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La pace commerciale

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Dentro il tunnel

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L’Unione europea sospende i dazi per gli Stati Uniti

Il 5 marzo la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha annunciato la sospensione per quattro mesi dei dazi Stati Uniti - Europa relativi al contenzioso Airbus - Boeing. “Un atto di estrema importanza - ha commentato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti - che permette all’economia europea e anche al settore agroalimentare, di tirare un sospiro di sollievo in un momento particolarmente difficile come quello che stiamo vivendo a causa della pandemia”. L’annuncio segue l’accordo del giorno precedente tra Usa e Regno Unito e lo ricalca nelle modalità. Gli Stati Uniti hanno, infatti, sospeso per quattro mesi, in attesa di trovare una soluzione definitiva, i dazi aggiuntivi sulle importazioni dal Regno Unito, tra cui il whisky scozzese e alcuni formaggi tipici, applicati nel quadro della controversia sugli aiuti pubblici ai gruppi Airbus e Boeing. Ciò a seguito del recesso, dal 1° gennaio scorso, a tutti gli effetti, del Regno Unito dalla UE, che ha permesso al governo di Londra di sospendere le tariffe doganali sulle importazioni dagli Stati Uniti, in linea con l’autorizzazione accordata dal WTO. “Alla luce dell’intesa raggiunta tra Stati Uniti e Regno Unito - ha rimarcato Giansanti - abbiamo nuovamente sollecitato la Commissione europea a intensificare le iniziative per raggiungere un accordo che consenta di eliminare i dazi aggiuntivi USA sulle esportazioni di prodotti agroalimentari italiani ed europei e a porre fine ad una controversia che risale addirittura al 2004 e che coinvolge in modo assolutamente ingiustificato il settore agroalimentare”. Ricordiamo che il contenzioso Airbus-Boeing nasce quando alla Casa Bianca c’era Geoge W. Bush. Europei e americani si sono reciprocamente accusati di aver aiutato i propri colossi aeronautici con sussidi pubblici. Il WTO ha dato ragione - e quindi torto - a tutti e due. Il risultato è che sia Washington sia Bruxelles si sono sentiti legittimati a scatenare rappresaglie che hanno colpito sotto la forma di dazi un ventaglio di prodotti che vanno ben oltre l’aeronautica. I dazi aggiuntivi Usa sulle importazioni agroalimentari dalla UE,

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Confagri sollecita accordo a difesa dell’agroalimentare europeo e italiano

pari al 25%, sono in vigore dall’ottobre 2019, per un controvalore di poco inferiore a 7 miliardi di euro. Per quanto riguarda il Made in Italy, sono colpiti alcuni formaggi - tra cui Parmigiano Reggiano e Grana Padano - salumi, agrumi, succhi e liquori, per un controvalore di circa 500 milioni di euro. Gli Stati Uniti sono il primo mercato di sbocco fuori dalla UE per i prodotti agroalimentari italiani, con un fatturato annuale che sfiora 5 miliardi di euro. Oltre il 12% dell’export agroalimentare dell’Unione è destinato al mercato Usa, mentre le importazioni di settore incidono per l’8% sul totale dell’export di settore statunitense. Gli ultimi dati della Commissione UE indicano che l’interscambio commerciale bilaterale è sensibilmente diminuito, circa 1,2 miliardi di euro, da gennaio ad agosto dello scorso anno sullo stesso periodo del 2019. “Con l’elezione del presidente Biden - ha dichiarato il presidente di Confagricoltura - ci sono le condizioni per chiudere la controversia e iniziare un dialogo costruttivo sulle relazioni commerciali tra Unione europea e Stati Uniti d’America, superando definitivamente la stagione dei dazi e delle misure di ritorsione e rilanciando la gestione su base multilaterale degli scambi commerciali”. I quattro mesi di sospensione devono ora servire a trovare un accordo definitivo. E questo verrà cercato nella sede multilaterale della WTO, un organismo che era stato boicottato dalla presidenza Trump, con l’auspicio che si apra un nuovo capitolo all’insegna dell’armonia atlantica e del multilateralismo. (G. B.) nnn

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