Rassegna Stampa Marzo 2014

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cartograďŹ a della bellezza inquieta Sacrario di Redipuglia 6 luglio 2014 Cividale del Friuli 19-27 luglio 2014

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Rassegna Stampa Marzo 2014


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Cultura e Spettacoli

SABATO 1 MARZO 2014 IL PICCOLO

Il friulanista Federico Rossi è il nuovo presidente del Mittelfest ◗ CODROIPO

Federico Rossi

Federico Rossi è il nuovo presidente del Mittelfest. Lo ha deciso l’assemblea dei soci del festival di Cividale. Rossi, apprezzato operatore culturale, storico friulanista, è direttore artistico dei “Colonos” di Villacaccia. «Mi ha sorpreso la fiducia in un “artigiano della cultura”», ha commentato lo stesso Rossi.

«Grazie per la fiducia in chi ha da tempo una certa idea di Friuli, con un'identità radicata forte ma capace di confrontarsi con le sfide della contemporaneità. Spero di poter fare affidamento su una squadra che si metta nell'ottica di realizzare il migliore Mittelfest possibile, ripensando le linee di indirizzo del festival». «La scelta di Federico Rossi

alla presidenza di Mittelfest vuole sposare un’idea forte dell' identità friulana, proiettata verso l'apertura»: questo il commento dell'assessore regionale alla Cultura del Friuli Venezia Giulia, Gianni Torrenti, alla nomina avvenuta al termine dell' assemblea dei soci che ha anche indicato i componenti del consiglio di amministrazione. Vicepresidente è stato nomi-

nato Stefano Balloch, sindaco di Cividale, consiglieri Fabrizio Pitton (nominato dalla Provincia di Udine, presidente del Consiglio provinciale), Anna Manfredi e Carlo del Torre. Revisore dei conti è stata nominata Giovanna Nadali, supplente Andrea Volpe. Dieci giorni fa si era dimesso da presidente Lorenzo Pelizzo. «Portata a termine l'edizione

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2013 di Mittelfest - ha scritto Pelizzo in una lettera all'assessore regionale alla Cultura, Gianni Torrenti - e completato l'iter per il varo del nuovo statuto associativo che recepisce le ultime indicazioni del Governo regionale, ritengo definitivamente concluso il mio mandato». Pelizzo aveva già manifestato formalmente la disponibilità a rimettere il mandato nel settembre scorso, all'indomani della conclusione del Festival cividalese.

Cochi e Renato: «Non c’è niente in giro come noi» Ritornano in regione mercoledì 5 al Nuovo di Udine con “Quelli del cabaret” gli attori che hanno rivoluzionato la comicità di Alex Pessotto Se in oltre 50 anni di carriera Cochi e Renato continuano a mietere successi, in barba alle meteore del qui e dell’ora, un motivo ci sarà. In regione ritornano mercoledì 5, alle 21, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine. Di biglietti disponibili ce ne sono ancora: sul circuito Ticketone, nei punti vendita Azalea Promotion e alla biglietteria del teatrone friulano è possibile prenotarli. Cochi e Renato, al secolo Aurelio Ponzoni e Renato Pozzetto, proporranno “Quelli del cabaret”. Dunque, Pozzetto, qual è il segreto? «Abbiamo iniziato la nostra avventura proponendo un linguaggio surreale. Quando si cantavano ancora le canzoni per l’amore e la mamma, noi abbiamo proposto canzoni per la gallina e per l’ombrello…. Insomma, abbiamo debuttato con un linguaggio particolare, e, nei primi tempi, abbiamo fatto fatica: erano in molti a non capirci; il pubblico crede-

Claudia Schiffer rivela «Così ho rifiutato i soldi di un principe»

Nuovo appuntamento in regione con Cochi e Renato: mercoledì 5 saranno di scena al Teatro Nuovo di Udine con “Quelli del cabaret”

ret, inaspettatamente: il nostro terreno di gioco non c’era, ce lo

Scherziamo sulla realtà

Può soffermarsi su “Quelli del cabaret”?

anno di distanza abbiamo debuttato al cinema: io ho fatto

Come nel film “Proposta indecente” con Demi Moore, ma in questo caso il finale è molto diverso. Claudia Schiffer ha confessato durante un’intervista col conduttore Jonathan Ross, in un programma della britannica Itv che andrà in onda quersta sera, di aver ricevuto una offerta da un


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Cultura e Spettacoli

MESSAGGERO VENETO DOMENICA 2 MARZO 2014

MITTELFEST » FRANCO CALABRETTO

«Porterò il nome di Cividale in Europa»

Il neo-direttore artistico: «Se hanno scelto me, è possibile vi sia la volontà di esaltare musica e danza, linguaggi universali» ◗ CIVIDALE

Non della politica culturale del festival – capitolo, quello, in mano al Cda dell'Associazione Mittelfest, fresco di nomina –, ma della sua traduzione in atti concreti, nel cartellone vale a dire: di ciò (per l'edizione 2014 necessariamente in corsa, a giochi avviati, e dalla successiva in toto) dovrà occuparsi il musicologo Franco Calabretto, neo-direttore artistico della rassegna estiva cividalese, già guida e ora vice-responsabile del Conservatorio Tomadini di Udine. La formalizzazione del suo ruolo arriverà la settimana prossima, nel corso della prima seduta del redivivo consiglio d'amministrazione (che rimpiazza la formula, di breve durata, dell' organo di indirizzo), ma l'attività, di fatto – lascia intendere il professore –, può considerarsi in itinere: la bozza del programma delineato dall'uscente consiglio di indirizzo, infatti, è materiale noto a Calabretto, che adesso dovrà procedere alla convalida dei punti saldi – non molti, per il momento – e alla declinazione delle linee operative orfane, allo stato, di sbocchi pratici.

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Franco Calabretto, neo-direttore artistico di Mittelfest. A destra, Cividale durante il festival estivo che la connota da oltre vent’anni

Edizione 2014 in itinere: verificherò i margini d’azione alla luce degli impegni assunti

Si proclama «onorato e orgoglioso della designazione», il direttore, ponendo l'accento sul «prestigio dell’incarico». Ma si dice, non di meno, «sorpreso»: «Più di un mese fa – spiega – l’assessore regionale alla cultura Torrenti, che non

avevo ancora conosciuto, mi telefonò informandomi che il mio era uno dei nomi in lizza per la direzione artistica del festival e chiedendomi una disponibilità di massima. Non davo nulla per certo, dunque. Ora che la notizia è ufficiale, voglio leggere la scelta come un attestato di stima nei confronti del lavoro da me svolto per la musica in Friuli: dieci anni alla guida del Conservatorio Tomadini, otto alla direzione musicale del Teatro Verdi di Pordenone, più di venti dedicati ai progetti musicali di

quello straordinario polo di attività culturali che è Casa Zanussi, a Pordenone. Il fatto, insomma, che la nomina sia squisitamente tecnica mi riempie di soddisfazione. Penso siano stati apprezzati l'impegno, ma pure un profilo di competenze diversificate, nei campi della formazione, dell’organizzazione di spettacoli, della gestione di progetti, della cura di relazioni istituzionali con enti e associazioni in tutto il Friuli Venezia Giulia, dei contatti a livello internazionale, sia artistici sia accade-

La nomina mi onora: la considero un atto di stima per il lavoro fatto a Udine e Pordenone mici». L'auspicio del neo-direttore è che tale patrimonio possa contribuire alla realizzazione di un festival dalla «personalità sempre maggiore», e via via più noto a livello europeo. «Ora – annuncia Franco Ca-

labretto – s’inizierà, per me, un lavoro che parte dalla verifica degli impegni assunti dalla precedente gestione (che non ho ancora esaminato nel dettaglio), per capire quanti e quali margini di azione ci possano essere a così breve distanza dall’inizio di Mittelfest. Sarà molto utile, in questo senso, la collaborazione con Antonio Devetag, che ringrazio fin d’ora per la disponibilità. Mi incontrerò non appena possibile, inoltre, con il presidente del Cda, Federico Rossi, per concordare la strategia d'azione per l'opera – febbrile, direi – che ci aspetta... e che non vedo l’ora di cominciare». Se per la direzione artistica della manifestazione si è voluto designare un musicista – chiosa il direttore –, è probabile vi sia la volontà di «spostare il baricentro degli spettacoli e degli eventi sul versante della musica e della danza, linguaggi universali». «Accettare questa nuova sfida – conclude – significa, necessariamente, anche rivedere i miei attuali impegni all’interno del Conservatorio: a questo punto dell’anno, una vera rivoluzione!». Lucia Aviani ©RIPRODUZIONERISERVATA

“IN FILE” CON FRANCO FABBO, GIAN PAOLO GRI E RINALDO FABRIS

Rossi presidente: plaude il popolo dei Colonos ◗ LESTIZZA

All'appuntamento di In file, l’altra sera, relatori il neuropsicologo Franco Fabbro, l'antropologo Gian Paolo Gri e il biblista monsignor Rinaldo Fabris, impegnati a discutere su Le radici della guerra (violenza dell’uomo innata o prodotta da deriva culturale), a tutti pare strano che ad aprire i lavori non sia Federico Rossi, ma il professor Angelo Floramo. Il motivo? Rossi è impegnato nella prima riunione di Mittelfest, dopo la sua ina-

FINO AL 30 OTTOBRE

spettata nomina a presidente, carica in cui succede a Lorenzo Pelizzo. Tra i presenti ai Colonos di Villacaccia, pochissimi ne sanno il motivo. Rossi arriva verso le 22 e spiega la ragione del ritardo. Esordisce affermando che la proposta della presidenza di Mittelfest, fatta dall'assessore regionale alla cultura Gianni Torrenti, in accordo con il presidente Serracchiani, è un fulmine a ciel sereno. «Non nego – chiarisce – che la richiesta mi ha fatto piacere perché è un riconoscimento

del lavoro svolto dai Colonos in campo culturale. Un riconoscimento per quella idea di Friuli che la nostra associazione porta avanti da oltre vent' anni». «Il mio proposito – continua Rossi – è quello di rilanciare il Mittelfest, di riportarlo all'entusiasmo iniziale, all'innovazione e al coinvolgimento delle primissime edizioni, tenendo conto che adesso, in quasi 25 anni, l'Europa è molto cambiata. Con i Colonos guardo al Friuli di oggi e di domani, con il Mittelfest mi affaccio all'Europa». Scatta un

Federico Rossi presidente di Mittelfest. A destra, Fabris, Gri e Fabbro l’altra sera ai Colonos

lungo applauso. Il popolo dei Colonos ha apprezzato la nomina perché: è gente che segue con costanza e con interesse quanto si fa in quel contenitore che è la casa colonica di Villacaccia, dove si organizzano i due cicli, quello invernale di In file e quello estivo di Avostanis, con la partecipa-

Torviscosa, città nuova simbolo dell’Italia anni 30

zione di protagonisti della cultura non solo italiani, ma anche stranieri, ed eventi artistici, teatrali e musicali. A caldo raccogliamo alcuni commenti. Per Floramo si tratta di una conferma di tutto il lavoro fatto tra molte difficoltà, anche d’ordine economico, da Rossi. Carlo De Mon-

te e Anna Zanin, che da anni seguono l'attività dell'associazione, sono fra i primi a congratularsi con Rossi, sostenendo che l'attribuzione di un incarico così importante culturalmente rappresenta una tappa fondamentale. Silvano Bertossi ©RIPRODUZIONERISERVATA


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Cultura e Spettacoli

MESSAGGERO VENETO

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Cultura e Spettacoli

MESSAGGERO VENETO VENERDÌ 7 MARZO 2014

«Faremocultura cultura nell’interesse dei cittad «Faremo nell’interesse dei cittadini» L’assessore Torrenti spiega le strategie a fronte di risorse piú limitate. La stoccata: «Nessuno ha avuto quanto L’assessore Torrenti spiega le strategie a fronte di risorse piú limitate. La stoccata: «Nessuno ha avuto quanto la Filologica»

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Andranno accreditate poche strutture capaci di sviluppare buone progettualità

iettoria Udine-Faedis...». Ma foriettoria Udine-Faedis...». Ma forAndranno ti aspettative le ripone, la Regioti aspettative le ripone, la Regioaccreditate Pesano, i dati di fatto (numerine, anche in Mittelfest (ieri sera Pesano, i dati di fatto (numerine, anche in Mittelfest (ieri sera ci), e influenzano giocoforza la poche strutture la prima riunione del ricostituici), e influenzano giocoforza la la prima riunione del ricostituiscaletta politica, le linee d’indito Cda e l’ufficializzazione della capaci di sviluppare scaletta politica, le linee d’inditoeCda e l’ufficializzazione della rizzo. «In Italia come in Friuli nomina dei direttori artistico buone progettualità rizzo. «In Italia in Friuli Venezia Giulia, nellacome sfera della organizzativo, Franco Calabretnomina dei direttori artistico e cultura come in tutte le altre»: to e Antonio Devetag): «Torni a Venezia Giulia, nella sfera della organizzativo, Franco Calabretinevitabile, cosí, ripensare delessere festival d’eccellenza. Nelcultura come in tutte le altre»: to e Antonio Devetag): «Torni a la cultura appunto - il sistema, le scelte per la compilazione del Altro che tagli, l’attuale Quanto alla inevitabile, ripensare essere festival d’eccellenza. Neltrovare degli cosí, onorevoli «com- - delcartellone serve severità: vogliamaggioranza di centrosinistra marilenghe la culturaIl appunto - il sorsistema, le sceltehaper la compilazione promessi». risultato è una mo qualità, profilo alto; ci aspetrimpinguato quanto aveva del trovare degli onorevoli ta di ritorno alle origini, nella fi-«comtoltoserve la precedente parlano le cifre: tiamo che la rassegna assuma cartellone severità: voglialosofia d’impostazione: «Laè Reun tenore tale da imporsi all’atamministrazione. Al grido di promessi». Il risultato una sormo qualità, profilo alto; ci aspet+ 25/30% di fondi per gione dovrà, per il futuro, riscotenzione in tutto il Paese». dolore della Società filologica ta di ritorno alle origini, nella fitiamo friulana che larisponde rassegna assuma Filologica ed enti friulani Obiettivo, questo, da perseguire prire nel comparto l’assetto di il capogruppo losofia d’impostazione: «La Reun tenore tale da imporsi all’atun recente passato: andranno facendo leva - in primis - sulla del Pd in Consiglio regionale, gione dovrà, peravveniva il futuro, tenzione in Shaurli. tutto il Paese». accreditate - come fi-riscomusica: «Linguaggio universaCristiano no a una decina d’anni fal’assetto - pobene i rispettivi ruoli, per rende- le, molto piú attrattivo di spettaprire nel comparto di «È comprensibile – Obiettivo, questo, daa tutti perseguire che su di re il “circuito” produttivo ed evi- coli di prosa in cui la parlata può esordisce – che le risorse un strutture recenteimportanti passato:e andranno facendo leva -Shaurli in primis - sulla esse si dovrà investire, leva. tare doppioni. Serve chiarezza, rappresentare un freno». sono calanti, ma accreditate - come far avveniva fimusica:disponibili «Linguaggio universaStrutture capaci di sviluppare per esempio su chi si debba oc- Tutt’altro che casuale, insomdiventa meno comprensibile no a una decina d’anniche fa - pobene i rispettivi ruoli, per rendele, molto piúcome attrattivo dilaspettaprogettualità che fruttino, cupare della formazione. E bisoma, l’affidamento della leadercapire abbia fatto che strutture importanti e su di re il “circuito” ed evi- Cacoli di prosa in cui la urlo parlata può producano; soggetti in grado di gna, non di meno, allargare il shipproduttivo artistica al musicologo Filologica, nel suo di dolore, creare lavoro stabile e di muoveraggio d’azione: abbiamo pro- labretto. «Lui e Federico Rossi, esse si dovrà investire, far leva. a pagare il personale tareindoppioni. Serve chiarezza, rappresentare un lo scorso freno». re l’economia locale, assicurangramma l’adesione a una rete di presidente del consiglio d’amanno quando il contributo era Strutture capaci di sviluppare per esempio su chi si debba oc- Tutt’altro che casuale, insomdo un impatto sul lingue minoritarie cupare europee. re- l’affidamento nettamente inferiore, 150mila progettualità cheterritorio». fruttino, che dellaministrazione formazione.- commenta E biso- ilma, della leaderL’assessore regionale Gianni Un’occasione importante, che ferente della cultura regionale -, euro nel 2013, contro gli attuali producano; soggetti in grado di gna,avanti non disono meno, allargare il ship alDamusicologo CaTorrenti, titolare della delega al rappresenterà un passo persone che esprimono al artistica 200mila». qui, la creare lavoro stabile e di muoveraggio d’azione: abbiamo in prolabretto. «Lui e Federico Rossi, settore, snocciola i numeri del L’assessore regionale alla Cultura, Gianni Torrenti significativo ma che, ovvio, per meglio il nostro territorio. Figuconsiderazione sulle presunte caso: «Dai 41 milioni di euro asnon restare sterile andrà debita- l’adesione re dalle competenze care l’economia locale, assicurandivisioni territoriali: «Spiace gramma a una reteedidalle presidente del consiglio d’amsegnati mondo della ne. La parola alle cifre: + 25/30% teriori margini di crescita. Nes- mente coltivata. Confidiamo, pacità comprovate che il mondo della cultura inil redo unalimpatto sul cultura territorio». lingue minoritarie europee.(inclusa ministrazione - commenta nel 2012 (già meno di quelli didi fondi per Società Filologica sun’altra istituzione ha potuto inoltre, in progettualità nuoquella, determinante a mio paparticolare friulana riaccenda L’assessore regionale Gianni Un’occasione importante, che ferente della cultura regionale -, sponibili all’epoca del governo ed enti friulani, 100 mila euro beneficiare di aumenti cosí no- ve...». Sarà, questo, uno dei pos- rere, di lavorare in rete), che salogiche campanilistiche o Torrenti, titolare delegaper al radio e tv, rimaste a secco. tevoli. Vero è che anni addietro sibili elementi discriminanti rappresenterà un ne passo avantirilanciasono persone che esprimono al Illy) ci troviamo, ora,della con 24,8 pranno, sono sicuro, invidie al proprio interno settore,in snocciola numeri del L’assessore Cultura, Torrenti che, ovvio, per meglio il nostro territorio. milioni cassa. Non iservono Nel 2013 la Filologicaregionale ha ottenu-allagli importiGianni erano piú sostanzio- nell’assegnazione deisignificativo contribu- rema il festival. Prezioso, inoltre, il richiamando consiglieri e Figucommenti, Gli importo 150 mila euro, saliti a 185 mila si, ma torniamo al punto di par- ti. «Ipotesi - abbozza l’assessore cheandrà entrambi risiedanoreindallepolitica caso: «Daimi41pare». milioni di euro asalla difesa del propriocanon restarefatto sterile debitacompetenze e dalle tisegnati di ieri non saranno della piú ragin fase di assestamento di bilanda 41 milioni da distribuiuna grande rappresentazione Friuli: potranno seguire Mittelinvece che (inclusa al mondo cultura ne. La parola alle cifre: +tenza: 25/30% teriori margini di-:crescita. Nesmente coltivata. Confidiamo, pacità territorio comprovate giungibili, aggrapparsi al- cio; abbiamo as- Filologica re siamo scesisun’altra a meno di 25. in friulano, che giri lainoltre, penisola. in fest da vicino e con continuità, partecipare a un percorso di nel 2012inutile (già meno di quelli di- quest’anno di fondineper Società istituzione ha potuto progettualità nuoquella,riforma determinante a mio pala speranza di un miracolo. «An- segnati 200 mila, e fra giugno e L’Arlef, per parte sua, è passata Sarebbe piú utile, ritengo, di lungo tutto l’arco dell’anno». dei contributi che lo sponibili all’epoca del governo edsede entid’assestamento, friulani, 100 mila euro di aumenti cosí di nove...». Sarà, questo, uno dei posrere, direnda lavorare in rete), che sache dove abbiamo reinvestito, luglio (in dai 430 euro delbeneficiare 2013 a 505 mila. una miriade mini-esibizioni, Lucia Aviani più trasparente. Illy) ci troviamo, ora, con 24,8 per radio e tv, rimaste a secco. tevoli. Vero è che anni addietro sibili elementi discriminanti pranno, ne sono sicuro, rilanciacome per Pordenonelegge e Vi- appunto) potrebbero esserci ul- Adesso, però, si devono definire destinate a non uscire dalla tra©RIPRODUZIONERISERVATA cino/lontano - chiarisce l’espomilioni in cassa. Non servono Nel 2013 la Filologica ha ottenu- gli importi erano piú sostanzio- nell’assegnazione dei contribu- re il festival. Prezioso, inoltre, il nente della giunta Serracchiani commenti, mi pare». Gli impor- to 150 mila euro, saliti a 185 mila si, ma torniamo al punto di par- ti. «Ipotesi - abbozza l’assessore fatto che entrambi risiedano in -,ti ildibudget complessivo del ragieri non sarannoè piú in fase di assestamento di bilan- tenza: da 41 milioni da distribui- -: una grande rappresentazione Friuli: potranno seguire Mittel25-30% inferiore ai tetti raggiun- la storica testata friulanista giungibili, inutile aggrapparsi cio; quest’anno ne abbiamo as- re siamo scesi a meno di 25. in friulano, che giri la penisola. fest da vicino e con continuità, ti». Morale: «Il meccanismo ge- alla speranza di un miracolo. segnati 200 mila, e fra giugno e L’Arlef, per parte sua, è passata Sarebbe piú utile, ritengo, lungomia tutto l’arco nerale va riponderato. Si deve «Anloche le è proprio sin di dal 1946. che restadell’anno». solo negli sloreimpostare il rapportoreinvestito, con i siamo riusciti a me- gan. che dove abbiamo luglio (in sede d’assestamento, dai 430 euro del 2013 a 505 mila. una miriadeInsomma, di mini-esibizioni, Lucia Aviani Comuni, nelle cui competenze ti un tacon (a mettere una pezVogliamo solo affermare, come per Pordenonelegge e Vi- appunto) potrebbero esserci ul- Adesso, però, si devono definire destinate a non uscire dalla tra©RIPRODUZIONERISERVATA dovranno rientrare le iniziative za) allo sciagurato e repentino come già facemmo con la pricino/lontano - chiarisce l’esporiconducibili a gruppi amatoriataglio del 40 per cento operato ma edizione della nuova veste nente della giunta li; la Regione, per parteSerracchiani sua, si dalla Regione, addirittura in- grafica, che non staremo ad -, il budget complessivo occuperà delle realtà di alto in- è del crementando il numero degli aspettare cul cjapiel in man le teresse, che possono reabbonamenti. elemosine regionali, ma che 25-30%quelle inferiore ai tetti raggiungalare alla nostra terra, con le geQuestirisultati, ottenuti con affronteremo ogni nuova realti». Morale: «Il meccanismo proprie attività (non necessariala mobilitazione popolare e forza dell’agire e della lochetàleconla è proprio sin dal 1946. nerale va riponderato. Si deve mente, si badi bene, ad alto coper rispetto nei confronti dei con lo sforzo di tutto il corpo ragione, sapendo di dover di ANDREA VALCIC Insomma, siamo riusciti a mereimpostare il rapporto sto), una visibilità nazionale.con i nostri lettori, perché è grazie redazionale, non ci esimono contare sulle nostre forze e su ti ilun tacon pezComuni, nelle Tutto ciò sulla basecui di uncompetenze princiCaro direttore, nell’articolo alla stima e all’affetto dimo- peraltro nel concordare con quelle (a di mettere quanti ci una hanno sopio ben saldo: al centro sta l’inche parlava della relazione del strato verso la rivista, che è sta- presidente Vicario nella destenuto sino adesso nella noza) allo sciagurato e repentino dovranno rientrare le iniziative teresse dei cittadini, non quello professor Federico Vicario, to possibile reagire positiva- nuncia di un pesante condiper iloperato Friuli. A tagliostra del battaglia 40 per cento riconducibili a gruppi amatoriadegli Puòsua, si presidente della Società Filolo- mente ai pesanti tagli della re- zionamento finanziario delle proposito accogliamo dalla questo Regione, addirittura inli; la operatori Regione,culturali. per parte sembrare una banalità, ma non gica Friulana, che fra l’altro gionenel settore. attività di tutte quelle realtà con interesse e favore l’appelil numero degli occuperà realtà di alto lo è affatto, delle visto che spesso la instigmatizza giustamente lo Una nuova veste grafica, che operano per la difesa crementando del lo del presidente della Filologiabbonamenti. teresse, chee possono logica si è quelle capovolta... che si è restato di generale crisi finanzia- che pur essendo passata al so- friulano e dei suoi diritti ca per un piú fattivo rapporto assistito un’incontrollata proli-con le ria in cui versano molte asso- lo bianco e nero è risultata es- all’espressione. e collaborazione fra i vari con opeQuestirisultati, ottenuti galare aalla nostra terra, ferazione di eventi». E un prociazioni culturali friulane, la sere apprezzata e innovativa, Non ci stancheremo infatti ratori della cultura friulana, al la mobilitazione popolare e proprie attività (non necessariacesso di riorganizzazione e piaPatrie dal Friûl è citata come il contributo di enti e amminidi denunciare la scarsa attenquale rispondiamo manifeper rispetto nei confronti dei con lo sforzo di tutto il corpo mente, si badi bene, ad alto conificazione, rileva l’assessore, uno tra gli entidi “alANDREA collasso”. In-VALCIC strazioni e la risposta dei letto- zione di una Regione sempre stando la nostra massima dinostri lettori, è grazie redazionale, non ci esimono sto),imperativo una visibilità nazionale. sarà pure nel capitotendo rassicurare tutti sulla ri hanno fatto sí che oggi la Papiú perché accentratrice e triestinosponibilità. Caro direttore, nell’articolo stima centrica e all’affetto peraltro nel concordare condal il Tutto ciò sulla base di- un princilo marilenghe. «Capitolo pun“affidabilità” economica della triecontinui a esserealla presente, a ognidimomanifestarsi *direttore de "La Patrie che parlava della relazione del tualizza Torrenti cui abbiamo nostratestata. La precisazione senza ridurre alcuno dei condella cultura friulana, in barba Friûl" strato verso la rivista, che è stapresidente Vicario nella depio ben saldo: al centro sta l’inriservato particolare attenziomi sembra doverosa proprio tenuti, mantenendo quel ruo- allareagire tanto sbandierata Andrea Valcic direttore de La Patrie ©RIPRODUZIONERISERVATA professor Federico Vicario, to possibile positiva-autononuncia di un pesante conditeresse dei cittadini, non quello ◗◗ UDINE UDINE

E Shaurli rincara: alla marilenghe ben 200 mila euro

Quanto alla marilenghe parlano le cifre: + 25/30% di fondi per Filologica ed enti friulani

«La Patrie non è al collasso ma la Regione è lontana»

E Sha alla m ben 2

Altro che maggiora ha rimpin tolto la p amminis dolore de friulana del Pd in Cristiano «È compr esordisce disponib diventa m capire co Filologic a pagare anno qua nettame euro nel 200mila consider divisioni che il mo particola logiche c invidie a richiama politica a territorio partecip riforma d renda più

la storica testata friulanista

«La Patrie non è al collasso ma la Regione è lontana»

degli operatori culturali. Può sembrare una banalità, ma non lo è affatto, visto che spesso la logica si è capovolta... e che si è assistito a un’incontrollata proliferazione di eventi». E un processo di riorganizzazione e pianificazione, rileva l’assessore, sarà imperativo pure nel capitolo marilenghe. «Capitolo - puntualizza Torrenti - cui abbiamo riservato particolare attenzio-

Andrea Valcic direttore de La Patrie

presidente della Società Filologica Friulana, che fra l’altro stigmatizza giustamente lo stato di generale crisi finanziaria in cui versano molte associazioni culturali friulane, la Patrie dal Friûl è citata come uno tra gli enti “al collasso”. Intendo rassicurare tutti sulla “affidabilità” economica della nostratestata. La precisazione mi sembra doverosa proprio

mente ai pesanti tagli della regionenel settore. Una nuova veste grafica, che pur essendo passata al solo bianco e nero è risultata essere apprezzata e innovativa, il contributo di enti e amministrazioni e la risposta dei lettori hanno fatto sí che oggi la Patriecontinui a essere presente, senza ridurre alcuno dei contenuti, mantenendo quel ruo-

zionamento finanziario delle attività di tutte quelle realtà che operano per la difesa del friulano e dei suoi diritti all’espressione. Non ci stancheremo infatti di denunciare la scarsa attenzione di una Regione sempre piú accentratrice e triestinocentrica a ogni manifestarsi della cultura friulana, in barba alla tanto sbandierata autono-

mia che gan. Voglia come già ma edizio grafica, c aspettare elemosin affronter tà conla f ragione, contare s quelle di stenuto s stra batt questo p con inter lo del pre ca per un e collabo ratori de quale ri stando la sponibili *direttore Friûl"


l’interesse dei cittadin Data: 7 marzo 2014

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e piú limitate. La stoccata: «Nessuno ha avuto quanto la Filol

. Nespotuto osí nodietro anziodi partribuidi 25. assata 5 mila. efinire

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Andranno accreditate poche strutture capaci di sviluppare buone progettualità Quanto alla marilenghe parlano le cifre: + 25/30% di fondi per Filologica ed enti friulani bene i rispettivi ruoli, per rendere il “circuito” produttivo ed evitare doppioni. Serve chiarezza, per esempio su chi si debba occupare della formazione. E bisogna, non di meno, allargare il raggio d’azione: abbiamo in programma l’adesione a una rete di lingue minoritarie europee. Un’occasione importante, che rappresenterà un passo avanti significativo ma che, ovvio, per non restare sterile andrà debitamente coltivata. Confidiamo, inoltre, in progettualità nuove...». Sarà, questo, uno dei possibili elementi discriminanti nell’assegnazione dei contributi. «Ipotesi - abbozza l’assessore -: una grande rappresentazione in friulano, che giri la penisola. Sarebbe piú utile, ritengo, di una miriade di mini-esibizioni, destinate a non uscire dalla tra-

iettoria Udine-Faedis...». Ma forti aspettative le ripone, la Regione, anche in Mittelfest (ieri sera la prima riunione del ricostituito Cda e l’ufficializzazione della nomina dei direttori artistico e organizzativo, Franco Calabretto e Antonio Devetag): «Torni a essere festival d’eccellenza. Nelle scelte per la compilazione del cartellone serve severità: vogliamo qualità, profilo alto; ci aspettiamo che la rassegna assuma un tenore tale da imporsi all’attenzione in tutto il Paese». Obiettivo, questo, da perseguire facendo leva - in primis - sulla musica: «Linguaggio universale, molto piú attrattivo di spettacoli di prosa in cui la parlata può rappresentare un freno». Tutt’altro che casuale, insomma, l’affidamento della leadership artistica al musicologo Calabretto. «Lui e Federico Rossi, presidente del consiglio d’amministrazione - commenta il referente della cultura regionale -, sono persone che esprimono al meglio il nostro territorio. Figure dalle competenze e dalle capacità comprovate (inclusa quella, determinante a mio parere, di lavorare in rete), che sapranno, ne sono sicuro, rilanciare il festival. Prezioso, inoltre, il fatto che entrambi risiedano in Friuli: potranno seguire Mittelfest da vicino e con continuità, lungo tutto l’arco dell’anno». Lucia Aviani ©RIPRODUZIONERISERVATA

E Shaurli rin alla marileng ben 200 mila

Altro che tagli, l’attua maggioranza di centr ha rimpinguato quan tolto la precedente amministrazione. Al g dolore della Società f friulana risponde il ca del Pd in Consiglio reg Cristiano Shaurli. «È comprensibile a tu esordisce Shaurli – ch disponibili sono calan diventa meno compre capire come abbia fat Filologica, nel suo url a pagare il personale anno quando il contri nettamente inferiore euro nel 2013, contro 200mila». Da qui, la considerazione sulle divisioni territoriali: che il mondo della cul particolare friulana r logiche campanilistic invidie al proprio inte richiamando consigli politica alla difesa de territorio invece che partecipare a un perc riforma dei contribut renda più trasparent


Data: 18 marzo 2014 HOME

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Mostra fotografica itinerante in FVG per il 20° anniversario dell'uccisione di Miran Hrovatin e Ilaria Alpi Dettagli Categoria: Eventi Pubblicato Martedì, 18 Marzo 2014 15:55 Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia Visite: 295

Trieste – Il 20 marzo di vent’anni fa veniva assassinato a Mogadiscio Miran Hrovatin, operatore free lance che stava lavorando per la RAI ad un reportage in Somalia con l’inviata del Tg3 Ilaria Alpi. Nemmeno di due mesi dopo la tragedia di Mostar, dove erano stati uccisi gli inviati della RAI di Trieste Marco Luchetta, Alessandro Ota e Dario D’Angelo, un altro operatore triestino dell’informazione perdeva la vita in missione di lavoro. La Fondazione che da vent’anni opera nel ricordo di questi quattro inviati, si stringe attorno ai famigliari e agli amici di Miran nel ventennale della sua morte ed il premio giornalistico istituito nel loro nome ricorderà Miran con un’iniziativa a lui dedicata: all’interno dell’undicesima edizione del premio giornalistico internazionale Marco Luchetta, infatti ­ in programma a Trieste dall’1 al 3 luglio ­ troverà spazio una mostra fotografica dedicata alla sezione del premio intitolata a Miran Hrovatin. Saranno esposte le fotografie finaliste delle prime dieci edizioni della sezione Hrovatin del Premio Luchetta, riservata alla miglior foto pubblicata su quotidiani e riviste di tutto il mondo. La mostra sarà inoltre ospitata nelle edizioni 2014 dei festival di cultura e spettacolo del Friuli Venezia Giulia che sono legati al premio Luchetta, vale a dire vicino/lontano, èStoria, Mittelfest e pordenonelegge. Intanto, fino al 12 aprile sono aperti i termini per concorrere all'XI edizione del Premio Giornalistico Internazionale Marco Luchetta, istituito e promosso dalla Fondazione Luchetta Ota D'Angelo Hrovatin in collaborazione con la RAI. Possono concorrere i lavori pubblicati, trasmessi o diffusi tra il 1 aprile 2013 e il 31 marzo 2014 che dovranno pervenire alla segreteria del Premio entro il 12 aprile 2014. La cerimonia di consegna dei riconoscimenti giornalistici si svolgerà il 3 luglio a Trieste con il galà televisivo I Nostri Angeli, come sempre ripreso e trasmesso da Rai1. Molte le novità che caratterizzano questa 11ª edizione, come la partecipazione estesa alle testate giornalistiche web, purchè registrate. La Giuria che valuterà le corrispondenze in gara è presieduta quest'anno dal neodirettore della Rai Tgr Vincenzo Morgante. Agli storici componenti della giuria si aggiungono il presidente della Scuola di Giornalismo di Perugia Nino Rizzo Nervo, il direttore di RaiTeche, Barbara Scaramucci e il vicedirettore del Tg1, Fabrizio Ferragni.

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«L’autista accelera per sorpassare una macchina. La vedo, si muove lentamente poi sterza. Viene in mezzo alla strada. Di traverso. Orizzontale. Ci costringe a fermarci per evitarla. L’autista inchioda. Sgomma. Sbatto la testa. Miran grida. La radio suona. E ci fermiamo. Ci hanno fermati. Fermati. Qui si ferma. Ci fermiamo. E’ il giorno 20, mese di marzo, anno 1994. Sul mio orologio le 13 e 04». Nei primi minuti di “African Requiem”, Isabella Ragonese rivive gli ultimi secondi della vita di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. L’attrice siciliana, che all’epoca dei fatti aveva 13 anni, ha voluto con determinazione portare il scena il testo di Stefano Massini, in cui vengono ripercorsi i giorni che anticiparono l’uccisione dei due giornalisti italiani. In occasione del ventennale, Ragonese e insieme con lei Luisa Cattaneo, per sdoppiarsi nel personaggio femminile, saranno oggi pomeriggio a Montecitorio nella Sala della Regina, e ridaranno vita - quella vita che solo il teatro può dare ai torbidi giorni di Mogadisco. Il reading “African Requiem” sarà trasmesso in diretta sulla webtv della Camera (webtv.camera.it). Ma lo spettacolo, nella versione per pal-

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Isabella Ragonese aveva 13 anni quando venne uccisa la giornalista Ilaria Alpi. Adesso rivive la sua storia in “African Requiem”

coscenico, raggiungerà presto anche la nostra Regione: domenica 23 a Udine nel cartellone di Akròpolis e giovedì 28 a Trieste per la stagione della Contrada. «Ho incontrato questo testo di Massini – spiega Isabella Ragonese – quando sono stata chiamata a leggerlo, per un’edizione del Premio giorna-

listico Ilaria Alpi. Nella figura di Ilaria, così come Massini la racconta, ho trovato qualcosa che la legava a me. L’entusiasmo e la passione per il proprio lavoro, il voler andare fino in fondo, la consapevolezza di fare, normalmente, una cosa giusta. E’ normale che un giornalista ponga delle domande, che cerchi la verità. Questo ha

fatto Ilaria, quando aveva esattamente la mia età. E l’ha fatto come sanno fare i giornalisti bravi. Ha trovato le risposte». Quelle risposte, emerse in una terra di compromessi torbidi, traffico d’armi e abbandoni di scorie velenose, sporchi accordi mascherati dietro l’alibi della cooperazione internazionale, sono state però fatali.

A lei e all’operatore Miran Hrovatin. «Molti conoscono i loro nomi. Parecchi ricordano la loro esecuzione a Mogadiscio. Ma il perché, sono in pochi a conoscerlo. Situazione frequente in un’Italia dove le mezze verità tradiscono la storia. Ho pensato che potevo dare anch’io un contributo alla conoscenza di questa vicenda.

In mostra le foto di guerra per ricordare Miran Nel ventennale della scomparsa del cineoperatore triestino, omaggio speciale dal Premio Luchetta ◗ TRIESTE

Miran Hrovatin

Il 20 marzo di vent’anni fa veniva assassinato a Mogadiscio Miran Hrovatin, operatore free lance che stava lavorando per la Rai a un reportage in Somalia con l’inviata del Tg3 Ilaria Alpi. Nemmeno due mesi dopo la tragedia di Mostar, dove erano stati uccisi gli inviati della Rai di Trieste Marco Luchetta, Alessandro Ota e Dario D’Angelo, un altro operatore triestino dell’informazione perdeva la vita in missione di lavoro. La Fondazione che da vent’anni opera nel ricordo di questi quattro inviati, si stringe attorno ai famigliari e agli amici di Miran nel ventennale del-

la sua morte e il premio giornalistico istituito nel loro nome ricorderà Miran con un’iniziativa a lui dedicata: all’interno dell’undicesima edizione del premio giornalistico internazionale Marco Luchetta, infatti - in programma a Trieste dall’1 al 3 luglio - troverà spazio una mostra fotografica dedicata alla sezione del premio intitolata a Miran Hrovatin. Saranno esposte le fotografie finaliste delle prime dieci edizioni della sezione Hrovatin del Premio Luchetta, riservata alla miglior foto pubblicata su quotidiani e riviste di tutto il mondo. La mostra sarà inoltre ospitata nelle edizioni 2014 dei festival di cultura e spettacolo del Friuli Ve-

nezia Giulia che sono legati al premio Luchetta, vale a dire vicino/lontano, èStoria, Mittelfest e pordenonelegge. Intanto, fino al 12 aprile sono aperti i termini per concorrere all'XI edizione del Premio giornalistico internazionale Marco Luchetta, istituito e promosso dalla Fondazione Luchetta Ota D'Angelo Hrovatin in collaborazione con la Rai. Possono concorrere i lavori pubblicati, trasmessi o diffusi tra il 1 aprile 2013 e il 31 marzo 2014 che dovranno pervenire alla segreteria del Premio entro il 12 aprile 2014. Il bando di concorso è consultabile sui siti www.premioluchetta.it e www. fondazioneluchetta.org La ceri-

monia di consegna dei riconoscimenti giornalistici si svolgerà il 3 luglio a Trieste con il gala televisivo “I Nostri Angeli”, come sempre ripreso e trasmesso da Rai1. Molte le novità che caratterizzano questa 11˚ edizione, come la partecipazione estesa alle testate giornalistiche web, purchè registrate. La giuria che valuterà le corrispondenze in gara è presieduta quest'anno dal neodirettore della Rai Tgr Vincenzo Morgante. Agli storici componenti della giuria si aggiungono il presidente della Scuola di giornalismo di Perugia Nino Rizzo Nervo, il direttore di RaiTeche, Barbara Scaramucci e il vicedirettore del Tg1, Fabrizio Ferragni.

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Nelle “Ricche minere” pagine tutte triestine sui tesori dell’arte ◗ TRIESTE

Incorniciata in un’elegantissima veste grafica, viene presentata domani alle 18 alla Libreria Lovat (viale XX Settembre 20), “Ricche minere”, neonata rivista semestrale di Storia dell’arte, fondata in questi mesi e diretta da Giuseppe Pavanello, veneziano, già direttore della Fondazione Cini, ordinario di Storia dell’Arte moderna nel nostro Ateneo e curatore della prestigiosa Collana d’Arte della CRTrieste. Accanto allo studioso ci sarà Claudia Kryza-Gersch, già direttrice del Kunsthistorisches Museum di Vienna, che tratterà dei bronzetti del Rinascimento

italiano, di cui scrive nella rivista. Edita da “Scripta” di Verona, quest’ultima si avvale di una redazione tutta triestina, composta da Daniele D’Anza ed Enrico Lucchese, assegnisti di ricerca in Storia dell’Arte del nostro Ateneo, e da Alberto Craievich, conservatore al Museo del Settecento veneziano di Ca’ Rezzonico. In particolare in questo primo numero compare un approfondito saggio di D’Anza sull’intricata vicenda del “S. Francesco confortato dall’angelo”, importante dipinto giovanile di Caravaggio (fine ‘500) presente tra gli anni ’20 e ’30 a Trieste nella collezione di Guido Grioni, della prestigiosa famiglia di commer-

cianti: un intervento che fa luce su un episodio pressoché sconosciuto del collezionismo locale e al contempo svela l’imbarazzante disinteresse delle istituzioni verso quest’opera. Giunta nella nostra città da Roma, passando per Malta e Alessandria d’Egitto, nella seconda metà degli anni ’20, al momento di essere venduta, l’opera (autentica) è giudicata dalla commissione statale una copia e così prende il volo per Hartford, dove tuttora si trova, mentre la sua copia rimane ai Musei Civici di Udine. Intitolata “Ricche minere” in omaggio a Marco Boschini, grande e acuto critico d’arte veneziano del ‘600, e regolata da

una doppia revisione anonima cieca, la rivista si avvale di un comitato scientifico internazionale di prim’ordine con studiosi quali per esempio Nicholas Penny (National Gallery Londra), Irina Artemieva (Hermitage S. Pietroburgo), Andreas Henning (Staatliche Kunstsammlungen Dresda), Stéphane Loire (Louvre Parigi), e Philip Sohm (Università di Toronto). Aperta a ogni tipo di contributo senza restrizioni di aree geografiche o cronologiche, main sponsor Hausbrandt con importanti antiquari londinesi come Charles Beddington, pubblicherà non solo in italiano ma anche nella lingua degli autori, accogliendo

“San Francesco confortato dall'angelo” di Car

pure articoli brevi, sulle arti maggiori o decorative, recensioni di volumi e mostre e interventi di restauro. Sarà distribuita in tutte le più importanti biblioteche di

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ra della verità» Data: 19 marzo 2014 Pagina: 36

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alista. Domenica 23 al Palamostre

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Mostra dedicata a Miran Hrovatin Il 20 marzo di vent’anni fa veniva assassinato a Mogadiscio Miran Hrovatin, operatore free lance che stava lavorando per la Rai a un reportage in Somalia con l’inviata del Tg3 Ilaria Alpi. La Fondazione ricorderà l’inviato durante il Premio Luchetta (dall’1 al 3 luglio) con una mostra fotografica dedicata alla sezione del premio intitolata a Miran Hrovatin. Saranno esposte le fotografie finaliste delle prime dieci edizioni pubblicate su quotidiani e riviste di tutto il mondo. La mostra sarà inoltre ospitata a vicino/lontano, èStoria, Mittelfest e Pordenonelegge.

prima».


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