cartograďŹ a della bellezza inquieta Sacrario di Redipuglia 6 luglio 2014 Cividale del Friuli 19-27 luglio 2014
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Rassegna Stampa Febbraio 2014
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Sabrina Baraccetti: puntiamo sul cinema cinese: 800 film nel 2013 Copia di 4ebee60c52f76b6af5c82bb816fac991
NTION AL SALONE DEGLI INCANTI
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FAR EST FILM
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Sabrina Baraccetti: puntiamo sul cinema cinese: 800 film nel 2013
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MITTELFEST
Antonio Devetag: il Friuli VG valorizzi il turismo culturale
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Antonio Devetag: il Friuli VG valorizzi il turismo culturale
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èstoria
Adriano Ossola: studiosi dal mondo per ricordare il centenario del conflitto
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èstoria
Adriano Ossola: studiosi dal mondo per ricordare il centenario del conflitto
LA CONVENTION AL SALONE DEGLI INCANTI “La festa della cultura” tenutasi ieri a Trieste, al Salone degli Incanti. Nella foto a destra, Marzini Devetag, Verona, Ossola e Villalta (Foto L.Santin)
I festival si attrezzano a faresistema sistema I festival si attrezzano a fare La Grande Guerra focus del 2014 La Grande Guerra focus del 2014 Gian Mario Villalta (Pordenonelegge): «Aperti a economie di scala, la Regione ci dia le linee» Alessandro Verona (vicino/lontano): «Mobilitiamo le intelligenze, volando più del campanile»
Gian Mario Villalta (Pordenonelegge): «Aperti a economie di scala, la Regione ci dia le linee» lità di turismo culturale, quale scientifico. «Ci saranno studio- ce in una progettualità che na- in fondo anche da noi, se peninterfaccia tra Est e Ovest», di- si le tedeschi, austriaci e sloveni, volando sca dal basso: «Siamo a do- campanile» siamo a TIR o a Sacro GRA. ProAlessandro Verona (vicino/lontano): «Mobilitiamo intelligenze, piùnoidel Tre parole d’ordine definisco- ce. «Nel 2012, le cinque associa- francesi, inglesi, russi, turchi e ver individuare le affinità su cui segue poi il progetto di coope◗ TRIESTE
no gli assi prospettici dell’attivi- zioni avevano presentato a Tu- americani, oltre agli italiani Vir- costruire progetti, paritaria- razione con il workshop che tà culturale Friuli Venezia rismo FVG una domanda congilio Ilaristudioe Paolo Mieli». mente. Il cambioche di paradigma mette in contatto lità di in turismo culturale, quale scientifico. «Ci saranno ce in una progettualità na- in fondo anche dadieci noi,produtse penGiulia.interfaccia Sistema, turismo, guergiuntadidi contributo, legandola Gian Mario Villalta. «Cisca aspettiasta nel tener conto tori, cinque europei e cinque tra Est e Ovest», si tedeschi, austriaci e sloveni, dal basso: «Siamo noi adegli do- altri, siamo a TIR o a Sacro GRA. Prora. Ambiti e concetti che si ten- all’anniversario della Grande mo che la Regione ci dia linee nell’arricchimento reciproco asiatici, in due sessioni, a UdiTre parole d’ordine definisco«Nelil 2012, cinque associafrancesi, inglesi, russi, turchi e su cui vercollaindividuare le affinità su cui pur segue il progetto coopegono, ce. perché turismolebellico Guerra. Speravamo in un se- programmatiche di modalità e di contenuti, ne epoi a Busan, in Coreadidel Sud, no gli assi prospettici dell’attivizionispalancare avevano presentato a Tuitaliani costruire progetti, paritariarazione con il ilworkshop che può oggi grandi gnale, ma nonamericani, è arrivato». oltre Nel agli borare e fare Vireconomie di sca- con prospettive non coincidendove ha luogo più grande fepossibilità al territorio in un 2014 Mittelfest avrà quale focus la. L’Ente dica ciò che vuole reati. E il problema delle minori ristival asiatico». tà culturale in Friuli Venezia rismo FVG una domanda con- gilio Ilari e Paolo Mieli». mente. Il cambio di paradigma mette in contatto dieci produtquadro di sinergia con l’offerta l’Austria, e momenti chiave nellizzare e individui i soggetti idosorse va superato con la mobiliGiovanni Marzini. Dal premio Giulia. Sistema, turismo, guergiunta di contributo, legandola Gian Mario Villalta. «Ci aspettia- sta nel tener conto degli altri, tori, cinque europei e cinque culturale. la coorganizzazione del concer- nei», propone dal canto suo Vil- tazione delle intelligenze, vo- Marco Luchetta si pone l’acra. Ambiti e concetti che si tenall’anniversario della Grande mo chee la Regione dia linee di nell’arricchimento asiatici, duerilevanza sessioni, a UdiQueste, in sintesi estrema, le to di Muti a Redipuglia nell’allalta,ciresponsabile Pordeno- lando più altireciproco del campanile». centoin sulla internagono, perché il turismo bellico Guerra. Speravamo in un se- diprogrammatiche su cuiSottolineando, colla- di modalità contenuti, ne ezionale: a Busan, insiamo Corea del Sud, risultanze della Festa della cul- lestimento Danza di morte nelegge. come Pere ildi2014, annunciapur che vici«Non il premiettura, tenutasi coincidendi Strindberg, con Spoleto Festi-economie tutti, la disponibilità no/lontano le giorestivo che chiama palco ilfepuò oggi spalancare grandi gnale, ieri mainnon è arrivato». Nel borare e fare di sca- alle consinerprospettive nonallungherà coincidendovetoha luogo il più sul grande za con2014 il finissage della mostra val.focus nate dadelle quattro a dieci, rifacendo personaggio possibilità al territorio in un Mittelfest avrà quale la. L’Ente dica ciògie. che«Anche vuolecon rea-realtàti.extrareE il problema minori stival asiatico».del momento. SceKounellis Trieste al Salone degli Adriano Ossola. In quanto a gionali. Assieme a èStoria e a vi- precedere il clou della manife- gliamo i lavori: reportages, inquadro di sinergia con l’offerta l’Austria, e momenti chiave nel- lizzare e individui i soggetti ido- sorsenel va superato con la mobili- proGiovanni premio Incanti. All’incontro hanno èStoria, svolgendosi nella città cino/lontano siamo entrati stazione da appuntamenti chieste,Marzini. foto che ciDal arrivano da culturale. la coorganizzazione concernei», propone canto suo tazione intelligenze, vo- La Marco Luchetta si come poneBBC l’acpartecipato i rappresentanti didelmartire del conflitto tra Italia edalcircuito delleVilCittà del libro. delle pedeutici a San Francesco. soggetti qualificati, Queste, in sintesi estrema, le to di Muti a Redipuglia nell’allalta, durerà responsabile di Pordenouna trentina di associazioni e eAustria, quest’anno più Facciamo sistema, confidando verrà trattata dall’anno e France in scia alle internafinalità lando più guerra alti del campanile». cento sulla2,rilevanza organizzazioni, che di hanno an- di a lungo, al 26 maggio, in nella governance perche la prossima della Fondazione, dailcui siamo risultanze della Festa della cullestimento Danza mortedal 22nelegge. Sottolineando, come regionale». Per il 2014,successivo, annuncia vici- edizionale: «Non siamo premietche fornito qualche anticipaconnessione la Borsa Inter- Insiste poisinersul rapporto che la zione si parlerà del 1913, anno rigorosamente divisi», dice il tura, tenutasi ieri in coincidendi Strindberg, con Spoleto Festi- con tutti, la disponibilità alle no/lontano allungherà le giorto estivo che chiama sul palco il zione sui prossimi programmi. nazionale del Turismo della cultura può dare al “turismo d’oro prima del “suicidio d’Eu- presidente Marzini. «Da zacentenario: con il finissage della mostra val. «Anchenacon d’esperienza”: realtà extrarenate da quattro personaggio del Sceuna rievocazione Antonio Devetag. Il direttore di Grande guerragie. e la Giornata «Manifestazioni ropa”. a dieci, facendo quest’anno, purmomento. con la scrupoKounellis Trieste al Salone degli Adriano Ossola. In quanto a libro. gionali. Assieme acome èStoria e a viprecedere il clouBaraccetti. della manifegliamo i lavori: ai reportages, emozionale, la commemoraMittelfest sottolinea l’importanzionale del «Ci saranno le nostre possono rinno- Sabrina Il presidenlosa attenzione bilanci richie-inzione di un’immensa tragedia, za delèStoria, protocollosvolgendosi Festival della nella momenti spettacoli,siamo vare entrati la vocazione del da teappuntamenti del Cec illustra i programmi sta dalla crisi, intendiamo orga-da Incanti. All’incontro hanno cittàdi musica, cino/lontano nel turistica stazione pro- chieste, foto che ci arrivano non la celebrazione di un sucregione, firmato nel 2012 assiereenactment, mostre, proiezioFriuli Venezia Giulia, assicurandi Far East Film per il 2014: «Ocnizzare altri appuntamenti, partecipato i rappresentanti di martire del conflitto tra Italia e circuito delle Città del libro. pedeutici a San Francesco. La soggetti qualificati, come BBC cesso. Nei prossimi giorni, con me a vicino/lontano, èStoria, ni, letture e il convegno Trin- dogli risorse». Per la guerra, es- chio di riguardo per il sistema esterni alla serata conclusiva, una trentina sarò di associazioni e Austria, quest’anno più confidando guerra trattata dall’anno e France 2, in ascia alle finalità la presidente, a Lubiana a Pordenonelegge e Premio Lu-durerà cee, sul mito Facciamo della guerra.sistema, Poi sendo Pordenone lontana dal-verrà cinema cinese, che sta esploper arrivare un minifestival organizzazioni, che hanno lungo, al 26 maggio, in editoriale nella governance regionale». successivo, per lacon prossima delladelFondazione, cui siamo discuterne. Poi andrò in Au- anchetta.a «A lungodal si è22 sbagliato un evento pilota, di la prima linea, pensa «a itinera- dendo, ottocentoedititoli progiornalismo suda due giornastria. E l’11 marzo, a Parigi, mi privilegiando autoreferenzialirilevanza patrocinari letterari,che che la si sposino alla dotti nel 2013, e per la recentiste. Ci poniamo come che fornito qualche anticipaconnessione con la Borsa Inter-nazionale, Insiste poi sul rapporto zione si parlerà del 1913, anno rigorosamente divisi»,l’evento dice il incontrerò con i senatori che tà e campanili. È stato erro- to dalla Aie, sucultura cui non posso consistenza e alle offerte turistisima age filippina. di Trieste, in piena sinergia i fezione sui prossimi programmi. nazionale delunTurismo della puòdi-dare al “turismo d’oro prima delgolden “suicidio d’Eu- E poipresidente Marzini. «Da rappresentano Verdun e la zo- re anche il puntare sul turismo re di più», spiega Ossola, pa- che delle varie zone». un’assoluta novità, la sezione stival delle altre tre province e Antonio Devetag. Il direttore di Grande guerra e la Giornata na- d’esperienza”: ropa”. quest’anno, pur con la scrupona della Marna». di massa perché il Friuli Vene- tron della manifestazione, che «Manifestazioni Alessandro Verona. Il presidendei documentari, e dei film ibridel Cividalese». (lu.sa.) Mittelfest sottolinea l’importanzionale del libro. «Ci saranno comeille nostre possono rinno- crede Sabrina presidenlosa attenzione ai bilanci richiezia Giulia ha spiccate potenziaha appena definito comitato te di vicino/lontano inve- Baraccetti. di, settore inIlcrescita all’Est, ma ©RIPRODUZIONE RISERVATA ©RIPRODUZIONE RISERVATA
◗ TRIESTE
za del protocollo Festival della momenti di musica, spettacoli, vare la vocazione turistica del te del Cec illustra i programmi sta dalla crisi, intendiamo orgaregione, firmato nel 2012 assie- reenactment, mostre, proiezio- Friuli Venezia Giulia, assicuran- di Far East Film per il 2014: «Oc- nizzare altri appuntamenti, me a vicino/lontano, èStoria, ni, letture e il convegno Trin- dogli risorse». Per la guerra, es- chio di riguardo per il sistema esterni alla serata conclusiva, Pordenonelegge e Premio Lu- cee, sul mito della guerra. Poi sendo Pordenone lontana dal- cinema cinese, che sta per loarrivare a un minifestival le dissidenza cheesplodiventa una sforzo dell’altrettanto invisichetta. «A lungo si è sbagliato un evento editoriale pilota, di la prima linea, pensa «a itinera- dendo, consorta ottocento titoli pro-portadel giornalismo su Un’altissima due giornadi bandiera, e viene bile costruzione. ta come orgoglio, quasi con le pilaponiamo di piatti / schiantarli uno a privilegiando autoreferenziali- rilevanza nazionale, patrocina- ri letterari, che si sposino alla dotti nel 2013, e per la recentiste. Ci come l’evento stimmate del sacrificio volontauno perin terra, / questo vorrei, tà e campanili. È stato un erro- to dalla Aie, su cui non posso di- consistenza e alle offerte turisti- sima golden age filippina. E poi di Trieste, piena sinergia i ferio e palesemente inutile. Ed è oppure con un coltello / squarre anche il puntare sul turismo re di più», spiega Ossola, pa- che delle varie zone». un’assoluta novità, la sezione stival delle altresutre proprio quando avviene questo tare un lombo unprovince tavolaccio e di massa perché il Friuli Vene- tron della manifestazione, che Alessandro Verona. Il presiden- dei documentari, dei film del Cividalese». (lu.sa.) miracolo,equando la ibridissidenza / finché il sudore si mischia col lungo elenco senza colori della di vita, come se il buon senso in si fa veramente invisibile gezia Giulia ha spiccate potenziaha appena definito il comitato te di vicino/lontano crede invedi, settore crescita all’Est, ma ed sangue. L’urlo trattenuto, ©RIPRODUZIONEilRISERVATA di ALBERTO GARLINI
Cescon, spunta un nuovo Cappello Il giovane poeta pordenonese sorprende con “La direzione delle cose” Prima ci hanno convinto che viviamo nel sistema migliore, poi che era il meno peggio, oggi ci stanno convincendo che non
routine quotidiana nordestina tra famiglia, supermercati e i desideri minuti che ci possiamo permettere. Un cardiogramma della provincia a cui manca il
consumasse la vita dall’interno, rendendola un guscio vuoto, quasi senza significato se non un rammemorare alcuni episodi più biologici che sociali co-
emerge come drammatica elisione che il libro si fa più interessante, molto più interessante. Se è vero che l’opposizione primaria maschera l’opposizio-
sto solo immaginato, e detto non fino in fondo, trasforma il quotidiano nella sua nemesi immobile. Nel realismo, c’è l’ideologia, la sua finta critica, e la sua
I festival si attre La Grande Gue Data:
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Antonio Devetag: il Friuli VG valorizzi il turismo culturale
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Adriano Ossola: studiosi dal mondo per ricordare il centenario del conflitto
Gian Mario Villalta (Pordenonelegge): «Ap Alessandro Verona (vicino/lontano): «Mob
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lità di turismo culturale, quale sci interfaccia tra Est e Ovest», di- si t Tre parole d’ordine definisco- ce. «Nel 2012, le cinque associa- fra I no gli assi prospettici dell’attivi- zioni avevano presentato a Tu- am tà culturale in Friuli Venezia rismo FVG una domanda con- gili Giulia. Sistema, turismo, guer- giunta di contributo, legandola Gia ra. Ambiti e concetti che si ten- all’anniversario della Grande mo gono, perché il turismo bellico Guerra. Speravamo in un se- pro può oggi spalancare grandi gnale, ma non è arrivato». Nel bo possibilità al territorio in un 2014 Mittelfest avrà quale focus la. quadro di sinergia con l’offerta l’Austria, e momenti chiave nel- lizz culturale. la coorganizzazione del concer- nei Queste, in sintesi estrema, le to di Muti a Redipuglia e nell’al- lalt risultanze della Festa della cul- lestimento di Danza di morte nel tura, tenutasi ieri in coinciden- di Strindberg, con Spoleto Festi- tut gie za con il finissage della mostra val. Kounellis Trieste al Salone degli Adriano Ossola. In quanto a gio Incanti. All’incontro hanno èStoria, svolgendosi nella città cin partecipato i rappresentanti di martire del conflitto tra Italia e cir una trentina di associazioni e Austria, quest’anno durerà più Fac organizzazioni, che hanno an- a lungo, dal 22 al 26 maggio, in nel che fornito qualche anticipa- connessione con la Borsa Inter- Ins zione sui prossimi programmi. nazionale del Turismo della cul ario: una rievocazione Antonio Devetag. Il direttore di Grande guerra e la Giornata na- d’e onale, la commemora- Mittelfest sottolinea l’importan- zionale del libro. «Ci saranno com di un’immensa tragedia, za del protocollo Festival della momenti di musica, spettacoli, var celebrazione di un suc- «Aperti regione,afirmato nel 2012 assie- la reenactment, mostre, proiezio- Fri lta (Pordenonelegge): economie di scala, Regione ci dia le linee» Nei prossimi giorni, con me a vicino/lontano, èStoria, ni, letture e il convegno Trin- do ona (vicino/lontano): le intelligenze, deldella campanile» idente, sarò a Lubiana a «Mobilitiamo Pordenonelegge e Premio Lu-volando cee, sulpiù mito guerra. Poi sen erne.lità Poi andrò in Au- chetta. «A lungo si è sbagliato un evento editoriale pilota, di la p di turismo culturale, quale scientifico. «Ci saranno studio- ce in una progettualità che na- in fondo anche da noi, se penl’11 interfaccia marzo, tra a Parigi, midi- privilegiando rilevanza nazionale, Est e Ovest», si tedeschi, austriaciautoreferenzialie sloveni, sca dal basso: «Siamo noi a dosiamo a TIRpatrocinao a Sacro GRA. Pro-ri l coce. «Nel 2012, le cinque associafrancesi, inglesi, russi, turchi e ver individuare le affinità su cui segue poi il coope-con rerò con i senatori che tà e campanili. È stato un erro- to dalla Aie, su cui nonprogetto possodidiivi- zioni avevano presentato a Tu- americani, oltre agli italiani Vir- costruire progetti, paritaria- razione con il workshop che sentano e la zoanche il puntare sul turismo redidi più», spiega Ossola, paezia rismoVerdun FVG una domanda con- re gilio Ilari e Paolo Mieli». mente. Il cambio paradigma mette in contatto dieci produt-che uergiunta di contributo, legandola di Gian Mario Villalta. «Ci aspettiasta nel tener conto degli altri, tori, cinque europei e cinqueAle a Marna». massa perché il Friuli Vene- tron della manifestazione, che en- all’anniversario della Grande mo che la Regione ci dia linee nell’arricchimento reciproco asiatici, in due sessioni, a UdiGiulia ha spiccate appena il comitato lico Guerra.©RIPRODUZIONE SperavamoRISERVATA in un se- zia programmatiche su cui colla-potenziadi modalità e diha contenuti, pur definito ne e a Busan, in Corea del Sud,te d ◗ TRIESTE
val si attrezzano a fare sistema ande Guerra focus del 2014
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gnale, ma non è arrivato». Nel 2014 Mittelfest avrà quale focus l’Austria, e momenti chiave nella coorganizzazione del concer-
borare e fare economie di scala. L’Ente dica ciò che vuole realizzare e individui i soggetti idonei», propone dal canto suo Vil-
con prospettive non coincidenti. E il problema delle minori risorse va superato con la mobilitazione delle intelligenze, vo-
dove ha luogo il più grande festival asiatico». Giovanni Marzini. Dal premio Marco Luchetta si pone l’ac-
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IL PICCOLO DOMENICA 9 FEBBRAIO 2014
Data: 9 febbraio 2014 Pagina: 43
2014 di Alex Pessotto
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ancava soltanto l’ufficialità. È giunta ieri. Riccardo Muti dirigerà domenica 6 luglio, alle 21, al Sacrario di Redipuglia la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi. (In più, annuncia per il 30 giugno un omaggio a Claudio Abbado, con la sua Orchestra Mozart). Il concerto, “Requiem per le vittime di tutte le guerre”, rappresenta l’evento principale della venticinquesima edizione del Ravenna Festival, ieri annunciata al teatro Alighieri del capoluogo romagnolo, e fa parte delle Commemorazioni Nazionali per il Centenario della Grande guerra. Saranno invitati ad assistervi il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, oltre ai presidenti di Austria, Slovenia, Croazia e a esponenti delle massime istituzioni italiane e degli altri tre Paesi. Rientra pure nella ventitreesima edizione di Mittelfest che, all’evento, afferma il sovrintendente della Fondazione Ravenna Manifestazioni, Antonio De Rosa «fornisce una preziosa e gradita collaborazione coproduttiva». Nell’occasione, il maestro Muti dirigerà i giovani dell’orchestra Luigi Cherubini, da lui fondata, il coro del Friuli Venezia Giulia, oltre a musicisti e coristi del teatro Verdi di Trieste e di prestigiose compagini internazionali appartenenti a Paesi che presero parte alla Grande Guerra. Al di fuori di quelli della Cherubini, che resterà col suo nome, gli altri musicisti costituiranno la European Spirit of Youth Orchestra. Le voci soliste saranno quelle del soprano Tatiana Serjan, del mezzosoprano Daniela Barcellona, del tenore Saimir Pirgu, del basso Riccardo Zanellato. L’evento sarà trasmesso, a pochi giorni dalla sua realizzazione, da Rai1. «Ulteriori dettagliate notizie riguardo il concerto - afferma ancora Antonio De Rosa - verranno comunicate in un incontro stampa che avrà luogo in primavera a Roma, con data da definirsi. A tale incontro parteciperanno il maestro Riccardo Muti e i vertici del Ravenna Festival, oltre, lo spero, al ministro dei Beni Culturali, Massimo Bray, al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanni Legnini nonché ai rappresentanti di Rai, Mittelfest e della Regione Friuli Venezia Giulia, che, a tal proposito, nelle persone della sua presidente, Debora Serracchiani e dell’assessore alla Cultura, Gianni Torrenti, desidero ringraziare per la preziosa collaborazione che stanno prestando alla realizzazione dell’evento». Il Requiem di Verdi cui potremo assistere a Redipuglia il 6 luglio sarà eseguito, con i medesimi interpreti, il giorno precedente, al palazzo Mauro De Andrè del capoluogo romagnolo, secondo lo spirito de “Le vie dell’amicizia”, che, ogni anno, dal ’97, il Ravenna Festival percorre: lo stesso concerto viene eseguito al Pala De Andrè, e, uno o al massimo due giorni dopo, ripetuto con gli stessi protagonisti, nei luoghi dove la Storia ha assunto i caratteri della tragedia. Tutto è nato nel ’97, con Sarajevo, dove il Ravenna Festival è tornato nel 2009. Ed è, quindi, la seconda volta che le sue ”Vie dell’amicizia” appro-
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MUSICA » L’EVENTO
Un Requiem di Muti per i morti in guerra in luglio a Redipuglia ‘‘ Ad ascoltare la Messa di Verdi saranno invitati i presidenti di Italia, Slovenia, Croazia e Austria
Tra i solisti scelti per il concerto, che rientra nel cartellone della 23.a edizione di Mittelfest, ci sarà anche il mezzosoprano triestino Daniela Barcellona
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Per la seconda volta le “Vie dell’amicizia” del grande direttore d’orchestra fanno tappa nel Friuli Venezia Giulia, dopo il concerto di Trieste del 13 luglio 2010
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Nel programma del Ravenna Festival è stato inserito anche un omaggio a Claudio Abbado, che riporterà in scena la sua Orchestra Mozart
Il 28 LUGLIO del 1941
Nato il giorno in cui l’Austria sfidò la Serbia. Oltre un secolo dopo Un mese dopo l’assassinio dell’Arciduca Francesco Ferdinando e di sua moglie Sofia, compiuto a Sarajevo per mano del nazionalista serbo-bosniaco Gavrilo Princip, l'Austria-Ungheria, al cui trono Francesco Ferdinando era erede, il 28 luglio 1914 dichiara guerra al Regno di Serbia. Sono i
fatti che generano il primo conflitto mondiale. Il 28 luglio 1941 a Napoli è nato un direttore d’orchestra fra i più illustri del nostro tempo. Ancora una volta, con il Ravenna Festival, farà volare della grande musica alto il messaggio: nello specifico sarà quella del suo adorato Verdi. Il
lettore avrà capito chi è quel direttore d’orchestra. Qualora così non fosse, a Redipuglia, il 6 luglio, potrà vederlo. Si tratta, ovviamente, di Riccardo Muti, che dopo la morte di Abbado resta, senza dubbio, il più grande direttore d’orchestra italiano, apprezzato nel mondo.
dano in una stessa regione: in molti ancora ricorderanno il concerto del maestro Muti in piazza Unità, a Trieste, il 13 luglio 2010, con, fra il pubblico, i presidenti di Italia, Slovenia e Croazia. L’anno successivo, poi, Riccardo Muti di Trieste divenne cittadino onorario. Tornando al festival 2014, edizione 25 come si diceva, il titolo e tema è “1914: l’anno che ha cambiato il mondo”. È, al solito, ricco il suo calendario di appuntamenti che avranno luogo dal 5 giugno all’11 luglio. Del festival, quella di giugno-luglio è la parte più fitta ma ci sarà anche, come da qualche anno a questa parte, una coda nei mesi successivi,
che, nel 2014, si svolgerà dal 2 all’8 ottobre al teatro Alighieri con protagonisti il balletto e l’orchestra del teatro Marinskij di San Pietroburgo impegnati nella “Trilogia d’autunno”: “Giselle”, “Lago dei cigni” e “Trittico ‘900”. Di fatto, il venticinquesimo Ravenna Festival sarà inaugurato al pala De Andrè il 5 giugno con uno spettacolo in esclusiva per l’Italia: ci saranno Svetlana Zakharova, con étoile del Teatro Bolshoi di Mosca, e il violinista Vadim Repin, che, nell’occasione, dirigerà anche l’orchestra Cherubini. Non mancheranno, sempre al Pala De Andrè, i concerti sinfonici cui il Ravenna Festival ci ha abituati nel tempo: avremo, il 7 giugno, l’orchestra filarmonica di San Pietroburgo diretta da Yuri Temirkanov (e con Repin questa volta “solo” violinista) e l’11, sempre di giugno, la Cherubini diretta da Kent Nagano con Till Fellner al piano, nonché, tre giorni dopo, Valerij Gergiev a dirigere la Czech Philharmonic Orchestra (Yeol Eum Son, al piano); il 30 dello stesso mese, invece, a capo della Mozart e della Cherubini ci sarà Muti in ricordo di Abbado. Pianista: David Fray. Avremo poi (il 9, 10, 11 giugno, all’Alighieri), in prima europea e in esclusiva per l’Italia, “Chéri”, spettacolo liberamente tratto dai romanzi di Colette, concepito, diretto e coreografato da Marta Clarke, con Alessandra Ferri, Herman Cornejo (American Ballet Theatre) e Amy Irving. Ancora al pala De Andrè, il 19 giugno ci sarà Ute Lemper (con la Cherubini diretta da Tonino Battista) a proporre “Canzoni dal secolo breve” (1914-1991); due giorni dopo, in esclusiva per l’Italia, il Ballet du Grand Théatre de Genève; il 27 dello stesso mese un’altra prima italiana: “Souls” (ideazione e coreografia di Olivier Dubois). Esclusiva italiana è pure quella del 3 luglio, sempre al pala De Andrè, con la Trisha Brown Dance Company. Ma in cartellone, troviamo anche altri appuntamenti di spicco: Giovanni Sollima (in due spettacoli, uno con l’orchestra popolare “La Notte della Taranta”), Vinicio Capossela (pure lui in due spettacoli, uno con “La Banda della Posta”), un ricordo di Charlot nel suo centenario (centenario di Charlot, non di Chaplin!), la lectio magistralis sulla Grande Guerra di Annette Becker, oltre a Elena Bucci, Ermanna Montanari, Micha van Hoeche, Roberto De Simone, il Takku Ligey Théâter e a Claudio Bisio, impegnato il 25, 26 e 27 giugno, all’Alighieri, in “Forever young” (da “Gli sdraiati”) di Michele Serra. E ci sarà pure Moni Ovadia che il 16 giugno, al teatro Alighieri, con Lucilla Galeazzi, presenterà “Doppio Fronte. Oratorio per la Grande Guerra” in quella che è una coproduzione Ravenna Festival e Mittelfest. Molta carne al fuoco, insomma. Al punto che, se si dovesse aver dimenticato qualcosa, per dirla col Manzoni, “credete che non s’è fatto apposta”. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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all’8 ottobre al teatro Alighieri con protagonisti il balletto e l’orchestra del teatro Marinskij di San Pietroburgo impegnati nella “Trilogia d’autunno”: “Giselle”, “Lago dei cigni” e “Trittico ‘900”. IL PICCOLO DOMENICA 9 FEBBRAIO 2014 43 Di fatto, il venticinquesimo Ravenna Festival sarà inaugurato al pala De Andrè il 5 giuIl 28 LUGLIO del 1941 gno con uno spettacolo in esclusiva per l’Italia: ci saranNato il giorno in cui l’Austria sfidò la Serbia. Oltre un secolo dopo no Svetlana Zakharova, con Tra i solisti Per la seconda étoile del Teatro Bolshoi scelti perconflitto il volta le “Vie di Un mese dopo l’assassinio fatti che generano il primo lettore avrà capito chi è quel Mosca, e il violinista Vadim Redell’Arciduca Francesco mondiale. direttore d’orchestra. Qualora così concerto, che dell’amicizia” pin, che, nell’occasione, dirigeFerdinando e di sua moglie Sofia, Il 28 luglio 1941 a Napoli è nato un non fosse, a Redipuglia, il 6 luglio, rà anche l’orchestra Cherubirientrad’orchestra nel cartellone del grande direttore compiuto a Sarajevo per mano del direttore fra i più potrà ni. vederlo. Si tratta, nazionalista serbo-bosniaco illustri nostro tempo. Ancora ovviamente, di Riccardo Muti, che delladel 23.a edizione di d’orchestra fanno tappa Non mancheranno, sempre Gavrilo Princip, l'Austria-Ungheria, una volta, con il Ravenna Festival, dopo la morte di Abbado resta, Mittelfest, ci sarà anche il senza al Pala De Andrè, i concerti sinneldubbio, Friuli Venezia Giulia, al cui trono Francesco Ferdinando farà volare della grande musica il più grande fonici cui il Ravenna Festival ci mezzosoprano triestino dopod’orchestra il concerto di Trieste era erede, il 28 luglio 1914 dichiara alto il messaggio: nello specifico direttore italiano, ha abituati nel tempo: avreguerra al Regno di Serbia. Sono i sarà quella del suo adorato Verdi. Il apprezzato nel mondo. Daniela Barcellona delil 13 luglio 2010 mo, 7 giugno, l’orchestra filarmonica di San Pietroburgo diretta da Yuri Temirkanov (e che, nel 2014, si svolgerà dal 2 con Repin questa volta “solo” all’8 ottobre al teatro Alighieri violinista) e l’11, sempre di giucon protagonisti il balletto e gno, la Cherubini diretta da l’orchestra del teatro MarinKent Nagano con Till Fellner al skij di San Pietroburgo impepiano, nonché, tre giorni dognati nella “Trilogia d’autunpo, Valerij Gergiev a dirigere la no”: “Giselle”, “Lago dei cigni” Czech Philharmonic Orchee “Trittico ‘900”. stra (Yeol Eum Son, al piano); Di fatto, il venticinquesimo il 30 dello stesso mese, invece, Ravenna Festival sarà inaugua capo della Mozart e della rato al pala De Andrè il 5 giuCherubini ci sarà Muti in ricorgno con uno spettacolo in do di Abbado. Pianista: David esclusiva per l’Italia: ci saranFray. no Svetlana Zakharova, con Tra i solisti Avremo poiNel (il 9, 10, 11 giuPer la seconda étoile del Teatro Bolshoi di gno, all’Alighieri), in prima euscelti per il voltaVadim le “VieReprogramma del Mosca, e il violinista ropea e in esclusiva per l’Italia, concerto, che pin, che, nell’occasione, dirigedell’amicizia” Ravenna “Chéri”, spettacolo liberamenrà anche l’orchestra Cherubite Festival tratto daièromanzi di Coletrientra nel cartellone del grande direttore stato inserito ni. te, concepito, diretto e coreodella 23.a edizione di d’orchestra fannosempre tappa anchedaunMarta omaggio a con Non mancheranno, grafato Clarke, Mittelfest, ci sarà anche il al Pala De Andrè, i concerti sinAlessandra Herman nel Friuli Venezia Giulia, Claudio Ferri, Abbado, cheCorfonici cui il Ravenna Festival ci nejo (American Ballet la Theamezzosoprano triestino il concerto di Trieste riporterà in scena sua hadopo abituati nel tempo: avretre) e Amy Irving. Ancora al paDaniela Barcellona del 13giugno, luglio l’orchestra 2010 mo, il 7 fila Orchestra De Andrè, il Mozart 19 giugno ci salarmonica di San Pietroburgo rà Ute Lemper (con la Cherubidiretta da Yuri Temirkanov (e ni diretta da Tonino Battista) a con Repin questa volta “solo” dano in“Canzoni una stessadal regione: proporre secolo in
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A”. 75 minuti di assistenza complessiva, infine, per le residenze “a utenza diversificata e protetta”. Nel nuovo regolamento il termine “non autosufficienti” è2014 sostituito con la dessistenziale. La giunta ha predisposto l’attesa bozza che riclassifica le case di riposo del Friuli Venezia Giulia Data: 10 febbraio nominazione “dipendenti” e le dotazioni Pagina: 13da quattro livelli di residenza in cui il minutaggio per la prestandard senza infermieristica (da 4 a ni 17’), riabilitativa (5’) o di base Scatta l’obbligo (dai 21’ ai 100’) varia a seconda di sistemi adeguati della gravità. L’iter per l’approvazione definitiva in giunta del futuro iliari di climatizzazione Gli impianti Il regolamento agregolamento per le case di riposo, preparato dagli uffici regionali, giunge altri requisiti. Tutte le può partire. Il documento è una proposta di base dell’esecutivo da li e riscaldamento strutture esistenti, sia per gli sottoporre all’Anci Friuli Venezia Giulia, a Federsanità, alle Concessi due anni di tempo autosufficienti (comunità famiorganizzazioni sindacali dei pensionati e ad altre associazioni li per gli adeguamenti liari e residenze alberghiere) rappresentative del settore. Prima della presentazione in terza che per i dipendenti (quattro licommissione in Consiglio regionale, il lavoro dovrà passare anche velli di residenza), dovranno l’esame della Conferenza socio-sanitaria permanente di a, e il Il nuovo sistema La classificaziopremunirsi di sistemi di climaCodroipo. «È un provvedimento molto importante, atteso da to in ne del regolamento indica una tizzazione negli spazi dedicati tempo», commenta l’assessore regionale alla Salute Maria a ca- suddivisione precisa. Le case alle sale da pranzo e in soggiorSandra Telesca. Un intervento, come ricorda lo stesso assessore, zi ter- di riposo per gli anziani no. Le case di nuova costruzioindicato pure nel programma elettorale della presidente n au- “autosufficienti” potranno esne, invece, dovranno installare Serracchiani. «L’obiettivo – evidenzia Telesca – è individuare le e, ol- sere di due tipi. La comunità di impianti di riscaldamento o di strategie necessarie a favorire il più possibile la domiciliarità. E rava- tipo familiare, innanzitutto, in climatizzazione realizzati con garantire che nelle case di riposo siano rispettati i livelli di a se- cui la presenza infermieristica caratteristiche tali da consentiqualità. Una volta attuato il regolamento – ribadisce l’assessore oriale e riabilitativa d’ora in avanti re in ogni momento la regolaalla Sanità – partiranno le verifiche e le ricognizioni nelle tà de- andrà garantita «in relazione ai zione della temperatura. strutture». (g.s.) programmi individualizzati». ©RIPRODUZIONERISERVATA
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2014 Telesca: «La qualità dell’offerta migliorerà»
La cultura scommette sui Balcani
Torrenti anticipa le priorità 2014. In menù mostre su Sarajevo e focus su Belgrado ◗ TRIESTE
Dalla lirica alla Grande Guerra, passando per Mittelfest e i corregionali all’estero. Le politiche culturali, nel 2014, avranno un respiro internazionale. L’assessore Gianni Torrenti sta preparando una serie di proposte «per il posizionamento del settore al di fuori dei confini del Friuli Venezia Giulia». Molto guarderà ai Balcani. Sulla lirica, ad esempio, la Regione ha in mente la Croazia, con il coinvolgimento della Regione istriana e del governo nazio-
nale. Non mancherà, secondo le intenzioni, «la valenza turistica di quanto metteremo i campo». Il primo impegno, tuttavia, investe le iniziative per il centenario della Grande Guerra: nei prossimi mesi prenderanno il via gli incontri con il ministro della cultura serba; in quest’ambito rientra anche la visita, di carattere prettamente economico, che la presidente Serracchiani ha previsto per la prossima primavera. L’evento, annuncia Torrenti, «sarà accompagnato da progetti culturali da entram-
bi i Paesi». «Riteniamo che il comparto possa essere considerato un volano capace di agevolare una rete di rapporti con gli altri Paesi», afferma. Così per Sarajevo: è fissata per il prossimo inverno, a novembre, una mostra dedicata all’intero periodo che va dal 1914 al 1918. La rassegna si terrà a Trieste al Magazzino delle idee, sulle Rive, in collaborazione con la Provincia di Trento. «La propensione ai Balcani e all’estero in genere – commenta Torrenti – riguarderà anche iniziative di promozio-
ne di Villa Manin, oltre che tutto il fronte delle politiche per i corregionali». «Una recente delibera di giunta – ricorda l’assessore – mira a favorire i rapporti internazionali con i cittadini che hanno radici in Friuli Venezia Giulia. In quest’ottica pensiamo di spostare gli investimenti, per lo più folkloristici, a qualcosa di più strutturato». Mittelfest, infine, avrà come focus l’Austria, innanzitutto, con la presentazione delle iniziative a Vienna all’Istituto italiano di cultura. (g.s.)
Data: 10 febbraio 2014
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Il Coro del Friuli Venezia Giulia al “Requiem per le vittime di tutte le guerre” diretto da Riccardo Muti Dettagli Categoria: Musica Pubblicato Lunedì, 10 Febbraio 2014 21:55 Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia Visite: 458
Gorizia Il 9 febbraio a Ravenna è stata presentata ufficialmente la 25ª edizione del Ravenna Festival, una delle più affermate e prestigiose manifestazioni artistiche europee. Uno degli eventi di punta del ricco programma è il “Requiem per le vittime di tutte le guerre”, il solenne concerto inscritto nelle Commemorazioni nazionali della Prima Guerra Mondiale e inserito anche nel programma di Mittelfest, in programma domenica 6 luglio alle ore 21 nel Sacrario di Redipuglia (GO). Scelto dal Maestro Riccardo Muti che dirigerà la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, il Coro del Friuli Venezia Giulia sarà uno dei grandi protagonisti confermandosi come una delle più importanti realtà musicali del panorama nazionale conosciuta e apprezzata in tutta Europa. Dopo il consueto appuntamento del Ravenna Festival al Pala De André, riservato al pubblico ravennate, quest’anno le Vie dell’Amicizia si ritrovano a Redipuglia per il Requiem per le vittime di tutte le guerre. Riccardo Muti, sul podio dell’Orchestra Cherubini assieme all’European Spirit of Youth Orchestra ed al Coro del Friuli Venezia Giulia, (solisti il soprano Tatiana Serjan, il mezzosoprano Daniela Barcellona, il tenore Saimir Pirgu ed il basso Riccardo Zanellato), compagini a cui si affiancheranno molti altri strumentisti e coristi provenienti dai principali paesi che presero parte alla guerra, dirigerà la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi. Un grande successo per il Coro del Friuli Venezia Giulia del Maestro Cristiano Dell’Oste, che si conferma come una delle più importanti realtà musicali del panorama nazionale e internazionale.
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Pridne mravljice na delu
Data: 14 febbraio Pozor, delo! V spodnjih prostorih Slovenskega etnografskega muzeja je na ogled mednarodna multimedijska razstava Razstava Pozor, delo! prinaša vizualno raziskavo posvečene dejavnosti, ki praviloma plemeniti in osmišlja sleherno človeško bitje. Delo lahko pomeni tudi prezaposlenost, izčrpanost in stres. Na razstavi sodeluje petdeset domačih in tujih avtorjev, ki so se vsak po svoje lotili dela.
saj so predstavljene raznovrstne umetnine na temo dela – od grafik, stripov, instalacij, lutk, readymadeov, videa, zvočno-prostorske postavitve ...,« je povedala Katerina Mirović, gonilna sila in idejna vodja Stripburgerja. Razstava je nadaljevanje Stripburgerjeve mednarodne stripovske antologije Workburger in striparskemu jedru razstave se je pridružila še serija drugih del. Antologija je bogatejša, predvsem pa stripovska, v izbor za razstavo so lahko uvrstili tudi nekaj izvrstnih grafik in instalacij. Ta dela »z vsebinsko in oblikovno bravuroznostjo zaokrožajo njeno sporočilnost«. Domiselne so tudi oblikovalske intervencije, denimo napis na vratih električne omarice – Pozor, visoka zadetost!. Obiskovalec se v muzejskem prostoru najprej sooči z vizualno-glasbeno postavitvijo Mateja Stupice in Andraža Magajne Delovišča. To so predstavitve časovnih, prostorskih, estetskih in družbenih razsežnosti novodobnega dela, zaznamovanega z razmahom prevladujočega kapitalističnega načina produkcije in odnosov. Delovišča podajajo svojo zvočno-vizualno tolmačenje nekaterih prizorišč materialne in kul-
turne reprodukcije tukaj in zdaj. V nekaterih tovarnah so jima bili bolj naklonjeni, drugje jima niso omogočili ogleda scenografije na deloviščih. Andrej Štular je predstavljen z najštevilnejšo avtorsko produkcijo, saj sodeluje z readymadei, lutkami in stripom. Štular v prostorski postavitvi Orodja humorno in ironično razstavi ter ponovno sestavi vsakdanje predmete (dvojna lopata, sod brez dna, vilice za juho …). S tem jim dodeli novo pomensko, likovno in uporabno vrednost.
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Jelka Šutej Adamič Sneg je skoraj skopnel, a pred vhodom v Slovenski etnografski muzej še stojijo tri lesene hišice z lopatami, ki opozarjajo na razstavo Pozor, delo!. Gre za delo Borisa Beje Brez naslova, v katerem obravnava delo in delavca, ki je ostal brez dela, svoj personificirani jaz, torej orodje, pa je umaknil v lopo in čaka na novo priložnost, da bi spet lahko poprijel za orodje in tako zagovarjal svojo identiteto in obstoj v kapitalistični družbi ... Delo je nastalo v sklopu rednega študijskega programa na ALUO pri predmetu Kiparstvo v sodelovanju z mentorjem prof. Jožetom Baršijem. »Gradili smo večmedijsko razstavo, kar nam je tudi uspelo,
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Kritika in satira
Z lutkami sicer sodeluje več avtorjev, ki jih je navdihnil Muzej premogovništva v Velenju, kjer so gostovali z razstavo že konec prejšnjega leta. V muzeju, v tako imenovani črni garderobi, imajo namreč posebno instalacijo z oblekami rudarjev, kar so avtorji nadgradili z oblikovanjem različnih oblek različnih poklicev. Marko A. Kovačič je, denimo, prikazal samega sebe kot performerja in kiparja, Mina Fina pa je bila navdihnjena z delom snažilk. Kaja Avberšek je med ustvarjanjem razmišljala o svojem prijatelju Bolgaru na delu v Berlinu, zato gastarbajterju. Marko Kociper se je ugledal v obleki tehnika, priročnega moškega, Matej Stupica je bil kritičen do Evrope, ki pritiska na delavca, zato je na modro obleko obesil rumeno pobarvane uteži. Domen Finžgar se je »spopadel« z monopolizmom veleindustrialcev z veliko dozo satire. Z Mednarodnim grafičnim in likovnim centrom so se dogovorili za sodelovanje in pri njih natisnili enajst plakatov na temo dela, ki so jih naredili stripovski avtorji. »Med stripom in grafiko je tanka črta,« razmišlja Mirovićeva, saj je veliko sodelujočih avtorjev tudi grafičnih umetnikov. Večini je blizu tudi animacija, nekateri so se že lotili animiranega filma. Na koncu pogosto ostanejo pri stripu, saj so pri delu s svinčnikom in papirjem veliko
Boris Beja: Brez naslova Foto Igor Zaplatil
Matej Stupica je bil kritičen do Evrope, ki pritiska na delavca, zato je na modro obleko obesil rumeno pobarvane uteži. Foto Igor Zaplatil bolj neodvisni, poleg tega je takšna praksa bistveno cenejša ... Strip je sicer mogoče videti kot neke vrste »režijsko knjigo« (storyboard), čeprav je razlika med dojemanjem filma in risbe pomembna, komentira Mirovićeva. »Strip pušča več razmisleka, dober strip tudi mora puščati odprta vrata bralčevi domišljiji, medtem ko je animirani film bolj dokončna zgodba.« Na ljubljanski razstavi so dodali stenčas s kolekcijo devetih sten-
skih prtov na temo dela. Delavnica je potekala pod vodstvom Marije Mojce Pungerčar v koprodukciji z RogLabom. Pungerčarjeva na razstavi sodeluje tudi z videom Bratstvo in enotnost, saj se tematsko odlično vključuje v Stripburgerjev projekt. Film Bratstvo in enotnost je del istoimenskega projekta, zgodbe o dveh cestah in ljudeh, ki so ju zgradili. Projekt vključuje fotografijo in dokumentarni film. Zgodba se dogaja v okolici Novega mesta,
kjer je leta 2006 potekala gradnja avtocestnega odseka Hrastje–Lešnica. Odprt je bil 23. junija. Leta 1958 je na istem mestu potekala gradnja dolenjske magistrale, ceste bratstva in enotnosti, ki so jo gradile prostovoljne delovne brigade iz nekdanjih jugoslovanskih republik. Gre za izjemno koincidenco dveh gradbišč na lokaciji, ki tako predstavlja realno in simbolno polje, na katerem se preteklost umika prihodnosti.
Na ogled so tematsko raznolika dela, prav raznolikost in izrazita avtorska specifika sta po mnenju Mirovićeve tudi značilnost evropskega avtorskega stripa. Zelo osebnoizpovedna je s svojim stripom Portugalka Teresa Camara Pestana, inovativen Danijel Žeželj. Zagrebški avtor se bo letos predstavil tudi na samostojni razstavi v Kresiji, na razstavi Pozor, delo! pa sodeluje s serijo fotografij, ki jih je preslikal ter razstavil tiskane preslikave.
Leto, ki je spremenilo svet Koncert prijateljstva v Sredipolju Slavni dirigent Riccardo Muti ga bo posvetil obletnici začetka prve svetovne vojne Italijanski dirigent Riccardo Muti se je kot stalni sodelavec mednarodnega glasbenega festivala v Raveni odločil, da bo letošnji tradicionalni Koncert prijateljstva v Sredipolju (Redipuglia). Tam se na ogromni površini stopničasto vzpenja v breg največji spomenik žrtvam prve svetovne vojne.
Kdaj v Sloveniji?
oboje po italijanski in avstrijski krivdi. Italijanski organizator, ki je letošnji koncert predstavil te dni, kajpada v Sredipolju pričakuje udeležbo vseh štirih predsednikov sosedskih držav, ki so hkrati bile najbolj prizadete; to je predsednike Italije, Avstrije, Hrvaške in Slovenije, kar pomeni, da bodo zbori in orkester izvajali državne himne vseh udeleženih predsednikov, najprej v Raveni in potem v Sredipolju. To je namreč praksa na vseh koncertih prijateljstva. Spomnimo se na tržaški koncert, ko smo na Velikem trgu, kjer se je zbralo deset tisoč ljudi, poslušali vse tri himne (italijansko, hrvaško in slovensko). Riccardo Muti je za letošnji koncert izbral Verdijev Requiem, kar je najbolj monumentalna italijanska koncertna kompozicija, največkrat izvajana in jo je sam Muti dirigiral več kot katerokoli skladbo ali celo katero izmed Verdijevih oper. Ravenski festival letos proslavlja petindvajsetletnico, s Koncertom prijateljstva pa poudarja, da je bilo leto 1914 z »veliko vojno«, kot jo imenujejo Italijani, leto, ki je spremenilo svet. Festival v bistvu poudarja, da bo ta koncert namenjen spominu na žrtve vseh vojn, a dodaja, da bo del uradnih državnih komemoracij.
Koncerte prijateljstva že dve desetletji prireja Ravena. V zadnjem času sta bila najbolj odmevna koncerta v Trstu 13. julija 2010 na dan devetdesete obletnice požiga slovenskega Narodnega doma in lani v Mirandoli Glasba za žrtve potresa (leto poprej). Letos se je festival odločil za obuditev spomina na začetek in žrtve prve svetovne vojne leta 1914, kar je, žal, svetovni jubilej morije, v kateri je bilo milijon žrtev, med njimi kakih sto tisoč Slovencev, še več pa pod kasnejšim fašističnim nasiljem, ko se je s Primorskega izselilo (največ v Severno in Južno Ameriko) okrog 250.000 ljudi in je slovenski narod v manj kot dvajsetih letih utrpel pravi nacionalni holokavst,
bljane in seveda celotne Primorske ter neizmernega gorja, kar se doslej še ni zgodilo. Koncerti prijateljstva se v tem smislu ne dotikajo spomina izrecnih žrtev predstavnikov slovenskega naroda in zgodovinsko krivičnega ter hkrati zločinskega dejstva po krivdi Italije in njene politike,
Mutiju, ki je v Italiji zdaj aktiven zlasti v Rimski operi in ima glede teh koncertov najtesnejši stik s Kvirinalom.
Sloviti dirigent Riccardo Muti v Trstu, na dan devetdesete obletnice požiga slovenskega Narodnega doma
izvajane za nas in nad nami z nasilnimi sredstvi. Koncerti prijateljstva so se doslej, žal, dogajali tam in tako, da v resnici ni bil dan poklon slovenskim žrtvam, ne posredno in še manj izrecno. Skrivanje za »žrtvami vseh vojn« je tipično sprenevedanje, ki ga ima italijanska politika nadvse rada že od prvega formiranja komaj nastale države leta 1861, v kateri slavni skladatelj Giuseppe Verdi, ki je združitev sicer podpiral, ni hotel postati minister v prvi vladi nove Kraljevine Italije slavnega premiera Camilla Cavourja. Za Slovence bo pravi koncert prijateljstva lahko le v Ljubljani, in to že prihodnje leto, ko bo obletnica konca druge svetovne vojne, v kateri je slovenski narod, spet po krivdi najprej tujih okupatorjev, posledično pa državljanske vojne in dejanj po njej, utrpel sto tisoč žrtev, ali nekje drugje na slovenskem ozemlju, za Hrvate pa naj o tem spregovorijo sami. Slovenski narod in slovenska politika ne moreta praznovati nečesa tako, kot bodo ali bi si želeli Italijani, in to je treba jasno dati vedeti v Rimu tako predsedniku Giorgiu Napolitanu (ki je v Trstu 13. julija 2010 obiskal Narodni dom in položil venec pod spominsko ploščo ter se vpisal v spominsko knjigo, da ne pozabimo) kot maestru Riccardu
Foto Marijan Zlobec
Marijan Zlobec
tih letih izrazila slovenska stran, namreč da bi bil tak koncert v Ljubljani ob obisku in udeležbi italijanskega predsednika in njegovem poklonu slovenskim žrtvam italijanskega fašizma, na primer s položitvijo venca ob spomeniku premnogim ustreljenim talcem v Gramozni jami, da ne omenjam italijanske okupacije Lju-
Ali je to hkrati tako rekoč pogojni slovenski delež pri njihovem obujanju spomina na prvo svetovno vojno, je vprašanje, ki si ga bo morala zastaviti slovenska politika. Koncerti prijateljstva so Slovenijo doslej obšli, kljub mnogim pogovorom in željam, ki jih je v zadnjih štirih, pe-
Brez slovenskih solistov
Na Koncertu prijateljstva v Sredipolju 6. julija bo Riccardo Muti dirigiral združenim orkestrom in zborom ter štirim solistom iz treh držav, med katerimi ne bo slovenskega solista ali solistke. Solisti bodo ruska sopranistka Tatjana Serjan, italijanska mezzosopranistka, sicer Tržačanka, Daniela Barcellona, albanski tenorist Saimir Pirgu in italijanski basist Riccardo Zanellato. Nastopili bodo še Pevski zbor Furlanije - Julijske krajine, združena mladinski orkester Luigi Cherubini in mladinski orkester European Spirit of Youth Orchestra ter še orkestraši in pevci, ki pripadajo narodom, soudeleženim v prvi svetovni vojni, kdo natančno, še niso objavili (verjetno z glasbenih akademij v Ljubljani, Zagrebu in Avstriji). Dodajmo, da orkester European Spirit of Youth Orchestra vodi slovenski dirigent Igor Kuret. Pevski zbor vodi Cristiano Dell'Oste in v njem nastopajo mladi iz različnih krajev dežele, med njimi tudi slovenski pevci. Vse koncerte televizijsko snema in predvaja RAI.
Tedenski deloskop Film
Film
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Glasba
Glasba
Gledališče
Gledališče
Kinematografi po Sloveniji Od četrtka, 20. 2.
Kinematografi po Sloveniji Od četrtka, 20. 2.
Ljubljana, Kinodvor Od srede, 19. 2.
Ljubljana, Cankarjev dom V torek, 18. 2., ob 20. uri
Ljubljana, Cankarjev dom V četrtek, 20. 2., ob 19.30
Celje, Slovensko ljudsko gledališče Celje Premiera v petek, 21. 2., ob 19.30
Ljubljana, Cankarjev dom V sredo, 19. 2., in petek, 21. 2., ob 20. uri
Na petem abonamajskem koncertu Kromatike se bosta Simfoničnemu orkestru RTV Slovenija pod taktirko šefa dirigenta En Shaa pridružila mlad klarinetist Blaž Šparovec (na fotografiji) – kot solist bo nastopil v Koncertu za klarinet in orkester danskega skladatelja Carla Nielsena – in orkester SNG Opere in baleta Ljubljana. Prva bo na sporedu Passacaglia in koral, delo Slavka Osterca, za konec pa simfonična pesnitev Tako je govoril Zaratustra, v kateri je skladatelj Richard Strauss poskušal preliti v glasbeno govorico Nietzschejeva filozofska spoznanja.
Drama Naše mesto (Our Town) ameriškega avtorja, Pulitzerjevega nagrajenca Thorntona Wilderja (1897–1975), velja za eno najpogosteje uprizarjanih ameriških iger 20. stoletja in je doživela številne priredbe. Zgodba je postavljena v izmišljeno ameriško mestece Grover's Corner v prvo desetletje 20. stoletja, osredini pa se na dogajanje med družinama doktorja Gibbsa in založnika ter novinarja Webba. Na odru SLG Celje bo Wilderjevo delo zaživelo v režiji Matjaža Zupančiča in z Brankom Završanom (na fotografiji) v glavni vlogi.
Foto Aljoša Rebolj
Violončelist in skladatelj Ernst Reijseger od sedemdesetih deluje na polju jazza, sodobne in filmske glasbe. Harmen Fraanje, pianist in skladatelj, je prav tako dejaven na stičišču klasične glasbe in jazza. Senegalski glasbenik Mola Sylla, ki od konca osemdesetih živi na Nizozemskem, je v družbi Reijsegerja in sardinskih pevcev leta 2007 nastopil na festivalu Druga godba. Nizozemska naveza izkušenih glasbenikov se bo na Cankarjevih torkih predstavila s spojem jazza, afriške tradicije in klasike z albuma Down Deep (založba Winter & Winter, 2013).
Gostovanje HNK Zagreb
Foto Jure Eržen
Michael Winterbottom, ki slovi kot eden najbolj drznih, tudi politično angažiranih sodobnih režiserjev, v najnovejšem filmu Obraz ljubezni (The Look of Love, 2013) upodobi življenje in delo kontroverznega britanskega prvaka pogrošne zabave, založnika erotičnih revij in varietejskega veljaka Paula Raymonda (1925–2008). Znan tudi z vzdevkom »kralj Soha« je Raymond od zgodnjih šestdesetih poosebljal dekadenco londonskega Soha in tamkajšnjega nočnega življenja. Kljub uspehu v poslovnem svetu je bilo njegovo zasebno življenje prepleteno s škandali.
Naše mesto Foto arhiv RTV Slovenija
Reijseger/Fraanje/Sylla Trio Kromatika 5
Foto arhiv skupine
Foto arhiv Cinemania group
Z vojno dramo po resničnih dogodkih Varuhi zapuščine (The Monuments Men, 2013) se na režijski stolček vrača George Clooney, ki v filmu tudi odigra eno osrednjih vlog in sopodpisuje še scenarij. Zgodba se osredotoča na skupino, ki mora obvarovati pomembne evropske umetnine in objekte pred vojnim uničenjem. Izpostavi se v prvih vrstah fronte druge svetovne vojne, da bi iz rok nacističnih roparjev rešila svetovne umetnine in jih vrnila zakonitim lastnikom.
Biografsko dramo Batler (The Butler, 2013) je režiser Lee Daniels posnel po scenariju Dannyja Stronga, ta pa je nastal po članku Wila Haygooda. Film prikazuje življenje temnopoltega Cecila (igra ga Forest Whitaker, na fotografiji), strežaja v ameriški predsedniški palači. Tam skrbi za predsednike Dwighta Eisenhowerja, Johna F. Kennedyja, Lyndona Johnsona, Richarda Nixona, Geralda Forda, Jamesa Carterja in Ronalda Reagana ter je v tem času, od petdesetih do sredine osemdesetih, priča številnim družbenim gibanjem in dogodkom, ki so zaznamovali 20. stoletje.
Obraz ljubezni
Foto arhiv Kinodvora
Batler
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Varuhi zapuščine
Hrvaško narodno gledališče (HNK) iz Zagreba bo prihodnji teden gostovalo v Cankarjevem domu s kar dvema gledališkima produkcijama iz lanskega leta. V sredo, 19. februarja, bo nastopilo z dramsko predstavo Michelangelo (na fotografiji), avtorskim projektom Tomaža Pandurja po motivih drame Michelangelo Buonarroti velikega hrvaškega dramatika, romanopisca, pesnika in esejista Miroslava Krleže. Dva dni pozneje, 21. februarja, pa s komedijo Češnjev vrt Antona Pavloviča Čehova v režiji Vita Tauferja. Pripravila Stanka Glogovič
Data: 10 febbraio 2014
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IO » NIVES MEROI
A REDIPUGLIA
Il Coro del FVG per la “Messa da requiem” diretta da Muti
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MESSAGGERO DEL LUNEDÍ 10 FEBBRAIO 2014
IL PERSONAGGIO » NIVES MEROI di Luciano Santin
L
a conca di Tarvisio è ingolfata dalla neve. Per Nives Meroi le strade quasi impraticabili, l’erogazione dell’energia elettrica a singhiozzo e gli altri disagi, sono banalità, in spedizione. Ma a casa la spiazzano un po’. Sepolta nel bianco a Fusine, così, pensa a un anno fa. Al sole e ai colori squillanti del deserto. E, guarda caso, proprio in questi giorni va in libreria il suo Sinai, scritto assieme al teologo Vito Mancuso, primo titolo della collana Wild di Fabbri Editore. Non è il consueto libro dialogico che usa da un po’: l’opera si divide in due parti, la prima è un récit d’ascension molto particolare inframmezzato da ricordi delle imprese passate, la seconda un approfondimento esegetico sulla Bibbia e sulla teofania. «L’idea è stata dell’editore, e ho pensato che il mio trascorso di montagna poteva essere usato come linguaggio e collocazione prospettica. Non si è trattato di un’ascensione, ma di un’esperienza», racconta. Un’esperienza che ha riservato meraviglie, a partire dall’impensabile ressa. Si tratta di essere in cima all’alba, partendo dal tradizionale “campo base” del monastero di Santa Caterina. «Levataccia: in piedi prima delle tre di notte, e poi su nel “rumore sordo di una tribù che si mette in cammino”, come ho scritto. Lungo il percorso, che misura qualche chilometro, ci siamo diradati, poi in vetta ci siamo ritrovati in un numero incredibile: ad occhio direi cinquecento persone, eterogenee, ma per la maggior parte giovani, stipati come a un concerto rock». La sensazione prima, nell’attesa? Quella del freddo, e l’ammissione suona straniante, venendo da una himalaista, è come se un pesista bulgaro si lamentasse della valigia un po’ pesante. «In effetti me ne sono meravigliata anch’io. A 2.200 metri c’era un po’ di neve e di ghiaccio: forse mi ero vestita troppo leggera, o forse non ero preparata psicologicamente, venendo direttamente da Sharm el Sheik. Poi, con l’alba siamo stati so-
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A REDIPUGLIA
Il Coro del FVG per la “Messa da requiem” diretta da Muti Nives Meroi con
il marito Il Coro del Friuli Venezia Giulia Romano Benet, una celebre ◗ UDINE coppia d’alta È ufficiale: sarà il Coro del Friuquota Nives Meroi con li Venezia Giulia, scelto dal maprotagonista di il marito Il Coro del Friuli Venezia Giulia estro Riccardo Muti, a cantare tante imprese Romano Benet, una celebre ◗ UDINE nel concerto solenne (inserito vittoriose coppia d’alta
anche nel cartellone di Mittelfest) in programma domenica 6 luglio, alle 21, al Sacrario di Redipuglia. È lì che, dopo il consueto appuntamento del Ravenna Festival, giungeranno quest’anno le Vie dell’amicizia: in programma, in memoria delle vittime di tutte le guerre, e della Grande Guerra in In un libro, firmato con il teologo Vito Mancuso, il racconto della scalata specie, in occasione del cente«Sacralità religiosa, bellezza del deserto, comunione spirituale con gli altri» nario, la Messa da requiem di Giuseppe Verdi, la pagina che praffatti dalla magnificenza mento turistico ha cacciato la dei paesaggi. Romano e io ne numinosità. «Nel libro scrivo meglio si adatta alla ricorrenza abbiamo visti di bei posti, ma che non ho percepito la sacrala vastità e le tinte accese del lità religiosa del posto, ma mi e all’eccezionale scenario carideserto ci erano sconosciute». ha colpito il senso di comunioEsperienza spirituale? «Quene di tanta gente. C’erano perco di tragiche memorie. Ricsta c’è sempre, nel momento sone venute da ogni parte del in cui una persona è aperta a mondo, di lingue e religioni dicardo Muti sarà sul podio, alla vivere un’esperienza in modo verse, che si sono trovate in citesta dell’Orchestra Cherubilibero, non parte sovraccarica ma, dopo aver fatto il percorso di aspettative o obblighi. Poi In montagna si capimentoinsieme. turistico ha cacciato la ni, dell’European Spirit of Youio ho l’idea che il camminare sce presto che la cordata vuol in montagna sia, in sé, una dire alleanza, condivisione numinosità. «Nel libro scrivo th Orchestra e del Coro regiosorta di meditazione, e questo delle risorse psicofisiche, asdovunque. Il ritmo del passo sunzione di responsabilitàla in sacrache non ho percepito nale, solisti il soprano Tatiana detta e scandisce in qualche Scalatori alla base del monte Sinai, una delle vette sacre a Dio funzione di sé e degli altri. Colità religiosa del posto, Serjan, il mezzosoprano Damodo anche lo sviluppo del sì tutta questa gente che aveva ma mi pensiero. E c’è il confronto di- fin fine la realtà vera, l’essenza del Sinai e un granito splendi- fatto un percorso comune, e ha colpito ilvetta, senso dispintocomunio- niela Barcellona, il tenore Sairetto con la natura, la consape- delle cose, si la si può cogliere do, che offre delle possibilità. stava in magari volezza di farne parte, di acco- davvero proprio dai dettagli». Del resto ci è andato anche nandosi un po’, nell’attesa ne di tanta gente. C’erano per- mir Pirgu e il basso Riccardo starci a una madre capace di Poi in discesa, la Emilio Comici, e ha aperto del- dell’illuminazione, mi ha fatto generare il sublime, ma anche “direttissima”: una scalinata le vie». pensare che, al diogni là delle lacesone venute da parte del Zanellato: compagini cui si afdi guardarci con indifferenza. di 3,750 passi, detta “via della Che cosa rimane, della sali- razioni vissute ogni giorno, e a Camminando si possono os- penitenza”. E l’occhio dell’al- ta? Un seme di speranza uma- tutti ci sia davvero una mondo, dii livelli, lingue e religioni di- fiancheranno molti altri struservare i particolari, e non è pinista, per un attimo, scopre na, forse anche perché lo Spiri- possibilità di essere assieme». mentisti e coristi provenienti una cosa da poco, perché alla pareti, diedri, fessure. «Quello to soffia dove vuole, e verse, l’affolla- che si sono trovate in cima, dopo aver fatto il percorso dai principali paesi che preseinsieme. In montagna si capi- ro parte al primo conflitto contatto 32 sce presto che la cordata vuol mondiale. Per il Coro del Friuli dire alleanza, condivisione Venezia Giulia diretto dal maedelle risorse psicofisiche, as- stro Cristiano Dell’Oste, è un Palamostre in visibilio. Un’ora e mezza di risate esuberanti, coinvolgenti e malinconiche sunzione di responsabilità in altro successo: l’insieme si chio,monte non c’è pausa peruna inca- delle morbo. E contagia all’istante. per lo spazio scenico,funzione Mario. di Gian Paolo Polesini di sé e degli altri. Co- conferma come realtà musicaScalatori alla base del Sinai, vette sacre a Dio merare ossigeno. Il riso è am- Teli elasticizzati che all’occor- Per chi se ne fosse già dimentiÈ incredibile ‘sto uomo, sgu- pio, malinconico, esuberante, renza si tramutano nella neces- cato, stiamo parlandosì ditutta Maquesta gente che aveva le tra le più apprezzate. Nato scia fuori da un concetto, cor- coinvolgente. Ah, scordatevi sità dell’attimo. Il luogo è acco- rio. Il tormento è questo, di findafine laidoneo, realtà l’essenza delgliente Sinai e un modificagranitouna splendifattoIl un percorso comune, e nel 2001, il Coro del FVG, con redato habitat per vera, una trama. La odiano viscerale facilmente semplicità disarmante. infilarsi dentro un altro, tiran- mente entrambi. Azioni slega- bile. Si narra di un Antonio as- difficile è trasmettervi il senso cose, si laXsite,può cogliere do,siduo che offre delle all’attivo oltre 200 concerti, si dodelle a malapena il fiato. Fratto una sull’altra, c’è un giro di frequentatore del postopossibilità. dell’azione. In realtà stava non c’è in vetta, magari spintoè una mini maratona con il parole talmente vorticoso da in solitudine. Flavia costruisce, un senso, ma ti ribalti dal ridedavvero proprio dai dettagli». Del resto ci è andato anche nandosi un po’, nell’attesa caratterizza per quella gestiopasso energico del centometri- obbligarti a indossare una lui se ne impossessa. E lo vive re. Specialmente quando Masta. Fanno sfracelli comici sciarpa. Antonio - magrissimo, fino a spolparlo. E non rio piglia della via delle dell’illuminazione, quinte e Ivan Bellavista e Antonio Rezza al Palamostrene (Foto Saltarelli) Poi in Rez- discesa, la Emilio Comici, e serve ha aperto mil’altra hasera fatto modulare dell’organico, za (attore di fatica e d’ingegno) capello confusionario, faccia un granché d’altro, se non la sparisce, lasciando il palcoscee Flavia Mastrella (donna d’ar- una di gomma, agilità da giaguaro le – vie». plastica collaborazione di Ivan nico sguarnito. Amiamo que- palleggio pa- piazzate. porca miseria, “direttissima”: scalinata pensare che,d’identità al dicon là un delle lace- Idee,composto da giovani di tutta te e di creativa sostanza), un tiene banco per un’ora e venti, Bellavista e il calore di una pla- sta gente distante dal branco, io di cappelli. Fine. L’arte pove- idee. Vi siete accorti quanto diche3,750 passi,re-detta “via cosa rimane, salirazioni ogni giorno, e amancando la regione, che gli consente di duo agisce in anarchica il pubblico del della Contatto (il Pa- Che tea/galleria da buco nell’ozo- della per nulla dipendente dagli ravissute è straordinaria, se dietro c’è stanno in questo lazione – ognuno inventa e lamostre era full) è assatanato. no, tant’è bollente. eventi, capace di liberarsi del l’abile mastro burattinaio. In- mondo di cloni? penitenza”. l’occhio dell’alta? Un diLuisperanza tutti ci siaforse davvero una passare dal gruppo ristretto fipondera a distanza – maEche Lui, il Rezza, non è uno che Ecco, seme per dire, no. monta “solito”umae volare altrove. Rita ei livelli, somma, ragazzi, siamo Evviva Rezza/Mastrella. Lununpinista, miracolo scenico unisce. perde tempo. Appena compaspecie anche di coso a pedali, ti- Rocco, altro caso esilarante, vecchi innamorati del assieme». teatro ga vita. per un attimo, scopre na,una forse perché lo Spiripossibilità di essere no ad arrivare al grande coro Gli asmatici soffrono parec- re sul proscenio già trasmette il po triciclo. È Mario. Girovaga null’altro è che un abilissimo semplice, poche cose e ben pareti, diedri, fessure. «Quello to soffia dove vuole, e l’affollasinfonico. ©RIPRODUZIONE RISERVATA quota protagonista di tante imprese vittoriose
È ufficiale: sarà il Coro del Friuli Venezia Giulia, scelto dal maestro Riccardo Muti, a cantare nel concerto solenne (inserito anche nel cartellone di Mittelfest) in programma domenica 6 luglio, alle 21, al Sacrario di Redipuglia. È lì che, dopo il consueto appuntamento del Ravenna Festival, giungeranno quest’anno le Vie dell’amicizia: in programma, in memoria delle vittime di tutte le guerre, e della Grande Guerra in specie, in occasione del centenario, la Messa da requiem di Giuseppe Verdi, la pagina che meglio si adatta alla ricorrenza e all’eccezionale scenario carico di tragiche memorie. Riccardo Muti sarà sul podio, alla testa dell’Orchestra Cherubini, dell’European Spirit of Youth Orchestra e del Coro regionale, solisti il soprano Tatiana Serjan, il mezzosoprano Daniela Barcellona, il tenore Saimir Pirgu e il basso Riccardo Zanellato: compagini cui si affiancheranno molti altri strumentisti e coristi provenienti dai principali paesi che presero parte al primo conflitto mondiale. Per il Coro del Friuli Venezia Giulia diretto dal maestro Cristiano Dell’Oste, è un altro successo: l’insieme si conferma come realtà musicale tra le più apprezzate. Nato nel 2001, il Coro del FVG, con all’attivo oltre 200 concerti, si caratterizza per quella gestione modulare dell’organico, composto da giovani di tutta la regione, che gli consente di passare dal gruppo ristretto fino ad arrivare al grande coro sinfonico.
mia ascensione al Sinai «La mia ascensione al Sinai esperienza delle meraviglie» rienza delle meraviglie»
mato con il teologo Vito Mancuso, il racconto della scalata igiosa, bellezza del deserto, comunione spirituale con gli altri»
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Incredibile Rezza, un comico di energia pura
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Data: 17 febbraio 2014 Copia di 4ebee60c52f76b6af5c82bb816fac991
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2014 Cultura e Spettacoli
MESSAGGERO DEL
I Momix al Verdi danzano l’alchimia dell’illusionismo ◗ PORDENONE
I Momix (Foto Max Pucciariello)
È sempre una grande occasione, oltre che un privilegio, ospitare nel proprio cartellone i Momix, oggi il vertice mondiale della danza contemporanea che miscela sapientemente scenografie mozzafiato a coreografie che sono a metà strada fra la danza, lo sport e l‘arte circense. L’inesauribile e sempre sorprendente Moses Pendleton porterà al Teatro Verdi di
Pordenone domani, martedì 18, mercoledì 19 e giovedì 20 febbraio, alle 20.45, Alchemy, la sua ultima creazione per il gruppo di ballerini-illusionisti più famoso al mondo per la bellezza e la fantasia dei suoi spettacoli, assurti a veri e proprio cult. (E prima dello spettacolo, alle 19.30, nel bar del Teatro, l’happy hour con il Ristorante Moderno: costa 9 euro, prenotazioni entro le 12 del giorno stesso allo 0434 29009)
Alchemy, l’arte dell’alchimia e l’alchimia dell’arte è un grande spettacolo multimediale realizzato dai superbi ballerini di Pendleton, un lavoro ricco di fantasia, di ironia, di bellezza, di mistero. Miscelando le sostanze base nei loro alambicchi e nelle loro fornaci, gli antichi alchimisti cercavano l’elisir di lunga vita o la formula dell’oro. Proprio così Pendleton, come in Bothanica ci trasportava in un viaggio surre-
ale attraverso le stagioni dell’anno, in Alchemy ci svela i segreti dei quattro elementi primordiali – terra, aria, fuoco, acqua – per creare uno spettacolo che sprigiona arcane suggestioni e ci attira in una dimensione surreale. È inutile pensare che tutto sia già stato inventato, scritto, cantato e danzato, perché i Momix sono già dietro le quinte, pronti a infrangere questa eventuale convinzione e a la-
Direzione artistica al Mittelfest: spunta Roberto Calabretto
Pic una
Il musicologo pordenonese in pole position per la nomina Fissato per questo giovedí il cda con l’assessore Torrenti ◗ CIVIDALE
La corsa alla direzione artistica del Mittelfest è sempre preceduta e accompagnata da una ridda di voci sul nome certo del pretendente, tra infiniti aspiranti e altrettante dolorose bocciature. Questa volta, però, sembra davvero lanciato in volata per la nomina Roberto Calabretto, 51 anni, professore associato di discipline musicali all’università di Udine, uomo di multimedialità, audiovisivi, cultura musicale dell’ieri e del domani. La sua candidatura sembra avere preso sempre piú consistenza in queste ultime ore. La data attesa è quella di giovedí 20. Come ampiamente annunciato in quella data si terrà il consiglio di amministrazione del Mittelfest. Vi presenzierà l’assessore regionale alla Cultura, Gianni Torrenti e sarà proprio lui a indicare Calabretto direttore artistico da affian-
care ad Antonio Devetag. Torrenti, va ricordato, in una recente invervista aveva disegnato per il direttore artistico un preciso identikit che sembra attagliarsi a Calabretto: una figura espressione del territorio, con provata esperienza in campo musicale, perché il nuovo corso del festival cividalese sarà, è stato detto, soprattutto musicale. «Non un nome di richiamo - aveva spiegato Torrenti nell’intervista –, che chiede un sacco di soldi; preferirei valorizzare qualcuno con provata esperienza, un conoscitore del territorio, una persona seria, di qualità, in grado di dialogare». E sempre nell’intervista rilasciata al nostro giornale, rispondendo alle domande di Maura Delle Case l’assessore aveva detto che si dovrà rendere piú appetibile il cartellone oltreconfine potenziando gli appuntamenti musicali in cartellone: «La parola con gli stranieri rappresenta
un limite: musica di altissima qualità, meno spettacoli, ma molta selezione, meno eventi collaterali e un paio di spettacoli, da ospitare rispettivamente a Palmanova e a Udine, con un pubblico di massa». Roberto Calabretto è professore associato di discipline musicali all’Università di Udine. Ha anche svolto attività di ricerca sul Novecento italiano alla Fondazione Giorgio Cini di Venezia e sulla musica friulana. È membro del Collegio Ddcenti del Dottorato di Ricerca in Teoria, tecnica e restauro del cinema, della musica e dell’audiovisivo e del Consiglio del Master in Ideazione, allestimento e conservazione delle arti visive contemporanee sempre a Udine. Calabretto fa anche parte del Comitato scientifico di Cinemazero di Pordenone e coordina il progetto Restauro delle colonne sonore su disco in collaborazione con la Cineteca di Bologna.
sciar succ roma men cede che P colo: nulla ra de della ca, n spett incan ne d Pend …Gl no d ti, pe riti se
Cividale nei giorni del Mittelfest, e Roberto Calabretto direttore in pectore
Non p più af scena Civida dalla Podre teste genia delle del te 93. Un così il Polla Furla Sanso per ri italia cui na ed esi vivo r mom dove nume che a impo folclo paesi poesi se se che gr dell’i conte Podre unicu lo spe mario nostr megli pecca avven recita stam
DEBUTTO A PONTEBBA, MERCOLEDÌ A SAN DANIELE
Moretti tennista, una gran bella prova d
Testo intenso di Patui, calibrata regia di Di Pauli e Pecile, il duo di “Felic di Mario Brandolin ◗ PONTEBBA
Una rete sbilenca in proscenio, il trespolo del giudice a sinistra e una panchina alla de-
sere quello che non voleva, tra stanchezza e rabbia, tra sconsolatezza e voglia di rivalsa, tra rivendicazioni e ricordi personali dolorosi. Operaio con la dannazione
terni È Patu te e alla suo i
di gentili, tutt’altro direi - racconta Vladimir Luxuria con i piedi felicemente sul suolo naPOSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONVERTITO IN LEGGE 27/02/2004 N.46 ART. 1, C.1) DCB UDINE ero 000 tío - e il segno dell’ultima SEDE: 33100 UDINE, VIALE PALMANOVA, 290 - TEL. (CENTRALINO) 0432/5271, FAX 0432/523072-527218 oveneto.it strattonata me lo sono portato dietro, un ricordino di Sochi». L’ex parlamentare è finita nei titoloni di testa giorni fa, palleggiando la priorità di cronaca con le medaglie d’oro olimpiche. Dissenso ◗ PORDENONE concreto, il suo, consapevole che quello lassú non è certo Massimiliano Santarossa, lo un Paese per gente democratiscrittore della Destra Tagliamenca. «Bisogna andarci e viverlo Vladimir Luxuria e le disavventure di Sochi: l’ex parlamentare è avvicinata e bloccata dalla polizia russa mentre manifesta in difesa dei diritti dei gay to che ha dato voce al disagio dei per poi apprezzare l’Italia». giovani delle periferie del La sua prima uscita pubbliNord-Est, torna da Baldini&Caca dopo l’azione di protesta stoldi con un contratto che lo contro l’omofoba nazione di impegnerà nella stesura di nuoPutin, avverrà il 26 febbraio vi romanzi, di qui al 2017. E fa guarda caso a Udine, già predavvero notizia che uno scrittovista ospite del Nuovo di via re nostrano sigli un accordo cosí Trento (appuntamento alle prestigioso in tempi difficili per 17.30), quasi una testimonial l’editoria. «Quest’anno uscirà la della rassegna A teatro i giovariedizione di Hai mai fatto parte ni indossano il classico, giro della nostra gioventú?, uscito accademico sulla prosa di sticon Baldini&Castoldi nel 2010; le che piglierà sostanza propoi proseguirò nel 2015 con il prio dal Giulio Cesare scespinuovo romanzo, di taglio comriano diretto da Andrea Baracpletamente realista: Metropoli, co, in scena la stessa sera alle per continuare nel 2017 con 20.45. un’altra opera letteraria», ha A Vladi - accompagnata dal spiegato Santarossa. «L’idea di critico Mario Brandolin - sarà tolleranza c’è tanta cacciato. Ero anche munita di stanza fra Antonio e Putin. Il tornare al realismo letterario è assegnata la missione possibipass. Pensi, ci sono volute militare romano, protagoni- venuta, come spesso accade, zero ipocrisia c82bb816fac991 le (è comodamente nelle sue quattro ore per ottenerlo, sta in scena del celeberrimo dalla realtà che ci circonda ascolcorde) di sviscerare la tematiLa legge contro un’agonia. Mi ha consolato il Con la scusa di■ A PAGINA monologo sul corpo di Cesa- tando in queste settimane molti 21 ca Verità e potere, terreno sci- i gay è ben codificata, presidente italiano della spe- evitare contagi letali sui re, è uno che dice e contraddi- amici operai dell’Electrolux, la voloso ben adatto a qualuncialità Luca Di Mauro, offrence al pari del presidente della loro condizione difficilissima, la quindi i margini per far que tipo di tackle. domi dei biglietti per una par- giovanissimi, lassù federazione russa. C’è sinto- loro preoccupazione per il futuLUNEDÌ 10 FEBBRAIO 2014 - Sana e salva, Luxuria. tita. Gentile davvero. nia d’intenti fra i due. Pensi ro». Metropoli Italia, anno Zero valere i propri o gli altrui confondono natura e «Tra le svariate ipotesi, in - Placcata come una delinl’ipocrisia putiniana: combat- «narrerà il viaggio di un uomo pedofilia, una vera e valigia, avevo infilato pure diritti sono pressoché quente, abbiamo letto. te l’omossessualità al fine di nell’Italia di un futuro prossimo questa: il non sapere come sa- inesistenti «Oddio, morbidi non lo so- propria follia evitare eventuali letali contagi futuro, ormai a noi vicinissimo. rebbe finita se avessi alzato la no stati. Tolleranza zero sui sui giovanissimi, confonden- Una nazione chiamata Metropovoce. La legge contro i gay è miei gesti e sui miei colori, sodo natura e pedofilia. Una fol- li, dove tutto ha avuto inizio, doben codificata, quindi i margi- ria, in Iran, cosí per dire le pri- prattutto. E cosí via, spinta to». lia». ve tutto ha trovato fine. Dagli ocni per far valere i propri o gli me nazioni che mi rimbalza- dentro l’auto con destinazio- Che lei non ha per nulla - Senta, e Renzi? chi di un uomo, vivremo la quoaltrui diritti sono inesistenti. no in testa». ne ignota. Scoperta subito, fatto suoi. «Una delusione. Lui che ha tidianità nelle viscere di una citPOSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 Se un omosessuale viene mal- Quindi la sua impresa è d’altronde. E rinchiusa in una «Mi pareva mollare sempre insistito sull’impor- tà-stato, la scoperta di nuove forRO 6 CONVERTITO IN LEGGE 27/02/2004 N. 46 ART. 1, C.brutto 1) DCB UDINE SEDE:neon 33170 PORDENONE, VIA COLONNA, 2 - TEL. 0434/238811, FAX 20210 roveneto.itmenato e denuncia il fatto fistata meditata accuratamen- stanza con un accecancosí senza combattere anco- tanza delle elezioni popolari+&!z!$!=!" me di lavoro, di nuovi metodi di y(7HB1C0*QKSOLO( nisce in galera per la violazio- te. te. Fortunatamente l’azione ra. Poliziotti un po’ piú ruvidi per guadagnare palazzo Chi- organizzazione dei tempi di vita, ne di una norma. Punto e ba«Di certo i Giochi non rap- diplomatica italiana è stata per il bis. D’altronde l’avverti- gi, vi entrerà cosí, negando il di nuove schiavitù alle quali porsta. E non è l’unico luogo al presentavano una priorità vi- energica: “Per stavolta vada, mento era limpido». suo stesso granitico credo. re strenua, silenziosa, resistenmondo che cancella lo status tale.serie Poi unadpartita a hockey ma stia attenta a non farsi piz- Le va di parlare del Giulio Non mi pare un inizio confor- za. Un romanzo realista e visiocalcio di un individuo. Ce ne sono, su ghiaccio l’avrei pure vista zicare di nuovo”. Questi piú o Cesare? tante». salto in alto nario, su ciò che potremmo dieccome se ce ne sono. In Nige- volentieri se non mi avessero meno i toni del loro commia«Guardi, c’è ben poco diventare o che forse siamo già». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
GIORNALE dI pORdENONE
Data: 21 febbraio 2014 Pagina: 49
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«Io contro l’omofobia di Putin ho corso rischi, ma lo rifarei»
L’exdEL parlamentare GIORNALE fRIuLI il 26 a Udine come testimonial dei “Classici” al teatro Nuovo «Il presidente russo è come l’Antonio del Giulio Cesare: dice e si contraddice»
NIVES MEROI
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» In un libro il racconto di un’ascensione piena di significati al Sinai
GIORNALE dI pORdENONE
Mateos piega il Ripa Il Pordenone rimane con Calabretto Mittelfest verso la doppia direzione sulla del Marano L’assessore regionale Torrentiscia ha riunito il cda. Statuto aggiornato, le nomine però slittano IL NUOVO CORSO DEL FESTIVAL
he ha deciso la partita al Bottecchia ◗ CIVIDALE
riapre quella di una gestione a piú anime (artistica, cioè, e organizzativa). Per le nomine, però, si dovrà aspettare la prossima settimana: la seduta è stata infatti aggiornata proprio per l’assolvimento di tale pratica, anche se ormai non sembrano esserci dubbi sulle designazioni. Il condizionale, certo, resta d’obbligo ma il quadro pare definito: ai vertici del primo settore, quello artistico, verrà quasi sicuramente collocato Franco Calabretto, musicologo, già dipordenone rettore e ora vicedirettore del Conservatorio Tomadini di Udine; accanto a lui, con incari-
perai donano cibo alla Caritas. Oggi Landini a Porcia
ro
ne
a in deroga Standard etto a Roma
Basta un 1,90 ad Alessia Trost per laurearsi campionessa italiana juniores di salto in alto.
Via Canevon, il degrado dal prefetto
Volontari in Africa prima stoppati e poi beffati da Alitalia
CORDENONS
Isac, idrovore per “salvare” la scuola
ndard in attesa della cassa in deroga
SI È UNA GUERRA IAMO PERDENDO
DO CAMON
quest’articolo in onore di un amiorto suicida per la crisi: nessuno va previsto, e io meno di tutti. Se ciso un uomo come questo, che a dava un’impressione di sicurezza,
Un’immagine del tavolo di
co logistico■(eA dunque lavoro del cda strazione e la presenza di due PAGINA 30in altra Alessia Trost è nuovamente campionessa italiana ■ A PAGINA 50 veste rispetto all'esperienza direttori, che si occuperanno di del Mittelfest pregressa), Antonio Devetag, fi- diversi comparti. L’assemblea riunito ieri a no a oggi responsabile unico dei soci - rende noto quindi Cividale per cronache della rassegna. Lo sdoppiamen- ha anche proceduto, comunpredisporre i to delle mansioni, che riporta que, ad adempimenti di caratprogrammi e in auge una struttura rodata, tere ordinario: sono stati approscegliere il nuovo direttore non è l’unica novità del vati il bilancio consuntivo 2013 SACILE artistico “sistema” Mittelfest. Rinasce, e il preventivo 2014, ed è stata infatti, il cda, che negli ultimi confermata la quota associatianni era stato sostituito dal so- va annuale; espletati tali obbli- teggiate finora, sul program- scenario avrà la scalinata di Repra citato consiglio d’indirizzo. ghi, si è provveduto all’aggiorma. Quel che è sicuro, garanti- dipuglia, ad “accendere” le ce■ A PAGINA 5 «I cambiamenti apportati allo namento dei lavori alla settima- sce Balloch, «è che sarà di alto lebrazioni nazionali. «Un granstatuto - conferma il sindaco di na ventura, appunto, per la no- livello». Lo impone, fra l’altro, de evento. Attendiamo, per Cividale, Stefano Balloch, com- mina degli organi sociali per il la solennità dei cent’anni dallo l’occasione - annuncia il sindaponente di diritto del nucleo triennio 2014/17». Nessuna ul- scoppio del primo conflitto co -, vari capi di Stato». d’indirizzo - prevedono il ripri- teriore anticipazione, rispetto mondiale: sarà proprio MittelLucia Aviani A PAGINA 15 stino del consiglio d’ammini- a quelle (poche, peraltro) trat- fest, in un’anteprima che■per ©RIPRODUZIONE RISERVATA
ectrolux, l’ora delle scelte Tutto come da indiscrezioni della vigilia: il ritorno al passato della governance Mittelfest è ormai nero su bianco, rispolverato capitolo dello statuto dell' Associazione che tiene le redini del festival. Ieri sera il formale e unanime - allineamento dei soci alla marcia indietro caldeggiata dall’assessore regionale alla cultura Torrenti: riunitasi dopo il consiglio d’indirizzo, l’assemblea ha approvato la modifica statutaria che chiude la pagina dell’esperienza dire■ A PAGINA 7 zionale "plenipotenziaria" e
Tricolori junior: titolo alla Trost Le basta un 1,90
■ A PAGINA 16
SAN VITO
Niente medici, salta oculistica