Nella realtà

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Michele Ainis Giuseppe Marazzita

Nella

realtà

DIRITTO ED ECONOMIA

Nella realtà è un corso di Diritto ed Economia per il primo biennio, articolato in 10 Moduli, ciascuno dei quali suddiviso in Unità.

Il Modulo si apre con una mappa che ne anticipa a colpo d’occhio i contenuti.

Il Modulo in mappe / i miei appunti

Accedendo al QR code è possibile scaricare:

• tutte le mappe in PowerPoint per poterle modificare e personalizzare durante lo studio;

• schede preimpostate per prendere appunti guidati per ogni unità e alla fine del modulo.

All’inizio del percorso sono presenti consigli di metodo per redigere appunti efficaci.

Ai blocchi di partenza apre ogni unità con un video su temi attuali e veloci attività didattiche per un dinamico avvio allo studio e uno spunto per lezioni in flipped classroom.

Il testo è piacevolmente narrato, con spiegazioni semplici e lineari.

Lo studio è coadiuvato da mappe utili per una rapida visualizzazione degli argomenti nei loro rapporti gerarchici.

PRESENTAZIONE DEL CORSO
AI BLOCCHI DI PARTENZA per studiare anche in modalità Flipped classroom CITTADINANZA DIGITALE per diventare cittadini e cittadine consapevoli delle potenzialità dei rischi degli strumenti digitali LEZIONE DIGITALE per ripassare concetti fondanti o svolgerli in maniera agile ed esercitarsi AUDIO MAPPA per rielaborare ripassare con la mappa dell’unità modificabile e l’audio di spiegazione HUB TEST per metterti alla prova consolidare quanto studiato con tanti test autocorrettivi CHE COSA STAI PER STUDIARE? MODULO Inquadra il QR code e scarica: le mappe di tutte le unità del modulo per modificarle e annotarle mentre studi le schede per organizzare tuoi appunti 2 VIDE d AUTORE LA COSTITUZIONE PAG. 91 Che ha ORIGINI antiche e che può avere diverse ORGANIZZAZIONI che è Qual è il suo rapporto CONOSCENZE Lo Stato e la sua Costituzione italiana. Istituzioni nazionali. ABILITÀ • Individuare la varietà funzioni pubbliche nazionali in relazione agli obiettivi da conseguire. COMPETENZE Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, tutela della persona, della collettività e dell’ambiente. diretta rappresentativa partecipativa Come nasce lo Stato di cui fai parte alla COSTITUZIONE REPUBBLICANA dallo STATUTO ALBERTINO forme di Stato forme di Governo Che cosa devi sapere del concetto di STATO? STATO E DEMOCRAZIA IL MODULO IN MAPPE / miei appunti
150 Sfoglio l’Unità che un foglio o al computer. In ogni paragrafo rileggo le frasi evidenziate o quelle che contengono parole evidenziate Se tutto chiaro Se ho dubbi, rileggo l’intero paragrafo con gli schemi del libro con quanto fatto ai punti 1-2 Rettifico Rileggo paragrafi sui quali mi sono venuti dei Correggo poi la mappa e il riassunto. Archivio Raccolgo in un quaderno, in un raccoglitore in una cartella sul computer riassunti e le mappe di tutte le Unità del Modulo. ... mentre studi a casa In queste pagine troverai alcuni consigli utili per organizzare i tuoi appunti mentre studi a casa, Unità dopo Unità e alla fine del Modulo. Organizzare buoni appunti ti aiuterà a comprendere e a ricordare meglio, a ripassare velocemente, a essere più consapevole di ciò che hai studiato. Organizzo gli appunti PER OGNI UNITÀ Unità n. Titolo dell’Unità Mappa dell’Unità scrivo riassunto mappa dell’Unità Titolo dei paragrafi Parola chiave 1. 2. 3. 4. 2. 3. 4. { { { { Per comprendere bene utile porsi delle domande: che cosa sto leggendo? l’ho capito davvero? saprei ripeterlo? saprei collegarlo ad altri argomenti? È utile seguire la successione dei paragrafi e delle parole chiave per scrivere un riassunto ordinato e costruire una buona mappa 3 CONSIGLI PER COSTRUIRE GLI APPUNTI per ogni paragrafo annoto parole chiave ovvero paragrafo, nell’ordine in cui incontro Controllo Riguardo titoli di paragrafo le parole chiave: ho dimenticato qualcosa di importante nella mappa nel riassunto? Torno al libro, guardo gli schemi le mappe dell’Unità, completo la mappa di ripasso in digitale: ci sono molte differenze con la mia mappa? Ci sono concetti che non mi sono chiari oppure ho solo impostato la mappa in modo diverso? 151 Scrivo il riassunto e realizzo la mappa del Modulo ALLA FINE DEL MODULO Prima Sfoglio Modulo intero, rileggendo titoli riguardando tutti gli schemi che contiene. Leggo la sintesi di fine Modulo. Riguardo gli appunti di tutte le Unità che ho archiviato. Aiutandomi con gli appunti delle Unità, preparo una scaletta degli argomenti che voglio affrontare: non saranno proprio tutti quelli dei riassunti delle Unità dovrò fare delle scelte. er ogni punto della scaletta scrivo una frase che lo riassume in modo sintetico ma preciso; connetto le frasi le une alle altre, se gli argomenti sono consequenziali rimandano uno all’altro. Rileggo per controllare che le singole frasi abbiano un senso compiuto e che anche l’insieme delle frasi abbia un senso. Aiutandomi con riassunti con le scalette, costruisco 1 2 4 Confronto la mia mappa con la mappa di fine Modulo presente nel libro: ci sono molte differenze? Quali? Perché? Se ho dimenticato concetti importanti non ho collegati in modo corretto: ripasso paragrafi che contengono queste parole correggo mio riassunto la mia mappa Nello stesso quaderno, raccoglitore cartella sul computer dove ho raccolto gli appunti delle Unità archivio anche gli appunti di fine Modulo. Riassumo Modulo Scaletta 1. 3. Riassunto Costruisco la mappa del Modulo scrivo riassunto Qual è il tuo modo di prendere appunti? Hai qualche consiglio utile per tuoi compagni? Annotalo qui Riassunto dell’Unità Unità n. 1 Titolo dell’Unità Mappa dell’Unità Titolo dei paragrafi Parola chiave 1. 2. 3. 4. 1. 2. 3. 4. { { { { in via diretta in via incidentale attivato dallo Stato o dalle Regioni in qualunque momento attivato da un giudice durante un processo in corso RICORSO ALLA CORTE letterale storica sistematica adeguatrice TECNICHE DI INTERPRETAZIONE GIURIDICA = capire le parole della disposizione = capire l’intenzione del legislatore = capire la norma in relazione ad altre norme = armonizzare la regola con regole di livello superiore 54 Guarda video Questo video vuole descrivere le molteplici situazioni, rapporti, quindi diritti e doveri, che si possono instaurare attraverso social network, sottolineando l’importanza di essere sempre responsabili delle proprie azioni. A quali pericoli in particolare fa riferimento video? Quali suggerimenti propone video per una corretta vita sociale “virtuale” e, quindi, per una corretta vita reale? Usa gli strumenti del libro Tenendo mente il video, vai al paragrafo al paragrafo 3 e leggi contenuto, individuandone concetti principali Verifica di aver capito contenuti dei paragrafi svolgendo gli esercizi “Vero o falso?” Per metterti alla prova leggi il box Cittadinanza digitale e svolgi la consegna 1 Che cos’è il rapporto giuridico Ogni regola giuridica ti permette di fare qualcosa (per esempio, comprare una bicicletta), oppure ti vieta di fare qualcosa (per esempio, rubare una bicicletta), oppure ti obbliga a fare qualcosa (per esempio, fermarti con la bicicletta quando il semaforo è rosso). Se non rispetti queste regole subirai conseguenze negative. Riflettendo un momento, ti accorgerai che quelle norme giuridiche riguardano te in relazione ad altri: il permesso il divieto e l’obbligo infatti, sono solo una faccia della medaglia, perché in ogni situazione giuridica ci sono almeno due parti ed è per questo che si parla di rapporto giuridico Per esempio tu hai il diritto di usare la tua bicicletta e gli altri hanno l’obbligo di non rubartela. Allo stesso modo, quando a te è fatto divieto di attraversare la strada perché hai semaforo rosso, a qualcun altro permesso di passare perché ha semaforo verde. Il rapporto giuridico la relazione che si crea, in base a una norma, tra due o più parti che hanno interessi diversi. I rapporti giuridici 3 Unità AI BLOCCHI DI PARTENZA Chi prende in affitto una casa Relazione fra soggetti del diritto si devono pagare debiti (ha il diritto di ricevere) deve pagare canone (ha il dovere di pagare) IL RAPPORTO GIURIDICO una relazione fra due più soggetti del diritto Il proprietario della casa 55 1 La norma attribuisce a una parte un potere o un diritto sull’altra, che di conseguenza assume nei confronti della prima un obbligo o un dovere. In sostanza, il diritto fa nascere tra le persone dei rapporti che non sono, evidentemente, di amicizia o di affetto ma rapporti che derivano da precise norme giuridiche, ecco perché prendono il nome di rapporti giuridici. Per esempio se in estate la tua famiglia affitta una casa al mare o in montagna, tra la vostra famiglia e il proprietario della casa presa in affitto sorge subito un rapporto giuridico in base al quale il proprietario vi concede l’uso della casa in cambio del pagamento di un affitto. Anche quando due persone si sposano sorge un rapporto giuridico. Fin quando due persone sono solo fidanzate, infatti, intrattengono un rapporto di amore di affetto, ma nel momento in cui si sposano nasce un rapporto giuridico che comporta il dovere di fedeltà, il diritto/dovere ad aiutarsi reciprocamente, il diritto/dovere a educare e mantenere figli ecc. Situazioni giuridiche soggettive diritti doveri che derivano da un rapporto giuridico prendono il nome di situazioni giuridiche soggettive Le situazioni giuridiche soggettive attive più importanti sono diritti soggettivi cioè il potere attribuito a un soggetto da una norma giuridica di far valere il proprio interesse dinanzi a un giudice. In base alle loro caratteristiche possono essere distinti in: Ӷ diritti assoluti relativi a seconda che la tutela del diritto che attribuiscono al titolare sia generale nei confronti di ogni soggetto oppure sia relativa solo ad alcuni soggetti determinati; Ӷ diritti patrimoniali non patrimoniali che si distinguono per il diverso oggetto del diritto fatto valere. primi hanno come oggetto un interesse di natura economica mentre secondi hanno per oggetto interessi di natura prevalentemente non economica; Ӷ diritti disponibili e non disponibili a seconda che tali diritti possano essere oggetto di disposizione ovvero trasferibili ad altri (gratuitamente o in cambio di un compenso), per esempio il diritto di proprietà su una casa, oppure non possano essere ceduti perché sono diritti relativi a valori umani sociali fondamentali, per esempio il proprio diritto al voto o alla salute. La situazione giuridica soggettiva, quindi, corrisponde esattamente ciò che un soggetto che entra in un rapporto giuridico può o non può fare, deve o non deve fare. La situazione giuridica soggettiva può essere pertanto attiva quando fa sorgere una facoltà, un diritto a ottenere qualcosa, oppure può essere passiva quando fa sorgere un dovere, un obbligo di fare qualcosa. Per esempio quando il proprietario di una casa la concede in affitto si trova nella situazione giuridica attiva che consiste nel diritto di ottenere il pagamento dell’affitto e, nello stesso tempo, nella situazione giuridica passiva di dover concedere l’uso della casa. Nello stesso tempo, la famiglia che prende in affitto la casa si trova nella situazione giuridica attiva di poter pretendere l’uso della casa, ossia il diritto di abitarvi, e nella situazione giuridica passiva di dover pagare l’affitto. Genitori e figli Anche genitori e figli sono legati da un rapporto di tipo giuridico, che fa sorgere per entrambe le parti una serie di diritti e di doveri. Rifletti Dopo aver letto l’articolo, rifletti su come la legge italiana regola reciproci rapporti giuridici tra genitori e figli. Quali obblighi prevede per figli e quali per genitori? Ti sembra rispettosa di entrambe le parti? Se fossi il legislatore, che cosa cambieresti nell’articolo? NELLA REALTÀ 1 Vero o falso? rapporto giuridico la relazione fra più soggetti aventi interessi diversi. VF rapporto giuridico attribuisce alle parti soltanto diritti. VF Le situazioni giuridiche soggettive possono essere attive o passive. VF X X X
X INDICE MODULO 0 Diritto ed economia, piacere! 2 UNITÀ 1 Che cos’è il diritto? 4 1 Il diritto è un fenomeno sociale 4 2 Regole sociali e regole giuridiche 6 Cittadinanza digitale – Le regole del web 7 3 Le due anime del diritto 7 4 Tanti tipi di regole giuridiche 8 5 Diritto positivo e diritto naturale 8 6 Diritto privato e diritto pubblico 9 7 Diritto oggettivo e diritto soggettivo 11 Faccio il punto 12 Verifico conoscenze e abilità 14 UNITÀ 2 Che cos’è l’economia? 15 1 I bisogni 15 2 Come si fa una scelta razionale 16 3 Aumentare lo spazio di scelta 17 4 Economia e diritto 18 5 Economia e ambiente 19 Cittadinanza digitale – I mercati del web 19 6 Le specializzazioni dell’economia 20 Educazione civica – Sul motorino in due 21 Faccio il punto 22 Verifico conoscenze e abilità 24 Educazione civica – Non ci sono pasti gratis… 25 MODULO 1 Come funziona il diritto 26 UNITÀ 1 L’ordinamento giuridico 28 1 Che cos’è l’ordinamento giuridico 28 2 Norme e atti giuridici 29 3 L’interpretazione dei testi normativi 31 Cittadinanza digitale – La netiquette 34 AUDIO MAPPE HUB TEST AUDIO MAPPE HUB TEST

LEZIONE DIGITALE:

AUDIO MAPPE

HUB TEST

giuridica

LEZIONE DIGITALE:

Le fonti del diritto

AUDIO MAPPE

HUB TEST

LEZIONE DIGITALE:

Il rapporto giuridico

HUB TEST

LEZIONE DIGITALE:

Gli elementi dello Stato

AUDIO MAPPE

HUB TEST

XI Educazione civica – Stalking: il reato di “atti persecutori” 35 Faccio il punto 36 Verifico conoscenze e abilità 38 Sviluppo competenze 39 UNITÀ 2 Le fonti del diritto 40 1 La piramide del diritto 40 Cittadinanza digitale – Internet megafono dei cittadini 46 2 I contrasti tra le norme 47 Educazione civica – Gioco d’azzardo e tutela dei minori 49 Faccio il punto 50 Verifico conoscenze e abilità 52 Sviluppo competenze 53 UNITÀ 3 I rapporti giuridici 54 1 Che cos’è il rapporto giuridico 54 2 I soggetti del diritto 56 3 La capacità giuridica e la capacità di agire 57 Cittadinanza digitale – I minori e la Rete 59 4 I beni giuridici 60 Educazione civica – Responsabilità dei genitori 61 Faccio il punto 62 Verifico conoscenze e abilità 64 Sviluppo competenze 65 Compito di realtà – Regole o non regole: questo è il problema 66 MODULO 2 Stato e democrazia 68 UNITÀ 1 Le origini e l’organizzazione degli Stati 70 1 La nascita dello Stato 70 2 Gli elementi costitutivi dello Stato 72 Cittadinanza digitale – Le competenze dei cittadini italiani 74 3 Le forme di Stato 76 4 Le forme di governo 79 Cittadinanza digitale – L’ecosistema Internet 79 Faccio il punto 82 Verifico conoscenze e abilità 84 Sviluppo competenze 85 UNITÀ 2 Dallo Statuto albertino alla Costituzione repubblicana 86 1 L’epoca dello Statuto albertino 86 2 L’Assemblea costituente 88 Cittadinanza digitale – Una Costituzione per Internet 88 3 La Costituzione repubblicana 89
Il
diritto e la norma

MODULO

3 LA COSTITUZIONE

VIDE d’AUTORE

CHE COS’È L’EGUAGLIANZA?

PAG. 119

AI BLOCCHI DI PARTENZA

per studiare anche in modalità Flipped classroom

CITTADINANZA DIGITALE

per diventare cittadini e cittadine consapevoli delle potenzialità e dei rischi degli strumenti digitali

LEZIONE DIGITALE

per ripassare i concetti fondanti o svolgerli in maniera agile ed esercitarsi

AUDIO MAPPA

per rielaborare e ripassare con la mappa dell’unità modificabile e l’audio di spiegazione

HUB TEST per metterti alla prova e consolidare quanto studiato con tanti test autocorrettivi

CHE COSA STAI PER STUDIARE?

Che cos’è la COSTITUZIONE?

Insieme dei principi (PRINCIPI FONDAMENTALI) e delle regole su cui si fonda il nostro Stato

Che cosa prevede?

DIRITTI INDIVIDUALI, della singola persona (per es. il diritto alla libertà)

Diritti dei cittadini

Quali sono?

DIRITTI COLLETTIVI, riconosciuti ai gruppi di persone (per es. la libertà di riunione)

CONOSCENZE

• Costituzione e cittadinanza: principi, libertà, diritti e doveri.

ABILITÀ

• Analizzare aspetti e comportamenti delle realtà personali e sociali e confrontarli con la norma giuridica.

• Distinguere le differenti fonti normative, con particolare riferimento alla Costituzione italiana.

DIRITTI SOCIALI, riconosciuti dallo Stato per permettere ai cittadini di vivere dignitosamente (per es. il diritto alla salute)

Doveri dei cittadini

Che cosa sono?

Sono DOVERI COSTITUZIONALI richiesti ai cittadini per garantire un buon funzionamento dello Stato (per es. il dovere di pagare i tributi)

COMPETENZE

• Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione.

IL MODULO IN MAPPE / I miei appunti

Inquadra il QR code e scarica:

• le mappe di tutte le unità del modulo per modificarle e annotarle mentre studi

• le schede per organizzare i tuoi appunti

1 U à I principi costituzionali

1 Completo

a Le anime della Costituzione corrispondono ai che in essa sono affermati.

b L’art. 1 Cost. afferma il principio

c La democrazia esige nei modi di esercizio del potere.

AI BLOCCHI DI PARTENZA

Guarda il video

Il video mostra la firma della Costituzione, entrata in vigore nel 1948, a un secolo esatto dall’approvazione dello Statuto albertino.

• Viene messo in luce il rigore e la frugalità dell’evento: lo immaginavi così il momento dell’approvazione della Costituzione?

• Che cosa vuol dire che dalle cartelle di cuoio la Costituzione entra “nelle forme e nello spirito della vita nazionale”?

Usa gli strumenti del libro

• Tenendo a mente il video, vai ai paragrafi 3 e 5 e leggi il contenuto, individuandone i concetti principali

• Verifica di aver capito i contenuti del paragrafo 3 svolgendo l’esercizio “Completo”

1 Le anime della Costituzione

Ha un’anima la Costituzione italiana?

Ne ha tante, come ciascuno di noi. Può succederci di essere timidi nei rapporti individuali con gli amici o con i compagni di classe, ma al tempo stesso fin troppo sicuri delle nostre opinioni, al punto da apparire presuntuosi quelle poche volte che le dichiariamo in pubblico. Per stare in pace con noi stessi, per raggiungere la felicità, dobbiamo riuscire a creare un’armonia fra le nostre diverse anime. Lo stesso vale per la Costituzione.

Le “anime” della Costituzione sono costituite dai principi che si ricavano dalla lettura del testo costituzionale e la “felicità costituzionale” consiste in un equilibrio fra principi che, presi uno per uno, spingerebbero in direzioni contrapposte. Di seguito esamineremo i più importanti principi della nostra Costituzione. Ne tralasceremo solo due, il principio di autonomia e quello internazionalista, di cui tratteremo più avanti.

2 Il principio democratico

Quando esci con gli amici e scegliete che film vedere o in che pizzeria trovarvi, sei parte di una piccola comunità e, proprio per questo, puoi dare il tuo contributo per arrivare alle decisioni da prendere in comune. Succede perché “appartieni” al gruppo e ne sei una parte attiva, quindi hai anche una parte di potere nel decidere.

Il principio democratico è la prima e anche la più importante fra le anime che distinguono la Costituzione italiana e fa proprio riferimento a questo principio di appartenenza.

Il principio democratico afferma, infatti, che «la sovranità appartiene al popolo» (art. 1 Cost.).

Come abbiamo già avuto modo di ricordare, “democrazia” significa “governo del popolo”, e proprio per questo motivo il principio democratico richiede che il potere politico si fondi sulla volontà popolare.

110
Unità

La democrazia può assumere diverse forme: rappresentativa, diretta o partecipativa. C’è un elemento, tuttavia, che le congiunge: la pubblicità, la trasparenza nei modi di esercizio del potere.

Come ha detto uno dei massimi giuristi del secolo scorso, Norberto Bobbio, «La democrazia è il potere del pubblico in pubblico».

3 Il principio personalista

Crescendo, ti accorgi che hai una tua specificità, qualcosa che ti distingue dagli altri. Inizia allora una ricerca che ti porta a interrogarti su qual è la tua personalità, chi sei veramente.

Questa ricerca è molto lunga, occupa gran parte della vita e si svolge non da soli ma insieme agli altri (i genitori, i professori, i compagni di classe, gli amici ecc.).

La Costituzione valorizza questa ricerca, garantendoti i diritti che la rendono possibile.

Il secondo tratto distintivo della Costituzione italiana, il principio personalista, parla proprio del ruolo dell’individuo come centro dell’universo giuridico: la persona umana è al centro del sistema e viene prima dello Stato, non il contrario.

Nella Costituzione italiana la più chiara enunciazione del principio personalista si legge nell’articolo 2: «La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità [...]».

In questo articolo va notato innanzitutto l’uso del verbo “riconosce”, con cui si vuole indicare che i diritti umani preesistono allo Stato, sicché lo Stato non può che prenderne atto. Ciò viene peraltro confermato dall’aggettivo inviolabili, ripreso anche dall’articolo 13 e dagli articoli seguenti per caratterizzare le libertà dei cittadini, che nemmeno il legislatore ha il potere di cancellare. La tutela dei diritti inviolabili è quindi una caratteristica essenziale della natura democratica della Repubblica. Lo Stato non solo deve difendere i cittadini da possibili violazioni dei diritti ma si deve fare parte attiva, attraverso le istituzioni, per soddisfare i bisogni e garantire il pieno sviluppo di ogni individuo. La Costituzione usa il verbo “riconosce” e si riferisce indistintamente a tutte le persone: non solo ammette l’esistenza di questi speciali diritti ma si impegna a garantirne il godimento a tutti, e quindi non solo ai cittadini italiani ma a tutti gli esseri umani.

La trasparenza in Comune

Ti sei mai chiesto come funziona il tuo Comune?

Per legge, tranne in alcuni casi, le sedute dei Consigli comunali sono pubbliche e aperte a tutti, in modo da garantire la trasparenza dell’operato di chi esercita il potere.

Indaga

• Visita il sito web del tuo Comune e guarda che informazioni rende disponibili per i cittadini. Nella pagina principale troverai sicuramente un link denominato “Amministrazione trasparente”: che tipo di informazioni vengono fornite in questa sezione? Che cosa significa “amministrazione trasparente”?

1 Completo

a Il principio personalista considera la al centro del sistema.

b Il principio personalista afferma che l’uomo viene prima dello

c I diritti preesistono allo Stato, che si impegna a garantirne il godimento a tutti.

• Nel QR code leggi i principi che il decreto legislativo n. 33/2013 prevede in materia di trasparenza e svolgi le attività proposte.

111 3
NELLA REALTÀ

1 Scelgo

L’articolo 37 della Costituzione:

a prevede una serie di garanzie in caso di malattia del lavoratore

b prevede una tutela speciale per il lavoro minorile

c tutela il diritto di ogni lavoratore a una retribuzione adeguata

d individua il lavoro non come un diritto, ma come un dovere per l’uomo

4 Il principio lavorista

Quando ti confronti con i tuoi amici sul vostro futuro, uno degli argomenti di cui può capitare di parlare è il lavoro che ognuno desidera fare e in cui si proiettano talenti e inclinazioni personali. Il lavoro è talmente importante nella vita di ogni individuo che anche quando si incontra per la prima volta una persona o si inizia una conversazione per conoscersi meglio, una delle prime domande che poni è: “che cosa fai nella vita?”.

Anche nella nostra Costituzione il lavoro è un elemento fondamentale su cui si sviluppano tutti gli altri aspetti, tant’è che lo troviamo citato sin dall’art. 1.

Il principio lavorista afferma la centralità del lavoro nell’ordinamento della Repubblica e nella vita dei singoli individui: «L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro», dice l’articolo 1 della nostra Costituzione.

Ma che cos’è il lavoro? È allo stesso tempo una fatica che ci permette di mantenerci, ma pure l’occasione di realizzarci.

Anche per questo l’articolo 4 della Costituzione attribuisce allo Stato un compito importante ma difficile: quello di garantire il diritto al lavoro dei suoi cittadini.

In base all’articolo 4 della Costituzione, «La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto».

Il lavoro è anche un servizio che rendiamo al nostro prossimo, è il contributo che diamo alla società nel suo complesso, perché nessuno di noi può bastare a se stesso, ciascuno dipende un po’ da tutti gli altri. E infatti lo stesso articolo 4 definisce il lavoro come «un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società»: non solo un diritto dunque, ma anche un dovere

La Costituzione tutela il lavoro e la sua centralità mediante apposite garanzie, come il diritto a una retribuzione adeguata, al riposo settimanale e alle ferie annuali retribuite (art. 36).

Lo scopo di tali norme della Costituzione è quello di tutelare la dignità e la libertà del lavoratore e il riconoscimento di queste tutele parte dal presupposto che il rapporto tra il datore di lavoro e i lavoratori possa essere anche di conflitto e veda, in questo caso, i lavoratori come la parte debole.

Una tutela speciale è poi prevista per il lavoro minorile (art. 37), per la disoccupazione involontaria e per i casi di malattia del lavoratore (art. 38).

La retribuzione dei minori

Vanessa ha 16 anni e, per dare un piccolo aiuto alla famiglia, nelle ore libere dagli impegni scolastici fa la cameriera in un bar insieme all’amica Marta, che ha 3 anni più di lei.

Le due amiche lavorano per lo stesso numero di ore, hanno la stessa esperienza, le stesse competenze e svolgono la stessa mansione ma, al momento di ricevere la retribuzione, il datore di lavoro versa a Vanessa una somma inferiore del 20% rispetto a quella corrisposta a Marta.

Risolvi il caso

Consulta l’articolo 37 della Costituzione e rispondi: il datore di lavoro ha agito in modo conforme al testo costituzionale?

112 Unità 1 I principi costituzionali
NELLA REALTÀ

5 Il principio di eguaglianza

Immagina di accompagnare uno dei tuoi genitori in un ufficio pubblico e di essere in fila in attesa del vostro turno. Come ti sentiresti se a un certo punto arrivasse qualcuno, saltasse la fila e l’impiegato dell’ufficio lo facesse passare senza nessun problema? Sicuramente ti darebbe molto fastidio e ti sembrerebbe una vera e propria ingiustizia, perché dovremmo essere trattati tutti allo stesso modo senza favoritismi e, in generale, senza distinzioni. Ed è giusto così, ecco perché il principio di eguaglianza si pone a fondamento della nostra società e del nostro ordinamento giuridico.

Il cuore della nostra Costituzione, l’articolo 3, scolpisce un’idea, un’aspirazione, una speranza antica quanto l’uomo: l’eguaglianza.

Ma che cos’è l’eguaglianza? Non è forse vero che siamo tutti diversi? Siamo diversi per aspetto esteriore e per inclinazioni, per genere e per età: nessuno al mondo è la fotocopia di un altro. Tutte queste sono diseguaglianze naturali, contrapposte alle diseguaglianze sociali, che invece distinguono le persone per ricchezza, posizione sociale, reputazione, in una parola per il potere che ciascuno esercita sugli altri.

Il diritto può cercare di evitare entrambi i tipi di diseguaglianza in due modi opposti: stabilendone l’irrilevanza, e quindi vietando ogni forma di discriminazione basata sulle differenze naturali o sociali (eguaglianza formale), oppure applicando un particolare trattamento giuridico a chi, a causa di tali differenze, viene a trovarsi in una posizione di svantaggio (eguaglianza sostanziale).

Ci sono situazioni, infatti, che richiedono necessariamente un trattamento differenziato tra le persone.

Per esempio se sei all’ingresso di un pronto soccorso, in attesa del tuo turno da tempo, ma arriva all’improvviso una persona con una grave patologia che richiede un intervento urgente, non ci sarebbe alcuna violazione del principio di eguaglianza nel suo passare davanti a tutti gli altri in attesa. Il principio di eguaglianza a volte richiede che sia previsto un trattamento differenziato nei confronti di chi si trova in una condizione di maggiore difficoltà.

L’eguaglianza formale | Come abbiamo visto, l’eguaglianza è una medaglia a due facce, che corrispondono ai due commi dell’articolo 3 e nell’insieme esprimono il senso di giustizia che anima la nostra Carta costituzionale.

In base al principio di eguaglianza formale, «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali» (art. 3 Cost., comma 1).

Il principio di eguaglianza formale è riflesso nella scritta che compare in ogni Tribunale: «La legge è uguale per tutti». Questo significa che nessuno è al di sopra della legge, ma

L’eguaglianza nei parcheggi

La foto mostra alcuni parcheggi riservati a una particolare categoria di persone.

Applica

• Di quali persone si tratta?

• La disposizione in base alla quale sono stati creati questi posti riservati è contraria al principio costituzionale di eguaglianza? Perché?

1 Vero o falso?

a Il principio di eguaglianza è un principio cuore della nostra Costituzione. VF

b Le diseguaglianze naturali sono contrapposte alle diseguaglianze sociali. VF c Il principio di eguaglianza serve a mettere in evidenza le diseguaglianze naturali. VF

113 3
NELLA REALTÀ

2 Completo

a L’ è una medaglia a due facce, entrambe espresse nell’art.

3 Cost.

b Il principio di eguaglianza mira a contrastare qualsiasi forma di discriminazione.

anche che nessuno è al di sotto della legge, nessuno può subire discriminazioni per le sue idee politiche, per la sua fede religiosa, l’orientamento sessuale o per i suoi tratti somatici.

L’eguaglianza sostanziale | L’eguaglianza puramente formale non tiene conto delle diseguaglianze di fatto che ci dividono e da qui, perciò, nasce la spinta a rendere effettiva l’eguaglianza, altrimenti destinata a rimanere sulla carta. Ecco allora spiegata l’importanza del secondo comma dell’articolo 3.

In base al principio di eguaglianza sostanziale, «È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese» (art. 3 Cost., comma 2).

Lo Stato, insomma, deve intervenire attivamente per rimuovere le diseguaglianze presenti nella società e garantire a tutti i cittadini di esercitare pari diritti. In sostanza l’eguaglianza:

Ӷ in senso formale, garantisce che tutti abbiano pari opportunità e che le caratteristiche personali non siano fonte di discriminazione in negativo;

Ӷ in senso sostanziale, può giustificare discriminazioni in senso positivo, correzioni per rimediare a una condizione sfavorevole in cui alcune persone si trovano.

Con riferimento all’ultimo punto, vengono allora in gioco le azioni positive, come nel caso dell’introduzione delle norme per l’abbattimento delle barriere architettoniche, così da rendere ogni edificio, compresa la tua scuola, accessibile a tutti.

Per esempio immagina due studenti molto bravi e con la stessa media che superano gli esami con eguale profitto, ma uno con le possibilità economiche per studiare e uno, invece, proveniente da una famiglia con disagi economici. Il principio di eguaglianza sostanziale impone allo Stato di rimuovere un ostacolo (in questo caso di tipo economico, esentando il secondo studente dal pagamento delle tasse) che impedisce allo studente con difficoltà economiche di proseguire liberamente gli studi e di costruirsi un futuro.

c Il principio di eguaglianza mira ad assicurare pari opportunità per tutti. formale

EGUAGLIANZA distinta in

si tutela

sostanziale si tutela

Una selezione tutta al maschile

Ti è mai capitato che il tuo genere di appartenenza potesse essere un ostacolo o un motivo di discriminazione per aspirare a qualcosa, che fosse un posto in una squadra sportiva o in un gruppo di studio?

Un’azienda sta selezionando del personale da impiegare nel suo reparto informatico. Carlotta si presenta alle selezioni ma il capo del personale le dice che la ricerca è limitata a lavoratori di sesso maschile.

Risolvi il caso

Ritieni che in questo caso il principio dell’eguaglianza formale sia stato rispettato? Motiva la tua risposta.

con eguaglianza davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali

rimuovendo gli ostacoli di ordine economico e sociale

Le tutele per le donne lavoratrici

La legislazione italiana prevede particolari tutele a favore delle donne lavoratrici, in particolar modo in caso di maternità. A questo proposito, l’articolo 37 della Costituzione afferma: «La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l’adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione».

Indaga

Pensi che sia giusto offrire protezioni speciali alla donna che lavora, in quanto madre, e al bambino? Motiva la tua risposta e discutine in classe.

114 Unità 1 I principi costituzionali

6 Il principio di solidarietà

Se pensi alla tua famiglia, ai tuoi amici e ai tuoi compagni di scuola, ti rendi subito conto che i rapporti tra di voi sono legati da responsabilità reciproche, come quelle dei genitori nei confronti dei figli oppure dei fratelli e sorelle o degli amici tra loro.

Il principio di solidarietà afferma infatti che ogni cittadino ha una responsabilità personale nei confronti degli altri, verso la comunità di cui fa parte.

La solidarietà che dovrebbe legarci gli uni agli altri discende dal fatto che la nostra esistenza si consuma all’interno di una società civile, e nessuna società può sopravvivere se fra le persone che la compongono prevalgono gli istinti egoistici o le sopraffazioni.

Il principio di solidarietà affonda le sue radici nell’articolo 2 della Costituzione, dove i diritti inviolabili si coniugano all’adempimento dei «doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale», anche con il fine di tendere all’eguaglianza sostanziale fra cittadini. Il principio di solidarietà emerge anche dal catalogo dei doveri costituzionali:

Ӷ il dovere di svolgere un’attività lavorativa (art. 4);

Ӷ il dovere di mantenere i figli (art. 30);

Ӷ il diritto-dovere di voto (art. 48);

Ӷ il dovere di difendere la Patria (art. 52) e di fedeltà alla Repubblica (art. 54);

Ӷ il dovere di concorrere alle spese pubbliche attraverso l’imposizione tributaria (art. 53).

CITTADINANZA DIGITALE

L1 Scelgo

Il dovere costituzionale di concorrere alle spese pubbliche è espressione del principio:

a personalista

b di eguaglianza

c di solidarietà d lavorista

Hate speech e parole ostili in Rete

o sviluppo di Internet ha incrementato notevolmente le possibilità di interagire con gli altri, di condividere contenuti e opinioni personali in modo aperto e libero, ma a volte questa libertà di espressione è usata in modo improprio da quanti, protetti dall’anonimato, diffondono pregiudizi o incitano e giustificano l’intolleranza e l’odio verso altre persone. Donne, immigrati, omosessuali sono categorie spesso bersagliate sul web, vittime di frasi e commenti offensivi e discriminatori.

Per contrastare le varie forme di intolleranza che inquinano il web e minacciano le stesse basi della democrazia, il Consiglio d’Europa ha lanciato una campagna tesa a promuovere una corretta educazione all’uso dei media e di Internet e a coinvolgere i giovani nella difesa dei diritti umani, nel mondo digitale così come in quello materiale. Tra le varie iniziative, c’è anche la creazione di un movimento, il No Hate Speech Movement, il cui scopo è individuare e contrastare “discorsi di odio” e intolleranza in Rete, promuovendo attivamente fra i giovani una cultura fondata sul rispetto reciproco.

Vorresti dare un tuo personale contributo alla causa del No Hate Speech Movement?

1 Vai sul sito del movimento No Hate Speech e, con l’aiuto dell’insegnante di inglese, naviga nelle pagine in lingua inglese. Se lo desideri, avrai la possibilità di partecipare attivamente al progetto del Consiglio europeo.

2 Hai mai sentito parlare del Manifesto della comunicazione non ostile, riportato qui sotto?

Manifesto della comunicazione non ostile

1. Virtuale è reale

2. Si è ciò che si comunica

3. Le parole danno forma al pensiero

4. Prima di parlare bisogna ascoltare

5. Le parole sono un ponte

6. Le parole hanno conseguenze

7. Condividere è una responsabilità

8. Le idee si possono discutere. Le persone si devono rispettare

9. Gli insulti non sono argomenti

10. Anche il silenzio comunica

Svolgi le attività proposte nel QR code per saperne di più e riflettere sulla comunicazione in Rete.

115 3

1 Vero o falso?

a Lo Stato italiano si definisce uno stato confessionale. VF

b Secondo l’art. 7

Cost. lo Stato e la Chiesa cattolica sono indipendenti e sovrani. VF

c In base al principio di laicità tutte le confessioni sono egualmente libere per legge. VF

7 Il principio di laicità

L’Italia è un Paese in cui la maggior parte delle persone religiose sono cattoliche, ma i cattolici non sono gli unici a vivere sul nostro territorio nazionale. Probabilmente nella tua quotidianità hai modo di incrociare qualcuno di fede diversa o non credente. Per noi è la normalità perché l’ordinamento italiano si basa sul principio di laicità, ma non in tutto il mondo è concessa questa varietà di credo sul territorio.

In base al principio di laicità lo Stato italiano garantisce la libertà di religione, ma non si interessa degli affari religiosi e non ne è condizionato.

L’aggettivo “laico” si contrappone a “confessionale”, che a sua volta evoca l’appartenenza a una confessione religiosa; laicità significa quindi indipendenza rispetto alle scelte della Chiesa cattolica (a cui lo Stato repubblicano riconosce una posizione speciale per ragioni storiche) o delle altre religioni.

Così, l’articolo 7 afferma che «Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani»; e l’8 aggiunge: «Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano».

Lo strumento normativo che regola i rapporti fra autorità statali e i fedeli delle diverse religioni è un accordo recepito dalla legge, che può essere un concordato o un’intesa, a seconda che la stipula avvenga con un culto cattolico o non cattolico.

Lo Stato può raggiungere intese solo con le confessioni che abbiano ottenuto il riconoscimento della personalità giuridica. L’esercizio della libertà religiosa viene comunque garantito a tutte le confessioni religiose, anche a quelle non riconosciute.

PRINCIPIO DI LAICITÀ

garantisce

indipendenza dello Stato dalla Chiesa

Il crocifisso a scuola

Secondo un’indagine dell’ufficio regionale scolastico (URS) dell’Emilia-Romagna, a seguito di una richiesta di chiarimenti di diversi dirigenti scolastici, in Italia sono vigenti delle disposizioni che prevedono l’affissione del crocifisso nelle aule e tale affissione non deve ritenersi lesiva del principio di libertà religiosa.

Rifletti

• Secondo te, l’esposizione di simboli religiosi nelle scuole pubbliche italiane potrebbe essere giudicata in contrasto con il principio costituzionale di laicità? Perché?

• Discutine in classe con i tuoi compagni e l’insegnante.

libertà di religione

116 Unità 1 I principi costituzionali
NELLA REALTÀ

8 Il principio di legalità

Quante volte ti sarà capitato di dover rispettare una norma (portare il casco, pagare il biglietto dell’autobus ecc.) e di chiederti: perché devo comportarmi proprio in questo modo?

Ogni norma che impone un certo comportamento deve trovare fondamento in una legge dello Stato.

Dice l’articolo 23 della Costituzione: «Nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge». Ciò significa che nessuna imposizione può provenire da autorità diverse dallo Stato e dalle sue leggi.

Per esempio serve una legge per imporre il servizio militare (ossia una prestazione “personale”), per obbligare al pagamento di una tassa (prestazione “patrimoniale”), per comprimere le libertà degli individui secondo quanto stabiliscono gli articoli 13 e seguenti.

In queste norme si riflette il principio di legalità, cardine dello Stato di diritto, che è sottoposto al dominio della legge e che ha due varianti diverse.

La prima forma di legalità è la legalità formale, in cui la legge attribuisce i poteri di compiere atti alle amministrazioni (come attribuire al Comune la facoltà di emettere una determinata ordinanza in materia di viabilità sulle strade). La seconda forma di legalità è la legalità sostanziale, in cui la legge non solo descrive tali poteri attribuiti per la creazione di atti e provvedimenti, ma lo fa con un livello di precisione in più, specificando il contenuto e lo scopo dei singoli atti che le amministrazioni possono compiere.

PRINCIPIO DI LEGALITÀ

che si distingue in

I1 Completo

a Per il principio di il potere non può essere esercitato in modo arbitrario.

b Ogni Stato di diritto è sottoposto al dominio della

c Il principio di legalità si esprime in due forme: legalità e legalità

legalità formale

CITTADINANZA DIGITALE

legalità sostanziale

Internet, un diritto umano a rischio

diritti dell’essere umano valgono anche quando si è connessi al web. Impedire o limitare l’accesso alla Rete equivale a negare libertà e diritti ritenuti inviolabili dalle Costituzioni democratiche, come la libertà di espressione, il diritto all’informazione, all’istruzione, all’eguaglianza, tutte componenti indispensabili per il pieno sviluppo della persona umana. A stabilirlo è una risoluzione dell’ONU del 2016, Promotion, Protection and Enjoyment of Human Rights on Internet (“Promozione, protezione e godimento dei diritti umani su Internet”), che afferma chiaramente come la natura globale e aperta di Internet deve essere riconosciuta quale forza trainante dello sviluppo sociale, culturale, economico e politico della comunità internazionale.

Il mondo, però, è spaccato in due: i Paesi più ricchi godono di tutte le opportunità offerte dal web, mentre i Paesi più poveri restano inesorabilmente indietro. Se questo “divario digitale” (digital divide) non viene colmato, le più elementari forme di esercizio della cittadinanza online resteranno un privilegio per pochi.

Venendo a un ambito più ristretto, anche in Italia c’è il problema del digital divide. A questo proposito un progetto governativo, il Piano strategico banda ultralarga, mira a estendere e ad ammodernare le reti di telecomunicazione così da favorire la crescita dell’intero “sistema Paese”.

1 Quali sono gli obiettivi di copertura progressivi previsti per la tua Regione dal Piano strategico banda ultralarga? Perché questa scheda si intitola “Internet, un diritto umano a rischio”?

Scoprilo nel QR code e procedi con le attività proposte per approfondire il tema di Internet, diritti umani e digital divide

2 Debate in classe

“Impedire o limitare l’accesso alla Rete equivale a negare libertà e diritti fondamentali”.

Dividetevi in due gruppi: il primo gruppo argomenterà per sostenere l’affermazione, il secondo per confutarla.

117 3

CLIL

Eguaglianza: equality Democrazia: democracy

1 Completo a L’art. 11 Cost. afferma il principio

b I padri costituenti hanno fatto della un bene supremo da proteggere.

c Il della guerra ha permesso all’Italia di aderire alle Nazioni Unite.

9 Il principio pacifista

Non è sempre possibile andare d’accordo con tutti, lo sai bene: in famiglia, a scuola, tra amici, è normale che ci siano momenti di disaccordi, magari anche di litigate. Quello che è importante, in quei momenti, è ricordarsi di risolvere il conflitto in modo civile, mai con la violenza fisica o con aggressioni verbali violente e dolorose. Perfino la Costituzione si esprime rispetto ai conflitti che possono sorgere con altri Stati.

L’articolo 11 proclama con forza il ripudio nei confronti della guerra sia come strumento di offesa sia come strumento per risolvere le controversie con gli altri Paesi: «L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali».

L’articolo 11 fu pensato perché i nostri padri costituenti avevano ben presente che cosa volesse dire vivere una situazione di conflitto a livello internazionale. L’Assemblea costituente ha, infatti, introdotto un vero e proprio principio pacifista per tenere lontana quella guerra da cui l’Italia era uscita distrutta e nei cui confronti tutte le forze politiche fecero fronte comune. Non solo questo principio serviva per ribadire la chiara volontà di non ripetere gli errori del passato ma si poneva come base per stringere relazioni costruttive con le organizzazioni internazionali che avevano come scopo la pace e la giustizia tra i Paesi. L’articolo 11 favorì infatti l’adesione dell’Italia alle Nazioni Unite che richiedevano come condizione di ammissione l’essere “amante della pace”.

Nello scenario storico del secondo dopoguerra si inserisce anche l’inclusione tra i principi fondamentali della Costituzione dell’art. 12: «La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni».

Nelle intenzioni dei costituenti, infatti, il motivo alla base della descrizione del tricolore italiano all’interno della carta costituzionale era il voler impedire che qualche forza politica potesse, peraltro con una legge ordinaria, modificare la bandiera nazionale introducendo i simboli delle proprie ideologie.

unificazione nazionale tricolore italiano ripudio della guerra

Il tricolore

Durante le competizioni sportive, le manifestazioni e tutte le volte in cui le persone si sentono di esprimere la propria appartenenza alla società italiana, il nostro tricolore viene sbandierato con gioia e orgoglio.

Indaga

Con una ricerca in Rete, scopri le origini della nostra bandiera e le modifiche che ha subito nel tempo.

Oltre alla bandiera, c’è un’altra cosa che ci unisce tutti e che cantiamo nelle occasioni più diverse: l’inno nazionale. Il nostro inno, l’Inno di Mameli, non trova un chiaro

riconoscimento nella Costituzione, ma è stato reso ufficialmente inno nazionale nel 2017 con una legge dedicata.

Indaga

• Con una ricerca in Rete scopri il testo integrale dell’inno e la storia della sua creazione.

• Confrontati con i tuoi compagni: capite tutto il testo?

E lo ricordate già a memoria?

118 Unità 1 I principi costituzionali
NELLA
REALTÀ
PACIFISTA
PRINCIPIO

VIDE d’AUTORE

Che cos’è l’eguaglianza?

Hai studiato che l’essere umano, per stare bene nella società, ha bisogno di un diritto che garantisca pace sociale, libertà ed eguaglianza. Per questo motivo, uno dei principi fondamentali della nostra Costituzione è quello di eguaglianza, contenuto nell’art. 3.

L’eguaglianza è un ideale, una situazione che si vuole si realizzi, non è un dato di realtà; nella realtà, infatti, ci sono grandi differenze tra gli uomini, alcune sono create dalla natura, altre sono originate dalla società. Il diritto vuole modificare la realtà e lo fa sia con punizioni sia con premi. Il diritto infatti ha due “anime”: quella del diritto tradizionale, che scoraggia i comportamenti indesiderati castigandoli con una punizione, e quella del diritto premiale, che incoraggia i comportamenti virtuosi, gratificando con una ricompensa chi li tiene.

Quale eguaglianza

vuole realizzare la Costituzione?

Per contrastare le diseguaglianze la Costituzione stabilisce due regole:

1. nessuno è al di sopra della legge (ma neppure al di sotto);

2. bisogna combattere le diseguaglianze di fatto. Per combattere le diseguaglianza di fatto, il legislatore deve livellare le situazioni dei diversi cittadini, ma questo livellamento non può essere totale: la legge deve trattare in modo eguale situazioni eguali e deve trattare in maniera diversa situazioni diverse. Questo significa che la legge deve combattere solo le diseguaglianze ingiuste in modo da assicurare l’eguaglianza dei punti di partenza. I punti di arrivo possono essere anche molto diversi, l’importante è che le differenze dipendano dal merito.

ASCOLTA quello che l’Autore ha da dire in merito e poi FAI IL PUNTO.

▶ Che cosa sono le azioni positive in materia di eguaglianza? Sai fare qualche esempio?

▶ Un insegnante quando adopera la logica del diritto punitivo e quella del diritto premiale nei confronti dei suoi studenti?

▶ Che cosa significa eguaglianza dei punti di partenza?

▶ Quali sono, secondo te, le diseguaglianze ingiuste?

▶ Quali sono, secondo te, le diseguaglianze irrilevanti, su cui la legge non deve intervenire?

▶ In classe, confrontate le vostre risposte alle domande e raccogliete in una tabella con due colonne i casi di diseguaglianze ingiuste e diseguaglianze irrilevanti.

FAI IL PUNTO

LEZIONE DIGITALE

1 Ripassa i temi fondanti con la lezione digitale “Struttura e fondamenti della Costituzione”.

2 Leggi e completa questa pagina.

ô Qual è il significato del principio democratico?

Il principio democratico è contenuto nel articolo della Costituzione che richiede che il potere politico si fondi sulla popolare («la sovranità appartiene al popolo»).

ô In quale modo il principio personalistico e quello lavorista rappresentano i tratti distintivi, insieme al principio democratico, della nostra Costituzione?

L’art. 2 descrive il principio personalistico, affermando che la Repubblica riconosce e garantisce i , preesistenti allo Stato, di ogni singolo essere umano sia in chiave («come singolo») sia in chiave («nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità»). L’individuo è quindi il centro del sistema giuridico, anche prima dello Stato. Il lavoro assume un’importanza primaria rispetto alla vita dei singoli individui: il principio lavorista afferma proprio la centralità del lavoro nell’ordinamento della Repubblica come strumento di , realizzazione e contributo alla società nel suo complesso. La Costituzione riconosce un vero e proprio diritto al lavoro, sancito dall’articolo 4 e tutelato da numerose norme in materia di , settimanale, tutela del lavoro minorile, e malattia del lavoratore.

ô Quali sono le due dimensioni del principio di eguaglianza?

L’art. 3 contiene due commi a cui corrispondono i due volti dell’eguaglianza:

ôeguaglianza in forza della quale tutti i cittadini sono eguali davanti alla legge senza distinzione, e quindi senza alcuna possibile discriminazione, con riferimento alla lingua, alla religione e a ogni caratteristica personale;

ôeguaglianza sostanziale che mira a eliminare le diseguaglianze di fatto di cui l’eguaglianza formale non tiene conto, per cercare di rendere effettiva l’eguaglianza per tutti attraverso la degli ostacoli di ordine economico e sociale di cui parla l’art. 3, comma 2.

ô A che cosa si riferisce il principio di solidarietà?

Il principio di solidarietà afferma che ogni cittadino ha una nei confronti degli altri, cioè verso la comunità di cui fa parte. Le norme che contengono questo principio sono l’art. 2 che parla dei doveri inderogabili di politica, economica e sociale tra i cittadini e la lunga lista dei doveri costituzionali presenti nella Costituzione.

ô Qual è il contenuto del principio di laicità?

L’ordinamento italiano si basa sul principio di laicità: lo Stato la libertà di religione, ma non si interessa né è condizionato dagli affari religiosi. Lo Stato rimane in sostanza rispetto alle questioni religiose.

120
Guarda la lezione digitale, svolgi i quick test, mettiti alla prova con il compito di realtà
3 Ripassa l’unità con le audio mappe contenute nel QR code della pagina accanto.

PRINCIPI COSTITUZIONALI

L’UNITÀ IN AUDIO MAPPE

Per ripassare, guarda le mappe, ascoltando le sintesi audio dell’unità

Principio democratico

Principio personalista

Principio di eguaglianza

Principio lavorista

Principio di laicità

Principio di legalità

Principio pacifista

secondo cui secondo cui

che si articola in

secondo cui

secondo cui secondo cui

secondo cui

art. 1 «la sovranità appartiene al popolo»

Aart. 3, c.1 Uguaglianza formale: «Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge»

art. 2

«La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo»

La persona è al centro del sistema e viene prima dello Stato

che riconosce anche

Principio di solidarietà parlando di

art. 2

«[…] doveri inderogabili di solidarietà politica, economica, sociale»

art. 3, c. 2 Uguaglianza sostanziale: «È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che limitano la libertà e l’eguaglianza dei cittadini»

art. 4

art. 7 «Lo Stato e la Chiesa sono […] indipendenti e sovrani»

«La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendono effettivo questo diritto»

prevedendo anche

garanzie per

• retribuzione adeguata

• ferie

• malattia

• parità di trattamento

• lavoro minorile

• casi di disoccupazione

art. 8 «Tutte le confessioni sono egualmente libere davanti alla legge»

art. 11

«L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali»

art. 23 «Nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge»

si articola in due forme

legalità formale: la legge deve attribuire alle amministrazioni il potere di compiere atti

legalità sostanziale: la legge deve specificare contenuto e scopo degli atti

121

VERIFICO CONOSCENZE E ABILITÀ

VERO O FALSO?

1 I rapporti tra lo Stato e i culti religiosi non sono regolati, perché lo Stato è indipendente. VF

2 L’Italia ripudia le guerre di aggressione. VF

3 Il riconoscimento dei diritti inviolabili c’è solo a seguito dell’adempimento dei doveri inderogabili. VF

4 Le azioni positive mirano a ristabilire condizioni di equità in nome del principio di eguaglianza sostanziale. VF

5 Ogni imposizione deve trovare fondamento in una legge dello Stato. VF

6 Secondo il principio personalista, l’uomo è titolare di diritti “inviolabili” che solo lo Stato può eliminare. VF

7 La religione cattolica è l’unica religione di Stato. VF

8 L’eguaglianza sostanziale impone un trattamento identico per tutti gli individui. VF

9 In base al principio di laicità lo Stato si astiene dall’intervenire nelle questioni strettamente religiose. VF

10 I diritti inviolabili preesistono allo Stato. VF

11 Le donne, in quanto tali, non possono esercitare la professione di magistrato. VF

12 Il dovere di educare e mantenere i figli risponde al principio di legalità.

13 Il tricolore italiano è descritto precisamente all’interno del testo costituzionale: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.

SCELGO

1 In base al principio democratico:

a il potere politico è fondato sulla volontà popolare b il potere giuridico deve prevedere sanzioni per la violazione delle norme

c il potere giuridico è esercitato illimitatamente dal popolo

VF

VF

d il potere politico è fondato sulla volontà del Capo di Stato eletto dal popolo

2 L’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici pubblici rappresenta:

a un’azione positiva che esprime l’eguaglianza sostanziale

b un’azione positiva che esprime l’eguaglianza formale

c una misura positiva a sostegno del principio personalista d il principio per cui “la legge è uguale per tutti”

3 La Costituzione prevede che il lavoro:

a sia un diritto ma non anche un dovere

b sia un diritto e un obbligo

c sia un diritto e un dovere

d sia un diritto e un servizio, oltre che un obbligo

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COMPLETO (attenzione ai distrattori)

confessionale / formale / individui / intese / inviolabili / lavoro / legge / naturali / personalità giuridica / principi / sociali / solidarietà / sostanziale / storiche / trasparenza / persone

1 In base alla nostra Costituzione, i diritti dell’uomo sono riconosciuti non solo ai cittadini, ma a tutte le

2 “La legge è uguale per tutti” è la classica affermazione del principio di eguaglianza , tuttavia l’impegno dello Stato non si esaurisce così e grazie all’eguaglianza può intervenire applicando un trattamento giuridico differenziato a chi, a causa di tali differenze, si trova in una posizione di svantaggio.

3 Per ragioni lo Stato riconosce una posizione speciale alla Chiesa cattolica, ma non si può definire uno Stato e resta indipendente nei confronti di tutte le confessioni religiose.

4 Il principio lavorista afferma la centralità del per la Repubblica e nella vita dei singoli , come servizio per il progresso della società e occasione di realizzazione e di sostentamento del singolo.

5 Per regolare i rapporti con le confessioni religiose lo Stato raggiunge , tuttavia può farlo solo con le confessioni che abbiano ottenuto il riconoscimento della

6 Per imporre una nuova tassa o ristabilire l’obbligo del servizio militare serve necessariamente una

7 Il principio di è correlato al dovere costituzionale di concorrere alle spese pubbliche attraverso l’imposizione tributaria.

8 Il rispetto del principio democratico non si esaurisce nella sovranità del popolo, ma comporta la nei modi di esercizio del potere politico.

9 Le diseguaglianze sono le differenze che ci distinguono gli uni dagli altri per genere, età ecc., mentre quelle per il potere che ciascuno esercita sugli altri.

COLLEGO (Fai attenzione a riempire tutti i campi)

1 Principio personalista

□ Art. 3, c. 2

2 Principio democratico □ Art. 11

3 Principio di eguaglianza formale □ Art. 23

4 Principio di eguaglianza sostanziale □ Art. 7

5 Principio lavorista

6 Principio di solidarietà

7 Principio di laicità

8 Principio di legalità

9 Principio pacifista

□ Art. 3, c. 1

□ Art. 2

□ Art. 1, art. 4

□ Art. 2

□ Art. 1

122 Unità 1 I principi costituzionali

SVILUPPO COMPETENZE

ANALIZZO

1 Come viene configurato il lavoro nella Carta costituzionale?

2 Che cosa hanno in comune il principio personalista e il principio di solidarietà?

RISOLVO IL CASO

1 Giuditta è stata convocata per un colloquio di lavoro nell’azienda dei suoi sogni, ma è rimasta sorpresa da come è andato l’incontro. Il responsabile delle risorse umane le ha spiegato che si è liberato un posto di lavoro, perché Daniela è stata licenziata non appena è rimasta incinta. Durante il colloquio le sono state poste molte domande personali, piuttosto che professionali, relativamente alle sue opinioni religiose e sui futuri “progetti di famiglia”. Queste domande, a detta del responsabile, servivano per inquadrarla meglio nelle sue mansioni e nella retribuzione. a Sapresti riconoscere se sono state compiute delle discriminazioni?

b In quale delle sue forme è stato violato il principio di eguaglianza?

3 Che cosa tutela il principio di legalità?

4 Come viene tutelata la pace nel nostro ordinamento?

COSTRUISCO UNA MAPPA

1 Nel corso di questa unità hai imparato nuove parole relative ai Principi fondamentali alla base della nostra Costituzione. Con le parole per te più significative, prova a costruire una mappa su quanto appreso.

2 A fronte di una grave crisi economica, le nostre autorità hanno deciso di intervenire tempestivamente evitando i tempi troppo lunghi richiesti dall’iter legislativo inviando piuttosto una lettera a tutti i cittadini in cui sono descritte le misure che hanno programmato a sostegno dell’economia, ma in cambio dichiarano di aver introdotto una nuova tassa, la “TIRIAMOCI SU!”, che tutti i cittadini hanno l’obbligo di pagare entro 7 giorni. Viene chiesta anche la disponibilità da parte di tutti i cittadini a preferire il consumo dei prodotti italiani, per favorire la crescita economica.

a Ti sembra legittimo il comportamento delle autorità italiane e la disponibilità richiesta ai cittadini? Perché?

ATTIVITÀ PLURIDISCIPLINARE

1 Lo studio delle “anime” della Costituzione ha fatto emergere le solide fondamenta su cui è stata costruita la nostra Repubblica, i nostri principi fondamentali. Questi principi però non hanno avuto sempre lo stesso riconoscimento. Nell’antico Egitto o nell’antica Roma, per esempio, era normale ci fossero gli schiavi. Come puoi mettere in relazione quanto hai studiato qui con quello che hai studiato in storia in merito ai periodi citati? Che principi venivano riconosciuti e come o a favore di chi venivano applicati?

ENGLISH CORNER

1 Choose the answer that best matches the given definition. Principle of the Italian Constitution according to which the People are the source of the authority of government.

a Principle of secularism

b Principle of equality

c Principle of solidarity

d Principle of democracy

123 3

I diritti individuali

Guarda il video

Nel video proposto sono intervistati alcuni ragazzi che partecipano a una delle giornate chiamate Fridays For Future.

• Su quali argomenti in particolare i manifestanti pongono l’attenzione?

• Secondo te sono utili iniziative come queste in cui i cittadini possano esprimere e confrontare le proprie idee e opinioni?

Usa gli strumenti del libro

• Tenendo a mente il contenuto del video, vai al paragrafo 1 e al paragrafo 5 e leggi il contenuto, individuandone i concetti principali

• Verifica di aver capito i contenuti dei paragrafi letti svolgendo l’esercizio “Scelgo”

• Per metterti alla prova svolgi la consegna n. 1 di Cittadinanza digitale – Il diritto a essere dimenticati

1 I diritti e i doveri nella Costituzione

Abbiamo detto che la Costituzione italiana, in armonia con i principi che la animano, «riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale» (art. 2).

La Costituzione dedica l’intera Parte I ai Diritti e doveri dei cittadini, facendo una distinzione fra quelli relativi ai Rapporti civili (artt. 13-28), ai Rapporti etico-sociali (artt. 29-34), ai Rapporti economici (artt. 35-47) e ai Rapporti politici (artt. 48-54).

In questa unità e nelle seguenti esamineremo i più importanti diritti e doveri costituzionali, quelli che incidono più profondamente nelle nostre vite. Iniziamo dai diritti

I diritti costituzionali possono essere suddivisi in:

• diritti individuali, attribuiti al singolo, che può esercitarli autonomamente;

• diritti collettivi, assegnati sempre al singolo, che però li può esercitare solo insieme ad altri;

• diritti sociali, attraverso i quali lo Stato mira a realizzare l’eguaglianza sostanziale. In questa unità analizzeremo i principali diritti costituzionali individuali, nelle successive due quelli collettivi e sociali e i doveri che la Costituzione riconosce, anche se in posizione meno centrale rispetto ai diritti, in capo ai cittadini.

124
U à
PARTENZA
1
AI BLOCCHI DI
2 Unità
Diritti individuali Diritti collettivi Diritti Diritti sociali Doveri

2 La libertà personale

Immagina di andare allo stadio a vedere una partita di calcio. All’uscita alcuni ragazzi prendono a sassate le vetrine dei negozi della città. Tuo malgrado ti ritrovi in mezzo ai tafferugli, così le forze dell’ordine, arrestando i responsabili, fermano anche te e ti trattengono in caserma per tutta la notte. Questo è un esempio classico di limitazione della libertà personale. Quali strumenti hai per tutelare la tua libertà personale, intesa come piena disponibilità del tuo corpo, e per impedire interferenze o limitazioni da parte di altri? In che modo la legge difende il tuo diritto di dimostrare che tu non sei colpevole e di tornare al più presto in libertà? La garanzia della libertà personale è una questione fondamentale di ogni ordinamento giuridico perché riguarda la sfera più importante della propria libertà.

Proprio per questo motivo la libertà personale è il primo e più importante fra i diritti costituzionali individuali perché costituisce il presupposto senza il quale non è possibile godere degli altri diritti di libertà.

La prima cosa da capire è che per libertà personale non si intendono tutte le libertà genericamente riconosciute alla persona, bensì una specifica forma di libertà.

La libertà personale è la libertà di disporre del proprio corpo, quindi il diritto di non subire coercizioni materiali come l’essere legati, bloccati, ammanettati, l’essere ispezionati o perquisiti, l’essere ristretti in una cella.

Secondo il primo comma dell’articolo 13 della Costituzione, «La libertà personale è inviolabile».

L’attributo di inviolabilità che la Costituzione assegna a questa libertà consiste anzitutto nel fatto che è illegale, per chiunque, imporre simili coercizioni a un altro essere umano: il Codice penale prevede infatti una serie di reati che ledono la libertà personale, come il sequestro di persona (art. 605), l’arresto illegale (art. 606), la violenza sessuale (art. 609-bis) o la riduzione in schiavitù (art. 600). Inoltre, il carattere di inviolabilità implica che non è possibile abrogare questa libertà nemmeno attraverso un procedimento di revisione costituzionale perché, se lo si facesse, verrebbero negati valori supremi della Costituzione, come la dignità umana.

I limiti | Le persone possono essere legalmente perquisite, arrestate e tenute in carcere se risulta necessario limitare la libertà personale per proteggere la collettività.

Così, l’articolo 13 della Costituzione, al secondo comma, dopo avere riaffermato la regola generale («Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale [...]»), prevede una deroga, un unico modo legittimo per arrestare, ispezionare ( per esempio prelevando le impronte digitali) o perquisire una persona: «[...] se non per atto motivato dell’autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge».

L’infanzia negata

Capita spesso di vedere per strada bambini obbligati da persone adulte a chiedere l’elemosina.

Indaga

Secondo te, in questo fenomeno si può ravvisare una violazione della libertà personale dei bambini?

• Motiva la tua risposta e, con l’aiuto dell’insegnante, discutine in classe con i compagni e le compagne.

125 3
NELLA REALTÀ

LE PAROLE DEL DIRITTO

Ordinanza di custodia cautelare: atto dell’autorità giudiziaria che comporta la restrizione della libertà personale di un soggetto prima che questi sia condannato.

1 Completo

a La libertà personale è il primo e più importante diritto

b Secondo l’articolo 13, primo comma, Cost.: «La libertà personale è ».

c Nessuno può essere privato della libertà personale, salvo nei casi previsti dalla

Esiste quindi un procedimento ordinario che permette agli organi dello Stato di limitare la libertà personale, ma nel rispetto di due fondamentali garanzie, che servono a prevenire gli abusi e gli arbitri da parte delle forze dell’ordine o dei magistrati:

Ӷ una riserva di legge prevista dall’articolo 13, secondo comma, che afferma che solo una legge approvata dal Parlamento o un atto con forza di legge (decreto legislativo o decreto legge) possono stabilire in via generale e astratta limiti alla libertà personale. Per esempio il legislatore stabilisce i casi in cui si può arrestare una persona prima che sia condannata con sentenza definitiva se esistono gravi indizi di colpevolezza per un reato in caso di pericolo di fuga dell’indagato visto che la riserva di legge riguarda, innanzitutto, la determinazione dei comportamenti da considerare come reati;

Ӷ una riserva di giurisdizione per la quale solo un giudice, attraverso un atto obbligatoriamente motivato, può applicare in concreto la legge stabilendo che qualcuno debba essere sottoposto a limitazione della libertà personale ( per esempio nei casi di ispezione).

Esistono però situazioni straordinarie nelle quali non è possibile attendere che il giudice emetta l’atto. Per esempio pensa a un rapinatore che stia fuggendo da una banca subito dopo aver sottratto del denaro: se il poliziotto che interviene dovesse prima recarsi in Tribunale per ottenere dal magistrato l’ordinanza di custodia cautelare, che gli consente di privare l’imputato della libertà prima della sentenza di condanna, il suo intervento sarebbe inutile.

Per affrontare queste situazioni particolari, il terzo comma dell’articolo 13 prevede un procedimento straordinario: «In casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge, l’autorità di pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori, che devono essere comunicati entro quarantotto ore all’autorità giudiziaria e, se questa non li convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di ogni effetto».

In casi eccezionali previsti dalla legge, quindi, le forze dell’ordine possono limitare temporaneamente la libertà personale.

Il giudice dovrà valutare se le forze dell’ordine hanno agito in modo legittimo ed eventualmente convalidare l’arresto o la perquisizione. Nel nostro esempio, quindi, il poliziotto potrà arrestare subito la persona colta sul fatto, in flagranza di reato, ma entro 48 ore dovrà informare il magistrato il quale, nelle successive 48 ore, deciderà se confermare l’arresto o rimettere in libertà il presunto rapinatore.

È da notare che anche in questa ipotesi entrambe le garanzie costituzionali rimangono in vigore: nulla cambia per la riserva di legge e l’intervento del giudice (richiesto dalla riserva di giurisdizione) è comunque necessario, benché dopo l’arresto.

Ora sei in grado di rispondere alle domande che erano state poste all’inizio del paragrafo, nell’esempio dell’arresto dopo una partita di calcio. La Costituzione garantisce la tua libertà personale prevedendo che quel provvedimento di arresto, preso dalle forze

In arresto o in libertà

La mattina del 5 maggio alcuni agenti di polizia in borghese arrestano uno spacciatore che incautamente ha offerto loro della droga ritenendoli dei normali passanti. Nel pomeriggio danno notizia dell’arresto al magistrato competente che, a causa di una serie di impegni, riesce a convalidarlo solo due giorni dopo.

Risolvi il caso

Lo spacciatore resterà in stato di fermo o sarà rimesso in libertà? Motiva la tua risposta.

126 Unità 2 I diritti individuali
NELLA REALTÀ

dell’ordine per fermare i tafferugli, sia convalidato da un magistrato il quale valuterà in maniera indipendente, oggettiva e in tempi brevissimi tutti gli elementi a disposizione per verificare se effettivamente ti eri trovato in quella situazione per caso e senza alcuna responsabilità da parte tua.

La libertà di domicilio

Di fronte a persone che, con un pretesto qualsiasi, chiedono di entrare in casa tua, tu hai il diritto di non farli entrare. Questo perché la Costituzione tutela la libertà di domicilio, ossia il luogo nel quale ciascuno vive e svolge le proprie attività, al pari della libertà personale, quasi come se ne fosse una estensione.

Secondo la nostra Costituzione, «Il domicilio è inviolabile» (art. 14, comma 1), intendendo per domicilio non solo la propria casa bensì qualsiasi luogo in cui ci si possa isolare dall’esterno, come una tenda da campeggio o una camera d’albergo. Persino le forze dell’ordine non possono violare questa libertà se non rispettando le regole che abbiamo già visto per la libertà personale.

Lo stesso articolo 14, infatti, impone il divieto di «eseguire ispezioni o perquisizioni o sequestri, se non nei casi e modi stabiliti dalla legge» e secondo le stesse garanzie previste per la tutela della libertà personale (art. 14, comma 2). Ci sono dei casi, previsti comunque dalla legge, in cui a specifici organi della pubblica amministrazione è consentito l’accesso per verifiche e controlli per motivi di sanità o di incolumità pubblica senza le garanzie previste per l’attività di polizia: per esempio, pensa ai controlli fatti per verificare il rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro o dei requisiti igienici dei luoghi aperti al pubblico (art. 14, comma 3).

3 La libertà di circolazione e soggiorno

Quando decidi di fare una passeggiata al parco, di visitare un museo o di trascorrere una giornata al mare tu non fai altro che godere di un diritto ormai sancito dalla nostra Costituzione ma che ha una storia molto lunga di lotte e rivendicazioni. Durante l’emergenza Covid-19 hai potuto sperimentare in maniera molto diretta che cosa significhi limitare questa libertà: infatti non era consentito uscire di casa se non per fare la spesa o per esigenze improrogabili di salute o di lavoro.

La libertà di circolazione e soggiorno difende l’individuo dalle limitazioni e dalle interferenze che possano impedirgli di spostarsi liberamente da un posto all’altro o di decidere dove andare ad abitare e lavorare.

Il divieto di trasferta

Una limitazione alla libertà di circolazione molto discussa riguarda le trasferte dei tifosi delle squadre di calcio, che i Questori possono decidere di vietare.

Indaga

• Secondo te, in quali circostanze questo divieto è legittimo?

• Nel QR code leggi la normativa contro la violenza negli stadi e svolgi le attività proposte.

LE PAROLE DEL DIRITTO

Sequestro: provvedimento dell’autorità giudiziaria che rende indisponibile un bene a chi lo detiene.

1 Vero o falso?

a La libertà di domicilio è un’estensione della libertà personale. VF

b La parola “domicilio” nell’art. 14 Cost. è da interpretare in senso ampio. VF

c Le forze dell’ordine non possono violare la libertà di domicilio. VF

127 3
NELLA REALTÀ

1 Scelgo

A garanzia della libertà di circolazione e soggiorno la Costituzione ha previsto:

a un divieto generale per le limitazioni fondate sulla religione

b una riserva di giurisdizione

c sia una riserva di giurisdizione, sia una riserva di legge

d una riserva di legge rinforzata

Secondo la nostra Costituzione, «Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche» (art. 16, comma 1); «Ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo gli obblighi di legge» (art. 16, comma 2). È da notare che, mentre la libertà personale e quella di domicilio valgono per tutte le persone, la libertà di circolazione e soggiorno è un diritto riconosciuto espressamente solo ai cittadini italiani, e dunque può venire disciplinato in modo più severo nei confronti degli stranieri.

In base al principio di eguaglianza formale, però, ciò può avvenire solo se il diverso trattamento previsto per il cittadino straniero è “ragionevole” rispetto a quello stabilito per l’italiano.

I limiti | A differenza della libertà personale, per le limitazioni della libertà di circolazione e soggiorno è prevista solo una riserva di legge, che in questo caso però è “rinforzata” dal fatto che la Costituzione consente alla legge di stabilire limitazioni alla libertà solo «in via generale» (la limitazione deve cioè riguardare tutti o una particolare categoria di persone, e non singoli individui) e solo per motivi di sanità o di sicurezza.

Per esempio in caso di una grave epidemia virale, come è accaduto nel nostro Paese e in tutto il mondo con la pandemia da Covid-19, i cittadini possono subire limiti negli spostamenti sul territorio nazionale e i malati possono essere messi in isolamento per evitare che il virus si propaghi.

A completare questa disciplina, l’articolo 16 della Costituzione vieta espressamente qualunque restrizione basata su ragioni politiche. Qui si coglie il riferimento storico al confino praticato in epoca fascista, una misura di “prevenzione” attraverso la quale gli oppositori del Regime venivano obbligati, senza processo, a soggiornare in zone isolate del territorio nazionale, così da impedirgli di partecipare alla vita sociale del Paese.

4 La libertà e la segretezza delle comunicazioni

Se ci pensi, nel mondo che ci circonda la libertà di comunicare e di condividere le idee ha conosciuto negli ultimi tempi, grazie anche ai social media, un enorme sviluppo. Ogni giorno tu stesso invii e ricevi tantissimi messaggi e condividi contenuti e opinioni con molte altre persone. Ma quanto è importante che quei messaggi restino riservati tra te e chi li riceve? Quali garanzie sono previste per evitare che questi messaggi diventino pubblici?

Comunicazione o manifestazione del pensiero?

Si avvicinano le elezioni: uno dei candidati a Sindaco del tuo Comune partecipa a una trasmissione televisiva locale per presentare il proprio progetto politico. Successivamente, il candidato telefona ad amici e conoscenti per chiedere il loro voto. Applica

• In quale occasione il candidato Sindaco ha comunicato il suo pensiero?

• In quale, invece, l’ha manifestato?

128 Unità 2 I diritti individuali

La Costituzione prevede anche libertà che riguardano questa dimensione spirituale e intellettuale della persona e che rientrano nella generale “libertà di espressione” dell’individuo. Si tratta della libertà e segretezza delle comunicazioni (art. 15), della libertà di religione (art. 19), della libertà di manifestare il pensiero (art. 21), della libertà dell’arte e della scienza (art. 33).

Prima di esaminare quanto la Costituzione italiana stabilisce per ciascuna di queste libertà, è opportuno chiarire una distinzione fondamentale: quella tra comunicazione e manifestazione del pensiero.

Differenza tra comunicazione e manifestazione del pensiero | Partiamo da alcuni esempi: telefonare, scrivere un sms, spedire una cartolina o un’e-mail sono forme di comunicazione, mentre pubblicare un video su Internet, fare un discorso in un’assemblea, scrivere un articolo su un giornale o parlare in televisione sono forme di manifestazione del pensiero. In entrambi i casi si tratta di attività attraverso cui ci esprimiamo, ossia trasmettiamo agli altri informazioni di varia natura: notizie su di noi, sugli altri, su fatti presenti o futuri, opinioni e impressioni. Per esprimerci possiamo usare qualunque mezzo: la voce, la carta, il telefono, Internet.

Se esaminiamo le diverse attività che abbiamo elencato, ci accorgiamo di alcune differenze: Ӷ nelle comunicazioni le informazioni sono dirette a persone ben determinate, l’intenzione è quella di comunicare in modo privato e riservato, e in modo reciproco con il mio destinatario ( per esempio pensiamo a una telefonata con un amico o a una email spedita a un compagno di classe);

Ӷ nelle manifestazioni del pensiero le informazioni sono dirette a una generalità di persone per diffondere un pensiero in modo unilaterale ( per esempio come nel caso di un commento pubblicato su Facebook o di un intervento fatto durante un’assemblea studentesca).

Le norme costituzionali sulla comunicazione del pensiero

In base all’articolo 15 della Costituzione, «La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili» (comma 1); la loro limitazione può avvenire solo sulla base di un atto motivato di un giudice e comunque sempre nel rispetto delle garanzie stabilite dalla legge (comma 2).

Esaminiamo queste disposizioni:

Ӷ la libertà in questione viene riconosciuta a tutte le persone, non solo ai cittadini italiani;

Ӷ il diritto cui si fa riferimento consiste non solo nella possibilità di comunicare con gli altri attraverso qualsiasi strumento, ma anche nell’interesse giuridicamente tutelato a mantenere il segreto sulla comunicazione e sul suo contenuto.

WhatsApp

Ogni giorno inviamo e riceviamo molti messaggi attraverso strumenti diversi. Lo scambio di messaggi personali su WhatsApp, per esempio, è una forma di comunicazione del pensiero.

Applica

• I tuoi genitori possono pretendere di leggere i messaggi che scrivi e ricevi?

• Prova a rispondere e, con l’aiuto dell’insegnante, discutine in classe con i compagni e le compagne.

1 Completo

a La Costituzione tutela molte libertà di espressione dell’individuo, nella sua dimensione spirituale e

b Si parla di

del pensiero quando le informazioni sono dirette a una generalità di persone.

c Si parla di comunicazione del pensiero quando le informazioni sono scambiate in modo

129 3
NELLA REALTÀ

LE PAROLE DEL DIRITTO

Censura: attività di controllo ideologico e morale esercitata da un’autorità politica o religiosa al fine di limitare o sopprimere la libertà di espressione.

1 Scelgo

L’articolo 21 della Costituzione tutela:

a la manifestazione di tutte le notizie, anche quelle riservate o segretate

b le opere d’arte solo se in linea con il buon costume

c l’interesse generale all’informazione d il diritto assoluto di divulgare immagini altrui senza consenso

5 La libertà di manifestare il pensiero

Al giorno d’oggi e nel nostro Paese quando pubblichi contenuti e messaggi su Instagram o intervieni a un’assemblea studentesca, pensi sia normale poter esprimere liberamente la tua opinione ma non sempre è stato così e anche oggi non lo è per tutti. A volte ciò che diciamo può apparire una verità scomoda per gli altri oppure non è un’opinione condivisa da tutti e il rischio è che qualcuno possa impedire la libera espressione del pensiero.

Questo è un motivo in più per capire l’importanza della nostra Costituzione che all’articolo 21, primo comma, afferma che «Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione».

Mentre l’articolo 15 tutela la comunicazione privata fra persone, qui viene garantita a ogni individuo, e non solo ai cittadini, la libertà di esprimere pubblicamente le proprie idee e opinioni.

Non a caso il resto dell’articolo è dedicato alla libertà di stampa: viene stabilito che gli organi di stampa non possono essere soggetti ad autorizzazioni o censure e che il sequestro dei giornali può avvenire soltanto per atto motivato del giudice, nel caso di reati per i quali la legge sulla stampa lo autorizzi espressamente.

L’articolo 21 tutela così l’interesse generale all’informazione. Infatti la libertà di manifestare il pensiero, oltre a essere un diritto individuale, garantisce la circolazione di opinioni e informazioni all’interno della società, e quindi rappresenta un presupposto fondamentale della nostra democrazia.

I limiti | Un aspetto molto delicato della libertà di manifestare il pensiero è rappresentato dai limiti che essa incontra.

L’articolo 21 prevede un limite esplicito ove afferma espressamente il divieto delle pubblicazioni a stampa, degli spettacoli e di tutte le altre manifestazioni contrarie al “buon costume”. Con questa disposizione si intende impedire che l’esercizio della libertà possa ferire il comune sentimento del pudore: il Codice penale infatti punisce la vendita e la pubblica diffusione di scritti, disegni, immagini o altri oggetti osceni di qualsiasi specie. Il limite del buon costume non riguarda le opere d’arte e di scienza, perché esse godono di una tutela privilegiata stabilita dall’articolo 33 della Costituzione: «L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento». L’arte e la scienza sono forme di manifestazione del pensiero caratterizzate dal particolare tipo di informazione che trasmettono. In passato hanno subito pesanti limitazioni a opera del potere politico e di quello religioso e i costituenti, con questa disposizione, hanno voluto impedire che ciò si ripetesse.

LIBERTÀ DI ESPRESSIONE

libertà e segretezza delle comunicazioni art. 15

si distingue in che consiste in che consiste in

informazioni dirette a persone ben determinate

libertà di manifestazione del pensiero art. 21

informazioni dirette a una generalità di persone

130 Unità 2 I diritti individuali

L’ordinamento giuridico pone inoltre una serie di limiti impliciti alla libertà di manifestazione del pensiero: in particolare, chiunque si esprima pubblicamente non deve offendere la reputazione né violare la riservatezza di altre persone, non deve ostacolare il funzionamento della giustizia né mettere a repentaglio la sicurezza nazionale. Per esempio si possono riscontrare limiti simili in relazione alla pubblicazione di contenuti e immagini sul web: navigare su Internet richiede responsabilità proprio perché l’uso inconsapevole della Rete può portare a commettere illeciti, cioè azioni non consentite e punite dalla legge, come la diffamazione di una persona o la divulgazione non autorizzata di immagini altrui.

6 La libertà di religione

Ti sarà capitato di conoscere ragazzi della tua età che hanno tradizioni culturali e religiose diverse dalla tua: la ricchezza di una società passa anche attraverso questa possibilità di confronto. Un altro aspetto molto importante della generale libertà di espressione e di opinione è proprio la libertà in materia di religione.

L’articolo 19 della Costituzione della Repubblica italiana afferma che «Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume».

Si tratta di un diritto che viene riconosciuto a tutte le persone, non solo ai cittadini italiani, e che comprende tre distinte facoltà:

Ӷ professare la propria credenza religiosa, il proprio agnosticismo o il proprio ateismo sia in modo individuale (parlando, scrivendo ma anche indossando abiti e simboli che esprimono le proprie convinzioni), sia attraverso organizzazioni e associazioni di tipo religioso;

Ӷ fare propaganda della propria convinzione, cercando nuovi proseliti e adoperandosi per diffondere la propria visione religiosa del mondo e della vita;

Ӷ esercitare la libertà di culto, cioè il diritto di manifestare in privato o in pubblico la propria fede celebrando o partecipando ai riti religiosi.

Solo rispetto a quest’ultima facoltà la Costituzione prevede il limite del buon costume, ossia il divieto di compiere riti osceni o comunque lesivi del comune sentimento del pudore.

CITTADINANZA DIGITALE

NLE PAROLE DEL DIRITTO

Diffamazione: reato che ha come oggetto l’offesa della reputazione di una persona non presente, che quindi non è in grado di percepire l’offesa, attraverso la comunicazione con altre persone.

1 Completo

a L’art. 19 Cost. garantisce la libertà

b La libertà di religione non è assicurata solo ai , bensì a tutte le

c La libertà di culto ha come limite il rispetto del buon

LE PAROLE DEL DIRITTO

Agnosticismo: atteggiamento di chi sospende il proprio giudizio rispetto a una situazione o un problema perché non se ne può avere una sufficiente conoscenza.

CLIL

Libertà personale: individual liberty

Libertà di espressione: freedom of expression

Manifestare il pensiero su Internet

el mondo ci sono molti Stati che, a differenza dell’Italia, non riconoscono né tutelano la libertà di manifestazione del pensiero. Per chi vive in questi Paesi, Internet può essere un mezzo fondamentale per esercitare la libertà di espressione e denunciare gli abusi osservati o subiti. Infatti, esistono strumenti e tecnologie che permettono agli utenti di agire su Internet in forma anonima, cioè di postare contenuti e far circolare informazioni celando la propria identità. Blogger “dissidenti”, giornalisti e attivisti usano quotidianamente tali sistemi al fine di aggirare controlli e censure.

In Italia, per fortuna, non abbiamo di questi problemi, ma l’anonimato in Rete può comunque servire sia per esercitare le libertà civili e politiche senza timore di subire qualche forma di discriminazione, sia per sfuggire al monitoraggio delle nostre attività online da parte di estranei.

Quali rischi e “fastidi” possiamo evitare mantenendo l’anonimato in Rete e in che modo possiamo proteggere le nostre informazioni personali?

Per approfondire questo tema puoi consultare alcune guide che trovi su Internet e che descrivono che cosa accade ogni volta che si visualizza una pagina web, e quali sono le informazioni che il sito visitato acquisirà (per esempio l’indirizzo IP, l’indirizzo del sito di partenza, il nome del browser usato e il tempo trascorso sul sito).

1 Sapevi dell’esistenza di questi aspetti legati alla navigazione sul web? Ritieni che si tratti di una violazione della tua privacy? C’è differenza fra le informazioni che consapevolmente inseriamo in Rete e quelle che, invece, lasciamo senza rendercene conto?

2 Svolgi le attività proposte nel QR code per saperne di più.

131 3

Libertà personale (art. 13)

Libertà di domicilio (art. 14)

Libertà di circolazione e soggiorno (art. 16)

Libertà e segretezza delle

comunicazioni (art. 15)

Libertà di manifestare il pensiero (art. 21)

Libertà di religione (art. 19)

Diritti

Diritto a disporre del proprio corpo

LE LIBERTÀ COSTITUZIONALI: QUADRO RIASSUNTIVO

ApplicazioneLimiti e garanzie

Tutti

Diritto all’inviolabilità del luogo in cui si svolgono le proprie attività private

Diritto a muoversi nel territorio nazionale, a uscire dai confini nazionali, a rientrarvi e a stabilirsi in qualsiasi luogo

Diritto di comunicare con gli altri attraverso qualsiasi strumento e all’inviolabilità del contenuto di ogni forma di comunicazione

Diritto di esprimere il proprio pensiero con qualsiasi mezzo, di informare e di essere informati

Tutti

Cittadini italiani

Tutti

• Procedimento ordinario: limitazione «per atto motivato dell’autorità giudiziaria» (riserva di giurisdizione) e «nei soli casi e modi previsti dalla legge» (riserva di legge)

• Procedimento straordinario: limitazione da parte dell’autorità di pubblica sicurezza «in casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge» (riserva di legge), convalidata dall’autorità giudiziaria

• Procedimento ordinario: vedi la regola sulla libertà personale

• Procedimento straordinario: vedi la regola sulla libertà personale

• Limitazione stabilita dalla legge in via generale per motivi di sanità o di sicurezza (riserva di legge rafforzata). Nessuna limitazione può avvenire per ragioni politiche e il diverso trattamento previsto per il cittadino straniero deve essere “ragionevole” rispetto a quello stabilito per l’italiano

• Procedimento ordinario: vedi la regola sulla libertà personale

Diritto a professare la propria fede religiosa, a fare propaganda della propria fede religiosa e alla libertà di culto

CITTADINANZA DIGITALE

HTutti

• Procedimento ordinario: vedi la regola sulla libertà personale

• Procedimento straordinario: sequestro da parte dell’autorità di pubblica sicurezza in casi eccezionali, allo scopo di reprimere rapidamente un delitto previsto dalla legge sulla stampa (riserva di legge), con conseguente eventuale convalida dell’autorità giudiziaria

• Gli organi di stampa non possono essere soggetti ad autorizzazioni o censure

• Divieto delle pubblicazioni a stampa, degli spettacoli e di tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume, non applicabile alle opere d’arte e di scienza

• Limiti impliciti: divieto di pubblicazione di notizie diffamatorie, di diffusione non autorizzata di informazioni personali, di divulgazione di notizie coperte da segreto istruttorio, militare o di Stato

Tutti • Limite del buon costume applicabile alla sola libertà di culto

Il diritto a essere dimenticati

ai mai sentito parlare di “diritto all’oblio”? Si tratta del diritto di ciascun individuo di “essere dimenticato”, cioè di richiedere la rimozione di informazioni presenti in Rete che danneggiano la propria persona e non più rilevanti per l’opinione pubblica. A stabilirlo è stata la Corte di giustizia europea che nel 2014, in una sentenza che ha fatto da apripista, si è espressa sul caso di un cittadino spagnolo stanco di vedere sul web il suo nome associato a una vicenda giudiziaria del passato. A seguito della sentenza, i responsabili di Google hanno dovuto “de-indicizzare”, cioè eliminare dai risultati restituiti dal motore di ricerca, tutti i link che rinviavano a pagine in cui si parlava di quella vicenda. A partire da tale data, Google è stata inondata di richieste di rimozione, di cui ha dovuto valutare la legittimità caso per caso. Abbiamo dunque tutti il diritto di far cancellare dalla Rete ciò che non ci piace? In verità no, perché il diritto alla riservatezza del singolo deve essere bilanciato con il diritto di cronaca e con quello degli utenti a essere informati: in altre parole,

i giudici europei hanno evidenziato che i link “scomodi” non vanno toccati se esiste un interesse pubblico che ne giustifichi la visualizzazione. Su questa scia si sono mossi anche alcuni giudici italiani che hanno respinto richieste di oblio avanzate da personaggi che rivestivano un ruolo pubblico o riguardanti episodi che non sarebbe stato giusto cancellare dalla memoria collettiva.

1 Nel QR code consulta il “Rapporto sulla trasparenza” di Google, in cui l’azienda fornisce i dati sulle richieste di rimozione ricevute a livello europeo e gli esiti delle valutazioni effettuate su alcuni casi. Tra quelli riportati si legge per esempio: «Un attivista politico che è stato pugnalato durante una protesta ci ha chiesto di rimuovere un link che rimandava a un articolo relativo al fatto. Abbiamo rimosso la pagina dai risultati di ricerca relativi al nome della vittima». Ti sembra che in questo caso Google abbia agito correttamente?

Per approfondire il tema, svolgi le attività proposte.

132 Unità 2 I diritti individuali

EDUCAZIONE CIVICA

Il diritto alla privacy in Europa

Proclamata il 7 dicembre 2000 a Nizza, la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea enuncia i diritti civili, politici, economici e sociali fondamentali di tutte le persone che vivono sul territorio dell’Ue. Il documento si compone di un preambolo introduttivo e di 54 articoli suddivisi in sei titoli: dignità, libertà, uguaglianza, solidarietà, cittadinanza e giustizia.

Di seguito riportiamo il testo dei primi articoli del titolo II, relativo alla libertà.

PERCORSO DISCIPLINARE

Leggi con attenzione il testo e rispondi.

�1 Che cosa si intende per libertà e sicurezza?

�2 Perché, secondo te, dopo il diritto alla libertà e alla sicurezza la Carta prende in considerazione il rispetto della vita privata e la protezione dei dati personali?

�3 Qual è il contenuto dell’articolo 8?

PERCORSO PLURIDISCIPLINARE

STORIA

Titolo II – Libertà

● Articolo 6 – Diritto alla libertà e alla sicurezza Ogni persona ha diritto alla libertà e alla sicurezza.

● Articolo 7 – Rispetto della vita privata e della vita familiare

Ogni persona ha diritto al rispetto della propria vita privata e familiare, del proprio domicilio e delle proprie comunicazioni.

● Articolo 8 – Protezione dei dati di carattere personale

1. Ogni persona ha diritto alla protezione dei dati di carattere personale che la riguardano.

2. Tali dati devono essere trattati secondo il principio di lealtà, per finalità determinate e in base al consenso della persona interessata o a un altro fondamento legittimo previsto dalla legge. Ogni persona ha il diritto di accedere ai dati raccolti che la riguardano e di ottenerne la rettifica.

3. Il rispetto di tali regole è soggetto al controllo di un’autorità indipendente.

Il rispetto per la riservatezza non è sempre stato un diritto rispettato e protetto: prova ne è stata l’emanazione delle leggi fascistissime negli anni venti in Italia. Fai una ricerca sulla censura e i controlli attuati sulla corrispondenza in quegli anni e confrontalo con quanto previsto dalla nostra Costituzione sul tema.

INFORMATICA

Si parla di sicurezza informatica come di un baluardo essenziale ormai per le aziende ma anche per i privati. Prova a cercare qualche notizia di violazioni della sicurezza informatica avvenute in Italia e nel mondo negli ultimi anni.

LETTERE

Dopo aver visto in classe, con l’aiuto dell’insegnante, il film Le vite degli altri di Florian Henckel discutete in classe del tema della riservatezza e dei suoi limiti nel mondo moderno.

133

FAI IL PUNTO

LEZIONE DIGITALE

1 Ripassa i temi fondanti con la lezione digitale “I diritti individuali”.

2 Leggi e completa questa pagina.

ô Che cosa si intende per diritti e doveri costituzionali?

La Costituzione dedica l’intera Parte I ai Diritti e doveri dei cittadini, distinguendo fra quelli relativi ai Rapporti civili, ai Rapporti etico-sociali, ai Rapporti economici e ai Rapporti politici.

I diritti costituzionali possono quindi essere suddivisi in:

ôdiritti individuali, attribuiti al singolo, che può esercitarli ; ôdiritti , assegnati sempre al singolo, che però li può esercitare solo insieme ad altri;

ôdiritti , attraverso i quali lo Stato mira a realizzare l’eguaglianza sostanziale.

La Costituzione prevede anche alcuni in capo ai cittadini.

ô In che cosa consiste la libertà personale di cui parla l’art. 13 della Costituzione?

La libertà personale è la libertà di del proprio corpo, il diritto di non subire limitazioni materiali come l’essere legati, ispezionati o perquisiti, l’essere messi in una cella.

ô Qual è il contenuto della libertà di circolazione e di soggiorno riconosciuta in Costituzione?

La libertà di circolazione e soggiorno tutela l’individuo dalle limitazioni che possano impedirgli di spostarsi da un posto all’altro o di decidere dove andare ad abitare e lavorare. Questa libertà può subire solo in via e per motivi di o di sicurezza.

ô Che cosa prevede l’art. 21 della Costituzione in materia di libertà di manifestazione del pensiero?

L’articolo 21 della Costituzione afferma che «Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione». La tutela riguarda la sfera delle persone ma anche l’ come interesse generale e prevede un limite esplicito (il ) e un limite implicito (il rispetto della e della delle altre persone).

ô Che cosa prevede la Costituzione in materia di libertà religiosa?

L’articolo 19 della Costituzione afferma che «Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di e di in privato o in pubblico il , purché non si tratti di riti contrari al ».

3 Ripassa l’unità con le audio mappe contenute nel QR code della pagina accanto.

134
Guarda la lezione digitale, svolgi i quick test, mettiti alla prova con il compito di realtà

Rapporti civili (artt. 13-28)

L’UNITÀ IN AUDIO MAPPE

Per ripassare, guarda le mappe, ascoltando le sintesi audio dell’unità

PARTE I

DELLA COSTITUZIONE

contiene

libertà personale

art. 13: «La libertà personale è inviolabile. Non è ammessa forma alcuna di detenzione […] né qualsiasi altra restrizione alla libertà personale […] e nei soli casi e modi previsti dalla legge» non si può abrogare la libertà perché verrebbero negati valori supremi come la dignità umana

libertà di domicilio

art. 14: «Il domicilio è inviolabile. Non vi si possono eseguire ispezioni o perquisizioni o sequestri, se non nei casi e modi stabiliti dalla legge secondo le garanzie prescritte per la tutela della libertà personale» per domicilio si intende non solo la propria abitazione ma qualsiasi luogo in cui ci si possa isolare dall’esterno

Diritti dei cittadini

Doveri dei cittadini

Diritti costituzionali individuali

Rapporti etico-sociali (artt. 29-34)

libertà di circolazione e soggiorno

art. 16: «Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o sicurezza»

libertà e segretezza delle comunicazioni

art. 15: «La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili»

Rapporti economici (artt. 35-47)

Rapporti politici (artt. 48-54)

libertà di manifestare il pensiero

art. 21: «Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione»

libertà di religione

questa libertà difende l’individuo dalle limitazioni o interferenze che possano impedirgli di spostarsi da un posto all’altro

si tratta di una libertà riconosciuta a tutti, non solo ai cittadini ed eventuali limitazioni devono essere garantite dalla legge

la norma garantisce a tutti la libertà di esprimere idee e opinioni e tutela l’interesse generale all’informazione

art. 19: «Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma […] di farne propaganda e di esercitarne ([…] il culto, purchè non si tratti di riti contrari al buon costume» anche in questo caso la libertà di religione è riconosciuta a tutti, e non solo ai cittadini italiani

135

VERIFICO CONOSCENZE E ABILITÀ

VERO O FALSO?

1 In Costituzione, il concetto giuridico di “buon costume” rappresenta il comune sentimento del pudore.

2 La libertà di manifestazione del pensiero non ammette limitazioni.

3 La libertà di circolazione e soggiorno tutela il diritto dell’uomo di spostarsi liberamente in tutto il mondo, potendosi stabilire dovunque per lavorare.

4 In Italia, a livello costituzionale, non soltanto è garantita la libertà religiosa, ma anche il diritto di non credere che un Dio esista.

VF

VF

VF

VF

5 La libertà personale può essere abrogata soltanto con procedimento di revisione costituzionale. VF

6 La comunicazione del pensiero è uno scambio di informazioni che avviene pubblicamente. VF

7 Diffamare una persona sul web non costituisce illecito, perché difficilmente si viene scoperti. VF

8 In ipotesi straordinarie previste dalla legge, le forze dell’ordine possono limitare temporaneamente la libertà personale. VF

9 La libertà di corrispondenza comprende ogni forma di comunicazione, da quella epistolare a quella telefonica.

10 Per ragioni politiche, motivi di sanità o di sicurezza sono ammesse alcune restrizioni alla circolazione sul territorio nazionale.

11 A livello costituzionale la libertà di domicilio è riconosciuta a tutti, mentre la libertà di circolazione soltanto ai cittadini.

SCELGO

1 L’art. 13 Cost. tutela:

a la libertà di domicilio

b la libertà di religione

c la libertà di comunicazione d la libertà personale

2 Il proselitismo è:

a un’attività vietata dalla Costituzione

VF

VF

VF

COMPLETO (attenzione ai distrattori)

21 / 24 / 48 / buon costume / censura / coercizioni / comunicazione / confino / culto / destinatario / domicilio / giurisdizione / interesse generale / inviolabile / legge / limitazione / manifestazione / personale / politica / sequestro / supremi

1 Esprimere pubblicamente le proprie opinioni costituisce un diritto individuale per il singolo e, allo stesso tempo, una garanzia per tutta la società, a tutela dell’ all’informazione.

2 L’affermazione del carattere dei più importanti diritti di libertà significa che non è ammessa la loro abrogazione, in quanto valori per l’ordinamento italiano.

3 La differenza fondamentale tra comunicazione e manifestazione del pensiero consiste nel dell’informazione: nella libertà di si tratta di individui ben determinati, nella libertà di della generalità delle persone.

4 Il limite del è previsto espressamente sia nell’art. 19 Cost. con riguardo alle ipotesi di svolgimento in forma pubblica del , sia nell’art. 21 Cost.

5 Ai sensi dell’art. 14 Cost., qualsiasi luogo in cui ci si possa isolare dall’esterno, anche una tenda da campeggio o il proprio ufficio, è considerato

6 L’autorità di pubblica sicurezza deve comunicare entro ore all’autorità giudiziaria l’arresto di una persona colta in flagranza di reato.

7 La libertà garantisce tutti gli esseri umani dalle illegittime materiali al proprio corpo: è il presupposto senza il quale sarebbe impossibile godere delle altre libertà costituzionali.

8 La “riserva di ” è una garanzia prevista dalla Costituzione per alcuni diritti di libertà e consiste nello stabilire che solo una legge del Parlamento o un atto con forza di legge possono stabilire in via generale e astratta i casi e i modi di di tali libertà.

COLLEGO

1 Prevede una riserva di legge “rinforzata”

b una delle tre facoltà contenute nella libertà religiosa

c la propaganda del proprio culto, sottoposta al limite del buon costume

d la ricerca di nuovi proseliti, facoltà concessa in esclusiva ai cittadini italiani

3 Il principio per il quale solo l’autorità giudiziaria può porre restrizioni alla libertà personale nei casi previsti dalla legge prende il nome di:

a flagranza di reato

b riserva di legge

c riserva di giurisdizione

d limite del buon costume

2 Comprende anche l’interesse a mantenere la segretezza del suo contenuto.

3 È garantita con riserva di legge e di giurisdizione

4 Impone un chiaro divieto della censura

5 È il primo e più importante tra i diritti individuali

6 Riguarda anche il diritto all’agnosticismo

1.

a Libertà personale

b Libertà di stampa

c Libertà religiosa

d Libertà di comunicazione del pensiero

e Libertà di circolazione e soggiorno

f Libertà di domicilio

136 Unità 2 I diritti individuali
HUB TEST Allenati con ulteriori test autocorrettivi su HUB Test
; 2. ; 3. ; 4. ; 5. ; 6.

SVILUPPO COMPETENZE

ANALIZZO

1 Perché la garanzia della libertà personale è una questione fondamentale per ogni ordinamento giuridico?

2 Qual è la differenza tra riserva di legge e riserva di giurisdizione?

APPLICO IL PROBLEM SOLVING

1 Parte 1. Roberto, appena laureato in Scienze Biotecnologiche a Firenze ha vinto una borsa di studio come ricercatore a Milano, che però secondo alcuni studi ha una qualità della vita non particolarmente alta. Secondo un famoso quotidiano nazionale nel 2019 Milano è al primo posto tra le città italiane dove sono stati commessi il numero maggiore di reati. Inoltre, in un post su Facebook si dice che il Sindaco, per controllare la crescente criminalità, abbia imposto agli italiani che vengono da altre Regioni di ottenere un permesso molto particolare per risiedere nella città. Roberto rassicura la mamma dicendole che si tratta di fake news e che Milano è una città sempre più verde e sempre più smart, dove si vive benissimo. Dentro di sé, poi, Roberto si chiede se certe informazioni, che possono provocare paura nelle persone, possano essere censurate.

a Quali diritti costituzionali individuali sono coinvolti in questa vicenda?

b La tutela prevista dalla Costituzione per i diritti in questione ti sembra sia stata rispettata?

3 Chi può godere della libertà di circolazione e soggiorno?

4 Com’è garantita la libertà e segretezza delle comunicazioni?

COSTRUISCO UNA MAPPA

1 Nel corso di questa unità hai imparato nuove parole relative ai diritti individuali costituzionali con cui si apre la Parte I della Costituzione sui diritti e doveri dei cittadini. Con le parole per te più significative, prova a costruire una mappa su quanto appreso.

Parte 2. Roberto, amareggiato dalla situazione, si sfoga con il suo migliore amico Giovanni e in un vocale su WhatsApp gli racconta che sua madre sta soffrendo ancora molto a causa della morte del padre avvenuta circa un anno prima e non vorrebbe che il suo trasferimento la rattristasse ancora di più. Per questo motivo non partirà più per Milano. Il giorno dopo, Giovanni incontra la madre di Roberto per strada e per tranquillizzarla decide di farle ascoltare il vocale del figlio.

c Quale diritto costituzionale individuale è coinvolto in questa vicenda? È stato rispettato?

ATTIVITÀ PLURIDISCIPLINARE

1 Hai studiato il valore altissimo che la Costituzione attribuisce alla libertà di espressione e la forza con cui il nostro testo costituzionale afferma che la stampa non può essere soggetta a censura. Così facendo, i padri costituenti hanno cercato in modo molto chiaro di impedire la possibilità che opinioni, idee, informazioni, fossero sottoposte ai rigidi controlli del potere politico e di quello religioso, come era avvenuto in passato. Pensa a quello che hai studiato finora nelle altre materie. Indica altre censure importanti, anche nel campo scientifico o artistico.

ENGLISH CORNER

1 Choose the right answer to complete the following sentence.

Article 21 of the Italian Constitution guarantees the:

a right to travel or sojourn freely in any part of the national territory

b right to profess freely a religious faith

c right to express oneself freely

d inviolability of personal liberty

137 3

Le donne e il Parlamento europeo

Leggete il seguente testo, tratto dal Portale europeo per i giovani dell’Unione europea, che presenta la strategia della Commissione europea per la parità di genere.

L’atteggiamento verso l’eguaglianza sta evolvendo, ma nemmeno la generazione più giovane attuale è immune dagli stereotipi e dalle disparità di genere. Oggi permangono diseguaglianze tra donne e uomini, in particolare nel mercato del lavoro. La parità tra donne e uomini è uno dei principi fondanti dell’Unione europea. Negli ultimi decenni l’UE ha compiuto notevoli progressi per quanto riguarda la parità di genere. Tuttavia le disparità persistono e nel mercato del lavoro le donne continuano a essere sovrarappresentate nei settori peggio retribuiti e sottorappresentate nei livelli decisionali. La Commissione europea ha posto la parità di genere in cima alla sua agenda politica e ha recentemente adottato un’ambiziosa strategia per la parità di genere (2020-2025) volta a raggiungere un’Europa in cui la parità di genere sia la regola. Ecco alcune delle sfide che le donne si trovano ad affrontare, ma ovviamente ne esistono ancora altre.

Qual è la situazione e che cosa fa l’UE in proposito?

L’azione dell’UE a favore della parità di genere è integrata in vari settori politici e mira a garantire pari diritti, quali l’eguaglianza nel processo decisionale, l’eliminazione della violenza di genere

e del divario retributivo di genere. Ecco alcune statistiche essenziali sulla situazione e le relative azioni dell’UE.

Parità retributiva

Nell’Unione europea (UE-27) le donne guadagnano in media il 16% in meno rispetto agli uomini, con differenze significative tra i vari Paesi. L’UE fa opera di sensibilizzazione sulla situazione con la campagna annuale della Commissione europea (la Giornata europea della parità retributiva), che si celebra il 4 novembre, e adotta varie leggi, come quella sul diritto nell’UE all’equilibrio tra vita professionale e vita privata.

Istruzione e ricerca

Le diseguaglianze di genere nell’istruzione persistono, per esempio in termini di preferenze di studio. Le donne hanno maggiori probabilità di avere un diploma di istruzione superiore, ma continuano a essere sovrarappresentate in settori di studio legati a ruoli femminili tradizionali, come quelli connessi all’assistenza, e sottorappresentate in quelli della scienza e dell’ingegneria. Ecco perché l’UE ha istituito il premio dell’UE per le donne innovatrici e sostiene la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza. Quello del genere è anche un tema trasversale nell’ambito di Orizzonte 2020,

il programma di finanziamento dell’UE per la ricerca e l’innovazione.

Violenza

Il 33% delle donne nell’UE ha subito violenze fisiche e/o sessuali. L’UE mira a combattere la violenza di genere attraverso la legislazione e le misure pratiche sui diritti delle vittime in linea con la convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica.

Leadership

Infine, le donne sono meno rappresentate nelle posizioni direttive in diversi settori: politica, economia, scienza e ricerca. Solo il 7,5% dei presidenti dei consigli di amministrazione e il 7,7% degli amministratori delegati sono donne (si veda la scheda informativa sulla strategia dell’UE per la parità di genere 2020-2025).

La Commissione europea si è impegnata a svolgere un ruolo guida. Guidato da Ursula von der Leyen, la prima donna presidente della Commissione, il collegio dei commissari dell’UE è, per la prima volta nella storia, vicino a raggiungere la parità di genere.

[…]

COMPITO di REALTÀ 170

COMPRENDO

�1 Qual è la fonte di questi documenti?

�2 Quale tematica viene affrontata?

ANALIZZO

�1 In quali ambiti l’Unione europea sostiene la parità di genere e la partecipazione femminile?

LAVORO DI GRUPPO

�1 Dopo esservi divisi in gruppi, scegliete uno dei punti analizzati nel documento riportato (parità retributiva, istruzione e ricerca, violenza e leadership) e cercate dati e informazioni sulla situazione italiana.

�2 Realizzate una presentazione ed esponete ai compagni i risultati della vostra ricerca.

DEBATE

�1 Dopo aver ascoltato, attraverso i risultati delle ricerche presentate, qual è la situazione in Italia, ritieni che esista un problema di parità di genere? Se sì quali sono i motivi? E quali le possibili soluzioni?

�2 Sei d’accordo sull’importanza della presenza femminile in politica, in economia, nella ricerca e in qualsiasi altra situazione?

�3 Confronta le tue risposte con quelle dei tuoi compagni di classe.

�2 Attraverso quali strumenti? Quali problematiche ti sembrano più urgenti?

AUTOVALUTAZIONE

�1 Ho capito il testo letto?

�2 Ho individuato le informazioni adeguate alle richieste che mi sono state fatte?

�3 Ho sintetizzato/esposto le informazioni in modo adeguato?

�4 Ho partecipato adeguatamente al lavoro di gruppo?

�5 Ho collaborato con i compagni?

�6 In che cosa ho riscontrato le maggiori difficoltà?

�7 Perché?

SÌ NO IN�PARTE

SÌ NO IN�PARTE

SÌ NO IN�PARTE

SÌ NO IN�PARTE

SÌ NO IN�PARTE

171

COME FUNZIONA L’ECONOMIA 6

AI BLOCCHI DI PARTENZA per studiare anche in modalità Flipped classroom

CITTADINANZA DIGITALE per diventare cittadini e cittadine consapevoli delle potenzialità e dei rischi degli strumenti digitali

LEZIONE DIGITALE per ripassare i concetti fondanti o svolgerli in maniera agile ed esercitarsi

AUDIO MAPPA per rielaborare e ripassare con la mappa dell’unità modificabile e l’audio di spiegazione

HUB TEST per metterti alla prova e consolidare quanto studiato con tanti test autocorrettivi

MODULO

CHE COSA STAI PER STUDIARE?

CHE COS’È L’ECONOMIA?

Lo studio di come soddisfiamo molti BISOGNI attraverso l’acquisto di BENI ECONOMICI

agendo in un

SISTEMA ECONOMICO con degli OPERATORI che agiscono al suo interno

Un insieme di dinamiche che nei secoli sono cambiate

perché ci sono

SISTEMI ECONOMICI diversi NELLA STORIA

CONOSCENZE

• Costituzione e cittadinanza: principi, libertà, diritti e doveri.

ABILITÀ

• Analizzare aspetti e comportamenti delle realtà personali e sociali e confrontarli con il dettato della norma giuridica.

• Distinguere le differenti fonti normative e la loro gerarchia, con particolare riferimento alla Costituzione italiana e alla sua struttura.

COMPETENZE

• Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente.

IL MODULO IN MAPPE / I miei appunti

Inquadra il QR code e scarica:

• le mappe di tutte le unità del modulo per modificarle e annotarle mentre studi

• le schede per organizzare i tuoi appunti

1

I

I bisogni e i beni economici

AI BLOCCHI DI PARTENZA

Guarda il video

Nei primi 3 minuti del video vengono illustrati settori economici che corrispondono ad altrettanti bisogni e, quindi, beni.

• Il video fa riferimenti a settori che già conoscevi?

• Partendo dai beni prodotti in ciascun settore, quali ulteriori settori ti vengono in mente per integrare questo elenco?

Usa gli strumenti del libro

• Tenendo a mente il contenuto del video, vai al paragrafo 2 e leggi il contenuto, individuandone i concetti principali

• Verifica di aver capito i contenuti del paragrafo 2 svolgendo gli esercizi “Scelgo”, “Completo” e “Vero o falso?”

• Per metterti alla prova svolgi la consegna del box Nella realtà – I diversi tipi di bene

1 I bisogni

Come abbiamo visto nell’unità 0, ognuno di noi è spinto a fare delle scelte in quanto avverte determinati bisogni.

Il bisogno è la sensazione che provi quando hai delle esigenze da soddisfare e che ti spingono a fare uso dei mezzi utili per soddisfarle.

I bisogni che ciascuno di noi può avere sono così diversi che è opportuno catalogarli in qualche modo, così da comprendere meglio le loro caratteristiche; un primo criterio di classificazione riguarda la loro urgenza; un altro li distingue a seconda del modo in cui sorgono e sono soddisfatti; un terzo modo li classifica a seconda della loro natura (bisogni economici e non).

I bisogni in base all’urgenza | Da questo punto di vista possiamo classificare i bisogni in due tipologie fondamentali:

Ӷ i bisogni primari (o urgenti) sono i più importanti, quelli che riguardano esigenze fondamentali per la stessa sopravvivenza, come nutrirsi, dissetarsi, ripararsi dal freddo, curarsi quando si è malati;

Ӷ i bisogni secondari (o voluttuari) sono collegati a esigenze meno impellenti, come andare in vacanza, navigare in Internet, ascoltare la musica o seguire il calcio in tv.

Per esempio quando compri un panino da mangiare a ricreazione soddisfi un bisogno primario, quando compri un fumetto o una rivista soddisfi un bisogno secondario.

Le nuove tecnologie e i bisogni

Dai pc fissi a quelli portatili, fino agli smartphone e ai tablet: il progresso tecnologico ha alimentato e rinnovato i bisogni di ciascuno di noi, indipendentemente dall’età.

Per esempio, fino a qualche anno fa nessuno sentiva l’esigenza di navigare in mobilità, ovvero di collegarsi a Internet fuori da casa e lontano dal pc, mentre oggi in pochi rinuncerebbero a questo servizio.

Rifletti

• Pensando alla tua esperienza, sapresti fare alcuni esempi di bisogni che sono sorti con l’evoluzione delle tecnologie digitali?

• Inquadra il QR code e scopri i dati del Global digital report 2019 sui tempi di navigazione delle persone nei vari Paesi del mondo. Individualmente o con i tuoi compagni, svolgi le attività proposte.

288
U à
Unità
NELLA REALTÀ

I bisogni in base alla loro origine e alla loro soddisfazione | In base a questa distinzione, possiamo distinguere:

Ӷ i bisogni individuali, che sono percepiti dal singolo, che deve anche provvedere a soddisfarli, come quando ho fame e vado in cucina a cercare qualcosa da mangiare;

Ӷ i bisogni collettivi, avvertiti sempre dal singolo ma in quanto membro di una comunità.

Per esempio il tuo bisogno di sicurezza c’è perché sei parte di una collettività.

Se hai una bicicletta, vivendo in società non puoi escludere che ci sia qualcuno che te la voglia rubare e questa paura genera in te uno stato di insoddisfazione; tale bisogno non può essere soddisfatto autonomamente da te, altrimenti la società si dissolverebbe per i continui conflitti.

I bisogni si distinguono in base all’intensità in primari e secondari, e in base a come nascono e vengono soddisfatti in individuali e collettivi.

I bisogni economici e i bisogni non economici | A seconda della loro natura, i bisogni possono essere economici o non economici.

Tu hai bisogno di mangiare ma anche di stare con gli amici.

Ӷ Il primo è un bisogno economico perché può essere soddisfatto attraverso un bene materiale, in cambio del quale pagare un prezzo.

Ӷ Il secondo è un bisogno non economico perché non può essere soddisfatto pagando gli amici, il loro affetto non può essere comprato.

L’economia politica studia solo i bisogni economici, cioè quelli che possono essere soddisfatti attraverso l’impiego di un bene per ottenere il quale occorre pagare un prezzo.

La caratteristica fondamentale dei bisogni economici è che essi sono tantissimi e, soprattutto, appena se ne soddisfa uno ecco che ne sorge immediatamente un altro.

I beni economici possono quindi essere considerati: saziabili (si possono soddisfare), risorgenti (ritornano), soggettivi (cambiano da persona a persona), variabili nel tempo.

Per esempio quando compro la pizza soddisfo il bisogno di mangiare. Subito dopo, con la pancia piena, mi accorgo che mi andrebbe di andare al cinema, oppure di comprare un nuovo videogioco.

I bisogni economici sono illimitati

1 Scelgo

I bisogni economici sono:

a tutte quelle esigenze che sentiamo di dover soddisfare nella vita

b saziabili, risorgenti, soggettivi, variabili, illimitati

c primari, secondari o terziari, a seconda della loro urgenza d piuttosto stabili nell’arco della vita di un uomo

289 6
in base a I BISOGNI economici secondari primari collettivi individuali non economici
urgenza origine natura

1 Scelgo

La lezione di economia cui stai partecipando:

a è un bene

b è un servizio

c non è né un bene né un servizio

d non soddisfa nessun bisogno

2 I beni e i servizi

Per soddisfare il bisogno di mangiare, scegli di mangiarti una pizza; quest’ultima, quindi, è il mezzo che utilizzi per soddisfare il bisogno e poiché ti fa stare bene lo chiamiamo, appunto, bene.

I beni sono i mezzi materiali, le cose che servono a soddisfare i bisogni.

In questo senso, anche l’acqua che sgorga da una fonte naturale e la luce del sole possono essere considerate dei beni, perché possono soddisfare il bisogno di dissetarsi e di vedere quello che ci circonda. Perché un bene possa essere definito economico, quindi, deve avere qualche caratteristica in più.

Un bene si dice economico se, oltre a essere utile per soddisfare un bisogno, è scarso, ossia disponibile in quantità limitata, e ha un prezzo, per cui potremo procurarcelo solo pagando una somma di denaro.

Per esempio l’acqua che bevi da una sorgente in montagna o la luce del sole non sono beni economici pur essendo beni che soddisfano il tuo bisogno di sete e di illuminazione; sono beni economici invece la bottiglietta d’acqua che compri e l’elettricità che consumate in casa e che i tuoi genitori pagano alla società che la fornisce.

I beni non sono l’unico mezzo per soddisfare i bisogni. Ci sono infatti alcuni bisogni che possono essere appagati attraverso la fruizione di servizi, vale a dire attività – una visita medica, una consulenza legale, un servizio di trasporto – che possono essere svolte tanto da soggetti privati (servizi privati) quanto da enti pubblici (servizi pubblici).

Per esempio il fattorino che ti porta la pizza a casa fornisce un servizio privato, mentre la scuola fornisce un servizio pubblico per il quale si paga poco (la tassa di iscrizione) perché tutte le altre spese (stipendi degli insegnanti, materiali…) sono pagate dallo Stato. I bisogni possono essere soddisfatti, oltre che da beni, anche da servizi, cioè da prestazioni fornite da soggetti privati dietro pagamento di un prezzo oppure da enti pubblici.

Beni di consumo e beni strumentali | I beni sono talmente tanti che occorre distinguerli in modo da capire meglio quali tipi di bisogno soddisfano. La distinzione fondamentale è quella tra beni di consumo e beni strumentali. Ci sono beni, infatti, che utilizziamo per soddisfare direttamente un bisogno. Ci sono anche beni che non soddisfano direttamente un bisogno ma servono per produrre altri beni che saranno utilizzati per soddisfare un bisogno.

Per esempio le scarpe prodotte in un calzaturificio sono beni di consumo, mentre i macchinari, gli strumenti e i materiali utilizzati per produrle sono beni strumentali. Grazie ai macchinari, infatti, si possono produrre scarpe utilizzate per soddisfare un bisogno.

I beni economici si distinguono in beni di consumo, utilizzati direttamente per soddisfare un bisogno, e beni strumentali, impiegati per produrre altri beni.

NELLA REALTÀ

Da non economico a economico

L’ossigeno è un bene determinante per la nostra vita. Senza di esso possiamo resistere alcuni secondi, come ti sarai accorto andando sott’acqua, ma ben presto i nostri polmoni cominciano a reclamarne di più.

Risolvi il caso

• Perché l’ossigeno non è un bene economico pur essendo così importante per la nostra sopravvivenza?

• Ci possono essere situazioni in cui l’ossigeno diventa un bene economico?

• Che cosa succede quando un bene non economico diventa economico?

290 Unità 1 I bisogni e i beni economici

Il fioraio da cui va a lavorare un ragazzo per avere un salario utilizza forbici, spillatrice e taniche per l’acqua: questi sono i suoi beni strumentali, necessari per produrre mazzi di fiori. Nella serra dove sono coltivati i fiori, sono usate zappe, vanghe, forbici: anche questi sono beni strumentali.

A loro volta, i beni di consumo possono essere classificati in vari modi.

Innanzitutto, in base alla durata si distinguono:

Ӷ beni non durevoli, la cui utilità viene meno dopo un singolo atto di consumo (come gli alimenti);

Ӷ beni durevoli, che possono essere utilizzati ripetutamente senza che si deteriorino (come gli elettrodomestici).

In secondo luogo, si distinguono in base all’uso che se ne fa:

Ӷ alcuni beni che devono essere usati insieme per poter soddisfare un unico bisogno (come la macchina e la benzina che la fa andare) e per questo sono detti complementari, nel senso che si completano a vicenda;

Ӷ altri beni possono essere utilizzati l’uno al posto dell’altro per soddisfare uno stesso bisogno (come l’olio di oliva e l’olio di semi, entrambi utilizzabili per cucinare); tali beni si definiscono sostituti (o succedanei)

I beni di consumo si distinguono: in base alla durata, in non durevoli e durevoli; in base all’uso congiunto o meno per la soddisfazione di uno stesso bisogno, in complementari e sostituti.

BISOGNI

soddisfatti da

beni servizi

strumentali

di consumo

durevoli non durevoli complementari sostituti

I diversi tipi di bene

Come hai visto, il concetto di “bene” è articolato.

Risolvi il caso

Qui di seguito sono indicati alcuni beni di consumo; stabilisci se sono beni complementari, beni sostituti, oppure se tra i beni non c’è alcun legame.

1. Penne nere e penne blu

2 Vero o falso?

a I beni sono mezzi materiali, mentre i servizi sono attività. VF

b I beni di consumo sono utilizzati per produrre altri beni. VF

c Come i bisogni, anche i beni economici sono illimitati. VF

3 Completo

a Un bene si dice economico se, oltre a essere utile per soddisfare un bisogno, ha un ed è

b I beni di consumo utilizzabili più volte, senza esaurirsi dopo il primo utilizzo, sono detti

c I beni si distinguono in complementari e , in base all’uso congiunto o meno per la soddisfazione di uno stesso bisogno.

2. Inchiostro e penna stilografica

3. Margarina e burro

4. Farina e lievito

5. Libro e occhiali da sole

6. Automobile e tram

7. Zappa e cestino di vimini

291 6
NELLA REALTÀ

CLIL

Bisogno: want/need

Bene: good

Servizio: services

Patrimonio: asset/patrimony

Reddito: revenue

1 Scelgo

Costituisce una forma di reddito:

a l’insieme dei terreni

di proprietà di una famiglia

b il palazzo di un miliardario

c lo stipendio di un impiegato

d il giardino del vicino di casa

3 Patrimonio e reddito

Una famiglia ha due appartamenti, diversi mobili, un’automobile, del denaro e due biciclette: questa è la ricchezza che la famiglia possiede in un determinato momento e viene indicata con il termine patrimonio.

Il patrimonio è l’insieme dei beni che possiede una famiglia o un’impresa in un certo momento.

Nello stesso tempo, nell’arco di un anno, nella famiglia entra denaro perché mamma e papà lavorano e guadagnano dei soldi; inoltre, poiché il secondo appartamento è dato in affitto, ottengono anche un affitto mensile. L’insieme di queste entrate rappresenta il reddito della famiglia.

Il reddito è il totale delle entrate che un individuo ha nel corso di un certo periodo di tempo.

Quello di patrimonio è un concetto cosiddetto di stock, perché descrive una quantità di ricchezza statica, misurata cioè in un determinato istante.

Per esempio anche tu hai un patrimonio, ed è costituito da tutti i beni che possiedi, indipendentemente da chi te li ha comprati. Pensa a quante cose hai nella tua stanza, ai vestiti, alla bicicletta e a tutto ciò che è tuo; quello è il tuo patrimonio in questo preciso momento.

Diversamente dal patrimonio, il reddito non rappresenta uno stock ma un flusso, ossia un valore dinamico, generato in un certo arco temporale

Per esempio una persona che lavora e che riceve uno stipendio fisso o dei compensi per la propria opera ha un reddito che, in un anno, ammonta a una certa cifra. In un certo senso, anche tu hai un reddito se consideriamo un’eventuale paghetta data dai tuoi genitori. Con quel reddito, se vuoi, puoi scegliere che cosa comprarti (un monopattino, dei vestiti, la cover per il cellulare) e andare così ad accrescere il tuo patrimonio.

CITTADINANZA DIGITALE

La pubblicità comportamentale

Ti è mai capitato di cercare su Internet offerte vantaggiose relative a un paio di scarpe sportive e, nei giorni successivi, diventare bersaglio (per esempio su Instagram) di promozioni riguardanti capi di abbigliamento o accessori dello stesso genere? Benvenuto/a nel mondo del behavioral targeting, o pubblicità comportamentale, una tecnica pubblicitaria, utilizzata in particolare sul web, che consiste nel mostrare suggerimenti commerciali tagliati sugli interessi e i bisogni di chi li visualizza.

Come è possibile tutto ciò? Tutte le nostre attività online (le ricerche che facciamo, i siti che visitiamo, i messaggi, le foto e i video che postiamo, le app che scarichiamo ecc.) possono essere tracciate da fornitori di pubblicità comportamentale che poi sfruttano le informazioni raccolte per offrire alle imprese annunci sempre più mirati ed efficaci. Il tracciamento avviene soprattutto grazie ai cookies, piccoli file di testo che vengono memorizzati sui nostri dispositivi non appena accediamo a un sito.

1 Vuoi scoprire di più sull’argomento e magari imparare a navigare in maniera più consapevole?

Inquadra il QR code e scopri alcuni consigli per rendere più riservate le tue attività online e prestare attenzione alla privacy del tuo dispositivo. Individualmente o con i tuoi compagni, svolgi le attività proposte.

292 Unità 1 I bisogni e i beni economici

EDUCAZIONE CIVICA

Beni durevoli che non durano

L’aspirapolvere ti si è rotto proprio appena dopo la fine della garanzia o la batteria del cellulare ti ha abbandonano proprio quando sul mercato sta per uscire il nuovo modello? Sembrano casualità ma potrebbe esserci anche lo zampino dei produttori.

Spesso si ha la sensazione che gli elettrodomestici e gli apparecchi elettronici durino sempre meno e si rompano sempre prima. Scegliere il prodotto giusto, quello con la migliore qualità, potrebbe servire ad allungare questi tempi.

Tuttavia a molti sarà capitato che il ferro da stiro abbia smesso di funzionare proprio qualche settimana dopo la fine del periodo di garanzia e di sentirsi dire dal tecnico che forse sarebbe stato più economico cambiarlo invece di ripararlo. Una situazione che, con ogni probabilità, non è solo sfortuna. Esiste un trucco, una strategia di produzione che prende il nome di “obsolescenza programmata” e consiste nel costruire prodotti sempre meno resistenti in modo da spingere il consumatore a cambiarli con più frequenza. Certo non fa il gioco delle aziende un prodotto indistruttibile, ma è innegabile la percezione che da qualche tempo a questa parte la vita di elettrodomestici e dispositivi elettronici si è ridotta drasticamente.

PERCORSO DISCIPLINARE

Leggi attentamente il testo e rispondi alle domande.

�1 A quale tipologia di beni si fa riferimento? Quali caratteristiche dei beni vengono prese in considerazione?

�2 Che cosa si intende per “obsolescenza programmata”? A quale categoria di bisogni si riferisce?

�3 Uno degli esempi di obsolescenza programmata più evidenti è quella di alcuni smartphone di ultima generazione. Ti sei mai trovato in una situazione di questo tipo?

4 Prova a fare una ricerca online digitando “obsolescenza programmata smartphone” e seleziona tra i risultati le pagine che danno indicazioni su come difendersi.

5 Prepara poi una breve guida tramite ppt da condividere con i tuoi compagni.

GEOGRAFIA

I nostri cellulari, insieme a migliaia di altri oggetti tecnologici, una volta buttati via, fanno un lungo viaggio e finiscono in un quartiere di Accra, capitale del Ghana, nella più grande discarica del mondo che in sé ha molte delle caratteristiche peggiori derivanti dall’inquinamento moderno: plastiche bruciate che esalano sostanze tossiche per i lavoratori e terreni inquinati dove pascola il bestiame. Dopo aver fatto una breve ricerca sulla discarica di Accra, fai una lista delle conseguenze negative per chi lavora e vive in questo angolo d’Africa e proponi una o più alternative per arginare questa situazione.

SCIENZE

Negli ultimi anni si è diffuso un modo diverso per bere il caffè, utilizzando capsule e cialde monouso: a fronte di un miliardo di capsule utilizzate in Italia ogni anno il risultato sono 12 mila tonnellate di rifiuti difficili da riciclare. Fai una ricerca sulle possibili soluzioni che si stanno ipotizzando, anche grazie a nuove tecniche di smaltimento, e discutine con i tuoi compagni di classe.

293
da https://www.altroconsumo.it
Tratto

FAI IL PUNTO

LEZIONE DIGITALE

1 Ripassa i temi fondanti con la lezione digitale “Bisogni, beni e servizi”.

2 Leggi e completa questa pagina.

ô Che cos’è un bisogno?

Un è la sensazione che si prova quando ci sono delle esigenze precise che devono essere soddisfatte. Il bisogno può essere , se riguarda esigenze legate alla sopravvivenza (mangiare, bere, dormire…) oppure , se è collegato a esigenze meno impellenti.

ô Che caratteristiche ha un bisogno?

Un bisogno può essere , quando è percepito da una singola persona, oppure , quando è percepito dal singolo in quanto membro di una comunità.

Un bisogno può essere , quando può essere soddisfatto pagando del denaro, o , quando non può essere soddisfatto con il denaro.

ô Che cosa serve per soddisfare un bisogno?

Un bisogno può essere soddisfatto da:

ôun , che è un mezzo materiale;

ôda un , che è una prestazione fornita da alcuni soggetti dietro pagamento di un prezzo.

ô Come possono essere classificati i beni?

Un bene è classificato come bene economico quando è scarso, cioè disponibile in quantità limitata.

Un bene può essere distinto in bene di consumo o in bene strumentale:

ô se soddisfa direttamente il bisogno;

ô se è utile per produrre altri beni.

I beni di consumo, a loro volta, si distinguono in base alla loro durata:

ô quando dopo un singolo consumo diventano inutili;

ô quando possono essere utilizzati ripetutamente.

I beni di consumo possono distinguersi anche in base all’uso che se ne fa:

ô quando devono essere utilizzati insieme;

ô quando possono essere usati al posto di altri.

ô Che cosa formano i beni che si posseggono?

I beni posseduti da una persona o da una famiglia o da un’impresa ne formano il . Oltre al patrimonio, la persona, la famiglia o l’impresa può possedere però anche del denaro, e quindi oltre al patrimonio avrà anche un

294
Guarda la lezione digitale, svolgi i quick test, mettiti alla prova con il compito di realtà
. 3 Ripassa l’unità con le audio mappe contenute nel QR code della pagina accanto.

L’UNITÀ IN AUDIO MAPPE

Per ripassare, guarda le mappe, ascoltando le sintesi audio dell’unità

I BISOGNI

SERVIZI

sono attraverso

si distinguono

esigenze da soddisfare

in base all’urgenza

in base alla natura

primari economici

secondari non economici collettivi

in base all’origine

individuali

ovvero attività che possono essere svolte da soggetti privati o pubblici

BENI

che si distinguono in

strumentali se servono per produrre altri beni

di consumo per soddisfare direttamente un bisogno

ovvero mezzi materiali che servono a soddisfare i bisogni

durevoli

possono essere usati più volte

il loro insieme forma il patrimonio

possono essere classificati come

non durevoli

possono essere usati una volta

complementari

che si completano a vicenda

sostituiti

che si possono usare uno al posto dell’altro

295

VERIFICO CONOSCENZE E ABILITÀ

VERO O FALSO?

1 Reddito e patrimonio sono due grandezze fondamentali per valutare la situazione economica complessiva di un soggetto economico. VF

2 I beni di consumo sono tutti non durevoli. VF

3 Avere degli amici è un bisogno economico primario. VF

4 I bisogni economici sono saziabili e risorgenti. VF

5 I bisogni si distinguono in base all’intensità in individuali, collettivi e pubblici. VF

6 Il patrimonio è un concetto di flusso e descrive una quantità di ricchezza dinamica. VF

7 L’automobile di proprietà di una famiglia rappresenta un elemento del suo patrimonio. VF

8 I servizi sono attività che possono essere svolte tanto da soggetti privati (cd. servizi privati), quanto da enti pubblici (cd. servizi pubblici). VF

9 I bisogni variano nel tempo e da persona a persona. VF

10 La luce del sole non è un bene economico. VF

11 Il canone d’affitto incassato rappresenta un’entrata monetaria che fa parte del reddito di un individuo.

SCELGO

1 I bisogni economici sono molteplici perché:

a variano da persona a persona

VF

b non si presentano isolatamente, ma insieme ad altri

c possiamo confrontarli tra loro e classificarli in ordine di importanza

d dopo essere stati soddisfatti si ripresentano nuovamente

2 Il tostapane è:

a un servizio

b un bene semidurevole

c un bene durevole

d un bene non durevole

3 Una lezione di pianoforte è:

a un bene non durevole

b un bene superfluo

c un servizio

d un bene immateriale

4 I bisogni primari sono quelli che:

a vengono sollecitati attraverso le campagne pubblicitarie

b riguardano tutte le esigenze dell’uomo, più o meno impellenti

c vengono chiamati anche voluttuari

d riguardano le esigenze fondamentali per la nostra stessa sopravvivenza

COMPLETO (attenzione ai distrattori)

beni / collettivo / complementari / consumo / inutilizzabili / limitata / illimitata / patrimonio / prezzo / primari / reddito / risorgenti / servizi / succedanei / utili / voluttuari

1 I bisogni economici sono quelli che possono essere soddisfatti mediante il pagamento di un

2 I beni economici si distinguono in beni di , utilizzati direttamente per soddisfare un bisogno, e beni strumentali, impiegati per produrre altri beni.

3 In economia, il termine descrive una quantità di ricchezza statica, misurata cioè in un determinato istante; il , invece, è un valore dinamico, generato in un certo arco temporale.

4 I bisogni economici si dicono perché, una volta appagati, si ripresentano nuovamente dopo un periodo di tempo più o meno lungo.

5 Si chiamano i mezzi materiali, ossia le cose che permettono di soddisfare i bisogni.

6 Un bisogno è definito se è avvertito dal singolo in quanto membro di una comunità di persone.

7 I sono attività immateriali che soddisfano i bisogni.

8 I beni che devono essere usati insieme per poter soddisfare un unico bisogno sono detti .

9 I beni e i servizi si dicono economici quando hanno le seguenti caratteristiche: sono per soddisfare un bisogno, disponibili in quantità e hanno un prezzo.

INDIVIDUO

1 Indica nell’elenco di seguito, se si tratta di un bisogno di tipo primario (P) o secondario (S):

a Bere acqua potabile P S

b Navigare in Internet P S

c Andare in pizzeria il sabato sera P S

d Disporre di un’abitazione in cui vivere P S

e Acquistare un piumino per l’inverno P S

f Viaggiare P S

g Acquistare le medicine per l’influenza P S

h Acquistare vestiti di alta moda P S

296
1 I bisogni e i beni economici
HUB TEST Allenati con ulteriori test autocorrettivi su HUB Test
Unità

SVILUPPO COMPETENZE

ANALIZZO

1 Che cosa si intende per bisogno? I bisogni come possono essere classificati?

2 Quando un bene viene considerato un bene economico?

LAVORO SUI DATI

Un recente studio della Confcommercio ha calcolato che nel 2019 oltre il 75% dei consumatori percepisce la tredicesima. Di questi:

• il 25,9% la utilizzerà in spese per la casa e la famiglia;

• il 20,4% la metterà da parte;

• il 19,5% la utilizzerà per pagare tasse e bollette.

La quota destinata all’acquisto dei regali di Natale è pari al 17,8%. Circa la spesa pro capite per i doni di Natale, l’Ufficio studi Confcommercio ha rilevato una leggera diminuzione rispetto agli scorsi anni: la spesa media nel 2019 risulta pari a 169 euro, contro i 171 euro del 2018 e i 166 euro del 2017.

1 Dopo aver cercato sul dizionario l’esatta definizione di “tredicesima”, rispondi alle seguenti domande.

a Le tredicesime costituiscono reddito o patrimonio?

b I doni natalizi sono beni di consumo o beni strumentali?

c Considerata la percentuale di consumatori che percepiscono la tredicesima, com’è stata utilizzata in prevalenza la tredicesima relativa al dicembre 2019?

3 Come si distinguono i beni economici?

d Qual è la quota destinata all’acquisto dei regali di Natale?

e Com’è cambiata negli anni la spesa pro capite per i doni natalizi?

ATTIVITÀ PLURIDISCIPLINARE

1 Pensa a quello che hai studiato finora in storia. Nelle epoche storiche passate che hai approfondito in classe, ti risulta che il concetto di bisogno economico sia mutato, oppure i bisogni primari e secondari sono sempre stati gli stessi per l’uomo?

4 Qual è la differenza tra patrimonio e reddito?

INDAGO E RISOLVO

1 Il signor Rossi ha avuto oggi una giornata intensa. Di prima mattina ha accompagnato il figlioletto all’asilo nido comunale; poi, prima di recarsi al lavoro, si è sottoposto ad analisi mediche presso un presidio ospedaliero regionale. Nel pomeriggio, dopo aver telefonato alla moglie per comunicarle il ritardo, si è fermato in un bar per festeggiare con un aperitivo il compleanno di un collega. Solo verso sera si è infine diretto verso l’autobus di linea che l’ha ricondotto verso casa.

Di quali servizi ha goduto? Distinguili in servizi pubblici e privati.

ENGLISH CORNER

1 Try to match the words in English with their translation in Italian:

1 Durable goods a Beni di consumo

2 Substitute goods b Beni strumentali

3 Capital goods c Beni succedanei

4 Complementary goods d Beni complementari

5 Consumer goods e Beni durevoli

6 297
1. ; 2. ; 3. ; 4. ; 5.

2

I

Il sistema economico e i suoi operatori

AI BLOCCHI DI PARTENZA

Guarda il video

Nel video proposto sono descritti i tre settori economici che contribuiscono a soddisfare i bisogni dei singoli e della collettività.

• Secondo te in Italia il settore primario è sviluppato? Perché?

• Elenca tre attività concrete, cui corrispondono altrettante professioni, del settore terziario Usa gli strumenti del libro

• Tenendo a mente il contenuto del video, vai al paragrafo 1 e al paragrafo 4 e leggi il contenuto, individuandone i concetti principali

• Verifica di aver capito i contenuti dei paragrafi 1 e 4 svolgendo gli esercizi “Vero o falso?” e “Scelgo”

• Per metterti alla prova svolgi la consegna del box Nella realtà – Le attività attorno a te

1 Il sistema economico

Nell’unità di economia del Modulo 0 hai immaginato che compravi una pizza, lavoravi per un fioraio per ottenere un salario, utilizzavi il risparmio per comprare uno smartphone. Eri quindi parte di una fitta rete di relazioni che coinvolge tutta la società. Per mettere ordine in questa intrecciata rete possiamo classificare le attività economiche che in ogni società devono essere svolte per sopravvivere e crescere nel tempo. Ogni gruppo sociale deve provvedere a produrre i beni necessari, distribuirli tra i membri e utilizzarli. Per esempio in un paesino di montagna isolato, se si interrompono i collegamenti con altri territori, i cittadini dovranno produrre i beni necessari a sopravvivere e distribuirli, lasciando poi ai singoli la scelta su come impiegarli.

Le attività economiche necessarie in ogni gruppo sociale si dividono in tre categorie:

1) produzione di beni e servizi;

2) distribuzione del reddito;

3) impiego di beni e servizi.

1) La produzione di beni e servizi consiste nella realizzazione dei beni utilizzati per soddisfare i bisogni. I beni necessari, oggi, non sono prodotti all’interno delle famiglie ma sono realizzati da apposite organizzazioni chiamate imprese. La pizzeria, per esempio, è un’impresa, ossia un’organizzazione che ha come scopo quello di produrre pizze, venderle e garantire al proprietario un reddito.

Le attività intorno a te

Nel quartiere o nel paese in cui vivi ci sono sicuramente molte attività produttive.

Indaga

• Su un tabellone o un poster elencate le categorie in cui si dividono le attività economiche.

• Tracciate una riga e, di fianco alle categorie, elencate le principali attività economiche che vengono svolte dagli abitanti del vostro quartiere o paese.

• A quali categorie appartengono queste attività economiche? Collegate le attività alle categorie.

298
U à
1
Unità
NELLA REALTÀ

2) Il reddito prodotto dalle imprese attraverso la vendita di beni deve essere distribuito tra coloro che hanno contribuito a generarlo (distribuzione del reddito). Così, in cambio della loro attività, gli imprenditori percepiscono un profitto e i lavoratori un salario; profitto e salario sono rispettivamente il reddito dell’imprenditore e quello del lavoratore, la quota di reddito creata che spetta all’uno e all’altro.

3) L’impiego di beni e servizi non è altro che l’utilizzo di ciò che è stato prodotto. Nulla di complicato, dunque: ognuno di noi utilizza beni e servizi che qualcun altro ha realizzato. Come? Attraverso quelli che in economia vengono chiamati consumi e investimenti.

Per esempio sono attività di consumo una cena in pizzeria, un viaggio in treno, una visita dentistica. Non tutti i beni e i servizi prodotti, però, vengono destinati al consumo: alcuni di essi, come i macchinari e gli attrezzi da lavoro, sono utilizzati per produrre altri beni o servizi, cioè per compiere degli investimenti.

Un sistema economico è un gruppo sociale che provvede alla produzione dei beni, li distribuisce e li impiega.

Solitamente, si identifica un sistema economico con un Paese: avremo così un sistema economico italiano, un sistema economico tedesco ecc.

2 I soggetti economici

I soggetti che operano all’interno di un sistema economico possono essere raggruppati in quattro categorie principali: famiglie, imprese, Stato, resto del mondo.

Le famiglie

Cominciamo parlando delle famiglie, che all’interno del sistema hanno un duplice ruolo.

Ӷ Da un lato, le famiglie sono proprietarie dei mezzi necessari per effettuare la produzione. Questi mezzi sono chiamati fattori della produzione e sono il lavoro, la terra e il capitale. Un’ipotetica famiglia può mettere a disposizione delle imprese:

• il lavoro del padre e della madre;

• un secondo appartamento dato in affitto. La famiglia fornisce così alle imprese i locali per svolgere l’attività produttiva. Possiamo chiamare, genericamente, terra un bene immobile che viene utilizzato per produrre;

• poiché ha risparmiato nel corso degli anni, ha da parte un capitale di 10.000 euro che presta alle imprese affinché possano acquistare materie prime e beni strumentali.

Le famiglie sono proprietarie dei fattori della produzione richiesti dalle imprese. I fattori della produzione sono il lavoro, la terra e il capitale.

Unità di consumo

Dal punto di vista economico, il tuo nucleo familiare è certamente una famiglia, ma in economia si considera famiglia anche qualsiasi soggetto, individuale o collettivo, che si comporta come un’“unità di consumo”. Per esempio, anche un single è una famiglia.

Indaga

Con l’aiuto dell’insegnante, prova a fare altri esempi di soggetti che, pur non costituendo una famiglia nel senso comune del termine, sono tali per gli economisti.

1 Vero o falso?

a Ogni gruppo sociale per sopravvivere e crescere nel tempo si sviluppa attraverso tre diverse attività economiche: produrre, distribuire, impiegare. VF

b La distribuzione del reddito è una delle tre attività economiche caratterizzanti il sistema economico. VF

c La produzione di beni e servizi è realizzata direttamente dalle famiglie. VF

299 6
NELLA REALTÀ

Unità 2 Il sistema economico e i suoi operatori

1 Vero o falso?

a I soggetti economici si raggruppano in quattro categorie: famiglie, imprese, Stato e resto del mondo. VF

b Le famiglie sono proprietarie dei fattori della produzione e allo stesso tempo consumatori. VF

c L’attività delle imprese è orientata al soddisfacimento dell’interesse collettivo e non al raggiungimento di un profitto. VF

Ӷ Dall’altro lato, le famiglie sono anche consumatori, ossia chiedono beni e servizi alle imprese.

Le famiglie sono i soggetti economici che danno alle imprese i fattori della produzione e usano i propri redditi per il consumo, cioè per acquistare beni e servizi utili per soddisfare i loro bisogni.

Le famiglie spesso conservano una parte di reddito per far fronte a necessità future. Per indicare queste diverse destinazioni del reddito, in economia si usa la formula

Y = C + S dove Y indica il reddito complessivo della famiglia, C la parte di reddito usata per il consumo e S (saving) il risparmio.

Per esempio se la famiglia di Marzia, cedendo alle imprese i fattori della produzione, ottiene in cambio un reddito di 30.000 euro all’anno, e ne consuma 25.000, il suo risparmio è di 5000 euro. Reddito (30.000) = Consumo (25.000) + Risparmio (5000)

Le imprese

I beni e servizi domandati dalle famiglie sono forniti dalle imprese, che utilizzano i fattori produttivi (terra, lavoro, capitale) per ottenere i prodotti da offrire sul mercato e trarne un profitto. Il profitto è la differenza tra ciò che le imprese ottengono dalla vendita dei beni (ricavi) e le spese che sostengono per effettuare la produzione (costi).

Le imprese sono i soggetti economici che svolgono l’attività produttiva utilizzando i fattori della produzione terra, lavoro e capitale al fine di ottenere un profitto (ricavi – costi).

Per esempio Maria acquista farina e lievito con cui produce pane. La spesa per l’acquisto ammonta a 300 euro al giorno (costi); il pane lo vende per 350 euro al giorno (ricavi). Il profitto giornaliero di Maria è perciò di 50 euro (Profitto = Ricavi – costi = 350 – 300 = 50).

Lo Stato

Un operatore economico del tutto particolare è poi lo Stato. La sua attività si distingue da quella degli altri soggetti economici in quanto è orientata al soddisfacimento dell’interesse collettivo. A differenza delle imprese, quindi, lo Stato non opera con l’obiettivo di ottenere un profitto, ma con finalità di benessere generale, e a tale scopo fornisce servizi pubblici (sanità, istruzione, giustizia ecc.) chiedendo ai cittadini, in cambio, il pagamento di tasse e imposte.

Lo Stato è il soggetto economico che garantisce i servizi pubblici nell’interesse della collettività. Per finanziare tali spese, richiede ai cittadini il pagamento di tasse e imposte. Per esempio Roberto frequenta una scuola superiore. I professori, il dirigente, i bidelli, il riscaldamento sono tutti costi dello Stato (spesa pubblica). Per frequentare la scuola Roberto paga una tassa di iscrizione; la sua famiglia poi paga una serie di imposte che servono, tra l’altro, a coprire la spesa pubblica derivante dall’attività scolastica.

Alcune attività dello Stato

Ci sono attività dello Stato che riguardano direttamente te e la tua famiglia.

Risolvi il caso

Chiedi ai tuoi genitori quali sono le attività dello Stato che vi riguardano. Per aiutarti, qui di fianco troverai un elenco di possibili attività: togli quelle che non riguardano la tua famiglia e aggiungi quelle che, invece, mancano.

1. Pagamento delle imposte

2. Istruzione

3. Assistenza medica

4. Sicurezza pubblica

5. Difesa del territorio nazionale

6. Aiuti alle imprese

7. Sussidi di disoccupazione

8. Raccolta dei rifiuti

9. Pulizia delle strade

10. Manutenzione delle strade

300
NELLA REALTÀ

Il resto del mondo

L’ultimo operatore economico ha un nome un po’ strano: resto del mondo. Questa denominazione si spiega con il fatto che un sistema economico non è un’entità isolata ma è in relazione con ciò che è al di fuori di esso. Così, i soggetti economici di un Paese hanno continui rapporti con soggetti economici di altri Stati, cioè, per l’appunto, con il resto del mondo.

Il resto del mondo è costituito dall’insieme dei soggetti economici che operano all’esterno del sistema considerato, ma intrattengono con esso delle relazioni economiche.

Tali relazioni sono rappresentate prevalentemente dalle importazioni e dalle esportazioni, che sono movimenti internazionali di beni e servizi: nel primo caso in entrata (acquisto dall’estero), nel secondo caso in uscita (vendita all’estero).

Per esempio l’Italia vende vino nel resto del mondo (esportazione) e acquista da altri Paesi materie prime come il petrolio (importazione).

3 Il circuito economico

Dopo aver messo a fuoco quali sono i soggetti economici e quali le loro attività, possiamo analizzare meglio il funzionamento complessivo del sistema economico.

Le relazioni che intercorrono tra i vari soggetti economici comportano due tipi di flussi: un flusso reale e un flusso monetario.

Il flusso reale consiste in un movimento di beni, servizi e lavoro; il flusso monetario in un trasferimento di denaro.

Il flusso reale è alimentato dai beni e dai servizi forniti dalle imprese e dallo Stato, dal lavoro prestato dalle famiglie, dai beni e servizi importati ed esportati.

Il flusso monetario è formato da: il reddito che le famiglie percepiscono per l’attività lavorativa svolta, il prezzo che le famiglie e lo Stato pagano alle imprese per l’acquisto dei prodotti, le tasse e le imposte che famiglie e imprese versano allo Stato, i movimenti di valuta (euro, dollaro, sterlina ecc.) collegati alle importazioni e alle esportazioni.

L’insieme dei flussi reali e dei flussi monetari che si creano in un determinato sistema economico si definisce circuito economico.

1 Completo

a Il sistema economico è caratterizzato da due tipi di flussi, monetario e reale, che insieme danno vita al cd.

b Il flusso reale è costituito da: , e

c I movimenti di valuta legati alle importazioni e alle esportazioni sono elementi del flusso

FLUSSO REALE

FLUSSO MONETARIO

BENI

301 6
STATO IMPRESE RESTO DEL MONDO
E SERVIZI
E SERVIZI
LAVORO SERVIZI L A V O R O V A L U T A BENI E SERVIZI FAMIGLIE SERVIZI BENIESERVIZI STATO IMPRESE RESTO DEL MONDO PREZZI REDDITI TASSE E IMPOSTE REDDITI FAMIGLIE
(ESPORTAZIONI) BENI
(IMPORTAZIONI)
PREZZI TASSEEIMPOSTE

CLIL

Sistema economico: economic system

Famiglia: private owner

Stato: government agency

Impresa: industrial council

Settore economico: economic sector

1 Scelgo

Le attività delle industrie di base rientrano nel settore:

a primario

b secondario

c terziario

d terziario avanzato

2 Vero o falso?

a Tradizionalmente i settori produttivi si distinguono in quattro categorie: primario, secondario, terziario e terziario avanzato. VF

b Le attività artigiane rientrano nel settore terziario. VF

c Nelle economie più avanzate il settore terziario ha un’incidenza maggiore sul reddito degli Stati. VF

4 I settori economici

Dopo aver descritto i soggetti che operano nei sistemi economici, esaminiamo meglio le attività economiche e chiariamo come contribuiscono al soddisfacimento dei bisogni dei singoli e della collettività.

Le attività economiche possono essere classificate distinguendo tre settori produttivi:

• primario (agricoltura, allevamento, pesca e attività forestali);

• secondario (industria e artigianato);

• terziario (commercio e servizi).

Il settore primario è quello più tradizionale e storicamente è stato il primo ad affermarsi in quanto legato agli stadi iniziali della civiltà umana.

Il settore secondario comprende innanzitutto le imprese industriali, che trasformano le materie prime in prodotti finiti attraverso l’impiego di macchinari e lavoratori. In questo settore rientrano sia le industrie di base (siderurgica, metallurgica, meccanica e chimica), sia quelle di trasformazione (tessile, alimentare, automobilistica ecc.), sia quelle avanzate (elettronica, informatica ecc.). Nel settore secondario rientrano anche le attività artigianali, in cui l’uso delle macchine è limitato e la maggior parte del lavoro è manuale. Il settore terziario comprende attività economiche molto diverse tra loro, sia pubbliche sia private, che vanno dal commercio al trasporto, dalla ricerca scientifica alla sanità, dal turismo ai servizi bancari. Oggi, poi, hanno grandissima importanza i servizi legati all’informatica e al digitale, per i quali spesso si parla di terziario avanzato. Tutte queste attività si sono sviluppate particolarmente negli ultimi decenni, dando luogo alla terziarizzazione dell’economia, cioè a un vistoso sbilanciamento del sistema economico verso il settore terziario. Pensa che attualmente i tre quarti di tutta la ricchezza prodotta in Italia provengono proprio da questo settore.

Per esempio Melissa è proprietaria di un terreno che coltiva insieme al marito e ai figli (settore primario); Roberta compra tessuti e produce abiti sartoriali per uomo (settore secondario); Camilla è una commercialista che si occupa della contabilità di alcune aziende (settore terziario).

La digital economy

Con digital economy si indica l’insieme delle attività economiche che si basano sull’utilizzo di Internet. Le possibilità offerte dalla Rete sono incredibili: permettono di mettere in contatto compratori e venditori di ogni parte del mondo e di far muovere beni e denaro a livello locale, nazionale e mondiale. L’Italia, nonostante l’appartenenza a una realtà occidentale sviluppata, è sempre stata tra gli ultimi Paesi in Europa in quanto a digitalizzazione dell’economia e della società.

Nel 2020 la diffusione del Covid19 ha messo ancora più in evidenza le nostre mancanze, ma allo stesso tempo ha costretto tante aziende a fare i conti con la necessità di guardare al futuro con occhi nuovi, valorizzando le potenzialità della digital economy. Molte attività, grandi o piccole che fossero, hanno infatti implementato una serie di servizi attraverso il web per poter raggiungere la propria clientela anche a porte chiuse.

Si tratta di un cambiamento epocale che continuerà a portare frutti anche in futuro, e sarà interessante e stimolante tenere d’occhio l’evoluzione del nostro Paese in questo ambito.

1 Vuoi sapere di più sullo stato di digitalizzazione dell’economia italiana? Guarda il QR Code e, con l’aiuto dell’insegnante di inglese, confronta i dati sull’Integration of Digital Technology del nostro Paese con quelli degli altri Stati UE. Quale giudizio daresti alla digital economy italiana nelle due componenti dell’indicatore (business digitization ed e-commerce)?

302 Unità 2 Il sistema economico e i suoi operatori

EDUCAZIONE CIVICA

L’agroalimentare

Il settore agroalimentare comprende l’insieme di attività orientate alla produzione, trasformazione e distribuzione di prodotti alimentari.

Competenze

Il settore agroalimentare ha una filiera produttiva molto ampia e diversificata che va dall’agricoltore che lavora la terra, passando per l’operaio che utilizza macchinari per la lavorazione, la trasformazione e il confezionamento alimentare per arrivare, infine, al distributore finale del prodotto

Settori affini

Il sistema della produzione agroalimentare così com’è ora strutturato prevede il trasporto di grandi quantità di merci (spesso in tempi relativamente brevi) per permettere la commercializzazione dei beni prodotti: per questo motivo il settore agroalimentare è strettamente connesso al settore del commercio e al settore dei trasporti.

adattato da www.cittadeimestieri.it/settori-professionali/agroalimentare.html

PERCORSO DISCIPLINARE

Leggi attentamente il testo.

�1 A quali soggetti del sistema economico fa riferimento? Quali settori sono coinvolti?

�2 Prova a specificare il ruolo di ciascun settore all’interno del cosiddetto “agroalimentare”.

�3 Con quale dei soggetti descritti, tu e la tua famiglia entrate in contatto?

�4 Hai mai sentito parlare del “mercato a kilometro zero”?

5 Prova a fare una ricerca online digitando “mercato a km 0” e raccogli informazioni su che cosa sono e in quali zone sono presenti.

6 Ne hai trovati vicino a te?

• A quale settore appartengono?

• Quali vantaggi presentano?

7 Prova infine a costruire uno schema con i flussi reali e monetari tra i soggetti economici coinvolti.

GEOGRAFIA

Nei nostri territori si sta diffondendo l’offerta di prodotti a km 0, cioè acquistati nello stesso luogo in cui sono prodotti, senza intermediazione tra chi coltiva e chi consuma. Approfondisci l’argomento e fai una lista di vantaggi ed eventuali svantaggi di questa agricoltura “a filiera corta” presente nelle regioni italiane.

SCIENZE

Quando si parla di agricoltura biologica si fa riferimento a metodi di coltivazione che utilizzano le risorse naturali in modo responsabile, rispettano il terreno e il benessere degli animali. La Commissione europea mantiene un sistema di controlli rigoroso sui metodi biologici per garantire piena fiducia ai consumatori che scelgono il biologico.

Approfondisci l’argomento e rifletti sui modi in cui l’agricoltura biologica rispetti la sostenibilità a livello di ambiente ed esseri viventi.

303

FAI IL PUNTO

LEZIONE DIGITALE

1 Ripassa i temi fondanti con la lezione digitale “Il circuito economico”.

2 Leggi e completa questa pagina.

ô Che cos’è un sistema economico?

Un sistema economico è un insieme di soggetti che formano un gruppo sociale che:

ô , cioè realizza i beni necessari per rispondere ai bisogni del gruppo;

ô il ottenuto attraverso la vendita dei beni prodotti tra tutti coloro che hanno contribuito a realizzarlo;

ôutilizza e prodotti attraverso consumi e investimenti.

ô Quali sono i soggetti che fanno parte di un sistema economico?

1) Le famiglie: soggetto con ruolo.

Le famiglie infatti:

ôpossiedono i (lavoro, terra, capitale); ôsono soggetti .

2) Le : soggetti economici che svolgono l’attività produttiva usando i fattori della produzione delle famiglie per ottenere un profitto.

3) Lo Stato: soggetto economico che garantisce l’interesse della fornendo servizi pubblici, finanziati attraverso le tasse e le

4) Il : insieme di soggetti economici che operano all’esterno del sistema considerato e che con esso hanno relazioni economiche.

ô Che cos’è il circuito economico?

Il circuito economico è l’insieme delle relazioni tra i vari soggetti economici. Queste relazioni comportano due tipi di flussi;

ô (movimento di beni, servizi, lavoro);

ô (movimento di denaro).

ô Come possono essere classificate le attività svolte dai soggetti economici?

Le attività svolte dai soggetti economici all’interno del circuito possono essere classificate in base al settore produttivo di appartenenza:

ô (agricoltura, allevamento, pesca e attività forestali);

ô (industria e artigianato);

ô (commercio e servizi).

Ripassa l’unità con le audio mappe contenute nel QR code della pagina accanto.

304
Guarda la lezione digitale, svolgi i quick test, mettiti alla prova con il compito di realtà 3

SISTEMA ECONOMICO

gruppo sociale che svolge attività economiche

L’UNITÀ IN AUDIO MAPPE

Per ripassare, guarda le mappe, ascoltando le sintesi audio dell’unità

produzione

nei di

• settore primario (agricoltura, allevamento, pesca e attività forestali)

• settore secondario (industria e artigianato)

• settore terziario (commercio e servizi)

distribuzione profitti e salari

soggetti economici

impiego consumo o investimento

in

imprese

che sono che svolgono

proprietari dei fattori della produzione e consumatori

attività produttiva usando i fattori della produzione

corrisponde a tra questi soggetti ci sono

formato da

resto del mondo famiglia

movimenti di denaro (reddito, prezzo, tasse e i movimenti di valuta)

flusso monetario

Stato servizi pubblici finanziati attraverso tasse e imposte

che fornisce che opera che grazie alle relazioni tra i vari soggetti economici formano il

CIRCUITO ECONOMICO

movimenti di beni, servizi, lavoro

flusso reale

all’esterno del sistema economico ma con esso ha relazioni attraverso importazioni ed esportazioni

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VERIFICO CONOSCENZE E ABILITÀ

VERO O FALSO?

1 Le famiglie spendono tutto il loro reddito per gli acquisti.

2 Un sistema economico è un gruppo sociale che si occupa della produzione di beni e servizi, della distribuzione del reddito e dell’impiego dei beni e servizi prodotti.

3 Lo Stato opera con il solo obiettivo di ottenere un profitto.

4 Il settore secondario è stato il primo ad affermarsi in quanto legato agli stadi iniziali della civiltà umana.

5 Per i servizi legati all’informatica e al digitale si parla di terziario avanzato.

6 Per l’economia una famiglia può essere anche una persona che vive da sola.

7 Le imprese per ottenere i prodotti da offrire sul mercato richiedono ai cittadini il pagamento di tasse.

8 Il flusso reale consiste in un trasferimento di denaro che avviene tra due o più soggetti economici.

9 Il reddito accantonato dalle famiglie è denominato risparmio.

10 I tre quarti di tutta la ricchezza prodotta in Italia provengono dal settore terziario.

SCELGO

1 I flussi economici:

a si distinguono in reali e nominali b sul mercato li generano solamente le famiglie e le imprese

c sono scambi che determinano trasferimenti reali o monetari tra i vari soggetti economici d nessuna delle precedenti

2 Le famiglie:

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COMPLETO (attenzione ai distrattori)

petrolio / consumo / pane / primario / produzione / vino / reale / importazioni / esportazioni / secondario

1 Le si verificano quando i nostri operatori economici vendono beni o servizi in altri Stati. Un classico esempio per l’Italia è la vendita del nel mondo.

2 Le sono movimenti internazionali di beni e servizi in entrata, come avviene in Italia con l’acquisto del di altri Stati.

3 Un sistema economico contiene un insieme di attività e relazioni riguardanti la , lo scambio e il consumo di beni e servizi.

4 Il flusso è alimentato dai beni e servizi forniti dalle imprese e dallo Stato, dal lavoro prestato dalle famiglie, dai beni e servizi importati ed esportati.

5 Il settore comprende le imprese industriali che trasformano le materie prime in prodotti finiti attraverso l’impiego di macchinari e lavoratori.

6 Dal punto di vista economico non interessa la natura giuridica della famiglia, quanto piuttosto il ruolo di unità di che essa ricopre nel sistema.

CORREGGO L’ERRORE

1 In economia si usa la formula: Y= C – S, per indicare le diverse destinazioni del reddito delle famiglie.

2 Il quarto soggetto economico si chiama “resto del mondo”: questa denominazione particolare sta a significare che ogni sistema economico è un’entità isolata, chiusa in se stessa.

a utilizzano i redditi provenienti dall’attività lavorativa per il consumo

b svolgono l’attività produttiva

c garantiscono i servizi pubblici nell’interesse della collettività

d importano ed esportano indifferentemente sia beni sia servizi

3 La pesca è un’attività economica del settore:

a primario

b secondario

c terziario

d terziario avanzato

3 Il reddito prodotto dalle imprese deve essere distribuito tra coloro che hanno contribuito a generarlo: gli imprenditori percepiscono il salario e i lavoratori il profitto.

306 Unità 2 Il sistema economico e i suoi operatori
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SVILUPPO COMPETENZE

RISPONDO ALLE DOMANDE

1 Da che cosa è costituito un sistema economico?

RISOLVO IL CASO

1 Alessandro, pescatore da tutta la vita, ha avviato una sua piccola impresa per la vendita diretta del pescato. Ogni giorno all’alba con la sua imbarcazione e Alberto, suo dipendente, prende il largo alla ricerca di buon pesce da vendere al mercato. Nell’anno in corso dalla sua attività ha già ricavato 20.000 euro.

a In quale categoria di soggetti economici può essere inquadrato Alessandro?

2 Che cos’è una famiglia dal punto di vista economico?

3 Che cosa indica la formula Y = C + S?

4 Quali sono le maggiori componenti del flusso monetario?

5 Che cosa si intende per terziarizzazione dell’economia?

COSTRUISCO UNA MAPPA

1 Nel corso dell’unità hai imparato nuovi concetti sul sistema economico e sui suoi flussi economici. Concentrandoci adesso sui flussi reali e monetari che vengono originati ogni giorno da famiglie e imprese, prova a fare degli esempi concreti di questi flussi, riportali qui sotto e poi rappresentali graficamente.

b In quale settore produttivo opera?

c Il ricavato di questa attività corrisponde interamente al profitto? Nella sua attività, quali sono i costi che secondo te Alessandro dovrà sostenere?

d In che cosa consiste maggiormente il flusso monetario della sua attività?

2 La famiglia di Elisabetta è composta da quattro persone: Elisabetta è impiegata presso un’azienda informatica, guadagna 1200 euro al mese, proprio come il fratello Luca che è stato appena assunto come infermiere presso una RSA privata, mentre il padre è insegnante e guadagna 1600 euro al mese. La madre è collezionatrice d’arte per passione, ma non percepisce nessuna retribuzione. È lei che gestisce le spese mensili della famiglia, che ammontano a: 500 euro per la spesa mensile in beni alimentari, 500 euro per le spese in trasporti di tutta la famiglia e 1000 euro per tutti gli altri consumi, e a depositare l’importo restante presso un deposito bancario. La famiglia sta riflettendo sulla possibilità di acquistare un camper da utilizzare per viaggi di famiglia.

a A quanto ammonta il reddito complessivo mensile della famiglia di Elisabetta?

b A quanto ammontano i consumi mensili?

c Qual è lo scopo dell’importo depositato in banca? A quanto ammonta ogni mese?

ATTIVITÀ PLURIDISCIPLINARE

1 In questa unità abbiamo parlato di importazioni ed esportazioni, ossia di scambi internazionali di beni e servizi che l’Italia intrattiene con altri Stati.

Pensa a quello che hai studiato in geografia e immagina quali sono le maggiori risorse che l’Italia esporterà nel mondo e quali invece possono essere i beni che sarà costretta a domandare ad altri.

Fai ulteriori collegamenti con ciò che hai studiato finora in altre materie.

ENGLISH CORNER

1 Choose the answer that best matches the given definition. Economic agents who use the income derived from their work to buy goods and services.

a Government

b Households

c Rest of the world

d Firms

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Lo sviluppo economico capitalistico

Come hai studiato in questa unità, il sistema economico capitalistico, che regola le attività economiche della maggior parte dei Paesi moderni, è il risultato di un lungo processo storico. Pensa, per esempio, alla lunga strada che ha portato dal sistema agricolo dei tempi antichi alla Rivoluzione industriale, che ha segnato l’ingresso nella modernità.

Questa linea del tempo ti condurrà per mano attraverso il lungo viaggio dello sviluppo economico capitalistico, ma naturalmente l’argomento non si esaurisce qui: basti pensare agli altri sistemi economici che si sono sviluppati nel corso della storia e in Paesi lontani rispetto al mondo occidentale.

I sistemi economici, infatti, nel loro sviluppo hanno dovuto rispondere a esigenze diverse e a fattori storici, geografici, tecnologici e ambientali. Per scoprirne di più, inquadra il QR code qui a fianco. Sarà un viaggio interessante.

Fu il primo sistema economico della storia, nell’antica Roma e in Grecia, incentrato sulla coltivazione della terra e sull’allevamento.

La borghesia fu protagonista dei fiorenti scambi delle città e delle grandi scoperte geografiche dell’epoca che aprirono il commercio a nuovi mondi.

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Sviluppo dei traffici commerciali Sistema economico medievale (476 d.C. – 1492 d.C.) Sistema economico agricolo dell’età antica (fino al 476 d.C.) Nucleo caratteristico di questa epoca è il villaggio, unità economica chiusa e autonoma.

L’ CO OM N A STO d le

Inquadra il QR code e scopri le tappe evolutive dell’economia dall’antichità a oggi.

Per ogni tappa percorsa, dopo aver letto con attenzione, rispondi alle domande e verifica le tue risposte nella sezione di fine percorso.

Rivoluzione industriale (dal 1870)

I grandi capitali accumulati dalla borghesia favorirono un’epoca di forti sviluppi che sfociò nella Rivoluzione industriale, in grado di introdurre nuove tecnologie, processi produttivi e modi di distribuire il reddito.

1. Le società primitive

2. Le società nel mondo antico

3. Il modo di produzione feudale

4. La transizione dal feudalesimo al capitalismo

5. Il modo di produzione capitalistico

6. Dal capitalismo industriale al sistema postindustriale

Sistema economico pianificato (dal 1917)

Lo Stato è l’unico decisore in campo economico e le attività economiche sono prestabilite e descritte all’interno di programmi pluriennali detti “piani”.

Sistema economico capitalistico (fine Ottocento)

Sistema economico capitalistico misto ovvero quello italiano (dal 1900)

Le caratteristiche fondamentali del sistema economico capitalistico sono la proprietà privata dei beni che vengono scambiati liberamente nel mercato, la proprietà privata degli strumenti di produzione e la libertà di iniziativa economica.

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