Rassegna Stampa Luglio 2014

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cartograďŹ a della bellezza inquieta Sacrario di Redipuglia 6 luglio 2014 Cividale del Friuli 19-27 luglio 2014

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Rassegna Stampa Luglio 2014


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FESTIVAL SHAKESPEARIANO

Sulle tracce di Otello domani a Verona

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● Sarà «Lost in Cyprus, sulle tracce di Otello» a inaugurare domani al Teatro Romano il sessantaseiesimo Festival shakespeariano. Protagonista è Giuseppe Battiston che firma anche la regia insieme a Paolo Civati. Repliche sino al 5 luglio.

di Bart dal 3 luglio

con Elena Bonelli

la furia dei Metallica

● Escono all’aperto i «cigni» di Patrice Bart: l’allestimento che ha debuttato al Costanzi arriva infatti sul palco di Caracalla dal 3 luglio (repliche il 7-9-11-15) nell’ambito della stagione estiva dell’Opera di Roma. Il coreografo francese rilegge il capolavoro di Petipa/Ivanov dando più spessore al rapporto tra la regina madre e il principe. Un «Lago dei cigni» edipico con atmosfere liberty suggerite anche dai costumi e dalle scene di Luisa Spinatelli. Sul podio torna Nir Kabaretti, nei ruoli principali Jurgita Dronina e Dinu Tamazlacaru alla prima del 3.

● Presso il Cinelab dell’Isola Tiberina di Roma, la cantante e attrice Elena Bonelli incontra i giovani domani alle 20.30. L’occasione è la proiezione del film «A Sud di New York» da lei diretto e interpretato, con un cast di protagonisti del cinema e della tv come Francesco Paolantoni, Franco Neri, Fioretta Mari, Patrick Rossi Castaldi e Luca Napolitano La storia narra di una grande artista trapiantata in America che, tornando in Italia, scopre una ragazza di provincia di enorme talento canoro e la convince a fare il grande salto verso la Grande Mela.

● Trentamila biglietti venduti e una maratona rock di altissimo livello quella che stasera ospita l’Ippodrome delle Capannelle di Roma: Alice in Chains, Volbeat, Kvelertak e poi loro, naturalmente, i Metallica. La scaletta dei brani è stata scelta dai fans. La band statunitense, icona indiscussa della musica metal, manca dalla Capitale da ben cinque anni e sarà «headliner» del Sonisphere Festival, ospitato dal Postepay Rock in Roma. Musica potentissima, veloce, tecnicamente iperbolica che ha dato una spinta notevole alla rinascita del metal.

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La sc un ro ma a alle b

LA FABBR

È NATA CAMMIN SELETTIVO, A L’ANNO, QUE

«Danza macabra», Adriana Asti, Giorgio Ferrara, Giovanni Crippa FOTO DI LUIGI LASELVA

Una danza mortale

Adriana Asti e Giorgio Ferrara la nuova coppia di Ronconi Festival dei 2 Mondi Lo spettacolo a tinte noir tratto dal testo di Strindberg apre la kermesse di Spoleto #iostoconlunita SPOLETO IL NERO È IL COLORE DOMINANTE DEL NUOVO ALLESTIMENTODILUCARONCONI(SCENEDIMARCOROSSI). Ne-

ri sono i letti, i tavoli e le sedie. Neri gli abiti dei tre attori in scena (costumi di Maurizio Galante): Adriana Asti, Giorgio Ferrara e Giovanni Crippa. Ma è a tratti «colorato» il teatrino che inscena tutti i giorni la coppia protagonista della commedia di August Strindberg, scritta più di un secolo fa: Alice ed Edgar sono sposati da 25 anni e (apparentemente) sono molto stanchi di vivere insieme la loro vita. È il fallimento del loro matrimonio il fulcro di Danzamacabra, il dramma in due atti dell’autore svedese, in questi giorni in scena al Festival dei 2 Mondi di Spoleto, alla sua diciassettesima edizione e con un programma che come

ogni anno mescola teatro, danza, musica. Firma la traduzione e l’adattamento Roberto Alonge, che si ferma al primo dei due libri. Dunque, tanto per sgombrare il campo, in questa storia non ci sono figli che tornano... Le sedie si spostano, i letti si sollevano ed ecco che riconosciamo subito il Ronconi di sempre, quello che ama i marchingegni e le vistose e mobili trovate scenografiche. Sulla scelta degli attori, in verità, siamo un po’ perplessi, non tanto per Adriana Asti, che si è rivelata

... Sposati da 25 anni e stanchi del loro matrimonio Alice e il Capitano dialogano a colpi di morsi sul collo...

ancora una volta una grande attrice, ma ci stupisce vedere in scena dopo tanti anni di assenza dai palcoscenici Giorgio Ferrara (direttore artistico del Festival dei 2 Mondi e marito anche nella vita reale della Asti), che tuttavia Ronconi dirige con furbizia, creando un personaggio tutto sommato buffo, un capitano dell’esercito non è mai riuscito a diventare maggiore e che in casa si trasforma quasi in un buffone di corte. Al suo fianco da una vita c’è Alice, che non è riuscita a coronare i suoi sogni di gloria (sognava una carriera da attrice), del tutto abbandonati per il matrimonio. L’atmosfera è quella di casa Addams, con una lei che ci ricorda tanto Morticia... Entrambi, tra l’altro, sono esseri vampireschi, che comunicano a colpi di morsi sul collo. Quando, poi, ad un certo punto Alice si toglie la parrucca scoprendo i suoi capelli candidi è come se per un attimo togliesse la maschera per parlare sinceramente al suo uomo, che a parole vorrebbe tanto vedere morto... Ma il «gioco» riprende quando una terza persona, esterna al loro mondo, interrompe la loro quotidianeità: Kurt (Giovanni Crippa), un vecchio amico che torna dall’America e che sembra far esplodere ancor di più le loro liti e conversazioni assurde e insopportabili. L’amico, naturalmente, sarà trascinato nel vortice vampiresco della coppia che lo contagerà nella loro danza di morte. Ma quando Kurt esce di scena, qualcosa vacilla e la danza di morte si trasforma in una danza non di vita ma almeno di sopravvivenza... Peccato che il lavoro soffra di una monotonia costante (nel senso di un registro costante dei toni), che rischia di appesantire uno spettacolo tratto da un testo molto bello e intenso. Danza di morte è prodotto da Spoleto57 Festival dei 2 Mondi, Teatro Metastasio Stabile della Toscana, in collaborazione con Mittelfest 2014 e resterà in scena ancora fino a domenica nel Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi.

«Scienza e Edizioni D ispirazione scienza rac romanzesc cimentati n l’olandese scienziati c comunicaz Alberto Ol una delle r vecchio dil «due cultur Dedalo è in 15 luglio. L’appeal di altri nel ci propong misteri ma anche di ill avviene ne ricerca scie questo seco vi sollecita ‘14», l’annu Saggiatore Spinazzola in versione Sylvie Coya scientifica. Anzi, sug della stessa dell’«open controllo « esordi nel 1 Henry Old della Royal compie un questa edit sembra god economica Non foss mare della Coyaud, si ogni dimen sembra po salvifico ad chi invoca economy. I indifeso, ha guardia, di formazione informatici da bibliote archivisti o professioni


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INDUSTRIA

» Il ministro Guidi fuga i timori: siglato il decreto salva-Electrolux

GIORNALE DI TRIESTE

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MARTEDÌ 1 LUGLIO 2014

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CORRUZIONE

regione fvg

mondiali

■ A PAGINA 6

■ TOMASIN A PAGINA 16

■ DA PAGINA 37 A PAGINA 43

Tangenti Finmeccanica: arrestato Guarguaglini

POLITICA LE RIFORME DEL GOVERNO

Nuova giustizia «Tempi più brevi per i processi»

Auto blu all’asta? Che beffa In vendita vecchi catorci

Pogba trascina la Francia ai quarti: stesa la Nigeria

Migranti, la strage scuote l’Ue

Trenta cadaveri su un barcone stipato all’inverosimile nel Canale di Sicilia: morti per asfissia Juncker pensa a un commissario per l’emergenza. Lega Nord all’attacco ■ ALLE PAGINE 2 E 3 CORPI TROVATI A HEBRON (CISGIORDANIA)

cronache

Uccisi i 3 ragazzi ebrei rapiti. Israele: «Colpiremo Hamas»

■ A PAGINA 5

SU 39 DIPENDENTI

■ RAUBER A PAGINA 18

Assenteismo in Soprintendenza 26 rinvii a giudizio NEI MAGAZZINI 27 E 28

Il piano di Paoletti: resuscitare la Fiera in Porto vecchio

semestre europeo

Renzi pronto al debutto di Strasburgo ■ A PAGINA 4

IN MEDIO ORIENTE PACE APPESA A UN FILO

I RIFLETTORI ACCESI SULLE BANCHE OMBRA

di RENZO GUOLO

di FRANCO A. GRASSINI

U

n nuovo termine si è diffuso di recente tra coloro che praticano o studiano i mercati finanziari: banche ombra. Non esiste, purtroppo, una comune definizione di tale termine per cui anche le valutazioni sull’importanza del fenomeno variano notevolmente. C’è chi considera “banche ombra” qualsiasi istituzione impieghi denaro nelle imprese, anche sotto forma di azioni come fanno molti tipi di fondi. ■ SEGUE A PAGINA 5

■ A PAGINA 21

■ ■ I tre adolescenti erano spariti il 12 giugno.

Nella foto, le manifestazioni di giorni fa per ■ A PAGINA 8 chiedere la loro liberazione.

L’

assassinio dei ragazzi israeliani rischia di incendiare il mai sopito conflitto israelo-palestinese. Tel Aviv considera Hamas il responsabile di quanto è accaduto. ■ SEGUE A PAGINA 8

Muti, è già tutto esaurito Per lo spettacolo di Redipuglia solo posti in piedi GIORNALISMO

■ A PAGINA 17

Luchetta, il premio diventa “large”

L’area che dovrebbe ospitare il nuovo polo fieristico

il caso

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Schianto in scooter: è un giallo la morte del giovane pizzaiolo


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IN MEDIO ORIENTE PACE APPESA A UN FILO

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di RENZO GUOLO ■ ■ I tre adolescenti erano spariti il 12 giugno.

Nella foto, le manifestazioni di giorni fa per chiedere la loro liberazione. ■ A PAGINA 8

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assassinio dei ragazzi israeliani rischia di incendiare il mai sopito conflitto israelo-palestinese. Tel Aviv considera Hamas il responsabile di quanto è accaduto. ■ SEGUE A PAGINA 8

Muti, è già tutto esaurito Per lo spettacolo di Redipuglia solo posti in piedi

■ A PAGINA 17

GIORNALISMO

Luchetta, il premio diventa “large” Tre giorni di incontri e dibattiti in memoria della tragadia del ’94

kg.

Si scrive Premio giornalistico internazionale Marco Luchetta. Si legge come una delle iniziative nate nel tempo in omaggio alla memoria degli operatori triestini dell’informazione che nel 1994 morirono mentre erano impegnati a

IL CONCERTO

Carmina Burana Lubiana sposa la magia

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MARTEDÌ 1 LUGLIO 2014 IL PICCOLO

di Stefano Bizzi

◗ FOGLIANOREDIPUGLIA

civida

Rimangono soltanto posti in piedi gratuiti: i 2.700 ingressi a pagamento per il parterre del concerto di domenica sera al Sacrario di Redipuglia sono esauriti. Il conto alla rovescia per il grande evento commemorativo dedicato ai caduti della Prima guerra mondiale diretto dal maestro Riccardo Muti è arrivato a -5. Sul palco, per la Messa da Requiem scritta da Giuseppe Verdi nel 1874, tra direttore, orchestra, coro e solisti ci saranno 365 persone provenienti da 70 Paesi. L’appuntamento coprodotto da Ravenna festival e Mittelfest in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia si svolgerà sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica italiana e sarà preceduto da un prologo con il Coro dei cori della Associazione nazionale Alpini-Sezione di Udine e con la Fanfara congedati della Brigata alpina Cadore. Sicurezza Il dispositivo di sicurezza sarà ingente. Per garantire l’incolumità del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e degli altri capi di Stato presenti a Redipuglia, ieri mattina il cerimoniale del Quirinale ha eseguito un primo sopralluogo tecnico. Ad accompagnare la delegazione gli organizzatori del concerto, il direttore del Sacrario, i rappresentanti della Prefettura di Gorizia e della Regione. Ieri pomeriggio ancora nessuna ambasciata aveva confermato la presenza dei capi di Stato o dei rappresentanti di governo. Secondo indiscrezioni, il presidente Napolitano dovrebbe arrivare nell’Isontino già nel corso della mattinata di domenica per inaugurare a Monfalcone la mostra “Alisto-Sulle ali della Storia”. Dopo la cena a Cormons con gli omologhi di Slovenia, Croazia e Albania, poco prima del concerto si intratterrà con i ministri degli Esteri dei Paesi coinvolti nel conflitto per un breve meeting. Lunedì mattina è atteso in Slovenia per scoprire insieme al presidente Borut Pahor una lapide sul Monte Santo. Infine, prima di ripartire per Roma, è prevista una tappa al cimitero degli Eroi di Aquileia per rendere omaggio alla arcosolio dove sono conservati i resti mortali dei 10 militari senza nome lì tumulati il 4 novembre 1921 dopo che la gradiscana Maria Bergamas, tra 11 ba-

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grado

◗ TRIESTE

Il maestro Riccardo Muti durante l’esecuzione di un concerto

Redipuglia attende Muti Già esauriti tutti i biglietti “Bruciati” i 2700 ticket per il parterre. Solo posti in piedi per i ritardatari Sopralluogo del Quirinale per vigilare sulla sicurezza dei capi di Stato presenti re, aveva scelto quella del soldato che sarebbe diventata il “Milite ignoto”. Accessoeposteggi Il programma musicale inizierà alle 21, ma allo spazio del concerto non sarà possibile accede-

Napolitano dovrebbe arrivare nell’Isontino domenica mattina. In serata cena a Cormons re dopo le 20.30. L’“apertura dei cancelli” sarà alle 17 e le porte verranno virtualmente chiuse alle 20.15 con la partenza dell’ultimo bus navetta dai varchi nord e sud. I dettagli legati alla limita-

zione del traffico saranno comunicati verosimilmente oggi, ma l’ordinanza di chiusura dovrebbe ricalcare quelle in vigore per le cerimonie del 4 Novembre e del 2 Giugno. La strada statale 305 dovrebbe venir chiusa nel tratto tra la rotonda di Fogliano e lo svincolo dell’area commerciale Sorelle Ramonda. Chi arriverà da Gorizia o da Udine potrà posteggiare o a Fogliano nell’area del discount Dico (ma il numero di parcheggi è limitato) o a Gradisca nella più ampia area dell’ex IperCoop (da cui partirà un servizio di bus navetta). Più agevole il posteggio per chi sceglierà il varco sud venendo da Trieste, dal Monfalconese o dall’autostrada. Anche qui sarà presente un servizio navetta che condurrà il pubblico ai piedi

del Sacrario. Biglietti Divisi in tre fasce di prezzo a seconda dei settori (60 euro per il settore B, 40 euro per il settore C, 20 euro per i settori D ed E) i biglietti a pagamento sono stati

Notevoli le limitazioni al traffico. Allestiti per l’occasione aree park e bus navetta “bruciati” in poche ore. Rimangono invece disponibili i posti gratuiti in piedi (prenotazioni sul sito www.mittelfest.org). Per ciascuna richiesta si possono prenotare al massimo due acces-

si. L’eventuale limitata visibilità di questi posti ha spinto gli organizzatori ad installare dei maxischermi sui quali gli spettatori potranno seguire in dettaglio l’evento. In ogni caso, oltre ad essere trasmesso in diretta su RaiTre, il concerto verrà poi riproposto il primo agosto su RaiUno. Prove Oggi a Ravenna il maestro Muti eseguirà le prove del concerto insieme all’Orchestra Cherubini, all’European Spirit of Youth Orchestra, ai solisti (il soprano Tatiana Serjan, il mezzosoprano Daniela Barcellona, il tenore Saimir Pirgu, il basso Riccardo Zanellato) e a tutti gli altri strumentisti e coristi partecipanti all’evento. ©RIPRODUZIONERISERVATA

Scene di na ieri ne vidale d spese un malmen tomobili gradito i za rivolti proprio incolpev no a guid denza in ragazzo ra, scend pugno a a terra u anni, rom la. Erano mattino D.T., 23 luogo -, incrocio stava gu una bic sella alla che in qu va a pas lo hann più pian per scate po aver f a terra è n'è anda re lo s che, oltr stato pre un ragaz to essere to anche dolore p ra di una Il giov to dalla p riato di commis gelo Mi numeri d stimoni lecamere porto de mattina noto alle stato de Gli è sta un avvis


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Premio

MARTEDÌ 1 LUGLIO 2014 IL PICCOLO

#premioluchetta Gli incontri di Antepremio 1/2/3 luglio

PER

MARTEDÌ 1 LUGLIO Ore 17.00 Inaugurazione mostra fotografica “I Nostri Angeli Le migliori foto nel ricordo di Miran Hrovatin” Proiezione film “Saluti da Miran” di Giampaolo Penco, produzione VideoEst: dalle 17.15 Sala Predonzani Ore 17.30 Benvenuti ad Antepremio Il Premio Luchetta diventa “Festival”. Incontro con Daniela Luchetta, presidente Fondazione Luchetta, Ota, D’Angelo, Hrovatin e Duilio Giammaria, conduttore della serata di Rai1 “I Nostri Angeli” Conduce: Giovanni Marzini

Ore 18.00 Il caso Alpi-Hrovatin: finalmente la verità? Vent’anni dopo si comincia a far luce sulla strage di Mogadiscio. Con Francesco Cavalli (Direttore Premio Ilaria Alpi), Patrizia Hrovatin e Giampaolo Penco (VideoEst) Conduce: Giuliano Giubilei (vice direttore TG3) Ore 19.00 Anchor – cantautore L’intervista concerto di Massimo Cirri (Caterpillar-Rai Radio2) ad Antonio Di Bella (corrispondente Rai da Parigi) ____________________________________ MERCOLEDÌ 2 LUGLIO Ore 11.00 Speciale Radio ad Occhi Aperti Rai Radio1 FVG In diretta dalla Sala delle Colonne del Palazzo della Giunta Regionale Incontro con i protagonisti del Premio Luchetta

Tre giornate di Antepremio nel segno dell’attualità: per la prima volta da oggi a giovedì il cortile del palazzo della Regione in piazza Unità si apre a un cartellone di confronti, dialoghi, proiezioni, anticipazioni e interviste, con una serie di ospiti e volti noti al grande pubblico: da Antonio Di Bella a Massimo Cirri, da Pino Scaccia a Lilli Gruber e ai vincitori del Premio Luchetta 2014. L’ingresso in piazza Unità è gratuito, fino a esaurimento dei posti. Si parte dunque questo pomeriggio alle 17 con l’inaugurazione della mostra fotografica e del documentario nel nome di Miran Hrovatin. Alle 18 la vicenda di Miran e di Ilaria Alpi sarà al centro dell’incontro su “Il caso Alpi-Hrovatin: finalmente la verità?” condotto dal vicedirettore del Tg3 Giuliano Giubilei, al quale parteciperanno il presidente

Ore 17.00 Spending RAIview. Servizio pubblico a rischio? Con Roberto Zaccaria (costituzionalista, ex presidente Rai), Beppe Giulietti (portavoce Art. 21), Vincenzo Morgante (direttore Rai TGR), Fabrizio Ferragni (vice direttore TG1) , Vittorio Di Trapani (segretario nazionale dell’Usigrai). Conduce: Cristiano Degano (presidente Ordine dei Giornalisti del FVG) Ore 18.00 Professione reporter: la guerra attraverso un obiettivo Fotografi in prima linea nell’inferno siriano. Andrea Iacomini (portavoce UNICEF Italia) a colloquio con Niclas Hammarström (premio Miran Hrovatin per la fotografia 2014)

Ore 18.30 Inviato speciale: un mestiere per donne Le vincitrici del Premio Luchetta 2014: Lucia Goracci (RaiNews24), Flavia Paone (TG3) e Lucia Capuzzi (Avvenire) a colloquio con Toni Capuozzo Ore 19.15 Samba Mundial: si balla tra flop e top I mondiali di calcio in dirittura d’arrivo commentati da un giornalista, Mauro Mazza (direttore di RaiSport), un presidente, Maurizio Zamparini (U.S. Palermo, neopromosso in serie A) e un attore tifoso, Sebastiano Somma. Conduce: Giovanni Marzini Ore 20.00 SPECIALE Simone Cristicchi Incontro con l’autore di Magazzino 18, vincitore del Premio Speciale

Fondazione Luchetta 2014. Intervista di Marinella Chirico (Rai TGR) ____________________________________ GIOVEDÌ 3 LUGLIO Ore 11.00 Speciale Radio ad Occhi Aperti Rai Radio1 FVG In diretta dalla Sala delle Colonne del Palazzo della Giunta Regionale Incontro con i protagonisti del Premio Luchetta Ore 17.00 Con la cultura si mangia? Gianni Torrenti, Assessore alla cultura della Regione FVG, incontra i festival Vicino e Lontano, E’ Storia, Premio Luchetta, Mittelfest e Pordenonelegge. Conduce: Giovanni Tomasin (Il Piccolo)

Ore 17.45 Il mio amico Putin La crisi ucraina commentata da Sergio Canciani (giornalista e scrittore già corrispondente Rai da Mosca), Barbara Gruden (inviata TG3) Conduce: Pino Scaccia (inviato storico del TG1 e autore del libro “Mafija”) Ore 18.30 Incontro con Lilli Gruber Premio Friuladria “Testimoni della Storia” Dopo la consegna del Premio, l’intervista di Paolo Possamai (direttore de Il Piccolo)

Trieste, Cortile Palazzo Giunta Regionale*.Ingresso libero, fino ad esaurimento posti, Piazza Unità d’Italia 1 *In caso di maltempo gli incontri si svolgeranno in Sala Predonzani

Dalla crisi ucraina ai Mondiali L’attualità è a tutto campo Al via questo pomeriggio l’Antepremio: da Antonio Di Bella a Pino Scaccia, una serie di interviste e dibattiti nel cortile del palazzo della Regione DIRETTE STREAMING SU WWW.ILPICCOLO.IT Radio, web, social. Gli appuntamenti con i protagonisti di questa undicesima edizione del Premio giornalistico internazionale Marco Luchetta si potranno seguire anche in questo modo. Basterà collegarsi al sito web

palazzo regionale di piazza Unità, l’ingresso è gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili. È prevista anche una diretta twitter degli incontri su #premioluchetta. Da ricordare infine che in cartellone ci sono anche le due

“Magazzino 18”, uno dei due Premi speciali di questa edizione 2014 del Luchetta assieme a Lilli Gruber, che sarà ospite di Antepremio il giorno successivo, intervistata dal direttore del Piccolo Paolo Possamai. Giovedì si partirà alle 17: “Con la cultura si mangia?”. Alla domanda divenuta tor-

Dal Luc spa del

Sarà o “I no dialog clas H tro di ma do tavoc Andre una m ghi in mio L rà un dei b dati c sono bimb piti d sono milio riani r fugiat di cin «So una m ghi in tante spera bini c da vio affida ment drea un m vivon diffici ment All’in ve mi di tut state confl mezz milio ni». L pello da in (vacc igieni prote esion


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IV

Premio Luchetta

Dieci foto e un documentario «So che per un omaggio a Miran

L’ASS

In mostra le immagini vincitrici delle passate edizioni del Premio nella sezione dedicata a Hrovatin. Sul telecineoperatore triestino anche un film di Penco di Pierpaolo Pitich Nel nome di Miran. Il Premio Luchetta 2014 si aprirà con il ricordo di Miran Hrovatin, il telecineoperatore triestino assassinato vent'anni fa a Mogadiscio in Somalia insieme all'inviata Rai Ilaria Alpi: una vicenda mai del tutto chiarita e che ancora oggi presenta molti lati oscuri. I primi dieci anni del Premio saranno raccontati nel percorso fotografico “I nostri Angeli. Le migliori foto nel ricordo di Miran Hrovatin”, dove troveranno spazio gli scatti vincitori della sezione dedicata proprio al fotoreporter e cineoperatore, ossia quella per la migliore fotografia pubblicata su un quotidiano o periodico internazionale. Un vero e proprio percorso espositivo, curato dall'agenzia Prandicom, che dopo essere stato presentato in altri festival della regione (si è aperto a Vicino/Lontano e ad èStoria e farà poi tappa a Mittelfest e pordenonelegge) ripercorre da oggi nel cortile del palazzo della Regione in piazza Unità alcuni tra i più emozionanti “sguardi” sull'attualità del mondo attraverso le corrispondenze

Miran Hrovatin: a lui è dedicato il documentario firmato da Giampaolo Penco

fotografiche giunte dalle più svariate latitudini del pianeta: dalla Sierra Leone (lo spagnolo Pep Bonet e il greco Yannis Kontos), dal Medio Oriente (lo statunitense Jim Hollander), da Chernobyl (l'olandese Robert Knoth), dal Congo (il francese Jerome Delay e Marco Gualazzini), dal Badakshan (la polacca Monica Bulaj), dalla Mongolia (Alessandro Grassani), cui si aggiungono gli

scatti di Riccardo Venturi sulla lotta alla tubercolosi, e da Armando Dadi sul terremoto dell' Aquila. In galleria anche l’immagine vincitrice dell’edizione 2014, quella scattata ad Aleppo da Niclas Hammarstrom. La figura di Hrovatin emergerà nitida anche in un’altra iniziativa. Si intitola “Saluti da Miran” il film documentario che verrà proiettato sempre oggi alle 17.15

nel palazzo della Regione, prodotto da Videoest e sostenuto dal Fondo audiovisivo Fvg. È un ricordo firmato dal regista Giampaolo Penco, con le immagini realizzate dallo stesso Hrovatin nei suoi reportage di guerra dalla Bosnia, dal Sahara e dalla Somalia, ma anche con le testimonianze della moglie Patrizia, di amici e colleghi, e con una lunga intervista al figlio Jan. «L'idea nasce per far conoscere a tutti quella che è stata la figura umana e professionale di Hrovatin, attraverso un film biografico realizzato in modo affettuoso - spiega Penco -. Miran era una persona incontenibile, aveva l'argento vivo addosso. Amava il suo lavoro, ma anche i viaggi, la musica, le automobili: in una parola sapeva godersi la vita, consapevole che quando fai tutto quello che ti piace, devi fare i conti inevitabilmente anche con una componente di rischio». ©RIPRODUZIONERISERVATA

GUARDALEFOTOEILVIDEO sul sito

www.ilpiccolo.it

«Quest’a provare mio Luc che abb per pote di ragio che lo ha cordo d stini de così Gia regional mo che d livello eu tage ce n che per vanta in ta possa naziona qualche viato un festival d ne ha ai scere». A za - pro queste m avere un crescita be male di vista muoves C’è una questo p mo cer qualche emerso ma se co modo co no esser «Il ca mio che


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Saluti da Miran Articolo

a cura della redazione Aggiornato al mar 01 Lug 2014, 09:17:36 +0200

N EWS CORREL

A Lilli Grube

Anteprima nazionale a Trieste A vent'anni dai tragici fatti di Mogadiscio, il documentario biografico su Miran Hrovatin aprirà il Premio Luchetta 2014. Era il 1994. Sono passati vent’anni da quando l’operatore video

Premio Luch

triestino Miran Hrovatin è stato ucciso a Mogadiscio insieme alla giornalista Ilaria Alpi. Filmavano il ritiro dei soldati italiani dalla Somalia e indagavano su traffici illegali, armi e rifiuti tossici. A vent’anni da Mogadiscio, la Videoest - la casa di produzione fondata da Miran - i suoi amici, la moglie e il figlio con il regista Giampaolo Penco, hanno realizzato “Saluti da Miran”, un documentario

Premio Luch

biografico che per la prima volta racconta l’uomo e il giornalista Miran Hrovatin.

Un omaggio e molto di più: perché con questo lavoro si restituisce un periodo cruciale della nostra storia, nel

Valli del Nat

quale confluiscono le immagini di Miran dagli anni ‘70 agli anni ‘90 e le immagini dei reportage di guerra da lui girati, in gran parte inediti. A cominciare dalle immagini che Un'immagine di Miran Hrovatin all'interno del documentario "Saluti da Miran"

testimoniano i conflitti e le atrocità avvenute nello sfaldamento della Jugoslavia, ma anche nel Sahara e in

Somalia. Una denuncia di tanto orrore inutile. Per non dimenticare le

Pordenonele

vittime, le ingiustizie, le tragedie, che è stato pagato con il sacrificio della propria vita.

In anteprima assoluta, “Saluti da Miran” sarà proiettato al Premio Luchetta 2014 domani (ore 17.15, Sala Predonzani): sfileranno

Gorizia, nuo

interviste, ricordi, testimonianze di chi gli è stato vicino. In omaggio a Miran, sempre domani, giornata inaugurale degli incontri di Antepremio, sarà anche inaugurato il percorso espositivo I nostri angeli. Le migliori 10 foto nel ricordo di Miran Hrovatin, curato da Prandicom per la Fondazione Luchetta Ota D'Angelo Hrovatin.

L’iniziativa riunisce gli scatti che, dal 2004 al 2014, hanno vinto al Premio Luchetta nella sezione Miran Hrovatin per la migliore immagine fotografica. Inaugurata al festival vicino/lontano 2014,

IN PRIMO PIAN

ospite quindi di èStoria, la mostra si aprirà martedì primo luglio, alle 17, e resterà visitabile i giorni successivi nel Palazzo della Regione in

Premiate le

piazza Unità, mentre nelle prossime settimane farà tappa a Mittelfest e pordenonelegge 2014. Alle 18 la vicenda di Miran e di Ilaria Alpi sarà al centro dell’incontro su Il caso Alpi­Hrovatin: finalmente

13/7/2014

la verità?, condotto dal vicedirettore del Tg3 Giuliano Giubilei,

iMagazine - Saluti da Alpi Miran alla quale prenderanno parte il presidente del Premio Ilaria Francesco Cavalli con la moglie di Miran, Patrizia Hrovatin e il

Udine golos

regista Giampaolo Penco. http://www.imagazine.it/news/1597#.U8G2YI1_tMY

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Inserimento


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Regione

IL PICCOLO MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014

Piero Angela “battezza” la rinnovata Regia Stazione ◗ REDIPUGLIA

Piero Angela

Ci siamo. Dopo alcuni mesi di lavoro, 50mila euro messi a disposizione da Terna Spa, la Pro Loco e l’amministrazione comunale di Fogliano Redipuglia presentano gli interventi che hanno permesso di ristrutturare la Regia Stazione e con essi l’allestimento del museo della Grande Guerra. L’appunta-

mento è fissato per sabato, alle 11, preceduto alle 10.45 dall’alzabandiera sulle note dell’inno di Mameli intonato dalla banda San Paolino di Aquileia. Testimonial d’eccezione sarà il giornalista Piero Angela. Con questa inaugurazione, il progetto “Sentieri di pace” della Pro Loco conclude la prima parte di utilizzo della Regia Stazione, disponibile grazie al-

la convenzione con Comune ed associazione culturale “Clio”. All’interno del primo piano sarà anche trasferito l’ufficio informazioni de accoglienza turistica. È un viaggio incredibile nei ricordi e nella storia. Una storia fatta di volti, paesaggi e momenti storici che hanno segnato la vita e la crescita di un Paese. Quello che si apre sabato è un museo fisico

con schermi in 3d, touch screen, un sito web, una app per telefonini e una mostra fotografica interattiva. L’obiettivo è quello di partire per un viaggio, che sia soltanto l’inizio di un’avventura nel tempo. All’interno della mostra sono previsti due totem con schermi 3D da 42 pollici. Saranno sicuramente i protagonisti di questo allestimento proiettando foto-

grafie “datate” sapientemente restaurate e trasformate in 3D. Oltre 300 immagini in loop ripercorrono la storia della Guerra. Ogni visitatore all’ingresso riceverà un kit con degli occhialini in 3d che saranno utilizzati di fronte ai totem. Una volta messi gli occhialini sarà possibile vedere le foto in un modo mai visto prima. Ciceroni dell’anteprima del percorso saranno una crocerossina ed un soldato semplice, che, grazie ad una rielaborazione in realtà aumentata, parleranno con il pubblico. (lu.pe)

Apertura straordinaria al museo del Sacrario per Muti e Napolitano In via eccezionale sale espositive visitabili anche di domenica Definite le deviazioni al traffico. Accessi all’area entro le 20.30 di Stefano Bizzi ◗ GORIZIA

Ci volevano Giorgio Napolitano e Riccardo Muti per aprire il museo del Sacrario di Redipuglia alla domenica. In occasione del concerto commemorativo dedicato ai caduti della Prima guerra mondiale diretto dal Maestro al quale assisteranno i capi di Stato di Italia, Slovenia, Croazia e Albania - più i rappresentanti del governo austriaco -, le sale espositive di Casa Terza Armata verranno aperte al pubblico. In via del tutto eccezionale, le porte rimarranno spalancate anche di sera. In questo modo, prima dell’evento musicale, il pubblico potrà vedere con i propri occhi ciò che hanno vissuto i soldati in trincea e potrà così capire senza mediazioni il tragico conflitto di cui si ricorderà il centenario attraverso la Messa da Requiem scritta nel 1874 da Giuseppe Verdi. Viabilità Nel corso delle riunioni tecniche organizzate ieri mattina in prefettura a Gorizia sono stati definiti i dettagli della viabilità. La strada statale 305 verrà chiusa a partire dalle 17 nel tratto compreso tra la rotonda di Fogliano (Discount Dico) e la bretella autostradale all’altezza della Detroit (inizialmente si era ipotizzato dalla rotonda allo svincolo dell’area commerciale Sorelle Ramonda). Fino alla riapertura (non più tardi delle 2 di notte)

Il ministero censisce i monumenti ai caduti Il comitato tecnico scientifico per la tutela del patrimonio storico della Prima Guerra Mondiale, organismo consultivo del ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, ha deciso di finanziare il progetto di «censimento e catalogazione dei monumenti ai caduti della Prima Guerra Mondiale». L'iniziativa spiega il ministero - è stata presa dopo una valutazione di oltre 80 proposte pervenute da tutto il territorio nazionale. Le prime 6mila schede illustrative dei principali monumenti saranno accessibili nel sito internet del Mibact. Il censimento, affidato all'Istituto Centrale per il Catalogo in collaborazione con le soprintendenze territoriali, servirà anche ad individuare i «Cento monumenti ai caduti» che necessitano di un urgente restauro in vista delle iniziative per il centenario della grande guerra promosse dal comitato nazionale presieduto da Franco Marini. In aggiunta a questo importante progetto di recupero, il comitato del Mibact ha segnalato l'importanza di conservare e valorizzare le memorie della grande guerra anche nelle regioni del Mezzogiorno.

nell’area potranno circolare solo i bus navetta e i veicoli autorizzati. Nessun curioso potrà avvicinarsi. La zona sarà interdetta anche al traffico pedonale. L’accesso sarà consentito solo ai residenti e a chi esibirà un biglietto valido. La viabilità sarà deviata verso San Piero. Parcheggi Chi arriverà da Gorizia o da Udine potrà posteggiare o a Fogliano nell’area del discount Dico (ma il numero di parcheggi è limitato) o a Gradisca nella più ampia area dell’ex IperCoop (da cui partirà un bus navetta). Per incrementare il numero di posti auto, a queste due aree ne è stata

tour della memoria

Da Sarajevo a Parigi in due ruote

aggiunta una terza in un terreno limitrofo alla rotonda di Fogliano. Chi arriverà da Trieste, dal Monfalconese o dall’autostrada potrà invece utilizzare l’area del centro commerciale Sorelle Ramonda, entrando però solo da via Pietro Micca. Il piazzale di sosta del Sacrario sarà invece riservato al personale interessato all’evento e ai 300 invitati del Ravenna Festival e di Mittelfest. Accesso L’acceso all’area del concerto dovrà avvenire entro le 20.30. Cinque bus navetta collegheranno a ciclo continuo i varchi nord e sud con fermata intermedia all’altezza della Regia stazione

Riccardo Muti con i capi di Stato Napolitano, Turk e Josipovic dopo lo storico concerto a Trieste nel 2014

ferroviaria. Qui il personale di Mittelfest si occuperà dell’accoglienza del pubblico, che poi dovrà proseguire verso il Sacrario a piedi. I disabili che ne hanno fatto richiesta saranno accompagnati dal servizio di assistenza istituito della Protezione civile. Le corse delle navette inizieranno alla chiusura della strada e andranno avanti fino alle 20.15. Deflusso Il momento più delicato della serata sarà dopo il concerto, quando cioè oltre 7mila persone vorranno lasciare il Sacrario contemporaneamente. Per evitare resse alle fermate dei bus navetta messi a disposizione da Apt,

sono state previste due differenti aree di raccolta. Chi dovrà raggiungere il varco nord attenderà di fronte alla stazione ferroviaria. Chi dovrà raggiungere il varco sud aspetterà ai piedi del dosso che conduce al Sacrario. Palco Da Trieste a Redipuglia. Dopo l’anteprima del Lubiana Festival con i Carmina Burana, ieri il personale della Giemme Allestimenti ha trasferito e montato le gradinate per il coro; oggi toccherà alla “camera acustica”, un muro trasparente di 4 metri in plexiglas che girerà tutto intorno al palco. Le gradinate utilizzate lunedì sera in piazza Unità

d‘Italia sono state smantellate nel corso della notte e portate ai piedi del Sacrario, dove sono state riassemblate. Nel corso delle riunioni di ieri è stata però decisa una modifica al palco. Per evitare le possibili bizze del meteo, sulla sommità verrà montata una copertura inizialmente non prevista dal progetto già approvato dalla Commissione pubblici spettacoli. Una nuova riunione non è possibile, quindi ad approvare i nuovi calcoli del progettista e assumersi la responsabilità delle modifiche dovrà essere il sindaco di Fogliano Redipuglia Antonio Calligaris. ©RIPRODUZIONERISERVATA


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MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014

COLORADO IN CARNIA Eccoilsentiero naturalistico “CuesteBaton”

email: provincia@messaggeroveneto.it

MITTELFEST » IL CONCERTO DI REDIPUGLIA ◗ REDIPUGLIA

C’

è attesa per il concerto di domenica alle 21 al Sacrario di Redipuglia conl’esecuzionedella“Messada Requiem” di Giuseppe Verdi direttadaRiccardoMuti. Ideato e organizzato da Ravenna Festival, sposato dalla regione Fvg che ne ha affidato l’appoggio tecnico al Mittelfest, il concerto si annuncia, tra le altre cose, particolarmente spettacolare per le imponenti compagini orchestrali e corali, veramente da record: 400 tra musicisti e cantanti. Sul palcoscenico, che sarà largo26 metriper unaprofondità di 20 con una camera acustica di plexiglas alta 4 metri, saliranno, come noto, l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, l’European Spirit of Youth Orchestra, con alcuni musicisti dei Berliner Philharmoniker, della Chicago Symphony Orchestra, dell’Orchestra del Teatro “Giuseppe Verdi” di Trieste, della Filarmonica di San Pietroburgo, dell’Orchestre National de France di Parigi, dell’Orchestre Symphonique du Théâtre Royal de La Monnaie di Bruxelles, della Philharmonia Orchestra di Londra, dei Wiener Philharmoniker e allievi dei conservatori musicali “Giuseppe Tartini” di Trieste e “Jacopo Tomadini”di Udine. Con loro il soprano Tatiana Surjan,ilmezzosoprano Daniela Barcellona, il tenore Saimir Pirgueilbasso RiccardoZanellato. Nutritissima anche la formazionecorale, cheaccantoal Coro del Fvg e a quello del Verdi di Trieste, allinea il Nuovo Coro da Camera “Franz Liszt” di Budapest, quelli delle Accademie Musicali di Lubiana e di Zagabria, e inoltre Coro dei Cori della Associazione Nazionale Alpini Sezione di Udine. A dirigerli il maestro Cristiano Dell’Oste chiamato dallostessoMuti. Allora maestro come è andata? È andata che noi due anni fa partecipammo al Ravenna Festival a un concerto con Riccardo Muti e lí è cominciata una fattiva

il viaggio in friuli

Napolitano al sacrario visiterà Gorizia e Monfalcone ◗ UDINE

Cristiano Dell’Oste che dirigerà i coristi di tutt’Europa per “La messa da Requiem” di Verdi eseguita dal maestro Riccardo Muti per i caduti della Grande Guerra

Dell’Oste con Muti sul podio: «Una laica preghiera di pace» Parla il direttore friulano dei coristi di tutt’Europa che intoneranno il Requiem «Alle prove ci tremavano le mani, poi il maestro ha scherzato in napoletano» collaborazione. Cosí, quando nel novembre scorso a Muti è venuta l’idea del concerto a Redipuglia, ha conferito a me l’incarico di formare un grande coro, facendo riferimento al blocco iniziale del Coro del Friuli Venezia Giulia. In un primo momento si era pensato di coinvolgere cori in rappresentanza di tutti i paesi coinvolti nel primo conflitto mondiale, ma se per le orchestre bastavano due professori o poco piú, per i cori i problemi oranizzativi erano tali per cui ci siamo limitati ai cori della zona di confineattornoal Friuli. Il coro di quanti elementi è composto?

Il concerto viene replicato, oltrecheaRedipuglia, aRavennae a Lubiana, per cui il numero varia. Diciamo che a Redipuglia il coro sarà quello piú numeroso. Si proverà con tutti i cori domenica alle 14 a Trieste, mentre il giorno prima a Ravenna ci saremo solo noi e il coro del Verdi, che il “Requiem” verdiano ce l’hanel dna. Quanto alla scelta del capolavoro verdiano, che ha proprio nella parte corale uno dei suoi punti di forza, Dell’Oste, sottolinea come «proprio la “Messa da Requiem” di Verdi, a differenza, a esempio del “War Requiem” di Benjamin Britten, sia forte di

quell’appeal nazionalpopolare che si vuole dare alla manifestazione. Anche se speriamo perda tutti i crismi della spettacolarità, e in sintonia con il luogo esprima il suo massimo, che è laica preghiera di pace. E chiedere pace davanti a centomila giovani caduti certamente creerà un cortocircuito molto emozionante e di profondo valore simbolico. Quasi un ringraziamento a chi col suosacrificio ha datol’avvioaun mondo nuovo, alla democrazia, alla libertà di pensiero. Questa pagina di Verdi mette in campo l’uomo che si pone continuamentedelle domandeelaguerra

è una delle domande piú urgenti, cui raramente si sa dare risposte». Tornando a Muti, com’è lavorarci, visto anche la tanta controversa mitologia sul suo carattere,diciamodeciso? Si lavora, e bene. All’inizio quando ci incontrammo la prima volta e Muti vide che ai miei coristi tremavano le mani se ne uscí con una battuta in napoletanoeilclima sirasserenò. Mario Brandolin ©RIPRODUZIONERISERVATA

LEGGI E COMMENTA SUL NOSTRO SITO www.messaggeroveneto.it

Sarà una visita attraverso i luoghi simbolo del Fvg. Il Capo dello Stato Giorgio Napolitano arriverà all’aeroporto di Ronchi domenica mattina e il suo passaggio in regione si concluderà nel pomeriggio di lunedí. Dal Cerimoniale non arrivano conferme ufficiali, e non potrebbe essere diversamente per ragioni di sicurezza. Il Quirinale al momento ha fissato tre appuntamenti. Il primo sarà nel municipio di Monfalcone, attorno alle 11.30 di domenica, dove il presidente della Repubblica parteciperà all’inaugurazione della mostra multimediale “Alisto-Sulle ali della storia”. In serata, invece, Napolitano con i capi di Stato di Croazia, Slovenia, Albania e Austria presenzierà al grande concerto diretto dal maestro Riccardo Muti al sacrario di Redipuglia, per ricordare i caduti della Prima guerra mondiale. E prima di partecipare al concerto di Redipuglia, il presidente Napolitano cenerà a Cormòns da “Felcaro”, dove dovrebbe anche dormire. Non è ancora fissata nei dettagli, ma è data per certa, la visita di Napolitano ad Aquileia, al piccolo Cimitero degli Eroi. Napolitano domenica pomeriggio o lunedì dovrebbe fermarsi di fronte all’arcosolio dove il 4 novembre 1921 furono tumulati i resti mortali di dieci militi ignoti. Di certo lunedí mattina il Capo dello stato e il corteo presidenziale si sposteranno a Gorizia. Sul piazzale della Transalpina dove Napolitano troverà ad attenderlo il presidente sloveno Borut Pahor. I due presidenti saliranno poi sul Monte Santo per scoprire assieme una targa in memoria dei caduti nel corso delle Battaglie dell’Isonzo. ©RIPRODUZIONERISERVATA


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MITTELFEST » IL CONCERTO DI REDIPUGLIA ◗ REDIPUGLIA

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è attesa per il concerto di domenica alle 21 al Sacrario di Redipuglia conl’esecuzionedella“Messada Requiem” di Giuseppe Verdi direttadaRiccardoMuti. Ideato e organizzato da Ravenna Festival, sposato dalla regione Fvg che ne ha affidato l’appoggio tecnico al Mittelfest, il concerto si annuncia, tra le altre cose, particolarmente spettacolare per le imponenti compagini orchestrali e corali, veramente da record: 400 tra musicisti e cantanti. Sul palcoscenico, che sarà largo26 metriper unaprofondità di 20 con una camera acustica di plexiglas alta 4 metri, saliranno, come noto, l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, l’European Spirit of Youth Orchestra, con alcuni musicisti dei Berliner Philharmoniker, della Chicago Symphony Orchestra, dell’Orchestra del Teatro “Giuseppe Verdi” di Trieste, della Filarmonica di San Pietroburgo, dell’Orchestre National de France di Parigi, dell’Orchestre Symphonique du Théâtre Royal de La Monnaie di Bruxelles, della Philharmonia Orchestra di Londra, dei Wiener Philharmoniker e allievi dei conservatori musicali “Giuseppe Tartini” di Trieste e “Jacopo Tomadini”di Udine. Con loro il soprano Tatiana Surjan,ilmezzosoprano Daniela Barcellona, il tenore Saimir Pirgueilbasso RiccardoZanellato. Nutritissima anche la formazionecorale, cheaccantoal Coro del Fvg e a quello del Verdi di Trieste, allinea il Nuovo Coro da Camera “Franz Liszt” di Budapest, quelli delle Accademie Musicali di Lubiana e di Zagabria, e inoltre Coro dei Cori della Associazione Nazionale Alpini Sezione di Udine. A dirigerli il maestro Cristiano Dell’Oste chiamato dallostessoMuti. Allora maestro come è andata? È andata che noi due anni fa partecipammo al Ravenna Festival a un concerto con Riccardo Muti e lí è cominciata una fattiva

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Cristiano Dell’Oste che dirigerà i coristi di tutt’Europa per “La messa da Requiem” di Verdi eseguita dal maestro Riccardo Muti per i caduti della Grande Guerra

Dell’Oste con Muti sul podio: «Una laica preghiera di pace» Parla il direttore friulano dei coristi di tutt’Europa che intoneranno il Requiem «Alle prove ci tremavano le mani, poi il maestro ha scherzato in napoletano» collaborazione. Cosí, quando nel novembre scorso a Muti è venuta l’idea del concerto a Redipuglia, ha conferito a me l’incarico di formare un grande coro, facendo riferimento al blocco iniziale del Coro del Friuli Venezia Giulia. In un primo momento si era pensato di coinvolgere cori in rappresentanza di tutti i paesi coinvolti nel primo conflitto mondiale, ma se per le orchestre bastavano due professori o poco piú, per i cori i problemi oranizzativi erano tali per cui ci siamo limitati ai cori della zona di confineattornoal Friuli. Il coro di quanti elementi è composto?

Il concerto viene replicato, oltrecheaRedipuglia, aRavennae a Lubiana, per cui il numero varia. Diciamo che a Redipuglia il coro sarà quello piú numeroso. Si proverà con tutti i cori domenica alle 14 a Trieste, mentre il giorno prima a Ravenna ci saremo solo noi e il coro del Verdi, che il “Requiem” verdiano ce l’hanel dna. Quanto alla scelta del capolavoro verdiano, che ha proprio nella parte corale uno dei suoi punti di forza, Dell’Oste, sottolinea come «proprio la “Messa da Requiem” di Verdi, a differenza, a esempio del “War Requiem” di Benjamin Britten, sia forte di

quell’appeal nazionalpopolare che si vuole dare alla manifestazione. Anche se speriamo perda tutti i crismi della spettacolarità, e in sintonia con il luogo esprima il suo massimo, che è laica preghiera di pace. E chiedere pace davanti a centomila giovani caduti certamente creerà un cortocircuito molto emozionante e di profondo valore simbolico. Quasi un ringraziamento a chi col suosacrificio ha datol’avvioaun mondo nuovo, alla democrazia, alla libertà di pensiero. Questa pagina di Verdi mette in campo l’uomo che si pone continuamentedelle domandeelaguerra

è una delle domande piú urgenti, cui raramente si sa dare risposte». Tornando a Muti, com’è lavorarci, visto anche la tanta controversa mitologia sul suo carattere,diciamodeciso? Si lavora, e bene. All’inizio quando ci incontrammo la prima volta e Muti vide che ai miei coristi tremavano le mani se ne uscí con una battuta in napoletanoeilclima sirasserenò. Mario Brandolin ©RIPRODUZIONERISERVATA

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Mercoledì 2 luglio 2014

Cultura&Spettacoli

PN

A SAN VITO

All’Arrigoni canta il Coro da Camera della Crimea SAN VITO - Dopo 10 anni, ritorna questa sera a San Vito al Tagliamento il Coro da Camera della Crimea, ospite della Polifonica Friulana Jacopo Tomadini e del Comune, con un concerto alle 20.45 al teatro Arrigoni, che darà inizio al tour europeo del coro proveniente dalla penisola caucasica. Il “Crimean Chamber Choir” è considerata una delle formazioni corali più famose in Europa:

è composto da circa 20 coristi professionisti e sin dal 1996 è diretto dal suo fondatore Igor Mikhailevskiy. La Polifonica Tomadini rinnova il proprio rapporto di amicizia, ormai più che decennale, con gli ospiti del Coro da Camera della Crimea, e, con la collaborazione del Comune di San Vito al Tagliamento, si pregia di proporre alla comunità un concerto imperdibile di rara qualità.

Mutia Redipuglia Solopostiinpiedi Per domenica restano disponibili i biglietti gratuiti Ecco tutte le indicazioni per accedere al Sacrario RONCHI DEI LEGIONARI Tutto esaurito per i biglietti a pagamento, sono disponibili ancora i tagliandi di ingresso gratuito, in piedi, per il concerto di domencia 6 luglio al Sacrario di Redipuglia, diretto da Riccardo Muti. Per assistere all’esecuzione del Requiem di Verdi, si possono prenotare i posti fino a esaurimento della disponibilità, e comunque non oltre le ore 13 di domenica, sul sito www.mittelfest.org, per un massimo di 2 posti a richiesta (la visibilità limitata sarà ovviata dal posizio-

namento di maxischermi per favorire la visione del concerto). Per ragioni di sicurezza la strada regionale 305 di Redipuglia, che conduce al Sacrario, sarà chiusa a partire dalle ore 17 di domenica 6 luglio all’altezza del km 11+7 fino al km 14+3. Sono stati predisposte aree di parcheggio sia dal lato Sud (per chi arriva da Ronchi, dall’aeroporto o dall’autostrada con uscita Ronchi dei Legionari), che dal lato Nord (per chi proviene dall’uscita autostradale Villesse, Gradisca). A Sud si potrà

SUL PODIO Riccardo Muti dirigerà il Requiem di Verdi

parcheggiare nella zona degli ipermercati Ramonda e Bennet; a Nord presso Dico (disponibilità limitata a esaurimento). E’ consigliato l’utilizzo del grande parcheggio nell’area Ipercoop di Gradisca d’Isonzo, che sarà servito da due bus extra urbani dell’Apt di Gorizia che collegheranno ininterrottamente questo parcheggio con il varco Nord (da qui parte il servizio navetta interno all’area del concerto). Per accedere ai bus navetta bisognerà esibire il biglietto (o

la ricevuta di acquisto, o mail di prenotazione e di conferma ricevuta dal sistema Vivaticket o da Mittelfest). Servizi di navetta per pubblico saranno disponibili anche alla conclusione del concerto, i luoghi di partenza limitrofi all’area del Sacrario saranno indicati da opportuni cartelli. Corse delle navette a partire dalle ore 17 alle 20.15. e si consiglia di arrivare ai parcheggi prima delle 19.30. Dalle 20.30 in poi non sarà più possibile accedere al luogo di svolgimento del concerto.

IL PERSONAGGIO Domani a Trieste la giornalista sarà premiata al "Luchetta"

Gruber: «Le donne devono osare di più» TRIESTE - Giornalista e inviata

quadrilingui... nascere in una ter-

potere resta difficile e con regole

Nei suon allunga la

UDINE - (dab) Pe


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friendly magazine

# 194 luglio

Speciale Trieste Estate Teatro

Echos - Nei suoni dei luoghi Lubiana Festival Mittelfest

Arte

Mex pro Spilimbergo Fotografia Giovanni Pulze

Schermi

Premio Amidei Premio Mattador

Musica

Grado Festival Sexto ‘nplugged Blues in Villa Fiera della musica Estate sotto l’albero

Zapping

Notturni di versi Lunatico Festival Estate a Borgo Soandri

Pagina: 1

1 luglio 2014 / Network Caffè n. 194/ Anno XIX / Tel. 3488044685 / Aut. Trib. TS n. 980 del 9/4/199NTWK Aut. Trib. TS 1028 del 22/06/2001 - DIFFUSIONE GRATUITA - Spedizione in A.P. - 70% DC TS

2014

18 e 19 luglio Balkan weekend

Guc ˇa sul Carso

Borgo Grotta Gigante, Trieste FREE PRESS


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luglio2014

194

Speciale Trieste Estate > A PAGINA 4

Gli appuntamenti con la musica, il teatro e il cinema a Trieste

TEATRO

Tel. 348 8044685 www.ntwk.it info@ntwk.it redazione@ntwk.it In copertina: Gucˇa sul Carso foto Fabrice Gallina

STAFF Direzione FABIO FIERAMOSCA Lorenzo De Vecchi

da pagina 5

> DA PAGINA 8

da pagina 8

Registro periodici autorizzazione Tribunale di Trieste n. 980 del 9/4/1998 e n. 1028 del 22/6/2001

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Premio Amidei, sette giorni tra proiezioni, incontri e tavole rotonde / Il Premio Mattador raggiunge il traguardo il 17 luglio a Venezia

MUSICA

NTWK è un’edizione:

DISTRIBUZIONE GRATUITA

ARTE

SCHERMI

Stampa Tipografia Stella , Trieste

Alcune immagini e testi riprodotti sono usati a scopo informativo e divulgativo e mantengono il © dei rispettivi detentori. La responsabilità su giudizi ed opinioni espressi negli articoli è esclusivamente di chi li ha firmati o siglati e non necessariamente della direzione o della proprietà editrice. Le date dei concerti possono subire variazioni o errori di stampa: decliniamo ogni responabilità ed invitiamo ad usare le info disponibili. È vietata la riproduzione anche parziale dei testi o delle immagini senza espressa autorizzazione della casa editrice. Questo numero è stato chiuso per la stampa il 1 luglio 2014.

Per scoprire i luoghi attraverso la musica. Nei suoni dei luoghi ed Echos / Il Piccolo - grande festival del Friuli Venezia Giulia / Continua il Lubiana Festival, sotto i riflettori Riccardo Muti e il Lohengrin di Wagner / Otto giorni di Mittelfest, con un doppio Bollani

Fotomorgana 4 a Trieste, Spilimbergo Fotografia nel resto della regione / L’intervista a Giovanni Pulze a cura di Roberto Vidali

Impaginazione Incipit, Trieste Un grazie a tutti gli Uffici stampa ed alle Agenzie di comunicazione che hanno fornito materiale per questo numero.

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I gradi concerti del Friuli Venezia Giulia: a Trieste arriva Fogerty / Grado Festival, a inizio luglio l’abbinata Satriani-Avidan / Tutti in festa con la musica di Azzano Decimo / Una carrellata di nomi tra Udin&jazz e le cinque giornate di Blues in Villa / Torna in regione One love festival, erede del Rototom Sunsplash Le ciliegine sulla torta, Musiche di Sconfine e Sexto ‘nplugged / La Gucˇa entra nel vivo il 18 e il 19 luglio, ma spazio anche all’estate sotto l’albero di Opicina

ZAPPING

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Notturni di versi, piccolo festival di poesia e delle arti notturne / A luglio sullo Zoncolan con Borgo Soandri / Lunatico Festival, per tutti i gusti

NETWORK CAFFÉ da pagina 20

Le date del Friuli Venezia Giulia


Il Festival colloca ben cinque eventi in una delle più belle piazze della città, la piazza Kongresni trg, dove in luglio si terranno tre concerti memorabili. Nell’ambito del progetto Fuoco & ghiaccio il 3 si esibirà il rinomato chitarrista macedone Vlatko Stefanovski con Vasko Atanasovski e l’Orchestra d’archi da camera della Filarmonica slovena. In memoriam del decimo anniversario della morte di Carlos Kleiber e per onorare l’inizio della presidenza dell’Italia al Consiglio dell’Unione Europea il 7 luglio si prospetta un concerto indimenticabile. Riccardo Muti unirà nel Requiem di Verdi l’Orchestra giovanile Luigi Cherubini, da lui fondata nel 2004, che raccoglie giovani musicisti di tutte le

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María Pagés

CIVIDALE DEL FRIULI

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Riccardo Muti

regioni italiane, a cui si uniranno moltissimi musicisti di altre formazioni di livello mondiale. La divulgazione dello spirito festivalistico all’esterno delle mura di Križanke verrà conclusa l’8 luglio dalla nota mezzosoprano El na Garancˇa, vincitrice di numerosi premi e beniamina dei più prestigiosi palchi al mondo. Dalla piazza Kongresni trg gli eventi estivi in seguito si trasferiscono al Teatro estivo Križanke. Molti gli appuntamenti, dal Lohengrin di Wagner il 10 luglio all’Orchestra sinfonica Qingdao, che eseguirà la Regata, composizione sinfonica scritta da Jeff Rona per la 29° regata Olimpica a Qingdau (22 luglio). Torna in Slovenia anche il Coro Mihail Ivanovicˇ Glinka alla Filarmonica Slovena, a Petovia e a Kranjska Gora (23, 24, 26 luglio), nonché la regina del flamenco María Pagés (16 luglio). E molti altri ancora. Bella novità: per i concerti in piazza Kongresni trg sarà possibile acquistare biglietti per posti in piedi al prezzo di 5 o 9 euro lo stesso giorno del concerto. Per ragazzi fino a 14 anni i posti in piedi sono gratuiti. INFO> www.ljubljanafestival.si

/ DAL 19 AL 27 LUGLIO

Mittelfest: Segnali Cartografia della bellezza inquieta. Il passato intrecciato al futuro Torna Mittelfest, torna, ancora, la Prima Guerra Mondiale nel calendario di una delle grandi manifestazioni regionali dell’anno. Così la presenta il direttore asrtistico Franco Calabretto: “Un colpo di pistola a Sarajevo. E un mese dopo – il 28 luglio - la dichiarazione di guerra. A cent’anni esatti dall’esplosione che ridisegnò la storia, l’Europa sembra attraversare un nuovo periodo di turbamenti. Non così clamorosi come quelli che precedettero la Prima Guerra Mondiale, ma ugualmente intensi e profondi. L’idea stessa di unità europea, maturata e sviluppata dalla fine del secondo conflitto, pare trasformarsi sotto i nostri occhi. Questo vivere incerto e vulnerabile non è solo il risultato della crisi dell’economia. Investe i fondamenti della cittadinanza europea, i nostri comportamenti, le nostre scelte, i valori. Anche quelli che consideriamo senza tempo. Come i valori dell’arte. Da più di vent’anni Mittelfest registra le trasformazioni e le tensioni in cui vive l’Europa. Nel programma 2014 del festival i segnali di una bellezza fragile e inquieta appaiono più netti. Il passato intrecciato al futuro della musica, un teatro di

Stefano Bollani, a Mittelfest il 27 luglio

Il 22 luglio la Grande Guerra

identità perdute, il pensiero tagliente e sottile che ispira i creatori di danza: sono alcune delle direzioni in cui abbiamo visto muoversi le arti dal vivo nel tempo recente. Come un atlante internazionale, collezione di mappe di una geografi a d’arte, Mittelfest 2014 riconosce questi segnali e li segue in molti diversi Paesi. È una cartografia dell’inquietudine, quella che presentiamo. Ci piace però pensare che un’arte meno fragile, una grazia più duratura, si possa scorgere in controluce nelle proposte rivolte al pubblico quest’anno. Come se non venisse mai meno, ogni mese, ogni giorno che passa, il desiderio di una più grande bellezza”. INFO> www.mittelfest.org


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UDINE

LUGLIO Mercoledì 23 Riccardo Tesi e Banditaliana

Ore 21.15-Parco via Dante, Gemona, Udine-Info: www.folkest.com

Giovedì 24 Coro Fauré

Diretto da Emanuele Lachin, Silvia Migotto (pianoforte). Genere musicale: Un viaggio nella musica pop e rock degli anni ‘70/’80. Ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili-Ore 21-Parco Vittorio Gritti, Tarcento, Udine Info: www.neisuonideiluoghi.it

Venerdì 25 Moving sound

Markus Stockhausen, tromba, Tara Bouman, clarinetto-Ore 20-Chiesa di San Francesco, Cividale, Udine Info: www.mittelfest.org

Sabato 26 4a Targa Zaramella

Al sAbATo AperiTivo in musiCA All’esTerno, Dalle ore 18.30 dj mbJ e larry Fonda percussioni

Trieste, via Carducci 2c, 040.361800 Echos

Ore 20.30-Presentazione della storia della villa. Ore 21-Concerto di Antilena Nicolizas (Pianoforte) Alja Mandic (Violoncello) Valentina Danelon (Violino). Musiche di: J.Maticic, M.Andri, N.Palej, S.Prokofiev, D.Shostakovich-Villa Gallici Deciani, Montegnacco di Cassacco, Udine Info: www.echosproject.eu

Negramaro

Ore 21.30-Piazza Grande, Palmanova, Udine-Info: www.azalea.it

Mercoledì 16 Bombino

Villa Manin, Passariano di Codroipo, Udine-Info: www.bombinomusic.com

A cura di Radio Onde Furlane. Presso area ex Chiarandone-Ore 20.45-Muzzana del Turgnano, Udine Info: 0431.69017

Stefano Bollani

Concerto per Mittelfest. Non chiedetegli cosa suonerà-Ore 22-Piazza Duomo, Cividale, Udine Info: www.mittelfest.org

One upon a dream

Domenica 27 Musiche di Cole Porter, George Gershwin, Leonard Bernstein, Samuel Bastille Barber etc. Lorna Windsor, soprano Apre George Ezra / Antonio Ballista, pianoforte-Ore Castello di Udine 21-Castello di Buttrio, Udine-Info: Info: www.azalea.it www.piccolofestival.org

4gotten music quartet Musiche di: A. Vivaldi, P.M. Dubois, D. Detoni, G. Gershwin, W. Donaldson, T. Monk, I. Berlin. Genere musicale: brani di compositori classici rivisitati al sassofono. Ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibiliOre 21-Villa Maseri, Oleis di Manzano, Udine-Info:

Mercoledì 30 Dall’Accademia musicale di Lubiana

Sebastain Bertonceli (Violoncello), Tim Jancar (Pianoforte). Musiche di: L. van Beethoven, F. Chopin, A. Dvorák, D. Shostakovich. Ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili-Ore 21-Villa De Brandis, san Giovanni al Natisone, Udine Info: www.neisuonideiluoghi.it

Giovedì 31 Franz Ferdinand

Ore 21.30-Castello di Udine, piazzale del Castello, Udine Info: www.euritmica.it

Piano a 4 mani

Dall’Accademia musicale di Banja Luka): Ivona Kesic (Pianoforte), Neven Main (Pianoforte).. Musiche di: R. Schumann, M. Ravel, S. Bortiewicz. Genere musicale: musica classica/ pianoforte a 4 mani. Ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili-Ore 21-Chiesa di San Venzone, Viscone, Udine Info: www.neisuonideiluoghi.it

Venerdì 1/8 Hip Hop Tv Summer Festival

Tanti i grandi ospiti in programma Ore 19-Area Concerti, Majano, Udine Info: www.promajano.it

teatro Giovedì 3 Rassegna TSU

Teatro Sosta Urbana Ore 18-Parco Sant’Osvaldo, via Pozzuolo 330, Udine Info: www.teatrodellasete.com

18 e 19/7 L’Hotel di una notte di mezza estate Ore 21-hotel Astoria, Udine Info: www.anathemateatro.com

Sabato 19

www.neisuonideiluoghi.it

Giuseppe Giacobazzi

Sabato 19

Del Mio Meglio Ore 21.30-Arena Alpe Adria, Lignano sabbiadoro, Udine Info: www.azalea.it

Stagione Armonica

Direttore Sergio Balestracci-Ore 20.45-Basilica di Aquileia, Udine-Info: 0431.919719

www.mittelfest.org

Aucan

Homepage Festival, Udine-Info: www.homepagefestival.com

Domenica 20 Giovedì 17 Sogno di una notte di mezza estate Per il Piccolo festival 2014-Ore 20.30-Villa Manin, Passariano, Udine-Info: www.piccolofestival.org

Venerdì 18 Folkest

Capitano tutte a noi dall’Italia, Ginger Leigh & Patrice Pike dal TexasOre 21.15-Piazza Mazzini, Tolmezzo, Udine-Info: www.folkest.com

Musiche e danze rinascimentali

Ore 21-Piazzale della chiesa di Latisanotta, Udine-Info: 0431-

525205

Lunedì 21 Accademia musicale di Cetinje

Musiche di: A.n. Scriabin, D. Popper, Bach/Gounod, F. Waxman, F. Mendelssohn. Ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibiliOre 21-Museo Archeologico, Aquileia, Udine-Info: www.neisuonideiluoghi.it

Uno scrittore grande e invisibile, Danilo Kiš, e l’orizzonte delle terre balcaniche-Ore 21-Teatro Ristori, Cividale, Udine Info: www.mittelfest.org

Mercoledì 23 Pinocchio

Zaches Teatro / Teatro delle Marionette di Ekaterinburg-Ore 21.30-Piazza Duomo, Cividale, Udine Info: www.mittelfest.org

Dal 24 al 26/7 Spettacolo di teatro itinerante

Ore 21-Castello di Udine Info: www.anathemateatro.com

Dal 25 al 27/7 Teatro fra le nuvole Elogio a me, laboratorio teatrale condotto da Carolina De La Calle Casanova-Sauris, Udine Info: www.sauris.org

Sabato 26 Veneti Fair

Rappresentazione teatrale dell’Opera “Veneti Fair” di e con Marta Dalla Via, Vicenza-Ore 21.15-Piazza Frangipane, Marano, Udine-Info: 335.6692255

Domenica 27 La regina Dada

“Più in alto che l’amore per l’ uomo io pongo l’amore per i fantasmi”. Nel testo, scritto a quattro mani da Bollani e Valentina Cenni, una regina di fiaba si inoltra nel bosco delle avanguardie. Lungo un sentiero dadaOre 20-Teatro Ristori, Cividale, Udine Info: www.mittelfest.org

Martedì 29 Il borgo del circo

Un viaggio teatrale itinerante tra i personaggi del Circo-Ore 21-Piazza del Municipio, Venzone, Udine Info: www.anathemateatro.com

arte

Fino al 6/7

Histoire du soldat

Solisti dell’Orchestra del Teatro Verdi di Trieste-Ore 19-Chiesa di San Francesco, Cividale, Udine-Info:

Lunedì 21 Una tromba per Boris Davidovic

Udine Graffiti (una città mai vista)

Pearl

Scapino Ballet e Combattimento Amsterdam-Ore 22-Piazza Duomo, Cividale, Udine Info: www.mittelfest.org

Il fenomeno del graffitismo e della street art Visionario, via Asquini 33, Udine Info: www.udinecultura.it

La poetica del fare per esistere

Martedì 29 Simple Minds

Giuliano Caneva Chiesa di Santa Maria dei Battuti, Cividale del Friuli, Udine Info: www.cividale.net

Il carismatico Jim Kerr e la sua band tornano dal vivo in Italia-Ore 21.30-Arena Alpa Adria, Lignano, Udine-Info: www.azalea.it

Echos

Ore 19: visita guidata ai resti archeologici, alla chiesa di San Martino, alla Collezione archieologica del Castello di Savorgnan. Ore 21: concerto di Laura Pandolfo (Arpa), Valentina Danelon (Violino), Karmen Štendler (Chitarra). Musiche di G.Händel, L. Spohr, G. Caramiello, P. Hindemith, E.W. Kuhne, Z.Ciglic, G.Rossini, M.Tournier, G.Donizetti, X.Montsalvatge-Castello di Artegna, Udine-Info: www.echosproject.eu

Le done de casa soa

Rappresentazione teatrale dell’opera di Carlo Goldoni. Regia di Giovanni Giusto-Ore 21.15-Piazza Frangipane, Marano, Udine-Info: 335.6692255

Domenica 20 Little Nemo

l’acrobazia coreografica di Danza Verticale Ore 21-Torre Asquina, Cividale, Udine Info:www.mittelfest.org

Fino al 13/7 Mario Zilli

Spazio d’arte Ciro di Pers, Majano, Udine-Info: www.majano.info

Nel ventre della balena

Dal mosaico di Giona alla fiaba di Pinocchio. Gruppo Archeologico Aquileiese-Palazzo Meizlik, Aquileia, Udine Info: gaa@aquileiarcheologia.it


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Mittelfest 2014 - Segnali. 23.ma edizione - Cividale del Friuli, 19/ 27 luglio 2014. Redipuglia, 6 luglio 2014

COMUNICATI STAMPA

Mittelfest 2014 - Segnali. 23.ma edizione - Cividale del Friuli, 19/ 27 luglio 2014. Redipuglia, 6 luglio 2014 “SEGNALI. CARTOGRAFIA DELLA BELLEZZA INQUIETA”, È IL TITOLO­GUIDA DELLA 23.MA EDIZIONE DI MITTELFEST, IN PROGRAMMA A CIVIDALE DEL FRIULI DAL 19 AL 27 LUGLIO, CON UN PROLOGO A REDIPUGLIA IL 6 LUGLIO (Requiem di Verdi diretto da RICCARDO MUTI) Forlì, 02/07/2014 (informazione.it ­ comunicati stampa) Mittelfest 2014 ­ Segnali­ 23.ma edizione ­ Cividale del Friuli, 19/ 27 luglio 2014 Redipuglia, 6 luglio 2014. “SEGNALI. CARTOGRAFIA DELLA BELLEZZA INQUIETA”, È IL TITOLO­GUIDA DELLA 23.MA EDIZIONE DI MITTELFEST, IN PROGRAMMA A CIVIDALE DEL FRIULI DAL 19 AL 27 LUGLIO, CON UN PROLOGO A REDIPUGLIA IL 6 LUGLIO (Requiem di Verdi diretto da RICCARDO MUTI). NUMEROSE LE PRESENZE INTERNAZIONALI DI QUESTA EDIZIONE DOVE SPICCANO NOMI DELLA DANZA MONDIALE COME I GEMELLI BUBENÍČEK, ACCLAMATI REGISTI DELLA SCENA CENTRO EUROPEA COME IVICA BULJAN O L’ECCEZIONALE PRESENZA ,PER LA PRIMA VOLTA AL FESTIVAL, DEL GENIALE REGISTA BELGA JAN FABRE CON OLTRE 50 EVENTI IN 9 GIORNI DI PROGRAMMAZIONE, MITTELFEST 2014 PORTA IN SCENA LE INQUIETUDINI CONTEMPORANEE, ALLA RICERCA DELLA “GRANDE BELLEZZA” Una forte connotazione internazionale, con la presenza di oltre 10 Paesi dell’area centro europea (Slovenia, Croazia, Repubblica Ceca, Austria, Serbia, Germania, Svizzera fino a Paesi Bassi e Kazakistan), produzioni e ospitalità italiane, anche in anteprima assoluta, ed alcune imprescindibili eccellenze artistiche espresse dal nostro territorio regionale, delineano l’edizione 2014 di Mittelfest, di scena quest’anno dal 19 al 27 luglio nel consueto scenario di Cividale del Friuli, sotto la rinnovata direzione artistica di Franco Calabretto e la Presidenza di Federico Rossi. Un atteso prologo internazionale anticipa lo svolgimento del festival cividalese, un evento unico per il sito che lo ospita ­ il Sacrario di Redipuglia – e per la provenienza e l’eccellenza degli artisti che lo eseguiranno: il Requiem verdiano diretto dal M° Riccardo Muti, nella produzione Ravenna Festival e Mittelfest (sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e la collaborazione della Regione Friuli Venezia Giulia), segnerà l’avvio ufficiale, domenica 6 luglio, della 23.ma edizione del festival e, insieme, delle celebrazioni nazionali per il Centenario della Grande Guerra. Segnali. Cartografia della bellezza inquieta è il titolo­guida di questa edizione, che non poteva prescindere dai turbamenti che percorrono oggi l’Europa, a cent’anni esatti dall’esplosione della Prima Guerra Mondiale. Da più di vent’anni Mittelfest registra le trasformazioni e le tensioni che hanno attraversato l’Europa, raccontando i molteplici aspetti dell’inquietudine contemporanea. «Nel programma 2014 del festival i segnali di una bellezza fragile e inquieta appaiono più netti», spiega il Direttore Franco Calabretto. «Il passato intrecciato al futuro della musica, un teatro di identità perdute, il pensiero tagliente e sottile che ispira i creatori di danza, sono alcune delle direzioni in cui abbiamo visto muoversi le arti dal vivo nel tempo recente». Come un atlante internazionale, collezione di mappe di una geografia d’arte, Mittelfest 2014 ha voluto riconoscere ed esprimere questi segnali, seguendoli in molti diversi Paesi, traendone quasi una cartografia dell’inquietudine. «Ci piace però pensare ­ conclude Calabretto ­ che un’arte meno fragile, una grazia più duratura, si possa scorgere in controluce nelle proposte rivolte al pubblico quest’anno. Come se non venisse mai meno il desiderio di una più grande bellezza». Molteplici le declinazioni dei “Segnali” suggeriti dal festival, articolati nel calendario di Musica, Danza, Teatro (sezione firmata con la collaborazione artistica del CSS attraverso il personale apporto di Rita Maffei), Cinema, Marionette & Burattini, per un cartellone che toccherà tutte le forme d’arte storicamente rappresentate da Mittelfest. E proprio per rinnovare la storica componente internazionale del festival, vivranno quest’anno sui palcoscenici di Cividale numerosi eventi firmati da Paesi che vanno a ricomporre la variegata identità centro europea. “Segnali a Sud­Est” è il percorso che identifica, geograficamente e artisticamente, alcune di queste presenze, a partire dal ritorno a Cividale della compagnia di Lubiana Slovensko mladinsko http://www.informazione.it/comunicati-stampa/pnt/e2dec042-8532-4e64-883c-c84d9c54f597

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Mittelfest 2014 - Segnali. 23.ma edizione - Cividale del Friuli, 19/ 27 luglio 2014. Redipuglia, 6 luglio 2014

gledališče con uno spettacolo firmato da Oliver Frljić, uno dei più interessanti e insieme controversi rappresentanti della nuova generazione di registi croati. Maledetto sia il traditore della patria sua, recentissima produzione in scena nella prima giornata del festival, prende a prestito per il titolo l’ultimo verso dell’inno nazionale di un paese chiamato Jugoslavia, e non ha paura di richiamare in scena le ferite sparse ancora su quel territorio. Ulteriore, importante momento teatrale, è affidato al più sensitivo dei registi croati, in assoluto tra i più applauditi del centro Europa: Ivica Buljan porta in scena Una tomba per Boris Davidovič , tratto da uno dei romanzi più noti del grande scrittore serbo Danilo Kiš: una grande co­ produzione serbo­slovenocroata che ben incarna l’orizzonte delle terre balcaniche. Nello stessa giornata (lunedì 21 luglio), si potrà apprezzare l’ ethno­jazz, swing balcanico dalle atmosfere gitane del Trio Balkan Strings: più che un trio di chitarre, una sfida di sei mani che si esprimono su una chitarra sola. Il tema della “grande bellezza” si impone nel percorso “Segnali per la bellezza” dove spiccano, tra i numerosi eventi, due importanti espressioni della migliore danza europea. A chiusura della prima giornata, la centrale Piazza Duomo accoglierà il gala di danza Le souffle de l’esprit, protagonisti Jiří e Otto Bubeníček: discendenti da un’antica famiglia del circo, i gemelli della Repubblica Ceca, che hanno spesso affiancato il danzatore Roberto Bolle, trasformano la potenza atletica in coreografia, con una forza e un rigore sublimi, esprimendo una complicità artistica unica, che ha portato i loro nomi nel mondo della danza mondiale. A suggellare la kermesse attesa, domenica 27 luglio, la compagnia di Rotterdam Scapino Ballet che con il Combattimento Consort di Amsterdam porta in scena Pearl, su musiche di Vivaldi, de Visée e Merula eseguite dal vivo: esemplare dimostrazione di come il 21° secolo interpreta gli splendori e i chiaroscuri del mondo barocco. Una presenza internazionale d’eccezione, spicca poi nel percorso “Segnali d’oggi”: per la prima volta, approda a Mittelfest uno spettacolo del geniale e sempre sorprendente regista belga Jan Fabre, con l’assolo Attends, attends, attends... (pour mon père), creato appositamente per Cédric Charron performer con cui ha spesso lavorato e che diviene protagonista di un’appassionata indagine sul rapporto tra un padre e un figlio. A questi percorsi, si affiancano anche i “Segnali di Memoria” ­ con recital, videoinstallazioni, spettacoli teatrali, di musica e di danza – dove si rinnova la collaborazione tra Mittelfest e il Festival dei Due Mondi di Spoleto nello spettacolo firmato da Luca Ronconi Danza Macabra, di August Strindberg, con una straordinaria Adriana Asti: formidabile triangolazione tra un drammaturgo misogino, una potentissima attrice e un penetrante maestro della regia. L’edizione 2014 – che presenterà anche i “Segnali di Cinema”, rinnovando il connubio tra grande cinema e musica dal vivo in collaborazione con Dams di Udine, le esecuzioni dei Conservatori di Udine e Trieste, gli spettacoli di Marionette&Burattini e una serie di visite guidate realizzate con il Museo Archeologico Nazionale – presenta un cartellone artistico di oltre 50 eventi spettacolari, riunendo a Cividale protagonisti, esecutori e autori tra i più noti e apprezzati del panorama internazionale. Nelle prossime settimane a Milano la presentazione ufficiale del festival, che quest’anno vedrà anche la partecipazione di autori, esecutori e protagonisti come Sofija Gubajdulina, Glauco Venier, Pierluigi Capello, Elfriede Jelinek, Markus Stockhausen, Gabriele Vacis, Le sorelle Marinetti, Ariella Reggio, Stefano Bollani, Camerata Salzburg e molti altri.

INFORMAZIONI Associazione MittelFest Stretta San Martino 4 33043 Cividale del Friuli info@MittelFest.org ­ ww.MittelFest.org tel +39/0432/730793 ­ fax +39/0432/701099

Ufficio Stampa

Giancarlo Garoia RETERICERCA 47122 Forlì Italia rete.ricerca@libero.it 3338333284


teatro e musica

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Data: 3 Giovedì luglio3 Luglio 20142014 Corriere della Sera

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SPOLETO FESTIVAL 57 Tim Robbins Regia del Sogno scespiriano, premio Monini; Wilson, Peter Pan (foto); Depardieu/Aimée; Marthaler, King Size; Quai Ouest, Koltès (in scena Spoleto)

7 giorni sul palco

di CLAUDIA PROVVEDINI

CAROLYN CARLSON Dialogue with Rothko Un solo della

coreografa; poi, un seminario; violoncello Jean-Paul Dessy (il 3, Festival Villa Adriana, Roma)

MITTELFEST Riccardo Muti Al Sacrario di Redipuglia. Il Festival: focus Gubajdulina; Fabre; Ronconi; Bollani dio Pan dada (il 6; dal 19, Cividale)

Danza macabra A Spoleto la pièce con Giorgio Ferrara e Adriana Asti, coniugi in scena e nella vita

Se Ronconi tradisce Strindberg di FRANCO CORDELLI

I

n un’intervista Luca Ronconi ha detto che gli sembrava divertente mettere in scena la vicenda d’una coppia di coniugi che non si amano più con una coppia di coniugi che sempre si amano. Non so se l’aggettivo fosse proprio quello, divertente, ma il senso del pensiero di Ronconi sì — come al Caio Melisso di Spoleto si è percepito assistendo a Danza macabra di August Strindberg. Danza macabra è un dramma del 1900, un testo difficile, quasi impossibile, benché venga di continuo riproposto. Io stesso ricordo di averne visto almeno cinque edizioni: Sequi, Pugliese, Bernardi, Lavia, Calenda (con Anna Proclemer). Quest’ultima è per me l’edizione clou. Anna si arrabbiò furiosamente per quanto ne scrissi, ma è da allora che ebbe inizio la nostra amicizia e, intorno a Danza macabra, una specie di rovello. Che vuol dire questo testo? Come lo si dovrebbe interpretare? Perché riesco a coglierne qualche nota suonata bene ma l’insieme non mi convince mai? A leggerlo è un po’ diverso, è come spesso è Strindberg: sul filo del rasoio si contendono il campo irrisione, vilipendio, sarcasmo e sorniona comicità, eccentricità, presa in giro. Di chi? D’ogni interlocutore, naturalmente. Così, suppongo che un regista e i suoi attori dovrebbero collocarsi proprio in quello scomodo luogo: sulla lama del rasoio. Ma non ci riesce nessuno, né c’è riuscito Ronconi. Se il ricordo di quell’intervista non è inesatto, Ronconi parte con il piede sbagliato. Strindberg si camuffava alle spalle di noi spettatori, voleva sfruculiarci: e lo voleva perché aveva le sue ragioni. Sappiamo fin troppo bene quanto pazzoide egli fosse e quanto tribolò con le sue donne, i suoi troppi matrimoni. Ronconi si diverte invece alle spalle del suo autore. O, almeno, dei suoi interpreti: Adriana Asti, Giorgio Ferrara e Giovanni Crippa. Si dirà: le intenzioni sono chiare, lo erano prima che lo spettacolo cominciasse. Allora, vuol dire che i coniugi là in scena gli sono complici: complici cioè nel tradire Strindberg. Di per sé non sarebbe un guaio, il teatro consiste in questo, nel tradimento di un punto di partenza fin troppo «scritto». Ma se si vuole in modo deliberato tradire un traditore (un grande traditore)? In questo caso il risultato è che non ci si capisce più niente. Che la coppia Asti-Ferrara sia una coppia felice non ci riguarda. Ciò che importa è

ROCK Offline

Coppia in crisi Giorgio Ferrara, Adriana Asti e Giovanni Crippa in un momento dello spettacolo «Danza macabra»

la natura del rapporto tra quel capitano insofferente e quella moglie Alice che oggi verrebbe liquidata come «stronza»: e ciò che vediamo in scena è solo uno sterile esercizio di recitazione antinaturalistica, totalmente e fino in fondo ronconiano. Un po’ troppo, specie nelle posture fisiche del suo attore-oggetto Crippa (il cugino Kurt, vecchio spasimante di Alice): su quel letto da cui si scende con le scale o con la testa rovesciata

dal divano non si sa perché. Ma anche nei sussurri di Adriana Asti e nelle esclamazioni iperboliche e manifestamente spavalde di Giorgio Ferrara. Non parliamo della scena: un divano che guarda a destra, una sedia che guarda a sinistra, un altro divano che guarda diritto (su cui ci si può sdraiare al contrario), un pianoforte (prescritto dall’autore) e quel letto troppo alto di cui dicevo. Aggiungo che questi orpelli, sempre in stile Ronconi vanno e

vengono, scivolano, si dispongono come se gli spazi tra loro mutassero. Perché? Una ragione c’è. Perché siamo su un’isola del Nord e c’è il forte, squassante, vento simbolico. Ma a noi, di questo vento, che importa se poi, addirittura, lo sposo si china e dà un bacetto alla esasperata, insopportabile moglie? © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Pitùr Seconda tappa del progetto di Mario Perrotta dedicato a Ligabue

Musica e colori per i tormenti di un pittore di MAGDA POLI

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opo Un bès, palpitante ritratto tra disegno e parola di Antonio Ligabue, artista dalla natura selvaggia, svizzero tedesco di nascita, adottato dalle nebbie e dalle calure della Bassa Padana, Mario Perrotta presenta Pitùr (il 16 al Festival Territori a Bellinzona) la seconda tappa del progetto dedicato al pittore, una partitura in movimento su musiche di Mario Arcari. Perrotta sceglie un approccio quasi da teatro danza, un approccio fluido per cercare di catturare, di evocare il movimento dell’anima e dell’immaginario di Ligabue attraverso le azioni danzate di sette bravi attori, sette come i colori dell’arcobaleno. Seduto di lato all’interno di una cornice, Ligabue-Perrotta smozzica con intensità i

Protagonista Mario Perrotta al centro

suoi pensieri, le sue emozioni, le sue riflessioni; e gli attori, vestiti di bianco e spostando candide tele alte quanto un uomo, creano e cancellano azioni mentre il bianco si colora di frammenti di quadri, animali selvaggi, galli e galline, donne desiderate, paesaggi interiori, incubi di una vita tormentata che l’arte trasforma in

JAZZ El valle de la infancia

fantastiche visioni. Mario Perrotta è un quadro parlante che alla fine si fonderà con gli attori, con i pensieri e le sensazioni in movimento nella mente del pittore in un fluire sincopato. Una sorta di aspro monologo interiore (con figure) che racconta di Ligabue, della sua indole, dei suoi stupori, del rapporto coi colori da opporre al bianco della follia, ma soprattutto, e con forza, della sua solitudine e dell’esclusione, angosciose compagne di tutta una vita. Un commovente, inquietante ritratto di «Al matt», come veniva chiamato Ligabue, meglio, un autoritratto d’artista solo, «con la faccia da strappo per vedere se sotto ce n’è un’altra». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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CANTAUTORI Wanted on Voyage

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LAUWERS

Data: 3 luglio 2014

La Biennale premia il magmatico regista. EPagina: i suoi86/87 incroci 2014 di musica, arte e recitazione. Da vedere a Venezia

l teatro di Jan Lauwers, Leone d’Oro alla prossima Biennale Teatro (30 luglio/10 agosto), è dodecafonico. Nel senso che scardina le regole: poniamo che il teatro sia fatto dall’equilibrio raggiunto tra sette linguaggi (attore, musica, parola, movimento, scena, immagine, suoni), ebbene, lui ne ha inventati almeno altri cinque intermedi. Non sono più semitoni ma incroci obbligati. E quindi a guardare i suoi spettacoli (ma sarà giusto dire solo guardare?) si

percepisce che tutti i sensi vengono rapiti. In un’intervista, nel 2011, per spiegare il sortilegio, Lauwers disse: «Se esiste un centro dell’azione, lo spettatore segue quello. Io voglio togliere quel centro, creando diverse fonti di centro. Voglio rivalutare le periferie della scena, trovare nuovi bilanciamenti. Questo fa sì che lo spettatore debba scegliere il proprio centro». Ecco perché il suo è un teatro politico. Sotto la direzione di Àlex Rigola, la Biennale Teatro si articola in workshop e

residenze: gli artisti sono chiamati a creare nella città e con la città. Così farà anche Lauwers: il regista fiammingo lavorerà insieme ad attori selezionati ed elementi della sua compagnia, la Needcompany. Il risultato di questo “laboratorio” si intitolerà “Just for Venice” e sarà mostrato in pubblico il 9 agosto al Teatro alle Tese. Sarà, potete contarci, uno spettacolo che mescolerà teatro, danza, musica e arte visiva. Perché in realtà Lauwers – originario di Anversa ma in tutto e per tutto artista internaziona-

Foto: W. Bergmann, V. Vanhecke, T.Tomasulo

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DI NICOLA FANO

Copia di e06893e7c3ad44328ad32c0a07b4c886

Bolle e i suoi fratelli

le – non ha fatto altro che portare a compimento l’idea di “attore totale” nata nel cuore delle avanguardie storiche all’inizio del Novecento. Pensate a Diaghilev e al suo “Parade” che, nel 1917, mise insieme la musica di Erik Satie, le scene e i costumi di Pablo Picasso, la poesia di Jean Cocteau, i movimenti di Léonide Massine: il modello di teatro totale al quale si ispira Lauwers è quello. Ma stavolta è lui a giocare tutti i ruoli. Non per niente, la motivazione del Leone d’Oro chiama in causa riferimenti 86 |

| 3 luglio 2014 CIVIDALE DEL FRIULI. Si apre nel nome dei gemelli Jiri e Otto Bubenicek il Mittelfest (dal 19 al 27 luglio). Singolare duo di danzatori, nati in una famiglia di circensi, divisi dalla carriera ma riuniti nel gala “Le soufle de l’esprit”, insieme a una decina di compagni. SANTARCANGELO. Tappa obbligata nel ricco programma (santarcangelofestival.com, dall’11 al 20 luglio) è il focus sui Motus e sul loro “AnimalePolitico Project”. Dal 15 al 20 una mostra di foto e video, “Call me X”, un incontro con il pubblico oltre alla ripresa di “Nella Tempesta”. Il gruppo presenta in prima nazionale “Calibal Cannibal” con Silvia Calderoli e Mohamed Ali Ltaief. SANSEPOLCRO. Kilowatt è sì un festivalino, ma con coproduzioni grintose che gli hanno fatto vincere un Premio Ubu, il Premio Nico Garrone e lo hanno visto inserito tra i “case study” degli economisti Bollo e Argano. Ventotto spettacoli dal 19 al 26 luglio: da vedere non solo Claudio Morganti, Caesar Brie e Tindaro Granata ma anche la Carrozzeria Orfeo in “Thanks for Vaselina”,

IL FILO ROSSO DELL’ESTATE di teatro e danza lo indica il ballerino più famoso d’Italia, che il “Gala Roberto Bolle & Friends” porta in tournée da Genova (18 e 19 luglio) a Torre del Lago (29) passando per Verona (22), Roma (25) e Trieste (27). Ecco una guida ragionata per tutto il resto. TIVOLI. Carolyn Carlson rende è molto alti: «Sicuramente Jan Lauwers omaggio a Mark l’artista del XXI secolo che Rothko, più si avvicina il a maestro ciò chedell’espressionismo Wagner definì conastratto, il termine Geil samtkunstwerk 3 luglio a Villa Adriana “Dialogue (artecon totale). Grazie a quewith Dopo questa indomita stoRothko”. è uno dei massimi rappresentanti della settantunenne, il 10 e 11eluglio, arrivano in un fusione del dionisiaco dell’apollineo i ragazzi del Nederlands Dans Theater 2. unico corpo perfetto». CIVITANOVA. Tra l’11 luglio e il 9 agosto si A dimostrazione della sua dichiarata regala due maratone di lusso. Il 19 ospita la totalità, Lauwers è anche artista da museo prima italiana di “Attends, attends, attends... (non disdegna installazioni e performance pour mon père”, assolo di Jan Fabre per il suo

performer Cédric Charron. Molta attesa, il 9 agosto, per “R-esistere” novità di Giulio D’Anna, che sarà di maratona insieme a “We love Arabs” dell’israeliano Hillel Kogan. BOLZANO. Per il trentesimo compleanno Bolzanodanza (dal 14 al 26 luglio) apre con la Sao Paulo Companhia de Danca, impegnata in pezzi di Forsythe, ospita Angelin Preljocaj (il 21 con “Ampty Moves) e lo Scapino Ballet (il 25 con “Pearl” di Ed Wubbe) e punta molto suJAN “Megalopolis”, meditazione sul destino LAUWERS. A LATO: LA SUA COMPAGNIA NEEDCOMPANY 76”. A SINISTRA, delle grandi cittàINdi“MARKETPLACE Constanza Macras (il 23). DALL’ALTO: I KUMULUS IN “SILENCE ENCOMBRANT” TORINO. Diviso fra il capoluogo e le residenze E “NELLATeatro TEMPESTA” DEI MOTUS sabaude, a Corte (17 luglio-3 agosto) punta l’obiettivo sulla danza delGame” Nord Europa lungometraggio,“Goldfish presencon il il norvegese Jo Stromgren il 2Mostra agosto, del tato proprio a Venezia, alla e, il 27 luglio, con la prima italiana del Cinema del 2002. In fondo, la sua scompluripremiato “Rain” di Pontus Lidberg. E messa parte da un presupposto semplice: dopo “Silence Encombrant” dei Kumulus (27), nel terzo millennio il teatro non basta più a chiude con i divertenti francesi di Système se stesso ee per sopravvivere scardinare Castafiore il loro “Stand alonedeve Zone”.

fantascenario di traffici internazionali e insieme casalinghi di erba. VOLTERRA. Imperdibile l’anteprima dello spettacolo dei detenuti-attori della Compagnia della Fortezza diretta da Armando Punzo. “Santo Genet” andrà in scena nel carcere dal 21 al 25 luglio e il 26 al Teatro Persio Flacco. Secondo movimento del “Santo Genet Commediante e martire”, richiama l’indimenticabile “Negri” del 1996 che andò in tournee dando vita a momenti indimenticabili nella storia del teatro. DRO. Una centrale elettrica dà energia al festival Drodesera che, dal ’68, ha costruito una fucina di creazioni artistiche. Il programma “Skillbuilding”, dal 24 luglio al 2 di agosto, annulla ogni barriera tra le arti. Impossibile descrivere gli oltre 60 artisti e le 21 prime nazionali, ma a raccontare la storia dei performer nati in quest’incubatrice culturale trentina proverà la compagnia degli Artefatti che declinerà le loro biografie. MONTICCHIELLO. Un autodramma in Val d’Orcia, scritto, diretto, interpretato e messo

in scena da un’intera comunità dal 28 luglio al 4 agosto. È il 7 aprile del 1944 e tutti sono radunati come bestie al macello di fronte ai mitra nazisti. Ma è anche il 2014, e le minacce e il rischio di annientamento della comunità non sono di minor portata... CHIUSI. Al festival Orizzonti, dal 1 al 10 agosto, la prima nazionale dell’ultimo lavoro dei Sacchi di Sabbia, “Marmocchio”, una specie di Pinocchio di marmo rivisitato in chiave western e fantascientifica. Anteprima nazionale di “Macbeth su Macbeth su Macbeth”, della Societas Raffaello Sanzio. BASSANO. Venticinque spettacoli in quattro giorni, dal 21 al 24 agosto, per “B Motion”, festival sulla danza di tendenza che fa uno zoom sul panorama olandese; presenta un’anteprima del prossimo spettacolo di Alessandro Sciarroni sul goalball, calcio per ipovedenti o nonvedenti; chiama le israeliane Yasmeen Godder e Iris Erez, e l’americano Connor Schumacher che con l’assolo “Boy oh Boy” denuncia l’omofobia della Middle America. Anna Abate e Sergio Trombetta

nei luoghi tradizionali dell’arte) e ha firmato molti cortometraggi sperimentali e un

le proprie regole. Sì, proprio come fece la dodecafonia nei confronti della musica. Q

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cuore delle avanguardie storiche all’inizio del Novecento. Pensate a Diaghilev e al suo “Parade” che, nel 1917, mise insieme la 2014 musica di Erik Satie, le scene e i costumi di Pablo Picasso, la poesia di Jean Cocteau, i movimenti di Léonide Massine: il modello di teatro totale al quale si ispira Lauwers è quello. Ma stavolta è lui a giocare tutti i ruoli. Non per niente, la motivazione del Leone d’Oro chiama in causa riferimenti Data: 3 luglio 2014

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CIVIDALE DEL FRIULI. Si apre nel nome dei gemelli Jiri e Otto Bubenicek il Mittelfest (dal 19 al 27 luglio). Singolare duo di danzatori, nati in una famiglia di circensi, divisi dalla carriera ma riuniti nel gala “Le soufle de l’esprit”, insieme a una decina di compagni. SANTARCANGELO. Tappa obbligata nel ricco programma (santarcangelofestival.com, dall’11 al 20 luglio) è il focus sui Motus e sul loro “AnimalePolitico Project”. Dal 15 al 20 una mostra di foto e video, “Call me X”, un incontro con il pubblico oltre alla ripresa di “Nella Tempesta”. Il gruppo presenta in prima nazionale “Calibal Cannibal” con


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Regione

brevi partiti

Lupiall’assembleaFvg delNuovoCentrodestra ■■ Ilministrodei Trasporti MaurizioLupi prenderàparte domaniall’assemblea regionale deicircoli edeglieletti del NuovoCentrodestradelFvg. L’incontroèfissato perle 20.30 aSan Giorgio di Nogaro all’Auditoriumdi Villa Dora in PiazzaPlebiscito.

IL PICCOLO GIOVEDÌ 3 LUGLIO 2014

codacons

insiel

Previsionipositiveperl’avviodeisaldi ■■ In Fvg i saldi estivi 2014, che partiranno sabato, andranno meglio rispetto agli scorsi anni, anche se a fine periodo l’andamento delle vendite farà registrare ancora segno negativo. Lo prevede il Codacons, che come ogni anno, fornisce le stime sulle tendenze dei consumatori nel periodo di sconti stagionali. In Fvg la contrazione degli acquisti da parte dei cittadini sarà più contenuta rispetto al passato, grazie al bonus da 80 euro in busta paga. «Il bonus aiuterà il commercio -afferma il presidente Carlo Rienzi -, ma non potrà fare miracoli, perché le famiglie preferiranno dirottare i soldi su beni primari».

Anagrafeonline dell’ediliziascolastica ■■ L'anagrafedell'edilizia scolasticae lesue modalitàdi aggiornamentosono state al centrodi un incontro, rivolto agli entilocali, organizzatoieri dalla Regioneper preparare le amministrazioni all'utilizzo dellostrumentochesarà necessarioper essereammessi ai futurifinanziamentistatali. Il sistema,chiamato “Resys web” èstato messoa puntoda Insiel.

gradisca

promozione

M5Sdice noallariaperturadel Cie ■■ Netta contrarietà alla riapertura del Cie di Gradisca. Ad esprimerla è il gruppo consiliare M5S. «Se le notizia di stampa di questi ultimi giorni venissero confermate, saremmo di fronte all’ennesimo cambio di programma di questo governo - attacca Ilaria Dal Zovo -. A più riprese la presidente Serracchiani e il ministro Alfano si erano, infatti, pronunciati per la chiusura della struttura. Non va dimenticato poi che questo Consiglio ha ribadito con una mozione la propria contrarietà. E Serracchiani si è impegnata con i cittadini del Friuli Venezia Giulia affinché quella struttura non venisse riaperta».

TurismoFvgin tour conleFrecce tricolori ■■ L’AgenziaTurismoFvg seguiràle FrecceTricolori in alcunedelle loroesibizioni estive,inun tourchediventa promozioneper ilterritorio che ospitail quartiergeneraledella Pan.Iprossimiappuntamenti inseritineltoursono a Trapani (19e 20luglio), Bellaria Igea Marina(3 agosto),Grado(17 agosto),Jesolo (24agosto) e Bardolino(21 settembre).

Giochi di luci e suoni per Muti al Sacrario

Ai lati della scalinata 170 proiettori a led. Definita la visita di Napolitano a Monfalcone: prima tappa la mostra sull’aviazione di Stefano Bizzi ◗ REDIPUGLIA

Sabato sera le prove video per la diretta Rai, domenica pomeriggio le prove dell’orchestra e del coro per il concerto della sera: si delineano ogni giorno di più i dettagli dell’evento organizzato da Ravenna Festival e Mittelfest ai piedi del Sacrario militare di Redipuglia per ricordare i caduti della Grande Guerra. Lo spettacolo si annuncia grandioso e non solo perché sul palco, di fronte ai capi di Stato di Italia Slovenia Croazia e Albania, a dirigere 365 persone provenienti da 70 Paesi tra orchestrali, solisti e coristi ci sarà il maestro Riccardo Muti. Sarà grandioso anche per la scenografia. Ai lati dei gradoni bianchi del monumento dei Centomila, sono stati sistemati 170 proiettori a led. Della potenza di 1200 Watt l’uno, illumineranno in maniera inedita il sacrario e le aree limitrofe. Oltre a garantire un'enorme potenza luminosa, i proiettori possono ruotare e permettono di coprire una completa gamma di cromatismi che va dalle tonalità pastello a quelle sature di un'unica sorgente di colore. Il limite è la sola fantasia umana. «Le luci ci permetteranno di intervenire in modo suggestivo, ma non è un concerto rock e, comunque non abbiamo ancora previsto particolari giochi luminosi», si limita a dire il direttore della fotografia Fabio Brera che, non avendo anco-

Studenti del Conservatorio Tartini di Trieste insieme all’Orchestra diretta dal maestro

Il posizionamento di fari e altoparlanti lungo la scalinata di Redipuglia (Bumbaca)

ra incontrato per i dettagli il regista televisivo Fabrizio Guttuso, non conferma la voce secondo cui, in occasione degli inni d’apertura, il Sacrario diventerà lo sfondo di un’immensa bandiera luminosa. Di certo c’è che al suo arrivo a Redipuglia, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano troverà ad attenderlo il ministro

della Difesa Roberta Pinotti. Ieri sono state confermate dalla Regione le presenze dei capi di Stato di Slovenia e Croazia Borut Pahor e Ivo Josipovic. Poco a poco i dettagli della visita presidenziale cominciano a delinearsi anche in via ufficiale. Dopo il suo arrivo all'aeroporto di Ronchi, Napolitano giungerà alle 11.35 a Monfalcone dove ha in program-

ma una visita privata alla mostra “Oltre le nuvole-Aviatori italiani nella Prima Guerra Mondiale”. Alla Galleria d'Arte contemporanea di piazza Cavour il presidente verrà accolto dai prefetti di Trieste e Gorizia, Maria Adelaide Garufi e Vincenzo Zappalorto, dal sindaco di Monfalcone Silvia Altran, dalla presidente della Regione Debora Serracchiani, dal

Sul palco del grande concerto di Redipuglia diretto da Riccardo Muti domenica sera ci sarà anche una delegazione del Conservatorio Tartini di Trieste: 26 coristi e 7 strumentisti ad arco. Il grande coro del concerto sarà infatti integrato dal Coro accademico del Tartini guidato dal docente preparatore Walter Lonigro, mentre i sette musicisti saranno inseriti nelle file dell'Orchestra. Sotto la direzione di Muti il Coro Accademico aveva già cantato il Requiem di Cherubini assieme ai Cori accademici di Lubiana e Zagabria in occasione del concerto per i presidenti organizzato a Trieste in piazza Unità nel 2010. Ad aprire la serata saranno alle 21 le esibizioni del Coro dei cori dell'Associazione italiana Alpini-Sezione di Udine e della Fanfara congedati della Brigata alpina “Cadore”. Dopo l'esecuzione degli inni nazionali, il maestro Muti dirigerà la “Messa da Requiem” di Giuseppe Verdi. L’orchestra composta da musicisti e coristi provenienti da tutta Europa sarà accompagnata dai solisti Tatiana Serjan (soprano), Daniela Barcellona (mezzosoprano), Saimir Pirgu (tenore) e Riccardo Zanellato (basso). (s.b.)

presidente del Consiglio regionale Franco Iacop e dal presidente della Provincia di Gorizia Enrico Gherghetta. Alla visita seguirà l'intervento del Presidente della Repubblica e l’esibizione del Coro giovanile “Freevoices”, diretto dalla maestra Manuela Marussi, che proporrà il brano “Fuoco e mitragliatrici”. Intanto, per il concerto di do-

Il “caso” isontino degli alberi della discordia

Botta e risposta tra gli organizzatori di èStoria e il sindaco Romoli sui nuovi ippocastani di corso Verdi di Roberto Covaz ◗ GORIZIA

Chissà se Elio Apih, uno dei più autorevoli storici del Novecento giuliano, amava studiare all’ombra di un ippocastano piuttosto che di un platano? La domanda non ha natura botanica, ma attiene a quel gioiello della cultura goriziana che è il festival èStoria. Che si propone da dieci anni a questa parte ai giardini pubblici di corso Verdi, dove sono allestiti due tendoni, uno dei quali, appunto, dedicato ad Apih. Ora, dove è solitamente col-

Ditte fallite in Friuli, un arresto e 13 denunce La GdF di Udine ha arrestato un imprenditore di San Giorgio di Nogaro, Marco Pines di 47 anni, denunciato altre 13 persone al termine di indagini sul fallimento di quattro società, con la distrazione di capitali all'estero da parte dei titolari. Tra mancati pagamenti a fornitori e sottrazione di denaro - versato all'estero o non dovuto al fisco l'ammontare delle bancarotte ammonta a circa 1,5 milioni di euro. Il Gip di Udine ha emesso un decreto di sequestro per equivalente per 177 mila euro, relativi alle imposte non versate. In particolare la prima società fallita, operante nel settore edile, dopo aver realizzato una truffa in operazioni commerciali con un'impresa di San Donà di Piave, causandogli un danno di circa 610mila euro, ha trasferito in Slovenia un milione di euro a due società riconducibili agli stessi medesimi soci della

menica sera a Redipuglia rimangono disponibili i biglietti gratuiti per i posti in piedi. Le prenotazioni, fino ad esaurimento della disponibilità, dovranno essere effettuate al massimo entro le 13 di domenica sul sito www.mittelfest.org. Per ogni richiesta si possono prenotare al massimo due posti. ©RIPRODUZIONERISERVATA

alberi potrà interferire con l’ingresso alla tenda Apih. E il sindaco ha prontamente indicato che ci sono ampi spazi alternativi arrivando a promettere a Ossola la rimozione dell’aiuola previo congruo indennizzo. A osservarli discutere, l’altro giorno ai giardini, sembravano due ragazzini che giocano a nascondino. Sia detto senza ingiuria, s’intende. Il problema è stato risolto, la “bomba” disinnescata sul nascere. Non corre rischi di sfratto la ben più grande tenda Erodoto. Adriano Ossola a questo punto ha dovuto promettere che l’organizzazione dell’11.a edizione di èStoria proseguirà senza intoppi e senza timori arborei. Forse, a parziale indennizzo per aver pensato male del sindaco, dovrebbe provvedere a donargli la fantastica parabola del pastore


overno - attacca Ilaria Dal Zovo -. A più riprese a presidente Serracchiani e il ministro Alfano si rano, infatti, pronunciati per la chiusura della truttura. Non va dimenticato poi che questo onsiglio ha ribadito con una mozione la propria ontrarietà. E Serracchiani si è impegnata con i 2014 ttadini del Friuli Venezia Giulia affinché quella truttura non venisse riaperta».

promozioneper ilterritorio che ospitail quartiergeneraledella Pan.Iprossimiappuntamenti inseritinel toursono a Trapani Data: 3 luglio 2014 (19e 20luglio), Bellaria Igea Pagina: 16 (dettaglio) Marina(3 agosto),Grado(17 agosto),Jesolo (24agosto) e Bardolino(21 settembre).

Muti al Sacrario

Monfalcone: prima tappa la mostra sull’aviazione

ta alla mostra iatori italiani a Mondiale”. contemporaur il presiden-

Studenti del Conservatorio Tartini di Trieste insieme all’Orchestra diretta dal maestro Sul palco del grande concerto di Redipuglia diretto da Riccardo Muti domenica sera ci sarà anche una delegazione del Conservatorio Tartini di Trieste: 26 coristi e 7 strumentisti ad arco. Il grande coro del concerto sarà infatti integrato dal Coro accademico del Tartini guidato dal docente preparatore Walter Lonigro, mentre i sette musicisti saranno inseriti nelle file dell'Orchestra. Sotto la direzione di Muti il Coro Accademico aveva già cantato il Requiem di Cherubini assieme ai Cori accademici di Lubiana e Zagabria in occasione del concerto per i presidenti organizzato a Trieste in piazza Unità nel 2010. Ad aprire la serata saranno alle 21 le esibizioni del Coro dei cori dell'Associazione italiana Alpini-Sezione di Udine e della Fanfara congedati della Brigata alpina “Cadore”. Dopo l'esecuzione degli inni nazionali, il maestro Muti dirigerà la “Messa da Requiem” di Giuseppe Verdi. L’orchestra composta da musicisti e coristi provenienti da tutta Europa sarà accompagnata dai solisti Tatiana Serjan (soprano), Daniela Barcellona (mezzosoprano), Saimir Pirgu (tenore) e Riccardo Zanellato (basso). (s.b.)

presidente del Consiglio regionale Franco Iacop e dal presidente della Provincia di Gorizia Enrico Gherghetta. Alla visita seguirà l'intervento del Presidente

menica sera a Redipuglia rimangono disponibili i biglietti gratuiti per i posti in piedi. Le prenotazioni, fino ad esaurimento della disponibilità, dovranno essere


od, il fotografo Niclas Hammartrom che ha vinto il premio Unicef Photo of the year 2013, Lilly Gruber “Testimone della storia” e Simone Cristicchi “premio speciale Luchetta 2014”. Ma ci sarà spazio anche per degli ospiti musicali come Ilaria Porceddu, la rivelazione di Sanremo giovani, il rapper Miura, e i tre giovani talenti “Il volo”. Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble, regaleranno a Trieste un'anteprima del loro tour estivo internazionale. «È un grande onore per noi essere stati invitati a questo evento - spiega Barone - dopo avere fatto tante cose dai tempi di "Ti lascio una canzone" e ci fa piacere tornare a esibirci per il pubblico italiano». Da quando sono usciti dal programma televisivo a oggi sono diventati delle star a livello internazionale. «Eppure qui nel nostro paese - spiega Ginoble -

Premio Luchetta. Modera il giornalista Giovanni Tomasin. Della crisi ucraina si dibatterà alle 17.45 con Sergio Canciani, a lungo corrispondente Rai da Mosca, Barbara Gruden, inviata del Tg3 nei paesi dell’Est e Pino Scaccia, inviato storico del Tg1 e autore del libro “Mafija”. L’incontro è dedicato al reporter Andy Rocchetti, assassinato nei giorni scorsi in Ucraina. Gli incontri sono a ingresso libero.

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Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble: “Il volo” ospite stasera al teatro Rossetti

in molti sono convinti che siamo tre tenori che cantano un repertorio di musica melodica della tradizione italiana. Siamo due tenori e un baritono che hanno ormai un loro repertorio diverso e lo proponiamo anche in spagnolo o in francese. Mi rendo conto che siamo poco qui in Italia e mi spiace che ci conoscano poco, ma il tutto esaurito per le

nostre date di Taormina mi riempie di gioia». Tre ragazzi che hanno coronato il loro sogno di diventare cantanti già da giovanissimi, con un successo dirompente soprattutto oltreoceano. «La nostra vita è cambiata negli ultimi anni - spiega - Boschetto, e il mio lavoro mi ha portato a scoprire il giusto equilibrio familiare. Credo che ci si

renda conto davvero del valore della famiglia solo quando se ne sente la mancanza. Questa nuova vita mi ha portato a rivalutare tante cose». Un contratto discografico con la Geffen, la storica casa di produzione che, tra gli altri ha portato al successo i Guns'n'Roses. «È una gioia immensa per me che sono un loro grande fan - afferma Barone -.

Sono andato a un loro concerto qualche tempo fa e non riuscivo a capacitarmi che la loro etichetta segue anche noi». Ma i tre giovani cantanti non hanno incontrato solo da spettatori le grandi Star, infatti hanno affiancato in tour niente meno che Barbra Streisand. «È un'artista straordinaria - ricorda Boschetto - durante la tournée,

coglienza. «Come spesso succede - afferma Boschetto - quando una cosa la abbiamo in casa non la ammiriamo tanto. Vedere dei ragazzi che cantano come facevano tanti anni fa Al Bano, Gianni Morandi o Anna Oxa per noi italiani può sembrare strano ma all'estero piace tantissimo». Alla vigilia di un ennesimo tour internazionale sono felici di una pausa che li ha riportati dalle loro famiglie per qualche giorno, e hanno valutato la scaletta da presentare a "I nostri Angeli" con grande attenzione. Ginoble non nasconde un profondo amore per gli Stati Uniti che nasce dalla cultura e dalle città. Barone invece continua a studiare canto lirico, sperando un giorno di potersi esibire al Metropolitan o alla Scala. Giovani, talentuosi e determinati, saranno la ciliegina sulla torta di un evento perfetto. ©RIPRODUZIONERISERVATA

Lilli Gruber: «Allarme nuove demagogie» Oggi riceve il premio “Testimoni della storia” nella corte del Palazzo della Regione ◗ TRIESTE

A lei, giornalista autrice di reportage sulla caduta del Muro di Berlino e su molti altri eventi storici degli ultimi decenni, verrà assegnato quest’anno il Premio Friuladria-Testimoni della Storia. L’appuntamento, che chiude il cartellone di “Antepremio” - è per oggi alle 18.30, nel cortile del Palazzo della Regione in piazza Unità, dove la giornalista dialogherà con il direttore del Piccolo, Paolo Possamai. Lilli Gruber ha da poco concluso il suo talk show di attualità e politica “Ottoemezzo”, in onda su La7 dal 2008. «Sono molto soddisfatta -

dice - di questa ultima stagione di “Ottoemezzo”. Abbiamo chiuso con la media del 6 per cento in un anno televisivamente non facile per i programmi di approfondimento politico. Anche l’esperimento del sabato ha registrato molti consensi con un buon 4 per cento». L'intervista più appagante? «Tra le interviste più appaganti che ricordo citerei sicuramente quelle ai tre leader europei alla vigilia delle elezioni: Martin Schulz per i socialisti, Marine Lepen del Front National e Alexis Tsipras per Syriza. Sono state anche tra le più complesse da

preparare, per il lavoro di ricostruzione della situazione politica europea che in Italia è spesso trascurata. Molto belle anche quelle al ministro Delrio e a Eugenio Scalfari alla vigilia del nuovo governo di Matteo Renzi». Il suo prossimo libro? «Sono già al lavoro sul nuovo libro, il seguito di “Eredità”, che racconterà le vicende dei figli della mia bisnonna, Rosa Tiefenthaler, negli anni della seconda guerra mondiale. Mi concentrerò soprattutto sulla storia di Hella, la ribelle della famiglia, che sembra aver già catturato l’attenzione dei lettori. Il libro uscirà ad ottobre per Rizzoli,

si intitolerà “Tempesta”». Quale eredità le ha lasciato la sua famiglia? «Ho deciso di scrivere “Eredità” dopo aver letto il diario che la mia bisnonna ha tenuto per quasi quarant’anni: dal 1902, l’anno del suo matrimonio, a poco prima della sua morte, nel 1940. Si tratta di un documento eccezionale, di un importante pezzo di Storia che molti ancora non conoscono: il crollo dell’Impero austroungarico, l’arrivo degli italiani e poi del fascismo e l’illusione che la Germania nazista potesse ripagare i sudtirolesi dei torti subiti. Chiunque viene in Sudtirolo può toccare con mano

Lilli Gruber prepara il suo nuovo libro, “Tempesta”, che esce in ottobre

che la convivenza tra minoranze diverse è possibile. E questo è un merito di tutti: sudtirolesi, ladini e italiani compresi. La mia famiglia mi ha insegnato l’importanza di coltivare le proprie radici e difen-

Sguardi di donne sulla guerra «che non fa più notizia» La cronaca di prima linea nel racconto delle giornaliste vincitrici. Cristicchi: «Così ho scoperto Magazzino 18» ◗ TRIESTE

Simone Cristicchi

La guerra si manifesta in modo terribile e raccontare i conflitti non fa notizia. Ma c'è ancora chi resiste in prima linea per portare ogni giorni davanti agli occhi del mondo il dramma della guerra nella vita quotidiana di chi è costretto a subirla. A raccontare le storie vissute nelle trincee del mondo i vincitori del Premio Luchetta 2014, ospiti ieri agli incontri di Antepremio. «Sono padre di tre bambini – ha raccontato il fotografo Niclas Hammarström vincitore del Premio Luchetta 2014 con un

avventuroso e drammatico reportage da Aleppo in Siria – e per questo ho voluto fare qualcosa per i bambini. Ne ho visti morire fra le braccia della madre, uccisi dai cecchini. Le immagini non sono parole, toccano le coscienze delle persone. Per questo bisogna continuare a documentare i conflitti». Sono 1.400.00 i bambini dispersi in Siria. E sono in aumento i casi di malnutrizione – ha sottolineato il portavoce nazionale Unicef Andrea Iacomini: «Ci vorrebbero nei giornali meno pagine di politica e più notizie dal mondo».

Il testimone è passato, subito dopo, alle tre inviate di guerra vincitrici del Premio Luchetta 2014: Flavia Paone del Tg3 nella sezione tv, Lucia Capuzzi di Avvenire nella sezione quotidiani/ periodici e Lucia Goracci di Rai3-Doc3 nella sezione reportage. Un mestiere, quello del “giornalismo di trincea”, sempre più al femminile come dimostrano i riconoscimenti assegnati nelle ultime edizioni del Premio. «Le donne hanno più facilità ad entrare in sintonia con le situazioni di disagio – ha esordito Flavia Paone, premiata per aver ricostruito la vicenda

dello sgombero della discarica Rom vicino a Giugliano, Napoli, dove i bambini rom si sono ammalati a causa delle alle esalazioni dei fumi – Le donne hanno maggiore capacità di immedesimazione, partecipazione, empatia». Con sensibilità tutta femminile Lucia Capuzzi ha raccontato ai lettori di Avvenire il paradosso della povertà in Bolivia, dove i bimbi rivendicano di poter lavorare pur di sostenere le loro famiglie. «Il presidente Morales voleva mettere dei limiti precisi al lavoro minorile sotto i 14 anni, ma i bimbi boliviani sono addirittura scesi in piazza

dere la propria identità. E i nuovi nazionalismi e le vecchie demagogie che attraversano l’Europa di oggi devono ricordarci sempre che nulla è mai scontato». Maria Cristina Vilardo

per reclamare la possibilità di guadagnarsi i soldi necessari a pagarsi la scuola. Così la legge non è mai entrata in vigore». Al femminile anche lo sguardo di Lucia Goracci, da anni inviata in vari fronti di guerra. «Ma le notizie internazionali non fanno notizia né ascolti, in Italia soprattutto». Per Simone Cristicchi la guerra è anche memoria,come ha detto raccontando come è nato il suo spettacolo Magazzino 18. Antepremio prosegue oggi dalle 17 nel Cortile del Palazzo della Regione in piazza Unità: “Con la cultura si mangia?” Se lo chiederanno l’assessore regionale Gianni Torrenti e i promotori dei festival vicino/lontano, èStoria, pordenonelegge, Mittelfest e Premio Luchetta. A seguire, della crisi ucraina parleranno Barbara Gruden, Sergio Canciani e Pino Scaccia.


asera prende “Il Data: 3 luglio 2014

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lio Giammaria i tre giovani cantanti che hanno s IL PROGRAMMA

Tre inviati dibattono della crisi in Ucraina

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renda conto davvero del valore

Si concludono oggi gli appuntamenti di Antepremio Luchetta. Alle 17, nel cortile del palazzo della Regione in piazza Unità, si dibatte sul tema “Con la cultura si mangia?”: ne parlano l’assessore regionale Gianni Torrenti con i curatori dei festival vicino/lontano, èStoria, Mittelfest, Pordenonelegge e Premio Luchetta. Modera il giornalista Giovanni Tomasin. Della crisi ucraina si dibatterà alle 17.45 con Sergio Canciani, a lungo corrispondente Rai da Mosca, Barbara Gruden, inviata del Tg3 nei paesi dell’Est e Pino Scaccia, inviato storico del Tg1 e autore del libro “Mafija”. L’incontro è dedicato al reporter Andy Rocchetti, assassinato nei giorni scorsi in Ucraina. Gli incontri sono a ingresso libero.

Sono andato a un loro concerto

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LIGNANO » Tre appuntamenti in giallo nel segno di Scerbanenco

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Imprenditore arrestato, 13 indagati Maxi-operazione della Gdf: inchiesta su 4 società fallite, un milione di euro in ballo di Elena Del Giudice

L’imprenditore arrestato dalla Gdf è di San Giorgio

Un imprenditore in manette, quattro società fallite, tredici persone indagate, distrazioni di fondi per oltre un milione di euro. Questi, in estrema sintesi, i fatti. Ma la vicenda che ha portato ieri la Finanza a dare corso all’ordinanza di

custodia nei confronti di Marco Pines, 46 anni, residente a San Giorgio di Nogaro, è assai più complessa. Sono coinvolte, infatti, altre quattro persone – Adriano Schiratti, 46 anni di Lignano, Pietro Contessi, 39 anni di Palmanova ma residente a Portorose, Marco Sivilotti, 45 anni di San Daniele, e Davide Rasolo, 40 anni di Gemo-

na – per le quali la procura aveva chiesto la misura della custodia cautelare, non concessa dal giudice. Sono indagati inoltre altri nove soggetti tutti a vario titolo e con diversi gradi di responsabilità. ■ ALLE PAGINE 18 E 19

Profughi, tendopoli a Palmanova Area d’accoglienza vicino all’ospedale. Potrebbero arrivare 120 persone MATTEO SENZA AVVERSARI

cronache UN FERITO

Viale Leopardi La lite finisce a coltellate

di DINO AMENDUNI

A

lla domanda «Chi sarà in grado di competere con Renzi alle prossime elezioni politiche?» il 48% ha risposto: «Nessuno». I restanti si sono divisi tra Grillo, Berlusconi e Salvini. Il primo non vuole candidarsi, il secondo non può, il terzo vuolfar correrelaLegada sola.

Una lite tra stranieri è finita a coltellate, ieri pomeriggio, in borgo stazione. È successo in viale Leopardi, in un condominio abitato prevalentemente da extracomunitari.

■ APAGINA 2

l’inchiesta

GRANDE GUERRA

■ DE FRANCISCO A PAGINA 17

Latte tossico Il pm non molla e fa ricorso

Domenica Napolitano al concerto di Redipuglia di Domenico Pecile

mereto di tomba

◗ UDINE

Inizierà domenica mattina, da Monfalcone, la visita in Friuli Venezia Giulia del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che in serata assisterà al Sacrario militare di Redipuglia al concerto diretto dal maestro Riccardo Muti. ■ A PAGINA 10

L’allestimento della tendopoli e dell’ospedale da campo a Palmanova (Foto Petrussi) ■ CESCHIA A PAGINA 14, ALTRI SERVIZI A PAGINA 15

uffici e traslochi

Regione, il valzer delle sedi

La Regione sta pensando di riaprire via San Francesco di Anna Buttazzoni

■ PIGANI A PAGINA 16

◗ UDINE

CATEGORIE E FISCO

La sede della Regione di via San Francesco a Udine potrebbe essere riaperta. E ripopolarsi di consiglieri regionali. Il palazzo è in vendita da sei anni, ma finora non si sono fatti avanti acquirenti realmente interessati all’affare.

«Commercio e artigianato: una mazzata da Tari e Tasi»

■ APAGINA 8

■ A PAGINA 21

SORESTANTS E SOTANS a cura dei Cjastrons

I

ex conseîrs regjonâls a ritirin il vitalizi di 5.400 euros in pueste come i pensionâts, ma a van dome i ultins dal mês. Un pôc par no fâsi viodi, un pôc par saltâ la file.

■ A PAGINA 29

Casa-discarica trasformata in allevamento


sto: «Nessuno». I restanti si sono divisi tra Grillo, Berlusconi e SalData: 3 luglio 2014 vini. Il primo non vuole candidarsi, il secondo non può, il Pagina: terzo1 (dettaglio) 2014 vuolfar correrelaLegada sola. ■ APAGINA 2

GRANDE GUERRA

Domenica Napolitano al concerto di Redipuglia di Domenico Pecile ◗ UDINE

Inizierà domenica mattina, da Monfalcone, la visita in Friuli Venezia Giulia del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che in serata assisterà al Sacrario militare di Redipuglia al concerto diretto dal maestro Riccardo Muti. ■ A PAGINA 10

L’allestimento d


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Regione

L’omaggio di Napolitano parte da Monfalcone Arriverà domenica mattina per le commemorazioni a cent’anni dalla Grande guerra Lunedì incontro col collega sloveno Pahor. Tappa ad Aquileia ancora da confermare di Domenico Pecile ◗ UDINE

Inizierà domenica mattina, da Monfalcone, la visita in Fvg del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che in serata, alle 21, assisterà al Sacrario militare di Redipuglia al concerto diretto dal maestro Riccardo Muti in occasione delle commemorazioni per il centenario della Grande Guerra. Il Presidente Napolitano, dopo il suo arrivo all’aeroporto di Ronchi dei Legionari, giungerà alle 11.35 a Monfalcone, dove ha in programma una visita privata alla mostra “Oltre le nuvole. Aviatori italiani nella Prima Guerra Mondiale”, allestita nella Galleria d’arte contemporanea in piazza Cavour. Il presidente sarà accolto dal commissario di Governo e prefetto di Trieste Maria Adelaide Garufi, dal prefetto di Gorizia Vincenzo Zappalorto, dal sindaco di Monfalcone Silvia Altran, dalla presidente della Regione, Debora Serracchiani, dal presidente del Consiglio regionale Franco Iacop e dal presidente della Provincia Enrico Gher-

ghetta. Dopo la visita privata alla mostra, sono previsti l’indirizzo del saluto del sindaco e una illustrazione della mostra da parte del curatore, Paolo Gaspari. Seguirà l’intervento di Napolitano. Si esibirà quindi il Coro giovanile “Freevoices”, diretto dalla maestra Manuela Marussi, che proporrà il brano “Fuoco e mitragliatrici”. È stato ufficializzato che il

quartier generale del presidente sarà l’hotel Felcaro di Cormons dove Napolitano potrebbe pranzare per poi concedersi un attimo di riposo prima di ripartire per Redipuglia. L’intero albergo sarebbe stato messo a disposizione del presidente e di tutto il personale al seguito, mentre non c’è alcuna indiscrezione sul menu che gli sarà proposto.

Inchiesta Mose, Comune di Venezia sospeso Il prefetto di Gorizia nominato commissario Il prefetto di Gorizia, Vittorio Zappalorto, è stato nominato Commissario prefettizio del Comune di Venezia, con i poteri del sindaco, della giunta e del consiglio comunale sospesi, con lo stesso decreto, dal prefetto di Venezia. Il provvedimento fa seguito alle dimissioni del sindaco, Giorgio Orsoni, firmate il 13 giugno, ovvero il giorno dopo essere ritornato in libertà dopo gli arresti domiciliari con l’ondata di provvedimenti restrittivi fatti scattare dalla procura per gli appalti Mose. Zappalorto, trevigiano, 58 anni, ha iniziato la sua carriera a Trieste, presso l’Ufficio di gabinetto. Nel 1991 è stato trasferito a Roma e dal 2010 al 2013 è stato prima capo di gabinetto e voi vicario alla prefettura di Milano. Nel dicembre dello scorso anno è stato nominato prefetto a Gorizia. Ora l’incarico di gestire la fase di transizione che si è aperta in Comune a Venezia.

l’approdo di fincantieri in borsa

Assegnati 500 milioni di azioni

All’arrivo a Redipuglia il Presidente Napolitano sarà atteso dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti, e dalla presidente Serracchiani. Saranno tra gli altri presenti al concerto in onore dei caduti di tutte le guerre diretto dal maestro Muti il presidente della Repubblica di Slovenia, Borut Pahor, e il presidente croato, Ivo Josipovic. In attesa dell’arrivo di Napolitano si esibiranno il coro della sezione di Udine dell’Associazione nazionale alpini e la fanfara congedati della Brigata alpina “Cadore”. Dopo l’esecuzione degli inni nazionali, il maestro Muti dirigerà la “Messa da Requiem” di Giuseppe Verdi. Il giorno successivo, dopo la notte trascorsa nell’hotel di Cormons, Napolitano incontrerà il presidente della Slovenia, Borut Pahor: al Monte Santo verrà scoperta una targa in memoria dei caduti delle battaglie dell’Isonzo. Resta invece ancora un’incognita se nella stessa giornata sarà ad Aquileia. Il sindaco, Gabriele Spanghero conferma di non avere ancora avuto alcuna comunicazione ufficiale.

Oggi i

Pro Ton ◗ UDINE

Renzo dopo la dello sc alle euro destra Un’ope provare alternat Serracch contras dimostr destra « sere spe borator vative». Tondo a ra, alle dor di U vegno “ trodestr blog “Il to dal d Veneto partecip glieri reg Alessan Zilli e Al «Il sen zione – de nel t gno. Son i moder biano b a correre ti, dai fa persone nelle so passato rissime. biamo d


Tantericetteperlariforma

passerà al Parlamentino di Piazza Oberdan perché dal Piano «Rilancimpresa» dovranno derivare due provvedimenti di legge da far approdare in Aula ad autunno: uno sui consorzi e distretti nell’ottica della semplificazione e l’altro sullo sviluppo dell’impreData: 3 luglio sa ma2014 «dobbiamo avere la certezza che la programmazione europea sia chiusa ad per usufruire dei fondi altrimenti il Pagina: 10ottobre documento non sarebbe applicabile in via definitiva». Tra le problematiche principali, secondo Bolzonello «vi è la scarsa propensione al ricambio imprenditoriale» mentre sul fronte dell’internazionalizzazione «la Regione deve mettere a disposizione delle imprese gli strumenti adatti». Occupazione e competitività le due le finalità fondamentali del Piano. Superamento della fase di crisi e il rilancio del settore manifatturiero (che ha perso 3900 posti di lavoro) le due direttrici d’intervento. Parlando di attrattività, la Regione punta alla riduzione della leva fiscale, a politiche per l’efficienza energetica, infrastrutture (in primis la banda larga) e il potenziamento CATEGORIE - La presentazione di Friuli Future Forum, manifestazione d’avanguardia udinese della promozione attraverso il sito Businessfvg e l’ampliamento del portale del markeuna soglia di imprese quale para- favorire l’imprenditoria giovaniUDINE ting. metro per stabilire la quantità di le. Punture di spillo tra Riccardo «Una grande sfida» per il vicepresidente Camere di Commercio in una Riccardo (Fi) e Da Pozzo, «il della Regione che ha posto l’accento anche regione, «almeno 40 mila per sistema camerale costa molto sull’importanza degli investimenti in settotenere aperta una Camera». A meno di un consigliere regionari nuovi quali il biomedicale, l’industria sollevare la questione era stato in le» ha detto il presidente di navale, l’agroalimentare e la green ecoAula l’ex presidente Renzo Ton- Unioncamere Fvg, «analizziamo nomy. La semplificazione delle norme e do con una mozione poi ritirata i bilanci» lo ha sfidato Riccardi. delle procedure, lo sportello unico per le sulla base dell’impegno assunto Se Gorizia difende la specificità imprese, l’informatizzazione dei procedida tutti i capigruppo di affronta- dell’ente, per il presidente della menti per accelerare i pagamenti da parte Per re il tema in Commissione. «La Camera di Commercio di Pordedella pubblica amministrazione sono gli politica – ha ricordato Tondo – ha none (25 mila imprese) Giovanni altri obiettivi che Bolzonello ha riferito Giovanni deciso di superare le province, Pavan «una Camera regionale durante l’audizione accusando i tempi Da Pozzo ora più che mai è un percorso unica con presidi territoriali è troppo lunghi (oggi di circa 12 mesi) con basterebnecessario che va fatto». Per più che sufficiente». Le Commiscui l'Amministrazione regionale eroga i bero due Paride Cargnelutti (Ncd), «sono sioni ora metteranno assieme i contributi ai progetti. Obiettivi «indispensedi strumenti da attualizzare alla dati per sottoporli alla Giunta sabili – ha concluso l'assessore - per dare situazione socio economica». Bar- regionale che a Roma potrà far efficace attuazione alle misure previste». camerali in E.B. baza Zilli (Ln) ha posto l’accento valere le istanze territoriali. Regione sulla carenza di azioni volte a © riproduzione riservata © riproduzione riservata

Concordi sulla razionalizzazione, meno sul numero di enti da mantenere Elisabetta Batic NOSTRO SERVIZIO

TRIESTE - La necessità condivisa è quella di riformare il sistema camerale del Friuli Venezia Giulia. È quanto è emerso durante le audizioni, che si sono svolte ieri in Consiglio regionale, dei presidenti delle quattro Camere di Commercio regionali. «La riforma la farà su legge delegata il governo – ha sottolineato il presidente della Camera di Commercio di Udine Giovanni Da Pozzo – ma credo che in una regione piccola come la nostra due Camere in rappresentanza di due economie diverse avrebbero una logica, una per il settore manifatturiero e commerciale e l’altra per l’economia del mare, dei porti e della logistica» mantenendo dei presidi territoriali. Anche Unioncamere rientra nel pacchetto di ristrutturazione, «stiamo cercando di realizzare delle strutture di tipo consortile, una per le attività di internazionalizzazione e una per le attività di gestione delle funzioni delegate ». I dati 2013 dicono che sono 45.974 le imprese attive in provincia di Udine. Il bilancio 2013 dell’ente camerale è pari a 14.421.737 euro, il costo del personale ammonta a 3.158.104 euro e a 2.492.613 quello di funzionamento. Per Da Pozzo è necessaria

2014

GRANDE GUERRA Il Presidente arriverà nella mattinata di domenica a Ronchi, poi a Monfalcone

Napolitano a Redipuglia, incertezza su Aquileia (A.L.) - Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sarà in Friuli - Venezia Giulia domenica 6 luglio già di primo mattino, per poi assistere in serata al concerto diretto dal maestro Riccardo Muti al Sacrario di Redipuglia, per la commemorazione del Centenario della Grande Guerra. Con lui saranno presenti i presidente di Slovenia Borut Pahor e di Croazia Ivo Josipovic. Ancora incertezza, invece, sulla tappa ad Aquileia del presidente della Repubblica, inizialmente ventilata per lunedì 7 luglio. Al momento su questo punto non vi sono certezze. Domenica, invece, dopo l'arrivo all'aeroporto di Ronchi dei Legionari, Napolitano sarà alle 11.35 a Monfalcone per una visita privata

alla mostra «Oltre le nuvole. Aviatori italiani nella Prima Guerra Mondiale», allestita nella Galleria d'Arte contemporanea della cittadina. Lo attenderanno e accompagneranno lungo l'esposizione il commissario di Governo e prefetto di Trieste Maria Adelaide Garufi, il prefetto di Gorizia Vincenzo Zappalorto, il sindaco Silvia Altran, la presidente della Regione Debora Serracchiani e il presidente del Consiglio Franco Iacop. In questa sede è previsto l'intervento del presidente Napolitano, cui seguirà l'esibizione del coro giovanile Freevoices, diretto dalla maestra Manuela Marussi, che proporrà il brano «Fuoco e mitragliatrici». All'arrivo a Redipuglia per il con-

certo della sera, il presidente sarà accolto dal ministro della Difesa Roberta Pinotti e dalla presidente Seracchiani. Si esibiranno il Coro dell'Ana-Sezione di Udine e la Fanfara congedati della Brigata Alpina «Cadore», prima che il maestro Muti salga sul palco per dirigere la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi. L'orchestra sarà composta da musicisti provenienti da tutta Europa, con i cantanti solisti Tatiana Serjan (soprano), Daniela Barcellona (mezzosoprano), Saimir Pirgu (tenore) e Riccardo Zanellato (basso). Molto importante anche la formazione corale. Complessivamente, sul palco ci saranno 400 persone tra musicisti e coristi.

SACRARIO La visita del presidente nel 2008


Data: 3 luglio 2014

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Regione

IL PICCOLO VENERDÌ 4 LUGLIO 2014

La Transalpina unisce Napolitano e Pahor Lunedì i presidenti di Italia e Slovenia nel piazzale di Gorizia che sancì la caduta del muro. Una targa sul Monte Santo di Franco Femia ◗ GORIZIA

Nell’intensa due giorni che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano trascorrerà nell’Isontino, c’è spazio per una puntata nella vicina Slovenia. Lunedì mattina Napolitano, dopo aver assistito la sera precedente al Sacrario di Redipuglia assieme ai presidenti di Slovenia, Croazia, Albania e Austria al concerto diretto da Riccardo Muti, si è dato appuntamento con il presidente della Slovenia Borut Pahor sul piazzale della Transalpina, a Gorizia. Un luogo scelto non a caso perché la piazza della Transalpina rappresenta un simbolo di unione e di collegamento non solo tra due città, Gorizia e Nova Gorica, ma anche tra due Nazioni, dopo che per decenni è stata attraversata da

quella cortina di ferro che divideva l’Europa in due blocchi. Su quel piazzale nel febbraio del 2004 è caduto il muro, che dal 1947 divideva le due città, prima ancora dell’abbattimento dei confini. Su quel piazzale il 1˚ maggio 2004 si svolse la cerimonia dell’entrata della Slovenia nell’Unione europea. E lunedì alla Transalpina,

sul mosaico che segna il passaggio tra Italia e Slovenia, Napolitano e Pahor si stringeranno la mano alla presenza delle autorità delle due città e dei rappresentanti della minoranza italiana in Slovenia e di quella slovena in Italia. Napolitano e Pahor avranno, poi, un colloquio di circa 20 minuti prima di prendere la strada che li porterà sul Monte Santo.

Un evento quello di lunedì in terra slovena organizzato e desiderato in modo particolare dal presidente Pahor, che è originario di San Pietro-Vertojba, un paese a ridosso di Nova Gorica e che fino alla seconda guerra mondiale era una frazione di Gorizia. Sul Monte Santo i due presidenti scopriranno una targa bilingue in memoria dei caduti

della prima guerra mondiale che, a quanto si è appreso, sarà collocata su una panca. E su quella panchina Napolitano e Pahor si siederanno e converseranno avendo di fronte il monte Sabotino e la vallata dell’Isonzo, teatro cento anni fa di quelle cruente 12 battaglie che videro immolarsi migliaia e migliaia di soldati appartenenti ai due eserciti con-

©RIPRODUZIONERISERVATA

di Laura Borsani La prima giornata nella terra carsica della Grande Guerra per il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sarà dunque a Monfalcone. Il Capo dello Stato giungerà nella città dei cantieri domenica verso le 11.30, per visitare l’esposizione multimediale “Alisto - Le ali sulla storia”, che sarà inaugurata alla Galleria d’Arte contemporanea di piazza Cavour. La conferma è giunta ieri dal Quirinale, dove i funzionari sono alle prese con la programmazione dettagliata della visita del Presidente nell’Isontino, calibrando ogni movimento, scandito da un rigoroso protocollo. E sarà proprio a Monfalcone, nell’ambito del taglio del nastro alla mostra realizzata con immagini inedite scelte grazie al lavoro di ricerca all’Osterreichisches Staatsaichir di Vienna e in altri musei nazionali, con tanto di simulatore di volo realizzato con la mappatura digitale del terreno carsico a partire dalle foto aeree italiane e austro-ungariche scattate nel periodo 1914-1918, che Napolitano esprimerà il suo più lungo intervento ufficiale, dedicato alla Grande Guerra, di cui quest’anno ne ricorre il centenario dallo scoppio. Il Presidente, dopo la visita privata alla mostra, pronuncerà il suo intervento in un locale della Galleria at-

trapposti. Quelle della Transalpina e di Monte Santo non saranno le ultime tappe di Giorgio Napolitano sul territorio isontino. Prima di rientrare a Roma, il Capo dello Stato di recherà ad Aquileia dove renderà omaggio ai Caduti della prima guerra mondiale nel piccolo Cimitero degli Eroi, che si trova alle spalle della basilica poponiana. Nell’arcosolio - un sarcofago inserito in una nicchia - sono conservati i resti mortali dei 10 militi ignoti lì tumulati il 4 novembre del 1921 dopo che la gradiscana Maria Bergamas, madre di un volontario morto sul Carso e mai ritrovato, all’interno della basilica, scelse tra 11 bare di soldati senza nome quella che è stata poi traslata all’Altare della Patria a Roma ed è diventata la tomba del Milite ignoto.

Operai al lavoro durante l’allestimento del palco al Sacrario di Redipuglia (Foto Bumbaca)

INAUGURERÀ LA MOSTRA SULLA GRANDE GUERRA

Il Capo dello Stato a Monfalcone poi il concerto del maestro Muti

‘‘

IL MEGA PALCO DEL SACRARIO

trezzato a sala stampa, davanti ai giornalisti. Napolitano sarà accolto a Monfalcone dal presidente della Regione, Debora Serracchiani, dal presidente della Provincia, Enrico Gherghetta, e dal sindaco Silvia Altran. «Non posso che esprimere grande soddisfazione, e riconoscenza, per la visita del Presidente Napolitano nella nostra città, che ha così accolto il nostro invito a partecipare all’inaugurazione della mostra - ha osservato il primo cittadino -. Ciò peraltro che ci inorgoglisce è il fatto che il Presidente esprimerà le sue parole sulla Grande Guerra pro-

prio a Monfalcone». Il secondo intervento ufficiale del Capo dello Stato è previsto per la giornata successiva, lunedì, quando, atteso in matti-

nata in Slovenia, in occasione dello scoprimento di una lapide sul Monte Santo, assieme al Presidente Borut Pahor, Napolitano pronuncerà un discorso di

tuzioni,ivalori culturali,morali, religiosi e le idee diffusi in tutta Europa furono sconvolti dallo scoppio del conflitto. Quella immane tragedia segnò una svolta per il Vecchio Continente dopo un lungo periodo di sviluppo culturale, scientifico, industriale,tecnologico, artistico. Una svolta mutatasi, presto, inbaratro. Si è soliti ricordare l'amara profeziadelministro degliesteri inglese Edward Grey espressa la sera del 4 agosto 1914, subito dopo la decisione dell'impero britannico di entrare in guerra: <La luce si sta spegnendo in tutta Europa e non la rivedremo più riaccendersi nel corso della nostravita>. Quella notte, ancora più buia di quanto la maggior parte dei governanti, delle classi dirigenti

e delle opinioni pubbliche riuscìadimmaginare, haallungato le sue tenebre ben oltre l'ultimo giorno di guerra. E' tutto il Novecento ad esserne stato segnato indelebilmente. Come tutto il Vecchio Continente, funestato solo dopo una manciata di anni da inumani totalitarismi ed un nuovo conflittomondiale. La Grande Guerra sta, dunque, a pieno titolo dentro la storia dell'Europa. La incide. La determina. In qualche modo ne definisce la forma, non solo geopolitica, con cui le generazioni che verranno dopo di essa dovranno fare i conti. E tutto ciò vale anche per l'Italia di allora, Stato giovanissimo, caratterizzato da un diffuso sviluppo ma attraversato da profondi conflitti territoriali, economici e sociali:

il Paese è sospinto al conflitto dalla volontà di completare quel processo unitario di cui solotre anniprima siera celebrato ilcinquantesimoanniversario. L’obiettivo del Comitato storico scientifico, d'intesa con il governo, è promuovere la massimaconoscenzadiquella tragica stagione affinché quanti più italiani,apartire dai giovaniedagli studenti - da qui un rilievo particolare è dato alla collaborazione con il Ministero dell’istruzione - possano avvicinarsi a eventi, luoghi, protagonisti, ragioni e torti, vita al fronte - dal Carso all' Adamello - e nelle "retrovie", conseguenze tragiche della guerra e straordinarie prove di generosità che lo caratterizzarono. Per questo grande spazio nel programma è stato dato al recu-

Giorgio Napolitano

Domani notte inizieranno i lavori di copertura una volta ultimato il montaggio delle gradinate per il coro Previsti tre maxi-schermi

circa 3 minuti. Per il resto, non sono contemplati altri interventi da parte del Presidente, che peraltro, sempre domenica, a Cormons consumerà la colazione assieme agli altri Capi di Stato dei Paesi coinvolti nel Conflitto, il Presidente sloveno Pahor, il Presidente croato Ivo Josipovic, e, per quanto è dato sapere al momento, il presidente del Consiglio federale austriaco Georg Keuschnigg. I Capi di Stato prenderanno posto quindi, domenica sera, in prima fila in platea per assistere al concerto commemorativo dedicato ai Caduti della Prima Guerra mondia-

le, diretto dal Maestro Riccardo Muti, a Redipuglia. L’arrivo è previsto per le 21.15, quando al Sacrario saranno già affluiti tutti gli spettatori. La presenza di Napolitano e i suoi colleghi omologhi coinciderà di fatto con l’intonazione della Messa da Requiem di Giuseppe Verdi. Allestimenti al Sacrario Fervono, intanto, i preparativi di allestimento del monumentale e coreografico “scenario” che ospiterà il concerto del Maestro Muti, evento coprodotto da Ravenna festival e Mittelfest in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia, sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica italiana. Domani notte è prevista l’installazione della copertura del palco, di 26 metri per 20, per il quale ieri è stato ultimato il montaggio delle gradinate destinate al coro. Oggi dovrebbe quindi riunirsi in via straordinaria la Commissione provinciale pubblici spettacoli, per vagliare e approvare la modifica del progetto. La copertura, che sarà poi soggetta al relativo collaudo tecnico, sarà pronta per la giornata di sabato. Completata ieri sera l’installazione della “camera acustica”, una parete trasparente in plexiglas a circondare l’intero palco. Tre, inoltre, i maxi-schermi, di 4 metri per 250 l’uno. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

DALLA PRIMA

NELLA CASA DELLA MEMORIA DI REDIPUGLIA di FRANCO MARINI (*)

S

ebbene il nostro Paese sia entrato nel conflitto nel maggio del 1915 la data di inizio del programma è stata fissata nel 2014, in linea con l'avvio delle commemorazioni in tutti gli Stati coinvolti, tenendo conto della valenza sovranazionale ed europea dell'evento e delle conseguenze che comunque si sono avvertite in Italia dal 1914. E' un evento particolarmente importante per la costruzione della nostra identità europea perché il sistema politico, le isti-

pero dei più significativi luoghi della memoria, quei sacrari che come Redipuglia, dove giacciono 100mila militari di cui 60mila ignoti, custodiscono le spoglie dei seicentomila caduti e al censimento dei monumenti ai caduti presenti in ognuno dei comuni italiani tra cui ne verrannoselezionaticento. È un ricordo al servizio della conoscenza che vogliamo svolgere con l'occhio al presente ed al destino dell'Europa perché, lo rammentava Mitterrand nel 1995 rivolto al Parlamento di Strasburgo: «Sappiate, ce lo insegna la storia, l'unica alternativaall'Europa unita èlaguerra». (*) Presidente del Comitato storico scientifico per gli anniversari diinteresse nazionale ©RIPRODUZIONERISERVATA

Il Sacrario di Redipuglia


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IL PICCOLO VENERDÌ 4 LUGLIO 2014

La Transalpina unisce Napolitano e Pahor Lunedì i presidenti di Italia e Slovenia nel piazzale di Gorizia che sancì la caduta del muro. Una targa sul Monte Santo di Franco Femia ◗ GORIZIA

Nell’intensa due giorni che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano trascorrerà nell’Isontino, c’è spazio per una puntata nella vicina Slovenia. Lunedì mattina Napolitano, dopo aver assistito la sera precedente al Sacrario di Redipuglia assieme ai presidenti di Slovenia, Croazia, Albania e Austria al concerto diretto da Riccardo Muti, si è dato appuntamento con il presidente della Slovenia Borut Pahor sul piazzale della Transalpina, a Gorizia. Un luogo scelto non a caso perché la piazza della Transalpina rappresenta un simbolo di unione e di collegamento non solo tra due città, Gorizia e Nova Gorica, ma anche tra due Nazioni, dopo che per decenni è stata attraversata da

quella cortina di ferro che divideva l’Europa in due blocchi. Su quel piazzale nel febbraio del 2004 è caduto il muro, che dal 1947 divideva le due città, prima ancora dell’abbattimento dei confini. Su quel piazzale il 1˚ maggio 2004 si svolse la cerimonia dell’entrata della Slovenia nell’Unione europea. E lunedì alla Transalpina,

sul mosaico che segna il passaggio tra Italia e Slovenia, Napolitano e Pahor si stringeranno la mano alla presenza delle autorità delle due città e dei rappresentanti della minoranza italiana in Slovenia e di quella slovena in Italia. Napolitano e Pahor avranno, poi, un colloquio di circa 20 minuti prima di prendere la strada che li porterà sul Monte Santo.

Un evento quello di lunedì in terra slovena organizzato e desiderato in modo particolare dal presidente Pahor, che è originario di San Pietro-Vertojba, un paese a ridosso di Nova Gorica e che fino alla seconda guerra mondiale era una frazione di Gorizia. Sul Monte Santo i due presidenti scopriranno una targa bilingue in memoria dei caduti

della prima guerra mondiale che, a quanto si è appreso, sarà collocata su una panca. E su quella panchina Napolitano e Pahor si siederanno e converseranno avendo di fronte il monte Sabotino e la vallata dell’Isonzo, teatro cento anni fa di quelle cruente 12 battaglie che videro immolarsi migliaia e migliaia di soldati appartenenti ai due eserciti con-

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di Laura Borsani La prima giornata nella terra carsica della Grande Guerra per il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sarà dunque a Monfalcone. Il Capo dello Stato giungerà nella città dei cantieri domenica verso le 11.30, per visitare l’esposizione multimediale “Alisto - Le ali sulla storia”, che sarà inaugurata alla Galleria d’Arte contemporanea di piazza Cavour. La conferma è giunta ieri dal Quirinale, dove i funzionari sono alle prese con la programmazione dettagliata della visita del Presidente nell’Isontino, calibrando ogni movimento, scandito da un rigoroso protocollo. E sarà proprio a Monfalcone, nell’ambito del taglio del nastro alla mostra realizzata con immagini inedite scelte grazie al lavoro di ricerca all’Osterreichisches Staatsaichir di Vienna e in altri musei nazionali, con tanto di simulatore di volo realizzato con la mappatura digitale del terreno carsico a partire dalle foto aeree italiane e austro-ungariche scattate nel periodo 1914-1918, che Napolitano esprimerà il suo più lungo intervento ufficiale, dedicato alla Grande Guerra, di cui quest’anno ne ricorre il centenario dallo scoppio. Il Presidente, dopo la visita privata alla mostra, pronuncerà il suo intervento in un locale della Galleria at-

Operai al lavoro durante l’allestimento del palco al Sacrario di Redipuglia (Foto Bumbaca)

INAUGURERÀ LA MOSTRA SULLA GRANDE GUERRA

Il Capo dello Stato a Monfalcone poi il concerto del maestro Muti

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IL MEGA PALCO DEL SACRARIO

trezzato a sala stampa, davanti ai giornalisti. Napolitano sarà accolto a Monfalcone dal presidente della Regione, Debora Serracchiani, dal presidente della Provincia, Enrico Gherghetta, e dal sindaco Silvia Altran. «Non posso che esprimere grande soddisfazione, e riconoscenza, per la visita del Presidente Napolitano nella nostra città, che ha così accolto il nostro invito a partecipare all’inaugurazione della mostra - ha osservato il primo cittadino -. Ciò peraltro che ci inorgoglisce è il fatto che il Presidente esprimerà le sue parole sulla Grande Guerra pro-

prio a Monfalcone». Il secondo intervento ufficiale del Capo dello Stato è previsto per la giornata successiva, lunedì, quando, atteso in matti-

nata in Slovenia, in occasione dello scoprimento di una lapide sul Monte Santo, assieme al Presidente Borut Pahor, Napolitano pronuncerà un discorso di

circa 3 minuti. Per il resto, non sono contemplati altri interventi da parte del Presidente, che peraltro, sempre domenica, a Cormons consumerà la colazione assieme agli altri Capi di Stato dei Paesi coinvolti nel Conflitto, il Presidente sloveno Pahor, il Presidente croato Ivo Josipovic, e, per quanto è dato sapere al momento, il presidente del Consiglio federale austriaco Georg Keuschnigg. I Capi di Stato prenderanno posto quindi, domenica sera, in prima fila in platea per assistere al concerto commemorativo dedicato ai Caduti della Prima Guerra mondia-

tuzioni,ivalori culturali,morali, religiosi e le idee diffusi in tutta Europa furono sconvolti dallo

e delle opinioni pubbliche riuscìadimmaginare, ha allungato le sue tenebre ben oltre l'ultimo

il Paese è sospinto al conflitto dalla volontà di completare quel processo unitario di cui so-

pero dei più significativi luoghi della memoria, quei sacrari che come Redipuglia, dove giaccio-

Giorgio Napolitano

Domani notte inizieranno i lavori di copertura una volta ultimato il montaggio delle gradinate per il coro Previsti tre maxi-schermi

DALLA PRIMA

NELLA CASA

trapposti. Quelle della Transalpina e di Monte Santo non saranno le ultime tappe di Giorgio Napolitano sul territorio isontino. Prima di rientrare a Roma, il Capo dello Stato di recherà ad Aquileia dove renderà omaggio ai Caduti della prima guerra mondiale nel piccolo Cimitero degli Eroi, che si trova alle spalle della basilica poponiana. Nell’arcosolio - un sarcofago inserito in una nicchia - sono conservati i resti mortali dei 10 militi ignoti lì tumulati il 4 novembre del 1921 dopo che la gradiscana Maria Bergamas, madre di un volontario morto sul Carso e mai ritrovato, all’interno della basilica, scelse tra 11 bare di soldati senza nome quella che è stata poi traslata all’Altare della Patria a Roma ed è diventata la tomba del Milite ignoto.

le, diretto dal Maestro Riccardo Muti, a Redipuglia. L’arrivo è previsto per le 21.15, quando al Sacrario saranno già affluiti tutti gli spettatori. La presenza di Napolitano e i suoi colleghi omologhi coinciderà di fatto con l’intonazione della Messa da Requiem di Giuseppe Verdi. Allestimenti al Sacrario Fervono, intanto, i preparativi di allestimento del monumentale e coreografico “scenario” che ospiterà il concerto del Maestro Muti, evento coprodotto da Ravenna festival e Mittelfest in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia, sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica italiana. Domani notte è prevista l’installazione della copertura del palco, di 26 metri per 20, per il quale ieri è stato ultimato il montaggio delle gradinate destinate al coro. Oggi dovrebbe quindi riunirsi in via straordinaria la Commissione provinciale pubblici spettacoli, per vagliare e approvare la modifica del progetto. La copertura, che sarà poi soggetta al relativo collaudo tecnico, sarà pronta per la giornata di sabato. Completata ieri sera l’installazione della “camera acustica”, una parete trasparente in plexiglas a circondare l’intero palco. Tre, inoltre, i maxi-schermi, di 4 metri per 250 l’uno. ©RIPRODUZIONE RISERVATA


e Nova Gorica, ma anche tra due Nazioni, dopo che per decenni è stata attraversata da

ed è diventata la tomba del Milite ignoto. ©RIPRODUZIONERISERVATA

Data: 4 luglio 2014

di Laura Borsani La prima giornata nella terra carsica della Grande Guerra per il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, sarà dunque a Monfalcone. Il Capo dello Stato giungerà nella città dei cantieri domenica verso le 11.30, per visitare l’esposizione multimediale “Alisto - Le ali sulla storia”, che sarà inaugurata alla Galleria d’Arte contemporanea di piazza Cavour. La conferma è giunta ieri dal Quirinale, dove i funzionari sono alle prese con la programmazione dettagliata della visita del Presidente nell’Isontino, calibrando ogni movimento, scandito da un rigoroso protocollo. E sarà proprio a Monfalcone, nell’ambito del taglio del nastro alla mostra realizzata con immagini inedite scelte grazie al lavoro di ricerca all’Osterreichisches Staatsaichir di Vienna e in altri musei nazionali, con tanto di simulatore di volo realizzato con la mappatura digitale del terreno carsico a partire dalle foto aeree italiane e austro-ungariche scattate nel periodo 1914-1918, che Napolitano esprimerà il suo più lungo intervento ufficiale, dedicato alla Grande Guerra, di cui quest’anno ne ricorre il centenario dallo scoppio. Il Presidente, dopo la visita privata alla mostra, pronuncerà il suo intervento in un locale della Galleria at-

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2014 Operai al lavoro durante l’allestimento del palco al Sacrario di Redipuglia (Foto Bumbaca)

INAUGURERÀ LA MOSTRA SULLA GRANDE GUERRA

Il Capo dello Stato a Monfalcone poi il concerto del maestro Muti trezzato a sala stampa, davanti ai giornalisti. Napolitano sarà accolto a Monfalcone dal presidente della Regione, Debora Serracchiani, dal presidente della Provincia, Enrico Gherghetta, e dal sindaco Silvia Altran. «Non posso che esprimere grande soddisfazione, e riconoscenza, per la visita del Presidente Napolitano nella nostra città, che ha così accolto il nostro invito a partecipare all’inaugurazione della mostra - ha osservato il primo cittadino -. Ciò peraltro che ci inorgoglisce è il fatto che il Presidente esprimerà le sue parole sulla Grande Guerra pro-

le, diretto dal Maestro Riccardo Muti, a Redipuglia. L’arrivo è previsto per le 21.15, quando al Sacrario saranno già affluiti tutti gli spettatori. La presenza di Napolitano e i suoi colleghi omologhi coinciderà di fatto con l’intonazione della Messa da Requiem di Giuseppe Verdi. Allestimenti al Sacrario Fervono, intanto, i preparativi di allestimento del monumentale e coreografico “scenario” che ospiterà il concerto del Maestro Muti, evento coprodotto da Ravenna festival e Mittelfest in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia, sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica italiana. Domani notte è prevista l’installazione della copertura del palco, di 26 metri per 20, per il quale ieri è stato ultimato il montaggio delle gradinate destinate al coro. Oggi dovrebbe quindi riunirsi in via straordinaria la Commissione provinciale pubblici spettacoli, per vagliare e approvare la modifica del progetto. La copertura, che sarà poi soggetta al relativo collaudo tecnico, sarà pronta per la giornata di sabato. Completata ieri sera l’installazione della “camera acustica”, una parete trasparente in plexiglas a circondare l’intero palco. Tre, inoltre, i maxi-schermi, di 4 metri per 250 l’uno.

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IL MEGA PALCO DEL SACRARIO

Giorgio Napolitano

Domani notte inizieranno i lavori di copertura una volta ultimato il montaggio delle gradinate per il coro Previsti tre maxi-schermi

prio a Monfalcone». Il secondo intervento ufficiale del Capo dello Stato è previsto per la giornata successiva, lunedì, quando, atteso in matti-

nata in Slovenia, in occasione dello scoprimento di una lapide sul Monte Santo, assieme al Presidente Borut Pahor, Napolitano pronuncerà un discorso di

e delle opinioni pubbliche riuscìadimmaginare, ha allungato le sue tenebre ben oltre l'ultimo giorno di guerra. E' tutto il Novecento ad esserne stato segnato indelebilmente. Come tutto il Vecchio Continente, funestato solo dopo una manciata di anni da inumani totalitarismi ed un nuovo conflittomondiale. La Grande Guerra sta, dunque, a pieno titolo dentro la storia dell'Europa. La incide. La determina. In qualche modo ne definisce la forma, non solo geopolitica, con cui le generazioni che verranno dopo di essa dovranno fare i conti. E tutto ciò vale anche per l'Italia di allora, Stato giovanissimo, caratterizzato da un diffuso sviluppo ma attraversato da profondi conflitti territoriali, economici e sociali:

il Paese è sospinto al conflitto dalla volontà di completare quel processo unitario di cui solotre anniprima siera celebrato ilcinquantesimoanniversario. L’obiettivo del Comitato storico scientifico, d'intesa con il governo, è promuovere la massimaconoscenza diquella tragica stagione affinché quanti più italiani,apartiredai giovaniedagli studenti - da qui un rilievo particolare è dato alla collaborazione con il Ministero dell’istruzione - possano avvicinarsi a eventi, luoghi, protagonisti, ragioni e torti, vita al fronte - dal Carso all' Adamello - e nelle "retrovie", conseguenze tragiche della guerra e straordinarie prove di generosità che lo caratterizzarono. Per questo grande spazio nel programma è stato dato al recu-

circa 3 minuti. Per il resto, non sono contemplati altri interventi da parte del Presidente, che peraltro, sempre domenica, a Cormons consumerà la colazione assieme agli altri Capi di Stato dei Paesi coinvolti nel Conflitto, il Presidente sloveno Pahor, il Presidente croato Ivo Josipovic, e, per quanto è dato sapere al momento, il presidente del Consiglio federale austriaco Georg Keuschnigg. I Capi di Stato prenderanno posto quindi, domenica sera, in prima fila in platea per assistere al concerto commemorativo dedicato ai Caduti della Prima Guerra mondia-

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DALLA PRIMA

NELLA CASA DELLA MEMORIA DI REDIPUGLIA di FRANCO MARINI (*)

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ebbene il nostro Paese sia entrato nel conflitto nel maggio del 1915 la data di inizio del programma è stata fissata nel 2014, in linea con l'avvio delle commemorazioni in tutti gli Stati coinvolti, tenendo conto della valenza sovranazionale ed europea dell'evento e delle conseguenze che comunque si sono avvertite in Italia dal 1914. E' un evento particolarmente importante per la costruzione della nostra identità europea perché il sistema politico, le isti-

tuzioni,ivalori culturali,morali, religiosi e le idee diffusi in tutta Europa furono sconvolti dallo scoppio del conflitto. Quella immane tragedia segnò una svolta per il Vecchio Continente dopo un lungo periodo di sviluppo culturale, scientifico, industriale,tecnologico, artistico. Una svolta mutatasi, presto, inbaratro. Si è soliti ricordare l'amara profeziadelministro degliesteri inglese Edward Grey espressa la sera del 4 agosto 1914, subito dopo la decisione dell'impero britannico di entrare in guerra: <La luce si sta spegnendo in tutta Europa e non la rivedremo più riaccendersi nel corso della nostravita>. Quella notte, ancora più buia di quanto la maggior parte dei governanti, delle classi dirigenti

pero dei più significativi luoghi della memoria, quei sacrari che come Redipuglia, dove giacciono 100mila militari di cui 60mila ignoti, custodiscono le spoglie dei seicentomila caduti e al censimento dei monumenti ai caduti presenti in ognuno dei comuni italiani tra cui ne verrannoselezionaticento. È un ricordo al servizio della conoscenza che vogliamo svolgere con l'occhio al presente ed al destino dell'Europa perché, lo rammentava Mitterrand nel 1995 rivolto al Parlamento di Strasburgo: «Sappiate, ce lo insegna la storia, l'unica alternativaall'Europa unita èlaguerra». (*) Presidente del Comitato storico scientifico per gli anniversari diinteresse nazionale ©RIPRODUZIONERISERVATA

Il Sacrario di Redipuglia


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Flavia Paone di Rai3 Tg3 premiata per il reportage sul campo rom di Giugliano: attrezzato ma costruito su una discarica di rifiuti tossici

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Data: 4 luglio 2014 Pagina: 37

L’Unicef, presente con il suo portavoce Andrea Iacomini, inizia una collaborazione insieme alla Fondazione Luchetta.

La cultura in regione? «Prima di tutto si deve fare sistema» di Pierpaolo Pitich ◗ TRIESTE

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Lucia Capuzzi di Avvenire premiata per il reportage sui bambini boliviani costretti a lavorare: se protestano la polizia li carica

storia si è soffermata sulla sua esperienza di donna di confine. Nata in Sud Tirolo, sin da bambina, ha detto, ha vissuto con una duplice identità. «Essere nata in Sud Tirolo è stato un privilegio. Sono cresciuta all'insegna della diversità», ha detto Lilli Gruber . «Oggi però - ha aggounto la giornsalista - in una Europa unita non si può pensare al diverso da noi come una minaccia. Credo moltissimo in un modello di Europa unificata che ci consente di essere uniti nella diversità».

«Con la cultura si mangia poco rispetto a quelle che sono le potenzialità, ma si può e si deve mangiare di più: la cultura deve essere paragonata ad una vera e propria industria del Paese e nel suo impatto sull’economIa può superare molti altri settori». Così l'assessore regionale Gianni Torrenti nel corso del confronto con cinque dei più importanti festival della regione nell'ambito degli incontri del Premio Luchetta. «Non è un discorso di risorse e di crisi economica ma di scelte - ha ribadito Torrenti -. Ci deve essere una sistematicità nelle proposte complessive del territorio e questa Regione ha voluto fare scelte diverse rispetto al passato. Serve cambiare passo: c'è il bisogno di selezionare, monitorare e creare economia. Ma è fondamentale il coordinamento tra le iniziative culturali e i soggetti economici del territorio: ma non dobbiamo dimenticare che il focus è rappresentato dall'utenza, dai cittadini, ai quali chiediamo di proporre e farci conoscere le loro opinioni». Tra i rappresentanti delle maggiori manifestazioni culturali della regione è emerso il bisogno di fare sistema e di una riflessione comune sulle proposte da attuare insieme alla politica. Per Gianmario Villalta di “Pordenonelegge”: «Il compito della politica è quello di far conoscere e di valorizzare il territorio: ma è cambiato il modo di intendere e di fruire la cultura e dunque ecco la necessità di sinergie e di condivisione dei progetti». Concetti ripresi da Alessandro Verona di “Vicino e Lontano”: «Più che di cultura è il caso di parlare di produzione culturale, di una vera e propria filiera. Il Fvg ha un'occasione unica:

L’assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti (Foto Bruni)

grazie ad un protocollo d'intesa tra i principali festival della regione, può lanciare una sfida sul tema della cultura a livello nazionale ed internazionale». Adriano Ossola del festival èStoria ha voluto lanciare una provocazione: «Dobbiamo fare massa critica e non danneggiarci a vicenda: e allora perché non pensare ad una fusione? Alla politica chiediamo di parlare un linguaggio adeguato ai tempi e alle circostanze, le sfide vanno studiate a tavolino insieme alle istituzioni». Secondo Franco Calabretto di “Mittelfest” è invece necessario «collaborare insie-

me ma nel rispetto delle proprie specificità. Il sistema Fvg è articolato e complesso: la cultura è un meccanismo inserito in una organizzazione più ampia e solo un intervento della Regione può produrre risultati». Chiusura affidata ai padroni di casa del “Premio Luchetta” con Giovanni Marzini, secondo cui «non bisogna parlare di fusione ma di concreti atti sinergici: solo con un coordinamento puntuale e un’attenta regia della Regione Fvg si può costruire un sistema di accoglienza turistica per gli anni a venire». ©RIPRODUZIONERISERVATA

sta, il pericolo è che le centra-


Cinquant’anni fa, esatti esatti, con “Il Vangelo secondo Matteo”, Pier Paolo Pasolini conquistava a Venezia il Leone d’argento della Mostra del Cinema. Il confronto artistico, intellettuale, soprattutto polemico che ne seguì, fu intenso. La scelta di far interpretare Gesù a un sindacalista catalano di 19 anni e di affidarsi ad attori non professionisti, molti dei quali “presi dalla strada”, fece sensazione. Cinquant’anni dopo, quel titolo, quel vangelo, quella stessa scelta, riemergono a Venezia. Questa volta non si tratta di un film. Ma di un lungo, impegnativo, ambizioso progetto ideato e realizzato da Virgilio Sieni, che del 9˚ Festival internazionale di Danza contemporanea della Biennale è il direttore. Anche lui ha deciso che a dare corpo e movimenti alla propria visione non debbano essere solo i professionisti del movimento danzato, ma uomini e donne che nella vita sono - piuttosto - padri, madri, figli, anziani, bambini, artigiani, non vedenti… i centosessantatre interpreti del “Vangelo secondo Matteo”. Un’umanità “comune” e al tempo stesso speciale, che animerà con la danza i 27 quadri che in 3 cicli, per i prossimi 3 weekend, segneranno il punto conclusivo e più alto del progetto speciale di Biennale College con cui Sieni ha articolato il suo Festival. C’è da giurare che, mezzo secolo dopo Pasolini, questa scelta tanto determinata nelle intenzioni di Sieni e così frequente nei suoi spettacoli, faccia ancora una volta sensazione. Soprattutto tra chi ritiene che danza e coreografia siano

complessivo. Un piccolo teatro costruito ex novo, ancora odoroso di buon legno, appena segato e incollato, con le sue ampie e comode gradinate, era il luogo dove i visitatori potevano fermarsi, sedersi e osservare, ad esempio, i figuranti della crocifissione. Una nicchia d’arte dal vivo, nel bel mezzo della mostra di Architettura, dove scorgere una quindicina di persone che si muovono, accudiscono corpi, sollevano tavole in croce. Difficile dire se danzano, perché nella “danza sociale” e dai confini aperti di Virgilio Sieni, danzare non è virtuosismo e atletica, ma partecipazione sincrona e accordo emotivo. Un accordo di corpi e di percezioni che si trasmette anche a chi guarda, e può fermarsi, darsi il proprio tempo, distrarsi, tornare a guardare. Come succederà nei tre weekend, visto che nello sviluppo di ogni ciclo, per la durata di circa un'ora, a ogni spettatore sarà lasciato un personale punto di vista, la possibilità di non vedere tutto, o magari di rivedere qualcosa. Il lavoro artistico e organizzativo che ha portato a ciò non è stato semplice. Già un anno fa i gruppi si sono formati in diverse regioni - Veneto, Trentino Alto Adige, Toscana, Emilia Romagna, Basilicata, Puglia – e là hanno provato separatamente, grazie a un coordinamento comune: una sorta di giro d’Italia che ha portato Sieni e suoi collaboratori a scoprire, tra i tanti interpreti che si sono offerti, quelli più disponibili a un lavoro così impegnativo e lungo. E i più disponibili sono stati proprio gli anziani e i bambini.

Data: 4 luglio 2014 Pagina: 40

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Un momento della Crocifissione dal “Vangelo secondo Matteo” di Virgilio Sieni: per il coreografo danzare non è tecnica, ma sincronia e accordo emotivo

esibizioni della geometria e delle dinamiche del corpo, virtuosismo d’eccellenza, dimostrazione delle possibilità e dei limiti del movimento, padronanza totale dello spazio. Invece qui, le incertezze, la fragilità, i blocchi, le imprecisioni, i tic di chi non ha un corpo modellato dall’arte, sono la materia, viva, umana, fin troppo umana, su cui agisce Sieni. «A me interessa lavorare con ragazzi di 8 anni e anche con anziani, magari fino ai 100», dice il coreografo che in una creazione di un decennio fa, “Osso” aveva scelto come partner danzante in scena il padre Fosco, più che ottantenne. «Per questo Vangelo volevo due ragazze molto giovani e un uomo che potesse raffigurare la flagellazione quasi sotto

forma di tic nervosi». Sono potenti le immagini e le emozioni che Sieni crea lavorando con i “non professionisti”. Il ciclo dei 27 quadri prenderà vita questa sera negli spazi delle Tese, i cinquecenteschi laboratori dove le maestranze dell’Arsenale veneziano tendevano le vele. E si ripeterà a gruppi di nove quadri ciascuno per i prossimi tre fine settimana (dal venerdì, ore 20, alla domenica, ore 12). «Una sequenza unica e irripetibile», sottolineano in Biennale. «Dall’annuncio dell’angelo e dall’ingresso a Gerusalemme fino all’ultima cena e alla crocifissione – anticipa ancora Sieni – sarà una polifonia di azioni coreografiche rappresentate in simultanea lungo le navate del Teatro alle Tese, dove il

pubblico potrà sostare, come davanti ai quadri di una mostra. Gesti e volti, adiacenze e sguardi daranno luogo a un affresco che intende far emergere il senso di comunità, del vivere, donando alla figura e al corpo il gesto della danza». In realtà, alcuni di quei quadri, molti spettatori hanno già avuto modo di vederli. Li ha visti una buona parte di quei trentamila visitatori che in un solo mese sono stati il primo pubblico della Biennale di Architettura (la cui conclusione è prevista a novembre). Ci voleva infatti la lungimiranza di un architetto come l’olandese Rem Koolhaas (direttore della Sezione Architettura) e quella di un coreografo, Sieni, che ha studiato anche architettura, antropologia, filosofia, per far

sì che i due percorsi si incontrassero. A differenza delle Tese, le Corderie sono vasti saloni, poco distanti, dove gli artigiani dell’Arsenale annodavano e distendevano gomene, cavi, cordame. Oggi, cinquecento anni dopo, sono uno spazio espositivo. 6.400 metri quadrati scanditi dalle capriate di legno, dove La Biennale, ad anni alterni, ospita la Mostra internazionale d’Arte contemporanea e la Biennale Architettura. Sotto quelle capriate appunto sono passati i trentamila che, pur interessati a uno specifico percorso della mostra, “Monditalia”, hanno scoperto che diversi palcoscenici costellavano il lungo percorso delle Corderie. Proprio qui, nel mese di giugno, i gruppi dei dan-

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Cartellone estivo del “Verdi”, domenica primo concerto Tra piazza Unità, teatro e Ridotto, quattro appuntamenti musicali. In “trasferta” il Requiem con Muti ◗ TRIESTE

Orchestra e Coro del Verdi

La Fondazione Teatro Verdi ha pianificato per luglio un intenso programma di appuntamenti in piazza Unità, nel teatro stesso e nel suo Ridotto. Il primo concerto, domenica in piazza Unità alle 21, avrà protagonista l’Orchestra della Fondazione triestina che, sotto la direzione di Paolo Longo, eseguirà un programma con le sinfonie verdiane di Nabucco, di Luisa Miller e Macbeth e il belcanto con le Sinfonie tratte dalla Norma di Bellini e Italiana in Algeri di Rossini. Il programma contempla

anche un omaggio alle musiche viennesi con l’esecuzione dell’ouverture da Zingaro Barone e del Kaiser-Walzer del re dell’operetta Johann Strauss jr. Il secondo appuntamento si terrà il 17 luglio, alle 20.30, al Ridotto, protagonista il Coro del Teatro e il suo direttore Paolo Vero. In programma Franz Schubert, per coro femminile e pianoforte, con la partecipazione dei pianisti Alberto Macrì e Roberta Torzullo. Faranno seguito brani per coro maschile e pianoforte a 4 mani tratti dalla raccolta di canti popolari slavi di Dvorák e pagine di Brahms.

Venerdì 18 luglio la Sala del Ridotto del ”Verdi” ospiterà alle 20.30 l’Orchestra del Teatro che, guidata da Paolo Longo eseguirà Le ultime sette parole di Cristo sulla croce di Haydn. Martedì 22 luglio alle 20.30 sarà il Teatro Verdi ad ospitare il concerto dell’Orchestra diretta da Longo dedicato alle musiche di Johann Strauss junior. Di grande impatto anche le varie polke che saranno eseguite nel corso del programma: La Persischer Marsch, la Maskenball Quadrille e il Kaiser Walzer completano una carellata di musiche di grande successo

che il pubblico triestino in particolare apprezza molto. Durante il mese di luglio 2014, intensa e di grande rilievo anche la partecipazione della Fondazione lirica triestina in esibizioni fuori sede. Domani, alle 21, il 25˚ Ravenna Festival ospiterà gli organici del Coro e dell’Orchestra nel presigioso concerto diretto da Riccardo Muti in cui sarà eseguita la Messa di Requiem di Giuseppe Verdi. Domenica il Requiem sarà riproposto a Redipuglia e il 7 luglio a Lubiana per commemorare il direttore d’orchestra Carlos Kleiber, nel decennale della

morte, e onorare l’inizio della presidenza dell’Italia al Consiglio dell’Unione Europea. L’11 luglio alle 20.45, L’Orchestra del Verdi aprirà la stagione musicale della Basilica di Aquileia con un programma di musica sacra di Haydn. Infine, sarà anche protagonista dell’apertura del Mittelfest di Cividale sabato 19 luglio. Alle 19 nella chiesa di San Francesco sarà eseguita L’histoire du soldat di Stravinskij da parte dei Solisti dell’Orchestra. In occasione dei concerti a Trieste i biglietti si acquistano alla biglietteria del Verdi.


Data: 4 luglio 2014

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PRESSToday (sain.paola@gmail.com)

Pagina: 1

Salvo per uso personale e' vietato qualunque tipo di redistribuzione con qualsiasi mezzo.


Data: 4 luglio 2014

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Data: 4 luglio 2014

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5 LUGLIO 2014

Data: 5 luglio 2014 VISIONI Pagina: 13

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RICCARDO MUTI Sarà l’Aida di Verdi ad inaugurare la stagione 2014-15 dell’Opera di Roma, il 27 novembre al Costanzi, sul podio Riccardo Muti, regia di Pier’Alli. Il cartellone presenta, in tutto, quattordici produzioni per 114 recite, fra gli altri titolo: « Rigoletto» dal 4 all’8 febbraio, «Tosca» di Puccini dal 1˚al 28 marzo e dal 23 al 28 giugno, diretta da Donato Renzetti.

MIA SILVIO D’AMICO

lievi di Latella ome di Faust

giorno della «maratona» omani, dalle 15 al teatriora Duse dell’Accademia ammatica di Roma, a via Per una settimana è stasentata la prima parte , e fino a ieri sera la serte. Oggi e domani divenun unicum di circa sette ula privilegiata sempre ta) per mostrare il lavoro nio Latella ha condotto lievi del terzo anno, diploella Silvio D’Amico. Un sai esteso e esigente, non

LOUIS ZAMPERINI L’ex atleta ed eroe della Seconda Guerra riuscire a vedere la pellicola che è in lav Angelina Jolie. Il film racconterà il dramm una zattera nell'oceano e in seguito visse

SPOLETO 57 · «Danza macabra» di Strindberg secondo Ronconi

Quel feroce pastiche Gianfranco Capitta SPOLETO

È

, e probabilmente rimarrà, lo spettacolo più curioso di Spoleto 57, perché tanti anni compie il Festival dei due mondi che da sempre sembra risvegliare la città (e la cultura umbra) come il principe con Biancaneve. Lo spettacolo che ha inaugurato il festival, nel suo essere apparentemente tradizionale, si rivela assai stimolante per almeno due motivi. Il primo è la scelta del regista Luca Ronconi di imboccare una via a lui poco consueta, quella del pastiche, se non proprio del divertissement, prendendo un testo «serissimo» e arcinoto di Strindberg, e scoprendone i lati grotteschi e smisurati, su cui glissano abitualmente le normali messinscene, facendone un esorcistico tormentone sulla vita di coppia. Secondo motivo che rende lo spettacolo extra-ordinario, è la presenza in scena del direttore stesso del festival Giorgio Ferrara, che raramente era apparso come attore, e qui prende gusto a percorrere un intero repertorio di smorfie, singulti, strabuzzamenti utili a rivelare gli eccessi di un testo, e dell’autore che lo scrisse nell’anno di passaggio dall’ottocento al secolo ventesimo, inscenando l’archetipo della coppia «emancipata» e nonostante (o proprio per questo) destinata alla più sorda e opaca infelicità. Mentre la protagonista femminile, di quella coppia in palcoscenico, è la moglie reale di Ferrara, Adriana Asti, attrice di lunga storia eppur ben presente e divertita padrona della scena. A fianco a loro, «terzo incomodo» seppur maliziosamente consapevole, Giovanni Crippa bravo e puntuale con l’operazione, sinistramente coincidente col titolo strindberghiano, Danza macabra (domani ancora in scena al Caio Melisso, tra due settimane al Mittelfest di Cividale e in autunno al Metastasio di

MUORE A 63 A

Una co le vite ADRIANA ASTI E GIORGIO FERRARA/FOTO DI LUIGI LASELVA, SOTTO THE BLACK ASCOT/ PHOTO BY COURTESY OF THE METROPOLITAN MUSEUM OF ART/GETTY IMAGES

Prato, coproduttore dello spettacolo). Anche perché è proprio l’arrivo in scena (e nella «tranquilla» quanto sghemba casa borghese della coppia) del personaggio di Crippa, il cugino Kurt, che si scatena la bagarre incontrollabile che marito e moglie, nel loro tran tran solitario, evita-

La pièce che inscena l’archetipo della coppia «emancipata» destinata all’infelicità, interpretata da Giorgio Ferrara e Adriana Asti, coniugi sul palco e nel privato no pigramente. Ma davanti a quello «spettatore», possibile preda sessuale di lei, che si perde il controllo delle buone maniere. E la regia di Ronconi (complici traduzione e riduzione di Roberto Alonge) esplicita quello che Strindberg non ha voluto o potuto esplicitare. Fino a rendere lei una maligna consapevole

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con il gusto del dispetto e del tradimento, e il marito, rintronato e opaco ufficiale, vero e dentuto vampiro del malcapitato ospite. Ronconi si diverte a scatenare i due protagonisti, cui si deve la proposta del testo. Lo spettacolo è inusuale e feroce, verso tutti; belle e «perverse» le scene di Marco Rossi, e ben inventati i costumi dello stilista Maurizio Galante. Danza macabra ci ripropone, non senza qualche risata di gusto, un genere, quello del «gran macabro» appunto, che la modernità aveva messo in secondo piano. E che non piacerà alla Fiat e a Marchionne, che proprio di quel «macabro« hanno accusato (e perseguitato, fino alla denuncia e al licenziamento) gli operai dello stabilimento Fiat che, fuori dei cancelli, avevano inscenato un processo grottesco a un grottesco ad, che si concludeva con la condanna alla forca del pupazzo che teatralmente lo rappresentava. Qui la routine della vita familiare non dovrebbe avere motivo di risentirsi più di tanto.

Antonello Catacch

L’

important che trovi a corsa. L’ quello che provi La frase si trova n di Giorgio Faletti it) come cappello nema. Una bella ha finito la corsa pa di un maledet ha davvero prova la sua corsa inarr verso la vita. Perc letti si può declina di diversi, tutti i biografie lo danno no, laureato in g ma la sua prima milanese è viene Da quella scuola f Teo Teocoli, M Diego Abatantuon legittimi di Enzo J chi e Renato, qu nonno Dario. Giorgio rema e do poi arriva a Dr come Vito Catoz di ’Porco il mond i piedi’, tormento titolo di un primo Spassoso, diverte capace di stare su

Una carrier cabaret, ci


Data: 5 luglio 2014 Pagina: 1

2014 Copia di 4ebee60c52f76b6af5c82bb816fac991

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ECONOMIA Fincantieri in Borsa: Generali investe 25 milioni

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IL CASO

CASO MOKBEL

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■ A PAGINA 8

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Diamanti, dollari e Rolex: scovato il tesoro di Fanella

F35 a terra dopo l’incendio Il Pd: garanzie per comprarli

Renzi: l’Ue non è dei banchieri

Il premier parla con Barroso: «La Bundesbank non entri nel dibattito politico italiano» Nuova legge elettorale: cresce la fronda dentro i “dem” e Forza Italia ■ ALLE PAGINE 2 E 3 PER IL SENATO SI RISCHIA UNA RIFORMA SBAGLIATA di LUIGI VICINANZA

IL CONCERTO AL SACRARIO / L’INTERVISTA

Muti: porto il mio Requiem nel cuore dei popoli

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on bastavano le Regioni sprecone. Ecco materializzarsi - come riforma necessaria e ineludibile - anche il Senato delle Regioni (e delle grandi città), distillato politico del federalismo straccione di un ventennio da dimenticare. L'avessero architettato B&B dei tempi d'oro, Bossi e Berlusconi, si sarebbe scatenato un putiferio. Invece poiché il "nuovo" Senato è frutto della fantasia costituzionale di Renzi, persino la striminzita fronda interna al Pd fatica a far sentire ragioni che non mancano. Nel nome delle riforme da fare rapidamente per onorare il risultato elettorale di maggio, è rispuntato il "patto del Nazareno": il premier continua a fidarsi di Berlusconi e il Cavaliere decaduto continua a fidarsi di Renzi. Già questo è un risultato sorprendente dopo l'incontro in pompa magna di giovedì tra i due.

Germania in semifinale: battuta anche la Francia CRONACHE autorità portuale

Attacco frontale a Comune e Regione «Pronti alle denunce» Un attacco frontale a Comune e Regione sul sito web ufficiale dell’Autorità portuale, con un comunicato copiato da Paolo G. Parovel, poi rimosso. ■ MARANZANAAPAGINA19

IN VIA FLAVIA

Si rompe un tubo: centinaia di famiglie restano senz’acqua

■ SEGUE A PAGINA 3

INCHIESTA MOSE

Arrestato Milanese uomo di Tremonti Ieri mattina è stata eseguita una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Marco Milanese, ex deputato del Pdl e già consigliere politico dell'ex ministro Giulio Tremonti. Milanese è stato arrestato per l'accusa di concorso in corruzione, nell'ambito Marco Milanese dell'inchiesta della procura di Venezia sul Mose, come si legge in una nota della stessa procura. L'ordinanza di arresto è stata firmata dal Gip del tribunale di Venezia Alberto Scaramuzza.

Concessionaria Eurocar allagata ■ SARTI A PAGINA 25

APPALTI

■ ■ Con un programma alle spalle da sfiancare un bisonte, Riccardo Muti si appresta a dirigere do-

mani al Sacrario di Redipuglia il grande concerto per i 100 anni della Grande Guerra (nella foto Muti mentre dirige il concerto dell’amicizia in piazza Unità a Trieste nel 2010).

il concerto al sacrario / 2

■ A PAGINA 6

■ BUSSOTTI E BIZZI ALLE PAGINE 4 E 5

AVEVA 63 ANNI

Addio Faletti, artista senza confini

Dal cabaret ai bestseller come giallista. L’ultimo saluto su Facebook Giorgio Faletti, 63 anni, è morto ieri alle 11, all’ospedale Molinette di Torino, nel reparto di Radioterapia, dove era ricoverato dal 1˚ luglio per un male incurabile. Era nato ad Asti il 25 novembre 1950. Artista poliedrico, ha venduto milioni di copie con i suoi gialli, ma è stato anche attore e cantante. ■ TOLUSSOAPAGINA35

IL CONCERTO AL SACRARIO / 3

In platea i presidenti di Italia, Sicurezza, maxi apparato Slovenia, Croazia e Austria Centinaia di agenti mobilitati

il personaggio

Francesca Neri al Magazzino 18 «Un tuffo nella memoria» Francesca Neri al Magazzino 18

■ GRANDO A PAGINA 34

Soprintendenza l’Ance si rivolge all’Anticorruzione Nuovo atto del “corpo a corpo” tra la soprintendente ai beni architettonici, Maria Giulia Picchione e l’associazione regionale dei costruttori. ■ ZIANIAPAGINA 23


■ A PAGINA 8

■ DA PAG

l’Ue non è dei banchieri Data: 5 luglio 2014

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2014

Barroso: «La Bundesbank non entri nel dibattito politico italiano» ale: cresce la fronda dentro i “dem” e Forza Italia ■ ALLE PAGINE 2 E 3

SCHIA GLIATA

IL CONCERTO AL SACRARIO / L’INTERVISTA

Muti: porto il mio Requiem nel cuore dei popoli

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■ A PAGINA 6

Concessiona

APPALT

■ ■ Con un programma alle spalle da sfiancare un bisonte, Riccardo Muti si appresta a dirigere domani al Sacrario di Redipuglia il grande concerto per i 100 anni della Grande Guerra (nella foto Muti mentre dirige il concerto dell’amicizia in piazza Unità a Trieste nel 2010).

il concerto al sacrario / 2

IL CONCERTO AL SACRARIO / 3

In platea i presidenti di Italia, Sicurezza, maxi apparato Slovenia, Croazia e Austria Centinaia di agenti mobilitati ■ BUSSOTTI E BIZZI ALLE PAGINE 4 E 5

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Data: 5 luglio 2014 Pagina: 4

2014

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Attualità

IL PICCOLO SABATO 5 LUGLIO 2014

» Maxi apparato di sicurezza per i “big”

IL CONCERTO AL SACRARIO I PREPARATIVI

Centinaia di agenti schierati nell’area del monumento. Divieti di transito nel centro di Monfalcone per la visita di Napolitano di Stefano Bizzi ◗ GORIZIA

Sono ingenti le misure di sicurezza messe in campo per garantire l’incolumità dei capi di Stato e dei rappresentanti di governo che domani sbarcheranno a Ronchi dei Legionari per assistere al concerto diretto dal maestro Riccardo Muti. L’appuntamento, organizzato da Ravenna festival e Mittelfest al Sacrario di Redipuglia per commemorare con la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi tutti i caduti della Prima guerra mondiale, rappresenta uno dei più grandi eventi mai ospitati dall’Isontino e sul terreno saranno schierate «diverse centinaia di uomini» tra agenti di Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza. La contemporanea presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e degli omologhi di Slovenia e Croazia, Borut Pahor e Ivo Josipovic, più quella del presidente del consiglio federale austriaco Georg Keuschnigg, impongono lo spiegamento di tutte le forze disponibili e la pianificazione di ogni dettaglio; e non importa che, a differenza di quanto inizialmente trapelato, non ci sarà alcuna delegazione

Cielo sereno e temperature gradevoli Il meteo grazia gli ospiti di riguardo Si annunciano favorevoli le condizioni meteorologiche. Secondo l’Osmer del Friuli Venezia Giulia domani il cielo sarà «in genere sereno o poco nuvoloso» su tutta la regione con qualche nube pomeridiana solo in montagna dove non è esclusa del tutto la possibilità di qualche locale e breve pioggia. In pianura farà caldo, mentre sulla costa soffierà brezza. A Redipuglia sarà una giornata bella e calda anche per il sito “ilmeteo.it” che, per le 20, prevede cielo sereno e una temperatura di 27,3 C con un’umidità del 73% e una temperatura percepita di 30 C. Un vento debole soffierà da sudovest a una velocità massima di 11 km/h. Alle 23 la temperatura percepita scenderà a 23 C e l’umidità all’89%. I parametri sono dunque tutti nella norma e non dovrebbero disturbare l’esibizione del coro e dell’orchestra. (s.b.)

I preparativi nel Sacrario di Redipuglia

albanese. Il significato non cambia e le misure di sicurezza devono rimanere massime. «Abbiamo ricevuto anche rinforzi», riferiscono dalla Questura. «Noi integriamo la sicurezza del presidente. La presenza di tre capi di Stato è di certo un evento eccezionale per noi, ma siamo preparati ed è un antipasto per la visita di Papa France-

sco a settembre». Anche ieri, in piazza Cavour a Gorizia si sono svolte diverse riunioni tecniche per mettere a punto i protocolli e gli itinerari lungo cui far transitare il corteo presidenziale. Gli spostamenti rimangono top-secret, ma il cerimoniale del Quirinale ha confermato il programma della visita di Napolitano che arriverà

nell’Isontino già nel corso della mattinata per inaugurare a Monfalcone la mostra “Alisto-Sulle ali della storia”. Se nessun disagio è annunciato per i passeggeri dell’aeroporto regionale, limitazioni alla viabilità sono invece previste nella Città dei Cantieri dove l’amministrazione comunale ha istituito il divieto di circolazione dal-

le 7 alle 14 in piazza Cavour, in via Battisti e in via Blaserna. Divieto di sosta invece nel parcheggio di via Plinio, in via don Fanin e in piazza Cavour. Da piazza della Repubblica potranno transitare, infine, i soli veicoli accreditati. Altre limitazioni riguarderanno nel pomeriggio la strada regionale 305 nel tratto tra la rotonda di Fo-

gliano e la bretella di innesto al casello autostradale di Redipuglia. Il tratto sarà chiuso dalle 17 alla fine della manifestazione. Saranno deviate anche le corse delle linee Apt E01-E51. Durante il concerto poi è previsto il passaggio di due treni: i convogli transiteranno a passo d’uomo. ©RIPRODUZIONERISERVATA


Data: 5 luglio 2014

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SABATO 5 LUGLIO 2014 IL PICCOLO

Pagina: 5

2014

» «Da Redipuglia un messaggio per la fratellanza dei popoli»

Attualità

5

IL CONCERTO AL SACRARIO L’INTERVISTA di Flaminia Bussotti ◗ RAVENNA

Con un programma alle spalle da sfiancare un bisonte, Riccardo Muti si appresta a dirigere domani al Sacrario di Redipuglia il grande concerto per i 100 anni della Grande Guerra con cui si apre il ciclo di commemorazioni italiane per l’anniversario dello scoppio del primo conflitto mondiale. Prima dell’appuntamento solenne, una tournée di tre settimane in Giappone con il Teatro dell’Opera di Roma, poi due settimane a Chicago con la “sua” Chicago Symphony Orchestra, quindi Ravenna dove il 30 giugno ha diretto l’Orchestra Cherubini in un concerto in memoria di Claudio Abbado. E ora Redipuglia il cui appuntamento rientra nel percorso delle Vie dell’Amicizia, un tracciato culturale nei luoghi più martoriati del pianeta avviato con cadenza annuale dal Festival di Ravenna a cominciare da Sarajevo nel 1997. Il 12 luglio il maestro Muti dirigerà poi un concerto a Spoleto per l’inaugurazione del Teatro Caio Melisso appena restaurato grazie a un’iniziativa di sponsor di Carla Fendi. Il concerto nel Sacrario di Redipuglia, dove riposano i resti di oltre 100mila soldati italiani caduti nella prima guerra mondiale, sarà presenziato dal presidente Giorgio Napolitano. Assieme a lui anche i capi di Stato di Slovenia e Croazia. In programma il Requiem di Verdi eseguito da una compagine imponente: la Cherubini e la European Spirit of Youth Orchestra, piu’ musicisti provenienti da una ventina di paesi (Berliner Philharmoniker, Wiener Philharmoniker, Chicago Symphony Orchestra, Orchestra del Teatro Verdi di Trieste, Filarmonici di San Pietroburgo, Orchestre National de France, Orchestre Symphonique du Théatre Royal de La Monnaie, Philharmonia Orchestra). I solisti sono Tatiana Serjan, Daniela Barcellona, Samir Pirgu, Rccardo Zanellato. In tutto, fra musicisti, cantanti e cori del Friuli, di Lubiana, Zagabria, Budapest, la compagine sul palco sara’ di 365 persone. Durante una pausa delle prove del concerto per Abbado a Ravenna, il maestro ha concesso un’intervista esclusiva al Piccolo. La prima guerra ha cambiato il volto dell’Europa e segnato la fine delle dinastie imperiali. Fu una ecatombe militare e civile: che messaggio vuole lanciare con questo concerto? È chiaro che questi conflitti, la prima e la seconda guerra mondiale, sono manifestazioni di orrore con milioni e milioni di morti e atrocità che ancora oggi ci fanno rabbrividire: la prova che la mente umana ha raggiunto e superato limiti ritenuti invalicabili. Ora, 100 anni dopo, un Requiem a Redipuglia ricorda quelle centinaia di migliaia di soldati morti la maggior parte per un ideale, ma fra di loro c’era anche gente semplice chiamata alle armi a combattere e perdere la vita per una ragione che non era loro neanche chiara. Un Requiem in questo luogo con la partecipazione di vari presidenti e musicisti di diverse orchestre europee e dagli Stati Uniti ha un significato ideale

Muti chiarisce il significato dell’evento che apre le celebrazioni per la Grande Guerra «Serve un richiamo universale perché le lezioni della storia non sono state assimilate»

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la potenza della musica

Questo Requiem alla presenza dei capi di Stato ha un significato di riconciliazione

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LA fiducia in RENZI

Il governo sta aprendo a una visione più internazionale della cultura

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il legame con abbado

Non c’è mai stata rivalità tra noi due ma un rapporto di stima reciproca

Riccardo Muti durante le prove di un concerto (foto Silvia Lelli)

il programma

Quella lotta quasi fisica tra l’uomo e Dio dipinta magistralmente nell’opera di Verdi

di riconciliazione nel nome di una fratellanza dei popoli una volta coinvolti in una guerra atroce e oggi uniti nell’ideale dell’Europa. Il concerto travalica l’evento contingente per riferirsi a un messaggio universale perchè le lezioni della storia non sono state assimilate. Difficile parlare di pace quando il pianeta è dilaniato da odii e guerre regionali: che ruolo può avere la musi-

«Una continua lotta quasi fisica tra l'uomo e Dio, un'opera complessa e terribile, soprattutto per i cantanti ai quali il compositore chiede da un lato una vocalità melodrammatica, dall'altro una attenzione liturgica alla parola e ai suoi significati». Così Riccardo Muti, in una intervista per il «suo» Ravenna Festival, parlava della Messa da Requiem di Verdi che il maestro ha

scelto per il concerto di Redipuglia. Un video, online da ieri sulla web TV della Regione (fvg.tv), attraverso le parole di Vincenzo Ninci, maestro di coro, organista e docente al Conservatorio di Ferrara, offre alcune chiavi di lettura del concerto. Direttore verdiano di lunga frequentazione, per Muti quella di Verdi è una musica consolatoria e travolgente, àncora

di salvezza e strumento di dialogo. E il Requiem, spiega ancora Muti, diventa memoria e ricordo dei Caduti sepolti a Redipuglia e insieme - messaggio di coesione e conciliazione tra popoli con religioni, culture ed ideologie diverse. Perchè è proprio la musica che crea la possibilità di mettere insieme le persone con un «ponte di amicizia» che nasce sull'identità dei sentimenti.

ca oltre quello simbolico? Non ha un ruolo meramente simbolico, come abbiamo dimostrato nei tanti concerti delle Vie dell’Amicizia a cominciare da Sarajevo anni fa, e seguiti ogni anno da altri concerti in luoghi tormentati della terra. La musica ha sempre dichiarato la sua capacità di accomunare persone, popoli, culture, religioni e razze diverse in un comune sentire capace di far vibrare il cuore.

Per il concerto ha scelto Verdi, la Messa da Requiem, un brano cui Lei è molto legato e di cui è considerato il massimo interprete. Che cosa significa per Lei? Il Requiem di Verdi è una preghiera per i morti che chiedono pace eterna e di essere liberati dalla morte eterna e dal fuoco. A differenza di quello di Brahms, che è un Requiem per i vivi nel senso di lenire il dolore per quelli

che rimangono, il Requiem di Verdi è per i morti. Il 12 luglio dirigerà a Spoleto un concerto per l’inaugurazione del Caio Melisso appena restaurato: un’iniziativa che rilancia la cultura del mecenatesimo cui intende manifestare il suo appoggio? Il mecenatismo è fondamentale, lo era nel ’600 e ’700 ma lo è ancor più oggi perchè nella situazione economica

generale lo Stato non può risolvere da solo le necessità inalienabili della cultura. Negli Usa è molto diffuso. Pochi giorni fa, ad esempio, la famiglia Zell ha dato alla Chicago in mio nome 17 milioni di dollari. Grande rispetto quindi alla signora Fendi che ha sponsorizzato l’operazione. Per questo ho deciso di offrire gratuitamente la mia direzione del concerto con la Cherubini e il pianista David Frey. Lo stato della cultura in Italia è un tasto dolente su cui Lei ha sempre insistito: qualche segnale di speranza con il governo Renzi? Ho molta fiducia nel governo Renzi, che sta aprendo a una visione più internazionale del problema della cultura. Dopo la morte di Abbado Lei ha detto di sentirsi più solo ed è tornato a smentire l’idea di qualsivoglia rivalità. Che rapporto vi legava? Certamente Abbado è stato uno dei protagonisti della cultura italiana nel mondo e la sua carriera internazionale è stata un vanto per l’Italia. Nonostante si sia tentato di creare rivalità fra noi due, pur nella differenza di età abbiamo fatto un percorso parallelo, noi non abbiamo mai sentito questo problema della rivalità e avuto un rapporto di stima reciproca. La sua scomparsa lascia un grande vuoto e quindi un senso di solitudine. Dopo Redipuglia dirigerà, il 7 luglio, un concerto a Lubiana per i dieci anni della morte di Carlos Kleiber, cui era legato da grande amicizia e affinità: come è nato questo suo omaggio al grande direttore? Mi univa un legame d profonda amicizia risalente al lontano 1981, quando Carlos veniva a seguire le prove delle Nozze di Figaro con la regia di Strehler alla Scala. Ci conoscemmo e nacque una grande amicizia determinata soprattutto dal comune senso di profondo rispetto verso la nostra professione, che oggi sembra alquanto allentato. Ogni concerto, esibizione erano sofferti, pensati, non c’era catena di montaggio, non c’era un concetto industriale della nostra attività. Ricordo che per il mio ultimo Concerto di Capodanno a Vienna nel 2004 lo chiamai al telefono per avere una delucidazione circa la Csarda di Strauss dall’operetta Fledermaus (Pipistrello) e lo colsi nel momento in cui era appena morta la moglie Stanka, cosa di cui non sapevo. Nonostante il suo dolore, lui volle ugualmente darmi il suo pensiero e prima del concerto mi arrivò un suo messaggio al Musikverein in cui mi diceva che lo avrebbe seguito in tv. Immediatamente dopo mi scrisse dicendo che il concerto era stato magnifico e la Csarda perfetta. Quindi il mio rapporto di fraterna amicizia con Kleiber trova in questo concerto un omaggio alla memoria di un grandissimo artista. Dopo avere diretto il Festival di Salisburgo, Alexander Pereira, che Lei conosce bene, sarà ora il nuovo sovrintendente alla Scala. Quale potrà essere il suo apporto al teatro scaligero? Gli faccio i miei auguri, sperando che la Scala ritrovi la sua identità di teatro italiano. ©RIPRODUZIONE RISERVATA


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Data: 5 luglio 2014

2014

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LA fiducia in RENZI

Il governo sta aprendo a una visione più internazionale della cultura

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il legame con abbado

Non c’è mai stata rivalità tra noi due ma un rapporto di stima reciproca

Riccardo Muti durante le prove di un concerto (foto Silvia Lelli)

il programma

Quella lotta quasi fisica tra l’uomo e Dio dipinta magistralmente nell’opera di Verdi

di riconciliazione nel nome di una fratellanza dei popoli una volta coinvolti in una guerra atroce e oggi uniti nell’ideale dell’Europa. Il concerto travalica l’evento contingente per riferirsi a un messaggio universale perchè le lezioni della storia non sono state assimilate. Difficile parlare di pace quando il pianeta è dilaniato da odii e guerre regionali: che ruolo può avere la musi-

«Una continua lotta quasi fisica tra l'uomo e Dio, un'opera complessa e terribile, soprattutto per i cantanti ai quali il compositore chiede da un lato una vocalità melodrammatica, dall'altro una attenzione liturgica alla parola e ai suoi significati». Così Riccardo Muti, in una intervista per il «suo» Ravenna Festival, parlava della Messa da Requiem di Verdi che il maestro ha

scelto per il concerto di Redipuglia. Un video, online da ieri sulla web TV della Regione (fvg.tv), attraverso le parole di Vincenzo Ninci, maestro di coro, organista e docente al Conservatorio di Ferrara, offre alcune chiavi di lettura del concerto. Direttore verdiano di lunga frequentazione, per Muti quella di Verdi è una musica consolatoria e travolgente, àncora

di salvezza e strumento di dialogo. E il Requiem, spiega ancora Muti, diventa memoria e ricordo dei Caduti sepolti a Redipuglia e insieme - messaggio di coesione e conciliazione tra popoli con religioni, culture ed ideologie diverse. Perchè è proprio la musica che crea la possibilità di mettere insieme le persone con un «ponte di amicizia» che nasce sull'identità dei sentimenti.

ca oltre quello simbolico? Non ha un ruolo meramente simbolico, come abbiamo dimostrato nei tanti concerti delle Vie dell’Amicizia a cominciare da Sarajevo anni fa, e seguiti ogni anno da altri concerti in luoghi tormentati della terra. La musica ha sempre dichiarato la sua capacità di accomunare persone, popoli, culture, religioni e razze diverse in un comune sentire capace di far vibrare il cuore.

Per il concerto ha scelto Verdi, la Messa da Requiem, un brano cui Lei è molto legato e di cui è considerato il massimo interprete. Che cosa significa per Lei? Il Requiem di Verdi è una preghiera per i morti che chiedono pace eterna e di essere liberati dalla morte eterna e dal fuoco. A differenza di quello di Brahms, che è un Requiem per i vivi nel senso di lenire il dolore per quelli

che rimangono, il Requiem di Verdi è per i morti. Il 12 luglio dirigerà a Spoleto un concerto per l’inaugurazione del Caio Melisso appena restaurato: un’iniziativa che rilancia la cultura del mecenatesimo cui intende manifestare il suo appoggio? Il mecenatismo è fondamentale, lo era nel ’600 e ’700 ma lo è ancor più oggi perchè nella situazione economica

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Data: 5 luglio 2014 Pagina: 36

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Messaggero Estate

MESSAGGERO VENETO SABATO 5 LUGLIO 2014

Gaspari: celebrare il centenario con fierezza L’editore udinese specializzato nel primo conflitto mondiale, domani incontrerà a Redipuglia il presidente Napolitano di Luciano Santin Impostazione in controtendenza, quella di Paolo Gaspari, editore udinese specializzato sul tema della Grande Guerra. Per lui il centenario va celebrato con orgoglio e fierezza, perché momento chiave, fondante del senso nazionale e della consapevolezza dei diritti. Lo dirà, domani, anche al presidente Napolitano, che - agenda permettendo - dovrebbe passare in visita privata al “museo virtuale” di Redipuglia, facendogli dono del suo ultimo lavoro Il senso della patria nella Grande Guerra. La fierezza e l’identità italiana, in questi giorni in libreria. - Gaspari, si sente revisionista? «Controcorrente di sicuro. Diversamente da altri Paesi, in Italia si è fatta solo la storia sociale della guerra, non la storia militare, ideologicamente etichettata come visione di destra, se non fascista. Se ne è persino bandito l’insegnamento, e di conseguenza si sa poco o nulla dei luoghi dove ogni famiglia ha perduto un parente, come il Carso e l’Isonzo». - Che sono quelli da celebrare, piuttosto che la battaglia d’arresto sul Piave... «Infatti: la potenza delle nuove armi ha fatto sì che nella Grande Guerra fosse molto agevole la difesa. Statisticamente le perdite erano triple per chi cer-

LUNEDì

Il capo dello Stato visiterà Aquileia

Soldati in trincea nella Prima Guerra; a fianco, il Sacrario di Redipuglia, teatro domani dell’evento inaugurale del “Mittelfest”

cava di avanzare. Ed essendo massimo nell’attacco, l’eroismo risplende sul Carso e sull’Isonzo». - Dove – dice - si formano coscienza nazionale e senso di cittadinanza. «Questo non è stato colto. Nel ’15-18 milioni di contadini provenienti da ogni parte del paese pagano un enorme tributo di sangue assieme ad esponenti di altre classi sociali. L’uguaglianza del sacrificio è presupposto per l’uguaglianza del beneficio, il suffragio e quei diritti civili e sociali, che i reduci rivendicheranno, da cittadini, nell’immediato dopoguerra. - Però la guerra ha un vizio

d’origine, il patto di Londra, stipulato all’insaputa del governo, con un parlamento contrario, con clausole che prevedevano la “redenzione” di Sudtirolo, Albania, persino parti dell’Anatolia... «Fu un colpo di stato. Ma anche se l’ha fatto con un infame accordo segreto, l’Italia doveva schierarsi. Se c’è una guerra con più attori – lo dicono in tanti, da Guicciardini, a Cavour, a Croce - per rimanere neutrali occorre un esercito fortissimo». - L’Italia non lo aveva, ergo ha dovuto far guerra. Pare un paradosso. «Ma è così: se l’Austria avesse vinto, avremmo avuto ritorsio-

ni, forse la perdita del Lombardo-Veneto, e una sovranità indebolita. Se avesse perso, un’Italia fuori dal conflitto sarebbe scesa in serie C». - Insomma, la guerra non si dovrebbe fare, ma, se c’è, meglio vincerla. A prescindere dal come è successo, gli italiani hanno vinto e devono esserne fieri. «È il valore in guerra che dà fierezza a un popolo. Gli Ateniesi erano orgogliosi di Salamina e di Maratona, non del loro livello democratico. E la massima espressione del valore, in Italia, è data dalla Grande Guerra. Il Risorgimento fu elitario, la Resistenza impegnò un’esigua

minoranza, nelle valli del Nord, ed è difficile che tutti vi si riconoscano. Il ’15-18 mise tutti sullo stesso piano, facendo registrare 600 medaglie d’oro e 130 mila decorazioni». - In guerra vi furono anche i fucilati. Che ne pensa della riabilitazione per i quattro alpini di Cercivento? «Che va assolutamente fatta. Francia e Inghilterra anche qui sono più avanti di noi. Napolitano dovrebbe dire: l’Italia porta la responsabilità dei suoi figli uccisi ingiustamente, o comunque in modo atroce, secondo le regole di allora. Dunque deve tutelarne la memoria». ©RIPRODUZIONERISERVATA

redipuglia

Grande Guerra, un museo tutto da vivere in 3D di PAOLO SCANDALETTI Il Museo virtuale della Grande Guerra 1914 – 1918 accolto accanto al Sacrario di Redipuglia, nei locali della stazione ceduta allo scopo dalle Ferrovie, è veramente innovativo: per la cultura storica che lo anima come per le tecnologie informatiche che vi sono impiegate. Unico

niche della guerra, ai movimenti delle truppe e ai loro comandanti, ma soprattutto ai soldati semplici e alle crocerossine, ai medici e ai cappellani. Alla quotidiana vita di trincea e dei campi di prigionia, ai paesi friulani occupati dopo Caporetto e ai profughi sfollati nel Centro e nel Sud d' Italia. Quindi al ruolo delle donne nelle fabbriche, nel-

attuale visione della Storia: storia in primis delle persone e delle comunità, sia pure impegnate nella guerra. Nell'intento di promuovere una pedagogia civile che aiuti a superare i nazionalismi e individuare piuttosto le ragioni di una sorte comune dei popoli europei per approdare ad una reciproca solidarietà, oltre alla giusta e pacifica convi-

Il Museo della Grande Guerra è accolto accanto al Sacrario di Redipuglia

mento preliminare alla visita

Sarà una visita strettamente privata, per ammirare la Basilica di Aquileia. Il Capo dello Stato Giorgio Napolitano lunedì pomeriggio farà tappa anche ad Aquileia, ultimo momento del “tour” che il presidente dedicherà da domani al Friuli Venezia Giulia. L’arrivo di Napolitano è previsto attorno alle 11.35 di domani a Monfalcone dove visiterà la mostra “Oltre le nuvole. Aviatori italiani nella Prima Guerra Mondiale”. Il quartier generale del corteo presidenziale sarà l’hotel Felcaro di Cormons dove Napolitano potrebbe pranzare e poi concedersi un po’ di riposo prima di ripartire per Redipuglia, dov’è atteso alle 21 per presenziare al concerto – “Messa da Requiem” di Giuseppe Verdi – diretto dal maestro Riccardo Muti, che si terrà al sacrario ed è stato organizzato in onore dei caduti di tutte le guerre. Lunedì mattina, invece, Napolitano sarà sul Monte Santo con il presidente sloveno Borut Pahor per scoprire una targa in memoria dei caduti nel corso delle Battaglie d’Isonzo. La visita di Napolitano si concluderà nel pomeriggio, attorno alle 17.15, dopo la visita ad Aquileia.

screen, siti web, app per i telefo-

monumenti, località, personaggi e avvenimenti. I totem portano schermi 3D da 42 pollici, 300 immagini in loop con foto restaurate visibili con gli appositi occhialini che danno profondità e rilievo ai vari piani ottici. Ogni pannello è dotato di Qr Code per aver accesso ad informazioni più dettagliate, cambiare la lingua, utilizzare audioguide interattive o videoguide LIS con il linguaggio dei segni per i non udenti. Grazie alla rielaborazione informatica, sarà il Duca d'Aosta, condottiero dell' Invitta Terza Armata a fare da eccezionale cicerone all'introduzione nel percorso espositivo. Il Museo è stato ideato e realizzato dall'Associazione cultu-


Sabato 5 luglio 2014

PN

Data: 5 luglio 2014

FOLKEST

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Atmosfere napoletane 2014 ad Aviano, note slovene a Cassacco AVIANO - Doppia serata, oggi, per Folkest che questa sera ad Aviano, al parco Palazzina di Ferro, propone i concerti dei Capitano Tutte A Noi, nati all'interno di un percorso educativo, in collaborazione con la cooperativa Itaca, rivolto a persone adulte seguite dal Dipartimento di salute mentale di Pordenone. Il nome della band acustica, va letto con tutte le sfumature positive del caso. A seguire Domenico Castaldo e Figurelle Orkestar: le fi’urelle in dialetto napoletano

rappresentano le immagini dei calciatori e quelle dei santi. Il concerto è formato da una serie di Figurelle canore, musicali, teatrali: personaggi e paesaggi s’inseguono, si abbracciano tra canzone d’autore e musica popolare. A Cassacco (area festeggiamenti) si esibiranno i Mlin (Slovenia), eccellente quintetto che propone musica di grande impatto e canta in polifonia. Gli spettacoli, a ingresso libero, iniziano alle 21.15.

A SAN VITO Apre "Fiabesca"

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SAN VITO - Oggi alle 18, alle Antiche Carceri, apre "Fiabesca": storie di donnole, galline, briganti e regine rivisitate da Gina Morandini e Maddalena Valerio, a cura del gruppo Achmatova. Presentazione di Luisa Gastaldo e Susanna Marchi, letture di Cristina Benedetti e M.Dolore Miotto.

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CULTU S

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L’EVENTO Cristiano Dell’Oste coordinerà i cori domani sera a Redipuglia

«Vocigiovani pertutti iCaduti» Dejan Bozovic TRIESTE

Alla vigilia della prima prova con il maestro Riccardo Muti dei cori invitati a partecipare all'esecuzione del Requiem di Verdi, che debutterà oggi nell'ambito de Le vie dell'Amicizia di Ravenna festival, approdando domani sera a Redipuglia per l'evento-anteprima del Mittelfest intitolato Requiem per le vittime di tutte le guerre e al Lubiana Festival, lunedì, chiediamo al maestro Cristiano Dell'Oste, a cui è stata affidata la scelta e il coordinamento della compagine corale, con quale spirito attende questo incontro. «Il Coro del Friuli Venezia Giulia, di cui sono il direttore artistico e maestro, ha giù collaborato con Muti, e mi ricordo che, trattandosi di un ensemble composto dai professionisti e non, la tensione era altissima. Ma con due battute in napoletano, il Maestro ha messo tutti a proprio

SUL SACRARIO

«Con Muti un concerto di respiro europeo» agio. Quindi, spero di trovarlo anche questa volta di buon umore e soddisfatto del nostro lavoro: nel mese di giugno abbiamo studiato quasi ogni sera». Dell’Oste si dice soddisfatto dell’organico: «Il coro è qualitativamente cresciuto molto, grazie anche ai numerosi rinforzi arrivati da Trieste. Si respira un'atmosfera internazionale, la presenza dei membri residenti nella regione ma provenienti dai vari Paesi è per tutti un importante arricchimento artistico e umano. Ho invitato il coro del Teatro Verdi triestino, siccome le loro compe-

IL DEBUTTO Cristiano Dell’Oste Il concerto questa sera sarà di scena al Festival di Ravenna

tenze in questo genere sono imprescindibili. Vi sono poi gli ottimi Cori accademici di Budapest, Lubiana e Zagabria, e i ragazzi provenienti dai Conservatori della regione, "Tartini" e "Tomadini", preparati dai loro maestri». Aggiungendo la presenza dei quattro eccellenti solisti e dei membri di alcune tra le più rinomate orchestre americane ed europee, il livello artistico è garantito. Tuttavia l'evento ha anche altri forti significati. «È vero. Ho desiderato la partecipazione dei giovani perché erano giovanissimi coloro che hanno

sacrificato la vita nella Grande Guerra affinché i loro coetanei di oggi vivessero in libertà e democrazia, alla loro memoria è dedicato il Sacrario, tra tutti i luoghi il più deputato a ricordare le vittime. Nel Requiem, inoltre, sulla musica sublime vengono pronunciate frasi quali Dona eis requiem e Libera me. Sono preghiere, per tutti i ragazzi caduti in Prima guerra, ma anche riflessioni sulle eterne questioni, indipendenti dalla fede o dalla sua assenza, vicine ai ragazzi di ogni generazione». © riproduzione riservata

A CODROIOPO Stasera il progetto del pianista e compositore Glauco Venier tra classica e jazz

La musica di Symphonika risuona a Villa Manin CODROIPO - Questa sera alle 21, la rassegna Musica

che intende intrecciare i molteplici fili del tessuto musica-

espressiva musicale del musicista sedeglianese, da tem-


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» RAVENNA ­ 05/07/2014

Ravenna Festival, requiem per le vittime di tutte le guerre

Appuntamento domenica 6 luglio alle ore 21, Sacrario Militare di Redipuglia (trasmesso in diretta televisiva su Rai 3) “Milleduecento gradini che paiono molti di più, un milione, o seicentomila come il computo dei morti, e tutti parlanti, e tutti che gridano una sola parola che risuona come il tuono lontano di una preparazione di artiglieria: Presente”. Nella cruda e onirica visione di Guido Ceronetti, la scalinata di Redipuglia si fa voce, si fa urlo, monito lanciato attraverso il tempo e la storia. Ed è ai piedi di quel luogo-simbolo, consacrato per sempre al lutto e alla memoria, ai piedi di quel monumento dedicato al sacrificio militare e patriottico, che culmina la venticinquesima edizione di Ravenna Festival, in Riccardo Muti (foto di Todd questo 2014 doverosamente intitolata al centenario dello scoppio della Prima Rosenberg) guerra mondiale: “1914: l’anno che ha cambiato il mondo”. Perché interpretare i segni che percorrono e plasmano l’attualità significa anche guardare al passato, coltivarne la memoria, e cogliere le ricorrenze per sottrarle alla retorica della celebrazione e restituirle all’ambito della riflessione; e, in questo caso, a quello della rielaborazione artistica. Una vera e propria tradizione per Ravenna Festival, che sceglie Redipuglia – in questo caso luogo di memoria ma anche porta d’ingresso alle commemorazioni del Governo italiano per il centenario della primo conflitto mondiale - come ennesima meta delle Vie dell’Amicizia, attraverso le quali negli anni ha raggiunto, nei più diversi angoli del mondo, città martoriate dalla guerra o ferite dal più cieco terrore, città segnate da antichi e nuovi conflitti, città in cui portare un messaggio di fratellanza e di amicizia, alla ricerca di un dialogo possibile e, al tempo stesso e inevitabilmente, delle proprie origini e della propria identità. Vie dell’amicizia che si sono snodate attraverso luoghi come Beirut, Gerusalemme, Damasco, Erevan e Istanbul, Il Cairo, poi New York e Meknès… ma che, nel 1997, sono partite proprio dalla città in cui cento anni fa – con l’attentato di Gavrilo Princip all’arciduca Francesco Ferdinando e a sua moglie Sofia - scoccò la scintilla prima di quell’inutile e tragico massacro che fu la Grande Guerra. E’ da Sarajevo, infatti, di nuovo colpita dalla furia cieca dell’odio, di nuovo città-martire, che arrivò allora la prima “chiamata”, l’invito al Ravenna Festival a gettare un “ponte di fratellanza” sull’Adriatico per ridare dignità e coraggio ad un popolo attraverso la forza e l’universalità del linguaggio musicale. Da allora il “viaggio” non si è più interrotto e quest’anno, appunto, approda a Redipuglia, in coproduzione con il Mittelfest, domenica 6 luglio (alle 21.00). Il messaggio, come sempre, è affidato al maestro Riccardo Muti che chiamerà simbolicamente a raccolta musicisti di molte delle nazioni protagoniste del massacro che si consumò tra il 1914 e il 1918 (prime parti di: Berliner Philharmoniker, Chicago Symphony Orchestra, Orchestra del Teatro Verdi di Trieste, Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, Orchestre National de France, Orchestre Symphonique du Théatre Royal de La Monnaie, Philharmonia Orchestra e Wiener Philharmoniker) ad unirsi all'Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, all’European Spirit of Youth Orchestra e agli allievi dei Conservatori di ‘Giuseppe Tartini’ di Trieste e ‘Jacopo Tomadini’ di Udine. I solisti saranno: il soprano Tatiana Serjan, il mezzosoprano Daniela Barcellona, il tenore Saimir Pirgu ed il basso Riccardo Zanellato. Dal Friuli Venezia Giulia, Lubiana, Zagabria e Budapest proverranno significativamente le compagini corali coordinate da Cristiano Dell’Oste. In programma – e non poteva essere diversamente – la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi: una partitura composta nel 1874 in occasione del primo anniversario della morte di Alessandro Manzoni, in cui, come scrive Massimo Mila “è tutto il genere umano che […] stramazza fulminato, come selvaggina http://red.presstoday.com/pt_pdf.php?pid=1056&url=http://www.piunotizie.it/news/pagina1039674-3984.html

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abbattuta di colpo dall’improvvisa palla di fucile, passando di punto in bianco dal calore di una vita intensissima al gelo della morte”. Quella morte inutile, inspiegabile, intollerabile che la guerra porta con sé, che della guerra è l’essenza stessa. Quella morte, che attraversa tutta l’opera verdiana, e che qui assume i contorni di una drammaticità cristallizzata, oltrepassando i confini della singola fede per rivolgersi all’Uomo. Una meditazione che si nutre di una spiritualità che proprio nell’uomo, nel suo ineluttabile destino ma anche nella consapevolezza delle sue forze, intravede la possibilità di una consolazione. E la visione verdiana finisce quindi per sovrapporsi insospettabilmente a quella di Guido Ceronetti. Nel centenario della Grande Guerra, le Vie dell’Amicizia, tracciate per anni nel mondo a confortare popoli segnati dalla guerra e lacerati dalla follia del male, non potevano che approdare lì, ai piedi di quel monumento al dolore e alla memoria: chiamando simbolicamente a raccolta i musicisti delle nazioni protagoniste di quel massacro, unite nell’inno al futuro che scaturisce dall’abbraccio pacificatore della musica. Trasmesso in diretta televisiva da RAI 3, in diretta radiofonica da RADIO 3, e riproposto su Rai 1 il 1° di agosto, il concerto è inserito nel calendario ufficiale delle commemorazioni di Governo del centenario del primo conflitto mondiale e si svolgerà alla presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e di alcuni Capi di Stato dei Paesi coinvolti nella Grande Guerra. Un omaggio ai caduti di tutte le guerre che racchiude il senso autentico di questo anniversario che il Governo italiano vuole commemorare a partire da quest’anno in linea con gli altri Paesi allora belligeranti. www.ravennafestival.org www.centenario1914-1918.it Ravenna Festival - Le vie dell’amicizia REQUIEM PER LE VITTIME DI TUTTE LE GUERRE 1914-2014 Cent’anni dalla Grande Guerra DOMENICA 6 LUGLIO 2014 Fogliano di Redipuglia, Sacrario Militare, ore 21.00 GIUSEPPE VERDI Messa da Requiem RICCARDO MUTI Direttore TATIANA SERJAN soprano DANIELA BARCELLONA mezzosoprano SAIMIR PIRGU tenore RICCARDO ZANELLATO basso Orchestra Giovanile Luigi Cherubini / European Spirit of Youth Orchestra Sacrario Militare di Redipuglia (foto di Ottavio Musicisti dei Celestino) Berliner Philharmoniker / Chicago Symphony Orchestra / Orchestra del Teatro Verdi di Trieste / Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo / Orchestre National de France / Orchestre Symphonique du Théatre Royal de La Monnaie / Philharmonia Orchestra / Wiener Philharmoniker Allievi dei Conservatori Giuseppe Tartini di Trieste e Jacopo Tomadini di Udine Coro del Friuli Venezia Giulia / Coro del Teatro Verdi di Trieste / Nuovo Coro da Camera Franz Liszt di Budapest / Coro dell’Accademia Musicale di Lubiana / Coro dell’Accademia Musicale di Zagabria Coordinatore dei Cori Cristiano Dell’Oste Esibizione del Coro dei Cori della Associazione Nazionale Alpini Sezione di Udine e della Fanfara Congedati Brigata Alpina Cadore Con il patrocinio di: Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo In collaborazione con: Ministero Affari Esteri, Ministero della Difesa, Commissariato generale per le http://red.presstoday.com/pt_pdf.php?pid=1056&url=http://www.piunotizie.it/news/pagina1039674-3984.html

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Onoranze ai Caduti in Guerra - OnorCaduti, Comune di Fogliano-Redipuglia Le vie dell’amicizia 1997 - 2013 1997 SARAJEVO Centro Skenderija 1998 BEIRUT Forum di Beirut 1999 GERUSALEMME Piscina del sultano 2000 MOSCA Teatro Bolshoi 2001 EREVAN - ISTANBUL Palazzo dell’Arte e dello Sport - Convention & Exhibition Centre 2002 NEW YORK Ground Zero - Avery Fisher Hall (Lincoln Center) 2003 IL CAIRO Ai piedi delle Piramidi 2004 DAMASCO Teatro Romano di Bosra 2005 EL DJEM Teatro Romano di El Djem 2006 MEKNÈS Piazza Lahdim 2007 CONCERTO PER IL LIBANO Roma, Palazzo del Quirinale 2008 MAZARA DEL VALLO Arena del Mediterraneo 2009 SARAJEVO Olympic Hall Zetra 2010 ITALIA-SLOVENIA-CROAZIA Piazza Unità d’Italia, Trieste 2011 NAIROBI Uhuru Park 2012 CONCERTO DELLE FRATERNITA’ Pala De Andrè, Ravenna 2013 CONCERTO PER LE ZONE TERREMOTATE DELL’EMILIA Piazza della Costituente, Mirandola Pellegrinaggi laici, che toccano città ferite; che riallacciano antichi legami con luoghi che hanno fatto la storia; che costruiscono ‘ponti di fratellanza’. Ravenna Festival ha chiamato questi momenti ‘Vie dell’Amicizia’ e, dal 1997, continua a tracciarne ogni anno di nuove. Sono lo spirito profondo della manifestazione, il culmine del suo progetto culturale, la sintesi più alta. A guidare questi viaggi, ambasciatore di cultura nel mondo, è da sempre Riccardo Muti, sul podio di orchestre e cori come il Teatro Alla Scala, Il Maggio Musicale Fiorentino, la Cherubini e la Giovanile Italiana oppure formatesi per l’occasione, come avvenne nel 2002 per il concerto a New York con i ‘Musicians of Europe United’. Orchestre e cori che, proprio nello spirito di fratellanza che anima questo progetto e a testimonianza dell’universalità del linguaggio musicale, in ogni occasione hanno accolto tra le proprie fila musicisti della città meta del viaggio.

Il presente sito è stato realizzato anche mediante il contributo finanziario del Ministero per i beni e le attività culturali Nome testata: PiùNotizie - l'informazione in provincia di Ravenna Iscrizione al n°1323 del 07/11/2009 Reg. Stampa Tribunale di Ravenna Direttore Responsabile: Salvatore Sangermano Editore: Ravenna Live s.r.l. C.F. e P. I.V.A.: 02286010398 e-mail: redazione@piunotizie.it 0


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Il concerto diretto da Riccardo Muti al Sacrario di Redipuglia apre Mittelfest 2014

Trieste (TS): Mostra di primavera

Redipuglia (GO) ­ A cent’anni

Trieste (TS): Histria: opere d’arte restaurate

esatti dall’esplosione che ridisegnò

da Paolo Veneziano a Tiepolo Trieste (TS): III° Concorso Internazionale di Scrittura Femminile Tutti gli avvenimenti di oggi in fvg

in evidenza Typos 2014 Stazione Rogers Trieste Dal 03/07/14 al 11/07/14

Appuntamenti

la storia, l’Europa sembra attraversare un nuovo periodo di turbamenti. Segnali non clamorosi, ma ugualmente intensi e profondi. Mittelfest 2014 raccoglie questi segnali per tracciare un atlante internazionale, quasi una cartografia della bellezza inquieta. La forte connotazione internazionale di questa 23.ma edizione del festival della Mitteleuropa – sotto la nuova direzione artistica di Franco Calabretto e la Presidenza di Federico Rossi – ben si incarna nell’atteso prologo internazionale che anticipa lo svolgimento di

"Semaforo rosso" di Juan Carlos Calderón Spazio Espositivo EContemporary Trieste Dal 10/07/14 al 13/09/14

Mittelfest 2014 (in programma poi a Cividale del Friuli dal 19 al 27 luglio) e ne segna l’avvio ufficiale. Com’è noto, domenica 6 luglio, il maestoso scenario del Sacrario di Redipuglia, dove riposano i resti di 100.000 soldati, diviene cornice di un evento solenne che dà ufficialmente avvio agli eventi organizzati dalla Presidenza del Consiglio per il Centenario della Grande Guerra. Il maestro Riccardo Muti dirigerà la

Festeggiamenti per la riattivazione del tram di Opicina p.zza Oberdan Trieste Il 11/07/14

Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, per le vittime di tutte le guerre, una coproduzione Ravenna Festival e Mittelfest, reso possibile grazie alla Regione Friuli Venezia Giulia. Attesa la presenza del Presidente Napolitano, oltre agli altri capi di Stato presenti per l’occasione, per un evento di portata internazionale che sarà trasmesso in diretta su Rai 3 e il 1 agosto su Rai Uno.

enogastronomia Le tipiche Osmize triestine varie sedi provincia di Trieste (TS) Dal 10/02/12 al 31/12/14

Il M° Muti dirigerà circa 400 artisti, tra Orchestra e Coro, provenienti da tutti i Paesi che hanno combattuto nel primo grande conflitto. Sul palco l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, la European Spirit of Youth Orchestra, il Coro del Friuli Venezia Giulia cui si uniscono artisti del Coro del Teatro Verdi di Trieste e delle Accademie Musicali di Zagabria, Ljubljana, Budapest, sotto il coordinamento del maestro Cristiano Dell’Oste. Alle due formazioni giovanili si aggiungeranno musicisti provenienti da sette prestigiose orchestre di altrettante nazioni coinvolte nella Prima Guerra Mondiale (Wiener Philharmoniker, Berliner

Sabato on Wine varie sedi Gorizia ­ Pordenone ­ Udine (­­) Dal 10/02/12 al 31/12/14

Philharmoniker, Orchestre National de France, Philharmonia Orchestra di Londra, Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, Orchestre Symphonique du Théâtre Royal de la Monnaie, Chicago Shymphony Orchestra e l’Orchestra del Teatro “Giuseppe Verdi” di Trieste). Solisti di canto saranno alcuni tra i più prestigiosi interpreti internazionali, quali il soprano Tatiana Serjan il mezzosoprano Daniela Barcellona, il tenore Saimir Pirgiu, il basso Riccardo

“Purcit in Staiare” centro cittadino Artegna (UD) Dal 10/02/12 al 31/12/14 vedi enogastronomia

Zanellato. Inevitabile, per i promotori, la scelta del programma: la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi è una partitura composta nel 1874 in occasione del primo anniversario della morte di Alessandro Manzoni, in cui, come scrive Massimo Mila “è tutto il genere umano che (…) stramazza fulminato, come selvaggina abbattuta di colpo dall’improvvisa palla di fucile, passando di punto in bianco dal calore di una vita intensissima al gelo della morte”. Quella morte inutile, inspiegabile, intollerabile che la guerra porta con sé, che della guerra è l’essenza stessa. Quella morte, che attraversa tutta l’opera verdiana, e che qui assume i contorni di una drammaticità cristallizzata, oltrepassando i confini della singola fede per rivolgersi all’Uomo. Una meditazione che si nutre di una spiritualità che proprio nell’uomo, nel suo ineluttabile destino ma anche nella consapevolezza delle sue forze, intravede la possibilità di una consolazione. L’intensa giornata di domenica vedrà già a partire da metà pomeriggio le prime prove sul palco, con il Coro e la Fanfara, per giungere intorno alle 18.30 all’assestamento della grande Orchestra che eseguirà il Requiem. L’inizio dell’evento commemorativo è fissato alle 20.30 con l’esibizione del Coro dei Cori e della Fanfara Brigata Alpina Cadore. Atteso alle 21.25 l’ingresso dei Presidenti e l’esecuzione dei quattro inni nazionali. Attacco del Requiem alle 21.30, con l’inizio della diretta su Rai 3 (preceduta nella mezz’ora precedente dalla diretta su Rai3 del Friuli Venezia Giulia). Come già segnalato, allo spazio non si può giungere con mezzi propri ma solo con l’utilizzo delle navette messe e disposizione ai varchi d’accesso posizionate in prossimità dei parcheggi esterni. Prima navetta alle 17.00, ultima corsa alle 20.15: dopo le 20.30 a nessuno sarà consentito l’accesso alla platea del concerto. In considerazione dell’ingente numero di spettatori e delle importanti misure di sicurezza, si consiglia al pubblico di arrivare per tempo ai parcheggi, possibilmente non oltre le 19.00.

http://fvgnews.net/view.php?t=n&k=14702


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2014 ilgiornaledelfriuli.net http://www.ilgiornaledelfriuli.net/go/mittelfest-2014-segnali-cividale-friuli-19-27-luglio-redipuglia-requiem-diretto-dal-maestro-riccardomuti-6-luglio-2014/

MITTELFEST 2014. Segnali. Cividale del Friuli 19-27 luglio. Redipuglia, Requiem diretto dal maestro Riccardo Muti, 6 luglio 2014 Il Giornale del Friuli

Mittelfest 2014 Segnali Cividale del Friuli 19-27 luglio Redipuglia, Requiem diretto dal M° Riccardo Muti, 6 luglio

A cent’anni esatti dall’esplosione che ridisegnò la storia, l’Europa sembra attraversare un nuovo periodo di turbamenti. Segnali non clamorosi, ma ugualmente intensi e profondi. Mittelfest 2014 raccoglie questi segnali per tracciare un atlante internazionale, quasi una cartografia della bellezza inquieta. La forte connotazione internazionale di questa 23.ma edizione del festival della Mitteleuropa – sotto la nuova direzione artistica di Franco Calabretto e la Presidenza di Federico Rossi – ben si incarna nell’atteso prologo internazionale che anticipa lo svolgimento di Mittelfest 2014 (in programma poi a Cividale del Friuli dal 19 al 27 luglio) e ne segna l’avvio ufficiale. Com’è noto, domani, domenica 6 luglio il maestoso scenario del Sacrario di Redipuglia, dove riposano i resti di 100.000 soldati, diviene cornice di un evento solenne che dà ufficialmente avvio agli eventi organizzati dalla Presidenza del Consiglio per il Centenario della Grande Guerra. Il maestro Riccardo Muti dirigerà la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, per le vittime di tutte le guerre, una coproduzione Ravenna Festival e Mittelfest, reso possibile grazie alla Regione Friuli Venezia Giulia. Attesa la presenza del Presidente Napolitano, oltre agli altri capi di Stato presenti per l’occasione, per un evento di portata internazionale che sarà trasmesso in diretta su Rai 3 e il 1 agosto su Rai Uno. Il M° Muti dirigerà circa 400 artisti, tra Orchestra e Coro, provenienti da tutti i Paesi che hanno combattuto nel primo grande conflitto. Sul palco l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, la European Spirit of Youth Orchestra, il Coro del Friuli Venezia Giulia cui si uniscono artisti del Coro del Teatro Verdi di Trieste e delle Accademie Musicali di Zagabria, Ljubljana, Budapest, sotto il coordinamento del maestro Cristiano Dell’Oste. Alle due formazioni giovanili si aggiungeranno musicisti provenienti da sette prestigiose orchestre di altrettante nazioni coinvolte nella Prima Guerra Mondiale (Wiener Philharmoniker, Berliner Philharmoniker, Orchestre National de France, Philharmonia Orchestra di Londra, Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, Orchestre Symphonique du Théâtre Royal de la Monnaie, Chicago Shymphony Orchestra e l’Orchestra del Teatro “Giuseppe Verdi” di Trieste). Solisti di canto saranno alcuni tra i più prestigiosi interpreti internazionali, quali il soprano Tatiana Serjan il mezzosoprano Daniela Barcellona, il tenore Saimir Pirgiu, il basso Riccardo Zanellato. Inevitabile, per i promotori, la scelta del programma: la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi è una partitura composta nel 1874 in occasione del primo anniversario della morte di Alessandro Manzoni, in cui, come scrive Massimo Mila “è tutto il genere umano che […] stramazza fulminato, come selvaggina abbattuta di colpo dall’improvvisa palla di fucile, passando di punto in bianco dal calore di una vita intensissima al gelo della morte”. Quella morte inutile, inspiegabile, intollerabile che la guerra porta con sé, che della guerra è l’essenza stessa. Quella morte, che attraversa tutta l’opera verdiana, e che qui assume i contorni di una drammaticità cristallizzata, oltrepassando i confini della singola fede per rivolgersi all’Uomo. Una meditazione che si nutre di una spiritualità che proprio nell’uomo, nel suo ineluttabile destino ma anche nella consapevolezza delle sue forze, intravede la possibilità di una consolazione. L’intensa giornata di domenica vedrà già a partire da metà pomeriggio le prime prove sul palco, con il Coro e la Fanfara, per giungere intorno alle 18.30 all’assestamento della grande Orchestra che eseguirà il Requiem. L’inizio dell’evento commemorativo è fissato alle 20.30 con l’esibizione del Coro dei Cori e della Fanfara Brigata Alpina Cadore. Atteso alle 21.25 l’ingresso dei Presidenti e l’esecuzione dei quattro inni nazionali. Attacco del Requiem alle 21.30, con l’inizio della diretta su Rai 3 (preceduta nella mezz’ora precedente dalla diretta su Rai3 del Friuli Venezia Giulia).

Come già segnalato, allo spazio non si può giungere con mezzi propri ma solo con l’utilizzo delle navette messe e disposizione ai varchi d’accesso posizionate in prossimità dei parcheggi esterni. Prima navetta alle 17.00, ultima corsa alle 20.15: dopo le 20.30 a nessuno sarà consentito l’accesso alla platea del concerto. In considerazione dell’ingente numero di spettatori e delle importanti misure di sicurezza, si consiglia al pubblico di arrivare per tempo ai parcheggi, possibilmente non oltre le 19.00 (si allega il dettaglio delle info logistiche).


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A cent'anni esatti dall'esplosione che ridisegnò la storia, l'Europa sembra attraversare un nuovo periodo di turbamenti. Segnali non clamorosi, ugualmente intensi e profondi. Mittelfest 2014 A cent'anni esatti dall'esplosione che ridisegnòma la storia, l'Europa sembra attraversare un nuovo raccoglie segnaliSegnali per tracciare un atlante quasieuna cartografia della 2014 periodo diquesti turbamenti. non clamorosi, mainternazionale, ugualmente intensi profondi. Mittelfest bellezza inquieta. La forte internazionale di questa 23.ma edizione del festival raccoglie questi segnali perconnotazione tracciare un atlante internazionale, quasi una cartografia della della Mitteleuropa sotto nuova direzione artistica di Franco Calabretto e la Presidenza di Federico bellezza inquieta. Lala forte connotazione internazionale di questa 23.ma edizione del festival della Facebook social plugin Rossi ben si incarna prologoartistica internazionale che anticipa loe svolgimento nuova direzione di Franco Calabretto la PresidenzadidiMittelfest Federico Mitteleuropa sotto lanell'atteso 2014 ben (in programma poi a Cividale del Friuli dal 19 al 27 luglio) e nelosegna l'avvio ufficiale. Com'è Facebook social plugin Rossi si incarna nell'atteso prologo internazionale che anticipa svolgimento di Mittelfest noto, (in domani, domenica luglio il maestoso delluglio) Sacrario disegna Redipuglia, riposano i 2014 programma poi a6 Cividale del Friuli scenario dal 19 al 27 e ne l'avviodove ufficiale. Com'è resti di 100.000 soldati, 6 diviene di un evento del solenne che dà ufficialmente avvio agli i noto, domani, domenica luglio cornice il maestoso scenario Sacrario di Redipuglia, dove riposano eventi dalla Presidenza del Consiglio per solenne il Centenario Grande Guerra. resti di organizzati 100.000 soldati, diviene cornice di un evento che dàdella ufficialmente avvio agli RECENT POSTS Il maestro Riccardo Muti dirigerà ladel Messa da Requiem di Giuseppedella Verdi, per leGuerra. vittime di tutte le eventi organizzati dalla Presidenza Consiglio per il Centenario Grande RECENT POSTS guerre, una coproduzione Ravenna Festival e Mittelfest, reso possibile grazie alla Regione Friuli Redipuglia: inaugurato a Venezia Giulia. Attesa la presenza del Presidente Napolitano, oltre agli altri capi di Stato presenti Fogliano Museo Grande Redipuglia: inaugurato a per l'occasione, per un evento di portata internazionale che sarà trasmesso in diretta su Rai 3 e il Guerra. VIDEO Fogliano Museo Grande 1 agosto su Rai Uno. Il M Muti dirigerà circa 400 artisti, tra Orchestra e Coro, provenienti da tutti Guerra. VIDEO i Paesi che hanno combattuto nel primo grande conflitto. Sul palco l'Orchestra Giovanile Luigi Il concerto del maestro Cherubini, la European Spirit of Youth Orchestra, il Coro del Friuli Venezia Giulia cui si uniscono Il concerto del maestro http://red.presstoday.com/pt_pdf.php?pid=830&url=http://www.udine20.it/il-concerto-del-maestro-riccardo-muti-video/ artisti del Coro del Teatro Verdi di Trieste e delle Accademie Musicali di Zagabria, Ljubljana, Budapest, sotto il coordinamento del maestro Cristiano Dell'Oste. Alle due formazioni giovanili si http://red.presstoday.com/pt_pdf.php?pid=830&url=http://www.udine20.it/il-concerto-del-maestro-riccardo-muti-video/ aggiungeranno musicisti provenienti da sette prestigiose orchestre di altrettante nazioni coinvolte nella Prima Guerra Mondiale (Wiener Philharmoniker, Berliner Philharmoniker, Orchestre National de France, Philharmonia Orchestra di Londra, Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, Orchestre Symphonique du Théâtre Royal de la Monnaie, Chicago Shymphony Orchestra e l'Orchestra del Teatro "Giuseppe Verdi" di Trieste). Solisti di canto saranno alcuni tra i più prestigiosi interpreti internazionali, quali il soprano Tatiana Serjan il mezzosoprano Daniela Barcellona, il tenore Saimir Pirgiu, il basso Riccardo Zanellato. Inevitabile, per i promotori, la scelta del programma: la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi è una partitura composta nel 1874 in occasione del primo anniversario della morte di Alessandro Manzoni, in cui, come scrive Massimo Mila "è tutto il genere umano che [ ] stramazza fulminato, come selvaggina abbattuta di colpo dall'improvvisa palla di fucile, passando di punto in bianco dal calore di una vita intensissima al gelo della morte". Quella morte inutile, inspiegabile, intollerabile che la guerra porta con sé, che della guerra è l'essenza stessa. Quella morte, che attraversa tutta l'opera verdiana, e che qui assume i contorni di una drammaticità cristallizzata, oltrepassando i confini della singola fede per rivolgersi all'Uomo. Una meditazione che si nutre di una spiritualità che proprio nell'uomo, nel suo ineluttabile destino ma anche nella consapevolezza delle sue forze, intravede la possibilità di una consolazione. L'intensa giornata di domenica vedrà già a partire da metà pomeriggio le prime prove sul palco, con il Coro e la Fanfara, per giungere intorno alle 18.30 all'assestamento della grande Orchestra che eseguirà il Requiem. L'inizio dell'evento commemorativo è fissato alle 20.30 con l'esibizione del Coro dei Cori e della Fanfara Brigata Alpina Cadore. Atteso alle 21.25 l'ingresso dei Presidenti e l'esecuzione dei quattro inni nazionali. Attacco del Requiem alle 21.30, con l'inizio della diretta su Rai 3 (preceduta nella mezz'ora precedente dalla diretta su Rai3 del Friuli Venezia Giulia). Come già segnalato, allo spazio non si può giungere con mezzi propri ma solo con l'utilizzo delle navette messe e disposizione ai varchi d'accesso posizionate in prossimità dei parcheggi esterni. Prima navetta alle 17.00, ultima corsa alle 20.15: dopo le 20.30 a nessuno sarà consentito l'accesso alla platea del concerto. 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OGGI LA COMMEMORAZIONE

MuticonilRequiemaRedipuglia appellodipacericordandolaguerra Sul palco musicisti provenienti da 20 nazioni, assieme al presidente Napolitano e ai colleghi Pahor (Slovenia) e Josipovic (Croazia) REDIPUGLIA (GO) - Con la visita in Friuli Venezia Giulia del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che in serata assisterà al Sacrario militare di Redipuglia al concerto diretto dal maestro Riccardo Muti, prendono ufficialmente il via anche nel nostro paese le commemorazioni per il centenario della Grande Guerra. Napolitano alle 11.35, accolto dalle autorità locali e regionali, giungerà a Monfalcone, dove ha in programma una visita privata alla mostra «Oltre le nuvole. Aviatori italiani nella Prima Guerra Mondiale». A Redipuglia invece il Capo dello Stato sarà atteso dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti, e dalla presidente Serracchiani. Saranno tra gli altri presenti al concerto anche i Presidenti della Repubblica di Slovenia, Borut Pahor, e della Croazia, Ivo Josipovic, sul palco con 365 rappresentanti di 20 nazioni. Al concerto sono attesi circa 8.000 persone. Dopo le esibizioni del Coro degli Alpini di Udine e della Fanfara congedati della Brigata Cadore e gli inni nazionali, il maestro Muti dirigerà la "Messa da Requiem" di Giuseppe Verdi, con musicisti e coristi

VENEZIA

CONCERTO Riccardo Muti dice che l’esecuzione ha «un significato ideale di riconciliazione nel nome di una fratellanza dei popoli una volta coinvolti in una guerra atroce e oggi uniti nell'ideale dell'Europa».

provenienti da tutta Europa, assieme all'Orchestra Giovanile Cherubini e i cantanti solisti Tatiana Serjan, Daniela Barcellona, Saimir Pirgu e Riccardo Zanellato; prime parti di Berliner Philharmoniker, Chicago Symphony Orchestra, Orchestre del Teatro Verdi di Trieste, di San Pietroburgo, Nazionale di Francia, Orchestre Symphonique du Théatre Royal de La Monnaie, Philharmonia Orchestra e Wiener Philharmoniker, oltre all'European Spirit of Youth Orchestra e agli allievi dei Conservatori Tartini di Trieste e Tomadini di Udine. Dal Friuli, Lubiana, Zagabria e Budapest proverranno le compagini corali coordinate da Crstiano Dell'Oste. Rai3 trasmetterà in diretta l’esecuzione, co-prodotta dal Mittelfest e dalla rassegna Ravenna Festival "Le Vie dell'Amicizia", che negli anni ha raggiunto in tutto il mondo varie città martoriate dalla guerra in cui portare un messaggio di fratellanza e di amicizia.


Data: 6 luglio 2014 Pagina: 1 (speciale)

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Trieste

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Concerto per la pace, 100 anni dopo Un secolo fa iniziò la Grande Guerra: a Redipuglia quattro presidenti per dire no ai conflitti di SERGIO CANCIANI

IL PROGRAMMA

L

e strade d'Europa sono selciate di ossa e segnate da ossari: dalla Marna, all' Isonzo, al Danubio e al Don fino nella profondità della Siberia. Bisogna essere cauti ad arare i campi o la steppa lì attorno. Sotto una spanna di terra, i resti pietrificati di molte armate inghiottite nel vortice di infinite guerre aspettano ancora di essere riesumati e sottratti all' oblio. Sulla pista di una base militare non lontano da Mosca, con picchetto d'onore e la fanfara che intona il "Riposo", nel grande vano di carico di un C 130 dell'Aeronautica vengono deposte piccole cassette di metallo segnate da un numero e da un nastrino tricolore. Contengono ciò che resta dei soldati dell'Armir mandati da Mussolini in Russia e lì rimasti, coperti dal fango e dal ghiaccio. Alcuni hanno un nome, grazie alla piastrina, altri resteranno sconosciuti. Tutti saranno tumulati nel sacrario di Cargnacco, altro segnavia sulla mappa dell'Europa delle ossa. E le riesumazioni continuano, per ritrovamenti casuali o quando lo Stato Maggiore russo decide di trarre dal segreto qualche remoto luogo di sepoltura di un nemico che non è più tale. Avrò avuto sette o otto anni quando mio padre mi portò a Redipuglia. Il treno da Trieste sembrava la copia in grande del mio agognato Maerklin: carrozza cigolante, sedili di legno, ogni scompartimento con il suo sportello. Il sacrario mi sembrò uno strano posto, un luogo misterioso di una maestosità intimidente per un bambino. Tutto quel biancore abbacinante di pietra che sale, più che altro mi ricordava la scalinata per me senza fine dell'Università nuova. Con parole semplici mio padre e il signor Pavletic, titolare di una rinomata trattoria sul Vallone che ci avrebbe riportato a casa con la sua Millecento Centotre, mi dissero che quello era un cimitero. ■ SEGUEAPAGINA III

Stasera al Sacrario settemila persone In apertura Muti dirige il Requiem

Una suggestiva immagine di Andrea Lasorte del palco dove stasera suonerà l’orchestra diretta da Muti, con sullo sfondo il Sacrario di Redipuglia

Un concerto di pace in memoria di tutti i caduti della Prima guerra mondiale eseguito di fronte alle più alte cariche istituzionali di Italia, Slovenia, Croazia e Austria. Dopo l’appuntamento del 2010 in piazza Unità d’Italia a Trieste, il progetto le “Vie dell’Amicizia” si rinnova e torna in Friuli Venezia Giulia per mettere di nuovo seduti gli uni accanto agli altri i nemici di un tempo. La Messa da Requiem di Giuseppe Verdi diretta dal maestro Riccardo Muti aprirà il programma di eventi nazionali dedicati al Centenario della Grande guerra. Ai piedi del Sacrario militare di Redipuglia si attendono oltre 7mila persone. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano arriverà nell’Isontino già questa mattina e ripartirà solo domani pomeriggio. La prima tappa del suo viaggio sarà Monfalcone dove inaugurerà la mostra “Alisto-Sulle ali della storia”. Prima del concerto incontrerà a Cormons gli omologhi di Slovenia e Croazia Borut Pahor e Ivo Josipovic e il presidente del consiglio federale austriaco Georg Keuschnigg con i quali cenerà. Domani mattina il capo di Stato si incontrerà di nuovo con Pahor a Gorizia su quel piazzale della Transalpina che nel 2004 tenne a battesimo la Nuova Europa allargata ad Est. Insieme saliranno al Monte Santo dove alle 11 scopriranno una targa per poi accomodarsi sulla “Panchina della pace” dalla quale si possono ammirare l’Isonzo e il Monte Sabotino, un tempo simboli di tremende sofferenze, oggi paradisi naturali. Prima di ripartire per Roma, nel pomeriggio Napolitano si fermerà ad Aquileia. (s.b.)

L’INTERVISTA

Prodi: memoria fragile in Europa Ma ora basta con politiche miopi L’ex presidente della Commissione europea (ed ex premier) Romano Prodi in un’intervista espone la sua visione dell’Europa nel centenario dello scoppio della Prima guerra mondiale. E, pur rilevando che la memoria nel vecchio continente resta fragile, esorta a non perseverare nelle «politiche miopi» di alcuni leader europei e di puntare su lavoro e giovani. Romano Prodi

■ GIANTIN A PAGINAII

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Stasera al Sacrario settemila persone In apertura Muti dirige il Requiem

sità intimidente per un bambino. Tutto quel■ biancore abbaciSEGUEAPAGINA III Una suggestiva immagine di Andrea Lasorte del palco dove stasera suonerà l’orchestra diretta da Muti, con sullo sfondo il Sacrario di Redipuglia nante di pietra che sale, più che altro mi ricordava la scalinata per me senza fine dell'UniversitàL’INTERVISTA nuova. Con parole semplici mio padre e il signor Pavletic, titolare di una rinomata trattoria sul Vallone che ci avrebbe riportato a casa con la sua Millecento Centotre, mi dissero che L’ex presidente della Commisquello era un cimitero.

Un concerto di pace in memoria di tutti i caduti della Prima guerra mondiale eseguito di fronte alle più alte cariche istituzionali di Italia, Slovenia, Croazia e Austria. Dopo l’appuntamento del 2010 in piazza Unità d’Italia a Trieste, il progetto le “Vie dell’Amicizia” si rinnova e torna in Friuli Venezia Giulia per mettere di nuovo seduti gli uni accanto agli altri i nemici di un tempo. La Messa da Requiem di Giuseppe Verdi diretta dal maestro Riccardo Muti aprirà il programma di eventi nazionali dedicati al Centenario della Grande guerra. Ai piedi del Sacrario militare di Redipuglia si attendono oltre 7mila persone. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano arriverà nell’Isontino già questa mattina e ripartirà solo domani pomeriggio. La prima tappa del suo viaggio sarà Monfalcone dove inaugurerà la mostra “Alisto-Sulle ali della storia”. Prima del concerto incontrerà a Cormons gli omologhi di Slovenia e Croazia Borut Pahor e Ivo Josipovic e il presidente del consiglio federale austriaco Georg Keuschnigg con i quali cenerà. Domani mattina il capo di Stato si incontrerà di nuovo con Pahor a Gorizia su quel piazzale della Transalpina che nel 2004 tenne a battesimo la Nuova Europa allargata ad Est. Insieme saliranno al Monte Santo dove alle 11 scopriranno una targa per poi accomodarsi sulla “Panchina della pace” dalla quale si possono ammirare l’Isonzo e il Monte Sabotino, un tempo simboli di tremende sofferenze, oggi paradisi naturali. Prima di ripartire per Roma, nel pomeriggio Napolitano si fermerà ad Aquileia. (s.b.)

Prodi: memoria fragile in Europa Ma ora basta con politiche miopi sione europea (ed ex premier)

Prodi in un’intervista ■ SEGUEAPAGINARomano III Una suggestiva immagine di Andrea Lasorte del palco dove stasera suonerà l’orchestra diretta da Muti, con sullo sfondo il Sacrario di Redipuglia espone la sua visione dell’Euro-

L’INTERVISTA

pa nel centenario dello scoppio della Prima guerra mondiale. E, pur rilevando che la memoria nel vecchio continente resta fragile, esorta a non perseverare nelle «politiche miopi» di alcuni leader europei e di puntare su lavoro e giovani.

Prodi: memoria fragile in Europa

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r la pace, 100 anni dopo Data: 6 luglio 2014

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rra: a Redipuglia quattro presidenti per dire no ai conflitti

del palco dove stasera suonerà l’orchestra diretta da Muti, con sullo sfondo il Sacrario di Redipuglia

IL PROGRAMMA

Stasera al Sacrario settemila persone In apertura Muti dirige il Requiem Un concerto di pace in memoria di tutti i caduti della Prima guerra mondiale eseguito di fronte alle più alte cariche istituzionali di Italia, Slovenia, Croazia e Austria. Dopo l’appuntamento del 2010 in piazza Unità d’Italia a Trieste, il progetto le “Vie dell’Amicizia” si rinnova e torna in Friuli Venezia Giulia per mettere di nuovo seduti gli uni accanto agli altri i nemici di un tempo. La Messa da Requiem di Giuseppe Verdi diretta dal maestro Riccardo Muti aprirà il programma di eventi nazionali dedicati al Centenario della Grande guerra. Ai piedi del Sacrario militare di Redipuglia si attendono oltre 7mila persone. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano arriverà nell’Isontino già questa mattina e ripartirà solo domani pomeriggio. La prima tappa del suo viaggio sarà Monfalcone dove inaugurerà la mostra “Alisto-Sulle ali della storia”. Prima del concerto incontrerà a Cormons gli omologhi di Slovenia e Croazia Borut Pahor e Ivo Josipovic e il presidente del consiglio federale austriaco Georg Keuschnigg con i quali cenerà. Domani mattina il capo di Stato si incontrerà di nuovo con Pahor a Gorizia su quel piazzale della Transalpina che nel 2004 tenne a battesimo la Nuova Europa allargata ad Est. Insieme saliranno al Monte Santo dove alle 11 scopriranno una targa per poi accomodarsi sulla “Panchina della pace” dalla quale si possono ammirare l’Isonzo e il Monte Sabotino, un tempo simboli di tremende sofferenze, oggi paradisi naturali. Prima di ripartire per Roma, nel pomeriggio Napolitano si fermerà ad Aquileia. (s.b.)


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VISITA IN MOLISE Il Papa: lavorare la domenica non è vera libertà

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La Storia al Sacrario, attesi in 7mila Quattro capi di Stato a Redipuglia per il centenario della Grande Guerra con Muti

Ultimi lavori al Sacrario per il grande evento di questa sera

Il giorno dello storico concerto è arrivato. Questa sera sul palco allestito ai piedi del Sacrario di Redipuglia, di fronte ai capi di Stato di Italia, Slovenia e Croazia e ai rappresentanti del governo austriaco, il maestro Riccardo Muti dirigerà la Messa da Requiem di Verdi in onore delle vittime di tutte le guerre. L’appuntamento solenne darà ufficialmente il via agli eventi organizzati dalla Presidenza del

Consiglio dei Ministri per ricordare il Centenario della Prima guerra mondiale. La coproduzione Ravenna Festival-Mittelfest porterà sul palco isontino 365 artisti provenienti da 70 diversi Paesi. Sono attesi oltre 7 mila spettatori. Sulla strada regionale 305 il traffico sarà interrotto dalle 17. Servizi di buus navetta fino alle 20.30. ■ ALLE PAGINE 2,3, 4 E 5

LA VISITA

Monfalcone è pronta Anche Magris per accogliere il Presidente Giorgio Napolitano

Renzi rottama anche i tecnocrati

Dopo la polemica con la Bundesbank il premier torna all’attacco: «L’Europa non deve essere la patria di burocrati e banchieri». M5S, polemiche per un tweet su Napolitano ■ A PAGINA 6 RIMETTERE IN AGENDA GLI EUROBOND

l’argentina vola in semifinale: 1-0 al Belgio

Neymar, il mondiale orfano della stella ferita

CRONACHE VIABILITà

■ SARTI ALLE PAGINE 24 E 25

Via Mazzini supera il test della chiusura SE IL PORTO VECCHIO UMILIA LA CITTÀ

di FRANCESCO MOROSINI

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li eurobond, cioè l’idea di mutualizzare una quota dei debiti sovrani dei vari Stati europei, ricordano l’Araba fenice: perché continuamente riappaiono nell’agenda dell’Unione monetaria (UME) per tornare a sparire subito dopo a causa dei dinieghi, non solo ma soprattutto,di Berlino. Contro l’idea di mutualizzare una quote dei debiti sovrani vi sono, al di là delle difficoltà oggettive, pure le polemiche (dove tutti hanno le loro ragioni) tra i falchi dell’austerity e le opposte colombe, in particolare mediterranee. Resta che senza di essi l’Unione monetaria è monca: nel senso che l’euro, in quanto “moneta senza Stato”, soffre per la mancanza di quella sorta di “ammortizzatore politico” che sarebbe l’avere un bi-

■ A PAGINA 5

di ROBERTO MORELLI

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ate le premesse, non c’è da stupirsi che le domande di concessione per il porto vecchio siano state solo otto: bensì che siano addirittura otto, anche se in buona parte pubbliche, quindi con gli enti che se la raccontano tra loro. Solo un atto di autolesionismo può avere indotto oggi un privato a concorrere per uno spazio nell’area. Con uno status giuridico caotico, una lacerazione istituzionale tra il Porto e gli altri enti territoriali, un iter pregresso fragorosamente fallito con il ritiro del concessionario... ■ SEGUE A PAGINA 26

L’urlo di dolore di Neymar dopo la frattura della vertebra: mondiale finito

■ DA PAGINA 41 A PAGINA 44

L’INCHIESTA

■ RAUBER A PAGINA 27

False assunzioni


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Primo piano

IL PICCOLO DOMENICA 6 LUGLIO 2014

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GRANDE GUERRA L’EVENTO di Stefano Bizzi

◗ FOGLIANOREDIPUGLIA

Il giorno dello storico concerto è arrivato. Questa sera sul palco allestito ai piedi del Sacrario di Redipuglia, di fronte ai capi di Stato di Italia, Slovenia e Croazia e ai rappresentanti del governo austriaco, il maestro Riccardo Muti dirigerà la Messa da Requiem di Verdi in onore delle vittime di tutte le guerre. L’appuntamento solenne darà ufficialmente il via agli eventi organizzati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per ricordare il Centenario della Prima guerra mondiale. La coproduzione Ravenna Festival-Mittelfest porterà sul palco isontino 365 artisti provenienti da 70 diversi Paesi e la maestosa scenografia del monumento fatto costruire da Mussolini sul Monte Sei Busi per raccogliere le salme di 100mila soldati caduti sarà parte integrante dello spettacolo che verrà trasmesso in diretta da Raitre a partire dalle 21. Il concerto rappresenta anche la tappa centrale del viaggio del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dedicato alla Grande guerra. In mattinata il Capo di Stato sarà a Monfalcone per inaugurare la mostra “Alisto-Sulle ali della storia”. Prima del Requiem cenerà a Cormons con i capi di Stato di Slovenia e Croazia, Borut Pahor e Ivo Josipovic, e con il presidente del consiglio federale austriaco Georg Keuschnigg. Domani alle 10.20 incontrerà nuovamente Pahor a Gorizia sul piazzale della Transalpina. Dopo la stretta di mano, i due saliranno al Monte Santo per scoprire assieme una targa e sedere simbolicamente per primi sulla “Panchina della pace”. Prima di ripartire per Roma, Napolitano andrà in visita privata ad Aquileia. il programma Ieri a Palazzo Mauro de Andrè di Ravenna si è svolta la prima tappa del “doppio concerto” che, come ogni anno, partendo dal capoluogo romagnolo, caratterizza il progetto le “Vie dell’Amicizia”. L’intensa due giorni, proseguirà oggi nell’Isontino. Le prime prove sul palco di Redipuglia si svolgeranno a metà pomeriggio con il Coro dei cori dell’Ana-Sezione di Udine e con la Fanfara dei congedati della Brigata alpina “Cadore”. Alle 18.30 è invece previsto l’assestamento della grande Orchestra che eseguirà il Requiem sotto la direzione di Muti. L’inizio dell’evento vero e proprio è fissato alle 20.30 con l’esibizione del Coro dei Cori e della Fanfara. Alle 21.25 faranno il loro ingresso sul parterre i

Redipuglia blindata attesi 7 mila spettatori Sulla Regionale 305 stop alle auto dalle 17. Due mega parcheggi per gli spettatori e servizio di bus navetta fino alle 20.30. Disponibili altri 100 posti seduti in platea Presidenti e prima dell’esecuzione del Requiem saranno suonati gli inni. Viabilità Dopo le 20.30 non si potrà più accedere al Sacrario. La viabilità sulla strada regionale 305 sarà interrotta già a partire dalle 17 nel tratto compreso tra la rotonda di Fogliano (Discount Dico) e la bretella autostradale (Detroit). Fino alla riapertura (non più tardi delle 2 di notte) nell’area potranno circolare solo i bus navetta e i veicoli autorizzati. La zona sarà inter-

detta anche al traffico pedonale e l’accesso sarà consentito solo ai residenti e a chi esibirà un biglietto valido. Posteggi Chi arriverà da Gorizia potrà posteggiare a Fogliano nell’area del discount Dico o nella limitrofa area attrezzata ad hoc dal Comune. In alternativa si potrà utilizzare il posteggio dell’ex IperCoop di Gradisca da cui partirà un servizio navetta. Chi arriverà da Trieste, dal Monfalconese o dall’autostrada potrà invece utilizzare

l’area del centro commerciale Sorelle Ramonda (ingresso da via Pietro Micca). Il piazzale di sosta del Sacrario sarà riservato al personale interessato all’evento e ai 300 invitati del Ravenna Festival e di Mittelfest. Accesso Cinque bus navetta collegheranno a ciclo continuo i varchi nord e sud con fermata intermedia all’altezza della stazione ferroviaria. Qui il personale di Mittelfest si occuperà dell’accoglienza del pubblico. Chi ha la sola prenotazione do-

vrà consegnarla per ritirare il biglietto d’ingresso. E proprio sul fronte biglietti arrivano buone notizie. Si sono liberati all’ultimo momento un centinaio di ticket per assistere al concerto seduti in platea. I tagliandi, venduti a 40 euro, vanno però ritirati fisicamente alla biglietteria del Mittelfest a Cividale dalle 10 alle 13. Quanto ai posti in piedi gratuiti possono essere prenotati entro le 13 sul sito www.mittelfest.org. Le corse delle navette inizieranno alla chiusura del-

Museo multimediale nell’ex Regia stazione Inaugurato il ristrutturato sito con testimonial Piero Angela. Volontariato protagonista dell’operazione di Luca Perrino ◗ REDIPUGLIA

Piero Angela all’inaugurazione della stazione di Redipuglia (Bumbaca)

«Se siamo arrivati ad oggi lo dobbiamo al sostegno degli enti pubblici e privati, ma lo dobbiamo sicuramente al lavoro svolto da tanti volontari ed esperti che, oltre vent’anni fa, hanno compreso l’importanza della valorizzazione di queste aeree per la crescita turistica ed anche economica legata alle testimonianze della prima guerra mondiale». Sono state queste le parole pronunciate da Franco Visintin, coordinatore dei Sentieri di pace che, ieri mattina,

ha fatto da padrone di casa all’inaugurazione dei lavori di ristrutturazione della Regia stazione ferroviaria di Redipuglia nella quale, grazie ad un intervento di Terna Spa per 50mila euro, hanno trovato posto il museo multimediale della Grande guerra ed il nuovo ufficio informazioni ed assistenza turistica, centro nevralgico proprio per l’accoglienza dei visitatori. La cerimonia, iniziata con l’alzabandiera accompagnato dalle note della banda San Paolino di Aquileia, ha visto presenti, tra gli altri, l’assessore regionale alla cultura, Gianni Torren-

ti, assieme alla collega Sara Vito, il parlamentare, Lorenzo Battista, il consigliere regionale, Diego Moretti, il presidente della Provincia, Enrico Gherghetta ed ovviamente il sindaco, Antonio Calligaris. «Questa è un’anteprima – ha detto – perché i progetti che abbiamo in serbo, assieme alla Pro Loco, all’associazione Clio ed all’associazione Grande guerra, sono importanti e desiderosi di fare di Redipuglia non solo il perno del Centenario ma anche di quello che si potrà fare dopo questa fatidica tappa». Testimonial d’eccezione il giornalista

la strada e andranno avanti fino alle 20.15. Gli organizzatori consigliano di arrivare ai posteggi entro le 19. Deflusso Al termine del concerto, per evitare resse alle fermate dei bus navetta messi a disposizione da Apt, sono previste due differenti aree di raccolta: di fronte alla stazione ferroviaria per chi dovrà raggiungere il varco nord, ai piedi del dosso che conduce al Sacrario per chi è diretto al varco sud. ©RIPRODUZIONERISERVATA

Piero Angela che, per la prima volta i questa zona, si è detto emozionato e affascinato. «Questa – sono state le parole di Torrenti – è un’occasione importante per dare senso compiuto alla strutturazione della memoria di questo evento bellico e soprattutto per le generazioni più giovani. È necessario far conoscere bene questa realtà con un progetto che la Regione farà il possibile per sostenere adeguatamente. A questo punto è importante dare questo progetto ed alla stazione le gambe necessarie per diventare a tutti gli effetti uno dei luoghi simbolo del Friuli Venezia Giulia». ©RIPRODUZIONERISERVATA

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DOMENICA 6 LUGLIO 2014 IL PICCOLO

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LA SCHEDA

Sacrario costruito nel 1938. Previsioni meteo buone. L’appello degli invalidi di guerra

Il Sacrario di Redipuglia inaugurato nel 1938 (architetto Giovanni Greppi, scultore Giannino Castiglioni)custodisce i resti di 100.187 caduti appartenenti alla Terza Armata comandata dal Duca d’Aosta le cui spoglie sono custodite ai piedi del Sacrario - di questi quasi 40 mila sono militi ignoti.

Dal 1920 al 1938 le spoglie dei militari italiani - soldati e ufficiali - caduti sul fronte della Terza Armata furono custodite nel Colle di Sant’Elia, costruito a cerchi concentrici per riproporre il disegno delle trincee. Per scavare le gallerie sepolcrali furono usate 21 mine nella viva roccia.

I servizi meteorologici confermano bel tempo su Redipuglia. Il sito “ilmeteo.it” prevede alle 20 cielo sereno e una temperatura di 27,6 C con un’umidità del 74% e una temperatura di 29 C. Un vento debole soffierà da sudovest a una velocità massima di 11 km/h. Alle 23 la temperatura scenderà a 22,4 C e l’umidità salirà all’89%.

I mutilati e invalidi di guerra rivolgono un saluto al Presidente Napolitano e ai Presidenti di Slovenia e Croazia e al rappresentante dell’Austria. Evidenziano anche la tragicità degli eventi di queste terre che oltre a essere martoriate dalle guerre hanno visto dividere i mutilati e invalidi dalla cortina di ferro .

Sul palco ben 365 artisti prologo con il Coro dei cori Esecuzione affidata alle orchestre Cherubini, European Spirit of Youth, del Verdi, allievi del Tartini e del Tomadini e altri musicisti di fama mondiale di Alex Pessotto

LA CENA A CORMONS

◗ GORIZIA

Menù friulano e brindisi con il Picolit A Cormons tutto è pronto per ospitare il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che pernotterà all’albergo Felcaro. Napolitano è il secondo Capo di Stato che giunge nel centro collinare: il primo fu Giuseppe Saragat nell’ottobre 1966 quando scoperse la targa che a Villa Tomadoni ricorda la firma dell’armistizio della Terza guerra di indipendenza. Napolitano giungerà a Cormons oggi pomeriggio, dopo la visita a Monfalcone. E all’albergo Felcaro cenerà, assieme ai Capi di Stato di Slovenia, Croazia, del presidente del Senato Austria, del presidente della Regione. Sarà presente anche il sindaco Luciano Patat . Sul menù stretto riserbo. «Sarà una cena semplice com'è nelle tradizioni nostre. Il menù sarà tipicamente friulano mentre i vini saranno quelli locali del cormonese», spiega il titolare dell’albergo Gianni Felcaro. È stato lo stesso Napolitano a chiedere menù assolutamente tipici e semplici. «Da quindici

giorni, vale a dire da quando siamo stati allertati dagli uffici del Quirinale - ha spiegato Felcaro - stiamo lavorando per il Presidente. Siamo tranquilli anche perché ci hanno messo nelle condizioni migliori». Si sa che Napolitano e i suoi invitati brinderanno con vini locali tra i quali il Friulano di Dario Raccaro, oltre ai vini della Tenuta di Angoris e della Cantina Produttori. E il dessert sarà accompagnato da un Picolit dell’azienda Livio Felluga. Una cena abbastanza veloce, perché poi Napolitano con gli altri invitati raggiungerà Redipuglia per assistere al concerto di Muti. Si conosce invece il menù delle forze dell’ordine, sono una settantina, impegnate nel servizio. Ceneranno al punto di ristoro della Casa Terza Armata di Redipuglia e sceglieranno un primo tra pennette ai funghi, speck e zafferano o amatriciana; come secondo filetti di pollo, scaloppine al limone e arrosto con contorni di verdura. (fra. fem.)

La bellezza di 365 artisti. Un numero imponente per un evento destinato a rimanere negli annali. La Messa di Requiem di Giuseppe Verdi, in programma stasera al Sacrario di Redipuglia, sarà diretta da Riccardo Muti. Che, oltre a quelli dell’orchestra giovanile Luigi Cherubini, da lui fondata nel 2004, ha voluto sul palco anche i musicisti della European Spirit of Youth Orchestra. Ma ci saranno pure gli allievi dei conservatori Tartini di Trieste e Tomadini di Udine nonchè le prime parti di alcune fra le più prestigiose compagini internazionali: Wiener e Berliner Philharmoniker, Chicago Symphony Orchestra, Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, Orchestre National de France, Orchestre Symphonique du Théatre Royal de La Monnaie, Philharmonia Orchestra; nè va tralasciata la presenza di strumentisti dell’orchestra del teatro Verdi di Trieste. In quella che viene definita “orchestra mondiale” troveremo quindi musicisti di molte delle nazioni che presero parte alla Grande guerra. E, sull’enorme palco, ci saranno pure il Coro del Friuli Venezia Giulia, il

Muti dirige le prove al Teatro Alighieri di Ravenna

Coro del Teatro Verdi di Trieste e altri cori, precisamente di Lubiana, Zagabria e Budapest, coordinati dal friulano Cristiano Dell’Oste. Completano il cast le voci soliste del soprano russo Tatiana Serjan, del mezzosoprano triestino Daniela Barcellona, del tenore albanese Saimir Pirgu e del basso polesano Riccardo Zanellato. Se il Maestro Muti darà l’attacco della Messa di Requiem alle 21.30, occorre fissare l’inizio della serata già per le 20.30 con l’esibizione del

cosiddetto Coro dei cori (con 200 cantanti sul palco) e della Fanfara Brigata Alpina Cadore (70 cantanti); per le 21.25 è previsto l’arrivo dei Capi di Stato d’Italia, Slovenia, Croazia, del Presidente del Consiglio federale austriaco con, a seguire, l’esecuzione degli inni nazionali, L’evento è reso possibile dalla Regione, è prodotto da Mittelfest (del quale costituisce il prologo) e Ravenna Festival. Di quest’ultimo, in particolare, rientra ne “Le vie dell’amici-

zia”, progetto nato nel ‘97: lo stesso concerto viene proposto a Ravenna, e, il giorno seguente, in una città dove la storia è stata particolarmente tragica. Ed è la seconda volta che “Le vie dell’amicizia” approdano nella nostra Regione dopo che, nel 2010, avevano raggiunto Trieste con, presenti in piazza Unità, i Capi di Stato d’Italia, Slovenia e Croazia. Anche allora, come sempre da quell’ormai lontano ‘97, Riccardo Muti (cittadino onorario di Trieste dal 2011) ne fu il protagonista. E anche allora volle sul palco molti giovani, uniti nel nome della musica a portare, in musica, messaggi di pace e speranza. Non fa parte de “Le vie dell’amicizia”, nè di Mittelfest il concerto, con in programma sempre il Requiem di Verdi previsto per domani, alle 21, a Lubiana, in piazza del Congresso, nell’ambito del festival della capitale slovena. Sul palco, tuttavia, ci saranno, con qualche lieve variazione, gli stessi artisti del concerto di stasera a cominciare dal Maestro Muti. Il concerto di Lubiana, sarà dedicato non alle vittime di tutte le guerre ma alla memoria di Carlos Kleiber, amico e collega di Riccardo Muti. ©RIPRODUZIONERISERVATA

Il precedente del 1965 con l’orchestra sinfonica della Rai

Il palco fu allestito ai piedi del Sant’Elia. Nell’occasione venne inaugurato l’impianto di illuminazione. Presenziò Andreotti di Roberto Covaz ◗ GORIZIA

Il concerto che si tenne a Redipuglia il 24 maggio del 1965

Nel Centenario della Prima guerra mondiale anche l'imponente Sacrario di Redipuglia (il più grande monumento funerario d'Italia) va osservato attualizzandone i significati. L'impatto, di profonda emotività, che suscita questa montagna di pietra del Carso tocca sentimenti di pietà e dolore che nulla hanno a che fare con le motivazioni per le quali venne costruito nel 1938. Quello di Redipuglia fu l'ultimo voluto dal regime fascista per completare la manipola-

zione retorica della Grande guerra cominciata subito dopo la marcia su Roma del 1922. Il senso dei sacrari non doveva essere quello della presa di coscienza di un olocausto, di un sacrificio immane quanto inutile di giovani vite, ma doveva invece essere il propellente per l'esaltazione e la glorificazione della nazione vittoriosa. Oggi, dopo cent'anni, ci si può e soprattutto ci si deve concentrare sul significato della guerra. Non è un invito scontato. Solo mezzo secolo fa, infatti, il 24 maggio del 1965, al Sacrario di Redipuglia si tenne un concerto

celebrativo del 50˚ della vittoria italiana. I giornali dell’epoca grondavano retorica, l’Europa dei popoli era un concetto ancora lontano. Anche all’epoca come stasera l’evento fu proposto in diretta sulle reti Rai (quella volta sul primo canale). Il palco però fu allestito sulla sinistra del piazzale ai piedi del Colle Sant’Elia. Il colpo d’occhio deve essere stato di forte impatto emotivo. Come si nota dalla foto il “nuovo” Sacrario era illuminato quasi a giorno. Infatti, quella sera fu inaugurato il nuovo impianto di illuminazione donato pro-

prio dalla Rai. Presenziò l’evento il Ministro della Difesa Giulio Andreotti. Una prestigiosa firma della cultura italiana, Anton Giulio Majano, firmò la diretta del concerto. Affidato alla solida bacchetta di Franco Caracciolo che diresse l’Orchesta sinfonica della sede Rai di Milano. Accompagnarono l’esecuzione alcuni solisti tra i quali Gabriella Tucci, Ruggero Raimondi, Franco Tagliavini e Giovanna Fioroni. Disposti in prima fila i reduci della brigate che combatterono sul fronte della Terza Armata. ©RIPRODUZIONERISERVATA


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IL PICCOLO DOMENICA 6 LUGLIO 2014

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GRANDE GUERRA L’EVENTO di Stefano Bizzi

◗ FOGLIANOREDIPUGLIA

Il giorno dello storico concerto è arrivato. Questa sera sul palco allestito ai piedi del Sacrario di Redipuglia, di fronte ai capi di Stato di Italia, Slovenia e Croazia e ai rappresentanti del governo austriaco, il maestro Riccardo Muti dirigerà la Messa da Requiem di Verdi in onore delle vittime di tutte le guerre. L’appuntamento solenne darà ufficialmente il via agli eventi organizzati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per ricordare il Centenario della Prima guerra mondiale. La coproduzione Ravenna Festival-Mittelfest porterà sul palco isontino 365 artisti provenienti da 70 diversi Paesi e la maestosa scenografia del monumento fatto costruire da Mussolini sul Monte Sei Busi per raccogliere le salme di 100mila soldati caduti sarà parte integrante dello spettacolo che verrà trasmesso in diretta da Raitre a partire dalle 21. Il concerto rappresenta anche la tappa centrale del viaggio del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano dedicato alla Grande guerra. In mattinata il Capo di Stato sarà a Monfalcone per inaugurare la mostra “Alisto-Sulle ali della storia”. Prima del Requiem cenerà a Cormons con i capi di Stato di Slovenia e Croazia, Borut Pahor e Ivo Josipovic, e con il presidente del consiglio federale austriaco Georg Keuschnigg. Domani alle 10.20 incontrerà nuovamente Pahor a Gorizia sul piazzale della Transalpina. Dopo la stretta di mano, i due saliranno al Monte Santo per scoprire assieme una targa e sedere simbolicamente per primi sulla “Panchina della pace”. Prima di ripartire per Roma, Napolitano andrà in visita privata ad Aquileia. il programma Ieri a Palazzo Mauro de Andrè di Ravenna si è svolta la prima tappa del “doppio concerto” che, come ogni anno, partendo dal capoluogo romagnolo, caratterizza il progetto le “Vie dell’Amicizia”. L’intensa due giorni, proseguirà oggi nell’Isontino. Le prime prove sul palco di Redipuglia si svolgeranno a metà pomeriggio con il Coro dei cori dell’Ana-Sezione di Udine e con la Fanfara dei congedati della Brigata alpina “Cadore”. Alle 18.30 è invece previsto l’assestamento della grande Orchestra che eseguirà il Requiem sotto la direzione di Muti. L’inizio dell’evento vero e proprio è fissato alle 20.30 con l’esibizione del Coro dei Cori e della Fanfara. Alle 21.25 faranno il loro ingresso sul parterre i

Redipuglia blindata attesi 7 mila spettatori Sulla Regionale 305 stop alle auto dalle 17. Due mega parcheggi per gli spettatori e servizio di bus navetta fino alle 20.30. Disponibili altri 100 posti seduti in platea Presidenti e prima dell’esecuzione del Requiem saranno suonati gli inni. Viabilità Dopo le 20.30 non si potrà più accedere al Sacrario. La viabilità sulla strada regionale 305 sarà interrotta già a partire dalle 17 nel tratto compreso tra la rotonda di Fogliano (Discount Dico) e la bretella autostradale (Detroit). Fino alla riapertura (non più tardi delle 2 di notte) nell’area potranno circolare solo i bus navetta e i veicoli autorizzati. La zona sarà inter-

detta anche al traffico pedonale e l’accesso sarà consentito solo ai residenti e a chi esibirà un biglietto valido. Posteggi Chi arriverà da Gorizia potrà posteggiare a Fogliano nell’area del discount Dico o nella limitrofa area attrezzata ad hoc dal Comune. In alternativa si potrà utilizzare il posteggio dell’ex IperCoop di Gradisca da cui partirà un servizio navetta. Chi arriverà da Trieste, dal Monfalconese o dall’autostrada potrà invece utilizzare

l’area del centro commerciale Sorelle Ramonda (ingresso da via Pietro Micca). Il piazzale di sosta del Sacrario sarà riservato al personale interessato all’evento e ai 300 invitati del Ravenna Festival e di Mittelfest. Accesso Cinque bus navetta collegheranno a ciclo continuo i varchi nord e sud con fermata intermedia all’altezza della stazione ferroviaria. Qui il personale di Mittelfest si occuperà dell’accoglienza del pubblico. Chi ha la sola prenotazione do-

vrà consegnarla per ritirare il biglietto d’ingresso. E proprio sul fronte biglietti arrivano buone notizie. Si sono liberati all’ultimo momento un centinaio di ticket per assistere al concerto seduti in platea. I tagliandi, venduti a 40 euro, vanno però ritirati fisicamente alla biglietteria del Mittelfest a Cividale dalle 10 alle 13. Quanto ai posti in piedi gratuiti possono essere prenotati entro le 13 sul sito www.mittelfest.org. Le corse delle navette inizieranno alla chiusura del-

Museo multimediale nell’ex Regia stazione Inaugurato il ristrutturato sito con testimonial Piero Angela. Volontariato protagonista dell’operazione

la strada e andranno avanti fino alle 20.15. Gli organizzatori consigliano di arrivare ai posteggi entro le 19. Deflusso Al termine del concerto, per evitare resse alle fermate dei bus navetta messi a disposizione da Apt, sono previste due differenti aree di raccolta: di fronte alla stazione ferroviaria per chi dovrà raggiungere il varco nord, ai piedi del dosso che conduce al Sacrario per chi è diretto al varco sud. ©RIPRODUZIONERISERVATA

Piero Angela che, per la prima volta i questa zona, si è detto emozionato e affascinato. «Questa – sono state le parole di Torrenti – è un’occasione importante per dare senso compiuto


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LA SCHEDA

Sacrario costruito nel 1938. Previsioni meteo buone. L’appello degli invalidi di guerra Data: 6 luglio 2014 Pagina: 3 (dettaglio)

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Il Sacrario di Redipuglia inaugurato nel 1938 (architetto Giovanni Greppi, scultore Giannino Castiglioni)custodisce i resti di 100.187 caduti appartenenti alla Terza Armata comandata dal Duca d’Aosta le cui spoglie sono custodite ai piedi del Sacrario - di questi quasi 40 mila sono militi ignoti.

Dal 1920 al 1938 le spoglie dei militari italiani - soldati e ufficiali - caduti sul fronte della Terza Armata furono custodite nel Colle di Sant’Elia, costruito a cerchi concentrici per riproporre il disegno delle trincee. Per scavare le gallerie sepolcrali furono usate 21 mine nella viva roccia.

I servizi meteorologici confermano bel tempo su Redipuglia. Il sito “ilmeteo.it” prevede alle 20 cielo sereno e una temperatura di 27,6 C con un’umidità del 74% e una temperatura di 29 C. Un vento debole soffierà da sudovest a una velocità massima di 11 km/h. Alle 23 la temperatura scenderà a 22,4 C e l’umidità salirà all’89%.

I mutilati e invalidi di guerra rivolgono un saluto al Presidente Napolitano e ai Presidenti di Slovenia e Croazia e al rappresentante dell’Austria. Evidenziano anche la tragicità degli eventi di queste terre che oltre a essere martoriate dalle guerre hanno visto dividere i mutilati e invalidi dalla cortina di ferro .

Sul palco ben 365 artisti prologo con il Coro dei cori Esecuzione affidata alle orchestre Cherubini, European Spirit of Youth, del Verdi, allievi del Tartini e del Tomadini e altri musicisti di fama mondiale di Alex Pessotto ◗ GORIZIA

La bellezza di 365 artisti. Un numero imponente per un evento destinato a rimanere negli annali. La Messa di Requiem di Giuseppe Verdi, in programma stasera al Sacrario di Redipuglia, sarà diretta da Riccardo Muti. Che, oltre a quelli dell’orchestra giovanile Luigi Cherubini, da lui fondata nel 2004, ha voluto sul palco anche i musicisti della European Spirit of Youth Orchestra. Ma ci saranno pure gli allievi dei conservatori Tartini di Trieste e Tomadini di Udine nonchè le prime parti di alcune fra le più prestigiose compagini internazionali: Wiener e Berliner Philharmoniker, Chicago Symphony Orchestra, Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, Orchestre National de France, Orchestre Symphonique du Théatre Royal de La Monnaie, Philharmonia Orchestra; nè va tralasciata la presenza di strumentisti dell’orchestra del teatro Verdi di Trieste. In quella che viene definita “orchestra mondiale” troveremo quindi musicisti di molte delle nazioni che presero parte alla Grande guerra. E, sull’enorme palco, ci saranno pure il Coro del Friuli Venezia Giulia, il

Muti dirige le prove al Teatro Alighieri di Ravenna

Coro del Teatro Verdi di Trieste e altri cori, precisamente di Lubiana, Zagabria e Budapest, coordinati dal friulano Cristiano Dell’Oste. Completano il cast le voci soliste del soprano russo Tatiana Serjan, del mezzosoprano triestino Daniela Barcellona, del tenore albanese Saimir Pirgu e del basso polesano Riccardo Zanellato. Se il Maestro Muti darà l’attacco della Messa di Requiem alle 21.30, occorre fissare l’inizio della serata già per le 20.30 con l’esibizione del

cosiddetto Coro dei cori (con 200 cantanti sul palco) e della Fanfara Brigata Alpina Cadore (70 cantanti); per le 21.25 è previsto l’arrivo dei Capi di Stato d’Italia, Slovenia, Croazia, del Presidente del Consiglio federale austriaco con, a seguire, l’esecuzione degli inni nazionali, L’evento è reso possibile dalla Regione, è prodotto da Mittelfest (del quale costituisce il prologo) e Ravenna Festival. Di quest’ultimo, in particolare, rientra ne “Le vie dell’amici-

zia”, progetto nato nel ‘97: lo stesso concerto viene proposto a Ravenna, e, il giorno seguente, in una città dove la storia è stata particolarmente tragica. Ed è la seconda volta che “Le vie dell’amicizia” approdano nella nostra Regione dopo che, nel 2010, avevano raggiunto Trieste con, presenti in piazza Unità, i Capi di Stato d’Italia, Slovenia e Croazia. Anche allora, come sempre da quell’ormai lontano ‘97, Riccardo Muti (cittadino onorario di Trieste dal 2011) ne fu il protagonista. E anche allora volle sul palco molti giovani, uniti nel nome della musica a portare, in musica, messaggi di pace e speranza. Non fa parte de “Le vie dell’amicizia”, nè di Mittelfest il concerto, con in programma sempre il Requiem di Verdi previsto per domani, alle 21, a Lubiana, in piazza del Congresso, nell’ambito del festival della capitale slovena. Sul palco, tuttavia, ci saranno, con qualche lieve variazione, gli stessi artisti del concerto di stasera a cominciare dal Maestro Muti. Il concerto di Lubiana, sarà dedicato non alle vittime di tutte le guerre ma alla memoria di Carlos Kleiber, amico e collega di Riccardo Muti. ©RIPRODUZIONERISERVATA


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» Il Requiem di Verdi pagina sempre attuale per parlare di pace

IL PICCOLO DOMENICA 6 LUGLIO 2014

GRANDE GUERRA IL CONCERTO di Rossana Paliaga ◗ TRIESTE

“L’artista non deve seguire, ma condurre le persone e spingere i leader nella direzione della pace. Ho una voce, ho un cervello e per questo il dovere di farlo.” – così la cantante israeliana Noa, di passaggio a Trieste alcuni giorni fa, ha definito la propria posizione di impegno civile nei confronti del ruolo che un cantante può assumere attraverso la propria attività artistica. Potrebbe sembrare più ovvio rivolgere un simile invito a chi abitualmente riempie stadi e arene, perchè la musica pop è attualmente più efficace nel far passare slogan rispetto alla cosiddetta musica classica. Tuttavia la musica “dei teatri e delle sale da concerto” può parlare alle masse e ha soprattutto una via preferenziale per raggiungere i leader politici mondiali, non soltanto perchè nei secoli è rimasta protagonista assoluta delle grandi celebrazioni ufficiali, ma perchè negli ultimi decenni ha trovato una via moderna per “alzare la voce” attraverso l'immagine carismatica di grandi artisti che hanno messo la propria autorevolezza al servizio di una causa, per dare forza a messaggi legati a iniziative musicali e filantropiche dall'impatto politico, sociale ed emotivo impossibile da trascurare. Sono nate così l'Europa unita in musica dalla Mahler Chamber Orchestra di Claudio Abbado, o la West-Eastern Divan Orchestra nella quale Daniel Barenboim ha unito giovani musicisti israeliani, palestinesi, provenienti da paesi arabi divisi da lunghi conflitti. Riccardo Muti ha preso le redini della serie di concerti promossi dal Ravenna Festival e intitolati Le Vie dell’Amicizia, con i quali ha intrapreso un percorso attraverso luoghi segnati storicamente da conflitti, intolleranze e violenze, per portare l'abbraccio dell'arte e l'imperativo del messaggio di pace all'attenzione delle agorà del mondo e di chi al cambiamento potrebbe portare il contributo più forte. Sono concerti che uniscono musicisti di provenienza diver-

Il capolavoro scritto nel 1874, un anno dopo la morte di Manzoni, ha il pregio di saper rivolgersi alle masse

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Muti di spalle a Trieste nel 2010

Interprete inimitabile

Il maestro Muti non ha rivali nel dirigere la composizione verdiana

‘‘

Il cd premiato ai Grammy

vinse il grammy

Per l’incisione del Requiem il maestro si aggiudicò il premio

Giuseppe Verdi nel celebre ritratto del pittore ferrarese Giovanni Boldini

sa in luoghi simbolo tra i quali figura anche Trieste, con il concerto storico che nel 2010 ha unito in piazza Unità musicisti e presidenti di Italia, Slovenia e Croazia nel segno della riconci-

liazione tra i popoli dell'Adriatico, anche in questo caso con un Requiem, quello di Cherubini. Messe da concerto o di destinazione liturgica, intimiste o

Il Requiem fu dedicato a Manzoni

commemorative, nate per celebrare la vita (eterna) o per contemplare il destino umano, pervase dalla luce della fede o dalle ombre di una personale, umana disperazione, i Requiem so-

no da sempre composizioni nelle quali nemmeno la commissione o l'ufficialità dell'occasione hanno impedito agli autori di intrecciare alle note una riflessione e un'emozione

«Che emozione essere stata scelta da Muti» Il mezzosoprano triestino Daniela Barcellona: «Ho già cantato il Requiem ma a Redipuglia sarà speciale» ◗ TRIESTE

Daniela Barcellona è nata a Trieste dove ha compiuto i suoi studi musicali e vocali sotto la guida di Alessandro Vitiello. Dopo aver vinto numerosi concorsi internazionali la sua carriera ha avuto un inizio sfolgorante nell’estate del 1999 quando, al Rossini Opera Festival di Pesaro, ha interpretato per la prima volta il ruolo di Tancredi: da allora, è riconosciuta come una delle più importanti e richieste interpreti a livello internazionale. Ha collaborato con alcuni fra i più grandi direttori d’orchestra, quali Riccardo Muti, James Levine, Gianluigi Gelmetti, Claudio Abbado, Riccardo Chailly, George Pretre, Bruno Campanella, Wolfgang Sawallisch ed Alberto Zedda cantando nei maggiori teatri d'opera e nelle principali sale da concerto di tutto il mondo. Ha ricevuto importanti riconoscimenti e premi della critica. Signora Barcellona, è reduce da un trionfo personale al Tea-

il mezzosoprano triestino Daniela Barcellona

Il maestro Riccardo Muti

tro alla Scala nell'opera Les Troyens di Berlioz. È stata un'esperienza meravigliosa sia musicalmente che scenicamente; è un'opera che viene raramente eseguita per la sua complessità e durata, quasi 4 ore di musica. Il mio ruolo è mol-

pegno nella Messa di Requiem di Verdi, una partitura che conosce bene. L'ho già cantata molte volte in tante parti del mondo e con diversi direttori d'orchestra, ho avuto anche la fortuna di venir scelta nel 2001 dal maestro Ab-

to interessante, la vocalità che scrive Berlioz è perfetta per la mia voce, inoltre dopo la grande scena di pazzia, la morte di Didone è una delle scene più intense e coinvolgenti della musica lirica. Veniamo al suo prossimo im-

bado per la realizzazione di un dvd, questa capolavoro verdiano rappresenta uno dei massimi vertici della musica. Lei normalmente si esibisce nei teatri o nelle sale al chiuso, come si trova a cantare all'aperto?

profonda. Il sentimento patriottico, la caratura artistica e il temperamento autentico di un uomo da sempre caratterizzato da tinte forti entrano di pari passo nella partitura del Requiem di Giuseppe Verdi, la cui genesi è nota quanto la musica (dal Dies Irae utilizzato in innumerevoli colonne sonore a quell’altrettanto impressionante Libera me, nato autonomamente alcuni anni prima per ricordare Rossini). La Messa è stata completata nel 1874 in memoria di Alessandro Manzoni e per evidenziare i valori da lui rappresentati e condivisi da un compositore che è stato emblema del Risorgimento italiano. Il mondo non aveva ancora conosciuto l'orrore di un conflitto di dimensioni globali come quello che quest'anno si ricorda per celebrare la pace, ma la sua Messa da Requiem al Sacrario di Redipuglia ricorderà questa volta le vittime di tutte le guerre, in un monito forte e drammatico che certamente anche Verdi, sensibile alle grandi cause politiche e umane, avrebbe condiviso. Nei grandi concerti all'aperto l'atmosfera e il messaggio spesso sovrastano la musica, ma a fare da contraltare all'emozione della situazione è stato scelto un monumento musicale capace di sostenere l'impatto, perchè nato per permettere alla grande musica di parlare alle masse. È infatti un Requiem scritto per un grande organico, come quello che oggi unirà musicisti provenienti da molte delle nazioni che presero parte alla Grande guerra, tra i quali ci saranno anche molti giovani. Sarà un momento storico, ma anche una grande esperienza artistica sotto la direzione di Riccardo Muti che conosce questo capolavoro nei minimi dettagli, l’ha inciso ed eseguito innumerevoli volte con consensi unanimi. Stavolta sarà speciale perché a risuonare sarà anche il luogo, con quelle migliaia di vittime alle quali tutti coloro assisteranno al concerto sentiranno di rispondere “presente”, per affermare oggi il dovere di ognuno di difendere la pace. ©RIPRODUZIONERISERVATA

Beh non è semplice, molto dipende dalla temperatura e dal grado di umidità. All'Arena di Verona non servono i microfoni, mentre in tutti gli altri spazi all' aperto dobbiamo essere amplificati, così come orchestra e coro, sicuramente noi cantanti dobbiamo anche imparare a cantare davanti ad un microfono e non è facile! Partecipare a questo evento a Redipuglia cosa significa per lei? È un grande regalo, sono veramente contenta ma soprattutto molto emozionata. Sono grata al maestro Muti che mi ha fatto realizzare un sogno: sono legata a Redipuglia dove mio padre era in servizio come Carabiniere. Tanti anni fa, il 24 maggio 1965, non ero neanche nata, venne eseguito il Requiem verdiano e ci fu una diretta televisiva, mio papà era presente in alta uniforme, un episodio che mi è stato raccontato tante volte da mia madre e dai parenti, quindi per me essere lì domenica rappresenta quasi un'eredità, è un' esperienza che vivo soprattutto per me stessa anche se come interprete so che mi troverò davanti ad un grandissimo pubblico. Oscar Cecchi


dello stato in FVG

nte della Specialità»

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2014 Autonomia ha ancora senso. «Come friulani ci sottovalutiamo» dalla prima pagina

UNA NUOVA IDENTITÀ PER L’EUROPA

cento ad esserne stato segnato indelebilmente. Come tutto il Vecchio Continente, funestato solo dopo una manciata di anni da inumani totalitarismi e un nuovo conflitto mondiale. La Grande Guerra sta, dunque, a di FRANCO MARINI pieno titolo dentro la storia esecuzione della verdia- dell’Europa. La incide. La deterna Messa da Requiem mina. In qualche modo ne definella cornice del Sacra- nisce la forma, non solo geopolirio militare di Redipuglia ad ope- tica, con cui le generazioni che ra dell’Orchestra Cherubini di- verrannodopodiessa dovranno rettadalmaestro RiccardoMuti, fareiconti. E tuttociòvaleanche rappresenta il primo momento per l’Italia di allora, Stato giovainternazionale del programma nissimo, caratterizzato da un difdel centenario della Grande fuso sviluppo ma attraversato Guerra messo a punto dall’Ita- da profondi conflitti: il Paese è lia. Sebbene il nostro Paese sia sospinto al conflitto dalla volonentrato nel conflitto nel maggio tà di completare quel processo del 1915 la data di inizio del pro- unitario di cui solo tre anni prigramma è stata fissata nel 2014, ma si era celebrato il cinquantein linea con l’avvio delle comme- simoanniversario. morazioni in tutti gli Stati coinL’obiettivo del Comitato storivolti, tenendo conto della valen- co scientifico, d’intesa con il goza sovranazionale ed europea verno, è promuovere la massidell’evento e delma conoscenza le conseguenze di quella tragica che comunque si stagione affinché sono avvertite in quanti più italiaItaliadal1914. ni, a partire dai E’ un evento giovani e dagli particolarmente studenti possano importante per la avvicinarsia evencostruzione della ti,luoghi, protagonostraidentità eunisti, ragioni e torropea perché il siti, vita al fronte stema politico, le dal Carso all’Adaistituzioni,i valori mello - e nelle culturali, morali, Il presidente Franco Marini “retrovie”, consereligiosi e le idee guenze tragiche diffusi in tutta Europa furono della guerra e straordinarie prosconvolti dallo scoppio del con- ve di generosità che lo caratterizflitto. Quella immane tragedia zarono. Per questo grande spasegnò una svolta per il Vecchio zio nel programma è stato dato Continente dopo un lungo peri- al recupero dei più significativi odo di sviluppo culturale, scien- luoghi della memoria, quei satifico, industriale, tecnologico, crari che come Redipuglia, dove artistico. Una svolta mutatasi, giacciono100milamilitari dicui presto, in baratro. Si è soliti ricor- 60 mila ignoti, custodiscono le dare l’amara profezia del mini- spoglie dei 600 mila caduti e al stro degli esteri inglese Edward censimento dei monumenti ai Grey espressa la sera del 4 ago- caduti presenti nei Comuni itasto 1914, subito dopo la decisio- liani tra cui ne verranno selezione dell’impero britannico di en- nati cento. E’ un ricordo al servitrare in guerra: «La luce si sta zio della conoscenza che vogliaspegnendo in tutta Europa e mo svolgere con l’occhio al prenon la rivedremo più riaccen- sente ed al destino dell’Europa dersinelcorso dellanostra vita. perché, lo rammentava MitterQuella notte, ancora più buia rand rivolto al Parlamento di di quanto la maggior parte dei Strasburgo: «Sappiate, ce lo insegovernanti, delle classi dirigenti gna la storia, l’unica alternativa e delle opinioni pubbliche riuscì all’Europaunitaè laguerra». ad immaginare, ha allungato le Presidente del Comitato storisue tenebre ben oltre l’ultimo co scientifico per gli anniversari giorno di guerra. E’ tutto il Nove- diinteressenazionale

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le tappe della visita ❙❙ OGGI ALLE 11.30 MOSTRA“OLTRE LENUVOLE.AVIATORI ITALIANINELLA PRIMAGUERRA MONDIALE”ALLAGALLERIA D’ARTE CONTEMPORANEAINPIAZZA CAVOUR A MONFALCONE ❙❙ STASERA ALLE 21 CONCERTO“MESSADA REQUIEM” DIRETTODAL MAESTRORICCARDOMUTI INONOREDEI CADUTIDITUTTELE GUERREAL SACRARIO DIREDIPUGLIA ❙❙ DOMANI ALLE 10.15 INCONTROCONILPRESIDENTE SLOVENO BORUTPAHORA NOVA GORICA E SUCCESSIVAMENTECERIMONIA AL SANTUARIODIMONTE SANTO ❙❙ DOMANI ALLE 16.30 VISITAPRIVATA ALLABASILICA DI AQUILEIA,ALLAZONADEGLI SCAVIE ALLASEDEDELLAFONDAZIONE

Al Capo dello Stato quale Friuli si sente di raccontare come esempio di una comunità che vuole rimanere virtuosa pur nelle difficoltà di una crisi economica lancinante? «Un Fvg che scommette su se stesso e sulle sue capacità, anche se talvolta si sottovaluta un poco. Il nostro territorio ha caratteristiche di innovazione, bellezza e laboriosità che, se messe a sistema, possono rappresentare un vantaggio competitivo che va oltre al costo del lavoro e ad altri parametri che oggi ci vedono sfavoriti. Stiamo lavorando per questo».


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La stretta di mano tra Debora Serracchiani e il presidente Napolitano lo scorso an

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Concerto di Redipuglia, 100 vip assenti Stamane vendita di biglietti last minute C’è una possibilità “last minute” per poter assistere, comodamente seduti, al concerto diretto da Riccardo Muti, in programma questa sera al Sacrario di Redipuglia, evento centrale delle commemorazioni per il centenario della Grande guerra. Si sono liberati, infatti, un centinaio di posti (su 2.700) riservati alle autorità che non hanno confermato la loro presenza. E così nella mattinata di oggi, recandosi alla biglietteria del Mittelfest, in Borgo di Ponte a Cividale, sarà possibile acquistare il ticket. All’appuntamento assisteranno quasi 7 mila persone: 4 mila nei posti in piedi e 2.700 in quelli ricavati in platea. L’inizio dell’evento commemorativo è fissato alle 20.30 con l’esibizione del Coro dei cori e della Fanfara Brigata Alpina Cadore. Atteso alle 21.25 l’ingresso dei presidenti italiano, Giorgio Napolitano, sloveno, Borut Pahor, e croato, Ivo Josipovic, e l’esecuzione dei quattro inni nazionali. Attacco del Requiem alle 21.30, con l’inizio della diretta su Rai 3 (preceduta nella mezz’ora precedente dalla diretta su Rai3 del Friuli Venezia Giulia).

«Aumentando la nostra attrattività territoriale, come stiamo già facendo. Potenziare le

lo Stato, garante della Costituzione? «La Specialità della nostra Re-

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Domenica 6 luglio 2014

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RONTIERE

A cura di Maurizio Bait

Il Requiem di Giuseppe Verdi diretto dal Maestro Riccardo Muti inaugura questa sera, alle 21, al Sacrario di Redipuglia, la 23. edizione del Mittelfest. L'evento, realizzato in co-produzione con Ravenna Festival e in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia, segna l'avvio ufficiale delle celebrazioni nazionali per il Centenario della Grande Guerra e vede la partecipazione straordinaria del Presidente Giorgio Napolitano accanto ai Presidenti di Slovenia e Croazia. Muti dirigerà un'orchestra con artisti provenienti dalle nazioni coinvolte nel conflitto, comprendente una rappresentanza dei Wiener Philharmoniker, Chicago Symphony, Berliner Philharmoniker, Orchestra e Coro del Teatro Verdi di Trieste, orchestre giovanili Luigi Cherubini e Spirit of Youth Orchestra e studenti dei Conservatori di Trieste e Udine. Le voci solistiche sono affidate a Tatiana Serjan (soprano), Daniela Barcellona (mezzosoprano), Saimir Pirgu (tenore) e Riccardo Zanellato (basso), mentre l'imponente compagine corale, preparata da Cristiano Dell'Oste, riunirà musicisti del Friuli Venezia Giulia, Budapest, Lubiana e Zagabria.

Silenzio,Verdi piange la Guerra Stasera lo straordinario concerto per la pace a Redipuglia con i Capi di Stato degli ex nemici e la direzione di Muti

FRECCE DI CARTA

I libri hanno gli stessi nemici dell'uomo: il fuoco, l'umidità, il tempo e il proprio contenuto. Paul Valéry

R

iascoltare la poderosa meditazione verdiana negli spazi emozionanti che accolgono gli oltre centomila caduti della Grande Guerra assume un altissimo valore simbolico. L'implorazione di pace, liberazione e fratellanza che sorge da questo mausoleo dedicato alle vittime di tutte le guerre troverà voce negli imponenti scenari della Messa ricreando un ideale abbraccio capace di oltrepassare le frontiere per rinforzare l'appartenenza a una comune radice culturale, nutrita di Bildung mitteleuroepa, in cui è conservato il cuore di una potenziale palingenesi e il senso più profondo della nostra identità nazionale e trans-nazionale. Il messaggio, insieme umano e artistico, lanciato da Muti, si intreccia all'anima stessa del Requiem, grandioso affresco concepito nel 1873 in omaggio ad Alessandro Manzoni, il giorno successivo alla sua improvvisa scomparsa. «È un impulso, o dirò meglio, un bisogno del cuore - scriverà

DI LETIZIA MICHIELON

Verdi al sindaco di Milano che mi spinge a onorare, per quanto posso, questo Grande che ho tanto stimato come scrittore e venerato come uomo, modello di virtù e patriottismo». Con Manzoni e Rossini, Verdi sognava di dare vita a una nuova arte nazionale, in grado di ricostruire una credibilità anche politica dell'Italia. Ma le radici del capolavoro risalgono in realtà già al lontano 1868, anno in cui Rossini si spegneva a Parigi. In quell'occasione Verdi suggerì alla città di Bologna di commissionare un Requiem in onore del pesarese affidandone la composizione ad alcuni dei più celebri musicisti italiani. L'iniziativa raccolse il favore dell'amministrazione e Verdi scrisse il Libera me conclusivo, poi inserito nella Messa del 1873. Aldilà del turbamento provato in seguito alla perdita di Manzoni e Rossini, la riflessione sulla morte rappresenta un filo rosso all'interno di tutta l'opera del compositore, definito dalla moglie Giuseppina «un credente con molti dub-


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LA LOGISTICA

Parcheggi e bus navetta Ancora biglietti disponibili REDIPUGLIA - Alcune decine di biglietti per i posti a sedere rimangono ancora disponibili e quelli per i posti in piedi gratuiti sono prenotabili fino a esaurimento e comunque non oltre le 13 di oggi sul sito www.mittelfest.org, per un massimo di 2 posti a richiesta. Sono state predisposte aree di parcheggio sia dal lato Sud (per chi arriva da Ronchi, dall’aeroporto o dall’autostrada con uscita Ronchi dei Legionari), che dal lato Nord (per chi proviene dall’uscita autostradale Villesse, Gradisca). Parcheggio sud: aree parcheggio agli ipermercati Ramonda e Bennet. Parcheggio nord: aree parcheggio presso Dico (disponibilità limitata ad esaurimento). E’ consigliato l’utilizzo del grande parcheggio situato nell’area ex Ipercoop di Gradisca d’Isonzo che sarà servito da due bus extra urbani dell’Apt di Gorizia che collegheranno ininterrottamente questo parcheggio con il varco Nord (da qui navetta per l’area del concerto).

IL MITTELFEST

Un messaggio altissimo di arte e insieme di umanità che apre il festival sulla "bellezza inquieta" caratterizza l'Introduzione, descritta da Muti come una richiesta dolorosa, «a mani tese», e il turbamento suscitato dal terrificante Dies Irae, articolato in dieci sezioni scolpite con una potenza visionaria, michelangiolesca, resa ancora più poderosa grazie a una rinnovata maestria contrappuntistica. Orizzonti di speranza si distendono nell'Agnus Dei e nelle due parti conclusive della Messa, Lux aeterna e Libera me, in cui è racchiuso il senso più profondo dello LE IMMAGINI In alto da sinistra: il Sacrario di Redipuglia. Qui sopra: il Maestro Riccardo Muti. A sinistra: Giuseppe Verdi. A destra: la Camerata di Salisburgo. bi». Libero dalle necessità drammaturgiche, legate alla trama di un libretto e ai personaggi, nel Requiem Verdi riflette filosoficamente sull'ineluttabilità del nostro destino, vissuto tragicamente in prima persona, senza filtri. Se si può cogliere a tratti la vertigine nichilistica che caratterizza la Weltanschauung verdiana, la speranza in un'umanità che continua a vivere oltre l'inesorabile ciclo di creazione-distruzione imposto dalla natura illumina di una luce utopica queste pagine, testamento affidato al futuro e monito perenne al senso della nostra missione umana. Tutta la struttura del Requiem si regge sulla polarità speranza-timore, come appare con evidenza nel conflitto tra l'invocazione di pace che

LA STORIA MUSICALE

Il"Requiem"venne concepitocome omaggio in morte di Rossini ma divenne un monumento ad Alessandro Manzoni

spiritualismo laico verdiano. Riccardo Muti, considerato dalla critica uno dei massimi interpreti del compositore italiano, è particolarmente legato al Requiem che ha inciso e diretto innumerevoli volte. Nel 2011 la National Academy of Recording Arts and Sciences gli ha attibuito due Grammy Awards per la mirabile registrazione della Messa effettuata con la Chicago Symphony. Dopo questo prologo d'eccezione, il Mittelfest prosegue tra il 19 e il 27 luglio con oltre cinquanta eventi che coinvolgeranno artisti provenienti da dieci Paesi appartenenti alla Mitteleuropa. Il tema scelto dal neo-direttore artistico Franco Calabretto e dal presidente Federico Rossi, "Segnali. Cartografia della bellezza inquieta", si propone come una riflessione sul-

le sottili incrinature della cultura estetica contemporanea. Tra i protagonisti della sezione musica vi sono Sofjia Gubajdulina, la Camerata Salzburg, Enrico Bronzi, Markus Stockhausen e il Trio Balkan Strings. Nel settore danza gli eventi più suggestivi sono affidati a Jirí e Otto Bubenícek, cui seguiranno la compagnia di Rotterdam Scapino Ballet e l'assolo di Cédric Charron curato dal regista belga Jan Fabre. "Segnali" di Cinema si avvarrà della collaborazione del Dams di Udine e dei Conservatori di Udine e Trieste, mentre il teatro vedrà alternarsi a Cividale del Friuli la compagnia di Lubiana Slovensko mladinsko gledališce, la co-produzione serbo-slovenocroata Una tomba per Boris Davidovic, tratta dal romanzo del celebre scrittore serbo Danilo Kiš, con la regia del grande Ivica Buljan e, in collaborazione con il Festival dei Due Mondi di Spoleto, lo spettacolo firmato da Luca Ronconi Danza Macabra, di August Strindberg, interpretato dalla straordinaria Adriana Asti. (www.mittelfest.org)


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Arte e Arti Magazine

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MITTELFEST 2014 2014­ SEGNALI (1/2) Musica

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DETTAGLI

// Arte e Arti - articolo - Mittelfest 2014 - Segnali (1/2) //

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MITTELFEST 2014 ­ SEGNALI (1/2)

di Eleonora Giorni (http://www.artearti.net/magazine/autore/eleonoragiorni) //

1. Mittelfest 2014 logo 'Segnali. Cartografi DETTAGLI (courtesy della bellezza inquieta' Arte e Arti Magazine Mittelfest)immagini Didascalie

Musica (http://www.artearti.net/magazine/rub pubblicato il 06 Luglio, 2014 ric a/music a)

di Eleonora Giorni (http://www.artearti.net/magazine/autore/eleonoragiorni) // 1. Riccardo MittelfestMuti, 2014immagine logo 'Segnali. guida Cartografi concerto 2. "Un colpo di pistola a Sarajevo. E un mese dopo – il 28 luglio - la MITTELFEST 2014 ­ SEGNALI (1/2) della bellezza inquieta' (courtesy del 6 luglio 2014 al Sacrario di Redipugl pubblicato il 06 Luglio, 2014 Mittelfest)Mittelfest) dichiarazione di guerra. A cent’anni esatti dall’esplosione che ridisegnò la di Eleonora Giorni // (courtesy

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pubblicato il 06 Luglio, 2014

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internazionale, collezione di mappe di una geografia d’arte, Mittelfest 2014 riconosce questi segnali e li segue in molti diversi Paesi. È una cartografi a dell’inquietudine, quella che presentiamo.

Ci piace però pensare che un’arte meno fragile, una grazia più duratura, si possa scorgere in controluce nelle proposte rivolte al pubblico quest’anno. Come se non venisse mai meno, ogni mese, ogni giorno che passa, il desiderio di una più grande bellezza ." (Franco Calabretto)

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Riccardo Muti, direttore Daniela Barcellona, mezzosoprano Saimir Pirgu, tenore Tatiana Serjan, soprano Riccardo Zanellato, basso

// Arte e Arti - articolo - Mittelfest 2014 - Segnali (1/2) //Daniela Barcellona, mezzosoprano

Come seperò non pensare venisse che maiun’arte meno, meno ogni fragile, mese, ogni giornopiù che passa, si il Ci piace una grazia duratura, desiderio di una in piùcontroluce grande bellezza ." (Francorivolte Calabretto) possa scorgere nelle proposte al pubblico quest’anno.

Saimir Pirgu, tenore Luigi eOrchestra “Jacopo Tomadini” di Udine Giovanile Cherubini Riccardo Zanellato, basso European Spirit of Youth Orchestra

desiderio di una più grande bellezza ." (Franco Calabretto)

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programma a Cividale del Friuli dal 19 al 27 luglio, con la presenza di Paesi dell’area centro europea (Austria, Croazia, Germania, Repubblica Ceca, Connotazione spiccatamente internazionale per il prossimo Mittelfest, in Serbia Slovenia, Svizzeradel finoFriuli a Paesi Bassi produzioniee programma a Cividale dal 19 al e 27Kazakistan) luglio, con in la una presenza di Paesi ospitalità ed (Austria, alcune Croazia, eccellenze artisticheRepubblica del Friuli Venezia dell’area tutta centroitaliana europea Germania, Ceca, Giulia. Serbia Slovenia, Svizzera fino a Paesi Bassi e Kazakistan) in una produzioniee I turbamenti che percorrono oggi l’Europa, a cent’anni dall’esplosione ospitalità tutta italiana ed alcune eccellenze artistiche del Friuli Venezia della Grande Guerra sono la genesi dell'edizione 2014 dal titolo " Segnali. Giulia. Cartografia della bellezza inquieta" 'della rinnovata Presidenza di Federico http://www.artearti.net/magazine/articolo/mittelfest-2014-segnali-1-2 Rossi e la Direzione Artistica di Franco Calabretto, con la consulenza sul

settore Teatro di Rita Maffei, per il CSS­Teatro Stabile d’Innovazione. Un prologo internazionale questa sera alle 21, con il capolavoro sacro di http://www.artearti.net/magazine/articolo/mittelfest-2014-segnali-1-2

Musicale di Lubiana Coro con dell’Accademia i musicisti Orchestra deldi Teatro “Giuseppe Verdi”

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Cristiano coordinamento dei cori ChicagoDell’Oste, Symphony Orchestra Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo

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I turbamenti che percorrono oggi l’Europa, a cent’anni dall’esplosione della Grande Guerra sono la genesi dell'edizione 2014 dal titolo " Segnali.

Data: 6 luglio 2014

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Rossi e la Direzione Artistica di Franco Calabretto, con la consulenza sul

// Arte e Arti - articolo - Mittelfest 2014 - Segnali (1/2) //

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settore Teatro di Rita Maffei, per il CSS­Teatro Stabile d’Innovazione. Un prologo internazionale questa sera alle 21, con il capolavoro sacro di

Arte e Arti Magazine

Giuseppe Verdi che ne segnerà l’avvio ufficiale al Sacrario di Redipuglia

(http://www.esercito.difesa.it/Storia/Portalini_Storia/Iluoghidellamemoria/Pagine/IlSacrarioMilitarediR MITTELFEST 2014 ­ SEGNALI (1/2)

. Il Maestro Riccardo Muti dirigerà la Messa da Requiem per le vittime di tutte

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Musica (http://www.artearti.net/magazine/rub ric a/music a)

Didascalie immagini

di Eleonora Giorni (http://www.artearti.net/magazine/autore/eleonoragiorni) // pubblicato il 06 Luglio, 2014

1. Mittelfest 2014 logo 'Segnali. Cartografia della bellezza inquieta' (courtesy

le guerre ­ una coproduzione con Ravenna Festival ­ con circa 400 artisti, tra Mittelfest)

"Un colpo di pistola a Sarajevo. E un mese dopo – il 28 luglio - la

dichiarazione di guerra. A cent’anni esatti dall’esplosione che ridisegnò la storia, l’Europa sembra attraversare un nuovo periodo di turbamenti. Non così clamorosi come quelli che precedettero la Prima Guerra Mondiale, ma ugualmente intensi e profondi. L’idea stessa di unità europea, maturata e

2. Riccardo Muti, immagine guida concerto del 6 luglio 2014 al Sacrario di Redipuglia.

Orchestra e Coro, provenienti da tutti i Paesi che hanno combattuto nel (courtesy Mittelfest)

primo grande conflitto. In copertina:

Mittelfest

2014,

particolare

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(courtesy Mittelfest)

sviluppata dalla fi ne del secondo conflitto, pare trasformarsi sotto i nostri occhi e dissolversi nelle tante figure dell’inquietudine contemporanea. Questo vivere incerto e vulnerabile non è solo il risultato della crisi dell’economia. Investe i fond amenti della cittadinanza europea, i nostri comportamenti, le nostre scelte, i valori. Anche quelli che consideriamo senza tempo. Come i valori dell’arte. Da più di vent’anni Mittelfest registra le trasformazioni e le tensioni in cui vive l’Europa. Nel programma 2014 del festival i segnali di una bellezza fragile e inquieta appaiono più netti. Il passato intrecciato al futuro della musica, un teatro di identità perdute, il pensiero tagliente e sottile che ispira i creatori di danza: sono alcune delle direzioni in cui abbiamo visto muoversi

le arti

dal

vivo

nel

tempo

recente.

Come un atlante

internazionale, collezione di mappe di una geografia d’arte, Mittelfest 2014 riconosce questi segnali e li segue in molti diversi Paesi. È una cartografi a dell’inquietudine, quella che presentiamo.

ANTEPRIMA DOMENICA 6 LUGLIO 2014 ORE 21.00 AL SACRARIO DI REDIPUGLIA MESSA DA REQUIEM (1874) DI GIUSEPPE VERDI

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Tatiana Serjan, soprano Daniela Barcellona, mezzosoprano

Ci piace però pensare che un’arte meno fragile, una grazia più duratura, si possa scorgere in controluce nelle proposte rivolte al pubblico quest’anno. Come se non venisse mai meno, ogni mese, ogni giorno che passa, il desiderio di una più grande bellezza ." (Franco Calabretto)

Saimir Pirgu, tenore Riccardo Zanellato, basso

Orchestra Giovanile Luigi Cherubini European Spirit of Youth Orchestra

con i musicisti di Berliner Philharmoniker

Connotazione spiccatamente internazionale per il prossimo Mittelfest, in

Chicago Symphony Orchestra

programma a Cividale del Friuli dal 19 al 27 luglio, con la presenza di Paesi

Orchestra del Teatro “Giuseppe Verdi” di

dell’area centro europea (Austria, Croazia, Germania, Repubblica Ceca,

Trieste Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo

Serbia Slovenia, Svizzera fino a Paesi Bassi e Kazakistan) in una produzioniee

Orchestre National de France, Parigi

ospitalità tutta italiana ed alcune eccellenze artistiche del Friuli Venezia

Orchestre Symphonique du Théâtre Royal de

Giulia.

La Monnaie, Bruxelles Philharmonia Orchestra, Londra Wiener Philharmoniker e allievi dei Conservatori Musicali “Giuseppe Tartini” di Trieste

http://www.artearti.net/magazine/articolo/mittelfest-2014-segnali-1-2

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Sul palco l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, la European Spirit of Youth Orchestra, il Coro del Friuli Venezia Giulia cui si uniscono il Coro del Teatro Verdi di Trieste e delle Accademie Musicali di Zagabria, Ljubljana, Budapest, sotto il coordinamento del maestro Cristiano Dell’Oste. Alle due formazioni giovanili si aggiungeranno musicisti provenienti da sette di altrettante nazioni coinvolte nella Prima Guerra Mondiale (Wiener Philharmoniker, Berliner Philharmoniker, Orchestre National de France, Philharmonia Orchestra di Londra, Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, Orchestre Symphonique du Théâtre Royal de la Monnaie, Chicago Shymphony Orchestra e l’Orchestra del Teatro “Giuseppe Verdi” di Trieste). Solisti di canto saranno il soprano Tatiana Serjan il mezzosoprano Daniela Barcellona, il tenore Saimir Pirgiu, il basso Riccardo Zanellato.

2/8/2014 // Arte e Arti -earticolo - Mittelfest Segnali (1/2) / All'evento è atteso il Presidente Giorgio Napolitano i capi di Stato2014 di -altri

Paesi coinvolti, per un momento musicale trasmesso in diretta su Rai 3 (e

http://www.artearti.net/magazine/articolo/mittelfest-2014-segnali-1-2

replicato il 1° agosto su Rai Uno).

Per il calendario del Mittelfest 2014, vi rimando alla settimana prossima quando Cinzia vi racconterà (http://www.artearti.net/magazine/articolo/mittelfest­ 2014­segnali­2­2)

dei "segnali" in programma.


Data: 6 luglio 2014

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2/8/2014

25-mo RAVENNA FESTIVAL - MITTELFEST 2014 - Le Vie dell'Amicizia: MESSA DA REQUIEM-Giuseppe Verdi. Direttore Riccardo Muti Domen…

COMUNICATI STAMPA

25-mo RAVENNA FESTIVAL - MITTELFEST 2014 - Le Vie dell'Amicizia: MESSA DA REQUIEM-Giuseppe Verdi. Direttore Riccardo Muti Domenica 6 Luglio, ore 21,00- Sacrario di Redipuglia. Mittelfest 2014 ­ Cividale del Friuli e Fogliano ­ In collaborazione con Ravenna Festival un'anteprima eccezionale: la "Messa da requiem" di Giuseppe Verdi, diretta da Riccardo Muti nel maestoso scenario del Sacrario di Redipuglia Forlì, 06/07/2014 (informazione.it ­ comunicati stampa) RAVENNA FESTIVAL 2014 ­ Le Vie dell'Amicizia: MESSA DA REQUIEM­Giuseppe Verdi. Direttore Riccardo Muti Domenica 6 Luglio, ore 21,00­ Sacrario di Redipuglia. Domenica 6 Luglio, ore 21,00­ Sacrario di Redipuglia. Anteprima MITTELFEST 2014. Cast: Direttore Riccardo Muti . Tatiana Serjan soprano, Daniela Barcellona mezzosoprano, Saimir Pirgu tenore, Riccardo Zanellato basso. Orchestra Giovanile Luigi Cherubini. European Spirit of Youth Orchestra. Musicisti dei Berliner Philharmoniker, Chicago Symphony Orchestra, Orchestra del Teatro Verdi di Trieste, Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, Orchestre National de France, Orchestre Symphonique du Théatre Royal de La Monnaie, Philharmonia Orchestra, Wiener Philharmoniker, e allievi del Conservatorio “Giuseppe Tartini” di Trieste e “Jacopo Tomadini” di Udine. Coro del Friuli Venezia Giulia maestro del coro Cristiano Dell’Oste Coro del Teatro Verdi di Trieste maestro del coro Paolo Vero . Durata: Totale 1h30’ senza intervallo. Mittelfest 2014 ­ Cividale del Friuli e Fogliano ­ Redipuglia;­ In collaborazione con Ravenna Festival un'anteprima eccezionale: la "Messa da requiem" di Giuseppe Verdi, diretta da Riccardo Muti nel maestoso scenario del Sacrario di Redipuglia Una coproduzione Ravenna Festival e Mittelfest darà il via ufficiale alle commemorazioni previste per il centenario della prima Guerra Mondiale. Il Concerto è stato rappresentato al 25° Ravenna Festival ("1914: l'anno che ha cambiato il mondo") sabto 5 Luglio 2014. Dopo il grande successo al Pala De Andrè di Ravenna il Requiem di Verdi diretto dal Maestro Muti a Redipuglia, domenica 6 Luglio, ore 21,00. Con la presenza di Giorgio Napolitano e la diretta su Rai 3 e terza rete TV. ­­­­­­­­­­­­­­ Una esecuzione di grande impegno, con il Direttore Riccardo Muti totalmente teso al recupero pieno della sensibilità del Verdi operista. Il maestro Muti ha colto pienamente la necessità di trattare estesamente un coro a quattro voci di altissimo livello fino a formare con questo e con il maestoso cori di voci un potente, complesso affresco che, nella varietà degli accenti, rivela la natura qui fortemente drammatica del compositore. Con una sensibilità particolare il maestro Muti ha “superato” (per così dire) la ormai inutile diatriba sulla “teatralità” del Requiem verdiano, conferendo alle svolte del testo un taglio scenico preciso e rispondente ad una precisa visione unitaria. Così come la natura tutta umana e terrena del Requiem, la terribilità dell morte che pure restano vive nella lettura dell'opera sono accompagnate, ancora con grande sensibilità interpretativa, da momenti di estatica tenerezza, con implorazioni sommesse e momenti di improvvisa illuminazione e, quindi, di infinita dolcezza liberatoria.

Ufficio Stampa

Giancarlo Garoia RETERICERCA 47122 Forlì rete.ricerca@libero.it


Data: 6 luglio 2014

2014

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Del Frate a pagina III fascicolo locale

Silvestrini a pagina I fascicolo locale

in Molise i detenuti mafiosi fanno lo "sciopero" della messa: «Scomunicat

processione fa "l’inchin Data: 7 luglio 2014 Pagina: 1

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statua della Madonna portata davanti alla casa di un capo della ’ndrangh

MMENTO

fascicolo nazionale

IL PRESIDENTE AL CONCERTO DI MUTI A REDIPUGLIA

OVA SFIDA A MAFIA CHIESA

O GARELLI

olta gli anatePapa hanno egno. La scociata da Franorni fa contro lla ’ndranghetto una prima reazione. La arrivata da un detenuti di un Molise (Larividentemente iti interpellaole del Papa e nel corso sulla spianari a Cassano Che senso ha a frequentare e il Pontefice considera i n solo fuori a, ma anche comunione qui la proteappellano del r questo stig, e la decisiotare d’ora in brazioni reli-

gue a pagina 16

L’OMAGG

Non è bastat del Papa. Du cessione a O na, i fedeli davanti alla della 'ndran ributtanti» Angelino Al

IN CARCE

I detenuti de sano di Lari alla crimina ta, si ribella nica. E non v

VENEZIA Lo sch

Precipi donna OMAGGIO Il maestro Riccardo Muti durante il concerto a Redipuglia

Napolitano: «Senza lavoro per i giovani l’Italia è finita»

La moglie è mor è ricoverato in g È il bilancio d incidente avvenu Campolongo Ma leggero con a bo di Piove di Sacc tra gli alberi. Un o un’avaria. Cos ta in tragedia qu essere una dom per Renato Fra Lucia Battistello ri di un salone di

Lanfrit e Michielon a pagina 2

PORDENONE L’incidente a Lignano, ricovera


e Napolitano ha ancorato la risposta allo stesso futuro del Paese, aprendo con la sua presenza al concerto le celebrazioni per il centenario del conflitto mondiale. Prendendo insegnamento dal mondo di ieri, il presidente della Repubblica ha guardato alle sfide dei nostri giorni nel suo discorso al termine della visita alla mostra sull'aviazione nella Prima Guerra Mondiale ("dalle

«Dall'esempio della Prima Guerra Mondiale - ha affermato infatti Napolitano - deve derivare la convinzione dell'assoluta necessità di sradicare i nazionalismi aggressivi e bellicisti, dando vita a un progetto e a un concreto processo di integrazione europea». Lui, per altro, continua a dare l'esempio, come ha fatto ieri sera ascoltando il Requiem insieme ai presidenti di Slovenia e Croazia e al presidente del

2014

SEGNO DI AFFETTO

Il sindaco Silvia Altran lo accoglie con un thermos di caffè caldo (A.L.) - Un segno dell'affetto, e non solo del rispetto, con cui ieri il Friuli Venezia Giulia ha accolto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano? Lo ha dato il sindaco di Monfalcone, Silvia Altran, arrivata alla Galleria d'arte contemporanea per accogliere il presidente con un thermos. «È il caffè che ho preparato io per il presidente», ha risposto a chi chiedeva spiegazioni. Dal caffè al resto del menù, quello di ieri sera all'hotel dove il presidente ha alloggiato è stato all'insegna della semplicità e del «tipicamente friulano».

PRIMO PIANO

Lunedì 7 luglio 2014

Data: 7 luglio IL PROGRAMMA Pagina: 2

Incontro con il presidente della Slovenia per celebrare i suoi 10 anni nella Ue

sulla piazza della Transalpina, tra Gorizia e Nova Gorica, dove il 1. maggio del 2004 si festeggiò l'ingresso della Slovenia in Europa con l'allora presidente della Commissione, Romano Prodi. 2014Ad accoglierlo a Monfalcone la presidente della Regione, Debora Serracchiani, il presidente del Consiglio regionale, Franco Iacop, il sindaco Silvia Altran, lo scrittore e germanista Claudio Magris. «Il Friuli Venezia-Giu-

lia, la nostra terra, si presenta SERVIZIO CIVILE oggi con una fotografia di pace», Un campo di ha affermato Serracchiani saluesercitazioni tando il capo dello Stato. Dopo della essere stata terra di trincea e di Protezione grandi battaglie (12 quelle dette civile in dell'Isonzo tra il giugno del 1915 Polesine e il novembre del 1917) e un LA STORIA Giorgio Napolitano visita teatro dove morirono 300mila la mostra "Oltre le nuvole. Aviatori dei 650mila caduti del Primo italiani nella Prima guerra conflitto mondiale, «oggi ci posmondiale" a Monfalcone. Nella foto siamo presentare con un volto sopra, Napolitano con il presidente nuovo - ha aggiunto Serracchiasloveno Borut Pahor e il croato Ivo ni - quello della pace ma anche Josipovic (al centro) a Cormons dell'accettazione delle nuove sfide». La visita di Napolitano «ci riempie d'orgoglio», ha aggiunto l'assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti, presente anch'egli a Monfalcone. Il presidente si è poi trasferito a Cormons dove ha pranzato e in serata ha cenato insieme agli altri presi- Claudio Marincola progetti di s sti all'uomo dalla morte. Muti alle vittime tuttee le denti di di Stato al maestro Muti. tutela del pa ROMA La spiritualità tutta laica guerre ed eseguito da arrivo un'orcheQuindi al Sacrario, dove Il che quadro d si sprigiona da questa av- 2001 stra formata da sonoartisti sepoltiprove100mila caduti della Un esercito di giovani marzo senza divisa: i primi luce volge il coro, in cui tutta nienti dai Paesi coinvolti nella Prima Guerra Mondiale (il più 37 mila verranno «reclutati» volontaria i a partire dal l'umanità si riconosce, i solisti, in della cui si vecch Grande Guerra. Nellad'Italia), lettura adei quali 60mila prossimo ottobre utilizzando grande risorse avanzariflette il dramma tratti laceranteignoti. della meditazioOggi dopo l'incontro alla te dal fondo nazionale introdusse l' del servizio civile. del Un singolo, l'orchestra tuttodal abbraccia ne verdiana sulla morte, insalirà cui al Monte San- tesoretto fino a qualche Transalpina, rifiutava di i tempo che gestito in in trepido ascolto. Il si intrecciano speranza to (da lì esiterrovede tutta la valle ministero della Difesa, PORTE A cui affluiscono le potente re, la chiave dell'Isonzo) interpretativa per di scoprire una tar- donazioni pubbliche messaggio mo in fare è ap e private. I verdiano fondi sonobrilla lettura che cui senza soggiornanti filtri Muti sembra trovare il proprio ga bilingue e nel pomeriggio già disponibili: circa questa 125 milioni di euro, scava nel del Bobba saldo baricentro arrivo strutturale ad Aquileia per una visita se ne aggiungerannoprotettivi altri 55 provenienti daivivoLuigi portandonedel alloLavoro nell'appassionata sezione del e al cimitero progetti regionali delcuore privata alla basilica piano umano, Garanzia-giovascopertocoinvolgere tutta la fragilità ma alle Recordare, chedaaffida cui nelalla 1921mepartì per Roma la ni. L'obiettivo è ambizioso: nel delega tutta la forza checivile. trae Vuol moria la certezza in del un'eternità salma Milite Ignoto. giro di un triennio 100anche mila giovani cambianvigore civile dalla attraverso solidarietà. In un oltre capace di varcare i limiti impoA REDIPUGLIA Riccardo Muti servizio aperte, do pelle al nostro © riproduzione riservata

fascicolo nazionale

PROGETTO Obbligo di 30 ore settiman Non è un lavoro, ma sarà valido ai fini

Nuovoservizio

REDIPUGLIA Il concerto diretto da Riccardo Muti ha reso omaggio ai caduti di tutte le guerre

Partenza massacro con 37mila volontari, paga Requiem per le vittime del grande Letizia Michielon REDIPUGLIA

L'emozionante interpretazione del Requiem di Giuseppe Verdi diretto dal maestro Riccardo Muti ha inaugurato nel Sacrario di Redipuglia la 23. edizione del Mittelfest. L'evento, realizzato in coproduzione con il Ravenna Festival "Le vie dell'amicizia" e in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia, ha aperto (in diretta tv su Raitre) le commemorazioni italiane per

il centenario del primo conflitto mondiale alla presenza del Presidente Giorgio Napolitano e dei Capi di Stato di Slovenia e Croazia. Dopo la suggestiva esibizione del Coro dei Cori della Associazione Nazionale Alpini sezione di Udine e della Fanfara Congedati Brigata Alpini Cadore, la teatrale cornice notturna di uno tra i più maestosi monumenti italiani al lutto e alla memoria si e accesa alle vibranti note del Requiem, dedicato dal Maestro

processo dialettico sospeso sulla soglia metafisica che separa la vita dalla morte rinascono allora con piena e convincente umanità lo sfolgorio del Sanctus, l'abbandono fiducioso dell'Agnus Dei, l'astrale tensione del Lux perpetua e la trepida speranza piena di struggimento del Libera me. Splendide le voci del soprano Tatiana Serjan, il mezzosoprano Daniela Barcellona, il tenore Saimir Pirgu e il basso Riccardo Zanellato, che sotto la guida

vibrante di Muti rinunciano alla teatralità per concentrare la forza dell'emozione su un incessante, tormentato percorso di ricerca interiore grazie a una caratterizzazione efficace dei loro ruoli drammatici. Sapiente la gestione degli equilibri tra le imponenti masse orchestrali e vocali, in particolare in tutte le sezioni contrappuntistiche, nonostante i limiti imposti dallo spettacolo live all'aperto. Successo trionfale. © riproduzione riservata

MONFALCONE Il presidente Napolitano saluta il pubblico all’uscita della mostra sull’aviazione nella Prima Guerra Mondiale allestita nella galleria d’arte


EDIZIONE DI TRIESTE, ISTRIA, QUARNERO E DALMAZIA Gratuito in abbinamento con «La Voce del Popolo» (La Voce del Popolo + Il Piccolo Slovenia € 0,90, Croazia KN 7)

Data: 7 luglio 2014 ANNO 134- NUMERO 26 ■ TRIESTE, VIA DI CAMPO MARZIO 10, TEL. 040 3733111 / GORIZIA C.SO ITALIA 74, TEL. 0481 530035 / MONFALCONE, VIA F.LLI ROSSELLI 20, TEL 0481 790201 y(7HB5J2*LQTOQS( +&!z!_!"!/ PERUGIA a TOUR DE FRANCE EDIZIONE DI TRIESTE, ISTRIA, QUARNERO E DALMAZIA Gratuito in abbinamento con «La Voce del Popolo» (La Voce del Popolo + Il Piccolo Slovenia € 0,90, Croazia KN 7) .it GIORNALE DI TRIESTE

sione omaggia il boss l’ira dei vescovi

EDIZIONE DEL LUNEDÌ

LUNEDÌ 7 LUGLIO 2014

Sparatoria in strada: 4 feriti C’è anche un bimbo di 2 anni

2014

PERUGIA ■ A PAGINA 9

bria

Sparatoria in strada: 4 feriti C’è anche un bimbo di 2 anni

cessione omaggia il boss ena l’ira dei vescovi

ROVA

TOUR DE FRANCE

Nibali super: vince e indossa la maglia ■ A PAGINA 43

Nibali super: vince la tappa e indossa la maglia gialla

Redipuglia, centenario da bri Redipuglia, centenario da brividi ■ A PAGINA 9

A8

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■ A PAGINA 43

: Serata di grandi emozioni al Sacrario per il Requiem diretto da Muti davanti a 8m ni: Serata di grandi emozioni al Sacrario per il Requiem diretto da Muti davanti a 8mila persone Quattro i Capi di Stato all’anniversario della Grande Guerra. il summit alla Tr Quattro i Capi di Stato all’anniversario della Grande Guerra. Oggi il summit allaOggi Transalpina tta ritta TRIESTE edersi» ersi» Torna il Tram

A PROVA

TRIESTE

di Opicina (dopo 2 anni)

Conclusi lavori e collaudi, venerdì il Tram di Opicina tornerà sui binari, a due anni circa dall’ultimo incidente. Il costo dell’intervento: un milione. ■ ZIANI A PAGINA 16

Torna di Opi (dopo

Conclusi la nerdì il Tram rà sui binar dall’ultimo dell’interve

L’ex Direttore

«Al Burlo livelli di arroganza vergognosi»

■ A PAGINA 7

RENA E■ A PAGINA 7

proprio adesso hia di incagliarativo di proporer motivi meno amente legittire i progetti del uadagnarsi una a di visibilità rititi maggiori o ilità nei partiti prio ui si èadesso minoran-

Dino Faraguna, ex direttore sanitario del Burlo dimessosi poco tempo fa, in un’intervista traccia un quadro fra luci e ombre.

NA

■ A PAGINA 17 Un momento dell’emozionante serata al Sacrario con il concerto dell’orchestra diretta da Riccardo Muti (foto Silvia Lelli)

NAPOLITANO

serracchiani

«Senza lavoro ai giovani l’Italia è finita»

«Il Fvg speciale Intrappolato è un simbolo rischia di annegare per l’Europa» Lo salva un agente

MARINA SAN GIUSTO

di incagliarmo un passo inosidivogliono proporfare otivi rché, ameno un certo nzi indispensante legitti- Un momento dell’emozionante serata al Sacrario con il concerto dell’orchestra diretta da Riccardo Muti (foto Silvia Lelli) una formadel nuoprogetti enuto che nella Il Presidente Napolitano nella La governatrice Serracchiani, Ha rischiato di annegare, impiagnarsi starci. È una il caso sua visita a Monfalcone: «Senaccogliendo Napolitano, ha gliato nelle cime di una barca. visibilità riuella, correlata, za lavoro ai giovani, l’Italia è fisottolineato la specialità del Salvato da un poliziotto che si NAPOLITANO serracchiani nita». Friuli Venezia Giulia. è tuffato in acqua. maggiori o nei partiti SEGUE A PAGINA 7 ■ BORSANI, PESSOTTO, FEMIA, BIZZI, FIORENTINO E GARAU ALLE PAGINE 2, 3, 4, 5 E 6 ■ SARTI A PAGINA 18 è minoran-

n passo inogliono fare , a un certo ndispensaforma nuoo che nella ci. È il caso a, correlata,

UE A PAGINA 7

«Senza lavoro ai giovani REGIONE l’Italia è finita» Così il Palazzo protegge le “soffiate”

Un regolamento tutelerà i dipendenti chenella segnalano illeciti Il Presidente Napolitano Ha un nome anglosassone il nuovo regolamento regionale che tutela i dipendenti che denunciano illeciti: “Whistleblowing Policy – Procedura per la segnalazione di illeciti e irregolarità”. È questo il titolo del

sua visita a Monfalcone: «Senza lavoro ai giovani, l’Italia REGIONE è fi/2 nita».

Consensi bipartisan alla norma

L’ex Dire

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MARINA

«Il Fvg speciale Intrapp è un simbolo rischia per l’Europa» Lo salva La governatrice Serracchiani, accogliendo Napolitano, ha sottolineato la specialità del Friuli Venezia Giulia.

■ BORSANI, PESSOTTO, FEMIA, BIZZI, FIORENTINO E GARAU ALLE PAGINE 2, 3, 4, 5 E 6

Ha rischiato gliato nelle Salvato da u è tuffato in a


Data: 7 luglio 2014 Pagina: 2

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Primo piano

IL PICCOLO LUNEDÌ 7 LUGLIO 2014

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GRANDE GUERRA L’EVENTO di Laura Borsani ◗ REDIPUGLIA

È stato il momento più atteso, nella sua semplicità riassunta in pochi secondi. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, giunto al Sacrario assieme alla moglie Clio Maria Bittoni, ha “varcato” la soglia del Sacrario di Redipuglia, monumentale luogo di eterno riposo per oltre centomila Caduti della Grande Guerra, unendosi in un percorso di pochi metri assieme agli altri Capi di Stato, il Presidente sloveno Borut Pahor, l’omologo della Croazia Ivo Josipovic, e il presidente del Consiglio federale austriaco, Ana Blatnik. Come sono comparsi dal retro, fuoriuscendo a lato del palcoscenico, s’è subito levato un intenso applauso, fragoroso. Tutti in piedi, in omaggio e saluto da parte degli oltre settemila spettatori. Una vera distesa umana, già “chiamata a raccolta” almeno un’ora prima. Alle 20.30 sono infatti partite le esibizioni del Coro alpino e della Fanfara Brigata Alpina Cadore. Napolitano e gli altri Capi di Stato sono giunti alle 21.23: l’attesa del loro arrivo, quasi dieci minuti, è stata contrassegnata da un silenzio assoluto. Rispetto ed emozione si sono colti tutti, in una sorta di “abbraccio virtuale” di massa, quasi a richiamare l’unione tra i popoli. Uno slancio corale vissuto nell’intensità di quei momenti, tra la suggestione delle luci, i grandi fari al Led mobili, che dai ventidue gradoni della scalinata sacra e dalle tre croci poste alla loro sommità, rimandavano a distanza l’effetto di tante fiaccole che incendiavano la scalinata. Napolitano e i suoi colleghi omologhi si sono quindi fermati, tra due corazzieri presidenziali immobili, davanti al palco. Sono così riecheggiati gli Inni nazionali, l’ultimo quello d’Italia, segnati dai rispettivi applausi. Poi è toccato al “Silenzio”. Alle 21.31 è salito sul palco il Maestro Riccardo Muti, accolto da un caloroso applauso. Il Maestro ha ringraziato il pubblico e la sua bacchetta ha aperto il concerto delle vie dell’Amicizia. Nessun discorso, dunque, anche in virtù delle caratteristiche stesse dell’evento musicale, curato da Mittelfest e Ravenna Festival e ripreso in diretta da Rai 3. Tutto rigorosamente programmato: alle 21.33 è vibrata la prima nota della “Messa da Requiem” di Giuseppe Verdi. Le parole hanno lasciato il posto alle note e a ciò che hanno voluto rievocare, nelle menti

Ovazione al Sacrario sulle note di Verdi

Calorosa accoglienza a Napolitano e agli altri presidenti. Nessun discorso ma negli applausi il pubblico ha dimostrato di aver colto il senso del concerto «Solo dal dialogo può nascere un futuro di pace»

La presentazione del concerto Requiem per le vittime di tutte le Guerre - Le vie dell’Amicizia, riporta un messaggio del Maestro Riccardo Muti: «La musica parla al cuore degli uomini e la storia delle Vie dell’Amicizia ci testimonia che non conosce differenze di razza, di cultura e di religione. Così è la parola di Giuseppe Verdi: universale come il grido dell’uomo di fronte al dolore e alla morte. Oggi musicisti di nazioni che cento anni fa erano drammaticamente contrapposte, sono riuniti sullo stesso palco, in questo luogo di memoria, per far sentire la propria voce in un mondo dove solo dal dialogo può nascere la speranza per un futuro di pace».

e nei cuori. Del resto, il Presidente Napolitano i suoi messaggi li aveva già lanciati in mattinata, a Monfalcone, in occasione dell’inaugurazione della mostra dedicata alla Grande Guerra, alla Galleria d’Arte Contemporanea, facendo peraltro riferimento alla memoria legata alla necessità di una presa di coscienza atta a sradicare nazionalismi aggressivi e bellicisti e

In senso orario: l’orchestra e i soprano diretti dal maestro Muti; le tre croci e le scritte “presente” sul monumento che ricorda i caduti della Grande guerra; lo scenario con il gioco di luci del Sacrario di Redipuglia

proiettata in un concreto processo di integrazione e unità di tutta l’Europa. Il Maestro Muti, da parte sua, ha avuto modo di osservare: la pace deve passare anche attraverso la cultura, anzi, prima della politica. Il sacrificio di tanti soldati, 100.187, di cui 39.867 noti e 60.330 ignoti, sepolti nel più grande complesso monumenta-

le riconosciuto a livello nazionale e internazionale, il dolore, la distruzione e il sangue della Grande Guerra, restano a perenne monito, e testimonianza, del dovere, e dell’impegno, di Pace. I Capi di Stato in prima fila hanno seguito l’evento, davanti al palcoscenico, una rete d’acciaio circondata dal muro in plexiglas della “camera acusti-

ca”, che avvolgeva orchestrali, solisti e coristi, ben 365 persone provenienti dai Paesi che hanno combattuto nel Primo Conflitto. Tutto, insomma, sapientemente studiato, a sottolineare la “pìetas” di quel luogo sacro. A cento anni dallo scoppio della Grande Guerra, il passato “chiama” il presente per parlare di Pace tra i popoli, per unire

ciò che un secolo fa erano “gli uni contro gli altri”. Un principio, e un’emozione, da trasmettere soprattutto alle giovani generazioni, facendo loro conoscere quei soldati che hanno combattuto e hanno perso la vita per dare la libertà di oggi. La Grande Guerra, dunque, come essenza dei valori e di una nuova coscienza di oggi. È stato sostanzialmente que-

A cena ravioli di ricotta e petto di faraona

ro. I coniugi Napolitano hanno consumato il pranzo in una saletta appartata. Il Capo dello


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Primo piano

LUNEDÌ 7 LUGLIO 2014 IL PICCOLO

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il quirinale

La Regione incassa i complimenti del Colle per l’organizzazione «Una riflessione sul passato che guarda al futuro del continente. Un'emozione rara, sensazioni che lasceranno un segno indelebile: da Redipuglia lanciamo un messaggio all'Europa». Così Debora Serracchiani ha spiegato il significato della giornata di grandissimo rilievo vissuta ieri dall’intero Fvga. «Una regione - ha affermato la governatrice - che si presenta oggi con una “fotografia di pace”, dopo aver conosciuto la guerra, dopo aver vissuto nel suo passato sofferenze e tragedie. È dunque con una gratitudine speciale che abbiamo accolto il presidente della Repubblica, che ha voluto onorare con la sua presenza il primo momento solenne delle

celebrazioni per il Centenario della Grande Guerra ospitato a Redipuglia. Questo Sacrario è un luogo simbolo di quel conflitto, di quell'immane tragedia che sconvolse l'Europa un secolo fa: custodisce le spoglie di 100mila caduti, di cui 60mila senza nome, che sacrificarono la loro vita nell'adempimento del dovere. Luogo di raccoglimento e di memoria, dunque, ma anche e sempre più di monito contro tutte le guerre, occasione per consolidare e diffondere sentimenti di pace, fratellanza, solidarietà». «La presenza al concerto di Redipuglia, accanto a Giorgio Napolitano, dei presidenti di Slovenia e di Croazia assieme ai rappresentanti di Paesi allora in

guerra, è un segno dell'affermarsi di una memoria comune. È il segno del cammino di pace che ha saputo compiere l'Europa negli ultimi 70 anni dopo secoli di divisioni e di guerre, un'opera a cui ha contribuito qui, sul confine orientale, anche la lungimirante politica di cooperazione transfrontaliera da sempre tenacemente perseguita da una Regione a Statuto speciale come il Fvg». Soddisfatto per la perfetta riuscita dell’evento anche l’assessore alla Cultura Gianni Torrenti. «È stata una sfida difficile, ma abbiamo potuto confermare le nostre capacità organizzative ricevendo i complimenti del Quirinale e del ministero della Difesa».

I presidenti applaudono in piedi il concerto del maestro Muti (Foto Bumbaca)

Un “miracolo” in musica fatto di dolore e speranza Mai il Requiem è parso tanto attuale come nella suggestiva cornice di Redipuglia La forza del Dies Irae e la poesia dell’Agnus Dei regalano 80 minuti di emozioni

‘‘

la magia di muti

di Alex Pessotto ◗ REDIPUGLIA

sto il senso del grande concerto commemorativo, magistralmente diretto dal Maestro Muti, che ha elevato lo spirito con la “Messa da Requiem” di Giuseppe Verdi, dove la morte assume i contorni di una drammaticità cristallizzata. Muti e i suoi orchestrali, solisti e coristi, hanno fatto sognare, e riflettere. Il concerto è durato a lungo, fino alle 23, ma è

sembrato un soffio, un battito d’ali che ha trascinato tutto e tutti in un’altra dimensione. L’ovazione finale è stata interminabile. Così come l’emozione davanti all’ultimo atto della cerimonia: le note del Silenzio intonate dalla tromba sullo sfondo di un enorme tricolore dipinto sulla gradinata del Sacrario. ©RIPRODUZIONERISERVATA

Tristezza e gioia. La prima per il ricordo dei centomila del Sacrario di Redipuglia, e, più in generale, per le vittime di tutte le guerre cui l’evento era dedicato. La seconda per la speranza di un futuro diverso e migliore che i tanti giovani, fra i 365 artisti ieri diretti da Riccardo Muti nella “Messa di Requiem” di Verdi, non possono non farci invocare. D’accordo che il Maestro Muti può dirigere il capolavoro anche al contrario ma nell’aver riunito un cast della provenienza più varia, ottenendo una compattezza rara e una tal profondità di lettura, ha compiuto un miracolo autentico. Anche se, certo, non si è trattato “soltanto” di un fatto musicale. Con sintesi estrema, si può parlare di obiettivo raggiunto. Mai il Sacrario è parso così suggestivo, mai il Requiem così attuale. Nel dolore e nella speranza. Due mondi, forse opposti, racchiusi in un mondo solo: quello della musica di Verdi che, come nessuna, parla a ciascuno di noi. E poco importa che i concerti all’aperto possano avere limi-

A lui va il meriro di aver riunito un cast della provenienza più varia ottenendo eccezionale compattezza una profondità di lettura

Riccardo Muti

ti nell’acustica: Riccardo Muti lo sa bene. I colpi di grancassa del Dies Irae, con le trombe del giudizio sui gradini della tomba del Duca d'Aosta, sono esplosi in tutta la loro potenza tellurica e certe invocazioni, certe suppliche sono parse ancor più eloquenti proprio grazie alla particolarità dell’ambientazione e all’attenzione che il maestro Muti presta e fa prestare al testo scritto: la poesia raggiunta nell’Agnus Dei come nel Lux aeterna sono, di ciò, esempi eloquenti. E possono scegliersi anche altri momenti magici (come la contrapposizione dei cori del Sanctus, o, a esempio, il Libera me) in un’interpretazione che, nei suoi ottanta minuti, ha dispensato emozioni su emozioni.

Il tenore Saimir Pirgu ha esibito canto corretto e preciso, il basso Riccardo Zanellato potenza e timbro ricco di sfumature, il soprano Tatiana Serjan ha sfoggiato pregi impagabili specie di espressività e pathos mentre la “nostra” Daniela Barcellona è stata, ancora una volta, il grande mezzosoprano che ben si conosce: teniamocela cara. Sul palco, come detto, erano in 365 a formare quella che può definirsi “orchestra mondiale”: i giovani dell’Orchestra Cherubini e quelli della European Spirit of Youth Orchestra oltre agli allievi dei conservatori Tartini di Trieste e Tomadini di Udine alle prime parti di prestigiose compagini internazionali quali Wiener e Berliner Philharmoniker, Chicago Symphony Orchestra, Orche-

La diretta tv si apre sulle strofe di San Martino

stra Filarmonica di San Pietroburgo, Orchestre National de France, Orchestre Symphonique due Theatre Royal de La Monnaie, Philharmonia Orchestra senza certo tralasciare la presenza di musicisti del teatro Verdi di Trieste. Di varia provenienza anche i cinque cori coordinati da Cristiano Dell’Oste. L’evento, prodotto da Ravenna Festival e Mittelfest, reso possibile dalla Regione Fvg, come previsto è stato aperto dalle intense e coinvolgenti esibizioni del Coro dei Cori della Associazione Nazionale Alpini Sezione di Udine e della Fanfara Congedati Brigata Alpina Cadore, per proseguire con l’esecuzione degli inni nazionali, effettuata da quest'ultima subito dopo l’arrivo dei Capi di Stato. Quindi, senza alcun ritardo sul programma, la “Messa di Requiem” il cui finale, spesso descritto da Muti come un punto interrogativo in musica, è sembrato, per una volta, trovare risposta in messaggi di pace e speranza che una cornice unica come quella di Redipuglia e del suo Sacrario hanno contribuito a farci avvertire insostituibili e irrinunciabili. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

prima di rivolgersi ai musicisti. Attimi di apparente attesa, il maestro girato alla dua


olle per l’organizzazione

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SERVATA

guerra, è un segno dell'affermarsi di una memoria comune. È il segno del cammino di pace che ha saputo compiere l'Europa negli ultimi 70 anni dopo secoli di divisioni e di guerre, un'opera a cui ha contribuito qui, sul confine orientale, anche la lungimirante politica di cooperazione transfrontaliera da sempre tenacemente perseguita da una Regione a Statuto speciale come il Fvg». Soddisfatto per la perfetta riuscita dell’evento anche l’assessore alla Cultura Gianni Torrenti. «È stata una sfida difficile, ma abbiamo potuto confermare le nostre capacità organizzative ricevendo i complimenti del Quirinale e del ministero della Difesa».

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I presidenti applaudono in piedi il concerto del maestro Muti (Foto Bumbaca)

Un “miracolo” in musica fatto di dolore e speranza Mai il Requiem è parso tanto attuale come nella suggestiva cornice di Redipuglia La forza del Dies Irae e la poesia dell’Agnus Dei regalano 80 minuti di emozioni

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la magia di muti

di Alex Pessotto ◗ REDIPUGLIA

Tristezza e gioia. La prima per il ricordo dei centomila del Sacrario di Redipuglia, e, più in generale, per le vittime di tutte le guerre cui l’evento era dedicato. La seconda per la speranza di un futuro diverso e migliore che i tanti giovani, fra i 365 artisti ieri diretti da Riccardo Muti nella “Messa di Requiem” di Verdi, non possono non farci invocare. D’accordo che il Maestro Muti può dirigere il capolavoro anche al contrario ma nell’aver riunito un cast della provenienza più varia, ottenendo una compattezza rara e una tal profondità di lettura, ha compiuto un miracolo autentico. Anche se, certo, non si è trattato “soltanto” di un fatto musicale. Con sintesi estrema, si può parlare di obiettivo raggiunto. Mai il Sacrario è parso così suggestivo, mai il Requiem così attuale. Nel dolore e nella speranza. Due mondi, forse opposti, racchiusi in un mondo solo: quello della musica di Verdi che, come nessuna, parla a ciascuno di noi. E poco importa che i concerti all’aperto possano avere limi-

A lui va il meriro di aver riunito un cast della provenienza più varia ottenendo eccezionale compattezza una profondità di lettura

Riccardo Muti

ti nell’acustica: Riccardo Muti lo sa bene. I colpi di grancassa del Dies Irae, con le trombe del giudizio sui gradini della tomba del Duca d'Aosta, sono esplosi in tutta la loro potenza tellurica e certe invocazioni, certe suppliche sono parse ancor più eloquenti proprio grazie alla particolarità dell’ambientazione e all’attenzione che il maestro Muti presta e fa prestare al testo scritto: la poesia raggiunta nell’Agnus Dei come nel Lux aeterna sono, di ciò, esempi eloquenti. E possono scegliersi anche altri momenti magici (come la contrapposizione dei cori del Sanctus, o, a esempio, il Libera me) in un’interpretazione che, nei suoi ottanta minuti, ha dispensato emozioni su emozioni.

Il tenore Saimir Pirgu ha esibito canto corretto e preciso, il basso Riccardo Zanellato potenza e timbro ricco di sfumature, il soprano Tatiana Serjan ha sfoggiato pregi impagabili specie di espressività e pathos mentre la “nostra” Daniela Barcellona è stata, ancora una volta, il grande mezzosoprano che ben si conosce: teniamocela cara. Sul palco, come detto, erano in 365 a formare quella che può definirsi “orchestra mondiale”: i giovani dell’Orchestra Cherubini e quelli della European Spirit of Youth Orchestra oltre agli allievi dei conservatori Tartini di Trieste e Tomadini di Udine alle prime parti di prestigiose compagini internazionali quali Wiener e Berliner Philharmoniker, Chicago Symphony Orchestra, Orche-

stra Filarmonica di San Pietroburgo, Orchestre National de France, Orchestre Symphonique due Theatre Royal de La Monnaie, Philharmonia Orchestra senza certo tralasciare la presenza di musicisti del teatro Verdi di Trieste. Di varia provenienza anche i cinque cori coordinati da Cristiano Dell’Oste. L’evento, prodotto da Ravenna Festival e Mittelfest, reso possibile dalla Regione Fvg, come previsto è stato aperto dalle intense e coinvolgenti esibizioni del Coro dei Cori della Associazione Nazionale Alpini Sezione di Udine e della Fanfara Congedati Brigata Alpina Cadore, per proseguire con l’esecuzione degli inni nazionali, effettuata da quest'ultima subito dopo l’arrivo dei Capi di Stato. Quindi, senza alcun ritardo sul programma, la “Messa di Requiem” il cui finale, spesso descritto da Muti come un punto interrogativo in musica, è sembrato, per una volta, trovare risposta in messaggi di pace e speranza che una cornice unica come quella di Redipuglia e del suo Sacrario hanno contribuito a farci avvertire insostituibili e irrinunciabili. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

prima di rivolgersi ai musici-


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IL PICCOLO LUNEDÌ 7 LUGLIO 2014

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GRANDE GUERRA L’EVENTO

L’assalto ordinato degli 8mila a Redipuglia L’efficace servizio di bus navetta ha consentito un accesso senza intoppi agli spettatori. Impressionante il fiume di gente che risaliva la Via Eroica di Stefano Bizzi ◗ REDIPUGLIA

Ottomila, a stare prudenti nelle stime. E senza il minimo intoppo. Anche dal punto di vista organizzativo è stato un evento da incorniciare. Premiata la pazienza degli organizzatori di ricercare la soluzione di ogni prevedibile problema. Il fiume di gente è salito lungo la “Via eroica” accanto a dei rievocatori in divisa da fante. Poco prima delle 20 nei bus navetta assicurati da Apt si stava schiacciati come in città all’ora di punta. Per ingannare il tempo, chi è arrivato con congruo anticipo sull’orario di ingresso - ma non ha osato affrontare il solleone -, ha prima visitato il museo di Casa Terza Armata, aperto per l’occasione anche

di Beatrice Fiorentino ◗ REDIPUGLIA

Le previsioni dell’Osmer ci hanno visto giusto e si tira un sospiro di sollievo. Il sole splende, neanche una nuvola all’orizzonte e il concerto, dunque, si fa. Il problema semmai, per chi, temerario, è arrivato prima delle sei alla conquista di un posto in piedi nelle prime file dietro al parterre, è riuscire a scovare un angolino d’ombra in cui trovare conforto. Non che l’organizzazione non abbia pensato a tutto. A pochi metri dalla scalinata del sacrario, si vendono bottigliette d’acqua fresca e, a richiesta, un contenitore termico da appendere al collo. Utile, davvero, anche se impossibile da abbinare agli abiti eleganti di rigore in una serata che si svolge al cospetto dei presidenti di ben quattro Paesi. Ma la maggior parte del pubblico sembra curarsi poco del protocollo, esibendo mise estive più adatte a una passeggiata in città che a una celebrazione solenne come questa. Sono le cinque e mezza quando dai piedi della scalinata, a varchi ancora chiusi, si sentono i primi squilli di tromba della Fanfara Brigata Alpina di Cadore. Entrano i primi spettatori. «È un evento a cui stiamo dietro da mesi - racconta Lucio Migheli, triestino, a Redipuglia assieme alla moglie -. Appena abbiamo saputo di questo concerto spiega - ci siamo messi in moto per trovare i biglietti, ma non è stato così semplice. Quasi fino all’ultimo non sapevamo dove e come acquistarli. Quattro nazioni, una volta in guerra, si trovano oggi insieme per costruire un’Europa in pace. È un evento unico, non volevamo mancare». Varchi aperti, si sale, si prende posto. Chi ha il biglietto sta in platea, e in fondo, dietro alle transenne, i più coraggiosi stazionano in piedi. Tutto si svolge con ordine. Nessuno sgomita,

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La lunga attesa

Centinaia di persone arrivate sin dal pomeriggio si sono riparate dal sole all’ombra dei cipressi del colle di Sant’Elia

di domenica, poi si è riposato all’ombra del Colle Sant’Elia. Al momento del concerto, come previsto, la temperatura è stata gradevole e il cielo sgombro da nubi. All’Inno di Mameli, il verde dei cipressi, il bianco del sacrario e il rosso disegnato dalle luci sui gradoni hanno composto una gigantesca bandiera ita-

NON SI SCHERZA CON IL REQUIEM

Gli ultimi ritocchi al palco

liana. A completare la scena ci ha pensato l’azzurro intenso del cielo nel dopo tramonto e nel “controcampo” il colpo d’occhio della platea vista dall’alto non è stato da meno. «Buongiorno a tutti, state seduti: dieci minuti e via tutti». Il maestro Riccardo Muti si presenta così sul palco allestito ai

Il maestro Muti pretende il silenzio durante le prove poi rimprovera uno degli orchestrali poco preso dalla partitura

piedi del Sacrario di Redipuglia. Sono le 19.04. Veste una camicia azzurra e pantaloni neri. Sale sulla pedana e saluta i suoi orchestrali e i coristi in maniera affabile. Le sue sono poche parole: precise e decise, ma le scandisce con quel tanto di ironia da strappare il sorriso a tutti. È più serio quando si gira verso la platea do-

ve tutti cercano un angolo d’ombra. Severo, chiede un po’ di silenzio. Lo dice una volta, ma non è sufficiente. Lo deve ripetere subito una seconda: «Voi: fate silenzio». È imperativo. Questa volta non scherza e lo si capisce immediatamente quando, con un’espressione colorita e severa, chiede a una delle tante persone sedute tra le prime file per ascoltare la prova di assestamento cosa abbia da ridere. A ridere a questo punto sono i 365 sul palco. Lo fanno di gusto e loro possono farlo. Durante la prova del primo brano la reprimenda però arriva anche per loro: «Non si ride sul Requiem… anche se c’è il sole in faccia». Con i solisti schierati al suo fianco adesso prova pagina “66”: «Six-

Jeans, zaini e bottiglie d’acqua Il pubblico snobba il protocollo Complice il caldo la maggior parte dei presenti ha preferito la comodità al glamour Pochi eccessi tra i vip. Spopola il look total black. Ma c’è chi non rinuncia agli strass

In senso orario: prima del concerto c’è chi ha voluto scoprire il Sacrario; fra il pubblico spunta anche qualche penna nera; non sono mancate le foto ricordo

nessun nervosismo, nessuno alza la voce. Sorrisi rassegnati e la consapevolezza di dover attendere ancora qualche ora prima del concerto e soprattutto prima di poter sperare nel sollievo che la brezza serale porterà. Il

momento è storico, qualche piccolo sacrificio si affronta con serenità. Alle sei e mezza l’altoparlante annuncia le prove del Requiem che si svolgeranno alle diciannove. I coristi sono prega-

ti di prepararsi. «Il Maestro raccomanda di arrivare dieci minuti prima», suggerisce dai lati un addetto con fare terrorizzato. Federico Monti canta nel Coro del Friuli Venezia Giulia e racconta: «Certo il Maestro, all’ini-

zio incute un certo timore. Ma è una persona ironica, sa scherzare, così riesce a metterci tutti a nostro agio». Poco prima delle otto l’arrivo dei primi vip e scatta il momento del “guarda chi c’è”. “Oh, ca-

ty-six» dice in inglese. C’è un momento di smarrimento: «Beh, capirete dov’è…», butta lì, partendo poi con la direzione senza aspettare oltre. I quattro solisti riempiono l’aria con la loro voce e appena finito il brano li libera: «Veloci», scherza Muti con il soprano Tatiana Serjan, il rissimo”. “Ah, carissima”. Seguono baci in un impasto umidiccio di sudore e fondotinta. Comuni e Province, ci sono tutti. Fiori neri su fondo di seta bianco per Maria Teresa Bassa Poropat e stampa versione “jungle” per la senatrice Tamara Blasina, gessato e papillon per Sonego. Eleganza metropolitana per Paolo Rumiz, che non rinuncia allo zaino, argento e strass per Antonella Grim e un lungo e fasciante color porpora per Daniela Ciac, la Brigitte Nielsen del Pd. C’è il ritorno della “fatina dei bambini” Maria Giovanna Elmi e l’arrivo last minute della Presidente della Regione Debora Serracchiani, in tailleur nero, come tutti. Nero, nero e nero spezzato solo da un gruppo di crocerossine che procedono a passo spedito. Molto rigore e pochi fronzoli. Sfilano le più alte cariche dell’Esercito e la Marina, c’è il vescovo e la giunta regionale, praticamente al completo con il vicepresidente Sergio Bolzonello e l’assessore alla Cultura Gianni Torrenti. Alle nove e un quarto è tutto pronto. Passa Napolitano con la moglie Clio, quasi la sola in bianco. I presidenti ci sono. Si suonano gli inni, tutti in piedi. Il maestro Muti alza la bacchetta in orario. Non si sente fiatare. L’atmosfera è solenne, il cielo è stellato e l’orchestra fa il suo lavoro. La scalinata, costeggiata dal verde dei cipressi, è illuminata di rosso e in cima vegliano le tre croci. L’aria si satura di musica e settemila persone si ritrovano unite con spirito di fratellanza nell’auspicio di un comune futuro di pace. Di fronte a tutto questo non c’è cuore che possa trattenere la commozione. Il pensiero vola alle anime di quei 100.187 soldati che qui giacciono nel loro sonno eterno, vittime di una delle pagine più cruente e assurde della storia recente. Milite ignoto, riposa in pace, stanotte, questo Requiem è per te. ©RIPRODUZIONERISERVATA


Data: 7 luglio 2014 Copia di 4ebee60c52f76b6af5c82bb816fac991

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Monfalconeapplaude applaude Monfalcone offreaaNapolitano Napolitano eeoffre untermos termoscon conililcaffè caffè un All’arrivoinincittà cittàassieme assiemealla allasignora signora Clio strette mano All’arrivo Clio strette didi mano carezzaa aununragazzo ragazzodisabile. disabile. Poi visita alle mostre eelalacarezza Poi lala visita alle mostre ◗ GORIZIA ◗ GORIZIA

mezzosoprano mezzosopranoDaniela DanielaBarcelloBarcellona, na,ililtenore tenoreSaimir SaimirPirgu, Pirgu,ililbasbasso soRiccardo RiccardoZanellato. Zanellato.Restano Restanoilil coro coro ee l’orchestra l’orchestra per perilil“Dies “Dies irae”. irae”.L’attacco L’attaccoèèsubito subitoda dabrivibrivido doeenon nonimporta importache chel’atmosfel’atmosfera ra non non sia sia quella quella formale formale del del concerto. concerto.Anche Ancheseseovunque ovunquec’è c’è gente genteche chesisiagita agitaeeparla, parla,anche anche se selalaluce luceinonda inondaililpalco, palco,anche anche se seililsole soleèèrovente roventelalapelle pelled’oca d’oca èèinevitabile. inevitabile.L’attacco L’attaccoèèesplosiesplosivo. La potenza sonora è incredivo. La potenza sonora è incredibile bile ee quando quando l’ultima l’ultimanota notasisi spegne spegneililmaestro maestronon nonsisiperde perde in introppe troppechiacchiere. chiacchiere.Basta Bastaun un “Arrivederci” “Arrivederci”per percongedare congedaretuttutti. ti.Ma Manessuno nessunosisimuove muoveancora. ancora. Aspettano Aspettanoche chead adandarsene andarseneper per primo primosia sialui. lui.Qualcuno Qualcunololochiachiama madalle dallespalle, spalle,lui luitende tendel’orecl’orecchio chioper perascoltare ascoltarelalarichiesta richiestaee poi, poi, secco, secco, come comeun unbuon buoncocomandante che conosce mandante che conoscelelesoffesofferenze della sua truppa, in difesa renze della sua truppa, in difesa dei deisuoi suoiuomini uominieedelle dellesue suedondonne, ne,sentenzia: sentenzia:«Non «Nonvoglio vogliotenertenerli qui sopra». “Ma lo squillo alli qui sopra». “Ma lo squillo almeno si sentiva bene?», gli chiemeno si sentiva bene?», gli chiedono i fiati del contrappunto. dono i fiati del contrappunto. «Sì, ma un po’ più forte», è la ri«Sì, ma un po’ più forte», è la risposta telegrafica di Muti che aldi Muti che allesposta 19.18 telegrafica lascia il palco per andare 19.18 lascia il palco perdiandare aleprepararsi per la cena Cora prepararsi per la cena di Cormons con il presidente della Remons conGiorgio il presidente della Repubblica Napolitano e pubblica Giorgio Napolitano con i capi di stato di Slovenia ee con i capi di stato di Slovenia Croazia Croazia, Borut Pahor ee Croazia Croazia, Borut Pahor Ivo Josipovic, e il presidente dele Ivo Josipovic, e il austriaco presidenteGedel consiglio federale consiglio federale austriaco org Keuschnigg. L’orchestra Gese orgva,Keuschnigg. ne ma rimane ilL’orchestra coro che conse va, ma rimane il coro che con laneFanfara dei congedati della la Fanfara dei “Cadore” congedati deve della Brigata alpina Brigata gli alpina “Cadore” deve provare inni. Ancora una volprovare gli inni.è Ancora una sovolta l’esecuzione da brivido, ta l’esecuzione daessere brivido, soprattutto quandoè ad suoprattutto quando ad essere suonato è l’Inno di Mameli. L’antinato èper l’Inno di Mameli. L’antipasto il concerto accende la pasto perdiil concerto accende curiosità tutti. L’attesa sale.la curiosità di tutti. L’attesa sale. Sulla spianata ai piedi del granSulla spianata aibianco piedi che del grande monumento racde monumento raccoglie le salme di bianco 100milache soldasalme dila100mila soldaticoglie cadutiledurante Prima guerra ti caduti durante la Prima guerra mondiale i veri appassionati somondiale verialle appassionati sono arrivati igià 17. Le prime noattraversare arrivati già ilalle 17. nord Le prime ad varco soadstate attraversare il varco nord sono due signore: “Non voleno state due signore: “Non volevamo rischiare con il posteggio. vamohanno rischiare il posteggio. Tutti dettocon di arrivare per Tutti hanno di arrivare per tempo e noi detto lo abbiamo fatto”, tempospiegato. e noi lo Per abbiamo hanno stare infatto”, prihanno Perdei stare in prima fila spiegato. nel settore posti in ma fila nelinsettore dei posti piedi, come un concerto rock,in incuranti delin caldo, i melomani piedi, come un concerto rock, siincuranti sono piazzati di fronte alle del caldo, i melomani transenne del settore gratuito si sono piazzati di fronte alle con diversedelore di anticipo transenne settore gratuito sull’inizio della performance. con diverse ore di anticipo ©RIPRODUZIONERISERVATA sull’inizio della performance. ©RIPRODUZIONERISERVATA

è aperta circa 20 minuti Si èSi aperta concon circa 20 minuti di di anticipo la visita presidente anticipo la visita del del presidente della Repubblica Giorgio Napodella Repubblica Giorgio Napolitano in regione. Accompagnalitano in regione. Accompagnato dalla moglie il capo to dalla moglie Clio,Clio, il capo del-dello Stato atteso Galleria lo Stato era era atteso allaalla Galleria d’Arte contemporanea di Mond’Arte contemporanea di Monfalcone 11.35, trasorla sorfalcone allealle 11.35, ma,ma, tra la presa tanti presenti, l’auto presa dei dei tanti presenti, l’auto presidenziale seguita dacorun corpresidenziale seguita da un di sicurezza è arrivata teoteo di sicurezza è arrivata in in piazza Cavour 11.15. piazza Cavour già già allealle 11.15. Ad Ad attenderlo ha trovato la goverattenderlo ha trovato la governatrice Friuli Venezia Giulia natrice del del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, il sindaco Debora Serracchiani, il sindaco Silvia Altran, l’assessore provinSilvia Altran, l’assessore provinMara Cernic, il presidente Il presidente Giorgio Napolitano e laesignora ClioClio incontrano a Monfalcone ciale Mara Cernic, il presidente Il presidente Giorgio Napolitano la signora incontrano a Monfalcone ciale Consiglio regionale Franco il coro Freevoices cheche ha ha intonato “Fuoco e mitraglie” (Foto Bonaventura) Consiglio regionale Franco il coro Freevoices intonato “Fuoco e mitraglie” (Foto Bonaventura) del del Iacop, gli gli assessori regionali Iacop, assessori regionali Gianni Torrenti e Sara Vito, nuGianni Torrenti e Sara Vito, nuLE LECURIOSITÀ CURIOSITÀ merosi parlamentari e consigliemerosi parlamentari e consiglieri regionali. EraEra presente Franco ri regionali. presente Franco Marini, presidente del ComitaMarini, presidente del ComitaIlIlsignificato lala comunità bengalese significatodidi“bisiac” “bisiac”spiegato spiegatodal dalsindaco. sindaco.InInmezzo mezzoalla allagente gente comunità bengalese to storico scientifico per per gli anto storico scientifico gli anniversari di interesse nazionale. niversari di interesse nazionale. Il primo cittadino lo ha Il primo cittadino loaccolha accolto con un termos di caffè prepato con un termos di caffè preparatorato da lei perché, spiega da stessa lei stessa perché, spiega «non ci sarebbe stato tempo per per «non ci sarebbe stato tempo offrirgliene unouno espresso». Pre-Preoffrirgliene espresso». cauzione eccessiva perché alla alla cauzione eccessiva perché finefine Napolitano ha chiesto della Napolitano ha chiesto della semplice acqua fresca. semplice acqua fresca. Ad accompagnare il presidenAd accompagnare il presidente nella visita allealle mostre sullasulla te nella visita mostre Grande guerra, “Alisto-Sulle ali ali Grande guerra, “Alisto-Sulle della storia” e “Oltre le nuvoAlti in maniera impressionante, Il sindaco Silvia Altran parla al «Viva la rocca de Monfalcon» un Anche le famiglie bengalesi, una della storia” e “Oltre le nuvoAlti in maniera impressionante, Il sindaco Silvia Altran parla al «Viva la rocca de Monfalcon» un Anche le famiglie bengalesi, una italiani nella Prima due metri, elegantissimi, Capo dello Stato della realtà di di le-Aviatori inatteso il il comunità fortemente presente a a oltre le-Aviatori italiani nella Prima oltre due metri, elegantissimi, Capo dello Stato della realtà inattesocoro, coro,che cheintona intona comunità fortemente presente guerra mondiale”, oltre ai curavestiti di bianco, con portamento Fincantieri, ma anche delle tradizionale inno della città, Monfalcone, salutano il Presidente guerra mondiale”, oltre ai curaFincantieri, ma anche delle tradizionale inno della città, Monfalcone, salutano il Presidente vestiti di bianco, con portamento toritori e alla firstfirst lady, c’era lo scritimpeccabile.I duedue tradizioni locali. E spiega al al saluta presidente della Repubblica e c’è anche chichi lo lo militare e alla lady, c’era lo scritmilitare impeccabile.I tradizioni locali. E spiega salutadalla dallafolla follail il presidente della Repubblica e c’è anche Claudio Magris il quale gli gli sono entrati nella presidente Napolitano il “vero Giorgio che alal termine dalla propria abitazione. Claudio Magris il quale corazzieri sono entrati nella presidente Napolitano il “vero toretore GiorgioNapolitano Napolitano che termine fotografa fotografa dalla propria abitazione. corazzieri aveva precedentemente datodato il il Galleria come duedue angeli custodi della parola della della LaLa divertente scenetta avviene aveva precedentemente Galleria come angeli custodi significato” significato” della parola dellavisita visitaalla allamostra mostra della divertente scenetta avviene benvenuto all’aeroporto di Rondeldel presidente Napolitano. Per la “bisiac”. Che, racconta Altran, Grande Guerra a Monfalcone si nella piazzetta davanti alla benvenuto all’aeroporto di Ronpresidente Napolitano. Per la “bisiac”. Che, racconta Altran, Grande Guerra a Monfalcone si nella piazzetta davanti alla chi dei Legionari insieme al cronaca uno dei due è nato in Friuli «definisce il popolo di queste avvicina per stringere le mani alla galleria comunale da un balcone a chi dei Legionari insieme al cronaca uno dei due è nato in Friuli «definisce il popolo di queste avvicina per stringere le mani alla galleria comunale da un balcone a commissario di Governo e preVenezia Giulia, a Pordenone. terre come dei fuggiaschi». gente che lo acclama festante. pochi metri di altezza. commissario di Governo e preVenezia Giulia, a Pordenone. terre come dei fuggiaschi». gente che lo acclama festante. pochi metri di altezza. fetto di Trieste Maria Adelaide fetto di Trieste Maria Adelaide Garufi e al prefetto di Gorizia Garufi e al prefetto di Gorizia Vincenzo Zappalorto. NapolitaVincenzo Zappalorto. Napolitano si è trattenuto a Monfalcone no si è trattenuto a Monfalcone poco più di un’ora. A lui è stata pocolapiù di un’ora. A lui è stata regalata copia “numero 1” del regalata la copia “numero 1” del catalogo delle mostre e prima di catalogo delle mostre e prima lasciare la Galleria ha assistito di la Galleria del ha coro assistito allalasciare breve esibizione alla breve esibizionediretto del coro giovanile “Freevoices”, giovanile “Freevoices”, diretto dalla maestra Manuela Marussi, maestra Manuela meno 300mila soldati italia- tuttidalla giovani vestiti di nero,Marussi, che ◗ GORIZIA meno 300mila soldati italiatutti giovani vestiti di nero, ◗ GORIZIA ni oltre a decine di migliaia ha emozionato intonando il bra-che oltre a decine di migliaiano “Fuoco ha emozionato intonando il braSeconda intensa giornata del di nimilitari austroungarici. e mitraglie”. Seconda intensa giornata del di vera militari austroungarici. no “Fuocosie èmitraglie”. Una e propria carneficiAll’uscita concesso alla presidente Giorgio Napolitapresidente GiorgioL’agenda NapolitaAll’uscita si è concesso na.Una vera e propria carnefici-folla che lo attendeva sotto un alla no nell’Isontino. no nell’Isontino. na. da Monte Santo, il solefolla che lo attendeva Sceso già caldissimo per un sotto salu- un prevede una serie di L’agenda appunprevedeche una lo serie di appunSceso da Monte Santo, sole già unalsalupresidente Napolitano rien- ilto. Prima dicaldissimo stringere le per mani tamenti porteranno tamenti che lo porteranno presidente Napolitano rien-la gente to. Prima di stringereale trerà in albergo a Cormons si è avvicinato unmani ra- alanche in Slovenia, al santuaanche in Slovenia, al santuatrerà in albergo a Cormons la gente si è avvicinato a un per un breve riposo prima di gazzo disabile, giunto per l’occa- rario di Monte Santo, ospite riopresidente di MonteBorut Santo, ospite per unnel breve riposo prima disione gazzo giunto per l’occalasciare primo pomerigper disabile, conoscere il presidendel Pahor. del presidente Borut Pahor. nel primoil pomerigsione per il presidengiolasciare definitivamente centro te, al quale haconoscere dato una carezza, Napolitano lascerà l’alberNapolitano lascerà l’albergio definitivamente al qualeleha dato una carezza, collinare, che per 36 oreilè centro sta- poi,te, durante strette di mani, go Felcaro a Cormons poco go Felcaro a per Cormons poco collinare, per 36 Quiriore è sta-un poi, durante le strette mani, to una sorta che di piccolo gruppo di cittadini ha di intoprima delle 10 raggiungedelle 10piazzale per raggiungeto una sorta di piccolo Quiri-nato unspontaneamente gruppo di cittadini intonale, per raggiungere Aquileperhalui reprima Gorizia e il della re Gorizia edove, il piazzale della per raggiungere Aquile-l’inno natomonfalconese spontaneamente ia, nale, l’ultima tappa del presi“Vivaper la lui Transalpina alle 10.15, Transalpina dove, alle 10.15, ia, l’ultima delGiupresi-Rocca l’inno monfalconese dente in Friulitappa Venezia de Monfalcon”. Dalla“Viva fol- la sarà accolto da Pahor che, sarà accolto da Pahorfarà che, in Friuli prevede VeneziaalGiu-la numerosi Rocca degli Monfalcon”. Dalla follia.dente Il cerimoniale applausi al presioriginario di Sempeter, originario di Sempeter, farà Il cerimoniale prevede la numerosi applausi al presile lia. 16.30 la visita privata del al-dente e pure daglialcuni balconi gli onori di casa. I due presigli onori di casa. I due le 16.30 la visita e pure nella da alcuni balconi Capo dello Stato allaprivata basilicadelchedente si affacciano piazzetta denti si stringeranno la presimadenti si stringeranno maCapo dello Stato basilicada dove che sispiccavano affaccianodiversi nella piazzetta poponiana e poi allaalla Fondacittano in mezzo al piazzalelache no ini mezzo al che piazzale che poponiana poi alla Fonda-dinidabengalesi, dove spiccavano diversi cittazione Aquileia.e Non è escluvestiti con l’abidivide due Stati, dal febdivide i duecaduto Stati, che dal febNonrenda è esclu-to della dini bengalesi, vestiti l’abiso zione che ilAquileia. presidente festa, tra cui una con famibraio 2004, il muro, è braio 2004, cadutodiilunione muro, è Napolitano con la moglie Clio e Franco Marini durante la visita a Monfalcone so che al il Cimitero presidentedegli rendagliola to con dellalafesta, tra cui una famiomaggio figlia che ha ripreso diventato simbolo simbolo di unione omaggio Cimitero deglila scena, gliolaacon la figlia ha ripreso Napolitano con la moglie Clio e Franco Marini durante la visita a Monfalcone Eroi, che si al trova nel retro pochi metriche di altezza ediventato collegamento tra due città collegamento tra due alla città giungerà il santuario di MonEroi, che esidove, trovatranel retroal presidente, la scena, a pochi metri di altezza E su quella panca i primi a della basilica gli alcon un tablet. Il eedue Stati. All’incontro Napolitano Caduti della prima presidenziale ripartito e due Stati.organizzato All’incontrodalalla tegiungerà santuario dipreMon- sedersi E susaranno quella panca i primi a tri della basilica e dove,guerra tra gli al-corteo al presidente, conè un tablet. Il Transalpina, Santo. Ililprogramma Pahor che converseranno sono i allecorteo 12.20 diretto a Cormons dolaTransalpina, Repubblica slovena, saranalle 11Il lo scoprimento organizzato dal- vede te Santo. programma pre- e sedersi saranno Napolitano mondiale, tri Caduti dellaconservati prima guerra presidenziale è ripartito il panorama che resti di 10 soldati ignoti. giunto 12.45. All’alber- dono anche le autorità parte dei presidenti ammirando la presenti Repubblica slovena, saran- davede alle 11due lo scoprimento e Pahor che converseranno mondiale, sono conservati ive èalle 12.20alle diretto a Cormons il Monte Santo: la vallala visitaignoti. ad Aqui- go “da il capo di All’alberStato delle due città. targa dei sulla “panchina no presenti anche le autorità della da parte due presidenti offre ammirando il panorama che Terminata resti di 10 soldati ve èFelcaro” giunto alle 12.45. dell’Isonzo il Sabotino, subito inilcamera per Dalla piazzale targa bilin- ta offre delle due città. della Trans- della dellapace”. targaUna sulla “panchina il Montee Santo: la valla- leia Napolitano Terminata laraggiungerà visita ad Aqui-si è go “da ritirato Felcaro” capo di Stato anni faefurono tea- l’aeroporto di Ronchi dei Le- riposare, mentre alla signora per alpina si piazzale muoveràdella poi ilTranscor- gue in pace”. memoria caduti Dalla della Unadei targa bilin- che tacento dell’Isonzo il Sabotino, leia Napolitano raggiungerà si è subito ritirato in camera delle sanguinose 12 Battaper faredirientro Ro-Le-Clioriposare, i Felcaro mentre hanno offerto un teo presidenziale che, guerra mondiale alpina si muoverà poiattrail cor- della gueprima in memoria dei caduti troche cento anni fa furono tea- gionari l’aeroporto Ronchiadei alla signora videro la morte12diBattaal- ma. (fra. fem.) (s.b.) un versata Nova Gorica, rag- sia italiani cheguerra sloveni. teo presidenziale che, attradella prima mondiale glie troche delle sanguinose gionari per fare rientro a Ro-mazzo Cliodii fiori. Felcaro hanno offerto versata Nova Gorica, rag- sia italiani che sloveni. glie che videro la morte di al- ma. (fra. fem.) mazzo di fiori. (s.b.)

Oggi Oggil’incontro l’incontroalla allaTransalpina Transalpina

InInagenda agendaanche ancheleletappe tappealalsantuario santuariodidiMonte MonteSanto Santoe ealla allabasilica basilicadidiAquileia Aquileia


e resta avvolta dalle fiamme

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■ CESCHIA A PAGINA 17

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Ospedale, lavori da r Data: 7 luglio 2014 Pagina: 1

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Tubature ko nel nuovo edificio. Slitta il traslo il concerto al sacrario nel centenario della grande guerra

Napolitano a Redipuglia: «Sradicare i nazionalismi»

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Il Sacrario di Redipuglia durante il concerto per i caduti di tutte le guerre

■ ALLE PAGINE 2 E 3

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«Il nostro è un Paese finito se non dà lavoro ai giovani»

IL REQUIEM DI VERDI

◗ MONFALCONE

Il concerto di Muti emozione senza fine per tre presidenti

«Se non trovano lavoro i giovani l’Italia è finita». Napolitano consegna la risposta a un ragazzo che riesce a incrociare il suo sguardo e a chiedergli cosa si può fare se non si trova lavoro.

Emozione senza fine al Sacrario per la Messa da requiem di Verdi diretta da Muti.

di Anna Buttazzoni

■ A PAGINA 2

Napolitano al concerto

■ PECILE A PAGINA 3

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Data: 7 luglio 2014 Pagina: 2/3

2014

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MESSAGGERO DEL LUNEDÍ 7 LUGLIO 2014

Primo Piano

7 LUGLIO 2014 MESSAGGERO DEL LUNEDÍ

le curiositÀ curiositÀ le

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Serracchiani Serracchiani foto-ricordo EE foto-ricordo

«Signora, ci faccia una foto». La presidente Fvg viene accolta con entusiasmo. Molti chiedono attenzione e una stretta di mano

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le trantranle nde vuode vuomano, mano, roblemi roblemi na foto foto na conceconce-

Clio Clio nfalcone falcone lla in fefela in ffettuoffettuoe, menmene, na “Viva a “Viva

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IL FASCINO FASCINO IL DELLA DIVISA DIVISA DELLA

Un concerto di emozioni scuote le coscienze Oltre 7 mila spettatori ieri sera al Sacrario di Redipuglia per la Messa da Requiem Messaggio di pace tra i popoli. Applausi anche al coro e alla fanfara degli alpini di Domenico Domenico Pecile Pecile di REDIPUGLIA ◗◗ REDIPUGLIA

la rocca rocca de de Monfalcon”. Monfalcon”. ComComla pleto blu blu (gessato), (gessato), inconfondiinconfondipleto bile panama panama bianco biancoper per protegprotegbile gersi dal dal sole, sole, Napolitano Napolitano paspasgersi sa accanto accanto alle alle transenne transenne tra tra sa chi gli gli grida grida “buon “buon compleancompleanchi no presidente”, presidente”, “tenga “tenga duro duro no presidente”, “lunga “lunga vita vita al al preprepresidente”, sidente”. Al Al suo suo fianco, fianco, discrediscresidente”. ta ee sorridente, sorridente, c’è c’è la la signora signora ta Clio. Molti Molti cercano cercano di di richiarichiaClio. mare la la sua sua attenzione, attenzione, perché perché mare anche aa lei lei (soprattutto (soprattutto le le sisièè anche gnore) che che vogliono vogliono stringere stringere gnore) la mano. mano. Napolitano Napolitano attorno attorno la alle 12.30 12.30 lascia lascia Monfalcone Monfalcone alle per dirigersi dirigersi aa Cormons, Cormons, da da FelFelper caro, quartier quartier generale generale scelto scelto caro, dallo staff staff presidenziale. presidenziale. Dal Dal dallo pranzo fino fino aa sera sera ilil Capo Capo dello dello pranzo Stato trascorre trascorre la la parte parte privata privata Stato della visita. visita. IlIl protocollo protocollo èè rigorigodella roso, ii dettagli dettagli impeccabili. impeccabili. AlAlroso, la fine fine della della cerimonia cerimonia aa MonMonla falcone anche anche ii corazzieri, corazzieri, che che falcone fino aa poco poco prima prima erano erano accanaccanfino

to aa Napolitano, Napolitano, si si scompongoscompongoto no (appena (appena un un po’) po’) quando quando ilil no presidente lascia lascia la la sala. sala. Più Più di di presidente qualcuno chiede chiede foto foto ricordo. ricordo. qualcuno Anche con loro. Anche con loro. programmadi dioggi oggi IlIlprogramma Stamattina Napolitano Napolitano inconinconStamattina trerà, alle alle 10.15, 10.15, aa Nova Nova Gorica Gorica trerà, presidente sloveno, sloveno, Borut Borut ilil presidente Pahor, poi poi entrambi, entrambi, attorno attorno Pahor, alle 11, 11, saranno saranno al al santuario santuario di di alle Monte Santo, Santo, per per scoprire scoprire una una Monte targa in in memoria memoria dei dei caduti caduti targa nel corso corso delle delle Battaglie Battaglie nel dell’Isonzo. Alle Alle 16.30, 16.30, invece, invece, dell’Isonzo. si consumerà consumerà l’ultima l’ultima tappa tappa si della visita visita di di Napolitano Napolitano in in della Friuli Venezia Venezia Giulia. Giulia. IlIl Capo Capo Friuli dello Stato Stato in in forma forma strettastrettadello mente privata privata sarà sarà nella nella BasiliBasilimente ca di di Aquileia Aquileia ee poi poi della della FonFonca dazione. IlIl presidente presidente della della ReRedazione. pubblica lascerà lasceràilil Fvg Fvg poco poco dodopubblica pole le17. 17. po annabuttazzoni annabuttazzoni

©RIPRODUZIONERISERVATA RISERVATA ©RIPRODUZIONE

“Milleduecento gradini gradini che che papa“Milleduecento iono molti molti di di più, più, un un milione, milione, oo iono seicentomila come come ilil computo computo seicentomila dei morti, morti, ee tutti tutti parlanti, parlanti, ee tutti tutti dei chegridano gridanouna unasola solaparola parolache che che risuona come come ilil tuono tuono lontano lontano risuona di una una preparazione preparazione di di artiglieartigliedi ria: Presente”. Presente”. Guido Guido Ceronetti Ceronetti ria: descrivecon conquesta questacrudezza crudezzala la descrive scalinata di di Redipuglia. Redipuglia. Un Un luoluoscalinata go-simbolo della dellamacelleria macelleria deldelgo-simbolo laprima prima guerra guerra mondiale mondiale ai ai piepiela di del del quale quale ieri ieri sera sera ilil maestro maestro di RiccardoMuti Muti ha ha diretto diretto la la MesMesRiccardo sa da da Requiem Requiem di di Giuseppe Giuseppe VerVersa di, per per le le vittime vittime di di tutte tutte le le guerguerdi, re. Un Un colpo colpo d’occhio d’occhio impresimpresre. sionante, capace capace di di innescare innescare sionante, emozionisenza senza fine. fine. Muti Muti ha hadidiemozioni retto circa circa 400 400 artisti artisti dell’orchedell’orcheretto stra Luigi Luigi Cherubini Cherubini fondata fondata stra dallo stesso stesso Muti Muti ee provenienti provenienti dallo dai Paesi Paesi che che hanno hanno combattucombattudai to la la prima prima Guerra Guerra mondiale. mondiale. to C’erano anche anche ii cori cori del del Fvg Fvg ee C’erano del Verdi Verdi assieme assieme aa quelli quelli di di LuLudel biana, Zagabria Zagabria ee Budapest Budapest didibiana, retti dal dal maestro maestro Cristiano Cristiano retti Dell’Oste. EE prima prima del del Requiem Requiem Dell’Oste. sul palco palco si si sono sono esibiti esibiti ilil Coro Coro sul dei cori cori dell’Ana dell’Ana di di Udine Udine ee la la dei fanfara della della Brigata Brigata Alpina Alpina CaCafanfara dore regalando regalando emozioni emozioni ai aiprepredore senti. senti. Alle 21.25 21.25 sono sono arrivati arrivati ii 44 CaCaAlle pi di di Stato: Stato: Napolitano, Napolitano, lo lo sloveslovepi no Pahor, Pahor, ilil croato croato Josipovic Josipovic ee ilil no presidente confederale confederale austriaaustriapresidente co Ana Ana Blatnik. Blatnik. «La «La musica, musica, ananco cora una una volta, volta, grazie grazie alla alla visiovisiocora

Ci sono anche i corazzieri, come da cerimoniale. Impossibile non concedersi uno scatto con i carabinieri della guardia d’onore

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a FIANCO FIANCO a LA SIGNORA SIGNORA CLIO CLIO LA

È una presenza discreta e riservata. La signora Clio segue il presidente Napolitano e in molti cercano anche un suo cenno di saluto

RiccardoMuti Mutidirige dirigel’orchestra l’orchestraLuigi LuigiCherubini Cherubini Riccardo

ne ee all’iniziativa all’iniziativa di di Riccardo Riccardo ne Muti, in in particolare particolare stasera, stasera, le le Muti, note dolenti dolenti ee solenni solenni del del ReRenote quiemdi di Verdi Verdi -- aveva avevadetto detto NaNaquiem politano ci ispireranno e unipolitano - ci ispireranno e uniranno innanzitutto innanzitutto nell’offrire nell’offrire ranno l’esempio della della riconciliazione riconciliazione l’esempio della pace pace cresciute cresciute nel nel cuore cuore ee della dell’Europaper pervirtù virtù del del procesprocesdell’Europa so di di integrazione. integrazione. E’ E’ un un esemesemso pioda daoffrire offrireguardando guardandoaaPaesi Paesi pio non molto molto lontani lontani dalle dalle frontiefrontienon redella dellanostra nostraUnione, Unione,oggi oggi sansanre guinosamentedivisi divisida daconflitti conflitti guinosamente contrapposizioni senza senza sbocsbocee contrapposizioni co». co». Adattendere attendereNapolitano Napolitanoeegli gli Ad altri Capi Capi di di Stato Stato c’era c’era la la presipresialtri dente della della Regione, Regione, Debora Debora dente Serracchiani, assieme assieme al al miniminiSerracchiani, stro della della Difesa, Difesa, Roberta Roberta PinotPinotstro ti. «Un’emozione «Un’emozionerara, rara, sensaziosensazioti. ni che che lasceranno lasceranno un un segno segno ininni delebile: da da Redipuglia Redipuglia lancialanciadelebile: mo un un messaggio messaggio all’Europa», all’Europa», mo sono state state le le prime prime parole parole della della sono

L’esibizionedel delCoro Corodei deicori corieedella dellaFanfara Fanfaradella dellaCadore Cadore L’esibizione

presidente.EEsubito subitodopo dopo ha ha agagpresidente. giunto: «Raccogliendo «Raccogliendo la la testitestigiunto: monianza di di tutti tutti ii caduti caduti ci ci imimmonianza pegniamo aa tenere tenere viva viva la la fede fede pegniamo in un un futuro futuro di di tolleranza tolleranza ee frafrain tellanza tra tra ii popoli popoli ee le le persopersotellanza ne.Quello Quellodi dioggi oggièèmolto moltopiù piùdi di ne. un grande grande evento evento istituzionale, istituzionale, un perché ilil suo suo significato significato oltreoltreperché passa ilil contingente contingente ee tocca tocca le le passa radici di di una una storia storia finalmente finalmente radici condivisa ee completamente completamente eueucondivisa ropea». ropea». Oltre le le parole, parole, grande grande protaprotaOltre gonista della della serata serata èè stato stato ilil ReRegonista quiem di di Verdi, Verdi, esaltato esaltato ancora ancora quiem di più più da da uno uno scenario scenario reso reso affaaffadi scinante dal dal gioco gioco delle delle luci luci crecrescinante atoper perl’occasione. l’occasione.Ad Adassistere assistere ato al concerto concerto oltre oltre 77 mila mila persopersoal ne: 2.700 2.700 in in platea platea che che hanno hanno ne: pagato un un biglietto biglietto che che variava variava pagato dai 60 60 ai ai 55 euro euro per per gli gli over over 65, 65, dai mentre altri altri 4.500 4.500 spettatori spettatori mentre hanno potuto potuto assistere assistere gratis gratis hanno main in piedi. piedi. Soltanto Soltanto un’ottantiun’ottantima

na ii posti posti gratuiti gratuiti occupati occupati dai dai na vip. Oltre Oltre alla alla gunta gunta regionale regionale vip. quasi al al completo completo (il (il concerto concerto èè quasi stato trasmesso trasmesso in in diretta diretta da da stato Rai3) c’erano c’erano fra fra gli gli altri altri ilil sottosottoRai3) segretario alla alla presidenza presidenza del del segretario Consiglio Luca Luca Lotti Lotti ee Franco Franco Consiglio Marinipresidente presidentedel delComitato Comitato Marini storico scientifico scientifico per per gli gli anniannistorico versaridi diinteresse interessenazionale. nazionale. versari Un luogo, luogo, ilil Sacrario Sacrario di di RediRediUn puglia, che che ilil 13 13 settembre settembre ospiospipuglia, terà un un altro altro avvenimento: avvenimento: la la viviterà sita di di Papa Papa Francesco. Francesco. «I «I vecvecsita chi -- ha ha dichiarato dichiarato ilil Pontefice Pontefice chi commentando la la serata serata di di ieri ieri -commentando hanno memoria memoria di di quanto quanto èè acachanno caduto durante durante la la loro loro vita vita ed ed caduto esperienza di di quanto quanto hanno hanno esperienza personalmente vissuto. vissuto. Quella Quella personalmente memoria ee quella quella esperienza esperienza memoria debbono essere essere trasmesse trasmesse alle alle debbono generazoni di di giovani giovani venute venute generazoni dopo di di loro. loro. Se Se quella quella trasmistrasmisdopo sione non non avviene, avviene, ii giovani giovani sione nonsaranno sarannocreativi». creativi». non

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Tanta gente già nel pomeriggio al Sacrario di Redipuglia per assistere ai preparativi del concerto con Riccardo Muti


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Data: 7 luglio 2014 Pagina: 3 (dettaglio)

2014

‘‘ Un concerto di emozioni scuote le coscienze Oltre 7 mila spettatori ieri sera al Sacrario di Redipuglia per la Messa da Requiem Messaggio di pace tra i popoli. Applausi anche al coro e alla fanfara degli alpini di Domenico Pecile ◗ REDIPUGLIA

“Milleduecento gradini che paiono molti di più, un milione, o seicentomila come il computo dei morti, e tutti parlanti, e tutti che gridano una sola parola che risuona come il tuono lontano di una preparazione di artiglieria: Presente”. Guido Ceronetti descrive con questa crudezza la scalinata di Redipuglia. Un luogo-simbolo della macelleria della prima guerra mondiale ai piedi del quale ieri sera il maestro Riccardo Muti ha diretto la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, per le vittime di tutte le guerre. Un colpo d’occhio impressionante, capace di innescare emozioni senza fine. Muti ha diretto circa 400 artisti dell’orchestra Luigi Cherubini fondata dallo stesso Muti e provenienti dai Paesi che hanno combattuto la prima Guerra mondiale. C’erano anche i cori del Fvg e del Verdi assieme a quelli di Lubiana, Zagabria e Budapest diretti dal maestro Cristiano Dell’Oste. E prima del Requiem sul palco si sono esibiti il Coro dei cori dell’Ana di Udine e la fanfara della Brigata Alpina Cadore regalando emozioni ai presenti. Alle 21.25 sono arrivati i 4 Capi di Stato: Napolitano, lo sloveno Pahor, il croato Josipovic e il presidente confederale austriaco Ana Blatnik. «La musica, ancora una volta, grazie alla visio-

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Riccardo Muti dirige l’orchestra Luigi Cherubini

ne e all’iniziativa di Riccardo Muti, in particolare stasera, le note dolenti e solenni del Requiem di Verdi - aveva detto Napolitano - ci ispireranno e uniranno innanzitutto nell’offrire l’esempio della riconciliazione e della pace cresciute nel cuore dell’Europa per virtù del processo di integrazione. E’ un esempio da offrire guardando a Paesi non molto lontani dalle frontiere della nostra Unione, oggi sanguinosamente divisi da conflitti e contrapposizioni senza sbocco». Ad attendere Napolitano e gli altri Capi di Stato c’era la presidente della Regione, Debora Serracchiani, assieme al ministro della Difesa, Roberta Pinotti. «Un’emozione rara, sensazioni che lasceranno un segno indelebile: da Redipuglia lanciamo un messaggio all’Europa», sono state le prime parole della

L’esibizione del Coro dei cori e della Fanfara della Cadore

presidente. E subito dopo ha aggiunto: «Raccogliendo la testimonianza di tutti i caduti ci impegniamo a tenere viva la fede in un futuro di tolleranza e fratellanza tra i popoli e le persone. Quello di oggi è molto più di un grande evento istituzionale, perché il suo significato oltrepassa il contingente e tocca le radici di una storia finalmente condivisa e completamente europea». Oltre le parole, grande protagonista della serata è stato il Requiem di Verdi, esaltato ancora di più da uno scenario reso affascinante dal gioco delle luci creato per l’occasione. Ad assistere al concerto oltre 7 mila persone: 2.700 in platea che hanno pagato un biglietto che variava dai 60 ai 5 euro per gli over 65, mentre altri 4.500 spettatori hanno potuto assistere gratis ma in piedi. Soltanto un’ottanti-

na i posti gratuiti occupati dai vip. Oltre alla gunta regionale quasi al completo (il concerto è stato trasmesso in diretta da Rai3) c’erano fra gli altri il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti e Franco Marini presidente del Comitato storico scientifico per gli anniversari di interesse nazionale. Un luogo, il Sacrario di Redipuglia, che il 13 settembre ospiterà un altro avvenimento: la visita di Papa Francesco. «I vecchi - ha dichiarato il Pontefice commentando la serata di ieri hanno memoria di quanto è accaduto durante la loro vita ed esperienza di quanto hanno personalmente vissuto. Quella memoria e quella esperienza debbono essere trasmesse alle generazoni di giovani venute dopo di loro. Se quella trasmissione non avviene, i giovani non saranno creativi».

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Lunedì 7 luglio 2014

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Data: 7 luglio 2014

VII

A FIUMICELLO

A PORDENONE Le canzoni dei Mogwai per Zidane

A PORDENONE Pagina: 7 Pierino e la strega

AD ARTA TERME Folklore al Kursaal

FIUMICELLO - Oggi Folkest è di scena a Papariano, dove alle 21.15 (con ingresso libero) si terrà il concerto dei friulani Nosisà. A 4 anni dall'ultimo lavoro discografico, “Neri Cjarbon”, il gruppo torna di nuovo in scena con l’album “Liende”, sempre per l'etichetta FolkestDischi, con il loro suono compatto e cifra stilistica che conferisce ulteriore valore all'elevato tasso tecnico dei singoli musicisti.

PORDENONE - Musica e cinema nell’Estate in città del Comune di Pordenone si uniscono grazie a Cinemazero, con Visioni sonore, rassegna di proiezioni sui grandi della musica e non solo. Il via questa sera alle 21.30 al chiostro di San Francesco, con ingresso libero, con “Zidane, un ritratto del 21˚ secolo”, la cui colonna sonora è stata creata ad hoc dalla mitica band scozzese dei Mogwai.

PORDENONE - Oggi alle ore 21:00 nella Parrocchia di Vallenoncello a Pordenone andrà in scena "Come Pierino diventò Pierone e incontrò la Strega Bistrega" all'interno della rassegna “Il teatro: c'era una volta...", a cura di Ortoteatro.

ARTA TERME - Oggi alle 20.30 il Festival internazionale del folklore giovanile fa tappa al teatro Kursaal con i gruppi Miras da Tatarstan-Russia, Ayfas da Brno–Cechia, Kaltersia da Tirana-Albania, Prigorec da Markusevec-Croazia, Js Guldana Pearl di Timau e S.Lucia di Bagnarola.

I Nosisà suonano per Folkest 2014

CULTURA S

& PETTACOLI

L’EVENTO Ieri sera oltre settemila persone al Sacrario di Redipuglia con il presidente Napolitano

Lamusicainpreghiera trai mortidella guerra Daniela Bonitatibus REDIPUGLIA

L’evento celebrativo dell’anno ha superato le aspettative. Al Sacrario di Redipuglia, dove da ciascuno dei 1200 gradini i caduti italiani rispondono “Presente”, la solennità dell'appuntamento ha dato ufficialmente il via alla serie di eventi organizzati dalla Presidenza del Consiglio per il Centenario della Prima Guerra Mondiale. Il ricordo delle vittime di tutte le guerre ha fatto da sfondo a una memorabile esecuzione del Requiem italiano per antonomasia, pagina in cui l’uomo dialoga a tu per tu con Dio in modo diretto e passionale, trovandosi al cospetto della morte e ricevendo risposte che culminano iraconde in un Dies Irae da brivido. La bacchetta illustre di Riccardo Muti lascia il pubblico impietrito (oltre 7mila i presenti) per un’ora e mezza, in balìa del selezionato cast da 400 unitá, ordinatissime su un megapalco immerso al centro del sacrario illuminato in modo sublime, al punto da risultare etereo e irreeale. Al contagioso affiatamento dell’Orchestra Giovanile Cherubini si unisce la professionalità delle prime parti dei Berliner Philharmoniker, della Chicago Symphony, del Verdi di Trieste, della Filarmonica di San Pietroburgo, dell'Orchestre National de France, del Théatre Royal de La Monnaie, della Philharmonia Orchestra e dei Wiener Philharmoniker. In una partitura dove le voci sono il cuore pulsante dell’opera, il maestoso impatto corale è vincente, grazie al Coro del Teatro Verdi di Trieste e al Coro del Fvg, affiancati ai coristi di rinforzo provenienti da Lubiana, Zagabria e Budapest coordinati da Cristiano Dell’Oste, che sceglie di concentrarsi sul-

le sfumature e sulle complesse fughe corali per infondere tutto l’effetto drammatico desiderato da Verdi. La limpida dizione del testo latino, l’intonazione e i volumi sonori colmi di armonici, dai pianissimi dettati dall’autore alle frasi di colore più intenso, caratterizzano la straordinaria performance dei quattro solisti in un unico grido lanciato oltre la storia. Se al soprano Tatiana Serjan va il merito di comunicare l’angoscia del nul-

SUL PODIO Riccardo Muti ha diretto il concerto a Redipuglia davanti al presidente Napolitano e oltre 7mila spettatori (foto Phocus Agency)

CON MUTI

Musicisti e voci senza confini

la nel dialogo finale del Libera me, la divina Daniela Barcellona è in forma smagliante e si conferma mezzosoprano dagli elevati mezzi vocali. Eccellen-

te poi il tenore Saimir Pirgiu, in particolare nello spiraglio di speranza dell’Ostias cullato dai tremoli degli archi, mentre il basso Riccardo Zanellato lodevolmente stigmatizza il terrore della morte con una linea di canto corposa e omogenea. Il leggendario gesto di Muti coglie intanto l’austerità della partitura e ne sottolinea il carattere drammatico in una lettura dal taglio quasi operistico, seguendo con cura maniacale ogni settore vocale e orchestrale. Applausi interminabili e standing ovation coronano una memorabile serata, che si era aperta con l'emozionante saluto iniziale di 200 alpini (coro e fanfara), il tutto trasmesso in diretta su Rai Tre. L’evento sarà proposto da Rai Uno l’1 agosto. © riproduzione riservata

ALL’AZIENDA JERMANN

Esperti di religioni e storici riflettono sul numero 7 GORIZIA - L’Azienda Jermann celebra i 7 anni esatti dall’inaugurazione della sede di Ruttars e promuove per oggi - 7 del 7 dalle ore 14 - un convegno sul 7, numero ‘magico’ e mistico che racchiude in sé divino e umano, il ternario spirituale e il quarternario fisico e terrestre. Grandi esperti di religione saranno a confronto per l’occasione.

L’orientalista e storico delle religioni Alessandro Grossato introdurrà l’argomento con un viaggio tra le principali culture religiose, che hanno sviluppato un numero indefinito di settenari simbolici; il rabbino Roberto Della Rocca esplorerà la Tradizione ebraica e le sette leggi di Noè come principi fondamentali sui quali si deve basare ogni società civile

e ogni regola di convivenza. Il numero 7 ricorre spesso nella vita ebraica: l’Eterno creò l’umanità in 7 giorni, e sette sono i giorni della settimana, il settimo giorno è dedicato al riposo… Uno dei libri più ricchi di simboli e significati spesso sfuggenti è L’Apocalisse: il numero 7 ricorre in questo testo innumerevoli volte: le beatitudini, le Chiese, gli

spiriti, i candelabri d’oro, le stelle, le lampade, i sigilli… don Fabio La Gioia, sacerdote dell’arcidiocesi di Gorizia, laureato in teologia alla Gregoriana, spiegherà il motivo di tanta insistenza. Infine lo storico Pierluigi Lodi racconterà la magia del numero 7 attraverso la tradizione esoterica occidentale. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.


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2014

CRONACA

SPET T ACOL I

CUL T URA

BENESSERE

MAGAZ INE

VIDEO

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A Redipuglia Requiem di Verdi diretto da Riccardo Muti per i 100 anni dalla Grande Guerra. Le foto Dettagli Categoria: Fotogallery Pubblicato Lunedì, 07 Luglio 2014 16:57 Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia Visite: 182

Gorizia ­ A Redipuglia, nell'ambito del Mittelfest 2014, presso il Sacrario, domenica 6 luglio il maestro Riccardo Muti ha diretto il Requiem di Giuseppe Verdi (1874). Il concerto ha segnato l'inizio, in Italia, delle celebrazioni per i Cent’anni dalla Grande Guerra.

IN EVIDENZA Il Sacrario è il luogo simbolo di quel conflitto che sconvolse l'Europa un secolo fa: custodisce le spoglie di 100.000 Caduti, di cui 60.000 senza nome. Erano presenti il presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano, il presidente della Repubblica di Slovenia Borut Pahor, il presidente della Repubblica di Croazia Ivo Josipović e il presidente del Consiglio federale austriaco Georg Keuschnigg, accompagnati dalle rispettive delegazioni. Di seguito la fotogallery di Luca d'Agostino ed Elia Falaschi/PhocusAgency©

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MAG ­ 2013

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Il ricordo Due voci del Friuli Venezia Giulia per il senatore Giulio Andreotti.

Editoriale Da Fvgnotizie a ilfriuliveneziagiulia.

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(Credits: Mittelfest 2014). Tutti i diritti riservati. Il concerto Riccardo Muti, direttore Tatiana Serjan, soprano Daniela Barcellona, mezzosoprano Saimir Pirgu, tenore Riccardo Zanellato, basso Orchestra Giovanile Luigi Cherubini European Spirit of Youth Orchestra Con i musicisti di:

MAGAZINE A piedi in Europa tra le storie di chi cura i ricordi della Grande Guerra. Intervista a Nicolò Giraldi A Redipuglia Requiem di Verdi diretto da Riccardo Muti per i 100 anni dalla Grande Guerra. Le foto Inaugurata la mostra di grafica e foto TYPOS14 in memoria dell'artista triestino Marco Stulle: le foto Il funerale del centrodestra

Centenario dell'eccidio di Sarajevo: assassinio o atto rivoluzionario? Inaugurata la statua di Princip Notte dopo gli esami: una storia di ordinario volontariato

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Rapito dalla bellezza della Basilica di Aquileia, patrimonio Unesco, fulcro della città romana. Incantato dalla vastità dei pavimenti musivi come pure dai mosaici, quello del Pavone ospitato nell’attigua Sud Halle, segno di resurrezione, e il mosaico del “Buon Pastore” esposto nella sede della Fondazione, antistante piazza Capitolo. Lo stupore è stato tale che il Presidente Giorgio Napolitano, ha scritto nel registro degli ospiti della Basilica: «Ammirazione per questo tesoro, che ho tanto tardato a conoscere». Quasi a rammaricarsi perchè, assieme alla città romana tutta, non sia ancora valorizzata come merita dal punto di vista turistico. Quella di ieri pomeriggio è stata l’ultima tappa del Capo dello Stato in Friuli Venezia Giulia. Una visita privata, sempre assieme alla sua consorte, Clio Maria Bittoni. Al momento di salire in auto per la partenza alla volta della Capitale, verso le 17.06, la folla che continuava a più riprese a salutarlo, quasi volesse essere un “arrivederci”, e a gridargli “auguri”, il Presidente ha osservato: «In questi giorni sono stato immerso nel Friuli Venezia Giulia. È una regione meravigliosa». Napolitano ha apprezzato con particolare interesse Aquileia, culla del Cristianesimo e centro archeologico più importante d’Italia. Durante la sua visita, durata poco più di mezz’ora, ha voluto conoscere ogni dettaglio dei reperti e della storia della città, le origini del Cristianesimo, l’Impero romano, i Patriarchi. Una volta entrato in Basilica, ha anche colto una similitudine con qualche mosaico di piazza Armerina, colpito però in questo caso dalla vastità dell’arte musiva aquileiese. Il Presidente è giunto una de-

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Il presidente Giorgio Napolitano con la moglie Clio in visita alla Basilica di Aquileia (Foto Gianluca Baronchelli)

IL CONGEDO

«Mi sono immerso nel Friuli Venezia Giulia. È una regione meravigliosa»

«Ammirazione per questo tesoro, che ho tanto tardato a conoscere». È questo il messaggio scritto dal Presidente Napolitano sul registro degli ospiti della Basilica, al termine della sua visita.

Il presidente Giorgio Napolitano, acclamato dalla folla che lo invitava a tenere duro, ha assicurato: «Facciamo del nostro meglio». E poi ha definito il Friuli Venezia Giulia una regione meravigliosa.

Dopo la visita di Napolitano, Aquileia punta a ospitare Papa Francesco, che sarà a Redipuglia il 13 settembre. L’arcivescovo Redaelli ha confermato l’inoltro della relativa richiesta.

La Fondazione ha donato a Napolitano il volume “La Basilica di Aquileia” di Karl Von Lanckoronski, l’ente locale un libro sulla città romana e la spilla dell’Aquila d’oro simbolo del Comune.

cina di minuti in anticipo, verso le 16.20. L’auto presidenziale s’è fermata in piazza Capitolo, proprio davanti all’edificio di culto. E come è sceso dalla vettura so-

no partiti gli applausi e i saluti. Con l’empatia e l’«audacia» che lo contraddistinguono, non sottraendosi mai, com’è accaduto in questi due giorni in regione,

alle strette di mano e al contatto con i cittadini, il Capo dello Stato s’è levato il cappello e l’ha sventolato in segno di saluto. Ad accompagnarlo in Basilica

c’erano l’arcivescovo di Gorizia, monsignor Carlo Maria Redaelli, il sindaco di Aquileia, Gabriele Spanghero, il presidente della Fondazione Aquileia, l’ex sinda-

«Casa Terza Armata aperta nel weekend» Aiosa, nuovo responsabile di Onorcaduti, si impegna a garantire l’accesso al museo di Redipuglia ◗ GORIZIA

«Faremo l’impossibile affinché le aperture nel fine settimana del museo di Casa Terza Armata si realizzino il prima possibile». In veste di padrone di casa, il generale di Corpo d’armata Rosario Aiosa, nuovo commissario generale per le onoranze ai caduti in guerra, era presente al concerto dei presidenti organizzato da Ravenna festival e Mittelfest sulla spianata del Sacrario di Redipuglia. Nell’occasione, il nuovo numero uno di Onorcaduti ha fatto il punto sulla situazione del museo della Grande guerra e sulla questione delle sale chiuse nei giorni festivi è apparso possibilista. Considerato il richiamo dell’evento, domenica Casa Terza Armata non poteva non spalancare le proprie porte ai visitatori. Prima di ascoltare il Requiem di Verdi diretto dal maestro Riccardo Muti, a centinaia hanno passeggiato per le sale inizian-

Un’immagine suggestiva del Sacrario di Redipuglia durante il concerto diretto da Riccardo Muti (foto Bumbaca)

do proprio da lì la riflessione sul dramma della guerra. Lo hanno fatto osservando i tanti cimeli conservati nelle bacheche e alle pareti. Anche se la situazione era in sé e per sé eccezionale, l’esperimento è riuscito e il generale Aiosa assicura che l’apertura non rimarrà un caso isolato. «A giorni cercheremo di allinearci al resto del mondo», dice spiegando d’ave-

re degli spazi di manovra. Tra i compiti istituzionali di Onorcaduti c’è la tutela della memoria e tutto ciò che non è incompatibile con la «mission aziendale» può essere fatto. «Tenere aperto nei giorni festivi, non solo è possibile, è anche perseguibile», nota con franchezza, aggiungendo però che restano comunque dei paletti da rispettare e che sta fa-

cendo tutto il possibile per superarli. Intanto il giorno dopo il concerto dei presidenti, è il momento dei bilanci. Per il Sacrario, lo spot è stato grandioso. La diretta televisiva su Raitre con i giochi di luce sui gradoni ha esaltato la maestosità del monumento dei Centomila. «È stata la riscoperta di un luogo della memoria che cominciava ad essere dimentica-

to – osserva il direttore artistico di Mittelfest Antonio Devetag - una volta, in occasione delle cerimonie del 2 giugno o del 4 novembre era pieno di gente, oggi ci sono sempre meno persone che partecipano. Siamo felici di averlo fatto riscoprire». Devetag non nasconde le difficoltà dell’operazione. «Tutto il progetto ha richiesto grandissimo impegno:

ussi, e il parroco Centomo. Napolitano ha seguito con molta attenzione le spiegazioni storiche, artistiche e tecniche, rivolgendo domande e richieste di approfondimento. Di fronte alla bellezza del pavimento musivo, ha commentato con stupore: «La Basilica è una meraviglia, è quanto di più bello ho potuto ammirare in Friuli Venezia Giulia». Poi ha aggiunto, volendo ricordare anche i momenti vissuti assieme agli altri Capi di Stato, domenica sera, in occasione del concerto commemorativo dei cent’anni della Grande Guerra, al Sacrario di Redipuglia: «È stato molto bello, una grande emozione». È seguita la visita alla Sud Halle, dove sono visibili ancora tracce dell’incendio per mano di Attila. Quando Napolitano è nuovamente uscito in piazza Capitolo, s’è diretto verso la folla che lo “reclamava”. Un bagno di folla, strette di mano ed emozioni. L’ultima visita è stata dedicata alla sede della Fondazione Aquileia. Al Presidente è stato spiegato il ruolo di questa istituzione che coinvolge nella gestione dei beni tutti gli enti locali, Comune, Provincia e Regione, «che meglio di altri conoscono le problematiche e le potenzialità di questo importante patrimonio», come ha osservato Scarel: «La Fondazione - ha aggiunto - rappresenta un’esperienza-pilota in Italia». Il Presidente ha convenuto sull’importanza di questo organismo innovativo, chiedendo anche chiarimenti in particolare sul ruolo della Regione. Il sindaco Spanghero ha commentato: «È stato un orgoglio accogliere e ricevere il Presidente per questa visita che ha voluto personalmente. Aquileia è un centro archeologico di indubbia valenza, va sostenuto e rilanciato anche sotto il profilo turistico». ©RIPRODUZIONERISERVATA

Mittelfest non aveva mai affrontato una mole di problemi tecnici come quelli che si sono presentati. Gli incontri sono stati moltissimi perché i soggetti coinvolti erano tantissimi. Non c’eravamo solo noi e Ravenna festival. C’erano realtà con esigenze differenti da conciliare: c’era il Quirinale, c’era Onorcaduti, c’erano i vari ministeri, c’erano le istituzioni locali e c’erano le associazioni. Non si deve poi dimenticare che il concerto si è svolto in un cimitero e che il luogo sacro richiedeva tutta una serie di cautele da rispettare. Coordinarsi è stato decisamente difficoltoso e ha richiesto l’attivazione di molte sinergie, ma ce l’abbiamo fatta». La manifestazione ha messo alla prova l’intera regione e l’Isontino in particolare. «La cosa più difficile è stata la chiusura della strada che era richiesta per motivi di sicurezza. Però poi c’è stata grande collaborazione da parte di tutti. Il Comune di Fogliano Redipuglia ha fatto la sua parte e anche il servizio di bus navetta messo a disposizione da Apt ha funzionato permettendo di smaltire in tempi rapidi tutto il flusso in uscita». (s.b.)


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MARTEDÌ 8 LUGLIO 2014 IL PICCOLO

Primo piano

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» Il Requiem che ricuce la frattura dei mondi GRANDE GUERRA L’EVENTO

I presidenti di Italia, Austria, Slovenia e Croazia, con il concerto di Redipuglia, hanno lanciato un messaggio all’Europa intera di GIGI RIVA

C’

Lo striscione di “benvenuto” a Giorgio Napolitano e Borut Pahor tenuto dai bambini italiani e sloveni alla Transalpina

tiene nel riassunto della due giorni che è il culmine di uno sforzo ormai consolidato di élites (per una volta è il caso di riconoscer-

lo) che abbattono diffidenze per costruireponti. Nell’era dell’immagine dominano i simboli. L’ultimo regalo

sono Giorgio Napolitano e il collega sloveno Borut Pahor, con le consorti, seduti sulla “panchina della pace” di Monte Santo. Do-

menica erano stati, col croato Ivo Josipovic e il presidente del Consiglio federale austriaco Ana Blatnik, al Sacrario di Redipuglia

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è qualcosa di più profondo che resta, dopo l’emozione e la commozione, in capo ai due giorni che hanno rimesso Trieste al centro dell’Europa e chiuso, almeno idealmente, un cerchio centenario. C’è la consapevolezza che i tanti anniversari celebrati lungo il percorso della riconciliazione erano solo tappe per risalire all’origine della frattura dei mondi, a quel 1914 accettato anche dagli italiani, ha sottolineato il presidente Giorgio Napolitano, come data-simbolo benché la Grande Guerra fosse per noi iniziata solo nel 1915. Non sembri unameraquestionearitmetica o dicomodo:èla presad’attodi un destinocomune,la condivisione di un cammino che dai libri di storia si riverbera nella carne viva della contemporaneità, spazza via il concetto del confine-barriera che tanto è stato tenuto per caro lungo il Novecento, lo rimodula sul più accettabile confine-frontiera, dunque osmotico, purnelledifferenze. All’improvviso appare chiaro perché i due conflitti mondiali possono essere letti come i due capitoli, con intervallo, di un unicotestocheva dal1914 al1945, si porta come appendice le faide

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Borut Pahor

Ivo Josipovic

il ruolo di trieste

la memoria “buona”

La chiusura di un cerchio centenario l’ha riportata al centro balcaniche degli Anni Novanta che hanno sì risparmiato Trieste, ma non l’hanno esentata da unasuaresponsabilitàculturale, prima ancora che geografica. Ruolo che la città, a nome dell’Italia intera, ha accettato di buon grado, se si è prestata, si presta, a quel lavoro di sutura cruciale nel momento in cui spirano forti i venti di un nazionalismo di ritorno che rimette a rischio i popoli e il Continente. Tutto si tiene nel secolo lungo che si attorciglia attorno al suo evento primigenio, torna sui suoi luoghi fatali, obbliga a scartare il superficiale concetto delle “coincidenze”se sonotroppe,se diventano prove di temi irrisolti. Se diciamo Trieste, nel Ventesimo secolo, diciamo l’unificazione, l’occupazione titina, la fine fisica dell’Occidente. Se diciamo Austria diciamo l’Impero, la sua dissoluzione, la culla del nazismo, l’heiderismo leghista. Se diciamo Slovenia diciamo Caporetto e i monti dei massacri, la provincia fascista di Lubiana, il muro delle due Gorizie. Se diciamo Sarajevo diciamo il 28 giugno 1914, la Resistenza forse più accanita, l’aprile 1992 con l’assedio che ancora offende il nostro concetto di urbanità. E tutto si

per il “Requiem” verdiano di Riccardo Muti, il maestro che proprio a Sarajevo aveva cominciato a diffondere il linguaggio universale della musica in posti che hanno orecchie solo per il proprio idioma. Sono, i quattro, eredi democratici e consapevoli di camminare su un terreno di ossa dove bisogna poggiare i piedi con cautela per risvegliare solo una “memoria buona”, quella che impedisce il perpetuarsi degli errori, e non cadere nella “memoria cattiva” delle vendette e dei rancori, pane quotidiano degli estremisti dell’etnocentrismo. In equilibrio su quel sentiero stretto e impervio, Trieste offre il suo stesso corpo, chiama sul palcoscenico neutro del suo Golfo libero a un confronto che rimanda alla convivenza di prima dello sparo di Princip, quando l’Impero delle molte lingue e delle molte genti era più di un’illusione, era prassi. E a nessuno sembrava una conquista lo stare allo stesso concerto. Allora era valzer, oggi è un requiem. Ma non è detto che non si possa procedere in modo inverso, passare dal requiem al valzer, dopo aver celebrato i morti, se viene fatto finalmente tesoro dei malintesi e degli inganni che hanno per-

I quattro capi di Stato si muovono su un terreno fragile

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messo il passaggio, senza soluzione di continuità, da una guerra all’altra perché non erano state rimosse le cause lunghe. L’anniversario tondo, cento anni, è arrivato allora a proposito perché è il solo capace di dare un senso alla catena conseguente di eventi, di illuminare la visione d’insieme. Succede, per paradosso, proprio quando sono all’opera, in un’Europa che s’interroga come mai su se stessa, forze disgregatrici e distruttrici che mettono in pericolo la casa comune faticosamente edificata sulle macerie delle trincee e dei campi di battaglia. E mentre sarebbe troppo facile delegare a Bruxelles la soluzione di un male comune, da Trieste arriva il messaggio che ciascuno, soprattutto se sta seduto su una faglia delicata e foriera di possibili terremoti, può portare il suo cemento per irrobustire le fondamenta di un Continente spaesato e impaurito. I tre presidenti del 2010 sono diventati quattro. Hanno cantato lo stesso spartito. Che non siano sovrastati dal frastuono dei piccoli egoismi è la speranza. ©RIPRODUZIONERISERVATA


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Attualità

IL PICCOLO MERCOLEDÌ 9 LUGLIO 2014

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Napolitano: 2014 «Nuova tappa di pacificazione» Pagina: 6

Il Presidente, in una telefonata al “Piccolo”, sottolinea la strada compiuta nel processo di riconciliazione dell’ex frontiera di PAOLO POSSAMAI

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l Presidente della riconciliazione. Giorgio Napolitano ha lasciato un’impronta personale nettissima nel processo di ricomposizione delle memorie sul versante orientale. E ha simbolicamente legato questa paziente azione politica a due autentici eventi, condivisi con Riccardo Muti. Parliamo dei due concerti di piazza Unità d’Italia dell’estate 2010 e di Redipuglia di domenica scorsa, dove i Presidenti di Italia, Slovenia e Croazia hanno affidato alla musica il senso di una raggiunta pacificazione. Eventi che hanno aiutato la formazione di una consapevolezza diffusa, e hanno sottratto agli addetti ai lavori la materia storica dei due conflitti mondiali e delle conseguenti gravose eredità. Il Capo dello Stato sa bene di avere legato a questa vicenda un capitolo fondamentale del suo doppio mandato presidenziale, ma non rinuncia a osservare che «nell’opera di superamento della logica irriducibile delle opposte ragioni nazionalistiche, incapace di riconoscere le ragioni altrui, posso dire di avere avuto la fortuna di incontrare interlocutori avvertiti e lungimiranti: mi riferisco per esempio al Presidente Pahor, al suo predecessore Turk e al Presidente Josipovic. Senza una condivisione autentica da parte loro, la ricomposizione delle lacerazioni patite lungo questa travagliata linea di frontiera non sarebbe stata possibile». Concetto che Napolitano integra con un’ulteriore

osservazione secondo cui «il Friuli Venezia Giulia, questa regione che un tempo soffriva di una sua condizione periferica, è testimonianza evidente di quanto sia avanzato il processo di integrazione nell’Unione europea e di quanta strada sia stata compiuta nel processo di riconciliazione di popoli e nazioni appena qualche decennio or sono fieramente e risolutamente antagoniste. Il concerto dell’estate 2010 in piazza Unità d’Italia a

Trieste e il concerto di Redipuglia sono due eventi che – con il contributo del maestro Riccardo Muti – hanno reso manifesto tale processo di pacificazione». Il Presidente parla con noi al telefono, mentre si sta dirigendo all’aeroporto di Ronchi. Ha ancora negli occhi i colori dei mosaici e la magnificenza del Foro di Aquileia, ma pure la monumentale gradonata di Redipuglia. Difficile non portare memoria delle note del Re-

quiem di Verdi e del Silenzio suonato da una tromba d’alpino al cospetto delle migliaia di “presente” marchiate sul fronte dei gradoni del Sacrario. Due giornate intense, dense di incontri istituzionali con i Capi di Stato di Slovenia e Croazia, e con il Presidente del Consiglio federale dell’Austria. Tra Redipuglia, Gorizia e il Monte Santo che sovrasta la vallata dell’Isonzo. Ma il programma ha incluso anche un’ora di visita privata a Aquileia: «Dalla vi-

sita di Aquileia, che non avevo mai visto prima, ho tratto la conferma della grandezza dell’eredità che abbiamo ricevuto. Dovrei anzi dire che abbiamo ricevuto una eredità in qualche modo unica, a iniziare appunto dal patrimonio archeologico e dalla storia di Roma». Considerazioni che il Presidente lega a un aspetto cruciale e sofferto del suo mandato, vale a dire la capacità di riportare l’Italia a generare lavoro e futu-

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IL FRIULI VENEZIA GIULIA

Era periferico e ora testimonia l’avanzata dell’integrazione europea

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La dedica ad Aquileia

l’esempio di Aquileia

Il patrimonio storico-artistico punto di forza dell’Italia

©RIPRODUZIONE RISERVATA

di PAOLO RUMIZ

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ue parole sul concerto di Redipuglia. Commovente. Grandioso l’ensemble messo insieme dal maestro Muti. Brava la Rai. Alto il contenuto simbolico dei gesti di Napolitano. Impagabile la giornata perfetta e mite dopo settimane di temporali. Da brivido la tromba del Silenzio, a sigillo del Requiem. Ma mi sia consentito: l’apparato ce l’ha messa tutta per depotenziare l’evento e ridurre al minimo la carica popolare che avrebbe dovuto avere. Un po’ di controcantoè necessario. Un miracolo, si è detto, mettere insieme tanti orchestrali. Niente a confronto della difficoltà di mettere d’accordo i referenti dell’evento. Troppi: Regione, Prefettura, Quirinale, ministero degli Esteri, ministero della Difesa, Mittelfest, il Comitato per le onoranze ai Caduti che cura Redipuglia, e soprattutto la Commissione di vigilanza dello spettacolo. Non so come ce l’hanno fatta gli organizzatori. Li ho visti stremati, alla finedel concerto. Tutti hanno manifestato le loro esigenze. Ma chi ha rappresentato il popolo italiano? Nessuno. Risultato: la gente era distante dall’orchestra. Persino alle prove i visitatori, per non dire dei bambini, sono stati relegati dietro le sbarre come in un campo di concentramento. In un cimitero, uno non se lo può permettere, e so di certo che questa cautela non è stata imposta dal Quirinale, ma da altri.

ro soprattutto per i giovani: «Dalla visita di Aquileia, che mi ha davvero sorpreso per l’imponenza del sito archeologico romano e per la magnificenza della basilica paleocristiana, traggo purtroppo anche la conferma di una inconsapevolezza diffusa della consistenza e del valore di tale eredità. L’Italia - sottolinea Napolitano - è anche per questo un grande Paese, che per risalire la china deve in primis recuperare fiducia in se stesso e nelle proprie peculiarità: tra di esse vi è senza dubbio il patrimonio storico-artistico, di cui anche il Friuli Venezia Giulia è straordinariamente dotato. Se crederemo di più in noi stessi saremo in grado di recuperare con la dignità che ci spetta il ruolo che l’Italia ha avuto e può avere sulla scena mondiale. Lo dobbiamo a noi stessi, lo dobbiamo ai nostri giovani e ai nostri figli». Infine una nota che riportiamo per dovere di cronaca, ma che appartiene in toto alla genesi della telefonata che il Presidente ha dedicato al vostro e nostro giornale, raccolta da chi scrive queste righe. «Ringrazio il Piccolo per il metodo e la profondità con cui ha deciso di trattare il concerto di Redipuglia, e ovviamente anche le altre tappe di questo mio viaggio in terra Isontina. Ringrazio il giornale per la copertura che ha assicurato sia prima sia durante e a valle di questa ulteriore tappa dell’itinerario di pacificazione dell’ex frontiera orientale». Un ringraziamento che sentiamo di rivolgere senza meno al Capo dello Stato.

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I bambini della Transalpina

il lascito ai nostri figli

Serve fiducia per recuperare il ruolo che ci spetta nel mondo

Giorgio Napolitano al concerto di Muti tra Borut Pahor e Ivo Josipovic

Quella carica popolare allontanata dalla burocrazia Il concerto di Redipuglia, un miracolo commovente, ha avuto un unico neo: i cittadini senza biglietto, persino i bambini, sono stati relegati dietro le sbarre Davvero non capisco cosa spinga a tener lontano il popolo da una grande giornata del ricordo nazionale, anzi europeo e mondiale. Deve essere una moda. È accaduto anche a Trieste, con i “Carmina Burana”. Dietro ai posti a sedere degli invitati di riguardo c’erano i triestini senza biglietto, che nel posto più pubblico della cittè, erano stati relati ai margini, dietro le transenne. Non sono scelte chepremiano politicamente. A Redipuglia la commissio-

nedi vigilanza ha stressato tutti con l’ossessione degli sbarramenti. Anche uno scalino di trenta centimetri andava sigillato da protezioni! Hanno transennato il sarcofago del Duca d’Aosta e dei generali al suo fianco! Ma a che scopo? Capisco, sono i regolamenti. Il problema è che la burocrazia italiana esercita un potere, non un servizio. Applica la lettera non lo spirito delle norme. Impediscepiù che consentire. È mancata una regia militare

allafase introduttiva. Imiei cari Alpini hanno sparato due fanfarate a mio parere inopportune e, prima, intonato canzoni alpine che niente avevano a che vedere col Carso. In sostanza si è continuato a perpetrare una visione montanara, trentina e veneta, di una guerra che invece ha falciato soprattutto fanti. Non è stata l’Alpe ma il Carso, il baricentro della mattanza. D’altra parte non si può chiedere agliAlpini di non essereAlpini. E poi c’è il comitato onoran-

ze. Ci hanno messo mesi per dare via libera all’uso del Sacrarioper ilconcerto. D’altra parte c’era da aspettarselo. Onorcaduti èquellacosa che fa di tutto per complicare le onoranze ai Caduti medesimi. Se trovi un corpo in una dolina, guardati dal segnalare loro la cosa. Tutti lo sanno che è meglio seppellirlo privatamente. Poi c’è stata una clamorosa assenza: l’Ungheria. I magiari hanno ricoperto di ossail Carso di Doberdò e del San Michele,

ma all’invito del Quirinale non hanno nemmeno risposto “non posso”. Una supponenza istituzionale che stona col sacrificio di quegli uomini e con il grande atto sinfonico cui il Paese era invitato a partecipare. Che l’Europa faccia acqua, lo vedianche daqueste cose. Non mi sono piaciuti gli effetti “suoni e luci” sulle gradinate. Hanno relegato i caduti a fondale scenico, mentre erano loro i veri spettatori del concerto. Lì si celebrava la comunione tra vivi e morti, e invece se ne è sancita la separazione, a suon di transenne. Ci sono poi i malumori per la scelta della Regione di far pagare il biglietto. È una cosa che non condivido ma posso capire. Serracchiani è stata lasciata in bolletta dallo Stato e dai predecessori, dunque è giusto che faccia quadrare i conti.Osservo solo che questo andava spiegato meglio. Molti elettori non hanno capito. Ci sono state cadute di tono in chi doveva dare l’esempio. Prima dell’inizio, ho visto ufficiali - non dico di che arma perché mi farebbe male - fumare platealmente in servizio e buttare la cicca per terra; e ho beccato soldati sbracati al telefonino con la morosa. Mio padre era un ufficiale gentiluomo, e ho preso da lui l’insofferenza per queste sciatterie. Specialmente in un luogo sacro come Redipuglia. Ora che l’incanto si è dissolto, posso dirlo. È stata una fatica bestiale onorare i Centomila. ©RIPRODUZIONE RISERVATA


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9 luglio 2014

Presentato Mittelfest 2014 CIVIDALE. Un prologo internazionale d’eccezione ha segnato lo scorso 6 luglio l’avvio ufficiale della 23.ma edizione di Mittelfest, in programma a Cividale dal 19 al 27 luglio prossimi e presentata ufficialmente oggi sempre nella città ducale. Davanti ad oltre 7 mila spettatori Riccardo Muti ha diretto la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi eseguita, nel maestoso scenario del Sacrario di Redipuglia, da quasi 400 artisti, tra Coro e Orchestra, provenienti da tutto il mondo: un evento che ha inaugurato gli eventi ufficiali del Centenario della Grande Guerra, reso possibile grazie alla Regione con la coproduzione di Ravenna Festival e Mittelfest, che ha garantito un importante e apprezzato sforzo organizzativo (replica su Rai1 venerdì 1 agosto). La forte connotazione internazionale di questo primo appuntamento viene ripresa e rilanciata dal festival della Mitteleuropa, con la presenza, quest’anno, di oltre 10 Paesi dell’area centro europea (Austria, Croazia, Germania, Repubblica Ceca, Serbia Slovenia, Svizzera fino a Paesi Bassi e Kazakistan), affiancata da produzioni e ospitalità italiane, anche in anteprima assoluta, ed alcune eccellenze artistiche del Friuli Venezia Giulia.

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PORDENONE. Mentre prosegue a pieno ritmo La festa sul Nonsel, prende il via proprio domenica 13 (per poi proseguite p […] 12 LUGLIO 2014

Echi d’Irlanda a Ponteacco Come già ancicipato in un precedente comunicato (che propone anche l’intero programma), “Segnali. Cartografia della bellezza inquieta” è il titolo-guida di questa edizione, sotto la rinnovata Presidenza di Federico Rossi e la Direzione Artistica di Franco Calabretto, con la consulenza per il settore Teatro di Rita Maffei, per il CSS-Teatro Stabile d’Innovazione. Il cartellone di questa 23.ma edizione non poteva prescindere dai turbamenti che percorrono oggi l’Europa, a cent’anni esatti dall’esplosione della Prima Guerra Mondiale. Da più di vent’anni Mittelfest registra le trasformazioni e le tensioni che hanno attraversato l’Europa, raccontando i molteplici aspetti dell’inquietudine contemporanea. Come un atlante internazionale, collezione di mappe di una geografia d’arte, Mittelfest 2014 ha voluto riconoscere ed esprimere i molteplici segnali di una bellezza fragile e inquieta, seguendoli in molti diversi Paesi. Inaugurazione sabato 19 luglio alle 17 nella Chiesa di San Francesco, a seguire il Quartetto di ottoni del Conservatorio Tomadini di Udine – composto da Luca Maria Trevisan,e Alberto Domini alle trombe e Cristian Marcuzzo con Giovanni Ziraldo ai tromboni – eseguirà musiche di Claudio Monteverdi. Tra le molte proposte collaterali ci sarà anche un Workshop di fotografia di Spettacolo, a cura di Luca D’Agostino. Il laboratorio, gratuito, vuole offrire agli studenti del territorio un incontro/confronto con un professionista dell’immagine di spettacolo per approfondire le tematiche legate a questo settore, con particolare attenzione alla relazione fra il mondo della fotografia ed il mondo del lavoro. Il workshop analizzerà l’estetica e la tecnica fotografica insegnando ai partecipanti non solo a cogliere le inquadrature e a trasmettere al meglio le emozioni dell’istante, aspetto preponderante per dare valore all’immagine, ma a sfruttare i mezzi fotografici moderni, analizzandola tecnica della fotografia base unita all’efficacia dei sistemi digitali. Il Workshop è gratuito, con un numero massimo di 15 partecipanti. Per iscriversi sarà sufficiente inviare una mail all’indirizzo luca.dagostino@phocusagency.com Saranno accettate le iscrizioni fino al raggiungimento del numero massimo di partecipanti. Le giornate individuate per il Workshop sono martedì 15 e mercoledì 16 luglio, con orario 11-17 negli spazi del festival, a Cividale. Iscrizioni aperte da mercoledì 11 luglio. Argomenti correlati:

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Dopo l'emozionante concerto a Redipuglia, il Requiem di Verdi anche a Lubiana. Storia e foto Dettagli Categoria: Musica Pubblicato Mercoledì, 09 Luglio 2014 11:15 Scritto da Marzio Serbo Visite: 182

Lubiana ­ È risaputo che la Messa da Requiem di Verdi sia più che una composizione di musica sacra, una fiera sorella delle opere teatrali del grande compositore italiano. Del testo che la liturgia cristiana tramanda dal medioevo, nulla rimane, se non la sua anima, scarnificata e traslata lungo le iperboli ideali di uno spartito scritto con tutt’altri intenti che quello di rispettare i codici della celebrazione esequiale. L’impatto drammatico e la veemenza tragico­lirica della partitura non potevano lasciare dubbi sulla scelta operata da Riccardo Muti per il suo tradizionale appuntamento con i concerti da lui ideati quali “Le vie dell'amicizia”. Così in centinaia di migliaia di persone, attraverso il canale televisivo, hanno potuto sedersi con la fantasia nella grande platea ricavata per l’occasione accanto al sacrario di Redipuglia la scorsa domenica 6 luglio. Il concerto intitolato “Requiem per le vittime di tutte le guerre” e dedicato in speciale modo alla memoria del centenario di inizio della Grande Guerra, è nato da una coproduzione del Ravenna Festival, quello di cui il maestro Muti è per così dire padrone di casa, e il Mittelfest che da 23 anni continua ad essere il punto di riferimento culturale dell’estate friulana e che in questo modo ha voluto aprire il sipario dell’edizione 2014.

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Migliaia pure gli spettatori a Redipuglia, della regione, del resto d’Italia e d’oltralpe, ma altrettanti hanno affollato la Piazza del Congresso anche il giorno seguente, nella capitale slovena, dove si è replicato il concerto in occasione del tradizionale Festival Lubiana, giunto alla sua 62a edizione. Fortunatissima esecuzione che una serie di coincidenze favorevoli hanno reso molto più apprezzabile della serata di gala. E se il sacrario giuliano avocava a sé tutta l’emozione per la monumentale scenografia, rendendo vivida la commemorazione sulle note verdiane, a Lubiana è stata l’acustica decisamente migliore a dare vita ad un’esposizione fulgida del Requiem. Riccardo Muti era alla direzione dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, European Spirit of Youth Orchestra, da lui fondata, ma il valore aggiunto dell’evento è stato dato dal far suonare nell’unica compagine musicisti rappresentanti dei paesi protagonisti della Prima Guerra Mondiale e così i professori aggiunti provenivano dai Berliner Philarmoniker, dalla Chicago Symphony Orchestra, dall’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, dall’Orchestre National de France, dall’Orchestre Synphonique de Théatre Royal de La Monnaie, della britannica Philarmonia Orchestra, dei Wiener Philharmoniker e dall’Orchestra della Fondazione Lirica Giuseppe Verdi di Trieste. Non potevano mancare nella ricca serata lubianese, i musicisti dell’Orkester Slovenske filharmonije, a cui è passata anche la staffetta del ruolo di spalla. Anche il grande coro è nato dall’aggregazione di tante rappresentative di diverse provenienze: il Coro della Fondazione Lirica Giuseppe Verdi di Trieste, il Coro del Friuli­Venezia Giulia, il Coro dell’accademia musicale di Lubiana. Nella serata di Lubiana inoltre ha cantato il Coro da camera Sloveno, mentre a Redipuglia erano

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presenti il Coro dell’accademia musicale di Zagabria, il Nuovo coro da camera Franz Liszt di Budapest e i due cori dei Conservatori Tartini di Trieste e Tomadini di Udine. Non è solo per dovere di cronaca che devono essere segnalate le così numerose e diversificate presenze di artisti, perché se l’impatto sul pubblico è indubbio e la fermezza del gesto del maestro Muti una virtù mai messa

Estate rock ­ 2: in 70.000 per i Rolling S a Roma. C'è anche il Friuli Venezia Giuli foto

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Data: 9 luglio allo stadio "Nereo Rocco". Le foto 2014

a rischio dal numero così consistente, altro si deve affermare per i colori musicali dell’esecuzione nel suo insieme.

Una Biennale dell'architettura dedicata

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I chiaroscuri non sono sempre stati tinteggiati come l’attento acquerello verdiano sembrerebbe voler dipingerli, complice forse anche lo scarso tempo a disposizione per le prove d’assieme.

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Dopo l'emozionante concerto a Redipuglia, il Requiem di Verdi anche a Lubiana. Storia e foto

Anche se il maestro ha saputo abilmente garantire, con la sua misura senza dubbio alta, che gli equilibri fossero presenti il Coro dell’accademia musicale di Zagabria, il Nuovo coro da camera Franz Liszt di Budapest e i due rispettati e che gli strumenti, egregiamente amplificati dall’impianto del Festival Lubiana che supera di gran cori dei Conservatori Tartini di Trieste e Tomadini di Udine. lunga in efficacia quello utilizzato al sacrario del Carso, componessero quei ricami necessari ad ottenere un’ottima risoluzione orchestrale. Non è solo per dovere di cronaca che devono essere segnalate le così numerose e diversificate presenze di

artisti, perché se l’impatto sul pubblico è indubbio e la fermezza del gesto del maestro Muti una virtù mai messa Forse dunque per lo spazio aperto o forse a causa dei limiti imposti dal numero di presenze sul palco, ma a rischio dal numero così consistente, altro si deve affermare per i colori musicali dell’esecuzione nel suo permaneva la sensazione che fosse stato ovattato tutto l’insieme con un’inaspettata morigerata direzione. insieme. Daniela Barcellona, amatissimo mezzosoprano triestino, ha dato il meglio di sé in entrambe le serate, I chiaroscuri non sono sempre stati tinteggiati come l’attento acquerello verdiano sembrerebbe voler dipingerli, dimostrando, pur non avendone necessità, l’attitudine migliore nel tono drammatico che il suo ruolo esprime. complice forse anche lo scarso tempo a disposizione per le prove d’assieme. Preciso e incisivo, anche se non ha potuto regalare suoni ripieni ed ampi come ci si poteva aspettare, il basso

Estate rock ­ 2: in 70.000 per i Rolling S a Roma. C'è anche il Friuli Venezia Giuli foto

Estate rock ­ 1: i Pearl Jam a Trieste. In 3 allo stadio "Nereo Rocco". Le foto

Una Biennale dell'architettura dedicata anni di elementi fondamentali. La fotog

Riccardo Zanellato che forse qualcuno ricorda proprio in compagnia della Barcellona in “Tancredi” sul Anche se il maestro ha saputo abilmente garantire, con la sua misura senza dubbio alta, che gli equilibri fossero palcoscenico tergestino. rispettati e che gli strumenti, egregiamente amplificati dall’impianto del Festival Lubiana che supera di gran lunga in efficacia quello utilizzato al sacrario del Carso, componessero quei ricami necessari ad ottenere Brillante e buona l’interpretazione del tenore albanese Saimir Pirgu, giovane, ma già di certa fama anche se il un’ottima risoluzione orchestrale. tono della sua voce, che è apparsa leggermente più affaticata nella seconda serata a Lubiana, non convince unanimemente il pubblico. Forse dunque per lo spazio aperto o forse a causa dei limiti imposti dal numero di presenze sul palco, ma permaneva la sensazione che fosse stato ovattato tutto l’insieme con un’inaspettata morigerata direzione. L’inaspettata sorpresa che la capitale slovena ha regalato è stata la sostituzione di Tatiana Serjan, soprano nella serata di Redipuglia, con la magnifica Krasimira Stojanova, un’eccezionale fuoriclasse che ha posto un Daniela Barcellona, amatissimo mezzosoprano triestino, ha dato il meglio di sé in entrambe le serate, accento di squisitezza all’intera esecuzione. dimostrando, pur non avendone necessità, l’attitudine migliore nel tono drammatico che il suo ruolo esprime. Preciso e incisivo, anche se non ha potuto regalare suoni ripieni ed ampi come ci si poteva aspettare, il basso Così come la tromba del giudizio dialoga con l’immensità della folla che l’orchestra rappresenta, anticipando Riccardo Zanellato che forse qualcuno ricorda proprio in compagnia della Barcellona in “Tancredi” sul l’orrido senso di vago terrore che è il respiro dell’umanità di fronte al mistero della propria finitudine, così il palcoscenico tergestino. “Lacrimosa” si snoda in modo romanticamente patetico, ricordando che la morte di ogni uomo pone la domanda sulla dignità del suo estremo atto eroico, quello del poeta che afferma il suo essere di fronte all’ignota paurosa Brillante e buona l’interpretazione del tenore albanese Saimir Pirgu, giovane, ma già di certa fama anche se il giustizia divina. tono della sua voce, che è apparsa leggermente più affaticata nella seconda serata a Lubiana, non convince unanimemente il pubblico. E i solisti hanno saputo dare corpo a queste emozioni, innalzandole forti e decise, specialmente le due donne che cogliendo il limite dell’esecuzione accurata, sono riuscite a superarlo divenendo rispettivamente l’anima L’inaspettata sorpresa che la capitale slovena ha regalato è stata la sostituzione di Tatiana Serjan, soprano della dolce preghiera di quiete e di pace e lo spirito della profonda umana domanda irrisolta sul proprio ultimo nella serata di Redipuglia, con la magnifica Krasimira Stojanova, un’eccezionale fuoriclasse che ha posto un destino. accento di squisitezza all’intera esecuzione. Allo stesso modo, l’effetto del tuono che accompagna l’”Osanna” conclusivo, riecheggia nella grancassa che Così come la tromba del giudizio dialoga con l’immensità della folla che l’orchestra rappresenta, anticipando abbaia violenta nell’insistenza lirica del “Dies Irae” ripetuto instancabilmente come un monito all’ineludibilità l’orrido senso di vago terrore che è il respiro dell’umanità di fronte al mistero della propria finitudine, così il della morte, per lasciare spazio alla trasparente voce del soprano che proponendo l’incipit conclusivo “Lux “Lacrimosa” si snoda in modo romanticamente patetico, ricordando che la morte di ogni uomo pone la domanda aeterna”, riporta l’animo alla dolcezza onirica della speranza di chi rimane in questo mondo con lo sguardo fisso sulla dignità del suo estremo atto eroico, quello del poeta che afferma il suo essere di fronte all’ignota paurosa sul monumento, memoria dell’assenza di chi non c’è più. giustizia divina. E i solisti hanno saputo dare corpo a queste emozioni, innalzandole forti e decise, specialmente le due donne che cogliendo il limite dell’esecuzione accurata, sono riuscite a superarlo divenendo rispettivamente l’anima della dolce preghiera di quiete e di pace e lo spirito della profonda umana domanda irrisolta sul proprio ultimo destino. (Credits: Luca d'Agostino ed Elia Allo stesso modo, l’effetto del tuono che accompagna l’”Osanna” conclusivo, riecheggia nella grancassa che abbaia violenta nell’insistenza lirica del “Dies Irae” ripetuto instancabilmente come un monito all’ineludibilità della morte, per lasciare spazio alla trasparente voce del soprano che proponendo l’incipit conclusivo “Lux aeterna”, riporta l’animo alla dolcezza onirica della speranza di chi rimane in questo mondo con lo sguardo fisso sul monumento, memoria dell’assenza di chi non c’è più.

(Credits: Luca d'Agostino ed Elia

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"Requiem for the victims of all wars", the concert conducted by Riccardo Muti for the 100th anniversary of the Great War. Story and photos Dettagli Categoria: English blog Pubblicato Mercoledì, 09 Luglio 2014 22:53 Scritto da Marzio Serbo. English version: Tiziana Melloni Visite: 52

Riccardo Muti chose the Requiem of Giuseppe Verdi for his concert as part of the show "The roads of Friendship 2014." Sunday, July 6th, at the shrine of Redipuglia (Gorizia), was held the concert entitled "Requiem for the victims of all wars" and dedicated in a special way to the memory of the centenary of the beginning of the Great War The concert was a co­production of the Ravenna Festival, of which maestro Muti is the landlord, and the cultural event “Mittelfest” which for 23 years continues to be the reference point for cultural summer in Friuli Venezia Giulia and in this way opened the 2014 edition. In Redipuglia there were thousands of spectators, arrived from the region, the rest of Italy and abroad, but many have also flocked to the square of the Congress the following day, in the Slovenian capital, where the concert was repeated on Monday July 7th in the occasion of the traditional Ljubljana Festival, now in its 62nd edition. The execution in Ljubljana was very lucky for a number of favorable coincidences that made the concert much more valuable than the gala in Redipuglia. The shrine has aroused strong emotion for the monumental scenery, making vivid the commemoration on the notes of Verdi, but in Ljubljana was the best acoustics to give life to the brilliant performance of the Requiem. Riccardo Muti was at the direction of the Luigi Cherubini Youth Orchestra, European Spirit of Youth Orchestra, which he founded. The added value of the event was to bring together in a single large orchestra musicians representatives of the countries belligerents of the First World War. So the performers came from the Berlin Philharmonic, the Chicago Symphony Orchestra, St. Petersburg Philharmonic Orchestra, the Orchestre National de France, Orchestre de Synphonique Théatre Royal de la Monnaie, the British Philharmonic Orchestra, the Vienna Philharmonic, the Orchestra of the Fondazione Opera Giuseppe Verdi of Trieste, and, of course, the Orkester Slovenske filharmonije. Even the great choir is born from the aggregation of many representatives of different origins: the Coro Foundation's Opera Giuseppe Verdi in Trieste, the Friuli­Venezia Giulia Choir, the Choir of the Academy of Music in Ljubljana. On the evening of Ljubljana also sang the Slovenian Chamber Choir, while in Redipuglia was present the Music Academy of Zagreb, the New Chamber Choir of Budapest “Franz Liszt” and the two choirs of the Conservatory “Tomadini” of Udine and “Tartini” of Trieste. Riccardo Muti has been able to master the large number of musicians with great confidence and firm gesture.

12/7/2014 "Requiem for the victims of all wars", the concert conducted by Riccardo Muti for the 100th anniversary of the Great War. Story and photos Just as the last trump dialogues with the immensity of the crowd that the orchestra represents, anticipating the horrible feeling of vague terror that is the breath of mankind in front of the mystery of his own finitude, so the

http://www.ilfriuliveneziagiulia.it/index.php/en-blog/5135-requiem-for-the-victims-of-all-wars-the-concert-conducted-by-riccardo-muti-for-the-100th-anniv… "Lacrimosa" winds so romantically pathetic, pointing out that the death of every man asks the question about the dignity of his extreme heroic act. The soloists were able to give body to these emotions, raising them strong and decisive, especially the two singers who, taking the limit of the execution, were able to overcome it by becoming respectively the soul of the sweet prayer of quiet and peace and the spirit of deep human unanswered question about his ultimate fate. Similarly, the effect of the thunder that accompanies the final Hosanna, echoed in the bass drum barking violent lyrical insistence of the "Dies Irae" repeated untiringly as a warning to the inevitability of death, to make room for the clear voice of soprano proposing the opening words of the concluding "Lux aeterna", bringing to mind the dreamy sweetness of hope of those who remain in this world, with their eyes fixed on the monument, memory of the absence of those who are no more.

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NOTIZIE > MANIFESTAZIONI > 09 LUGLIO 2014

"Segnali. Cartografia della bellezza inquieta": presentato il cartellone di Mittelfest 2014 Cividale del Friuli (UD) ­ Un prologo internazionale d’eccezione ha segnato lo scorso 6 luglio l’avvio ufficiale della 23.ma edizione di Mittelfest, in programma a Cividale del Friuli dal 19 al 27 luglio prossimi. Davanti ad oltre 7mila spettatori il M° Riccardo Muti ha diretto la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi eseguita, nel maestoso scenario del Sacrario di Redipuglia, da quasi 400 artisti, tra Coro e Orchestra, provenienti da tutto il mondo: un evento che ha inaugurato gli eventi ufficiali del Centenario della Grande Guerra, reso possibile grazie alla Regione Friuli Venezia Giulia con la coproduzione di Ravenna Festival e Mittelfest, che ha garantito un importante e apprezzato sforzo organizzativo (replica su Rai1 venerdì 1 agosto). La forte connotazione internazionale di questo primo appuntamento viene ripresa e rilanciata dal festival della Mitteleuropa, con la presenza, quest’anno, di oltre 10 Paesi dell’area centro europea (Austria, Croazia, Germania, Repubblica Ceca, Serbia Slovenia, Svizzera fino a Paesi Bassi e Kazakistan), affiancata da produzioni e ospitalità italiane, anche in anteprima assoluta, ed alcune eccellenze artistiche del Friuli Venezia Giulia. "Segnali. Cartografia della bellezza inquieta" è il titolo­guida di questa edizione, sotto la rinnovata Presidenza di Federico Rossi e la Direzione Artistica di Franco Calabretto, con la consulenza per il settore Teatro di Rita Maffei, per il CSS­ Teatro Stabile d’Innovazione. Il cartellone di questa 23.ma edizione non poteva prescindere dai turbamenti che percorrono oggi l’Europa, a cent’anni esatti dall’esplosione della Prima Guerra Mondiale. Da più di vent’anni Mittelfest registra le trasformazioni e le tensioni che hanno attraversato l’Europa, raccontando i molteplici aspetti dell’inquietudine contemporanea. Come un atlante internazionale, collezione di mappe di una geografia d’arte, Mittelfest 2014 ha voluto riconoscere ed esprimere i molteplici segnali di una bellezza fragile e inquieta, seguendoli in molti diversi Paesi. Piace però pensare che una grazia più duratura, si possa scorgere in controluce nelle proposte rivolte al pubblico quest’anno. Come se non venisse mai meno il desiderio di una più grande bellezza. Molteplici le declinazioni dei Segnali suggeriti dal festival con otto percorsi articolati nel calendario di Musica, Danza, Teatro, Cinema, Marionette & Burattini, per un cartellone che toccherà tutte le forme d’arte storicamente rappresentate da Mittelfest. Inaugurazione sabato 19 luglio alle 17.00 nella Chiesa di San Francesco, a seguire il Quartetto di ottoni del Conservatorio Tomadini di Udine ­ composto da Luca Maria Trevisan,e Alberto Domini alle trombe e Cristian Marcuzzo con Giovanni Ziraldo ai tromboni – eseguirà musiche di Claudio Monteverdi

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"Segnali a Sud­Est" è il percorso che identifica, geograficamente e artisticamente, alcune delle presenze internazionali di quest’anno, a partire dal ritorno a Cividale della compagnia di Lubiana Slovensko mladinsko gledališče con uno spettacolo firmato da Oliver Frljić, uno dei più interessanti e insieme controversi rappresentanti della nuova generazione di registi croati. Dannato sia il traditore della patria sua, recentissima produzione in scena nella prima giornata del festival, prende a prestito per il titolo l’ultimo verso dell’inno nazionale di un paese chiamato Jugoslavia, e non ha paura di richiamare in scena le ferite sparse ancora su quel territorio. Ulteriore, importante momento teatrale, è affidato ad uno tra i registi più applauditi del centro Europa: Ivica Buljan porta in scena in un’imponente co­produzione transnazionale serbo­sloveno­croata Una tomba per Boris Davidovič, tratto da uno dei romanzi più noti del grande scrittore serbo Danilo Kiš, un’intensa partitura di sette variazioni su un unico tema, quello della sopraffazione e della persecuzione, che spazzano il Ventesimo secolo con un vento di tragedie individuali ed emblematiche. Nello stessa giornata (lunedì 21 luglio), si potrà apprezzare l’ ethno­jazz, swing balcanico dalle atmosfere gitane del Trio Balkan Strings: più che un trio di chitarre, una sfida di sei mani che si esprimono su una chitarra sola. Il tema della “grande bellezza” si impone nel percorso Segnali per la Bellezza dove spiccano due importanti espressioni della migliore danza europea. A chiusura della prima giornata (sabato 19 luglio), la centrale Piazza Duomo accoglierà il gala di danza Le souffle de l’esprit, protagonisti Jiří e Otto Bubeníček: discendenti da un’antica famiglia del circo, i gemelli della Repubblica Ceca, che hanno spesso affiancato il danzatore Roberto Bolle, trasformano la potenza atletica in coreografia, con una forza e un rigore sublimi, esprimendo una complicità artistica unica, che ha portato i loro nomi nel mondo della danza mondiale. A suggellare il festival attesa, domenica 27 luglio, la compagnia di Rotterdam Scapino Ballet che con il Combattimento Consort di Amsterdam porta in scena Pearl, su musiche di Vivaldi, de Visée e Merula eseguite dal vivo: esemplare dimostrazione di come il 21° secolo interpreta gli splendori e i chiaroscuri del mondo barocco. Wiener klassik und moderne è il concerto su musiche di Mozart, Haydn, Schubert, Schönberg, Webern che unisce sul palco di Cividale la Camerata Salzburg, eccellenza internazionale, con il violoncello di Enrico Bronzi, che la dirige per l’occasione. Little Nemo e Atto Bianco è il duplice appuntamento con l’acrobazia coreografica di Danza Verticale, le performer della compagnia Il Posto danzano in verticale, appese alle funi, sfidando la forza di gravità, coreografando muri e facciate sulle musiche eseguite dal vivo da Marco Castelli. In collaborazione con la rivista musicale Amadeus, approda a Mittelfest in prima assoluta un itinerario di rivelazioni tra le pagine di Federigo Fiorillo (1755­1825), violinista e compositore che ha rappresentato lo spirito e l’essenza della musica europea del suo tempo. L’Accademia d'Archi Arrigoni lo celebra nel concerto Un italiano alle corti d’europa che diviene anche un CD con brani inediti. A Cividale anche un focus sulla compositrice Sofija Gubajdulina, una delle figure chiave della composizione musicale contemporanea: in collaborazione con Mittelfest, la Filarmonica del Regio di Torino, diretta da Andres Mustonen presenta un programma su musiche di Johann Sebastian Bach, completato dall’esecuzione della nuova opera per flauto, flauto basso, clarinetto, clarinetto basso e archi della compositrice russa, ospite anche di un incontro pubblico (mercoledì 23 luglio, ore 17.00). Dal cuore dell’Europa è il titolo del concerto in prima italiana del Joseph Suk Piano Quartet, ensamble vincitore del "Premio Trio di Trieste" 2013, che ha scelto di evocare nel nome il talento del violoncellista ceco Josef Suk. Le maghe e l’isola meravigliosa è il concerto dell’ensemble barocco Cafebaum che raccoglie elementi della tradizione popolare e li intreccia ad arie tratte dalle composizioni epico­cavalleresche di Händel. A fare da interessante contrappunto l’inserimento di Ryoanji, una composizione di John Cage del 1985, e la voce narrante dell’attore originario di Cividale, Vanni De Lucia. In prima assoluta una produzione Mittelfest che unisce sul palco due artisti regionali, ormai di fama internazionale. Il recente romanzo del poeta friulano Pierluigi Cappello, Questa libertà (alla sua prima prova narrativa e recente

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FvgNews.net | Manifestazioni | "Segnali. Cartografia della bellezza inquieta": presentato il cartellone di Mittelfest 2014 | Cividale del Friuli vincitore del Premio internazionale Tiziano Terzani), diventa una suite firmata dal noto pianista jazz Glauco Venier. L’ispirazione al compositore è giunta direttamente dal concetto che di libertà dà lo stesso Cappello, eccezionalmente presente in scena per porgere personalmente al pubblico le parole del suo romanzo. Sul palco anche il Quartetto d’archi composto da Nicola Mansutti e Anna Apollonio ai violini; Margherita Cossio alla viola e Andrea Mustoal violoncello, con Fabiano Fantini e Massimo Somaglino agli ‘effetti voce’. Completa la sezione il concerto Bollani solo, dove Stefano Bollani ricompone un puzzle di musica, simpatia, improvvisazione. Un concerto che si dipana come un viaggio nella sua musica interiore, passando dal Brasile alla canzone degli anni '40, fino al mondo classico. Ma quella di Stefano Bollani al festival sarà una presenza in duplice veste: al volto più noto di pianista jazz, affiancherà la sua prima, attesa prova da autore e attore teatrale. L’anteprima assoluta dello spettacolo La Regina Dada ­ scritto con l’attrice Valentina Cenni, protagonista in scena ­ suggellerà domenica 27 luglio il cartellone di Mittelfest, all’interno del percorso Segnali d’Oggi. Il panorama sonoro creato da Francesco Giomi, i robot di Matteo Suzzi, le musiche di Bollani, la grazia e la fisicità di Valentina Cenni, sono il terreno perfetto per questo inedito viaggio di una regina di fiaba che si inoltra nel bosco delle avanguardie. Regina Dada attraversa un viaggio di consapevolezza dialogando con i suoi “fantasmi”, che si manifestano come voci o suoni, ma anche veri e propri personaggi: a incarnare in scena i suoi molteplici interlocutori interiori, sarà proprio Stefano Bollani. Dal dramma “FaustIn & Out”, serrato confronto tra il Faust di Goethe e un feroce caso di cronaca austriaco firmato nel 2010 dal Premio Nobel per la letteratura Elfride Jelinek, trae origine il progetto dell’Accademia degli Artefatti Sketches, diretto da Fabrizio Arcuri, al debutto in prima assoluta a Mittelfest domenica 20 luglio. “Quello di Elfriede Jelinek è stato definito un ‘dramma secondario’ – spiega il regista ­ una specie di commentario teatrale all’opera di Ghoete: quello che proviamo a fare ora è invertire le parti, ripiegare la Storia su se stessa: il Faust originale diventa commentario del testo della drammaturga austriaca”. Lo spettacolo sarà preceduto da una conversazione con il regista Claudio Longhi Elfriede Jelinek sulle scene italiane. Problemi di regia e traduzione, a cura del germanista Luigi Reitani. Una presenza internazionale d’eccezione, spicca poi nel percorso Segnali d’Oggi: per la prima volta, approda a Mittelfest uno spettacolo del geniale e sempre sorprendente regista belga Jan Fabre, con l’assolo Attends, attends, attends... (pour mon père), creato appositamente per Cédric Charron performer con cui ha spesso lavorato e che diviene protagonista di un’appassionata indagine sul rapporto tra un padre e un figlio. Ulteriore proposta quella di uno dei maestri del teatro contemporaneo italiano come Gabriele Vacis che dialoga con una compagnia di giovani attrici italiane, polacche, macedoni e bulgare in La parola padre. Al centro il tema dell’appartenenza, segnali di memoria e di identità su cui ci si interroga. Così come accade anche nello spettacolo della giovane e scatenata Compagnia nO (Dance first. Think later), che mette in scena un Treno fermo a Katzelmacher, cantato e danzato come un musical neomelodico del sud Italia. The Loose Collective, uno straordinario collettivo artistico composto da danzatori, coreografi e musicisti che dall’Austria si è imposto sulla scena internazionale, presenta The old testament, uno spettacolare gioco di scena che trasforma un testo canonico e sacro come il Vecchio Testamento in un musical cubista. Ancora danza per la suite coreografica di Simona Bertozzi e Marcello Briguglio Oratori­ae: al centro del concept uno spazio, che sia l’oratorio, il cortile, il giardino: dentro il perimetro dei muretti, si gioca, si dettano nuove regole, si dà corpo alle visioni e alla coralità dei corpi. Una coreografia del giovane Tommaso Monza è al centro della produzione internazionale Alma­Ata, ovvero Almaty, capitale del Kazachistan. E’ anche una danza ruvida e spigolosa, nata dopo un viaggio e adesso in bilico tra Asia ed Europa, alla ricerca di un comune futuro. Tre solo, è un trittico di eccellenze coreografiche del Friuli Venezia Giulia: Collavino, Grenga e Gava Leonarduzzi sono giovani artisti cresciuti nel clima fervido che caratterizza da qualche anno la danza contemporanea in FVG. Nella

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FvgNews.net | Manifestazioni | "Segnali. Cartografia della bellezza inquieta": presentato il cartellone di Mittelfest 2014 | Cividale del Friuli sezione anche l’attesa perfomance Moving sound musica intuitiva e composizioni di Markus Stockhausen (tromba, flicorno) e Tara Bouman (clarinetto): all’opposto del padre Karlheinz ­ un faro nella musica del ‘900 ­ Markus punta su sonorità ambientali, che si intrecciano con gli spazi e il e le vibrazioni che trasmette il luogo. Ideale prosecuzione dell’apertura del festival, avviato nel segno del ricordo, è il percorso Segnali di Memoria, con recital, videoinstallazioni, spettacoli di teatro, musicali e di danza. I Solisti dell’Orchestra del Teatro Verdi di Trieste propongono una versione de l’Histoire du soldat con la voce recitante dell’attore Massimo Somaglino (primo spettacolo di questa edizione, in programma sabato 19 luglio alle 19.00) mentre una coreografia firmata da Marta Bevilacqua ci porta con Ruedis_ruote di confine, ad attraversare il 1914 ­18 su due ruote, con sei danzatori, tre musicisti e nove biciclette in un percorso di ricordi da seguire nel dedalo degli spazi urbani cividalesi. Ancora, domenica 20 luglio, la commedia musicale Sciantose, eccentriche e dive del microfono (Storia di canzonette e di guerre mondiali) scritto e diretto da Giorgio Umberto Bozzo, una prima assoluta che unisce in scena l’attrice Ariella Reggio con il trio delle Sorelle Marinetti per racccontare lo stato d’animo degli italiani nel primo ’900 attraverso la canzonetta leggera. Un gruppo di giovani attori della Civica Accademia “Nico Pepe” di Udine viviseziona, invece, la guerra in Mort à vendre, sotto il coordinamento artistico di Claudio de Maglio. Si compone di tre recital letterari il progetto a cura di Annalisa Cosentino e Luigi Reitani per il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere dell’Università degli Studi di Udine. L’attore Paolo Fagiolo curerà regia e adattamento della sua personale lettura de Le avventure del bravo soldato Švejk, dal capolavoro di Jaroslav Hašek, con il supporto delle proiezioni di Massimo Mucchiut. La lettura scenica de Il sale della terra dal romanzo di Józef Wittlin vede, invece, la regia di Andrea Collavino, in scena con Stefano Rota. Ancora, in coproduzione con Mittelfest, il recital di Emanuele Carucci Viterbi, Mentre le granate cantavano orribilmente, poesie della Grande Guerra su testi di Alvaro, Apollinaire, D'Annunzio, Owen, Stramm, Trakl, Ungaretti. La produzione CSS ­ Teatro Stabile di Innovazione del FVG Trê zovini’ (realizzata con il sostegno di ARLeF ­ Agjenzie regjonâl pe lenghe furlane) diretta da Massimo Somaglino, ci riporta, invece, al mondo antico, duro, austero, ma potente della scrittrice friulana Novella Cantarutti, scomparsa 5 anni fa. A suggellare questo percorso, sabato 26 luglio, un appuntamento che rinnova la collaborazione tra Mittelfest e il Festival dei Due Mondi di Spoleto nello spettacolo firmato da Luca Ronconi Danza Macabra, di August Strindberg, con una straordinaria Adriana Asti: formidabile triangolazione tra un drammaturgo misogino, una potentissima attrice e un penetrante maestro della regia. Da segnalare anche un prezioso contributo artistico dato dall’installazione multivideo firmato da Alfredo Lacosegliaz (in programma venerdì 25 e sabato 26), L’insostenibile arte della guerra, un “video­ carillon” di immagini e suoni, una lanterna magica che smaschera il cinismo, la mostruosità, ma anche il ridicolo, della potente Macchina della Guerra. Nel centenario della sua fondazione, Mittelfest inoltre festeggia il Teatro dei Piccoli di Podrecca in Dai 3 ai 93. Una meravigliosa invenzione. Le marionette di Vittorio Podrecca sono state uno degli esperimenti d’arte più innovativi e generosi del Novecento: Barbara Della Polla e Ennio Guerrato fanno rivivere la magia di Piccoli proprio nella città di nascita del loro ideatore. E proprio il Teatro di Figura, che per molti anni ha accompagnato il programma di Mittelfest, è uno degli attesi ritorni di questa edizione. Mittel­Figura, realizzato in collaborazione con il CTA­Centro regionale Teatro d’Animazione e di Figura, presenta otto spettacoli che si muovono tra tradizione e innovazione. Assieme ai consueti appuntamenti proposti ad ingresso libero nel cuore di Cividale, due spettacoli rientreranno nel cartellone serale del festival: martedì 23 luglio alle 21.30 la centrale Piazza Duomo ospita Pinocchio, di Zaches Teatro, il Teatro delle Marionette di Ekaterinburg (Russia); mercoledì 25 luglio, invece, è la volta

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FvgNews.net | Manifestazioni | "Segnali. Cartografia della bellezza inquieta": presentato il cartellone di Mittelfest 2014 | Cividale del Friuli della produzione del CTA Berta è scappata (Santa Maria dei Battuti, ore 21.00) firmata da Fernando Marchiori e ambientato in una Gorizia ancora divisa dalla frontiera tra Europa dell’Est e dell’Ovest. Si rinnova in questa edizione anche la collaborazione con il DAMS dell’Università di Udine nel percorso musical cinematografico firmato da Roberto Calabretto, Segnali di Cinema che ripropone in cinque appuntamenti le nozze tra grande cinema e musica dal vivo. Si comincia lunedì 21 luglio alle 23.00 nello spazio raccolto del Castello Canussio con uno dei capolavori comici della storia del cinema: Seven changes (1925) di Buster Keaton unisce azione, amore, risate e colpi di scena. Il commento musicale è eseguito da Zerorchestra, su musiche di Todesco, Cesselli, Ortolan. Martedì 22, la giornata sarà suggellata, sempre alle 23.00, da un film di culto, La Grande Guerra firmato da Mario Monicelli nel 1959. Immagini d’epoca e brevi video della Cineteca del Friuli, accompagnati dal vivo dalle composizioni musicali di grandi autori che hanno operato tra il 1914 ed il 1918 (Dino Sossai al violino e Michele Bolla al pianoforte), sono al centro della serata di mercoledì La Grande Guerra tra suoni e immagini. Giovedì 24 in programma Un palco al Cinema serata ideata da Clementina Antonaci per Oneiron Ensemble: le pagine d’opera inserite da Visconti nei propri film ­ dal Verdi più popolare agli echi wagneriani delle pellicole più tarde ­ insieme a immagini e aneddoti. Gran finale per la sezione cinema, venerdì 25 luglio al Chiostro di San Francesco, con Shoulder Arms di Charlie Chaplin (1918), un film da vedere e rivedere nel momento esatto in cui, 100 anni fa, scoppiava la guerra.. Forti del successo ottenuto lo scorso anno con esibizioni itineranti e piccoli concerti incastonati nelle nicchie più suggestive di Cividale, gli allievi del Conservatorio Tomadini di Udine e del Tartini di Trieste propongono un nuovo cartellone di appuntamenti nella sezione Innovatori_conservatori: dai sublimi maestri del ’700 e dell’800 europeo al panorama stellato del jazz contemporaneo. "Mittel_Museo" completa il cartellone del festival con una serie di visite guidate e di conferenze che offrono al pubblico ­ oltre la bellezza degli spettacoli ­ una conoscenza viva delle risorse storiche e turistiche che ancora oggi il territorio conserva. "MITTEL_WORKSHOP: Workshop di fotografia di Spettacolo", a cura di Luca D’Agostino Il workshop, gratuito, vuole offrire agli studenti del territorio un incontro/confronto con un professionista dell’immagine di spettacolo per approfondire le tematiche legate a questo settore, con particolare attenzione alla relazione fra il mondo della fotografia ed il mondo del lavoro. Il workshop analizzerà l’estetica e la tecnica fotografica insegnando ai partecipanti non solo a cogliere le inquadrature e a trasmettere al meglio le emozioni dell’istante, aspetto preponderante per dare valore all’immagine, ma a sfruttare i mezzi fotografici moderni, analizzandola tecnica della fotografia base unita all’efficacia dei sistemi digitali. Il Workshop è gratuito, con un numero massimo di 15 partecipanti. Per iscriversi sarà sufficiente inviare una mail all’indirizzo luca.dagostino@phocusagency.com Saranno accettate le iscrizioni fino al raggiungimento del numero massimo di partecipanti. Le giornate individuate per il Workshop sono martedì 15 mercoledì 16 luglio, con orario 11­17 negli spazi del festival, a Cividale del Friuli. Iscrizioni aperte da mercoledì 11 luglio.

Programma completo e biglietteria on line su www.mittelfest.org Prevendite aperte alla biglietteria di Mittelfest Infoline: 0432.733966

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il manifesto

VISIONI STEFANO BOLLANI Tra gli eventi della 23/a edizione del Mittelfest di Cividale (Udine), in programma dal 19 al 27 luglio, la prima volta in veste di autore teatrale e attore sul palco di Stefano Bollani, che al festival di prosa, musica, danza della Mitteleuropa presenterà l’anteprima assoluta dello

spettacolo «La Regina Dada», scritto con l'attrice Valentina Cenni, protagonista in scena. Sarà l'evento finale della rassegna, illustrata ieri a Cividale dal presidente dell'associazione omonima, Federico Rossi, dal direttore artistico Franco Calabretto, e dalla consulente per il settore teatro Rita Maffei, alla presenza del sindaco della città ducale,

Stefano Balloch. Intitolata «Segnali. Cartografia della bellezza inquieta», l'edizione 2014 si articola in otto percorsi tra musica, danza, teatro, cinema, marionette e burattini. Tra gli appuntamenti in cartellone, la nuova opera di Ivica Buljan, «Una tomba per Boris Davidovic» e Jan Fabre, con l'assolo «Attends, attends, attends».

LIVE · A Rock in Roma arrivano in tredicimila per ascoltare il duo statunitense

The Black Keys, è proprio difficileSTEFANO diventare grandi BOLLANI

VISIONI

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SanaMente

Pallone, birra e goulash a Berlino tutto va bene

VIS –

Luciano Del Sette

spettacolo «L protagonista Tra gli eventi della 23/a edizione del Mittelfest di Cividale (Udine), in a Cividale da programma dal 19 al 27 luglio, la prima volta in veste di autore dal direttore teatrale e attore sul palco di Stefano Bollani, Marco che Muller al festival di prosa, il manifesto pagina 13 «metropolitano» settore teatr musica, danza della Mitteleuropa presenterà l’anteprima assoluta dello Stefano Ball spettacolo «La Regina Dada», scritto con l'attrice Valentina Cenni, inquieta», l'e protagonista in scena. Sarà l'evento finale della rassegna, illustrata ieri teatro, cinem a Cividale dal presidente dell'associazione omonima, Federico Rossi, I cartellone, la dal direttore artistico Franco Calabretto, e dalla consulente per il Davidovic» e settore teatro Rita Maffei, alla presenza del sindaco della città ducale, Stefano Balloch.in Intitolata «Segnali. Cartografia bellezza arrivano tredicimila perdella ascoltare il duo statun inquieta», l'edizione 2014 si articola in otto percorsi tra musica, danza, teatro, cinema, marionette e burattini. Tra gli appuntamenti in cartellone, la nuova opera di Ivica Buljan, «Una tomba per Boris Davidovic» e Jan Fabre, con l'assolo «Attends, attends, attends». FESTIVAL DI ROMA

(Udine), in autore al di prosa, assoluta dello a in Cenni, Roma illustrata ieri erico Rossi, e per ilE città ducale,

THE BLACK KEYS IN CONCERTO, A DESTRA TIFOSI FESTEGGIANO A BERLINO/FOTO REUTERS

Dopo l’annuncio che il prossimo Festival di Roma avrà solo una giuria «popolare» (per motivi di budget...), Marco Muller, il Direttore Artistico, ha spiegato quali saranno le caratteristiche dell’edizione 2014: «Abbiamo voluto allargare la frattura fra un’idea-festival ormai convenzionale e la nuova filosofia, che deve rimanere sempre in movimento, di un macroevento metropolitano. Un macroevento costruito sul rapporto di complicità e fiducia con gli spettatori, così da rivelare per molti film un valore di mercato potenziale più alto del previsto. Considerare gli spettatori, i gruppi di spettatori potenziali (da andare a cercare in città) non come una risposta scontata, ma come una domanda sempre rinnovata».

l nostro racconto delle piazze dove i tifosi si sono radunati davanti ai maxi schermi per i Mondiali 2014, si chiude con Berlino. Le immagini dei tifosi tedeschi in delirio martedì sera, dopo la disfatta del Brasile, rimarranno nella storia del calcio. Un celebre brandy italiano, sponsor della trasmissione Tutto il calcio minuto per minuto nei suoi anni più gloriosi, recitava «Se la squadra del vostro cuore ha vinto, brindate con... Se ha perso, consolatevi con...». Superfluo rammentare chi martedì ha festeggiato e chi si è consolato. Meno scontato dire che le due tifoserie hanno versato lacrime di gioia e di dolore svuotando boccali di birra. La Brahma brasiliana vende milioni di litri. Ma torniamo in piazza. A Berlino va riconosciuto il merito di aver allestito postazioni giganti come nessun’altra città europea ha saputo fare. I responsabili dello stadio Die Alte Försterei hanno invitato singoli, coppie e famiglie a portarsi da casa una poltrona o un divano e a collocarli sul prato per seguire le partite. Schermo ciclopico alla Porta di Brandeburgo, altri sei lungo la Straßedes17 Juni,Tiergarten. E qui entra in gioco SanaMente per indicarvi, chiusi i giochi, dove andare per un

za e stazza. Sempre nel Tiergarten, altra postazione gettonatissima, mille spettatori la capienza, ingresso libero, è stata piazzata dentro il centro culturale Haus der Kulturen der Welt, John-Foster-DullesAllee 10. A palloni fermi, non mancate la Haus tra concerti, eventi, rassegne, aperitivo al bar e cena nell’ottimo ristorante. Identica raccomandazione va al Postbanhof, Straße der Pariser Kommune, 2-4/Friedrichshain, motore potente delle notti berlinesi, che in collaborazione con il magazine sportivo «11 Freunde», ospita la platea inneggiante alla Germania di Joachim Loew. Il Sacro ha mediato con il Profano sotto le volte della Emmauskirche, Lausitzerplatz 8 / Kreuzberg. Nella chiesa si seguono le tenzoni, ma in silenzio e con la musica di un organo in sottofondo. Improperi al bando. Tutto è permesso, invece, al Lido, Cuvrystraße 7 / Kreuzberg, ulteriore nostra indicazione da annotare in tema di party e concerti dal vivo dopo il fischio del gran finale, sito internet lido-berlin.de. Grande non solo fisicamente, 25mila metri quadri, è l’area dell’ex birrificio oggi Kulturbrauerei, Schönhauser Allee, 36/Prenzlauer Berg. Anche qui, esaurita la kermesse pallonara, an-

Black Keys, è proprio – cile diventare grandi roprio – – Roberto Peciola ROMA

rano in tredicimila, arrivati da tutta Italia e anche dall’estero, ad acclamare martedì sera all’Ippodromo delle Capannelle per il festival Rock in Roma, il duo più chiacchierato del momento - che poi duo non è più, visto che sul palco si fanno affiancare da due musicisti, al basso e alle tastiere e chitarre - per l’unica apparizione sul suolo italico del tour mondiale con il quale stanno presentando il loro ultimo lavoro discografico, l’ottavo della carriera, dal titolo Turn Blue. Stiamo parlando dei The Black Keys, ossia Dan Auerbach (chitarra e voce) e Patrick Carney (batteria), che dagli esordi molto «alternative» e «indie», sulla scia di gente come White Stripes (è di poco tempo fa infatti la polemica scatenata da Jack

White che li ha accusati di essere niente altro che dei cloni... per poi chiedere scusa e ritrattare), hanno pian piano allargato i loro orizzonti fino ad arrivare ad essere una vera e propria band da milioni di copie vendute in tutto il mondo. Ma questa vena da rockstar in realtà sul palco, e su un palco grande come quello del Rock in Roma, non traspare affatto e resta invece quella vena, probabilmente indelebile, di band di nicchia, se non addirittura di culto, che forse avrebbero fatto meglio a mantenere e a coltivare, anziché lasciarsi andare all’inseguimento del successo «interplanetario». Tutta questa premessa semplicemente per raccontare di un concerto che avrebbe potuto essere ben altro, perché i brani che Auerbach ha creato e saputo costruire assieme al sodale Carney nel corso degli anni sono di assoluto

livello, quasi tutti, anche se certamente non esattamente originalissimi quasi, perché il singolo tratto proprio da Turn Blue, Fever, è una delle cose più scioccanti che si sono ascoltate negli ultimi mesi -, ma l’altra sera di tutto ciò se ne è avuta riprova solo parzialmente. Una scaletta claudicante con la eccessiva differenza tra le nuove e le vecchie composizioni, ovviamente a favore di quest’ultime - e pause tra un pezzo e l’altro incomprensibili, e, soprattutto, un sound di insieme che non ha convinto, con i livelli dei vari strumenti mai ben bilanciati, e anche qualche piccola, lieve, ma percettibile, magagna tecnica, specie nel drumming di Carney che è sembrato in alcuni momenti avere qualche cedimento. Auerbach dal canto suo ha provato fa rimediare, forse un po’ troppo tardi, quando buona parte dello spettacolo era ormai andato, e tutto si è ripreso verso il finale con una delle loro hit più conosciute e apprezzate, Lonely Boy, tratta dal precedente album, El camino, quello che li ha definitivamente consacrati come band

ltare il duo statunitense

COUNTING CROWS · Il 16 settembre nuovo album

TRENTO

Guerra ’15-’18 film e inediti

Una mostra cinematografica «La grande guerra sul grande schermo» - che sarà inaugurata il 28 luglio nella Galleria nera di Piedicastello di Trento e resterà aperta fino al 14 giugno 2015, proporrà per la prima volta oltre 30 titoli inediti, tra film e documentari, che hanno come oggetto episodi della prima guerra mondiale. Cinema e storia è il filone tematico che la Fondazione Museo storico del Trentino ha voluto approfondire con lavori di ricerca e di stu-

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fascicolo nazionale

CULTURA & SPETTACOLI

Giovedì 10 luglio 2014

PPN

CIVIDALE (UD) - La 23/a edizione del Mittelfest, in programma dal 19 al 27 luglio, vedrà per la prima volta in veste di autore teatrale e attore il musicista jazz Stefano Bollani, che al festival della Mitteleuropa presenterà l'anteprima dello spettacolo "La Regina Dada", scritto con l'attrice-fidanzata Valentina Cenni, protagonista in scena. La rassegna, illustrata ieri a Cividale, è intitolata "Segnali. Cartografia della bellezza inquieta", e si articola in otto percorsi

MITTELFEST

MUSICISTA E ATTORE Stefano Bollani

Per la prima volta Stefano Bollani autore teatrale tra musica, danza, teatro, cinema, marionette e burattini; il festival vedrà avvicendarsi alcuni dei più importanti registi europei: da Ivica Buljan, che porta in scena una co-produzione serbo-sloveno-croata, "Una tomba per Boris Davidovic", a Jan Fabre, con l'assolo "Attends, attends, attends" creato per il

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sitrice Sofija Gubajdulina, un programma su musiche di Bach eseguito dalla Filarmonica del Regio di Torino diretta da Andres Mustonen, il concerto della Camerata Salzburg e la prima della suite "Questa libertà", composta da Glauco Venier da un romanzo del poeta friulano Pierluigi Cappello.

performer Cédric Charron. Per la danza arriveranno Jiri e Otto Bubenicek dalla Repubblica ceca, col galà "Le souffle de l'ésprit", ma anche la compagnia di Rotterdam "Scapino Ballet" che presenterà "Pearl", spettacolo su musiche di Vivaldi, de Visée e Merula. Per il cartellone di musica, un focus sulla compo-

E Jarrett alla Fenice sorrise al pubblico

Per il rigoroso musicista americano, tra jazz e contaminazioni un concerto indimenticabile che ora potrebbe diventare un disco Gianpaolo Bonzio VENEZIA

Era proprio tranquillo l’altra sera Keith Jarrett alla Fenice. Così sereno e a proprio agio da arrivare a sorridere al pubblico, un fatto a dir poco raro per uno come lui che è solito abbandonare la scena per una macchina fotografica in azione o per un commento da parte della gente. Nel teatro veneziano, invece, si è compiuto quel fortunato incrocio che fa di un suo concerto un evento spesso ineguagliabile. E così, dopo oltre due ore di musica e tre inaspettati bis,

sco. Poco prima dell’inizio della serata, infatti, era stato spiegato che tutta la performance sarebbe stata registrata dai tecnici dell’Ecm, la storica etichetta jazz di Monaco di Baviera. Da qui l’invito ad evitare rumori. Che il pianista statunitense, ad un anno di distanza della precedente performance con la formula del trio, si trovasse a suo agio alla Fenice lo si è capito fin dai primi brani, in cui accanto ad intense improvvisazioni ha poi via via inserito alcuni temi della sua lunga produzione nel campo del canzoniere americano e non solo

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IL FRASEGGIO

«Non so neppure io

CONCERTO Un’esibizione di Keith Jarrett salita senza alcuna indicazione di partenza come è nel suo stile. La sua è una musica di una bellezza tormentata che prende corpo con quella spontaneità che solo i grandi interpreti riescono a raggiungere. Che si tratti di un blues, di un vecchio pezzo di Coltrane, di un passaggio quasi atonale, oppure di un brano con echi spagnoli o di altri angoli del pianeta, Jarrett dimostra una visione sonora spesso oscura, ma sempre ricca di emozioni. Il contesto, come detto, è stato fondamentale perchè in questa dimensione veneziana Jarrett si è praticamente abbandonato (non è proprio

do senza sosta con un piede per accentuare uno swing già mozzafiato. Il tutto inserito nel suo particolare modo di stare in solitudine al pianoforte, ora piegandosi sulla tastiera ora suonando praticamente in piedi. In sala, in un rigoroso silenzio, la musica di Jarrett ha di fatto spezzato i confini tra i generi, facendo passare il jazz come chiave di interpretazione di una realtà che si genera e si espande soprattutto dal suo fraseggio potente, colto e, a tratti, quasi malinconico. Ma in ogni caso, con il concerto alla Feni-


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VATICANO » Svolta allo Ior: il nuovo presidente è il francese De Franssu

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■ A PAGINA 7

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■ GIANTIN A PAGINA 10

Venti di guerra con Hamas Ultimatum di Peres

Tre morti nell’esplosione di una fabbrica di fuochi

Mutui, le banche straniere nel mirino di Orban

Le riforme alla prova dell’aula

Ok in commissione al Senato non elettivo e alle nuove regole per l’elezione del capo dello Stato Grillo torna a sfidare Renzi: «È un patto salva-Silvio». Ma nel M5S è caos ■ ALLE PAGINE 2 E 3 IDEA DAGLI USA PER UNA SVOLTA ECONOMICA

MONDIALI

I rigori dopo la noia, sarà finale Argentina-Germania

di FRANCO A. GRASSINI

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elle riforme delle istituzioni opportunamente avviate dal presidente del Consiglio, MatteoRenzi, mancano, almeno per ora, quelle specificamente economiche. Un suggerimento può venire da uno dei pochissimi economisti di fama mondiale che aveva previsto la crisi del 2008, Robert Shiller, non a caso esponente di una nuova recente scuola di economia, quella comportamentale, che contesta che razionalità ed egoismo, come ritengono le scuole tradizionali, siano la basedi tuttele scelte umane. Tale autore ha giorni addietro elogiato una nuova formula di società per azioni che cominciaa diffondersi negli Stati Uniti. Si tratta delle così dette “benefit corporations” ( società per azioni che apportano benefici) nate nel 2010 nel Maryland e rese legali in oltre la metà degli Stati americani; attualmente ne esistono circa un migliaio. Si tratta di società che accanto al fine di lucro includono tra i propri obiettivi altri di tipo sociale o ambientale e differiscono da quelle tradizionali per obblighi di trasparenza e responsabilità degli amministratori. È opportuno precisare che gli obiettivi non di profitto debbono essere chiaramentespecificati , dettagliati e c’è obbligo di fare una specifica relazione, accanto a quella annuale di bilancio, in argomento.

cronache IMPOSTE

Arriva la Tasi: calano le aliquote e le detrazioni Arriva la Tasi: le nuove aliquote si annunciano sì più basse dela vecchia Imu ma più basse saranno pure le detrazioni permesse dalla norma. ■ RAUBER APAGINA 19

TRIESTE-OPICINA

Il Tram riparte ma non ancora per il pubblico

■ A PAGINA 25

IL DRAMMA sulle rive ■ ■ Sono serviti i calci di rigore dopo 90 minuti regolamentari e 30 supplementari all’insegna della noia. E ai rigori l’Argentina ha eliminato l’Olanda: 4-2 il risultato finale per Messi e compagni. Domenica la finale sarà dunque Argentina-Germania, mentre sabato per il terzo posto si gioca Brasile-Olanda. ■ ■ DA PAGINA 37 A PAGINA 40

REGIONE

AUTOSTRADA

L’opposizione va all’attacco: «Contributi agli amici»

La ripresa sulla rete di Autovie: aumentano i mezzi pesanti

■ SEGUE APAGINA 3

■ GRECO A PAGINA 17

■ TOMASIN A PAGINA 15

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C'è una “chicca” da non perdere, tra le tante luci del Mittelfest edizione numero 23, pronta ad aprire i battenti il 19 luglio prossimo a Cividale, e presentata ieri nella città ducale. Il festival ospiterà, infatti, la prima performance in assoluto in veste di autore teatrale e di attore di Stefano Bollani, noto volto televisivo e pianista jazz di fama. I protagonisti di questa edizione vengono da 10 Paesi. ■ ROCHIRA APAGINA 32

ITS 2014

I talenti della moda fashion, gioielli, accessori e artwork Un inserto di dodici pagine sulla tredicesima edizione

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DOMANI

Afghano annegato tra l’indifferenza dei passanti Morto, sotto gli occhi di tutti. Gli indifferenti di Molo Audace come gli indifferenti di Barcola qualche anno fa. ■ APAGINA 22CON UNCOMMENTODIPAOLO RUMIZ


Data: 10 luglio 2014 Pagina: 1 (dettaglio)

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i calci di rigore dopo 90 minuti regolamentari e 30 supplementari all’insegna della noia. E ai rigori eliminato l’Olanda: 4-2 il risultato finale per Messi e compagni. Domenica la finale sarà dunque Arnia, mentre sabato per il terzo posto si gioca Brasile-Olanda. ■ ■ DA PAGINA 37 A PAGINA 40

AUTOSTRADA

zione va all’attacco: buti agli amici»

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La ripresa sulla rete di Autovie: aumentano i mezzi pesanti ■ GRECO A PAGINA 17

■ TOMASIN A PAGINA 15

FESTIVAL

Decolla il Mittelfest, sempre più europeo C'è una “chicca” da non perdere, tra le tante luci del Mittelfest edizione numero 23, pronta ad aprire i battenti il 19 luglio prossimo a Cividale, e presentata ieri nella città ducale. Il festival ospiterà, infatti, la prima performance in assoluto in veste di autore teatrale e di attore di Stefano Bollani, noto volto televisivo e pianista jazz di fama. I protagonisti di questa edizione vengono da 10 Paesi. ■ ROCHIRA APAGINA 32

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IL PICCOLO GIOVEDÌ 10 LUGLIO 2014

Dal19 al 27luglio protagonistida diecipaesi europei:iregisti Buljane Fabre,i danzatori Bubenicek, AdrianaAsti direttadaRonconi

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MITTELFEST » A CIVIDALE

di Alberto Rochira ◗ CIVIDALE

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'è una “chicca” da non perdere, tra le tante luci del Mittelfest edizione numero 23, pronta ad aprire i battenti il 19 luglio prossimo a Cividale, e presentata ieri nella città ducale. Il festival ospiterà, infatti, la prima performance in assoluto in veste di autore teatrale e di attore di Stefano Bollani, noto volto televisivo e pianista jazzdi fama. Il musicista e compositore porterà in riva al Natisone per il debutto in anteprima lo spettacolo “La Regina Dada”, scritto con e per l’attrice Valentina Cenni, protagonista con la quale dividerà il palco proprio nel gran finaledelfestival, il27luglio. Ieri alla presentazione nel Monastero delle Orsoline, c’erano il direttore artistico Franco Calabretto, il presidente dell’associazione Mittelfest Federico Rossi, la consulente della direzione artistica per la sezione teatro Rita Maffei (CSS-Teatro Stabile d’Innovazione), il sindaco di Cividale Stefano Balloch, il presidente della Commissione Cultura in consiglio regionale Vincenzo Martines. «Novità ma anche continuità è il segno di questo festival - ha detto Calabretto - che da sempre nel suo dna è vetrina internazionale, ma anche attenzione alle migliori realtà del territorio». Sono questi i due binari sui quali si muove l’edizione 2014, intitolata “Segnali. Cartografia della bellezza inquieta”, articolata in otto percorsi di musica, danza, teatro, cinema, marionette e burattini, (per un totale di oltre 50 appuntamenti), pronta perlaverniceufficialeil19 luglio (ore 17) alla presenza delle autorità regionali e di rappresentanzedall’estero. «Ricordo - ha sottolineato Calabretto - che l’ambasciatore d’Italia a Vienna per la presentazione del festival ha riconosciuto come il Mittelfest, dalla fine degli anni Novanta, sia stato un laboratorio culturale di radicali e profondi cambiamenti intervenuti a livello politico e sociale nelvecchiocontinente». Da più di vent’anni, infatti, Mittelfest registra le trasformazioni e le tensioni che hanno attraversato l’Europa, raccontando i molteplici aspetti dell’inquietudinecontemporanea.E la forte connotazione internazionale viene ripresa con la presenza, quest’anno, di oltre 10 Paesi dell’area centro europea (Austria, Croazia, Germania, Repubblica Ceca, Serbia Slovenia, Svizzera fino a Paesi Bassi e Kazakistan), affiancata da produzioni e ospitalità italiane, anche in anteprima assoluta, ed alcune eccellenze artistiche del Friuli VeneziaGiulia. «Mittelfest anche per rilanciare la specialità di questa regione - ha annunciato Federico Rossi -

Qui sopra Jiri e Otto Bubenicek, grandi danzatori dalla Repubblica Ceca; in alto, “Attends, attends, attends” di Jan Fabre; sotto “Una tomba per Boris Davidovic, produzione serbo-sloveno-croata

Bollani diventa attore e Ariella Reggio fa la diva con le Sorelle Marinetti una terra che ha sempre intercettato lingue e culture diverse, diventando un laboratorio permanentedi dialoghie scambi». Maffei ha sottolineato la particolarità del cartellone della prosa: «Sarà caratterizzato da co-produzione transnazionali, che fanno capo a una visione culturale e teatrale veramente europea». Balloch da parte sua ha segnalato l’auspicio di «attirare nella città ducale che è patrimonio dell’Umanità dell’Unesco non solo il pubblico regionale appassionato di cultura, ma anche chi sceglie la regione per una vacanza». A questo dovrebbe contribuire anche il ricco programma di eventi collaterali, come Mittel Museo (con una serie di visite guidate e di conferenze) e Mittel workshop, i laboratori che partono con la fotografia il 15 e 16 luglio (gratuito, a cura di Luca

In prima assoluta la suite “Questa libertà” composta da Glauco Venier sulla scorta del romanzo di Pierluigi Cappello e un focus sulla compositrice Sofija Gubaijdulina

D’Agostino). Avviato dall’anteprima del concerto con la “Messa da Requiem” di Verdi diretto da Riccardo Muti il 6 luglio davanti al Sacrario di Redipuglia (Gorizia) per il centenario dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, il festival vedrà avvicendarsi alcuni dei più importanti registi d’Europa: da Ivica Buljan, che

porta in scena una co-produzione serbo- sloveno-croata, “Una tomba per Boris Davidovic”, tratto dal romanzo dello scritto serbo Danilo Kiš, a Jan Fabre, con l’assolo “Attends, attends, attends” creato appositamente perilperformerCédricCharron. Per la danza arriveranno Jiri e Otto Bubenicek (discendenti da un’antica famiglia del circo) dal-

Stefano Bollani sarà attore con Valentina Cenni in “La Regina Dada”

la Repubblica ceca con il galà “Le souffle de l’ésprit”, ma anche la compagnia di Rotterdam “Scapino Ballet” che presenterà “Pearl”, spettacolo su musiche di Vivaldi, de Visée e Merula eseguitedalvivo. Per il cartellone di musica, un focus sulla compositrice Sofija Gubajdulina, un programma su musiche di Bach eseguito dalla Filarmonica del Teatro Regio di Torino diretta da Andres Mustonen, il concerto della Camerata Salzburg e la suite “Questa libertà”,inprima assoluta,composta daGlauco Veniersullascorta del romanzo del poeta Pierluigi Cappello, premio Montale 2004 e ultimo premio letterario internazionale Tiziano Terzani. Lo stesso Cappello farà una partecipazionestraordinaria,accantoa Fabiano Fantini e Massimo Somaglino, cui sono affidati gli effetti voce, e al quartetto d’archi Mansutti-Apollonio-Cossio-Mu-

Il maestro del teatro contemporaneo Gabriele Vacis dialoga con una compagnia di giovani attrici italiane, polacche, macedoni e bulgare in “La parola padre”

sto. Tra i ritorni a Cividale, quello della compagnia di Lubiana Slovensko mladinsko gledališce con uno spettacolo firmato dal registacroatoOliverFrlji„. Daldramma “FaustIn& Out”, firmato nel 2010 dal Premio Nobel per la letteratura Elfride Jelinek, trae origine il progetto dell’Accademia degli Artefatti Sketches, diretto da Fabrizio Arcuri, al debutto in prima assoluta il 20 luglio. Ancora per il teatro, l’ultima proposta di un maestro del teatro contemporaneo italiano come Gabriele Vacis, che dialoga con una compagnia di giovani attrici italiane, polacche, macedoni e bulgare in “La parolapadre”. Molte le eccellenze regionali in calendario: I Solisti dell’Orchestra del Teatro Verdi di Triestepropongono unaversionede l’Histoire du soldat con la voce recitante dell’attore Massimo Somaglino (19 luglio) mentre una coreografia firmata da Marta Bevilacqua ci porta con “Ruedis_ruote di confine”, ad attraversare il 1914 -18 su due ruote. Il 20 luglio, in prima nazionale, la commedia musicale “Sciantose, eccentriche e dive del microfono (storia di canzonette e di guerre mondiali)”, scritta e diretta da Giorgio Umberto Bozzo con la collaborazione di Marco Barocci, è una prima assoluta con l’attrice Ariella Reggio e il trio delle Sorelle Marinetti, al pianoforte Christian Schmitz. Tra gli altri protagonisti, Adriana Asti in “Danza macabra” di Strindberg firmato da Luca Ronconi, Alfredo Lacosegliaz con unainstallazionemultivideo (25 e 26 luglio), il Teatro dei Piccoli di Podrecca che viene festeggiato nel centenario della sua fondazione. Torna anche il Teatro di Figura con due spettacoli nel cartellone serale, mentre “Segnali di Cinema” ripropone in cinque appuntamenti l’incontro tra grande cinema e musica dalvivo. @AlbertoRochira ©RIPRODUZIONERISERVATA


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Messaggero Estate

MESSAGGERO VENETO GIOVEDÌ 10 LUGLIO 2014

festival» mittelfest 19-27 luglio

di Gian Paolo Polesini

V

entitré Mittelfest. A metterli uno accanto all’altro vien fuori l’umore dell’Europa di un ventennio. Nel 1991 il fracasso dei crolli ampliava gli sguardi, respiravi il frizzante di una rivoluzione benefica, pareva la svolta, e lo fu, peraltro. Alle alternanze storiche l’uomo ci si deve abituare, anche se al peggio è dura convertirsi. La cultura, seppure sfiancata dalla politica, fa il suo corso dannandosi l’anima per affacciarsi su un palcoscenico qualunque. L’aspetto confortante è che, in qualche modo, ce la fa sempre. E ben corrisponde al tempo instabile l’insegna Segnali, cartografia della bellezza fragile e inquieta che il festival mitteleuropeo 2014 ha issato sul pennone. Li stiamo aspettando, meglio se concreti e di sostanza; di quelli leggeri non ce ne facciamo un granché. Non siamo privi di difficoltà, adesso, e ci fa un pensiero il presidente Federico Rossi stringendo il focus su «un territorio ricco di associazioni di qualità, magari gestite da volontari, che non devono essere dimenticate». Rossi amplia la gittata sul vecchio continente «strozzato dalle banche e dalle lobby, atti scellerati che di fatto impediscono la crescita di vitalità artistiche fondamentali. La nostra continua sfida, e quella di quest’anno aggiunge nuove utili stimolazioni, è intercettare eccellenze straniere e rilanciare le nostre specialità a chilometri zero». Ecco il punto. Sul nuovo disegno di legge di riordino del settore culturale ci ha ragionato con pochi tratti nitidi il presidente della commissione cultura del consiglio regionale Vincenzo Martines. «Proprio per non trascurare realtà coinvolte e finanziate gli anni scorsi, in accordo con l’assessore

Galleria fotografica per un’idea cromatica d’insieme di alcuni incontri programmati per il Mittelfest, a Cividale da sabato 19 a domenica 27. Otto percorsi per stabilire quali sono i segnali da captare per metterci in pari con la cultura contemporanea non soltanto friulana, ma europea

L’imperativo 2014 è cogliere i segnali della fragile bellezza E Vincenzo Martines lancia le audizioni per il disegno di legge sulla cultura Torrenti, ho organizzato delle audizioni affinché emergano logica e trasparenza, nonché suggerimenti per completare al meglio una situazione che sta creando non poca preoccupazione». Altre voci salgono nella presentazione cividalese di un cartellone multitasking (venti appuntamenti musicali, tredici teatrali, nove di danza, tre di cinema più il teatro di figura): il sindaco Balloch insiste sul «mai banale tragitto mittelfestiano, capace anno

dopo anno di cogliere i sentimenti del presente». Regione certo, da sempre al fianco del Mittelfest, ma senza altri fedeli sarebbe dura. E la Fondazione Crup, ieri rappresentata dal consigliere d’amministrazione Marco Maria Tosolini, non lascia soli i costruttori di sogni nemmeno quest’anno, «per la fiducia che riponiamo in questa rassegna, un laboratorio dinamico d’idee di grande comunicazione».Otto percorsi, come hanno dettagliatamente

spiegato in conferenza stampa - scivolata infine nelle raffinatezze dello chef Emanuele Scarello - il direttore Franco Calabretto e la consulente per la prosa Rita Maffei, (l’approfondimento nell’articolo di spalla in pagina). L’abbrivio ufficiale sarà per sabato 19, alle 17, nella chiesa di San Francesco con il rito propiziatorio alleggerito dal Quartetto d’ottoni del conservatorio Tomadini. Segnali a Sud-Est spalancherà la porta sulla via internazio-

nale, Segnali per la bellezza curioserà nella gestualità contemporanea della danza, Segnali di memoria contempleranno il ricordo, fil-rouge del primo atto festivaliero, Segnali d’oggi, be’, non serve il sottotitolo, e Segnali di cinema, idem. Con l’aggiunta preziosa di Mittel-figura, Mittel-Museo e Innovatori-Conservatori Avremo modi e tempi per srotolare assieme il cartellone, piuttosto ricco in verità. Giusto così ci concediamo dei

morsi alla rinfusa. Il debutto in scena di Stefano Bollani, peraltro già annunciato, ci pare valga una visita. Altro pianista in combutta con un poeta, stavolta. Glauco Venier e Pierluigi Cappello uniti da un suite musicale ispirata al romanzo Questa libertà. Rivedremo Luca Ronconi e Gabriele Vacis, sempre un gran piacere e ascolteremo i nostri amici friulani Collavino, Somaglino, Fagiolo. Più tutto il resto. ©RIPRODUZIONE RISERVATA


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Messaggero Estate

GIOVEDÌ 10 LUGLIO 2014 MESSAGGERO VENETO

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Calabretto: «Recupereremo il rapporto con Cividale» Il direttore svela che il tema della “Grande Guerra” proseguirà anche nel 2015 Rita Maffei e il teatro: «Vogliamo raccontarvi la Mitteleuropa dell’anima» ◗ CIVIDALE

il premio

L’Adelaide Ristori alla miglior attrice 2013 Mercoledì 23, nel foyer del teatro Ristori di Cividale, alle 17, è in programma la cerimonia di consegna del Premio Adelaide Ristori, quindicesima edizione del Premio Adelaide Ristori per la migliore interpretazione femminile dell’edizione Mittelfest 2013. Dal 1999, il Premio è stato istituito dal Soroptimist International d’Italia, Club di Cividale del Friuli, nell’ambito delle finalità di

promozione della cultura e di valorizzazione del ruolo della donna nella società proprie del Soroptimist International. Il riconoscimento sarà consegnato all’attrice che ha raccolto maggiori consensi dalla commissione Soroptimist e ha partecipato come attrice di prosa, anche non protagonista, a una rappresentazione nell’ambito della scorsa edizione del festival.

Annata di transizione, si era detto - con cautela d'obbligo nel mese di marzo, data del rimpasto ai vertici dell'Associazione Mittelfest. Non sarà così, ormai lo si è ben capito: il cartellone del festival 2014 non è accumulo improvvisato, ad onta dello stretto, se non strettissimo, margine operativo. «È stata lotta contro il tempo, vero», conferma il direttore artistico Franco Calabretto, ma il rischio di una proposta raffazzonata è stato evitato con cura meticolosa. Il nuovo corso della rassegna si impernia su una visione netta, precisa. E di prospettiva: «Difficile immaginare che il filo conduttore del programma di quest’anno, la Grande Guerra, non trovi un seguito nel 2015 e avanti, fino al 2018». Si cercherà, ovvio, di «non farne un unicum», di bilanciare il richiamo al dramma di un secolo fa con spunti e suggestioni di differente natura, ma il progetto che debutterà il prossimo 19 luglio «è destinato ad avere un prosieguo». Abbozzi (se non addirittura idee, fin d'ora) di lunga gittata, insomma. Probabile, in definitiva, che i Segnali cui è intitolato il Mittelfest numero ventitré si dilatino e si consolidino, nell' imminente futuro, secondo i principi di una doppia filosofia: «Perno, unico, su Cividale» (rientrati, per il momento almeno, i precedenti tentativi di diaspora) e «recupero della connotazione internazionale di una manifestazione dimostratasi anticipatrice di tante scelte della politica». Segnali, si diceva. Sulle chiavi di lettura ci si può sbizzarrire, addentrandosi persino nelle sfere della logistica, dell'organizzazione: «Indizi di cambiamento nella gestione del festival - esemplifica il coordinatore -: il rinnovo di direzione e presidenza e il ripristino del Cda hanno prodotto sviluppi sul fronte dell'attenzione al ruolo di Cividale. Puntiamo a

Calabretto, Rossi, Maffei e Devetag alla presentazione (Foto Phocus Agency)

Fate uno scatto per catturare lo spirito La presenza sempre più diffusa dei social network e l’abitudine dello scatto con il telefonino ha suggerito a “Mittelfest” di lanciare una competizione fotografica a cui possono partecipare tutti gli spettatori e gli ospiti di Cividale. Si tratta di fermare con l’obiettivo dello smartphone un’immagine di Cividale in tempo di festival: le sue strade, la gente, le atmosfere, i colori. Attenzione: niente fotografie durante gli spettacoli o concerti, perché gli scatti potrebbero disturbare il lavoro e la concentrazione degli artisti. L'idea, invece, è di catturare lo spirito della manifestazione, la città, l’animazione. Basterà condividere su Facebook, Twitter, Instagram, una o più fotografie, senza dimenticare l’hashtag #mittelfest. Ogni giorno (a partire da domenica 20 e fino a domenica 27) verrà scelta la miglior fotografia della giornata precedente. Chi l’ha scattata otterrà due ingressi gratuiti, a sua scelta, a uno dei successivi spettacoli di Mittelfest. E’ facile. Allora: mano ai telefonini e click! (con raccomandazione finale: niente fotografie durante gli spettacoli). L’iniziativa è dedicata alla memoria di Ennio Grasso, collaboratore di Mittelfest.

recuperare il rapporto affettivo, e l'orgoglio, della città per la sua creatura. E ci sono poi, naturalmente, le tracce incarnate dai vari percorsi artistici, che offriranno viaggi nella memoria, nella bellezza, nell'oggi, nel sud-est, nel cinema, nell'affascinante mondo - che ci ripromettiamo di valorizzare appieno - del teatro di figura...». Fil rouge il dramma del primo conflitto mondiale, appunto, che aprirà la strada - gettando un ponte fra passato e contemporaneità - a riflessioni sui turbamenti politici, sociali e culturali dell'attualità, sui sussulti che scuotono il vecchio continente nei nostri giorni. Contraltare alla pesantezza delle evocazioni belliche sarà l'immersione in quella Grande Bellezza (palese il richiamo alla pellicola da Oscar) cui danno voce «la plasticità della danza, il rigore delle geometrie musicali, il messaggio graffiante della prosa». «Siamo un festival - rivendica Calabretto -, non un convegno di studi. Respiro e festa, dunque, non solo serietà: Mittelfest dovrà diventare, fra l'altro, strumento di lancio, a livello europeo, delle eccellenze regionali». Volendo coniare un motto? «Tradizione, sperimentazione, promozione, sinergie». Internazionali. O meglio, citando Rita Maffei (consulente del direttore nel comparto della prosa): «Transnazionali. Le scelte che abbiamo compiuto nel ramo del teatro - motiva - rispondono al desiderio di raccontare una Mitteleuropa dell'anima, prima che storica o geografica. Gli spettacoli selezionati vogliono evocare il superamento dei confini: lo fa magistralmente l'evento d'apertura, Dannato sia il traditore della patria sua!, che va al di là delle frontiere fisiche ma, non di meno, di quelle dei linguaggi scenici... Focali pure i temi della patria, dell'appartenenza, della lingua materna». Lucia Aviani ©RIPRODUZIONE RISERVATA

RIAPRIAMO IL POZZODIPINTO


Data: 10 luglio 2014

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il premio

L’Adelaide Ristori alla miglior attrice 2013 Mercoledì 23, nel foyer del teatro Ristori di Cividale, alle 17, è in programma la cerimonia di consegna del Premio Adelaide Ristori, quindicesima edizione del Premio Adelaide Ristori per la migliore interpretazione femminile dell’edizione Mittelfest 2013. Dal 1999, il Premio è stato istituito dal Soroptimist International d’Italia, Club di Cividale del Friuli, nell’ambito delle finalità di

promozione della cultura e di valorizzazione del ruolo della donna nella società proprie del Soroptimist International. Il riconoscimento sarà consegnato all’attrice che ha raccolto maggiori consensi dalla commissione Soroptimist e ha partecipato come attrice di prosa, anche non protagonista, a una rappresentazione nell’ambito della scorsa edizione del festival.

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RIAPRI


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Data: 10 luglio 2014

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Calabretto, Rossi, Maffei e Devetag alla presentazione (Foto Phocus Agency)

Fate uno scatto per catturare lo spirito La presenza sempre più diffusa dei social network e l’abitudine dello scatto con il telefonino ha suggerito a “Mittelfest” di lanciare una competizione fotografica a cui possono partecipare tutti gli spettatori e gli ospiti di Cividale. Si tratta di fermare con l’obiettivo dello smartphone un’immagine di Cividale in tempo di festival: le sue strade, la gente, le atmosfere, i colori. Attenzione: niente fotografie durante gli spettacoli o concerti, perché gli scatti potrebbero disturbare il lavoro e la concentrazione degli artisti. L'idea, invece, è di catturare lo spirito della manifestazione, la città, l’animazione. Basterà condividere su Facebook, Twitter, Instagram, una o più fotografie, senza dimenticare l’hashtag #mittelfest. Ogni giorno (a partire da domenica 20 e fino a domenica 27) verrà scelta la miglior fotografia della giornata precedente. Chi l’ha scattata otterrà due ingressi gratuiti, a sua scelta, a uno dei successivi spettacoli di Mittelfest. E’ facile. Allora: mano ai telefonini e click! (con raccomandazione finale: niente fotografie durante gli spettacoli). L’iniziativa è dedicata alla memoria di Ennio Grasso, collaboratore di Mittelfest.

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Cultura&Spettacoli A VILLA 2014 MANIN

A CASSACCO Sogni con il baritono Rumetz

Si va verso il tutto esaurito per il concerto di domani, alle 21.30, di Fiorella Mannoia. Gli ultimi biglietti saranno venduti domani sera, dalle 19.30

CASSACCO - Terzo appuntamento per il Piccolo Festival Fvg nelle “Dimore da sogno” del Friuli Venezia Giulia. Per l’avvio della sezione “Voci da Sogno”, la manifestazione dedicherà oggi a Villa Gallici Deciani a Montegnacco di Cassacco alle 21, “Sogni, visioni e malie” con Paolo Rumetz, celebre baritono triestino ormai di fama mondiale e Sabina Arru al pianoforte. Musiche di Tosti, Gastaldon. Brogi, Denza e Rotoli.

Data: 10 luglio 2014 Pagina: 24

Giovedì 10 luglio 2014

A UDINE Il Dittatore di Allen

A UDINE Commedia al parco

UDINE – Apre al Visionario Gli anni in tasca, rassegna gratuita organizzata dalla Mediateca Quargnolo con il Cec, dedicata ai “mestieri più pazzi del mondo”. Oggi alle 17.30 tocca a Il dittatore dello stato libero di Bananas, che illustrerà il mestiere del revolucionario, di Woody Allen.

UDINE - Teatro, oggi alle 21, al Parco Ardito Desio in via Val D’Arzino, con “Chicchirichì!!! Un matrimoni, un funeral e l’arc di san Marc”, con la “Compagnia Teatri Viart”. Diretta da Giorgio Monte, è una commedia in friulano su una famiglia tutta al femminile.

FESTIVAL Il cartellone 2014 presentato a Cividale che tornerà sede di tutti gli spettacoli

IlMittelefesttiralefila degliorroridellaguerra Angela Felice CIVIDALE

Si presenta anche a Cividale la 23.ma edizione di Mittelfest, dopo Milano e Vienna e l’emozionante anteprima del “Requiem” di Verdi, diretto al Sacrario di Redipuglia dal maestro Muti. A salutare la rassegna 2014, tra gli ospiti, Stefano Balloch, sindaco della città ospitante dove, con ritorno al passato, tutto il cartellone sarà concentrato; Vincenzo Martines, per la Regione; Fabrizio Pitton, per la Provincia di Udine; Marco Maria Tosolini, per la Fondazione Crup. Tocca però ai curatori del festival, da poco rinnovati, tenere a battesimo il cartellone, cucito a tempi record con 50 appuntamenti tra sabato 19 e domenica 27, fatto di musica, danza, prosa, cinema e teatro di figura, attorno al leit motiv della sigla “Segnali”, da valorizzare nella “Cartografia della bellezza inquieta”. «Sono le tracce – premette il neopresidente Federico Rossi da evidenziare dentro la fragilità dell’Europa di oggi, indebolita dal veleno dei nazionalismi rispetto ai principi fondativi della convivenza pacifica tra popoli e culture. Si tratta di una crisi complessa a cui può venire una risposta dalla cultura, che in regione vanta un esemplare dinamismo di cui è auspicabile che la politica tenga conto, tra eccellenze e un reticolo prezioso di tante piccole realtà a Km zero». Come la prima assoluta di Trê zovini, ispirato all’opera di Novella Cantarutti su drammaturgia di Carlo Tolazzi e Massimo Somaglino, che ne cura anche la regia, con Chiara Benedetti, Sara Rainis e Aida Talliente, produzione del Css con il contributo dell’Arlef. Segnali come esili fili di una trama che, nel programma illustrato dal neodirettore artistico Franco Calabretto, vanno nella direzione dell’attenzione all’oggi e del cambiamento, a partire dalla memoria del passato. Immancabile, allora, il riferimento all’immane tragedia della Grande Guerra, nel centenario del suo scatenarsi, o della guerra in

sé, come nella giornata inaugurale con la musica di “Histoire du soldat” con l’Orchestra del Verdi di Trieste (ore 19, Chiesa di San Francesco) e con lo spettacoloprovocazione di “Dannato sia il traditore della patria sua!” dello sloveno Oliver Frljic (ore 20.30 al Ristori), correlato da proposte collaterali, come (il 25 dalle ore 15.30, Ex-Orsoline) la video-installazione di Alfredo Lacosegliaz “L’insostenibile arte della guerra”. Orrori a cui contrapporre la luce della bellezza, accesa da alcuni nomi di spicco: tra gli altri, per la danza, sempre sabato 19 ore 22, in Piazza Duomo,

con il gala “Le soufflé de l’esprit” dei cechi Bubeníck, o, nel prosieguo, con Stefano Bollani in duplice ruolo: pianista jazz, il 26 in Piazza Duomo, e attore con Valentina Celli in “La regina Dada” il 27 al Ristori; Glauco Venier per Pierluigi Cappello (il 24 alle 22, Piazza Duomo); Gabriele Vacis regista de “La parola padre” (il 27 alle 18, Chiesa di

IN PRIMA ASSOLUTA

Il friulano Trê zovini finanziato dall’Arlef

NUOVO CORSO Franco Calabretto, Federico Rossi, Rita Maffei e Antonio Devetag (ph.LdA) San Francesco); Luca Ronconi regista di “Danza macabra” (il 26 alle 20.30 al Ristori); il fiammingo Jan Fabre con “Attends, attends, attends” il 23 alle 21 al Ristori. Chiave di volta del percorso è poi per Rita Maffei, consulente prosa, il carattere transnazionale, come “segnale” di incrocio tra artisti di nazionalità diverse, come lo stesso Fabre o il balcanico Ivica Buljan (“Una tomba per

A LATISANA Ha aperto i battenti la rassegna One Love

Festival reggae con Jimmy Cliff LATISANA - Il One Love Festival, giunto alla sua seconda edizione dopo quella dell'anno scorso a Chioggia, è approdato a Latisana. Ieri sera si è aperta una cinque giorni di sole, mare e musica al Camping Girasole a pochi chilometri da Lignano Sabbiadoro. Il tutto dedicato ai patiti dei ritmi giamaicani, orfani da anni del Sunsplash emigrato in Spagna. Cinque giorni con una line up internazionale, protagonisti i grandi nomi della storia del reggae. A partire Jimmy Cliff (domenica 13 luglio, unica data italiana con apertura del britannico Macka B) che, insieme a Bob Marley e Peter Tosh, ha fatto conoscere anche ai profani la musica in levare. Una carriera cinquantennale attraverso tutte le fasi della storia musicale della Giamaica: dallo ska al rocksteady, dal reggae al digital. Cinquant'anni di musica e ancora tantissimo da condividere e comunicare attraverso le sue liriche e ritmi. Nato a St. James in Giamaica nel 1948, ha iniziato a suonare a soli 14 anni nel 1962 quando si trasferisce a Kingston, dove incide i primi singoli per Count Boyseie e Sir Cavalier. Appena un anno dopo con Hurricane Hattie, una traccia sui disastri provocati dall'uragano omonimo, viene scoperto dal produttore Leslie Kong che non lo abbandona più fino alla sua morte, provocata da un arresto cardiaco nel 1971. Cliff viene lanciato come

stella dello ska. Da Kingston a Londra il passo è breve. In Inghilterra firma per la Island Records che fa uscire i suoi primi album: Jimmy Cliff (Trojan, 1969), Wonderful world, beautiful people, hard road to travel (Trojan, 1971) e Another cycle (Island, 1971). La popolarità arriva con la colonna sonora del film The Harder They Come, girato da Perry Henzell nel 1972 con Jimmy nei panni dell’attore protagonista. In competizione con Bob Marley, Jimmy cambia più volte etichetta, avvicinandosi sempre più al rock e proseguendo una carriera che lo vede nel 1985 vincere un Grammy Award con l'album Cliff Hanger. L’ultimo suo album, Rebirth, è uscito nel 2012 e contiene anche una cover dei The Clash, The guns of Brixton, che ricorda i tempi duri del quartiere a maggioranza giamaicana a sud di Londra. Le sue canzoni sono state rifatte da Willie Neslosn, Bruce Springsteen, Cher, New Order e Fiona Apple. Oltre a Jimmy Cliff anche altre leggende come Max Romeo (venerdì 11 luglio anticipato da Kg Man e Dub Inc) e Inner Circle (giovedì 10 luglio) accanto ai più giovani Anthony B (sabato 12 luglio), Dub Inc., Kabaka Pyramid e gli italiani Mellow Mood (sabato sera) e Train To Roots, ospiti della serata odierna.

DOMENICA SERA

Il cantante giamaicano nell’unica data italiana

Boris Davidovic”, il 21 al Ristori, ore 21). Un mosaico di spunti che si chiuderà immancabilmente prima delle 24 di domenica 27 con le immagini di Charlot alla guerra (film del 1918). Il 28 è numero tabù: nel giugno di cento anni fa – rimarca Calabretto - a Sarajevo partirono due spari e fu l’inizio della grande macelleria. Stop allora alla mittelfesta e spazio al silenzio. © riproduzione riservata

Oggiinbreve CONCERTI

Tedeschi Trucks Band saltata Gli organizzatori comunicano che a giorni sul sito www.bluesinvilla.com saranno pubblicate le informazioni per ottenere il rimborso dei biglietti del concerto annullato per maltempo martedì scorso.

MUSICA

Rubino al Palmanova Outlet Alle 21 torna il Pov Music Contest per giovani talenti. Ospite speciale sarà Renzo Rubino, terzo classificato con il brano “Ora” nella categoria “Campioni” a Sanremo, premiato come “Miglior arrangiamento” per il brano “Per sempre e poi Basta”.

INCONTRI A GRADO

Claudio Martelli si racconta L’ex esponente del Partito Socialista Italiano, alle ore 18 al Velarium presenterà la sua autobiografia Ricordati di vivere (Bompiani, 2013), dai movimenti studenteschi del '68 sino alla fine della Prima Repubblica.

TEATRO

Scenario d’estate a Sacile In Borgo San Gregorio alle 21.15 la commedia “Tre sorelle e…un imbranato” a cura di “Gradisca…il Teatro”, di Aldo Lo Castro e diretta da Salvatore Zona. In caso di maltempo al Teatro Ruffo.


Giovedì 10 luglio 2014

A UDINE

Cultura&Spettacoli 2014

Pontrandolfo racconta i ghiacci attraversati

UDINE - È l’unico esploratore polare italiano in attività e nel suo curriculum ci sono gli “scalpi” dei più importanti regni di ghiaccio della Terra. Tra il 2000 e oggi ha già compiuto 14 traversate – dall’Islanda al Polo Nord, dalla Groenlandia alla Patagonia – di cui 9 in solitaria. Lui è Michele Pontrandolfo, 42 anni, pordenonese doc, che questa sera alle ore 20.45 in Sala Ajace, racconterà, con il compagno di avventure, Marco Martinuzzi, una delle sue più grandi imprese: l’attraversamento della Groelandia con gli sci da sud a nord, trainando delle slitte e con

Data: 10 luglio 2014 PN

Pagina: 25 A CODROIPO

l’ausilio di vele. Con la spedizione “Groenlandia 2012” Pontrandolfo e Martinuzzi hanno completato la prima traversata italiana da sud a nord dell'isola ghiacciata più grande al mondo dopo l'Antartide. Ben 2.315 chilometri percorsi in 54 giorni per tre mesi di spedizione totale. Un’avventura senza precedenti portata a termine con ben 17 giorni di anticipo rispetto ai 70 previsti. I due esploratori racconteranno la loro esperienza con l’ausilio di immagini suggestive della spedizione. Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

XXV

Cinema e disabilità al parco CODROIPO – Ultimo appuntamento oggi con Sguardi fuori campo. Sullo schermo all’aperto del Parco della Biblioteca di Codroipo alle ore 21.15 con ingresso libero (in caso di maltempo al teatro De Cecco) sarà proiettato Món Petit – Piccolo mondo di Marcel Barrena. Albert Casals, ridotto in sedia a rotelle da bambino, non si è mai dato per vinto: la sua passione è viaggiare. Gli bastano pochi soldi per lanciarsi in avventure nei luoghi più impensabili.

Cd sanvitese riscopre il compositore Fiorillo Valentina Silvestrini PORDENONE

IN COPERTINA Lea Birringer, Domenico Mason e Laura Bortolotto

L'Accademia d'Archi Arrigoni di San Vito al Tagliamento riscopre il compositore Federigo Fiorillo in un cd pubblicato da Amadeus, in uscita in allegato al numero di luglio della rivista mensile, considerata in Italia tra le più autorevoli nel settore della musica classica e la più diffusa. Una registrazione di pregio che propone quattro composizioni, di cui due inedite: si tratta delle due Sinfonie Concertanti per due violini e orchestra, suonate dai giovanissimi musicisti della Arrigoni (se l'età media è di 16/17 anni,

internazionale e rivista icona della cultura digitale), Marinella Dalla Colletta (pordenonese, 35 anni, art director di Unostudiox di Pordenone), Riccardo Falcinelli (romano, 41 anni, grafico e insegnante di comunicazione visiva alla facoltà di disegno industriale dell'Università La Sapienza di Roma, autore di graphic novels) e Alberto Trussardi (giovane esperto di mobile marketing, social media management, corporate communication, brand management, gestione di progetti strategici e co-founder di Talent Garden Bergamo).

Vernikov). Si tratta di due inediti non solo sul piano discografico, ma anche per quanto riguarda la pubblicazione della partitura (che verrà editata prossimamente dalla Pizzicato Verlag Helvetia). A rivelarlo è lo stesso Domenico Mason, intervistato da Amadeus (che oltre al cd ha dedicato all'Orchestra di San Vito anche la copertina della rivista). Oltre alle due sinfonie concertanti, il disco comprende anche il Concerto per violino e orchestra n.1 in fa maggiore (violino solista Laura Bortolotto) e la Sinfonia Concertante per due oboi e orchestra solisti Luca Vignali (primo oboe dell'Opera di Roma) e Stefano Rava (titolare della cattedra all'Istituto Superiore di Studi Musicali Verdi di Ravenna). La presentazione dal vivo del disco si terrà martedì 22 luglio a Cividale del Friuli all'interno del Mittelfest, al primo anno di direzione di Franco Calabretto. La riscoperta di Fiorillo è avvenuta in breve tempo, da quando a gennaio Domenico Mason (direttore dell'Orchestra dell'Accademia Arrigoni) decise di fare qualche ricerca su Fiorillo fino alla registrazione nella Fazioli Concert Hall ad aprile dello stesso anno. «Laura Bortolotto stava studiando il Concerto per violino; ho deciso di cercare altro repertorio di Fiorillo da proporre agli allievi e ho trovato che aveva scritto due sinfonie concertanti per violini - spiega Mason - ne ho ritrovato delle stampe di inizio Ottocento di Sieber di Parigi, alla Biblioteca di Stato di Francoforte. Si trattava però delle singole voci non della partitura». Il lavoro di ricostruzione è stato affidato al compositore Davide Pitis che oltre a ricostruire la partitura ha corretto alcuni refusi. «Abbiamo proposto l'incisione ad Amadeus e così siamo partiti. Per noi raggiungere questo risultato è motivo di enorme orgoglio e soddisfazione» conclude Domenico Mason.

© riproduzione riservata

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il primo violino ne ha solo 14) con soliste la diciannovenne Laura Bortolotto (già vincitrice di numerosi premi, diplomatasi in violino a 14 anni con il massimo dei voti) e Lea Birringer (classe 1986, ha debuttato a 14 anni come solista con i Berliner Symhoniker, allieva e assistente di Pavel

La rivista Amadeus pubblica un cd dell’Accademia d’archi Arrigoni

CHI ERA Violinista figlio e allievo del compositore napoletano Ignazio, nacque nel 1755, morì nel 1823. Guidò il teatro di Riga, visse e operò a Parigi e poi a Londra

A PORDENONE Questa sera a ingresso libero per i venticinque anni di carriera di Appi e Besa

Abatantuono con i Papu tra comicità e aneddoti Al via oggi i giovedì di jazz al Visionario UDINE – Al via l’appuntamento settimanale con il jazz nel Giardino del Visionario: sette concerti, ogni giovedì dalle ore 19.30 alla 21.30, che culmineranno nella tradizionale jam session finale del 20 agosto. Il programma prenderà il via questa sera con il Marc Abrams Trio - Marc Abrams al contrabbasso, Nevio Zaninotto al sax tenore, Klemens Marktl alla batteria che ripercorrerà le note della Suite di Sonny Rollins del 1958. Un brano di circa venti minuti dove il musicista suonava il sax tenore accompagnato solo dal contrabbasso e dalla batteria.

PORDENONE - È il momento di Diego Abatantuono alla celebrazione dei 25 anni di carriera artistica dei Papu. L’attore milanese sarà ospite questa sera, alle 21.15 nell’arena del parco di Torre, per parlare con il duo comico pordenonese, del rapporto fra comicità e cinema. L’incontro, in collaborazione con Cinemazero, è il secondo dei tre momenti speciali che “spezzano”, al giovedì, la serie di spettacoli che i Papu propongono fino al 31 luglio, ogni sera, ripercorrendo tutti i lavori realizzati nel corso della

A TORRE DI PORDENONE Serata con Diego Abatantuono

loro carriera. Abatantuono conosce i Papu da moltissimi anni e li ha voluti con lui non solo in televisione a “Colorado café” ma anche al cinema. E ha accettato con piacere di partecipare alla loro festa, dimostrando ancora una volta di essere un protagonista del mondo dello spettacolo attento e sensibile al lavoro dei colleghi. La serata, con ingresso libero e in caso di pioggia nell’auditorium Concordia, sarà un’occasione per ripercorrere anche le tappe di una lunga e fortunata carriera.

A PORDENONE

Aperitivo per parlare di cultura digitale PORDENONE - (fra.pes.) Sbarca a Pordenone #IDDRINK, l'aperitivo digitale nato dalla collaborazione fra Indigeni Digitali, Talent Garden, ABC informatica e Pnbox. Oggi alle 18.30 il palco del Pnbox diventerà la cattedra di quattro relatori che parleranno di design, comunicazione visiva e front-end, per un particolare aperitivo in compagnia dei più attuali trend nel campo della divulgazione, per un progetto che supporta la campagna di Go-On-Italia per la diffusione della cultura digitale. In un clima informale interverranno David Moretti (milanese, 45 anni, direttore creativo di Wired Italia, brand


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UDINESE, RIPRENDONO I CONTATTI CON LA JUVE PER LA CESSIONE DI ROBERTO PEREYRA

Mittelfest, presentato l’evento che si svolgerà dal 19 al 27 luglio

UDINE

del Friuli Venezia Giulia L’INCHIESTA. Dati sul capoluogo friulano forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

“Over 80” al volante Udine supera l’Italia ANZIANI ALLA GUIDA: LA MEDIA CITTADINA È DEL 3% DEI PATENTATI QUELLA NAZIONALE, INVECE, NON SUPERA IL 2 PER CENTO | P. 14 | STRISCIA DI GAZA

COLLOREDO

Ogm, Fidenato e 150 sostenitori “salvano” una coltivazione u A causa del presidio il corpo forestale non riesce ad accedere al campo per distruggere le piante. Il provvedimento emesso dalla Regione è stato invece eseguito a Mereto. Il leader: «Basta bugie dai politici» |P. 16|

MALTEMPO, ANCORA GUASTI E FERROVIE IN TILT

ULTIMATUM ALLA PACE RAZZI PALESTINESI, ISRAELE RISPONDE. «STOP O INIZIEREMO L’OFFENSIVA DI TERRA» | P. 0 2 |

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LIGNANO SABBIADORO

TRAFFICO PESANTE

ABUSIVISMO E MARCHI FALSI, MAXI SEQUESTRO CON 13 DENUNCIATI

Cresce in Fvg il numero di veicoli in circolazione

u Operazione della Guardia di Finanza di Udine tra gli ombrelloni e le strade della località balneare. Sono stati posti sotto sequestro 1.100 articoli contraffatti venduti illegalmente |P. 17|

u Due distinte ricerche rilevano che da gennaio il traffico sulle autostrade della Regione è cresciuto assieme al numero di nuove immatricolazioni. |P. 09|

u Un’altra giornata di passione per i pendolari: i forti temporali della notte scorsa hanno causato pesanti ritardi e soppressioni dei treni sulla linea Udine-Trieste. Le scuse dell’assessore Santoro: «La rete ferroviaria è fragile, ora Rfi si adoperi per risolvere i disagi». |P. 10|

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L’AUDIZIONE. Le commissioni consiliari hanno ascoltato l’ex Rup del Park di I maggio sulla querelle con Ssm

In scena le verità di Fantini TORMENTI “DEMOCRATICI”

CIVIDALE | P. 19 |

Mittelfest, presentato l’evento che si svolgerà dal 19 al 27 luglio UN SENATO TRASPARENTE

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MEDIOCREDITO FVG

Si al bilancio in rosso, conferma della Compagno u L’assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio 2013 e ha proceduto al rinnovo del consiglio di amministrazione e del collegio dei sindaci. |P. 10|

LA SCELTA DI RIVOLGERSI ALLA PROCURA MOTIVATA DAL FATTO CHE NESSUNO GLI DESSE DELLE RISPOSTE SUI “PILASTRI” TRIESTE

Porto, scontro tra Monassi e la Regione u Scintille dal tavolo del Comitato Portuale, riunitosi ieri mattina su convocazione della presidente dell’Autorità portuale. L’ente regionale e le istituzioni non hanno votato il bilancio in segno di protesta contro la scarsa trasparenza degli ultimi mesi. |P. 12|


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GIOVEDI 10 LUGLIO 2014

L’AUDIZIONE. Le commissioni consiliari hanno ascoltato l’ex Rup del Park di I maggio sulla querelle con Ssm

CULTURA & SPETTACOLI

In scena le verità di Fantini

MITTELFEST CIVIDALE DEL FRIULI TORMENTI “DEMOCRATICI”

EVENTO. Dal 19 al 27 luglio, la XXIII edizione della più prestigiosa rassegna regionale

LA SCELTA DI RIVOLGERSI ALLA PROCURA MOTIVATA DAL FATTO CHE NESSUNO GLI DESSE DELLE RISPOSTE SUI “PILASTRI”

rito e l’essenza della musica europea del suo tempo.TRIESTE A Cividale anche un focus sulla compositrice Porto, scontro Sofija Gubajdulina, delle figutrauna Monassi re chiave della composizione e la Regionemusicale contemporanea: in collabou Scintille dal tavolo del Comirazione con Mittelfest, lariunitosi Filarmotato Portuale, ieri mattina su convocazione della presinica del Regio di Torino, diretta dente dell’Autorità portuale.da L’ente regionale e le istituzioni Andres Mustonennon presenta prohanno votato ilun bilancio in segno di protesta contro la I L P R E M I E R H A I N C O N T R AT O I G R U P P I PA R L A M E N TA R I D E M , gramma su musiche Johann Sescarsadi trasparenza degli ultimi mesi. |P. 12| I N T E S A S U R I F O R M E O . . . . « FA C C I O U N PA S S O I N D I E T R O | P. 0 2 | bastian Bach, completato dall’esecuzione della nuova opera per www.aikonitalia.com MEDIOCREDITO FVG flauto, flauto basso, clarinetto, claSi al bilancio in 65% 6 Forte connotazione internazionale con la presenza di oltre 10 PaesiDet dell’area centro europea rinetto basso e archi della compoDetrazione rosso, conferma sitrice russa, ospite anche di un inSconto SERRAMENTI PVC 40% della Compagno contro pubblico (mercoledì 23 luu Un prologo internazionale d’ecglio, ore 17). cezione ha segnato lo scorso 6 luu L’assemblea degli azionisti TRIPLO VETRO CAMERA ha approvato il bilancio 2013 e “Dal cuore dell’Europa” è il titolo glio l’avvio ufficiale della XXXIII proceduto al rinnovo del A METÀ PREZZO! ha consiglio di amministrazione e del concerto in prima italiana del del collegio dei sindaci. |P. 10| edizione di Mittelfest, in programVIA DEGANUTTI, 2 UDINE - Tel. 0432-507338 - info@aikonitalia.com Joseph Suk Piano Quartet, ensamma a Cividale del Friuli dal 19 al 27 ble vincitore del "Premio Trio di luglio prossimi. Davanti ad oltre 7 Trieste" 2013, che ha scelto di evomila spettatori il maestro Riccardo care nel nome il talento del violonMuti ha diretto la Messa da Recellista ceco Josef Suk. Le maghe e quiem di Giuseppe Verdi eseguita, l’isola meravigliosa è il concerto nel maestoso scenario del Sacrario dell’ensemble barocco Cafebaum di Redipuglia, da quasi 400 artisti, che raccoglie elementi della traditra Coro e Orchestra, provenienti zione popolare e li intreccia ad arie da tutto il mondo. La forte connotratte dalle composizioni epitazione internazionale di questo co-cavalleresche di Händel. A fare primo appuntamento viene ripresa da interessante contrappunto l’ine rilanciata dal festival della Mitserimento di Ryoanji, una compoteleuropa, con la presenza, quesizione di John Cage del 1985, e la st’anno, di oltre 10 Paesi dell’area voce narrante dell’attore originacentro europea: Austria, Croazia, rio di Cividale, Vanni De Lucia. Germania, Repubblica Ceca, SerIn prima assoluta una produzione bia Slovenia, Svizzera fino a Paesi TRA I PROTAGONISTI. Sofija Gubajdulina e Johann Sebastian Bach Mittelfest che unisce sul palco due Bassi e Kazakistan, affiancata da artisti regionali, ormai di fama inproduzioni e ospitalità italiane, anche in anteprima assoluta, ed alcu- geriti dal festival con otto percorsi quel territorio. Ulteriore, impor- tica in coreografia, con una forza e ternazionale. Il recente romanzo ne eccellenze artistiche del Friuli articolati nel calendario di Musica, tante momento teatrale, è affidato un rigore sublimi, esprimendo una del poeta friulano Pierluigi CapDanza, Teatro, Cinema, Marionet- ad uno tra i registi più applauditi complicità artistica unica, che ha pello, Questa libertà (alla sua priVenezia Giulia. te & Burattini, per un cartellone del centro Europa: Ivica Buljan portato i loro nomi nel mondo della ma prova narrativa e recente vinSEGNALI. Cartografia della bel- che toccherà tutte le forme d’arte porta in scena in un’imponente danza mondiale. A suggellare il fe- citore del Premio internazionale lezza inquieta è il titolo-guida di storicamente rappresentate da co-produzione transnazionale ser- stival attesa, domenica 27 luglio, Tiziano Terzani), diventa una suibo-sloveno-croata Una tomba per la compagnia di Rotterdam Scapi- te firmata dal noto pianista jazz questa edizione, sotto la rinnovata Mittelfest. Boris Davidovic, tratto da uno dei no Ballet che con il Combattimen- Glauco Venier. L’ispirazione al Presidenza di Federico Rossi e la Direzione Artistica di Franco Ca- INAUGURAZIONE sabato 19 lu- romanzi più noti del grande scrit- to Consort di Amsterdam porta in compositore è giunta direttamente labretto, con la consulenza per il glio alle 17 nella Chiesa di San tore serbo Danilo Kis, un’intensa scena Pearl, su musiche di Vivaldi, dal concetto che di libertà dà lo settore Teatro di Rita Maffei, per il Francesco, a seguire il Quartetto di partitura di sette variazioni su un de Visée e Merula eseguite dal vi- stesso Cappello, eccezionalmente Css-Teatro Stabile d’Innovazio- ottoni del Conservatorio Tomadi- unico tema, quello della sopraffa- vo: esemplare dimostrazione di presente in scena per porgere perne. ni di Udine - composto da Luca zione e della persecuzione, che come il XXI secolo interpreta gli sonalmente al pubblico le parole Il cartellone di questa XXIII edi- Maria Trevisan, e Alberto Domini spazzano il Ventesimo secolo con splendori e i chiaroscuri del mon- del suo romanzo. Sul palco anche il zione non poteva prescindere dai alle trombe e Cristian Marcuzzo un vento di tragedie individuali ed do barocco. Wiener klassik und Quartetto d’archi composto da Niturbamenti che percorrono oggi con Giovanni Ziraldo ai tromboni emblematiche. Nello stessa gior- moderne è il concerto su musiche cola Mansutti e Anna Apollonio ai l’Europa, a cent’anni esatti – eseguirà musiche di Claudio nata (lunedì 21 luglio), si potrà ap- di Mozart, Haydn, Schubert, violini; Margherita Cossio alla prezzare l’ ethno-jazz, swing bal- Schönberg, Webern che unisce sul viola e Andrea Mustoal violonceldall’esplosione della Prima Guer- Monteverdi ra Mondiale. Da più di vent’anni Segnali a Sud-Est è il percorso che canico dalle atmosfere gitane del palco di Cividale la Camerata Sal- lo, con Fabiano Fantini e Massimo Mittelfest registra le trasformazio- identifica, geograficamente e arti- Trio Balkan Strings: più che un trio zburg, eccellenza internazionale, Somaglino agli ‘effetti voce’. ni e le tensioni che hanno attraver- sticamente, alcune delle presenze di chitarre, una sfida di sei mani con il violoncello di Enrico Bron- Completa la sezione il concerto sato l’Europa, raccontando i mol- internazionali di quest’anno, a che si esprimono su una chitarra zi, che la dirige per l’occasione. Bollani solo, dove Stefano Bollani Little Nemo e Atto Bianco è il du- ricompone un puzzle di musica, teplici aspetti dell’inquietudine partire dal ritorno a Cividale della sola. contemporanea. Come un atlante compagnia di Lubiana Slovensko Il tema della “grande bellezza” si plice appuntamento con l’acroba- simpatia, improvvisazione. Dal internazionale, collezione di map- mladinsko gledalisce con uno impone nel percorso Segnali per la zia coreografica di Danza Vertica- dramma “FaustIn & Out”, serrato pe di una geografia d’arte, Mittel- spettacolo firmato da Oliver Frljic, Bellezza dove spiccano due im- le, le performer della compagnia Il confronto tra il Faust di Goethe e fest 2014 ha voluto riconoscere ed uno dei più interessanti e insieme portanti espressioni della migliore Posto danzano in verticale, appese un feroce caso di cronaca austriaco esprimere i molteplici segnali di controversi rappresentanti della danza europea. A chiusura della alle funi, sfidando la forza di gra- firmato nel 2010 dal Premio Nobel una bellezza fragile e inquieta, se- nuova generazione di registi croa- prima giornata (sabato 19 luglio), vità, coreografando muri e faccia- per la letteratura Elfride Jelinek, guendoli in molti diversi Paesi. ti. Dannato sia il traditore della pa- la centrale Piazza Duomo acco- te sulle musiche eseguite dal vivo trae origine il progetto dell’AccaPiace però pensare che una grazia tria sua, recentissima produzione glierà il gala di danza Le souffle de da Marco Castelli. In collabora- demia degli Artefatti Sketches, dipiù duratura, si possa scorgere in in scena nella prima giornata del l’esprit, protagonisti Jirí e Otto Bu- zione con la rivista musicale Ama- retto da Fabrizio Arcuri, al debutto controluce nelle proposte rivolte al festival, prende a prestito per il ti- benícek: discendenti da un’antica deus, approda a Mittelfest in prima in prima assoluta a Mittelfest dopubblico quest’anno. Come se non tolo l’ultimo verso dell’inno na- famiglia del circo, i gemelli della assoluta un itinerario di rivelazioni menica 20 luglio. Ma gli appuntavenisse mai meno il desiderio di zionale di un paese chiamato Jugo- Repubblica Ceca, che hanno spes- tra le pagine di Federigo Fiorillo menti sono troppi per una sola pauna più grande bellezza. Moltepli- slavia, e non ha paura di richiamare so affiancato il danzatore Roberto (1755-1825), violinista e compo- gina e rimandiamo al sito: ci le declinazioni dei Segnali sug- in scena le ferite sparse ancora su Bolle, trasformano la potenza atle- sitore che ha rappresentato lo spi- www.mittelfest.org y(7HC2E0*KORSKK( +[!"![!%!"

SEGNALI. CARTOGRAFIA... UN SENATO TRASPARENTE DELLA BELLEZZA INQUIETA PORTE BLINDATE | SCURI FIBEX


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a, Nova Gorica in Šempeter z Vrtojbo v prihodvelikega mesta? Vprašanje danes še nima odgoamislili študentje in profesorji goriške fakultete maketa z možnim razvojnim scenarijem sta na ačrt ter študija združenja Confcommercio o goe predmet posveta goriškega EZTS.

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Pagina: 1 GAZA / JERUZALEM / RAMALA - Izrael bo še dodatno okrepil napade na gibanje Hamas na območju Gaze in palestinski borci bodo za svoje raketiranje Izraela »plačali visoko ceno«, je po pogovorih z izraelskim varnostnim vrhom včeraj zatrdil izraelski premier Benjamin Netanjahu. Palestinski predsednik Mahmud Abas je medtem Izrael obtožil, da v Gazi izvaja »genocid«.»Odločili smo se, da še dodatno okrepimo napade na Hamas in na teroristične organizacije v Gazi (...) Vojska je pripravljena na vse možnosti (...) Hamas bo plačal visoko ceno za streljanje raket na izraelske državljane. Varnost državljanov Izraela je prva in glavna,« so sporočili iz Netanjahujevega kabineta. V nasilju v zadnjih dveh dneh je bilo po podatkih reševalnih služb ubitih že skupno 43 Palestincev, več kot 370 je bilo ranjenih. Med ubitimi naj bi bilo devet otrok in šest žensk ter vsaj en skrajnež.

ČEDAD - Predstavili program letošnjega festivala

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GM in večerne note iz muzejskih klaviatur Na 5. strani

Karabinjerji: v Trstu manj kaznivih dejanj Na 5. strani

Peš od Londona do Trsta po poteh 1. vojne Na 8. strani

V Novi Gorici narašča nasilje v vseh oblikah Na 13. strani

Mittelfest sledi poti dialoga s številnimi evropskimi državami ČEDAD - Znamenja Spomina, Lepote, Jugovzhoda, Sedanjosti, Filma sestavljajo »kartografijo« sodobnega nemira, ki jo je nov umetniški vodja Franco Calabretto izrisal za letošnji Mittelfest. Spremembe in napetosti današnje Evrope v luči pretekle krize in vojne bodo vezna nit umetniških izrazov ustvarjalcev in ansamblov, ki prihajajo iz Italije, Slovenije, Hrvaške, Srbije, Avstrije, Nemčije, Švice, Češke, Nizozemske, a tudi iz bolj oddaljenega Kazahstana. Milanski in dunajski predstavitvi festivala je sledila včeraj tiskovna konferenca na sedežu festivala v Čedadu. Na 2. strani


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Četrtek, 10. julija 2014

ČEDAD - Predstavili Mittelfest, ki bo potekal od 19. do 27. julija

Festival plodnega dialoga z evropskimi državami ČEDAD - Znamenja Spomina, Lepote, Jugovzhoda, Sedanjosti, Filma sestavljajo »kartografijo« sodobnega nemira, ki jo je nov umetniški vodja Franco Calabretto izrisal za letošnji Mittelfest. Spremembe in napetosti današnje Evrope v luči pretekle krize in vojne bodo vezna nit umetniških izrazov ustvarjalcev in ansamblov, ki prihajajo iz Italije, Slovenije, Hrvaške, Srbije, Avstrije, Nemčije, Švice, Češke, Nizozemske, a tudi iz bolj oddaljenega Kazahstana. Milanski in dunajski predstavitvi festivala je sledila včeraj tiskovna konferenca na sedežu festivala, v Čedadu, kjer so o smernicah in programu spregovorili poleg umetniškega vodje tudi novoizvoljeni predsednik Federico Rossi, svetovalka za gledališče Rita Maffei, čedajski župan Stefano Balloch, predstavniki Dežele, Pokrajine Videm in mecenske Fundacije Crup. Vrednotenje lokalnega potenciala je prednost, ki jo je izpostavil nov predsednik, medtem ko je deželni svetnik Martines poudaril predvsem poslanstvo festivala, ki z obnovljeno govorico vzpostavlja plodne dialoge z drugimi evropskimi državami. Festival se bo odvijal od 19. do 27. julija (čeprav se bo zadnja prireditev zavlekla v noč do 28. julija, obletnice začetka prve svetovne vojne) in bo upošteval področja glasbe, plesa, gledališča, filma, lutkovne umetnosti. Del programa je zasnoval prejšnji vodja Antonio Devetag, zato so vsebine letošnjega festivala večročno delo. Dva gala večera bosta zaznamovala začetek in konec programa s predstavo Le souffle de l'esprit v izvedbi priznanih čeških plesalcev Jiržíja in Otta Bubeníčka, in z gostovanjem nizozemskega Combattimento Consort, ki bo s sodelovanjem ansambla Scapino Ballet iz Rotterdama postavil na oder baročne sugestije predstave Pearl. Iz Slovenije prihaja predstava Slovenskega mladinskega gledališča Preklet naj bo izdajalec svoje domo-

LJUBLJANA - V prostorih Filozofske fakultete

S M p v

v d j s k S p S n p t n j o v p s a z n

Novoizvoljeni predsednik Mittelfesta Federico Rossi in čedajski župan Stefano Balloch

vine v režiji kontroverzno prodornega Oliverja Frljića (na sporedu otvoritvenega dneva festivala), a ima slovensko komponento tudi srbsko-slovensko-hrvaška koprodukcija v režiji priznanega Ivice Buljana Grobnica za Borisa Davidovića po romanu Danila Kiša (21. julija). Glasbeni program bo letos ponudil nekaj zanimivih dogodkov tudi za ljubitelje stare glasbe, na primer odkritje zapuščine violinista Federiga Fiorilla (1755-1825), snov koncerta ansambla Arrigoni «Italijan na evropskih dvorih», ki je nastal v sodelovanju z revijo Amadeus. Skladateljica Sofija Gubajdulina bo gostja Mittelfesta, ki ji bo posvetil srečanje s publiko in koncert Filharmoničnega orkestra turinskega gledališča pod vodstvom Andresa Mustonena. Camerata Salzburg, klavirski kvartet Joseph Suk, jazz glasbenik Glauco Venier, trobentač Markus Stockhausen, solo koncert priljubljenega pianista Stefana Bollanija dopolnjujejo zanimiv glasbeni program. Omenjeni ita-

V

lijanski pianist bo nastopil tudi kot avtor dramskega teksta, ki ga je ustvaril štiriročno z igralko Valentino Cenni in nosi naslov Kraljica Dada. Gledališka nit na dvojno temo »mittelevropske duše in prekoračenja meja« se bo dotaknila tudi drame FaustIn & Out Nobelove nagrajenke Elfriede Jelinek v izvedbi ansambla Accademia degli Artefatti (krstna izvedba) in bo ponudila uprizoritev belgijskega režiserja Jana Fabreja o odnosih med očetom in sinom Attends, attends, attends... (pour mon pere). Koncepti domovine, pripadnosti in očet(ovstv)a bodo izrazito prisotni v programu, na primer v uprizoritvi mednarodne ženske zasedbe, ki bo pod režijskim vodstvom Gabrieleja Vacisa postavila na oder predstavo Beseda Oče. Niti spomina bodo prepletali predvsem ustvarjalci iz naše dežele: tržaško gledališče Verdi bo predstavilo izvedbo komorne opere Histoire du soldat Igorja Stravinskega, koreogra-

finja Marta Bevilaqua je podpisala predstavo za šest plesalcev, tri glasbenike in devet koles po poteh prve svetovne vojne, Ariella Reggio in hudomušne Sestre Marinetti pa bodo protagonistke glasbene komedije o popevkah v času svetovne vojne. Igralec Paolo Fagiolo je priredil Haškovo mojstrovino Dobri vojak Švejk, igralci videmske akademije Nico Pepe pa predstavljajo recitale s skupnim naslovom Mort a vendre. Eden osrednjih dogodkov dramskega programma bo koprodukcija s festivalom v Spoletu Mrtvaški ples Avgusta Strindberga v režiji Luce Ronconija z igralko Adriano Asti (26. julija). V zadnjih letih izrazito zapostavljene lutke bodo ponovno zaživele na predstavi ob stoletnici gledališča Piccoli di Podrecca. Filmi in glasba v živo pa bodo vsebine niza projekcij znanih filmov ob spremljavi učencev tržaškega in videmskega konservatorija. Rossana Paliaga

d i P o n s v r n Z p š r S p

p v o p a t d j d v s j m g

LJUBLJANA - Premierka A


Data: 10 luglio 2014

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Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Luglio 2014

MITTELFEST: FVG RILANCIA L´IDEALE DI UNA GRANDE CULTURA EUROPEA

Udine, 10 luglio 2014 ­ "Segnali. Cartografia della bellezza inquieta". E´ questo il titolo della 23ma edizione del Mittelfest che, ha confermato il direttore artistico Franco Calabretto, quest´anno si svolgerà interamente a Cividale. Dopo Milano e Vienna, la cittadina longobarda è stata ieri la sede della presentazione, anche in Friuli Venezia Giulia, dell´evento che nel 2014 vedrà la partecipazione di 10 Paesi dell´area centroeuropea (oltre all´Italia, Austria, Croazia, Germania, Repubblica Ceca, Serbia, Slovenia, Svizzera, Paesi Bassi e Kazakistan) e verrà declinato in otto percorsi per un

U UNA

cartellone che contiene una cinquantina di spettacoli in calendario dal 19 al 27 luglio. La Regione era rappresentata dal presidente della Commissione consiliare Cultura, Vincenzo Martines, che ha ricordato la nutrita attività legislativa in atto ai fini della riforma e ha rilevato come la cultura sia il

VUOI UN A CLIC E

centro di un ddl da mettere a punto entro l´anno, "uno strumento normativo nuovo ­ ha detto ­ che la prossima settimana sarà oggetto di audizioni e di analisi proprio da parte della V commissione".

I T SU

Martines ha quindi notato come parte della nostra specialità derivi dalla cultura, dalle minoranze, dalle molte lingue parlate. "E´ nostro interesse che il confronto con gli operatori sia schietto e limpido perché questo è l´unico modo per portare a casa scelte troppo a lungo rinviate", ha detto Martines. "E´ una sfida che lanciamo anche al mondo della cultura e quindi al Mittelfest, per il quale mi auguro sia l´anno zero per guardare alla questione culturale in modo molto diverso rispetto al passato". Ad aprire la conferenza stampa era stato il presidente del Mittelfest, Federico Rossi, che ha sottolineato, tra l´altro, il collegamento della nostra regione con le grandi culture europee. Concludendo la presentazione, Rita Maffei, consulente per il settore teatro, ha evidenziato a sua volta l´importanza di credere nella possibilità di arrivare ad un "teatro europeo" e sottolineato come la Mitteleuropa raccontata dal festival sia una realtà dell´anima. Il compito di illustrare il lavoro, i contatti, le novità e la vastità di un cartellone che contiene molte prime assolute è spettato al direttore artistico, Franco Calabretto, il quale ha spiegato come nel dna di Mittelfest ci siano la vetrina internazionale e l´attenzione alle migliori realtà del territorio. "Il festival si inserisce in un contesto difficile", ha aggiunto Calabretto, sottolineando la lampante incertezza politica, sociale e quindi culturale di questo periodo. "C´è una grande disaffezione nei confronti dell´ideale di Europa ­ ha spiegato ­ e senza avere la pretesa di avere risposte, il Mittelfest tenta di dare segnali e cerca di appellarsi all´ideale di una bellezza declinata nella musica, nel teatro e nella danza nel contesto dell ´appuntamento delle celebrazioni della Grande Guerra, che è stata una grande tragedia dell ´umanità".


Data: 10 luglio 2014

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red.presstoday.com http://red.presstoday.com/pt_pdf.php?pid=883&url=http://www.ilgiornaledelfriuli.net/go/direzione-ravenna-festival-ringrazia-perstraordinaria-riuscita-concerto-redipuglia-6-luglio/

La direzione del Ravenna Festival ringrazia per la straordinaria riuscita del Concerto di Redipuglia del 6 luglio Il Giornale del Friuli

Ravenna, 10 luglio. La Direzione del Ravenna Festival, dopo lo straordinario esito del Concerto che nell’ambito del percorso "Le vie dell'amicizia" si è tenuto quest’anno a Redipuglia il 6 luglio scorso, desidera far pervenire un sentito ringraziamento a tutti coloro che nella Regione Friuli Venezia Giulia hanno sostenuto l'iniziativa, hanno collaborato e si sono prodigati per il miglior esito della manifestazione, unitamente ai responsabili del Mittelfest e a tutti gli sponsor della serata. Il nostro sentito grazie ai tutori dell'ordine pubblico, ai vigili del fuoco, agli ufficiali ed i militari cui compete la conservazione del Sacrario, ai Cori degli Alpini e alla Fanfara della Brigata Cadore, al personale di servizio della protezione civile e di società private, ai tecnici che hanno assemblato il grande palcoscenico e la platea. All’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e agli artisti provenienti da 20 delle nazioni che presero parte al primo conflitto mondiale si sono significativamente uniti strumentisti e coristi provenienti da diverse realtà musicali del Friuli Venezia Giulia a testimonianza della ricchezza e del fermento che animano la regione sotto il profilo artistico e culturale, dal Coro e Orchestra del Teatro Verdi di Trieste, al Coro del Friuli Venezia Giulia fino agli allievi dei Conservatori di Trieste e di Udine e alla European Spirit of Youth Orchestra, preziosa realtà triestina che da 25 anni promuove l’incontro di giovanissimi strumentisti europei; tutti assieme hanno fornito una prova di eccezionale qualità musicale confermando ancora una volta quanto affermato dal maestro Riccardo Muti: "Sostenere i giovani musicisti è un compito doveroso per le nostre Istituzioni, senza di loro non vi è futuro per la cultura del nostro Paese; auspico quindi che non venga mai meno il contributo pubblico alle attività musicali, segno di civiltà e di progresso".


Musica al tramonto con il soprano Kerstin Avemo

Tre le location per concludere l’Amalfi Coast Music Data: 11 luglio 2014

Amalfi Coast Music & Arts

Due straordinari talenti femminili arricchiranno i nomi del cartellone eventi 2014 di Villa San Michele ad Anacapri. Oggi, ore 20, nell'antica cappella, per il quarto appuntamento della rassegna «Concerti al Tramonto», il soprano svedese Kerstin Avemo e la pianista di origine ucraina Ivetta Irkha, si cimenteranno in un recital dedicato a Franz Schubert, Jean Sibelius, Gabriel Fauré e Henri Duparc.

Festival. Pagina: 44 In tre diverse locations

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sono attesi gli allestimenti delle opere «Suor Angelica» e «Gianni Schicchi», dal trittico di Giacomo Puccini. Gli appuntamenti sono a Minori, in piazza Cantilena (oggi, ore 21), a Napoli, nella chiesa di Sant’Anna dei Lombardi (sabato, ore 19), e a Cava de’ Tirreni, presso la basilica della Madonna dell’Olmo (domenica, ore 21). L’ingresso è libero.

Enzo Gentile

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n mese di grande musica èstatoorganizzatoalCentroCommercialeCampania di Marcianise, con un occhio attento per il jazz e le molte sfumatureormaidisponibilisulmercato (tutti i concerti sono gratuiti). Dopo l’inaugurazione con Tuck & Patti, il 2, stasera si procede con un’altra raffinata rappresentante al femminile, la pianista e compositrice brasiliana Eliane Elias. Nativa di San Paolo, 1960, fin da giovanissima èapprodataallacarrieraprofessionistica, giovandosi della vicinanza di monumenti quali Toquinho e ViniciusDe Moraes,condividendo alcuni anni di tournèe e registrazioni discografiche. Il primo capitolo a proprio nomerisale alla metàdegli anni Ottanta,dopocheElianesiètrasferitaaNewYorkdovemilitanegliSteps Ahead e sposa il trombettistaRandy Brecker (e anSul palco che con il seconLa pianista do marito resterà inambitomusicabrasiliana le, il bassista incanta Marc Johnson). il pubblico Si presenta con tra vecchie «Illusions»edaallora ci saranno e nuove una ventina di alcanzoni tri titoli, che ne confermano lo statuse la autorevolezza a livello internazionale, sottolineato da una nomination ai Grammy, nel ’94, grazie all’apprezzato «Solos and duets», con Herbie Hancocke da una lunga serie di tour ecollaborazioni.Ilsuolavoro piùrecenteèuscitoloscorsoanno,«Ithought about you: a tribute to Chet Baker». Anche il successivo concerto conserva precisi richiami al Brasileeal pianoforte:il 15,ilgiornodopo aver suonato a Umbria Jazz, sarà infatti di scena un sodalizio prezioso, quellorappresentatodaStefanoBollani e il mandolinista Hamilton De Holanda, siglato lo scorso anno da un prezioso album per Ecm, «O que sera». Nel disco si ascoltano virtuosismi e un repertorio che dal palcoscenico viene continuamente implementatodaimprovvisazionienuoveesecuzioni: oltre a originali composizioni diBollani, eccosusseguirsiomaggi e

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«Pic Uni Tou

Il concerto La pianista e compositrice brasiliana Eliane Elias

Lo spettacolo

Suoni jazz e ritmi Brazil Eliane Elias al pianoforte

La cantante a Marcianise. Concerti gratis al «Campania» brani dai grandi del Pantheon brasiliano (Vinicius, Baden Powell, ChicoBuarque,Edu Lobo...).Gli appassionati di Bollani tengano anche d’occhio i molti volti e le molteplici anime del loro beniamino, che questa estate si cimenterà con una propria impresa di stampo teatrale, nel prestigioso Mittelfest di Cividale: in «prima»assolutaèannunciataafine mese«Lareginadada»,rappresentazionediun testo, con musica, firmato insieme all’attrice Valentina Cenni, e destinato probabilmente a entrare nei cartelloni nella prossima stagione. Altri tre saranno gli appuntamentiseguentiperLuglioinJazz,conper-

former che hanno abituato ad un altostandarddicontenutiedesecuzione: il 18 tocca ai Take 6, storica formazione in attività dall’inizio degli anni Ottanta e da allora qualificatasi soprattutto per le finissime qualità deivocalist,esemplarinell’intrecciare il loro strumento naturale, messo alserviziodijazz,soul,gospel,etestimoniato da una fitta produzione discografica, una quindicina di titoli, fino a «One», del 2012. In scaletta per il 25 è invece annunciato Paquito D’Rivera, sassofonistacubano,longevoerinomatotestimonedellatin-jazz,conmezzosecolo abbondante di professione alle spalle. Da tempo residente a New

York, è cresciuto al fianco di Dizzy Gillespie, amico e maestro nei momenticrucialidellacarriera.Èfresco reduce dalla vittoria nei Grammy Awards, per l’album «Song for Maura»,guadagnatoinsiemealTrioCorrente. La rassegna si chiuderà poi il 31 con un’altra garanzia, la band del chitarrista francese Bireli Lagrene, eccellente testimone di quello spicchio in cui il jazz manouche incontra le influenze gipsy, per una fusion elettrica e spettacolare nel solco dell’insegnamento di Django Reinhardt: nel prepararsi dare un ascolto al suo ultimo lavoro, «Mouvements». © RIPRODUZIONE RISERVATA

La gio canta calab Lucis Camp date d «Picc Tour» sarà in sugge Belve Rufol del Ra 2014, cultur svolg al 20 s (Piazz inizio 21.25 doma Maria Cafe d Sorre Cota, ingres Ylenia accom palco Ardui (percu Enrico (chita brani raffina venat conte disco «Picc


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Attualità

◗ RAVENNA

Un po’ di normale concitazione, tipica dei grandi eventi, magari qualche piccola sbavatura organizzativa. Nulla, comunque, se si considera l’eco mediatico che ha riscosso il concerto di Redipuglia e soprattutto lo straordinario messaggio politico lanciato da quei gradini. Se ne fa diretta interprete la stessa direzione del Ravenna Festival, che ha curato l’allestimento e l’organizzazione dell’iniziativa. In un testo si parla di «straordinario esito del Concerto che nell'ambito del percorso “Le vie dell’amicizia” si è tenuto quest'anno a Redipuglia il 6 luglio scorso». Un’annotazione già vista e sentita nei giorni immediatamente alla serata, che aveva visto presenti, oltre al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, i suoi omologhi sloveno e croato Borut Pahor e Ivo Josipovic ma che adesso assume particolare valenza perchè riconosce il grande lavoro che c’è stato “dietro” l’evento stesso. In tal senso il Ravenna Festival ha fatto pervenire un sentito ringraziamento «a tutti coloro che nella Regione Friuli Venezia Giulia hanno sostenuto l’iniziativa, hanno collaborato e si sono prodigati per il miglior esito della manifestazione, unitamente ai responsabili del Mittelfest e a tutti gli sponsor della serata». Se tutto è filato liscio, però, anche in termini di viabilità, logistica e sicurezza lo si deve a«ll’apparato allestito. Che, anche in questo caso, la dire-

IL PICCOLO

Ravenna Festival omaggia i protagonisti di Redipuglia

Pro In a com

La direzione ringrazia le maestranze e quanti hanno lavorato attorno all’evento E poi cita Muti: «Sostenere i giovani musicisti è doveroso per le nostre istituzioni»

Riccardo Muti mentre dirige l’orchestra durante il concerto di Redipuglia

zione di Ravenna non dimentica. « Il nostro sentito grazie si legge - va ai tutori dell’ordine pubblico, ai vigili del fuoco, agli ufficiali ed i militari cui compete la conservazione del Sacrario, ai Cori degli Alpini e alla Fanfara della Brigata Cadore, al personale di servizio della protezione civi-

le e di società private, ai tecnici che hanno assemblato il grande palcoscenico e la platea». Non manca neanche un accenno alla parte musicale, che ha visto nel direttore d’orchestra Riccardo Muti il gran cerimoniere della serata, ma negli strumentisti e coristi in-

dubbiamente uno stimolo in più per sublimare la sua arte. «All'Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e agli artisti provenienti da 20 delle nazioni che presero parte al primo conflitto mondiale - ricorda la nota - si sono significativamente uniti strumentisti e coristi provenienti da diverse re-

altà musicali del Friuli Venezia Giulia a testimonianza della ricchezza e del fermento che animano la regione sotto il profilo artistico e culturale, dal Coro e Orchestra del Teatro Verdi di Trieste, al Coro del Friuli Venezia Giulia fino agli allievi dei Conservatori di Trieste e di Udine e alla European Spirit of Youth Orchestra, preziosa realtà triestina che da 25 anni promuove l'incontro di giovanissimi strumentisti europei». Una concentrazione di talenti e di bravura che non è certo passata inosservata. «Tutti assieme - convengono i responsabili del Ravenna Festival - hanno fornito una prova di eccezionale qualità musicale confermando ancora una volta quanto affermato dal maestro Riccardo Muti: “Sostenere i giovani musicisti è un compito doveroso per le nostre Istituzioni, senza di loro non vi è futuro per la cultura del nostro Paese; auspico quindi che non venga mai meno il contributo pubblico alle attività musicali, segno di civiltà e di progresso”».

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PRESSToday (sain.paola@gmail.com)

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Salvo per uso personale e' vietato qualunque tipo di redistribuzione con qualsiasi mezzo.

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Intervista

I gemelli Bubeníček nel "Soffio dello spirito" Gran gala per l'apertura di Mittelfest il 19 luglio

Hanno conquistato le platee internazionali con coreografie che evocano forti stati d’animo e scaturiscono da sentimenti primari pronti a risuonare nello spettatore toccando diversi registri emotivi. Qui la danza, in bilico tra formalismo e incanto, esprime un forte umanismo che racchiude forza e intensità di un lavoro cesellato al dettaglio. Sono i pluripremiati “gemelli della danza”, Jiri e Otto Bubeníček, affermati Principal dei complessi di Dresda e di Amburgo e al contempo fondatori de Les Ballets Bubeníček, gruppo di artisti scelti che quest’anno, il 19 luglio, aprono, da indiscussi protagonisti, il nutrito programma di Mittelfest , “Segnali di danza”, curato da Franco Calabretto, con un trittico che porta in scena i più celebri brani del loro repertorio: figurazioni di implacabile fascino, ricche di suggestioni compositive, di continue sperimentazioni in ambito coreutico. Elaborare la propria esperienza, dunque, le proprie tradizioni ma guardando all’oggi, a partire da Le Souffle de l’Esprit su musiche di Bach, Hoffstetter, Pachelbel e Otto Bubeníček che ha curato anche i costumi, la scenografia e il video e Toccata con musica e costumi di Otto Bubeníček, entrambi del 2009, e coreografati da Jiri Bubeníček. Segue il duetto Les Indomptés su musiche di Wim Mertens, firmato da Claude Brumachon e interpretato dai due gemelli. Accanto a loro in scena Iana Salenko (Staatsballet Berlin), Arsen Mehrabyan (Royal Swedish Ballet), Katherina Markowskaja (Bayerische Staatsoper), Anna Merkulova, Jón Vallejo, Claudio Cangialosi, Duosi Zhu, Raquel Martínez e Michael Tucker (Semperoper Ballet Dresda). Jiri, cosa presenterà con Les Ballets Bubeníček per l’apertura di Mittelfest 2014? “Proponiamo un programma nel segno della bellezza, che per me si riflette nella musica appositamente scelta per questo festival e nello stile delle opere che sto portando in Italia. I brani si ispirano ai grandi pittori italiani e a compositori riconosciuti nel mondo dove la danza ha il potere di trasformare la sensazione in realtà, incarnandola nel momento presente”. Lei ha collaborato, sin dagli esordi, con complessi di caratura internazionale come Balletto di Zurigo, Semperoper di Dresda, New York City Ballet, Balletto di Amburgo, Teatro Mariinsky e altri... Quali sono stati i passaggi più significativi di quest'anno?


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Intervista

I gemelli Bubeníček nel "Soffio dello spirito"

“Quest'anno ho avuto di crearediClaire de lune, il un 19 assolo per l’étoile dell'Opéra di Parigi Hervé Moreau, in Gran gala perl’onore l'apertura Mittelfest luglio seno a un grande progetto che si terrà a New York il prossimo ottobre. Si tratta di un gala per la raccolta di fondi destinati alla Fondazione Crescendo con la Musica. In tale occasione Moreau si esibirà al Carnegie Hall con il talentuoso pianista Jorge Viladoms Weber, che è anche il fondatore di questa meravigliosa Istituzione. Benjamin Millepied e io siamo coinvolti nel progetto come coreografi. In agosto inizierò anche una nuova creazione per il Dortmund Ballet, una prima assoluta all'interno di una serata con un programma misto: un pas de deux di Benjamin Millepied, Closer, una nuova creazione di Demis Volpi, coreografo residente del Balletto di Stoccarda, e la mia, basata sul film premio Oscar The Piano di Jane Campion. Ambientato nel 19° secolo, narra la storia di una donna muta, il cui unico mezzo di espressione è il suo pianoforte. Insieme al produttore abbiamo visitato i luoghi originali del film mettendo in atto una ricerca sul significato dell’arte per l’uomo di fronte a situazioni estreme. La prima è prevista il 14 febbraio 2015. Cosa pensa dell’incremento di giovani danzatori italiani sulla scena coreutica europea, segnale che coinvolge tra l’altro anche il suo gruppo artistico? “Già da tempo alla Semperoper abbiamo giovani e forti ballerini italiani, ben 7 a Dresda e di grande talento. Penso che tutti abbiano studiato alla Scala, una scuola che senza dubbio forma ottimi danzatori adeguatamente preparati per affrontare il lavoro nei principali complessi internazionali. Nel nostro gruppo ho spesso lavorato con Claudio Cangialosi che è molto talentuoso, un artista speciale sia come ballerino e ora anche come coreografo emergente. E' stato coinvolto fin dall'inizio esibendosi in tournée nei migliori teatri come Bunkamura Orchard Hall nel centro di Tokyo o, nel mio paese, al Teatro Nazionale di Praga. Il 19 parteciperà a Mittelfest. Ma vorrei citare anche Alice Mariani che danza con noi nel balletto della Semperoper. Si è sviluppata molto rapidamente dal punto di vista tecnico e artistico e ha un grande futuro davanti a sé. Spero che un giorno lavorerò insieme a lei per qualche progetto speciale”. Qual è una domanda urgente che vorrebbe porre? “Non vorrei optare per una qualsiasi domanda. Mi piacerebbe chiedere a tutti coloro che nel mondo fanno politica di continuare a sostenere la danza, meravigliosa forma d’arte che corrisponde al livello più profondo della psiche umana, sviluppa lo spirito e crea armonia a tutti i livelli. E' un'arte che richiede molta disciplina, un impegno per tutta la vita, che necessita il sostegno finanziario dei Ministeri culturali”. Hanno conquistato le platee internazionali con coreografie che evocano forti stati d’animo e scaturiscono da Mittelfest sentimenti primari pronti a risuonare nello spettatore toccando diversi registri emotivi. Qui la danza, in bilico tra 19 luglio 2014 e incanto, esprime un forte umanismo che racchiude forza e intensità di un lavoro cesellato al formalismo Piazza Duomo – h.22 dettaglio. Sono i pluripremiati “gemelli della danza”, Jiri e Otto Bubeníček, affermati Principal dei complessi di LE Dresda SOUFFLE DE L’ESPRIT e di Amburgo e al contempo fondatori de Les Ballets Bubeníček, gruppo di artisti scelti che quest’anno, il gala19di luglio, danza con Jiří eda Otto Bubeníček aprono, indiscussi protagonisti, il nutrito programma di Mittelfest , “Segnali di danza”, curato da e con: Iana Salenko, Arsen Mehrabyan, Katherina Francesco Pio di Franco Calabretto, con un trittico che porta inMarkowskaja, scena i più Anna celebriMerkulova, brani del Jon loro Vallejo, repertorio: figurazioni Ricci, Duosi Zhu, Raquel Martinez, Michael Tucker implacabile fascino, ricche di suggestioni compositive, di continue sperimentazioni in ambito coreutico. primi ballerinila epropria solistiesperienza, all’Hamburg Ballett John Neumeier, SemperOper Swedish Ballet, de Elaborare dunque, le proprie tradizioni ma guardandoBallett, all’oggi,Royal a partire da Le Souffle Bayerische Staatsoper Ballett, StaatsBallett Berlin l’Esprit su musiche di Bach, Hoffstetter, Pachelbel e Otto Bubeníček che ha curato anche i costumi, la scenografia e il video e Toccata con musica e costumi di Otto Bubeníček, entrambi del 2009, e coreografati da Jiri Programma Bubeníček. Segue il duetto Les Indomptés su musiche di Wim Mertens, firmato da Claude Brumachon e Le Souffle de l’Esprit Bach, Hoffstetter, Pachelbel, coreografia Jiří Bubeníček) interpretato dai due(musiche gemelli.diAccanto a loro in scena Iana Salenko (Staatsballet Berlin), Arsen Mehrabyan (Royal Toccata (musiche di Otto Bubeníček, coreografia Jiří Bubeníček) Swedish Ballet), Katherina Markowskaja (Bayerische Staatsoper), Anna Merkulova, Jón Vallejo, Claudio LesCangialosi, Indomptés (musiche di Raquel Wim Mertens, Claude Brumachon) Duosi Zhu, Martínez e Michael Tucker (Semperoper Ballet Dresda). 11/07/2014 Jiri, cosa presenterà con Les Ballets Bubeníček per l’apertura di Mittelfest 2014? Elisabetta Ceron un programma nel segno della bellezza, che per me si riflette nella musica appositamente scelta per “Proponiamo questo festival e nello stile delle opere che sto portando in Italia. I brani si ispirano ai grandi pittori italiani e a compositori riconosciuti nel mondo dove la danza ha il potere di trasformare la sensazione in realtà, incarnandola nel momento presente”. Lei ha collaborato, sin dagli esordi, con complessi di caratura internazionale come Balletto di Zurigo, Semperoper di Dresda, New York City Ballet, Balletto di Amburgo, Teatro Mariinsky e altri... Quali sono


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NOTIZIE > MANIFESTAZIONI > 11 LUGLIO 2014

16 produzioni e 8 giorni di spettacoli per il festival "Marionette & Burattini 2014" Udine (UD) ­ Sedici produzioni di importanti compagnie nazionali, con la prima italiana della produzione Divadlo Piki (Slovacchia) e otto giorni di spettacolo, da venerdì 18 a domenica 26 luglio, per un unico e suggestivo palcoscenico del Teatro di Figura, racchiuso nella “patria” di Vittorio Podrecca, fra le Valli del Natisone e Cividale del Friuli: è la proposta del CTA – Centro Teatro Animazione e figure che rinnova, nel week end 18/20 luglio, l’appuntamento con lo storico festival Marionette & Burattini nelle Valli del Natisone, e con il cartellone di Mittel_Figure estende quest’anno la sua programmazione a Cividale del Friuli nell’ambito di Mittelfest 2014, per la direzione artistica di Roberto Piaggio e Antonella Caruzzi. Marionette e Burattini nelle Valli del Natisone festeggia quest’anno la sua 21^ edizione, con il sostegno della Comunità Montana del Natisone, Torre e Collio e come sempre in collaborazione con i Comuni di San Pietro al Natisone, Drenchia, Grimacco, San Leonardo, Pulfero, Stregna, Savogna, Torreano, Prepotto. Ingresso libero (info: www.ctagorizia.it, tel 0481.537280). E sotto l’egida produttiva del CTA Gorizia riparte nelle Valli il percorso di ‘Storie con Figure’: o per meglio dire, quest’anno, di “letteratura & figure” nei magici scenari delle Valli del Natisone. Debuttano infatti, dopo l’anteprima di Gorizia lo scorso inverno, gli allestimenti dedicati a Daniel Pennac, “L’occhio del lupo”, e al classico di Aleksandr Puškin e dei fratelli Grimm, “Il pesciolino d’oro”. Venerdì 18 luglio, a Oculis (San Pietro al Natisone), alle 21.30, riflettori sulla trasposizione scenica de “L’occhio del lupo”, dal romanzo di Daniel Pennac, nella riduzione di Daniele Licalsi affidata all’attrice Serena Di Blasio, per la regia di Antonella Caruzzi. Teatro d’attore con figure per restituire, su disegni originali di Evaristo Cian, la vicenda del vecchio lupo dallo sguardo di ghiaccio e del ragazzo, uno di fronte all’altro separati dal recinto di uno zoo. Sabato 19 luglio, a Cladrecis (Prepotto), alle 17.30 andrà in scena “Il pesciolino d’oro”, con Alice Melloni su progetto a cura di Roberto Piaggio, per la scenografia e oggetti di scena di Elisa Iacuzzo. Lo spettacolo gioca sulla suggestione delle parole che il vecchio pescatore rivolge al pesciolino magico ripescato a sorpresa dalle acque. Di altissimo livello il panorama delle ospitalità 2014 del festival: si parte venerdì 18 luglio, a Togliano (Torreano) alle 18 con l’evento inaugurale, “La beffa delle vacche”, uno spettacolo di burattini, di e con Daniela Castiglione, liberamente tratto dal racconto del partigiano Alfredo Longo ‘La befa de le vache ai todeschi’. Una riscrittura in chiave comica, con linguaggio burattinesco, di un avvenimento storico realmente accaduto nel territorio veneto nel 1944. Di una

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Data: 11 luglio 2014

13/7/2014

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FvgNews.net | Manifestazioni | 16 produzioni e 8 giorni di spettacoli per il festival "Marionette & Burattini 2014" | Udine

al 31/12/14 vedi enogastronomia

beffa effettivamente si trattò ai danni dei tedeschi durante la guerra partigiana. Beffa che per la sua dimensione surreale ben si prestava al linguaggio dei burattini che trasforma i protagonisti veri nei personaggi delle maschere della tradizione: Arlecchino, Fracanappa, Pantalone e altri. Sabato 19 luglio, ad Altana (San Leonardo) alle 19 farà tappa l’artista Giorgio Gabrielli, con il suo “Baracca 8, Pulcinella liberatutti”, omaggio alle virtù terapeutiche del burattino più amato e rappresentato al mondo da cui sono nati in Inghilterra Mr. Punch, in Francia Polichinelle, in Russia Petruska, in Spagna Don Cristobal, in Olanda Punk, in Germania Kaspar, in Iran Mobarak, in Ungheria Lazlo Vitez. Alle 21, a Biacis (Pulfero) uno spettacolo ­ performance di pittura dal vivo: l”Old rock clown painting show”, di e con Gianni Franceschini, è una pièce per ’attore­ pittore’, un “old” clown, in scena davanti a pareti bianche sulle quali dipingerà la sua vita, materializzando forme, personaggi, atmosfere e sensazioni nelle quali il colore si fonde con la musica e la gestualità. Infine, domenica 20 luglio alle 17.30 a Presserie (Stregna) il testimone passerà a Laura Kibel, con uno dei suoi cavalli di battaglia, “Va dove ti porta il piede”, esempio raffinato di Teatro di Figura dadaista e ‘pedestre’. Alle 19 a Lombai (Grimacco), la Casa degli Gnomi presenta “… Cavoli a merenda”, uno spettacolo che riunirà la cantastorie Lucia Osellieri, una delle poche burattinaie soliste che lavorano in Italia, e l’artista Santosh Dolimano. Alle 21, a Cepletischis (Savogna) gran finale con la prima nazionale del Divadlo Piki, dalla Repubblica slovacca, compagnia di riferimento del Centro­Europa: presenterà una favola dolcissima di boschi e animali, “Storie di mucche”, in lingua italiana. Otto spettacoli anche per il nuovo cartellone di Mittel_Figure, realizzato nell’ambito di Mittelfest 2014: al festival di Cividale del Friuli e nella patria di Vittorio Podrecca torna dunque quest’anno una sezione organica dedicata al Teatro d’Animazione. Un percorso di “tendenze&tecniche”, rappresentativo dei segnali e delle novità che provengono dal teatro di figura del nostro tempo: «a Mittel_Figure infatti – spiega il direttore artistico Roberto Piaggio ­ si esibiranno compagnie emblematiche per cifra stilistica e tecniche utilizzate, fra tradizione e innovazione. Con tecniche a tutto campo dalle dita delle mani a quelle dei piedi, con manipolazione a filo oppure a guanto, con proiezioni e maschere ... perché tutto torna utile nel teatro di figura». Si parte domenica 20 luglio, alle 11, con le “Storie di mucche” del Divadlo Piki; lunedì 21 luglio, a Palazzo de Portis alle 18, Teatro in trambusto presenta “Varietà prestige”. Martedì 22 luglio, alle 18, nel Cortile Monastero di scena Laura Kibel con “A piede libero”. Mercoledì 23 luglio, ancora alle 18 nel Cortile Monastero arriva il “Family Theater” di Girovago e Rondella, che presentano “Manoviva”. Evento notturno giovedì 24 luglio con uno spettacolo di produzione CTA, sempre nel segno di “letteratura & figure”: “Zlateh la capra” è una produzione tratta da Isaac Singer, premio Nobel per la letteratura nel 1978. Realizzato da Antonella Caruzzi e interpretato dall’attrice Duska Kovacevic, l’allestimento è ispirato ad un noto racconto di Singer per voce, figure e immagini. Venerdì 25 luglio, alle 21.30 in Piazza Duomo spazio a Zaches Teatro e a una sorprendente rilettura di “Pinocchio”, per la regia e drammaturgia di Luana Gramegna. Il progetto Pinocchio – proposta a pagamento di Mittel_Figure ­ nasce dalla volontà di recuperare la storia originale di Collodi data alle stampe nel 1883. L’intento è quello di ritrovare quella forza originale del testo che nel tempo si è perduta, quell’atmosfera un po’ polverosa e usurata, ma anche cruda e ironica. Il lavoro si concentra sul linguaggio e le tecniche del teatro di figura, con particolare attenzione all’uso della maschera, ma si misura con altri linguaggi artistici, quali la danza contemporanea e il suono elettronico live. Sabato 26 luglio, in via Cavour alle 18 spazio a L’Aprisogni con “Sisto, Miseria e la Creatura 2.0”. Infine domenica 26 luglio, alle 21.30 nella Chiesa dei Battuti, gran finale con una produzione CTA, “Berta è scappata”, (lo spettacolo è a pagamento). Tratta dall’omonimo racconto di Fernando Marchiori pubblicato da Titivillus, la pièce ruota intorno al gioco tanto amato del “campanon”, uno dei più semplici e familiari, al tempo stesso uno dei più praticati da generazioni di giovani di ogni latitudine. La storia si snoda tra vasti paesaggi, giochi d’un tempo, piccoli rituali domestici, ed è un racconto di amicizia, di sentimenti, di solidarietà in una Gorizia ancora divisa dalla frontiera tra l’Europa dell’Est e dell’Ovest.

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13/7/2014

iMagazine - Valli del Natisone, patria di marionette e bu SEGUICI SU:

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Valli del Natisone, patria di marionette e burattini

NEWS CORR

Pordenon

Articolo

a cura della redazione Aggiornato al ven 11 Lug 2014, 12:08:25 +0200

E a Cividale arriva "Mittel_Figure" Dal 18 al 26 luglio spettacoli e rassegne di livello internazionale. Con la prima del "Divado Piki".

Gorizia, n

Sedici produzioni di importanti compagnie nazionali, con la prima italiana della produzione Divadlo Piki (Slovacchia) e otto giorni di spettacolo, da venerdì 18 a domenica 26 luglio, per un unico e suggestivo palcoscenico del Teatro di Figura, racchiuso nella “patria” di Vittorio Podrecca, fra le Valli del Natisone e Cividale del Friuli: è la

Stile italia

proposta del CTA – Centro Teatro Animazione e figure che rinnova, nel week end 18/20 luglio, l’appuntamento con lo storico festival Marionette & Burattini nelle Valli del Natisone, e con il cartellone

di

Mittel_Figure

estende

quest’anno

la

sua

programmazione a Cividale del Friuli nell’ambito di Mittelfest 2014, per la direzione artistica di Roberto Piaggio e Antonella Caruzzi.

Marionette e Burattini nelle Valli del Natisone festeggia quest’anno la sua 21^ edizione, con il sostegno della Comunità Montana del Natisone, Torre e Collio e come

IN PRIMO PI

sempre in collaborazione con i Comuni di San Pietro al Natisone, Drenchia, Grimacco, San Leonardo, Pulfero,

Premiate

Stregna, Savogna, Torreano, Prepotto. "Divadlo piki", lo spettacolo più atteso

E sotto l’egida produttiva del CTA Gorizia riparte nelle Valli il percorso di ‘Storie con Figure’: o per meglio dire, quest’anno, di “letteratura & figure” nei magici scenari delle Valli del Natisone.

Udine gol

Debuttano infatti, dopo l’anteprima di Gorizia lo scorso inverno, gli allestimenti dedicati a Daniel Pennac, “L’occhio del lupo”, e al classico di Aleksandr Puškin e dei fratelli Grimm, “Il pesciolino d’oro”. Venerdì 18 luglio, a Oculis (San Pietro al Natisone), alle 21.30, riflettori sulla trasposizione scenica de “L’occhio del lupo”, dal romanzo di Daniel Pennac, nella riduzione di Daniele Licalsi affidata all’attrice Serena Di Blasio, per la regia di Antonella Caruzzi. Teatro d’attore con figure per restituire, su disegni originali di Evaristo Cian, la vicenda del vecchio lupo dallo sguardo di ghiaccio e del ragazzo, uno di fronte all’altro separati dal recinto di uno zoo. Sabato 19 luglio, a Cladrecis (Prepotto), alle 17.30 andrà in scena “Il pesciolino d’oro”, con Alice Melloni su progetto a cura di Roberto Piaggio, per la scenografia e oggetti di scena di Elisa Iacuzzo. Lo spettacolo gioca sulla suggestione delle parole che il vecchio pescatore rivolge al pesciolino magico ripescato a sorpresa dalle acque.

Di altissimo livello il panorama delle ospitalità 2014 del festival: si

http://www.imagazine.it/news/1641#.U8G2L41_tMY

Inserimen


Data: 11 luglio 2014 Pagina: 2 di 2

2014 iMagazine - Valli del Natisone, patria di marionette e burattini parte venerdì 18 luglio, a Togliano (Torreano) alle 18 con l’evento inaugurale, “La beffa delle vacche”, uno spettacolo di burattini, di e con Daniela Castiglione, liberamente tratto dal racconto del partigiano Alfredo Longo ‘La befa de le vache ai todeschi’. Una riscrittura in chiave comica, con linguaggio burattinesco, di un avvenimento storico realmente accaduto nel territorio veneto nel 1944. Di una beffa effettivamente si trattò ai danni dei tedeschi durante la guerra partigiana. Beffa che per la sua dimensione surreale ben si prestava al linguaggio dei burattini che trasforma i protagonisti veri nei personaggi delle maschere della tradizione: Arlecchino, Fracanappa, Pantalone e altri.

Sabato 19 luglio, ad Altana (San Leonardo) alle 19 farà tappa l’artista Giorgio Gabrielli, con il suo “Baracca 8, Pulcinella liberatutti”, omaggio alle virtù terapeutiche del burattino più amato e rappresentato al mondo da cui sono nati in Inghilterra Mr. Punch, in Francia Polichinelle, in Russia Petruska, in Spagna Don Cristobal, in Olanda Punk, in Germania Kaspar, in Iran Mobarak, in Ungheria Lazlo Vitez. Alle 21, a Biacis (Pulfero) uno spettacolo - performance di pittura dal vivo: l”Old rock clown painting show”, di e con Gianni Franceschini, è una pièce per ’attore-pittore’, un “old” clown, in scena davanti a pareti bianche sulle quali dipingerà la sua vita, materializzando forme, personaggi, atmosfere e sensazioni nelle quali il colore si fonde con la musica e la gestualità.

Infine, domenica 20 luglio alle 17.30 a Presserie (Stregna) il testimone passerà a Laura Kibel, con uno dei suoi cavalli di battaglia, “Va dove ti porta il piede”, esempio raffinato di Teatro di 13/7/2014 Figura dadaista e ‘pedestre’. Alle 19 a Lombai (Grimacco), la Casa

iMagazine - Valli del Natisone, patria di marionette e bur produzione CTA, sempre nel segno di “letteratura & figure”: “Zlateh

degli Gnomi presenta “… Cavoli a merenda”, uno spettacolo che

la capra” è una produzione tratta da Isaac Singer, premio Nobel per

riunirà la cantastorie Lucia Osellieri, una delle poche burattinaie

la letteratura nel 1978. Realizzato da Antonella Caruzzi e

soliste che lavorano in Italia, e l’artista Santosh Dolimano. Alle 21,

interpretato dall’attrice Duska Kovacevic, l’allestimento è ispirato

a Cepletischis (Savogna) gran finale con la prima nazionale del

ad un noto racconto di Singer per voce, figure e immagini. Venerdì 25

Divadlo Piki, dalla Repubblica slovacca, compagnia di riferimento del

luglio, alle 21.30 in Piazza Duomo spazio a Zaches Teatro e a una

Centro-Europa: presenterà una favola dolcissima di boschi e animali,

sorprendente rilettura di “Pinocchio”, per la regia e drammaturgia

“Storie di mucche”, in lingua italiana.

di Luana Gramegna. Il progetto Pinocchio – proposta a pagamento di Mittel_Figure – nasce dalla volontà di recuperare la storia

Otto spettacoli anche per il nuovo cartellone di Mittel_Figure,

originale di Collodi data alle stampe nel 1883. L’intento è quello di

realizzato nell’ambito di Mittelfest 2014: al festival di Cividale del

ritrovare quella forza originale del testo che nel tempo si è perduta,

Friuli e nella patria di Vittorio Podrecca torna dunque quest’anno una

quell’atmosfera un po’ polverosa e usurata, ma anche cruda e ironica.

sezione organica dedicata al Teatro d’Animazione. Un percorso di

Il lavoro si concentra sul linguaggio e le tecniche del teatro di figura,

“tendenze&tecniche”, rappresentativo dei segnali e delle novità che

con particolare attenzione all’uso della maschera, ma si misura con

provengono dal teatro di figura del nostro tempo: «A Mittel_Figure

altri linguaggi artistici, quali la danza contemporanea e il suono

infatti – spiega il direttore artistico Roberto Piaggio – si

elettronico live.

esibiranno compagnie emblematiche per cifra stilistica e tecniche utilizzate, fra tradizione e innovazione. Con tecniche a tutto campo

Sabato 26 luglio, in via Cavour alle 18 spazio a L’Aprisogni

dalle dita delle mani a quelle dei piedi, con manipolazione a filo

con “Sisto, Miseria e la Creatura 2.0”. Infine domenica 26

oppure a guanto, con proiezioni e maschere ... perché tutto torna utile

luglio, alle 21.30 nella Chiesa dei Battuti, gran finale con

nel teatro di figura».

una produzione CTA, “Berta è scappata”, (lo spettacolo è

Si parte domenica 20 luglio, alle 11, con le “Storie di mucche” del

Fernando Marchiori pubblicato da Titivillus, la pièce

a pagamento). Divadlo Piki; lunedì 21 luglio, a Palazzo de Portis alle 18, Teatro in trambusto presenta “Varietà prestige”. Martedì 22 luglio, alle 18, nel

"Berta è scappata" chiuderà la rassegna

Tratta dall’omonimo

racconto

di

ruota intorno al gioco tanto amato del “campanon”, uno

dei più semplici e familiari, al tempo stesso uno dei più praticati da

Cortile Monastero di scena Laura Kibel con “A piede libero”.

generazioni di giovani di ogni latitudine. La storia si snoda tra vasti

Mercoledì 23 luglio, ancora alle 18 nel Cortile Monastero arriva il

paesaggi, giochi d’un tempo, piccoli rituali domestici, ed è un racconto

“Family Theater” di Girovago e Rondella, che presentano

di amicizia, di sentimenti, di solidarietà in una Gorizia ancora divisa

“Manoviva”. Evento notturno giovedì 24 luglio con uno spettacolo di

dalla frontiera tra l’Europa dell’Est e dell’Ovest.

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Data: 11 luglio 2014

2014 12/7/2014

Trieste | Il VERDI di Trieste al MITTELFEST con Histoire du soldat di Igor Stravinsky «

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Il VERDI di Trieste al MITTELFEST con Histoire du soldat di Igor Stravinsky 11 Lug 2014 Eventi / 849 / Commenta / Versione per cellulari »

Il 19 luglio, alle ore 20.45, nella Chiesa di San Francesco a Cividale del Friuli saranno i Solisti dell’Orchestra del Teatro Verdi di Trieste a inaugurare il Mittelfest, la Rassegna cividalese giunta alla sua 23° edizione e incentrata quest’anno sui turbamenti che percorrono l’Europa di oggi a un secolo dalla Grande guerra, da cui il titolo guida “Segnali. Cartografia della bellezza inquieta”. Tutte le prime parti dell’Orchestra della Fondazione lirica triestina e precisamente Stefano Furini (spalla), Angelo Colagrossi (contrabbasso), Marco Masini (clarinetto), Matteo Rivi (fagotto), Massimiliano Morosini (tromba), Domenico Lazzaroni (trombone), Fabian Perez Tedesco (percussioni) proporranno una versione de l’Histoire du soldat di Igor Stravinsky con la voce recitante dell’attore Massimo Somaglino. L’organico originale previsto dal compositore consisteva infatti in un gruppo di strumenti rappresentativo delle diverse famiglie del registro acuto e grave: per gli archi, il violino e il contrabbasso; per i legni il clarinetto e il fagotto; per gli ottoni la cornetta a pistoni e il trombone e, infine, un nutrito e ben differenziato numero di percussioni suonate da un solo batterista. Questo «condensato» di orchestra comprendeva in tutto sette esecutori. Pochi gli strumentisti e pochissimi i personaggi il Soldato, il Diavolo, il Narratore. Composta nel 1918 con questi modesti mezzi, Stravinski confezionò un’azione semplice da poter leggere, suonare e danzare come una sorta di narrazione mimata, con accompagnamento musicale indipendente dal testo, utilizzabile cioè anche in forma di concerto, forma in cui verrà presentata al Mittelfest. L ’Histoire du Soldat, considerata una delle più geniali e avventurose creazioni del teatro musicale novecentesco, non è un’opera nel senso tradizionale del termine; nessuna parola del testo viene mai veramente cantata. L’azione si svolge attraverso l’esposizione del Narratore e il dialogo fra il Diavolo e il Soldato; soltanto nella quarta scena (il gioco delle carte) il Narratore interviene direttamente nel dialogo. La musica si inserisce ad incastro nell’azione quando il Narratore o il Diavolo parlano liberamente, o secondo un ritmo precisato sovrapponendosi ad essa: e ciò avviene negli episodi salienti dell’azione, come mezzo di individuazione drammatica e di ulteriore esplicazione dei caratteri della storia. Il linguaggio musicale dell’Histoire du Soldat segna un distacco dallo spirito della produzione russa di Stravinsky e si apre alle più svariate esperienze, che vanno da elementi del ragtime nordamericano al tango argentino, dal pasodoble spagnolo (parodiato nello stile della Marcia reale) al valzer viennese, dalle fanfare delle bande di paese svizzere ai severi corali che richiamano Johnn Sebastian Bach. Il motivo del violino percorre l’intera partitura è affidato all’interpretazione di Stefano Furini che pochi giorni fa è stato prescelto dal M° Riccardo Muti come spalla nella recente prestigiosa esecuzione del Requiem di Giuseppe Verdi a Redipuglia. Solo il motivo del violino, che simboleggia l’anima del Soldato nella sua lotta col Diavolo, conserva una avvertibile intonazione russa, mentre le interpunzioni della percussione, caratterizzano la presenza multiforme del Diavolo e la sua vittoria finale. Siamo davanti ad un’opera dal linguaggio elementare e di immediata comprensione. Da notare che decisiva, per lo stile della composizione, fu la scoperta del jazz americano. Anche il gruppo strumentale dell’Histoire du Soldat ricorda quello tipico della jazz-band e trova nel ritmo l’espressione e l’influenza, ancora soltanto iniziale, di questo stile. Tag: orchestra, Teatro Verdi, Mittelfest, Cividale

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Data: 12 luglio 2014

2014

ilgiornaledelfriuli.net http://www.ilgiornaledelfriuli.net/udine-cron/verdi-trieste-mittelfest-histoire-du-soldat-igor-stravinsky-19-luglio-2014/

Il Verdi di Trieste al Mittelfest con Histoire du soldat di Igor Stravinsky (19 luglio 2014) Il Giornale del Friuli

IL “VERDI” di Trieste al MITTELFEST con Histoire du soldat di Igor Stravinsky

Il 19 luglio, alle ore 20.45, nella Chiesa di San Francesco a Cividale del Friuli saranno i Solisti dell’Orchestra del Teatro Verdi di Trieste a inaugurare il Mittelfest, la Rassegna cividalese giunta alla sua 23° edizione e incentrata quest’anno sui turbamenti che percorrono l’Europa di oggi a un secolo dalla Grande guerra, da cui il titolo guida “Segnali. Cartografia della bellezza inquieta”. Tutte le prime parti dell’Orchestra della Fondazione lirica triestina e precisamente Stefano Furini (spalla), Angelo Colagrossi (contrabbasso), Marco Masini (clarinetto), Matteo Rivi (fagotto), Massimiliano Morosini (tromba), Domenico Lazzaroni (trombone), Fabian Perez Tedesco (percussioni) proporranno una versione de l’Histoire du soldat di Igor Stravinsky con la voce recitante dell’attore Massimo Somaglino. L’organico originale previsto dal compositore consisteva infatti in un gruppo di strumenti rappresentativo delle diverse famiglie del registro acuto e grave: per gli archi, il violino e il contrabbasso; per i legni il clarinetto e il fagotto; per gli ottoni la cornetta a pistoni e il trombone e, infine, un nutrito e ben differenziato numero di percussioni suonate da un solo batterista. Questo «condensato» di orchestra comprendeva in tutto sette esecutori. Pochi gli strumentisti e pochissimi i personaggi il Soldato, il Diavolo, il Narratore. Composta nel 1918 con questi modesti mezzi, Stravinski confezionò un’azione semplice da poter leggere, suonare e danzare come una sorta di narrazione mimata, con accompagnamento musicale indipendente dal testo, utilizzabile cioè anche in forma di concerto, forma in cui verrà presentata al Mittelfest. L ‘Histoire du Soldat, considerata una delle più geniali e avventurose creazioni del teatro musicale novecentesco, non è un’opera nel senso tradizionale del termine; nessuna parola del testo viene mai veramente cantata. L’azione si svolge attraverso l’esposizione del Narratore e il dialogo fra il Diavolo e il Soldato; soltanto nella quarta scena (il gioco delle carte) il Narratore interviene direttamente nel dialogo. La musica si inserisce ad incastro nell’azione quando il Narratore o il Diavolo parlano liberamente, o secondo un ritmo precisato sovrapponendosi ad essa: e ciò avviene negli episodi salienti dell’azione, come mezzo di individuazione drammatica e di ulteriore esplicazione dei caratteri della storia. Il linguaggio musicale dell’Histoire du Soldat segna un distacco dallo spirito della produzione russa di Stravinsky e si apre alle più svariate esperienze, che vanno da elementi del ragtime nordamericano al tango argentino, dal pasodoble spagnolo (parodiato nello stile della Marcia reale) al valzer viennese, dalle fanfare delle bande di paese svizzere ai severi corali che richiamano Johnn Sebastian Bach. Il motivo del violino percorre l’intera partitura è affidato all’interpretazione di Stefano Furini che pochi giorni fa è stato prescelto dal M° Riccardo Muti come spalla nella recente prestigiosa esecuzione del Requiem di Giuseppe Verdi a Redipuglia.

Solo il motivo del violino, che simboleggia l’anima del Soldato nella sua lotta col Diavolo, conserva una avvertibile intonazione russa, mentre le interpunzioni della percussione, caratterizzano la presenza multiforme del Diavolo e la sua vittoria finale. Siamo davanti ad un’opera dal linguaggio elementare e di immediata comprensione. Da notare che decisiva, per lo stile dellacomposizione, fu la scoperta del jazz americano. Anche il gruppo strumentale dell’Histoire du Soldat ricorda quello tipico della jazz-band e trova nel ritmo l’espressione e l’influenza, ancora soltanto iniziale, di questo stile.


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assieme e la possibilità di riscoprire le radice, propone oggi una serata musicale curata da “I Caravan” Flavio & Gigi. Dalle 21 in poi. Per l’occasione ci sarà un menù con prezzi scontati su bevande e cucina.

2014

pilotato dalla Russia. Invece diede inizio a un tragico domino europeo. Un po’ come nel ’39, quando la guerra fu scatenata non da Hitler, ma dagli inglesi e dai francesi. Si possono fare tutti i ragionamenti possibili sul nazismo, sul comunismo, sul capitalismo occidentale. Dire che il conflitto sarebbe scoppiato comunque. Però i dati oggettivi mostrano che si trasformò in conflagrazione mondiale quello che poteva essere un limitato conflitto tra Germania, Russia e Polonia, per la spartizione di quest’ultima. Torniamo al 1914, e all’Italia che si chiama fuori, alme-

21.15 l’Assemblea Teatrale percorso culturale che includerà Maranese con “Il finto malato”, i principali scorci panoramici del riscrittura in chiave centro storico. Ritrovo del contemporanea de “Il malato “Gemona sketch tour” alle 9.30 Data: 12 luglio immaginario” di Moliere, scritto in via Bini2014 10 (Fatti d’Arte) per le e diretto da Giuliano Bonanni. iscrizioni (10 euro); dalle 10 alle Pagina: 27 Ingresso libero. 18 percorso suggerito con tutor

no temporaneamente, e progressivamente si sposta su posizioni irredentistiche antiaustriache. Invoca la natura meramente difensiva della Triplice alleanza, tesi discutibile, in quanto c’è sempre la difesa preventiva, tanto usata da Bush. In quanto agli irredentisti non erano in gran numero e non avevano neanche un gran pensiero. È una balla colossale quella degli italiani che bruciavano per riscattare Trento e Trieste: i piú consideravano D’Annunzio e Battisti dei pazzi furiosi. Del resto, se veramente nutriva aspirazioni nazionali - insisteva Berlino – piuttosto che pretendere dall’Austria la rinuncia a uno sbocco al mare, l’Italia poteva guardare alla Corsica e alla Costa Azzurra, prosecuzione del Ponente ligure e storico possesso dei Savoia, terre che in effetti saranno poi rivendicate da Mussolini nel ’40. Prevalse la scelta dell’intervento a fianco dell’Intesa, che fu decisiva, perché non consentí ai tedeschi di prendere rapidamente Parigi, e forse cambiò le sorti della guerra. Ci aspettano quattro anni di celebrazioni. Cosa si aspetta? Che entreremo in un tunnel di retorica, dal quale usciremo ancora piú stanchi e nauseati: che palle, questa Grande Guerra, questa Redipuglia! Ciò che invece auspicherei è un piccolo gesto simbolico: a fine 2018, quando si ricorderà la pace, si dovrebbe seguire l’esempio di Napoleone. Per chiudere la Rivoluzione Francese, e darle un senso, mutò il nome di Place de la Révolution, quella in cui si ghigliottinava la gente, in Place de la Concorde. Ecco, senza toccare i sacrari e i monumenti ai caduti, mi piacerebbe che tutti i luoghi intitolati alla Vittoria – e ce ne sono tanti – venissero dedicati alla Concordia europea. Luciano Santin ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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Teatro di figura nei luoghi cari a Podreacca

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Sedici produzioni di compagnie nazionali, con la prima italiana di Divadlo Piki (Slovacchia) e otto giorni di spettacolo, da venerdí 18 a domenica 26 luglio, per un unico e suggestivo palcoscenico del Teatro di Figura, racchiuso nella “patria” di Vittorio Podrecca, fra le Valli del Natisone e Cividale: è la proposta del Cta, che rinnova, nel week end 18-20 luglio, l’appuntamento con lo storico festival Marionette & Burattini nelle Valli del Natisone, e con il cartellone di Mittel_Figure estende quest’anno la sua programmazione a Cividale del Friuli nell’ambito di Mittelfest 2014, per la direzione artistica di Roberto Piaggio e Antonella Caruzzi. Le manifestazioni si terranno a San Pietro al Natisone, Drenchia, Grimacco, San Leonardo, Pulfero, Stregna, Savogna, Torreano, Prepotto. Ingresso libero, info: www.ctagorizia.it tel 0481537280, 335 1753049.

Fieste sò

Note


pubblica», è il titolo della petizione che il Comitato Salute Pubblica Bene Comune di Pordenone ha consegnato a Udine al presidente del Consiglio regionale, Franco Iacop, con 1.173 firme raccolte in 45 giorni.

Data: 12 luglio 2014 Pagina: 6

2014

Dal teatro alla letteratura, i pordenonesi protagonisti in regione

Cultura motore della città

Sacile. Mart Andree Arcidia Sandra Miria Benede Anna Botteon 70; Ann Brunet Beat Cappel to 65; Federi Claudia

Mentre l’economia segna il passo, le idee guidano e dialogano PUNTI DOLENTI 1) Sistema industriale in sofferenza 2) Ridimensionamento degli enti Provincia 3) Prefettura e Camera di commercio a rischio chiusura 4) Conseguente perdita di autonomia degli uffici centrali dello Stato 5) Ente Fiera in difficoltà economiche e possibile futuro accorpamento con Udine-Gorizia Fiere

Lorenzo Marchiori PORDENONE

Sarà la cultura, la chiave di salvezza di Pordenone nel quadro degli equilibri regionali? La domanda è lecita. Mentre la Destra Tagliamento è in affanno negli storici ambiti in cui eccelleva rispetto agli altri capoluoghi del Friuli Venezia Giulia, nel sistema culturale regionale si stanno creando sempre più relazioni che vedono protagonisti i soggetti di spicco della città. La riprova si è avuta ieri a Udine, in occasione della presentazione del cartellone della stagione del Teatro Nuovo Giovanni da Udine. Dal palco delle autorità, il presidente della fondazione friulana Tarcisio Mizzau ha invitato a prendere la parola anche il presi-

dente del Teatro Comunale Verdi, Giovanni Lessio, mentre in platea sedeva la direttrice Emanuela Furlan. I due teatri, e i rispettivi responsabili artistici, stanno dialogando da tempo per fare fronte comune e partecipare alle scelte dell’Ente lirico di Trieste senza dove solo "subire" l’ospitalità delle opere prodotte da un soggetto che - più volte negli ultimi anni - è ricorso a contributi pubblici straordinari per proseguire l’attività. Un’alleanza che vorrà puntare anche sulle scelte della Regione relative ai criteri di finanziamento dei prossimi anni, oltre che continuare il confronto sugli spettacoli e sulle iniziative collaterali dei due teatri Va poi ricordato che direttore artistico del Mittelfest a Cividale, uno dei pochi festival in regione a

vocazione internazionale, è ora il pordenonese Franco Calabretto, già responsabile del conservatorio di Udine. Sul fronte letterario, Pordenonelegge.it è invidiata eccellenza regionale e attore nazionale con le rassegne di Torino, Mantova, Modena... Oltre a nutrire buoni rapporti con Vicino/Lontano a Udine ed èStoria a Gorizia, con i suoi direttori artistici ora ha "colonizzato" anche Lignano: dal premio Hemingway agli incontri con gli autori in spiaggia. E Gian Mario Villalta è animatore del giovane, ma già prestigioso, Premio poetico nazionale al castello di Villalta, a Fagagna. Coniugare cultura e impresa potrà impedire a Pordenone di essere la stella minore della regione. © riproduzione riservata

Elisa Giu

Giada Ma

Saverio M

Serena

In collaborazione con

72. Mon Naress Marc Fran sia Pa Pegolo Jessica Polese Teod Riccar Lisa Ro Sonia R Deni Giada Silvest 77. Aless Tomè 9 Sara Nelid Federi Vettore


Data: 12 luglio 2014 1,00

2014

WWW.ILQUOTIDIANOFVG.it

ANNO IV

N° 81

Pagina: 1 di 2

MERCOLEDI 30 APRILE 2014

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UDINESE, POZZO LASCIA APERTA OGNI IPOTESI: «SPETTA A GUIDOLIN DECIDERE COSA FARE»

Le marionette al Mittelfest

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UDINE

Le marionette al Mittelfest

L’AUDIZIONE. Le commissioni consiliari hanno ascoltato l’ex Rup del Park di I maggio sulla querelle con Ssm

In scena le verità di Fantini LA SCELTA DI RIVOLGERSI ALLA PROCURA MOTIVATA DAL FATTO CHE NESSUNO GLI DESSE DELLE RISPOSTE SUI “PILASTRI”

TORMENTI “DEMOCRATICI”

TRIESTE

UN SENATO TRASPARENTE

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Porto, scontro tra Monassi e la Regione u Scintille dal tavolo del Comitato Portuale, riunitosi ieri mattina su convocazione della presidente dell’Autorità portuale. L’ente regionale e le istituzioni non hanno votato il bilancio in segno di protesta contro la scarsa trasparenza degli ultimi mesi. |P. 12|

MEDIOCREDITO FVG

Si al bilancio in rosso, conferma della Compagno

Sedici produzioni di importanti compagnie nazionali, con la prima italiana della produzione Divadlo Piki (Slovacchia) e otto giorni di spettacolo, da venerdì 18 a domenica 26 luglio, per un unico e suggestivo palcoscenico del Teatro di Figura, racchiuso nella “patria” di Vittorio Podrecca, fra le Valli del Natisone e Cividale del Friuli: è la proposta del CTA – Centro Teatro Animazione e figure che rinnova, nel week end 18/20 luglio, lʼappuntamento con lo storico festival Marionette & Burattini nelle Valli del Natisone, e con il cartellone di Mittel_Figure estende questʼanno la sua programmazione a Cividale del Friuli nellʼambito di Mittelfest 2014, per la direzione artistica di Roberto Piaggio e Antonella Caruzzi. TRIPLO VETRO CAMERA

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VIA DEGANUTTI, 2 UDINE - Tel. 0432-507338 - info@aikonitalia.com

u L’assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio 2013 e ha proceduto al rinnovo del consiglio di amministrazione e del collegio dei sindaci. |P. 10|

E sotto lʼegida produttiva del CTA Gorizia riparte nelle Valli il percorso di ʻStorie con Figureʼ: o per meglio dire, questʼanno, di “letteratura & figure” nei magici scenari delle Valli del Natisone. Debuttano infatti, dopo lʼanteprima di Gorizia lo scorso inverno, gli allestimenti dedicati a Daniel Pennac, “Lʼocchio del lupo”, e al classico di Aleksandr Puškin e dei fratelli Grimm, “Il pesciolino dʼoro”. Venerdì 18 luglio, a Oculis (San Pietro al Natisone), alle 21.30, riflettori sulla trasposizione scenica de “Lʼocchio del lupo”, dal romanzo di Daniel Pennac, nella riduzione di Daniele Licalsi affidata allʼattrice Serena Di Blasio, per la regia di Antonella Caruzzi. Teatro dʼattore con figure per restituire, su disegni originali di Evaristo Cian, la vicenda del vecchio lupo dallo sguardo di ghiaccio e del ragazzo, uno di fronte allʼaltro separati dal recinto di uno zoo. Sabato 19 luglio, a Cladrecis (Prepotto), alle 17.30 andrà in scena “Il pesciolino dʼoro”, con Alice Melloni su progetto a cura di Roberto Piaggio, per la scenografia e oggetti di scena di Elisa Iacuzzo. Lo spettacolo gioca sulla suggestione delle parole che il vecchio pescatore rivolge al pesciolino magico ripescato a sorpresa dalle acque. Di altissimo livello il panorama delle ospitalità 2014 del festival: si parte venerdì 18 luglio, a Togliano (Torreano) alle 18 con lʼevento inaugurale, “La beffa delle vacche”, uno spettacolo di burattini, di e con Daniela Castiglione, liberamente tratto dal racconto del partigiano Alfredo Longo ʻLa befa de le vache ai todeschiʼ. Una riscrittura in chiave comica, con linguaggio burattinesco, di un avvenimento storico realmente accaduto nel territorio veneto nel 1944. Di una beffa effettivamente si trattò ai danni dei tedeschi durante la guerra partigiana. Beffa che per la sua dimensione surreale ben si prestava al linguaggio dei burattini che trasforma i protagonisti veri nei personaggi delle maschere della tradizione: Arlecchino, Fracanappa, Pantalone e altri. Sabato 19 luglio, ad Altana (San Leonardo) alle 19 farà tappa lʼartista Giorgio Gabrielli, con il suo “Baracca 8, Pulcinella liberatutti”, omaggio alle virtù terapeutiche del burattino più amato e rappresentato al mondo da cui sono nati in Inghilterra Mr. Punch, in Francia Polichinelle, in Russia Petruska, in Spagna Don Cristobal, in Olanda Punk, in Germania Kaspar, in Iran Mobarak, in Ungheria Lazlo Vitez. Alle 21, a Biacis (Pulfero) uno spettacolo – performance di pittura dal vivo: l”Old rock clown painting show”, di e con Gianni Franceschini, è una pièce per ʼattore-pittoreʼ, un “old” clown, in scena davanti a pareti bianche sulle quali dipingerà la sua vita, materializzando forme, personaggi, atmosfere e sensazioni nelle quali il colore si fonde con la musica e la gestualità. Infine, domenica 20 luglio alle 17.30 a Presserie (Stregna) il testimone passerà a Laura Kibel, con uno dei suoi cavalli di battaglia, “Va dove ti porta il piede”, esempio raffinato di Teatro di Figura dadaista e ʻpedestreʼ. Alle 19 a Lombai (Grimacco), la Casa degli Gnomi presenta “… Cavoli a merenda”, uno spettacolo che riunirà la cantastorie Lucia Osellieri, una delle poche burattinaie soliste che


Data: 12 luglio 2014 1,00

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2014

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ANNO IV

N° 81

MERCOLEDI 30 APRILE 2014

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Le marionette al Mittelfest

del Friuli VeneziabyGiulia UDINE admin3 - http://www.ilquotidianofvg.it/le-marionette-al-mittelfest/ L’AUDIZIONE. Le commissioni consiliari hanno ascoltato l’ex Rup del Park di I maggio sulla querelle con Ssm

In scena le verità di Fantini

lavorano in Italia, e lʼartista Santosh Dolimano. Alle 21, a Cepletischis (Savogna) gran finale con la prima nazionale del Divadlo Piki, dalla Repubblica slovacca, compagnia di riferimento del Centro-Europa: presenterà una favola dolcissima di boschi e animali, “Storie di mucche”, in lingua italiana.

LA SCELTA

TORMENTI “DEMOCRATICI” Otto spettacoli anche per il nuovo cartellone di Mittel_Figure, realizzato nellʼambito di Mittelfest 2014: al DI RIVOLGERSI festival di Cividale del Friuli e nella patria di Vittorio Podrecca torna dunque questʼanno una sezione organica ALLA PROCURA dedicata al Teatro dʼAnimazione. Un percorso di “tendenze&tecniche”, rappresentativo dei segnali e delle MOTIVATA novità che provengono dal teatro di figura del nostro tempo: «a Mittel_Figure infatti – spiega il direttore DAL FATTO CHE artistico Roberto Piaggio – si esibiranno compagnie emblematiche per cifra stilistica e tecniche utilizzate, fra NESSUNO GLI tradizione e innovazione. Con tecniche a tutto campo dalle dita delle mani a quelle dei piedi, con manipolazione a DESSE DELLE filo oppure a guanto, con proiezioni e maschere … perché tutto torna utile nel teatro di figura».

RISPOSTE SUI “PILASTRI” Si parte domenica 20 luglio, alle 11, conle “Storie di mucche” del Divadlo Piki; lunedì 21 luglio, aPalazzo de

Portis alle 18, Teatro in trambustopresenta “Varietà prestige”. Martedì 22 luglio, alle 18, nel Cortile Monastero TRIESTE di scena Laura Kibelcon “A piede libero”. Mercoledì 23 luglio, ancora alle 18 nelCortile Monastero arriva scontro il “Family Theater” di Girovago e Rondella, che presentano “Manoviva”. Evento notturno Porto, giovedì 24 luglio con uno spettacolo di produzione CTA, sempre nel segno di “letteratura & figure”: “Zlatehtra una la capra”è Monassi produzione tratta da Isaac Singer, premio Nobel per la letteratura nel 1978. Realizzato da Antonella Caruzzi e e la Regione interpretato dallʼattrice Duska Kovacevic, lʼallestimento è ispirato ad un noto racconto di Singer per voce, figure e u Scintille dal tavolorilettura del Comi- di immagini. Venerdì 25 luglio, alle 21.30 in Piazza Duomo spazio a Zaches Teatroe a una sorprendente tato Portuale, riunitosi ieri matti“Pinocchio”, per la regia e drammaturgia di Luana Gramegna. Il progetto Pinocchio – proposta a pagamento di na su convocazione della presidente dell’Autorità portuale. Mittel_Figure – nasce dalla volontà di recuperare la storia originale di Collodi data alle stampe nel 1883. Lʼintento L’ente regionale e le istituzioni non hanno votato il bilancio in è quello di ritrovare quella forza originale del testo che nel tempo si è perduta, quellʼatmosfera un poʼ polverosa segno di protesta contro la GRUPPI P R L A M Esi I L P R E M Ima E R Hanche A I N C Ocruda N T R AT O N Tconcentra A R I D E M , sul linguaggio e le tecniche del teatro e usurata, e Iironica. IlAlavoro di figura, scarsa trasparenza deglicon ultimi |P. 12| I N T E S A Sattenzione . . . . « FA Cdella U R I F O R M E Oallʼuso C I O Umaschera, N PA S S O I N Dma I E T RsiO misura | P. 0 2 | con altri linguaggi artistici, quali mesi. particolare la danza contemporanea e il suono elettronico live. Sabato 26 luglio, in via Cavour alle 18 spazio a LʼAprisognicon www.aikonitalia.com “Sisto, Miseria e la Creatura 2.0”. Infine domenica 26 luglio, alle MEDIOCREDITO FVG 21.30nellaChiesa dei Battuti, gran finale con una produzione CTA, “Berta è scappata”, (lo spettacolo è a pagamento). Tratta dallʼomonimo racconto di Si al bilancio in 65%pubblicato da Titivillus, la pièce 6 Fernando Marchiori ruota intorno al gioco tanto amato del “campanon”, uno dei Detrazione Det conferma | SCURIuno BLINDATE FIBEX deirosso, Sconto al PORTE più semplici e familiari, tempo stesso più praticati da generazioni di giovani di ogni latitudine. La storia SERRAMENTI PVC 40% si snoda tra vasti paesaggi, giochi dʼun tempo, della piccoliCompagno rituali domestici, ed è un racconto di amicizia, di sentimenti, di solidarietà in una Gorizia ancora divisa dalla frontiera tra lʼEuropa dellʼEst e dellʼOvest.

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u L’assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio 2013 e ha proceduto al rinnovo del Marionette e Burattini nelle Valli del Natisone festeggia questʼanno consiglio di amministrazione e dellaVIAComunità Montana del Natisone, Torre e Collio e come sempre in |P. 10| del collegio dei sindaci. DEGANUTTI, 2 UDINE - Tel. 0432-507338 - info@aikonitalia.com

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la sua 21^ edizione, con il sostegno collaborazione con i Comuni di San Pietro al Natisone, Drenchia, Grimacco, San Leonardo, Pulfero, Stregna, Savogna, Torreano, Prepotto. Ingresso libero, info: www.ctagorizia.it tel 0481.537280 cell. +39 335 1753049


Data: 12 luglio 2014

2014 ←Tutti gli eventi

Informazioni DOVE

,Cividale del Friuli

ORARIO COSTO VOTO REDAZIONE

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Sedici produzioni di importanti compagnie nazionali, con la prima italiana della produzione Divadlo Piki (Slovacchia) e otto giorni di spettacolo, da venerdì 18 a domenica 26 luglio, per un unico e suggestivo palcoscenico del Teatro di Figura, racchiuso nella “patria” di Vittorio Podrecca, fra le Valli del Natisone e Cividale del Friuli: è la proposta del CTA – Centro Teatro Animazione e figure che rinnova, nel week end 18/20 luglio, l’appuntamento con lo storico festival Marionette & Burattini nelle Valli del Natisone, e con il cartellone di Mittel_Figure estende quest’anno la sua programmazione a Cividale del Friuli nell’ambito di Mittelfest 2014, per la direzione artistica di Roberto Piaggio e Antonella Caruzzi. Di altissimo livello il panorama delle ospitalità 2014 del festival: si parte venerdì 18 luglio, a Togliano (Torreano) alle 18 con l’evento inaugurale, “La beffa delle vacche”, uno spettacolo di burattini, di e con Daniela Castiglione, liberamente tratto dal racconto del partigiano Alfredo Longo ‘La befa de le vache ai todeschi’.

Sabato 19 luglio, ad Altana (San Leonardo) alle 19 farà tappa l’artista Giorgio Gabrielli, con il suo “Baracca 8, Pulcinella liberatutti”, omaggio alle virtù Vai al sito terapeuti che del burattino più amato e rappresentato al mondo da cui sono nati in Inghilterra Mr. Punch, in Francia Polichinelle, in Russia Petruska, in Spagna Don Cristobal, in Olanda Punk, in Germania Kaspar, in Iran Mobarak, in Ungheria Lazlo Vitez. Alle 21, a Biacis (Pulfero) uno spettacolo - performance di pittura dal vivo: l”Old rock clown painting show”, di e con Gianni Franceschini. Infine, domenica 20 luglio alle 17.30 a Presserie (Stregna) il testimone passerà a Laura Kibel, con uno dei suoi cavalli di battaglia, “Va dove ti porta il piede”, esempio raffinato di Teatro di Figura dadaista e ‘pedestre’. Alle 19 a Lombai (Grimacco) “… Cavoli a merenda”, uno spettacolo che riunirà la cantastorie Lucia Osellieri, una delle poche burattinaie soliste che lavorano in Italia, e l’artista Santosh Dolimano. Alle 21, a Cepletischis (Savogna) gran finale con la prima nazionale del Divadlo Piki, dalla Repubblica slovacca, compagnia di riferimento del Centro-Europa: presenterà una favola dolcissima di boschi e animali, “Storie di mucche”, in lingua italiana. Dal 18/07/2014 Al 26/07/2014

Otto spettacoli anche per il nuovo cartellone di Mittel_Figure, realizzato nell’ambito di Mittelfest 2014: Si parte domenica 20 luglio, alle 11, con le “Storie di mucche” del Divadlo Piki; lunedì 21 luglio, a Palazzo de Portis alle 18, Teatro in trambusto presenta “Varietà prestige”. Martedì 22 luglio, alle 18, nel Cortile Monastero di scena Laura Kibel con “A piede libero”. Mercoledì 23 luglio, ancora alle 18 nel Cortile Monastero arriva il “Family Theater” di Girovago e Rondella, che presentano “Manoviva”. Evento notturno giovedì 24 luglio con uno spettacolo di produzione CTA, sempre nel segno di “letteratura & figure”: “Zlateh la capra” è una produzione tratta da Isaac Singer, premio Nobel per la letteratura nel 1978. Venerdì 25 luglio, alle 21.30 in Piazza Duomo spazio a Zaches Teatro e a una sorprendente rilettura di “Pinocchio”, per la regia e drammaturgia di Luana Gramegna. Infine domenica 26 luglio, alle 21.30 nella Chiesa dei Battuti, gran finale con una produzione CTA, “Berta è scappata”, (lo spettacolo è a pagamento). Tratta dall’omonimo racconto di Fernando Marchiori pubblicato da Titivillus, la pièce ruota intorno al gioco tanto amato del “campanon”, uno dei più semplici e familiari, al tempo stesso uno dei più praticati da generazioni di giovani di ogni latitudine. La storia si snoda tra vasti paesaggi, giochi d’un tempo, piccoli rituali domestici, ed è un racconto di amicizia, di sentimenti, di solidarietà in una Gorizia ancora divisa dalla frontiera tra l’Europa dell’Est e dell’Ovest.

CANALI

ALTRI SITI


Data: 12 luglio 2014

2014

12/7/2014

Mittelfest | Arcidiocesi di Udine - il portale

SABATO 19 LUGLIO

Mittelfest Cividale. Nel Caffè San Marco, alle ore 17, inaugurazione di Mittelfest; a seguire alle 17.30, sul Sagrato del Duomo, concerto del Quartetto di ottoni (Conservatorio Tomadini); alle ore 19, nella chiesa di S. Francesco «Histoire du soldat» (solisti Orchestra Verdi di Trieste, Massimo Somaglino voce); alle 20.30, nel Teatro Ristori, spettacolo teatrale «Dannato sia il traditore della patria sua» dello Slovensko mladinsko gledalisce; alle 22, spettacolo di danza «Le souffle de l'esprit» con Jiri e Otto Bubenicek.


Data: 13 luglio 2014

2014

PRESSToday (sain.paola@gmail.com)

Pagina: 33

Salvo per uso p


RCULT SPETTACOLI Data: 13 luglio 2014 Pagina: 50

2014

DA NON PERDER

TEATRO TEATRO CIVILE

Storie di barconi e di naufraghi Un barcone di extracomunitari approda in Toscana, a San Miniato. In una burrascosa notte di Natale. Finis Terrae nasce da un’idea e con la regia di Antonio Calenda, con drammaturgia di Gianni Clementi. Un carico di persone con le loro storie. In scena Nicola Pistoia, Paolo Triestino, Francesco Benedetto e un gruppo di artisti e musicisti africani. SanMiniato,p.Duomo,dal 18 www.cittadisanminiato.it

spettacolo di Oliver Frljic, uno dei nomi controversi della nuova generazione di registi sloveni, Dannato sia il traditore della patria sua! (il 19). Altro regista balcanico di punta Ivica Buljan con Una tomba per Boris Davidovic, dal romanzo del serbo Danilo Kis (il 21). Dal ricco calendario: oltre all’omaggio alla compositrice Sofija Gubajdulina (il 23), Stefano Bollani debutta come autore teatrale in La Regina Dada con Valentina Cenni (27), gli Artefatti in Sketches di Elfriede Jelinek (il 20), Jan Fabre, con Attends, attends, attends... creato per Cédric Charron (23)o Gabriele Vacis con La parola padre il 27. (a.b.) Cividale, Mittelfest, dal 19 www.mittelfest.org

RASSEGNA

Brividi e Kilowatt in mezzo al pubblico Dodicesimo Kilowatt Festival di Sansepolcro, dal 19 al 26, con la critica a diretto contatto con pubblico e compagnie. In programma tra l’altro il Balletto Civile, Claudio Morganti, Federica Santoro, Giorgia Nardin, Carrozzeria Orfeo, Clinica Mammut, Tindaro Granata.

MONOLOGO

Herlitzka riabilita il vecchio Casanova

San Sepolcro (Ar), dal 19 www.kilowattfestival.it

Il grande Roberto Herlitzka dà voce e corpo a un universale seduttore vanesio, a un Casanova di Roberto Cappuccio che è però meno donnaiolo e più autoironico, meno compulsivo e più intellettuale, meno denigrabile e più umano del prototipo popolare. Nel castello di Dux. Regia di Nadia Baldi.

FESTIVAL

Milano, T.Parenti, dal 15 www.teatrofrancoparenti.com

Gli artisti serbi e croati con Fabre e gli Artefatti

FESTIVAL

FESTIVAL

Marzabotto (Bo) che nel parco Archeologico apre il 17 l’edizione 2014 dedicata alla donna con Peppe Barra che ha musicato per l’occasione il testo di Alberto Savinio Emma B. vedova Giocasta, dramma dell’incesto tra madre e figlio.

Torino e Piemonte, d www.teatroacorte.

È una delle manifestazioni interessanti per la vocazione “di confine”. Il Mittelfest di Cividale, dal 19 al 26 luglio, ideato quest’anno dal direttore Franco Calabretto, dopo l’anteprima di domenica scorsa con il Requiem di Verdi diretto da Riccardo Muti a Redipuglia a cent’anni dalla Grande Guerra (il 1 agosto in onda su RaiUno) presenta un programma importante dal titolo “Segnali. Cartografia della bellezza inquieta” che comincia con la compagnia di Lubiana Slovensko Mladinsko Gledalisce e lo

Peppe Barra “canta” SOGNAND IL VERO Alberto Savinio NORD NELLE CA Compie cinque anni il FestiDEI SAVO val della Commedia Antica di

Marzabotto (Bo), Parco, dal 17, festivaldellacommediaantica.blogspot.c om

Ambra Senator zione, al parco, Roll, Les Apostr

RECENSIONI TEATRO DANZA

Il colpo di coda della multifor-

la forma-racconto dal tes


2014

FESTIVAL TEATRO

Gli artistiCIVILE serbi e croati TEATRO

Casanova di Roberto Cappuccio che è però meno donnaiolo e piùData: autoironico, me13 luglio 2014 no compulsivo e più intelletPagina: 50 (dettaglio) tuale, meno denigrabile e più umano del prototipo popolare. Nel castello di Dux. Regia di Nadia Baldi. Milano, T.Parenti, dal 15 www.teatrofrancoparenti.com spettacolo di Oliver Frljic, uno FESTIVAL dei nomi controversi della nuova generazione di registi sloveni, Dannato sia il traditore della patria sua! (il 19). Altro regista balcanico di punta Ivica Buljan con Una tomba per Boriscinque Davidovic , dal roCompie anni il Festival della Antica di manzo delCommedia serbo Danilo Kis (il 21). Dal ricco(Bo) calendario: Marzabotto che neloltre parall’omaggio alla compositrice co Archeologico apre il 17 l’e, Sofija Gubajdulina (il 23) dizione 2014 dedicata alla Stefano Bollani debutta donna con Peppe Barra come che ha autore teatrale in La Regina musicato per l’occasione il teValentina Cenni Emma Dada sto dicon Alberto Savinio dramma (27), gli Artefatti in, Sketches B. vedova Giocasta di Elfriede Jelinek (il 20), Jan dell’incesto tra madre e figlio. Fabre, con Attends, attends, Marzabotto (Bo), Parco, dalCédric 17, creato per attends... festivaldellacommediaantica.blogspot.c Charron (23)o Gabriele Vacis om con La parola padre il 27. (a.b.)

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FESTI

con Fabre e gli Artefatti Storie di barconi Peppe Barra “canta” SOG IL VE È una delle manifestazioni ineteressanti di naufraghi Alberto Savinio NOR per la vocazione “di confine”. Il Mittelfest di CiviNELL Un barcone di 26 extracomunidale, dal 19 al luglio, ideato DEI S quest’anno tari approdadal in direttore Toscana,Frana San Miniato. Indopo unal’antepriburraco Calabretto, scosa di Natale. ma dinotte domenica scorsaFinis con il nasce da un’idea Requiem di Verdi direttoeda Terrae con la regia di Antonio Ca- a Riccardo Muti a Redipuglia lenda, condalla drammaturgia di cent’anni Grande GuerGianni Clementi. Un carico ra (il 1 agosto in onda su RaiUdi persone con leprogramma loro storie. no) presenta un In scena Nicola Pistoia, Paoimportante dal titolo “Segnalo Francesco Beli.Triestino, Cartografia della bellezza nedetto e un di con arti-la inquieta” chegruppo comincia sti e musicisti africani.Slovencompagnia di Lubiana sko Mladinsko Gledalisce e lo SanMiniato,p.Duomo,dal 18 www.cittadisanminiato.it

Torino e P www.tea

Ambra zione, a Roll, Le

RECENSIONI TEATRO

Cividale, Mittelfest, dal 19 www.mittelfest.org RASSEGNA Il colpo di coda della multiforDANZA me Biennale danza diretta da Virgilio Sieni è Il vangelo secondo Matteo che il coreografo fiorentino ha allestito — nelle Corderie cinquecentesche delaccanto alla BienDodicesimo Kilowattl’Arsenale, Festinale di Rem val di Sansepolcro, dal 19 Architettura al Koolhaas — in 27 quadri lungo 26, con la critica a diretto contatto con pubblico3 eweek com-end fino al 18 luglio, 9 “blocchi” a volta (oggi c’è il sepagnie. In programma tra MONOLOGO Venezia, Corderie, fino al condo con le belle voci del coro l’altro il Balletto Civile, Clau-

Brividi e Kilowatt UN GRANDE VANGELO in mezzo al pubblico SECONDO SIENI

la forma-racconto ma anche da Paso gnificazioni simb bambina filiforme Boldrini è la donn chtan protagonist cefissione, Grazia renz che incarnan ma. E poi Davide V tato da tre bambi le ragazze cieche accompagnatrici.


Con Boldi In «Natale a Miami» (2005) di Neri Parenti

ROMA — Christian De Sica, la Famiglia del cinema italiano, una vita da cinepanettone ma la popolarità non basta e dunque la voglia di fare altro, il riscatto nel recente musical su Cinecittà. Rocco Papaleo, una vita da mediano ovvero da comprimario, studiava Matematica e non pensava di fare l’attore, poi il botto come «spalla» di lusso al Festival di Sanremo. È la nuova coppia di comici. Debutteranno in La scuola più bella del mondo di Luca Miniero, in uscita il 16 novembre. De Sica preside puntiglioso in Toscana, Papaleo prof poco motivato al Sud. Per un grande equivoco originato da un errore del bidello, a un concorso musicale della scuola toscana, invece della classe africana da Accra, in Ghana, parteciperà quella da Acerra, nel napoletano. Le coppie comiche, per funzionare, hanno sempre obbedito a certe regole: devono essere «asimmetriche», affini e distanti, geograficamente lontane... Il romano Christian, classe 1951, è un cartone animato con una recitazione dal moto perpetuo, Rocco, classe 1958, è della Basilicata e punta sulla fissità alla Buster Keaton. Dice che da ragazzo «suonavo la chitarra, facevo ridere». E non sarà per caso se De Sica per parlare di loro due comincia dalla musica: «Ci ammiriamo da tempo, ci piace più cantare che recitare. Io sono un attore che si accoppia spesso. Dopo Massimo Boldi, Ghini, Siani, ora Rocco, che è un comico puro mentre io ho lavorato sugli stereotipi, avendo fatto più farse che commedie. Rocco: «Si deve essere sempre coppia quando si lavora insieme, come nei rapporti sentimentali. C’è quella necessità di sentirsi uniti, che non dev’essere una forzatura. In lui amo il senso del ritmo, lo swing. La difficoltà è la capacità di essere veri e allo stesso tempo musicali». Christian, fra tutte le coppie comiche storiche, da Gianni e Pinotto a Vianello e Tognazzi, Jerry Lewis e Dean Martin... «Be’, Totò e Peppino erano come zii, sono cresciuto con loro. Peppino molte volte lo superava nelle sue cose folli e surreali. In Totò, Peppino e la... malafemmina, Steno nella famosa lettera (che fu dettata da Totò a braccio) rideva e dovette uscire dal set per non distruggere la presa diretta». Roc-

associazione mittelfest

Data: 13 luglio 2014 Pagina: 33

2014

Con Siani «Il principe abusivo» (2013), regia dello stesso Siani

La nuova coppia De Sica-Papaleo «Siamo come Totò e Peppino» Christian: ma al cinema solo le donne brutte fanno ridere co: «Ecco, noi siamo tutti e due Peppino, siamo il gatto e il gatto. La volpe non c’è. Ci piacerebbe farne un altro insieme». «Io sogno una commedia musicale con il Dottor Jekyll cantante neomelodico e Mr. Hyde come re del R’n’B», dice Christian. È la prima volta che non fa il cinepanettone... «Dopo trent’anni. E quante accuse mi sono piovute addosso da una certa intelli-

❜❜ Sophia Loren Una delle poche che si prendeva in giro

ghenzia, mi hanno dato del maschilista, omofobo, parolacciaio, fascista. In quei film sono stato ladro e imbroglione, ma nella vita non sono così. Ma sai, facciamo il cinema comico e in fondo sono tutte quante commedie, non vedo questa grande differenza tra Siani, Bisio, Papaleo... Ecco, Rocco si avvicina a Lando Buzzanca, se si eccita gli vengono gli occhi rotanti. Quando ho fatto cinque o sei commedie con Massimo Ghini, sembravamo incompatibili: eravamo due ex belli, ex generone romano, piacioni, alti, prepotenti. Invece funzionavamo, a dispetto di chi dice che nella coppia dev’esserci il carnefice e la vittima. Io divido i comici in chi fa l’amore e chi non lo fa. Gli unici che lo facevano, facendo anche ridere, erano Troisi e Nuti. Verdone non ha mai interpretato una vera storia d’amore. Mi sono fatto l’idea che i comici siano er-

mafroditi, se avessimo il sesso, non faremmo più ridere». «Noi — interviene Papaleo — non ci possiamo paragonare a nessuna coppia. Ma questo film non è basato sulla nostra contrapposizione, c’è un

coro robusto di attori comprimari: Angela Finocchiaro, Miriam Leone». Ecco, le donne: De Sica, perché le coppie maschio-femmina sono rare? «C’è stato qualcosa, Vitti-Sordi... Le donne fanno ridere se sono brutte, Tina Pica,

Il regista Miniero

«Una commedia per un argomento serio» «Questa è una commedia che fa ridere su un argomento fondamentale», dice Luca Miniero (foto, 47 anni), il regista dei record, dai 30 milioni di incasso di Benvenuti al Sud ai quasi 13 di Un boss in salotto, a proposito di La scuola più bella del mondo. Nel film, prodotto da Cattleya e Universal, una classe sbarca, per un errore tecnologico, ad Acerra: ma l’equivoco è presto svelato. La scuola senza (per una volta) intossicazioni ideologiche.

la Littizzetto, la Valeri. La Melato era una brava attrice ma non mi faceva tanto ridere, e nemmeno la Vitti, che era brillante ma non comica. Quando sono belle non si prendono in giro. Una delle poche che ci riusciva era Sophia Loren e, in parte, la Magnani. Ma anche gli uomini riservano sorprese, Leo Gullotta mi piace nei ruoli drammatici, meno nei panni della signora Leonida. Lo stesso discorso vale per Lino Bandi». Per Christian, il «ruolo» della spalla nel duo comico non esiste più, com’era invece tra Castellani con Totò; Rocco ha la teoria del doppio nel tennis: «Uno prepara il colpo e l’altro fa lo smash». L’altro totem che smontano è l’improvvisazione. Christian: «Papà mi diceva che sul set bisogna arrivare con la parte mandata a memoria come l’Ave Maria. Poi, si può aggiungere qualcosa». «A tutt’oggi io non ho mai improvvisato», aggiunge Rocco. Il talento comico spesso ci mette un po’ a essere riconosciuto. A Christian vengono in mente il padre e l’altro grande Vittorio, Gassman, «con la differenza che io sono il pittore della domenica e loro De Chirico. Ma insomma io sono quello lì, il borghese che accavalla le gambe e scopri che la scarpa ha il buco».

Valerio Cappelli © RIPRODUZIONE RISERVATA

mittelfest

Comune di Cividale del Friuli

Con il sostegno particolare

Con Ghini «Natale a New York» (2006) di Neri Parenti

Cividale del Friuli 19-27 luglio 2014 www.mittelfest.org


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rto per co Mata che, ne età, ampia collagonisti e e teaffaello ca).

cui «non mi basta stare sul palco e suonare una bella nota. Bisogna lasciare un seguito, occorre seminare e poi sarà qualcun altro a raccogliere». Non una teorica dichiarazione di intenti, ma la spiegazione del perché oltre a incantare il mondo con la sua tromba, Fresu insegna, da 27 anni organizza festival nel paese natale in Sardegna, ha fondato un'etichetta con cui realizza dischi di giovani musicisti, e di recente è stato convocato dal ministro Dario Franceschini per fare il punto sul jazz italiano. «È una questione di responsabilità: quando sei conosciuto devi tendere la mano ai musicisti più giovani» spiega Fresu al telefono dalla camera di un albergo pugliese, in un tour che lo porta ogni giorno in una città diversa. Farà tappa anche in Friuli, domani alle 21.30 a Villa Manin, «sarà l'unico concerto estivo in trio con il percussionista indiano Trilok Gurtu e il pianista Omar Sosa. Proporremo qualche cosa tratta da "Alma" (il disco firmato Fresu e Sosa del 2012, ndr) ma anche composizioni scritte ap-

di Villa Manin IN TRIO Italia, India e Cuba uniti dalle musiche proposte da Paolo Fresu (in foto), Trilok Gurtu e Omar Sosa in concerto domani a Villa Manin. Biglietti a 25 euro

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Tremondi uniti dal jazz posta per il trio». India, Mediterraneo e Cuba: cosa vi unisce? «La curiosità e la voglia di confrontarci. Proveniamo da tre mondi e storie molto differenti, ma in realtà respiriamo la musica nello stesso modo. È la bellezza di questo progetto». Ritorna in Friuli, una regione appassionata di jazz.. «Sì e ci sono molto legato.

CON LUI

Trilok Gurtu e Omar Sosa

Ci vengo spesso, per registrare allo Studio di Amerio ma anche per collaborazioni e amicizie. In occasione di questo concerto inoltre mi fermerò qualche giorno in più per registrare delle parti del nuovo disco di Alice». Facendo riferimento ai giovani, secondo lei se avesse iniziato oggi invece che nel 1984, avrebbe avuto le stesse possibilità? «Oggi ci sono molti più musicisti; allora non ero poi così preparato ad affrontare il palco, ma non c'erano tanti trombettisti. Certo avevo la tenacia, la passione, la voglia di riuscire, e spero il talento;

ma sicuramente oggi le condizioni sono molto più difficili, sia per il contesto economico, sia perché la cultura è messa in crisi e viene percepita come un bene effimero. Anche se a dire il vero iniziano a esserci buoni segnali. Il ministro Franceschini ha riconosciuto al Jazz un ruolo importante per la nostra cultura». Quando ha scelto di suonare la tromba? «È lei che ha scelto me. Io volevo suonare nella banda, a casa avevamo una tromba che usava mio fratello, allora ho usato quella. È lo strumento che mi ha scelto». © riproduzione riservata

FESTIVAL

Marionette nelle Valli del Natisone e Cividale CIVIDALE – Sedici produzioni di importanti compagnie nazionali, con la prima italiana della produzione Divadlo Piki (Slovacchia) e otto giorni di spettacolo, da venerdì 18 a domenica 26 luglio, per un unico e suggestivo palcoscenico del Teatro di Figura, racchiuso nella “patria” di Vittorio Podrecca, fra le Valli del Natisone e Cividale del Friuli: è

la proposta del Centro Teatro Animazione e figure che rinnova l’appuntamento con lo storico festival Marionette & Burattini nelle Valli del Natisone, e con il cartellone di Mittel_Figure estende quest’anno la sua programmazione a Cividale nell’ambito di Mittelfest 2014, per la direzione artistica di Roberto Piaggio e Antonella Ca-

ruzzi. Marionette e Burattini nelle Valli del Natisone che gode del sostegno degli enti locali del territorio festeggia quest’anno la sua 21^ edizione, per una serie di appuntamenti itineranti a ingresso libero, info: www.ctagorizia.it tel 0481.537280 cell. +39 335 1753049 «A Mittel_Figure – antici-

pa il direttore artistico Roberto Piaggio - si esibiranno compagnie emblematiche per cifra stilistica e tecniche utilizzate, fra tradizione e innovazione. Con tecniche a tutto campo dalle dita delle mani a quelle dei piedi, con manipolazione a filo oppure a guanto, con proiezioni e maschere, perché tutto torna utile nel teatro di figura».


Data: 13 luglio 2014

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Data: 13 luglio 2014

SI PARLA DI MALTEMPO TERREMOTO MAFIA INCIDENTI STRADALI NAS RAPINE INCIDENTI IN MONTAGNA

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LA MARCIA

Jorsala Peace Walk, un ponte con il Mittelfest

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Lo ha creato il musicista e compositore triestino Alfredo Lacosegliaz, che per il Festival di Cividale del Friuli firma la videoinstallazione "L'insostenibile arte della guerra" di Alessandra Beltrame 13 luglio 2014

Foto di gruppo per i camminatori, al caffè San marco di Trieste

CIVIDALE. Un fantastico ponte fra i camminatori della Jorsala Peace Walk e il Mittefest, festival del dialogo interculturale oltre i confini per antonomasia che si apre fra pochi giorni (19­27 luglio). Lo ha creato il musicista e compositore triestino Alfredo Lacosegliaz, che per il Festival di Cividale del Friuli firma la videoinstallazione "L'insostenibile arte della guerra" che andrà in scena venerdì 25 e sabato 26 luglio ( http://mittelfest.org/spettacolo/linsostenibile­arte­ della­guerra/ ). Un'anteprima di questo lavoro, che qui potete vedere in esclusiva, nasce al Sarajevo Peace Event 201da un invito del Comitato Danilo Dolci di Trieste a cui è collegata l'associazione Jorsala. Tra il motto di Clemenceau "La guerra è una cosa tro ppo seria per lasciarla ai militari" e i versi di Brecht "Alla fine della guerra tra i vinti faceva la fame la povera gente, tra i vincitori faceva la fame la povera gente ugualmente" si dipana un carillon di suoni e immagini, "una lanterna magica che smaschera il cinismo, la mostruosità, ma anche il ridicolo della guerra" racconta Lacosegliaz, che ha accolto i marciatori all'Antico Caffè San Marco di via Battisti a Trieste con Alessandro Capuzzo, Annamaria Mozzi, Tiziana Cimolino, l'assessore Marija Brecelj di Duino Aurisina, la vicesindaco

http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2014/07/13/news/jorsala-peace-walk-un-ponte-con-il-mittelfest-1.958


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Jorsala Peace Walk, un ponte con il Mittelfest - Cronaca - Messaggero Ven

di Trieste con delega alla pace Fabiana Martini e gli assessori Žerjal e Rustja di San Dorligo della Valle. Alfredo Lacosegliaz ha lavorato per il cinema (Monicelli D'Alatri), la televisione (Sciuscià, Circus) e il teatro, con Moni Ovadia e Paolo Rumiz (La cotogna di Istanbul).

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Il trailer del video sul lavoro che il musicista e compositore triestino Alfredo Lacosegliaz, al Mittelfest di Cividale del Friuli, porta la videoinstallazione "L'insostenibile arte della guerra" che andrà in scena venerdì 25 e sabato 26 luglio

Ma ecco i camminatori di Jorsala: gambe doloranti, piedi incerottati, schiene provate dagli zaini pesanti, ma sorridenti e felici di aver raggiunto l'ennesima tappa sulla lunga via che stanno compiendo attraverso i luoghi della Grande Guerra nel suo centenario. Sono arrivati (a piedi, ovviamente) al Caffè San Marco per presentarsi e incontrare i nuovi amici che marceranno con loro da qui in avanti verso Fiume, Mostar, Sarajevo e, infine Istanbul. Fra di loro c'è Mohamed che andrà oltre: dopo la capitale della Turchia, intende camminare fino alla Mecca. Il gruppo, formato da una quindicina di persone, ha raccontato il cammino partito da Ypres, nelle Fiandre, dove per la prima volta furono usate le armi chimiche (il terribile gas iprite deriva il suo nome proprio da questo luogo, e il Comitato Dolci ha portato un dossier sull'uso delle prime armi chimiche durante la Grande Guerra). Ma a Ypres gli ordigni rimasti sul terreno uccidono ancora (due ragazzi sono morti pochi mesi fa perché avevano trovato una b omba che affiorava). Come ha raccontato Willem, 28 anni, visual artist e insegnante, uno dei sei camminatori che sta compiendo l'intero viaggio, tenendo un diario (Gone with the Skin, http://willemvermeersch.tumblr.com). Mentre altri si alternano per alcune tappe. In tutto, sono state un centinaio le persone che hanno finora partecipato alla Jorsala Peace Walk, che è ripartita oggi, domenica, alle 8 dal la parrocchia di via Valmaura, dove i camminatori sono stati accolti per la notte.

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Data: 14 luglio 2014

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Data: 14 luglio 2014 Copia di 4ebee60c52f76b6af5c82bb816fac991

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MITTELFEST » jiri e otto Bubenícek

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rrivare a 23 anni è sempre un traguardo per un festival. Specie di questi tempi. “Segnali” di bellezza e ingegno alimentano la poetica di questa nuova edizione di Mittelfest la cui longevità sprona a preservare il percorso compiuto, investendo sul lavoro di coloro che, in relazione stretta con il territorio, hanno contribuito e contribuiscono ad arricchire e sviluppare il rapporto tra artisti e pubblico. Nel segno dell’eccellenza coreutica è dunque attesa la presenza in Friuli dei pluripremiati“gemellidella danza”,Jirie Otto Bubenícek, affermati Principal dei complessi di Dresda e di Amburgo, che aprono il programma “Segnali di danza” firmato da Franco Calabretto con un trittico di brani icona del loro personale linguaggio coreografico, sintesi di estatica armonia e formalismo compositivo. Cresciutial conservatorio nazionale di Praga, dopo avere praticato lo sport sin da piccoli proprio nell’ambito del circo, i due artisticoordinano daalcunianniun gruppo di danzatori scelti, Les Ballets Bubenícek, che il 19 luglio aprono il festival con “Le Souffle de l’Esprit” su musiche di Bach, Hoffstetter, Pachelbel e Otto Bubenícek - che ha curato anche i costumi, la scenografia e ilvideo - e“Toccata” conmusica e costumi di Otto Bubenícek, entrambi composti dal fratello Jiri. Chiude lo spettacolo l’originale duetto “Les Indomptés” su musiche di Wim Mertens, firmato da Claude Brumachon e interpretato dai due straordinari gemelli. Accanto a loro, in scena, Iana Salenko (Staatsballet Berlin), Arsen Mehrabyan (Royal Swedish Ballet), Katherina Markowskaja (Bayerische Staatsoper), Anna Merkulova, Jón Vallejo,Francesco Pio Ricci, Duosi Zhu, Raquel Martínez e Michael Tucker (Semperoper BallettDresda). Jiri, qual è il suo rapporto con la bellezza in materia di danza? La danza è espressione di bellezza del corpo umano, dove le linee e le curve danno vita a ope-

Jiri e Otto Bubenícek, geni gemelli della danza mondiale, saranno tra i protagonisti del Mittelfest con i loro “Segnali di danza”

L’Italceme

«Noi gemelli della danza inseguiamo la perfezione» Parlano i giovanissimi fratelli che guidano i complessi di Dresda e di Amburgo «Ci capiamo in profondità e troviamo la sintonia per dare bellezza al balletto» re coreografiche. La bellezza è proiezione dello spirito dell’artista e la danza è una delle forme d’arte strettamente connessa conl’ideadella bellezza. Lei e suo fratello Otto, lavorateecollaborateinsieme. Ilfatto di essere gemelli incide? E quanto? Ci compensiamo perfettamente come artisti creativi. Il fatto che siamo gemelli ci aiuta a capirci onestamente e reciprocamente su livelli piú profondi. Spesso non abbiamo bisogno di spiegare le intenzioni o l’orientamento di un nuovo progetto. An-

che se capita di avere idee molto diverse, entrambi intuiamo in modo sintonico di cosa necessita il lavoro o di quando sia il momento per una libertà che possa sviluppare al meglio il potenziale in campo. Abbiamo molta inventiva, idee, amiamo anche lavorare. Quindi, la collaborazione è spesso un grande viaggio che porta in sé tracce di quello che sarà il progetto successivo. Otto spesso crea i costumi o la scenografia e, talvolta, anche la musica dei miei balletti. Elementi che sono lí apposta per quei passi determinanti nella creazio-

ne della coreografia. Insieme diamovita alladrammaturgia». Quanto la cultura mitteleuropea, specialmente quella del suo Paese d’origine, ha influenzatoil suolavoro? Direi che essere in Germania in una grande compagnia come il Balletto di Amburgo, prima, e ora alla Semperoper Ballett di Dresda,mi haaiutato atrovareil mio stile di danza e il mio linguaggio coreografico. Ho imparato in tutti questi anni da molti grandi coreografi. Ho ballato mille volte brani riconosciuti in tutto il mondo. Viaggiare ed esi-

birsi in diversi paesi, visitare tante città, musei, teatri, costituisce un patrimonio che mi ha influenzato naturalmente, ispirandomi e strutturando parte della mia personalità. Quindi non parlerei tanto delle mie radici ceche, piuttosto della mia “sensibilità slava” legata a una certa idea della vita e dell’amore». Elisabetta Ceron ©RIPRODUZIONERISERVATA

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◗ SANPIETR

Il cinema sta sera, c cumentar ne, An An conto d’a sca, una st sione e p tra anarch tà, curiosi l’Europa in lotte socia storia di U originario gno d’Itali sentare il f con Ivan questa int ta si apre v lo storico ni present vano Tabo Italcemen una ricerc operai de stria che h paesaggio recente a verso anc torno del Ghirardin Demichel sta Andrea

SCONTI ESTIVI PER IL TUO CALDO INVERNO


Data: 14 luglio 2014

2014

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Pubblicato in luglio 14th, 2014

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Mittelfest Segnali. Cartografia della bellezza inquieta è il titolo-guida di questa edizione. La forte connotazione internazionale di questo primo appuntamento viene ripresa e rilanciata dal festival della Mitteleuropa, con la presenza, quest’anno, di oltre 10 Paesi dell’area centro europea (Austria, Croazia, Germania, Repubblica Ceca, Serbia Slovenia, Svizzera fino a Paesi Bassi e Kazakistan), affiancata da produzioni e ospitalità italiane, anche in anteprima assoluta, ed alcune eccellenze artistiche del Friuli Venezia Giulia. Il cartellone di questa 23.ma edizione non poteva prescindere dai turbamenti che percorrono oggi l’Europa, a cent’anni esatti dall’esplosione della Prima Guerra Mondiale. Da più di vent’anni Mittelfest registra le trasformazioni e le tensioni che hanno attraversato l’Europa, raccontando i molteplici aspetti dell’inquietudine contemporanea. Come un atlante internazionale, collezione di mappe di una geografia d’arte, Mittelfest 2014 ha voluto riconoscere ed esprimere i molteplici segnali di una bellezza fragile e inquieta, seguendoli in molti diversi Paesi. Piace però pensare che una grazia più duratura, si possa scorgere in controluce nelle proposte rivolte al pubblico quest’anno. Come se non venisse mai meno il desiderio di una più grande bellezza. Molteplici le declinazioni dei Segnali suggeriti dal festival con otto percorsi articolati nel calendario di Musica, Danza, Teatro,Cinema, Marionette & Burattini, per un cartellone che toccherà tutte le forme d’arte storicamente rappresentate da Mittelfest. Inaugurazione sabato 19 luglio alle 17.00 nella Chiesa di San Francesco, a seguire il Quartetto di ottoni del Conservatorio Tomadini di Udine – composto da Luca Maria Trevisan,e Alberto Domini alle trombe e Cristian Marcuzzo con Giovanni Ziraldo ai tromboni – eseguirà musiche di Claudio Monteverdi. Programma: SABATO 19 LUGLIO


di PAOLO MEREGHETTI

È

finito il tempo delle certezze. Non ci sono più i «buoni» Autobot e i «cattivi» Decepticon. Adesso sono tutti «alieni» e per mantenere la pace sulla Terra vanno distrutti. Questa almeno è la situazione su cui si apre Transformers 4 – L’era dell’estinzione, che se non è ancora un vero e proprio reboot della serie poco ci manca. Guidate dall’ultra-efficiente agente Cia Harold Attinger (Kelsey Grammer), vediamo le truppe americane dare la caccia agli ultimi Transformers sopravvissuti. Non tutti, a dir la verità, perché uno di loro, dal volto inquietante e l’armamentario distruttivo, è loro alleato nella caccia e se la intende molto bene con Attinger, convinto che possa consegnargli l’introvabile Optimus Prime. Per scoprire le ragioni di questa strana alleanza bisognerà però aspettare un bel po’ dei 165 minuti di questa quarta puntata, che sembra trovare la propria ragion d’essere proprio nella complicazione delle tracce e l’intrecciarsi delle storie. Oltre che nella ripetitività delle situazioni. A riorientare un po’ lo spettatore e a muoverlo su un terreno conosciuto, ci pensa il nuovo «eroe» Cade Yeager (Mark Wahlberg), subentrato senza tante spiegazioni all’«originale» Sam Witwicky (il cui interprete Shia LaBoeuf forse punta a ruoli più adulti, come dimostra il suo coinvolgimento in Nymphomaniac di Lars von Trier). Questo Yeager è una specie di inventore-robivecchi, che trova la motrice di un camion fuori uso in un vecchio cinema abbandonato (dove la regia non resiste alla tentazione di fare qualche facile battuta sul tempo passato e le tecnologie di proiezione finite in disuso). Ci vorrà poco a capire che quella motrice è Optimus Prime in attesa di tornare in vita, che l’agente Attinger ha un interesse a catturarlo che va al di là del

associazione mittelfest

Data: 15 luglio 2014 Pagina: 35

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I nuovi robot ora sono tutti alieni Finisce la guerra tra buoni e cattivi Il regista Bay si rifugia nella farsa per rilanciare la saga

In fuga Mark Wahlberg (43 anni) e, sullo sfondo, Nicola Peltz (19), protagonisti di «Transformers 4 L’era dell’estinzione». In alto, i robot giganti in una scena del film diretto da Michael Bay (49)

proprio dovere e che Yeager ha una figlia, Tessa (Nicola Peltz), meno ingenua di qual che crede, visto che ha anche un fidanzato (Shane Dyson), pilota abilissimo, che lo aiuterà a cavarsi d’impaccio in più di un’occasione. A questo punto siamo solo all’inizio della storia — deve ancora entrare in scena l’industriale Joshua Joyce affidato al sempre divertente Stanley Tucci — ma può già bastare per capire il meccanismo con cui il regista Michael Bay e il suo fidato sceneggiatore Ehren Kruger (autore anche dei due episodi precedenti) hanno costruito il film: convinti, probabilmente giustamente, che lo scontro tra Transformers buoni e cattivi abbia poco da dire, hanno spostato il cuore del racconto tra gli umani (militari «deviati» come Attinger e scienziati «sognatori» come Joyce, entrambi convinti che dalla materia dei Transformers distrutti si possa trarre il segreto per costruirne di

nuovi assoggettati all’uomo) per poi però «espandere» lo scenario fino all’infinito (e oltre) con l’ingresso in campo di un «nuovo» Transformer — quello che sembra alleato di Attinger — per stemperare su tutto e tutti la minaccia dei suoi misteriosi e a quanto pare bellicosi superiori. Quel che ne risulta però finisce per sfuggire alle forze di regista e sceneggiatore che si rifugiano nella farsa e nella tecnologia: da una parte

I Transformers minacciano la Terra: l’epica battaglia tra bene e male, libertà e schiavitù, ricomincia da evitare interessante da non perdere capolavoro

una serie di situazioni da commedia che sfruttano le situazioni più scontate (la suscettibilità del redivivo autobot BumbleBee, la gelosia di un padre per una figlia che indossa hot pants da infarto, l’ingenuità dello scienziato idealista); dall’altra, lo sfoggio dei traguardi cui è arrivato il digitale, con i Transformers (buoni, cattivi, di ultima generazione, arrivati dallo spazio profondo) che si combattono distruggendo palazzi, sollevando navi e automobili o trasformandosi in redivivi dinosauri (ma nell’ultimo quarto d’ora: i più piccoli sono avvisati). Una gag e uno scontro digitale, un duello e una battuta, ripetuti all’infinito, senza alcuna evoluzione se non la varietà degli scenari — si passa da Chicago al Polo a Hong Kong — e con un’irritante ironia di fondo verso i piani alti della politica, messi in ridicolo senza una vera ragione. Oltre a un’invadente presenza di marchi e oggetti pubblicitari che bombarda-

mittelfestdanza

Comune di Cividale del Friuli

Con il sostegno particolare

Cividale del Friuli 19-27 luglio 2014 www.mittelfest.org

no lo spettatore quasi a ogni scena. E a qualche perla di saggezza che punteggia i dialoghi, come la riflessione sulla fallibilità dell’uomo che Yeager fa a Optimus Prime: una volta quella sarebbe stata la morale «nascosta» che ogni spettatore doveva essere capace di trarre dal film, oggi è diventata il pistolotto moralista messo in primo piano per far credere a chi sta in sala che non sta vedendo solo un semplice film d’evasione. E proprio quest’ultima differenza potrebbe offrire lo spunto per capire la «falsa coscienza» dei nuovi titani della riproducibilità hollywoodiana, incapaci di creare qualche cosa di davvero nuovo ma abiIl film lissimi nell’indel fiocchettare le scelte di markeMereghetti ting con un profluvio di citazioni e una grande dose di pseudo-ironia (e vero cinismo), magari convinti di essere i paladini del nuovo che avanza mentre invece sono solo le prefiche di un doloroso funerale collettivo dell’intelligenza. Ma è un discorso che ci porterebbe troppo lontano e che rischiamo di ripetere uguale quasi a ogni megaproduzione a stelle e strisce. © RIPRODUZIONE RISERVATA


Data: 15 luglio 2014 Copia di 4ebee60c52f76b6af5c82bb816fac991

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mittelfest » glauco venier

letter

Il pianista e compositore Glauco Venier (Foto Luca d’Agostino) che sarà sul palco di Mittelfest assieme al poeta e scrittore Pierluigi Cappello (Foto Luca Maggi)

Dedica 20

di Gian Paolo Polesini Universi che si sfiorano di continuo, musica e scrittura, sollecitati da un’armonica stirpe comune, il suono. Ogni lettura è a suo modo ritmica, obbliga alle pause, all’accelerazione brusca, alla fluidità del narrare, come una qualunque partitura. Sebbene arti ravvicinate, vivono spesso d’incontri sbadati. Qualcosa avviene, quasi sempre spinto dalla casualità. Un poeta e un musicista chiacchierano, magari senza un progetto, così, per piacere, e con la naturalezza tipica dell’uomo di cultura si ritroveranno a respirare la stessa porzione d’ossigeno di un palcoscenico. L’onestà di Glauco Venier, uno dei grandi del pianismo internazionale, guarda caso friulano, fa luce sulle coordinate iniziali del progetto Questa libertà, una suite composta dallo stesso maestro che trasuda letteratura allo stato puro, in prima nazionale giovedì 24 al festival cividalese. Racconta: «Una sera fu il direttore di Mittelfest Antonio Devetag a confidarmi una sua esigenza: “Vedo in scena te con Pierluigi Cappello, m’immagino una magnifica fusione”. ’Sta cosa inizia a battermi. Compro il libro e vado subito spedito, è un crescendo che rapisce. Un’emozione tale da

PROGRAMMI REGIONALI RAI Radio1 7.20 Gr FVG 11.05 Titoli Gr

Addio il prem che inc

«Il mio jazz segue il ritmo di una storia emozionante» Un grande pianista incontra un grande poeta: e nasce la suite “Questa libertà” Prima nazionale il 24 in piazza Duomo. Loro, un quartetto d’archi e due voci workshop

Un corso di fotografia con Luca d’Agostino Proseguono ogni giorno alla biglietteria di Borgo di Ponte a Cividale del Friuli le prevendite per la 23ma edizione di Mittelfest (orari: 11-13 e 17-19). Intanto il fotografo ufficiale del festival Luca d’Agostino propone agli studenti interessati la possibilità di lavorare sulla fotografia di spettacolo con un Workshop gratuito, in programma

oggi e domani (dalle 11 alle 17 negli uffici del festival, a Cividale). Le lezioni analizzeranno l’estetica e la tecnica fotografica per imparare a cogliere le inquadrature e a trasmettere al meglio le emozioni dell’istante, aspetto preponderante per dare valore all’immagine. Info:luca.dagostino@phocusagency .com.

provocare un’immediata improvvisazione sui tasti del pianoforte. Io sono uno all’antica, riempio il pentagramma con la matita, la tecnologia per comporre non la uso proprio».

Venier sente ancora l’eco della standing ovation americana e canadese del suo ultimo tour con Norma Winstone e Klaus Gesing, che segue il precedente giro coreano, cinese e porto-

ghese, necessario percorso mondiale per dare forma al suo Dance without answer, prodotto dalla prestigiosa etichetta Ecm che nella sua storia soltanto due italiani ha assoldato: Glauco Venier e Stefano Bollani, caso vuole entrambi prossimi mittelfestiani. E in autunno, sempre marchiato Ecm, uscirà Piano solo. «Non trattengo a lungo il tempo, è ora di conoscerlo sul serio, Cappello. Le idee sono chiare, la traccia musicale fila da sola e così ribusso alla porta di casa sua. Pierluigi cerca di capire, come chiunque si trovi sotto il naso dei fogli riempiti con fa diesis e si bemolle. Mi chiede: “Ho voglia di ascoltare, è possibile presto?”. La trama è geniale nella sua

semplicità. A ogni capitolo corrisponde una tonalità, così da risucchiare lo spettatore dentro una sorta di reading con un pianoforte, un quartetto d’archi e due voci (Massimo Somaglino e Fabiano Fantini). Sarà jazz? «Impossibile restringerlo in un concetto solido e definito, dipende se è il sound delle origini oppure quello mescolato successivamente dai popoli. Il mio è una mistura di Bartók, Chick Corea, persino Satie, direi, è musica di pancia, non di testa, si crea componendo. Nulla di preconfezionato. Tutto è pronto, ora, manca solamente il tratto decisivo di Michele Corcella, il miglior arrangiatore italiano. Poi ci trasferiremo tutti in piazza Duomo». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

◗ PORDEN

«Nel 200 stata pro edizioni val Dedi giamo so talento, me, la su uno cha racchius nuta e ge so una scrittrici città di P la Gordim gillo, e il f di lei un zioso, olt la potuta Così l’ Pordeno della scr anni, pre ratura. I presenza con sé un nella sto giare la G un altro Kofi Ann nale e co prima lin in Sudafr diritti um straripan i due No al sindac zonello, Claudio C

“Lignanoscrive”, come impostare un rom


Venier (Foto Luca d’Agostino) che sarà sul palco di Mittelfest assieme al poeta e scritto

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Un grande pianista incontra un grande po Prima nazionale il 24 in piazza Duomo. Lo workshop

Un corso di fotografia con Luca d’Agostino Proseguono ogni giorno alla biglietteria di Borgo di Ponte a Cividale del Friuli le prevendite per la 23ma edizione di Mittelfest (orari: 11-13 e 17-19). Intanto il fotografo ufficiale del festival Luca d’Agostino propone agli studenti interessati la possibilità di lavorare sulla fotografia di spettacolo con un Workshop gratuito, in programma

oggi e domani (dalle 11 alle 17 negli uffici del festival, a Cividale). Le lezioni analizzeranno l’estetica e la tecnica fotografica per imparare a cogliere le inquadrature e a trasmettere al meglio le emozioni dell’istante, aspetto preponderante per dare valore all’immagine. Info:luca.dagostino@phocusagency .com.

provocare un’immediata improvvisazione sui tasti del pianoforte. Io sono uno all’antica, riempio il pentagramma con la matita, la tecnologia per comporre non la uso proprio».

Venier sente ancora l’eco della standing ovation americana e canadese del suo ultimo tour con Norma Winstone e Klaus Gesing, che segue il precedente giro coreano, cinese e porto-

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Prima italiana della produzione Divadlo Piki e otto giorni di spettacolo, da venerdì 18 Prima italiana della produzione Divadlo Piki e otto giorni di spettacolo, da venerdì 18 a domenica 26 luglio, con il Teatro di Figura nella “patria” di Vittorio Podrecca a domenica 26 luglio, con il Teatro di Figura nella “patria” di Vittorio Podrecca 15/07/2014 15/07/2014

Sedici produzioni di importanti compagnie nazionali, con la prima italiana della produzione Divadlo Piki (Slovacchia) e otto Sedici produzioni di importanti compagnie nazionali, con la prima italiana della produzione Divadlo Piki (Slovacchia) e otto giorni di spettacolo, da venerdì 18 a domenica 26 luglio, per un suggestivo palcoscenico del Teatro di Figura nella “patria” di giorni di spettacolo, da venerdì 18 a domenica 26 luglio, per un suggestivo palcoscenico del Teatro di Figura nella “patria” di Vittorio Podrecca, fra le Valli del Natisone e Cividale del Friuli: è la proposta del CTA – Centro Teatro Animazione e figure che Vittorio Podrecca, fra le Valli del Natisone e Cividale del Friuli: è la proposta del CTA – Centro Teatro Animazione e figure che rinnova, nel week end 18/20 luglio, l’appuntamento con lo storico festival Marionette & Burattini nelle Valli del Natisone, e rinnova, nel week end 18/20 luglio, l’appuntamento con lo storico festival Marionette & Burattini nelle Valli del Natisone, e con il cartellone di Mittel_Figure estende quest’anno la sua programmazione a Cividale del Friuli nell’ambito di Mittelfest con il cartellone di Mittel_Figure estende quest’anno la sua programmazione a Cividale del Friuli nell’ambito di Mittelfest 2014, per la direzione artistica di Roberto Piaggio e Antonella Caruzzi. Marionette e Burattini nelle Valli del Natisone 2014, per la direzione artistica di Roberto Piaggio e Antonella Caruzzi. Marionette e Burattini nelle Valli del Natisone festeggia quest’anno la sua 21^ edizione, con il sostegno della Comunità Montana del Natisone, Torre e Collio e come sempre festeggia quest’anno la sua 21^ edizione, con il sostegno della Comunità Montana del Natisone, Torre e Collio e come sempre in collaborazione con i Comuni di San Pietro al Natisone, Drenchia, Grimacco, San Leonardo, Pulfero, Stregna, Savogna, in collaborazione con i Comuni di San Pietro al Natisone, Drenchia, Grimacco, San Leonardo, Pulfero, Stregna, Savogna, Torreano, Prepotto. “Letteratura e figure” con gli allestimenti dedicati a Daniel Pennac, “L’occhio del lupo”, e al classico di Torreano, Prepotto. “Letteratura e figure” con gli allestimenti dedicati a Daniel Pennac, “L’occhio del lupo”, e al classico di Aleksandr Puškin e dei fratelli Grimm, “Il pesciolino d’oro”. Venerdì 18 luglio, a Oculis (San Pietro al Natisone), alle 21.30, Aleksandr Puškin e dei fratelli Grimm, “Il pesciolino d’oro”. Venerdì 18 luglio, a Oculis (San Pietro al Natisone), alle 21.30, riflettori sulla trasposizione scenica de “L’occhio del lupo”, dal romanzo di Daniel Pennac, nella riduzione di Daniele Licalsi riflettori sulla trasposizione scenica de “L’occhio del lupo”, dal romanzo di Daniel Pennac, nella riduzione di Daniele Licalsi affidata all’attrice Serena Di Blasio, per la regia di Antonella Caruzzi. E sabato 19 luglio, a Cladrecis (Prepotto), alle 17.30 affidata all’attrice Serena Di Blasio, per la regia di Antonella Caruzzi. E sabato 19 luglio, a Cladrecis (Prepotto), alle 17.30 andrà in scena “Il pesciolino d’oro”, con Alice Melloni. Lo spettacolo gioca sulla suggestione delle parole che il vecchio andrà in scena “Il pesciolino d’oro”, con Alice Melloni. Lo spettacolo gioca sulla suggestione delle parole che il vecchio pescatore rivolge al pesciolino magico ripescato a sorpresa dalle acque. Di altissimo livello il panorama delle ospitalità 2014: pescatore rivolge al pesciolino magico ripescato a sorpresa dalle acque. Di altissimo livello il panorama delle ospitalità 2014: si parte venerdì 18 luglio, a Togliano (Torreano) alle 18 con l’evento inaugurale, “La beffa delle vacche”, uno spettacolo di si parte venerdì 18 luglio, a Togliano (Torreano) alle 18 con l’evento inaugurale, “La beffa delle vacche”, uno spettacolo di burattini liberamente tratto dal racconto del partigiano Alfredo Longo. Ci saranno anche Laura Kibel con uno dei suoi burattini liberamente tratto dal racconto del partigiano Alfredo Longo. Ci saranno anche Laura Kibel con uno dei suoi cavalli di battaglia, “Va dove ti porta il piede”, esempio raffinato di Teatro di Figura dadaista e ‘pedestre; e ancora Giorgio cavalli di battaglia, “Va dove ti porta il piede”, esempio raffinato di Teatro di Figura dadaista e ‘pedestre; e ancora Giorgio Gabrielli, con il suo “Baracca 8, Pulcinella liberatutti”, e Gianni Franceschini con uno spettacolo - performance di pittura Gabrielli, con il suo “Baracca 8, Pulcinella liberatutti”, e Gianni Franceschini con uno spettacolo - performance di pittura dal vivo: l”Old rock clown painting show”, una pièce per ’attore-pittore’ che dipingerà la sua vita, materializzando forme e dal vivo: l”Old rock clown painting show”, una pièce per ’attore-pittore’ che dipingerà la sua vita, materializzando forme e personaggi,. Gran finale con la prima nazionale del Divadlo Piki, dalla Repubblica slovacca, compagnia di riferimento del personaggi,. Gran finale con la prima nazionale del Divadlo Piki, dalla Repubblica slovacca, compagnia di riferimento del Centro-Europa: presenterà una favola dolcissima di boschi e animali, “Storie di mucche”, in lingua italiana. . Ingresso libero, Centro-Europa: presenterà una favola dolcissima di boschi e animali, “Storie di mucche”, in lingua italiana. . Ingresso libero, info: www.ctagorizia.it tel 0481.537280 cell. +39 335 1753049 Otto spettacoli anche per il nuovo cartellone di Mittel_Figure, info: www.ctagorizia.it tel 0481.537280 cell. +39 335 1753049 Otto spettacoli anche per il nuovo cartellone di Mittel_Figure, realizzato nell’ambito di Mittelfest 2014: un percorso di “tendenze e tecniche”, rappresentativo dei segnali e delle novità che realizzato nell’ambito di Mittelfest 2014: un percorso di “tendenze e tecniche”, rappresentativo dei segnali e delle novità che provengono dal teatro di figura del nostro tempo. Fra le ospitalità il “Family Theater” di Girovago e Rondella, lo Zaches provengono dal teatro di figura del nostro tempo. Fra le ospitalità il “Family Theater” di Girovago e Rondella, lo Zaches Teatro con una sorprendente rilettura di “Pinocchio”, e due produzioni CTA: “Zlateh la capra” tratta da Isaac Singer e “Berta Teatro con una sorprendente rilettura di “Pinocchio”, e due produzioni CTA: “Zlateh la capra” tratta da Isaac Singer e “Berta è scappata”, dall’omonimo racconto di Fernando Marchiori, un racconto di amicizia e solidarietà in una Gorizia ancora è scappata”, dall’omonimo racconto di Fernando Marchiori, un racconto di amicizia e solidarietà in una Gorizia ancora divisa dalla frontiera divisa dalla frontiera AUTORE: AUTORE: 0 Commenti 0 Commenti Copyright © 2013 Il Friuli - p.iva 01907840308


chestre in passato. «Essere soli sul palco, senza orchestra, spiega Allevi, è come non avere pelle, condividere la propria vulnerabilità, fragilità, e trasformarle in emozioni. È terribile e sublime allo stesso tempo». E le sue emozioni si traducono da anni in note, ma non solo. Allevi sa gestire al meglio il lavoro del compositore, quello del musicista ma anche quello dello scrittore, avendo all'attivo più di una pubblicazione letteraria. «Mi esprimo al meglio davanti un pubblico che mi vuole bene, che siano, le mie, note impresse su un pentagramma o parole scritte. Ciò che conta è la magia di una condivisione». E la condivisione, nel suo caso, è una garanzia. La sua carriera è costellata di riconoscimenti, premi, e tanto affetto da parte del pubblico. «Mi sorprende quanto la mia musica, strumentale, possa diventare colonna sonora della vita delle persone», spiega Allevi. Per un artista eclettico, sempre pronto a intraprendere nuove sfide verrebbe da chiedersi se ci sia qualche musicista con il quale gli piacerebbe collaborare per un tour o un progetto in studio. «Ragionando per assurdo, mi piacerebbe vedere cosa può fare della mia musica un dj come Deadmau5». Un artista giovane, con un forte appeal sul pubblico, viene spesso invitato a conferenze e convegni. Curioso quindi cercare di capire il suo punto di vista riguardante la situazione della musica in Italia e cosa pensi si possa suggerire ai giovani musicisti che potrebbero approcciare questo tipo di carriera. «L'Italia, in questo momento, è il luogo ideale per la creazione del nuovo. Nel presente confluiscono le energie di un passato straordinario, e l'urgenza del cam-

protagonista, l’attrice rivelazione di Terence Malik, quella Jessica Chastain di cui si attende ancora una “Salomè” vista a Venezia, ha già una sua idea interpretativa. «Il romanzo è molt dark - dice a Ischia, dove ha ritirato l’Ischia Global Award come attrice dell’anno nell’ambito della tradizionale kermesse di cinema e musica ideata da Pascal Vicedomini il titolo manda un messaggio più ampio di un biopic tradizionale. È una donna che diventa bionda e viene divorata dalla società e dal sistema cinema. Una storia interessate da raccontare in una Hollywood in cui ci sno ancora pochi ruoli femminili di rilievo». Al progetto l’attrice californiana con una antica passione per l’Italia («ci venivo spesso, anche da studentessa, la classica studentessa americana con lo zaino sulle spale») appare tenere non poco. «Marilyn era un’attrice incredibile racconta - una donna sensibile e il suo film che preferisco è ’Fermata d’autobus’. Ma devo dimenticarmi di chi è Marilyn, altrimenti sarei sopraffatta».

trovata, e sbarcano alla Mostra nella sezione Venezia Classici, dal 27 agosto al 6 settembre. “L'udienza”, diretto da Marco Ferreri nel 1971 (tra gli interpreti Enzo Jannacci, Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Claudia Cardinale, Michel Piccoli) è un restauro promosso oltre che dalla istituzione bolognese anche dal Museo Nazionale del Cinema di Torino, con Cristaldi Film. Un intervento reso possibile grazie alla campagna di crowdfunding portata avanti sul sito MakingOf.it. Il restauro di “Todo modo” (1976), tratto da Leonardo Sciascia e interpretato da Gian Maria Volontè, Marcello Mastroianni e Mariangela Melato, si inserisce nel progetto di recupero dei film di Elio Petri che la Cineteca di Bologna e ancora il Museo Nazionale del Cinema di Torino stanno realizzando in questi anni. Tra le altre cose l'anno scorso proprio un restauro di Elio Petri, “La proprietà non è più un furto”, vinse il Leone della sezione Venezia Classici. Dopo la grande mostra dedicata a Vittorio De Sica, “Tutti De Sica”, lo scorso anno a Roma, la Cineteca ritorna sul padre del Neorealismo con il restauro, promosso da Csc - Cineteca Nazionale, in collaborazione con la Cineteca di Bologna, l'Associazione Vittorio De Sica e Rti, di “Umberto D.”, del 1952. Nasce invece Oltreoceano il restauro di “La Cina è vicina”, film diretto da Marco Bellocchio nel 1967: promosso da Sony Pictures Entertainment (a partire dalla copia d'epoca di riferimento dell'Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale di Venezia - Asac) in collaborazione con la Cineteca di Bologna, verrà realizzato dai laboratori Colorworks e L'Immagine Ritrovata.

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Giovanni Allevi stasera ospite del Grado Festival Ospiti d’Autore: «Senza orchestra è come non avere pelle»

biamento». Il Giappone è una presenza importante per Giovanni Allevi. È appena rientrato da un tour proprio in quelle terre dove oramai è diventato un beniamino del pubblico e dove ha tenuto sei concerti da tutto esaurito nei teatri delle città di Tokyo, Shizuoka, Kyoto, Kagoshima, Nagoya e Osaka. «È scoccata la scintilla col pubblico giapponese, ci sono voluti anni. Ora vado orgoglioso del loro affetto e so-

no affascinato dalla loro personalità gentile e maniacale». In Friuli Venezia Giulia, invece, si è esibito più volte, spesso in location suggestive come il Castello di San Giusto o a Lignano Sabbiadoro. In questa occasione suonerà il suo pianoforte proprio di fronte al mare. Si potrebbe quindi ipotizzare un feeling speciale con questa regione e con le persone che le popolano, che ogni volta non mancano all'appuntamento con lui e

con la sua musica. «Sono molto legato al Friuli perché è la regione dove nei miei primi tour ho iniziato a ricevere riscontri incoraggianti. Da allora cerco di dare tutto me stesso in ogni nota, per continuare a meritare tanto affetto». Biglietti ancora disponibili per questo appuntamento, inserito del pacchetto “Music&Live” dell’Agenzia TurismoFvg, sono ancora disponibili nei punti vendita Ticketone e Aza-

lea Promotion e lo saranno anche alla cassa della Diga Nazario Sauro prima del concerto a partire dalle 18.30. Il Grado Festival Ospiti d’Autore proseguirà con il concerto per voce e trio di Malika Ayane il 22 luglio e l’evento di chiusura della 7˚ edizione affidato al Coro Polifonico di Ruda, il 23 luglio con il concerto “Lights and Shadows” a ingresso libero nella Basilica di Sant’Eufemia. ©RIPRODUZIONERISERVATA

Arrivano i burattini, anche a Mittelfest Da venerdì lo storico festival delle Valli del Natisone, si apre con Daniel Pennac ◗ UDINE

Sedici produzioni di importanti compagnie nazionali, con la prima italiana della produzione Divadlo Piki (Slovacchia) e otto giorni di spettacolo, da venerdì prossimo a domenica 26 luglio, per un suggestivo palcoscenico del Teatro di Figura nella “patria” di Vittorio Podrecca, fra le Valli del Natisone e Cividale: è la proposta del Cta – Centro Teatro Animazione e figure che rinnova, nel weekend 18-20 luglio, l’appuntamento con lo storico festival Marionette & Burattini nelle

Valli del Natisone, e con il cartellone di Mittel_Figure estende quest’anno la sua programmazione a Cividale nell’ambito di Mittelfest 2014, per la direzione artistica di Roberto Piaggio e Antonella Caruzzi. Marionette e Burattini nelle Valli del Natisone festeggia quest’anno la sua 21˚edizione. Venerdì 18 luglio, a Oculis (San Pietro al Natisone), alle 21.30, riflettori sulla trasposizione scenica de “L’occhio del lupo”, dal romanzo di Daniel Pennac, nella riduzione di Daniele Licalsi affidata all’attrice Serena Di Blasio, per la regia di

Caruzzi. E sabato 19 luglio, a Cladrecis (Prepotto), alle 17.30 andrà in scena “Il pesciolino d’oro”, con Alice Melloni. Lo spettacolo gioca sulla suggestione delle parole che il vecchio pescatore rivolge al pesciolino magico. Di altissimo livello il panorama delle ospitalità 2014: si parte venerdì 18 luglio, a Togliano (Torreano) alle 18 con l’evento inaugurale, “La beffa delle vacche”, uno spettacolo di burattini tratto dal racconto del partigiano Alfredo Longo. Ci saranno anche Laura Kibel con uno dei suoi cavalli di battaglia, “Va

dove ti porta il piede”, esempio raffinato di Teatro di Figura dadaista e ‘pedestre’; e ancora Giorgio Gabrielli, con il suo “Baracca 8, Pulcinella liberatutti”, e Gianni Franceschini con uno spettacolo-performance di pittura dal vivo: l”Old rock clown painting show”. Gran finale con la prima nazionale del Divadlo Piki, dalla Repubblica slovacca: presenterà una favola dolcissima di boschi e animali, “Storie di mucche”, in lingua italiana. Ingresso libero, info: www.ctagorizia.it tel. 0481-537280 cell. 335-1753049. Otto spettacoli anche per il

Prima italiana della produzione Divadlo Piki dalla Slovacchia

nuovo cartellone di Mittel_Figure. Fra le ospitalità il “Family Theater” di Girovago e Rondella, lo Zaches Teatro con una sorprendente rilettura di “Pinocchio”, e due produzioni

Cta: “Zlateh la capra” tratta da Isaac Singer e “Berta è scappata” da un racconto di Fernando Marchiori: amicizia e solidarietà in una Gorizia ancora divisa dalla frontiera.


Mercoledì 16 luglio 2014

A LIGNANO

Corsi di scrittura creative sulle orme di Hemingway

Cultura&Spettacoli LIGNANO - Il Premio Hemingway e Pordenonescrive arricchiranno, insieme all’associazione Lignano nel Terzo Millennio, il corso di scrittura che si tiene da 15 anni a Lignano. Ci saranno nuovi insegnanti, due seminari, e due conferenze sulla figura letteraria di Hemingway. Alberto Garlini e Gian Mario Villalta si occuperanno dei classici temi della narratologia - e cioè il personaggio, la trama e la struttura narrativa. Il corso avrà due seminari con Andrea Maggi, sul romanzo storico, e con Angelo Floramo sul reportage. A completare l’offerta forma-

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PN

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A CANEVA

tiva ci saranno due conferenze che vogliono essere un omaggio a Hemin16 luglio 2014 gway: John McCourt si occuperàData: del periodo parigino del grande scrittore americano e i particolare i rapporti con - Questa sera nella trattoria La Pagina:CANEVA 25 James Joyce, e Simon Zupan della Trota Blu, in via Santissima 2 a Caneva, ricezione dell’opera di Hemingway in alle 20.30 concerto della cantante Michela Slovenia. Le lezioni e i seminari si Grena e del chitarrista Alberto Milani, che svolgeranno tutte le mattine dal 21 al 26 proporranno un sound che mescola le loro luglio all’Hotel President. Le conferenze personali attitudini, nella rivisitazione di si terranno invece alla Biblioteca Comubrani scelti proprio per le particolari nale di Lignano Sabbiadoro. Info: Fondaatmosfere evocative: Jeff Buckley, Razione Pordenonelegge.it, 0434.381605, diohead, Bjork, Massive Attack passando mail fondazione@pordenonelegge.it. per Steve Wonder, Beatles, Ben Harper.

Musica dal vivo alla Trota Blu

Le mappe di bellezza sul palco del Mittelfest Valentina Silvestrini PORDENONE

IN APERTURA Dannato sia il traditore della patria sua

Debutta sabato la 23ma edizione del Mittelfest, la prima sotto la direzione del pordenonese Franco Calabretto. Un programma ricco di appuntamenti «da non perdere» come spiega il direttore; al di là dei grandi maestri della prosa (tra cui gli spettacoli dei registi Ivica Buljan il 21 luglio, Luca Ronconi il 26 luglio, Gabriele Vacis il 27) e dell'ormai notissimo Stefano Bollani, «che sarà da scoprire soprattutto nella veste di autore teatrale e attore accanto a Valentina Cenni (domenica 27 luglio, ndr)». Come per la riflessione sulla memoria proposta in una particolare

installazione multivideo "L'insostenibile arte della guerra" di Alfredo Lacosegliaz (venerdì 25 luglio e sabato 26 luglio Officine Ipsia), un caleidoscopio di immagini della società e della guerra. Una celebrazione storica itinerante in cinque tappe che ritorna nel progetto, prima assoluta, "Ruedis_Ruote di confine" (a cura della compagnia Arearea) sul-

Appuntamenti da vedere segnalati dal curatore

QUANDO Il Mittelfest è in programma a Cividale da sabato 19 a domenica 27 luglio: oltre 50 eventi in 9 giorni di programmazione

A PORDENONE Incontri e proiezioni nel pomeriggio e in serata al Convento di San Francesco

Anche la video arte contemporanea ospite a Fmk A Grado il pianoforte di Giovanni Allevi GRADO - Il Festival Ospiti d’Autore propone oggi il quarto appuntamento del cartellone. Alle 21.30 alla Diga Nazario Sauro di Grado, tornerà in regione il pianista Giovanni Allevi. Dopo il successo del suo ultimo progetto sinfonico “Sunrise”, l’artista si ripropone nella dimensione più intima del pianoforte solo con la prima tappa della nuova tranche di cocnerti italiani, dopo essersi esibito in sei città del Giappone. Con il “Piano Solo Tour 2014”, Allevi regalerà emozioni grazie alle melodie entrate nell’immaginario musicale del suo pubblico.

PORDENONE - Prosegue oggi nel Convento di San Francesco FMK International Short Film Festival a cura di Cinemazero, arricchito anche dal focus sulla Video Arte, diviso nell’incontro “Skipping forward” (alle 18) e la prima delle visioni OFF: V.A.I. VideoArteItaliana (alle 23); l’incontro con Matteo Cremonesi indaga i nuovi linguaggi video tra arte contemporanea e internet culture. Mentre proseguono i workshop di Luca Ciut sulle colonne sonore e quello di Vincenzo Tosetti sul doppiaggio, il pubblico potrà intrattenersi alle

19.30 con il dj set di Lara Trevisan che anticipa i corti in concorso (alle 21): “Isacco”, ironica rivisitazione dell’episodio biblico di Federico Tocchella; “Corpometria Descrittiva” di Luca Poldelmengo, messa in opera di un metodo scientifico che rappresenta il corpo su tre distinti piani visivi; “Topic#8” di Benna G. Maris in cui si realizza un sovvertimento dell’immagine in movimento; “Slom (Breakdown)” onirico sconvolgimento del fumettista e animatore croato David Lovric; il filmmaker francese Romain Quirot sonda il confine

tra sogno e realtà in “Un vague souvenir (Bear in mind)”; l’olandese Pim Zwier in “Alles Was Irgendwie Nützt (All what is somehow useful)” collezione storica della Martin-Luther-Universität Halle-Wittenberg pertrasformare il materiale fotografico nato come documentazione di studi e sperimentazioni zootecniche; “On Loop” di Christine Hooper (Regno Unito) che indaga la tecnica della pixilation; “Los Demonios (Demons)” Miguel Azurmendi (Spagna) che segue tre amici che vagano per la città in cerca di divertimento.

A SACILE Domani i corsi si apriranno con le note della Tartini Jazz Band

International Music Meeting al via SACILE - È pronto al via il Fvg International Music Meeting Sacile Estate Musicale, che da domani all'11 agosto vedrà importanti docenti e concertisti condividere e trasmettere la loro esperienza musicale a un centinaio di corsisti da tutto il mondo. Un importante concerto aprirà i corsi estivi che con concerti e lezioni inonderanno la città di armonie e momenti

musicali di alto livello. Sarà infatti la Big Tartini Band del Conservatorio di Trieste ad aprire le danze in Piazza del Popolo, domani sera alle ore 21 con un programma di alto contenuto musicale del repertorio tipico della big band diretti da Klaus Gesing. Saarà il primo appuntamento di oltre dieci concerti, alcuni dei quali sono programmati a Pordenone e Caneva con appuntamenti

importanti da non perdere come il concerto dei docenti il 2 agosto a Palazzo Ragazzoni e il concerto dell'orchestra il 3 nell'ex Chiesa di S. Gregorio, dove verrà eseguito il concerto triplo op.56 di L.V.Beethoven. La Big Tartini Band eseguirà musiche composte da autori che spaziano da Miles Davis a Chick Corea Bob Mintzer, Richard Rogers e altri importanti musicisti del genere Jazz.

le bici utilizzate dai Bersaglieri durante la prima Guerra mondiale. A offrire uno sguardo sulla memoria politica, sarà in apertura festival sabato 19 luglio alle 20.30 al Teatro Ristori lo spettacolo "Dannato sia il traditore della patria sua", che prende le mosse dall'ultimo verso dell'ex inno Jugoslavo. Un lavoro fisico che tocca i temi del nazionalismo, dell'appartenenza e dell'etnia». Un'edizione che racconta la bellezza, «quella della poesia della danza giocata non tanto sulla spettacolarità quanto sulla gestualità, come in "Le Souffle de l'Esprit" (sabato 19 alle 22 in piazza Duomo, ndr) dei fratelli Jirí e Otto Bubeníck». Stesso approccio (oltre che orario e luogo) di "Pearl" il 27 della compagnia Scapino Ballet assieme a un «ensemble eccellente specializzato in musica barocca». «Guerriero per la bellezza è Cédric Charron, per il quale Jan Fabre ha costruito Attends Attends Attends mercoledì 23 al Ristori - prosegue Calabretto - perché la bellezza è un patrimonio da proteggere con un atto di fede e volontà». Infine, nell'ambito della danza, da non dimenticare "Little Nemo", acrobazia di danza sospesa a un filo che discende lungo la Torre Asquina, domenica 20 luglio e lunedì 21. Mittelfest celebra anche la musica di tre compositori: quella piena di misticismo e spiritualità di Sofija Gubajdulina (eseguita il 23 luglio dalla Filarmonica del Regio di Torino), quella in omaggio alla vita del poeta Pierluigi Cappello di Glauco Venier (prima assoluta il 24) e l'irriducibile improvvisazione di Markus Stockhausen che alla tromba si esibirà con Tara Bouman al clarinetto. Quanto ai giovani, da non perdere l'ensemble italosvizzero Cafebaum Banda Barocca che sabato 26 proporrà musiche di Cage e Händel, e il 24 il Quartetto del violinsta ceco Josef Suk, già Premio Trio di Trieste. Infine, l'atto d'amore verso Cividale, con il focus dedicato a Vittorio Podrecca che «cento anni fa si inventò uno straordinario teatro povero usando i suoi "piccol", le marionette». © riproduzione riservata


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Giovedì 17 Luglio 2014 Corriere della Sera

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Eventi

LA RASSEGNA DI CIVIDALE DEL FRIULI

Generazioni A sinistra, «Attends, attends, attends... (pour mon père)», assolo scritto dal regista belga Jan Fabre per il performer Cédric Charron, il 23 luglio al Teatro Ristori

L’appuntamento Musica, teatro, danza, cinema dal 19 al 27 luglio nella manifestazione che unisce idealmente l’area mitteleuropea

Mittelfest La scena inquieta

Memorie di guerre, incertezza del presente «Ma ovunque brillano segnali di bellezza»

B

ach e Gubajdulina, Faust dentro/fuori, danza su muri e biciclette, Bollani attore: i 9 giorni di Mittelfest sono densi di musica, di teatro in ogni forma (con l’apporto giovane di Conservatorio e Accademia di Udine), di arte e cinema come nelle manifestazioni mondiali. Sovrano da oltre 20 anni a Cividale, città mirabile per memorie storiche e natura, il Festival della Mitteleuropa racconta dal vivo l’inquietudine nel cuore del Vecchio Continente. L’edizione 2014 — dopo l’apertura solenne, il 6, col concerto di Riccardo Muti al Sacrario di Redipuglia — dispiega dal 19 al 27 il suo atlante su Austria, Croazia, Germania, Repubblica Ceca, Serbia, Slovenia, Svizzera, Paesi Bassi, Kazakistan; su produzioni od ospitalità italiane, e punte di diamante del Friuli

come la Suite «Questa libertà» del poeta Pierluigi Cappello in scena col pianista Glauco Venier; o, il 25, la pièce in lingua furlana dal mondo di Novella Cantarutti. Cercare i «Segnali» di una bellezza fragile e inquieta è titolo e obiettivo della rassegna. «La memoria in queste

In cartellone Gubajdulina si confronta con Bach, Bollani nelle insolite vesti di attore, Chaplin al fronte Le relazioni Il nuovo direttore Calibetto: «Per Vienna, Praga, Lubiana siamo un punto di riferimento»

terre si lega alla tragedia di una generazione; la bellezza può essere risposta non effimera al presente incerto, come piccole lucciole nel buio — dice mostrando la cover del programma il neodirettore artistico Franco Calibetto —. Mittelfest è ritenuto a Vienna, Praga, Lubiana motore di un tessuto connettivo nell’area non latina, avamposto culturale oltre i 18 stati centrali europei». Prendiamo un giorno a caso, lunedì 21, e scorriamo gli eventi. Alle ore 17 è già vertigine con Danza Verticale sulle mura del Belvedere, sax e live electronics di Marco Castelli. Poi, un’incursione multilingue dedicata alla Grande Guerra, presenza profonda anche dopo un secolo e musica contemporanea del Trio gitano Balkan String, sfida di sei mani che si esprimono su una chitarra sola. Alle 21, Tea-

tro Ristori (alla grande Adelaide è intitolato il Premio per nuove interpreti in scena), l’Europa si fa carne e speranza: Ivica Buljan guida la coproduzione serbo-slovenocroata «Una tomba per Boris Davidovi » dal romanzo del serbo Danilo Kiš, 7 variazioni sul tema della sopraffazione e persecuzione nel XX secolo. «Continuando in direzione del produrre insieme, vorremmo esportare un modello di festival fluido, non solo vetrina», precisa Calibetto che, affidato il teatro alla consulenza di Rita Maffei del Css Stabile udinese,

cura la sezione cinema all’elegante Castello Canussio, spaziando da Keaton a Monicelli, al Chaplin di «Shoulder Arms» del 1918. Tra raffinati concerti di pezzi superclassici affiancati a quelli di autori viventi — campione assoluto la coppia Bach-Gubajdulina, e incontro con la composi-

trice russa —, il musical cubista dal Vecchio Testamento dell’austriaco Loose Collective o il solo di Jan Fabre per Cèdric Charron, il teatro ha momenti di grande interesse: con «Sketches» il Faust di Goethe «commenta» un dramma dei nostri giorni scritto

A sei mani Una sola chitarra per lo swing gitano proposto il 21 luglio dall’originale Trio Balkan Strings

dal premio Nobel Elfriede Jelinek, regia di Fabrizio Arcuri; ha segno espressionista lo Strindberg di «Danza Macabra», diretto da Luca Ronconi, in tandem con Spoleto; conclude il festival un inedito Stefano Bollani che, dopo il concerto al piano, sarà in scena poliedrico fantasma per «La Regina Dada» di Valentina Cenni. Pizzicando nella selva chiara delle giornate cividalesi tra chiese e chiostri, si incontrano pure la performance sonora di Markus Stockhausen, figlio di Karlheinz; «Alma_Ata» per danzatori kazaki e italiani, e la coreografia itinerante «Ruedis» di Marta Bevilacqua; il Pinocchio russo di Zaches Teatro; le autoctone marionette di Podrecca per le quali nascerà un Centro Studi.

Claudia Provvedini

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Il regista di «La parola padre» racconta la genesi dello spettacolo

I conti in sospeso delle ragazze dell’Est: una bella macedonia di GABRIELE VACIS

T

re anni fa il Teatro Koreja mi ha invitato a Lecce. Avevano fatto un laboratorio internazionale e avevano selezionato tre attrici: una bulgara, una polacca e una macedone. Mi hanno chiesto di fare un saggio finale per questo laboratorio internazionale, affiancando alle tre ragazze dell’est tre attrici italiane. Il lavoro ha appassionato molto tutti quanti, così quello che doveva essere il saggio che concludeva un laboratorio è diventato uno spettacolo che gira l’Europa da tre anni. Koreja è un vero teatro. Una vecchia fabbrica ristrutturata alla periferia di Lecce: la mattina ci sono spettacoli per le scuole, il pomeriggio laboratori di ogni tipo e la sera spettacoli: un teatro sempre pieno, non so se mi spiego... Per un mese abbiamo ascoltato le storie delle ragazze dell’est: tutte loro sono nate comuniste.

Origini «La parola padre», regia di Gabriele Vacis per Cantieri Teatrali Koreja, in programma il 27 luglio alla chiesa di S. Francesco (foto di Alessandro Colazzo)

Ola è polacca, canta divinamente e compone musiche che abbiamo messo nello spettacolo: da bambina suo padre le prometteva di portarla a Berlino, perché a Berlino c’era il MacDonald, ma non ce l’ha mai portata. Poi,

quando hanno fatto il primo MacDonald a Varsavia lei era già vegetariana. Irina è nata a Plovdiv, la «Firenze bulgara», dicono che il carro d’oro massiccio di Alessandro il Macedone sia lì, solo che durante il comunismo

l’hanno perso, non si trova più. E poi c’è Simona, che nello spettacolo racconta questa storia: sono nata a Skopje, Macedonia, sapete, la Macedonia: Mega Alexandros, Alessandro Magno… Nella piazza di Skopje abbiamo fatto una statua di Alessandro in groppa a Bucefalo: venticinque metri! È più alta dei palazzi che ha intorno, Bucefalo non è venuto tanto bene, sembra un unicorno. Anche Alessandro non è venuto bene: sembra Gheddafi, quando si travestiva da Michael Jackson. Sapete perché abbiamo fatto la statua? Per far incazzare i greci. Perché i greci dicono che Alessandro è roba loro. Allora noi gli abbiamo fatto questa statua di 25 metri perché i discendenti di Alessandro siamo noi! Alessandro è nostro padre! Così siamo incazzati coi greci. Anche con i bulgari siamo incazzati: dicono che il macedone è solo un dialetto bulgaro, e questo ci fa incazzare

come iene! E poi ci sono gli albanesi. In Macedonia il 25 per cento della popolazione è albanese: per questo siamo incazzati con gli albanesi. E i serbi? Quand’ero piccola con i serbi eravamo una sola nazione: la Jugoslavia. Poi ci hanno fatto la guerra!... Se ci pensate, c’è un’altra cosa che sapete della Macedonia: la macedonia, l’insalata di frutta! Ecco la Macedonia è una macedonia di greci, bulgari, albanesi, rom... La mia migliore amica

❜❜ Dinamiche in scena

Dal saggio finale di un laboratorio a Lecce è nato uno spettacolo che frulla di identità fluide

è serba. Sono incazzatissima anche con lei, perché io discendo da Alessandro il Macedone e lei no! Per questo abbiamo costruito una statua di 25 metri con Alessandro che brandisce lo spadone! Perché siamo incazzati con tutti! Io sono incazzata nera con tutti i miei amici! Sono incazzata con Gheddafi e con Michael Jackson, sono incazzata con tutti! Ma più di tutti sono incazzata con Alessandro Magno! Quand’ero piccola c’era la Jugoslavia e potevo esser amica dei miei amici... Sulla piazza di Skopje vorrei una statua alta il doppio di quella di Alessandro, una statua di Tito, perché era grazie a lui che potevo amare i miei amici... I love you, Tito! Le ragazze vengono da paesi diversi, hanno storie diverse. Tutte hanno conti in sospeso con la loro patria, tutte hanno conti in sospeso con i loro padri. Anche le italiane, of course. Così abbiamo fatto questo spettacolo che frulla identità fluide, impossibili: La parola padre. © RIPRODUZIONE RISERVATA


Data: 17 luglio 2014 Pagina: 35

2014 Corriere della Sera Giovedì 17 Luglio 2014

Eventi 35

italia: 51575551575557

La guida Tra il 19 e il 27 luglio si svolgerà a Cividale del Friuli la 23a edizione di Mittelfest (Info: tel. 0432/ 733966, www.mittelfest.org). Spettatori e ospiti potranno condividere sui social network (l’hashtag è #mittelfest) le immagini della manifestazione (ma non degli spettacoli) scattate con il loro smartphone. Ogni giorno la foto vincente verrà premiata con due biglietti.

Scarica l’«app» Eventi

Musica e poesia Da sinistra, Stefano Bollani, Sofija Gubajdulina, Pierluigi Cappello e le Sorelle Marinetti

Il regista Ivica Buljan

L’omaggio Uno spettacolo sui «Piccoli», che da Cividale conquistarono il mondo

Il maestro Piccolowsky & C. Vita gloriosa da marionette Il mito di Podrecca e dei suoi 500 attori con i fili di GIUSEPPINA MANIN

I

l maestro Piccolowsky, virtuoso del pianoforte di fama universale, si riconosce lontano un miglio per via dei capelli bianchi e spiritati e di un frac le cui code sobbalzano a ogni accordo sulla tastiera costringendolo a interrompere l’esecuzione per sistemare quelle due rondini impertinenti. Il maestro Piccolowsky, di chiara origine polacca, dà il meglio quando al suo fianco si ritrova la soprano Sinforosa Strangolini, decolleté prosperoso, chiome rossastre raccolte in una crocchia con su infilata una piuma, bocca sgangherata capace di esilaranti vocalizzi in crescendo, così spericolati da allungarle il collo a ogni nota. Una coppia di artisti di inossidabile charme, inalterati dal tempo, eterni nella loro entità perturbante di marionette, superstar della vastissima scuderia dei «Piccoli» di Podrecca. Marchio di qualità italiano per le teste di legno più affascinanti e divertenti che mai abbiano girato il mondo. Per celebrare quell’epopea gloriosa lunga cent’anni (i primi artisti con i fili furono arruolati nel 1914) e il loro geniale impresario, il Mittelfest propone al Teatro Ristori «Dai 3 ai 93 – Una meravigliosa invenzione», spettacolo ideato da Barbara Della Polla ed Ennio Guerrato. Una cavalcata nella storia della Compagnia e di Vittorio Podrecca, nato proprio a Cividale nel 1883 da una famiglia di avvocati di nome e melomani di fatto. «Suo padre Carlo era così latitante da faldoni e tribunali da venir detto l’avvocato fantasma — racconta Barbara Della Polla, per molti anni animatrice delle marionette di Podrecca —. Invece di occuparsi di noiose pratiche legali, issava il suo pianoforte su un carretto trainato da buoi e andava per le valli del Natisone a far conoscere Beethoven e Chopin». Quanto al fratello di Carlo, anche lui di nome Vittorio, fece fuori tutta l’eredità per concedersi una follia verdiana: andare al Cairo per la prima di «Aida» nel 1870. Con tale padre e tale zio, il nostro Vittorio non poteva deludere. Secondo tradizione andò

a Roma per studiare legge, conseguì i titoli di procuratore e avvocato, collaborò a giornali eversivi come «L’Asino», diretto da suo fratello Guido e, sulla scia di ricordi d’infanzia e dopo la scoperta dei burattini di Leningrado, mise in pratica il titolo di una pièce di Rosso di San Secondo: «Marionette, che passione!». «Vittorio, che non era marionettista, si innamorò a tal punto di quegli esserini di legno da decidere di votarsi a loro — prosegue Della Polla —. Nel 1914, in società con Casa Ricordi e il marionettista Giovanni Santoro, prese in affitto l’ex scuderia di palazzo Odescalchi a Roma e la trasformò nel «Teatrino dei Piccoli». Dove i suoi piccoli attori, non più alti di un metro, si cimentavano in un repertorio innovativo, tratto dalla rivista e dal varietà, dalle favole della grande tradizione, dal

teatro lirico e di prosa. Mosse da mani sapienti, quelle creature capaci di intrecciare i loro fili delicati con le più celebri armonie, divennero i protagonisti di una ribalta parallela e metaforica del mondo reale. Tanto che l’anno dopo, partendo per il fronte del Primo conflitto mondiale, Podrecca porta con sé alcuni esemplari della sua Compagnia. E mentre la guerra infuria, mette in scena dei piccoli spettacoli per i soldati. «Le marionette sono tera-

Il fondatore Durante la guerra preparava gli show per i soldati: «Queste creature sono terapeutiche. Esorcizzano la paura della morte»

vratori e tecnici in carne e ossa, conquistarono le platee d’Europa e degli Stati Uniti. Ad applaudirli a Parigi anche Maurice Chevalier, Paul Valery, Maurice Ravel, Jacques Copeau. Per vederli Greta Garbo lasciò per una sera il suo eremo, Charlie Chaplin li definì «incantevoli», Depero «l’incarnazione della poetica futurista», Toscanini «miracoli dell’arte scenica». Il grande Maestro prestò a Podrecca, sorpreso a New York dallo scoppio della Seconda guerra mondiale, i soldi per riparare in Brasile. Viaggi leggendari, con centinaia di casse da stivare nelle pance di treni e bastimenti fino ai villaggi dell’Amazzonia. «Quando infine tornò in patria, Podrecca chiese un teatro per la sua Compagnia», ricorda Della Polla. Invano. E mentre i costi di gestione si facevano sempre più onerosi, Vittorio Podrecca, l’uomo che amava le marionette, l’impresario folle e impeccabile, sempre in marsina scura, farfallino e occhialini tondi, se ne andò. Dopo la sua morte, nel 1959, la Compagnia andò avanti ancora un po’ retta dalla moglie, la cantante Cissie Vaughan detta Lia, e poi si sciolse. A salvare il prezioso patrimonio dal rischio di andar perduto interviene nel 1979 la Regione Friuli-Venezia Giulia, che lo affida allo Stabile di Trieste. Quanto a Civi-

Il maestro A sinistra, Vittorio Podrecca con le sue marionette e, a lato, una piccola orchestra. Al Mittelfest si festeggia un secolo dalla nascita della compagnia

La burattinaia collezionista «I Piccoli di Podrecca e il teatro delle meraviglie», esposti a Cividale, vengono dal tesoro di Maria Signorelli, singolare artista del Teatro di Figura. Romana (1908-1992), allieva dello scenografo Benois, a 20 anni realizza i primi pupazzi ispirati alle suggestioni futuriste di Boccioni e a quelle metafisiche di De Chirico. Nel ’47 fonda L’Opera dei Burattini, cui collaborano Savinio e Scialoja. Alla sua morte, la figlia Giuseppina Volpicelli si è presa cura della sua sterminata collezione. (g.ma.)

peutiche, sosteneva. Sanno esorcizzare persino la paura della morte». Tornato alla vita civile, nel 1919 riapre l’Odescalchi con la «Cenerentola» di Massenet versione per marionette. Poi sarà la volta di Rossini, «L’occasione fa il ladro», e di una «Tempesta» shakespeariana dove a dare la voce a Miranda era la grande Vera Vergani. E pure Eleonora Duse fu conquistata dai Piccoli. «Caro signor Podrecca — scrisse la divina in una lettera — i suoi attori non parlano e obbediscono, i miei parlano e non obbediscono. Quanto sarei lieta che mi portasse con il suo teatro a fare il giro del piccolo mondo nostro». E in giro per il mondo la Compagnia di Podrecca andò davvero. Cinquecento attori di legno, una cinquantina di mano-

dale, che finora al suo illustre concittadino aveva dedicato solo una via, sta allestendo all’interno del monastero di Santa Maria in Valle, che custodisce anche il celebre Tempietto Longobardo, uno spazio dedicato a una collezione straordinaria. «Quella di Maria Signorelli: 162 marionette magnificamente conservate del Fondo Podrecca, più altre di varia provenienza, costumi, fondali, copioni teatrali. Oltre tremila pezzi che verranno esposti e fatti rivivere», annuncia il sindaco Stefano Balloch. «Non un museo ma un laboratorio creativo: i giovani potranno venire a imparare a costruire e animare le marionette. Un’antica arte italiana da reinventare per un nuovo futuro». © RIPRODUZIONE RISERVATA

La danza Le mille anime dello Scapino Ballet, creato da una coreografa che sosteneva la lotta partigiana

Gli olandesi senza timori. Dalla Resistenza al Barocco T

ra le maschere della commedia dell’arte, Scapino (Scappino, il nome originale) è il servo più scattante nella fuga, incline alla musica e furbissimo nell’elaborare trucchi per salvare dai guai il proprio padrone, immortalato da Molière nella commedia del 1671 «Les fourberies de Scapin». Nel segno del mercuriale e incontenibile servo («A dire il vero, poche cose mi sono impossibili quando le voglio», proclama impudente nel primo atto e seconda scena della pièce), è nata nel 1945 la più antica compagnia olandese di danza, fondata ad Amsterdam da Hans Johanna Snoek, una ballerina allieva di Kurt Jooss, il celebre coreografo il cui nome è legato al «Tavolo Verde», brano

antibellico basato sulla medievale Danza della Morte. La Snoek ne seguì le orme: durante la Seconda Guerra aprì illegalmente una sua scuola ad Amsterdam in cui metteva in scena spettacoli che foraggiavano la Resistenza e, a conflitto ultimato, creò lo Scapino Ballet con intenti divulgativi per offrire spettacoli ai bambini. Al termine della sua direzione, nel 1970, la compagnia cambiò più volte indirizzo artistico, passando da un repertorio classico rivolto al pubblico più giovane come «Coppelia» e «Lo Schiaccianoci», a coreografie pur sempre narrative e popolari ma pensate, durante la gestione di Nils Christe, per un pubblico più trasversale, con titoli di autori del calibro di Kylián e Van Manen.

Nel ’91 lo Scapino traslocò a Rotterdam e nel ’93, con l’avvento dell’odierno direttore, l’olandese Ed Wubbe, subì una piccola rivoluzione con titoli a serata intera dal taglio più ag-

Informazione, approfondimenti, gallery fotografiche e la mappa degli appuntamenti più importanti in Italia. È disponibile sull’App Store di Apple la nuova applicazione culturale del «Corriere della Sera Eventi». È gratis per 7 giorni.

gressivo come «Kathleen» o la sua versione della «Sagra della Primavera», in un repertorio di quaranta nuovi lavori da lui composti. Con una recente creazione di Wubbe, concepita nel Evoluzioni Un momento di «Pearl» (foto di Bas Uterwijk)

2012 e da due anni in tour, lo Scapino viene ora a trovarci al Mittelfest di Cividale, in Piazza Duomo domenica 27: «Pearl» è un’accattivante rilettura moderna del barocco, con dame e cavalieri sontuosamente agghindati in broccati, parrucche imbiancate, gonne ingabbiate e, appunto, file di perle opalescenti. La danza passa con audacia dalla bellezza formale del barocco alla decadenza di una Versailles peccatrice e moderna, mentre il linguaggio contemporaneo si innerva in ciaccone e passacaglie per i quattordici interpreti incalzati dall’accompagnamento «live» dell’ensemble Combattimento di Amsterdam sulle note di Vivaldi, de Visée, Merula.

Valeria Crippa © RIPRODUZIONE RISERVATA

Tensioni Da «Una tomba per Boris Davidovic». Sotto, Buljan

«Dall’ex Jugoslavia il canto di libertà che serve all’Europa» È

il 1976 quando Danilo Kiš, uno dei più importanti scrittori della ex Jugoslavia, pubblica Una tomba per Boris Davidovic. Ha poco più di quarant’anni, vive a Belgrado con la moglie, si gode quel dolce preludio al successo vero. Ma il libro cambia tutto. «Perché quel libro è una storia, anzi, un insieme di storie, vere, autentiche, scritte con l’intento di scavare a fondo nella parola rivoluzione», dice Ivica Buljan, drammaturgo e regista croato, classe 1965. Buljan, a Mittelfest, mette in scena proprio quest’opera. «Un omaggio alla mia terra, a uno dei suoi scrittori più moderni ma, soprattutto, un omaggio alla libertà. Che vuol dire capacità di superare le differenze e imparare a vivere insieme». Concepito come un insieme di capitoli densi e serrati, il libro di Kiš ci guida per mano attraverso sette storie che mettono alla berlina il Ventesimo secolo, il «secolo delle idee assassine». C’è la ribellione contro l’autocrazia zarista, ma anche contro la repressione comunista. Ci sono polacchi, russi, rumeni, irlandesi, ungheresi, per la maggior di origine ebraica. C’è il gelo liberticida in Bulgaria e quello delle rivolte in Spagna, c’è, insomma, un canto alla bellezza del pensiero autonomo, libero da ogni pressione. «È difficile definire l’idea di modernità nell’ex Jugoslavia — afferma Buljan — ma con questa pièce, dove sono impegnati Conflitti serbi, croati e sloveni Porto in scena insieme, cerco di il libro di Danilo raccontare a tutti, specie ai più giovani, che vivacità Kiš contro i aveva la nostra cultura, che tipo di coraggio siamo stati nazionalismi. di esprimere». Non basta più il capaci Ivica si dice convinto che dialogo tra etnie, l’Europa tutta, non solo quel cumulo di città ferite occorre intorno ai Balcani, debba un pensiero ripartire da qui. A cominciare dall’Ucraina: che guardi «Situazione difficilissima, oltre i confini ma soprattutto poco chiara negli intenti di tutti i protagonisti — dice —: non basta, credo, che persone di diversa lingua, etnia o religione si sforzino di amalgamarsi. C’è bisogno di un pensiero che trascenda i confini nazionali e angusti. Un pensiero europeo maturo, che sappia guardare al mondo. Noi le radici le abbiamo: si guardi l’opera di Kiš: una lungimiranza di temi e prospettive che a me ricorda il grande Borges. Quello che dobbiamo fare è ripartire da queste basi fertilissime». Il riferimento all’attualità è scottante nell’opera che vedremo a Cividale, perché si vuol restituire un messaggio preciso, quello di Kiš (figlio di un ungherese di religione ebraica e di una montenegrina): guardare oltre le barriere del proprio Paese, pensarsi parte di un «tutto» ben più ampio. Quando uscì Una tomba per Boris Davidovic, l’autore attirò su di sé le ire dei serbocroati nazionalisti (filorussi) fino a essere colpito da una sorta di shock nervoso. E, guarda caso, l’accusa che gli mossero fu quella di plagio — tanto quella voce echeggiava le sensibilità più apprezzate a livello mondiale, da Joyce a Borges. Buljan ha in mente un riscatto culturale, un omaggio disincantato. «Il mio Paese, inteso come la ex Jugoslavia — conclude — era un laboratorio straordinario di cultura prima che il conflitto spegnesse vite, sogni, opere, carriere. Eppure anche oggi c’è vivacità. Per esempio, vedo movimento sull’arte contemporanea, che significa una lettura del presente, senza finte nostalgie. Vorrei che tutto ripartisse da qui».

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Roberta Scorranese

rscorranese@corriere.it © RIPRODUZIONE RISERVATA


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Eventi

LA RASSEGNA DI CIVIDALE DEL FRIULI

Generazioni A sinistra, «Attends, attends, attends... (pour mon père)», assolo scritto dal regista belga Jan Fabre per il performer Cédric Charron, il 23 luglio al Teatro Ristori

L’appuntamento Musica, teatro, danza, cinema dal 19 al 27 luglio nella manifestazione che unisce idealmente l’area mitteleuropea

Mittelfest La scena inquieta

Memorie di guerre, incertezza del presente «Ma ovunque brillano segnali di bellezza»

B

ach e Gubajdulina, Faust dentro/fuori, danza su muri e biciclette, Bollani attore: i 9 giorni di Mittelfest sono densi di musica, di teatro in ogni forma (con l’apporto giovane di Conservatorio e Accademia di Udine), di arte e cinema come nelle manifestazioni mondiali. Sovrano da oltre 20 anni a Cividale, città mirabile per memorie storiche e natura, il Festival della Mitteleuropa racconta dal vivo l’inquietudine nel cuore del Vecchio Continente. L’edizione 2014 — dopo l’apertura solenne, il 6, col concerto di Riccardo Muti al Sacrario di Redipuglia — dispiega dal 19 al 27 il suo atlante su Austria, Croazia, Germania, Repubblica Ceca, Serbia, Slovenia, Svizzera, Paesi Bassi, Kazakistan; su produzioni od ospitalità italiane, e punte di diamante del Friuli

come la Suite «Questa libertà» del poeta Pierluigi Cappello in scena col pianista Glauco Venier; o, il 25, la pièce in lingua furlana dal mondo di Novella Cantarutti. Cercare i «Segnali» di una bellezza fragile e inquieta è titolo e obiettivo della rassegna. «La memoria in queste

In cartellone Gubajdulina si confronta con Bach, Bollani nelle insolite vesti di attore, Chaplin al fronte Le relazioni Il nuovo direttore Calibetto: «Per Vienna, Praga, Lubiana siamo un punto di riferimento»

terre si lega alla tragedia di una generazione; la bellezza può essere risposta non effimera al presente incerto, come piccole lucciole nel buio — dice mostrando la cover del programma il neodirettore artistico Franco Calibetto —. Mittelfest è ritenuto a Vienna, Praga, Lubiana motore di un tessuto connettivo nell’area non latina, avamposto culturale oltre i 18 stati centrali europei». Prendiamo un giorno a caso, lunedì 21, e scorriamo gli eventi. Alle ore 17 è già vertigine con Danza Verticale sulle mura del Belvedere, sax e live electronics di Marco Castelli. Poi, un’incursione multilingue dedicata alla Grande Guerra, presenza profonda anche dopo un secolo e musica contemporanea del Trio gitano Balkan String, sfida di sei mani che si esprimono su una chitarra sola. Alle 21, Tea-

tro Ristori (alla grande Adelaide è intitolato il Premio per nuove interpreti in scena), l’Europa si fa carne e speranza: Ivica Buljan guida la coproduzione serbo-slovenocroata «Una tomba per Boris Davidovi » dal romanzo del serbo Danilo Kiš, 7 variazioni sul tema della sopraffazione e persecuzione nel XX secolo. «Continuando in direzione del produrre insieme, vorremmo esportare un modello di festival fluido, non solo vetrina», precisa Calibetto che, affidato il teatro alla consulenza di Rita Maffei del Css Stabile udinese,

cura la sezione cinema all’elegante Castello Canussio, spaziando da Keaton a Monicelli, al Chaplin di «Shoulder Arms» del 1918. Tra raffinati concerti di pezzi superclassici affiancati a quelli di autori viventi — campione assoluto la coppia Bach-Gubajdulina, e incontro con la composi-

trice russa —, il musical cubista dal Vecchio Testamento dell’austriaco Loose Collective o il solo di Jan Fabre per Cèdric Charron, il teatro ha momenti di grande interesse: con «Sketches» il Faust di Goethe «commenta» un dramma dei nostri giorni scritto

A sei mani Una sola chitarra per lo swing gitano proposto il 21 luglio dall’originale Trio Balkan Strings

dal premio Nobel Elfriede Jelinek, regia di Fabrizio Arcuri; ha segno espressionista lo Strindberg di «Danza Macabra», diretto da Luca Ronconi, in tandem con Spoleto; conclude il festival un inedito Stefano Bollani che, dopo il concerto al piano, sarà in scena poliedrico fantasma per «La Regina Dada» di Valentina Cenni. Pizzicando nella selva chiara delle giornate cividalesi tra chiese e chiostri, si incontrano pure la performance sonora di Markus Stockhausen, figlio di Karlheinz; «Alma_Ata» per danzatori kazaki e italiani, e la coreografia itinerante «Ruedis» di Marta Bevilacqua; il Pinocchio russo di Zaches Teatro; le autoctone marionette di Podrecca per le quali nascerà un Centro Studi.

Claudia Provvedini

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il regista di «La parola padre» racconta la genesi dello spettacolo

I conti in sospeso delle ragazze dell’Est: una bella macedonia di GABRIELE VACIS

T

re anni fa il Teatro Koreja mi ha invitato a Lecce. Avevano fatto un

l’hanno perso, non si trova più. E poi c’è Simona, che nello spettacolo racconta questa storia: sono nata a Skopje, Macedonia, sapete, la Mace-

come iene! E poi ci sono gli albanesi. In Macedonia il 25 per cento della popolazione è albanese: per questo siamo incazzati con gli albanesi. E i ser-

è serba. Sono incazzatissima anche con lei, perché io discendo da Alessandro il Macedone e lei no! Per questo abbiamo costruito una statua di 25 metri con Alessandro che brandisce lo spadone! Perché siamo incazzati con tutti! Io sono incazzata nera


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La scena inquieta Memorie di guerre, incertezza del presente «Ma ovunque brillano segnali di bellezza»

B

ach e Gubajdulina, Faust dentro/fuori, danza su muri e biciclette, Bollani attore: i 9 giorni di Mittelfest sono densi di musica, di teatro in ogni forma (con l’apporto giovane di Conservatorio e Accademia di Udine), di arte e cinema come nelle manifestazioni mondiali. Sovrano da oltre 20 anni a Cividale, città mirabile per memorie storiche e natura, il Festival della Mitteleuropa racconta dal vivo l’inquietudine nel cuore del Vecchio Continente. L’edizione 2014 — dopo l’apertura solenne, il 6, col concerto di Riccardo Muti al Sacrario di Redipuglia — dispiega dal 19 al 27 il suo atlante su Austria, Croazia, Germania, Repubblica Ceca, Serbia, Slovenia, Svizzera, Paesi Bassi, Kazakistan; su produzioni od ospitalità italiane, e punte di diamante del Friuli

come la Suite «Questa libertà» del poeta Pierluigi Cappello in scena col pianista Glauco Venier; o, il 25, la pièce in lingua furlana dal mondo di Novella Cantarutti. Cercare i «Segnali» di una bellezza fragile e inquieta è titolo e obiettivo della rassegna. «La memoria in queste

In cartellone Gubajdulina si confronta con Bach, Bollani nelle insolite vesti di attore, Chaplin al fronte Le relazioni Il nuovo direttore Calibetto: «Per Vienna, Praga, Lubiana siamo un punto di riferimento»

terre si lega alla tragedia di una generazione; la bellezza può essere risposta non effimera al presente incerto, come piccole lucciole nel buio — dice mostrando la cover del programma il neodirettore artistico Franco Calibetto —. Mittelfest è ritenuto a Vienna, Praga, Lubiana motore di un tessuto connettivo nell’area non latina, avamposto culturale oltre i 18 stati centrali europei». Prendiamo un giorno a caso, lunedì 21, e scorriamo gli eventi. Alle ore 17 è già vertigine con Danza Verticale sulle mura del Belvedere, sax e live electronics di Marco Castelli. Poi, un’incursione multilingue dedicata alla Grande Guerra, presenza profonda anche dopo un secolo e musica contemporanea del Trio gitano Balkan String, sfida di sei mani che si esprimono su una chitarra sola. Alle 21, Tea-

tro Ristori (alla grande Adelaide è intitolato il Premio per nuove interpreti in scena), l’Europa si fa carne e speranza: Ivica Buljan guida la coproduzione serbo-slovenocroata «Una tomba per Boris Davidovi » dal romanzo del serbo Danilo Kiš, 7 variazioni sul tema della sopraffazione e persecuzione nel XX secolo. «Continuando in direzione del produrre insieme, vorremmo esportare un modello di festival fluido, non solo vetrina», precisa Calibetto che, affidato il teatro alla consulenza di Rita Maffei del Css Stabile udinese,

cura la sezione cinema all’elegante Castello Canussio, spaziando da Keaton a Monicelli, al Chaplin di «Shoulder Arms» del 1918. Tra raffinati concerti di pezzi superclassici affiancati a quelli di autori viventi — campione assoluto la coppia Bach-Gubajdulina, e incontro con la composi-

trice russa —, il musical cubista dal Vecchio Testamento dell’austriaco Loose Collective o il solo di Jan Fabre per Cèdric Charron, il teatro ha momenti di grande interesse: con «Sketches» il Faust di Goethe «commenta» un dramma dei nostri giorni scritto

A sei mani Una sola chitarra per lo swing gitano proposto il 21 luglio dall’originale Trio Balkan Strings

dal premio Nobel Elfriede Jelinek, regia di Fabrizio Arcuri; ha segno espressionista lo Strindberg di «Danza Macabra», diretto da Luca Ronconi, in tandem con Spoleto; conclude il festival un inedito Stefano Bollani che, dopo il concerto al piano, sarà in scena poliedrico fantasma per «La Regina Dada» di Valentina Cenni. Pizzicando nella selva chiara delle giornate cividalesi tra chiese e chiostri, si incontrano pure la performance sonora di Markus Stockhausen, figlio di Karlheinz; «Alma_Ata» per danzatori kazaki e italiani, e la coreografia itinerante «Ruedis» di Marta Bevilacqua; il Pinocchio russo di Zaches Teatro; le autoctone marionette di Podrecca per le quali nascerà un Centro Studi.

Claudia Provvedini

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il regista di «La parola padre» racconta la genesi dello spettacolo

I conti in sospeso delle ragazze dell’Est: una bella macedonia di GABRIELE VACIS

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re anni fa il Teatro Koreja mi ha invitato a Lecce. Avevano fatto un laboratorio internazionale e avevano selezionato tre attrici: una bulgara, una polacca e una macedone. Mi hanno chiesto di fare un saggio finale per questo laboratorio internazionale, affiancando alle tre ragazze dell’est tre attrici italiane. Il lavoro ha appassionato molto tutti quanti, così quello che doveva essere il saggio che concludeva un laboratorio è diventato uno spettacolo che gira l’Europa da tre anni. Koreja è un vero teatro. Una vecchia fabbrica ristrutturata alla periferia di Lecce: la mattina ci sono spettacoli per le scuole, il pomeriggio laboratori di ogni tipo e la sera spettacoli: un teatro sempre pieno, non so se mi spiego... Per un mese abbiamo ascoltato le storie delle ragazze dell’est: tutte loro sono nate comuniste.

Origini «La parola padre», regia di Gabriele Vacis per Cantieri Teatrali Koreja, in programma il 27 luglio alla chiesa di S. Francesco (foto di Alessandro Colazzo)

Ola è polacca, canta divinamente e compone musiche che abbiamo messo nello spettacolo: da bambina suo padre le prometteva di portarla a Berlino, perché a Berlino c’era il MacDonald, ma non ce l’ha mai portata. Poi,

quando hanno fatto il primo MacDonald a Varsavia lei era già vegetariana. Irina è nata a Plovdiv, la «Firenze bulgara», dicono che il carro d’oro massiccio di Alessandro il Macedone sia lì, solo che durante il comunismo

l’hanno perso, non si trova più. E poi c’è Simona, che nello spettacolo racconta questa storia: sono nata a Skopje, Macedonia, sapete, la Macedonia: Mega Alexandros, Alessandro Magno… Nella piazza di Skopje abbiamo fatto una statua di Alessandro in groppa a Bucefalo: venticinque metri! È più alta dei palazzi che ha intorno, Bucefalo non è venuto tanto bene, sembra un unicorno. Anche Alessandro non è venuto bene: sembra Gheddafi, quando si travestiva da Michael Jackson. Sapete perché abbiamo fatto la statua? Per far incazzare i greci. Perché i greci dicono che Alessandro è roba loro. Allora noi gli abbiamo fatto questa statua di 25 metri perché i discendenti di Alessandro siamo noi! Alessandro è nostro padre! Così siamo incazzati coi greci. Anche con i bulgari siamo incazzati: dicono che il macedone è solo un dialetto bulgaro, e questo ci fa incazzare

come iene! E poi ci sono gli albanesi. In Macedonia il 25 per cento della popolazione è albanese: per questo siamo incazzati con gli albanesi. E i serbi? Quand’ero piccola con i serbi eravamo una sola nazione: la Jugoslavia. Poi ci hanno fatto la guerra!... Se ci pensate, c’è un’altra cosa che sapete della Macedonia: la macedonia, l’insalata di frutta! Ecco la Macedonia è una macedonia di greci, bulgari, albanesi, rom... La mia migliore amica

❜❜ Dinamiche in scena

Dal saggio finale di un laboratorio a Lecce è nato uno spettacolo che frulla di identità fluide

è serba. Sono incazzatissima anche con lei, perché io discendo da Alessandro il Macedone e lei no! Per questo abbiamo costruito una statua di 25 metri con Alessandro che brandisce lo spadone! Perché siamo incazzati con tutti! Io sono incazzata nera con tutti i miei amici! Sono incazzata con Gheddafi e con Michael Jackson, sono incazzata con tutti! Ma più di tutti sono incazzata con Alessandro Magno! Quand’ero piccola c’era la Jugoslavia e potevo esser amica dei miei amici... Sulla piazza di Skopje vorrei una statua alta il doppio di quella di Alessandro, una statua di Tito, perché era grazie a lui che potevo amare i miei amici... I love you, Tito! Le ragazze vengono da paesi diversi, hanno storie diverse. Tutte hanno conti in sospeso con la loro patria, tutte hanno conti in sospeso con i loro padri. Anche le italiane, of course. Così abbiamo fatto questo spettacolo che frulla identità fluide, impossibili: La parola padre. © RIPRODUZIONE RISERVATA


Data: 17 luglio 2014

Corriere della Sera Giovedì 17 Luglio 2014

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La guida Tra il 19 e il 27 luglio si svolgerà a Cividale del Friuli la 23a edizione di Mittelfest (Info: tel. 0432/ 733966, www.mittelfest.org). Spettatori e ospiti potranno condividere sui social network (l’hashtag è #mittelfest) le immagini della manifestazione (ma non degli spettacoli) scattate con il loro smartphone. Ogni giorno la foto vincente verrà premiata con due biglietti.

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Musica e poesia Da sinistra, Stefano Bollani, Sofija Gubajdulina, Pierluigi Cappello e le Sorelle Marinetti

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L’omaggio Uno spettacolo sui «Piccoli», che da Cividale conquistarono il mondo

Il maestro Piccolowsky & C. Vita gloriosa da marionette Il mito di Podrecca e dei suoi 500 attori con i fili di GIUSEPPINA MANIN

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l maestro Piccolowsky, virtuoso del pianoforte di fama universale, si riconosce lontano un miglio per via dei capelli bianchi e spiritati e di un frac le cui code sobbalzano a ogni accordo sulla tastiera costringendolo a interrompere l’esecuzione per sistemare quelle due rondini impertinenti. Il maestro Piccolowsky, di chiara origine polacca, dà il meglio quando al suo fianco si ritrova la soprano Sinforosa Strangolini, decolleté prosperoso, chiome rossastre raccolte in una crocchia con su infilata una piuma, bocca sgangherata capace di esilaranti vocalizzi in crescendo, così spericolati da allungarle il collo a ogni nota. Una coppia di artisti di inossidabile charme, inalterati dal tempo, eterni nella loro entità perturbante di marionette, superstar della vastissima scuderia dei «Piccoli» di Podrecca. Marchio di qualità italiano per le teste di legno più affascinanti e divertenti che mai abbiano girato il mondo. Per celebrare quell’epopea gloriosa lunga cent’anni (i primi artisti con i fili furono arruolati nel 1914) e il loro geniale impresario, il Mittelfest propone al Teatro Ristori «Dai 3 ai 93 – Una meravigliosa invenzione», spettacolo ideato da Barbara Della Polla ed Ennio Guerrato. Una cavalcata nella storia della Compagnia e di Vittorio Podrecca, nato proprio a Cividale nel 1883 da una famiglia di avvocati di nome e melomani di fatto. «Suo padre Carlo era così latitante da faldoni e tribunali da venir detto l’avvocato fantasma — racconta Barbara Della Polla, per molti anni animatrice delle marionette di Podrecca —. Invece di occuparsi di noiose pratiche legali, issava il suo pianoforte su un carretto trainato da buoi e andava per le valli del Natisone a far conoscere Beethoven e Chopin». Quanto al fratello di Carlo, anche lui di nome Vittorio, fece fuori tutta l’eredità per concedersi una follia verdiana: andare al Cairo per la prima di «Aida» nel 1870. Con tale padre e tale zio, il nostro Vittorio non poteva deludere. Secondo tradizione andò

a Roma per studiare legge, conseguì i titoli di procuratore e avvocato, collaborò a giornali eversivi come «L’Asino», diretto da suo fratello Guido e, sulla scia di ricordi d’infanzia e dopo la scoperta dei burattini di Leningrado, mise in pratica il titolo di una pièce di Rosso di San Secondo: «Marionette, che passione!». «Vittorio, che non era marionettista, si innamorò a tal punto di quegli esserini di legno da decidere di votarsi a loro — prosegue Della Polla —. Nel 1914, in società con Casa Ricordi e il marionettista Giovanni Santoro, prese in affitto l’ex scuderia di palazzo Odescalchi a Roma e la trasformò nel «Teatrino dei Piccoli». Dove i suoi piccoli attori, non più alti di un metro, si cimentavano in un repertorio innovativo, tratto dalla rivista e dal varietà, dalle favole della grande tradizione, dal

teatro lirico e di prosa. Mosse da mani sapienti, quelle creature capaci di intrecciare i loro fili delicati con le più celebri armonie, divennero i protagonisti di una ribalta parallela e metaforica del mondo reale. Tanto che l’anno dopo, partendo per il fronte del Primo conflitto mondiale, Podrecca porta con sé alcuni esemplari della sua Compagnia. E mentre la guerra infuria, mette in scena dei piccoli spettacoli per i soldati. «Le marionette sono tera-

Il fondatore Durante la guerra preparava gli show per i soldati: «Queste creature sono terapeutiche. Esorcizzano la paura della morte»

vratori e tecnici in carne e ossa, conquistarono le platee d’Europa e degli Stati Uniti. Ad applaudirli a Parigi anche Maurice Chevalier, Paul Valery, Maurice Ravel, Jacques Copeau. Per vederli Greta Garbo lasciò per una sera il suo eremo, Charlie Chaplin li definì «incantevoli», Depero «l’incarnazione della poetica futurista», Toscanini «miracoli dell’arte scenica». Il grande Maestro prestò a Podrecca, sorpreso a New York dallo scoppio della Seconda guerra mondiale, i soldi per riparare in Brasile. Viaggi leggendari, con centinaia di casse da stivare nelle pance di treni e bastimenti fino ai villaggi dell’Amazzonia. «Quando infine tornò in patria, Podrecca chiese un teatro per la sua Compagnia», ricorda Della Polla. Invano. E mentre i costi di gestione si facevano sempre più onerosi, Vittorio Podrecca, l’uomo che amava le marionette, l’impresario folle e impeccabile, sempre in marsina scura, farfallino e occhialini tondi, se ne andò. Dopo la sua morte, nel 1959, la Compagnia andò avanti ancora un po’ retta dalla moglie, la cantante Cissie Vaughan detta Lia, e poi si sciolse. A salvare il prezioso patrimonio dal rischio di andar perduto interviene nel 1979 la Regione Friuli-Venezia Giulia, che lo affida allo Stabile di Trieste. Quanto a Civi-

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Il maestro A sinistra, Vittorio Podrecca con le sue marionette e, a lato, una piccola orchestra. Al Mittelfest si festeggia un secolo dalla nascita della compagnia

La burattinaia collezionista «I Piccoli di Podrecca e il teatro delle meraviglie», esposti a Cividale, vengono dal tesoro di Maria Signorelli, singolare artista del Teatro di Figura. Romana (1908-1992), allieva dello scenografo Benois, a 20 anni realizza i primi pupazzi ispirati alle suggestioni futuriste di Boccioni e a quelle metafisiche di De Chirico. Nel ’47 fonda L’Opera dei Burattini, cui collaborano Savinio e Scialoja. Alla sua morte, la figlia Giuseppina Volpicelli si è presa cura della sua sterminata collezione. (g.ma.)

peutiche, sosteneva. Sanno esorcizzare persino la paura della morte». Tornato alla vita civile, nel 1919 riapre l’Odescalchi con la «Cenerentola» di Massenet versione per marionette. Poi sarà la volta di Rossini, «L’occasione fa il ladro», e di una «Tempesta» shakespeariana dove a dare la voce a Miranda era la grande Vera Vergani. E pure Eleonora Duse fu conquistata dai Piccoli. «Caro signor Podrecca — scrisse la divina in una lettera — i suoi attori non parlano e obbediscono, i miei parlano e non obbediscono. Quanto sarei lieta che mi portasse con il suo teatro a fare il giro del piccolo mondo nostro». E in giro per il mondo la Compagnia di Podrecca andò davvero. Cinquecento attori di legno, una cinquantina di mano-

dale, che finora al suo illustre concittadino aveva dedicato solo una via, sta allestendo all’interno del monastero di Santa Maria in Valle, che custodisce anche il celebre Tempietto Longobardo, uno spazio dedicato a una collezione straordinaria. «Quella di Maria Signorelli: 162 marionette magnificamente conservate del Fondo Podrecca, più altre di varia provenienza, costumi, fondali, copioni teatrali. Oltre tremila pezzi che verranno esposti e fatti rivivere», annuncia il sindaco Stefano Balloch. «Non un museo ma un laboratorio creativo: i giovani potranno venire a imparare a costruire e animare le marionette. Un’antica arte italiana da reinventare per un nuovo futuro». © RIPRODUZIONE RISERVATA

La danza Le mille anime dello Scapino Ballet, creato da una coreografa che sosteneva la lotta partigiana

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a il 19 e il 27 luglio si svolgerà a Cividale del edizione di Mittelfest (Info: tel. 0432/ ww.mittelfest.org). Spettatori e ospiti ndividere sui social network (l’hashtag è ) le immagini della manifestazione (ma non coli) scattate con il loro smartphone. Ogni o vincente verrà premiata con due biglietti.

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Data: 17 luglio 2014 Musica e poesia Da sinistra, Stefano Bollani, Sofija Gubajdulina, Pierluigi Cappello e le Sorelle Marinetti

2014

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Piccolowsky, virtuoso del e di fama universale, si ricotano un miglio per via dei anchi e spiritati e di un frac balzano a ogni accordo sultringendolo a interrompere er sistemare quelle due ronnti. Il maestro Piccolowsky, gine polacca, dà il meglio fianco si ritrova la soprano ngolini, decolleté prosperossastre raccolte in una crocnfilata una piuma, bocca apace di esilaranti vocalizzi così spericolati da allungarni nota. a di artisti di inossidabile rati dal tempo, eterni nella rturbante di uperstar delscuderia dei Podrecca. alità italiano egno più afvertenti che irato il monbrare quelriosa lunga primi artisti no arruolati loro geniale l Mittelfest eatro Ristori Una meravione», spettaBarbara Delnio Guerrato. nella storia nia e di Vittorio Podrecca, Cividale nel 1883 da una facati di nome e melomani di dre Carlo era così latitante ibunali da venir detto l’avma — racconta Barbara Della ti anni animatrice delle marecca —. Invece di occuparratiche legali, issava il suo un carretto trainato da buoi e valli del Natisone a far cooven e Chopin». ratello di Carlo, anche lui di fece fuori tutta l’eredità per a follia verdiana: andare al ima di «Aida» nel 1870. Con e zio, il nostro Vittorio non re. Secondo tradizione andò

a Roma per studiare legge, conseguì i titoli di procuratore e avvocato, collaborò a giornali eversivi come «L’Asino», diretto da suo fratello Guido e, sulla scia di ricordi d’infanzia e dopo la scoperta dei burattini di Leningrado, mise in pratica il titolo di una pièce di Rosso di San Secondo: «Marionette, che passione!». «Vittorio, che non era marionettista, si innamorò a tal punto di quegli esserini di legno da decidere di votarsi a loro — prosegue Della Polla —. Nel 1914, in società con Casa Ricordi e il marionettista Giovanni Santoro, prese in affitto l’ex scuderia di palazzo Odescalchi a Roma e la trasformò nel «Teatrino dei Piccoli». Dove i suoi piccoli attori, non più alti di un metro, si cimentavano in un repertorio innovativo, tratto dalla rivista e dal varietà, dalle favole della grande tradizione, dal

teatro lirico e di prosa. Mosse da mani sapienti, quelle creature capaci di intrecciare i loro fili delicati con le più celebri armonie, divennero i protagonisti di una ribalta parallela e metaforica del mondo reale. Tanto che l’anno dopo, partendo per il fronte del Primo conflitto mondiale, Podrecca porta con sé alcuni esemplari della sua Compagnia. E mentre la guerra infuria, mette in scena dei piccoli spettacoli per i soldati. «Le marionette sono tera-

Il fondatore Durante la guerra preparava gli show per i soldati: «Queste creature sono terapeutiche. Esorcizzano la paura della morte»

vratori e tecnici in carne e ossa, conquistarono le platee d’Europa e degli Stati Uniti. Ad applaudirli a Parigi anche Maurice Chevalier, Paul Valery, Maurice Ravel, Jacques Copeau. Per vederli Greta Garbo lasciò per una sera il suo eremo, Charlie Chaplin li definì «incantevoli», Depero «l’incarnazione della poetica futurista», Toscanini «miracoli dell’arte scenica». Il grande Maestro prestò a Podrecca, sorpreso a New York dallo scoppio della Seconda guerra mondiale, i soldi per riparare in Brasile. Viaggi leggendari, con centinaia di casse da stivare nelle pance di treni e bastimenti fino ai villaggi dell’Amazzonia. «Quando infine tornò in patria, Podrecca chiese un teatro per la sua Compagnia», ricorda Della Polla. Invano. E mentre i costi di gestione si facevano sempre più onerosi, Vittorio Podrecca, l’uomo che amava le marionette, l’impresario folle e impeccabile, sempre in marsina scura, farfallino e occhialini tondi, se ne andò. Dopo la sua morte, nel 1959, la Compagnia andò avanti ancora un po’ retta dalla moglie, la cantante Cissie Vaughan detta Lia, e poi si sciolse. A salvare il prezioso patrimonio dal rischio di andar perduto interviene nel 1979 la Regione Friuli-Venezia Giulia, che lo affida allo Stabile di Trieste. Quanto a Civi-

Il maestro A sinistra, Vittorio Podrecca con le sue marionette e, a lato, una piccola orchestra. Al Mittelfest si festeggia un secolo dalla nascita della compagnia

La burattinaia collezionista «I Piccoli di Podrecca e il teatro delle meraviglie», esposti a Cividale, vengono dal tesoro di Maria Signorelli, singolare artista del Teatro di Figura. Romana (1908-1992), allieva dello scenografo Benois, a 20 anni realizza i primi pupazzi ispirati alle suggestioni futuriste di Boccioni e a quelle metafisiche di De Chirico. Nel ’47 fonda L’Opera dei Burattini, cui collaborano Savinio e Scialoja. Alla sua morte, la figlia Giuseppina Volpicelli si è presa cura della sua sterminata collezione. (g.ma.)

peutiche, sosteneva. Sanno esorcizzare persino la paura della morte». Tornato alla vita civile, nel 1919 riapre l’Odescalchi con la «Cenerentola» di Massenet versione per marionette. Poi sarà la volta di Rossini, «L’occasione fa il ladro», e di una «Tempesta» shakespeariana dove a dare la voce a Miranda era la grande Vera Vergani. E pure Eleonora Duse fu conquistata dai Piccoli. «Caro signor Podrecca — scrisse la divina in una lettera — i suoi attori non parlano e obbediscono, i miei parlano e non obbediscono. Quanto sarei lieta che mi portasse con il suo teatro a fare il giro del piccolo mondo nostro». E in giro per il mondo la Compagnia di Podrecca andò davvero. Cinquecento attori di legno, una cinquantina di mano-

dale, che finora al suo illustre concittadino aveva dedicato solo una via, sta allestendo all’interno del monastero di Santa Maria in Valle, che custodisce anche il celebre Tempietto Longobardo, uno spazio dedicato a una collezione straordinaria. «Quella di Maria Signorelli: 162 marionette magnificamente conservate del Fondo Podrecca, più altre di varia provenienza, costumi, fondali, copioni teatrali. Oltre tremila pezzi che verranno esposti e fatti rivivere», annuncia il sindaco Stefano Balloch. «Non un museo ma un laboratorio creativo: i giovani potranno venire a imparare a costruire e animare le marionette. Un’antica arte italiana da reinventare per un nuovo futuro». © RIPRODUZIONE RISERVATA

a Le mille anime dello Scapino Ballet, creato da una coreografa che sosteneva la lotta partigiana

olandesi senza timori. Dalla Resistenza al Barocco

chere della comell’arte, Scapino nome originale) è attante nella fuga, usica e furbissimo trucchi per salvaproprio padrone, da Molière nella l 1671 «Les fourin». del mercuriale e servo («A dire il ose mi sono imando le voglio», udente nel primo nda scena della nel 1945 la più annia olandese di ta ad Amsterdam anna Snoek, una va di Kurt Jooss, il grafo il cui nome è olo Verde», brano

antibellico basato sulla medievale Danza della Morte. La Snoek ne seguì le orme: durante la Seconda Guerra aprì illegalmente una sua scuola ad Amsterdam in cui metteva in scena spettacoli che foraggiavano la Resistenza e, a conflitto ultimato, creò lo Scapino Ballet con intenti divulgativi per offrire spettacoli ai bambini. Al termine della sua direzione, nel 1970, la compagnia cambiò più volte indirizzo artistico, passando da un repertorio classico rivolto al pubblico più giovane come «Coppelia» e «Lo Schiaccianoci», a coreografie pur sempre narrative e popolari ma pensate, durante la gestione di Nils Christe, per un pubblico più trasversale, con titoli di autori del calibro di Kylián e Van Manen.

Nel ’91 lo Scapino traslocò a Rotterdam e nel ’93, con l’avvento dell’odierno direttore, l’olandese Ed Wubbe, subì una piccola rivoluzione con titoli a serata intera dal taglio più ag-

Pagina: 35 (dettaglio) Il regista Ivica Buljan

aggio Uno spettacolo sui «Piccoli», che da Cividale conquistarono il mondo

NA MANIN

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gressivo come «Kathleen» o la sua versione della «Sagra della Primavera», in un repertorio di quaranta nuovi lavori da lui composti. Con una recente creazione di Wubbe, concepita nel Evoluzioni Un momento di «Pearl» (foto di Bas Uterwijk)

2012 e da due anni in tour, lo Scapino viene ora a trovarci al Mittelfest di Cividale, in Piazza Duomo domenica 27: «Pearl» è un’accattivante rilettura moderna del barocco, con dame e cavalieri sontuosamente agghindati in broccati, parrucche imbiancate, gonne ingabbiate e, appunto, file di perle opalescenti. La danza passa con audacia dalla bellezza formale del barocco alla decadenza di una Versailles peccatrice e moderna, mentre il linguaggio contemporaneo si innerva in ciaccone e passacaglie per i quattordici interpreti incalzati dall’accompagnamento «live» dell’ensemble Combattimento di Amsterdam sulle note di Vivaldi, de Visée, Merula.

Valeria Crippa © RIPRODUZIONE RISERVATA

Tensioni Da «Una tomba per Boris Davidovic». Sotto, Buljan

«Dall’ex Jugoslavia il canto di libertà che serve all’Europa» È

il 1976 quando Danilo Kiš, uno dei più importanti scrittori della ex Jugoslavia, pubblica Una tomba per Boris Davidovic. Ha poco più di quarant’anni, vive a Belgrado con la moglie, si gode quel dolce preludio al successo vero. Ma il libro cambia tutto. «Perché quel libro è una storia, anzi, un insieme di storie, vere, autentiche, scritte con l’intento di scavare a fondo nella parola rivoluzione», dice Ivica Buljan, drammaturgo e regista croato, classe 1965. Buljan, a Mittelfest, mette in scena proprio quest’opera. «Un omaggio alla mia terra, a uno dei suoi scrittori più moderni ma, soprattutto, un omaggio alla libertà. Che vuol dire capacità di superare le differenze e imparare a vivere insieme». Concepito come un insieme di capitoli densi e serrati, il libro di Kiš ci guida per mano attraverso sette storie che mettono alla berlina il Ventesimo secolo, il «secolo delle idee assassine». C’è la ribellione contro l’autocrazia zarista, ma anche contro la repressione comunista. Ci sono polacchi, russi, rumeni, irlandesi, ungheresi, per la maggior di origine ebraica. C’è il gelo liberticida in Bulgaria e quello delle rivolte in Spagna, c’è, insomma, un canto alla bellezza del pensiero autonomo, libero da ogni pressione. «È difficile definire l’idea di modernità nell’ex Jugoslavia — afferma Buljan — ma con questa pièce, dove sono impegnati Conflitti serbi, croati e sloveni Porto in scena insieme, cerco di il libro di Danilo raccontare a tutti, specie ai più giovani, che vivacità Kiš contro i aveva la nostra cultura, che tipo di coraggio siamo stati nazionalismi. di esprimere». Non basta più il capaci Ivica si dice convinto che dialogo tra etnie, l’Europa tutta, non solo quel cumulo di città ferite occorre intorno ai Balcani, debba un pensiero ripartire da qui. A cominciare dall’Ucraina: che guardi «Situazione difficilissima, oltre i confini ma soprattutto poco chiara negli intenti di tutti i protagonisti — dice —: non basta, credo, che persone di diversa lingua, etnia o religione si sforzino di amalgamarsi. C’è bisogno di un pensiero che trascenda i confini nazionali e angusti. Un pensiero europeo maturo, che sappia guardare al mondo. Noi le radici le abbiamo: si guardi l’opera di Kiš: una lungimiranza di temi e prospettive che a me ricorda il grande Borges. Quello che dobbiamo fare è ripartire da queste basi fertilissime». Il riferimento all’attualità è scottante nell’opera che vedremo a Cividale, perché si vuol restituire un messaggio preciso, quello di Kiš (figlio di un ungherese di religione ebraica e di una montenegrina): guardare oltre le barriere del proprio Paese, pensarsi parte di un «tutto» ben più ampio. Quando uscì Una tomba per Boris Davidovic, l’autore attirò su di sé le ire dei serbocroati nazionalisti (filorussi) fino a essere colpito da una sorta di shock nervoso. E, guarda caso, l’accusa che gli mossero fu quella di plagio — tanto quella voce echeggiava le sensibilità più apprezzate a livello mondiale, da Joyce a Borges. Buljan ha in mente un riscatto culturale, un omaggio disincantato. «Il mio Paese, inteso come la ex Jugoslavia — conclude — era un laboratorio straordinario di cultura prima che il conflitto spegnesse vite, sogni, opere, carriere. Eppure anche oggi c’è vivacità. Per esempio, vedo movimento sull’arte contemporanea, che significa una lettura del presente, senza finte nostalgie. Vorrei che tutto ripartisse da qui».

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Roberta Scorranese

rscorranese@corriere.it

© RIPRODUZIONE RISERVATA


Sinforosa Strangolini, decolleté prospero- con Casa Ricordi e il marionettista GioDopo la sua morte, nel 1959, la Compaso, chiome rossastre raccolte in una croc- vanni Santoro, prese in affitto l’ex scude- Il fondatore gnia andò avanti ancora un po’ retta dalla chia con su infilata una piuma, bocca ria di palazzo Odescalchi a Roma e la tra- Durante la guerra preparava gli moglie, la cantante Cissie Vaughan detta sgangherata capace di esilaranti vocalizzi sformò nel «Teatrino dei Piccoli». 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Per celebrare quelIl maestro l’epopea gloriosa lunga A sinistra, Vittocent’anni (i primi artisti rio Podrecca con i fili furono arruolati con le sue manel 1914) e il loro geniale rionette e, a lato, impresario, il Mittelfest una piccola orpropone al Teatro Ristori chestra. Al Mit«Dai 3 ai 93 – Una meravitelfest si festeggliosa invenzione», spettagia un secolo colo ideato da Barbara Deldalla nascita la Polla ed Ennio Guerrato. della compagnia Una cavalcata nella storia italia: 51575551575557 Corriere della Sera Giovedì 17 Luglio 2014 peutiche, sosteneva. Sanno esorcizzare dale, che finora al suo illustre concittadidella Compagnia e di Vittorio Podrecca, nato proprio a Cividale nel 1883 da una fa- La burattinaia collezionista persino la paura della morte». no aveva dedicato solo una via, sta alleTornato alla vita civile, nel 1919 riapre stendo all’interno del monastero di Santa miglia di avvocati di nome e melomani di l’Odescalchi con la «Cenerentola» di Mas- Maria in Valle, che custodisce anche il cefatto. «Suo padre Carlo era così latitante «I Piccoli di Podrecca e il teatro delle senet versione per marionette. 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E pure Eleonora Duse fu conqui- Podrecca, più altre di varia provenienza, si di noiosecondividere pratiche legali, suo Benois, a(ma 20 anni stata dai Piccoli. «Caro signor Podrecca — costumi, fondali, copioni teatrali. 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L’omaggio Uno spettacolo sui «Piccoli», che da Cividale conquistarono il mondo

Il maestro Piccolowsky & C. Gli olandesi senza timori. Dalla Resistenza al Barocco Vita gloriosa da marionette T

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E menunadirezione, pièce di Rosso di San Secondo: «Ma- fronte del Primo conflitto mondiale, co di allagestione decadenza di una Versailcambiò più volte poche cose mi sono im- la compagnia lavero, tastiera costringendolo a interrompere drecca porta con sé alcuni esemplari della tre i costi si facevano sempre rionette, che passione!». les peccatrice e moderna, menartistico, possibili quando le voglio», l’esecuzione per sistemare quelle dueindirizzo ronVittorio Podrecca, l’uomo che «Vittorio,passando che non da era marionettista, si sua Compagnia. E mentre la guerra infu- più onerosi, il linguaggio contemporaneo un repertorio classico proclama impudente nel primo dini impertinenti. Il maestro Piccolowsky, l’impresario folle e innamorò a talrivolto punto al di quegli esserini di ria, mette in scena dei piccoli spettacoli amava letremarionette, si innerva in ciaccone e passacapubblico più giovane come atto e seconda scena della di chiara origine polacca, dà il meglio legno da decidere di votarsi a loro — pro- per i soldati. «Le marionette sono tera- impeccabile, sempre in marsina scura, glie per i quattordici interpreti «Coppelia» e «Lo Schiaccianopièce), èalnata 1945 più anquando suo nel fianco si laritrova la soprano farfallino e occhialini tondi, se ne andò. segue Della Polla —. Nel 1914, in società dall’accompagnamenci», a coreografie pur sempre tica compagnia olandese Sinforosa Strangolini, decolletédiprosperoDopo laincalzati sua morte, nel 1959, la Compacon Casa Ricordi e il marionettista Gioto «live» e popolari ma pensate, danza, fondata ad Amsterdam so, chiome rossastre raccolte in una narrative croc- vanni gnia andò avantidell’ensemble ancora un po’ Combatretta dalla Santoro, prese in affitto l’ex scude- Il fondatore di Amsterdam sulle nodurante la di Nils Chri- a Roma e la tra- Durante la guerra preparava gli da Hans Johanna una bocca chia con su infilataSnoek, una piuma, moglie, timento la cantante Cissie Vaughan detta riagestione di palazzo Odescalchi Vivaldi, de Visée, Merula. ste, per un pubblico più trasverballerina allieva di Kurt Jooss, il vocalizzi sgangherata capace di esilaranti Lia, e poitesidisciolse. sformò nel «Teatrino dei Piccoli». show per i soldati: «Queste sale, con titoli di autori del calicelebre coreografo il cui nome è Valeria Crippa in crescendo, così spericolati da allungarA salvare il prezioso patrimonio dal riDove i suoi piccoli attori, non più alti di e Van si Manen. al a«Tavolo Verde», brano bro di Kylián © RIPRODUZIONE RISERVATA lelegato il collo ogni nota. schio di andar perduto interviene nel 1979 un metro, cimentavano in un repertorio creature sono terapeutiche. Una coppia di artisti di inossidabile innovativo, tratto dalla rivista e dal varie- Esorcizzano la paura della morte» la Regione Friuli-Venezia Giulia, che lo afcharme, inalterati dal tempo, eterni nella tà, dalle favole della grande tradizione, dal fida allo Stabile di Trieste. Quanto a Civiloro entità perturbante di marionette, superstar della vastissima scuderia dei «Piccoli» di Podrecca. Marchio di qualità italiano per le teste di legno più affascinanti e divertenti che mai abbiano girato il mondo. Per celebrare quelIl maestro l’epopea gloriosa lunga A sinistra, Vittocent’anni (i primi artisti rio Podrecca con i fili furono arruolati con le sue manel 1914) e il loro geniale rionette e, a lato, impresario, il Mittelfest una piccola orpropone al Teatro Ristori chestra. Al Mit«Dai 3 ai 93 – Una meravitelfest si festeg-

Il mito di Podrecca e dei suoi 500 attori con i fili

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Data: 17 luglio 2014

Cultura e Spettacoli

IL PICCOL

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Cultura e Spettacoli

IL PICCOLO GIOVEDÌ 17 LUGLIO 2014

Un racconto da immaginare con “Il Piccolo” Ogni autore delle foto pre-

Un nuovo racconto per l’esta- sta volta non dovranno scrive- no a uno plausibile. sceltesviluppo nelle quattro settimane previste lo sviluppo te. E una nuova sfida per i no- re, bensì immaginare con gli Foto che nonper c’entrano cone lala del racconto stri lettori. Nell’edizione di do- occhi il seguito di “La terra vi- storiaconclusione non verranno tenutericein verà in regalo dei libri, che pomenica 27 luglio verrà pubbli- sta dall’acqua”. Entro le ore 13 considerazione. Un nuovo racconto per l’esta- sta volta non dovranno scrive- no a uno sviluppo plausibile. trà ritirare direttamente a “Il cata laper prima “La di con giovedì agosto, e così an- con laOgni autore, nell’inviare le te. E una nuova sfida i no- puntata re, bensìdi immaginare gli 7Foto che non c’entrano Piccolo” in via Campo Marzio terra vistadidall’acqua”, sto-di “La che per stri lettori. Nell’edizione do- occhi iluna seguito terra vi-le puntate storia nonsuccessive, verranno tenutetre in immagini, 10 a Trieste. dovrà allegare menica 27 luglio pubbli- appositamente sta dall’acqua”. Entro le ore 13 considerazione. “Laselfie. terra vista ria verrà inventata chi vuole aiutare Federica anche un Un dall’acqua” autoritrat-è cata la primaper puntata di “Lascrittrice di giovedì 7 agosto, Manzon e così an- a proseguire Ogni autore,la nell’inviare la storia di che un giovane noi dalla Federisua tole fotografico serviràuomo un terra vista dall’acqua”, una stochequesto per le puntate tre inviare immagini,tre dovrà che decide la Feproca Manzon. Dopo pri- successive, storia dovrà fotoallegare po’ come firma.diLepiazzare foto che ria inventata appositamente chi vuole aiutare Federica anche un selfie. Un autoritrat- pria barca nel canale di Ponteassaggio, all’indirizzo racconti@ Manzon sceglierà per noi dalla mo scrittrice Federi-la seconda Manzon aparte proseguire la sua toe-mail fotografico che servirà derica un rosso. Vuole vivere lì senzaper avecomparirà agosto. Ovviamente le foto im-che proseguire il suo racconto verca Manzon. Dopo questo domenica pri- storia3dovrà inviareilpiccolo.it. tre foto po’ come firma. Le Fe- re più contatti con la terrafermo assaggio, la seconda parte all’indirizzo e-mail racconti@ derica Manzon sceglierà per ma, con i suoi simili. Da che Pubblicate le prime due magini dovranno inventare ranno pubblicate su “Il Piccocomparirà domenica 3 agosto. ilpiccolo.it. Ovviamente le situazioni im- proseguire il suo racconto cosasito scappa? C’è qualcosa che puntate, entreranno in gioco i delle che siano ine- verlo” e sul internet del giorPubblicate lettori le prime due maginiMa dovranno inventare ranno pubblicate su “Il Piccolo tormenta? Dal suo osservade “Il Piccolo”. querenti al racconto e che lo portinale. La scrittrice Federica Manzon è nata a Pordenone, vive tra Milano e Trieste puntate, entreranno in gioco i delle situazioni che siano ine- lo” e sul sito internet del gior- torio finisce per vedere il mon-

Un racconto da immaginare con “Il Piccolo”

La scrittrice Federica Manzon è nata a Pordenone, vive tra Milano e Trieste

lettori de “Il Piccolo”. Ma que-

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do capovolto...

Il“soldatino” “soldatino” di Stravinskij chenodice no alla vi di Stravinskij che dice alla violenza

L’attore Somaglino voce de “L’Histoire du Soldat”du cheSoldat” sabato apre con i solisti dell’Orchestra del Verdi L’attoreMassimo Massimo Somaglino voce de “L’Histoire che Mittelfest sabato apre Mittelfest con i solisti dell’Orc centi». Leggendo questa MOSTRA-MERCATO Leggendo questa “Histoire”, Somaglino cercacenti». di consegnare al soldato quel sen“Histoire”, Somaglino cerca di ◗ UDINE Matrimonio artistico tra il Friuso di smarrimento che appartieStampAntica a Grado consegnare al soldato quel senli, con l’attore Massimo ne all’uomo contemporaneo. Matrimonio artisticoSomatra il Friuso di smarrimento che appartieglino voce recitante, e Trieste, «Fa il soldato perché deve, non tra vedute e rarità li, con l’attore Massimodel Somane all’uomo contemporaneo. con i Solisti dell’Orchestra ha ambizioni e il suo desiderio glino voce e Trieste, soldato perché deve, non Teatro Verdi,recitante, lo spettacolo più grande è tornare a casa. Si«Fa ri- il Sabato, dalle 10, a Grado, nel foyer “L’Histoire du Soldat”, che saba- del bella non attraverso un’imprecon i Solisti dell’Orchestra del cinema Cristallo, inaugura la ha ambizioni e il suosi desiderio to inaugura il Mittelfest alle 19 sa, ma con una non-azione. Sulmostra–mercato StampAntica, Teatro Verdi, lo spettacolo più grande è tornare a casa. Si rinella chiesa di Francesco. la carta perde, ma in realtà vince organizzata dalla sezione “L’Histoire duSan Soldat”, che sababella non attraverso un’impreUn progetto fortemente voluto perché si sottrae». antiquaria della Leg–Libreria to inaugura Mittelfest alle 19 sa,ilmaEditrice con una non-azione. dal direttore delil festival Franco Legato al tema del festival, Goriziana di Federico Sulnella chiesa di Sansintonia Francesco. la carta perde, maalla interza realtà vince Calabretto, in perfetta lavoro apre riflessioni sulla stoOssola, giunta edizione. con tema del festival, “Segnali. ria e sull’attualità. «Stravinskij L'appuntamento Un ilprogetto fortemente voluto perché si sottrae». si arricchisce Cartografia della bellezza inparte dalla I Guerra mondiale –Legato quest'anno della del presenza di una il dal direttore del festival Franco al tema festival, quieta” dell'Europa di oggi, a annota Somaglino – ma poi in- cospicua raccolta di testi di Calabretto, in perfetta sintonia lavoro apre riflessioni sulla stocent’anni dall’esplosione del trattiene un magnifico rapporto modernariato, in lingua italiana e con il conflitto tema delmondiale, festival,con “Segnali. ria e straniera, sull’attualità. «Stravinskij Primo i con la modernità». Il soldatino della prima metà del Cartografia della bellezza indallacomprendenti I Guerra mondiale suoi nuovi "turbamenti". che non ha assolutamente parte vo- ’900, oltre a libri, – Il contesto ideale per racconglia di fare la guerra e che rinunanche fascicoli, opuscoli periodici, quieta” dell'Europa di oggi, a annota Somaglino – mae poi intare la storia di “un resistente”. del cia ai soldi e al potere, «è assimila maggior parte dei quali di difficile cent’anni dall’esplosione trattiene un magnifico rapporto Così Somaglino definisce il sollabile ai tanti che oggi vedono i reperibilità. Per quanto riguarda la Primo conflitto mondiale, con i con la modernità». Il soldatino datino protagonista di questa limiti del capitalismo selvaggio grafica e le stampe, la punta di suoi nuovi "turbamenti". che non ha assolutamente vo“opera in miniatura, favola, cae scelgono un’altra via, magari spicco è costituita da un'importante Il contesto ideale per racconglia dicollezione fare la guerra che rinunpolavoro d’avanguardia” di Igor quella che si suole chiamare di veduteededicate a Stravinskij, “storia da leggere, ‘decrescita felice’. Nell'opera, Viennaee al Venezia barocche, tra cui le tare la storia di “un resistente”. cia ai soldi potere, «è assimirecitare e danzare” in due parti,il solpoi, c’è un altro elementolabile di acquetinte stampate raffinata Così Somaglino definisce ai tanti che oggidalla vedono i messa per la prima stretta attualità. Stravinskij la casa editrice viennese Artaria, o le datinoin scena protagonista divolquesta limiti del capitalismo selvaggio ta a Losanna nel 1918. «Un resicreò in un momento di bisogno, incisioni su rame acquerellate “operaperché in miniatura, favola, e scelgono via, magari stente, ha il coraggio di cacon pochi musicisti, un paio d'epoca un’altra di Salomon Kleiner, autore polavoro di Igor chedelle si più suole dire no allad’avanguardia” violenza, al sopruso d’attori e danzatori. Ebbene,quella dal di una celebrichiamare raccolte della gerarchia “storia - spiega Somagli1918 è passato un secolo – sottoL’attore Massimo Somaglino e il solisti del Verdi di Trieste sabato alla “vernice” di Mittelfest con Stravinskij dedicate felice’. agli edifici barocchi e Stravinskij, da leggere, ‘decrescita Nell'opera, no - proprio come fecero tantiparti, linea Somaglino – ma la situarococò da tradizione, recitare e danzare” in due poi, c’è unviennesi.Come altro elemento di giovani nella prima guerra monno aveva dato corpo e voce a un storia di due dei quattro alpini sottolinea Somaglino, questi fuzione per la cultura è addirittura c’è un vasto assortimento di messa in scena per la prima volattualità. Stravinskij la diale, rifiutandosi di obbedire soldato anche in “Cercivento”, fucilati all'alba del primo luglio cilati, così come il soldatino di peggiorata quanto a risorse:stretta al vedutistica e cartografia. La mostra ta a Losanna 1918.si «Un creò inresterà un momento ordini insensati».nel L’attore sen- resiscritto da Carlo Tolazzi, che de- 1916, dietro il cimitero di Cerci- Stravinskij, destinato a perdere giorno d’oggi, già questa piccoaperta fino aldi 31bisogno, agosto tutti stente, perché haa ilsuo coraggio di proprio al Mittelfest undi- vento, in Carnia, perché una set- la sua partita contro il diavolo, la operazione di Stravinskj ècon musicisti, untel.paio te particolarmente agio buttò più pochi i giorni, 10-13 e 17-22. Info: nei protagonista ci anni fa, tra consensi e fortissi- timana prima si erano appunto sembrano degli sconfitti. «A me, di quanto ci si possa comune0481-33776 o mail aEbbene, dal dire panni no alladel violenza, al sopruso d’attori e danzatori. dell’opera di Stravinskij: con ma emozione. «Anche in quel la- rifiutati di compiere un di inutile viverli comedipersomente della gerarchia - spiega SomagliL’attore Massimo Somaglino e il solisti del Verdi Triesteinvece, sabatopiace alla “vernice” Mittelfest conpermettere». Stravinskij 1918 èantiqua2@leg.it. passato un secolo – sottoRiccardo Maranzana, voro – ricorda – si raccontava la massacro». Di primo acchito, naggi che alla fine risultano vin©RIPRODUZIONERISERVATA no - proprio comeSomaglifecero tanti

di Alberto Rochira

Alberto Rochira ◗diUDINE

giovani nella prima guerra mondiale, rifiutandosi di obbedire ordini insensati». L’attore si sente particolarmente a suo agio nei panni del protagonista dell’opera di Stravinskij: con Riccardo Maranzana, Somagli-

no aveva dato corpo e voce a un soldato anche in “Cercivento”, scritto da Carlo Tolazzi, che debuttò proprio al Mittelfest undici anni fa, tra consensi e fortissima emozione. «Anche in quel lavoro – ricorda – si raccontava la

storia di due dei quattro alpini fucilati all'alba del primo luglio 1916, dietro il cimitero di Cercivento, in Carnia, perché una settimana prima si erano appunto rifiutati di compiere un inutile massacro». Di primo acchito,

sottolinea Somaglino, questi fucilati, così come il soldatino di Stravinskij, MUSICA destinato a perdere la sua partita contro il diavolo, sembrano degli sconfitti. «A me, invece, piace viverli come personaggi che alla fine risultano vin-

Schubert e Dvorák, recital al “Ridotto”

linea Somaglino – ma la situazione per la cultura è addirittura peggiorata quanto a risorse: al giorno d’oggi, già questa piccola operazione di Stravinskj è più di quanto ci si possa comunemente permettere».

Stasera il tour di Elisa su Radio2 Stasera protagonista a Trieste il Coro del Verdi, domani l’Orchestra con Haydn “sacro” dal Lucca Summer Festival ◗ TRIESTE

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©RIPRODUZIONERISERVATA

a 4 mani tratti dalla raccolta di ◗ ROMA canti popolari slavi di Antonín Dvorák intitolata Z Kytice ná- In diretta dal pullman vetrina rodních písní slovanskych op. al Radio2 Lucca Summer Fe43 per coro maschile e piano- stival, Lorenzo Scoles, all’inforte a 4 mani: Zal (Dolore), Di- terno di Moby Dick, presenta vná voda (Acqua miracolosa) e stasera alle 21 su Radio2, il Devce v háji (Ragazza nei bo- concerto di Elisa, in tour nei schi) rispettivamente canto principali festival italiani dedipopolare slavo il primo, mora- cati alla grande musica dal vivo il secondo e slovacco il ter- vo. zo. Infine saranno aeseguiti della di serata sa4 manii trattiSpecial dallaguest raccolta ◗ ROMA Liebeslieder Walzercanti op. 52popolari di rà Fiorella slavi diMannoia. AntonínElisa, di Johannes Brahms. ritorno dal tour europeo, sta Dvorák Z Kyticel’Italia ná- con In diretta dal pullman vetrina Domani la Sala del Ridottointitolata attraversando La cantante Elisa slovanskych op.per preal Radio2 Lucca Summer Fedel ”Verdi” ospiteràrodních alle 20.30písní l’«Anima vola Tour» l’Orchestra del Verdi43 che, guidal vivo le canzonistival, del Unchained), «E Scopro Cos’è per corosentare maschile e pianoLorenzo Scoles, all’indata da Paolo Longo, eseguirà nuovo il primo con testo di Tiziaforte a 4 mani: Zalalbum, (Dolore), Di- scritto ternoLa diFelicità» Moby Dick, presenta Le ultime sette parole di Cristo interamente in italiano. L’Anino Ferro, «Ecco Che» con vná voda (Acqua miracolosa) e stasera alle 21 su Radio2, teil sulla croce di Franz Joseph ma Vola rappresenta una tap- sto di Giuliano Sangiorgi e «A v háji nei boconcerto Elisa, ininteramentour nei Haydn che è anche laDevce composipa(Ragazza importantissima nel perMododi Tuo» scritta schi) rispettivamente festivalLigabue. italiani dedizione inaugurale della rassecorso artistico e canto umano di principali Eli- te da Luciano

Schubert e Dvorák, recital al “Ridotto”

Il secondo appuntamento dei concerti estivi organizzati dal Verdi si terrà oggi con inizio alle 20.30 nella Sala del Ridotto del “Verdi”: protagonista il Coro del Teatro sotto la bacchetta di Paolo Vero che ne è anche il direttore. In programma Franz Schubert il più autentico compositore del Lied tede◗ TRIESTE sco per voce sola con accompagnamento al pianoforte. SaIl secondo ranno eseguitiappuntamento i Gott ist mein dei Il direttore d’orchestra Paolo Longo sarà domani al Ridotto del “Verdi” concerti Hirt Salmoestivi XXIIIorganizzati op. 132 e dal Gross Herr Op. con 133 (agoqualità, un gruppo di pezzi de- lo compose verso la fine del Verdiist sider terrà oggi inizio alsto 1822),nella entrambi Franz stinati all'esecuzione a più vo- 1820 per la Singschule fondata le 20.30 Saladidel Ridotto Schubert per Coro femminile ci: oltre 100 composizioni di ta- nel 1817 da Anna Fröhiich nel del “Verdi”: protagonista il Coe pianoforte con la partecipa- le genere. I canti a più voci si ri- quadro della Società viennese ro deldei Teatro sotto la bacchetzione pianisti Alberto Ma- fanno a diverse tradizioni deri- degli Amici della musica, dita di Paolo Vero che Anequeè anche crì e Roberta Torzullo. vanti dalla musica corale dell' ventata nel 1822 una sezione

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MUSICA

Stasera il tour di Eli Stasera protagonista a Trieste il Coro del Verdi, domani l’Orchestra con Haydn “sacro” dal Lucca Summer


Data: 17 luglio 2014

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che si prospetta speciale non solo per il numero degli appuntamenti, ma per la qualità e l’originalità delle proproste articolate dai consulenti artistici Emanuela Furlan e Maurizio Baglini. In un territorio che ha fatto delle cultura il suo vessillo, l’ente teatrale non scende a compromessi con lo sconforto dei tempi e anzi, come spiega il presidente Giovanni Lessio, costruisce un cartellone basato sulla qualità con proposte di altissimo livello dove il pubblico potrà godere di spettacoli originali che non troverà altrove. Un palinsesto, quindi, non usuale che rende il teatro un luogo di confronto culturale per la comunità e per un territorio dai confini sempe più ampi. Il compito di aprire e inaugurare la decima stagione di spettacoli al Teatro Verdi, sarà affidato all'imponente Stabat Mater di Dvorak. Il sipario, dunque, si aprirà con la musica e a questo proposito, il maestro Baglini sottolinea le motivazioni della sua proposta che «non va certo intesa come vezzo, ma come punto di forza della costruzione di un pubblico nuovo» e le scelte vanno «nella direzione di una distinzione rispetto alle omologazioni culturali di cui la musica da molti anni è vittima». Lo “Stabat Mater” in apertura raccoglie il testimone del percorso dedicato alla musica sacra avviato l’anno scorso con La passione di Bach e il Messia di Haendel e sarà eseguito dall’orchestra Haydn di Trento e Bolzano, con il coro da camera sloveno di Lubiana arricchito da alcune voci soliste di calibro mondiale, sarà diretto da Hartmut Haenchen, il direttore wagneriano per eccellenza. Altra presenza di spicco, per la prima volta a Pordenone e in esclusiva, sarà il violista da gamba (violoncellista e violista) catalano Jordi Savall, mito vivente e instancabile innovatoreesperimentatore come lo dimostrerà ancora una volta

“I Canti orfici” Data: 17 luglio 2014 Pagina: 35

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Daniel Pennac e, a destra, Gregory Porter, due tra i protagonisti del cartellone del teatro Verdi a Pordenone, quest’anno particolarmente ricco di eventi

Pordenone risponde alla crisi con Pennac, Porter e Savall Cartellone in controtendenza pur nel rispetto delle severe politiche di risparmio Baglini: «Scelte per un pubblico nuovo». Furlan: «Prosa attenta alle storie di vita»

Jordi Savall

portando a Pordenone la grande musica popolare (Folias & Canarios) della sua terra. Spaziando nel jazz, si ripropone l’appuntamento organizzato in collaborazione con Controtempo, lussuosa anteprima del Volo del jazz giunto alla decima edizione. Il 3 novembre infatti , sarà il momento di un big della scena mondiale del jazz, per la prima volta in Italia: Gregory Porter, fresco della recente vittoria al Grammy Award nella categoria “Miglior disco jazz vocale”, considerato dalla critica specializzatacomeeredevocale diNatKing Cole. (Per questo evento le prevendite avranno inizio on line: www.comunalegiuseppeverdi.

it già venerdì 18 luglio). Uno spazio come sempre sarà dedicato ai giovani talenti , tra loro, la giovane violinista pordenonese Laura Bortolotto che suonerà con l’Orchestra sinfonica abruzzese. Per la danza,invece, uno dei classici per eccellenza, la “Cenerentola” del Malandain Ballet Biarritz. Intense e emozionanti le proposte legate al cartellone della prosa, «da sempre attento alla contemporaneità di temi e argomenti – come sottolinea il curatore artistico Emanuela Furlan – per raccontare, con i grandi protagonisti del teatro, quelle storie che abbiamo bisogno di sentire e condividere, soprattutto oggi: storie di vita, sto-

rie di uomini e di passioni». Tra le anticipazioni, una sorpresa che è un anche un evento internazionale con lo scrittore francese Daniel Pennac, per passare all’istrionico Claudio Bisio con “Father and son” realizzato sul testo di Michele Serra “Gli sdraiati”. Infine, un superbo Elio De Capitani fresco di Premio della critica con “Morte di un commesso viaggiatore” di Arthur Miller e il grido contro la violenza sulle donne di “Ferite a morte”, scritto e diretto da Serena Dandini, con un cast eccezionale guidato da Lella Costa, icona delnostroteatrocivile. Paola Dalle Molle ©RIPRODUZIONERISERVATA

Stazione Topolò è in pieno fervore

◗ SANPIETROALNATISONE

Poesia e rinascita della montagna i temi della giornata odierna a Topolò. Verso le sei della sera una piccola maratona di poesia e musica con il Festival Internazionale Acque di Acqua che quest'anno porta alla Stazione i poeti Rok Alboje, Azzurra D'Agostino, Roberto Cescon e Claudio Grisancich. Gli interventi musicali sono curati da allievi del Liceo Musicale Percoto di Udine con brani per elettronica e strumenti acustici. Da oggi e fino a domenica, in una stanza del paese, la voce di Claudio Morganti legge i Canti Orfici di Dino Campana, nel centenario della loro prima pubblicazione. La serata è dedicata, con il buio, a un ideale gemellaggio tra Topolò e Dordolla, frazione di Moggio Udinese, cinquanta abitanti, nel cuore della Val Aupa. Qui, da alcuni anni è in atto un processo di ripopolamento, grazie all'arrivo di persone che hanno deciso di scommettere sulla possibilità di vivere in un luogo oggi considerato "periferico". Per sancire l'incontro si presentano due dei suoi abitanti e i loro progetti : Christopher Thomson, scrittore, fotografo e videomaker londinese e Anja Medved.

IL CTA E L’OMAGGIO A PODRECCA

Marionette nelle Valli e teatro di figura al Mittelfest ◗ CIVIDALE

Sedici produzioni di importanti compagnie nazionali, con la prima italiana della produzione Divadlo Piki (Slovacchia) e otto giorni di spettacolo, da questo venerdì a domenica 26 luglio, per un suggestivo palcoscenico del Teatro di Figura nella “patria” di Vittorio Podrecca, fra le Valli del Natisone e Cividale: è la proposta del CTA – Centro Teatro Animazione e figure che rinnova, nel week end 18/20 luglio, l’appuntamento con lo storico festival Marionette & Burattini nelle Valli del Natisone, e con il cartellone di Mittel_Figure esten-

de quest’anno la sua programmazione a Cividale nell’ambito di Mittelfest 2014, per la direzione artistica di Roberto Piaggio e Antonella Caruzzi. Marionette e Burattini nelle Valli festeggia quest’anno la ventunesimaedizione, con il sostegno della Comunità Montana del Natisone, Torre e Collio e come sempre in collaborazione con i Comuni di San Pietro al Natisone, Drenchia, Grimacco, San Leonardo, Pulfero, Stregna, Savogna, Torreano, Prepotto. “Letteratura e figure” con gli allestimenti dedicati a Daniel Pennac, “L’occhio del lupo”, e al classico di Aleksandr Puškin e dei fratelli Grimm,

“Il pesciolino d’oro”. Venerdì 18 luglio, a Oculis (San Pietro al Natisone), alle 21.30, riflettori sulla trasposizione scenica de “L’occhio del lupo”, dal romanzo di Daniel Pennac, nella riduzione di Daniele Licalsi affidata all’attrice Serena Di Blasio, per la regia di Antonella Caruzzi. E sabato 19 luglio, a Cladrecis (Prepotto), alle 17.30 andrà in scena “Il pesciolino d’oro”, con Alice Melloni. Lo spettacolo gioca sulla suggestione delle parole che il vecchio pescatore rivolge al pesciolino magico ripescato a sorpresa dalle acque. Di altissimo livello il panorama delle ospitalità 2014: si parte venerdì 18 luglio, a Togliano

(Torreano) alle 18 con l’evento inaugurale, “La beffa delle vacche”, uno spettacolo di burattini liberamente tratto dal racconto del partigiano Alfredo Longo. Otto spettacoli anche per il nuovo cartellone di Mittel_Figure dove si esibiranno compagnie emblematiche per cifra stilistica e tecniche utilizzate, fra tradizione e innovazione. Tra queste il “Family Theater” di Girovago e Rondella, lo Zaches Teatro con una sorprendente rilettura di “Pinocchio”, e due produzioni CTA: “Zlateh la capra” tratta da Isaac Singer e “Berta è scappata”, dall’omonimo racconto di Fernando Marchiori.

Immagini degli spettacoli di burattini e marionette e del teatro di figura Divadlo e, sotto, Berta: arricchiranno il cartellone di Mittelfest


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mirje. Pred tem so bili v Gazi včeraj v izraelskem napadu ubiti štirje otroci. Vsi štirje so bili na plaži, ko se je zgodil napad, več ranjenih otrok pa je zatočišče poiskalo 2014v bližnjem hotelu. Skupno število mrtvih od začetka najnovejšega nasilja med Izraelci in Palestinci je tako naraslo na 219. V treh zračnih napadih je bilo kasneje ubitih še šest Palestincev. Kot je sporočil predstavnik urgence v Gazi, je bil v napadu v tem mestu ubit otrok, v dveh napadih v mestu Han Junis pa še pet ljudi, med njimi en otrok, poroča AFP. Včerajšnje nasilje je tako zahtevalo že več kot 20 življenj, skupno število mrtvih pa je doseglo 219. Na 11. strani

Data: 17 luglio 2014 Pagina: 1

POGOVOR - F. Rossi, predsednik Mittelfesta

Deželno avtonomijo braniti tudi s kulturo ČEDAD – V soboto se v Čedadu začenja 23. Mittelfest, v okviru katerega se bodo do 27. julija zvrstili številni plesni, glasbeni, gledališki in drugi kulturni dogodki. Umetniški vodja je letos Franco Calabretto, februarja pa je postal predsednik združenja Mittelfest furlanski novinar Federico Rossi. Rossi je poklicni novinar in je deset let vodil radijsko postajo Radio Onde Furlane, med leti 1988 in 1993 je bil tudi deželni svetnik. Na 3. strani

GORICA-ŠEMPETER - Porodnišnica

Žiberna: »Romolijeve

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ALPE-JADRAN, DEŽELA POGOVOR - Predsednik združenja Mittelfest Federico Rossi

»Ovrednotiti velike in male kulturne prireditve v deželi« ČEDAD – V soboto se v Čedadu začenja 23. Mittelfest, v okviru katerega se bodo do 27. julija zvrstili številni plesni, glasbeni, gledališki in drugi kulturni dogodki. Umetniški vodja je letos Franco Calabretto, februarja pa je postal predsednik združenja Mittelfest furlanski novinar Federico Rossi. Rossi je poklicni novinar in je deset let vodil radijsko postajo Radio Onde Furlane, pet let je bil odgovorni urednik mesečnika La Patrie dal Friûl, med leti 1988 in 1993 je bil tudi deželni svetnik in pobudnik prvega zaščitnega zakona za promocijo furlanskega jezika. Pred leti si je tudi zamislil kulturno prireditev Colonos. Po predstavitvi programa letošnjega Mittelfesta v Čedadu je v pogovoru za tednik Novi Matajur ocenil to svojo novo izkušnjo. Vodenje tega festivala ste prevzeli pred petimi meseci. Kakšen ja vaš prvi vtis?

Vedno bolj sem prepričan, da ima ta prireditev velik potencial in da lahko z njo Furlanija in vsa dežela pridobi evropsko razsežnost. Evropa je del naše dnk, čeprav se tega ne zavedamo dovolj. Poleg tega pa imamo na razpolago odlično in zelo motivirano ekipo. Med ‘mikrokozmosom’ prireditve Colonos in Mittelfestom, ki je festival mednarodnega značaja, je veliko razlik. Tudi odnos Dežele do teh dveh pobud je različen ... Za Deželo je Mittelfest strateški kulturni projekt in zato vanj vlaga precejšnja sredstva. Zato tudi sama imenuje predsednika in predlaga umetniške vodje. Colonos in Mittelfest sta dogodka, ki se ju glede na razsežnost ne da primerjati. Osebno mislim, da je najbolj občutljivo vprašanje zaupanje in korekten odnos med ljudmi, ki imajo določene odgovornosti, in politiko. Sodelovanje je namreč nujno, to pa ne po-

Rad bi dokazal, da kulturni mikrokozmos in makrokozmos med sabo nista nujno v nasprotju. Če pa bi ugotovil, da etični in politični pogoji, o katerih sem prej govoril, niso uresničljivi, bi primerno ukrepal.

Federico Rossi

NM

meni, da si “sotans” oziroma podrejen politiki.” Ali je mogoče na kak način prenesti na Mittelfest izkušnjo festivala Colonos?

TOPOLOVO - Postajo obiskala tudi Debora Serracchiani

Po uspešnem začetku bogat program vse do prihodnje nedelje

Med tiskovno konferenco ste dejali, da Rim postavlja pod vprašaj deželno avtonomijo. Kaj pa s tem v zvezi počne Dežela? Deželno avtonomijo je treba odločno braniti pred državnim centralizmom. To je vrednota, ki jo je še vedno nujno uveljavljati s stalnim kulturnim in političnim delom. Vodilni dejavniki naše družbe, in tu mislim tako na politično kot gospodarsko in kulturno sfero, niso še razumeli, da posebnost te evropske dežele, ki se lahko ponaša s svojim središčnim mednarodnim položajem in jezikovnim ter kulturnim bogastvom, ni le dodana vrednost, temveč osnova za vse izbire. Poudarili ste tudi, da Dežela ne sme pozabiti na manjše dogodke. Veliki dogodki so pomembni, še večji pomen pa imajo številne manjše kulturne prireditve na našem teritoriju. Nekateri nemški strokovnjaki so ugotovili, da se večina sredstev namenja večjim javnim kulturnim ustanovam, ki pa pritegnejo približno 4 do 5% prebivalcev, to se pravi najbolj premožen in izobražen del družbe. Medtem ko prav tiste kulturne pobude, ki so vraščene v prostor in izhajajo iz njega, najbolj prispevajo k rasti krajevnih skupnosti. Dežela bi morala ob pripravi kulturne reforme vse to upoštevati in te prireditve ne samo zaščititi, temveč tudi promovirati.

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MARGINAL LAND – MITTELFEST 2014 luglio 25th, 2014 | Published in Performance

Juliet Art J’aime 9 891

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MARGINAL LAND è un percorso lungo paradossali confini alla ricerca di luoghi geografici politici e sociali. Una corsa ai margini della bellezza in cui la perfezione della linea si sgretola velocemente nel movimento condiviso di un corpo, inteso come termine mobile del luogo e come insieme. Questo primo studio esplora la situazione degli stati, lo stato delle cose, lo stato fisico e emotivo. Lo stato come condizione entro cui il soggetto agisce e muore; sperimentando la mobilità dell’evento relazionale e rendendo visibile la resistenza come momento del potere. E’ una riflessione sulle frontiere, sull’occupazione e sulle tracce. MARGINAL LAND è un percorso lungo paradossali confini alla ricerca di luoghi geografici politici e sociali. Una corsa ai margini della bellezza in cui la perfezione della linea si sgretola velocemente nel movimento MARGINAL LAND è un viaggio tra luoghi dove l’accesso è vietato, dove spesso si superano i limiti e ci si condiviso di un corpo, inteso come termine mobile del luogo e come insieme. ritrova dalla parte sbagliata. Dove la danza si libera di se stessa in una doppia negazione e incontra lo spettatore-testimone, offrendosi come giardino e teatro nello stesso tempo. Questo primo studio esplora la situazione degli stati, lo stato delle cose, lo stato fisico e emotivo. Lo stato come condizione entro cui il soggetto agisce e muore; sperimentando la mobilità dell’evento relazionale e choreography Francesco Collavino rendendo visibile la resistenza come momento del potere. E’ una riflessione sulle frontiere, with Francesco Collavino, Michela Cotterchio, Erica Modotti, Martina Tavano sull’occupazione e sulle tracce. sound Alessandro Agazzi production Ba.Bau.Corp.© MARGINAL LAND è un viaggio tra luoghi dove l’accesso è vietato, dove spesso si superano i limiti e ci si with the support of Associazione Culturale Arearea and enidUDanza ritrova dalla parte sbagliata. Dove la danza si libera di se stessa in una doppia negazione e incontra lo spettatore-testimone, offrendosi come giardino e teatro nello stesso tempo. MITTELFEST http://mittelfest.org/spettacolo/tre-solo-solo-tre/ choreography Francesco Collavino Ba.Bau.Corp. http://www.babaucorp.com/portfoliocpt/marginal-land/


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Mittelfest: da quest'anno anche il Museo Archeologico Nazionale di Cividale partecipa all'importante manifestazione Pubblicato il 17 luglio 2014

Rientra nel nuovo corso avviato dal Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Cividale, Fabio Pagano, la partecipazione attiva, con MITTEL_MUSEO, al MITTELFEST, una delle più importanti manifestazioni culturali del Friuli Venezia Giulia che si svolge con successo da oltre venti anni nella Città di Cividale, recentemente proclamata patrimonio Unesco. Evento nell’evento, MITTEL_MUSEO mira a consolidare i rapporti dell’istituzione museale cividalese con le importanti istituzioni museali della mitteleuropa e a costruirne di nuovi. L’obiettivo è dar vita a percorsi condivisi e beneficiare delle reciproche relazioni internazionali. Per concretizzare tutto ciò è stato costruito un programma di eventi che prevede conferenze, visite guidate e concerti, che completa il cartellone del festival offrendo al pubblico – oltre la bellezza degli spettacoli – una conoscenza viva delle risorse storiche e turistiche che ancora oggi il territorio conserva. Mittelfest: da quest'anno anche il Museo Archeologico Nazionale di Cividale partecipa all'importante manifestazione

Martedì 22 luglio, alle ore 17, Fabio Pagano, terrà una conferenza sul tema “I Longobardi: un popolo mitteleuropeo”, una narrazione delle vicende della migrazione longobarda fino ai confini italiani tra mito, storia e tracce archeologiche.

Giovedì 24 luglio, alle ore 17, si terrà una conferenza con la presenza di una rappresentanza del prestigioso Museo di Aquincum (Budapest) a cui è stato chiesto di raccontare il passato ed il futuro di una delle più antiche istituzioni museali del centro Europa. Al fine, inoltre, di condividere il clima che Mittelfest porta a Cividale sabato 26, alle ore 11, si terrà un concerto con ingresso gratuito tenuto dagli allievi del Conservatorio Tomadini di Udine con musiche di Robert e Clara Schumann. Le visite guidate: Per favorire la conoscenza più approfondita del Museo, tra un evento e l’altro sono state organizzate visite guidate dagli archeologi del Museo alla mostra “Fortini antichi erano presso Cividale (domenica 20 luglio ore 17) e visite speciali dal titolo “Le pietre del Patriarchi” che condurranno alla scoperta delle vestigia del palazzo patriarcale conservato sotto il museo (lunedì 21 luglio ore 17 – mercoledì 23 luglio ore 17– venerdì’ 25 luglio ore 11). La partecipazione a tutte le iniziative è libera www.museoarcheologicocividale.beniculturali.it

MITTELFEST CIVIDALE DEL FRIULI 19 – 27 LUGLIO 2014 Mittelfest, nato nel 1991 nello scenario cruciale del crollo dei regimi totalitari dell’Europa centro‐ orientale, rappresenta una delle più prestigiose vetrine della prosa, la musica e la danza dell’area Mitteleuropea e dell’ambito geopolitico incluso nell’Iniziativa Centro Europea (InCe – Cei), istituzione che riunisce Albania, Austria, Bielorussia, Bosnia‐Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Ungheria, Italia, Macedonia, Moldova, Montenegro, Polonia, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Ucraina. Negli anni che precedettero il crollo del Muro di Berlino, infatti, la regione italiana Friuli Venezia Giulia – estremo lembo nord est del Paese, da sempre terra di frontiera e cerniera con l’est Europa – diventò parte attiva nel processo di disgelo tra Est e Ovest, in un’ottica di superamento delle rigidità della Cortina di Ferro. Lo fece inaugurando un’associazione interregionale che comprendeva in un primo tempo anche il Veneto e la Lombardia, la Carinzia, il Salisburghese, la Baviera, la Slovenia e l’Istria. A queste regioni si aggiunsero successivamente ben quattro province (contee) ungheresi, integrando così in un disegno di collaborazione regioni che facevano parte della Nato e del Patto di Varsavia. Fu un periodo interessante dal punto di vista della reciproca conoscenza e dello scambio culturale. Fu soprattutto la premessa pacifica di ciò che venne dopo, ovvero il crollo del Muro di Berlino, dei regimi comunisti all’Est, la nascita della Nuova Europa: era il 1989. Mittelfest – nato in una regione, il Friuli Venezia Giulia, che più di ogni altra in Italia conserva e coltiva le proprie radici mitteleuropee – è diretta espressione culturale delle importanti premesse gettate dal legame di queste regioni europee, dell’area Alpe Adria. La tradizione della Mitteleuropa è rinata a Cividale dalle ceneri della Cortina di ferro per essere la vetrina di una cultura che da varie esperienze nazionali ha creato una nuova concezione del mondo, come capirono con lungimiranza proprio i governanti d’Italia, Austria, Jugoslavia e Ungheria che pochi giorni dopo la caduta del muro di Berlino crearono la cosiddetta Quadrangolare, che negli anni si è allargata a 19 nazioni del centro e dell’est Europa dando vita all’Ince‐Cei, Iniziativa Centro Europea. In un ventennio di eccezionale importanza storica per i Paesi dell’Europa centro orientale, MittelFest ha esplorato la storia, le identità, le differenze di questi popoli e di quest’area geografica; ha affrontato il dramma della guerra e la complessità delle transizioni; ha proposto al pubblico la ricchezza delle grandi tradizioni e l’immensa eredità di personaggi come Kafka, Pasolini, Bartok, Canetti; ha infine valorizzato questo territorio come grande crocevia di popoli e culture.

Redattore: CARMELINA RUBINO

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Data: 17 luglio 2014

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Mittelfest La scena inquieta DI CLAUDIA PROVVEDINI

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Bach e Gubajdulina, Faust dentro/fuori, danza su muri e biciclette, Bollani attore: i 9 giorni di Mittelfest sono densi di musica, di teatro in ogni forma (con l’apporto giovane di Conservatorio e Accademia di Udine), di arte e cinema come nelle manifestazioni mondiali.

Sovrano da oltre 20 anni a Cividale, città mirabile per memorie storiche e natura, il Festival della Mitteleuropa racconta dal vivo l’inquietudine nel cuore del Vecchio Continente. L’edizione 2014 — dopo l’apertura solenne, il 6, col concerto di Riccardo Muti al Sacrario di Redipuglia — dispiega dal 19 al 27 il suo atlante su Austria, Croazia, Germania, Repubblica Ceca, Serbia, Slovenia, Svizzera, Paesi Bassi, Kazakistan; su produzioni od ospitalità italiane, e punte di diamante del Friuli come la Suite «Questa libertà» del poeta Pierluigi Cappello in scena col pianista Glauco Venier; o, il 25, la pièce in lingua furlana dal mondo di Novella Cantarutti.

Cercare i «Segnali» di una bellezza fragile e inquieta è titolo e obiettivo della rassegna. «La memoria in queste terre si lega alla tragedia di una generazione; la bellezza può essere risposta non effimera al presente incerto, come piccole lucciole nel buio — dice mostrando la cover del programma il neodirettore artistico Franco Calibetto —. Mittelfest è ritenuto a Vienna, Praga, Lubiana motore di un tessuto connettivo nell’area non latina, avamposto culturale oltre i 18 stati centrali europei».

Prendiamo un giorno a caso, lunedì 21, e scorriamo gli eventi. Alle ore 17 è già vertigine con Danza Verticale sulle mura del Belvedere, sax e live electronics di Marco Castelli. Poi, un’incursione multilingue dedicata alla Grande Guerra, presenza profonda anche dopo un secolo e musica contemporanea del Trio gitano Balkan String, sfida di sei mani che si esprimono su una chitarra sola. Alle 21, Teatro Ristori (alla grande Adelaide è intitolato il Premio per nuove interpreti in scena), l’Europa si fa carne e speranza: Ivica Buljan guida la co-produzione serbo-sloveno-croata «Una tomba per Boris Davidovič» dal romanzo del serbo Danilo Kiš, 7 variazioni sul tema della sopraffazione e persecuzione nel XX secolo.

 «Continuando in direzione del produrre insieme, vorremmo esportare un modello di festival fluido, non solo vetrina», precisa Calibetto che, affidato il teatro alla consulenza di Rita Maffei del Css Stabile udinese, cura la sezione cinema all’elegante Castello Canussio, spaziando da Keaton a Monicelli, al Chaplin di «Shoulder Arms» del 1918.

Tra raffinati concerti di pezzi superclassici affiancati a quelli di autori viventi — campione assoluto la coppia Bach-Gubajdulina, e incontro con la compositrice russa —, il musical cubista dal Vecchio Testamento dell’austriaco Loose Collective o il solo di Jan Fabre per Cèdric Charron, il teatro ha momenti di grande interesse: con «Sketches» il Faust di Goethe «commenta» un dramma dei nostri giorni scritto dal premio Nobel Elfriede Jelinek, regia di Fabrizio Arcuri; ha segno espressionista lo Strindberg di «Danza Macabra», diretto da Luca Ronconi, in tandem con Spoleto; conclude il festival un inedito Stefano Bollani che, dopo il concerto al piano, sarà in scena poliedrico fantasma per «La Regina Dada» di Valentina Cenni.

Pizzicando nella selva chiara delle giornate cividalesi tra chiese e chiostri, si incontrano pure la performance sonora di Markus Stockhausen, figlio di Karlheinz; «Alma_Ata» per danzatori kazaki e italiani, e la coreografia itinerante «Ruedis» di Marta Bevilacqua; il Pinocchio russo di Zaches Teatro; le autoctone marionette di Podrecca per le quali nascerà un Centro Studi.

Giovedì 17 Luglio 2014


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Arte e Arti Magazine Arte e Arti Magazine MITTELFEST 2014 ­ SEGNALI (2/2) Festival MITTELFEST 2014 ­ SEGNALI (2/2)

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(http://www.artearti.net/magazine/rub ric a/festival)

Festival (http://www.artearti.net/magazine/rub ric a/festival) di Cinzia Colzi (http://www.artearti.net/magazine/autore/cinziacolzi)

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pubblicato il 17 Luglio, 2014 di Cinzia Colzi (http://www.artearti.net/magazine/autore/cinziacolzi)

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pubblicato il 17 Luglio, 2014 Esistono luoghi che, pur lontani centinaia e centinaia di chilometri dal proprio sono esistenziali e se ognuno li vivedicon motivazioni Esistonoquotidiano, luoghi che, purparti lontani centinaia e centinaia chilometri dal in realtà irrinunciabili. diverse, per tutti, il trascorrere dei decenni li trasforma proprio quotidiano, sono parti esistenziali e se ognuno li vive con motivazioni Per me lo del dei Friulidecenni e il Mittelfest che, in darealtà oltre irrinunciabili. venti anni, diverse, persono tutti, Cividale il trascorrere li trasforma registra trasformazioni tensioni e Per me lo sono Cividalee del Friuli e europee il Mittelfestproponendo che, da oltreriflessioni venti anni, raccontando i molteplici aspetti dell’inquietudine contemporanea. registra trasformazioni e tensioni europee proponendo riflessioni e raccontando i molteplici aspetti dell’inquietudine contemporanea.

Didascalie DETTAGLI immagini

1. Cividale del Friuli, Ponte de

Didascalie immagini(courtes (simbolo cittadino) 1. Mittelfest) Cividale del Friuli, Ponte de (simbolo cittadino) (courte striscione di Segnali, M 2. Uno Mittelfest)

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'Segnali' (courtesy Fondazion

MAPPA MAPPA

Un percorso culturale, ma anche soggettivo, fatto di tempi lenti, sorseggiando aperitivo loggiato del caffèfatto delladi piazza Un percorso un culturale, manelanche soggettivo, tempi della lenti, cattedrale dove, pubblico e giornalisti, si danno appuntamento per sorseggiando un aperitivo nel loggiato del caffè della piazza della incontrare intervistare i protagonisti degli spettacoli e serali. si danno pomeridiani appuntamento per cattedrale edove, pubblico e giornalisti, Interpreti, anche famosissimi, a cui non sfiora minimamente l'idea di incontrare e intervistare i protagonisti degli spettacoli pomeridiani e serali.

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Pausa daanche frenesie e rumori cittadini in una parte d'Italia popolata da praticato in tv). persone confrenesie un generale e spiccato senso del dovere, amantipopolata della natura Pausa da e rumori cittadini in una parte d'Italia da epersone pronte ad la propria casa senza smisurate enfatizzazioni. amanti della natura conaprirti un generale e spiccato senso del dovere, La scoperta di tutto questo, e molto, molto altro, potrebbe e pronte ad aprirti la propria casa senza smisurate enfatizzazioni.avvenire in occasione deldi23° Mittelfest dopomolto il prologo Sacrario avvenire Militare di La scoperta tutto questo,che, e molto, altro, al potrebbe in (http://www.artearti.net/magazine/articolo/mittelfest­2014­segnali­1­2) Redipuglia occasione del 23° Mittelfest che, dopo il prologo al Sacrario Militare di, inaugurerà prossimo l'edizione 2014, la prima con Franco Calabretto, (http://www.artearti.net/magazine/articolo/mittelfest­2014­segnali­1­2) Redipuglia sabato alla direzionesabato artistica. inaugurerà prossimo l'edizione 2014, la prima con Franco Calabretto alla direzione artistica.

Segnali. Cartografia della bellezz

Dove Date e quando : 19 Luglio, 2014 ­ 2

Segnali. Cartografia della bellez

Indirizzo: courtesy Fonda Date : 19 Luglio, 2014 ­ 2 Sito web (http://mittelfest.o Indirizzo: courtesy Fond Salva l'evento nel calendar Sito web (http://mittelfest.o

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Salva l'evento nel calendar

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Didascalie immag

di

Cinzia

Colzi

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pubblicato il 17 Luglio, 2014 Esistono luoghi che, pur lontani centinaia e centinaia di chilometri dal proprio quotidiano, sono parti esistenziali e se ognuno li vive con motivazioni diverse, per tutti, il trascorrere dei decenni li trasforma in realtà irrinunciabili. Per me lo sono Cividale del Friuli e il Mittelfest che, da oltre venti anni, registra

trasformazioni e tensioni europee proponendo riflessioni e

raccontando i molteplici aspetti dell’inquietudine contemporanea.

1. Cividale del Friu

(simbolo cittadin Mittelfest)

2. Uno striscione d

(courtesy Fonda

3. Una esibizione d Animazione e Fi Mittelfest) In copertina:

Mittelfest 2014

'Segnali' (courtes

MAPPA

Segnali. Cartografia della bellezza inquieta è il titolo­guida con un programma (http://mittelfest.org/wp_assets/2014/07/2.­calendario.pdf) formato da tutte le forme d’arte storicamente rappresentate al festival. Otto percorsi Un percorso culturale, ma anche soggettivo, fatto di tempi lenti,

articolati nel calendario di Musica, Danza, Teatro, Cinema, Marionette e

sorseggiando un aperitivo nel loggiato del caffè della piazza della cattedrale dove, pubblico e giornalisti, si danno appuntamento per

Burattini.

incontrare e intervistare i protagonisti degli spettacoli pomeridiani e serali. Interpreti, anche famosissimi, a cui non sfiora minimamente l'idea di

(http://maps.google.com/m

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SEGNALI (http://mittelfest.org/segnali­2014/segnali­di­memoria/) DI MEMORIA

praticato anche in tv).

Dove e quando

Pausa da frenesie e rumori cittadini in una parte d'Italia popolata da

Segnali. Cartografia

persone con un generale e spiccato senso del dovere, amanti della natura

(http://mittelfest.org/segnali­2014/segnali­di­memoria/)

e pronte ad aprirti la propria casa senza smisurate enfatizzazioni. La scoperta di tutto questo, e molto, molto altro, potrebbe avvenire in

ideale prosecuzione dell’apertura del festival, avviato nel segno del ricordo, occasione del 23° Mittelfest che, dopo il prologo al Sacrario Militare di , Redipuglia (http://www.artearti.net/magazine/articolo/mittelfest­2014­segnali­1­2) con recital, videoinstallazioni, spettacoli inaugurerà sabato prossimo l'edizione 2014, la prima con Franco Calabretto

alla direzione artistica.

SEGNALI A SUD­EST (http://mittelfest.org/segnali­2014/segnali­a­sud­est/) identifica, geograficamente e artisticamente, alcune delle presenze internazionali di quest’anno

http://www.artearti.net/magazine/articolo/mittelfest-2014-segnali-2-2

SEGNALI PER LA BELLEZZA (http://mittelfest.org/segnali­2014/segnali­per­la­bellezza/) dove spiccano due importanti espressioni della migliore danza europea SEGNALI D’OGGI. per la prima volta a Mittelfest uno spettacolo del sempre sorprendente regista belga Jan Fabre, con l’assolo Attends, attends, attends... (pour mon père) (http://mittelfest.org/spettacolo/attends-attends-attends-pour-mon-pere/) creato appositamente per Cédric Charron, performer con cui ha spesso lavorato, ora protagonista di un’indagine sul rapporto tra un padre e un figlio.

SEGNALI DI CINEMA cinque appuntamenti di grande cinema e musica dal vivo con esibizioni itineranti e piccoli concerti incastonati nelle nicchie più suggestive, dai sublimi maestri del Settecento e Ottocento europeo, al panorama stellato del jazz contemporaneo. Torna MITTEL FIGURA (http://mittelfest.org/segnali­2014/mittel_figura/) realizzato in collaborazione con il Centro Teatro di Animazione e Figura, otto

Date : 19 Lug

Indirizzo: cou

Sito web (http

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Esistono luoghi che, pur lontani centinaia e centinaia di chilometri dal proprio quotidiano, sono parti esistenziali e se ognuno li vive con motivazioni diverse, per tutti, il trascorrere dei decenni li trasforma in realtà irrinunciabili. Per me lo sono Cividale del Friuli e il Mittelfest che, da oltre venti anni, registra

1. Cividale

(simbolo Mittelfes

pubblicato il 17 Luglio, 2014

trasformazioni e tensioni europee proponendo riflessioni e

2. Uno stri

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Animazi Mittelfes

In copert

Mittelfest

raccontando i molteplici aspetti dell’inquietudine contemporanea.

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Un percorso culturale, ma anche soggettivo, fatto di tempi lenti, sorseggiando un aperitivo nel loggiato del caffè della piazza della cattedrale dove, pubblico e giornalisti, si danno appuntamento per incontrare e intervistare i protagonisti degli spettacoli pomeridiani e serali. Interpreti, anche famosissimi, a cui non sfiora minimamente l'idea di

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presentarsi dietro occhiali scuri (moda di un divismo patetico estremamente praticato anche in tv).

Dove e qu

Pausa da frenesie e rumori cittadini in una parte d'Italia popolata da

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inaugurerà sabato prossimo l'edizione 2014, la prima con Franco Calabretto alla direzione artistica.

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spettacoli tra tradizione e innovazione dove marionette, burattini e pupazzi assumono un ruolo di controcanto gioioso ai temi più impegnativi affrontati al festival.

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il

cartellone con una serie di visite guidate e conferenze per una conoscenza viva delle risorse storiche e turistiche conservate dal territorio.

Infine, ai giovanissimi, segnalo MITTEL WORKSHOP (http://mittelfest.org/segnali­ 2014/mittel_workshop/)

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La scoperta di tutto questo, e molto, molto altro, potrebbe avvenire in Redipuglia

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con un professionista dell’immagine di spettacolo. Saranno approfondite le tematiche del settore analizzando estetica e tecnica fotografica così da insegnare ai partecipanti, non solo a cogliere le inquadrature, ma a trasmettere al meglio le emozioni dell’istante.

Arte e Arti © Copyright 2003 ‐ 2014 ‐ Tutti i diritti riservati. Testata iscritta al n.5629/2008 Registro Stampa di Firenze ‐ Codice fiscale: 94152770486

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2014­segna


Data: 17 luglio 2014

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ilgiornaledelfriuli.net http://www.ilgiornaledelfriuli.net/udine-cron/sabato-26-luglio-cividale-alma_ata-spettacolo-danza-performance-contemporanea/

Sabato 26 luglio a Cividale ALMA_ATA Spettacolo di danza e performance contemporanea Il Giornale del Friuli

ALMA_ATA Spettacolo di danza e performance contemporanea parte del progetto “ROD – Three Units on Kazakhstan” di scambio e cooperazione interculturale fra Italia e Kazakhstan 26 Luglio 2014 – ore 23.00 MITTELFEST, Chiostro di San Francesco, Cividale del Friuli

Una performance in bilico tra Asia ed Europa alla ricerca di un comune futuro

Dopo il successo della Première al Festival Mirabilia in Piemonte, ALMA_ATA saràa Mittelfest il 26 luglio nella sezione “Segnali d’oggi” in debutto regionale per il Friuli-Venezia Giulia.Lo spettacolo sarà poi replicato il 29 agosto all’apertura del Festival ARTBAT ad Almaty in Kazakhstan e il 21 settembre a Ravenna per la Vetrina Anticorpi.

ALMA_ATA propone un assemblaggio artistico dimateriale performativo, coreografico e visivo raccolto nel corso di due anni di scambi interculturali tra Italia e Kazakhstan da parte degli artisti italiani e kazaki del gruppo ROD. Allo spettacolo prendono parte otto performer e danzatori, un artista visivo e il noto musicista kazako Yedil Khussainov. Tutti collaborano con il direttore artistico e coreografo Tommaso Monza alla messa in scena focalizzando le loro impressioni ed emozioni sui due Paesi, con particolare attenzione alla città di Almaty (ALMA_ATA in riferimento all’antico nome).

Lo spettacolo prende le mosse dalle affinità e differenze culturali tra Italia e Kazakhstan e indaga in ambito storico, geografico, culturale e psicologico le relazioni tra i due Paesi legati da un crescente interesse reciproco in ambito turistico, culturale e commerciale (il Kazakhstan ospiterà Expo 2017).

Alla cerniera tra Asia ed Europa, il Kazakhstan è un territorio sterminato dove sorgono città ultramoderne nel cuore di sconfinate steppe. Il Paese ha alle spalle una storia travagliata e sta cercando un’identità anche attraverso l’antica cultura nomadica.

Il confronto tra la nostra civiltà millenaria, che ha lasciato evidenti tracce come monumenti, chiese e biblioteche, e una civiltà ancor più antica ma nomadica, dove solo nel 1854 è sorta la prima città (Almaty), offre l’opportunità di


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cogliere inattese somiglianze e feconde differenze che trovano nella performance ALMA_ATA una lacerante evidenza.

Il direttore artistico, Tommaso Monza, afferma: ”In Kazakhstan è ancora molto viva la radice nomade e anche chi vive in città si identifica, più che con i luoghi come accade in Europa, con la propria tradizione e con la danza della propria gente. Dopo essere stato con i miei collaboratori ad Almaty, nel settembre 2013, mi sono focalizzato sulla creazione di uno spettacolo che potesse restituire un po’ della nostra esperienza. I ragazzi kazaki ci hanno mostrato subito la danza tradizionale della loro gente d’origine e quella nazionale, questo ci ha sbilanciato: qual è la nostra danza? Perché noi non ci identifichiamo in una danza? Passi e musica che per loro valgono come monumenti di pietra: la loro storia”. E la performance ALMA_ATA racconta tutto questo.

I PARTNER E I SOSTENITORI Con il supporto di: Consolato Onorario della Repubblica del Kazakhstan a Trieste, Accademia Nazionale d’Arte Zurghenov-Almaty, Associazione Culturale Correnti-Milano; Nautec Mare S.r.l; Ocean Marine S.r.l.

Si ringraziano: Ambasciata della Repubblica del Kazakhstan nella Repubblica Italiana, Consolato Onorario della Repubblica del Kazakhstan a Torino, Artbat Fest / Eurasian Cultural Alliance (Kazakhstan); Centro Studi “Italia” – Comitato “Dante Alighieri”, Almaty; Fondazione Piemonte dal Vivo; Festival Mirabilia; Prof. Alessandro Pontremoli, corso di laurea in Dams, Università degli studi di Torino; Prof. Gaetano Oliva, dipartimento di italianistica e comparatistica, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; ArtedanzaE20; Opificio delle Idee, Rovereto; MART – Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto

Lo spettacolo è coprodotto da Progetto Rod e Compagnia Abbondanza/Bertoni, con il sostegno della scuola Progetto Danza e dell’Associazione Culturale Correnti di Milano. Circuito Piemonte dal Vivo collabora alla distribuzione. Il direttore artistico e coreografo Tommaso Monza si è formato come scultore all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano; dal 2005 lavora come danzatore nella Compagnia Abbondanza/Bertoni e nella compagnia Ambra Senatore. Ha presentato progetti coreografici a: Milano, Roma, Francoforte, Udine, Zagabria, Madrid, Londra, Bari, Forlì, Modena, Bassano del Grappa, Rottherdam. Ha preso parte a Choreoroam Europe 2012. Dal 2012 lavora al Progetto Rod.

Il musicista Yedil Khussainov è nato ad Almaty (Kazakhstan) nel 1955 in una famiglia di musicisti. Si è laureato al Conservatorio di Stato ad Almaty in composizione musicale. Ha lavorato al Conservatorio Nazionale Kurmangazy di Almaty e all’Accademia Nazionale d’Arte Zhurghenov, attualmente insegna presso l’Università Kazaka d’Arte di Astana ed è membro dell’Albo dei Compositori del Kazakhstan e del CIS. Khussainov suona magistralmente gli antichi strumenti musicali kazaki: zhetygen, sybyzghi, saz-sarnay, kamys-sarnay, shan-kobyz e altri. Inoltre ha sviluppato una particolare tecnica per il canto di gola.Negli anni Yedil Khussainov ha suonato in sale prestigiose in tutto il mondo e collaborato con celebri musicisti. Ha inciso CD, ha scritto e eseguito le colonne musicali per tre film kazaki. Ha creato il balletto di due atti Kok-Bori Kultegin (2010). Dal 2007 fa parte del progetto “The Magic of Nomads”.


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Piaceri&Saperi Viaggio / di Ilaria Simeone

I turbamenti della vecchia Europa. A Cividale dal 19 luglio

È

l’inquietudine, non solo come stato d’animo individuale ma come dimensione collettiva, il tema della 26ª edizione del Mittelfest (mittelfest.org) in programma a Cividale del Friuli dal 19 al 27 luglio. Trait d’union, a cent’anni dall’esplosione della Grande Guerra che ritracciò la mappa dell’Europa, i turbamenti e le tensioni che attraversano anche oggi il Vecchio continente. Turbamenti meno drammatici che ridisegnano la geografia artistica della Mitteleuropa, “segnali” di una “cartografia della bellezza inquieta” come recita il titologuida della manifestazione. Il programma,

che spazia dalla musica al teatro, dalla danza al cinema, vede la presenza di artisti che vengono da Austria, Croazia, Germania, Repubblica Ceca, Serbia, Slovenia, Svizzera, Paesi Bassi, Kazakistan, Italia. Nel carnet di appuntamenti, stelle internazionali della danza come i gemelli Jiri e Otto Bubenícek, il regista teatrale Ivica Buljan, la compositrice Sofija Gubajdulina, il pianista Stefano Bollani, il regista Jan Fabre. Completa il cartellone Mittel-Museo, conferenze e visite alla scoperta del territorio come le Pietre dei Patriarchi, itinerario guidato all’area archeologica conservata sotto il Museo Archeologico Nazionale di Cividale. D’obbligo un

ANTICA CAPITALE DEL DUCATO LONGOBARDO L’appuntamento è alle 10.30 in piazza Paolo Diacono. È da qui che partono, tutte le domeniche fino al 28 settembre, le visite guidate di Cividale organizzate dal Turismo Friuli Venezia Giulia (turismofgv.it). Un itinerario che tocca i più importanti monumenti di quella che un tempo fu l’antica capitale del primo ducato longobardo d’Italia e oggi è Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.

ALAMY / OLYCOM (4)

il Mittelfest dedicato all’inquietudine

giro nelle sale del Palazzo dei Provveditori Veneti, disegnato da Andrea Palladio, che ospita il museo, per ammirare i reperti di epoca romana, paleocristiana, romanica e gotica. Imperdibile il Tempietto Longobardo, originale testimonianza d’architettura alto medievale. Un prezioso esempio d’arte longobarda si trova al Museo Cristiano del Duomo: è l’Altare di Rachitis, datato tra il 737 e il 744. Un allestimento multimediale ricostruisce le ricche policromie che decoravano in origine i suoi bassorilievi. Sapori dei campi. Attorno a Cividale si al-

lungano le Valli del Natisone, una ridda di creste, forre boscose, prati, cappelle, case con il caratteristico paju, il ballatoio in le-

PUGLIA

Coreografi in scena fra i trulli e il mare. A Castellana Grotte il World Dance Movement: spettacoli e corsi per gli appassionati del ballo olete vedere come celebri coreografi di 20 diverse nazio-

danza aerea e acrobatica. Tra gli insegnanti spiccano nomi noti


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2014

LAST MINUTE

Spettacoli e itinerari guidati A sinistra, il Ponte del Diavolo sul Natisone, a Cividale del Friuli; sotto, una performance del Festival; in basso, l’interno del tempietto longobardo.

ELIO E STEFANO CIOL

gno. Una terra ricca di profumi, pregiate muffe, frutti, formaggi, erbe aromatiche che conferiscono un gusto unico alla cucina locale. Provatela da Sale e Pepe, regno di Teresa Covaceuszach, che dei prodotti delle valli ha fatto il cardine dei suoi piatti. Delizie come la polentina di saraceno con ricotta salata e stagionata, mela seuka e kren, la crema d’ortica con gli gnocchi di patate, gli spiedini di coniglio con susine in camicia e mela (tel. 0432724118; sui 30 euro). Si esaltano i sapori del territorio anche alla tavola de La Subida dove lo chef Alessandro Gavagna (una stella Michelin) mescola erbe

A Zernez, in Engadina Grande festa per il centenario del Parco Nazionale Svizzero

di campo e fiori selvatici alle verdure dell’orto, ingredienti pregiati come la carne di cervo ad altri poveri come le carrube. Il risultato è un menu che segue le stagioni e recupera sapori dimenticati: assaggiate i mlici, pasta fresca leggermente abbrustolita, condita con verdure e dadolata d’oca, e le sfogliatine di pasta secca con crema di latte e fragole. La Subida, gestita da un signore colto e raffinato di nome Josko Sirk (che si è persino inventato un originale aceto da uva intera), offre anche la possibilità di dormire in scenografiche casette nel bosco (lasubida.it; appartamento da 110 euro).

dopo si festeggia il giubileo del più antico parco alpino con concerti, spettacoli di teatro di strada, kermesse per bambini, manifestazioni culinarie, esposizioni dedicate agli animali di queste montagne (nationalpark.ch/giubileo). Per godere di scenari incredibili basta seguire

TRENTINO Dedicato ai bambini. Dal 27 luglio al 2 agosto Folgaria, Lavarone e Luserna si trasformano nel paese dei balocchi grazie al primo Festival del Gioco sull’Alpe Cimbra (alpecimbra.it). Una settimana in compagnia dei personaggi delle fiabe locali (la streghetta Perti, il folletto Flickflick…) con tanti appuntamenti gratuiti: passeggiate lungo il sentiero dell’immaginario, lezioni di stregoneria per creare magiche pozioni e minicorsi per imparare a fare i formaggi. STOCCOLMA Cercate un indirizzo insolito (ed economico) per una notte a Stoccolma? Prenotate una camera al Jumbo Stay, originale ostello ricavato da un aereo dismesso parcheggiato a pochi minuti dall’aeroporto di Arlanda nella capitale svedese. Al posto degli angusti sedili ora ci sono comodi letti e nella zona alta dell’aeromobile sono state ricavate delle suite con letto matrimoniale e bagno privato. Le tariffe partono da 30 euro a persona (italian.hostelworld. com).


Capacità carburante 171.158

298

Lunghezza 63,7 m ANSA

miando fortunatamente le zone abitate, dalle quali la gente, attonita, ha continuato a guardare l'impressionante colonna di fumo che si è levata dalla campagna. E mentre le tv di tutto il mondo mandavano in onda le immagini apocalittiche della tragedia, con corpi dilaniati sparsi nel raggio di 4 km, la comunità internazionale si è mobilitata per chiedere di fare piena luce sull'incidente e per prestare aiuti. «Una terribile tragedia», ha commentato Obama, assicurando che «gli Usa offriranno tutta l'assistenza che possono, per aiutare a determinare cosa è accaduto e perché». «Una notizia drammatica e dai contorni molto preoccupanti», gli ha fatto eco il premier italiano Matteo Renzi che guida il semestre dell'Unione europea. E proprio l’Ue ha chiesto «un'indagine internazionale» per «chiarire senza ritardo le circostanze della tragedia» e «stabilire il prima possibile fatti e responsabilità». Anche il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, chiede che «i responsabili possano essere portati di fronte alla giustizia». A rendere beffarda tutta la vicenda una foto postata su Facebook da un passeggero olandese, a bordo dell'aereo precipitato, poco prima del decollo da Schipol: «Se dovesse sparire, questo è il suo aspetto dal di fuori», aveva scritto, evocando il volo della Malaysia Airlines scomparso l'8 marzo con 239 persone a bordo. © riproduzione riservata

associazione mittelfest

precipitato a est dell'Ucraina c'erano 298 persone, di cui 154 olandesi, 27 australiani e 23 malesi. Lo riferisce la compagnia aerea.

239

dello scorso 8 marzo, quando il Boeing della Malaysia si volatilizzò poco dopo un'ora dal decollo da Kuala Lumpur in direzione Pechino.

LE REAZIONI Scambio di accuse sulle responsabilità del disastro

Una fonte russa citata dall'Interfax ha tuttavia replicato che, a Data: 18 luglioquell'altezza, 2014 l'aereo malese poteva essere abbattuto solo da missili S-300 o Buk: sistemi sofisticati in Pagina: 3 dotazione - almeno sulla carta - a forze regolari come quelle di Kiev. Ma il portavoce del Consiglio nazionale ucraino di Difesa Andrei Lisenko ha insistito nelle accuse agli insorti, sostenendo che questi avrebbero colpito per errore l'aereo passeggeri mentre prendevano di mira un Iliushin-76 da trasporto dell'aeronautica militare di Kiev. E aggiungendo che i separatisti avrebbero ormai acquisito sistemi missilistici avanzati, anche batterie Buk. A sostegno di questa tesi, Lisenko ha attribuito ai ribelli l'abbattimento recente di alcuni cargo militari di Kiev e di un caccia Sukhoi. I filorussi, da parte loro, negano tono, ma anche loro hanno corret- TELEFONO ROSSO ogni responsabilità smentendo il to la propria versione con il passapossesso di missili Buk e sostenenre delle ore. Imputando l'accaduto do di non avere armi capaci di in un primo momento ad un missicolpire a quota 10.000. «Abbiamo le sparato dalle forze governative sistemi in grado di raggiungere al ucraine da terra, salvo ipotizzare massimo un'altezza di 5 km», ha successivamente una ricostruziodichiarato il primo vicepremier ne secondo la quale il Boeing-777 dell'autoproclamata repubblica di della Malaysia Airlines potrebbe Donetsk, Andrei Purghin. L'abbatessere incappato in uno scenario timento del Boeing malese «è da battaglia dei cieli: colpito per Consultastata una provocazione dei militaerrore da un caccia di Kiev, poi a zioni tra il ri ucraini», gli ha fatto eco il sua volta abbattuto dalla contraeleader "premier" Aleksandr Borodai, rea degli insorti. Il presidente russo avallando l'idea che il Boeing ucraino Petro Poroshenko con un Vladimir potesse essere stato scambiato comunicato diffuso a caldo ha dalle batterie di Kiev per un aereo Putin e negato che le forze armate ucraida ricognizione russa sconfinato. ne potessero aver «eseguito tiri in quello Un alto ufficiale del ministero grado di colpire un bersaglio in Usa della Difesa di Mosca ha liquidato volo». Con un'ulteriore dichiaraBarack tutte le ricostruzioni delle autorizione ha quindi tirato apertamenObama. tà ucraine come «assurde» e accute in ballo le milizie filorusse, sandole di dillettantismo. evocando «un atto terroristico».

Kiev attacca i filorussi, «Atto terroristico» I ribelli: sono stati loro

2014

Il presidente Poroshenko:«Le nostre forze armate non c’entrano» Donetskaccusa:«Èstataunaprovocazionedeimilitariucraini»

ROMA - Di certo c'è solo che è stato abbattuto. Per il resto, è già rovente lo scambio di accuse e di sospetti sull'asse Mosca-Kiev: ciascuno pronto a giurare che sia stato qualcun altro a centrare l'aereo passeggeri della Malaysia Airlines a 10.000 metri di quota sui cieli dell'Ucraina orientale, provocando la morte di quasi 300 persone. Le accuse incrociate sono partite subito. Le autorità ucraine hanno inizialmente lasciato intendere che la responsabilità potesse essere addebitata in modo diretto alle forze missilistiche russe. Poi hanno chiamato in causa i ribelli filorussi che da mesi combattono contro le truppe di Kiev nelle regioni dell'Est, denunciando l'episodio come «un atto terrorismo». Questi ultimi hanno risposto a

mittelfest 2014

Comune di Cividale del Friuli

fascicolo nazionale

ˇÍ & OTTO BUBENÍC ˇEK JIR JAN FABRE SCAPINO BALLET CAMERATA SALZBURG COMBATTIMENTO AMSTERDAM STEFANO BOLLANI GLAUCO VENIER SOFIJA GUBAJDULINA MARKUS STOCKHAUSEN ENRICO BRONZI

Con il sostegno particolare

Cividale del Friuli 19-27 luglio 2014 www.mittelfest.org

LUCA RONCONI IVICA BULJAN ADRIANA ASTI ARIELLA REGGIO PIERLUIGI CAPPELLO GABRIELE VACIS FABRIZIO ARCURI CSS-TEATRO STABILE D’INNOVAZIONE AREAREA ACCADEMIA NICO PEPE


sulle montagne del Trentino. Alla corsa, che quest'anno ripropone Belluno, la città dove nacque, sono ammesse vetture costruite tra il 1919 e il 1961 mentre, in una categoria speciale, alcune vetture realizzate tra il Partita ieri, si concluderà il 20 1962 e2014 il 1965 che si sono distinte Data: 18 luglio dopo 584 chilometri, 14 passi per meriti sportivi. Alla dolomitici e 62 prove speciali competizione prende parte anche cronometrate - l'edizione 2014 la rarissima Alfa Romeo 2000 Pagina: Pagina:25 della Coppa d'Oro delle Dolomiti, Sportiva del 1954 appartenente la gara internazionale di regolarità alla Collezione del Museo Storico per auto storiche in programma della Casa di Arese.

BELLUNO

Coppa d'oro delle Dolomiti, tra le star l’Alfa 2000 del ’54

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AlMittelfestlabellezza inquietadell’Europa

fascicolo nazionale

Debutto di Stefano Bollani come autore e attore Di scena anche Marionette & Burattini, con Pennac

MONASTERI Nella foto grande una veduta di Praglia, nel Padovano. Nella foto piccola la biblioteca dell’Abbazia. Qui a fianco pellegrini in visita al Santuario dei Santi Corona e Vittore ad Anzù di Feltre CIVIDALE "Le souffle de l’esprit", di Jirí e Otto Bubenícek, di scena domani

arattere monastico e con la collana "Scritci". nel cuore delle città trovare oasi di pace. di Santa Giustina, basilica del Santo a una di queste. Offre spunti a chi voglia e un periodo di isolai ospiti, solo uomini, cegliere tra la cella ra o la foresteria possono partecipare e alla preghiera. Tra dei frati il restauro ntichi. si a Ovest, sul Lago si trova l’Eremo di n Giorgio, "casa" del-

la comunità di monaci Benedettini-Camaldolesi. Gli uomini possono condividere con i religiosi un periodo di preghiera e di lavoro. Il Santuario Santi Corona e Vittore ad Anzù di Feltre offre un viaggio tra straordinari affreschi e panorami mozzafiato. In Friuli Venezia Giulia Abbazia di Santa Maria in Sylviss (Pordenone) e il Convento Santuario Della Madonna Di Barbana (Grado - Gorizia) che offre anche possibilità di soggiorni. A Gemona del Friuli, bellissimo da visitare, c’è il Convento Santuario Di Sant Antonio Di Padova. Anche in questo caso c’è la possibilità di un ritiro

spirituale. Anche nel Trentino Alto Adige le opportunità di trascorrere una giornata o un periodo di pace, senza tralasciare anche le esigenze del corpo, sono diverse. Nelle vicinanze di Bressanone, l'abbazia di Novacella, amministrata dai Canonici Agostiniani, è famosa per la produzione del vino. Soprattutto bianco, ha il vanto di essere tra i più antichi d’Italia: è prodotto del 1142. Per conoscere l’abbazia vengono organizzate visite guidate, mentre la degustazione vini si effettua solo su prenotazione. Ma non solo di vino si parla. Novacella è noto anche per la tisana. È frutto di una ricetta segreta, e ha menta, melissa, salvia, calendula, malva, fiordaliso e camomilla. Come tutte le tisane presentate da conventi e monasteri ha qualcosa di paradisiaco. © riproduzione riservata

CORTINA D’AMPEZZO

na Montagna di Libri"... e di ospiti illustri gi al via rievocando la Grande Guerra

oggi a Cortina d’Ampezzo la rassegna "Una Montagna di , con la presentazione (alle 21 al Palazzo delle Poste) del dello storico Paolo Giacomel “1914. L’Austria chiamò rmi” (Ed. ULdA), che ricostruisce la partenza per la a in Galizia e in Serbia dei giovani ampezzani, un secolo

rassegna - che domani alle 18 ospiterà la presentazione Massimo Bordin) del libro di Massimo Teodori plotto! Come i politici ci ingannano”(Marsilio) - vedrà anno fra gli ospiti nomi come Francesco Piccolo, Walter Andrea Vitali, Massimo Recalcati, Paolo Mieli, Roberto etano, Gualtiero Marchesi, Francesco Giavazzi, Vittorio , Cesare De Michelis,Michele Mirabella, Gigi Moncalvo.

CORTINA D’AMPEZZO Corso Italia

CIVIDALE DEL FRIULI (UDINE) - Una cartografia della bellezza inquieta che caratterizza l'Europa di oggi a 100 anni dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale: questo il tema della 23/a edizione del Mittelfest, festival di cultura della Mitteleuropa, diretto da Franco Calabretto, che si apre ufficialmente domani a Cividale del Friuli. Tra musica, danza, teatro, cinema, marionette e burattini, sono oltre 50 gli appuntamenti in programma, con la partecipazione di artisti provenienti da oltre 10 Paesi dell'area centro europea (Austria, Croazia, Germania, Repubblica Ceca, Serbia Slovenia, Svizzera fino a Paesi Bassi e Kazakhstan) e produzioni italiane, molte in anteprima. Tra queste c'è la prima performance in assoluto in veste di autore teatrale e di attore di Stefano Bollani, noto pianista jazz che in chiusura della rassegna, il 27, porterà a Cividale per il debutto lo spettacolo "La Regina Dada", scritto con e per l'attrice Valentina Cenni. Torna poi, con 16 produzioni di importanti compagnie nazionali e la prima italiana della produzione Divadlo Piki (Slovacchia), l'appuntamento con lo storico festival Marionette & Burattini nelle Valli del Natisone (21/a edizione), suggestivo palcoscenico del Teatro di Figura nella patria di Vittorio Podrecca, a cura del Cta di Gorizia con la direzione artistica di Roberto Piaggio e Antonella Caruzzi.

Saranno otto giorni di spettacolo, da oggi a domenica 26 luglio, per un suggestivo palcoscenico del Teatro di Figura, con con gli allestimenti (per "Letteratura e figure") dedicati a Daniel Pennac ("L'occhio del lupo") e al classico di Aleksandr Puskin e dei fratelli Grimm "Il pesciolino d'oro". Il primo appuntamento, alle 21.30 ad Oculis (San Pietro al Natisone), vedrà i riflettori sulla trasposizione del romanzo di Pennac, nella riduzione di Daniele Licalsi affidata all'attrice Serena Di Blasio, per la regia di Antonella Caruzzi. Domani a Cladrecis (Prepotto) invece, alle 17.30, andrà in scena "Il pesciolino d'oro", con Alice Melloni. Lo spettacolo gioca sulla suggestione delle parole che il vecchio pescatore rivolge al pesciolino magico ripescato a sorpresa dalle acque.

PROGRAMMA

Ad aprire il festival sarà oggi (foto) la compagnia di Lubiana Mladinsko con lo spettacolo, firmato da Oliver Frljic, "Dannato sia il traditore della patria sua". Seguirà, per la danza, il gala in Piazza Duomo, con l’esclusiva de "Le souffle de l’esprit", protagonisti Jirí e Otto Bubenícek. Fra le "prime" anche "Questa libertà" (il 24) tratto dall’ultimo romanzo di Pierluigi Cappello, vol pianista jazz Glauco Venier.


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IDEAL STANDARD Nasce la coop dei lavoratori per salvare Orcenico

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A Cittanova star dello sport da Serena Williams a Vieira

Salta la tregua, gli israeliani invadono la striscia di Gaza

POLITICA IL CAMMINO DELLE RIFORME

Legge elettorale Apertura del Pd ai Cinque stelle

Bargnani a Trieste: «Qui ritrovo il ritmo Nba»

Strage nel cielo dell’Ucraina

Boeing della Malaysia partito da Amsterdam centrato da un missile a 10mila metri di quota Nessun superstite fra i 295 a bordo. Mosca-Kiev, accuse reciproche. Si rischia l’escalation CRONACHE SOPRINTENDENZA

■ ALLE PAGINE 16 E 17

Caso Picchione: l’ispezione conferma i rilievi

■ CORDA E ROBUSTELLI A PAGINA 4

TRIESTE TRASPORTI

IL PREMIER CONTRO QUELLI DEL NO

L’OMBRA DEL DUBBIO

di FABIO BORDIGNON

I

l presidente del Consiglio li chiama Signor No, frenatori. Addirittura sabotatori. Sono i “nemici” della riforma del Senato: un fronte che, in Parlamento, unisce i partiti di opposizione con i dissidenti di Forza Italia e del Pd. Renzi, tuttavia, non sembra temere il loro pollice verso, che potrebbe addirittura trasformarsi in una carta a suo favore. Aprendo un orizzonte referendario che gli offrirebbe uno straordinario palcoscenico elettorale. Ancora migliore rispetto a quello del voto anticipato. ■ SEGUE A PAGINA 4

TAGLIO DEL CUNEO FISCALE

Padoan: il bonus di ottanta euro sarà permanente

di SERGIO CANCIANI

■ ■ Il volo era diretto a Kuala Lumpur. Tra i morti molti europei. Nella foto, un miliziano ■ ALLE PAGINE 2 E 3 presidia i resti dell’aereo.

caso ljubljanska banka

Risparmi spariti, alla Slovenia multa da 500 milioni di euro ■ MANZIN A PAGINA 9

Ariella Reggio al Mittelfest regina d’ironia Al Mittelfest domenica va in scena la prima di “Sciantose, eccentriche e dive del microfono - Storia di canzonette e di Guerre Mondiali”. Uno spettacolo che poi arriverà a Trieste a fine luglio, interpretato con grande ironia da Ariella Reggio e dalle Sorelle Marinetti. È la Reggio, in una intervista a Il Piccolo, a raccontare lo spettacolo e il suo personale splendido periodo. ■ VILARDO APAGINA 30

concerti in fvg

Il flauto magico dell’ex leader dei Jethro Tull Il mitico Ian Anderson atteso domenica ad Azzano Decimo. Un anno e mezzo fa aveva stupito per vitalità a Trieste. L’attrice Ariella Reggio

na criminale provocazione mentre al suolo i cessate il fuoco non hanno alcun effetto, un errore delle contrapposte difese aeree o un eccesso di zelo di un ufficiale della missilistica? ■ SEGUE A PAGINA 2

Piano anticode di Autovie: basta Lisert, auto sulla Villesse-Gorizia

l’intervista

■ LOZEI A PAGINA 33

Mossa a sorpresa: il tram gratuito fino a domenica

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A4, l’esodo cambia strada

■ LECIS A PAGINA 5

■ A PAGINA 20

Autovie dice stop agli incolonnamenti selvaggi al casello del Lisert di caravan, roulotte e automobili carichi di turisti diretti in Istria e Dalmazia. Durante l’esodo vacanziero il traffico verrà deviato sulla nuova Villesse-Gorizia. ■ BIZZI A PAGINA 13

La cerimonia per il ritorno del tram

LA SENTENZA

■ RAUBER A PAGINA 22

Condannato per gli abusi sulle figliastre


Padoan: il bonus caso lju A4, l’esodo c di ottanta euro Rispar Padoan: il bonus sarà permanente multa palcoscenico elettorale. Ancora migliore rispetto a quello del voto anticipato.

Data: 18 luglio 2014

■ SEGUE A PAGINA 4

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2014 TAGLIO DEL CUNEO FISCALE

Piano anticode di Autovie: basta

di ottanta euro ■Risparmi LECIS A PAGINA 5 spariti, alla Slove sarà permanente multa da 500 milioni di eu caso ljubljanska banka

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l’intervista l’intervista

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concerti in fvg

Il flauto magico dell’ex leader dei Jethro Tull

la Reggio e dalle Sorelle ■ VILARDO APAGINA L’attrice Ariella Marinetti. È la 30Reggio, in Reggio una intervista a Il Piccolo, a raccontare lo spettacolo e il suo personale splendido periodo. ■ VILARDO APAGINA 30

Il mitico Ian Anderson atteso domenica ad Azzano Decimo. Un anno e mezzo fa aveva stupito per vitalità a Trieste.

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L’attrice Ariella Reggio

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Data: 18 luglio 2014 Copia di 4ebee60c52f76b6af5c82bb816fac991

di Maria Cristina Vilardo

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nostri nonni si sono avvicinati cantando e ballando a due tra i più terribili conflitti della storia dell’umanità». E allora ecco che, fra chiacchiere e testimonianze letterarie, va in scena la canzonetta leggera. Ci pensano le Sorelle Marinetti, con Ariella Reggio, a farle rivivere al Mittelfest in “Sciantose, eccentriche e dive del microfono-Storia di canzonette e di Guerre Mondiali”, domenica 20 luglio in prima nazionale, alle 22.30, in piazza Duomo a Cividale del Friuli (in caso di maltempo al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, a Udine). Scritto da Giorgio Umberto Bozzo con la collaborazione di Marco Barocci, lo spettacolo arriverà a Trieste il 30 luglio, in piazza Verdi alle 21, nell’ambito di “Trieste Estate 2014”. «È un concerto di canzonette - spiega Ariella Reggio - tra i primi del ‘900 e gli anni Trenta, prodotto dalla Contrada da un’idea di Livia Amabilino e di Giorgio Bozzo. Siamo state all’inaugurazione del Teatro Quirinetta a Roma, qualche anno fa, e lì si sono esibite le Sorelle Marinetti. Devo dire che rimangono impresse perché sono talmente brave, professionali, gradevoli, non volgari, e anche molto imitate ultimamente. Naturalmente l’accoppiamento Ariella Reggio-Sorelle Marinetti può sorprendere perché non ho mai fatto uno spettacolo così, ma proprio per questo mi diverto tanto. È logico che il piatto forte lo fanno loro. Canticchio anch’io, faccio un recitar cantando perché non posso mettermi a confronto. Forse è proprio questa differenza che funzionerà, almeno speriamo. Ci siamo trovati benissimo, sin dalle prime prove è scattato qualcosa, è scattata l’ironia, il desiderio di far bene, l’amore per il pubblico, la serietà professionale, che è sempre la cosa più importante». Un’altra esperienza artistica singolare. «Anche alla mia età ci sono delle cose da imparare, da provare. E questo mi dà molta energia. A molti non piace la parola “vecchiaia”, invece io la uso tranquillamente. E in vecchiaia mi è stata data l’occasione di fare certe cose. Finché posso, finché il mio fisico me lo permette, io lo farò. E lo faccio con tanto piacere, con gioia. Molti mi dicono: “Peccato non prima!”. Io trovo che sia assolutamente terribile questa affermazione, per chi la fa, non nei miei confronti, perché vuol dire che considera la vecchiaia come una parte inutile della vita. Nei primi anni della mia carriera non avevo pazienza né tempo di andare a Roma o a fare i film perché ho costruito un teatro con Orazio Bobbio, con Francesco Macedonio, e non era tanto facile allora. Quindi tutte le mie forze erano concentrate in questa città, che amo molto. Sì, son vecchia, ma son contenta!». Alla vecchiaia si arriva anche lasciandosi alle spalle molti amici. «Tanti, ne ho perduti tanti, e non li cito tutti sennò diventa un cimitero. Quest’ultima di Francesco Macedonio è stata una perdita terribile per tutti gli attori, anche i più giovani. Mi manca tantissimo perché mi dava la sicurezza poetica di uno spettacolo, la sicurezza che adesso vedo perdersi nelle

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PERSONAGGIO » L’INTERVISTA

Ariella Reggio: «La vecchiaia che grande gioia» ‘‘ L’attrice in prima nazionale domenica a Mittelfest faladivaelasciantosaconle SorelleMarinetti

Sono brave, gradevoli, non volgari. Subito tra noi è scattata l’ironia, l’amore per il pubblico, la professionalità, che è sempre la cosa più importante

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È un periodo che non fanno che arrivarmi proposte, soprattutto in teatro. E io dico sempre: “Orazio, sei tu questo?” Non sono credente, ma è una piccola superstizione

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Francesco Macedonio mi manca tantissimo perché mi dava la sicurezza poetica di uno spettacolo, quella che solo un grande regista sa darti

L’INAUGURAZIONE

Domani l’apertura con il teatro e la danza dei gemelli Bubenícek Mittelfest apre domani alle 17 nella Chiesa di San Francesco (che alle 19 ospiterà il primo spettacolo, l'Histoire du soldat di Stravinskji (voce di Massimo Somaglino con i solisti del Verdi di Trieste). Accompagnerà l’apertura e la chiusura dei saluti ufficiali, l’Ensemble di ottoni del

conservatorio Tomadini di Udine, diretto da Domenico Lazzaroni. Alle 20.30 al Teatro Ristori, la compagnia di Lubiana Slovensko mladinsko gledališce con uno spettacolo firmato da Oliver Frljic’, “Dannato sia il traditore della patria sua”. A chiusura della prima giornata,

piazza Duomo accoglierà il gala di danza “Le souffle de l’esprit”, protagonisti Jirí e Otto Bubenícek, i gemelli della Repubblica Ceca, che hanno spesso affiancato il danzatore Roberto Bolle, trasformano la potenza atletica in coreografia, con una forza e un rigore sublimi.

nebbie e che solo un bravo regista sa darti. Il prossimo 1˚ aprile, quando sarà il primo anniversario della sua morte, faremo una serata per lui invitando i tanti amici ed estimatori che aveva fuori Trieste. Farei, quindi, un piccolo appello al Comune, affinché ci desse una mano per questa commemorazione». Con Orazio Bobbio eravate una coppia molto amata... «Con Orazio siamo arrivati al matrimonio, che è durato pochissimo. Difatti non bisogna sposarsi... Ci siamo sposati nel 1979 a Muggia, nel periodo della rassegna del Teatro Ragazzi, con grande scandalo perchè qualcuno sul municipio

aveva messo gli auguri....». Amici e artisti che comunque sentite sempre con voi... «A noi sembra sempre che ci siano Francesco e Orazio seduti in fondo alla platea. In palcoscenico di sicuro ci sono delle presenze. E Orazio era il primo a crederci. Lui aveva una passione per Lino Savorani, se lo sentiva vicino sempre. E tra l’altro è un periodo, specialmente adesso da quando non c’è Orazio, che non fanno che arrivarmi proposte, soprattutto in teatro. E io dico sempre: “Orazio sei tu questo?”. Non sono credente, ma è una piccola superstizione che mi tengo vicino. Quest’anno mi sono arrivate due belle proposte, ne ho scelta una. Ci tengo, però, a dire che comincio con due spettacoli per La Contrada. Non lascio La Contrada, è la mia creatura!». Quali saranno? «Per le anticipazioni dovete aspettare ancora un po’, ma posso raccontarvi una cosa carina che mi è successa: sono nella terna per il Premio Le Maschere del Teatro Italiano, come attrice non protagonista, per lo spettacolo “Boeing Boeing”. Le altre due attrici sono Patrizia Milani e Anita Bartolucci. La premiazione avverrà il 5 settembre al Teatro San Carlo di Napoli, e mi hanno già invitata perché comunque tutte e tre dovremo essere lì, come negli Oscar. Io son già contenta così, e non vedo l’ora di andare a Napoli con un bel vestitin, perché la cerimonia di premiazione andrà in diretta Rai. La gente mi dice: “Ah, mi quando la vedo in television... finalmente una triestina!”. La verità è che ci sono tanti triestini che lavorano a Roma, ma ormai mi identificano con la città. Così anch’io poi sono orgogliosa». Dove andrà in vacanza? «In settembre farò il mio solito viaggio a Londra. Vado sempre là, invece di cambiare, perché sono un po’ conservatrice in questo. Mi piace tornare nei luoghi che conosco, soprattutto adesso che non sono più giovane. Poi Londra ha rappresentato troppo per me, quindi è come la mia seconda città, anche se è cambiata moltissimo. Mi piace molto soprattutto il teatro inglese. Gianluca Guidi mi dice: “Sei come Maggie Smith”. Eh, grazie caro... Le rughe, dico io, sono come le sue, ma la bravura no». “Siccome un gatto tira l’altro...”, ha detto raccontando il suo amore per gli animali sul sito del Gattile, di cui è socia fondatrice. Quanti ne ha ora? «Avevo due gatti, adesso è rimasta solo la gatta, che ha diciott’anni. Non vede bene da un occhio, come me, e vuole sempre più coccole. È una gatta nera, perché io sono per i gatti neri, non portano assolutamente sfortuna. Non era per niente affettuosa durante la sua giovinezza, invece adesso mi è appiccicata come un cagnolino. Passo parecchie ore con lei e quando la lascio, mi dispiace. Speriamo che Cociani riesca a convincere il Comune a non sfrattare l’Oasi, sennò tutti noi gattari di Trieste veniamo sotto il municipio e di sicuro siamo più dei votanti...». ©RIPRODUZIONE RISERVATA


artisti-

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L’INAUGURAZIONE

Domani l’apertura con il teatro e la danza dei gemelli Bubenícek Mittelfest apre domani alle 17 nella Chiesa di San Francesco (che alle 19 ospiterà il primo spettacolo, l'Histoire du soldat di Stravinskji (voce di Massimo Somaglino con i solisti del Verdi di Trieste). Accompagnerà l’apertura e la chiusura dei saluti ufficiali, l’Ensemble di ottoni del

conservatorio Tomadini di Udine, diretto da Domenico Lazzaroni. Alle 20.30 al Teatro Ristori, la compagnia di Lubiana Slovensko mladinsko gledališce con uno spettacolo firmato da Oliver Frljic’, “Dannato sia il traditore della patria sua”. A chiusura della prima giornata,

piazza Duomo accoglierà il gala di danza “Le souffle de l’esprit”, protagonisti Jirí e Otto Bubenícek, i gemelli della Repubblica Ceca, che hanno spesso affiancato il danzatore Roberto Bolle, trasformano la potenza atletica in coreografia, con una forza e un rigore sublimi.

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Messaggero Estate

ttesa da anni, avviata con la precedente amministrazione regionale, la legge di riordino delle attività culturali sembra arrivata al traguardo. Presentata in giunta nei giorni scorsi, approderà in aula per essere approvata entro fine mese. Una legge che però non ha mancato di sollevare obiezioni e malumori tra gli operatori, grandi e piccoli, del settore, che in regione costituiscono una rete molto diffusa con iniziative che coprono gran parte del territorio. Malumori dunque e non solo tra quanti, le giovani formazioni a esempio, si vedono esclusi da finanziamenti pluriennali, legati invece a una progettualità annuale, regolata da bandi. In particolare si segnala al legislatore di non aver chiarito gli obiettivi, di non aver delineato una visione di respiro sul senso della cultura nella nostra regione e indicato una prospettiva di futuro. Ne parliamo con Federico Rossi, presidente di Mittelfest e dell’Associazione culturale i Colonos, che già in sede di presentazione del Mittelfest 2014 aveva avuto modo di sollecitare il legislatore a una maggior attenzione alle realtàpiccoledelterritorio. «Se parliamo di “esistente” nell’audizione svolta in quinta commissione regionale ho proposto con spirito costruttivo che nei princípî che ispirano la legge il riconoscimento della cultura, definito “elemento fondante dell’identità dei singoli e delle comunità”, venga contestualizzato in maniera esplicita nella dimensione europea, plurilingue e multiculturale della regione. Questo valore è anche alla base della nostra specialità istituzionale, e quindi dovrebbe essere affermatoperquanto possibileintutte le leggi di settore. Piú che giocare in difesa contro il neocentralismo romano che ci toglie l’autonomia, ci conviene coltivare con maggiore vigore politico, ogni giorno e a 360 gradi, il nostro essere speciali in virtú di un patrimonioculturaleunico». Cosa pensa del disegno di legge per quanto riguarda gli interventi per la cultura del territorio... Il territorio gode di una vivacità culturale che ci è invidiata anche da fuori regione. Si tratta di un mondo ricco e articolato, e per far capire a cosa mi riferisco mi vengono in mente esempi come El Tomat di Buia, l’attività di Bosco di Museis in Carnia, il circolo Menocchio di Montereale, la passione musicale di gente come Giuseppe Tirelli e Fabrizio Fontanot con i loro ragazzi, l’accademia Arrigoni di San Vito al Tagliamento, il coro di Ruda eccetera. La crisi globale che stiamo attraversando ci offre una chancepercambiareeinnovare, e questo dal punto di vista culturale dovrebbe significare non solo tutelare, ma far crescere ulte-

MESSAGGERO VENETO VENERDÌ 18 LUGLIO 2014

«La cultura ascolti di piú i giovani e il territorio» Federico Rossi presidente di Mittelfest solleva obiezioni al ddl Torrenti «Il Friuli Venezia Giulia è depositario di una immensa ricchezza di proposte» La commissione 5 approva la legge: servono 25 milioni La quinta commissione consiliare ha accolto a larga maggioranza, con la sola astensione del M5S, il disegno di legge proposto dall'assessore Gianni Torrenti in materia di attività culturali. Relatori per l'aula saranno lo stesso presidente di Commissione, Vincenzo Martines del Pd, Giulio Lauri di Sel, ma anche Elio De Anna di Fi; relatrice di opposizione Eleonora Frattolin del M5S. Lunedì prossimo un gruppo di lavoro ristretto si riunirà per definire meglio alcuni articoli. Prevista anche la stesura di un ordine del giorno per sollecitare l'accesso al finanziamento in via telematica. L'assessore Torrenti ha, tra l’altro, reso noto di avere individuato in villa Louise di Gorizia, il cui recupero costerebbe 3 milioni di euro, una possibile residenza multidisciplinare e di stare lavorando in tal senso. «Abbiamo calcolato che finanziare quanto previsto dalla nuova legge - ha poi spiegato - comporta spese per 25 milioni di euro. Al momento ne abbiamo recuperati 5 dai capitoli dismessi della legge oggi in vigore; gli altri saranno oggetto di leggi di bilancio».

riormente le mille esperienze di questo patrimonio comunitario esociale. Questo discorso lo fa come esponente dei Colònos o come presidentedel Mittelfest? Se lo facessi dalla cascina dei Colònos potrebbe sembrare un discorso interessato; preferisco farlo dall’osservatorio di un grande festival come Mittelfest, proprio perché penso che le grande

In alto, Federico Rossi, anima dei Colònos e presidente di Mittelfest; sotto, Ferruccio Merisi dell’Arlecchino errante; qui a destra il pubblico che affolla Villacaccia di Lestizza cenacolo culturale tra i piú seguiti

istituzioni dello spettacolo e i grandi eventi abbiano un senso solo nel contesto di una forte attenzione alla cultura del territorio come energia vitale del sistema complessivo. Nel pamphlet “L’infartodellacultura”uscito in Germania un paio d’anni fa quattro esperti documentatissimi hanno mostrato che le grandi istituzioni culturali intercettano come utenza il 4-5 per cento del-

lapopolazione, la fasciapiúcolta epiúricca cheteoricamentenon ne avrebbe bisogno. Ad ampliare questa platea attraverso un coinvolgimento popolare sono proprio le cosidette “piccole realtà”, con forse hanno il difetto di costare poco e con poco di fare tanto. Si imputa alla legge di salvaguardare l’esistente, soprattutto i grandi, privilegiando a pre-

scindere non tanto o non solo dalla qualità e dal valore del loro operato, quanto la loro istituzionalità, la loro storia, impedendo cosí l’emergere del nuovo,deigiovani. Non so se sia possibile impedire per legge o, piuttosto, attraverso la sua successiva applicazione, un congelamento del sistema con il conseguente rischio di renderlo statico e privo di una ca-

pacità di evoluzione e di rinnovamento. Certamente è imprescindibile escogitare strategie e percorsi che aprano al nuovo che germoglia da molte parti, assecondando le sperimentazioni della nuova generazione. I polemici esperti che ho appena citato sostengono, forse esagerando, che le esperienze di reale innovazione culturale sarebbero avvenuti nell’ambito delle realtà


Venerdì 18 luglio 2014

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A UDINE

A TRIESTE

Per Homepage Festival, oggi alle 19 al parco del Cormor, il djset di Ng Zona Est e Hungerplan, progetto triestino di Dj Color e Sandro Su. Alle 22 Dj Gruff, beat maker e rapper italiano (foto)

Dubioza Kolektiv a Guca sul Carso

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TRIESTE - Guca sul Carso entra nel vivo, oggi a Borgo Grotta Gigante, con una serata di musica balkan dal sapore ska, scandita dai ritmi sfrenati dei bosniaci Dubioza Kolektiv, dalla serba Ekrem Mamutovic Orkestar e animata dallo spettacolare show “Balkan Grill” con dj Pravda alla consolle e Chef Berna alla griglia. Tra i gruppi leader del panorama musicale dell'est Europa il Dubioza Kolektiv si è imposto sui palchi dei più importanti festival europei.

XXIII

Data: luglio 2014A TRIESTE Data:18 A GRADO

Narrativa Pagina:italiana 23

Haydn al Ridotto

GRADO - Oggi alle 18 al Velarium Antonio Franchini (Napoli, 1958) tra i più originali scrittori italiani contemporanei, vincitore di premi letterari ed editor di Mondadori per la narrativa italiana, parlerà del suo percorso di scrittore e della narrativa italiana contemporanea.

TRIESTE - Oggi la Sala del Ridotto del ”Verdi” ospiterà alle ore 20.30 l’Orchestra del Teatro che, guidata dal maestro Paolo Longo eseguirà Le ultime sette parole di Cristo sulla croce di Franz Joseph Haydn nei suoi sette movimenti, introduzione e terremoto finale.

CULTURA S

& PETTACOLI

Pernat: «L’inizio violento di "Dannato sia..." serve a evidenziare i motivi dai quali nasce l’odio umano»

Mittelfest alle radici delle guerre civili Dejan Bozovic CIVIDALE

"Dannato sia il traditore della patria sua" erano le ultime parole dell'inno di un Paese che non esiste più. Che una guerra abbia disintegrato negli anni Novanta la Jugoslavia scindendola in sei Stati, è un fatto noto. Ma dopo quasi un quarto di secolo è ancora necessario assodare quali siano state le dinamiche, le motivazioni intime e personali, le manipolazioni e indottrinazioni la cui sinergia ha causato questo oltremodo feroce conflitto. Poichè la verità può mettere a disagio sia l'individuo sia un popolo o l'umanità in genere, si tratta di un compito arduo, affrontato, in maniera diversa ma con il baricentro ideale simile, nei due spettacoli attesi al Mittelfest. Il regista Oliver Frljic si è ispirato al verso citato nell'incipit per il titolo della sua singolare creazione, realizzata dal Mladinsko Gledalisce, il cui direttore della produzione Dusan Pernat spiega perché auspica che a Cividale «gli spettatori rimangano fino alla fine. Si tratta - dice Pernat di un evento marcatamente provocatorio: alcune persone hanno avuto le reazioni violente abbandonando la sala dopo pochi minuti. Senza seguire lo sviluppo, non hanno potuto capire che, lungi dall'intenzione di offendere i singoli, vogliamo semplicemente porgere uno specchio nel quale si riflettono alcuni tratti uni-

A CIVIDALE

I paesi dell’ex Jugoslavia insieme per riflettere in teatro sul passato CIVIDALE - (db) Due spettacoli arrivano al Mittelfest dai Paesi dell'ex Jugoslavia. Entrambe le pièce indagano, con scomoda sincerità, sulla responsabilità individuale e collettiva nella recente tragedia balcanica. "Dannato sia il traditore della patria sua", ideato e diretto da Oliver Frljic per Slovensko Mladinsko Gledalisce di Lubiana, sarà di scena al Teatro Ristori, il giorno dell'inaugurazione, domani alle 20.30. Sul testo "Una tomba per Boris Davidovic»" inserito nella raccolta di sette racconti imperniati intorno agli eventi bellici e rivoluzionari della prima metà del ’900 di uno tra i più significativi autori jugoslavi, Danilo Kis, il regista Ivica Buljan ha realizzato l'omonimo spettacolo prodotto da Heartefact e Bitef Theatre (Belgrado), Mini Theater (Lubjana), Novo Kazaliste (Zagabria) e Zadar Snova (Zara), che sarà di scena al Ristori lunedì 21 luglio, alle 21. © riproduzione riservata

DOMANI SERA Al Mittelfest in scena "Dannato sia il traditore della patria sua" versali, comuni a tutti, di cui, però, si preferisce non sapere nulla. Eppure sono essi a provocare l'odio e i disastri conseguenti. In diversi Paesi, poi, ci hanno "raccomandato" di non fare riferimenti ai rappresentati

A VILLA MANIN Nuova mostra della Triennale Europea dell’Incisione

Pop art, la grafica di Joe Tilson CODROIPO - Segni e simboli, la mostra di opere su carta di Joe Tilson organizzata dalla Triennale Europea dell'Incisione in collaborazione con Regione, Azienda speciale Villa Manin e il sostegno della Fondazione Crup, sarà inaugurata oggi alle 18 nell'Esedra di Levante a Villa Manin di Passariano e rimarrà aperta al pubblico con ingresso gratuito fino al 14 settembre (martedì-venerdì 15-18, sabato e domenica 10-19). Tilson, che sarà presente all'inaugurazione, nasce a Londra nel 1928. Si forma al Royal College of Art

di Londra con Kitaj, Peter Blake, Allen Jones e David Hockney. Nel 1964 viene invitato alla XXXII Biennale di Venezia, dove viene presentato ufficialmente il movimento della Pop Art, ottenendo un riconoscimento internazionale. Comincia il suo interesse nei confronti delle tematiche antropologiche, contamina archetipi e simboli di varie culture (dalle civiltà indiane d'America agli aborigeni australiani) attraverso il linguaggio contemporaneo. L'artista utilizza segni strutturali e modulari: lettere dell'alfabeto, giorni del-

la settimana, riferimenti alchemici, dai quattro elementi base (terra, acqua, aria, fuoco), alle quattro stagioni, ai punti cardinali, il mese lunare, il labirinto, la scala, gli enigmi. Le opere di Tilson sono presenti alla Tate Gallery di Londra, al Museo de arte di San Paolo e alla Kunsthalle di Basilea. L'esposizione di Villa Manin di Passariano, curata da Giuseppe Bergamini e Enzo Di Martino, integra un nucleo di una quindicina delle ormai rare opere grafiche realizzate nel momento della Pop Art storica.

dei vertici politici o ecclesiastici. Dopo secoli, lo scontro tra teatro e potere continua». Ivica Buljan, che firma la messa in scena di "Una tomba per Boris Davidovic" di Danilo Kis, illustra l'importanza di quest'opera: «Kis, l'ultimo grande scrittore jugoslavo, è un genio distinto dall'acutezza delle riflessioni politiche, dalla sublime poeticità e soprattutto da un irreprensibile pensiero etico. I suoi libri racchiudono i paradigmi etici ed estetici. Anche questo testo, che rappresentiamo integralmente in un innovativo concetto teatrale, insegna che è l'etica a definire l'uomo, il quale dovrebbe essere pronto a sacrificarsi per i propri principi. Oggi invece, i valori morali sono prepotentemente sostituiti da quelli materiali, che sono un terreno fertile per nazionalismi, livori e guerre». © riproduzione riservata


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TEATRO DI FIGURA. Sedici produzioni e 8Ingiorni dile spettacoli Cta scena verità didel Fantini L’AUDIZIONE. Le commissioni consiliari hanno ascoltato l’ex Rup del Park di I maggio sulla querelle con Ssm

LA SCELTA DI RIVOLGERSI ALLA PROCURA MOTIVATA DAL FATTO CHE NESSUNO GLI DESSE DELLE RISPOSTE SUI “PILASTRI”

Il Festival Marionette & Burattini Mittel_Figure sbarca a Cividale TORMENTI “DEMOCRATICI”

TRIESTE

UN SENATO TRASPARENTE

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Porto, scontro tra Monassi e la Regione u Scintille dal tavolo del Comitato Portuale, riunitosi ieri mattina su convocazione della presidente dell’Autorità portuale. L’ente regionale e le istituzioni non hanno votato il bilancio in segno di protesta contro la scarsa trasparenza degli ultimi mesi. |P. 12|

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u Sedici produzioni di importanti compagnie nazionali e otto giorni di spettacolo, da venerdì 18 a domenica 26 luglio, per un suggestivo palcoscenico del Teatro di Figura nella “patria” di Vittorio Podrecca, fra le Valli del Natisone e Cividale del Friuli: è la proposta del Cta (Centro Teatro Animazione e figure) che rinnova l’appuntamento con lo storico festival Marionette & Burattini nelle Valli del Natisone, e con il cartellone di Mittel_Figure estende quest’anno la sua programmazione a Cividale del Friuli nell’ambito di Mittelfest 2014, per la direzione artistica di Roberto Piaggio e Antonella Caruzzi. “Letteratura e figure” con gli allestimenti dedicati a Daniel Pennac. Venerdì 18 luglio, a Oculis (San Pietro al Natisone), alle 21.30, riflettori sulla trasposizione scenica de “L’occhio del lupo”, dal romanzo di Daniel Pennac, nella riduzione di Daniele Licalsi affidata all’attrice Serena Di Blasio, per la regia di Antonella Caruzzi. E sabato 19 lu-

glio, a Cladrecis (Prepotto), alle 17.30 andrà in scena “Il pesciolino d’oro”, con Alice Melloni. Lo spettacolo gioca sulla suggestione delle parole che il vecchio pescatore rivolge al pesciolino magico ripescato a sorpresa dalle acque. Di altissimo livello il panorama delle ospitalità 2014: si parte venerdì 18 luglio, a Togliano (Torreano) alle 18 con l’evento inaugurale, “La beffa delle vacche”, uno spettacolo di burattini liberamente tratto dal racconto del partigiano Alfredo Longo. Ci saranno anche Laura Kibel con uno dei suoi cavalli di battaglia, “Va dove ti porta il piede”, esempio raffinato di Teatro di Figura dadaista e ‘pedestre; e ancora Giorgio Gabrielli, con il suo “Baracca 8, Pulcinella liberatutti”, e Gianni Franceschini con uno spettacolo - performance di pittura dal vivo: l”Old rock clown painting show”, una pièce per ’attore-pittore’ che dipingerà la sua vita, materializzando forme e personaggi. Gran finale con la prima nazionale del Divadlo Piki, dalla

Repubblica slovacca, compagnia di riferimento del Centro-Europa: presenterà una favola dolcissima di boschi e animali, “Storie di mucche”, in lingua italiana. Ingresso libero.

IL CARTELLONE Otto spettacoli anche per il nuovo cartellone di Mittel_Figure, realizzato nell’ambito di Mittelfest 2014: un percorso di “tendenze e tecniche”, rappresentativo dei segnali e delle novità che provengono dal teatro di figura del nostro tempo. Fra le ospitalità il “Family Theater” di Girovago e Rondella, lo Zaches Teatro con una sorprendente rilettura di “Pinocchio”, e due produzioni CTA: “Zlateh la capra” tratta da Isaac Singer e “Berta è scappata”, dall’omonimo racconto di Fernando Marchiori, un racconto di amicizia e solidarietà in una Gorizia ancora divisa dalla frontiera


Data: 18 luglio Repubblica slovacca, compagnia di 2014 Pagina: 15 (dettaglio) riferimento del Centro-Europa: pre2014 ENDIDEA senterà una favola dolcissima di boschi e animali, “Storie di mucche”, in lingua italiana. Ingresso libero. del Friuli Venezia Giulia UDINE 1,00

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Otto spettacoli anche per il nuovo cartellone di Mittel_Figure, realizzato nell’ambito di Mittelfest 2014: un percorso di UN SENATO eTtecniche”, rappreT“tendenze E RASPAREN sentativo dei segnali e delle novità che provengono dal teatro di figura del nostro tempo. Fra le ospitalità il “Family Theater” di Girovago e Rondella, lo Zaches Teatro con una sorprendente rilettura di “Pinocchio”, e due produzioni CTA: “Zlateh la capra” tratta da Isaac Singer e “Berta è scappata”, dall’omonimo racconto di Fernando Marchiori, un racconto di amicizia e solidarietà in una Gorizia ancora divisa dalla frontiera TRIESTE

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Si al bilancio in rosso, conferma della Compagno

u L’assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio 2013 e ha proceduto al rinnovo del consiglio di amministrazione e del collegio dei sindaci. |P. 10|

u Scintille dal tavolo del Comitato Portuale, riunitosi ieri mattina su convocazione della presidente dell’Autorità portuale. L’ente regionale e le istituzioni non hanno votato il bilancio in segno di protesta contro la scarsa trasparenza degli ultimi mesi. |P. 12|


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CULTURA > MUSICA

CULTURA > MUSICA

Bollani e il genio Dada

Bollani e il genio Dada di SIMONA MAGGIORELLI

di SIMONA MAGGIORELLI

Il pianista e compositore Stefano Bollani debutta il 27 luglio al Mittelfest. Nell’inedita veste di attore. Intanto prosegue il tour con Hamilton De Il pianista e compositore Stefano Bollani debutta il 27 luglio al Mittelfest. Holanda. E, a fine agosto, uscirà il suo nuovo cd con Bill Frisell e Mark Nell’inedita veste di attore. Intanto prosegue il tour con Hamilton De Turner

Holanda. E, a fine agosto, uscirà il suo nuovo cd con Bill Frisell e Mark Un fantasma si aggira per il Mittelfest. È quello della Regina Dada, la nuova Turner

creatura uscita dalla fantasia del poliedrico pianista e compositore Stefano Bollani, che debutta inper insolita veste di attore, al fianco Valentina Un fantasma si aggira il Mittelfest. È quello delladell’attrice Regina Dada, la nuova Cenni. Insieme hannofantasia scritto lodel spettacolo che pianista andrà in scena in prima Stefano creatura uscita dalla poliedrico e compositore assoluta a Cividale il 27veste luglio. realtàalnon si tratta di un solo Bollani, che debuttadel inFriuli insolita di«In attore, fianco dell’attrice Valentina fantasma ma di ben cinque», racconta il musicista durante una pausa delle Cenni. Insieme hanno scritto lo spettacolo che andrà in scena in prima prove. «E io dovrò darmi da fare per passare dall’uno all’altro, mentre la assoluta a Cividale del Friuli il 27 luglio. «In realtà non si tratta di un solo Regina Dada che dà il titolo allo spettacolo intraprende un percorso fantasma ma interiore, di ben cinque», racconta musicista durante cosa una alla pausa delle emozionale, alla scoperta di seilstessa». Per scoprire fine? « prove. io svelare», dovrò darmi da fare percon passare dall’uno«Diciamo all’altro,che mentre Non si«E può risponde Bollani aria divertita. fa un la Regina che dàdelle il titolo allo spettacolo unInpercorso viaggioDada nei boschi avanguardie, cercando intraprende di reinventarsi. scena c’è anche un’altra presenzaalla interessante, del dio Pan, non ha cosa nulla alla a chefine? « emozionale, interiore, scopertaquella di se stessa». Perche scoprire faresicon il dio trascendente, ma Bollani è una divinità in parte sparita, sopravvissuta Non può svelare», risponde con aria divertita. «Diciamo che fa un dall’antico e che purtroppo non si vede cercando più molto in viaggio nei boschi delle avanguardie, di giro» reinventarsi. In scena c’è

anche un’altra presenza interessante, quella del dio Pan, che non ha nulla a che In edicola con l’Unità il 19 luglio e poi il settimanale resta da solo in edicola fare con il dio trascendente, ma è una divinità in parte sparita, sopravvissuta tutta la settimana dall’antico e che purtroppo non si vede più molto in giro»


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ilgiornaledelfriuli.net

http://www.ilgiornaledelfriuli.net/cult/apre-sabato-19-luglio-cividale-friuli-23ma-edizione-mittelfest/

Apre sabato 19 luglio a Cividale del Friuli la 23ma edizione di MITTELFEST Il Giornale del Friuli

Mittelfest 2014 Segnali Cividale del Friuli 19-27 luglio

APRE DOMANI, SABATO 19 LUGLIO, A CIVIDALE DEL FRIULI LA 23.MA EDIZIONE DI MITTELFEST, IL FESTIVAL DELLA MITTELEUROPA DIRETTO DA FRANCO CALABRETTO, CHE QUEST’ANNO RACCONTA I TURBAMENTI E LE GRANDI BELLEZZE DELLA NUOVA EUROPA

INAUGURAZIONE ORE 17.00 IN CHIESA DI SAN FRANCESCO , PRESENTE IL PRESIDENTE FEDERICO ROSSI, IL DIRETTORE CALABRETTO E L’ASSESSORE REGIONALE ALLA CULTURA GIANNI TORRENTI. A SEGUIRE (ORE 19.00) PRIMO SPETTACOLO IN CARTELLONE: I SOLISTI DEL TEATRO VERDI DI TRIESTE CON HISTOIRE DU SOLDAT, VOCE RECITANTE DI MASSIMO SOMAGLINO. ALLE 20.30 AL RISTORI LA COMPAGNIA SLOVENA MLADINSKO CON LO SPETTACOLO CORAGGIOSO E PROVOCATORIO “DANNATO SIA IL TRADITORE DELLA PATRIA SUA ”. GRAN FINALE ALLE 22.00 IN PIAZZA DUOMO CON I “GEMELLI DEL BALLETTO” JIŘÍ E OTTO BUBENÍČEK, DUE NOMI DELLA DANZA MONDIALE CHE A MITTELFEST PRESENTANO LA LORO CREAZIONE “LE SOUFFLE DE L’ESPRIT”

Giornata di apertura domani, sabato 19 luglio, per la 23.ma edizione di Mittelfest che – dopo il prologo internazionale d’eccezione dello scorso 6 luglio a Redipuglia – apre ufficialmente i battenti nella sua sede consueta, quella di Cividale del Friuli, ideale città-festival cuore della manifestazione fin dal 1991, che ospiterà il festival da sabato 19 a domenica 27 luglio. I “Segnali” di questa edizione 2014 – che illuminano e raccontano i turbamenti e le bellezze artistiche della “Nuova Europa”, nei percorsi di Musica, Danza, Teatro, Cinema, Marionette & Burattini – si accenderanno sabato alle 17.00 con l’inaugurazione pubblica nella Chiesa di San Francesco. Presenti il presidente dell’Associazione Mittelfest Federico Rossi il direttore artistico Franco Calabretto, con Rita Maffei consulente per il settore Teatro, e l’Assessore alla Cultura della Regione Fvg Gianni Torrenti. In apertura e in chiusura dei saluti ufficiali, l’esibizione dell’Ensemble di Ottoni del Conservatorio Tomadini di Udine, diretto da Domenico Lazzaroni. Le musiche di Claudio Monteverdi saranno eseguite da Lucamaria Trevisan, Albero Domini, Gabriele Marcon, Marcello Bonaccorsi, Giulio Molinaro, Lorenzo Forte (trombe); Cristian Marcuzzo, Giovanni Ziraldo, Erik Cencigh (tromboni); Roberto Amato (eufonio); Gregorio Barbagallo, Andrea Mancini (corno); Cosimo Salvemini, Giovanni Grammatico (tuba).

Alle 19.00, sempre alla Chiesa di San Francesco, il primo spettacolo in cartellone, all’interno della sezione “Segnali di Memoria”: I Solisti dell’Orchestra del Teatro Verdi di Trieste (Stefano Furini, violino; Angelo Colagrossi, contrabbasso; Marco Masini, clarinetto; Matteo Rivi, fagotto; Massimiliano Morosini, tromba; Domenico Lazzaroni, trombone; Fabian Perez Tedesco, percussioni) propongono l’Histoire du soldat, sulla partitura di Igor Stravinskij, accompagnati dalla voce recitante dell’attore Massimo Somaglino.


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Segnali a Sud-Est è, invece, il percorso che identifica, geograficamente e artisticamente, alcune delle presenze internazionali di quest’anno: alle 20.30 al Teatro Ristori il ritorno a Cividale della compagnia di Lubiana Slovensko mladinsko gledališče con uno spettacolo firmato da Oliver Frljić, uno dei più interessanti e insieme controversi rappresentanti della nuova generazione di registi croati. Dannato sia il traditore della patria sua, spettacolo inquietante e provocatorio, prende a prestito per il titolo l’ultimo verso dell’inno nazionale dell’exJugoslavia per richiamare in scena le ferite ancora aperte su quel paese martoriato. I Segnali per la Bellezza ci regalano lo spettacolo di chiusura di questa prima giornata. Sul palcoscenico della centrale Piazza Duomo, alle 22.00, i “gemelli del balletto”, come oramai vengono popolarmente chiamati i danzatori di origine Ceca Jiří e Otto Bubeníček, presentano la loro creazione Le souffle de l’esprit. Due gemelli, due artisti, due anime danzanti, entrambi primi ballerini: uno del Dresden Semperoper Ballett e l’altro dell’Hamburg Ballett. Votati alla disciplina sin da bambini, provengono da una famiglia di acrobati circensi, trasformano la potenza atletica in coreografia, con una forza e un rigore sublimi, che ha portato i loro nomi nel mondo della danza mondiale. Cresciuti alla scuola di John Neumeier, dopo anni da protagonisti nell’ensemble del coreografo americano, e le molte collaborazioni internazionali (da segnalare quella con il nostro Roberto Bolle) hanno voluto cimentarsi con un loro personale progetto, che vedremo proprio a Cividale. Da segnalare alle 21.00 l’esibizione del Trio Jazz del Conservatorio Tartini di Trieste che nella Corte di San Francesco proporrà il concerto Re-interpretare, mentre sarà l’Ensemble del Conservatorio Tomadini di Udine ad aprire la giornata di domen aica 20 luglio con il concerto La lacrima e il sorriso, alle 11.30 nella Sala di San Francesco. MIttelfest 2014 proseguirà fino a domenica 27 luglio con grandi nomi della scena italiana e internazionale. Attesa l’ultima creazione del geniale regista belga Jan Fabre, lo spettacolo del regista croato Ivica Buljan, il nuovo lavoro di Fabrizio Arcuri e di una maestro come Luca Ronconi. Ancora, la presenza della più grande compositrice vivente, Sofija Gubajdulina, GlaucoVenier e Pierluigi Capello,lo spettacolo di danza dello Scapino Ballet, il musicistaMarkus Stockhausen, Le sorelle Marinetti in scena conAriella Reggio, la nuova produzione di Arearea che ci guiderà per la strade di Cividale con una coreografia itinerante su bicicletta, il debutto dell’ultimo lavoro del CSS-Teatro Stabile d’Innovazione, Enrico Bronzi che guiderà la Camerata Salzburg, la Civica Accademia “Nico Pepe” di Udine, Alfredo Lacosegliaz, Vanni De Lucia, fino al doppio appuntamento con Stefano Bollani, protagonista di un concerto Piano Solo, ma anche al debutto come autore e attore teatrale nello spettacolo scritto e interpretato con l’attrice Valentina Cenni.


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Giornata di apertura domani, sabato 19 luglio, per la 23.ma edizione di Mittelfest che – dopo il prologo internazionale d'eccezione dello scorso 6 luglio a Redipuglia – apre ufficialmente i battenti nella sua sede consueta, quella di Cividale del Friuli, ideale città-festival cuore della manifestazione fin dal 1991, che ospiterà il festival da sabato 19 a domenica 27 luglio. I "Segnali" di questa edizione 2014 – che illuminano e raccontano i turbamenti e le bellezze artistiche della "Nuova Europa", nei percorsi di Musica, Danza, Teatro, Cinema, Marionette & Burattini – si accenderanno sabato alle 17.00 con l'inaugurazione pubblica nella Chiesa di San Francesco. Presenti il presidente dell’Associazione Mittelfest Federico Rossi il direttore artistico Franco Calabretto, con Rita Maffei consulente per il settore Teatro, e l'Assessore alla Cultura della Regione Fvg Gianni Torrenti. In apertura e in chiusura dei saluti ufficiali, l'esibizione dell'Ensemble di Ottoni del Conservatorio Tomadini di Udine, diretto da Domenico Lazzaroni. Le musiche di Claudio Monteverdi saranno eseguite da Lucamaria Trevisan, Albero Domini, Gabriele Marcon, Marcello Bonaccorsi, Giulio Molinaro, Lorenzo Forte (trombe); Cristian Marcuzzo, Giovanni Ziraldo, Erik Cencigh (tromboni); Roberto Amato (eufonio); Gregorio Barbagallo, Andrea Mancini (corno); Cosimo Salvemini, Giovanni Grammatico (tuba). Alle 19.00, sempre alla Chiesa di San Francesco, il primo spettacolo in cartellone, all'interno della sezione "Segnali di Memoria": I Solisti dell'Orchestra del Teatro Verdi di Trieste (Stefano Furini, violino; Angelo Colagrossi, contrabbasso; Marco Masini, clarinetto; Matteo Rivi, fagotto; Massimiliano Morosini, tromba; Domenico Lazzaroni, trombone; Fabian Perez Tedesco, percussioni) propongono l'Histoire du soldat, sulla partitura di Igor Stravinskij, accompagnati dalla voce recitante dell'attore Massimo Somaglino. Segnali a Sud-Est è, invece, il percorso che identifica, geograficamente e artisticamente, alcune delle presenze internazionali di quest'anno: alle 20.30 al Teatro Ristori il ritorno a Cividale della compagnia di Lubiana Slovensko mladinsko gledaliÅ¡?e con uno spettacolo firmato da Oliver Frlji?, uno dei più interessanti e insieme controversi rappresentanti della nuova generazione di registi croati. Dannato sia il traditore della patria sua, spettacolo inquietante e provocatorio, prende a prestito per il titolo l'ultimo verso dell'inno nazionale dell'ex- Jugoslavia per richiamare in scena le ferite ancora aperte su quel paese martoriato. I Segnali per la Bellezza ci regalano lo spettacolo di chiusura di questa prima giornata. Sul palcoscenico della centrale Piazza Duomo, alle 22.00, i "gemelli del balletto", come oramai vengono popolarmente chiamati i danzatori di origine Ceca Ji?í e Otto Bubení?ek, presentano la loro creazione Le souffle de l'esprit. Due gemelli, due artisti, due anime danzanti, entrambi primi ballerini: uno del Dresden Semperoper Ballett e l'altro dell'Hamburg Ballett. Votati alla disciplina sin da bambini, provengono da una famiglia di acrobati circensi, trasformano la potenza atletica in coreografia, con una forza e un rigore sublimi, che ha portato i loro nomi nel mondo della danza mondiale. Cresciuti alla scuola di John Neumeier, dopo anni da protagonisti nell'ensemble del coreografo americano, e le molte collaborazioni internazionali (da segnalare quella con il nostro Roberto Bolle) hanno voluto cimentarsi con un loro personale progetto, che vedremo proprio a Cividale. Da segnalare alle 21.00 l'esibizione del Trio Jazz del Conservatorio Tartini di Trieste che nella Corte di San Francesco proporrà il concerto Re-interpretare, mentre sarà l'Ensemble del Conservatorio Tomadini di Udine ad aprire la giornata di domen aica 20 luglio con il concerto La lacrima e il sorriso, alle 11.30 nella Sala di San Francesco. MIttelfest 2014 proseguirà fino a domenica 27 luglio con grandi nomi della scena italiana e internazionale. Attesa l'ultima creazione del geniale regista belga Jan Fabre, lo spettacolo del regista croato Ivica Buljan, il nuovo lavoro di Fabrizio Arcuri e di una maestro come Luca Ronconi. Ancora, la presenza della più grande compositrice vivente, Sofija Gubajdulina, Glauco Venier e Pierluigi Cappello, lo spettacolo di danza dello Scapino Ballet, il musicista Markus Stockhausen, Le sorelle Marinetti in scena con Ariella Reggio, la nuova produzione di Arearea che ci guiderà per la strade di Cividale con una coreografia itinerante su bicicletta, il debutto dell'ultimo lavoro del CSS-Teatro Stabile d'Innovazione, Enrico Bronzi che guiderà la Camerata Salzburg, la Civica Accademia "Nico Pepe" di Udine, Alfredo Lacosegliaz, Vanni De Lucia, fino al doppio appuntamento con Stefano Bollani, protagonista di un concerto Piano Solo, ma anche al debutto come autore e attore teatrale nello spettacolo scritto e interpretato con l'attrice Valentina Cenni.

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