Rassegna stampa 20 luglio

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festival di prosa, musica, danza, poesia, arti visive e marionette dei paesi della mitteleuropa

Rassegna Stampa 20 Luglio


Data:

20 Luglio 2013

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CON IL QUOTIDIANO DEL MURETTO + EURO 9,90 CON LE MONDE DIPLOMATIQUE + EURO 1,50 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, Aut. GIPA/C/RM/23/2013

ANNO XLIII . N. 169 . GIOVEDÌ 18 LUGLIO 2013

PALAZZO E POPOLO Norma Rangeri

È

un incontro ravvicinato tra Palazzo e Popolo quello che viene a galla attraverso le vicende in cui sono coinvolti, a diverso titolo e a parti rovesciate, i ministri Alfano e Kyenge. Purtroppo, in tutti e due i casi, a emergere è la fotografia dell’eterna Italietta, prona agli interessi, potenti, di satrapie post ’89, e sempre pronta a rigurgitare la sottocultura di un celodurismo razzista. Lo scontro politico sollevato dal caso Alfano scoperchia lotte di potere combattute all’ombra dell’affaire kazako, mobilita correnti sotterranee delle larghe intese, alimenta scontri congressuali, provoca scossoni negli apparati di sicurezza. Un braccio di ferro politico-istituzionale che strumentalizza la sostanza (la consegna di una donna e una bambina nelle mani di un regime che non tollera nemici interni) e rende manifesta l’opacità delle istituzioni democratiche. Con un governo sempre più fragile, appeso alla richiesta di dimissioni del ministro dell’Interno, da contrattare in cambio della continuità governativa. Tanto quanto è palmare l’indifferenza all’offesa recata ai diritti umani con questa sorta di rendition in salsa kazaka. L’altra vicenda, invece, l’insulto razzista di un vicepresidente del senato nei confronti di una ministra della Repubblica, non mette in crisi nessuno, non minaccia la stabilità dell’esecutivo e sarà presto solo una perla in più nella collana della vergogna nazionale. Ma è anche per questo che vale, invece, la pena di prenderla sul serio. Specialmente quando un quotidiano come il Corriere della Sera pubblica un editoriale dal titolo «Terzomondismo in salsa italica», firmato dal professor Giovanni Sartori. Se l’ex capo della Lega, Bossi, dice che la ministra Kyenge «è stata scelta perché nera, tirata fuori dal nulla», Sartori chiosa chiedendosi «a chi deve la sua immeritata posizione». Dimenticando che a parlare è la biografia stessa della ministra, costretta dalle condizioni del suo paese a emigrare per approfondire gli studi di medicina, dunque molto esperta dei problemi vissuti dagli stranieri in Italia, lei che l’ha scelta come seconda patria da trent’anni, lei che da dieci si occupa di politica. Sartori in pratica vuole sapere da chi è raccomandata e, per restare in argomento, aggiunge a quello di Kyenge anche il nome di Boldrini, «presidente della Camera dalle credenziali davvero irrisorie». La misogenia esagerata del professore si sposa perfettamente con il ragionamento (si fa per dire) secondo il quale una politica di orgine congolese non ha titoli per occuparsi di immigrazione così come una figura di livello istituzional-internazionale non avrebbe la caratura per ricoprire la terza carica dello Stato. È la riprova, se ce ne fosse ancora bisogno, dell’emergenza culturale, prima che politica, che ormai sale dal populismo fino alle colonne della grande stampa.

EURO 1,50

il manifesto

Si salvi chi può pagina 12

Lo scandalo kazako stringe le larghe intese, alimenta lo scontro congressuale nel Pd ingrossa le file di chi chiede le dimissioni di Alfano (tutti i big del partito). Letta difende, il ministro e mette in gioco palazzo Chigi. Oggi il tradizionale discorso di Napolitano, massimo garante della stabilità di governo

A teatro • I «Microcosmi» di Claudio Magris nell’allestimento - con molte

suggestioni - dello scrittore e regista Giorgio Pressburger, fra gli appuntamenti di Mittelfest

Vivo e coscienza, facce contrapposte PAGINA 2, 3

BIANI

/FOTO FABIO FRUSTACI-EIDON

AUSTERITÀ | PAGINA 4

SCANDALI | PAGINA 5

14 milioni di poveri nel 2012 L’Istat fotografa l’Italia che guadagna tra i 500 e i 900 euro Ad Atene 12500 statali a rischio

Fonsai e mattoni, arrestata la famiglia Ligresti La parabola del capitalismo cannibale all’italiana

ROBERTO CICCARELLI E ARGIRIS PANAGOPOULOS

GIORGIO SALVETTI, ANDREA DI STEFANO

CAMPAGNA ABBONAMENTI

DOMANI L’ANALISI Marco Revelli

La crisi si avvita. Il nodo giudiziario fa fibrillare il Pdl, la questione morale devasta il Pd. Bisogna costruire un soggetto alternativo

L’ITALIA CHE VA | PAGINE I,II,III,IV

Sarà un’estate «bestiale», noi ci siamo e voi?

CINEMA | PAGINA 8

Vincenzo Cerami, i fattacci quotidiani in salsa surreale Addio allo scrittore di «Un borghese piccolo piccolo» e allo sceneggiatore che collaborò con Citti, Bertolucci e divenne l’«anima» dei film di Benigni

SABATO 20 LUGLIO 2013

VISIONI

Anche quest’estate il manifesto non va in vacanza. I «visionari» della sezione cultura stanno preparando delle pagine davvero «bestiali». Potrete sapere tutto quello che non avete mai osato chiedere su forme di vita dall’«asino nubiano» e il «fico permaloso» fino al più celebre unicorno. Per non parlare delle «mele cul di somaro»... I nostri cronisti invece hanno girato l’Italia in lungo e in largo per portarvi ogni giovedì «nel paese che va». Pare che esista, lontana dai riflettori, un’Italia che resiste e sembra perfino funzionare. Oggi nell’inserto potete gustarvi la prima tappa di questo viaggio molto particolare.

Matteo Bartocci

Possiamo farlo perché non abbiamo padroni. Né sponsor. Il «manifesto» resiste da 42 anni ed è indipendente da tutti ma non da te. Per questo ti chiediamo di fare uno sforzo e di scommettere insieme a noi sul futuro di quest’ultima casa comune della sinistra. Fino alla fine del 2014 non riceveremo alcun finanziamento pubblico. Vendite e abbonamenti sono più che mai decisivi per mettere in sicurezza questa straordinaria impresa collettiva. Perciò mettete da parte ogni remora e attraversate con noi questa lunga estate calda.

Da oltre due anni manteniamo bloccati i prezzi degli abbonamenti. Sul nostro sito trovate tutte le informazioni. Vedrete che sono tariffe molto convenienti. In pdf, per esempio, una copia del manifesto può costarti anche 40 centesimi al giorno. E con i coupon in edicola risparmi fino a 50 centesimi sul prezzo del giornale. E per i soci Arci, gli iscritti ad associazioni, sindacati, scuole o biblioteche c’è anche uno sconto del 10%. Abbonatevi subito oppure fate un regalo a chi ancora non ci conosce. Chi ha la carta di credito si può abbonare con un clic. www.ilmanifesto.it/abbonamenti

La crisi fa riscoprire la vita di paese I borghi dell’utopia Dal Pollino al Cilento, nell’entroterra calabrese e in quello romagnolo, la crisi fa rivivere comuni disabitati o abbandonati per l’emigrazione in città

Gianfranco Capitta CIVIDALE DEL FRIULI

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otrebbe essere, e forse è, essa stessa un «microcosmo» la città friulana che con la sua stratificazione longobarda, medievale e di diverse epoche successive, se ne sta appartata ai margini della regione, a pochi passi dal confine sloveno. Un piccolo mondo urbano sotto le valli del Natisone, arroccato nelle sue mura e dietro i suoi ponti. Con delle curiose contraddizioni, come (una per tutte) la chiusura per ferie di alcuni negozi centrali proprio nei giorni di maggior afflusso turistico, in occasione di Mittelfest. La manifestazione da più di vent’anni celebra il rapporto privilegiato di questa zona con la cultura mitteleuropea: quest’anno in particolare ha segnato il ritorno, per la maggiore iniziativa spettacolare, di colui che di Mittelfest è stato l’inventore primo, e a lungo direttore: lo scrittore e regista Giorgio Pressburger. Che ha messo in scena, con un lungo percorso spettacolare notturno attraverso la città, un testo dell’intellettuale principe di questa regione, Microcosmi di Claudio Magris. Doveva essere una inaugurazione assai spettacolare, ma la fatica ha finito col prevalere sugli spettatori: raggiungere nove diverse stazioni, per lo più simili (come lo sono tutte le suggestive piazzette di un paese antico), sempre in piedi e spesso senza vedere oltre le prime file, ha fatto prevalere lo sforzo di volontà sul godimento. Forse, col pubblico seduto in una grande platea all’aperto, quelle nove diverse visioni rivelatrici, fulminanti quanto circoscritte, ne avrebbero guadagnato in concentrazione. Che è l’essenza di quella scrittura di Magris, così come l’apertura e il cambiamento e il «passaggio» lo sono di Danubio, l’altro suo testo che con la regia dello stesso Pressburger fu una trionfale esperienza di tanti Mittelfest fa. Di questi Microcosmi restano molte suggestioni, a cominciare dalla enorme copertina del libro che costituiva l’accesso allo spettacolo, la conduzione rassicurante di Giorgio Lupano in veste di narratore, diversi flash visio-

«VIVO E COSCIENZA» DI PASOLINI; A SINISTRA IN BASSO «MICROCOSMI» DI CLAUDIO MAGRIS/FOTO DI MATTEO TREVISAN

nari (come la presenza emozionante di Ariella Reggio, o quella ispida di Mauro Corona nella parte di se stesso); ma anche i copioni in mano che rincorrevano i pensieri nell’aria. In ogni caso è stata un’esperienza incomparabilmente positiva, rispetto al titolo che la sera prima, al teatro Giovanni da Udine, aveva costituito l’inaugurazione effettiva di questa edizione del festival, il prevedibile «delirio» tecno esistenziale di Tomaz Pandur, regista sloveno da sempre tendente all’esteriorità, che applica ora a Michelangelo e al suo Giudizio Universale nella cappella Sistina l’estremismo esperienziale a suo tempo giocato con la Commedia dantesca in tre serate, e poi applicato ad altri titoli altisonanti della cultura occidentale. Qui anche il testo del grande poeta e drammaturgo croato Miroslav Krlea viene sommerso dalle parole riscritte dallo stesso regista e da sua sorella Livjia drammaturga. La loro banalità ridimensiona fruizione e stimoli di ogni loro spettacolo, e non bastano i pruriginosi ammiccamenti di Pandur all’omosessualità e all’estremismo di Buonarroti a risvegliare un interesse contemporaneo: la vicenda del pittore detto Braghetta per aver rivestito di braghe le creature del Giudizio dipinte nude, suona su quella scena di immense strutture di ferro sinceramente veterogoliardica.

RAVENNA FEST · Anche Dada Masilo e Cherkaoui in cartellone

Linee di danza griffate Mark Morris Francesca Pedroni RAVENNA

I

l Lago dei cigni africano della volitiva Dada Masilo; il tango shakerato con la danza contemporanea di Sidi Larbi Cherakoui; l’unione inossidabile di musica e danza con un nome culto americano quale è Mark Morris. Ravenna Festival non si è lasciata scappare l’occasione di proporre nel suo ricco calendario 2013 una rosa di proposte per la danza di deciso respiro. Dada Masilo è una giovane artista africana dal talento stupefacente. 28 anni, sola o con la sua Dance Factory, colleziona un successo dietro l’altro. Il suo Swan Lake ha stregato il pubblico del Pala André per mix fulminante tra classico e tribalità del corpo. Masilo ha ricostruito la storia eterna del Lago di Ciaikovskij aggiornandola senza paura. Siegfried è omosessuale, adora il cigno maschio Odile, anche se i tradizionalisti genitori, Re e Regina, vogliono per lui il cigno bianco Odette, naturalmente femmina. Non ci sono però ironie en travesti, modello Trocks: Odile è un magnifico danzatore triste e appassiona-

to, Odette (una splendida Dada Masilo) è focosa, seducente. Il maschile e il femminile si intrecciano nei due cigni, mentre l’ensemble - strepitoso – danza a piedi nudi e tutù, dicendo no a

La concezione del movimento in «Jenn & Spencer», dai nome dei due protagonisti ogni trasgressione delle regole. Ciajkovskij si fonde con Arvo Pärt e altri compositori, ma resta assoluta guida di un pezzo nel quale la partitura classica si accende dalle voci dei danzatori che incalzano Odette, che sgridano Siegfried. Una tribù africana in tutù sulla quale aleggia la memoria del dramma dell’Aids. Produzione del Sadler’s Wells di Londra per m!longa di Sidi Larbi Cherkaoui. Nasce dall’amore per il tango, per l’Argentina e i suoi luoghi nascosti, per il desiderio di danzare «un sentimento che si balla», per esplorare la fusion tra i generi. Cresciuto a Anversa da madre belga

fiamminga e padre marocchino, per alcuni anni interprete doc dei Ballets C. de la B. di Alain Platel, Sidi Larbi Cherkaoui è uno dei nomi più interessanti della danza contemporanea attuale. Per la sua trascinante m!longa ha messo insieme un gruppo di dieci danzatori e cinque musicisti, di cui 8 ballerini di tango e due danzatori contemporanei. Insieme a Sidi ha lavorato come consulente per il tango Nélida Rodriguez de Aure, che apparteneva allo storico Tango argentino del 1983: lo spettacolo di Segovia e Orezzoli che diede il via al tango teatrale. Virtuosismo e creatività svettano in uno spettacolo che non cade nello stereotipo. Restano impressi il terzetto maschile, il gioco tra coppie e insieme, la relazione tra video, scenografia e musica dal vivo che porta l’immaginazione fuori dal teatro. Mark Morris mancava dall’Italia da 15 anni. Non è ammissibile per Morris andare in scena senza l’accompagnamento dal vivo, nemmeno le prove, le classi si fanno su base registrata. I suoi danzatori, come i musicisti che collaborano con lui, hanno un rispetto assoluto per una concezione del movimento

UNA COREOGRAFIA DI «JENN AND SPENCER»

che abbraccia le partiture con speciale devozione. A Ravenna Morris ha portato un quartetto di titoli esemplari del suo lavoro, tra pezzi nuovissimi e titoli icona. I musicisti sono in scena: Owen Dalby (violino) e Colin Fowler (pianoforte). Fanno parte del Mark Morris Dance Group Music Ensemble, fondato nel 1996. La serata si è aperta con Italian Concerto sul Concerto Italiano in fa maggiore BVW 971 di Bach. Balletto del 2007 per cinque danzatori strutturato in duetti, un assolo maschile, un quintetto: una fusione di grande classe tra le linee della danza e l’andamento della musica. Candleflowerdance fu dedicato da Morris a Susan Sontag.

Questa volta la musica è la Serenata in La di Stravinskij, un pezzo intimo, da camera, giocato intorno a un quadrato disegnato sulla scena. Intrigante il nuovissimo passo a due Jenn and Spencer, dai nomi dei due protagonisti. Musica di Henry Cowell per una relazione di coppia non scontata in cui la dinamica della relazione trova respiro nella dinamica piena di chiaro e scuro del movimento. Finale con un pezzo che ha fatto storia: Grand Duo su musica di Lou Harrison: è del 1997 ma regge meravigliosamente al passare del tempo per la bellezza di un’energia tribale sposata a un disegno coreografico nel quale il cerchio è simbolo ipnotico della potenza della danza.

Ma una sorpresa c’era, nella curiosa programmazione d’apertura di Mittelfest, in una delle tante sezioni in cui il festival è stato suddiviso, intitolate a Pasolini come a «canti e suoni» disparati, comprese le csardas ungheresi. E non è stata certo l’imbarazzante arroganza con cui Lina Wertmuller ha preteso di raccontare in 80 minuti l’intero ‘900, con una grossolanità ta-

La sorpresa è un testo del 1963 mai visto sulle scene, scritto da Pasolini e immaginato per Ninetto Davoli e Laura Betti le da non poter proprio essere considerata casuale. La bella sorpresa è arrivata, per quanto «incredibile», con un testo del 1963 mai visto sulle scene, proprio da Pier Paolo Pasolini. Un canovaccio per una coreografia mai realizzata, ma che a rileggerlo oggi contiene già moltissimi degli elementi che caratterizzeranno il teatro che il poeta di Casarsa scriverà un paio d’anni dopo, sei commedie scritte tutte di seguito, in una pausa della sua attività cinematografica dovuta a una malattia. Vivo e Coscienza è il titolo del testo, e a interpretare i due personaggi così chiamati, avrebbero dovuto essere Ninetto Davoli e Laura Betti. La composizione della partitura sarebbe stata affidata a Bruno Maderna, e le coreografie a un artista che poteva essere Maurice Bejart, o più probabilmente Jerome Robbins, fresco del successo planetario di West Side Story; il tutto prodotto e commissionato dalla Biennale di Venezia. Non se ne fece niente, resta solo il riscontro nel volume dei Meridiani dedicato da Walter Siti al teatro di Pasolini. Che si era molto appassionato (e magari invogliato ad emulare) per i Sette peccati capitali di Brecht e Weill, protagoniste alla voce la stessa Betti e alla danza Carla Fracci. Perché il tema della seduzione è quello centrale nel testo, formato da quattro episodi distanziati nei secoli e nei decenni (come nel successivo Calderon), ma intimamente legati nell’iterazione di un bacio che la Coscienza consapevole tenta di ottenere dalla irruenza tutta corporale di Vivo. Il coreografo Luca Veggetti ha proposto questo illustre repechage alla Civica Scuola Paolo Grassi di Milano, che l’ha prodotta e realizzata, affidandone le musiche a Paolo Aralla. Non meno motivata e illustre è stata la scelta della voce che leggesse, e legasse, didascalie e frammenti originari: Francesco Leonetti, ultimo rappresentante della rivista Officina creata e diretta con lo stesso Pasolini e con Roberto Roversi. Un’esperienza piena di stimoli ed emozioni per il pubblico, e una prova di maturità professionale per gli allievi danzatori che l’hanno interpretata, e che si spera continuerà a girare. Tra alti e bassi, il Mittelfest 2013 si conclude domani. Ma è chiaro che un bel lavoro attende la giunta neoeletta di Debora Serracchiani, che si troverà a dover cercare nuovi equilibri e presenze nelle diverse manifestazioni e istituzioni culturali della regione.


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TACOLI.SPORT.IDEE

MICHELANGELO a teatro Più erotico che eretico di Camilla

entre a Spoleto andava in scena l’ultima recita della Pornografia ronconiana, a Udine si apriva MitM telfest con il sensuale Michelangelo del regista sloveno

10”, programma condotto insieme ad Alex Braga Ansa

Rai tere

ECCHIA ALLA GRANDE

ale deboluccia, e di continuo nta almeno due ve di pregio: Rab, con Luca Bar-

eno male che c’è Nino Frassica e cchi. A Radio2 giorno da pecora, abelli Fioretti e o, che ormai

agenda politica La Zanzara, l’ecliosamente poora trash) nella ingessata Ra-

Tagliabue

oliatissimo. Radio2 è il divertimento alto, Radio24 l’informazione sobria (con la zanzara che conferma la regola). Radio105 il disimpegno talora cafonal, su tutti il radiopanettone perenne Zoo di 105. In una carrellata radiofonica fatalmente parziale, non può mancare Radio Capital. L’emittente del Gruppo Espresso. Trasmette la musica migliore, anche se pure lei ha il vizio di parlare sopra la musica (chiacchierare “sopra”

Tomaz Pandur, interpretato (in croato) da un cast di statuari performer, tra cui il sexy protagonista Livio Badurina. Pur non essendo il festival più blasonato, ricercato, impegnato, quello di Cividale del Friuli si conferma il più conturbante, grazie anche alla ricca presenza di artisti mitteleuropei, tra cui musicisti e danzatori. Qui il teatro è erotico perché eretico: Pandur lo sa bene, e spoglia in scena i suoi prelati, facendoli tuffare, come nella famosa tomba, in una palude stigia, nell’acquitrino in cui sguazza il folle Michelangelo, in preda ai demoni d’amore e d’arte. Precisione, bellezza, metodo: i criteri dell’estetica rinascimentale sono gli stessi della composizione registica, il cui erotismo ha a che fare con l’esattezza del bisturi più che con la pornografia dei sentimenti. “Vivo all’inferno e ne dipingo le immagini”: questa pièce è una serie di impeccabili tableaux vivants sulla vita e l’inconscio del Buonarroti, che lascia un po’ delusi i cultori del teatro di prosa, ma infiamma gli amanti dell’arte contemporanea, e di quel manifesto della poetica slavo-balcanica che è il Balkan Erotic Epic di Marina Abramovic. FIL ROUGE di questa edizione sono i Microcosmi, titolo dello spettacolo di Giorgio Pressburger ispirato all’omonimo libro di Claudio Magris: è un’opera itinerante che ha per palcoscenico i luoghi cittadini, a cominciare dal Ponte del Diavolo, cuore pulsante e scabroso dell’intera rassegna. Secondo la leggenda, per costruirlo Foto di scena di “Michelangelo” il diavolo pretese dai Cividalesi l’anima di un passante: per alcuni qui vi morì una coppia di fedifraghi, per altri un animale, con cui satana fu imbrogliato. In certi periodi dell’anno si sentono rumori giù dal ponte, lungo il letto del fiume Natisone, ma è impossibile distinguere i lamenti di un porcellino sacrificato dalle grida degli amanti in calore. In scena fino al 20 luglio.


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gorizia VieriRazzinipremiatoall’Amidei «LaRaievitailcinema»

majano Mercoledíalfestival arrivanoiDeepPurple

LIGNANO Calendario-souvenirperrivivere laspiaggiatuttiimesidell’anno

PALManoVA c’è galliano Ilfisarmonicista inPiazzaGrande perilMittelfest

email: provincia@messaggeroveneto.it

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LA RISCOPERTA DA LASSÙ UNA VISTA MOZZAFIATO

3 comuni

Triathlon: spettacolo sul lago ◗ TRASAGHIS

Una splendida veduta della Panoramica delle vette, sette chilometri sul filo dei duemila metri sopra Ravascletto

Panoramica delle vette ecco la meraviglia del Friuli In un libro la storia della carrozzabile più alta della regione sopra Ravascletto Da strada militare al “gran rifiuto” del Giro: ma ora la popolarità è mondiale di Antonio Simeoli ◗ RAVASCLETTO

Una storia meravigliosa, che Patrizia Casanova e Dino Zanier

Prima dell’idea di farci passare il Giro d’Italia e, nel maggio di due anni fa, di quei giorni frenetici che portarono alla cancdellazione della scalata dalla corsa,

SABATO 20 LUGLIO 2013

gli animali all’alpeggio. Come spesso è accaduto nella storia della viabilità carnica, specie quella diretta alle quote alte, era nata per esigenze militari. I due

nel 1940 in gran segreto per non irritare l’alleato. E la storia di Ravascletto e della Valcalda cambiò in poche settimane. Diciannove furono le strade costruite

Torna l’Xtrim triathlon e quest’anno l’annuale tappa dedicata allo sport estremo sul grande bacino friulano si fa doppia. La terza edizione, una delle tappe del programma estivo del progetto Città dello sport e del benstare organizzata dal Cus di Udine, è di scena oggi e domani sul lago dei Tre Comuni. Sono circa 360 i temerari che hanno già confermato la partecipazione, intenzionati a sfidare la natura: «Gran parte - dice Enrico Tion, del Cus - proviene da fuori regione. Le prospettive sono buone e per quanto ci riguarda continuiamo a sperimentare le forme di organizzazione dell’evento, per il quale le dimensioni del lago sono ottime». Oggi, la partenza è fissata per le 14 sulla riva del lago accanto alla discoteca Al Lago, con la quarta tappa del circuito Duathlon Italiano Fitri. Le sfide da affrontare saranno: gara sulle distanze di 5km di corsa nella zona del parco, 30 km di ciclismo con 3 giri del bacino e altri 5 km con zona

in breve TARVISIO

Cultura e sport in Valcanale ■■ A Malborghetto s’inaugura domani, alle 18, in Palazzo Veneziano, la nuova sezione museale, dedicata alle tradizioni della Valcanale. Passando ai laghi, a Cave, alle 9.30, a cura dell’Ana, 37esima edizione del “Giro del Lago” per il “Memorial Maurizio Siega”. E al Lago Superiore di Fusine, alle 10, “Tra cielo e lago”, manifestazione per bambini famiglie. A Cason di Lanza, Festa della fratellanza. In Aupa, dalle 12, alla Casa del Fondo-Ristoro Sette picche ottimi piatti tipici e musica. ARTA TERME

Anche Kirchhoff al Concorso ippico ■■ Anche il campione olimpico Ulrich Kirchhoff ad Arta. insieme con i due ex campioni italiani Chiaudani e Chimirri, al secondo Concorso ippico nazionale, che si conclude domani con gare che si susseguono in tutte le ore della giornata. Sono oltre 200 i cavalli iscritti. FORNI DI SOPRA

Sabato da ballare sul Varmòst ■■ Forni di Sopra apre al ballo nel piazzale delle seggiovie del Varmòst: tutti gli appassionati della musica,


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Messaggero Estate

ultimo giorno

MESSAGGERO VENETO SABATO 20 LUGLIO 2013

IlMisteroBuffodella Pepe,la signora delteatro AdrianaAstie il capolavorodiChaplin“Tempi moderni” Oggi ultima giornata del festival. La poesia ungherese farà da sfondo allo spettacolo Sono una ferita che brucia la vita in versi di Endre Ady (alle 18) Chiesa Santa Maria dei Battuti. Gli appuntamenti proseguirano con Tra immagini e suggestioni, il concerto del duo Avian–Mastella del Conservatorio “Tartini” di Trieste (alle 18) Pozzo Callisto. E si continua ancora con la musica itinerante dalle 19 nelle vie di Cividale con la “Marching band” del Conservatorio Tomadini di

Udine. Torna in scena dopo il successo dello scorso anno Mistero Buffo di Dario Fo e Franca Rame che animerà Piazza Paolo Diacono a partire dalle 18 con i giovani attori della Civica Accademia d’Arte drammatica “Nico Pepe” di Udine e della Scuola Paolo Grassi di Milano: reduci dal successo al Festival Avignon Off, torna il progetto ideato e coordinato da Massimo Navone con la regia di Claudio de Maglio e Michele Bottini e la speciale supervisione di Dario Fo. Una vera regina

delle scene internazionali, Adriana Asti, squaderna con Jean Cocteau il mal de vivre del secolo breve con i due atti unici di Jean Cocteau (La voce umana e Il bell’indifferente, in programma al Teatro Ristori alle 19). Una coproduzione che unisce Mittelfest e Festival di Spoleto. Il Trio Mimesis del “Tartini” si esibirà alle 20 nella Corte di San Francesco e alle 20.30 al Belvedere DAFNE_per una mitologia urbana di e con Marta Bevilacqua. Il Festival si sposta a Gorizia al Teatro Verdi

(ore 21.30) per il gala internazionale di danza “Ritratto di un mito” un omaggio alla grande étoile Elisabetta Terabust a cura di Daniele Cipriani in prima assoluta al festival. Ancora un grande nome in Piazza Grande a Palmanova: alle 21.30 il virtuoso dell’accordeon Richard Galliano presenta in esclusiva per Mittelfest un intenso repertorio interamente dedicato ad un mito quale Django Reinhardt. Mentre di nuovo a Cividale alle 22 nella Chiesa di Santa Maria dei Battuti un concerto

dedicato alla “Tradizione ungherese del '900” con il duo Andri-Pes del Conservatorio “Tomadini” di Udine. A chiudere la 22a edizione di Mittelfest uno dei capolavori del cinema di sempre: “Tempi Moderni” di Charlie Chaplin alle 22 in piazza Duomo. Ultimo appuntamento di questa edizione, domani, domenica, alle 11.45 nella chiesa di San Francesco a Cividale, la Passion di Crist Contade di Zuan di Francesco Corteccia per coro, soli e voce recitante.

Galliano: Django? Un modello Parla il fisarmonicista francese stasera a Palmanova con l’omaggio a Reinhardt

I

lfilodi congiunzionec’è,esta nel genio. In un talento che esula dal canonico, dall’accademico, e che si ritaglia uno spazio unico e speciale, irripetibile. Django Reinhardt – padre e colosso del gypsy jazz: «Una chitarra dalla voce umana», scrisse di lui Jean Cocteau – non esiste più, e da molto tempo (scomparve nel 1953); Richard Galliano, fisarmonicistafrancesediorigini italiane, è nel cuore del successo, all’apice della carriera e della fama. Spazi temporali diversi, dunque, e strumenti che nulla hanno a che spartire. Eppure, in questa doppia “lontananza” – anagrafica e di specializzazione artistica –, l’elemento di affinità esiste, palese, lampante: capacità tecnica fuori dal comune, cioè, rafforzata, superfluo dirlo, da una passione irrefrenabile per il suono, la musica. Due astri, insomma, per quanto Galliano rifugga dai paragoni con il «gigante» cui ha voluto dedicare l’esclusiva Mittelfest Around Django Reinhardt, in scena alle 21.30 di questa sera – momento di punta del percorso Première – a Palmanova, in Piazza Grande: «Lui è incomparabile». Raffronti e paralleli non trovano sponda: appartiene alla categoria dei modesti, il maestro. «Per me – afferma – Django è un modello. Il musicista più importante, direi. La sua energia, la spontaneità, il virtuosismo... Qualcosa di fortissimo, di vitale. Sonorità straordinarie: e pensare che riusciva a crearle pur avendo perso due dita in unterribileincidente». Accadde a Parigi. La roulotte in cui Reinhardt, all’epoca diciottenne, viveva con la famiglia si trovò avvolta da un incendio. Il ragazzo

perse l’uso della gamba destra e di parte della mano sinistra: anulare e mignolo. Paradossalmente è a quella tragedia, che avrebbe potuto affossare per sempre l’espressività del compositore, che si deve la nascita di una tecnica completamente nuova, rivoluzionaria,passataallastoria.«Selo contendevano tutti, era richiestissimo – ricostruisce Galliano –. I nomi più illustri del panorama musicale internazionale lo cercavano». Un mito, per dirla in una parola: «Per questo l’omaggio di stasera», motiva il fisarmonicista. «Sarà un concerto particolare, che accosterà la mia musica a quelladi Django.Un...mélange». Mescolanza, quindi, ecco cosa il pubblico deve aspettarsi. Di generi,di stili,dibrani. Sarannouna dozzina, complessivamente. «L’organico è essenziale – anticipa l’artista –: accanto all’accordéon ci saranno un clarinetto, una chitarra e la batteria». Affidati, nell’ordine, a Mauro Negri, Jean Marie Ecay e Jean-Christophe Galliano. «Non proporremo una copia dei pezzi di Reinhardt: nessuna imitazione, lui – ripeto – è unico. Sarà qualcosa di diverso. Un’interpretazione, una trasposizione... nel segno del rispetto verso la sua arte». Nell’elenco dei pezzi in scaletta Tears e Minor Swing, fra le creature più celebri di un autore su cui l’attenzione delle platee internazionali cominciò a riaccendersi grazie a un film di Woody Allen, Accordi e disaccordi, uscito nel 1999. «Nel 2000, in effetti – conferma Richard Galliano –, riesplose improvvisamente l’interesse per una musica che fino a quel momento era stata considerata ormai vecchia... Musica che adesso, invece, è molto,

VICINO/LONTANO AL FESTIVAL

Gasbarro a Cividale: il paradosso Europa Al programma di Mittelfest 2013 si aggiunge, oggi alle 11.30, in collaborazione con vicino/lontano, nella chiesa di San Francesco a Cividale, una riflessione sul “Paradosso Europa”, protagonisti il filosofo Nicola Gasbarro (nella foto) e Armando Massarenti, direttore dell’inserto “Domenica del Sole 24Ore”. «L’Europa – scrive Gasbarro – è un vero e proprio paradosso storico: la sua formazione e il suo sviluppo nella seconda metà del XX secolo coincidono con il declino globale del proprio processo di civilizzazione messo in moto nella modernità. L'ordine del mondo attuale, nello stesso tempo da un lato uniforme e globale nell'economia, nella scienza e nella comunicazione, dall'altro differenziale e post-moderno nelle culture e nelle appartenenze, non è più europeo. Non a caso il centro del mondo si è spostato prima nel Nord-America nel XX secolo e ora definitivamente nell'Asia del XXI: l'Europa è sempre piú periferia, lontana nello spazio dell'immaginario e del futuro e “vecchia” nel tempo della storia e di ogni forma di racconto. Non si tratta tanto di ripercorrere le tappe del “tramonto dell'Occidente”, luogo della nostalgia e dell'eterno ritorno, quanto di rianalizzare la struttura forte di una civiltà di lunga durata che ha costruito la propria identità complessa a partire dall'inclusione sociale di ogni “alterità” e dalla compatibilità simbolica delle differenze. Il paradosso storico diventa antropologico: proprio nel momento in cui il processo di civilizzazione tipicamente europeo diventa globale, l'Europa si chiude nelle proprie appartenenze culturali e religiose e in qualche modo rifiuta la nuova economia politica dei rapporti tra civiltà».

molto richiesta». Non per nulla è approdata a Mittelfest, in uscita palmarina. Occasione preziosa dunque, che offrirà al pubblico friulano (e non solo) l’opportunità di cogliere dal vivo il potere delle golden fingers: Galliano suonerà la sua fi-

sarmonica di sempre, compagna di una vita. «Siamo insieme da cinquant’anni! Nessuna potrebbe sostituirla. È uno strumento eccezionale, uno “Stradivari” in altro campo. Con esso sono riuscito a cancellare ogni limite dell’accordéon, sperimentando

ciascun genere: dalla musica classica al jazz, fino al tango... Senza disdegnare le melodie popolari, quelle cui l’immaginario collettivo è solito associare la fisarmonica e che mi piacciono tanto, anch’esse». Era giovanissimo, Richard Gal-

PRESSO

liano, quando approcciò la tastiera. Un bambino di quattro anni. Da allora è stata simbiosi, binomio indissolubile: «Ho ereditato l’amore per quest’arte da mio padre, italiano. Arrivato all’adolescenza capii che volevo fare altro, con la fisarmonica, rispetto al


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Messaggero Estate

SABATO 20 LUGLIO 2013 MESSAGGERO VENETO

l’accordo Un nero su bianco, come si conviene. Una firma, un protocollo d’insesa, per dirla correttamente, fra il festival dei Due Mondi di Spoleto e il Mittelfest. Il gesto di estrarre la penna, seppure la sinergia funziona ormai da tempo, avverà stasera in concomitanza con lo spettacolo di Adriana Asti (alle 19 al Ristori) una coproduzione, appunto, Mittlefest-Spoleto, e i due firmatari saranno i direttori Antonio Devetag e Giogio Ferrara. La prima stretta di mano si concretizzò nel 2011 con il successo dello

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Oggisifirmeràil“Protocollo d’Intesa”fra il festivaldeiDue Mondi diSpoletoe il Mittelfest spettacolo La Modestia di Rafael Spregelburd firmato dalla regia di Luca Ronconi - e nella reciproca ospitalità di eventi prodotti, rispettivamente, a Cividale del Friuli e a Spoleto. Da quest’anno, vista anche la particolare congiuntura economica che richiede l’ottimizzazione degli sforzi e delle risorse disponibili, questi eventi hanno stabilito la sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa, redatto nella capitale per mano dei loro due rappresentanti. Il documento ripercorre la storia dei due festi-

val: quello dei Due Mondi di Spoleto, nato nel 1958, una delle manifestazioni artistiche di maggior fama e spessore in ambito mondiale, da sempre palcoscenico riconosciuto della cultura italiana, europea e mondiale; e Mittelfest, nato nel 1991, nello scenario cruciale del crollo dei regimi totalitari dell’Europa centro-orientale, che rappresenta una delle più prestigiose vetrine della prosa, la musica e la danza dell’area Mitteleuropea. Il protocollo d’intesa stabilisce per punti che

il Festival dei Due Mondi e Mittelfest si impegnano, nei limiti dei propri budget, a coprodurre annualmente almeno uno spettacolo (di prosa, musica, danza o multimediale); che Mittelfest ospiterà uno o più spettacoli in cartellone al Festival di Spoleto; inoltre, il Festival dei Due Mondi riconosce alla kermesse cividalese la funzione di osservatore e interlocutore privilegiato nei rapporti culturali con i paesi succitati (Ince-Cei), riservandosi ogni prerogativa di scelta e di rappresentazione.

Il festival dei Due Mondi nasce nel 1958 ed è il più prestigioso d’Italia

Emozionante Pasolini Terabust: «Non mi sento un mito che rivive all’Idroscalo amo insegnare ai giovani» Ovazione a Herlitzka GRAN GALA STASERA AL VERDI DI GORIZIA

Elisabetta Terabust, stella della danza, in una foto d’archivio

Il poeta “esce” dal suo corpo martoriato la notte del ’75 Sensibile la regia di Calenda e il pubblico si alza in piedi

convenzionale; desideravo testarne la duttilità, l’applicazione a sfere inedite. Iniziai così a fare esperimenti, a imboccare strade nuove». I risultati, oggi, parlano da soli. Lucia Aviani ©RIPRODUZIONERISERVATA

di Gian Paolo Polesini

◗ GORIZIA

Fuori dal suo corpo, a osservarlo, massacrato com’era. Pasolini giace insanguinato e un altro Pasolini passeggia attorno al proprio cadavere, sulla spiaggia dell’idroscalo di Ostia. Lì lo straziarono, nella notte fra il primo e il due novembre 1975. Un ghost con troppe cose da raccontare, su un palcoscenico, la conferma di certe sue profezie, intuizioni, vista lunga, un ragionare sul senso delle cose, la morte davanti a tutte. Bisogna morire per rivedere la vita come in un montaggio cinematografico. Calenda, il regista, sa perfettamente cosa maneggia. Testi pasoliniani rimessi in ordine da Gianni Borgna, uno che lo conobbe il poeta. Sapeva, Calenda, di una scelta determinante. A chi consegnare l’eredità. I tratti lo aiutano a essere somigliante, il mestiere è formidabile, nessuno - a parte Roberto Herlitzka - avrebbe potuto indossare quel ruolo. Anticipiamo la reazione del Ristori a fine Una giovinezza enormemente giovane: in piedi a sgolarsi. Non vedi attori così ogni giorno. Il verbo andava messo giù con distaccata passione, senza accademia, per carità. Una chiacchiera fluida, quella che si usa per parlare a se stessi. Il casarsese, lo sappiamo, si

È la nostra stella, Elisabetta Terabust. Da sempre. Fece clamore negli anni 70 la sua fuga dal Teatro dell’Opera di Roma, dove era già étoile, per affermarsi a livello internazionale inizialmente con il London Festival Ballet, poi come ospite stabile della compagnia Aterballetto in seno alla quale avvia la grande rinascita della danza italiana anni 80. Per il suo coraggio e la sua intraprendenza, è stata un esempio per molte generazioni di tersicoreei. Per il suo pubblico, una leggenda. Ed è all’utopia della sua danza – un vero volteggio di leggiadria e al contempo di sensualità –, e in onore al suo leggendario volto d’artista, che le è dedicato il gala Ritratto di un mito. «Un vero e proprio regalo», che oltre a portare in scena dieci coppie autorevoli della danza di oggi – interpreti di alcuni suoi “cavalli di battaglia” –, creerà uno spazio evocativo articolato da proiezioni multimediali di Napoleoni e Siccardi che ripercorrono i momenti più significativi della sua carriera, accanto a Nureyev, Bortoluzzi, Baryshnikov, Dupond, Derevianko. Lo spettacolo, tappa conclusiva del programma danza di Mittelfest in prima regiona-

Standing ovation ad Antonio Calenda e a Roberto Herlitzka (Foto Mastellone)

muoveva in più trincee. Cercava di capire i tempi e mai tratteneva la sua verità. L’Idroscalo non è più quello, ora è un alveare di cemento. Il cinema si prende uno spazio scenico, fotogrammi di Accattone e di una Roma che ha mutato la faccia dei quartieri. La genesi di Petrolio, il testamento, libera le denuncie al potere, la polemica fascista con Calvino, Mattei, Cefis, il cividalese presidente dell’Eni, curiosando nei scritti corsari, mentre il poetare friulano della Meglio gioventù è di sottofondo. E il mistero di Patmos. Pier Paolo scrisse l’ode il giorno dopo la strage di piazza Fontana. Dettagli talmente reali da non

sapere come fece a raccoglierli tutti in così poco tempo. Le fotografie consumate delle vittime, perlopiù agricoltori fra i cinquanta e i settanta, ritmano un rosario che spinge ancora sulla rabbia. Percepisci la solitudine di un uomo, con un tale eccesso di visione da essere incondivisibile con chiunque. Con Alì dagli occhi azzurri Pasolini scoprì già allora ciò che oggi accade, il terzo mondo che ci arriva addosso dalle coste del Sud. Un ultimo fotogramma de Il Vangelo Secondo Matteo, con un Pasolini-Herlitzka tagliato dall’ombra della croce, e la platea commossa libera tutta l’emozione. ©RIPRODUZIONERISERVATA

le al Verdi di Gorizia stasera alle 21.30, nasce da un’idea dell’eclettico Daniele Cipriani. «La serata in mio onore – dice Elisabetta – è stata davvero una sorpresa, coronata da artisti di alto livello che non mancheranno di ballare alcuni brani per me significativi come Romeo e Giulietta creatomi da Amodio, Arlésienne di Petit, La Sylphide di Bournonville». E Aggiunge: «Non mi sento un mito, mi fa piacere essere un riferimento per i giovani, specie adesso che ho cambiato lavoro e faccio il direttore e il coach. Andarmene dall’Italia? Meno male che l’ho fatto, non avrei realizzato altrimenti neppure un quarto di ciò che poi è successo». E in attesa di incontrare questa grande artista vanno menzionati gli interpreti della serata: Ashley Bouder e Chase Finlay (New York City Ballet), Yana Salenko e Marian Walter (Staatsballett Berlin), Letizia Giuliani e Alessandro Riga (MaggioDanza), l’étoile internazionale Giuseppe Picone, Erika Gaudenzi (Teatro dell’Opera di Roma), Gloria Malvaso e Jeshua Costa e gli allievi della Scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma, diretta da Laura Comi. Elisabetta Ceron ©RIPRODUZIONE RISERVATA


cerco sempre il massimo» Stasera in piazza Verdi, per TriesteLovesJazz, il concerto del trio formato dal trombettista figlio d’arte, dal pianista Comisso e dal batterista Thomè di Gianfranco Terzoli ◗ TRIESTE

«Della città e del concerto del 2011 ho un ricordo bellissimo, l'atmosfera mi ispira molto: ho una gran voglia di suonare a Trieste». Sarà un gradito ritorno quello di stasera alle 21 in piazza Verdi. A TriesteLovesJazz si esibirà il trio Markus Stockhausen – Angelo Comisso – Christian Thomè, ensemble che unisce tre eccellenti musicisti che suonano assieme dal 2003. Stockhausen, definito dal Times “prodigio della tromba”, figlio del grande Karlheinz - tra i più importanti compositori del XX secolo - è uno dei più versatili musicisti del nostro tempo. Comisso è pianista istintivo, che affronta con naturalezza, oltre al jazz, repertori classici, complesse partiture contemporanee e improvvisazione totale. Thomè è un batterista dalla grande attenzione alla rifinitura del tocco. «Ci avvicineremo al concerto - anticipa Stockhausen - con una grande libertà espressiva e con una notevole spontaneità,

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SCRITTORI

McCarthy, 80 anni ancora tutti al lavoro

concentrandoci sull'improvvisazione. È quella che io chiamo musica intuitiva: inventare situazioni musicali del momento è un'arte che mi affascina molto e penso piaccia perché rappresenta l'espressione dell' adesso. Il vantaggio dell'improvvisazione è che trasforma in musica le emozioni che si provano in quel preciso mo-

Fedelissimo della Olivetti: la Lettera 32 su cui ha scritto dai primi anni Sessanta è stata battuta da Christie’s nel 2009 per 254 mila dollari, oltre 10 volte la stima di partenza. Cormac McCarthy, l'autore di “No country for old men” che oggi compie 80 anni, l'aveva comprata per 50 dollari a un banco dei pegni di Knoxville in Tennessee. Ci ha scritto circa cinque milioni di parole, da “Il guardiano del frutteto”, il suo debutto del ’65, fino a “The road” del 2006 che gli ha fruttato il Pulitzer. I proventi dell'asta sono andati al Santa Fe

Institute, una organizzazione scientifica fondata da un amico, il fisico Murray Glenn Mann. È da qualche tempo che lo scrittore bazzica più scienziati che letterati. A Santa Fe che McCarty vive gli anni della vecchiaia, attento alla privacy e al lavoro su tre romanzi, uno dei quali “molto lungo” e ambientato negli anni Ottanta a New Orleans. È poi uscito qualche giorno fa il trailer di “The counselor”, il prossimo film di Ridley Scott con Brad Pitt, Cameron Diaz e Javier Bardem, di cui Cormac ha scritto la sua prima sceneggiatura originale.

mento». Suo padre? “Mi ha insegnato a ricercare sempre il più alto livello possibile affinché ogni spettacolo possa rappresentare un'esperienza profonda per l'ascoltatore. Ci manca la pace, la gente è troppo aggressiva e ci sono troppi interessi personali. La musica ha un ruolo molto importante per unire la gente,

per creare un'atmosfera che trasmetta gioia e speranza. La funzione della musica classica indiana, che era di elevazione spirituale dell'ascoltatore, si è persa nell'Occidente, ma per me rimane molto attuale». A fine mese terrà un corso di musica intuitiva in Grecia. «Il linguaggio del jazz è particolarmente adatto all'improvvisa-

Markus Stockhausen, considerato un “prodigio della tromba”

zione. Permette di inventare, di variare, di creare al momento. Jazz oggi è un concetto molto ampio. Ci sono molte influenze, mille variazioni estetiche che vi trovano la possibilità di un'espressione libera». Nuovi progetti? «Vorremmo realizzarne uno con un quarto elemento, un violoncellista. Ne parleremo dopo questa data.

In questo periodo i nostri concerti in trio sono rari. Sono stato particolarmente impegnato nella composizione: un lavoro commissionato dall'Orchestra Sinfonica di Amburgo. Abbiamo realizzato una mia composizione, “Anyway” con 10 strumenti (il trio più sette elementi). È stato favoloso. Vorremmo inciderla appena possibile».

Mittelfest e il mito Elisabetta Terabust Un libro e uno spettacolo al “Verdi” di Gorizia in omaggio all’«altra danzatrice» ◗ CIVIDALE

“Il ritratto di un mito” rende omaggio questa sera a Elisabetta Terabust

«Mi annoiano un po' gli spettacoli di danza». Bisogna crederci, se a dirlo è una signora di prima classe del balletto italiano, Elisabetta Terabust. Non è un osservazione maliziosa, la sua. E' una questione tecnica: “Da 18 anni sono impegnata a dirigere scuole, partecipare a giurie, condurre stage e laboratori, allevare nuovi talenti. E gli occhi si abituano a vedere, non i pregi, ma i difetti”. Un libro e uno spettacolo festeggiano, oggi a Mittelfest, quella impareggiabile donna che Alberto Testa, studioso attento della storia del balletto, definiva “l'altra danzatrice”.

Perché la danza in Italia non sono stati solo i passi sulle punte e gli aerei veli di Carla Fracci. Tanto più l'una si elevava, asciugandosi in un sospiro, e portando al grande pubblico la grammatica difficile della danza accademica, tanto più l'altra, Elisabetta Terabust, sceglieva il terreno e la sua sostanza, si lasciava alle spalle titoli raggiunti con determinazione e fatica - prima ballerina, étoile - e si slanciava senza guardare indietro lungo le avventurose strade del moderno e del contemporaneo. Il libro è stato scritto da un suo allievo, il danzatore Emanuele Burrafato. Ne racconta la carriera, gli incontri, l'inse-

Verga, trovati i manoscritti Ritorna Osvaldo Supino dopo un’odissea di 80 anni con il tour di “Exposed” ◗ ROMA

Il manoscritto del primissimo romanzo, quell'«Amore e patria» dedicato alla guerra di indipendenza americana che Verga aveva scritto quando aveva solo sedici anni e che si pensava fosse andato disperso. Ma anche la prima stesura de “I Malavoglia”, le bozze di “Mastro Don Gesualdo”, de “La lupa”, de “I carbonari della montagna”, le corrispondenze con Gabriele D'Annunzio, Luigi Pirandello, Benedetto Croce. Recuperato dai carabinieri

dei beni culturali, torna alla luce dopo un'odissea lunga oltre 80 anni un tesoro di carte autografe del grande scrittore siciliano stimato almeno 4 milioni di euro. Anche se il ritrovamento di queste carte - subito rivendicate dal sindaco di Catania Enzo Bianco - ha un valore in realtà inestimabile per la storia degli studi. La storia, lunghissima e ingarbugliata, è di quelle che hanno dell'incredibile. Le indagini proseguono per capire l'esatta consistenza del fondo ed arrivare al suo completo recupero.

◗ TRIESTE

Osvaldo Supino ritorna a Trieste. Questa sera, l’artista italiano più cliccato e discusso del web sarà ospite dello Jotassassina al club Ausonia, con il suo The Exposed Tour 2013. Un vero e proprio ritorno per il cantante, a Trieste dopo due anni dall’ultimo live, accompagnato del nuovo album “Exposed”, da poco pubblicato. Un tour partito il mese scorso da Piacenza che ha già toccato diverse città italiane e che proseguirà in tutta Italia e

gran parte dell’Europa fino alla fine dell’anno con uno show all'americana contornato da ballerini ed effetti speciali. «Amo Trieste e il calore che ogni volta questo pubblico mi regala - dice Osvaldo Supino. Sono stato fermo un anno, ho lavorato senza distrazioni a questo nuovo disco ma ritornare in tour è davvero qualcosa che ho desiderato con tutto me stesso. Non vedo l’ora di salire sul palco e guardare negli occhi tutti i miei fans che in questi mesi non mi hanno mai abbandonato».

gnamento, e sottolinea nel titolo l'impegnativo carattere della maestra: “Elisabetta Terabust, l'assillo della perfezione”. Lo spettacolo è un Gala di Danza in cui una decina di ballerini “raccontano” la Terabust rivivendo con la propria gioventù i grandi duetti dell'«altra danzatrice», insieme partner che hanno fatto la storia della danza maschile dello scorso secolo: Nureyev, Barishnikov, Schaufuss,... Il “Ritratto di un mito” va in scena questa sera, alle 21.30, al Teatro Verdi di Gorizia, in quella logica di apertura regionale che MittelFest persegue da qualche anno. Nell'incontro di presentazione che si è tenuto

ieri a Cividale, “l'altra danzatrice” non ha però voluto che si parlasse troppo della sua carriera. E' stata lei che ha scoperto e valorizzato Massimo Murru e Roberto Bolle (“lo ricordo alla prova di diploma, confuso tra i tanti che attendavano il proprio turno, col numero d'ordine sul costume; ma che luce, poi, quando ha iniziato a danzare: la sala Cecchetti del Teatro alla Scala si è illuminata”) ed è lei che ora scopre e valorizza Alessandro Riga, uno dei dieci danzatori del Gala di questa sera, lodandone nuovamente “la luce, la specialità, la preziosità dell'alabastro”. Bisognerà farci attenzione. Roberto Canziani

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XXVIII OGGI VENT’ANNI FA

Cultura&Spettacoli Sabato 20 Luglio 2013

PN

IL SANTO DEL GIORNO

IL SOLE

Sant’Apollinare Oggi il Martirologio Romano propone la memoria sorge alle tramonta alle Maltempo Città flagellata da chicchi di liturgica di Apollinare, patrono di Ravenna e dell’Emilia Romagna, la cui 20.54 grandine grossi come noci. L’azienda festa solenne è tradizionalmente celebrata il 23 luglio, data della sua 5.38 Che secondo Pietro Crisologo fu da martire. Vissuto ai tempi Seleco costretta a interrompere la produ- morte. dell’impero bizantino d’Occidente, tra fine del II e inizi del III secolo, fu zione per un giorno, per riparazioni. protovescovo di Ravenna e primo evangelizzatore della regione. REDAZIONE: 33170 Pordenone, corso Vittorio Emanuele 2 - 0434/28171 - fax 041/665182 - pordenone@gazzettino.it

minima 21 massima 31 vento: debole

IL TEMPO OGGI

Sabato 20 luglio 2013

IL TEMPO DOMANI

LA RECENSIONE

A BRUGNERA

I DATI Per la prima volta domanda giù anche nell’Est europeo

Davide Lisetto PORDENONE

Electrolux chiude il secondo trimestre con risultati ancora una volta pesanti per l’Europa. Risultati bilanciati dalla situazione migliore dei mercati americani ed emergenti. Numeri che accrescono la preoccupazione per gli stabilimenti italiani del gruppo. «Come già detto in passato - ha precisato la società abbiamo diversificato la base di reddito globale aumentando la presenza nei mercati emergenti che ora sono al 35% del fatturato. Entro pochi anni è nostro obiettivo arrivare al 50 per cento». Quanto questo significhi ulteriori spostamenti produttivi nei mercati low cost non è chiaro. Certo è che diversi segnali delle ultime settimane portano a pensare che il gruppo possa mettere in campo qualche iniziativa di "investigazione" sulla competitività già nel prossimo autunno. Bisognerà capire su quali settori e gamme di prodotto intenda agire: non è escluso che il gruppo scandinavo possa seguire le strategia adottate recentemente dai maggiori competitor (Indesit e Whirlpool) che hanno trasferito produzioni nei Paesi low cost. Ma torniamo ai risultati. Electrolux chiude il secondo trimestre dell'esercizio con un risultato netto in calo dell'8% a 75 milioni di euro a causa delle difficoltà del mercato europeo. Nel secondo trimestre il fatturato è stato di 642 milioni di corone. La crescita organica del fatturato è stata del 5,9 per cento con l’America Latina che ha registrato un aumento del 18 per cento e con un mercato nordamericano dell’elettrodomestico in salita del 9 per cento. Anche se nel "vecchio continente" le dinamiche sono disomogenee: l’Europa occidentale ha registrato risultati leggermente positivi rispetto alla debolezza del mercato dell’anno precedente. La domanda è aumentata in Germania, nel Regno Unito e nei Paesi scandinavi. Mentre è rimasta debole nell’Europa meridionale, nel Benelux e in Francia. Nell’Europa orientale la crescita della domanda di elettrodomestici è cresciuta del 2 per cento spinta in particolare dalla Russia. Mentre è diminuita complessivamente nel resto dell’Eu-

Serata dantesca a Villa Varda dedicata all’Inferno BRUGNERA - Alle 21, nel parco di Villa Varda, Fvg Festival, con l’associazione Oder Atto II, condurrà il pubblico della nuova rassegna “InCanto di Stelle” in un viaggio tortuoso attraverso il secondo girone dell’Inferno Dantesco. La serata è dedicata ad una pietra miliare della letteratura italiana, con la partecipazione del tenore Miro Solman Busolin, che traghetterà gli spettatori

Un gioiello di passione pasoliniana

oltre il fiume Acheronte trascinandoli nell’antro buio del girone dei lussuriosi, per incontrare le anime degli sfortunati FABBRICA robot amanti del 5˚ Canto Un Paolo aldell’Inferno: lavoro sulla linea e Francesca. La serata si aprirà con una di prduzione delle dissertazione drammatica sulla prima lavatrici nello Divina Commedelle tre Cantiche della stabilimento dia. Poi Solman introdurrà brevemente di Porcia la Cantica partendo dal 1˚ Canto e arrivando al Girone dei Lussuriosi.

Angela Felice CIVIDALE

Asti e Galliano per il gran finale

Electrolux, risultati negativi Nuovitimoriperl’autunno

I numeri del secondo trimestre: ancora male in Europa, meglio America e Paesi low cost Il ceo McLoughlin: l’obiettivo è aumentare la nostra presenza nei mercati emergenti Calano fatturato e vendite anche nel Professional

ropa dell’est. E questo è un dato che la multinazionale di Stoccolma non può non considerare visto che in Polonia con quattro stabilimenti la produzione ormai supera quella italiana. E

proprio sull’Europa si concentrano alcune indicazioni - che accompagnano i risultati - del presidente e Ceo della società Keith McLoughlin. «Nel secondo trimestre in Europa i risultati sono stati in linea con il primo trimestre e ciò ha fatto conseguire un pareggio di bilancio. «Nonostante in Europa la situazione sia difficile - ribadisce il numero uno del gruppo - è incoraggiante notare che la crescita organica del 6 per cento nel periodo è superiore a quelle che erano le aspettative. Ci aspettiamo un rimbalzo della domanda,

insieme con le misure che abbiamo intrapreso in questa regione anche gli utili vedranno un recupero». Preoccupa anche la situazione del Professional. Il fatturato è diminuito rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente a causa di minori volumi. Le vendite nel settore food-service (Vallenoncello) sono calate. Anche i costi per il lancio della nuova gamma di prodotti superlusso "Grand Cuisine" hanno avuto un effetto negativo sui risultati del trimestre, nonostante le vendite stiano migliorando.

Il Mittelfest chiude oggi ospitando l’attrice a Cividale A Palmanova l’omaggio del fisarmonicista a Reinhardt

CIVIDALE - Ultima giornata del Mittelfest, oggi, che si conclude PORDENONE - Le cuciSEDE L’Electrolux a Stoccolma ne super-lusso lanciate portando sulla scena ancora i quasi due anni fa da Electrolux Professional grandi protagonisti del mondo con il marchio Grand Cuisine stanno regidello spettacolo nazionale e interstrando qualche miglioramento. Ma i costiUna per nazionale. "coda" è prevista il lancio della nuova domani allesta11.45 alla Chiesa di gamma di prodotti ancora pesando negatiSan Francesco, con la “Passion vamente sui conti della società. Complessivadi Crist Contade di Zuan” di mente il comparto delle apparecchiature profesFrancesco Corteccia per coro, sionali nel secondo trimestre un soli ha e registrato voce recitante traduzione calo nei fatturati e in lingua friulana dall'originale nell’utile netto a causa delle minori vendite. fiorentino del '500 a cura della Societât Filologighe Friulane, il Gruppo Polifonico “Claudio Monteverdi” di Ruda, diretto da

QUESTA SERA Richard Galliano in concerto a Palmanova

Matjaž Šcek, e la voce recitante mia d'Arte drammatica “Nico Pepe” di Udine e della Scuola di Andrea Zuccolo. © riproduzione riservata Ad aprire la giornata odierna Paolo Grassi di Milano. Una regina delle scene internasarà il dibattito “Paradosso Europa” (ore 11.30 Chiesa di San zionali, Adriana Asti, squaderna Francesco) in collaborazione con Jean Cocteau il mal de vivre con Vicino/Lontano, con l’antro- del secolo breve con i due atti pologo e storico delle religioni unici di Jean Cocteau (La voce Nicola Gasbarro e il direttore umana e Il bell’indifferente, in dell'inserto culturale del Sole programma al Teatro Ristori alle 19.). Il Festival si sposta a 24ore Armando Massarenti. Tra gli altri appuntamenti, Gorizia al Teatro Verdi (ore torna in scena “Mistero Buffo” 21.30) per il gala internazionale di Dario Fo e Franca Rame, in di danza “Ritratto di un mito” un Piazza Paolo Diacono alle 18 con omaggio alla grande étoile Elisagli allievi della Civica Accade- betta Terabust a cura di Daniele

Cipriani. In Piazza Grande a Palmanova alle 21.30 Richard Galliano presenterà un tributo a Django Reinhardt, con Terra dei Patriarchi. Il fisarmonicista ricorderà un gigante del gypsy jazz, uno dei padri del jazz nella peculiare variante manouche, che raccoglie influenze gitane, classiche e della tradizione mitteleuropea. “Tempi Moderni” di Charlie Chaplin sarà presentato in Piazza Duomo a Cividale, con la Fvg Mitteleuropa Orchestra diretta da Gillian Anderson.

LA RECENSIONE Il concerto di Teho Teardo accompagnato dal violoncello di Martina Bertoni

Viaggio nel Nord selvaggio evocato dall’elettronica Alessia Pilotto CIVIDALE

Musiche dilatate come un paesaggio invernale di steppa nordica; musica pesante come i cieli grigi sopra quel paesaggio; pesante, ma non noiosa (assolutamente), quanto piuttosto gravida, di atmosfere e di sollecitazioni immaginifiche. Suoni che cercano di entrarti dentro come il freddo e creano «ambientazioni» per cuore e mente, aiutati dalle fotografie che vengono proiettate sullo sfondo. Chitarre, suoni elettronici e violoncello ipnotico; momenti rarefatti alternati a crescendi estranianti che si rompono in un improvviso silenzio: Teho Teardo ha affascinato il pubblico del Mittelfest portando in concerto alla chiesa di San Francesco di Cividale il suo lavoro «Music for wilder mann», album cupo, freddo, «nordico», nato su ispirazione del libro «Wilder Mann, La Figura dell'Uomo Selvaggio» che raccoglie gli scatti del fotografo Charkes Fréger: «Ho dovuto fare questo disco - ha spiegato al suo pubblico dal palco - perché era qualcosa che si muoveva dentro la pancia. Anzi - ha aggiunto scherzando -

AL MITTELFEST Teho Teardo

(ph.M.Trevisan)

sul piede: ero in una libreria e mi è caduto addosso il libro di Fréger: quando ho visto le foto l'ho subito comprato. Così ci siamo messi in contatto per costruire questo progetto che parla di mostri». Teardo, famoso soprattutto per le sue colonne sonore, ha preso una pausa momentanea dal cinema, ma non dalle immagini; il progetto sembra quasi un lavoro antropologico, con le foto proiettate (tutte rigorosamente in verticale, simili a pale d'altare pagane) ritraenti uomini che indossano pelli di animali e corna, sciama-

ni in una metamorfosi che porta a sembianze animali, verso un mondo «altro»; le immagini mostrano qualcosa di remoto, lontano dal mondo tecnologico attuale eppure vengono commentate musicalmente proprio da sonorità moderne, quelle elettroniche (anche se ammorbidite dalla presenza del violoncello di Martina Bertoni), suoni in antitesi semantica eppure proprio per questo in grado da un lato di sottolineare ancora di più le distanze «culturali», dall'altro di sublimarle. © riproduzione riservata

A SACILE

Palazzo Ragazzoni ospita questa sera il concerto dei professori delle masterclass internazionali SACILE - Oggi alle 21 a Palazzo Ragazzoni a Sacile, primo grande appuntamento dell’Estate Musicale – Fvg International Music Meeting, che ha preso il via l’11 luglio e che vedrà la città immersa nella musica fino al 28. Protagonisti di una interessante serata saranno i docenti delle masterclass in un programma che dal classico spazierà fino alla musica jazz. I nomi sono quelli di maggior spicco del panorama musicale nazionale e internazionale: la cantan-

te Francesca Scaini, la pianista Stefania Redaelli, Davide Zaltron alla viola, Luca Simoncini al violoncello, Gergely Jàrdànyi al contrabbasso, Nicola Guidetti al flauto, Saverio Tasca alle percussioni. Sacile Estate Musicale vede un centinaio di iscritti provenienti da tutta Italia, merito soprattutto della qualità e professionalità dei docenti e all’attenzione nel valorizzare i giovani musicisti offrendo loro numerose occasioni per sottoporsi alla prova del pubblico.

Sul palco del Ristori, spezzato dal sordo abbaiare di cani randagi, è steso un corpo, quasi uno straccio rasoterra. È il corpo di Pasolini, ucciso tra l’1 e il 2 novembre 1975 nello squallore notturno dell'Idroscalo di Ostia. Con questa tragica icona, tuttora insostenibile, si apre a Mittelfest lo spettacolo «Una giovinezza enormemente giovane», lancinante pagina di grande teatro in cui Antonio Calenda rilegge con pudore il tormento dello scrittore di Casarsa, ne srotola il percorso da quello choc estremo, ne visualizza il possibile senso. Poteva venirne un requiem retrospettivo, anche con retorica agiografica, e invece ne esce un folgorante gioiello di passione e ideologia, raro per pathos e confezione. La chiave sta nella grammatica del montaggio che qui, su testi dello stesso Pasolini cuciti con perizia da Gianni Borgna, impagina con occhio cinematografico parole, posizioni spaziali, parche suggestioni video e soprattutto rimescola i tempi, alternando al passato novecentesco del poeta flash del nostro immiserito presente. Prospettive da mise en abyme che sono rese possibile dalla geniale idea del fantasma del poeta, angelo disincarnato che, da un aldilà surreale, contempla il proprio cadavere, racconta il proprio destino agonistico, ne riverifica il significato. Incarna questo spirito un sublime Roberto Herlitzka, con la mitezza disincantata di chi ha già visto, sofferto e soprattutto capito non per misticismo profetico, ma per straordinaria lucidità intellettuale. Ed ecco, nella denuncia di quel malinconico testimone postumo dal volto incavato, la mappa dell'italietta da genocidio culturale, con le sue stragi, l'assurdo di opposti estremismi, la corruzione del Palazzo, il cieco edonismo, l'estinzione della pietà, anche verso i tanti Alì dagli occhi azzurri di cui un visionario Pasolini presagì il disperato esodo per mare. È la giovinezza il sismografo del disastro, nel suo passaggio dall'innocenza all'infelice cinismo borghese. Una giovinezza inseguita invano come mito e utopia, da cui alla fine sbucò non un Gennariello, ma un Pino la Rana, esca per un delitto di gruppo di cui, a chiusura circolare, lo spettro Pier Paolo racconta senza acredine la ferocia. Lì il capolinea di un pensiero irripetibile, marchiato dalla solitudine e dall'eccesso di amore. E, mentre infine su musica di Bach si vede la Passione del «Vangelo», con l'urlo muto della Madonna-Susanna, il pubblico libera in piedi il suo prolungato applauso commosso. © riproduzione riservata


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Richard Galliano in concerto a Palmanova per Mittelfest 2013 E20

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di redazione ­ 20.07.2013 ­ 08:56

sociale lavoro università Sabato 20 luglio nella giornata conclusiva del Festival della Mitteleuropa

Cividale del Friuli (UD) ­ La 22.ma edizione di Mittelfest si conclude sabato 20 luglio portando sulla scena Ricerca ancora i grandi protagonisti del mondo

Richard Galliano in concerto a Palmanova per Mittelfest 2013 E20 di redazione ­ 20.07.2013 ­ 08:56

Sabato 20 luglio nella giornata conclusiva del Festival della Mitteleuropa

dello spettacolo nazionale e internazionale. Un ultimo concerto è previsto per domanica mattina, alle 11.45 alla Chiesa di San Francesco di Cividale. ORARI DEI CINEMA

Cividale del Friuli (UD) ­ La 22.ma edizione di Mittelfest si conclude Ad aprire la giornata di sabato 20 luglio sabato 20 luglio portando sulla scena a Cividale un interessante dibattito sul Belluno (8) Bolzano (19) Gorizia (9) Padova (44) ancora i grandi protagonisti del mondo futuro dell’Europa dal titolo Pordenone (12) Rovigo (17) Trento (3) Treviso (41) dello spettacolo nazionale e emblematico, Paradosso Europa (ore Trieste (24) Udine (38) Venezia (44) Verona (39) internazionale. Un ultimo concerto è 11.30 Chiesa di San Francesco), un appuntamento realizzato in collaborazione con il festival Vicenza (39) previsto per domanica mattina, alle Vicino/Lontano. Con l’antropologo e storico delle religioni, docente all’Università di Udine, Nicola Gasbarro 11.45 alla Chiesa di San Francesco di si parlerà di identità europea. Ad intervistarlo un altro ospite d’eccezione, il direttore dell'inserto culturale del Sole 24ore Armando Massarenti. Cividale.

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La poesia ungherese farà da sfondo allo spettacolo Sono una ferita che brucia la vita in versi di Endre Ady Ad aprire la giornata di sabato 20 luglio (ore 18) Chiesa Santa Maria dei Battuti. Gli appuntamenti proseguono con Tra immagini e suggestioni il a Cividale un interessante dibattito sul Javascript is required to view this map. concerto del duo Avian – Mastella del Conservatorio “Tartini” di Trieste (ore 18) Pozzo Callisto e si futuro dell’Europa dal titolo continua ancora con la musica itinerante dalle 19 nelle vie di Cividale si esibirà la Marching band del emblematico, Paradosso Europa (ore Conservatorio “Tomadini” di Udine. Torna in scena dopo il successo dello scorso anno Mistero Buffo di 11.30 Chiesa di San Francesco), un appuntamento realizzato in collaborazione con il festival Dario Fo e Franca Rame che animerà Piazza Paolo Diacono a partire dalle 18 con i giovani attori della Vicino/Lontano. Con l’antropologo e storico delle religioni, docente all’Università di Udine, Nicola Gasbarro Civica Accademia d'Arte drammatica “Nico Pepe” di Udine e della Scuola Paolo Grassi di Milano: reduci si parlerà di identità europea. Ad intervistarlo un altro ospite d’eccezione, il direttore dell'inserto culturale dal successo al Festival Avignon Off, torna il progetto ideato e coordinato da Massimo Navone con la del Sole 24ore Armando Massarenti. regia di Claudio de Maglio e Michele Bottini e la speciale supervisione di Dario Fo.

La poesia ungherese farà da sfondo allo spettacolo Sono una ferita che brucia la vita in versi di Endre Ady Una vera regina delle scene internazionali, Adriana Asti, squaderna con Jean Cocteau il mal de vivre del (ore 18) Chiesa Santa Maria dei Battuti. Gli appuntamenti proseguono con Tra immagini e suggestioni il secolo breve con i due atti unici di Jean Cocteau (La voce umana e Il bell’indifferente, in programma al concerto del duo Avian – Mastella del Conservatorio “Tartini” di Trieste (ore 18) Pozzo Callisto e si Teatro Ristori alle 19.00). L’abbandono e l’esasperazione di due donne rimaste sole rivive grazie a questa continua ancora con la musica itinerante dalle 19 nelle vie di Cividale si esibirà la Marching band del attrice di straordinaria intensità. Il festival di Cidivale rende in questo modo omaggio alle qualità di una Conservatorio “Tomadini” di Udine. Torna in scena dopo il successo dello scorso anno Mistero Buffo di protagonista assoluta, in una coproduzione che unisce Mittelfest e Festival di Spoleto. Dario Fo e Franca Rame che animerà Piazza Paolo Diacono a partire dalle 18 con i giovani attori della Civica Accademia d'Arte drammatica “Nico Pepe” di Udine e della Scuola Paolo Grassi di Milano: reduci Il Trio Mimesis del Conservatorio “Tartini” di Trieste si esibirà alle 20 nella Corte di San Francesco e alle 20.30 al Belvedere Dafne_per una mitologia urbana di e con Marta Bevilacqua che racconta il mito di dal successo al Festival Avignon Off, torna il progetto ideato e coordinato da Massimo Navone con la Dafne e Apollo. regia di Claudio de Maglio e Michele Bottini e la speciale supervisione di Dario Fo.

1 2 3 seguente › ultima » Il Festival si sposta a Gorizia al Teatro Verdi (ore 21.30) per il gala internazionale di danza “Ritratto di un Una vera regina delle scene internazionali, Adriana Asti, squaderna con Jean Cocteau il mal de vivre del mito” un omaggio alla grande étoile Elisabetta Terabust a cura di Daniele Cipriani in prima assoluta al secolo breve con i due atti unici di Jean Cocteau (La voce umana e Il bell’indifferente, in programma al festival. Il gala ricostruisce le tappe più significative della carriera della danzatrice, attraverso celebri Teatro Ristori alle 19.00). L’abbandono e l’esasperazione di due donne rimaste sole rivive grazie a questa balletti che l’anno vista protagonista, interpretati da étoiles della danza italiana e internazionale: tra tutti CERCA EVENTI attrice di straordinaria intensità. Il festival di Cidivale rende in questo modo omaggio alle qualità di una Ashley Bouder e Chase Finlay del New York City Ballet. protagonista assoluta, in una coproduzione che unisce Mittelfest e Festival di Spoleto. Ancora un grande nome, questa volta nella splendida cornice della Piazza Grande a Palmanova: alle Nome 21.30 il virtuoso dell'accordeon Richard Galliano presenta in esclusiva per Mittelfest un intenso repertorio interamente dedicato ad un mito quale Django Reinhardt nel concerto realizzato in collaborazione con Il Trio Mimesis del Conservatorio “Tartini” di Trieste si esibirà alle 20 nella Corte di San Francesco e alle Tipologia Terra dei Patriarchi. Il fisarmonicista di remote origini italiane offre un appassionato omaggio a un gigante 20.30 al Belvedere Dafne_per una mitologia urbana di e con Marta Bevilacqua che racconta il mito di 6 Qualsiasi del gypsy jazz, uno dei padri del jazz nella peculiare variante manouche, che raccoglie influenze gitane, Dafne e Apollo.

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classiche e della tradizione mitteleuropea. Il Festival si sposta a Gorizia al Teatro Verdi (ore 21.30) per il gala internazionale di danza “Ritratto di un Provincia LAS mito” un omaggio alla grande étoile Elisabetta Terabust a cura di Daniele Cipriani in prima assoluta al Qualsiasi 6 Mentre di nuovo a Cividale alle 22 nella Chiesa di Santa Maria dei Battuti un concerto dedicato alla festival. Il gala ricostruisce le tappe più significative della carriera della danzatrice, attraverso celebri Tradizione ungherese del '900 con il duo Andri­Pes del Conservatorio “Tomadini” di Udine. Data iniziale balletti che l’anno vista protagonista, interpretati da étoiles della danza italiana e internazionale: tra tutti 2013-07-20 Ashley Bouder e Chase Finlay del New York City Ballet. A chiudere la 22a edizione di Mittelfest l’ultimo appuntamento con la sezione musical cinematografico Data finale Ancora un grande nome, questa volta nella splendida cornice della Piazza Grande a Palmanova: alle Ritorno al Futuro. In programma uno dei capolavori del cinema di sempre: “Tempi Moderni” di Charlie 2013-07-21 Chaplin sarà presentata al pubblico del festival in una visione straordinaria nella centralissima Piazza 21.30 il virtuoso dell'accordeon Richard Galliano presenta in esclusiva per Mittelfest un intenso repertorio Applica Duomo con una sonorizzazione dal vivo realizzata con l’FVG Mitteleuropa Orchestra: le musiche originali interamente dedicato ad un mito quale Django Reinhardt nel concerto realizzato in collaborazione con nella partitura restaurata dal compositore e musicologo americano Timothy Brock saranno eseguite in Terra dei Patriarchi. Il fisarmonicista di remote origini italiane offre un appassionato omaggio a un gigante prima regionale sotto la direzione di Gillian Anderson. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non ripr del gypsy jazz, uno dei padri del jazz nella peculiare variante manouche, che raccoglie influenze gitane, classiche e della tradizione mitteleuropea. Ultimo appuntamento di questa edizione, domenica 21 luglio alle 11.45 nella chiesa di San Francesco a

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Cividale, la Passion di Crist Contade di Zuan di Francesco Corteccia per coro, soli e voce recitante Mittelfest Mentre di nuovo a Cividale alle 22 nella Chiesa di Santa Maria dei Battuti un concerto dedicato alla traduzione in lingua friulana dall'originale fiorentino del '500 a cura della Societât Filologighe Friulane, il Tradizione ungherese del '900 con il duo Andri­Pes del Conservatorio “Tomadini” di Udine. Gruppo Polifonico “Claudio Monteverdi” di Ruda, diretto da Matjaž Šček, e la voce recitante di Andrea Leonardo Manera è L'ottimista a Zuccolo A chiudere la 22a edizione di Mittelfest l’ultimo appuntamento con la sezione musical cinematografico Marostica Mittelfest 2013 ­ Microcosmi Ritorno al Futuro. In programma uno dei capolavori del cinema di sempre: “Tempi Moderni” di Charlie


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Giovedì 18 Luglio 2013, con la regia di Antonio Calenda, protagonista uno degli attori più versatili della scena italiana: Roberto Herlitzka. Forlì, 20/07/2013 (informazione.it ‐ comunicati stampa) Mittelfest: Herlitzka dà voce a Pasolini Una musica, un colpo nel buio, un corpo a terra. Al Mittelfest di Cividale del Friuli la prima assoluta di 'Una giovinezza enormemente giovane', testo Al Mittelfest di Cividale del Friuli la prima assoluta di "Una Segui @informazionecs originale di Gianni Borgna tratto da scritti di Pier Paolo Pasolini. giovinezza enormemente giovane". Testo originale di Gianni Borgna, nella sua ricerca sull'opera pasoliniana, porterà poi a Barcellona e Parigi, Berlino e Borgna tratto da scritti di Pier Paolo Pasolini finalmente a Roma una mostra internazionale su Pasolini, che ancora vediamo più amato e fuori Giovedì 18 Luglio 2013, con la regia di Antonio Calenda, protagonista uno degli attori più versatili Italia ( a marsiglia capitale europea della Culura abbiamo visto la sua filmografia completa). della scena italiana: Roberto Herlitzka. Prodotto dal Teatro Stabile Fvg con il Festival della cultura mitteleuropea. Consulta le schede di ... Forlì, 20/07/2013 (informazione.it ‐ comunicati stampa) Con la regia di Antonio Calenda, protagonista uno degli attori più versatili della scena italiana: Roberto Herlitzka. Mittelfest: Herlitzka dà voce a Pasolini Il quale, in conferenza stampa, ha tenuto a precisare di non impersonare la vita di PPP (così come Una musica, un colpo nel buio, un corpo a terra. non impersonò Aldo Moro in Buongiorno Notte) ma di "impersonare l'anima di Pasolini e, dunque, Aldo Moro Pier Paolo Pasolini Al Mittelfest di Cividale del Friuli la prima assoluta di 'Una giovinezza enormemente giovane', testo la sua vita poetica''. originale di Gianni Borgna tratto da scritti di Pier Paolo Pasolini. Borgna, nella sua ricerca sull'opera pasoliniana, porterà poi a Barcellona e Parigi, Berlino e Che dire dello spettacolo, splendido, se non citare questo?: finalmente a Roma una mostra internazionale su Pasolini, che ancora vediamo più amato e fuori «A poco a poco comincio a capire il più universale difetto del nostro tipo di formazione e di Italia ( a marsiglia capitale europea della Culura abbiamo visto la sua filmografia completa). Prodotto dal Teatro Stabile Fvg con il Festival della cultura mitteleuropea. educazione: nessuno impara, nessuno tende, nessuno insegna – a sopportare la solitudine» (F. Con la regia di Antonio Calenda, protagonista uno degli attori più versatili della scena italiana: Nietzsche, Aurora). Roberto Herlitzka. Cividale del Friuli Roberto Herlitzka Il quale, in conferenza stampa, ha tenuto a precisare di non impersonare la vita di PPP (così come non impersonò Aldo Moro in Buongiorno Notte) ma di "impersonare l'anima di Pasolini e, dunque, la sua vita poetica''. Che dire dello spettacolo, splendido, se non citare questo?: «A poco a poco comincio a capire il più universale difetto del nostro tipo di formazione e di educazione: nessuno impara, nessuno tende, nessuno insegna – a sopportare la solitudine» (F. Nietzsche, Aurora). Tweet

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