E state con me

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..state E.con

Ges첫

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cammino estivo X adolescenti e giovani


Introduzione “Beati i misericordiosi perché troveranno misericordia”. Queste parole di Gesù sono state scelte da papa Francesco come motto della 31a GMG che si terrà in Polonia, a Cracovia, dal 26 luglio al 1 agosto di quest’anno. Siamo in cammino verso questo appuntamento da ormai due anni e questa terza E...state con Gesù la vivremo alla GMG o seguendo a distanza, ma uniti col cuore, questo grande evento di giovani. Misericordia non vogliamo che resti uno slogan né una parola vuota. Misericordia è il nome stesso di Dio, perché Dio è Misericordia. Dunque essere cristiano significa essere misericordioso. Vogliamo che misericordia sia la nostra scelta di vita, in un mondo dove ancora si crede che l’unica risposta alla violenza sia la violenza.

La parola di Dio ci guiderà verso Cracovia , a Cracovia e dopo Cracovia. Saremo sostenuti ogni giorno dall'insegnamento di Papa Francesco e di altri uomini e donne illuminati dallo Spirito. Tra questi spiccano tre grandi santi che, per nascita, hanno un legame forte con la terra polacca e la città di Cracovia: Santa Faustina Kowalska, San Massimiliano Maria Kolbe e San Giovanni Paolo II. Questi tre santi sono però legati alla GMG non solo dalla terra ma anche dal Cielo. Con la loro vita e le loro parole sono infatti dei veri maestri di misericordia. Lasciamoci guidare dunque da chi ha camminato a Cracovia prima di noi, per poter far ritorno nelle nostre terre sicuri che è beato chi è misericordioso, perchè troverà misericordia.

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Buon cammino e buona GMG 2016!!


prima settimana

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lunedì 13 giugno

verso Cracovia

13-19 giugno 2016

tempo n u : G M G a l d i g r a z ia ascolto dal vangelo di Matteo 5

prego Signore Gesù Cristo, tu ci hai insegnato a essere misericordiosi come il Padre celeste, e ci hai detto che chi vede te vede Lui. Mostraci il tuo volto e saremo salvi. Papa Francesco

Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere

e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.

Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati”.

rifletto

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Carissimi giovani, siamo giunti all’ultima tappa del nostro pellegrinaggio a Cracovia, dove celebreremo insieme la XXXI Giornata Mondiale della Gioventù. Nel nostro lungo e impegnativo cammino siamo guidati dalle parole di Gesù tratte dal “discorso della montagna”. Abbiamo iniziato questo percorso nel 2014, meditando insieme sulla prima Beatitudine: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il Regno dei Cieli».

diario di bordo

dal messaggio di Papa Francesco per la GMG 2016


prima settimana

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martedì 14 giugno

verso Cracovia

13-19 giugno 2016

tempo n u : G M G a l d i g r a z ia ascolto dal vangelo di Matteo 5 Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere

e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare

e insegnava loro dicendo: “Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.

prego Signore Gesù Cristo, il tuo sguardo pieno di amore liberò Zaccheo e Matteo dalla schiavitù del denaro; l’adultera e la Maddalena dal porre la felicità solo in una creatura; fece piangere Pietro dopo il tradimento, e assicurò il Paradiso al ladrone pentito. Fa’ che ognuno di noi ascolti come rivolta a sé la parola che dicesti alla samaritana: Se tu conoscessi il dono di Dio! Papa Francesco

diario di bordo

Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio”.

rifletto dai messaggi di Papa Francesco per la GMG 2015 e 2016

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La parola beati, ossia felici, compare nove volte in questa che è la prima grande predica di Gesù. È come un ritornello che ci ricorda la chiamata del Signore a percorrere insieme a Lui una strada che, nonostante tutte le sfide, è la via della vera felicità. Per il 2015 il tema è stato «Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio».


prima settimana

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mercoledì 15 giugno verso Cracovia 13-19 giugno 2016

tempo n u : G M G a l d i g r a z ia ascolto dal vangelo di Matteo 5 e Luca 6

prego Signore Gesù Cristo, Tu sei il volto visibile del Padre invisibile, del Dio che manifesta la sua onnipotenza soprattutto con il perdono e la misericordia: fa’ che la Chiesa sia nel mondo il volto visibile di Te, suo Signore, risorto e nella gloria. Papa Francesco

Beati i misericordiosi,

perché troveranno misericordia.

Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.

diario di bordo

rifletto dal messaggio di Papa Francesco per la GMG 2016

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Nel cammino che ci sta davanti vogliamo lasciarci ispirare dalle parole: «Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia» Con questo tema la GMG di Cracovia 2016 si inserisce nell’Anno Santo della Misericordia, diventando un vero e proprio Giubileo dei Giovani a livello mondiale. Non è la prima volta che un raduno internazionale dei giovani coincide con un Anno giubilare. Forse alcuni di voi si domandano: che cos’è questo Anno giubilare celebrato nella Chiesa?


prima settimana

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giovedì 16 giugno

verso Cracovia

13-19 giugno 2016

tempo n u : G M G a l d i g r a z ia ascolto dal libro del Levitico 25 Al decimo giorno del settimo mese, farai echeggiare il suono del corno; nel giorno dell'espiazione farete

echeggiare il corno per tutta la terra. Dichiarerete santo il cinquantesimo anno e proclamerete la liberazione nella terra per tutti i suoi abitanti. Sarà per voi un giubileo; ognuno di voi tornerà nella sua proprietà e nella sua

famiglia. Il cinquantesimo anno sarà per voi un giubileo; non farete né semina né mietitura di quanto i campi

produrranno da sé, né farete la vendemmia delle vigne

non potate. Poiché è un giubileo: esso sarà per voi santo;

per chi era caduto in miseria, il miglioramento delle relazioni tra le persone e la liberazione degli schiavi.

prego dal Salmo 50 Pietà di me, o Dio, nel tuo grande amore; nella tua misericordia cancella il mio errore. Lavami da ogni mia colpa, purificami dal mio peccato. Purificami dal peccato e sarò puro, lavami e sarò più bianco della neve. Fa' che io ritrovi la gioia della festa, si rallegri quest'uomo che hai schiacciato. Togli lo sguardo dai miei peccati, cancella ogni mia colpa.

potrete però mangiare il prodotto che daranno

i campi. In quest'anno del giubileo ciascuno tornerà nella sua proprietà.

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Ogni cinquant’anni gli ebrei sentivano risuonare la tromba (jobel) che li convocava (jobil) a celebrare un anno santo, come tempo di riconciliazione (jobal) per tutti. In questo periodo si doveva recuperare una buona relazione con Dio, con il prossimo e con il creato, basata sulla gratuità. Perciò, tra le altre cose, si promuoveva il condono dei debiti, un particolare aiuto

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dal messaggio di Papa Francesco per la GMG 2016

diario di bordo

rifletto


verso Cracovia

13-19 giugno 2016

tempo n u : G M G a l d i g r a z ia ascolto dal vangelo di Matteo 5 Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli.

Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: “Beati i poveri in spirito,

perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati”.

rifletto dal messaggio di Papa Francesco per la GMG 2016

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La Chiesa stessa è chiamata ad offrire in abbondanza segni della presenza e della vicinanza di Dio, a risvegliare nei cuori la capacità di guardare all’essenziale. In particolare, questo Anno Santo della Misericordia è il tempo per la Chiesa di ritrovare il senso della missione che il Signore le ha affidato il giorno di Pasqua: essere strumento della misericordia del Padre».

prego dal salmo 50 Crea in me, o Dio, un cuore puro; dammi uno spirito rinnovato e saldo. Non respingermi lontano da te, non privarmi del tuo spirito santo. Ridonami la gioia di chi è salvato, mi sostenga il tuo spirito generoso. Ai peccatori mostrerò le tue vie e i malvagi torneranno a te. Liberami dal castigo della morte, mio Dio, e canterò la tua giustizia, mio Salvatore. Signore, apri le mie labbra e la mia bocca canterà la tua lode. Se ti offro un sacrificio, tu non lo gradisci; se ti presento un'offerta, tu non l'accogli. Vero sacrificio è lo spirito pentito: tu non respingi, o Dio, un cuore abbattuto e umiliato.

diario di bordo

venerdì 17 giugno

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prima settimana

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prima settimana

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sabato 18 giugno

verso Cracovia

13-19 giugno 2016

tempo n u : G M G a l d i g r a z ia

Pasquale, il senso più profondo del giubileo trova pieno compimento. Quando in nome di Cristo la Chiesa convoca un giubileo, siamo tutti invitati a vivere uno straordinario tempo di grazia.

ascolto dal vangelo di Luca 4 Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo

solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprì il rotolo

e trovò il passo dove era scritto: “Lo Spirito del Signore

è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,

a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l'anno

di grazia del Signore”. Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all'inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: “Oggi si è compiuta questa Scrittura

prego Signore Gesù Cristo, manda il tuo Spirito e consacraci tutti con la sua unzione perché il Giubileo della Misericordia sia un anno di grazia del Signore e la tua Chiesa con rinnovato entusiasmo possa portare ai poveri il lieto messaggio, proclamare ai prigionieri e agli oppressi la libertà e ai ciechi restituire la vista. Papa Francesco

dal messaggio di Papa Francesco per la GMG 2016

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Gesù Cristo è venuto ad annunciare e realizzare il tempo perenne della grazia del Signore, portando ai poveri il lieto annuncio, la liberazione ai prigionieri, la vista ai ciechi e la libertà agli oppressi (cfr Lc 4,18-19). In Lui, specialmente nel suo Mistero

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rifletto

diario di bordo

che voi avete ascoltato”.


prima settimana

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domenica

verso Cracovia

19 giugno '16

la GM

d i g r a z ia G: un tempo

rito romano

rito ambrosiano V DOMENICA DOPO PENTECOSTE Gen 18, 1-2a. 16-33; Sal 28 (27), 2. 6-9; Rm 4, 16-25; Lc 13, 23-29 lettura del vangelo secondo Luca In quel tempo. Un tale chiese al Signore Gesù: “Signore, sono

XII DOMENICA PER ANNUM

pochi quelli che si salvano?”. Disse loro: “Sforzatevi di entrare

Zc 12,10-11; 13,1; Sal 62 (63); Gal 3,26-29; Lc 9,18-24

per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di

dal vangelo secondo Luca

si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete

entrare, ma non ci riusciranno. Quando il padrone di casa

Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare.

a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi

“Le folle, chi dicono che io sia?”. Essi risposero: “Giovanni il

“Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegna-

risorto”. Allora domandò loro: “Ma voi, chi dite che io sia?”.

dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiusti-

Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno.

Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio,

dagli
anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso

da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel

I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda:

risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire:

Battista; altri dicono Elia; altri uno degli antichi profeti che è

to nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di

Pietro rispose: “Il Cristo di Dio”.

zia!”. Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete

“Il Figlio dell’uomo, disse, deve soffrire molto, essere rifiutato

voi invece cacciati fuori. Verranno da oriente e da occidente,

e risorgere il terzo giorno”. Poi, a tutti, diceva: “Se qualcuno

regno di Dio”.

vuole venire dietro a me,

rinneghi se stesso, prenda e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà,

ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà”.

Salmo 62 O Dio, tu sei il mio Dio, all'aurora ti cerco, di te ha sete l'anima mia, a te anela la mia carne, come terra deserta, arida, senz'acqua.

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Così nel santuario ti ho cercato,

per contemplare la tua potenza e la tua gloria. Poiché la tua grazia vale più della vita, le mie labbra diranno la tua lode. Così ti benedirò finché io viva, nel tuo nome alzerò le mie mani. Mi sazierò come a lauto convito, e con voci di gioia ti loderà la mia bocca. 17

la sua croce ogni giorno


lunedì 20 giugno

verso Cracovia

20-26 giugno 2016

re c o m p r e n ddei D io l ’a m o r e ascolto dal primo libro dei Re 8 Signore, Dio d'Israele, non c'è un Dio come te, né lassù nei cieli

né quaggiù sulla terra! Tu mantieni l'alleanza e la fedeltà verso i tuoi servi che camminano davanti a te con tutto il loro cuore.

rifletto dal messaggio di Papa Francesco per la GMG 2016

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“Misericordiosi come il Padre” è il motto di questo Giubileo. Cerchiamo perciò di comprendere meglio che cosa significa la misericordia divina. L’Antico Testamento per parlare di misericordia usa vari termini, i più significativi dei quali sono hesed e rahamim. Il primo, applicato a Dio, esprime la sua instancabile fedeltà all’Alleanza con il suo popolo, che Egli ama e perdona in eterno. Il secondo, rahamim, può essere tradotto come “viscere”, richiamando in particolare il grembo materno e facendoci comprendere l’amore di Dio per il suo popolo come quello di una madre per il suo figlio.

prego Parla, canta, sorridi al tuo bambino, fin da quando viene al mondo: la tua voce lo accarezza, lo conforta, lo circonda. Aspetta, con calma, che lui ti risponda. Viaggia con lui, tra parole e colori, trasforma il suo mondo in piccole storie: fagli capire, con gesti e parole, la tenerezza dell' essere insieme. Le storie che ascolta lo portano in volo, gli danno parole che non conosceva, gli mettono in fuga i mostri più cupi, rispondono quiete a mille perché.

diario di bordo

Leggi ogni giorno con il l tuo bambino. Digli così quanto bene gli vuoi, fagli un regalo che dura per sempre. Rita Valentino Merletti

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seconda settimana

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seconda settimana

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martedì 21 giugno

verso Cracovia

20-26 giugno 2016

re c o m p r e n ddei D io l ’a m o r e ascolto dal libro del profeta Osea 11 Quando Israele era fanciullo, io l’ho amato e dall'Egitto

ho chiamato mio figlio. Ma più li chiamavo, più si allonta-

navano da me; [...] A Èfraim io insegnavo a camminare

tenendolo per mano, ma essi non compresero che avevo cura di loro.

Io li traevo con legami di bontà, con vincoli d’amore,

ero per loro come chi solleva un bimbo alla sua guancia, mi chinavo su di lui per dargli da mangiare.

rifletto

del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se costoro si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai» (Is 49,15). Un amore di questo tipo implica fare spazio all’altro dentro di sé, sentire, patire e gioire con il prossimo. Nel concetto biblico di misericordia è inclusa anche la concretezza di un amore che è fedele, gratuito e sa perdonare.

prego Salmo 130 Signore, non si esalta il mio cuore né i miei occhi guardano in alto; non vado cercando cose grandi né meraviglie più alte di me. Io invece resto quieto e sereno: come un bimbo svezzato in braccio a sua madre, come un bimbo svezzato è in me l'anima mia. Israele attenda il Signore, da ora e per sempre.

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In questo brano di Osea abbiamo un bellissimo esempio dell’amore di Dio, paragonato a quello di un padre nei confronti di suo figlio: Nonostante l’atteggiamento sbagliato del figlio, che meriterebbe una punizione, l’amore del padre è fedele e perdona sempre un figlio pentito. Inoltre il profeta Isaia dice: «Si dimentica forse una donna

diario di bordo

dal messaggio di Papa Francesco per la GMG 2016


seconda settimana

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mercoledì 22 giugno verso Cracovia 20-26 giugno 2016

re c o m p r e n ddei D io l ’a m o r e ascolto dal vangelo di Matteo 9 Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti

pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: “Come mai il vostro maestro mangia insieme ai

pubblicani e ai peccatori?”. Udito questo, disse: “Non sono

i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: Misericordia io voglio e non

sacrifici. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori”.

rifletto dal messaggio di Papa Francesco per la GMG 2016

di tenerezza e di compassione, di indulgenza e di perdono. Il Nuovo Testamento ci parla della divina misericordia (eleos) come sintesi dell’opera che Gesù è venuto a compiere nel mondo nel nome del Padre (cfr Mt 9,13).

prego Dio di misericordia il tuo bel Paradiso lo hai fatto soprattutto per chi non ha sorriso, per quelli che han vissuto con la coscienza pura, l'inferno esiste solo per chi ne ha paura. Meglio di lui nessuno mai ti potrà indicare gli errori di noi tutti che puoi e vuoi salvare. Ascolta la sua voce che ormai canta nel vento Dio di misericordia vedrai, sarai contento.

diario di bordo

Fabrizio De Andrè, Preghiera in gennaio

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Nella misericordia è sempre incluso il perdono; essa non è un’idea astratta, ma una realtà concreta con cui Egli rivela il suo amore come quello di un padre e di una madre che si commuovono fino dal profondo delle viscere per il proprio figlio. Proviene dall’intimo come un sentimento profondo, naturale, fatto


seconda settimana

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giovedì 23 giugno

verso Cracovia

20-26 giugno 2016

re c o m p r e n ddei D io l ’a m o r e ascolto

prodigo”. In queste tre parabole ci colpisce la gioia di Dio, la gioia che Egli prova quando ritrova un peccatore e lo perdona. Sì, la gioia di Dio è perdonare! Qui c’è la sintesi di tutto il Vangelo. «Ognuno di noi è quella pecora smarrita, quella moneta perduta; ognuno di noi è quel figlio che ha sciupato la propria libertà seguendo idoli falsi, miraggi di felicità, e ha perso tutto. Ma Dio non ci dimentica, il Padre non ci abbandona mai. E’ un padre paziente, ci aspetta sempre! Rispetta la nostra libertà, ma rimane sempre fedele. E quando ritorniamo a Lui, ci accoglie come figli, nella sua casa, perché non smette mai, neppure per un momento, di aspettarci, con amore. E il suo cuore è in festa per ogni figlio che ritorna. È in festa perché è gioia. Dio ha questa gioia, quando uno di noi peccatore va da Lui e chiede il suo perdono»

dal vangelo di Luca 15 Si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per

“Costui accoglie i peccatori e mangia con loro”. Ed egli

disse loro questa parabola: “Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e

va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l'ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a

casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era

perduta. Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo

peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione”.

rifletto dal messaggio di Papa Francesco per la GMG 2016

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La misericordia del nostro Signore si manifesta soprattutto quando Egli si piega sulla miseria umana e dimostra la sua compassione verso chi ha bisogno di comprensione, guarigione e perdono. Tutto in Gesù parla di misericordia. Anzi, Egli stesso è la misericordia. Nel capitolo 15 del Vangelo di Luca possiamo trovare le tre parabole della misericordia: quella della pecora smarrita, quella della moneta perduta e quella conosciuta come la parabola “del figlio

prego Vorrei salire molto in alto, Signore, sopra la mia città, sopra il mondo, sopra il tempo. Vorrei purificare il mio sguardo e avere i tuoi occhi. Vedrei allora l'universo, l'umanità, la storia, come li vede il Padre. Vorrei la bella, eterna idea d'amore del tuo Padre che si realizza progressivamente: tutto ricapitolare in te, le cose del cielo e della terra. E vedrei che, oggi come ieri, i minimi particolari vi partecipano, ogni uomo al suo posto, ogni gruppo ed ogni oggetto. Vedrei la minima particella di materia e il più piccolo palpito di vita; l'amore e l'odio, il peccato e la grazia. diario di bordo Commosso, comprenderei che dinanzi a me si svolge la grande avventura d'amore iniziata all'alba del mondo. Comprenderei che tutto è unito insieme, che tutto non è che un minimo movimento di tutta l'umanità e di tutto l'universo verso la Trinità, in te e per te, Signore. Michel Quoist 25

ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo:


venerdì 24 giugno

verso Cracovia

20-26 giugno 2016

re c o m p r e n ddei D io l ’a m o r e ascolto dal vangelo di Giovanni 3 “Signore - gli dice la donna -, dammi quest'acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad

attingere acqua”. Le dice:“Va' a chiamare tuo marito e ritorna qui”. Gli risponde la donna: “Io non ho marito”.

Le dice Gesù: “Hai detto bene: Io non ho marito. Infatti hai

avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero”. replica la donna: “Signore,

vedo che tu sei un profeta!” La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente: “Venite a vedere

un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?”. Uscirono dalla città e andavano da lui.

rifletto dal messaggio di Papa Francesco per la GMG 2016

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La misericordia di Dio è molto concreta e tutti siamo chiamati a farne esperienza in prima persona. Quando avevo diciassette anni, un giorno in cui dovevo uscire con i miei amici, ho deciso di passare prima in chiesa.

Lì ho trovato un sacerdote che mi ha ispirato una particolare fiducia e ho sentito il desiderio di aprire il mio cuore nella Confessione. Quell’incontro mi ha cambiato la vita! Ho scoperto che quando apriamo il cuore con umiltà e trasparenza, possiamo contemplare in modo molto concreto la misericordia di Dio. Ho avuto la certezza che nella persona di quel sacerdote Dio mi stava già aspettando, prima che io facessi il primo passo per andare in chiesa.

prego Salmo 139 Signore, tu mi scruti e mi conosci; mi siedo o mi alzo e tu lo sai. Da lontano conosci i miei progetti: ti accorgi se cammino o se mi fermo, ti è noto ogni mio passo. Non ho ancora aperto bocca e già sai quel che voglio dire. Mi sei alle spalle, mi stai di fronte; metti la mano su di me! È stupenda per me la tua conoscenza; è al di là di ogni mia comprensione. Come andare lontano da te, come sfuggire al tuo sguardo? Salgo in cielo, e tu sei là; scendo nel mondo dei morti, e là ti trovo. Prendo il volo verso l'aurora o mi poso all'altro estremo del mare: anche là mi guida la tua mano, là mi afferra la tua destra.

diario di bordo

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seconda settimana

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sabato 25 giugno

verso Cracovia

20-26 giugno 2016

re c o m p r e n ddei D io l ’a m o r e

prego Salmo 139

La perseveranza ci rende forti nella prova, e questa

forza ci apre alla speranza. La speranza poi non porta

alla delusione, perché Dio ha messo il suo amore nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci ha dato.

Noi eravamo ancora incapaci di avvicinarci a Dio, quando Cristo, nel tempo stabilito, morì per i peccatori. È difficile

che qualcuno sia disposto a morire per un uomo onesto; al massimo si potrebbe forse trovare qualcuno disposto a dare la propria vita per un uomo buono. Cristo invece è morto per noi, quando eravamo ancora peccatori: questa è la prova che Dio ci ama.

rifletto dal messaggio di Papa Francesco per la GMG 2016

E tu, caro giovane, cara giovane, hai mai sentito posare su di te questo sguardo d’amore infinito, che al di là di tutti i tuoi peccati, limiti, fallimenti, continua a fidarsi di te e guardare la tua esistenza con speranza? Sei consapevole del valore che hai al cospetto di un Dio che per amore ti ha dato tutto?

Ti lodo, Signore: mi hai fatto come un prodigio. Lo riconosco: prodigiose sono le tue opere. Il mio corpo per te non aveva segreti quando tu mi formavi di nascosto e mi ricamavi nel seno della terra. Non ero ancora nato e già mi vedevi. Nel tuo libro erano scritti i miei giorni, fissati ancor prima di esistere. Come sono profondi per me i tuoi pensieri! Quanto è grande il loro numero, o Dio! Li conto: sono più della sabbia! Al mio risveglio mi trovo ancora con te. Scrutami e conosci il mio cuore, o Dio. Mettimi alla prova e scopri i miei pensieri. Vedi se seguo la via del male e guidami sulla tua via di sempre.

diario di bordo

ascolto dalla lettera di Paolo ai Romani 5

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Come ci insegna san Paolo “Cristo invece è morto per noi, quando eravamo ancora peccatori: questa è la prova che Dio ci ama.” Ma capiamo davvero la forza di queste parole?

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seconda settimana

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domenica

verso Cracovia

26 giugno '16

D io l ’a m o r e d i e r e d n e r p com rito romano XIII DOMENICA PER ANNUM 1 Re 19,16b.19-21; Sal 15 (16); Gal 5,1.13-18; Lc 9,51-62 dal vangelo secondo Luca Mentre Gesù era in cammino verso Gerusalemme
un tale

gli disse: “Ti seguirò dovunque tu vada”.
E Gesù gli rispose: “Le volpi hanno le loro tane
e gli uccelli del cielo i loro nidi,

ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo”. A un altro disse: “Seguimi”. E costui rispose: “Signore, permettimi di

andare prima a seppellire mio padre”. Gli replicò: “Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e an-

nuncia il regno di Dio”. Un altro disse: “Ti seguirò, Signore;

rito ambrosiano VI DOMENICA DOPO PENTECOSTE Es 24, 3-18; Sal 50 (49), 1-6; Eb 8, 6-13; Gv 19, 30-35 lettura del vangelo secondo Giovanni In quel tempo. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: “È compiuto!”. E, chinato il capo, consegnò lo spirito. Era il giorno

della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero

sulla croce durante il sabato - era infatti un giorno solenne quel sabato -, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo

che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno

dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua

testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate.

prima però lascia che io mi congedi da quelli di casa mia”.

Ma Gesù gli rispose: “Nessuno che mette mano all’aratro e

Salmo 49

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Parla il Signore, Dio degli dèi, convoca la terra da oriente a occidente. Da Sion, bellezza perfetta, Dio risplende.

Convoca il cielo dall’alto e la terra per giudicare il suo popolo.

«Davanti a me riunite i miei fedeli, che hanno stabilito con me l’alleanza offrendo un sacrificio». Dio ro nost il e Vien I cieli annunciano e non sta in silenzio; la sua giustizia: davanti a lui un fuoco divorante, è Dio che giudica. na intorno a lui si scate la tempesta.

31

poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio”.


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