1 minute read

Se un alieno Terra...

State passeggiando con alcuni amici in una tranquilla notte stellata, quando il vostro sguardo viene improvvisamente catturato da una luce abbagliante che si muove veloce in cielo, proprio davanti a voi, non in caduta, ma come se fosse pilotata. Anche gli altri alzano lo sguardo, sbalorditi dall’apparizione. La luce si trasforma in una sfera luminosa di dimensioni considerevoli. Si alza un forte vento, mentre l’oggetto volante si avvicina sempre di più al suolo. Diventa più grande, mostrando dettagli intricati sulla sua superficie metallica. Si abbassa lentamente e, con un suono simile a un sibilo, atterra in una radura, sollevando una nuvola di polvere e foglie. Siete ammutoliti davanti a questo spettacolo, ma sapete bene di che cosa si tratta: è un’astronave aliena. E voi siete i primi testimoni di un contatto con un’altra civiltà intelligente proveniente dallo spazio.

ASTEROIDE O ASTRONAVE?

Ma, terminato il momento di stupore, sapreste come comportarvi? Una domanda che ci è sorta guardando ai recenti avvistamenti (con la bella stagione aumentano sempre) e al primo incontro pubblico, il 31 maggio scorso, della task force che la Nasa ha istituito nel 2022 per studiare quel 2-5% di casi che non ha una spiegazione banale (i risultati dovrebbero arrivare entro fine luglio). Di scene come quella descitta all’inizio sono pieni i libri e i film di fantascienza, e ogni autore propone soluzioni diverse su come affrontare la situazione, a seconda che gli alieni di turno siano pacifici (e in genere lo sono quando sono più intelligenti di noi) o abbiano intenzioni ostili (perché hanno distrutto il loro pianeta di origine e ne cercano altri da colonizzare). Ma, nella realtà, qualcuno ha pensato a stilare un protocollo di intervento nel caso in cui ci si trovi davanti a un contatto alieno?

«Qualsiasi protocollo di questo tipo è prematuro perché dobbiamo prima identificare la natura degli oggetti alieni che incontriamo e capire il loro intento», spiega a Focus l’astronomo Abraham (Avi) Loeb, direttore dell’Institute for Theory & Computation dell’Università di Harvard a Cambridge (Usa). «Quando sapremo quali informazioni stanno cercando potremo decidere come rispondere». Loeb è considerato uno dei massimi esperti nella ricerca di civiltà extraterrestri, tra i suoi libri di divulgazione spicca Extraterrestrial (Non siamo soli, Mondadori, 2022), ed è famoso per alcune sue provocazioni. Per esempio, nel 2017, quando fu individuato ‘Oumuamua, il primo asteroide di origine interstellare, propose di studiarne a fondo la natura mettendo tra le ipotesi anche quella che potesse essere un oggetto tecnologico creato da una civiltà aliena.

This article is from: