Nel 1913, Milano fu sconvolta da un efferato omicidio: quello di Rosetta, ragazza trovata assassinata in piazza Vetra.
In questo romanzo, scritto partendo dagli appunti del giornalista Ciro Morselli, si ripercorrono le indagini sull'assassino.
La presente opera intende riproporla attraverso le parole di Ciro Morselli il giornalista che la visse in prima persona, come professionista e come uomo, e che la denunciò attraverso le pagine dell’Avanti!. In un grosso plico di pezzi dattiloscritti tramandati in famiglia, egli ha raccolto e descritto questo e altri “fattacci”, avvenuti nei primi decenni del Novecento a Milano e da lui seguiti come cronista sino alla soluzione. Un viaggio inedito nella ligéra milanese della quale egli rivela tutto il lato umano: le logiche, le miserie, le storture, ma anche il codice d’onore non privo di capacità di dialogo e di senso di riconoscenza.