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ALICE VOLPI «Colpisco

GRAZIA ALICE VOLPI

66 La fiorettista Alice Volpi in questi giorni ha due sogni ricorrenti: «A volte li faccio anche a occhi aperti, mentre sono in macchina. E poi li racconto a Daniele», dice alludendo a Daniele Garozzo, il suo fidanzato, anche lui fiorettista in partenza per i Giochi in Giappone. «Quando sono più rilassata sogno il nostro matrimonio e la mia camminata verso l’altare. Ma ultimamente sogno anche la mia salita sul gradino più alto del podio. Vado a Tokyo per conquistarmi l’oro». Alice non è scaramantica: ha la consapevolezza dei fuoriclasse. E durante la nostra intervista sorride sempre: nei suoi occhi c’è il sole del Brasile di sua madre, originaria di Rio de Janeiro, ma nelle sue parole si sente la concretezza toscana del suo papà Paolo, che l’ha sempre spronata a dare di più. «Nei periodi più complicati della mia vita, mamma mi diceva:

“Bravissima, non ti stancare troppo” e riusciva a smorzare la tensione, mentre il babbo mi bacchettava: un mix perfetto, ma se non ci fosse stato lui oggi non sarei qui».

In che luogo è cresciuta?

«A Ponte d’Arbia, vicino a Siena, un piccolo paese di 400 persone. Ci conosciamo tutti e siamo tutti vicini di casa e amici. Nel condominio ci scambiamo cose da mangiare e, se piove, chi è a casa ritira il bucato degli altri dallo stendino.

Insomma, siamo una grande famiglia. Mia nonna, mancata tre mesi fa, era la regina del condominio. Stava sempre ai fornelli e i vicini passavano ad assaggiare il ragù che poi lei distribuiva. Lì vive anche un pizzaiolo e nel periodo della quarantena distribuiva l’impasto già pronto».

Diventare campionessa di fioretto: un caso o un destino?

«A 7 anni il mio papà, super appassionato di scherma, mi ha portato a lezione a Siena. Credo che fare l’atleta fosse il mio destino: mi sono piaciuti sempre gli sport e in un’altra vita avrei fatto la tennista, ma sono competitiva in tutto, perfino quando gioco a carte a burraco».

Il suo papà che cosa le dice ora che va a Tokyo?

«Aveva già comprato i biglietti e prenotato l’albergo per venire a vedermi con mio fratello e la mia mamma e ora gli dispiace non poterlo fare. Ha già detto che starà a casa, chiuderà la porta e soffrirà da solo sul divano, davanti alla tv».

Ha iniziato a vincere tardi: ha conquistato il mondiale a 26 anni e oggi ne ha 29. Ci ha messo un po’ a carburare?

«Davanti a me in Italia c’erano grandissime campionesse. Valentina Vezzali ha gareggiato per una vita e sono stata fortunata a potermi allenarmi con lei. E poi c’erano Elisa Di Francisca e Arianna Errigo: arrivare a quei livelli e superare i miei idoli non è stato facile».

Eppure il suo fidanzato Daniele Garozzo, oro a Rio, sostiene che è lei l’atleta più talentuosa tra voi due. È così?

«È stata la mia fortuna e il mio peso: quando ero una ragazza tutti vedevano in me un grande talento, ma avevo la testa un po’ tra le nuvole, forse è il lato brasiliano del mio carattere. Ci ho messo un po’ a trovare continuità e costanza. Ora mi sento un’atleta matura».

Nello sport c’è a volte sessismo: alla tennista Serena Williams, 39 anni, qualche mese fa hanno detto che era troppo vecchia per gareggiare. A Roger Feder, stessa età, nessuno oserebbe rivolgere la stessa frase. I pregiudizi sull’età, l’age shaming, non colpiscono le fiorettiste?

«No, ci sono tanti esempi di schermitrici che hanno avuto carriere molto lunghe. Anch’io vorrei gareggiare fino ai 40 anni, se il fisico me lo permetterà».

Nel fioretto uomini e donne potrebbero gareggiare insieme?

«Fino agli under 20 un’atleta donna può allenarsi con un ragazzo e anche batterlo, ma poi l’aspetto fisico fa la differenza. Io non potrei mai vincere contro un campione. Quando sfido Daniele riesco a batterlo solo se parto con un grande vantaggio».

Vi allenate insieme?

«Sì, abbiamo la stessa preparatrice atletica ma spesso bisticciamo perché dopo un esercizio invece di prendermi 30 secondi di recupero ne prendo 40 e lui si arrabbia. Daniele è molto quadrato, ma mi stimola sempre».

Insomma, vi completate.

«Lui di solito mi dice: “Non mollare”, “Dai, fai lo sforzo finale”. E io: “Adesso devi riposarti”. Siamo complementari ed è un vantaggio avere un fidanzato atleta: se attraverso un periodo difficile è il primo che sa come consigliarmi».

Sogna davvero di sposarlo?

«Sì, assolutamente. Ho sempre sognato di sposarmi giovane e sono già troppo vecchia. Ho detto a Daniele: “Facciamo le Olimpiadi, ti laurei e poi cerchiamo di sbrigarci”».

Saranno le Olimpiadi delle donne?

«Ci sono tante campionesse di grande valore in gara. Io spero che siano soprattutto le Olimpiadi dell’Italia e della ripartenza dopo un periodo così difficile. Noi azzurri abbiamo voglia di regalare a tutti un po’ di gioia». ■

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DANIELE GAROZZO E ALICE VOLPI, ENTRAMBI CAMPIONI DI FIORETTO.

LA COPPIA VINCENTE DELLA SCHERMA

Molti ricordano quel 7 agosto 2016, quando Daniele Garozzo vinse la finale e la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Rio de Janeiro: per la gioia si arrampicò in tribuna per raggiungere e baciare Alice Volpi, la fidanzata da quel giorno non più segreta. Ora quel ragazzo di Acireale, che compirà 29 anni ai Giochi di Tokyo, continua a stupire e non solo in pedana. Accanto alla brillante carriera sportiva, ha un altro traguardo importante: dovrebbe laurearsi in Medicina nel 2022. «Mi fa star bene studiare tanto», ha detto durante il lockdown. Tranne una settimana al mese, in cui Alice Volpi si allena a Jesi, vivono insieme a Frascati. «Sono convinto», spiega lui, «che il percorso per Tokyo sia iniziato subito dopo la finale di Rio, perché l’Olimpiade si prepara per una vita. Sto lavorando per arrivare al massimo».

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