La babysitter

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La babysitter Il telefono squillò, echeggiando per la cucina bianca e d’argento che brillava come una sala degli specchi, Jess si ritrovò circondata da una dozzina di suoi riflessi, quando alzò la cornetta -Pronto? Per un attimo non vi fu alcuna risposta, solo il suono fievole di qualcuno che respirava. Jess pensò a, quando i suoi amici avevano riso dicendole di accettare quel lavoro da babysitter per delle persone che non conosceva. -Magari abitano in una vecchia casa del brivido in mezzo alla foresta! Non era così. Abitavano in un loft all’ultimo piano con un panorama sulla città che faceva sentire Jess con un uccellino. I divani di pelle bianca avevano ancora l’odore del telo di plastica. Una vocina disse: - Sto arrivando- prima che la linea cadesse con un click.


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