Possono ventiquattro ore, poco più di un giorno cambiare la vita di una persona?
Vale ha trentacinque anni, un marito, due figli e un cane. Vale è una scultrice, un’artista, ma non sempre se lo ricorda. Le sue giornate sono il susseguirsi di una sfilza di obblighi, nel perenne tentativo quasi sempre fallito di non essere in ritardo. Di ora in ora con un ritmo incessante e sincopato, si accavallano accompagnamenti a scuola, feste per bambini, e visite mediche. Soprattutto visite mediche, perché Alessandro è autistico. Vale non fa altro che correre e in questa corsa non c’è spazio quasi per niente altro, fino a che una mattina portando Matilde, la figlia minore, con il cane al parco ritrova il cadavere di un neonato.