spagine
Un omaggio alla scrittura infinita di F.S. Dòdaro e A.Verri
Periodico culturale dell’Associazione Fondo Verri
Spagine n°0 - al presente 04 Lecce, ottobre 2013 - anno I
al presente
Al Fondo Verri dal 23 al 27 ottobre in via Santa Maria del Paradiso a Lecce
L’immagine del Gran Bazar 2013 con il logo del Fondo verri disegnato da Lucio Conversano
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Spagine n°0 - al presente 01 Lecce, ottobre 2013 - anno I
al presente
Gli autori raccontano i loro libri
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a mercoledì 23 a domenica 27 ottobre, torna il Gran Bazar banco dell’editoria, degli autori e della poesia salentina promosso dal Fondo Verri. Una nuova edizione, la settima - completamente indipendente - dopo l'ultima tenutasi nel 2006. La rassegna si inscrive nell'esperienza del banco letterario che lo scrittore e operatore culturale salentino Antonio Verri inaugurò con il Caffè Greco e con il Pensionante dè Saraceni negli anni Ottanta. Il banco letterario si proponeva come luogo ideale di scambio, di vendita e di discussione sulla scrittura, sui libri e sul fare autoriale e culturale. E gli autori - con il racconto diretto dei loro lavori - saranno i protagonisti della cinque giorni che avrà luogo negli spazi dell'Associazione Culturale in via Santa Maria del Paradiso 8 a Lecce.
Il via, mercoledì 23 ottobre, il titolo della serata è “Da dove partire?” con un'apertura affidata alla filosofia e al raccontare. Alle 19.00, un dialogo tra Mario Carparelli autore de “Il più bello e il più maligno spirito che io abbia mai conosciuto” (I centotalleri) e Ada Fiore che nel 2013 ha proposto “Vota Socrate” (Lupo). Alle 20.30, Santa Scioscio e Caterina Gerardi presenteranno la mostra “I collage cuciti per raccontare Rina Durante”, a seguire la proiezione del film “L'isola di Rina. Ritorno a Saseno”, di Caterina Gerardi (Milella). Giovedì 24 ottobre, la serata avrà per titolo “Il teatro e la macchina uomo” sarà aperta, alle 19.00, da un prologo di Angela De Gaetano, a seguire Mauro Marino parlerà del libro di Antonio Zoretti, “Carmelo Bene il fenomeno e la voce” (Lupo) e leggerà da “Elogio di Carmelo Bene. A dieci anni dalla scomparsa”, libro di Giancarlo Dotto pub-
blicato da Tullio Pironti nella collana Elogi a chiudere la serata l'ascolto del Manfred di Carmelo Bene. Venerdì 25 ottobre “La scorta per la monda. Omaggio al presente di Antonio L. Verri” è il titolo-dedica della serata che sarà aperta, alle 19.00, da un prologo di Maurizio Nocera. A seguire Francesco Aprile presenterà "Con gli occhi al cielo aspetto la neve. Antonio Verri la vita e le opere" di Rossano Astremo (Manni) e ancora Simone Giorgino - accompagnanto in una performace poeticopittorica da Orodè Deoro – parlerà del suo “Antonio L. Verri. Il mondo dentro un libro”(Lupo). Nel corso della serata Simone Franco racconterà il suo spettacolo "Fabricanti di armonie” andato in scena in marzo al Paisiello di Lecce e Fernando Bevilacqua il suo progetto “Caprarica del Poeta”. Sabato 26 ottobre, alle 18.00 Antonio Errico racconta del suo “Fiabe e Leggende di Puglia” (Capone
Editore). A seguire la prima parte della sezione della rassegna dedicata al far versi con “La poesia si stia povera!” si apre alle 19.00, con un prologo del poeta, giornalista e critico Enzo Mansueto, poi Stefano Cristante presenterà e leggerà dal suo “Anima lunga” (Besa); Elio Ria, da “Poesia, ragazza mia” (Lettere Animate) e, a chiudere, Elio Coriano accompagnato da Vito Aluisi leggerà da “Für ewig 3” (Lupo) poema dedicato ad Antonio Gramsci. Domenica 27 ottobre, per “Contemporanea”, alle 18.00, Piero Manni presenta con l'autore Enzo Ligori “Il Novecento che ho conosciuto” (Manni). A seguire per “La poesia si stia povera!”, alle 19.30, Elio Scarciglia presenterà il libro-film “Canto senza voce di Claudia Ruggeri” (Terra d'Ulivi). Chiuderà il Gran Bazar dalle 20.30 una festa-recital con i versi di Ler Poeta, Matteo Maria Orlando, Rosemily Paticchio, Irene Ester Leo,
Ilaria Seclì, Vito Antonio Conte, Giuseppe Greco... Come sua tradizione Gran Bazar sceglie di approfondire, di fare esplorazione, di tendere un filo tra le esperienze letterarie e poetiche del territorio, allargando l’orizzonte alla realtà di una contemporaneità sempre più esposta al disagio, dove l’esprimersi - il trovar lingua nell’arte e nell’agire creativo - diviene leva di emancipazione personale e plurale nel volgersi alla comunità, all’altro, nel tentativo di fondare una qualità differente della “relazione”. Nel certo limite dell’evento che proponiamo sentiamo, con il nostro lavoro ideativo ed organizzativo, di operare per la costruzione di una qualità, da condividere con chi, come noi, intende la cultura patrimonio degli artefici, di quel lavoro costante e quotidiano capace di modificare il pensiero, di crescerlo in armonia col mondo.