UN TESORO DA SOGNARE Era inverno, la neve scendeva a fiocchi,le strade erano desolate,i bambini non andavano a scuola ,ma solo la mia classe era costretta ad andarci. Entrammo in classe, appoggiammo gli zaini e ci sedemmo . La prof era appena entrata e noi ci alzammo con la stanchezza di dire :”Buongiorno Prof ”, altri invece rimasero a parlare tra di loro. Erano passate le prime due ore e la campanella della ricreazione suono,e in questo tempo avevamo solo il tempo di mangiare un panino ,di andare in bagno e di chiacchierare con gli amici o ripassare un argomento di studio. Io invece trascorrevo il mio tempo con Giulia la mia migliore amica in bagno a leggere dei libri .Un giorno io e Giulia mentre osservavamo un quadro, cadde una pagina mezza strappata: era una mappa !.Parlava di un certo fondatore di questa scuola , ed erano in essa disegnate delle stanze che portavano ad un tesoro. La campanella suono e non avemmo il tempo di vedere cosa indicava che la bidella ci venne a prendere con cattiveria e ci portò in classe. Finita scuola io e Giulia seguimmo le indicazioni della mappa che ci portò nei sotterranei dell'edificio davanti a un armadio vecchio e scolorito, lo aprimmo ma.....niente neanche una moneta, solo degli attaccapanni .Mentre io cercavo di vedere se c'era un bottone o una leva per un passaggio segreto,Giulia osservò bene la mappa e mi urlò:”Guarda Asia! Nelle linee che portano al tesoro ci sono delle piccole frasi in latino!”mi avvicinai e provai a leggere:”Ut in thesauros habetis transitu et cuneos at notitiis clausura redundat moveri deorsum labuntur ”cioè chiesi a Giulia?:”Per trovare il tesoro bisogna spostare l'armadio che vi blocca il passaggio e poi scivolare giù! mi rispose. Dopo aver tradotto Giulia si mise da un lato e io dall'altro e lo tirammo in avanti,dietro trovammo uno scivolo decorato con delle stelle che portava giù, e scesi prima io e poi Giulia “lei odia gli scivoli”. BUMM! Giulia mi cadde sopra la pancia e mi fece un gran male e le dissi : Potresti stare un po' più attenta! Ma lei non mi ascolto perchè era attratta da quello che c'era dietro di noi ,una stanza matematica !I nostri occhi si illuminarono e le nostre bocche sorridevano,io presi la mappa dalle mani di Giulia e lessi le prossime cose da fare cioè dovevamo risolvere per ogni stanza un indovinello. Io non sono brava con la matematica le dissi ,allora Giulia mi rispose sbuffando :” Ci penso io ,fai fare a me.!L' indovinello chiedeva di trovare nella stanza un quadrato per sbloccare la porta,senza nemmeno pensare lei mi urlo di darle i pezzi appesi al muro verso sinistra, e di provarli ad attaccare e......ecco il quadrato si era formato ,lo attaccò alla porta e si aprì. Pensavamo che dall'altra parte avremmo trovato il tesoro e invece no!Ci trovammo davanti un 'altra stanza però non di matematica ma di geografia,Ed ecco qui mi misi in gioco io, per dimostrare a Giulia che potevo essere non