IL GATTO DOMESTICO
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LE RAZZE
INTRODUZIONE Proseguiamo col parlare del nostro amato gatto domestico: dopo aver presentato le sue caratteristiche generali, inoltriamoci ora nel meraviglioso mondo delle razze feline. Ne esistono, nel mondo, davvero molte, frutto, nella storia, di incroci tra esemplari selvatici oppure tra razze già definite, o ancora di mutazioni genetiche. Le esamineremo una ad una ( non troverete però schede relative agli ibridi come il bengala, ad esempio, che saranno opportunamente inserite nei successivi libri riguardanti i felini selvatici ) argomentando sulle caratteristiche principali di ognuna. Con il desiderio che ciascuna di queste schede possa essere di stimolo e aiuto ad ogni proprietario per meglio comprendere i loro amici pelosi, che siano puri o frutto di incroci tra razze. Ma cominciamo...
ABISSINO
STORIA: è originario dell' Etiopia, chiamata anche Abissinia, da cui prende il nome. Ma più che altro sembra che la sua “origine” etiope derivi dal fatto che il primo gatto abissino esibito in Inghilterra era registrato come proveniente dal suddetto Paese africano. Si ritiene piuttosto che si tratti di un tipo morfologico molto antico: i resti mummificati degli antichi gatti egizi e le riproduzioni negli affreschi tombali furono messi a confronto, a fine Ottocento, con i gatti viventi in Abissinia, rilevando una perfetta somiglianza, soprattutto per quanto riguarda le dimensioni e la tonalità fulvo-dorata del pelo. Perciò si diffuse l' opinione che l' odierna razza abissina sia la diretta discendente dei felini egizi, quelli che diedero volto e corpo alla dea Bastet. In pratica l' abissino deriverebbe dal gatto selvatico nordafricano. Ma c'è un' opinione controversa riguardo le sue origini: studi genetici hanno dimostrato che l' origine più convincente della razza abissina siano le coste dell' Oceano Indiano e alcune zone del sud-est asiatico. In Europa comparve verso il 1868, alla fine della guerra in Abissinia. Un primo esemplare, chiamato Zula, insieme a qualche altro soggetto, fu esportato dall' Abissinia in Gran Bretagna dal capitano Leonard Barret. Nel corso della prima guerra mondiale la razza scomparve quasi totalmente e riapparve con un mediocre numero di soggetti nel 1929, quando fu riconosciuta in Gran Bretagna. La seconda guerra mondiale mise a dura prova il suo allevamento e solo grazie ad accoppiamenti con altre razze fu possibile salvarlo dall' estinzione. Queste ibridazioni hanno modificato leggermente i caratteri morfologici originari, e il tipo allevato oggi ha linee più eleganti e morbide , e colori più caldi. E' tra le dieci razze più diffuse negli Stati Uniti e tra le cinque in Nord America, mentre in Europa è meno diffuso.
CARATTERISTICHE FISICHE: come le razze di origine africana, l' abissino possiede caratteristiche che lo rendono resistente alle temperature calde. Vita media: 18-20 anni. Ha una taglia media ( 4 kg nella varietà europea, 2,5-3,5 kg in quella americana ) e un corpo slanciato, snello e aggraziato ( corpo più robusto nella varietà europea ) con arti sottili ma muscolosi che terminano in piedi piccoli e ovali. Ha occhi ovali e obliqui ( gialli, verdi o nocciola ) su un capo a cuneo, orecchie moderatamente a punta ( il pelo su di esse è molto corto ) larghe alla base e ben distanziate tra loro. La coda è lunga e affusolata. Ha un pelo corto, ma di lunghezza tale da avere su ogni pelo due o tre bande di colore ( ticking ) caratteristica principale della razza. Il manto è folto, morbido, lucido e aderente al corpo, denso e consistente al tatto, con pochissimo sottopelo. Il colore tipico è l' agouti, caratterizzato dal ticking. I colori selezionati sono: Lepre: corpo bruno-arancio picchiettato di nero. Sono richieste almeno 2-3 bande di colore su ogni singolo pelo tranne il ventre e l’interno delle zampe che invece sono di color albicocca scuro. Sorrel: corpo rosso rame picchiettato di marrone. Sono richieste almeno 2-3 bande di colore su ogni singolo pelo tranne il ventre e l’interno delle zampe che invece sono albicocca-fulvo chiaro. Blu: corpo azzurro-grigio caldo, scuro, intenso. Sono richieste almeno 2-3 bande di colore su ogni singolo pelo tranne il ventre e l’interno delle zampe che invece sono di un beige rosato chiaro. Fawn: corpo rosa-beige picchiettato di un rosa più caldo. Sono richieste almeno 2-3 bande di colore su ogni singolo pelo. Il ventre e l’interno delle zampe sono beige rosato più chiaro, però, del blu. Silver: la tonalità del silver è una delle più recenti e rare; sono praticamente i colori sopra elencati in silver: black silver (lepre), sorrel silver, blu silver, fawn silver. Sono tutte caratterizzate dal mantello bianco-argentato, quindi più chiaro.
CARATTERE: l' abissino è un gatto molto socievole e poco aggressivo che ama vivere in compagnia. E' molto legato alle persone con cui vive tanto da richiedere loro continue attenzioni, soffrendo se privato di queste. Quindi è sbagliatissimo privarlo di contatto umano, chiuderlo in uno spazio angusto, non toccarlo. In genere sceglie un solo padrone all' interno della famiglia. Ha inoltre un carattere eccezionalmente equilibrato e caparbio ( più irrequieta la varietà europea, più dolce quella americana ). Il proprietario ideale per un abissino dovrebbe essere una persona in grado di impostare con l'animale un rapporto sereno, basato sul rispetto e senza pretese di dominanza. E' giocoso, esuberante, e la sua presenza infonde calore e gioia. E segue continuamente il padrone ( infatti in America, dove è molto diffuso, viene chiamato “gatto-cane” ). Purtroppo alcune persone potrebbero essere ingannate dal suo aspetto un po' selvaggio, finendo per definire la sua indole altrettanto selvatica. Invece chi ha il piacere di vivere con un abissino deisdera addirittura possederne più di uno e non cambiare più razza! E' raffinato, elegante, curiosissimo, e accetta di buon grado la compagnia di altri gatti. I gattini sono estremamente vivaci, ma anche da adulti e sterilizzati, questi gatti non perdono la loro giocosità, cimentandosi in acrobazie e salti impensabili. E' oltretutto estremamente intelligente, oltre che dotato di un' atleticità naturale dovuta al suo corpo agile e muscoloso. ALIMENTAZIONE: rispetto ad altre razze feline mangià di più ed è goloso verso molti alimenti. Anche se di solito impara a regolarsi da solo per quanto riguarda la quantità di cibo di cui ha bisogno, è bene stare attenti a non nutrirlo troppo per via delle sue frequenti richieste di cibo dovute a un' attività intensa e continuativa del gatto. Poichè è sempre in movimento, infatti, brucia molte calorie, che vanno compensate con una dieta adeguata, e se non si utilizza cibo confezionato, lo si può alimentare con carni bianche, pesce, un po' di riso bollito e verdure cotte, accordandosi con il veterinario per dosaggi e preparazione.
CURA E SALUTE: non è una razza particolarmente delicata, perchè è una razza naturale, che non è stata troppo manipolata geneticamente o completamente creata dall' uomo. Può tuttavia essere abbastanza facilmente colpito da atrofia della retina, da PKD ( Pyruvate Kinase Deficiency ), e amiloidosi renale. Il pelo, per via delle sue caratteristiche, può essere spazzolato anche solo ogni tanto, magari nel periodo della muta, utilizzando una spazzola di gomma per eliminare il pelo morto. Un esemplare sterilizzato, a differenza di altre razze, solitamente non cambia particolarmente morfologia rischiando l' obesità. CONSIDERAZIONI VARIE: a causa dell'estrema curiosità e agilità dell' abissino, è bene provvedere a proteggere balconi e finestre con zanzariere in acciaio, oppure reti di nylon per gatti o reti metalliche o tralicci di legno con piante rampicanti decorative, ad esempio. A quel punto si può anche inserire in una porta-finestra un apposito oblò per gatti. Attenzione che per desiderio di esplorazione non scappi fuori dalla porta di casa: potrebbe spaventarsi, perdersi, fare incidenti e non fare più ritorno. La mamma gatta abissina ( che diventa sessualmente attiva intorno ai 6 mesi di età, ma è meglio aspettare un anno per farla riprodurre, al seondo calore ) a differenza di quelle di altre razze che allentano il controllo sui piccoli già a 40 giorni, rimane con loro 60 giorni e anche più, poiché sono molto vivaci e giocherelloni e hanno bisogno di una sorveglianza continua per non cacciarsi nei guai. Devono rimanere con la mamma fino a 90 giorni perchè non si comprometta il loro carattere e la loro socializzazione con umani e altri animali.
ALPINE LYNX
STORIA: è il frutto dell' incrocio tra l' highlander ( highland lynx ) e un gatto bianco, con lo scopo di creare una razza somigliante alla lince (da qui la denominazione “lynx”- probabilmente deriva anche dall' highland lynx – e “alpine”potrebbe essere dovuto al fatto di essere bianco come la neve, perennemente presente sulle Alpi). E' riconosciuto dal “ Rare and Exotic Feline Registry “ ( REFR ). CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia grande ( 6-9 kg ). La vita media è di 13-15 anni. Presenta una corporatura di media lunghezza, muscolosa e forte. La testa è grande ma non rotonda, con un muso ben sviluppato in apparenza quasi quadrato. Le orecchie possono essere diritte, come nel desert lynx, o arricciate, come nell' highlander. Quelle diritte sono grandi e ben distanziate, di solito con frange e ciuffi sulle punte. Quelle arricciate sono più piccole di quelle del desert lynx, anch' esse ben distanziate e con frange e ciuffi sulle punte. Il grado di arricciatura può essere leggera o estrema, con la punta dell' orecchio che tocca il lato posteriore dello stesso nel secondo caso. Gli occhi sono grandi ed espressivi e obliqui, di colore blu, verde, oro, oppure dispari, con un occhio azzurro e uno verde o oro. Le zampe sono di media lunghezza, quelle posteriori più lunghe di quelle anteriori, con piedi grandi e le dita ornate da ciuffi. Esse possono essere anche polidattili. La coda può essere presente e avere la lunghezza di quella della lince, o essere assente del tutto, come nel manx. Il mantello può essere lungo o corto e dritto o arricciato, di colore bianco. CARATTERE: l' alpine lynx è un gatto vigile ed attento e molto intelligente. Non sono molte le informazioni sul temperamento dell' alpine lynx.
ALIMENTAZIONE: non ha particolari esigenze nutrizionali. CURA E SALUTE: il mantello non ha bisogno di cure particolari, basta una spazzolata a settimana negli esemplari a pelo corto e piĂš frequente in quelli a pelo lungo. L' alpine lynx non soffre di particolari patologie genetiche, tranne le malattie a carico della spina dorsale che possono derivare dalla scarsitĂ o totale mancanza della coda.
AMERICAN CURL
STORIA: è stato scoperto nel 1981 in California, in una figliata di gattini di cui alcuni presentavano un' insolita forma a ricciolo delle orecchie. La mamma dei gattini, Shulamith, era una randagia, nera, dal pelo lungo. Lei stessa aveva le orecchie arricciate. Quando partorì, due dei suoi quattro micetti avevano le sue stesse orecchie, a causa non di un' anomalia ma dell'azione di un gene dominante. Questa variazione dominante passò poi da uno dei gattini alla sua discendenza, provando la trasmissibilità di questa caratteristica, sia a esemplari a pelo lungo che a pelo corto. La prima apparizione di questi nuovi esemplari fu nel 1983 e fu un enorme successo. Nel 1985 la razza venne riconosciuta in california dalla TICA, 10 anni dopo dalla CFA, poi dal WCF. Nel 1988 alcuni esemplari giunsero in Francia, e all' inizio degli anni 90 in Italia. Nel 1993 venne riconosciuto dalla FIAF, nella versione sia a pelo semilungo che a pelo corto. Oggi un' intera generazione di gattini può nascere con orecchie normali e la metà di essi, a 6 mesi, sviluppare quella particolare forma delle orecchie. Da qui il suo nome: American ( perchè americano, dato il luogo della sua scoperta ), e Curl ( che in inglese significa “ricciolo” ). CARATTERISTICHE FISICHE: è di sana e robusta costituzione, di taglia media o medio-grande ( 2,5-5 kg la femmina e 5-8 kg il maschio ), potente e muscoloso. La vita media è di 15 anni. Le caratteristiche orecchie sono grandi, larghe alla base e curvate all ' indietro, con le punte ben arrotondate, ben erette e piazzate agli angoli della testa. Hanno inoltre alcuni ciuffetti sulla sommità e i peli interni evidenti e diritti. La piegatura delle orecchie non è mai prevedibile, e queste sono definite in gradi: 1° è il tipo meno apprezzato, poiché la curvatura è appena accennata 2° l' orecchio è decisamente più ricurvo, circa a 90°
3° compare la caratteristica definita “a quarto di luna”, cioè 180°. E' il tipo più apprezzato nelle esposizioni feline. Appena nati i gattini nascono con le orecchie bagnate, morbide e dritte, a volte piegate in avanti. In un giorno la cartilagine si asciuga e si indurisce: il padiglione auricolare si tende, si raddrizza e infine si arriccia, con variazioni da gattino a gattino. Dopo due mesi le orecchie si raddrizzano leggermente, e a quattro mesi prendono la forma definitiva ( ma può avvenire già anche a un mese ). Gli occhi dell' american curl sono di media grandezza, a forma di noce e leggermente inclinati. Il colore non ha alcuna relazione con il mantello, tranne nella varietà “pointed” che ha gli occhi azzurri. Ha una testa di media grandezza, dalla forma di cuneo più lungo che largo, e zampe muscolose con piedi rotondi e proporzionati rispetto al resto del corpo. La coda è lunga e piuttosto larga alla base, si assottiglia sino alla punta ed è lunga quanto il corpo. La pelliccia è semilunga e morbida, molto aderente al corpo, a causa del limitato sviluppo del sottopelo, presente ma poco folto. Tuttavia ci sono rari esemplari anche a pelo corto, sebbene l' orecchio riccioluto si sia sviluppato in gatti a pelo lungo. In questa varietà a pelo corto il sottopelo è quasi assente, e la pelliccia è più spessa, brillante e lucida. La lunghezza del pelo può quindi variare da individuo a individuo, ma deve comunque essere uniforme in tutto il corpo. Il mantello può presentare una grande varietà di colori, ma sono più comuni i gatti dal pelo unicolore, multicolore e marmorizzato.
CARATTERE: è molto docile e dimostra un grande amore verso l' uomo e gli altri american curl ( invece con gli altri gatti si può dimostrare irascibile e attaccabrighe ). Con il padrone ha gesti di effusione incredibili, strusciandosi contro il suo mento e amando stare sulle sue spalle. La maggior parte di loro si comportano come se volessero ricambiare dei favori. Ama essere preso in braccio e coccolato, e pare apprezzi la compagnia dei bambini, giocando instancabilmente con loro, senza mai essere violento. Per indole è tranquillo ed equilibrato, anche con gli estranei. D' altro canto ha un carattere forte, possessivo e ama essere al centro dell' attenzione. E' anche molto vivace e combina spesso guai, tra cui qualche piccolo furto o “dispetto”. Ha predilizione per i grandi spazi ma si adatta anche alla vita in appartamento, purchè non gli si neghino interessanti passeggiate. Inoltre è estremamente intelligente, sa ad esempio aprire porte, armadi e frigoriferi, corre alla porta di casa quando riconosce i passi del padrone, riporta oggetti che gli vengono lanciati, e sa fare molti altri giochi. Ed è altrettanto coraggioso. Conserva un carattere vivace anche in età avanzata, forse perchè non diventa mai completamente adulto. Soffre molto la solitudine: se viene lasciato solo per alcune ore durante la giornata, deve poi essere coccolato molto. ALIMENTAZIONE: essendo di taglia robusta, potente e muscoloso, nonostante non sia molto attivo, ha sempre un buon appetito. Ama una dieta varia e non si fa pregare per mangiare. Se non si somministrano alimenti confezionati, si può adottare un'alimentazione a base di carne, frattaglie fresche, un po' di riso e verdure, alternando con pesce fresco o tonno al naturale, formaggi magri tipo ricotta, caprini, mozzarella e ogni tanto del tuorlo d' uovo che fa molto bene al pelo. L' importante è variare la dieta.
CURA E SALUTE: non ha bisogno di essere spazzolato o pettinato frequentemente, sono sufficienti una o due volte alla settimana, con un po' più attenzione durante il periodo della muta. All' interno del padiglione, l' american curl ha una secrezione scura, ma sterile, molto più abbondante di quella di un gatto normale, che serve per proteggere le parti a vista molto delicate. Una volta alla settimana è necessario provvedere alla pulizia del padiglione, con molta delicatezza, facendo attenzione a non irritare la cartilagine ( rigida ma molto sottile e delicata ) con un batuffolo di cotone imbevuto con prodotti appositi o acqua tiepida. Questo gatto è particolarmente soggetto a patologie cardiache, quindi è importante porre molta attenzione all' alimentazione e all'attività fisica. D' altro canto non ha molte malattie genetiche connesse con la sua razza. CONSIDERAZIONI VARIE: la femmina raggiunge la maturità sessuale solo intorno ai due anni di età. Partorisce al 63° giorno di gravidanza dai 2 ai 3 gattini, fino ad un massimo di 5, in prevalenza maschi.
AMERICAN KEUDA
STORIA: l' american keuda, che presenta analogie con l' egyptian mau ( vi è una controversia se quest' ultimo abbia effettivamente contribuito al patrimonio genetico dell' american keuda ) sembra essere il discendente di alcuni gatti portati in Texas, alcuni di questi di origini spagnole. La sua storia inizia nel 1980 ( ma il suo sviluppo effettivo risale al 2002 ) e il suo nome è in realtà un acronimo che sta per "Kitten Evaluation Under Direct Assessment”. Esso è il nome di un programma ( svoltosi in Oklahoma, New Mexico e Texas ) atto ad indagare sul tipo di gatti sopravvissuti. E' riconosciuto dall' AKCA ( American Keuda Cat Association ). CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 3-5 kg ). La vita media è di 15 anni. Non sopporta il freddo. Ha una corporatura “semi-foreign” molto atletica e dalla buona ossatura. Come l' egyptian mau ha un “eccesso” di lembi cutanei sul ventre e sotto i gomiti che permettono al felino di iper-estendere le zampe per poter correre come un ghepardo e di ruotare per affrontare un avversario. La testa è di medie dimensioni, a forma di cuneo modificato, con muso né corto né lungo, raffinato. Le orecchie possono essere di dimensioni medie o grandi, di forma triangolare leggermente arrotondata e dalle punte altrettanto arrotondate. Gli occhi sono a forma di mandorla, di colore chiaro, probabilemente gialli o verdi. Le zampe sono lunghe e proporzionate, con piedi piccoli ed ovali. La coda, anch' essa proporzionata al corpo, è leggermente rastremata, lunga ed affusolata. Il mantello è corto ( ma può essere anche medio ), setoso, liscio, dalla lucentezza brillante. Il sottopelo è scarso e poco denso in inverno. Spesso vi è una cresta di peli più lunghi nella parte posteriore del corpo. Sono accettati tutti i modelli e colori: solidi ( white, grey, brown, red, black, cream, chocolate ) ombreggiati ( smoke, chinchilla, silver, golden ) e “tabby”. Talvolta in questo vi è una somiglianza con l'egyptian mau, il siamese o l' havana brown.
CARATTERE: l' american keuda è attivo, socievole, curioso, intelligente e dalla voce dolce. E' abbastanza adattabile. Va d' accordo con i bambini e altri animali domestici della famiglia, anche con i cani. Ama l' acqua ed è molto territoriale, oltre che coraggioso. Gli piace correre, saltare, arrampicarsi e può essergli insegnato a camminare al guinzaglio. ALIMENTAZIONE: non ha particolari esigenze nutrizionali, anche se per il fatto di essere attivo necessita di una dieta ricca e varia. CURA E SALUTE: il mantello non ha bisogno di molte cure, basta una spazzolata a settimana. Essendo una razza naturale, l' american keuda non soffre di particolari patologie legate alla razza.
AMERICAN LYNX
STORIA: non sono disponibili informazioni riguardo alla storia di questa razza, solo che è di origine americana, come si desume dal nome. Appartiene al gruppo del desert lynx. E' riconosciuto dal REFR. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia grande ( 6-9 kg ). La vita media è di 13-15 anni. Presenta una corporatura di media lunghezza, muscolosa e forte. La testa è grande ma non rotonda, con un muso ben sviluppato in apparenza quasi quadrato. Le orecchie, che possono essere dritte o arricciate, sono grandi e ben distanziate, di solito con frange e ciuffi sulle punte. Gli occhi sono grandi, obliqui ed espressivi, di un colore che va dall' oro, al verde, al blu. Le zampe sono di media lunghezza, quelle posteriori più lunghe di quelle anteriori, con piedi grandi e le dita ornate da ciuffi. Esse possono essere anche polidattili. La coda è molto breve o completamente assente. Il mantello è corto e può essere dritto o arricciato. I colori disponibili sono: -ebony -blue -sorrel -fawn -chocolate -lilac -silver -sepia -mink -snow -red -cream I modelli sono: -leopard ( tabby spotted ): caratterizzato da macchie di colore più scuro, più prominente sui lati del corpo e la pancia.
Le macchie, preferibilmente a rosetta, possono variare per forma e dimensioni ma sono distribuite in modo uniforme. Questo modello riflette le qualità mimetiche del mantello della lince. E' presente una striscia dorsale, composta da macchie, che corre lungo tutto il corpo fino alla puta della coda. I segni sulla testa e sulla fronte sono tipiche marcature “tabby”. -tawny ( tabby ): è caratterizzato dal “ticking” e un disegno maculato appena percettibile. -clouded leopard: deriva da modifiche al classico gene “tabby”, marmorizzato, senza strisce verticali e macchie sulla pancia. CARATTERE: l' american lynx è un gatto vigile ed attento e molto intelligente. Non sono molte le informazioni sul temperamento dell' american lynx. ALIMENTAZIONE: non ha particolari esigenze nutrizionali. CURA E SALUTE: il mantello non ha bisogno di cure particolari, basta una spazzolata a settimana. L' american lynx non soffre di particolari patologie genetiche, tranne le malattie a carico della spina dorsale che possono derivare dalla scarsità o totale mancanza della coda.
AMERICAN POLYDACTYL
STORIA: è originario degli Stati Uniti è “affetto” da un'anomalia congenita caratterizzata dalla presenza di più dita rispetto al normale su ogni zampa, soprattutto su quelle anteriori. Il gene è dominante. La sua origine risale probabilmente al periodo coloniale, quando fu portato negli Stati Uniti sulle navi di marinai che li tenevano perchè li consideravano di buon auspicio. Esso si trova principalmente nel Nord America, nel Galles e nell' Inghilterra sud-occidentale. E' chiamato anche “gatto di Hemingway” poiché era molto amato dallo scrittore. E' riconosciuto dal REFR. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 3,5-5,5 kg ). La vita media è di 9-14 anni. Presenta una corporatura forte e potente, muscolosa, di forma rettangolare con un ampio petto e una struttura ossea media. La testa è ampia, con un muso un po' quadrato. Le orecchie sono grandi, appuntite e ben distanziate. Gli occhi sono di medie dimensioni, rotondi e di qualsiasi colore, in armonia con quello del mantello. Le zampe sono dritte e robuste e negli esemplari “bobtailed” quelle posteriori sono notevolmente più lunghe di quelle anteriori. Questo gatto può essere polidattile nelle zampe anteriori ( molto probabile ), in quelle posteriori ( molto raro ) o in entrambe ( rarissimo ). Invece di avere 5 dita come i gatti normali, ne ha 8. L' american polydactyl può essere senza coda, con la coda corta o con la coda normale. Il mantello è corto o lungo, fine e setoso, senza o con scarso sottopelo, quindi aderente al corpo, disponibile in tutti i colori. CARATTERE: è di indole amorevole, dolce, facile da addestrare e a cui possono essere insegnati dei giochi. E' molto attivo, intelligente e moderatamente loquace. Non si adatta facilmente ai nuovi ambienti. Va molto d'accordo con bambini e cani. E' estremamente affettuoso e richiede molte attenzioni. Non ama allontanarsi molto da casa.
ALIMENTAZIONE: non ha particolari esigenze alimentari, ma essendo un gatto attivo ha bisogno di una dieta ricca e varia. CURA E SALUTE: il mantello corto non ha bisogno di molte cure, basta una spazzolata a settimana per rimuovere il pelo morto. Maggiori cure vanno invece date agli esemplari dal pelo lungo. L' american polydactyl ha una salute robusta, tuttavia può essere soggetto a problemi gastrointestinali e oculari. Non soffre di particolari malattie genetiche.
AMERICAN RINGTAIL
STORIA: di origine statunitense, è il risultato di una mutazione genetica che rende la sua coda, come il nome stesso dice, simile ad un anello ( “ring”=anello, “tail”=coda ). Il ringtail nasce nel 1998 a Washinghton High, a Freemont, in California. Un gattino di soli due giorni venne trovato abbandonato e venne adottato da Susan Manley. Solomon, questo il suo nome, quando era ancora in giovane età cominciò a mostrare un segno caratteristico: portava la coda ad anello con la punta centrata sulla sua schiena. Dopo alcune ricerche Susan scoprì che altri gatti della zona di Freemont, sia di razza che misti, condividevano questa caratteristica con Solomon. Dopo essersi consultata con il dr. Leslie Lyons e il dr. Solveig Pflueger, genetisti, Susan decise di incrociare Solomon con una gatta di razza mista dall' aspetto orientale e dalla personalità amorevole, Audrey. Nel 1999 Audrey diede alla luce otto gattini: tutti possedevano il tratto della coda ad anello fino ad una certa misura, ma non come quella di Solomon. Una cucciolata di una delle figlie di Solomon, nel 2000, presentava però questo tratto perfettamente. L' american ringtail è una razza sperimentale, ancora rara, anche se ci sono allevamenti in Stati Uniti ed in Canada. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia medio-grande ( 3-7 kg il maschio, 3-6 kg la femmina ). La vita media è di 15 anni. Presenta una corporatura lunga, magra, muscolosa, di tipo orientale. La schiena è molto flessibile. La testa è leggermente più lunga che larga, con occhi grandi e leggermente obliqui, di qualsiasi colore. Le orecchie sono di grandi, larghe alla base ed arrotondate in punta. Le zampe sono di medie dimensioni con piedi altrettanto di medie dimensioni con lunghe dita che sembrano palmate. La coda è più muscolosa e larga alla base di quella dei gatti con la coda normale. Le ossa di questa non si fondono e il movimento non è difficoltoso in alcun modo. Anzi il ringtail la usa più di altri gatti e la tiene ad anello solo quando è fiducioso e rilassato. Essa è prensile e uguale alla lunghezza del dorso.
L' arricciatura non è estrema. Il mantello è corto ( è prevista l' introduzione della “media lunghezza” a bassa manutenzione ) e vellutato. La maggior parte dei colori e modelli sono accettati. CARATTERE: il ringtail è amichevole, attivo, curioso, riservato verso gli estranei. E' adatto a vivere con altri animali, tra cui i cani, e bambini non piccoli. Si lega in particolare ad un membro della famiglia. E' comunicativo ed ha una voce trillante. E' affascinato dall' acqua, da oggetti vari ed è un gran scalatore. Il suo temperamento ha anche dei tratti selvaggi, come il tentativo di seppellire il cibo quando ha finito di mangiare, la ricerca di acqua e l' interesse per la caccia ai topi. Può essere addestrato ad essere portato al guinzaglio. ALIMENTAZIONE: non ha particolari esigenze nutrizionali, anche se per il fatto di essere attivo, necessita di una dieta ricca e varia. CURA E SALUTE: il mantello va spazzolato una volta a settimana per mantenerlo vellutato e brillante. L'american ringtail non sembra soffrire di particolari patologie legate alla razza, neanche in relazione alla coda. CONSIDERAZIONI VARIE: due geni sono coinvolti nella “realizzazione” della coda ad anello, uno dominante, legato al sesso, responsabile della coda normale, e uno recessivo, responsabile della coda arricciata.
AMERICAN SHORTHAIR
STORIA: si crede che derivi dai gatti inglesi ( progenitori del british shorthair ) portati nel 1600 dall' Europa in Nord America dai coloni americani,a bordo della Mayflower, per proteggere le navi da topi e ratti, e le case, dato che in Nord America non vi erano gatti. Questi svilupparono poi caratteristiche fisiche che li aiutassero a far fronte al nuovo clima. Un gruppo di appassionati selezionatori sarebbe riuscito a “fissare”, unendo con maestria il sangue di alcuni buoni soggetti, una nuova razza forte, bella, originale, subito ammirata e più tardi accolta con successo alle esposizioni. Il primo american shortahir, Buster Brown, nacque nel 1904 da un incrocio tra un british shorthair e un gatto americano a pelo corto senza pedigree. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia grande ( 5 kg la femmina e 7 kg il maschio ), ed è proporzionato, agile e pronto. Ha una vita media di 15 anni. Ha la testa larga e leggermente arrotondata e gli occhi leggermente a mandorla, grandi e brillanti. Le orecchie sono arrotondate. Ha inoltre una struttura fisica solida, con spalle ben sviluppate e petto muscoloso. Le zampe sono robuste ed i piedi adatti a tutti i terreni. La coda è di media lunghezza, più larga alla base. L' american shorthair è fornito di pelliccia corta, ma di forte tessitura, così da sopportare comodamente il freddo, l' umidità, le ferite da combattimento, gli impatti con la vegetazione spinosa. Durante i mesi invernali la pelliccia si fa più folta, ma non lanosa. Presenta una vasta gamma di colori e molti disegni del mantello, tanto da presentare più di 30 varietà, tra cui le più comuni sono il mamorizzato, l' unicolore e l' ombreggiato. CARATTERE: è intelligente, affettuoso, casalingo ed amico dei bambini. Oltre a essere un eccellente arrampicatore e saltatore, con un irrefrenabile istinto per la caccia. Anche dopo aver mangiato a dovere, è sempre pronto ad acchiappare topi di ogni dimensione. Infatti è addirittura considerato un “gatto da lavoro”.
Si affeziona senza distinzione a tutti i membri della famiglia, purchè venga rispettato e venga lodato quando porta qualche preda a casa. Non disdegna la vita in appartamento, purchè abbia la possibilità di muoversi su un terrazzo o di scorazzare su un tetto. Ma preferirebbe comunque disporre di spazi più ampi. Anche se si allontana per qualche ora, il suo forte senso dell' orientamento e l' amore per la casa lo fanno puntualmente tornare dai padroni. ALIMENTAZIONE: non ha particolari esigenze nutrizionali, mangia di tutto e se ha la possibilità di fare movimento non ha la tendenza ad ingrassare. Se non lo si alimenta con cibi confezionati, mangia tranquillamente carne, riso e verdure. CURA E SALUTE: il suo mantello va spazzolato una volta a settimana. Durante la muta deve essere spazzolato più spesso, 2-3 volte alla settimana. L' american shorthair è particolarmente soggetto a malattie cardiache ereditarie come la cardiomiopatia ipertrofica ( HCM ), confermata come un tratto ereditario auto-somatico dominante. Anche se non c'è alcuna cura per questa malattia, una diagnosi precoce e i farmaci possono contribuire in maniera significativa a prolungare la vita del gatto. CONSIDERAZIONI VARIE: la femmina non va fatta riprodurre prima dei 15-18 mesi.
AMERICAN WIREHAIR
STORIA: è un gatto moderno, frutto di una mutazione spontanea avvenuta nel 1966 nello Stato di New York. In una cucciolata di american shorthair nacquero due gattini dal pelo duro, ruvido e riccio, più somigliante al pelo di una pecorella che a quello di un gattino. Successivamente, gli incroci compiuti da selezionatori provetti diedero origine alla nuova razza. Il primo american wirehair ( “wire”= ruvido ) si chiamava Adam ed era bianco e rosso. Successivamente Adam fu fatto incrociare con una delle sorelle, che partorì gattini che nel manto presentavano le stesse caratteristiche del padre. Da questi primi gatti venne avviato un programma di selezione al fine di stabilizzare la mutazione, nel quale vennero anche impiegati soggetti di american shorthair ( che viene impiegato tutt' ora ). La razza dell' american wirehair è stata ufficialmente riconosciuta negli stati Uniti nel 1978. Al di fuori del paese di origine è molto rara, e appartiene al gruppo di razza con mantelli particolari. CARATTERISTICHE FISICHE: è un gatto di taglia mediogrande ( 3,5-7 kg ). La vita media è di 15 anni. La testa è proporzionata al corpo, rotonda con guance prominenti. Gli occhi sono luminosi, rotondi, ben distanziati, di colore intonato a quello del mantello. Le orecchie sono arrotondate. Ha un corpo ben proporzionato, ma robusto e muscoloso, con zampe forti e piedi ovali e compatti. La coda è ben proporzionata, ma con la punta poco appuntita. Il complesso del suo mantello ne fa un gatto dalle caratteristiche davvero uniche: peli ricci o ad uncino che formano una pelliccia di media lunghezza, più ruvida sulla testa, sul dorso, sui fianchi e alla base della coda, ma morbida al mento e sul ventre. Il mantello può presentare una vasta gamma di colori e disegni ( il più comune è quello marmorizzato ), fino ad arrivare a circa 80 varietà classificate.
CARATTERE: è affettuoso, intelligente, curioso e giocherellone. Alcuni sono particolarmente amanti delle coccole e rimangono volentieri in casa. Altri preferiscono uscire a caccia di topi. E' quindi molto adattabile, e può vivere sia in campagna che in appartamento. Essendo attivo e un grande arrampicatore, se non è possibile farlo uscire è bene mettergli a disposizione una struttura che gli permetta di sfogare la sua naturale vivacità. Inoltre si adatta facilmente alla convivenza con cani o con altri gatti ( con cui sa imporsi se necessario ). Con i bambini è buono e paziente. Si affeziona a tutta la famiglia, ma desidera rispetto e tranquillità. ALIMENTAZIONE: non ha particolari esigenze nutrizionali, anch se il palato di questa razza di gatti preferirebbe mangiare solo carne. Perciò bisogna abituarlo, fin da piccolo, a mangiare un po' di tutto, naturalmente rispettando le sue caratteristiche di felino, con una dieta ricca e variegata. CURA E SALUTE: il suo pelo deve mostrarsi sempre più ricciuto che ondulato, e richiede in ogni caso poche cure. Basta una spazzolata con una spazzola di seta e un pettine a denti larghi una volta alla settimana. Durante la muta è bene usare spesso una spazzola con denti di gomma, passando con delicatezza per evitare di danneggiare il delicato pelo. Questo gatto, oltre ad avere un pelo debole, è propenso a patologie cardiache, soprattutto se ci sono stati casi in famiglia di gatti malati.
ANATOLIAN
STORIA: chiamato anche “turkish shorthair” è di origine turca ed è una razza naturale proveniente dall' Anatolia ( da qui il nome ), una regione della Turchia, dove il suo nome nella lingua locale è “anadolu kedisi”. E' simile al turco van. Oggi questo gatto, riconosciuto dal CFA e dal WCF, è diffuso attraverso molte regioni turche ed esportato in Europa e negli Stati Uniti. Purtroppo, nonostante le caratteristiche uniche, spesso la razza è registrata come “turco van” o “angora turco”, ma alcuni allevatori tedeschi ed olandesi stanno facendo grandi sforzi per preservarla. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia grande ( 5,5-7 kg la femmina, 7-10 kg il maschio, che può arrivare anche a 12 kg ). La vita media è di 15-18 anni. Presenta una corporatura muscolosa e forte, con la stessa struttura di quella del turco van. La testa è larga ( moderatamente nella femmina ) e particolarmente arrotondata nella zona degli zigomi. Le guance sono più forti e muscolose nel maschio. Il naso mostra una pendenza dolce all' altezza degli occhi. Le orecchie sono ben proporzionate, di taglia da moderata a grande, larghe alla base, ben distanziate tra loro e dalle punte arrotondate. Gli occhi sono grandi, a forma di mandorla, leggermente obliqui. Il colore va dal verde al giallo brillante all' ambra scuro, conforme a quello del mantello ( gli esemplari bianchi possono avere gli occhi azzurri o dispari, cioè giallo-blu o verde-blu ). Le zampe sono muscolose, di media lunghezza e ossatura, quelle anteriori più corte di quelle posteriori. I piedi sono rotondi e proporzionati al corpo. La coda è muscolosa, proporzionata, che raggiunge in lunghezza le scapole e leggermente arrotondata in punta. Il mantello è corto, setoso, morbido, denso, senza sottopelo, di tutti i colori naturali, con o senza le marcature che caratterizzano il turco van.
CARATTERE: l'anatolian è molto dolce ed affettuoso, amante dei bambini e adatto a vivere con altri animali domestici. E' molto amante dell' acqua ed un gran saltatore, molto energico ed attivo. ALIMENTAZIONE: non ha particolari esigenze nutrizionali, anche se per il fatto di essere molto attivo, necessita di una dieta ricca e varia. CURA E SALUTE: il mantello non richiede cure particolari, basta una spazzolata a settimana. L'anatolian non sembra soffrire di particolari patologie legate alla razza.
ANGORA TURCO
STORIA: il suo nome deriva da Ankara, la capitale della Turchia, Paese di cui è originario. Ai nostri giorni il termine “angora” o “gatto d' angora” viene utilizzato impropriamente per indicare gatti a pelo semilungo di origine incerta, o meticci. L' angora turco è il progenitore del gatto persiano. Circa le sue origini, alcuni sostengono che sia un diretto discendente del gatto manul, un felino selvatico a pelo lungo; altri ritengono che sia stato addomesticato prima dai tartari e poi dai cinesi. Ma l 'ipotesi più accreditabile è che sia il risultato di una mutazione spontanea. La comparsa di questo felino avviene molto probabilmente nel XV secolo. Però fino al 1930 si hanno solo poche notizie, mentre appunto la sua storia comincia a prendere forma dalla terza decade del XX secolo, quando il governo turco proclamò la variante bianca come tesoro nazionale e iniziò un programma di protezione e allevamento presso gli zoo di Ankara, Izmir e Instanbul. E' documentato che intorno al 1400 si tenessero nel Vicino Oriente delle fiere alle quali partecipavano gatti a pelo semilungo provenienti da molte regioni mediterranee e asiatiche. In alcuni documenti relativi si fa riferimento a gatti originari della Turchia, dotati di pelo setoso e fluente. Più tardi, intorno al 1600, cominciarono ad arrivare in Europa ( prima in Italia e poi in Francia ) gatti a pelo lungo, come omaggi alla nobiltà e alle casate reali da parte di sultani turchi. Era talmente popolare che ne parlarono tutti i grandi naturalisti dell' epoca. Approdò addirittura anche in America. Inizialmente l' angora turco era di vari colori, poi, come detto più sopra, l' unica originale fu considerata la variante bianca. Questo periodo coincise però con il rapido declino della sua popolarità: nel giro di poco tempo l'interesse si spostò quasi esclusivamente sul suo discendente, il gatto persiano ( frutto dell' incrocio dell' angora turco con altri gatti ) decisamente più tranquillo e socievole e dalla prorompente bellezza, tanto che l'angora turco rischiò addirittura l' estinzione. Ciò alla fine dell' 800. Ma, sempre come accennato sopra, il governo turco intervenne attraverso un programma di protezione in vari zoo in cui erano ammessi solo soggetti bianchi.
In ogni caso in Europa e in America si era purtroppo estinto. Fu solo nel 1960 che ci fu la riscoperta della razza, quando alcuni allevatori americani riuscirono ad ottenere il permesso dal governo turco per esportare dei gatti dagli zoo e portarli in America. Fu da questi gatti che si cominciò a dare la definizione di “angora turco” per distinguerla da quella di “gatto d'angora”, nome ormai generalmente utilizzato per indicare qualunque meticcio a pelo lungo. Contemporaneamente in Inghilterra si cercò di ricreare la razza, sia ricorrendo alla selezione degli orientali a pelo semilungo ( anche noti come “mandarini” ), che per un lungo periodo vennero chiamati “angora” o “british angora”. La razza venne riconosciuta nel 1970 solo nel colore bianco e nel 1978 nelle varietà colorate. La sua storia è stata poi “avvelenata” da diatribe circa i colori da ammettere nella selezione, e questo ha portato un po' di problemi alla razza. Dopo la decisione, nel 1978, di accettare gli esemplari colorati, alcuni club “puristi e conservatori” decisero addirittura di abbandonarne l' allevamento. Queste differenti opinioni condizionarono anche l' allevamento in Europa: alcuni accettano l' angora in tutte le varietà ( tranne i colori a motivo siamese ), altri riconoscono solo il bianco. CARATTERISTICHE FISICHE: è un gatto robusto, di taglia media ( 3-4 kg la femmina, 4,5-5 kg il maschio ), dai movimenti graziosi. La vita media è di 15 anni. Ha una struttura fisica leggera ed elegante, seppur muscolosa. L' impressione generale è quella di un gatto molto slanciato, dal tronco snello, che è più grande nei maschi rispetto alle femmine. La testa è triangolare e non eccessivamente grande, con orecchie grandi e aperte alla base, a punta e munite di ciuffi di pelo, vicine tra loro. Gli occhi sono grandi e a mandorla, generalmente di color ambra, tranne che nei soggetti bianchi dove sono numerosi gli occhi di colore blu oppure con un occhio di colore diverso dall' altro. Le zampe sono lunghe e snelle, di ossatura fine ma di muscolatura solida ( quelle anteriori un po' più corte delle posteriori ) con piedi piccoli e rotondi, ornati di pelo tra le dita. La coda è lunga e forte, larga alla base, affilata.
Ha un mantello lungo, morbido, fine come la seta, e molto voluminoso. E' assolutamente privo di sottopelo. E' semilungo sul corpo e si allunga sulla gorgiera, sul ventre, sulla coda ( con lunghi peli che conferiscono l'aspetto di una piuma ) e sui calzoncini, con la tendenza ad essere ondulato nella parte inferiore. Questi gatti non hanno il mantello definitivo fino all' anno di età, e vi è molta differenza tra la livrea invernale e quella estiva ( molto più corta ). I maschi, inoltre, hanno una gorgiera più sviluppata delle femmine. I colori sono: -red -blue/cream -cream -calico -bicolor -tortie( shwarz con macchie rosse ) -black/smoke -blue/smoke -silver tabby -brown tabby -blue tabby -red tabby -white CARATTERE: ha un carattere affettuoso, quieto, ma vivace all' occorrenza. Ama circondarsi degli umani con cui vive, ma si affeziona a un solo membro della famiglia. Ama le novità e l' avventura, ed è un compagno ideale per i bambini, per i quali mostra una predilezione tutta particolare. Questi gatti sono in genere molto intelligenti ed addestrabili e spesso si dimostrano grandi campioni di cat-agility. Inoltre, la sua mancanza di aggressività anche nelle situazioni più critiche, lo rende un candidato ideale per la pet-therapy. E' curioso e molto coccolone, e si potrebbe definire un “gatto parlante”, poiché oltre a stare ad ascoltare, tenterà di rispondere “gorgheggiando”.
Oltretutto, basta sgridarlo una volta perchè capisca che non deve fare una determinata cosa. Si adatta benissimo alla vita in appartamento e alla compagnia di altri animali. E in genere non risente del fatto di essere lasciato solo per molte ore, ma richiede molto impegno, ed è bene che gli si dedichi almeno un' ora al giorno di attenzioni, o almeno dargli la compagnia di un altro animale. Questa razza sa essere molto giocherellona, e ama avere a disposizione piccoli giocattoli di stoffa con cui divertirsi. ALIMENTAZIONE: l'angora turco può tendere ad ingrassare, occorre quindi fare sempre attenzione alle razioni di cibo. Inoltre, occorre integrare il cibo secco con cibo umido a base di carne o pesce. Non ha quindi particolari esigenze alimentari, ma non bisogna viziarlo: potrebbe rifiutare ogni alimento che non sia il suo preferito. CURA E SALUTE: il pelo dell' angora turco non richiede particolari cure perchè non forma nodi, a causa della mancanza di sottopelo. E' sufficiente una spazzolata a settimana ( due nel periodo della muta ) con un piccolo cardatore per rimuovere il pelo morto. E' generalmente un gatto forte è frugale che difficilmente si ammala ( essendo molto probabilmente una razza naturale ) e che ha delle capacità di recupero eccezionali. Tuttavia, è facilmente soggetto alla cardiomiopatia ipertrofica ( HCM ) e all' atassia genetica ( una malattia dei gattini che li porta alla morte entro i primi tre mesi di vita ). Un altro grande problema è la sordità ereditaria legata al colore bianco, e che può presentarsi in tutti i gatti bianchi indipendentemente dal colore degli occhi. E' inoltre suscettibile al complesso del granuloma eosinofilo. CONSIDERAZIONI VARIE: per il suo carattere, non deve essere allevato in grandi numeri e/o separato dal contatto umano. No a gabbie o “segregazioni” in stanze, terrazzi o balconi. La femmina è pubere a 6/8 mesi.
ARABIAN MAU
STORIA: l' arabian mau ( “mau” significa “gatto” in egiziano ) è una razza naturale discendente dal gatto delle sabbie o gatto del deserto ( felis margarita ) ed è nativo della Penisola Arabica ( Kuwait, Qatar, Oman, Emirati Arabi Uniti ) dove vive nelle strade e si è adattato molto bene al clima estremo. E' riconosciuto solamente dal WCF e dalla Middle East Cat Society ( MECATS ). CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia medio-grande ( 4-7 kg ). La vita media è di 12-14 anni. Ha una struttura corporea piuttosto larga e solida, non particolarmente snella e con una muscolatura ben sviluppata. La testa è rotonda, leggermente più lunga che larga. Il naso, visto di profilo, è leggermente concavo. Il mento è molto fermo e i baffi sono molto pronunciati. Le orecchie sono grandi, un po' protese in avanti e lateralmente, poste in alto sul cranio. Gli occhi sono ovali, grandi e leggermente inclinati, di un colore non necessariamente abbinato al mantello, solitamente verde brillante. Le zampe sono relativamente lunghe, con piedi perfettamente ovali. La coda è generalmente di media lunghezza e si assottiglia verso la punta. Il mantello è corto e aderente al corpo, senza sottopelo e fermo al tatto. Non è setoso ma notevolmente molto lucido. I colori possono essere diversi, ma i più riconosciuti sono il rosso, il bianco, il nero, il bianco e nero, il marrone e il brown tabby. CARATTERE: generalmente l'arabian mau ha un temperamento molto amorevole. La sua caratteristica principale è la devozione, l' amore e l' affetto nei confronti del proprietario. E' molto socievole con i bambini e con gli altri animali. E' giocherellone, molto attivo e curioso. E' un buon cacciatore, agile e veloce, gran saltatore. Ama stare all' aperto ed è molto territoriale.
ALIMENTAZIONE: essendosi dovuto adattare ad una vita nel deserto e di conseguenza a procurarsi il cibo cacciando, l'arabian mau non è schizzinoso e ama molto mangiare. Ciò anche probabilmente alla corporatura abbastanza robusta ed al fatto di essere molto attivo, quindi è indicata una dieta ricca e varia. CURA E SALUTE: il manto non richiede particolari cure, è sufficiente una spazzolata una volta a settimana per rimuovere il pelo morto ed intensificare la lucentezza del mantello. L'arabian mau, essendo una razza naturale, non soffre di particolari malattie genetiche.
ASIAN
STORIA: noto anche come “malese”, è simile al burmese, ma in una gamma di diversi colori e disegni del mantello. L' asian a pelo lungo incrociato con il burmese è chiamato “tiffanie”. E' originario della Gran Bretagna e fu sviluppato a partire da una cucciolata di gattini allevati nel 1981 dalla baronessa Miranda von Kirchberg. Sembra comunque che più che una razza sia un gruppo che, come stabilito dal GCCF in Gran Bretagna, comprende svariate razze tra le quali il burmilla, il bombay e il tiffanie. Tuttavia il nome viene usato solo per gli asian “smoke” e “tabby” che si sono sviluppati nelle forme: blotched, spotted, mackerel e ticket. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 3,5-4 kg ). La vita media è di 11-13 anni. Presenta una struttura equilibrata con una corporatura muscolosa e compatta, priva di grasso. Il torace è ampio e rotondo. La testa è arrotondata senza aree appiattite, con orecchie grandi, arrotondate in punta ed inclinate in avanti. Gli occhi sono ben distanziati, rotondi e grandi e solitamente di colore giallo, azzurro o verde. Le zampe sono sottili ( quele posteriori leggermente più lunghe di quelle anteriori ) con piedi ovali. La coda è elegante e mediamente folta, portata con fierezza. Il mantello è corto, fine, morbido ed aderente al corpo, satinato e lucido. In gran parte gli asian sono a tinta unita. Essi possono essere “smoke” e “tabby” , che si sono sviluppati nelle forme: blotched, spotted, mackerel e ticket. CARATTERE: è molto affettuoso ed amabile, come il burmese, ma rispetto ad esso è leggermente più tranquillo. E' curioso e ama esplorare il luogo in cui vive. Ha una forte volontà e ama spesso viaggiare. E' molto vocale e ha una voce molto sonora. Richiede molte attenzioni da parte del proprio padrone. Socievole con familiari ed a volte anche con gli estranei. E' giocherellone ed energico per tutta la sua vita. E' adatto alla sola vita in appartamento in un tranquillo sobborgo.
ALIMENTAZIONE: per la sua struttura fisica ha bisogno di un' alimentazione ricca e varia ma sempre molto povera di sale a causa della sua predisposizione a problemi renali. CURA E SALUTE: per mantenere il pelo pulito e lucido si può strofinare utilizzando un guanto, un panno di flanella o di camoscio, una volta a settimana. L' asian è un gatto di salute molto robusta, tuttavia è incline a russare a causa della struttura facciale ed è a rischio di problemi ai reni. CONSIDERAZIONI VARIE: la femmina ha il primo calore a sette-otto mesi. L' asian può nascere spontaneamente da genitori burmesi, essendo le due razze correlate: un singolo parto può dar vita sia a gattini burmesi che asian.
AUSTRALIAN MIST
STORIA: conosciuto precedentemente come “spotted mist”, ha origini australiane. E' stato sviluppato da Truda Straede nel 1976, incrociando birmani, abissini, vari gatti a pelo corto con lo scopo di creare un gatto a pelo corto con mantello maculato. Il nome attuale ( mist=nebbia, caligine ) gli venne dato nel 1998, quando gatti con il mantello marmorizzato ( piuttosto che spotted ) vennero accettati come parte della razza. La maggior parte degli allevamenti sono in Australia, ma è stato introdotto anche nel Regno Unito, In America e in molti altri Paesi. E' riconosciuto dalla WNCA, fal GCCF e dal WCF. In Norvegia due allevatori stanno lavorando per farlo riconoscere dalla FIFe. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 3-6 kg ). La vita media è di 14-19 anni. Presenta un' ossatura media e un corpo di lunghezza media, forte e muscoloso, più pesante di quello che sembra, con petto ampio e rotondo. La testa è rotonda, di proporzioni generose, relativamente ampia e delicatamente arrotondata. Il naso e il mento sono ampi, dando al muso una generosa espressione. Il collo è di lunghezza media e in proporzione al corpo. Le orecchie sono moderatamente grandi, larghe alla base, arrotondate in punta, posizionate basse sulla testa e leggermente inclinate in avanti. Gli occhi sono grandi e brillanti, leggermente inclinati, espressivi, di una colorazione verde, di qualsiasi gamma. Le zampe sono proporzionate e forti, quelle posteriori leggermente più lunghe di quelle anteriori, con piedi ovali e ben proporzionati. La coda è lunga, spessa e folta. Il mantello è corto e senza sottopelo, resistente. Il colore di base è più chiaro del disegno e la presenza del ticking nelle aree di colore solido dà l' impressione che il gatto indossi un velo appannato ( da qui la denominazione “mist” ). Sulle zampe, sulla coda, sulla testa e sul collo sono presenti anelli o linee di colore.
L' australian mist è disponibile in due modelli, “spotted” e “marbled” e in sette colori: brown, blue, chocolate, lilac, caramel, gold, peach. Il colore di base è CARATTERE: è di temperamento tollerante e per questo molto adatto ai bambini di tutte le età. Ama il contatto con l' uomo ed è adatto alla vita in appartamento. E' inoltre adatto alla via con altri animali domestici. E' molto socievole e moderatamente attivo e può essere addestrato ad essere portato al guinzaglio. ALIMENTAZIONE: l' australian mist può essere soggetto a problemi di obesità quindi è bene monitorare la dieta, anche se necessita, per il fatto di essere abbastanza attivo, di circa 75 Kcal di cibo al giorno. E' molto vorace. CURA E SALUTE: ll mantello non richiede molte cure, basta una spazzolata a settimana, non molto più frequente nel periodo della muta, che in genere è moderata. L'australian mist non soffre di particolari malattie genetiche.
AUSTRALIAN TIFFANIE
STORiA: è il frutto dell' incrocio tra il burmilla e il persiano chinchillà ed è da non confondersi con il tiffany europeo ( chiamato anche “burmilla longhair” ) e lo chantilly-tiffany statunitense. Inizialmente non considerato, divenne presto oggetto di attenzione da parte degli allevatori, tanto da essere riconosciuto nel South Wales. Ben presto programmi di piccolo allevamento iniziarono a Victoria e nel Queensland E' stato riconosciuto nel 1999 dal “Waratah State Cat Alliance“ ( WSCA ). Oggi vi sono circa 50 gatti all' interno del programma di allevamento con 9 allevatori nel New South Wales. Il nome della razza è stato scritto con una “ie” finale piuttosto che “y”, per distinguerlo dalla razza “tiffany”. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 4-6 kg ). La vita media è di 17 anni. Presenta una corporatura forte e muscolosa. L' ossatura è media. Il torace è forte e rotondo e la schiena dritta. La testa è più ampia di quella del burmilla, è rotonda, piena e larga. Il muso è ampio e affusolato e forma un mezzo cuneo smussato. Le orecchie sono di medie dimensioni, larghe alla base, ben distanziate, con punte leggermente arrotondate, leggermente inclinate in avanti, con ciuffi di pelo che escono dall' interno delle stesse. Gli occhi sono grandi, luminosi ed espressivi, ben distanziati tra loro, di color verde smeraldo. Le zampe sono di dimensioni medie e proporzionate al corpo, con piedi rotondi e ben proporzionati. La coda è medio-lunga, elegante e simile ad una piuma, di spessore medio e che si assottiglia gradualmente terminando in una punta arrotondata. Il mantello è semilungo, morbido e setoso, con una moderata quantità di sottopelo. L'australian tiffanie è disponibile in cinque colori: black, brown, blue, chocolate e lilac, con base bianca.
I modelli sono: -”tiped”: il colore è presente proprio sulla punta, quindi risulta molto leggero. -”shaded”: il colore occupa ¼ della superficie del pelo, quindi l'effetto che ne risulta è ombreggiato. -”smoke”: il colore occupa ¾ della superficie del pelo, tanto che la base bianca è visibile solamente separando il pelo stesso. CARATTERE: l' australian tiffanie è amorevole, amichevole, socievole e ben educato. Non richiede attenzioni al pari del burmese o del siamese e inoltre ha un miagolio tranquillo e non lamenti esigenti come queste due razze. E' mediamente attivo ( meno del burmilla ), probabilmente a causa della sua parte persiana. Vive bene in appartamento e non soffre la solitudine, anche se gode volentieri della compagnia dei padroni e di altri animali. ALIMENTAZIONE: non ha particolari esigenze alimentari. Attenzione comunque alla sua dieta, soprattutto se sterilizzato, poiché per il fatto di muoversi poco è facilmente predisposto all' obesità. CURA E SALUTE: il mantello richiede spazzolate almeno tre volte a settimana, giornaliere durante le mute stagionali a fine estate e in inverno. L' australian tiffanie è predisposto alla “malattia del rene policistico” ( PKD ) a cui è predisposto anche il persiano chinchillà, suo genitore.
BALINESE
STORIA: compare negli Stati Uniti a metà degli anni '50, quando in una cucciolata di siamesi nacque un gattino a pelo lungo, frutto di una mutazione. Fu inizialmente venduto come animale da compagnia, e fu solo dopo la seconda guerra mondiale che un allevatore californiano decise di selezionarlo come razza. Presentato ad una mostra nel 1955, venne riconosciuto come razza nel 1961. Nel corso degli anni è cresciuto in popolarità a tal punto che detiene il pieno status nel campionato in tutte le associazioni americane. Dalla fine del 1979 la Cat Fancy Association, la più grande delle associazioni negli Stati Uniti, ha riconosciuto i colori: red, cream, tabby e tortie. Chiamato molto probabilmente all' inizio come “siamese a pelo lungo”, a causa delle proteste degli allevatori di siamesi fu chiamato “balinese” perchè ricordava, a causa dei movimenti aggraziati, le danzatrici dei templi di Bali. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( tra 2,5 e 5 kg ), snello e con l' ossatura sottile. Vita media: 15-16 anni. Non sopporta freddo e sbalzi termici. Ha la testa lunga, a cuneo e ben proporzionata all' esilità del collo. Le orecchie sono larghe alla base, appuntite, e non rivolte verso il basso. Gli occhi son ben distanziati, di forma orientale, e di un colore blu intenso. Ha gli arti sottili ( di cui quelli posteriori più alti ), e la coda lunga e sottile, più grande di quella del siamese e cosparsa di peli lunghi. Ha il pelo semilungo, fine e setoso, privo di sottopelo lanoso, e più lungo su collo, spalle e coda. I colori, come quelli del siamese, sono: -seal point ( corpo marrone o crema; muso, orecchie e coda scuri ) -blue point ( corpo azzurro-bianco, points blu ) -chocolate point ( corpo color avorio, points marrone scuro ) -lilac point ( corpo color ghiaccio, points grgio-rosa ) -red point ( corpo bianco sporco; muso, orecchie e coda arancio vivo )
CARATTERE: è socievole e si lega a tutta la famiglia, ma si affeziona in modo particolare ad una sola persona. Intelligente e curioso, cambia umore facilmente, e miagola solo se vuole qualcosa. Si adatta bene alla vita in casa, ma ha bisogno di muoversi molto. L' ideale è un terrazzo o un giardino da cui possa entrare e uscire. Ama la compagnia del padrone ma sa stare anche da solo, anche se non per lungo tempo. E' inoltre ideale per la vita con bambini e persone anziane. ALIMENTAZIONE: se non viene nutrito con cibo confezionato, l' ideale è una dieta che comprenda ali e cosce di pollo, tacchino, pesce, riso e verdure macinate. Durante la gravidanza è necessaria un' integrazione vitaminica, anche per i piccoli. CURA E SALUTE: il mantello va spazzolato con spazzole apposite, 3-4 volte alla settimana, per eliminare i nodi. Durante il periodo della muta, invece, va fatto quotidianamente. E' opportuno tenere sempre ben puliti occhi e orecchie, in quanto queste zone sono molto sensibili. E' soggetto a varie patologie: neurologiche ( malattie degenerative ), oculari ( strabismo, glaucoma ), legate al pelo ( alopecia ). CONSIDERAZIONI VARIE: il balinese diventa sessualmente maturo prima di ogni altra razza a pelo lungo, a 5 mesi di età, ma non bisogna far accoppiare la femmina prima del secondo calore. Se si incrocia un balinese con un siamese, si ottengono gattini con le caratteristiche del siamese, ma con il pelo corto felpato. Il balinese è un ottimo genitore e gioca moltissimo con i figli.
BAMBINO
STORIA: di origine statunitense, è il frutto dell' incrocio tra il canadian sphynx e il munchkin, nato con l' obiettivo di creare un gatto senza pelo con un carattere vivace ed affettuoso. La prima cucciolata di gattini di questa razza è stata registrata nel 2005 dal TICA come “sperimentale”. Il nome è dovuto al fatto che per tutta la sua vita appare come un gattino. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia piccola ( 2-4 kg ), con un corpo medio-lungo, con ampio torace e addome tondo. La vita media è di 12 anni. L'ossatura è media. La testa è cuneiforme con linee arrotondate, leggermente più lunga che larga. Come nel canadian sphynx, gli zigomi sono prominenti. I baffi sono sparsi e brevi. Il mento è fermo. Le orecchie sono grandi e fissate in posizione verticale, né troppo basse né troppo alte sulla testa. Gli occhi sono grandi, arrotondati e ben distanziati, solitamente di colore blu o giallo. Le zampe sono corte come quelle del munchkin, rugose e quelle posteriori leggermente più lunghe di quelle anteriori. La coda è flessibile e proporzionata al resto del corpo. In alcuni esemplari può presentare un ciuffo di peli all' estremità, similmente alla coda di un leone. Il bambino è caratterizzato dalla quasi o totale assenza di pelo, come nel canadian sphynx, e da una pelle rugosa, camosciata, generalmente di colore bianco, rosa, nero o crema. CARATTERE: è amichevole, intelligente ed affettuoso. Ama essere coccolato dai propri familiari. Va d' accordo con i bambini ed altri animali domestici. Si adatta ai nuovi ambienti molto bene e non dovrebbe essere un problema per lui viaggiare. ALIMENTAZIONE: come il canadian sphynx, ha una temperatura corporea che oscilla tra i 38 e i 39 gradi centigradi e per mantenere la temperatura corporea mangia di più e più spesso ( anche a causa di un metabolismo accellerato ) e deve essere alimentato con un cibo apportante un elevato contenuto proteico, sia umido che secco.
CURA E SALUTE: è necessaria una cura regolare per eliminare l' eccesso di sebo per rimuovere le secrezioni oleose della pelle, anche con bagni settimanali, altrimenti c'è il rischio che il gatto diventi appiccicoso al tatto o sviluppi lesioni alla pelle. E' bene porre anche attenzione a non esporre il gatto al freddo, di cui soffre molto, e al forte sole, per evitare scottature e lesioni. Dal momento che la razza è nuova, più ricerca deve essere fatta per confermare la presenza o l'assenza di eventuali problemi di salute genetica.
BLU DI RUSSIA
STORIA: ha origini sconosciute. Di lui si sa soltanto che da tempi immemori era presente nel nord-est della Russia, in particolare nella città portuale di Arcangelo, sulla costa settentrionale. I marinai di questo porto, che si dirigevano in Europa, imbarcando sulle loro navi questo gatto, hanno contribuito -probabilmente in maniera inconsapevole- a diffonderlo in tutto il mondo. Sono stati trovati riferimenti negli scritti di molti poeti scandinavi del 1300, in cui venivano tessute lodi ed elogi, ed anche ringraziamenti, al blu di Russia, perchè teneva liberi i campi e le abitazioni dai topi. Purtroppo, d' altro canto, la sua pelliccia, per le caratteristiche simili a quella della lontra, è stata spesso usata per confezionare capi di abbigliamento come colbacchi, manicotti e colli per cappotti. La fama della sua bellezza raggiunse dapprima la corte di Pietroburgo e poi quella londinese. In Inghilterra ebbe una grande fortuna tra i gattofili che lo ribattezzarono con i nomi più vari, quali: “gatto blu di Malta”, “gatto spagnolo”, ma anche “Arhangelsk” ( dal luogo dove era stati scoperto ).All' inizio del 900 fu presentato ufficialmente alle esposizioni feline del Crystal Palace a Londra e gareggiò nelle categorie dei certosini francesi, korat e british shorthair blue. Ma non ebbe molto successo. Tuttavia si distingue dal british shorthair per essere più affusolato e sottile, e dal certosino per il colore degli occhi ( il certosino li ha color giallo arancio, mentre il blu di russia li ha verdi ). Venne riconosciuto come razza a tutti gli effetti solo nel 1912. Con lo scoppio della prima guerra mondiale rischiò di estinguersi, e nel 1960 gli allevatori inglesi, per salvare la razza e distinguerla dal somigliante british shorthair blue, lo incrociarono con i siamesi “bluepoint”, ma ottennero mici diversi da quelli originali, con esemplari molto più esili, pur tuttavia conservando il colore della splendida pelliccia simile a quella della lontra. Cercarono poi di ottenere esemplari più robusti che non si allontanassero molto dall' originale, abbandonando gli incroci con il siamese.
L' accento fu posto sulle note distintive della razza: gli occhi verdi e il mantello azzurro argentato. Gli allevatori statunitensi invece privilegiarono incroci che permettessero di ottenere gatti dalle forme più eleganti ma lontani dalla razza originale, per via della testa cuneiforme e orecchie grandi con attaccatura bassa. In ogni caso , il manto di questi incroci è molto apprezzato. Quindi, all' interno della linea evolutiva europea si possono distinguere tre linee fondamentali: cecoslovacca, nordica, inglese. La linea americana, invece, seleziona soggetti eccezionali per il colore del mantello e degli occhi, anche se il loro taglio tende ad essere piuttosto arrotondato. Dal blu di russia derivano le varietà “white”, “black” and “tabby”. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 5 kg il maschio, 4 kg la femmina ). La vita media è di 15 anni. La testa è cuneiforme e di media lunghezza ( con angoli della bocca rivolti all' insù e guance leggermente paffute ) con orecchie larghe alla base, rivolte in avanti e attaccate ( o inserite ) alte sulla testa, arrotondate verso la punta, coperte di pelo fine e corto. Ha gli occhi a mandorla, leggermente obliqui e ben distanziati l' uno dall' altro, verdi, senza ombre di colore giallo. Ha un collo lungo ed elegante, ricoperto da una folta pelliccia, e un corpo elegante e longilineo, molto muscoloso, dall' ossatura sottile. Le zampe sono lunghe e sottili con piedi tondi e piccoli, e cuscinetti che variano dal grigio al rosa. La coda, alla base, è piuttosto larga e si assottiglia leggermente verso l' estremità. Ha il pelo corto e folto con abbondante sottopelo e questo fa sì che la pelliccia si presenti sempre leggermente sollevata. Il mantello è morbido, di colore grigio-blu uniforme, senza striature e che riflette la luce. Il colore tradizionale e riconosciuto da tutte le associazioni è solo il blu, che deve avere punte argentate in ogni singolo pelo. Di recente sono stati selezionati esemplari di altri colori ( white, black e point ). Sono più rare le varietà “peach” ( statunitense ) e “colourpoint” ( britannica ).
- Il blu può essere chiaro o scuro, ma distribuito in maniera uniforme in tutto il corpo. In ogni caso, la sfumatura più chiara è la più apprezzata. - Il nero è stato selezionato in Belgio: il mantello è uniforme, lucido e brillante, senza sfumature. Gli occhi sono di colore verde smeraldo. - Il bianco, con riflesso argenteo molto luminoso, è stato selezionato in Australia e per ora è riconosciuto solamente da pochi club indipendenti. - Il pointed non è una novità: nasce infatti da linee portatrici del gene siamese. E' bianco con muso, coda e zampe di colore blu. I gattini fino a un anno di età possono presentare leggere tigrature del manto. Inoltre questo gatto sopporta abbastanza bene il freddo. CARATTERE: è il tipico gatto d' appartamento, molto tranquillo, dolce ed affettuoso sia con il padrone che con i propri simili, anche se si affeziona in modo particolare ad un solo membro della famiglia, che segue continuamente. Non sopporta il frastuono ed i rumori forti, e non è adatto ai bimbi troppo piccoli. Non ama molto stare all' aperto: d' inverno preferisce sistemarsi vicino al termosifone. Non ha problemi a rimanere da solo per molte ore, anche per l' intera giornata. Inoltre è un gatto che miagola poco e il suo tono di voce è dolce e sommesso. E' molto gentile, discreto e non invadente. Infatti riesce a captare gli umori, e se “non è il momento” si mette in disparte in attesa di momenti migliori. Il suo padrone ideale non ha età, ma deve essere una persona tranquilla e usare sempre un tono morbido di voce. Se abituato, si adatta molto bene a viaggiare con qualsiasi mezzo. I suoi movimenti sono estremamente eleganti, e se qualche volta combina qualche guaio non è certo per goffaggine. Usa sdraiarsi congiungendo e ripiegando all'interno le zampe anteriori come se fossero infilate in un immaginario manicotto di pelliccia.
ALIMENTAZIONE: non ha particolari esigenze alimentari. Se non alimentato con cibi confezionati, lo si può nutrire con carne, pesce e verdure cotte, in una dieta varia e bilanciata. Poichè è molto ingordo, è meglio tenerlo sotto controllo, soprattutto se sterilizzato, poiché tende ad ingrassare. CURA E SALUTE: il mantello ha bisogno di essere spazzolato solo una volta a settimana, ma durante la muta va fatto ogni giorno. Per il fatto che ha il pelo “doppio” e che deve essere sempre leggermente sollevato, bisogna spazzolarlo ( con una spazzola a denti morbidi ) dapprima contropelo per sollevarlo, e poi pettinarlo seguendone la direzione, ma senza schiacciarlo. Oltretutto, non bisogna spazzolarlo energicamente per non elettrizzare né appiattire il mantello. Inoltre è bene, per esaltare la lucentezza del mantello, lisciarlo con una pelle di daino asciutta o appena inumidita con un prodotto antistatico apposito per la cura del pelo. A differenza di altre razze non soffre di malattie genetiche legate alla razza. CONSIDERAZIONI VARIE: una curiosa caratteristica del blu di russia è l'espressione della bocca, che si dice richiami in qualche modo il sorriso della Gioconda, effetto ancora più evidente nel gatto statunitense piuttosto che in quello inglese. La femmina è piuttosto precoce e ha il primo calore tra i 6 e i 9 mesi di vita, ma naturalmente è bene farla accoppiare a un anno. E' molto premurosa e attenta nei confronti dei piccoli, e spesso, a differenza di altre razze, accetta intromissioni nella gestione dei gattini. Questi alla nascita hanno gli occhi blu, e verso la quarta settimana il colore tende già a cambiare. Nelle linee inglesi il colore verde è già definito a 80 giorni, mentre in quelle selezionate all' est dopo 4 mesi.
BOBTAIL AMERICANO
STORIA: è originario dell' America settentrionale, a partire dagli anni sessanta del XX secolo. Questa razza nasce da una mutazione avvenuta casualmente in alcuni esemplari di gatti domestici, mutazione ( simile a quella riscontrata nei gatti dell' isola di Man ) di un gene dominante che trasmette la caratteristica coda corta (da cui il nome: “bob”=mozza e “tail”=coda ). Precisamente, nel 1965, due coniugi, i Sanders, che si trovavano presso una riserva indiana in Arizona, trovarono un gattino abbastanza selvaggio dalla particolarissima coda che risultava piegata sul dorso. Ovviamente, colpiti, lo portarono con loro e lo fecero accoppiare con un siamese. A sua volta, il gattino che nacque fu fatto accoppiare con un gatto dal manto color crema da cui derivò il bobtail. Soltanto nel 2006 questo gatto fu riconosciuto come razza a pelo semilungo in America, mentre nelle organizzazioni europee non è ancora riconosciuto se non per l' iscrizione a registro. Al di fuori del proprio Paese di origine è molto raro. CARATTERISTICHE FISICHE: è di medie/grosse dimensioni ( dai 3 ai 7 kg ). La vita media è di 15 anni. Ha una corporatura abbastanza massiccia, sebbene esso non appaia, dal punto di vista estetico, un animale tozzo. Ha una testa proporzionata e a forma di cuneo, con orecchie molto lunghe e più ampie alla base, con una punta abbastanza definita. Gli occhi sono ovali, vivaci, espressivi e ben distanziati, di qualsiasi colore. Gli arti sono abbastanza grossi e muscolosi, di media lunghezza ( quelli posteriori sono leggermente più lunghi di quelli anteriori ) con zampe tonde e grandi. La coda, caratteristica della razza, è abbastanza corta, dritta ( ma alcuni la presentano anche un po' incurvata ) e arriva a metà del garretto ( è lunga da un terzo alla metà di quella normalmente riscontrabile in gatti di altre razze ). Anche il manto ( che può essere sia semilungo che corto ) è caratteristico di questa razza, in quanto presenta una ruvidezza ed un aspetto ispido che contrasta con la morbidezza del pelo di altre razze.
Il pelo è inoltre robusto e resistente. Può essere di tantissimi colori e sfumature, ma molto frequente è il grigio. CARATTERE: è molto affettuoso e dolce, soprattutto con i padroni. Questo atteggiamento si mantiene anche con gli estranei, nonostante con questi possa risultare timoroso e timido. E' anche abbastanza giocherellone, perciò è molto adatto a famiglie con bambini abbastanza piccoli, a cui si affeziona tantissimo, vedendoli quasi come loro piccoli. Può vivere tranquillamente in appartamento, ma deve avere anche la possibilità di passare qualche ora all' aperto così che possa, oltre che giocare, arrampicarsi, cosa che lo diverte tantissimo. Per il resto, può essere lasciato tranquillamente giocare con altri gatti, anche di altre razze, poiché è molto socievole. E' anche molto intelligente ed un ottimo cacciatore. ALIMENTAZIONE: non ha particolari esigenze alimentari, comunque, se nutrito in maniera casalinga sono adatti carne, pesce, riso e verdure. CURA E SALUTE: l' esemplare sia a pelo corto che lungo non richiede particolari cure, se non una spazzolata a settimana con una spazzola leggera. Il bobtail americano può essere colpito molto spesso da displasia dell' anca o da problemi alla spina dorsale ( nel caso soprattutto degli esemplari che nascono senza coda, i cosiddetti “Rumpies” ) perchè la sua coda corta potrebbe portare, come conseguenza genetica, ad una spina dorsale più corta del solito. Inoltre questi gatti soffrono spesso di problemi della pelle, come pelle secca o dermatiti. CONSIDERAZIONI VARIE: è una razza che si sviluppa lentamente e raggiunge la maturità tra i due e i tre anni.
BOBTAIL GIAPPONESE
STORIA: frutto di una mutazione, è molto apprezzato e famoso in Giappone, ma il suo nome trae in inganno: questo gatto infatti è originario della Cina ( o della Corea, ipotesi meno plausibile ) e arrivò in Giappone solo attorno all' XI secolo, tramite monaci buddisti. La sua denominazione di “giapponese” deriva dal fatto che le prime testimonianze di questa razza pervenute fino a noi ( che sono di circa 1000 anni fa ) provengono proprio dal Giappone, dove ne è rimasto il beniamino della nobiltà per almeno cinque secoli. Nel 1968 alcuni di questi gatti vennero importati negli Stati Uniti da alcuni allevatori, per essere riconosciuti tre anni dopo, nel 1971, dalla CFA. In Europa i primi esemplari si videro solo nel 1980 ( dove furono riconosciuti nel 1988 ) ma qui il bobtail giapponese è ancora un micio molto raro. In Giappone viene chiamato anche “gatto con la coda a crisantemo” o “gatto con la coda a pom-pom”. L' origine del nome è dovuto alla caratteristica coda, “bob” significa “mozza” e “tail” significa “coda”. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( dai 2 ai 5 kg ), e ha una vita media di 13 anni. E' atletico e snello, oltre che un ottimo saltatore. Ha una testa a triangolo equilatero caratterizzata da zigomi alti, con occhi grandi e ovali, ben distanziati, di una tonalità in armonia con quella della pelliccia ( che può essere anche blu o impari, cioè un occhio blu e uno arancio ). Le orecchie sono grandi, e gli arti lunghi e sottili ( quelli posteriori leggermente più lunghi di quelli anteriori ) con piedi ovali. La coda, caratteristica principale della razza, è estremamente corta, rigida, di appena 8-10 cm, che il micio porta dritta verso l' alto quando cammina, ma che tiene arrotolata su stessa, a spirale, quando è fermo. La brevità della coda non gli impedisce di avere un eccellente senso dell' equilibrio. Il pelo è setoso, corto e sottile al tatto, privo di sottopelo e ben aderente al corpo. Esiste anche una varietà a pelo semilungo ma è molto rara. Sono ammesse tutte le colorazioni, tranne quelle tipiche dei siamesi.
I colori sono: - self e tortie: bianco, squama di tartaruga, rosso, nero - bicolore: con il bianco, tutti i colori e i disegni Le macchie sono di colore vivo e spiccano nettamente sulla base candida. Particolarmente apprezzati sono gli esemplari a tre colori ( rosso, nero e bianco ), la cui varietà è detta “Mi-ke”. CARATTERE: è attivo ed affettuoso, sia con i familiari che con gli estranei, curioso, tenerone, raffinato, elegante e per nulla timido. Si affeziona facilmente ai padroni, dai quali impara qualche gioco ( ha bisogno di molti stimoli, quindi di giocare quotidianamente ) e si lascia portare al guinzaglio. Ma tende a litigare con altri gatti. Chiacchera volentieri e cerca di farsi capire modulando la voce in delicati vocalizzi, sonori e per nulla fastidiosi, simili a dei cinguettii. Molto intelligente, apprende il proprio nome con facilità, a cui risponde prontamente e si adatta sia alla vita di casa che all' aperto. Ama molto l' acqua. ALIMENTAZIONE: gradisce il pesce crudo più di ogni altra cosa, perciò occorre dargliene almeno una volta a settimana, con riso e verdure ( molto importante l' apporto di fibre ). L' alimentazione di questo gatto deve prevedere molte proteine, data la sua vita molto attiva. Quindi, anche per via del suo corpo muscoloso, ha bisogno di una dieta ricca di carne, non solo bianca, ma anche rossa, per mantenerlo tonico. L'acqua fresca per questi gatti è indispensabile, per mantenere la lucentezza del mantello, e quando viene portato a spasso, è molto importante averla sempre con sé, in modo da evitare la disidratazione che potrebbe indebolire la sua salute. CURA E SALUTE: ha bisogno di essere spazzolato solo una volta a settimana. Attenzione all' alopecia, a cui questa razza può essere particolarmente soggetta.
BOMBAY
STORIA: ha origini statunitensi e risulta dall' incrocio tra il burmese ( color zibellino ) e l' american shorthair, effettuato agli inizi degli anni cinquanta da un' allevatrice americana, Nikki Horner, nel tentativo di creare una piccola pantera nera. Dopo una decina di anni raggiunse il suo scopo producendo un gatto nero, dal pelo lucidissimo, la testa rotonda, gli occhi color rame e muscolosissimo. Riuscì inoltre a far crescere 106 esemplari della nuova razza, iscrivendo una parte di essi a numerose mostre ed esposizioni feline, comprese molte importanti mostre annuali. Così, nel 1970, nella conferenza annuale svoltasi presso le cascate del Niagara, Jean Rose propose il riconoscimento ufficiale della razza, che venne approvato all ' unanimità. La razza fu poi riconosciuta dalla CFA nel 1976 e dalla TICA nel 1979. E' inoltre riconosciuta da molte associazioni feline sia negli Stati Uniti che in Europa, tra cui la FIFE e il GCCF che la include nel gruppo degli “Asian” per la sua tipologia assai simile a quella del burmese. Tuttavia, con il trascorrere degli anni, le caratteristiche del bombay si sono notevolmente differenziate da quelle del burmese, tale da non essere più considerato un “burmese nero”. La razza deve il suo nome alla città di Bombay, in India, ed alla spiccata somiglianza con il leopardo nero presente nella zona. Viene infatti amichevolmente soprannominato “pantera da salotto”. E' presente attualmente in massa in Asia, negli Stati Uniti ed in Europa ( dove è allevato principalmente nel Regno Unito ed è molto raro in Italia ). CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( dai 2 ai 5 kg ), con una vita media che va dai 15 ai 17 anni. E' di costituzione robusta, muscoloso, allungato e massiccio ( i maschi sono sensibilmente più grandi e robusti delle femmine, che in alcuni casi possono anche superare i 5 kg ). La testa è tonda, priva di spigoli, con faccia paffuta , muso corto, mascelle robuste e naso nero.
Le orecchie sono di media grandezza, lievemente smussate all' estremità, larghe alla base e protese in avanti. Ha occhi grandi, rotondi e ben distanziati, di colore giallo o rame scuro. Presenta arti lunghi, con zampe piccole e cuscinetti neri. La coda è medio-lunga ed elegante. Presenta un pelo corto e lucidissimo, di tessitura fine che ricorda il raso, privo di sottopelo e molto aderente alla pelle, che è chiaro alla nascita e va gradualmente scurendosi durante la crescita e l'avvicinarsi della maturità sessuale. Il colore del manto è nero ( ma può essere anche bruno ). Il bombay ha la caratteristica di muoversi con passo felpato e l' ondeggiare tipico dei grossi felini. CARATTERE: è molto affettuoso, intelligente e si affeziona facilmente agli esseri umani. Pigro e socievole, detesta particolarmente i rumori forti, che lo rendono ansioso. Accade raramente che miagoli ( oltretutto con voce stridula ) preferendo fare le fusa, che raramente smette di fare. E' particolarmente adatto ai bambini grazie alla sua giocosità, e detesta rimanere solo se non per brevi periodi di tempo. Solitamente non ama la compagnia di altri gatti e tollera meglio la presenza di un cane. Essendo stato selezionato appositamente per la vita d' appartamento, è molto ingenuo e non ha un grande istinto di sopravvivenza, per questo non dovrebbe mai uscire. ALIMENTAZIONE: è di moderato appetito per il fatto che, non essendo molto attivo, brucia poche calorie. Preferisce una dieta a base di carne, piuttosto che di pesce. Inoltre è bene integrare con verdure. CURA E SALUTE: è buona norma spazzolarlo di tanto in tanto su tutto il corpo con un panno morbido o una leggera spazzola di crine per mantenere il pelo lucido. Soffre molto il freddo, e basta poco per farlo ammalare, anche gravemente. Inoltre è molto sensibile di stomaco, quindi attenzione a dargli poche quantità di cibo alla volta.
BRAMBLE
STORIA: di origine statunitense, il bramble ( la razza prende il nome dal suo fondatore Gary Bramblett e dal breve sottobosco che si trova in ambienti naturali – “bramble = rovo, pruno” - ) deriva dall' incrocio tra il bengala ed il peterbald. Sono state secondariamente utilizzate altre razze nel processo di allevamento del bramble per la produzione di più linee genetiche, ma oggi le caratteristiche desiderate della razza sono ben stabilite. E' riconosciuto dal REFR. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia grande ( 6-9 kg ). La vita media è di 15 anni. Presenta una corporatura robusta e molto muscolosa, dall' aspetto forte e agile, non tarchiata e sicuramente più pesante rispetto a quella di un gatto orientale. Il corpo è lungo. La testa è abbastanza cuneiforme, con un naso dal profilo quasi romano e un mento molto fermo. Il muso è rotondo, quasi largo quanto lungo e proporzionato al resto della testa. I baffi sono lunghi, ispidi e talvolta rotti. Ha orecchie grandi e proporzionate, posizionate in alto sulla testa. Gli occhi sono grandi e quasi a mandorla, ben distanziati, verdi o gialli. Le zampe sono muscolose e forti con piedi grandi, dita e nocche prominenti. La coda è moderatamente lunga, abbastanza spessa alla base e si assottiglia gradualmente fino ad un' estremità appuntita. Il mantello è corto, simile al tatto a quello di un cane “ wire haired fox terrier”, accettato in tutti i modelli ( anche se il più popolare è quello con macchie a rosetta ) e colori. CARATTERE: il bramble ha una personalità molto forte ma molto orientata verso le persone. Conserva gli istinti naturali del bengala, è coraggioso e si comporta in maniera molto simile ad un cane. Può essere addestrato al guinzaglio senza il minimo sforzo, ama l' acqua ed è molto sicuro di sé. Non è aggressivo e molto legato alla famiglia, anche se sceglie un solo padrone all' interno di essa, padrone a cui si affeziona moltissimo.
E' amichevole con gli sconosciuti. E' maggiormente adatto alla vita all' esterno, in modo anche da dargli la possibilità di esprimere appieno al sua natura di esperto cacciatore. ALIMENTAZIONE: non ha particolari esigenze alimentari. In ogni caso, essendo il bramble un gatto molto attivo, una dieta ricca e varia è l' ideale. CURA E SALUTE: il mantello non ha bisogno di molte cure, basta una spazzolata a settimana. Essendo il bramble una razza in parte selvatica, non è soggetto a malattie genetiche ma anzi è molto resistente e rustico in fatto di salute.
BRAZILIAN SHORTHAIR
STORIA: di origine brasiliana, è il primo gatto di questo Paese a ricevere il riconoscimento internazionale. Si è sviluppato a partire da un gatto randagio, così come lo sono stati l' american shorthair, l' europeo e l'american keuda. Nel 1500 d.C. , quando i portoghesi arrivarono in Brasile per la prima volta, portarono con loro felini discendenti dal gatto selvatico iberico, per proteggere gli alimenti dai roditori. Da questi poi discese il brazilian shorthair. La razza si sviluppò poi senza regole o cure particolari, fino a quando, nel 1980 un ingegnere di origini brasiliane, Paulo Samuel Ruschi, allevatore di gatti attualmente residente a New York, iniziò a stabilire delle regole per questa razza, dopo aver studiato gli aspetti genetici e morfologici di gatti in parchi, giardini e strade di diverse città del Brasile. Notò che il Paese aveva gatti unici con lo stesso aspetto e le stesse caratteristiche, quelle del brazilian shorthair. Nel 1998 la WCF, la più grande nel mondo ( di cui Ruschi è il fondatore e presidente ) riconobbe il brazilian shorthair. Nonostante questa razza abbia ottenuto successo in molti paesi del mondo, oggigiorno esistono pochi allevatori nel suo paese natale. Gli Stati Uniti attualmente hanno la più alta percentuale di allevamenti di brazilian shorthair. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 4-6 kg ). La vita media è di 13 anni. Soffre il freddo. Si distingue dall' american shorthair per l' aspetto elegante e raffinato. Ha il corpo muscoloso che sembra più lungo che alto. La testa è leggermente più lunga che larga con contorni arrotondati ( le femmine la hanno leggermente più piccola ). Gli zigomi sono alti e di profilo è visibile una leggera curva dalla linea della fronte alla punta del naso. Il mento è forte. Le orecchie sono di medie dimensioni, larghe alla base e con punte arrotondate. Gli occhi sono a mandorla, grandi ed espressivi, ben distanziati tra loro e con un colore in armonia con quello del pelo. Le zampe sono potenti e muscolose, con piedi arrotondati. La coda, ben proporzionata, è larga alla base e finisce in una punta arrotondata.
Il mantello è molto corto, setoso, lucido e senza sottopelo, con una varietà di colori e disegni. CARATTERE: il brazilian shorthair è agile e vitale e si adatta bene sia alla vita in appartamento che all' esterno. Ama molto il contatto con gli umani ed è molto giocherellone. Invecchiando si calma un po', anche se rimane abbastanza attivo. E' affettuoso e ha un temperamento accomodante. Si lega in particolare ad una sola persona in famiglia ed inoltre è tanto intelligente da potergli insegnare trucchi ed abilità. Soffre la solitudine e va d'accordo con bambini ed altri animali. ALIMENTAZIONE: non ha esigenze particolari in fatto di nutrizione, anche se essendo un gatto molto attivo e muscoloso ha bisogno di una ricca dieta. CURA E SALUTE: il mantello richiede una toelettatura settimanale per rimuovere il pelo morto. E' un gatto rustico, che non soffre di patologie ereditarie particolari. CONSIDERAZIONI VARIE: è adatto a persone affette da allergia ai gatti.
BRITISH LONGHAIR
STORIA: è la versione a pelo lungo del british shorthair. Sembra aver seguito lo stesso percorso storico del lowlander. E' riconosciuto dalla TICA e dalla FIFE. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia medio-grande ( 5-6 kg il maschio, 4-5 kg la femmina ). Di corporatura è massiccio, grande, robusto e muscoloso, descritto come “cobby”. Ha un largo e arrotondato petto, spalle e fianchi robusti, cassa toracica sviluppata, tronco tozzo e tutto della stessa larghezza. La testa è rotonda, piena, con guance paffute ( soprattutto nei maschi ), mento forte e cranio largo. Poggia su un collo massiccio, corto, ben sviluppato. Le orecchie sono piccole, larghe alla base, ben distanziate e leggermente arrotondate in punta. Gli occhi sono grandi, distanziati, rotondi e molto espressivi, dallo sguardo dolce, di molte varietà di colore: rame, giallo oro, verde e blu, arancio ( la maggioranza li ha rame o arancio ). Il colore varia a seconda del mantello e tende a scolorire leggermente con l' età. Ha arti corti, muscolosi e con ossatura da media a pesante, con piedi rotondi e saldi. La coda è corta, spessa, larga alla base e sottile verso la punta leggermente arrotondata, elegante. Il mantello è lungo, morbido, denso e brillante. Sono previsti vari modelli ( tabby, tortoiseshell, bicolour, smoke, tipped, colourpointed ) e colori ( black, white, red, cream, blue, chocolate, lilac, cinnamon, fawn ). CARATTERE: il british longhair è abbastanza calmo ed adattabile. E' sedentario e adatto alla vita in appartamento. E' equilibrato e socievole. Passa ore e ore dormendo ma ama molto anche essere coccolato e accarezzato. In giovane età è molto giocherellone ma si calma avanzando con l'età. Si adatta bene alla convivenza con altri cani e con i bambini.
ALIMENTAZIONE: Il british longhair, a differenza di altri gatti, non è un animale molto schizzinoso dal punto di vista dell’alimentazione, nÊ presenta problemi di peso o di salute che potrebbero indurci ad offrirgli un tipo di dieta particolare, eccetto nel caso in cui sia sterilizzato o tenuto esclusivamente in casa. CURA E SALUTE: come la maggior parte dei gatti a pelo lungo, richiede spazzolate settimanali, usando una spazzola di seta. Durante la muta si deve usare una spazzola o un guanto con denti di gomma per rimuovere i peli morti ed evitare che il gatto, leccandosi, ne ingerisca troppi. Le passate non devono essere troppo energiche per non danneggiare il pelo. E' particolarmente soggetto a problemi renali.
BRITISH SHORTHAIR
STORIA: il british shorthair altro non è che il comune gatto inglese, il quale, grazie all' allevamento, la selezione e le esposizioni feline, si è ”nobilitato” e ha conquistato il suo standard. E' la razza più diffusa nei registri del GCCF del Regno Unito dal 2001, quando ha superato la razza persiana. Si dice che discenda dall' originario gatto nordafricano felis silvestris lybica, e che, quasi 2000 anni fa, quest' ultimo fu portato in Scozia dagli invasori romani, e poi incrociato con i gatti selvatici europei o scozzesi dando origine alla razza. Storicamente si sa che il british shorthair visse allo stato selvatico, quantomeno non fu riconosciuto come razza a sé, sino al XIX secolo. Nel 1871 Harrison Weir, dopo aver selezionato questa razza nella sua varietà blu, la presentò per la prima volta all' esposizione felina al Crystal Palace. Questo gatto fu per lungo tempo confuso ed incrociato con gatti certosini francesi ( anche se le caratteristiche del genotipo di queste due razze è alquanto diversa ). Quindi, dopo l' entusiasmo iniziale, la sua popolarità andò scemando a partire dal 1940, ma dopo la seconda guerra mondiale si cominciò a parlare di allevamento selettivo. Per rinvigorire la razza, venne incrociato con il persiano nell' intento di ritrovare l' ossatura e la struttura originaria. Così la popolarità della razza salì di nuovo. Questi incroci hanno reso il mantello più spesso e folto, mentre la testa e tutto il corpo hanno acquisito delle rotondità che lo hanno distinto molto dal gatto europeo, da sempre considerato il suo cugino di primo grado. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia medio-grande (5-6 kg il maschio, 4-5 kg la femmina, molto più piccola del maschio). La vita media è di 14-20 anni. Di corporatura è massiccio, grande, robusto e muscoloso, descritto come “cobby”. Ha un largo e arrotondato petto, spalle e fianchi robusti, cassa toracica sviluppata, tronco tozzo e tutto della stessa larghezza. La testa è rotonda, piena, con guance paffute ( soprattutto nei maschi ), mento forte e cranio largo. Poggia su un collo massiccio, corto, ben sviluppato.
Le orecchie sono piccole, larghe alla base, ben distanziate e leggermente arrotondate in punta. Gli occhi sono grandi, distanziati, rotondi e molto espressivi, dallo sguardo dolce, di molte varietà di colore: rame, giallo oro, verde e blu, arancio ( la maggioranza li ha rame o arancio ). Il colore varia a seconda del mantello e tende a scolorire leggermente con l' età. Ha arti corti, muscolosi e con ossatura da media a pesante, con piedi rotondi e saldi. La coda è corta, folta, larga alla base e sottile verso la punta leggermente arrotondata. Ha un pelo corto, vaporoso e foltissimo che lo rende simile ad un peluche ( definito “crisp” ) e sofficissimo al tatto. Non si appiattisce sul corpo dell' animale ma tende a restare sempre sollevato, grazie al denso sottopelo. Il colore tipico è il blu ( fino ad alcuni anni fa questo gatto veniva chiamato anche “british blue” ), ma c'è una grande varietà di colori e varianti dette “pattern accepted” riconosciute da molti enti ed associazioni. Il british shorthair può essere monocolore ( più diffuso ) o presentare un mantello con più colori. Questi possono essere così schematizzati: -tra gli unicolori, il blu: è il colore più conosciuto. Il british blue ha mantello grigio/blu e, come gli altri unicolori, non deve presentare marcature tabby -nero, bianco, rosso, crema, chocolate (marrone come il cioccolato al latte), lilac (grigio rosato), cinnamon e fawn -black tortie (squama di tartaruga nera), blue tortie (squama blu o blu-crema), chocolate tortie (squama cioccolato), lilac tortie (squama lilla), cinnamon tortie (squama cannella), fawn tortie (squama daino) -smoke -tabby: blotched, mackerel, spotted -silver tabby: blotched, mackerel, spotted -red tabby: blotched, mackerel, spotted -tutti i colori con il bianco: arlecchino, bicolore, vanno a seconda della prevalenza della parte colorata o di quella bianca
-colourpoint: seal, chocolate, lilac, blue, red, tabby, silver, golden, tortie, bicolore, cinnamon, fawn -tipped o chinchilla (cincillà) o silver shaded (ombreggiato) in tutte le varietà di colore dal nero al rosso, al tortie (con occhi verdi smeraldo bordati di nero) -golden shell o golden shaded: con un affascinante aspetto dorato (con occhi verdi) CARATTERE: il british shorthair è una razza dal carattere molto particolare. Ha un carattere stabile che lo rende molto adatto per la vita d' appartamento. Non si lascia andare a crisi nevrasteniche, non alza la voce, non graffia e non morde per rabbia o paura. Non esige molte attenzioni, quindi può stare anche qualche ora da solo, poiché ha una tandenza molto spiccata a giocare, anche in solitudine. Ma, nonostante la propensione al gioco, non è iperattivo, ma molto tranquillo e dorme anche molte ore al giorno. Inoltre non ha stimoli distruttivi e generalmente non ha bisogno di altri animali da compagnia, anche se non ha problemi a convivere con altri gatti, anche di altre razze, con temperamento simile al suo. Ama molto essere coccolato ( anche se alcuni esemplari sembrano non essere interessati e la maggior parte non ama molto essere preso in braccio- se succede recalcitra e se ne va per conto suo ) e non è una razza particolarmente rumorosa, anche se i miagolii non mancano, soprattutto durante il gioco o mentre chiede del cibo. Gli piace seguire i padroni da una stanza all' altra e può imparare piccoli accorgimenti spontaneamente. E' dominante, indipendente e molto fiero, con un gran senso della dignità personale. Infatti gli piace sempre avere sotto controllo ciò che succede nella famiglia, sistemandosi spesso su piani rialzati ( come tavoli o sedie ) per avere una migliore panoramica dell' ambiente che gli sta intorno. E' più legato ai padroni che alla casa ( a differenza di altre razze che si legano maggiormente al territorio ) e si adatta bene a cambiamenti e viaggi: anzi, il cambio di ambiente è un' occasione per esplorare nuovi orizzonti, essendo molto curioso.
E' molto paziente con i bambini e con i cani. Ha un istinto da cacciatore che in campagna si rivela con roditori, lucertole ed uccelli e che in appartamento sfoga con insetti di ogni tipo. Infine, la sua robustezza gli permette di affrontare qualsiasi situazione con la massima calma. ALIMENTAZIONE: non ha particolari esigenze alimentari, apprezza in egual misura la carne ed il pesce. Può essere comunque soggetto ad obesità, soprattutto se sterilizzato o tenuto al chiuso. CURA E SALUTE: non richiede cure e attenzioni particolari. In ogni caso il mantello compatto e denso deve essere spazzolato con una certa frequenza, soprattutto durante il periodo della muta. E' molto sensibile a malattie genetiche a carico del DNA, dovute soprattutto ad accoppiamenti sbagliati. Inoltre è particolarmente soggetto, oltre che a patologie ereditarie, a quelle a carico del sistema osseo, come la displasia dell' anca. CONSIDERAZIONI VARIE: la femmina si può riprodurre intorno ai 10 mesi di vita, ma è opportuno aspettare fino al secondo calore ( 15-18 mesi ) prima di farla accoppiare.
BURMESE
STORIA: discende dal sacro di Birmania , precisamente da Wong Mau, una gatta che nel 1930 venne importata negli Stati Uniti dal dr. Thompson. Iscritta all' esposizione di San Francisco, la micia non ebbe un grande successo. Il dottore non si arrese e la fece incrociare con un siamese, e poi con tre dei suoi figli. Nacquero tre diversi tipi di gattini: un pointed, uno marrone scuro dalle punte minimamente colorate ( il primo vero burmese ) e infine uno con il mantello scuro, con punte ancora più scure, come la madre. Il burmese venne riconosciuto dal CFA nel 1936 e nel 1954 nacque in Inghilterra il “Burmese Cat Club“. Nel 1960 venne riconosciuto anche negli Stati Uniti, è ora ben affermato in gran parte d' Europa e il suo successo ha raggiunto anche l' Australia e la Nuova Zelanda. Il suo nome è relazionato con “Burma” che in inglese identifica quella che noi italiani chiamiamo “Birmania”, Paese da cui proviene, viste le origini materne. CARATTERISTICHE FISICHE: le varietà americana ed inglese differiscono sensibilmente l' una dall' altra, anche se la selezione di oggi tende il più possibile ad avvicinare gli aspetti più distanti tra loro. Il burmese è di taglia medio-piccola ( 5 kg il maschio, 3 kg la femmina ), molto agile e forte. La vita media è di 18 anni. Ha un corpo con un buon sviluppo muscolare ( più “allungato” nella linea inglese ). Ha la testa corta e tonda ( più affinata nella linea americana ) armoniosa e dai lineamenti dolci e delicati, con un collo robusto. Le orecchie sono aperte alla base, con punta arrotondata e gli occhi sono rotondi, di un colore intenso e brillante, solitamente di color oro. Ha le zampe di ossatura media e ben proporzionata al corpo, piedi rotondi, con una coda di lunghezza media. Il mantello è fine e lucido, molto aderente al corpo ( si suppone quindi la mancanza di sottopelo ). Il burmese americano è maggiormente di colore marrone scuro e quello europeo può avere vari colori tra cui il rosso, il blu ed il marrone.
I colori sono: -zibellino: il più diffuso; il colore è molto intenso, bruno, caldo e scuro -blu: blu-grigio, con riflessi color stagno -chocolate: calda tonalità color cioccolato al latte -lilac: grigio pallido e delicato, con riflesso leggermente rosato -rosso: rosso-arancio intenso, color albicocca -crema: tenue tonalità color crema pastello -squama zibellino: bruno, caldo ed intenso, miscelato o a chiazze con il rosso, proprio come il carapace delle tartarughe da cui prende il nome -blu-crema: comprende tonalità tenue del blu e del crema, miscelate o a chiazze -squama chocolate: calda tonalità color cioccolato al latte, con l' aggiunta di rosso, ,miscelate o a chiazze -squama lilac: tenue tonalità lilac e crema pallido, miscelate o a chiazze CARATTERE: è attivo, socievole e tranquillo. Si affeziona molto alle persone, soprattutto i bambini, e ha bisogno di essere lodato, di ricevere attenzioni e soprattutto di giocare quotidianamente. Inoltre è molto curioso e ama viaggiare a patto che possa osservare ciò che accade attorno a lui. Ha grande capacità di adattamento, perciò vive bene sia in città che in campagna. Si adatta quindi molto bene alla vita in appartamento, purchè sia fornito di un terrazzo con piante verdi. ALIMENTAZIONE: la dieta non va variata molto, per non rischiare di debilitare l' animale con alimenti nuovi a cui potrebbe reagire con problemi di intolleranza alimentare. Per la dieta casalinga è bene integrare la carne ( soprattutto bianca ) o il pesce con alimenti quali legumi ( come i piselli ) e poco riso. Per aiutare il suo intestino a volte un po' pigro si può dare dello yogurt ricco di fermenti lattici.
CURA E SALUTE: il manto va sempre pulito accarezzandolo con un panno di flanella o un guanto leggermente inumidito di acqua e aceto. Va bene, in aggiunta, anche una spazzola dai denti sottili, corti e morbidi. Il burmese non è soggetto a particolari malattie. CONSIDERAZIONI VARIE: la femmina avverte il primo calore a 8 mesi, ed è una madre affettuosa e molto premurosa. I piccoli, quando nascono, hanno un manto color caffè latte ( una caratteristica più unica che rara di questo felino ) che si scurisce crescendo.
BURMILLA
STORIA: è il risultato dell' incrocio tra il burmese e il persiano chinchillà, avvenuto nel 1981 in Gran Bretagna ( da qui l' origine del nome, una fusione dei nomi dei suoi genitori ). Due anni dopo la nascita dei primi esemplari, la razza ottenne il riconoscimento ufficiale da parte della “Cat Association of Britain”, durante la presentazione di alcuni esemplari alla mostra. Nel 1984 venne fondato il “Burmilla Cat Club” in Inghilterra ( anno in cui sono stati prodotti gli standard ). Nel 1990 venne riconosciuto anche dalla FIFE. Il burmilla di oggi ha una morfologia ben definita, ma l'avvio del programma di selezione ha richiesto molto impegno, e perciò questo gatto, pur essendo soprattutto diffuso in Danimarca ed in Inghilterrà, è molto raro. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 2,5-6,5 kg ). La vita media è di 15-20 anni. Ha una muscolatura ben sviluppata, con corpo muscoloso e petto largo. Ha la testa cuneiforme, muso con guance arrotondate, tartufo nasale color terracotta, orecchie aperte alla base e arrotondate verso la punta, inclinate in avanti. Gli occhi sono espressivi, ben aperti e un po' obliqui, con un colore che va dal verde al giallo-verde. Gli arti sono muscolosi, dall' ossatura sottile, con piedi rotondi. La coda è sottile all' estremità. Il mantello è corto, con tessitura densa e fitta, morbido e appiattito sul corpo, quasi senza sottopelo, ma ha una leggera ruvidezza sulle punte. Alla base il pelo è “tipped” con effetto grigio-argentato o dorato e striature su zampe, coda e muso. All' estremità può avere diversi colori ( cream, red, lilac... ). Quindi sono: -argentato/shaded -brown tipped -black shaded -lilac -chocolate -light chocolate tipped
CARATTERE: è un gatto equilibrato che ha saputo ben amalgamare l' intelligenza e la vivacità del burmese con la paciosa raffinatezza del persiano chinchilla. E' quindi sia attivo come il burmese che fine e sofisticato come il persiano chinchillà. Ha un carattere tranquillo, ma con personalità abbastanza spiccata. E' simpatico e giocherellone, affettuoso con padroni ed estranei. Quando si ritiene trascurato sa come attirare l' attenzione e farsi “ascoltare”” nel vero senso della parola, in maniera molto fastidiosa. Vive bene in appartamento. ALIMENTAZIONE: l' alimentazione predilige solitamente cibi confezionati. I gattini, dopo essere stati svezzati, devono mangiare ancora cibi leggeri, e bere un po' di latte scremato ( non vaccino ) ogni tanto, per non disturbare il loro stomaco delicato. In vecchiaia è necessario bandire ogni latticino e dare molte fibre. CURA E SALUTE: il suo pelo, essendo corto, non richiede particolari cure, quindi basta una spazzolata una volta a settimana. E' un gatto resistente che non soffre di particolari malattie, ma comunque soggetto alla formazione di calcoli renali, viste le sue origini persiane.
CALIFORNIA SPANGLED
STORIA: il california spangled, originario degli Stati Uniti ( precisamente della California, da cui prende il nome insieme a “spangled” che significa “ornato, disseminato, costellato”, probabilmente dovuto al fatto di essere dotato di numerose macchie che lo rendono bello ed elegante ) è una razza che è stata allevata per assomigliare a felini maculati come l' ocelot ed il leopardo. Fu allevato a partire dagli anni settanta come una razza rara e costosa ( 800-2500 $ ). Anche se la popolarità di altre due razze maculate, l' ocicat ed il bengala, ha oscurato il suo sviluppo. Ispirandosi alla morte per bracconaggio di un leopardo, l' antropologo Louis Leakey, motivato da Paul Arnold Casey Jr. , sceneggiatore di Hollywood, drammaturgo ed autore, decise di allevare un piccolo felino simile al leopardo per sottolineare quanto fosse importante la conservazione di questo grosso felino. Il california spangled è il frutto di vari incroci, ma non di felini selvatici, piuttosto di razze come abissini, american shorthair, british shorthair, manx, siamesi, persiani...e anche non di razza, che comunque presentano caratteristiche ricercate. Con l'obiettivo di ottenere un gatto dalle fattezze fisiche simili a quelle del leopardo ma dal temperamento docile. La nuova razza fu presentata nel 1986 con un grande lancio pubblicitario ed attualmente viene allevata da un ristretto numero di estimatori. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia medio-grande ( 4-8 kg ). La vita media è di 13-15 anni. Il corpo è lungo, snello e muscoloso, con un' andatura dinoccolata ed elastica che ricorda quella del leopardo. Il petto è molto sviluppato. La testa è media, con guance robuste, muso pieno e mento ben sviluppato. Ha zigomi evidenti e grandi baffi. Le orecchie sono arrotondate ed alte sul cranio. Gli occhi sono a mandorla, di un colore che va dal sabbia al giallo-grigiastro ( blu nella varietà “snow leopard” ). Gli arti sono lunghi e flessi, con piedi di dimesioni medie e dita ben sviluppate.
La coda è di lunghezza media, con diametro costante e punta arrotondata. Il mantello è corto, morbido, ben aderente al corpo su dorso e fianchi, più lungo sul ventre e sulla coda. E' naturalmente maculato, con macchie ben definite, in netto contrasto con il colore di fondo. Esse possono essere rotonde, triangolari, ovali o quadrate. Il california spangled è selezionato nei colori: nero, argento, antracite, bronzo, oro, marrone, blu, rosso, bianco. La varietà detta “snow leopard” si può presentare nelle varie colorazioni ma ha sempre gli occhi blu. CARATTERE: è affettuoso, socievole, curioso, attivo, vivace e molto devoto al proprietario. E' molto predisposto al contatto visivo ed ama appollaiarsi su luoghi a livello delle nostre spalle o degli occhi, livelli che possano permettergli di vedere ciò che sta succedendo intorno a lui. E' particolarmente intelligente ed atletico, giocherellone ( ama giocare con il suo padrone e con i bambini ) ed ottimo cacciatore, perciò necessita di spazi ampi in cui potersi sfogare, preferibilmente all' aperto. Si adatta bene alla convivenza con altri gatti e , se abituato fin da piccolo, anche con i cani. ALIMENTAZIONE: non ha bisogno di particolari esigenze, ma è bene comunque alternare tutti i tipi di alimenti, di modo che possa assumere tutti gli elementi nutritivi di cui ha bisogno. Provvedere almeno un paio di volte a settimana piatti a base di pesce con riso. CURA E SALUTE: è necessaria una spazzolata una volta a settimana. Nel periodo della muta rimuovere il pelo morto con un guanto dai denti di gomma. E' particolarmente predisposto a malattie genetiche che colpiscono reni e cuore.
CANADIAN SPHYNX
STORIA: è di origine canadese, nato, come razza, intorno agli anni settanta. Definito come “gatto nudo”, a causa della quasi totale mancanza di pelo, è frutto di una mutazione spontanea ( dovuta al gene recessivo hr, dall' inglese “hairless”=”senza pelo” ) fin dall' era più antica in gattini figli di normali gatti provvisti di pelo in varie parti del mondo. I primi esemplari a cui possiamo risalire sono Nellie e Dick, acquistati da una coppia del Nuovo Messico nel 1902, ultimi di una stirpe di gatti appartenuti ad indiani di un pueblo locale. Fu negli anni trenta, però, che si cominciò ad avere notizie della nascita di ipotrichidi, cioè “senza pelo”. Infatti, nel 1936, a Wilmington, nel North Carolina, in una cucciolata di quattro gattini nacquero due piccoli con la coda senza pelo e una interamente nuda. Nel 1938, invece, un certo professor Letard, a Parigi, citò i gattini nudi di una coppia di siamesi. Ma è a partire dal 1964 che si apre il capitolo ufficiale della storia del canadian sphynx, in Canada, appunto, quando si cominciarono i primi tentativi di allevamento. Grazie al ritrovamento di due esemplari nudi, nati in cucciolate di gatti randagi, che furono accolti in casa per evitare che il freddo invernale li uccidesse. Nel 1978 l' allevatore olandese Hugo Hernandez iniziò a selezionare la razza con l'ausilio di due gattine nude, dirette discendenti dei due trovatelli nudi, di nome Punkie e Paloma, le quali furono le capostipiti della linea europea della razza del canadian sphynx. Nel 1983 si ebbero i riconoscimenti ufficiali, e nel 2001, dopo il consiglio tenutosi ad Albifeira ( Portogallo ), questo gatto venne riconosciuto anche dalla FIFE. Adesso gli sphynx possono essere iscritti al LOI e sono nati così gli allevamenti anche in Italia. Per quanto riguarda le origini del nome, “canadian” è dovuto al luogo dove sono cominciati i primi allevamenti, e “sphynx” è la variante del nome “sphinx” che significa “sfinge”, probabilmente perchè la ricorda.
CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 4-6 kg ), con ossatura minuta e muscoli compatti, sodo e non gracile. La vita media è di 20 anni. Presenta ventre particolarmente bombato ma non obeso, petto ben sviluppato. E' privo di vibrisse e ciglia. La testa è leggermente più lunga che larga, né rotonda né a cuneo, gli zigomi sporgenti, con una quantità di pelo variabile che deve essere presente sulla canna nasale. La testa poggia su un collo di lunghezza media, bombato e muscoloso, arcuato dalle spalle alla base del cranio, robusto specialmente nei maschi. Ha orecchie grandi, larghe alla base ed aperte, leggermente arrotondate all' estremità, piazzate né dritte né basse ai lati della testa, che formano un leggero angolo. Gli occhi sono grandi, molto espressivi, a forma di limone, il cui colore è di solito conforme a quello del mantello ( il colore azzurro è molto ricercato ed apprezzato ). Il naso ha cuscinetti di colore uniforme al mantello. Le zampe sono lunghe, sottili e proporzionate al corpo ( quelle posteriori leggermente più lunghe delle anteriori, che sono ben divaricate ), di ossatura media, solida e con muscoli ben sviluppati, con piedi ovali e dita prominenti, lunghe e sottili ( i polpastrelli sono molto spessi e danno l'impressione che il gatto cammini su dei cuscinetti ad aria. Può esserci presenza di peli ). La coda è sottile, affusolata, di lunghezza proporzionata al corpo, spessa alla base e che si affina verso l'estremità. La “coda da leone” ( con ciuffetti di peli più o meno estesi all' estremità ) è accettata. Il mantello si presenta con la totale assenza di peli, tranne che in alcuni punti, e la pelle è tesa senza rughe, eccezion fatta per la testa.
Si presenta in tre versioni tattili: -pelle denominata Rubber - effetto gomma, con la caratteristica di presentarsi al tatto similare ad un materiale morbido "antiscivolo". -pelle denominata Peach - effetto pesca, si presenta concretamente al tatto con la morbidezza di una pesca. -pelle denominata Wax - effetto cera temperata, al tatto si presenta come fosse cera; rispetto agli altri due tipi di mantelli è più soggetta a secrezione grassa e quindi richiede una maggiore e più frequente detersione. E' accettata qualsiasi colorazione, compreso il tabby ( tigrato ), il pezzato ( colore affiancato da varie pezzature di bianco ), il tortie ( colore a squama di tartaruga ) e il colour point ( colori termici ). Se l' esemplare è monocolore, il ventre e la parte interna delle zampe devono essere chiari. E' rara la colorazione bianca con occhi blu. CARATTERE: è molto allegro, dotato di grande intelligenza, adora qualsiasi tipo di compagnia ed è molto appiccicoso, segue il suo padrone ovunque, lo osserva attentamente e non lo lascia mai. Impara le sue abitudini e non vuole che siano cambiate. Inoltre ha bisogno di continue attenzioni. Infatti soffre molto la solitudine, è affettuoso, coccolone e vuole partecipare ad ogni situazione ed evento che si crea all' interno della famiglia, di cui si sente membro a tutti gli effetti. E' un gatto esclusivamente d' appartamento. ALIMENTAZIONE: il canadian sphynx ha una temperatura corporea che oscilla tra i 38 e i 39 gradi centigradi e per mantenere la temperatura corporea mangia di più e più spesso ( anche a causa di un metabolismo accellerato rispetto alle altre razze ) e deve essere alimentato con un cibo apportante un elevato contenuto proteico, sia umido che secco.
CURA E SALUTE: è un gatto molto sano e robusto a differenza di quello che potrebbe apparire, ma la sua nudità lo rende più suscettibile al freddo. Un luogo adatto per lui è lo stesso in cui anche noi potremo sentirci bene. Il canadian sphynx suda, esattamente come noi, ed è consigliabile tenere pulita la sua pelle con salviette umidificate o, ogni una o due settimane, bagni con sapone a ph neutro. Ama prendere il sole, ma la sua pelle potrebbe scottarsi facilmente ( soprattutto gli esemplari di colore chiaro ), quindi nella stagione estiva è bene proteggerlo con della crema solare ad alta protezione mentre sta appisolato al sole che entra dalle finestre. Le grandi orecchie nude vanno pulite dal cerume spesso, perchè la mancanza di pelo aumenta la formazione ceruminosa, ma bisogna farlo sempre con molta delicatezza, per evitare danni al canale uditivo. Altrettanta attenzione va data all' apparato oculare,che, a causa delle grandi dimensioni e la mancanza di ciglia, è soggetto ad una maggiore lacrimazione, facilmente pulibile con dischetti di cortone imbevuti in soluzione antibatterica e lenitiva reperibile in qualsiasi negozio specializzato. La razza ha inoltre una certa tendenza allo sviluppo di cardiomiopatia ipertrofica, pertanto è sempre necessario che gli incroci vengano effettuati da allevatori esperti per evitare che nascano cucciolate con questo problema, sul quale sono attualmente in corso studi per tentare di comprendere la relazione tra il canadian sphynx e questa malattia. CONSIDERAZIONI VARIE: sviluppa una maturità sessuale molto precoce ( le femmine vanno in calore più spesso rispetto alle altre razze ). La razza è definita in parte “anallergica” , poiché la totale mancanza di pelo non provoca nessuna reazione allergica alle persone sensibili al pelo animale, ma non a chi è allergico alla proteina ( FelD1 ) presente nella saliva, nell' urina e ghiandole sebacee e ormonali dei felini.
CERTOSINO
STORIA: è una razza molto pregiata e una delle più antiche. E' stato importato in Francia dall' Oriente dai Cavalieri Templari nel 1100 circa e sarebbe originario delle regioni montuose della Turchia e dell' Iran. E' risaputo sia una razza naturale, ma non se sia frutto di incroci o mutazioni genetiche. Venne selezionato in Francia nel Settecento e da allora il certosino è sempre stato considerato il gatto nazionale francese. Purtroppo non è stato però considerato un apprezzato animale da compagnia: infatti in questo periodo veniva anche allevato a scopo alimentare. Ma era soprattutto la sua folta pelliccia, molto simile al tatto a quella della lontra, ad essere molto ricercata. E fu proprio nell' ambiente dei pellicciai che al “gatto grigio francese”, come si chiamava allora, venne dato il nome di “certosino”. Sui banchi dei commercianti di tessuti le merci migliori e più pregiate erano la pelle dei “gatti grigi” e una lana che veniva dalla Spagna e che si chiamava “lana di Certosino”: essendo entrambe straordinariamente morbide si finì per identificarle e dal quel momento il termine “certosino” si estese anche a questi gatti. In epoca moderna è stato allevato a partire dagli anni trenta da due signore francesi, le signore Lèger. Iniziarono ad allevare dei gatti blu che erano numerosi in un' isola dell' Atlantico. Pochi anni dopo la loro gatta Mignonne fu dichiarata all' esposizione di Parigi “il più bel gatto certosino del mondo”. Nello stesso periodo si sviluppò un allevamento di gatti blu nella zona del massiccio centrale francese, decisamente più robusti di quelli di origine atlantica. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia medio-grande ( tra i 4 ed i 6 kg, ma il maschio può raggiungere anche i 7-8 kg ed oltre ) e di corporatura massiccia, compatta e robusta, con spalle forti, petto largo e ben sviluppato. Vita media: 13-14 anni. La testa è larga, non rotonda, con orecchie di media grandezza, poco aperte alla base e con punte lievemente arrotondate. Gli occhi sono arrotondati ed aperti, di color arancio, rame o giallo oro. Il corpo è forte e robusto, con ossatura robusta, muscolatura compatta e forte e zampe corte e paffute con piedi rotondi e
dita piccole. La coda è folta, lunga e robusta, spessa alla base per poi assottigliarsi in punta. Il mantello è medio-corto ( formato da due strati: il sottopelo, spesso e fitto, e lo strato superficiale, lucido e folto ) di tessitura densa e un po' lanosa, liscio, soffice e morbido, che al tatto sembra quasi seta. Quindi sopporta bene le basse temperature. I colori sono: grigio, grigio-blu ( può avere sfumature che vanno dal grigio cenere al color ardesia. La tonalità chiara è la più apprezzata ) e grigio chiaro. Lo standard ammette tutte le tonalità, dal grigio-blu a quello scuro. Nel grigio-blu, ai raggi del sole il mantello, per un fenomeno di rifrazione, assume sfumature di colore azzurro-viola. Secondo lo standard, non deve esistere differenza di tonalità tra mantello e sottopelo: il mantello deve apparire uniforme, senza ombreggiature, mentre la presenza di riflessi bruno-rossi, le picchiettature o la presenza di peli bianchi sono considerati dei difetti. CARATTERE: è molto affettuoso, estremamente legato alla famiglia ( e non alla casa, per cui accetta ben volentieri gli spostamenti ) e con una forte personalità, fiero, indipendente, con i nervi saldi e sicuro di sé. E' calmo, tranquillo, equilibrato, rassicurante e per le sue straordinarie doti è adatto a persone sole ed anziane ( ma non ama convivere con chi è facile preda di bruschi sbalzi d' umore o con chi grida inutilmente, ciò lo disturba e lo innervosisce ). Ha modi raffinati ed eleganti. E' molto leale e la sua maturità si dimostra fin dalla tenera età. Inoltre non soffre la solitudine e non tende ad essere territoriale, quindi si relaziona facilmente con altri animali domestici. E' attivo ed estroverso, quindi si concede facilmente ai giochi, ma è lui a scegliere da chi farsi coccolare. Non ama essere comunque preso in braccio o strapazzato inutilmente, poiché è di indole indipendente, seppur tollerante e pacifico. Si affeziona in maniera particolare ad un solo membro della famiglia, di cui cerca sempre il contatto fisico, che accompagna volentieri a passeggio e segue per casa, prestando attenzione a tutto ciò che fa. Per questo viene chiamato anche “gattocane”.
Sa capire quando il suo padrone è disponibile, ha grande intuito e discrezione che lo rendono capace di rendersi indispensabile e di sapere quando muoversi. Il maschio si affeziona più della femmina, che è a sua volta più indomita, attiva ed indipendente, distaccata e riesce a stare sola per diverso tempo. Si adatta bene alla vita d' appartamento, ma deve avere abbastanza spazio a disposizione. Se ha possibilità di uscire di casa si rivela un buon cacciatore. L' espressione del muso è irresistibile: sembra sempre che il gatto stia sorridendo. ALIMENTAZIONE: la sua dieta, se casalinga, deve essere a base di carne integrata con verdure e riso ( apprezza molto anche il pesce ). Si deve però fare attenzione perchè il certosino è davvero un golosone, un buongustaio che non dice di no a nulla. Se non si vuole farlo ingrassare troppo, bisogna dosare il cibo e darglielo ad orario, senza lasciare la ciotola piena a disposizione per tutta la giornata. CURA E SALUTE: il mantello abbastanza corto necessita solo di una spazzolata una volta alla settimana per eliminare il pelo in eccesso. Durante il periodo della muta va fatto ogni giorno con un guanto di gomma. Non ha malattie tipiche della razza, anche se bisogna stare particolarmente attenti e cuore e polmoni. CONSIDERAZIONI VARIE: sia il maschio che la femmina vanno fatti riprodurre intorno all' anno di età. Proprio per la rusticità tipica della razza, il parto avviene in genere in modo assolutamente naturale. Gli occhi dei gattini, dapprima blu, verso i 60 giorni cominceranno a viare di colore e ad assumere un colore nocciola. Sarà solo dopo i sei mesi ( in alcune linee anche dopo l'anno di età ) che si avrà il colore definitivo.
CEYLON
STORIA: è una razza naturale, che ha conservato la propria originaria identità perchè non ha subito pressioni da parte dell' uomo. Infatti che nella stessa natura sia stato trovato spontaneamente e che non abbia subito alcuna manipolazione lo dimostrano gli ultimi gattini nati: paragonando i primi gatti importati e la loro progenie con gli ultimi arrivati non si notano praticamente differenze, tenendo sempre presente che la prima selezione fu fatta sul posto dal dottor Paolo Pellegatta. L'incontro del dottore con questo gatto avvenne nel gennaio del 1984 durante un viaggio nell' Isola di Sri Lanka ( conosciuta ufficialmente come Ceylon fino al 1972, da qui l' origine del nome del gatto ): fu un amore a prima vista al punto che, al ritorno dall' Oriente, portò con sé in Italia i primi soggetti. Nonostante la sua esotica provenienza, il ceylon si adattò alla nuova temperatura, anche se, per rendere meno traumatico l' impatto con il nuovo clima, venne creato, nella nuova casa, un apposito locale che riproduceva condizioni di temperatura ed umidità simili a quelle dello Sri Lanka. Nel maggio del 1984 il ceylon fu presentato ufficialmente all' expo di Erba e venne intrapreso un serio programma di allevamento. Per allargare il patrimonio genetico ed evitare una consaguineità troppo spinta vennero importati altri soggetti con le caratteristiche desiderate: i soggetti presi in considerazione dovevano presentare un mantello color naturale ( poi ribattezzato “manilla” ), con il tiching di fondo ed evidenti striature su zampe, coda, fianchi, muso e collo, con spotted sull' addome e il “cobra” sulla fronte. Di carattere dovevano essere particolarmente mansueti e docili, disposti a farsi coccolare e vezzeggiare. Nell' ottobre del 1988 venne stilato il primo standard e nel gennaio del 1993 il ceylon entrò ufficialmente nel “Libro Origini” della FFI. Nell' ottobre del 1993 ottenne il riconoscimento ufficiale FIAF e WCF come nuova razza.
CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia medio-piccola ( indicativamente sui 3-4 kg, ma può raggiungere anche i 5 kg ). Vita media: 15 anni. E' fenotipicamente molto simile al felino selvatico felis chaus, anche se non è affatto certo che quest' ultimo ne sia l' antenato. Soffre molto il freddo. La testa è caratteristica e molto particolare grazie alle guance arrotondate e agli zigomi sporgenti, con tartufo marrone bordato. La zona delle vibrisse è evidenziata da una scissura alla base che la rende leggermente sporgente in avanti. Le orecchie sono grandi, larghe alla base, posizionate alte sul cranio. Gli occhi sono grandi, con borsa superiore a mandorla e inferiore arrotondata. Possono avere tonalità di colore che vanno dal giallo al verde, con palpebre dal bordo nero e il pelo che ne segue il contorno chiaro. Questa particolarità fa in modo che gli occhi sembrino truccati. Il collo è forte e muscoloso ma non lungo o snello, inoltre viene portato in avanti a mò di cigno. Il corpo è robusto e ha una struttura fine, con zampe della stessa struttura, non lunghe, dai piedi piccoli e arrotondati. La coda è relativamente corta. Come molti gatti orientali il ceylon ha poco o nessun sottopelo, ciò fa in modo che il pelo di protezione e quello intermedio fine e setoso non siano sollevati, anzi siano aderenti al corpo. Essendo una razza spontanea, vengono selezionati ed allevati solo i colori che la natura offre. I colori principali sono: -manilla: tenue color albicocca e sfumatura dal riflesso dorato come base, in contrasto con le bande scure del “ticking” e la punta nera del pelo. -blu: un colore tenue ma decisamente più freddo; la base è beige chiaro e blu acciaio la punta. -rosso: bande arancio e albicocca si alternano tra loro. -crema: bande chiare e scure si alternano per dare un colore dolce e delicato nell' insieme. -squama di tartaruga: quando rosso e nero si ”sposano”. L' effetto è decisamente accattivante, sul ticking nero compaiono macchiette rosse armonicamente disposte che giocano con le righe del muso, del collare, delle zampe e della coda.
-squama di tartaruga diluita: più tenue e delicato, il nero diventa blu e il rosso e il crema si fondono e si mescolano con meravigliosa armonia. -bentota: presenta tigrature sovrapposte sul colore di base albicocca, righe abilmente disegnate sul muso e sul collare, anelli sulle zampe e sulla coda. Inoltre non manca il disegno caratteristico del “cobra” ( così chiamato dai cingalesi ) sulla fronte e tra le orecchie. Il mantello del ceylon presenta una particolare colorazione di fondo chiamata “agouti”. Essa è una parola di origine indiana che sta ad indicare il colore del mantello di alcuni roditori selvatici come la lepre ed il coniglio. In genetica sta ad indicare che ogni singolo pelo non è di un unico colore ma è diviso in bande di colore in cui chiaro e scuro si alternano: la parte più chiara è alla base vicino alla cute, quella più scura sulla punta del pelo e questo conferisce al mantello il tipico aspetto ticchettato. Più il pelo è attraversato dall' alternanza di bande chiare e scure più è bello ed apprezzato. CARATTERE: il ceylon è un gatto buono, dolce ed estremamente disponibile non solo nei confronti dei componenti della famiglia ma anche con gli estranei e con i propri simili. E' molto paziente e sempre pronto a giocare, in particolare con i bambini. Inoltre, la sua docilità lo rende un compagno ideale per persone sole ed anziane. Vive attivamente all' interno della famiglia. ALIMENTAZIONE: ha un ottimo appetito e nessuna preferenza, purchè le razioni siano abbondanti e frequenti, vista la vita attiva e la robustezza del gatto. Se si sceglie un'alimentazione casalinga, scegliere carni bianche, riso e verdure. A differenza di altre razze, il ceylon non attraversa fasi di riduzione dell' appetito, salvo naturalmente casi particolari di malattia.
CURA E SALUTE: nonostante il ceylon provenga da un paese con clima caldo e umido, si adatta perfettamente alle nostre temperature ed è un gatto sano e robusto il cui allevamento non presenta particolari problemi, anche se in genere si ammala di patologie che sono ereditarie. Il suo mantello necessita solo di qualche rara spazzolata lisciando il pelo con una pelle di daino inumidita. CONSIDERAZIONI VARIE: generalmente maschi e femmine raggiungono la maturità sessuale prima dell' anno. Durante l'estro sia maschi che femmine non sono molto rumorosi. Le femmine hanno un istinto materno molto sviluppato, essendo molto attente e premurose con i piccoli.
CHANTILLY-TIFFANY
STORIA: conosciuto anche come “foreign longhair”, è di origine statunitense e frutto dell' incrocio tra il tiffany ed il burmese. E' infatti distinto dal tiffany, di origine britannica. Si pensava estinto fino al 1967, quando ricomparvero due esemplari in vendita durante una vendita immobiliare. Thomas ( un anno ) e Shirley ( sei mesi ), color “chocolate” con gli occhi dorati , furono acquistati da Jennie Robinson di New York. Probabilmente avevano gli stessi genitori, anche se naturalemnte non erano compagni di nidiata. La prima cucciolata di Shirley nacque nei primi mesi del 1969. Erano sei gattini, tutti simili e color cioccolato. Ciò sorprese la Robinson ed il suo veterinario. Ella intraprese poi un programma di allevamento con lo scopo di enfatizzare queste caratteristiche. Nei primi anni settanta l' ACA registrò Thomas, Shirley e la loro progenie come “foreign longhair”. Gli allevatori ipotizzarono in primo luogo che questi gatti potessero essere discendenti del burmese. Tuttavia, la prima cucciolata di Shirley presentava un pelo scuro non “pointed” e senza cuscinetti delle zampe rosate, il contrario dei tratti che caratterizzano il burmese. Alcuni gattini della sig. ra Robinson furono venduti ad un' allevatrice della Florida, Sigyn Lund, che assunse il programma di allevamento. Il pubblico inizialmente pensava che questi gattini color cioccolato discendessero dai suoi burmesi, finchè la loro origine newyorkese non venne pubblicizzata. Il nome della razza venne cambiato da “foreign longhair” in “chantilly-tiffany” ( probabilmente per distinguerla dal “tiffany” da cui discende, mantenendo la nomea di eleganza e classe ). L' ACA fece cadere il riconoscimento della razza perchè molto rara e di conseguenza tutti i rappresentati di questa non vennero più registrati, quindi essa continua ad essere pubblicizzata come “burmese”.
CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia medio-grande ( 3-4,5 kg ). La vita media è di 14-16 anni. Presenta una corporatura “semi-foreign”, di media ossatura e muscolatura. La testa forma un ampio cuneo modificato con curve dolci. La lunghezza del naso è media ed il muso è forte, largo, breve e dolcemente squadrato, con baffi evidenti. Le orecchie sono larghe alla base e di medie dimensioni, con le punte arrotondate e inclinate in avanti e verso l' esterno. Gli occhi sono di forma ovale modificata, con uno sguardo espressivo, di un colore che tende ad essere di un giallo molto luminoso e chiaro in giovane età e che diventa sempre più dorato con l'avanzare degli anni. Le zampe sono lunghe con piedi piccoli e rotondi. La coda è lunga e folta. Il mantello è semilungo, setoso, morbido e liscio, senza sottopelo. E' accettata una gamma di colori, tra cui il chocolate, il blue, il cinnamon, il lilac e il fawn. I modelli accettati sono: solid, mackerel, ticked, spotted tabby. I colori sono ricchi e pieni. CARATTERE: lo chantilly-tiffany è leale, affettuoso ma non impegnativo. Non è placido come il persiano e nemmeno attivo come i gatti orientali, ma lo si può definire di carattere moderato. Solitamente si lega ad una persona in particolare, con cui comunica con la sua caratteristica voce trillante. Segue costantemente il suo padrone e risponde bene al suono del suo nome. Può soffrire molto la solitudine. Si integra bene con bambini ed altri animali domestici. E' dolce e cordiale, ma riservato con gli estranei. ALIMENTAZIONE: essendo soggetto a vari problemi digestivi, è consigliabile evitare un' alimentazione con alto contenuto di mais.
CURA E SALUTE: a causa della tendenza dello chantilly-tiffany a strappare il proprio pelo, è necessario provvedere ad una spazzolatura ogni due giorni, per evitare la formazione di chiazze di calvizie e di accumulo di pelo nell' apparato digerente. Non sembra soffrire di particolari malattie genetiche. CONSIDERAZIONI VARIE: lo chantilly-tiffany matura lentamente e di solito completa il suo sviluppo solo all' età di due anni.
CHEETOH
STORIA: il cheetoh (il nome assomiglia a “cheetah”=ghepardo) è il risultato dell' incrocio tra il bengala e l' ocicat. Esso è stato sviluppato da Carol Drymon di Wind Haven Exotics nel 2001. Le prime cucciolate arrivarono nel 2003. Successivamente altri allevatori qualificati in tutti gli Stati membri sono stati invitati a partecipare al programma di allevamento “Cheetoh”. L' obiettivo del programma di allevamento era quello di creare un gatto dall' aspetto selvaggio ma dal carattere docile e gentile. Il cheetoh è riconosciuto dalla United Feline Organization ( UFO ) e dalla TICA. E' membro dell' “International Cheetoh Breeders Association”. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia grande ( 7-10 kg il maschio, 7 kg la femmina ). Vita media: 15-20 anni. Ha il lignaggio del gatto leopardo asiatico ( il genitore selvatico del bengala ) ed è molto muscoloso, atletico, elegante e agile. Ha inoltre una camminata tipica dell' ocicat e dei gatti della giungla selvaggia ma non dei gatti domestici. La testa è leggermente più cesellata di quella del bengala e le orecchie sono più prominenti di quelle dello stesso. Gli occhi sono grandi, tondi o leggermente a mandorla, di qualsiasi colore. Le zampe sono lunghe e muscolose ( quelle posteriori leggermente più lunghe di quelle anteriori ) con piedi di media grandezza ed ovali. La coda è lunga, proporzionata al corpo ed affusolata. Il mantello è molto corto e spesso, lucido, brillante, morbido, vellutato e naturalmente maculato. E' abbastanza simile alla pelliccia del gatti della giungla. I colori sono: -black/brown spotted sienna: include variazioni di acetosa, bruno, oro, rufus caldo e mogano. Il fondo è terra rossastra chiara con marcature nere, marroni o marroni chiare. Il naso è rosso mattone scuro. Il colore degli occhi può essere in bronzo o oro, rame, verde, marrone o nocciola. I cuscinetti delle zampe e la punta della coda sono di colore nero.
-black/brown spotted gold: Il fondo è marrone chiaro o molto chiaro con riflessi argentati. Vi è anche un misto di bianco, nero e sfumature di grigio. Le macchie o rosette sono color marrone zibellino o nero. Gli occhi sono bronzo, oro, rame, verde, marrone, nocciola. Il naso è rosso mattone scuro. I cuscinetti delle zampe e la punta della coda sono di colore nero. -black smoke spotted: il fondo è grigio cupo con un misto di bianco, nero e sfumature di grigio. Le macchie o rosette sono nere o marroni. Gli occhi sono bronzo o oro, rame, verde, marrone o nocciola. Il naso è color rosso delineato con il nero. I cuscinetti delle zampe e la punta della coda sono di colore nero. -black spotted silver: il fondo è argento scintillante con intense macchie nere. Il naso è color rosso delineato con il nero. Il colore degli occhi è bronzo o oro, rame, verde, marrone o nocciola. I cuscinetti delle zampe e la punta della coda sono di colore nero. -lynx pointed/gold spotted snow: il fondo è neve con leggera ombreggiatura grigia sul dorso. Le estremità possono essere di varie tonalità di colore ( cuoio o grigio chiaro ). Le macchie sono dorate o color cuoio. Gli occhi sono di un blu profondo e brillante. Il naso è nero con una leggera colorazione rossastra al centro. I cuscinetti delle zampe e la punta della coda sono di colore nero. CARATTERE: pur avendo un aspetto selvaggio, è estremamente socievole, amorevole, docile e gentile, mai distaccato e senza alcuna tendenza ad essere aggressivo. I maschi presentano caratteristiche materne verso i gattini ed i gatti più giovani, senza essere ostili o antagonisti, come nell' ocicat. E' molto adatto a vivere con i bambini.
ALIMENTAZIONE: oltre al cibo secco è bene somministrare al cheetoh carne fresca come il ventriglio di pollo e manzo stufato. Essendo di costituzione robusta ha bisogno di una dieta ricca e varia. CURA E SALUTE: il mantello molto corto non ha bisogno di cure particolari, è necessaria una toelettatura settimanale con un guanto o un panno di camoscio/daino per togliere i peli morti. Il cheetoh non sembra soffrire di patologie genetiche particolari.
COLORPOINT SHORTHAIR
STORIA: è un cugino stretto del siamese. Esistono comunque due correnti di pensiero a riguardo: coloro che pensano che, poiché questi gatti sono “pointed” come i siamesi, allora sono siamesi essi stessi e chi pensa che siano invece un ibridazione del siamese con un'altra razza. In effetti il colorpoint shorthair fu creato inizialmente grazie all' incrocio del siamese con l'american shorthair, la stessa ibridazione che ha creato l' orientale. Questo sforzo di produrre un gatto siamese con colorazioni diverse dalle tradizionali quattro iniziò in Inghilterra ed in America nel 1940, grazie ad allevatori che utilizzarono incroci tra siamesi, abissini e gatti a pelo corto di colore rosso, oltre naturalmente l' american shorthair. Ma inizialmente si sperimentarono insuccessi e fallimenti e nello sforzo di ottenere determinati colori, la corporatura del siamese era spesso sacrificata. Un ulteriore complicazione fu quella di lavorare con la colorazione rossa perchè essa è legata al sesso. E' riconosciuto solamente dalla CFA. Tutte le altre associazioni lo considerano solo una varietà di colore delle razze siamese e orientale. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 4-5 kg il maschio, meno di 4 kg la femmina ). Vita media: 8-12 anni. Il corpo è lungo ed elegante ma è più muscoloso del siamese. Ha la testa lunga e cuneiforme, con naso lungo e dritto ed orecchie alte e dalla punta arrotondata che sono come una continuazione della testa. Gli occhi sono a mandorla, luminosi e di colore azzurro. Le zampe sono lunghe e sottili con piedi piccoli ed ovali. La coda è lunga e si assottiglia all' estremità. Il mantello è corto, lucido ed aderente al corpo. E' disponibile in una varietà di colori: -point red ( o flame point ) -cream point -cinnamon point -fawn point -seal point
-chocolate point -blue point -lilac point -lynx point ( tabby ) -tortie point -torbie point CARATTERE: il colorpoint shorthair è molto intelligente, giocoso, amichevole. E' estremamente affettuoso ed estroverso, infatti ama molto giocare con le persone. Ama stare al' aperto. E' comunque molto sensibile ed ha un temperamento nervoso, infatti non si adatta bene ai cambiamenti ambientali e agli estranei. Come il siamese, è molto vocale ( emette più di 100 tipi di suoni, in maggior numero rispetto ad altre razze ) ed esige attenzione, sentendo il bisogno della compagnia umana. I maschi sono a volte eccessivamente aggressivi verso altri animali. ALIMENTAZIONE: con il suo corpo lungo e muscoloso, il colorpoint shorthair può ingrassare anche dopo solo un giorno in cui ha ecceduto con il cibo. Inoltre le gambe lunghe e sottili non potrebbero sostenere un corpo grasso. Essendo estremamente attivo, ha bisogno di una dieta con alti valori di proteine ed acidi grassi bilanciati. Non è un amante della carne ( quindi il pesce potrebbe essere una buona alternativa ) e in aggiunta si possono somministrare carote grattugiate, polpa di barbabietola e altri alimenti ricchi in fibre ( il colorpoint shorthair soffre spesso di carenza di queste ) per aiutare il benessere intestinale. CURA E SALUTE: il mantello non ha bisogno di molte cure, basta una spazzolata a settimana con una spazzola o guanto con denti di gomma per rimuovere il pelo morto. E' suscettibile a problemi cardiaci, respiratori, dentali ed oculari.
CORNISH REX
STORIA: è originario della Cornovaglia ( da qui l' aggettivo “Cornish” , che indica la sua provenienza, mentre il suffisso “Rex” deriva da una varietà di coniglio, dallo strano pelo riccio e fuori standard, allevata dal re del Belgio ). Il primo esemplare conosciuto aveva il nome di Kallibunker e nacque il 21 luglio 1950 da una gatta calico di nome Serena, nella fattoria di Nina Ennismore, a Bodmin. Ella rimase strabiliata quando vide, tra i cinque gattini che la sua micia aveva appena partorito, un piccolo completamente riccio e con strane ondulazioni su tutto il mantello, con una testa ovoide e un corpo che era un armonioso intreccio di linee. Decise di tenerlo con sé e solo più tardi si rese conto dell'eccezionalità di questo gatto e dell' importanza della mutazione avvenuta, quindi con l'aiuto di un veterinario e di un genetista intraprese un serio programma di allevamento. Ma ben presto la popolazione felina in casa cominciò a rivelarsi eccessiva e la signora provò a venderli, ma con scarsissimo successo, per cui nel 1956 si trovò costretta a sopprimerne un buon numero, mettendo a serio rischio la sopravvivenza della razza. Così' nel 1960, in Inghilterra, era rimasto un solo esemplare, un maschio di proprietà del signor Stirling Webb, che fu costretto a riprendere l'allevamento e la selezione partendo da un unico soggetto. Dapprima dovette lavorare in consanguineità e poi utilizzò gatti di altre razze, come il siamese, l' orientale ed altre con ossatura leggera, che hanno dato al cornish rex la sua innata eleganza. Questi accoppiamenti, infatti, alleggerirono il modello iniziale, portando, in poco tempo, a un gatto più leggero, più alto e sottile, con coda e muso più lunghi. Il cornish rex fu fatto anche accoppiare con il devon rex, durante la selezione di quest' ultimo ( che ha la medesima caratteristica del pelo riccio ), ma tutti i gattini che nacquero risultarono a pelo liscio, a dimostrazione che le due razze sono frutto di due mutazioni genetiche diverse, Gene I per il cornish rex e Gene II per il devon rex.
CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( intorno ai 3-4 kg ). La vita media è di 10-12 anni. La testa è più lunga che larga, cuneiforme, con mento forte e vibrisse e sopracciglia arricciate. Ha orecchie grandi, coniche, larghe alla base, portate alte, arrotondate al' estremità, coperte da pelo sottile. Inoltre sono abbastanza grandi rispetto alla testa, che presenta un profilo romano. Gli occhi sono medi o grandi, di forma ovale, leggermente obliqui, con colore intenso e brillante e conforme al mantello ( verdi, gialli o blu ). La testa poggia su un collo di lunghezza media ma sottile e muscoloso. Il corpo è lungo, sottile, la gabbia toracica piena e profonda, schiena inarcata, anche arrotondate e proporzionate al corpo, ossatura sottile ma muscolatura da corridore, con coda molto lunga e sottile, coperta da pelo arricciato. Presenta zampe lunghe e diritte, dall' ossatura sottile e muscolatura compatta, con piedi piccoli ed ovali. Il mantello è corto, fine, soffice, setoso e denso, a onde regolari e parallele, oltre che riccio e senza sottopelo. Sono ammesse tutte le colorazioni e disegni del mantello, compresa quella tipo siamese ( questa varietà viene chiamata Si-Rex, nel quale gli occhi sono esclusivamente di colore blu ). Sono molto diffusi il nero e il blu, senza macchie bianche e tigratura. Abbastanza diffusi anche il “tortie” e i mantelli con predominanza di bianco, oltre che smoke, silver, squama, tabby, bicolore e arlecchino. CARATTERE: è molto affettuoso, estroverso, simpatico, vivace ed un ottimo acrobata. Molto attivo, animato da inesauribile energia, è spiritoso e divertente, un gatto “pagliaccio” come amano definirlo i suoi fans. E' intelligente e curioso. Ama vivere con la gente, anche con gli estranei, ed ha bisogno di molto contatto fisico con il suo padrone, da cui dipende totalmente. Brioso e giocherellone, non è per nulla aggressivo, perciò è adatto a vivere con bambini ed anziani, oltre che con altri gatti e i cani, grazie al carattere tranquillo ed equilibrato.
Non ama essere lasciato solo in casa. Si adatta bene a vivere in appartamento e ha una voce dai toni abbastanza alti, soprattutto durante il periodo del calore. ALIMENTAZIONE: il cornish rex ha la temperatura interna più alta, quindi per soddisfare le maggiori necessità metaboliche mangia in continuazione, anche se nel contempo sa regolarsi. Nel caso di una dieta a base di cibi freschi, bisogna integrare con sali minerali e vitamine. CURA E SALUTE: il pelo non è particolarmente soggetto a muta e richiede pochissime cure: basta spazzolarlo una volta a settimana con una spazzola morbida e pettinarlo saltuariamente con un pettine a denti fitti. Inoltre, una passata con una pelle di camoscio o di daino inumidita lo rende particolarmente lucido e ondulato, rimuove i peli morti e valorizza i riccioli naturali. D' inverno è bene sistemare la sua cuccia nei pressi di un termosifone ( vista anche la sua abitudine a stare qui a riscaldarsi ), meglio ancora se con qualche coperta. Solitamente non è predisposto a malattie particolari, a parte l' alopecia. CONSIDERAZIONI VARIE: la femmina ha il suo primo calore intorno ai 7 mesi, ma in genere è opportuno attendere l' anno prima di farla riprodurre.
CYMRIC
STORIA: è originario del Canada ( anche se nato nell' Isola di Man ) e considerato da alcuni registri come una variante a pelo semilungo del manx, piuttosto che una razza a parte. Infatti, fatta eccezione per la lunghezza del pelo, le due razze sono identiche e i loro gattini possono apparire nella stessa cucciolata. Il nome del cymric deriva da Cymru, nome dato dal popolo indigeno al Galles, seppure la razza non è associata a questa nazione. Il nome è stato probabilmente dato nel tentativo di fornire un nome celtico a questo gatto. Il cymric è anche chiamato “longhhair manx” o un nome similare. La linea di sangue dei Manx è nata nell' Isola di Man, anche se il Canada sostiene di aver sviluppato la variante a pelo semilungo. Sembrerebbe che il tratto della mancanza di coda dei Manx ( ed in ultima analisi del cymric ) sia iniziato come una mutazione tra la popolazione di gatti domestici dell' Isola di Man: dato l'ambiente chiuso dell' isola e il piccolo pool genetico, il gene dominante della mancanza di coda e del pelo semilungo è stato trasmesso con facilità da una generazione all' altra. Questo però comportò il fatto che questi gattini a pelo semilungo vennero considerati come “mutanti” e rifiutati dagli allevatori. Poi, nel 1960, gattini simili nacquero in Canada e si cominciò ad allevarli. Questo fu l' inizio della crescità di popolarità del cymric. Ci vollero anni prima che venisse riconosciuto come razza a sé stante dalle associazioni feline. Il manx fu riconosciuto nel 1920, ma il cymric non cominciò a guadagnare popolarità fino alla metà degli anni settanta. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia medio-grande ( peso compreso tra i 7 e i 13 kg ). Vita media: 13-15 anni. E' muscoloso e compatto, con struttura ossea robusta, corpo tarchiato e aspetto insolitamente tondeggiante. Il torace è largo, la groppa è più alta delle spalle, i fianchi sono più larghi che in ogni altra razza, aumentando l'apparenza compatta.
La testa è di medie dimensioni, rotonda, leggermente più lunga che larga, con muso forte e guance prominenti, fronte moderatamente arrotondata, mento forte e robusto. La testa è situata su un collo corto e spesso. Gli occhi sono rotondi e grandi, leggermente obliqui, in armonia con il colore del mantello. Le orecchie sono di media grandezza, leggermente arrotondate, ben distanziate e rivolte verso l'esterno. Ha arti robusti ( zampe anteriori più corte di quelle posteriori ) con piedi rotondi e proporzionati. Il mantello è semilungo, soffice per la presenza del pelo di copertura più lungo e dello spesso sottopelo. Il pelo si allunga gradualmente dalla testa alla groppa. Sono ammessi tutti i colori, tranne il chocolate, il lilac, il colourpoint e uno di questi con il bianco. Alcuni colori sono: -bianco -black -blu -red -cream -bicolor -tabby -tabby con bianco -chinchillà -silver shaded -tabby e smoke -tricolor -tortie Nel cymric sono contemplati quattro diversi tipi di coda, ed esso è denominato in maniera diversa a seconda del tipo: -”rumpy”: la coda è completamente assente, con una fossetta alla base della colonna vertebrale dove questa dovrebbe essere. -”rumpy-riser”: è presente un breve moncone di coda costituito da una a tre vertebre collegate alla colonna vertebrale. -”stumpy”: è presente un breve moncone di coda, fino a circa un terzo della lunghezza normale.
-”longy” o “fully tailed”: la coda è lunga o lunga quasi quanto un normale gatto. Il “longhair dell' Isola di Man” è un cymric completamente provvisto di coda, che ha le caratteristiche della sua razza ma senza l' espressione del gene che determina la mancanza di coda dei Manx. Attualmente è riconosciuto come razza distinta solo dalla Nuova Zelanda Cat Fancy ( NZCF ). I colori sono quelli accettabili solamente per il british shorthair, e il pelo è quello caratteristico del cymric. In altri registri internazionali, tali gatti con la coda sono designati come “tailed cymric” o “tailed manx longhair” e non sono da esposizione. CARATTERE: il cymric ha un temperamento mediamente attivo e reattivo, non si spaventa facilmente, è giocherellone, intelligente, socievole, molto affettuoso e si adatta senza problemi alle novità. Accetta di buon grado la presenza di ospiti ed altri animali ( compresi i cani ), è ben adatto alla vita in appartamento, anche se non rifiuta una visita al giardino di casa. E' molto fedele ai propri padroni e ama passare del tempo con loro, anche se non è troppo esigente in fatto di attenzioni. Come il manx, è affascinato dall'acqua. Inoltre è un ottimo saltatore e gli si possono insegnare dei giochi. ALIMENTAZIONE: non dà particolari problemi dal punto di vista alimentare in quanto non è né eccessivamente schizzinoso né ha particolari problemi di digestione. In caso di alimentazione casalinga si possono somministrare carne ( sia bianca che rossa ), pesce, riso, formaggi magri, verdure e uova.
CURA E SALUTE: essendo il pelo semilungo, ha bisogno di frequenti spazzolate con una spazzola o un pettine, almeno due volte a settimana. Può essere pettinato anche da bagnato. Il pelo non si infeltrisce ed è facile da toelettare. La razza è soggetta a particolare debolezza degli arti posteriori, portando il gatto a non camminare correttamente e a non rimanere nella stazione quadrupedale. Ciò conferisce problemi di evacuazione delle feci. Per evitare l' insorgere di gravi malattie i cymric non dovrebbero essere mai accoppiati tra loro. Le femmine producono cucciolate di pochi soggetti, proprio a causa del gene che provoca la mancanza della coda. Questo fattore è un gene semi-letale, cioè i gattini omozigoti, che hanno ereditato da entrambi i genitori il gene mutato, muoiono in grembo alla madre all' inizio dello sviluppo fetale e vengono riassorbiti nel grembo materno. I piccoli che rimangono in vita sono quelli che ereditano solo un gene della mancanza della coda ( quello mutato ), mentre l'altro gene della coppia è quello della coda normale. Questi gattini sopravvissuti possono contrarre la “Sindrome di Manx”, che causa spina bifida, lacune nelle vertebre, vertebre fuse e disfunzioni intestinali e della vescica. Inoltre un modo di saltare come i conigli può essere notato a causa della deformità della colonna vertebrale. Solitamente questa sindrome si presenta nei primi sei mesi di vita. In ogni caso non colpisce tutti i cymric con una colonna vertebrale breve.
CYPRUS
STORIA: il cyprus ( parente stretto del cyprus aphrodite ) endemico delle regioni montuose e fredde e delle più calde aree costiere ( anche città, come Limassol , Nicosia , Paphos e Larnaca ) dell' isola di Cipro, sembra discenda dai gatti dell' Egitto o della Palestina portati a Cipro da St. Helen con lo scopo di liberare l' isola da serpenti e parassiti. Sembra inoltre, da una ricerca condotta da J.D. Vigne, che il più antico esempio di gatto domestico si trovi a Cipro: nel 2004 gli archeologi che lavoravano presso il sito neolitico di Shillourokambos scoprirono resti accuratamente interrati di un gatto, accanto a resti umani e manufatti decorativi. Lo scheletro di questo gatto precede raffigurazioni egizie di gatti da 4000 anni o più. Il cyprus è collegato con il monastero bizantino chiamato “St. Nicholas of the Cats” che fu fondato nel IV secolo d.C. Sembra che questi gatti liberassero il monastero dai serpenti velenosi che lo avevano infestato. Oggi la popolazione dei gatti che abitano il monastero è diminuita e molti esemplari si sono inselvatichiti. Non è riconosciuto come razza formale dalle maggiori associazioni feline e allevamenti. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia medio-grande ( circa 7 kg ). La vita media è di 15 anni. Ha corporatura forte e grande e una lunga schiena. La testa è triangolare, con muso lungo e rettilineo e mento forte. Le orecchie sono di dimensioni medio-grandi, larghe alla base e leggermente arrotondate in punta. Gli occhi sono a forma di oliva e possono essere di qualsiasi colore. Le zampe sono lunghe ( quelle posteriori più di quelle anteriori ) e di ossatura robusta, con piedi di medie dimensioni ed ovali. La coda è medio-lunga e folta. Il mantello è corto e folto, in grado di proteggerlo durante gli inverni freddi ( oltretutto si adatta a ogni tipo di clima ). Sono ammessi tutti i colori tranne: chocolate, lilac, cinnamon, fawn, pointed e visone.
CARATTERE: il cyprus è estremamente amorevole, socievole e adora stare ore in braccio al proprio padrone. Ha un temperamento calmo ed è moderatamente loquace. E' adatto a vivere insieme ai bambini. E' però allo stesso tempo energico ed atletico. ALIMENTAZIONE: essendo di corporatura energico, ha bisogno di una dieta ricca e varia.
robusta
CURA E SALUTE: è sufficiente una spazzolata a settimana. Non sembra soffrire di particolari malattie genetiche.
ed
CYPRUS APHRODITE
STORIA: è parente stretto del cyprus, ed insieme a questo, l' unica altra razza endemica dell' Isola di Cipro, in particolare delle regioni montuose e, a differenza del cyprus, la sua presenza sulle coste è scarsa, forse a causa della temperatura più calda che questo gatto farebbe fatica a sopportare. E' riconosciuto dalla CFA. Il suo nome sembrerebbe essere dedicato ad Aphrodite, dea greca dell' amore e della bellezza, a causa dell' aspetto elegante e piacevole di questo gatto. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia grande ( 7-9 kg ). la vita media è di 12-14 anni. Presenta una corporatura forte, elegante, non “cobby”, con una lunga schiena e spalle muscolose. La testa, che poggia su un collo lungo, è a forma di un lungo triangolo, con un mento forte. Le orecchie sono di dimensioni da medie a grandi, larghe alla base, dalla forma di un' aperta “V” con uno spazio leggermente arrotondato tra di esse. Gli occhi sono a forma di oliva, di qualsiasi colore. Le zampe sono lunghe ( quelle posteriori leggermente più lunghe delle anteriori ) con piedi proporzionati. La coda è da media a lunga e proporzionata alla lunghezza del corpo, vaporosa. Il mantello è semilungo, dalla consistenza lanosa o di soffice cotone, con sottopelo in inverno e più corto in estate, senza sottopelo. Tutti i colori sono accettati, tranne: chocolate, lilac, cinnamon, fawn, pointed colours, mink. I colori solidi devono essere senza il bianco. CARATTERE: il cyprus aphrodite è calmo, adatto alla vita in appartamento. E' estremamente amabile, socievole, amante della compagnia dei padroni. Ama molto essere spazzolato. ALIMENTAZIONE: non ha particolari esigenze nutrizionali. CURA E SALUTE: il mantello non richiede cure particolari. Il cyprus aphrodite non sembra essere soggetto a patologie legate alla razza.
DEVON REX
STORIA: nasce nel 1960 in Cornovaglia per una mutazione spontanea: un gatto di sesso maschile, dall' insolito pelame riccio, un randagio che sostava nei pressi della casa della signora Cox, a Buckfastleigh, nel Devonshire, in Inghiliterra ( da qui l' origine del nome del devon rex, in cui “rex” è sempre riferito alla varietà di un coniglio dallo strano pelo riccio ), si accoppiò con la gatta della stessa signora Cox. Da questa unione nacquero dei gattini, tra cui uno solo con pelliccia riccioluta come quella del padre, con il muso da folletto e due orecchie grandi come quelle di un pipistrello, che fu chiamato Kirlee. Sapendo dell' esistenza dei vicini cornish rex, la donna si mise in contatto con l' allevatore Stirling Webb, a cui cedette Kirlee, e con cui si cominciò un programma d' allevamento che però diede risultati deludenti: accoppiando devon rex e cornish rex, infatti, si ottennero solo gattini dal pelo normale ( dopo ben nove femmine di cornish rex ingravidate e 29 gattini ). Ciò significava che i geni responsabili della mutazione del pelo del devon rex e del cornish rex erano allo stesso tempo diversi e recessivi,oltre che collocati in posizioni diverse sul cromosoma: il mantello corto ed ondulato del devon rex è dato dal gene “re” che interessa tutti e tre i tipi di pelo: guardia, sottopelo, dominante ( il pelo di guardia di questo è fragile, ad esempio, infatti non si presenta con onde regolari come nel cornish rex ma con aspetto più disordinato ), ma modificati ed arricciati al punto che ne risulta una pelliccia corta, di tessitura fine ed ondulata. I programmi di allevamento dei due gatti proseguirono in modo separato e le due razze vennero riconosciute nel 1967. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia medio-piccola ( 3,5 kg la femmina e 4 kg il maschio ). La vita media è di 15 anni. Ha un corpo minuto e di lunghezza media, ma solido, possente e muscoloso, leggermente cilindrico, con torace molto ampio e ben arrotondato. La testa è piuttosto piccola, d'aspetto cuneiforme, molto angolosa, zigomi sporgenti, naso corto, cranio piatto, mento forte, muso largo e corto, baffi e sopracciglia ricce.
Le orecchie, tipiche e caratteristiche della razza, sono molto grandi, molto larghe alla base, arrotondate in punta, posizionate molto basse e ricoperte in punta con pelo sottile tipo lince. Gli occhi sono grandi, ovali, ben distanziati, leggermente obliqui verso il bordo esterno, espressivi, di colore conforme a quello del mantello. La testa poggia su un collo di lunghezza media, sottile, leggermente arcuato, che stacchi bene la testa dalle spalle. Le zampe sono abbastanza lunghe, con ossatura fine o media, muscolatura potente, sottili con piedi piccoli ed ovali. Le zampe posteriori sono nettamente più lunghe di quelle anteriori. La coda è lunga, sottile, che si assottiglia, ben ricoperta di pelo corto ed ondulato. Il mantello è corto e fine, arricciato, ondulato con o senza peli di guardia, un po' arruffato come quello di un barboncino o una pecora, sempre uniforme su tutto il corpo. Sono accettati tutti i colori e diverse distribuzioni sul mantello. Oltre alle tinte solide, sono particolarmente apprezzati i mantelli con il bianco, gli smoke, i silver, le squame, i tabby e l' affascinante “Si-Rex” ( a motivo siamese, con gli occhi azzurri ). CARATTERE: è un gatto molto tranquillo, curioso e goffo, adatto a padroni gentili, possessivo con chi gli vive intorno. E' molto affettuoso e ama giocare con le persone, essendo molto vivace ed estroverso. E' inoltre decisamente casalingo ed abitudinario. Adatto quindi alla vita d' appartamento e alla convivenza con i suoi simili e con i bambini. Il devon rex è un gatto “diverso”, che ha perso un po' della propria felinità, umano-dipendente e per questo ricercatissimo. Si addice a chi passa molto tempo in casa o a chi può procurargli un compagno felino. E' atletico come il cornish rex ma un po' meno agile ed acrobata. ALIMENTAZIONE: nella scelta del cibo secco, assicurarsi di scegliere un prodotto povero di magnesio, integrando la carne con riso e verdure nel caso di alimentazione casalinga. ll devon rex ha la temperatura interna più alta, quindi per soddisfare le maggiori necessità metaboliche mangia in continuazione, anche ogni tre ore, ma nel contempo sa regolarsi.
CURA E SALUTE: il pelo va pulito almeno una volta a settimana con un panno umido. Non ha quasi praticamente muta. Assicurarsi inoltre di fargli disporre di luoghi caldi e confortevoli, vista la sua particolare sensibilità al freddo. Bisogna porre molta attenzione al pelo, che essendo molto delicato, può cadere ed essere quindi affetto da alopecia. CONSIDERAZIONI VARIE: le femmine sono in grado di avere piccoli sin dai sette mesi di età, ma è consigliabile aspettare l'anno di vita, con accoppiamenti che devono essere di gatti della stessa razza. Sono madri attente e premurose, che difficilmente dimostrano gelosia sia nei confronti degli umani che degli altri gatti, anzi addirittura non disdegnano di allattare in compagnia. I piccoli sono molto precoci, a 7-8 giorni aprono gli occhi, ma potrebbe capitare benissimo anche a due giorni. Nascono nudi, e fino a tre mesi di età non hanno molto pelo. Esso si infoltisce intorno all' anno di vita.
DON SPHYNX
STORIA: sempre più conosciuto al giorno d' oggi come “donskoy”, o “gatto nudo russo”, è originario della Russia. Nel 1987, una gatta dalla pelliccia molto rada e a tratti assente fu trovata a vagare per le strade della Russia tra le strade della cittadina di Rostov sul Don ( dal fiume russo il prefisso del suo nome, e, per il fatto che ricordi una sfinge, è stato chiamato “sphynx ). Questa gatta fu salvata e curata contro ogni tipo di dermatite, ma il problema alla cute persisteva. Dopo una cucciolata di questa micia, chiamata Varya, si scoprì che il problema non era clinico, bensì genetico: Varya e la sua prole infatti manifestavano una sottile peluria che andava perdendosi entro l' anno di vita. Una figlia di Varya, Chita, fu adottata da Irina Nemykina che intraprese un programma di allevamento accoppiandola con gatti di “strada”: si scoprì che il gene dei don sphynx non era lo stesso dei canadian sphynx, di tipo recessivo, ma invece dominante. Si intraprese così un lungo cammino di selezione a partire dagli anni novanta, che portò anche alla nascita della razza peterbald ( incrocio tra siamese e don sphynx ). CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 4-6 kg ), e la vita media è probabilmente di 13-15 anni. Il corpo è forte e muscoloso, con ossatura possente e petto e schiena molto prestanti. La testa è mediamente più lunga che larga, con zigomi ben definiti, che poggia su un collo di media lunghezza, molto forte e possente. Le orecchie sono abbastanza grandi e con punte arrotondate, posizionate alte sullla testa; gli occhi sono di media grandezza, a forma di mandorla e posizionati obliqui sul muso ( di solito gialli, verdi o azzurri ). Le zampe sono di media lunghezza e muscolose, con piedi tondi e lunghi ( cosiddetti “piedi a scimmia“ ). La coda è larga alla base e si assottiglia man mano. E' possibile la nudità completa, sebbene può essere coperto di una leggera peluria fino ai due anni di età. Sono accettate rimanenze di pelo su naso, coda, zampe ed orecchie. E' ammessa ogni colorazione, compreso il “point” (occhi azzurri).
CARATTERE: è estremamente dolce ed affettuoso ed il suo carattere assomiglia molto a quello del canadian sphynx. E' inoltre estremamente devoto al proprio padrone, per cui passa la gran parte del tempo giocando e seguendo le orme di chi sta in casa. E' quindi molto allegro e curioso, oltre il fatto che possiede una sensibilità particolare per quanto riguarda gli acciacchi umani. E' molto intelligente e adora essere parte integrante della famiglia, dormire con gli umani, avere un costante contatto fisico con loro e non stare mai da solo. ALIMENTAZIONE: il don sphynx ama variare i sapori, e in caso di alimentazione casalinga sono ammessi vari sapori ( pollo, pollo e riso, manzo, vitello, anatra, pesce... ). E' importante lasciare sempre a disposizione acqua fresca, in quanto questo gatto deve bere frequentemente per evitare problemi di disidratazione. CURA E SALUTE: come tutti i gatti nudi il don sphynx ha bisogno di regolare pulizia della pelle, che tende a non trattenere le secrezioni di unto che negli altri gatti si depositano sulla stessa. Questo gatto ha un tipo di pelle più “forte” al tatto di quella del canadian sphynx e a volte ha un leggero odore di sudore, perciò è importante lavarlo abbastanza spesso. Pur essendo nudo non è particolarmente fragile, si adatta ad ogni temperatura purchè non vi siano particolari sbalci termici. Non sembra sia soggetto a particolari patologie, ma, come in ogni razza senza pelo, bisogna fare attenzione alla luce solare diretta che potrebbe portare alla formazione di vescicole e quindi di tumori della pelle.
DOSSOW
STORIA: il dossow ( chiamato anche “hem-sphy” ) di origine americana, è il risultato dell' incrocio tra il peterbald, il don sphynx, l' american polydactil ed il savannah, creato nella speranza di dar vita ad un gatto ipoallergenico, dall' aspetto esotico ma allo stesso tempo selvaggio. L' origine del nome non è chiara, potrebbe comunque far pensare ad una località tedesca che porta questo nome. E' riconosciuto dal REFR. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia medio-grande ( 5-9 kg ). La vita media è di 15 anni. Presenta una corporatura robusta, solida e pesante, elegante allo stesso tempo. La testa è ampia e arrotondata, con una forte mandibola e guance larghe. Il muso è quadrato, con una leggera curva tra gli occhi. Le orecchie sono grandi, leggermente arrotondate, posizionate in alto. Gli occhi sono ovali, di qualsiasi colore, dall' espressione assonnata. Le zampe sono lunghe, con piedi che possono essere polidattili e dita molto lunghe. La coda è lunga e leggermente appuntita. Il mantello può essere corto, lungo oppure assente. Gli esemplari con il pelo possono averlo riccio ( preferibile ) o dritto ( raro ). E' “tabby spotted” in tutte le colorazioni. CARATTERE: è molto attivo, affettuoso, dal temperamento molto simile a quello di un cane. E' molto intelligente e dinamico. E' socievole anche con gli estranei e con gli altri animali domestici. ALIMENTAZIONE: il dossow ama molto mangiare e necessita di una dieta ricca di fibre e proteine per mantenersi sano ed attivo. Gli esemplari senza pelo hanno bisogno di mangiare spesso e molto per mantenere la giusta temperatura corporea.
CURA E SALUTE: la cura del mantello/pelle varia a seconda della tipologia ( considerare che il pelo, quando presente, è preferibilmente riccio e vanno applicate le attenzioni del caso ). Il dossow non sembra soffrire di particolri patologie legate alla razza.
DRAGON LI
STORIA: chiamato anche “chinese li hua”, “china li hua”, “li hua”, “li hua mau”, “li hua mao”, “li mao”, è una razza proveniente dal nascente folklore cinese e dalla cultura dinastica. Sembra discenda dal gatto di montagna cinese ( felis silvestris bieti ). Questa teoria è comunque ancora controversa ma non scientificamente confutata, quindi è comunque ampiamente accettata. Sebbene “li hua mao” è il nome più diffuso in Cina per identificare questa razza, il nome “dragon li”( come “chinese li hua” ) è utilizzato a livello internazionale per riflettere la natura simbolica della Cina relativa al mitico dragone cinese da cui la razza ha preso il nome. E' riconosciuto dalla CFA e dalla CAA. La sua presenza è molto rara al di fuori della Cina. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 4-6 kg ). La vita media è di 13-16 anni. Ha una struttura corporea forte robusta e ben proporzionata che ricorda la sua natura selvaggia. La testa è rotonda con orecchie di medie dimensioni arrotondate alle punte e inclinate ai lati della testa. Gli occhi sono grandi ed a mandorla, luminescenti e di colore giallo o verde. Le zampe sono muscolose con piedi larghi e rotondi. La coda è di media lunghezza, con anelli neri e la punta nera. Il mantello è corto, morbido, privo di sottopelo, tabby e di color bruno-dorato. CARATTERE: il dragon li è apprezzato per la sua grande intelligenza, lealtà ed indipendenza, oltre che alla incredibile consapevolezza dell' ambiente circostante. Ama giocare, correre e gli piace essere al centro dell' attenzione ed è molto adattabile. E' molto socievole e ama interagire con le persone, anche con gli estranei. Non è un animale affettuoso e non è adatto ai bambini. Piuttosto ama molto la compagnia dei cani, che considera come la sua famiglia. Non è molto loquace.
ALIMENTAZIONE: il dragon li è pignolo riguardo alla qualità del cibo. Se alimentato in maniera casalinga, l' ideale è pesce fresco con riso e verdure. Essendo una razza robusta e attiva, ha bisogno di mangiare molto e bene. CURA E SALUTE: è necessaria una spazzolata settimanale. Generalmente gode di buona salute, ma può essere soggetto a problemi dovuti a parassiti intestinali, del tratto urinario e degli occhi.
DWELF
STORIA: il dwelf ( il nome deriva dalla fusione di “dwarf”=nano ed “elf”, creatura mitica caratterizzata dalle orecchie arricciate ) è attualmente una razza in fase di sviluppo, frutto dell' incrocio tra il munchkin, il canadian sphynx e l'american curl ( potrebbe essere impiegato anche il bambino ). CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia piccola ( 3 kg ). La vita media è di 8-12 anni. Ha una corporatura piccola, tarchiata e muscolosa, di breve lunghezza. La muscolatura e l' ossatura sono medie. L' addome è tondo. La testa è un cuneo modificato, leggermente più lunga che larga e poggia su un collo corto e ben muscoloso. Il cranio è leggermente arrotondato con una fronte piatta. Il muso è corto e forte. Il profilo presenta una leggera curvatura. Gli zigomi sono prominenti e i baffi distinti. Vi è presenza di rughe su fronte e guance. Le orecchie sono larghe alla base, moderatamente grandi e dritte, posizionate in alto e inclinate verso i lati della testa. Le punte sono arricciate, arrotondate e flessibili, caratterizzate da assenza di peluria all' interno ma con leggera peluria ai lati. Gli occhi sono a forma di mandorla, molto espressivi, leggermente inclinati, generalmente azzurri. Le zampe sono brevi, di ossatura media, di muscolatura pesante. Quelle posteriori possono essere leggermente più lunghe di quelle anteriori, che a loro volta possono essere leggermente incurvate. I piedi sono grandi e ovali con nocche prominenti. I cuscinetti delle zampe sono spessi. La coda è lunga, snella e flessibile, che si assottiglia verso una punta aguzza. E' possibile la presenza di leggera peluria. Il corpo del dwelf ha l'apparenza di essere glabro, ma può essere ricoperto da una leggera e quasi impercettibile peluria sulla canna nasale, la parte posteriore delle orecchie, la coda, i piedi e lo scroto. Può comunque esserci totale assenza di pelo. I baffi e le vibrisse sopra gli occhi possono essere presenti o totalmente assenti. La pelle è camosciata e calda al tatto e le rughe sono presenti su fronte, spalle e gambe. Il colore è rosapelle con possibili macchie nere.
CARATTERE: il dwelf è intelligente, amichevole ed agile ( gli arti corti non compromettono la sua mobilità ). E' sociale e interrattivo con i propri padroni. Non si adatta però facilmente ai nuovi ambienti. E' comunque affettuoso e amorevole con tutti, soprattutto con i bambini, ma ha qualche difficoltà a rapportarsi con i cani. Soffre la solitudine ed è molto giocherellone. ALIMENTAZIONE: il dwelf ha una temperatura corporea che oscilla tra i 38 e i 39 gradi centigradi e per mantenerla mangia di più e più spesso ( anche a causa di un metabolismo accellerato rispetto ad altre razze ) e deve essere alimentato con un cibo apportante un elevato contenuto proteico, sia umido che secco. CURA E SALUTE: il dwelf suda, esattamente come noi, ed è consigliabile tenere pulita la sua pelle con salviette umidificate o, ogni una o due settimane, bagni con sapone a ph neutro. In ogni caso sa prendersi cura molto bene di sé stesso e non richiede tantissime cure. E' particolarmente soggetto a problemi del basso tratto urinario e problemi gastrointestinali. Attenzione al freddo e al sole diretto.
EGEO
STORIA: è originario delle isole Cicladi ( che si trovano nel mar Egeo, da qui il nome del gatto ) in Grecia. Lo sviluppo di questa razza naturale cominciò negli anni novanta da parte di allevatori greci del “Cat Fancy”, ma deve essere ancora riconosciuta dalla maggior parte degli allevatori internazionali. Si ritiene che sia l' unica varietà nativa di gatto della Grecia. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 4-5 kg ) con corpo lungo e magro, ma allo stesso tempo robusto e dotato di forte muscolatura. La vita media è di 18-20 anni. La testa è di medie dimensioni, ampia ma rotonda. Le orecchie hanno una vasta base di appoggio, sono arrotondate, abbastanza alte e coperte di peli. Gli occhi sono a forma di mandorla e il loro colore può essere di una qualsiasi tonalità di verde. Le zampe sono di medie dimensioni e i piedi rotondi. La coda è moderatamente lunga, diritta, senza curvature. Il mantello è corto ma non troppo, senza peli verso il basso, con una moderata increspatura e una folta coda. Fornisce al gatto una buona protezione durante il rigido inverno ed effettua la muta in estate. Il colore è bicolore e tricolore: uno dei colori è sempre il bianco, senza segni di ingiallimento e che occupa tra 1/3 e i 2/3 del corpo. Altri colori, oltre il bianco, possono essere rosso, nero, blu, crema, con o senza tigrature. CARATTERE: è definito impertinente perchè usa la propria intelligenza per ottenere ciò che vuole. E' noto per la sua indipendenza e si lega ad un solo individuo piuttosto che ad un' intera famiglia. E' un gatto dalla forte personalità, intelligente, astuto ed obbediente. Ama i pesci e non è raro vederlo attendere il ritorno dei pescatori delle isole greche dopo le battute di pesca, dove si ciba di pesci che residuano sulla spiaggia e che hanno poco o nessun valore commerciale. E' inoltre un abile predatore e nelle zone rurali è spesso considerato come il metodo di miglior controllo dei parassiti. Si adatta bene alla vita in appartamento.
ALIMENTAZIONE: il cibo di base per un gatto egeo è sicuramente il pesce, graditissimo. CURA E SALUTE: il mantello deve essere spazzolato almeno una volta a settimana. Non soffre di particolari malattie essendo un gatto molto forte e robusto che con uno stile di vita sano può vivere a lungo.
EGYPTIAN MAU
STORIA: è una delle razze di gatto tra le più antiche ad essere state allevate dall' uomo, ritenuto sacro agli Egizi che lo allevavano già nel 2000 a.C. Sembrerebbe un diretto discendente del gatto selvatico nordafricano, adorato dagli Egizi. L' egyptian mau ( “mau” significa “gatto” in egiziano ) di oggi discende da una coppia di gatti regalati nel 1954 dall' ambasciatore italiano risiedente a Il Cairo a una principessa russa in esilio a Roma. Baba, una delle prime gattine nate da questo accoppiamento, venne mostrata nell' esposizione di Roma nel 1955 e suscitò un grande interesse. La principessa nel 1956 si trasferì negli Stati Uniti dove fondò un allevamento chiamato “Fatima”, impegnandosi a selezionare i soggetti più belli e gradevoli. Dopo le prime esposizioni e i primi successi intraprese il lungo cammino verso il riconoscimento ufficiale. Nel 1977 la CFA riconobbe la razza, che venne presentata all' esposizione e, di conseguenza, ci fu un maggior successo oltreoceano. In Italia i primi soggetti vennero importati nel 1990 direttamente dagli Stati Uniti. L' egyptian mau è l' unica razza di gatto domestico a possedere un mantello naturalmente maculato: è considerato un gatto naturale a tutti gli effetti, una delle poche razze in cui la mano dell' uomo non è intervenuta a modificarne le caratteristiche. Non è stato incrociato con altre razze, proprio per conservarne le caratteristiche originali. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 4-5 kg il maschio, 3 kg la femmina ), con un corpo di media dimensione e lunghezza, robusto ma agile, slanciato, elegante. La vita media è di 12 anni. Non sopporta il freddo. La testa è rotonda, con muso arrotondato, la punta del naso in linea con il mento. Le orecchie sono allungate e a punta, medio-grandi. Gli occhi sono a mandorla arrotondata, grandi, brillanti ed espressivi, di un verde chiaro luminoso. Le zampe sono di media lunghezza, con ossatura media e muscolatura solida con piedi piccoli, quasi tondi. La coda, lunga circa 20 cm, larga alla base, diventa sottile all' estremità.
Il mantello è corto, a tessitura fine e setosa, dotato di resistenza elastica, maculato. I colori principali sono: -silver: mantello argentato con disegni nero carbone. Naso rosso mattone e cuscinetti neri. -bronze: mantello marrone scuro con macchie nere. Naso rosso mattone e cuscinetti neri. -smoke: mantello tabby fumè con macchie nere. Naso e cuscinetti neri. -black: mantello nero con macchie nere visibili in controluce (“ghost markings”). Naso e cuscinetti neri. Sono considerate anche queste colorazioni: -silver spotted: mantello argento chiaro con maculatura argentata. -bronze spotted: mantello marrone bronzeo molto caldo con maculatura marrone scuro. -black smoke: mantello grigio carbone con fondo argento senza ticking e maculatura nera. CARATTERE: è un gatto socievole e molto attivo ma poco espansivo. E' affettuoso con il padrone, l' unico a cui si lega, ma non ama stare in braccio. Inoltre è diffidente con gli estranei. Si adatta bene alla vita domestica ma ha comunque bisogno di ampi spazi. E' un ottimo saltatore e tende ad arrampicarsi ovunque. Infatti è amante del gioco oltre che della compagnia, non ama essere lasciato solo troppo a lungo. Solitamente ha un bel miagolio melodioso. Il maschio può avere un carattere più forte ed indipendente rispetto alla femmina. ALIMENTAZIONE: se alimentato con una dieta casalinga, si può dare carne, frattaglie fresche, riso, verdure, alternando con pesce fresco o tonno al naturale e formaggi magri ( ricotta, caprino, mozzarella ). In ogni caso, vista la robusta costituzione fisica, ha bisogno di un buon apporto calorico.
CURA E SALUTE: il mantello va spazzolato una volta a settimana per rimuovere i peli morti. Inoltre la pulizia con pelle di camoscio dà lucentezza al pelo. Essendo un gatto che soffre il freddo e per evitare problemi alle vie respiratorie, va tenuto al caldo d' inverno e soprattutto al riparo da correnti d' aria. E' bene, inoltre, mettere un maglione di lana o un cuscino imbottito nella sua cuccia per mantenere caldo il luogo in cui riposa. Le malattie più frequenti sono quelle genetiche , in quanto il numero di questi gatti è davvero esiguo e molti allevatori, per combattere l' estinzione, fanno l' errore di incrociare tra loro individui consanguinei, rendendoli portatori sani di malattie. CONSIDERAZIONI VARIE: la femmina può riprodursi dai 10-12 mesi di età. I piccoli hanno uno sviluppo lento ( il mantello assume la colorazione definitiva intorno ai 10 mesi ). Maschio e femmina condividono l'allevamento dei gattini; può accadere che certi maschi prendano parte al parto, tagliando ad esempio il cordone ombelicale. Analogamente alcuni prendono parte all' educazione dei piccoli. Inoltre, se l' insegnamento della caccia è un compito riservato alla femmina, quello della toeletta è talvolta lasciato al maschio.
ELF
STORIA: è il risultato dell' incrocio tra il canadian sphynx e l' american curl, creato da Karen Nelson e Kristen Leedom con l'obiettivo di dar vita ad un gatto dall' aspetto glabro e le orecchie arricciate. Il suo nome significa “elfo”, poiché il suo aspetto dato dalle particolari orecchie ricorda proprio quello di questa creatura. E' accettato dalla TICA. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 5-7 kg ). La vita media è di 15 anni. Presenta una corporatura robusta e muscolosa, non delicata, con ossatura media. Il torso è di media lunghezza, con un petto ampio e rotondo e l'addome pieno, come se avesse appena terminato un pasto. La testa è leggermente più lunga che larga, con zigomi prominenti. Il cranio è leggermente arrotondato con una superficie piana di fronte alle orecchie. Baffi e vibrisse sopra gli occhi possono essere presenti, ma sono scarsi e molto brevi. Le orecchie sono grandi, larghe alla base e arricciate all' indietro, con un' angolatura tra i 90 e i 180 gradi. Gli occhi sono a forma di noce, tondi nella parte inferiore e ovali in quella superiore, di un colore chiaro e brillante ( dall' oro al verde ) indipendentemente dal colore del gatto, ma necessariamente blu negli esemplari “pointed”. Le zampe sono di lunghezza media e proporzionate al corpo, robuste e molto muscolose ( quelle posteriori leggermente più lunghe di quelle anteriori, che sono ampiamente impostate ). Nelle femmine l' ossatura delle zampe è più fine. I piedi sono di medie dimensioni, di forma ovale con dita lunghe e sottili, con cuscinetti molto spessi. La coda è snella, flessibile, lunga, proporzionata e che si assottiglia verso la punta. L' elf è glabro. Pochi peli possono apparire su piedi, orecchie, naso, coda e scroto. La pelle può essere camosciata o liscia ed è resistente e rugosa, soprattutto sulla testa. Tutti i colori e modelli sono accettati.
CARATTERE: è intelligente, curioso, amichevole, socievole e molto affettuoso. E' vivace e attivo ma gentile allo stesso tempo. Ama stare al centro dell' attenzione. E' leale e molto legato al proprio padrone, a cui sta sempre vicino. Ama arrampicarsi ed è molto giocherellone. Inoltre è adatto a vivere con altri animali. Soffre la solitudine e non è adatto alla vita fuori casa ma sa adattarsi alle nuove situazioni. ALIMENTAZIONE: per l' elf vale la “regola” riguardo tutti i gatti nudi, cioè ha bisogno di mangiare molto e spesso per mantenere stabile la temperatura corporea. CURA E SALUTE: è necessario rimuovere spesso le secrezioni sebacee ( che comunque sono esigue ) con bagni o spugnature, altrimenti il gatto può diventare appiccicoso al tatto o sviluppare problemi cutanei. E' importante limitare l' esposizione del gatto all' esterno, soprattutto in condizioni climatiche estreme. L' elf non soffre di particolari malattie genetiche legate alla razza.
EUROPEO
STORIA: detto anche “celtico a pelo corto”, secondo alcuni studi sarebbe la razza che più direttamente discende dal gatto selvatico nordafricano felis silvestris lybica. Il gatto europeo, molto probabilmente nato in Svezia/Finlandia, sarebbe stato direttamente selezionato dal gatto comune domestico, il soriano, che rappresenta la stragrande maggioranza dei gatti presenti in Italia e in Europa e che sarebbe frutto dell' incrocio tra il gatto selvatico nordafricano ed il gatto selvatico europeo. Recenti studi si vanno allestendo circa le eventuali parentele e eventuali contiguità evolutive tra il gatto domestico europeo ed il gatto selvatico sardo che risiede nell' area incontaminata del Supramonte, nella Sardegna centrale. Al riconoscimento della razza si giunse dopo un lungo lavoro, iniziato nel 1925 in Inghilterra ad opera del “Gouverning Council of the Cat Fancy”. Sebbene le mire iniziali degli allevatori fossero quelle di creare un registro per il british shorthair, il gatto comune inglese, la discendenza di questo da quello continentale aprì comunque la strada alla varietà “shorthair”, per la quale si campionarono esemplari dei più diversi, tutti di prelevamento domestico, ma tutti incrociati con la popolazione randagia e che ha portato la selezione dell' europeo dal gatto soriano ( vedi Appendice ). Negli anni sessanta gli allevatori del Nord Europa fissarono tipo e standard del gatto europeo. Nel 1982 fu riconosciuto da FIFE. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia medio-grande ( 4-5 kg la femmina, 6 kg il maschio ) con corporatura robusta, forte, petto largo, collo e spalle ben pronunciate, muscolatura ben sviluppata. La vita media è di 12 anni. E' resistente alle fredde temperature. La testa è piuttosto larga, la faccia appena rotonda, più lunga che larga, la fronte ed il cranio leggermente arrotondati, guance ben sviluppate. Presenta un collo ben proporzionato. Le orecchie sono dritte, ben distanziate alla base, di media grandezza, leggermente arrotondate all' estremità e possono avere del pelo che spunta dai padiglioni. Gli occhi sono rotondi, disposti leggermente in obliquo, e possono essere verdi, gialli, arancio e blu, ma anche impari
negli esemplari con il mantello bianco. Lo sguardo è vispo ed intelligente. Ha le zampe forti e solide, di lunghezza media, che si assottigliano verso piedi forti e robusti e di forma arrotondata. La coda è di lunghezza media, ma non sempre e in alcuni gatti è anche all' insù. Piuttosto spessa alla base, si affila gradualmente fino all' estremità arrotondata. Il pelo è corto, fitto, lucido, elastico e ben aderente al corpo ( si suppone quindi che ci sia assenza o scarsità di sottopelo ). Le varietà del mantello sono veramente numerose e lo standard accetta tutte le varietà di colore. Ciò è dovuto al continuo incrocio dei caratteri genetici avvenuto attraverso accoppiamenti poco controllati, soprattutto in passato. I colori sono soprattutto scuri. I più frequenti sono: grigio, bianco o bianco sporco, marrone, arancione scuro, nero. Spesso le femmine hanno il mantello di tre colori diversi, abbinati solitamente con bianco, marrone e arancio. CARATTERE: è molto intelligente, furbo, curioso, giocoso ed ha un forte istinto predatorio. Moderatamente addestrabile dall' uomo, sebbene a prezzo di un notevole impegno e solo in presenza di un rapporto di confidenza molto profondo, l' europeo esprime sporadici episodi di affettuosità ( più marcati nelle femmine, che si affezionano di più all' intera famiglia ), superati da molte più frequenti tensioni ludiche. E' molto sensibile e dimostra con grande chiarezza i propri stati d' animo. Secondo alcuni studiosi, l' europeo è portato a sviluppare una certa personalità in assenza di personalità più forti ( umane o dei simili ) che possano comprimerla, nel qual caso invece si adatta alla posizione subalterna, sebbene non sempre di buon grado. Si adatta facilmente ad ogni ambiente, ma è consigliabile lasciargli libertà di muoversi e girovagare. Secondo alcuni studi, gli esemplari più chiari sarebbero maggiormente dominanti, mentre quelli più scuri maggiormente remissivi.
ALIMENTAZIONE: l' europeo è dotato di un appetito straordinario a causa del suo aspetto robusto e muscoloso. Tuttavia non ama mangiare sempre le stesse cose, per tale motivo è bene diversificare i pasti. CURA E SALUTE: il pelo non necessita di particolari cure: basta spazzolarlo una o due volte a settimana con una spazzola dotata di setole morbide, intensificando le cure durante il periodo della muta con spazzole di gomma. Per lisciare e lucidare il mantello si può usare una pelle di daino inumidita che facilita anche la rimozione dei peli morti. Il gatto europeo non soffre di particolari patologie. CONSIDERAZIONI VARIE: si riproduce con grande frequenza ( 2-3 volte l'anno ). La femmina non necessita di cure particolari e difficilmente presenta dei problemi in gravidanza e durante il parto. Partorisce addirittura dai 4 ai 7 gattini.
EXOTIC SHORTHAIR
STORIA: è un' incrocio tra il persiano e l' american shorthair. Il suo nome deriva proprio dall' origine della sua razza ( “exotic” a causa delle sue origini persiane, e “shorthair” riferito all' american shorthair ). All' inizio degli anni sessanta, negli Stati Uniti, alcuni selezionatori dell' american shorthair cercarono di introdurre nei loro gatti la consistenza, la struttura del pelo del persiano e di migliorare il colore, ottenendo questa razza con il pelo del primo sul corpo più robusto del secondo. Nelle selezioni che seguirono vennero introdotti anche dei blu di russia e dei burmesi. Fu riconosciuto dalla CFA nel 1967. In Europa i primi esemplari comparvero verso gli anni ottanta e la razza è stata accettata dalla FIFE nel 1984. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media (4,5-5 kg ), dal corpo robusto ed elegante. La vita media è di 14 anni. La testa è tonda e grossa, con fronte ampia e rotonda. Gli occhi sono tondi, sporgenti e grandi, di colore intenso e brillante. Le orecchie sono piccole, non aperte alla base e con punte arrotondate, ben distanziate e piazzate basse sul cranio. Il naso è cortissimo ed insieme alle orecchie gli conferisce un' espressione dolce ed intensa. Le zampe sono corte e robuste con ossatura pesante e muscolatura solida e piedi grandi e rotondi. La coda è medio/corta, ma proporzionata al corpo. Il mantello è doppio, folto e soffice, non aderente al corpo. Sono ammessi tutti i colori previsti per il persiano, compresi “pointed” e seppia. CARATTERE: è pigro, dolce e socievole e si affeziona a tutti i membri della famiglia. Inoltre si lega molto alla casa in cui abita. E' tranquillo e poco aggressivo ma ha un forte temperamento. E' molto adatto alla vita in appartamento e non resiste molto all' esterno, ma se esce è un buon cacciatore di topi. E' socievole con gli altri gatti e con altri animali domestici e non ama stare solo. E' leggermente più attivo ed intraprendente del persiano.
E' il gatto ideale per chi ama il carattere di quest' ultimo e la sua tipologia ma non ha il tempo e la pazienza di curare il suo mantello, anche se il fatto di avere il pelo corto non significa non curarlo affatto. E' adatto a tutti: bambini, adulti, anziani. ALIMENTAZIONE: non ha particolari esigenze nutrizionali, ma bisogna fare attenzione perchè questo gatto tende ad ingrassare, a causa in particolare della sua origine persiana. CURA E SALUTE: il pelo va pettinato e spazzolato accuratamente 2-3 volte a settimana e durante la muta tutti i giorni. Inoltre, per la particolare conformazione del naso, gli occhi, oltremodo grandi e sporgenti, hanno una forte tendenza alla lacrimazione e devono essere puliti anche due volte al giorno; il secreto è brunastro e deve essere rimosso con garzine o fazzolettini leggermente imbevuti. Una patologia tipica dell' exotic shorthair è la PKD, la “malattia del rene policistico”, che comporta la formazione di cisti piene di liquido all' interno del rene. Queste cisti impediscono al rene di funzionare correttamente, portando al manifestarsi di una grave insufficienza renale. Esemplari affetti da questa patologia non dovrebbero essere fatti riprodurre. CONSIDERAZIONI VARIE: la femmina deve essere fatta accoppiare dopo l'anno. L' exotic shorthair non è una razza molto prolifica e a volte, a causa delle notevoli dimensioni dei gattini, per la loro struttura forte e pesante e per la testa grossa e rotonda, possono verificarsi problemi durante il parto.
FOLDEX
STORIA: il foldex, di origine canadese, è il risultato dell' incrocio tra lo scottish fold e l'exotic shorthair ( il nome è la fusione di quelli delle due razze ). E' stato sviluppato nella provincia del Quebec a partire dai primi anni novanta. Fonde le caratteristiche fisiche dei due genitori con moderazione, creando un gatto dall' espressione dolce e attenta con orecchie dalla piega altrettanto dolce, con l' obiettivo di produrre una razza di gatto che sembra simile ad un orsacchiotto. Il foldex fece la sua prima apparizione nel 1995 alla “Canadian Cat Association”, nel Quebec, grazie a Betty-Ann Yaxley che espose qui il suo gattino. Le persone furono catturate dal suo sguardo adorabile e molti allevatori decisero di lavorare per allevare e promuovere la razza. Uno di questi allevatori era Jeanne Barrette: grazie al suo lavoro incessante e alla sua perseveranza, il foldex venne accettato come “razza sperimentale” dalla CCA nel novembre 1998. Venne accettato come “nuova razza” nell' agosto 2006 e come “razza campione” nel marzo 2010. Il foldex è riconosciuto solo dalla CCA, anche se ci sono allevamenti anche negli Stati Uniti e in Europa. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 4 kg ). La vita media è di 15 anni. La corporatura è “cobby”, massiccia, con muscolatura ben sviluppata, ossatura medio-grossa. Il petto è ampio, piuttosto basso sulle zampe. In generale il foldex è ben proporzionato. La testa è larga, rotonda e massiccia, con fronte arrotondata. Le guance sono prominenti nella femmina e piene nel maschio. Il muso è corto, le mascelle potenti. Il naso è corto con una leggera curva concava. La testa poggia su un collo corto e potente con un buon tono muscolare. Le orecchie sono piccole con le punte arrotondate. Hanno una singola piega in avanti e verso il basso. Sono distanti tra loro e posizionate basse sulla testa. Gli occhi sono grandi, rotondi, distanti tra loro, spalancati e con un'espressione dolce. Il colore varia a seconda di quello del mantello.
Le zampe sono forti, corte, muscolose e quelle anteriori sono dritte. I piedi sono rotondi e stabili. La coda è di media lungezza e proporzionata al corpo, spessa e flessibile. Il mantello può essere corto o lungo. Quello corto è morbido, setoso, denso, non aderente al corpo. Quello lungo è morbido, lucido, denso e molto staccato dal corpo. Sono accettati tutti i colori e i modelli. CARATTERE: il foldex è attivo, allegro, intelligente e curioso. E' affettuoso e si avvicina agli estranei con facilità. Ama essere accarezzato e coccolato. In generale ha un carattere adorabile e amorevole. E' adatto alla vita in appartamento e va d'accordo con bambini ed altri animali domestici. Ha una personalità molto affascinante. ALIMENTAZIONE: non ha particolari esigenze nutrizionali, ma bisogna fare attenzione alla dieta perchè tende ad ingrassare. Inoltre è bene alternare cibo secco e umido. CURA E SALUTE: il foldex a pelo corto richiede solo una spazzolata settimanale mentre quello a pelo lungo la richiede bisettimanale. E' bene controllare spesso le orecchie per verificare che non ci siano arrossamenti o cattivi odori che potrebbero indicare la presenza di un infezione. Non soffre di patologie genetiche particolari. CONSIDERAZIONI VARIE: far accoppiare due foldex è rischioso per la probabilità che i piccoli possano contrarre qualche deformità ossea. Poichè gli allevatori accoppiano i foldex con gatti dalle orecchie dritte, ci sarà la possibilità che il 50% dei gattini sviluppino le orecchie dritte ( sono chiamati foldex “straight” ). Il foldex può quindi essere incrociato con un foldex “straight”, un exotic shorthair, uno scottish fold ( ma uno dei due genitori deve essere “straight” ). Il foldex ha una sola piega alle orecchie a differenza dello scottish fold che ne ha due o tre.
FOREIGN WHITE
STORIA: chiamato anche “oriental shorthair”, è il risultato di un incrocio tra il siamese e un gatto bianco a pelo corto. Selezionato nel 1977, è originario degli Stati Uniti. L' origine del nome è dovuto sicuramente alle origini siamesi (“foreign”=straniero) e al colore del pelo (“white”=bianco ), quindi “straniero bianco”. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 3-5 kg ) con una vita media di 15-18 anni. Ha il corpo snello e il portamento elegante. La testa è cuneiforme e il muso allungato, con occhi a mandorla ma leggermente obliqui ( generalmente azzurri ) e orecchie molto grandi rispetto alla corporatura, larghe alla base e diagonali ai lati della testa. Esse, come il muso, sono a forma di triangolo equilatero capovolto con gli angoli arrotondati. Le zampe sono lunghe e affusolate ( con piedi ovali ), quelle posteriori più lunghe di quelle anteriori, dando alla corporatura la tipica struttura. La coda è lunga e molto sottile. Il mantello è corto, sottile e setoso, quasi sprovvisto di sottopelo. Il colore è naturalmente bianco candido. CARATTERE: è vivace, molto socievole, dolce ed affettuoso. A differenza di altre razze feline è un gatto molto morboso e a volte prepotente, non si affeziona alla casa bensì al padrone. E' molto vivace ma allo stesso tempo dolce con i bambini. Miagola molto ma lo fa esclusivamente per attirare l' attenzione, perciò è molto adatto agli anziani e alle persone calme. Inoltre non ama essere manipolato dagli estranei ed è insofferente verso qualsiasi obbligo. Se abituato fin da piccolo, è considerato l'unico gatto da compagnia per lunghe passeggiate. Ha sempre bisogno di essere al centro dell'attenzione e non sopporta la solitudine e l' indifferenza. Anzi, questi atteggiamenti lo rendono sofferente. Dotato di grande sensibilità, è in grado di dare, ma anche di ricevere, moltissimo affetto.
ALIMENTAZIONE: non deve essere molto ricca, in quanto questi gatti non hanno una vita molto intensa, né una corporatura molto robusta e muscolosa che quindi fa spendere loro molte energie. Se si opta per un'alimentazione casalinga è importante non far mai mancare pesce, riso bollito e verdure cotte, a volte integrate con i giusti prodotti vitaminici. CURA E SALUTE: il foreign white non ha bisogno di particolari attenzioni. Non va pettinato spesso. Essendo una variante del siamese, condivide con esso le malattie più frequenti, in particolare quelle ereditarie legate agli accoppiamenti tra consanguinei. CONSIDERAZIONI VARIE: la maggior parte dei gatti bianchi a pelo corto sono sordi o hanno altissime possibilità di generare cucciolate di gattini sordi: il foreign white non presenta alcuna caratteristica analoga. Anche la caratteristica degli occhi azzurri è in genere concomitante con la sordità, ma non in questo gatto: in questo caso non sono trasmessi dallo stesso gene che trasmette i problemi inerenti la sordità negli altri gatti o altri tipi di animali domestici.
GATTO DELLE FORESTE NORVEGESI
STORIA: chiamato anche “norvegese delle foreste”, è originario dei paesi scandinavi. La prima data storicamente certa dell' esistenza di questo gatto è il 1599, quando il sacerdote e naturalista danese Peter Clausson Friis, allora residente in Norvegia, divise le linci in tre classi: la lince-lupo, la lince-volpe e la lince-gatto. E fu proprio quest' ultima a essere classificata come “gatto delle foreste norvegesi”, che era appunto considerato una specie di lince, grazie anche alle molte analogie somatiche e comportamentali. Con il tempo, l'allevamento selettivo ha esaltato le caratteristiche morfologiche naturali del gatto e ha voluto ridare alla razza l' originale identità. Ma negli anni trenta, a causa della deruralizzazione dell' ambiente selvaggio, l'addomesticamento portò ad un incrocio con gatti di casa a pelo corto. E dato che il gene del pelo corto è dominante, il tipico manto del norvegese divenne sempre più raro. Inoltre, la selezione, allungando il corpo, la coda ed il muso, lo differenziò dalle razze come il main coon e l'angora turco, con le quali veniva spesso confuso. In ogni caso il gatto norvegese delle foreste venne ufficialmente riconosciuto nella sua patria alla fine degli anni trenta. Allora, però, con la chiusura delle frontiere, e la scelta di sottoporre a quarantena gli animali in entrata ed in uscita dalla Scandinavia, impedirono la divulgazione ed uno scambio di notizie di questi gatti. L' isolamento conseguente portò ad un progressivo impoverimento del patrimonio genetico della razza, che negli anni cinquanta subì un vero e propro tracollo. Anche se, già prima della Seconda Guerra Mondiale, un esemplare era stato presentato in una mostra ad Oslo e dopo la guerra pochi ammiratori continuarono con il piano di preservare la razza, utilizzando i migliori e più adatti esemplari che poterono trovare. Nel settembre 1972 fu creato il primo club di razza che riuscì a promuovere pienamente lo sviluppo e la conoscenza di questo gatto. Nel 1973 una coppia, Pippa e Truls, venne eletta capostipite e fu la prima ad essere iscritta nel “Libro Origini in Norvegia”.
Nel 1974 nacquero i primi gattini e fu avviato il programma di selezione per ottenere il riconoscimento della FIFE. Nel dicembre del 1975 un gruppo di allevatori appassionati si riunì fondando il “circolo dei gatti delle foreste norvegesi” impegnandosi nel recupero della razza che nel 1976 venne ufficialmente riconosciuta dalla FIFE e successivamente da tutte le altre associazioni internazionali. Il programma di allevamento fu difficile per gli anni successivi perchè vi erano così pochi parenti riconosciuti ufficialmente ed un certo numero di incroci tra parenti fu inevitabile. Prima che la nuova razza potesse essere riconosciuta, dovettero essere autenticate tre generazioni complete. Nell' aprile del 1977, quando c'erano circa 150 gatti delle foreste norvegesi registrati in Norvegia, la FIFE inviò un giudice tedesco ad uno show ad Oslo. Il suo obiettivo era quello di fare un reportage della nuova razza, per aiutare la commissione dei giudici a decidere sul suo futuro. Nel novembre dello stesso anno entrò ufficilamente nel novero delle razze domestiche grazie ad un annuncio televisivo. In Italia questo gatto venne portato negli anno ottanta da Elena Scorta. Oggi in Norvegia il gatto delle foreste norvegesi è riconosciuto come razza nazionale. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia grande ( 3-5,5 kg la femmina, 7-8 kg il maschio ). La vita media è di 16 anni. E' un gatto forte, imponente, alto, dal corpo abbastanza lungo, l' ossatura robusta, petto largo ed arrotondato, fianchi pesanti. La testa è di forma triangolare, con tutti i lati uguali, di buona altezza vista di profilo, fronte leggermente arrotondata, profilo dritto senza interruzioni, mento forte. La pelle del naso è blu e i baffi lunghi. Le orecchie sono grandi, appuntite, larghe alla base, poste in modo da continuare la linea delle guance, con ciuffetti simili a quelli della lince e lunghi peli che ne fuoriescono. Gli occhi sono grandi, ovali, leggermente obliqui, ben aperti e il colore varia dal verde al verde-oro, qualsiasi sia il colore del mantello.
Le zampe sono robuste, alte, quelle posteriori più alte di quelle anteriori. I piedi sono larghi e ben piantati e facilitano gli spostamenti sulla neve, sono arrotondati e proporzionati alle zampe, con abbondanti ciuffi di pelo tra le dita per non sprofondare nella neve. I cuscinetti sono del colore corrispondente a quello del mantello. La coda è lunga e folta, a pennacchio. Quando il gatto la porta girata all' indietro , raggiunge la base della nuca. Il mantello è semilungo, folto e pesante, formato da uno strato superficiale lucido ed idrorepellente che si asciuga in 15 minuti ( formato da peli lunghi, grossi e lucidi che coprono la schiena ed i fianchi ) e da un sottopelo di consistenza lanosa, che lo isola bene sia dal caldo che dal freddo. Un gatto maschio in pieno pelo ha una folta gorgiera, una criniera completa e pantaloncini sulle zampe posteriori. La femmina invece non è provvista di gorgiera. Il gatto delle foreste norvegesi ha, per difendersi dal freddo, una cute che si ispessisce ed un mantello che si allunga di 10 cm in inverno. D' estate perde quasi completamente il pelo: solo i ciuffi sulle orecchie, la coda e il pelo tra le dita delle zampe testimoniano che ci troviamo di fronte ad un gatto a pelo semilungo. Sono permessi tutti i colori, inclusi le varietà con il bianco ( di cui è permessa qualsiasi quantità ). Sono esclusi i disegni di tipo “point” ( siamese ) e i colori: chocolate, lilac, cinnamon e fawn. CARATTERE: si affeziona molto ai propri padroni e ama stare in compagnia. Tranquillo e silenzioso, non richiede attenzioni eccessive. Si adatta alla vita in appartamento ma ama anche molto quella all' aria aperta, dove, grazie alla sua forte vitalità, si dimostra un ottimo cacciatore. E' un gatto molto indipendente che sa sbrigarsela in ogni occasione e mal sopporta intrusioni ed imposizioni. Occorre quindi che il suo padrone sia una persona serena, tranquilla e rispettosa della personalità altrui. E' facile trovarlo su mensole, scrivanie e tavoli sempre pronto a un “testa a testa” o un “faccia a faccia” con il suo padrone.
Anche da adulto è un instancabile giocherellone. ALIMENTAZIONE: essendo un buon cacciatore ed un buon pescatore, sa procurarsi il cibo anche da solo. Essendo un gatto vitale e sempre in movimento ha bisogno di una dieta varia e ben equilibrata. Alcuni soggetti non tollerano il riso, quindi si consiglia di evitarlo. Dare dei pezzi interi di carne bollita può favorire lo sviluppo di una buona muscolatura masticatoria. CURA E SALUTE: il pelo del gatto delle foreste norvegesi è eccezionale: difficilmente si annoda ma deve essere spazzolato e pettinato con cura nel periodo della muta, due volte al giorno, in modo da evitare che il mantello si infeltrisca e che il gatto, durante le fasi di pulizia, ingurgiti il pelo in eccesso. Invece, nel resto dell'anno, basta spazzolarlo una volta a settimana. Questo gatto ha uno sviluppo lento che si sviluppa intorno ai 45 anni. E' soggetto ad una forma di patologia ereditaria, la “Glicogenosi di tipo IV”, malattia umana riscontrata anche in questa specie di felini e trasmessa in forma recessiva. Esiste un test genetico che permette di individuare la mutazione alla base della malattia, consigliato soprattutto per chi intendesse portare avanti un allevamento o in previsione di accoppiamenti di gatti della stessa razza. CONSIDERAZIONI VARIE: la femmina completa lo sviluppo sessuale intorno ai 10 mesi di età e il maschio può riprodursi dai 10 ai 12 mesi. Il parto, come per tutti gli animali che non hanno subito forti pressioni selettive da parte dell' uomo, viene portato a termine senza alcun problema. Le madri sono molto affettuose, attente e molto abili nell' educare i piccoli alla pulizia e alla caccia.
GENETTA
STORIA: il genetta, di origine statunitense, è il risultato dell' incrocio tra il bengala ed il munchkin. Il nome della razza deriva dal tentativo, per mezzo di questo incrocio, di creare un gatto simile alla genetta africana ( che non appartiene ai felidi ma ai viverridi ). Sembra che anche il savannah sia stato impiegato per creare la razza, oltre che forse l' orientale e l' ocicat, che in ogni caso potrebbero essere utilizzati in futuro. Il genetta è stato creato e nominato nel 2006 da Shannon Kiley dell' allevamento “Pawstruk”. La prima cucciolata è stata registrata nel Texas. E' riconosciuto dal REFR e come razza sperimentale dalla TICA. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 3-5 kg ). La vita media è di 15 anni. Ha un corpo ben proporzionato, lungo e tubolare ( grazie al probabile contributo dell' orientale ) con uguale larghezza delle spalle e delle anche. L' ossatura è media. La muscolatura è molto soda e magra, non possente. La testa è cuneiforme, più lunga che larga. Poggia su un collo lungo e snello. Il mento è debole e il muso, triangolare, è un po' appuntito. La fronte è piatta e il naso grande e largo, di colore nero o rosa scuro. Le orecchie sono grandi e arrotondate in punta, posizionate in alto sulla testa. Gli occhi sono grandi, leggermente obliqui, di un colore che può essere marrone scuro, ambra o verde brillante. Le zampe sono corte ( quelle posteriori leggermente più lunghe di quelle anteriori ) con piedi piccoli ed ovali. I cuscinetti delle zampe sono neri o rosa molto scuro. La coda è lunga ( il contributo va sempre all' orientale ), in misura maggiore rispetto alla lunghezza del corpo, e spessa. Il mantello è molto corto, spesso, morbido e lucido. I modelli principali sono “spotted” e “marbled”. I colori sono: -brown tabby: tutte sfumature di marrone-macchie marroni/nere -silver tabby: tutte sfumature di grigio, blu o nero-macchie grigie/nere
-marbled tabby: base scura con macchie nere/marroni con sfumature panna. Nella versione argentata lo sfondo è grigio chiaro con macchie grigie scure/nere. CARATTERE: il genetta è agile, giocherellone, amichevole, vigile, fiducioso e molto affettuoso. E' molto attivo e ama la compagnia dell' uomo. E' intelligente ed adatto alla vita in appartamento. ALIMENTAZIONE: non ha particolari esigenze nutrizionali, comunque dato il suo temperamento molto attivo ha bisogno di una dieta ricca e varia. CURA E SALUTE: il mantello richiede una spazzolata una volta a settimana. Il genetta non sembra essere soggetto a particolari malattie genetiche legate alla razza.
GERMAN REX
STORIA: di origine tedesca, è denominato “rex” a causa del pelo riccio che somiglia a quello di una varietà di coniglio dal pelo particolare allevato dal re del Belgio. Il primo tipo di german rex si chiamava Kater Munk, di cui la proprietaria era Erna Schneider, nato nel 1930-31 vicino Königsberg ( oggi Kaliningrad ) nel Reich tedesco. Esso era figlio di un angora turco color mogano e un blu di russia. Munk poi diffuse i suoi geni tra la popolazione di gatti nel paese fino alla sua morte, nel 1944-45. Però i ricercatori del german rex non considerano Kater Munk correlato alla razza e affermano che non è mai stato allevato. Nell' estate del 1951 un medico a Buch ( nel distretto di Berlino ), Rose Scheuer Karpin, notò una gatta riccia nera nel giardino dell' ospedale Hufelandklinik. Il personale della clinica le disse che conosceva questa gatta dal 1947. Rose la chiamò Lämmchen ( “agnellino” ). La sua supposizione che essa era risultato di una mutazione risultò corretta. Così Lämmchen fu considerata la capostipite di tutti i german rex. I primi due german rex allevati facevano parte di una cucciolata di quattro gattini, figli di Lämmchen, che morì poi il 19 dicembre 1964 o 1967 ( la data è incerta ). Lasciò un certo numero di discendenti “rex” e ibridi ( l' ultimo nacque nel 1962 ), la maggior parte dei quali vennero utilizzati per migliorare altre razze come il cornish rex che soffriva di problemi dermatologici. E' riconosciuto dalla FIFE e dalla SCFF. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 3-5 kg ). La vita media è di 13 anni. Ha una corporatura forte, muscolosa e solida, ma non massiccia né pesante ( ma comunque più pesante che nel cornish rex e più simile all' europeo ). Ha un petto arrotondato e possente, la schiena diritta dalle spalle alla groppa. La testa è arrotondata con guance ben sviluppate. Il naso ha una leggera spaccatura alla base, il mento è massiccio e forte e i baffi, più corti del solito, sono ricci, anche se meno forti di quelli del cornish rex. Le orecchie, di taglia media, sono larghe alla base, dalle punte leggermente arrotondate e ben distanziate tra loro.
Il lato esterno è coperto da un pellame fine e spesso, la faccia interna leggermente vellutata. Gli occhi sono ben aperti, di media grandezza e ben distanziati. Il colore è luminoso, uniforme e sempre in armonia con il mantello. Le zampe sono fini, di media lunghezza, con piedi ben sviluppati e leggermente ovali, di forma arrotondata. La coda ha una lunghezza media, forte alla base e che si assottiglia verso una punta arrotondata. Il mantello è corto ma abbondante ( più lungo e irsuto di quello del cornish rex ), con assenza dei peli di guardia, vellutato, dolce, setoso, con tendenza ad arricciarsi. Sono ammessi tutti i colori ( tranne: chocolat, lilac e colourpoint ) compreso il bianco. CARATTERE: il temperamento del german rex è molto simile a quello del cornish rex. E' molto cordiale e lega rapidamente con il suo proprietario. E' vivace, giocoso ed intelligente, oltre che paziente. E' equlibrato e socievole con gli altri gatti. ALIMENTAZIONE: il german rex mangia praticamente di tutto, ma, se alimentato con dieta casalinga, l' ideale è una dieta a base di carne, riso e verdure, somministrato in piccole dosi. CURA E SALUTE: il manto necessita solo di una spazzolata settimanale e di sporadici bagni o salviette apposite per evitare l'accumulo di untuosità dovuto alla mancanza del pelo di guardia. Gode generalmente di buona salute, anche se nei mesi invernali tende a patire un po' il freddo. Non è soggetto a particolari malattie ereditarie.
GIAVANESE
STORIA: detto anche “orientale a pelo semilungo”, è originario del Nord America e il suo nome deriva dalla tradizione di utilizzare i nomi dei paesi e delle isole del sud-est asiatico per le razze di gatti orientali. Infatti il gatto giavanese non è originario né di Giava né dell' Indonesia. Grazie all' incrocio tra un balinese ed un orientale nacquero tra gli anni settanta ed ottanta dei gattini che presentavano sempre il pelo corto ma che accoppiati tra loro o con l' orientale presentavano il mantello semilungo e gli occhi verdi tipici dell' orientale. Nel 1986 il giavanese fu riconosciuto dalla CFA. Nel 1987 venne riconosciuto in Europa dalla FIFE, che a differenza degli americani lo considera un “orientale a pelo semilungo”. Il giavanese rimane prettamente una razza americana essendo presente pochissimo in Europa. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 3-4 kg ). La vita media è di 9 -15 anni. E' di tipo orientale, snello, longilineo, tubolare, di ossatura leggera e sottile ma ben muscoloso e di aspetto elegante. La testa è cuneiforme, di grandezza media, proporzionata al corpo. Il cranio, visto di profilo, è leggermente convesso. Il muso è fine ed il naso lungo, dritto, che segue la linea della fronte. La fronte è piatta ed il mento fermo. La testa poggia su un collo lungo, slanciato ed elegante. Le orecchie sono grandi, molto larghe alla base ed appuntite. Prolungano la linea del muso delimitando idealmente i lati del triangolo che delimitano la testa. Gli occhi sono di taglia media, a forma di mandorla e leggermente obliqui rispetto alla canna nasale. Il colore è verde ma nelle varietà “colourpoint” e “bianco” è blu scuro. Le zampe sono sottili e proporzionate al corpo ( le posteriori più lunghe delle anteriori ). I piedi sono piccoli ed ovali. La coda è lunga rispetto al corpo, sottile alla base e che si assottiglia progressivamente fino alla punta. Il mantello è semilungo e setoso, ben aderente al corpo per la scarsità di sottopelo. I peli di lunghezza media sul corpo sono più lunghi su collo, spalle e coda, dove forma un pennacchio.
Il pelo si presenta nelle colorazioni con le punte “red” e “cream”, “tabby” e “tortie”. Secondo la FIFE sono ammessi tutti i colori riconosciuti per l' orientale, sia solidi che “tabby”. CARATTERE: è particolarmente intelligente ed attivo, giocherellone, dal temperamento vivace ed imprevedibile, in grado di dare e pretendere affetto dal padrone in maniera possessiva, scegliendo all' interno della famiglia una sola persona a cui si lega in modo particolare. E' molto comunicativo ed emette miagolii ( spesso senza una ragione apparente ) più morbidi rispetto al siamese. Ha un carattere forte ed è un ottimo cacciatore. Odia la solitudine ed è soggetto a depressione se lasciato solo. ALIMENTAZIONE: il giavanese è un gatto dai gusti raffinati, molto ghiotto di pesce, che mangerebbe ad ogni pasto. E' possibile alternare cibo per gatti, secco ed mido, con pesce cucinato in casa, con l'aggiunta di riso e verdure. CURA E SALUTE: è sufficiente una spazzolata almeno una volta a settimana con una spazzola di setole. Durante il periodo della muta è bene passare più spesso con una spazzola o un guanto con denti di gomma. Il giavanese, per la sua intolleranza verso il freddo, è facilmente soggetto a patologie respiratorie. Come il siamese ed il balinese, è geneticamente predisposto a sordità, problemi articolari, artrosi precoce, spostamento dell' anca e strabismo.
HAVANA BROWN
STORIA: è il risultato dell' incrocio tra siamesi e gatti neri domestici, ad opera di un gruppo di gattofili in Inghilterra, nel 1950. Il suo nome potrebbe derivare dalla somiglianza del colore del mantello con quello degli omonimi sigari oppure da una razza di coniglio dal colore simile. Gli allevatori inizialmente utilizzarono un blu di russia, ma grazie ai test genetici si rilevò che niente del pool genetico del blu di russia era rimasto nel DNA dell' havana brown. Già nel 1890 furono presentati in Europa gatti marroni della razza “swiss mountain cat”, estinta nel 1920, con la spiegazione più probabile che il “Siamese Cat Club” in Gran Bretagna scoraggiò il suo allevamento. Lo swiss mountain cat non è mai stato utilizzato nei programmi di miglioramento genetico del moderno havana brown, tuttavia entrambe le razze hanno condiviso similmente il pool genetico ereditato dal siamese. Nei primi anni cinquanta un gruppo di appassionati di gatti inglesi iniziò a lavorare con l' intento di creare un gatto marrone di tipo “foreign”. Questo insieme di persone si chiamava “Havana Group” poi divenuto “The Chestnut Brown Group”. Essi sono i creatori dell' attuale fondazione dell' havana brown. Cominciarono ad allevare un gatto siamese portatore del gene “chocolate” facendolo incrociare con un gatto nero poratore dello stesso gene e furono in grado di far nascere gattini color castagna. La razza continuò a svilupparsi nel Regno Unito e divenne nota come “chestnut brown oriental”, mantenendo la conformazione siamese. All' inizio del programma di allevamento, due gattini vennero importati negli Stati Uniti da degli allevatori di siamesi. Nel decennio successivo problemi genetici cominciarono ad affliggere la nuova razza. Diventò necessario utilizzare altre razze per “outcross genetico” e il fenotipo cominciò a evolversi e svilupparsi in un aspetto diverso da quello che gli allevatori originali in Inghilterra avevano previsto. Questo cambiamento di direzione lacerò il gruppo di allevamento e causò molte difficoltà nel far continuare a progredire la razza in seno al Consiglio Direttivo della Cat Fancy.
Nel frattempo i gattini importati negli Stati Uniti continuarono a venir incrociati con siamesi di varietà “chocolate” e “seal point”, dando vita solo ad esemplari “chocolate” e “pointed”. La diversità genetica risolse rapidamente eventuali difetti riscontrati inizialmente. Gli allevatori negli Stati Uniti desideravano mantenere nei loro gatti lo stesso aspetto di quelli che erano stati importati ed allevati appositamente per dar vita a prole del loro stesso colore: così, i gatti statunitensi erano diversi da quelli inglesi. Nel 1964 l' havana brown fu accettato dalla CFA nel “championship status”. In passato fu considerato come una razza in pericolo a causa di allevamenti troppo piccoli in cui veniva conservato. Oggi vi sono molti allevamenti negli Stati Uniti e in Europa. Una razza molto simile all' havana brown è il suffolk chocolate. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 4-5 kg ). La vita media è di 13-15 anni. Presenta una corporatura bilanciata, muscolosa, con un corpo di lunghezza media. La testa è leggermente più lunga che larga, ma non cuneiforme. Le orecchie sono moderatamente grandi, larghe alla base, leggermente arrotondate in punta e ruotate lievemente in avanti. Gli occhi sono ovali e di media grandezza, di colore verde. Le zampe sono lunghe e sottili con piedi piccoli e ovali. I cuscinetti sono di colore rosa, mai neri. La coda è lunga e affusolata, larga alla base e che si assottiglia all' estremità. Il mantello è corto, fine, setoso e morbido al tatto, aderente al corpo e senza sottopelo, di color marrone caldo, tipicamente bruno-rossastro, con evidenti marcature tabby ( molto più marcate nei gattini ). CARATTERE: l' havana brown è un gatto intelligente che usa spesso le zampe per esaminare gli oggetti e comunicare con i proprietari. E' curioso, anche verso i visitatori, giocoso, ma raramente è distruttivo. E' molto legato alla famiglia e soffre la soltudine.
E' interattivo e vuole partecipare a tutte le attivita familiari. Va molto d' accordo con i cani, tanto da diventare addirittura il loro migliore compagno. Ama viaggiare con il proprio padrone. ALIMENTAZIONE: non presenta particolari problemi. E' bene comunque stare attenti alla dieta soprattutto dopo la sterilizzazione, in quanto in tale stato l' havana brown tende ad ingrassare. Essendo un gatto attivo ha bisogno di una dieta varia. CURA E SALUTE: è richiesta poca toelettatura, una o due volte a settimana spazzolare gentilmente e passare un panno umido di camoscio sul pelo. L' havana brown non soffre di particolari malattie genetiche, anche se può essere facilemente soggetto a gengiviti, come il siamese.
HIGHLAND FOLD
STORIA: è la versione a pelo semilungo dello scottish fold, ottenuta incrociando quest' ultimo con il persiano. Riconosciuto dal 1987. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 4-6 kg il maschio e 2,7-4 kg la femmina ). Vita media: 13-15 anni. Ha una corporatura generalmente arrotondata con muscolatura robusta e ossatura media. Resiste bene alle basse temperature. La testa è rotonda, convessa nella parte superiore e poggia su un collo molto breve. Il naso è breve e con una curva dolce. Le particolarissime orecchie sono piccole e piegate in avanti e verso il basso, aderenti alla testa e danno un ' impressione di rotondità al cranio. Gli occhi sono grandi, rotondi, ben distanziati, spalancati e dall' espressione dolce. Le zampe sono corte o medie, proporzionate e di ossatura media, con piedi rotondi. La coda è di media lunghezza e flessibile. Il mantello è semilungo, molto denso e con sufficiente sottopelo, morbido, tonico e non aderente al corpo. Lo standard ammette molti colori ( bianco, grigio, nero, beige, rossiccio ). Inoltre, il mantello può essere striato o che presenta ombre. CARATTERE: è tranquillo, socievole e giocoso ( tende a nascondere gli oggetti che lo attraggono ) anche in età adulta, spesso consigliato per i bambini. Si affeziona al padrone a tal punto da seguirlo sempre ed ama dormire con lui, anche se si adatta a tutte le sistemazioni. Convive bene con altri animali. E' adatto alla vita in appartamento. Se può, comunque esce volentieri ed è un abile cacciatore di topi. Soffre la solitudine, infatti va lasciato solo il meno possibile. E' intelligente e testardo. L' highland fold ha l' abitudine di dormire sulla schiena, ha una voce sommessa ed un repertorio complesso di miagolii e fusa che non si trova nelle razze più conosciute. E' noto per il fatto di sedersi con le zampe posteriori tese e quelle anteriori poggiate sul ventre, nella tipica “posizione Buddha”.
ALIMENTAZIONE: essa non richiede particolari attenzioni, ma l' importante è alternare cibo secco e umido. Un fattore importante è che questa razza di gatto ama condividere il momento del pasto con il proprio padrone. CURA A E SALUTE: durante la muta il mantello va spazzolato ogni giorno ed i peli morti rimossi con attenzione, semplicemente più volte a settimana negli altri periodi. Il padiglione auricolare e le pieghe delle orecchie vanno controllati spesso e puliti attentamente, con molta delicatezza. Infatti il cerume tende ad accumularsi tra le pieghe e se non viene rimosso frequentemente rischia di addentrarsi nel padiglione auricolare, dando problemi di infezioni e di abbassamento dell' udito, anche se si tratta di un fenomeno abbastanza contenuto. L' highland fold è predisposto alla malattia policistica renale ( PKD ), alla cardiomiopatia e alla osteocondrodisplasia ( OCD ), un' anomalia dell sviluppo che colpisce la cartilagine e le ossa in tutto il corpo durante la fase di crescita. CONSIDERAZIONI VARIE: è consigliabile non far accoppiare tra loro due highland fold, in quanto potrebbero nascere gattini con difetti fisici. La femmina va in calore a 9-10 mesi ed il maschio ad un anno. E' consigliabile attendere il secondo calore prima di far accoppiare la femmina. I piccoli sono molto legati alla mamma, e solo intorno ai tre mesi cominciano ad aprirsi al rapporto con i compagni umani. Tutti i gattini nascono con le orecchie dritte, e solo intorno a 3-4 settimane di vita comincia ad apparire la tipica caratteristica delle orecchie ripiegate. Attenzione ai contatti con altri gatti: nel linguaggio felino, avere le orecchie abbassate e attaccate alla testa in posizione laterale è un segnale di minaccia, di attacco...l' highland fold, per questa sua particolare caratteristica, potrebbe essere benissimo frainteso da un altro gatto e scatenare reazioni indesiderate che in realtà esso stesso non ha provocato.
HIGHLAND STRAIGHT
STORIA: è la versione con le orecchie dritte dell' highland fold. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 4-6 kg il maschio e 2,7-4 kg la femmina ). Vita media: 13-15 anni. Ha una corporatura generalmente arrotondata con muscolatura robusta e ossatura media. Resiste bene alle basse temperature. La testa è rotonda, convessa nella parte superiore e poggia su un collo molto breve. Il naso è breve e con una curva dolce. Le orecchie sono dritte, di dimensioni piccole o medie, ben distanziate e dalle punte arrotondate. Gli occhi sono grandi, rotondi, ben distanziati, spalancati e dall' espressione dolce. Le zampe sono corte o medie, proporzionate e di ossatura media, con piedi rotondi. La coda è di media lunghezza e flessibile. Il mantello è semilungo, molto denso e con sufficiente sottopelo, morbido, tonico e non aderente al corpo. Lo standard ammette molti colori ( bianco, grigio, nero, beige, rossiccio ). Inoltre, il mantello può essere striato o che presenta ombre. CARATTERE: è tranquillo, socievole e giocoso ( tende a nascondere gli oggetti che lo attraggono ) anche in età adulta, spesso consigliato per i bambini. Si affeziona al padrone a tal punto da seguirlo sempre ed ama dormire con lui, anche se si adatta a tutte le sistemazioni. Convive bene con altri animali. E' adatto alla vita in appartamento. Se può, comunque esce volentieri ed è un abile cacciatore di topi. Soffre la solitudine, infatti va lasciato solo il meno possibile. E' intelligente e testardo. L' highland straight ha l' abitudine di dormire sulla schiena, ha una voce sommessa ed un repertorio complesso di miagolii e fusa che non si trova nelle razze più conosciute. E' noto per il fatto di sedersi con le zampe posteriori tese e quelle anteriori poggiate sul ventre, nella tipica “posizione Buddha”.
ALIMENTAZIONE: essa non richiede particolari attenzioni, ma l' importante è alternare cibo secco e umido. Un fattore importante è che questa razza di gatto ama condividere il momento del pasto con il proprio padrone. CURA A E SALUTE: durante la muta il mantello va spazzolato ogni giorno ed i peli morti rimossi con attenzione, semplicemente più volte a settimana negli altri periodi. L' highland straight è predisposto alla malattia policistica renale ( PKD ), alla cardiomiopatia e alla osteocondrodisplasia ( OCD ), un' anomalia dell sviluppo che colpisce la cartilagine e le ossa in tutto il corpo durante la fase di crescita.
HIGHLANDER
STORIA: originariamente chiamato “highland lynx”, è nato nei primi anni novanta grazie al “Timberline Cattery” ed è il frutto dell' incrocio tra il desert lynx e il jungle curl, con lo scopo di creare un gatto dall' aspetto regale da grande felino ma allo stesso tempo dalla personalità amabile ed amorevole. L' highlander ( l'attuale nome gli fu dato nel 2005 dalla TICA, quando venne riconosciuto come razza, e significa “montanaro, chi abita in montagna”, probabilmente dovuto alle origini dei suoi genitori, incroci di gatti domestici con felini selvatici che abitano le catene montuose ). Fino alle fine degli anni novanta l' highlander è stato ulteriormente incrociato con ibridi del gatto della giungla, con abissini, con bengala e con serengeti. Nel maggio 2008 fu registrato dalla TICA nella classe “Preliminary New Breed”. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia medio-grande ( 5,510 kg ). La vita media è di 10-15 anni. Presenta una corporatura di media lunghezza e muscolosa e un torace ben sviluppato. Anche l' ossatura è grossa. La testa è grande e quadrata e il mento è squadrato e cesellato, la fronte è sfuggente. Le orecchie sono piccole, arricciate e dirette all' indietro, di solito con frange e ciuffi sulle punte. Il grado di arricciatura può essere leggera o estrema. Gli occhi sono ovali, grandi ed espressivi, con colori che vanno dall' oro al verde, al blu. Le zampe sono lunghe ( maggiormente quelle posteriori ) e dall' ossatura grossa, muscolose, con piedi grandi e larghi che possono essere anche polidattili ( l' highlander può avere fino a sette dita ). La coda è per la maggior parte delle volte corta, “bobbed” ( è articolata e densa ) ma ci sono casi di highlander nati con una coda di media lunghezza. Il mantello può essere corto o lungo ed è resistente e setoso. Può presentare tre modelli diversi: tawny ( ticked ), leopard ( spotted ) e clouded ( marbled ). Ci possono essere alcuni casi di highlander “mackerel tabby”. I colori sono: ebony, blue, sorrel, fawn, chocolate, lilac, red e cream-compreso silver, cameo, sepia, mink e snow.
CARATTERE: nonostante l'aspetto selvatico, è molto buono, socievole e giocherellone. E' adatto alla convivenza con altri animali e si adatta facilmente a nuove persone ed ambienti. E' molto paziente, soprattutto con i bambini anche piccoli e inoltre non è incline a graffiare se spaventato o trattato rudemente. E' abbastanza tranquillo e moderato nella sua vivacità. Ama molto la propria famiglia ma non è esigente in fatto di attenzioni e non è un grande arrampicatore. ALIMENTAZIONE: non ha particolari esigenze alimentari, anche se per la sua stazza e vivacità ha bisogno di una dieta ricca, equilibrata e varia. CURA E SALUTE: il pelo corto non ha bisogno di molto mantenimento ma quello lungo deve essere regolarmente spazzolato. Non sembra soffrire di particolari malattie genetiche. CONSIDERAZIONI VARIE: l' highlander può essere incrociato con il mohave bob, il desert lynx e l'alpine lynx.
HIMALAYANO
STORIA: è il risultato dell' incrocio tra il persiano e il siamese. Nel 1920 un genetista svedese, il sig. Tjbbes, selezionò, in seguito a delle ricerche scientifiche, il gene “colourpoint”, detto anche “himalayano” ( da qui il nome della razza ). Nel 1935, alla Harvard Medical School, negli Stati Uniti, due addetti dell' istituto incrociarono un persiano nero con un siamese, con l' obiettivo di ottenere un gatto con le caratteristiche fisiche del primo e i colori del secondo. Nacquero così tre gattini neri a pelo corto: due di questi furono incrociati tra loro, ottenendo una gattina a pelo lungo che chiamarono Debuttante. Essa fu accoppiata con il padre ottenendo un gattino a pelo lungo ma con le mascature siamesi. Questa selezione dimostrò che la colorazione solida ed il pelo corto sono fattori dominanti. L' ultimo gattino nato era portatore di due geni recessivi, il gene del pelo lungo e quello himalayano. Chiamato anche “colourpoint a pelo lungo” o “kashmir” ( se di color cioccolato o lilla ) è diffuso in tutto il mondo. Per molte associazioni feline esso è semplicemente una sottorazza del persiano. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia medio-grande ( 6-8 kg ). La vita media è di 14-16 anni. La corporatura è robusta, di tipo “cobby”, con petto ampio, spalle massiccie, schiena muscolosa e piatta. La testa è rotonda e voluminosa con cranio largo, fronte bombata, mascelle e mandibole potenti, guance piene. Il profilo è leggermente schiacciato e corto. Il mento è pieno, ben sviluppato, arrotondato e forte. La testa stessa poggia su un collo corto e spesso. Le orecchie sono piccole con punta arrotondata, leggermente inclinate in avanti e non eccessivamente aperte alla base. Sono ben distanziate e inserite piuttosto basse sulla testa. Gli occhi sono grandi e rotondi, ben distanziati e conferiscono la tipica espressione dolce ( i colori vanno dal blu all' azzurro ). Presenta arti corti, robusti e forti, con piedi larghi, rotondi ed altrettanto forti, che possono presentare ciuffi di pelo tra le dita. La coda è corta, ma proporzionata alla lunghezza del corpo.
Il mantello è lungo, molto folto, morbido, sericeo e fine, con gorgiera molto folta. Le colorazioni principali sono: -seal point -blue point -chocolate point -lilac point -red point -cream point CARATTERE: è tranquillo e docile, ma a differenza del persiano, ha la fama di essere molto vivace e chiaccherone, caratteristica derivatagli dal genitore siamese. E' giocherellone e presenta una voce gradevole, mai invadente. E' molto adatto a vivere in una casa con bambini. ALIMENTAZIONE: come tutti i gatti derivanti dalla razza persiana, deve essere molto seguito nell' alimentazione, facendo particolare attenzione alla temperatura dei cibi, data la particolare sensibilità del suo sistema digestivo. Se alimentato in maniera casalinga, l' ideale sono carne e pesce fresco con riso e formaggi vari. CURA E SALUTE: a causa del pelo lungo e folto si consiglia di ricambiare spesso la lettiera perchè eventuali granuli potrebbero incastrarsi tra le zampe ed il pelo, quindi l' igiene in proposito è molto importante. Il manto deve essere spazzolato ogni giorno, con particolare attenzione durante il periodo della muta. Oltre alla cura del manto, particolare attenzione va data a quella di occhi e orecchie, per le stesse motivazioni che riguardano il persiano. Nell' himalayano sono frequenti i casi di strabismo e di displasia dell'anca oltre che la sindrome del rene policistico ( PKD ). CONSIDERAZIONI VARIE: il gene himalayano determina le punte colorate, di colorazione più scura rispetto al resto del corpo, che coprono maschera, orecchie, arti e coda.
E' un gene di tipo recessivo, il quale attiva un enzima che trasforma i precursori della melanina in melanina, ottenendo un inscurimento del pelo. Tale enzima viene inattivato a certe temperature che il corpo raggiunge, mentre alle estremità (naso, orecchie, arti e coda ) no. Proprio grazie a questo enzima i gattini alla nascita sono bianchi, perchè la temperatura nell' utero materno è più elevata, mantenendosi costante per tutta la gravidanza. Solo dopo 7-10 giorni i “points2 iniziano a comparire per consolidarsi verso la 3°/4° settimana di vita. Il colore del mantello tende a scurirsi con l'età. Inoltre la maschera scura del muso tende ad essere più estesa nei maschi. E' stata riscontrata nell' himalayano una particolare predisposizione ( si pensa ereditaria ) a succhiare la lana, così come nel genitore siamese e nel sacro di birmania.
JAGUARUNDI CURL
STORIA: lo jaguarundi curl è il risultato dell' incrocio tra l' highlander ed il munchkin ( o altre razze con le gambe corte ), nel tentativo di creare un gatto dall' aspetto simile allo jaguarundi, un felino che abita la maggior parte del centro e sud America. Il nome del gatto deriva dall' unione del nome del felino selvatico e dell' aspetto riccio del pelo ( “curl” ). CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 4-5 kg ). La vita media è di 15 anni. La corporatura è compatta, dal corpo lungo, con una testa grande e quasi quadrata, un muso pieno e ben sviluppato. Le orecchie sono arricciate all' indietro, posizionate in alto, solitamente con frange e ciuffi sulle punte. Il grado di arricciatura può essere leggera o estrema, con la punta che tocca il lato posteriore. Gli occhi sono grandi ed espressivi, obliqui, con colori che vanno dall' oro al verde, al blu. Le zampe sono corte e robuste, con piedi rotondi e di media grandezza. La coda è lunga e spessa come quella dello jaguarundi e termina in una punta arrotondata. Il mantello può essere lungo o corto ed è setoso al tatto. Lo jaguarundi curl è disponibile in tutti i colori e modelli, tranne il “particolour”. I modelli preferiti sono i colori solidi o “tawny”, come nello jaguarundi, o “spotted” ( “leopard” ). Altri modelli solo raramente appaiono. CARATTERE: non sono disponibili infomazioni riguardo al carattere dello jaguarundi curl, che comunque è sicuramente una combinazione di quelli dei due genitori. ALIMENTAZIONE: non ha particolari esigenze nutrizionali. CURA E SALUTE: il mantello corto non ha bisogno di cure particolari, basta una spazzolata a settimana, mentre quello lungo ha bisogno di cure più frequenti. Lo jaguarundi curl non sembra soffrire di particolari patologie legate alla razza.
JUNGALA
STORIA: chiamato anche “classicat” ( “gatto classico” ) il jungala ( il nome deriva dalla parola sanscrita per “jungle”= giungla ) è originario della Nuova Zelanda ed è la versione “classica” ( da qui appunto il nome alternativo ) dell' ocicat e a differenza di questo presenta un mantello di tipo “swirled tabby”. E' riconosciuto dal “New Zealand Cat Fancy” ( NZCF ). CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia grande ( 5-7 kg ). La vita media è di 11-14 anni. Presenta una corporatura robusta e muscolosa ma allo stesso tempo atletica ed elegante, aggraziata. L'ossatura è possente ed il peso è maggiore di quanto l'aspetto possa far sembrare. La testa è leggermente allungata e cuneiforme, più lunga che larga. Le orecchie sono larghe alla base e distanziate, inclinate ad un angolo di 45 gradi e il bordo esterno forma una linea continua con le guance. Gli occhi sono a mandorla e ben distanziati e il colore varia dall' ambra al verde. Le zampe sono lunghe e muscolose con macchie scure, con piedi di media grandezza ed ovali. La coda è lunga, proporzionata al corpo ed affusolata. Il mantello è corto, lucido, soffice al tatto ed aderente al corpo, senza sottopelo. Esso riflette il modello classico di un american shorthair, da cui il jungala discende ( essendo appunto semplicemente un ocicat con un disegno diverso del mantello ). E' disponibile in sei colori base: -tawny ( brown-black classic tabby ) -chocolate -cinnamon -blue -lavender -fawn Le controparti sono in argento.
CARATTERE: è cordiale e socievole, attivo, giocherellone e non è molto timido con gli estranei. Ama la compagnia e le attenzioni del padrone e soffre la solitudine. Inoltre può andare d'accordo con altri animali, anche di altre specie. Ha un temperamento simile a quello di un cane. E' amante dell' acqua ed in genere abile nell' agility felina. Può essere addestrato a vari giochetti e ad essere portato al guinzaglio. ALIMENTAZIONE: non ha esigenze particolari e non ha nemmeno particolari preferenze tra cibo asciutto ed umido. E' di grande appetito ed ama assaggiare qualsiasi cosa, perciò è bene porre attenzione in questo senso. Essendo molto attivo necessita di una dieta ricca di nutrienti per mantenerlo in forma. Ama bere acqua corrente, quindi la fontanella per gatti è l' ideale. CURA E SALUTE: il mantello non necessita di molte cure, basta spazzolarlo una volta a settimana con una spazzola di crine e un pettinino a denti fitti. Per dare lucentezza al mantello è sufficiente una passata con un panno di camoscio. Il jungala è particolarmente soggetto a depressione, che si manifesta, tra le altre cose, con perdita di pelo e di peso. Non è incline a particolari malattie genetiche.
KARELIAN BOBTAIL
STORIA: il karelian bobtail è originario della Repubblica di Karelia ( da qui il nome della razza ), lungo la costa e sulle isole del lago Ladoga. E' il prodotto di una mutazione naturale che lo rende un “bobtail”, ma con una coda diversa dal kurilian bobtail. La razza fu descritta per la prima volta negli anni novanta. E' stato riconosciuto dal WCF e non è molto conosciuto al di fuori del proprio Paese. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 3,5-4 kg ). La vita media è di 16 anni. Ha una corporatura che non è né allungata né cobby. E' muscoloso con un petto ampio. La groppa è sollevata, poiché le gambe anteriori sono leggermente più corte di quelle posteriori. La testa è a forma di triangolo equilatero con un lungo e quasi diritto profilo. La fronte e le guance sono piatte. Il muso è stretto e il mento è altrettanto stretto ma forte. Il naso è lungo e diritto. Le orecchie sono grandi, erette e alte sulla testa e leggermente arrotondate in punta. Gli occhi sono ovali e leggermente inclinati, sempre in armonia con il colore del mantello ( rarissimi gli esemplari con gli occhi azzurri ). Le zampe sono forti e di media lunghezza, con piedi piccoli e rotondi. La coda è breve ( da 4 a 13 cm ) e a forma di pompom, costituita da una o più pieghe o curve o una combinazione di entrambe, che possono essere rigide o flessibili. La base della coda invece è flessibile e mobile. Il mantello può essere lungo o corto. E' molto denso ha un morbido sottopelo ben sviluppato e la finitura è ferma e lucida. Sono ammesse tutte le colorazioni, tranne: chocolate, cinnamon, lilac, fawn. CARATTERE: è molto cordiale ed affettuoso. Si lega molto al proprietario e all' ambiente in cui vive. Non esige comunque eccessive attenzioni da parte del proprietario. Si adatta bene ai cambiamenti ambientali. E' adatto alla convivenza con i bambini. E' curioso.
E' abituato a vivere in piccoli gruppi ed è quindi molto socievole, anche con altri gatti. Miagola raramente. E' adatto alla vita in appartamento, ma vive bene anche all' esterno, soprattutto in zone di campagna. Questo gatto ha la caratteristica di non segnare il proprio territorio. ALIMENTAZIONE: non ha particolari esigenze nutrizionali. CURA E SALUTE: è necessaria solo una spazzolata una volta a settimana con un pettine con pochi denti ( per il pelo corto basta un guanto per togliere i peli morti ). Il karelian bobtail è di salute molto robusta e non soffre di particolari malattie genetiche.
KASHMIR
STORIA: originario del Nord America, il kashmir è una delle più recenti razze appartenenti alla stessa categoria del persiano. Molte organizzazioni lo riconoscono soltanto come una variante di colore del persiano e non come una razza a parte. Deriva dall' himalayano. La sua storia inizia nel 1930, quando alcuni allevatori fecero intensi sforzi per sviluppare un gatto persiano con marcature siamesi. Come risultato di questi sforzi, nacque l' himalayano. Poi, mentre cercavano di creare individui “chocolate pointed” e “lilac pointed” di tale razza, nacquero gattini dai colori solidi “chocolate” e “lilac”. E nacque così il kashmir, fisicamente somigliante anche al persiano. E' riconosciuto, negli Stati Uniti, dalla CFA, e, in Canada, dalla CCA. Il suo nome non ha alcuna relazione con la regione nordoccidentale del subcontinente indiano, ma forse è legato alla razza dell' himalayano. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia medio-grande ( 6-8 kg ). La vita media è di 20 anni. Ha un corpo breve, paffuto, tozzo, con la testa rotonda, il muso breve. Le orecchie sono piccole, dalla punta arrotondata. Gli occhi sono grandi e rotondi, dall' espressione dolce e dai vari colori brillanti. Le zampe sono corte, tozze, forti e muscolose, con piedi larghi e rotondi che hanno ciuffi di pelo tra le dita. La coda è di media lunghezza e proporzionata al resto del corpo. Il mantello è lungo, denso, brillante, setoso, spesso e morbido al tatto. I colori sono “lilac” e “chocolate”. CARATTERE: il kashmir è intelligente, sicuro di sé, dolce, tranquillo, affettuoso. Ama stare in compagnia dei proprietari, a cui è molto devoto. A volte è un po' esigente. E' adatto alla vita in appartamento e si adatta piuttosto facilmente alle nuove situazioni. Non è comunque adatto alla convivenza con bambini piccoli e altri animali domestici. E' piuttosto indolente ma è anche abbastanza giocherellone.
ALIMENTAZIONE: il kashmir deve essere molto seguito nell' alimentazione, facendo particolare attenzione alla temperatura dei cibi, data la particolare sensibilità del suo sistema digestivo. Se alimentato in maniera casalinga, l' ideale sono carne e pesce fresco con riso e formaggi vari. CURA E SALUTE: il mantello necessita di cure quotidiane, con un pettine a denti larghi, facendo particolare attenzione alle zampe ed alla coda. Il kashmir è soggetto ad infezioni ed irritazioni oculari. Inoltre, a causa del muso schiacciato, può soccombere a problemi respiratori frequenti. La “malattia del rene policistico” è un' altra patologia a cui è soggetto.
KHAO MANEE
STORIA: il khao manee ( letteralmente “gemma bianca” ), imparentato con siamese, sacro di birmania e korat, noto anche come “occhio di diamante” o “gatto bianco della Thailandia”, è appunto originario della Thailandia stessa ( antico Siam ) ed ha un lignaggio antico risalente a centinaia di anni fa. Considerato come il gatto reale originale del Siam, vi era custodito gelosamente. Fu solamente nel 1999 che esemplari di questa razza approdarono negli Stati Uniti grazie a Colleen Freymuth che iniziò un programma di allevamento del khao manee. Nel 2009, giunto nel Regno Unito, ottenne la “registrazione semplice” dalla TICA, che gli assegnò lo status di “nuova razza non ancora classificata”, effettivo dal maggio 2012. Fino ad allora gli era concesso solo lo status di “razza classificata solo per l'esposizione”, a partire dall' 8 settembre 2010. Dal 30 agosto 2013 è stato classificato come “nuova razza advanced” con effetto immediato. Il khao manee è ancora oggi una razza rara negli Stati Uniti e non ancora riconosciuta da tutti i registri del Paese. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 4-5 kg ). La vita media è di 10-12 anni. Ha una struttura ossea media, proporzionata e il corpo non è né corto né allungato ed è tonico, agile e muscoloso ( i maschi sono più robusti delle femmine ). Ha la testa cuneiforme, dall' aspetto cesellato e con zigomi alti, il che rende il khao manee diverso da qualsiasi altra razza di gatto bianco. La fronte è lunga, piatta o leggermente convessa, con profilo quasi dritto e muso un po' arrotondato. Le orecchie sono grandi, leggermente larghe alla base, arrotondate sulle punte, ben distanziate. Gli occhi sono ovali, da leggermente a moderatamente grandi, di un brillante colore blu, verde o giallo o bicolore. La testa poggia su un collo di media lunghezza e larghezza. Gli arti sono medi o leggermente lunghi con piedi ovali, proporzionati e di medie dimensioni. La coda, lunga quanto il tronco, si assottiglia progressivamente verso la punta.
Il mantello è corto, liscio e aderente al corpo, con poco o nessun sottopelo, di colore bianco puro. CARATTERE: è comunicativo (anche se non necessariamente rumoroso), giocoso, curioso, molto intelligente e attivo. Ama interagire con le persone e non ama essere lasciato solo e ignorato, anche se quando viene infastidito troppo può diventare aggressivo. Si adatta bene alla vita in appartamento e non sente il bisogno di uscire. Nel carattere è molto simile ad un cane e molto fedele alla sua famiglia umana. ALIMENTAZIONE: mangia volentieri cibo confezionato, ma gradisce anche assaggi di pollo cotto, prosciutto e formaggio grattuggiato. CURA E SALUTE: il suo pelo non ha bisogno di particolari cure, basterà passare una pelle di daino asciutta per la lucentezza oppure inumidita per togliere i peli morti. Come tutti i gatti bianchi, può essere soggetto a tumori della pelle, ma raramente è soggetto a sordità. CONSIDERAZIONI VARIE: il khao manee matura sessualmente a circa 6 mesi di età. Alcune cucciolate hanno gattini “colourpoint” che diventano completamente bianchi a circa un anno di età.
KINKALOW
STORIA: di origine statunitense, il kinkalow è il frutto dell' incrocio tra il munchkin e l' american curl. E' stato sviluppato nel 1990 dall' allevatore Terri Harris e riconosciuto dall' ICA nel 1997. E' tuttavia una razza sperimentale. Il nome della razza sembrerebbe riferirsi all' arricciatura delle orecchie ( “kink” ) ed al fatto che esse sono “abbassate” ( “a low” ). CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia piccola ( 1-3 kg ). La vita media è di 12-15 anni. Ha una corporatura media, di un' altezza di 18 cm da terra, con un corpo lungo e semi-esotico, dal petto ben arrotondato. Ha una muscolatura forte, ma non è ingombrante. La testa è leggermente cuneiforme, un po' allungata, con occhi rotondi e grandi, di qualsiasi colore. Le orecchie sono arricciate all' indietro in un angolo compreso tra i 90 e i 180 gradi. Le punte toccano il centro del cranio. Le zampe sono corte e robuste ( quelle anteriori un po' più lunghe di quelle posteriori ) con piedi rotondi e di media grandezza. La coda è lunga, solitamente più del corpo, ed elegante. Il mantello può essere corto o lungo ed è morbido, disponibile in una varietà di sfumature e modelli. CARATTERE: ha un temperamento simile a quello dell' american curl, è dolce e giocoso ( anche fino in età avanzata ). E' attivo, ama arrampicarsi ed è molto socievole. Non è molto eloquente ma sa farsi capire quando ha un' esigenza. ALIMENTAZIONE: non è soggetto a particolari restrizioni dietetiche e non è particolarmente incline a mangiare troppo. CURA E SALUTE: il mantello corto necessita solo di una spazzolata a settimana ( più frequentemente quello lungo ). La cura delle orecchie è particolarmente importante, dato che la cartilagine è delicata. Inoltre, piegare forzatamente o in un certo modo l' orecchio può danneggiarlo in maniera permanente.
Generalmente le orecchie non vengono colpite da problemi, anche se alcuni esemplari potrebbero avere il condotto uditivo ridotto. In questo caso c'è il rischio di infezioni o accumulo di cerume, che può venire però facilmente prevenuto o risolto con un' accurata pulizia usando un detergente apposito. Il kinkalow non sembra essere comunque soggetto a particolari patologie legate alla razza. CONSIDERAZIONI VARIE: non tutti i gattini kinkalow nascono sia con le zampe corte che con le orecchie arricciate. Dal momento che il nanismo è un carattere recessivo, due gatti con le zampe corte hanno il 25% di probabilità di generare un gattino con questa caratteristica nella loro cucciolata. Il gene responsabile delle orecchie arricciate è dominante, e due gatti con questo tratto hanno il 75% di probabilità di generare gattini simili.
KOHONA
STORIA: chiamato anche “gatto nudo hawaiano” ( probabile che il termine “kohona” sia riferito al suo aspetto ) è frutto di una mutazione genetica riscontrata nelle isole Hawaii non molto tempo fa. La maggior parte degli esemplari è stata importata negli Stati Uniti, in California, dove un' allevatrice di canadian sphynx, Michelle Berge, sta cercando di portare avanti un programma di allevamento attento e meticoloso, onde evitarne l'estinzione. Al giorno d' oggi gli esemplari conosciuti di kohona sono solamente 18. Gli incroci con il canadian sphynx stanno portando pian piano all' evoluzione della razza, ma rimane rarissimo poter vedere questi esemplari e ancora meno poterli comprare: le liste d'attesa sono lunghissime ed è difficile che venga accordata la vendita, a meno che non si sia disposti a spendere circa 5000 euro per un gatto da compagnia. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 4-6 kg ) ed essendo una mutazione genetica del canadian sphynx potrebbe presentare caratteristiche fisiche molto simili. Purtroppo, vista l'estrema rarità del kohona, le informazioni a riguardo sono davvero poche. E' l' unico vero tipo di felino completamente nudo e altrettanto totalmente privo di follicoli piliferi ( e di vibrisse ) così che la sua pelle è talmente nuda da sembrare cera, che fa sembrare il gatto come una calda candela, a differenza del canadian sphynx che al tatto somiglia ad una calda pelle di pesca. Questo tipo di felino sviluppa un' enorme quantità di rughe che alla nascita lo fanno apparire decisamente bruttino, rughe che vanno diradandosi con la crescita. Solitamente la pelle del kohona è chiara e di colore uniforme, ma sono ammesse anche pezzature. CARATTERE: è molto cordiale, affettuoso, intelligente e dal carattere veramente delicato. ALIMENTAZIONE: a causa dell' eccesso di pieghe facciali, i gattini hanno bisogno di svezzamento artificiale durante le prime settimane di vita, poiché la suzione è compromessa.
Non avendo il pelo che lo riscalda e protegge ha necessità di mangiare più frequentemente rispetto ai comuni gatti, così da riuscire a mantenere la sua temperatura corporea costante, che può arrivare anche fino a 42° centigradi. CURA E SALUTE: l' assenza di pelo lo rende vulnerabile sia al caldo che al freddo, e proprio come noi umani, tende a scottarsi se sottoposto al sole nelle ore più calde e a soffrire il freddo se lo lasciamo uscire durante l' inverno. Per evitare che si scotti è anche utile idratare la pelle con una crema solare apposita e rinfrescarlo con salviette umidificate. E' anche utile mantenere le unghie smussate, tagliandole ogni 10 giorni, per evitare che si ferisca grattandosi.
KORAT
STORIA: è originario della Thailandia dove vi viene allevato fin da tempi antichissimi. Il suo nome deriva da una regione a nord-est della Thailandia, l'altopiano di Khorat ( o Korat ). Il suo aspetto è rimasto praticamente invariato nel corso dei secoli ed è una delle poche razze feline a non aver subito incroci o interferenze. Questa stabilità è probabilmente anche dovuta all' isolamento della sua regione di origine. Le prime informazioni a riguardo risalgono ad un antico manoscritto del 1350, lo “Smud Khoi” (Libro dei poemi dei gatti). In Thailandia i korat vengono acquistati solo raramente, e spesso sono regali molto preziosi da riservarsi a persone importanti come nobili, diplomatici o addirittura re. La prima coppia di questa razza, Nara e Darra, venne importata negli Stati Uniti nel 1959 da Jean Johnson. Da allora in poi molti vi si affezionarono ed essa venne rapidamente riconosciuta da tutte le associazioni feline mondiali. I primi korat giunsero in Gran Bretagna nel 1972, esportati dagli Stati Uniti. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia medio-piccola ( 2,54,5 kg ) e la vita media è di 15 anni. Le femmine, pur essendo un po' più piccole dei maschi, sono altrettanto muscolose ed atletiche. Il corpo del korat è eccezionalmente elastico e la sua potente muscolatura gli permette acrobazie che forse nessun' altra razza riesce ad eguagliare. Ha inoltre un portamento elegante. La testa è a forma di cuore, con le arcate sopraccigliari che ne formano la parte alta ed il muso leggermente appuntito che ne delinea la parte inferiore. Le orecchie sono larghe alla base ed erette. Gli occhi sono grandi, rotondi e di un colore verde intenso o ambrato, che può impiegare qualche anno a diventare definitivo ( i gattini hanno gli occhi gialli ) ma che più passa il tempo più guadagna in intensità. Le zampe sono proporzionate; quelle posteriori sono leggermente più lunghe di quelle anteriori e gli permettono di spiccare salti notevoli con minimo sforzo. I piedi sono piccoli ed ovali.
La coda è di lunghezza media, con base larga e punta arrotondata. Il mantello è corto, folto, soffice, fine, lucido e privo di sottopelo: il pelo primario, quindi, rimane piatto ed attaccato al corpo. Per questo motivo, nel periodo di muta, il korat non perde molto pelo. Il colore del mantello è grigio ( tecnicamente silver blue ), senza striature. Ogni singolo pelo è suddiviso in tre sfumature di grigio differente: chiaro alla radice, più scuro centralmente e completamente trasparente sulle punte. Questa trasparenza conferisce una certa lucentezza al pelo, come una specie di aura che lo circonda seguendo i movimenti del corpo. CARATTERE: in linea generale ha un carattere molto forte, molto indipendente, che non ama condizionamenti o imposizioni. Adora giocare con bambini ed altri animali ( anche se convive con difficoltà con cani e gatti ) purchè sia lui a dominare il gioco. E' curioso, molto intelligente fino al punto di arrivare a copiare i comportamenti umani, soprattutto quelli che possono rivelarsi utili per sé stesso. E' molto difficile che diventi aggressivo, anche quando si trova in situazioni particolarmente delicate preferisce esprimere il suo disappunto vocalmente. E' estremamente giocherellone anche da adulto e in avanzata età, è molto furbo e dispettoso in senso positivo. E' vivace e chiaccherone ma non assillante, in ogni caso si fa ben capire quando vuole qualcosa. E' autoritario e difende il suo territorio con ostinazione, quindi va educato fin da piccolo a non comportarsi da “padrone”. Inoltre è molto casalingo e non sente la necessità di uscire. Non sopporta i rumori e ha bisogno, oltre che di una casa tranquilla, di un luogo quieto e riparato in cui riposare. Il korat è un gatto affascinante, accattivante, che ha conservato la maggior parte dei tratti caratteriali dei gatti selvatici, addolciti, naturalmente, da secoli di convivenza con l' uomo. Comunque bisogna specificare che vi sono delle differenze nel carattere tra maschi e femmine: i maschi sono più tranquilli ed
affabili, soprattutto se castrati. Sono coccoloni e degli inguaribili giocherelloni, ma non hanno la malizia delle femmine, perciò sarà estremamente piacevole e rilassante giocare con loro. Con le femmine sono molto delicati nel giocare ed è difficile che rompano gli oggetti di casa. Le femmine, dal canto loro, sia che siano integre sia che siano sterilizzate, sono un pò più indipendenti ed intraprendenti dei maschi. Adorano i giochi di forza veri e propri con il padrone e andranno da lui quando lo vorranno e raramente quando glielo si chiede. A differenza dei maschi sono più dispettose e combinaguai. Ma molta importanza è il rapporto con il padrone, a cui si affeziona molto. Il korat non è adatto a tutti: sa adattarsi alle situazioni abitative, ma se il padrone non riesce a capire le sue esigenze e particolarità, per i due i rapporti non saranno facili. Il korat ha un carattere molto dominante e tende a sottomettere chiunque, animale o persona, al proprio volere, ma, come già accennato, va educato fin da piccolo a non imporsi, e solo una persona dal carattere deciso può riuscire nell' intento. Il padrone del korat deve avere con esso un rapporto alla pari, di rispetto reciproco e fiducia e non deve lasciarlo solo per troppo tempo, è preferibile piuttosto che lo porti con sé. Infatti il korat non ha problemi a viaggiare e sopporta agevolmente anche lunghi viaggi in auto o in aereo, l' importante è che non perda di vista il padrone troppo a lungo. ALIMENTAZIONE: a causa dell' estrema vivacità ha bisogno di una dieta ricca di proteine e grassi finchè è adulto ed in buona salute. Apprezza molti tipi di cibo, ma gli adulti, soprattutto se sterilizzati o castrati, rischiano il sovrappeso. Saltuariamente, un merluzzo o un nasello a vapore o bagnomaria può contribuire al benessere del gatto. E' anche consigliabile dare un rosso d' uovo ogni 15 giorni ( soprattutto nei mesi invernali ) per dargli energia e mantenere in condizioni ottimali il mantello. Il cibo fresco è consigliato durante la gravidanza e va comunque integrato con calcio e vitamine.
CURA E SALUTE: essendo a pelo corto, il korat non ha bisogno di particolari cure ed accorgimenti: sarà sufficiente l' uso di un panno di daino o guanto di flanella umido per togliere dal mantello la polvere che vi si annida e, se necessario, si potrà usare un pettine a denti stretti per sciogliere eventuali piccoli nodi o rimuovere il pelo morto. Poi una spazzolata una volta a settimana sarà più che sufficiente. Non ama l' acqua. Soffre di abbassamenti di temperatura ed è facilmente soggetto a raffreddori. Inoltre è particolarmente predisposto a depressione, perciò non va mai trascurato. CONSIDERAZIONI VARIE: le femmine vanno in calore piuttosto presto ( intorno ai 5-6 mesi ma vanno fatte accoppiare solo intorno all' anno e mezzo di età ) ed i loro vocalizzi durante l' estro sono molto acuti. I maschi diventano sessualmente maturi intorno ai 6 mesi ed in presenza di una femmina in calore si dimostrano molto virili e vitali. Questi ultimi sono comunque, a differenza di quelli di altre razze, genitori amorevoli e partecipano attivamente alla loro educazione insieme alla madre. Addirittura, aiutano la partoriente durante la nascita dei piccoli, tagliando il cordone ombelicale, pulendo i piccoli e tenendoli al caldo. I gattini sono estremamente vivaci, spesso in modo eccessivo, e raggiungono la piena bellezza intorno ai due anni.
KORN JA
STORIA: è di origine tahilandese e il suo nome potrebbe riferirisi al suo aspetto minuto ( “korn”=chicco, ma “kornja” in thailandese significa “testuggine”, quindi il significato del nome non è chiaro ). Ha probabilmente origini molto antiche poiché è citato nello “Smud Khoi”, un antico libro orientale dove sono elencati sia gatti considerati dei portafortuna sia gatti considerati dei portasfortuna ( in questo libro questa razza di gatto è nominata come “korn-ya-ja” ). E' endemico del suo Paese. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia medio-piccola ( 2,54 kg ). La vita media è di 13-16 anni. Presenta una corporatura delicata, piccola e minuta. La testa è fortemente rastremata, con orecchie proporzionate al corpo e arrotondate in punta, portate erette e in alto sulla testa. Gli occhi sono di medie dimensioni, rotondi e di colore giallo. Le zampe sono proporzionate al corpo, di ossatura piccola con piedi piccoli ed ovali. La coda è lunga e fortemente rastremata. Il mantello è cortissimo e secerne del sebo, ma non molto. Inoltre è rigido e senza sottopelo. La colorazione più comune è quella grigio-blu con possibili peli bianchi in alcune parti del corpo. CARATTERE: è amorevole, affettuoso ed intelligente. Si adatta facilmente ai nuovi ambienti e alle nuove persone. E' socievole non solo con i padroni ma anche con gli estranei. Inoltre è molto paziente e amorevole con i bambini. E' giocherellone e va molto d'accordo con i cani, che considera parte della famiglia. ALIMENTAZIONE: non ha particolari esigenze nutrizionali. CURA E SALUTE: il mantello ha bisogno di pochissime cure, basta una spazzolata due volte al mese. Non sembra soffrire di patologie particolari, anche se è facilmente soggetto a problemi gastrointestinali.
KUCING MALAYSIA
STORIA: chiamato anche “piawaian kucing malaysia”, è la prima razza endemica malese. E' il risultato dell' incrocio tra il tonkinese ( da cui prende la conformazione fisica ) ed il ragdoll ( da cui prende il colore del mantello ). Nato nel 1994, il kucing malaysia ( Kucing è la capitale della Malesia e significa anche “gatto” ) è riconosciuto dal “Malaysian Cat Club” ed è ancora in fase di riconoscimento da parte della FIFE. Oltretutto è ancora una razza in via di sviluppo. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 4-6 kg ). La vita media è di 15 anni. Presenta una corporatura muscolosa, dall' ossatura media. Il corpo è di media lunghezza e petto ampio, con una buona profondità e forte tono muscolare. La testa è ovoidale ( quindi arrotondata nella parte superiore ), ampia, lunga e con linee morbide e rotonde. Le guance sono piene ed il naso è mediamente lungo con mento abbastanza forte. Il profilo mostra una curva dolcemente convessa. Le orecchie sono di medie dimensioni, con punte leggermente arrotondate, ben distanziate tra loro e leggermente inclinate in avanti. Gli occhi sono di medie dimensioni, a forma di mandorla e ampi, dando l' impressione di un' espressione vigile. Sono di colore verde-blu o ( preferibilmente ) blu. Le zampe sono alte, di dimensioni da medie a snelle ( più magre nelle femmine ) con piedi di medie dimensioni e leggermente ovali. La coda è di medio spessore, di media lunghezza ( arriva fino alle scapole ) e con punta arrotondata. Il mantello è corto, setoso, aderente al corpo e quasi privo di sottopelo. Tutti i colori “pointed” con il bianco sono riconosciuti. E' desiderata una “fiamma” bianca sulla faccia e sul muso. CARATTERE: è amorevole e giocherellone, dal carattere, pare, simile a quello di un gatto bengala, e, comunque, potrebbe essere la combinazione di quello del ragdoll e del tonkinese.
ALIMENTAZIONE: non ha particolari esigenze nutrizionali. CURA E SALUTE: il mantello non richiede molte cure, basta una spazzolata settimanale. Il kucing malaysia non sembra essere soggetto a particolari patologie legate alla razza.
KURILIAN BOBTAIL
STORIA: chiamato anche “ kuril islands bobtail”, “kuril bobtail”, “curilsk bobtail”, è proveniente dalle isole Kuril ( da qui il nome ), rivendicate da Russia e Giappone. La variante a pelo corto originale è una razza naturale, conosciuta su queste isole da oltre 200 anni. Come animali domestici selettivamente allevati, i kurilian bobtail sono stati popolari in Russia e in alcune altre parti d' Europa ( soprattutto per la loro capacità di cacciare i roditori ) dalla metà del XX secolo, ma rimangono rari in America del Nord. Il kurilian bobtail sembra strettamente legato al bobtail giapponese - entrambi condividono lo stesso tipo di coda corta, ma il giapponese è più snello, più spigoloso e meno tarchiato – ed è originario del lato opposto dell' Eurasia rispetto al karelian bobtail, dal nome simile ma originario della Russia occidentale e della Finlandia, quindi è improbabile che sia un parente prossimo. Proprio come il bobtail giapponese ed il manx sono nati in un ambiente isolato con la loro caratteristica della coda corta od assente, così il kurilian bobtail è frutto di una mutazione isolata ed è diventato comune nelle isole Kuril e Sakhalin a causa della limitata diversità genetica della biogeografia dell' isola. Dal 1875 le isole Kuril appartengono alla Russia, ma prima di tale data appartenevano al Giappone, da dove, con molta probabilità, vennero portati alcuni gatti di razza “bobtail”. Alcuni di questi gatti tornarono allo stato selvatico, mentre altri rimasero domestici e furono allevati come gatti da compagnia. Per lungo tempo le Kuril, inaccessibili isole vulcaniche, furono una base militare e i pochi abitanti avevano scarsi contatti con il resto del mondo. Mettendo a confronto i bobtail giapponesi e i kurilian bobtail si nota che questi ultimi sono più robusti e pesanti. Probabilmente vi è stata una selezione naturale che ha favorito gli esemplari più robusti e con il pelo più resistente al rigido clima delle isole. In seguito al disgregamento dell'Unione Sovietica, alcuni scienziati hanno potuto raggiungere l' arcipelago delle Kuril e hanno scoperto l' esistenza di questa razza di gatti, quali poi successivamente vennero importati sul continente. Esso non è ben conosciuto al di fuori dei suoi territori nativi ed è stato sviluppato e promosso come una razza aborigena russa distinta dal bobtail giapponese. E' stato riconosciuto nel 1994 dal WCF.
CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia medio-grande ( 4-5 kg la femmina, 5-7 kg il maschio ). La vita media è di 14-16 anni. Ha una corporatura forte, muscolosa e robusta, con il dorso leggermente inclinato in avanti. Una caratteristica della razza è l'andatura: in alcune situazioni il gatto avanza con molta circospezione portando avanti, molto lentamente, una zampa alla volta. La testa è di medie dimensioni, con muso abbastanza allungato a forma di triangolo e le guance piene. Le orecchie sono alte sul cranio, di dimensioni medie e abbondantemente pelose. Il naso è di lunghezza media e leggermente inclinato. Le vibrisse e le ciglia sono molto lunghe. Gli occhi sono grandi e a mandorla, con espressione vigile ed intelligente. Il colore è conforme al mantello, ma di solito è giallo, verde o giallo-verde. Le zampe sono di media lunghezza, forti ( quelle posteriori, potenti, sono più lunghe di quelle anteriori ) con piedi arrotondati e con folti ciuffi di pelo tra le dita. La coda, che ricorda un pom-pom, non è più lunga di otto centimetri ( va da 2 a 10 vertebre ) e viene tenuta di lato quando il gatto è in posizione di riposo e dritta quando cammina o è all' erta. Essa può essere nodosa, curva o addirittura storta o attorcigliata ( a spirale ). Il mantello può essere corto o semilungo: quest' ultimo è di lunghezza media e morbido come la seta, con poco sottopelo. Il pelo è considerevolmente più lungo sulla gorgiera, sulla pancia e sui fianchi. Ed anche sulla coda, parecchio pelosa. I colori ammessi sono solidi, ( cioè nero, grigio, rosso, squama di tartaruga ) e diluiti ( blue, cream e blue tortie con o senza macchie bianche, anche nelle varietà “silver” e “smoke” ). Tutti questi colori possono essere tabby (con agouti) o self (senza agouti). Non sono ammessi i colori: chocolate, cinnamon, fawn, lavanda, colourpoint.
CARATTERE: il kurilian bobtail è di natura socievole e buona, si adatta facilmente alla vita domestica e manifesta il suo affetto senza essere invadente. Ama molto essere coccolato e convive eccezionalmente bene con altri gatti e cani. E' un ottimo pescatore e cacciatore ed inoltre ama molto l' acqua. E' intelligente e gentile ed inoltre il suo aspetto selvaggio non si riflette nel temperamento. ALIMENTAZIONE: il kurilian bobtail è molto goloso e poco schizzinoso, quindi è bene fare particolare attenzione alle dosi ed inoltre la dieta deve essere molto varia. Per un' alimentazione casalinga l' ideale sono carne o pesce con riso e verdure. CURA E SALUTE: il pelo non ha bisogno di eccessive cure, è sufficiente spazzolarlo una volta a settimana con una spazzola di setole o un pettine a denti larghi per rimuovere il pelo morto. Questi gatti sono soggetti a una muta breve ma intensa in primavera, periodo in cui il pelo deve essere oggetto di maggiori cure. Non sembra soffrire di particolari malattie genetiche.
LAMBKIN
STORIA: chiamato anche “nanus rex”, il lambkin ( il nome deriva dal fatto che il manto di questo gatto somiglia al vello di un agnello, “lambkin” = agnellino- anche per il fatto di essere di taglia ridotta ) è di origine statunitense ed il risultato dell' incrocio tra il munchkin ed il selkirk rex. E' nato tra il 1987 ed il 1991 ( non si sa con precisione la data ) quando un allevatore, Terri Harris, decise di incrociare il munchkin ed il selkirk rex, combinando le zampe corte del primo con il pelo arruffato del secondo, nel tentativo di dare un contributo interessante al mondo delle razze feline. E' riconosciuto dalla TICA e dalla TDCA ( The Dwarf Cat Association ). CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia medio-piccola (2,5-4 kg ). La vita media è di 15 anni. Presenta una corporatura compatta, muscolosa e dall' ossatura pesante. Il petto è largo ed il corpo è rotondo e moderatamente lungo, ben proporzionato. La testa è cuneiforme, con zigomi alti e baffi ricci. Il mento è breve e fermo. Le orecchie sono di medie dimensioni, larghe alla base, con punte leggermente arrotondate, posizionate in alto, con possibile presenza di ciuffi auricolari. Gli occhi sono grandi e quasi del tutto rotondi, ben distanziati tra loro e danno al lambkin uno sguardo vivace e curioso. Essi possono essere di colore verde, blu, ambra o rame lucido, in maniera del tutto indipendente dal colore del mantello. Le zampe sono corte e robuste, quelle posteriori più lunghe di quelle anteriori, con piedi rotondi e di media grandezza. La coda è lunga, pelosa, che si assottiglia gradualmente verso la punta arrotondata. Il mantello può essere medio o lungo ed è mobido, riccio, vellutato, molto denso, della stessa lunghezza su tutto il corpo. Sono presenti addirittura tre strati di pelo (il sottopelo è spesso) con onde che si distinguono in tutto il corpo del gatto. I ricci sono più evidenti su collo, coda e pancia, soprattutto negli esemplari a pelo lungo. In certi periodi dell' anno o a causa dei cambiamenti ormonali, i peli sulle spalle possono lisciarsi.
Il mantello del lambkin è disponibile in tutti i modelli e colori. CARATTERE: il lambkin è molto socievole, curioso ed intelligente. Ama stare con gli esseri umani, con cui è molto affettuoso. Come il selkirk rex, è estremamente dolce, accomodante e va d' accordo con estranei ed altri animali domestici, compresi i cani. E' estroverso e molto adatto a vivere con i bambini. Non è particolarmente esigente in fatto di attenzioni e non si lega in particolare a qualcuno, ma piuttosto a tutta la famiglia. Non soffre particolarmente la solitudine e non è troppo energico, nonostante sia vivace, giocherellone ed un gran saltatore. E' intelligente tanto che può imparare ad aprire cassetti, armadi, ecc... ALIMENTAZIONE: non ha particolari esigenze nutrizionali. CURA E SALUTE: il manto deve essere spazzolato con delicatezza, una volta a settimana quello medio e due volte quello lungo, più frequentemente durante la muta. Sono molto rare nel lambkin patologie come lordosi e “pectum excavatum”.
LAPERM
STORIA: il laperm è un gatto dal pelo riccio e ondulato ( “perm”= permanente ) originario degli Stati Uniti, geneticamente unico e non collegato ad altre razze dal pelo altrettanto riccio ( “rex” ) ed ha un gene dominante che causa la particolare caratteristica ondulata del pelo. Il laperm è comparso intorno ai primi anni ottanta in seguito ad una mutazione spontanea in un gruppo di gatti allevati per il controllo degli animali nocivi. I fondatori della razza furono Linda e Richard Koehl di The Dalles, Oregon, la cui gatta Speedy diede alla luce una gattina riccia, Curly, che fu la progenitrice di tutti i laperm. I Koehl allevarono una colonia libera di laperm prima di rivolgersi, dopo dieci anni, ai membri di una “cat fancy” e iniziare un programma formale di allevamento. Il nome della razza segue la tradizione Chinookan ( che è una piccola famiglia di lingue parlate in Oregon e Washington, lungo il fiume Columbia, dai popoli Chinook ) di adottare parole francesi incorporando un articolo determinativo per creare una nuova parola. E' stato riconosciuto dalla TICA nel 2003, dalla CFA nel 2008, dal GCCF nel 2012 e dalla FIFE nel 2014. Oltre che negli Stati Uniti il laperm si è diffuso in altri paesi del mondo, come Canada, Nuova Zelanda, Australia, Sud Africa, Giappone, Germania, Olanda, Svezia. E ancora la sua popolarità continua a diffondersi. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 3-5 kg ). La vita media è di 12-16 anni. Presenta una corporatura “foreign” muscolosa, elegante e sportiva. La testa è un cuneo modificato con contorni arrotondati ed un muso leggermente ampio. Visto di profilo, il naso è dritto e la fronte piana. Le orecchie sono abbastanza grandi, arrotondate sulle punte a poste ai lati della testa. Gli occhi sono a forma di mandorla e di dimensioni medie, di un colore in armonia con quello del mantello. I baffi sono lunghi e arricciati. La testa poggia su un collo lungo. Le zampe sono piuttosto lunghe e di medie dimensioni ( quelle posteriori più lunghe delle anteriori ) con piedi medi e rotondi.
La coda è lunga, affusolata e proporzionata al corpo. Il mantello può essere lungo o corto, inoltre si compone di morbide onde, riccioli e boccoli, simile ad una permanente irsuta. Non è setoso ed è morbido ( il pelo corto è più consistente ). E' sciolto ed elastico e non è aderente al corpo nonostante la scarsità di sottopelo. E' luminoso ed arioso e varia a seconda della stagione e della maturità del gatto ed è più lungo e definito sulla gorgiera e sul collo. Inoltre è più riccio all' interno delle orecchie ed è presente in ciuffi sulle punte delle stesse. I “longhair” hanno la coda piumata mentre gli “shorthair” hanno la coda simile alle spazzole di bottiglia. Il mantello a volte forma una separazione naturale lungo la schiena. Tutti i colori e modelli sono accettabili, anche se i modelli “tabby”, “red” e “tortie” sono abbastanza comuni ( le varietà più recenti sono: “ticked tabby”, “shaded” e “darker point” ). I colori principali sono : lilac, chocolate, colourpoint. CARATTERE: il laperm ha generalmente una personalità molto dolce ed affettuosa ma anche molto attiva. A differenza di altre razze, ama stare all' esterno. Cerca il contatto umano, infatti adora strofinare la propria testa contro il viso del padrone, che ama anche toccare con le proprie zampe. E' intelligente e curioso. E' adatto alla vita con bambini ed altri animali domestici. ALIMENTAZIONE: non ha particolari esigenze nutrizionali, ma comunque per il fatto di essere un gatto molto attivo è buona una dieta ricca e varia. CURA E SALUTE: il mantello non ha bisogno di molta manutenzione, basta una volta a settimana con un pettine di metallo. Il laperm non sembra soffrire di particolari malattie genetiche. CONSIDERAZIONI VARIE: grazie al pelo riccio, è un gatto ipoallergenico.
LOWLANDER
STORIA: chiamato anche “british semilonghair”, è la versione a pelo semilungo del british shorthair. A parte la lunghezza del pelo, è identico alla versione a pelo corto. Negli Stati Uniti è conosciuto come “lowlander” ( =abitante della pianura ), mentre in Europa come “britanica”, ma non è riconosciuto nel Regno Unito come una razza a parte. La ragione di questa razza è che il gatto britannico a pelo lungo originale, attraverso l' incrocio con gatti a pelo lungo importati, fu sviluppato in persiano e diventò sempre più massiccio con una più lunga e spessa pelliccia rispetto ai primi persiani. Così, nel tardo 19° secolo e all' inizio del 20° secolo il persiano era considerato la versione a pelo lungo del british shorthair. Durante la seconda parte del 20° secolo venne sviluppata una versione a pelo corto del persiano moderno, che fu formalizzata nell' exotic shorthair, molto diverso dal british shorthair. Così venne proposto di introdurre una varietà a pelo lungo di tipo britannico. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia medio-grande ( 5-6 kg il maschio, 4-5 kg la femmina ). La vita media è di 14-20 anni. Di corporatura è massiccio, grande, robusto e muscoloso, descritto come “cobby”. Ha un largo e arrotondato petto, spalle e fianchi robusti, cassa toracica sviluppata, tronco tozzo e tutto della stessa larghezza. La testa è rotonda, piena, con guance paffute ( soprattutto nei maschi ), mento forte e cranio largo. Poggia su un collo massiccio, corto, ben sviluppato. Le orecchie sono piccole, larghe alla base, ben distanziate e leggermente arrotondate in punta. Gli occhi sono grandi, distanziati, rotondi e molto espressivi, dallo sguardo dolce, di molte varietà di colore: rame, giallo oro, verde e blu, arancio ( la maggioranza li ha rame o arancio ). Il colore varia a seconda del mantello e tende a scolorire leggermente con l' età. Ha arti corti, muscolosi e con ossatura da media a pesante, con piedi rotondi e saldi. La coda è corta, larga alla base e sottile verso la punta leggermente arrotondata.
Il mantello è semilungo, brillante e morbido al tatto. E' disponibile in più colori e disegni: -black -white -red -cream -chocolate -lilac -cinnamon -blue -fawn -solid -tabby -tortoiseshell -bicolour -smoke -tipped -colourpointed CARATTERE: il lowlander è tranquillo, placido e affabile. Non segue continuamente il padrone ma ama stargli comunque vicino o in braccio. E' intelligente e piuttosto giocherellone, ma non iperattivo. E' affettuoso, devoto e riservato. Può essere lasciato tranquillamente solo in casa poiché non è distruttivo. E' poco loquace. ALIMENTAZIONE: non ha particolari esigenze alimentari, apprezza in egual misura la carne ed il pesce. Può essere comunque soggetto ad obesità, soprattutto se sterilizzato o tenuto al chiuso. CURA E SALUTE: il mantello richiede spazzolate frequenti, diverse volte a settimana. E' particolarmente soggetto a problemi renali.
LYKOI
STORIA: di origine statunitense, è il risultato di una mutazione naturale che lo fa assomigliare ad un lupo mannaro ( il suo nome, che deriva dal greco, significa appunto “lupi” ). Furono Johnny e Brittney Gobble, con Patti Thomas, che trovarono nel 2010 i primi due gattini che presentavano le caratteristiche del lykoi. Crearono così la nuova razza, facendo in modo che gli esemplari fosseri completamente sani prima di iniziare con l' allevamento. Diversi test vennero condotti per escludere malattie genetiche, mentre i dermatologi dell'Università del Tennessee eseguirono dei test per anomalie cutanee, dato lo strano mantello del lykoi. Scoprirono, quindi, che alcuni dei follicoli piliferi dei gatti non hanno tutti i componenti necessari per creare il pelo. Anche i follicoli sani non sono sempre in grado di mantenerlo. Il lykoi può quindi diventare completamente nudo per alcuni periodi di tempo. Anche se la somiglianza è impressionante, il test del DNA ha confermato che questi gatti non sono canadian sphynx, la famosa razza di gatti senza pelo. E' stato riconosciuto dalla TICA nel 2012. Il programma di allevamento del lykoi è ancora in fase di sviluppo. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia medio-piccola ( 2-4 kg ). La vita media è di 15 anni. Presenta una corporatura “foreign” flessuosa e non ingombrante. L' ossatura è piccola. La testa è un cuneo modificato con contorni arrotondati in buona proporzione al corpo, più lunga ( ma non troppo ) che larga. Il muso è arrotondato e di media lunghezza con baffi definiti. Il mento è ben sviluppato. La testa poggia su un collo di media lunghezza, né fine né troppo muscoloso. Le orecchie sono grandi, larghe alla base e arrotondate in punta. Situate in alto sulla testa, verticali ed erette. La superficie esterna è solitamente glabra. Gli occhi sono grandi, leggermente ovali, vivaci, di colore giallo. Le zampe sono di media lunghezza e formano un rettangolo con il corpo. I piedi sono piccoli o di media grandezza, ovali, con dita lunghe. La coda è più corta rispetto alla schiena e si affusola gradualmente fino in punta.
Il mantello può essere corto o medio. Il lykoi è un gatto parzialmente o quasi completamente glabro e , quando è quasi completamente rivestito, il suo mantello somiglia a quello di un opossum. Come standard, è glabro intorno agli occhi, sul muso, sul mento, sul naso. E' senza sottopelo. L' unico colore accettato è il nero/grigio, con la possibile presenza di peli bianchi in alcune parti del corpo. CARATTERE: il lykoi è di temperamento docile e gentile e si affeziona molto al suo padrone, con cui sa essere molto cordiale. Con gli estranei invece è estremamente cauto. Ha un carattere che lo farebbe più somigliare a un cane piuttosto che a un felino. E' un grande cacciatore. ALIMENTAZIONE: non sembra avere particolari esigenze nutrizionali, anche se a causa del pelo rado e in certi periodi anche totalmente assente, necessita di una dieta ricca, varia, oltre che mangiare di frequente per mantenere stabile la temperatura corporea. CURA E SALUTE: il mantello non ha bisogno di molte cure, basta una spazzolata una volta a settimana. Il lykoi non sembra soffrire di particolari malattie genetiche.
MAINE COON
STORIA: è una delle razze naturali più antiche del Nord America, nativo dello Stato del Maine, di cui è il gatto ufficiale. Il suo nome deriva da “Maine”, lo Stato della Nuova Inghilterra (al confine con il Canada) in cui venne avvistato, e da “raccoon” ( o “coon” ) che significa “orsetto lavatore”, per via della sua coda molto simile a quella di un procione. Infatti il maine coon è il cosiddetto “procione del Maine”. Sarebbe il risultato di un incrocio tra gatti a pelo corto e gatti a pelo lungo d' oltremare: secondo alcuni, infatti, avrebbe come antenati i progenitori del gatto delle foreste norvegesi, arrivati nell' America del Nord nell' anno 1000 in seguito agli sbarchi dei Vichinghi, provenienti dalla Scandinavia, sulle Isole di Terranova. In effetti il gatto selvatico non è presente in Nord America. Secondo altri, invece, le sue origini risalirebbero al periodo della colonizzazione, quando le navi dei coloni provenienti da tutto il mondo attraccavano sulle coste americane del nord-est, portando con sé gatti che facevano strage di topi. Ed è probabile che tra tutti quei gatti ci fossero gli antenati del maine coon. E' probabile che linci e gatti siano interfecondi ( pare il loro incrocio abbia dato origine alla razza del pixiebob ) e non è quindi da escludersi il contributo della lince canadese e della lince rossa, vista la somiglianza reciproca e la piccola taglia di queste linci. La prima segnalazione ufficiale di un maine coon risale al 1861, con la menzione da parte della signora Pierce di un gatto bianco e nero chiamato “Captain Jenks of the Horse Marines”. Divenuto inizialmente molto popolare, venne poi tralasciato per il persiano. Bisognerà aspettare fino agli anni sessanta per assistere alla riscoperta della razza, che fu poi riconosciuta nel 1976. Arrivato in Italia nel 1985-86 e comparso su una rivista del settore, la sua popolarità è cresciuta notevolemente e la sua diffusione è in continua espansione, tanto da essere protagonista di successo nelle esposizioni feline e molto diffuso come animale da compagnia.
CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia grande ( 7-15 kg il maschio e 5-7 kg la femmina ). Vita media: 13-15 anni. Il maine coon odierno è decisamente diverso rispetto ai primi soggetti allevati: è imponente, massiccio e di dimensioni gigantesche. Il corpo è grande, lungo, rettangolare e muscoloso, con ossatura solida. Ha il petto largo e il collo forte e muscoloso, di media lunghezza e leggermente arcuato, gli conferisce un aspetto di robustezza e potenza. Ha un portamento davvero maestoso e regale. La testa è cuneiforme e larga con muso lungo e squadrato che gli permette di afferrare con facilità la preda e bere l'acqua da fiumi e pozze. Il naso è largo e leggermente bombato. Ha le orecchie alte sulla testa, lunghe, grandi, ben aperte e coperte alla base da abbondanti ciuffi di pelo, non solo all' interno ma anche sulle punte come protezione da freddo e maggiormente mobili rispetto a quelle delle altre razze, per captare i suoni della foresta. Gli occhi sono leggermente ovali, grandi e ben distanziati, di qualsiasi colore. Le zampe sono lunghe e con ossatura pesante, con piedi grandi, rotondi, ricchi di ciuffi di pelo tra le dita per non sprofondare nella neve o scivolare sui tratti ghiacciati. La coda è molto lunga, folta e fluente, che avvolge il gatto quasi completamente quando dorme. E' un atteggiamento tipico degli animali che vivono al freddo, come appunto il maine coon che vive in zone con inverni rigidissimi. Il pelo è lungo, provvisto di sottopelo, lucido e folto, tanto da diventare praticamente impenetrabile e impermeabile all' acqua ( di cui il maine coon è amante ), con l' impossibilità di annodarsi. In inverno arriva a misurare anche sei-sette centimetri e si presenta più rigoglioso sul collo, sulla pancia, sulla coda e sulle zampe per proteggere il corpo quando l' animale cammina sulla neve. E' invece più corto sulla schiena per permettergli di strisciare tra la vegetazione a caccia di prede. Sono ammessi tutti i colori tranne: chocolate, cinnamon, lilac, fawn in qualunque combinazione e colourpoint.
CARATTERE: curioso, docile e attivo, è equilibrato ed ha un buon carattere. Non graffia e non soffia quasi mai. Indipendente, apprezza chi si prende cura di lui e si affeziona a tutta la famiglia. Si adatta alla vita in appartamento, ma è preferibile la presenza di terrazzi e giardini, in cui può dare libero sfogo alle sue alte doti da cacciatore. Si adatta alla vita con altri animali. Ha spiccatissime attitudini al gioco ed è dotato di una proverbiale bontà d' animo: la sua indole particolarmente pacifica e il suo carattere gioviale e comunicativo lo rendono adatto alla convivenza con l' uomo, con cui instaura un rapporto paritetico e duraturo, ed è inoltre molto adatto alla compagnia di anziani e bambini. Segue volentieri il suo padrone durante gli spostamenti, in auto, in aereo, in treno...ed anche all' aperto usa accompagnarlo per brevi tratti di strada e addirittura non è infrequente vederlo al guinzaglio. Il maine coon possiede una vocina flebile ed acuta, come quella di un gattino, e se ne serve in continuazione borbottando e commentando ogni suo movimento, soprattutto quando è in compagnia del padrone. Infatti è uno dei gatti piu' loquaci in assoluto. Difficilmente resta solo, ama molto la compagnia. ALIMENTAZIONE: il maine coon ama in modo particolare il pesce ma non bisogna fornirgli sempre lo stesso tipo di cibo perchè, alla lunga, ciò potrebbe portargli squilibri dietetici e possibili carenze nutrizionali: è quindi opportuno fornirgli, fin da piccolo, cibo ricco e variato, sia fresco ( oltre che il pesce è ideale la carne bianca ) che preconfezionato, con l'ausilio di integratori. In genere comunque il maine coon ha un ottimo appetito e ha bisogno di mangiare molto e bene, a causa della sua mole. Questo gatto, contrariamente ad altre razze, non cerca il cibo con insistenza, quindi se non viene pienamente soddisfatto in quanto a qualità e quantità tende a servirsi da solo, aprendo antine e, con un po' di ingegno, addirittura il frigorifero. Rimanendo in ogni caso un cacciatore selvatico, c'è chi afferma che la migliore per esso sia un'alimentazione naturale e primitiva.
CURA E SALUTE: il pelo del maine coon non richiede cure o attenzioni particolari, poiché è idrorepellente, cioè rivestito da una cuticola che lo impermeabilizza e protegge l'animale dalle intemperie, mantenendo il pelo stesso liscio e ordinato, senza che si annodi o infeltrisca. In genere il gatto riesce a liberarsi da solo del pelo morto e a mantenerlo pulito ed in ordine. Nel periodo della muta lo si può aiutare con un pettine a maglie larghe, un paio di volte alla settimana. Se fosse necessario un bagno, occorre avere cura di asciugare molto bene il pelo ( mai usare il phon, che oltre a spaventare il gatto potrebbe rovinarne il mantello ) che essendo molto folto tende a trattenere l' umidità ed essere quindi causa di fastidiosi raffreddamenti. Il cuore del maine coon può essere precocemente soggetto a patologie a causa della sua mole, quindi è molto importante effettuare regolari visite di controllo. CONSIDERAZIONI VARIE: la femmina ha il primo calore intorno ai 10 mesi, ma è consigliabile farla riprodurre dopo quest' età e non oltre gli 8-9 anni. Il maschio invece si può riprodurre intorno all' anno di età. La femmina solitamente non ha bisogno di aiuto durante il parto ma ricerca comunque la presenza del padrone. E comunque è opportuno sorvegliarla, soprattutto al primo parto, per intervenire in caso di necessità. Alla nascita il pelo dei gattini sembra corto ma verso la 5°/6° settimana comincia ad allungarsi e compaiono evidenti ciuffi di pelo tra le dita dei piedi e sulle orecchie.
MANDALAY
STORIA: di origine neozelandese, il mandalay è frutto di accoppiamenti accidentali tra burmesi e gatti a pelo corto ( il nome della razza infatti deriva da una grande città della Birmania ). Somiglia all' asian. Il primo accoppiamento si ebbe nel sud dell' isola intorno agli inizi del 1970 ( un “cream” burmese incrociato con un domestico rosso a pelo corto ) e il secondo si ebbe nel nord dell' isola nel 1988 ( un “seal” burmese” incrociato con un domestico nero a pelo corto ). I gattini risultanti dal primo accoppiamento erano tutti color rosso ruggine, mentre quelli risultanti dal secondo accoppiamento erano neri con gli occhi ambrati. Al momento comunque non risultano esserci esemplari lasciati dai due programmi di allevamento del nord e del sud della Nuova Zelanda. E' stato anche sviluppato un programma per l' introduzione dei colori “cinnamon” e “fawn” usando abissini e siamesi. Nel 2013 in Nuova Zelanda è iniziato un programma che prevede l' utilizzo del british shorthair. Il mandalay è stato riconosciuto dal New Zealand Cat Fancy nel giugno 1990. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 3-5 kg ). La vita media è di 15 anni. Presenta una corporatura compatta, muscolosa e più pesante di quello che l'aspetto possa far sembrare. Il corpo è di media lunghezza ed il torace è forte, arrotondato e la schiena dritta. La testa è a forma di cuneo smussato, leggermente arrotondata nella parte superiore, con ampi zigomi. La mascella è larga ( quella inferiore è forte ) ed il mento fermo. Le orecchie sono di medie dimensioni, ben posizionate, larghe alla base, con punte leggermente arrotondate, un po' inclinate in avanti e ben distanziate tra loro. Gli occhi sono grandi e con un taglio orientale nella parte superiore, mentre nella parte inferiore sono arrotondati. Sono brillanti e vivaci, di un colore che va dall' oro ( preferibile ) all' ambra. Le zampe sono snelle e proporzionate al corpo ( quelle posteriori più lunghe di quelle anteriori ) con piedi altrettanto proporzionati ed ovali.
La coda è di media lunghezza, non spessa alla base e che si assottiglia leggermente fino alla punta arrotondata. Il mantello è corto, fine, satinato, lucido e aderente al corpo, quindi con poco o nessun sottopelo. I colori possono essere “eumelanistici” ( base nera ) o “phaeomelanistici” ( base rossa ) e sono riconosciuti tutti i solidi tradizionali e “torties”. CARATTERE: il mandalay ha un temperamento molto simile a quello del burmese, cioè è affettuoso, amichevole, leale, giocherellone e molto coinvolgente. ALIMENTAZIONE: non ha particolari esigenze nutrizionali, tutttavia essendo molto attivo richiede una dieta ricca e varia. CURA E SALUTE: il mantello corto non ha bisogno di particolari cure, basta una spazzolata a settimana. Il mandalay non sembra essere soggetto a particolari malattie genetiche. CONSIDERAZIONI VARIE: a differenza del burmese, il mandalay non ha un gene che modifica il colore del mantello.
MANX
STORIA: chiamato anche “gatto dell' isola di Man”, è nato da una mutazione genetica della colonna vertebrale avvenuta nell' isola di Man ( da cui il nome “manx” in lingua mannese ) al largo del Mare del Nord, probabilmente durante il corso del XVIII secolo. Il primo manx fu presentato nel 1900 ad un'esposizione inglese, ma la fama arrivò solo dopo l'espatrio in America nel 1930. Qui, infatti, trovò i giusti estimatori che si vollero impegnare nell' evoluzione della razza. Il primo club della razza nacque nel 1901 in Inghilterra. Attualmente esistono due tipi di manx: quello americano, dalla corporatura piuttosto corta, quadrata e tarchiata, e quello inglese, più longilineo del precedente. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 3,5-5,5 kg ), con un corpo solido e compatto, una groppa arrotondata e un dorso inclinato a causa degli arti posteriori più lunghi di quelli anteriori. La sua andatura è ondeggiante e saltellante come quella di un coniglio. Le vertebre della schiena sono più corte ed accostate rispetto a quelle degli altri gatti. La vita media è di 15 anni. E' resistente al freddo ma adora stare anche al caldo. La testa è larga e rotonda, con guance prominenti e naso di media larghezza. Essa poggia su un collo corto e forte. Le orecchie sono distanziate, aperte alla base e leggermente appuntite, di media grandezza e pelose all' interno. Gli occhi sono grandi e rotondi, brillanti, leggermente obliqui e possono essere di colore blu scuro, arancione o impari ( di colore diverso ), rame, verde, a seconda del mantello. Gli arti sono di ossatura massiccia, con piedi larghi e rotondi e cuscinetti in tonalità del colore del mantello. Esistono quattro varietà di coda nel manx: -rumpy: totalmente privo di coda, con un piccolo ma caratteristico avvallamento, lì dove dovrebbe iniziare la coda, a volte ricoperto da un ciuffetto di pelo. -rumpy-riser: possiede un piccolissimo troncone di coda, costituito da una a tre vertebre sacrali.
-stumpy: il moncone di coda non supera i tre centimetri e ha da una a tre vertebre caudali. -longy/tailed manx: possiede una coda quasi intera, normale e arricciata. Il mantello è corto, morbido e soffice come quello dei conigli, lucente, con sottopelo spesso e folto. Sono ammessi un' enorme quantità di colori, disegni e sfumature ( tranne quelli tipici di alcune razze come burmese, abissino e siamese ). Essi sono: -unicolore: totalmente nero, bianco, rosso, crema, blu, squama di tartaruga, blu-crema senza strisce, macchie, sfumature o riflessi di altre tonalità. -smoke: solo una piccola parte del pelo è bianco-argento, mentre il mantello ha le punte sfumate di color blu-ardesia. -chinchillà: il sottopelo è argento candido, con la punta del pelo colorata per circa 1/8 della sua lunghezza. Il mento, la zona dell' addome e i ciuffi delle orecchie sono candidi. -silver shaded: ha una parte del pelo argento candido, ma allo stesso tempo un aspetto più scuro poiché la colorazione delle punte ricopre circa 1/3 della lunghezza del pelo. CARATTERE: è intelligente, vivace e con ottimi riflessi, cacciatore nato. Allegro e giocherellone, è affettuoso con tutta la famiglia, non timido verso gli estranei e grintoso con chi non gli piace. E' molto casalingo ed esce soltanto di rado. Non ha bisogno di molto spazio e si adatta senza difficoltà a qualsiasi situazione. Inoltre gradisce molto rincorrere gli oggetti e riportarli, proprio come un cane. E come un cane scava e seppellisce giocattoli, ringhia quando sente un rumore sospetto, segue il padrone ovunque, avendo nei confronti di esso un attaccamento morboso.
ALIMENTAZIONE: mangia di tutto, ma occorre prestare attenzione alla quantità, perchè tende facilmente ad ingrassare. E' quindi preferibile una dieta con cibi confezionati. Inoltre bisogna dire che il manx è un gatto che non ama la varietà e avendo un palato molto fine si accorge di qualsiasi variazione. CURA E SALUTE: per il suo folto sottopelo il manx ha bisogno di spazzolate quotidiane e di tanto in tanto di una toelettatura completa. Non deve mai essere spazzolato e accarezzato in modo troppo energico sulla groppa perchè potrebbe sentire dolore. Per lucidare il pelo è sufficiente passarvi sopra un panno morbido di lana. Il manx non risente di particolari patologie, nonostante tutto bisogna stare molto attenti alla cura di occhi e orecchie: queste parti del corpo rilasciano infatti dei muchi che devono essere rimossi. Qualora questi permangano per molto tempo possono portare ad infezioni e malattie, a causa della loro acidità. Bisogna però stare anche attenti a come si rimuovono, a causa della delicatezza delle zone interessate. CONSIDERAZIONI VARIE: la riproduzione è piuttosto problematica, in quanto non solo è difficile conservare la caratteristica della mancanza di coda, ma l' incrocio tra due esemplari della varietà rumpy genera gattini che, presentando malformazioni nelle vertebre, muoiono nell' utero materno o subito dopo il parto. La razza, infatti, per svilupparsi forte e robusta, deve essere costruita con soggetti eterozigoti, cioè portatori del gene “manx”. Quindi la varietà rumpy si dovrà accoppiare con le altre varietà, oppure con gatti normali come fanno molti allevatori che, per riequilibrare le linee di sangue, incrociano il manx con l'europeo, il british shorthair o l'american shorthair. In questo modo, diminuiscono i rischi di “spina bifida”, spesso letale. Il manx ha uno sviluppo lento, perciò è meglio far riprodurre la femmina dopo il terzo anno di età.
MEERKAT
STORIA: il meerkat ( =suricato ) è nato durante il programma di allevamento dello jaguarundi curl, selezionato a sua volta con l' intento di eliminare il gene che causa la coda corta. Inaspettatamente, però, in una cucciolata, nacquero gattini con la coda corta e le zampe brevi. Divennero subito popolari ( erano “colourpoint” ) anche per il fatto che stavano spesso seduti in posizione eretta con i piedi anteriori sollevati come fanno molti gatti dalle zampe corte. A causa del colore del mantello, le persone spesso commentavano che il comportamento di questi gattini era simile a quello dei suricati, da qui il nome della razza. E' riconosciuto dal REFR. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 4-5 kg ). La vita media è di 15 anni. La corporatura è compatta, dal corpo lungo, con una testa grande e quasi quadrata, un muso pieno e ben sviluppato. Le orecchie sono arricciate all' indietro, posizionate in alto, ben distanziate, solitamente con frange e ciuffi sulle punte. Il grado di arricciatura può essere leggera o estrema, con la punta che tocca il lato posteriore. Gli occhi sono grandi ed espressivi, obliqui, con colori che vanno dall' oro al verde, al blu. Le zampe sono corte e robuste, con piedi rotondi e di media grandezza. La coda è corta. Il mantello può essere corto o lungo ed è setoso al tatto. Sono ammessi tutti i colori e modelli, tranne il “particolor”. I colori preferti sono “snow” e “mink” nei modelli “ticked” o “spotted” che rendono somigliante questo gatto ad un suricato. A volte sono presenti colori solidi ( melanici ). CARATTERE: non sono disponibili informazioni sul temperamento del meerkat, ma si presume che sia il medesimo dello jaguarundi curl. ALIMENTAZIONE: non ha particolari esigenze nutrizionali.
CURA E SALUTE: il mantello corto non ha bisogno di cure particolari, basta una spazzolata a settimana, mentre quello lungo ha bisogno di cure pi첫 frequenti. Il meerkat non sembra soffrire di particolari patologie legate alla razza.
MEKONG BOBTAIL
STORIA: precedentemente chiamato “thai bobtail”, il mekong bobtail sembra avere origini molto antiche e deve il suo attuale nome al fatto che i primi esemplari della razza furono esportati dai Paesi del sud-ovest asiatico ( Cina, Birmania, Laos, Thailandia ) sul territorio dei quali passa il fiume Mekong. E' più precisamente di origine thailandese e considerato dal suo Paese un patrimonio nazionale. E' stato riconosciuto il 15 agosto 2004 dal WCF in Russia. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 3,5-4,5 kg ). La vita media è di 15-18 anni. Ha una corporatura rettangolare, muscolosa e di media lunghezza, ma abbastanza snella e graziosa. La schiena è quasi retta con il minimo alzamento verso la groppa. La testa è tondeggiante, con la parte superiore del capo quasi piatta. Il naso è romano e il mento e la mascella inferiore sono forti, con un muso ovale ben definito. Le orecchie sono grandi, larghe alla base, con le punte leggermente arrotondate, posizionate in alto e girate leggermente all' indietro. Gli occhi sono grandi, ovali, posizionati in modo quasi diritto, di un blu acceso. Le zampe sono snelle, di media altezza, con piedi piccoli ed ovali. La coda è “bobtailed”, composta da giri o nodi in qualsiasi combinazione. Ha tre vertebre, come minimo, ma non deve essere più lunga di un quarto di lunghezza del tronco. Il mantello è corto e lucido, aderente, setoso, ma di struttura friabile, con scarso sottopelo. E' “colourpoint” con qualsiasi colorazione dei “points” senza bianco. CARATTERE: E' molto dolce, tenero e accomodante, più legato ai padroni piuttosto che all' ambiente. Ha il temperamento molto simile a quello di un cane, tanto che accetta di essere portato al guinzaglio, ama riportare gli oggetti e viaggiare in auto con il proprio padrone. E' molto socievole con i bambini e con gli altri animali domestici. E' un abile saltatore e cacciatore. Inoltre è molto empatico nei confronti del suo proprietario. I maschi non segnano il proprio territorio.
ALIMENTAZIONE: il mekong bobtail, come tutti i “colourpoint”, ha bisogno di una dieta che permetta al pelo di mantenere una colorazione “pointed”. Quindi è bene sapere che minerali come magnesio, rame, iodio, calcio in modeste quantità rendono il pelo più scuro. E' consigliabile eliminare gli additivi a base di alghe dalla dieta del gatto. CURA E SALUTE: il mantello non richiede particolari cure, anche perchè il mekong bobtail è molto pulito e inoltre non perde molto pelo. Basta una spazzolata almeno una o due volte a settimana per rimuovere i peli morti. Il mekong bobtail è generalmente un gatto sano, ma a causa della sua coda, può avere problemi alla colonna vertebrale che può influenzare la sua capacità di defecare. Non sembra soffire di particolari malattie genetiche. CONSIDERAZIONI VARIE: la capacità riroduttiva del mekong bobtail si conserva fino in età avanzata. Normalmente i piccoli vengono allevati da entrambi i genitori, tuttavia in famiglia regna il matriarcato. La mamma si occupa solamente della nutrizione dei gattini e tutti gli obblighi dell’educazione sono a carico del padre. La gatta fa soltanto da supervisore del processo educativo. Mentre cammina, il mekong bobtail produce un suono particolare poiché gli artigli sulle zampe posteriori non sono retrattili, come nei cani, e quindi sono sempre all' esterno. Il mekong bobtail è in grado di guardare per lungo tempo negli occhi delle persone, senza distogliere lo sguardo.
MINSKIN
STORIA: di origine statunitense, è il risultato dell' incrocio tra il canadian sphynx e il munchkin. Il nome deriva da “min” che designa le dimensioni delle zampe in miniatura e da “skin”, cioè “pelle”, termine che ben definisce il manto liscio del gatto, simile appunto alla pelle. E' stato sviluppato nel 1998 da Paul McSorley a Boston, Massachussets. L' allevatore immaginò un gatto con gambe corte e mantello “pointed” come il siamese. Per completare lo sviluppo del programma di allevamento del minskin usò anche esemplari di burmese e devon rex. Finalmente nel 2000 ottenne il primo esemplare minskin. Entro il 2005 ne aveva ottenuti 50 individui. Il minskin è stato riconosciuto nel 2008 dalla TICA. Attualmente è nel programma TICA per il controllo dello sviluppo di nuove razze. E' molto raro. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia molto piccola ( 1-3,5 kg ). La vita media è di 12 anni. Ha una corporatura “semi-cobby” tarchiata e breve. Le spalle sono solide ed il petto ben sviluppato, forte e solido. La testa, dai contorni arrotondati, non è molto lunga, gli zigomi sono alti e il muso arrotondato. Il naso è medio-lungo e dritto. La testa è posta su un collo forte e non troppo breve. Le orecchie sono piuttosto grandi, larghe alla base e seguono i contorni esterni della testa. Gli occhi sono grandi e rotondi, dall' espressione molto dolce, di colore blu o giallo. Le zampe sono corte e solide, quelle posteriori leggermente più lunghe di quelle anteriori, con piedi piccoli e rotondi. La coda è di media lunghezza e proporzionata al corpo e terminante in una punta smussata. Il minskin non è completamente nudo, ma la pelle, calda e vellutata al tatto come nel canadian sphynx, è coperta da una fitta peluria, principalmente all' estremità. I colori ammessi sono solidi, “tortoiseshell”, “colourpoint,” modelli “tabby” e mix di colori con il bianco.
CARATTERE: è affettuoso, vivace, dolce e giocherellone. Ha difficoltà ad adattarsi ai nuovi ambienti. E' molto socievole non solo con i padroni ma anche con gli estranei. Raramente cerca l' interazione con il proprietario poiché è piuttosto indipendente. Vive bene con bambini e altri animali, soprattutto i cani. E' estremamente intelligente e gran cacciatore. ALIMENTAZIONE: sembra avere le medesime esigenze nutrizionali del canadian sphynx e delle altre razze nude, quindi una dieta che gli permetta di mantenere costante la temperatura corporea. CURA E SALUTE: il minskin richiede bagni regolari a causa della seppur moderata quantità di sebo espulso dalla sua pelle. Non soffre di particolari patologie genetiche, ma è suscettibile comunque di problemi oculari e al basso tratto urinario.
MOHAVE BOB
STORIA: di origine statunitense, è il risultato dell' incrocio tra il desert lynx, il selkirk rex e l' highlander. Questi incroci hanno prodotto quattro differenti tipi di mutazioni in un esemplare: coda “bobtailed”, piedi polidattili, orecchie arricciate, pelo riccio. Il mohave bob ( chiamato anche “mojave bob” ) prende molto probabilmente il nome dal Mojave Desert. E' riconosciuto dal REFR. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia grande ( 4,5-8 kg la femmina, 7-11 kg il maschio ). La vita media è di 15-20 anni. Ha una corporatura muscolosa e tarchiata, di tipo “cobby”, con ossatura grossa, di media lunghezza. La testa è grande e squadrata, con un muso pronunciato in apparenza quasi quadrato ed il mento in linea con il naso. Le orecchie sono grandi e ben distanziate, arricciate, di solito con frange e ciuffi sulle punte. Gli occhi sono grandi ed espressivi, dalla forma leggermente triangolare e dallo sguardo selvaggio pronunciato dalle folte sopracciglia. Essi possono essere di colore che va dall' oro al verde, al blu. Le zampe sono di media lunghezza, dall' ossatura forte, con piedi polidattili. La coda può essere lunga, di media lunghezza, essere “bobtailed” o mancare del tutto, come nel manx. Il mantello può essere lungo o corto ed è soffice e riccio, come quello del selkirk rex. E' disponibile in tre modelli: -tawny ( ticked ) -leopard ( spotted ) -clouded leopard I colori disponibili sono tutti quelli eumelanistici e melanistici. Esemplari in colori solidi, così come i modelli “classic tabby” e “mackerel tabby” , a volte si presentano.
CARATTERE: il mohave bob ha un temperamento molto simile a quello di un cane. Ama stare con la famiglia e seguire i padroni in giro per casa per seguire tutte le loro attività. E' molto intelligente e può essere addestrato a fare trucchi semplici come sedersi, girarsi, riportare un oggetto o camminare al guinzaglio. E' giocherellone e molto curioso e va molto d'accordo con i cani. ALIMENTAZIONE: non ha particolari esigenze nutrizionali, anche se a causa del temperamento attivo ha bisogno di una dieta ricca e varia. CURA E SALUTE: il mantello corto non ha bisogno di cure particolari, basta una spazzolata a settimana, mentre quello lungo ha bisogno di cure più frequenti. Il mohave bob non sembra soffrire di particolari patologie legate alla razza. CONSIDERAZIONI VARIE: i maschi raggiungono la maturità solo all' età di tre anni.
MOJAVE SPOTTED
STORIA: il mojave spotted è un gatto polidattile risultato dall' incrocio tra il bengala ed i gatti polidattili del Mojave Desert, negli Stati Uniti ( da questo deserto deriva il suo nome, oltre al fatto di essere “spotted” ). Originariamente chiamato “mojave desert cat”, è stato sviluppato nel tentativo di preservare i gatti sopravvissuti in tale deserto. Il mojave spotted è stato scoperto nel 1980 da Aprile Langford, che scoprì la prima colonia di gatti randagi in un paese chiamato Hesperia, nel sud della California. Essi erano tutti “spotted”, di color argento, marrone, oro o nero “agouti”, di taglia medio-grande, somiglianti a delle linci, pur non avendo in comune nulla con queste. Studi dimostrarono che questi gatti sopravvissero con una dieta di uccelli, topi del deserto, lucertole, insetti. Nel 1984 fu scoperta una cucciolata di gattini abbandonata sotto un grande albero di ginepro. Naturalmente questi vennero salvati e accuditi, anche se non si riuscì ad addomesticarli completamente a causa della loro natura selvaggia. Nel tempo i gatti del Mojave Desert cominciarono a diminuire sempre di più, molto probabilmente a causa della distruzione del loro habitat, e fu allora che si decise di intervenire incrociando gli esemplari sopravvissuti con gatti bengala. Ciò avvenne a partire dal 1996. Il mojave spotted è riconosciuto dal REFR. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia medio-grande ( 4-10 kg ). La vita media è di 15 anni. Presenta una corporatura muscolosa, dalla forte struttura ossea e una pancia piatta. La testa è di medie dimensioni e leggermente cuneiforme, con il mento che forma una linea perpendicolare con il labbro superiore. Il naso è largo e corto ( di colore marrone, nero o rosa ), il muso breve e squadrato. Le orecchie sono di dimensioni da medie a grandi, arrotondate in punta, larghe alla base e con possibili ciuffi di peli che escono dalle stesse. Gli occhi sono ovali e leggermente inclinati alle estremità, distanti tra loro.
Le zampe sono di media lunghezza ( quelle posteriori più lunghe di quelle anteriori ), di forte struttura ossea, con piedi larghi ma fermi, a forma di guanto, con un massimo di due dita in più per ogni zampa. La coda può avere da una corta a una media lunghezza e sono permessi esemplari “bobtailed”. Il mantello è corto, lucido, della stessa morbidezza e consistenza di quello del bengala, con la presenza di “ticking” e “spots”. I modelli sono: -spotted tabby -leopard -rosetted -snow leopard I colori sono: -sable -chestnut -tawny -silver -blue -charcoal -sepia -snow -sorrel CARATTERE: il mojave spotted è molto intelligente, attento, agile, forte, attivo, astuto, atletico, curioso, determinato, espansivo, socievole, amorevole ed indipendente. Ama l' acqua ed è un abile cacciatore. ALIMENTAZIONE: non ha particolari esigenze nutrizionali, anche se, per il fatto di essere un gatto molto attivo, richiede una dieta ricca e varia. CURA E SALUTE: il mantello necessita solo di una spazzolata a settimana. Il mojave spotted non sembra essere soggetto a particolari patologie legate alla razza.
MOUNTAIN BOB
STORIA: di origine statunitense, il mountain bob deriva dall' incrocio accidentale tra il siamese ed il manx ed è la versione “no-colourpoint” dell' owhyee bob, identico a questo nelle caratteristiche fisiche e comportamentali, ma differente solamente nel pelo. Non è chiaro da dove provenga la denominazione “mountain”. E' riconosciuto dal REFR. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia medio-grande ( 4-5,5 kg la femmina, 5,5-7 kg il maschio ). La vita media è di 15 anni. Presenta un corpo di media lunghezza, compatto e muscoloso, con ampio petto. La testa è ampia e rotonda, con zigomi pieni e muso ben sviluppato. Il mento forte conferisce un aspetto equilibrato alla testa. Le orecchie possono essere di dimensioni medie o grandi, posizionate in alto, larghe alla base e con punte arrotondate, spesso ornate da ciuffi di pelo. Gli occhi sono ampi, a forma di mandorla e leggermente inclinati, di colore in accordo con quello del mantello. Le zampe sono robuste e muscolose, con piedi grandi che possono essere anche polidattili, spesso con ciuffi di pelo tra le dita. La coda può essere di qualsiasi lunghezza, ma principalmente è ridotta ad un moncone o manca del tutto, come nel manx. Il mantello può essere lungo o corto, di color “sepia” o “mink” in modelli “no-colourpoint”. CARATTERE: è giocherellone, estremamente intelligente, leale, dolce, socievole e ama molto la famiglia di cui fa parte. Ha un carattere molto simile a quello di un cane e va d'accordo con altri animali domestici. ALIMENTAZIONE: non ha particolari esigenze nutrizionali.
CURA E SALUTE: il mantello corto non ha bisogno di particolari cure, basta una spazzolata a settimana, mentre per quello lungo almeno due volte a settimana. Il mountain bob non sembra soffrire di particolari patologie legate alla razza. CONSIDERAZIONI maturazione lenta.
VARIE:
il
mountain
bob
ha
una
MUNCHKIN
STORIA: l' origine di questo gatto ( chiamato anche “gatto bassotto” ) diventato ultimamente molto popolare, è recente. Risale infatti al 1944, di esso si parlò per la prima volta nel diario di un medico che descriveva un gatto nero dalle zampe molto corte che visse per più di 11 anni e che generò prole con la stessa peculiarità. Questo carattere genetico sorse spontaneamente e non è opera di manipolazioni genetiche. Alcuni allevatori decisero di conservare questa caratteristica, non senza polemiche, allevando ed incrociando tra loro i gatti per fissare tale tratto. Il munchkin ( =”nanerottolo” ) venne selezionato negli Stati Uniti nel 1983 partendo da due gatti trovati per strada nello Stato della Louisiana che presentavano le zampe cortissime. La femmina era gravida e poco dopo diede alla luce quattro gattini, due dei quali presentavano le stesse zampe corte dei genitori. Da questi soggetti prese via il programma di selezione, effettuando incroci con gatti comuni opportunamente scelti. La razza fu riconosciuta negli Stati Uniti e oggi viene allevata regolarmente sia nel Paese di origine che in Francia. E' ammesso solo l' incrocio con gatti comuni, a pelo corto e lungo, che comunque non appartengano ad alcun' altra razza pura. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia medio-piccola ( 2,5-4 kg ). La vita media è di 14-16 anni. La corporatura è tozza, con petto ampio, muscoloso e profondo. La testa è di medie dimensioni, a forma di triangolo equilatero, un po' allungata. Il muso è sottile e il cranio leggermente tondo, il naso di media lunghezza, il mento solido e le guance ben sviluppate. Le orecchie sono di media lunghezza, larghe alla base, ben dritte. Gli occhi sono grandi, di forma oblunga, molto espressivi, di un colore che può essere in armonia con quello del mantello. Le zampe sono molto corte e dritte, quelle anteriori leggermente più corte delle posteriori, con piedi rotondi e di media grandezza. La coda è di lunghezza media, che si assottiglia leggermente e presenta la punta arrotondata. Il mantello è corto o semilungo, setoso al tatto. Sono riconosciuti tutti i colori e disegni.
CARATTERE: è vivace, giocherellone, attivo e presenta una grande agilità nonostante le zampe corte. Socievole, fedele ed affettuoso, ama la vita in famiglia. Inoltre si adatta bene alla convivenza con altri gatti e cani ed è ideale per la vita in appartamento, anche se ha bisogno di spazi aperti in cui stare. Nonostante il divertimento sia il suo interesse principale, il munchkin è anche molto sensibile e soffre molto se non ha qualcuno disposto a giocare con lui. Molto coccolone, si adatta molto bene a qualsiasi condizione e non ha particolari pretese. ALIMENTAZIONE: non ha particolari pretese ma non può avere sempre la stessa alimentazione, per non annoiare mai il suo palato. Ai gattini è importante somministrare vitamine, anche tramite integratori. Mentre agli adulti è molto importante la somministrazione di carne rossa, molto proteica. L' acqua fresca non deve mai mancare nella sua dieta, poiché la disidratazione potrebbe portare a dei danni irreparabili, al pelo soprattutto, ma anche ai sistemi renali ed al metabolismo. Gradisce molto anche il pesce fresco. CURA E SALUTE: è sufficiente spazzolare il pelo una volta a settimana, se corto, quotidianamente se semilungo. Il munchkin è particolarmente soggetto a patologie a carico del cuore. Per combatterle si può aggiungere uno spicchio d'aglio ad ogni pasto del gatto, sminuzzandolo. Per ovviare al conseguente problema di alitosi, esistono dei particolari tipi di crocchette, che conferiscono un odore piacevole e rinfrescante.
NAPOLEON
STORIA: è il frutto dell' incrocio tra il munchkin e il persiano. Il significato del nome è legato all' imperatore Napoleone, basso di statura ma con un portamento autorevole. Così il gatto napoleon, che nonostante le zampe corte del munchkin ha il portamento aristocratico del persiano. La razza è stata sviluppata da Joseph B. Smith, un allevatore di basset hound, ispirato dalla caratteristica prima pagina del Wall Street Journal del 12 giugno 1995 riguardante il munchkin. Egli era un fan di questa razza poiché i cani che allevava erano anch' essi con le gambe corte. Così decise di creare una razza che avrebbe avuto un “appeal” universale sia se avesse avuto le gambe corte, come da standard, o quelle più lunghe della versione non-standard. I persiani utilizzati furono quelli “dollfaced” con il naso più lungo di quelli tradizionali ed un' espressione dolce e molto aperta. Essi vennero scelti per due motivi principali: la bellezza e l' ossatura. Il napoleon è stato riconosciuto dalla TICA nel 2011 ed è attualmente una razza in via di sviluppo. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia medio-piccola ( 2,5-4 kg ). La vita media è di 12-14 anni. Ha una corporatura lunga, “semi-cobby”, robusta con una muscolatura forte ed un' ossatura grossa. La testa è rotonda con guance e muso altrettando tondi, con il naso del persiano “doll-faced” e non di quello tradizionale. Le orecchie sono piccole o medie, arrotondate in punta e contribuiscono al look circolare della testa. Gli occhi sono grandi e tondi, dall' espressione dolce, di un colore in armonia con quello del mantello. Le zampe sono corte ( la versione non-standard le ha lunghe ma le caratteristiche distintive della testa non mettono in dubbio che si tratti del napoleon ) con piedi tondi e di media grandezza. La coda ha la stessa lunghezza del corpo del gatto ed è piumata negli esemplari a pelo lungo. Il mantello può essere corto o lungo ed è molto morbido, denso e setoso, con sottopelo fitto. Tutte le colorazioni sono ammesse.
CARATTERE: il napoleon è un gatto dolce, estremamente affettuoso e socievole con le persone. Ha appunto la dolcezza del persiano e l' energia e la curiosità del munchkin. E' inoltre attivo e a dispetto delle sue zampe corte può correre e saltare con facilità. E' adatto alla vita in appartamento e a vivere con bambini e altri animali, soprattutto cani. Non richiede molte attenzioni ed è giocherellone e molto intelligente. ALIMENTAZIONE: non sembra avere particolari esigenze nutrizionali. CURA E SALUTE: gli esemplari a pelo corto hanno bisogno di essere spazzolati una volta al giorno, mentre quelli a pelo lungo due volte al giorno. Il napoleon sembra essere soggetto a molti problemi di salute derivati dalle razze del persiano ( PKD, difetti cardiaci, patologie oculari, neuropatie ) e del munchkin ( lordosi e deformità del torace ).
NEBELUNG
STORIA: è una razza piuttosto rara, il cui nome è apparentemente una fusione tra la parola tedesca “nebel” ( nebbia ) e la saga germanica “Nibelungenlied” ed è probabilmente dovuto al caratteristico mantello setoso grigioblu del gatto ( deriverebbe dalle caratteristiche del suo manto che ricorderebbe la nebbia, infatti in tedesco “nebelung” significa “creatura della nebbia” ) ed ai due antenati che diedero origine alla razza: infatti essi portavano i nomi dei due protagonisti della saga, il guerriero germanico Sigfrido e la principessa islandese Brunilde. Il nebelung nacque in America dall' accoppiamento, appunto, di Sigfrido e Brunilde. La loro proprietaria, Cora Cobb, rimase colpita dalla straordinaria bellezza del mantello grigio-blu dei due felini: essi somigliavano moltissimo a dei blu di russia con il mantello semilungo. Infatti essi erano il risultato di un incrocio tra un blu di russia e una gatta domestica scura a pelo corto ma con un antenato a pelo lungo nel suo patrimonio genetico. Volendo creare una razza a partire da questi due esemplari, Cora si mise in contatto con un genetista dell' “American Cat Association”, il dottor Solveig Pfleuger, che disse che la nuova razza era definibile come “blu di russia a pelo semilungo”. Con l'aiuto del genetista, Cora definì il nuovo standard partendo da quello del blu di russia, ma con una differenza: la lunghezza del mantello. Era il 1986. La “International Cat Association” fu la prima autorità a riconoscere il nebelung nel 1987 e a fornirne lo standard di razza nel 1997. La razza del nebelung ha riproduttori in America, Canada, Russia ed Europa. Oltre che dalla TICA è riconosciuta dall' ACFA, dal WCF e da altre diverse associazioni feline indipendenti disseminate un po' ovunque. In Italia questo gatto è piuttosto raro e si registra ad oggi un solo allevamento amatoriale. In ogni caso, non è possibile imbattersi in esemplari discendenti da gatti importati in passato e successivamente fatti riprodurre, o ancor di più derivanti da incroci di blu di russia e gatti domestici portatori di geni del mantello lungo.
CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 3,5-5 kg ). La vita media è di 15-16 anni. Presenta un corpo lungo, bilanciato ed aggraziato, robusto e muscoloso ma tuttavia non imponente. La testa, leggermente cuneiforme, appare più affilata che arrotondata, nonostante la folta pelliccia illusoriamente ispiri il contrario. Essa poggia su un collo altrettanto lungo ed aggraziato. Le orecchie sono grandi ed appuntite e gli occhi, moderatamente a mandorla, variano da un verde vivo integrale a un misto giallo-verde smeraldo, nonostante sia ammesso anche il solo giallo. Le zampe sono lunghe con ossatura media, con piedi di dimensioni medie, ovali, ben arrotondati. La lunghezza della coda è bilanciata a quella del corpo. Il mantello semilungo è folto, morbido e setoso al tatto, fitto e lucente. I maschi adulti presentano una sorta di criniera intorno al collo. Inoltre, in entrambi i sessi, il pelo della coda è più lungo di quello del corpo e sovente si presentano ciuffi di peli tra le dita e dietro le orecchie, oltre che “pantaloni” di pelliccia sulle zampe posteriori. La lunghezza media sul corpo non supera solitamente il pollice e mezzo di lunghezza. Lo sviluppo della pelliccia richiede circa due anni. Il colore di ogni singolo pelo è un magnifico grigio-blu con punte argentate, peculiarità questa che rende il mantello lucente quando esposto alla luce solare diretta. CARATTERE: è vivace, giocherellone, affettuoso, mite, bonario ed intelligente. Spesso la sua tranquillità può non far trasparire immediatamente la sua straordinaria intelligenza, tipica della razza. Si adatta molto bene alla vita in appartamento. Instaura un grande rapporto con la propria famiglia e spesso si rivela incredibilmente diffidente verso gli estranei. Tende a legarsi a pochi e selezionati esseri umani, con cui instaura un rapporto che va avanti per tutta la vita. Accetta comunque volentieri la compagnia di un altro gatto. E' un ottimo comunicatore ( tende a farsi capire molto bene ) dalla voce sottile e che tendenzialmente miagola poco. Per certi versi la sua indole può ricordare quella di in cagnolino che segue il padrone in ogni stanza per stargli sempre vicino.
Ama il contatto fisico, soprattutto a livello di gioco, anche in età adulta. Però, a causa della sua indole diffidente, non ama essere toccato da dietro o comunque senza aver prima instaurato un contatto visivo con la persona. E' quindi sempre meglio avvicinarsi frontalmente al gatto e non stupirsi se al primo tentativo di approccio preferisca mantenere le distanze. Oltretutto è molto schizzinoso, sia in fatto di cibo che di igiene. ALIMENTAZIONE: il nebelung non ha bisogno di particolari e specifiche diete ma ama cambiare la varietà di cibo, perciò a volte potrebbe risultare particolarmente schizzinoso se ciò che ha davanti non è di suo gradimento. Inoltre è un gatto che mangia ad orari piuttosto regolari e se non dovesse avvicinarsi alla ciotola quando è il momento, ciò potrebbe essere segnale di un sopraggiunto malessere. Non apprezza particolarmente il cibo fresco; anche se gradisce talvolta carni bianche ben cotte, al contrario non ama molto il pesce. CURA E SALUTE: è utile spazzolare il folto pelo almeno due volte a settimana. Non soffre di particolari malattie genetiche legate alla razza.
NEVA MASQUERADE
STORIA: è considerato una variante del gatto siberiano ed il suo nome deriva dal nome del fiume Neva in Russia dove furono trovati i primi gatti siberiani con una particolare colorazione “colourpoint” ( “masquerade”= mascherato potrebbe riferirsi al disegno del pelo intorno agli occhi che dà l' idea di una maschera ). Questo gatto ha una storia antichissima in comune con il gatto siberiano ( il cui standard ha origine a San Pietroburgo ): sembrerebbe che entrambi siano frutto di un incrocio tra un gatto selvatico caucasico e un gatto domestico. Nel 1990 il siberiano fu riconosciuto come razza e nel 1991 fu introdotta la colorazione “colourpoint” del neva masquerade. Nel gennaio 2009 la federazione FIFE riconobbe il neva masquerade come razza “sorella” del gatto siberiano, nella categoria di gatti di razza a pelo semilungo. Dal WCF è riconosciuto invece solamente come variante di colorazione del gatto di razza siberiano. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia grande ( 4-6 kg la femmina, 6-10 kg il maschio ). Vita media: 14-16 anni. Presenta una corporatura muscolosa, incluso il collo, a figura rettangolare con torace largo. La testa è leggermente più lunga che larga, lievemente arrotondata, zigomi ben sviluppati e naso largo di media lunghezza che nel profilo mostra una lieve rientranza. Le orecchie sono di media grandezza, distanziate e larghe alla base, arrotondate in punta e con ciuffi di pelo che escono dall' interno come quelle delle linci. Gli occhi sono grandi ed obliqui, distanti e leggermente ovali, di colore esclusivamente blu, il più profondo possibile. Le zampe sono di media altezza, grosse e robuste, con piedi rotondi e ciuffi di pelo che spuntano tra le dita e sotto al palmo ( ciò aiuta la zampa del gatto ad isolarsi dal freddo e dall' umidità ). La coda è spessa e arrotondata, grossa alla base e decrescente verso la punta. Il pelo è semilungo, ben sviluppato e molto denso. Il sottopelo non è appiccicato al corpo e il pelo superiore è idrorepellente.
Nel periodo invernale cresce un sottopelo idrofugo più fine che sul collo va a formare un collare molto vistoso che offre a questo gatto una forte somiglianza al leone. La cute, inoltre, più spessa che negli altri gatti, che d' inverno si inspessisce ulteriormente per aumentare l' attività circolatoria del sangue, riscaldando il gatto, aiuta solitamente il pelo nella protezione dal freddo per resistere al clima tipico delle zone di origine. Sono ammesse tutte le colorazioni con e senza bianco tranne: chocolate, lilac, cinnamon e fawn. CARATTERE: sebbene in natura il neva masquerade sia inselvatichito, si adatta molto bene alla vita in famiglia divenendo molto socievole. E' molto discreto e se trova qualcosa che lo disturba lo ignora e talvolta si allontana. Si sente a proprio agio sia con i padroni che con gli ospiti occasionali e inoltre ama giocare con i bambini. Convive serenamente in compagnia di altri animali, compresi altri gatti: non li aggredisce al loro arrivo, anzi spesso sono loro a farlo e lui, in tutta tranquillità, si allontana ed osserva da distante il nuovo arrivato. Sebbene sia molto socievole non richiede particolari coccole ed attenzioni, poiché la sua costante presenza è molto riservata e poco invadente. Inoltre usa accogliere il rientro del padrone a casa con molte feste e anche di notte la sua discrezione è esemplare, rispettando l'atmosfera silenziosa. ALIMENTAZIONE: è vorace nel mangiare ma non mangia una ciotola di croccantini in una sola volta. E' infatti capace di regolarsi e di mangiare poco e spesso a seconda delle sue necessità. Se nutrito con alimentazione casalinga, oltre a carne e pesce si può integrare con riso, zucchine, fagiolini, tonno al naturale, gamberetti ed omogeneizzati ( senza cipolla ) e tuorlo d' uovo ogni tanto come importante fonte di proteine, di cui il neva ha particolarmente bisogno.
CURA E SALUTE: il pelo non necessita di cure particolari atte ad evitare che si formino nodi o che si infeltrisca il pelo. Tuttavia occorre che venga spazzolato almeno una volta alla settimana e più di frequente durante il periodo della muta ( durante l' estate ), quando, a causa della notevole entità della muta, somiglia ad un gatto a pelo corto. Il neva masquerade è molto resistente ed ha una forte salute. Si ammala raramente, anche se non è immune da patologie genetiche come la cardiomiopatia ipertrofica. CONSIDERAZIONI VARIE: il neva masquerade è di colorazione “colourpoint” grazie alla presenza nel DNA del gene “himalayano”. Da studi condotti in varie università americane è stato provato scientificamente che il neva masquerade ha una produzione molto esigua della proteina “feld1”, responsabile delle allergie nell' uomo, che decresce maggiormente nell' esemplare sterilizzato.
OCICAT
STORIA: l' ocicat è un gatto che somiglia ad un felino selvatico ma non ne possiede il DNA nel suo patrimonio genetico. La razza è insolita in quanto individuata come un gatto selvatico con il temperamento di un gatto domestico. E' chiamato così per la somiglianza del suo mantello con quello dell' ocelot. E' il frutto di un incrocio iniziale tra un siamese ed un siameseabissino. In seguito l' american shorthair color “silver tabby” venne aggiunto al processo di ibridazione e diede alla razza il suo colore argentato, la sua struttura ossea e le marcature distinte. La prima allevatrice di ocicat fu Virginia Daly, di Berkley, Michigan, che nel 1964 incrociò una meticcia siamese-abissina con un siamese “chocolate pointed”: la prima generazione di gattini apparve abissina, ma nella seconda generazione apparve un gattino maculato, Tonga, soprannominato “ocicat” dalla figlia dell' allevatrice. Tonga venne castrato e venduto come animale domestico, ma un ulteriore allevamento dei suoi genitori produsse discendenti ancora più maculati e divenne la base di un programma separato di allevamento di ocicat. Altri allevatori utilizzarono gli stessi processi incrociando abissini e siamesi, ottendendo però prole siamese. Inoltre, a causa di un errore da parte della CFA nel registrare l' incrocio che ha dato vita all' ocicat, l' american shorthair venne introdotto nel processo di ibridazione dando alla razza un' ossatura più robusta e aggiungendo il colore argentato con sei tonalità. Riconosciuto ufficialmente in America nel 1987 dalla CFA, viene presentato a diverse mostre feline nel Paese di origine mentre è ancora molto raro all'estero. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia grande ( 5-7 kg ). La vita media è di 11-14 anni. Presenta una corporatura robusta e muscolosa ma allo stesso tempo atletica ed elegante, aggraziata. L'ossatura è possente ed il peso è maggiore di quanto l'aspetto possa far sembrare. La forma del corpo dell' ocicat ricorda quella dell' orientale e dell' american shorthair.
La testa è leggermente allungata e cuneiforme, più lunga che larga e sulla fronte è ben disegnata la caratteristica M. Le orecchie sono larghe alla base e distanziate, inclinate ad un angolo di 45 gradi e il bordo esterno forma una linea continua con le guance. Gli occhi sono a mandorla e ben distanziati e il colore varia dall' ambra al verde. Le zampe sono lunghe e muscolose con macchie scure, con piedi di media grandezza ed ovali. La coda è lunga, proporzionata al corpo ed affusolata. Il mantello è corto, lucido, soffice al tatto ed aderente al corpo, senza sottopelo, maculato. Le macchie devono essere il più possibile nette e non devono congiungersi. I colori ammessi sono: -tawny -chocolate -cinnamon -blue -lavender -fawn -ebony silver -chocolate silver -cinnamon silver -blue silver -lavender silver -fawn silver CARATTERE: l' ocicat è cordiale e socievole, attivo, giocherellone e non è molto timido con gli estranei. Ama la compagnia e le attenzioni del padrone e soffre la solitudine. Inoltre può andare d'accordo con altri animali, anche di altre specie. Ha un temperamento simile a quello di un cane. La maggior parte degli ocicat possono essere addestrati al riporto, a camminare al guinzaglio, a venire quando vengono chiamati, a “parlare”, a sedersi, a sdraiarsi a comando, ecc... E' amante dell' acqua ed in genere abile nell' agility felina.
ALIMENTAZIONE: l' ocicat non ha esigenze particolari e non ha nemmeno particolari preferenze tra cibo asciutto ed umido. E' di grande appetito ed ama assaggiare qualsiasi cosa, perciò è bene porre attenzione in questo senso. Essendo molto attivo necessita di una dieta ricca di nutrienti per mantenerlo in forma. Ama bere acqua corrente, quindi la fontanella per gatti è l' ideale. CURA E SALUTE: il mantello non necessita di molte cure, basta spazzolarlo una volta a settimana con una spazzola di crine e un pettinino a denti fitti. Per dare lucentezza al mantello è sufficiente una passata con un panno di camoscio. L' ocicat è particolarmente soggetto a depressione, che si manifesta, tra le altre cose, con perdita di pelo e di peso. Non è incline a particolari malattie genetiche.
OJOS AZULES
STORIA: originario del New Mexico, è stato scoperto nel 1984 in mezzo a una popolazione di gatti randagi. Il primo esemplare, Fiordaliso, era un “tortoiseshell”. Deve il suo nome, tradotto dallo spagnolo “occhi azzurri” al particolare colore degli stessi che caratterizza la razza. E' molto raro, tanto che nel 1992 ne erano noti soltanto dieci esemplari. E' stato accettato dalla TICA nel 1991. E' stato comunque scoperto che alcuni difetti cranici sono legati al gene che dà il profondo colore blu e l'allevamento dell' ojos azules è stato temporaneamente sospeso. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 4-5 kg ). La vita media è di 10-12 anni. Presenta una corporatura atletica e ben proporzionata, con una massa muscolare magra. La testa è un po' triangolare, con una fronte leggermente arrotondata ed un muso angolare. Essa poggia su un collo arcuato. Le orecchie sono di media grandezza, portate alte sulla testa e leggermente appuntite all' estremità. Gli occhi sono rotondi, grandi , espressivi ed un po' obliqui. Il colore è naturalmente l' azzurro, ma molto diverso da quello dei siamesi o di alcuni gatti bicolore, è molto più profondo. Le zampe sono di media lunghezza, con le zampe posteriori leggermente più lunghe di quelle anteriori. I piedi sono piccoli e ovali. La coda è proporzionata al corpo con la punta appiattita. Il mantello è corto, fine, morbido, setoso e brillante. Il sottopelo non è particolarmente sviluppato. Sono ammessi tutti i colori tranne i mantelli color bianco solido. Sulla maggior parte delle estremità, come le zampe, muso e punta della coda, le macchie bianche sono molto comuni. CARATTERE: a causa della rarità della razza, non si sa molto riguardo al carattere dell' ojos azules. Da quel poco che si conosce di lui, si sa comunque che è attivo, amichevole ed affettuoso.
ALIMENTAZIONE: non sembra avere particolari esigenze nutrizionali. CURA E SALUTE: il mantello non richiede molte cure, basta una semplice spazzolata una volta a settimana. Non sembra soffrire di particolari malattie genetiche. CONSIDERAZIONI VARIE: per non provocare alterazioni genetiche, è consigliabile incrociare l' ojos azules con esemplari con gli occhi non azzurri, questo perché geni omozigoti causano deformità craniche e geni eterozigoti non causano alcuna mutazione genetica. Il motivo della profondità del colore degli occhi di questo gatto sta nell' assenza di melanina nell' iride e non in un gene che sopprime la pigmentazione. A differenza di altri gatti con gli occhi azzurri che sono facilmente soggetti a sordità, l' ojos azules non corre questo rischio.
OREGON REX
STORIA: di origine statunitense, è il frutto di uma mutazione spontanea che lo ha dotato di un mantello del tipo “rex”. Il primo gattino di oregon rex nacque nel 1955 nell' Oregon ( da qui il nome della razza ). Esso era diverso dai suoi fratelli e da sua madre, poiché aveva il pelo riccio mentre loro lo avevano liscio. Allo stesso tempo, il primo cornish rex importato negli Stati Uniti dalla Gran Bretagna fu introdotto nel programma di allevamento dell' oregon rex per essere presto incrociato con lo stesso. Dopo la sua conferma come razza, godette di un breve periodo di popolarità tra gli allevatori negli Stati Uniti. Ma oramai, a causa degli incroci con altri tipi di “rex”, sembra essersi fuso con le altre più popolari razze come il devon rex o il cornish rex. Gli ultimi esemplari di oregon rex morirono nel 1972. La razza sembrerebbe quindi ormai estinta. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 3-4,5 kg ). La vita media è di 12 anni. Ha una corporatura di lunghezza media e fine. La testa è cuneiforme, con grandi orecchie dalle punte arrotondate, posizionate in alto sulla testa. Gli occhi sono di medie dimensioni e di forma ovale, di un colore in armonia con quello del mantello. Le zampe sono lunghe, gracili e sottili con piedi piccoli e rotondi. La coda è lunga, sottile ed appuntita. Il mantello è corto, riccio ( somigliante a quello della varietà di conigli “rex” ) setoso ed aderente al corpo, caratterizzato sia dall' assenza che dalla presenza dei brevi peli di guardia. Il ruvido pelo è più breve di quello del german rex e del cornish rex ed è completamente sviluppato, con tipico rigonfiamento subapicale. La minima flessione rende i peli ruvidi più lunghi del sottopelo. E' ammessa ogni colorazione. CARATTERE: l' oregon rex combina i tratti caratteriali di tutte le razze “rex”. E' affettuoso e bisognoso di attenzioni, divertente e giocherellone, a volte un po' turbolento e un po' arrogante. Ha un carattere dominante e quindi a volte è complicato da gestire.
ALIMENTAZIONE: non ha particolari esigenze nutrizionali. CURA E SALUTE: il mantello dell' oregon rex non ha bisogno di molte cure, bastano spazzolate occasionali. L' oregon rex non soffre di particolari malattie genetiche.
ORIENTALE
STORIA: l' orientale è strettamente legato al siamese ed ha radici in Thailandia ma è stato sviluppato negli Stati Uniti. L' antica origine dell' orientale viene testimoniata da numerose raffigurazioni in un libro di poesie di Ayudha, antica capitale del Siam, incendiata e distrutta nel 1767. Gli orientali furono i primi ad essere importati in Gran Bretagna dalla Thailandia e fino agli inizi del secolo venivano allevati, considerati ed esposti come siamesi a tutti gli effetti. Negli anni venti, però, il “Siamese Cat Club” del Regno Unito decise che erano da considerare siamesi solo ed esclusivamente i soggetti che avevano le punte colorate e gli occhi blu e che non sarebbe stato più possibile esporre i gatti a tinta unita e con gli occhi verdi né farli accoppiare tra loro. La razza venne totalmente ricreata nel dopoguerra e bisognò aspettare il 1952 prima di vedere i risultati: nacqureo infatti magnifici gatti dalla struttura orientale e con un colore marrone molto caldo battezzato in un primo tempo “havana”. E' stato accettato dalla CFA nel 1977 e dal GCCF e da varie altre organizzazioni nel 1997. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 5 kg il maschio, 4 kg la femmina ). La vita media è di 15 anni. Ha la corporatura tubolare del siamese, allungata, snella e muscolosa. Non sopporta il freddo. La testa è lunga, piatta, affusolata con muso appuntito. Ha il naso con il profilo diritto e il collo lungo e snello. Le orecchie sono grandi e molto aperte alla base. Gli occhi sono a forma di mandorla e leggermente obliqui, di colore verde e dorato. Le zampe sono lunghe e sottili, ma ben muscolose con piedi piccoli e ovali e unghie ben pronunciate. La coda è lunga, sottile e affusolata. Il mantello è corto, fine, lucido e setoso, molto aderente al corpo e senza sottopelo. Sono riconosciute ben oltre 300 combinazioni di colori e di modelli. Sono ammessi tutti i colori solidi, i bicolori, gli “smoke,” gli “shaded”, i “particolor/tortoiseshell”, i “silver” e i “tabby”.
CARATTERE: ha una personalità molto simile a quella del siamese. E' sociale, intelligente, vivace, allegro e molto vocale. Ha un carattere forte e determinato e ascolta solo il suo padrone, a cui è molto legato. Spesso rimane giocherellone anche in età adulta. E' curioso ed imprevedibile, ma in genere non combina danni in casa. E' atletico ed ama saltare su luoghi alti. Preferisce vivere in coppia o in gruppo e cerca spesso l' interazione con l' uomo. Si adatta alla vita in appartamento ma il suo ambiente ideale è il giardino, dove può sfogare le sue energie. Può essere tranquillamente condotto al guinzaglio. ALIMENTAZIONE: si sconsiglia di nutrire l' orientale con pasti preparati in casa, meglio cibi confezionati di buona qualità e variando spesso il gusto ( gradisce soprattutto il pesce ). Ha grande appetito e tende ad ingrassare, soprattutto quando non ha la possibilità di essere molto attivo. CURA E SALUTE: il mantello va pulito tutti i giorni con un panno morbido per mantenerlo lucido. E' particolarmente soggetto al rischio di amiloidosi epatica. CONSIDERAZIONI VARIE: l' orientale è un gatto precoce: la femmina ha il suo primo calore intorno ai 6 mesi di età ( è meglio attendere il secondo o terzo calore prima di farla accoppiare ). Ad ogni parto nascono fino a 9 gattini. Incrociando giavanesi ( orientali a pelo semilungo ) con siamesi o altri orientali a pelo corto, si avranno gattini a pelo corto a causa della recessività del gene “pelo lungo”.
OWYHEE BOB
STORIA: di origine statunitense, l' owhyee bob deriva dall' incrocio accidentale tra il siamese ed il manx ( e da gatti con le caratteristiche di queste due razze ). Il nome deriva da una zona degli Stati Uniti occidentali dove vivevano alcuni hawaiani e che, dopo la loro scomparsa avvenuta nel 1818, prese appunto il nome di “Owyhee”, una derivazione della parola “Hawaii”. Ed è qui che la razza, a partire dal 1990, ha cominciato ad essere allevata. E' riconosciuto dal REFR. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia medio-grande ( 45,5 kg la femmina, 5,5-7 kg il maschio ). La vita media è di 15 anni. Presenta un corpo di media lunghezza, compatto e muscoloso, con ampio petto. La testa è ampia e rotonda, con zigomi pieni e muso ben sviluppato. Il mento forte conferisce un aspetto equilibrato alla testa. Le orecchie possono essere di dimensioni medie o grandi, posizionate in alto, larghe alla base e con punte arrotondate, spesso ornate da ciuffi di pelo. Gli occhi sono ampi, a forma di mandorla e leggermente inclinati, di colore blu. Le zampe sono robuste e muscolose, con piedi grandi che possono essere anche polidattili, spesso con ciuffi di pelo tra le dita. La coda può essere di qualsiasi lunghezza, ma principalmente è ridotta ad un moncone o manca del tutto, come nel manx. Il mantello può essere sia corto che lungo, disponibile in tutti i colori e modelli “colourpoint”. Molto particolare è il modello “bicolor point” che dà al manto un effetto marmorizzato. CARATTERE: l' owhyee bob è giocherellone, estremamente intelligente, leale. Dolce e socievole, ama molto la famiglia di cui fa parte. Ha un carattere molto simile a quello di un cane e va d'accordo con altri animali domestici. ALIMENTAZIONE: non ha particolari esigenze nutrizionali.
CURA E SALUTE: il mantello corto non ha bisogno di particolari cure, basta una spazzolata a settimana, mentre per quello lungo almeno due volte a settimana. L' owhyee bob non sembra soffrire di particolari patologie legate alla razza.
PERSIANO
STORIA: è originario dell' Asia Minore, selezionato da circa un centinaio d' anni dall' uomo e considerato tra le più belle e pregiate razze feline. E' il gatto domestico per antonomasia. Discendente dell' angora turco, intorno alla fine dell' 800 venne importato in Europa dall' Iran ( da qui il nome della razza, poiché la Persia è l'antico nome dell' Iran ). La selezione della razza ebbe inizio dal persiano bianco con gli occhi azzurri e quello con gli occhi arancio ed in seguito impari. Anche il persiano nero è uno dei più antichi, insieme a quello blu. Quello rosso ebbe qualche problema a causa delle difficoltà ad ottenere una tinta uniforme, mentre il crema riscosse immediato successo. Più recente è invece la comparsa dei colori “chocolate” e “lilac”. Dalle tinte unicolore si passò poi a quelle bicolore. Molto apprezzato in epoca vittoriana, il persiano è stato suddiviso in tre gruppi dalla FIFE, scegliendo per ogni gruppo una ripartizione di colore: -bicolore: con 2/3 di colore solido ed 1/3 di bianco -arlecchino: con 5/6 di colore bianco ed 1/6 di colore -van: con chiazze di colore solo sulla testa e sulla coda CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia medio-grande ( 3,5 kg la femmina e 7 kg il maschio ). La vita media è di 15 anni, ma alcuni esemplari raggiungono anche i 19 anni. Ha il corpo corto e tozzo, con ossatura possente e muscolatura solida. L' aspetto è massiccio, con dorso e spalle muscolose. La testa è tonda, larga e massiccia, ben equilibrata e senza angolature, con fronte ampia, guance paffute e mascelle robuste. Il profilo è piatto, con naso cortissimo ed infossato. La testa poggia su un collo abbastanza corto e forte. Le orecchie sono piccole, non aperte alla base, con la punta arrotondata e ben distanziate. Gli occhi sono tondi, grandi, ben distanziati, molto espressivi, di colore intenso brillante ( le tonalità variano dall' arancio all' azzurro, al verde, al blu, con qualche eccezione per alcuni che possono avere un occhio arancio ed uno blu ). Le zampe sono corte, tozze, forti e muscolose, con piedi larghi e rotondi che hanno ciuffi di pelo tra le dita.
La coda è lunga dai 20 a i 30 cm e ricca di pelo. Il mantello è lungo ( può raggiungere anche i 15-20 cm ), abbondante, spesso, sericeo, vivo, staccato dal corpo, più fluente sul collo e forma una criniera leonina sulle spalle. Anche sulle zampe il pelo è abbondante, tanto da farle apparire come coperte da pantaloncini. Il gatto persiano è accettato in duecento colorazioni, che variano per pezzature e disegni. I colori principali sono quelli solidi ( bianco, nero, blu, cioccolato, lilla, rosso, crema ) e di tipo “tortie” ( tonalità a squama di tartaruga di colore nero, blucrema, cioccolato, lilla ). Inoltre vi sono anche le varietà: tabby, chinchillà, parti-color, colourpoint, bicolor, smoke. CARATTERE: è il gatto ideale da compagnia. Si adatta perfettamente alla vita casalinga ed anche i piccoli spazi gli sono congeniali. Infatti passa la maggior parte del giorno spostandosi flemmaticamente da una stanza all'altra e dormendo su ogni divano e poltrona di casa. E' pacifico, pigro, tranquillo, affettuosissimo, adatto alla convivenza con persone anziane e bambini. E' un eterno cucciolo e quindi molto disponibile alla compagnia ed al gioco. Essendo oltre che tranquillo anche equilibrato, difficilmente è preda di stress o ansie e raramente si abbandona a crisi nervose. Inoltre la sua dolcezza trasmette tranquillità a chi gli sta vicino. Ha la voce piacevole e anche nella stagione degli amori sia maschio che femmina sono abbastanza discreti. Non è molto esuberante e solitamente non interessato ai piccoli animali, non essendo proprio un predatore anche dal punto di vista morfologico. La conformazione della sua testa, per la particolare disposizione dell' asse cranio-facciale, innesca molti richiami infantili e quindi desiderio di tenerezza e protezione. ALIMENTAZIONE: è spesso capriccioso e schizzinoso nei confronti del cibo, non così vorace come gatti di altre razze.
Pertanto, se non si dimostra un po' di polso all' inizio, si corre il rischio di dover cambiare cibo continuamente. Non bisogna assecondare tutti i suoi desideri e soprattutto permettergli di rifiutare tutto ciò che non gli garba particolarmente. Se si opta per un'alimentazione casalinga, i cibi più consigliati sono la carne bianca o rossa, frattaglie fresche, riso, verdure, tonno al naturale, pesce fresco ( cotto ), formaggi magri ( ricotta, caprino, mozzarella ) ed ogni tanto un tuorlo d' uovo, che rende il pelo morbido e lucido. Il persiano è particolarmente sensibile a livello dello stomaco e dell' intestino, perciò va posta molta attenzione alla temperatura dei cibi, inoltre tende facilmente ad ingrassare, quindi è bene fare attenzione alle dosi. CURA E SALUTE: il persiano richiede molta cura per via del lungo pelo che va pettinato quotidianamente, con particolare riguardo al periodo della muta. L' ingestione del pelo porta alla formazione delle cosiddette “palle di pelo” che possono provocare pericolose occlusioni intestinali. Una buona ed efficace prevenzione è offerta da speciali paste al malto, che somministrate con frequenza bisettimanale, sciolgono gli eventuali boli di pelo che si formano nello stomaco. Per sollevare e gonfiare il pelo e renderlo soffice e vaporoso si deve dapprima pettinarlo contropelo e poi seguire il verso del pelo stesso. Particolare attenzione va fatta per la pulizia degli occhi, poiché la lacrimazione abbondante, favorita dalla particolare conformazione dell' occhio e del naso e dalla frequente occlusione del canale nasolacrimale, porta nei gatti chiari ad un ingiallimento della zona sottorbitale. Allo scopo esistono in commercio detergenti atti a “smacchiare” il pelo. Ulteriore sollecitudine va data anche alle orecchie. Per quanto riguarda la salute generale, è un gatto molto delicato e suscettibile, particolarmente soggetto alla sindrome del rene policistico ( PKD ).
CONSIDERAZIONI VARIE: esistono due tipologie di persiano: -normotipo: presenta un naso leggermente più sporgente e basso a causa di un piccolo pezzo di canna nasale più prolungato e il suo corpo è anche più corto e grosso. -ipertipico: ha il naso, così come tutto il viso, più schiacciato. Il naso va a formare una sorta di V sottosopra. Questo secondo tipo viene anche chiamato “persiano americano”. Il persiano è un gatto tardivo. La femmina raggiunge la maturità sessuale generalmente dopo i dieci mesi di età e il maschio dopo l' anno. La gatta durante il parto ha spesso bisogno di aiuto, soprattutto se primipara. Infatti di solito le mamme non rimuovono gli invogli, non tagliano il cordone ombelicale o hanno delle difficoltà iniziali ad allattare. Quella del persiano non è una razza molto prolifica ed il suo allevamento offre spesso delle difficoltà in modo particolare se si allevano soggetti che provengono da linee di sangue molto particolari. Inoltre i piccoli del persiano sono più pigri rispetto a quelli di altre razze.
PERSIANO CHINCHILLA'
STORIA: è una pregiata varietà “tipped” di gatto persiano a pelo lungo. Ha origini britanniche ed il primo esemplare nacque intorno agli anni ottanta del XIX secolo. Il nome “chinchillà” è correlato all' omonima varietà di coniglio a causa della somiglianza del colore del pelo ( il coniglio ha il mantello scuro con le punte chiare, mentre il gatto ha il mantello chiaro con le punte più scure ). Questa somiglianza venne notata inizialmente su una gatta persiana smoke. La padrona, appassionata di gatti, decise di farla accoppiare con un persiano silver tabby, da cui nacque una gattina che a sua volta fu fatta accoppiare con un persiano smoke: tra la cucciolata spiccò un gattino particolarmente bello e perfettamente proporzionato che fu chiamato Silver Lambkin, riconosciuto ufficialmente come primo esemplare di persiano chinchillà. Esso potè vantare la vittoria della maggior parte dei premi consegnati alla mostra del Crystal Palace nel 1888. Attualmente Silver si trova, imbalsamato, nel museo di storia naturale di South Kensington a Londra. Inizialmente la razza era più scura della varietà attuale e i tentativi effettuati per ottenere una colorazione più chiara sono andati a discapito dei gatti stessi. In Europa, a causa dell' eccessivo intervento umano, la razza ha subito, soprattutto intorno alla metà del Novecento, un notevole indebolimento. Ma grazie alla rapida importazione di esemplari dall' America la razza è stata salvata e oggi gode di buona salute. Inoltre, essa nel tempo ha acquisito un prestigio sempre maggiore. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia medio-grande ( 4,55,5 kg ). La vita media è di 15 anni. Ha corporatura robusta, corta e tozza. La testa è grande e di forma rotonda, la fronte è ampia e altrettanto rotonda con collo forte ed imponente. La bocca è bordata di nero. Il naso, non rivolto verso l' alto come nel persiano comune e molto corto, è bordeaux o marroncino e può essere bordato di nero, blu o marrone scuro. Esso è perfettamente allineato verticalmente con il muso e con la fronte.
La brevità della canna nasale è causa di abbondante lacrimazione e difficoltà respiratorie, soprattutto nei gattini. Dal 2011 esistono due varietà di muso: -flat-face: più schiacciato, con occhi, naso e bocca molto ravvicinati tra loro. Queste sono le caratteristiche standard del muso di qualsiasi persiano; -doll-face: ha una forma leggermente più affusolata, con lineamenti più distesi e occhi, naso e bocca proporzionati. Queste caratteristiche conferiscono un' aria un po' più dolce rispetto al classico aspetto imbronciato del persiano comune. Le orecchie sono piccole ed arrotondate, ben distanziate. Gli occhi sono grandi e rotondi e molto aperti, tali da conferire al gatto un' espressione quasi impaurita che suscita nei suoi confronti ancor più tenerezza. Bordati di nero, sono di colore verde o blu-verde. Le zampe sono abbastanza brevi e muscolose, con piedi rotondi che presentano ciuffetti di pelo più lunghi tra le dita. La coda è piuttosto corta, riccamente ricoperta da un lungo e folto mantello. Quest' ultimo è particolarmente fine e molto setoso al tatto, oltre che denso ed abbondante. Il colore è il bianco, caratterizzato da un “tipping” nero che ricopre 1/8 della lunghezza del pelo, donandogli riflessi argentei. Il “tipping” è presente sulla testa, sul dorso, sulle gambe e sulla coda, mentre il mento, il petto, il ventre ed i ciuffetti delle orecchie sono completamente bianchi. Tuttavia, la FIFE ha riconosciuto altre varietà di persiano chinchillà, suddividendole in base al colore ed al “tipping” del pelo: -silver shaded: la base è bianca e le punte del pelo più scure rispetto al chinchillà classico. Il “tipping” copre 1/3 della lunghezza del pelo: questa colorazione gli conferisce un aspetto più scuro e tendente al grigio, che si nota in particolare intorno al naso, sui fianchi e sulla coda. Il tartufo è rosso mattone.
-golden: la base è arancio e il “tipping” nero copre 1/8 della lunghezza del pelo. Gli occhi, le labbra ed il naso non sono contornati di nero, ma di marrone. Il tartufo è un po' più chiaro rispetto a quello del chinchillà classico e del silver shaded. I cuscinetti plantari sono marroni. -golden shaded: ha la stessa colorazione del “golden”, con la differenza che il “tipping” nero ricopre 1/3 della lunghezza del pelo. Di conseguenza il colore del pelo è molto più scuro. Anche le altre caratteristiche sono uguali a quelle del “golden”. CARATTERE: ha un forte temperamento, anche se è di carattere tranquillo. Discreto e fedele, ama essere tenuto in braccio, è affettuoso, non è aggressivo e si lega molto a tutta la famiglia. E' il tipico gatto da salotto, adattissimo alla vita in appartamento. Inoltre non ha bisogno di molto spazio e si adatta ad ogni situazione. Di solito è socievole con altri gatti e non è aggressivo con altri animali. Non conosce la paura ed è dignitosissimo in ogni circostanza. Non è estroverso come i gatti a pelo corto, è indifferente a tutto e non è attaccabrighe. E' piuttosto pigro anche se ama il gioco, soprattutto da piccolo. I suoi vocalizzi sono appena percettibili, dai toni gentili ed aggraziati. Rispetto al persiano comune è meno diffidente. Permane però nel comportamento un atteggiamento di altezzosità ed aristocrazia. ALIMENTAZIONE: il persiano chinchillà, soprattutto se maschio castrato, è particolarmente predisposto alla formazione di calcoli renali o vescicali. Per questo motivo, utilizzare soltanto cibo secco lo espone ad un' insufficiente idratazione che aumenta il rischio di questi calcoli. Quindi è bene alternare il cibo secco a quello umido. Si può dare pesce, carne di pollo, manzo o coniglio bolliti, con verdure. Il riso sarebbe da evitare. Ed è importante dare acqua che non contenga calcare, cambiandola due o tre volte al giorno.
Con alimenti freschi integrare con complessi vitaminici. Particolare attenzione anche alla temperatura dei cibi, che, se troppo fredda, può causare problemi intestinali, a cui il persiano chinchillà è particolarmente soggetto. CURA E SALUTE: il folto mantello deve essere spazzolato quotidianamente con un pettine a maglie larghe ( nel periodo della muta anche più di una volta al giorno ) per evitare sia la formazione di nodi che di boli di pelo nello stomaco del gatto durante le operazioni di pulizia. Si può anche somministrare al gatto della pasta al malto per gatti. Particolare attenzione va data anche alla pulizia degli occhi. Problemi che potrebbero colpire questo gatto sono quelli relativi al manto ed all' eccessiva perdita di pelo. E' anche soggetto a otiti e problemi agli occhi, oltre che naturalmente a problemi intestinali. E' predisposto alla “malattia del rene policistico”. CONSIDERAZIONI VARIE: la femmina non va fatta riprodurre prima dell' anno e mezzo di età. Spesso va assistita prima e durante il parto. E' comunque una buona mamma. I gattini nascono molto scuri e si schiariscono man mano che il pelo si allunga, completando il processo intorno ai due mesi di età. I loro occhi sono azzurri alla nascita e prendono la colorazione definitiva solo intorno al quarto mese di vita. Hanno a volte una salute cagionevole, ma da adulti sono sani e robusti.
PETERBALD
STORIA: conosciuto anche come il “siamese nudo”, è di origine russa, nato dall' accoppiamento tra un orientale o un siamese ed un don sphynx. Dopo la scoperta di Varya ( o Varvara ) nel 1987 e dopo l' inizio della selezione del don sphynx, alcuni allevatori di siamesi ed orientali iniziarono ad accarezzare l' idea di creare un gatto nudo con l' eleganza di un siamese o di un orientale. Così nel 1994, sotto la supervisione del dottor Mironova, nacque la prima cucciolata di quelli che furono chiamati “petersburgh sphynx” ed infine “peterbald” ( “peter”=pietro, da San Pietroburgo e “bald”=calvo ), ovvero gatti con una pelliccia molto sottile e fragile che in alcuni esemplari tendeva a diradarsi rendendoli nudi. Morfologicamente questi gatti avevano tutte le caratteristiche fisiche dei siamesi e degli orientali, da cui discendevano, ed è per questo che ancora oggi gli accoppiamenti consentiti per selezionare il peterbald sono solamente con queste due razze. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 2,5-5 kg ). La vita media è di 12-15 anni. Presenta una corporatura muscolosa ma decisamente slanciata ed elegante. La testa è più lunga che larga, a forma di un triangolo isoscele che ha la base tra le orecchie e scende allungandosi notevolmente verso il naso. Il profilo è completamente dritto. Essa poggia su un collo lungo e slanciato. Le orecchie sono molto grandi ed appuntite, posizionate molto basse ai lati della testa. Gli occhi sono di media grandezza, né incavati né protuberanti. Sono a forma di mandorla e posizionati obliqui sul cranio, di colore verde o azzurro e comunque in conformità con il mantello. Le zampe sono lunghe e snelle, con piedi ovali e altrettanto lunghi. La coda è molto lunga e sottile anche alla base. Nel peterbald è possibile la nudità completa, anche se solitamente è coperto da un sottile strato di peluria che lo fa sembrare di velluto. Sono accettati anche esemplari di tipo “brush”, cioè con peluria più folta sul corpo. E' ammessa qualsiasi colorazione.
CARATTERE: grazie alle origini siamesi ed orientali, il carattere del peterbald si discosta notevolmente da quello del don sphynx, anch' esso suo capostipite. Infatti, seppur affettuoso e giocherellone, ha la classica intelligenza ed attività del gatto siamese ( oltre la grande sensibilità ) che lo porta ad essere un compagno presente e molto atletico. Infatti non è assolutamente adatto a chi voglia un gatto pigro e tranquillo: il peterbald è un abile saltatore ed adora esplorare tutta la casa, per appisolarsi poi sulle spalle del suo padrone. Il legame con esso è talmente forte che soffre moltissimo ad essere lasciato solo troppo a lungo: per seguirlo il peterbald è anche disposto a viaggiare e a farsi portare al guinzaglio. Molto socievole, va d' accordo con cani ed altri gatti. La sua vocalità è notevolmente pressante, infatti sa emettere sonori e differenti vocalizzi che lo aiutano a comunicare con il padrone. Ama molto l' acqua, tanto da essere anche in grado di nuotare. ALIMENTAZIONE: essa deve essere sostanziosa, a causa della maggior dispersione corporea dovuta alla mancanza di pelo, e ricca di omega 3 e 6 ( quindi pesce azzurro e pesci dei mari freddi e ogni tanto anche un po' di olio vegetale mistato al cibo ). Naturalmente, se nutrito in maniera casalinga, al peterbald va data anche carne preferibilmente bianca, con verdure che devono essere sempre presenti. Essendo di costituzione magra ipertiroidea non deve assumere alimenti troppo ricchi di grassi. CURA E SALUTE: quando non del tutto assente, il pelo va passato delicatamente con un panno morbido, per pulirlo e renderlo più setoso e una volta al mese fare un bagno per rimuovere le secrezioni oleose non assorbite dal pelo. Nei soggetti nudi è ideale una crema idratante per ammorbidire la pelle. Il peterbald non è soggetto a particolari patologie, ma fare attenzione al sole troppo forte, fonti di calore e bruschi balzi di temperatura, oltre che al sopraggiungere di orticarie o dermatiti da allergie alimentari.
POLJUN
STORIA: nato nel 2009 e inizialmente chiamato “jungle”, il poljun ( il nome potrebbe essere una fusione delle parole “poland”, relativo al suo Paese d' origine, la Polonia, e “jungle”= giungla, per via delle origini del suo genitore, il chausie, felino ibrido discendente a sua volta dal gatto della giungla..oppure “jungle” potrebbe semplicemente riferirsi al suo primo nome ). Esso è il frutto dell' incrocio tra il bengala ed il chausie. La sua origine è un po' particolare: Ewa Zgrabczynska, allevatrice polacca di bengala e chausie, teneva le due razze in aree separate. Un esemplare maschio bengala aveva imparato ad aprire la porta che separava le due aree ed un giorno, in assenza di Ewa, accedette a quella dei chausie e si accoppiò con una delle femmine. Nacque così il poljun. E' stato riconosciuto dalla TICA nel 2010 come razza sperimentale. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia medio-grande ( 6-10 kg ). La vita media è di 15-20 anni. Presenta una corporatura forte, muscolosa ed equilibrata, ben proporzionata, elegante. Il corpo è lungo e il petto è profondo. La testa è di medie dimensioni, leggermente triangolare, non troppo orientale né troppo ampia. Gli zigomi sono alti e ben sviluppati, il muso e il mento sono pieni. Le orecchie sono grandi e posizionate in alto, arrotondate in punta, ampie alla base. Gli occhi sono grandi e rotondi, di colore giallo, verde, azzurro, nocciola. Le zampe sono di ossatura media, quelle posteriori leggermente più lunghe di quelle anteriori, con piedi lunghi e ben sviluppati. La coda è lunga, spessa alla base e arrotondata in punta. Il mantello è corto, folto, liscio ed aderente al corpo. E' “brown ticked tabby” con piccoli “spots” simili a quelli della trota. La coda è anellata nella parte finale con la punta nera. Vi sono bande o strisce nere sulle zampe.
CARATTERE: il poljun è amichevole e dal temperamento molto simile a quello di un cane. E' molto agile, veloce, gran saltatore e ottimo cacciatore. E' molto intelligente, coraggioso e facile da addestrare. E' molto attivo e giocherellone, estrremamente curioso. E' molto socievole con gli estranei e con i bambini, oltre che naturalmente con i propri padroni. Ama la compagnia di altri gatti e dei cani. E' estroverso ed estremamente cordiale, mai aggressivo. Ama essere al centro dell' attenzione e soffre molto la solitudine. ALIMENTAZIONE: alcuni esemplari di chausie, genitore del poljun, sono intolleranti al glutine e non tollerano il cibo industriale come i croccantini, quindi si può presupporre l' ereditarietà di questa intolleranza nella progenie. Detto questo, in genere è consigliabile una dieta ricca e varia, visto il temperamento molto attivo del poljun. CURA E SALUTE: il mantello non richiede molte cure, basta una spazzolata settimanale. Il poljun non sembra soffrire di particolari patologie legate alla razza, a parte le possibili intolleranze sopracitate.
PUDELKATZE
STORIA: di origine tedesca, il pudelkatze (“pudel”= barboncino) è il risultato dell' incrocio tra il devon rex, lo scottish fold ed il lowlander ( da non confondersi con il “poodle cat” che è in realtà il nome alternativo del selkirk rex ). Sembra che nel processo di selezione siano stati introdotti anche esemplari di manx. E' stato sviluppato nel 1980 da Rosemarie Wolf. La razza non è riconosciuta in Germania ed inoltre ne viene vietato l'allevamento a causa della legislazione che si oppone alla caratteristica delle orecchie ripiegate tipiche dello scottish fold. E' stato riconosciuto dalla FIFE nel 1994. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 4-5 kg ). La vita media è di 20 anni. Presenta una corporatura forte ed elegante allo stesso tempo. La testa è di media lunghezza, cuneiforme, con un ampia fronte ed il mento fortemente arrotondato. Essa poggia su un collo lungo, snello ed aggraziato. Le orecchie sono grandi, larghe ala base, posizionate in alto e ripiegate come quelle dello scottish fold. Gli occhi sono grandi, rotondi, di qualsiasi colore. Le zampe sono di media grandezza e di circonferenza ovale. I piedi sono piccoli, compatti e rotondi. La coda è medio-lunga, ricoperta di pelo ondulato. Il mantello è molto corto, riccio, setoso e denso, molto simile a quello di un barboncino ( da qui il nome della razza ) di qualsiasi colore e modello. CARATTERE: è curioso, socievole, amichevole. E' molto tranquillo, affettuoso e ama stare nelle vicinanze dei suoi padroni. Soffre la solitudine ed è molto socievole con i bambini. ALIMENTAZIONE: il pudelkatze non ha particolari esigenze nutrizionali.
CURA E SALUTE: il mantello non ha bisogno di molte cure, basta una spazzolata ogni tanto con un panno morbido. Il pudelkatze spesso soffre di anomalie agli arti posteriori, che gli provocano dolori e difficoltĂ a sedersi soprattutto nell' etĂ avanzata.
PUNJABI
STORIA: di origine belga, il punjabi è il risultato dell' incrocio tra il bengala ed il gatto selvatico asiatico (felis silvestris ornata). E' una razza sperimentale. Il nome “punjabi” deriva dal Punjab, che è una regione dell' India e la parola “punjabi” è appunto riferita al popolo o alla lingua di questa regione. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia grande ( 6-8 kg ). La vita media è di 15 anni. Nell' aspetto è molto somigliante al genitore selvatico. Presenta una corporatura muscolosa, ma allo stesso tempo elegante ed atletica. La testa è triangolare con orecchie relativamente grandi e occhi leggermente a mandorla, probabilmente degli stessi colori di quelli del bengala. Le zampe sono lunghe e slanciate con piedi di medie dimensioni ed ovali. La coda è affusolata con anelli neri e una altrettanto nera punta arrotondata. Il mantello è corto e morbido, maculato. Il colore di fondo ha tre bande: argento-nero, sabbia e punte “bruciate”. Le macchie sono color grigio-nero sul fondo avorio e color cioccolato sul fondo sabbia pallido. CARATTERE: ha lo stesso temperamento del bengala. E' affettuoso, tranquillo ma allo stesso tempo loquace. E' fortemente legato ai suoi proprietari e non tollera la solitudine. ALIMENTAZIONE: essendo il punjabi discendente da un gatto selvatico, può essere possibile la sua intolleranza ai cereali, quindi è bene limitarne o, ancora meglio, eliminarne l' uso. No ai croccantini, quindi, ma solo una dieta casalinga. CURA E SALUTE: il mantello non necessita di molte cure, basta una spazzolata a settimana. Il punjabi, grazie alle sue origini selvatiche, non soffre di particolari patologie legate alla razza.
PUPPYKAT
STORIA: di origine statunitense, il puppykat è il risultato dell' incrocio tra il manx, lo scottish fold e l' american polydactil ed è quindi caratterizzato da tre diverse mutazioni: orecchie ripiegate, piedi polidattili, coda corta. E' stato sviluppato da Alba Houston, ispirata dall' incontro di due gatti randagi da lei salvati i cui piccoli nati in seguito sembravano dei cagnolini ( da qui il nome della razza, “puppy”=cagnolino, “kat”=gatto ). E' riconosciuto dal REFR e ancora in via di sviluppo, nonostante sia una razza per molti allevatori e gattofili assai controversa a causa dei pericoli per la salute che potrebbero, a loro avviso, derivare da quest' incrocio tra le tre razze originarie. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 3-5 kg ). La vita media è di 15 anni. Ha un corpo lungo e ben proporzionato, con una testa che può essere da media a grande e un muso forte. Le orecchie sono di medie dimensioni, ripiegate come nello scottish fold. Gli occhi sono rotondi, di qualsiasi colore. Le zampe sono di media lunghezza, con piedi polidattili. La coda è corta, come nel manx. Il mantello può essere lungo o corto ed è denso, fitto, morbido. E' disponibile in tutti i colori e modelli, ma i più comuni sono i colori solidi e “smoke” nei modelli “tortie”, “calico” e “bicolor”. CARATTERE: il puppykat, dal carattere molto simile a quello di un cane, è intelligente, calmo, socievole, curioso, affettuoso e giocherellone. Si adatta bene alle nuove situazioni ed ama stare tra le persone, di cui brama l'attenzione. Può essere facilmente addestrato ad andare al guinzaglio e al riporto. ALIMENTAZIONE: non ha particolari esigenze nutrizionali. CURA E SALUTE: pelo lungo e corto richiedono adeguate cure legate alla lunghezza del mantello. Sono controversi i possibili problemi di salute per il puppykat.
RAAS
STORIA: chiamato anche “madura”, “buso” o “kucing buso”, è endemico della parte est delle Isole Madura, in Ra’as ( da qui il nome ) Sumenep, Indonesia. Ha caratteristiche differenti dai gatti locali, come ad esempio il pelo più spesso. E' una razza naturale che non è stata ibridata con altre razze ed è molto rara e protetta dalla popolazione locale. Attualmente la popolazione di questi gatti in queste isole sta diminuendo ( sono non più di 100 esemplari ), in altre parole è quasi estinto, essendo poi caratteristico solo di questi luoghi. Il motivo di ciò è che molti di questi gatti furono portati fuori da Madura. E il tasso di mortalità è abbastanza alto fuori e dentro le Ra'as Islands. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 4-6 kg ) ma in generale ha dimensioni più grandi di quelle delle altre razze di taglia media. La vita media è di 15 anni. Ha caratteristiche fisiche simili a leopardi e linci e somiglia al korat. La testa è piuttosto quadrata con il mento affusolato. Anche le orecchie sembrano lunghe e affusolate. Gli occhi sono ovali e non troppo larghi e di color verde scuro. Le zampe sono proporzionate; quelle posteriori sono leggermente più lunghe di quelle anteriori. I piedi sono piccoli ed ovali. La coda è di medie dimensioni, piegata in punta, ricoperta di folta pelliccia. Il mantello è corto, liscio e morbido e il colore più conosciuto è il blu-grigio (il colore grigio è sulla maggior parte del corpo, mentre il petto e la pancia sono bianchi con contorni poco chiari) e il meno conosciuto è il marrone. Un altro colore è simile allo “stramonium” ed è conosciuto come “birma”, cioè color latte al cacao nella maggior parte del corpo e color cioccolato fondente sulla punta delle orecchie, del naso, delle zampe e della coda. CARATTERE: il raas è un gatto che ha paura degli esseri umani ed è difficile che si adatti.
ALIMENTAZIONE: a causa della robustezza fisica necessita di una dieta ricca, nutriente e varia. CURA E SALUTE: il mantello non ha bisogno di particolari cure ed accorgimenti: sarà sufficiente l' uso di un panno di daino o guanto di flanella umido per togliere dal mantello la polvere che vi si annida e se necessario, si potrà usare un pettine a denti stretti per sciogliere eventuali piccoli nodi o rimuovere il pelo morto. Poi una spazzolata una volta a settimana sarà più che sufficiente. Non si è a conoscenza di particolari malattie genetiche.
RAGAMUFFIN
STORIA: il ragamuffin è una variante del ragdoll ed è originario degli Stati Uniti. Nel 1970 l'allevatrice Ann Baker decise di respingere le tradizionali associazioni di allevamenti di gatti e registrò il nome “ragdoll” per una nuova linea di gatti non relazionati al ragdoll originale e fondò la sua propria associazione, l' IRCA, imponendo standard rigorosi su chiunque volesse allevare o vendere gatti con questo nome. I ragdoll dell' IRCA non poterono essere registrati in nessun' altra associazione. Nel 1994 un gruppo di allevatori dell' IRCA decise di lasciare l'associazione a causa delle sempre più severe restrizioni di allevamento, formando un proprio gruppo e scegliendo un nuovo nome per la razza: ragamuffin (= “straccione” , a causa del fatto che venne respinto da molti allevatori e considerato un semplice gatto di strada ). Per migliorare la salute genetica, la personalità ed il temperamento del ragamuffin, esso venne incrociato con persiani, hymalaiani e altri gatti a pelo lungo, oltre che con ragdoll originali. Il ragamuffin è accettato dalla UFO (United Feline Organization), mentre alcune importanti associazioni lo rifiutano come razza a causa del suo stretto legame con il ragdoll. E' riconosciuto anche dall' ACFA e dalla CFA. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia grande ( 8-10 kg ). La vita media è di 15-18 anni. Presenta una corporatura muscolosa e forte, un petto ampio e rettangolare con spalle larghe che supportano un collo corto. Sono presenti cuscinetti di grasso nel basso addome. La testa è ampia e cuneiforme con una fronte moderatamente arrotondata e il naso presenta un avvallamento. Le orecchie sono arrotondate, di media grandezza, situate ai lati della testa e rivolte leggermente verso l' esterno con una lieve inclinatura in avanti, con moderato pelame interno e proporzionate alla testa. Gli occhi sono grandi ed espressivi, a forma di noce e non molto distanziati, con un' espressione dolce. Essi possono essere azzurri, verdi, blu-verdi, blu, bicolori.
Le zampe sono di ossatura grossa e media lunghezza, quelle posteriori molto muscolose e leggermente più lunghe di quelle anteriori ma sempre proporzionate al corpo. La coda è lunga in proporzione al corpo. E' discretamente pelosa ed assomiglia ad un ciuffo o uno scovolino morbido, medio-spessa alla base e che si affina man mano verso la punta. Il mantello è semilungo e aumenta di lunghezza verso lo stomaco. E' anche leggermente più lungo intorno al collo e ai lati della testa, con conseguente comparsa di un collare. E' fitto e morbido, simile a quello di un coniglio. Ogni colore e modello è consentito, con o senza bianco. Alcuni colori, come il bianco puro, sono più rari di altri. CARATTERE: simile nel temperamento al ragdoll, è amichevole e di natura docile. E' cordiale, attento, affettuoso e tende ad abbandonarsi quando viene tenuto in braccio. Anche se non è molto atletico, si diverte a giocare e ad arrampicarsi e alcuni gatti addirittura a rincorrere e recuperare giocattoli. Ama salutare i familiari al loro arrivo e a seguirli ovunque vadano. A causa della sua natura gentile, è bene tenerlo in appartamento per evitare pericoli a causa di altri gatti all' esterno. E' abbastanza vocale e si adatta facilmente ai cambiamenti ambientali. ALIMENTAZIONE: il ragamuffin è molto goloso e tende ad ingrassare. Se nutrito con cibo fresco è consigliabile una dieta a base di carne, riso bollito e verdure, integrati con vitamine. CURA E SALUTE: In generale il ragamuffin ha un pelo piuttosto facile da curare, che non ha la tendenza ad annodarsi troppo, perciò anche la cura non richiede così tanto tempo come per i gatti a pelo lungo. Non soffre di particolari malattie genetiche. CONSIDERAZIONI VARIE: il ragamuffin completa il proprio sviluppo fisico all' età di 4-5 anni.
RAGDOLL
STORIA: è di origine nordamericana, selezionato per il temperamento docile che lo rende molto rilassato quando preso tra le braccia ( il suo nome infatti significa ”bambola di pezza” ). La sua origine è da far risalire alla paziente selezione di un' allevatrice californiana, Anne Baker, che negli anni sessanta, partendo da una coppia formata da una gatta bianca, Josephine, angora turco, e da un sacro di birmania, riusci ad ottenere molteplici cucciolate che avevano in comune un carattere particolarmente docile ed affettuoso, l' assenza di aggressività e la capacità di abbandonarsi completamente nelle braccia del padrone. La selezione di questa caratteristica nelle generazioni che seguirono diede luogo alla progressiva definizione di questa razza che il 1 gennaio 1992 fu riconosciuta ufficialmente dalla FIF.E Molto diffuso negli USA, il ragdoll sta diventando sempre più popolare anche in Italia. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia medio-grande ( 5-8 kg il maschio, 5 kg la femmina ). Vita media: 15-18 anni. E' di corporatura imponente, muscolosa e massiccia e con il maine coon è una delle razze che raggiungono maggiori dimensioni. Ha la testa larga, dai contorni piuttosto arrotondati, racchiusa in un triangolo, con muso piuttosto lungo e mento pronunciato. Le orecchie, larghe alla base, arrotondate in punta e portate leggermente in avanti prolungano i contorni della testa. Gli occhi sono ovali, grandi e leggermente obliqui, di un colore blu intenso che gli conferisce un aspetto dolce e al tempo stesso misterioso. Ha le zampe piuttosto larghe e muscolose, le posteriori più lunghe di quelle anteriori, con piedi rotondi e forti. La coda è lunga, piuttosto spessa alla base e proporzionata al resto del corpo. Solitamente viene portata leggermente più in alto rispetto al piano della schiena. Il mantello è lungo o semilungo e più corto sulle zampe, folto, setoso e soffice.
Il pelo segue bene i movimenti del corpo aprendosi a ciocche e il collare è fitto, molto importante e voluminoso, che cinge il collo e forma un “giubbetto” di pelo che spesso resta folto e vaporoso anche nel periodo estivo. Il pelo folto è presente anche sulla coda, mentre i piedi hanno un ciuffetto tra un dito e l'altro. Caratteristica è la presenza di una V bianca, rovesciata e simmetrica sul muso, tra gli occhi. I colori sono: seal point, blue point, chocolate point, lilac point. Ci sono anche esemplari guantati ( con la punta delle zampe bianca ) o pezzati di bianco. CARATTERE: il ragdoll è un gatto affettuoso che richiede contatto fisico. Non ama il rumore e la confusione e non è indicato a chi passa molto tempo fuori casa, potrebbe addirittura morire di tristezza. Si lega ad una sola persona e non si affeziona alla casa come gatti di altre razze. E' il tipico gatto d'appartamento, che preferisce restare in casa anche se ha la possibilità di uscire. Oltretutto è sconsigliabile farlo accedere all' esterno, perchè ( oltre al fatto che è delicato di salute ) a causa della sua incapacità di difendersi avrebbe sicuramente la peggio con altri gatti e con i cani, anche se può convivere con altri animali poco vivaci. E' di indole pacifica e poco svelto, non incline alla caccia e all' attività, anzi disdegna qualsiasi attività per lui inutile. E' intelligente e la sua mitezza e disponibilità sono proverbiali, non paragonabili a nessun altro gatto. Ha voce delicata, melodiosa. Dolcissimo ed amabile, ispira tenerezza e desiderio di protezione. Molto fedele al suo padrone, è molto sensibile ai suoi stati d'animo e disponibile a consolarlo in qualsiasi maniera quando questo è triste o ammalato. Tuttavia è molto permaloso, se subisce dei torti è capace di offendersi e di avvilirsi al punto da passare ore in dignitoso e compassato silenzio. Può essere portato al guinzaglio. ALIMENTAZIONE: il ragdoll è un gatto molto goloso e ama assaggiare tutto quello che vede mangiare al proprio padrone, ma attenzione a non esagerare con gli assaggi e soprattutto al tipo di assaggi.
E' molto vorace e non sembra mai sazio. Ama nutrirsi di cibi freschi e variati e non disdegna quelli conservati, ma preferisce il cibo secco. Se nutrito con cibo fresco, è consigliabile una dieta a base di carne, riso bollito e verdure, integrati con vitamine. Soprattutto se sterilizzato, ha una forte tendenza ad ingrassare. CURA E SALUTE: il pelo va spazzolato con regolarità ogni due-tre giorni, usando un pettine a “rastrello” con denti conici e senza punte acuminate. Nel periodo della muta ( tardo autunno e primavera ) va spazzolato ogni giorno e va somministrato un prodotto che aiuti il gatto a liberarsi dai boli di pelo che ingerisce durante la pulizia, come la pasta al malto. Il ragdoll è un animale molto pulito e soprattutto esigente per quanto riguarda l' igiene della cassetta igienica: non tollera che la lettiera sia sporca e maleodorante. E' particolarmente soggetto alla cardiomiopatia ipertrofica. CONSIDERAZIONI VARIE: il maschio può raggiungere la maturità sessuale dopo i 15 mesi. La femmina deve essere fatta accoppiare solo dopo l'anno di vita. Essa in genere non ha problemi durante la gravidanza o il parto. Inoltre è una buona madre, alleva e cura amorevolemente i propri piccoli. E' molto fiduciosa nei confronti dell' uomo, tanto che fa accedere i padroni normalmente al nido e gli fa toccare i gattini. I piccoli ( da 1 a 8 ) nascono bianchi e e le punte cominciano a colorarsi dopo i primi dieci giorni. Il colore si definisce dopo le prime tre settimane di vita. I gattini sono tardivi, infatti aprono gli occhi dopo dieci-quattordici giorni di vita. Comunque, sin da piccolo, è possibile comprendere se il ragdoll segue lo sandard di razza per quanto riguarda il disegno del mantello che deve essere il più uniforme possibile, sia sui “guanti”, sia sulla maschera della testa.
RUSSIAN BLACK
STORIA: ha origini australiane. Discende dal blu di russia ed ha le stesse caratteristiche fisiche differendo solamente per il colore del mantello. Il primo russian black comparve alla terza generazione della cucciolata di Dick e Mavis Jones, grazie all' incrocio di un blu di russia con un russian white. Dopo la nascita dei due esemplari neri, la “Royal Agricultural Society” del New South Wales in Australia diede ai coniugi l'autorizzazione per iniziare un programma di allevamento di russian black. E' riconosciuto dall' ACFA. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 5 kg il maschio, 4 kg la femmina ). La vita media è di 15 anni. La testa è cuneiforme e di media lunghezza ( con angoli della bocca rivolti all 'insù e guance leggermente paffute ) con orecchie larghe alla base, rivolte in avanti e attaccate ( o inserite ) alte sulla testa, arrotondate verso la punta, coperte di pelo fine e corto. Ha gli occhi a mandorla, leggermente obliqui e ben distanziati l' uno dall' altro, verdi senza ombre di colore giallo. Ha un collo lungo ed elegante, ricoperto da una folta pelliccia, e un corpo elegante e longilineo, molto muscoloso, dall' ossatura sottile. Le zampe sono lunghe e sottili, con piedi tondi e piccoli, e cuscinetti che variano dal grigio al rosa. La coda, alla base, è piuttosto larga e si assottiglia leggermente verso l' estremità. Ha il pelo corto e folto con abbondante sottopelo e questo fa sì che la pelliccia si presenti sempre leggermente sollevata. E' di colore nero lucido. CARATTERE: è il tipico gatto d' appartamento, molto tranquillo, dolce ed affettuoso sia con il padrone che con i propri simili, anche se si affeziona in modo particolare ad un solo membro della famiglia, che segue continuamente. Non sopporta il frastuono ed i rumori forti, e non è adatto ai bimbi troppo piccoli. Non ama molto stare all' aperto: d' inverno preferisce sistemarsi vicino al termosifone. Non ha problemi a rimanere da solo per molte ore, anche per l'intera giornata. Inoltre è un gatto che miagola poco e il suo tono di voce è dolce e sommesso.
E' molto gentile, discreto e non invadente. Infatti riesce a captare gli umori, e se “non è il momento” si mette in disparte in attesa di momenti migliori. Il suo padrone ideale non ha età, ma deve essere una persona tranquilla e usare sempre un tono morbio di voce. Se abituato, si adatta molto bene a viaggiare con qualsiasi mezzo. I suoi movimenti sono estremamente eleganti, e se qualche volta combina qualche guaio non è certo per goffaggine. Usa sdraiarsi congiungendo e ripiegando all'interno le zampe anteriori come se fossero infilate in un immaginario manicotto di pelliccia. ALIMENTAZIONE: non ha particolari esigenze alimentari. Se non alimentato con cibi confezionati, lo si può nutrire con carne, pesce e verdure cotte, in una dieta varia e bilanciata. Poichè è molto ingordo, è meglio tenerlo sotto controllo, soprattutto se sterilizzato, poiché tende ad ingrassare. CURA E SALUTE: il mantello ha bisogno di essere spazzolato solo una volta a settimana, ma durante la muta va fatto ogni giorno. Non soffre di particolari malattie genetiche.
RUSSIAN TABBY
STORIA: ha origini australiane. Discende dal blu di russia ed ha le stesse caratteristiche fisiche differendo solamente per il colore del mantello. Più precisamente è discendente diretto del russian white, a sua volta discendente del blu di russia. E' riconosciuto dall' ACFA. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 5 kg il maschio, 4 kg la femmina ). La vita media è di 15 anni. La testa è cuneiforme e di media lunghezza ( con angoli della bocca rivolti all' insù e guance leggermente paffute ) con orecchie larghe alla base, rivolte in avanti e attaccate ( o inserite ) alte sulla testa, arrotondate verso la punta, coperte di pelo fine e corto. Ha gli occhi a mandorla, leggermente obliqui e ben distanziati l' uno dall' altro, verdi senza ombre di colore giallo. Ha un collo lungo ed elegante, ricoperto da una folta pelliccia, e un corpo elegante e longilineo, molto muscoloso, dall' ossatura sottile. Le zampe sono lunghe e sottili, con piedi tondi e piccoli, e cuscinetti che variano dal grigio al rosa. La coda, alla base, è piuttosto larga e si assottiglia leggermente verso l' estremità. Ha il pelo “tabby” corto e folto con abbondante sottopelo e questo fa sì che la pelliccia si presenti sempre leggermente sollevata. CARATTERE: è il tipico gatto d' appartamento, molto tranquillo, dolce ed affettuoso sia con il padrone che con i propri simili, anche se si affeziona in modo particolare ad un solo membro della famiglia, che segue continuamente. Non sopporta il frastuono ed i rumori forti, e non è adatto ai bimbi troppo piccoli. Non ama molto stare all' aperto: d' inverno preferisce sistemarsi vicino al termosifone. Non ha problemi a rimanere da solo per molte ore, anche per l'intera giornata. Inoltre è un gatto che miagola poco e il suo tono di voce è dolce e sommesso. E' molto gentile, discreto e non invadente. Infatti riesce a captare gli umori, e se “non è il momento” si mette in disparte in attesa di momenti migliori.
Il suo padrone ideale non ha età, ma deve essere una persona tranquilla e usare sempre un tono morbio di voce. Se abituato, si adatta molto bene a viaggiare con qualsiasi mezzo. I suoi movimenti sono estremamente eleganti, e se qualche volta combina qualche guaio non è certo per goffaggine. Usa sdraiarsi congiungendo e ripiegando all'interno le zampe anteriori come se fossero infilate in un immaginario manicotto di pelliccia. ALIMENTAZIONE: non ha particolari esigenze alimentari. Se non alimentato con cibi confezionati, lo si può nutrire con carne, pesce e verdure cotte, in una dieta varia e bilanciata. Poichè è molto ingordo, è meglio tenerlo sotto controllo, soprattutto se sterilizzato, poiché tende ad ingrassare. CURA E SALUTE: il mantello ha bisogno di essere spazzolato solo una volta a settimana, ma durante la muta va fatto ogni giorno. Non soffre di particolari malattie genetiche.
RUSSIAN WHITE
STORIA: ha origini australiane. Discende dal blu di russia ed ha le stesse caratteristiche fisiche differendo solamente per il colore del mantello. E' stato selezionato nel 1971 da Dick e Mavis Jones dell' allevamento “Myemgay.” Più precisamente è il frutto dell' incrocio tra il blu di russia e il siberiano. I coniugi Jones fecero accoppiare il loro blu di russia con un siberiano bianco adottato da poco e proveniente dalla famiglia di un funzionario della “Thai Embassy”, in cambio di un altro loro blu di russia. Dall' incrocio nacquero due gattini bianchi, di cui solo una fu tenuta da loro, White Rose, che crebbe fino a prendere le caratteristiche fisiche del blu di russia. Rose a sua volta venne incrociata con il padre e nacquero altri gattini bianchi. Rose morì a causa della “febbre da latte” quando i suoi gattini avevano tre settimane di vita. Le due femmine vennero poi accoppiate con altri due blu di russia ( di cui uno dei due era il padre di Rose ) e questa procedura continuò fino alla quarta generazione. Il russian white è stato riconosciuto nel 2010 dall' ACFA. Oggi è pienamente riconosciuto in Australia, Nuova Zelanda e Sud Africa ed è in fase di riconoscimento nel Regno Unito, in Europa e negli Stati Uniti. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 5 kg il maschio, 4 kg la femmina ). La vita media è di 15 anni. La testa è cuneiforme e di media lunghezza ( con angoli della bocca rivolti all 'insù e guance leggermente paffute ) con orecchie larghe alla base, rivolte in avanti e attaccate ( o inserite ) alte sulla testa, arrotondate verso la punta, coperte di pelo fine e corto. Ha gli occhi a mandorla, leggermente obliqui e ben distanziati l' uno dall' altro, verdi senza ombre di colore giallo. Ha un collo lungo ed elegante, ricoperto da una folta pelliccia, e un corpo elegante e longilineo, molto muscoloso, dall' ossatura sottile. Le zampe sono lunghe e sottili, con piedi tondi e piccoli, e cuscinetti che variano dal grigio al rosa. La coda, alla base, è piuttosto larga e si assottiglia leggermente verso l' estremità.
Ha il pelo corto e folto con abbondante sottopelo e questo fa sì che la pelliccia si presenti sempre leggermente sollevata. Il mantello è morbido e bianco. CARATTERE: è il tipico gatto d' appartamento, molto tranquillo, dolce ed affettuoso sia con il padrone che con i propri simili, anche se si affeziona in modo particolare ad un solo membro della famiglia, che segue continuamente. Non sopporta il frastuono ed i rumori forti, e non è adatto ai bimbi troppo piccoli. Non ama molto stare all' aperto: d' inverno preferisce sistemarsi vicino al termosifone. Non ha problemi a rimanere da solo per molte ore, anche per l'intera giornata. Inoltre è un gatto che miagola poco e il suo tono di voce è dolce e sommesso. E' molto gentile, discreto e non invadente. Infatti riesce a captare gli umori, e se “non è il momento” si mette in disparte in attesa di momenti migliori. Il suo padrone ideale non ha età, ma deve essere una persona tranquilla e uare sempre un tono morbio di voce. Se abituato, si adatta molto bene a viaggiare con qualsiasi mezzo. I suoi movimenti sono estremamente eleganti, e se qualche volta combina qualche guaio non è certo per goffaggine. Usa sdraiarsi congiungendo e ripiegando all'interno le zampe anteriori come se fossero infilate in un immaginario manicotto di pelliccia. ALIMENTAZIONE: non ha particolari esigenze alimentari. Se non alimentato con cibi confezionati, lo si può nutrire con carne, pesce e verdure cotte, in una dieta varia e bilanciata. Poichè è molto ingordo, è meglio tenerlo sotto controllo, soprattutto se sterilizzato, poiché tende ad ingrassare. CURA E SALUTE: il mantello ha bisogno di essere spazzolato solo una volta a settimana, ma durante la muta va fatto ogni giorno. Non soffre di particolari malattie genetiche.
SACRO DI BIRMANIA
STORIA: vi sono due ipotesi relative alle sue origini. La prima è quella secondo la quale era un gatto allevato e ritenuto sacro dai monaci “Kitths” in Birmania, che nel 1919 ne inviarono in Francia due esemplari come segno di riconoscimento nei confronti del francese A. Pavie e dell' inglese G. Russel, che in un momento di difficoltà dei monaci stessi, li aiutarono. Uno di questi, il maschio, morì durante il viaggio e la femmina, partita dal tempio già gravida, partorì i gattini a Nizza. La seconda opinione, invece, ritiene che sia nato in Francia in seguito ad accurate selezioni ed incroci tra il siamese ed altri gatti a pelo lungo. Questo gatto venne battezzato negli anni cinquanta come “sacro di birmania” per distinguerlo dal burmese, evitandone qualsiasi confusione. Dopo l' ultima guerra mondiale la razza fu vicina ad estinguersi: in tutto il mondo rimasero solo due coppie e da queste si iniziò a lavorare per ottenere il riconoscimento ufficiale. Il sacro di birmania venne ufficialmente riconosciuto in Francia nel 1925, in Gran Bretagna nel 1966 e negli Stati Uniti nel 1967. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 4-7 kg il maschio e 3-5 kg la femmina ). La vita media è di 14 anni. E' un gatto elegante, di stazza massiccia ed imponente ( le femmine sono più longilinee ed eleganti, mentre i maschi più possenti con un collo più massiccio ). La struttura ossea è robusta ed il corpo leggermente allungato rispetto alle zampe. La testa è ha forma di cuore, con guance piene e rotonde e la fronte leggermente arrotondata e un pò bombata. Il naso è di media lunghezza, con profilo “romano” arrotondato, mento forte allineato verticalmente al tartufo. Le orecchie sono di media grandezza con punte appena arrotondate e leggermente inclinate, sempre rivolte in avanti, non troppo dritte su cranio, posizionate ad una certa distanza tra loro ( ai lati del cranio ) larghe alla base, a forma triangolare ed alte. Gli occhi sono grandi e leggermente ovali di un colore blu intenso, distanti sul muso.
Le zampe sono di ossatura grossa e non troppo lunghe, con piedi rotondi e ben proporzionati. La coda, portata alta, è di lunghezza media e proporzionata al corpo, a forma di pennacchio e la cui punta deve toccare la spalla. Il pelo del sacro di birmania è semilungo o lungo a seconda delle parti del corpo: corto sul muso ( e sulle estremità ), si allunga gradualmente sulle guance, è più folto sotto la gola ( incorniciando il muso ) e si allunga ulteriormente su dorso e fianchi. Nella parte che ricopre l'addome il pelo è lanoso e molto spesso, leggermente ondulato. La coda è folta e dotata di pelo lungo. La tessitura è setosa e morbida, con poco o nessun sottopelo (quindi difficilmente si annoda). Il pelo che ondeggia sotto l 'andatura flessuosa del gatto contribuisce, unitamente alla corporatura allungata, a conferire al gatto, che sembra camminare “in punta di piedi”, una marcia molto sinuosa ed elegante. Sono possibili tutte le tonalità di “colourpoint”: le punte includono la faccia, le orecchie, le zampe, la coda e, nei maschi, i genitali. Esse sono sempre uniformi ed in netto contrasto con il colore quasi bianco del pelo del corpo e del ventre. Le estremità delle zampe, chiamate “guanti”, sono le uniche parti del corpo che presentano peli di un bianco candido. Essi sono una caratteristica distintiva del sacro di birmania e sono determinati da un gene apposito, una variante del gene “white spotting”, fissato solo sulle estremità. I colori principali sono: -seal point: è il colore più scuro e significa “focato” per indicare chiaramente come si presenta il colore nero in presenza del gene “himalayano”. -blue point: è la diluizione del seal point ed è di un colore simile al grigio ardesia, di un tono freddo ma più delicato. Il corpo è di colore beige dorato in tono con i “points”.
-chocolate point: il colore è simile a quello del cioccolato al latte, più chiaro del seal point e più caldo. -lilac point: è la diluizione del chocolate point, molto chiaro, di un tono rosa- crema ( color magnolia ). -red point -cream point I geni responsabili del rosso e del crema agiscono nascondendo in modo non uniforme il colore sottostante, per cui questi due colori si presentano sempre striati. -tortie point: è una miscela casuale di rosso o crema con gli altri colori descritti sopra. Deve esserci una fiamma rossa o crema sul naso che contrasta molto con gli occhi color blu intenso. Il corpo ha riflessi color oro. Tutte le colorazioni elencate si possono osservare anche nella variante tabby-point. Ossia il colore sui “points” è attraversato da striature chiare che disegnano degli anelli su zampe e coda ed una M sulla fronte. Anche il corpo è attraversato da strisce più chiare ma non è visibile per l'effetto schiarente del gene “himalayano”. Il tartufo è color mattone per i colori più scuri o rosa per quelli più chiari. L'interno delle orecchie ha i peli bianchi. L'associazione tra il colore tabby e il colore tortie viene definita "torbie". CARATTERE: è fedele e molto affettuoso, tranquillo ed equilibrato. Adora i bambini, gioca volentieri, ama arrampicarsi e non è mai aggressivo. E' casalingo, ma molto vivace. Si adatta alla vita in appartamento ed è riservato con gli estranei. Convive bene con altri gatti. Ha una forte e spiccata personalità e non ama la competizione o il confronto: le sue abitudini sono imperative e hanno priorità assoluta rispetto a quelle degli altri componenti della famiglia.
Non è chiaccherone, ma usa comunicare con lo sguardo e il linguaggio del corpo. Oltre che con i bambini, è adatto anche a vivere con persone anziane o con chi passa molto tempo in casa. A differenza di altre razze, è molto legato al padrone, lo segue e lo cerca continuamente, vuole gocare spesso con lui. Essendo un gatto che ama la compagnia e non vuole rimanere solo troppo a lungo, se solitamente deve passare molto tempo in casa da solo, è bene provvedergli la compagnia di un altro gatto. Il sacro di birmania ha un atteggiamento particolare: quando si sdraia non raccoglie le zampe sotto di sé ma le stende in avanti. Inoltre, quando cammina tiene le zampe anteriori aperte con le punte girate verso l' esterno, come le ballerine di danza classica. Oltretutto, una particolarità dei maschi ( per la quale sono stati soprannominati “gentilgatti” ), è quella di aspettare, per cibarsi, che eventuali femmine e piccoli abbiano finito di mangiare. ALIMENTAZIONE: il sacro di birmania non mangia molto ( quindi non è soggetto ad obesità ) e sa regolare la quantità di cui ha bisogno. Anzi, è spesso svogliato, molto schizzinoso ed ama continuamente variare il cibo. Se si tratta di soli capricci, è bene evitare di fargli imporre la sua volontà. La sua dieta, quindi, deve essere molto varia: bisogna alternare cibi secchi con cibi freschi ( come carni bianche e pesce, alimenti che preferisce ). Importante è l' integrazione di verdure, che facilitano il transito intestinale e combattono la stitichezza. Fino all' anno di età e nei periodi di muta e di particolare stress sono consigliati integratori vitaminici. CURA E SALUTE: per mantenere il pelo serico e brillante sono sufficienti un paio di spazzolate a settimana, ogni giorno nei periodi di muta, con una spazzola a denti conici. I guanti devono essere tenuti puliti con prodotti specifici, altrimenti tendono ad ingiallire.
Attenzione alle temperature rigide ed alle correnti d' aria, infatti è particolarmente soggetto a patologie respiratorie. Anche l'apparato digerente è particolarmente delicato. Inoltre, il sacro di birmania è particolarmente soggetto alla filariosi cardiopolmonare. CONSIDERAZIONI VARIE: la femmina raggiunge la maturità sessuale intorno agli 8 mesi. Essa ha un istinto materno molto sviluppato, è molto attenta e premurosa. I gattini nascono bianchi ed il colore inizia ad essere visibile ad una settimana di età per i colori più scuri ( ad esempio il “seal point” ) e a due settimane di età, o più, per quelli più chiari ( ad esempio il “lilac point” ). La prima parte che si colora sono le punte delle orecchie, il naso e la coda. La colorazione completa e definitiva avviene solo a due-tre anni di età del gatto e dopo aver superato almeno una stagione invernale. I piccoli sono abbastanza precoci ed anche il loro svezzamento si svolge in maniera naturale. Sono particolarmente vivaci e scatenati, sono curiosissimi ed in quanto a voglia di giocare, sono addirittura asfissianti.
SAM SAWET
STORIA: di origine thailandese, è una razza naturale non riconosciuta dalle maggiori associazioni e inoltre non vi sono molte informazioni riguardo il suo sviluppo. Il nome di questa potrebbe essere legato forse al suo fondatore. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 4-6 kg ). La vita media è di 15 anni. Presenta una corporatura proporzionata e ben sagomata, quindi con una buona muscolatura. La testa è a forma di cuneo con contorni arrotondati. Ha zigomi relativamente alti ed un muso stretto. Il naso sembra avere un profilo romano. Il mento è allineato verticalmente con la punta del naso. Le orecchie sono di medie dimensioni, molto distanziate e appuntite. All' interno sono presenti ciuffi di peli. Gli occhi sono ovali e un po' inclinati. Essi sono la sua caratteristica più importante. Il loro colore è in armonia con il colore del mantello. Le zampe sono di media lunghezza e dimensioni e si assottigliano leggermente fino ad arrivare a piedi piccoli ed ovali con dita definite. La coda è spessa alla base e si assottiglia in una punta arrotondata. Il mantello è corto e morbido. A causa dell' effetto “tipping/ticking” appare lucente e splendente. I colori sono marrone, beige e nero, ma ci potrebbero essere anche altri colori che non sono stati ancora scoperti. CARATTERE: il sam sawet ha un temperamento piacevole e per nulla problematico. E' agile e divertente ma non distruttivo e non richiede particolari attenzioni. Con gli estranei può apparire inizialmente timido, tuttavia in seguito appare amorevole ed affettuoso anche con loro. E' intelligente ed in grado di imparare dei trucchi. Si adatta alla vita con bambini e animali domestici, ma in maniera graduale. E' adatto sia alla vita in appartamento che all' esterno. Non tollera la solitudine. E' leale e devoto alla famiglia una volta che questa ha conquistato la sua fiducia.
ALIMENTAZIONE: non ha particolari esigenze nutrizionali, comunque, essendo un gatto attivo ha bisogno di una dieta ricca e varia. CURA E SALUTE: il pelo corto del sam sawet richiede poche cure, giusto una spazzolata settimanale per rimuovere il pelo morto e mantenere la lucentezza del mantello. Essendo una razza naturale, non soffre di particolari malattie genetiche.
SCOTTISH FOLD
STORIA: è originario della scozia ( “scottish” ) ed è caratterizzato da una particolare forma ripiegata delle orecchie ( “fold”=piegato ), causata da una mutazione che colpisce la cartilagine in tutto il corpo, dando appunto al gatto l' aspetto di un gufo. Il primo scottish fold di cui si hanno notizie sicure è Susie, una femmina bianca nata a Coupar Angus, nel Pertshire, in Scozia, nel 1961. Essa aveva una piega insolita delle orecchie, che la facevano somigliare ad un gufo. Probabilmente però le vere origini di questa razza sono da ricercarsi in Manciuria. Fu grazie ai coniugi Ross, che abitavano in una fattoria vicina, che la mutazione di questa gattina non passò inosservata. Essi acquistarono una delle figlie di Susie due anni dopo. Questa fu accoppiata con dei british shorthair e nel 1966, in Gran Bretagna, registrarono i loro gatti come “scottish fold” al GCCF. Fu provato, grazie ad un programma di allevamento iniziato con l' aiuto del genetista Pat Turner, che le orecchie piegate erano dovute ad un gene dominante, quindi bastava che fosse presente in uno solo dei due genitori perchè potesse essere trasmesso ai figli. Nel 1974 la razza venne riconosciuta. Nel 1987 invece venne riconosciuta la variante a pelo semilungo dell' “highland fold” ( anche chiamato “scottish fold longhair”, “longhair fold” o “coupari” ) che presenta caratteristiche fisiche e caratteriali identiche allo scottish fold, fatta eccezione per la maggior lunghezza e sofficità del pelo. La razza, seppur molto popolare a causa del suo buffo aspetto, non è stata accettata per le mostre in Europa, ma lo scottish fold è stato importato in America continuando ad incrociarsi con american shorthair e british shorthair. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 4-6 kg il maschio e 2,7-4 kg la femmina ). Vita media: 13-15 anni. Ha una corporatura generalmente arrotondata con muscolatura robusta e ossatura media. Resiste bene alle basse temperature. La testa è rotonda, convessa nella parte superiore e poggia su un collo molto breve. Il naso è breve e con una curva dolce.
Le particolarissime orecchie sono piccole e piegate in avanti e verso il basso, aderenti alla testa e danno un' impressione di rotondità al cranio. Gli occhi sono grandi, rotondi, ben distanziati, spalancati e dall' espressione dolce. Le zampe sono corte o medie, proporzionate e di ossatura media, con piedi rotondi. La coda è di media lunghezza e flessibile. Il mantello è corto e denso, di resistenza elastica, Nella varietà “highlands” è semilungo con tessitura soffice. Lo standard ammette molti colori ( bianco, grigio, nero, beige, rossiccio ). Inoltre, il mantello può essere striato o che presenta ombre. CARATTERE: è tranquillo, socievole e giocoso ( tende a nascondere gli oggetti che lo attraggono ) anche in età adulta, spesso consigliato per i bambini. Si affeziona al padrone a tal punto da seguirlo sempre ed ama dormire con lui, anche se si adatta a tutte le sistemazioni. Convive bene con altri animali. E' adatto alla vita in appartamento. Se può, comunque esce volentieri ed è un abile cacciatore di topi. Soffre la solitudine, infatti va lasciato solo il meno possibile. E' intelligente e testardo. Lo scottish fold ha abitudine di dormire sulla schiena, ha una voce sommessa ed un repertorio complesso di miagolii e fusa che non si trova nelle razze più conosciute. E' noto per il fatto di sedersi con le zampe posteriori tese e quelle anteriori poggiate sul ventre, nella tipica “posizione Buddha”. ALIMENTAZIONE: essa non richiede particolari attenzioni, ma l' importante è alternare cibo secco e umido. Un fattore importante è che questa razza di gatto ama condividere il momento del pasto con il proprio padrone. CURA E SALUTE: durante la muta il mantello va spazzolato ogni giorno ed i peli morti rimossi con attenzione. Il padiglione auricolare e le pieghe delle orecchie vanno controllati spesso e puliti attentamente, con molta delicatezza. Infatti il cerume tende ad accumularsi tra le pieghe e se non
viene rimosso frequentemente rischia di addentrarsi nel padiglione auricolare, dando problemi di infezioni e di abbassamento dell' udito, anche se si tratta di un fenomeno abbastanza contenuto. Lo scottish fold è predisposto alla malattia policistica renale ( PKD ), alla cardiomiopatia e alla osteocondrodisplasia ( OCD ), un' anomalia dell sviluppo che colpisce la cartilagine e le ossa in tutto il corpo durante la fase di crescita. CONSIDERAZIONI VARIE: è consigliabile non far accoppiare tra loro due scottish fold, in quanto potrebbero nascere gattini con difetti fisici. La femmina va in calore a 9-10 mesi ed il maschio ad un anno. E' consigliabile attendere il secondo calore prima di far accoppiare la femmina. I piccoli sono molto legati alla mamma, e solo intorno ai tre mesi cominciano ad aprirsi al rapporto con i compagni umani. Tutti i gattini nascono con le orecchie dritte, e solo intorno a 3-4 settimane di vita comincia ad apparire la tipica caratteristica delle orecchie ripiegate. Attenzione ai contatti con altri gatti: nel linguaggio felino, avere le orecchie abbassate e attaccate alla testa in posizione laterale è un segnale di minaccia, di attacco...lo scottish fold, per questa sua particolare caratteristica, potrebbe essere benissimo frainteso da un altro gatto e scatenare reazioni indesiderate che in realtà esso stesso non ha provocato.
SCOTTISH STRAIGHT
STORIA: è la versione con le orecchie dritte dello scottish fold. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 4-6 kg il maschio e 2,7-4 kg la femmina ). Vita media: 13-15 anni. Ha una corporatura generalmente arrotondata con muscolatura robusta e ossatura media. Resiste bene alle basse temperature. La testa è rotonda, convessa nella parte superiore e poggia su un collo molto breve. Il naso è breve e con una curva dolce. Le orecchie sono di dimensioni piccole o medie, dritte, ben distanziate tra loro, con le punte arrotondate. Gli occhi sono grandi, rotondi, ben distanziati, spalancati e dall' espressione dolce. Le zampe sono corte o medie, proporzionate e di ossatura media, con piedi rotondi. La coda è di media lunghezza e flessibile. Il mantello è corto e denso, di resistenza elastica. Lo standard ammette molti colori ( bianco, grigio, nero, beige, rossiccio ). Inoltre, il mantello può essere striato o che presenta ombre. CARATTERE: è tranquillo, socievole e giocoso ( tende a nascondere gli oggetti che lo attraggono ) anche in età adulta, spesso consigliato per i bambini. Si affeziona al padrone a tal punto da seguirlo sempre ed ama dormire con lui, anche se si adatta a tutte le sistemazioni. Convive bene con altri animali. E' adatto alla vita in appartamento. Se può, comunque esce volentieri ed è un abile cacciatore di topi. Soffre la solitudine, infatti va lasciato solo il meno possibile. E' intelligente e testardo. Lo scottish straight ha l' abitudine di dormire sulla schiena, ha una voce sommessa ed un repertorio complesso di miagolii e fusa che non si trova nelle razze più conosciute. E' noto per il fatto di sedersi con le zampe posteriori tese e quelle anteriori poggiate sul ventre, nella tipica “posizione Buddha”. ALIMENTAZIONE: essa non richiede particolari attenzioni, ma l' importante è alternare cibo secco e umido. Un fattore importante è che questa razza di gatto ama condividere il momento del pasto con il proprio padrone.
CURA E SALUTE: durante la muta il mantello va spazzolato ogni giorno ed i peli morti rimossi con attenzione. Lo scottish straight è predisposto alla malattia policistica renale ( PKD ), alla cardiomiopatia e alla osteocondrodisplasia ( OCD ), un' anomalia dell sviluppo che colpisce la cartilagine e le ossa in tutto il corpo durante la fase di crescita.
SELKIRK REX
STORIA: ha origini nel Montana, Stati Uniti ( “selkirk” è il nome di una montagna dello Stato del Montana e “rex” si riferisce ad una varietà di coniglio dal pelo riccio ) ed è nato nel 1987 dall' incrocio tra una gatta randagia ed un persiano. Nella cucciolata che nacque una sola gattina presentava la caratteristica del pelo riccio. Essa venne ceduta all' allevatrice di persiani Jeri Newman che chiamò la gattina Miss DePesto ( da un personaggio dai capelli ricci della serie televisiva Moonlighting ). Miss DePesto fu fatta poi accoppiare ad un maschio persiano nero nel 1988 e partorì tre selkirk rex e tre gattini normali, dimostrando che il gene che determina il pelo riccio è un gene dominante incompleto. American shorthair, persiani, himalayani, exotic shorthair e british shorthair furono utilizzati come incroci per lo sviluppo di questa razza. Oggi l' american shorthair viene utilizzato solamente dalla TICA. Il selkirk rex fu accettato da questa associazione nel 1992, dall' “American Cat Fancy Association” nel 1998, e dall' ACF'A nel 2000. Nel CFA, ed in Australia, è stato deciso di interrompere gli incroci nel 2015. Ancora oggi la diffusione del selkirk rex è scarsa e la sua sopravvivenza è garantita solo da pochi appassionati. Una variante del selkirk rex e il “seltic”, di origine statunitense, dal pelo liscio, riconosciuto dall' UFO. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 3-5 kg ). La vita media è di 12-15 anni. Ha una corporatura simile a quella del british shorthair, massiccia, muscolosa, solida e squadrata, di tipo “cobby”. Le spalle e l' anca dovrebbero essere della stessa larghezza. La testa è arrotondata con guance piene, muso corto e naso con un' inclinazione in discesa e curva convessa. Gli occhi sono rotondi e grandi, dal colore in armonia con quello del mantello. Le orecchie sono di medie dimensioni, distanziate ed appuntite. Gli arti sono lunghi con ossatura possente e piedi grandi e rotondi. La coda è di media lunghezza, piuttosto spessa e che sia assottiglia verso l' estremità.
Il mantello può essere sia semilungo che corto ed è molto morbido, denso, dall' aspetto lanoso e con riccioli sciolti, non strutturati. I riccioli sono abbondanti sulla parte del collo, della coda e della pancia. Negli esemplari a pelo corto i peli della coda sono lunghi come quelli presenti sul corpo. Sono ammessi tutti i disegni e le colorazioni, tra cui: pointed, seppia, diverse varietà di albinismo, bicolore, silver/smoke, chocolate, lilac. A differenza delle altre razze “rex”, il selkirk rex non è raccomandato per coloro che potrebbero essere sensibili agli allergeni del gatto. CARATTERE: il selkirk rex è incredibilmente paziente e tollerante, mai aggressivo e disponibile al gioco. E' un perfetto gatto d'appartamento, adatto alla vita in famiglia. Poco vocale, è il compagno ideale per chi cerca un gatto poco vivace e allo stesso tempo docile e socievole. E' affettuoso ma non richiede molte attenzioni. E' riservato con gli estranei e si allontana senza reagire con indifferenza se viene manipolato bruscamente da bambini e ospiti. Accetta ben volentieri la convivenza con altri animali, prediligendo comunque compagnie poco rumorose ed invadenti. Si affeziona a tutte le persone che gli stanno intorno. D' altronde il suo temperamento riflette quello delle razze utilizzate nel suo sviluppo: le qualità riservate del british shorthair, la natura coccolona del persiano e la giocosità dell' exotic shorthair. ALIMENTAZIONE: il selkirk rex non ha la tendenza ad ingrassare e sa regolarsi nel mangiare. Si sconsiglia una dieta casalinga, ma nel caso la si voglia somministrare, meglio non eccedere con la carne, meglio pesce e verdure. In ogni caso, questo gatto vuole un' alimentazione molto varia e non ama i cibi molto pesanti che rischiano di rovinare il suo metabolismo, lento ma funzionante. Inoltre, essendo un gatto sedentario, non ha bisogno di molte quantità di cibo.
CURA E SALUTE: il mantello deve essere spazzolato 3-4 volte alla settimana utilizzando una spazzola morbida. Nel periodo della muta va spazzolato tutti i giorni. E' bene proteggere il gatto dal troppo caldo o dal troppo freddo. Il selkirk rex è particolarmente soggetto a irritazione della parte interna dell' orecchio, con conseguente aumento della produzione di cerume e, negli esemplari omozigoti, a un' eccessiva untuosità del mantello, che richiede una maggiore frequenza di bagni. Altri problemi di salute sono la “malattia del rene policistico” ereditata dal persiano e la “cardiomiopatia ipertrofica” ereditata dal british shorthair, oltre che la displasia dell' anca. CONSIDERAZIONI VARIE: la femmina va fatta riprodurre al secondo calore, ad un anno e mezzo di età. Essa è molto prolifica, partorisce in genere cinque-sei micini a volta. Poco dopo la nascita i piccoli possono avere il pelo arruffato.
SERENGETI
STORIA: è frutto dell' incrocio tra il bengala e l' orientale. E' stato creato da Karen Sausman nell' allevamento di gatti bengala “Kingsmark”, in California, nel 1994. La razza è ancora in fase di sviluppo, infatti l' obiettivo finale è quello di dar vita ad un gatto che sia simile ad un serval, senza utilizzare alcun felino con il sangue selvatico. La maggior parte dei gatti bengala utilizzati nei programmi per il serengeti, in molte generazioni sono rimossi dalle proprie origini genetiche ( il bengala è un ibrido, frutto dell' incrocio tra il gatto leopardo asiatico e gatti domestici ) e rimane il possesso di alcuni contributi del genitore selvatico, tranne gli alleli, che interessano il mantello per il colore. Il nome della razza proviene molto probabilmente dalla fondazione, creata dalla stessa Sausman, del “The International Serengeti Cat Club”, i cui membri, a livello internazionale, lavorarono intensamente allo sviluppo e al perfezionamento della razza stessa. Il serengeti è riconosciuto dalla TICA ( tranne che nella varietà “neve maculato” ). CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 3,5-5,5 kg p la femmina, fino a 7 kg il maschio ). La vita media è di 15-17 anni. Presenta una corporatura forte e muscolosa ma allo stesso tempo aggraziata ed elegante. La testa, che poggia su un collo lungo, è cuneiforme, più lunga che larga, con guance poco prominenti e un mento forte, in linea con la punta del naso. Le orecchie sono molto grandi, arrotondate e portate alte sul cranio, leggermente inclinate in avanti e vicine tra loro. Gli occhi sono grandi e rotondi, di un colore che va dall' oro all' ambra, ma possono anche essere verde chiaro e nocciola. Ha zampe estremamente lunghe che terminano in piedi ovali. La grossa coda è larga alla base e si assottiglia in punta. Il mantello è corto, folto e abbastanza soffice e presenta disegni del tipo “tabby spotted” (tigrature sui fianchi sono interrotte fino a formare piccoli “pois”). La principale caratteristica è lo spazio che intercorre tra le macchie, distanti l’una dall’altra e ben accentuate.
Esse devono essere sempre ben visibili e in netto contrasto con il colore di fondo. I colori principali sono: -tabby -ebony silver -ebony smoke -solid black -snow spotted Il “tabby” è conosciuto come “brown spotted” nel Regno Unito, tuttavia il modello può essere nero o marrone scuro su un marrone chiaro, beige o oro di sfondo. Il “silver” ha macchie nere su uno sfondo argentato. Il modello ombreggiato a volte può essere visto sul compatto nero. CARATTERE: è allegro e vivace e dimostra il proprio affetto con continui e modulati vocalizzi, essendo inoltre di temperamento estroverso e brioso. E' molto adatto alle famiglie con bambini e altri animali domestici ( soprattutto i cani ). Nonostante la spiccata personalità e la grande sicurezza di sé, ha indole mansueta e gioiosa. E' amichevole con gli estranei ed è attivo e vigile, sempre in movimento: è capace di effettuare incredibili balzi e ama giocare per ore senza mai stancarsi ed esplorare cose nuove. Estremamente intelligente, può essere addestrato. ALIMENTAZIONE: il serengeti necessita di un' alimentazione non troppo ricca e sempre ben bilanciata, per evitare problemi a cui è particolarmente soggetto come diarrea, vomito e patologie alle vie urinarie inferiori. CURA E SALUTE: il manto non richiede una toelettatura eccessiva, ogni tanto è consigliabile passare un guanto di velluto sul manto. Il serengeti non è soggetto a particolari patologie ereditarie.
SERRADE PETIT
STORIA: il serrade petit ( il nome stesso, in francese, suggerisce le piccole dimensioni di questo gatto; “serrade” in galiziano significa “segato” ) è una razza naturale di origine francese ed è una nuova scoperta non accettata né riconosciuta dai maggiori registri felini. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia piccola ( 2,5-4 kg ). La vita media è di 12-16 anni. Ha una corporatura lunga e molto piccola con una buona muscolatura. La testa è un cuneo modificato con contorni arrotondati. Gli zigomi alti e i baffi danno alla testa stessa una forma leggermente angolare. La parte superiore della testa è piatta. Le orecchie sono grandi e posizionate in alto con punte piuttosto arrotondate, con ciuffi di pelo che spuntano dall' interno delle stesse. Gli occhi sono di forma ovale e leggermente inclinati di un colore in armonia con quello del mantello. Le zampe sono di lunghezza media con piedi piccoli e compatti. La coda è ben proporzionata e termina con una punta arrotondata. Il mantello è corto, morbido e non aderente al corpo, quindi si suppone la presenza di sottopelo. Può essere bicolore, arancione, marrone chiaro, tricolore e “striped”. CARATTERE: ha un temperamento composto e abbastanza rilassato. Non è eccessivamente energico, nonostante ami il gioco, e sa essere anche pacato e affettuoso. Richiede del tempo per adattarsi ai nuovi ambienti. Va molto d' accordo con i bambini ma se si ha intenzione di introdurre un nuovo animale domestico è bene valutare attentamente se il serrade petit potrà andarvi d' accordo. E' adatto per la vita in appartamento ma deve avere spazio sufficiente per correre e giocare. Soffre la solitudine anche se non richiede grandi attenzioni. ALIMENTAZIONE: non ha particolari esigenze nutrizionali.
CURA E SALUTE: non richiede paticolari cure, basta una spazzolata settimanale per rimuovere il pelo morto e mantenere la naturale brillantezza del mantello. Il serrade petit, in quanto razza naturale, non soffre di particolari malattie genetiche.
SEYCHELLOIS
STORIA: il seychellois è una razza di origine inglese creata negli anni ottanta ed è il frutto dell' incrocio tra il siamese con gatti bicolori. Alla fine degli anni settanta l’allevatrice inglese Patricia Turner fu ispirata da un desiderio di ricreare i modelli di mantello riportati dal Prof. Paul Jaffe nel suo studio dei gatti delle Seychelles. A partire dal 1984 furono realizzati i primi accoppiamenti di gatti bicolori con siamesi i quali divennero i gatti fondatori della razza nuova. Col passare delle generazioni il programma dell’allevamento si è evoluto verso un gatto dal mantello “Seychelles” ma di tipo e corpo orientale con gli occhi blu tipici del siamese. Furono fatti accoppiamenti con siamesi ed orientali e la loro progenie fu accoppiata per realizzare e privilegiare il manto “Seychelles”. Il programma sta ancora continuando ed è giunto alla quinta generazione in alcune linee. Nel 1989 è stata creata la “Seychellois Cat Society”. Le odierne tendenze portano all’accoppiamento di seychellois con siamesi per migliorarne il tipo. Il nome “seychellois”, che indica gli abitanti delle Seychelles, deriva dal fatto che si è voluto creare un gatto simile a quelli che abitano queste isole. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 3-4 kg la femmina, 5 kg il maschio ). La vita media è di 12-16 anni. Presenta una corporatura snella ed il suo corpo è sottolineato da linee lunghe affilate; è elegante, sodo e ben muscolato. Le spalle sono in linea con le anche. La testa, di medie dimensioni e proporzionata al corpo, forma un triangolo che comincia dalla punta del naso e si allarga gradualmente fino ai lati delle orecchie. Visto di profilo il cranio è leggermente convesso. Il naso è lungo, diritto e continua la linea dalla fronte senza interruzione. Il mento è fermo, in linea con la punta del naso. Il collo è lungo e sottile. Le orecchie sono grandi e portate basse, larghe alla base ed appuntite all' estremità. Gli occhi sono di taglia media, a mandorla, piazzati leggermente in obliquo al fine di accentuare l’armonia con la forma triangolare delle testa.
Il loro colore deve essere blu luminoso brillante, il più intenso possibile. Le zampe sono lunghe, sottili, in proporzione con il corpo. I piedi sono piccoli e di forma ovale. La lunga coda è anch’ essa sottile sin dalla base e si affila verso la punta. La pelliccia è corta, sottile, lucida e setosa al tatto, aderente al corpo, senza sottopelo. Il colore è particolare: corpo avorio con estremità, dette “punte” (muso, orecchie, zampe e coda) colorate. Il colore del corpo, presenta una distribuzione più o meno ampia di pezzature bianche anche sulle estremità, rompendone quindi il disegno simmetrico. Sono innumerevoli le tonalità riconosciute: seal, blu, chocolate, lilac, rosso, crema, cinnamon, fawn, e relative squame. Tutti questi colori sono riconosciuti anche nella varietà “tabby”. Essite una varietà di seychellois a pelo lungo che è uguale in tutto e per tutto a quella a pelo corto tranne che per la lunghezza del pelo che è semilungo, lucido, fluente, setoso e scivoloso al tatto. CARATTERE: Il seychellois dimostra verso i suoi padroni un affetto e un attaccamento quasi morboso che raramente si riscontrano in altri felini domestici e, se coccolato e tenuto a stretto contatto con l’uomo, fin da piccolo sviluppa un’affettività intensa e calda, oltre che un’intelligenza e una sensibilità veramente notevoli. Quando è in tenera o giovane età gioca con grande piacere e molta energia, di modo che in sua compagnia è veramente difficile annoiarsi. Divenuto adulto manifesterà la sua intelligenza capendo quello che gli si chiede e adeguandosi. E’ estremamente attivo e sveglio, e tende a miagolare molto, instaurando in questo modo un sistema di comunicazione con il padrone che col tempo diviene vero e proprio dialogo. E’ una delle poche razze di gatti che ha quasi un comportamento canino, essendo possibile portarlo al guinzaglio. Si tratta di un felino molto agile, capace di acrobazie impensabili e divertenti. E' curioso, intraprendente e noncurante del pericolo. Soffre molto la solitudine ed è amichevole con gli estranei.
ALIMENTAZIONE: non ha particolari esigenze nutrizionali, anche se per il fatto di essere un gatto molto attivo ha bisogno di una dieta ricca e varia. CURA E SALUTE: il mantello corto non ha bisogno di particolari cure, basta una spazzolata ogni tanto. Particolare attenzione va data alla pulizia degli occhi e agli sbalzi di temperatura. Il seychellois non sembra soffrire di particolari malattie genetiche legate alla razza.
SIAMESE
STORIA: è di origine asiatica, probabilmente del Siam ( da qui il nome della razza ), l' attuale Thailandia. Il balinese è la versione a pelo semilungo. I primi riscontri storici del siamese si trovano in un manoscritto conservato presso la Biblioteca Nazionale di Bangkok, il famoso “Cat Book Poems”, ritrovato nell' antica capitale del Siam, Ayudha, che in alcuni versi narra le origini di questo gatto. In patria il siamese non era molto apprezzato dai popolani che prediligevano i gatti dal mantello tigrato, mentre furono sempre amati dalle principesse. Il siamese sbarcò per la prima volta in Europa nel 1871, al “Cat Show” di Londra. Nel 1880 il re del Siam regalò due coppie di siamesi ad Owen Gould, console inglese a Bangkok, che ne fece mostra a Londra, dove però non ebbe molto successo tra il pubblico. Nel 1890 raggiunse anche l' America dove ebbe enorme successo tanto che agli inizi del Novecento era una delle razze più amate. I gattofili che fin dall' inizio si erano appassionati a questa razza, guidati da Harrison Weir, già dal 1899 stilarono un premio standard, in modo che il neo club felino inglese potesse accettare l' iscrizione della nuova varietà. Negli anni sessanta la voglia di rinnovamento toccò questa razza, che venne modificata ed estremizzata, portando alla nascita del siamese attuale. Arrivarono poi altri due esemplari che parteciparono alla mostra al Crystal Palace nel 1981 e ottennero il favore di molti curiosi. In Francia la curiosità attorno a questo gatto crebbe. Purtroppo però i tentativi portati avanti da Auguste Pavie fallirono ben presto e gli esemplari arrivati in Francia sopravvissero per pochissimo tempo. Inoltre per un lungo periodo il successo del siamese fu oscurato da razze che vedevano in esso la loro nascita ( si parla di quelle con occhi azzurri ): infatti venne utilizzato per ibridare, nel tempo, moltissime altre razze. Inghilterra e Thailandia sono rimaste per tanto tempo le due patrie di maggior selezione e diffusione del siamese, con un numero sempre maggiore di gattofili interessati a sviluppare questa razza. Oggi il siamese ha raggiunto ottimi livelli standard.
CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 5 kg il maschio, 4 kg la femmina ). La vita media è di circa 20 anni. Originariamente ( dagli inizi del '900 fino alla fine degli anni cinquanta ) era un gatto con tratti moderatamente orientali. Il siamese ha un corpo allungato, spigoloso e sottile, ma non fragile, con muscoli ben sviluppati che gli conferiscono un aspetto elegante ed agile. Le spalle non sono più larghe delle anche. La testa è molto tipica, allungata e di forma triangolare, proporzionata al resto del corpo e caratterizzata dall' allineamento tra la punta del naso e le orecchie, con un profilo a forma di cuneo ed un muso affilato. Essa poggia su un collo lungo e slanciato, muscoloso ed arcuato. Le orecchie sono grandi, larghe alla base ed appuntite, lunghe ed attaccate basse. Gli occhi sono di forma ovale o a mandorla e posizionati in obliquo rispetto alla canna nasale, di un colore blu intenso, profondo e puro. Le zampe sono lunghe e sottili ( quelle posteriori più lunghe delle anteriori ) con piedi piccoli ed ovali. La coda è molto lunga, sottile ed appuntita. Il mantello è corto, setoso, sottile e ben aderente al corpo, brillante. Il colore del corpo è più chiaro rispetto a quello delle marche ( l' unica eccezione è il siamese bianco che ha un colore uniforme ). Il corpo del siamese è di colore uniforme biancocrema con zone di colorazione più scure chiamate “points” che ricoprono orecchie, maschera ( naso, contorno degli occhi e della bocca ) coda, zampe e parte degli arti. I soggetti più giovani hanno un mantello più chiaro che poi con l' età tende a scurirsi. Inoltre i “points” possono variare intensità di colore a seconda del luogo dove l' esemplare è cresciuto: un siamese cresciuto in un ambiente fresco avrà “points” più scuri e viceversa. Vi sono diverse colorazioi di points: seal, blue, chocolate, lilac, tortie, tabby, blue/cream, red, cream.
CARATTERE: il siamese è considerato il più addestrabile e calmo dei gatti e grazie alla sua intelligenza non è difficile insegnargli a passeggiare al guinzaglio. E' estroverso e di indole esuberante e vivace, molto comunicativo, anche se, pur essendo un gatto molto affettuoso, non è adatto a tutti: la sua voce può risultare aspra e sgradevole a chi non lo ama ( al contrario è ricca di tonalità ). E' un micio che riesce quasi a dialogare con le persone: questa capacità è data dalla sua abilità di modulare chiaramente la sua voce e i suoi miagolii in base alle sue esigenze, dote propria della razza e molto meno percettibile degli altri. Anche con gli occhi, molto vivaci ed espressivi, riesce a comunicare all' uomo il suo stato d'animo. Decisamente agile, attivo e longilineo, il siamese fa acrobazie dentro casa e la sua energia trova sfogo nel gioco. Ama molto inseguire palline e topini di peluche ed è un eccellente arrampicatore. E' un gatto di rarà sensibilità e fedeltà, in grado di dare ma anche di pretendere affetto in modo del tutto esclusivo e possessivo, essendo un gatto morboso che adora essere coccolato. Segue dappertutto il suo padrone, a cui testimonia i suoi sentimenti in ogni momento. Socievole con gli altri gatti, è tuttavia in grado di dominarli con il suo carattere forte. ALIMENTAZIONE: il siamese è un gatto dotato di buon appetito, che abbisogna di un buon apporto di proteine. Inoltre non è molto esigente anche se ama una dieta variegata. L'alimentazione casalinga, che è ideale per i gattini, deve essere a base di carne macinata, riso e verdure, integrata con prodotti vitaminici. CURA E SALUTE: più che pettinato, il pelo del siamese deve essere lisciato con un panno morbido di daino, per renderlo ancora più setoso e lucido e per rimuovere i peli morti. Le malattie più frequenti sono quelle ereditarie, trasmesse attraverso geni e attraverso incroci di razze ed accoppiamenti non sempre leciti.
CONSIDERAZIONI VARIE: il siamese è un gatto sessualmente precoce. La femmina raggiunge la maturità sessuale a 5 mesi: meglio non farla riprodurre prima del secondo o terzo calore. Le cucciolate inoltre sono numerose: non sono rari i parti composti da 9 gattini. La mamma è un' ottima balia, che accudisce i piccoli con pazienza e dedizione fino all' età adulta. Attenta e presente con i piccoli, cerca di crescerli nel migliore dei modi ( una gatta “single” ha un atteggiamento più disinvolto ).
SIBERIANO
STORIA: è originario della Russia e dell' Ucraina, risultato della selezione naturale tra il gatto selvatico caucasico dei monti Urali e dell' altopiano della Siberia centrale e il gatto domestico portato nella Russia siberiana da alcuni coloni nel loro peregrinare, intorno all' anno 1000. Ricercatori russi e tedeschi pensano che sia stato uno dei primi gatti a pelo lungo, progenitore di razze oggi selezionate: angora turco, maine coon, turco van, gatto delle foreste norvegesi ( tutte razze dalle origini naturali ). Nonostante sia considerato la razza nazionale della Russia, non sono stati fatti studi approfonditi sulle sue origini, sopattutto per la notevole diffusione sul territorio russo. Prime notizie dell' esistenza del gatto siberiano sul territorio russo risalgono al 1700 ad una mostra felina e nel 1871 in Inghilterra. Ma è nel 1989-90 che si vede comparire nuovamente il gatto siberiano nell' Europa occidentale, grazie ad una coppia di coniugi, Hans e Betty Schultz, che ne importarono alcuni esemplari acquistati al mercato di Leningrado e contemporaaneamente altri soggetti vennero importati in Cecoslovacchia. Negli Stati Uniti D. Bohem ne importò quindici soggetti ed E. Terrel scambiò alcuni persiani “colourpoint” da lei allevati con dei siberiani di Leningrado. Il siberiano è scarsamente diffuso al di fuori della Russia ed è stato riconosciuto, oltre che dai club e dalle federazioni dell' Unione Sovietica, anche dall' ACFA, dal WCF e dalla FIFE nel 1997. Nel 1998 è stato riconosciuto invece dalla TICA e da molte associazioni indipendenti che accettano regolarmente i pedigreee e la loro partecipazione per le esposizioni al campionato. Per la classe “multicolor” fu accettato dalla CFA il 6 febbraio 2000. Nonostante la popolarità, negli Stati Uniti è estremamente raro ed anche in Europa sono rari gli allevamenti di gatti siberiani. In Italia la razza fu riconosciuta dall' ANFI nel 1998: Asgard Barbie Bell fu il primo esemplare femmina nata in Italia e riconosciuta dalla stessa ANFI come “Campionessa d' Europa”. In Russia il gatto siberiano è soggetto a randagismo come in Europa lo sono il gatto europeo e il soriano.
CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia medio-grande ( 7-10 kg il maschio e 4-7 kg la femmina ), dalla stazza imponente e dalla possente e compatta muscolatura che suggeriscono una forza, una resistenza ed una potenza straordinarie, frutto di anni di selezione naturale in una terra inospitale, ricoperta da solo neve e ghiaccio per molti mesi all' anno. Oltre che forte è anche estremamente agile: il maschio ha una muscolatura vigorosa, è pronto e potente, la femmina è più leggera. Il dorso è lungo e la schiena arcuata appare orizzontale quando il gatto si muove. Il torace è arrotondato, con fasci di muscoli vigorosi convessi sulla vita che si sviluppano con l' età. Il ventre è rotondo e compatto. La vita media è di 15 anni. La testa è ben proporzionata rispetto al corpo, un po' arrotondata, piatta nella parte alta e molto larga. Il muso è altrettanto arrotondato e moderatamente lungo, con un mento non sporgente e ben sviluppato. La fronte è leggermente bombata, gli zigomi profondi sono accentuati da robuste guance ornate da lunghi e forti baffi. Il collo è corto, massiccio e ben muscoloso. Il naso mostra una leggera curvatura. Le orecchie sono di media grandezza, larghe alla base, distanti tra loro, con punte arrotondate. Le cosiddette “punte di lince”, ovvero ciuffi di pelo che escono dai padiglioni auricolari, sono molto apprezzate, come lo è la folta chioma di pelo all' interno delle orecchie. Gli occhi sono grandi, leggermente ovali e arrotondati sul lato inferiore, un po' obliqui e ben piazzati lontani uno dall' altro. Il colore varia dal verde all' ambra al dorato (blu nel “colourpoint”) con tonalità diverse, ma in ogni caso assolutamente uguali tra loro. Ha le zampe rotonde, massiccie e molto potenti ( le posteriori, quando sono tenute stese, sono leggermente più lunghe delle anteriori ). I piedi sono grandi, forti e rotondi, con abbondanti ciuffi di pelo tra le dita per non sprofondare nella neve. La coda è di una lunghezza che deve arrivare più o meno fino alla scapola. E' larga e robusta alla base per diventare affusolata e arrotondata verso la punta, con peli che sono lunghi in tutte le stagioni.
Il mantello è lungo o semilungo, abbondante, fitto, impermeabile, con folto sottopelo ( assente durante la stagione estiva ) idrorepellente per proteggersi da acqua, neve ed umidità. Sulla nuca, sulle spalle e sulla parte bassa del torace è solitamente meno lungo, mentre lo è di più sotto il ventre, nel collare, sul petto, sul posteriore e sulla coda. Sul dorso vi sono peli spessi, densi, brillanti e un po' lunghi. Sui lati del corpo il pelo è fine, soffice e molto folto. La criniera è abbondante intorno alla testa. Inoltre il sottopelo, nei gatti adulti, con il freddo è più folto, mentre si dirada nelle stagioni calde. La cute è particolarmente spessa per una migliore termoregolazione corporea. I colori principali sono: -tabby mackerel ( rosso tigrato ) -brown/black classic -silver -smoke -colourpoint ( neva masquerade ): è difficile distinguere il disegno “tabby classico” ( blotched ) dal “tabby tigrato” ( mackerel ) -rosso -nero -squama di tartaruga -blu -crema -blu/crema -multicolor: può essere con o senza bianco in ogni parte del corpo, senza una precisa distribuzione -gold: giallo/arancio-dorato sulle striature “mackerel” del mantello Non sono ammessi i colori: cioccolato, lilac, cinnamon, fawn.
CARATTERE: è indipendente e timido, ma molto legato al suo padrone, a cui riserva attenzioni speciali. In casa è tranquillo e ama le comodità, ma all' esterno sfoga le sue energie mostrando le sue doti di scaltro cacciatore. Può vivere in appartamento ma il suo istinto è quello di vivere all' aperto. E' dolce ed affettuoso e si affeziona molto ai bambini della famiglia, diventando un loro compagno di giochi. Inoltre non ha problemi a socializzare con cani o altri gatti. Bisogna fare attenzione nel caso si detengano piccoli animali che possan risvegliare il suo istinto di cacciatore. Infatti gli allevatori hanno dovuto lavorare molto sul suo carattere, che ancora oggi non è sempre mansueto, nonostante i numerosi incroci con il gatto di casa e l'attenta selezione fatta sul carattere. Nel maschio adulto, a volte, si nota una predisposizione al ritorno alla vita selvatica, a un desiderio di libertà che si manifesta con il voler uscire di casa ad ogni costo: se ha la possibilità di uscire si allontana molto, a volte anche per lunghi periodi, esponendosi a dei rischi. La femmina in genere è più casalinga. Il gatto siberiano è amante dell' acqua e del gioco. La sua espressione facciale è dolce, il portamento guardingo e fiero. ALIMENTAZIONE: il gatto siberiano può essere nutrito con cibo fresco, meglio se a base di carne cruda e pesce bollito. Si sa regolare da solo. Fino al secondo anno di vita gli alimenti devono essere ricchi di proteine per favorire i processi della crescita ( lo sviluppo muscolare del siberiano è molto lento, si completa in circa cinque anni ). Nei primi mesi di vita è opportuno anche somministrare uova e formaggi, ricchi di calcio. CURA E SALUTE: il mantello, molto resistente, non ha bisogno di cure particolari. La naturale protezione del pelo impedisce a questo di annodarsi ed infeltrirsi. Oltretutto il gatto siberiano cura molto il suo mantello. Nel periodo della muta questo deve essere spazzolato tutti i giorni con un pettine antistatico a denti larghi, soprattutto durante quella estiva, quando il pelo è corto.
Nel resto dell' anno basta spazzolarlo una volta a settimana. Nel caso sia necessario fargli il bagno, occorre utilizzare prodotti poco aggressivi, per non sgrassare eccessivamente il pelo. Inoltre è importante asciugarlo bene, per evitare che il sottopelo rimanga bagnato, causando raffreddori e problemi respiratori. Il gatto siberiano raramente si ammala, anche se non è immune a patologie genetiche come la “cardiomiopata ipertrofica”, che sta tuttavia scomparendo grazie ad incroci controllati. CONSIDERAZIONI VARIE: il siberiano raggiunge la maturità fisica a 4-5 anni. La femmina raggiunge quella sessuale intorno ai 9 mesi di età ma è consigliabile aspettare i 12 mesi di età prima di farla accoppiare. Di solito non ha bisogno di assistenza durante il parto, ma è comunque consigliabile, soprattutto se primipara, assisterla in modo da intervenire in caso di necessità. Appena i gattini sono in grado di uscire dal nido, devono essere avvicinati all' uomo, il quale deve far capire loro di essere loro amico: solo così si potrà avere una convivenza felice e pacifica. Una particolarità del siberiano consiste nella sua totale o quasi incapacità di produzione della proteina “ Feld1 “: questa proteina ( che il gatto deposita sul mantello durante le operazioni di pulizia ) prodotta dalle ghiandole sebacee e presente in concentrazioni elevate nella saliva dei gatti, è la principale responsabile delle reazioni allergiche degli esseri umani. La scarsità o totale mancanza di essa fa del gatto siberiano una razza ipoallergenica.
SINGAPURA
STORIA: noto per essere la razza di gatto più piccola, è di origine asiatica e i suoi progenitori sono i gatti randagi della città-stato di Singapore ( da qui il suo nome ). La sua scoperta si deve ad una coppia di americani, Tommy e Al Meadows, che nel 1974 passarono le vacanze a Singapore, dove furono subito attratti da questo piccolo gatto autoctono che all' apparenza sembrava una lince in miniatura. Gli abitanti dell' isola lo chiamavano “drain cat”, ossia “gatto di gogna”, perchè sopravviveva rovistando nelle pattumiere per procurarsi il cibo. Tommy Meadows era un' allevatrice di gatti a pelo corto e una nota giudice di gara negli Stati Uniti: la tentazione di selezionare una nuova razza fu tale che quando ripartirono da Singapore portarono in America una coppia di gatti. Essi suscitarono subito grande interesse e nel 1980 Barbara Gilberton, anch' essa allevatrice, importò nuovi soggetti. Nel 1984 nacque il primo club di razza, creato per difendere e proteggere la nuova razza, per poter fissare lo standard e ottenere il riconoscimento ufficiale dalle federazioni internazionali. La prima associazione a riconoscere il singapura fu la TICA negli Stati Uniti, seguita dalla CFA che nel 1982 iscrisse il singapura nel proprio “Libro delle Origini” ma lo accettò nella “classe campionato” soltanto nel 1988. In Europa i primi soggetti furono importati dagli Stati Uniti da un' allevatrice francese, la signora Leotard, che insieme ad altri ammiratori del Singapura, seguendo le orme degli americani, fondarono un club per la diffusione della razza e il riconoscimento nel vecchio continente. In Europa il singapura è riconosciuto dal WCF ( e dalle associazioni ad esso affiliate ) e dalle associazioni indipendenti. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia molto piccola ( 2,5 -3 kg ). La vita media è di 15 anni. Il singapura è un gatto compatto con il dorso leggermente arcuato, la groppa rotonda, la cassa toracica ben sviluppata ed anch' essa rotonda.
La testa è piccola e rotonda, con cranio arrotondato e il muso medio-corto e largo, con un naso piccolo e diritto. Il mento è ben sviluppato e il collo abbastanza corto e robusto ( più sottile nelle femmine ). Ha le orecchie grandi e leggermente appuntite, ben aperte alla base e a forma di coppa profonda. Gli occhi, a mandorla, sono grandi e sempre ben aperti, abbastanza distanziati tra loro. Possono essere di color nocciola, verde e ambra. Ha le zampe pesanti e muscolose, pur avendo il gatto stesso un' ossatura fine. I piedi sono piccoli, corti ed ovali. La coda è abbastanza corta, sottile e con la punta smussata. Il mantello è fine e cortissimo, ben aderente al corpo e leggermente lungo sulla spina dorsale. L' unico colore ammesso è il “brown ticked tabby” ( mantello grigiastro sul dorso e più chiaro sul ventre ). CARATTERE: il singapura è di indole tranquilla e apprezza in particolar modo le persone calme ed equilibrate. E' comunque schivo ed a volte diffidente e timido, soprattutto con gli estranei. Ma soltanto di rado graffia o morde. Vive bene in appartamento, ma, essendo vivace e molto attivo, ama anche molto uscire per soddisfare la sua voglia di libertà. Convive senza difficoltà con altri gatti e, se abituato fin da piccolo. anche con i cani. Si affeziona moltissimo al suo proprietario e si lega soprattutto ad esso all' interno della famiglia. In casa partecipa a tutte le attività ed è sempre presente. Comunica con il proprio padrone non miagolando, ma richiamandolo con piccole zampate o morsettini. Solo le femmine in calore fanno sentire la loro delicata voce per attirare l' attenzione del maschio. ALIMENTAZIONE: il singapura non è né vorace né schizzinoso, ma mangia di tutto. Nel caso si voglia alimentarlo in maniera casalinga, bisogna ricordarsi che non ama molto la carne, bensì il pesce, che è bene accompagnare con riso e verdure bollite ( carote, porri, zucchine ), accompaganati da vitamine ed integratori.
CURA E SALUTE: è necessaria una spazzolata una volta a settimana per togliere i peli morti. Inoltre gli occhi molto grandi tendono spesso a lacrimare, così come le orecchie, grandi ed aperte, tendono a diventare facile ricettacolo di polvere, quindi va data particolare attenzione alla loro pulizia. Il singapura può ammalarsi di stress. Tale patologia si può ripercuotere sulla salute, soprattutto di quella del pelo ( il gatto può perderlo e venir affetto da alopecia ) e quella alimentare. Può quindi esserci anche perdita di peso. E' nota la condizione di “inerzia uterina”, cioè l' incapacità di espellere il feto a causa di muscoli deboli. Un altro problema che riguarda la razza è la carenza di piruvato chinasi, che porta ad anemia emolitica, i cui i sintomi comprendono: letargia, diarrea, mancanza di appetito, scarsa qualità del pelo, perdita di peso e ittero. CONSIDERAZIONI VARIE: i maschi raggiungono la maturità sessuale piuttosto precocemente, alcuni soggetti addirittura verso i sette mesi, mentre le femmine hanno il primo calore verso l' anno di vita ( comunque è consigliabile aspettare il secondo calore prima di farle accoppiare ). I gattini, alla nascita, si presentano di un color biondo uniforme con una leggera riga più scura sulla schiena. Già a sei giorni di vita aprono gli occhi. Essi sono voraci e aumentano anche di 15 grammi al giorno. Il problema è che la mamma è iperprotettiva con i piccoli e non li abbandona mai, dimenticandosi anche di mangiare, quindi è bene variare spesso la dieta per stimolarle l' appetito.
SKOOKUM
STORIA: di origine statunitense, deriva dall' incrocio tra il munchkin ed il laperm. Originariamente si chiamava “lamerm”. Il nome della razza è un gergo utilizzato dalla tribù Chinook della regione nord-occidentale del Pacifico degli Stati Uniti. Essa significa “coraggioso, forte, resistente, affidabile”. Lo skookum è stato scoperto nel 1990 da Roy Galusha. E' riconosciuto dal TDCA e dalla TICA ed è una razza sperimentale. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia medio-piccola ( 3-4 kg il maschio, 2-3 kg la femmina ). La vita media è di 15 anni. Presenta una corporatura moderatamente tarchiata, con muscolatura e ossatura solide, oltre che una cassa toracica arrotondata. La testa è cuneiforme con contorni arrotondati. Le orecchie sono di dimensioni da medie a grandi, ampie alla base, e posizionate in alto sulla testa. Gli occhi sono a forma di noce, grandi ed espressivi, di qualsiasi colore. Le vibrisse sugli occhi e i baffi sono arricciati. Le zampe sono corte e dalle stesse caratteristiche di quelle del munchkin ( quelle posteriori leggermente più lunghe di quelle anteriori ), con piedi rotondi, di media grandezza e compatti. La coda è di lunghezza media, che si assottiglia leggermente e presenta la punta arrotondata. Il mantello può essere corto o lungo, morbido, arioso, con ricci o onde o boccoli. Non è spesso e non aderisce al corpo. Esso può essere di qualsiasi colore e modello. CARATTERE: lo skookum è molto affettuoso e dolce, curioso e giocherellone. E' fiducioso e sicuro di sé, un grande saltatore ed arrampicatore. ALIMENTAZIONE: non ha particolari esigenze nutrizionali, anche se, essendo molto attivo, necessita di una dieta ricca e varia.
CURA E SALUTE: il mantello corto ha bisogno di poche cure, mentre quello lungo necessita di spazzolate almeno settimanali. Lo skookum non sembra essere soggetto a particolari patologie legate alla razza.
SNOWSHOE
STORIA: è il risultato dell' incrocio tra siamese ( seal, blu, chocolate, lilac ) e american shorthair ( “bicolor” e “tricolor” ). Il suo nome ( “scarpe di neve” ) deriva dal colore dei piedi, sempre bianchi. I primi esemplari si ebbero a Philadelphia nel 1960, da una gatta siamese che partorì tre piccoli con le zampette bianchissime. Incuriosita, la padrona della gatta fece incrociare un siamese “seal point” con un american shorthair, ponendo le basi per la nuova razza. in breve questa fece scandalo tra gli allevatori di siamesi che si erano impegnati per anni a togliere dai loro gatti le macchie bianche sui piedi, considerate difetti. Lo snowshoe si diffuse lentamente perchè era difficile ottenere esemplari con un disegno giusto: il gene che porta il disegno dei siamesi è recessivo, quindi un gatto snowshoe si può ottenere soltanto dopo qualche generazione. E' stato riconosciuto nel 1990 dall' ACFA e nel 1993 dall' ICA. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 4-6 kg ). La vita media è di 12 anni. E' simile al siamese ( ma meno snello ), muscoloso ma non troppo robusto né troppo atletico. Il corpo è un po' più lungo che alto. La testa è leggermente cuneiforme, con linea arrotondata e mento proporzionato. Il naso è di media grandezza. Le orecchie, proporzionate alla grandezza della testa, hanno attaccatura piuttosto frontale, larghe alla base e con punte arrotondate. Ha gli occhi ovali, distanziati, di colore azzurro o blu. Ha le zampe robuste e muscolose, proporzionate e con zampe ovali. La coda è di lunghezza media ( circa come il corpo ), larga all' attaccatura, più sottile in punta e sempre scura. Il mantello è corto, morbido e privo di sottopelo. Lo snowshoe è allevato nelle varietà :seal, blu, chocolate e lilac, cioè i colori classici del siamese. Sono riconosciuti due diversi tipi di colore: -mitted: il bianco non copre più di un terzo del corpo. Il mento ed il naso possono essere bianchi, scuri o macchiettati. Inoltre, può esservi il collare bianco o il pelo bianco sul petto e nella zona ventrale. E' accettata una mascherina a forma di V capovolta sulla testa, di colore bianco. I guantini bianchi non coprono totalmente le zampine.
-bicolore: il bianco non copre più di due terzi del corpo, compreso il muso su cui dovrebbe esserci la caratteristica mascherina a V capovolta. CARATTERE: ha un indole intermedia tra quella del siamese e dell' american shorthair. E' adatto a chi desidera un gatto simile al siamese ma meno esigente e prepotente. E' affettuoso e molto legato ai componenti della famiglia che lo hanno accolto. E' inoltre molto vivace e giocherellone ( come il siamese ) fino a tarda età. Miagola meno del siamese ( e a suo confronto ha una voce più lieve e melodiosa ) ed è socievole con altri gatti e con i cani, se abituato fin da piccolo. E' adatto per le famiglie con bambini ma, come quasi tutti i gatti, non tollera essere disturbato durante i pisolini o durante i pasti. Non è per nulla timido. Molto affettuoso, docile e sociale, soffre la solitudine. E' molto intelligente, impara presto ad aprire porte e sportelli e si diverte a riportare oggetti in bocca al padrone. Prova inoltre una forte attrazione per l' acqua corrente ed ama nuotare. ALIMENTAZIONE: lo snowshoe non richiede particolari attenzioni dal punto di vista alimentare. Grazie alla sua indole atletica e giocherellona non risulta soggetto ad obesità. CURA E SALUTE: il mantello non richiede particolari cure, anche perchè la muta non è particolarmente intensa. Basta spazzolarlo una volta a settimana e pettinarlo con un pettine a denti fitti. Lo snowshoe non è soggetto a problemi di salute particolari, anzi è un animale molto robusto. E' comunque opportuno un controllo annuale della funzionalità renale ed epatica a partire dall' età di 8-9 anni. CONSIDERAZIONI VARIE: i piccoli nascono bianchi e acquistano colore solo dopo un paio di settimane.
SOKOKE
STORIA: è originario del Kenya. Il suo nome ancestrale è “Khadzonzos”, che significa “come la corteccia” ( in effetti il mantello a chiazze di questi gatti è simile alla corteccia di un albero ). Il nome attuale deriva dal suo habitat, la foresta di Sokoke, una riserva naturale che si estende per oltre quattrocento km quadrati tra Kilifi e Malindi. Questo nome gli fu dato da una tribù locale di nome “Giriama”, vicina a questi gatti da molto tempo. E' possibile che questa razza esista in Kenya da parecchi secoli, ma è difficile datare e trovare la sua provenienza esatta. Anche test del DNA effettuati per cercare geni di felini selvatici hanno dato risultati negativi. Il sokoke fu scoperto dagli occidentali sulla costa keniota, nella foresta di Arabuko-Sokoke. Jeni Slater fu la prima ad avvicinarsi alla nuova razza nel 1978 e una sua amica, Gloria Moeldrop, ne riportò alcuni esemplari con sé in Danimarca per iniziare un allevamento: infatti Jeni Slater temeva per la sopravvivenza del sokoke senza l' intervento umano. Nel 1984 il sokoke apparve per la prima volta in un' esposizione e nel 1990 Gloria Moeldrop importò altri gatti per consolidare la razza. Il sokoke fu riconosciuto nel 1993 dalla FIFE che diede il nome attuale a questo gatto. Nel 2003 esso fu riconosciuto dalla TICA che lo introdusse come “nuova razza”. Attualmente esso resta raro ma è allevato anche in altri paesi oltre alla Danimarca, come Stati Uniti, Canada e Norvegia. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 3,5-6 kg ). La vita media è di 15 anni. Il sokoke ha un aspetto elegante, con un corpo fine e lungo ma anche muscoloso con un petto prominente. Ha la testa a forma di triangolo smussato, relativamente piccola rispetto al corpo. Il cranio è quasi piatto, mentre gli zigomi sono alti e sporgenti. Guardando di profilo, si può notare una piccola cavità all' inizio del naso, che è dritto e di media lunghezza. Le orecchie sono di media taglia, con una base ampia è un' estremità arrotondata, con possibile presenza di ciuffi di pelo. Ha gli occhi a mandorla, grandi e distanti l' uno dall' altro, di colore verde e ambra.
Le zampe hanno un' ossatura robusta e le zampe posteriori possiedono una curvatura particolare, caratteristica della razza. I piedi sono piccoli ed ovali. La coda è di media lunghezza, abbastanza spessa alla base ma che si affila progressivamente verso la punta sempre nera. Il pelo è molto corto, lucido, aderente al corpo e senza sottopelo. Il solo tipo di mantello autorizzato è il “brown marble tabby”, una sorta di “blotched tabby” un po' ingarbugliato e allungato e le cui parti nere solide contengono dei peli “ticked tabby”. CARATTERE: Come per l'aspetto, anche il carattere è un miscuglio di selvaticità e domesticità. Il sokoke è un gatto attivo, indipendente, giocherellone, a cui piace arrampicarsi e nuotare. E' socievole con i suoi simili e con altri animali domestici. Si adatta bene alla vita in appartamento, a patto che abbia abbastanza spazio per fare delle attività fisiche. In ogni caso, sarebbe l' ideale se avesse la possibilità di uscire e di stare a lungo fuori casa. Intelligente ed astuto, apprende molto facilmente. ALIMENTAZIONE: il sokoke non necessita di una dieta particolare, anche se occorre aggiungere vitamine se consuma solo cibi freschi. Rimane, peraltro, un ottimo cacciatore, per cui facilmente si nutrirà delle piccole prede che cattura durante le sue escursioni fuori casa. CURA E SALUTE: il mantello non necessita di particolari cure: è sufficiente spazzolarlo una volta a settimana e poi massaggiare con un panno di camoscio per mantenere la lucentezza. Poichè è un gatto importato, il primo impatto con l' ambiente europeo ha creato notevoli problemi di salute alla prima generazione di sokoke proveniente dal Kenya, in particolare frequenti e letali infezioni. Ma questa situazione sembra ora risolta.
SOMALO
STORIA: il somalo ha origine negli Stati Uniti e non in Somalia, come il nome potrebbe far pensare: non è altro che un abissino a pelo lungo nato tra la fine dell' Ottocento e l' inizio del Novecento, quando un gruppo di allevatori provò ad accoppiare alcuni abissini con soggetti a pelo lungo. Nacquero, ovviamente, solo gattini a pelo corto ( a causa del carattere recessivo del pelo lungo ) e del tutto simili all' abissino. Questi accoppiamenti sperimentali, apparentemente senza successo, vennero abbandonati. Altri pensano che il somalo sia semplicemente il risultato di una mutazione spontanea interna al gruppo degli abissini. Ad ogni modo, la prima guerra mondiale decimò il patrimonio felino europeo e gli abissini rischiarono l' estinzione. Nel 1939, per scongiurare questo pericolo, nei libri genealogici vennero ammessi anche abissini senza pedigree: tra questi vi era sicuramente qualche linea portatrice del gene recessivo “pelo lungo”, discendente da quei primi accoppiamenti sperimentali. Poco dopo, in alcune cucciolate, cominciarono a comparire soggetti con il pelo lungo che gli allevatori si affrettarono a regalare come gatti da compagnia o comunque a sterilizzare per evitare di diffondere il difetto. Negli anni quaranta un' allevatrice britannica, Janet Robertson, esportò alcuni piccoli di abissino standard in Australia, Nuova Zelanda e Nord America: i discendenti di questi gatti produssero occasionalmente esemplari a pelo lungo e nel 1963 Mary Mailing, un'allevatrice canadese, ne portò per la prima volta un esemplare ad una mostra: Ken McGill, il giudice, richiese il riconoscimento della nuova razza. Questa avvenne nel 1978 e nel 1982 venne conferito a questo gatto il nome di “somalo” per sottolineare la sua stretta parentela con l' abissino ( un tempo la Somalia era chiamata “Abissinia” ).
CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 6 kg il maschio, 4 kg la femmina ). Ha il corpo di lunghezza media con muscolatura robusta e definita. La schiena è leggermente arcuata e dà l' impressione che l' animale sia sempre in attesa di compiere un salto. La vita media è di 12-15 anni. Soffre il freddo. Ha la testa ben proporzionata e non spigolosa, con il tartufo bordato di nero. Le orecchie sono grandi, portate in avanti, moderatamente a punta. Ha gli occhi a mandorla, grandi, brillanti ed espressivi ( le palpebre sono “truccate” con una riga nera ) di colore verde, marrone chiaro, rossiccio, oro. Le zampe sono snelle, lunghe e di muscolatura solida, con piedi piccoli ed ovali. La coda è lunga, forte, di pelo fitto, che, assieme al pelo relativamente lungo, gli ha fatto guadagnare l' appellativo di “gatto volpe”. Il mantello è soffice, molto fine e setoso, formato da due strati: il sottopelo e lo strato superficiale. Esso, caratterizzato da striature scure sul dorso ( a seconda del colore del mantello ) è abbondante sul collo e sulle cosce e ciò contribuisce ulteriormente all' apparenza volpina. Il somalo è riconosciuto nel color lepre o “ruddy” ( geneticamente nero ) e nel blu, che è la sua diluizione. E' molto apprezzato il “chocolate”, il “lilac”, il “cinnamon” ( sorrel ), il “fawn” ( daino ), il rosso, il crema, il “silver shaded” e il chinchillà in tutte le sfumature di colore. La caratteristica più esclusiva della razza è la presenza del cosiddetto “ticking”: questa particolarità è dovuta alla presenza del gene abissino “Ta” e del fattore “agouti”, grazie al quale si manifesta il tipico disegno “tabby” ( tigrato ). Il pelo è quindi multicromato e ciò è una variazione dei segni caratteristici dei soriani; alcuni somali esibiscono striature da soriano in alcune parti del corpo. L' unico segno/striatura apprezzato su un somalo è però la tradizionale “M” soriana sulla fronte. Il somalo presenta, oltre al contorno scuro intorno agli occhi, tipico dell' abissino, un relativamente poco pelo bianco su muso, mento e collo.
CARATTERE: il somalo non solo fisicamente, ma anche caratterialmente, somiglia molto all' abissino. Esso è molto vivace, curioso, intelligente e furbo, inoltre sa far rispettare le sue esigenze. Affettuso e giocherellone, ama molto la compagnia dei bambini. Vive senza problemi in appartamento, ma l' ideale è una casa con ampio terrazzo o con accesso al giardino, dove ne approfitta per mostrare le sue doti di abile cacciatore. E' spericolato, specialmente da piccolo, mentre da adulto tende ad essere un po' più riflessivo. E' abbastanza loquace. ALIMENTAZIONE: il somalo è un gatto molto goloso: predilige soprattutto la carne e le frattaglie, ma va tenuto sotto controllo perchè tende facilmente ad ingrassare. CURA E SALUTE: al contrario della maggior parte dei gatti a pelo lungo, il somalo non ne perde molto: il mantello viene cambiato quasi tutto assieme una o due volte l'anno e non constantemente come in un persiano. Per mantenerlo morbido e setoso, è bene spazzolarlo una o due volte a settimana e ogni giorno durante la muta. Come l' abissino, anche il somalo può soffrire di alcune patologie genetiche come l' “atrofia progressiva della retina”, la lussazione della rotula e il deficit di piruvato kinasi, per cui occorre prestare attenzione quando vengono accoppiati gatti della medesima razza. Problemi alla dentatura erano frequenti fino al 1990, ma un' accurata selezione della razza ha consentito di ridurre l' incidenza della patologia. CONSIDERAZIONI VARIE: la femmina si può riprodurre dai sei mesi d' età, ma è meglio attendere un'anno di età per farla accoppiare. Il somalo è una razza tardiva: il “ticking” può apparire evidente solo dopo i tre mesi di vita, pertanto la tinta definitiva del mantello si manifesta solo verso i due anni di età.
TASMAN MANX
STORIA: il tasman manx è di origine australiana/neozelandese. La razza prende il nome dal Mar di Tasman che si trova tra l' Australia e la Nuova Zelanda. Esso è il risultato di una mutazione dovuta al gene che causa il pelo riccio. E' stato riconosciuto nel 2013 dall' NZCF. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 3,5-5,5 kg ), con un corpo solido e compatto, una groppa arrotondata e un dorso inclinato a causa degli arti posteriori più lunghi di quelli anteriori. La sua andatura è ondeggiante e saltellante come quella di un coniglio. Le vertebre della schiena sono più corte ed accostate rispetto a quelle degli altri gatti. La vita media è di 15 anni. E' resistente al freddo ma adora stare anche al caldo. La testa è larga e rotonda, con guance prominenti e naso di media larghezza. Essa poggia su un collo corto e forte. Le orecchie sono distanziate, aperte alla base e leggermente appuntite, di media grandezza e pelose all' interno. Gli occhi sono grandi e rotondi, brillanti, leggermente obliqui e possono essere di colore blu scuro, arancione o impari ( di colore diverso ), rame, verde, a seconda del mantello. Gli arti sono di ossatura massiccia, con piedi larghi e rotondi e cuscinetti in tonalità del colore del mantello. Esistono quattro varietà di coda nel tasman manx: -rumpy: totalmente privo di coda, con un piccolo ma caratteristico avvallamento, lì dove dovrebbe iniziare la coda, a volte ricoperto da un ciuffetto di pelo. -rumpy-riser: possiede un piccolissimo troncone di coda, costituito da una a tre vertebre sacrali. -stumpy: il moncone di coda non supera i tre centimetri e ha da una a tre vertebre caudali. -longy/tailed manx: possiede una coda quasi intera, normale e arricciata.
Il mantello è simile a quello del selkirk rex e può essere corto o semilungo. E' denso, ben imbottito, con onde o ricci. Sono ammessi un' enorme quantità di colori, disegni e sfumature ( tranne quelli tipici di alcune razze come burmese, abissino e siamese ). CARATTERE: il tasman manx è dolce, temperato, molto cordiale ed affettuoso. Ha una voce molto tranquilla con un “trillo” distinto. E' inoltre comunicativo nei confronti del padrone. E' timido, ma allo stesso tempo giocherellone e molto adatto alla vita con i bambini. Si adatta facilmente a nuovi ambienti e nuove persone. ALIMENTAZIONE: mangia di tutto, ma occorre prestare attenzione alla quantità, perchè tende facilmente ad ingrassare. E' quindi preferibile una dieta con cibi confezionati. Inoltre bisogna dire che il tasman manx è un gatto che non ama la varietà e avendo un palato molto fine si accorge di qualsiasi variazione. CURA E SALUTE: il mantello, soprattutto quello semilungo, deve essere spazzolato 3-4 volte alla settimana utilizzando una spazzola morbida. Nel periodo della muta va spazzolato tutti i giorni. Il tasman manx non sembra soffrire di particolari patologie legate alla razza.
THAI
STORIA: il gatto thai o siamese tradizionale ( inizialmente denominato “creme caramel” ) è una delle razze più antiche e conosciute. Non è stato purtroppo possibile individuare la specie selvatica da cui proviene. Esso, di origine asiatica, proviene da 11 gatti che furono importati verso il 1870 in Gran Bretagna dall' antico regno del Siam ( dal cui nome odierno, la Thailandia, questo gatto prende il nome ). Dopo aver rischiato l' estinzione negli anni cinquanta e sessanta a causa dell avvento di quello che si potrebbe definire il “siamese moderno”, grazie a un piccolo gruppo di persone che negli anni ottanta fece pressione presso un' influente associazione felina, il WCF, la razza venne finalmente riconosciuta. La presidentessa del WCF, Mrs Anneliese Hackmann, durante una visita in Russia, vide che vi erano presenti molti siamesi con la morfologia del primo tipo di siamese, ormai per tutte le altre federazioni decisamente fuori standard. Decise di salvare il primo tipo di siamese dall' estinzione, così in Russia per prima e poi in Europa censì questi antichi gatti rendendo loro i capostipiti di una nuova razza e diede loro il nome di “thai”. Il riconoscimento ufficiale avvenne in Russia nel 1990. Di fatto, questi gatti siamesi, rinunciarono alla loro genealogia da siamesi per ripartire come thai, per salvarsi dall'estinzione. In Italia alla fine degli anni '90 dello scorso secolo, si stava facendo un percorso parallelo, dove erano stati scelti dei gatti “colourpoint”, dalla morfologia simile ai primi siamesi e che vennero chiamati “creme caramel”. Quando in Italia, nel 1998, nelle expo WCF arrivarono dalla Russia e dalla Germania i primi thai, il creme caramel venne messo da parte, per continuare il percorso solo con la razza thai. Da allora alcuni allevatori sono impegnati a ricostruire nuove generazioni di thai. Il 21 gennaio 2010, tre anni dopo essere stata introdotta come "razza preliminare", anche la TICA annunciò l'avanzamento della razza e riconobbe il siamese tradizionale con il nome “thai”.. Altri circuiti felini, come FIFE e CFA, non riconoscono il thai come razza a sé.
CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 4 kg il maschio, 3,5 kg la femmina ), dalla struttura solida, compatta, robusta, ma snella ed elegante. Ha una corporatura tondeggiante e una buona muscolatura. La vita media va oltre i 15 anni. Soffre il freddo. La testa è cuneiforme, di forma moderata, con contorni arrotondati e guance forti. Il profilo è leggermente convesso, con un leggero avvallamento a livello degli occhi. Il mento e la mandibola sono forti, con muso arrotondato. Ha orecchie larghe alla base e ben distanziate tra loro, di media grandezza e con la punta arrotondata. Gli occhi sono a forma di limone, grandi ed espressivi, di una colorazione blu-azzurra molto intensa e luminosa. Le zampe sono di lunghezza media, lunghe e muscolose, arrotondate all' estremità, ben proporzionate, con piedi ovali. La coda è di lunghezza media ( quanto la schiena ), leggermente affusolata, un po' spessa alla base e che termina appuntita. Il mantello è corto e lucido, fitto, leggermente inclinato, aderente al corpo, di tessitura setosa al tatto e non presenta sottopelo. Il thai è un gatto “colourpoint”, pertanto dovrà avere un netto contrasto tra il colore dei “points” e quello del corpo. Il “point” comprende: orecchie, mascherina, zampe, coda e testicoli nel maschio. Sono riconosciute ed accettate tutte le varietà di colori tra le quali: -seal point: estremità marrone scuro con ventre e corpo color avorio o crema/beige -blue point: estremità grigio/blu, con corpo color bianco ghiaccio -chocolate point: estremità bruno/nocciola con corpo color bianco avorio oppure marcature color “squama di tartaruga” con mantello chiaro -lilac point: estremità grigio/rosata con corpo color bianco panna o color ghiaccio
-red point -cream point -tortie -tabby ( tra cui “tortie tabby point” ): marcature a righe di qualsiasi colore ammesso -golden: presenta una sfumatura dorata, color albicocca, alla base del pelo. Può essere abbinata a tutte le varietà di colore. È una colorazione recessiva, naturalmente presente nel thai. Sono riconosciute tutte le varietà di colore eccetto il bianco. CARATTERE: il thai è un gatto tranquillo, dolce ed espansivo, si affeziona ad una persona in particolare, talvolta diventando possessivo e morboso. E' molto intelligente e miagola di frequente per ottenere ciò che desidera o esprimere le sue “opinioni”. Infatti è un gran chaccherone e per questa caratteristica è chiamato “gatto parlante”. Per la sua fedelta al padrone è denominato “cane-gatto”. E' molto affettuoso ed è solito acciambellarsi in grembo al suo padrone o sulle sue spalle: la femmina è più ”principessa” nel suo modo di ricercare le coccole mentre il maschio è più viscerale. Dinamico e giocherellone, non soffre la solitudine. Spesso impara ad essere portato al guinzaglio e si adatta molto bene ai viaggi in auto con il padrone. Solitamente vive bene con altri gatti o animali domestici. E' adatto a persone che vivono sole, poiché per il fatto di essere vivace e “chiaccherino” è ideale per chi soffre la solitudine. Anche con i bambini è molto paziente. E' adatto alla vita in appartamento, ma gradisce, se possibile, un piccolo spazio all' esterno.
ALIMENTAZIONE: il thai è molto ghiotto di pesce, in particolare tonno e salmone. Inoltre, se si opta per un' alimentazione casalinga, oltre al pesce è bene dare carne, verdure, uova, yogurt e formaggio, variando il più possibile ( naturalmente come dieta base quotidiana deve essere sempre presente o carne o pesce ) e comunque il thai si adatta facilemente ad ogni tipo di cibo. CURA E SALUTE: il mantello non richiede cure particolari: basta spazzolarlo una o due volte a settimana utilizzando prima una spazzola a setole morbide naturali poi un pettine metallico a denti fitti. Per lucidare il pelo si può usare una pezza di seta, di velluto o di pelle scamosciata. Il thai non soffre di patologie particolari. CONSIDERAZIONI VARIE: la femmina non va fatta riprodurre prima del secondo calore ( dopo l' anno di età ). Essa partorisce in media 4-5 gattini, il cui svezzamento richederà due mesi.
TIFFANY
STORIA: chiamato anche “asian semi-longhair”, è simile all' asian eccetto che per la lunghezza della pelliccia. Anch' esso è stato sviluppato in Gran Bretagna e non è stato riconosciuto da nessun registro statunitense, ma ha pieno riconoscimento da parte del GCCF. In alcuni registri è legato al chantilly-tiffany ( o foreign longhair ), la variante del nord America, frutto dell' incrocio tra il tiffany e il burmese. E' stato sviluppato ( con l' intenzione di ottenere un gatto con il carattere curioso del burmese e il mantello del persiano ) nel 1980 nel Regno Unito come appunto la versione a pelo lungo dell' asian e sembrerebbe il frutto dell' incrocio tra un gatto a pelo lungo ( forse il persiano ) e un burmese. E' simile anche al burmilla. Il suo nome potrebbe essere legato probabilmente alla gioelleria “Tiffany”, la più importante del mondo, per sottolineare la pregiatezza della razza. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia medio-grande ( 5-7 kg ). La vita media è di 12-15 anni. Presenta una corporatura muscolosa con petto piuttosto ampio. La testa è cuneiforme e di medie dimensioni con un naso corto. Le orecchie, ad una certa distanza tra di loro, hanno una punta leggermente arrotondata e sono lievemente sporte in avanti. Gli occhi, anch'essi distanti tra loro, sono obliqui ed hanno una colorazione simile al burmese, che può variare dal color ambra al giallo oro. Le zampe sono decisamente meno esili di quelle del burmese, con piedi ovali e rotondi ( e cuscinetti marroni ). La coda, medio-lunga, è piuttosto folta. Il manto è fine e sericeo, semilungo, decisamente più lungo di quello del burmese, di vari colori ( tra cui il bianco ) a tinta unita o con leggere venature tipo tartaruga. CARATTERE: è di temperamento gentile ( come il persiano ), attivo e curioso. E' molto legato al suo proprietario e non sempre va d' accordo con altri gatti, in quanto può dimostrarsi molto geloso. E' molto vocale e per la sua vivacità non adatto a vivere in un piccolo appartamento.
Possiede una grande capacità di adattamento. ALIMENTAZIONE: necessita di un' alimentazione equilibrata e ricca essendo un gatto attivo e inoltre non è generalmente prono all' obesità poiché sa regolarsi da solo. CURA E SALUTE: il mantello richiede attenzione ma non tanta come ad esempio quello del persiano: è necessaria una spazzolata comunque frequente con un pettine ed una spazzola morbida. La muta del pelo è moderata. Non è soggetto a particolari malattie genetiche anche se sensibile a livello intestinale.
TONKINESE
STORIA: il tonkinese ( o siamese dorato ) è originario degli Stati Uniti e nasce dall' accoppiamento tra un siamese ed un burmese. Il nome sembra derivi dal nome di un' isola ( Tonkanese ) del musical “South Pacific” ( 1949 ) in cui persone di etnia mista non vengono discriminate. Nel 1960, nel New Jersey, la studiosa Jane Barletta effettuò questo incrocio aiutata da Margaret Conroy, originaria del Canada, dove tentò lo stesso incrocio. Con il tempo, i soggetti nati da questi primi incroci furono accoppiati tra loro con l'obiettivo di creare un standard definitivo. Oltre a Jane Barletta, anche altri ricercatori del settore non ebbero la certezza della purità della razza in quanto dall' accoppiamento di due gatti tonkinesi le possibilità che potesse nascere un gatto burmese o siamese erano piuttosto alte: circa il 25% per ciascuna razza. Il tonkinese fu riconosciuto ufficialmente nel 1979 dalla TICA e dal CFA, le due più prestigiose associazioni feline al mondo, e dalla “Canadian Association”. Nonostante molti studi e ricerche, la razza è ancora molto rara in Europa e sempre più nota e comune negli Stati Uniti. CARATTERISTICHE FISICHE: di taglia media ( 2,5-5,5 kg ) presenta caratteristiche analoghe al siamese e al burmese: ha il corpo muscoloso e ben proporzionato ( con la parte posteriore un po' più alta ) come il siamese, mentre la colorazione del manto dove vi sono macchie alle estremità del muso, delle zampe e della coda è tipica del burmese. La vita media è di 15 anni. L' ossatura e la muscolatura sono ben definite. Ha la testa triangolare con contorni arrotondati, zigomi alti e naso molto piccolo e leggero, appena bombato. Le orecchie sono di media grandezza, larghe alla base e che terminano con punte arrotondate. I peli di queste sono molto corti e lasciano intravedere la pelle. Gli occhi sono a forma di noce, distanti l' uno dall' altro e posizionati in modo inclinato, con un colore, esclusivo della razza, che va dall' acquamarina al turchese chiaro. Le zampe sono sottili ma forti di muscolatura, con piedi di media taglia e ovali.
La coda è lunga quanto il corpo, larga alla base e che tende ad assottigliarsi all' estremità. Il mantello è corto e fine, serico e lucido come quello del visone, aderente al corpo. Il colore del tonkinese è un incrocio tra il grigiastro del burmese e il marrone chiaro del siamese. I colori che può assumere un gatto tonkinese sono chiamati “visone”: -naturale o natural/seal: corpo castano molto chiaro, color bruno-visone, bruno scuro sulle punte -camoscio o chocolate/champagne: corpo crema marrone chiaro, quasi grigiastro alla base, castano chiaro o bruno medio sulle punte -grigio/argento: corpo grigio argento, argento più scuro sulle punte -blu: corpo blu-grigio chiaro, blu-grigio ardesia più intenso sulle punte -lilac/platinum: corpo grigio ghiaccio, grigio chiaro sulle punte -miele: corpo da dorato ad ambra-albicocca, bruno-rossastro sulle punte Il tonkinese può essere “mink”, “point” o “solid”: i colori sopracitati rimangono gli stessi, anche se vengono a crearsi piccole differenziazioni: -”mink”: possiede il caratteristico colore degli occhi denominato “acqua marina”, caratteristica unica del tonkinese, le punte sono meno marcate rispetto al resto del corpo. -”point”: ha gli occhi blu-azzurri e le punte estremamente marcate rispetto al resto del corpo
- “solid” ( o “sepia” ): ha gli occhi verdi-gialli e le punte del mantello sono praticamente invisibili, tanto da dare l'effetto di un gatto dal colore omogeneo. CARATTERE: il tonkinese è estremamente socievole, estroverso ed adattabile, tanto che viene impiegato, negli Stati Uniti, nella pet therapy. E' molto intelligente, molto furbo e sempre in allerta. Ama giocare soprattutto con i bambini, è molto sportivo e adora correre e giocare in spazi molto ampi. Non ha paura di nulla ed ama avventurarsi. E' molto affettuoso con i suoi simili ed affettuosissimo con il padrone, tanto da seguirlo anche a dormire. Soffre molto la solitudine e non è adatto a persone che cercano un gatto tranquillo e che stia fermo per delle ore. ALIMENTAZIONE: il tonkinese va alimentato sempre con il solito cibo senza variazioni di dieta, poiché è un gatto suscettibile di disturbi intestinali. E' preferibile abituarlo a mangiare solo cibo specifico per gatti. CURA E SALUTE: il mantello richiede una spazzolata settimanale con un guanto di crine per mantenere sempre lucido e pulito il pelo. Il tonkinese non è soggetto a particolari malattie genetiche, essendo un gatto molto robusto che si ammala difficilmente. CONSIDERAZIONI VARIE: le madri sono molto premurose con i loro piccoli, che oltretutto sono anche precoci nello svezzamento.
TOYGER
STORIA: il toyger è il risultato, a partire dagli anni '80, dell' allevamento di gatti domestici “tabby” a pelo corto con l' obiettivo di farli assomigliare ad un “giocattolo tigre” ( il nome della razza è una fusione tra le parole “toy” e “tiger” ), in modo che il loro mantello fosse simile a quello di questo grosso felino. La creatrice della razza, Judy Sudgen, dichiarò che la razza venne sviluppata al fine di ispirare le persone a preoccuparsi della conservazione delle tigri allo stato selvatico. Tutto cominciò quando Judy notò segni distintivi in uno dei suoi gatti: minuscole macchie sulle tempie ( un' area normalmente priva di tratti distintivi ) che dimostrano geneticamente che i disegni circolari della testa della tigre potrebbero essere possibili anche nel gatto domestico ( oltretutto pare che il gatto possegga al 99% lo stesso DNA della tigre ). Dopo aver importato dalle strade dell' India un gatto maschio con evidenti macchie che rompevano le sottili linee “tabby” sulla parte superiore della testa, la ricerca per lo sviluppo del toyger cominciò sul serio. Una quarantina di gatti domestici provenienti da vari paesi sono stati accuratamente selezionati nel corso degli anni come fondatori; ciascuno con i rudimenti di una specifica caratteristica desiderabile che potrebbe poi essere ampliata con un incrocio accurato. Il toyger è stato registrato dall' ICA nel 1990 per poi essere riconosciuto come razza nel 2007. Vi sono circa 20 allevamenti negli Stati Uniti ed altri 15 nel resto del mondo. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia media ( 4-6 kg ). La vita media è di 14-16 anni. Presenta una corporatura lunga e muscolosa con contorni arrotondati: E' forte è robusto ma non tarchiato. E' molto atletico ( soprattutto i giovani maschi ). E' resistente al freddo. La testa è di medie dimensioni, a forma di cuore rovesciato con una profondo, asimmetrico e cilindrico muso su una testa ovale. Esso è molto ben definito, lungo, largo e profondo, con contorni arrotondati.
Le orecchie sono piccole e rotonde. Come le tempie, sono ricoperte di pelo fitto. Gli occhi sono di media grandezza, rotondi, leggermente inclinati, di un colore intenso ( soiltamente il verde ). Le zampe sono di lunghezza media, tale che lo spazio tra il terreno e il corpo è approssimativamente uguale alla profondità del tronco. L' ossatura è molto grossa. La coda è molto lunga e non spessa. La punta è arrotondata, ricoperta di pelo denso e corto. Il mantello è corto, folto ed uniforme, più lungo sulle guance e sulla gorgiera. Presenta marcature “tabby” da nere a marroni su una base luminosa color terra/zucca. Il mento, l' interno delle zampe e la pancia sono solitamente bianchi. CARATTERE: è molto socievole, intelligente, curioso ed amichevole tanto da ricercare costantemente il contatto sia con il padrone che con altri animali: per questo motivo non sopporta di rimanere solo per molto tempo. Solitamente si trova bene in famiglie numerose perchè non rischia di rimanere solo in casa e gli piace prendere confidenza con tutti i membri della famiglia, anche anziani e bambini. E' molto affettuoso e particolarmente devoto al proprio padrone, che segue di continuo, volentieri anche nei viaggi lontano da casa. Noto per essere mansueto e dolce, accetta di essere portato al guinzaglio ed è facilmente addestrabile. Ama l' acqua ed è un ottimo nuotatore. ALIMENTAZIONE: necessita di una dieta molto ricca e ricercata. In caso di alimentazione casalinga si può somministrare pollame con riso e verdure. Tende al sovrappeso se non gli viene data la possibilità di praticare molto movimento. CURA E SALUTE: non ha esigenze eccessive di toelettatura: basta una spazzolata settimanale con un pettine a denti stretti per rimuovere il pelo caduto. Non soffre di particolari malattie genetiche.
TURCO VAN
STORIA: il turco van è originario del lago di Van, in Turchia ( da qui il nome ). Esso è famoso per la colorazione peculiare del mantello e per il leggendario amore per l' acqua. Le radici del turco van sprofondano in tempi antichissimi, anche se le notizie che abbiamo ora a riguardo sono rare e molto approssimative. Sembra che fosse già noto ai tempi dell' occupazione romana dell' Armenia e che le tribù del luogo dipingessero gatti di questa varietà sui loro vessilli di guerra e sulle loro armature. In ogni caso la storia del turco van si fonde con quella dell' angora turco, perchè nel paese d' origine di quest' ultimo la distinzione tra le due razze non è percepita uniformemente. E' documentato che intorno al 1400 si tenessero in Vicino Oriente fiere alle quali partecipavano gatti a pelo semilungo provenienti da molte regioni mediterranee ed asiatiche. In alcuni documenti a riguardo si fa menzione a gatti originari della Turchia, dotati di pelo setoso e fluente. Più tardi, intorno al 1600, cominciarono ad arrivare in Europa gatti a pelo lungo come omaggi alla nobiltà e alle casate reali da parte di sultani turchi. Fabri de Pereisc importò in Francia parecchi esemplari, stabilendo un fiorente e rinomato allevamento verso la metà del Seicento. I suoi gatti vennero acquistati dai reali di Francia, da Richelieu e da gran parte della nobiltà francese. E' poi noto come, a causa della nascita della razza persiana, l' angora turco ( il gatto “francese” nel frattempo spopolato in Europa ed approdato in America ) abbia rischiato l' estinzione. In Turchia, invece, il turco van ha continuato a vivere in stato semi-domestico nelle sue regioni d'origine, mentre la variante completamente bianca ( van kedisi ) è stata protetta ed allevata come l' angora turco. Nel 1955 le inglesi Laura Lushington e Sonia Halliday si trovavano nella parte est della Turchia per un viaggio personale. Affascinate dalla popolazione felina locale, che rassomigliava moltissimo ai vecchi angora inglesi ormai perduti da mezzo secolo, ottennero due gatti bianchi con coda e macchie sulla testa rosse, che rappresentavano l'unica differenza rispetto al candido angora di fine Ottocento.
Una volta in patria, Laura Lushington fece riprodurre i due mici ottenuti, e notò che la progenie ripeteva i tratti e la colorazione dei genitori, incluso il colore ambra degli occhi. La Lushington capì quindi di trovarsi di fronte ad una razza naturale di gatti, e decise di intraprendere la via dell' allevamento, procurandosi ulteriori gatti. Fu proprio durante uno dei viaggi di ritorno dalla Turchia, che la Lushington notò che i suoi gatti non erano intimoriti dall' acqua, caratteristica che li avrebbe in seguito resi famosi. Il turco van fu riconosciuto dal GCCF nel 1969 nella variante rossa con occhi ambra; altri colori del mantello e degli occhi vennero riconosciuti in seguito. Il riconoscimento della razza si propagò alle altre associazioni e venne riconosciuta negli Usa nel 1980. Nella Turchia dell' est la colorazione preferita è quella del van kedisi ( turco van bianco ) con un occhio ambra ed uno verde. Per preservare questi gatti, l'università veterinaria di Yuzuncu Yil sta portando avanti un programma di allevamento. La questione circa il riconoscimento del van kedisi è ancora molto discussa e complessa. In Turchia il turco van in quanto tale non esiste, così come non esistono l' angora turco, l'anatolian ( razze riconosciute ) e il van kedisi. In Turchia i gatti vengono differenziati a seconda della varietà di pelo e del colore degli occhi. Così il bianco con occhi azzurri è noto come “ankara kedi”, il bianco con gli occhi impari viene chiamato “van kedi”, il silver tabby è detto “teku”, il red tabby “sarman” e il gatto con colorazione van viene definito “kinali kedi”. In Turchia gli unici gatti che vengono allevati di proposito negli zoo e nelle case private sono l' ankara kedi e il van kedi, mentre gli altri sono in genere lasciati alla vita randagia. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia grande ( 5-9 kg ). La vita media è di 15-18 anni. Presenta una corporatura lunga e robusta ed è dotato di un' ottima ed abbondante muscolatura, soprattutto a livello delle spalle. L' impressione generale è quella di un gatto forte ed armonioso.
La testa, che poggia su un collo forte, piuttosto corto e muscoloso, è corta e a forma di triangolo schiacciato, con zigomi prominenti e mento solido, con tartufo rosa. Il profilo mostra un leggero ma caratteristico avvallamento alla radice del naso. Le orecchie sono grandi, aperte alla base e dall' interno color rosa conchiglia, con punte arrotondate e ben ricoperte di peli. Esse distano tra loro per la larghezza di un orecchio e sono posizionate medio-alte sulla testa. Gli occhi hanno la forma di un nocciolo di pesca. Sono grandi e molto espressivi e posizionati leggermente obliqui sul muso. Il colore può essere azzurro, verde, ambra chiaro o impari ( uno azzurro o verde ed uno ambra chiaro ) mentre la palpebra è sempre rosa. I soggetti con occhi azzurri hanno la predisposizione alla sordità mentre in quelli con occhi impari la sordità può presentarsi solamente dal lato dell' occhio azzurro. Le zampe sono robuste e di media lunghezza ( quelle posteriori leggermente più lunghe di quelle anteriori ) con piedi piccoli, rotondi, ben definiti, con cuscinetti rosa e ciuffi di pelo tra le dita. La coda è di media lunghezza e abbondantemente ricoperta di pelo, terminante a pennacchio. Il mantello è semilungo, soffice, fine e setoso, senza sottopelo. Il collo è circondato da una gorgiera che con l'età tende ad accentuarsi. La colorazione prevede un mantello color bianco calce, con coda colorata e macchie di colore sulla testa. Queste ultime devono essere separate da una fiammata bianca e non devono estendersi al di sotto dell'attaccamento posteriore delle orecchie e della linea di congiunzione delle palpebre. Le macchie di colore e la coda ( gli anelli intorno ad essa hanno una colorazione accentuata ) possono assumere tutte le tonalità previste nei mantelli dei gatti, fatta eccezione di: chocolate, lilac, fawn, apricot e derivati. Non sono altresì previste le varietà: point, silver, smoke.
CARATTERE: scaltro ed intelligente, con sviluppate doti di comunicazione, ha un temperamento curioso ed è molto vivace. Infatti è bene fornirgli ampi strumenti e mezzi di sfogo e, anche se vive bene in appartamento, l' ideale è che stia in una casa con giardino, dove possa sfogare la sua voglia di arrampicarsi. Si affeziona a tutta la famiglia, ma si lega in particolare ad una sola persona. Con l' umano che si sceglie è un gatto leale ed affettuoso. Ama essere inoltre coinvolto nelle attività del padrone, che spesso segue alla stregua di un cane. E' facile da addestrare, nei limiti in cui si può pensare di addestrare un gatto, e spesso impara autonomamente ad aprire porte o ante, solo osservando gli umani. E' territoriale ed egocentrico e non ama l' invasione dei suoi ambienti da parte di animali ( anche se può convivere con un cane, a patto di poterlo dominare ) o nuovi esseri umani. ALIMENTAZIONE: il turco van ama mangiare tanto e bene, anche se mangia solo quando ha fame. Una volta al giorno occorre integrare il cibo secco con carne o pesce. In caso di alimentazione casalinga, la dieta giornaliera deve essere a base di carne o pesce con riso e verdure. Non sono necessarie integrazioni alimentari. CURA E SALUTE: il pelo non richiede particolari cure perchè non forma nodi. E' sufficiente una spazzolata a settimana. In primavera perde molto pelo e bisogna fare attenzione che non lo ingerisca, spazzolando il manto con cura almeno due volte a settimana. Il turco van è una razza rustica e frugale, molto robusta, che può vantare una salute eccezionale. E' comunque soggetto ad alcuni difetti genetici gravi, come la “cardiomiopatia ipertrofica” (sebbene sia solo occasionale in questa razza), l'atassia e la sordità. CONSIDERAZIONI VARIE: il maschio raggiunge la maturità fisica e sessuale a due-tre anni, la femmina intorno all' anno di età. In via generale, comunque, i gatti di questa razza non raggiungono il completo sviluppo prima dei tre anni di età.
Il turco van ha bisogno di contatto stretto con le persone. Senza questo, specie da piccolo, tende ad inselvatichirsi e a non essere molto gestibile. Per questo motivo la separazione e l' isolamento dei soggetti in gabbie, balconi, terrazzi e gabbie esterne non si addice al loro allevamento. Per allevare questa razza occorre porre molta attenzione agli eventuali problemi genetici (sordità e HCM soprattutto), ai gruppi sanguigni e al conseguente rischio di “isoeritrolisi neonatale” (il turco van è una delle razze con più alta percentuale di gatti di gruppo sanguigno B), ed alle maggiori malattie infettive (Felv e Fiv). Per queste malattie si consigliano i seguenti test o protocolli: -HCM: ecocardiografia Doppler. Il protocollo prevede un'ecocardiografia l' anno -Sordità: accertare la non sordità bilaterale dei riproduttori (l'unico modo è l'esame audiometrico BAER) -Felv: esame del sangue annuale -Fiv: esame del sangue annuale -Isoeritrolisi neonatale: determinazione del gruppo sanguigno. Per evitare l'eritrolisi basta avere l'accortezza di non far riprodurre gatte di gruppo sanguigno B con maschi di gruppo sanguigno differente. Qualora ciò fosse necessario, si deve avere l'accortezza di mettere in atto i protocolli necessari.
UKRAINIAN LEVKOY
STORIA: è una razza recente sviluppata dal 2000 al 2011 da Elena Biriukova in Ucraina. E' il frutto dell' incrocio tra il don sphynx e lo scottish fold. Anche l' orientale è stato utilizzato per ottenere le caratteristiche dell' ukrainian levkoy. E' stato riconosciuto nel 2005 in Ucraina dalla ICFA RUI ( RUI sta per “Rolandus Iunion International” ) e nel 2010 in Russia dalla ICFA WCA. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia medio-grande ( 3,5-7 kg ). La vita media è di 15 anni. Presenta un corpo piuttosto lungo che appare sia snello che muscoloso. Il torace è ampio e ovale. La testa, vista dall' alto, assume la forma di un pentagono morbido delineato, un po' più lunga che larga. La lunghezza del muso è soltanto 1/3 della lunghezza della testa. La fronte è piuttosto bassa e il cranio è lungo e piatto. Zigomi prominenti e sopracciglia formano profili angolari della testa. I baffi sono ricci. La testa poggia su un collo di media lunghezza, muscoloso. Ha orecchie grandi e larghe alla base, posizionate in alto sulla testa. Da metà a un terzo di ciascun orecchio è piegato in avanti e verso il basso, senza toccare la testa. Gli occhi sono grandi e a mandorla e di qualsiasi colore. Le zampe sono piuttosto lunghe con piedi di media grandezza e ovali, con dita lunghe e mobili. La coda è lunga, flessibile e appuntita. La pelle è morbida ed elastica, totalmente priva o quasi di peli, dall' aspetto rugoso. Tutte le colorazioni sono ammesse. CARATTERE: l' ukrainian levkoy è amichevole, giocherellone ed intelligente. E' molto socievole e gode molto della compagnia della famiglia e di altri animali domestici. E' attivo, energico e curioso. ALIMENTAZIONE: ha bisogno di mangiare molto e spesso per mantenere il calore corporeo e di bere anche molto per evitare la disidratazione.
CURA E SALUTE: è necessario un bagno settimanale per pulire la pelle dall' eccesso di sebo. Troppi bagni possono portare a pelle secca. Attenzione alla luce diretta del sole e a condizioni climatiche fredde per evitare l' insorgenza di problemi dermatologici vari, cancro alla pelle, ipotermia, raffreddamenti. E' soggetto anche a problemi alle gengive e ai denti. L' ukrainian levkoy non soffre di particolari malattie genetiche legate alla razza, ma è meglio evitare di incrociare genitori omozigoti entrambi con le orecchie piegate, in modo da evitare nella progenie problemi di artrite o alle ossa in generale.
YORK CHOCOLATE
STORIA: lo york chocolate è una razza naturale nata nel 1983 e che deve la sua popolarità all'allevatrice americana Janet Chiefari. La gatta di Janet, Blacky, bianca e nera a pelo lungo, partorì una gattina dal fluente manto color bianco e cacao che venne chiamata Brownie. Accoppiando poi Brownie con un suo fratellastro nacquero altri due gattini dalle medesime caratteristiche della madre. Tutti questi quattro soggetti possono essere considerati, a tutti gli effetti, i capostipiti della razza, poiché da loro discendono tutti gli esemplari del chocolate york esistenti, sia monocolori sia bicolori. E' stato riconosciuto dal CCF nel 1993 e dalla CCA nel 1995. In Europa è stato riconosciuto dal WCF nel 1997. Deve il nome al suo luogo d'origine, lo Stato di new York, e al colore del suo mantello, di un caldo color cioccolato. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia medio-grande ( 8 kg il maschio, 5 kg la femmina ). La vita media è di 15 anni. Presenta una corporatura robusta con una testa cuneiforme dalla fronte arrotondata. Le orecchie sono larghe alla base e portate un po' in avanti, ben distanziate tra loro ed appuntite. Gli occhi sono a mandorla, di colore verde, nocciola oppure oro. Le zampe sono robuste ed abbastanza lunghe, con piedi di medie dimensioni. La coda è lunga e folta. Il mantello è lungo, liscio, lucido, molto sottile ed aderente al corpo, morbido e setoso. I colori sono: chocolate ( marrone scuro ), lavender ( marrone chiaro ) o “bicolor” con macchie bianche sul naso, intorno alla bocca, su collo, petto e zampe. CARATTERE: lo york chocolate è un gatto brioso, particolarmente vigile e dall' intelligenza vivace. E' passionale e morboso, come il siamese, e con un grande senso dell' equilibrio. E' curioso, pacifico, socievole. Adora vivere in famiglia, è affettuoso ma allo stesso tempo non rinuncia ai suoi spazi ed alla sua indipendenza.
E' diffidente con gli estranei. E' il tipico gatto d' appartamento, che si adatta senza problemi ad ogni tipo di sistemazione. Se ha la possibilità di uscire, dimostra di essere un ottimo cacciatore. Convive bene con altri gatti e animali domestici. Soffre la solitudine se lasciato solo per lunghi periodi. ALIMENTAZIONE: gradisce sia cibi freschi che confezionati. In caso di dieta casalinga, integrata con vitamine, è ideale la carne rossa o bianca accompagnata con del riso. CURA E SALUTE: il pelo dello york chocolate, pur essendo sottilissimo, non tende ad annodarsi. E' sufficiente pettinarlo due volte alla settimana con un pettine a maglie larghe nelle zone dove il pelo è più lungo e con una spazzola di setole naturali sulla testa e sulle zampe. Non sembra soffrire di particolari patologie legate alla razza. CONSIDERAZIONI VARIE: la femmina non va fatta accoppiare prima dell'anno e mezzo di età, al secondo calore. Partorisce in media 4-5 gattini.
APPENDICE
SORIANO
STORIA: il gatto soriano, diretto discendente del gatto selvatico nordafricano e del gatto selvatico europeo ( e da cui è stata selezionata la razza europea ) prende il nome dalla Soria (Siria), regione dove esso era diffuso allo stato selvatico, anche se si pensa che la sua origine geografica sia da individuarsi nel Nord Africa. E' la razza impura del comune gatto di casa, detto anche “gatto meticcio”. Un altro nome con cui viene definito è quello di “tabby”, il quale deriva dalla modifica del latino medievale attaby, che stava ad indicare un' altra regione asiatica, Attabiyah, nell' attuale Iraq, dove veniva prodotta una seta striata i cui motivi ricordavano il pelo di tali gatti. CARATTERISTICHE FISICHE: è di taglia medio-grande ( 3-4 kg la femmina, 5-7 kg il maschio ). La vita media è di 11-13 anni. Ha una corporatura robusta e muscolosa, con una testa piuttosto larga e rotonda e naso dritto. La fronte presenta una leggera depressione a livello degli occhi. Gli occhi sono tondi, spaziati e leggermente obliqui. Con i mantelli grigi o castano - marroni troviamo occhi di tonalità verde tenue distinti dal contorno nero delle palpebre, con i mantelli fulvi vi sono in genere occhi color verde tenue o avana. Le orecchie sono di taglia media, ben spaziate tra loro e dritte, arrotondate all' estremità con in cima la possibile presenza di ciuffetti di pelo. Ha zampe forti e solide, di media lunghezza, con piedi forti, robusti e di forma arrotondata. La coda è di lunghezza media, più grossa alla base e che si assottiglia verso la punta. Il mantello è corto e caratteristicamente tigrato, di colorazione varia ( in base al colore del pelo varia anche quello dei cuscinetti ): in genere è grigio con striature nere, ma vi sono anche manti di tonalità grigio-marrone o castano con striature nere o color mogano e infine il manto fulvo che contraddistingue un particolare tipo di soriano originariamente diffuso in Spagna, le cui tonalità oscillano dal rossiccio al color rame. Ciascun mantello si distingue inoltre per il tipo di striature. Sono distinguibili striature di tono più scuro e di spessore medio - grande, che conferiscono al pelo un aspetto
marmorizzato. Vi sono poi delle striature più sottili, le quali possono essere accompagnate da rosette o svirgolature in tinta: in quest'ultimo tipo di manto, il manto misto, le striature sono in genere presenti sul capo, ai lati degli occhi, sugli arti, sulla coda e sulla schiena dell' animale, mentre le rosette o le svirgolature si trovano sul ventre e sui fianchi. Il gatto soriano si riconosce per una striatura a forma di M sulla fronte. CARATTERE: simile al gatto selvatico anche per il temperamento, è in genere molto affettuoso, ma anche giocherellone ed indipendente con forte istinto alla caccia. E' infatti a proprio agio se gli è possibile passare senza difficoltà dalla casa allo spazio aperto, alternando i due ambienti a proprio piacimento. E' estremamente furbo e si adatta facilmente a tutti gli ambienti e quindi non risente dei cambi di casa. ALIMENTAZIONE: il soriano è dotato di un appetito straordinario a causa del suo aspetto robusto e muscoloso. Tuttavia non ama mangiare sempre le stesse cose, per tale motivo è bene diversificare i pasti. CURA E SALUTE: il pelo non necessita di particolari cure: basta spazzolarlo una o due volte a settimana con una spazzola dotata di setole morbide, intensificando le cure durante il periodo della muta con spazzole di gomma. Per lisciare e lucidare il mantello si può usare una pelle di daino inumidita che facilita anche la rimozione dei peli morti. Il gatto soriano non soffre di particolari patologie. CONSIDERAZIONI VARIE: le gatte partoriscono al massimo due volte all'anno: il numero dei cuccioli varia da 1 a 6 in genere, anche se il record mondiale è di 19.
FONTI: Wikipedia www.localkittensforsale.com www.gattiabissini.it www.fancier.com www.cheetohcats.com www.micimiao.it www.agraria.org www.animalidalmondo.com www.catbreedinformation.com www.mysmelly.com www.petfamily.it www.bosscatclub.it www.cibocanigatti.it www.gattiandco.com www.miagolando.com www.crsoresina.it www.cercagatto.it animalidalmondo.pianetadonna.it www.petsandthecity.it www.catster.com www.gccfcats.org www.khaomanee.com www.pets4homes.uk gatto-razza.blogspot.it italiannebelung.wordpress.com www.gatti-siberiani.com www.bauboys.tv
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A cura di: Gregorio Paola, Danilo Micelli ( parte grafica ) Giugno 2015