Anche questo libro – come i precedenti Il collezionista di orologi e Il coriandolo della Quaderna – è stato scritto con l’esclusivo sistema custom made, cioè “su misura”. L’idea infatti parte dalle persone, che hanno prestato volto, nome e cognome a personaggi immaginari. Sono quindi uomini e donne veri, reali, autentici. È il racconto che li rende diversi, trasformandoli negli attori di una storia completamente immaginaria. Amici fra di loro, a volte magari solo conoscenti, ma tutti mossi da un unico intendimento: divertirsi e far divertire. Sono fotografati nelle prime pagine del libro… buon divertimento!
Roberto Raisi, nato nel 1964 a Santa Maria Codifiume, vive a Molinella. Agente di commercio, ha il pallino della buona cucina e della lettura di libri gialli o comici. Non è quindi un caso che abbia scritto alcune opere allineate proprio su questi argomenti: da Scusi mi porta il conto? – repertorio dei migliori ristoranti dell’Emilia-Romagna – a Il collezionista di orologi e Il coriandolo della Quaderna, i gialli semiseri con cui ha dato il via alle indagini del commissario Passerini.
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Roberto Raisi
hanno rubato tutti i pancesare
Dall’incredibile, straordinaria e rocambolesca rapina effettuata in una delle gioiellerie più prestigiose di Bologna prende vita una serie di vicende e circostanze che, sviluppatesi a Molinella, porteranno il commissario Passerini a risolvere un caso davvero difficile e inquietante. Infatti, non solo deve capire perché il cadavere di un ricchissimo avvocato viene trovato in una rotoballa di erba per mucche, bello confezionato come una tonda pralina di cioccolato e menta, ma deve anche risolvere un vero rompicapo, un fatto stranissimo: la sparizione di tutte le confezioni di Pancesare – un dolce tipico di Molinella, una vera delizia per il palato – pronte per le festività natalizie. Chi può aver rubato il Pancesare e perché? Le indagini sono molto complesse e portano il nostro commissario addirittura in Inghilterra! Anche questa volta, comunque, Passerini può contare sull’aiuto dell’amico Santo Merendino mentre, sullo sfondo, si avvicendano gli scherzi e le burle dei frequentatori della bottega del barbiere Enrico, detta Monte Citorio, adulti anagraficamente, goliardi nell’animo, allegri per vocazione. Monte Citorio è un vero e proprio universo, un mondo a parte, una piccola fetta di paradiso in terra, un luogo dell’anima in cui la vita, fortemente connotata della cultura padana, si dipana con serena e trionfante allegria.
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Cosa collega Molinella con Buckingam Palace? E perché la regina Elisabetta è interessata alla Bassa padana? Un’altra mirabolante – e internazionale! – avventura del commissario Passerini!
Roberto Raisi
hanno rubato tutti i
pancesare Giallo umoristico
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