!
!
! !
! ! ! !
!
!
! !
! !
! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! !
!
!
!
! !
!
!
! !
! !
!
!
! (ANSA) - UDINE - ''La prossima edizione del Mittelfest di Cividale sarà dedicata al discorso europeo e ai giovani artisti''. Lo ha detto oggi a Cividale del Friuli (Udine), l'artista e regista bosniaco Haris Pasovic, nuovo direttore artistico del festival di cultura della Mitteleuropa, in programma nella città patrimonio dell'Unesco nel mese di luglio. Alla sua presentazione oggi sono intervenuti l'assessore alla Cultura del Friuli Venezia Giulia, Gianni Torrenti, il sindaco Stefano Balloch, il presidente del Mittelfest, Federico Rossi. Bosniaco, di famiglia musulmana, non religioso - ''ma nel mio mondo - ha detto - la mia prima identità è essere un artista'' - Pasovic, intellettuale e autore prolifico, celebre anche per aver messo in scena ''Aspettando Godot'' di Samuel Beckett, diretto da Susan Sontag a Sarajevo durante l'assedio, fondatore del Sarajevo Film Festival, ha sottolineato la sua intenzione di dare un impulso fortemente ''europeo'' al prossimo festival, anche collaborando con l'Ue. ''Noi vogliamo collaborare con Bruxelles - ha detto - e ci sono vari programmi ai quali possiamo partecipare, come ad esempio Creative Europe. Se non quest'anno, perché i tempi sono stretti, sicuramente vorremmo partecipare con la prossima edizione. E poi va tenuto conto che il 2018 è l'anno europeo del Patrimonio culturale, dunque su questo tema incontrerò in febbraio alcuni funzionari europei e sarebbe mia intenzione portarli qui durante il festival. Visto che operiamo in un luogo di grande interesse culturale - ha commentato - penso che la cosa sarebbe molto adatta''. In Friuli Venezia Giulia e a Cividale, Pasovic ha detto di aver trovato ''non l'abitudine all'autocommiserazione così diffusa oggi in Europa, ma al contrario, vitalità, creatività, apertura al futuro e al dialogo''. Richiamando il titolo di un libro donatogli da Rossi, ''Coltivare la diversità'', Pasovic ha citato Susan Sontag sottolineando che ''o l'Europa sarà multiculturale, oppure non sarà proprio''. (ANSA).
!
!
! (ANSA) - UDINE - ''La prossima edizione del Mittelfest di Cividale sarà dedicata al discorso europeo e ai giovani artisti''. Lo ha detto oggi a Cividale del Friuli (Udine), l'artista e regista bosniaco Haris Pasovic, nuovo direttore artistico del festival di cultura della Mitteleuropa, in programma nella città patrimonio dell'Unesco nel mese di luglio. Alla sua presentazione oggi sono intervenuti l'assessore alla Cultura del Friuli Venezia Giulia, Gianni Torrenti, il sindaco Stefano Balloch, il presidente del Mittelfest, Federico Rossi. Bosniaco, di famiglia musulmana, non religioso - ''ma nel mio mondo - ha detto - la mia prima identità è essere un artista'' - Pasovic, intellettuale e autore prolifico, celebre anche per aver messo in scena ''Aspettando Godot'' di Samuel Beckett, diretto da Susan Sontag a Sarajevo durante l'assedio, fondatore del Sarajevo Film Festival, ha sottolineato la sua intenzione di dare un impulso fortemente ''europeo'' al prossimo festival, anche collaborando con l'Ue. (ANSA). !
!
!
! (ANSA) - UDINE - ''The next edition of the Mittelfest in Cividale will focus on the European discourse and young artists'', announced Bosnian artist and theatre director Haris Pasovic, newly appointed as artistic director of the cultural 'Mitteleuropean' festival, which is going to take place in the Unesco heritage town in july. His presentation to local and Italian media, today, was attended by the regional (FVG Region) councillor for Culture, Gianni Torrenti, Cividale mayor Stefano Balloch, the chairman of Mittelfest, Federico Rossi. Bosnian, born in a Muslim family, non-religious, ''but in my private world - he said - my first identity is artist'', Pasovic, intellectual and writer, well-known even for having staged Samuel Beckett's ''Waiting for Godot'' directed by Susan Sontag in Sarajevo during the siege, and founder of the Sarajevo Film festival, underlined that he intends to give a strong 'European' slant to the next edition of the Mittelfest, even by cooperating with the EU. ''It's normal for such an important and big cultural festival to cooperate with the European Union - he said -, and there are several programmes we should be part of, such as Creative Europe, which is very important for us. If not this year, since we don't have enough time for technical reasons, we will certainly take part in it next year''. Moreover, he added, ''a good opportunity is also offered by the 2018 Year of Heritage programme. I will meet some EU officials in February, and try to bring some of them to Cividale during the festival. Since we operate in a place of great cultural interest - he commented - I think that would be very suitable''. In Friuli Venezia Giulia and Cividale, Pasovic said he found ''not the habit of self-pity so widespread today in Europe, but vice versa, vitality, creativity, openness to the future and dialogue''. Citing the title of a book received from Mittelfest President Federico Rossi, 'Cultivating the diversity', Pasovic quoted Susan Sontag, pointing out that '' or Europe will be multicultural, or it will not be''.
!
!
!
! !
! ! ! ! ! ! !
!
!
! ! !
! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! !
!
!
!
!
!
! ! http://www.rainews.it/dl/rainews/TGR/multimedia/ContentItem91de2443990f8b94ae39b3929 b2d61b011b85.html
! ! ! ! !
!
!
!
! http://www.rainews.it/dl/rainews/TGR/multimedia/ContentItem91de2443990f8b94ae39b3929 b2d61b011b85.html!
! ! ! !
!
!
! ! !
! ! ! ! ! ! ! ! !
!
!
! Sarà un avamposto decisamente speciale nel 2018, anno europeo del patrimonio culturale, il Mittelfest diretto dal pluripremiato regista teatrale di Sarajevo Haris Pašović, firma teatrale di riferimento nei Paesi della ex Yugoslavia e sulla scena internazionale, dove è noto per spettacoli storici come “Risveglio di Primavera” e come il leggendario “Aspettando Godot” prodotto durante l’assedio di Sarajevo per la regia di Susan Sontag. Proprio a una celebre quote della scrittrice e intellettuale statunitense Pašović ha attinto per sintetizzare la sua visione legata al nostro tempo e alle linee guida che scandiranno il lavoro alla direzione di Mittelfest dall’edizione 2018: “L’Europa sarà multiculturale, o non sarà affatto”, ha spiegato Pašović, in occasione del suo primo incontro con la stampa italiana a Cividale del Friuli, ospite del convento delle Orsoline. “Coltivare la diversità il nostro compito oggi in Europa, e Mittelfest 2018 guarderà con decisione verso l’Europa e i Balcani promuovendo incontro, confronto e scambio fra le energie creative del continente. A partire dal “set” così speciale in cui si svolge il festival: Cividale e il Friuli Venezia Giulia sprigionano l’energia e lo slancio che solo i luoghi ricchi di storia possono custodire e tramandare. E noi – ha sottolineato il direttore Pašović dovremo essere innovativi e creativi, pieni di energia. Avremo bisogno dell’energia di tutti: dei promotori, dei partner del festival ma anche dei cittadini e del pubblico. Puntiamo a un festival capace di puntare su artisti di riferimento della scena europea ma anche di valorizzare i giovani. Vogliamo catalizzare spettatori dalle regioni contigue e da altri Paesi: contiamo sul gioco di squadra per migliorare le infrastrutture di collegamento con la città e potenziarne la ricettività turistica. Un lavoro da costruire nel tempo, ma noi partiremo subito”.
!
All’incontro stampa di Haris Pašović erano presenti anche il sindaco di Cividale Stefano Balloch, il presidente di Mittelfest Federico Rossi e l’Assessore regionale Gianni Torrenti. “All’avviso di selezione promosso per la ricerca del nuovo direttore artistico avevano risposto 31 candidature, 16 delle quali da fuori regione – ha spiegato il presidente Federico Rossi – Con la direzione di Haris Pašović Mittelfest rilancia verso una dimensione europea e ritrova le sue radici internazionali nel segno di un forte rinnovamento: l’obiettivo è far vivere il festival nell’arco dell’anno e attraverso il territorio, oltre le canoniche due settimane estive: per farne un forum – laboratorio di idee e confronto intorno al nostro tempo, dall’Europa ai Balcani”. “La direzione di Pašović riprende la vocazione del Mittelfest delle origini, con Giorgio Pressburger affiancato da altre carismatiche figure di artisti e intellettuali europei”, ha osservato l’Assessore regionale alla cultura Gianni Torrenti. “Ma non si tratta di un ritorno al passato, perché oggi l’Europa è diversa, e anche Mittelfest deve rinnovare il suo approccio verso quest’area centro-europea, così diversa da quella in cui il festival muoveva i suoi primi passi 25 anni fa. Sarà un festival di svolta e cambiamento, ma anche un’edizione su cui la Regione Fvg ha deciso di investire, incaricando un service importante, Videe, per la realizzazione di dirette e riprese che saranno veicolate attraverso le emittenti europee”. Haris Pašović è un regista teatrale pluripremiato. Ha diretto numerosi spettacoli e partecipato a diversi festival in tutto il mondo tra cui: Edinburgh International Festival, Festival d’Avignon, UK City of Culture, Napoli Teatro Festival, National Arts Festival of South Africa, Singapore Arts Festival e molti altri. La sua produzione del “Risveglio di Primavera” di Frank Wedekind è considerata una pietra miliare nel teatro della ex Jugoslavia. Durante l’assedio di Sarajevo produsse un leggendario “Aspettando Godot” di Samuel Beckett diretto da Susan Sontag e fondò il Sarajevo Film Festival. Rifondò e diresse il MESS International Theatre Festival di Sarajevo. La sua opera d’arte visiva “Sarajevo Red Line” (la linea rossa di Sarajevo), un’installazione lunga 825 m nel centro di Sarajevo apparse sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo nel 2012. Ha diretto spettacoli imponenti quali “Romeo e Giulietta” (Sarajevo), “La conquista della felicità” (Derry/Londonderry) e “A Century of Peace after a Century of Wars” (Un secolo di pace dopo un secolo di guerre) (Sarajevo) con centinaia di partecipanti e veicoli, musica dal vivo e proiezioni video, cui hanno assistito migliaia di spettatori. È direttore artistico del East West Centre di Sarajevo. Pašović ha ricevuto numerosi premi tra cui: Miglior Regista al BITEF Belgrade International Theatre Festival, Miglior Regista Jugoslavo, Premio UCHIMURA, Miglior Regista al MESS International Theatre Festival di Sarajevo; Miglior Regista al Festival dei Teatri Bosniaci, ecc. Molti riconoscimenti sono stati assegnati anche ai suoi spettacoli, nonché ad attori e artisti che hanno lavorato con Pašović. Pašović è cofondatore del Dipartimento di Regia dell’Accademia delle Arti dello Spettacolo di Sarajevo. Molti suoi studenti sono oggi registi acclamati della scena internazionale. È professore ordinario all’Accademia delle Arti dello Spettacolo di Sarajevo e alla IEDC Bled School of Management in Slovenia dove insegna Arte e Leadership. È visiting professor all’Accademia delle Arti dello Spettacolo di Novi Sad, Serbia. La sua istruzione include l’Accademia delle Arti dello Spettacolo di Novi Sad, Serbia, la borsa Fulbright, USA (University of Hawaii, Honolulu, New York University e University of Wisconsin, Madison), la UNESCO High Levels for Directors, il Festival d’Avignon, Francia, e altri percorsi di formazione professionale quali una borsa di studio presso il Nordisk Theatre Institute, Danimarca. Pašović tiene workshop e masterclass per registi e attori, e letture pubbliche (University of Malta, Tyrone Guthrie Centre, Irlanda, National Theatre of Scotland/Edinburgh International Festival, Queens University, Belfast, Drama Centre Singapore, Shanghai Dramatic Arts Centre, ecc.). Scrive saggi e testi teatrali. Pašović è anche relatore di spicco a conferenze internazionali quali l’Edinburgh International Summit al Parlamento Scozzese, il Central European Forum, Bratislava, Slovacchia, il Silk Road Forum al Shanghai China International Arts Festival, il St. Petersburg International Cultural Forum, Russia, la Lincoln Centre Global Initiative, New York, il Symi Symposium, Grecia, ecc. È stato membro della giuria in occasione del Premio per i migliori Festival Europei nel 2017 – Premio EFFE, Europe for Festivals, Festivals for Europe, assegnato dall’Associazione Europea dei Festival. ! ! ! !
!
!
! !
!
!
!
!
!
! ! ! ! ! !
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
! ! ! ! ! ! ! !
!
!
!
! ! ! ! ! ! ! !
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
!
! !
!
!
!
! !
! !
!
!
!
!