GIACOMO BATTARA
Ma lì in quel posto ero nessuno. Uno zero spaccato. Un ronzio fastidioso. In un posto come quello, una domanda innocente del tipo come stai?, può risultare quasi un abbraccio.
la Follia di Gregorio
Giacomo Battara con Minerva edizioni ha pubblicato: Fuori scena (romanzo, 2005). Scritto in blu (romanzo, 2006). Pusher (romanzo, 2009). L’ultima notte (romanzo, 2011). Il Ventennio e l’estetizzazione del potere in “Mussolini ritrovato” a cura di A. Petacco, 2012. Viaggio nel vortice (romanzo, 2013). Amico mio carissimo in “Amori dAmare”, antologia di racconti a cura di C. Demi, 2014.
GIACOMO BATTARA
la Follia di Gregorio
Cover by: Illustrificio Morskipas (www.morskipas.it)
MINERVA EDIZIONI
ROMANZO
MINERVA EDIZIONI
«Domenica 21, quello era il giorno perfetto. C’era chi si organizzava per un’ultima gita al mare, chi andava in chiesa per consuetudine o devozione, chi a trovare i nonni per ascoltare storie fantastiche o inverosimili. Io volevo morire.» È così che inizia la storia di Gregorio, la vicenda di un uomo giovane ma stanco della sua esistenza, un uomo che non ha paura di guardare negli occhi la morte, anzi, la desidera fortemente, la insegue con un piglio sempre nuovo ed ostinato, in una corsa affannosa verso un aldilà in cui crede a modo suo. Difficile capire la scelta ragionata di metter fine alle sue avventure sfortunate. Nessuno prova ad immedesimarsi nella sua curiosità verso una vita oltre la morte che lo attrae in modo indomito e risoluto, nonostante illuminate riflessioni elaborate con raziocinio. Così i medici scelgono per lui la “cura” più appropriata che consiste in un percorso di riabilitazione in un ospedale psichiatrico, tramite potenti farmaci che dovrebbero indurlo al ripensamento. La follia di Gregorio è un viaggio introspettivo dentro le emozioni del protagonista ritenuto folle per la sua lucidità stupefacente, per la sua sincerità disarmante e all’interno del suo pensiero tanto innocente quanto sconcertante. Tanti i personaggi che come pezzi unici di un mosaico favoloso, si intersecano prima e si sistemano poi, in un loro posto che sembra destinato ancestralmente, fino a formare il quadro astratto, laconico ma scintillante, della vita di Gregorio. È una storia sull’inestimabile valore della dignità umana, sul rispetto della diversità troppo spesso violato. È una storia che parla d’amore, di futuro, di vita schiacciata da troppo peso e del sollievo dell’oltre. Un viaggio da cui si torna mai uguali.
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