IL GATTO DELLA GIUNGLA

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IL GATTO DELLA GIUNGLA


INTRODUZIONE

Dopo la specie silvestris andiamo ad esaminare la specie chaus, scoperta da Johann Anton Guldenstadt, naturalista, nel 1768-1775, mentre esplorava i confini meridionali dell' impero russo per ordine di Caterina II di Russia. Egli è inoltre colui che ha dato il nome alla specie, nome riconosciuto da tutti gli zoologi successivi.


IL GATTO DELLA GIUNGLA: INFORMAZIONI GENERALI NOME SCIENTIFICO: felis chaus DIFFUSIONE: Egitto, Asia ( occidentale, centrale, meridionale, sud-orientale ), Sri Lanka, India, Caucaso, Medio Oriente. Probabile la sua presenza in una foresta altamente frammentata nello Stato malese del Selangor. E' stato avvistato anche sull' Himalaya, fino a 2400 m o forse più di altitudine. HABITAT: zone montane, savane, steppe, oasi del deserto, foreste secche tropicali e canneti lungo fiumi e laghi di pianura ( a dispetto del nome non è caratteristico delle foreste pluviali ). Si adatta alle foreste più aride ma predilige ambienti umidi con erbe alte e canneti in cui possa nascondersi. Non riesce a sopravvivere in regioni dal clima freddo e non si spinge nelle zone in cui le nevicate invernali sono frequenti. Frequenta anche giungle e terreni aperti e viene spesso avvistato nei dintorni dei villaggi. TASSONOMIA: viene chiamato anche “lince di palude” ( a causa del piccolo ciuffo che ha sulle orecchie ) pur non essendo un parente stretto della lince. Attualmente sono riconosciute, dall' Integrated Taxonomic Information System, 10 sottospecie. CENNI STORICI: sebbene questa specie non sia stata addomesticata del tutto, un piccolo numero di gatti della giungla è stato trovato tra le mummie di gatto dell'Antico Egitto (quasi tutte appartenenti a gatti domestici), il che ha portato a ipotizzare che esso possa essere stato impiegato nel controllo delle popolazioni di roditori.


DESCRIZIONE: il felis chaus è un felino di medie dimensioni, il più grande tra le specie attuali dei felini selvatici del genere felis. E' un po' più grande del gatto domestico e il peso varia a seconda della distribuzione geografica. Il maschio è leggermente più grande della femmina. La testa è relativamente affusolata ed è munita di grandi orecchie rotonde. A causa delle lunghe zampe e della coda breve, oltre al fatto di avere un ciuffo di peli neri sulle orecchie, questo felino somiglia ad una piccola lince. A seconda delle sottospecie, il mantello varia dal grigiogiallastro al marrone-rossastro o al grigio-fulvo, ed è picchiettato di nero. Sul manto dei piccoli sono ben visibili delle strisce verticali che scompaiono negli adulti, nonostante possano rimanere alcuni segni scuri sulle zampe o sulla coda. Il muso è bianco e le regioni inferiori sono di colore più chiaro del resto del corpo. Ha una distinta cresta vertebrale. La caratteristica più distintiva del gatto della giungla è la presenza di artigli delle stesse dimensioni sia sulle zampe anteriori che su quelle posteriori ( diversamente, ad esempio, dal gatto domestico, in cui gli artigli delle zampe posteriori sono di norma più lunghi e robusti di quelli delle zampe anteriori ). Questi consentono al felino di scendere facilmente dagli alberi anche con la testa rivolta verso il basso. Lunghezza: 30-94 cm + 15-31 cm di coda Altezza alla spalla: 36 cm Peso: 1,5-12 kg RAPPORTO CON L' UOMO E ALTRI ANIMALI: ha abitudini solitarie. Trova riparo in tane abbandonate da altri animali, cavità degli alberi, cavità umide sotto le rocce delle paludi o tra la fitta vegetazione. Sebbene sia quasi sempre attivo di notte, ha abitudini meno notturne di molti altri felini e durante i mesi freddi può trascorrere molto tempo scaldandosi al sole. È stato stimato che nel corso di una sola notte può spostarsi per 3-6 km, ma probabilmente la distanza percorsa varia a seconda della disponibilità di prede. I territori vengono contrassegnati con spruzzi di urina e marcature odorose.


Diversamente dai gatti domestici ( oltretutto rispetto a questi ha un miagolio leggermente più debole ) quando si sente minacciato il gatto della giungla emette una serie di vocalizzi prima di attaccare, producendo piccoli ruggiti. In alcuni casi salta addosso all'assalitore, ma di solito, quando il rivale è molto più grande di lui, si ritira. In alcuni casi registrati dei gatti della giungla hanno assalito esseri umani curiosi che penetravano all'interno del loro territorio, ma le conseguenze di questi attacchi non sono mai gravi; l'unico vero rischio è quello di contrarre infezioni attraverso i graffi. E' un abile nuotatore ( percorre 1,5 km alla volta ) e spesso si serve di questa “attività” per mascherare il suo odore o per sfuggire a minacce come cani o esseri umani. E' difficile da domare, anche se catturato in giovane età. Nemici naturali: coccodrillo, orso, lupo, tigre, sciacallo dorato. ALIMENTAZIONE: principalmente roditori, ma anche rane, uccelli, lepri, giovani maiali selvatici, tartarughe, serpenti. Talvolta può anche catturare pesci stando immerso nell' acqua, ma nella maggior parte dei casi si immerge per cancellare le tracce odorose che potrebbero segnalare alle prede la sua presenza (diversamente dai gatti domestici, che raggiungono lo stesso scopo attraverso il grooming). Vicino agli insediamenti umani va a caccia di polli e di anatre domestiche. Come la maggior parte degli altri felini, caccia tendendo agguati alle sue prede utilizzando come copertura le canne palustri o l'erba alta. È un ottimo saltatore e talvolta cerca di catturare gli uccelli in volo. Sebbene possa correre fino a 32 km/h, solo raramente insegue le prede sfuggite alle sue imboscate. RIPRODUZIONE: Le femmine raggiungono la maturità sessuale all'età di 11 mesi e danno alla luce da uno a sei piccoli, sebbene solo raramente ne nascano più di tre. La gestazione dura 63-66 giorni ed è piuttosto breve per un animale di questa stazza. Generalmente le nascite avvengono tra dicembre e giugno, a seconda del clima locale, ma talvolta le femmine possono partorire due volte nello stesso anno.


Prima della nascita, la madre prepara un giaciglio in una tana abbandonata di un altro animale, nella cavità di un albero o tra la lettiera di un canneto. Alla nascita i piccoli pesano 43-160 g; tendono ad essere più piccoli in natura che in cattività. Inizialmente ciechi e inetti, aprono gli occhi a dieci-tredici giorni e attorno ai tre mesi sono completamente svezzati. Di solito i maschi non partecipano all' allevamento dei piccoli, ma in cattività si sono dimostrati molto protettivi nei confronti dei figli, perfino più delle femmine o dei maschi di altre specie di felini. I piccoli iniziano a cacciare da soli verso i sei mesi e lasciano la madre dopo otto o nove mesi. Durante la stagione degli amori i maschi emettono dei «latrati» simili a quelli prodotti da un grosso cane. DURATA DELLA VITA: 20 anni. 10-12 anni in cattività. CONSERVAZIONE: è classificato dalla IUCN con un rischio minimo, data la vastità dell' areale e la consistenza delle sue popolazioni, in special modo quelle indiane. La diminuzione delle popolazioni e la contrazione dell' areale, però, costituiscono un fattore di rischio in alcune aree, soprattutto in Egitto, nel Caucaso e nell'Asia sud-occidentale, centrale e sud-orientale. E' quotato CITES II. La caccia è vietata in Bangladesh, Cina, India, Israele, Myanmar, Pakistan, Tagikistan, Thailandia e Turchia, ma non riceve protezione legale fuori dalle aree protette in Bhutan , Georgia , Laos, Libano, Myanmar, Nepal, Sri Lanka e Vietnam .


IL GATTO DELLA GIUNGLA CAUCASICO


NOME SCIENTIFICO: felis chaus chaus DIFFUSIONE: Caucaso (nella regione ciscapiana, lungo il Mar Caspio e sulla catena caucasica ), Turkestan, Turkestan cinese, Iran ( Baluchistan, Yarkan ). HABITAT: foreste montane, steppe, canneti, terreni aperti, dintorni dei villaggi. Si adatta bene alla coltivazione irrigua ed è stato osservato in molti tipi di piantagioni agricole e forestali. TASSONOMIA: venne classificato da Pocock nel 1930. CENNI STORICI: è la sottospecie osservata da Johann Anton Guldenstadt durante il suo viaggio e che ha ispirato la classificazione della specie chaus. Tra il 1811 ed il 1939 diversi naturalisti pubblicarono descrizioni di pelliccie del gatto della giungla avvistate da ovest al lontano sud-est del Caucaso DESCRIZIONE: le caratteristiche strutturali del felis chaus chaus sono quelle descritte per il felis chaus in generale, essendo il fenotipo della specie. Il manto del gatto della giungla caucasico va dal fulvo con strisce color ocra sulla spina dorsale al grigio-giallastro chiaro con strisce grigiastre opache sulla spina dorsale. La parte posteriore delle orecchie va dall' ocra arrugginito all' ocra chiaro. Gli arti vanno dall' ocra chiaro al grigio. Sono presenti strisce nere sull' estremità della coda e a volte nella parte interna degli arti anteriori ( anche se solitamente la colorazione nera si limita ai piedi ) ed esternamente sulle cosce. Ci sono minime variazioni di colorazione e di lunghezza della pelliccia a seconda delle zone geografiche. Lunghezza: 61-76 cm + 25,5-28 cm di coda Peso: 12 kg RAPPORTO CON L' UOMO E ALTRI ANIMALI: le caratteristiche comportamentali sono quelle descritte per il felis chaus. Nemici naturali: orso, lupo, sciacallo dorato.


ALIMENTAZIONE: la sua dieta è costituita per più dell' 80% di mammiferi. Sembra che consumi più roditori a causa delle sue abitudini notturne. Si nutre anche di uccelli, come i colombi. Nel sud della Russia, in inverno, si nutre soprattutto di uccelli acquatici. RIPRODUZIONE: tende a riprodursi maggiormente quando è confinato, preferibilmente tra dicembre ed aprile. Gli accoppiamenti avvengono generalmente nei campi di riso. In media le cucciolate sono di tre gattini. Solitamente la gatta è in grado di produrre due cucciolate all' anno, ma ci deve essere un divario di almeno 93-131 giorni tra una nidiata e l' altra. Il periodo di gestazione è di circa 64-66 giorni. I gattini appena nati pesano 150-161 grammi. Non aprono gli occhi fino ad 1113 giorni dopo la nascita e lo svezzamento non avviene prima dei 49 giorni. Nella cura dei piccoli, i maschi, al contrario delle femmine ( impegnate esclusivamente nell' accudimento dei gattini ) non partecipano. Comunque la femmina, dopo aver partorito, riprende il predominio sul maschio. DURATA DELLA VITA: 20 anni. 10-12 anni in cattività. CONSERVAZIONE: il gatto della giungla caucasico è considerato minacciato dalla IUCN ( non si sa se a livello vulnerabile, di pericolo o critico ). A partire dagli anni sessanta la popolazione di gatto della giungla del Caucaso della regione ciscaspiana, lungo il Mar Caspio e sulla catena del Caucaso, è diminuita rapidamente, anche a causa della difficoltà di adattamento agli inverni freddi. Oggi ne rimangono soltanto sparuti gruppetti. Nella Riserva Naturale di Astrakhan, nel delta del Volga, il gatto della giungla non è più stato avvistato dagli anni '80. Questa sottospecie viene considerata in pericolo di estinzione e compare sui Libri Rossi di Federazione Russa, Armenia, Azerbaigian e Georgia.


IL GATTO DELLA GIUNGLA HIMALAYANO


NOME SCIENTIFICO: felis chaus affinis DIFFUSIONE: regione himalayana ( dal Kashmir e Nepal a Sikkim e Yunnan ). HABITAT: regioni montane, dintorni dei villaggi, terreni aperti. E' stato avvistato anche a 2400 m o più di altitudine sull' Himalaya. TASSONOMIA: nel 1930 lo zoologo britannico Pocock esaminò al Museo di Storia Naturale pelliccie e teschi di gatto della giungla provenienti dall' India Britannica e paesi limitrofi. Basandosi semplicemente sulle differenze di colorazione e lunghezza del pelo, subordinò gli esemplari himalayani a felis chaus affinis. CENNI STORICI: la collezione di illustrazioni di Thomas Hardwicke della fauna selvatica indiana comprende il primo disegno chiamato “gatto affine” in cui era rappresentato appunto un f.c. affinis. DESCRIZIONE: è più snello del parente caucasico e rispetto ad esso ha il mantello leggermente più corto e meno lanoso. Anche i denti ed il cranio sono più piccoli. Vi sono due ”fasi” di colorazione del pelo: grigia e fulva. Nella prima fase Il grigio dei fianchi è più pallido o più scuro in accordo con la dominanza dellle macchie nere o bianche. La banda spinale è maculata di nero od ocra opaco o giallomarrone. Le guance, il muso e gli arti sono esternamente grigi ed il lato inferiore di queste zone è bianco, tranne una colorazione giallo sul petto e sulla gola. Nella seconda fase la maculatura dei fianchi è nera e giallomarrone od ocra pallido. La banda spinale è nera e color ruggine. Le orecchie, le guance, il muso e, a volte, la totalità della parte inferiore, eccetto la gola bianca, sono di un' ocra più luminoso o più pallido. Lunghezza: 56-72 cm + 21-31 cm di coda Peso: 4,5-8,5 kg


RAPPORTO CON L' UOMO E ALTRI ANIMALI: valgono le considerazioni generali per il gatto della giungla. Nemici naturali: orso, lupo, sciacallo dorato, tigre, coccodrillo. ALIMENTAZIONE: principalmente roditori, ma anche rane, uccelli, lepri, giovani maiali selvatici, tartarughe, serpenti. Vicino agli insediamenti umani cattura polli ed anatre domestiche. RIPRODUZIONE: Generalmente le nascite avvengono tra dicembre e giugno, a seconda del clima locale. DURATA DELLA VITA: 20 anni. 10-12 anni in cattività . CONSERVAZIONE: è stato classificato dalla IUCN con un rischio minimo, in quanto diffuso e comune soprattutto nelle zone indiane.


IL GATTO DELLA GIUNGLA DEL SUD-EST ASIATICO


NOME SCIENTIFICO: felis chaus fulvidina DIFFUSIONE: Asia sud-orientale (Thailandia, Birmania, Laos, Cambogia e Vietnam). Nonostante in passato gli studiosi avessero ritenuto il gatto della giungla assente dalla penisola malese, a sud dell'istmo di Kra, la probabile esistenza di questa specie nella regione è stata registrata in una foresta altamente frammentata nello Stato malese del Selangor. HABITAT: regioni montane, terreni aperti, canneti, foreste secche tropicali, giungle, dintorni dei villaggi. TASSONOMIA: venne classificato da Pocock nel 1930. CENNI STORICI: il collezionista di mammiferi del Museo di Storia Naturale, Thomas Oldfield, descrisse il primo gatto della giungla proveniente dall' Indocina nel 1928. DESCRIZIONE: si distingue dalle altre sottospecie di gatto della giungla dalla colorazione ocra del pelo più uniforme e brillante e dall' assenza di contrasti di colore tra la parte posteriore delle orecchie, più opache e dalla piccolissima punta nera, e il resto della parte superiore del corpo. In inverno il sottopelo non è abbondante. I peli di guardia dei fianchi sono quasi carenti di tracce di grigio, che invece è presente nelle altre sottospecie, ed il lato inferiore del corpo è più sul giallo-marrone. Le zone ascellari ed inguinali sono biancastre solo alla base. Gli arti sono biancastri internamente, il muso e la gola sono normalmente bianchi e la punta della coda, come nella altre sottospecie, è caratterizzata da bande nere e grigie. A differenza degli altri gatti della giungla, quello del sud-est asiatico non è caratterizzato, nella colorazione, da una fase grigia ed una fulva e non ci sono variazioni in base alla zona geografica, ma esso si presenta con le stesse caratteristiche in tutta la sua zona di diffusione. Lunghezza: 51-74 cm + 25,5-30 cm di coda Peso: 3,5-6 kg


RAPPORTO CON L' UOMO E ALTRI ANIMALI: valgono le considerazioni generali per il gatto della giungla. Nemici naturali: orso, lupo, tigre, coccodrillo, sciacallo dorato. ALIMENTAZIONE: principalmente roditori, ma anche rane, uccelli, lepri, giovani maiali selvatici, tartarughe, serpenti, anche pesci. Vicino agli insediamenti umani cattura polli ed anatre domestiche. RIPRODUZIONE: Generalmente le nascite avvengono tra dicembre e giugno, a seconda del clima locale. DURATA DELLA VITA: 20 anni. 10-12 anni in cattività. CONSERVAZIONE: E' classificato dalla IUCN come critico. Negli anni settanta il gatto della giungla dell'Asia sud-orientale era ancora considerato il felino selvatico più comune nei pressi dei villaggi di alcune zone della Thailandia settentrionale e viveva in molte aree protette del Paese. Dall'inizio degli anni novanta, però, si incontra solo molto raramente ed ha subito un drastico declino a causa della caccia e della distruzione dell'habitat. Oggi, in Thailandia, viene classificato tra le specie in pericolo critico. Un tempo, in Cambogia, Laos e Vietnam, i gatti della giungla erano molto diffusi nelle foreste secondarie, zone facilmente accessibili ai cacciatori e dove la pressione venatoria è oggi molto alta. A causa delle trappole e dei lacci sono divenuti rari un po' ovunque, rispetto ad altre specie simpatriche di piccoli felidi. Le loro pelli fanno occasionalmente la comparsa sui mercati di frontiera e gli esemplari in vita, probabilmente provenienti dal Myanmar o dalla Cambogia, compaiono ogni tanto negli zoo thailandesi di Khao Khieo e Chiang Mai.


IL GATTO DELLA GIUNGLA MEDIORIENTALE


NOME SCIENTIFICO: felis chaus furax DIFFUSIONE: Palestina, Israele, sud della Siria, Iraq. HABITAT: zone montane, steppe, terreni aperti, canneti, stagni, paludi, dintorni dei villaggi. Predilige zone vicine a fonti di acqua dolce. TASSONOMIA/CENNI STORICI: la nomenclatura di questa sottospecie fu data dallo zoologo britannico De Winton dopo aver esaminato una collezione di pelliccie di gatti della giungla al Museo di Storia Naturale. Una pelliccia raccolta vicino a Gerico nel 1864 lo spinse a dare il nome a questa sottospecie in quanto era a suo parere la più piccola tra tutte. DESCRIZIONE: somiglia al gatto della giungla caucasico ma si distingue per la dentatura più grossa. Negli esemplari che vivono nella zona di Gerico le differenze dentali con il chaus chaus sono più pronunciate, mentre in quelli iracheni la somiglianza con il caucasico è maggiore, anche nella maggior larghezza del cranio. Il mantello molto corto del f.c. furax è leggermente più grigio di quello della sottospecie caucasica, anche se somigliante, con minor colorazione giallo-marrone nella zona dorsale e più bianco nella zona inferiore del corpo. Il tipo di Gerico differisce dal chaus chaus per un' appena pronunciata colorazione grigia nella zona inferiore e per la cresta più pronunciata, le orecchie un po' più scure, con una punta nera più evidente. Gli arti presentano una minore colorazione ocra e la colorazione giallo-marrone della zona inferiore non è così luminosa. Lunghezza: 66-76 cm + 23-25,5 cm di coda Peso: 3-4 kg RAPPORTO CON L' UOMO E ALTRI ANIMALI: valgono le considerazioni generali per il gatto della giungla. Nemici naturali: orso, lupo, sciacallo dorato.


ALIMENTAZIONE: principalmente roditori, ma anche rane, uccelli, lepri, giovani maiali selvatici, tartarughe, serpenti, anche pesci e insetti. Vicino agli insediamenti umani cattura polli ed anatre domestiche. RIPRODUZIONE: Generalmente le nascite avvengono tra dicembre e giugno, a seconda del clima locale. DURATA DELLA VITA: 20 anni. 10-12 anni in cattività. CONSERVAZIONE: è classificato dalla IUCN con un rischio minimo. In Medio Oriente è comunque raro.


IL GATTO DELLA GIUNGLA INDO-CINGALESE


NOME SCIENTIFICO: felis chaus kelaarti DIFFUSIONE: Sri Lanka e India meridionale a sud del fiume Kistna ( o Krishna ). HABITAT: terreni aperti, giungle, zone montane, foreste secche tropicali, canneti, dintorni dei villaggi. TASSONOMIA: il nome della sottospecie proviene da quello del suo scopritore Edward Frederick Keelart. Essa fu data da Pockock nel 1930 dopo aver esaminato pelliccie e teschi di gatto della giungla provenienti dall' India Britannica e paesi limitrofi. CENNI STORICI: quando il naturalista cingalese sopracitato descrisse la prima pelliccia di gatto della giungla del nord dello Sri Lanka sottolineò la stretta somiglianza con una lince di palude. DESCRIZIONE: questo gatto è un po' meno del doppio delle dimensioni di un grosso gatto domestico, con una piuttosto breve coda, gambe lunghe e alcuni peli neri sulla punta delle orecchie. Si distingue dal kutas e dall' affinis nel pelo, per il fatto di essere più corto e meno rigoglioso. Presenta inoltre piccolissime differenze stagionali in spessore e lunghezza rispetto alle due altre sottospecie. La colorazione generale è anche leggermente diversa a causa della maculatura più fine sui peli più corti. A qualsiasi altitudine e zona geografica dell' areale del kelaarti ed in qualsiasi stagione, il colore della parte superiore è molto uniforme, grigio, a causa della mescolanza di nero e macchie bianche, con la larga banda spinale color ocra. La parte posteriore delle orecchie è principalmente color ruggine od ocra ed esse sono nere alla base ed in punta. Gli arti sono di un' ocra brillante e la parte inferiore del corpo presenta una colorazione giallo-marrone a livello del torace. Vi è la presenza di macchie nerastre o giallo-marroni sul petto e di bande sugli arti.


Lunghezza: 30,5-64 cm + 15,5-31 cm di coda Peso: 1,5-6 kg RAPPORTO CON L' UOMO E ALTRI ANIMALI: sembra essere un animale molto solitario ed è molto feroce e quasi indomabile. Nemici naturali: orso, tigre, coccodrillo, sciacallo dorato, lupo. ALIMENTAZIONE: si nutre principalmente di piccoli animali ed uccelli. RIPRODUZIONE: generalmente le nascite avvengono tra dicembre e giugno, a seconda del clima locale. DURATA DELLA VITA: 20 anni. 10-12 anni in cattività. CONSERVAZIONE: è classificato dalla IUCN con un rischio minimo. In India la specie è la più comune tra tutti i piccoli felini originari della regione.


IL GATTO DELLA GIUNGLA DELL' INDIA SETTENTRIONALE


NOME SCIENTIFICO: felis chaus kutas DIFFUSIONE: India settentrionale ( dal Bengala al distretto di Kutch ). HABITAT: canneti, zone montane, dintorni dei villaggi, terreni aperti e soprattutto giungle. TASSONOMIA/CENNI STORICI: nel 1832 un gatto della giungla catturato nella giungla di Midnapore nel West Bengal venne presentato in una riunione della “società asiatica del Bengala”. Pearson, chè donò l' esemplare, lo descrisse come avente un colore diverso dalla sottospecie caucasica e propose l' odierno nome scientifico, dato poi da Pocock nel 1930 dopo aver esaminato pelli di gatto della giungla al Museo di Storia Naturale. DESCRIZIONE: è un pò più piccolo della sottospecie himalayana, con la coda più corta e di peso minore. Inoltre il manto invernale è più corto e meno lussureggiante, con differenze stagionali ben marcate. Il cranio ed i denti sono un pò più piccoli che nell' affinis. Il colore della pelliccia è localmente ed individualmente variabile. Il fenotipo ha macchie nerastre con colorazione grigia e giallo-marrone sopra, con la banda spinale color ruggine. Le orecchie sono color ocra e marrone, nere alla punta e alla base. La parte inferiore del corpo, eccetto la gola, le ascelle e l' inguine bianchi, è di un color rossastro/giallomarrone. Molti esemplari ad ovest di Midnapore non sono così scuri, ma più fulvi o più grigi. In Rajputana il kutas morfologicamente si integra con la sottospecie prateri che vive nel Sindh. Lunghezza: 56-71 cm + 23-28 cm Peso: 2,5-6 kg


RAPPORTO CON L' UOMO E ALTRI ANIMALI: valgono le considerazioni generali per il gatto della giungla. Nemici naturali: tigre, lupo, orso, coccodrillo, sciacallo dorato. ALIMENTAZIONE: principalmente roditori, ma anche rane, uccelli, lepri, giovani maiali selvatici, tartarughe, serpenti, pesci. RIPRODUZIONE: generalmente le nascite avvengono tra dicembre e giugno, a seconda del clima locale. DURATA DELLA VITA: 20 anni. 10-12 anni in cattività. CONSERVAZIONE: è classificato dalla IUCN con un rischio minimo. In India la specie è la più comune tra tutti i piccoli felini originari della regione.


IL GATTO DELLA GIUNGLA EURASIATICO


NOME SCIENTIFICO: felis chaus maimanah DIFFUSIONE: regioni nord-occidentali della Giordania e quelle orientali dell' Iraq lungo il Tigri e l'Eufrate, Iran, regioni settentrionali della Siria, Turchia e Levante. Avvistato per la prima volta nel nord dell' Afghanistan, abita la regione a sud del fiume Amu Darya. HABITAT: regioni montane, steppe, canneti, terreni aperti, dintorni dei villaggi, giungle. TASSONOMIA: una pelle di un gatto ritrovata nella zona di Maimanah, nel nord dell' Afghanistan, fu inizialmente classificata come felis silvestris caudata. Ma in assenza di pelli per il confronto, l' autore non era sicuro se la sua identificazione fosse corretta. Nella sua revisione delle pelliccie del gatto selvatico asiatico raccolte nel Museo Zoologico di Berlino, lo zoologo tedesco Zukowsky rivalutò le pelliccie del maimanah e a causa della maggiore dimensione e della coda più corta rispetto al f.s. caudata propose l' odierno nome scientifico. Lo zoologo russo Ognev riconobbe la valutazione di Zukowsy ma suggerì anche che era necessario più materiale per una precisa classificazione tassonomica del gatto. Nella sua opera “ Catalogue of the Genus Felis “ , Pocock non fece riferimento né alla valutazione di Zukowsky né alle pelliccie ritrovate in Afghanistan. Lo storico naturale britannico Ellerman e lo zoologo Morrison-Scott subordinarono provvisoriamente la pelliccia del maimanah come una sottospecie di felis chaus. CENNI STORICI: durante una spedizione in Afghanistan nel 1880, pelliccie di mammiferi sono state raccolte e successivamente presentate al Museo Indiano. Nel gennaio 2007, un gatto della giungla è stato colpito e ucciso da un' auto nei pressi di Antalya, in Turchia. Più tardi due gatti della giungla sono stati osservati in Akyatan Laguna. I gatti sono stati anche avvistati in una giungla intorno al Lago Eğirdir.


DESCRIZIONE: non è disponibile una descrizione di questo gatto. Si ritiene sia una variazione individuale della sottospecie oxiana. RAPPORTO CON L' UOMO E ALTRI ANIMALI: valgono le considerazioni generali per il gatto della giungla. Nemici naturali: lupo, orso, coccodrillo, sciacallo dorato. ALIMENTAZIONE: principalmente roditori, ma anche rane, uccelli, lepri, giovani maiali selvatici, tartarughe, serpenti, pesci. RIPRODUZIONE: generalmente le nascite avvengono tra dicembre e giugno, a seconda del clima locale. DURATA DELLA VITA: 20 anni. 10-12 anni in cattività. CONSERVAZIONE: è classificato dalla IUCN come minacciato ( non si sa se a livello vulnerabile, di pericolo o critico ). In Medio Oriente i gatti della giungla sono rari. In Giordania hanno subito moltissimo gli effetti dell'espansione delle aree agricole attorno al corso dei fiumi Yarmouk e Giordano, dove vengono cacciati e avvelenati dagli allevatori per i continui attacchi al pollame. Anche in Afghanistan la specie viene considerata rara e in pericolo di estinzione.


IL GATTO DELLA GIUNGLA EGIZIANO


NOME SCIENTIFICO: felis chaus nilotica DIFFUSIONE: valle del Nilo ( Egitto ). HABITAT: canneti, terreni paludosi. TASSONOMIA: nel 1832 il naturalista tedesco Johann Friedrich von Brandt riconobbe la distinzione del gatto della giungla egiziano e propose il nome di felis rüppelii. Nel 1898, lo zoologo britannico William Edward de Winton esaminò la collezione di pelli di gatto della giungla nel Museo di Storia Naturale e rivide le valutazioni tassonomiche del gruppo del gatto della giungla. Ribattezzò il gatto della giungla egiziano come felis chaus nilotica. Il nome felis rüppelii era già stato assegnato ad un altro gatto. CENNI STORICI: nel 1820 l'esploratore tedesco Rüppell raccolse una femmina di felis chaus vicino al Lago Manzala nel delta del Nilo. DESCRIZIONE: si distingue dal chaus furax per il colore del pelo più scuro ( con la presenza di macchie altrettanto più scure ) e per i denti leggermente più piccoli. Nel chaus nilotica le variazioni geografiche nella lunghezza e nel colore del mantello invernale non sono grandi. Lunghezza: 51-77 cm + 21-28 cm di coda Peso: 3,5-6,5 kg RAPPORTO CON L' UOMO E ALTRI ANIMALI: valgono le considerazioni generali per il gatto della giungla. Nemici naturali: sciacallo dorato, coccodrillo. ALIMENTAZIONE: principalmente roditori, ma anche rane, uccelli, lepri, tartarughe, pesci, serpenti, giovani maiali selvatici. RIPRODUZIONE: generalmente le nascite avvengono tra dicembre e giugno, a seconda del clima locale.


CONSERVAZIONE: è classificato dalla IUCN come minacciato ( non si sa se a livello vulnerabile, di pericolo o critico ) a causa della diminuzione delle popolazioni e della contrazione dell' areale.


IL GATTO DELLA GIUNGLA CENTRO-ASIATICO


NOME SCIENTIFICO: felis chaus oxiana DIFFUSIONE: regioni dei fiumi Syr Darya e Amu Darya, nei corsi inferiori del fiume Vakhsh che vanno verso est in direzione della Valle Gissar e leggermente al di là di Dushanbe ( Asia centrale ). HABITAT: regioni montane, canneti, terreni aperti, dintorni dei villaggi. CENNI STORICI: essendo il f.c. maimanah una probabile variazione della sottospecie in questione e vivendo entrambe in zone contigue, potrebbero aver subito un simile processo storico. Nella sua opera “Catalogue of the Genus Felis” , Pocock non fece riferimento al chaus oxiana. DESCRIZIONE: non è disponibile una descrizione di questo gatto. RAPPORTO CON L' UOMO E ALTRI ANIMALI: valgono le considerazioni generali per il gatto della giungla. Nemici naturali: lupo, tigre, coccodrillo, orso, sciacallo dorato. ALIMENTAZIONE: principalmente roditori, ma anche rane, uccelli, lepri, giovani maiali selvatici, tartarughe, serpenti, pesci. RIPRODUZIONE: generalmente le nascite avvengono tra dicembre e giugno, a seconda del clima locale. DURATA DELLA VITA: 20 anni. 10-12 anni in cattività. CONSERVAZIONE: è classificato dalla IUCN come minacciato ( non si sa se a livello vulnerabile, di pericolo o critico ). La diminuzione delle popolazioni e la contrazione dell'areale costituiscono un fattore di rischio per questa sottospecie.


IL GATTO DELLA GIUNGLA INDO-PAKISTANO


NOME SCIENTIFICO: felis chaus prateri DIFFUSIONE: deserto del Thar ( India occidentale ) e Sindh ( Pakistan orientale ). HABITAT: foreste secche tropicali, giungle, canneti, oasi del deserto, terreni aperti, canneti, dintorni dei villaggi. TASSONOMIA/CENNI STORICI: Nel 1930, Pocock recensì al Museo di Storia Naturale alcune pelliccie di gatto della giungla e teschi provenienti dall' India Britannica e paesi limitrofi. Basandosi principalmente su differenze di lunghezza e colore della pelliccia descrisse le sei pelliccie più grandi del Sindh sotto il “trinomen” felis chaus prateri. DESCRIZIONE: si distingue dal chaus kutas, che vive nelle zone limitrofe, per la colorazione sabbiosa o fulva più chiara ed uniforme, uguale in tutte le stagioni dell' anno, e per il cranio leggermente più largo. Si distingue dal chaus chaus che vive in Iran per il pelo più fulvo e meno grigio e dalle minori dimensioni di cranio e denti. Il manto invernale è simile in lunghezza a quello del chaus kutas. La colorazione generale varia dal fulvo-grigiastro opaco al più ricco ocra-fulvo. La banda spinale varia dal più opaco ocra all' ocra color ruggine. Negli esemplari più chiari le macchie sono meno evidenti Ci potrebbe essere una banda nera mediana sulla parte inferiore della coda. Invece il modello è normale sugli arti e sulla coda. Le orecchie variano dall' ocra ruggine, con la punta estensivamente nera, ad un colore più opaco. Lunghezza: 58,5-74 cm + 23-26 cm di coda Peso: 6,5-9 kg


RAPPORTO CON L' UOMO E ALTRI ANIMALI: valgono le considerazioni generali per il gatto della giungla. Nemici naturali: sciacallo dorato, orso, coccodrillo, lupo. ALIMENTAZIONE: predilige roditori come gerbilli e i pesci. RIPRODUZIONE: generalmente le nascite avvengono tra dicembre e giugno, a seconda del clima locale. DURATA DELLA VITA: 20 anni. 10-12 anni in cattività. CONSERVAZIONE: è classificato dalla IUCN con un rischio minimo. In India la specie è la più comune tra tutti i piccoli felini originari della regione. E' ben conosciuto anche in Pakistan.


IBRIDI


CHAUSIE


STORIA: originario degli Stati Uniti, anche chiamato “stone cougar”, viene dall’incrocio tra un gatto della giungla egiziano e un gatto domestico. I primi incroci ebbero luogo alla fine degli anni sessanta al fine di avere un gatto di tipo selvatico e simile al gatto della giungla ma con il carattere di un animale domestico. Si scelsero degli abissini, degli orientali, dei bengala, dei savannah ma anche dei gatti soriani con un comportamento selvatico. Questi primi ibridi (che sono classificati come F1 per “prima generazione”) offrivano una alternativa alla cattura del gatto della giungla. Anche se sembra che la sua reale origine sia stata in Egitto, diverse migliaia di anni fa. Pare che gatti della giungla della sottospecie nilotica incontrassero gatti domestici lungo il Nilo o all' interno delle abitazioni dei proprietari dei domestici stessi e che i loro piccoli siano nati lì. Comunque il chausie ( da chaus ), come razza, nacque nel 1990, quando un gruppo dedicato di allevatori mise a punto un programma di allevamento pianificato. Nel 1995, la TICA registrò la fondazione della razza, in seguito, nel febbraio 2001, cambiò lo status in “razza in corso di valutazione”. Nel marzo 2003, il chausie fu promosso al rango di “nuova razza” che gli permise di accedere a delle esposizioni feline ma senza, tuttavia, avere la possibilità di ottenere un titolo. Fu l’ ultima tappa prima del completo accesso al campionato. In Francia, il LOOF (Livre Officiel des Origines Félines) gli attribuì lo stesso status del suo paese d’ origine. Le altre associazioni non riconoscono ancora la razza anche se è al momento in esame da parte della WCF. Essendo la razza ancora giovane, gli allevatori lavorano ancora sulle sue caratteristiche per farla assomigliare al gatto della giungla e per farla concorrere alle esposizioni. Attualmente, sono principalmente gli abissini ad essere incrociati con il chausie per eliminare ogni traccia “tabby” ma conservando il modello del mantello. Incroci con il gatto della giungla sono ancora possibili. I chausie sono ora allevati sia in Nord America che in Europa.


Il chausie è stato incrociato con gatti selvatici, dando origine a tre differenti razze: -euro-chausie: gatto selvatico europeo/chausie -afro-chausie: gatto selvatico nordafricano/chausie -scottie-chausie: gatto selvatico scozzese/chausie CARATTERISTICHE FISICHE: il chausie presenta una corporatura simile a quella del gatto della giungla. E' di taglia medio-grande ( 4,5-10 kg ) con una struttura longilinea e rettangolare. La vita media è di 13-16 anni. La muscolatura del corpo è possente senza essere tuttavia molto vistosa. La gabbia toracica non deve essere troppo bombata ma il petto deve essere ben largo. La testa è un largo triangolo dai contorni smussati. È di media taglia e ha gli zigomi marcati e spigolosi. Di profilo si può osservare una fronte cuneiforme e una piccola cavità all’inizio del naso. Quest’ultimo è largo e leggermente bombato prima del rinario. Le orecchie sono grandi e posizionate in alto. Devono essere sia ampie alla base sia all’estremità che è arrotondata. I ciuffi di pelo sono apprezzati. Gli occhi sono di media taglia e di forma ovale, un po’ appiattiti. I colori accettati sono il verde , l’oro e il nocciola. Le zampe sono di una lunghezza media con muscoli forti e un’ossatura nella media. Le zampe posteriori sono più forti di quelle di un altro gatto e gli danno delle capacità particolari nel salto e nella corsa. I piedi sono piccoli e rotondi. La coda è più corta rispetto alla maggioranza delle altre razze (circa ¾), ma possiede, se possibile, un numero di vertebre identico. Questa particolarità non deve in alcun caso impedire la buona articolazione della coda. II pelo è corto e folto. Gli unici colori autorizzati attualmente sono il “tabby” marrone moschettato ( con presenza di “ticking”, strisce nere sulla parte interna delle cosce e, in misura minore, anelli neri sulla coda, la punta della coda nera, e marcature “tabby” nere intorno agli occhi. Il colore di sfondo è marrone, in varie tonalità tranne che rossastro ), il nero puro e il “punte argento” (è l’ unica razza ad avere questo mantello).


CARATTERE: è gregario per natura ed amante del divertimento tipico delle specie non domestiche. E' molto intelligente, attivo ed atletico. Da piccolo è molto vivace, da adulto è più silenzioso, ma conserva la sua giocosità e curiosità intellettuale per tutta la vita. Al chausie non piace stare da solo. Ha bisogno di avere altri gatti come compagni o avere una compagnia umana per la maggior parte del tempo. Va molto d'accordo con i cani. Inoltre instaura legami profondi con le persone. E' estremamente leale e può avere difficoltà ad adeguarsi ad un nuovo ambiente in età adulta. ALIMENTAZIONE: come in tutte le razze ibride, alcuni chausie possono ereditare tratti intestinali simili a quelli degli antenati selvatici. Il tratto intestinale può essere un po' più corto di quello del gatto domestico. Un breve tratto intestinale è pensato per essere meno in grado di elaborare ingredienti derivati ​da piante. Ciò include qualsiasi tipo di cereale, così come verdure, erbe e spezie. Questi ingredienti possono essere la causa per l' infiammazione intestinale cronica che è perpetuata da multiple allergie alle proteine presenti ​nel cibo per gatti commerciale, allergie a cui il chausie è predisposto. Per evitare questo, gli allevatori consigliano ai proprietari di nutrire i gatti solo con cibi commerciali contenenti ingredienti di origine vegetale in quantità limitata. Alcuni allevatori consigliano diete fatte in casa a base di carne cotta o cruda con supplementazione appropriata. CURA E SALUTE: il pelo non richiede particolari cure, basta una spazzolata a settimana. Il chausie non sembra soffrire di particolari patologie legate alla razza. CONSIDERAZIONI VARIE: i maschi delle generazioni dalla F1 alla F3, persino F4, sono generalmente sterili; ciò complica considerevolmente il lavoro degli allevatori per sviluppare una razza ancora rara.


JUNGLE BOB


STORIA: di origine statunitense, è il risultato dell' incrocio tra il pixie bob ed il gatto della giungla. Il nome è un' unione di quelli dei due genitori. Il jungle bob è stato allevato fin dai primi anni novanta. L' obiettivo degli allevatori è quello di creare un ibrido di gatto della giungla con un motivo maculato. Non sono stati utilizzati, per lo scopo, gatti della giungla che non siano quelli egiziani. La razza unisce molti tratti del pixie bob e del chausie, così come vi è stato il contributo di altre razze maculate come il bengala. Incroci accettati sono: gatto della giungla, pixie bob, chausie, bengala, highland lynx, desert lynx, snow bob, american bobtail, maine coon, siberiano, savannah. E' riconosciuto dal REFR. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia grande ( circa 9 kg ). La vita media è di 20 anni. Presenta una corporatura muscolosa, in maniera più accentuata nei maschi. Ha un' ossatura grossa e un corpo lungo. La testa è piena, con un muso pronunciato e orecchie da medie a grandi posizionate in alto sulla testa. Gli occhi sono a forma di cappuccio, di colore conforme a quello del mantello, dallo sguardo leonino. Le zampe sono lunghe ( quelle posteriori dovrebbero essere leggermente più lunghe di quelle anteriori ) con piedi possibilmente polidattili ( il gene polidattile è dominante ). La coda è corta ( 6,5-15 cm ). Il gene della coda corta è dominante. Il mantello può essere sia corto che lungo ( il gene di quest' ultimo è recessivo ). Negli esemplari a pelo lungo il mantello è di media lunghezza intorno alla testa, sulla pancia, sui garretti e sulla coda, oltre che sulle punte delle orecchie, facendo assomigliare il gatto ad una lince, da cui discende il pixie bob. Il modello è “leopard spotted” in tutte le tonalità del “brown tabby” ( gold, bronze, brown, con macchie da nere a marroni ). Sono disponibili altri colori eumelanici come “silver”, “snow” e “sepia leopard spotting”. I colori solidi non sono accettati.


CARATTERE: il jungle bob interagisce molto con le persone e si lega moltissimo ai proprietari. E' molto giocherellone, di carattere forte e può passare dal ringhiare come un cagnolino all' essere molto affettuoso. Alcuni jungle bob sono sicuri e fiduciosi con tutti quelli che incontrano, mentre altri possono essere timidi, scegliendo di nascondersi dagli sconosciuti. Il jungle bob è un gatto intelligente e può imparare ad aprire cassetti, porte, o armadi. Gli si può facilmente insegnare a riportare gli oggetti e insegnare con successo a camminare al guinzaglio. ALIMENTAZIONE: il jungle bob è un mangiatore aggressivo. Per quanto riguarda il tipo di alimentazione, valgono le stesse considerazioni fatte per il chausie. CURA E SALUTE: il pelo corto non richiede particolari cure, basta una spazzolata a settimana, quello lungo richiede qualche spazzolata in più. Il jungle bob non sembra soffrire di particolari patologie legate alla razza. CONSIDERAZIONI VARIE: i maschi sono in genere sterili per le prime 3-4 generazioni. Alcuni maschi sono fertili già alla seconda generazione ma spesso solo temporaneamente. Una volta che i maschi fertili sono creati, incroci con una razza domestica sono scoraggiati per mantenere l' aspetto selvaggio.


JUNGLE CURL


STORIA: di origine statunitense, è il risultato dell' incrocio tra il gatto della giungla egiziano ( o il chausie o il jungle bob ) e l' hemingway curl ( american curl X american polydactyl ). Per gli incroci con il gatto della giungla possono venire utilizzati anche l' highlander, il serengeti, il bengala, l' abissino, l' egyptian mau, il chausie, il pixie bob. Il jungle curl a sua volta può essere incrociato con il chausie e con il gatto della giungla, ma non con american curl, gatti “bobtailed” e polidattili. Il suo nome è l' unione di quelli dei due genitori. E' riconosciuto dal REFR. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia medio-grande ( 4,55 kg la femmina e 7,5 kg il maschio ). La vita media è di 20 anni. Il corpo è lungo e simile a quello del genitore selvatico. I maschi impiegano anche tre anni per raggiungere il loro peso. La testa è grande, tendenzialmente rotonda a dispetto di quella triangolare del gatto della giungla, con un muso pieno e ben sviluppato, quasi quadrato in apparenza, con guance prominenti. Le orecchie sono arricciate, grandi e ben distanziate, di solito con ciuffi e peli sulle punte. Gli occhi sono grandi, angolati ed espressivi, con colori che vanno dall' oro al verde. Gli arti sono lunghi ( quelli posteriori più lunghi di quelli anteriori ) con piedi preferibilmente polidattili e con ciuffi di pelo tra le dita. La coda può essere della lunghezza di quella del gatto della giungla o di quello domestico. Il mantello può essere lungo o corto. I colori sono: -silver -snow -mink -lilac -fawn -chocolate -sorrel -blue


-ebony Sono occasionali i colori red e cream. I modelli sono: -tawny( ticked ) -leopard ( spotted ) -clouded leopard CARATTERE: è molto intelligente e sveglio. Non sono purtroppo disponibili ulteriori informazioni a riguardo. ALIMENTAZIONE: valgono le stesse considerazioni fatte a riguardo del chausie e del jungle bob. CURA E SALUTE: il pelo corto non richiede particolari cure, basta una spazzolata a settimana, quello lungo richiede qualche spazzolata in piÚ. Il jungle curl non sembra soffrire di particolari patologie legate alla razza.


FONTI: Wikipedia archive.org www.zoochat.com www.iucnredlist.org www.canianimalienatura.it www.rareandexoticfelinereg.homestead.com www.junglebobncurlkingdom.com

A cura di: Gregorio Paola, Micelli Danilo ( parte grafica ) Agosto 2015


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