LO YAGUARONDI

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LO YAGUARONDI


INTRODUZIONE In passato gli studiosi ritenevano che le due forme cromatiche che caratterizzano questo animale fossero due specie distinte: quella grigia era nota come “yaguarondi” e quella rossa come “eyra”. In alcuni Paesi di lingua spagnola lo yaguarondi viene chiamato leoncillo, cioè «piccolo leone». Tra gli altri nomi comuni spagnoli con cui la specie viene indicata ricordiamo gato colorado, gato moro, león brenero, onza e tigrillo. È anche chiamato gato-mourisco, eirá, gato-preto e maracajá-preto in portoghese. Tra i Maya della penisola dello Yucatán lo yaguarondi era noto come emuch. Tuttavia, il termine yaguarondi deriva originariamente da yawaum'di dal tupi antico.


LO YAGUARONDI: INFORMAZIONI GENERALI NOME SCIENTIFICO: puma yagouaroundi DIFFUSIONE: dal Texas meridionale ( Stati Uniti ) alle coste del Messico fino all'Argentina settentrionale, attraverso l'America centrale e le regioni sudamericane a est delle Ande. E' stato avvistato anche in Florida e lungo le aree costiere dell'Alabama, negli Stati Uniti. HABITAT: predilige i boschetti di pianura nei pressi dei corsi d'acqua, ma la gamma degli habitat che occupa va dalle foreste secche alle zone erbose umide. Nonostante si incontri più comunemente in pianura, è stato avvistato anche a 3200 m di altitudine. Solo raramente si spinge all'interno delle foreste pluviali. TASSONOMIA: imparentato con il puma, era però in passato classificato con i generi herpailurus o felis. CENNI STORICI: secondo quanto scoperto durante uno studio genomico effettuato nel 2006, un antenato delle attuali specie dei generi leopardus, lynx, puma, prionailurus e felis raggiunse le Americhe attraverso il ponte di terra di Bering tra gli 8 e gli 8,5 milioni di anni fa. Successivamente, i suoi discendenti dettero vita ai generi suddetti, nello stesso ordine in cui sono stati elencati. Gli studi hanno dimostrato che il puma e lo yaguarondi siano stretti parenti dell'odierno ghepardo dell'Africa e dell'Asia occidentale, ma quale tipo di parentela intercorra tra essi non è stato ancora ben definito. È stato ipotizzato che gli antenati del ghepardo si siano separati dalle specie del genere puma nel continente americano, per poi tornare nuovamente in Asia e Africa, mentre altri ricercatori sostengono che il ghepardo si sia evoluto nel Vecchio Mondo.


DESCRIZIONE: lo yaguarondi è forse il rappresentante della sua famiglia che somiglia meno a un felino tipico. Con le zampe corte, il corpo allungato e la lunga coda lo yaguarondi ricorda molto una lontra o una martora. Per questo motivo viene chiamato talvolta «gatto lontra». Ha corpo longilineo, arti corti e testa piccola con orecchie corte e arrotondate. La livrea, uniforme e non maculata, può essere bruno-grigia ( fase grigia ) o fulva ( fase rossa ) ma presenta anche forme cromatiche rossicce. Lunghezza: 53-77 cm + 31-60 cm di coda Altezza al garrese: 35 cm Peso: 3,5-9 kg RAPPORTO CON L'UOMO E ALTRI ANIMALI: diversamente da molti altri felini, lo yaguarondi è un animale prevalentemente diurno, attivo più nelle ore centrali della giornata che la sera o la notte. Nonostante in cattività si dimostri più gregario di molti altri felini, tollerando la presenza stretta di altri membri della sua specie, in natura si incontra quasi sempre da solo, il che fa supporre che abbia uno stile di vita solitario. A seconda dell'ambiente naturale, le dimensioni del suo territorio variano molto, dai 6,8 ai 100 km². E' timido ed elusivo e molto cauto nell'evitare le trappole. Come moltri altri felini, marca il territorio grattando il terreno o i rami vicini, sfregando al testa, tramite minzione e lasciando le feci scoperte. Lo yaguarondi emette una gamma relativamente ampia di vocalizzazioni, tra cui fusa, fischi, guaiti, battito di denti e un suono simile al cinguettio degli uccelli. Nemici naturali: grandi predatori in generale. ALIMENTAZIONE: si muove agilmente tra i rami degli alberi, ma preferisce cacciare al suolo. Si nutre di quasi qualsiasi animale riesca a catturare, generalmente roditori, piccoli rettili e uccelli che si nutrono sul terreno. È stato visto anche uccidere prede più grandi, come conigli e opossum; in alcuni casi cattura anche pesci e perfino uistitì. La sua dieta, come quella di molti altri felini, comprende anche piccole quantità di vegetali e artropodi.


RIPRODUZIONE: gli studiosi non hanno ancora scoperto quali mesi siano deputati alla riproduzione, ma è probabile che lo yaguarondi si riproduca in qualsiasi periodo dell'anno. La femmina va in estro per tre-cinque giorni, durante i quali segnala la sua recettività rotolandosi sul dorso e urinando. Dopo una gestazione di 70-75 giorni, partorisce da uno a quattro piccoli all'interno di una tana costruita nel fitto della boscaglia, nella cavità di un albero o in luoghi simili. Alla nascita i piccoli hanno il dorso ricoperto da una serie di macchie, le quali scompaiono con l'età. Verso le sei settimane sono in grado di mangiare cibi solidi, sebbene inizino a giocare con le prede catturate dalla madre già all'età di tre settimane. Lo yaguarondi raggiunge la maturità sessuale intorno ai due anni. DURATA DELLA VITA: fino a 10 anni in cattività. CONSERVAZIONE: è classificato dalla IUCN a rischio minimo. Questo felino non è mai stato cacciato intensamente per la sua pelliccia, ma ha comunque subito un forte declino a causa della perdita dell'habitat. Secondo il Dipartimento della Natura e dei Parchi del Texas è da imputarsi proprio a quest'ultima causa la rarefazione dello yaguarondi nel Texas meridionale. A partire dagli inizi del XX secolo esemplari di questa specie sono stati avvistati anche in Florida. Si ritiene che si tratti di animali deliberatamente introdotti dall'uomo, ma non sappiamo quando siano avvenute tali introduzioni. La loro presenza in Florida si dice sia dovuta all'opera di uno scrittore che importò alcuni di questi animali dal loro habitat originario per poi rilasciarli nei pressi della sua città natale, Chiefland, e in altre località del Paese. Nessun esemplare, sia vivo che morto, è mai stato trovato, ma si sono susseguite voci di presunti avvistamenti ritenuti credibili dai biologi. Il primo di questi risale al 1907 e tra gli anni '30 e '50 è stato seguito da molti altri, avvenuti un po' in tutta la penisola. Il primo rapporto ufficiale venne pubblicato nel 1942. Da allora il numero degli avvistamenti è diminuito sempre più e nel 1977 W. T. Neill concluse che la popolazione era ormai scomparsa. Tuttavia, gli avvistamenti sono continuati.


Altri avvistamenti di yaguarondi sono avvenuti nelle aree costiere dell'Alabama. Ciò potrebbe indicare che la popolazione della Florida si sia spostata verso ovest. Alcuni esemplari di yaguarondi sono stati avvistati nei dintorni del Centro Spaziale della Guiana, nella Guiana Francese.


LO YAGUARONDI DI GEOFFREY


NOME SCIENTIFICO: puma yagouaroundi yagouaroundi DIFFUSIONE: Amazzonia. HABITAT: ai confini della foresta pluviale. TASSONOMIA: è la sottospecie nominale. CENNI STORICI: è stato scoperto da Geoffrey, da cui prende la denominazione, nel 1803. DESCRIZIONE: presenta una colorazione bruno-grigia ( fase grigia ). Lunghezza: non definita. Peso: non definito. RAPPORTO CON L'UOMO E ALTRI ANIMALI: valgono le considerazioni fatte per lo yaguarondi in generale. Nemici naturali: grandi predatori in generale. ALIMENTAZIONE: roditori, piccoli rettili, uccelli, pesci, conigli, opossum, uistitì. La dieta comprende anche piccole quantità di vegetali e artropodi. RIPRODUZIONE: valgono le considerazioni fatte per lo yaguarondi in generale. DURATA DELLA VITA: fino a 10 anni in cattività. CONSERVAZIONE: è classificato dalla IUCN a rischio minimo. Comunque gran parte del suo habitat, la foresta tropicale, è in pericolo. Non è particolarmente cacciato per la sua pelliccia, ma sta ovviamente soffrendo per la progressiva perdita del suo habitat.


LO YAGUARONDI CILENO


NOME SCIENTIFICO: puma yagouaroundi ameghinoi DIFFUSIONE: Argentina occidentale e propaggini più orientali del Cile. HABITAT: boschetti di pianura, zone erbose umide, zone montane. TASSONOMIA: prende il nome della sottospecie dal naturalista argentino Ameghino. CENNI STORICI: è stato descritto da Holmberg nel 1898. DESCRIZIONE: presenta una colorazione fulva ( fase rossa ). Lunghezza: non definita. Peso: non definito. RAPPORTO CON L'UOMO E ALTRI ANIMALI: valgono le considerazioni fatte per lo yaguarondi in generale. Nemici naturali: grandi predatori in generale. ALIMENTAZIONE: roditori, piccoli rettili, uccelli, pesci, conigli, opossum. La dieta comprende anche piccole quantità di vegetali e artropodi. RIPRODUZIONE: valgono le considerazioni fatte per lo yaguarondi in generale. DURATA DELLA VITA: fino a 10 anni in cattività. CONSERVAZIONE: è classificato dalla IUCN a rischio minimo.


LO YAGUARONDI DELLA COSTA DEL GOLFO


NOME SCIENTIFICO: puma yagouaroundi cacomitli DIFFUSIONE: Texas meridionale e Messico orientale. Vive nelle zone delle terre costiere dell'ovest del Golfo del Messico, nel “Tamaulipas mezquital” e nel “Tamaulipas matorral”. HABITAT: preferisce regioni di arbusti densi e spinosi, che crescono vicino a punti d'acqua. Esemplari dal pelo più scuro si trovano di solito in aree dove il sole penetra poco, come dense foreste, mentre gli esemplari con un manto chiaro vivono in genere in aree aperte. CENNI STORICI: è stato descritto/scoperto da Berlandier nel 1859. DESCRIZIONE: si distingue dalle altre sottospecie per via di orecchie più strette rispetto alla norma e zampe anteriori leggermente più pronunciate. E' più grosso di un gatto, ma più piccolo di un puma. Ha una pelliccia che può assumere toni dal bruno scuro al grigio ( fase grigia ). Può avere l'apparenza di una lontra, in particolare se si considerano le sue zampe corte e la lunga coda appiattita, ma ricorda anche il furetto per la testa piatta e corta, le orecchie arrotondate ed un corpo snello. Lunghezza: 77 cm + 60 cm di coda Peso: 6 kg RAPPORTO CON L'UOMO E ALTRI ANIMALI: è facilmente addomesticabile. E' abbastanza comune negli zoo, abituato quindi ad avere contatti frequenti con gli esseri umani. Nemici naturali: grandi predatori in generale. ALIMENTAZIONE: caccia animali relativamente di piccole dimensioni: piccoli mammiferi ( come conigli e armadilli ), uccelli ( specialmente pollame domestico ) rane, rettili, anfibi e pesci sono alcune delle varie specie di preda di cui lo yaguarondi si nutre. Questo felino si è adattato a mangiare una grande varietà di animali a causa della scarsità di cibo nel suo habitat.


Caccia prevalentemente mattina e sera. RIPRODUZIONE: la stagione di accoppiamento per lo yaguarondi si crede sia nei mesi di novembre e dicembre. Il ciclo di gravidanza femminile ( o periodo di gestazione ) dura circa 70-75 giorni. Al momento della nascita, la femmina avrà tra 1 e 4 gattini, partoriti in una tana ricavata in un tronco cavo, tra alberi caduti o in un boschetto. Come il loro parente, il puma, i gattini tra l'età di 0 e 12 settimane avranno macchie sui loro mantelli. Tuttavia, intorno a 3-4 mesi, i punti dei gattini vengono persi. A 6 settimane di età, i gattini inizieranno a mangiare cibi solidi, di solito roditori. Poco dopo, lasceranno le loro madri, e entro 2-3 anni raggiungeranno la maturità sessuale. DURATA DELLA VITA: 10-15 anni; 16-22 anni in cattività ( molto di più rispetto alla norma, perchè in genere uno yaguarondi in cattività vive fino a 10 anni ). CONSERVAZIONE: è classificato dalla IUCN in pericolo dal 14 giugno 1976. Il pericolo per lo yaguarondi è rappresentato dalla perdita del suo habitat naturale, come per i recenti interventi della costruzione di una barriera fisica nel sud del Texas lungo il confine tra il Messico e gli Stati Uniti. E' anche cacciato per la sua pelliccia. Molte persone, inoltre, non sono a conoscenza dell'esistenza di questa specie e ciò contribuisce negativamente alla sua estinzione. Come categorizzato dall'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, questa sottospecie è attualmente in pericolo, per cui gli sforzi di conservazione sono attuati dal Fish and Wildlife Service. Come agenzia governativa federale all'interno del Dipartimento dell'Interno degli Stati Uniti dedicata alla gestione dei pesci, della fauna selvatica e degli habitat naturali, l'agenzia ha proposto misure da intraprendere per ristabilire le popolazioni di yaguarondi, ma finora non è riuscita a soddisfare molte di esse.


Alcuni di questi passaggi comprendono la valutazione della connettivitĂ dell'habitat per sostenere popolazioni valide, sviluppando tecniche di indagine per accertare il loro stato e per capire meglio le loro esigenze ecologiche e di conservazione e sviluppare partnership per contribuire a promuovere la conservazione dello yaguarondi. Inoltre, il Fish and Wildlife Service sta piantando arbusti e piante trovate in un ambiente naturale dello yaguarondi nella valle del Rio Grande in Texas.


LO YAGUARONDI EYRA


NOME SCIENTIFICO: puma yagouaroundi eyra DIFFUSIONE: Brasile, Paraguay e Argentina. HABITAT: boschetti di pianura, foreste secche, zone erbose umide, confini della foresta pluviale, zone montane. TASSONOMIA: la dicitura eyra designa gli yaguarondi dalle caratteristiche fulve/rossastre del pelo ( fase rossa ). CENNI STORICI: è stato descritto/scoperto da Fischer nel 1814. DESCRIZIONE: presenta una colorazione giallo-rossastra o castagna ( fase rossa ). Lunghezza: non definita. Peso: non definito. RAPPORTO CON L'UOMO E ALTRI ANIMALI: valgono le considerazioni fatte per lo yaguarondi in generale. Nemici naturali: grandi predatori in generale. ALIMENTAZIONE: roditori, piccoli rettili, uccelli, pesci, conigli, opossum, uistitì. RIPRODUZIONE: valgono le considerazioni fatte per lo yaguarondi in generale. DURATA DELLA VITA: fino a 10 anni in cattività. CONSERVAZIONE: è classificato dalla IUCN a rischio minimo. .


LO YAGUARONDI DEL GUATEMALA


NOME SCIENTIFICO: puma yagouaroundi fossata DIFFUSIONE: dal Messico meridionale all'Honduras. HABITAT: boschetti di pianura, foreste secche, zone erbose umide, confini delle foreste pluviali. TASSONOMIA: il termine fossata, che significa “scavato”, potrebbe riferirsi all'abitudine dei maya di raffigurare questo animale tramite incisioni. CENNI STORICI: veniva mesoamericana dei maya.

sovente

raffigurato

nell'arte

DESCRIZIONE: presenta una colorazione fulva ( fase rossa ). Lunghezza: non definita. Peso: non definito. RAPPORTO CON L'UOMO E ALTRI ANIMALI: valgono le considerazioni fatte per lo yaguarondi in generale. Nemici naturali: grandi predatori in generale. ALIMENTAZIONE: roditori, piccoli rettili, uccelli, pesci, conigli, opossum, uistitì. Predilige in genere questi ultimi, come i primati in generale. RIPRODUZIONE: valgono le considerazioni fatte per lo yaguarondi in generale. DURATA DELLA VITA: fino a 10 anni in cattività. CONSERVAZIONE: è classificato dalla IUCN a rischio minimo. La caccia è illegale.


LO YAGUARONDI PERUVIANO


NOME SCIENTIFICO: puma yagouaroundi melantho DIFFUSIONE: Perù e Brasile. HABITAT: foreste umide e secche, amazzoniche, confini delle foreste pluviali.

foreste

tropicali

TASSONOMIA: la dicitura melantho sembrerebbe riferirsi alla colorazione quasi melanica del suo manto. CENNI STORICI: è stato scoperto/descritto da Thomas nel 1914. DESCRIZIONE: presenta una colorazione bruno-grigia ( fase grigia ). Lunghezza: non definita. Peso: non definito. RAPPORTO CON L'UOMO E ALTRI ANIMALI: valgono le considerazioni fatte per lo yaguarondi in generale. Nemici naturali: grandi predatori in generale. ALIMENTAZIONE: roditori, piccoli rettili, uccelli, pesci, conigli, opossum, uistitì. RIPRODUZIONE: valgono le considerazioni fatte per lo yaguarondi in generale. DURATA DELLA VITA: fino a 10 anni in cattività. CONSERVAZIONE: è classificato dalla IUCN a rischio minimo.


LO YAGUARONDI DI PANAMA


NOME SCIENTIFICO: puma yagouaroundi panamensis DIFFUSIONE: dal Nicaragua all'Ecuador HABITAT: boschetti di pianura nei pressi dei corsi d'acqua, foreste tropicali secche, zone erbose umide, confini delle foreste pluviali. TASSONOMIA: panamensis è relativo a Panama, che è incluso nel range abitativo di questa sottospecie. CENNI STORICI: è stato scoperto/descritto da Allen nel 1904 DESCRIZIONE: possiede arti corti e orecchie piccole e molto arrotondate. Il mantello è solitamente color castagna, ma può variare dal grigio al marrone scuro. Lunghezza: 65 cm + 45 cm di coda. Peso: non definito. RAPPORTO CON L'UOMO E ALTRI ANIMALI: valgono le considerazioni fatte per lo yaguarondi in generale. Nemici naturali: grandi predatori in generale. ALIMENTAZIONE: predilige pesci, piccoli mammiferi, rettili ed uccelli. RIPRODUZIONE: valgono le considerazioni fatte per lo yaguarondi in generale. DURATA DELLA VITA: fino a 10 anni in cattività. CONSERVAZIONE: è classificato dalla IUCN a rischio minimo. Non è particolarmente cacciato per la sua pelliccia, ma comunque potrebbe soffrire il declino e la minaccia di estinzione a causa della perdita dell'habitat.


LO YAGUARONDI DEL SINALOA


NOME SCIENTIFICO: puma yagouaroundi tolteca DIFFUSIONE: Messico occidentale; confermati in Arizona e Sonora.

avvistamenti

non

HABITAT: praterie e semideserti con presenza di quercie Emory, foreste secche. TASSONOMIA: il termine tolteca deriva dai Toltechi, un popolo nativo americano dell'epoca precolombiana che dominò gran parte del Messico centrale tra il X ed il XII secolo. CENNI STORICI: è stato scoperto/descritto da Thomas nel 1898. DESCRIZIONE: presenta una colorazione fulva ( fase rossa ). Lunghezza: 137 cm complessivi Peso: 8,1 kg RAPPORTO CON L'UOMO E ALTRI ANIMALI: è sia diurno che notturno, ma prevalentemente diurno, rispetto a molti altri felini. ALIMENTAZIONE: la dieta consiste principalmente in uccelli ( come pollame domestico ), rettili, piccoli mammiferi, occasionalmente pesci e frutta. RIPRODUZIONE: l'accoppiamento avviene a novembredicembre. La media è di due cuccioli. In Messico vengono partoriti da marzo ad agosto. DURATA DELLA VITA: fino a 10 anni in cattività. CONSERVAZIONE: è classificato dalla IUCN a rischio minimo. Persecuzione umana e perdita di habitat sono le maggiori minacce. Non è cacciato per la pelliccia.


FONTI: Wikipedia www.itsnature.org biodiversitywarriors.wikispaces.com it.mongabay.com www.iquitostimes.com commons.wikimedia.org www.maya-ethnozoology.org carnivores.org www.ecotourismpanama.com eol.org

A cura di: Gregorio Paola, Micelli Danilo ( parte grafica ) Maggio 2018


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