IL GATTO DI PALLAS

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IL GATTO DI PALLAS


INTRODUZIONE Detto anche manul (манул in russo) o gatto delle steppe, un tempo era creduto essere l' antenato del gatto persiano...pare inoltre che abbia un antenato, vissuto 5 milioni di anni fa, in comune con il gatto leopardo...


IL GATTO DI PALLAS: INFORMAZIONI GENERALI NOME SCIENTIFICO: felis manul DIFFUSIONE: Asia ( centrale, orientale, meridionale ), Vicino Oriente, sub-continente indiano ( Pakistan, Kashmir ). HABITAT: terreni rocciosi in praterie temperate e in steppe montane asiatiche fino a 4.000 metri di altitudine. TASSONOMIA: è classificato anche come otocolobus manul. Sono state distinte tre sottospecie. CENNI STORICI: prende il nome dal naturalista tedesco Pyotr Simon Pallas (1741-1811) ed è la più antica specie di vita di una classe di felini che include il moderno genere felis. DESCRIZIONE: il gatto di Pallas, di piccole dimensioni e molto adattabile alle estreme temperature, possiede molte caratteristiche che lo distinguono dagli altri felini. Le zampe sono corte, la parte posteriore è piuttosto pronunciata e il pelo è molto lungo e spesso. Le orecchie, tonde e basse, fanno sì che il gatto di Pallas abbia un aspetto che, in qualche modo, ricorda quello di un gufo. Del resto, per via del suo muso piatto, un tempo era creduto essere l'antenato del gatto persiano. A differenza di altri felidi, la pupilla al momento di massima luminosità si riduce ad una piccola sfera e non in una sottile linea verticale. Il pelo è di color ocra con delle strisce verticali, a volte non visibili essendo la pelliccia molto spessa. Il colore, comunque, cambia al variare delle stagioni: d'inverno, infatti, è più tendente al grigio e più uniforme. Lunghezza: 50-65 cm + 21-31 cm di coda Altezza alla spalla: 30,5 cm Peso: 2-4,5 kg


RAPPORTO CON L' UOMO E ALTRI ANIMALI: solitario e riservato, lento ma determinato, durante il giorno solitamente il gatto di Pallas riposa in grotte, cunicoli e fessure delle rocce e diventa più attivo verso il crepuscolo. Trascorre quanto più tempo possibile all' interno delle aree relativamente 'sicure' del suo habitat, come i terreni rocciosi, evitando le aree aperte. Non vi è alcun evidente struttura sociale riguardo l' uso dello spazio per quanto riguarda i maschi, mentre i “range” femminili sono probabilmente separati da quelli di altre femmine, a causa di una distribuzione irregolare nell' habitat. Non essendo un abile corridore, usa mimetizzarsi per sfuggire ai predatori. Nemici naturali: volpi, lupi, rapaci. ALIMENTAZIONE: i pikas costituiscono la maggior parte della dieta. Altri piccoli roditori ( gerbilli, arvicole, topi del deserto ), uccelli e insetti la completano. Quando caccia tende imboscate e fa lunghe attese fuori dalle tane. Cattura anche pesci all' occorrenza e a volte anche giovani marmotte. RIPRODUZIONE: molto poco si sa circa le abitudini riproduttive di questi felini solitari. Quello che si sa proviene da studi effettuati nell' ex Unione Sovietica. I gatti di Pallas mostrano un sistema di accoppiamento poligamo, tipico della maggior parte dei felini; i maschi si accoppiano con diverse femmine in una determinata stagione degli amori. L'accoppiamento può verificarsi in tane, con il maschio che soggiorna in prossimità della tana per tre o quattro giorni dopo l' accoppiamento, per proteggere la gatta durante la ricettività. L' allevamento è altamente stagionale, foto-dipendente; le femmine producono una cucciolata di gattini all' anno. L'accoppiamento avviene tra dicembre e marzo, con cucciolate nate tra la fine di marzo e maggio. La gestazione dura circa 75 giorni. Le figliate variano generalmente da 3 a 6 gattini, ma alcune gatte ne possono avere fino a otto. Il maschio non mostra cure parentali.


Come per molti altri felini, i gattini sono ciechi e impotenti quando nascono. Essi sono in genere di circa 12 cm di lunghezza e pesano circa 300 grammi alla nascita. Mutano intorno all' età di due mesi, dopo essere rimasti sempre nascosti all' interno della tana, e sono stati osservati cacciare all' età di tre o quattro mesi. A quattro-cinque mesi raggiungono le dimensioni ed il peso di un adulto. Ad un anno sono sessualmente attivi. DURATA DELLA VITA: 12 anni. CONSERVAZIONE: è classificato come prossimo alla minaccia dalla IUCN dal 2002. A lungo cacciato per la sua pelliccia, è protetto in gran parte delle zone ove è diffuso. Prima di diventare una specie protetta dalla legge, decine di migliaia di pelli sono state raccolte ogni anno dai paesi in cui vive, tra cui la Cina, la Mongolia, l' Afghanistan e la Russia. Dal momento che si ciba di animali spesso dannosi per l'agricoltura, è ritenuto un animale benefico. Tuttavia, i pesticidi utilizzati per i pikas e i ratti possono risultare pericolosi anche per il gatto di Pallas. Questi felini sono regolati dalla CITES e classificati in Appendice II. Essi non sono coperti dalla “US Endangered Species Act”, ma sono protetti dalla normativa nazionale sulla maggior parte della loro gamma. Le principali minacce che pesano su questa specie sono il declino delle prede-base, la degradazione dell' habitat a causa dell' espansione economica e le minacce dirette poste dagli esseri umani ( che a volte sparano loro scambiandoli per marmotte ) e dai loro cani. Ci sono stati programmi di controllo degli animali nocivi per lungo termine, implementati su larga scala in tutta l'Asia centrale. Questo pone una minaccia diretta alla sopravvivenza dei gatti di Pallas. Non solo i pikas rappresentano la loro fonte primaria di cibo, ma le tane delle marmotte sono un habitat essenziale e sono ampiamente utilizzate dai gatti di Pallas, soprattutto durante i freddi mesi invernali.


Inoltre, il degrado degli habitat a causa di esplorazioni agricole e minerarie avviene su larga scala in Mongolia e Russia e ciò può portare ad una ulteriore riduzione degli habitat rocciosi adatti per questi gatti e contribuire ad un' ulteriore frammentazione del loro habitat. Infine, anche se le loro pellicce hanno relativamente poco valore economico, anche in Mongolia, i gatti di Pallas sono ancora occasionalmente uccisi dai cacciatori nomadi o, più spesso, intrappolati accidentalmente nelle trappole posizionate per marmotte, volpi e lupi. Grasso ed organi sono utilizzati in medicina in Cina e Mongolia. Il successo dell' allevamento in cattività è difficile. Anche se allevato bene, i tassi di sopravvivenza sono bassi a causa di infezioni. Ciò è stato attribuito ad un sistema immunitario poco sviluppato, poiché il suo habitat naturale è isolato e normalmente non viene esposto alle infezioni. Inoltre la stagionalità della riproduzione crea difficoltà nel controllare i cicli riproduttivi.


IL GATTO DI PALLAS MONGOLO-CINESE


NOME SCIENTIFICO: felis manul manul DIFFUSIONE: Mongolia, Cina occidentale ( avvistato anche in Turkestan e a sud degli Urali ). HABITAT: steppa. CENNI STORICI: si tratta della sottospecie scoperta da Pallas nel 1776. DESCRIZIONE: è la sottospecie più piccola e rara. Il mantello è lussureggiante. La colorazione della parte superiore del corpo è un misto di biancastro, nero ed ocra. I fianchi sono color ocra. Il muso, le guance e la gola sono bianchi; le bande sulle guance sono nerastre. La nuca è color ocra-marrone. Le bande sulla schiena sono indistinte, apparendo come macchie nerastre. Ci sono circa sei bande sulla coda, questa in genere grigiastra. Lunghezza: non è definita. Peso: non è definito. RAPPORTO CON L' UOMO E ALTRI ANIMALI: valgono le considerazioni fatte per il gatto di pallas in generale. Nemici naturali: volpi, lupi, rapaci. ALIMENTAZIONE: pikas, altri piccoli roditori, uccelli, insetti, pesci. RIPRODUZIONE: valgono le considerazioni fatte per il gatto di pallas in generale. DURATA DELLA VITA: 12 anni. CONSERVAZIONE: è classificato come prossimo alla minaccia dalla IUCN. In Mongolia è molto diffuso ma in calo nella maggior parte del Paese. In Cina occidentale è raro.


La caccia in Mongolia è permessa, con la presenza di 1000 cacciatori nel Paese e la media di due gatti uccisi ogni anno. Inoltre, il degrado degli habitat a causa di esplorazioni agricole e minerarie avviene su larga scala in Mongolia e ciò può portare ad una ulteriore riduzione degli habitat rocciosi adatti per questi gatti e contribuire ad un' ulteriore frammentazione del loro habitat. Infine, anche se le loro pellicce hanno relativamente poco valore economico, i gatti di Pallas sono ancora occasionalmente uccisi dai cacciatori nomadi o, piÚ spesso, intrappolati accidentalmente nelle trappole posizionate per marmotte, volpi e lupi. Grasso ed organi sono utilizzati in medicina in Cina e Mongolia.


IL GATTO DI PALLAS PERSIANO


NOME SCIENTIFICO: felis manul ferruginea o felis manul ferrugineus DIFFUSIONE: nord dell' Iran, Kazakistan, Kirghizistan, Turkmenistan, Uzbekistan, Tagikistan, Afghanistan, Pakistan. HABITAT: steppa, praterie temperate. TASSONOMIA: la denominazione della sottospecie potrebbe essere legata all' aspetto “ferruginoso” del mantello. CENNI STORICI: è stato scoperto da Ognev nel 1928. DESCRIZIONE: si distingue dalla sottospecie manul per la dominanza del colore rosso, specialmente nell' area dorsale, dove il mantello è di un ricco colore ocra arrugginito o rossiccio, con peli di guardia grigi. Il modello potrebbe essere visibile e nero o poco visibile e rosso. Lunghezza: 63-65 cm + 30-31 cm di coda Peso: non è definito. RAPPORTO CON L' UOMO E ALTRI ANIMALI: valgono le considerazioni fatte per il gatto di pallas in generale. Nemici naturali: volpi, lupi, rapaci. ALIMENTAZIONE: pikas, altri piccoli roditori, uccelli, insetti, pesci. RIPRODUZIONE: valgono le considerazioni fatte per il gatto di pallas in generale. DURATA DELLA VITA: 12 anni. CONSERVAZIONE: è classificato come prossimo alla minaccia dalla IUCN. E' considerato raro, protetto in Afghanistan.


IL GATTO DI PALLAS HIMALAYANO


NOME SCIENTIFICO: felis manul nigripecta o felis manul nigripectus DIFFUSIONE: Kashmir, Nepal, Tibet. HABITAT: steppa, praterie temperate. TASSONOMIA: sono presenti dubbi sulla validità della sottospecie. CENNI STORICI: è stato scoperto da Hodgson nel 1842. DESCRIZIONE: si distingue dal manul manul per il manto invernale grigio-argentato, più chiaro, con maggior presenza del colore nero, la testa punteggiata di nero e le più evidenti bande nere sulla schiena e sulla coda. Le variazioni di colore sono stagionali e locali e vanno dal grigio scuro con tinte forti al grigio più chiaro con estesa presenza di ocra nella parte superiore del corpo, eccetto che al centro della schiena, che è principalmente marrone scuro o nerastro con tracce di tinte forti alla sommità. Lunghezza: non è definita. Peso: non è definito. RAPPORTO CON L' UOMO E ALTRI ANIMALI: valgono le considerazioni fatte per il gatto di pallas in generale. Nemici naturali: volpi, lupi, rapaci. ALIMENTAZIONE: pikas, altri piccoli roditori, uccelli, insetti, pesci. RIPRODUZIONE: valgono le considerazioni fatte per il gatto di pallas in generale. DURATA DELLA VITA: 12 anni.


CONSERVAZIONE: è classificato come prossimo alla minaccia dalla IUCN. Nel Kashmir è considerato in pericolo. E' diffuso nell' altopiano tibetano.


FONTI: Wikipedia archive.org www.wildcatsmagazine.nl www.animaldiversity.org

A cura di: Gregorio Paola, Micelli Danilo ( parte grafica ) Dicembre 2015


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