Felis silvestris: LE ALTRE SOTTOSPECIE
INTRODUZIONE Nello scorso e-book abbiamo conosciuto le cinque sottospecie di gatto selvatico progenitrici degli amici che abitano, ormai da secoli, le nostre case. In questo nuovo capitolo invece esamineremo, come promesso, una ad una, le restanti sottospecie di felis silvestris, non coinvolte nel fenomeno di addomesticamento, ma il cui Dna è risultato contaminato dall' incrocio con gatti inselvatichiti. A partire dal 2007 ( dopo una serie di precise analisi genetiche ) non sono state piÚ ufficialmente riconosciute come sottospecie di gatto selvatico, mentre fino a prima di quell'anno lo erano. Ma sono interessanti da conoscere, non trovate? Possiamo cosÏ completare la nostra ricerca riguardo la specie felis silvestris. Che dire? Buona lettura!
IL GATTO SELVATICO CAUCASICO
NOME SCIENTIFICO: felis silvestris caucasica DIFFUSIONE: montagne del Caucaso, Turchia HABITAT: foreste montane di latifoglie, raramente in boschi di conifere, altopiani ad un'altitudine fino a 2500-3000 m. Lo troviamo anche in tane di animali e fenditure di rocce, a volte anche nei pressi delle abitazioni umane CENNI STORICI: somiglia al gatto selvatico europeo, ma è ancora più notevole la sua somiglianza con la razza domestica del gatto Siberiano, di cui sembra sia il genitore grazie all'accoppiamento con gatti domestici. Non è chiaro per quale motivo il gatto selvatico del Caucaso non sia stato incluso tra le sottospecie originarie del moderno gatto domestico, ma al contrario ne sia stato escluso, vista la riscontrata paternità del gatto siberiano. In effetti, il gatto siberiano ha un prototipo fenotipico chiaramente identificabile, e questo molto probabilmente è il gatto selvatico che vive nel Caucaso e in Asia Minore. E' probabile anche che nel periodo dal 7imo al 14imo secolo d.C., questo gatto selvatico sia stato introdotto dai musulmani e dai mercanti, provenienti da nord-est, dalla Turchia fino nelle regioni dell' Asia centrale e del Kazakhistan, e nel sud della Siberia. E forse assomigliava molto ai moderni gatti a pelo semi-lungo in Russia. Una prova della presenza storica del gatto caucasico in queste regioni è l'esistenza del gatto di Bukhara ( Ubzekistan ), ormai dimenticato in Russia, che gli somiglia molto, oltre alla già citata somiglianza con il moderno gatto domestico siberiano. Da qui poi il s. caucasica si sarebbe diffuso oltre la Russia europea e la Siberia. Inoltre, dopo la liberazione della Russia dal giogo dei tartari, il flusso alternativo di gatti verso la Russia sarebbe aumentato. Questo però è avvenuto non prima del 15esimo-16esimo secolo
DESCRIZIONE: è uno dei più grandi gatti selvatici che abitano le foreste. Ha il pelo molto folto e compatto, e ha un sottopelo molto sviluppato in inverno. Il motivo è che gli inverni rigidi non sono rari nelle montagne minori caucasiche, in Turchia e negli altopiani dell' Iran. Ad un'altitudine di 1500 m, nelle notti invernali le temperature possono raggiungere adirittura -30 gradi. Inoltre la velocità dei venti in queste regioni è molto alta. L'estate, d' altro canto, è molto calda ed asciutta. Perciò il gatto selvatico del Caucaso ha un pelo semilungo folto con un fitto sottopelo che muta durante i periodi caldi. E' caratterizzato da un corpo cilindrico muscoloso, testa rotonda con muso sporgente, orecchie arrotondate, e una visibile ma non accentuata transizione tra la relativamente inclinata fronte al naso. Gli arti massicci sono abbastanza brevi, e la coda relativamente corta. Fa la muta del pelo due volte l'anno, a maggio e a novembre. E naturalmente, la somiglianza con il gatto domestico siberiano è notevole ( rispetto a questo ha comunque zampe più grosse ). Il colore generale del pelo è grigio. Dalle spalle lungo tutta la schiena, e a volte lungo tutta la coda, si trova una sottile striscia nera. Sulla fronte e le guance ha quattro strisce longitudinali. Il lato esterno delle cosce e dei fianchi presenta strisce scure o macchie. La pancia e i lati interni delle zampe sono di un color ocra. Alcuni individui hanno la gola bianca. La coda presenta 5-7 fasce trasversali nere. La punta è nera. Lunghezza: 52-75 cm + 30-34 cm di coda Peso:4-11 kg RAPPORTO CON L' UOMO ED ALTRI ANIMALI: è un animale estremamente solitario, che si avvicina a volte ai centri abitati in cerca di pollame di cui si nutre. E' prevalentemente notturno ed un abile arrampicatore, ed ha un estensione territoriale di 2-3 km quadrati.
Il 5 novembre del 2011 un esemplare è stato avvistato a soli 500 m dalla stazione dei ranger in Armenia. Questa non è l'unica osservazione dell'animale nella riserva: in tarda primavera un ranger ha trovato la tana di una madre con due gattini. Sembra che la riserva ospiti due esemplari di gatto selvatico, solitari, che si riproducono durante il tardo inverno. Coabita con il gatto della giungla, che, al contrario, vive nelle pianure; solitamente non si incontrano mai, a parte pochi esemplari che, può capitare, siano presenti nei territori dell' altra specie. Nemici naturali: gatto della giungla, orso bruno, sciacallo dorato, volpe, lupo grigio, lince, leopardo ALIMENTAZIONE: topi, ratti, uccelli, insetti, rane,e molto raramente, solo in carenza di cibo preferito, lepri, fagiani e giovani cervi. A volte anche pollame. A volte mangia anche bacche. RIPRODUZIONE: si riproduce a febbraio-marzo. La femmina partorisce dai tre ai sei gattini, e li alleva in tane nascoste, allattandoli fino a 3-4 mesi. A cinque mesi i piccoli assumono già la colorazione di un gatto adulto. Comunque il tasso di mortalità dei gattini è purtroppo molto elevata, a causa dei predatori. Già a due mesi cominciano ad andare a caccia con la madre. All' età di cinque mesi, i maschi se ne vanno in cerca di un altro territorio, mentre le femmine rimangono sullo stesso territorio della madre. Nella cura della prole i padri non partecipano, anche se sono stati osservati alcuni esemplari che hanno portato prede nelle tane delle femmine con piccoli. Nel caso la prima cucciolata muoia, la femmina è pronta per una seconda gravidanza.
DURATA DELLA VITA: in natura fino a 15 anni, in cattività addirittura 30 CONSERVAZIONE: è elencato nella lista rossa della Russia ( Appendice II della CITES, Appendice II della Convenzione di Berna ). Non è stato valutato dalla IUCN a causa di dati insufficienti. Negli ultimi anni il numero di esemplari è diminuito notevolmente a causa della distruzione dell' habitat,in associazione con la dinamica della popolazione di roditori e le condizioni climatiche avverse. Un altro fattore importante è la caccia ( e un motivo molto forte è la sua pelliccia ). E l'ibridazione con gatti domestici. Oltre che l'utilizzo di pesticidi per combattere i parassiti nelle aree. E' protetto in un certo numero di riserve ( ad esempio la Teberdinsk State Reserve ) e le riserve del Caucaso del Nord. Si trova anche nelle riserve di Dilijan, Khosrov, Shikahogh. E' oggetto di un programma di protezione in Armenia.
IL GATTO SELVATICO DEL TURKESTAN ( o gatto codone )
NOME SCIENTIFICO: felis silvestris caudata o felis silvestris caudatus DIFFUSIONE: Kazakhstan, Transcaucasia, Iran, Afghanistan, Dzhungaria, Uzbekistan ( valle Fergana ), Turchia. Si trova soprattutto nei pressi del mar Caspio HABITAT: zone montane, steppe e semi-steppe, macchie semi-desertiche TASSONOMIA: questa sottospecie è molto dibattuta, infatti alcuni scienziati ritengono che questo gatto e il felis silvestris ornata siano una sola sottospecie. A ciò può essere dovuta la scarsità di informazioni relative al caudata CENNI STORICI: è stato descritto per la prima volta nel 1874 dallo zoologo britannico John Edward Gray. Ha dato probabile origine ad alcune razze di gatto domestico grazie a incroci con il gatto selvatico nordafricano DESCRIZIONE: è simile alla sottospecie caucasica. Tuttavia ha la testa leggermente più grande, e la coda un po' più lunga. La sua pelliccia è di un colore principalmente chiaro, sull' ocra-grigio. Le sue macchie scure sono piccole e nette, ma ben diffuse in tutto il tronco. Ha una serie di punti lungo la schiena a differenza della banda continua presente nella maggior parte della altre sottospecie. Lunghezza: 49-54 cm + 31-36 cm di coda Peso: 2-6 kg RAPPORTO CON L' UOMO E ALTRI ANIMALI: E' un animale diurno, che riposa e alleva i piccoli all' interno di tane. Nemici naturali: orso bruno, caracal, lince euroasiatica, lupo grigio, leopardo delle nevi, leopardo persiano, leone asiatico, tigre, orso nero asiatico, marmotta dalla coda lunga, volpe rossa, iena, sciacallo
ALIMENTAZIONE: gerbilli, uccelli ( come allodole, tortore, passeracei, pernici ), arvicole ( come topi delle piramidi, topi muschiati ) rettili ( come le lucertole ), pikas, lepri, scarafaggi, cavallette. Caccia anche giovani caprioli e giovani cinghiali, e si nutre inoltre di pesci, uova, steli di erba, e vari insetti RIPRODUZIONE: si riproduce una volta all'anno, da marzo a settembre, con un picco a maggio, a seconda della temperatura. La femmina partorisce due-tre gattini, che alleva all' interno di tane DURATA DELLA VITA: 12-16 anni CONSERVAZIONE: non corre attualmente alcun rischio di estinzione. Non è stato valutato dalla IUCN. In Afghanistan è probabilmente stato oggetto di una caccia assidua, ma attualmente protetto dalla legge ed è stato posto, nel 2009, nella prima lista delle specie protette del Paese ( volendolo associare come unica sottospecie con l' ornata ). Quindi ne è vietata la caccia e la vendita di parti ricavate dall' animale
IL GATTO SELVATICO CRETESE ( o fourogatos )
NOME SCIENTIFICO: felis silvestris cretensis DIFFUSIONE: isola di Creta HABITAT: vive in zone rocciose e foreste isolate, ad un' altitudine di 900-1200 m. Lo troviamo principalmente nel monte Ida e nel bosco di agrifogli di Rouvas. Inoltre, un cadavere è stato trovato nelle White Mountains nel 1997, confermando i rapporti di gatti ululanti di notte nella gola di Samaria. E' l' unico felino selvaggio dell' Isola, e il suo habitat è limitato ad una piccola parte TASSONOMIA: è ritenuto una specie endemica del gatto selvatico europeo. Alcune persone vi si riferiscono come alla lince cretese, anche se non appartenente alla stessa famiglia CENNI STORICI: è stato considerato estinto per molti anni, e la sua esistenza è stata scarsamente evidenziata dai pastori locali. E' stato segnalato per la prima volta tramite il ritrovamento di due pelli acquistate a Chania dall' inglese D. Bate, un membro di una spedizione scientifica, nel 1905. Tuttavia, il 10 aprile 1996, due studenti dell' Università di Parigi andarono a Creta per studiare gli animali carnivori dell' isola, in collaborazione con il Museo di Storia Naturale di Creta. Misero trappole vicino al villaggio di Platanos, nella valle di Amari, e riuscirono a catturare un esemplare di gatto selvatico. Dopo pochi giorni fu rilasciato nel suo habitat e monitorato per circa tre mesi. Più tardi, un pastore trovò un nido con 5 gattini nella foresta di Rouvas. Si ritiene che i primi abitanti di Creta lo importarono nell'isola probabilmente dall' Africa, essendo appartenente alla sottospecie del gatto selvatico nordafricano. I gatti, poi, fuggiti in natura, si sarebbero evoluti nella sottospecie del gatto selvatico cretese.
Ma, secondo un' altra ipotesi, questo gatto era presente sull' Isola di Creta ancora prima che essa si separasse dalla terraferma più vicina DESCRIZIONE: ha una struttura corporea più grande rispetto al gatto domestico. Ha la coda più stretta alla base e più folta all' estremità, con diversi anelli neri e nera anche la stessa punta. Il mantello è marrone chiaro con macchie scure e strisce. Lunghezza: 50 cm + 30 cm di coda Peso: maggiore di 4-5 kg RAPPORTO CON L' UOMO E ALTRI ANIMALI: difficile determinare se abbia nemici naturali, a parte l'uomo, visto che è l' unico felino selvaggio presente sull' isola, oltretutto occupante una piccola parte del territorio cretese ALIMENTAZIONE: conigli, uccelli, insetti e roditori RIPRODUZIONE: si riproduce una-due volte l'anno. Le femmine danno alla luce dai quattro ai sette gattini DURATA DELLA VITA: 16 anni CONSERVAZIONE: è stato valutato dalla IUCN come critico, principalmente per l' uso di veleni. Si accoppia anche con gatti domestici, riproducendo ibridi con codice genetico alterato. E' attualmente protetto dalla CITES sul commercio internazionale delle specie minacciate
IL GATTO SELVATICO DELL'AFRICA OCCIDENTALE
NOME SCIENTIFICO: felis silvestris foxi DIFFUSIONE: Guinea, Nigeria settentrionale, dal Senegal a Tjaadmeer ( Mali, Mauritania, Burkina Faso, Niger, Ciad ) HABITAT: zone boschive, steppe, altipiani e zone montane, savana TASSONOMIA: a causa del suo comportamento e delle sue abitudini alimentari, viene spesso associato al gatto selvatico nordafricano. E' molto probabile sia una sola sottospecie con quest' ultimo, il felis silvestris lybica CENNI STORICI: vista la sua associazione con l'esemplare nordafricano, potrebbe aver subito il medesimo processo storico DESCRIZIONE: è piuttosto piccolo ( anche se simile alla sottospecie haussa, che vedremo più avanti- ha comunque un pelo più scuro e un cranio più largo ) con una colorazione sul giallo, rosso, o grigio. Ha una testa abbastanza grande. Lunghezza: 71 cm + 38 cm di coda. Peso: 3-6,5 kg RAPPORTO CON L' UOMO E ALTRI ANIMALI: Nemici naturali: gatto dorato africano, servalo, cane selvatico, leone, leopardo, iena a strisce, iena macchiata, caracal, sciacallo, lince ALIMENTAZIONE: ratti, topi, gerbilli, lepri, uccelli di piccola e media taglia ( come il francolin ), e lucertole.
RIPRODUZIONE: la femmina dà alla luce dai due ai sei piccoli, in media tre. Partorisce al riparo in tane o cavità del terreno, in particolare durante la stagione delle piogge, quando vi è cibo a sufficienza, ma non ha preferenze particolari. I piccoli diventano indipendenti a 5-6 mesi di vita. DURATA DELLA VITA: 12-16 anni CONSERVAZIONE: non è stato valutato dalla IUCN
IL GATTO SELVATICO ARABO ( o gatto di Gordon )
NOME SCIENTIFICO: felis silvestris gordoni DIFFUSIONE: parte orientale della Penisola Arabica, Nubia, Sahara, Oman settentrionale HABITAT: montagne, fiumi asciutti, pianure di ghiaia, deserti di sabbia degli Emirati del nord ( di sicuro in presenza di oasi, ma probabilmente assente dalle sabbie del Liwa ),vegetazione delle dune di sabbia, terreni rocciosi. Evita le terre desolate del deserto dove non vi sono rocce o macchie di vegetazione CENNI STORICI: noto per la sua ferocia ( tanto che le tribù locali dicono che preferiscono affrontare un leopardo selvaggio che un gatto selvatico di Gordon ) è tuttavia protetto dalla società islamica poiché si dice che Maometto lo amò molto. Secondo la leggenda, un giorno preferì tagliare la manica della sua giacca su cui questo gatto si era addormentato, piuttosto che svegliarlo dal suo sonno DESCRIZIONE: può sembrare un grosso gatto soriano, ma questo animale, potente, elastico e ferocemente combattivo, è fisicamente predisposto per essere un grande predatore. Ha la testa spesso caratterizzata dalla presenza di strisce, bocca bianca, occhi verdi-grigiastri, e grandi orecchie color ruggine posteriormente e nere sulla punta. Il corpo e gli arti gli conferiscono agilità, rapidità, e grazia. Le zampe posteriori muscolose e i fianchi possenti gli conferiscono una struttura sorprendente adatta al salto. Il mantello è corto e folto, di un colore grigio e marrone che copre la maggior parte del corpo, con bande nere mimetiche lungo tutta la schiena e sulla faccia. Può essere anche giallo o color sabbia. Ha macchie bianche sulla gola, tra le zampe e sulla pancia. Presenta bande nere sugli arti e tre di esse intorno alla coda, con la punta della coda anch' essa nera. Ha sottili peli neri tra i cuscinetti delle zampe, altrettanto neri. Lunghezza: 59-74 cm + 20-36 cm di coda Peso: 2,7-8 kg
RAPPORTO CON L' UOMO E ALTRI ANIMALI: particolarmente solitario, cacciatore notturno, è in grado di difendersi ferocemente se messo alle strette, anche verso l' uomo ( è infatti molto temuto dalle tribù locali ). Stabilisce un territorio che può essere di diversi km quadrati ( il maschio in misura molto maggiore rispetto alla femmina ). In genere mantiene diversi siti nel suo territorio, assicurandosi un rifugio sicuro. Di solito costruisce una tana con un unico ingresso sul pendio di una duna. Nemici naturali: iena, volpe, pantera, licaone ALIMENTAZIONE: roditori ( gerbilli, topi delle piramidi, jird ), rettili, piccoli uccelli, insetti, piccole quantità di sostanze vegetali. Mangia anche cadaveri di animali morti da poco. Pur se non necessita di bere, assume i liquidi necessari dalle sue prede RIPRODUZIONE: il gatto selvatico arabo cerca compagnia solamente nel periodo degli accoppiamenti, nei mesi più freddi, da novembre a gennaio. Dopo l'accoppiamento, il maschio riprende la sua vita solitaria. Esso, a differenza di altre sottospecie, non prenderà parte alla cura della prole. La femmina partorisce 3 o 4 gattini, dal pelo maculato e dal peso di circa 3-5 grammi, in una fessura della roccia, albero cavo, o tana di volpe abbandonata. Aprono gli occhi tra i 7 e i 12 giorni di vita, e man mano che crescono, le macchie del mantello si fondono in strisce. Sono completamente svezzati a 2-3 mesi, autosufficienti a 6 mesi, e sessualmente maturi a un anno DURATA DELLA VITA: in natura vive fino a 7-8 anni. In cattività può vivere anche il doppio, dai 14 ai 16 anni
CONSERVAZIONE: non è stato valutato dalla IUCN. Beneficia del lavoro di conservazione di organizzazioni ambientali come l' araba Leopard Trust. Tuttavia, deve affrontare minacce a lungo termine nella sua esistenza, a causa soprattutto dell'espansione dell' invasione umana, quindi incidenti stradali e caccia. Una parte altrettanto importante che potrebbe portare all' estinzione della sottospecie pura, sono le continue ibridazioni con gatti domestici. Fino all' agosto 2006 il gatto selvatico arabo era conservato nel giardino zoologico di Auneau, in Francia. Dopodichè è stato trasferito a Nesles, in Seine-et-Marne. Nonostante questo cambiamento, il gatto sembra adattarsi alla vità in cattività e si riproduce molto bene
IL GATTO SELVATICO SCOZZESE
NOME SCIENTIFICO: felis silvestris grampia DIFFUSIONE: aree meno sviluppate delle Highlands scozzesi ( a nord-ovest ). Avvistamenti ci sono stati anche nella regione del Borders e nel Nord Inghilterra, e nel Parco Nazionale di Cairngorms HABITAT: originariamente viveva nella foresta. Poi la deforestazione pesante della Scozia e dei vari habitat lo ha costretto ad adattarsi e sfruttare tutto ciò che era a sua disposizione, quindi: terreni agricoli, brughiere, piedi delle montagne, silvicolture, pressi delle acque fresche, prati. Questo è un comportamento insolito in felini che tendono a specializzarsi in un unico habitat TASSONOMIA: è attualmente classificato come una popolazione isolata del gatto selvatico europeo, anche se c'è un considerevole dibattito sul fatto che debba essere considerata come una distinta sottospecie. Esemplari di gatto selvatico ritenuti puri scoperti nel Parco Nazionale di Cairngorms sono in realtà stati identificati come errori di misidentificazione CENNI STORICI: fino al 1950 era ritenuto un assassino dell' uomo. Ha resistito alla persecuzione umana per cinquecento anni in più rispetto al lupo inglese, e mille anni in più rispetto alla lince britannica o all' orso. Questo ne ha fatto un animale adattabile e resistente ad alcuni dei più importanti cambiamenti nell' habitat, cultura e politica che qualsiasi animale abbia mai dovuto affrontare DESCRIZIONE: in apparenza somiglia ad un muscoloso gatto domestico tabby. Infatti presenta un mantello con ben definite strisce marroni e nere, folto e spesso arruffato, con un sottopelo per tenerlo al caldo e uno strato esterno per proteggerlo dalla pioggia. Il pelo intorno alla bocca è marrone molto chiaro, e in genere le marcature indicano ibridazioni con gatti domestici.
L'andatura è come quella di un grosso gatto e il muso e la mascella sono più ampi di quelli del gatto domestico. La coda è folta e spesso circondata da fasce nere e marroni, e presenta una punta nera. La striscia dorsale termina alla base della spina dorsale e non prosegue sulla coda. E' molto agile e dalla muscolatura potente. Lunghezza: 34 cm + 35 cm di coda Peso: 5-9 kg, ma arriva anche ai 14 kg RAPPORTO CON L' UOMO E ALTRI ANIMALI: è un animale intraprendente, coraggioso, paziente e agile, ritenuto fino a molti anni fa un assassino dell' uomo. E' una creatura solitaria e crepuscolare. Riposa nascosto in boschetti, tane o foreste durante il giorno, e pattuglia e caccia su territori che possono variare da 1-2 km quadrati fino a 40 km quadrati, a seconda della densità di prede o a seconda dell' habitat. Maschi e femmine si riuniscono solo per accoppiarsi. Il resto del tempo questi gatti sono solitari. Coprono i loro bisogni solamente all' interno del loro territorio. Sono silenziosi, a parte in certi frangenti come il periodo del calore o le lotte. Fanno le fusa, ma non miagolano mai. Nei confronti dell' uomo sono estremamente timorosi e fanno il possibile per evitarlo, ma se si sentono minacciati diventano estremamente aggressivi. I gatti selvatici trovati nei pressi delle abitazioni o aree come Cairngorms non sono mai puri. Quelli puri abitano nella zona delle Highlands, dove la presenza umana è scarsa. Nemici naturali: cani. Altri nemici come il lupo grigio sembrano qui estinti ALIMENTAZIONE: conigli, topi, lepri e altri piccoli mammiferi, pesci, lucertole, anguille, rane. Sembrerebbe che gli esemplari ibridi prediligano agnelli, polli e selvaggina cacciati vicino alle abitazioni umane, ciò che non fanno gli esemplari puri che non si avvicinano all' uomo
RIPRODUZIONE: gli accoppiamenti avvengono nel periodo tra gennaio e marzo. Generalmente la femmina partorisce in media 3-4 gattini, ma può farne uno come anche otto, nel caso di ibridi. I gattini diventano indipendenti da 4-5 mesi a 10 mesi; le femmine diventano mature sessualmente a 10-12 mesi, i maschi a 9-10 mesi. Le femmine possono allevare gattini eccezionalmente due volte l'anno nel caso la prima cucciolata sia morta. Alcuni ibridi sono di colore nero,e sono chiamati gatti di Kellas. Sono stati scoperti in tempi moderni dopo il villaggio nelle Highlands e sembrano essere i primi gatti selvatici melanici registrati, e sono associati alla stregoneria a causa delle leggende celtiche. Generalmente gli ibridi sono identificati geneticamente e caratterizzati da marcature del pelo come grandi macchie bianche, una coda sottile ed un corpo snello, una striscia dorsale sulla coda, o strisce o macchie sul corpo. I gatti di Kellas venivano in passato anche chiamati “Alien Big Cats” per le loro dimensioni che raggiungevano anche 1,6 m di lunghezza, dal naso alla punta della coda. E avevano inoltre dei canini molto sviluppati DURATA DELLA VITA: 6-8 anni, ma arriva anche a 15 anni se tenuto in cattività CONSERVAZIONE: è stato valutato dalla IUCN come vulnerabile. Nel 2012, biologi conservazionisti hanno annunciato la presenza di popolazioni precedentemente sconosciute di gatti selvatici scozzesi che vivono nel Parco nazionale di Cairngorms, in pericolo a causa di incroci con gatti domestici e ferini ( di origine mista/randagia ).
Nel settembre 2012, la Scottish Wildcat Association ha ammonito che i gatti selvatici scozzesi potrebbero essere estinti nel loro habitat naturale nel giro di pochi mesi, anche a causa della riduzione delle popolazioni di conigli deceduti per mixomatosi. Nel settembre 2013, la Aspinall Foundation annunciò l'intenzione di sviluppare un centro di riproduzione in cattività sull' Isola di Carna, al largo della costa occidentale della Scozia, vicino alla penisola di Ardnamurchan, dove la Scottish Wildcat Association ha sviluppato il progetto “Rifugio del gatto selvatico” per identificare gatti selvatici scozzesi puri nonibridizzati
IL GATTO SELVATICO CENTRAFRICANO ( o gatto selvatico del Kalahari )
NOME SCIENTIFICO: felis silvestris griselda DIFFUSIONE: Angola centro e sud, Namibia, Kalahari HABITAT: altopiani, savana, zone semi-desertiche TASSONOMIA: viene ritenuto appartenente allo stesso gruppo del felis silvestris cafra. Sinonimi a griselda sono vernayi e xanthella CENNI STORICI: potrebbe aver seguito lo stesso percorso storico del felis silvestris cafra, vivendo in prossimità di questo DESCRIZIONE: è simile al cafra, ma differente nel colore più chiaro del mantello e dal disegno meno distinto delle macchie/striature sulla pelliccia Lunghezza: 51-61 cm+ 28-36 cm di coda Peso: 2,4-6,3 kg RAPPORTO CON L' UOMO E ALTRI ANIMALI: Nemici naturali: caracal, gatto dai piedi neri, servalo, ghepardo, gatto africano dorato, leone, leopardo, iena maculata, iena bruna, volpe, sciacallo, licaone ALIMENTAZIONE: roditori, insetti, piccoli rettili, uccelli, piccoli mammiferi e piccoli di antilope RIPRODUZIONE: la gestazione dura circa due mesi. Le femmine partoriscono dai due ai cinque piccoli ( in media tre ) in qualsiasi periodo dell' anno, con un picco in estate DURATA DELLA VITA: in genere quanto un gatto domestico CONSERVAZIONE: non è stato valutato dalla IUCN
IL GATTO SELVATICO DEL DESERTO DEL DARFUR
NOME SCIENTIFICO: felis silvestris haussa DIFFUSIONE: Sudan, Sahel ( deserto del Darfur ). E' presente anche in Ciad, Nigeria, Ghana, Niger HABITAT: savana, steppe, altopiani collinari, pianure, zone montane CENNI STORICI: probabilmente ha seguito un percorso storico simile a quello del felis silvestris lybica, vista la prossimità di zone occupate DESCRIZIONE: è simile alla sottospecie foxi, pur avendo un pelo più chiaro e un cranio più stretto. E' di corporatura piuttosto piccola, il pelo è di color giallomarrone chiaro o grigio, con una banda rossa lungo la schiena Lunghezza: 28-46 cm + 16-28 cm di coda Peso: 3-6,5 kg RAPPORTO CON L' UOMO E ALTRI ANIMALI: Nemici naturali: sciacallo dorato, sciacallo striato, ghepardo, leopardo, iena maculata, licaone, leone, caracal, servalo, gatto dorato africano, volpe ALIMENTAZIONE: topi, ratti, piccoli mammiferi. Se ne ha l'opportunità cattura anche uccelli, rettili, anfibi ed insetti RIPRODUZIONE: la femmina dà alla luce dai due ai sei piccoli, in media tre. Partorisce al riparo in tane o cavità del terreno, in particolare durante la stagione delle piogge, quando vi è cibo a sufficienza, ma non ha preferenze particolari. DURATA DELLA VITA: 12-16 anni
CONSERVAZIONE: non è stato valutato dalla IUCN, ma potrebbe comunque essere a rischio a causa della desertificazione sempre piÚ ampia del suo habitat ( compreso il Darfur ), considerando che il gatto selvatico, come specie, non abita quasi mai i deserti, anzi, li evita
IL GATTO SELVATICO DEL MEDIO ORIENTE
NOME SCIENTIFICO: felis silvestris iraqi o felis silvestris iraki DIFFUSIONE: Iraq, Kuwait, Penisola Arabica HABITAT: catene montuose, steppe CENNI STORICI: facendo parte dello stesso gruppo del felis silvestris ornata, potrebbe aver subito lo stesso processo storico DESCRIZIONE: differisce dalla sottospecie tristrami per il suo colore più fulvo nelle parti superiori del corpo, la sua indifferenziata banda dorsale, zampe e testa più bianche. Lunghezza: 50-70 cm + 25-35 cm di coda Peso: 3-4 kg RAPPORTO CON L' UOMO E ALTRI ANIMALI: Nemici naturali: leone asiatico, orso bruno, lupo arabo, gatto della giungla, gattopardo, ghepardo asiatico, lupo grigio, caracal, iena striata, sciacallo dorato, leopardo, pantera ALIMENTAZIONE: roditori, uccelli, rettili, insetti. Nelle zone dove c'è scarsità di acqua assume liquidi direttamente dalle sue prede RIPRODUZIONE: si riproduce una volta all'anno, probabilmente da marzo a settembre, con un picco a maggio, a seconda della temperatura. La femmina partorisce due-tre gattini, che alleva all' interno di tane DURATA DELLA VITA: 12-16 anni CONSERVAZIONE: non è stato valutato dalla IUCN
IL GATTO SELVATICO DELLE ISOLE BALEARI ( o gatto selvatico dell' Isola di Maiorca o gatto di montagna africano )
NOME SCIENTIFICO: felis silvestris jordansi o felis lybica jordansi DIFFUSIONE: Isola di Majorca ( Isole Baleari ) HABITAT: zone montane, a densità elevate TASSONOMIA: a differenza del gatto iberico, che ha chiare origini europee, questo ha origini africane ( da qui la denominazione lybica ). La denominazione silvestris potrebbe essere dovuta semplicemente alla zona geografica occupata. In genere non sono molte le informazioni a riguardo. Si distingue quindi dalla sottospecie tartessia, non annoverata tra le 22 originariamente riconosciute sottospecie di felis silvestris, che abita a sud dei fiumi Ebro e Duero, in Spagna ( Appendice ) CENNI STORICI: viste le sue origini africane, è ipotizzabile provenga dal Nordafrica o che ci sia stata un' introduzione del gatto selvatico nordafricano nell' isola di Majorca da parte dei romani insediatisi dal I al VI secolo d.C., dove avrebbe dato origine a questa sottospecie DESCRIZIONE: è fisicamente, anche nel pelo, simile al lybica ( ma probabilmente più robusto ), molto simile a un gatto domestico, ma dall'aspetto più tondo e di dimensioni maggiori. Lunghezza: 45-75 cm + 20-38 cm di coda Peso: 5-8 kg RAPPORTO CON L' UOMO E ALTRI ANIMALI: evita l' uomo e i suoi insediamenti ( a meno che sia spinto dalla fame ) ed il suo avvistamento è molto raro. Non sembra avere nemici naturali, a parte l' uomo ALIMENTAZIONE: roditori, piccoli uccelli, e soprattutto conigli, che sono il fondamento della sua dieta. Di solito si arrampica sugli alberi per saccheggiare nidi, e ruba le uova ai polli.
RIPRODUZIONE: si riproduce tra dicembre e febbraio. La femmina partorisce in alberi cavi, due o tre gattini. DURATA DELLA VITA: 15 anni CONSERVAZIONE: non è stato valutato dalla IUCN. E' molto probabilmente estinto a causa, prima di tutto, della diminuizione drastica di conigli ( la sua preda principale ) nel suo habitat, della caccia, e dell' ibridazione con gatti domestici
IL GATTO SELVATICO RODESIANO
NOME SCIENTIFICO: felis silvestris mellandi DIFFUSIONE: nord dell' Angola, Rhodesia ( l'attuale Zimbabwe-abita la zona nord ), sud della Repubblica democratica del Congo HABITAT: altipiani e zone montane, savana, pianure TASSONOMIA: sinonimo di mellandi è pyrrhus CENNI STORICI: occupando zone prossime al gatto selvatico sudafricano, potrebbe aver subito il medesimo processo storico DESCRIZIONE: è simile al gatto domestico, ma con arti più lunghi. E' grigio nella parte superiore e ocra chiaro nella parte inferiore del corpo. Presenta inoltre una colorazione rossa nella parte posteriore delle orecchie, e ha striature nere più marcate rispetto al gatto domestico. Lunghezza: 41-66,5 cm+ 24-37 cm di coda Peso: 2,4-6,3 kg RAPPORTO CON L' UOMO E ALTRI ANIMALI: è molto feroce a dispetto delle sue dimensioni. Nemici naturali: sciacallo dalla schiena nera, licaone, volpe, sciacallo striato, iena maculata, servalo, caracal, leone, leopardo, ghepardo, gatto dai piedi neri, gatto dorato africano, iena bruna ALIMENTAZIONE: roditori, uccelli e serpenti RIPRODUZIONE: le femmine partoriscono in media quattro gattini, probabilmente in qualsiasi periodo dell' anno ( forse con picco in estate ) DURATA DELLA VITA: 12-16 anni CONSERVAZIONE: non è stato valutato dalla IUCN
IL GATTO SELVATICO SIRIANO
NOME SCIENTIFICO: felis silvestris nesterovi DIFFUSIONE: Mesopotamia, sud-est dell' Iran, nord-est della Penisola Arabica, Siria, Palestina HABITAT: pianure, steppe, semi-steppe, regioni semi-aride, zone montane CENNI STORICI: appartenendo al gruppo del felis silvestris ornata, potrebbe aver subito un simile processo storico DESCRIZIONE: è circa della stessa taglia del gatto selvatico asiatico felis silvestris ornata, un po' più piccolo, e distinto dall' apparentemente più lungo pelo, che lo è decisamente di più in inverno rispetto a quello della sottospecie asiatica. Ha un pelo piuttosto ruvido, e il sottopelo è scarso. Il colore del manto è girigio-biancastro, più scuro sul dorso, dove le macchie color cuoio sono visibili separando il pelo. Ha strisce sulla coda e sugli arti, deboli striature sulle scapole, e altre macchie scure un po' ovunque. Nella parte posteriore delle orecchie il pelo ha un colore ocra sbiadito. Lunghezza: 50 cm + 30 cm di coda Peso: 3-4 kg RAPPORTO CON L' UOMO E ALTRI ANIMALI: Nemici naturali: ghepardo, caracal, gatto della giungla, gatto di pallas, lince eurasiatica, leone, leopardo, tigre, iena striata, volpe, sciacallo dorato, lupo grigio, orso bruno, orso neoasiatico ALIMENTAZIONE: roditori e piccoli mammiferi, rettili, uccelli RIPRODUZIONE: probabilmente si riproduce una volta all'anno, da marzo a settembre, con un picco a maggio, a seconda della temperatura. La femmina altrettanto probabilmente partorisce due-tre gattini, che alleva in tane ben nascoste
DURATA DELLA VITA: 12-16 anni CONSERVAZIONE: non è stato valutato dalla IUCN, ma potrebbe comunque risultare a rischio nelle zone come la Siria, dove sembrerebbe in atto un processo di desertificazione, e, come si sa, il gatto selvatico evita i deserti, in particolare senza macchie di vegetazione nÊ oasi
IL GATTO SELVATICO ABISSINO
NOME SCIENTIFICO: felis silvestris ocreata DIFFUSIONE: Etiopia ( l' antica Abissinia ) HABITAT: bassopiani, steppe, zone semi-desertiche TASSONOMIA: sinonimi di ocreata sono brockmani, guttata, maniculata e nubiensis CENNI STORICI: abitando zone prossime al felis silvestris lybica, potrebbe averne subito il medesimo processo storico DESCRIZIONE: differisce dal gatto selvatico nordafricano felis silvestris lybica dal cranio più largo, e dal suo manto, che è di un colore più simile a terra grigiastra, con macchie più nere, e una striscia più gialla o rossastra, in adattamento all'ambiente “desertico” Lunghezza: 56 cm + 30-35 cm di coda Peso: 3-6,5 kg RAPPORTO CON L' UOMO E ALTRI ANIMALI: Nemici naturali: leone, leopardo, iena, sciacallo, lince, volpe ALIMENTAZIONE: roditori e altri mammiferi, uccelli, rettili, pesci RIPRODUZIONE: la femmina dà alla luce dai due ai sei piccoli, in media tre. Partorisce al riparo in tane o cavità del terreno, in particolare durante la stagione delle piogge, quando vi è cibo a sufficienza, ma non ha preferenze particolari. I piccoli diventano indipendenti a 5-6 mesi di vita DURATA DELLA VITA: 12-16 anni
CONSERVAZIONE: non è stato valutato dalla IUCN, ma potrebbe comunque essere a rischio a causa della deforestazione da parte dell' uomo per ottenere legname da combustione. Lo possiamo trovare conservato ad esempio nello zoo di Ekaterinburg, in Russia
IL GATTO SELVATICO CORSO
NOME SCIENTIFICO: felis silvestris reyi DIFFUSIONE: Corsica HABITAT: zone montane e collinari TASSONOMIA: il biologo Carlo Murgia identifica il gatto selvatico corso con l' esemplare sardo ( la cui presenza è stata segnalata anche in Corsica ). Tuttavia, la letteratura li distingue. Ad ogni modo, il tipo corso, farebbe parte, secondo alcune fonti, al gruppo lybica CENNI STORICI: fu descritto dallo zoologo francese Lavauden, basandosi su un cranio e tre pelliccie collezionate nel 1929 da Rey-Jouvin, un insegnante corso. Era ritenuta una sottospecie comune a quel tempo, anche se non sono stati più trovati altri esemplari. Inizialmente si pensava che il cranio e le pelli appartenessero a linci presenti in Corsica, ma le analisi mostrarono che in realtà si trattava di un gatto selvatico DESCRIZIONE: si differenzia dagli altri gatti selvatici per il pelame scuro, la coda corta, e la mancanza della colorazione rugginosa dietro le orecchie. Lunghezza: 50-70 cm + 25-35 cm di coda Peso: 1,6-3,3 kg RAPPORTO CON L'UOMO E ALTRI ANIMALI: Nemici naturali: volpe, marmotta, lupo, muflone ALIMENTAZIONE: roditori e piccoli mammiferi, uccelli, rettili RIPRODUZIONE: si accoppia una volta l' anno, probabilmente tra febbraio e marzo. Le femmine partoriscono dai due ai sei piccoli, tra aprile e giugno. Essi sono accuditi dalla madre fino ai tre mesi di vita.
DURATA DELLA VITA: 12-16 anni CONSERVAZIONE: non è stato valutato dalla IUCN, ma è molto probabilmente estinto, dato che dal 1929 non sono più stati avvistati, in Corsica, esemplari di questo animale
IL GATTO SELVATICO DELL' AFRICA ORIENTALE ( o gatto del deserto sudanese )
NOME SCIENTIFICO: felis silvestris rubida DIFFUSIONE: sud del Sudan, e la parte nord-est della Repubblica democratica del Congo HABITAT: foreste tropicali, paludi, prati, savana, zone montane CENNI STORICI: sembrerebbe un progenitore dellla odierna razza domestica del gatto siamese, che del primo avrebbe conservato le caratteristiche comportamentali DESCRIZIONE: ha una colorazione del pelo abbastanza scura, caratterizzata dalla presenza di macchie nere, a eccezione della linea dorsale, e dalla peculiarità del disegno di queste, che consiste in macchie che non mostrano la tendenza a formare linee verticali. Ha un pelo relativamente corto, di un color marrone-grigio scuro nella parte superiore del corpo, e sul petto, la pancia e all'interno degli arti è ocra-arancione. La testa, la nuca e le spalle sono marcate da più tenui macchie marroni. L' area spinale è marrone ( una mescolanza di macchie nere e ocra ) Lunghezza: 41-53 cm + 28-31 cm di coda Peso: 3-6,5 kg RAPPORTO CON L' UOMO E ALTRI ANIMALI: Nemici naturali: ghepardo, caracal, servalo, leone, leopardo, iena maculata, iena striata, volpe, sciacallo striato, sciacallo dorato, licaone ALIMENTAZIONE: roditori e piccoli mammiferi, uccelli e rettili RIPRODUZIONE: la femmina dà alla luce dai due ai sei piccoli, in media tre. Partorisce al riparo in tane o cavità del terreno, in particolare durante la stagione delle piogge, quando vi è cibo a sufficienza, ma non ha preferenze particolari. I piccoli diventano indipendenti a 5-6 mesi di vita
DURATA DELLA VITA: 12-16 anni CONSERVAZIONE: non è stato valutato dalla IUCN
IL GATTO SELVATICO PALESTINESE ( o gatto di Tristram )
NOME SCIENTIFICO: felis silvestris tristrami DIFFUSIONE: Palestina, Arabia occidentale e del sud HABITAT: foresta mediterranea in zone collinari ( raggiunge qui una densità di un esemplare per km quadrato ). In passato abitava anche le pianure, ma oggi queste aree sono in gran parte coltivate. Ha una distribuzione sporadica nelle aree desertiche ( la presenza di un gatto selvatico nel deserto è rara ), anche in zone sabbiose. TASSONOMIA: sinonimi di tristrami sono maniculata e syriaca CENNI STORICI: fino a poco tempo fa era ampiamente comune, e distribuito in Messico e habitat desertici DESCRIZIONE: a differenza del lybica, questo gatto è più scuro e grigiastro, con macchie leggermente più prominenti. Nel complesso ha una colorazione abbastanza uniforme; nella parte superiore del corpo varia da un pallido e leggero color grigio fulvo a un più opaco o luminoso grigio cenere. E nella parte inferiore del corpo presenta una colorazione che va dal biancastro al giallo-marrone, quasi ocra. Gli esemplari nelle zone desertiche sono di un colore molto più tenue rispetto a quelli relativamente scuri di Galilea e Golan. Lunghezza: 51-54 cm + 33-38 cm di coda Peso: 3-6,5 kg RAPPORTO CON L'UOMO E ALTRI ANIMALI: a differenza di altri carnivori, non può usufruire di habitat coltivati a causa della competizione con i gatti domestici, poiché i gatti randagi sono più grossi di questi gatti selvatici, e quindi più dominanti, riguardo sia al cibo che alle femmine. Nemici naturali: gatto domestico, gatto della giungla, caracal, leopardo, sciacallo
ALIMENTAZIONE: roditori e piccoli mammiferi, rettili, uccelli RIPRODUZIONE: si riproduce una volta l'anno, ma non ha e particolari riguardo al periodo. La femmina partorisce dai due ai sei piccoli, in media tre DURATA DELLA VITA: 12-16 anni CONSERVAZIONE: non è stato valutato dalla IUCN. E' minacciato dalla distruzione dell' habitat e soprattutto dal grande numero di gatti domestici randagi, con cui compete per il cibo, e con cui si incrocia. Inoltre i gatti randagi possono riprodursi maggiormente perchè si sostentano razziando la spazzatura, a differenza del gatto selvatico che non lo fa. Un altro pericolo è il cimurro felino. I gatti selvatici non hanno nessuna resistenza contro questa infezione, e quelli allevati in cattività soccombono sempre se non sono vaccinati in tempo. Il cimurro può essere una delle ragioni del declino di questi animali negli ultimi anni. Ci sono poche riserve naturali in Palestina che possano garantire la sopravvivenza dell' esemplare puro. E' tuttavia conservato nel Centro Canadese per la Zoologia Ecologica all' università di Tel Aviv
IL GATTO SELVATICO UGANDESE
NOME SCIENTIFICO: felis silvestris ugandae DIFFUSIONE: Uganda, Mongalla ( nel sud del Sudan ), e Garamba ( nella Repubblica democratica del Congo ) HABITAT: savana e zone semi-aride CENNI STORICI: data la sua localizzazione, prossima alle zone in cui vive il cafra, potrebbe aver subito lo stesso processo storico DESCRIZIONE: pur incrociando le stesse zone della sottospecie rubida, si differenzia tuttavia nell'aspetto per via di macchie più scure nella pelliccia, e da un colore della stessa più opaco nella parte superiore del corpo. Lunghezza: 26-58 cm + 13-41 cm di coda Peso: 3-4 kg RAPPORTO CON L' UOMO E ALTRI ANIMALI: durante il giorno si nasconde solitamente tra i cespugli, ed è attivo nelle giornate nuvolose e di notte. Nemici naturali: ghepardo, caracal, servalo, gatto dorato africano, leone, leopardo, iena maculata, sciacallo striato, licaone ALIMENTAZIONE: piccoli mammiferi ( come topi,ratti e conigli ), uccelli, rettili, anfibi, uova e grossi insetti RIPRODUZIONE: la femmina partorisce solitamente durante la stagione delle pioggie, quando vi è cibo a sufficienza, dai due ai sei piccoli, che rimangono con la madre fino ai cinque, sei mesi DURATA DELLA VITA: 12-16 anni CONSERVAZIONE: non è stato valutato dalla IUCN
APPENDICE
IL GATTO SELVATICO IBERICO
NOME SCIENTIFICO: felis silvestris tartessia DIFFUSIONE: penisola iberica, a sud dei fiumi Ebro e Duero ( la parte nord è abitata dal gatto selvatico europeo ) HABITAT: pianure, pascoli, colture, foreste, zone montane CENNI STORICI: studi approfonditi hanno dimostrato che il gatto selvatico iberico è sopravvissuto immutato negli ultimi 20000 anni nelle montagne della Spagna, rimanendo al giorno d' oggi assolutamente identico agli esemplari del Pliocene. La corrente del Golfo protesse la penisola iberica dalle devastazioni dell'era glaciale e dal rapido riscaldamento, così che l' habitat di questi gatti selvatici rimanesse stabile. A differenza dei loro cugini in Europa ed in Africa, hanno sempre eluso il contatto umano che invece ha permesso ai primi di evolversi in specie domestiche ( il cui cervello nel lasso di 20000 anni si è ridotto del 30%, perdendo molte delle capacità dei loro antenati, oltre che si sono dimezzati anche peso e misure ) DESCRIZIONE: è in genere più grosso e corpulento della sottospecie europea, e con una colorazione più scura. Inoltre si distingue da questo e dalla sottospecie scozzese per il pelo invernale meno folto e più corto, e zampe e cranio più grossi ( che assomigliano in dimensioni a quelli della sottospecie caucasica ) Ha un pelo molto simile a quello di molti gatti tabby domestici. Ha quattro striature scure che corrono lungo il collo, e una singola larga banda scura che corre lungo la linea mediana dorsale alla base della coda. Inoltre ha sei-otto fasce meno distinte che vanno dalla zona posteriore all'addome, e naturalmente tre-quattro anelli scuri intorno agli arti e alla parte finale della coda. Lunghezza: 100-105 cm ( compresa la coda ) Peso: 4-6,5 kg ( ma arriva anche a 10 kg )
RAPPORTO CON L'UOMO E ALTRI ANIMALI: Elude del tutto o quasi i contatti con l'uomo. Nemici naturali: lince pardina, lupo ALIMENTAZIONE: si nutre in maniera particolare di conigli, ma anche di giovani caprioli ( sembrerebbe che la specializzazione nella caccia ai conigli sia un altro fattore che ha mantenuto le sue grosse dimensioni ). Si nutre anche di uccelli e rettili RIPRODUZIONE: si riproduce tra gennaio e marzo ( a volte alla fine dell' estate c'è una seconda nidiata ). La femmina partorisce generalmente 2-3 gattini, che diventano indipendenti a 4-5 mesi DURATA DELLA VITA: 10-12 anni CONSERVAZIONE: non è stato valutato dalla IUCN. E comunque non è considerato in pericolo o minacciato. Tuttavia, come tutti i felidi, è elencato nell' Appendice II della CITES e soggetto a dazi e norme per l'esportazione. Inoltre in Spagna è protetto dalla legge
FONTI: www.nic.fi www.manimalworld.net pawpeds.com www.armeniapedia.org old.rgo.ru zverywki.ucoz.ru shelf3d.com wikipedia stimes.gr www.nhme.uoc.gr www.cretanbraches.com www.informagiovani-italia.com www.stichtingspots.nl www.uaeinteract.com www.scottishwildcats.co.uk www.iberianature.com faunayfloradelosmontesdetoledo.blogspot.com rhodesianheritage.blogspot.it archive.org www.cryptozoology.com www.cyclopaedia.info www.entenere.de www.gazelle.8m.net www.our-uganda.com www.nervenet.org www.mytimes.com archiviostorico.corriere.it www.corbastella.org A cura di: Gregorio Paola, Micelli Danilo (parte grafica) - Settembre 2014