rassegna stampa 25 luglio

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mittelfest Il colore dell acqua Cividale del Friuli mittelfest 18–262015 luglio 2015 mittelfest.org

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Il colore dell acqua

rassegna stampa 25 luglio 2015


Il colore dell acqua mittelfest 2015

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lito, perchè andranante Elisadell (diacqua MonIl colore mittelfest 2015 o chef pluristellato o 20 Alajmo (di Pado-

ce il “Civiltà d Marina Militar persona del Ca giore, Amm. Gi Data: 25 luglio 2015 Pagina: 20

CULTUR Sabato 25 luglio 2015

PTV

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VERONA - Il vero protagonista PTV del 34˚ Premio Masi doveva essere il vescovo di Tripoli, il francescano veronese Giovanni Innocenzo Lo ha riveVERONAMartinelli. - Il vero protagonista lato presidente delieri 34˚a Verona Premio ilMasi doveva diessere Masi Agricola, Sandro Boscai- il il vescovo di Tripoli, ni,francescano annunciando i vincitori del veronese Giovanni Premio Masi, che da Lo 34haanni Innocenzo Martinelli. rivevalorizza gli interlato ieri ea promuove Verona il presidente preti dei Agricola, valori culturali delle di Masi Sandro BoscaiVenezie. Ma padre Martinelli ni, annunciando i vincitori del haPremio ringraziato, sostenendo di Masi, che da 34 anni non poter lasciare la Libia. valorizza e promuove gli interpreti dei valori culturali delle Venezie. Ma padre Martinelli ha ringraziato, sostenendo di non poter lasciare la Libia.

PREMI

Il Masi alla Marina Italiana (per i salvataggi dei migranti), a Elisa, Alajmo e Rovelli I riconoscimenti di quest’anno però, che saranno assegnati il 3 ottobre sotto forma di bottiglie di Amarone Masi, sono molto qualificati lo distesso, e I riconoscimenti quest’ansoprattutto innovativi e più "giono però, che saranno assegnati vanili" del solito, perchè il 3 ottobre sotto formaandrandi bottinoglie alladi cantante ElisaMasi, (di MonAmarone sono falcone), allo chef pluristellato molto qualificati lo stesso, e Massimiliano Alajmo (di Padosoprattutto innovativi e più "giovanili" del solito, perchè andranno alla cantante Elisa (di Monfalcone), allo chef pluristellato Massimiliano Alajmo (di Pado-

PREMI

va), e al fisico e scrittore veronese Carlo Rovelli, reduce da un grande exploit editoriale con le sue "Sette brevi lezioni di fisica"; alepresidente dell'Assoenolova), al fisico e scrittore veronegise Giuseppe Martellireduce andrà inveCarlo Rovelli, da un cegrande il “Civiltà del vino”, allale exploit editorialee con Marina Militare italiana nella sue "Sette brevi lezioni di fisipersona del Capo di Stato Magca"; al presidente dell'Assoenologiore, Amm. Giuseppe De Giorgi Giuseppe Martelli andrà invece il “Civiltà del vino”, e alla Marina Militare italiana nella persona del Capo di Stato Maggiore, Amm. Giuseppe De Gior-

gi, il “Grosso d'Oro Veneziano”. Quanto a padre Martinelli, «scelto per la sua fortissima testimonianza cristiana in Libia, è rimasto dopo gi, dove il “Grosso d'Oro anche Veneziano”. lo scoppio Quanto adella padrerivoluzione, Martinelli, l'avanzata dell'Is e il fortissima pericolo «scelto per la sua che incombe su cristiana di lui come testimonianza in su Litutti cristiani - haanche spiegato bia, idove è rimasto dopo Boscaini quando l'abbiamo conlo scoppio della rivoluzione, l'avanzata dell'Is e il pericolo che incombe su di lui come su tutti i cristiani - ha spiegato Boscaini - quando l'abbiamo con-

Il Masi alla Marina Italiana (per i salvataggi dei migranti), a Elisa, Alajmo e Rovelli

fascicolo nazionale

tattato per averlo a Verona ci ha ringraziato Sabato ma ci 25 ha luglio detto2015 che non avrebbe lasciato la sua diocesi: “Se esco da Tripoli e dalla Libia non mi lasceranno tattato per averlo a Verona ci ha più tornaci, e io devo restare ringraziato ma Quindi, ci ha detto che qui”, ci ha detto. abbianon avrebbe lasciato la sua mo deciso di premiare la MariTripoli nadiocesi: italiana“Se per esco il suoda lavoro e la e dalla Libia nonnel misoccorso lasceranno grande umanità ai più tornaci, e io che devo restare barconi di migranti attraverqui”, ha detto. Quindi, abbiasano il ci Mediterraneo. Un esemmoancora decisopiù di premiare la Maripio forte davanti ad na italianainsensibile per il suo elavoro e la un'Europa inumagrande umanità nel soccorso ai na con loro». barconi di migranti che attraversano il Mediterraneo. Un esempio ancora più forte davanti ad un'Europa insensibile e inumana con loro».

C ULTURA&SOCIETÀ CULTURA&SOCIETÀ MITTELFEST

A Mittelfest la ballerina Alessandra Ferri è protagonista al Teatro Nuovo da Udine del "Gala Evolution". Alle 20 in piazza Duomo il trombettista Markus Stockhausen.

REGISTA Romeo Castellucci sarà tra i protagonisti REGISTA del 43.mo Romeo Festival Castellucci delsarà Teatro tra i protagonisti del 43.mo Festival del Teatro

BIENNALE

MITTELFEST GUIDA A Mittelfest la ballerina Alessandra Ferri è protagonista al Teatro Nuovo da Udine del Paolo Baratta, "Gala Evolution". Alle 20 in piazza Duomo presidente Markus Stockhausen. il trombettista della Biennale. IlGUIDA suo mandato Paolo Baratta, scadrà presidente a fine anno della Biennale. Il suo IL mandato scadrà a fine anno

VILLE E GIARDINI

Il Festival Ville e Giardini propone domani alle 21.30 a Villa Le Procurative, a Ceregnano (Ro) un concerto di Avishai Cohen dedicato a Marco Tamburini.

VILLE E GIARDINI

Il Festival Ville e Giardini propone domani alle 21.30 a Villa Le Procurative, a Ceregnano (Ro) un concerto di Avishai Cohen dedicato a Marco Tamburini.

PREMIO CAMPIELLO

Oggi alle 17.30 all’Eden incontro coi finalisti del Premio Campiello Marco Balzano, Paolo Colagrande, Vittorio Giacopini, Carmen Pellegrino e Antonio Scurati.

PREMIO CAMPIELLO

Oggi alle 17.30 all’Eden incontro coi finalisti del Premio Campiello Marco Balzano, Paolo Colagrande, Vittorio Giacopini, Carmen Pellegrino e Antonio Scurati.

PRESIDENTE

Il Festival del Teatro "raddoppia" «Venezia deve coltivare talenti grandi maestri e 350 promesse ne parlo» BIENNALE Il mio futuro? Non IL PRESIDENTE Il Festival del Teatro "raddoppia" «Venezia deve coltivare talenti grandi maestri e 350 promesse Il mio futuro? Non ne parlo»

DaiMITTELFEST giovani alla conferma A Mittelfest la ballerina Alessandra Ferri è Dai giovani alla conferma lenuovesfidediBaratta protagonista al Teatro Nuovo da Udine del lenuovesfidediBaratta "Gala Evolution". Alle 20 in piazza Duomo

GRANDE ATTESA Una scena di "Julia" della brasiliana Christiane Jatahy

Alessandro Comin

VENEZIA

questo Paese - ha detto Baratta -, nell’arte come negli altri campi. E’ la grave lacuna del nostro sistema, pieno di "insegnanti" drammaticamente questoma Paese - ha detto Baratpovero di "maestri" cui conta -, nell’arte comealnegli altri tatto respirare genio,lacuna stimoli, campi. E’ la grave del esempi. La sfida di Biennale nostro sistema, pieno di "insecollege Teatro è proprio quegnanti" ma drammaticamente sta, e nediporta con al sécui altre: povero "maestri" conspostandola totalmente agotatto respirare genio,ad stimoli, sto abbiamo ottenuto la preesempi. La sfida di Biennale senza di Teatro grandissimi registi college è proprio queche le loro sta,rappresenteranno e ne porta con sé altre: opere ma soprattutto lavorespostandola totalmente ad agoranno e vivranno insieme ai sto abbiamo ottenuto la pregiovani La risposta di senza talenti. di grandissimi registi questi ultimi è stata notevole: che rappresenteranno le loro 1716 richieste di iscrizione da opere ma soprattutto lavoreranno e vivranno insieme ai giovani talenti. La risposta di questi ultimi è stata notevole: 1716 richieste di iscrizione da

tutto il mondo, tra le quali cando di cambiare le cose, ma di un milione e 200mila euro. abbiamo selezionato 350 perso- penso anche ad altre realtà Se l’anno prossimo arrivasse a potrebbe fare molto di Unascena per tutte ne. L’anno scorso erano 164: extra-Biennale. GRANDE ATTESA Una di "Julia" due della si brasiliana Christiane Jatahy l’aumento degli spazi sia per l’Accademia, che potrebbe di- più. Se poi diventassero quatpartirebbero davvero i il cambiare centro di formaziolatutto ricettività che pertra le rappredi un milione e 200mila euro. cando di le cose, ma tro, il mondo, le quali ventare di cui sopra». arrivasse a di studiosi del missili sentazioni ci ha consentito di nepenso Se l’anno prossimo anche eadcuratori altre realtà abbiamo selezionato 350 persoIl sogno è quello fare di una seriedi d’oro dell’arte veneta: ampliare gli orizzonti. E vado si potrebbe molto extra-Biennale. Una per tutte due ne. L’anno scorso erano 164: periodo "summer stabili.quatMa è più facile trovarli dia dipiù. fiero del fatto che i ragazzi Se poischool" diventassero l’Accademia, che potrebbe l’aumento degli spazi sia per oggi anche la realtà imme- i esempio, che intanto produrranno pièce di 15 Baltimora, tro, partirebbero davvero ventare il per centro di formaziola ricettività una che per le rapprenondidelude: Castellucci, Uso volentieri questa minuti che negli giornidi danenoi. missili cui sopra». di studiosi e curatori del diata sentazioni ci haultimi consentito Lawers, Ostermeier, Venezia ha missili del festival gli verrà rappresentaIl sogno è quello di una serie periodo d’oro dell’arte veneta: Latella, ampliare orizzonti. E vado metafora: Yasmina Resparare tutto iltrovarli mondo a l’acclamatissima tafiero in piùdel luoghi». di "summer school" stabili. Ma è piùin facile fatto che i ragazzi daoggi za sono soltanto alcuni dei ma spesso, purtroppo, sul ponDev’essere questa la nuova produrranno una pièce di 15 Baltimora, per esempio, che intanto anche la realtà immemostri sacri in arrivo a Venete della portaerei si mette a vocazione di Venezia, secondo minuti che negli ultimi giorni da noi. Uso volentieri questa diata non delude: Castellucci, Aspettando conOstermeier, discrezioa palla». Baratta: «La verrà capacità attratti- giocare Latella, Lawers, metafora: Venezia ha missili zia. del festival rappresentaun assegno, e magari una Tante idee, in matutto anche quat- nel’acclamatissima vata di questa città e le sue Yasmina Reda sparare il mondo in più luoghi». legge, dal alcuni ministro mentre continua la nuova potenzialità di questa incubatore di tro za sono soltanto dei maconti, spesso, purtroppo, sul ponDev’essere la nuova Franceschini. ricerca di sponsor. «Il contritalenti per l’arte sono ancora vocazione di Venezia, secondo te della portaerei si mette a mostri sacri in arrivo a Venebuto delllo Stato quest’anno è sottodimensionate. Stiamo cer© riproduzione riservata zia. Aspettando con discrezioBaratta: «La capacità attratti- giocare a palla». Tante idee, ma anche quat- ne un assegno, e magari una va di questa città e le sue potenzialità di incubatore di tro conti, mentre continua la nuova legge, dal ministro talenti per l’arte sono ancora ricerca di sponsor. «Il contri- Franceschini. Marthaler, Leone d’oro VENEZIA Il Festival buto- delllo Statointernaquest’annostoph è sottodimensionate. Stiamo cer© riproduzione riservata zionale del Teatro, diretto da alla carriera 2015, a inauguraÀlex Rigola, prevede 15 spetta- re il Festival giovedì 30 luglio

il trombettista Markus Stockhausen.

Raddoppiano i giovani artisti ospiti del Festival Alessandro Comin internazionale del Teatro che dal 30 VENEZIA luglio al 9 agosto porterà a Venezia molti i grandi Raddoppiano giovani nomi artisti mondiali. Raddoppieranno, ospiti del Festival internaziol’anno nale prossimo, del Teatroi fondi che destidal 30 nati dal alGoverno a Biennale luglio 9 agosto porterà a musica, teatro e danza? E Venezia molti grandi nomi raddoppierà, meglio, si promondiali. oRaddoppieranno, lungherà il mandato del presil’anno prossimo, i fondi destidente Baratta?aLaBiennale prima nati Paolo dal Governo è musica, una certezza. La seconda, teatro e danza? E una probabilità.o La terza,siuna raddoppierà, meglio, pronon confessata aspirazione. lungherà il mandato del presiLe norme per ora lo vieterebdente Paolo Baratta? La prima bero, macertezza. le voci suLaun’immiè una seconda, nente modifica da una probabilità. Laparte terza,del una Mibac si infittiscono. non confessata aspirazione. Baratta non deroga alla sua Le norme per ora lo vietereblinea: non bero, «Del ma lemio voci futuro su un’immiparlo». non è da un parte mistero nente Ma modifica del

GUIDA Paolo Baratta, IL PROGRAMMA

15 spettacoli

IL PROGRAMMA


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MESSAGGERO VENETO SABATO 25 LUGLIO 2015

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mittelfest » alessandra ferri

«Questo è il periodo più buio della danza» La grande ballerina e il divo Cornejo stasera al Nuovo di Elisabetta Ceron ggi interpreta la sua età, Alessandra Ferri, star italiana del firmamento della danza, capace a 50 anni di chiudere un capitolo e aprirne un altro che guarda a nuove sfide artistiche come quella di arrivare a Mittelfest per la prima volta, stasera (alle 22) al teatro Nuovo Giovanni da Udine, col suo nuovo spettacolo, Evolution. Infatti, dopo trent'anni di carriera a cavallo tra Italia e Stati Uniti (prima ballerina assoluta della Scala di Milano e étoile dell’American Ballet Theatre di New York), la danzatrice ha ripreso il suo cammino artistico regalandoci altre gradazioni del suo talento eccezionale con l’intelligenza, l’umiltà e la consapevolezza che ne fanno un modello e un’artista molto amata. Alessandra, al Comunale di Bolzano, ha ricevuto il Premio Danza&Danza come “il personaggio del 2014”, prestigioso riconoscimento della critica italiana. - Cosa vede guardandosi indietro? «Ho avuto un percorso molto pieno, interessante, di incontri meravigliosi, di viaggi … ho conosciuto il mondo attraverso la mia carriera, sia il mio mondo interiore che il mondo letteralmente. La particolarità in questo momento è che la mia professione è rinata perché è la mia vita. La danza è solo casualmente il mio lavoro ma non lo considero tale». - In merito al premio? È bello quando ciò che si è fatto viene riconosciuto e onorato. Ho ricevuto molti premi anche importanti all’estero, ma questo italiano mi fa ancor

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AlessandraFerri ed HermanCornejo (Foto Lucas Chilczuk)

il programma di oggi

Markus Stockhausen con 14 bande A Mittelfest è la giornata di Alessandra Ferri: stasera, penultima giornata di festival, la signora della danza è protagonista al Teatro Nuovo Giovanni da Udine del Gala con “Evolution”. La giornata sarà aperta dal Teatro di Figura (alle 18 in piazza Duomo) con Mattia Zecchi in “La vendetta della strega Morgana”. Ecco il musicista armeno Arto Tuncboyaciyan, nel progetto speciale per Mittelfest 2015

firmato da Euritmica Armenian dream; alle 18 nella chiesa di San Francesco. Sul palco anche il violino di Alexander Balanescu, la Nion Orchestra con Claudio Cojaniz, aurtore delle musiche originali, al pianoforte. Secondo appuntamento al festival per Markus Stockhausen: alle 20 in piazza Duomo il grande trombettista sarà alla testa di quattordici bande dell’Anbima Fvg.

più piacere. Pur avendo svolto molto del mio lavoro fuori dal mio Paese non mi sono mai neppure un minuto staccata dall’essere italiana. - L’acqua è il tema-guida del 24° Mittelfest, il suo spettaco-

lo richiama questo elemento? «L’acqua siamo noi. Secondo me la danza in generale è acqua per il fatto di riuscire a rendere questo nostro corpo fluido, farlo muovere come acqua, è inoltre musica, luce... Mi pia-

ce anche pensare che un ballerino in qualche modo possa trasformare il proprio corpo in acqua e la danza lo è già per sé». - Al Festival lei danza col suo partner e otto ballerini maschi. Incuriosisce il fatto che sia l’unica presenza femminile. «Volevo fare un percorso mio, di crescita, e da principio mi sarebbe piaciuto poter apparire in tutti i pezzi con diversi partner ma questo era impossibile da realizzare… ma qui i protagonisti, a parte Herman Cornejo dell’American Ballet Theatre e Craig Hall del New York City Ballet, appartengono a un mondo molto diverso dal mio, quello della danza contemporanea di oggi, e hanno una formazione differente dalla mia. In questo contesto mi faceva sorridere essere l’anima della danza che oggi è sempre più maschile». - Quali sono le novità in programma? I brani di Frederik Ashton e Twyla Tharp li interpreto per la prima volta ma sono felice di portare in scena anche After the rain di Christopher Wheeldom e Le Parc di Angelin Preljocaj, due capolavori del ’900». - Lei vede una luce per il futuro della danza italiana? «Questo è uno dei periodi più grigi che abbia visto in questi anni, da un punto di vista gestionale la danza è trattata con sufficienza e con ignoranza. È una vergogna». - Un contrario di ignoranza è intelligenza: quanto conta l’intelligenza in un percorso come il suo? «L’intelligenza conta nella vita, nel mio campo, in ogni lavoro. L’intelligenza è l’Uomo. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

ArtoTuncboyaciyan, cantante-polistrumentista

alle 18 in san francesco

Le star dell’Armenian Dream il fascino evocativo dell’etnico di Lucia Aviani ◗ CIVIDALE

Un cantante-polistrumentista, votato alle melodie popolari; un violinista eclettico, versatile, alle spalle un passato di enfant prodige; e, ancora, un ensemble che nel suo nome, di bandiera, condensa la propria mission sociale. Nell'ordine: Arto Tunçboyaciyan, Alexander Balanescu, N.I.O.N, alias Not in our name. Saranno loro, questa sera (appuntamento alle 18, nella chiesa di San Francesco), a dipingere l’Armenian Dream, una delle proposte di punta della giornata odierna di Mittelfest. Voce, percussioni, violino appunto e ancora viola, contrabbasso, batteria, pianoforte: è il progetto concepito, appositamente per il festival cividalese, dal maestro Claudio Cojaniz, anima di N.I.O.N. - dichiaratamente ispirata alla Liberation Music Orchestra di Charlie Haden -, per vocazione dedito alle culture di Paesi che di strada, in materia di diritti umani, devono ancora farne parecchia. E attratto, non di meno e parallelamente, dal fascino evocativo e prorompente dell’etnico. Propensioni, queste, che stavolta l’hanno guidato in Armenia, in quella terra dal passato pesante, crudo, amaro. Terra scenario di genocidio, il primo - concorda la maggioranza degli storici -

dell'età contemporanea. Una sorta di prova generale delle campagne di sterminio naziste. Era il 1915, e in un’Europa già insanguinata dalla guerra si innestò una delle pagine più nere del secolo breve. Sotto il governo dei Giovani Turchi, che temevano un’alleanza del popolo armeno con i russi, si sviluppò un metodico processo di massacro, un olocausto ante litteram che annullò l’esistenza di centinaia di migliaia di persone. Deportazioni, marce della morte, frotte di disperati in fuga. La materializzazione dell’orrore. Dal 1991 l’Armenia è di nuovo uno Stato sovrano - per quanto il suo simbolo, il monte Ararat, si trovi in territorio turco - e gli armeni stanno gradualmente ricostruendo la propria nazione: il coronamento di ciò che per decenni non fu altro che un miraggio, un sogno. L’Armenian dream. E a questo desiderio trasformatosi in realtà, dunque, inneggerà lo spettacolo, per messaggio e per strutturazione (guardando alle guest star, Tunçboyaciyan e Balanescu) emblema di quell’apertura a Oriente che il Mittelfest dedicato all’acqua ha voluto lanciare, e sperimentare. A firmare le musiche è il pianista e compositore Claudio Cojaniz, il cui gruppo è formato da Maria Vicentini, Franco Feruglio, Luca Grizzo, Alessandro Mansutti. ©RIPRODUZIONE RISERVATA


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Cultura e Spettacoli

SABATO 25 LUGLIO 2015 IL PICCOLO

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mittelfest 2015

Autori, sono tre gli italiani in concorso a Venezia Alle Giornate Ascanio Celestini, Vincenzo Marra e Carlo Lavagna. Alla Mostra arriva “Black mass” con Johnny Depp di Edoardo Marchi ◗ VENEZIA

“Viva la sposa” in cui Ascanio Celestini, regista, autore e interprete accanto ad Alba Rohrwacher, racconta una storia tutta girata al Quadraro di Roma, con un'attrice americana appena uscita dal come, in Italia per il suo viaggio di nozze (al cinema ad ottobre). E poi “La prima luce” di Vincenzo Marra, con Riccardo Scamarcio all'inseguimento di un figlio strappato e portato via dalla madre sudamericana, interpretata da Daniela Ramirez (uscita 24 settembre). E “Arianna”, opera prima low budget di Carlo Lavagna con Massimo Popolizio, Ondina Quadri e Valentina Carnelutti, sulla scoperta della propria sessualità da parte di una ragazza di 19 anni. «Se a Cannes si polemizza sullo “strapotere francese” e a Ascanio Celestini sarà in concorso alle Giornate degli Autori con “Viva la sposa”. Johnny Depp fuori concorso alla Mostra di Venezia con “Black mass” Berlino sui troppi film tedeschi, noi siamo orgogliosi di an- al Lido, il film di Lavagna, dalle vi». Per la prima volta poi si ria e la musa della Nouvelle Va- perenne equilibrio tra la scelta nunciare che sono tre i film ita- brevi immagini diffuse, già si avranno pellicole da tutti i con- gue, Agnes Varda, al centro del della salvaguardia della montaliani che abbiamo voluto tra gli annuncia anche tra i film tinenti: in tutto 20 film, 15 pae- progetto Women's Tales, rea- gna e una sicurezza economi11 in gara quest'anno». Così il «scandalo» della Mostra di si, 8 opere prime, 18 prime lizzato in collaborazione con ca prospettata dalle grandi delegato generale Giorgio Go- quest'anno, con un'esplicita mondiali, 8 registe donne, un Miu Miu per raccontare la con- opere. setti presenta il calendario del- scena di autoerotismo allo maestro come Carlos Saura dizione femminile, che conta Ad aprire e chiudere le Giorla 12.a edizione delle Giornate specchio della giovane prota- con il suo “Argentina” e poi il anche il “#9 De Djess” diretto e nate degli Autori, due opere Copia di ba7d172f93cd6d8bb0cfe61ba4d00e13 degli Autori-Venice Days, la se- gonista. Nobel per la letteratura Orhan interpretato da Alice Rohrwa- prime, lo spagnolo zione autonoma promossa da Ma in questa edizione delle Pamuk e il fondatore dell'Odi- cher. La pre-apertura è con il “Retribution” di Dani de la Tor100 Autori e Anac alla Mostra Giornate, fatte di «molti colori ne Theatre, Eugenio Barba, film “Storie sospese” di Stefare e l'australiano “The dauSABATO 25 LUGLIO 2015 IL PICCOLO del cinema di Venezia, dal 2 al e molte culture non ci saranno protagonisti di due eventi spe- no Chiantini con Marco Gialli- ghter” di Simon Stone. In con12 settembre. E se Marra e Ce- solo presenze legate al cinema, ciali. Più la Palma d'oro Lau- ni, Maya Sansa, Alessandro Ti- corso, anche “La memoria de lestini sono un gradito ritorno ma anche ad altri ambiti creati- rent Cantet presidente di giu- beri che parla di rocciatori, in l'agua” di Matias Bize, “Ad I

open my eyes” di Leyla Bouzid, “Klezmer” di Piotr Chrzan, “Island city” di Ruchika Oberoi, “Underground fragrante” di Pengfei, “Early winter” di Michael Rowe (2 titoli sono ancora da svelare). Ma l'Italia non si ferma alla gara. C'è, innanzitutto, quella «involontariamente raccontata» dagli occhi di Ingrid Bergman attraverso filmati familiari, cinegiornali, brani di film di Rossellini, raccolti oggi da Alessandro Rossellini in “Viva Ingrid!”, realizzato con l'Istituto Luce. E poi il racconto della storia dell'«Harry's Bar» di Carlotta Cerquetti, i “Simpson italiani” di Lorenzo Berghella con “Bangland”, il collettivo “Milano 2015” firmato da Elio, Roberto Bolle, Silvio Soldini, Walter Veltonri, Cristiana Capotondi e Giorgio Diritti e i “Sogni del lago salato” di Andrea Segre. Alla Mostra del Cinema, in anteprima mondiale fuori concorso il 4 settembree ci sarà “Black mass” diretto da Scott Cooper (“Crazy heart”, “Il fuoco della vendetta”). Il film è interpretato da Johnny Depp nella parte del celebre gangster James Whitey Bulger, e da un prestigioso cast composto da Joel Edgerton,Benedict Cumberbatch, Rory Cochrane, Jes37 se Plemons, Dakota Johnson, Peter Sarsgaard e Kevin Bacon.

Cultura e Spettacoli

©RIPRODUZIONERISERVATA

Alessandra Ferri,tre un’étoile in “Evolution” Autori, sono gli italiani in concorso a Venezia La ballerina sarà questaVincenzo sera sul palcoscenico “Nuovo”Alla di Udine Allegrande Giornate Ascanio Celestini, Marra e Carlodel Lavagna. Mostra arriva “Black mass” con Johnny Depp ◗ CIVIDALE

di Edoardo Marchi per affascinare il pubbli◗Pronta VENEZIA co del Mittelfest con il suo spet“Viva la sposa” in (Udine, cui Ascanio tacolo “Evolution” TeaCelestini, autore e intro Nuovo,regista, oggi alle 22), AlesterpreteFerri, accanto ad danAlba sandra l’étoile della Rohrwacher, racconta una stoza italiana più conosciuta al ria tutta insignita girata alcon Quadraro di mondo, il premio Roma, con un'attrice Danza&danza (2014), americaper il suo na appena uscita dal sulle come, in trionfale “come back” sceItalia per il suo viaggio di nozze ne avvenuto nel 2013 dopo un' (al cinema ad ottobre). E poi assenza di quasi sette anni, fin “La prima luce”ha diconquistaVincenzo da giovanissima Marra, con Riccardo Scamarto i grandi teatri dei cinque concio all'inseguimento di un fitinenti. glio strappato e portato dal«Mi sento in perfettavia sintola inter-niamadre con losudamericana, spirito del Festival pretata-, da Ramirez spiega che Daniela punta a tenere vi(uscita 24 e losettembre). E vo il dialogo scambio cultu“Arianna”, opera prima low burale tra diversi Paesi. Questa dget di Carlo Lavagna con Massimo Popolizio, Ondina Quadri e Valentina Carnelutti, sulla scoperta della propria sessualiCINEMA tà da parte di una ragazza di 19 anni. «Se a Cannes si polemizza sullo “strapotere francese” e a Berlino sui troppi film tedeschi, noi siamo orgogliosi di annunciare che sono tre i film italiani che abbiamo voluto tra gli ◗ CITTÀ DELMESSICO 11 in gara quest'anno». Così il delegato Giorgio GoIl registagenerale britannico Ridley setti delScottpresenta girerà lail calendario versione cinela 12.a edizione delle cartel”, Giornate matografica di “The il degli Autori-Venice Days, la seromanzo di Don Winslow ispizione autonoma promossa da rato dalla vita di Joaquin Guz100 Autori allail Mostra man, detto eElAnac Chapo, narcodel cinemamessicano di Venezia,recentedal 2 al trafficante 12 settembre. E se e Cemente evaso da unMarra carcere di lestini sono unAgradito ritorno alta sicurezza. dare la notizia è “Hollywood Reporter”, secondo cui la Fox ha dato via libera al progetto non solo per la somiglianza con la storia del Chapo Guzman, che occupa da settimane le prime pagine della stampa, ma anche per il

idea - aggiunge - c’è anche nello spettacolo». Del suo “ritorno” al palcoscenico, dice: «Non è stato un ritorno, ma un andare avanti. Oggi mi sento molto più libera di 15 anni fa. Avendo soddisfatto il mio sogno completamente, posso scrivere un nuovo capitolo, libera di usare tutto quello che so per volare». Come si declina il dialogo in questo suo spettacolo? «Il mio fuoco è la danza, ma la mia parola d’ordine, oggi, è proprio lo sconfinamento, verso una fusione di stili e di culture diverse. Tutto viene accomunato dal linguaggio artistico, che è senza confini. Vorrei che il pubblico si portasse a casa

una sensazione di gioia e di bellezza condivisa». È soddisfatta del risultato? «Lo spettacolo è come lo volevo: leggero, anche divertente. Un percorso nell’evoluzione della danza, che un tempo era un mondo molto settoriale. Oggi, questa settorialità non esiste più nel percorso formativo di ogni ballerino, che è chiamato, sin da studente, a cimentarsi con molti stili. Non più con il balletto, ma con la danza. Che poi può essere bella o brutta, ma il linguaggio è quello». Lei, però, appartiene alla danza classica... «Sicuramente il mio stile proviene dal classico, e sarà sempre quello. Tuttavia, oggi sono

molto curiosa di un mondo che sta oltre quello stile. Ho ampliato il mio sguardo sulla danza, liberandomi da certi limiti che mi ero forse autoimposta, anche grazie alla mia esperienza come consulente del Festival dei Due Mondi di Spoleto». Come si trova con gli altri artisti sul palco? «Sono tutti stupendi, bravissimi. A parte Herman Cornejo, che si è formato nel classico, tutti gli altri vengono da esperienze e visioni della danza diverse tra loro. E’ bellissimo confrontarsi, lavorando insieme alle prove e sul palco». Come sta la danza in Italia oggi? «Non gode di buona salute. È

open my eyes” di Leyla Bouzid, “Klezmer” di Piotr Chrzan, “Island city” di Ruchika Oberoi, “Underground fragrante” di Pengfei, “Early winter” di Michael Rowe (2 titoli sono ancora da svelare). Ma l'Italia non si ferma alla gara. C'è, innanzitutto, quella Alessandra Ferri balla al Mittelfest la sua “Evolution” «involontariamente raccontata» dagli di Ingrid trascurata o gestita grossolana- le, ancheocchi grande musicaBergcon attraverso filmati (ore familiamente sia dagli operatori cultu- man Markus Stockhausen 20, cinegiornali, di film di rali, sia dai politici, che poi ri, piazza Duomo)brani e Armenian Rossellini, raccolti oggi da Alesspesso in Italia sono la stessa Dream (18, San Francesco) con Rossellini in “Viva Incosa. Viene trattata con suffi- sandro Arto Tuncboyaciyan, Alexanrealizzato con l'Istituto cienza, solo perché in genere grid!”, der balanescu e Claudio CojaLuce. E poi il racconto della sono ignoranti in materia. Do- niz, e poi l’appuntamento tra dell'«Harry's Bar»“Regen” di Carvrebbero, invece, interpellare storia musica e cinema con lotta Cerquetti, i “Simpson itachi ne sa”. (21.30, San Francesco). liani” di Lorenzo Berghella con Oggi, al Mittelfest di CividaAlberto Rochira “Bangland”, il collettivo “Milano 2015” firmato da Elio, Roberto Bolle, Silvio Soldini, Walter Veltonri, Cristiana CaMOSTRA potondi e Giorgio Diritti e i “Sogni del lago salato” di Andrea Segre. Ascanio Celestini sarà in concorso alle Giornate degli Autori con “Viva la sposa”. Johnny Depp fuori concorso alla Mostra di Venezia con “Black mass” Alla Mostra del Cinema, in anteprima mondiale fuori conal Lido, il film di Lavagna, dalle vi». Per la prima volta poi si ria e la musa della Nouvelle Va- perenne equilibrio tra la scelta corso il 4 settembree ci sarà brevi immagini diffuse, già si avranno pellicole da tutti i con- gue, Agnes Varda, al centro del della salvaguardia della monta- “Black mass” diretto da Scott annuncia trae icritica film tinenti: in tutto 20 film, 15 pae- progetto Women's Tales, Ghirea- gna e una sicurezza economi- Cooper (“Crazy heart”, “Il fuosuccesso dianche pubblico co di Arezzo Alessandro ◗ FIRENZE «scandalo» Mostrapubdi si, 8 opere prime, 18 prime lizzato in collaborazione con ca prospettata dalle grandi co della vendetta”). Il film è indel romanzo della “The cartel”, nelli, dopo un incontro con quest'anno, con un'esplicita mondiali, 8 registe donne, un Miu Miu per raccontare la conterpretato da Johnny Depp nelblicato il mese scorso, che lo Si chiama “Icesongs Squared” l'ideatore di “Icastica”, Pa- opere. scena di autoerotismo allo maestro come Carlos Saura dizione femminile, che conta Ad aprire e chiudere le Gior- la parte del celebre gangster Javede come «una versione suda- ed è firmata da Danae Stratou, squale Giuseppe Macrì, e il cuspecchio il suo “Argentina” poi il anche il “#9 De Djess” diretto e nate degli Autori, due opere mes Whitey Bulger, e da un moglie dell'ex ministroe greco mericana della de “Il giovane Padrino”.prota- con ratore Fabio Migliorati, ha detgonista. per la letteratura da AlicelaRohrwalo spagnolo prestigioso cast composto da Yanis Varoufakis, l'operaOrhan espo- interpretato La Fox si è anche assicurata i Nobel to di voler invitare signora prime, Ma in edizioneofdelle e il fondatore dell'OdiLaepre-apertura è con il “Retribution” di Dani de la Tor- Joel Edgerton,Benedict Cumsta ad Arezzo nell'ambito di cher. diritti diquesta “The power the Pamuk Stratou il marito Varoufakis Giornate, fatte di «molti colori ne Theatre, Eugenio Barba, “Storie sospese” di Stefa- re e l'australiano “The dau- berbatch, Rory Cochrane, Jes“Icastica”, mostra dedicata all' film dog”, un precedente romanzo all'esposizione. e culture ci saranno di due eventi spe- noAChiantini consono Marco Gialli- ghter” di Simon Stone. In con- se Plemons, Dakota Johnson, arte contemporanea in corso dimolte Winslow chenon è il prequel di protagonisti “Icastica” presenti solo presenze legate al cinema, ciali. Più la Palma d'oro Launi, Maya Sansa, Alessandro Ti- corso, anche “La memoria de Peter Sarsgaard e Kevin Bacon. di svolgimento nei luoghi più “The cartel”: i protagonisti dei anche dodici video dell'artista ma altri ambiti creati- rent Cantet presidente cheAiweiwei parla di arocciatori, in l'agua” di Matias Bize, “Ad I ©RIPRODUZIONERISERVATA belli del centro cittadino.di giu- beri dueanche libri ad sono il narcoboss cinese cui la Cina Si tratta dell'istallazione di ha restituito il passaporto che Adan Barrera e l'agente antiun video che Danae Stratou ha droga Art Keller. Winslow è angli era stato ritirato nel 2011 che l'autore di altri due roman- realizzato con tecniche digita- perché dissidente. Non è escluzi con trame legate al mondo li, collocato al primo piano del- so che l'invito ai coniugi Vadella droga che sono serviti co- la Galleria di Arte moderna e roufakis sia esteso anche all'arme base per versioni cinema- contemporanea di Arezzo in tista cinese, ora libero di lasciapiazza San Francesco. Il sinda- re il suo Paese. tografiche.

Ridley Scot girerà il film “The cartel” A “Icastica” di Arezzo c’è un’opera ispirato alla vita del Chapo Guzman della moglie di Yanis Varoufakis

Alessandra Ferri, un’étoile in “Evolution” La grande ballerina sarà questa sera sul palcoscenico del “Nuovo” di Udine


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Data: 25 luglio 2015 Pagina: 1/4

A teatro. La nuova edizione del Mittelfiest è stata aperta dal Belarus Free Theatre con un’invettiva contro la pena di morte. Festeggiati gli ottant'anni del drammaturgo Giuliano Scabia

© foto di Luca D'Agostino

Alla sua 24° edizione, Mittelfest sembra voler ritrovare, o ricominciare a cercare, l’ispirazione forte che l’aveva fatto nascere, appena prima dei tuoni di guerra che incombevano dai Balcani, e la Mitteleuropa appena liberatasi dal giogo dei Muri, sembrava curiosa e contenta di ritrovare le proprie storie


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Data: 25 luglio 2015 Pagina: 2/4

e identità, assai lontana allora dall’attuale moda dei «nuovi muri». Mittelfest ha ora un direttore a pieno titolo nel musicologo Franco Calabretto, e questo fa solo pendere un poco a favore della sua disciplina la centralità del festival, mentre il teatro (nonostante la sua cura sia stata affidata a Rita Maffei del Css), sembra affannarsi con qualche ritardo al tema che vuole improntare l’intera manifestazione, ovvero «l’acqua». Con sette formazioni coristiche d’ogni tipo che hanno inaugurato e «benedetto» la città su partitura «acquatica»dell’austriaco Nussbaumer. Mentre in serata è toccato in piazza ai versi da tutta la Mitteleuropa di misurarsi sullo stesso tema. Dunque se in questa ripartenza di Mittelfest dopo qualche anno di narcosi burocratica, compaiono gli elementi dei presocratici a scandire questa e le prossime edizioni, chi prepara, o ha in armadio, spettacoli su aria e terra, è avvertito. Al di là degli scherzi, non è un caso che lo spettacolo più forte e ricco di senso, sia stato quello del Belarus Free Theatre lo straordinario gruppo bielorusso che ha ormai la propria testa a Londra e la sua sede stabile a Kiev. È toccato a loro aprire la rassegna con Trash Cui sine, una sorta di invettiva, ironica e amara, contro la pena di morte e i paesi che ancora la adottano, primo tra tutti il loro. E contro la globalizzazione consumistica di questa e altre aberrazioni, i suoi attori restano consapevoli che sempre questo nasconde valori fasulli e scarsità di democrazia, oltre a produrre a sua volta violenza. Gli esempi portati in scena erano trasparenti, e se facevano perfino sorridere, nello stesso tempo scoprivano i punti nevralgici di uno stato dittatoriale che con eccesso di nonchalance viene annoverato tra le democrazie europee. Il gruppo ha perso ogni rischio di vittimismo e ogni desiderio di compatimento, e la sua aggressività sul quotidiano scopre una vocazione universalmente politica: non a caso nella Red Forest vista a Roma pochi mesi fa, l’ambientalismo si faceva planetario e senza eccezioni di applicazione e di responsabilità. È stato un inizio forte, visto proprio che è il valore prezioso dell’acqua ad informare l’intero festival. E pertinente quindi si è rivelato la sera dopo il grande palcoscenico coreografico affidato alla più «acquatica» delle stelle di questo


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Data: 25 luglio 2015 Pagina: 3/4

decenni, Carolyn Carlson, impegnata a danzare anche in prima persona. Non nasconde invece un qualche deterioramento della «politica» lo spettacolo delle Albe, Rumore di acque. È nato come un feroce e delirante monologo del colonnello presidente, Gheddafi, che straparla dalla sponda libica dei migranti che l’Europa non vuol raccogliere. Resta fortissima nello spettacolo la parte musicale, affidata a voci e strumenti dei magici Fratelli Mancuso, capaci di passare dalla memoria melodica siciliana a quella araba al di là del mare. Scoprendo in quest’ultima assonanze ed echi della musica sarda a canone: ne risulta una narrazione abbagliante e incontrovertibile del tessuto comune che vive e resiste tra popoli diversi sotto le acque (in questo caso davvero torbide) della politica internazionale.

Più difficile a questo punto la teatralizzazione di Gheddafi resa da Alessandro Renda: per scoprire il ridicolo di quegli argomenti, basta oggi sentire Salvini in uno dei suoi continui interventi in tv. Mentre per motivi simili acquista spessore Il mio nome è Net tuno, viaggio storico/visionario di David Riondino che,


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Data: 25 luglio 2015 Pagina: 4/4

su testo di Pietro Spirito, ripercorre dall’Odissea in poi molti avventurosi e sventurati ritorni e approdi, che si chiudono drammaticamente sullo squarcio della Costa Concordia e del suo comandante sugli scogli del Giglio. Non tanto legato all’acqua, ma al genius loci che non solo il Friuli ricorda a quarant’anni dalla morte violenta, è il Pasolini che in controluce appare in Ma, ovvero la madre del poeta Susanna. Antonio Latella si è fatto scrivere da Linda Dalisi un testo (non privo di qualche svarione, probabilmente voluto) dove la sillaba Ma diventa il fondamento di «mamma» anche in senso artistico, dall’apparizione di Susanna sotto la croce del Vangelo secondo Matteo alla centralità che assume la Magnani materna di Mamma Roma. In quel Ma insomma prendono corpo radice e luogo di coltura della poesia e delle tematiche pasoliniane. È un’ipotesi forte e personale, come sempre più Latella ci ha abituato nelle sue ultime creazioni di questi anni, cui l’afflato poetico del caso conferisce però maggiori potenzialità rispetto ad altre occasioni. E certo impone all’interprete del monologo, Candida Nieri, un tour de force non piccolo. Ma c’è stato un altro protagonista dell’intera cultura italiana a Mittelfest: Giuliano Scabia, di cui si sono festeggiati gli ottant’anni in questi giorni. Giovane e beato come fosse un ragazzo, resta il drammaturgo più fantasioso, poetico ed eversivo della scena italiana: davanti a lui l’intera città si è fatta palcoscenico, sotto il sole, per i suoi diavoli e i suoi animali, tutti toccati e animati dal genio di un grande visionario. Domani Mittelfest chiude, con uno Schnitzler inedito per l’Italia, Scan dalo, con Stefania Rocca. E dopo l’acqua, toccherà agli altri elementi.


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Data: 25 luglio 2015

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L’ABBINAMENTO FOLLE: TROMBA E SANTUR CI PROVA STOCKHAUSEN

Markus dialogherà con Mortazavi, questa sera alle 22 Franco Calabretto: «L’arte è osare, sperimentare» di Lucia Aviani CIVIDALE. Arte è, anche, osare. Sperimentare, provocare. Proporre, a volte, «l'improponibile» - per dirla con le parole del direttore artistico di Mittelfest, Franco Calabretto -, o meglio ciò che tale sembra. Perché il risultato, poi, può essere sorprendente, e far capire che finché non si prova... davvero non si può sapere. È il caso dell'abbinamento («improponibile», appunto) fra tromba e santur, strumento della tradizione musicale dell’antica Persia. Mai mondi più distanti. Eppure l’accoppiata è vincente. Ascoltare per credere: l’appuntamento è per questa sera, alle 22, nella chiesa di San Francesco, dove il grande Markus Stockhausen - figura già nota al pubblico del festival cividalese - dialogherà in concerto, con tromba, tromba piccola e flicorno, con Alireza Mortazavi, maestro del santur. «Due musicisti agli antipodi commenta Calabretto -, che esibendosi insieme renderanno un effetto di liquidità sonora». Tanto per restare ben ancorati al leitmotiv di Mittelfest 2015. «Strumento a percussione, il santur - motiva il direttore artistico - evocherà un gocciolio d’acqua. Sarà, vi assicuro, un momento delizioso. Una chicca. Un inedito incontro tra Occidente e Medio Oriente. Stockhausen - aggiunge quindi - è figura eclettica, che spazia dal jazz alla musica classica, da quella contemporanea all’improvvisazione. Il suo ambiente naturale, quest'ultima, il genere prediletto: lo spazio dell’intuito, della piena creatività». E proprio la poliedricità del soggetto ha suggerito di sdoppiarne la presenza al festival, «strutturando due progetti molti diversi fra loro». Del primo abbiamo detto. Il secondo - in scena sabato, alle 20, in piazza Duomo - è, citando ancora Calabretto, «un adattamento per Cividale di un lavoro di chiara ispirazione devozionale»: Hymn to the water, Inno all’acqua (composto dallo stesso Stokhausen), preghiera laica innalzata a una risorsa, non illimitata, di valore inestimabile. Alle sorprendenti capacità del solista si accosterà un mare di musicisti (diretti da Andrea Comoretto), espressione del meglio di quattordici bande dell’Anbima regionale. Trecento giovani strumentisti a intervallarsi con il mago dell’improvvisazione, in forma dialogica, catena di onde sonore che Mittelfest offre al suo pubblico come progetto speciale. Hymn to the water è, infatti, rivisitazione - studiata appositamente per la rassegna cividalese - di un precedente lavoro del trombettista, Abendglühen (Bagliore serale), prodotto in occasione del trentunesimo congresso della chiesa protestante tedesca, svoltosi a Colonia nel 2007. La composizione si apre con un silenzio, quasi a seguire la benedizione serale del Vespro: poi, poco a poco, la melodia si leva ad avvolgere gli ascoltatori. Ed è su questa cascata di note che si innestano i virtuosismi dettati dalle intuizioni del genio. Ma torniamo indietro, allo spettacolo di stasera, alla coppia Stokhausen-Mortazavi: la genesi del sodalizio artistico è recente. Si sono conosciuti, i due, lo scorso anno, a Erfstadt, nella cornice dei festeggiamenti per il capodanno iraniano: «Ci siamo piaciuti molto», raccontano. Hanno abbozzato dei brani, hanno accostato i suoni di santur e tromba: «Andavano, ci è parso, incredibilmente d’accordo. Specialmente in una chiesa. Abbiamo deciso di suonare insieme». Eccoli dunque, il figlio d'arte (Markus ha ereditato il suo talento dal padre Karlheinz, astro della musica del Novecento), «trombettista supremo» secondo il Times, e il giovane musicista appassionato del santur fin da bambino ma allontanatosi, via via, dai vincoli della tradizione: binomio unico, senza eguali. ©RIPRODUZIONE RISERVATA


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Data: 25 luglio 2015 Pagina: 1/2

ALESSANDRA FERRI: «QUESTO È IL PERIODO PIÙ BUIO DELLA DANZA» La grande ballerina e il divo Cornejo stasera al Nuovo di Elisabetta Ceron

25 luglio 2015

UDINE. Oggi interpreta la sua età, Alessandra Ferri, star italiana del firmamento della danza, capace a 50 anni di chiudere un capitolo e aprirne un altro che guarda a nuove sfide artistiche come quella di arrivare a Mittelfest per la prima volta, stasera (alle 22) al teatro Nuovo Giovanni da Udine, col suo nuovo spettacolo, . Evolution. Infatti, dopo trent'anni di carriera a cavallo tra Italia e Stati Uniti (prima ballerina assoluta della Scala di Milano e étoile dell’American Ballet Theatre di New York), la danzatrice ha ripreso il suo cammino artistico regalandoci altre gradazioni del suo talento eccezionale con l’intelligenza, l’umiltà e la consapevolezza che ne fanno un modello e un’artista molto amata. Alessandra, al Comunale di Bolzano, ha ricevuto il Premio Danza&Danza come “il personaggio del 2014”, prestigioso riconoscimento della critica italiana.


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Data: 25 luglio 2015 Pagina: 2/2

- Cosa vede guardandosi indietro? «Ho avuto un percorso molto pieno, interessante, di incontri meravigliosi, di viaggi … ho conosciuto il mondo attraverso la mia carriera, sia il mio mondo interiore che il mondo letteralmente. La particolarità in questo momento è che la mia professione è rinata perché è la mia vita. La danza è solo casualmente il mio lavoro ma non lo considero tale». - In merito al premio? È bello quando ciò che si è fatto viene riconosciuto e onorato. Ho ricevuto molti premi anche importanti all’estero, ma questo italiano mi fa ancor più piacere. Pur avendo svolto molto del mio lavoro fuori dal mio Paese non mi sono mai neppure un minuto staccata dall’essere italiana. - L’acqua è il tema-guida del 24° Mittelfest, il suo spettacolo richiama questo elemento? «L’acqua siamo noi. Secondo me la danza in generale è acqua per il fatto di riuscire a rendere questo nostro corpo fluido, farlo muovere come acqua, è inoltre musica, luce... Mi piace anche pensare che un ballerino in qualche modo possa trasformare il proprio corpo in acqua e la danza lo è già per sé». - Al Festival lei danza col suo partner e otto ballerini maschi. Incuriosisce il fatto che sia l’unica presenza femminile. «Volevo fare un percorso mio, di crescita, e da principio mi sarebbe piaciuto poter apparire in tutti i pezzi con diversi partner ma questo era impossibile da realizzare… ma qui i protagonisti, a parte Herman Cornejo dell’American Ballet Theatre e Craig Hall del New York City Ballet, appartengono a un mondo molto diverso dal mio, quello della danza contemporanea di oggi, e hanno una formazione differente dalla mia. In questo contesto mi faceva sorridere essere l’anima della danza che oggi è sempre più maschile». - Quali sono le novità in programma? I brani di Frederik Ashton e Twyla Tharp li interpreto per la prima volta ma sono felice di portare in scena anche After the rain di Christopher Wheeldom e Le Parc di Angelin Preljocaj, due capolavori del ’900». - Lei vede una luce per il futuro della danza italiana? «Questo è uno dei periodi più grigi che abbia visto in questi anni, da un punto di vista gestionale la danza è trattata con sufficienza e con ignoranza. È una vergogna». - Un contrario di ignoranza è intelligenza: quanto conta l’intelligenza in un percorso come il suo? «L’intelligenza conta nella vita, nel mio campo, in ogni lavoro. L’intelligenza è l’Uomo.


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www.instart.info

Mittelfest 2015 – Il colore dell’acqua 24.ma edizione ­ Mashroù Leila, Stockhausen&Mortazavi, 23­24 luglio 2015

Mittelfest 2015 - il colore dell'acqua Due serate all'insegna della musica che si mescola, con il profumo delle spezie d'oriente, ritmi che ricordano il delicato scorrere dell'acqua nel fiume. PROGETTO PER LA NOTTE di ieri sera con Mashroù Leila, la voce araba dell'indie-rock che fondeva le tipiche arie musicali orientali con l'aggancio al rock occidentale ma mai sovrapponendosi. Questa sera il duo Stockhausen & Mortazavi ha incantato la platea. Markus Stockhausen ha invitato il pubblico a non applaudire se non alla fine del concerto per creare così un'unico trasporto come l'acqua che scorre. Anche in questa occasione due strumenti diversi per sonorità e tradizione che però la grande interpretazione degli artisti ha saputo fonderli assieme dando vita a sonorità meravigliose. Markus Stockhausen, tromba, flicorno Alireza Mortazavi, santur Angelo Salvin@Instart


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Data: 25 luglio 2015 Pagina: 1/2

Mittelfest 2015 – Dai sogni dei bambini agli incubi degli adulti Il teatro degli oggetti di Peter Ketturkat e il teatro dei pupazzi del Teatrino Giullare: la finzione scenica viene animata dal genio delle idee e scuote a fondo lo spettatore.

Cividale del Friuli (UD) ‐ All'interno di un calendario che spazia notevolmente per la varietà di proposte e l'eterogeneità delle location cittadine, non è difficile scoprire delle vere gemme di cui poter godere. Tra tutte queste, noi abbiamo scelto lo spettacolo La cucina matta di Peter Ketturkat e Le amanti del Teatrino Giullare. Il primo, ambientato in una cucina sui generis, vede protagonisti dei pupazzi‐burattini umanizzati mossi con abilità dallo stesso Ketturkat che mettono in scena una piccola storia di ordinaria follia: la rivolta dello scopettone, le dinamiche protettive genitori‐figli in una famiglia di cucchiai contro mostri paurosi come lo schiaccia‐patate coccodrillo. Divertimento assicurato per i curiosissimi occhi di bambini letteralmente incantati, ma anche per gli adulti che riscoprono le piccole cose, il piacere dell'illuminata ingenuità e dell'artistica follia di Ketturkat, venata di una piccola dose di inquietudine. Nessuna parola, solo effetti sonori (fischi, un'armonica a bocca e un kazoo), ma tanta passione e una grande dose di genio. Il secondo è teatro del grottesco, nello stile tipico di questa grande compagnia, il Teatrino Giullare. Sul palco una narratrice, un Eros, due ragazze fantoccio protagoniste e un corollario di altri loschi pupazzi (fidanzati e parenti); si racconta di sogni di emancipazione femminile in un mondo che all'apparenza macroscopica è


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Data: 25 luglio 2015 Pagina: 2/2

lussureggiante e accogliente e, invece, si riduce in un microcosmo‐prigione sempre uguale a se stesso. Quello che colpisce della messinscena è la forza allegorica di un allestimento artigianale e stilizzato (cartoni, gommapiuma, pupazzi sinistri) e il linguaggio che sa essere tanto provocatorio, quanto reale e lucido, tagliente, con lampi comici. Ne esce con una straordinaria potenza teatrale la crudeltà dei rapporti, l'insensatezza della vita e la retorica sull'amore, ridotto a mero fumo negli occhi. Sgradevole eppure necessario e bellissimo. Tratto da un romanzo del premio Nobel Elfriede Jelinek. LA CUCINA MATTA di e con Peter Ketturkat produzione Compagnia Peter Ketturkat un appuntamento di Mittel_Figura, progetto in collaborazione con CTA – Gorizia durata 45′ Voto: 7 ½ *** LE AMANTI dal romanzo di Elfriede Jelinek traduzione italiana Valeria Bazzicalupo drammaturgia, regia, interpretazione Teatrino Giullare scene e oggetti Cikuska produzione Teatrino Giullare e Festival Focus Jelinek con il sostegno della Regione Emilia Romagna durata 85′ Voto: 8


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Data: 25 luglio 2015

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24 luglio 2015

La Signora della danza al Giovanni da Udine CIVIDALE. A Mittelfest è la giornata di Alessandra Ferri: sabato 25 luglio, penultima giornata di festival, la signora della danza è protagonista al Teatro Nuovo Giovanni da Udine del Gala Evolution. Con una bellezza oggi più morbida e ancor più consapevole di sé, la danzatrice ha ripreso il suo lavoro di palcoscenico. Aveva 19 anni quando fu nominata prima ballerina al Royal Ballet inglese, danzatrice dell’anno nel 1983 secondo la rivista internazionale Dance and Dancers e il New York Times. Più di trent’anni dopo, questa splendida signora della danza ci assicura, con la sua eleganza e perfezione, che per i grandi artisti la maturità è una sfida di idee nuove e nuove sfumature. La giornata sarà aperta dal Teatro di Figura (ore 18.00 in piazza Duomo) con Mattia Zecchi in “La vendetta della strega Morgana”. Il festival cividalese ha esteso quest’anno i suoi orizzonti geografici, prolungando lo sguardo dall’area culturale della Mitteleuropa fino al bacino del Mediterraneo: da qui l’ospitalità del più importante musicista armeno Arto Tuncboyaciyan, nel progetto speciale per Mittelfest 2015 firmato da Euritmica Armenian dream; sempre alle 18.00 nella chiesa di San Francesco. Sul palco anche il violino di Alexander Balanescu, la Nion Orchestra con Claudio Cojaniz, aurtore delle musiche originali, al pianoforte. Secondo appuntamento al festival per Markus Stockhausen: alle 20.00 in piazza Duomo il grande trombettista sarà alla testa di quattordici bande dell’ANBIMA FVG, l’associazione che raccoglie i gruppi bandistici che operano in regione. Una formazione complessiva di trecento giovani strumentisti, proporrà il suo inno all’acqua A hymn to the water. Ultimo appuntamento sabato per il ciclo musical cinematografico che sarà concluso dal raffinato concerto dell’Ex Novo Ensemble, sulle immagini del film di Joris Ivens Regen (1929): ore 21.30 in Sala San Francesco.


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A Mittelfest 2015 è la giornata dell'étoile Alessandra Ferri in "Gala Evolution" Cividale del Friuli (UD) ­ A Mittelfest è la giornata di Alessandra Ferri: sabato 25 luglio, penultima giornata di festival, la signora della danza è protagonista al Teatro Nuovo Giovanni da Udine del "Gala Evolution". Con una bellezza oggi più morbida e ancor più consapevole di sé, la danzatrice ha ripreso il suo lavoro di palcoscenico. Aveva 19 anni quando fu nominata prima ballerina al Royal Ballet inglese, danzatrice dell'anno nel 1983 secondo la rivista internazionale Dance and Dancers e il New York Times. Più di trent'anni dopo, questa splendida signora della danza ci assicura, con la sua eleganza e perfezione, che per i grandi artisti la maturità è una sfida di idee nuove e nuove sfumature. La giornata sarà aperta dal Teatro di Figura (ore 18.00 in piazza Duomo) con Mattia Zecchi in “La vendetta della strega Morgana”. Il festival cividalese ha esteso quest’anno i suoi orizzonti geografici, prolungando lo sguardo dall’area culturale della Mitteleuropa fino al bacino del Mediterraneo: da qui l’ospitalità del più importante musicista armeno Arto Tuncboyaciyan, nel progetto speciale per Mittelfest 2015 firmato da Euritmica Armenian dream; sempre alle 18.00 nella chiesa di San Francesco. Sul palco anche il violino di Alexander Balanescu, la Nion Orchestra con Claudio Cojaniz, aurtore delle musiche originali, al pianoforte. Secondo appuntamento al festival per Markus Stockhausen: alle 20.00 in piazza Duomo il grande trombettista sarà alla testa di quattordici bande dell’ANBIMA FVG, l’associazione che raccoglie i gruppi bandistici che operano in regione. Una formazione complessiva di trecento giovani strumentisti, proporrà il suo inno all’acqua "A hymn to the water". Ultimo appuntamento sabato per il ciclo musical cinematografico che sarà concluso dal raffinato concerto dell’Ex Novo Ensemble, sulle immagini del film di Joris Ivens "Regen" (1929): ore 21.30 in Sala San Francesco.

Data: 25 luglio 2015


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Data: 25 luglio 2015

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A Mittelfest 2015 è la giornata dell'étoile Alessandra Ferri in "Gala A Mittelfest 2015Evolution" è la giornata

dell'étoile Alessandra Ferri in "Gala Evolution"

Cividale del Friuli (UD) ­ A Mittelfest è la giornata di Alessandra Ferri: sabato 25 luglio, penultima giornata di festival, la signora della danza è

Cividale del Friuli (UD) ­ A Mittelfest è la giornata di protagonista al Teatro Nuovo Giovanni da Udine del "Gala Evolution". Con una bellezza oggi più morbida Alessandra Ferri: sabato 25 luglio, penultima

e ancor più consapevole di sé, la danzatrice ha

giornata di festival, la signora della danza è

ripreso il suo lavoro di palcoscenico. Aveva 19 anni

protagonista al Teatro Nuovo Giovanni da Udine del quando fu nominata prima ballerina al Royal Ballet

"Gala Evolution". Con una bellezza oggi più morbida inglese, danzatrice dell'anno nel 1983 secondo la rivista internazionale Dance and Dancers e il New e ancor più consapevole di sé, la danzatrice ha York Times. Più di trent'anni dopo, questa splendida

ripreso il suo lavoro di palcoscenico. Aveva 19 anni

signora della danza ci assicura, con la sua eleganza e

quando fu nominata prima ballerina al Royal Ballet perfezione, che per i grandi artisti la maturità è una sfida di idee nuove e nuove

sfumature. inglese, danzatrice dell'anno nel 1983 secondo la

rivista internazionale Dance and Dancers e il New

La giornata sarà aperta dal Teatro di Figura (ore 18.00 in piazza Duomo) con

York Times. Più di trent'anni dopo, questa splendida Mattia Zecchi in “La vendetta della strega Morgana”. Il festival cividalese ha

esteso quest’anno i suoi orizzonti geografici, prolungando lo sguardo dall’area signora della danza ci assicura, con la sua eleganza e culturale della Mitteleuropa fino al bacino del Mediterraneo: da qui l’ospitalità del perfezione, che per i grandi artisti la maturità è una sfida di idee nuove e nuove

più importante musicista armeno Arto Tuncboyaciyan, nel progetto speciale per

sfumature.

Mittelfest 2015 firmato da Euritmica Armenian dream; sempre alle 18.00 nella chiesa di San Francesco. Sul palco anche il violino di Alexander Balanescu, la Nion Orchestra con Claudio Cojaniz, aurtore delle musiche originali, al pianoforte. La giornata sarà aperta dal Teatro di Figura (ore 18.00 in piazza Duomo) con

Mattia Zecchi in “La vendetta della strega Morgana”. Il festival cividalese ha

Secondo appuntamento al festival per Markus Stockhausen: alle 20.00 in piazza

esteso quest’anno i suoi orizzonti geografici, prolungando lo sguardo dall’area Duomo il grande trombettista sarà alla testa di quattordici bande dell’ANBIMA

FVG, l’associazione che raccoglie i gruppi bandistici che operano in regione. Una culturale della Mitteleuropa fino al bacino del Mediterraneo: da qui l’ospitalità del formazione complessiva di trecento giovani strumentisti, proporrà il suo inno

più importante musicista armeno Arto Tuncboyaciyan, nel progetto speciale per

all’acqua "A hymn to the water".

Mittelfest 2015 firmato da Euritmica Armenian dream; sempre alle 18.00 nella

chiesa di San Francesco. Sul palco anche il violino di Alexander Balanescu, la Nion Ultimo appuntamento sabato per il ciclo musical cinematografico che sarà concluso dal raffinato concerto dell’Ex Novo Ensemble, sulle immagini del film di Orchestra con Claudio Cojaniz, aurtore delle musiche originali, al pianoforte. Joris Ivens "Regen" (1929): ore 21.30 in Sala San Francesco.

Secondo appuntamento al festival per Markus Stockhausen: alle 20.00 in piazza Duomo il grande trombettista sarà alla testa di quattordici bande dell’ANBIMA FVG, l’associazione che raccoglie i gruppi bandistici che operano in regione. Una formazione complessiva di trecento giovani strumentisti, proporrà il suo inno all’acqua "A hymn to the water". Ultimo appuntamento sabato per il ciclo musical cinematografico che sarà concluso dal raffinato concerto dell’Ex Novo Ensemble, sulle immagini del film di Joris Ivens "Regen" (1929): ore 21.30 in Sala San Francesco.


Il colore dell acqua mittelfest 2015

Erri De Luca e Gianmaria Testa al Mittelfest tra poesia e musica per raccontare l'emozioni Scritto da Timothy Dissegna

Cividale del Friuli (Ud) – Le storie di persone lontane nello spazio e nel tempo si incrociano, scorrono senza toccarsi, sfilano accanto senza sapere di essere così vicine: le stesse che giovedì 23 lugli alle 18, nella chiesa di San Francesco, hanno trovato forma nelle parole e note di Erri De Luca e Gianmaria Testa, ospiti del Mittelfest con il loro “Acqua e altre correnti”, prodotto da Fuorivia. I due si sono conosciuti ancora prima di incontrarsi: il primo attraverso i brani del cantante piemontese, l'altro grazie ai romanzi e racconti dell'autore napoletano. Poi l'ammirazione reciproca è diventata un'amicizia sincera, che traspare dal palco su cui siedono, raccontando storie di gente e luoghi che hanno vissuto in quella gigantesca polveriera sociale che fu il Novecento. Le parole per il romanziere, la chitarra e le poesie in musica per il cantautore: basta questo per raccontare la vita di persone uniche, di posti eccezionali, di simboli che la natura ci ha dato e che ritornano immancabili nella vita di tutti noi. Come le montagne, “madri” per De Luca della stessa vita, ossia quell'acqua al centro del Mittelfest 2015 che crea i fiumi. Ma loro stesse “nate” dall'acqua dei mari, dallo scontro di placche che hanno dato slancio fin dagli abissi a questi giganti. È un omaggio lungo, profondo e poetico quello che lo scrittore dedica ai monti, lui che è nato all'ombra di uno frutto per antonomasia del fondo della Terra: il Vesuvio. Devastante, responsabile di immani tragedie, le quali però oggi hanno dato al golfo di Napoli l'incredibile bellezza che centinaia di poeti hanno celebrato. Secondo sempre De Luca, le montagne non dividono: in cima gli scalatori si scambiano un saluto, si sentono liberi, e inoltre queste permettono la fuga, ai giusti e ai criminali, grazie ai mille passaggi che nascondono. Ci pensa Testa a riportare tutto ciò in musica, grazie alla sua voce (un po' acciaccata, lui si scusa se si mangia le parole perché sta facendo una cura) e alla chitarra, emozionando ed emozionandosi per il calore del pubblico. Nei discorsi dei due amici i legami sono infiniti, soprattutto con il viaggio: come quello che unisce i migranti del “primo secolo delle migrazioni”, ossia i poveri italiani che se ne andavano in America, e quelli del “secondo”, gente che viaggia nel modo peggiore possibile al costo più alto esistente. E, se si pensa, già l'uomo stesso è un legame incredibile: formato in prevalenza da acqua, questa è composta da due elementi che uniscono la Terra (ossigeno) e le stelle (idrogeno), quasi come un elemento di nobiltà. La parte più struggente arriva però alla fine, quando lo scrittore racconta della sua esperienza come camionista di aiuti umanitari nell'ex Jugoslavia, durante la guerra. Arrivando a Sarajevo, conobbe un poeta locale amato dai propri concittadini, che durante l'inverno, per saldarsi, dovette bruciare la sua grande libreria: sopravvisse solo la poesia, lasciata per ultima, come a indicare il calore che questa trasmette al cuore umano. Profondo e delicato, l'incontro tratto da “Che storia è questa” di Erri De Luca e Gianmaria Testa ha toccato nel profondo le anime degli spettatori: come moniti scolpiti sulla pietra, le parole del poeta hanno danzato sulle note del cantante, in una danza che muove i piedi, forse le uniche parti innocenti e pure del nostro corpo, con la leggerezza dei versi. Nuotando nel mare della parola, che bagna i nostri pensieri e ci fa sentire il brivido di un'apnea dei sensi.

Data: 25 luglio 2015


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SABATO 25 LUGLIO

Penultimo giorno per Mittelfest Arriva una grande signora della danza, Alessandra Ferri con Evolution, alle 22 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine. Alle 18 doppio appuntamento: in piazza Diacono con il teatro di figura e nella chiesa di San Francesco dal concerto Armenian Dream REDAZIONE UDINE

sabato 25 luglio 2015 ­ 09:12

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CIVIDALE ­ A Mittelfest è la giornata di Alessandra Ferri: sabato 25 luglio, penultima giornata di festival, la signora della danza è protagonista al Teatro Nuovo Giovanni da Udine del Gala Evolution. Con una bellezza oggi più morbida e ancor più consapevole di sé, la danzatrice ha ripreso il suo lavoro di palcoscenico. Aveva 19 anni quando fu nominata prima ballerina al Royal Ballet inglese, danzatrice dell'anno nel 1983 secondo la rivista internazionale Dance and Dancers e il New York Times. Più di trent'anni dopo, questa splendida signora della danza ci assicura, con la sua eleganza e perfezione, che per i grandi artisti la maturità è una sfida di idee nuove e nuove sfumature. Si apre con «La vendetta della strega Morgana» La giornata sarà aperta dal Teatro di Figura (ore 18 in piazza Duomo) con Mattia Zecchi in «La vendetta della strega Morgana». Il festival cividalese ha esteso quest’anno i suoi


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Alessandra Ferri &Herman Cornejo © Lucas Chilczuk Stampa

orizzonti geografici, prolungando lo sguardo dall’area culturale della Mitteleuropa fino al bacino del Mediterraneo: da qui


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l’ospitalità del più importante musicista armeno Arto Tuncboyaciyan, nel progetto speciale per Mittelfest 2015 firmato da Euritmica Armenian dream; sempre alle 18 nella chiesa di San Francesco. Sul palco anche il violino di Alexander Balanescu, la Nion Orchestra con Claudio Cojaniz, aurtore delle musiche originali, al pianoforte. Trecento giovani strumentisti in concerto Secondo appuntamento al festival per Markus Stockhausen: alle 20 in piazza Duomo il grande trombettista sarà alla testa di quattordici bande dell’ANBIMA FVG, l’associazione che raccoglie i gruppi bandistici che operano in regione. Una formazione complessiva di trecento giovani strumentisti, proporrà il suo inno all’acqua A hymn to the water. Un sabato all'insegna del cinema Ultimo appuntamento sabato per il ciclo musical cinematografico che sarà concluso dal raffinato concerto dell’Ex Novo Ensemble, sulle immagini del film di Joris Ivens Regen (1929): ore 21.30 in Sala San Francesco. ​ Segui gli aggiornamenti sulla nostra pagina Facebook Mi piace

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CIVIDALE : Mittelfest, in arrivo la musica del ‘Tartini’ Eventi a Udine La musica del Conservatorio Tartini declinata in cinque concerti nell’arco di otto giorni, da venerdì 24 a venerdì 31 luglio, sul palcoscenico dei grandi festival musicali dell’estate in Friuli Venezia Giulia: sarà innanzitutto Mittelfest 2015 ad accogliere tre proposte nel corso dell’ultimo week end di luglio. Venerdì 24, alle 20 nella Chiesa di San Francesco, appuntamento con il Gruppo Percussioni Trieste, la compagine preparata e diretta da Fabián Pérez Tedesco, formata dagli allievi della classe di percussioni del Gruppo Percussioni Trieste, Conservatorio Tartini. L’Ensemble ha già al suo attivo diversi concerti sia in Italia che all’estero, il suo repertorio varia in ogni genere, dalla musica popolare a quella classica, dal contemporaneo al jazz. Sabato 25 luglio, alle 11 al Museo Archeologico di Piazza Duomo, di scena lo Zari percussion Duo, composto da Alex Kuret e Denis Zupin, entrambi allievi della classe di percussioni di Fabián Pérez Tedesco. Il Duo Zari, vincitore del Premio delle Arti nel 2013, si è formato nel novembre 2012 e sostiene un’intensa attività concertistica in Italia ed all’estero, partecipando a diversi concorsi. In particolar modo ha preso parte al concorso internazionale Svirel 2013 (Slovenia) ottenendo il primo premio assoluto e tre premi speciali, e fra i numerosi riconoscimenti di questi anni ha conseguito il primo premio assoluto al Quarto Concorso Musicale Città di Firenze, ottenendo anche il premio Crescendo assegnato al miglior gruppo da camera. Ha suonato in prestigiosi teatri e sale da concerto in Italia ed all’estero, come il Salone dei Cinquecento al Palazzo Vecchio di Firenze.

Carolina Pérez Tedesco e Cecilia Barucca Sebastiani

Infine domenica 26 luglio, ulteriore matinée musicale in cartellone a Mittelfest, sempre alle 11 al Museo Archeologico: protagonista darà il Duo pianoforte – violoncello composto da Carolina Pérez Tedesco e Cecilia Barucca Sebastiani, impegnate su musiche di Robert Schumann (Fünf Stücke im Volkston, Op. 102), Richard Strauss (Sonata in fa maggiore per violoncello e pianoforte, op. 6) e Fabian Perez Tedesco (L’Aquilone). Carolina Pérez Tedesco nata a Trieste nel 1990, ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di sei anni. Si forma in Conservatorio nella classe di Teresa Trevisan, e ha seguito corsi al Mozarteum di Salisburgo, all’Accademia Musicale di Firenze e a Parigi, presso la Schola Cantorum e il Conservatorio Rachmaninoff. Ha studiato al Konservatorium di Vienna, nell’ambito del progetto Erasmus. Nel 2012 ha conseguito il Diploma Accademico di I livello con la votazione di 110 e lode e sta attualmente ultimando il Biennio Specialistico di II livello. Ha tenuto dei recital per Università di Musica di Buenos Aires (IUNA) e dell’AMIA. Ha partecipato al Progetto Europeo “Echos. Ha all’attivo registrazioni per la casa discografica AudioArs.


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Mittelfest: il programma di sabato 25 luglio Redazione · 25 Luglio 2015

A Mittelfest è la giornata di Alessandra Ferri: sabato 25 luglio, penultima giornata di festival, la signora della danza è protagonista al Teatro Nuovo Giovanni da Udine del Gala Evolution. Con una bellezza oggi più morbida e ancor più consapevole di sé, la danzatrice ha ripreso il suo lavoro di palcoscenico. Aveva 19 anni quando fu nominata prima ballerina al Royal Ballet inglese, danzatrice dell'anno nel 1983 secondo la rivista internazionale Dance and Dancers e il New York Times. Più di trent'anni dopo, questa splendida signora della danza ci assicura, con la sua eleganza e perfezione, che per i grandi artisti la maturità è una sfida di idee nuove e nuove sfumature.

Informazioni DOVE

,Cividale del Friuli

QUANDO

Dal 25/07/2015 Al 25/07/2015

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La giornata sarà aperta dal Teatro di Figura (ore 18.00 in piazza Duomo) con Mattia Zecchi in “La vendetta della strega Morgana”. Il festival cividalese ha esteso quest’anno i suoi orizzonti geografici, prolungando lo sguardo dall’area culturale della Mitteleuropa fino al bacino del Mediterraneo: da qui l’ospitalità del più importante musicista armeno Arto Tuncboyaciyan, nel progetto speciale per Mittelfest 2015 firmato da Euritmica Armenian dream; sempre alle 18.00 nella chiesa di San Francesco. Sul palco anche il violino di Alexander Balanescu, la Nion Orchestra con Claudio Cojaniz, aurtore delle musiche originali, al pianoforte.

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Secondo appuntamento al festival per Markus Stockhausen: alle 20.00 in piazza Duomo il grande trombettista sarà alla testa di quattordici bande dell’ANBIMA Fvg, l’associazione che raccoglie i gruppi bandistici che operano in regione. Una formazione complessiva di trecento giovani strumentisti, proporrà il suo inno all’acqua A hymn to the water. Ultimo appuntamento sabato per il ciclo musical cinematografico che sarà concluso dal raffinato concerto dell’Ex Novo Ensemble, sulle immagini del film di Joris Ivens Regen (1929): ore 21.30 in Sala San Francesco.


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ACQUA E ALTRE CORRENTI. MITTELFEST (recensione di Gianni Cianchi) Il Giornale del Friuli

ACQUA E ALTRE CORRENTI. MITTELFEST Nella Chiesa di San Francesco Erri De Luca e Gianmaria Testa si alternano, con relativo passaggio del testimone, quasi per complimentarsi a vicenda, in una sequenza di citazioni, aneddoti, riflessioni e, prendendo spunto dal tema dell’acqua come suggerito dal Mittelfest 2015, disegnano un quadro delle inquietudini del nostro tempo. Un poeta turco offre lo spunto per commentare il termine “invincibile” riferito al sempre perdente e bastonato Don Chisciotte e si osserva che i repressi e i battuti sono invincibili perché sono sempre pronti a risorgere. Madri dell’acqua sono le montagne che non conoscono le frontiere disegnate dagli uomini, sono attraversate da sentieri e valichi, sono permeabili, invitano tutti alla fratellanza e alla libertà, riversano a valle, fino al mare, ciò che in chimica è l’unione di idrogeno e ossigeno, un combustibile e un comburente: uniti fanno la pace e spengono gli incendi. Il “mare nostro che non sei nei cieli” è la preghiera che introduce osservazioni sul dramma dell’emigrazione attraverso il Mediterraneo dove “lasciamo annegare per negare” secondo un copione che mette al centro il corpo umano come merce più redditizia della droga. “L’elogio dei piedi” e “Valori” sono poesie di De Luca recitate da Gianmaria Testa senza enfasi come se le verità conquistate con una scrupolosa osservazione di se stessi e del prossimo fossero a portata di mano e ovvie per chiunque sia dotato di buon senso e di una sia pur minima sensibilità verso i drammi della contemporaneità. Lo spettacolo termina con il racconto che Erri De Luca fa di un poeta conosciuto a Sarajevo al tempo dell’assedio della città. Il freddo di tre inverni costringe il poeta a bruciare i libri della sua libreria, a cominciare dai filosofi per continuare con i romanzi e i testi teatrali. La fine del conflitto consente di risparmiare i libri di poesia, giustamente conservati fino all’ultimo perché la poesia trasmette il calore della vita con la forza delle sua parole e con la suggestione delle immagini che i versi sanno evocare. Gianni Cianchi


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MITTELFEST – SABATO 25 LUGLIO, PENULTIMA GIORNATA DI QUESTA EDIZIONE, E’ ATTESA A MITTELFEST UNA GRANDE SIGNORA DELLA DANZA, ALESSANDRA FERRI CON EVOLUTION, ALLE 22.00 AL TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE Il Giornale del Friuli

Mittelfest 2015 – Il colore dell’acqua 24.ma edizione, Cividale del Friuli, 18­26 luglio 2015 PROGRAMMA SABATO 25 LUGLIO SABATO 25 LUGLIO, PENULTIMA GIORNATA DI QUESTA EDIZIONE, E’ ATTESA A MITTELFEST UNA GRANDE SIGNORA DELLA DANZA, ALESSANDRA FERRI CON EVOLUTION, ALLE 22.00 AL TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE LA GIORNATA SARA’ APERTA ALLE 18.00 DA UN DOPPIO APPUNTAMENTO: IN PIAZZA DIACONO CON IL TEATRO DI FIGURA E NELLA CHIESA DI SAN FRANCESCO DAL CONCERTO ARMENIAN DREAM, CON LA VOCE E LE PERCUSSIONI DI UNO DEI PIU’ GRANDI MUSICISTI ARMENI, ARTO TUNCBOYACIYAN, AFFIANCATO DAL VIOLINO DI ALEXANDER BALANESCU E IL PIANOFOTE DI CLAUDIO COJANIZ: UNA PRODUZIOINE EURITMICA PER MITTELFEST 2015 ALLE 20.00 SECONDO APPUNTAMENTO CON MARKUS STOCKHAUSEN, ALLE 21.30 L’APPUNTAMENTO TRA MUSICA E CINEMA REGEN. GRAN FINALE A UDINE CON LA DANZA. A Mittelfest è la giornata di Alessandra Ferri: sabato 25 luglio, penultima giornata di festival, la signora della danza è protagonista al Teatro Nuovo Giovanni da Udine del Gala Evolution. Con una bellezza oggi più morbida e ancor più consapevole di sé, la danzatrice ha ripreso il suo lavoro di palcoscenico. Aveva 19 anni quando fu nominata prima ballerina al Royal Ballet inglese, danzatrice dell’anno nel 1983 secondo la rivista internazionale Dance and Dancers e il New York Times. Più di trent’anni dopo, questa splendida signora della danza ci assicura, con la sua eleganza e perfezione, che per i grandi artisti la maturità è una sfida di idee nuove e nuove sfumature. La giornata sarà aperta dal Teatro di Figura (ore 18.00 in piazza Duomo) con Mattia Zecchi in “La vendetta della strega Morgana”. Il festival cividalese ha esteso quest’anno i suoi orizzonti geografici, prolungando lo sguardo dall’area culturale della Mitteleuropa fino al bacino del Mediterraneo: da qui l’ospitalità del più importante musicista armeno Arto Tuncboyaciyan, nel progetto speciale per Mittelfest 2015 firmato da Euritmica Armenian dream; sempre alle 18.00 nella chiesa di San Francesco. Sul palco anche il violino di Alexander Balanescu, la Nion Orchestra con Claudio Cojaniz, aurtore delle musiche originali, al pianoforte. Secondo appuntamento al festival per Markus Stockhausen: alle 20.00 in piazza Duomo il grande trombettista sarà alla testa di quattordici bande dell’ANBIMA FVG, l’associazione che raccoglie i gruppi bandistici che operano in regione. Una formazione complessiva di trecento giovani strumentisti, proporrà il suo inno all’acqua A hymn to the water. Ultimo appuntamento sabato per il ciclo musical cinematografico che sarà concluso dal raffinato concerto dell’Ex Novo Ensemble, sulle immagini del film di Joris Ivens Regen (1929): ore 21.30 in Sala San Francesco.


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