Difendere il cuore delle donne

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Assistant Professor presso l’Università Di San Diego, California. Visiting Professor presso diverse Università in Europa, Stati Uniti d’America e Giappone. Discente del Master di II livello in Organizzazione e Gestione delle Aziende Sanitarie della Facoltà di Economia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Esperta di ecocardiografia ed editrice del primo libro di testo della società europea di ecocardiografia “EAE Textbook of Echocardiography”. Ha condotto numerosi studi scientifici sulla valutazione non invasiva del microcircolo coronarico mediante ecocontrastografia miocardica. Ha di recente identificato il meccanismo fisiopatologico di una sindrome che colpisce esclusivamente le donne, nota come sindrome da crepacuore, ed i risultati di questi studi sono stati pubblicati nelle più prestigiose riviste internazionali. Autrice di numerose pubblicazioni scientifiche e di capitoli di libri di testo di cardiologia. Relatrice in numerosi convegni nazionali ed internazionali. Affiliata della società italiana, europea ed americana di cardiologia Membro della Commissione “Pari Opportunità” dell’Ordine dei Medici di Roma Collabora con Adnkronos Salute per la realizzazione di programmi didattici del canale SKY dedicato ai medici “Doctor’s Life”. Fondatrice e Presidente della Associazione Culturale ONLUS “Donna e Etica (DeE)”, laboratorio culturale per lo studio e la divulgazione di temi legati all’etica al femminile, alla valorizzazione del ruolo delle donne delle professioni sanitarie e alla medicina di genere (www.donnaetica.com).

Leda Galiuto

Un vero e proprio manuale, di facile lettura quanto rigoroso, che ha veramente a cuore il cuore delle donne. Talmente comprensibile e utile, con infiniti suggerimenti anche pratici, da suscitare una sana invidia in chi non può che auspicare una seconda edizione, dedicata al cuore maschile. Corrado De Rossi Re Direttore del settimanale “Panorama della Sanità” “I segreti del cuore delle donne spiegati in un libro straordinario che unisce la semplicità del linguaggio divulgativo a un contenuto scientifico impeccabile”

ADNKronos Salute

“Difendere il cuore delle donne’ è al tempo stesso una guida attraverso le quattro stagioni della donna, una miniera preziosa di consigli su cosa fare per mantenersi in salute e un invito a meditare sul fatto che le ‘pari opportunità’ non devono essere tali anche per le cattive abitudini ‘da maschi”. Una versione in chiave scientifica di “Meditazioni per donne che hanno troppo da fare”, dedicato a tutte le donne, siano esse casalinghe o top manager. Le istruzioni per l’uso del cuore per le donne di oggi.

Difendere il cuore delle donne

foto di Alessandro Zingone.

Leda Galiuto Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana Cardiologa, dirigente medico di I livello presso il Dipartimento di Scienze Cardiovascolari del Policlinico Agostino Gemelli, Roma. Ricercatrice Universitaria e Professore Aggregato presso l’Istituto di Cardiologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma.

Leda Galiuto

Difendere il cuore delle donne Tutto quello che ogni donna deve sapere per mantenere in salute il proprio cuore

Maria Rita Montebelli Medico e giornalista

Minerva Edizioni

Il cuore delle donne è speciale. Lo dice la scienza. Gli studi più recenti, infatti, hanno messo in discussione la cardiologia uguale per tutti, maschi e femmine. Diversi sono i bisogni, diversi i rischi, diverse le attenzioni necessarie. Questo “organo nobile” ha un profondo legame con il corpo femminile che lo ospita e persino con la sua psiche. Una specificità che, seppure confermata dai ricercatori, ancora oggi è poco conosciuta e, soprattutto, non è tenuta in considerazione quando si tratta di prevenire le malattie cardiovascolari. Un cuore “trascurato” dalle donne stesse, che lo conoscono poco, ma persino dai medici, abituati a vedere il sistema cardiocircolatorio delle loro pazienti come quello di un uomo in scala leggermente ridotta. Eppure le malattie cardiovascolari uccidono ogni anno più donne che uomini. E il numero di infarti femminili è cresciuto del 30% in 4 anni. Ma nell’immaginario collettivo le questioni di “cuore” al femminile restano quelle d’amore e sentimenti. Mentre i consigli, l’informazione e la prevenzione dell’infarto e delle malattie cardiache sono declinati quasi sempre al maschile. Il risultato è che le donne ignorano i rischi che corre il loro cuore, che diventano elevati soprattutto dopo la menopausa, e non imparano, nel corso della vita, a mantenerlo in salute. L’obiettivo di questo libro è puntare i riflettori sul cuore delle donne, evidenziando, in modo semplice e diretto, i punti di forza (come la protezione ormonale in età fertile) e le fragilità (i rischi della pillola contraccettiva o, all’estremo, gli effetti devastanti della cocaina). Ma si tratta, soprattutto, di una guida pratica, completa e scientificamente rigorosa per la prevenzione “a misura di donna”, che indica un percorso semplice con consigli sulla dieta, l’esercizio fisico, il controllo dello stress, gli stili di vita sani.



Difendere il cuore delle donne


Leda Galiuto

Difendere il cuore delle donne

Direzione editoriale: Roberto Mugavero Comitato di redazione: Gabriella Locorotondo, Monica Macchioni Progetto grafico: Minerva Edizioni Disegni di: Vito Antonio Baldassarro Per le immagini contenute in questo volume, l’editore rimane a disposizione degli eventuali aventi diritto che non sia stato possibile rintracciare. Lo stesso resta a disposizione per gli eventuali aventi diritto. © 2012 Minerva Soluzioni Editoriali srl, Bologna Proprietà artistica e letteraria riservata per tutti i Paesi. Ogni riproduzione, anche parziale, è vietata. ISBN 978-88-7381-443-6 Minerva Edizioni Via Due Ponti, 2 - 40050 Argelato (BO) Tel. 051.6630557 - Fax 051.897420 www.minervaedizioni.com e - mail: info@minervaedizioni.com


Leda Galiuto

Difendere il cuore delle donne

Tutto quello che ogni donna deve sapere per mantenere in salute il proprio cuore

Minerva Edizioni



Ai miei adorati bellissimi nipotini Giulio e Laura



Prefazione

Tutto, nella vita delle persone, nasce da un incontro. Un’esperienza umana, razionale e sentimentale allo stesso tempo. Cammini diversi che scelgono di condividere qualcosa, di arricchirsi e aiutarsi vicendevolmente. La complicità femminile spesso supera frontiere invalicabili, avvicina mondi estremamente diversi e apparentemente distanti, “crea” prodigi. Nella mia vita ho incontrato tante donne. Tanti volti, tante personalità, tante storie e professioni diverse. Ho cominciato a lavorare “al fianco delle donne” e “per le donne”, sin da quando ho accolto totalmente e generosamente la sfida della prevenzione dei tumori al seno. La prevenzione. Un termine talvolta incomprensibile per i non addetti ai lavori, così freddo e distaccato, così ricco di divieti e prescrizioni, che spesso incute timore. Eppure, la parola “prevenzione” ha sempre generato in me un misto di curiosità e di fascino. La gioia nel vederne i frutti nelle altre donne come me mi ha spinto molte volte ad offrirmi come portavoce di chi non ha voce ed a sponsorizzare nella vita vera il lavoro di tante donne medico che spendono la propria esistenza per aiutare gli altri. Donna medico. Questa figura mi ha sempre attratto. Le mie amiche amano vedere in questo una mia peculiare sensibilità. Effettivamente lavoro da anni al fianco del mondo della medicina e della prevenzione. E l’incontro con Leda mi ha decisamente “colpito al cuore”. La cardiologa delle donne, l’autrice di questo libro. Ci siamo conosciute per caso, in una serata come tante. Un amico in comune l’aveva portata a cena a casa mia. Solare, elegante, dolce, ma anche molto sicura di sé. Quello sguardo profondo e intelligente e la delicatezza con la quale mi strinse la mano, mi fecero sentire subito a mio agio. Un’altra donna medico straordinaria. Cominciammo a parlare, a

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conoscerci: lei mi raccontava delle sue esperienze lavorative all’estero, Europa, America, Giappone, dei suoi interessi, dell’amore per la musica e lo sport. Quando parlava del suo lavoro, della tenerezza nello stare accanto alla gente che soffre, della passione per la ricerca e per l’insegnamento, una luce particolare brillava nei suoi occhi. La curiosità che mi spingeva a conoscere quella figura, ci indusse a parlare per molto tempo, dopo cena. Una donna affascinante, che aveva rifiutato tanti incarichi all’Estero per amore del suo Paese e per dedicarsi alla cura della sua gente, delle sue donne. Un colloquio semplice, spontaneo, sincero: erano bastate le sue parole e il suo sorriso solare e rassicurante a farmi credere che da quel momento saremmo diventate grandi amiche. Non solo. Quella donna speciale, dolcissima, mi aveva così tanto “colpito al cuore” che decisi che sarebbe diventata anche la cardiologa del mio cuore. Quando, un po’ di tempo fa, Leda mi chiamò per chiedermi di presentare un libro sul “cuore delle donne”, scritto dal punto di vista della medicina ma diretto a tutte le donne, non necessariamente agli addetti ai lavori, accettai subito, nonostante pensassi di essere inadatta ad affrontare l’argomento. Lei, invece, era certa che io sarei stata la persona giusta: conosceva, infatti, la mia sensibilità e sapeva che più di una volta mi ero offerta di fare da testimonial nelle campagne per la prevenzione. Il cuore delle donne! Non avevo mai pensato seriamente che potesse ammalarsi, se non per il dolore d’amore!.. Pensai al mio, di cuore: quella piccola parte di me stava lavorando incessantemente fin dal mio primo battito. E se un giorno avesse improvvisamente smesso di funzionare? Un brivido gelido pervase istantaneamente il mio corpo. Un attimo dopo, in cui tutti questi pensieri si affastellavano veloci nella mia mente, le chiesi di parlarmi del suo libro. Con la sua solita passione e semplicità nelle parole, mi parlò dell’aumento preoccupante delle malattie cardiovascolari nel sesso femminile e delle strategie alla portata di tutte noi donne per prevenirle o identificarle in tempo. Quello che mi presentava non era il solito trattato di medicina, ma un libro scritto da una donna

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per tutte le donne. Un linguaggio semplice, finalmente comprensibile. Una serie di consigli utili e di informazioni necessarie per la salute delle donne: una mano tesa verso tutte le donne che vogliono conoscere meglio il proprio corpo, il proprio cuore e prendersene cura in modo semplice. Ancora una volta, mi sentivo come chiamata a scendere in campo per condividere un’altra missione importante. Il cuore delle donne risponde a regole particolari, è speciale, e nella sua peculiarità richiede maggiore “attenzione, ascolto, cura”. Nonostante questo, tuttavia, il cuore delle donne viene ancora “trascurato”. Questo libro conduce le donne, passo dopo passo, a prendere sempre più consapevolezza di se stesse e a riconoscere i fattori che incidono maggiormente nel determinare le malattie del cuore, nei vari periodi della vita. Inoltre, aiuta le donne a captare tutti i segnali che provengono dal proprio cuore, a interpretarne correttamente i sintomi e i campanelli d’allarme, e a ricorrere in tempo all’aiuto del medico. Esiste una parte sorprendentemente interessante relativa all’alimentazione, con consigli pratici su come scegliere i cibi giusti e come evitare quelli che danneggiano il cuore, con alcune ricette sane ma estremamente gustose. È un libro assolutamente attuale, indirizzato alla donna di oggi, che ha sempre meno tempo per dedicarsi alla cura di sé: vengono proposti esercizi fisici efficaci da effettuare anche a casa, indicazioni pratiche su come smettere di fumare senza ingrassare e su come sentirsi bene e in pace con il proprio corpo. Sono certa che questo libro sarà letto, tutto d’un fiato, da tante donne che, come me, scoprono il volto accessibile e femminile della medicina. Un libro scritto da una vera donna che confida alle altre donne i segreti più profondi sulla salute del cuore. Elena Sofia Ricci

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Presentazione

La parola cuore, affiancata al sostantivo donna, evoca immediatamente scenari sentimentali da ‘Libro cuore’ o da romanzo rosa. Dall’amore filiale, alle passioni più travolgenti della vita adulta, sembra quasi che le donne il cuore l’abbiano solo per sottolineare, con un rullio di tamburi nel petto, la forza delle emozioni. E anche il dolore, quello che fa scoppiare il cuore, è qualcosa di intimamente connesso all’universo femminile o al più, al lato ‘femminile’ degli uomini. Anche questo, fino a qualche tempo fa, più in senso figurato che concretamente anatomico. Si deve a ricercatori come Leda Galiuto, l’autrice di questo libro, il merito di aver illustrato, nel senso letterale del termine, cioè di aver dimostrato attraverso le immagini dell’ecocardiogramma, l’indagine diagnostica di cui Leda è maestra assoluta, che i cuori ‘rosa’ possono portare ben chiari impressi nel cuore i segni del dolore. Ma se la sindrome dei ‘cuori infranti’ (la tako-tsubo del Sol Levante) è un evento estremo nella sua rarità quasi aneddotica, altrettanto non può dirsi della cardiopatia ischemica, vero flagello dei cuori di donna del terzo millennio. è stato il prezzo da pagare all’emancipazione, allo stress, all’essere sempre più protagoniste della vita lavorativa, pur mantenendo il doppio-triplo ruolo di donne (in carriera), mogli e madri. Se fino agli anni ’60 la donna era coinvolta nelle malattie di cuore solo come la vestale delle coronarie malandate dello sposo, oggi detiene purtroppo un ruolo di primo piano nelle statistiche di queste malattie, avendo prima raggiunto, poi superato i maschi nella triste graduatoria di chi muore più di infarto. Per questo è tanto prezioso questo libro, scritto da una cardiologa per i cuori delle donne.

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‘Difendere il cuore delle donne’ è al tempo stesso una guida attraverso le quattro stagioni della donna, una miniera preziosa di consigli su cosa fare per mantenersi in salute e un invito a meditare sul fatto che le ‘pari opportunità’ non devono essere tali anche per le cattive abitudini ‘da maschi’. Una versione in chiave scientifica di ‘Meditazioni per donne che hanno troppo da fare’, dedicato a tutte le donne, siano esse casalinghe o top manager. Le istruzioni per l’uso del cuore per le donne di oggi. Maria Rita Montebelli Medico e giornalista


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Indice Una questione di cuore Un cuore speciale Le stagioni del cuore L’infanzia e l’adolescenza L’età fertile La menopausa L’età matura Cuore a rischio Quando il cuore si lamenta Riduzione della capacità funzionale Palpitazioni Sincopi Dolore toracico Affanno Come si scopre se il cuore è malato Anamnesi Auscultazione Elettrocardiogramma Ecocardiogramma Test ergometrico ECG dinamico delle 24 ore secondo Holter Scintigrafia miocardica Risonanza magnetica Tomografia computerizzata Coronarografia Il cuore si aiuta così Abolizione fumo Esercizio fisico Alimentazione sana Perdita di peso Abolizione dello stress

8. Oltre lo stile di vita: terapie mediche e chirurgiche

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Una questione di cuore

Le malattie cardiovascolari rappresentano la più frequente causa di morte non solo negli uomini, ma anche nelle donne. La mortalità per cause cardiovascolari nella donna si aggira intorno al 55%, di gran lunga superiore a quella per tumori (17%). Nonostante il maggior rischio di morte venga percepito dalle donne ancora in relazione al cancro della mammella, circa un terzo di tutte le morti nei Paesi industrializzati è dovuto ad una malattia cardiovascolare femminile. Le cause di morte nel sesso femminile sono rappresentate per il 55% da malattie cardiovascolari, per il 17% da tumori, per il 6% da malattie dell’apparato respiratorio, per il 5% da avvelenamenti ed infortuni e per il 17% da altre cause. Il rischio di insorgenza di una malattia cardiovascolare nelle donne è in costante crescita soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, e oggi interessa quasi 1 donna su 2. Secondo le più recenti stime dell’Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare e dell’Istituto Superiore di Sanità, tra il 2008 e il 2012 circa il 97% delle donne in Italia ha manifestato un rischio cardiovascolare a 10 anni del 10% (a fronte del 74% dei soggetti di sesso maschile). Con l’incremento della mortalità nelle donne, gli sforzi per migliorare la prevenzione e il trattamento rappresentano un problema di salute pubblica rilevante. Nonostante la mortalità per malattie cardiovascolari nelle donne sia simile rispetto a quella negli uomini, il cuore delle donne viene ancora “trascurato” e le cardiopatie sono spesso misconosciute, essendo diagnosticate spesso solo nelle fasi più tardive. Le notevoli disparità nell’approccio diagnostico, nella cura e nella prevenzione delle malattie cardiovascolari fra l’uomo e la donna derivano da un retaggio culturale antico, che per tanto tempo ha ignorato la possibilità che il

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sistema cardiovascolare della donna potesse ammalarsi, tanto e forse più di quello dell’uomo. Gli interessi della comunità scientifica internazionale, rivolti per tanti anni esclusivamente allo studio del cuore maschile, erano dettati dalla erronea convinzione che le malattie cardiovascolari fossero essenzialmente “malattie dell’uomo”. Tutto questo perché il cuore delle donne risponde a regole particolari, che solo recentemente sono state riconosciute. “Il cuore delle donne è speciale, e pertanto necessita di maggiore interesse scientifico e protezione clinica” Che le donne non siano semplicemente assimilabili a degli uomini in miniatura lo dimostrano numerose evidenze cliniche: le donne risultano affette maggiormente rispetto agli uomini da patologie croniche e invalidanti, disabilità fisiche e psichiche, e negli ultimi anni si registra un sempre maggior uso di alcool e fumo di sigarette, soprattutto nelle fasce d’età più giovani. Si stima che il consumo di farmaci sia per il 40% appannaggio delle donne, rispetto al 30% degli uomini per la fascia d’età compresa tra i 15 e i 44 anni; dopo i 45 anni tale divario tende a ridursi. Questo complesso orizzonte è stato definito “il paradosso delle donne”: 1. Le donne vivono di più degli uomini (avendo un’aspettativa di vita di 84 anni circa rispetto ai 75 degli uomini), ma passano un maggior numero di anni di vita in cattiva salute, essendo più affette da malattie croniche: il 47.7% delle persone con più di 65 anni affette da malattie croniche è rappresentato da donne. 2. Fanno maggior consumo di farmaci, ma d’altra parte presentano un numero più elevato di reazioni avverse a farmaci. 3. Le donne necessitano di più frequenti interventi sanitari nella prevenzione, diagnosi e cura, ma la ricerca scientifica si rivolge ancora per lo più agli uomini: il 10% degli studi clinici non include le donne, e nel restante 90% la percentuale di soggetti di sesso femminile analizzati non supera il 25%; i risultati degli studi spesso non sono diversificati per “genere” e vengono applicati indistintamente al sesso maschile e femminile. Sebbene le ragioni di queste disparità siano ancora in gran parte sconosciute e

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controverse, nel 2001 l’Istituto di Medicina di Washington ha invocato la necessità di una maggiore comprensione delle differenze tra i sessi nella medicina cardiovascolare, e l’Istituto Canadese di Ricerca della Salute ha promosso lo studio dei fattori biologici e socioculturali legati al sesso femminile e in grado di influenzare in modo determinante l’insorgenza e l’evoluzione delle malattie del cuore nella donna. La salute viene sempre più spesso concepita come stato di benessere psico-fisico che coinvolge la persona nella sua interezza. L’offerta sanitaria deve rivolgersi, pertanto, al genere, che costituisce una costruzione sociale e differisce dal sesso in quanto si spinge oltre gli orizzonti delle differenze biologiche. Il genere ingloba in sé corpo, mente e sistema di relazioni sociali, essenziali per sopravvivere nell’infanzia come nella vecchiaia e nella malattia. La medicina attuale prende sempre più consapevolezza delle differenze di genere e tenta di attuare dei programmi di screening, diagnosi e terapia differenti negli uomini e nelle donne.

È tempo di sfatare alcuni miti: le malattie cardiovascolari non si presentano esclusivamente in giacca e cravatta, le donne non sono immuni da problemi di cuore, le donne necessitano, per il loro cuore, delle stesse cure destinate agli uomini.

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Un cuore speciale

Nell’immaginario collettivo, il cuore femminile è stato sempre considerato simbolo dell’amore che “accoglie e dona”, “centro” della vita del corpo e dello spirito. Tale simbolismo rispecchia la realtà molto più di quanto si creda. Il cuore è un organo importantissimo, capace di “accogliere ed espellere” il sangue e, con la sua “centralità” all’interno del corpo, porta nutrimento e sostentamento ad ogni tessuto, fino alla cellula più piccola e periferica. Ma come è fatto e come funziona realmente il cuore? È un organo affascinante: sin dal momento del concepimento e fino all’ultimo respiro di vita, esso batte incessantemente, per numerose volte ogni minuto: si stima che in 85 anni esso possa battere per quasi 3 miliardi di volte. Il cuore è un organo muscolare, capace di funzionare in modo autonomo (cioè, indipendentemente dalla nostra volontà): si trova nel centro della gabbia toracica, circondato dai polmoni, leggermente spostato a sinistra, con la punta diretta a sinistra e in basso, verso il fianco. Le sue pareti muscolari formano all’interno 4 cavità: 2 cavità a parete più sottile, deputate ad accogliere il sangue (atrio destro e atrio sinistro) e 2 cavità a parete più spessa, capaci di espellere il sangue in circolo (ventricolo destro e ventricolo sinistro). Un sistema di setti divide all’interno le 4 cavità: gli atri sono divisi dal setto interatriale e i ventricoli dal setto interventricolare. Ciascun atrio è anche separato dal rispettivo ventricolo da un piano fibroso (detto “piano atrio-ventricolare”) al centro del quale si trovano degli apparati valvolari deputati al passaggio unidirezionale del sangue tra gli atri e i ventricoli: la valvola tricuspide, posta tra l’atrio e il ventricolo destro, e la valvola mitrale, posta tra l’atrio e il ventricolo sinistro [Figura 1].

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Difendere il cuore delle donne Aorta Vena cava superiore

Arteria polmonare

Valvola aortica Valvola mitrale

Atrio destro

Ventricolo sinistro

Valvola polmonare

Setto interventricolare

Valvola tricuspide Ventricolo destro

Vena cava inferiore

Figura 1. Anatomia del cuore. Immagine di una sezione del cuore, che mostra all’interno i due ventricoli e l’atrio destro. L’atrio sinistro è posizionato dietro l’arteria polmonare. Attraverso la valvola tricuspide a destra e la valvola mitrale a sinistra, il sangue passa dagli atri ai rispettivi ventricoli. I due ventricoli sono separati dal setto interventricolare. Attraverso la valvola aortica, il sangue viene spinto nell’aorta e quindi nella circolazione sistemica, mentre attraverso la valvola polmonare, entra nell’arteria polmonare e nel circolo polmonare. In questa immagine è rappresentata anche la vena cava superiore, che fa parte del sistema delle grandi vene deputate a raccogliere il sangue in arrivo dai tessuti periferici e a convogliarlo al cuore

Il cuore costituisce un punto di passaggio importante del sangue, e si pone in posizione intermedia tra la circolazione polmonare o piccolo circolo (dove il sangue viene ossigenato) e la circolazione sistemica o grande circolo, costituito dalla grande rete di vasi sanguigni che raggiunge ogni tessuto dell’organismo. La valvola polmonare rappresenta la porta d’ingresso nel piccolo circolo e la valvola aortica costituisce l’accesso al grande circolo. L’insieme del cuore e dei 2 circoli forma un sistema unico, capace di lavorare in modo continuo per assicurare ossigeno e nutrimenti e rimuovere i prodotti di scarto

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da tutti gli altri organi. L’intero e complesso sistema è definito “apparato cardiovascolare”. L’apparato cardiovascolare si sviluppa in entrambi i sessi alla metà della terza settimana gestazionale e comincia a funzionare completamente a partire dalla quarta settimana di gravidanza; i primi battiti cardiaci si registrano tra il 22° e il 23° giorno di vita dell’embrione. Tuttavia, l’organo adulto raggiunge un peso differente nei 2 sessi: il cuore femminile raggiunge i 230-280 grammi e rappresenta circa lo 0.40% del peso corporeo, differenziandosi dal cuore dell’uomo, che pesa circa 280-300 grammi (0.45% del peso corporeo maschile). Il peso tipico viene raggiunto tra i 17 e i 20 anni d’età. L’atto di accogliere ed espellere il sangue avviene ad ogni battito cardiaco ed è dovuto a movimenti di rilasciamento e di contrazione delle pareti muscolari. Tali movimenti si verificano in due fasi distinte (rispettivamente, la diastole e la sistole) e insieme costituiscono quello che viene definito “ciclo cardiaco”, il nucleo essenziale del funzionamento del cuore. La grande e la piccola circolazione funzionano in parallelo: infatti, il sangue refluo da tutto il corpo e povero di ossigeno, che raggiunge l’atrio destro, si riversa durante la diastole nel ventricolo destro e da qui viene spinto durante la sistole nell’arteria polmonare e nel circolo polmonare. A livello dei capillari polmonari, il sangue viene ossigenato e, una volta arricchitosi nuovamente d’ossigeno, raggiunge l’atrio sinistro attraverso le vene polmonari. Durante la diastole, il sangue presente nell’atrio sinistro riempie il ventricolo sinistro e da qui viene espulso durante la sistole nell’aorta, l’arteria più importante della circolazione sistemica. Le fasi di contrazione e rilasciamento vengono controllate da particolari impulsi elettrici che nascono e vengono veicolati all’interno del cuore da un sistema di fibre muscolari specializzate che determinano il ritmo e la durata del ciclo cardiaco. Il muscolo cardiaco, come tutti gli organi, necessita, per lavorare bene, dell’apporto di sangue. Infatti, esso viene irrorato da un siste-

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ma specializzato di piccole arterie coronarie che partono dall’aorta ed abbracciano tutto il muscolo cardiaco, penetrando fino agli strati piu’ profondi. Le coronarie principali sono due: la coronaria sinistra e la coronaria destra. La coronaria sinistra è costituita da un tratto iniziale (tronco comune), che si divide, poco dopo la sua origine, in due grossi rami: l’arteria discendente anteriore (che porta sangue alla maggior parte del cuore) e l’arteria circonflessa [Figura 2] Nonostante sia un organo strutturalmente identico nei due sessi, il cuore delle donne “batte diversamente” da quello degli uomini. Esso, infatti, pur essendo dotato di funzione autonoma, è sottoposto a numerose sollecitazioni esterne e spesso risponde ai cambiamenti ambientali e agli stimoli fisici e psichici. In particolare, viene fortemente influenzato, dopo la pubertà, dall’effetto degli ormoni. Gli estrogeni e il progesterone (ormoni sessuali

Figura 2. Le coronarie. Le coronarie sono un sistema specializzato di piccole arterie, che partono dall’aorta e abbracciano tutto il muscolo, penetrando fino agli strati più profondi.

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femminili) vengono prodotti dalle ovaie durante il ciclo mestruale ed esercitano importanti effetti non solo sull’apparato riproduttivo, ma anche sul resto dell’organismo e, in particolare, sul sistema cardiovascolare. È ormai ampiamente riconosciuto che gli estrogeni abbiano un ruolo protettivo sul sistema cardiovascolare [Figura 3]. Infatti, essi esercitano un importante effetto anti-ossidante sulla parete delle arterie e mediano la dilatazione dei vasi sanguigni. Inoltre, agendo sul metabolismo epatico, determinano la riduzione dei livelli di colesterolo totale e di quello cosiddetto “cattivo” (colesterolo LDL) e aumentano la quantità di colesterolo “buono” (colesterolo HDL); in questo modo, inibiscono l’accumulo di colesterolo a livello della parete vasale. Inoltre, migliorano il metabolismo glicidico riducendo i livelli di glicemia, la tendenza a sviluppare insulino-resistenza e impediscono l’aggregazione delle piastrine, riducendo il rischio di occlusione coronarica acuta che causa l’ischemia e l’infarto del cuore. infine, riducono la distribuzione del grasso corporeo responsabile dell’aumento dell’indice di massa corporea. Il cuore delle donne tende ad ammalarsi maggiormente dopo la menopausa, quando, venuta meno la protezione esercitata dagli estrogeni, puo’ insorgere la malattia aterosclerotica e le sue complicanze, come l’angina e l’infarto. Infatti, tali patologie si manifestano circa 10 anni più tardi rispetto a quanto si verifica negli uomini. Il progesterone, esercita effetti opposti a quelli degli estrogeni, in quanto riduce la capacità di vasodilatazione periferica. Mentre in passato le raccomandazioni internazionali sulla prevenzione cardiovascolare erano indirizzate indistintamente agli uomini e alle donne, la sempre maggior attenzione al cuore femminile ha consentito di formulare linee-guida di prevenzione e cura più specifiche e mirate alla salute della donna.

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Figura 3. Effetti degli estrogeni. Gli estrogeni esercitano molti importanti effetti a livello cardiovascolare e la loro azione protettiva determina il basso rischio di eventi cardiaci nelle donne in età fertile. Essi sono in grado di ridurre lo stress ossidativo, ridurre il colesterolo “cattivo” e aumentare quello “buono”, favoriscono la vasodilatazione e riducono la capacità di aggregazione delle piastrine, migliorano il metabolismo glucidico.

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