novembre 2010.


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Shopping a Milano

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BAMBINI E...

GENITORI

Cashmirino: freschezza ed eleganza col nostro cotone Cashmirino crea da sempre una linea studiata per coniugare il bimbo ed il suo mondo, utilizzando le fibre più pregiate. La linea estiva di Cashmirino è caratterizzata dalle sete, dai lini e dai cotoni più puri, per soddisfare le esigenze di una clientela attenta ai prodotti di alta qualità in qualsiasi stagione dell’anno. Cashmirino ha uno stile speciale, sportivo ed elegante. Tutta la maglieria è calata e ritagliata a mano. Cashmirino ha tre flag store, uno in via San Pietro all'Orto 3 e in via Solferino 12 a Milano, ed uno in via Belsiana 92/A a Roma. Negozi aperti dalle 10:00 alle 19:30, abilitati tax free. Negozio Ecommerce: www.cashmirino.com

Naturino Store Le scarpe Falcotto e le linee Naturino Sport e Rainstep accompagnano i bambini rispettivamente nei pre-primi passi, nelle attività sportive e in montagna. Comfort e funzionalità, infatti, devono coniugare perfettamente all’età del bambino, alle attività che svolge e ovviamente alla stagione. Nasce così la collaborazione tra Naturino e i pediatri, per produrre scarpe rispondenti ai bisogni dei bambini e alle esigenze di sicurezza e stile dei loro genitori. Via Durini 4 - 20122 Milano - tel. 02 784343 www.naturino.com

Lola Calzature Nel centro di Milano, a due passi dal Duomo, Lola Calzature è presente da oltre 60 anni, è un negozio specializzato nella produzione e vendita di calzature da bambino e donna: all'interno dell'ampio show room, anche un vasto reparto dedicato all'abbigliamento, con le collezioni più fashion del momento. Via Cavallotti 13 - 20121 Milano - Tel. 02 781047 negoziolola@alice.it www.calzaturelolamilano.com

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Shopping a Milano Arredamenti in stile e d’epoca; vendita al dettaglio; Arredamenti ed architettura d'interni decorazione ed arredamento di interni, oggettistica, arredamenti moderni; complementi d’arredo; cucine di massello; cucine moderne; lampade d’arredo; mobili; mobili per bagno; tessuti per arredamento; arredamenti su misura; falegnameria propria; progettazione di arredamenti d’interni.

Dimorae - Via V. Monti, 25 - 20123 Milano tel. +39 02/480.11.803 Fax. +39 02/480.11.758 E-mail: informazioni@dimorae.it - www.dimorae.it Abbigliamento maschile, in una delle zone più bene di Milano. Animal House, store milanese di abbigliamento e accessori, nel settore dello sportswear internazionale, nasce 10 anni fa in un mercato in pieno sviluppo ma con un concetto ben chiaro... value for money....il famoso rapporto qualità/prezzo. Un negozio che punta alla qualità scegliendo in Italia ed in giro per il mondo marchi con storia e tradizione, gusto e innovazione, trasversali per soddisfare padri e figli che oggi, con l’avvento del vestire casual hanno quasi le stesse necessità. Marchi ultratecnici vicino a marchi di tradizione convivono in un piccolo spazio dedicato a chi vuole qualità con una spesa contenuta. I marchi presenti vanno dai giacconi Woolrich, Barbour, Penfield, Bellrose, SaveThe Duck,Carhartt Original, ai pantaloni Em's Masons, Ganesh, Levi's, Woolrich, alle maglie inglesi di William Lockie e alle italiane di Taglia Mare, alle polo di Hartford alle felpe di Bear e Bakuto, alle scarpe di New Balance alle Blundstone e a tanti altri piccoli marchi di ricerca, senza dimenticare i gadget di importazione che sotto Natale rendono Animal House diverso e divertente per poter fare anche regali con una piccola spesa.

Animal House via Aurelio Saffi 7 (angolo V. Monti) - Milano. Tel. +39 02 469 4900 Il tappeto orientale suscita la stessa emozione di una vera opera d’arte, un’insospettata rivelazione di bellezza che ci trascina nel luminoso oriente, paese di sogni, dove tutto ha colore smagliante e bellezza poetica, nel mistero che circonda questa culla dell’umanità e di tutte le religioni.

Gallery Carpet Tappeti Orientali Vendita, permuta e valutazione, lavaggio e restauro Via A. Capecelatro 27 (San Siro) 20148 Milano tel. +39 0249526320 cell.3275896297/3452155572 91


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La ricerca dei tesori nascosti in Lombardia

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na strenna intelligente, in libreria, non è difficile da trovare, se si punta su volumi che hanno al centro Milano e le sue vicende. Da oltre quarant’anni la Celip Edizioni si occupa di pubblicazioni su Milano e sulla Lombardia, proponendo splendidi libri , ideali come regali e omaggi per tutte le occasioni. La dedizione ed il lavoro svolto da Celip, con la collaborazione di grandi fotografi internazionali, hanno permesso di offrire opere uniche e prestigiose alla scoperta del grande patrimonio culturale, paesaggistico e storico della nostra antica terra lombarda, troppo spesso considerata povera di interesse artistico. L’impegno e la passione editoriale di questa Casa Editrice hanno certamente contribuito alla rivalutazione di una serie di tesori sconosciuti e nascosti, che pongono Milano e Lombardia fra le più famose mete artistiche d’Europa. “Le terre delle cascine a Milano e in Lombardia”, in continua ristampa, è un affascinante viaggio attraverso le campagne del Milanese e della Lombardia alla riscoperta delle cascine e di un affascinante mondo rurale. Al volume hanno collaborato per i testi 95 scrittori e specialisti e circa 30 fotografi. Notevole il lavoro di ricerca di Roberta Cordani che si é

sempre occupata di libri, soprattutto sapientemente illustrati, e che da una decina d’anni in particolare cura i volumi della casa editrice Celip e, per ogni Natale, pubblica una monografia con autorevoli contributi di studiosi, accompagnati da una ricca e raffinata ricerca iconografica. Risaie, vigneti e cascine sono protagonisti di questo nuovo itinerario nella storia, nell’arte e nella tradizione della nostra regione. E’ un libro che ci porta alla scoperta delle cascine e del mondo contadino che hanno nella Lombardia una terra d’elezione. Il cuore verde di questa terra, dove ogni tappa della civilizzazione ha lasciato segni importanti, e a sorpresa batte ancora. C’è modernità, nelle cascine, nel saper trarre dai campi grani e soia, verdure, frutta, fiori, erbe. C’è intelligenza che guarda al futuro nel curare al meglio il sistema di irrigazione, nel salvaguardare pozzi e acque. Se poi l’Expo 2015 sarà dedicato a Nutrire il pianeta, ecco che il mondo delle cascine (sono circa mille in provincia di Milano) va a braccetto con le migliori speranze. Sono in numero infinito fuori dalle mura della sua impareggiabile città, ricca di vita e commerci. Ci sono fotografie che sembrano provenire da un universo lontano, panni stesi, nebbie, utilitarie sull’aia, donne e

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bambini nel fango; e sullo sfondo i palazzoni della Milano degli anni Sessanta, che si allargava e accoglieva abitanti da ogni parte d’Italia. Ci sono le mondine, in Lomellina, c’è il lavoro della vite, nell’Oltrepò e in Valtellina, le marcite della Bassa, le gentilezze collinari del Bresciano: paesaggi diversi, costruzioni rurali adattate al luogo, e dovunque la mano dell’uomo. Quali inconsapevoli capolavori di land art si ammirano, guardando le molte foto aeree che illustrano le pagine. E c’è l’arte, che si inchina davanti alla terra, alla fatica, agli azzurri dei cieli. Ci sono le miniature di Cristoforo de' Predis, non manca la pubblicità, i manifesti delle Esposizioni agricole, la cartolina di un’apicoltura, poi carte topografiche dalla Raccolta Bertarelli, itinerari di memoria e cultura della terra in Brianza, sul Lario e il Ticino, le cascine san Marcaccio e san Marchetto e la chiesa di San Marco alla Barona, la Cassinetta di Cozzo in Lomellina, la Ticinello, Morimondo, ci sono saggi sull’origine del Gorgonzola, e molto altro nelle 370 pagine che compongono il libro. Non manca un repertorio di nomi famosi che hanno trovato in campagna la seconda, forse più vera, natura. Ci vorrebbe proprio una bella casa di campagna, per conservare e leggere questo libro al fuoco di un camino. Ma questa, naturalmente, è un’altra storia.


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della periferia milanese; la Milano romantica dei cortili tutti da vivere; quella delle scuderie private di un’inaspettata San Siro. Palazzi raccontati in modo esclusivo per questo volume: dal raffinato e colorato liberty ai nuovi grattacieli firmati da architetti di fama mondiale. Sempre accompagnate dalla storia e dal racconto di insigni scrittori milanesi oltre duecento foto mozzafiato che ci restituiscono una Milano esclusiva ed incantata.

Roberta Cordani, che ha curato “Passeggiate milanesi - Walking round Milan” (con testo anche in inglese ndr.) sostiene che “Il miglior modo per fare delle scoperte è camminare con calma spesso a naso in su, guidati dagli occhi e dal racconto storico, oltre che da una buna dose di curiosità e spensieratezza. Allora la città inizia a stupirti, nei suoi aspetti più noti come negli angoli nascosti. Così, in compagnia di alcuni personaggi che per studio, per professione o semplicemente per familiare affetto conoscono, in modo speciale, luoghi milanesi ricchi di fascino, abbiamo passeggiato tra vie, monumenti e quartieri per riscoprire la città. Attenti alla sua storia ed alla sua bellezza, alle sue tradizioni ed alle sue novità, come alla sua gioia di svago nell’arte e nel verde”. Milano tra sogno e realtà, passeggiate, magnificamente illustrate, da vivere intensamente. Da Piazza del Duomo, cuore pulsante di Milano, raccontata attraverso le meraviglie architettoniche del passato, alla galleria Vittorio Emanuele II, una delle più affascinanti vie coperte d’Europa, che ci conduce al teatro più famoso del mondo, la Scala. Dal scenografico quadrilatero di Milano, capitale mondiale della moda, fino ai palazzi sontuosi di Brera. La Milano magica dei Navigli, con le sue bancarelle e i suoi fiori, costeggiando, anche in bicicletta, suggestive case di ringhiera fino a raggiungere gli inediti scenari

“I castelli, in Italia, sono più famosi che conosciuti. Molti ne parlano, tutti li apprezzano. E’ un argomento che va di moda. Pochi però li conoscono effettivamente, nella loro concretezza”, scrive Flavio Conti in una delle prefazioni del libro “Il Castello – Itinerari milanesi e lombardi”. Questo libro raccoglie riflessioni sul mito che il castello rappresenta, in un paesaggio culturale comune che va dal Medioevo delle dame e dei cavalieri sino ai film e all’immaginario di oggi. Con ricercate, affascinanti sequenze di illustrazioni si dimostra quanto, nei castelli, il mondo della realtà sembri coincidere con quello della fantasia. Con ricercate, affascinanti sequenze di illustrazioni si dimostra quanto, nei castelli, il mondo della realtà sembri coincidere con quello della fantasia. Una particolare scelta di manieri – emblema, europei e italiani, intro-

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duce a un itinerario nuovo tra i castelli del Milanese e della Lombardia. Visitati e fotografati, raccontati in esclusiva. In magnifiche immagini di oggi, in evocative stampe d’epoca, in commoventi cartoline dei primi del Novecento appaiono un mondo vero e uno che non c’è più. Due mondi che per noi si animano con personaggi della storia e della vita quotidiana. Poiché, in ogni paese o città, il castello esprime l’identità del luogo, nella grande storia come nel presente. Ma è anche una vedetta, ferma nei secoli, a guardia di paesaggi indimenticabili. Reali e fantastici. Poche righe per ripartire dal libro per condurre a vedere le pagine di alcuni scrittori, non per trovare connivenze, ma affinità, parallelismi, per riversare nella parola il vissuto e per dar luogo ai tempi del racconto in un tempo in cui la parola non si esplica che raramente attraverso concreti fatti sul mondo. Il pensiero aiuta, il dialogo aiuta, pensare aiuta, così come la lettura di un libro pregnante di storia, di emozioni di un autore che ha provato a fare qualcosa per gli altri, qualcosa di semplice come le parole, qualcosa di grande come l’impegno e la pazienza. Il nostro momento storico è, per ognuno di noi, una sorta di cammino nella paura, ma tutto può trasformarsi in messaggio da tramandare, tutto si può stemperare nella parola, nella comunicazione. Pensare al libro come regalo nel prossimo Natale significa attraverso esso giungere alla fuga o al ritorno, alla libertà, alla vita.

Celip Casa Editrice Libreria Internazionale Partipilo. Viale Tunisia 4 - 20124 Milano Tel. 02/2049733 Fax 02/45484999 Email celip.edizioni@gmail.com www.celip.it

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Dove mangiare A’ RICCIONE

ANTICA OSTERIA DEL PORTO L’Antica Osteria del Porto, atmosfera di raffinata eleganza si trova una perfetta realizzazione delle pietanze, sia di carne che di pesce, la freschezza e la bontà dei prodotti, la cura meticolosa nella loro presentazione, l’ attenta e vigile presenza di un personale altamente qualificato. Per ogni stagione viene proposto un calendario gastronomico con menu d’ispirazione stagionale oppure rassegne enogastronomiche attraverso diverse regioni d’Italia. In questo trimestre evento dedicato alla cucina del Km Zero. Via Foce 9 - Lugano Tel.+41 (0)91 971 42 00 +41 (0)91 971 4201 www.osteriadelporto.ch chiusura: lunedì

Prendi uno e assaggi tre, è questa la promessa della piacevolissima kermesse speciale per scoprire il meglio delle proposte enogastronomiche, come la composizione tagliolini fatti in casa con gamberi rossi flambati al cognac, la crema di broccoli con calamaretti spillo o strozzapreti con vongole veraci e scaglie di bottarga, ravioli di branzino al pesto di rucola o al pomodoro fresco. Una vera esperienza che sorprende i palati più esigenti è il rombo al cartoccio con ostriche e trevisana o con patate, olive, pomodorini, la gran zuppa mista di pesce con crostini e per i conoscitori del buon bere i vini affermati o emergenti. Specialità golose legate al buon gusto, dove le verdure e le erbe sono protagoniste e la cucina particolarmente curata e ricca di proposte suggestive è in grado di soddisfare le richieste più disparate con delle vere e proprie seduzioni di gola. Qui un viaggio nel gusto può partire dall’antipasto con il celebre salmone affumicato preparato in casa con pezze di salmone del Norvegese con un’insalatina di mare e che dire del grand plateau di mare imperiale con le ostriche accocolate sul ghiaccio: sono freschissime e non sono sole, come compagni hanno tartufi e mandorle di mare, scampi e carusoli, gamberi, astici blu e granchi reali accompagnati da salsa vinaigrette e burro mâitre d’hotel con crostini; l’aragosta agli agrumi, ed ancora l'aragosta o astice alla catalana. L’atmosfera elegante e raffinata, rende il locale ideale per una serata romantica, per pranzi di lavoro, nozze o banchetti. via Torquato Taramelli, 70 - 20124 Milano Tel. + 39 02.683807 - Fax +39 02.6686807 info@ristoranteariccione.com - http://www.ristoranteariccione.com chiusura: Lunedì e il Sabato a mezzogiorno. Sala fumatori

A CAPO SAN MARTINO SERATE D’ INCANTO Situato in splendida posizione panoramica, in seguito al restayling e al nuovo concept di arredamento il locale si mostra trandy e alla moda. Un ambiente frizzante, ricercato il target di Capo San Martino è sempre stato caratterizzato da una clientela adulta ed elegante, legata da un unico obiettivo: divertimento, buona musica in una location fashion e glamour. Un luogo di riferimento unico nel suo genere sul territorio. Gestito da un gruppo integrato di professionisti di decennale esperienza provenienti dal mondo dell’intrattenimento e dello spettacolo. Serate esclusive e di alta qualità partendo dalla cena accompagnata da live music fino a notte inoltrata, ballando sulle note dello storico deejay Bruno Cortesi,che soddisfano anche il cliente più esigente. Lugano ( Paradiso) Tel. +4191 9941531 - Tel. +41 91 646 46 51 www.bordognaweb.com - info@bordognaweb.com

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PER CHI F A

LEGEND 54 Via E. Fermi, 98 Milano Tel. 3803645564 Chiusura: Mai - Orari: pranzo chiuso Aperitivo: ogni domenica dalle 18.30t Un nuovo Club con un grande palco per live music e consolle dj da ottobre a maggio. L’interno del locale è inserito in un contesto in pieno stile American Graffiti all’esterno un’area con giardino, un chiriguito che offre birra, bibite e freschi cocktails a prezzi popolari e una consolle con musica soft come sottosfondo delle serate. Closing day: no -Lunch Time: closed -Appetizer: on Sundays from 06.30 A new club with a bug stand for live music and console deejay from October to May. The interior is inserted in a context in a complete American Graffiti style. Outside there is a zone with a garden where you can enjoy beer, drinks and cool cocktails at a very good price, a console with soft muaic will be the background of your evenings.

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Le notti a Milano

TARDI...

Appetizer: everyday from 06.00 p.m. It is the disco bar for concrete people. From the happy hour to the dance programme of the Under Dynamo on Fridays and on Saturdays with free entrance. Happy Hour from 06.00 p.m. – All the evenings it is possible to enjoy Mediterranean buffet dinner, hot and cold dishes, every kind of snacks, and music as a background.All the weekends it is possible to dance from 11.00 p.m. to 03.00 a.m. the music is selected by Dynamo dj bar presents some unique drinks, some ever lasting and innovative cocktails with fresh fruit and high quality distillates Via Molino delle Armi ang. via della

SHU Chiusa – Milano Tel. 0258315720 Orari Pranzo: Aperto dal martedì alla domenica dalle ore 12.30 alle ore lunedì chiuso -14.30 - Orari cena: Aperto dal Lunedì alla Domenica dalle ore 19.30 alle 02.00 Aperitivo: dal Martedì alla Domenica dalle ore 18.00 alle 21.00 Ambiente raffinato e molto ricercato

per una clientela esigente e di alto livello. Ottima cucina, ristorante, servizio happy hours, e all’occorrenza anche discoteca, musica dal vivo o spazio espositivo per artisti emergenti Lunch Time from Monday to friday from 12.30 p.m. to 02.30 p.m. Dinner Time: from Monday to Sunday from 07.30 p.m. to 02.0 a.m. (kitchen is open until 00.00 p.m.) Appetizer: from Tuesday to Sunday 06.00 p.m. to 09.00 p.m. A refined place for some demanding, high-class customers. Excellent cooking, restaurant, happy hours and on request it works also as a disco, live music or an expository place for some emerging artists. Via Tocqueville, 3 – Milano

EXECUTIVE LOUNGE Tel. 02 29002267/340/8927418 Aperto dalle 18 alle 03 da martedì alla domenica E’ uno spazio verde all’interno del grigio della città, dispone di ottimi servizi, dal personale al beverage, a soluzioni ottimali per feste, aperitivi e raduni aziendali.

DYNAMO Piazza Greco, 5 – Milano Tel. 02/6704353 Chiuso: Lunedì Aperitivo: Tutti i giorni dalle ore 18/22 chiusura ore 3 Il disco bar per persone che badano alla sostanza. Dall’happy hour alla programmazione dance dell’Under Dynamo di venerdì e sabato ad ingresso libero. Happy Hour dalle 18.00 - Tutte le sere dinner buffet mediterraneo, piatti caldi, freddi e stuzzichini di ogni sorta, accompagnati dalle note della musica di sottofondo… Tutti i week-end si balla dalle ore 23.00 alle ore 3.00 con musica selezionata dai dj del Dynamo. Closing day: mondays - Lunch Time

ALCATRAZ Via Valtellina, 21 Milano Tel. 02 690 163 52 Lo scenario che fa da cornice a questa discoteca è la fedele riproduzione del celebre penitenziario americano. L’Alcatraz propone una programmazione varia e assortita, che spazia dalla musica live a spettacoli di cabaret. Frequentato da una clientela veramente rock, in questo locale vi sono spesso esibizioni live da antologia, grazie anche ad una acustica eccezionale. The setting of this disco is the exact reproduction of the famous American prison. Alcatraz offers a varied and assorted programme that ranges from the live music to cabaret. Its customers are really fond of the rock music, there are often some extraordinary live performances thanks to its exceptional acoustics.

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Le notti a Milano One of the nicest and best-furnished places in Milan. It is a green area inside the greyness of the Milan. Its service is excellent either as regards the personnel, or beverage and it is suitable for parties, appetizers, and business meetings. Via Comune Antico, 62 – Milano

CAMALEONTE Tel. 026425323 Chiusura: mai - Orari pranzo: lunedì/venerdì dalle 12.00 alle 14.30 - Orari cena: martedì/domenica dalle 19.00 alle 23.00 La cucina è curata nei minimi particolari con le ricette regionali italiane della cucina tradizionale,

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DISCOTEC HE

vegetariana e creativa variando il suo menu con le stagioni. Closing day: no - Lunch Time: from 12.00 a.m. to 02.30 p.m. - Dinner Time:from 07.00 p.m. to 11.00 p.m. - Appetizer: from 06.00 p.m. to 9.00 p.m (even on Monday) Cooking is cared in all the slightest details with the Italian regional recipes of traditional cooking, either vegetarian and creative, the menu changes according to the different seasons.

AMNESIA Via Gatto Ang. Via Forlanini Tel. 02 70100702/348 7241015 Locale ben strutturato e sempre affollato da una clientela eterogenea e molto variegata, matrice di musica House calda ed accattivante che costituisce il carattere dominante dell’Amnesia. A well structured place crowded with varied kinds of customers, the prevailing character of Amnesia is represented by hot and winning

BARRIO ALTO House music. Via Serio 14, Milano Tel. 02 56 81 65 99 Locale informale ma raffinato che

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Le notti a Milano si distingue per la sua ambientazione in stile coloniale, è ideale sia per un pranzo di lavoro sia per una serata trascorsa in compagnia a bere qualcosa di sfizioso o a mangiare qualcosa di buono, per poi fare anche quattro salti in pista da ballo. It is either an informal or a refined place and it is different from the others for his setting in a colonial style, it is the ideal place either for business lunch, or for an evening spent in good company to drink something fanciful, eat something tasty and dance. It is worthwhile making a special mention for the savoury Paella, served with a delicious sangria, prepared wit very fresh fruits.

BLACK HOLE Viale Umbria, 118 - Milano Tel. 349.46.69.374 Nella stagione estiva molto suggestivo e spazioso è il giardino, che con i suoi numerosi gazebi e pista sotto le stelle consente a tutti di trascorrere piacevoli e refrigeranti serate in compagnia. . In summer the garden is striking and wide and thanks to the presence of its several gazeboes and the dance floor under the stars makes possible to spend some pleasant refreshing evenings in a good company.

CAFÈ ATLANTIQUE Viale Umbria, 42 - Milano Tel. 02 5406961 Uno splendido spazio all’aria aperta per fumare immersi nel verde, ma le novità non si limitano a questo: anche i clienti più sofisticati possono godere di un impianto luci ed audio totalmente rinnovato, studiato appositamente da team di ingegneri, e cucito ad

immagine e somiglianza del locale. 2007 was a year of an important artistic development for this place and the new special rooms best seal the absolute and undoubted beauty of one of the most admired Italian places. A wonderful room in the open air where to smoke plunged in the green, there are also some other novelties; in fact even the most sophisticated customers can enjoy a completely new lights and sound system that was suitably studied by a team of engineers and carried out in the image and likeness of the place.

CODICE A BARRE Alzaia Naviglio Grande, 98 Tel. 0245493702/ 3473917005 La discoteca nasce in uno spazio postindustriale di 900 mq. organizzato su due livelli, uno spazio versatile in grado di soddisfare diverse esigenze. The disco started in a postindustrial area of 900 sqm. it is structured on two levels, a versatile area that can satisfy many different requests.

DE SADE Valtellina, 21 - Milano Tel. 02 6071255 La discoteca De Sade sorge sulle ceneri di un ex spazio industriale, c Un locale che, insieme all’attiguo Alcatraz, ha storicamente contribuito a formare in Via Valtellina un indiscusso fulcro di vita mondana. De Sade disco is placed on the rests of a former industrial area that was skilfully transformed in a disco. This place, along with the adjoining Alcatraz, historically contributed to create in Valtellina Street an undoubted centre of the society life.

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GATTOPARDO CAFÈ Via P. Della Francesca, 47 Tel. 02.34537699 Locale notturno sofisticato e raffinato per serate davvero speciali. La clientela che lo frequenta è quella delle grandi occasioni; un pubblico d’elite, dal target di età compreso fra i 30 ed i 50 anni. Serate di musica live a selezioni di Hit attuali. Il Gattopardo è un locale da veri intenditori. A sophisticated nightspot where to spend some really special evenings. Its customers are really prestigious aged from 30 to 50. Evenings of live music and selections of the most important current hits. Gattopardo is a place for some real connoisseurs

GIOIA 69 Via Melchiorre Gioia, 69 Tel. 0266710180 Raffinato locale, curatissimo ed elegante, una location che diventa ancora più spaziosa grazie alla copertura di tutti gli spazi aperti del cortile antistante il locale. Altrettanto elegante e finemente curato è il ristorante di base mediterranea, e l’ happy hour A refined and elegant place that becomes wider and wider thanks to the covering of all the open spaces of the courtyard placed in front of the disco. The restaurant with its Mediterranean cooking and the happy hour are refined too..

JUST CAVALLI CAFÈ Via Camoens - Milano Tel. 02311817 Just Cavalli di Milano è situato nel cuore del famoso Parco Sempione


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Le notti a Milano e ai piedi della Torre Branca, disegnata da Giò Ponti. La location, meta molto chic e raffinata e per questo frequentata spesso da vip, modelli e modelle e calciatori, è particolarmente suggestiva, il giardino esterno è dotato di gazebo con comodi divani e cuscini, illuminati con discrezione da torce. Il locale è perfetto per tutte le stagioni. in estate è il luogo ideale per un aperitivo, e in inverno è la meta perfetta per una cena sofisticata. Just Cavalli in Milano is situated in the heart of the famous Sempione Park at the foot of the Branca Tower, designed by Giò Ponti. A very refined and chic place, for this reason some important people, models and football players often visit it, it is a really suggestive place, in the outside garden there is a gazebo with some comfortable sofas and cushions lit up discreetly by some torches. A perfect place for every time of the year in summer it is the ideal place for an appetizer and in winter it is perfect to enjoy a refined dinner

LE BANQUE Via Bassano Porrone, 6 - Milano Tel.02.89690457/347.3208122/ 0286996565 Situato nel cuore di Milano, a un passo da Piazza del Duomo, è estremamente raffinato e ben frequentato e funziona come ristorante, lounge bar e discoteca. Le Banque è un luogo di grande appeal, insomma, un luogo ideale per socializzare e favorire nuove conoscenze in una atmosfera trendy. It is situated in the heart of Milan, only a short way away from the Cathedral Square, it is extremely refined and very well patronized it is a restaurant, lounge bar and a disco. Le Banque is a very appea-

ling place, in short it is an ideal place where it is possible to socialize and meet other people in a trendy atmosphe it is possible to enjoy a refined appetizer and it houses some parties for television programmes, great productions, personalities in sport, music and show business. OLD FASHION CAFÈ Via Alemagna, 1 - Milano Tel. 028056231 La caratteristica che rende l’Old Fashion un luogo unico è certamente il suo posizionamento, cioè il fatto di trovarsi all’interno del Palazzo della Triennale. Notevole la parte estiva: uno spazio di circa 1300 mq, una pista da ballo caratterizzata dagli oltre 1000 diffusori acustici. Offre 120 coperti e può conformarsi a esigenze particolari quali compleanni, feste di laurea,matrimoni e eventi di ogni genere. Il menu è basato sulla cucina italiana con una vasta scelta di vini pregiati selezionati per ogni esigenza. The Old Fashion is a unique place thanks to its location, it is inside the Triennale Building. The summer part is remarkable, a space of about 1300 sqmt, a dance floor marked by more than 1000 loud speakers. It offers 120 covers and it can comply with some particular request such as birthdays, graduation parties, weddings and all kinds of events. The menu is based on the Italian cooking with a wide choice of some vintage wines, selected to meet all the possible requests. ONDANOMALA Via Guglielmo Reiss Romoli 9 Settimo Milanese Tel. 3337340744

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Ondanomala si propone alle aziende ed ai privati come location ideale per realizzare i propri eventi. Grazie alle caratteristiche strutturali del locale può infatti essere allestita e personalizzata in base alle esigenze richieste dall’evento. Ondanomala is presented to the firms and to the private citizens as the ideal place where to organise some events. Thanks to the structural characteristics it can be adapted according to the requests of the event..

SIO CAFÈ Vle Piero e Alberto Pirelli, 6 Milano Tel. 02 66118087/ 3332949281 Nuovissimo locale in Zona Bicocca che si è imposto come il Discobar & Restaurant più bello dell’area nord di Milano. Il locale ha una capienza di circa 700/800 persone, e nel periodo estivo può arrivare fino a 1500, con ampio parcheggio. Musica proposta varia tra i vari generi: Commerciale, happy house, R’n’B e Revival. A very new place in the Bicocca area that became popular as the nicest Discobar & Restaurant of the Northern area of Milan. The place has a capacity of about 700/800 and in summer it can reach 1500, It has a large car park. They present some different kinds of music, commercial, happy house, R’n’B and Revival.


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Il fascino del teatro

AUDITORIUM DI MILANO FONDAZIONE CARIPLO

TEATRO ARCIMBOLDI Via dell’Innovazione, 20 Tel. 02 641142200

15 Ottobre 2012 PINO DANIELE LA GRANDE MADRE TOUR 2012 Pino Daniele è uno dei musicisti italiani più noti e amati per il suo inimitabile sound blues aperto alle suggestioni del rock mediterraneo. 19 Ottobre 2012 DEAD CAN DANCE I Dead Can Dance, vera pietra miliare per avere dominato la scena mu si- cale degli anni ‘80 e ‘90, annunciano le date europee del loro World Tour, fra le quali una sola in Italia.

06 Novembre 2012 PRISCILLA LA REGINA DEL DESERTO Torna a Milano il Musical evento della scorsa stagione.

Largo Gustav Mahler Tel. 02 83389401/2/3

12 Novembre 2012 POOH Nel Tour Teatrale la più longeva pop band italiana sarà accompagnata dalla Ensemble Symphony Orchestra diretta dal Maestro Giacomo Loprieno. 21 Gennaio 2013 GIORGIO PANARIELLO "In mezz@voi" Cabaret Dopo il grande successo del One man show Panariello Non Esiste, l’eclettico Giorgio Panariello in uno spettacolo tutto nuovo.

TEATRO ARSENALE Via Cesare Correnti, 11 Tel. 02 8321999

11> 14 Ottobre 2012 IL MIO NOME E’ BOHUMIL Ci mostra dagli occhi di un cameriere un’ingenuità che non coglie le contraddizioni negli avvenimenti che sconvolgono la vita delle persone intorno a lui. . 13 Novembre> 02 Dicembre 2012 LA BANCAROTTA Pantalone per superficialità, leggerezza e soprattutto per un’invicibile passione per le donne manda in rovina impresa, famiglia e se stesso.

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04/05/07 Ottobre 2012 Maurice Ravel La valse - Aleksandr Scriabin Il poema dell’estasi, Sinfonia n.4 op.54 - Igor Stravinskij La sagra della primavera printemps) Direttore: Zhang Xian 11/12/14 Ottobre 2012 Orazio Sciortino Trauer Stimmen (prima esecuzione) - Mario Castelnuovo Tedesco I profeti, Concerto n.2 per violino e orchestra op.66 Johannes Brahms Sinfonia n.3 in Fa maggiore op.90 violino: Domenico Nordio Direttore: Gaetano d’Espinosa

16 Ottobre 2012 ore 20,30 Concerto straordinario - SCHONBERG Arnold Schönberg Serenata per basso op.24 - Verklärte Nacht (Notte tra-


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Il fascino del teatro

sfigurata) op.4 - Pierrot lunaire op.21 Direttore: Ruben Jais

18/19/21 Ottobre 2012 Johann Sebastian Bach Cantata Meine Herze schwimmt im Blut BWV 199 - Anton Bruckner Sinfonia n.8 in Do minore (durata 80") Direttore: Claus Peter Flor

15/16/18 Novembre 2012 Georg Friedrich Haendel Messiah, oratorio in tre parti per soli, coro e orchestra HWV 56 (durata 2h 15’ circa) Direttore: Ruben Jais

16 Dicembre 2012 ore 19,30 Concerto straordinario BRITTEN Benjamin Britten A ceremony of Carols op.28 per arpa e coro di voci bianche- Friday Afternoons per pianoforte e coro di voci bianche Maestro del Coro: Maria Teresa Tramontin - Pianoforte: Pietro Cavedon

22/23/25 Novembre 2012 Ludwig van Beethoven Egmont, ouverture in Fa minore op.84 - Soll ein Schuh nicht drücken - Ah, perfido, op.65 - Dmitrij Šostakovič Sinfonia n.7 in Do Maggiore op. 60 Leningrado (1941) Direttore: Oleg Caetani

13/14/16 Dicembre 2012 Antonin Dvořàk Vodnik, poema sinfonico op. 107 - Concerto in Si minore per violoncello e orchestra op. 104 (durata 42' circa) -Sinfonia n.6 in Re maggiore op.60 Violoncello: Enrico Dindo Direttore: Aldo Ceccato

Carlotta Lusa e Alfonso Alberti Corno di bassetto: Michele Marelli Direttore: Andrea Pestalozza

25/26/27 Ottobre 2012 Johannes Brahms Danza ungherese n.1 - Doppio concerto per violino, violoncello e orchestra in La minore op.102 - Sinfonia n.1 in Do minore op. 68 (durata 46 min.) Violino:Luca Santaniello Violoncello:Mario Shirai Grigolato Direttore: Zhang Xiang

29/30 Nov. - 02 Dicembre 2012 Johannes Brahms Variazioni su un tema di Haydn op.56a - Franz Schubert Sinfonia n. 4 in Do minore D 417 La Tragica (1816) (durata 31’ circa) - Felix Mendelssohn Salmo 42 (Wie der Hirsch schreit) op.42 per soli, coro e orchestra Direttore: Helmuth Rilling

01/02/04 Novembre 2012 Giuseppe Verdi Quartetto (Sinfonia per archi in Mi minore) - Quattro pezzi sacri Direttore: Zhang Xiang

06/07 Dicembre 2012 ore 20 09 Dicembre 2012 0re 16 Concerto straordinario ROSSINI Gioachino Rossini Cenerentola, ouverture - Ouverture da Semiramide - Ouverture da La scala di seta Ouverture da L’Italiana in Algeri Ouverture da Il barbiere di Siviglia Gaetano Donizetti Ouverture da Don Pasquale -Vincenzo Bellini - Ouverture da Norma - Giuseppe Verdi Ouverture da La forza del destino (durata 8'' circa) Direttore: Jader Bignamini

08/09/11 Novembre 2012 Marco Stroppa Let me Sing into your Ear (prima esecuzione italiana) Niccolò Castiglioni Concerto per tre pianoforti (prima esecuzione)Gustav Mahler Sinfonia n.1 in Re maggiore Pianoforti: Emanuela Piemonti,

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20/21/23 Dicembre 2012 Fabio Vacchi Prospero o dell'armonia, melologo per attore e orchestra. Testo da La tempesta di Shakespeare - Wolfgang Amadeus Mozart Concerto per pianoforte n.20 in Re minore K466 - Sinfonia n.41 in Do maggiore K. 551 Jupiter (durata 42' ca.) Pianoforte: David Fray Direttore: Ruben Jais 29/30/31 Dicembre 2012 01 Gennaio 2013 Ludwig van Beethoven Sinfonia n.9 in Re minore per soli, coro e orchestra op. 125 (durata 70') Direttore: Zhang Xian, 03/04/06 Gennaio 2013 Richard Strauss Vier letzte lieder Anton Bruckner Sinfonia n. 3 in Re minore Direttore: Claus Peter Flor


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Il fascino del teatro

10/11/13 Gennaio 2013 Felix Mendelssohn Meerestille und Glückliche Fahrt, ouverture op. 27 (durata 13' ca.) - Benjamin Britten Serenata per tenore, corno e orchestra d'archi op. 31 - Felix Mendelssohn Sinfonia n.1 in Do minore op.11 (terzo movimento nella "London Version" Scherzo) - Corno: Radovan Vlatkovic Direttore: Claus Peter Flor

CRESCENDO IN MUSICA I sabati per i ragazzi, i bambini e le loro famiglie

10 Novembre 2012 ore 15,30 TUTTI A CACCIA DEL LUPO Sergej Prokof'ev Sinfonia n. 1 Classica in Re maggiore op. 25 - Pierino e il lupo - Autore, attore, ideazione scenica: Bustric - direttore d’orchestra: Marcello Bufalini.

TEATRO CARCANO C.so di p.ta Romana 63 Tel. 02 55181377

03 > 14 Ottobre 2012 HONOUR Lo scontro tra forme diverse d’amore, quello confermato da una vita in comune e quello scoppiato sotto il segno della passione. Una scrittura che unisce l’uso del bisturi per sezionare comportamenti e rapporti alla leggerezza dei toni da commedia brillante.

24 Novembre 2012 ore 15,30 IMPARIAMO A COLPIRE LE PERCUSSIONI Narratore: Ivan Fossati 15 Dicembre 2012 ore 15,30 UNA FIABA SULLE PUNTE .... PёtrIl'ič Čajkovskij Lo schiaccianoci, suite dal balletto op. 71 Direttore d’orchestra: Jader Bignamini - con la partecipazione di Espressione Danza - Voce Narrante: Nicola Olivieri. 19 Gennaio 2013 ore 15,30 TANTE NOTE CON GLI OTTONI Narratore: Ivan Fossati.

19 > 28 Ottobre 2012 MOSCHETA Affronta Temi di grande attualità e situazioni sessualmente esplicite (il triangolo di maschi che ruota intorno a Betìa), disegnando all’interno di queste, con meravigliosa evidenza comica, comportamenti e

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psicologie di personaggi difficilmente dimenticabili. 05 > 18 Novembre 2012 QUESTA SERA SI RECITA A SOGGETTO Uno dei testi più dirompenti e cerebrali della produzione di Pirandello, datato 1930 ma ancora in grado di stravolgere lo spettatore con la potenza del paradosso. Uno spettacolo capace di profondissime suggestioni e momenti di grande commozione.

21 Novembre > 02 Dicembre 2012 TROIANE La narrazione dell’agonia e morte della città di Troia, con il suo corollario di distruzione, saccheggio, prigionia, rappresenta la più radicale e universale denuncia dei disastri dei conflitti, un dramma in cui ogni epoca può rispecchiarsi.. 11> 20 Dicembre 2012 NON E' VERO, MA CI CREDO Ci si diverte, e molto, alle spalle del povero commendator Savastano, talmente succube della superstizione da incoraggiare la figliola a sposare un suo impiegato dotato di vistosa gobba, assicurandosi così i vantaggi connaturati, secondo credenza popolare, a tale deformità.


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31 Dicembre> 01 Gennaio 2013 LA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO La fiaba di Perrault musicata da Ciaikovskij è uno dei capolavori della danse d’ecole, caposaldo del repertorio di ogni grande compagnia di balletto. 05> 06 Gennaio 2013 IL PIPISTRELLO Operetta La festa mascherata durante la quale si svolge la vicenda fornisce l’ambientazione ideale per un susseguirsi di equivoci, travestimenti, scambi di persona e burle in un crescendo di situazioni comiche fino allo scioglimento finale in un tripudio di brindisi e canti.

28 Ottobre 2012 ore 20,45 NOTE AMERICANE - Blues Voci soliste: Irene Robbins, James Thompson, Sonia Ter Hovanessia Lisa Marie Gelhaus, Jon Worrell - Diamante 08 Nov. ore 21/10 Nov. 2012 ore 17 Concerto in collaborazione con Gioventù Musicale - Testoni, Novità (commissione Fondazione I Pomeriggi Musicali) - Sarasate, Arie Zigane op. 20 per violino e orchestra - Sarasate, Fantasia su “ Il Flauto Magico” di Mozart per violino e orchestra op. 54 - Ravel, Tzigane, per violino e orchestra - Turina, Danze gitane - Violino: Yury Revich - Direttore: Rossen Gergov Orchestra I Pomeriggi Musicali

Falla, Concerto per clavicembalo, flauto, oboe, clarinetto, violino e violoncello - El amor brujo, suite Direttore: Sergio Alapont Chitarra: Emanuele Segre Clavicembalo: Richard Barker Orchestra I Pomeriggi Musicali

TEATRO DAL VERME Via S.Giovanni s/Muro 2 Tel. 02 87905

19 Ottobre 2012 ore 21 Musica Jazz YUSEF LATEEF & ADAM RUDOLPH

25 Ott. ore 21/27 Ottobre ore 17 Čajkovskij, Concerto n. 1 op. 23 per pianoforte e orchestra - Dvořák, Sinfonia op. 95 (dal Nuovo Mondo) Direttore: Giordano Bellincampi Pianoforte: Giuseppe Albanese Orchestra I Pomeriggi Musicali

15 Novembre 2012 ore 21 17 Novembre 2012 ore 17 Respighi, Gli uccelli - Reinecke, Concerto per flauto e orchestra op. 283 Haydn, Sinfonia hob. I : 100 (Militare) - Direttore: Pietro Mianiti Flauto: Mario Carbotta Orchestra I Pomeriggi Musicali 22 Novembre 2012 ore 21 24 Novembre 2012 ore 17 Sollima, The Black Owl, concerto per chitarra e orchestra - Villa Lobos, Concerto per chitarra w 501 - De

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29 Nov. 2012 ore 21/01 Dic. ore 17 Kodaly, Danze di Galanta - Max Bruch, Concerto per violino e orchestra n. 1 op. 26 - Wagner, Sinfonia in Do maggiore - Direttore e violino: Pavel Berman Orchestra I Pomeriggi Musicali

13 Dic. ore 21/15 Dic. ore 17 Strauss, valzer e polke - Direttore: Alessandro Cadario Orchestra I Pomeriggi Musicali


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10 Gen. ore 21/12 Gen. 2013 ore 17 “Verdi o Wagner: una disputa popolare” - Ideazione e orchestrazione di Alessandro Lucchetti - Pianoforte: Alessandro Lucchetti Direttore: Antonio Ballista Orchestra I Pomeriggi Musicali

di Tennessee è ora in teatro.

di costume.

26 > 27 Ottobre 2012 IL GIARDINO DI GAIA Gaia è una donna con le idee chiare. Si è creata una sorta di mondo perfetto dove gestisce con mano ferma marito e figlio e il ruolo della famiglia in paese.

21 > 22 Dicembre 2012 LA GENTILE CLIENTELA

06 > 11 Novembre 2012 L'UOMO DELLA SABBIA

18 Dicembre > 13 Gennaio 2013 AQUILONI Lo spettacolo intende evocare la magia memoriale e la saldezza linguistica nelle figure contadine di un'Italia ancora gergale.

TEATRO LIBERO Via Savona 10 Tel. 028323126

TEATRO DELL’ELFO/PUCCINI C.so Buenos Aires 33 Tel. 02 00660606

10 > 28 Ottobre 2012 ROSSO La pièce è ispirata alla biografia del pittore americano Mark Rothko. Pittura ed estetica, istinto e percezione, tutti temi importanti che l'autore non teme di portare in scena, fino a farli diventare materia teatrale intensa e struggente.

08 > 25 Novembre 2012 IL DOLORE Diario-romanzo che Marguerite Duras scrisse in prima persona, prendendo spunto da un drammatico periodo della sua vita. Mariangela Melato ne è una grande interprete. 03 > 31 Dicembre 2012 ALICE UNDERGROUND E’ un viaggio teatrale visivo e visionario attraverso il paese delle meraviglie e oltre lo specchio, che approfondisce la ricerca iniziata con Angels in America sulle potenzialità oniriche dei video.

16 Ottobre > 4 Novembre 2012 LA DISCESA DI ORFEO Ripresa dal cinema con Anna Magnani e Marlon Brando quest’opera

04 > 16 Dicembre 2012 UN MARITO IDEALE Uno spettacolo di calviniana leggerezza, tra vaudeville, farsa e satira

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05 > 14 ottobre 2012 AMLETO (È VIVO) L’emozione è viva. Un palco, un attore. Amleto, il quasi eroe come tutti noi, assiste ogni sera alla medesima rappresentazione del suo dramma. Amleto senior, lo spettro, il padre carismatico ogni sera lo spinge a cambiare il finale e finalmente a vendicarlo. 14 > 21 Ottobre 2012 L’IDIOTA Un personaggio enigmatico e affascinante il Principe Myskin. Ad ogni rilettura L'idiota regala suggestioni e riflessioni nuove.


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analisi di una società compromessa. Fuori dagli schemi del ventesimo secolo, un uomo si trova a riflettere e a confrontare il proprio presente con il passato.

22 > 28 Ottobre 2012 IL NOSTRO AMORE SCHIFO Una storia di non-amore durata decenni e condensata nel giro di un’ ora, tra apici sublimi e deragliamenti abissali, nel tentativo di comporre la guida illustrata della prima esperienza sentimentale. 06 > 18 Novembre 2012 LA REGINA SENZA CORONA La guerra in Iraq raccontata da due donne. Gli occhi di queste due donne lontanissime nel tempo si incrociano per un attimo fra le rovine del palazzo reale, in quello sguardo si specchia la tragedia irachena a cui hanno assistito, complici e vittime al tempo stesso. 21 Novembre > 09 Dicembre 2012 IL MERCANTE DI VENEZIA Il grande capolavoro shakespeariano riletto dal punto di vista dei giovani veneziani, scapestrati e bamboccioni, in cerca di un futuro proprio come i giovani di oggi, costretti a una vita precaria in equilibrio instabile, come le navi del Mercante sul mare. 10 > 13 Dicembre 2012 TUTTO VA COME... NON DEVE ANDARE PALLINO Libere elucubrazioni, catastrofiche

14 > 31 Dicembre 2012 PARLAMI D'AMORE Cattivissima e brillantissima pagina di un matrimonio, umorismo che uccide ...geniale fotografia di una coppia che non si risparmia colpi bassi in una sera qualunque. Dopo il grandissimo successo a Parigi una prima nazionale proposta da Skené Company Milano.

TEATRO LITTA C.so Magenta 24 Tel. 0286454545

11 > 21 Ottobre 2012 LE BELLE NOTTI Un gruppo di ragazzi e ragazze durante l’occupazione di un istituto superiore di Milano il 12 dicembre 1969, giorno della strage di piazza Fontana. La stessa scuola occupata dai loro figli 37 anni dopo, in una società profondamente cambiata. 30 Ottobre > 18 Novembre 2012 CLOSER L'amore ci farà a pezzi Le pulsioni vitali che percorrono Closer, riconducono invece al binomio eros e tanathos. I personaggi sfogano un'ossessione per possedere il corpo dell'altro, che diventa il loro modo umano per esorcizzare la paura della propria fine.

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09 > 18 Novembre 2012 SAVE YOUR WISH Le distorsioni dell’attuale società infantilizzata sono rappresentate in uno spettacolo che privilegia l’osservazione dei comportamenti umani attraverso la relazione tra performer e spettatore. 20 > 22 Novembre 2012 BENJI / PSICOSI DELLE 4:48 È la storia di una donna che ripercorre, attraverso un testo dai toni poetici e dal ritmo sincopato, la propria infanzia e la propria adolescenza, il rapporto con i genitori e la scuola. 12 > 31 Dic. /08 > 13 Gen. 2013 SINCERAMENTE BUGIARDI Lo spettacolo racconta le vicende parallele di due coppie, che finiranno per intrecciarsi, intessute con il tipico gusto anglosassone dell'equivoco e del colpo di scena, tutto giocato sul filo della conversazione.

TEATRO MANZONI Via Manzoni 42 Tel. 02 7636901

04 > 07 Ottobre 2012 VENGO A PRENDERTI STASERA Per il soggetto e la bravura dei protagonisti, è una commedia che non


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mancherà di sorprendere. Un testo davvero originale, molto divertente e al quale non mancano però tracce metafisiche, capace di dosare emozioni e risate.

11 > 14 Ottobre 2012 IL MIRACOLO DI DON CICCILLO Risate a gogò e continui colpi di scena. E poi un finale (multiplo in verità) inatteso. Tra gli attori e autori napoletani di oggi, Buccirosso, reduce da tanti successi cinematografici, del teatro partenopeo è sicuramente uno dei campioni.

16 Ottobre > 04 Novembre 2012 KRAMER CONTRO KRAMER Una giovane donna è costretta a dedicare tutta la sua esistenza al figlioletto senza che il marito comprenda le ragioni del suo disagio, si sente frustrata, così prende la decisione di lasciare il marito e clamorosamente di liberarsi anche del bambino.

09 > 11 Novembre 2012 LA VERA STORIA DI ZORBA IL GRECO E’ un vagabondo Zorba il Greco. Visita terre lontane, luoghi di incantevoli bellezze e le diversità culturali lo condurranno a vivere le più diverse esperienze tra sogni, speranze, delusioni, dolori, amicizia e amori.

una certa misteriosa malia incantatrice.

13 Novembre > 02 Dicembre 2012 COSÌ È (SE VI PARE) Sullo sfondo una casa borghese in cui agiscono quei personaggi di cui Pirandello mise a nudo ipocrisie e perbenismi, con quell’umorismo a lui assai caro, per far risaltare il grottesco di quei caratteri.

26 > 28 Ottobre 2012 LA MANOMISSIONE DELLE PAROLE Per raccontare, dobbiamo rigenerare le nostre parole. Dobbiamo restituire loro senso, consistenza, colore, suono, odore. E per fare questo dobbiamo farle a pezzi e poi ricostruirle.

04 Dicembre > 01 Gennaio 2013 IL VIZIETTO "LA CAGE AUX FOLLES" Una commedia esilarante dal ritmo incessante che diverte, commuove, sorprende con una serie di equivoci comici che movimentano la vicenda fino ad una conclusione a sorpresa. 17 Dicembre 2012 GOSPEL CHOIR E’ l’anima più autentica dell’America nera, il Gospel. Un canto che trascende, che viene da lontano e avvince per la sua magia. Ce lo riporta sotto le feste natalizie la straordinaria compagnia “Walt Whitman & The Soul Children of Chicago”. 08 > 27 Gennaio 2012 LA LOCANDIERA “La Locandiera”, capolavoro goldoniano scritto nel 1750, non ha mancato di esercitare nel tempo, proprio come la sua protagonista,

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TIEFFE TEATRO MENOTTI Via Menotti 11 Tel. 02 36592538

08 > 18 Novembre 2012 IL VENTAGLIO Un semplice ventaglio, pagato pochi spiccioli, innesca un vortice di movimenti incredibili, mette le ali all’amore, che si espande nella piazza e sconvolge tutti. 20 > 25 Novembre 2012 BARBERIA Massimo Venturiello è il barbiere, il protagonista di questo spettacolo ambientato in una barberia siciliana d’altri tempi, abitata da personaggi obsoleti, depositari di una cultura antica, narratori eccezionali, anziani cantastorie, suonatori per diletto di mandolini, fisarmoniche… 27 Novembre > 06 Dicembre 2012 EL NOST MILAN I suoni, i colori e i sapori della straordinaria Orchestra di via Padova per un concerto di musica e parole dedicato alla nostra città all’insegna della convivenza civile e della tolleranza.


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13 > 31 Dicembre 2012 CHIAMATEMI GROUCHO Un tributo all’ironia demenziale di Groucho Marx a cui l’intero umorismo contemporaneo, cinematografico e non solo, deve qualcosa di immenso.

27 Novembre > 09 Dicembre 2012 WATERWALL È uno spettacolo dal forte impatto visivo, un’esperienza che ha coinvolto ed emozionato il pubblico più eterogeneo. Lo show ha riscosso un enorme successo sia in Italia che in svariati paesi nel mondo.

TEATRO NUOVO

21 Ottobre > 16 Dicembre 2012 CAVEMAN Una lettura delle nostre origini che, in chiave umoristica, ci rassicura e chiarisce il perché l’universo maschile e quello femminile sono così lontani e allo stesso tempo così indispensabili l’uno all’altra.

04 > 06 Gennaio 2013 RAPUNZEL Una delle storie più affascinanti di tutti i tempi.

TEATRO OUTOFF

P.za S. Babila Tel. 02 794026

09 > 28 Ottobre2012 SHREK È una splendida ed esilarante nuova produzione che trasforma il mondo delle favole in una storia danzante, incantevole, romantica e divertente.

Balletto di Mosca “La Classique” diretto da Elik Melikov, con la splendida étoile Nadejda Ivanova.

Via Mac Mahon 16 Tel. 02 34532140

25 > 26 Dicembre 2012 LO SCHIACCIANOCI Il Balletto di Mosca “La Classique” diretto da Elik Melikov, con la splendida étoile Nadejda Ivanova torna per il ventiduesimo anno in tournèe nei principali teatri italiani. 29 > 31 Dicembre 2012 ALE & FRANZ RECITAL Ale e Franz, irresistibili “acrobati verbali”, con le parole sono in grado di fare qualsiasi cosa: tutto viene detto per essere negato, riaffermato in un vortice di iperboli verbali che diventano surrealismo puro.

23 > 28 Ottobre 2012 A CASA DI DAVID Indagine sul mondo dei singles, su coloro che vivono da soli ma non isolati, scelta determinata da vari fattori quali un diverso concetto di libertà 30 Ottobre > 04 Novembre 2012 ALIENI 06 > 11 Novembre 2012 GARDEN 27 Novembre > 23 Dicembre 2012 IL PADRE

TEATRO FRANCO PARENTI Via Giorgio Vasari 15 Tel. 02 599951

13 > 25 Novembre 2012 QUELLI DEL CABARET Cochi & Renato due grandi interpreti di cabaret

01 > 02 Gennaio 2013 IL LAGO DEI CIGNI Un altro grande spettacolo per Il

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04> 7 Ottobre 2012 PUGAČËV Dal grandissimo poeta russo Sergej Esenin il racconto poetico dell'eroe contadino che infiammò il sud della russia. In scena la potenza e il carisma di Luciano Virgilio, in un’inter-


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pretazione di grande sensibilità. 10 > 17 Ottobre 2012 IL DIARIO DI MARIAPIA Una commedia che trasforma il dolore di una storia comune e personale, quella della malattia terminale di sua madre, in una vittoria sul tabù della morte. 11 > 21 Ottobre 2012 RADIO ARGO Strepitoso racconto per microfono e dj trasformista, riscrittura aspra e profonda del drammaturgo e poeta napoletano Igor Esposito. 17 > 28 Ottobre 2012 L’INFINITA SPERANZA DI UN RITORNO Toccante spettacolo presentato la scorsa stagione che ci restituisce la vicenda umana e poetica di Antonia Pozzi e si interroga sul mistero della sua breve esistenza. 19 > 21 Ottobre 2012 HAMLETAS Shakespeare bisogna leggerlo con attenzione, tutte le risposte sono lì, nel testo». «Siamo abituati a un’idea letteraria del teatro, che diventa così una cosa che si ascolta e non si mostra. Ma la natura del teatro è di essere visto». 23 > 31 Ottobre 2012 ESEQUIE SOLENNI Un ironico e avvincente gioco delle parti e di complicità fra Ivana Monti e Laura Pasetti, per il dialogo immaginario fra Nilde Iotti e la vedova De Gasperi. 06 > 11 Novembre 2012 AMLETO² Timi presenta una nuova edizione di Amleto: una rilettura dove ogni gesto o parola diventa gioco e voce personale, pro-

vocazione intelligente, ad alta gradazione di divertimento. 07 > 18 Novembre 2012 FLATLANDIA Da un cult della letteratura fantastica, uno spettacolo della Societas Raffaello Sanzio per immergersi nella magia e lasciar correre l’immaginazione tra suoni e colori. 14 Novembre > 2 Dicembre 2012 NASCOSTO DOVE C’È PIÙ LUCE Cronache esilaranti e amare, in perenne altalena fra riso e pianto, fra minuzie e massimi sistemi che si trasformano a vista nel copione di una commedia. 20 Novembre > 2 Dicembre 2012 BUCHETTINO . Un vero e proprio classico per adulti e bambini a cui si assiste a letto, nascosti dalle coperte, protetti. Ed emozionati.

07 > 19 Dicembre 2012 SUONIEMOZIONI DA BATTISTI-MOGOL A MARIA CASSI Torna con il suo nuovo spettacolo Maria Cassi. Da mattatrice della scena, tra teatro, clownerie e canto, rilegge insolente, emozionante e comica, musica e testi del mito Battisti-Mogol.

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15 > 18 Dicembre 2012 GIOÀNN BRERA Omaggio sentito, divertente e trascinante a una figura indimenticabile: Gianni Brera, il più grande giornalista sportivo italiano di sempre.

20 Dicembre > 6 Gennaio 2013 SE DEVI DIRE UNA BUGIA DILLA ANCORA PIÙ GROSSA I personaggi principali si ritrovano anni dopo all’Hotel Palace, ingarbugliati in un’altra vorticosa serie di bugie tra scandali, tradimenti, cadaveri ingombranti, triangoli amorosi.

11 > 13 Gennaio 2013 NEL NOME DEL PADRE Un dialogo immaginario tra Rosemary Kennedy e Aldo Togliatti. Un confronto ricco d’implicazioni sulla difficoltà d’esser figli all’altezza dei genitori.


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TEATRO SAN BABILA C.so Venezia 2/a Tel. 02 795469

02 > 07 Ottobre 2012 VALJEAN OGNI UOMO HA LA PROPRIA REDENZIONE Jean Valjean è un detenuto condannato ai lavori forzati che viene coinvolto in una rissa e, invece di evadere quando ne ha la possibilità, si ferma ad aiutare .

06 > 25 Novembre 2012 HOTEL DESDEMONA Una divertentissima "kommedia", dove il pubblico sarà costretto a ridere senza mai riposare! 21 Novembre 2012 LA LOCANDIERA la figura innovativa di Mirandolina, una donna indipendente e che rifiuta i clichè dell’epoca.

08 Ottobre 2012 QUANDO C'E' LA SALUTE C'E' TUTTO La musica poeticamente e sorprendentemente interpretata da Fiordaliso, si intreccia con la frizzante comicità di Franco Rossi. 09 Ottobre 2012 NOTTE SWING A TEATRO Un concerto eseguito dalla Swing band italiana "Coparoom", studiato per il teatro sulle note dei puù famosi brani resi celebri da Frank Sinatra. 12 > 14 Ottobre 2012 SOGNO DI UN VALZER In un piccolo principato si celebrano le nozze della principessa Elena e del tenente Niki, con la benedizione di re Gioacchino, padre della sposa. 16 Ottobre > 04 Novembre 2012 CHI HA PAURA DI VIRGINIA WOOLF Una notte, quando, al ritorno da una festa, due invitano una coppia di amici per un ultimo drink e, giocando ad una specie di "gioco della verità", emergono tradimenti, giochi sadici, in un clima di liberazione.

tenzionato a sposarla. 11 > 30 Dicembre 2012 LA NOTTE DEL 16 GENNAIO New York, interno di un' aula giudiziara. Karen Andre è accusata dell' omicidio del magnate Bjorn Faulkner. 03> 06 Gennaio 2013 LICIA DI LAMMERMOOR Storia d'amore tra Lucia ed Edgardo, due nobili appartenenti a due famiglie rivali nella Scozia del '600.

TEATRO GRASSI Via Rovello 2 Tel. 02 848800304

27 Novembre > 02 Dicembre 2012 LA CORAZZATA POTEMKIN E' UNA CAGATA PAZZESCA Villaggio si esibisce con il suo nuovo spettacolo che è il racconto di una carriera umana e professionale, che ha accompagnato la nostra storia, con una comicità unica e una sua satira paradossale e grottesca. 3 Dicembre 2012 RIMBAMBAND SHOW Cinque suonatori sognatori giocano con le canzoni, con le note, i rumori, i suoni, gli strumenti e l' immaginazione. 06 > 09 Dicembre 2012 IL BARBIERE DI SIVIGLIA Il conte di Almaviva è innamorato della bella Rosina, che abita nella casa del suo anziano tutore, don Barolo, a sua volta segretamente in-

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5 > 14 Ottobre 2012 REMAKE Una tempesta, una città, una grande attrice evoca la storia di uno spettacolo mitico ad un'allieva che l'ascolta tentando di carpirne i segreti. .

16 > 28 Ottobre 2012 QUELLO CHE PRENDE GLI SCHIAFFI un testo che racconta la parabola di


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un giusto in un mondo difficile. Due grandi attori in uno spettacolo che tocca il cuore. 08 > 18 Novembre 2012 JOHN GABRIEL BORKMAN Una storia di conflitti familiari e sentimenti esasperati, nella quale ogni personaggio è un prevaricatore e un umiliato al tempo stesso. 21 Novembre > 02 Dicenbre 2012 ARLECCHINO SERVITORE DI DUE PADRONI Ha incantato il pubblico di tutto il mondo e non smette mai di entusiasmare gli spettatori di tutte le età.

TEATRO STREHLER Largo Greppi 1 Tel. 02 874836

13 > 14 Ottobre 2012 INNAMORATI I tormenti di una giovane coppia, tra turbolenze emotive e disparità economiche. 16 Ottobre > 04 Novembre 2012 SLAVA'S SNOWSHOW È emozione e pura poesia, incantesimo che avvolge in tenerissime spire grandi e piccini, alternando gag e momenti comici ad attimi di struggente malinconia e dolcezza.

05 > 09 Dicembre 2012 IL GIARDINO DEI CILIEGI Le ferite che la vita ci lascia sull'anima sono la mappa che indica una via misteriosa da scoprire nei personaggi del Giardino ed è la sola via che sia possibile seguire. 12 > 23 Dicembre 2012 IL TEATRANTE In un oscuro teatro di provincia, un attore-autore di origine italiana frustrato e megalomane si trova alle prese con uno spettacolo impossibile. 29 Dicembre > 06 Gennaio 2013 ALÌ BABA Centoventi marionette realizzate ex novo, venti muli e quaranta ladroni scolpiti nella falegnameria della Carlo Colla e Figli. Lo spirito è quello della meraviglia che si prova aprendo un libro riccamente illustrato.

volare in un insensato autoinganno nel raccontarci una storia, appassionarci a una vicenda umana, filtrata dalla lente di una straordinaria poesia.

13 > 16 Dicembre 2012 LO SCHIACCIANOCI Interpretato dai giovani e giovanissimi allievi della Scuola di Ballo Accademia Teatro alla Scala, che danzano una coreografia appositamente creata per loro da Frédéric Olivieri.

TEATRO STUDIO 07 >18 Novembre 2012 TUTTO PER BENE Il dramma di un uomo che scopre di aver vissuto un’esistenza in balia di una società finta e ipocrita.

23 Novembre > 06 Dicembre 2012 LA GRANDE MAGIA Ci consegna l’immagine di un’Italia immobile, un Paese che si lascia sci-

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Via Rivoli 6 Tel. 02 72333222

20 > 21 Ottobre 2012 MISS JULIE Il dramma di Strindberg interpretato e messo in scena dalla Shanghai Theatre Academy.


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23 > 28 Ottobre 2012 LEI DUNQUE CAPIRÀ Una versione in chiave contemporanea del mito di Orfeo ed Euridice. 06 > 10 Novembre 2012 EDIPO RE L’Edipo re dei Marcido scava nei significati più profondi del testo. Tra ironia e disperazione, l'inesorabile solitudine di chi è vittima del proprio destino. 14 > 18 Novembre 2012 IMITATIONOFDEATH Il duo più trasgressivo del teatro contemporaneo italiano mette in scena uno spettacolo che distrugge gli schemi del teatro tradizionale. 22 > 25 Novembre 2012 TURING – a staged case history Musica, implementazione tecnologica/informatica e live electronics di AGON. 28 Novembre > 02 Dicembre 2012 ANNA CAPPELLI, uno studio Una storia “piccola”, che ha come protagonista una persona comune, osservata mentre scivola nella follia. 29 > 30 Dicembre 2012 CANE BLU Cane Blu ci racconta l’universo più intimo e contrastato del bambino e del “fantastico” che si fa presenza quotidiana, che s’insinua nelle nostre vite e ci accompagna in momenti importanti della nostra esistenza.

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Concerti musica jazz rock pop...

Two Door Cinema Club, Concerti Tour 2013 proveniente dall’A Perfect Day Festival torna in Italia per una serie di eventi da headliner, il terzetto nordirlandese si esibirà a febbraio 2013 a Milano il 22/02/2013, Magazzini Generali di Milano - biglietti: disponibili in prevendita dal 7 settembre su TicketOne al prezzo di 25,00 euro + diritti di prevendita. Il fenomenale chitarrista Mark Tremonti approda in Italia con un’unica data del suo tour di supporto all’album solista “All I Was”. Un’occasione da non perdere per vedere Mark in azione non solo come chitarrista ma anche nelle vesti di cantante. 23/10/2012, Tunnel di Milano Biglietti: disponibili dal 6 settembre in prevendita su TicketOne al prezzo di 20,00 euro + diritti di prevendita; Gli scatenati Converge approdano a Milano nel mese di dicembre di supporto al nuovo album ”All We Love We Leave Behind”. 19/12/2012, Factory di Milano I canadesi Voivod annunciano un’unica e imperdibile data italiana nel mese di ottobre. Ad ospitare i thrasher del Quebec sarà il Bloom di Mezzago, in provincia di Monza 20/10/2012, Bloom di Mezzago Pino Daniele ha annunciato il suo tour 2012 di supporto al nuovo disco “La Grande Madre”. 12/10/2012, Teatro di Brescia 15/10/2012, Teatro degli Arcimboldi di Milano 17/10/2012, Gran Teatro PalaBam di Mantova

20/10/2012, Teatro Creberg di Bergamo - biglietti: disponibili su TicketOne Dopo averlo visto pochi giorni a Pavia con il G3 il fenomenale Steve Vai approda a Milano il 12/11/2012, Alcatraz di Milano - biglietti: disponibili su TicketOne. Serj Tankian sarà in tour il 15/10/2012, Alcatraz di Milano Unica data italiana. Biglietti: prevendita 30,00 euro + diritti di prevendita; sera show 35,00 euro. I Bon Iver di Justin Vernon, La band statunitense si esibirà a Milano 30/10/2012, Alcatraz di Milano Biglietti: disponibili su TicketOne 30,00 + diritti di prevendita. I Cradle Of Filth sarannp per l’autunno a Milano. 27/11/2012, Magazzini Generali di Milano Biglietti: disponibili nelle seguenti modalità: in prevendita al prezzo di 25,00 euro + diritti di prevendita; Per la prima volta nella storia i Tenacious D approdano in Italia con un’unica e stravagante data! Il duo composto da Jack Black e Kyle Gass presenterà dal vivo il nuovo album “The Rize Of The Fenix”, senza dimenticare i successi del passato 16/10/2012, Mediolanum Forum di Milano -Biglietti: disponibili - su www.tenaciousd.com dalle ore 10.00 Gli americani Band Of Horses approdano in Italia in questo 2012 La band di Seattle si esibirà all’Alcatraz

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di Milano di supporto al nuovo album “Mirage Rock”, il 04/11/2012 I Kreator saranno in Tour il 13/11/2012, Live Club di Trezzo sull’Adda (Milano) - biglietti disponibili in prevendita su TicketOne al prezzo di 30,00 euro + diritti di prevendita; o in cassa la sera dello show al prezzo di 35,00 euro. I Down capitanati da Phil Anselmo annunciano un’unica e imperdibile data italiana di supporto ai quattro nuovi EP attesi a breve. 29/10/2012, Magazzini Generali di Milano. Biglietti: disponibili nelle seguenti modalità: in prevendita su TicketOne al prezzo di 30,00 euro + diritti di prevendita; Dopo aver entusiasmato il pubblico al Rock In Idrho Preview gli Hives annunciano un nuovo appuntamento italiano all’Alcatraz Arena.: 04/12/2012, Alcatraz Arena di Milano. I Parkway Drive annunciano tramite i loro canali la data in Italia del 27/11/2012, Live Club di Trezzo sull’Adda (Milano) I Paradise Lost approdano in Italia con una imperdibile data di supporto al nuovo album “Tragic Idol”, uscito il 23 aprile. 08/10/2012, Alcatraz di Milano Biglietti: in prevendita al prezzo di 20,00 euro + diritti di prevendita; in cassa la sera dello show al prezzo di 25,00 euro.


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L'Inedito World Tour 2012 di Laura Pausini: Al Mediolanum Forum di Assago (Milano) il 4 e il 5 Dicembre 2012 L’attesissimo tour mondiale di Lady Gaga fa tappa a Milano, per l'unica data italiana. Il 2 ottobre, Miss Germanotta porta il suo Born This Way Ball Tour sul palco del Mediolanum Forum d'Assago. Il rock Made in USA approda a Milano. Unica data italiana, gli Halestorm si esibiscono ai Magazzini Generali, domenica 7 ottobre. Ormai da più di vent'anni sulle scene musicali, Biagio Antonacci è atteso per due sere, il 9 e il 10 ottobre, al Mediolanum Forum per interpretare i brani del nuovo album Sapessi dire di no, anticipato dal singolo Ti dedico tutto. Il disco, la cui copertina è stata disegnata da Milo Manara, è dedicato a Lucio Dalla. Lorenzo Cilembrini, in arte Il Cile, è considerato una promessa della musica pop. Con il suo singolo Cemento Armato ha superato le 500mila visualizzazioni su YouTube. Dopo aver aperto il tour invernale dei Negrita, il giovane musicista aretino affronta un tournée in solitaria. Dal vivo, presenta i brani del suo album d’esordio Music. L'appuntamento è all'Alcatraz, il 16 ottobre. Con il singolo We are young hanno conquistato il cuore del pubblico italiano. Sono i Fun, trio indie pop statunitense formato da Nate Ruess, Jack Antonoff e Andrew Dost, attesi a Mi-

lano il 18 ottobre. Appuntamento all'Alcatraz, per ascoltare dal vivo i brani tratti ai loro primi due album. Sono considerati la nuova promessa del rock americano. La loro musica si muove tra blues e psichdelia. I Rival Sons, dopo l'energica esibizione al Gods of Metal dello scorso giugno, tornano per un'unica data a Milano per presentare i brani del loro ultimo album Pressure & Time. La band losangelina è attesa sabato 27 ottobre ai Magazzini Generali. Domenica 28 ottobre, al Teatro Manzoni, il primo appuntamento di Aperitivo in Concerto vede protagonista uno dei più grandi sassofonisti della musica contemporanea. In anteprima per l’Italia, Archie Shepp si esibisce dal vivo assieme ai Dar Gnawa. Proveniente da Tangeri, il gruppo fonde i ritmi africani con le melodie arabe, creando una base perfetta per le improvvisazioni jazz del sassofono di Shepp. Sul palco anche il grande batterista e percussionista Hamid Drake. Finalista della decima edizione del talent show Amici di Maria De Filippi, dove si è aggiudicata il Premio della Critica, Annalisa Scarrone è un astro nascente della musica italiana. La giovane cantante savonese, ha già venduto 90mila copie di dischi. Al suo primo album, pubblicato lo scorso marzo, lo presenta martedì 30 ottobre al Teatro dal Verme. Apprezzata da artisti del calibro di Bruce Springsteen e Foo Fighters, la punk-rock band The Gaslight Anthem arriva all'Alcatraz martedì 6

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novembre. Brian Fallon e soci salgono sul palco per presentare i brani di Handwritten, il nuovo album uscito a luglio, e per riproporre le canzoni dei tre dischi precedenti. Ennio Morricone il 10 novembre, in occasione del tour organizzato per il decimo anniversario della sua attività concertistica, il Maestro fa tappa al Mediolanum Forum. Sul palco, il grande compositore dirige due ensemble: l'Orchestra Roma Sinfonietta, che da tempo esegue nel mondo le sue musiche, e l'Orchestra Filarmonica della Rai. . Domenica 11 novembre, al Teatro Manzoni, Aperitivo in Concerto con Idris Ackamoor. In prima italiana, il sassofonista si esibisce assieme a The Pyramids, il gruppo con cui negli anni Settanta ha realizzato una serie di registrazioni musicali che testimoniano il forte legame tra il jazz e la cultura africana. Joey Burns e John Convertino, fondatori dei Calexico, sono attesi sul palco dell'Alcatraz, il 13 novembre. Tra atmosfere tex-mex e jazz, la band si distingue per la capacità di rendere contemporaneo il suono del deserto dell'Arizona. Lanciato dal talent show Amici di Maria De Filippi, Marco Carta è ormai giunto al suo quarto album. Il progetto, intitolato Necessità Lunatica, viene presentato giovedì 29 novembre all'Alcatraz. In scaletta, brani recenti, con cui il cantante originario di Cagliari ha vinto il Festival di Sanremo nel 2009.


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PICASSO. Capolavori dal Museo Nazionale Picasso di Parigi Palazzo Reale, Milano. -Dal 20 settembre al 6 gennaio 2013. Torna Picasso a Milano. In mostra oltre 250 capolavori - molti dei quali mai usciti dal musee national Picasso di Parigi - tra dipinti, sculture, fotografie, disegni, libri illustrati e stampe. La rassegna rappresenta un vero e proprio excursus cronologico sulla produzione di Picasso, mettendo a confronto le tecniche e i mezzi espressivi con i quali l'artista si e' cimentato nella sua lunga carriera. Questa è la terza mostra su Picasso, la prima, quando ancora Picasso era in vita, è stata realizzata nell’immediato dopoguerra e ha visto la straordinaria esposizione di Guernica in Sala delle Cariatidi. La seconda, in seguito l’attentato alle Twin Towers, ha visto nelle sale di Palazzo Reale la prima retrospettiva di un Picasso già storicizzato. La mostra è curata da Anne Baldassari, riconosciuta a livello internazionale fra i più importanti studiosi di Pablo Picasso e direttrice del Musee National Picasso di Parigi, dove è conservata la più grande collezione al mondo delle opere dell’artista spagnolo. Sede: Palazzo Reale, piazza Duomo, 12 Milano Orari: lunedì, martedì, mercoledì, 8,30/19,30; giovedì, venerdì, sabato e domenica 9.30/23,30; Info: intero € 9, ridotto € 7,50, ridotto scuole € 4,50 info: tel. +3902 54911 Web: www.ticket.it/picasso

RENOIR. La vie en peinture - Pavia, Scuderie del Castello Visconteo Dal 15 settembre al 16 dicembre 2012 L’esposizione, a cura di Philippe Cros, attraverso una selezione di dipinti, pastelli e disegni, ripercorrerà la carriera del grande Maestro francese mettendo in evidenza il ruolo dell’artista nella storia dell’arte moderna. Il pubblico avrà la possibilità di ammirare importanti lavori, alcuni dei quali esposti per la prima volta in Italia, provenienti da prestigiose realtà museali internazionali.Durante il suo percorso artistico, durato circa sessant’anni, Renoir realizzò un numero sorprendente di quadri: oltre cinquemila, ovvero l’equivalente delle opere di Manet, Cézanne e Degas messe insieme. Conosciuto dal grande pubblico come uno dei fondatori dell’Impressionismo, in realtà Renoir non può essere considerato un artista totalmente devoto ad un’unica corrente e ad un unico stile ma piuttosto alla rappresentazione e celebrazione della bellezza, elemento costante in tutta la sua produzione artistica. Sede: Scuderie del Castello Visconteo - Viale 11 febbraio 35, 27100 Pavia Orari: dal lunedì al venerdì 10-13 / 15-19 (giovedi apertura fino alle ore 21) sabato, domenica e festivi 10-13 / 14-19 - Ingresso: intero: € 10; ridotto: € 8,50 Info: +39 0382538932 - web: www.alefcultural.com

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COSTANTINO 313 D.C. Palazzo Reale, Milano Dal 25 Ottobre 2012 al 17 Marzo 2013 L’esposizione celebrerà l’anniversario della emanazione nel 313 d.C. dell’“Editto di Milano”, da parte dell’imperatore romano d’Occidente Costantino e del suo omologo d’Oriente, Licinio. Con esso il Cristianesimo, dopo secoli di persecuzioni, veniva dichiarato lecito e si inaugurava così un periodo di tolleranza religiosa e di grande innovazione politica e culturale. Il percorso espositivo in Palazzo Reale con più di 200 preziosi oggetti d’archeologia e d’arte, tematiche storiche, artistiche, politiche e religiose sono evidenziati i protagonisti dell’epoca. Una importante sezione della mostra è dedicata a Elena, madre di Costantino, imperatrice e santa, per mettere in risalto la singolarità di questa figura femminile all’interno della corte imperiale e della storia della Chiesa Sede: Palazzo Reale, piazza Duomo, 12 Milano Orari: lunedì 14.30/19.30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30/19.30; giovedì e sabato 9.30/22.30 Ingresso: intero € 9, ridotto € 7,50, info: tel. +390292800375 Web: www.comune.milano.it ALBERTO DE BRAUD Fine del gioco - Milano, Museo Diocesano Dal 3 ottobre al 11 novembre 2012 La mostra raccoglie quaranta opere dell’artista milanese che, attraverso lavori basati sulla figura stilizzata dell’uomo, indagano temi come la fragilità dell’essere umano, l’equilibrio precario del rapporto tra società e individuo e il continuo sforzo che quest’ultimo affronta nel cercare mete e obbiettivi sempre più audaci. Il percorso espositivo presenta sculture e installazioni che documentano una ricerca artistica che dura da più di 30 anni, in cui la ripetizione è vissuta come rappresentazione del significato o del simbolo nascosto delle cose attraverso forme allegoriche che cercano nella leggerezza e nell’equilibrio il loro stato d’essere. Sede: Museo Diocesano - Milano, Corso di Porta Ticinese 95 Orari: dal martedì alla domenica, 10-18, lunedì chiuso - Ingresso: intero 8/ridotto 5 Info: +39 02 89420019; info.biglietteria@museodiocesano.it - www.museodiocesano.it

Utimissime DA GUERCINO A CARAVAGGIO. Sir Denis Mahon 100 anni di vita e di studio attraverso il ‘600 Milano, Palazzo Reale 18 Settembre 2012 - 20 Gennaio 2013 Ad un anno dalla morte del grande storico dell'arte Denis Mahon (1910 - 2011), Palazzo Reale celebra la figura di questo illustre studioso allestendo una mostra da lui stesso pensata. La mostra, che verrà poi trasferita all'Hermitage di San Pietroburgo, presenta capolavori assoluti. PREZZI ED ORARI DELLE VISITE DISPONIBILI PROSSIMAMENTE

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ATTILIO FORGIOLI. E fiorirà la pittura Milano, Fondazione Stelline Dal 14 Settembre al 13 Ottobre 2012 quaranta dipinti ricostruiscono fedelmente il percorso dell’artista dai primi anni sessanta a oggi. Il percorso espositivo comprende le prime opere mature di Forgioli, che si possono ricondurre alla Nuova Figurazione e ricostruiscono l’immagine dopo le dissoluzioni dell’Informale. L’artista inizia a dipingere in quel clima, trovando nel paesaggio uno dei suoi temi più congeniali. È il periodo in cui Dino Buzzati scriveva di lui: “Scioglie dentro di sé il paesaggio in modo che si spanda nelle viscere e nel sangue”. Sede: Fondazione Stelline - Milano, Corso Magenta 61 Orari: martedì – sabato, 10/20 chiuso domenica e lunedì - Ingresso: libero - Info: +39.0245462.411 - www.stelline.it

FLOWERS AND THORNS by Gianluca Miniaci - Milano, Fondazione Stelline Dal 17 marzo al 1 luglio 2012 Miniaci, giovane ed eclettico artista cosmopolita, ha inaugurato la mostra personale presso la Fondazione Stelline di Milano. L’iniziativa si inserisce nella sezione Stelline Spazio Aperto. L’esposizione, curata da Luca Beatrice, presenterà 16 opere, tra cui dipinti, sculture, ma anche installazioni, video. Tra queste, le originali installazioni di un albero e di un grande nido, simboli della natura, ma soprattutto della vita, e la proiezione di un video, realizzato dall’artista. “Flowers and Thorns” non è solo il titolo della mostra, ma racchiude anche il significato dello stesso essere dell’artista, la sua anima, la sua essenza, le sue contraddizioni, le speranze e i sogni che a volte si scontrano con una realtà pungente fatta anche di spine. Sede: Fondazione Stelline - Milano, Corso Magenta 61 Orari: martedì – sabato, 10/20 chiuso domenica e lunedì - Ingresso: libero - Info: +39.0245462.411 - www.stelline.it

Fuori porta MAYA. I SIGNORI DEL TEMPO Museo di Santa Giulia di Brescia Dal 26 Ottobre 2012 al 5 Maggio 2013, Una straordinaria rassegna, con capolavori unici al mondo e sezioni tematiche che consentiranno di esplorare, una delle civiltà più affascinanti dell'America precolombiana. Oltre 250 reperti di altissimo livello che illustreranno in modo esaustivo tutti gli aspetti della cultura maya e che sono il risultato di una selezione condotta nei più importanti musei del mondo. Orari: dal lunedì al giovedì ore 8.30-20; venerdì ore 8.30-22; sabato ore 8.30-23; domenica ore 8.30-21 - Ingresso: intero € 8; ridotto € 6 - Informazioni e prenotazioni: tel. 030-2977834 www.bresciamusei.com

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MAXIM KANTOR. Vulcano - Fondazione Stelline Dal 26 Ottobre 2012 al 9 Dicembre 2012 In collaborazione con il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, presenta per la prima volta in Italia in maniera completa ed esaustiva l’opera di Maxim Kantor, pittore e scrittore di origine russa. Il cuore dell’esposizione, a cura di Alexandr Borovsky e Cristina Barbano, è il portfolio Vulcanus. Atlas realizzato nel 2010, a cui fanno da cornice un nucleo di dipinti degli ultimi anni e alcuni esempi rappresentavi dell’intera attività pittorica di Kantor (19802012). Una piccola sezione sarà dedicata alla sua attività di scrittore. Sede: Fondazione Stelline - Milano, Corso Magenta 61 Orari: martedì – sabato, 10/20 chiuso domenica e lunedì; aperture straordinarie: 1 novembre; 7 e 8 dicembre 2012 - Ingresso: intero € 6; ridotto € 4,50 - Info: +39.0245462.411 - www.stelline.it

PITTURA EUROPEA DAGLI ANNI '80 AD OGGI Opere dalla Collezione Alessandro Grassi - Fondazione Stelline Dal 5 Ottobre 2011 al 31 Dicembre 2012 Con il ciclo Collezioni alle Stelline la Fondazione Stelline accoglie in deposito temporaneo opere da collezioni private, allestite in vari punti dell’antico palazzo, proponendo così per la prima volta a Milano una soluzione espositiva di tipo museale “aperta”. A due anni di distanza dalla scomparsa del noto collezionista italiano Alessandro Grassi, la Fondazione Stelline di Milano apre le proprie porte a una preziosa selezione di opere appartenenti alla sua collezione di arte contemporanea. La collezione Grassi comprende ventitre grandi opere italiane ed europee che testimoniano la ricchezza del panorama artistico dalla Transavanguardia alla giovane pittura del nostro paese, passando attraverso i grandi sperimentatori internazionali Sede: Fondazione Stelline - Milano, Corso Magenta 61 Orari: martedì – sabato, 10/20 chiuso domenica e lunedì - Ingresso: libero - Info: +39.0245462.411 - www.stelline.it DA SEGANTINI A PELLIZZA - Gam Manzoni Dal 19 Ottobre al 23 Dicembre 2012 Raccoglie trentacinque dipinti dei principali interpreti del movimento quali Giovanni Segantini, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Emilio Longoni e altri. La rassegna, curata da Francesco Luigi Maspes e Enzo Savoia, ripercorre gli sviluppi in terra lombarda del Divisionismo, movimento artistico che nasce a cavallo tra Ottocento e Novecento in piena autonomia rispetto al Neoimpressionismo francese e che ha proprio a Milano il suo centro propulsore a partire dalla prima esposizione del 1891 alla Triennale di Brera. Sede: Milano, GAM Manzoni - via A. Manzoni, 45 Orari: da martedì al sabato 10-13 e 15-19 Ingresso: libero - Info: tel e fax 02.62695107; www.gammanzoni.com

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LA DONNA NELLA PITTURA ITALIANA DELL’800 Galleria Bottegantica - Galleria Ambrosiana - Dal 8 Novembre al 23 Dicembre 2012 Un progetto firmato da Enzo Savoia e Francesco Luigi Maspes, intende documentare in un percorso che collega la Galleria Bottegantica e la Galleria Ambrosiana, il ruolo di protagonista che la donna ebbe nella seconda metà dell’Ottocento nelle opere dei grandi artisti. La sezione curata da Enzo Savoia alla Galleria Bottegantica, dal titolo Dalla Scapigliatura alla Belle Epoque, raccoglierà trenta opere di artisti attivi nell’arco di tempo che va dalla Scapigliatura milanese fino agli anni della Belle Epoque. Il percorso offrirà un approfondimento per il lavoro di Giovanni Boldini, straordinario cantore della bellezza femminile e protagonista indiscusso della Belle Epoque parigina, attraverso una preziosa selezione di dipinti. Francesco Luigi Maspes curerà invece la sezione Tra ritratto e paesaggio, con venti opere che documentano l’evoluzione dell’immagine femminile nella seconda metà dell’Ottocento nei generi del ritratto e del paesaggio. Il tema del ritratto sarà analizzato nel senso più esteso, dall’immagine del volto alla figura intera, di gruppo, familiare e non, in situazioni ufficiali, mondane o intime; ma anche del suo relazionarsi con il genere del paesaggio, che diventa in questo caso paradigma di sensazioni, deposito di memorie. Sede: Milano, Galleria Bottegantica - via Manzoni 45 - Galleria Ambrosiana via V. Monti 2 Orari: dal martedì al sabato 10/13- 15/19/ chiuso: domenica e lunedì Ingresso: gratuito - Info: +39 02 62695489

LE IDENTITÀ DI SALVATORE FIUME - Palazzo Pirelli Dal 24 Ottobre al 23 Dicembre 2012 La figura di Salvatore Fiume (1915-1997), a quindici anni dalla sua scomparsa. La mostra promossa dalla Regione Lombardia e dalla Fondazione Salvatore Fiume, è in grado di tracciare una sintesi della produzione artistica di Fiume nella pittura, nel disegno, nella scultura e nella ceramica tra gli anni Quaranta e gli anni Novanta del secolo scorso, dimostrando come la sua personalità, pur rimanendo intatta nel corso degli anni, si evolse costantemente, concependo nuovi temi e sperimentando nuove tecniche. Il percorso espositivo si snoda in due sezioni distinte: nella prima, s’incontreranno lavori realizzati tra gli anni '40 e gli anni '60, precedenti alla ‘rivoluzione’ stilistica che fece seguito al suo viaggio a Londra nella metà degli anni '60, mentre, nella seconda, si vedranno opere eseguite nel successivo trentennio. Sede: Milano, Palazzo Pirelli - Spazio Eventi 1° piano - via Fabio Filzi 22 Orari: dal lunedì al venerdì, dalle 15.00 alle 19.00. Ingresso: libero - info: Simone Carriero Lombardia Notizie +39 02-67655315 simone_carriero@regione.lombardia.it

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Hotel Mozart ****

Hotel Nasco **** Ambienti ampi e luminosi dai toni caldi dove trova spazio tecnologia e atmosfera tradizionale. Rappresenta un luogo ideale per un appuntamento d’affari o una piacevole sosta turistica in un ambiente raffinato e cordiale. La varietà dei servizi è completata da un garage interno, wireless internet point nella hall, collegamenti gratuiti al nuovo polo fieristico per le più importanti manifestazioni. The hotel is marked by various wide and bright room in which you can find technology and a traditional atmosphere. It is an ideal place for a business meetinf or a pleasant tourist stop in a refined and friendly place. The wide range of the services is enriched with the presence of a garage, wireless and Internet point in the hall. Free link with the New Fair Pole for the most important exhibitions. C.so Sempione, 69 - Fieracity tel +39 02 31 951 fax +39 02 31952777 www.hotelnascomilano.it prenotazioni@hotelnascomilano.it

Nel centro di Milano, a pochi passi da corso Sempione e centro congressi Fieramilanocity: ideale per un viaggio d’affari o per un week end di shopping. 119 camere, di cui 3 suite, 4 junior suite e 60 superior completamente ristrutturate. L’ambiente è estremamente confortevole e rilassante, con arredi eleganti e particolari quali le vetrate liberty e i tromp-l’oeil della sala colazioni, che offre un ricco buffet dolce e salato. Tra i vari servizi il bar Amadeus, il garage interno, il wifi in tutto l’hotel e l’internet point nella hall. Una navetta gratuita per il Polo Fieristico di Rho-Pero è prevista durante le maggiori manifestazioni. In the center of Milan, a few steps from Sempione Avenue and congress center Fieramilanocity: ideal for a business trip or a weekend of shopping. 120 rooms including 3 suites, 4 junior suites and 60 superior fully refurbished. The atmosphere is very relaxed and comfortable with elegant furnishings and details such as liberty stained glass and trompel’oeil in the breakfast room, offering a rich buffet sweet and salty. Among the several services the Amadeus bar, parking garage, Wifi throughout the hotel and internet point in the hall. Free shuttle bus to the fairground in Rho-Pero is provided during major exhibitions. P.za Gerusalemme 6 - Fieracity - tel +39 02 33104215 fax +39 02 33103231 - www.hotelmozartmilan.com info@hotelmozartmilan.com

Art Hotel Navigli ****S In posizione privilegiata sui Navigli, vicino al metro, gli ambienti sono molto eleganti con ogni comfort e servizio, è tra i pochi hotel ad avere un ampio garage di 80 posti per gli ospiti, un piacevole giardino ed una veranda coperta. It is in a privileged position, near the underground, the rooms are refined with all mod cons, it has a wide garage with 80 car parks for the guests, a pleasant garden and a covered veranda. via A.Fumagalli 4 - Ticinese - tel. +39 02 89410530 fax +39.02.58115066 - www.arthotelnavigli.com info@arthotelnavigli.com

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Hotel Lloyd **** Ambienti di classe arricchiti da comfort superiori e da servizi di qualità, ampie sale riunioni, programma benessere; business, shopping e cultura a soli 10 minuti a piedi Il personale è multilingue. A refined atmosphere with first-class quality comforts and services, some wide meeting rooms, wellness programme, it is only 10 minutes on foot from business, shopping and culture, multilingual staff. C.so di Pta Romana 48 - Romana - tel. +39 02 58303332 fax+39 02 58303365 - www.lloydhotelmilano.it - . info@lloydhotelmilano.it

Hotel Certosa *** Situato in zona strategica offre ogni comfort, camere silenziose, dispone di garage sottostante, aperto 24 ore tutti i giorni dell’anno, garantisce ospitalità e discrezione del personale. It is in a strategic area with all mod cons, and it has quiet rooms and a garage below, it is open 24 hours per day all year round. Welcoming and discretion are a guarantee. v.le Certosa 26 - Fieracity - tel +39 02 3271311 fax +39 02 3270456 www.hotel-certosa.it - . info@hotel-certosa.it

Hotel Regina **** Camere, tutte silenziose, televisore sky, frigobar, aria condizionata e cassetta di sicurezza. La calda e rilassante atmosfera, la cordialità del personale e la cura nei dettagli rendono il soggiorno milanese indimenticabile. WiFi gratuito in tutto l’albergo. Peaceful rooms, Sky satellite Tv, fridge-bar air-conditioning and safety boxes. The warm and relaxing atmosphere, the cordiality of the staff and the careful details make the stay unforgettable.Wifi free in all the hotel. Via C.Correnti, 13 - centro - tel +39 02 58106913 fax +39 02 58107033 www.hotelregina.it - info@hotelregina.it

Hotel Genius Downtown *** Gestione familiare, si distingue per l’accoglienza e cortesia del suo staff multilingua disponibile 24h; servizio babysitter, lavanderia, biglietteria musei, teatri, etc., limousine per gli aeroporti. Family management it stands out for the welcoming and the courtesy of its multilingual staff 24 hours per day; baby-sitters, laundry, tickets for museums and theatres..., limousines to the airports. Via Porlezza 4 - Centro - tel +39 02 72094644 fax +39 02 72006950 - www.geniushoteldowntown.com info@geniushoteldowntown.com

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HOTEL***

Piccolo Hotel *** Vicino a svincoli di autostrade e ben servito da mezzi pubblici. Tutte le camere con servizi, telefono diretto, F.W. internet gratuito, TV e aria condizionata, parcheggio a pagamento. It is near the motorway junctions and it is well served by public transport, the rooms have direct dialling phones, free F.W. internet, TV, airconditioning, paying car park. Via P. della Francesca, 60 - fieracity - tel +39 02 33601775 02 33601776 fax +39 02 33601756 www.piccolohotelmilano.it piccolohotel@libero.it

Hotel Roxy *** Grazioso Hotel situato in centro città servito dai mezzi pubblici e dal metro che lo collega alla Fiera di Rho o allo stadio di San Siro. Ristrutturato nel 2007 ha 36 camere tutte con bagno e doccia, frigobar, tv satellitare, internet wi-fi gratuita, telefono, radio, aria condizionata. La sala riunioni è un punto d’incontro tranquillo con i propri clienti o collaboratori. Bar aperto 24h. A nice hotel located in the city centre and it served by public transport and by the underground links it up to Rho Fair and San Siro ground. It was renovated in 2007, it has 36 rooms, all of them have pirvate bathroom, TVSAT, free Internet WI-FI connection, phone, radio, air-conditioning. The meeting room is a quiet place where to meet the customers or the collaborators. Via N. Bixio 4/a - zona Venezia -tel +39 02.29525151 fax +39 02 29517627 - www.hotelroxy.it - info@hotelroxy.it

Hotel Star *** Piccolo e originale nel centro storico, è l’ideale per soggiorni di business, cultura e shopping. Internet wi-fi, servizi efficienti, gentilezza e cordialità. It is small and original in the historic center, it is the ideal place where to stay for business study or shoppung f. Wireless Internet, efficient services courtesy and warm atmosphere. Via dei Bossi 5 - centro - tel +39 02.801501 - fax +39 02.861787 www.hotelstar.it.- info@hotelstar.it -

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ENGLISH VERSION Philanthropy as a lever for the economic upturn pag. 26 24.226 projects have been supported after twenty year activity for a global amount of two billons Euros of allocated funds. The allotments of money by Cariplo Foundation are tied up with some precise strategic choices, a modern philosophy of philanthropy that generated various successful results. It is not easy to write about the subject of this article in only one occasion, it is obvious that the social and political problems are strictly connected with those ones that concern the integration of the different forms of culture. Cariplo Foundation started at the beginning of the nineties it has been chaired by Giuseppe Guzzetti since 1997, Guzzetti is a lawyer and he is the former President of Regione Lombardia. Guzzetti’s personal memories made a deep analysis in his heart and his deep moral values emerged, and a particular conception of life is evident, in a great assonance with the changes that has concerned the Foundation throughout these fifteen years also thanks to its Chairman The Foundations is present in the social tissue a more and more topical way and various effective actions have been carried out as regards Milan, Lombardy community and the provinces of Piedmont that are pertaining to our land. “Cariplo Foundation does not want to be a passive operator, but it is an active and propelling element, by financing the best enterprises and rewarding the best results through its coherence. The main aim is the social cohesion, namely the creation of these particular conditions that make possible for all the people, who live in Milan, in Lombardy or in the two united provinces, at ease, even if they are handicapped or old, or who have some family or problems, they mustn’t feel in a condition of exclusion or further loneliness. I would like to mention Mr Paolo Barbetta, Mr. Carlo Mango as regards the research, Mr. Davide Invernizzi, as re-

gards the Public Utiliety, Mrs Elena Jachia as regards the environment, Mrs Cristina Chiavarino as regards culture, all of them they are really important collaborators. The strength of the Foundation is based on those people, who are “in the front line”, and also on those people, who are members of the Board of Directors and the Charity Central Committee, Cariplo Foundation achieved all its authority thanks to all those people. Cariplo Foundation organised its activity according four main branches with some specific departments, such as environment (the protection of the land, the energetic tenability, bio-diversity) and then the Public Utility (the working possibility for the people who are in difficulty, handicapped, children protection and social housing), art and culture (various cultural districts, Music, Theatre), scientific research and technological transfer (a support to the different Universities as regards the bio-medical and agro-alimentary research, the promotion of various new vaccines against some infectious pathologies), various specialised foundations cooperate with Cariplo Foundation so to make possible for it to fulfil its aims; 1200 allotments of money were allocated in 2011 to nonprofit organisations, for a global amount of 163 million Euros. According to Guzzetti: “culture is a fundamental element, also in a moment of crisis like the present one. The real human dignity and nobility cannot leave study and culture aside. Man has no possible future without culture because values and principles derive from culture it makes possible for the young people to outline the direction of their existence, also the old people can find various fundamental guide lines that make possible for them to live better in this multi-ethnical and multi-media society, we have always kept these problem in great consideration, as regards either the research branch or the world of art and literature by supporting the different cultural exhibitions that take place in the different regions, or by the creation of the cultural 121

districts, it is considered, also abroad, as an extremely important example of development of lands communities by starting from culture” You have worked in Province and in the political world before managing this Foundation. Do you think that the relationships between the external power and the central State power have changed throughout the passing of time? If yes why? “Many things have changed, nowadays Regions have a wider decisional power, I have always said that Regions were a fundamental instrument to carry out the Autonomies State as Don Sturzo showed us. Something has changed throughout the passing of time, but many other things must be made”. The real politician keeps being that one, who acts on the real world, he knows their requirements and he offers various concrete answers that are agreed and that can be agreed. His thought is a precious source of considerations, in such an historical period that requests the renewal of everybody’s sense of responsibility. Therefore Giuseppe Guzzetti spoke by using some energetic and controlled words, without any rhetorical affectation, by showing his generous qualities as a honest and coherent intellectual. He has been kind, straightforward, clear and disenchanted during all the interview, he hates disloyalty and he loves life, he has his ideas and aims at heart, he like human warmth and motivation. He has four sons, two of them are twins, all of them they are married, “I have also grandchildren and I am very attached to them, even if they can be considered as children any longer the sense of family is very strong for me and this is probably the only quality I ascribe to myself ” Guzzetti is a man, who told about himself in his proper discreet way, his family did not frame his interview, but at the same time they were the protagonists, beyond that privacy that must be safeguarded The motto of Cariplo Founda-


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tion i sto keep carefully and honour in a generous way pag. 34 Cariplo Foundation has really modernized throughout its twenty year activity in order to carry out its mission and meet the best characteristics of accountability and clearness, by having a staff composed of some young and qualified young people and it constantly turned to the International situation. The Foundation has allocated more than 2 billion Euros since 1991 (the average of these last few years has been of 180 million Euros and more than one thousand financed projects per year) as a support of some non-profit organizations that work in the branch of Culture and Art, Public Utility, Scientific Research and Environment, by favouring the innovation and the social cohesion in a decisive way. The various projects are submitted to a rigorous process of selection and evaluation that guarantees its validity and coherence with the strategies of the Foundation that derive from the Action Plans, the documents that fix the courses of the whole granting activity. In addition to the direct philanthropic activity Cariplo Foundation has also adopted a system that has been partly copied from the one of the United States of America, namely the community foundations by creating some real community foundations in the Lombard provinces and in Verbania and Novara, and they represent some real active presences that represent an antenna of the land that can show the local requests and meet the welfare requirements. The staff is composed of nearly fifty people and this number would have been insufficient to take care of the land in such a meticulous way, personnel number should have been increased and the Foundation takes a great care to avoid the increase of the managing costs so it promoted the creation of these local independent foundations, through a system of financial boosting that is connected with the productivity of the land, by entrusting them with a certain amount of money as an income, Cariplo pledges itself to double the amount of money that the local foundation will manage to obtain on its pertaining land, through some

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gifts by people or firms, so to avoid the waste of the patrimony and encouraging the income, by increasing the granted money year after year. The autonomous local foundations make some philanthropic actions towards non-profit and volunteer organizations; Cariplo will examine and judge the various projects that are presented through different public notices, through the resources of the Foundation. A garden to enchant the present pag. 38 Why do we keep talking in our magazine about the Gardens of Villa Melzi in Bellagio? Those who haven't seen them can't understand the passion and interest this immense green heritage holds. Often unknown outside of institutionalized networks, it becomes ideal in spring and summer for days spent outdoors and walks in company. Prince Fulco Gallarati Scotti has commissioned a guide book to bear witness to its history. These very concentrated lines are just a preface, a sort of acknowledgement, to make it possible to better understand this tactful mediation on the relationship between man and the history of this noble family. "I've never concealed my love of the land and, like all great passions that capture the human soul, I've always felt the need to develop and popularize it", Fulco Gallarati Scotti told me back in 2011. He is a descendant of the Melzi family and, in that capacity, opens the park to visitors every day from the end of March to the beginning of November. "We know that every garden has its own history", says Fulco Gallarati Scotti, "and contains some of the forces that have contributed to creating it and nourishing it continuously. It would be nice to trace the history of each garden, its journey, because gardens are alive and living. Once they are born, they grow alongside us. They recount very old legends, written on books of stone – mythical tales that lead us to reflect on the close tie between nature and mankind, on the fact that we are called to collaborate continuously with creation 122

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and to take care of a piece of our world". Other characteristics of the garden include its tie with buildings, of which it represents an extension to the outdoors. Here man puts himself at the centre, between flowerbeds, service areas and ponds, and here beauty merges with a symbolism as old as man himself. There is something in this garden that makes space for that which the tumultuous surrounding world tends to exclude or suppress. It makes space for thoughts, visions, memories, daydreams and for that deep time that makes up the natural element of so many psychic phenomena. It's what could be defined as a lyrical garden par excellence. Unlike large parks, which open up in space and time as you walk, here one has a syncretic view of everything free from obstacles. "By putting nature's time first", continues Fulco, "we reassess our values and feelings and explore a different route, oriented towards conciliating work, creativity and our private lives. History doesn't preserve the memory of the many gardens that have embellished our planet throughout the centuries – as, by nature, gardens are ephemeral creations that seldom leave trace of their existence – but it ought to." Surfacing from the story are testimonies and fragments of life that form a huge mosaic of emotions, flowers and filters, so strong as to magically eliminate today's arrhythmia, distress, violence and excessive competitiveness. They leave space instead for mindful achievements, lived out in a special relationship with nature and art. "A book", Gallarati Scotti concludes, "is like a garden – a garden to be discovered one boulevard, flower, or tree at a time. Just as we are captivated by the sight and scent of a beautiful, perfumed rose, so a book is intended to be studied with the eyes and smelt with the nose; to be handled as though picking a bud; its inscribed leaves to be listened to as words; relished as damp fingers turn page after page. And books, like gardens moreover, still give us something more: the pleasure of letting our imaginations wander. That's why I wanted to create a guide book on the Gardens of Villa Melzi". It's a testimony that speaks


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about life, art and the gardens of this enchanting old village, a perspective from which to observe what exists, rebuild its history and inquire into its origin and function– a function that truly represents a whole world of values. In the coming months the current owner, Prince Fulco Gallarati Scotti will provide a never-before-published slice of his history, and that of the Gardens of Villa Melzi, in the pages of this unusual but also very absorbing and refined guide. It's a must-buy for yourself or someone else! Drawing with Light pag. 48 He loves every aspect of photography and nurtures a strong sense of detail. Resolute, learned, and intelligent, Steve Thornton is a man who uses his camera like a pen, to describe himself and the places from his past and present. His famous snaps have travelled the world– images that have documented life, and photographs of a realism that goes beyond space and time, that are strongly imprinted into one's memory, as though trying to resist the passing of years. He continues even today to represent, with his art, one of the most compelling chapters in the history of international photography. Famous worldwide, Steve Thornton is today one of the leading photographers in the fields of fashion, beauty, lifestyle, travel and resorts. He has received prizes and recognition for his work. Born in Atlanta, Georgia, he lived in Paris for two years and Como for another two. He travels for work on an average of 175 days per year. He has been to all 50 American States and to 11 countries. He often visits Italy– a minimum of two or three times a year for at least eighty days – stopping in Milan, which has become his point of reference for other trips within the country or in Europe. "I seek contradictions", he tells us, "and imperfections. Natural backgrounds often remain mere backgrounds for the subjects, setting limits to blending and communication. My focus is on the subjects, regardless of location or setting." "If someone were to ask me what the most interesting and nicest aspect of my

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work is, I would definitely say that it's encountering places and people, but above all, making them encounter one another." "Over the years I have always thought about and lived out photography more as a tool for personal growth than as an occupation." "It's an ideal therapeutic tool for shy people, for those who are frantically searching for their distinct identity. In my experience it has also turned out to be an extraordinary element of aggregation and participation, in short, a way to keep being ourselves, without feeling too alone." Thornton has worked on various international advertising campaigns and has also collaborated with renowned magazines in the United States, Milan and Paris, where he has also lived. These magazines include Zeffrio, Marie France, Teen, Seventeen, Modern Bride, Your Prom, Bride’s, and American Cowboy. As well as his collaboration with magazines, Thornton has also worked for prestigious multinational companies like General Motors, Hallmark, Citizens, Hyatt and American Express. Contemporary society is made up of images. Television, newspapers and the Internet spread messages and information by trying to impress people with sounds and photographs. The visual message, therefore, gets the upper hand over the content of the message itself and images allow us to better understand what is being communicated. They favour learning and ensure the message stays in our memory. People remember what strikes them and what attracts their attention, and it's easier to remember an image than a phrase. Advertising agencies are among the most fertile creative breeding grounds and their brilliant results often leave us gaping. They make us laugh, marvel, reflect and at times they even scare us. The final goal is always the same: to shock – in order to send a message and ensure that it is received and understood. With an overall glance at his life and main work, one can note how already during his years of training, Thornton dedicated himself to concerned photography, based on personal commitment and seriousness, bringing a breath of 123

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fresh air into the fashion industry. He carried out different tasks in the most varied of fields, but it was in advertising, – which is an aesthetic and ideological tool – that Thornton found the best territory to express the unexpected and challenge the obvious and commonplace. "It's about more than just consumption. The advertising message has to be explicitly seductive and must be identified and distinguished by its strategic nature, which is generally aimed towards the positive valorisation of a product or brand. Words usually have an explanatory function, while images carry out a symbolic role." "Varied colour gradation is a fundamental element in my advertising photographs and is of ultimate importance in communicating the essence of a product. Light plays a predominant, leading role. I prefer natural light rather than artificial light resembling natural light. The feeling of chasing the right lighting is also decisive in terms of photographic poses. Subjects have to continually play along with changes to light and shadows and this playing along enforces their attention to my instructions as photographer-director." Thornton's fashion and advertising photography becomes an accomplice in all this. Rather than appealing to consumers as though they were children, he addresses their intelligence and imagination, albeit with a refined use of hidden persuasiveness. This persuasiveness can certainly be clearly perceived and admired thanks to the high creative and aesthetic level of his photographs. "Photography naturally evolves", concludes Steve Thornton, "just as writing or painting evolve. Twenty years ago one could take a simpler photograph, on the understanding that in an image there needed to be all the complications that have got to do with culture, with experience and with age. You can't take a good photograph if you haven't visited museums, if you haven't read poems, and if you haven't seen a lot of films. Behind every shot there is always a certain way of living. Before there was film, paper, and enlargers. Now there's digital photography so it's easier to shoot, even if good photo features still do exist. It's clear that cultural contexts


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of belonging also influence the rendering of a work. My work has also evolved as a consequence of my age. I couldn't do photo features anymore, although I must admit that I do miss them. These days I prefer to use the photographic medium to express my moods and feelings. I've dedicated my life to photography. To me it's a magical and poetic medium. I write with a camera and it's thanks to photography that I have overcome many existential issues. Photography is still a second heart to me. I would like young people to understand that they can do better things with a camera." Music: Growing in Harmony pag. 56 At the beginning of the 1900s the Dal Verme Theatre was an operetta temple. Then, throughout the years, the Dal Verme opened up to all kinds of plays, becoming the Futurists' favourite experimental ground for their performances and the merry summer limelight of the most famous revues, interpreted by the stars of the time. In the 1930s it was transformed into a cinema. The 1943 bombings destroyed its interior as well as its original splendid dome, which was then stripped of all its metallic parts by German occupants. After being restored in 1946, it was again used as a picture house. The hope of recovering the past prestige of the Teatro Dal Verme was reignited in 1964 when architects Ernesto Rogers and Marco Zanuso proposed a project that envisaged its use as a new site for the Piccolo Teatro. The project fell through, mostly as a result of financial difficulties. This lead to the progressive abandonment of the building until it was finally closed in the 1970s. In 2001, thanks to the Municipality and Province of Milan, its refurbishment and transformation into an Auditorium was made possible. Today the Dal Verme is where the symphonic activities of the historic Orchestra I Pomeriggi Musicali take place. It's the home of a very articulate and heterogeneous programme which opens Milan up onto a hugely vast musical panorama, ranging from a classical and

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symphonic repertoire to an independent rock scene, from jazz to electronic, or from pop to the best expressions of contemporary international folk music. It is the reference stage for major national and European productions. It's a location of choice for international conventions and congresses, and festivals of literature, art, cinema and philosophy. It's an open space for meeting the world's highest representatives of society, politics and science. "Just this morning", begins Peruchetti, "for the last concert of the season, there were 300 elderly people and 850 children to see a fairy tale by Prokofiev, Peter and the Wolf, with a script which we'd adapted for an age group of between 6 and 11 years. It was a tremendous success and held full attention, despite the fact that the piece lasted for more than 35 minutes. Kids are very receptive up to a certain age – until middle school let's say – then they disappear from our radar. In the countries of North and Central Europe theatres are always full. In Italy that's an exception, although, thanks to the programming in our theatre, we manage to get a decent number of season ticket holders and a fairly large paying audience". "The institutions", continues Peruchetti, "should give more space to young musicians, through initiatives directed towards kids, events and small concerts. The role of music is to express those feelings that one could not draw forth on their own. Everyone can find at least one song that conveys their mood. So music is also 'being'. It represents who we really are. What someone listens to tells us who he/she is. That's why we organize concerts with young adolescents". In the world of youth, music carries out a crucial role in relationships between oneself and others, between a person's internal world and their surroundings. It represents a preferential place in which one can find both the need to belong and the desire for self-fulfilment. Whether it's entertainment or background noise or an artistic language and style of expression, for young people music is both an escape to and from reality, or rather, a door to or a shelter from the world. 124

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Italy today is in a dramatic situation in terms of culture. We aren't just talking about the well-documented crisis of contemporary art museums, but also about the entertainment industry. To lose a theatre in Italy today, or a festival, and not be able to close a theatre season because of economic difficulties, is a sign of this time of crisis. It's a wound inflicted on the city and its people, who not only lose a cultural programme, but above all lose a meeting place where they can build a community and circulate ideas, where the questions of the present day meet with a concrete dimension. Running costs are high and it's not always possible to count on having diverse financial contributions. "Unfortunately", confirms Carlo Peruchetti, "the whole artistic music sector could not survive without government support. Our foundation is recognized by the Municipality, the Province and the Region and until now has been able to receive the funding necessary to break even. Now things are getting complicated, however. Our direct proceeds can only cover 25/30% of costs, and this percentage is one of the highest in the industry. That being said, it's obvious that public funding, or alternative forms of tax exemption, is needed. The Government moreover, has not even taken the latter into consideration. Furthermore we mustn't forget the Arcimboldi theatre, which we manage directly. Even though its programme provides an absolutely complete panorama of music that, even today, attracts a good paying audience, the size of the building brings a considerable number of costs to the collective balance sheet. Luckily the Dal Verme's enviable location and the Arcimboldi's strong ability to adapt allow us to utilize the two buildings for initiatives that are not specifically musical, like meetings, exhibitions, conferences and events, with an economic contribution that forms the largest positive element in our budget. Last season we substantially increased the number of season ticket holders and audience members, going against the tide of most other Italian theatres. Is the credit all ours? No. I'd say the credit goes to an audience that feels the need for a good theatre. And for experiences strongly connoted in our times. I hope that this trend remains despite the pessimism


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that is gripping the country. We hope that a love of music and the theatre gives us the strength to survive these very hard times, so that immortal melodies don't turn off with the stage lights because, as Plato wrote, "Music is a moral law. It gives a soul to the universe, wings to the mind, flight to the imagination, charm to sadness, impulse to gaiety and life to everything. It is the essence of all things. It is the essence of order and leads to all that is good, of which it is the invisible, but nevertheless dazzling, passionate and eternal form." Pellux: The Window of Dreams pag.62 A metaphor of life and a place of memory that starts like a deep split that becomes wider and wider and it covers the present time so to explore once again those places in which we had lived and that are still present in our memory. This is the story of Pellux Leather Goods, in Milan, Agnello Street, it has been founded by Alvaro, Maurizio Di Rienzo’s maternal grandfather, Alvaro came from Florence and he moved to Turin, he was a craftsman, who manufactured man wallets, he produced the first heel wallet, the heel shaped wallet that opened like a box, it was nearly one centimetre high. This new object was not very successful, but it made possible for Alvaro to keep the laboratory and maintain his family. “My father came from Naples – Maurizio Di Rienzo said and he had been sent to Turin to do his national service at the end of the Second World War and he felt in love with the town and, of course, with my mother and he stayed there by selling grandfather Alvaro’s leather goods”. There were many problems, raw materials ran short and hides were really unobtainable, so they used the scraps of Viberti, a factory that produced buses in Turin, the waste seats cloths were used to carry out a kind of homemade brief case, Maurizio’s mother and her sisters sewed. Moreover there was no suitable material for the transparent part of the brief cases they used the scraps of the x-ray plates, after scraping them in the right way. Every day they created their own life. “Pellux Leather Goods was one of the most important and prestigious customers in Milan, I followed my father while visiting the customers and I loved this shop

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and its position, it was already in Agnello Street and I admired its owner, he came from Austria. He was a really particular person, as a matter of fact he opened this shop in 1945, during the War and its name was Pellux Luxury Leather Goods, it is difficult to think about luxury in that period but he wanted to describe himself in this way and actually he did not go wrong. That was the beginning of this adventure that has been continued by us from 1952 to 1999. We have been very successful during these fifteen years, we left shoes and we dedicated ourselves to the big travelling leather goods, even because I have travels have always been a passion for me. I have acquired many important American brands, which were not still present in Italy and my customers were really satisfied”. A historical Varese suitcases laboratory, which produced many Pellux articles, passed through a crisis in 2003, after eighty year activity, Di Rienzo felt the lack of perfection in the production, he took over the management of the firm along with his partner, who would take care of it full time. It was the beginning of Valigeria Lombarda. This company had three treasure, three human treasures: the woman who sewed, the cutter and a modelist, three people who showed they were the best handicraft leather goods dealers masters. The present situation is more and more improving, improvement means being upto-date, style, innovation, without any sacrifice, the absolute importance of design to the prejudice of quality. It is important to point out that the company leitmotiv is enthusiasm along with passion, this made possible for Di Rienzo to distinguish himself as regards leather goods fields thanks to smartness and refinement, in fact the careful choice of the materials and some exclusive choices made them different from the other ones. Luxury is the symbol of culture, innovation, beauty, sobriety. Last year Pellux was highly and deeply renovated as an exhibition that is turned to the evolution and to show the success of excellent and of the best quality. The started a partnership with RIMOWA, a German firm that is a world leading company as regard the extra light suitcases, the store got a new, completely different look, it is completely white and bright, all the desks have been removed so 125

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to obtain an area that can be completely used by the customer, who can see the exhibited product, examine and choose it, supported by the members of the staff, who are no longer anonymous, but they are accomplices as regards the final choice. This system mainly meets the requests of the Asian customers, who are accustomed to move and choose in a free way, despite the crisis this choice gave some very good results. The highest kindness and politeness are requested by Maurizio di Rienzo to the members of his staff, even as regards the most difficult customer. Another important aspect is the assistance after the sale of the product. I am certain that Pellux is a meeting that cannot be lost for all those people who love smartness, and perfection of the leather goods as it has been for various ten year periods. Di Rienzo is stubborn, a mix of reality and dream, it is not easy to be his friends, he does not love the haughty snobbism of some rich people, he hates rudeness, whereas he appreciates the seren humbleness and the faithful and sincere relationship. The Art of Living pag.70 In our homes we need large and small objects to enhance the furniture or fill in certain corners that may otherwise appear bare or incomplete. Are you looking for items to complement your home furnishing or unusual or unobtainable objects just for the satisfaction of owning them? Perhaps you want to make an investment that will appreciate over time, or are simply looking for a unique gift for a friend. You may receive useful suggestions from the experts at Dimorae, who recently changed location and can now be found in Via Vincenzo Monti– one of Milan's most exclusive streets. The classic style is now well-known throughout the world in antiques from different periods– from lamps to more ancient objects. Classic décor gives value to the vast display that you can visit at Dimorae, which includes different forms of light fixtures and other items for refined and particular furnishing, made up of exclusive and unique lines. With the advice of interior designers, who often have to maintain consistency among hues and fabrics in their projects, it's possible to customize items with decorations and colours. "The home unfolds like a multi-part


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"The home unfolds like a multi-part tale", explains Milena Carbonini, a designer at Dimorae. "Long corridors lead to different rooms: to the large common areas, to the study and to the bedrooms. Among the most common requests by clients is that of obtaining a private space for each member of the family. The collection of objects mirrors a certain period and its distinguishing tastes, where paintings are juxtaposed with sculptures, furniture and fittings, and remarkable antiques. Our trusted artisans work at the highest level: painters, furnishers, upholsterers... every aspect of furnishing and decoration is considered and enhanced. Curtains, lampshades, tablecloths, bedspreads and cushions are designed together with the client and made from a wide selection of fabrics to achieve customized tailoring". It certainly wouldn't be easy to evaluate an item and its authenticity without the benefit of vast experience and daily contact with antique objects. The great majority of antique furniture found on the market has undergone some restoration as a result of its age. Although rare, completely untouched pieces from various patrician buildings, villas and houses of wealthy families do indeed exist, having been wellmaintained. Bedrooms are also becoming widespread. Four-poster beds. Large mirrored dressers with cupboards and chests. To deepen your knowledge, you can get a general idea from the magazines published. Or by asking for specific information from Dimorae's industry experts. What is a style? Etymologically it means form and expression, trend or technique. Speaking specifically about antique furniture, a style recalls a period or a place that has distinguished itself to the point of becoming a myth, and has become a reference model over time. "Styles are a way of distinguishing one piece of furniture from another", Fiorenza Milesi confirms, she too an interior designer at Dimorae. "They allow us to place it chronologically. That in turn allows us to determine its value. Styles are also followed by those who produce antique furniture. They are at the basis of restorers' theoretical knowledge, without which, they could not (literally) get their hands on the objects they need to restore. In antique furniture we can see the Art Nouveau style. Originating in America, this style has cha-

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racteristics such as the use of colours, glass and iron. It was used mostly in furniture but is used even now in the making of accessories. As we said, antique furniture can either be original or produced in the style of a reference period, made usable. There are oil lamps that have become electric. Glass doors that have become entirely wood and so on. The world of antique furniture is truly multifaceted. Antiquarians are also important figures. They are shop owners who sell rare period furniture. They are, in any case, the best people to ask for advice and valuations. We avoid DIY and, in some cases, we turn to experts". At Dimorae you can find magnificent objects made from Old Sheffield Plate, a term describing a technique of manufacturing copper sheets coated in silver through heating (artefacts obtained by galvanic silver plating cannot be called by this name. "In classic furnishing nothing stands out more than it should", says Piero, who holds the balance of power at Dimorae. "As in the proportions of classical art, forms must adapt to their environments. This style is still much loved by Italians of all ages. Even young people appreciate this particular style of furniture that is tied to the past. Without being overly dominant, the grace of the classical style conquers in every field because of the strength of its proportional elegance. With solid wood furniture, leather sofas and abundant drapery, classical dĂŠcor favours natural and simple forms and colours. White, black and a range of earth colours are used for the furniture and interior items. Wood guarantees quality and durability and has an elegant grain and harmonious proportions. The classical style also favours natural fabrics, and curtains are one of its expressions. With their soft texture, materials like linen or hemp hang from large windows like long tunics. They are simple and elegant, and combine aesthetics and function. The 'classical' is found in all ages, so if you browse through our antique objects and furniture, you are sure to furnish all the rooms in your home with this style. From Louis XIV furniture to Art Nouveau interior items, the past is an ongoing source of classical inspiration. This article is dedicated to the things that 126

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could surround you or that will enter your home as the next gifts for Christmas or another event. Or as a result of an impulse buy that one of these days, passing by Dimorae, you will feel driven to make, after falling in love with an opaline glass or something beautiful, fun, rare, mysterious, decorative, and functional– something gathered after years of searching. It is your things that make a room or a home yours. You may have carefully chosen some wallpaper, conveniently matched textiles and colours, tastefully and precisely arranged the furniture, but what you've done up to now is given a framework to the environment. Textiles can warm a room or transform it completely, give it a luxurious, extravagant tone or an ominous, meditative one, make it a 19th century bonbonniere– the possibilities are endless, in theory. Textiles can also be used to cover the walls, to achieve unusual effects or softly personalize a room. Interior decoration is also a way to express ourselves. When combining very modern elements, which are also considered, with objects and furniture from the past, the secret lies in the overall colour scheme. Symmetry can create order, stability and harmony. It's what we have learned today from the experiences of Milena, Fiorenza and Piero from Dimorae. Furnishing, like decoration, involves very difficult solutions and extreme certainty is required in the study of spaces and volumes. There are however, no fixed rules, nor is there one single solution. Achieving a balance is a question of research and a study of proportions. "The need for functionality these days, Dimorae's three leading figures conclude, "has made us forget that living is an art form. It is for precisely this reason that we have always made furniture that expresses essential values but is also rich in memories that are still important today. Creating furniture that is entwined with artisan tradition is a timeless art and is a part of who we are. To allow us to present our interior design philosophy through furniture and objects, everything here has been arranged as in a home. The fireplaces are lit, there are flowers on the table and... if you have a coffee with us, we can show you what we can create for your home". Colour and Poetic Beauty pag.78


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pets. About beautiful, fascinating and very costly – if old and still perfect – Persian carpets. If you fall in love with them, the desire to own them consumes you. Oriental carpets excite the same emotion as a true artwork. They are an unexpected revelation of beauty that drags us to the luminous East– a dream land, where everything is glowing colours and poetic beauty. They lead us to the mystery that surrounds the birthplace of humanity and of all religions– a land of several thousand years of history and undefinable meanings. "Each carpet", says Hanid Babaei – a thirty-six year old born in Moghan, in one of those very regions in the north of Iran where a large scale production of handmade carpets is centred – "is a unique and one-off handmade artefact whose characteristics differ according to cultural schemes and to the natural resources available. Glossy, fine and soft wool is the base material for the weaving of carpets. A curious kind of fat-tailed sheep lives in Iran and Turkestan. Before shearing, the animal is washed on the banks of the rivers. Afterwards the wool is washed in the river a second time or in large containers. It is then trodden on and hung out to dry in the air. The spinning phase then proceeds, still using traditional methods and the wool is then dyed. For over ten years Hanid has imported Persian carpets to Italy. Most are threaded by hand, as his parents have always carried out this type of art, but he also trades modern carpets of varying origins to cater to a less demanding market. The extensive experience he gained from his family allows him to offer reliable suggestions to those who wish to visit or make a purchase in his emporium. "There are", continues Hanid, "two main knotting techniques: the symmetric Torkibaft or Ghiordes knot (Turkish knot), and the asymmetric Farsibaft, or Senneh knot (Persian knot). There is also the Jofti knot (double), also known as the "cheater", as it is used to speed up the work in more commercial quality artefacts. This knot is tied by winding a woof thread around four warp threads instead of around just two as in normal knots. A Persian carpet should obviously be purchased, not only for its objective qualities, but also much more simply, because you

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like it". It's not just craft, but a fundamental part of the Persian culture. It is one of the most widespread art forms in the region, is harmoniously integrated into the history of these people and has accompanied them through the centuries, abiding by strict rules of production. All this without marking time: even by 2008, 30% of the world's carpet production still came from Iran, with a total of one million, two hundred thousand expert artisans dedicated to their manufacture. The country exports to a hundred countries, producing over five million square meters of carpet each year. The industrial carpets we find today are good quality and it often takes the eye of an expert to see the difference between an industrial carpet and a handmade one. One of the main differences, however, is that unlike a handcrafted one, no heart is put into an industrial carpet. Creating a carpet by machine takes about one hour depending on its size while a hand-woven carpet can take from several months to several years. That's why industrial carpets cost considerably less. These days it's not easy to recognise a real carpet because with the large interest that has developed in recent years, carpets have become big business. Areas where they weren't traditionally made have become production centres for imitation items that are not always good quality. Today and since the 1950s, Albania, Bulgaria, Romania and other countries of Central Europe have become large producers of the woven carpets that flood Western markets with low quality products. That's why it's important to consult with a competent and, above all, trustworthy advisor. Several Curious Facts Persia (now Iran) has always been considered the birthplace of hand-woven carpets. Worldwide, the most famous city for its carpet industry is Tabriz, the first Safavid capital, whose name has been famous since the 15th and 16th centuries. In the 15th and 16th centuries in Kashan, a small city in Central Iran, marvellous carpets were manufactured from silk combined with silver and gold threads. The beauty of these specimens is legendary, and nowadays they are preserved in large museums or among the most important private collections. Among the most beautiful carpets made here is the Vienna car127

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pet, whose field bears a hunting scene against a background of plants, including shrubs and flowers. Kashan carpets are rare beauties and are so sought-after that their value is still very high. It's easy to recognize a Kashan carpet. We immediately notice the elegance that it owes to its careful traditional-style workmanship (that is, still entrusted to women and children), and to the use of the very valuable wool that gives its surface an almost velvety appearance. A characteristic of Kashan carpets is the use of silk in the warp, wefts and nap. A central medallion of concentric motifs rich in plant elements, such as plumed leaves and branches, is its most recurring design. Kerman carpets were in such high demand by the Americans that in 1920 new workshops (known as American Kermans) were specifically set up for their manufacture for the US market. Nowadays Kerman rugs no longer bear the rich arabesques they once did, as after the Second World War the designs underwent influence by the West. Only a small central medallion remains, leaving most of the background free. The background is lightly-coloured with a preference for ivory. Towards the mid-16th century, Herat, a city of modern-day Afghanistan, became an important centre for the production of carpets. Herati (from Herat) became the name of the border pattern of lanceolate leaves arranged symmetrically or with a diamond formed by vine-branches and flowers. The motif that dominates the field of the carpet is made up of tiny floral and spiral-shaped vine branches with arabesques and bands that intertwine and overlap. Large numbers of Herat rugs were imported to Europe, where they were highly valued and are reproduced in the paintings of major artists such as Velasquez, Vermeer and Rubens. In the village of Nain, which borders with the desert, about a hundred kilometres east of Isfahan, some of the most valuable carpets in modern Persian production are made. Although the town has only 50,000 inhabitants, it is as well-known as the main cultural and historic centres in Iran, such as Teheran, Isfahan and Tabriz. To conclude this array of curious facts with Nain – which was originally a resting point before crossing the desert – mer-


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chants traded valuable Cashmere wool there, favouring the development of the textile craft. Throughout the last 50 years, Nain rugs have distinguished themselves for their quality and beauty and local production has taken on a leading role in international markets. Nain rugs are listed among the best quality carpets, also on account of their knot density ranging between 5,000 and 8,000 knots/m2, peaking at up to 15,000 knots/dm2 in the most valuable pieces. The Senneh knots of its carpets are tiny (over 8000 per dm2) with very close shearing, which allows for the perfect rendition of the decoration. The motifs and colours echo back to those of Isfahan (contrasting ivory, hazel, grey, green, red, and dark blue). Also remarkable is the use of silk, especially in the finishing of the motifs.


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