LA CACCIA AL TESORO Era da tanti anni che mi chiedevo a cosa servisse quella mappa del tesoro incorniciata in camera dei miei genitori. Quella mappa era molto ingiallita, aveva i bordi bruciacchiati e strappati. Il mio sogno, fin da piccolo, era quello di andare a cercare il tesoro e portare con me quella mappa per seguirne il percorso. Mi presento, mi chiamo Matteo, mi piacciono i giochi di avventura e sono un ragazzino molto curioso. Mi piacciono i misteri e ritengo di essere abbastanza bravo a risolverli. Vivo nella periferia di una città molto accogliente: Cesena. Ormai si stava concludendo l'anno scolastico e io ero sempre più in ansia per gli esami che avrei dovuto sostenere. Ma quando avrei finito la scuola, decisi che sarei andato a cercare il tesoro misterioso, il tesoro scomparso. Esisterà veramente? Ora finalmente la scuola era terminata e potevo riposarmi, ma prima volevo togliermi tutti i miei dubbi su quella mappa. Deciso di esaminare attentamente bene la cartina e trovare la possibilità di il tesoro perché probabilmente esisteva davvero. Sulla cartina vi era disegnata una forma a me molto familiare. Era tracciata una forma di scorpione, l'antico centro medioevale protetto dalle mura di Cesena. Mi bastava solamente capire quali erano i luoghi disegnati nella mappa. All'inizio c'è un fiume, poi si prosegue con dei mulini, successivamente c'è un boschetto e per finire un grande castello, la rocca, con dentro la famosa “x” rossa. Beh, ora non mi restava che dirigermi verso il fiume Cesuola, un fiume che, nel corso del tempo, hanno deciso di tombinare per ragioni igieniche.