L'occhio del futuro

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L'OCCHIO DEL FUTURO Mi chiamo Valentina, all'epoca avevo 18 anni, adesso ne ho quasi 25,sono alta,ho i capelli castano chiaro che non sono né troppo ricci né lisci,mi vesto molto sportiva,ma amo l'eleganza. Negli ultimi giorni mi stavano capitando cose strane,molto strane. A scuola,di solito,mi piaceva molto andare alla lavagna,ma in quei ultimi giorni non volevo essere osservata da tutti perchè era da un po' di tempo che mi sentivo pedinata,ero sicura che qualcuno mi seguisse,e quando tornavo a casa e mi voltavo ,c'era sempre un' ombra. Fu così per un mese esatto,poi decisi di dirlo con la mia migliore amica perchè cominciavo a preoccuparmi. Ci incontrammo al bar sotto a mio


appartamento e le dissi tutto,mentre le parlavo mi accorsi che qualcuno ci stava fissando. Le suggerii di andare a casa mia per pararne meglio:non mi fidavo piĂš di nessuno,tutti potevano essere degli stolker. Dopo una ventina di minuti in cui e descrivevo e mie paure,emozioni e particolari inquietanti lei mi disse “Non ti preoccupare Valentina,saranno solo coincidenze o tue impressioniâ€? Ma io ero certa che era tutto vero,vero come era vero che avevo paura. Il giorno dopo mi svegliai confusa perchè avevo fatto un sogno strano,ma non o ricordavo,era domenica ed era previsto andare a trovare i miei genitori e mia sorella. Andai per aprire l'armadio e notai che sulla sedia di fianco a me c'era una busta. Conteneva una lettera con queste parole: CARA VALENTINA,


SONO IL SIGNOR DALTON,ABITO VICINO AA TUA SCUOLA,E' DA UN PO' CHE TI OSSRVO,MA NN TI DEVI PREOCCUPARE,NON SONO IO IL PERICOLO. E' A QUALCUN ALTRO CH DEVI STARE LONTANO. TI LASCIO IL MIO NUMERO DI TELEFONO E IL MIO INDIRIZZO. TEL.0345113785 INDIRIZZO. LONDON STREET(ultima casa in fondo a destra) Chiamai i miei genitori per informarli che avevo avuto un imprevisto e non sarei potuta andare da loro. Quando fui arrivata davanti a casa del signor Dalton suonai i campanello. Dopo qualche istante la porta si aprì da sola,io entrai chiamando l'uomo,dopo poco mi rispose una voce e subito vidi che un anziano signore si dirigeva verso di me. Mi offrì un tè caldo e dei biscotti,casa


sua era molto scura,poco illuminata,e odorava di muffa,notai che un occhio di vetro,fissava i vuoto e mi inquietava,non chiesi nulla al signore per non fargli tornare in mente qualche brutto ricordo,ma fu lui ad affrontare questo argomento. Disse che era da quando aveva una ventina d'anni che ce lo aveva per via di un incidente domestico,precisò anche che il suo occhio vedeva il futuro ed era proprio per quello che mi aveva convocato. Raccontò quello che aveva visto: una persona mi avrebbe aggredito alle spalle e rapita per portarmi dove teneva tutti i suoi schiavi per farli lavorare per lei e quando avrebbe finito di sfruttarli li avrebbe uccisi per fare in modo che non dicessero niente a nessuno. Io ovviamente,dopo una storia cosi


assurda,non gli credevo e gli dissi che lui era un pazzo e che volevo andarmene al più presto da quella casa maleodorante. Lui però mi fermò e in qualche modo mi convinse che era vero,probabilmente perchè un uomo così vecchio avrà qualche esperienza o qualche pera di saggezza. Tornai a casa e stetti chiusa per una settimana a guardare telefilm su computer. Poi ricominciai a uscire di casa,ma con 'ansia che mi accompagnava sempre. Un giorno,tornata a casa,vidi che le finestre erano aperte e io chiudo sempre e finestre quando vado via,però mi convinsi che quella volta le avevo lasciate aperte. Sentii un rumore in cucina... Andai a vedere,c'era una sedia rovesciata;a quel punto cominciai ad


avere molta paura,quasi non riuscivo a respirare...udii dietro di me un respiro caldo sul collo poi sentii delle mani attorno alle mie spalle,e poi infine vidi solo buio. Qualcuno mi mise un sacco in testa,il cuore aveva quasi smesso di battere,mi sentii spintonare di qua e di là poi delle voci,due voci diverse,una di un uomo e l'altra di una donna poi silenzio totale. Riuscii ad aprire il sacco e vidi che la casa era vuota,non c'era più nessuno. Però era distrutta,tutto era caduto a terra,tra le mucchie di oggetti vidi un'altra lettera. La essi:CARA VALENTINA,TU SEI ANCORA GIOVANE E MERITI DI VIVERE ACORA PIU' DI ME,ADDIO MIA CARA NIPOTINA. PS. NON FIDARTI DELLA TUA MIGLIORE AMICA,MAI! Era mio nonno e io non lo sapevo,si era sacrificato per me e io non ho


neanche potuto ringraziarlo. La “mia migliore amicaâ€? è stato arrestato per omicidio e sequestro di persona,quindi presumo fosse lei la ragazza dai grandi progetti. Adesso la mia vita è molto felice,ma vorrei avere mio nonno accanto per ringraziarlo ancora di avermi salvato la vita.


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