cartograďŹ a della bellezza inquieta Sacrario di Redipuglia 6 luglio 2014 Cividale del Friuli 19-27 luglio 2014
cartograďŹ a della bellezza inquieta
Rassegna Stampa 25 luglio 2014
Data: 25 luglio 2014
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depone un cero per le vittime del volo MH17 della Malaysia Airlines, durante il concerto che si è tenuto in loro memoria nella città ucraina di Kharkiv
Famiglia Maria Putina con i genitori Vladimir e Ljudmila
Banche russe nel mirino dell’Europa 2014 tre» delle sanzioni Verso la «fase
Data: 25 luglio 2014 DALLA NOSTRA INVIATA
BRUXELLES — Aveva scelto un verde sobborgo di canali e biciclette, Voorschoten, cittadella di espatriati soprannominata «il quartiere crimeano» a 12 chilometri dall’Aja e dai tribunali internazionali. Una tranquilla vita da adulta nel cuore d’Europa dopo un’adolescenza di segreti e false identità, ma non è facile se ti chiami Maria Putina. La figlia del presidente russo è finita sotto i riflettori dopo l’incidente innescato in Olanda dalle dichiarazioni del sindaco di Hilversum, sede della base militare dove sono cominciate le operazioni per il riconoscimento delle vittime del volo MH17. Durante un’intervista radiofonica Pieter Broertjes, esponente del partito laburista che governa in coalizione con i liberali del premier Mark Rutte, ha proposto l’espulsione di Maria dal Paese come misura simbolica per prendere le distanze dallo Zar. Broertjes ha subito fatto retromarcia e spiegato via Twitter che quelle parole «poco sagge» nel giorno del lutto nazionale nascevano dal senso d’impotenza di fronte alla tragedia, la reazione a catena non si è fatta attendere. Su Internet sono comparsi appelli a manifestare davanti all’edificio che ospita l’attico della 29enne, con tanto di foto, indirizzo e commenti del tipo «Tornatene da papà». Solidale con Maria la comunità di Voorschoten, in prevalenza professionisti stranieri che alla stampa locale confermano una delle poche verità indiscusse sulla primogenita del capo del Cremlino: «In giro si vede di rado». Su Maria come sulla sorella Yekaterina, 27 anni, è mistero fitto. Ossessionato dalla sicurezza e in linea con la tradizione sovietica del segreto sul privato dei leader, l’ex agente del Kgb Vladimir Putin non ha mai legato la sfera familiare all’immagine di uomo di Stato e tutore del risorto spirito russo. Lo sa bene Ljudmila, la moglie sempre in ombra che nel 2013 ha avuto il riscatto ufficiale con il divorzio. Nate a San Pietroburgo (Maria) e a Dresda (Yekaterina), cresciute in Germania Est, con l’ascesa politica del padre le due sorelle hanno dovuto rinunciare a una vita normale. Studi a casa, poi al college sotto falso nome — biologia per Maria, orientalistica per Yekaterina — mai fotografate in pubblico fino a qualche immagine recente. Da almeno quattro anni Maria è legata al 34enne olandese Jorrit Faasen, che in passato ha ricoperto importanti ruoli nel colosso russo Gazprom e nella società di costruzioni Stroytransgaz in prima fila nel contestato progetto South Stream. Una coppia ingombrante a Voorschoten ora che l’Europa affronta la più grave crisi con Mosca dalla fine della Guerra fredda.
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Washington accusa: Mosca sta bombardando il territorio ucraino DALLA NOSTRA INVIATA
BRUXELLES — Corsa contro il tempo. A Bruxelles sono ore di lavoro intenso per accelerare la pressione diplomatica sul Cremlino e dare un contenuto concreto alla minaccia di nuovi provvedimenti in caso di mancata cooperazione nell’accertamento della verità sul volo MH17. Ieri gli ambasciatori dei 28 Stati dell’Unione Europea hanno concordato l’estensione delle misure mirate a individui e società e avviato la discussione sul testo proposto dalla Commissione per aprire la nuova fase di sanzioni nei settori strategici dell’economia russa già sull’orlo della recessione. Nel mirino del più duro pacchetto finora discusso dalla Ue anche le banche pubbliche, che con la loro attività di finanziamento svolgono un ruolo vitale per Mosca. Un primo passo per dimostrare che l’abbattimento del Boeing segna una svolta irreversibile e colpire l’Orso, senza strangolarlo. Capitali e istituzioni comunitarie devono calibrare retorica e tempistica anche per non far deragliare la partita parallela che in queste ore si gioca nelle stanze del potere russo e dalla quale dipende la scelta di Putin tra il dialogo e una definitiva chiusura che si ripercuoterebbe sulle economie del Continente.
associazione mittelfest
Comune di Cividale del Friuli
Il dibattito europeo sulle sanzioni procede di pari passo con gli sviluppi a Mosca e Donetsk. Ieri l’amministrazione Obama ha accusato l’artiglieria russa di sparare oltreconfine contro siti militari ucraini: secondo «nuove prove» citate dal Dipartimento di Stato americano Mosca è pronta a inviare ai separatisti
«lanciarazzi più potenti e sofisticati». Gli ambasciatori Ue tornano oggi al tavolo per discutere di accesso al mercato dei capitali, difesa, beni a uso civile e militare e alte tecnologie. I lavori proseguiranno la prossima settimana. Per essere approvate, eventuali nuove sanzioni do-
vranno superare un ulteriore passaggio politico a livello di capi di Stato e di governo o di ministri degli Esteri. Secondo il documento preliminare della Commissione le misure principali comprendono taglio ai finanziamenti delle banche pubbliche russe, divieto di emettere prodotti finanziari sulle piazze
✒ Adesso che la vittoria militare si fa più vicina a Kiev il governo cade sulla riforma dell’economia di FABRIZIO DRAGOSEI
O
ra che le forze governative sembrano guadagnare decisamente terreno nei confronti degli indipendentisti legati a Mosca, a Kiev ricominciano le solite, infinite dispute politiche. Il primo ministro Arsenij Yatsenyuk si è dimesso dopo che la sua coalizione, nata sull’onda della rivolta antirussa, si è frantumata. La vittoria militare sembra vicina, ma altre battaglie assai più dolorose politicamente sono all’orizzonte. Per risollevare la catastrofica situazione economica, occorrono misure assai dure, visto che il ministro delle Finanze ha annunciato che lo Stato ad agosto non avrà nemmeno i soldi per pagare i soldati che combattono. Bisogna aumentare le tariffe interne del gas, ridicolmente basse; devono salire le tasse e i costi di vari servizi pubblici; occorre ridurre i privilegi di molti settori produttivi. Ma le forze che
si sono ritrovate unite dietro la bandiera nazionalista sulla Maidan, la piazza dell’Indipendenza, ora non vogliono assumersi le loro responsabilità. Così il partito di estrema destra Svoboda e quello dell’ex pugile Vitalij Klitchko sono usciti dalla coalizione. La manovra, alla quale è favorevole anche il presidente Petro Poroshenko, è di andare ad elezioni anticipate. Prima di dover applicare l’amara medicina economica imposta anche dai finanziatori internazionali arrivati in soccorso dell’Ucraina. Yatsenyuk lancia un grido d’allarme: le conseguenze di quanto accade «saranno drammatiche. È un crimine morale posporre le sorti del Paese a interessi politici di parte». Ma in Ucraina non sarebbe la prima volta.
mittelfestteatro
Con il sostegno particolare
Cividale del Friuli 19-27 luglio 2014 www.mittelfest.org
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europee, embargo sulle armi per i futuri contratti, limitazione dell’accesso alle infrastrutture energetiche (la mossa comprometterebbe il progetto del gasdotto South Stream che aggira l’Ucraina e al quale partecipano Eni, Edf, Wintershall). E tra le limitazioni per gli europei, l’impossibilità d’investire in azioni emesse da istituti con partecipazione statale russa superiore al 50% e di esportare tecnologie usate nella perforazione in acque profonde, nelle esplorazioni dell’Artico, nell’estrazione di gas di scisto. Manovre tese a creare incertezza sui mercati e favorire la fuga di capitali da Mosca. Si aggiungono invece 15 persone fisiche e 18 tra compagnie e istituzioni alla lista per il congelamento degli asset e il blocco dei visti. Tra i 72 soggetti già inclusi comparivano il vice premier Dmitri Rogozin, il capo di stato maggiore Valery Gerassimov, il direttore dell’intelligence militare Igor Sergoun. I nuovi nomi, che saranno resti noti nelle prossime ore, sono stati indicati in seguito all’estensione della base giuridica per colpire figure «che sostengano o beneficino delle decisioni su Crimea e Ucraina orientale»: oligarchi e amici del presidente.
Maria Serena Natale
M. S. Na.
msnatale@corriere.it © RIPRODUZIONE RISERVATA
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LUCA RONCONI IVICA BULJAN ADRIANA ASTI ARIELLA REGGIO PIERLUIGI CAPPELLO GABRIELE VACIS FABRIZIO ARCURI
Data: 25 luglio 2014
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Venerdì 25 luglio 2014 fascicolo nazionale
CIVIDALE (UD)
Stasera al Mittelfest "Trê Zovini”, dalle opere di Novella Cantarutti Stasera alle 21 a S. Francesco il Mittelfest propone in prima assoluta la produzione Css-Teatro stabile d'innovazione "Trê zovini", drammaturgia di Carlo Tolazzi e Massimo Somaglino, tratto dalle opere di Novella Cantarutti. In scena Chiara Benedetti, Sara Rainis e Aida Talliente.
FESTIVAL
I “Braccialetti rossi” di Albert Espinosa un musical Data: 25 lugliodiventano 2014
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Ornette Coleman nello storico concerto del 1974 all’Ospedale psichiatrico (foto Bruno Bembi). A destra Domenico Lobuono (Border Line Trio)
to volentieri. «Mi piace tantissimo questa città e ci sto passando l’estate. A questo bellissimo festival, organizzato dall’infaticabile Gabriele Centis e dalla Scuola 55, mi hanno introdotto Andrea e Domenico. Me lo sto godendo ogni sera. Il pub-
blico è caldissimo, soprattutto qui ho percepito una grande consapevolezza culturale». Tra i prossimi progetti «vorrei comporre per ensemble di studenti di jazz e di musica classica, e dedicarmi a ingegneria del suono, mixaggio e registrazione.
Mi aspetta un triennio molto impegnativo, ma mi terrò il tempo per viaggiare e fare concerti e per registrare il progetto “Uncommon Knowledge” con il mio quintetto newyorkese. In febbraio debutterà il mio primo quintetto di fiati, il
Gothenburg Brass Quintet e sto progettando un tour in Europa. Ho firmato un contratto per comporre, arrangiare e condurre in tour la Guerrillas Big Band, con sede in Slovenia». ©RIPRODUZIONERISERVATA
◗ GIFFONI
«Sono passato da una piccola stanza d'ospedale al grande schermo». Al Giffoni Experience per presentare il successo planetario di «Braccialetti rossi», Albert Espinosa ha incontrato i ragazzi della Masterclass del Giffoni Festival per un appuntamento dove cinema, vita vissuta, emozioni e scrittura hanno dato vita ad un'alchimia magica. «Sono stato malato di cancro - ha continuato Espinosa - ed è stato nonostante tutto un periodo felice per me. Sono stato fortunato perchè sono passato da una piccola stanza d'ospedale al grande schermo». “Braccialetti rossi” è stato tradotto in 50 Paesi e ha venduto 5 milioni di copie. Alla base c'è una storia vera che per Espinosa è stata molto arricchente: «Non parlo del cancro - ha continuato - ma di quello che ho imparato con il cancro. In quegli anni la forza l'ho trovata nel gruppo vero di Braccialetti rossi. La forza ce la dava il gruppo, l'amicizia».
La poetica di Cantarutti in scena con “Trê zovini” La fedeltà ai valori in uno dei più attesi debutti al Mittelfest. Ritorna la danza e arriva anche la musica ◗ CIVIDALEDELFRIULI
Dietro il testo, una ricerca filologica seria, ma senza tentazioni “archeologiche”, per tenersi il più lontano possibile dalla retorica e dall’agiografia. Il risultato è un’opera corale, che parla alla postmodernità, per restituirle, intatta, la poetica di una delle più emblematiche autrici del Novecento friulano e non solo, Novella Cantarutti, nata a Navarons nel 1920 e scomparsa cinque anni fa. Si tratta di “Trê zovini”, lavoro teatrale con drammaturgia a cura di Massimo Somaglino (anche regia) e Carlo Tolazzi, musiche di Claudia Grimaz, che vedrà in scena come interpreti Chiara Benedetti, Sara Rainis, Aida Talliente, per uno dei più attesi debutti del Mittelfest 2014 (Chiostro San Francesco, oggi alle 22.30). Prodotto da Css Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, con il sostegno di
Arlef - Agjenzie regjonâl pe lenghe furlane, “Trê zovini” rappresenta l’ideale “germinazione” di un episodio di “Siums” (2012), il progetto produttivo a quadri ideato e diretto da Gigi Dall’Aglio per gli artisti della “Farie teatrâl furlane”. «Al cuore di questo sviluppo spiega Carlo Tolazzi - sta il nucleo della poetica cantaruttiana: la fedeltà, continuare a essere quello che si è stati». Lungi dal “conservatorismo”, questo nucleo si sostanzia della «volontà di restare fedeli a determinati valori che si trasmettono attraverso le generazioni - precisa ancora Tolazzi - senza i quali anche la società attuale sarebbe perduta: sacrificio, solidarietà, fatica, lealtà». Di questi valori parlano gli episodi “agiti” dalle tre attrici, che si muovono in una scena spoglia, tra elementi naturali e simboli del lavoro, come pietre, pezzi di legno, gerle e sassi di fiume. «La drammaturgia nasce
Massimo Somaglino
dal confronto con tre testi di Novella - racconta Tolazzi - due in prosa e uno in versi, ma anche dall’ascolto delle sue registrazioni, raccolte su cd e rintracciate su Youtube». Complessa, ma “scientificamente ricostruita”,
pure la lingua. «Dall’italiano al friulano della variante locale di Navarons - aggiunge Tolazzi -, poi “sciacquato” di nuovo nella ruvida parlata locale, verificata da chi ancora la usa». Le tre donne in scena sono in perenne trasformazione: di volta in volta giovani e vecchie, stanziali e viaggiatrici, madri e figlie, amiche e nemiche, in un gioco che collega passato e futuro sull’onda di memorie, dialoghi, azioni e canti (c’è anche una canzone di Bob Dylan). Oggi anche l’installazione-performance (multivideo) di Alfredo Lascosegliaz “L'insostenibile arte della guerra”, che nel centenario del Primo conflitto mondiale, vuole celebrare la pace e la convivenza tra i popoli (Officine Ipsia, dalle 15.30). Ieri l’applaudita performance del danzatore-attore Cédric Charron, che in “Attends, attends, attends (pour mon pére)”, coinvolgente assolo modellato su di lui da Jan Fabre, ha dato
prova del talento e della straordinaria generosità verso il pubblico di cui sono portatori i “guerrieri della bellezza” cresciuti alla scuola del visionario artista a tutto tondo. La danza torna oggi con tre spettacoli per un unico evento “Tre solo, solo tre”, nella chiesa di Santa Maria dei Battuti (alle 18): “Marginal land-Terra di confine” di Francesco Collavino, “Bussola” di Sara Grenga e “Senza sapere né leggere, né scrivere” di Giovanni Gava Leonarduzzi. Arriva al festival la musica “intuitiva”, con il concerto di Markus Stockhausen, figlio del noto compositore tedesco Karlheinz Stockhausen, affiancato dal clarinetto di Tara Bouman, in Moving Sounds” (San Francesco, alle 20), e c’è anche l’anticonvenzionale “Pinocchio” prodotto da Zaches Teatro e Teatro delle marionette di Ekaterinburg (21.30, piazza Duomo). Alberto Rochira
PERSONAGGI
ano Band sulle Onde Mediterranee DiCaprio vende la Harley in difesa dell’ambiente
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Ma il Festival è fatto anche di tanto altro … e apre ufficialmente i battenti oggi alle 19(orario in cui è prevista l’inaugurazione dei chioschi all’interno della spiaggia) con una serata interamente ad ingresso libero. Il primo dei due spettacoli in programma è quello di Andrea Rivera (alle 21) , con il suo “Monfalcone al citofono”.
A seguire, un altro concerto, quello della Rino Gaetano Band, una formazione nata per volere della sorella del cantautore e che vede suo nipote Alessandro impegnato in un percorso della memoria, dopo oltre 30 anni dalla prematura scomparsa del geniale cantautore calabro – romano. Ritornano, dunque, alcuni dei suoi brani più significativi.
◗ PARIGI
Leonardo DiCaprio ha raccolto oltre 25 milioni di dollari per la sua fondazione per la difesa dell'ambiente in occasione della serata di gala di beneficenza organizzata ieri sera a Saint Tropez, nell'azienda agricola del Domaine Bertaud Belieu. «Non ci sono mai stati, dall'epoca dei dinosauri, tante
specie vegetali e animali che scompaiono così rapidamente - ha detto DiCaprio davanti a 500 invitati -. Dobbiamo fare uno sforzo per proteggere una biodiversità ricca». La star di Hollywood ha aperto l'asta mettendo in vendita la sua Harley Davidson, con gli autografi di Martin Scorsese e Robert De Niro. Inoltre anche due ruoli da figu-
rante nel suo prossimo film sono partiti a 2,4 milioni di dollari. Bono ha messo in vendita la sua chitarra personale per 1 milione di dollari. Il miliardario Len Blavatnik si è aggiudicato una scultura di Damien Hirst per 6 milioni di euro, mentre il magnate sudafricano Patrice Motsepe ha avuto un disegno di Picasso per 1 milione di dollari.
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Messaggero Estate
MESSAGGERO VENETO VENERDÌ 25 LUGLIO 2014
festival» MITTELFEST 23
di Gian Paolo Polesini
L
o sapete com’è il Bollani, no. Un abilissimo surfista dell’attimo. E intendiamo quando suona. Non lo spiamo certo appena stacca, saluta tutti e sparisce dal proscenio. La sua vita nel backstage è la sua vita. Noi i teleobiettivi ficcanaso non li usiamo. Siamo mica la rivistina che sfogliano le clienti della parrucchiera Jole, sia chiaro. Un doppio Stefano si presenterà alle porte di Cividale. Avrà a tracolla un bagaglio rinforzato. Un paio di camicie in più, due maglioncini per le serate fresche, un completo per il pianista e uno per l’attore. Come l’atleta che alle Olimpiadi porta i cento piani e il salto in lungo. Un tipo alla Jesse Owens di Berlino o alla Carl Lewis di Los Angeles. Tanto per schiarire il concetto. Va be’, il pianoforte con un Bollani sopra fa sì notizia in quanto il ragazzo di Carignano è uno dei pochi geniacci della penisola, ma fino a un certo punto. I due - intendiamo l’uomo e lo strumento - sono già passati per il Friuli e l’esibizione appartiene a una certa normalità. I pianisti suonano. Come dire l’avvocato fa l’arringa. Se però lo stesso Bollani decidesse, come ha deciso, di passeggiare, recitando, su un palcoscenico, a questo punto lo strillo è sfizioso. Riassumendo. Domani sera, alle 22.45 al Nuovo di Udine (inizialmente era in piazza Duomo alle 22, ma il maltempo ha favorito il trasloco) è prevista la versione consueta del musicista e compositore, ovvero un Piano solo, mentre domenica - alle 20 al Ristori - assisteremo alla metamorfosi, non propriamente kafkiana, del signore del jazz in interprete (accanto a Valentina Cenni) de La Regina Dada, firmato da entrambi e in prima assoluta. - Ci sta saltare da un’arte
«Quando suono in concerto mi porto dietro solo le mani» Doppio Stefano Bollani: domani al piano (a Udine) e domenica attore all’altra, benché non sia usuale. Oddio, magari nel terzo millennio la duttilità è richiesta. «È stato un avvicinamento graduale. Con il passo iniziale fatto da me autore. In realtà soltanto Valentina avrebbe dovuto stare in scena, poi prova che ti riprova mi è schizzata a mille la tentazione di posizionarmi al suo fianco». - Sfruttiamo l’occasione per aprire la porta di questo regno, le va?
«Ovviamente sì. Si può dire viaggio sciamanico? È comprensibile? Attraverseremo assieme un mondo inedito e fiabesco che profuma di avanguardia. Sereni. Non pensate di uscire con sottobraccio una morale. Non ce l’abbiamo messa. È un racconto surreale, perlopiù. La regina fa la regina e la musica segue il ritmo. Il difficile è spiegare senza svelare. Direi che è sufficiente così, almeno per circoscrivere un habitat. Ah, ci tengo: il sound
design è di Francesco Giomi. - Note scritte di suo pugno, of course «Sì, certo». - Possiamo etichettare il tipo di suono, oppure... «Non è melodia, se è questo che intende, né tantomeno una forma precisa. Un po’ di elettronica, ma non c’è l’evidenza». - Gli universi paralleli servono all’uomo confuso. Luoghi di rifugio sempre più necessari.
«Fondamentale è parlare d’altro, ritrovarsi in qualche altrove migliore del nostro dove non hai bisogno di Facebook per sapere le mosse degli amici. L’immaginazione aiuta». - Indietreggiamo a domani. Lei mentre si posiziona sui tasti bianconeri. La consuetudine impone una non scaletta. «Ormai funziona così. Appena mi siedo, decido. Io mi porto dietro soltanto le mani, il resto viene». - Senta Bollani, a parte la
voglia di farlo, come sta a frequentazione teatrale? «Lo amo in due diverse opzioni. O nel suo vestito tradizionale, oppure quando si rivela in tutta la sua originalità. Farei un paio di esempi esaustivi. Ho adorato un Giardino dei ciliegi di Cechov puro e fedele a Londra e altrettanto mi fa impazzire Antonio Rezza, un artista che vola di netto tutte le convenzioni. Come vede, l’estremo è dominante». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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Messaggero Estate
VENERDÌ 25 LUGLIO 2014 MESSAGGERO VENETO
Stefano Bollani (sotto con Valentina Cenni) si dividerà fra un concerto (domani al Nuovo di Udine) e il teatro (domenica alle 20 al Ristori); a fianco, “Tre solo, solo tre”, oggi alle 18
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E dalla trincea si levarono le voci forti e chiare dei poeti “Mentre le granate...”, il controcanto lirico di Emanuele Carucci Viterbi Dai versi passionali e retorici del Vate a quelli sorprendenti e scarni di Ungaretti MITTEL FIGURA
Roberto Piaggio: «Stasera c’è Pinocchio»
Carucci Viterbi ieri sera in Santa Maria dei Battuti (Foto Phocus Agency)
◗ CIVIDALE
IL PROGRAMMA DI OGGI
La prima di “Trê Zovini'” e Stockhausen - Alle 22 il debutto di “Trê Zovini'” liberamente tratto dalle opere di Novella Cantarutti su drammaturgia di Carlo Tolazzi e Massimo Somaglino, che ne firma anche la regia, su musiche di Claudia Grimaz, una produzione CSS-Teatro Stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia con il sostegno di ARLeF. In scena tre donne, le attrici Chiara Benedetti, Sara Rainis e Aida Talliente. - Alle 15.30. Le storie della Grande Guerra che hanno fatto da filo rosso durante tutto il Festival saranno rivisitate nella installazione semi-tragica e multivideo di Alfredo Lascosegliaz “L'insostenibile arte della guerra” negli spazi delle Officine Ipsia. - Alle 18. Tre spettacoli di danza per un unico evento saranno al centro di “Tre solo, solo tre” nella Chiesa di Santa Maria dei Battuti con le eccellenze coreografiche in Friuli Venezia Giulia: Francesco Collavino, Sara Grenga, Giovanni Gava Leonarduzzi .
- Alle 20 Da non perdere in prima serata (Chiesa di San Francesco) il concerto con la musica intuitiva di Markus Stockhausen, figlio del noto compositore tedesco, e affiancato dal clarinetto diTara Bouman , in Moving Sounds” (Il programma del concerto spesso viene deciso in base all'acustica e alle vibrazioni trasmesse dal luogo dove si trovano e dallo stato d'animo di chi ascolta. - Alle 21.30. liberamente ispirato a Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino di Carlo Collodi il “Pinocchio” che andrà in scena, nel percorso Mittel_Figura, che questa volta approda allo spazio principale del festival, la centrale piazza Duomo. Mittel_Incontri vedrà ospiti al Caffè San Marco (alle 12) la coreografa di Ruedis_ruote di confine Marta Bevilacqua, Vanni De Lucia che ha firmato i testi del concerto “Le maghe e l'isola meravigliosa” e gli attori dell'Accademia Nico Pepe di Udine.
Doveroso controcanto alla pagina di prosa: alla poesia, stavolta - dopo la toccante interpretazione, in lettura scenica, de Il sale della terra di Jòzef Wittlin -, il compito di raccontare l’inferno della Grande Guerra. La formula è sempre la stessa, quella del recital letterario (architettura concepita, per Mittelfest, da Annalisa Cosentino e da Luigi Reitani); analoga la cornice dell'evento - il percorso commemorativo “Voci dalla trincea” -, identici messaggio e contenuti di fondo. Differente, invece, la modalità espressiva: versi, appunto. Quelli, passionali e carichi di retorica, del vate Gabriele D'Annunzio; quelli, apocalittici, dell’espressionista austriaco Georg Trakl e - ancora quelli, scarni, rivoluzionari, sorprendenti, di Giuseppe Ungaretti, cantore per antonomasia del dramma dei soldati al fronte, della precarietà dell’esistenza, dell’umana bestialità. Mentre le granate cantavano orribilmente è intenso viaggio - proposto ieri sera, in Santa Maria dei Battuti - tra pagine forti, fra parole capaci di graffiare. Sul palco una figura unica (diversamente dalla citata esperienza precedente, un più movimentato duetto), Emanuele Carucci Viterbi: scorci di paesaggi, echi di sensazioni e percezioni, anime nel turbine affiorano dalla ca-
tena di pensieri che l’artista declama per il suo pubblico. L'ouverture spetta a Wilfred Owen (spentosi proprio nell' anno in cui si chiuse la tragedia bellica, il 1918), che nella macabra, altamente simbolica Parabola del vecchio e del giovane delinea i tratti della follia omicida. Dai richiami biblici al Carso, poi: un tenebroso D'Annunzio snocciola elmetti di morti, scarpe terrose, sudore intriso di sangue, bianche barelle. Feriti accasciati sulla paglia, carne moribonda fra macerie e rottami: «Non si lagnano, non chiamano, non dimandano, non fanno parola». Apollinaire, a seguire: nella semioscurità incupita da musiche a tema echeggiano Cavalli di Frisia e Ombra. Avanti. Si torna alla lirica nazionale, con Corrado Alvaro (A un compagno), Clemente Rebora (Voce di vedetta morta e Viatico) e con l'immenso Ungaretti, maestro del verso breve: risuonano, in tutta la loro asciutta crudezza, le celebri Veglia, San Martino del Carso, Fratelli, Dannazione, Perché. Capolavori, emblema del potere del linguaggio. La carrellata prosegue con Fischer, Halas (in una traduzione firmata da Annalisa Cosentino), Trakl e Stramm (e la resa in italiano, nel caso, è a cura di Reitani). In chiusura Owen, nuovamente, e Franz Werfel. Lucia Aviani ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Ha allestito quest'anno un unico grande palcoscenico del teatro di figura, riunendo dal 18 al 26 luglio lo storico Festival di Marionette & Burattini nelle Valli del Natisone che si è concluso domenica scorsa e gli spettacoli in cartellone di Mittel_Figura a Cividale. Roberto Piaggio, Direttore artistico del CTA Gorizia, ha selezionato sedici produzioni, con la prima nazionale dello slovacco Divadlo Piki e le proposte del percorso 'letteratura e figure' griffate CTA. Nel cartellone spicca proprio questa sera, alle 21.30, nello spazio principale del Festival, la centrale piazza Duomo, “Pinocchio” un progetto dei Zaches Teatro e la regia di Luana Gramegna liberamente ispirato al romanzo di Collodi mentre a chiudere la rassegna, sabato alle 21.30, “Berta è scappata” di Ferdinando Marchiori. «Tornare a Mittelfest con otto spettacoli nel cartellone di Mittel_Figura all'interno del programma ufficiale è un segnale importante – spiega Roberto Piaggio. La sezione proposta quest'anno ci ha permesso di offrire una panoramica della produzioni teatrali nazionali e internazionali, e al tempo stesso ha contribuito a far conoscere al pubblico alcuni angoli nascosti di Cividale, come la corte interna di Palazzo de Portis o quella del Monastero di Santa Maria in Valle che si sono trasformati in perfette location per gli spettacoli». Anche nelle Valli del Natisone, dove gli antichi borghi hanno fatto da cornice al Festival Marionette & Burattini, «gli spettatori hanno scoperto scorci sconosciuti – racconta ancora Piaggio – un omaggio quindi alle bellezze del luogo che hanno conferito un valore aggiunto alla manifestazione». In vista dell'edizione 2015, l'obiettivo è quello di potenziare gli eventi di produzioni e proseguire con le proposte legate al Festival nelle Valli del Natisone che - spiega sempre Piaggio - «è stato ripristinato grazie anche al prezioso sostegno della Comunità Montana dopo anni di difficoltà. Il desiderio è quello di riallestire una rassegna più lunga, riportando la programmazione ai 10 giorni di alcune edizioni addietro, che animavano le Valli dal pomeriggio alla sera inoltrata». E fra le novità che il CTA riserva al pubblico di grandi e piccoli si prospetta già'il Puppet Festival che, dal 26 al 31 agosto, tra Grado e Aquileia, proporrà un calendario di grande respiro con molte produzioni internazionali: «Una rassegna storica – sottolinea il direttore artistico del CTA – che ritornerà a parlare straniero per oltre metà della programmazione. Il Puppet Festival torna quindi ad essere la vetrina centro-europea dedicata alle più attuali tendenze del teatro di figura».
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IL PROGRAMMA DI OGGI
La prima di “Trê Zovini'” e Stockhausen - Alle 22 il debutto di “Trê Zovini'” liberamente tratto dalle opere di Novella Cantarutti su drammaturgia di Carlo Tolazzi e Massimo Somaglino, che ne firma anche la regia, su musiche di Claudia Grimaz, una produzione CSS-Teatro Stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia con il sostegno di ARLeF. In scena tre donne, le attrici Chiara Benedetti, Sara Rainis e Aida Talliente. - Alle 15.30. Le storie della Grande Guerra che hanno fatto da filo rosso durante tutto il Festival saranno rivisitate nella installazione semi-tragica e multivideo di Alfredo Lascosegliaz “L'insostenibile arte della guerra” negli spazi delle Officine Ipsia. - Alle 18. Tre spettacoli di danza per un unico evento saranno al centro di “Tre solo, solo tre” nella Chiesa di Santa Maria dei Battuti con le eccellenze coreografiche in Friuli Venezia Giulia: Francesco Collavino, Sara Grenga, Giovanni Gava Leonarduzzi .
- Alle 20 Da non perdere in prima serata (Chiesa di San Francesco) il concerto con la musica intuitiva di Markus Stockhausen, figlio del noto compositore tedesco, e affiancato dal clarinetto diTara Bouman , in Moving Sounds” (Il programma del concerto spesso viene deciso in base all'acustica e alle vibrazioni trasmesse dal luogo dove si trovano e dallo stato d'animo di chi ascolta. - Alle 21.30. liberamente ispirato a Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino di Carlo Collodi il “Pinocchio” che andrà in scena, nel percorso Mittel_Figura, che questa volta approda allo spazio principale del festival, la centrale piazza Duomo. Mittel_Incontri vedrà ospiti al Caffè San Marco (alle 12) la coreografa di Ruedis_ruote di confine Marta Bevilacqua, Vanni De Lucia che ha firmato i testi del concerto “Le maghe e l'isola meravigliosa” e gli attori dell'Accademia Nico Pepe di Udine.
Carucci Vi
◗ CIVIDALE
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Stefano Bollani (sotto con Valentina Cenni) si dividerà fra un concerto (domani al Nuovo di Udine) e il teatro (domenica alle 20 al Ristori); a fianco, “Tre solo, solo tre”, oggi alle 18
2014
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Messaggero Estate
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Dai versi passionali e retorici del Vate a quelli s MITTEL FIGURA
Roberto Piaggio: «Stasera c’è Pinocchio»
Carucci Viterbi ieri sera in Santa Maria dei Battuti (Foto Phocus Agency)
◗ CIVIDALE
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VENERDÌ 25 LUGLIO 2014 MESSAGGERO VENETO
Stefano Bollani (sotto con Valentina Cenni) si dividerà fra un concerto (domani al Nuovo di Udine) e il teatro (domenica alle 20 al Ristori); a fianco, “Tre solo, solo tre”, oggi alle 18
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«Fondamentale è parlare d’altro, ritrovarsi in qualche altrove migliore del nostro dove non hai bisogno di Facebook per sapere le mosse degli amici. L’immaginazione aiuta». - Indietreggiamo a domani. Lei mentre si posiziona sui tasti bianconeri. La consuetudine impone una non scaletta. «Ormai funziona così. Appena mi siedo, decido. Io mi porto dietro soltanto le mani, il resto viene». - Senta Bollani, a parte la
voglia di farlo, come sta a frequentazione teatrale? «Lo amo in due diverse opzioni. O nel suo vestito tradizionale, oppure quando si rivela in tutta la sua originalità. Farei un paio di esempi esaustivi. Ho adorato un Giardino dei ciliegi di Cechov puro e fedele a Londra e altrettanto mi fa impazzire Antonio Rezza, un artista che vola di netto tutte le convenzioni. Come vede, l’estremo è dominante».
IL PROGRAMMA DI OGGI
La prima di “Trê Zovini'” e Stockhausen - Alle 22 il debutto di “Trê Zovini'” liberamente tratto dalle opere di Novella Cantarutti su drammaturgia di Carlo Tolazzi e Massimo Somaglino, che ne firma anche la regia, su musiche di Claudia Grimaz, una produzione CSS-Teatro Stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia con il sostegno di ARLeF. In scena tre donne, le attrici Chiara Benedetti, Sara Rainis e Aida Talliente. - Alle 15.30. Le storie della Grande Guerra che hanno fatto da filo rosso durante tutto il Festival saranno rivisitate nella installazione semi-tragica e multivideo di Alfredo Lascosegliaz “L'insostenibile arte della guerra” negli spazi delle Officine Ipsia. - Alle 18. Tre spettacoli di danza per un unico evento saranno al centro di “Tre solo, solo tre” nella Chiesa di Santa Maria dei Battuti con le eccellenze coreografiche in Friuli Venezia Giulia: Francesco Collavino, Sara Grenga, Giovanni Gava Leonarduzzi .
- Alle 20 Da non perdere in prima serata (Chiesa di San Francesco) il concerto con la musica intuitiva di Markus Stockhausen, figlio del noto compositore tedesco, e affiancato dal clarinetto diTara Bouman , in Moving Sounds” (Il programma del concerto spesso viene deciso in base all'acustica e alle vibrazioni trasmesse dal luogo dove si trovano e dallo stato d'animo di chi ascolta. - Alle 21.30. liberamente ispirato a Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino di Carlo Collodi il “Pinocchio” che andrà in scena, nel percorso Mittel_Figura, che questa volta approda allo spazio principale del festival, la centrale piazza Duomo. Mittel_Incontri vedrà ospiti al Caffè San Marco (alle 12) la coreografa di Ruedis_ruote di confine Marta Bevilacqua, Vanni De Lucia che ha firmato i testi del concerto “Le maghe e l'isola meravigliosa” e gli attori dell'Accademia Nico Pepe di Udine.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
IL PROGRAMMA DI OGGI
La prima di “Trê Zovini'” e Stockhausen - Alle 22 il debutto di “Trê Zovini'” liberamente tratto dalle opere di Novella Cantarutti su drammaturgia di Carlo Tolazzi e Massimo Somaglino, che ne firma anche la regia, su musiche di Claudia Grimaz, una produzione CSS-Teatro Stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia con il sostegno di ARLeF. In scena tre donne, le attrici Chiara Benedetti, Sara Rainis e Aida Talliente. - Alle 15.30. Le storie della Grande Guerra che hanno fatto da filo rosso durante tutto il Festival saranno rivisitate nella installazione semi-tragica e multivideo di Alfredo Lascosegliaz “L'insostenibile arte della guerra” negli spazi delle Officine Ipsia. - Alle 18. Tre spettacoli di danza per un unico evento saranno al centro di “Tre solo, solo tre” nella Chiesa di Santa Maria dei Battuti con le eccellenze coreografiche in Friuli Venezia Giulia: Francesco Collavino, Sara Grenga, Giovanni Gava Leonarduzzi .
- Alle 20 Da non perdere in prima serata (Chiesa di San Francesco) il concerto con la musica intuitiva di Markus Stockhausen, figlio del noto compositore tedesco, e affiancato dal clarinetto diTara Bouman , in Moving Sounds” (Il programma del concerto spesso viene deciso in base all'acustica e alle vibrazioni trasmesse dal luogo dove si trovano e dallo stato d'animo di chi ascolta. - Alle 21.30. liberamente ispirato a Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino di Carlo Collodi il “Pinocchio” che andrà in scena, nel percorso Mittel_Figura, che questa volta approda allo spazio principale del festival, la centrale piazza Duomo. Mittel_Incontri vedrà ospiti al Caffè San Marco (alle 12) la coreografa di Ruedis_ruote di confine Marta Bevilacqua, Vanni De Lucia che ha firmato i testi del concerto “Le maghe e l'isola meravigliosa” e gli attori dell'Accademia Nico Pepe di Udine.
Doveroso controcanto alla pagina di prosa: alla poesia, stavolta - dopo la toccante interpretazione, in lettura scenica, de Il sale della terra di Jòzef Wittlin -, il compito di raccontare l’inferno della Grande Guerra. La formula è sempre la stessa, quella del recital letterario (architettura concepita, per Mittelfest, da Annalisa Cosentino e da Luigi Reitani); analoga la cornice dell'evento - il percorso commemorativo “Voci dalla trincea” -, identici messaggio e contenuti di fondo. Differente, invece, la modalità espressiva: versi, appunto. Quelli, passionali e carichi di retorica, del vate Gabriele D'Annunzio; quelli, apocalittici, dell’espressionista austriaco Georg Trakl e - ancora quelli, scarni, rivoluzionari, sorprendenti, di Giuseppe Ungaretti, cantore per antonomasia del dramma dei soldati al fronte, della precarietà dell’esistenza, dell’umana bestialità. Mentre le granate cantavano orribilmente è intenso viaggio - proposto ieri sera, in Santa Maria dei Battuti - tra pagine forti, fra parole capaci di graffiare. Sul palco una figura unica (diversamente dalla citata esperienza precedente, un più movimentato duetto), Emanuele Carucci Viterbi: scorci di paesaggi, echi di sensazioni e percezioni, anime nel turbine affiorano dalla ca-
tena di pensieri che l’artista declama per il suo pubblico. L'ouverture spetta a Wilfred Owen (spentosi proprio nell' anno in cui si chiuse la tragedia bellica, il 1918), che nella macabra, altamente simbolica Parabola del vecchio e del giovane delinea i tratti della follia omicida. Dai richiami biblici al Carso, poi: un tenebroso D'Annunzio snocciola elmetti di morti, scarpe terrose, sudore intriso di sangue, bianche barelle. Feriti accasciati sulla paglia, carne moribonda fra macerie e rottami: «Non si lagnano, non chiamano, non dimandano, non fanno parola». Apollinaire, a seguire: nella semioscurità incupita da musiche a tema echeggiano Cavalli di Frisia e Ombra. Avanti. Si torna alla lirica nazionale, con Corrado Alvaro (A un compagno), Clemente Rebora (Voce di vedetta morta e Viatico) e con l'immenso Ungaretti, maestro del verso breve: risuonano, in tutta la loro asciutta crudezza, le celebri Veglia, San Martino del Carso, Fratelli, Dannazione, Perché. Capolavori, emblema del potere del linguaggio. La carrellata prosegue con Fischer, Halas (in una traduzione firmata da Annalisa Cosentino), Trakl e Stramm (e la resa in italiano, nel caso, è a cura di Reitani). In chiusura Owen, nuovamente, e Franz Werfel. Lucia Aviani
Ha allestito quest'anno un unico grande palcoscenico del teatro di figura, riunendo dal 18 al 26 luglio lo storico Festival di Marionette & Burattini nelle Valli del Natisone che si è concluso domenica scorsa e gli spettacoli in cartellone di Mittel_Figura a Cividale. Roberto Piaggio, Direttore artistico del CTA Gorizia, ha selezionato sedici produzioni, con la prima nazionale dello slovacco Divadlo Piki e le proposte del percorso 'letteratura e figure' griffate CTA. Nel cartellone spicca proprio questa sera, alle 21.30, nello spazio principale del Festival, la centrale piazza Duomo, “Pinocchio” un progetto dei Zaches Teatro e la regia di Luana Gramegna liberamente ispirato al romanzo di Collodi mentre a chiudere la rassegna, sabato alle 21.30, “Berta è scappata” di Ferdinando Marchiori. «Tornare a Mittelfest con otto spettacoli nel cartellone di Mittel_Figura all'interno del programma ufficiale è un segnale importante – spiega Roberto Piaggio. La sezione proposta quest'anno ci ha permesso di offrire una panoramica della produzioni teatrali nazionali e internazionali, e al tempo stesso ha contribuito a far conoscere al pubblico alcuni angoli nascosti di Cividale, come la corte interna di Palazzo de Portis o quella del Monastero di Santa Maria in Valle che si sono trasformati in perfette location per gli spettacoli». Anche nelle Valli del Natisone, dove gli antichi borghi hanno fatto da cornice al Festival Marionette & Burattini, «gli spettatori hanno scoperto scorci sconosciuti – racconta ancora Piaggio – un omaggio quindi alle bellezze del luogo che hanno conferito un valore aggiunto alla manifestazione». In vista dell'edizione 2015, l'obiettivo è quello di potenziare gli eventi di produzioni e proseguire con le proposte legate al Festival nelle Valli del Natisone che - spiega sempre Piaggio - «è stato ripristinato grazie anche al prezioso sostegno della Comunità Montana dopo anni di difficoltà. Il desiderio è quello di riallestire una rassegna più lunga, riportando la programmazione ai 10 giorni di alcune edizioni addietro, che animavano le Valli dal pomeriggio alla sera inoltrata». E fra le novità che il CTA riserva al pubblico di grandi e piccoli si prospetta già'il Puppet Festival che, dal 26 al 31 agosto, tra Grado e Aquileia, proporrà un calendario di grande respiro con molte produzioni internazionali: «Una rassegna storica – sottolinea il direttore artistico del CTA – che ritornerà a parlare straniero per oltre metà della programmazione. Il Puppet Festival torna quindi ad essere la vetrina centro-europea dedicata alle più attuali tendenze del teatro di figura».
Carucci Viterbi ieri sera in Santa Maria dei Battuti (Foto Phocus Agency)
◗ CIVIDALE
Doveroso controcanto alla pagina di prosa: alla poesia, stavolta - dopo la toccante interpretazione, in lettura scenica, de Il sale della terra di Jòzef Wittlin -, il compito di raccontare l’inferno della Grande Guerra. La formula è sempre la stessa, quella del recital letterario (architettura concepita, per Mittelfest, da Annalisa Cosentino e da Luigi Reitani); analoga la cornice dell'evento - il percorso commemorativo “Voci dalla trincea” -, identici messaggio e contenuti di fondo. Differente, invece, la modalità espressiva: versi, appunto. Quelli, passionali e carichi di retorica, del vate Gabriele D'Annunzio; quelli, apocalittici, dell’espressionista austriaco Georg Trakl e - ancora quelli, scarni, rivoluzionari, sorprendenti, di Giuseppe Ungaretti, cantore per antonomasia del dramma dei soldati al fronte, della precarietà dell’esistenza, dell’umana bestialità. Mentre le granate cantavano orribilmente è intenso viaggio - proposto ieri sera, in Santa Maria dei Battuti - tra pagine forti, fra parole capaci di graffiare. Sul palco una figura unica (diversamente dalla citata esperienza precedente, un più movimentato duetto), Emanuele Carucci Viterbi: scorci di paesaggi, echi di sensazioni e percezioni, anime nel turbine affiorano dalla ca-
©RIPRODUZIONE RISERVATA
tena di pensieri che l’artista declama per il suo pubblico. L'ouverture spetta a Wilfred Owen (spentosi proprio nell' anno in cui si chiuse la tragedia bellica, il 1918), che nella macabra, altamente simbolica Parabola del vecchio e del giovane delinea i tratti della follia omicida. Dai richiami biblici al Carso, poi: un tenebroso D'Annunzio snocciola elmetti di morti, scarpe terrose, sudore intriso di sangue, bianche barelle. Feriti accasciati sulla paglia, carne moribonda fra macerie e rottami: «Non si lagnano, non chiamano, non dimandano, non fanno parola». Apollinaire, a seguire: nella semioscurità incupita da musiche a tema echeggiano Cavalli di Frisia e Ombra. Avanti. Si torna alla lirica nazionale, con Corrado Alvaro (A un compagno), Clemente Rebora (Voce di vedetta morta e Viatico) e con l'immenso Ungaretti, maestro del verso breve: risuonano, in tutta la loro asciutta crudezza, le celebri Veglia, San Martino del Carso, Fratelli, Dannazione, Perché. Capolavori, emblema del potere del linguaggio. La carrellata prosegue con Fischer, Halas (in una traduzione firmata da Annalisa Cosentino), Trakl e Stramm (e la resa in italiano, nel caso, è a cura di Reitani). In chiusura Owen, nuovamente, e Franz Werfel. Lucia Aviani ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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e voci forti e chiare dei poeti Data: 25 luglio 2014
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Roberto Piaggio: «Stasera c’è Pinocchio»
Viterbi ieri sera in Santa Maria dei Battuti (Foto Phocus Agency)
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so controcanto alla paprosa: alla poesia, stadopo la toccante interone, in lettura scenica, ale della terra di Jòzef -, il compito di racconnferno della Grande La formula è sempre a, quella del recital let(architettura concepiMittelfest, da Annalisa ino e da Luigi Reitani); a la cornice dell'evento corso commemorativo alla trincea” -, identici gio e contenuti di fonferente, invece, la mospressiva: versi, appunlli, passionali e carichi rica, del vate Gabriele unzio; quelli, apocalittiespressionista austriarg Trakl e - ancora scarni, rivoluzionari, ndenti, di Giuseppe Uncantore per antonomadramma dei soldati al della precarietà dell’esidell’umana bestialità. re le granate cantavabilmente è intenso viagoposto ieri sera, in Sana dei Battuti - tra pagii, fra parole capaci di e. Sul palco una figura diversamente dalla citarienza precedente, un movimentato duetto), ele Carucci Viterbi: di paesaggi, echi di sene percezioni, anime bine affiorano dalla ca-
tena di pensieri che l’artista declama per il suo pubblico. L'ouverture spetta a Wilfred Owen (spentosi proprio nell' anno in cui si chiuse la tragedia bellica, il 1918), che nella macabra, altamente simbolica Parabola del vecchio e del giovane delinea i tratti della follia omicida. Dai richiami biblici al Carso, poi: un tenebroso D'Annunzio snocciola elmetti di morti, scarpe terrose, sudore intriso di sangue, bianche barelle. Feriti accasciati sulla paglia, carne moribonda fra macerie e rottami: «Non si lagnano, non chiamano, non dimandano, non fanno parola». Apollinaire, a seguire: nella semioscurità incupita da musiche a tema echeggiano Cavalli di Frisia e Ombra. Avanti. Si torna alla lirica nazionale, con Corrado Alvaro (A un compagno), Clemente Rebora (Voce di vedetta morta e Viatico) e con l'immenso Ungaretti, maestro del verso breve: risuonano, in tutta la loro asciutta crudezza, le celebri Veglia, San Martino del Carso, Fratelli, Dannazione, Perché. Capolavori, emblema del potere del linguaggio. La carrellata prosegue con Fischer, Halas (in una traduzione firmata da Annalisa Cosentino), Trakl e Stramm (e la resa in italiano, nel caso, è a cura di Reitani). In chiusura Owen, nuovamente, e Franz Werfel. Lucia Aviani ©RIPRODUZIONE RISERVATA
Ha allestito quest'anno un unico grande palcoscenico del teatro di figura, riunendo dal 18 al 26 luglio lo storico Festival di Marionette & Burattini nelle Valli del Natisone che si è concluso domenica scorsa e gli spettacoli in cartellone di Mittel_Figura a Cividale. Roberto Piaggio, Direttore artistico del CTA Gorizia, ha selezionato sedici produzioni, con la prima nazionale dello slovacco Divadlo Piki e le proposte del percorso 'letteratura e figure' griffate CTA. Nel cartellone spicca proprio questa sera, alle 21.30, nello spazio principale del Festival, la centrale piazza Duomo, “Pinocchio” un progetto dei Zaches Teatro e la regia di Luana Gramegna liberamente ispirato al romanzo di Collodi mentre a chiudere la rassegna, sabato alle 21.30, “Berta è scappata” di Ferdinando Marchiori. «Tornare a Mittelfest con otto spettacoli nel cartellone di Mittel_Figura all'interno del programma ufficiale è un segnale importante – spiega Roberto Piaggio. La sezione proposta quest'anno ci ha permesso di offrire una panoramica della produzioni teatrali nazionali e internazionali, e al tempo stesso ha contribuito a far conoscere al pubblico alcuni angoli nascosti di Cividale, come la corte interna di Palazzo de Portis o quella del Monastero di Santa Maria in Valle che si sono trasformati in perfette location per gli spettacoli». Anche nelle Valli del Natisone, dove gli antichi borghi hanno fatto da cornice al Festival Marionette & Burattini, «gli spettatori hanno scoperto scorci sconosciuti – racconta ancora Piaggio – un omaggio quindi alle bellezze del luogo che hanno conferito un valore aggiunto alla manifestazione». In vista dell'edizione 2015, l'obiettivo è quello di potenziare gli eventi di produzioni e proseguire con le proposte legate al Festival nelle Valli del Natisone che - spiega sempre Piaggio - «è stato ripristinato grazie anche al prezioso sostegno della Comunità Montana dopo anni di difficoltà. Il desiderio è quello di riallestire una rassegna più lunga, riportando la programmazione ai 10 giorni di alcune edizioni addietro, che animavano le Valli dal pomeriggio alla sera inoltrata». E fra le novità che il CTA riserva al pubblico di grandi e piccoli si prospetta già'il Puppet Festival che, dal 26 al 31 agosto, tra Grado e Aquileia, proporrà un calendario di grande respiro con molte produzioni internazionali: «Una rassegna storica – sottolinea il direttore artistico del CTA – che ritornerà a parlare straniero per oltre metà della programmazione. Il Puppet Festival torna quindi ad essere la vetrina centro-europea dedicata alle più attuali tendenze del teatro di figura».
Data: 25 luglio 2014
XXVIII
PN
Pagina: 28
2014 Cultura&Spettacoli
Venerdì 25 luglio 2014
IL PROGRAMMA ODIERNO
Debutta Trê Zovini diretto da Somaglino, concerto del figlio di Stockhausen CIVIDALE - Mittelfest propone oggi alle 22 al Chiostro di S.Francesco il debutto di “Trê Zovini”, liberamente tratto dalle opere di Novella Cantarutti su drammaturgia di Carlo Tolazzi e Massimo Somaglino (anche regista), su musiche di Claudia Grimaz, produzione Css con il sostegno di 54mila euro dell’Arlef: le attrici Chiara Benedetti, Sara Rainis e Aida Talliente, si
trasformano in madri e figlie, in giovani e vecchie, viaggiatrici e stanziali, attraversando passato e futuro, storia e cultura del mondo antico e duro che caratterizza la montagna. La Grande Guerra sarà rivisitata nell’installazione semi-tragica e multivideo di Alfredo Lascosegliaz L'insostenibile arte della guerra, spazio sonoro in forma ciclica, alle Officine Ipsia (dal-
le 15.30). Nella danza di “Tre solo, solo tre” nella Chiesa di Santa Maria dei Battuti (ore 18) in scena le coreografie di Francesco Collavino, Sara Grenga e Giovanni Gava Leonarduzzi. Alla Chiesa di San Francesco (ore 20) il concerto con la musica intuitiva di Markus Stockhausen, figlio del compositore tedesco, con al clarinetto Tara Bouman , in Moving Sounds”.
VISTO AL MITTELFEST Il nuovo spettacolo del regista Jan Fabre
Il distacco dai padri
Cédric Charron nella nebbia interpreta la sua condizione di figlio CIVIDALE - Un uomo misterioso, vestito di rosso, avanza con lentezza su un letto di nebbia rasoterra e muove una lunga pertica, come per gesto di antica perizia da navigante sulla palude. È l’attacco di “Attends, attends, attends … (pour mon père)”, spettacolo al Mittelfest di rara perfezione e ultima creazione di un maestro europeo del teatro da trasformare in visione arcana, il fiammingo Jan Fabre, il quale, oltre che performer e coreografo, è pittore, scultore e visual artist. L’uomo che apre il rito di questo nuovo lavoro, non è solo lo straordinario e unico interpre-
te Cédric Charron di cui, tra disegno coreografico e parole al microfono, la scena vuole raccontare il rapporto autobiografico con il proprio padre, da accompagnare o educare al capolinea della morte. Molto di più, è un assoluto mitico: è un traghettatore d’anime, un Caronte, come il cognome lascia intendere, una guida per un altrove di memoria dantesca, che dilaziona il congedo con i padri e che apre il tempo alla confessione del tormento dei figli in cerca di sé. Il figlio nella nebbia, come ogni figlio negli eterni passaggi tra generazioni, deve ancora sperimentare la parabola in di-
DOMANI SERA
Il concerto di Bollani spostato a Udine CIVIDALE - Per non mettere a rischio il concerto a causa del maltempo, il Mittelfest ha deciso di spostare domani l’esibizione “Piano solo” di Stefano Bolla-
ni, da Piazza Duomo di Cividale al Teatro Nuovo Giovanni da Udine. Visto il cambio di sede, sono riaperte le prevendite per il concerto, che a Cividale aveva
scesa dell’esistere, ma una cosa gli è ben chiara: è l’arte, qui la danza e il teatro, a consentire il prodigio del sogno; a sospendere il reale in attesa permanente, a far sì che si possa abitare in tutte le vite possibili. E allora il figlio artista, quasi a dar prova della sua verità di creatura metafisica, si tramuta in bestia selvaggia che ringhia o in fiamma rossa che guizza, in corpo erotico, in Cristo che trascina la croce di passione, in carne che sanguina, come figura plasmabile di libertà e possibilità. All’unisono con lui è metamorfico anche il fumo – quasi un secondo personaggio - che diventa fogià registrato il tutto esaurito. Posti disponibili in II e III galleria del Teatrone, l’orario di inizio del concerto è slittato alle 22.45 per consentire al pubblico presente agli altri spettacoli del Mittelfest di raggiungere Udine, anche con un servizio di bus-navetta. Per info 0432.733966.
CINEMA Il premio Amidei a Gorizia a Uberto Pasolini per "Still Life"
Horror, Bianchini vince al Fantafestival MUSICA DA CAMERA
Prima finlandese per il brano del compositore friulano Pitis CIVIDALE - Grazie ai rapporti fra l’associazione Sergio Gaggia e la Società del Kalevala, due brani di musica da camera ispirati al poema epico finlandese sono stati commissionati a due compositori italiani, Silvia Colasanti e il friulano Davide Pitis. Il brano di quest’ultimo, Vilu mulle virttä virkkoi/Mi diceva versi il freddo sarà eseguito oggi (dopo la prima assoluta in aprile a Cividale) al prestigioso Festival di musica da camera di Kuhmo, in Finlandia. Pitis sarà presente all’evento. Ad eseguirlo, con Andrea Rucli (presidente della Gaggia) al pianoforte, saranno la soprano Piia Komsi, la flautista Heta Aho, il clarinettista Lauri Sallinen, il virtuoso slovacco del violoncello Josef Lupták e, alla viola, Vladimir Mendelssohn, direttore del festival.
UDINE - Ambientato nelle zone boschive del Friuli orientale, ai confini con la Slovenia, Oltre il guado, dell’udinese Lorenzo Bianchini, si è aggiudicato il Pipistrello d’oro come Miglior Film Italiano, prestigioso Premio assegnato ogni anno dal Fantafestival di Roma. Il film si era presentato in Concorso con le carte in regola, e ha conquistato la Giuria della 34˚ edizione della Mostra Internazionale del Film di Fantascienza e del Fantastico «per essere riuscito a comunicare stati di forte tensione emotiva e un progressivo crescendo drammatico, pur avendo a disposizione pochi mezzi, ma molta fantasia e creatività». Nota di merito al protagonista Marco Marchese, sempre a detta della Giuria. Il Premio è stato consegnato mercoledì sera a Roma, nel centralissimo Cinema Barberini, nel corso della Cerimonia di Premiazione che ha salutato questa edizione del Fantafestival. A Gorizia, ieri sera, si è conclu-
so il premio Amidei, con la consegna del Premio Internazionale alla Migliore Sceneggiatura Cinematografica a Uberto Pasolini per Still Life. La giuria, composta dai registi Ettore Scola, Marco Risi, dagli sceneggiatori Francesco Bruni, Massimo Gaudioso e dall’attrice Giovanna Ralli e dalla produttrice Silvia D’Amico ha rilevato come «Il racconto di Still Life, essenziale e vitale come un respiro, affronta temi capitali con sobrietà e delicatezza, affermando il valore della vita di ciascuno e la possibilità di riscatto per tutti. Con mano ferma e leggera, Uberto Pasolini trasforma la vita incolore di un uomo qualunque – la vita di John May, custode dei dimenticati - in una storia toccante e ricca di significati. Per l’originalità del soggetto, per la scrittura capace di tratteggiare con sensibilità e sapienza personaggi e situazioni, per la forza e la profondità del messaggio e per l’attenzione alle esistenze meno illuminate». © riproduzione riservata
IN SCENA Cédric Charron (foto LdA) schia, muro opaco di nebbia, nuvola che sale o scende a spirale, chiaroscuro atemporale in cui l’interprete affonda, si muove, muore e risorge carnalmente. Sono sei le stazioni di questa sorta di Kaddish e insieme di Via Crucis: in ciascuna il figlio depone una simbolica moneta d’argento che favorisca il distacco dal padre e lo consoli, e noi con lui, di ogni scomparsa. Alla settima, momento del trapasso
definitivo con l’offerta di un ultimo obolo, Charron è solo Charron, emblema di pura libertà. Non solo Cavaliere della Bellezza, come Fabre ama chiamare i suoi sodali d’arte, ma sacerdote e corpo glorioso di un “trasumanar” teatrale che la folta platea del Ristori consacra con ammirazione. Angela Felice © riproduzione riservata
LA RECENSIONE La Filarmonica del Regio di Torino
Warum, in musica i dilemmi della compositrice Gubajdulina Nico Nanni CIVIDALE
C'è un filo conduttore nella musica di Sofia Gubajdulina, la cui ultima composizione è stata presentata a Mittelfest? La compositrice russa - nel rispondere alle domande del musicologo Francesco Antonione e del pubblico, che l'ha incontrata a Cividale - non ha dubbi: «Per me il centro musicale di tutto è e rimane Bach»; l'altro punto fermo è una costante ricerca della spiritualità, unita all'idea di «offerta, di rinuncia di sè per chi voglia aspirare all'arte. Sento il bisogno di isolarmi, per potermi concentrare all'ascolto di me stessa e del mondo interiore». Sono, questi, solo alcuni brandelli di una conversazione che sarebbe bello poter riferire più a lungo per meglio addentrarsi in un'opera musicale che - secondo Antonione «non è classificabile e non rientra in alcuno schema». Come l'ultima composizione di Sofia Gubajdulina, quel "Warum? Wozu? Wodurch?" («Perché? A che scopo? In che modo?»), che la stessa compositrice così spiega: «Sono domande che hanno sempre tormentato gli artisti, domande esistenziali destinate a rima-
LE DOMANDE
Come e perchè scrivere musica
nere senza risposta. In questo caso il senso di dramma nasce dalla metafora dell'intervallo (musicale), dalla inconciliabilità degli intervalli brevi e lunghi. Il tutto, ovviamente giocato sulle note, originando una variazione (non su un tema, ma su un fatto, una domanda): dalla varietà dei suoni si giungerà all'unisono». Dopo le parole la musica: l'opera, presente in vari festival europei, a Mittelfest è stata eseguita dalla Filarmonica del Teatro Regio di Torino diretta da Andres Mustonen. Preceduta da diversi brani di Bach, eseguiti secondo l'impeto interpretativo di Mustonen, anche solista al violino, ecco "Warum?", nel quale sono stati apprezzati i solisti Massimo Mercelli ai flauti e Riccardo Crocilla ai clarinetti. Il brano si sviluppa in una tensione continua, raggiungendo l'armonia in un unisono che va lentamente spegnendosi. Lunghi e calorosi applausi per tutti, specie per la compositrice. © riproduzione riservata
Data: 25 luglio 2014 Pagina: 28 (dettaglio)
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Cultura&Spettacoli
IL PROGRAMMA ODIERNO
Debutta Trê Zovini diretto da Somaglino, concerto del figlio di Stockhausen CIVIDALE - Mittelfest propone oggi alle 22 al Chiostro di S.Francesco il debutto di “Trê Zovini”, liberamente tratto dalle opere di Novella Cantarutti su drammaturgia di Carlo Tolazzi e Massimo Somaglino (anche regista), su musiche di Claudia Grimaz, produzione Css con il sostegno di 54mila euro dell’Arlef: le attrici Chiara Benedetti, Sara Rainis e Aida Talliente, si
trasformano in madri e figlie, in giovani e vecchie, viaggiatrici e stanziali, attraversando passato e futuro, storia e cultura del mondo antico e duro che caratterizza la montagna. La Grande Guerra sarà rivisitata nell’installazione semi-tragica e multivideo di Alfredo Lascosegliaz L'insostenibile arte della guerra, spazio sonoro in forma ciclica, alle Officine Ipsia (dal-
le 15.30). Nella danza di “Tre solo, solo tre” nella Chiesa di Santa Maria dei Battuti (ore 18) in scena le coreografie di Francesco Collavino, Sara Grenga e Giovanni Gava Leonarduzzi. Alla Chiesa di San Francesco (ore 20) il concerto con la musica intuitiva di Markus Stockhausen, figlio del compositore tedesco, con al clarinetto Tara Bouman , in Moving Sounds”.
VISTO AL MITTELFEST Il nuovo spettacolo del regista Jan Fabre
Il distacco dai padri
Cédric Charron nella nebbia interpreta la sua condizione di figlio CIVIDALE - Un uomo misterioso, vestito di rosso, avanza con lentezza su un letto di nebbia rasoterra e muove una lunga pertica, come per gesto di antica perizia da navigante sulla palude. È l’attacco di “Attends, attends, attends … (pour mon père)”, spettacolo al Mittelfest di rara perfezione e ultima creazione di un maestro europeo del teatro da trasformare in visione arcana, il fiammingo Jan Fabre, il quale, oltre che performer e coreografo, è pittore, scultore e visual artist. L’uomo che apre il rito di questo nuovo lavoro, non è solo lo straordinario e unico interpre-
te Cédric Charron di cui, tra disegno coreografico e parole al microfono, la scena vuole raccontare il rapporto autobiografico con il proprio padre, da accompagnare o educare al capolinea della morte. Molto di più, è un assoluto mitico: è un traghettatore d’anime, un Caronte, come il cognome lascia intendere, una guida per un altrove di memoria dantesca, che dilaziona il congedo con i padri e che apre il tempo alla confessione del tormento dei figli in cerca di sé. Il figlio nella nebbia, come ogni figlio negli eterni passaggi tra generazioni, deve ancora sperimentare la parabola in di-
scesa dell’esistere, ma una cosa gli è ben chiara: è l’arte, qui la danza e il teatro, a consentire il prodigio del sogno; a sospendere il reale in attesa permanente, a far sì che si possa abitare in tutte le vite possibili. E allora il figlio artista, quasi a dar prova della sua verità di creatura metafisica, si tramuta in bestia selvaggia che ringhia o in fiamma rossa che guizza, in corpo erotico, in Cristo che trascina la croce di passione, in carne che sanguina, come figura plasmabile di libertà e possibilità. All’unisono con lui è metamorfico anche il fumo – quasi un secondo personaggio - che diventa fo-
IN SCENA Cédric Charron (foto LdA)
schia, muro opaco di nuvola che sale o sc spirale, chiaroscuro ate in cui l’interprete affo muove, muore e risorge mente. Sono sei le stazioni d sorta di Kaddish e ins Via Crucis: in ciascuna depone una simbolica d’argento che favorisca i co dal padre e lo conso con lui, di ogni scompar settima, momento del t
à di creatura metamuta in bestia selnghia o in fiamma za, in corpo erotiche trascina la one, in carne che e figura plasmabipossibilità. All’uniè metamorfico anquasi un secondo - che diventa fo-
il tutto esaurito. li in II e III galleria orario di inizio del ittato alle 22.45 al pubblico preri spettacoli del ggiungere Udine, ervizio di bus-na0432.733966.
"Still Life"
afestival
Amidei, con la Premio Internazioore Sceneggiatura ca a Uberto Pasolie. La giuria, compoEttore Scola, Marceneggiatori FranMassimo Gaudioso Giovanna Ralli e ice Silvia D’Amico me «Il racconto di senziale e vitale iro, affronta temi brietà e delicatezdo il valore della o e la possibilità di tti. Con mano fer, Uberto Pasolini vita incolore di un ue – la vita di John dei dimenticati - in ccante e ricca di r l’originalità del a scrittura capace e con sensibilità e onaggi e situazioni, la profondità del er l’attenzione alle o illuminate».
© riproduzione riservata
muove, muore e risorge carnalmente. Sono sei le stazioni di questa sorta di Kaddish e insieme di Via Crucis: in ciascuna il figlio depone una simbolica moneta 2014che favorisca il distacd’argento co dal padre e lo consoli, e noi con lui, di ogni scomparsa. Alla settima, momento del trapasso
tà. Non solo Cavaliere della Bellezza, come Fabre ama chiamare i suoi sodali d’arte, ma sacerdote e corpo glorioso di 2014 un Data: 25 luglio “trasumanar” teatrale che la Pagina: 28 (dettaglio) folta platea del Ristori consacra con ammirazione. Angela Felice © riproduzione riservata
LA RECENSIONE La Filarmonica del Regio di Torino
Warum, in musica i dilemmi della compositrice Gubajdulina Nico Nanni CIVIDALE
C'è un filo conduttore nella musica di Sofia Gubajdulina, la cui ultima composizione è stata presentata a Mittelfest? La compositrice russa - nel rispondere alle domande del musicologo Francesco Antonione e del pubblico, che l'ha incontrata a Cividale - non ha dubbi: «Per me il centro musicale di tutto è e rimane Bach»; l'altro punto fermo è una costante ricerca della spiritualità, unita all'idea di «offerta, di rinuncia di sè per chi voglia aspirare all'arte. Sento il bisogno di isolarmi, per potermi concentrare all'ascolto di me stessa e del mondo interiore». Sono, questi, solo alcuni brandelli di una conversazione che sarebbe bello poter riferire più a lungo per meglio addentrarsi in un'opera musicale che - secondo Antonione «non è classificabile e non rientra in alcuno schema». Come l'ultima composizione di Sofia Gubajdulina, quel "Warum? Wozu? Wodurch?" («Perché? A che scopo? In che modo?»), che la stessa compositrice così spiega: «Sono domande che hanno sempre tormentato gli artisti, domande esistenziali destinate a rima-
LE DOMANDE
Come e perchè scrivere musica
nere senza risposta. In questo caso il senso di dramma nasce dalla metafora dell'intervallo (musicale), dalla inconciliabilità degli intervalli brevi e lunghi. Il tutto, ovviamente giocato sulle note, originando una variazione (non su un tema, ma su un fatto, una domanda): dalla varietà dei suoni si giungerà all'unisono». Dopo le parole la musica: l'opera, presente in vari festival europei, a Mittelfest è stata eseguita dalla Filarmonica del Teatro Regio di Torino diretta da Andres Mustonen. Preceduta da diversi brani di Bach, eseguiti secondo l'impeto interpretativo di Mustonen, anche solista al violino, ecco "Warum?", nel quale sono stati apprezzati i solisti Massimo Mercelli ai flauti e Riccardo Crocilla ai clarinetti. Il brano si sviluppa in una tensione continua, raggiungendo l'armonia in un unisono che va lentamente spegnendosi. Lunghi e calorosi applausi per tutti, specie per la compositrice. © riproduzione riservata
Data: 25 luglio 2014
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K U LT U R A
Petek, 25. julija 2014
MITTELFEST - V sredo v cerkvi svetega Frančiška v Čedadu
Krstna zvedba nove skladbe Sofije Gubajduline
Filharmonični orkester gledališča Regio iz Torina je vodil violinist Andres Mustonen Zakaj? Zaradi česa? Kako? - so vprašanja z eksistencialnim predznakom, ki si jih je postavila ruska skladateljica Sofija Gubajdulina, ko je po naročilu osmih festivalov (med katerimi sta Mittelfest in Festival Ljubljana) napisala novo skladbo, ki je bila prvič izvedena v sredo v cerkvi svetega Frančiška v Čedadu. Na srečanju s publiko, ki ga je vodil muzikolog in radijski voditelj Francesco Antonione, je priznana avtorica razložila, da gre za starodavna vprašanja, ki bodo večno ostala brez odgovora. Na tej osnovi je napisala vrsto variacij za flavto, basovsko flavto, klarinet, basovski klarinet in godalni orkester, ki niso napisane »na temo«, temveč »na dejstvo«, kot razmišljanje o usodi človeka. Filharmonični orkester gledališča Regio iz Torina in violinist Andres Mustonen, ki je na tem koncertu prevzel tudi vodstvo orkestra, sta na koncertu povezala to skladbo z vrsto del Johanna Sebastiana Bacha. Kombinacija je bila smiselna na niti matematične rigoroznosti in globoke duhovnosti, ki zaznamuje oba avtorja, saj Bach predstavlja za skladateljico glasbeni ideal, začetek in cilj njenega pojmovanja glasbe in kompozicije. V skladbi Offertorium je Gubajdulina uporabila temo Ricercare iz Bachovega Musikalisches Opfer, zato je ravno ta skladba uvedla v krstno izvedbo, ki je zapečatila program. Na sporedu so bile še simfonije in
Sofija Gubajdulina v Čedadu
LUCA D’AGOSTINO
koral iz treh kantat, tretji Brandeburški koncert in koncert v a molu za violino in godala. Baročni del programa je prepričal manj od sodobnega. V prvi vrsti je bila pre-
FILM - Predstavili spored 71. festivala v Benetkah
cej nejasna opredelitev dirigenta za poskus filološkega izvajanja ali za totalno sodobno izvedbo: glasbeniki so uporabljali moderna glasbila, dirigent pa je igral z njimi, kar je bilo v soglasju z baročno prakso, instrumentalisti pa bi morali v tem primeru igrati stoje, medtem ko so pri nekaterih skladbah stali, pri drugih sedeli. Razen teh formalnih detajlov je bil tudi pristop k skladbam precej bizaren in neenoten, saj je bila interpretacija bolj čustvena kot analitična. Izbira tempov je bila včasih vprašljiva zaradi zahtevne ohranitve potrebne ekspresivne intenzivnosti, detajli pa so se izgubili v gostem zvoku, ki je večkrat zvenel izrazito romantično, tako v orkestru kot pri zelo osebnih solističnih prijemih zagnanega dirigenta. Pred precej svobodno interpretacijo so puristi verjetno zavihali nos, veliko bolj prepričljivo pa je zvenela izjemno sporočilna meditacija, v katero je Sofija Gubajdulina vlila veliko topline in intenzivnosti, z jasnim poudarjanjem vprašanj v stilu, ki se je poglabljal v koncept časa ne samo v filozofskem smislu, saj so se v glasbi pojavili ekstatični poznoromantični, kot tudi ekspresionistični trenutki, ki sta jih tankočutno ovrednotila solista Massimo Mercelli in Riccardo Crocilla. Koncerta se je kot posebni gost (poleg same avtorice) udeležil bivši nemški predsednik Horst Köhler. ROP
Data: 25 luglio 2014
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I grandi nomi del mondo del teatro e della musica saranno ospiti a Mittelfest sabato 26 luglio con due appuntamenti da non perdere, a partire dall’atteso concerto piano solo di Stefano Bollani che regalerà al pubblico un viaggio nella sua musica interiore, nelle sue emozioni, passando dal Brasile alla canzone degli anni '40, dove l'artista sembra prendere per mano ogni spettatore per portarlo accanto a s é, nella sua musica piena di sentimento e di divertimento. Il concerto è stato spostato al Teatro Nuovo Giovanni da Udine per il perdurare di condizioni meteo incerte.
Stefano Bollani
Informazioni DOVE
,Cividale del Friuli
ORARIO COSTO VOTO REDAZIONE
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Sipario alle 22.45 per consentire al pubblico che assiste ad altri spettacoli a Cividale di raggiungere Udine. Bollani sarà protagonista a Mittelfest anche del suo debutto come attore e autore teatrale: attesa per domenica 27, infatti, ult ima giornata di festival, la prima assoluta di La Regina Dada, spettacolo scritto e interpretato con l’attrice Valentina Cenni: i due protagonisti saranno ospiti di un incontro-aperitivo con il pubblico del festival domenica mattina al Caffè San Marco alle 12.45.
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Sabato, il teatro Ristori ospiterà, invece, alle 20.30 l’ultimo lavoro di un maestro della regia quale Luca Dal 26/07/2014 Al 27/07/2014 Ronconi, che firma “Danza macabra” i l celebre Vai al sito dramma di Strindberg interpretato da un eccezionale Adriana Asti con Giorgio Ferrara e Giovanni Crippa Scritto di getto in una sola settimana dallo scrittore svedese Danza di morte rappresenta al meglio un esempio di vita coniugale vissuta come inferno domestico. Dal teatro alla musica con un originale concerto “Le maghe e l'isola meravigliosa” (Chiesa di San Francesco ore 18) su testi di Vanni De Lucia, che è anche voce narrante, e la soprano Francesca Aspromonte per una produzione della Caffebaum Banda Barocca che intreccia la musica di Händel con quella di Cage. Si conclude con un doppio appuntamento il magico teatro di figura del percorso Mittel_Figura con “Sisto, miseria e la creatura 2.0” (via Cavour ore 18) e la prima assoluta di “Berta è scappata” (Chiesa Santa Maria dei Battuti ore 21.30) una produzione del CTA di Gorizia, con Serena Di Blasio, adattamento drammaturgico di Antonella Caruzzi, testo di Fernando Marchiori e allestimento scenico di Stefano Podrecca. Un viaggio tra le steppe del Kazakhstan, una finestra aperta su una delle città più popolose della ex repubblica dell'Unione Sovietica, vive in scena nello spettacolo di danza “Alma_Ata” (Chiosto di San Francesco ore 23), finalista al premio Equilibrio 2014, un progetto di Andrea Gentili con la coreografia di Tommaso Monza, prodotto con il supporto dell'Ambasciata della Repubblica del Kazakhstan. Si entrerà nella vita famigliare di Robert Schumann nel concerto “Casa Schumann” (Museo Archeologico Nazionale ore 11) un progetto dedicato al grande compositore e a sua moglie che vuole ricostruire attraverso il particolare cl ima di affetto della loro casa attraverso la testimonianza del loro Diario Famigliare. Un progetto in collaborazione con il Conservatorio Tomadini di Udine.
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NOTIZIE > MANIFESTAZIONI > 25 LUGLIO 2014
Mittelfest 2014 accoglie Stefano Bollani e l'ultimo spettacolo di Luca Ronconi
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nomi del mondo del teatro e della sabato 26 luglio con due partire dall’atteso concerto piano regalerà al pubblico un viaggio nella sua musica interiore, nelle sue emozioni, passando dal Brasile alla canzone degli anni '40, dove l'artista sembra prendere per mano ogni spettatore per portarlo accanto a sé, nella sua musica piena di sentimento e di divertimento. Il concerto, inizialmente previsto in Piazza Duomo a Cividale, è stato spostato al Teatro Nuovo Giovanni da Udine per il perdurare di condizioni meteo incerte. Sipario alle 22.45 per consentire al pubblico che assiste ad altri spettacoli a Cividale di raggiungere Udine. Bollani sarà protagonista a Mittelfest anche del suo debutto come attore e autore teatrale: attesa per domenica 27, infatti, ultima giornata di festival, la prima assoluta di "La Regina Dada", spettacolo scritto e interpretato con l’attrice Valentina Cenni: i due protagonisti saranno ospiti di un incontroaperitivo con il pubblico del festival domenica mattina al Caffè San Marco alle 12.45. Proseguendo nel programma di sabato, il teatro Ristori ospiterà, invece, alle 20.30 l’ultimo lavoro di un maestro della regia quale Luca Ronconi, che firma “Danza macabra” il celebre dramma di Strindberg interpretato da un eccezionale Adriana Asti con Giorgio Ferrara e Giovanni Crippa. Scritto di getto in una sola settimana dallo scrittore svedese, "Danza di morte" rappresenta al
enogastronomia Le tipiche Osmize triestine varie sedi provincia di Trieste (TS) Dal 10/02/12 al 31/12/14 Sabato on Wine varie sedi Gorizia Pordenone Udine () Dal 10/02/12 al 31/12/14
meglio un esempio di vita coniugale vissuta come inferno domestico. Lo spettacolo, prodotto in collaborazione con Mittelfest, segna la prosecuzione della fortunata sinergia tra il festival cividalese e il Festival dei Due Mondi di Spoleto. Dal teatro alla musica con un originale concerto “Le maghe e l'isola meravigliosa” (Chiesa di San Francesco ore 18) su testi di Vanni De Lucia, che è anche voce narrante, e la soprano Francesca Aspromonte per una produzione della Caffebaum Banda Barocca che intreccia la musica di Händel con quella di Cage in un tipico pasticcio barocco, un insieme di brani e di opere che partendo da autori diversi danno vita ad un qualcosa di nuovo. Si conclude con un doppio appuntamento il magico teatro di figura del percorso Mittel_Figura con “Sisto, miseria e la creatura 2.0” (via Cavour ore 18) e la prima assoluta di “Berta è scappata” (Chiesa Santa Maria dei Battuti ore 21.30) una produzione del CTA di Gorizia, con Serena Di Blasio, adattamento drammaturgico di Antonella Caruzzi, testo di Fernando Marchiori e allestimento scenico di Stefano Podrecca. In una
2/8/2014
“Purcit in Staiare” Gorizia ancora divisa dalla frontiera tra l’Europa dell’Est e dell’Ovest, una centro cittadino scimmietta sfugge al controllo dei ragazzini con cui vive come un animale Artegna (UD) FvgNews.net | Manifestazioni | Mittelfestdomestico e salta oltre la rete di confine... 2014 accoglie Stefano Bollani e l'ultimo spettacolo di Luca Ronconi | Cividale del Friuli Dal 10/02/12 al 31/12/14 Un viaggio tra le steppe del Kazakhstan, una finestra aperta su una delle città
http://www.fvgnews.net/view.php?t=n&k=14821 vedi enogastronomia
più popolose della ex repubblica dell'Unione Sovietica, vive in scena nello spettacolo di danza “Alma_Ata” (Chiosto di San Francesco ore 23), finalista al
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premio Equilibrio 2014, un progetto di Andrea Gentili con la coreografia di Tommaso Monza, prodotto con il supporto dell'Ambasciata della Repubblica del Kazakhstan. Si entrerà nella vita famigliare di Robert Schumann nel concerto “Casa Schumann” (Museo Archeologico Nazionale ore 11) un progetto dedicato al grande compositore e a sua moglie che vuole ricostruire attraverso il particolare clima di affetto della loro casa attraverso la testimonianza del loro Diario Famigliare. Un progetto in collaborazione con il Conservatorio Tomadini di Udine. Leggi le Ultime Notizie >>>
Data: 25 luglio 2014
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25 luglio 2014
Tre donne di montagna CIVIDALE. Ancora attesi appuntamenti in prima assoluta per il calendario di Mittelfest 2014. Venerdì 25 luglio , il Chiostro di San Francesco ospita alle 22 il debutto di “Trê Zovini’” liberamente tratto dalle opere di Novella Cantarutti su drammaturgia di Carlo Tolazzi e Massimo Somaglino, che ne firma anche la regia, su musiche di Claudia Grimaz, una produzione CSS-Teatro Stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia con il sostegno di ARLeF. In scena tre donne, le attrici Chiara Benedetti, Sara Rainis e Aida Talliente, che in continuo andare e tornare si trasformano in madri e figlie, in giovani e vecchie, viaggiatrici e stanziali, attraversando il passato e il futuro, la storia e la cultura del mondo antico e duro che da sempre caratterizza i luoghi di montagna. Le storie della Grande Guerra che hanno fatto da filo rosso durante tutto il Festival saranno rivisitate nella installazione semi-tragica e multivideo di Alfredo Lascosegliaz “L’insostenibile arte della guerra”, una performance, che nel centenario del conflitto mondiale, vuole celebrare la pace e la convivenza tra i popoli. Uno spazio sonoro della durata di quaranta minuti in forma ciclica, la performance viene ripetuta una decina di volte negli spazi delle Officine Ipsia (dalle 15.30). Tre spettacoli di danza per un unico evento saranno al centro di “Tre solo, solo tre” nella Chiesa di Santa Maria dei Battuti (ore 18) con le eccellenze coreografiche in Friuli Venezia Giulia: Francesco Collavino porta in scena “Marginal land-Terra di confine” un viaggio nei luoghi limite dove non è consigliato addentrarsi. Con “Bussola” Sara Grenga si ispira a Siddartha di Hesse e nel suo solo ci parla di un Dio che conforta e infine “Senza sapere né leggere né scrivere” di Giovanni Gava Leonarduzzi un percorso che si snoda a spirale ripetendosi come in un ingranaggio di un orologio, in un continuo e incessante girare. Da non perdere in prima serata (Chiesa di San Francesco ore 20) il concerto con la musica intuitiva di Markus Stockhausen, figlio del noto compositore tedesco, e affiancato dal clarinetto di Tara Bouman, in Moving Sounds”. Il programma del concerto spesso viene deciso in base all’acustica e alle vibrazioni trasmesse dal luogo dove si trovano e dallo stato d’animo di chi ascolta. Musica intuitiva è un termine che deriva dal padre del trombettista, il compositore Karlheinz Stockhausen che ha condiviso con il figlio un quarto di secolo di ricerca nel mondo del suono. Markus Stockhausen utilizza questo concetto al fine di “delimitare” il free jazz, la cui estetica impedisce, a suo avviso, un’appropriata e estensiva ricerca musicale. E’ liberamente ispirato a Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi il “Pinocchio” che andrà in scena, nel percorso Mittel_Figura, che questa volta approda allo spazio principale del festival, la centrale piazza Duomo, alle 21.30. Dedicato al grande attore russo Nikolaj Karpov, il progetto dèi Zaches Teatro, con a regia di Luana Gramegna. Dopo una prima fase di lavoro in Russia, che ha visto la creazione di uno spettacolo per ragazzi in co-produzione con il Teatro delle Marionette di Ekaterinburg, Zaches Teatro torna a confrontarsi con il testo di Collodi con l’idea di recuperare la storia originale di Pinocchio, come Collodi l’aveva pensata nel 1883. Una storia cruda e ironica, permeata dal tema della morte e dell’inquietudine. Per gli appuntamenti con i protagonisti del Festival si chiude Mittel_Incontri che vedrà ospiti al Caffè San Marco (ore 12) la coreografa di Ruedis_ruote di confine Marta Bevilacqua, Vanni De Lucia che ha firmato i testi del concerto “Le maghe e l’isola meravigliosa” e gli attori dell’Accademia Nico Pepe di Udine.
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Data: 25 luglio 2014
2014
Mittelfest, il teatro incontra la poesia |
Pagina: 1 di 2 Mittelfest, il teatro incontra la poesia
Mittelfest, il teatro incontra la poesia
Mittelfest, il teatro incontra la poesia
Quarto appuntamento con il Mittelfest ed il “diario di bordo” del nostro inviato Claudio Facchinelli Quarto appuntamento con il Mittelfest ed il Cividale, 25 “diario di bordo” del nostro inviato Claudio Luglio 2014 Facchinelli
– Con “Mentre le granate Cividale, 25 Quarto appuntamento con il Mittelfest ed il “diario di bordo” del nostro inviato Claudio cantavano Luglio 2014 Facchinelli orribilmente” – Con “Mentre Cividale, 25 (nella foto) le granate Luglio 2014 visto cantavano ieri, – Con “Mentre le granate mercoledì, orribilmente” le cantavano voci dalla trincea erano quelle dei poeti che alla (nella Grande Guerra foto) orribilmente” avevano partecipato: giovani come Giuseppe Ungaretti, (nella foto) visto Clemente ieri, visto ieri, Rebora, un D’Annunzio spoglio di retorica; ma anche Georg Trakl, mercoledì, le mercoledì, le Guillame Apollinaire, Wilfred Owen, morto a venticinque anni a voci dalla trincea erano quelle dei poeti che alla Grande Guerra voci dalla trincea erano quelle dei poeti che alla Grande Guerra avevano partecipato: giovani come Giuseppe Ungaretti, Clemente pochi giorni dell’armistizio, cui versi Benjamin BrittenClemente avrebbe avevano partecipato: giovanii come Giuseppe Ungaretti, Rebora, un D’Annunzio spoglio di retorica; ma anche Georg Trakl, inserito nel suo monumentale Requiem. recital letterario Rebora, un D’Annunzio spoglioWar di retorica; maUn anche Georg Trakl, Guillame Apollinaire, Wilfred Owen, morto a venticinque anni a pochi giorni dell’armistizio, i cui versi Benjamin Britten avrebbe in uno spazio nudo, al quale tuttavia il sobrio, efficace porgere Guillame Apollinaire, Wilfred Owen, morto a venticinque annidi a inserito nel suo monumentale War Requiem. Un recital letterario Emanuele Carucci Viterbi riusciva a dare rilevanza teatrale con pochi giorni dell’armistizio, i cui versi Benjamin Britten avrebbe in uno spazio nudo, al quale tuttavia il sobrio, efficace porgere di Emanuele Carucci Viterbi riusciva a dare rilevanza teatrale con lunghi, silenziosi sguardi che War si posavano suUn una sedialetterario vuota e inserito nel suo monumentale Requiem. recital lunghi, silenziosi sguardi che si posavano su una sedia vuota e illuminata, in fondo al palco: inquietante simbolo di assenza, in uno spazio nudo, al quale tuttavia il sobrio, efficace porgere di illuminata, in fondo al palco: inquietante simbolo di assenza, di morte. morte. Emanuele Carucci Viterbi riusciva a dare rilevanza teatrale con Di tutt’altro segno “Treno fermo a-Katzelmacher”, di Compagnia Di tutt’altro segnosguardi “Treno che fermo a-Katzelmacher”, Compagnia lunghi, silenziosi si posavano su una di sedia vuota e nO (Dance first, Think later). Il titolo è mutuato da un film di nO (Dance in first, Think later). inquietante Il titolo è mutuato un film di illuminata, fondo al palco: simbolo da di assenza, Fassbinder del ’69, ove il termine (letteralmente “fabbricante di mestoli”) è l’appellativo sprezzante attribuito agli immigrati, Fassbinder del ’69, ove il termine (letteralmente “fabbricante di morte. spesso italiani, greci, turchi. Il giovane gruppo riprende, mestoli”) è segno l’appellativo attribuito agli immigrati, Di tutt’altro “Treno sprezzante fermo a-Katzelmacher”, di Compagnia rovesciandole, le tematiche del film: l’immigrato qui è un tedesco, approdato in un non meglio identificato paese del sud d’Italia; un spesso italiani, greci, later). turchi.Il titolo Il giovane gruppo riprende, nO (Dance first, Think è mutuato da un film di non luogo ove non succede mai nulla, dove la vita è un treno rovesciandole, le tematiche del film: l’immigrato qui è un tedesco, Fassbinder del ’69, ove il termine (letteralmente “fabbricante di fermo, e la presenza di quel diverso coagula le più scontate, banali dinamiche comportamentali (la seduzione, l’attrazione, la gelosia, approdato èin l’appellativo un non megliosprezzante identificatoattribuito paese del agli sud d’Italia; un mestoli”) immigrati, il risentimento, il disprezzo). Un microcosmo di umanità giovanile non luogo ove non succede mai Ilnulla, dove la vita è riprende, un treno spesso italiani, greci, turchi. giovane gruppo ove domina una sorta di indolenza, di impotentia agendi (non fermo, e la1/3presenza di quel del diverso le piùqui scontate, banali rovesciandole, le tematiche film:coagula l’immigrato è un tedesco, telfest-il-teatro-incontra-la-poesia/ dinamiche comportamentali (la seduzione, l’attrazione, la gelosia, approdato in un non meglio identificato paese del sud d’Italia; un il risentimento, disprezzo). giovanile non luogo ove ilnon succede Un maimicrocosmo nulla, dovedilaumanità vita è un treno ove domina una sorta di indolenza, di impotentia agendibanali (non 31/7/2014 Mittelfest, il teatrocoagula incontra la poesia fermo, e la presenza di quel diverso le più| scontate, dinamicheneppure comportamentali (la seduzione, l’attrazione, gelosia, compare la violenza, consumata dietro lela quinte): http://corrierespettacolo.it/mittelfest-il-teatro-incontra-la-poesia/ il risentimento, il disprezzo). Un microcosmo di umanità giovanile un’atmosfera, resa con efficacia attorale, che ricorda certo ove domina una il sorta indolenza,disordine di impotentia agendi (non Pasolini, dietro cui diapparente si individua una scrittura drammaturgica rigorosa. Lo spettacolo ha ottenuto una segnalazione speciale al premio Scenario 2013, ed è doveroso fornire un’ulteriore informazione. Le prove si sono svolte nell’ex Cinema teatro Volturno, già cinema porno, rinato per offrire uno spazio ad iniziative di rilevanza artistica. Nei giorni scorsi, il locale è stato sgombrato a forza dalla polizia, che ne ha distrutto le strutture che ne facevano uno spazio attrezzato. Un segnale non incoraggiante per chi vorrebbe promuovere una politica di
http://corrierespettacolo.it/mittelfest-il-teatro-incontra-la-poesia/
Pasolini, dietro il cui apparente disordine si individua una scrittura drammaturgica rigorosa. Lo spettacolo ha ottenuto una segnalazione speciale al premio Scenario 2013, ed è doveroso fornire un’ulteriore informazione. sono svolte nell’ex Data:Le25prove lugliosi2014 Cinema teatro Volturno, già cinema porno, rinato per offrire uno 2 di 2 giorni scorsi, il locale spazio ad iniziative di rilevanzaPagina: artistica. Nei Mittelfest, il teatro incontra la poesia | è stato sgombrato a forza dalla polizia, che ne ha distrutto le strutture che ne facevano uno spazio attrezzato. Un segnale non incoraggiante per chi vorrebbe promuovere una politica di sostegno alla cultura, e che invece, in questo caso, colpisce dei giovani di valore. Dopo la raffinata suite “Questa libertà”, per pianoforte, percussioni e quartetto d’archi e voci recitanti, composto da Glauco Venier su testi di Pierluigi Cappello, la giornata si chiude Mittelfest, il teatro incontra la poesia con “Zlateh la capra”, una favola gentile di Isaak Bashevi Singer, proposta dal Centro Teatro Animazione di Gorizia, raccontata con una dolce, cantabile inflessione croata da Duska Kovacevic. Accanto a lei, una hanukkiah (il candelabro a nove braccia che gli Quarto appuntamento con il Mittelfest ed il ebrei accendono durante per la festa invernale delle luci) e, “diario di bordo” del nostro inviato Claudio proiettati su uno schermo, i bei disegni di Maurice Sendak, Facchinelli americano di nascita, ma, anch’egli, di origine ebraica Cividale, 25 Luglio 2014 mitteleuropea. – Con “Mentre La ricchezza delle proposte porta necessariamente a delle le granate sovrapposizioni fra teatro, danza e musica, ma spesso anche nel cantavano orribilmente” medesimo ambito: oggi, giovedì 25, il recensore, costretto a una (nella foto) scelta difficile e sofferta, è indotto a rinunciare a un intrigante visto ieri, mercoledì, le “Pinocchi”, prodotto dai toscani di Zaches Teatro in voci dalla trincea erano quelle dei poeti che alla Grande Guerra collaborazione col Teatro della Marionette di Ekaterimburg, avevano partecipato: giovani come Giuseppe Ungaretti, Clemente Rebora, un D’Annunzio spoglio di retorica; ma anche Georg Trakl, dedicato al maestro Nikolaj Karpov, a favore del non meno Guillame Apollinaire, Wilfred Owen, morto a venticinque anni a promettente, “Trê Zovini’”, del CSS, per la regia di Massimo pochi giorni dell’armistizio, i cui versi Benjamin Britten avrebbe Somaglino. inserito nel suo monumentale War Requiem. Un recital letterario in uno spazio nudo, al quale tuttavia il sobrio, efficace porgere di Ispirato all’opera di Novella Cantarutti, scritto in un friulano Emanuele Carucci Viterbi riusciva a dare rilevanza teatrale con ormai démodée (la lingua della sua nonna), lo spettacolo emana gli lunghi, silenziosi sguardi che si posavano su una sedia vuota e illuminata, in fondo al palco: inquietante simbolo di assenza, di intensi afrori di una civiltà tramontata ma, secondo l’autrice, da morte. rinnovellare. Obiettivo perseguito dalla drammaturgia dello stesso Di tutt’altro segno “Treno fermo a-Katzelmacher”, di Compagnia nO (Dance first, Think later). Il titolo è mutuato da un film di Somaglino, assieme a Carlo Tolazzi, con quadri diacronici affidati Fassbinder del ’69, ove il termine (letteralmente “fabbricante di a figure diverse ma interconnesse, cui danno vita Chiara Benedetti, mestoli”) è l’appellativo sprezzante attribuito agli immigrati, Sara Rainis, Aida Talliente. I costumi hanno un che di rustico, di spesso italiani, greci, turchi. Il giovane gruppo riprende, rovesciandole, le tematiche del film: l’immigrato qui è un tedesco, primitivo: lasciano scoperte le schiene nude di quelle figure approdato in un non meglio identificato paese del sud d’Italia; un vigorose, use ai lavori della campagna, incarnate dalle tre attrici, le non luogo ove non succede mai nulla, dove la vita è un treno fermo, e la presenza di quel diverso coagula le più scontate, banali quali che ricostruiranno tuttavia una loro dimensione femminile, dinamiche comportamentali (la seduzione, l’attrazione, la gelosia, specie nella scena, tenerissima, in cui espongono la morbidezza il risentimento, il disprezzo). Un microcosmo di umanità giovanile delle loro mammelle, offerte a gara al fantasma di un bambino ove domina una sorta di indolenza, di impotentia agendi (non affinché ne1/3succhi il latte. La ruvidezza e la dolcezza della lingua, il mittelfest-il-teatro-incontra-la-poesia/ passaggio generazionale di una cultura matriarcale, la complicità femminile, che attraversano l’intero spettacolo gli conferiscono una suggestione fascinosa, che arriva con facilità anche allo scrivente, spettatore alloglotta. 31/7/2014 Mittelfest,le il teatro incontra la poesia | ormai deserte; È notte alta quando ripercorro strade di Cividale, sosto per l’ultimo spritz (quello vero, dei poveri: solo vino e acqua http://corrierespettacolo.it/mittelfest-il-teatro-incontra-la-poesia/ frizzante) al Navel – un locale fra pub e centro culturale e, prima di raggiungere la locanda Pomo d’Oro, attraverso la piazzetta ove una lapide affissa alla parete ricorda che, in quella casa, circa centotrenta ani fa è nato l’avvocato Vittorio Podrecca, creatore del Teatro dei Piccoli.
2014
Claudio Facchinelli
Data: 25 luglio 2014
2014
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Pubblicato in luglio 25th, 2014
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Mittelfest 2014 Segnali Ancora attesi appuntamenti in prima assoluta per il calendario di Mittelfest 2014. Oggi venerdì 25 luglio , il Chiostro di San Francesco ospita alle 20.00 il debutto di “Trê Zovini’” liberamente tratto dalle opere di Novella Cantarutti su drammaturgia di Carlo Tolazzi e Massimo Somaglino, che ne firma anche la regia,
1, F
su musiche di Claudia Grimaz, una produzione CSS-Teatro Stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia con il sostegno di ARLeF. In scena tre donne, le attrici Chiara Benedetti, Sara Rainis e Aida Talliente, che in continuo andare e tornare si trasformano in madri e figlie, in giovani e vecchie, viaggiatrici e stanziali, attraversando il passato e il futuro, la storia e la cultura del mondo antico e duro che da sempre caratterizza i luoghi di montagna. Le storie della Grande Guerra che hanno fatto da filo rosso durante tutto il Festival saranno rivisitate nella installazione semi-tragica e multivideo di Alfredo Lascosegliaz “L’insostenibile arte della guerra”, una performance, che nel centenario del conflitto mondiale, vuole celebrare la pace e la convivenza tra i popoli. Uno spazio sonoro della durata di quaranta minuti in forma ciclica, la performance viene ripetuta
Gorizia
una decina di volte negli spazi delle Officine Ipsia (dalle 15.30). Tre spettacoli di danza per un unico evento saranno al centro di “Tre solo, solo tre” nella Chiesa di Santa Maria dei Battuti (ore 18) con le eccellenze coreografiche in Friuli Venezia Giulia: Francesco Collavino porta in scena “Marginal land-Terra di confine” un viaggio nei luoghi limite dove non è consigliato addentrarsi. Con “Bussola” Sara Grenga si ispira a Siddartha di Hesse e nel suo solo ci parla di un Dio che conforta e infine “Senza sapere né leggere né scrivere” di Giovanni Gava Leonarduzzi un percorso che si snoda a spirale ripetendosi come in un
Teatro
Udi
Uther
ingranaggio di un orologio, in un continuo e incessante girare. Da non perdere in prima serata (Chiesa di San Francesco ore 20) il concerto con la musica intuitiva di Markus Stockhausen, figlio del noto compositore tedesco, e affiancato dal clarinetto diTara Bouman , in
Edd
dirett
Moving Sounds” (Il programma del concerto spesso viene deciso in base all’acustica e alle vibrazioni trasmesse dal luogo dove si trovano e dallo stato d’animo di chi ascolta. Musica intuitiva è un termine che deriva dal padre del trombettista, il compositore Karlheinz Stockhausen che ha condiviso con il figlio un quarto di secolo di ricerca nel mondo del suono. Markus Stockhausen utilizza questo concetto al fine di “delimitare” il free jazz, la cui estetica impedisce, a suo avviso, un’appropriata e estensiva ricerca musicale).
Friuli
Conve
Feder
Carne
E’ liberamente ispirato a Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino di Carlo Collodi il “Pinocchio” che andrà in scena, nel percorso Mittel_Figura, che questa volta approda allo spazio principale del
dell
festival, la centrale piazza Duomo , alle 21.30. Dedicato al grande attore russo Nikolaj Karpov , il progetto dèi Zaches Teatro, con a regia di Luana Gramegna. Dopo una prima fase di lavoro in Russia, che ha visto la creazione di uno spettacolo per ragazzi in co-produzione con il Teatro delle Marionette di Ekaterinburg, Zaches Teatro torna a confrontarsi con il testo di Collodi con l’idea di recuperare la storia originale di Pinocchio, come Collodi l’aveva pensata nel 1883. Una storia cruda e ironica, permeata dal tema della morte e dell’inquietudine.
della
Tr
Festiva
2/8/2014 Mittelfest 2014 Segnali | Radio Zero Per gli appuntamenti con i protagonisti del Festival si chiude Mittel_Incontri che vedrà ospitiPunto al Caffè SanTre Venezie Marco (ore 12) la coreografa di Ruedis_ruote di confine Marta Bevilacqua, Vanni De Lucia che ha firmato i http://www.radiopuntozero.it/mittelfest-segnali/ testi del concerto “Le maghe e l’isola meravigliosa” e gli attori dell’Accademia Nico Pepe di Udine.
Barbar
Fiera d
Fonte: Ufficio stampa: Volpe&Sain
Venezia
edizion
Data: 25 luglio 2014
MAGAZINE DI ARTE & CULTURE 2/8/2014
Mittelfest 2014, la “Dannata patria” della nuova scena balcanica – PAC
Arte?
Schermaglie
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25 luglio 2014 di paneacqua culture
PAC INCONTRA Lascia un commentoCOLLINAREA 2014
ANDREA CIOMMIENTO Cerca | La nuova Search this website… drammaturgia balcanica chiama a giudizio i responsabili diretti e i complici Lascia un commento della questione serbo-croata. È la prerogativa dello spettacolo di Oliver ANDREA CIOMMIENTO | La nuova drammaturgia balcanica chiama a Frjic intitolato “Dannato sia il traditore giudizio i responsabili diretti e i complici della patria sua” in cui lo spazio scenico ANDREA della questione serbo-croata. È la CIOMMIENTO è scarno | componendosi soltanto di prerogativa dello spettacolo di Oliver Abbiamo seguito attori/musicisti di violenza. Il coro di voci l’ultima si porta appresso Frjicpredicatori intitolato “Dannato sia il traditore fase … [leggi] storie di stupri e abusi della patria sua” in cui lo spazio scenico subiti, fosse titine, vittime infoibate, risate colme d’odio e pianti da schernire è scarno componendosi soltanto di nell’interpretazione.
attori/musicisti predicatori di violenza. Il coro di voci si porta appresso storie di stupri e abusi subiti, fosse titine, vittime infoibate, risate colme d’odio e pianti da schernire Il lavoro prodotto dalla Slovensko Mladinsko nell’interpretazione.
Gledališce non è una creazione composita ma un ciclo di confessioni parcellizzate e inquietanti in cui tutto nasce e si annienta ogni quarto ANDREA Il lavoro prodotto dalla Slovensko Mladinsko Gledališce non è una creazione composita ma d’ora: il tema da raccontare si presenta inizialmenteCIOMMIENTO innocuo e| Ilrisolutivo, in pochi minuti il un ciclo di confessioni parcellizzate e inquietanti in cui tutto nasce e si annienta ogni quarto viaggio allarga la linguaggio si corrompe e l’unica soluzione è la caduta dei corpi a causa degli spari per mano d’ora: il tema da raccontare si presenta inizialmente innocuo e risolutivo, in pochi minuti il mente e … [leggi] dall’attore più giovane. luttospari nonperè mano pretesto di cambiamento ma una semplice pausa tra linguaggio si corrompe e l’unica soluzione è la caduta dei corpi a Qui causail degli dall’attore più giovane. Qui il lutto non di cambiamento unaasemplice tra unè pretesto massacro e l’altro ma oltre esserepausa il segnale di un ritorno imminente di sangue. Ogni un massacro e l’altro oltre a essere il segnale di un ritorno imminente di sangue. Ogni quadro scenico viene fatto a pezzi e vivisezionato richiamando a una presa di coscienza quadro scenico viene fatto a pezzi e vivisezionato richiamando a una presa di coscienza collettiva sull’indifferenza di questi ultimi vent’anni. collettiva sull’indifferenza di questi ultimi vent’anni.
ANDREA La finzione del teatro, uno dei La temi finzione che affronta in questo collettivo del Frjic teatro, uno lavoro dei temi che affronta Frjic |inLa questo lavoro collettivo CIOMMIENTO nuova drammaturgia nato da improvvisazioni, diventa il pretesto per pianificare l’attacco e prendere di mira gli nato da improvvisazioni, diventa il pretesto per pianificare l’attacco e prendere di mira gli … [leggi] spettatori con l’obiettivo di far vivere il meccanismo del massacro e l’ingranaggio che porta spettatori con l’obiettivo di far vivere il meccanismo del massacro e l’ingranaggio che porta allo scontro ovvero l’esperienza di un conflitto degenerante. Si esplorano le violenze della allo l’esperienza di di unbrutalità conflitto degenerante. Si esplorano le violenze della storia come rappresentazioni finzionali di scontro atti furiosi ovvero che generano nuovi modelli sociale e riportano al centro i segni che la violenza capace di perpetuare.finzionali di atti furiosi che generano nuovi modelli di brutalità storia comeèrappresentazioni
sociale riportano al centro i segnicolpevoli che la violenza è capace di perpetuare. Il processo d’accusa portato in scena pone el’Europa e l’Italia tra i principali dei silenzi complici e dell’aumento di corruzione e mafiosità del presente, accuse che a dire il Il processo d’accusa portato scena pone l’Europa e l’Italia tra i principali colpevoli dei e vicine allo stereotipo politico in “Fascismo-Mafiavero risultano un po’ troppo generiche Berlusconi”. La bellezza inquieta presagisce in questo allestimento un futuro turbolenze e mafiosità del presente, accuse che a dire il silenzi complici e dell’aumento didicorruzione originate da visioni nazionalistiche evero reazionarie che portano sé un passato pronto risultano un po’controppo generiche e avicine allo stereotipo politico “Fascismo-Mafiarisvegliarsi.
Berlusconi”. La bellezza inquieta presagisce in questo allestimento un futuro di turbolenze Il Mittelfest 2014 (“Segnali. Cartografia della bellezza inquieta”) proseguirà fino aedomenica originate da visioni nazionalistiche reazionarie cheMARAT portano con sémai undetto. passato pronto a | Chi l’avrebbe Che uno 27 luglio. Tra i nomi teatrali Jan Fabre, Luca Ronconi, Ivica Buljan, Gabriele Vacis e le realtà vede il nome di Debora … [Continua a risvegliarsi. del CSS Teatro Stabile d’Innovazione del Friuli Venezia Giulia, CTA Centro regionale Teatro d’Animazione e di figura di Gorizia e la Civica Accademia “Nico Pepe” di Udine. Per tutti i Il Mittelfest 2014 (“Segnali. Cartografia della dettagli: http://www.mittelfest.org
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bellezza inquieta”) proseguirà fino a domenica I MONDOCANE PRECEDENTI 27 luglio. Tra i nomi teatrali Jan Fabre, Luca Ronconi, Ivica Buljan, Gabriele Vacis e le realtà del CSS Teatro Stabile d’Innovazione del Friuli Venezia Giulia, CTA Centro regionale Teatro d’Animazione e di figura di Gorizia e la Civica Accademia “Nico Pepe” di Udine. Per tutti i dettagli: http://www.mittelfest.org
Data: 25 luglio 2014
2014 2/8/2014 Attends, attends, attends... (pour mon père). Danza al Mittelfest (recensione di Gianni Cianchi con Betuel Arci Biffoni) - IL GIORNALE DEL FRIULI |…
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Attends, attends, attends… (pour mon père). Danza al Mittelfest (recensione di Gianni Cianchi con Betuel Arci Biffoni) Pubblicato da Il Giornale del Friuli il 25/7/14 • nelle categorie FriuliVG,Musica e Spettacoli,Recensioni,Udine Attends, attends, attends…(pour mon père). Danza al Mittelfest “Guerrieri della bellezza”: in questo modo il belga Jan Fabre definisce gli attoridanzanti con cui realizza le sue opere difficilmente catalogabili nella fenomenologia delle espressioni spettacolari contemporanee. Ogni definizione del suo teatro sembra limitante, sebbene i contenuti e le forme di cui egli si avvale si possano riassumere in poche parole. Si tratta, però, di una semplicità apparente. Lo spettacolo “Attends, attends, attends… (pour mon père)”, uno degli appuntamenti più attesi del Mittelfest cividalese, è un monologo fisico più che verbale in cui il cosiddetto teatro di narrazione si trasforma in azione corporea capace di esprimere significati esistenziali e metafisici, materiali e spirituali allo stesso tempo. Il protagonista, Cédric Charron racconta di sé e del suo rapporto con il padre, mantenendo un rapporto esclusivo con il genitore, una relazione privilegiata, sottolineata da poche frasi, ermetiche per gli estranei alla loro intimità. Questo spinge i singoli spettatori a compensare la mancanza o l’incompletezza di contestualizzazione in termini personali e a riconoscere nel protagonista una figura, sia pure esasperata, della propria condizione. Per questo la contorsione del corpo dell’attore esprime un tormento tanto personale quanto collettivo. Vita, arte, bisogno, desiderio, sesso, morte, mistero e senso da dare alla propria e all’altrui esistenza sono i temi che attraversano lo spettacolo senza trovare una definizione conclusiva. Tutte le domande sulla vita e la morte e le richieste di poter cantare i propri desideri rimangono disattese perché la condizione di “attesa” su cui insiste il titolo è l’unica possibilità dell’esistere. Per questo si implora il padre di “attendere”, di indugiare a voler scomparire nei gorghi del nulla gettandosi dalla scogliera. Per questo il figlio evoca un tempo senza durata, come quello dell’arte alla quale si è votato. Morte ed eternità sono sinonimi per chi crede nella creazione della bellezza; il figlio è il genitore, una sua variante, è colui che è creato e colui che crea nel vortice dell’esistenza. Il cosmo è nebbia che tutto avvolge perché la vita è impenetrabile come i fumi della palude infernale. Stupendi i giochi di luce con il fumo che invade la scena trasformandola in paradiso dantesco o in Acheronte fumigante attraversato dal figlio Caronte che spinge il corpo verso un’altra sponda che non esiste con una lunga pertica, poi divenuta arma che trafigge o simbolo fallico nell’eterno binomio di vita e morte, amore e sofferenza. Il personaggio, elegante nel suo abbigliamento rosso e misurato nei suoi gesti come certi i personaggi di Jodorowsky, è pronto a diventare il Cerbero ringhiante, a contorcersi, a immergersi nella nebbia, a riemergere quando d’improvviso questa viene risucchiata nel nulla, e si colloca come unica macchia di colore vivace in uno spazio non misurabile di nero, grigio e bianco del fumo, che pure sembra dotato di una sua vita. La perfezione stilistica e tecnica dello spettacolo è incontestabile, ma per certi aspetti è anche un limite quando la cura formale, sia pure di altissima qualità, limita quell’emozione che le cose più dirette e semplici sanno trasmettere. Gianni Cianchi con Betuel Arci Biffoni Like
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2/8/2014
MITTELFEST ACCOGLIE BOLLANI E L'ULTIMO SPETTACOLO DI RONCONI NELLA GIORNATA DI SABATO 26 LUGLIO - IL GIORNAL…
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MITTELFEST ACCOGLIE BOLLANI E L’ULTIMO SPETTACOLO DI RONCONI NELLA GIORNATA DI SABATO 26 LUGLIO Pubblicato da Il Giornale del Friuli il 25/7/14 • nelle categorie FriuliVG,Musica e Spettacoli,Udine Mittelfest 2014 Segnali Cividale del Friuli 1927 luglio DUE APPUNTAMENTI STRAORDINARI A MITTELFEST SABATO 26 LUGLIO CON I GRANDI NOMI DELLA MUSICA JAZZ E DEL TEATRO: IL PIANO SOLO CONCERTO PER MITTELFEST DI STEFANO BOLLANI (SPOSTATO DALLA PIAZZA DUOMO DI CIVIDALE AL TEATRO GIOVANNI DA UDINE, ALLE 22.45) E DANZA MACABRA DI UN MAESTRO DELLA REGIA COME LUCA RONCONI CON ADRIANA ASTI, GIORGIO FERRARA E GIOVANNI CRIPPA (TEATRO RISTORI ORE 20.30). NON MANCHERA’ LA MUSICA CON L’ORIGINALE CONCERTO CHE MESCOLA HÄNDEL E CAGE LE MAGHE E L’ISOLA MERAVIGLIOSA CON IL SOPRANO FRANCESCA ASPROMONTE E LA VOCE NARRANTE DI VANNI DE LUCIA (CHIESA DI SAN FRANCESCO ORE 18). LA DANZA DI ALMA_ATA (CHIOSTRO DI SAN FRANCESCO ORE 23) DEL COREOGRAFO TOMMASO MONZA SARA’ IN SCENA CON UNO SPETTACOLO CHE APRE UNO SGUARDO SULLA CITTA’ KAZAKA E LE STEPPE CHE LA CIRCONDANO. LA GIORNATA SI CONCLUDE CON IL DEBUTTO DI BERTA E’ SCAPPATA PRODUZIONE DEL CTA DI GORIZIA NEL PERCORSO MITTEL_FIGURA (CHIESA DI SANTA MARIA DEI BATTUTI ORE 21.30). PRIMO APPUNTAMENTO ALLE 11.00 AL MUSEO ARCHELOGICO NAZIONALE CON LE ATMOSFERE DI CASA SCHUMANN, CONCERTO DEDICATO AL DIARIO FAMIGLIARE DEL COMPOSITORE E A SUA MOGLIE IN COLLABORAZIONE CON IL CONSERVATORIO TOMADINI DI UDINE I grandi nomi del mondo del teatro e della musica saranno ospiti a Mittelfest sabato 26 luglio con due appuntamenti da non perdere, a partire dall’atteso concerto piano solo di Stefano Bollani che regalerà al pubblico un viaggio nella sua musica interiore, nelle sue emozioni, passando dal Brasile alla canzone degli anni ’40, dove l’artista sembra prendere per mano ogni spettatore per portarlo accanto a sé, nella sua musica piena di sentimento e di divertimento. Il concerto, inizialmente previsto in Piazza Duomo a Cividale, è stato spostato al Teatro Nuovo Giovanni da Udine per il perdurare di condizioni meteo incerte: Sipario alle 22.45 per consentire al pubblico che assiste ad altri spettacoli a Cividale di raggiungere Udine. Bollani sarà protagonista a Mittelfest anche del suo debutto come attore e autore teatrale: attesa per domenica 27, infatti, ultima giornata di festival, la prima assoluta di La Regina Dada, spettacolo scritto e interpretato con l’attrice Valentina Cenni: i due protagonisti saranno ospiti di un incontroaperitivo con il pubblico del festival domenica mattina al Caffè San Marco alle 12.45. Proseguendo nel programma di sabato, il teatro Ristori ospiterà, invece, alle 20.30 l’ultimo lavoro di un maestro della regia quale Luca Ronconi, che firma “Danza macabra” il celebre dramma di Strindberg interpretato da un eccezionale Adriana Asti con Giorgio Ferrara e Giovanni Crippa Scritto di getto in una sola settimana dallo scrittore svedese Danza di morte rappresenta al meglio un esempio di vita coniugale vissuta come inferno domestico. Lo spettacolo, prodotto in collaborazione con Mittelfest, segna la 2/8/2014 MITTELFEST ACCOGLIE BOLLANI E L'ULTIMO SPETTACOLO DI RONCONI NELLA GIORNATA DI SABATO 26 LUGLIO - IL GIORNAL… prosecuzione della fortunata sinergia tra il festival cividalese e il Festival dei Due Mondi di Spoleto. Dal teatro alla musica con un
originale concerto “Le maghe e l’isola meravigliosa” (Chiesa di San Francesco ore 18) su testi di Vanni De Lucia, che è anche voce
http://www.ilgiornaledelfriuli.net/udine-cron/mittelfest-accoglie-bollani-lultimo-spettacolo-ronconi-giornata-sabato-26-luglio/ narrante, e la soprano Francesca Aspromonte per una produzione della Caffebaum Banda Barocca che intreccia la musica di Händel 2/3
con quella di Cage in un tipico pasticcio barocco, un insieme di brani e di opere che partendo da autori diversi danno vita ad un qualcosa di nuovo. Si conclude con un doppio appuntamento il magico teatro di figura del percorso Mittel_Figura con “Sisto, miseria e la creatura 2.0” (via Cavour ore 18) e la prima assoluta di “Berta è scappata” (Chiesa Santa Maria dei Battuti ore 21.30) una produzione del CTA di Gorizia, con Serena Di Blasio, adattamento drammaturgico di Antonella Caruzzi, testo di Fernando Marchiori e allestimento scenico di Stefano Podrecca. In una Gorizia ancora divisa dalla frontiera tra l’Europa dell’Est e dell’Ovest, una scimmietta sfugge al controllo dei ragazzini con cui vive come un animale domestico e salta oltre la rete di confine… Un viaggio tra le steppe del Kazakhstan, una finestra aperta su una delle città più popolose della ex repubblica dell’Unione Sovietica, vive in scena nello spettacolo di danza “Alma_Ata” (Chiosto di San Francesco ore 23), finalista al premio Equilibrio 2014, un progetto di Andrea Gentili con la coreografia di Tommaso Monza, prodotto con il supporto dell’Ambasciata della Repubblica del Kazakhstan. Si entrerà nella vita famigliare di Robert Schumann nel concerto “Casa Schumann” (Museo Archeologico Nazionale ore 11) un progetto dedicato al grande compositore e a sua moglie che vuole ricostruire attraverso il particolare clima di affetto della loro casa attraverso la testimonianza del loro Diario Famigliare. Un progetto in collaborazione con il Conservatorio Tomadini di Udine.
Comunicati Stampa 31/7/2014 - 09:30 Sant'Ignazio di Loyola
Data: 25 luglio 2014
Oggi sono 230 anni dalla scomparsa di Denis Diderot
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MITTELFEST 2014 - Cividale del Friuli. La storia del burattino più famoso al mondo, il 25 Luglio.
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VENERDì 25 LUGLIO: “TRÊ ZOVINI’ “, PINOCCHIO, MARKUS STOCKHAUSENVENERDì 25 LUGLIO: “TRÊ ZOVINI’ “, PINOCCHIO, MARKUS STOCKHAUSEN a Cividale Bologna, 25/07/2014 (informazione.it ‐ comunicati stampa ‐ arte e cultura) MITTELFEST 2014 Cividale del Friuli. La storia del burattino più famoso al mondo
FriuliVenezia G
VENERDì 25 LUGLIO: “TRÊ ZOVINI’ “, PINOCCHIO, MARKUS STOCKHAUSEN, TRE SOLO, SOLO TRE E LA PERFORMANCE MULTIVIDEO DI ALFREDO LACOSEGLIAZ L’INSOSTENIBILE ARTE DELLA GUERRA
Ancora una prima assoluta a Mittelfest: venerdì 25 luglio al debutto la produzione CSSteatro stabile d’innovazione “Trê Zovini’ “, su drammaturgia di Carlo Tolazzi e Massimo Somaglino, che firma anche la regia, liberamente tratto dalle opere di Novella Cantarutti (Chiostro di San Francesco ore 22) in scena tre donne, Chiara Benedetti, Sara Rainis e Aida Talliente, di volta in volta madri e figlie. La storia del burattino più famoso al mondo, Pinocchio rivivrà per MITTEL_FIGURA nello spettacolo di Zaches teatro diretto da Luana Gramegna per una doppia produzione italorussa (piazza duomo ore 21.30). Markus Stockhausen figlio del famoso compositore Tedesco Karlheinz, e Tara Bouman proporranno Moving sound un concerto del tutto originale con la loro musica intuitiva in sintonia con lo stato d’animo degli ascoltatori (Chiesa di San Francesco ore 20). Le eccellenze coreografiche del Friuli Venezia Giulia vanno in scena con tre solo, solo tre , e i tre coreografi Francesco Collavino, Sara Grenga e Giovanni Gava Leonarduzzi (Chiesa di Santa Maria dei Battuti ore 18). Nel centenario della Grande Guerra approda a Cividale la performance multivideo di Alfredo Lacosegliaz L’insostenibile arte della guerra (Officine Ipsia dalle 15.30 a ripetizione ogni 40 minuti). PODCAST Radio2 Il MITTEL_INCONTRO in diretta su Radio Rai Regionale, condotta da Mario Mirasola Due giorni fa su MIRACOLO ITALIANO di Radio2 con l’intervista al nostro Direttore Franco Calabretto di Fabio Canino e LaLaura.
ATT: Spostamento sede spettacoli per stasera
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Commedia teatrale Omicidi a Detroit 6 Settembre 2014 a S Benedetto del Tront
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Lo spettacolo delle 22.00 QUESTA LIBERTÀ con musiche di Glauco Venier ispirate al romanzo di Pierluigi Cappello verrà spostato da Piazza Duomo alla Chiesa di San Francesco.
SENZA IL RISPETTO PRINCIPI NON SI C ALCUNA RICCHEZZA
Lo spettacolo di marionette delle 23.00 ZLATEH LA CAPRA di Isaac Singer, CTA – Gorizia verrà spostato nella Chiesa di Santa Maria in Corte E per finire UN PALCO AL CINEMA alle 23.15 serata ideata da Clementina Antonaci per Oneiron Ensemble verrà spostato in Sala San Francesco. A MITTELFEST GIOVEDI’ 24 LUGLIO IL DEBUTTO DI GLAUCO VENIER SUL ROMANZO DI PIERLUIGI CAPPELLO “QUESTA LIBERTA’”. DENSO PROGRAMMA CON MUSICA E TEATRO.
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Debutto in prima assoluta a Mittelfest, giovedì 24 luglio, per il nuovo lavoro di Glauco Venier: il romanzo di Pier Luigi Cappello Questa libertà diventa una suite firmata dal pianista e compositore friulano, partecipazione straordinaria sul palco dello stesso cappello (piazza Duomo ore 22.00);
mpeppo
23 minuti fa
i poeti che hanno narrato la grande guerra saranno i protagonisti del primo incontro in cartellone a Mittelfest nel recital letterario Mentre le granate cantavano orribilmente di Emanuele Carucci Viterbi (Chiesa Santa Maria dei Battuti ore 18). 0
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